Spazio Italia Magazine no. 98

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in-flight magazine

Spazio

Le nuove tendenze della moda Wuthering heads new fashion trends

Chiome tempestose

Ottobre-novembre 2011 / october-november 2011 n

N째 98


Prendere tempo per sé, abbandonarsi al relax e partire per un viaggio dentro se stessi, capita a chi vive l’esperienza di una vacanza nel Lefay Resort & SPA Lago di Garda. Una vacanza in cui il benessere è totale e la SPA è il cuore pulsante dell’intero resort: uno spazio di oltre 3000 metri quadrati dedicati al riequilibrio fisico e mentale. Un soggiorno indimenticabile arricchito dalla preziosa cornice del Lago di Garda, dai sapori vivaci della cucina mediterranea, dal massimo del comfort e dell’ospitalità.

L e f a y R e s o r t & S PA L a g o d i G a r d a

w w w. l e f a y r e s o r t s . c o m

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Lorenzo Marini & Associati

L e f a y R e s o r t & S PA L a g o d i G a r d a . I l s e g n o d e l b e n e s s e r e.


in viaggio Travel

Michael Kraus Presidente & Ceo Air Dolomiti Air Dolomiti, President & Ceo

Cari Passeggeri,

il 30 ottobre prende il via l’operativo invernale che ci vedrà impegnati nell’attività feeder sugli hub di Monaco, Francoforte e Vienna dai maggiori aeroporti italiani. Come sempre offriremo frequenze plurigiornaliere permettendo ai nostri passeggeri di raggiungere tutto il mondo grazie all’offerta di Lufthansa e dei partner Star Alliance. L’andamento di Air Dolomiti nei primi otto mesi dell’anno è stato molto positivo. Abbiamo infatti registrato un incremento dei passeggeri del 6% rispetto al 2010 con oltre un milione di persone trasportate fino ad agosto. L’impiego inoltre dell’Atr On 30 October Air Dolomiti switches back to its winter schedule with connections and fe72-500 sulla tratta Verona-Vienna in sostituzione eder flights to the international hubs of Munich, Frankfurt and Vienna from Italy’s main aidell’Atr 42-500 ha permesso di incrementare la carports. As usual customers have plenty of choice with our frequent daily flights linking you into the world thanks to our extensive Lufthansa network and our Star Alliance partners. pacità offerta del 39%. Air Dolomiti has confirmed its good performance in the first eight months of 2011, with Vorrei pertanto ringraziarvi per la fiducia che conan increase of 6% in the number of passengers choosing our company compared to 2010. tinuate a riconoscerci: questi dati sono un ottimo The positive trend held during August, when we flew a million people on our aircraft. The punto di partenza per affrontare con slancio la stareplacement of the Atr 42-500 with Atr 72-500 aircraft on our Verona-Vienna run has gione invernale e per offrirvi un servizio all’altezza boosted our capacity by 39%. So I would like to thank all our customers for choosing to fly Air Dolomiti and say how much we appreciate your continued support. This positive data delle vostre aspettative. Sono inoltre orgoglioso di will certainly help us start our winter season on an upbeat note and represents an added informarvi che dopo il rinnovo nei mesi scorsi della incentive to go on providing you with the high level of service you have come to expect certificazione IOSA (International Operational Safrom Air Dolomiti. fety Audit) Air Dolomiti ha ricevuto conferma anI am also proud to say that following the renewal of our IOSA (International Operational che per la UNI EN ISO 9001:2008 da parte di DNV Safety Audit) certification a few months ago, Air Dolomiti has also passed its UNI EN ISO 9001:2008 inspection by DNV Business Assurance. A further confirmation that Air Dolomiti Business Assurance che riconosce la qualità globale stands for all-round quality and excellence. The ISO certification covers every single aspect della nostra Compagnia. La certificazione ISO copre of an airline carrier’s business, from projects to planning and day-to-day operations; and il più ampio spettro di attività relative ad un vetfrom 2007 onwards it also takes into account aircraft maintenance. Each year our regular tore aereo in quanto coinvolge i processi di progetexternal audits represent a confirmation of best practise and an ongoing challenge to keep tazione, pianificazione ed erogazione del servizio e our business on the cutting edge of management and quality. In conclusion just a quick reminder that on 27 October in Florence we will be holding our dal 2007 anche la manutenzione aeromobili. L’audit last encounter for the “Tra Cielo e Terra” project, developed together with Munich airport, che periodicamente svolgiamo si rivela, anno dopo which sees Air Dolomiti promoting contemporary art in a series of auctions that were also anno, un’ occasione di confronto e quindi un miglioheld in Bologna and Turin in September. Thank you for taking the time to read our Spazio ramento dei nostri processi di gestione. Vorrei infine Italia magazine and I hope you enjoy your flight. ricordarvi che il 27 ottobre a Firenze ci sarà l’ultimo The President appuntamento del progetto “Tra Cielo e Terra” realizzato in collaborazione con l’Aeroporto di Monaco. Il progetto è nato con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea con una serie di aste che hanno coinvolto, nel mese di settembre, anche le città di Bologna e Torino. Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buon volo in compagnia della nostra rivista Spazio Italia.

Dear Passengers,

Il Presidente

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SOMMARIO Contents

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FASCINO

Pin up in salsa veneta 04 Pin up Veneto style Bello, funzionale, essenziale 12 Good looking, simple, practical Stile libero 16 Free style

FASCINO

OMAGGIO ALLA BELLEZZA Per il fotografo vicentino Maurizio Marcato la donna è un multiforme mondo da indagare. E a cui dedicare una se-

IN VIAGGIO

Il genio di Wagner alla Bayerische Staatsoper 23 Wagner at the Bayerische Staatsoper A tutto tango 27 Tango, Tango D alle Dolomiti a New York, il viaggio è nell’anima 32 From the Dolomites to New York soul travel

Questo caffè fa bene all’anima 38 This coffee is good for the soul Merano WineFestival, da vent’anni al top 42 The Merano WineFestival, 20 years at the top Prosecco Superiore, unico dal 1868 46 Prosecco Superiore, unique since 1868 Il “bianco” e le “rosse” 49 The Reds and the White

A Firenze per un clic 53 Snapping in Florence

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CULTURA

TEMPO LIBERO

Maurizio Marcato, the well-known photographer from Vicenza, sees women as a whole fascinating world to explore, with a series of shots inspired by pin ups, mythical symbol of the United States in the forties and fifties

A TAVOLA

rie di scatti ispirati al mito della pin up, simbolo degli Stati Uniti a cavallo tra gli anni ’40 e ’50

Estate calda? Autunno rovente Hot Summer? Autumn’s a Sizzler! I cavalieri che fecero l’impresa Quest and Conquest Caccia al tartufo, che spasso! Truffle hunting, what fun! Jumping Verona, emozioni garantite Jumping Verona, guaranteed emotions

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IN VIAGGIO

EMOZIONI VERTICALI

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RUBRICHE La mia Italia/My Italy Informazioni passeggeri/Passenger information L’operativo di Air Dolomiti/Air Dolomiti’s time table I nostri partner/Partnership Spazio Italia magazine Anno XXI - n. 98 - ottobre-novembre 2011 Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)

Proprietà Air Dolomiti spa

In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)

Direttore responsabile Claudia Palamini

Pubblicità Paolo Belloni (paolo.belloni@blnet.it)

Coordinamento redazionale Cristina Silvestri

Progetto grafico MV Consulting - Roma

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tempo libero

CACCIA AL TARTUFO

Da una parte i colori delle Dolomiti, dall’altra l’audacia dei grattacieli di Manhattan. È questa la formula alla base del progetto artistico di Luisa Savorelli e Annamaria Gelmi

L’obiettivo non è soltanto scovare il prezioso fungo ipogeo, ma godersi lo spettacolo della natura giocando insieme al proprio cane

On the one hand all the colours of the Dolomites, on the other the daring heights of Manhattan’s skyscrapers. The innovative formula Luisa Savorelli and Annamaria Gelmi have based their art project on

Truffle hunting is not just about finding the prized underground mushroom, but also enjoying nature while playing with your dog

Foto di copertina / Cover Frankie Chan, Toni&Guy Beijing Grafica Sira Dingi - Bologna Editore Sca srl via G. Tomassetti 9 00161 Roma Tel. 06.8545.1226 Stampa Omnimedia srl via Sambuca Pistoiese, 56 00138 ROMA

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Stampato realizzato in carta certificata, di pura cellulosa ecologica, con elevato contenuto di riciclo selezionato. Pubblicità inferiore al 45% Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espressamente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dall’Editore. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilità personale. Le opinioni e più in genere quanto espresso dai singoli autori non comportano responsabilità alcuna per l’Editore. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’editore. Per quanto riguarda le immagini, l’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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4 servizio/story GIOVANNI DE LUCA foto/photos MAURIZIO MARCATO

Pin up in salsa veneta Per il fotografo Maurizio Marcato la donna è un multiforme mondo da indagare, fra ricordi di infanzia e realtà Pin up Veneto Style. Photographer Maurizio Marcato sees women as a whole world to explore, on the cusp of childhood memories and reality

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l fisico di Maurizio Marcato non è esattamente da “pin up”, ma è altrettanto vero che le “pin up” (quelle vere), simbolo degli Stati Uniti a cavallo fra gli anni quaranta e cinquanta, gli sono entrate dentro come un tarlo. E al loro mito il fotografo vicentino ha voluto dedicare una serie di scatti con cui celebrare un’idea di bellezza fatta di ricordi e di elementi pittorici. Perché Marcato è nato con i pennelli in mano e solo verso i 25 anni è passato alla fotografia come tecnica espressi-

va, ma la cura per il particolare e per il disegno fotorealistico restano una delle sue cifre stilistiche. Lo incontriamo a Santa Maria di Zevio, paesino dell’hinterland veronese, all’interno del suo studio. Una struttura che non passa inosservata nella campagna circostante e che per Marcato e il suo gruppo di lavoro (composto per la maggior parte da donne) rappresenta un rifugio, un atelier e uno stabilimento di posa adatto ai grandi volumi. Maurizio non è infatti solo un artista dello

Il fotografo è il linea / The photographer and the web Per conoscere meglio l’opera di Marcato basta collegarsi al sito ufficiale (www.mauriziomarcato.com) o navigare in quello della sua agenzia di comunicazione (www.terzomillennium.net). Per gli utenti di Facebook l’indirizzo giusto è www.facebook.com/marcatomauriziophotographer, mentre la fan page delle pin up è www.facebook.com/pinupphoto. Chi invece vuole scoprire i workshop di fotografia organizzati nello studio di Santa Maria di Zevio può andare su www.mima.cc Discover more Marcato at www.mauriziomarcato.com or check out his agency at www.terzomillennium.net. He’s also on Facebook at www.facebook.com/marcatomauriziophotographer. For those interested in the photography workshops held at the Santa Maria di Zevio the place to go is www.mima.cc

Photographer Maurizio Marcato from Vicenza may be no pin up himself, but he certainly has a passion for the real McCoy, those symbols of popular US culture in the late forties and fifties. And he has celebrated the idea of beauty they represent in a series of pictures poised between childhood reminiscence and portraiture. It is hardly surprising that painting as a medium should find an echo in

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Marcato’s work – it was his original artistic vocation; he only turned to photography at the age of 25 – and attention to detail and photo-realistic design remain his hallmarks to this day. Spazio Italia met Marcato in his studio in the village of Santa Maria di Zevio, just outside Verona. The studio certainly stands out against the surrounding countryside,

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and for Marcato and his work group (most of them women) it represents a haven, atelier and professional studio for work on a large scale. The space is essential, because Marcato works both as an artist and as a professional photographer specialising in furniture and interior design, something he brings the same creative spirit so prominent in his other activities to. His pin up series is dedicated

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Passato e futuro Past and future Sopra a sinistra: il mito degli anni ’50 è sempre vivo Above left: keeping the myth of the ‘50s alive Sopra a destra: in questa serie di scatti i paesaggi sono virtuali perchè l’autore non voleva riferirsi a elementi esistenti (collezione Restaurando il futuro) Above right: in this series of shots the settings are all virtual because Marcato wanted to go beyond existing elements

scatto, ma affianca alle sue produzioni libere l’attività di fotografo industriale all’interno della sua agenzia di comunicazione Terzomillennium, che affronta con lo stesso spirito creativo dimostrato in altri settori. Gli scatti dedicati alle pin up (termine anglosassone che in italiano si può tradurre letteralmente con l’espressione “da appendere”) declinano il tema della giovane donna procace e gioiosamente in carne (per gli standard attuali, si intende) affiancando alle sue modelle il biliardo, una delle altre passioni di Maurizio e la birra. “Sono immagini – spiega il fotografo, classe 1954 – che mi porto

dietro dall’infanzia e che associo al nuovo senso di libertà che le ragazze del mio paese trasmettevano in quegli anni. Così come, negli Stati Uniti le pin up sono state un’icona per le generazioni di giovani americani vissute prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale”. Nelle foto di Marcato è raccolta l’iconografia classica degli illustratori d’Oltreoceano, con la stessa attenzione per i dettagli e uno studio delle luci che lascia poco spazio all’improvvisazione. Ma chi pensa di poter conoscere l’opera di Maurizio limitandosi alle sue donne di carta resterà deluso perché nel suo

Pantano creativo / Creative clay A fianco: per realizzare questo scatto Marcato è rimasto immerso nella palude sotto un manto nero dove, immobile, per due ore ha atteso il passaggio giusto dei cervi / Opposite: This shot cost Marcato 2 hours lying immobile in a marsh under a black cloak to catch the deer go by

to the theme of well-endowed (by today’s standards) young ladies, and often features billiards, another of Marcato’s passions, and beer. “These are images from my

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childhood” explains Marcato, born in 1954. “I associate them with that new sense of freedom the girls in my hometown exuded as I was growing up. Just as pin

ups in the USA were the icons of generations of young Americans before, during and after World War II”. Marcato’s photographs recapture the classic style of his

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Istantanea / Snapshot Racconta Maurizio: “ho chiesto semplicemente di disporsi sulle rocce come fosse un serpente, lei mi ha guardato incerta e si è adagiata sugli scogli, ho trovato subito lo scatto” Marcato explains “I just asked her to bask on the rocks like a snake, she looked at me doubtfully and lowered herself between the boulders and that was it. I had my shot”

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portfolio la donna e il suo mondo prendono sfumature molto diverse a seconda della ricerca di cui è protagonista. Si passa dalle fotografie legate ai temi del sociale (Women don’t war) a quelle più svincolate dalla realtà (Restaurando il futuro), sviluppate davanti al computer a colpi di mouse e di rendering: “Considero Photoshop e i programmi di fotoritocco come una camera oscura più ricca di effetti a disposizione del fotografo, rispet-

to ad un passato non lontano. Ma l’immagine che cerco l’ho già in testa al momento dello scatto, dopo il computer mi aiuta solo a dare piena concretezza all’idea”. Allo stesso modo in cui i colori saturi e lavorati in maniera pittorica lasciano spazio ad un bianco e nero rigoroso, come nei ritratti dei più grandi protagonisti del design e dell’architettura contemporanea, da Fuksas a Munari.

