LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPOR TATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 119 settembre 2009
Governo
I punti dell’accordo con il settore Normative
In viaggio con la scheda di trasporto Formazione
DCOOS3417 NAZ/278/2008
Ripartono i corsi dell’Albo
Merci pericolose
SICUREZZA E RESPONSABILITÀ Dalla modalità marittima a quella ferroviaria, alla modalità stradale: viaggio in uno dei comparti più delicati della movimentazione delle merci. E intanto arrivano le novità dell’Adr 2009
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SOMMARIO n. 119 Settembre 2009
GUARDARE AL FUTURO
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Intervista con il presidente del Comitato Centrale Raffaele Maria de Lipsis Le prospettive per il settore, la crescita infrastrutturale, la sicurezza stradale, le iniziative dell’Albo e il nuovo regolamento organizzativo
VERTENZA SBLOCCATA
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Il Governo e le associazioni rappresentative dell’autotrasporto d’accordo su difficoltà e prospettive del settore. I punti dell’intesa
NUOVE REGOLE PER ALBO E CONSULTA
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Emanato il Regolamento per la riorganizzazione e il funzionamento della Consulta della Logistica e del Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori di Andrea Giuli
MERCI PERICOLOSE: SICUREZZA E RESPONSABILITÀ
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Strada, mare, ferrovia: regole e prospettive di un’attività delicata di Yari Selvetella
FORMAZIONE: SI RIPARTE
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Da settembre un fitto calendario di appuntamenti per i corsi promossi dall’Albo degli Autotrasportatori: in primo piano management, logistica, normativa
ADR 2009: ECCO LE NOVITÀ
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Editoriale
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Notizie
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Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli
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Tecnica
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Logistica
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Albo
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Normative
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Costi di esercizio
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Europa
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TIR 119/2009
Presto anche in Italia le nuove regole sul trasporto internazionale su strada di merci pericolose
In copertina: cisterne adibite a trasporti Adr
EDITORIALE LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPOR TATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 119 settembre 2009
I punti dell’accordo con il settore Normative
In viaggio con la scheda di trasporto
Merci pericolose
SICUREZZA E RESPONSABILITÀ Dalla modalità marittima a quella ferroviaria, alla modalità stradale: viaggio in uno dei comparti più delicati della movimentazione delle merci. E intanto arrivano le novità dell’Adr 2009
Formazione
DCOOS3417 NAZ/278/2008
Ripartono i corsi dell’Albo
hi ha seguito le cronache d’agosto dei mondiali di atletica di Berlino avrà avuto modo di ammirare le gesta del giamaicano Usain Bolt, che, con una naturalezza sorprendente per noi comuni mortali, macinava record mondiali con il suo scatto. Un parallelismo con il mondo dell’autotrasporto è sicuramente azzardato, ma l’accelerazione che abbiamo registrato nelle ultime settimane sulle questioni che riguardano il settore è notevole: la scheda di trasporto, l’intesa tra associazioni e governo, il nuovo regolamento per Albo e Consulta, il protocollo di intesa sui controlli stradali, il fondo di garanzia, il Codice della Strada… Certo non si tratta di novità nate in queste ultime settimane, ma il fatto che siano giunte a compimento quasi in contemporanea lascia ben sperare sulla ripresa delle attività di settembre. Merito probabilmente del senso di responsabilità e dell’attività delle associazioni di categoria dell’autotrasporto, delle iniziative del Governo, dell’impegno dei dirigenti e dei funzionari dei ministeri, che forse hanno sacrificato qualche giorno di ferie per far sì che il settore fosse pronto alla ripresa dopo la pausa estiva. Una ripresa che si annuncia interessante anche per i primi, timidi, segnali che arrivano da alcuni mercati europei ed americani: segnali che
C
lasciano ben sperare in una vicina ripresa dell’economia. Settimane di grande fermento, soprattutto normativo, che hanno seguito di poco un periodo di grande lutto: quello per la strage di Viareggio, che ha riportato in primo piano il problema del trasporto delle merci pericolose e della necessità di un’attenzione sempre massima in questo settore. Entrambi questi momenti trovano spazio su questo numero di Tir, con un’ampia inchiesta dedicata alle merci pericolose, alle difficoltà legate alla loro movimentazione, alle modalità coinvolte: nessuna delle quali totalmente sicura, come dimostrano gli incidenti -alcuni gravissimiche si sono registrati nel corso degli anni. Un pericolo legato soprattutto alla vastità e alla imprevedibilità delle merci pericolose: abbiamo imparato dall’incidente del monte Bianco di qualche anno fa che anche il burro può essere una sostanza pericolosissima, ma sicuramente a molti di voi risulterà difficile credere che può esserlo la stessa farina, che opportunamente dispersa nell’aria è esplosiva. Ma su questo numero di Tir trovano ovviamente spazio anche le tante novità normative con cui le imprese sono chiamate a confrontarsi: prima tra tutte la scheda di trasporto, una vera e propria rivoluzione estiva per il settore che ha creato -come tutte le novità- qualche incertezza nei primi giorni di applicazione. Sul fronte “interno”, invece, attenzione puntata sul nuovo regolamento organizzativo per l’Albo degli Autotrasportatori e la Consulta. Un provvedimento che dovrebbe consentire presto la creazione di quell’Osservatorio sui costi che il settore sta aspettando da tempo. Fabio Montanaro
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
ANNO XI N° 119 - settembre 2009
COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Raffaele Maria De Lipsis COMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Valletta, Giorgio Berruti, Giuseppina Della Pepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa, Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli, Alessandro Preda, Roberto Ciaccolini SEGRETARIO: Mario Allegrezza REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA SPA Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00186 ROMA Corso Vittorio Emanuele 266 Tel. 06 68801898 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Giuliana Caniglia, Augusto Balducci FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Massimo Albarello, Gianluca Coda, Andrea Giuli, Alfonso Marroni, Lucandrea Massaro, Franco Massimelli, Fabrizio Serafini PUBBLICITÀ Daniela De Simoni Tel 06 68801898 Fax 06 68892416 agbroma.desimoni@gmail.com STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA SPA, Salerno
EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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TIR 119/2009
LO SCATTO
Governo
SCADENZE & DIVIETI SETTEMBRE/OTTOBRE 2009 AL 20/8/2009
SCADENZE 16 settembre mercoledì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di agosto; IVA: versamento mensile di agosto. Per il “ravvedimento breve”, è possibile il versamento (se omesso il 16 agosto) del secondo trimestre 2009, maggiorato di interessi e sanzioni; VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati) con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in agosto; UNICO 2009: pagamento della rata mensile in scadenza. 30 settembre mercoledì TASSA SULLA PROPRIETA’: scadenza delle trascrizioni delle vendite, delle perdite di possesso e delle radiazioni, per autocarri, trattori stradali ed autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici, al fine di evitare il pagamento del quadrimestre successivo; MOD. 730: le imprese ricevono le eventuali comunicazioni, da parte dei dipendenti, di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef, o di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quanto indicato nel MOD. 730-3; UNICO 2009: presentazione telematica delle dichiarazioni UNICO 2009 per le persone fisiche, per le società di persone ed assimilati, per le società di capitali ed enti commerciali e non (con chiusura del periodo d’imposta al 31/12/08); IVA: presentazione telematica della dichiarazione annuale; presentazione del modello VR per i rimborsi: è, pure, possibile procedere per compensazione ed al “riallineamento”; MODELLO IRAP: presentazione telematica della dichiarazione annuale. 16 ottobre venerdì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di settembre.
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IVA: versamento mensile di settembre; VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè
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INOLTRE... REVISIONI 2009 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t. (rev, annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del “C.d.S.”) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2009, per i quali, nello stesso mese del 2008, risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale "regolare"; - non superiore a 3,5 t.: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2005, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2007, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del “C.d.S.”) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2008, o nel 2009. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2005 o effettuata la revisione 2007 “regolare”. Tutti i veicoli, per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta, dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e, quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). E’ previsto che, in sede di revisione, verrà controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la “dichiarazione imballaggi” relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. E’ stato stabilito un aumento della contribuzione per il 2009. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio telematico certificato dei modelli DM10, EMens e DURC (con firma elettronica) riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente (scadenza fine mese). Le imprese di trasporto possono richiedere la decontribuzione degli straordinari (messaggio 288 del 07/01/09). Con la L. 33/09, sono stati introdotti gli “ammortizzatori sociali in deroga” TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il “ravvedimento breve”, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. E’ stata ammessa anche l’IRAP. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98 e 561/06). È obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi
e/o carte del conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono; va inoltre esibito il modulo, in formato elettronico, attestante le assenze dei conducenti per malattia e ferie, o la guida di veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti. I moduli vanno conservati per almeno un anno in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende.
conservazione del libro unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. E’ previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata.
CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’”attestato del conducente” dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo SICUREZZA SUL LAVORO Le norme (n. 306 artico- del permesso di soggiorno. li) del D.Lgs. n. 81 del 09/04/08 (Supplemento Ordinario n. 108 della G.U. n. 101 del 30/04/08) AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI riguardano per il “lavoro nero”, l’orario di lavoro e la - entro il 17/08/2010, le imprese che non vi hanno ancosicurezza, anche con riferimento alla subvezione. ra provveduto, perché finora esenti, debbono dimostraFra le sanzioni, è prevista anche la sospensione del- re, alle Province territorialmente competenti, il possesso della onorabilità e delle capacità professionale e finanzial’attività imprenditoriale (art. 14). ria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà IMPRESE DI TRASPORTO E’ istituito un sistema di ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentaclassificazione dei rischi in base al numero ed alla re un corso di 150 ore, salvo gli esenti. gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla - dallo 02/02/09 é possibile richiedere il certificato di circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza approvazione ADR mod. DTT 306 “barrato rosa”. Gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro del lavoro. (compreso l’utilizzo abituale di alcool o di stupefaCARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE centi) saranno introdotti, a fine anno, nelle modifi(“CQC”). Si ottiene la decurtazione dei punti, per infrazio- che al Codice della Strada. ni professionali, dalla carta, invece che dalla patente di guida, solo esibendola spontaneamente e facendone SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del annotare il numero nel verbale su strada; può essere VETTORE, del COMMITTENTE, del CARICATORE, del comunicata al comando verbalizzante, quando la notifi- PROPRIETARIO DELLA MERCE, della MERCE TRAca avviene a mezzo posta. La C.Q.C. può essere rilascia- SPORTATA, spazi per “eventuali dichiarazioni”, “osserta anche agli autisti stranieri dipendenti da imprese ita- vazioni varie”, “eventuali istruzioni” e l’indicazione del liane. Per l’ottenimento della C.Q.C., dopo il periodo del “luogo e data di compilazione” ed i “dati del compilatorilascio in esenzione, è stato introdotto, per alcuni mesi, re”, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la un sistema transitorio misto di brevi corsi ed esami. SCHEDA i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i TRASPORTO ANIMALI VIVI Per le norme, i dettagli dati previsti per essa, con firma di data certa (Notai o e gli stampati necessari, è indispensabile rivolgersi pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane ai Servizi Veterinari territorialmente competenti. Il ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende Ministero della Salute ha pubblicato l’apposito obbligatoria una “Scheda di trasporto integrativa”. La “SCHEDA” deve essere emessa anche per i trasporti manuale. effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. (con tariffe minime obbligatorie – Min. Trasp. 17/07/09). Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292 Una copia dei contratti scritti e delle “schede di trae per la Direttiva 2002/15/CE, tale orario, entrato in sporto” (inviata anche per fax o per e mail) deve vigore dallo 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le essere consegnata all’autista per l’esibizione su straannotazioni (“P” per la presenza giornaliera) vanno da. La “scheda” non va conservata alla fine del trafatte mensilmente nel LIBRO UNICO DEL LAVORO sporto. Sono previste pesantissime sanzioni per gli (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle inadempienti (a partire dal fermo del veicolo e dal registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza pagamento di € da 600 a 1800). dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavo- Sostituiscono la “scheda di trasporto” tutti i docuro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono menti ufficiali previsti per legge e dalle norme comuessere differite di un mese. Sono previste sanzioni nitarie ed internazionali (ad esempio, la “lettera di vetper la mancata istituzione, omessa tenuta e registra- tura internazionale CMR, documenti doganali e di zione (anche per la tardività), omessa esibizione e cabotaggio, il “formulario per il trasporto dei rifiuti”).
ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
31 ottobre sabato dalle 16 alle 22
Autocamionale della CISA S.p.a - Divieti di circolazione per i trasporti eccezionali: si ricorda che i divieti riprenderanno nei giorni 4 dicembre venerdì dalle 16 alle 22 24 dicembre giovedì dalle 8 alle 14
Traforo del Monte Bianco: nei mesi di settembre e ottobre la circolazione notturna avverrà a senso unico alternato per la manutenzione e per le esercitazioni sulla sicurezza; inoltre, sarà completamente chiuso al traffico dalle 22,00 alle 06,00 nella notte di lunedì 21 settembre per manutenzione e dalle 22,00 alle 01,00 nella notte di lunedì 28 settembre per esercitazioni di sicurezza
Inoltre potranno esservi particolari limitazioni di traffico per lavori nelle gallerie di CORCHIA, CUCCHERO, VALICO e VIZZANA. Per i trasporti eccezionali, vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27. In tutte le città, l'entrata e la sosta dei veicoli da trasporto è regolamentata da apposite norme locali; sono concesse deroghe e, a richiesta, permessi.
per i veicoli con ptt superiore a 7,5 t: 20-27 settembre domenica dalle 7 alle 24 4-11-18-25 ottobre domenica dalle 8 alle 22
EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
UNICO 2009 pagamento della rata mensile in scadenza. 25 ottobre domenica ORA LEGALE: fine del periodo alle ore 03,00 (legali). 26 ottobre lunedì MOD. 730 integrativo: consegna diretta ai CAF. 31 ottobre sabato TASSA SULLA PROPRIETA’: (“bollo”) scadenza del pagamento per autocarri, trattori stradali ed autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici; MEZZI D’OPERA: pagamento tassa usura strada.
SETTEMBRE 15 martedì SK dalle 00 alle 22; 19 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24, 20 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 21 lunedì GB dalle 00 alle 07; 26 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 27 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 28 lunedì GB dalle 00 alle 07, CZ dalle 13 alle 22; OTTOBRE 3 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 4 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 5 lunedì GB dalle 00 alle 07; 10 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 11 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 12 lunedì E dalle 17 alle 24, GB dalle 00 alle 07; 17 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 18 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 19 lunedì GB dalle 00 alle 07; 22 giovedì H dalle 22 alle 24; 23 venerdì H dalle 00 alle 22; 24 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 25 domenica A dalle 00 alle 24, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 lunedì A dalle 00 alle 22,GB dalle 00 alle 07; 28 mercoledì CZ dalle 13 alle 22; 31 sabato A dalle 15 alle 24, D (nord) dalle 00 alle 22, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; SLO dalle 08 alle 21.
ROMANIA (festività nazionali nel bimestre: = = ) - In tutta la rete stradale nazionale, per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, esiste il divieto di circolazione dalle ore 00 alle ore 24 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali; per i trasporti di merci pericolose esistono divieti notturni dalle 22,00 alle 05,00 e dalle ore 00 alle 24 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali (richiedere autorizzazioni in loco). Esiste un calendario di divieti per strade, con particolari orari. BULGARIA (festività nazionali nel bimestre: 22 settembre) – Per i veicoli pesanti, è stato istituito il pagamento dei pedaggi per il transito sui ponti del Danubio, sulle principali strade statali (oltre 18.000 Km.) e sulle autostrade (oltre 300 Km.), mediante “vignettes”, in vendita ai valichi di frontiera. Le tariffe, in euro, sono stabilite in base agli assi (due, tre o più) ed ai tempi. Sono previste sanzioni per i trasgressori. LITUANIA (festività nazionali nel bimestre: = =) dallo 01/07 è entrato in vigore il pagamento di “vignettes” (in luoghi opportunamente segnalati) per gli autocarri che percorrono la primaria rete stradale (comprese le strade principali dalla A1 alla A18) contrassegnata dalla struttura rossa.
SPAGNA: esiste un calendario per i giorni - divieto di transito nel ponte sul fiume TAGO, AUSTRIA: nella A 12, vige il divieto di transito festivi regionali e per il Paese Basco e per le ogni giorno, comprese le domeniche e le festivo per 24 ore; in Tirolo (tratto Kufstein- merci pericolose. festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore Zirl), continua a essere consentito, fino al 02,00 del giorno seguente; 31/10/2009, il traffico notturno ai complessi POLONIA: vi sono limitazioni alla circolazio- - per tutto l’anno, in molte gallerie (elencate), veicolari Euro 5 e agli autocarri Euro 4 ed Euro ne per le autostrade e simili. prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle 5. Nelle A12 ed A13, vi sono limitazioni di traffico estivo fino al 3 ottobre, dalle 00 alle 22, SLOVENIA: per veicoli superiori a 7,5 t. o lun- strade è segnalata a 1500 metri dalla bretella; con destinazione o direzione Germania. ghi più di 14 m. vi sono altre limitazioni per - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in strade e regioni, e, per la “Maribor-Dolga vas”, prefestivi, delle domeniche e delle festività entrambe le direzioni di marcia, è vietata, con particolari orari e periodi. E’ possibile il nazionali, per una serie di strade elencate; dal 1° luglio 2009, la circolazione degli pagamento dei pedaggi anche con telepass. - dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì autoveicoli e loro complessi con peso mas(eccetto durante i mesi di Luglio e Agosto) simo totale superiore a 7,5 t. per il traspor- UNGHERIA: è obbligatorio il pedaggio, median- nelle vie principali (elencate) di accesso dento di determinati “carichi” compresi in un te l’acquisto degli appositi bollini, anche nel tro Lisbona e Porto. apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, tratto autostradale M5 (Budapest – Kecskemet - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 – Kiskunfèlegyhaza). - Esistono locali limitazioni orarie di traffico dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). REPUBBLICA CECA: i pedaggi autostradali all’interno delle città di Lisbona e Porto. Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austria- si corrispondono con coupon acquistabili GRECIA (Festività nazionali nel bimestre: 28 che sarà obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di sul posto; sono previste sanzioni per i tra- ottobre) esiste un calendario dei divieti, per peso lordo massimo complessivo superiore a sgressori. due gruppi di strade e per direzione di mar3,5 t., dell’apparecchiatura “GO-BOX” di proprietà della “ASFINAG” (a cui ci si può rivolge- SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con cia, riguardante i veicoli con carico utile re per informazioni) per il calcolo del pedaggio “vignette”, anche annuali, in vendita sul posto, superiore a 1,5 t. combinato dei chilometri percorsi e della clas- presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le LUSSEMBURGO: (Festività nazionali nel bimese inquinante del veicolo. stazioni di servizio. stre: ==) esiste un calendario per strade e direE’ vietato il trasporto di merci pericolose dalle zione di marcia. FRANCIA: Per tutto l’anno, vi sono altre limita- ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e zioni per regioni, strade o sensi di marcia e delle domeniche (è opportuno informarsi in BELGIO: (Festività nazionali nel bimestre: ==). nuove norme per il CABOTAGGIO loco). DANIMARCA: (Festività nazionali nel bimestre: ==). GRAN BRETAGNA: E’ stata istituita la "Low IN BREVE: Emission Zone" (LEZ) per la circolazione a PORTOGALLO: (Festività nazionali nel bime- OLANDA: (Festività nazionali nel bimestre: ==). Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano stre: 5 ottobre); vi sono limitazioni che riguarsolo la viabilità ordinaria attorno a Londra e dano i veicoli superiori a 3,5 t, quando traspor- Non si ha notizia di calendari di divieti di circosobborghi, nelle aree amministrate dal "Piano tano merci pericolose (trasporti internazionali lazione per CIPRO, ESTONIA, LETTONIA, MALTA. ADR inclusi): dei trasporti della GRANDE LONDRA”. ALTRE NOTIZIE
PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a 7,5 t.) con contrassegno L. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t. e per determinate strade) - dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t. e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale. E’ necessario chiedere, preventivamente, informazioni sui limiti di transito per massa e per i carichi sugli assi dei mezzi di trasporto in transito sulle strade ed autostrade e sulle eventuali limitazioni “festive”. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A= AUSTRIA; CH= SVIZZERA; D= GERMANIA; E= SPAGNA; F= FRANCIA; GB= INGHILTERRA, GR= GRECIA; CZ= REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t. e complessi superiori a 3,5 t.; H= UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t. ; PL= POLONIA: veicoli superiori a 12 t.; SK= SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t.; SLO= SLOVENIA; RO= ROMANIA; BG= BULGARIA, LT= LITUANIA.
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Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati) con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in settembre;
ALBO
Sicurezza garantita La crisi economica e le ricadute sul settore non devono mettere a rischio gli standard di sicurezza raggiunti. L’impegno dell’Albo su questo fronte e le nuove iniziative legate alle merci pericolose di Giorgio Valletta
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Il parco autoveicoli, infatti, si deteriora e subisce forti perdite di valore anche se poco impegnato e comunque richiede un’attività manutentiva elevata per contenere il degrado. Senza tenere conto poi del fenomeno della obsolescenza che tende rapidamente a distruggere ogni riferimento ai valori di ammortamento previsti. D’altra parte il Paese non può disinteressarsi delle vicende della categoria dell’autotrasporto di merci per conto di terzi proprio per le ricadute che uno squilibrio dell’offerta comporterebbe su tutti gli altri settori della produzione e del commercio. Sarebbe il colmo, infatti se di fronte ad auspicabili accenni di ripresa non fosse presente sul mercato un’offerta di trasporto compatibile con la rinata domanda.
Equilibrio sostanziale In questa ottica è rischioso un asservimento totale alle logiche del mercato che vorrebbero ogni settore abbandona-
colosi e delle merci pericolose. Il trasporto delle merci pericolose, specialmente dopo la tragedia di Viareggio, dovrà formare oggetto a breve termine di studi rinnovati ed aggiornati che portino ad una disciplina moderna che tenga conto di tutte le nuove tecnologie, senza concorrenze tra le varie modalità di trasporto. D’altro canto è bene non dimenticare che si dovrà comunque consegnare anche ai casolari ed agli alberghi di montagna il gas per riempire i grossi contenitori e che pertanto il trasporto su gomma avrà sempre un posto preminente nella filiera. Vi è da augurarsi che finalmente ci si renda conto che l’informatica, la telematica, la tecnologia satellitare, l’elettronica applicata alla infomobilità ed ai trasporti esistono e possono essere utilizzate. Su questi temi il Comitato Centrale sta già dibattendo e a breve sarà in grado di ufficializzare le proprie conclusioni da mettere subito a disposizione delle autorità ministeriali.•
VEICOLA LA VITA! DONA IL SANGUE Gruppo Donatori Sangue Croce Rossa Italiana I Gruppi Donatori costituiscono una capillare presenza sul territorio per collaborare con le strutture trasfusionali ospedaliere
www.cri.it 9
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ei periodi di recessione – e quello che stiamo vivendo è uno di quelli – l’autotrasporto di cose è tra le attività che maggiormente risentono degli umori della domanda del mercato, nei confronti della quale non può opporre che limitate misure di difesa che lasciano comunque le imprese esposte a tutti gli attacchi della congiuntura. Se la produzione si riduce, si riduce immediatamente la domanda di trasporto, sia a monte, per le materie prime, sia a valle, per i prodotti finiti. Inoltre vi è da tenere in conto che è molto complicato cercare all’interno rimedi, innovazioni e, come si è detto, porre in essere sistemi di salvaguardia poiché le imprese dipendono dalla attività e dalla quantità di produzione di altri soggetti economici. Il quasi fermo dell’attività comporta la riduzione dei costi variabili, ma in questo settore il rapporto tra costi fissi e costi variabili non è certo favorevole alla sopravvivenza dell’impresa.
to a se stesso, e solo ed unico protagonista delle sue fortune e delle sue disgrazie. Bisogna garantire un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di trasporto anche ponendo in essere iniziative con effetti premiali e veri e propri benefici. Da parte sua il Comitato Centrale dell’Albo insiste nella predisposizione di ogni evento che possa tradursi in un vantaggio per l’autotrasporto di cose, per cercare di minimizzare le perdite, di sorreggere gli utili e di costruire nuove forme di contenimento dei costi. Iniziative che hanno, come effetto primario o secondario, anche quello di innalzare il livello della sicurezza sulle strade che di per sé è un valore prezioso da ottenere. Anche la ricerca della “qualità certificata” nell’ambito del trasporto diventa sicurezza per tutti, qualità che per ora viene raccomandata alle imprese che operano nelle filiere già indicate nell’ambito della legge di riforma, e cioè quelle del trasporto dei farmaci, dei prodotti alimentari, dei rifiuti peri-
EUROPA
Nasce il nuovo LIBRO BIANCO La Commissione Trasporti dell’Unione Europea traccia le linee che saranno alla base del prossimo documento sui trasporti, previsto per il 2010. E guarda all’Africa per rafforzare forme di cooperazione di Alfonso Marroni
mento, unitamente ai contributi che perverranno dai soggetti interessati di tutta Europa, costituirà la base del futuro Libro Bianco sui trasporti atteso per il 2010 e che rappresenterà la naturale continuazione di quello pubblicato nel 2001. Il tutto nel quadro già delineato durante il convegno internazionale tenutosi a Bruxelles nel marzo di quest’anno che ha rappresentato il primo atto di una riflessione sul futuro del comparto.
Delineati alcuni possibili interventi che, per quanto riguarda il trasporto delle merci, ribadiscono la necessità di internalizzare i costi esterni premiando i veicoli più ecologici e l’utilizzo delle reti stradali nelle ore non di punta
ono due le comunicazioni emanate dalla Commissione. Una di carattere generale sul futuro dei trasporti nell’arco di tempo che va dal 2010 al 2020, l’altra più specifica e mirata al rafforzamento della cooperazione tra Europa ed Africa nel settore dei trasporti. “Il trasporto è stato e rimarrà una componente essenziale della nostra vita quotidiana” ha affermato il Commissario ai Trasporti on. Tajani al momento della presentazione della Comunicazione. Questo docu-
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Trasporto sostenibile Il titolo è indicativo degli obiettivi, molto ambiziosi, che la Commissione si prefigge di raggiungere: “Un futuro sostenibile per i trasporti: verso un sistema di trasporto integrato basato sulla tecnologia e di facile utilizzazione per l’utente”. La grande attenzione riservata al settore, e si parla ovviamente sia del trasporto di cose sia di persone, conferma il peso e la rilevanza strategica del trasporto per l’intera economia europea. Basti considerare che il settore, nel suo complesso, vale il 7% del Pil e più del 5% della intera forza la-
voro. Su questo ultimo dato rileviamo che i soli servizi di trasporto danno lavoro a circa 9 milioni di persone. L’Unione Europea vanta una rete di trasporto con oltre 60.000 chilometri di autostrade su un totale di 5 milioni di chilometri della intera rete; 215.000 chilometri di rete ferroviaria di cui 5.500 ad alta velocità. La rete delle vie navigabili conta più di 40.000 chilometri. Il trasporto genera introiti per gli Stati di importo notevolissimo, pari al 2,5% del PIL; nel nostro Paese tale percentuale è più alta e si colloca attorno al 2,7%. Si consideri che il totale dei costi esterni originati dal trasporto è valutato nel 2,6% del PIL. Il che significa che il trasporto già paga totalmente i costi che genera. Gli studi propedeutici alla comunicazione evidenziano un dato significativo. L’efficienza energetica delle vetture in Europa (8,1 litri per 100 km) è notevolmente migliore di quella registrata in Giappone (10,2) e negli USA (11,4). A fronte di questo dato è però aumentato considerevolmente il numero di vetture per abitante. È passato da 345 ogni 1.000 abitanti nel 1990 a 466 nel
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Austria: divieto di traffico settoriale
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Il Land Tirolo ha nuovamente cambiato le disposizioni del divieto di transito settoriale legato ad alcune tipologie di merci. Com’è noto, il 1° maggio 2008 ed il 1° gennaio 2009 sono entrati in vigore i primi due punti del divieto. Dall’ulti-
ma fase, quella entrata in vigore il 1° luglio, sono stati esclusi marmo, travertino e materiali ferrosi, per i quali il divieto entrerà in vigore il 1° luglio del prossimo anno, mentre è confermato il divieto per piastrelle e acciaio. La
Commissione europea ha attivato la Corte di Giustizia contro l’Austria per il divieto settoriale senza però chiedere la sospensiva. Il Governo italiano di recente si è costituito accanto alla Commissione nella procedura.
