LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPOR TATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 125 Marzo 2010
Associazioni
Credito
Avanti con il confronto
Fondo di garanzia a quota 6 milioni
Formazione
Uno sguardo al futuro
Trasporto rifiuti
Un lavoro per specialisti Le case costruttrici al lavoro per limitare al massimo le emissioni inquinanti in ambito urbano: motorizzazioni tradizionali sempre meno inquinanti ma anche a gas ed elettriche DCOOS3417 NAZ/278/2008
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SOMMARIO n. 125 Marzo 2010
DIALOGO SERRATO
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Prosegue il confronto tra associazioni di categoria e committenza con la mediazione del Governo
FONDO DI GARANZIA A QUOTA 6 MILIONI
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A tanto ammontano gli importi garantiti dal fondo sui prestiti concessi dalle banche alle imprese di autotrasporto. Nel corso di un incontro presso la sede dell’Abi presentata l’iniziativa agli istituti italiani
UNO SGUARDO AL FUTURO
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Nuova strategia per i corsi di formazione promossi dal Comitato Centrale dell’Albo: un corpo docenti sempre più preparato e un programma che punta al legame con le università di Yari Selvetella
VEGA UN PONTE CON LE IMPRESE 19 Dal primo marzo è attiva la sperimentazione della piattaforma telematica del Comitato Centrale che calcola tempi, distanze e costi operativi dell’autotrasporto
CODICE DELLA STRADA: DIBATTITO IN CORSO
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Prosegue l’iter legislativo per la riforma del Codice. In attesa dell’approvazione finale, prevista entro la primavera, chiesto da Confartigianato Trasporti lo stralcio delle norme relative all’autotrasporto di Marila Velardi
GASOLIO: ATTENTI ALLE SANZIONI
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Multe pesanti per gli autotrasportatori che violano le norme relative ai meccanismi di adeguamento dei corrispettivi dovuti dal committente per i costi del carburante
Editoriale
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Tecnica
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Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli
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Logistica
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Logistica sostenibile
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Europa
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Normative
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Costi di esercizio
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Albo
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TIR 125/2010
di Angelo Ciaravolo
In copertina: un Man Tgs allestito per il trasporto rifiuti
LA RIVISTA DELL AUTOTRASPORTO PER ODICO DEL COM TATO CENTRALE PER L A BO NAZ ONA E DEGLI AUTOTRASPOR TATORI D COSE PER CONTO DI TER I
mensi e n 125 Marzo 2010
Associazioni
Credito
Avanti con il confronto
Fondo di garanzia a quota 6 milioni
CONFRONTO SERRATO
Credito
Uno sguardo al futuro
Trasporto rif uti
Un lavoro per specialisti Le ca e costru trici al lavoro per im tare al massimo le emissioni inquinanti in ambito urbano moto izzazioni tradiziona i sempre meno inquinan i ma anche a gas ed elett iche DCOO 3417 NAZ 2 8 2008
entre chiudiamo questo numero di Tir siamo in attesa del nuovo incontro, il sesto, tra imprese di autotrasporto e committenza, con la mediazione del Governo. Il tavolo tecnico di confronto dovrebbe, entro il mese di marzo, raggiungere un’intesa su alcune delle questioni che riguardano il mondo dell'autotrasporto in vista dell’obiettivo finale: l'inaugurazione di una nuova fase per il settore, anche nei rapporti con la committenza, che accantoni le criticità del passato e guardi con serenità ad un futuro già in parte ipotecato dalla crisi economica. Il confronto è serrato e si intensificherà nei prossimi giorni nel tentativo di trovare un accordo che dovrebbe confluire nel nuovo Piano Nazionale della Logistica, in corso di preparazione da parte del ministero. Il tavolo tecnico è uno degli argomenti che affrontiamo in questo numero di Tir. Faremo poi il punto sui lavori del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, lo strumento che, aperto da qualche mese anche alle imprese di autotrasporto, sta già facendo registrare i primi successi. Ammontano infatti a quasi 6 milioni gli interventi di fi-
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nanziamento garantiti dal fondo, mentre cominciano pure ad arrivare richieste riguardanti gli investimenti e non solo domande per il consolidamento del debito o per problemi di liquidità delle aziende. Ampio spazio anche al tema della formazione con le nuove iniziative del Comitato Centrale dell’Albo: 46 nuovi corsi gratuiti per le imprese su tematiche che vanno dalla formazione manageriale alla telematica, alle normative, alla logistica. E sempre a proposito delle attività del Comitato Centrale, da segnalare l’avvio - nel mese di marzo - della sperimentazione per il nuovo sistema Vega, la piattaforma telematica del Comitato Centrale che calcola tempi, distanze e costi operativi dell’autotrasporto. La prima fase di sperimentazione sarà gestita dalle associazioni di categoria, in vista della possibilità, offerta a tutte le imprese di autotrasporto, di accedere al servizio direttamente dal sito del Comitato Centrale. (www.alboautotrasporto.it). Particolare attenzione, anche in questo numero, all’Europa, ai costi di esercizio e a quello del gasolio, che continua ad aumentare. A riguardo, segnaliamo un approfondimento sulle sanzioni, anche pesanti, per gli autotrasportatori che violano le norme relative ai meccanismi di adeguamento dei corrispettivi dovuti dal committente per i costi del carburante. Buona lettura a tutti. Fabio Montanaro
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
ANNO XII N° 125 - marzo 2010 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Raffaele Maria de Lipsis COMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Valletta, Giorgio Berruti, Giuseppina Della Pepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa, Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli, Alessandro Preda, Roberto Ciaccolini SEGRETARIO: Mario Allegrezza REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Giuliana Caniglia FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Massimo Albarello, Angelo Ciaravolo, Gianluca Coda, Andrea Giuli, Michele Latorre, Franco Massimelli, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini, Marila Velardi PUBBLICITÀ Concessionaria esclusiva per la pubblicita settore automotive: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com Alberto Comparato albertocomparato@nuoviperiodicimilanesi.com Concessionaria per la pubblicità istituzionale ed extra settore: Daniela De Simoni agbroma.desimoni@gmail.com Tel 06 85356494 - Fax 06 68892416 STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa, Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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TIR 125/2010