Creativi si nasce / Natural talent Sopra da sinistra: il fotografo Maurizio Marcato Above from left to right: Photographer Maurizio Marcato L’artista e designer italiano Bruno Munari Italian artist and designer Bruno Munari L’architetto Massimiliano Fuksas Architect Massimiliano Fuksas

Il ritratto è nell’anima / Inside out “Il ritratto – dice Marcato - non si ferma mai sulla pelle, ti fa penetrare nell’intimo della personalità. Il ritratto mi ha dato l’opportunità di conoscere le persone non fermandosi semplicemente a quello che si racconta o si sa, ma toccando la loro intimità. La magia è che tutto avviene senza il linguaggio che normalmente ci supporta, il fotografo “ruba l’anima” e la porta con sé. Il risultato comunque esiste quando tutti i dettagli di ognuna delle innumerevoli espressioni che combiniamo nel solo spazio di un secondo sono armoniche con il racconto dell’io” “Portraits aren’t skin deep” says Marcato. “You have to dig deep down into people’s personalities. Portraits have given me the chance to get to really know people, not just know about them. Photography is silent magic, and when you deprive people of their usual protective cloak of words, photographers can steal their souls. But you only get the right result when all the details of each fleeting expression someone makes in the space of a second combine harmoniously to produce the essential them”

US counterparts from the past, with their same attention to detail and perfect lighting. But when it comes to women, pin ups are by no means the be all and end all of Marcato’s work. His portfolio is full of female figures in vast array of guises, according to the theme he was exploring at the time. From

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women in social roles (Woman don’t war) to women in a fourth dimension beyond reality (Restoring the future), developed on a computer by dint of mouse and rendering: “I Consider Photoshop and other enhancement programmes as just a sort of überdarkroom with more effects than photographers have ever had in

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Suggestioni / Fascination Sopra da sinistra: raccontare il Golden gate di San Francisco per Maurizio vuol dire guardare la spessa nebbia che frequentemente lo avvolge Above from left to right: San Francisco’s Golden Gate for Marcato is a study of the thick fog it is so often wrapped in Quando mi abbandono alla ricerca - dice Marcato - non voglio dare spiegazioni, ma costruisco figure che possano spiegare invece a me qualcosa (collezione Restaurando il futuro) When I explore a theme - says Marcato - I don’t want to explain anything, I want to construct scenes that can explain something to me

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Senza dimenticare la fotografia di viaggio, altra passione di Maurizio, che lo ha portato in Giappone a studiare la lavorazione tradizionale della carta e delle lacche o negli Usa ad inseguire il suo personalissimo sogno

the past. But I already have the final picture in my head when I take the photograph; the computer just helps me fulfil it better”. Just as Marcato deftly crafts colours to obtain his “painted” effects, he is equally at home with the severity of black and white, as in his portraits of some of the

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americano. Dimenticavamo. Se passate da Minneapolis fate un salto al 1500 di Jackson Street: le pin up di Marcato vi aspettano alla Icebox gallery. Perché, anche se sei nato a Schio, puoi essere yankee dentro. n

great names in today’s design and architecture, from Fuksas to Munari. Then there are his travel photographs, yet another of Marcato’s passions that has taken him to Japan to study the traditional treatment of paper and lacquer and to the USA to live

his own American dream. And by the way, if you happen to be in Minneapolis, pop round to 1500 Jackson Street: Marcato’s pin ups are on show at the Icebox gallery. Because Marcato might have an Italian passport, but he’s a Yankee through and through. n

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Fascino Glamour

Bello, funzionale, essenziale Il design “made in Italy” piace nel mondo per le sue caratteristiche uniche, che spesso trovano spazio anche negli oggetti di uso comune Good-looking, Simple, Practical. Italian design is appreciated worldwide as part of our everyday lives servizio/story Camillo Mammarella

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arta geografica alla mano, l’Italia è una piccola nazione (per estensione territoriale, si intende), ma girando il mondo spesso ci imbattiamo in testimonianze del Belpaese. Stiamo parlando di quella moltitudine di oggetti frutto del design made in Italy, che troviamo ovunque: hotel, ristoranti, aeroporti, stazioni di servizio o banchi dei supermercati. Funzionalità e bellezza, un binomio universalmente riconosciuto. E il fatto che il design italiano si ponga al vertice della creatività internaziona-

Italy might not loom so large on the map, but signs of its presence are scattered all around the world. What we’re talking about is that host of objects that owe their being to Italian design, and are found more or less everywhere in hotels, re-

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le è il frutto della combinazione di questi fattori con il gusto, la cura dei materiali e l’innovazione dei processi produttivi. “Il segreto del successo degli imprenditori italiani – spiega Valentina Croci, autrice assieme a Porzia Bergamasco del volume curato da Aldo Colonetti “Design in Italia. L’esperienza del quotidiano” (Giunti Editore

staurants, airports, petrol stations or supermarkets. Looks and practicality ideally should go hand in hand. And the fact that they do in Italian design is what makes it a leader in the field internationally, combined with an instinctive sense of style,

quality and innovative production techniques.Valentina Croci and Porzia Bergamasco are the authors of a book edited by Aldo Colonetti called “Design in Italy. An Everyday Experience” (published by Giunti Editore and Ottagono). Valentina ex-

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e Ottagono) – è stato, già a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, il lavoro a stretto contatto con i creativi e concentrato soprattutto sul terreno della ricerca. Un modus operandi, quindi, spesso non orientato al mercato, ma fortemente legato alla sperimentazione. Gli esempi sarebbero moltissimi: basti il riferimento al settore dell’arredo, nel quale il made in Italy non ha sempre prodotto grandi numeri, ma spesso si è limitato a piccole serie di significativo spessore”.

plains “The secret of Italian success has been the way manufacturers have often worked closely with their designers and concentrated on research, starting from back in the 1950s. A modus operandi which was anything but market-led and was closely

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Un elenco di oggetti e di situazioni quotidiane davvero impressionante sia per varietà che per soluzioni tecnologiche adottate: “Assolutamente sì – continua l’autrice - si va dai tavoli alle automobili, dagli abiti alle lampade, dalle sedie al packaging particolare di alcuni prodotti agroalimentari. Ci sono casi eclatanti come la Nutella che sono divenuti da subito un must per i consumatori, diventando rapidamente una icona, perché inimitabile”. Una cifra stilistica che rende lo “stile italiano”

linked to experimentation. There are plenty of examples; one is furniture, where Italy may not always have produced huge quantities, but has often come up with limited series of things that have left their mark”. These everyday objects amount to an

Cose di casa Household objects Sopra, in apertura: i casalinghi bicolore dei fratelli Guzzini (courtesy of Fratelli Guzzini Spa) Above, opening photo: two-coloured household items by the Guzzini brothers

impressive list in terms of both their variety and innovative technology: “Exactly,” Valentina continues, “they range from tables to cars, lamps to fashion, chairs to food packaging. Some things, like Nutella, have become consumer icons, because they

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Courtesy of Bialetti Industrie Spa

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15 facilmente riconoscibile in giro per il mondo. Il Novecento è stato un periodo di grande creatività e oggi viene quasi da chiedersi se il design “made in Italy” possa correre il rischio di attraversare una fase riflessiva “cullandosi” sugli allori o abbia in realtà ancora molto da esprimere. Ma l’autrice non ha troppi dubbi: “L’excursus sulla nostra tradizione del Novecento non vuole essere un’operazione puramente “nostalgica”. È invece la testimonianza di quanto di eccezionale fatto sinora e di quali siano gli strumenti per continuare a consolidare il nostro primato nel Mondo. Esplorando nuovi campi di applicazione proprio prendendo spunto dagli oggetti più utilizzati nel quotidiano: pensiamo agli accessori nell’abbigliamento sportivo e nelle attività del tempo libero, ma anche nel settore pubblico (trasporti, medicina, ecc.) e nei servizi. Non parlerei di crisi della creatività”. Di certo c’è una dimensione “culturale” del design “made in Italy” che oggi rappresenta la sua migliore cifra stilistica, forse complessa da definire, ma persistenze anche nel Terzo millennio. Ma Porzia Bergamasco, coautrice

del volume ha più di una idea a riguardo: “In questi valori c’è la nostra identità e quella delle aziende italiane da sempre impegnate ad amalgamare la cultura del mondo reale. Il design ha una forte correlazione con il mondo imprenditoriale e quindi del profitto, ma non ha mai abbandonato utopia, espressa dal mondo progettuale, integrandola con la tradizione umanistica, intesa come espressione di tradizione, memoria e sensibilità sociale. La sperimentazione di tecniche industriali e artigianali da sempre è guidata dalle implicazioni sociali cui la progettazione si ispira per la ricerca di soluzioni adeguate. Tutta la produzione made in Italy è riconoscibile per questi fattori dando vita ad un approccio inimitabile perché l’industria italiana del design ha puntato e continua a puntare con forza sul connubio cultura-prodotto che si manifesta anche in un gusto estetico inimitabile, frutto di tutti i componenti che provengono dalla nostra tradizione. Ragione, prima e ultima del successo, e della permanenza, dei nostri prodotti nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale”. n

Funzionalità con stile / Function with style A fianco, dalll’alto in senso orario: la Vaporella, la lampada Tolomeo, il calendario Formosa, il contatore elettronico Enel, il frullatore Frullo Left, clockwise from above: the Vaporella, the Tolomeo lamp, the Formosa calendar, the Enel electronic meter, the Frullo blender

Foto Miro Zagnoli

Foto archivio Danese

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are unique”. Italian style is instantly recognisable worldwide. The twentieth century saw such a flowering of creativity that it’s almost natural to ask whether Italian design now risks running out of steam or becoming complacent. But this doesn’t worry Valentina: “Looking back on the twentieth century isn’t just an exercise in nostalgia. It’s a study in best practise; a way of identifying the tools we need to use to consolidate our leadership. We’re exploring new paths by looking at all those things we use every day, things that range from leisure and sportswear accessories to public service sectors, such as transport and medicine.

I certainly don’t think we’re heading for a creative crisis”. Another factor that weighs heavily in the success of Italian design is culture: hard to define, but definitely still part of the package in the third millennium. Porzia Bergamasco, coauthor of the book, has her own ideas on the subject. “These values are our identity, as they are that of the Italian firms committed to projecting our culture into the real world. Industrial design is obviously closely linked to manufacturing and profit, but in Italy it has never stopped dreaming the dream of utopia. Design has developed hand in hand with our socially sensiti-

ve humanistic tradition. Experimentation in manufacturing and production techniques has always been guided by the social impact the design element was addressing. That’s what marks out Italian products, the approach that makes them unique. The Italian design industry has always concentrated heavily on the cultureproduct conundrum, and that has given us its inimitable aesthetics, the fruit of that special mix of traditions and culture that is our heritage. The reason, when all is said and done, why so many of our products have captured international imagination”. n

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Fascino Glamour

servizio/story PAOLO BRISCESE foto/photo courtesy International artistic team - Toni&Guy

stile libero “I capelli diventano un accessorio di moda sempre più fondamentale, uno strumento per rivelare la propria autenticità”. Parola di Sergio Carlucci, creative director e cofondatore di Toni&Guy Italia Free Style. “Hair is becoming an increasingly important fashion accessory, a way of telling people who you are” claims Sergio Carlucci, creative director and co-founder of Toni&Guy Italy

Di professione è Creative director & co-founder di Toni&Guy Italia, un brand di hairdressing noto a livello internazionale per il suo approccio esplorativo e globale alla creatività e per essere lo sponsor ufficiale della London fashion week. Ecco perché Sergio Carlucci, romano di nascita ma milanese d’adozione è l’uomo giusto per

parlarci delle tendenze per la prossima stagione e delle

Foto Cos Sakkas, Toni&Guy, Regent street, London

ispirazioni raccolte durante le recenti sfilate

Sergio Carlucci is Creative Director & co-founder of Toni&Guy Italy, the hairdressing brand known internationally for its innovative global creative approach and as the official sponsors of the London fashion week. So Sergio, Roman by birth but Milanese by adoption, is just the man to tell us about next season’s trends and the message coming off the recent catwalks

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ome è approdato nel mondo dell’hairdressing? “Un po’ per caso, un po’ per destino. Dopo un’esperienza iniziale nel campo dell’hairstyling a Roma, mi sono trasferito all’estero, dove mi sono letteralmente lasciato trasportare dal clima ultramoderno dell’universo di questo settore. Ho iniziato a lavorare nel mondo dei backstage della moda, partecipando a eventi e sfilate al fianco dei grandi stilisti e collaborando con i più importanti fotografi di moda del mondo”. Un’esperienza iniziata nella Londra di fine anni ’80, quando la capitale inglese era in fermento, all’avanguardia per moda, musica e arte. Quanto è rimasto di quel periodo?

“Londra ha influito in modo molto profondo sul mio background da un punto di vista di cultura globale. È stato come affacciarsi d’un colpo sul mondo. Ritornare in Italia, poi, è stato un ritorno alle origini: un pò mi mancava, e comunque è un Paese, dove l’innovazione dall’estero è sempre molto apprezzata”. Quali saranno le parole chiave del look maschile e femminile per la prossima stagione? “La mia ispirazione viene soprattutto dalla cultura giovanile e spesso sono i miei stessi amici, con la loro curiosità a stimolarmi nel pensare a qualcosa di veramente innovativo. Le parole chiave per l’uomo saranno neogrunge e indi-pendent; per la donna, invece,

Creativi per vocazione / Creative bent Sotto: Sergio Carlucci, creative director di Toni&Guy Italia, ha maturato una lunga esperienza all’eserto, prima di rientrare in Italia / Below: Sergio Carlucci, creative director for Toni&Guy Italy, worked abroad for several years before returning to his native Italy

How did you get into hairdressing? Partly by accident and partly by design. I started working in hairstyling in Rome, then moved abroad, where I really fell in love with the cutting edge climate of international hairdressing. I began working backstage in the fashion world, playing an active part in events and fashion shows organised by famous designers and styling on shoots with some of the world’s greatest fashion photographers”. You worked in London at the end of the eighties, when the British capital was the avant-garde melting pot of fashion, music and art. What did you learn from that experience?

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“London had a huge influence on me in terms of giving me a background in global culture. It’s a real window on the world. Moving back to Italy meant rediscovering my roots. I was a bit homesick and Italy always welcomes innovation from abroad”. What’s hot in men and women’s styling for next season? “My main inspiration comes from youth culture and I often find innovative ideas stimulated by my friends and their curiosity. The key words for men are neogrunge and independence, while women will be going for vintage couture and mix’n’match”. Which cities are dictating new trends nowadays? “Tokyo and Antwerp: two total-

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Foto Philipp Haug, Toni&Guy Wimbledon, London

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Foto Louise Smith, Toni&Guy Salisbury

Foto Jim Shaw, essensuals billericay

Foto @Toni&Guy, London

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21 vintage couture e mix’n match”. Quali sono oggi le città che stabiliscono le nuove tendenze? “Tokio e Anversa: due città e due mondi completamente diversi. Ma c’è anche Londra, sempre attuale, e glamourous, senza dimenticare Berlino, con il suo animo nostalgico, ricca di giovani artisti e musicisti, di nuovi fermenti creativi”. E per quanto riguarda i tagli e i colori, cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima stagione? “Penso che vedremo molte teste che richiamano il look di David Bowie, irregolari e di grande effetto, con colori scuri d’inverno e look eccentrici come nei primi anni ottanta. In contrapposizione, come sempre, avremo poi delle vere e proprie teste “semplici”, ispirate a un look puritano: via libera, dunque,

a capelli di media lunghezza, tagliati pari e sanissimi, colori in genere non stridenti, che devono quasi passare inosservati. Divieto assoluto a capelli visibilmente colorati”. Efebico o virile, raffinato o sporty, pragmatico o reveur. Qual è l’identikit dell’uomo ideale? “È difficile tracciare un identikit preciso, visto l’eclettismo dei nostri tempi. Sicuramente l’uomo d’oggi è molto più consapevole del proprio aspetto e del fatto che la bellezza passa necessariamente dalla salute del corpo. Mi piace pensare che sia l’uomo “reveur” ma anche virile quello che le donne cercano, magari un uomo dai capelli più lunghi e meno pettinato e attento di oggi. L’universo maschile, invece, strizza gli occhi a una donna curata ed elegante, che sfoggia una chioma sana e disdegna gli eccessi”.

Città di tendenza / Trendsetters Dove andare per scoprire i trend più attuali? Per Carlucci non ci sono dubbi, le mete giuste sono Tokio e Anversa / Where are all the latest trends currently hothoused? Carlucci says Tokyo and Antwerp are the places to be

ly different cities and two totally different worlds. But then there’s London that’s always glamorous and on trend, without forgetting Berlin, with its nostalgic soul and talented young artists and musicians making it a creative hotbed”. So what can we expect when it comes to cuts and colours next season? “I think we’ll see a lot of David Bowie look-alikes, with striking, asymmetric cuts, dark winter colours and an eccentric look from the early eighties. At

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the opposite end of the spectrum simple, rather puritan cuts will be popular. Evenly-cut, midlength hair shining with a healthy glow and discreet, barelythere colours. Garish, obviously dyed hair is an absolute no-no”. Ephebic or virile, sophisticated or sporty, practical or dreamy; what should today’s ideal man be like? “It’s difficult to say, given the eclectic times we live in. Men today are certainly far more aware of their looks and the fact that

good looks come from a healthy body. I’d like to think that women want a man who’s both a dreamer and virile, perhaps with slightly longer hair and a less slick look than is currently fashionable. Whereas men tend to go for women who are well-groomed and smart, with healthy hair and no time for exaggerated fashions”. Men and women’s images have changed radically over the years. How does Sergio Carlucci see today’s men and women?

