Spazio italia magazine no. 134

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ottobre-novembre 2017 / october-november 2017 n n° 134

Al vino pensa Sting Sting does the wine



editoriale Editorial

Cari Passeggeri, benvenuti a bordo! Non appena gli assistenti di volo avranno terminato con le ordinarie procedure illustrative e informative riguardanti le dotazioni di sicurezza ed emergenza, potrete immergervi appieno nel vostro volo ed attendere il servizio di bordo. Ma cosa fare nel frattempo? Oltre al solito sguardo fuori dal finestrino, potrete aggiornarvi sulle notizie in tempo reale sfogliando virtualmente gli e-Journals. La nostra rivista di bordo Spazio Italia, inoltre, è sempre pronta per offrirvi spunti di viaggio, novità in fatto di moda e motori, tradizioni culinarie locali e molto altro. Ci piace pensare a tutti, per questo abbiamo creato all’interno della piattaforma wi-fi disponibile ormai già da febbraio, una sezione di giochi che potranno distrarre i bimbi per un po’ di tempo lasciando alle mamme il piacere di gustarsi il volo o pianificare in tutta calma il viaggio seguendo i consigli che Air Dolomiti offre attraverso la sezione “Spunti di viaggio”. Una novità che sono lieto di comunicare a tutti voi e soprattutto agli appassionati del grande cinema riguarda l’inserimento a bordo di alcuni cortometraggi che hanno partecipato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per il prossimo anno potrete scorrere i titoli di autori italiani e stranieri che hanno concorso al premio nelle passate edizioni. Un tocco di novità del quale vado molto fiero. Auguro a tutti voi un piacevole volo!

Dear Passengers, Welcome on board! As soon as the flight assistants have completed the safety instructions on our emergency procedures you can settle down to enjoy your flight and wait for our in-flight service. But what to do in the meantime? Apart from the usual glance out of the window, you could get up to date by leafing through our e-Journals. Or check out our in-flight magazine Spazio Italia for all the latest on travel, fashion, motors, local cuisine and much more. We try to think of everything, so since February we now have a games section on our wifi platform which will hopefully distract the kids and leave parents free to enjoy the flight or plan their future trips using the tips in the Air Dolomiti “Travel Section”. One new feature that I hope everyone will enjoy, especially film buffs, is the in-flight entertainment section dedicated to some of the short films presented at the Venice International Film Festival. Throughout the following year our passengers will be able to access the shorts entered in past editions of the Festival. An achievement I am personally very proud of! I hope you all have a very pleasant flight.

Il Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart

Joerg Eberhart, President of Air Dolomiti

Joerg Eberhart, Presidente / The President

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sommario / Contents

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fascino

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Sting, una rockstar tra i vigneti Sting, rockstar in the vineyards 04 Marmo italiano, che lusso! The luxury of Italian marble 10 L’oasi del silenzio / An oasis of silence 14 A Merano per l’Avvento / Advent markets in Merano 20 Merano WineFestival, l’eccellenza al potere The Merano WineFestival, excellence first 24

in viaggio

A teatro con lo chef / Top chef in a big top 28 Professione videomaker Profession video-maker 32 Borgo Pignano, alta hotellerie di campagna Borgo Pignano, country class 36 Lungo i tratturi del Molise The beaten tracks of Molise 40 A scuola dai maestri fiamminghi School of the Flemish masters 46

fascino THE SOUND OF SILENCE Il Vigilius mountain resort non è solo un albergo di lusso. È una esperienza di vita fra i larici, a pochi chilometri da Merano The Vigilius mountain resort is no mere luxury hotel. Set among the larches just a few kilometres from Merano, the Vigilius is an experience

a tavola

Vuoi essere “Fico”? / Wanna be cool? 52 Famiglia Cotarella, emozioni garantite Catching up with the Cotarellas 54 Monte Zovo, in alto i calici Monte Zovo, raise your glasses 59 Tenuta Polvaro, dal 1681 con stile The Polvaro estate, going strong in style since 1681 62 Il vino giusto per ogni occasione The right wine for every occasion 66

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BENESSERE Autunno, tempo di terme The hot springs of Autumn 72

IN VIAGGIO ALFONS SCHUHBECK

RUBRICHE

Otium et negotium 27 Cantina a bordo / Cellar on board 68 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80

Spazio Italia magazine Anno XXVI - n. 134 ottobre-novembre 2017 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011 Proprietà Air Dolomiti spa Direttore responsabile Claudia Palamini

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Il famoso chef tedesco ci apre le porte del suo teatro gourmet di Monaco The German celebrity chef welcomes us to his gourmet Teatro in Munich

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)

Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna

In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)

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Grafica Garden di Lorena Lombroso Progetto grafico MV Consulting - Roma

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Stampa Omnimedia srl Piazza della Ferriera, 1 00015 Monterotondo Scalo - Roma Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato

A TAVOLA FICO! La Fabbrica Italiana Contadina apre i battenti a Bologna Fabbrica Italiana Contadina, a huge space dedicated to Italian food and wine, opens in Bologna

Pubblicità inferiore al 45%. Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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Questa non è solo una vendemmia. È il profumo dei giorni più belli dell’anno. È il premio per mesi di fatica e di attesa. È l’inizio di una nuova storia.


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FASCINO Glamour

Sting, una rockstar fra i vigneti Una grande tenuta fra le colline toscane, la voglia di diventare “vignaiolo” e l’amore per l’Italia e il suo territorio. Spazio Italia ha visitato “Il Palagio”, il buen retiro del musicista britannico a Figline Valdarno (Fi) Sting, Rockstar in the Vineyards. A sprawling estate amidst the Tuscan hills, a hankering to be a winemaker and an overwhelming love for Italy and its countryside. Spazio Italia visits “Il Palagio”, retreat of the British rockstar in Figline Valdarno near Florence Storia/story GIOVANNI DE LUCA

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ordon Matthew Sumner avrebbe potuto acquistare una tenuta sabauda sulle colline di Barolo o una villa vista mare circondata dai vigneti a Pantelleria, ma per dare sfogo alla sua “vis vinicola” ha scelto la Toscana. E oggi Sting è l’orgoglioso proprietario de “Il Palagio”, una splendida azienda situata a Ponte agli Stolli, frazione di Figline Valdarno (Fi). Lo ammetta, da grande avrebbe voluto fare il vignaiolo e non la rockstar. Quando è scattata la scintilla con il Palagio? “In realtà Trudie (Trudie Styler, la moglie di Sting n.d.r.) ed io non avevamo in mente di produrre vino quando abbiamo acquistato Il PalaGordon Matthew Sumner could have bought an estate in the Piedmont hills famous for their Barolo wine, or a villa overlooking the sea nestling in the vineyards of the island of Pantelleria, but instead he plumped for producing wine in Tuscany. Today Sting is the proud owner of “Il Palagio”, a stunning estate in Ponte agli Stolli, just outside Figline Valdarno in the province of Florence.

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gio. D’altro canto la tenuta ha una lunga storia in questo campo che arriva sino al 1500. Durante i lavori di restauro della proprietà ben presto ci è sembrato splendido poter riprendere quella antica vocazione dell’azienda e abbiamo messo mano anche ai vigneti. Uno dei nostri figli è nato in Toscana, mentre stavamo trascorrendo alcuni messi davvero splendidi in una villa che avevamo preso in affitto. In questo periodo abbiamo avuto modo di sentirci a casa in Toscana e di trovare un reale legame con questo territorio. E questo ha dato inizio alla ricerca, durata 7 anni, di una nostra “casa” in Italia. Quando ci siamo imbattuti ne Il Palagio è stato amore a prima vista”.

Own up, you always wanted to be a wine producer, not a rock star. When did you fall in love with Il Palagio? “Actually, Trudie and I didn’t have winemaking in mind when we bought Il Palagio. It’s a Tuscan estate that had ancient vines and a long history of producing wine going as far back as the 1500s. As we began to renovate the property, we realized how won-

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derful it would be to carry on that legacy, so we made the commitment to restore the vineyards as well. One of our children was born in Tuscany while we were spending a few glorious months there in a rented villa. We had time to really settle in Tuscany and started to feel at home in the area. It was the beginning of our real sense of connection with the region. Eventually we began a 7-year search

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6 Angolo di pace / Retreat Sting e la famiglia trascorrono sempre il mese di agosto a Il Palagio Sting and his family usually spend August at Il Palagio

Essere rapiti dal fascino del “Chiantishire” è un conto, decidere di unire due grandi tenute da 300 ettari e farle ripartire alla grande è tutt’altro affare. Soddisfatto del risultato? “Non avremmo potuto essere più soddisfatti. La Toscana è una terra a cui ci sentiamo di appartenere e Il Palagio porta con sé tradizioni a cui abbiamo sempre voluto far parte. Qui si respira un’atmosfera che ristora e dà pace e per la nostra famiglia è sempre stato un luogo speciale. Nello studio di registrazione che abbiamo costruito nella tenuta ho realizzato diversi album e nella tenuta ho anche organizzato dei concerti molto intimi. Trudie ed io qui abbiamo cresciuto i nostri figli, vi abbiamo celebrato anniversari importanti e dato vita a ricordi meravigliosi”. Il lavoro di riorganizzazione del Palagio è stato molto rispettoso dell’ambiente, a costo di rinunciare a qualche soluzione che avrebbe forse reso di più in termini economici, vista la zona e il vino che vi si produce. È difficile trovare un equilibrio fra queste due anime diverse? “Trudie ed io abbiamo sempre detto che avremmo fatto quello che sarebbe stato necessario per produrre il miglior vino possibile. E siamo stati fortunati ad avere intorno a

for our own home in Italy. When we came upon Il Palagio we fell in love with the property immediately”. Plenty of people hanker after “Chiantishire”, but few actually go to the length of buying two farms of 300 hectares and getting them back up and running. Are you pleased with the result? “We couldn’t be more pleased. Tuscany just feels like a place we belong to and Il Palagio has the tradition we hoped to be a part of. It has a wonderfully restorative and peaceful atmosphere, and has been a very special family place for us. I’ve produced a few albums in the recording studio we built here and have given a few intimate

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noi una squadra incredibile, sin dagli inizi. E siamo stati altrettanto fortunati nel trovare un positivo accoglimento dei nostri vini da parte dei critici enologici e degli appassionati del buon bere”. Quanto tempo riesce a passare al Palagio durante l’anno? “Trudie ed io vi trascorriamo lunghi week end insieme e anche le vacanze. Tutti gli anni agosto si passa a Il Palagio con tutta la famiglia e gli amici più cari”. È nata della musica fra queste mura? “Certo! Il luogo è ricco di ispirazione. Ho trovato che la campagna toscana sia un vero nutrimento per il mio spirito contemplativo. Ho trovato poesia nella quiete dei boschi e sono ispirazione nel nuotare in un lago o anche solo nel passeggiare”. Nel pensare alla nuova vita del Palagio quale è stato il contributo di Alan York? Abbiamo iniziato la viticoltura in regime biodinamico nel 2002 sotto la guida di Alan York, a cui dobbiamo gran parte dei successi di cui oggi ci rallegriamo. Oggi le nostre vigne sono sotto la supervisione di Daniel O’Donnell e vengono coltivate in regime biologico, così come il resto della tenuta.

concerts on the property. Trudie and I have raised our children here, celebrated anniversaries and created amazing memories at Il Palagio”. Your reorganisation of Il Palagio was very ecofriendly, even when that meant losing out financially, given the location and the wine it produces. How difficult has it been to reconcile the two? “Trudie and I made a commitment early on that we would do what was necessary to produce the best wine possible. We’ve been fortunate to have had an amazing team from the beginning. And we are even more fortunate that our wines have been so well received by critics and wine lovers alike”.

How much time do you manage to spend at Il Palagio during the year? “Trudie and I spend long weekends together several times a year and holidays at Il Palagio. Every summer, we spend the month of August at the estate with our entire family and close friends”. Has Il Palagio inspired any music? “Absolutely! It’s a very inspiring place. I find the Tuscan countryside nourishes my contemplative spirit; I’ve found poetry in the quiet of the Tuscan woods and have been inspired while swimming in the lake or simply, by taking a walk. To what extent did Alan York contribute to Il Palagio?

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Lunga ricerca Painstaking search Prima di trovare la soluzione ideale Sting e Trudie hanno cercato casa in Toscana per 7 anni Sotto: Message in a bottle, un classico della produzione musicale ed enologica di Sting It took Sting and Trudie 7 years to find their ideal Tuscan retreat Below: Message in a bottle, one of Sting’s classic successes as a song and as a wine

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8 Squadra al top Top team Alcuni fra i migliori enologi sul mercato hanno contribuito a mettere a punto i vini de Il Palagio Some of the best oenologists on the market have contributed to the success of the Palagio wines

Con Paolo Caciorgna e il nostro direttore dell’azienda, Paolo Rossi, i nostri vini hanno a disposizione un gruppo di esperti incredibili. Trudie ed io siamo arrivati a Il Palagio volendo migliorare la tenuta rispetto a come la abbiamo trovata. Alan York ci ha aiutato a raggiungere quell’obiettivo”. Paolo Caciorgna è uno degli enologi che hanno (ri)scritto la storia di molti grandi cantine italiane e Toscane in particolare. Ai vini del Palagio quale anima avete deciso di dare? “Come accade in molte zone della Toscana, Il Palagio è un bel luogo, con una tenuta capace di offrire vini e olio di alta qualità. Trudie ed io abbiamo scelto questo posto come nostra casa e come altre famiglie toscane volevamo produrre il nostro vino e farlo nel miglior modo possibile, rispettando le tradizioni e il territorio. Ecco perché abbiamo deciso di coltivare la nostra vigna con grande premura, sotto la guida di Paolo Caciorgna. Oggi produciamo vini che, dal più semplice “When We Dance” per arrivare al “Casino delle Vie” e al “Sister Moon”, esprimono l’anima della “nostra” (Sting lo dice in italiano) Toscana, rappresentata dal “We started with biodynamic viticulture in 2002 under the guidance of the late Alan York, who was responsible in large part for the successes we have enjoyed. Our vines are now overseen by Daniel O’Donnell and are grown organically, as is the rest of the estate. With Paolo Caciorgna and our estate director Paolo Rossi, we have an incredible wine team. Trudie and I came to Il Palagio in the spirit of making the place better than we found it. Alan York helped us realize that goal”. Wine expert Paolo Caciorgna has been behind the success of a number of Italian wineries, particularly in Tuscany. How would you describe the soul of Il Palagio wines? “Like many corners of Tuscany, Palagio is a beautiful place with its vineyards that produce

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Sangiovese, che nel nostro terroir ha incontrato anche Merlot e Cabernet Sauvignon, consentendoci di raggiungere livelli di eccellenza di cui siamo orgogliosi. I nostri vini sono apprezzati per l’autenticità del loro carattere, che si ritrova anche nelle diverse annate, che si distinguono per essere sempre facili e di buona beva, pur mantenendo armonia ed eleganza”. Il vino di cui va più fiero? E quello che vorrebbe produrre e che ancora non c’è? “È praticamente impossibile dire quale sia il vino di cui vado più orgoglioso. Li amo tutti o ognuno offre qualcosa di speciale, anche se in questo momento mi piace molto il “Sister Moon” del 2010. Il nostro obiettivo è quello di creare qualcosa di unico, riconoscibile all’istante. Quando scrivi musica cerchi sempre di dare uno stile che sia solo il tuo. È la nostra ambizione anche per il vino”. Vorrei compilare una personalissima playlist di Sting in versione tricolore. Mi indica tre piatti della cucina italiana di cui è goloso? “Penne all’arrabbiata, spaghetti alla vodka, carciofi alla romana”.

a high level harvest of wine and olive oil. Trudie and I have chosen this place as our home and like many Tuscan families, we wanted to have our own wine, and wanted to make it as good as possible, respecting tradition and territory. That’s why we decided to treat our vineyards with great care under the guidance of Paolo Caciorgna. Now we produce wines that—from the simplest When We Dance, through the Casino Delle Vie and to Sister Moon—express the soul of ’nostra’ Tuscany, represented by the Sangiovese, which in our terroir joined with large grapes such as Merlot and Cabernet Sauvignon, has allowed us to reach the standards of excellence we are very proud of. Our wines are recognized for their authentic character, which is also found in the variation of the vintages, wines that are distinguished by their simplic-

ity and drinkability as well as their harmony and elegance”. Which of your wines are you proudest of? And what do you dream of producing? “It’d be nearly impossible to choose the one wine I’m most proud of. I love them all and I think each offers something special though I am especially enjoying Sister Moon 2010 lately. Our goal is to do something unique and that is instantly recognizable. When you make music, you try to create a signature that is exclusively your own. It is also our ambition for our wines. Let’s compile a Sting Italian playlist. Three Italian dishes you love? “Penne all’arrabbiata, spaghetti alla vodka, carciofi alla Romana”.

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Sostenibilità ambientale Sustainability Tutta la tenuta è coltivata in regime biologico e produce vini, olio e miele The whole estate is organic and produces wines, olive oil and honey

Tre località da non perdere? “La costiera amalfitana, Sorrento, Ravello, Capri, Napoli, Positano. Luoghi splendidi da visitare e strade mozzafiato sulle quali guidare lungo la costa. Poi il Piemonte, il Barolo, Torino, le montagne e i laghi di quest’area. Aggiungo anche Roma, Firenze e Venezia, città splendide, ognuna per un motivo diverso. Trudie ed io amiamo andare a Venezia appena se ne presenta l’occasione, ma amiamo anche molto Ischia. Potrei continuare a lungo il nostro elenco, ma alla fine, il nostro santuario è Il Palagio”.