EDITORIALE
SCADENZE & DIVIETI MARZO/APRILE 2010 AL 20/2/2009
SCADENZE 16 marzo martedì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di febbraio; IVA: versamento mensile di febbraio; IVA: versamento del quarto trimestre e saldo 2009; VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in febbraio; INPS: Vanno pagati i contributi relativi alle operazioni di conguaglio 2009; INAIL: sola presentazione informatica delle dichiarazioni delle retribuzioni. 28 marzo domenica ORA LEGALE: inizio del periodo alle ore 02,00. 16 aprile venerdì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di marzo; IVA: versamento mensile di marzo; VERSAMENTI Inps, per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonché Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in marzo;
TIR 125/2010
INAIL: pagamento, per rinvio, dei premi 2010 per gli autisti. Ulteriori riduzioni in corso di emanazione potranno essere anche detratte da un ricalcolo delle rate del 17/05, 16/08 e 16/11, in caso di scelta del pagamento rateale. 30 aprile venerdì MUD semplificato: presentazione, alle Camere di Commercio nei casi
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INOLTRE... REVISIONI 2010 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev, annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del “C.d.S.”) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, per i quali, nello stesso mese del 2009, risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale "regolare"; - non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2006, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2008, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del “C.d.S.”) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2009, o nel 2010. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2006 o effettuata la revisione 2008 “regolare”. Tutti i veicoli, per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta, dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e, quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). E’ previsto che, in sede di revisione, verrà controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la “dichiarazione imballaggi” relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modd. “UNIEMENS” (che unificano i DM10 ed "EMens", dal 31 maggio per i contributi di aprile) e DURC (con firma elettronica) riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente (scadenza fine mese). TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il “ravvedimento breve”, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. E’ stata ammessa anche l’IRAP. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). E’ obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del
Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono (tali documenti vanno custoditi in azienda per almeno un anno, in formato cartaceo e/o informatico). Va anche esibito il modello (vedasi quello nuovo in Gazzetta Comunitaria L 330 del 16/12/09), in formato elettronico, attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati per almeno un anno in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento (UE) n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni.
sono state rese più severe le regole della sua tenuta. E’ previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI Entro il 17/08/2010, le imprese che non vi hanno ancora provveduto, perché finora esenti, debbono dimostrare, alle Province territorialmente competenti, il possesso della onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. Per gli incentivi alla formazione professionale, le domande vanno presentate entro il 19/02/2010.
SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i prevista anche la sospensione dell’attività dati del vettore, del committente, del caricatoimprenditoriale (art. 14). re, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali IMPRESE DI TRASPORTO E’ istituito un sistema dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi di classificazione dei rischi in base al numero ed provata dalla documentazione successiva allo alla gravità delle infrazioni commesse per le scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e e l’indicazione del luogo e data di compilazione sulla sicurezza del lavoro. ed i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE per conto terzi. Sostituiscono la scheda i con(“CQC”) (Direttiva N. 2003/59/CE recepita dal tratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati D.Lvo 21/11/2005 n. 206, capo II). Trascorso il previsti per essa, con firma di data certa termine del 10 settembre 2009 per la sua obbli- (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, gatorietà, essa ha validità quinquennale. Per il Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di rinnovo (Sez. 3), è necessario frequentare un alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in di trasporto integrativa. La scheda deve essere periodi di almeno 7 ore, presso i soggetti autoriz- emessa anche per i trasporti effettuati a seguizati. to di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie (sanNUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipen- zioni del Min. Trasp. se non rispettate). denti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i 17/12/07 n. 292 e per la Direttiva 2002/15/CE, documenti ufficiali previsti per legge e dalle tale orario, entrato in vigore dallo 01/01/08, è di norme comunitarie ed internazionali (ad esem48 ore settimanali. Le annotazioni (“P” per la pio, la lettera di vettura internazionale CMR, presenza giornaliera) vanno fatte mensilmente documenti doganali e di cabotaggio, il formulanel Libro unico del lavoro (LUL) entro il 16 del rio per il trasporto dei rifiuti, ecc.). mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consu- CABOTAGGIO È stato pubblicato il Regolamento lenti, delle associazioni e dei datori di lavoro (CE) 1072/2009 con nuove norme dal 14/05/10. debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste IVA Sono state emanate nuove norme. sanzioni per la mancata istituzione, omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), D.L. “mille proroghe” 30/12/09 n. 194 (in G.U. omessa esibizione e conservazione del libro n. 302 del 30/12/2009) – norme anche per l’auunico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori totrasporto.
ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE per i veicoli con ptt superiore a 7,5 t: 21-28 marzo domenica dalle 8 alle 22 4-11-18-25 aprile domenica dalle 8 alle 22 2-30 aprile venerdì dalle 16 alle 22 3 aprile sabato - 5 aprile lunedì dalle 8 alle 22 6 aprile martedì dalle 8 alle 14
Divieti di circolazione per i trasporti eccezionali nella rete autostradale: 2 aprile venerdì dalle 8 alle 16; 6 aprile martedì dalle 14 alle 22; 30 aprile venerdì dalle 8 alle 16. Per i trasporti eccezionali, vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27.
EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
ALBO SMALTITORI: pagamento del contributo annuale; MOD. 730: consegna ai datori di lavoro, sostituti d’imposta, della ricevuta della dichiarazione, della busta dell’otto per mille e di quella del 5 per mille; INPS: presentazione su supporto informatico dei modd. GLA delle retribuzioni 09 corrisposte ai collaboratori coordinati e continuativi ed assimilati; MOD 770/2010 semplificato ed ordinario: la presentazione informatica è rinviata al 31 luglio.
ALTRE NOTIZIE AUSTRIA: nella A 12, vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Nella A12, dal Km 6,35 al Km 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati “carichi” compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km 72 al Km 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura “GO-BOX” di proprietà della “ASFINAG” (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo.
MARZO 15 lunedì GB dalle 00 alle 07, H dalle 00 alle 24; 20 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 21 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 22 lunedì GB dalle 00 alle 07; 27 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 28 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 29 lunedì GB dalle 00 alle 07. APRILE 1 giovedì GB dalle 13 alle 24; 2 venerdì CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, GB dalle 00 alle 24, SK dalle 00 alle 22; 3 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 4 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 5 lunedì A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 6 martedì GB dallo 00 alle 07; 10 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 11 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 12 lunedì GB dalle 00 alle 07; 17 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 18 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 19 lunedì GB dalle 00 alle 07; 24 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 25 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 lunedì GB dalle 00 alle 07; 27 martedì SLO dalle 08 alle 21; 30 venerdì F dalle 22 alle 24, H dalle 22 alle 24, PL dalle 18 alle 22. ROMANIA (festività nazionali nel bimestre: 19 e 20 aprile) - In tutta la rete stradale nazionale, per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, esiste il divieto di circolazione dalle ore 00 alle ore 24 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali; per i trasporti di merci pericolose esistono divieti notturni dalle 22,00 alle 05,00 e dalle ore 00 alle 24 per i sabati, le domeniche e le
festivi regionali e per il Paese Basco e per le merci pericolose. POLONIA: vi sono limitazioni alla circolazione per le autostrade e simili. SLOVENIA: per veicoli superiori a 7,5 t o lunghi più di 14 m vi sono altre limitazioni per strade e regioni, e, per la “Maribor-Dolga vas”, con particolari orari e periodi. E’ possibile il pagamento dei pedaggi anche con telepass. UNGHERIA: è obbligatorio il pedaggio, mediante l’acquisto degli appositi bollini, anche nel tratto autostradale M5 (Budapest – Kecskemet – Kiskunfèlegyhaza). REPUBBLICA CECA: i pedaggi autostradali si corrispondono con coupon acquistabili sul posto; sono previste sanzioni per i trasgressori.
SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti FRANCIA: per tutto l’anno vi sono altre limi- con “vignettes”, anche annuali, in vendita sul tazioni per regioni, strade o sensi di marcia e posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici particolari norme per il CABOTAGGIO. postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per GRAN BRETAGNA: è stata istituita la "Low i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostiEmission Zone" (LEZ) per la circolazione a tuzione delle “vignettes”, andranno istallati Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguarda- gli apparecchi “OBUs” (acquistabili sul no solo la viabilità ordinaria attorno a Londra posto) che permetteranno al nuovo sistema e sobborghi, nelle aree amministrate dal satellitare di determinare la posizione e di "Piano dei trasporti della GRANDE LONDRA”. calcolare l’eventuale pedaggio. In tutto lo Stato, verrà richiesto su strada un E’ vietato il trasporto di merci pericolose campione del carburante per controlli. dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno inforSPAGNA: esiste un calendario per i giorni marsi in loco)
feste nazionali (richiedere autorizzazioni in loco). Esiste un calendario di divieti per strade, con particolari orari. BULGARIA (festività nazionali nel bimestre: 3 marzo, 19 e 20 aprile) - Per i veicoli pesanti, è stato istituito il pagamento dei pedaggi per il transito sui ponti del Danubio, sulle principali strade statali (oltre 18.000 Km.) e sulle autostrade (oltre 300 Km.), mediante “vignettes”, in vendita ai valichi di frontiera. Le tariffe, in euro, sono stabilite in base agli assi (due, tre o più) ed ai tempi. Sono previste sanzioni per i trasgressori. LITUANIA (festività nazionali nel bimestre: 11 marzo, 4 e 5 aprile) E’ stato stabilito il pagamento di “vignettes” (in luoghi opportunamente segnalati) per gli autocarri che percorrono la primaria rete stradale (comprese le strade principali dalla A1 alla A18) contrassegnata dalla struttura rossa. PORTOGALLO (festività nazionali nel bimestre: 2, 4 e 25 aprile) vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t., quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): - divieto di transito nel ponte sul fiume TAGO, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore 02,00 del giorno seguente; - per
tutto l’anno, in molte gallerie (elencate), prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1500 metri dalla bretella; - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei prefestivi, delle domeniche e delle festività nazionali, per una serie di strade elencate; - dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali (elencate) di accesso dentro Lisbona e Porto. - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. - Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto. GRECIA (festività nazionali nel bimestre: 25 marzo, 2, 4 e 5 aprile) esiste un calendario dei divieti, per due gruppi di strade e per direzione di marcia, riguardante i veicoli con carico utile superiore ad 1,5 t LUSSEMBURGO: (festività nazionali nel bimestre: 4 e 5 aprile) esiste un calendario per strade e direzione di marcia. BELGIO: (festività nazionali nel bimestre: 4 e 5 aprile) DANIMARCA: (festività nazionali nel bimestre: 1, 2, 4, 5 e 30 aprile) OLANDA: (festività nazionali nel bimestre: 4, 5 e 30 aprile) Non si ha notizia di calendari di divieti di circolazione per CIPRO, ESTONIA, LETTONIA, MALTA.
IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale. BIELORUSSIA E’ necessario chiedere, preventivamente, informazioni sui limiti di transito per massa e per i carichi sugli assi dei mezzi di trasporto in transito sulle strade ed autostrade e sulle eventuali limitazioni festive. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA, GR = GRECIA; CZ = Repubblica Ceca: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = Ungheria: veicoli superiori a 7,5 t; PL = Polonia: veicoli superiori a 12 t; SK = Slovacchia: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = Slovenia; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA. DIVIETI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a 7,5 t) con contrassegno L. In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2010 ed il 31/10/2014. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade) - dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni.
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previsti, delle dichiarazioni ambientali per l’anno ’09;
EUROPA
Emissioni inquinanti: pagare tutti Secondo uno studio europeo, la tassazione dei veicoli pesanti in discussione a Bruxelles dovrebbe riguardare anche le altre modalità di trasporto. Ma sui costi le opinioni sono divergenti di Marco Tempestini
Secondo lo studio i trasportatori dovrebbero essere indotti a scegliere l’intermodalità: ma l’intermodale in vari paesi non è ancora in grado (e secondo alcuni non lo sarà ancora negli anni a venire) di convogliare efficacemente tutto il traffico delle merci proveniente dalla strada
l Centro Comune di Ricerca della Commissione europea ha pubblicato, su richiesta dei ministri dei trasporti dei 27 paesi dell’Unione Europea, uno studio sulla cosiddetta Eurovignette o Eurobollo III, vale a dire la proposta comunitaria di tassare le emissioni inquinanti prodotte dai camion (la Eurovignette II è la direttiva del 2006, peraltro recentemente recepita dall’Italia). Scopo dell’analisi, che prende come riferimento standard un veicolo Euro IV e considera i
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trasporti lungo i sei principali corridoi transeuropei, è calcolare il costo delle operazioni internazionali di trasporto alla base della proposta Ue. Si arriva alla conclusione che la tassazione per i costi esterni per ciascun corridoio dipende dalla lunghezza del corridoio stesso e dalle caratteristiche specifiche delle zone attraversate, con aumenti che andrebbero in base alle previsioni da un minimo di 2.5 ad un massimo di 8.8 centesimi di euro a chilometro.
Eurobollo per tutte le modalità di trasporto Secondo gli autori dello studio, il principio di tale “internalizzazione dei costi esterni” (così gli addetti ai lavori definiscono il metodo di calcolo per quantificare i pedaggi proporzionati ai danni causati all’ambiente in termini di inquinamento atmosferico, acustico e congestione) dovrebbe essere applicato anche alle altre modalità di trasporto in modo da garantire un’armonizzazione e generare soluzioni sostenibili per tutti.