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Foto Efi Davies, Toni&Guy, Covent garden, London

Foto Jason Dunn & Adam Walmsley, Toni&Guy Mayfair & Regent street, London

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Con il tempo l’immagine dell’uomo e della donna ha subito profondi mutamenti. Qual è per Sergio Carlucci il ritratto dell’uomo e della donna dei nostri tempi? “Viviamo in un periodo di grande trasformazione, tutto è in continua evoluzione e fotografare l’immagine dell’uomo e della donna di oggi non è davvero cosa facile. Credo, tuttavia, che quest’ultimo decennio

sia stato caratterizzato da un’eleganza leziosa a tratti persino eccessiva. Spero che nel futuro immediato ci sia un’ondata di eleganza pulita, epurata da qualsiasi forma di superfluo”. Progetti per il futuro? “Ritornare alla fotografia in bianco e nero e soprattutto occuparmi di mio figlio nato da poche settimane”. n

Lo stile corre in rete / Style on the net Per trovare un sito colorato e divertente per restare al passo con la moda basta puntare il proprio browser su www.toniandguy.it Take a look at Toni&Guy’s colourful website at www.toniandguy.it fashion fun and all the latest trends

“We live in a period of intense transformation, where everything is in constant evolution and it’s really difficult to take a single snapshot of today’s men and women. But I think that

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the last decade has been characterised by a rather affected stylishness which was sometimes a bit over the top. I hope that in the immediate future we’ll be going more for straightforward

elegance without the tinsel”. Projects for the future? “I want to go back to black and white photography and above all to enjoy bringing up my newborn son”. n

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in viaggio Travel

Un grande maestro Fabolous “Maestro” A fianco / left Kent Nagano

servizio/story Francesco Ruggi foto/photos courtesy Bayerische Staatsoper

Il genio di Wagner alla Bayerische Staatsoper La stagione 2011/2012 del celebre teatro di Monaco è incentrata sull’anello del Nibelungo, una proposta artistica da non perdere Wagner at the Bayerische Staatsoper. The 2011/2012 season at Munich’s renowned opera house features the Ring. Not to be missed october-november 2011 number 98

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24 Estate di cultura Artistic summer Sotto: fin dal 1875 con il Festival dell’Opera di Monaco la Bayerische Staatsoper organizza annualmente l’highlight dell’estate culturale monacense Below: since 1875, the Bavarian State Opera has put on the Munich Opera Festival one of the annual high points of Munich’s artistic summer

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a “Bayerische Staatsoper” (l’Opera di Stato bavarese) va annoverata tra le maggiori istituzioni del suo genere a livello mondiale e può guardare con orgoglio a 350 anni di ininterrotta storia culturale. Con circa 600.000 visitatori e più di 300 manifestazioni l’anno la Bayerische Staatsoper contribuisce in gran misura alla fama di Monaco come una delle grandi città culturali internazionali. Durante ogni stagione lirica Monaco rappresenta 5 secoli in oltre 30 opere, inoltre balletti, con-

The Bavarian State Opera ranks among the leading opera houses world‑wide and can look back with pride on over 350 years of making cultural history. With aggregate audience figures of some 600.000 people who attend 300 events per season, the Bavarian State Opera makes a major contribution to Munich’s reputation

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certi e serate liederistiche. Il repertorio lirico della Bayerische Staatsoper è infatti uno dei più diversificati del mondo. Dal 1875 la Bayerische Staatsoper, con il Festival dell’Opera di Monaco organizza annualmente l’highlight dell’Estate culturale monacense. Si tratta di uno dei più antichi festival del suo genere. I visitatori provenienti da tutto il mondo hanno l’opportunità di assistere nell’arco di cinque settimane ad un repertorio operistico ampiamente diversificato tra l’altro con prime in as-

as one of the great international artistic capitals. In the course of one season, over 30 operas from five centuries as well as ballets, concerts and vocal song recitals are presented. This makes the program of the Bavarian State Opera one of the most varied in the world. Since 1875, the Bavarian State Opera has put

on the Munich Opera Festival, one of the annual high points of Munich’s artistic summer. It is also the oldest festival of its kind anywhere. Audience members from all over the world have an opportunity to witness a vast repertoire of operas – among them festival premières and the latest productions – in the short space


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soluto e attuali produzioni. Un vario repertorio di balletti, concerti, serate liederistiche e arte figurativa va a completare l’offerta del Festival dell’Opera di Monaco. La stagione 2011/2012 della Bayerische Staatsoper è interamente imperniata sull’Anello del Nibelungo. L’anno che precede l’anno del duecentesimo anniversario di Richard Wagner il Teatro nazionale di Monaco ospiterà infatti l’intero Anello sul palcoscenico. Inscenare la magnum opus di Wagner nell’arco di una sola stagione lirica rappresenta sicuramente uno dei più grandi progetti rea-

of five weeks. A wide‑ranging supplemental program from all divisions – ballet, concerts, song recitals and visual arts – rounds off the spectrum of the Munich Opera Festival. The pre-eminent feature of the 2011/12 season at the Bavarian State Opera will be Richard Wagner’s Der Ring des Nibelungen. One year before the commemoration of Wagner’s 200th birthday, audiences will be able to see the complete Ring at

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lizzabili da un teatro dell’opera. L’opera principale di Wagner andrà in scena con la regia di Andreas Kriegenburg e con la scenografia di Harald B. Thor, un team che opera insieme da anni e famoso per i suoi imponenti concetti e le sue emozionanti messe in scena. L’ultima prova della loro bravura è stato il concetto scenico di Wozzeck di Alban Berg. La direzione musicale di tutte le quattro parti del dramma musicale sarà del direttore musicale generale Kent Nagano. I migliori cantanti wagneriani saranno presenti sul palcoscenico del Teatro

the National Theatre. Bringing Richard Wagner’s opus magnus to the stage in a single season is certainly one of the largest theatrical projects an opera house can undertake. Andreas Kriegenburg will direct Wagner’s principal work, in a production to be designed by Harald B. Thor. For years this symbiotic production team has worked together and become renowned for impressive concepts and thrilling stagings. Most recently,

Teatro nazionale National Theatre Sopra: nel 2012 il Teatro nazionale di Monaco ospiterà l’intero Anello del Nibelungo In alto a destra: una scena di Wozzeck di Alban Berg Above: in 2012 the complete Ring des Nibelungen will be on the scene at the National Theatre of Munich Upper right: a scene of Wozzeck by Alban Berg

they created a new concept of Alban Berg’s Wozzeck. The musical direction for all four operas will be in the hands of General Music Director Kent Nagano. The best Wagner singers will be on the stage of the National Theatre: the services of Johan Reuter have been secured for the role of Wotan in “Das Rheingold”, the prologue to the tetralogy. Wolfgang Koch will sing the role of Alberich. In Die Walküre audiences will hear

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nazionale: è stato possibile ingaggiare Johan Reuter come interprete di Wotan nell’”Oro del Reno”, la vigilia della tetralogia. Wolfgang Koch assume il ruolo di Alberich. Nella “Valchiria” Klaus Florian Vogt canta Siegmund, Juha Uusitalo Wotan e Anja Kampe Sieglinde. Tutti e tre hanno festeggiato grandi successi alla Bayerische Staatsoper. Il richie-

stissimo tenore Lance Ryan interpreta nel “Siegfried”, la seconda parte della tetralogia, l’omonimo protagonista. Lo accompagnano tra gli altri Wolfgang Ablinger-Sperrhacke, Juha Uusitalo, Wolfgang Koch e Catherine Naglestad. Alla prima del “Crepuscolo Degli Dei”, il 30 giugno 2012, Nina Stemme canta Brunilde e Stephen Gould Siegfried. n

Il 2012 è già vicino / 2012 is already coming È possibile già da ora prenotare le seguenti manifestazioni nell’ambito del Festival dell’Opera 2012: Parte A: 03.07.12 L’Oro Del Reno, 04.07.12 La Valchiria, 06.07.12 Siegfried, 08.07.12 Il Crepuscolo degli Dei. Parte B: 10.07.12 L’Oro Del Reno, 11.07.12 La Valchiria, 13.07.12 Siegfried, 15.07.12 Il Crepuscolo degli Dei. Per i biglietti basta telefonare al numero +49 892 185 1920, fax +49 892 185 1903 o scrivere alla e-mail tickets@st-oper.bayern.de

The following performances can already be booked as a package in conjunction with the 2012 Munich Opera Festival: Cycle A: 7/3/12 Das Rheingold, 7/4/12 Die Walküre, 7/6/12 Siegfried, 7/8/12 Götterdämmerung. Cycle B: 7/10/12 Das Rheingold, 7/11/12 Die Walküre, 7/13/12 Siegfried, 7/15/12 Götterdämmerung. Tickets can be bought calling +49 892 185 1920, fax +49 892 185 1903 or sending an email to tickets@st-oper.bayern.de

Klaus Florian Vogt as Siegmund, Juha Uusitalo as Wotan and Anja Kampe as Sieglinde. All three have enjoyed enormous success at the Bavarian State Opera. The much sought-after heroic tenor

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Lancy Ryan will be featured in the title role of “Siegfried”, the second evening of the tetralogy. And he will be joined, among others by Wolfgang Abinger-Sperrhacke, Juha Uusitalo, Wolfgang Koch

and Catherine Naglestad. In the festival première of “Götterdämmerung” on June 30, 2012, the audience will hear Nina Stemme as Brünnhilde and Stephen Gould as Siegfried. n

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in viaggio Travel

Vademecum Per agevolare la conoscenza di tutto ciò che riguarda l’Argentina esiste www.argentinaonline.it un ricco portale che offre una serie di servizi a tutti coloro che hanno intenzione di visitare questo paese. Per tutte le informazioni per ballare il tango il sito è invece www.tangoaroma.com

Foto Neacsu Razvan Chirnoaga - Dreamstime

Know before you go. Discover a mine of information on Argentina, plus a host of useful services on the www.argentinaonline.it web portal For info on tango in Rome check out www.tangoaroma.com

servizio/story Anna Maria Fabbri foto/photos Mario Giannini

A tutto tango Nei locali di Roma si balla al ritmo delle musiche di Astor Piazzolla, sognando l’Argentina e i suoi spazi Tango, Tango. Romans have taken to tangoing the night away to the music of Astor Piazzolla, dreaming of Argentina and its wide open spaces october-november 2011 number 98

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Suggestioni latine Lavishly Latino Sopra: il maestro Gustavo Saenz e Cristina Muntoni Above: maestro Gustavo Saenz and Cristina Muntoni

embra così lontana l’Argentina. Anche se, a ben guardare ci dividono soltanto 14 ore di aereo da questa immensa nazione, grande più di nove volte l’Italia ma con 20 milioni di abitanti in meno. Una Paese con una grande storia ricca di cultura multietnica con forti tradizioni tra le quali primeggia il tango, che per la sua enorme importanza, dal 2009 è entrato a far parte dei beni culturali immateriali dell’Unesco, divenendo quindi patrimonio

dell’umanità. Definito il ballo della passione e della sensualità, il tango argentino è stato salvaguardato poiché rappresenta l’essenza di una comunità e promuove il dialogo e la diversità culturale. Dopo un lungo oblio, questo ballo che nasce alla fine dell’ottocento nel Rio della Plata tra Uruguay e Argentina, negli ultimi decenni si è molto diffuso in tutto il mondo. Anche a Roma sia in centro che in periferia sono sor-

A Roma come a Buenos Aires / Rome rivals Buenos Aires Anche nella Città eterna il tango ha centinaia di adepti, che si trovano insieme per ballare e vibrare al ritmo di un musica passionale che viene da lontano Tango is big in the Eternal City, where hundreds gather to dance to the passionate rhythm of music from far away

Argentina seems a world away. Although in fact it’s only a 14hour flight to this huge country, nine times the size of Italy, but with 20 million fewer people. A country with a proud history and a long tradition of

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multiethnic culture where tango reigns supreme. So much so that in 2009 it received the ultimate accolade from UNESCO and was included on the list of Intangible Cultural Heritage of Humanity assets. Defined as the

dance of passion and sensuality, Argentinian tango was chosen to be safeguarded because it represents the essence of a community and promotes dialogue and cultural diversity. After a long period of neglect, this dance born

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te tantissime scuole dove questo ballo viene insegnato di frequente da ballerini argentini come ad esempio Marcelo Alvarez che insegna in coppia con Sabrina Amato in parecchie scuole. Innumerevoli le milonghe ovvero i tipici locali dove si balla il tango che si possono trovare aperti in ogni sera della settimana seguendo le indicazioni che si trovano nelle riviste specializzate sul tango come per esempio su: “La doble hoja del tango”, una

at the end of the nineteenth century in Rio della Plata between Uruguay and Argentina has become popular in many parts of the world over the last few decades. Rome is no exception and a large number of schools have opened in the city centre as well as in the suburbs where tango is often taught by Argentine dancers, like Marcelo Alvarez who teaches in several schools with his partner Sabrina Amato. Milon-

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rivista bimestrale che offre cultura ed informazioni sul tango comprese le ultime novità su spettacoli e festival. A Roma infatti si è svolto il Festival del Tango all’Auditorium Parco della Musica e sono frequenti anche le esibizioni di ballerini tangheri nei teatri e nei vari locali. È così irresistibile e trascendentale il tango argentino che di “lui” ci si innamora subito e non si può più farne a meno dopo averlo co-

gas, or traditional tango venues, have sprung up like mushrooms in the Eternal City, enabling enthusiasts to tango to their hearts’ content every evening of the week. Further info is available in the specialist tango magazines like “La doble hoja del tango”, a fortnightly review that deals with all things tango, including all the latest news on exhibitions and festivals. Rome recently hosted a Tango Festival at its pre-

stigious Auditorium Parco della Musica and accomplished tango dancers frequently enthuse the public with exhibitions in local theatres and clubs. Tango is irresistibly, transcendentally fascinating, and once you’ve got swept up in its thrilling embrace it’s a case of everlasting love. It pervades the body, mind and spirit until it becomes a raison d’être. It is essentially an elegant walk, with a series

Gli indirizzi giusti Per mangiare argentino a Roma Gauchos via Mattia Battistini, 606 Roma tel. 06 4543 2303 Un’accogliente e confortevole locale gestito da argentini con un servizio eccellente, buona cucina, ampia carta di vini, vasta scelta di dolci e spesso musica dal vivo ed esibizioni di ballerini di tango Baires Corso Rinascimento 1 (Piazza Navona) tel. 06 686 1293 o Via Cavour, 315 (Colosseo) tel. 06 6920 2164 Nel centro storico di Roma, dove si possono gustare ottime carni argentine ed un’ampia scelta di vini

Useful addresses Enjoy Argentine specialities in Rome Gauchos Via Mattia Battistini, 606 Rome tel. +39 (0)6 4543 2303 A comfortable, cosy restaurant managed by Argentines, which boasts excellent service, good food, an extensive wine list, a vast array of puddings and frequently live music and tango Baires Corso Rinascimento 1 (Piazza Navona) tel. +39 (0)6 686 1293 or Via Cavour, 315 (Colosseum) tel. +39 (0)6 6920 2164 Excellent Argentine meat and a wide selection of wines in the historical city centre of Rome

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30 nosciuto. Pervade il corpo, la mente e l’anima fino a diventare una ragion di vita. Si balla eseguendo una elegante camminata intervallata da pause impreziosite da dettagli e figure che la donna crea ad occhi chiusi, abbandonata in un ardente abbraccio. Un ballo che sprigiona energia, gioia e passione, con gambe che si intrecciano e piedi che accarezzano il pavimento, in un gioco di seduzione che incanta, mentre si ascoltano musiche struggenti. Il tango quindi non è soltanto “un pensiero triste che si balla” come diceva Borges, ma è molto di più. Astor Piazzolla il più grande compositore di tanghi, vissuto nel novecento, con i suoi brani riesce a comunicare passione, amore e allegria e al contempo nostalgia e malinconia. Egli suonava il bandoneon uno

strumento simile all’organetto nato in Germania e portato in Argentina dagli emigranti tedeschi agli inizi del secolo scorso. In Italia invece i musicisti che hanno come repertorio musiche da tango suonano il pianoforte la chitarra e maggiormente la fisarmonica.Tra i più importanti c’è il grande artista perugino Giacomo Tosti, in arte Giacobazzi, di fama nazionale che si esibisce con la fisarmonica anche in molti locali della capitale. Il ballo, la musica e quant’altro riguarda la cultura argentina a Roma si divulga in maggior misura nella Casa Argentina, un ufficio culturale dell’Ambasciata Argentina in cui si organizzano concerti, spettacoli teatrali, mostre, conferenze, corsi di lingua spagnola e presentazione di libri. Primo passo per conoscere l’america latina e la sua gente. n

Talento allo stato puro / Pure talent Sotto: Giacomo Tosti, in arte Giacobazzi è uno dei musicisti più apprezzati nel mondo del tango italiano / Below: Giacomo Tosti, or Giacobazzi, is one of the most admired musicians in the Italian world of tango

of pauses adorned with figures of dance and details the woman executes with her eyes languorously closed, held in an ardent embrace. A dance vibrant with energy, joy and passion, where the dancers’ legs entwine and their feet caress the floor in an enchanting game of seduction played out against a background of throbbing music. Tango is by no means only the “sad thought you dance” as Borges famously said, it is much more. Astor Piazzolla, the greatest composer of tangos in the last century, managed to convey passion, love and joy mixed with melancholy and nostalgia all at the same time in his music. He played the bandoneón, an instrument similar to a concertina, originally from Germany but brought to Argen-

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tina by German emigrants at the beginning of the last century. In Italy musicians who play tango as part of their repertoire usually do so on the piano, the guitar or, most commonly, the accordion. One of the best known Italian tango musicians is the great artist Giacomo Tosti from Perugia, whose stage name is Giacobazzi. Giacobazzi is revered throughout Italy and often plays the accordion in Rome’s clubs. Home in Rome to dance, music and all things Argentine is “Casa Argentina”, the cultural office of the Argentine Embassy that organises concerts, theatricals, exhibitions, conferences, Spanish courses and book presentations. The first step to discovering Latin America and its people. n

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La mia Italia My Italy

in viaggio con Ulrich Ritter (*) Travels with Ulrich Ritter (*)

Alpenpalace, cinque stelle a conduzione familiare The Alpenpalace, a five-star family-run hotel Chi arriva da Brunico nella Valle Aurina trova all´entrata di San Giovanni, nella frazione di Gisse, uno dei migliori alberghi dell‘Alto Adige. È l‘Alpen Palace Deluxe Hotel e Spa Resort. Jonas Mairhofer, giovane patròn di questa oasi di riposo e benessere accoglie personalmente ogni nuovo ospite e lo accompagna nella suite in stile sudtirolese. Il giovane Mairhofer proviene da una famiglia che da 100 anni si dedica al turismo. Il nonno gestiva una locanda con osteria dove i primi turisti alla sera incontravano le guide alpine locali per avere buoni consigli su come superare le alte vette del Passo die Tauri. Oggi Jonas consiglia alla sua clientela internazionale le specialità gastronomiche della Valle Aurina: come la sella di capriolo con polenta nera e Graukäse, un profumato formaggio locale. Tutto accompagnato da buoni vini altoatesini. Jonas Mairhofer crede ancor oggi alle parole della sua nonna Zita: “Il cliente della nostra malga in montagna come quello dell‘Alpenpalace dev‘essere salutato almeno una volta al giorno da uno della famiglia Mairhofer“. Una regola rispettata alla lettera. www.alpenpalace.com

If you arrive in the Valle Aurina from Brunico you’ll find one of the best hotels in Alto Adige in the hamlet of Gisse, just outside San Giovanni. It is The Alpen Palace Deluxe Hotel and Spa Resort. Jonas Mairhofer, the young patròn of this oasis of rest and well-being, greets each guest personally and accompanies them to their Tyrolese-style suites. Mairhofer comes from a family that has been in tourism for the past 100 years. His grandfather ran a mountain inn and restaurant where the first tourists used to gather in the evenings to meet the local alpine guides and ask their advice about the best way to conquer the steep peaks of the die Tauri Pass. Today Jonas dispenses advice to his international clientele on the culinary specialities of the Valle Aurina, including such delicacies as saddle of roe deer with black polenta and Graukäse, a strongly-scented local cheese. All washed down with good Alto Adige wines. Jonas Mairhofer still follows his grandmother Zita’s rules: “All customers, whether they’re staying at our mountain farm or the Alpenpalace, should be greeted daily by a member of the Mairhofer family”. Jonas wouldn’t have it any other way. www.alpenpalace.com * Ulrich Ritter è stato per 25 anni direttore del programma italiano della radio tedesca „Deutschlandfunk“ e inviato della Radiotelevisione tedesca per l´Italia. * Ulrich Ritter was head of the Italian programme on the German radio „Deutschlandfunk“ for 25 years and the Italian correspondent for the German radio and TV corporation

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Dalle Dolomiti a New York, il viaggio è nell’anima Una suggestione, due artiste (Luisella Savorelli e Annamaria Gelmi) e la voglia di esplorare natura e cittĂ secondo chiavi di lettura inconsuete From the Dolomites to New York soul travel. An appealing idea, two artists (Luisella Savorelli and Annamaria Gelmi) and the desire to explore nature and cities in unusual ways servizio/story Federico Hochreiter

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Foto Stefano Dal Molin

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e Dolomiti sono state iscritte dall’Unesco nella Lista del patrimonio mondiale grazie alla loro bellezza e unicità paesaggistica, nonché per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico. Un riconoscimento straordinario, che implica anche forte impegno e responsabilità in merito alla protezione e allo sviluppo sostenibile di questa splendida regione alpina, che non manca mai di colpire l’immaginario di chi la visita anche per la prima volta

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Opera di Annamaria Gelmi

The Dolomites were named a World Heritage Site by Unesco thanks to their beauty and unique landscapes, as well as for their scientific importance in geological and geo-morphological terms. This was an extraordinary acknowledgement and one that also implies significant commitment and responsibility in terms of protection and sustaina-

ispirando talvolta accostamenti apparentemente “arditi”. D’altro canto il segreto di molte creazioni artistiche risiede proprio nell’impiego di una struttura “semplice” ed efficace, che mette in contrapposizione due concetti opposti. Ed è questa la formula che sta alla base del libro d’arte Dolomiti/New York e della mostra che ne è seguita. Il tema di questo progetto, che ha visto il supporto di Air Dolomiti, presenta una polarità della natura umana: l’uomo immerso

ble development of this splendid Alpine region which never ceases to astonish visitors – returning or for the first time – by inspiring apparently “daring” juxtapositions at times. In any case, the secret behind many artistic creations lies precisely in the use of a “simple” and effective structure, highlighting the differences between two opposing concepts.