E tre difetti tipicamente italiani che la fanno arrabbiare? “Non so se esista nulla negli Italiani che abbia questo effetto su di me. Amo gli Italiani per la loro passione e per l’amore della vita. E poi devo ringraziare davvero gli Italiani, che hanno accolto, me, la mia famiglia e i miei amici a braccia aperte, ogni volta che sono stato in giro per concerti e ovviamente qui in Toscana, ogni volta che facciamo rotta su Il Palagio per goderci la nostra casa. Le dirò invece tre virtù che ammiro: pazienza, sensibilità e gratitudine”. n

In volo con Sting / Fly with Sting La cantina di bordo di Air Dolomiti si arricchirà dal 2 al 15 novembre dei vini de Il Palagio, che verranno offerti in degustazione ai passeggeri. Un modo alternativo per apprezzare il cantante inglese anche sotto un altro profilo

Air Dolomiti is delighted to be serving passengers Il Palagio wines from 2-15 November Yet another way to enjoy the works of this British artist

Three places in Italy to die for? The Amalfi Coast: Sorrento, Ravello, Capri, Napoli, Positano. Beautiful places to visit and a breathtaking drive down the coast. Piedmont: The Barolo area, Torino, the mountains, the lakes. Rome, Florence and Venice, amazing cities that everyone loves for many reasons. Trudie and I love to go to Venice

as often as we can. We also love Ischia. I could continue as there are so many incredibly beautiful places throughout Italy, though in the end, Il Palagio is our sanctuary”. Three Italian defects that drive you crazy? Not sure there’s anything Italians do that drives me crazy! I

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love Italians for their passion and love of life. I have so much to thank the Italian people for they have welcomed me, my family and friends with open arms every time I have toured Italy in concert and of course in Tuscany as we come every year to enjoy our home, Il Palagio. Three virtues I admire: patience, compassion & gratitude”. n

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fascino Glamour

Marmo italiano, che lusso! Materiali naturali di eccellenza e soluzioni esclusive: ecco qual è la tendenza in atto nell’edilizia di fascia alta. Ambiti in cui la vicentina Margraf può vantare competenza e stile The Luxury of Italian Marble. Outstanding natural materials and exclusive designs are the latest trend in high-end building - areas in which Margraf of Vicenza boasts skill and style Storia/story Giacomo Fanti

Qui Monte Carlo Monte Carlo calling Ne “La Petite Afrique” i marmi di Margraf Spa sono indiscussi protagonisti “La Petite Afrique” with Margraf Spa’s marble in its signature style

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l marmo è nato ancor prima dell’Uomo, divenendo nei secoli uno strumento di espressione senza tempo della sua arte, del modo di costruire e del vivere quotidiano. Un rapporto indissolubile di cui Margraf è un’interprete straordinaria, lavorando marmi e pietre naturali da oltre cent’anni, con passione immutata e sempre maggiore professionalità. Per Silvio Xompero, Presidente Margraf, “nel settore delle costruzioni di lusso si è affermata la tendenza di creare spazi fortemente personalizzati e distintivi. Per questo l’utilizzo del marmo si è sempre più consolidato grazie alle sue caratteristiche di materiale naturale, unico ed eterno. La continua ricerca tecnologica di Margraf ha portato allo sviluppo di particolari marmette modulari di spessore 1 cm, utilizzate soprattutto dove si richiedono spessori e pesi ridotti, come, ad esempio, nei grattaMarble existed long before mankind and, over the centuries, has become a timeless means of artistic expression, employed in construction and daily life. An enduring partnership interpreted by Margraf to perfection, having worked with marble and natural stone for over 100 years with undiminished passion and growing professionalism. As Margraf President Silvio Xompero points out: “The established trend in the luxury construction industry is to create highly personalized and individual spaces. For this reason, marble is now used ever more widely as a unique natural and long-lasting material. Margraf’s continuous technological

cieli”. Oggi, il marmo e la pietra naturale Margraf sono un “must” nella costruzione di molti alberghi, complessi residenziali e spazi collettivi. La tendenza nelle nuove costruzioni di fascia alta è la ricerca non solo di prodotti e materiali naturali di eccellenza, ma di soluzioni esclusive, realizzate “su misura”, per committenti sempre più attenti ai particolari e un servizio di progettazione ai massimi livelli. “La qualità di ciò che si propone al mercato – continua Xompero – unita ad un prezzo adeguato e alla puntualità nelle consegne, sono alla base del successo di un’azienda leader, in Italia come all’estero. Ecco la ricetta per mantenere vivo il made in Italy, bandiera di un Paese che anche nel marmo, al pari della sartoria, sa creare su misura realizzazioni architettoniche di ineguagliabile bellezza”. Da oltre un secolo, Margraf è al fianco di ar-

research has developed special modular marmette tiles just 1 cm thick, favoured where thinness and light weight are required, as in skyscrapers.” Today Margraf’s marble and natural stone are a must in the construction of many hotels, residential complexes and public spaces. The trend in high-end new construction is towards not only excellent natural products and materials but exclusive bespoke designs for clients ever more attentive to detail and looking for a top-notch design service. “The quality we offer the market”, continues Xompero, “coupled with good prices and prompt delivery underpin the success of the company, a leader

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in Italy and abroad. This is the recipe for keeping Italian production alive and symbolising a country that with its marble industry - on a par with that of fashion - creates customised architectural solutions of unparalleled beauty.” For over a century, Margraf has worked with internationally renowned architects on prestigious designs in Italy and abroad. La Petite Afrique in Monte Carlo is a case in point. This exclusive luxury 11-storey residence with a private rooftop pool plus 6 underground levels for its car park, indoor pool and spa was designed by Brazilian architect Isay Weinfeld after an international competition by invitation

Ambasciatrice del made in Italy Ambassadors for Made in Italy Da oltre un secolo, Margraf è al fianco di architetti di fama internazionale nelle loro realizzazioni di pregio, in Italia e all’estero For over a century, Margraf has worked with internationally renowned architects on their prestigious buildings, in Italy and abroad

Numero uno / Number one Silvio Xompero, Presidente di Margraf Spa Margraf President Silvio Xompero

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In mostra / On show Nuova Delhi: una delle vedute del Tempio di Loto esposte al Palladium Museum di Vicenza dal 20 ottobre al 19 novembre New Delhi: a view of the Lotus Temple exhibited at the Palladio Museum in Vicenza from 20 October to 19 November

chitetti di fama internazionale nelle loro realizzazioni di pregio, in Italia e all’estero, come ad esempio, ne “La Petite Afrique” di Monte Carlo. Un’esclusiva residenza di lusso composta da 11 piani fuori terra, piscina privata sul tetto, 6 livelli sotterranei dedicati ai parcheggi, piscina coperta e Spa, progettata dall’architetto brasiliano Isay Weinfeld a seguito di un concorso internazionale a inviti, promosso da Fine Properties Monte Carlo. In questo nuovo edificio, i marmi Margraf sono protagonisti. All’esterno, la facciata, che ben si integra con l’architettura fin de siècle dei palazzi circostanti, è caratterizzata da una parete ventilata in Bronzite. Per impreziosire il perimetro, sono stati posati 2.200 mq di rivestimento sagomato curvo in Gascogne. Gli appartamenti dalle generose dimensioni, uno per piano, si caratterizzano per le ampie terrazze con pavimentazione galleggiante in Travertino Romano Classico, posato su honeycomb. All’interno, gli ambienti sono resi particolarmente raffinati dal Travertino Navona a vena ricorrente, nella zona giorno, dal Calacatta Oro a macchia aperta per i pavimenti e per i rivestimenti dei bagni e dal quarzo

bianco ricomposto per le zone di servizio e le cucine. Anche la Spa e la piscina coperta, rivestite di Travertino Romano Classico, sono impreziositi da marmi Margraf, capaci di rendere ancora una volta gli ambienti unici e raffinati. Per la prima volta viene esposto a Vicenza, nella mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia” – dal 20 ottobre al 19 novembre, presso il Palladium Museum – il materiale conservato presso l’archivio storico Margraf, che comprende disegni originali, un fitto carteggio, documenti relativi alle diverse fasi costruttive, materiale fotografico, video dell’epoca ed elementi architettonici in scala 1:1. L’ingegno nel plasmare sapientemente una materia così complessa come il marmo, ha portato l’azienda vicentina a sviluppare, nel corso di più di un secolo di esperienza nel mondo dell’architettura, tecnologie avveniristiche per realizzare opere che sono diventate dei simboli dell’ingegno dell’Uomo. Passato e presente si fondono perfettamente in un’azienda che è tra i protagonisti della storia dell’architettura internazionale e che continua, oggi, ad essere interprete delle nuove tendenze del design e del costruire. n

Vademecum La Margraf Spa ha sede a Chiampo (Vicenza), in Via Marmi 3 Info: www.margraf.it; www.facebook.com/margraf.industriamarmivicentini; #twitter @margrafspa

Margraf SpA’s headquarters are at Via Marmi 3, Chiampo (Vicenza) Info: www.margraf.it; www.facebook.com/margraf.industriamarmivicentini; #twitter @margrafspa

organized by Fine Properties Monte Carlo. Margraf marble is a stunning feature of the whole. Externally, the facade blends well with the fin-de-siècle architecture of the surrounding buildings and features a ventilated wall in Bronzite and its perimeter is embellished with 2,200 square metres of curved and shaped cladding in Gascogne marble. Generously sized apartments, one on each floor, feature large terraces with floating floors in Travertino Romano Classico laid on honeycomb. The interiors are particularly refined with Venetian Travertino Navona

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with recurrent vein in the living areas, open vein Calacatta Oro flooring and cladding in the bathrooms and recomposed white quartz in the service areas and kitchens. The spa and indoor swimming pool, clad with Travertino Romano Classico, are embellished with Margraf marble, for unique and refined interiors. For the first time, materials from the Margraf historical archives will be on display in Vicenza at the “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia “ exhibition, on from 20 October to 19 November at the Palladio Museum. Exhibits will include original drawings, abundant

correspondence and documents recording construction phases, photographic material, period videos and architectural features in a scale of 1:1. Its talent for skilfully crafting such a complex material as marble has led the Vicenza-based company, with more than a century’s experience in the world of architecture, to develop futuristic technologies to create works that have become symbols of human genius. Past and present come together perfectly in a company that is a protagonist of the history of international architecture and that continues to interpret new design and construction trends. n

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Il trionfo del legno Wooden heart È il larice a dominare la scena dentro e fuori dal resort A destra: la sala del “Ristorante 1500” Larch is a dominant theme at this resort indoors and outdoors Right: Ristorante 1500

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FASCINO Glamour

L’oasi del silenzio Il Vigilius mountain resort non è solo un albergo di lusso. È una esperienza di vita fra i larici che coprono l’omonima montagna a pochi chilometri da Merano, dove riscoprire sé stessi e assaporare il fascino di una struttura collegata al resto del mondo da una funivia. Comfort a 5 stelle e un ristorante a misura di gourmet An Oasis of Silence. The Vigilius mountain resort is no mere luxury hotel. Set among the larches on the mountainside just a few kilometres from Merano, the Vigilius is an experience, a place to rediscover your soul and savour being cut off from the world – the only link with civilisation being via cable car. The 5-star comfort with gourmet restaurant helps too… Storia e foto/story and photos GIOVANNI DE LUCA

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Freschezza e sapore Freshness and flavour La maniacale scelta delle materie prime, stagione dopo stagione, è la partenza delle creazioni dello chef Matteo Contiero Rigorously selected ingredients carefully chosen according to the seasons underpin Chef Matteo Contiero’s delicious creations

Si sale Up, up and away La stazione di valle della funivia, la porta per arrivare al resort The cable car station in the valley, gateway to the resort

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mmaginate di essere in un albergo di lusso immerso fra i larici, al quale si può accedere solo con la funivia. Un luogo in cui di notte si possono vedere le stelle con una intensità infinita ed è lecito staccare la spina e ritrovare sé stessi, arroccati sulle montagne di San Vigilio, dove da sempre i Meranesi si ritirano per sfuggire al caldo estivo. Il Vigilius mountain resort è tutto questo, ma non solo. Perché Ulrich Ladurner, il visionario proprietario di questo hotel ha voluto dar vita ad uno spazio in cui l’architettura e le linee di Matteo Thun potessero integrarsi con la natura e la storia di questo angolo di Alto Adige, senza snaturare nulla, ma rafforzando il profondo legame con il bosco. Sfida non facile, anche perché per far posto al resort è stato smantellato il vecchio “Berghotel” del 1912, con la promessa di realizzare una nuova struttura capace di integrare le esigenze di

Picture yourself in a luxury hotel amidst the larches only connected to the rest of the world by cable car. Here the stars at night shine with an almost forgotten intensity, and here, perched on the mountain of San Vigilio where the citizens of Merano have traditionally sought refuge from the summer heat, you can finally shut out workaday cares and enjoy some me time. The Vigilius mountain resort is all this and more. Visionary owner Ulrich Ladurner has always been determined to create a hotel where the geometric lines of Matteo Thun’s architecture would blend in perfectly with nature and the history of this enchanting corner of the South Tyrol, an intrinsic part of the landscape at one with the scented

un 5 stelle con quelle della montagna, senza impattare sul delicato equilibrio di questa oasi in quota. Soggiornare al Vigilius è una piccola esperienza esistenziale, perché non siamo più abituati al silenzio che riempie la montagna quando i turisti sono scesi con l’ultima funivia. Ma è qui che inizia il bello, specialmente se si decide di cenare nel ristorante del resort, che ricorda un fienile nelle forme e che ha un intero lato a vetri, dal quale contemplare le vette del Sud Tirolo baciate dalla luce del tramonto. La cucina è altrettanto suggestiva, grazie al modo in cui lo Chef Matteo Contiero interpreta i prodotti del territorio, dall’agnello alle erbette aromatiche, dal pesce di fiume ai frutti di bosco, integrando la carta con altre materie prime di altissima qualità, consegnate al resort in funivia, quotidianamente. Il menù è ricco di proposte, ma consigliamo

woods around it. No easy task, considering that he first had to knock down the old “Berghotel” built in 1912, with the commitment to construct a new structure capable of combining the exigencies of a 5-star hotel with those of its mountain setting, without compromising the delicate equilibrium of this highland paradise. Staying at the Vigilius is undoubtedly an experience: our modern ears are no longer used to the depth of silence that falls on the mountainside here when the last cable car has carried its cargo of tourists down to the valley for the night. But this is exactly where it gets good, especially if you decide to dine in the resort’s restaurant, reminiscent of a hay barn, but with a glass wall to

allow diners to admire the sunset over the mountain peaks. The food is equally in tune with its setting, thanks to Chef Matteo Contiero’s masterly take on local produce, from his lamb cooked in mountain herbs to his fresh-water fish flavoured with wild berries. Everything is of the highest quality, delivered fresh everyday via cable car. The menu is extensive, but it’s probably a good idea to let the chef guide you through a culinary experience guaranteed to satisfy even the most jaded of palates. The resort “Ristorante 1500” is open both to guests and visitors, the only ones allowed to use the cable car after stipulated opening hours. The rooms are pretty special too. Designer and architect Thun has

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Guidati dalla luce Natural light Sia la zona notte che il bagno hanno un lato totalmente finestrato Both the bedrooms and the bathrooms have a floor to ceiling glass wall

Antico fascino Ancestral roots Il Vigilius mountain resort sorge dove un tempo c’era un Berghotel del 1912 The Vigilius mountain resort is built on the site of the former Berghotel, founded in 1912

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Prospettive lineari Perspective Uno dei corridoi su cui si aprono le camere A destra: la vista di cui si gode dalle camere A corridor accessing guest rooms Right: view from the rooms

di affidarsi allo chef per un viaggio nel gusto capace di meravigliare anche i palati più esigenti, una opportunità offerta sia a chi soggiorna al Vigilius, sia a chi sceglie di passare una serata in tranquillità, salendo al resort con la funivia, aperta solo ai clienti del “Ristorante 1500”. Poi ci sono le camere. Qui la mano di Thun, architetto e designer ha lasciato il segno, integrando perfettamente lo spazio interno con quello esterno, garantendo la dovuta privacy agli ospiti, ma permettendo allo stesso tempo di sentirsi nel bosco, mentre si è a mollo nella vasca da bagno. Materiali naturali, la zona notte divisa dalla zona bagno da un semplice muro in cemento, la luce che fa da protagonista. Televisione? Solo negli spazi comuni. Poi c’è la biblioteca, dove leggere, conversare, bere

una tisana in compagnia nelle giornate troppo fresche per restare all’esterno nella grande “piazza”, dove gli ospiti possono godersi le ultime ore di luce sorseggiando un calice di vino alto atesino attendendo la cena. Una grande piscina, che si sviluppa sia all’interno che all’esterno del resort, accompagna l’ospite durante il suo soggiorno, preparandolo ai trattamenti offerti dalla “spa”. Poi ci sono le opere d’arte, sapientemente collocate nelle zone di passaggio, le fughe prospettiche che rendono i corridoi un sapiente gioco di linee capaci di perdersi nell’infinito. È un luogo diverso dai soliti resort di lusso. Può piacere o non piacere per la sua particolarità, ma chi avrà voglia di farsi cullare dal Vigilius mountain resort, abbandonandosi all’abbraccio dei larici, verrà ricompensato. n

Semplicemente essere / Simply being Il Vigilius mountain resort si trova sul Monte San Vigilio, a Lana, in Alto Adige Tel +39 0473 556 600, info@vigilius.it, www.vigilius.it

The Vigilius Mountain Resort is at Monte San Vigilio, in Lana, Alto Adige (South Tyrol) Tel +39 0473 556 600, info@vigilius.it, www.vigilius.it

managed to seamlessly integrate indoor and outdoor space, ensuring guests’ privacy, but conveying the impression they are actually in the wood itself as they relax in the bathtub. Natural materials abound, with a simple clay wall screen separating the bathroom from the bedroom and plenty of natural light. There are no televisions in the rooms, only in the public areas, but there is a library where

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guests can read, chat or enjoy a tisane on days when it is too chilly to be outside in the spacious “piazza”, a great place to sip a glass of local wine in the last rays of sunlight before moving into the dining room for dinner when the weather is clement. Another feature emphasising the same indoor/outdoor philosophy is the large swimming pool, which has both a covered and open air section, part of the re-

sort’s excellent spa with a range of treatments. There are also a number of works of art, carefully set in the halls and corridors, where the artful use of perspective seems to stretch space into infinity. The Vigilius is definitely different from the usually luxury resort. It might not be to all tastes, but if it is the sort of place you enjoy then a stay up here amidst the larches will be well worth it. n

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fascino Glamour

A Merano per l’Avvento Dal 24 novembre 2017 al 6 gennaio 2018 si rinnova il tradizionale appuntamento con i Mercatini di Natale, che quest’anno compiono il loro primo quarto di secolo Advent Markets in Merano. The traditional Christmas event runs from 24 November 2017 to 6 January 2018 and this year marks its first quarter of a century Storia/story Rossella Gottlieb

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È

un’edizione speciale quella che si apprestano a vivere i Mercatini di Natale di Merano: si celebrano i 25 anni! È un quarto di secolo fatto di luci, profumi, sapori. Ma anche e soprattutto sensazioni. L’Avvento è davvero il periodo della festa quando si arriva a Merano, fra le montagne dell’Alto Adige, dove elementi mediterranei

A special edition for this year’s Merano Christmas markets, celebrating their 25th anniversary. A quarter of a century of lights, scents and specialities, but above all of atmosphere. Advent is definitely felt as the start of the Christmas festivities here in Merano, nestling among the mountains of the South Tyrol, where the air of the Mediterranean wafts up the valleys to create a very special Alpine atmosphere.

s’inoltrano risalendo le valli per caratterizzare l’atmosfera alpina. Da queste nozze nasce un’atmosfera unica, inimitabile, nell’intreccio fra architetture liberty e signorili residenze, eleganti bistrò e castelli. Sullo sfondo la scenografia delle vette, raggiungibili velocemente per escursioni nella natura innevata o per divertirsi con gli sport invernali.

It is a unique blend of cultures, evident in the Liberty architecture, the charming villas and palazzos, the stylish bistros and imposing castles. All set against the magnificent backdrop of the mountain peaks just a stone’s throw away, handily placed for outings and winter sports, where a panoramic cable car can whisk you up to the sunny terrace of Merano 2000 above the city in a matter of minutes.

