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Stefano Bollani dixit Stefano Bollani dixit
Stefano Bollani dixit
Pianista jazz colto ed espressivo, sempre pronto alla battuta e alle sperimentazioni, con un passato di imitatore insieme a Renzo Arbore. Ai lettori di Spazio Italia racconta la sua ultima opera “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”A cultured and extremely expressive jazz pianist with a ready wit and a desire to experiment, Bollani has also worked in the past as an imitator with Italian entertainment supremo Renzo Arbore. Spazio Italia discovers his latest oeuvre “Piano Variation on Jesus Christ Superstar” by BARBARA RIGHINI
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Passione giovanile
Il primo incontro con il pianoforte? A 6 anni. Una folgorazione (ph. Margherita Cenni)
Youthful passion
Stefano fell in love with the piano in a coup de foudre when he was just six (ph. Margherita Cenni)
Il suo cagnolino si chia-
ma Jobim, proprio come il musicista compositore brasiliano e sicuramente non è un caso: «Non posso stare moltissimo al telefono perché devo portare il cane alla toelettatura, con il lockdown più che un barboncino è diventato un barbone!» Stefano Bollani, jazz-star unica nel suo genere, ha sempre la battuta pronta e anche a distanza riesce a trasmettere calore e positività. Il 2020 doveva essere l’anno in cui avrebbe portato ovunque la sua ultima fatica, “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, ma la pandemia ha rallentato i suoi piani. L’emergenza però non gli ha impedito di fare uscire l’album e di dedicarsi alla musica, anzi, in un certo senso la situazione lo ha stimolato: «Trovo che al di là delle vittime e della tragicità, l’emergenza – ha raccontato il musicista raggiunto al telefono da Spazio Italia proprio in occasione dell’uscita del suo ‘Piano Variation’ – sia un’occasione. È come se il Mondo ci stesse dicendo che dobbiamo rinnovarci, può farci fare un salto in avanti. Personalmente ho potuto scrivere molto quando ero bloccato a casa e sono anche molto curioso di ascoltare ciò che hanno prodotto gli altri». A 47 anni e dopo più di 30 di carriera che lo ha visto collaborare con Pat Metheny e Chick Corea, Richard Galiano e Caetano Veloso, solo per citarne alcuni, Bollani ha portato a termine un progetto che cullava da molto tempo: rivisitare Jesus Christ Superstar. L’occasione sono i 50 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Tim Rice ed Andrew Lloyd Webber, ma il progetto è quello di una vita intera: «Ho un ricordo molto preciso della prima volta che lo vidi. Avevo 14 anni, lo trovai nel giornalino
Sinergie
Insieme a Chucho Valdéz, icona della musica jazz cubana
Synergy
With Chucho Valdéz, one of the icons of Cuban jazz
His dog is called Jobim,
after the Brazilian musician and composer, and on the phone his owner remarked wryly “I can’t talk for long unfortunately, I have to take Jobim to the dog groomer. After months of lockdown he looks more like Bob Marley than his original namesake!” And that’s typical Stefano Bollani, jazz-star extraordinaire, a man who always has a quick-fire quip on call and who manages to transmit his warmth and upbeat nature even at a distance. 2020 should have been the year he toured with his latest work, “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, but the pandemic has put all his plans on the back burner. The emergency didn’t stop the album coming out, and it certainly hasn’t kept Stefano way from his music; au contraire, in a certain sense he’s found the situation stimulating. “Apart from the tragic circumstances and the victims, this emergency is also an opportunity”
A tutto tondo
Oltre ad essere un inimitabile pianista jazz Stefano ha anche un animo da showman
All-rounder
As well as being a superb jazz pianist, Stefano has the soul of a showman