I possibili interventi Sulla base di questo quadro sono delineati alcuni possibili interventi che, per quanto riguarda il trasporto delle merci, ribadiscono la necessità di • internalizzare i costi esterni premiando i veicoli più ecologici e l’utilizzo delle reti stradali nelle ore non di punta; • migliorare l’infrastruttura; • ricorrere a nuove tecnologie sia sui veicoli sia sulle infrastrutture; • ricorrere alla ricerca con stanziamenti aggiuntivi specialmente collegati alla energia usata nei trasporti sia per migliorarne la qualità sia per sviluppare energie alternative; • perseguire una maggiore standardizzazione; • ribadire la validità della attuale politica della concorrenza; • prevedere, ove possibile, linee e reti dedicate alle merci specialmente in ambito ferroviario. Costi esterni e concorrenza È singolare che in via generale si preveda l’internalizzazione dei costi esterni per tutte le modalità e poi ci si concentri sul peso dei costi esterni del
solo trasporto stradale. Senza contare che raffrontando l’entità di tali costi e gli introiti che già oggi sono originati dai trasporti, non risulta, come visto più sopra, che esistano costi esterni non coperti. Per quanto concerne la concorrenza, superato l’attuale stato di crisi, si tornerà ad una politica rigida che riporterà le cose al loro punto di partenza prima della crisi, comportando probabilmente un maggiore controllo sugli aiuti concessi dagli Stati membri alle imprese di autotrasporto. È da sottolineare al riguardo che gli l’elevazione degli “aiuti compatibili” a 500.000 Euro/anno/impresa anche per questo settore, scadrà a fine 2010 e poi si tornerà al de minimis di Euro 100.000. Un accenno al trasporto aereo che é andato aumentando vertiginosamente con incrementi notevoli delle emissioni. Dal 1992 al 2008, cioè in sedici anni, le linee intracomunitarie sono aumentate del 120% ma sulle linee dove operano più di due compagnie in concorrenza, l’aumento è stato del 320%. Le compagnie aeree a basso costo rappresentano oggi più di un terzo della capacità totale sulle linee regolari intracomunitarie. Questi dati sul trasporto aereo confermano la tesi che l’utente fa scelte legate al prezzo e non alle valutazioni di impatto ambientale. Il che ripropone il principio che aumentando i costi di una modalità di trasporto si incoraggia l’utilizzo di una modalità concorrente. Come anticipato prima, la Commissione invita tutti gli interessati a presentare i propri contributi entro il 30 settembre 2009.
Europa e Africa Il rafforzamento della cooperazione fra l’Europa e l’Africa in materia di trasporti è l’argomento dell’altra comunicazione della Commissione. È un tema questo che sta molto a cuore alla Commissione ed in particolare al Commissario ai trasporti On. Tajani. “L’interconnessione delle reti europee e africane è l’espressione più tangibile del nostro futuro comune” ha dichiarato il Commissario al momento della presentazione evidenziando alcuni dati significativi relativi ai trasporti e alle reti infrastrutturali. La Commissione europea è uno tra i finanziatori più importanti nel settore trasporti e infrastrutture. Nel perio-
NOTIZIE UE Combinato in flessione Le associazioni delle imprese che effettuano trasporti combinati e le ferrovie europee hanno lanciato un grido di allarme rilevando che il trasporto combinato ha subito una flessione nell’ultimo trimestre del 2008 e il primo del 2009 pari al 20% nel non accompagnato e del 13% nell’accompagnato (autostrada ferroviaria). Due le richieste formulate dalle associazioni: il miglioramento nel medio periodo delle infrastrutture ferroviarie per aumentare la capacità dei treni e limitare i colli di bottiglia e, nel medio periodo, la riduzione dei costi di utilizzo dei treni per il trasporto combinato attraverso una riduzione dei canoni per l’uso delle infrastrutture. Italia e Gran Bretagna: aiuti al trasporto combinato La Commissione europea non ha sollevato obiezioni sull’aiuto di Stato concesso al servizio di trasporto ferroviario tra il porto di Napoli e l’interporto di Nola. L’aiuto è di 1,322 milioni di Euro e sarà spalmato su tre anni.
do 2007/2013 sono stati stanziati oltre 4,5 miliardi di euro. Tra l’altro l’Africa è il continente con i più elevati costi dei trasporti, che pesano il 15% sul fatturato derivante dalle esportazioni a fronte del 7% dei Paesi in via di sviluppo e del 4% registrato nei Paesi industrializzati. Il tutto con una rete stradale limitatissima, con 6,84 km /100 km2 a fronte dei 12 in America Latina e 18 in Asia. Una quindicina di Paesi non dispone di linee ferroviarie. Il trasporto marittimo è dedicato per circa il 95% agli scambi internazionali. La flotta mercantile è la più vecchia al mondo, contando l’80% delle navi più di 15 anni a fronte della media mondiale del 15%. È in fase di preparazione una conferenza interministeriale sulla rete transeuropea di trasporto che si terrà a Napoli nel mese di ottobre, nel corso della quale verrà creato un forum dedicato ai trasporti.•
L’aiuto, che mira a compensare la differenza di costo tra il trasporto stradale e quello ferroviario, si prefigge di trasferire sul treno il 6% delle merci che attualmente viaggiano solo su strada. Nessuna obiezione anche su un aiuto di Stato concesso in Gran Bretagna per favorire il trasferimento di traffico dalla strada alla rotaia ed alle vie navigabili. Si tratta di un intervento della durata di 5 anni per un importo di 19 milioni di sterline l’anno per l’Inghilterra e 8 milioni per la Scozia. Unica condizione è che ci siano ricadute positive sull’ambiente. In Gran Bretagna sono navigabili 1.065 chilometri di reti fluviali. Polonia: aiuti per le autostrade La BEI (Banca Europea per gli Investimenti) ha concesso un finanziamento di 1 miliardo di Euro per la costruzione di una tratta supplementare di 106 km della autostrada A2 che collega Varsavia a Berlino. Il completamento interessa la sezione esistente lunga 358 km.
Per quanto concerne la concorrenza, superato l’attuale stato di crisi, si tornerà ad una politica rigida e ad un maggiore controllo sugli aiuti concessi dagli Stati membri alle imprese di autotrasporto
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2006. Quest’ultimo dato, unito alla forte concentrazione urbana, che ormai rappresenta il 72% della intera popolazione, ha comportato un aumento delle emissioni. Le città si sono espanse di oltre il 78% negli ultimi 50 anni a fronte di un aumento della popolazione del 33%. Il solo trasporto produce il 71,2% dei gas effetto serra di cui ben il 70% è dovuto al traffico urbano che è all’origine del 40% delle emissioni di CO2. Il gas ad effetto serra è la somma da tre elementi: 1)Il volume delle attività che genera le emissioni 2)L’intensità energetica di questa attività 3)L’intensità di gas dell’energia utilizzata. Una tale fotografia, arricchita dalla previsione di aumento dei trasporti di merci vicino al 50% (55% è l’aumento previsto per il solo trasporto merci su strada), impone scelte precise, coraggiose ed innovative basate su: • rispetto dell’ambiente • accessibilità ai trasporti • rispetto dei lavoratori • tecnologia • integrazione delle varie modalità di trasporto • nuove reti di trasporto e migliore utilizzo delle esistenti.
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e settimane immediatamente precedenti la pausa estiva sono state particolarmente ricche di novità per il settore, novità a cui si è aggiunta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, negli ultimi giorni di agosto, del nuovo regolamento organizzativo per Albo e Consulta. Ne abbiamo parlato con il presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Raffaele Maria de Lipsis A suo giudizio, la recente pubblicazione del Regolamento organizzativo del Comitato Centrale influirà sull’attuale ruolo e sull’odierno modus operandi dell’organismo, in ragione delle sue delicate e peculiari funzioni di supporto reale alle imprese? L’ entrata in vigore del regolamento di organizzazione e funzionamento della Consulta generale per l’autotrasporto e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli Autotrasportatori (operativo dal 4/9/2009, dopo la vacatio legis) consente di completare il complessivo disegno di riordino e razionalizzazione delle strutture e degli organismi operanti nel settore dell’autotrasporto. Con esso vengono attribuite alla Consulta generale funzioni di proposta di indirizzi e strategie di governo del settore, anche tramite Il presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Raffaele Maria de Lipsis
Guardare al futuro
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Le prospettive per il settore, la crescita infrastrutturale, la sicurezza stradale, le iniziative dell’Albo. Intervista con il presidente del Comitato Centrale Raffaele Maria de Lipsis
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l’attività di consulenza alle autorità di vertice nella definizione delle politiche di intervento nell’autotrasporto e nella logistica, mentre al Comitato Centrale sono assegnati essenzialmente compiti di ausilio e supporto nella individuazione delle priorità identificate nonchè attribuzioni dirette di tipo operativo ed incombenze gestionali molto penetranti. A me sembra, in linea generale, che, in stretta attuazione della normativa primaria, si sia, innanzitutto, voluto mantenere una struttura la cui funzione è quella tipica di un organismo di amministrazione, direzione e controllo, in un settore che, specie in questo momento, necessita di un forte sostentamento in vista degli auspicati cambiamenti: quindi, in primis, si rileva che- attraverso la previsione di adeguate risorse
si non possa che rafforzare il ruolo ed il “modus operandi” del Comitato Centrale, il quale- è bene rammentarlo- viene considerato dalle Associazioni del settore non già come corporazione di difesa di interessi partigiani, bensì come la “loro dimora madre”, guida sicura e naturale referente di riferimento, che, con lento incedere, va evolvendosi verso il suo definitivo assetto istituzionale. Quanto è importante la logistica per il settore e perché le imprese di autotrasporto non investono in logistica, né tantomeno hanno intenzione di informatizzare i propri servizi? Le imprese di autotrasporto generalmente investono poco in logistica anche perché negli ultimi anni hanno registrato fatturati appena stabili. La condizione di arretramento (con fatturati in diminuzione) è più consistente (30% dei casi), rispetto a quella di miglioramento, rappresentata solo dal 25% dei casi. Con riferimento alle prospettive, dall’indagine del Comitato emerge che per il prossimo triennio il fatturato resta invariato per il 43% delle aziende; il 26% prevedono una diminuzione di fatturato e il 30% prevede un fatturato in leggera crescita. Dalla stessa indagine fra le aziende, alle quali è stato richiesto di evidenziare quanto hanno investito in logistica e quanto pensano di investire, è risultato che il 68,2% delle aziende non ha intenzione di investire in futuro e non ha investito in passato in strumenti e sistemi logistici.
umane e compiute disposizioni organizzative- si miri ad un tendenziale rafforzamento competitivo dell’Organo e non ad un suo svuotamento senza alternative. Inoltre, vengono- sia pure in maniera indiretta- riaffermati i compiti istituzionali del Comitato, anche alla luce degli interventi normativi succedutisi nel tempo, che ne hanno, oggettivamente, esteso l’attività, con salvaguardia dell’unicità e della dimensione nazionale dell’Albo. Infine, viene confermato che le spese connesse all’attività ed al funzionamento del Comitato non comportano oneri diretti o indiretti a carico dello Stato, in quanto tali risorse finanziarie sono reperite con le quote In che modo una rete infrastrutturale di iscrizione all’Albo da parte degli autotrasportatori. Conclusivamente, ritengo che che garantisca un’intermodalità fluida, l’emanazione del Regolamento di cui tratta- potrebbe influire sul passaggio delle im-
Capitolo pedaggi. Quali sono le ripercussioni sul settore in seguito alla deliberazione n. 15/09 del maggio scorso? Chi ne beneficia?
Le aziende di autotrasporto sono favorevoli al combinato e all’intermodale soprattutto per le lunghe distanze prese ad una logica integrata per la movimentazione delle merci? Le reti infrastrutturali, lo scarso livello dei servizi sono stati sempre richiamati come i problemi principali che ci pongono le aziende. Il metro con cui le aziende misurano il peggioramento del ruolo delle infrastrutture è la velocità commerciale. Negli anni passati mediamente le aziende registravano una velocità commerciale di 50 km/ora. Negli ultimi tempi si è avuto un sensibile peggioramento verso 45 km/ora. Per il combinato marittimo e terrestre, che tutti invocano, le aziende di autotrasporto registrano un dato: le ferrovie perdono traffico perché non c’è una rete strutturata per i servizi intermodali; i terminali sono in alcuni casi poco adeguati e quelli che funzionano sono saturi. Per il combinato marittimo, il Comitato porti che abbiamo istituito ha evidenziato un problema di fondo, quello della scarsa accessibilità in ingresso ed uscita dai porti e le lungaggini burocratiche. Le aziende di autotrasporto sono favorevoli al trasporto combinato ed intermodale soprattutto per le lunge e lunghissime distanze, i cui costi e tempi sono ormai poco competitivi! In termini di velocità commerciale e quindi, più in generale, di costi di congestione, quanto l’infrastrutturazione del
Il tema del pedaggio a livello comunitario è una costante nell’agenda di lavoro delle Commissioni competenti. Indubbiamente è una leva fortissima per regolare i sistemi di accesso alle infrastrutture, ma bisogna anche dire che quello delle autostrade è l’unico sistema che ancora funziona e non basta più. Il rimborso dei pedaggi è a favore di tutti gli operatori del trasporto e le condizioni del rimborso sono fondamentalmente una sorta di equidistribuzione delle entrate, che in parte vengono restituite sotto forma di rimborsi per compensare il costo delle aziende. La corresponsabilità fra i soggetti del trasporto merci, maggiori controlli e certezza delle sanzioni, possono bastare a far aumentare la sicurezza? Il decreto legislativo 286/05 di attuazione della legge 32/2005 della riforma sull’autotrasporto disciplina la corresponsabilità del vettore, del committente, del caricatore e del proprietario della merce in una serie di violazioni del codice della circolazione stradale e della sicurezza sociale. Rispetto a tale disposto normativo gli operatori del settore hanno espresso il seguente giudizio. La maggior parte degli operatori si dichiara d’accordo sull’introduzione di tale norma; il 19% si dichiara molto d’accordo, il 42% risulta essere abbastanza d’accor-
do. Si dichiara invece contrario il 13% degli intervistati. Tra i fattori influenzati dalla responsabilità condivisa, quello prevalente (per circa il 29% degli intervistati) è relativo all’aumento dei livelli di sicurezza della circolazione, seguito dalla percezione di una più efficace limitazione del fenomeno dell’abusivismo tra vettori (per il 27%) e di una maggiore tutela dei vettori (22%). In particolare, riguardo alla sicurezza la responsabilità condivisa risulta così valutata: - Dalle risposte raccolte si ricava che solo per il 7% tale riduzione è risultata notevole e per il 30% degli intervistati è stata sufficiente. La maggior parte degli operatori dichiara che essa non è stata sufficiente (nel 35%) e circa il 28% degli intervistati dichiara di non aver percepito tale riduzione. Una quota significativa di operatori intervistati ritiene che sia necessario anche avviare i controlli presso le aziende allo scopo di vigilare sulle politiche effettuate dalle aziende ai fini della sicurezza stradale. Vorrei anche richiamare il notevole sforzo fatto dal Comitato per attivare la certificazione di qualità ai fini della sicurezza. Riduzione del bollo, degli straordinari, rinnovamento del parco veicoli circolante, sconti sui pedaggi, fanno parte della manovra triennale del governo. Cosa si aspetta il mondo dell’autotrasporto dalle istituzioni e come si muove l’Albo in tal senso? L’Albo è da qualche anno che accompagna le aziende nella preparazione dei diversi livelli di efficienza e competitività operando confronti anche con le aziende estere soprattutto per gli aspetti che riguardano la comparazione di costi operativi. Nel corso degli anni a partire dal 2000 abbiamo monitorato i costi delle aziende, ma anche i volumi di ricavi delle stesse, evidenziando un dato: le aziende per poter conseguire un utile nel rapporto costi-ricavi necessitano ogni anno, per i mezzi pesanti, di un piano di sussidio nella misura di circa 10.000 euro anno per veicoli di portata inferiore alle 26 tonnellate. Il mondo dell’autotrasporto si aspetta una maggiore “trasparenza” dal mercato dove operano molte aziende che si limitano solo ad intermediare i traffici e una quota ancora rilevante di aziende che operano in regime di conto proprio. Il Comitato sta indirizzando le proprie attività in questa direzione, ciò anche per dare forza e robustezza manageriale alle aziende, avviando corsi di formazione per conducenti, dirigenti, periti, esperti di informatica e telematica, nonchè corsi di certificazione. L’auspicio è che una condivisione degli obiettivi di efficientamento del settore sia fatta propra da tutte le Associazioni potendo così contare su una portata ampia, rafforzando allo stesso tempo la collaborazione con la Direzione Generale della Motorizzazione Civile preposta alle attività di sicurezza, di potenziamento ed efficientamento delle aziende. L’effetto sinergico delle politiche svolte dal Comitato Centrale dell’Albo e della Consulta Generale dell’Autotrasporto è la chiave per assestare una svolta di settore, facendo chiarezza sul ruolo e sulla missione delle aziende che l’Albo rappresenta.•
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paese può generare valore positivo per le altre imprese? La rete infrastrutturale in termini di gestione dei servizi pone alle aziende di autotrasporto italiane un gap in partenza. A parità di condizioni operative, si registra un 10% in termini di maggiori costi, che ormai si è alzato al 15%. Per superare questo gap per percorrere una distanza di 100.000 chilometri un operatore italiano impiega 2.000 ore e più, mentre le aziende tedesche e quelle francesi sui loro territori, impiegano 1.816 ore! Per non parlare poi dell’ultimo miglio dove ormai il divieto fa premio sulla percorribilità delle strade. Sul piano internazionale, la scarsità di infrastrutture e la regolazione dell’accesso ai valichi, ci fa registrare ritardi con forti e pesanti effetti sui costi.
VERTENZA SBLOCCATA Il Governo e le associazioni rappresentative dell’autotrasporto d’accordo su difficoltà e prospettive del settore. Risorse economiche e sicurezza ancora in primo piano. Prossimo appuntamento nel mese di settembre di Yari Selvetella
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opo un inizio d’estate piuttosto teso, l’autotrasporto italiano ha affrontato la pausa agostana con un po’ di tranquillità in più. La vertenza che negli ultimi mesi ha visto protagonisti il Governo e le associazioni rappresentative della categoria si è sbloccata il 22 luglio, con un incontro tenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del Ministro Altero Matteoli e del Sottosegretario Bartolomeo Giachino. Dopo diverse riunioni interlocutorie, che avevano portato alcune associazioni a proclamare lo stato di agitazione sindacale e altre ad attuare già le prime manifestazioni, significativi passi in avanti si sono registrati nell’ultimo incontro prima dell’interruzione estiva. Il punto nodale era la piena attuazione delle misure già contenute nel Protocollo del giugno 2008. Le risposte positive su alcuni punti dirimenti e l’assunzione di impegni concreti sui provvedimenti ancora da attuare, lasciano intravedere le condizioni per una conclusione positiva del confronto. La trattativa si è protratta per mesi e una sua definitiva finalizzazione costruttiva sarebbe senza dubbio un buon viatico al difficile autunno che aspetta l’economia italiana, alle prese con le
conseguenze della crisi che si va dispiegando ormai da mesi. Il prossimo incontro si svolgerà entro settembre: un'ulteriore occasione per verificare gli impegni assunti e per proiettarsi nell’agenda politico-economica di fine anno, con l’avvio dell’elaborazione della finanziaria 2010.
Confermati stanziamenti e agevolazioni Gli elementi che hanno portato a una conclusione positiva della vertenza sono stati diversi. Su tutti, quelli di natura economica: anzitutto la presentazione degli emendamenti al decreto anticrisi che consentiranno una veloce spendibilità delle risorse già stanziate a favore del settore. Queste misure riguardano in particolare la riduzione dei bolli e il bonus per chi ha acquistato veicoli con motorizzazione euro5. Il Governo ha inoltre garantito che le somme per la riduzione dei pedaggi autostradali saranno presto a disposizione delle imprese. Rassicurazioni arrivano anche sul fronte che riguarda direttamente l’impegno economico: è stata infatti assicurata l’istituzione di un fondo di garan-
A sinistra, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli. In alto, la sede del Ministero. Il Governo ha ribadito il ruolo strategico dell’autotrasporto per l’economia del Paese zia per gli autotrasportatori con una dotazione di 50 milioni di euro. Dopo questo incontro anche Unatras, il coordinamento a cui aderiscono alcune tra le maggiori associazioni degli autotrasportatori, ha deciso di annullare la manifestazione nazionale già convocata per il 27 luglio, che avrebbe rappresentato un serio problema per la viabilità nel periodo del traffico vacanziero.
Giachino: occasione storica “Nell’ambito della manovra economica che il Governo sta portando avanti per la difesa del sistema produttivo nazionale e per il rilancio dello sviluppo attraverso una nuova politica dei trasporti e delle infrastrutture – si legge nelle premesse del
Ecco i punti dell’accordo
Fondo di garanzia E stato firmato dai Ministri dei Trasporti (Matteoli), dell’Economia (Tremonti) e del-
lo Sviluppo economico (Scajola), il provvedimento che istituisce il fondo di garanzia per il settore. Questo fondo sarà alimentato con 50 mln di euro, opererà a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e potrà essere utilizzato alle piccole e media imprese del settore, per esigenze finanziarie e programmi di investimento. Il fondo sarà operativo presso Mediocredito centrale. protocollo proposto già il 18 giugno dal Sottosegretario Giachino alle associazioni – il Governo ribadisce il ruolo strategico dell’autotrasporto nell’economia del nostro Paese e riconferma l’impegno nella difesa del settore in una fase di crisi pesante seguita al forte aumento del prezzo del gasolio registrato nel primo semestre dello scorso anno”. “Abbiamo dato risposte concrete all'autotrasporto – ha dichiarato il Sottosegretario Giachino – con provvedimenti che il settore aspettava da cinque anni: mi auguro che le associazioni di categoria valutino adeguatamente e con spirito di collaborazione il lavoro svolto dal Governo”. E continua: “Mi auguro che il mondo dell'autotrasporto rifletta con serietà e
dell’indennità di trasferta), poi rivelatesi inattuabili per i rilievi dell’U.E, e che proprio per questo motivo sono state indirizzate dal decreto legge anticrisi (art17, comma 35 del d.l 1 Luglio 2009, n. 78) ad aumentare lo stanziamento disponibile per le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali. Le associazioni dell’Unatras hanno chiesto che questi nuovi fondi fossero immediatamente spendibili sui pagamenti per il 2007 (che, al termine di un lungo iter burocratico, sono stati finalmente erogati), in modo tale da poter auCredito di imposta Sblocco del credito di imposta sulla tassa di mentare le percentuali di rimborso. possesso del 2009, e del contributo per i veicoli euro 5. Durante la conversione in Legge del Codice della Strada decreto anticrisi (decreto legge 1.7.09, n.78, Approvazione di alcuni emendamenti al Codice convertito il legge 3 agosto 2009, n.102), sono della Strada, da parte della Commissione Trastati inseriti due emendamenti che permettono sporti della Camera dei Deputati. Si tratta di di sbloccare queste due misure. In particolare, modifiche che sono state fortemente volute l’art. 15 comma 8 septies destina 44 milioni di dalle principali associazioni del settore, con euro al credito di imposta sulla tassa di posses- l’obiettivo di aumentare la sicurezza sulle noso pagata nel 2009, per i veicoli di massa com- stre strade. Rispondono a questa filosofia, ad plessiva non inferiore alle 7,5 tonnellate; il 6 esempio, le disposizioni che: Agosto, l’Agenzia delle Entrate ha determinato a) Prevedono, in caso di incidenti con morti o feriti gravi, l’obbligo di far scattare degli acl’ammontare del beneficio, che risulta pari al certamenti presso il committente, il carica38,50% (del bollo pagato per il 2009) per i veitore ed il proprietario della merce, al fine di coli di massa compresa tra le 7,5 e le 11,5 ton, verificare se sono state rispettate le norme ed al 77% per quelli di massa superiore alle sulla sicurezza richiamate dal Dlgvo 11,5 ton. Gli autotrasportatori possono usufrui286/2005 e dall’art. 83 bis del decreto legge re da subito dello sconto. L'Agenzia delle Entra112/08 (cd clausola gasolio); te ha infatti istituito il codice tributo per l'utilizzo, in compensazione nel modello F24, della ri- b)stabiliscono la cd tolleranza zero verso gli autisti trovati a guidare in stato di ebbrezza duzione Il codice è il 6819. Per quanto concero sotto l’influsso di stupefacenti; ne, invece, il contributo per i mezzi euro 5 acquistati nel biennio 2007/2008, l’art. 17, com- c) introducono per gli autisti interessati ad essere assunti in un’azienda di autotrasporto, ma 35 undecies del decreto anticrisi trasforma l’obbligo di esibire un certificato della ASL questa misura in un credito di imposta da utiche attesti il non uso abituale di alcolici o lizzare in compensazione, con il modello F24, stupefacenti. per far fronte alle lungaggini dell’istruttoria ministeriale sulle domande presentate. L’importo del credito verrà comunicato dal Ministero a Controlli su strada ciascuna impresa richiedente, ferma restando La firma, lo scorso 14 Luglio, del nuovo Prola facoltà dell’impresa di preferire, al credito di tocollo dei controlli su strada, da parte dei Miimposta, l’accredito della somma in denaro, ma nistri Matteoli (Trasporti) e Maroni (Interni) in questo caso tale preferenza andrà espressa- che, tra gli obiettivi, si pone anche quelli: di aumentare i controlli nei confronti dei vettori mente comunicata al Ministero. stranieri che svolgono trasporti internazionali o di cabotaggio, soprattutto nelle aree magPedaggi Sblocco di 60 milioni di Euro, da destinare giormente a rischio infrazioni (porti, frontiealle riduzioni compensate dei pedaggi auto- re); di contrastare in maniera più efficace i festradali. Si tratta di somme che la Legge Fi- nomeni di abusivismo soprattutto nelle aree nanziaria per il 2009 aveva destinato ad altre urbane, dove più alti sono i caso di trasportafinalità (sgravio contributivo e previdenziale tori in conto proprio che esercitano illegalsugli straordinari degli autisti ed aumento mente l’attività di trasporto per conto di terzi. Aggregazione e formazione professionale Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dei provvedimenti sugli incentivi alla aggregazione ed alla formazione professionale. Si tratta del D.P.R n. 83 del 29 Maggio 2009 e del D.P.R n.84 sempre del 29 Maggio. Per la concreta attivazione delle misure, bisogna tuttavia attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti ministeriali attuativi.
lungimiranza sul lavoro svolto dall'Esecutivo e sappia cogliere un'occasione che definirei storica".