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Advent in Merano has the peculiarly welcoming quality, involving visitors and locals alike in all its warmth, bustle and the traditions which unite this border city’s different cultures. The main feature of the period is the Christmas Market, where craft and food stalls display the best this rich land has to offer. A Christmas market with a special character of its own which marks it out from similar events

Relax Le Terme di Merano offrono innumerevoli opportunità di wellness (ph. Helmuth Rier) A sinistra: con le ciaspole a San Vigilio The Terme di Merano are the perfect wellness choice (ph. Helmuth Rier) Left: snowshoes in San Vigilio

Calde sensazioni Warmth Attraverso colori, profumi e sapori i Mercatini di Natale sanno “scaldare l’atmosfera” The colours, scents and flavours of the Christmas Markets add a glow to Merano’s unique atmosphere

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Città splendida Wonderful town Architetture liberty e residenze signorili, sullo sfondo la scenografia delle vette Liberty architecture and charming villas against the magnificent backdrop of the mountain peaks

Il comprensorio di Merano 2000, al quale si approda in pochi minuti con la funivia panoramica, è considerata la terrazza soleggiata sulla città. A Merano il periodo dell’Avvento abbraccia, coinvolge con il suo calore e le sue tradizioni, che sono quelle che uniscono le culture differenti che animano questo “luogo sul confine”. È un Avvento che vive soprattutto al Mercatino di Natale, dove artigiani e gastronomi danno lustro ai saperi di una terra tanto ricca e varia. Un Mercatino diverso da tutti gli altri, con le casette di design adagiate lungo il torrente Passirio che sanno essere luogo di ritrovo anche per gli stessi meranesi. Goldy, la mascotte dei Mercatini, è il simbolo dell’accoglienza riservata ai bambini. Il

grande calendario dell’Avvento sulla facciata del Palais Mamming Museum, il museo che racconta in modo vivace la storia della città, è uno spettacolo di grande impatto. Il Natale di Merano vive in tutto il territorio, dal centro fino ai suoi dintorni: per rilassarsi e per godere delle opportunità wellness delle Terme Merano, per una gita in famiglia, per scoprire i prodotti tipici – dallo speck e ai formaggi di malga, dai profumati bianchi al corposo rosso Lagrein e alla birra – e una gastronomia ora tipicamente alpina e ora creativa. Non ultimi gli avvenimenti che vivacizzano il periodo, a partire dai concerti di Uto Ughi (24 novembre) e Dodi Battaglia (9 dicembre). Merano accoglie, coccola, diverte. n

Vademecum Per informazioni sul periodo dell’Avvento a Merano e sui Mercatini di Natale: www.merano.eu; www .mercatini.merano.eu

For info on Advent in Merano and the Christmas Markets: www.merano.eu; www.mercatini.merano.eu

elsewhere, with its design stalls laid out along the rushing Passirio stream, a popular meeting place as much for the locals as tourists. Goldy, the mascot of the Christmas markets, is the symbol of the event’s hospitality for children. Then there is the huge Advent calendar on the façade of the Palais Mamming Museum, the museum which documents

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the history of the city in such a lively fashion. The Christmas period in Merano is also perfect for exploring the whole of the city and the surrounding countryside, from enjoying a wellness break at the hot natural springs of the Terme Merano to an outing with the family on the trail of the area’s specialities – from its speck to the cheeses made in its mountain chalets, its aromatic

white wines, full-bodied red Lagrein and beers – and a chance to savour traditional local Alpine cuisine or the efforts of the new generation of creative chefs. Last but not least are the events which enliven the whole period, starting with concerts starring Uto Ughi (24 November) and Dodi Battaglia (9 December). Heart-warming, hospitable, fun Merano. n

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Fascino Glamour

Merano WineFestival, l’eccellenza al potere Dal 10 al 14 novembre, lungo il Passirio va in scena l’evento più esclusivo per chi ama il vino e i suoi protagonisti The Merano WineFestival, Excellence first. An exclusive event for wine buffs along the embankments of the Passirio river from 10 – 14 November Storia/story SANTE BONELLI Foto/photo courtesy MERANO WINEFESTIVAL

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ella mente del suo patròn, Helmut Köcher, il Merano WineFestival (MWF) avrebbe dovuto distinguersi dai normali eventi dedicati al vino. E diventare una rassegna d’elite dove celebrare questo mondo e i suoi protagonisti, lasciando spazio solo ai produttori capaci di non seguire

What the patron of the Merano Wine Festival (MWF), Helmut Köcher, had in mind when he first mooted the idea of the event was something different from the average vino-fest. And what he has achieved is an elite occasion celebrating the world of wine and its protagonists, featuring solely those producers who do not necessarily follow fashion, but anticipate trends. A tough choice back

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le mode, ma di anticipare le tendenze. Una scelta impegnativa, presa all’inizio degli anni ’90, quando il fenomeno vino stava per deflagrare, con la nascita di fiere, sagre e festival, dove spesso si è puntato più alla folla che alla qualità. Su queste basi, anno dopo anno il Merano Wi-

in the day in the early 1990s, when quality wine really took off in Italy on a big scale and a whole host of festivals, fairs and fetes sprung up overnight, frequently following a pack-’em-in philosophy rather than the pick’em-out approach favoured by Köcher. Based on this pattern of excellence über alles, the Merano Wine Festival has enjoyed steady growth year after year to become

one of the most appreciated events of its kind for connoisseurs of the finer things in life, showcasing some of the most interesting labels available on the international wine circuit. The 2017 edition will be back in Merano at the Kuhrhaus from 10 to 14 November, with a programme that not only presents excellence in wines, but also embraces beer and fine foods, the latter presented by some

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neFestival è cresciuto costantemente diventando una delle rassegne più apprezzate dagli amanti del buon vivere, fedele alla sua idea iniziale e selezionando alcune fra le etichette più interessanti del panorama enologico internazionale. L’edizione 2017 andrà nuovamente in scena a Merano, all’interno della Kuhrhaus, dal 10 al 14 novembre, con un programma capace di valorizzare non solo i vini di eccellenza, ma anche le birre ed una serie di delikatessen e preziosità gastronomiche, presentate da alcuni fra gli chef più innovativi del panorama alpino. Nel 2016 sono stati poco meno di 8mila i visitatori, provenienti per l’84% dall’Italia, in perfetta linea con la vocazione elitaria di una manifestazione che però è seguitissima dal grande pubblico sui media.

Si inizia il 10 novembre con “Nuturae et purae – bio&dinamica”, dove l’attenzione è per i vini biologici, biodinamici, naturali, orange e “Piwi” (da vitigni resistenti alle malattie). L’11, 12 e 13 saranno invece presentati alla Kuhrhaus gli oltre mille vini italiani ed internazionali che hanno ottenuto da “The WineHunter” il Merano Wine Award Rosso, Gold o Platinum. Si chiude il 14 con una sfilata di 200 Champagne, proposti da 80 fra le più famose aziende francesi. Completa il Merano WineFestival la “Gourmet Arena”, che occupa la bella passeggiata lungo il Passirio, dove un centinaio di produttori di piccole eccellenze gastronomiche presentano le proprie creazioni. Un vero must per chi crede nel vino e non nelle mode. n

Idee chiare / Clear vision Helmut Köcher, il padre del Merano WineFestival A sinistra: oltre ai vini la rassegna dedica spazio anche alle delikatessen Helmut Köcher, father of the Merano WineFestival Left: gourmet products flank fine wines

Una creazione Gourmet’s International / A Gourmet’s International creation L’indirizzo giusto per scoprire il programma della rassegna meranese è www.meranowinefestival.com

Check out the Merano festival programme at www.meranowinefestival.com

of the Alpine area’s most innovative chefs. In 2016 the festival attracted just under eight thousand visitors, 84% of them from Italy, a number in line with the elite nature of an event which is, however, tracked by a large section of the public in the media. The first appointment is for 10 November with “Nuturae et purae – bio&dinamica”, where the

focus is on organic, biodynamic, natural, orange and “Piwi” (from strains of grapes resistant to disease) wines. Over the following three days the Kuhrhaus will showcase more than a thousand Italian and international wines that have been awarded the Red, Gold or Platinum Merano “WineHunter” Award. The last day of the event, 14 November,

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sees a procession of 200 Champagnes from 80 of the most famous French producers. Throughout the Merano WineFestival food stalls set up along the lovely embankment of the Passirio river in the “Gourmet Arena” will showcase fine foods from small scale producers. An absolute must for all those who follow wine not fashion. n Location unica Unique location È la Kuhrhaus di Merano ad ospitare la rassegna The Kuhrhaus in Merano

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Per una vita hi-tech, ma senza eccessi

OTIUM et negotium

A cura di Giovanni De Luca

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For hi-tech life, but without excess By Giovanni De Luca

Dove andiamo a cena? Te lo dice la “app” Si stanno moltiplicando le applicazioni a sfondo gastronomico per smartphone, un aiuto in più per scegliere il ristorante giusto Si possono migliorare le proprie esperienze gastronomiche utilizzando una “app”? Il dibattito è aperto. Di certo non mancano le piattaforme per prenotare un ristorante, scegliere un tour culinario o trovare una famiglia che vi ospiti a cena in giro per il mondo. Siete pronti? Si parte! • TheFork. App per iOs e Android che permette di prenotare on line 40.000 ristoranti in 11 Paesi, di cui 8000 in Italia. TheFork è attiva in Francia, Svizzera, Spagna, Italia, Belgio, Portogallo, Brasile, Svezia e Danimarca oltre che in Australia con il nome di “Dimmi” e in Olanda come “Iens”. • Viator. App che consente di prenotare 2.300 tour gastronomici. Volete imparare a preparare le tapas a Barcellona, desiderate realizzare un walking tour dedicato alla pizza in Italia o uno su pollo e birra a Seoul, in Sud Corea? Basta un click ed è fatta. • EatWith. Se volete gustare una parrilla argentina in un cortile di Buenos Aires o un’aragosta su una spiaggia del Maine, sono sempre di più le app che collegano viaggiatori affamati con host locali che si mettono ai fornelli per una cena tipica. Una scelta davvero “social”. Poi a fare la differenza sarà l’istinto, perché non c’è “app” che possa proteggervi da una delusione infinita…

Where to go for dinner? Ask the app! A growing number of Smartphone foodie apps are providing extra help when choosing the right restaurant

In alto: mangiare è sempre stato un gesto sociale, oggi si è trasformato in un evento social. Sotto: la schermata dell’app TheFork A sinistra: fotografare il piatto appena servito? Il “bon ton” non approva, ma se proprio non resistete, almeno scattate senza flash Above: eating has always been a social act, now it’s a social event Below: screenshot of TheFork app Left: a photo of your meal? Etiquette says no but if you really must be sure not to use a flash

Can an app improve your foodie experience? The debate is on and a whole host of platforms will help you book a restaurant, pick a culinary tour or find a family willing to cook you dinner anywhere around the world. Ready? Off we go! • TheFork. An iOs/Android booking app offering 40,000 restaurants in 11 different countries, 8,000 of which in Italy. TheFork operates in France, Switzerland, Spain, Italy, Belgium, Portugal, Brazil, Sweden and Denmark; in Australia it is known as Dimmi and in Holland as Iens. • Viator. A booking app offering 2,300 food/wine tours. Want to learn to make tapas in Barcelona, to go on a pizza-themed walking tour in Italy or on a chicken/beer one in Seoul, South Korea? Just one click and you have it. • EatWith. Would you love to eat an Argentinian parrilla in a Buenos Aires courtyard or a lobster on a Maine beach? Growing numbers of apps hook hungry travellers up with hosts happy to cook them up a local meal – in a very “social” option. Your own instinct will finally sway it, as no app can safeguard you against huge disappointment…

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in viaggio Travel

A TEATRO CON LO CHEF Alfons Schuhbeck, cuoco stellato tedesco e simbolo della Baviera a tavola ci apre le porte del suo teatro gourmet di Monaco. Uno spazio magico in cui cucina e suggestioni circensi convivono in perfetta armonia TOP CHEF IN A BIG TOP. Alfons Schuhbeck, the German celebrity chef and icon of Bavarian cuisine, welcomes us to his gourmet Teatro in Munich. An enchanted isle where fine food and stunning performances blend effortlessly together Storia/story GIOVANNI DE LUCA Foto/photo courtesy SCHUHBECKS TEATRO

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Artisti internazionali / International performers Alcune delle performance che hanno reso celebre il “Teatro”. Sotto a sinistra: la tenda degli specchi nel suo splendore Some of the performances that have made the “Teatro” famous. Below left: the mirrored big top in all its splendour

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30 Grandi numeri Big numbers Nello Schuhbecks teatro possono cenare ogni sera sino a 400 persone The Schuhbecks teatro can welcome up to 400 guests each evening

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n Baviera Alfons Schuhbeck è una vera e propria istituzione, ma in tutta la Germania lo chef è una star della televisione e dei media. Un personaggio capace di integrare una indiscussa professionalità in cucina ad una naturale vocazione per lo spettacolo. Nel 1983 ha conquistato la sua prima stella Michelin e pochi anni dopo la celebre guida “Gault&Millau” lo ha nominato chef dell’anno, senza contare una infinità di premi e riconoscimenti ottenuti sino ad oggi. Schuhbeck è inarrestabile e sull’onda del successo avuto fra i fornelli non solo ha dato vita ad una sua scuola di cucina, ma si è anche lanciato nella commercializzazione di una infinita serie di prodotti alimentari che portano il suo nome (li trovate sul sito www.schuhbeck.de) oltre che gestire una gelateria, una sala da tea ed essere instancabile autore di libri e prodotti multimediali. Ma il suo spirito artistico non

Luci e riflessi / Spotlight La collaborazione fra lo chef Schuhbeck e il Teatro è iniziata nel 2003 Schuhbeck started working with his Teatro in 2003

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In Bavaria Alfons Schuhbeck is an institution, but he is also viewed as a national treasure throughout Germany, where he is well-known for his TV shows and as a media personality. A man with a rare gift for food and a natural talent for entertainment. Schuhbeck won his first Michelin star in 1983 and a few years later was nominated chef of the year by the über prestigious “Gault&Millau” guide, going on to win a countless host of awards and prizes in the course of a charmed career that shows no sign of flagging. Blessed with enviable energy, Schuhbeck has founded his own school of the cu-

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poteva restare prigioniero fra le mura dei ristoranti che ne hanno incoronato il talento. Lo chef aveva bisogno di spazi più ampi per dare alla sua cucina un’impronta davvero teatrale. Nasce così lo “Schuhbecks teatro”, uno scrigno di emozioni e di spettacolo dal sapore circense ospitato nella “tenda degli specchi”, spazio dove il pubblico può trascorrere una serata gourmet, ospitato in un luogo magico, ricco di luci colorate, dove artisti di fama internazionale si esibiscono nelle loro performance al centro della pista. L’atmosfera può apparire un filo retrò, ma il fascino di questo ambiente unico nel suo genere, sapientemente guidato dalla mano di uno degli chef più apprezzati di Germania, è difficile da raccontare se non lo si è vissuto direttamente. Da ottobre 2017 ad aprile 2018 il teatro di Alfons Schuhbeck si apre ad un nuovo spettacolo, “Fantasia” e ad un menù di quattro portate che accompagnerà

linary arts and commercialises a vast range of fine foods that bear his name (check them out at www.schuhbeck.de), as well as running a gelateria, a tearoom and producing an endless flow of books and multimedia products. This is a man with the soul of an artist, too restless to shut up within the four walls of a restaurant. A giant who needs space to orchestrate his cooking with the flourish it deserves. The answer was the “Schuhbecks teatro”, a mirrored re-creation of a big top, where guests can enjoy a gourmet dinner while being entertained by an array of famous international artists in a welter of lights and impeccable

elegance. The atmosphere holds just a hint of the vintage, but that is all part of its attraction, with Schuhbeck in his role as master of ceremonies ensuring that everything runs like clockwork. An evening that has to be experienced firsthand to fully appreciate its attraction. From October 2017 to April 2018 Alfons Schuhbeck’s teatro opens with a new programme called “Fantasia” and a fourcourse menu its author describes as a symphony of good taste. There is a starter of cod on a bed of cream of spinach drizzled in butter flavoured with red wine and spume of Champagne, followed by tagliolini pasta with

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Flashmob in volo Flashmob on board Alfons Schuhbeck e i suoi artisti durante il flashmob organizzato a bordo di un volo Air Dolomiti Alfons Schuhbeck and his performers during the flashmob event on board an Air Dolomiti flight

lo spettacolo vero e proprio e che il suo autore ha definito una sinfonia di buon gusto. Si inizia con del merluzzo su una crema di spinaci, con burro al vino rosso e schiuma di Champagne, per proseguire con dei tagliolini al tartufo e spuma di Parmigiano Reggiano. Per secondo un filetto di manzo con verdurine mediterranee e patate e per finire un omaggio al carnevale di Venezia con un dessert che solo in fotografia fa venir voglia di essere assaggiato. Abbiamo incontrato lo chef tedesco a Verona, durante un flash mob che per un giorno ha portato in volo sugli aerei di Air Dolomiti lo spettacolo che si potrà vedere allo Schuhbecks teatro: “Da più di 13 anni sono impegnato in questo progetto e tutte le volte che prendo il microfono e chiudo lo spettacolo cantando una canzone, guardo i miei ospiti e vedo la loro

soddisfazione. È una formula che piace e che ogni sera rapisce 350-400 persone portandole in un mondo magico per oltre 3 ore, alla quale partecipo sempre con piacere”. Schuhbeck è l’icona vivente della cucina bavarese, rivista in modo da mantenere inalterati i suoi piatti celebri, pur rendendoli meno pesanti di quanto la tradizione richiederebbe: “Sono fiero di essere uno chef Bavarese, ma ho arricchito i miei piatti con una luce e una leggerezza tutta italiana per renderli più adatti al pubblico di oggi. Una scelta che ripropongo anche nei corsi di cucina che organizzo a Monaco, per tenere viva la tradizione, ma in una chiave più moderna”. Un ultimo saluto e poi via di nuovo con Air Dolomiti verso Monaco per la seconda parte del flashmob. n

Per una serata di magia / One enchanted evening Schuhbecks teatro, Paul Wassermann Str. 2, 81829 Monaco di Baviera (Germania), www.teatro.de

Schuhbecks teatro - Paul Wassermann Str. 2 - 81829 Munich (Germany). www.teatro.de

truffles and Parmigiano Reggiano. The main course comprises a fillet of beef with Mediterranean vegetables and potatoes, while the dessert is a graceful homage to the Venice carnival, the mere sight of which makes your mouth water. Spazio Italia met Schuhbeck in Verona, during a flash mob event which transported a taste of the Schuhbecks teatro entertainment on board Air Dolomiti’s planes just for one day: “I’ve been working on this project for over

13 years, and every time I pick up the microphone and end the show by singing a song, I look at my guests and still see satisfaction in their faces. This is a formula that works, something that transports 350-400 people into a magic world for over three hours every evening, and something I still love doing”. Schuhbeck is a godlike figure in his native Bavaria, channelling traditional Bavarian cuisine with a twist that renders the dishes lighter than the original

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versions without distorting their authenticity: “I’m proud to be a Bavarian chef, but I have added a dash of Italian lightness to adapt them to modern tastes. A choice that is also part of the philosophy of the cooking courses I organise in Munich, where tradition lives on in a modern key”. We wish Schuhbeck farewell as he hops back on board an Air Dolomiti flight to Munich for Act II of his flash mob event. Celebrity chef extraordinaire. n

Sinfonia per il palato Symphony of yaste I piatti che accompagneranno lo spettacolo in cartellone nei prossimi mesi The dishes served with this season’s performance

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IN VIAGGIO Travel

PROFESSIONE VIDEO-MAKER

I pugliesi Vincenzo Paccione e Fabio Stanzione sono stati selezionati dall’agenzia The Trip per il miglior video su una città italiana, venendo così ingaggiati da Air Dolomiti per la realizzazione di un cortometraggio su Monaco di Baviera. Ed è lì che noi li abbiamo seguiti durante le riprese PROFESSION: VIDEO-MAKER. Vincenzo Paccione and Fabio Stanzione from Puglia were picked out by agency The Trip for the best video on an Italian city, winning a chance to make a short film on Munich for Air Dolomiti. We went on the shoot with them Storia/story Alessandro Amadei Talenti made in Sud Southern talent I due videomaker pugliesi protagonisti di questo reportage: da sinistra, Fabio Stanzione e Vincenzo Paccione The two video-makers from Puglia, Fabio Stanzione (left) and Vincenzo Paccione (right)

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“A

vevamo visto su The Trip magazine, il web magazine dell’agenzia The Trip, che c’era questo casting per video-maker e ci siamo detti: troviamo il tempo. Ma poi gli impegni di lavoro ci

“We saw that The Trip agency were doing a casting for videomakers on their web magazine and we had promised ourselves to find the time to enter something.