dei programmi tv, non sapevo cosa fosse. Lo guardai a basso volume, i miei genitori erano a dormire. A quell’età è tutta una scoperta, io stavo con l’orecchio attaccato alla tv ad ascoltare queste musiche. Avevo la sensazione quasi di fare qualcosa di proibito». Tutti gli album cui ha lavorato sono speciali ai suoi occhi ma questo “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, in versione inedita e strumentale per pianoforte solo, è quasi un figlio: «È come se lo avessi elaborato per 30 anni e quindi, vederlo partire, camminare con le proprie gambe e muoversi dà ancora più soddisfazione». L’amore per la musica è qualcosa che ha accompagnato fin dall’infanzia il jazzista: «La musica ha portato gioia nella mia vita fin da subito. Ho iniziato a prendere lezioni di piano a 6 anni. Ricordo perfettamente quando i miei mi portarono a vedere suonare, per la prima volta, colui che sarebbe diventato il mio maestro, per le primissime lezioni. Pensai, appena lo vidi: voglio farlo anch’io. Prima di allora mi immaginavo cantante, scrittore, presentatore e anche imitatore, ma ho un ricordo nitido di quel momento, è stato un passaggio chiave». In effetti, forse non è il primo pensiero che salta in mente nominando Stefano Bollani, ma l’artista ha anche un passato da imitatore. Gli appassionati di Tv lo ricorderanno ospite fisso da Renzo Arbore in “Meno siamo, meglio stiamo”: da Branduardi a Battiato a Conte: «Cantavo loro finte canzoni, divertendomi molto. Mi sono sempre divertito suonando». Riuscire a vivere di arte è il sogno di molti ragazzi, per i più giovani Bollani ha un suggerimento molto semplice: «Oggi la musica è a portata di click, se ascoltando qualche brano che arriva dall’altra parte del Pianeta risuona dentro qualcosa, bisogna fermarsi più a lungo ed ascoltare perché lì dentro c’è un segreto. Tutte le musiche che ci piacciono rivelano qualcosa di noi. Bisogna seguire l’impulso e provare magari a rielaborare quella musica con il proprio linguaggio».
Gnòsi delle fànfole
Il primo album di Bollani è del 1998 Bollani published his first album in 1998 he explained in a phone interview with Spazio Italia to mark the publication of his ‘Piano Variation’ album. “It’s almost as if the world was urging us to review and renew the way we live, telling us that we can do better. Personally, I managed to write a lot while I was stuck at home and I’m really curious to see what other people have done.” At 47 and with a 30-year career that has seen him work with the likes of Pat Metheny and Chick Corea, Richard Galiano and Caetano Veloso, just to mention a few, Bollani has completed a project he had been mulling over for some time – a fresh look at Jesus Christ Superstar. The occasion came with the 50th anniversary of Tim Rice and Andrew Lloyd Webber’s masterpiece, but the project encompasses the knowledge and experience of a lifetime. “I remember perfectly when I first saw the musical. I was 14 and found it on TV thanks to a programme guide, but had no idea what it was. I watched it with the volume turned right down because my parents were asleep in bed. At that age it was all one big discovery, I listened
to the whole thing with my ear glued to the TV. I felt slightly furtive, as if I was doing something wrong.” All the albums Stefano has worked on are special in his eyes, but “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, in this new wholly instrumental version, is almost like a son. “It’s as if I’d been working on it for the past 30 years and now it’s out there, a reality, so that makes it particularly satisfying.” Bollani’s love for music goes back to his childhood. “Music brought me joy right from the word go. I started lessons when I was six. I have a very clear memory of the time my parents took me to see the pianist who was to be my teacher and teach me the basics playing for the first time. As soon as I saw him, I thought yes, I want to do that too. Before that I had imagined becoming a singer, a writer, a presenter, and an imitator, but I remember that exact instant, it proved a revelation.” And although it might not be the first thing that comes to mind talking about Stefano Bollani, he has worked as an imitator in the past too. TV fans will remember his slot on Renzo Arbore’s show “Meno Siamo, Meglio Stiamo”, where he imitated some of Italy’s most iconic singer-song writers, from Branduardi to Battiato and Conte. “I sang made-up songs in their style, it was great fun. I’ve always had fun playing music.” Managing to make a living through art is something a lot of youngsters dream about, and Bollani has some very simple advice for them. “Nowadays music is just a click away, but if you hear something from the other side of the world that strikes a chord, stop and listen carefully, because there’s a secret in there somewhere. All the music we like says something about us. So, follow your instincts and try to work through what you like in your own voice.”