Alpi strategiche per l’autotrasporto
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Pubblicato il secondo rapporto annuale dell’Osservatorio sul Traffico Alpino relativo al traffico e trasporto su strada e ferroviario per l’anno 2008. Intanto in Italia stralciato il Protocollo Trasporti dalla Convenzione delle Alpi Il rapporto analizza l’evoluzione del trasporto di merci transalpino fra il 1999 e il 2008 e a breve termine fra il 2007 e il 2008. L’analisi riguarda l’arco alpino da Ventimiglia alla frontiera italo-francese fino a Wechsel in Austria. Il trasporto alpino rappresenta una delle principali problematiche a livello comunitario in considerazioni dell’impatto ambientale, lo sviluppo economico locale e l’importanza delle infrastrutture nell’area. Ricordiamo che l’Osservatorio è previsto nell’ambito dell’ Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul trasporto di
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merci e di passeggeri su strada e per ferrovia entrato in vigore il 1 giugno 2002. Dallo studio emerge in primo luogo la chiara presenza di politiche di trasporto in evoluzione con misure in favore dell’infrastruttura ferroviaria e di una riduzione del numero di veicoli pesanti. Nonostante questo, per il trasporto di merci tra le Alpi il 2008 vede ancora la preponderanza della strada. Nel 2008 si sono trasportate 206 milioni di tonnellate di merci, di cui il 67.1% su strada. 10.5 milioni di camion pesanti hanno attraversato le Alpi nel 2008. Il Brennero risulta il punto di passaggio più importante con 2.10 milioni di veicoli ovvero il 21% del traffico totale, seguito da Schberpass e poi Ventimiglia. Nel periodo 19992008 la crescita risulta sostenuta: il numero dei camion è cresciuto dell’ 16.1% e le tonnellate trasportate sono aumentate del 31.8%. Con riferimento al 2007 tuttavia il rapporto osserva una diminuzione media del numero di veicoli pesanti dell’1.8%. Per quanto riguarda la congestione,
il rapporto evidenzia la difficoltà di individuare una linea chiara ed evidente: in Francia ad esempio è molto debole a livello di tunnel del Monte Bianco e del Frejus. In genere non si ha durante i periodi di ferie e non pare provocato dai camion. Tuttavia elevati livelli di congestione si rilevano a Ventimiglia a causa dell’intenso traffico locale. In Svizzera il totale delle ore di congestione è restato lo stesso del 2007. I dati della congestione in Austria non erano ancora disponibili al momento della pubblicazione del rapporto. La tematica alpina è di strategica importanza per l’autotrasporto italiano, che spesso deve subire i condizionamenti delle politiche di paesi come l’Austria, che dietro motivazioni di carattere ambientale impongono in maniera unilaterale e a prescindere dalle politiche di Bruxelles delle vere e proprie barriere protezionistiche alle merci provenienti dal nostro paese. E’ dunque decisamente positivo per il settore il recente stralcio in Commissione
Esteri della Camera di una parte della Convenzione internazionale delle Alpi. Attraverso un insieme di protocolli per materia tale Convenzione stabilisce degli obblighi a carico di tutti i paesi Alpini (oltre all’Italia aderiscono Germania, Francia, Austria, Svizzera, ed inoltre il Liechtenstein, il Principato di Monaco e la Slovenia) finalizzati alla sostenibilità socio-ambientale ma anche alla protezione economica. La parte di tale accordo internazionale (il “protocollo”) che riguarda specificatamente il trasporto avrebbe vincolato le scelte del nostro paese all’approvazione da parte degli altri membri, con potenziali grossi rischi per il settore. Il principio “chi inquina paga” è peraltro espressamente previsto dalla Convenzione, che tuttavia risale ad un periodo precedente a quello attuale che vede in discussione la “Eurovignette III”: è dunque necessario un raccordo per evitare doppie pesanti tassazioni che colpirebbero in maniera scoordinata i trasportatori.
Secondo i calcoli l’introduzione della Eurovignette III ridurrebbe le emissioni di CO2 dell’8%: a fronte di una tale percentuale, che non appare particolarmente elevata, si ha un’analisi dell’impatto economico sul mercato dell’autotrasporto che sembra ignorare vari elementi legati alla struttura di tale mercato.
Agricoltura ed aree montuose le più colpite Le aree in cui si producono o si consumano i prodotti agricoli o materie prime sarebbero, secondo lo studio, quelle a subire maggiormente l’impatto della Eurovignette III su costi operazionali del trasporto. Nelle aree di mercato dove i prodotti freschi richiedono una rapida consegna si ritiene poco probabile (qui lo studio lo dice espressamente) che i produttori cambino i propri percorsi, le proprie strategie di carico oppure scelgano un’altra modalità di trasporto. In considerazione dell’estrema importanza che l’agricoltura ancora riveste in alcune regioni del nostro paese, sia da un punto di vista economico, direttamente legato ai prodotti agricoli, sia da quello più generale delle positive ricadute sul territorio e sul nostro autotrasporto che tali prodotti fa circolare, la questione per noi non è certo di poco conto. Per non parlare dei casi in cui un soggetto esercita l’attività di autotrasporto come attività principale prevalente, insieme ad esempio ad un’attività di commercio di prodotti agricoli. Anche le zone montane sarebbero quelle a patire maggiormente per la proposta di Bruxelles: infatti in queste aree si prevedono i più alti costi esterni a carico del trasporto, ad esempio per l’altitudine o la particolare conformazione delle strade, dal momento che qui il traffico idealmente genera più inquinamento atmosferico e rumore. Comunque prima di parlare di costi sarebbe opportuno disporre di una definizione unica di “zona montagnosa” (ad oggi non ve n’è una a livello comunitario). Anche qui il nostro autotrasporto ne uscirebbe decisamente penalizzato: più del 35% del territorio italiano infatti è montuoso.