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hanno distolto e ci siamo ridotti all’ultimo momento. Così proprio l’ultimo giorno valido per spedire il video, abbiamo ottenuto in prestito una bici pieghevole, abbiamo chiesto ai nostri vicini Luffy, un simpatico Jack Rus-

But we got tied up with work right up until the last minute. So it was actually on the day entries closed that we borrowed a fold-up bike, asked our neigh-

bours to lend us Luffy, their cute Jack Russell, and hopped on the first train for Bari to make our video in the half day we had left.”

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33 In sella On yer bike! Al backstage del cortometraggio ha preso parte con la sua videocamera anche Marco Giappichini (a destra) per conto dell’agenzia The Trip Backstage making the short. Filmed by Marco Giappichini (right) for The Trip agency

sel Terrier, siamo saliti sul primo treno per Bari e in mezza giornata abbiamo realizzato il video”. Così Vincenzo Paccione e Fabio Stanzione, talentuosi video-maker di Toritto (Bari), svelano i retroscena che li hanno portati, con il loro cortometraggio “su due ruote e con cane” sul capoluogo pugliese, ad essere selezionati dalla nostra compagnia aerea e dall’agenzia The Trip per il miglior video originale su alcune delle città italiane servite da Air Dolomiti (per la cronaca: Verona, Venezia, Bologna, Firenze e Bari). La vittoria, ottenuta tra numerosi partecipanti per aver Talented video-makers Vincenzo Paccione and Fabio Stanzione from Toritto, near Bari, tell the tale of how they and their short film, “Two Wheels and a Dog” about Bari, were chosen by Air Dolomiti and The Trip agency for the best original video on one of the Italian cities Air Dolomiti offers flights to - Verona, Venice, Bologna, Florence and Bari.

saputo proporre una vera e propria esperienza di viaggio (“volevamo letteralmente far vivere Bari ai nostri spettatori” confermano i diretti interessati), è valso ai due giovani professionisti pugliesi l’ingaggio per girare un secondo video “esperienziale”, quello su Monaco di Baviera, destinato anch’esso ad arricchire il progetto “Alternative Guide”. Ed è proprio nella Capitale bavarese che abbiamo incontrato Vincenzo e Fabio, impegnati nelle riprese di questo secondo video per Air Dolomiti. Gli strumenti? Macchina reflex e, ancora una volta, la bicicletta. “Mo-

The two young video-makers took the lead in a strong entry field thanks to the immediacy of their film (“we wanted people to really experience Bari”, the two confirmed) and won the appointment to make another “being there” video on Munich, destined to swell the ranks of our “Alternative Guide” project. Spazio Italia caught up with Vincenzo and Fabio in Munich

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Al mercatino / Market Alcuni momenti delle riprese girate nel celebre Viktualienmarkt Sotto: la troupe nel centro di Monaco Filming in the famous Viktualienmarkt Below: the crew in the centre of Munich

as they were busy making their second video for Air Dolomiti. Tools for the task? A reflex camera and, once again, a bike. “Munich is perfect for filming on a bike”, explains Fabio, who is the cameraman for both videos. “Tourists often sightsee by bike and here in Munich they’ve got wonderful cycle lanes everywhere. Over the last few days we’ve managed to cycle to all the

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Spontaneità Take it as it comes Fabio e Vincenzo all’Englischer Garten. Le sequenze sono state del tutto improvvisate, incluse quelle con il giocatore di baseball Fabio and Vincenzo at the Englischer Garten. None of the sequences were scripted, including the one with the baseball player

naco – osserva Fabio, che in entrambi i casi ha girato le riprese – è una città ideale per essere filmata su due ruote, sia perché la bici è un mezzo che viene abitualmente dato in prestito ai turisti, sia perché qui le piste ciclabili sono praticamente dappertutto. Tanto è vero che in questi giorni, grazie alla bici, siamo riusciti a raggiungere tutti i luoghi più famosi della città, ma anche quelli più insoliti”. “Il nostro intento – interviene Vincenzo, che presta il suo volto tanto nel video su Bari quanto in quello su Monaco – è anche quello di far calare lo spettatore nella vita della città. Ecco allora, le scene di vita vissu-

ta al Viktualienmarkt, all’Englischer Garten, ma anche nella più lontana periferia”. “Questa iniziativa di Alternative Guide, progetto di social video-marketing realizzato per Air Dolomiti – chiosa Luca Salice, cofondatore e co-titolare dell’agenzia The Trip insieme a Lorenzo Verrecchia – è un riuscito tentativo di raccontare la meta del viaggio con l’occhio dell’utente, del turista, che riesce così ad immedesimarsi nell’esperienza filmica degli autori. È un modo diverso di raccontare le città, molto più diretto ed efficace”. Volete viaggiare con questi video? Qui sotto troverete gli indirizzi web dove trovarli e scaricarli. n

Vademecum L’intera gallery di video di “Alternative Guide” è disponibile sul sito www.alternativeguide.it. Il video vincitore, il secondo e terzo classificato nonchè il backstage del video su Monaco di Baviera sono fruibili sulla pagina Facebook di Air Dolomiti. Per ulteriori informazioni sui protagonisti di questo servizio: www.fabiostanzione.it; www.thetripmag.com

Find all the “Alternative Guide” videos on www.alternativeguide.it. The winning video, together with the two runners-up and the backstage of the Munich video are on Air Dolomiti’s Facebook page. See also www.fabiostanzione.it; www.thetripmag.com

Potenza espressiva Power of expression La reflex usata per le riprese a Monaco di Baviera. “Cambiandone le lenti, questa macchina consente la massima creatività”, spiegano The reflex used for the Munich film. “Swopping the lenses on this camera gives you huge creative scope”, explain the two video-makers

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famous sights, plus a few places off the beaten track.” “What we want to is let the viewer experience the life of the city as if they were actually there”, adds Vincenzo, who stars in both the Bari and the Munich video. “Which is why we’ve filmed scenes at the Viktualienmarkt, at the Eng-

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lischer Garten, and even in some of the outer suburbs.” “Our Alternative Guides project is a social video-marketing venture for Air Dolomiti”, explains Luca Salice, co-founder and coowner of The Trip agency with Lorenzo Verrecchia. “What we’re doing – very successfully so

far – is looking at a destination through the eyes of a tourist, a visitor, who can immediately identify with the experience of the video-makers. It’s a new way of explaining cities, a very direct and effective way of communicating”. Fancy trying it out? Check the links below. n

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IN VIAGGIO Travel

Borgo Pignano, alta hotellerie di campagna Posizione unica Unique position Borgo Pignano nel suo splendore Sotto: una delle sale a disposizione degli ospiti Borgo Pignano in all its splendour Below: one of the drawing rooms

Una villa del ‘700, una tenuta di 300 ettari e un resort di lusso dove è la semplicità a fare la differenza. Il tutto immerso nelle colline toscane di Volterra, dalle quali si vede il mare mentre si cena Borgo Pignano, Country Class. An 18th-century villa, a 300-hectare estate and a luxury resort where simplicity is the keynote. Set in the Tuscan hills around Volterra, with a view of the Mediterranean while you dine Storia/story GIOVANNI DE LUCA

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l luogo è prezioso e ricco di storia, ma anche senza volersi addentrare negli annali, la vista di cui si gode da Borgo Pignano è forse una delle più belle che gli amanti della Toscana possano concedersi. Siamo sulle colline di Volterra e, quando il cielo è terso, dal gazebo in cui si cena si vede il mare e si A place steeped in history, but this, au fond, is merely a bonus, because the view from Borgo Pignano is probably one of the loveliest in Tuscany. When the skies above the Volterra hills

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scorgono con chiarezza i traghetti che collegano la terra ferma alle isole. Ma questa è solo una delle gioie che questa antica tenuta offre, perché a Borgo Pignano sembra che il tempo si sia fermato, rapito da quella che un tempo si sarebbe chiamata “haute hôtellerie”, uno stile che queste mura ha una delle sue massi-

are clear, from the gazebo where guests dine you can see right down to the sea, with the ferries plying between the mainland and the Mediterranean islands. Just one of a whole host of pleas-

ures awaiting guests to this historical estate. Time seems to have stood still at Borgo Pignano, an egregious example of what was once called “haute hôtellerie”, a style of hospitality elevated to

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Colazione a cavallo Riding picnic In mezzo al bosco, con un servizio a cinque stelle In alto: il panorama dal parco di Borgo Pignano Sotto: la ricercatezza dei piatti e la perfezione delle materie prime nella cucina dello chef Vincenzo Martella 5-star service in the woods Below: refined cuisine based on the perfection of the ingredients is the hallmark of chef Vincenzo Martella’s creations

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Verde da vivere Green living Ogni angolo della tenuta è immerso nella natura, fra fiori e prati all’inglese Sotto: il sapone alla lavanda messo a disposizione degli ospiti è prodotto nel laboratorio di Borgo Pignano The whole of the estate is carefully tended, with green lawns and a riot of flowers Below: the lavender soap guests use is produced in one of the workshops at Borgo Pignano

me espressioni. La grande villa che è al centro del borgo risale al XVIII secolo, ma su questo poggio si sono scritte pagine di storia anche molto prima, come testimonia la canonica del 1200, con i suoi affreschi, una delle proposte più suggestive per gli ospiti. Senza poi parlare degli etruschi, che hanno lasciato le loro testimonianze in tutta l’area, rendendo ancora più suggestiva la scoperta delle colline circostanti. Borgo Pignano è un resort di lusso, ma è ancora oggi una grande azienda agricola e la proprietà sta difendendo questa particolarità della tenuta, continuando a coltivare i 300 ettari di terreno che circondano la villa e le sue dependance. Si continuano a produrre frutta, verdure, cereali, miele, lavanda ed erbe officinali.

Gli stessi prodotti che la cucina utilizza quotidianamente e che gli ospiti possono ritrovare a colazione sotto forma di marmellate o confetture. Anche le saponette dei bagni sono prodotte artigianalmente in uno dei laboratori del borgo e per i più curiosi vengono organizzati brevi corsi per imparare questa vera arte. Le camere allestite in villa sono appena 14, ma ognuna riesce a moltiplicare il fascino del palazzo che le accoglie, con alcune suite che da sole sono un condensato di lusso, cura per i particolari, atmosfera di altri tempi, spazi superiori alle aspettative e sempre qualche sorpresa ad attendere l’ospite. La suite della “musica”, ad esempio, è un luogo dove far festa con gli amici, suonando il pianoforte e onorando le

Questione di charme / A question of charm Per scoprire Borgo Pignano basta telefonare al +39 0588 35032 o scrivere a info@borgopignano.com. Per tutto il resto il sito è www.borgopignano.com

Find out more about Borgo Pignano on their website www.borgopignano.com and get in touch on +39 0588 35032 or info@borgopignano.com.

art here in the heart of Tuscany. The great villa at the centre of the Borgo goes back to the 18th century, but the history of the place itself is of much earlier date, as witnessed by the 13thcentury Canonica, or Priest’s House, with its frescoes, one of the most charming of all the accommodations available at the Borgo. The area is also rich in Etruscan history, making rambles and rides around the surrounding hills even more fascinating. Borgo Pignano may be a luxury resort, but it is also a large working farm, a prerogative the owners defend vigorously, tending the 300 hectares surround-

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ing the villa and the Borgo with loving care. The estate produces fruit, vegetables, cereals, honey, lavender and herbs. All these are used daily in the resort’s kitchens, where guests can breakfast on jams and marmalades made from fruit straight from the estate’s orchards. Even the bath soaps are handmade in one of the Borgo’s workshops, with short courses available for anyone interested in learning this ancient art. There are just 14 rooms and suites available in the villa itself, but each one enhances the whole of this stunning palazzo. Some of the suites are a sheer concentrate of luxury, with a time-

less elegance and an unerring eye for detail. They are also deceptively spacious and many reserve some fascinating additional aspect for guests to enjoy. The “music” suite for example, is ideal for making music with friends around the piano, honouring the muses or simply retiring to revel in total quiet. Then there are a number of maisonettes, or converted village houses and buildings, dotted around the Borgo. These are ideal for families with children or groups of friends, with the largest option able to accommodate up to 20 people. The experiences the Borgo offers are on a par with the luxury

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muse o dove ritirarsi nella quiete più assoluta. Allo stesso modo anche le altre maisonette sparse per la tenuta offrono standard di alto livello, ma sono adatte per giovani famiglie con bambini o grandi gruppi (la più ampia può ospitare addirittura una ventina di persone). Completa il tutto un’offerta di servizi capace di meravigliare anche il più annoiato dei viaggiatori, come ad esempio il pic nic a cavallo nei boschi che circondano Borgo Pignano, con tanto di radura apparecchiata con charme dove fermarsi dopo una cavalcata per una of the accommodation; a ride through the woods around the estate includes a gourmet picnic in a sylvan clearing at lunchtime, for example. Guests can also be sure of being well-fed: the resort boasts two excellent restaurants, one less formal option - ideal for

pausa gourmet. E per completare il tutto due ristoranti di alta scuola, uno più semplice dove fermarsi a colazione senza troppi formalismi, mentre l’altro, sempre presidiato da Vincenzo Martella, un giovane chef pugliese da seguire con attenzione, è capace di unire alla ricercatezza dei due menù degustazione (dedicati al mare e alla terra), un servizio che esalta le materie prime, informa il cliente sui piatti e rende il lavoro della brigata di cucina un piccolo capolavoro del gusto. È la magia di Borgo Pignano. n

a relaxed lunch - and another dedicated to fine dining. Both are under the careful supervision of Vincenzo Martella, a young chef from the Puglia region who is worth keeping an eye on. Diners can choose between two tasting menus, one featuring fish

and the other meat, but both characterised by the excellence of their ingredients, with Martella guiding clients through their choice of dishes and making sure his cheerful kitchen runs like clockwork. The magic of Borgo Pignano. n

Per sognare / Sweet dreams La suite della musica, un’esperienza per i sensi The music suite, a feast for the senses

Spazio per l’arte In house art A pochi metri dal palazzo settecentesco una galleria d’arte che ospita il lavoro di artisti emergenti o di artisti già affermati A sinistra: attorno alla piscina, scavata nella roccia, sculture e il profumo della macchia Just a stone’s throw from the 18th-century villa is an art gallery hosting works by well-known artists and emerging talents Left: the swimming pool carved out of the living rock, with sculptures and the dizzy scent of the Mediterranean scrub

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in viaggio Travel

Lungo i tratturi del Molise Gli antichi percorsi battuti dai pastori per la transumanza oggi diventano un modo alternativo per scoprire una regione piccola, ma ricca di storia e sapori The Beaten Tracks of Molise.The ancient tracks once used by herders driving their cattle and sheep from summer to winter pastures are now a fascinating way to explore the diminutive region of Molise, rich in history and culinary delights Storia/story ENRICO SARAVALLE Foto/photo courtesy NICOLETTA VALDISTENO

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n poche decine di chilometri si passa dal mare bandiera blu di Termoli alle vette innevate del Matese e della Maiella. La collezione di memorabilia del passato, dalle rovine sannite alle severe architetture romane, dai castelli normanni alle fortificazioni angioine racconta un passato importante. La cucina è verace con specialità ruspanti e gustose, preziosi tartufi, vini e oli da Guinness. È il Molise, bellezza. E a scoprire l’anima di questa piccola regione danno una mano i tratturi, centinaia di chilometri di piste usate da secoli per lo spostamento di greggi e mandrie. E che oggi si possono seguire con i fuoristrada di MoliseExplorer (www.moliseexplorer.com). Here the crystal-clear, blue flag waters of the Adriatic Sea at Termoli are just a stone’s throw from the snow-capped mountains of the Matese or the Maiella. The rich history of the region’s past is captured in Samnite ruins, severe remains of Roman architecture, Norman castles and Angevine fortifications. The food is hearty peasant fare, redolent with succulent truffles, fragrant olive oils and award-winning wines. All this is the Molise region.

