A.G.E.S.C.I. Albenga 5 Clan/Fuoco “La Rosa del Deserto”
CARTA di CLAN
“Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere, poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita” (Martin Lu‐ ther King Jr.)
Siamo il Clan/Fuoco “La Rosa del Deserto” del gruppo scout AGESCI Albenga 5, della Parrocchia Cattedrale San Mi‐ chele Arcangelo di Albenga. In questa nostra Carta di Clan ci siamo posti gli obiettivi su cui vogliamo lavorare per crescere e maturare nei valori e ideali in cui crediamo: essa non è solo un documento ma il punto di riferimento costante della nostra Strada al quale vogliamo affidarci e dal quale vogliamo attingere continuamente. Con la Firma dell’Impegno dichiariamo davanti alla nostra comunità di accettare e fare nostro quello che vi abbiamo scritto, ma soprattutto di volerne rispettare tutti i punti durante la nostra vita comunitaria.
Ci impegniamo a: riscoprire le radici e la storia della nostra comunità e a ripercorrere i passi percorsi dallo Scoutismo dalla sua nascita fino ai giorni nostri, per poterne approfondire le caratteristiche e valori; riportare a galla le nostre tradizioni, i luoghi più significativi, le cerimonie e, se ne sarà il caso, di rifondarne di nuove e nostre; rendere la nostra sede di comunità migliore e più accogliente, non solo per noi ma anche per chi verrà, arre‐ dandola e facendola diventare di più un luogo di ritrovo in cui tutti possano sentirsi a casa.
STRADA
“Non c’è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada” (Buddha)
La strada è il simbolo di noi Rover e Scolte: rappresenta il nostro cammino fisico e spirituale verso la Partenza, trami‐ te il quale possiamo sperimentare fatica e dolore, gioie e speranza avvicinandoci nel contempo a Dio ed alla Voca‐ zione cui siamo chiamati. Ci impegniamo a fare della Strada un nostro importante appuntamento, considerandola non solo come una fatica, ma soprattutto come un’occasione privilegiata per migliorarci e per accrescere lo spirito comunitario e di condivisione reciproca. La strada è un momento fuori dall’ordinario perché si evitano tutte quelle comodità sempre a portata di mano, poi‐ ché si instaura uno stile che può durare solo per i giorni di cammino; se questa esperienza viene da ognuno di noi vissuta con attenzione e sincerità e si confronta con altri gusti, con altre proprie capacità e con altri modi di provare piacere, certamente qualcosa resta: tendenzialmente trasforma la nostra mentalità. Per percorrere questa strada è necessaria una nostra riflessione che provochi il bisogno di uscire, di abbandonare i nostri ripari, e di liberarsi dalle contraddizioni che limitano la vita ordinaria e quotidiana.
Obiettivi: route come ordinarietà della vita di clan e più bivacchi di strada durante le attività; strada personale: incentivare le verifiche comunitarie, i punti della strada e la correzione fraterna; partecipazione personale agli eventi associativi come le botteghe, le ROSS, i cantieri; imparare a gestire ed organizzare gli eventi di clan (bivacchi, route, …); trovare le occasioni per migliorarci nelle competenze personali.
IO E LA FEDE
“ Alzatevi, andiamo! Andiamo fidandoci di Cristo. Sarà lui ad accompagnarci nel cammino, fino alla meta che Lui solo conosce” (Papa Giovanni Paolo II)
Vogliamo accogliere con umiltà e cuore aperto la Fede, dono del Dio che si è fatto Uomo e che si è sacrificato sulla Croce per la nostra Salvezza. E’ avendo Lui come riferimento che intendiamo camminare per arrivare a quella santità a cui siamo chiamati: “come è santo chi vi ha chiamati siate santi anche voi in ogni vostra azione”; poiché sta scritto voi sarete santi perché io so‐ no santo” (1 Pt 1, 15‐16). Il nostro cammino di fede è una strada lunga e non priva di fatiche, ma la affrontiamo con impegno e determinazione perché crediamo saprà darci la Gioia vera.
Obiettivi: approfondimento e confronto di determinare tematiche attraverso capitoli o inchieste; testimonianze e incontri significativi per il nostro cammino di fede; partecipare attivamente alla messa domenicale; più impegno ed esperienze di preghiera individuale e comunitaria; intraprendere un cammino spirituale individuale affiancato da una guida, vivendo regolarmente il sacramen‐ to della riconciliazione.
AMORE, AMICIZIA E SESSUALITA’ Quando abbiamo accettato la Legge scout ci siamo impegnati ad essere amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout. All’interno della propria strada individuale sentiamo l’esigenza che ognuno di noi debba crescere e approfon‐ dire i concetti e le problematiche che riguardano l’amore, l’amicizia e la sessualità. Riteniamo quindi necessario chiarire ciascuno di questi tre aspetti; ad esempio saper distinguere fra l’amicizia e la dimensione comunitaria che ci lega nella nostra vita di clan. Ci poniamo inoltre di essere puri di pensieri, parole e azioni; non vogliamo perciò ridurre a meri atti fisici l’amore e la sessualità, ma intenderli come un grande progetto tra uomo e donna.
LO STILE Non vogliamo limitare lo stile al solo abbigliamento, ma estenderlo anche al nostro comportamento e atteggiamento di vita, che dobbiamo ricercare in ogni occasione.