And this is the formula underlying the Dolomites/New York art book and the exhibition that accompanied its publication. The theme of this project, which enjoyed the support of Air Dolomiti, presents a polarity of human nature: people immersed in the chaos of the city dream of the peace and quiet of Nature, while those who live in the countryside are


35 RealtĂ antitetiche Opposites together

Opera di Annamaria Gelmi

Opera di Luisella Savorelli

Da una parte i colori delle Dolomiti, dall’altra tracce trasparenti di Manhattan On the one hand the colours of the Dolomites, on the other transparent traces of Manhattan

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Sopra: la mostra allestita all’aeroporto di Monaco Above: the exhibition hosted at Munich airport

nel caos della città aspira alla quiete della natura, mentre chi vive nel verde è attratto dalla metropoli. L’idea di associare le fotografie dei grattacieli di Manhattan alle vette delle Dolomiti nasce al rientro delle autrici da un viaggio a New York. Se sconfinata è la letteratura sulla città newyorkese, così come quella sulle Dolo-

attracted by the metropolis. The idea of associating photographs of Manhattan Skyscrapers with Dolomite peaks emerged after the return of the two artists from a trip to New York. While there is

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miti, la novità risiede nell’unione di queste due realtà antitetiche. Da una parte i colori delle Dolomiti nelle immagini di Luisella Savorelli e dei quadri di Annamaria Gelmi, dall’altra tracce trasparenti di Manhattan. Ne risulta un serrato intreccio tra entità naturali e prodotti della cultura: tra il ponte di Brooklin e le Tre

boundless literature about New York City, just as there is for the Dolomites, the innovative aspect lies in bringing these two opposites together. On the one hand, the colours of the Dolomites in the

images of Luisella Savorelli and the paintings of Annamaria Gelmi; on the other, transparent traces of Manhattan. The outcome is a tight interplay between natural entities and the products of cultu-

Opera di Luisella Savorelli

Nelle terre selvagge Into the wild


Opera di Luisella Savorelli

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Viste da vicino Cime del Lavaredo, tra il Seagram Building di Mies Van der Rohe e il Gruppo del Sella, tra il Chrysler Building e il Gruppo delle Terze, tra il Guggenheim Museum di Frank Loyd Wright e il Sass Pordoi, tra il MoMa e il Catinaccio Punta Emma, tra il Ground Zero e Punta Grohmann, e ancora tra il quartier generale della Apple re: between Brooklyn Bridge and the Three Peaks of Lavaredo, between the Seagram Building designed by Mies van der Rohe and the Sella Group, between the Chrysler Building and the Terze Group, between the Guggenheim

(emblematica dell’albero della conoscenza, della scienza con Newton, e ancora della Grande Mela) e il Catinaccio. Due mondi a confronto che vanno ad esplorare l’animo umano con chiavi di lettura e registri diversi, ma che rappresentano una modalità nuova per interpretare la natura e l’ingegno umano. n

Museum by Frank Lloyd Wright and Sass Pordoi, between MoMa e and Catinaccio Punta Emma, between Ground Zero and Punta Grohmann, as well as between Apple’s headquarters (emblem of the tree of knowledge, of the

science with Newton and even the Big Apple) and Catinaccio. Two worlds compared through exploration of the human soul in different ways that equally ensure a new approach for interpreting nature and human ingenuity. n

L’opera di Luisella Savorelli e Annamaria Gelmi può essere conosciuta attraverso i loro siti web, rispettivamente www. fotosavorelli.it e www.annamariagelmi.com Per sapere tutto sulla fondazione Dolomiti-Unesco l’indirizzo è www.dolomitiunesco.it

Close Up Luisella Savorelli and Annamaria Gelmi and their work can be seen through their web sites, respectively www. fotosavorelli.it and www. annamariagelmi.com For more information about the Dolomites-Unesco Foundation, the address is www. dolomitiunesco.it

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A TAVOLA Food & wine

Questo caffè fa bene all’anima La famiglia Anéri, nome noto nel mondo del vino, aveva voglia di concedersi una “tazzina” di gran classe e si è lanciata nella torrefazione con la stessa passione di sempre. Il risultato? Da favola This coffee is good for the soul. The Anéri family, already well-known in the wine world, wanted to add a special “cup of coffee” to its range and took up coffee bean roasting with the same passion as ever. The result? A fairy-tale servizio/story GIOVANNI DE LUCA foto/photos courtesy “è tricaffè”

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hi ama il buon vivere non può fare a meno della famiglia Anéri, perché il loro contributo al benessere del genere umano è notevole. E, dopo i successi mietuti dal loro Amarone, una delle massime espressioni enologiche del sapere italico, da qualche tempo gli Anéri si sono dedicati anche al caffè, ripercorrendo la stessa strada di eccellenza che ha caratterizzato la loro affermazione nel mondo del vino. Le parole chiave sono semplici: conoscenza della materia prima, attenzione nella scelta dei produttori, lavorazione artigianale e il tocco d’artista di chi sa creare miscele cariche di personalità. Alessandro Anéri, figlio di quel Giancarlo che ha reso il Prosecco una delle bandiere del made in Italy nel

mondo, ha le idee chiare e l’umiltà di chi ogni giorno sta imparando un mestiere nuovo. Con le valigie sempre in mano e la voglia di conoscere nuovi mercati dove affermare la qualità italiana. Lo incontriamo a Serravalle pistoiese, borgo vicino a Montecatini terme (Pt), dove gli Anéri hanno rilevato una torrefazione nata negli anni ‘50, preservandone la vocazione artigianale, ma allargando il mercato oltre i confini naturali a cui un’azienda artigianale è troppo spesso ristretta. Una visione che ha reso “è tricaffè” un prodotto da “meditazione”, destinato al top della ristorazione e dell’hotellerie mondiale. Lo hanno servito nei banchetti ufficiali aperti ai grandi della Terra, come il G7 e il G8, ma si è bevuto il loro

Una vita da gourmet / A gourmet life Anéri non vuol dire solo vino o caffè, ma anche grappe di pregio e una gamma d’olio extravergine d’oliva proveniente da Liguria, Toscana e Umbria. Per scoprire il sapore dell’eccellenza basta telefonare al numero +39 0573 919 103 o visitare il sito www.e-groupspa.com / Anéri does not only mean wine or coffee – but also renowned grappas and a range of extra virgin olive oils from Liguria, Tuscany and Umbria. To discover the taste of excellence, simply call +39 0573 919 103 or visit the www.e-groupspa.com site

People who love good living can hardly do without the Anéri family, given its considerable contribution to the well-being of the human race. And in the wake of the huge success of their Amarone – one of the finest wines ever made in Italy – the Anéri some time ago also moved into the coffee sector, taking the same road of excellence that characterised their success in the world of wine.

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The keywords are very straightforward: knowledge of the raw material, careful choice of producers, craftsmanship processing and an artist’s touch in creating blends with a strong personality. Alessandro Anéri, the son of Giancarlo who turned Prosecco into one of the flagships of Made in Italy world-wide, has clear ideas and the humility of someone learning a new trade every day. With a su-

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itcase always in hand and the desire to understand new markets where Italian quality can come to the fore. We met in Serravalle Pistoiese, a village close to Montecatini Terme, where the Anéri took over a coffee company set up in the 1950s; its small-business approach was retained but the market was widened beyond the natural boundaries where small companies are all too often set aside. This

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Passione di famiglia Family passion Alessandro AnĂŠri

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Ricetta segreta Secret recipe Sopra: per preparare le loro miscele gli Anéri acquistano caffè in tutto il mondo Above: the Anéri family buys coffee from all over the world to prepare its blends

caffè anche al Quirinale, a Palazzo Chigi, così come al Cipriani di Venezia, al Bolognese di Roma, al Four Seasons di New York o all’hotel Metropole di Mosca. Una vera chicca che trovate anche nelle cioccolaterie ospitate sulle navi di Costa Crociere, a testimonianza della trasversalità con cui questo caffè è diffuso nei luoghi in cui il benessere è stile di vita e non apparenza. Nel preparare le quattro miscele attualmente in catalogo, Alessandro ha applicato la filosofia dei grandi vini,

puntando a creare quattro “blend” in grado di esaltare le qualità di ogni singola varietà di caffè utilizzata nel mix. Perché parlare di Arabica e Robusta non basta, ma bisogna anche conoscerne la provenienza (Africa, Centro e Sud America, Asia) e l’andamento delle condizioni climatiche della stagione per fare un buon lavoro. Quando lo senti descrivere il “suo” caffè Alessandro Anéri parla di acidità, struttura, corposità con la stessa passione che userebbe per l’Amarone di famiglia. Poi fa

Quattro blend / Four blends Sotto: le miscele attualmente in catalogo sono quattro, ognuna delle quali in grado di esaltare i pregi delle varietà di caffè utilizzate nel mix Below: the catalogue currently has four blends, each of which exalts the prized features of the coffee varieties used

vision has made “è tricaffè” into a “meditation product” intended for the very top end of the restaurant and hotel market worldwide. It was served during the official banquets of major events involving world leaders, such as the G7 and G8 meetings, yet their coffee is also drunk in the Quirinale and Palazzo Chigi, as well as places such as Cipriani in Venice, Bolognese in Rome, Four Seasons in New York and Hotel Metropole in Moscow. A

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true jewel that you can also find in the Chocolate Boutiques hosted on Costa Crociere cruisers, testifying to the crossways character of this coffee in adapting to places where well-being is a life style and not just appearances. In preparing the four blends currently in the catalogue, Alessandro applied the same mission as for the family’s great wines, seeking to create four “blends” capable of exalting the qualities of every single coffee variety used.

Mentioning Arabica and Robusta is not enough – you also have to know their origins (Africa, Central and South America, Asia) and trends in seasonal climatic conditions in order to achieve success. When you hear him describe “his” coffee, Alessandro Anéri talks about acidity, structure and body with the same passion he would use for the family’s Amarone. He then pauses and speaks of the “designer blend”,

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una pausa e racconta della “miscela d’autore”, eccellenza dell’eccellenza in tiratura limitata, ottenuta dalla tostatura di 12 caffè diversi, alcuni dei quali sono stati trovati solo grazie al rapporto di collaborazione fra la famiglia Anéri e la Sandalj di Trieste, storici mercanti di caffè italiani. Come nei vecchi film, ogni giorno di lavorazione il caffè arriva a Serravalle pistoiese in sacchi di juta da 60 kg e viene lasciato riposare prima di essere tostato a fuoco di

a limited edition of supreme excellence made by roasting of 12 different coffees, some of which were only found thanks to the collaboration between the Anéri family and Sandalj in Trieste, historic Italian coffee merchants. As in old films, every working day coffee arrives in Serravalle Pistoiese in 60 kg sacks and left to rest before being roasted over an acacia wood fire and air-cooled (absolutely not watercooled). These are Biblical times

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legna di acacia e raffreddato ad aria (non ad acqua). Tempi biblici rispetto ai 6-7 minuti di tostatura di un comune caffè industriale, ma se il Forte Village di Santa Margherita di Pula (Ca) ha scelto il caffè di casa Anéri per concludere recentemente una “cena stellata” dello chef Gordon Ramsay un motivo ci sarà. E se avrete occasione di assaggiare uno dei blend messi a punto da Alessandro capirete anche il perché. È il bello del made in Italy. Quello vero. n

Lento è bello Slow is beautiful La lavorazione artigianale impone tempi 4 volte più lunghi di quella industriale Craftsman processing takes 4 times longer than industrial methods

compared to the 6-7 minutes of roasting for ordinary industrial coffee – yet if the Forte Village in Santa Margherita di Pula (near Cagliari) recently chose Anéri coffee to close a “Star dinner” by chef Gordon Ramsay, there has to be a reason. And if you have the chance to taste one of the blends finalised by Alessandro, you will also understand why. It is the beauty of Made in Italy. That real beauty. n

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A TAVOLA Food & wine

servizio/story CARLO RAVELLO foto/photo courtesy MERANO WINE FESTIVAL

Merano WineFestival, da vent’anni al top Dal 4 al 7 novembre 2011 la città altoatesina ospiterà il meglio della produzione enologica italiana e internazionale The Merano WineFestival, 20 years at the Top. From 4 to 7 November 2011 Merano in Alto Adige plays host to fine wines from Italy and abroad

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a sabato 5 a lunedì 7 novembre andrà in scena la 20ª edizione del Merano WineFestival, l’evento enogastronomico europeo che per primo, nel 1992, ha proposto al pubblico solo il meglio del wine&food, creando uno stile inconfondibile connotato da eleganza ed esclusività. Anche in questa edizione sui banchi d’assaggio allestiti nelle sale della storica Kurhaus, le aziende vitivinicole potranno proporre uni-

The 20th Merano WineFestival is scheduled to take place from Saturday 5 to Monday 7 November. This yearly European gastronomic event has been offering its visitors the finest wines & food since 1992, creating its own inimitable style rooted in exclusivity and elegance. As usual only top quality wines that

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camente i vini che hanno superato le rigide selezioni della Commissione di degustazione del Festival e il giudizio finale del presidente Helmuth Köcher. Da sempre internazionale, il Festival accoglierà anche quest’anno 150 super-selezionati produttori stranieri che arriveranno da alcune fra le più affermate o promettenti aree vitivinicole del pianeta: Francia, Germania, Austria, Svizzera,

have passed the Festival committee’s stringent selection criteria and earned the final approval from President Helmuth Köcher will be gracing the tasting tables laid out in Merano’s historic Kurhaus. The Festival has always been an international event and this year it will host 150 top

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foreign wine producers representing the elite of the world’s great wine-growing countries, both old and new: France, Germany, Austria, Switzerland, Greece, Serbia, Hungary, Slovenia, Spain, Portugal, Chile, California, Argentina, South Africa, Australia and New Zealand. The 2011 edition of

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Eleganza ed esclusività Elegant exclusivity Sopra: il Merano WineFestival è universalmente apprezzato per il suo stile unico e inconfondibile Above: the Merano WineFestival is universally appreciated for its inimitable style

Grecia, Serbia, Ungheria, Slovenia, Spagna, Portogallo, Cile, California, Argentina, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Molte altre sono le novità che il Festival 2011 ha riservato ad appassionati e operatori del settore, come racconta Helmuth Köcher: “Festeggeremo questo ventennale confermando ancora una volta la nostra mission, ovvero

the Festival promises a plethora of delights to professionals and enthusiasts alike. Helmuth Köcher elaborates: “We’re celebrating our 20th edition by confirming our commitment to all our visitors past and futu-

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l’impegno nei confronti di tutti i nostri visitatori passati e futuri: proporre solo i vini migliori, unicamente il vertice qualitativo nazionale e internazionale. Certo in questi vent’anni i produttori si sono moltiplicati e la qualità media è più elevata, perciò dalle 100 aziende del 1992 oggi siamo arrivati a quota 290, ma i nostri criteri di selezione

re: only the best wines from the cream of national and international production. Certainly there are many more producers now than there were 20 years ago and the average quality is high, so from the original 100

wine producers who took part in our first 1992 Festival we now host 290, despite tightening up our selection criteria to make access even harder. This year our coveted Award will be going to only a few dozen wineries, those

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sono ancora più rigidi. Testimonianza ne sia il fatto che il nostro Award sarà attribuito a qualche decina di cantine, le poche con prodotti valutati oltre i 90/100 punti”. Segnaliamo alcuni momenti importanti quali la premiazione delle 7 aziende selezionate ininterrottamente dal 1992 ad oggi, e un’occasione unica che verrà offerta solo al pubbli-

co presente lunedì 7 novembre, la possibilità di degustare i vini di vecchie annate, anche oltre i dieci anni, che i produttori proporranno ai banchi d’assaggio. Naturalmente l’apertura del Festival è fissata per venerdì 4 novembre con bio&dynamica, ovvero 50 selezionati produttori che presenteranno vini biologici, biodinamici e naturali. n

Super-selezionati Chosen with care Sopra: anche quest’anno il Festival proporrà il meglio della produzione vitivinicola europea Above: once again this year the Festival hosts the best in European wine production

Il programma corre sul web / Wine web Per conoscere gli appuntamenti enologici, le iniziative ospitate a Merano e prenotare i biglietti d’ingresso l’indirizzo è uno solo, www.meranowinefestival.com / Check out wine events and more at Merano and book tickets on www.meranowinefestival.com

few whose wines have managed to score over 90/100”. Some of the highlights of this year’s Festival include the award ceremony for the seven wine producers who have been selected by

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the committee every year since 1992 and the unique chance to sample vintage wines, some of them over ten years old, in a special tasting session organised for Monday 7 November. The Festi-

val opens on Friday 4 November with bio&dynamica, an occasion to meet 50 carefully chosen producers who will present their organic, biodynamic and natural wines. n

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A TAVOLA Food & wine

servizio/story Anna Rossi foto/photos courtesy Carpenè Malvolti

Prosecco superiore, unico dal 1868 Da più di un secolo la famiglia Carpenè Malvolti ha legato il suo successo alle colline di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore – unique since 1868. The Carpenè Malvolti family has founded its success amidst the hills of Conegliano Valdobbiadene for more than a century

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l Prosecco superiore Docg nasce dalle colline di Conegliano Valdobbiadene (Tv) situate a circa 40 km a nord di Venezia ed è la famiglia Carpenè ad averne organizzato la produzione sin dal lontano 1868. Si tratta di un vino spumante ottenuto per fermentazione naturale con il metodo Charmat, in autoclave. Il caratteristico profumo fruttato di mela verde, la freschezza del sapore, il leggero grado alcolico tanto apprezzato dalle donne (solo 11 gradi), l’elevata digeribilità, il vantaggioso rapporto qualità/prezzo, lo hanno portato alla ribalta internazionale tanto che è diventato sinonimo di convivialità a tavola, simpatia per l’aperitivo, giovinezza, bere naturale e genuino, ambasciatore ovunque di “stile italiano”. Se nello Champagne c’è l’eleganza del prestigio, nel Prosecco superiore Docg c’è l’eleganza della semplicità.