Lungo il litorale Adriatico c’è il tratturo del Re che comincia da Termoli: il borgo antico della cittadina è un susseguirsi di vicoli e stradine che si irradiano dal castello fatto costruire da Federico II e conducono ad un bellissimo Duomo di marmo rosato. Il tratturo Celano-Foggia, invece, porta a Sant’Angelo Limosano, secondo la tradizione, paese natale di Papa Celestino V. Dal Belvedere del borgo l’orizzonte non ha segreti: verso est, ecco le sagome inconfondibili delle Tremiti, verso nord le cime innevate della Maiella. Il tratturo attraversa, poi, il paesaggio lunare delle Morge (in dialetto, grosse pietre), usate anticamente come sostegni per case, depositi di attrezzi e ricovero di

And one of the best ways of exploring it is along the hundreds of kilometres of centuries’ old paths and tracks once used to drive herds of cattle and flocks of sheep from their winter pastures on the coastal lowlands to their summer grazing on the mountain alps. These historic routes are once more accessible thanks to the jeeps run by MoliseExplorer (www.moliseexplorer.com). The “King’s Way” (Tratturo del Re) starts on the Adriatic coast

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Altilia Le suggestioni dell’antica città romana Pagina a sinistra: transumanza nell’agro di Frosolone All the romance of a once-great Roman town Left page: transhumance in the countryside around Frosolone

at Termoli, where the picturesque, winding little streets and alleys of the old town fan out from the medieval castle built by Frederick II Stupor Mundi and lead to the lovely cathedral in pink marble. Then there is the Celano-Foggia track, which leads to the village of Sant’Angelo Limosano, traditionally considered the birthplace of Pope Celestine V, one of the few popes to have resigned rather than die in office. Here there is a superb view from the Belvedere,

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animali e arriva nel cuore dell’Alto Molise. La sosta, doverosa, è a Pietrabbondante per scoprire che i Sanniti, oltre che valorosi guerrieri, erano abili architetti e raffinati esteti. Pietrabbondante custodisce, infatti, una delle testimonianze più importanti dell’antica popolazione: un’area sacra dove si allineano un teatro, due templi e una sontuosa domus publica. Da qui, basta solo una manciata di chilometri, per entrare nella Riserva naturale di Montedimezzo che, come quella di ColleLungo i tratturi Off the beaten track Per gli amanti del cavallo For the horsey minded

to the east the characteristic outline of the Tremiti islands, and to the north the snow-capped mountains of the Maiella. After Sant’Angelo Limosano the track leads through the lunar landscape of the Morge (which in local dialect means rocks), where the local stone was once widely used to build houses, stables and barns,

meluccio, è una delle Riserve MAB, ecosistemi verdi e lussureggianti protetti dall’Unesco nel progetto “Man and Biosphere”. Il tratturo Pescasseroli-Candela, infine, punta verso sud e sfiora l’Oasi Wwf di Guardiaregia uno spettacolo senza fine di canyon, cascate, faggete e grotte. Ma c’è ancora un incontro con la storia antica della regione ad Altilia, potente città romana di cui resta la cinta muraria, gli eleganti edifici pubblici e privati, un teatro, le terme.

to the heart of Upper Molise. An obligatory stop along the way is at Pietrabbondante to explore ruins left by the ancient Samnite people, who were known as brave warriors, excellent architects and refined aesthetes. Pietrabbondante is one of the most important Samnite archaeological sites, with a Sacred Area containing the ruins

of a theatre, two temples and a sumptuous domus publica. Just a few kilometres further on is the lush green Montedimezzo Nature Reserve which, together with the neighbouring Collemeluccio, is part of the UNESCO “Man and Biosphere” project. Lastly there is the PescasseroliCandela track, which leads south

Guado del Biferno In fuoristrada lungo il tratturo Lucera-Castel di Sangro Off road along the Lucera-Castel di Sangro track

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Paesaggi meravigliosi Wonderful landscapes Pietrabbondante, il sito archeologico sannita Sotto a sinistra: Termoli, un tipico trabucco a ridosso delle mura cittadine A destra: Sant’Angelo Limosano, la strada sugli archi Pietrabbondante, Samnite archaeological site Below left: typical fishing platform near the walls of the town Termoli Right: Sant’Angelo Limosano, road on a causeway of arches

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44 Da non perdere Perbacco via Municipio 1/A, Sant’Angelo Molisano (Cb), tel. 0874.701888; www.xbacco.net Piccolo albergo diffuso ricavato nelle scuderie di un palazzo baronale e nelle vecchie case del borgo Svevia via Giudicato Vecchio 24, Termoli (Cb), tel. 0875.550284; www.svevia.it Nel borgo vecchio di Termoli, all’interno di un palazzotto signorile del ‘700: muri in pietra, archi e volte e, in tavola, mise en place ineccepibile e cucina verace di mare Masseria Di Majo Norante c. da Ramitello, Campomarino (Cb), tel. 0875.57208; www.dimajonorante.com Vinificazione in purezza di vitigni autoctoni (Tintilia, Falanghina, Aglianico…) con tecniche biologicamente all’avanguardia Tenuta Marina Colonna Masseria Bosco Pontoni, San Martino in Pensilis (Cb), tel. 0875.603009; www.marinacolonna.it Olio extravergine dal profumo intenso, ma anche altre delikatessen: olive in salamoia, pelati, paté di olive e creme di ortaggi

Not to be missed Perbacco Via Municipio 1/A, Sant’Angelo Molisano (Cb), tel. +39 0874.701888; www.xbacco.net Family-run albergo diffuso centred around the converted stables of a baronial manor with accommodation in the historic houses of the old village Svevia Via Giudicato Vecchio 24, Termoli (Cb), tel. +39 0875.550284; www.svevia.it Restaurant in Termoli old town, housed in a 17th-century palazzo with stone walls, arches and vaulted ceilings. Superb service and delicious fish and seafood Masseria Di Majo Norante C. da Ramitello, Campomarino (Cb), tel. +39 0875.57208; www.dimajonorante.com Winery using sophisticated bio-techniques and local strains of grapes (Tintilia, Falanghina, Aglianico…). Tenuta Marina Colonna Masseria Bosco Pontoni, San Martino in Pensilis (Cb), tel. +39 0875.603009 www.marinacolonna.it Extra-virgin olive oil and farm specialities: olives in brine, plum tomatoes, olive paté and cream of vegetable soups and sauces

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Ma c’è dell’altro nel Dna della regione perché le antiche attività legate alla pastorizia hanno lasciato più di una traccia nella cucina molisana: ecco, per esempio, l’agnello “alla pecorara”,i turcinelli, (budellini d’agnello cotti sulla brace) ma anche i pecorini imperdibili (come quello di Capracotta). Anche la carne di maiale celebra il suo trionfo sulle to skirt the WWF Guardiaregia reserve, with its marvellous canyons, waterfalls, beech woods and caves. A further encounter with the region’s ancient history awaits at Altilia, once a powerful Roman city, where visitors can still see the ruins of the city walls, graceful private and public buildings, a theatre and the

tavole molisane nei salumi casarecci, come la muletta (versione molisana del capocollo). Grazie, poi, alla notevole estensione di boschi il Molise sorprende con una mega produzione di preziosi tartufi (bianchi e neri) che, da queste parti, si grattugiano sulle bruschette condite con profumatissimo olio. Ovviamente molisano Dop. n

Roman baths. The historical importance of livestock in the economy of the region has left its mark on local cuisine, with typical meat dishes including “shepherd’s lamb”, turcinelli, (char-grilled lamb’s lights) and a number of superb sheep’s milk cheeses, like the delicious Capracotta pecorino. Cured pork specialities also play

a prominent role in Molise, with a number of local cured hams and salamis, such as the well-known muletta. And thanks to its extensive woods and forests Molise is also a major producer of black and white truffles, which local tradition savours grated on bruschetta soaked in superb Molise PDO extra-virgin olive oil. n

Merenda all’antica / Country snack A sinistra: pane e olio del Frantoio Marina Colonna. A destra: castagne, un tesoro dei boschi molisani In alto: albergo diffuso, per vivere in pieno Sant’Angelo Molisano Left: bread with olive oil at the Marina Colonna Mill. Right: chestnuts, a speciality from the woods of Molise. Above: live like a local in Sant’Angelo Molisano


45 Poesia pura / Pure poetry A sinistra: chitarra con crema di formaggio e tartufo al ristorante Perbacco di Sant’Angelo Molisano A destra: spago quadro alle vongole veraci al ristorante Svevia di Termoli, chef Massimo Talia (sotto) Left: chitarra pasta with creamy cheese and truffle sauce at the Perbacco restaurant in Sant’Angelo Molisano Right: pasta with clams at the Svevia restaurant in Termoli, Chef Massimo Talia (below)

Città da scoprire Termoli Town ll Duomo di Termoli nel borgo vecchio The Cathedral in the heart of the old town

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in viaggio Travel

A scuola dai maestri fiamminghi Oltre ai tessuti e al cioccolato, le Fiandre sono famose in tutto il mondo anche per la loro straordinaria birra. Viaggio tra Bruxelles e Lovanio alla scoperta di una tradizione secolare School of the Flemish Masters Apart from being brilliant at weaving and making chocolate, Flanders is also world famous for its beer. From Brussels to Leuven on the trail of a centuries’ old tradition Storia/story Alessandro Amadei

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Patrimonio dell’Unesco Unesco heritage In alto: dalla fine del 2016 la cultura della birra in Belgio è stata inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità (ph. Kris Jacobs) Above: The Belgian beer culture was added to the UNESCO Intangible Cultural Heritage of Humanity list in 2016 (ph. Kris Jacobs)

Degustazione / Taste A sinistra: i tavolini di uno dei locali più famosi di Bruxelles dove viene servita la birra lambic In alto: la birra tradizionale viene spesso aromatizzata con le ciliegie acide tipiche delle Fiandre Left: outdoor tables in one of Brussels’ most famous cafes where Lambic beer is served Above: traditional beer is often flavoured with the sour cherries Flanders is famed for

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Microproduttori Micro brewers En Stoemelings di Bruxelles è un piccolo birrificio sorto per iniziativa di due ventisettenni, ex compagni di scuola. La loro birra è molto apprezzata da pubblico e critica Sotto: Gerd Christiaens, titolare della birreria Oud Beersel, è diventato mastro birraio e produttore per non veder scomparire il suo marchio preferito En Stoemelings in Brussels is a small brewery founded by two 27 year-olds who went to school together. Their beer is lauded by critics and the public alike Below: Gerd Christiaens, owner of the Oud Beersel company became a master brewer to save his favourite label

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er meditare, e bene, sul piacere di bere birra, non c’è che una soluzione: prendere un volo per Bruxelles e farsi un giro per le Fiandre. È bene però partire con la consapevolezza che quassù non sarà affatto facile orientarsi nel mare magnum di ottime birre offerte alla prova del palato: industriali o artigianali; chiare, ambrate o scure; “lisce” o aromatizzate alla frutta; ad alta o a bassa fermentazione (rispettivamente “ale” e “lager”), o addirittura a fermentazione spontanea. Perchè è soltanto in quest’angolo d’Europa, e in particolare nelle ondulate campagne comprese tra Bruxelles e Leuven (Lovanio), che è possibile ottenere la preziosa bevanda semplicemente lasciando il mosto bollito esposto all’aria. Altrove occorre aggiungere i “famosi” lieviti If you want to meditate on the pleasures of drinking beer you could do worse than hop on a flight for Brussels and head for Flanders. But beware – there are enough great beers here to make even the most hardened drinker’s head swim: industrial or craft brewers; pale, amber ales or dark; straight or fruit-flavoured; ale, lager or Lambic. Because this is the only part of Europe, specifically the rolling countryside between Brussels and Leuven, where you can make the precious nectar simply by leaving the wort to cool in the open air. Elsewhere you have to add brewer’s yeast, but here the breeze carries microorganisms which inoculate

di birra, ma qui il vento trascina con sé due innocui miceti, tipici ed esclusivi di queste zone, il Brettanomyces bruxellensis e il Brettanomyces lambicus, che sono bravissimi a realizzare il piccolo miracolo laico della fermentazione alcoolica. Il risultato è la lambic, per antonomasia la birra tradizionale belga. E allora il nostro consiglio è di iniziare le degustazioni proprio dai sobborghi della Capitale, dove non mancano le birrerie artigianali che nel loro menù propongono anche questa particolarissima birra, del tutto priva di schiuma e scarsamente frizzante, ma saporita e spesso aromatizzata con le ciliegie (Kriek) della zona. A Beersel, per esempio, ci sarà il titolare della “Oud Beersel”, Gerd Christiaens, che in un ottimo italiano vi racconterà vita, morte e mi-

the wort naturally, the wild yeasts and bacteria such as Brettanomyces bruxellensis and Brettanomyces lambicus native to the Zenne valley in which Brussels lies, which produce the miracle of spontaneous fermentation. The result is Lambic, the flagship beer of the proud Belgian tradition. Our advice is to start your beertasting tour on the outskirts of Brussels, where you will find plenty of micro-breweries and craft beer pubs making and serving Lambic. Lambic doesn’t form a head when poured and is uncarbonated, meaning it has little fizz; a strong-tasting beer, it is often flavoured with locally grown cherries (Kriek).In Beersel, for

example, you will find the owner of “Oud Beersel”, Gerd Christiaens, who can tell you everything you could possibly want to know about Lambic beer; how to choose the very best mix of barley malt and unmalted wheat, aged hops and exactly the right barrels to ferment the beer in for up to three years, then how to blend the beer from three different vintages to come up with a Lambic worthy of the name. He might well also tell you his own story, the story of a young economics graduate with a passion for beer who became a master brewer and producer to save his favourite brand of Lambic. From Beersel we move on to Lembeek, headquarters of

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racoli della lambic, di come scegliere le migliori miscele di malto d’orzo e frumento non maltato, il luppolo invecchiato e le botti dove far proseguire le fermentazioni fino a 3 anni, e di come infine miscelare la birra delle tre annate per servire una lambic come si deve. Ma vi racconterà anche la sua storia, di come lui, da giovane laureato in economia e commercio con la passione per la birra, è diventato prima mastro birraio e poi produttore per non veder scomparire il suo marchio di lambic preferito. Da Beersel spostiamoci quindi a Lembeek, sede della birreria Boon. In questo caso non si tratterà, forse, di una produzione artigianale in senso stretto, ma nei grandi bollitori di acciaio e nelle enormi botti di maturazione riposano i saperi di una tradizione secolare, che si traducono in una lambic ottima, “facile” anche per un principiante. Ultima ricognizione a Vlezenbeek presso la Lindemans, azienda a gestione familiare oggi the Boon brewery. Boon hardly qualifies as a craft brewery, with its enormous steel coppers and huge barrels, but it does harbour centuries of know-how which produce an excellent Lambic, an easy introduction to Belgian beer even for beginners. Our last stop is at Lindemans in Vlezenbeek, a family-run business currently managed by the sixth generation of brewers. The attraction here is partly the handmade coppers – actually made of copper – but above all the cooling chamber where the wort is left to cool in

in mano alla sesta generazione di birrai. L’attrazione qui è data dalle vasche di lavorazione originali, fatte integralmente di rame, ma soprattutto dalla camera di raffreddamento dove il mosto appena bollito viene messo appunto a raffreddare all’aria, e viene in questo modo “infettato” dai due laboriosi miceti della fermentazione alcoolica. Dopo il tour tra gli specialisti della lambic, eccoci a Lovanio, splendida cittadina universitaria che in fatto di birra sa indubbiamente il fatto suo: tra ristoranti e pub, sono più di 400 i locali del centro adibiti alla mescita. Senza dimenticare che proprio nella capitale del Brabante, all’inizio del ’900 c’erano più di 30 birrifici, e che a Lovanio viene tuttora prodotta la famosa Stella Artois. Da non perdere è allora una visita alla vecchia sede del birrificio De Hoorn, dove nel 1926 è nata appunto, per merito di Sébastien Artois, questa meravigliosa lager natalizia (da cui il termine Stella). Oggi

the open air, ready to be “fertilised” by our two natural windborne yeasts and transformed into alcohol. After our tour of Lambic specialists we fetch up in Leuven, a splendid university town which has beer down to a fine art: over 400 restaurants and pubs in the city centre serve beer. Without forgetting that at the beginning of the 20th century the capital of Brabant hosted over 30 breweries and that Leuven is still today home to the uber-famous Stella Artois. So a definite must here is a visit to the historic head-

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Dimensione industriale The industry Le nuove caldaie e le botti di maturazione della birreria Boon di Leembek, dove si produce un’ottima lambic New coppers and barrels at the Boon brewery in Leembek, known for its excellent Lambic

quarters of the De Hoorn brewery, where Sébastien Artois first brewed this wonderful Christmas (hence “Stella”) lager in 1926. The original brewery has now been transformed into a museum with a restaurant and a venue for events, but its charm persists despite the passing of the years. Another absolute must is a trip out to the suburb of Neerjse, headquarters to another famous name in Flemish beer, the De Kroon brewery. There is a fascinating tour of the original brewery where the De Coster family brewed their

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50 Direttamente in situ On the spot Al Brussels Beer Project la birra può essere degustata nel locale dove viene prodotta Sotto a destra: Birrificio Lindemans, la vasca di raffreddamento e di “infezione”, dove inizia cioè la fermentazione spontanea, all’aria, della birra lambic At the Brussels Beer Project you can drink the beer produced on site Below, right: The Lindemans brewery, with the cooling vats where air-cooled spontaneous fermentation is triggered to produce Lambic beer

vademecum Per gustare le migliori birre fiamminghe, è caldamente consigliabile partecipare ai seguenti appuntamenti: • Toer de Geuze, iniziativa biennale simile a “Cantine aperte” che si tiene a inizio maggio e che permette di visitare, i produttori di lambic dell’area intorno a Bruxelles. Il tour è facilmente percorribile tramite bus organizzati, biciclette e auto; • Leuven Beer Month, il mese della birra che si tiene annualmente a Lovanio tra fine aprile e inizio giugno. Nel corso del Leuven Beer Month ha luogo anche il Zythos Beer Festival, dedicato alla birra belga (fine aprile), e il Leuven Innovation Beer Festival, rendezvous internazionale dei produttori di birra artigianale (inizio giugno). Info: www.visitflanders.com

To enjoy Flemish beer at its best don’t miss the following events: • Toer de Geuze, a sort of “open cellars” event which allows visitors to explore the Lambic breweries around Brussels. Tour by coach, bike or private car; • Leuven Beer Month, held yearly in Leuven from late April until early June. The Leuven Beer Month also hosts the Zythos Beer Festival, dedicated to Belgian beer (end of April), and the Leuven Innovation Beer Festival, an international rendezvous for craft brewers (early June). Info: www.visitflanders.com

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l’originario stabilimento produttivo è trasformato in un museo con annesso ristorante e salone per eventi, ma il fascino resiste al passare degli anni. Imperdibile anche una gita nei sobborghi cittadini e per precisione a Neerjse, dove ha sede un altro nome storico della birra fiamminga, il birrificio De Kroon. Di grande interesse la visita ai locali dove fino a pochi anni fa la famiglia De Coster continuava a produrre le sue gustose creature, ma altrettanto affascinante anche l’ala nuova del birrificio, dove opera in qualità di socio e consulente il professor Frédéric Delvaux, autentica autorità mondiale in fatto di lieviti di birra. Il suo soprannome, “the nose” (il naso), la dice lunga. Ultima tappa del nostro tour è il centro di Bruxelles, dove tra brasseries e ristoranti non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tra i secondi ci permettiamo di consigliare il Restobières di

nectar up until a few years ago, but equally interesting is the new wing of the brewery, kingdom of consultant and partner Professor Frédéric Delvaux, a world authority on brewer’s yeast, whose nickname, “the nose”, was by no means casually bestowed. The last stop on our tour is in the centre of Brussels, where you can take your pick from a vast array of inviting brasseries and restaurants. Among the lat-

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Vossenstraat 9, dove l’intero menù è costituito da piatti a base di birra. Ma nella capitale d’Europa non mancano i birrifici, grandi o microscopici come “En Stoemelings”, aperto nel 2014 per iniziativa di due ex-compagni di liceo e già molto apprezzato da pubblico e critica. Altrettanto impattante una puntata al Brussel Beer Project al numero 88 di via Antoine Dansaert, un birrificio “collettivo” con ampie sale di degustazione che si finanzia attraverso il crowdfunding (l’equivalente moderno della vecchia colletta) e dove sono i 2.500 sostenitori attivi (sui social) a proporre le ricette e a decidere quali birre mettere in produzione. Qui un bicchiere di birra bianca (cioè di frumento) aromatizzata al mirtillo e prodotta con malti argentini potrà essere la degna chiusura di un viaggio a moderata gradazione e ad alto tasso di soddisfazione. n

ter our personal recommendation goes to Restobières in Vossenstraat 9, where the entire menu is built around dishes based on beer. But Europe’s capital also boasts its own share of breweries great and small, starting from the fledgling “En Stoemelings”, opened in 2014 by two old school friends and much appreciated by critics and the public alike. Equally interesting is a visit to the Brussels Beer Project at No.

88 in Antoine Dansaert Street, a “collective” brewery with huge tasting halls financed through crowdfunding where 2500 active supporters on the social networks suggest recipes and decide which beers are brewed. Here a quick glass of malted blonde flavoured with blueberries and made from Argentinean barley could well be the fitting conclusion to a journey light on alcohol content but high on satisfaction. n

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Brand famoso Famous brand Lovanio, un interno dell’antico birrificio De Hoorn dove è nata la famosa Stella Artois Sotto: al birrificio De Kroon, nei pressi di Lovanio, opera il professor Frédéric Delvaux, massimo esperto mondiale in fatto di lieviti di birra Leuven, the ancient De Hoorn brewery where the famous Stella Artois was born Below: the De Kroon brewery on the outskirts of Leuven, where Professor Frédéric Delvaux, the world’s leading expert on brewer’s yeast, works

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A TAVOLA Food & wine

Vuoi essere “Fico”? La Fabbrica Italiana Contadina aprirà a breve i battenti a Bologna. Uno spazio dedicato all’agroalimentare italiano da toccare, assaggiare e visitare Wanna Be Cool? A huge space dedicated to Italian food and wine where visitors can touch and taste, Fabbrica Italiana Contadina opens in Bologna Storia/story carlo ravello

IANA ORCHETTA.