L’impatto sui costi del trasporto Il rapporto è ottimistico nello stimare che il 20/30% del maggior costo dei pedaggi legati ai costi esterni totali possa essere assorbito dagli stessi operatori sotto forma di una migliore efficienza o tecnologia impiegata per il trasporto. Ad esempio gli autori sostengono che gli operatori sarebbero indotti a lasciare invariato il percorso e mutare gli orari di partenza: ma in tal modo mostrano di ignorare la situazione a livello comunitario di una “selva selvaggia” di divieti di circolazione diversi a seconda dei paesi, situazione che peraltro da adito molto spesso a vere e proprie situazioni di concorrenza sleale fra imprese di trasporto di nazionalità diversa. Oppure quando gli stessi autori affermano che i maggior costi dovrebbero spingere i trasportatori a migliorare la tecnologia dei veicoli, non considerando che queste migliori tecnologie costano alle casse dell’azienda (gli incentivi statali sono generalmente una piccola parte dell’importo totale). Infine secondo lo studio i trasportatori dovrebbero essere indotti a scegliere l’intermodalità: ma l’intermodale in vari paesi non è ancora in grado (e secondo alcuni non lo sarà anOpinioni discordanti cora negli anni a venire) di convogliare efficacemente tut- La Eurovignette III è stata preto il traffico delle merci prove- sentata ufficialmente a luglio del 2008: è oltre un anno e niente dalla strada.
NOTIZIE UE Un’agenzia europea per i rifiuti La Commissione europea raccomanda la creazione di un'agenzia finalizzata a far rispettare la legislazione comunitaria in materia di rifiuti, compreso il loro trasporto; parallelamente verrebbe creato un organismo europeo incaricato di procedere ad ispezioni e controlli diretti degli impianti e delle località in caso d'infrazione grave. Supporto alle Autostrade del Mare E’ stato lanciato un servizio web (www.mos-helpdesk.eu) di assistenza e informazione sulle fonti di finanziamento delle Autostrade del Mare per facilitare quegli operatori interessati ad avviare nuovi progetti. Il servizio garantirà una fonte unica d'informazione sui vari programmi (le reti europee di trasporto, Marco Polo, fondi della Banca europea per gli investimenti, fondi strutturali e finanziamenti nazionali). Meteo e traffico La Banca europea per gli investimenti ha annunciato il lancio del progetto di ricerca “Ewent”, con un budget di 2 milioni di euro, per studiare le ripercussioni di eventi meteorologici estremi sulla sicurezza e l'affidabilità delle reti di
mezzo oramai che in tutta Europa vanno avanti le discussioni al riguardo. Gli Stati sono divisi: paesi periferici come Portogallo, Malta, Paesi Baltici e Irlanda si oppongono, temendo che pedaggi addizionali possano generare costi maggiori per il loro commercio laddove i paesi dell’Europa centrale invece, essendo di transito, otterrebbero i maggiori benefici economici risultanti dal pagamento dei pedaggi sul proprio territorio. L’Italia, insieme ad Olanda, Finlandia e Bulgaria approva in linea di massima il progetto ma a patto che venga applicato, oltre che ai veicoli commerciali pesanti, anche alle autovetture. Favorevoli invece le associazioni e ONG ambientaliste che vedono nell’iniziativa un momento fondamentale che garantirà in maniera molto più stringente il rispetto dell’am-
trasporto. Esso permetterà di stimare il costo delle perturbazioni di traffico causate da alcune condizioni meteorologiche e individuare soluzioni per attenuare gli effetti negativi sul trasporto di merci e persone. Agenda della presidenza spagnola dell’Unione In materia di trasporto stradale la presidenza spagnola intende proseguire l'esame tecnico della proposta di direttiva Eurovignette III. Sull'introduzione in Europa dei mega-camion, si preferisce che un consenso sia trovato al livello europeo, ma non è esclusa la possibilità da una migliore definizione dei criteri tecnici standard relativi a tali automezzi. Per la mobilità urbana si prevede di arrivare, entro l’estate, a conclusioni sul piano d'azione presentato dalla Commissione europea lo scorso settembre. La crisi dell’autotrasporto si sente anche in Germania Per la prima volta dal 1996 in Germania si è registrato nel 2009 un calo nei trasporti su strada: a causa della crisi si è verificato un calo del 16.5% per i volumi trasportati e del 10.2% per il traffico in ton/km. Ricordiamo che in Germania quasi l’80% delle merci viaggia su gomma.