Prosecco Superiore DOCG comes from the hills around Conegliano Valdobbiadene (near Treviso) about 40 km north of Venice. The Carpenè family organised its production as long ago as 1868. This sparkling wine is made by natural fermentation involving the Charmat method in an autoclave. Its characteristic fruity, green apple bouquet, fresh taste and low alcohol (only 11°) are appreciated by women, while lightness and a superb quality/price ratio have equally taken Prosecco into the international limelight – so much so that it has be-

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E sono questi valori di autenticità e genuina natura che si presentano al visitatore lungo i ripidi pendii vitati delle verdi colline di Conegliano e Valdobbiadene, toccate dalla brezza e coltivate in filari ordinati, disegnando un giardino paesaggistico dalla bellezza inconfondibile e inimitabile. Carpenè Malvolti è l’interprete di questo originale vino spumante italiano potendo contare, da lunga data, oltre che su una stimabile esperienza enologica anche su uve pregiate provenienti dalle zone più vocate del territorio Docg. L’unicità della Carpenè Malvolti sta nella sua storia, nella ricerca del continuo progresso dei miglioramenti qualitativi del prodotto e del management, fattori che le hanno consentito di ottenere la leadership, in diversi Paesi. Lo dicono i fatti: Carpenè è il capostipite del Prosecco di qualità, quello vero. n

come synonymous with convivial dining, an aperitif with friends, young, natural and genuine drinking as a true ambassador of “Italian style” everywhere. If Champagne embodies the elegance of prestige, Prosecco Superiore DOCG interprets the elegance of simplicity. And these values of authenticity and genuine nature welcome visitors along the steep slopes planted with vines amidst the green hills of Conegliano and Valdobbiadene, caressed by the breeze and cultivated in orderly rows defining a landscape garden of incomparable and inimitable beauty. Carpenè Mal-

volti is the interpreter of this original Italian sparkling wine, combining its astonishing winemaking experience going back many decades with grapes grown in the most vocational areas of the DOCG terroir. The uniqueness of Carpenè Malvolti lies in its history, its research into continual progress and qualitative improvements for products and management alike – factors that have seen the company achieve positions of leadership in several countries. Claims backed up by facts: Carpenè is the “founding father” of Prosecco of real quality. n

Territorio unico Unique terroir Le colline di Conegliano Valdobbiadene uniscono alla qualità delle uve la bellezza del paesaggio The hillsides of Conegliano Valdobbiadene combine top quality grapes with superb landscapes

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A TAVOLA Food & wine

Alla scoperta della Spergola, storico vitigno coltivato in provincia di Reggio Emilia e dei formaggi dell’antica razza Reggiana. delikatessen Per veri gourmet On the trail of la Spergola, a traditional vine grown around Reggio Emilia with a long history, plus cheeses made from the milk of the ancient breed of Reggiana cows. A gourmet treat servizio/story GIOVANNI DE LUCA

Il “bianco” e le “rosse” The Reds and the White

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Sulle colline di Scandiano On the Scandiano hills Sopra: la tenuta di Aljano e la rocca di Scandiano Above: Aljano estate and rocca of Scandiano

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i sono luoghi dove anche i colori hanno sapore. E dove la biodiversità non è una parola di moda, ma rappresenta un valore aggiunto per chi ama le tradizioni e la buona tavola. Sarà per questo che in provincia di Reggio Emilia si è recuperato un antico vitigno bianco, la Spergola, tornando a dare a queste uve il loro meritato spazio dopo un lungo periodo in cui sono state erroneamente confuse con il Sauvignon. Un lavoro delicato, che ha visto insieme l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia e alcune cantine

locali, uniti nel far conoscere al consumatore una vera “chicca” enologica, che da oltre seicento anni (la prima citazione risale al XV secolo ad opera di Bianca Capello, Granduchessa di Toscana) è presente in questo territorio, ma che avrebbe rischiato di scomparire se non si fosse varato un piano per la sua valorizzazione in purezza. È un’uva ideale per la produzione di basi spumante e può essere vinificata secondo varie modalità, dando prodotti molto diversi fra loro, ma tutti contraddistinti da una caratteristica freschezza. Con la Spergola si pro-

Spazio alla Spergola / Make way for la Spergola A sinistra: Davide Frascari, presidente della Cantina sociale di Arceto (Re) / Left: Davide Frascari, president of the Arceto associates winery

There are places where even the colours have special flavours. And where biodiversity isn’t just a buzzword but a standard for traditional farmers and gourmets alike. Which is perhaps why in the province of Reggio Emilia people have worked so hard to bring back an ancient strain of the white vine la Spergola, restoring its white grapes to their rightful place after a long period of neglect when they were often mistakenly confu-

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sed with Sauvignon? A delicate task, a joint venture between the Agricultural department of the Provincial Council for Reggio Emilia and local wineries, all bent on reintroducing consumers to a superb grape which has been grown in the area for over 600 years (the first reference to it dates back to the 15th century and Bianca Capello, Grand duchess of Tuscany), but without a rescue project risked being lost forever. Its grapes are ideal for

making sparkling wines like spumante, although it can be pressed and matured in a number of ways to give very different wines, but all of them characterised by their fresh signature tune taste. La Spergola gives sparkling dry and sweet wines, though some producers have gone for spumante brut or spumante metodo classico (the same concept as Champagne). However it also yields some still whites that are well worth trying and

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ducono vini frizzanti secchi, frizzanti dolci, ma c’è anche chi ha puntato nella direzione del vino spumante brut o del vino spumante metodo classico, ma ci sono anche ottimi bianchi fermi che meritano di essere degustati, senza tralasciare un interessante passito. Anime diverse, tutelate per la maggior parte dalla Doc “Colli di Scandiano e di Canossa”, dalla Igp Emilia nonché da gruppo di appassionati produttori (le aziende vitivinicole

Bertolani, Cantina di Arceto, Casali Viticultori e Tenuta di Aljano) che hanno dato vita alla “Compagnia della Spergola” per promuovere questo tesoro del reggiano. Quando parlano del loro vitigno per eccellenza, questi cultori della Spergola parlano di vini con note floreali di biancospino, tiglio e acacia, sapidi, di corpo medio, giusta acidità e buona struttura. Le gradazioni partono dagli 11,5-12% vol, delle versioni con bollici-

Sapori dimenticati / The taste of tradition Sotto: Tino Sorino, produttore di vino Spergola agli Antichi poderi del Paradiso di Novellara (Re) / Below: Tino Sorino, la Spergola wine maker at his Antichi poderi del Paradiso di Novellara estate

an interesting “passito” or raisin wine. Different wines, but most of them come under the protective umbrella of the Doc “Colli di Scandiano e di Canossa” or Emilia Igp label, as well as being in the loving care of a group of passionate producers (wineries Bertolani, Cantina di Arceto, Casali Viticultori and Tenuta di Aljano) who together have formed the “La Spergola Company” to promote this treasured local heritage. These La Spergola enthusiasts describe their wines as being roundly flavoured, well-structured wines

with a medium body, the right level of acidity and floral notes of hawthorn, lime and acacia. The sparkling versions are usually 11.5- 12% proof, while some of the still whites can go as high as 14.5%, making a la Spergola an eminently suitable wine to enjoy with mature or herb-flavoured cheeses. A wine that deserves not to hide its light under a bushel, but ready to be discovered anew by discerning wine buffs and the broader public alike. Having dealt with the white we can now get on to the reds; which around these parts means

Parola di assessore Per Roberta Rivi, assessore provinciale all’agricoltura, il territorio di Reggio Emilia merita di essere conosciuto dal grande pubblico non solo per le tradizioni e i prodotti dell’agroalimentare, ma anche per i suoi aspetti culturali ed artistici. Un impegno che vede tutta l’Amministrazione provinciale impegnata in prima persona per far scoprire le bellezze di questa parte d’Emilia, dove accoglienza e ospitalità accompagnano il visitatore, dalla pianura alla montagna.

A word from the Provincial Councillor Roberta Rivi, Provincial Councillor for agriculture, feels that the Reggio Emilia area deserves to be discovered by a wider public thanks to both its farming traditions and its art and culture. And she’s by no means alone, with the whole of the Provincial Council firmly committed to actively promoting the sights of this corner of the Emilia region, where visitors can be assured of a warm, hearty welcome from the plains to the mountains.

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Reggiane alla riscossa The Reggianas are back Sopra da sinistra: l’antica razza Reggiana, i suoi allevatori e i produttori dei formaggi delle “Rosse” vi aspettano sul sito www.razzareggiana.it Con le “Rosse” nel cuore - Luciano Catellani presidente consorzio valorizzazione prodotti Antica razza reggiana Top left: traditional Reggianas, farmers and “Red” cheese makers look forward to welcoming you to their website www.razzareggiana.it “Red” at heart - Luciano Catellani, president of the consortium to promote traditional Reggiana products

ne, per arrivare ai 14,5%, di alcuni bianchi fermi, trasformando la Spergola in una valida scelta in abbinamento a formaggi stagionati o erborinati. Insomma, un vino tutto da scoprire, con tutte le carte in regola per far breccia nel cuore del consumatore. Dopo aver parlato del “bianco” è giunta l’ora di parlare delle “rosse”, termine con cui da queste parti si indicano le bovine dell’antica razza Reggiana, dal mantello rosso fromentino e dalle spiccate attitudini casearie. Un’altra perla dell’agricoltura locale, con il cui latte viene prodotto il “Parmigiano Reggiano delle Vacche rosse”, riconoscibile per il marchio che viene impresso a caldo sulle forme. Una lavorazione artigianale, rigorosa-

mente monorazza, dalla quale nasce un formaggio unico nel suo genere, che esprime il meglio di sé nelle lunghe stagionature. Ma non c’è solo il Parmigiano Reggiano, perché il latte delle “Rosse” oggi diventa anche burro, formaggio spalmabile, caciotte e gelati, 100% razza Reggiana. Senza dimenticare il ragù ottenuto dalla lavorazione delle carni di queste bovine alimentate, oggi come ieri, con foraggi prodotti nelle campagne e nelle colline di cui è ricco questo territorio. E chi pensa che tutto il Parmigiano Reggiano abbia lo stesso sapore è invitato alla degustazione. Le Vacche rosse sono pronte al confronto. n

Per conoscere la Provincia di Reggio Emilia in ogni suo ambito, culturale, economico, naturalistico, agricolo, l’indirizzo è www.provincia.re.it Per qualsiasi informazione turistica basta invece collegarsi al sito http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it To find out more about culture, economics, countryside and farming in the Province of Reggio Emilia, the right place to check out is www.provincia.re.it, while if you’re planning to visit try http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it

the glossy chestnut or skewbald coats of the traditional Reggiana breed, cows with a fantastic milk yield. Pride and joy of the local farmers, whose milk goes to making “Parmigiano Reggiano delle Vacche rosse”, which is instantly recognisable by the trademark branded on the cheeses themselves. This unique cheese is

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made completely by hand under strict supervision and is at its best eaten mature. But genuine “Parmigiano Reggiana” isn’t the only by-product from these traditional red Reggiana cows, whose milk is also made into butter, cheese spreads, soft cheeses and ice-cream all 100% Reggiana. Without forgetting the

meat sauce for pasta made from the meat of these cattle fed, now as in the past, on forage from the local hills and countryside. If you think that Parmesan cheese all has the same taste think again. The red Reggiano cows are ready to challenge you to a tasting session and fear no rivals. n

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Cultura Culture

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Foto Massimo Agus

servizio/story Rossella Gottlieb foto/photos SELEZIONE a cura della Fondazione Studio Marangoni / SELECTED BY THE FONDAZIONE STUDIO MARANGONI

A Firenze per un clic Corsi di fotografia per professionisti e amatori, ma anche mostre e seminari a tema. È quanto propone da 20 anni a questa parte la Fondazione Studio Marangoni, autentica istituzione della vita culturale del capoluogo toscano Snapping in Florence. Photography courses for professionals and amateurs as well as themed exhibitions and seminars. This is what has been on offer at the Fondazione Studio Marangoni for the past 20 years. It is a genuine cultural institution in the Tuscan regional capital

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ella botte piccola sta il vino buono, recita il detto. E guardando ai primi 20 anni di vita della Fondazione Studio Marangoni di Firenze – un autentico punto di riferimento, in città ma anche in Italia e all’estero, per ciò che riguarda la fotografia contemporanea - occorre ancora una volta plaudire The small barrel contains good wine, goes the Italian saying. And taking a look at the first 20 years of the Fondazione Studio Marangoni in Florence (a real reference point for

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al felice intuito della saggezza popolare. E il motivo è presto detto: fin dall’anno della sua nascita, avvenuta nell’ormai lontano 1991 per volontà di Martino Marangoni e Alessandra Capodacqua (rispettivamente presidente e vicepresidente) nonchè di un gruppo di fotografi locali, lo Studio Ma-

contemporary photography, not only for the city but for the whole of Italy and abroad) we have to admit that folk wisdom is right once again. Since the Studio Marangoni was

set up in 1991 by Martino Marangoni and Alessandra Capodacqua (president and vicepresident respectively), together with a group of local photographers, it has put itself for-

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Corsi e seminari Courses and seminars Sopra: i corsi triennali tenuti presso la Fondazione non sono di carattere specialistico: gli allievi apprendono le basi dell’arte del ritratto, del paesaggio, del fotogiornalismo, della natura morta, della moda e di tutti gli altri indirizzi fotografici Above: the three-year courses held at the Foundation are not specialised: students learn the basics of the art of portraits, landscapes, photojournalism, still life, fashion and all the other areas of photography

rangoni ha voluto proporsi quale centro di avviamento e formazione permanente all’arte dello scatto, ma senza clamori e, soprattutto, su scala ridotta. Attivando dunque il primo dei suoi ormai famosi corsi triennali di livello universitario per un ristretto numero di aspiranti fotografi (15 studenti all’anno). Una piccola scuola, dunque, eppure proprio per questo in grado di crescere con amore e con cura i suoi pupilli. Obiettivo centrato, quanto meno a giudicare dai tanti nomi di spicco che figurano tra i 150 fotografi profesward as a centre for introductory and advanced courses in photography, but without creating a sensation and above all on a small scale. They launched their famous university level threeyear courses for a limited number of aspiring photographers (15 students a year). So it’s a small school and yet this is precisely why it can nurture its pupils with loving care. They have hit the bullseye, at least judging from the numerous

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sionisti che si sono finora diplomati alla scuola di via San Zanobi: si va dalla piemontese Marzia Migliora, oggi affermata nel campo delle installazioni e dei video d’arte, a Giorgio Barrera, universalmente noto per le sue foto di paesaggi; da due dei quattro membri del TerraProject Photographers, collettivo fiorentino di successo nel campo del fotogiornalismo, alla giapponese Michi Suzuki, corrispondente dall’Italia per numerose riviste nipponiche.Tutti esempi, questi, non casuali, perchè in essi compaiono tutti gli elemen-

prominent names among the 150 professional photographers that have obtained a diploma from the school in via San Zanobi so far: Marzia Migliora from Piedmont, well-known today in the field of installations and video art, Giorgio Barrera, universally renowned for his landscape photos, two of the four members of the TerraProject Photographers, a group of successful Florentines in the field of photojournalism and Michi Suzuki from Japan,