“V

uoi essere Fico”? È la domanda, ironica, che accompagna l’apertura - il 15 di novembre a Bologna - di Fico (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World: il più grande parco del mondo dedicato alla meraviglia dell’agroalimentare italiano, dal campo alla forchetta, attraverso oltre 100 mila metri quadrati di coltivazioni, allevamenti, fabbriche, botteghe, chioschi, aree ristoro, giostre e aree didattiche per divertirsi, conoscere, imparare e assaggiare il meglio dell’enogastronomia italiana. Il tutto con ingresso gratuito. “Fico – spiega l’ad Tiziana Primori – vuol essere un assaggio della natura, della bellezza, della cultura, dei sapori del nostro Paese: un luogo unico, capace di attrarre milioni di visitatori da tutto il mondo facendo leva sulle ec-

cellenze della nostra tavola”. All’esterno, una grande “fattoria” all’aperto di 20 mila metri quadrati offre colture dimostrative e allevamenti didattici con 2.000 piante e 200 animali vivi di razze tradizionali. All’interno, si può poi scoprire come, dai campi e dalle stalle, nascono le bontà che tutto il mondo apprezza: 40 fabbriche mostrano dal vivo la produzione dei nostri prodotti più celebri, suddivisi in 9 mondi (salumi, carne, formaggi, cereali, pesce, ortofrutta, vino, dolci, olio), da assaggiare in oltre 40 ristoranti e aree ristoro, e da acquistare nel grande mercato. Il tutto, “condito” da 30 eventi e 50 corsi al giorno, un grande centro congressi modulare da 50 a 1.000 posti, con cinema e teatro, 6 giostre multimediali per imparare divertendosi e aule didattiche per grandi e piccoli. n

Restiamo connessi / Keep up to speed Ci si vede su www.eatalyworld.it / Check out www.eatalyworld.it

“Wanna be Fico?” is the ironic catch phrase accompanying the opening on 15 November of the Fico (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World in Bologna, the biggest space in the world dedicated entirely to Italian produce from farm to fork. Because “Fico” in Italian means cool, and with over 100 thousand square metres of fields, livestock, factories, craft shops, stalls, food courts, playgrounds and info points where visitors can learn about and taste the best in Italian food FICO is decidedly cool. And free. “FICO is a taste of nature, of

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beauty, of culture, of all the flavours of Italy. A unique space which will attract millions of visitors from all over the world who want to discover the taste of Italy’s gastronomic treasures” explains managing director Tiziana Primori. The outdoor space of 20k square metres is dedicated to a didactic farm, showcasing over 2000 crops and 200 examples of traditional breeds of livestock. Once inside visitors can discover how produce and livestock are transformed into the gourmet products appreciated the world over. 40 “factories” divided into 9

“worlds” (cured meats, meat, cheeses, cereals, fish, fruit and vegetables, wine, sweets and oil), demonstrate production methods for delicacies that visitors can then try in the over 40 restaurants and refreshment areas and purchase in the centre’s enormous market. All this plus 30 events and 50 courses every day, a large-scale modular conference centre able to welcome anything from 50 to 1000 delegates, complete with a cinema and theatre, 6 multimedia play points for fun learning and classrooms for children and adults alike. n

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Squadra vincente Winning team Tiziana Primori e Oscar Farinetti, patron di Eataly A sinistra: dalla pasta sfoglia agli allevamenti, Fico a breve aprirà le sue porte al pubblico Tiziana Primori and Oscar Farinetti, patron of Eataly Left: covering everything from flaky pastry to animal products, FICO is scheduled to open shortly

Sarà così / Taking shape A sinistra e sotto: due rendering del Fico, attualmente in fase di ultimazione Left and below:two renderings of FICO, currently under completion

Bologna chiama Bologna here Il parco sorgerà a pochi minuti dal centro di Bologna FICO is just a stone’s throw from the centre of Bologna

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A TAVOLA Food & wine

Famiglia Cotarella, emozioni garantite I vini a produzione limitata che portano il brand lanciato da Dominga, Marta ed Enrica Cotarella rappresentano al meglio lo stile di un'azienda improntata al rispetto della tradizione, ma proiettata verso la sperimentazione in vigna e in cantina Catching Up with the Cotarellas The limited production wines sold under the label launched by Dominga, Marta and Enrica Cotarella represent the crème de la crème of a family company founded on tradition… and with a weather eye on innovation

Cantina in rosa A woman’s world in the winery Dal 2015 Dominga, Marta ed Enrica Cotarella sono al timone dell’azienda vitivinicola Dominga, Marta and Enrica Cotarella have been running the family estates since 2015

Storia/story Alessandro Amadei

S

e questo autunno pensate di visitare Orvieto e dintorni, allora non potete esimervi di fare un salto anche a Montecchio, nella tenuta vitivinicola della famiglia Cotarella. Un’oasi di bellezza, dove saranno Dominga, Marta ed Enrica a fare gli onori

IF you are thinking of touring the countryside around Orvieto this autumn do drop in at Montecchio, the Cotarella family’s wine-growing estate. Dominga, Marta and Enrica are always

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di casa e a introdurvi nei segreti dell’azienda Famiglia Cotarella, una delle realtà di spicco della viticoltura e dell’enologia made in Italy. Parliamo infatti del “regno” fondato a partire dalla fine degli anni ’70 dai fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, due appassionati e affer-

ready to welcome guests to their stunning spread and share the secrets of the Famiglia Cotarella winery, a name to conjure with in Italy when it comes to growing grapes and making wine.

Montecchio is the nerve centre of the wine producing “kingdom” founded in the 1970s by brothers Renzo and Riccardo Cotarella, two well-known oenologists who decided to follow

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55 Legame indissolubile Close ties Le vigne coltivate dalla famiglia Cotarella si estendono tra Umbria e Lazio, in un territorio di rara bellezza The Cotarella vineyards span the border between Lazio and Umbria, in a territory of rare beauty

mati enologi che decisero di dare un seguito alla tradizione di famiglia mettendosi a produrre in proprio, nell’area intorno al lago di Bolsena (alto Lazio, ai confini con l’Umbria), una serie di ottimi vini ispirati alla tradizione locale. E dai Falisci, antico popolo di Montefiascone, è nata “Falesco”, a testimonianza dell’importanza fin da allora attribuita dalla famiglia Cotarella al legame con il territorio. Dal 1979 ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e la tenuta si è notevolmente estesa, occupando anche un ampio territorio collinare in Umbria, a sud di Orvieto, e trasferendo qui, a Montecchio (Terni), la sua cantina. L’azienda ha cambiato nome (da “Faup family tradition and produce their own wines, rigorously inspired by local tradition, in the area around Lake Bolsena in northern Lazio, on the cusp of Tuscany and Umbria. Their first “Falesco” label was a homage to the ancient Falisci people, the original inhabitants of the town of Montefiascone, a concrete

lesco” ad “Azienda Famiglia Cotarella”) e nella stanza dei bottoni sono entrate le tre figlie dei fondatori – le già citate Dominga, Marta ed Enrica Cotarella – cresciute tutte insieme appassionatamente e allevate al culto del vino da genitori, zii e nonni. “I legami che uniscono la nostra famiglia – sottolinea Enrica Cotarella – sono effettivamente molto forti. Ecco perché abbiamo voluto dedicare a noi e al valore che diamo alla famiglia anche un nuovo brand”. E così oggi, accanto ai vini a marchio “Falesco”, che vogliono esprimere il legame col territorio e l’impegno sociale della famiglia Cotarella, e che sono rappresentati da vini di tradizione e

example of how important their local roots are to the Cotarella family. Since 1979 a lot of water has flowed under the bridge and the estate has grown considerably, spilling over the border into the hills of Umbria to the south of Orvieto, and the winery has also been moved here to Montecchio, near Terni. The origi-

nal company name, “Falesco”, has been changed to “Azienda Famiglia Cotarella” and Dominga, Marta and Enrica Cotarella – the next generation who all grew up together surrounded by wine-growing parents, uncles, aunts and grandparents has taken over. “We’re a really close fam-

Prodotti di nicchia Niche products Il Soente e il Ferentano sono alcuni dei vini di alta gamma a marchio “Famiglia Cotarella” Soente and Ferentano are two of the top “Famiglia Cotarella” wines

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Gusto per l’innovazione Taste for innovation Nelle vigne e nella cantina della famiglia Cotarella vengono continuamente condotte ricerche scientifiche in collaborazione con l’Università della Tuscia e con altre prestigiose istituzioni The Cotarella family are constantly experimenting in their vineyards and winery as part of their scientific research programmes in partnership with Tuscia University and other prestigious institutes

carattere come il Tellus o l’Est! Est! Est!, ci sono anche quelli a marchio “Famiglia Cotarella”. “Si tratta di prodotti di nicchia – ci spiega ancora Enrica – a cui dedichiamo solo una piccola parte dei nostri vigneti, 40 ettari in tutto, per una produzione complessiva che non supera le 150mila bottiglie all’anno”. Tra le etichette di punta di “Famiglia Cotarella” vi sono ad esempio il Montiano, il Ferentano e il Soente, prodotti nei vigneti laziali, o il Marciliano, autenticamente umbro. Senza dimenticare il Roscetto e il Pinot Nero, entrambi prodotti in purezza e con metodo classico, o l’Ogrà, il Syrah a tiratura limitatissima che costituisce la novità assoluta dell’autunno 2017.

“Ma che si tratti del brand Famiglia Cotarella o di quello Falesco – avverte la nostra interlocutrice – la filosofia produttiva è sempre la stessa: i nostri sono vini legati al territorio e alla tradizione, ma con un occhio rivolto al futuro, all’innovazione e alla sperimentazione, che qui da noi è realizzata sia in vigna che in cantina. Ecco perché, per esempio, nel quadro delle ricerche condotte in collaborazione con l’Università della Tuscia, siamo andati nella valle del Rodano per scegliere quei cloni che meglio potessero adattarsi al nostro territorio, e oggi li coltiviamo nel nostro vigneto sperimentale”. È proprio vero, il successo non è mai figlio del caso. n

Vademecum La famiglia Cotarella vi aspetta a Montecchio (Terni) in località San Pietro Per informazioni: +39 (0)744 955616/71; info@falesco.it; www.falesco.it The Cotarella estate is in Montecchio (Terni), Loc. San Pietro Info: +39 (0)744 955616/71; info@falesco.it; www.falesco.it

ily”, explains Enrica Cotarella. “Which is why we’ve given our new label our surname, to emphasise our family values”. The “Falesco” labels are still going strong, with traditional wines of character like Tellus and Est! Est! Est!, a tangible link with our land and our social commitment, and now we’ve added the “Famiglia Cotarella” wines. These come from a small part of the estate, 40 hectares in all, and represent niche products of under 150 thousand bottles a year all told”.

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The “Famiglia Cotarella” labels include Montiano, Ferentano and Soente, all produced in the Lazio vineyards, together with Marciliano, from grapes grown in Umbria. Then there’s the Roscetto and the Pinot Nero, both from single cultivars produced using strictly classical methods, or the Ogrà, a Syrah which is this year’s new venture, with a small number of bottles for autumn 2017. “But the philosophy is exactly the same for both our Famiglia Cotarella and Falesco brands”

insists Enrica. “Our wines are very much part of the territory and its traditions, which doesn’t mean we don’t innovate or experiment in the vineyards and the winery, where we keep a close eye on the future. For example as part of our joint programme with Tuscia University we went to the Rhone valley to see which clones would work best on our lands, and now they’re being tried out in our experimental vineyard.” How true the saying “success is rarely the child of fortune”. n

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57 In barriques La barricaia, dove riposano alcune famose etichette The cellar which produces some of the family’s famous labels

Ospitalità / Hospitality A Montecchio, nella sede aziendale, è possibile partecipare a ricche degustazioni con visita ai vigneti e ai diversi settori produttivi At the family headquarters in Montecchio visitors can tour the vineyards and winery and enjoy tasting sessions

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CARNE SALADA & CO.

3rd l 5th

NOVEMBER 2017 PALAMEETING RIVA DEL GARDA

TASTINGS GOURMET MARKET ENTERTAINMENT SEMINARS

A three-day full immersion into tradition & innovation to enjoy food & wine excellencies from Lake Garda and Trentino Region

www.gardatrentino.it/gardacongusto


a tavola Food & wine

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Monte Zovo, in alto i calici La tenuta di Caprino Veronese è il centro pulsante delle attività della famiglia Cottini. Un luogo aperto al pubblico per condividere un panorama unico e vini altrettanto speciali Monte Zovo, Raise Your Glasses. The Caprino Veronese estate is the nerve centre of the Cottini family’s wine production. A winery which welcomes visitors to share its unique countryside and equally fine wines Tradizione antica Timeless tradition In alto: il cuore della cantina di Monte Zovo A destra: gli spazi dove conoscere i vini dell’azienda veronese The heart of the Monte Zovo winery Left: discovering fine wines from the Verona countryside

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Ambiente raffinato Sheer elegance A sinistra: ospitalità di classe a Caprino Veronese A destra: l’area circostante Caprino Veronese è ricca di proposte per passeggiare nella natura Left: stylish hospitality in Caprino Veronese Right: the area around Caprino Veronese has plenty of walks for nature lovers

L’

azienda agricola Monte Zovo prende il nome dalla collina su cui è situata la moderna cantina circondata da vigneti di proprietà. Nella cantina di Caprino Veronese avviene la vinificazione delle uve per la produzione del Bardolino Doc, del Ca’ Linverno Rosso Igt, e dei bianchi Pinot Grigio Igt del Veneto e Ca’ Linverno Bianco. I vigneti per la produzione del Valpolicella Doc e il moderno fruttaio per l’appassimento si trovano invece a Tregnago, in Val d’Illasi. Qui nascono l’Amarone della Valpolicella Docg, l’Amarone della Valpolicella Docg Riserva, il Valpolicella Superiore Ripasso e il Recioto della Valpolicella Docg. Monte Zovo è fra i pionieri dell’eco-

sostenibilità e si avvale delle più moderne tecnologie per ridurre l’impatto ambientale e promuovere il rispetto del territorio. L’azienda è orientata all’accoglienza. Lo scenario suggestivo in cui si colloca la cantina e il fascino della tradizione che si respira tra le botti in legno e le bottiglie in affinamento creano l’ambiente ideale per gli appassionati di vino. Le offerte per degustazioni e visite guidate sono un’ottima occasione non solo per conoscere meglio i pregiati vini veronesi, ma anche per respirare la magica atmosfera della barricaia. Monte Zovo ti aspetta per degustazioni e per acquisti per te stesso o per fare un bel regalo. n

Un mondo di gusto / A world of flavour Per un viaggio nel mondo Monte Zovo l’indirizzo è: www.visitmontezovo.com

Discover the world of Monte Zovo at www.visitmontezovo.com

The Monte Zovo estate is named after the hill on which the modern winery is set, surrounded by the family’s vineyards. The Caprino Veronese winery produces Bardolino and IGT wines such as Ca’ Linverno Rosso, Ca’ Linverno Bianco del Veneto and Pinot Grigio, while in Tregnago in the Val D’Illasi, there are the vineyards for the production of Valpolicella DOC wines and the modern fruttaio, a drying facility for drying the grapes used in the “passito” wine-mak-

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ing process. Tregnago is home to internationally renowned wines of the calibre of Amarone della Valpolicella DOCG Riserva, Amarone della Valpolicella DOCG, Recioto della Valpolicella DOCG, Valpolicella Ripasso DOC Superiore and Valpolicella DOC. Monte Zovo is one of the pioneers of eco-sustainability and applies cutting-edge technology to reduce environmental impact and promote the respect of nature. The estate is also well-known

for its hospitality; set in breathtaking countryside, its cellars steeped in tradition with their wooden casks and rows of aging bottles creates the perfect atmosphere for wine lovers. The tastings and guided tours are a wonderful occasion to enjoy the renowned fine wines of the Verona area. After the tasting and tour visitors also have an opportunity to buy wines directly from the estate store; a personal indulgence or a gift which will surely be much appreciated! n

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a tavola Food & wine

Tenuta Polvaro, dal 1681 con stile I vini prodotti nella storica azienda vitivinicola di Annone Veneto (Ve) sono una gioia per chi cerca gusto e personalità, nel rispetto dell’ambiente The Polvaro Estate, Going Strong in Style since 1681. The wines produced on this historical estate in Annone Veneto are a joy to connoisseurs seeking character and flavour combined with respect for the environment Storia/story Alessandro Amadei Vista dall’alto Bird’s eye view La Tenuta Polvaro è letteralmente circondata dai vigneti The Polvaro Estate in a sea of vineyards

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arà per via del clima, fresco e mite sia in estate che in inverno e miracolosamente mai troppo piovoso. O per i terreni di natura argilloso-calcarea, generosi nel conferire al vino quel giusto grado di mineralità e di gradazione. Certo che qui, in questo verde scampolo di pianura veneta compreso tra la laguna di Venezia e le Prealpi

It could be due to the climate, fresh and mild in summer and winter alike and miraculously never too rainy. Or to the chalk and clay soils, generous in giving the wine exactly the right

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veneto-friulane, ci sono tutte le condizioni per produrre al meglio il “nettare di Bacco”. Così come è certo che la nobile famiglia dei Polvaro dovesse sapere il fatto suo quando nel lontano 1681 decise di insediare qui il suo quartier generale, trasformando quelli che all’epoca erano boschi di querce e frassini in lussureggianti vigneti.

degree of minerality and alcohol content. Whatever the reason, this green stretch of the Venetian plain - tucked between Venice with its lagoon and the Alpine foothills - has what it takes to

make wine that leaves its mark. And the noble Polvaro family obviously knew what they were about when they settled here in 1681, transforming what were once wild woods of oak and ash

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Gestione familiare / Family affair In alto: la famiglia Candoni De Zan, titolare della tenuta. Da sinistra: Elviana, Caterina Armando e Barbara Sotto a sinistra: alle spalle di Caterina Candoni De Zan le barriques di rovere, dove i vini della tenuta vengono fatti maturare e riposare A destra: Barbara Candoni De Zan impegnata nella vendemmia. In vigna il livello di meccanizzazione è minimo Above: the owners of the estate, the Candoni De Zan family. From the left: Elviana, Caterina Armando and Barbara Below left: Behind Caterina Candoni De Zan are the oak barriques where the estate wines rest and mature Right: Barbara Candoni De Zan busy with the grape harvest. Minimal mechanisation is used in the vineyards

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64 Dimora nobiliare The Manor born La facciata della villa edificata dalla nobile famiglia Polvaro verso la fine del 1600 Sotto: nei 50 ettari di vigneto vengono coltivati diversi vitigni, affinchè l’enologo aziendale possa creare i migliori blend The facade of the villa built by the noble Polvaro family at the end of the 17th century Below: Several different strains of vines are grown on the 50 hectares of the estate so that the in-house oenologist can create the best blends