Al lavoro sulle regole Per quanto concerne gli aspetti di regolamentazione normativa del comparto, il Ministro Matteoli ha assicurato la conclusione dell’iter per la ricostituzione della Consulta e per la valorizzazione dell’Albo. Tra i provvedimenti giudicati positivamente dalla categoria anche la pubblicazione della scheda di trasporto e l’imminente pubblicazione del decreto che individua l’autorità competente per i controlli e le sanzioni previste dall’art 83 bis della legge 133. Si tratta di un vero e proprio completamento della riforma av-
viata nel 2005, sempre nel rispetto degli accordi sottoscritti con l’esecutivo nel corso dell’ultimo anno. L’approvazione delle misure contenute in questi provvedimenti di legge sarà il primo banco di prova sulla tenuta dell’accordo e per dare continuità alla strada intrapresa. La seconda verifica per l’Esecutivo sarà proprio la ricostituzione della Consulta dell’Autotrasporto e della Logistica che, con tutte le sue articolazioni, dovrà riprendere il cammino interrotto.
Le reazioni delle associazioni Le associazioni rappresentative degli autotrasportatori mettono in luce gli aspetti positivi emersi dalla trattativa, pur evidenziando, in taluni casi, che permangono
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Introduzione della scheda di trasporto Dallo scorso 19 Luglio, tutti i trasporti su strada di carattere nazionale devono essere accompagnati dalla scheda di trasporto (a meno che, sul mezzo, non si trovi la copia del contratto redatto in forma scritta, secondo l’art. 6 del d.lgvo 286/2005, o documentazione equipollente); grazie a questo documento, che è stato fortemente richiesto soprattutto dalle forze dell’ordine, sarà possibile risalire a tutti gli operatori che hanno preso parte all’operazione di trasporto (committente, caricatore e proprietario della merce), ai fini dell’applicazione delle responsabilità condivise previste dalla riforma.
tenza già introdotto con la legge 32/05 e il fondo di garanzia potrà avviare il sostegno alle imprese che vogliono crescere e investire”. Anche per Ferdinando Palanti, Vice Presidente di Ancst Legacoop, valutazione positiva degli impegni assunti dall’Esecutivo: “La situazione si è finalmente sbloccata – afferma Palanti. Ci sono tutti i presupposti per una soluzione positiva a tutta la vertenza. Chiaramente molto dipenderà dalle decisioni assunte dal Parlamento sulle misure anticrisi e da come verranno recepite le modifiche al Codice della strada. Un tema, quello della sicurezza e del rispetto delle regole ,che abbiamo sempre tenuto nel massimo conto. Ad oggi insomma ci sono le condizioni per dare credito al Governo sulla completa attuazione in tempi rapidi delle misure ancora in sospeso e per immaginare un confronto costruttivo che non ripeta gli errori del passato e che eviti in futuro trattative estenuanti e dannose introducendo e valorizzando una metodologia più stabile, concertata e innovativa”.
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Il punto nodale era la piena attuazione delle misure già contenute nel protocollo del giugno 2008. Ulteriori verifiche sui punti oggetto dell’accordo sono previste per questo mese di settembre
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motivi di preoccupazione per le nostre imprese di settore. Di sicuro positivo il fatto che sia sbloccata una situazione di stallo che permaneva ormai da molti mesi. “Se le cose che abbiamo concordato andranno tutte in porto – dichiara Franco Coppelli, presidente di Cna Fita – potrebbe essere l’inizio di una nuova fase della concertazione tra governo e associazioni. Una nuova stagione, speriamo.” Anche nel merito Coppelli valuta positivamente gli impegni del Governo. “Siamo arrivati dopo tanto tempo a una riunione decisiva con il Ministro con alcuni provvedimenti importanti. Pur mantenendo lo stato di attenzione sul lavoro dell’Esecutivo, non ritenevamo più che fosse adeguato svolgere una manifestazione. Abbiamo valutato l’impegno economico del Governo su autotrade, bollo, incentivi per l’euro5 – che sarà detraibile direttamente attraverso l’F24. Soprattutto riparte la Consulta con i suoi vari organi, come l’osservatorio sui costi. Importante anche la scheda di trasporto. Insomma pur guardando con attenzione alla prossima finanziaria, diamo un giudizio positivo sulla trattativa e auspichiamo che nel prossimo documento di programmazione economica ci siano provvedimenti chiari. Ora aspettiamo l’incontro del 15 settembre”. Positivo il giudizio di Anita, che già nelle settimane precedenti aveva tenuto un atteggiamento di apertura nei confronti delle scelte del Governo. Il segretario nazionale Giuseppina Della Pepa evidenzia i risultati raggiunti. “Finora sono stati fatti dei passi avanti con la presentazione di emendamenti al decreto anticrisi che prevedono il pagamento dei contributi per l’acquisto dei veicoli euro 5 degli anni
2007 e 2008 attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta compensabile con F24, la riduzione delle tasse automobilistiche per il 2009, la spendibilità delle risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e la messa a disposizione delle risorse per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali. In dirittura d’arrivo anche il decreto che istituisce il fondo di garanzia per il settore”. Anche la sicurezza stradale è stato un tema importante nella trattativa: “Una serie di emendamenti – prosegue Della Pepa – riguardano l’autotrasporto, come le sanzioni per chi viola le norme sul cabotaggio e la modifica dell’impianto sanzionatorio per le violazioni dei tempi di guida e di riposo. La regolamentazione delle sanzioni unita al protocollo sui controlli risultano fondamentali per migliorare l’attività di verifica su strada e assicurare il rispetto della legalità nell’attività di trasporto”.
Settimana decisiva “È stata una settimana finalmente decisiva per il completamento degli aspetti ancora da definire della trattativa e che erano considerati per noi decisivi”. Questo il commento di Paolo Uggé, presidente della Fai Conftrasporto. “Se ripenso a quanto ottenuto, per evidenziare quelle che considero le positività più significative – prosegue Uggé – non ho alcun dubbio nell'indicarle nelle modifiche al Codice della strada; la ricostituzione della Consulta; l'istituzione del Fondo di rotazione. Gli emendamenti al codice, poi, consentiranno che l’attività delle nostre Imprese avvenga all'interno di norme uguali per tutti e soprattutto con i concorrenti esteri. La Consulta favorirà la ripresa del confronto con la commit-
Impegni rispettati Sottolinea la lunghezza della trattativa e i buoni risultati ottenuti anche Francesco del Boca, presidente di Confartigianato Trasporti. “Dopo tanta fatica finalmente il ministro ha mantenuto fede a gran parte degli impegni presi”. Del Boca ringrazia anche il Ministro Matteoli e il Sottosegretario Giachino per l’impegno profuso a favore della categoria: “Grazie al loro impegno abbiamo ottenuto risultati tangibili”. “La maggior parte degli impegni del protocollo – prosegue Del Boca – hanno raggiunto un buon fine. Ce ne sono ancor a un paio (organi sanzionatori e fondo di garanzia) in approvazione alla fine di luglio. Abbiamo ottenuto il fondo che viene in aiuto delle imprese provate dalla crisi, e aspettiamo la disponibilità dei fondi sui bolli e sugli euro5 2007. Abbiamo revocato le manifestazioni e aspettiamo che gli impegni si concretizzino già alla scadenza del 16 agosto. Vedremo subito, dunque, se questi impegni diverranno operativi. Insomma ci riteniamo soddisfatti e aspettiamo l’incontro del 15 settembre” Più critico Maurizio Longo, segretario di Trasportounito – Fiap.“Purtroppo anche stavolta non abbiamo colpito quegli obiettivi, più strutturali che economici, che sono i veri punti cardine per il riassetto del settore. Anche stavolta abbiamo l’impressione di essere dinanzi a un’occasione persa. Va benissimo il fondo di garanzia, ma a ben guardare questo fondo va a coprire un indebitamento che è stato prodotto dalla struttura stessa del mercato. E dunque se non si cambia la struttura si rischia di ritrovarsi nella stessa situazione di prima. Era possibile, ad esempio, bilanciare meglio il rapporto contrattuale con la committenza. Noi continueremo ad insistere, perché abbiamo motivo di credere che il mercato dei servizi di autotrasporto andrà sempre peggio. Abbiamo scritto una lettera aperta al ministro dei Trasporti, affinché venga ad ascoltare dalla viva voce delle imprese le difficoltà in cui versa il settore”.•
A tre anni dal decreto legislativo 284/2005 che li ha riconosciuti quali organismi per la governance dell’autotrasporto, è stato emanato il Regolamento per la riorganizzazione e il funzionamento della Consulta della Logistica e del Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori e ragioni del ritardo risiedono nel lungo dibattito politico che, successivamente al decreto 284, si è aperto sull’opportunità o meno che questi organismi fossero articolati in sezioni territoriali, tenuto conto delle competenze regionali in materia di trasporti, rinvigorite dal nuovo articolo 117 della Costituzione sul decentramento. Dibattito che, a fine dicembre del 2008, ha portato a modificare il decreto 284 (con l’articolo 2-quater della legge 22 dicembre 2008, n. 201 – cfr. numero di febbraio di TIR) con l’eliminazione delle sezioni regionali e delle loro attribuzioni e, conseguentemente, con la conferma delle sole funzioni e dotazioni organiche di tali organismi a livello centrale. E’ per tale ragione che il Regolamento ora emanato, con DPR 10 luglio 2009 n. 123, in vigore dal 4 settembre 2009 riguarda, nei due capi di cui rispettivamente si compone: - gli organi centrali, le attribuzioni e la dotazione di personale della Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica (artt. 1-9); - le disposizioni organizzative e la dotazione organica del Comitato Centrale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori (artt. 10-15).
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Consulta In attuazione delle numerose attribuzioni che il decreto 284 le ha conferito, quali: l’elaborazione e l’attuazione del Piano nazionale della logistica, la formulazione di pareri sui progetti normativi in materia di autotrasporto, d’indirizzi e proposte sulla sicurezza della circolazione stradale, compresi i programmi delle relative attività di controllo, la promozione e realizzazione (di concerto con il Comitato Centrale) di studi e indagini sulla competitività delle imprese e le conseguenti politiche di intervento e di sostegno al settore, la speciale competenza nel definire gli usi e le consuetudini sui prezzi del trasporto; il Regolamento definisce ora i compiti e le attività dei diversi organi che compongono la Consulta: il Presidente, l’Assemblea Gene-
rale, il Comitato Esecutivo, il Segretario, il Comitato scientifico, l’Ufficio di Presidenza e l’Osservatorio. In particolare e sintetizzando, il DPR 123/09 stabilisce che: - il Presidente della Consulta - nominato dal Presidente del Consiglio su designazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - oltre a rappresentare l’organismo verso l’esterno, svolga i maggiori poteri di nomina (designando il Segretario generale, proponendo i componenti del Comitato esecutivo, nominando quelli del Comitato Scientifico e scegliendo – sentite le diverse componenti della Consulta – i membri dell’Osservatorio) e quelli di convocazione dei citati organi, potendo peraltro anche istituire specifiche Commissioni per questioni urgenti o particolari; - il Segretario Generale, nominato dal Ministro su designazione del Presidente, coordina le attività dei diversi organi e provvede alla loro realizzazione, nonché alla gestione amministrativa, contabile e organizzativa della Consulta; - l’Assemblea Generale - composta da circa 50 membri in rappresentanza dei diversi Ministeri aventi competenza sull’autotrasporto e la logistica, nonché delle Confederazioni dell’utenza e delle Associazioni dei vettori - esamina ed approva le delibera sulle attività semestrali, nonché i lavori delle Commissioni; - il Comitato Esecutivo - fatto da 18 membri che rappresentano in proporzione le varie componenti la Consulta – ha invece competenza nella definizione del programma semestrale dell’attività dell’organismo e l’esame dei risultati delle Commissioni; - il Comitato Scientifico, costituito da sei membri oltre al Presidente ed al Segretario, che fornisce un supporto di studio ed approfondimento ai fini dell’attuazione del Piano della Logistica e delle politiche di sostegno al settore; - l’Ufficio di Presidenza, composto dai verti-
Comitato Centrale In relazione alle attribuzioni conferite dal decreto 284, quali la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo delle imprese di autotrasporto, la determinazione della quota annuale d’iscrizione, la formazione del personale e l’informazione alle aziende, la gestione delle riduzioni annuali dei pedaggi autostradali e la collaborazione con la Consulta, il nuovo Regolamento stabilisce in particolare che: - il Comitato Centrale delibera annualmente il programma di attività, assumendo in piena autonomia e nei limiti delle proprie risorse economiche le decisioni che gli competono, istituendo specifiche Commissioni per la trattazione delle diverse questioni (ad es. formazione, pedaggi, tenuta albo, ecc…); - il Presidente, nominato con decreto del Ministro tra i componenti del Consiglio di Stato, convoca e presiede le riunioni del Centrale e quelle delle sue diverse Commissioni, adotta le disposizioni organizzative per il funzionamento dell’organo e della sua segreteria, attua le attività e le delibere del Centrale, gestisce l’attività amministrativa, contabile ed economico-finanziaria del Comitato e né è responsabile verso l’esterno; - il Capo della Segreteria, nominato dal Presidente fra i funzionari del Dipartimento, collabora con lo stesso nella definizione dei programmi del Comitato Centrale, coordina le attività delle diverse Commissioni e l’esecuzione delle loro decisioni, partecipando a tutte le loro riunioni. L’articolo 14 del regolamento stabilisce che la consulta possa avvalersi di una dotazione di personale, da reclutare nell’ambito del solo Dipartimento dei Trasporti Terrestri, pari a 50 unità, di cui 2 di minor livello, 32 di livello esecutivo e 16 di concetto. Va infine evidenziato che tanto i componenti della Consulta quanto quelli del Comitato Centrale durano in carica tre anni e possono essere confermati anche più volte. Durante il loro mandato, possono anche essere sostituiti, su richiesta delle organizzazioni che li hanno designati. Andrea Giuli
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Nuove regole per Albo e Consulta
ci degli organismi (il Presidente, i due VicePresidenti, il Segretario generale, il Presidente del Comitato Centrale e quello del Comitato Scientifico) che definiscono le linee di azione della Consulta; - l’Osservatorio - composto da dieci membri scelti dal Presidente fra quelli che compongono l’Assemblea Generale aventi specifica professionalità in materie statistiche ed economiche - aggiorna gli usi e consuetudini sui prezzi di trasporto da inviare alle Camere di Commercio per dirimere le controversie basate su contratti di trasporto non redatti in forma scritta, e che alla luce del recente articolo 83-bis della legge 133 del 2008, approva le determinazioni sul costo medio mensile del carburante per tipologia di veicolo e la percentuale gravante sull'impresa dei costi d'esercizio per la definizione dei parametri minimi di sicurezza. L’articolo 9 del regolamento stabilisce che la consulta possa avvalersi di una dotazione di personale, da reclutare nell’ambito dell’intero Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pari a 54 unità, di cui 36 sono di livello esecutivo e 18 di concetto.
MERCI PERICOLOSE
SICUREZZA E RE La tragedia della stazione di Viareggio ha portato al centro del dibattito i rischi connessi al trasporto di merci pericolose. Dalla strada al mare alle ferrovie, regole e prospettive di un’attività importante e delicata di Yari Selvetella
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apita sempre più spesso, purtroppo, che anche il tema più serio, per ottenere il suo quarto d’ora di celebrità, abbia bisogno del verificarsi di un fatto eclatante, come il tragico incidente capitato alla stazione di Viareggio il 29 giugno scorso. L’esplosione di un convoglio cisterna con vagoni carichi di gpl ha provocato trenta morti, decine di feriti, più di mille sfollati e ha fatto in modo che il tema del trasporto di merci pericolose diventasse d’un tratto di attualità nel dibattito politico e mediatico.
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Un 2009 denso di allarmi Non che fossero mancati, sin dall’inizio del 2009, i segnali di una situazione a rischio nel trasporto ferroviario di merci. A leggerli col senno di poi, anzi, gli incidenti avvenuti quest’anno sembrano segnare le tappe di una preoccupante escalation: si comincia con un piccolo incendio, il 20 febbraio scorso, su un treno merci che percorreva la tratta Torino-Milano. Alla metà di marzo, il locomotore di un treno che trasportava sostanze pericolose prende fuoco in galleria tra Genova Brignole e Sturla: chiusa la circolazione tra Genova e Sestri Levante. Tre feriti il 19 maggio a causa del deragliamento di un treno merci. Capita vicino Varese, a Sesto Calende, la stessa località in cui nel 2005, era capitato un incidente analogo. Si arriva a un passo dal disastro alla fine di maggio: molta paura ma nessun ferito sulla tratta Torino-Cuneo-Ventimiglia-
Nizza, per l’eccessivo carico dei vagoni. La linea viene interrotta Il 25 maggio. Il 6 giugno, incidente sulla linea Genova-Pisa: un treno spacca uno scambio in curva e finisce contro un palo della linea elettrica. Il 22 giugno deragliamento sulla tratta Firenze-Bologna e a Prato, dove due carri di un treno-merci, uno dei quali trasportava una cisterna di acido fluoridrico, escono dai binari mentre sulla linea opposta sopraggiunge un Intercity regionale, per fortuna senza conseguenze per i passeggeri. Appena una settimana dopo, ancora in Toscana, a Viareggio, la tragedia.
Tajani: una conferenza sulla sicurezza ferroviaria Una situazione con varie zone d’ombra, che è stata sottolineata dallo stesso Vicepresidente della Commissione e Commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani. “Con la liberalizzazione - ha affermato Tajani - dobbiamo lavorare affinché i livelli di sicurezza siano sempre altissimi”. “L'Ue fissa regole che sono già abbastanza severe -continua il Commissario- tocca poi ai singoli Stati applicarle e verificarne l'applicazione, anche se oggi ci sono diverse competenze per i diversi tipi di controllo e quindi tutto diviene più difficile”. Tajani interviene anche sul punto dolente delle verifiche. “Credo che, soprattutto per i vagoni che trasportano merci a rischio, si debba cominciare a valutare il chilometraggio piuttosto che il tempo
intercorso tra un controllo e l'altro”. Per migliorare la situazione, Tajani ha convocato per settembre una conferenza Ue sulla sicurezza ferroviaria, con la proposta di un vero sistema europeo dei controlli del settore, per evitare nuove tragedie come quella di Viareggio. “Occorre fare chiarezza nei controlli ferroviari -si legge in una nota-e nel trasporto di merci pericolose deve essere chiaro a tutti chi fa cosa. Voglio un sistema europeo dei controlli". La Conferenza, cui saranno invitati i Paesi Ue, le autorità responsabili della sicurezza e gli operatori del trasporto merci ferroviario "farà chiarezza sul sistema attuale dei controlli, identificherà iniziative concrete per rafforzarne l'integrazione a livello europeo e proporrà iniziative per una più semplice e più chiara ripartizione delle responsabilità in materia". Secondo il Commissario, “dobbiamo passare dai controlli nazionali ad un sistema di controlli veramente europeo”. Per questo, conclude Tajani, "l'Agenzia europea per la sicurezza ferroviaria dovrà avere più poteri sul modello di quelle per la sicurezza aerea (Easa) e marittima (Emsa) che stanno già dando ottimi risultati”.
Matteoli: necessaria una sintesi tra le norme Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, è stato ascoltato in audizione alla Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati in me-
SPONSABILITÀ
Estensione della rete - Totale 16.335 Km - Fondamentale 6.944 Km - Complementare 9.391 Km - Doppio binario 7.050 Km - Semplice binario 9.285 Km
Treviso Trento
Udine
Como Brescia
Novara
Trieste
Verona
Milano
Venezia
Torino Piacenza
Parma
Alessandria
Il regolamento CE 352/2009 Proprio nel corso del 2009 le istituzioni comunitarie sono intervenute per cercare
Bologna
Genova
La Spezia
Pesaro
Firenze
Ancona
Pisa Livorno Siena Grosseto Terni
Pescara L’Aquila
Roma
Foggia Bari Benevento Sassari
Olbia Napoli Salerno
Potenza
Taranto
Lecce
Oristano Catanzaro
Cagliari
Messina Trapani
Palermo
Reggio Calabria
Catania
Legenda Linee Fondamentali a doppio binario
Agrigento
Siracusa
Linee Fondamentali a semplice binario Linee di nodo a doppio binario Linee di nodo a semplice binario Linee Complementari a doppio binario Linee Complementari a doppio binario
Convocata per settembre una conferenza Ue sulla sicurezza ferroviaria con la proposta di un sistema europeo dei controlli del settore, per evitare nuove tragedie come quella di Viareggio
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rito alla sicurezza del trasporto ferroviario di merci pericolose, con particolare riferimento all'incidente verificatosi nella stazione di Viareggio, al trasporto marittimo e alle reti di trasporto transeuropeo (Ten). Matteoli ha osservato come sia ancora troppo presto per tirare le conclusioni delle indagini svolte dalla Commissione ministeriale sull'incidente di Viareggio. "Dalle prime informazioni - ha dichiarato il ministro - la procedura di manutenzione pare rispettata, aspettiamo di avere la relazione completa, di vedere se i controlli sono stati adeguati, perchè le carte risultano in regola. La Commissione nominata ad hoc lo verificherà. Le norme sulla sicurezza - ha sottolineato Matteoli - sono scritte, sono quelle europee e internazionali, bisogna vedere se sono stati effettuati i controlli, se sono stati fatti nella maniera giusta e nei termini di legge". Il ministro ha poi riferito di essere rimasto stupito dalla miriade di norme e di codici che riguardano la sicurezza del trasporto ferroviario di merci pericolose e che necessitano di una sintesi. Importante al riguardo sarà il prossimo Consiglio europeo dei Trasporti della Ue dove Matteoli, insieme al Commissario europeo Antonio Tajani, affronteranno la questione.
L’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria Per quanto riguarda l’Italia esiste già da qualche anno un’agenzia nazionale per la sicu-
La normativa comunitaria Dall’Europa standard di sicurezza per le varie modalità del trasporto merci Il trasporto di merci pericolose su strada, per ferrovia o per vie navigabili interne comporta un considerevole rischio di incidenti. Pertanto è stato ritenuto opportuno adottare a livello comunitario misure atte ad assicurare che tale tipo di trasporto sia effettuato nelle migliori condizioni di sicurezza possibili. Norme uniformi applicabili al trasporto di merci pericolose su strada e per ferrovia sono state introdotte, rispettivamente, con la Direttiva 94/55/CE del Consiglio del 21 novembre 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al tra-
sporto di merci pericolose su strada, e con la Direttiva 96/49/CE del Consiglio del 23 luglio 1996, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose per ferrovia. Al fine di instaurare un regime comune, che contempli tutti gli aspetti del trasporto interno di merci pericolose, nel 2008 si è ritenuto opportuno sostituire queste direttive con un’unica direttiva che comprendesse anche le disposizioni applicabili al trasporto mediante vie navigabili interne. E’ nata da queste esigenze la Direttiva 2008/68/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 settembre 2008, tutt’oggi definita la normativa di riferimento più completa ed esaustiva, in quanto si applica al trasporto di merci pericolose effettuato su strada, per ferrovia o per via navigabile interna all’interno degli Stati membri o tra gli stessi, comprese le operazioni di carico e scarico, il trasferimento da un modo di trasporto a un altro e le soste rese necessarie dalle condizioni di trasporto. La maggioranza degli Stati membri è parte contraente dell’accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR), è soggetta al regolamento relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose per ferrovia (RID) e, ove pertinente, è parte dell’accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose per vie navigabili interne (ADN). L’ADR, il RID e l’ADN stabiliscono norme uniformi di sicurezza in materia di trasporti internazionali di merci pericolose. La citata Direttiva 2008/68/CE ha esteso tali norme anche al trasporto naziona-
le, in modo da armonizzare in tutta la Comunità le condizioni di trasporto delle merci pericolose e garantire il funzionamento del mercato comune dei trasporti. Sono esplicitamente previste dalla Direttiva le possibilità, da parte degli Stati membri, di derogare alle disposizioni in essa contenute, in determinati casi previsti in ogni tipologia di trasporto. Per quanto riguarda il trasporto per ferrovia, uno Stato membro può autorizzare, sul suo territorio, l’utilizzo di vagoni e vagoni-cisterna costruiti prima del 10 luglio 2005, che pur se non conformi alla direttiva in questione, siano stati costruiti secondo le prescrizioni nazionali di tale Stato membro in vigore al 30 giugno 2005, purché tali vagoni siano mantenuti in condizioni atte a garantire i livelli di sicurezza richiesti. Vale lo stesso per le cisterne e i vagoni carburanti dal 10 gennaio 1997. Le cisterne e i vagoni costruiti dal 10 gennaio 1997, che non sono conformi alla direttiva in questione, ma sono stati costruiti secondo le prescrizioni della direttiva 96/49/CE, in vigore alla data della loro costruzione, possono continuare a essere utilizzati per operazioni di trasporto nazionale. Inoltre, gli Stati membri possono mantenere in vigore, sul loro territorio, disposizioni nazionali diverse da quelle stabilite nella Direttiva in materia di temperatura di riferimento per il trasporto sul loro territorio di gas liquidi o di miscele di gas liquidi, fino a quando le disposizioni relative alle temperature di riferimento per determinate zone climatiche siano inserite nelle norme europee. Gianluca Coda
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di garantire una maggiore sicurezza al trasporto ferroviario. La Commissione dell’Unione europea, infatti, ha di recente emanato un regolamento (CE n. 352/2009 del 24 aprile 2009), relativo alla sicurezza delle ferrovie. La norma istituisce un metodo comune di sicurezza per la determinazione e la valutazione dei rischi connessi con l’attività ferroviaria, in particolare preservando e migliorando il livello di sicurezza delle ferrovie comunitarie. Inoltre favorisce “l'accesso al mercato dei servizi di trasporto ferroviario promuovendo l'armonizzazione: dei procedimenti di gestione dei rischi utilizzati per valutare il livello di sicurezza e la conformità ai requisiti di sicurezza; degli scambi delle informazioni riguardanti la sicurezza tra i vari operatori del settore ferroviario al fine di gestire la sicurezza nei vari punti di interazione presenti nel settore; delle prove risultanti dal procedimento di gestione dei rischi.” Il regolamento è entrato in vigore il primo maggio 2009 e si applica a decorrere dal 1° luglio 2012.
rezza ferroviaria, un organismo indipendente, preposto specificamente alla sicurezza del trasporto su rotaia. Una struttura che può contare su un organico composto da circa 200 persone. L’agenzia è stata creata sulla base di una direttiva comunitaria riguardante la sicurezza delle ferrovie. L’autorità, con sede a Firenze deve assicurare, nella sua opera di vigilanza, le necessarie garanzie di terzietà nei confronti delle imprese di trasporto, in un settore ormai liberalizzato sia nel settore passeggeri che nel settore merci. Sull’operato dell’Authority vigila il ministero dei Trasporti che ha anche il compito di
(l’Imdg Code) non s'integra perfettamente con l'Adr e pone problemi nel trasporto intermodale. Se per il trasporto combinato strada-ferrovia, infatti, non ci sono particolari problemi di integrazione tra le normative Adr e Rid, sostanzialmente equivalenti tra loro, le cose sono diverse nel caso di trasporto strada-mare in quanto l’Imdg Code prevede un sistema di regole molto più restrittive e quindi talvolta non analoghe a quelle dell’Adr. Secondo la regola generale, in caso di trasporto intermodale deve comunque essere osservato il regolamento più restrittivo. Per
esempio, nel caso di trasporto combinato terra-mare, con una serie di eccezioni specifiche, si applica l’Imdg che copre anche le esigenze del trasporto stradale. La legislazione dedicata al trasporto aereo è raccolta nel più generale accordo Icao (Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile).