Italian correspondent for several Japanese magazines. These are all non-random examples because they all have the key elements that have led to the success of the three-year courses held by the Foundation: the lessons are in English, to ensure the participation of foreign students and to create a stimulating international and multicultural environment; attendance is compulsory but lessons are in the afternoon and evening so that mature students

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ti che hanno decretato il successo dei corsi triennali tenuti dalla Fondazione: le lezioni in inglese, per assicurare la partecipazione degli studenti stranieri e per creare uno stimolante ambiente internazionale e multiculturale; la frequenza obbligatoria alle lezioni, ma con sessioni in orario pomeridiano-serale, per consentire l’iscrizione agli allievi non più giovanissimi, che esercitano altre professioni; l’impostazione volutamente generalista del corso, che spazia nei diversi ambiti della fotografia (ritratto, paesaggio, fotogiornalismo, natura morta, moda, commerciale, ecc.) ma che lasciando libero sfogo alla creatività personale, può stimolare gli studenti a orientarsi

who work can enrol; the course is deliberately general, ranging over different fields of photography (portraits, landscape, photojournalism, still life, fashion, business, etc) but leaving room for personal creativity to stimulate students to move into other artistic areas. But if the didactic activities make up the core business of the Foundation (besides the

verso altri ambiti artistici. Ma se le attività scolastiche costituiscono il core business della Fondazione (oltre al corso triennale, vengono organizzati anche numerosi corsi brevi o specialistici, e vengono offerte molteplici occasioni di approfondimento in collaborazione con Università statunitensi ed europee: www. studiomarangoni.it), non meno importanti ed apprezzate sono le iniziative culturali, che in questi 20 anni hanno fatto dello Studio Marangoni una preziosa ed inesauribile fonte di arricchimento per la città di Firenze. Non a caso nel 1994 il Ministero degli interni ha riconosciuto la scuola “come fondazione di interesse culturale”. Ecco quindi le tantissime

three-year course, there are numerous short or specialised courses and many occasions for more indepth studies with American and European universities: www.studiomarangoni.it), their cultural activities are no less important and popular and have made the Marangoni Studio a valuable and endless source of enrichment for the city of Florence during

Autori emergenti Budding artists Sotto: l’ingresso alle Cappelle medicee visto da Alessio Del Lama, fotografo emergente formatosi alla scuola dello Studio Marangoni Below: the entrance to the Medici Chapel through the lens of Alessio Del Lama, a budding photographer who studied at the Studio Marangoni school

these past 20 years. It’s not just a coincidence that the Ministry of the Interior acknowledged the school “as a foundation of cultural interest” in 1994. Here are some of the many photography exhibitions held at the Foundation, as well as in civic buildings all over Tuscany and even abroad. The aim is always the same: to give visibility to the

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Codici binari / Binary Codes Sotto: un’opera di Margherita Cesaretti per “Codici binari”, la rassegna fotografica organizzata dalla Fondazione in occasione dell’attivazione della nuova rete tramviaria cittadina Below: a work by Margherita Cesaretti for “Codici binari”, the photography exhibition organised by the Foundation for the new city tram network

mostre fotografiche, tenute nella sede della Fondazione, ma anche nei palazzi cittadini, in giro per la Toscana e o addirittura all’estero. L’obiettivo è sempre quello: dare visibilità ai giovani talenti della fotografia contemporanea, italiani e stranieri, che afferiscono ai circuiti della scuola. Indimenticabili a tale proposito l’esibizione newyorchese “Focus on Italy” - grande successo targato 1999 la cui seconda edizione, programmata per l’11 settembre 2001, è stata giocoforza cancella-

ta - o i festival di Houston, di Arles e quello finlandese di Tampere (Backlight), tuttora riproposto a cadenza triennale. Puntuale anche la partecipazione della Fondazione agli eventi che movimentano la vita culturale (e non solo) del capoluogo toscano. L’Istituto olandese di Firenze festeggia i suoi primi 50 anni? Ed ecco che nei locali dello Studio Marangoni si tiene “Dutch dare”, dedicata ai maggiori esponenti della fotografia contemporanea dei Paesi Bassi. Il Comune

Dutch dare / Dutch dare Sopra: nei suoi 20 anni di vita, la Fondazione ha ospitato numerosissime mostre fotografiche. Ad esempio, in occasione del cinquantenario dell’Istituto olandese di Firenze, è stata la volta di “Dutch dare”, dedicata ai ai big della fotografia contemporanea olandese / Above: during its twenty years of activity, the Foundation has housed numerous photography exhibitions. For example, “Dutch dare”, dedicated to the big names in Dutch contemporary photography, on occasion of the fiftieth year of the Dutch Institute in Florence

young talent of contemporary photography (both Italian and foreign) who are connected to the school. The “Focus on Italy” exhibition in New York was un-

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forgettable (it was a huge success in 1999, but the second edition planned for 11th September 2001 had to be cancelled, for obvious reasons), the Houston

or Arles festivals and the one in Tampere, Finland (Backlight), still put on every three years. There is also the Foundation’s timely participation in local cul-

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Da gennaio 2012 si festeggia

Margherita Verdi

avvia la costruzione della nuova rete tramviaria? Lo Studio Marangoni lancia “Codici binari”, una rassegna monografica di fotografie scattate dagli allievi della scuola e dedicata ai lavori in corso. Non meno interessanti, infine, i workshop di fotografia organizzati dalla Fondazione, che vedono la partecipazione di prestigiose personalità del mondo della fotografia. Un esempio su tutti, il Summer Academy che dal 2 al 9 ottobre di quest’anno ha portato a Firenze un gruppo di foto-

grafi non professionisti affiliati al Fotografie Forum di Francoforte (www.fffrankfurt.org): dopo essersi dilettati ad immortalare il Pontevecchio, il Battistero e gli altri monumenti cittadini ed aver ricevuto le dritte degli insegnanti della scuola, i partecipanti hanno partecipato alle conferenze tenute da due mostri sacri della fotografia di paesaggio, l’italiano Massimo Vitali e l’italoamericano George Tatge. Se Parigi val bene una messa, Firenze non è certo da meno. n

Per celebrare degnamente i suoi primi vent’anni di vita, nel gennaio del 2012 la Fondazione Studio Marangoni pubblicherà un catalogo ed allestirà, naturalmente a Firenze, una grande mostra dedicata agli artisti che a vario titolo hanno frequentato la scuola di via San Zanobi. Successivamente una trentina di opere saranno oggetto di una esposizione itinerante, che toccherà i principali punti vendita italiani della Fnac. Un’occasione in più per esplorare ed apprezzare le sorprendenti potenzialità espressive della fotografia d’autore.

Celebrations from January 2012 tural events in the Tuscan regional capital. The Dutch Institute in Florence is celebrating its first 50 years? “Dutch dare” is put on in the rooms of the Studio Marangoni and dedicated to the main exponents of contemporary photography in the Netherlands. The council has started building a new tram network? The Studio Marangoni launches “Codici binari” (Binary codes), a monographic show of photos ta-

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ken by students at the school and dedicated to the work in progress. Last but not least, there are the photography workshops organized by the Foundation, with the participation of prestigious personages from the world of photography. Some examples: from 2nd to 9th October this year, the Summer Academy brought a group of amateur photographers to Florence affiliated to the Fotografie Forum Frankfurt (www.

fffranfurt.org): after trying their hand at immortalising the Ponte Vecchio, the Baptistry and other civic monuments and receiving tips from the teachers at the school, the participants took part in conferences held by two giants of landscape photography: the Italian Massimo Vitali and the Italian American George Tatge. If Paris is well worth a mass, then Florence is certainly no less so… n

To celebrate its first 20 years in style, in January 2012 the Fondazione Studio Marangoni will publish a catalogue and set up a huge exhibition, obviously in Florence, dedicated to the artists who have attended the school in Via San Zanobi in various capacities. Afterwards, about thirty works will make up an itinerant exhibition that will be displayed at the main Italian FNAC shops. This is another occasion to explore and appreciate the surprising expressive potential of art photography.

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servizio/story GIOVANNI DE LUCA

Estate calda? Autunno rovente I concerti che hanno riempito gli stadi italiani fra giugno e luglio sono ormai un ricordo lontano ed è ora di procurarsi i biglietti per la nuova stagione. Ecco le nostre proposte Hot Summer? Autumn’s a Sizzler! Memories of the crowd-drawing mega-concerts that packed Italian stadiums in June and July are fading and it’s already time to get tickets for the coming season. Spazio Italia has some suggestions

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ual è stato l’evento musicale che più di altri ha catalizzato l’attenzione del pubblico durante l’estate? Chi ha seguito Vasco Rossi nella prima parte del suo “Live Kom ‘011”, un tour che solo a Milano ha riempito San Siro per quattro sere con più di 60milapersone a concerto, non avrà dubbi a riguardo. Così come i 110mila supporter di Ligabue che a metà luglio hanno occupato il Campo volo di Reggio Emilia per un concerto da 3 ore, 31 canzoni e 200mila watt di potenza avranno le idee altrettanto chiare. Ma, colossi a parte, l’estate 2011 verrà ricordata per la ricchezza e la varietà delle proposte musicali che hanno punteggiato la penisola,

riempiendo di musica piazze, arene, palasport e stadi, contribuendo a far scoprire al grande pubblico location ricche d’arte e di storia, come accade a Piazzola sul Brenta (Pd), dove per i concerti si utilizza la piazza antistante Villa Contarini, dove si sono alternati sul palco nomi del calibro di sir Elton John. Allo stesso modo in cui a Roma l’Auditorium della musica ha aperto le porte della Cavea per ospitare un cartellone estivo sotto le stelle ricco di artisti come Joe Cocker, Caro Emerald, John Mayall, Lou Reed, Sting, Giovanni Allevi, Stefano Bollani e Vinicio Capossela, tanto per citare qualcuno dei musicisti che sono passati per la Capitale.

La carica dei 110mila / 110k and counting Sopra: il Campo volo di Reggio Emilia invaso dai fan di Ligabue in attesa dell’inizio del concerto / Above: Reggio Emilia’s aerodrome invaded by Ligabue fans waiting for the concert to begin

What music event in Italy captured the public imagination more than any other over the summer? Fans that followed Vasco Rossi in the first part of his “Live Kom ‘011” tour, which in Milan alone managed to fill the San Siro stadium for four evenings in a row with over 60 thousand people at each

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concert, will have no doubts. Just as the 110 thousand devotees of Ligabue, who invaded Reggio Emilia’s aerodrome in mid-July for a 3-hour concert of 31 numbers blasted out at 200k watts, will be equally convinced they know the answer. But mega-events aside, the summer of 2011 will be remembered for all

the great music that was on offer up and down the whole length of Italy. Piazzas, arenas, sports halls and stadiums came alive to the sound of music of all descriptions, offering the public a chance to enjoy some stunning artistic and historic locations as an added plus. For example Piazzola sul Brenta (Pd) held

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Di nuovo in tour Back on the road Sopra: dopo i problemi di salute di Giuliano Sangiorgi i Negramaro tornano sul palco per una ventina di serate Sotto: oltre 30 i brani in scaletta nel concerto di Ligabue Above: Negramaro are on stage for twenty gigs after Giuliano Sangiorgi’s illness Below: Ligabue gave fans over 30 numbers at his recent concert

E che nessuno si senta ebbro di musica, perché sarà un autunno caldo, con molte proposte nuove, diversi big in tour e qualche gradita “riesumazione”. Perché la voce non invecchia, mai. Ecco quindi una nostra personalissima selezione di concerti da non perdere da ottobre a dicembre, dal pop al soul, con una spruzzata di hard rock, il tutto in rigoroso (e democratico) ordine alfabetico. Alice Cooper (12/10 Roma, 13/10 Padova, 14/10 Trezzo sull’Adda). Chi ama la musica di Vincent Damon Furnier, classe 1948 da concerts in the piazza in front of Villa Contarini, attracting names of the calibre of Sir Elton John. In the same spirit Rome’s Music Auditorium flung open the doors of its Cavea arena to host a summer programme under the stars with guests such as Joe Cocker, Caro Emerald, John Mayall, Lou Reed, Sting, Giovanni Allevi, Stefano Bollani and Vinicio Capossela, to name but a few. Let’s hope we haven’t all had our fill of music delights, because autumn looks as if it’s going to be another great season for concert-goers, with new singers and bands, some big names on tour and some much-appreciated golden oldies, just to show that

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Detroit, non può mancare a questo appuntamento con il maestro del “grand guignol”, con il suo menù di forche, serpenti, ghigliottine, maschere e sangue. Bob Dylan & Mike Knopfler (9/11 Padova, 11/11 Firenze, 12/11 Roma, 14/11 Assago). Si tratterà di due concerti in uno, visto che sia Dylan, sia Knopfler saliranno sul palco con la propria band, ma non è escluso che potranno anche esibirsi insieme, considerate anche le collaborazioni già avvenute in passato.

voices never age. So here’s our own entirely personal selection of concerts from October to December, from pop to soul, with a smattering of hard rock, all strictly (and democratically) in alphabetic order. Alice Cooper (12/10 Rome, 13/10 Padua, 14/10 Trezzo sull’Adda). If Vincent Damon Furnier, born 1948 in Detroit, makes music that is your cup of tea, don’t miss the maestro of “grand guignol”, with his standard fare of gallows, guillotines, snakes, masks and blood. Bob Dylan & Mike Knopfler (9/11 Padua, 11/11 Florence, 12/11 Rome, 14/11 Assago). Two in one, with Dylan and

Knopfler and their respective bands following each other on stage. Although there is a chance they might do some numbers together, as they have done in the past. Crosby & Nash (29/10 Padua, 1/11 Florence, 2/11 Rome). Two living legends of the US music scene. As a duo they’ve been together since 1972, singing their own and each other’s solos, things they’ve done together and classics from the Crosby, Stills, Nash & Young repertoire. Mario Biondi (8/10 Mantua, 13/10 Florence, 15/10 Padua, 21/10 Milan). Whether it’s the caressing warmth of his voice or that aura of jazz he creates wherever he goes, Mario Biondi ottobre-novembre 2011 numero 98


61 Crosby & Nash (29/10 Padova, 1/11 Firenze, 2/11 Roma). Due leggende viventi della musica americana che insieme, come duo, già dal ’72 alternano in scaletta brani solisti di entrambi, lavori a 4 mani e anche riletture di grandi classici di CSN&Y (Crosby, Stills, Nash & Young). Mario Biondi (8/10 Mantova, 13/10 Firenze, 15/10 Padova, 21/10 Milano). Sarà la sua voce calda, sarà il jazz che si sente nell’aria, ma Mario Biondi è capace di riempire i teatri e le sale da concerto con il suo repertorio, supportato da una band capace di stupire an-

che il pubblico più esigente. Negramaro (dal 1/10 al 20/11 in tour). Una ventina di date per la band capitanata da Giuliano Sangiorgi, dopo lo stop dovuto all’operazione alle corde vocali a cui si è dovuto sottoporre l’artista. Da provare “live” per cogliere dal vivo l’energia di cui è capace il gruppo salentino. Red Hot Chili Peppers (10/12 Torino – 11/12 Assago). Perfetti per dare calore ad una informe serata dicembrina, anche se non sarà facile trovare i biglietti per assistere al concerto-spettacolo della band californiana,

L’energia di John Mayall / John Mayall magic Sotto: è la “nave scuola” del British blues e ha formato generazioni di musicisti, compresi big come Eric Clapton. Vederlo sul palco a 78 anni suonati è sempre una esperienza travolgente / Below: the chief druid of British blues, Myall has influenced generations of musicians, including big names like Eric Clapton. Watching him on stage at 78 is a unique experience

fills concert halls and theatres to the brim, ably backed by a band that is a match for even the most demanding of audiences. Negramaro (from 1/10 to 20/11 in tour). Twenty or so dates for the band led by Giuliano Sangiorgi, back on

stage after an operation on his vocal chords. Definitely one to try live, thanks to the energy this group from the Salento area is capable of generating. Red Hot Chili Peppers (10/12 Turin – 11/12 Assago). The perfect hot antidote

to a chilly December evening, although it won’t be easy to find tickets for the Californian band’s concert as they’re usually sold out well ahead of performance dates. But if you’re one of the 15 million people (700,000 in Italy) who’ve got a copy of

Stili diversi / Style gap Sopra: Rihanna Sotto: Billy Corgan, front man degli Smashing Pumpinks Above: Rihanna Below: Billy Corgan, leader of the Smashing Pumpkins

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63 che viaggia a colpi di sold out. Ma se avete in casa una delle 15milioni di copie di “Californication” vendute nel mondo (delle quali 700mila in Italia), dovete almeno provarci. Rihanna (11/12 Torino – 12/12 Assago). Nominata per 4 premi ai Grammy Awards del 2011, Rihanna si è guadagnata la reputazione di essere una delle più interessanti, divertenti e talentuose performer al mondo. Con successi come ‘Only (girl In The World)’, ‘Umbrella’, ‘Disturbia’, ‘Shut Up and Drive’ e un nuovo, fiammeggiante show, il ‘Loud’ Tour si presenta come uno dei più importanti spettacoli dell’anno. Ryuichi Sakamoto (10/11 Firenze, 12/11 Milano, 13/11 Padova). Basta solo che vi ricordate le colonne sonore de “Il piccolo Buddha” o de “Il té nel deserto” per andare

a sentire il compositore nipponico. Ma è solo una scusa perché Sakamoto spazia dalla pop music, alla dance, con un po’ elettronica, senza dimenticare ambient, bossa nova, world e classica. Saxon (15/11 Novara). Hanno più di 30 anni alle spalle, hanno conosciuto il successo e l’oblio, ma quando sono sul palco si ha la sensazione che l’heavy metal abbia sempre in loro degli ottimi rappresentanti, anche se il mercato discografico li ha messi un po’ da parte. Smashing Pumpkins (28/11 Assago, 29/11 Padova). Hanno segnato indelebilmente con la loro musica gli anni ’90, e “Gish” il loro album degli esordi è sempre attuale anche vent’anni dopo. Vi basta come motivo per andarli a sentire Billy Corgan e i suoi? n