Da allora sono passati secoli di storia, ma in via Polvaro ad Annone Veneto si continua a fare vino. E che vino: gli attuali proprietari della tenuta, la famiglia Candoni De Zan, ci mettono tutte le loro energie, le loro risorse, la loro passione. “Da quando, nel 2010, abbiamo acquistato i terreni, le antiche dimore nobiliari e le strutture produttive – sottolinea Elviana Candoni De Zan, titolare insieme al marito Armando e alle figlie Caterina e Barbara della Tenuta Polvaro – abbiamo investito e continuiamo a investire, con l’obiettivo prioritario di produrre vini di qualità. Ottenuti nel La Natura prima di tutto Nature first Erba, fiori, insetti, aironi, fagiani, ricci: tra i filari c’è una varietà di flora e di fauna che qui vive, si nutre e si riproduce Grasses, flowers, insects, herons, pheasants and hedgehogs: a huge variety of flora and fauna live and breed between the rows of vines

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into orderly swathes of vineyards. Centuries have gone by, but wine is still being made in Via Polvaro in Annone Veneto. And what wine! The current owners of the estate, the Candoni De Zan family, have poured all their energies, resources and passion into the estate. “Since

rispetto della terra, della Natura, delle persone che lavorano con noi e delle tradizioni del luogo. Niente corsa all’ettolitro, niente uso di macchinari industriali per la potatura, o di diserbanti, o di prodotti chimici contro gli insetti dannosi”. Piuttosto la modernità entra in gioco quando si tratta di ottimizzare la distribuzione dell’acqua – le vigne sono irrigate dove serve e quanto serve, grazie all’impianto di irrigazione a goccia sotterraneo, che interviene in base al livello di umidità del suolo – o di scegliere il tempo ottimale per la vendemmia, decisa dal laboratorio d’analisi

we bought the land, manors and winery in 2010 we have invested heavily, and continue to invest, in order to produce quality wines”, explains Elviana Candoni De Zan, the owner of the Polvaro estate together with her husband Armando and her daughters Caterina and Barbara. “Wines produced in full

respect of nature, the soil, the people who work with us and local traditions. It’s not about wringing extra hectolitres out of the same acres, or using industrial machinery to prune the vines, weed killers or chemical pesticides.” Where modernity does play a role is in optimising the use and


interno all’azienda in base al referto dell’indagine chimica condotta sugli acini d’uva. Ed ecco, una volta entrati in cantina, i moderni fermentatori computerizzati, che guidano il processo di vinificazione e sospendono le fermentazioni al momento opportuno, e naturalmente le barriques di rovere francese, dove il vino, bianco o rosso che sia, viene messo a maturare prima di passare alle cisterne d’acciaio. Il risultato? Un’ampia gamma di vini di carattere e di gradazione medio-alta ((ma non oltre i 13-13,5 gradi)), frutto delle tante

professionalità messe in gioco, tra cui quelle dell’agronomo e dell’enologo aziendali. A quest’ultimo, in particolare, il duro compito di creare i blend giusti scegliendo tra i numerosi vitigni coltivati in azienda. Tra i vini più rappresentativi della Tenuta Polvaro ci sono infatti il “Polvaro Nero” e il “Polvaro Oro”, ma non mancano i vini ottenuti in purezza: ecco il Lison Classico, il Pinot Grigio, il Merlot, il Cabernet Sauvignon e naturalmente il Prosecco. L’elenco è lungo e la qualità il marchio di fabbrica. Prosit! n

Vademecum La Tenuta Polvaro si trova ad Annone Veneto (Venezia), in via Polvaro 35 Per informazioni: tel. +39 (0)421 281023; www.tenutapolvaro.com

The Polvaro Estate is in Annone Veneto (Venezia), in Via Polvaro 35 Info: tel. +39 (0)421 281023; www.tenutapolvaro.com

distribution of water – the vines are irrigated as and when necessary thanks to an underground droplet irrigation system triggered by the level of humidity in the soil – or in choosing exactly when to harvest, a tricky issue decided by analysing the grapes in the estate’s own laboratories. Modernity also reigns back in the winery, with computer-controlled fermentation vats which pilot the process of wine-making

and halt fermentation at exactly the right moment. But then it’s back to tradition when the wines are left to mature in barrels of French oak, before being siphoned off into steel cisterns. The result? A broad range of wines with character and a medium to high alcohol content (not exceeding 13-13.5% proof), the upshot of a wide range of expertise, including that of the estate in-house agronomist and oenolo-

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gist. It is the latter who shoulders the heavy responsibility of achieving the right blends from the various strains of grapes cultivated on the estate. The estate’s flagship wines are their “Polvaro Nero” and “Polvaro Oro”, but they also produce a Lison Classico, a Pinot Grigio, Merlot, Cabernet Sauvignon and, naturally, Prosecco. The list is long and the quality guaranteed. Prosit! n

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Un brindisi / A toast 100% glera: è questo uno dei segreti del Prosecco di casa A sinistra: tra i cavalli di battaglia della produzione di casa, il Lison classico Docg e i due blend, il Polvaro Nero e il Polvaro Oro 100% Glera: one of the secrets of the Polvaro Prosecco Left: among the Polvaro estate flagship wines are their Lison classico DOCG and two blends, Polvaro Nero and Polvaro Oro

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a tavola Food & wine

Il vino giusto per ogni occasione Negli angoli più suggestivi delle principali città italiane sono aperti gli store Signorvino, dove è possibile fare la conoscenza con più di 1.500 etichette di prodotti al 100% italiani The Right Wine for Every Occasion Nestling in some of the most attractive corners of Italy’s big cities are the Signorvino stores, with a choice of over 1500 labels - all 100% Italian Storia/story Beatrice Trolli

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U

n negozio specializzato in vini italiani, dove è possibile comprare, degustare, bere un bicchiere o una bottiglia allo stesso prezzo dell’asporto e consumare alcuni semplici piatti della tradizione gastronomica nazionale. Ecco a voi Signorvino, la catena di punti vendita dove è disponibile una selezione di oltre 1.500 etichette di vini al 100% italiani – si va dai grandi nomi dell’enologia tricolore alle bottiglie di piccoli e preziosi produttori – venduti al prezzo di cantina e consigliati da un team di giovani consulenti, esperti e amichevoli, attenti a individuare il vino perfetto per ogni occasione ed esigenza. Gli store Signorvino sono presenti negli angoli più suggestivi delle principali città italiane e rappresentano una sicurezza per chiunque voglia vivere una “wine experience” completa e suggestiva, alla scoperta dei vini più

rappresentativi dei territori a vocazione vinicola italiani. Una cultura che Signorvino vuole diffondere e mettere a disposizione di tutti: ecco perché vengono organizzati con continuità incontri con il produttore, “masterclass”, degustazioni e “wine lessons”, volte proprio all’approfondimento di alcuni vini, di specifiche etichette o di particolari territori. In alcuni momenti dell’anno tali momenti di formazione vengono inoltre accompagnati anche da spettacoli di intrattenimento e musica dal vivo. Ma il patrimonio che il vino rappresenta nella tradizione italiana non può essere completo se non affiancato ad una ricercata cucina. I “food specialist” di Signorvino si occupano infatti di creare piatti tipici di qualità, legati alla stagionalità, che sappiano esaltare le caratteristiche dei calici degustati. n

Guide esperte Expert advice Negli store Signorvino il cliente viene seguito da un team di consulenti attenti a individuare il vino perfetto per ogni esigenza A team of experts is on hand in the Signorvino stores to guide customers through the intricacies of choosing the perfect wine for every occasion

vademecum I punti vendita di Signorvino vi aspettano nelle seguenti località Check out Signorvino stores in: • Affi, Via San Pieretto 15, verona.affi@signorvino.it, tel. +39 045 7238157 • Arese, Via Giuseppe Luraghi 11, milano.arese@signorvino.it, tel. +39 02 93876149 • Bologna, Piazza Maggiore 1, bologna.maggiore@signorvino.it, tel. +39 051 261344 • Brescia, Piazza della Vittoria 7, brescia.vittoria@signorvino.it, tel. +39 030 2942216 • Cadriano, Via Buozzi 35, bologna.cadriano@signorvino.it, tel: +39 051 763369 • Firenze, Via Dei Bardi 46/r, firenze.pontevecchio@signorvino.it, tel: +39 055 286258 • Merano, Via Portici 104, merano.portici@signorvino.it, tel. +39 0473 270730 • Milano, Piazza Duomo angolo C.so Vittorio Emanuele, milano.duomo@signorvino.it, tel. +39 02 89092539 • Milano, Via Dante 15, milano.viadante@signorvino.it, tel. +39 02 89095369 • Reggello, Via Aretina 38, firenze.reggello@signorvino.it, tel. +39 055 8657184

Wine shops specialising in Italian wines, where you can buy wine, taste it or enjoy a glass or a bottle at the same purchase price, whether you drink it there or take it home, plus the chance to savour some simple traditional Italian dishes. This is Signorvino, the wine merchant chain with a selection of over 1500 labels - all of them Italian - ranging from the great names known worldwide to precious bottles from tiny wineries, all sold at source prices, with expert assistance from a team of enthusiastic young ex-

perts who will enjoy helping you choose the perfect wine whatever the occasion. Signorvino wine shops have bagged some of the choicest sites in Italian cities and are a no-brainer choice if you want to be sure of real wine experience exploring the various nectars from Italy’s many and great wine-production areas. Signorvino wants people to enjoy wine and learn about it in a thoroughly unstuffy, unpretentious style. Which is why they organise a series of encounters with producers, master classes, tastings

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and “wine lessons”; helping people get to know more about chosen wines, explore certain labels or get a general overview of the wine produced in a particular area of Italy. During some of their events they also organise entertainment and live music. But you can’t do wine in Italy without doing food too, so the Signorvino food specialists create a series of top quality dishes, which vary with the seasons, to go perfectly with the wine of your choice. Cheers! n

• Torino, Via Lagrange 13, torino.lagrange@signorvino.it, tel. +39 011 4407490 • Vallese di Oppeano, Via Spinetti 1, verona.vallese@signorvino.it, tel. +39 045 6984013 • Valpolicella, Via Preare 15, verona.valpolicella@signorvino.it, tel. +39 045 8890097 • Verona, Corso Porta Nuova 2, verona.portanuova@signorvino.it, tel. +39 045 80090319 • Vicolungo, Via San Martino di Zusiagna 73-75, novara.vicolungo@signorvino.it, tel. +39 0321 835269)

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cantina a bordo Cellar on board Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, dal loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about the wines in rotation

Gli spumanti Sparkling wines

Friuli - Venezia Giulia MOXXÈ PINOT GRIGIO E VERDUZZO BRUT - Cantina: MASI AGRICOLA 80% Pinot Grigio e 20% Verduzzo; 12%; 12°C Colore giallo paglierino chiaro e brillante con spuma e perlage fine ed elegante. Profumo intenso, caratterizzato da note floreali e fruttate, con aromi di mela e pompelmo. Al palato si distingue per la freschezza, la vivace acidità e per la struttura morbida ed elegante. Ottima persistenza del finale secco e caratterizzato da spiccati aromi fruttati. Ottimo come aperitivo. Piacevole con leggeri e freschi antipasti estivi, crudités di verdura, pesce e insalate.

Pale straw yellow in colour, bright toned with good mousse and a fine-bubbled elegant perlage. Intense nose with hints of flowers and fruitiness on the nose, aromas of apple and grapefruit. Stands out for freshness, lively acidity, soft structure and elegance on the palate. Excellent length to the finish: dry with notable fruitiness. Excellent aperitif. Good with fresh, light summer antipasti, vegetable crudités, fish and salads.

Lombardia FRANCIACORTA DOCG - Cantina: MONTENISA Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco - 12,5%; 7-9°C Colore giallo scarico, spuma cremosa con perlage fine e persistente. A livello aromatico si colgono note di pesca a polpa bianca, crosta di pane e lieviti. Notevole equilibrio e vivacità tipica del Brut.

A light straw yellow in color with a creamy bubbling with delicate and persistent bubbles, the wine shows notes of white peaches, bread, and lees on its nose. Flavors have the typical liveliness of a Brut.

Veneto VIGNETO GIARDINO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG Cantina: ADAMI - Glera; 11%; 7-8 °C Aspetto: colore giallo paglierino. Spuma fitta e perlage fine e persistente. Profumo: di grande ampiezza, intensità ed equilibrio. Con fresche note fruttate, ricorda la mela gialla, la pesca, i fiori di glicine e d’acacia. Sapore: ricco ed intenso nei sapori di frutta, di consistente ampiezza, morbido e fresco. Di buona pienezza e lunghezza, ha completa corrispondenza con il profumo. Grande armonia ed eleganza. Eccellente aperitivo, è adatto a tutte le occasioni di incontro e di festa. Si accompagna a pasticceria secca, alle focacce, alle crostate di frutta ed alla frutta fresca, specie la pesca ed il melone.

Presentation: straw yellow. Creamy mousse and delicate, long-lasting bead. Nose: admirably rich, intense and harmonious. Lovely, crisp spiciness with hints of apple and peach, plus wisteria and acacia blossom. Palate: rich, forward fruitiness, with supple, velvety mouthfeel. Admirable fullness and length, closely mirroring the nose. A wine of great balance and elegance. Food recommendations: excellent aperitif, perfect for all social occasions, especially festive gatherings. Matches well with dry pastries, foccaccia breads, fruit tarts and fresh fruits, especially peach and melon. Referenze/Reviews: Robert Parker’s Wine Advocate 2016, rating 92; Antonio Galloni Vinous 2016, rating 92; Vini d’Italia Gambero Rosso 2016, Due Bicchieri Rossi

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69 Rosso di Montalcino Vendemmia 2013

I vini rossi red wines

Biologico

Toscana Zona di produzione: Vigneti propri, siti a Montalcino, sulla collina di Sant'Angelo, affacciata ROSSO DI MONTALCINO DOC BIOLOGICO (ORGANIC) - Cantina: COL D’ORCIA sul fiume Orcia, esposizione a Mezzogiorno. Altitudine media 250 mt s.l.m. Sangiovese; 14%; 18 °C

RossoAndamento rubinoclimatico: intenso, con riflessi violacei. Profumo fruttato, ampio e complesso, con le tipiche note di Il benefico inverno ricco di piogge ha ristabilito il grado di umidità del ottimali dopo la siccitosa annatadalle 2012. Germogliamento frutti terreno rossia livelli maturi accompagnate spezie donate dall’affinamento in legno. Il sapore è piacevole e fioritura sono avvenuti nei periodi tipici degli ultimi anni e ed equilibrato, presenta una struttura. tannini morbidi conducono ad un retrogusto sapido, l’andamento climatico estivo che non buona ha registrato valori estremi,I ha ricordato le annate “tradizionali” del passato. La vendemmia del fruttato e persistente. Sangiovese è iniziata nella terza decade di settembre, favorita da ottime escursioni termiche e da piogge cadute nei momenti opportuni.

Deep ruby red colour with violet hues. Aromas of red ripe fruits combined with the oak scents Uva con cui è prodotto: originated bydenominato ageinga in barrels. Pleasant Sangiovese Montalcino "Brunello" (la stessa and uva conwell cui balanced, it has a good structure. The soft tannins si produce il Brunello di Montalcino). lead to a sapid, fruity and persistent aftertaste. Vinificazione: Referenze/Reviews: Wine Spectator, 90/100 Fermentazione sulle bucce della durata di 10 - 12 giorni, a temperatura

controllata inferiore a 28°C in vasche di acciaio da 150 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre delicatamente tannini e

colore. - Alto Adige Trentino Invecchiamento: PINOT NERO ALTO ADIGE ALE DOC - Cantina: ANERI - Pinot nero e Lagrein; 13,5°%; 16°C 12 mesi in botti di rovere di Slavonia di capacità da 75-150 hl.

Segue l’affinamento in bottiglia. Il Pinot Nero Alto Adige “Ale” si inserisce alla perfezione nell’offerta vinicola di alta qualità CARATTERISTICHE dell’azienda. Ottenuto ORGANOLETTICHE con un 90% di Pinot Nero, un 5% di Lagrein e un altro 5% tenuto segreto, il Colore: rubino intenso, con riflessi violacei. Pinot nero Ale,Rosso prodotto a Cornaiano, viene affinato per 15 mesi in botti di rovere. Di colore rosso Profumo: ampio e complesso,intensi con le tipiche note del di lampone, dei frutti di bosco e delle spezie, mentre rubino, questo Fruttato, vino ha i profumi e fini frutti rossi maturi accompagnate dalle spezie donate al palato risultadall’affinamento morbidoinelegno. vellutato. Equilibrato e dall’armonia impeccabile, è un vino adatto ad accompagnare soprattutto primi e una menù baseI di carne. Sapore: Piacevole ed equilibrato, presenta buona a struttura. tannini morbidi conducono ad un retrogusto sapido,

Aneri Pinot Nero Ale fully fits in the high quality wines range of the house and is produced in fruttato e persistente. Cornaiano. Obtained with a 90% Pinot Noir, Lagrein 5% and another 5% kept secret, Pinot Noir Ale Alcool: 14% refined for 15 months in oak barrels. The result is a ruby red wine with fine scents of raspberries and Acidità totale: 5,1 g/l pleasant spicy notes, soft and velvety to the palate. Impeccable and finely balanced, this wine is ideal with structured first courses and with important meat dishes.

Piemonte FIULOT BARBERA D’ASTI DOCG - Cantina: PRUNOTTO - Barbera; 14%; 13°-15°C Colore rosso rubino vivo ed intenso. Profumo vinoso e fruttato (prugna e ciliegia). L’uva proveniente da terreni sciolti e leggeri e le moderne tecniche enologiche finalizzate ad ottenere e conservare nel vino fragranza e vinosità lo rendono estremamente piacevole in gioventù. Per queste sue caratteristiche si abbina benissimo a piatti non troppo elaborati (antipasti e primi).

Vivid, ruby red in colour. On the nose, fragrant, with hints of plum and cherry. On the palate it is well structured with soft tannins (typical of the Barbera variety). Both the choice of grapes coming from loose, sandy soil together with modern techniques give this wine a fragrant, vinous character which can be particularly enjoyed when the wine is young. A perfect match for a variety of dishes such as pasta, light cheeses and white meats.

occhio al logo / A look at the logo Air Dolomiti ha sempre fatto della propria cantina di bordo un vanto. La collaborazione ultra-ventennale con alcune tra le più importanti realtà vitivinicole italiane ha permesso di allietare negli anni milioni di passeggeri. La scelta delle etichette periodicamente offerte si basa su opinioni di enologi, su proposte di importanti produttori e da qualche anno anche su un meccanismo di selezione interna. Air Dolomiti riceve continuamente campioni di vini da cantine di tutta Italia e su base periodica vengono organizzate degustazioni il cui panel giudicante è composto proprio da dipendenti della compagnia provenienti da ogni reparto: amministrazione, marketing, operazioni, servizi informatici e così via. Dunque non necessariamente ‘esperti’, ma semplici consumatori rappresentativi della platea dei passeggeri a bordo, che partecipano con lo scopo di contribuire a eleggere il vino più buono tra quelli assaggiati. I vincitori di queste selezioni sono spesso vini che non sono conosciuti dal grande pubblico, ma che Air Dolomiti ha deciso di proporre ai passeggeri perché valutati come prodotti di qualità ed eccellenza nazionale, meritevoli di farsi conoscere e apprezzare da un maggior numero di persone, curiose e capaci di apprezzare le novità ben consigliate. Da oggi potrete identificare i vini selezionati attraverso questo sistema dal bollino “Staff Selection” che viene apposto sulla rivista e sulla nuova sezione del sito dedicata alla “Cantina a Bordo”. Salute!