Le responsabilità del trasportatore I sinistri nel trasporto di merci pericolose implicano severe conseguenze civili e penali, se si dimostra la responsabilità dei soggetti interessati al trasporto stesso. L’Adr stabilisce che gli operatori del trasporto di merci pericolose devono prendere le appropriate misure, in relazione alla natura e dimensione dei pericoli prevedibili, al fine di evitare danneggiamenti o ferite e, se il caso, di minimizzare i loro effetti. Il trasportatore è soggetto, in particolare, a tutta una serie di obblighi e compiti specifici. Egli deve: a)verificare che le merci pericolose da trasportare siano autorizzate al trasporto conformemente all'ADR; b)assicurarsi che la documentazione prescritta si trovi a bordo dell'unità di trasporto;
I SIMBOLI CHE INDICANO LE VARIE CATEGORIE DI MERCI PERICOLOSE
Adr e trasporto via mare Il trasporto di merci pericolose viene effettuato non solo su gomma e attraverso la rete ferroviarie. Negli ultimi anni, anzi, ci si è molto concentrati sulla possibilità di incrementare la modalità via mare. Dal punto di vista normativo, questa tendenza dà luogo ad alcune difficoltà legate al fatto che l'accordo internazionale per il trasporto via mare di merci pericolose
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svolgere inchieste sugli incidenti ferroviari. Per questo è stato creato un apposito ufficio che si occupa, tra l’altro, di redigere un rapporto sulla sicurezza del nostro sistema ferroviario, da cui evincere un quadro più ampio e meno emozionale dello stato delle nostre ferrovie. L’ultimo rapporto disponibile è quello effettuato sul 2007. L’anno 2007 ha visto un complessivo miglioramento delle prestazioni di sicurezza delle Imprese Ferroviarie, ma anche alcune aree di criticità. Le più rilevanti risultano legate a diverse attività: manovra e formazione treni, con particolare riguardo alle condizioni di accettazione dei convogli, alla corrispondenza tra i dati reali del treno e quelli indicati sui documenti di scorta e soprattutto alle operazioni finalizzate allo stazionamento dei treni sui piazzali; verifica e controllo dei carichi dei carri, soprattutto in relazione al rispetto delle condizioni di assicurazione di questi. “Una attenzione particolare -si legge nel rapporto- va posta in merito alle non conformità rilevate sul materiale rotabile merci per il trasporto di merci pericolose”.
ne. Il trasporto potrà essere ripreso soltanto dopo la messa in conformità della spedizione.
I sinistri nel trasporto di merci pericolose implicano severe conseguenze civili e penali, se si dimostra la responsabilità dei soggetti interessati al trasporto stesso
c) assicurarsi visivamente che i veicoli e il carico non presentino difetti manifesti, perdite o fessure, mancanze di equipaggiamenti, ecc.; d) assicurarsi che la data della prova successiva per i veicoli cisterna, veicoli-batteria, cisterne smontabili, CGEM, cisterne mobili e contenitori-cisterna non sia stata superata; e) verificare che i veicoli non siano sovraccaricati; f) assicurarsi che siano apposte le etichette e le segnalazioni prescritte per i veicoli; g) assicurarsi che gli equipaggiamenti pre-
scritti nelle consegne scritte per il conducente si trovino a bordo del veicolo. Tutto questo deve essere fatto, se il caso, sulla base dei documenti di trasporto e dei documenti d'accompagnamento, mediante un esame visivo del veicolo o dei contenitori e, se il caso, del carico. Se durante il trasporto è constatata un'infrazione che potrebbe compromettere la sicurezza del trasporto, la spedizione deve essere fermata il più presto possibile, tenuto conto dei requisiti di sicurezza legati alla circolazione e all'arresto della spedizione, come pure alla sicurezza della popolazio-
La responsabilità del gestore della cisterna Per quanto riguarda il gestore di un contenitore-cisterna o di una cisterna mobile deve invece: a) assicurare l'osservanza delle disposizioni relative alla costruzione, all'equipaggiamento, alle prove e alla marcatura; b) assicurare che la manutenzione dei serbatoi e dei loro equipaggiamenti sia effettuata in modo che garantisca che il contenitore-cisterna o la cisterna mobile, sottoposti alle normali condizioni di esercizio, rispondano alle disposizioni dell'ADR, fino alla prova successiva; c) effettuare un controllo eccezionale quando la sicurezza del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti può essere compromessa da una riparazione, da una modifica o da un incidente. Il consulente per la sicurezza Il decreto legislativo 40/2000 ha introdotto la figura del consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose o consulente Adr. Questa figura professionale è prevista unicamente per le aziende che operano nel trasporto di merci pericolose via strada, via ferrovia o via navigabile interna. Tutte le imprese (salvo i casi di esenzione previsti) coinvolte nel trasporto di merci pericolose e nelle operazioni ad esso collegate devono nominare il
Coinvolte tutte le modalità Dal mare, alla rotaia, alla strada, gli incidenti che vedono coinvolte le merci pericolose lasciano sempre un segno indelebile
"consulente" che deve essere in possesso di un regolare certificato di formazione rilasciato dal Ministero dei Trasporti. In questo modo è stata recepita la direttiva 96/35/CE, relativa alla designazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile. Il consulente ha anzitutto il compito di redigere una relazione nella quale, per ciascuna operazione relativa all'attività dell'impresa, indica le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali necessarie per l'osservanza delle norme in materia di trasporto, di carico e scarico di merci pericolose nonché per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni ottimali di sicurezza. Al di là della relazione annuale la figura del consulente Adr deve interagire costantemente con l'azienda, garantendo la prevenzione degli incidenti e il rispetto delle norme. Yari Selvetella
di danni per l’ambiente, nel Mar Nero. La tempesta che scoppia domenica 11 novembre 2007, nella zona compresa tra il Mar Nero, il Mar D’Azov e lo Stretto di Kerch provoca la collisione di diverse imbarcazioni che trasportano sostanze pericolose. Colano a picco 5 navi e molte altre sono danneggiate; negli scontri muoiono 25 persone. Secondo le stime si sarebbero riversate nell'acqua un migliaio di tonnellate di petrolio e seimila tonnellate di zolfo. Inoltre le navi trasportavano anche materiali ferrosi. Quando la petroliera si spezza in due tronconi, quasi la metà del carico di 4.800 tonnellate di greggio, si riversa in mare. Le autorità russe e ucraine lanciano una massiccia operazione di soccorso e bonifica. Nel luglio invece, l’allarme scatta al largo delle coste della Spagna per il naufragio della nave mercantile “Don Pedro”, di proprietà di Iscomar. L’imbarcazione, infatti, è naufragata poco distante dal porto di Ibiza, nelle Isole Balneari. Il mare lì intorno è stato immediatamente inquinato dagli idrocarburi fuoriusciti dalla nave che ha urtato un isolotto. Sulla nave c’erano 100 tonnellate di combustibile e 50 tonnellate di gasolio. Sulla strada Anche gli incidenti che riguardano le strade sono molteplici, soprattutto perché il trasporto su gomma rappresenta la modalità più utilizzata per spostare le merci pericolose. Nel maggio del 2008 Sommez Gencosman, il 27enne autista di nazionalità turca alla guida di una autocisterna belga carica di etilene, precipita da un viadotto della autostrada A7 perdendo la vita. Il suo corpo verrà ritrovato il giorno dopo dai sommozzatori del Corpo dei Vigili del fuoco. In base alle ricostruzioni l'autocisterna urta il guard
rail nella curva che precede il viadotto, sfondandolo e precipitando di sotto. Nell'urto il contenuto della cisterna prende fuoco, generando una enorme esplosione che avvolge di fuoco il viadotto soprastante provocando l’incendio di un altro autoarticolato che stava transitando e di una autovettura. Illesi i conducenti di questi due mezzi. Sempre nel maggio, ma di sette anni prima, nel 2001, il terrore colpisce l’autostrada A1, sulla corsia nord, nel tratto compreso fra i caselli di Capua e Caianello, in provincia di Caserta. Un camion che trasporta bombole di gpl, per cause ancora imprecisate, sbanda e piomba sui mezzi della ditta impegnata nel cantiere. Rotaia pericolosa Il disastro di Viareggio certamente non ha precedenti nel sistema di trasporto di merci pericolose effettuato per rotaia, tuttavia esistono precedenti che vedono coinvolti treni merci. Il 7 gennaio 2005, un interregionale, che da Verona si dirigeva verso Bologna, si scontra con un treno merci che arrivava in senso contrario. L’incidente avviene a Crevalcore, e provoca la morte di 17 persone. La linea era a binario unico, e la causa attribuita ufficialmente all’incidente è stata “errore umano”, cioè il semaforo rosso non è stato visto dal macchinista a causa della nebbia. Il 20 dicembre del 2005, accade un fatto analogo alla stazione di Roccasecca (Frosinone), in cui 59 persone rimangono ferite. Anche in questo caso si dice che il macchinista di uno dei due treni, quello merci, non ha visto il semaforo rosso. Gianluca Coda Per quanto riguarda l’Italia esiste già da qualche anno un’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, un organismo indipendente, preposto alla sicurezza del trasporto su rotaia
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Grande risonanza, anche per le immani conseguenze ambientali, hanno i disastri avvenuti in mare. La sera del 28 Gennaio 2009 il traghetto della Tirrenia "ATHARA", appena partito dal porto di Genova con destinazione Sardegna, prende fuoco a sette miglia circa dalla costa a causa di un probabile corto circuito generato dal gruppo elettrico di un camion frigo. La Capitaneria di Porto di Genova, in seguito agli accertamenti compiuti, ha comminato una sanzione a carico di un gruppo di autotrasportatori che avevano imbarcato prodotti ADR senza dichiararlo e un fascicolo relativo alle indagini è stato consegnato in Procura. Le merci pericolose non dichiarate costituiscono un’infrazione all'articolo 1199 del Codice della Navigazione, in base alla quale la Capitaneria ha multato i trasportatori responsabili con una sanzione complessiva di 150mila euro. E’ importante segnalare che alcune di queste sostanze , tra l‘altro, non potevano viaggiare via mare. L’anno nero è senz’altro il 2007. Nel dicembre un immane disastro ecologico colpisce il mare della Corea del Sud. Una nave che trasporta una grossa gru finisce contro una petroliera. Dalla chiglia squarciata si sono dispersi nell'acqua del porto sudcoreano di Taenan 15.000 tonnellate di greggio. L’incidente è più grave di quello avvenuto nel 1995, quando 5.000 tonnellate di greggio finirono in mare a Yeosu, un altro porto a sud di Seul. Sempre nel 2007, a novembre, una nave porta-container urta contro uno dei pilastri del Golden Gate, nella baia di San Francisco. La nave, con comandante cinese, perde dai suoi serbatoi 220 tonnellate di carburante. I danni ambientali sono notevoli, si parla della più grave emergenza degli ultimi vent’anni, un’emergenza tanto più grave se si considera che l’incidente nella sua fase iniziale è stato sottostimato. Dei 220mila litri dispersi, appena 40mila sono stati recuperati. Ma il 2007 si ricorda soprattutto per il bilancio pesante, sia in termini di vite umane che
Formazione: si ricomincia Da settembre un fitto calendario di appuntamenti per i corsi promossi dall’Albo degli Autotrasportatori: in primo piano management, logistica, normativa di Yari Selvetella
ncora una volta l’autotrasporto italiano affronta l’ultimo periodo dell’anno proiettandosi sulle strategie del futuro: più professionalità, più qualità dei servizi, più sicurezza. Anche per questo autunno il Comitato Centrale dell’Albo punta al rinnovamento del settore investendo sulla formazione. Dalla metà di settembre ripartono infatti i corsi gratuiti, una vasta offerta formativa che tocca un po’ tutti gli aspetti delle attività e delle prospettive legate alla movimentazione di merci su strada: si va dal corso dedicato ai manager del settore, al perito logistico, alla formazione giuridico-amministrativa, ma ci sono anche corsi sull’informatica e programmi dedicati agli autisti. Una proposta, quella dell’Albo, che non è limitata ai soli iscritti, ma si arricchisce anche di molte altre iniziative, come i corsi destinati ai funzionari delle Province o i momenti di approfondimento sull’autotrasporto con i funzionari della Polstrada. “È la legge stessa ad assegnarci compiti di formazione per gli autotrasportatori – ha affermato di recente Raffaele Maria de Lipsis, Presidente dell’Albo – ed è un compito che stiamo svolgendo in modo sempre più affinato e partecipato”. “Fino a pochi anni fa - sottolinea il Presidente - la qualità non era un elemento centrale per la categoria; successivamente abbiamo ottenuto una sempre maggiore attenzione del settore a questi temi, puntando sulla qualità e sulla sicurezza. Ma non abbiamo agito solo verso gli operatori del settore, al contrario abbiamo interagito proficuamente anche con le istituzioni. Basti pensare ai corsi di formazione per la Polizia di Stato chiamata a svolgere i controlli su strada e alle iniziative per i funzionari delle Province. Riteniamo dunque che la formazione sia la leva su cui poggiare le decisioni del futuro, con un’offerta formativa a tutto tondo per gli autotrasportatori italiani e per coloro che operano in relazione con questo settore”.
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Modulo 1A Politiche per l’Autotrasporto e la Logistica a livello nazionale ed europeo: il contesto istituzionale e quello operativo. Panorama dettagliato dell’autotrasporto e della logistica: il mercato, la domanda, l’offerta, aspetti micro e macro economici. Modulo 1B
Riforma del settore dell’Autotrasporto: le norme e le regole. Impatto delle norme e dei processi evolutivi sulle strutture aziendali.
Modulo 2A La gestione e la struttura delle imprese di trasporto: competitività ed efficienza. Modulo 2B Studio delle variabili e calcolo dei costi: modellizzazione e valorizzazione.
FORMAZIONE MANAGERIALE ED INTEGRATA PER LE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO E LOGISTICA PER LA COMPETITIVITÀ E LA SICUREZZA Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano Coordinatore di Area: Prof. Rocco Giordano
Modulo 3A Il processo di internazionalizzazione delle imprese. Modulo 3B Focalizzazione dei processi aziendali rispetto alla logistica e ai mercati.
Modulo 1A Il regime giuridico dell’autotrasporto di merci: il trasporto in conto proprio ed in conto terzi. i trasporti c.d. speciali. Modulo 1B La governance dell’autotrasporto di merci in italia. la disciplina amministrativa dell’accesso e dell’esercizio dell’attività d’autotrasporto di merci per conto di terzi. Modulo 2A La sicurezza nell’autotrasporto di merci e la certificazione di qualità ai fini della sicurezza. Modulo 2B Il rapporto di lavoro nell’autotrasporto di merci. Modulo 3A il contratto d’autotrasporto di merci. analisi della normativa ed individuazione dei soggetti responsabili. Modulo 3B Formazione del contratto: analisi, valutazioni e casi di studio.
FORMAZIONE PER AMMINISTRATIVO GIURIDICO NORMATIVO IN IMPRESE DI AUTOTRASPORTO E DI LOGISTICA Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano Coordinatore di Area: Avv. Nicola Callipari
CORSI DI FORMAZIONE il calendario di settembre
15 Lazio
ROMA ROMA CATANIA CATANIA BARI BARI
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
1A 1B 1A 1B 1A 1B
ROMA ROMA CATANIA CATANIA BARI BARI
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
2A 2B 2A 2B 2A 2B
ROMA ROMA CATANIA CATANIA
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm.
3A 3B 3A 3B
22 Lombardia MILANO MILANO 22 Liguria GENOVA GENOVA 22 Puglia BARI BARI 22 Campania SALERNO SALERNO
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
1A 1B 1A 1B 3A 3B 1A 1B
23 Lombardia MILANO MILANO 23 Liguria GENOVA GENOVA 23 Puglia BARI BARI 23 Campania SALERNO SALERNO
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
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24 Lombardia MILANO MILANO 24 Liguria GENOVA GENOVA
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm.
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29 E.Romagna BOLOGNA Form.Manager. BOLOGNA Form.Manager.
1A 1B
29 Lombardia MILANO MILANO 29 Lazio ROMA ROMA 29 Campania SALERNO SALERNO
Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
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30 E.Romagna BOLOGNA BOLOGNA 30 Lombardia MILANO MILANO 30 Lazio ROMA ROMA 30 Campania SALERNO SALERNO
Form.Manager. Form.Manager. Giuridico-Amm. Giuridico-Amm. Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico Tecnico-Logistico
2A 2B 2A 2B 2A 2B 4A 4B
15 Sicilia 15 Puglia
Modulo 1A Politiche per l’Autotrasporto e la Logistica a livello nazionale ed europeo: il contesto istituzionale e quello operativo in una logica di mercato.
16 Lazio
Modulo 1B Riforma del settore dell’Autotrasporto: le norme e le regole. Impatto delle norme e dei processi evolutivi sulle strutture aziendali.
16 Puglia
Modulo 2A La gestione e la struttura organizzativa delle imprese di autotrasporto: competitività ed efficienza. Studio delle variabili e calcolo dei costi.
17 Sicilia
Modulo 2B Il processo di internazionalizzazione delle imprese. Focalizzazione dei processi aziendali rispetto alla logica e ai mercati. Modulo 3A Programmazione del ciclo logistico – integrato. Modulo 3B Amministrazione magazzino merci. Modulo 4A Pianificazione rete distributiva. Modulo 4B Gestione flussi informativi delle merci.
I corsi Autotrasportatori protagonisti di una modernizzazione dell’intero settore, con un più alto grado di consapevolezza ed efficienza. I corsi per manager del settore hanno l’obiettivo di fornire gli elementi conoscitivi e pratici utili a far crescere le aziende di autotrasporto sul versante della competitività. Gli osservatori più attenti del mercato europeo hanno evidenziato come in Italia manchino alcune figure, presenti invece in molti altri paesi, di esperti di logistica all’interno delle aziende di settore. Si cerca di sopperire con i corsi di formazione per periti dei trasporti e della logistica, destinati a studenti che abbiano conseguito il diploma di maturità. Il settore dell’autotrasporto è regolato da un sistema normativo molto complesso. Importante, dunque, conoscerne a fondo ogni aspetto. Per saperne di più ci sono i corsi gratuiti di formazione di specialisti in materia giuridico-amministrativa nell’attività dell’autotrasporto e della logistica.•
FORMAZIONE PER TECNICO LOGISTICO Coordinatore Scientifico: Prof. Rocco Giordano Coordinatore di Area: Prof. Paolo Volta
16 Sicilia
17 Lazio
I corsi comprendono una vasta offerta formativa che tocca un po’ tutti gli aspetti delle attività e delle prospettive legate alla movimentazione di merci su strada
Un aiuto alla qualità La concorrenza che porta lontano è quella fondata sulla qualità. E questa in sintesi l'idea che ha portato il Comitato Centrale a prendere la decisione di finanziare direttamente 50 aziende che vogliano ottenere la Certificazione di Qualità. L'Albo, tramite un bando che scade il 30 settembre, selezionerà 50 aziende che desiderino ottenere questo "bollino blu" e
che siano disposti a farsi seguire dagli auditor nel loro percorso di miglioramento nella gestione del personale, della parte amministrativa e nella sicurezza. Le aziende saranno preparate alla certificazione di qualità secondo il cosiddetto Codice di Pratica e sulla base delle direttive in esso contenute, con l’obiettivo di sottoporle alla successiva visita
ispettiva da parte degli Enti di certificazione. Le aziende saranno scelte tra quelle che operano prevalentemente nelle quattro filiere previste dalla certificazione volontaria: farmaci, rifiuti industriali, merci pericolose, agro-alimentare. Le aziende prescelte saranno suddivise in tre gruppi. Al gruppo A apparterranno 20 aziende che hanno da 1 a 5 veicoli, al
gruppo B 20 aziende che hanno da 6 a 20 veicoli e al gruppo C 10 aziende con oltre 20 veicoli. Il progetto, in fase sperimentale, riguarderà principalmente il Lazio, ma esiste la possibilità di estendere tale opportunità a tutte le regioni del centro Italia. I cicli formativi si svolgeranno presso la sede del Comitato Centrale dell'Albo a Roma.
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L’Albo seleziona 50 aziende da preparare gratuitamente all’iter della certificazione. Le domande entro il 30 settembre
Educazione stradale La Sapienza partner della Polizia Immaginate un veicolo che subisce un incidente. Immaginate che da esso escano miracolosamente incolumi gli occupanti e che essi senza alcun criterio passeggino attorno al veicolo pericolosamente vicino al ciglio della strada. Improvvisamente un'auto raggiunge gli incauti guidatori e li Roberto Sgalla travolge... È questo uno dei video –assolutamente reali- mostrati agli studenti nell'ambito di un progetto di educazione stradale frutto della collaborazione tra l'università la Sapienza di Roma e la Polizia Stradale. La reazione a questo tipo di video che l'Osservatorio di Psicologia della Legalità dell'Università, guidato dalla professoressa Anna Maria Giannini, studia per comprendere i meccanismi attraverso i quali è possibile fare una corretta attività di educazione stradale. Questo progetto si affianca alla quasi decennale attività (il progetto Icaro) di educazione guidata dalla Polizia Stradale e ideata, con il contributo dell'Università, allo scopo di sensibilizzare sin dalla scuola primaria la cultura della sicurezza e della responsabilità sulla strada. Ricerca e attività di sensibilizzazione in una inedita collaborazione tra il Ministero dell'Interno e gli organismi di ricerca con lo scopo - ancora lontano purtroppo - del dimezzamento dei morti sulle strade italiane (come auspicato dalla Ue). Entusiasta il Capo della Polizia Stradale, Roberto Sgalla, che a proposito dell'iniziativa dice: "Questo progetto è il coronamento di diversi anni di attività e aiuterà a comprendere un fenomeno complesso come l'incidente stradale".
Trentino: l'unione fa la forza La crisi economica mette tutto in discussione, a cominciare dai modelli produttivi. Una delle possibili risposte alla crisi è la concentrazione societaria. Infatti tanto il Governo (con 16 milioni) quanto il Trentino hanno deciso di finanziare e sostenere quella che è - anche se spesso è dimenticato - una delle categorie trainanti dell'economia nazionale. Il Trentino (e in particolare la provincia autonoma di Trento), tramite la società di servizi Trentino Sviluppo, ha deciso di mettere a disposizione la cifra di 7,5 milioni di euro allo scopo di favorire le aggregazioni e le sinergie tra aziende del settore dell'autotrasporto. I progetti di aggregazione vanno presentati entro il 15 settembre alla società Trentino Sviluppo e devono essere il risultato di uno sforzo di almeno 7 aziende che dimostrino la capacità di poter lavorare e sviluppare "business" insieme entro la fine del 2009. E' questo infatti il principale, anzi unico, requisito per accedere ai finanziamenti. «Questa iniziativa - sottolinea Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia di Trento - ha un duplice scopo: favorire una maggiore competitività del sistema delle aziende dell’autotrasporto trentino, così da attenuare i rischi legati all’attuale congiuntura sfavorevole, ma anche e soprattutto favorire la creazione di un sistema di aziende capace di sopportare con maggiore energia e resistenza le sfide legate a una sempre più forte competizione internazionale». «Favorire le aggregazioni di imprese in un settore come quello dell’autotrasporto - spiega Paolo Mazzalai, presidente di Trentino Sviluppo - permette da un lato di contenere i costi del sistema oggi affrontati dalla singola azienda, dall’altro di proporsi al mercato in modo più versatile, offrendo modalità di trasporto diversificate a seconda dei settori merceologici, consentendo così di assorbire meglio eventuali periodi di crisi in singoli comparti produttivi».
L'IVECO VA A CANESTRO Iveco, dopo la già siginificativa presenza alla "Final Eight" dell'Eurocup di basket svoltosi a Torino nello scorso aprile, entra definitivamente nel mondo della pallacanestro come partner ufficiale della Nazionale Italiana. La partnership è iniziata proprio ad agosto per accompagnare la squadra all'impegno dei Campionati Europei che si svolgeranno in Polonia dal 7 al 20 Settembre. Il team azzurro, allenato da Carlo Recalcati, rappresenta il fiore all’occhiello di un rapporto di collaborazione stretto direttamente con la Federazione che prevede la presenza di Iveco anche a fianco della Nazionale femminile, vincitrice della medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo, e di quelle giovanili. Iveco fornirà alla Federazione Italiana Pallacanestro due Ecodaily per il trasporto delle attrezzature sportive oltre che degli stessi atleti. Si conferma così un forte interesse della casa torinese per lo sport, all'insegna della valorizzazione dell'eccellenza, dal rugby all'atletica, dalla Formula uno alla superbike fino all'atletica leggera come dimostrato dalle numerose sponsorizzazioni e partnership negli ultimi vent'anni di sport italiano ed internazionale.
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l trasporto in regime ADR, ma anche il trasporto di materiali pericolosi non su gomma, sono tornati alla ribalta prepotentemente in questi ultimi tempi, sia per alcuni gravi incidenti (Viareggio o il molino Cordero in provincia di Cuneo, nessuno con camion coinvolti primariamente), sia per una profonda revisione di parte delle normative a partire dal 2006 e in cui si vede una ulteriore semplificazione (ma con un giro di vite) per il prossimo futuro. Naturalmente c’è la questione dell’attuazione e del recepimento della miriade di accordi UE, degli accordi bilaterali, degli accordi REACH e naturalmente mancano ancora alcuni decreti attuativi che erano previsti per luglio 2009. A tutto questo si aggiungo le nuove norme sull’autotrasporto “schedatura” e tutte le norme su merci pericolose (indipendentemente dal tipo di vettore) emanate dall’UE come regolamenti di cui in sostanza è d’obbligo il recepimento. Dire che la situazione è complessa è ancora poco. Anche perché man mano che il tempo passa le sostanze pericolose o individuate come tali aumentano in modo esponenziale. Oggi siamo già a ben oltre 100.000 e ciò non aiuta. Se in caso di incidente è indispensabile poter sapere con immediatezza di che si tratta (pannellatura arancione) probabilmente le norme devono essere più ampie e riferirsi specificamente a gruppi più vasti e semplificati, oltre ad avere una certa uniformità. Il nostro scopo è però al momento capire quale sia la situazione del semirimorchio (in generale il tipo di veicolo più diffuso) e dell’allestimento per ADR nel nostro paese. Ricordiamo anche che la normativa è molto più complessa di quanto appare (e non scenderemo in dettagli) in quanto un cisterna containerizzata può essere trazionata in camion, trasportata in ferrovia e addirittura in nave (come carico stivato), dovendo quindi rispondere a tutte le parti più restrittive di norme diverse, anche se quasi mai contrastanti.
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Farina esplosiva Ma prima di passare alla parte tecnica torniamo al troppo presto dimenticato incidente al Molino Cordero di cui è passato da poche settimane il secondo anniversario. Sembra, e il condizionale è d’obbligo dato che il processo è in corso, che l’incidente sia dovuto ad una scintilla (forse causata da una mancata messa a terra) in un ambiente saturo di farina in polvere finissima (a livelli di qualche kg per metro cubo d’aria anche la farina diventa un potente esplosivo). L’incidente richiama quindi al rispetto delle procedure di sicurezza in modo rigido e puntuale anche per cose che molti potrebbero supporre semplicemente banali come la messa a terra anche per carichi o situazioni che sembrerebbero non a rischio.