biente da parte del settore del trasporto. Le associazioni di categoria europee, come IRU ed UETR, sono molto critiche nei confronti della proposta: essa infatti sarebbe basata su un’equazione scorretta ed insostenibile, vale a dire l’assunto per cui facendo pagare di più ai trasportatori si farà in modo di spingerli verso un trasporto meno inquinante e più sostenibile. Oltre al fatto poi che in verità i trasportatori pagano già i maggiori costi delle congestioni (ritardi nelle consegne, consumo di carburante, incidenti, etc), si denuncia anche l’approccio troppo teorico che non tiene conto della realtà del mercato. Infine viene sottolineata l’inopportunità di una simile iniziativa nell’attuale periodo di crisi economica e finanziaria globale che ha colpito moltissime aziende del settore.•
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Le stime suggeriscono che l’attuazione della proposta sui principali assi di trasporto genererebbe un guadagno totale netto in termini di benessere per l’intera società europea di 1.8 miliardi di euro all’anno: se i costi della congestioni venissero fatti pagare anche agli autoveicoli, oltre che ai camion, tale cifra salirebbe a 2.3 miliardi. Lo studio afferma anche che i benefici totali generati dalla tassazione supererebbero gli impatti negativi sui prezzi dei singoli operatori del trasporto e che la tassazione sarebbe in grado di cambiare le abitudini e i comportamenti degli utilizzatori della rete di trasporto. Tali conclusioni tuttavia appaiono opinabili e quanto meno azzardate alla luce dell’esperienza reale e dell’assetto del mercato dell’autotrasporto (ed inoltre non si ha una definizione precisa di cosa si intenda per “benessere per l’intera società”)
TRASPORTO COMMERCIALE: PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO, PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO arzo 2010 VI - N° 2 - Febbraio/M Bimestrale - Anno
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Attualità
Il calendario dei divieti 2010 Rimorchi
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DIALOGO SERRATO Nel mese di marzo gli incontri del tavolo tecnico tra Governo, associazioni degli autotrasportatori e committenza avranno cadenza settimanale. Molti gli argomenti in primo piano, dal funzionamento del mercato ai controlli, per provare a ridisegnare il futuro di un settore strategico
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Problematiche legate alla crisi economica e riforme strutturali sono al centro degli incontri del tavolo tecnico
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na sede di confronto sull’attualità del settore, ma anche un’occasione di elaborazione e proposta per il futuro dei trasporti e della logistica nel nostro Paese. Sono queste le ambizioni del tavolo tecnico in cui, con la mediazione del Governo, si stanno confrontando gli autotrasportatori e i rappresentanti delle aziende committenti, sin dall’ultimo scorcio del 2009. Scaturito dalla vertenza autunnale e previsto dal relativo protocollo d’intesa del primo dicembre, il tavolo tecnico sta andando avanti, con incontri che si susseguono sempre più serrati: nel mese di marzo è prevista una riunione a settimana per addivenire, al termine della tornata di consultazioni, a un documento condiviso grazie al quale affrontare i nodi strategici e le dolenti no-
te del settore. Da un lato l’onda lunga della crisi economica mondiale che si fa sentire anche nell’autotrasporto impone provvedimenti d’urgenza, ma dall’altro ci sono da affrontare questioni strutturali: cabotaggio, controlli, sicurezza, accesso al credito, sviluppo delle infrastrutture, rilancio della logistica e molti altri temi. In questa direzione il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Bartolomeo Giachino sta operando a tutto campo, puntando sul rilancio della Consulta dell’autotrasporto e della logistica e, sempre in tema di logistica, su quel Piano che, varato nel 2006 dopo un’ampia partecipazione delle parti sociali, attende di essere rinnovato e applicato. Sull’importanza strategica del settore, Giachino è intervenuto moltissime volte: “Una delle
grandi carte che il nostro Paese ha per spingere maggiormente la crescita economica è quella della logistica e dei trasporti -ha affermato recentemente il Sottosegretario e Presidente della Consulta- nel mondo che cambia diventa sempre più strategico il posizionamento geografico logistico nella distribuzione delle merci. La nostra posizione naturale dentro il Mediterraneo, più vicina degli altri al Canale di Suez, ci porta ad essere la naturale “porta logistica sud” dell’Europa”.
Accelerare i tempi L’ultimo incontro del mese di febbraio il quinto, da quando sono iniziati i lavori del tavolo - si è svolto giovedì 25. Secondo Paolo Uggé, presidente di Fai
Approvato il milleproroghe È diventanto legge il decreto milleproroghe, che contiene varie novità per le imprese di autotrasporto. Viene confermato lo slittamento al 16 aprile per il versamento dei premi assicurativi Inail da parte delle imprese di autotrasporto. L’Inail potrà così determinare il tasso del premio dovuto dalle imprese per l’anno in corso rispetto ai conducenti, alla luce degli stanziamenti previsti dalla Finanziaria 2010. Prorogato al 4 dicembre 2011 l’adeguamento dei requisiti per idoneità professionale per gli autotrasportatori con veicoli al di sotto delle 3.5 ton. Prevista inoltre la destinazione di risorse al trasporto combinato e trasbordato su ferro -il cosiddetto ferrobonus- e agli investimenti delle imprese di autotrasporto di merci, finalizzati al miglioramento dell'impatto ambientale ed allo sviluppo della logistica.
confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro. Questo ovviamente non per voler strumentalizzare i lavoratori ma per impossibilità oggettiva per le imprese di riconoscere alcun incremento sul costo del lavoro”. Un’accelerazione necessaria anche per Alberto Armuzzi, nuovo Vice presidente di Ancst-Legacoop: “Il ragionamento del tavolo nazionale va accelerato, tenuto conto che abbiamo la necessità di chiarire da un lato il quadro delle responsabilità di filiera e dall’altro il ruolo che può avere nello specifico la logistica a supporto della produzione. Una responsabilità comune di funzionamento grava su tutti i protagonisti del trasporto, ma bisogna che il governo faccia degli atti concreti, che non siano legati solo alle risorse del maxiemendamento, ma si esplicitino in capitoli di spese per il so-
stegno dell’impresa e per definire progetti reali di crescita”.