Obiettivi: ricordarsi costantemente Legge e Promessa ed atteggiarsi e comportarsi di conseguenza; moderare il linguaggio ed avere cura dell’abbigliamento; gestire al meglio i tempi durante le attività; approfondire tematiche riguardanti lo stile, trovando momenti di confronto (capitoli, inchieste,…).
COMUNITA’
“La guida e lo scout sono amici di tutti e fratelli o sorelle di ogni altra guida o scout” (Art. 4 Legge Scout)
Il clan deve essere caratterizzato da un forte senso comunitario. Essere comunità significa crescere insieme, è cono‐ scersi e lasciarsi conoscere, cambiare e lasciarsi cambiare dagli altri, sentirsi gli artefici della vita del gruppo, sentire la propria vita crescere grazie a chi nella comunità vive e si rapporta. Dalla semplice condivisione di esperienze e valori la comunità del clan è protesa a raggiungere uno spirito fraterno.
Obiettivi: saper cogliere nelle esperienze e nei momenti passati insieme la gioia del fare e stare comunitario; organizzare più momenti conviviali di coinvolgimento della comunità; crescere nella correzione fraterna (verifiche, …) e nel rispetto reciproco.
CLAN, SCUOLA & LAVORO
“Il lavoro non mi piace, non piace a nessun, ma a me piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi” (J. Conrad)
Ognuno di noi oltre alla vita scout e di comunità ha altri impegni: la scuola, il lavoro o altre attività personali ci riem‐ piono la settimana. Riteniamo che sia fondamentale per ognuno di noi fare quindi chiarezza con se stesso per valuta‐ re a quale tra le tante occupazioni dare priorità per meglio organizzarsi e portare a termine gli impegni presi davanti alla propria comunità. Chiunque non fosse presente durante la riunione settimanale, deve prendere atto delle decisioni prese in sua assen‐ za.
ESSERE CHIESA
“Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle pre‐ ghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano di‐ ventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne fa‐ ceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.” (Atti 2, 42‐48)
L’unico modo per vivere al meglio la vita comunitaria del nostro clan è prendere a modello la Chiesa, in quanto ce ne offre l’esempio più eccellente. La fede cristiana che essa ci tramanda, infatti, è uno dei capisaldi dell’essere scout ed è quindi indispensabile per vivere e condividere il dono di salvezza che ci ha portato Gesù. Tra gli obiettivi che abbiamo a disposizione c’è la partecipazione attiva agli eventi diocesani proposti dalla pastorale giovanile e alla vita della parrocchia.
Obiettivi: armonizzare il cammino del clan con gli eventi proposti dalla pastorale giovanile in modo tale che essi diven‐ tino occasione di crescita ed appuntamenti del nostro programma; arricchire la vita comunitaria con celebrazioni ed occasioni di preghiera comunitaria tenere in considerazione gli eventi e le tematiche proposti a livello nazionale e/o internazionale (Giornata Mondiale della Gioventù, tematiche pastorali,…) partecipare alle festività religiose della nostra parrocchia; tra le principali ricordiamo: San Michele Arcangelo, Corpus Domini, Nostra Signora di Pontelungo; disponibilità verso eventuali servizi da svolgersi nella nostra parrocchia.
SERVIZIO
“Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22,39)
Il servizio è un aspetto fondamentale del nostro cammino scout; proprio per questo ci poniamo l’obiettivo di mante‐ nerlo e viverlo con costanza, responsabilità e serietà. Il servizio che siamo chiamati a compiere non è solo rivolto ad aiutare gli altri, come il semplice volontariato, ma an‐ che ad aiutare noi stessi, nella nostra crescita di giovani adulti e cristiani. Si fa per scelta propria: nessuno ci obbliga. Serviamo perche siamo convinti che così renderemo il mondo migliore di come lo abbiamo trovato. Non siamo scout solo quando indossiamo l’uniforme ma in ogni momento della nostra vita; per questo, quando ci si presenta qualsiasi occasione di aiutare gli altri, di renderci utili, di vivere il rapporto con il nostro prossimo, non ci dobbiamo tirare indietro ma “essere sempre pronti a servire”. I servizi a cui possiamo essere chiamati possono essere: ¾ Associativi, cioè all’interno della nostra associazione; ¾ Extra‐associativi, al di fuori dell’AGESCI.
POLITICA
“Chi vuol muovere il mondo prima muova se stesso” (Socrate)
La nostra visione della politica va aldilà di una semplice scelta partitica; essa vuole essere orientata ad un profondo impegno civile e sociale, in un’ottica di servizio all’Uomo. Per questo motivo riteniamo importante dover partecipare attivamente alla vita politica e svolgere a pieno i nostri doveri civici, partendo dal nostro territorio, per poi portare il nostro sguardo agli eventi mondiali. La nostra scelta politica non deve andare contro gli ideali e i valori del Vangelo, che ci accompagnano durante la vita: per questo ci impegniamo ad essere responsabili delle nostre scelte e delle nostre azioni e, inoltre, a prendere sem‐ pre posizione anche quando ciò può essere scomodo o controcorrente. Non dobbiamo comportarci come degli igna‐ vi.
Obiettivi: capitoli o inchieste legate a tematiche politiche; imprese varie con rilevanza politica/sociale; essere informati sugli eventi e le problematiche sociali, partendo dal nostro territorio. Ci impegniamo a fare del nostro meglio per essere sempre pronti a servire. Che Dio ci aiuti in questo. Albenga, 20 febbraio 2010 Buona Strada!