Cisterne sicure I trasporti di sostanze pericolose sono da sempre assai diffusi ed evidenti sul territorio, si pensi solo alla distribuzione dei carburanti sia alle stazioni di servizio sia per uso domestico nelle molte zone isolate del nostro Paese. Facciamo il punto sulla situazione tecnologica dei veicoli adibiti a questo uso particolare di Carlo Otto Brambilla
Le caratteristiche tecnologiche degli allestimenti e, soprattutto, dei semirimorchi impiegati nel trasporto in regime ADR è veramente assai particolare. Partendo dalla segnalazione (i pannelli arancioni e altri pannelli specifici) ai dispositivi elettrici, fino all’uso di pneumatici nuovi. Ma vi sono anche molte cose “volontaristiche”. Di fatto nessun trasporto carburante o trasporto acidi oggi è prodotto senza ESP e altri dispositivi di sicurezza non prescritti per legge. E’ uno dei molti casi in cui la tecnologia pratica supera, e di gran lunga, quanto prescrive la legge. Probabilmente è proprio questa la ragione di un così basso numero di incidenti con danni alla persone. Certo incidenti, ribaltamenti e così via esistono e fanno parte delle normali attività umane, ma la quota di morti sul lavoro (o dei feriti o delle morti riconducibili a questo) nel mondo del trasporto delle materie pericolose è, sostanzialmente irrilevante, rispetto alle fasi produttive degli stessi materiali. Il più grave incidente del trasporto su gomma degli ultimi anni (il Monte Bianco) è stato paradossalmente reso più grave da materiali che si ritenevano innocui ma si sono rivelati assai diversi. E’ opinione comune (anche del Ministro dei Trasporti) che la norma debba essere semplificata e rivista, ma soprattutto, aggiungiamo noi, resa più aderente alle normali disponibilità tecnologiche moderne. Ad esempio l’ESP obbligatorio (già se ne parla per tutti i veicoli) o, meglio, un sistema di posizionamento satellitare con allarme automatico in caso di incidente (che in realtà oggi costa pochi euro), fino alla gestione e al controllo della pressione dei pneumatici. Tutti aspetti essenziali per la sicurezza che hanno un incidenza di costo su un veicolo finito largamente inferiore al 5% del costo complessivo.
Il parere del Ministero Semplificazione e irrigidimento in modo che i rischi siano inferiori e i controlli, e le eventuali sanzioni, più semplici ed efficaci. La sicurezza non è mai un optional. Ricordiamo che il 100% dei carburanti (metano escluso) almeno negli ultimi chilometri di percorso, viene trasportato su gomma, fino al punto di erogazione e in tonn/km questo tipo di trasporto è, di gran lunga, quello più importante e interessante. La tecnica attuale consente veicoli veramente specializzati. Negli ultimi anni
Evidente in questa immagine l’attenzione alla leggerezza: scalette in alluminio, cerchi in lega, cunei di sicurezza (gialli) in plastica e così via; oltre a una buona zona di sicurezza in caso di tamponamento la vera differenza l’hanno fatta gli acciai speciali che hanno consentito, migliorando la resistenza e la robustezza, di realizzare autobotti sempre più capienti. Naturalmente non bisogna dimenticare che a questo si è abbinato lo sviluppo di trattori “light” sempre più leggeri dedicati alla mission specifica. In una competizione a tutto tondo, dove Volvo e Scania partono un po’ svantaggiate, rispetto alle altre cinque case, per via delle cabine a larghezza piena (2,5 metri). Tuttavia tutti i costruttori hanno saputo allinearsi a masse intorno alle 5,5 t, o anche meno, lasciando quasi 40 t per il semirimorchio dove le masse, grazie a mille artifici, sono state portate intorno ai 56.000 kg. Naturalmente dipende molto dalla tipologia di carico (ad esempio se a pressione normale o sottopressione come il GPL dove le tare dei semirimorchi sono nettamente maggiori). Nell’analisi tecnica del semirimorchio oltre alla obbligatorietà dell’ABS ci fa piacere rilevare come praticamente tutti i mezzi dispongano di serie o a richiesta, ma a costi accettabili, dell’ESP più avanzato che interfacciato con i sistemi di controllo elettronico del trattore consente una rinnovata sicurezza di marcia in uno degli incidenti più frequenti con questo tipo di carico (per via del baricentro alto): il ribaltamento. Al di la dei container/cisterna, si è sempre più diffusa la categoria di veicoli con cisterna quasi autopor-
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Dove la sicurezza è tutto
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tante, sostanzialmente appoggiata ad un telaio che ha lo scopo principale di connettere perno ralla, sospensioni e cisterna, fungendo più da elemento di raccordo che da elemento strutturale. Questo fatto, unitamente alla qualità dei materiali, spiega come in molti dei, per fortuna rari, incidenti che coinvolgono veicoli in regime ADR le fuoriuscite di liquidi siano assai rare. Infatti la robustezza della struttura della parte “serbatoio” del semirimorchio è diventata elevatissima. Contribuiscono naturalmente alla rigidità strutturale due aspetti fondamentali. Anzitutto le testate stampate con nuovi procedimenti che non richiedono enormi investimenti, ma possono essere realizzate da 50/60 esemplari l’anno, e le divisioni in setti in cui la connessione meccanica (saldatura) a tutta la cellula circolare o ellissoidale della cisterna ne aumenta enormemente la rigidità e la robustezza.
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Alla ricerca della leggerezza Le immagini dell’articolo (sia per i trattori sia per i semirimorchi fotografati per lo più in salone) evidenziano bene come sia spasmodica la ricerca del contenimento della tara. Cerchi in lega, cunei di sicurezza in materiale sintetico, uso dell’alluminio e di acciai ad alta resistenza, sospensioni pneumatiche, assali alleggeriti (meno di 400 kg l’uno) e così via. Scalette e passerelle (praticamente sempre in alluminio) arrivano a non essere verniciate. Già anche la vernice pesa ed ha un costo. Lo stesso è avvenuto nei trattori, solitamente con cabina bassa, day cab, a posto singolo eventualmente con Supersingle al retrotreno e del tutto privi di ruota di scorta e di attrezzatura per il cambio (ma con opportuni contratti). Probabilmente il massimo dell’evoluzione tecnica si è avuta nei telai. Vent’anni fa erano semplici travi saldate, ora vengono realizzate con calcoli strutturali ad elementi finiti utilizzando
per la costruzione acciai ad altissima resistenza su cui viene poi “poggiata” la cisterna (è evidente in alcune immagini di queste pagine dove la struttura del telaio è in rosso e la cisterna è in bianco). Sul telaio si sono così risparmiati molti quintali senza compromettere la robustezza, anzi questa è nettamente aumentata. Naturalmente il complesso assale, sospensioni, freni, ruota resta il più pesante, ben oltre 500 kg per i leggerissimi (e sono tre!). Su questi probabilmente è ancora possibile lavorare molto, anche se il maggior lavoro fatto in questi anni ha riguardato la riduzione di attriti (sia quelli del pneumatico sia quelli interni del mozzo) allo scopo di contenere i consumi). Il mercato delle autobotti e delle cisterne è naturalmente un mercato di nicchi dove peraltro alcuni dei maggiori costruttori (come la Schmitz) non sono presenti.
Le richieste dei tecnici I costruttori (di veicoli non di rimorchi) stanno premendo per un generale allungamento del veicolo, mediamente di 50-70 cm (in attesa di veicoli decisamente più lunghi come i 25,25 scandinavi già testati in Europa con esito tecnico positivo, ma con problematiche politiche e infrastrutturali) sia allo scopo di aumentare la capacità di trasporto, ma soprattutto per creare zone a rigidità differenziata anteriormente e posteriormente, in modo da ridurre la gravità degli incidenti attraverso sistemi di sicurezza passiva. In gran parte dei veicoli ADR tutto questo è già presente: infatti la lunghezza necessaria per il carico è assai più ridotta di quella massima ammessa e se nelle strutture containerizzate spesso, alla sicurezza del contenitore, ci pensa il pianale per trasporto
I costruttori stanno premendo per un generale allungamento del veicolo, mediamente di 50-70 cm, sia allo scopo di aumentare la capacità di trasporto, ma soprattutto per creare zone a rigidità differenziata anteriormente e posteriormente, in modo da ridurre la gravità degli incidenti attraverso sistemi di sicurezza passiva. Nella pagina accanto, in basso, il trasporto di una cisterna containerizzata, certamente uno dei metodi più sicuri per sostanze pericolose di un certo valore economico, senza eccessivi problemi nella rottura di carico
container e la “gabbia”, nei semirimorchi dedicati la situazione è altrettanto buona. E’ sufficiente uno sguardo alla grande immagine dopo l’apertura (quella a pagina 29) per capire come il limite del sistema paraincastro posteriore sia a circa 40-50 cm della cisterna di carico con un ampio margine di protezione nel caso di un tampona-
mento da veicoli leggeri (auto o furgoni) e anche minori conseguenze per gli occupanti di questi ultimi. Naturalmente oltre un certo punto la struttura del semirimorchio ridiventa totalmente rigida cercando di garantire al massimo l’integrità della cisterna, anche se autoportante. Naturalmente l’impiantistica di bordo, soprattutto quella elettrica, è allo stato dell’arte e ben raramente causa problemi. Cosa ne possiamo dedurre? Un fatto semplice e assi spesso ovvio. Nonostante l’enorme mole di nuove normative introdotte proprio di recente, ne abbiamo citate alcune in apertura, resta il fatto che spesso (non sempre) lo
standard tecnico dei veicoli resta ampiamente superiore a quanto richiesto dalla legge. Lo stesso va detto, a corollario, per la continua preparazione degli autisti. Tuttavia un sistema estremamente e duramente competitivo, come quello che sta uscendo dalla crisi e che probabilmente si imporrà dal 2010, porta inevitabilmente a leggerezze, a fretta, alla ricerca della massima produttività. Ed ecco i seppur pochi incidenti. E’ chiaro a questo punto come i controlli vadano gestiti al meglio, semplificati, ma con alte frequenze e la massima severità. Il punto non è solo questo. Anche chi guida e chi gestisce, ovvero coloro che leggono TIR,
Classico esempio di cisterna parzialmente autoportante (cisterna in bianco e struttura in rosso). Vi sono anche cisterne prive di struttura
devono essere ben consci della situazione potenzialmente pericolosa di un trasporto ADR.
L’attenzione alle regole Questo naturalmente spinge ad un rispetto totale e severissimo delle norme che va gestito con intelligenza ma con rigidità, in quanto ben difficilmente un guasto con conseguenze o un incidente possono essere imputabili direttamente a un difetto di fabbricazione o a un errore di progettazione, ma sono quasi sempre legati al fatture umano (comportamenti scorretti alla guida, mancata manutenzione, mancati controlli, mancato rispetto delle procedure di sicurezza). Infatti si può senz’altro affermare che (almeno nelle Unione Europea) lo standard di sicurezza del trasporto su gomma di materie infiammabili o pericolose è almeno pari a quella del trasporto passeggeri. Come ben sappiamo il trasporto passeggeri su gomma (ovvero l’autobus) ha lo standard di sicurezza più elevato del segmento. Infatti la misurazione della sicurezza (che avviene purtroppo, ma inevitabilmente, attraverso una macabra contabilità di decessi per milione di persone/km) ha un livello così elevato da essere circa il 50% migliore di quello del trasporto aereo. Spesso erroneamente considerato come il trasporto più sicuro. Per le merci infiammabili e pericolose il trasporto su gomma, checché se ne dica, resta il più sicuro anche perché consente la consegna al destinatario finale senza rotture di carico che se per un trasporto pallettizzato sono solo un costo, nell’ambito di infiammabili o di merci pericolose possono essere veramente il punto di partenza di un allentamento degli standard di sicurezza e quindi di un possibile incidente. Carlo Otto Brambilla
ADR 2009: ecco le novità Dal primo luglio scorso operative le nuove regole sul trasporto internazionale su strada di merci pericolose. Per i trasporti sul territorio nazionale previsto per le prossime settimane il recepimento della normativa di Andrea Giuli
a luglio le imprese di autotrasporto che trasportano merci pericolose oltrefrontiera stanno già operando secondo le nuove regole; per quelle che eseguono trasporti soltanto in territorio nazionale, il mancato recepimento della versione 2009 con la procedura stabilita all’art. 168 del codice della strada, sta teoricamente prolungando l’applicazione della versione 2007 dell’Accordo, fermo restando tuttavia che da più parti si ritiene che anche in assenza del provvedimento di recepimento, le aziende siano libere di scegliere se operare secondo le regole più aggiornate della versione 2009, senza incorrere in sanzioni. Quest’anno, per la prima volta da quando esiste l’accordo, l’ADR verrà introdotto nel nostro Paese con un Decreto Legislativo, in virtù della delega conferita al Governo dalla Legge delega comunitaria del 2009.
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Istruzioni scritte La novità più importante per il nostro settore riguarda certamente le “istruzioni di sicurezza” (Trem cards) contenute al capitolo 5.4 dell’Accordo. Fino alla precedente versione, infatti, l’obbligo di rilasciare queste istruzioni incombeva sul mittente/speditore, attenendosi ad una disciplina che, per alcuni versi, si presentava con qualche farraginosità di troppo visto che in presenza di un carico formato da sostanze con caratteristiche di pericolosità differenti, lo speditore era costretto ad emettere molteplici istruzioni per tener conto di questo aspetto. Le nuove regole, invece, introducono rilevanti semplificazioni stabilendo che le istruzioni sono rilasciate con lo stesso formato a prescindere dal pericolo rappresentato dalle sostanze trasportate. Questo formato è quindi identico per tutte le merci, e si articola in un modello unico di quattro pagine (il cui fac simile è riportato nella sottosezione 5.4.3.4 dell’ADR) nel quale vanno riportate le seguenti informazioni: a) a pag 1, le iniziative da intraprendere in caso di emergenza o d’incidente stradale;
b)a pag. 2 ed a pag.3, le azioni specifiche da porre in essere in relazione alle diverse classi di pericolo delle sostanze trasportate; c)a pag 4, infine, l’equipaggiamento di protezione generale ed individuale che deve trovarsi sul mezzo. A proposito di ciò, le modifiche apportate dall’edizione 2009 non sono affatto secondarie, visto che all’interno della “borsa ADR” devono ora trovarsi, per ogni veicolo: - un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del veicolo ed al diametro delle ruote; - due segnali di avvertimento autoportanti; - il liquido per la pulizia degli occhi (ad eccezione delle classi 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2, 2.3); Per ogni membro dell’equipaggio: - un indumento fluorescente; - lampada portatile conforme alla 8.3.4; - un paio di guanti protettivi; - una protezione per gli occhi. L’elencazione appena fatta va poi integrata con strumenti specifici stabiliti in relazione delle classi di pericolo delle sostanze trasportate (esempio: badile per i numeri di etichetta di pericolo 3, 4.1, 4.3, 8 e 9; ecc…). In ogni caso, questi strumenti sono elencati alla pag. 4 del modello di istruzioni. Come già detto, l’obbligo di rilasciare queste istruzioni incombe ora sul trasportatore: questi, prima che il viaggio cominci, deve consegnare le trem cards ai propri autisti in lingue a questi ultimi comprensibili, e deve assicurarsi che ciascun membro dell’equipaggio sia in grado di comprenderle ed applicarle. A loro volta gli autisti, prima della partenza, devono informarsi sulle merci pericolose caricate sul mezzo e sulle misure per contrastare le eventuali emergenze. Le istruzioni vanno tenute in cabina in posizione facilmente accessibile in caso di pericolo.
Esenzioni L’Adr 2009 si segnala anche per aver introdotto un nuovo tipo di esenzione, legata alle quantità esenti (excepted
quantities). In pratica, questo tipo di esenzione è applicabile quando, in corrispondenza della singola sostanza, la colonna 7b della tabella prevista al capitolo 3.2 dell’accordo riporti la lettera “E”; ciò significa che a questa sostanza può applicarsi l’esenzione in commento purché non vengano superati i seguenti limiti di peso: Codice E0 E1 E2 E3 E4 E5
Quantità massima per contenitore interno (gr/ml) 0 30 30 30 1 1
Quantità massima netta per contenitore esterno (gr/ml) 0 1000 500 300 500 300
Chiaramente, in presenza di un codice E0, questa esenzione non è applicabile. Se, invece, questa esenzione può operare, la sottosezione 3.5.1.1 dell’ADR stabilisce l’inapplicabilità a quel trasporto delle norme dell’ADR ad eccezione delle disposizioni sottoelencate: - capitolo 1.3 sulla formazione del personale; - classificazione e criteri per determinare il gruppo di imballaggio, definiti nella parte II dell’accordo; - sottosezioni 4.1.1.1, 4.1.1.2, 4.1.1.4 e 4.1.1.6 sull’utilizzo degli imballaggi. I colli trasportati in quantità esenti sono identificati con un apposito marchio in conformità al capitolo 3.5.4, al cui interno devono figurare il nome dello speditore o del destinatario se non altrimenti specificati in altra parte del collo. Sempre per questo tipo di esenzione, occorre ricordare quanto stabilito nelle sezioni 3.5.5 e 3.5.6 a proposito: - del numero massimo di colli trasportabili all’interno del mezzo o del contenitore, che non può superare i 1000; - della documentazione di accompagnamento della merce (CMR, polizza i carico, ecc…), per cui almeno uno di questi deve riportare la scritta “Merci pericolose in quantità esenti”, ed il numero di colli così trasportati. Sempre restando nel campo delle esenzioni, occorre citare anche le modi-
Pannelli arancione Continuando nell’analisi delle modifiche di maggior interesse, tra di esse figurano certamente quelle che hanno interessato i pannelli arancione. In particolare, il nuovo ADR stabilisce: - per le segnalazioni arancio relative a contenitori, contenitori cisterna, CGEM o cisterne mobili, l’obbligo di posizionare ulteriori pannelli arancio su entrambi i lati del mezzo quando le predette segnalazioni non appaiono ben visibili all’esterno (cap. 5.3.2.1.5). Viene tuttavia esentato da questo
adempimento, il trasporto di cisterne di capacità massima di 3.000 litri, effettuato con veicoli chiusi o telonati; - per le etichette e i pannelli arancio apposti su pannelli ribaltabili, l’obbligo di munire questi ultimi di un dispositivo che ne escluda il ribaltamento o il distacco dal mezzo durante il trasporto (cap. 5.3.2.2.5). Sempre a proposito della pannellistica da utilizzare durante il trasporto, la versione 2009 dell’ADR introduce una nuova etichetta al capitolo 5.2.1.8.3, per i colli contenenti materie classificate come pericolose per l’ambiente. Questa disposizione sarà in vigore soltanto dal 1 Gennaio del 2011, ad eccezione dei nn ONU 3077 e 3082 per i quali è in vigore dal 1° luglio scorso. Per quanto riguarda il documento di trasporto, l’ADR 2009 prescrive che le informazioni relative alla sostanza trasportata vadano integrate con un nuovo elemento: si tratta dell’indicazione, in carattere maiuscolo e tra parentesi, dopo il gruppo di imballaggio, del codice di restrizione in galleria riportato per ciascuna sostanza nella colonna 15, tabella A del capitolo 3.2 dell’accordo. Per fare un esempio, rispetto all’alcol allilico (m. ONU 1098), la colonna 15 riporta una restrizione al passaggio nelle gallerie di tipo “C” e “D”. Pertanto, nel docu-
mento di trasporto la sostanza sarà descritta nel modo seguente: “UN 1098 ALCOL ALLILICO, 6.1 (3), I (C/D)”. L’indicazione del codice di restrizione può essere omessa sul documento quando, prima dell’inizio del viaggio, sia noto che durante il percorso non saranno attraversate gallerie soggette a restrizione. Sempre a proposito delle informazioni da inserire sul documento di trasporto, va segnalata l’abrogazione della sottosezione 5.4.1.1.10 la quale, in presenza di un trasporto da eseguire in esenzione parziale per unità di trasporto, richiedeva l’inserimento nel documento della formula “Quantità non superiori ai limiti di esecuzione parziale di cui al paragrafo 1.1.3.6” Un’ultima annotazione meritevole di segnalazione, riguarda la modifica della sezione 6.8,2,5,1 sulla marcatura delle cisterne: viene previsto che per i serbatoi e gli scompartimenti divisi in sezioni per mezzo di frangiflutti, di capacità massima di 7500 litri, all’interno della placca di metallo l’indicazione della capacità del singolo scompartimento debba essere preceduta dalla lettera “S”; se questa suddivisione è stata eseguita entro il 31 dicembre del 2008, l’aggiornamento della placca può essere spostato in coincidenza con la prossima prova periodica.•
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fiche che hanno interessato il capitolo 3.4 sull’esenzione per le merci imballate in quantità limitata. In pratica, le unità di trasporto di massa superiore alle 12 ton con a bordo dei colli che fruiscono di tale esenzione, nella parte anteriore ed in quella posteriore devono avere un’etichetta con la scritta “LTD QTY”; quanto sopra non si applica nel caso la massa lorda totale di questi colli non superi le 8 tonnellate per unità di trasporto, oppure quando il mezzo sia già dotato dei classici pannelli arancio previsti al capitolo 3.5.2 dell’ADR La stessa etichetta va applicata sui quattro lati del contenitore contenente queste merci, a meno che non ricorrano le eccezioni appena viste.
LOGISTICA&INTERMODALITÀ Cresce l’automare atlantica La compagnia marittima Transfennica annuncia il potenziamento del suo servizio di autostrade del mare che collega il porto spagnolo di Bilbao con quello belga di Zeebrugge. Ciò avverrà dal 15 settembre, quando verrà introdotta su tale rotta una terza nave, che porterà la frequenza settimanale da tre a cinque viaggi per ciascuna direzione. Con i suoi duemila chilometri di lunghezza, questa automare è la più lunga d’Europa ed è finanziata con il contributo dell’Unione Europea, grazie al programma Marco Polo. Le navi trasportano in prevalenza semirimorchi non accompagnati.
Cala il traffico ferroviario tedesco
Interporto di Nola diventa operatore ferroviario La società Interporto Servizi Cargo (interamente controllata da CIS di Nola) ha ottenuto la licenza di operatore ferroviario in Italia per il trasporto di merci. Secondo i vertici dell’interporto campano, ISC comincerà ad operare nel 2011 con propri convogli ed ha l’obiettivo di raggiungere il 20% del mercato italiano del trasporto ferroviario di merci. L’avvio delle operazioni porterà anche ad un cambiamento del nome della società, che diventerà Nuovo Trasporto Merci. L’Interporto di Nola ha anche annunciato un accordo con la spagnola Logistic Platform of Zaragoza, per avviare progetti comuni nel trasporto e nella logistica, che saranno indirizzati alle imprese di produzione di commercio che effettuano spedizioni tra i due Paesi.
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Logistica italiana a Tianjin
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La società italiana Simest e quella cinese Tianjin East Port hanno siglato un accorso per realizzare una piattaforma logistica di 100mila metri quadrati nella zona franca di Tianjin. Simest avrà la collaborazione anche dell’Istituto per il Commercio Estero e dell’Autorità portuale di Genova. La struttura ospiterà diverse imprese italiane operanti nell’ambito della logistica, delle spedizioni e dei servizi. Sono in corso anche trattative per raggiungere un accordo nel trasporto aereo delle merci, dove sarebbero coinvolti gli aeroporti italiani di Brescia e Verona.
Nuove rotte GNV tra Francia e Nord Africa Grandi Navi Veloci ha siglato un protocollo d’intesa con la Regione francese Languedo Roussillon, che si affaccia sul Mediterraneo, per sviluppare nuovi collegamenti di trasporto combinato strada-mare lungo l’asse nord-sud. La compagnia marittima genovese stabilirà un hub nel porto di Sète, da cui partiranno le rotte per gli scali del Maghreb. Per sviluppare il porto
francese, la Regione Languedoc Roussillon ha approvato un piano d’investimenti per oltre 26 milioni di euro ed ha trovato imprese private disposte ad investire altri cento milioni. GNV avvierà i primi collegamenti tra Sète ed il Nord Africa nel corso dell’autunno. Dal 2010 la compagnia attiverà anche un servizio tra Livorno e La Valletta (Malta), che toccherà anche lo scalo di Palermo.
Nel primo quadrimestre di quest’anno, il volume di merce trasportato da tutte le compagnie operanti in Germania è ammontato a 74,7 milioni di tonnellate, registrando una flessione del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il traffico, calcolato in tonnellate per chilometri, è sceso del 21,7%. La flessione maggiore si registra nelle spedizioni internazionali, a causa del forte calo delle esportazioni tedesche, dove i volumi in uscita sono crollati del 31,5% e quelli in ingresso del 26,4%. I trasporti ferroviari nazionali mostrano, invece, un calo più contenuto, ma comunque elevato: 17%. La movimentazione di container, nazionale ed internazionale, segna nel quadrimestre una flessione del 15,8%.
TNT cresce in Europa Est e Sud America
Il porto di Marsiglia ha acquisito il dieci percento della società Manuport (gruppo Euroports-Benelux Port Holdings), che gestisce il terminal trimodale di Pagny. La struttura si trova a sud di Digione, lungo il canale navigabile che collega i fiumi Reno e Saona. Grazie a tale collocazione, il terminal offre ottimi collegamenti stradali, flu-
UPS POTENZIA IN SLOVENIA La compagnia statunitense ha acquisito il controllo completo del suo agente sloveno, la società di trasporto Globalni Logisticni Servis, con cui collabora dal 1991. Quando ne avrà completato l’acquisizione, UPS la integrerà nel suo network europeo. La compagnia ha rafforzato anche i servizi stradali negli Stati Uniti, ristrutturando completamente i percorsi con il fine di ridurre i tempi di viaggio di oltre 16mila collegamenti nell’intero Nord America.
viali e ferroviari e consente di smistare i container provenienti da Marsiglia verso l’intera Europa Centrale. L’Autorità portuale di Marsiglia ritiene che il collegamento con il porto mediterraneo produrrà un incremento di traffico annuale al terminal interno di almeno 40mila teu.
Rotte dirette tra Vietnam e Stati Uniti È stato aperto il primo collegamento diretto per container tra gli scali dei due Paesi, dalla fine della guerra (avvenuta nel 1975). L’evento è stato favorito dall’inaugurazione del nuovo grande terminal container di Saigon, costruito e gestito dalla PSA di Singapore. La prima nave ad effettuare il viaggio tra lo scalo vietnamita e quello statunitense di Seattle è stata la portacontainer Denver, della compagnia APL. Gli USA sono il partner commerciale più importante del Vietnam e già in precedenza c’era un notevole flusso di container tra i due Paesi, che però avveniva solo in modo indiretto, attraverso Singapore. Poco dopo la partenza della APL Denver, anche la compagnia Hanjin Shipping ha attivato un collegamento diretto tra Port Kelang e Long Beach (con tappe in Giappone).
Flette il combinato strada-rotaia Nel primo trimestre di quest’anno, il trasporto europeo combinato stradarotaia mostra segnali preoccupanti: quello non accompagnato cala del 20% rispetto al trimestre precedente, mentre l’accompagnato è in rosso del 13%. Secondo le associazioni europee UIRR e UIC che hanno fornito tale dato, il combinato continuerà a mostrare cifre negative almeno fino al primo semestre del 2010. Per superare la crisi, le società ferroviarie ed intermodali chiedono ai Governi europei ed alla Unione alcune misure sul breve e medio periodo. Le prime riguardano la riduzione dei costi per l’accesso alle infrastrutture ferroviarie e per l’energia. Sul medio periodo, chiedono lo sviluppo della rete e dei terminal e l’eliminazione dei colli di bottiglia. Il container perderà 35 miliardi La società Alphaliner, specializzata in ricerche economiche nel trasporto marittimo, ha pubblicato uno studio che prevede perdite di almeno 35,5 miliardi di euro per le compagnie che operano nel trasporto marittimo di container. Cifra che potrebbe perfino aumentare, se la crisi economica peggiorerà. L’indagine rivela che nel primo trimestre, le principali compagnie globali hanno registrato un crollo del fatturato del 35%, causato sia dalla flessione dei volumi trasportati (-20%), sia da quella dei noli (-15%). Le compagnie che mostrano il peggior risultato sono le cinesi China Shipping and Cosco Container Lines, con un calo di fatturato del 50%, mentre quella più grande del mondo, Maersk Line, registra una flessione del 28%.