Air Dolomiti has always been proud of its selection of wines. It has worked for over 20 years with some of Italy’s top wine producers to bring millions of passengers the pleasure of a good glass of wine. Over the years our choice of labels has been based on the opinion of experts, wineries’ premium selections and, more recently, our in-house panel of wine tasters. Air Dolomiti receives a constant flow of wines to try from all over Italy, and periodically organises tastings with a panel of staff from a whole range of departments, from administration to marketing, operations, ITC and so on. Not necessarily “experts”, but a sort of consumer focus group representing our passengers, who help choose the wine they like best. Often the wines selected by this process may not be household names, but are picked for their quality and acknowledged status in Italy. These are wines which deserve to be better known to a wider public of discerning consumers, capable of appreciating something new under expert guidance. We have now flagged the wines chosen through this system with a “Staff Selection” logo in our in-flight magazine and the new section of our website dedicated to our selection of wines. Cheers!

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i vini bianchi White wines

Toscana BOLGHERI DOC VERMENTINO - Cantina: GUADO AL TASSO Vermentino; 12,5%; 8°C Dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, presenta un profumo fragrante e intenso, con aromi che richiamano agli agrumi, alla frutta candita e al frutto della passione. In bocca è ben supportato dall’acidità e dalla componente minerale, che gli conferiscono sapidità e persistenza.

Straw yellow in color with greenish highlights, the wine shows intense and fragrant aromas which recall citrus fruit, candied fruit, and passion fruit. The flavors are well supported by the acidity and by the mineral sensations, which add savor, length, and persistence.

Sardegna SPÈRA - Cantina: SIDDÙRA Vermentino di Gallura DOCG; 13,5%; 12-13°C Vermentino di Gallura DOCG. Giallo paglierino. Fine e intenso, delicate note fruttate. Accompagnamenti: frutti di mare, primi dai sapori mediterranei.

Vermentino di Gallura DOCG. Straw yellow. Fine and intense, delicate citrus flavours. Matches well with seafood and pasta with mediterranean flavours. Referenze/Reviews: Douja D’or 2017, Oscar (oltre 95); Asia Wine Trophy 2017, gold medal; Decanter 2017, silver medal

Trentino - Alto Adige TRENTINO BIANCO D.O.C. PIETRAGRANDE - Cantina: TENUTE LUNELLI Chardonnay 80%, Sauvignon, incrocio Manzoni e Pinot Bianco 20%; 12,5%; 6°-8°C Pietragrande è uno Chardonnay intrigante e di fascino che conquista per l’eleganza aromatica e la delicata persistenza, impreziosite da un tocco di Sauvignon. Frutto di una sapiente vinificazione tesa a valorizzare il Trentino come terra d’elezione di una viticoltura di montagna salubre e sostenibile. Giallo lucente. Fruttato e dolce nei profumi, concede fresche percezioni di fiori bianchi alternate a note di frutta a pasta bianca ed erbe aromatiche a contorno. In bocca è vivace per freschezza e sapidità, il sorso avvolgente e morbido, piacevoli i ritorni agrumati ed elegante il finale con accenni minerali.

Presentation: straw yellow. Creamy mousse and delicate, long-lasting bead. Nose: rich, with excellent fruit, releasing scents of yellow apple and peach, with notes of wisteria and acacia blossom. Wonderful balance and elegance complement a pleasurably crisp spiciness. Palate: delicious vein of acidity, displaying crisp, savoury mouthfeel. Generous, lingering flavours nicely mirror the nose and achieve perfect balance. Food recommendation: ideal as an aperitif, but also a wine to be enjoyed throughout a meal. Excellent with fish, shellfish, and other seafood. Goes well with any light, delicate dish.

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VINI PREGIATI

da uve in appassimento

Vino rosso secco prodotto con la tecnica del ripasso, usando le vinacce selezionate per produrre l’Amarone della Valpolicella DOCG Tenuta Cajò; con fermentazione nella vasca di nostro brevetto Ca’Botta® per ottenere un corpo extra potente ma armonioso ed elegante.

Vino dal corpo intenso ed armonioso con finissimi profumi di frutta e spezie. Al palato risulta avvolgente ed estremamente armonioso, con una elegante persistenza che ne esalta il tannino e la complessità aromatica.

I vigneti Ca’Botta sono situati a 500 metri sopra il livello del mare. via Cajo - VERONA (Vr) Tel. +39 045 982875 - info@cabotta.it - www.cabotta.it


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benessere Wellness

Autunno, tempo di terme Ottobre e novembre sono mesi ideali per godersi le bollenti acque salso-bromo-iodiche di Abano e Montegrotto Terme (Padova) e per approfittare della calda ospitalità del Continental Terme Hotel The Hot Springs of Autumn. October and November are ideal months to enjoy the hot mineral-rich spring waters of Abano and Montegrotto Terme (Padua) wand to take advantage of the warm hospitality of the Continental Terme Hotel Storia/story Rossella Gottlieb

C

he trascorrere un periodo di vacanza alle Terme euganee di Abano e Montegrotto sia una soluzione ottimale per riposarsi e per ricaricare le energie in vista della lunga stagione invernale non è certo un segreto. Godere dei benefici delle calde acque salsobromo-iodiche letteralmente immersi in un contesto naturale e paesaggistico di prim’orIt’s a pretty well-known fact that a break at the hot springs resorts of Abano and Montegrotto in the Euganean hills is a great way to relax and recharge

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dine – quello del Parco regionale dei Colli Euganei – dove è possibile coniugare la pratica degli sport all’aria aperta con la strepitosa enogastronomia veneta e con la visita alle vicine città d’arte e alle ville, ai castelli e alle abbazie della zona, è qualcosa che immancabilmente proietta l’ospite lontano mille miglia dalla routine quotidiana e dallo stress.

your batteries all ready for the long winter ahead. Being able to relax in the waters of the natural hot mineral-rich springs set in a stunning stretch

of countryside - the protected area of the Colli Euganei Regional Park - and perhaps alternating pampering with some sport or a quick trip to one of the nearby

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Centro termale interno Treatment centre Gli ospiti del Continental Terme Hotel possono intraprendere le cure termali all’interno dell’albergo, dotato di 68 suite e 110 comode camere, in un contesto naturale e paesaggistico di prim’ordine, quello del Parco regionale dei Colli Euganei Guests at the Continental Terme Hotel can access the in-house treatment centre while staying in one of the 68 suites or 110 comfortable rooms, all set in the lovely countryside of the Colli Euganei Regional Park

E se è saggio beneficiare delle proprietà curative e rilassanti delle acque termali euganee – note fin dall’antichità per i positivi effetti sull’apparato respiratorio e per le loro virtù miorilassanti – nonchè dei famosi fanghi termali euganei, di cui sono provati gli effetti antidolorifici e antinfiammatori, ancora più saggio è farlo appoggiandosi a una struttura art-packed towns, villas, castles and abbeys in the area, plus the joys of the delicious local cuisine and wine, is something that inevitably takes guests’ minds off

elegante ed accogliente, dotata di un centro termale interno, a cui è possibile accedere direttamente dalla propria camera, e di un ristorante da gourmet. Ecco, in ampia sintesi, alcuni ottimi motivi per scegliere per le vostre vacanze il Continental Terme Hotel di Montegrotto (Padova). Qui l’ospite troverà l’area “Aquae” con le tre piscine termali esterne e le

everyday routine and stress. The hot spring waters of the Euganean hills have been famous for their healing properties since ancient times and are particu-

larly recommended for treating respiratory problems, although the generally relaxing effect is a great all-round benefit, while the equally famous muds DamaDama Non manca l’area riservata alle cure di bellezza The hotel also boasts a beauty farm

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Coccolati anche a tavola Culinary delights Dalla prima colazione alla cena, la cucina del Continental Terme Hotel sa soddisfare anche il palato degli ospiti più esigenti From breakfast through dinner the Continental Terme Hotel restaurant will satisfy even the most demanding palate

due interne, ma anche il centro per i trattamenti di fango-balneo-terapia (“Thermarius”) e quello per le cure di bellezza (“DamaDama”). In più da quest’anno c’è anche la nuova area Spa “Aquae & Thermae”, posizionata “a picco sull’acqua” e dotata di saune, bagni turchi e hammam. A completare l’offerta, l’area per la talassoterapia (“Thalasso”). E se chiedete al direttore Federico Bernardi come mai la clientela del Continental Terme Hotel è costituita per la maggior parte da habitués, la risposta sarà risoluta: “tornano da noi – vi spiegherà – non soltanto per

la comodità delle camere e per l’apprezzato servizio di ristorazione, ma anche perchè gli ambienti sono ampi, per cui anche nei periodi di punta la privacy non manca mai, e per la cordialità del nostro staff, che rende facile sentirsi a casa. In più ci sono i tanti servizi che offriamo ai nostri ospiti, dalla possibilità di praticare gli sport, alle visite alle vicine città d’arte fino agli eventi serali. Insomma, un intrattenimento a tutto tondo”. Il messaggio è chiaro: per una vacanza vera e soprattutto “diversa” c’è il Continental Terme Hotel di Montegrotto. n

Vademecum Il Continental Terme Hotel vi aspetta a Montegrotto (Padova), in via Neroniana 8 Per informazioni: +39 049 793522; info@continentaltermehotel.it; www.continentaltermehotel.it The Continental Terme Hotel is in Montegrotto (Padua), in Via Neroniana 8 Info: +39 049 793522; info@continentaltermehotel.it; www.continentaltermehotel.it

are known to relieve aches and pains. So, having established that a break hereabouts is a good idea, the next step is to find the right hotel. The Continental Terme Hotel in Montegrotto, in the province of Padua, fits the bill perfectly, with its lavish in-house spa and pools which can be accessed directly from the rooms, and a gourmet-level restaurant. The “Aquae” area boasts three outdoor and two indoor pools, then there is the “Thermarius” treatment centre with the famous mud

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baths and the “DamaDama” beauty farm. This year has seen the addition of a new “Aquae&Thermae” spa area perched above the pools, with saunas, Turkish baths and a Hammam which, together with the “Thalasso” thalassotherapy centre, rounds off the very impressive facilities this hotel has to offer. If you ask manager Federico Bernardi why so many guests come back to the Continental Terme Hotel year after year he doesn’t hesitate: “they come back

because the hotel is spacious, so it never feels crowded even in peak season, the rooms are comfortable, the restaurant service is renowned and our very experienced staff makes everybody feel at home. Guests also appreciate the extra services we provide, from organising sports to visits to Venice or Padua for example, as well as our evening events. It’s a question of offering all-round hospitality”. Message received; for a holiday with a difference head for the Continental Terme Hotel in Montegrotto. n

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LA CONVENZIONE AIR DOLOMITI

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auf all unseren Flügen verfügbar. Entdecke die Un’ampia scelta di quotidiani e riviste digitali passeggeri Air Dolomiti. große Auswahl unseres eJournals. è oggi a Adisposizione per il tuo viaggio, a titolo wide choice of newspapers and magazines completamente gratuito. Scopri il nuovo serviis now available and free for Air Dolomiti http://service.airdolomiti.it/mediatrack passengers. the new Air eJournals service zio eJournals per i Enjoy passeggeri Dolomiti.

Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. I prossimi seminari si terranno a Venezia il 14-15 ottobre, a Verona l’11-12 novembre e a Bologna il 18-19 novembre.

Digitale Zeitungen und Zeitschriften sind nun kostenlos für unsere Air Dolomiti Passagiere auf all unseren Flügen verfügbar. Entdecke die große Auswahl unseres eJournals. http://service.airdolomiti.it/mediatrack

Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARS

E-JOURNALS for you Cartolina bifacciale MEDIATRACK EJOURNALS e NEWS.indd 1

Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organizes “Fly in relax seminars”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible Cartolina bifacciale MEDIATRACK EJOURNALS e NEWS.indd to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned during a flight together with your trainer. Next seminars will be organized in Venice on 14-15 October, in Verona on 11-12 November and in Bologna on 18-19 November.

18/07/2016 12:30:45 A wide choice of newspapers and magazines is now available and free for Air Dolomiti passengers. Enjoy the new eJournals service. 1

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More info on: www.paura-di-volare.it

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti Bagaglio a mano

è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso di massimo 7 kg per la tariffa Light, con le tariffe Plus ed Emotion il peso consentito per il bagaglio a mano è di 10 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

Oggetti pericolosi

Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

DISPOSITIVI elettronici

Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dal momento della chiusura del portellone dopo l’imbarco fino alla riapertura al termine del volo. Dispositivi quali cellulari, lettori di eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé durante il decollo e l’atterraggio, mentre i laptop devono essere riposti nella cappelliera o sotto il sedile di fronte nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

Alcolici e superalcolici

Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Divieto di fumare

Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”.

For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area).

Cabin baggage One piece of hand baggage per passenger (max 55x40x20cm) weighing not more than 7 kg is allowed for Light fares. With a Plus or Emotion fare the maximum weight allowed on board is 10 kg for 1 piece of hand baggage. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.

Dangerous articles International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.*

Electronic devices All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until reopening at the end of the flight. Devices such as cell phones, eBook readers, e-Games and tablets, may be held during take off and landing.

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During taxi, take off and landing phases, laptops must be stowed in the overhead bin or under the seat in front. Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off for the entire time on board. Please pay attention to crew announcements.

Alcohol Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers. Smoking All Air Dolomiti flights are “non-smoking flights”.

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79 Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: • dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta;

• possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; • gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

security measures for hand luggage at European Union Airports

All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a

transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a Eu-

ropean airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

vegETARIAN & gluten free A bordo dei voli Air Dolomiti sono disponibili, salvo esaurimento scorte, snack vegetariani e gluten free da richiedere al personale di cabina durante il servizio di bordo. Per i passeggeri di business class il pasto speciale può essere richiesto in fase di prenotazione.

Please ask our cabin crew for vegetarian and gluten free snacks during meal services. These are available on Air Dolomiti flights while stocks last. Business Class passengers are kindly requested to specify any particular dietary requirements when booking.

Vi auguriamo “Buon Volo”! / Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

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I nostri Partner Partnership Munich Airport Quest’anno a maggio l’aeroporto di Monaco ha festeggiato il suo venticinquesimo anniversario. L’apertura ufficiale dell’aeroporto nel 1992 ha segnato l’inizio di un’emozionante storia di successo che con il passare del tempo lo ha visto diventare una “città aeroportuale” e oggi uno dei principali hub europei. Per la decima volta negli ultimi 12 anni, l’aeroporto è stato premiato “Miglior aeroporto in Europa” nei World Airport Awards 2017 (Skytrax) e il Terminal 2 è stato onorato del titolo “miglior terminal aeroportuale al mondo”. Oltre a un’atmosfera di viaggio piacevole e senza stress e a un interessante mondo dello shopping, del food e del tempo libero, l’aeroporto offre un’ampia rete di voli per 238 destinazioni verso 68 Paesi. L’aeroporto di Monaco di Baviera sorprende continuamente i passeggeri e i visitatori con nuove idee per eventi e attività all’interno del campus – dagli eventi all’aperto durante i tornei di calcio e dalle partite di tennis tra i terminal, fino all’evento Bike & Style e al mercatino di Natale durante la stagione natalizia. Per informazioni: info@munich-airport.de; www.munich-airport.de

This year in May Munich Airport celebrated its 25th anniversary. The airport’s official opening in 1992 marked the start of an impressive success story from a once mainly city airport to an “airport city” and one of Europe’s leading hubs. For the tenth time in the past 12 years, it has been honored with the title of “Best Airport in Europe” in the World Airport Awards 2017 (Skytrax) and moreover Terminal 2 was awarded as “the world’s best airport terminal”. Besides a stress-free travel ambience, a pleasant atmosphere and an exciting world of shopping, dining and leisure Munich Airport offers a wide network of flights to 238 destinations in 68 countries. Munich Airport continually surprises passengers and visitors with new ideas for innovative events and activities on the airport campus - from outdoor viewing events during soccer tournaments, tennis matches between the terminals, a Bike & Style event, to a winter market during the Christmas season. Further information: info@munich-airport.de; www.munich-airport.de

Ruby Lilly Hotel Munich

ph. Afrofuturism by Osborne Macharia

PhEST

Situato in posizione centrale a Stiglmaierplatz, nel cuore della vivace Monaco di Baviera, il Ruby Lilly Hotel Munich offre un punto di partenza ideale per il tour della città. Grazie alle finestre panoramiche, la maggior parte delle sue elegantissime camere garantisce una splendida vista su Monaco. Dopo un tour frenetico per la città, letti di lusso, soffici materassi e pregiate lenzuola offriranno un riposo rigenerante. La doccia a pioggia in vetro, grazie a Ruby Care Facilities, garantirà inoltre un’esperienza unica e rinfrescante. L’esclusivo design interno di questo “Lean Luxury” hotel riflette lo stile di vita glitter di Monaco degli anni Ottanta. Presso il Ruby Lilly Bar potrete gustare squisite bevande e spuntini 24 ore su 24, così come la prima colazione biologica che include una varietà di prodotti regionali e caffè pronto al momento. Per informazioni: tel. +49 899545708-20; lilli@ruby-hotels.co; www.ruby-hotels.com

Alla sua seconda edizione, PhEST - See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte sul Mediterraneo, è aperto fino al 29 ottobre a Monopoli in Puglia, Italia. 12 mostre fotografiche e una collettiva di arte contemporanea esplorano il tema del Mediterraneo e lo sguardo naturale verso il Mare Nostrum, a est verso i Balcani e il Medio Oriente e a sud verso il grande continente africano. Storie di oggi, immaginari contemporanei che raccontano il nostro mondo e le rappresentazioni culturali che ci circondano, senza pregiudizi e sfidando gli stereotipi. Ambientato in sedi storiche della città vecchia e in location esterne, il festival include un focus speciale sugli ulivi, protagonisti millenari del territorio pugliese. Per informazioni: info@phest.it; www.phest.org

Centrally located at Stiglmaierplatz, in the midst of Munich’s vibrant city life, Ruby Lilly Hotel Munich offers the ideal starting point for a tour of Munich. With their panoramic windows, most of the high-quality furnished rooms offer a great view of the city. After an exciting day of touring the city, luxurious beds with pocket spring mattresses and high-quality linen offer regenerative sleep. The glass rain shower with Ruby Care Amenities guarantees a refreshing shower experience. The unique interior design of the Lean Luxury-hotel reflects the lifestyle of Munich’s glitterati society of the 80ies. At Ruby Lilly Bar, guests can enjoy delicious drinks and snacks 24/7 as well as the organic breakfast, which includes a variety of regional products and freshly brewed Barista coffee. Further information: ph. +49 899545708-20; lilli@ruby-hotels.co; www.ruby-hotels.com

The second edition of PhEST - See Beyond the Sea, international festival of photography and art on the Mediterranean, opens until October 29th in Monopoli, Puglia, Italy. Twelve photo exhibitions and a contemporary art collective explore the Mediterranean and the natural glance towards the “Mare Nostrum”: east to the Balkans, the Middle East and beyond; and south towards Africa. Stories and contemporary imagery that narrate our world and the cultural representations that surround us, without prejudice and stereotypes. The exhibitions are scattered indoors and outdoors in historical locations of the old city. Special focus of the festival this year are the centennial olive trees of Puglia, protagonists of this land. Further information: info@phest.it; www.phest.org

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