Artista poliedrico Eclectic talent Sotto: Ryuichi Sakamoto prossimamente in concerto a Milano, Firenze e Padova Below: coming soon - Ryuichi Sakamoto in concert in Milan, Florence and Padua

Le due anime del rock / The two souls of rock A sinistra: i Saxon hanno mosso i primi passi nell’heavy metal a metà anni ‘70, quando Elton John aveva già conosciuto un successo internazionale / Left: Saxon started playing heavy metal in the mid-70s, when Elton John was already an international star

Californication at home you should certainly at least try. Rihanna (11/12 Turin – 12/12 Assago). Nominated for four Grammy Awards in 2011, Rihanna has earned an enviable reputation for being one of the most interesting, entertaining and talented performers in the world. With successes like ‘Only (girl In The World)’, ‘Umbrella’, ‘Disturbia’, ‘Shut Up and Drive’ and a new humdinger of a show, her ‘Loud’ Tour looks set to be one of the most important events of the year. Ryuichi Sakamoto (10/11 Florence, 12/11 Milan, 13/11 Padua). Cast your mind back to the soundtracks from “Little Buddha” or “The Sheltering Sky” to pinpoint this Japanese composer’s work. But Sakamoto is actually much more, moving

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effortlessly from pop to dance, with side trips into electronic music and more than a passing nod at ambient, bossa nova, world and classical music. Saxon (15/11 Novara). They’ve got thirty years of solid experience, they’ve been through periods in the limelight and periods in the wings, but when they’re on stage you know heavy metal is in safe hands, even though the market seems to have sidelined them somewhat lately. Smashing Pumpkins (28/11 Assago, 29/11 Padua). Their music made a huge mark in the nineties and their first album “Gish” is still a very now sound 20 years down the road. Probably a good enough reason for going along to watch Billy Corgan and his lads strutting their stuff. n

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servizio/story CARLO RAVELLO foto/photos courtesy DYNAFIT

I cavalieri che fecero l’impresa L’avventura dei 5 atleti del team Dynafit che nel 2010 in 4 giorni hanno scalato 4 vette in 4 nazioni diverse oggi è diventata un film Quest and Conquest. The 2010 adventures of the 5 Dynafit team athletes who climbed 4 peaks in 4 different nations in 4 days has been made into a film

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Cinque fortissimi atleti di scialpinismo partono da Garmisch con l’obiettivo di scalare quattro vette alpine di altrettante nazioni nell’arco di quattro giorni, senza avvalersi di nessun trasporto a motore.Tutto deve essere fatto con le proprie gambe: scalando, correndo e pedalando. Dall’avvincente esperienza nasce il film X4-Story che racconta questa straordinaria avventura Five expert skiers set off from Garmisch bent on climbing four alpine peaks in as many nations in just four days, without using any form of motorised transportation. Everything had to be done by muscle power alone: climbing, running and pedalling.And now this exhilarating adventure has been made into a film called X4-Story

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Sull’Ortler On Ortler’s slopes Sopra da sinistra verso destra: Javier Martin De Villa, Elmar Tritscher, Nickaes Schorsch, Benedikt Boehm e Pete Swenson From top left: Javier Martin De Villa, Elmar Tritscher, Nickaes Schorsch, Benedikt Boehm and Pete Swenson

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66 Obiettivo sicurezza Safety first L’Ortler con i suoi 3.905 metri di quota è stata l’unica vetta a non essere conquistata a causa della troppa neve, presente sulla montagna / The Ortler peak with its 3905 metres was the only mountain where the team couldn’t reach the summit because of the heavy snow

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ono le sei del mattino dell’8 ottobre 2010 e nel parco dello stadio olimpico di Garmisch Partenkirchen cinque amici e colleghi di lavoro si incontrano nel silenzio dell’alba. Il loro obiettivo si chiama “X4”: dovranno conquistare in quattro giorni le vette dello Zugspitze (2.962 m), del Similaun (3.599 m), dell’Ortler (3.905 m) e del Piz Palü (3.901 m) attraversando quattro nazioni, il tutto in quattro tappe.

A capo della spedizione Benedikt Böhm, amministratore delegato di Dynafit ed ex atleta della nazionale tedesca di scialpinismo, che dal 2005 guida ogni anno scalate “Speed up” in tutto il mondo. Con Benny l’amico di lunga data Schorsch Nickaes, Sales & product manager di Dynafit con la responsabilità dello sviluppo dei prodotti. Come ex membro della nazionale tedesca e allenatore della nazionale giovanile di scialpinismo, Schorsch

Uomini d’acciaio / Iron men Sotto: nelle quattro giornate di spedizione gli atleti hanno coperto un dislivello di 13.200 metri / Below: in just four days the team covered a 13,200 metre difference in height

8 October 2010. It is 06:00 a.m. and in the park of Garmisch’s Olympic stadium, Partenkirchen, five friends and colleagues meet in the silence of

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the dawn. Their objective has been christened “X4”: in just four days they have to climb Zugspitze (2962m), Similaun (3599m), Ortler (3905m) and

Piz Palü (3901m), 4 peaks in 4 different nations. Head of the expedition is Benedikt Böhm, CEO of Dynafit and a former member of the


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Il leopardo delle nevi Lo sci alpinismo moderno non può fare a meno di Dynafit e il brand del leopardo delle nevi non può fare a meno degli sci alpinisti. Protagonista delle salite e discese in neve fresca, Dynafit è l’unico marchio del settore in grado di proporre al mercato una soluzione completa: dagli scarponi agli sci, passando ovviamente per il famoso “attacchino”. Da non perdere l’abbigliamento studiato da veri specialisti dello sci alpinismo estremo: un concentrato di tecnologia da indossare, a portata di tutti. www.dynafit.it

The snow leopard Dynafit is an integral part of modern alpine skiing and skiers are an integral part of the snow leopard brand. Leaders when it comes to fresh snow slopes, Dynafit is the only brand in its field that kits skiers out completely: from ski boots to skis with their famous bindings. Another musthave is the hi-tech skiwear designed by real specialists to deal with extreme alpine skiing. Check out details on www.dynafit.it

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conosce bene le sfide a cui è sottoposta l’attrezzatura. Dall’Austria il fortissimo Elmar Trittscher, da oltre 15 anni atleta di alto livello negli sport di resistenza, e dal 2010 fa parte del team Dynafit in qualità di responsabile delle vendite. Il campione spagnolo di scialpinismo Javier Martin de Villa allena la nazionale spagnola e ricopre il ruolo di manager del team internazionale Dynafit. Chiude la presentazione del team l’americano Pete

German national alpine ski team. Every year since 2005 Böhm has led “Speed up” climbs all over the world. Benny has with him his old friend Schorsch Nickaes, Sales & product manager at Dynafit in charge of product development. As a former member of the German alpine ski team and trai-

Swenson che lavora in Dynafit in qualità di Brand activation Manager per il nord America. Negli anni Novanta, Pete faceva parte dell’élite mondiale di mountain bike ed è stato tre volte vincitore del campionato Usa di scialpinismo. Ad accomunare gli atleti del progetto “X4” non è soltanto la mentalità sportiva, ma un impegno concreto e quotidiano nello scialpinismo, ora estesa anche all’estate.

ner of the German junior ski team, Schorsch fully appreciates the challenges their equipment will be dealing with. Austria is represented by iron man Elmar Trittscher, with his 15 years of experience as a winning athlete in endurance sports, who joined the Dynafit team as sales manager in 2010. The

Spanish alpine ski champion Javier Martin de Villa trains the Spanish national team and is the manager of the Dynafit International team. The American Pete Swenson, who works for Dynafit as their North American Brand activation Manager, completed the team. In the nineties Pete was one of

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Seggiovie? No grazie Ski lift? No thanks! Nessun aiuto esterno, solo con le proprie forze. Anche a costo di portarsi in spalla le biciclette in alcuni tratti No external assistance, sheer muscle power alone. Even if it means carrying your bike some of the way

Emozioni in tour Excitement on tour Le tappe europee del Dynafit Filmtour The European dates for the Dynafit Filmtour 20/10 Aschau i.Chiemgau / Germania 22/10 Bad Reichenhall / Germania 28/10 Pfronten i. Allgäu / Germania 29/10 Bad Tölz / Germania 02/11 Lienz / Austria 03/11 München / Germania 04/11 Schwaz / Austria 07/11 Pinzolo / Italia 10/11 Zürich / Svizzera 11/11 Berna/ Svizzera 16/11 Barcelona / Spagna 24/11 Lausanne / Svizzera

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L’idea di fondo della spedizione “X4” è di affrontare l’intero tragitto in stile “by fair means”, ovvero senza alcun tipo di supporto esterno. Dunque nessun trasporto con auto o seggiovie. Infatti i cinque partecipanti all’avventura hanno percorso in mountain bike la gran parte della distanza tra una cima e l’altra: ad attenderli oltre 400 chilometri da “vivere” attraverso Germania, Austria, Italia e Svizzera. Hanno dovuto correre, pe-

the world’s top mountain bikers and won the USA alpine skiing championship three times. The athletes on the “X4” all shared the same sporting mentality and a concrete daily commitment to skiing, now a summer, as well as winter, sport. The idea behind the “X4” challenge is to complete the whole adventure “by fair means”, or without relying on any external support. So no cars and

dalare e scalare per oltre 12 ore al giorno con lunghi tratti con le biciclette in spalla. Un confronto tra cinque atleti non comuni e quattro vette tra le più significative dell’arco alpino. Un confronto che ha visto anche la resa dei cinque di fronte solo all’imperiale cima italiana dell’Ortler : «C’era troppa neve e avremmo rischiato più del necessario – ha commentato Benny Böhm – e in fondo il senso dell’av-

no ski lifts. The intrepid five planned to use mountain bikes to get from one peak to another, and they were facing over 400 kilometres of pedalling through Germany, Austria, Italy and Switzerland. They had to run, pedal and climb for over 12 hours every day, carrying their bikes slung over their shoulders for many weary miles. A challenge by five outstanding athletes to four of the most significant

peaks in the whole of the Alps. A challenge where the five of them had to forgo reaching the summit of the majestic Italian peak of the Ortler: «There was too much snow and the risk was too big» commented Benny Böhm. «It’s all part of the adventure; knowing when it’s time to turn back». But it certainly wasn’t a defeat, because the five of them made the right decision that didn’t detract an iota from

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ventura sta anche in questo, capire quando si deve tornare indietro». Ma non è mai una sconfitta, perché anche in questo caso la scelta dei cinque è di pura saggezza, che nulla ha tolto al fascino della spedizione. Dopo aver conquistato lo Zugspitze (GER) e il Similaun (AUT), e al termine della discesa del Piz Palü (SVI), i cinque componenti del team Dynafit giungono a Morteratsch. Al termine il conteggio vede 13.200 metri

di dislivello compiuti in quattro giorni, e finalmente possono dire: “Missione compiuta”. Un’avventura fantastica, dove la sfida dell’uomo con la natura di alta montagna, si è fusa con la ricerca della soluzione tecnica, della sperimentazione e dello sviluppo che tornerà nuovamente a far parlare di sé grazie al Dynafit Filmtour, dove verrà presentato l’affascinante film sulla spedizione in giro per l’Europa. n

A fine corsa End of the race Sopra: Pete Swenson e Javier Martin De Villa sulla vetta del Piz Palue in Svizzera Above: Pete Swenson and Javier Martin De Villa at the summit of Piz Palue in Switzerland

Campioni in sella / Champions in the saddle Javier Martin De Villa (foto in basso) campione spagnolo di scialpinismo allena la nazionale spagnola e ricopre il ruolo di manager del team internazionale Dynafit / Javier Martin De Villa (photo below) is a Spanish ski champion, trains the Spanish national ski team and is Dynafit’s international team manager

the excitement of the adventure. Having climbed Zugspitze in Germany, Similaun in Austria and Piz Palü in Switzerland, the five members of the Dynafit team arrived in Morteratsch. The numbers were impressive, with 13,200 metres of differen-

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ce in height covered over the four days, leaving them with a satisfied “Mission accomplished” curtain call. An amazing adventure, where man challenged nature amidst the tallest European mountain peaks and at the same time ca-

refully researched the technical solutions Dynafit is experimenting with. A challenge that will inevitably come to the fore again with the European release and presentation of the film of the expedition made by Dynafit Filmtour. n

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Tempo libero Free time servizio/story Alessandro Amadei

Caccia al tartufo, che spasso! L’obiettivo non è soltanto scovare il prezioso fungo ipogeo, ma godersi lo spettacolo della natura giocando insieme al proprio cane truffle hunting, what fun! It is not just about finding the prized underground mushroom, but also enjoying nature while playing with your dog

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n hobby basato su solide regole scientifiche, ma che riserva ampie zone grigie di imprevedibile (e divertentissima) illogicità. ed è questo, forse, il motivo più recondito del grande successo riscosso dalla ricerca del tartufo, una passione totalizzante che è da sempre un privilegio per pochi eletti. La dichiarazione dei redditi non c’entra: prima di tutto, infatti, il prezioso funghetto ipogeo non cresce ovunque, ma solo dove trova il clima giusto e l’habitat adatto (di preferenza le foreste di querce, carpini e pioppi). In Italia ad esempio, la ricerca della specie più pregiata, il tartufo bianco, viene praticata in poche aree collinari disseminate tra il Piemonte e il Molise, lungo la dorsale Appenninica. E poi perché per scovare l’agognata trifola servono una licenza, gambe allenate

e soprattutto cani ben addestrati, dal naso fino e con tanta voglia di giocare ai grandi cacciatori. E a chi manca una sola di queste prerogative, deve rassegnarsi a rimanere a casa, e a gustarsi il tartufo comodamente seduto a tavola (ma è già una bella consolazione!). La sveglia ad orari antelucani è uno dei grandi classici della caccia all’odoroso fungo. Ma il perché sia praticamente un obbligo, rimane un mistero. Certo, vi potranno dire che è per battere sul tempo gli altri cercatori, che altrimenti vi ruberanno la preda. Ma poi vi raccontano che i tartufi sono creature capricciose, che si fanno fiutare dai cani solo quando raggiungono un preciso grado di maturazione. E che quindi se si ripassa al pomeriggio dallo stesso bosco già battuto la mattina

Pregiate pepite / Prized nuggets Pagina a fianco: alcuni esemplari di tartufo bianco, la specie più pregiata e meglio pagata ai cercatori / Above, from the left: Opposite: some specimens of white truffles, the most prized and the most lucrative species for hunters

A hobby based on sound scientific rules, but with vast grey areas of unpredictable (and entertaining) illogicality. This might well be the most hidden motive for the great success enjoyed by truffle hunting, an all-absorbing passion that is always a privilege for a small elite. Tax returns having nothing to do with it: first of all, this precious little under-

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ground mushroom doesn’t grow everywhere, but only in the right climate and suitable habitat (preferably oak, hornbeam and poplar forests). In Italy for example, the most valuable species, the white truffle, is found in a few hilly areas in Piedmont and Molise, along the Apennine ridge. It could also be because you need a licence, trained legs and

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well-trained dogs with fine noses who like playing at hunters, if you want to unearth truffles. And if you are lacking just one of these qualities, you should resign yourself to staying at home and tasting the truffle sitting comfortably at your table (but that is already a consolation!) Waking up before the crack of dawn is one

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Foto Tanja Rosso

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Fragranze del bosco Scents of the woods Sopra: agli amanti della natura la ricerca della “trifola” sa regalare emozioni intense (foto Alessandro Amadei) Above: truffle hunting gives nature enthusiasts an intense thrill (photo Alessandro Amadei)

precedente, è possibile trovare nuove, preziose pepite. Tanto varrebbe prendersela comoda, pensa a questo punto il novellino. Giusto, ma anche totalmente sbagliato: si perderebbe il gusto di immergersi nel silenzio di un bosco e di sorprendere la natura al suo risveglio. Una sinfonia di suoni e luci soffuse che sono una potente medicina dell’anima. Altro must: il cercatore deve conoscere il bosco metro per metro, e ritornare nei punti esatti dove i suoi cani hanno già “forato” negli anni precedenti. Il motivo scientifico lo trovate scritto su

qualunque testo di micologia: il tartufo non cresce a casaccio, ma laddove trova la radice di un albero con cui stabilisce un rapporto di simbiosi mutualistica. La micorrizia è infatti una primitiva forma di do ut des: sali minerali (alla radice) in cambio di sostanza organica e sostegno (al tartufo). E una volta trovato il partner, la trifola compie il suo ciclo vitale, anno dopo anno. Ma anche questa è una regola che lascia il tempo che trova: il bosco può esaurirsi, le radici micorizzate possono morire. E poi ogni annata è un caso a