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MARSIGLIA VUOLE UN TERMINAL INTERNO
La compagnia olandese ha ampliato il suo network stradale nell’Europa baltica e balcanica, servendo direttamente quattro Paesi: Bielorussia, Moldavia, Macedonia e Albania. Si possono inviare buste, piccoli pacchi e pallet fino a 500 chilogrammi, con servizio portaa-porta a consegna garantita. La Moldavia è servita dallo hub TNT di Bucarest, la Bielorussia da quello di Varsavia, mentre Albania e Macedonia fanno capo a Sofia. Con questa estensione, oggi l'Express Road Network di TNT serve 35 Paesi europei. La compagnia olandese ha rafforzato anche le sue attività in Sud America, attivando una nuova rete stradale denominata South America Road Network - che connette Argentina, Cile e Brasile. La rete si estende per 3000 chilometri, servendo trenta città.
LOGISTICA SOSTENIBILE
Verso la nave ad emissioni zero
NEGLI USA STRETTA SULL’INQUINAMENTO MARITTIMO
La compagnia marittima giapponese NYK ha equipaggiato la car carrier per trasporto di autovetture nuove Auriga con 328 pannelli fotovoltaici, che producono una parte dell’elettricità necessaria a bordo. I pannelli generano 40 kW, che rappresentano solo lo 0,8% del consumo totale di elettricità (percentuale che sale al 15% quando la nave è ancorata in porto), ma ciò rappresenta solo il primo passo verso una maggiore autonomia energetica (a parte la propulsione, che resta ancora a gasolio). La compagnia ha l’obiettivo di ridurre i consumi delle sue car carrier del 50%, attraverso diverse forme di risparmio energetico ed i pannelli fotovoltaici. Un ulteriore passo in avanti viene dalla Germania, dove il Governo Federale investirà 1,4 miliardi di euro per la ricerca di propulsori marini a celle combustibili, che saranno alimentati con idrogeno.
L’agenzia governativa Environmental Protection Agency ha proposto norme più severe sulle emissioni atmosferiche delle navi e i nuovi limiti potrebbero entrare in vigore già nel 2011 per i motori di nuova progettazione, mentre nel 2016 potrebbero diventare obbligatori sistemi di post-trattamento sui propulsori costruiti in precedenza. L’EPA chiede anche nuovi standard per il gasolio, che dovrà avere un tenore di zolfo inferiore a mille parti per milione. In concreto, rispetto all’attuale situazione, i nuovi livelli ridurranno le emissioni di zolfo del 96%, di particolato dell’85% e degli ossidi di azoto dell’80%.
Online il calcolatore del trasporto sostenibile La società tedesca di trasporto combinato Kombiverkehr ha realizzato un “calcolatore verde”, che si può liberamente utilizzare online sul suo sito Internet. Serve per comparare le emissioni di CO2 tra un trasporto effettuato solo su strada ed uno in regime combinato strada-rotaia. Questo strumento può essere usato insieme all’orario online di Kombiverkehr, così da valutare la differenza dell’impatto ambientale dei due modi di trasporto su esempi concreti. Questo strumento serve soprattutto alle imprese che pubblicano il bilancio ambientale, un documento che va diffondendosi soprattutto nei Paesi che offrono incentivi a chi attua iniziative per contenere l’effetto serra. Il calcolatore di Kombiverkehr prende in considerazione un camion Euro 3 che viaggia a pieno carico, secondo i limiti comunitari (40 tonnellate), ma l’utilizzatore può cambiare tali parametri. Dopo aver impostato luoghi di partenza e destinazione, nonché il percorso scelto, il calcolatore fornisce diversi risultati: consumo di carburante e produzione di CO2, ma anche di altre emissioni inquinanti. Lo strumento di può consultare all’indirizzo Internet: www.kombiverkehr.de.
PRIMO AEREO A IDROGENO CON EQUIPAGGIO sto potrebbero diventare 300 km/h) ed ha un’autonomia di cinque ore. Esso si basa su un modello precedente senza equipaggio, denominato 20E, che ha già compiuto numerosi voli. Una prima applicazione nell’aviazione civile potrà essere l’alimentazione con fuel cell dell’equipaggiamento di bordo di un grande velivolo, mentre resta ancora lontana l’ipotesi di
usare l’idrogeno come sistema di propulsione. Airbus sta effettuando ricerche in tal senso sull’aereo-laboratorio A320 ATRA.
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È decollato dall’aeroporto di Amburgo il 7 luglio scorso il primo aereo azionato con fuel cell e dotato di equipaggio umano. Si chiama Antares DLR-H2 ed è stato costruito in Germania grazie al contributo di diverse società: Airbus, Lange Aviation, BASF e la danese Serenergy. Questo primo prototipo può raggiungere una velocità massima di 170 km/h (che pre-
NORMATIVE
Alle prese con la schede di trasporto La disciplina del nuovo documento di trasporto entrato in vigore lo scorso 19 luglio: il modello, le istruzioni per la compilazione e le ultime circolari ministeriali di Andrea Giuli
a scheda deve essere utilizzata nei trasporti di merci che non siano già accompagnati dalla copia del contratto scritto -o da altra documentazione ad essa equivalente- e che non siano espressamente esentati. È nata con le modifiche di fine 2008 alla riforma dell’autotrasporto, che hanno introdotto l’articolo 7-bis nel decreto legislativo 286/2005 al fine dichiarato di conseguire maggiori livelli di sicurezza della circolazione stradale e per favorire le verifiche sul corretto esercizio delle attività di autotrasporto merci in conto terzi. La scheda di trasporto, quale documento di “tracciabilità della merce”, consente difatti di identificare tutti i soggetti coinvolti nella filiera: dal vettore al committente, dal caricatore sino al proprietario della merce, cui sono imputabili le diverse responsabilità condivise previste dall’articolo 7 del citato Decreto 286. Essa costituisce quindi documentazione idonea ai fini della procedura di accertamento delle responsabilità, nei confronti dei menzionati soggetti, ai sensi dell’articolo 8 dello stesso Decreto 286.
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Modello e contenuti Il modello della scheda di trasporto è stato approvato con il D.M. 30 giugno 2009, che stabilisce anche i contenuti del documento. Al riguardo, la prima circolare ministeriale precisa che il modello allegato al decreto “non ha carattere vincolante quanto ad aspetto, forma e caratteristiche dello stampato che deve contenerlo. Perciò il documento può essere oggetto di elaborazione grafica, che ne modifichi l’aspetto esteriore o le dimensioni rispetto al modello sopraindicato”, mentre il suo contenuto “ha carattere tassativo”, in quanto di-
retta attuazione del citato articolo 7-bis. Passando ai contenuti, il documento deve riportare: a)i dati relativi al vettore, cioè all’impresa che esegue effettivamente il trasporto: ditta, denominazione o ragione sociale, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda; numero di partita IVA e di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori; b)i dati del committente, vale a dire dell’impresa che stipula il contratto di trasporto: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva; c) i dati del soggetto che può essere definito caricatore, quale impresa che consegna la merce al vettore, curandone la sistemazione sul veicolo adibito all'esecuzione del trasporto: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva; d)i dati del proprietario della merce, cioè dell'impresa che ha la proprietà delle cose oggetto dell'attività di autotrasporto al momento della consegna al vettore: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva. Relativamente al proprietario, la prima circolare ministeriale precisa - conformemente all’articolo 2 del decreti attuativo - che i dati che lo riguardano “devono essere riportati quando, in relazione alla tipologia e alle modalità di trasporto, il committente sia in grado di individuare questo soggetto prima dell’inizio del viaggio”. In caso contrario, il
committente è tenuto ad annotare, nello spazio destinato ad “eventuali dichiarazioni, le ragioni che hanno reso impossibile l’indicazione del proprietario della merce al momento dell’inizio del trasporto”, fornendone la motivazione, anche ai fini degli accertamenti da parte degli organi di controllo”; e)i dati inerenti alla merce trasportata, quali: a. la tipologia, cioè di che tipo di merce si tratta, avendo cura di specificare, le sue caratteristiche merceologiche (es. sabbia, mattoni, legname, ecc.) e, se confezionata, le caratteristiche degli imballaggi (es. fusti, bottiglie, ecc…); b. la quantità (se trattasi di merce confezionata o in colli o altri imballaggi aventi un’indicazione standardizzata del peso di ciascun pezzo) ovvero, in alternativa, il peso complessivo della merce trasportata espresso in kg.; c. i luoghi di carico e di scarico della merce stessa. Sempre riguardo i contenuti, la circolare evidenzia che la scheda di trasporto può contenere anche le eventuali istruzioni fornite al vettore dal committente, dal proprietario delle merci o dal loro caricatore (cfr. nota 4 alla scheda). In tal caso – continua la circolare – quando il loro contenuto sia riconducibile alle istruzioni previste dall’articolo 7 del Decreto 286, “la scheda di trasporto costituisce, a tutti gli effetti, documento idoneo a valutare il rispetto delle norme in materia di sicurezza stradale ai sensi dell’articolo 8 del D.L.vo 286/2005, con la conseguenza che, in presenza di siffatto contenuto, ed in occasione dell’accertamento di una delle violazioni ri-
chiamate” nei commi 4 e 6 del precedente articolo 7 (quale eccesso di velocità o violazione dei tempi di guida), l’ufficio da cui dipende l’organo accertatore non dovrà richiedere al committente o, in mancanza, al vettore, di produrre l’idonea documentazione attestante le istruzioni fornite, ma potrà senz’altro procedere ad irrogare o meno la prevista sanzione per il principio delle responsabilità condivise previsto nello stesso articolo 7. In caso di contratto scritto - che come si vedrà è completamente sostitutivo della scheda - occorre ovviamente fare riferimento a quanto riportato in detto contratto.
Compilazione La scheda di trasporto deve essere compilata e sottoscritta a cura del committente o da un soggetto da esso delegato prima dell’inizio del trasporto. Sul punto, la prima circolare precisa che tra le persone delegabili va escluso il vettore (o il suo conducente), che invece può intervenire sul documento a trasporto iniziato quando si verifichino “variazioni della merce trasportata, del luogo di scarico o qualsiasi altra variazione relativa ai dati contenuti nel documento”. In tali casi il vettore (o il suo conducente) devono annotare queste variazioni nell’apposito spazio riservato a “osservazioni varie”, evitando di cancellare o manomettere le indicazioni originariamente apposte sul documento da parte del committente o di un suo delegato. Per ciascun veicolo – specificano le circolari – va normalmente compilata una scheda di trasporto; per cui, in caso di autotreno o di qualsiasi altro complesso veicolare composto da più unità atte al carico (ad esempio un com-
Conservazione La scheda di trasporto deve essere portata e conservata a bordo del veicolo a cura del vettore, in originale. La seconda circolare ministeriale ammette peraltro che il documento possa essere esibito anche in copia, inviata al vettore a mezzo fax o per via telematica (ciò in quanto la scheda in esame appartiene alla categoria giuridica delle scritture private, cui sono applicabili le disposizioni dell’art. 2719 del codice civile, secondo cui, nei rapporti tra privati, le copie fotografiche, i fax, le riproduzioni informatiche di un documento valgono come l’originale a meno che non vengano disconosciute da chi si sostiene abbia sottoscritto l’originale del documento). In tal caso, in occasione di un controllo stradale gli agenti accertatori apporranno le proprie annotazioni sulla copia, per certificare l’avvenuta esibizione del documento ed impedirne una successiva manipolazione. Al termine del viaggio non c’è nessun obbligo di conservare la scheda, visto che questa ha ormai assolto alla sua funzione (naturalmente, diverso è il discorso per i cosiddetti documenti equipollenti che vanno conservati per il periodo previsto dalle singole norme che li hanno istituti).
Documenti sostitutivi o equipollenti In forza dell’articolo 7-bis, la scheda di trasporto può essere sostituita dal contratto di trasporto in forma scritta o da altra documentazione equivalente, che contenga tutte le indicazione previste tassativamente per la stessa scheda. Relativamente a ciò, dal decreto attuativo e dalle successive circolari si ricava quanto segue: - la copia del contratto redatto in forma scritta è effettivamente alternativa alla scheda di trasporto, quando contiene tutti gli elementi indicati dell’articolo 6 del già menzionato Decreto 286 (cioè il nome e la sede del vettore, del committente e, se diverso, del caricatore; il numero d’iscrizione del vettore all’Albo nazionale degli autotrasportatori; la tipologia e la quantità della merce oggetto del trasporto – nel rispetto delle indicazioni contenute nella
carta di circolazione dei veicoli utilizzati; il corrispettivo del trasporto; i luoghi di presa in consegna e di riconsegna della merce; i tempi massimi di carico e scarico della merce trasportata). Di conseguenza – afferma la prima circolare – “un contratto privo di uno o più degli elementi essenziali non può assolutamente intendersi sostitutivo della scheda di trasporto e, dunque, per la legittima effettuazione delle operazioni di trasporto, è richiesta la preventiva compilazione della scheda di trasporto”. Ai precedenti elementi, il citato articolo 6, aggiunge che il contratto deve comunque avere data certa; requisito che la prima circolare specifica può conferirsi al contratto in uno dei seguenti modi: • la stipulazione mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio o da un altro pubblico ufficiale, a ciò
autorizzato (artt. 2699, 2703 e 2704 c.c.); • la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate; • il ricorso alla cosiddetta auto prestazione postale; • la spedizione del documento a mezzo posta, senza involucro; • l’inoltro a mezzo posta elettronica certificata; • l’apposizione di marcatura temporale tramite la firma digitale. La seconda circolare precisa ulteriormente che, qualora il contratto a bordo del mezzo non abbia la data certa secondo uno dei modi sopra indicati, “l’agente accertatore provvederà alla certificazione della stessa mediante l’apposita annotazione” della data e dell’ora del controllo, sottoscrivendo tale annotazione a conferma dell’esibizione del documento in un momento certo; - altra documentazione equipollente alla scheda di trasporto
il modello allegato al decreto non ha carattere vincolante quanto ad aspetto, forma e caratteristiche dello stampato. Perciò il documento può essere oggetto di elaborazione grafica che ne modifichi l’aspetto, mentre il suo contenuto ha carattere tassativo
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plesso eccezionale) vanno compilate due o più schede (una per ogni unità del complesso), o in alternativa una sola scheda di trasporto per tutta la merce presente a bordo del complesso. La seconda circolare precisa anche che, in caso di operazioni di trasporto più complesse (cioè con più luoghi di carico o scarico o dirette a diversi destinatari), “l’indicazione delle cose trasportate e dei relativi luoghi di carico o scarico, può essere fatta anche attraverso un generico riferimento, ai documenti che, nell’ambito della prassi commerciale, accompagnano le merci dal luogo di raccolta a quello di destinazione (ad esempio: bolle di consegna, ecc.)”. Questa circolare consente anche l’indicazione dei soggetti della filiera attraverso codici convenzionali quando, per ragioni di privacy, uno di questi chieda al committente di non comparire sulla scheda in maniera esplicita. In tal caso, i dati relativi a detto soggetto possono essere indicati in maniera cifrata, a patto che sul veicolo si trovi un documento integrativo, con i codici da impiegare per la decodifica da parte delle forze di Polizia.
NORMATIVE
Nel decreto e nelle successive circolari precisate sanzioni e modalità di controllo, anche se ulteriori precisazioni potrebbero arrivare nelle prossime settimane In particolare, la seconda circolare ministeriale detta istruzioni agli organi accertatori affinché, in occasione dei controlli su strada, annotino sulla scheda la data e l’ora del controllo e le generalità di chi lo ha effettuato, sottoscrivendo tale annotazione a conferma dell’esibizione del documento. Tale attività potrà limitare eventuali operazioni di manomissione o sostituzione della scheda, garantendo la correttezza del trasporto e delle indicazioni in essa contenute. La seconda circolare fa riserva di fornire ulteriori precisazioni all’esito degli approfondimenti tecnico-giuridici in corso sulle diverse fattispecie che, in un comunicato del Ministero dei Trasporti si afferma, verranno svolti “dopo la pausa estiva… nell’ambito della Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica”. Per quanto riguarda le sanzioni sulla scheda di trasporto, queste sono previste ai commi 4 e 5, dell’art. 7-bis. In particolare: - il comma 4 stabilisce che “il committente, ovvero chiunque non compila la scheda di trasporto, o la altera, o la compila in modo incompleto o non veritiero, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 600,00 ad € 1800,00”; - il comma 5 prevede che “chiunque, durante l’effettuazione di un trasporto, non porta a bordo del veicolo la scheda di trasporto ovvero, in alternativa, copia del contratto in forma scritta, od altra documentazione equivalente ai sensi del comma 1, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 40,00 ad € 120,00………”. Quanto alla sanzione del comma 4, la circolare evidenzia che questa va sempre applicata nei confronti del committente, giacché egli è tenuto per legge a compilare e a sottoscrivere la scheda; tale responsabilità sussiste nei suoi confronti, anche se ha delegato lo svolgimento di questi compiti a terzi. Peraltro, nei casi in cui dopo l’inizio del viaggio il vettore (o il conducente) deve aggiornare il contenuto originario della scheda, a causa di variazioni sopravvenute che impongano è indicata nell’articolo 3 del decreto attuativo, che riporta: - sia l’indicazione specifica dei seguenti documenti: la lettera di vettura internazionale CMR; i documenti doganali (quali il DAU o il formulario doganale); il documento di cabotaggio previsto dal D.M. del 3 Aprile 2009; i documenti di accompagnamento dei prodotti soggetti ad accisa ai sensi del D. Lgv. 504/95 ed il documento di trasporto di cui al D.P.R. 14 Agosto 1996, n. 472; - sia l’affermazione generica e residuale di “ogni altro documento che deve obbligatoriamente accompagnare il trasporto stradale delle merci, ai sensi della norma-
la modifica dei dati inseriti dal committente (o dal suo delegato), e l’aggiornamento non viene eseguito, oppure avviene in modo incompleto o non veritiero, la sanzione del comma 4 è applicata al vettore (o al conducente). Lo stesso dicasi per coloro (vettore o altri soggetti della filiera) che alterino le informazioni della scheda originariamente inserite dal committente. La sanzione del comma 4 si applica anche ai vettori esteri che non compilino, o non compilino correttamente, i documenti del trasporto internazionale equivalenti alla scheda di trasporto (C.M.R, documenti doganali, documento di cabotaggio o altri documenti obbligatori nel trasporto internazionale di merci). Per quanto concerne la sanzione pecuniaria del comma 5, questa viene applicata in prima battuta al conducente del veicolo, mentre il vettore ne risponde in solido. Lo stesso comma 5 prevede che una volta comminata la sanzione, il veicolo viene sottoposto a fermo amministrativo per un periodo di 15 giorni successivi all’accertamento, durante i quali la scheda (o i documenti equipollenti) deve essere esibita presso qualunque Ufficio di Polizia (anche diverso da quello che ha operato l’accertamento). Qualora la scheda non venga esibita entro il suddetto termine, ferma restando la restituzione del veicolo all’avente diritto, l’Ufficio accertatore applicherà: - nei confronti del committente, la sanzione del comma 4 art. 7 bis, per la mancata compilazione della scheda di trasporto; - nei confronti del conducente, la sanzione dell’art. 180, comma 8 del C.d.S (da un minimo di € 389 ad € 1559), per non aver rispettato l’ordine di esibizione. La sanzione del comma 5 ricade anche sui vettori esteri trovati privi dei documenti equipollenti, a meno che questa mancanza non venga già sanzionata da normative specifiche. E’ il caso, ad esempio, della mancanza del documento di cabotaggio previsto dall’art. 2 del D.M. 3 Aprile 2009, la quale comporta le conseguenze stabilite agli artt. 26 e 46 della Legge 298/1974.
tiva comunitaria, degli accordi o delle convenzioni internazionali o di altra norma nazionale vigente emanata successivamente al presente decreto”. Con questa ampia formulazione – chiarisce la prima circolare – la norma intende riferirsi esclusivamente ai documenti, la cui presenza a bordo del veicolo sia comunque obbligatoria in virtù di norme nazionali o internazionali. Riguardo ai documenti equipollenti, la stessa circolare conferma che essi devono contenere tutti i dati e le indicazioni della scheda di trasporto, e che nel caso in cui non ne riportino alcuno, essi devono essere integrati prima dell’inizio del trasporto. Quando l’in-
tegrazione non è consentita, da espresse previsioni normative o fiscali che impediscano la modifica del contenuto originale, sul mezzo dovrà esserci anche la scheda di trasporto compilata, almeno, con le informazioni mancanti al documento equipollente.
Esenzioni Come indicato nell’articolo 7bis, le disposizioni sulla scheda di trasporto non si applicano al trasporto di merci a collettame, che l’articolo 4 del decreto attuativo definisce come quelli effettuati “mediante un unico veicolo, di partite di peso inferiore a 50 quintali, commissionate da diversi mittenti, purché accom-
Gli altri chiarimenti Trasporti Internazionali: dopo aver confermato che la disciplina della scheda di trasporto si applica anche ai vettori che effettuano trasporti internazionali, intendendosi per questi i trasporti aventi come origine/destinazione il nostro Paese, ovvero i trasporti in transito o un’attività di cabotaggio stradale svolta da vettore comunitario o dello Spazio Economico Europeo in Italia, le circolari chiariscono che detti vettori non devono avere a bordo del loro veicolo la scheda di trasporto, ma debbono invece portare la documentazione ritenuta equipollente per i trasporti internazionali: quale la lettera di vettura C.M.R, i documenti doganali, il documento di cabotaggio o altra documentazione obbligatoria per questi trasporti. Sub-vettori: quando un’azienda di trasporto si avvale di altri vettori per completare il servizio affidatole, questa assume nei confronti dei sub-vettori la veste di committente e quindi deve essa stessa redigere una nuova scheda di trasporto, essendo impossibile la modifica o l’integrazione di quella redatta dall’originario committente per la prima operazione di trasporto. Imprese operanti in consorzi (o cooperative): quando incaricato del trasporto sia un consorzio di imprese iscritto nella sezione speciale dell’Albo (o una cooperativa) e questo si avvale di un’impresa consorziata per effettuare il servizio, il consorzio medesimo (o la cooperativa) è tenuto ad indicare sulla scheda di trasporto, nel campo “Osservazioni varie”, il nominativo dell’impresa consorziata che materialmente effettua il trasporto ed il suo numero d’iscrizione all’Albo.•
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Controlli e sanzioni
pagnati da idonea documentazione comprovante la tipologia del trasporto effettuato”. Al riguardo, la prima circolare evidenzia che l’esenzione “opera esclusivamente a condizione che sul veicolo sia presente idonea documentazione, anche commerciale, dalla quale possa desumersi la tipologia di ciascuna partita di merce caricata”. La stessa circolare ricorda che sono esenti i trasporti di merci effettuati in conto proprio, nonché quelli esclusi dal campo di applicazione della legge 298/74 (art. 30 – ad esempio quelli con veicoli adibiti al trasporto di cose in dotazione delle forze armate; veicoli di proprietà dell’amministrazione statale).
NORMATIVE
Controlli: protocollo di intesa per le merci Il ministero degli Interni e quello dei Trasporti siglano un accordo per il potenziamento e la semplificazione dei controlli nel settore del trasporto stradale di merci di Gianluca Coda
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Nelle zone a maggior densità di traffico internazionale saranno impiegate pattuglie addestrate al controllo dei veicoli esteri e, in particolare, extracomunitari
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l Protocollo inquadra diverse aree d'intervento, partendo dall'incremento dei controlli sui veicoli esteri. Infatti l’attività di controllo generale normalmente svolta dalle pattuglie delle Forze di Polizia che operano sul territorio, nell’ambito dei servizi d’istituto, sarà intensificata con particolare riguardo ai controlli sui veicoli adibiti all’autotrasporto di merci. In particolare, nelle zone a maggior densità di traffico internazionale, individuate dai competenti uffici del Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi informativi e statistici, di concerto con il Servizio Polizia Stradale, saranno impiegate pattuglie, specificamente addestrate al controllo dei veicoli esteri e, in particolare, extracomunitari. In tali zone inoltre, saranno programmati specifici interventi di controllo congiunto sull’autotrasporto in-
ternazionale con l’utilizzazione dei Centri Mobili di Revisione. Il Dipartimento per i Trasporti Terrestri promuoverà anche la formazione del personale, sia nell’ambito dei progetti già avviati, sia con ulteriori programmi dedicati in particolar modo ai controlli sull’autotrasporto internazionale. Il Protocollo si occupa anche dei controlli sul nuovo regime di cabotaggio introdotto con il decreto ministeriale del 3 aprile 2009. A tal fine infatti, nell’ambito dei controlli sull’autotrasporto internazionale, una particolare attenzione dovrà essere prestata, soprattutto nelle aree di confine, porti inclusi, alle imprese estere che svolgono trasporti di cabotaggio stradale.
I controlli avranno riferimento specifico al rispetto del limite dei sette giorni di permanenza nel territorio italiano previsto dal decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 3 aprile 2009, relativamente all’attività di cabotaggio. Altra importantissima area coinvolta dal Protocollo d'Intesa è quella dei trasporti abusivi di merci per conto di terzi. Al fine di contrastare i trasporti di merci per conto di terzi, abusivamente svolti da imprese munite di licenza per il trasporto di merci per conto proprio, o da soggetti che esercitano con veicoli presi in noleggio, o sprovvisti dei necessari requisiti per l’accesso alla professione ed al mercato dell’autotrasporto di merci
CRONOTACHIGRAFO adibiti al trasporto nessun obbligo (veicoli persone, con al massimo 8 posti a sedere oltre al conper i leggeri ducente) ed N1 (veicoli deCon una circolare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti chiarisce alcuni dubbi: obbligo solo se si superano le 3,5 tonnellate con un rimorchio Lo scorso 24 Gennaio, è stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Europea il Regolamento comunitario n. 68/2009, che ha inserito importanti novità per rendere possibile – quando ce ne fosse bisogno - l’installazione del cronotachigrafo ai mezzi leggeri di categoria M1
stinati al trasporto merci, di massa non superiore alle 3,5 tonnellate). Fin’ora il contenuto di queste modifiche non appariva del tutto chiaro, cosicché lo scorso 22 giugno il Ministero dei Trasporti è dovuto intervenire con una circolare esplicativa (prot. 63630), allo scopo di precisarne l’esatta portata. L’intervento della U.E era stato da taluno interpretato nel senso che l’obbligo di montare l’apparecchio di controllo dei tempi di guida e di riposo, sarebbe stato esteso anche a
questi veicoli. La realtà è invece ben diversa, come dimostra la circolare chiarificatrice del Ministero dei Trasporti, dove è stato esattamente indicato l’ambito di operatività della nuova disposizione comunitaria e le condizioni che rendono necessario montare l’adattatore per il cronotachigrafo. In particolare la circolare precisa che il Regolamento 68/2009 non ha ampliato l’ambito di applicazione della normativa sui tempi di guida e di riposo e sul cronotachigrafo; pertanto, i conducenti di veicoli adibiti al trasporto di cose, di massa complessiva non superiore alle 3,5 ton, continuano ad essere esentati dall’obbligo. Su questi
Tra le novità, l’aggravante notturna e la confisca del mezzo privo di assicurazione In attesa dell’approvazione del pacchetto di modiche attualmente in discussione in Parlamento, sono entrate in vigore ad agosto le modifiche contenute nel Pachetto Sicurezza. Tra di esse, un posto di rilievo merita la cosiddetta aggravante notturna, ovvero l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie per le violazioni più rischiose per l’incolumità propria ed altrui, quando vengano commesse nella fascia notturna tra le 22.00 e le 7 del mattino. Tra le altre novità, segnaliamo la confisca del mezzo privo della copertura assicurativa e il divieto di ottenere (o conservare) la patente per i delinquenti abituali o professionali.
l'istituzione di un gruppo di studio per la valutazione dell’efficacia del sistema sanzionatorio, con particolare riguardo al traffico internazionale, presso il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi informativi e statistici. Il gruppo di studio, compo-
veicoli, tuttavia, il cronotachigrafo va montato (e gli autisti sono quindi soggetti alle disposizioni comunitarie sui tempi di guida e di riposo) quando, agganciando un rimorchio o un semirimorchio, superino il limite di massa delle 3,5 tonnellate; in tal caso, se per ragioni tecniche non è possibile installare altri tipi di sensori in commercio, che soddisfino le specifiche tecniche sul cronotachigrafo digitale stabilite dall’allegato 1B del Reg. 3821/85, per garantire il funzionamento di quest’ultimo apparecchio occorre dotare il mezzo dell’adattatore in esame. Il montaggio e la riparazione dell’adattatore possono effettuarsi soltanto dalle officine autorizzate, dal Ministero dello Sviluppo economico, ad operare sul tachigrafo digitale.
sto da sei membri, scelti tra i dirigenti e funzionari del Dipartimento per i Trasporti Terrestri e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Servizio Polizia Stradale, avrà il compito di valutare l’effettiva efficacia delle sanzioni irrogate alle imprese di autotrasporto, anche estere, nonché a tutti i soggetti riconducibili alla filiera dell’autotrasporto, con particolare riguardo alle modalità di applicazione delle sanzioni accessorie (fermo o confisca amministrativa del veicolo, confisca amministrativa della merce, sospensione della carta di circolazione ecc.), di elaborare linee guida condivise per l’applicazione delle sanzioni e di formulare proposte di modifiche normative finalizzate alla semplificazione ed alla razionalizzazione del sistema sanzionatorio.•
Il Protocollo prevede l'istituzione di un gruppo di studio per la valutazione dell’efficacia del sistema sanzionatorio, con particolare riguardo al traffico internazionale
Altra importantissima area coinvolta dal Protocollo d'Intesa è quella dei trasporti abusivi di merci per conto di terzi
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per conto di terzi, sarà promosso, un programma finalizzato alla realizzazione di specifici interventi di controllo da parte delle Forze di Polizia. Il Protocollo poi, mira anche a ridefinire le aree strategiche del territorio nazionale per i controlli. I competenti uffici del Dipartimento per i Trasporti, anche sulla base dei dati operativi della Polizia Stradale e di traffico delle concessionarie autostradali, effettueranno, con cadenza semestrale, una rilevazione sui flussi di traffico e sui relativi punti d’accesso del traffico internazionale di veicoli commerciali, anche d’intesa con le Amministrazioni ed Enti locali, nonché con l’Agenzia delle Dogane. La rilevazione dovrà tenere conto dell’intensità e della tipologia del traffico commerciale, della vicinanza con il confine di Stato, della presenza di porti ed interporti, e della idoneità delle aree ai fini dei controlli. Sulla scorta delle rilevazioni effettuate, verrà definita una comune strategia per l’ottimizzazione dell’attività di controllo dell’autotrasporto di merci, ed in particolare di quello internazionale, nonché per l’individuazione delle aree più idonee per lo svolgimento dei servizi congiunti. Infine il Protocollo prevede
Codice della Strada: le modifiche di agosto
NORMATIVE
Alle prese con la schede di trasporto La disciplina del nuovo documento di trasporto entrato in vigore lo scorso 19 luglio: il modello, le istruzioni per la compilazione e le ultime circolari ministeriali di Andrea Giuli
a scheda deve essere utilizzata nei trasporti di merci che non siano già accompagnati dalla copia del contratto scritto -o da altra documentazione ad essa equivalente- e che non siano espressamente esentati. È nata con le modifiche di fine 2008 alla riforma dell’autotrasporto, che hanno introdotto l’articolo 7-bis nel decreto legislativo 286/2005 al fine dichiarato di conseguire maggiori livelli di sicurezza della circolazione stradale e per favorire le verifiche sul corretto esercizio delle attività di autotrasporto merci in conto terzi. La scheda di trasporto, quale documento di “tracciabilità della merce”, consente difatti di identificare tutti i soggetti coinvolti nella filiera: dal vettore al committente, dal caricatore sino al proprietario della merce, cui sono imputabili le diverse responsabilità condivise previste dall’articolo 7 del citato Decreto 286. Essa costituisce quindi documentazione idonea ai fini della procedura di accertamento delle responsabilità, nei confronti dei menzionati soggetti, ai sensi dell’articolo 8 dello stesso Decreto 286.
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Modello e contenuti Il modello della scheda di trasporto è stato approvato con il D.M. 30 giugno 2009, che stabilisce anche i contenuti del documento. Al riguardo, la prima circolare ministeriale precisa che il modello allegato al decreto “non ha carattere vincolante quanto ad aspetto, forma e caratteristiche dello stampato che deve contenerlo. Perciò il documento può essere oggetto di elaborazione grafica, che ne modifichi l’aspetto esteriore o le dimensioni rispetto al modello sopraindicato”, mentre il suo contenuto “ha carattere tassativo”, in quanto di-
retta attuazione del citato articolo 7-bis. Passando ai contenuti, il documento deve riportare: a)i dati relativi al vettore, cioè all’impresa che esegue effettivamente il trasporto: ditta, denominazione o ragione sociale, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda; numero di partita IVA e di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori; b)i dati del committente, vale a dire dell’impresa che stipula il contratto di trasporto: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva; c) i dati del soggetto che può essere definito caricatore, quale impresa che consegna la merce al vettore, curandone la sistemazione sul veicolo adibito all'esecuzione del trasporto: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva; d)i dati del proprietario della merce, cioè dell'impresa che ha la proprietà delle cose oggetto dell'attività di autotrasporto al momento della consegna al vettore: denominazione ditta individuale o ragione sociale per altro tipo d’impresa, con recapiti, indirizzo e sede dell’azienda e numero di partita Iva. Relativamente al proprietario, la prima circolare ministeriale precisa - conformemente all’articolo 2 del decreti attuativo - che i dati che lo riguardano “devono essere riportati quando, in relazione alla tipologia e alle modalità di trasporto, il committente sia in grado di individuare questo soggetto prima dell’inizio del viaggio”. In caso contrario, il
committente è tenuto ad annotare, nello spazio destinato ad “eventuali dichiarazioni, le ragioni che hanno reso impossibile l’indicazione del proprietario della merce al momento dell’inizio del trasporto”, fornendone la motivazione, anche ai fini degli accertamenti da parte degli organi di controllo”; e)i dati inerenti alla merce trasportata, quali: a. la tipologia, cioè di che tipo di merce si tratta, avendo cura di specificare, le sue caratteristiche merceologiche (es. sabbia, mattoni, legname, ecc.) e, se confezionata, le caratteristiche degli imballaggi (es. fusti, bottiglie, ecc…); b. la quantità (se trattasi di merce confezionata o in colli o altri imballaggi aventi un’indicazione standardizzata del peso di ciascun pezzo) ovvero, in alternativa, il peso complessivo della merce trasportata espresso in kg.; c. i luoghi di carico e di scarico della merce stessa. Sempre riguardo i contenuti, la circolare evidenzia che la scheda di trasporto può contenere anche le eventuali istruzioni fornite al vettore dal committente, dal proprietario delle merci o dal loro caricatore (cfr. nota 4 alla scheda). In tal caso – continua la circolare – quando il loro contenuto sia riconducibile alle istruzioni previste dall’articolo 7 del Decreto 286, “la scheda di trasporto costituisce, a tutti gli effetti, documento idoneo a valutare il rispetto delle norme in materia di sicurezza stradale ai sensi dell’articolo 8 del D.L.vo 286/2005, con la conseguenza che, in presenza di siffatto contenuto, ed in occasione dell’accertamento di una delle violazioni ri-
chiamate” nei commi 4 e 6 del precedente articolo 7 (quale eccesso di velocità o violazione dei tempi di guida), l’ufficio da cui dipende l’organo accertatore non dovrà richiedere al committente o, in mancanza, al vettore, di produrre l’idonea documentazione attestante le istruzioni fornite, ma potrà senz’altro procedere ad irrogare o meno la prevista sanzione per il principio delle responsabilità condivise previsto nello stesso articolo 7. In caso di contratto scritto - che come si vedrà è completamente sostitutivo della scheda - occorre ovviamente fare riferimento a quanto riportato in detto contratto.
Compilazione La scheda di trasporto deve essere compilata e sottoscritta a cura del committente o da un soggetto da esso delegato prima dell’inizio del trasporto. Sul punto, la prima circolare precisa che tra le persone delegabili va escluso il vettore (o il suo conducente), che invece può intervenire sul documento a trasporto iniziato quando si verifichino “variazioni della merce trasportata, del luogo di scarico o qualsiasi altra variazione relativa ai dati contenuti nel documento”. In tali casi il vettore (o il suo conducente) devono annotare queste variazioni nell’apposito spazio riservato a “osservazioni varie”, evitando di cancellare o manomettere le indicazioni originariamente apposte sul documento da parte del committente o di un suo delegato. Per ciascun veicolo – specificano le circolari – va normalmente compilata una scheda di trasporto; per cui, in caso di autotreno o di qualsiasi altro complesso veicolare composto da più unità atte al carico (ad esempio un com-
Conservazione La scheda di trasporto deve essere portata e conservata a bordo del veicolo a cura del vettore, in originale. La seconda circolare ministeriale ammette peraltro che il documento possa essere esibito anche in copia, inviata al vettore a mezzo fax o per via telematica (ciò in quanto la scheda in esame appartiene alla categoria giuridica delle scritture private, cui sono applicabili le disposizioni dell’art. 2719 del codice civile, secondo cui, nei rapporti tra privati, le copie fotografiche, i fax, le riproduzioni informatiche di un documento valgono come l’originale a meno che non vengano disconosciute da chi si sostiene abbia sottoscritto l’originale del documento). In tal caso, in occasione di un controllo stradale gli agenti accertatori apporranno le proprie annotazioni sulla copia, per certificare l’avvenuta esibizione del documento ed impedirne una successiva manipolazione. Al termine del viaggio non c’è nessun obbligo di conservare la scheda, visto che questa ha ormai assolto alla sua funzione (naturalmente, diverso è il discorso per i cosiddetti documenti equipollenti che vanno conservati per il periodo previsto dalle singole norme che li hanno istituti).
Documenti sostitutivi o equipollenti In forza dell’articolo 7-bis, la scheda di trasporto può essere sostituita dal contratto di trasporto in forma scritta o da altra documentazione equivalente, che contenga tutte le indicazione previste tassativamente per la stessa scheda. Relativamente a ciò, dal decreto attuativo e dalle successive circolari si ricava quanto segue: - la copia del contratto redatto in forma scritta è effettivamente alternativa alla scheda di trasporto, quando contiene tutti gli elementi indicati dell’articolo 6 del già menzionato Decreto 286 (cioè il nome e la sede del vettore, del committente e, se diverso, del caricatore; il numero d’iscrizione del vettore all’Albo nazionale degli autotrasportatori; la tipologia e la quantità della merce oggetto del trasporto – nel rispetto delle indicazioni contenute nella
carta di circolazione dei veicoli utilizzati; il corrispettivo del trasporto; i luoghi di presa in consegna e di riconsegna della merce; i tempi massimi di carico e scarico della merce trasportata). Di conseguenza – afferma la prima circolare – “un contratto privo di uno o più degli elementi essenziali non può assolutamente intendersi sostitutivo della scheda di trasporto e, dunque, per la legittima effettuazione delle operazioni di trasporto, è richiesta la preventiva compilazione della scheda di trasporto”. Ai precedenti elementi, il citato articolo 6, aggiunge che il contratto deve comunque avere data certa; requisito che la prima circolare specifica può conferirsi al contratto in uno dei seguenti modi: • la stipulazione mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata da un notaio o da un altro pubblico ufficiale, a ciò
autorizzato (artt. 2699, 2703 e 2704 c.c.); • la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate; • il ricorso alla cosiddetta auto prestazione postale; • la spedizione del documento a mezzo posta, senza involucro; • l’inoltro a mezzo posta elettronica certificata; • l’apposizione di marcatura temporale tramite la firma digitale. La seconda circolare precisa ulteriormente che, qualora il contratto a bordo del mezzo non abbia la data certa secondo uno dei modi sopra indicati, “l’agente accertatore provvederà alla certificazione della stessa mediante l’apposita annotazione” della data e dell’ora del controllo, sottoscrivendo tale annotazione a conferma dell’esibizione del documento in un momento certo; - altra documentazione equipollente alla scheda di trasporto
il modello allegato al decreto non ha carattere vincolante quanto ad aspetto, forma e caratteristiche dello stampato. Perciò il documento può essere oggetto di elaborazione grafica che ne modifichi l’aspetto, mentre il suo contenuto ha carattere tassativo
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TIR 119/2009
plesso eccezionale) vanno compilate due o più schede (una per ogni unità del complesso), o in alternativa una sola scheda di trasporto per tutta la merce presente a bordo del complesso. La seconda circolare precisa anche che, in caso di operazioni di trasporto più complesse (cioè con più luoghi di carico o scarico o dirette a diversi destinatari), “l’indicazione delle cose trasportate e dei relativi luoghi di carico o scarico, può essere fatta anche attraverso un generico riferimento, ai documenti che, nell’ambito della prassi commerciale, accompagnano le merci dal luogo di raccolta a quello di destinazione (ad esempio: bolle di consegna, ecc.)”. Questa circolare consente anche l’indicazione dei soggetti della filiera attraverso codici convenzionali quando, per ragioni di privacy, uno di questi chieda al committente di non comparire sulla scheda in maniera esplicita. In tal caso, i dati relativi a detto soggetto possono essere indicati in maniera cifrata, a patto che sul veicolo si trovi un documento integrativo, con i codici da impiegare per la decodifica da parte delle forze di Polizia.
NORMATIVE
Nel decreto e nelle successive circolari precisate sanzioni e modalità di controllo, anche se ulteriori precisazioni potrebbero arrivare nelle prossime settimane In particolare, la seconda circolare ministeriale detta istruzioni agli organi accertatori affinché, in occasione dei controlli su strada, annotino sulla scheda la data e l’ora del controllo e le generalità di chi lo ha effettuato, sottoscrivendo tale annotazione a conferma dell’esibizione del documento. Tale attività potrà limitare eventuali operazioni di manomissione o sostituzione della scheda, garantendo la correttezza del trasporto e delle indicazioni in essa contenute. La seconda circolare fa riserva di fornire ulteriori precisazioni all’esito degli approfondimenti tecnico-giuridici in corso sulle diverse fattispecie che, in un comunicato del Ministero dei Trasporti si afferma, verranno svolti “dopo la pausa estiva… nell’ambito della Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica”. Per quanto riguarda le sanzioni sulla scheda di trasporto, queste sono previste ai commi 4 e 5, dell’art. 7-bis. In particolare: - il comma 4 stabilisce che “il committente, ovvero chiunque non compila la scheda di trasporto, o la altera, o la compila in modo incompleto o non veritiero, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 600,00 ad € 1800,00”; - il comma 5 prevede che “chiunque, durante l’effettuazione di un trasporto, non porta a bordo del veicolo la scheda di trasporto ovvero, in alternativa, copia del contratto in forma scritta, od altra documentazione equivalente ai sensi del comma 1, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 40,00 ad € 120,00………”. Quanto alla sanzione del comma 4, la circolare evidenzia che questa va sempre applicata nei confronti del committente, giacché egli è tenuto per legge a compilare e a sottoscrivere la scheda; tale responsabilità sussiste nei suoi confronti, anche se ha delegato lo svolgimento di questi compiti a terzi. Peraltro, nei casi in cui dopo l’inizio del viaggio il vettore (o il conducente) deve aggiornare il contenuto originario della scheda, a causa di variazioni sopravvenute che impongano è indicata nell’articolo 3 del decreto attuativo, che riporta: - sia l’indicazione specifica dei seguenti documenti: la lettera di vettura internazionale CMR; i documenti doganali (quali il DAU o il formulario doganale); il documento di cabotaggio previsto dal D.M. del 3 Aprile 2009; i documenti di accompagnamento dei prodotti soggetti ad accisa ai sensi del D. Lgv. 504/95 ed il documento di trasporto di cui al D.P.R. 14 Agosto 1996, n. 472; - sia l’affermazione generica e residuale di “ogni altro documento che deve obbligatoriamente accompagnare il trasporto stradale delle merci, ai sensi della norma-
la modifica dei dati inseriti dal committente (o dal suo delegato), e l’aggiornamento non viene eseguito, oppure avviene in modo incompleto o non veritiero, la sanzione del comma 4 è applicata al vettore (o al conducente). Lo stesso dicasi per coloro (vettore o altri soggetti della filiera) che alterino le informazioni della scheda originariamente inserite dal committente. La sanzione del comma 4 si applica anche ai vettori esteri che non compilino, o non compilino correttamente, i documenti del trasporto internazionale equivalenti alla scheda di trasporto (C.M.R, documenti doganali, documento di cabotaggio o altri documenti obbligatori nel trasporto internazionale di merci). Per quanto concerne la sanzione pecuniaria del comma 5, questa viene applicata in prima battuta al conducente del veicolo, mentre il vettore ne risponde in solido. Lo stesso comma 5 prevede che una volta comminata la sanzione, il veicolo viene sottoposto a fermo amministrativo per un periodo di 15 giorni successivi all’accertamento, durante i quali la scheda (o i documenti equipollenti) deve essere esibita presso qualunque Ufficio di Polizia (anche diverso da quello che ha operato l’accertamento). Qualora la scheda non venga esibita entro il suddetto termine, ferma restando la restituzione del veicolo all’avente diritto, l’Ufficio accertatore applicherà: - nei confronti del committente, la sanzione del comma 4 art. 7 bis, per la mancata compilazione della scheda di trasporto; - nei confronti del conducente, la sanzione dell’art. 180, comma 8 del C.d.S (da un minimo di € 389 ad € 1559), per non aver rispettato l’ordine di esibizione. La sanzione del comma 5 ricade anche sui vettori esteri trovati privi dei documenti equipollenti, a meno che questa mancanza non venga già sanzionata da normative specifiche. E’ il caso, ad esempio, della mancanza del documento di cabotaggio previsto dall’art. 2 del D.M. 3 Aprile 2009, la quale comporta le conseguenze stabilite agli artt. 26 e 46 della Legge 298/1974.
tiva comunitaria, degli accordi o delle convenzioni internazionali o di altra norma nazionale vigente emanata successivamente al presente decreto”. Con questa ampia formulazione – chiarisce la prima circolare – la norma intende riferirsi esclusivamente ai documenti, la cui presenza a bordo del veicolo sia comunque obbligatoria in virtù di norme nazionali o internazionali. Riguardo ai documenti equipollenti, la stessa circolare conferma che essi devono contenere tutti i dati e le indicazioni della scheda di trasporto, e che nel caso in cui non ne riportino alcuno, essi devono essere integrati prima dell’inizio del trasporto. Quando l’in-
tegrazione non è consentita, da espresse previsioni normative o fiscali che impediscano la modifica del contenuto originale, sul mezzo dovrà esserci anche la scheda di trasporto compilata, almeno, con le informazioni mancanti al documento equipollente.
Esenzioni Come indicato nell’articolo 7bis, le disposizioni sulla scheda di trasporto non si applicano al trasporto di merci a collettame, che l’articolo 4 del decreto attuativo definisce come quelli effettuati “mediante un unico veicolo, di partite di peso inferiore a 50 quintali, commissionate da diversi mittenti, purché accom-
Gli altri chiarimenti Trasporti Internazionali: dopo aver confermato che la disciplina della scheda di trasporto si applica anche ai vettori che effettuano trasporti internazionali, intendendosi per questi i trasporti aventi come origine/destinazione il nostro Paese, ovvero i trasporti in transito o un’attività di cabotaggio stradale svolta da vettore comunitario o dello Spazio Economico Europeo in Italia, le circolari chiariscono che detti vettori non devono avere a bordo del loro veicolo la scheda di trasporto, ma debbono invece portare la documentazione ritenuta equipollente per i trasporti internazionali: quale la lettera di vettura C.M.R, i documenti doganali, il documento di cabotaggio o altra documentazione obbligatoria per questi trasporti. Sub-vettori: quando un’azienda di trasporto si avvale di altri vettori per completare il servizio affidatole, questa assume nei confronti dei sub-vettori la veste di committente e quindi deve essa stessa redigere una nuova scheda di trasporto, essendo impossibile la modifica o l’integrazione di quella redatta dall’originario committente per la prima operazione di trasporto. Imprese operanti in consorzi (o cooperative): quando incaricato del trasporto sia un consorzio di imprese iscritto nella sezione speciale dell’Albo (o una cooperativa) e questo si avvale di un’impresa consorziata per effettuare il servizio, il consorzio medesimo (o la cooperativa) è tenuto ad indicare sulla scheda di trasporto, nel campo “Osservazioni varie”, il nominativo dell’impresa consorziata che materialmente effettua il trasporto ed il suo numero d’iscrizione all’Albo.•
43
TIR 119/2009
Controlli e sanzioni
pagnati da idonea documentazione comprovante la tipologia del trasporto effettuato”. Al riguardo, la prima circolare evidenzia che l’esenzione “opera esclusivamente a condizione che sul veicolo sia presente idonea documentazione, anche commerciale, dalla quale possa desumersi la tipologia di ciascuna partita di merce caricata”. La stessa circolare ricorda che sono esenti i trasporti di merci effettuati in conto proprio, nonché quelli esclusi dal campo di applicazione della legge 298/74 (art. 30 – ad esempio quelli con veicoli adibiti al trasporto di cose in dotazione delle forze armate; veicoli di proprietà dell’amministrazione statale).
NORMATIVE
Controlli: protocollo di intesa per le merci Il ministero degli Interni e quello dei Trasporti siglano un accordo per il potenziamento e la semplificazione dei controlli nel settore del trasporto stradale di merci di Gianluca Coda
TIR 119/2009
Nelle zone a maggior densità di traffico internazionale saranno impiegate pattuglie addestrate al controllo dei veicoli esteri e, in particolare, extracomunitari
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I
l Protocollo inquadra diverse aree d'intervento, partendo dall'incremento dei controlli sui veicoli esteri. Infatti l’attività di controllo generale normalmente svolta dalle pattuglie delle Forze di Polizia che operano sul territorio, nell’ambito dei servizi d’istituto, sarà intensificata con particolare riguardo ai controlli sui veicoli adibiti all’autotrasporto di merci. In particolare, nelle zone a maggior densità di traffico internazionale, individuate dai competenti uffici del Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi informativi e statistici, di concerto con il Servizio Polizia Stradale, saranno impiegate pattuglie, specificamente addestrate al controllo dei veicoli esteri e, in particolare, extracomunitari. In tali zone inoltre, saranno programmati specifici interventi di controllo congiunto sull’autotrasporto in-
ternazionale con l’utilizzazione dei Centri Mobili di Revisione. Il Dipartimento per i Trasporti Terrestri promuoverà anche la formazione del personale, sia nell’ambito dei progetti già avviati, sia con ulteriori programmi dedicati in particolar modo ai controlli sull’autotrasporto internazionale. Il Protocollo si occupa anche dei controlli sul nuovo regime di cabotaggio introdotto con il decreto ministeriale del 3 aprile 2009. A tal fine infatti, nell’ambito dei controlli sull’autotrasporto internazionale, una particolare attenzione dovrà essere prestata, soprattutto nelle aree di confine, porti inclusi, alle imprese estere che svolgono trasporti di cabotaggio stradale.