Delizia da gourmet / Gourmet delights Foto Lognetic Dreamstime

Foto HIphoto Dreamstime

Foto Tomo Jesenicnik

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A fianco: bianco o nero che sia, il tartufo trova ampio spazio nella tradizione culinaria italiana / Next: both the black and white truffles are widely used in traditional Italian cuisine

of the classic features of truffle hunting. But why it is virtually an obligation remains a mystery. Most likely they will tell you that it is to beat other hunters to the draw, who will otherwise steal your prey. Then they will tell you that truffles are whimsical creatures that can only be sniffed out when they reach the right level of maturity. So if you go along the same path in the afternoon that you beat through the woods the previous morning, you might find precious new nuggets. So I might as well take my

time, the novice thinks to himself at this point. Right, but also totally wrong: you would miss the enjoyment of immersing yourself in the silence of the woods and surprising nature as she wakes up: a symphony of soft sounds and lights that are a powerful medicine for the soul. Another must: the hunter has to know every inch of the woods to be able to return to the exact same points where his dog dug in previous years. The scientific reason for this can be found in any mycology text: the truffle doesn’t grow

at random, but where it finds tree roots to establish a mutual symbiosis with. A mycorrhiza is in fact a primitive form of do ut des: mineral salts (in the roots) in exchange for organic matter and support (for the truffle). And once it has found a partner, the truffle carries out its life cycle year after year. But this is another rule that makes no difference: the wood may exhaust itself and the mycorrhizal roots could die. And the climate also changes every year: some years have droughts

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sé stante dal punto di vista climatico: c’è l’annata siccitosa, in cui i tartufi crescono soltanto nelle zone più umide, laddove si raccoglie l’acqua piovana, e l’annata piovosa, in cui le pozze vanno evitate perché le “palle” che vi crescono emanano un odore forte, che attira il cane, ma sono spesso marce. E c’è infine l’annata intermedia (la maggioranza), in cui occorre battere tutto il bosco con costanza, giorno dopo giorno, perchè sostanzialmente è un prenderci. Infine c’è un’altra variabile che rende il tutto tremendamente casuale e appassionante: il cane o, se preferite, i cani. Anche se vi avvalete di soggetti di razza selezionata (come ad esempio il Lagotto romagnolo: vedi box) e addestrati all’uopo, c’è sempre il brocco e il campione. Ma anche il campione può avere la sua giornata no e farsi distrarre

and truffles only grow in the wettest areas, where rainwater collects; and then there are rainy years, when these wells should be avoided because the “balls” that grow there give off a strong smell which attracts the dog, but are often rotten. Lastly there is the intermediate year (the most common), when you have to consistently beat the entire wood, day after day, because it’s basically down to luck. Finally there is another variable that makes everything so tremendously random and exciting: the dog, or

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dagli odori lasciati dagli animali selvatici o dagli altri cani, oppure non essere sufficientemente concentrato per la presenza di un estraneo. Alla fine, comunque, vince chi persevera e nel corso di una stagione le soddisfazioni non vengono a mancare. E non si tratta soltanto di portarsi a casa della “merce” di notevole valore, ma anche di condividere col cane il piacere di andare “a caccia”, facendosi lunghe, corpose bevute di aria pura. Anche questa, però, è una regola che lascia il tempo che trova: provate a ritornare a casa in auto, con una bisaccia piena di tartufi e due cani “sudati”, e poi mi direte… n L’autore ringrazia Sergio e Sonia Neri di Porretta Terme (Bo) con i cani Tina e Paco per aver condiviso la gioia di andare per boschi, una domenica d’autunno.

if you prefer, the dogs. Even if you have a pedigree (for example, the Lagotto, or Romagna water dog: see box) and trained for the purpose, there is always the bad one and the champion. But even the champion can have his off days and be distracted by scents left by wild animals or other dogs, or may not concentrate enough if there are strangers nearby. In the end, however, he who perseveres wins and you will always find some satisfaction in a season. And it is not just taking home the valuable “goods”,

but also sharing the pleasure of going “hunting” with your dog and drinking in long gulps of fresh air. This is yet another rule that makes no difference: try going back home in the car with a basket full of truffles and two “sweaty” dogs, then let me know… n The author would like to thank Sergio and Sonia Neri from Porretta Terme (near Bologna) and their dogs, Tina and Paco, for sharing the enjoyment of going to the woods one autumn Sunday.

Foto Luca Manieri

Geneticamente selezionati Carattere docile e giocoso, narici ampie, corporatura snella ma muscolosa, pelle robusta con mantello riccio isolante, andatura briosa e resistenza da maratoneta. Sono queste alcune delle qualità che fanno del Lagotto romagnolo una delle razze più utilizzate in Italia per la ricerca del tartufo. Del resto è anche l’unica razza al mondo selezionata all’uopo (vedi anche www.lagottoromagnolo.org). Il valore commerciale di questi soggetti raggiunge livelli notevoli: un cucciolo con pedigree può costare dai 600 agli 800 euro, ma per un esemplare già addestrato vengono richieste cifre molto più elevate, sull’ordine dei 2.500 euro. È infatti l’addestramento che rende questi cani degli infallibili serial killer di trifole. Ma gli appassionati preferiscono il fai-da-te: in fondo anche l’addestramento del cane fa parte del gusto di andar per tartufi…

Genetically selected A gentle and playful character, wide nostrils, slim but muscular, strong skin with insulating curly fur, a light-hearted gait and the stamina of a marathon runner. These are some of the qualities that make the Romagna water dog one of the most used breeds in Italy for truffle hunting. After all, it is the only breed in the world selected for this purpose (see www.lagottoromagnolo.org). The commercial value of these dogs reaches extremely high levels: a pedigree puppy can cost between 600 and 800 euros, but a trained one can command much higher figures, around 2500 euros. It is the training that turns these dogs into infallible truffle “serial killers”. But enthusiasts prefer the DIY method: also training the dog is part of the fun of truffle hunting…

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servizio/story GUIDO TREBBIA

Jumping Verona, emozioni garantite La Rolex Fei World Cup™ fa tappa in Italia per una gara da non perdere Jumping Verona: guaranteed emotions. The Rolex FEI World Cup™ stage in Italy is simply not-to-be-missed

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on la 113a edizione di Fieracavalli tutta l’Italia monta in sella, dal 3 al 6 novembre, durante un evento equestre in grado di catalizzare l’attenzione di pubblico e media sul tema del cavallo. Oltre 600 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero, 150mila visitatori che The 113th edition of Fieracavalli scheduled 3-6 November sees all Italy take the saddle during an equestrian event capable of catalysing the attention of the public at large and mass media on the world of horses. More than 600 exhibitors from

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in soli quattro giorni si ritrovano a Verona per ammirare più di 2.600 esemplari delle oltre 60 razze equine in mostra a Fieracavalli (www. fieracavalli.it). Fieracavalli è da oltre un secolo il punto di riferimento nel panorama equestre mondiale. Nata nel 1898 come semplice

Italy and abroad, while 150 thousand visitors in just four days will travel to Verona to admire more than 2,600 examples of well over 60 horse breeds on show at Fieracavalli (www. fieracavalli.it). Fieracavalli has been a landmark in the

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world equestrian panorama for more than a century. Founded in 1898 as a simple horse market, today it is an appointment with a truly international flavour acknowledged at the very top levels – as clearly shown by Jumping Verona, the official


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mercato equino è oggi un appuntamento dal sapore internazionale riconosciuto ai massimi livelli come dimostra Jumping Verona, tappa ufficiale del circuito della Rolex Fei World Cup™ che si appresta a tagliare il traguardo delle 11 edizioni. E John Roche, responsabile del settore salto ostacoli della Federazione equestre internazionale, dichiara: “Verona è un modello organizzativo esemplare e ha tutte le carte in regola per candidarsi ad ospitare anche la finale di Coppa del Mondo”. La novità

più importante per il prossimo appuntamento è ancora una volta collegata alla logistica con un’iniziativa che sarà apprezzata dai protagonisti, ma anche e soprattutto dal pubblico. Le scuderie ed il campo di prova saranno infatti allestite nel padiglione 5, immediatamente limitrofo al campo di gara, dove in parte è consentito l’accesso agli spettatori. Per la prima volta gli appassionati potranno dunque seguire il lavoro dei campioni anche nella fase di preparazione alle gare. n

Eccellenze in campo More than a century of traditions Sopra: Rodrigo Pessoa (Brasile) e Kevin Staut (Francia) Below: Rodrigo Pessoa (Brazil) and Kevin Staut (France)

Tradizione secolare / Excellence in the ring Sotto: la prima edizione di Fieracavalli, tenuta nel lontano 1898 / Above: the first edition of Fieracavalli, held as long ago as 1898

stage of the Rolex FEI World Cup™ show jumping world cup set to celebrate its 11th edition. And John Roche, the manager of the show jumping sector for the International Equestrian Federation, says: “Verona is an exemplary organisational model and is even perfectly placed as a candidate to host the World Cup final.” The most important innovation for the coming appointment once again concerns

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logistics, with an initiative that will certainly be appreciated not only by the protagonists but also and especially by audiences. The stables and warm-up field, in short, will be set up in Hall 5, immediately adjacent to the ring, where access will be allowed in part to spectators. For the first time, enthusiasts will be able to watch champion riders and horses even during the warm-up stage. n

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informazioni passeggeri Passenger information Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, vi invitiamo A seguire le seguenti procedure air dolomiti For safety reasons and for your comfort On board, we kindly ask you to follow the air dolomiti procedures Bagaglio a mano Cabin baggage è consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) o 1 portabiti pieghevole (max. 57 x 54 x 15 cm) per passeggero ed il suo peso non può superare gli 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla. Sugli aerei di piccole dimensioni (con meno di 70 posti) i bagagli a mano voluminosi dovranno essere consegnati sottobordo al personale aeroportuale: a destinazione vi verranno riconsegnati allo sbarco. One piece of hand baggage (max. 55 x 40 x 20 cm) or a

garment bag (max. 57 x 54 x 15 cm) weighing not more than eight (8) kilos per passenger is allowed on board. The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out. On small aircraft (with less than 70 seats) big hand luggage must be leaved to the airport staff just before entering the aircraft: on arrival we will deliver it to you just under the aircraft. Oggetti pericolosi Dangerous articles Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi

sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in).

International safety regulations prohibit the transportation of the weapons or any other dangerous items in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibit items is displayed at the airport (check-in area).

*Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

* Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.

Regole di Sicurezza negli Aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano safety measures for hand luggage at European Union Airports Da lunedì 6 novembre 2006 l’Unione Europea (UE) ha adottato nuove regole di sicurezza che limitano la quantità di sostanze liquide che è possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale. A tali regole sono soggetti tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti dell’Unione Europea, compresi i voli nazionali e sui voli in coincidenza dall’Europa. Ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale ciascun passeggero ed il relativo bagaglio a mano saranno controllati per individuare, oltre agli altri articoli già proibiti dalla normativa vigente, anche eventuali sostanze liquide. Nel bagaglio a mano è consentito il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) in piccola quantità e alle seguenti condizioni:

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• dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); • i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); • dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); • per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; • possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza;

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Aeroporto di Monaco

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Apparecchi elettronici Electronic devices A bordo l’uso di alcuni dispositivi può interferire con i sistemi radio e la strumentazione di bordo. Vi invitiamo quindi a seguire le seguenti procedure e le disposizioni comunicate dalle Assistenti di Volo. Una normativa di legge consente l’uso dei telefoni cellulari a terra esclusivamente nelle seguenti modalità: in partenza sino alla chiusura delle porte dell’aereo ed in arrivo dopo l’apertura delle porte stesse. Apparecchiature elettroniche quali videocamera, walkman, lettori CD portatili, laptop, giochi elettronici e simili possono essere utilizzati durante la salita, la crociera e fino all’inizio discesa.

Per chiarimenti vi invitiamo a contattare il personale di cabina. Certain electronic devices may not be used on board as they may interfere with the electronic aviation systems. Please respect the following procedures and Flight Attendants communication/disposition. The law permits the use of cell phones on ground only: on departure until the door closure and on arrival at the door opening. Other devices such as video cameras, walkmans, CD players, laptops, computer toys and etc may be used during climb, cruise and until the beginning of the descent.

• gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno (non applicabile sui voli in codeshare). La busta viene sigillata nel punto vendita. Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio: • presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; • estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione. Starting from Monday, 06 November 2006 the European Union has adopted new security rules that restrict the amount of liquids that you

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For further information please contact the Cabin Staff. Alcolici e superalcolici Alcohol Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso. Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.

can take through security checkpoints. They apply to all passengers departing from airports in the EU included domestic flights and on connecting flights from Europe. At the security checkpoints, all passengers and their hand luggage must be checked for liquids in addition to other prohibited articles. In the hand baggage only small quantities of liquids and gel-based products (healthcare products and cosmetics) are allowed with the following regulation: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent; • all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20);

Divieto di fumare Smoking Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.

Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!

• only one bag per passengers (included infant) is permitted; • medication and special foodstuff needed during the flight can be carried outside the plastic bag. They must be anyway checked at the security point; • duty-free articles purchased in an European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the duty-free shop staff. In order to help the checkpoint staff, it is necessary to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from the hand baggage for the security screening.

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Aeroporto di Monaco

Aeroporto di Monaco

Air news Aeroporto di Monaco

La forza della partnership Lufthansa ha individuato in Air Dolomiti il partner ideale sul mercato italiano per le sue caratteristiche di serietà, affidabilità e qualità, nell’ambito della sua politica di alleanze per affrontare il mercato globale. La partnership con Lufthansa ha consentito ad Air Dolomiti di collaborare con i membri della Star Alliance, nata nel 1997, che rappresenta oggi una delle più importanti alleanze a livello mondiale,annoverando compagnie di tutto il mondo. L’offerta di voli in code sharing garantisce ai passeggeri tutti i vantaggi derivanti dall’appartenenza ad un grande network internazionale: • tariffe particolarmente favorevoli per i voli in prosecuzione • partecipazione ad un programma di frequent flyer a livello globale (“Miles & More”) • assistenza e utilizzo delle strutture di terra e dei partner della Star Alliance.

l’operativo di Air dolomiti AIR DOLOMITI’S TIME TABLE

L’operativo di Air Dolomiti è caratterizzato da una forte attività feeder verso gli hub di Monaco di Baviera, Francoforte e Vienna dai principali scali italiani. Grazie all’offerta della Compagnia e ad orari e frequenze appositamente studiati, i passeggeri possono proseguire il loro viaggio e raggiungere la destinazione finale con i collegamenti offerti da Lufthansa e dai partner Star Alliance. The Air Dolomiti’s time-table highlights the strong feeder activity to Munich, Frankfurt and Wien hubs from the main Italian airports. Thanks to frequencies and schedule our passengers can continue their

L’attività di Air Dolomiti evidenzia il carattere business della Compagnia, punto di riferimento all’interno del Gruppo Lufthansa. A Monaco Air Dolomiti conferma la propria importanza di vettore italiano inserito in un sistema planetario da e per 11 città italiane. Per maggiori informazioni sui voli offerti, tariffe e orari: www.airdolomiti.it o Call Center al numero 045 2886140

journey and reach the final destination with Lufthansa and Star Alliance partners. The Air Dolomiti’s activity highlights the business core of the Company that is the Italian benchmark for Lufthansa and

among the Lufthansa Group. At present, Air Dolomiti connects 11 Italian airports to Munich. For further information: www.airdolomiti.it or Call Center 045 2886140

Network air dolomiti FRANKFURT

WIEN

MÜNCHEN

MILANO (Malpensa) TORINO

KLAGENFURT

VERONA

FIRENZE

The strength of Partnership

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TRIESTE VENEZIA BOLOGNA

GENOVA

Lufthansa has identified Air Dolomiti as being its ideal partner in the Italian market, because of it’s professionalism, reliability and quality within its policies of alliances to address the global market. The Lufthansa agreement enabled Air Dolomiti to cooperate with Star Alliance, born in 1997 as the result of a Lufthansa idea and today one of the world’s most important alliance. The offer of flights based on code-sharing gives passengers all the advantages of belonging to a big international network: • Good fares for ongoing connecting flights • Participation in global frequent-flyer programmes (“Miles & More”) • Use of Lufthansa ground assistance and facilities on the routes of Star Alliance partners.

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PISA

ANCONA

ROMA

Durante l’operativo invernale (dal 30/10/2011) il network di Air Dolomiti è soggetto a cambiamenti

Air Dolomiti’s network is subject to changes during Winter time–table (from 30/10/2011)

SEMINARI PER VOLARE RILASSATI Air Dolomiti insieme all’agenzia Texter-Millot di Monaco di Baviera e Lufthansa organizza i seminari per volare rilassati. Nella tranquilla atmosfera di un gruppo di 6-12 persone è possibile apprendere, con la guida di esperti, nuove strategie per combattere lo stress e la paura grazie ad un programma di rilassamento mirato e metodi di autocontrollo. A fine corso, le conoscenze acquisite vengono messe in pratica nella realtà di un volo insieme al trainer. Di seguito il calendario di quest’an-

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no: Milano, 8/10/11; Verona, 3/12/11. Ulteriori informazioni su: www.paura-di-volare.it

FLY IN RELAX SEMINARIES Air Dolomiti, in cooperation with the Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, organises the “Fly in relax seminaries”. In the quite atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the seminary you will have the possibility to practise what you learned, in a flight together with your trainer. Here are the dates for this year: Milan 8/10/11; Verona, 03/12/11. Further information on: www.paura-di-volare.it

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I nostri Partner Partnership Hotels & Wellness Lido Palace Un albergo a cinque stelle ideale per chi è alla ricerca di una struttura lussuosa ma discreta situato in uno dei luoghi più suggestivi del lago di Garda. Un posto per tornare ad essere padroni del proprio tempo in una delle destinazione più ambite dalle case reali della belle époque. A 111 anni di distanza il Lido Palace è tornato a mostrare il suo volto: austero ma irresistibile, elegante e raffinato. L’hotel è il primo 5 stelle Lusso in tutto il Trentino; è composto da 42 tra camere e suite e gode di una splendida vista sul Lago di Garda e sulle montagne circostanti. I due ristoranti “Tremani” e “Il Re della Busa” fanno parte della prua della nave ricreata in corten con ampie vetrate e sono magistralmente diretti dallo chef Stellato Giuseppe Sestito. Nella

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