I controlli avranno riferimento specifico al rispetto del limite dei sette giorni di permanenza nel territorio italiano previsto dal decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 3 aprile 2009, relativamente all’attività di cabotaggio. Altra importantissima area coinvolta dal Protocollo d'Intesa è quella dei trasporti abusivi di merci per conto di terzi. Al fine di contrastare i trasporti di merci per conto di terzi, abusivamente svolti da imprese munite di licenza per il trasporto di merci per conto proprio, o da soggetti che esercitano con veicoli presi in noleggio, o sprovvisti dei necessari requisiti per l’accesso alla professione ed al mercato dell’autotrasporto di merci
CRONOTACHIGRAFO adibiti al trasporto nessun obbligo (veicoli persone, con al massimo 8 posti a sedere oltre al conper i leggeri ducente) ed N1 (veicoli deCon una circolare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti chiarisce alcuni dubbi: obbligo solo se si superano le 3,5 tonnellate con un rimorchio Lo scorso 24 Gennaio, è stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Europea il Regolamento comunitario n. 68/2009, che ha inserito importanti novità per rendere possibile – quando ce ne fosse bisogno - l’installazione del cronotachigrafo ai mezzi leggeri di categoria M1
stinati al trasporto merci, di massa non superiore alle 3,5 tonnellate). Fin’ora il contenuto di queste modifiche non appariva del tutto chiaro, cosicché lo scorso 22 giugno il Ministero dei Trasporti è dovuto intervenire con una circolare esplicativa (prot. 63630), allo scopo di precisarne l’esatta portata. L’intervento della U.E era stato da taluno interpretato nel senso che l’obbligo di montare l’apparecchio di controllo dei tempi di guida e di riposo, sarebbe stato esteso anche a
questi veicoli. La realtà è invece ben diversa, come dimostra la circolare chiarificatrice del Ministero dei Trasporti, dove è stato esattamente indicato l’ambito di operatività della nuova disposizione comunitaria e le condizioni che rendono necessario montare l’adattatore per il cronotachigrafo. In particolare la circolare precisa che il Regolamento 68/2009 non ha ampliato l’ambito di applicazione della normativa sui tempi di guida e di riposo e sul cronotachigrafo; pertanto, i conducenti di veicoli adibiti al trasporto di cose, di massa complessiva non superiore alle 3,5 ton, continuano ad essere esentati dall’obbligo. Su questi
Tra le novità, l’aggravante notturna e la confisca del mezzo privo di assicurazione In attesa dell’approvazione del pacchetto di modiche attualmente in discussione in Parlamento, sono entrate in vigore ad agosto le modifiche contenute nel Pachetto Sicurezza. Tra di esse, un posto di rilievo merita la cosiddetta aggravante notturna, ovvero l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie per le violazioni più rischiose per l’incolumità propria ed altrui, quando vengano commesse nella fascia notturna tra le 22.00 e le 7 del mattino. Tra le altre novità, segnaliamo la confisca del mezzo privo della copertura assicurativa e il divieto di ottenere (o conservare) la patente per i delinquenti abituali o professionali.
l'istituzione di un gruppo di studio per la valutazione dell’efficacia del sistema sanzionatorio, con particolare riguardo al traffico internazionale, presso il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi informativi e statistici. Il gruppo di studio, compo-
veicoli, tuttavia, il cronotachigrafo va montato (e gli autisti sono quindi soggetti alle disposizioni comunitarie sui tempi di guida e di riposo) quando, agganciando un rimorchio o un semirimorchio, superino il limite di massa delle 3,5 tonnellate; in tal caso, se per ragioni tecniche non è possibile installare altri tipi di sensori in commercio, che soddisfino le specifiche tecniche sul cronotachigrafo digitale stabilite dall’allegato 1B del Reg. 3821/85, per garantire il funzionamento di quest’ultimo apparecchio occorre dotare il mezzo dell’adattatore in esame. Il montaggio e la riparazione dell’adattatore possono effettuarsi soltanto dalle officine autorizzate, dal Ministero dello Sviluppo economico, ad operare sul tachigrafo digitale.
sto da sei membri, scelti tra i dirigenti e funzionari del Dipartimento per i Trasporti Terrestri e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Servizio Polizia Stradale, avrà il compito di valutare l’effettiva efficacia delle sanzioni irrogate alle imprese di autotrasporto, anche estere, nonché a tutti i soggetti riconducibili alla filiera dell’autotrasporto, con particolare riguardo alle modalità di applicazione delle sanzioni accessorie (fermo o confisca amministrativa del veicolo, confisca amministrativa della merce, sospensione della carta di circolazione ecc.), di elaborare linee guida condivise per l’applicazione delle sanzioni e di formulare proposte di modifiche normative finalizzate alla semplificazione ed alla razionalizzazione del sistema sanzionatorio.•
Il Protocollo prevede l'istituzione di un gruppo di studio per la valutazione dell’efficacia del sistema sanzionatorio, con particolare riguardo al traffico internazionale
Altra importantissima area coinvolta dal Protocollo d'Intesa è quella dei trasporti abusivi di merci per conto di terzi
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TIR 119/2009
per conto di terzi, sarà promosso, un programma finalizzato alla realizzazione di specifici interventi di controllo da parte delle Forze di Polizia. Il Protocollo poi, mira anche a ridefinire le aree strategiche del territorio nazionale per i controlli. I competenti uffici del Dipartimento per i Trasporti, anche sulla base dei dati operativi della Polizia Stradale e di traffico delle concessionarie autostradali, effettueranno, con cadenza semestrale, una rilevazione sui flussi di traffico e sui relativi punti d’accesso del traffico internazionale di veicoli commerciali, anche d’intesa con le Amministrazioni ed Enti locali, nonché con l’Agenzia delle Dogane. La rilevazione dovrà tenere conto dell’intensità e della tipologia del traffico commerciale, della vicinanza con il confine di Stato, della presenza di porti ed interporti, e della idoneità delle aree ai fini dei controlli. Sulla scorta delle rilevazioni effettuate, verrà definita una comune strategia per l’ottimizzazione dell’attività di controllo dell’autotrasporto di merci, ed in particolare di quello internazionale, nonché per l’individuazione delle aree più idonee per lo svolgimento dei servizi congiunti. Infine il Protocollo prevede
Codice della Strada: le modifiche di agosto
COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione agosto 2009
COSTI D’ESERCIZIO D
opo un breve periodo di stasi con inflazione zero, registrato a luglio, i prezzi al consumo hanno subito un'impennata. Secondo i dati Istat il tasso di inflazione rilevato nel mese di agosto si è attestato su un più 0,4 %. La stima provvisoria dell'Istat specifica che l'aumento è causato da una crescita tendenziale nel settore dei servizi e dai prezzi dei beni energetici. Infatti, proprio in agosto, l’aumento dei carburanti si è fatto sentire a causa dei rialzi del costo del greggio al barile. Intanto i costruttori cercano soluzioni alla crisi aumentando l’offerta dei veicoli, proponendo un vestito ad hoc sulle misure dell'utente. Quindi mezzi sempre più leggeri e spesso con la possibilità di scegliere serbatoi adeguati alla distanza media che si deve percorrere (maggiore portata utile), con un'elettronica per la guida molto avanzata (sicurezza in marcia ed economia nei consumi), con una riduzione degli interventi di manutenzione (minori costi di gestione) e ridotte emissioni inquinanti. Un'ulteriore dimostrazione di come l'offerta si possa ampliare per adeguarsi alla richiesta di un mercato che risente della crisi: nei primi sei mesi del 2009 il settore dei veicoli commerciali, rispetto allo stesso periodo del 2008, ha registrato una flessione del 29,4%. Non una bella notizia, cui, però, fa da contraltare un incremento pari al 41,8% nelle consegne di veicoli commerciali alimentati a metano.
RIBALTABILI 11,5 ton 30.000 km/anno
%
€
SALARIO AUTISTA
1,20
62,2
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
€
SALARIO AUTISTA
0,48
27,7
0,32 21,0
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
6,9
0,09
AMMORTAMENTO
0,26
15,0
0,22 14,5
60.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 120.500 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 147.500 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
0,72 54,2
0,90 48,0 0,6
39,9
0,95
42,6
0,64 35,3
6,2
0,09
0,1
5,3 0,09
6,0
0,13
5,8
0,1
0,29
15,0
0,21 15,8
0,39 20,8 0,34
22,6
0,49
22,0
0,39 21,5
STRAORDINARI & TRASFERTE
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
PEDAGGI AUTOSTRADALI
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
0,18 0,02 0,04 0,08
9,3 1,0 2,1 4,1
18,9 2,7 3,3 6,6
0,37 0,05 0,13 0,11
16,6 2,2 5,8 4,9
%
6,8
%
%
5,5
VARIABILI
GASOLIO LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,18 13,4 0,03 2,3 0,04 3,0 0,06 4,5
0,28 15,2 0,28 0,04 2,1 0,04 0,05 2,7 0,05 0,11 5,9 0,1
0,37 20,5 0,06 3,3 0,13 7,2 0,12 6,6
1,93 100 1,33 100 1,87 100 1,50 100 2,23 100 1,81 100
TOTALE
BISARCHE 26 ton 40.000 km/anno
autoarticolato
80.000 km/anno
80.000 km/anno
100.000 km/anno
autotreno 80.000 km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 147.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 175.900 consumo (km/lt) 2,45
prezzo d’acquisto € 191.700 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
€
SALARIO AUTISTA
0,90
45,8
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,1
AMMORTAMENTO
% FISSI
5,9
€
%
€
%
€
0,45 31,2
0,48 26,9 0,38
23,7
0,48
26,6
0,32 19,9
5,1
0,09
0,13
0,1
6,2
0,13
7,2
0,1
0,32
16,3
0,24 16,6
0,29 16,3 0,24
15,0
0,28
15,5
0,24 14,9
%
6,2
%
7,3
%
6,2
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,14
8,1
0,13
8,5
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,11
5,6
0,14
9,7
0,14
7,9 0,12
7,5
0,14
7,8
0,14
8,7
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,06
3,5
0,09
5,9
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,03
1,5
0,04
2,8
0,06
3,4 0,09
5,6
0,06
3,3
0,09
5,6
GASOLIO
0,36 0,06 0,13 0,12
20,9 3,5 7,5 6,9
0,37 24,4 0,06 3,9 0,13 8,5 0,11 7,2
GASOLIO
0,28 0,04 0,05 0,13
14,5 2,0 2,5 6,6
0,28 19,7 0,03 2,1 0,05 3,5 0,12 8,3
0,35 19,7 0,35 0,06 3,4 0,06 0,13 7,3 0,13 0,14 7,9 0,13
21,9 3,7 8,1 8,1
0,35 0,06 0,15 0,15
19,5 3,3 8,3 8,3
0,35 21,8 0,07 4,3 0,15 9,3 0,15 9,3
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
1,73 100 1,52 100
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
1,96 100 1,44 100 1,78 100 1,60 100 1,80 100 1,61 100
47
TIR 119/2009
VARIABILI
VARIABILI
TOTALE
km/anno
€
km/anno
%
km/anno
40.000
%
120.000
€
km/anno
autoarticolato
60.000
€
prezzo d’acquisto € 148.300 consumo (km/lt) 2,45 FISSI
km/anno
€
FISSI
autoarticolato km/anno
40.000
prezzo d’acquisto € 62.000 consumo (km/lt) 5,1
PORTACONTAINER 80.000
26 ton
50.000
CISTERNE
COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione agosto 2009
11,5 ton 40.000
km/anno
26 ton
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 58.500 consumo (km/lt) 5,1
PRINCIPALI ELEMENTI
€
%
€
SALARIO AUTISTA
0,90
54,3
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
km/anno
autoarticolato
100.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 133.700 consumo (km/lt) 3,2
km/anno
autotreno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 166.900 consumo (km/lt) 2,45
80.000 km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 190.400 consumo (km/lt) 2,45
%
€
%
€
%
€
%
€
%
0,45 40,2
0,45 32,5 0,36
27,2
0,48
27,9
0,32 20,8
0,48
26,2
0,32
19,6
7,2
0,09
0,1
7,2 0,09
6,8
0,13
7,6
0,1
6,5
0,13
7,1
0,1
6,1
0,20
12,1
0,12 10,7
0,21 15,2 0,24
18,1
0,25
14,5
0,22 14,3
0,31
16,9
0,26
15,9
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,11
6,6
0,14 12,5
0,14 10,1 0,12
9,1
0,14
8,1
0,14
9,1
0,14
7,6
0,14
8,6
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,02
1,2
0,03
0,03
2,2 0,04
3,0
0,06
3,5
0,09
5,8
0,06
3,3
0,09
5,5
GASOLIO
0,18 0,03 0,03 0,07
10,8 1,8 1,8 4,2
0,18 16,0 0,02 1,8 0,03 2,7 0,06 5,4
0,28 20,5 0,28 0,03 2,2 0,04 0,05 3,6 0,05 0,09 6,5 0,10
21,5 3,0 3,8 7,6
0,36 0,05 0,13 0,12
21,0 2,9 7,6 7,0
0,36 23,4 0,06 3,9 0,13 8,4 0,12 7,8
0,36 0,06 0,15 0,14
19,7 3,3 8,2 7,6
0,36 0,06 0,15 0,15
22,2 3,7 9,2 9,2
%
8,0
€
80.000
€
FISSI
TIPOLOGIE DI TRASPORTO Le nove categorie di veicoli prescelte sono telonati, furgonati, cassonati, frigoriferi, cisterne Adr e per liquidi alimentari, ribaltabili, portacontainer e bisarche.
80.000
%
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI
PREZZO D’ACQUISTO Il prezzo d’acquisto dei singoli veicoli è stato ricavato facendo la media dei prezzi di vendita aggiornati dei mezzi, per ciascuna fascia di peso, di tutti i costruttori presenti sul mercato, tenendo conto degli sconti medi praticati sul mercato.
MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,7
1,66 100 1,12 100 1,38 100 1,32 100 1,72 100 1,54 100 1,83 100 1,63 100
TOTALE
CISTERNE 11,5 ton 40.000 km/anno
26 ton
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 59.800 consumo (km/lt) 5,1
AMMORTAMENTO È incluso l’ammortamento del capitale investito per il veicolo e l’onere finanziario, calcolato a un tasso d’interesse attualmente pari al 9%.
€
%
€
SALARIO AUTISTA
0,90
54,6
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13
AMMORTAMENTO
km/anno
autoarticolato
100.000 km/anno
80.000 km/anno
autotreno
120.000 km/anno
80.000 km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 134.500 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 168.700 consumo (km/lt) 2,45
prezzo d’acquisto € 184.800 consumo (km/lt) 2,45
€
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
0,45 39,9
0,45 32,3 0,36
27,4
0,48
27,6
0,32 20,5
0,48
26,8
0,32
20,1
7,9
0,1
0,11
0,1
7,6
0,13
7,5
0,11
7,0
0,13
7,3
0,11
6,9
0,20
12,1
0,13 11,5
0,21 15,1 0,23
17,5
0,27
15,5
0,24 15,4
0,29
16,2
0,23
14,5
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,11
6,7
0,14 12,4
0,14 10,0 0,12
9,1
0,14
8,0
0,14
9,0
0,14
7,8
0,14
8,8
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,02
1,2
0,03
0,03
2,2 0,04
3,0
0,06
3,4
0,09
5,8
0,06
3,3
0,09
5,7
GASOLIO
0,18 0,02 0,03 0,06
10,8 1,2 1,8 3,6
0,18 15,8 0,02 1,8 0,03 2,7 0,05 4,4
0,28 20,4 0,28 0,03 2,2 0,03 0,05 3,6 0,05 0,09 6,5 0,1
21,6 2,3 3,8 7,6
0,36 0,05 0,13 0,12
20,8 2,9 7,5 6,9
0,36 23,1 0,05 3,2 0,13 8,3 0,12 7,7
0,36 0,05 0,15 0,13
20,2 2,8 8,4 7,3
0,36 0,06 0,15 0,13
22,7 3,8 9,4 8,2
FISSI
TASSA DI POSSESSO Gli importi sono calcolati in base alle tariffe stabilite dagli appositi decreti del ministero delle Finanze.
80.000
%
8,9
%
7,9
VARIABILI
ASSICURAZIONI I premi considerati si riferiscono, per la Rca, a massimali assicurativi pari a 2,5 milioni di euro.
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,7
1,65 100 1,13 100 1,39 100 1,31 100 1,74 100 1,56 100 1,79 100 1,59 100
TOTALE
TELONATI 3,5 ton 20.000 km/anno
6 ton
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
77,1
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
30.000 km/anno
11,5 ton
60.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
26 ton
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
80.000 km/anno
autoarticolato
100.000 km/anno
80.000 km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
autotreno 80.000 km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 67,3
1,20 64,9 0,6
52,3
0,9
57,0
0,45 41,3
0,45
33,2
0,36
27,8
0,48 29,4
0,33
22,9 0,48
28,5
0,33 22,0
5,1
0,08
6,0
0,11
6,0 0,08
7,0
0,11
7,0
0,08
7,4
0,09
6,6
0,08
6,2
0,12 7,4
0,09
6,2 0,12
7,1
0,09
0,14
6,0
0,11
8,2
0,16
8,7 0,11
9,6
0,16
10,1
0,11 10,1
0,19
14,0
0,22
17,0
0,2 12,3
0,17
11,8 0,22
13,1
0,19 12,7
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,1
0,10
7,5
0,14
7,6 0,12
10,5
0,10
6,3
0,14 12,9
0,14
10,3
0,15
11,6
0,14 8,6
0,13
9,0 0,14
8,3
0,13
8,7
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,3
0,03
2,8
0,03
2,2
0,04
3,1
0,06 3,7
0,09
6,2 0,06
3,6
0,09
6,0
GASOLIO
0,10 0,01 0,01 0,03
4,2 0,4 0,4 1,3
0,10 0,01 0,01 0,02
7,3 0,7 0,7 1,5
0,15 0,02 0,01 0,05
8,0 1,1 0,5 2,7
12,9 1,7 0,9 3,5
0,18 0,02 0,03 0,06
11,3 1,3 1,9 3,8
0,18 16,4 0,02 1,8 0,03 2,8 0,05 4,6
0,28 0,03 0,05 0,09
21,0 2,2 3,7 6,6
0,28 0,03 0,05 0,08
22,0 2,3 3,9 6,2
0,36 0,05 0,13 0,09
0,36 0,05 0,13 0,09
25,1 3,5 9,0 6,2
21,5 3,0 8,9 5,9
0,36 24,1 0,06 4,0 0,15 10,0 0,1 6,7
FISSI
%
€
40.000
%
%
6,0
VARIABILI
LUBRIFICANTI
TIR 119/2009
PNEUMATICI
48
MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
0,15 0,02 0,01 0,04
22,2 3,1 8,0 5,5
0,36 0,05 0,15 0,1
2,35 100 1,34 100 1,85 100 1,15 100 1,58 100 1,09 100 1,35 100 1,29 100 1,63 100 1,44 100 1,68 100 1,50 100
CASSONI 3,5 ton 20.000 km/anno
6 ton
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
77,1
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
30.000 km/anno
11,5 ton
60.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
26 ton
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
80.000
autoarticolato
100.000
km/anno
km/anno
80.000 km/anno
autotreno
120.000
80.000
km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 67,8
1,20 65,6 0,6
54,2
0,9
56,3
0,45 41,0
0,45
33,5
0,36
29,2
0,48 29,2
0,33
22,9 0,48
28,5
0,33 22,6
5,1
0,08
6,0
0,11
6,0 0,08
7,2
0,11
6,9
0,08
7,3
0,09
6,7
0,08
6,5
0,12 7,3
0,09
6,2 0,12
7,1
0,09
0,14
6,0
0,1
7,5
0,15
8,2
0,1
9,0
0,16
10,0
0,11 10,0
0,19
14,1
0,18
14,6
0,21 12,8
0,17
11,8 0,22
13,1
0,18 12,3
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,1
0,10
7,5
0,14
7,7 0,11
9,9
0,1
6,3
0,14 12,7
0,14
10,4
0,15
12,2
0,14 8,5
0,13
9,0 0,14
8,3
0,13
8,9
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,8
0,01
0,5 0,02
1,8
0,03
1,9
0,04
3,6
0,03
2,2
0,03
2,4
0,06 3,7
0,09
6,2 0,06
3,6
0,09
6,2
GASOLIO
0,10 0,01 0,01 0,03
4,2 0,4 0,4 1,3
0,10 0,01 0,01 0,02
7,4 0,8 0,8 1,5
0,15 0,02 0,01 0,04
8,1 1,1 0,5 2,2
12,4 1,8 0,9 2,7
0,18 0,03 0,03 0,06
11,2 1,9 1,9 3,8
0,18 16,2 0,03 2,7 0,03 2,7 0,04 3,6
0,28 0,03 0,05 0,08
21,2 2,2 3,7 6,0
0,28 0,03 0,05 0,07
23,0 2,4 4,1 5,7
0,36 0,05 0,13 0,09
0,36 0,05 0,13 0,09
25,1 3,5 9,0 6,2
21,5 3,0 8,9 5,9
0,36 24,7 0,05 3,4 0,15 10,3 0,08 5,5
FISSI
%
€
40.000
%
%
6,2
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,14 0,02 0,01 0,03
22,0 3,0 7,9 5,5
0,36 0,05 0,15 0,1
2,35 100 1,33 100 1,83 100 1,11 100 1,60 100 1,10 100 1,34 100 1,23 100 1,64 100 1,44 100 1,68 100 1,46 100
TOTALE
FRIGORIFERI 3,5 ton 20.000 km/anno
6 ton
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
75,5
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13
AMMORTAMENTO
30.000 km/anno
11,5 ton
60.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
26 ton
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
80.000
autoarticolato
100.000
km/anno
km/anno
80.000 km/anno
autotreno
120.000
80.000
km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
km/anno
120.000 km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 64,4
1,20 64,6 0,60
50,5
0,9
55,6
0,48 41,8
0,48
34,2
0,38
27,9
0,48 28,2
0,33
22,1 0,48
27,4
0,33 21,1
5,4
0,09
6,4
0,12
6,5 0,09
7,6
0,12
7,4
0,09
7,8
0,1
7,1
0,09
6,6
0,13 7,6
0,1
6,7 0,13
7,4
0,1
6,4
0,15
6,3
0,12
8,6
0,17
9,2 0,13
10,9
0,17
10,5
0,12 10,4
0,19
13,5
0,23
16,9
0,22 12,9
0,18
12,1 0,25
14,3
0,2
12,8
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,0
0,10
7,2
0,13
7,0 0,12
10,1
0,11
6,8
0,14 12,2
0,14
10,0
0,16
11,7
0,14 8,2
0,13
8,7 0,14
8,0
0,13
8,3
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,2
0,03
2,6
0,03
2,1
0,04
2,9
0,06 3,5
0,09
6,0 0,06
3,4
0,09
5,8
GASOLIO
0,12 0,01 0,01 0,04
4,9 0,4 0,4 1,7
0,13 0,01 0,01 0,03
9,1 0,7 0,7 2,1
0,15 0,02 0,01 0,05
8,0 1,1 0,5 2,7
13,3 1,7 0,8 3,4
0,19 0,02 0,03 0,06
11,6 1,2 1,9 3,7
0,19 16,4 0,02 1,7 0,03 2,6 0,05 4,4
0,29 0,03 0,05 0,09
21,0 2,1 3,6 6,4
0,29 0,03 0,05 0,09
21,6 2,2 3,7 6,6
0,39 0,05 0,13 0,1
0,39 0,05 0,13 0,09
26,2 3,4 8,7 6,0
22,3 2,9 8,6 5,7
0,39 25,1 0,06 3,8 0,15 9,6 0,11 7,0
FISSI
%
€
40.000
%
%
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,16 0,02 0,01 0,04
0,39 0,05 0,15 0,1
2,40 100 1,40 100 1,86 100 1,19 100 1,62 100 1,15 100 1,40 100 1,36 100 1,70 100 1,49 100 1,75 100 1,56 100
FURGONI 3,5 ton 20.000 km/anno
6 ton
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 23.900 consumo (km/lt) 6,6 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
75,5
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13
AMMORTAMENTO
30.000 km/anno
11,5 ton
60.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 42.600 consumo (km/lt) 5,1
km/anno
80.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 59.400 consumo (km/lt) 3,2
€
%
€
%
€
0,90 64,8
1,20 63,9 0,6
51,4
0,95
56,6
0,45 40,2
5,4
0,09
6,5
0,12
6,4 0,09
7,7
0,12
7,1
0,09
0,17
7,1
0,13
9,4
0,19 10,1 0,14
12,0
0,2
11,9
0,13 11,6
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,0
0,10
7,2
0,14
7,5 0,11
9,4
0,1
6,0
0,14 12,5
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,2
0,03
GASOLIO
0,10 0,01 0,01 0,04
4,1 0,4 0,4 1,7
0,10 0,01 0,01 0,04
7,1 0,7 0,7 2,9
0,14 0,02 0,01 0,05
7,3 1,1 0,5 2,7
11,8 1,7 0,9 3,4
0,18 0,02 0,03 0,06
10,6 1,2 1,8 3,6
0,18 16,0 0,02 1,8 0,03 2,7 0,05 4,5
FISSI
%
€
40.000
%
%
8,0
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,14 0,02 0,01 0,04
2,7
2,40 100 1,39 100 1,88 100 1,17 100 1,68 100 1,12 100
COSTO DEL PERSONALE In base al Contratto collettivo nazionale di lavoro attualmente in vigore, gli importi salariali elaborati si riferiscono ai livelli contrattuali 4°, 3° e 3° super. GASOLIO Il prezzo del carburante utilizzato per l’elaborazione è quello alla pompa risultante al 4 luglio 2009, cioè 0,91 euro/litro al netto di Iva. PEDAGGI AUTOSTRADALI Il costo medio è stato calcolato in relazione alla percentuale di chilometri percorsi in autostrada rispetto alla percorrenza totale annuale.
49
TIR 119/2009
TOTALE
TOTALE
23,0 2,9 7,6 5,9
COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione agosto 2009
FURGONI derivati da citycar benzina
SUPER LEGGERI DA CITTÀ L
20.000 km/anno
TIR 119/2009
50
prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 4/07/2009: gasolio 0,91 euro benzina 1,06 euro metano 0,66 euro per kg
20.000 km/anno
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 10.500 consumo (km/lt) 18
BENZINA
GASOLIO
€
%
€
€
%
SALARIO AUTISTA
1,80
87,1
0,90 83,0
1,80 87,4 0,90
84,6
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,07
3,4
0,04
3,5
0,07
3,4 0,04
3,5
AMMORTAMENTO
0,08
4,1
0,04
3,9
0,11
5,6 0,06
5,4
0,08 0,03
4,1 1,3
0,08 0,02
7,8 1,8
0,05 0,03
2,5 0,05 1,2 0,02
4,7 1,8
%
€
%
FISSI
PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,07 100 1,08 100 2,06 100 1,06 100
TOTALE
FURGONI derivati da auto medie benzina 20.000 km/anno
gasolio
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 10.350 consumo (km/lt) 11,9
20.000 km/anno
%
€
SALARIO AUTISTA
1,80
85,4
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,08
AMMORTAMENTO
metano
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 11.890 consumo (km/lt) 15,6
BENZINA
€
20.000 km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 12.093 consumo (km/kg) 20,1
GASOLIO
METANO
%
€
%
€
0,90 81,0
1,80 86,2 0,90
82,9
1,80
87,1
0,90 84,5
3,6
0,04
3,6
0,08
3,6 0,04
3,7
0,08
3,7
0,04
3,9
0,11
5,4
0,06
5,1
0,13
6,2 0,06
6,0
0,13
6,4
0,07
6,2
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,5
0,01
0,5
0,01
0,5
CARBURANTE
0,09 0,03
4,2 1,4
0,06 0,03
2,8 0,06 1,2 0,02
0,03 0,03
1,6 1,2
0,03 0,02
3,1 1,9
%
€
40.000
€
FISSI
I costi di esercizio delle derivate dalle auto medie e quelli delle furgonette, comprendono anche le versioni con motorizzazione bifuel, benzina/metano, comprese nei listini dei costruttori (quindi non sono trasformazioni successive all’acquisto). Da notare che in questo caso i consumi non sono espressi in km/lt, bensì in km/kg. Stessa considerazione per i prezzi dei carburanti che sono tutti espressi in costo/litro tranne, appunto, il metano, o CNG, indicato in costo/kg.
km/anno
prezzo d’acquisto € 7.775 consumo (km/lt) 12,5
I veicoli derivati dalle citycar hanno motori a benzina con cilindrata fino a 1,2 lt; portata utile fino a 435 kg; volume massimo del vano di carico 1mc. Tra i piccoli van l’offerta più ampia è rappresentata da derivati da citycar con motore a gasolio; la cilindrata del propulsore può arrivare fino a1,5 lt, con una portata massima di poco superiore, 440 kg.
La terza categoria è quella delle furgonette o dei minifurgoni, agili e capienti per le consegne urbane, comodi e veloci per i piccoli trasporti extraurbani. Anche qui motori con alimentazione a benzina (fino a 1,6 lt) o a gasolio (fino a 1,9 lt). La portata utile massima è di 750 kg in un vano con cubatura fino a 3,2 mc.
40.000
VARIABILI
e tre categorie di veicoli prescelti sono furgoni leggeri di stretta derivazione automobilistica e le cosiddette furgonette. Il prezzo di acquisto è ricavato eseguendo una media dei listini più aggiornati e riferiti alle versioni base.
La seconda fascia comprende i furgonati derivati dalle auto di categoria media con motorizzazioni sia a benzina (max 1,5 lt) che a gasolio (max 1,7lt). La portata utile massima è di 535 kg con un volume massimo per il vano di carico di 1,6 mc.
gasolio
%
%
VARIABILI
PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,09 0,02
8,0 1,8
5,4 1,6
2,11 100 1,11 100 2,09 100 1,09 100 2,07 100 1,07 100
TOTALE
FURGONETTE benzina 20.000 km/anno
gasolio
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 9.950 consumo (km/lt) 11,1
20.000 km/anno
%
€
SALARIO AUTISTA
1,80
85,1
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,08
AMMORTAMENTO
0,11
FISSI
40.000 km/anno
20.000 km/anno
40.000 km/anno
prezzo d’acquisto € 11.900 consumo (km/lt) 14,2
prezzo d’acquisto € 14.694 consumo (km/kg) 18,4
GASOLIO
METANO
BENZINA
€
metano
€
%
0,90 80,6
1,80 85,8 0,90
82,3
1,80
85,3
0,90 82,9
3,8
0,04
3,8
0,08
3,8 0,04
3,9
0,08
3,8
0,04
4,0
5,1
0,05
4,9
0,13
6,2 0,06
5,9
0,16
7,6
0,08
7,4
0,01
0,4
0,01
0,5
0,01
0,5
0,10 0,02
8,5 1,8
3,1 0,06 1,2 0,02
5,9 1,6
0,04 0,02
3,3 2,0
%
€
%
VARIABILI PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
0,10 0,03
4,5 1,4
0,06 0,03
0,04 0,04
1,7 1,7
2,11 100 1,12 100 2,10 100 1,09 100 2,11 100 1,09 100