Riconoscimento di costi e tempi Secondo Francesco Del Boca, presidente di Confartigianato Trasporti, si deve ancora constatare un atteggiamento di chiusura da parte della Confindustria, che ha ribadito l’impossibilità dell’indicazione dei costi minimi negli accordi volontari di settore, pur ammessi, in quanto lesivi della concorrenza. “Si apprezza invece la posizione di maggiore disponibilità della Confetra, che ha mostrato margini di manovra sul tema sulla base di un mutuo riconoscimento delle regole e della legalità”. Confartigianato Trasporti auspica che il Governo prenda atto della diversità di impostazioni in seno alla committenza e compia i passi necessari affinché si addivenga entro la fine di marzo ad un pieno riconoscimento dei costi minimi e dei tempi di pagamento obbligatori per i trasportatori, per far cessare quello stato sempre più dilagante di illegalità. Rispettare le priorità Deludente, per Gianni Montali, segretario nazionale di Cna Fita, l’esito dell’incontro. “Abbiamo dovuto registrare - afferma Montali - l’indisponibilità ad entrare nel merito di quelle priorità che assieme, Governo, committenza e vettori, avevano a suo tempo individuato. In apertura, nonostante l'impegno del Sottosegretario a mantenere il livello della discussione in un ambito costruttivo e ad entrare più nello specifico delle criticità che investono l'autotrasporto, abbiamo dovuto assistere ad un attacco da parte della committenza a tutto il comparto, descritto come l'unico e solo responsabile del degrado del mercato e delle difficoltà delle imprese”. “Quanto poi ai successivi punti toccati nella introduzione dai rappresentanti della committenza continua Montali- siamo andati oltre alla pura e semplice elencazione delle criticità già richiamate nel protocollo di dicembre; parlando infatti di tempi di pagamento, di tempi di carico e scarico e di accorciamento della filiera, alcuni paletti sono già stati evidenziati: in nessun caso, anche in presenza di accordi volontari, potranno essere posti parametri o riferimenti di carattere economico. In altre parole, a prescindere dalle disponibilità dell'autotrasporto a discutere, nessun vincolo comunque deve essere messo alle regole del mercato, che deve rimanere il solo a dettare le reali condizioni economiche”. Si sofferma sulle difficoltà degli autotrasportatori Franco Pensiero, presidente di Trasportounito Fiap. “Dobbiamo anzitutto considerare che nel settore c’è un grandissimo malcontento. Cito come esempio l’assemblea di autotrasportatori che si è svolta ad Assago, appena qualche giorno dopo la riunione del tavolo tecnico. Abbiamo potuto vedere artigiani e titolari di imprese monoveicolari davvero esasperati. Di fronte a questa situazione c’è bisogno di soluzioni chiare e concrete: intanto il riconoscimento
certo dei costi, il pagamento a trenta giorni realmente garantito, il controllo sul cabotaggio. Questi sono elementi essenziali. Chiamiamo la committenza ad esprimersi su queste tre proposte e speriamo che ci sia la volontà di accettare un dialogo immediato”.
Il termine del 31 marzo Va inoltre ricordato che il programma di lavori del tavolo tecnico non è senza termine. I protagonisti del confronto si sono dati tempo fino alla fine di marzo. Dagli appuntamenti che stanno proseguendo in queste settimane dovrebbero emergere proposte e soluzioni concrete. E proprio su quest’obiettivo si concentra Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita: “È necessaria un’accelerata al confronto per poter giungere al prossimo 31 marzo, termine concordato nel protocollo d’intesa dello scorso primo dicembre, con risultati concreti. Pertanto - prosegue Della Pepa - occorre procedere celermente per lavorare su una vera e propria riforma del settore, caratterizzato da una debolezza strutturale ormai cronica, che penalizza la crescita e la competitività delle imprese. Ancora aperte questioni cruciali quali: la regolamentazione dei tempi di pagamento delle fatture, la riduzione della filiera, i tempi di carico e scarico delle merci, gli accordi di settore, il costo del lavoro”. Gli altri incontri Sempre su iniziativa del Sottosegretario Giachino si è tenuto l’incontro con i rappresentanti delle dogane, del ministero del Lavoro e delle forze dell’ordine per una verifica della situazione relativa ai controlli. I rappresentanti presenti hanno altresì rimarcato le complessità esistenti nell’attività di trasporto e come sia necessaria anche l’azione di formazione per il personale addetto ai controlli. Altro importante appuntamento quello tenuto presso l’Abi (Associazione bancaria italiana) per cercare di garantire alle aziende di settore un più agevole accesso al credito (vedi articolo a pag.14). Da segnalare infine il tema della mobilità nei centri urbani, grazie al convegno che si è svolto presso la Consulta Generale del Trasporto e della Logistica lo scorso 10 febbraio dal titolo “Politiche di regolazione del trasporto urbano delle merci”. Va anzitutto ricordato che l’Unione Europea ha inserito questo argomento nella lista di quelli che dovranno essere affrontati nel prossimo futuro. Chiamati a raccolta da Giachino, operatori del trasporto, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle amministrazioni comunali si sono confrontati sulla necessità di contemperare le varie esigenze in campo: cittadinanza, ambiente, commercianti, consumatori, trasportatori. Ripartendo dal Patto della logistica sottoscritto delle maggiori rappresentanze dei settori economici, delle infrastrutture e del trasporto nel 2005, si sta cercando di arrivare a una definizione condivisa ed efficace delle modalità di accesso e limitazione alle aree urbane. Y.S.
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Conftrasporto, è necessario concentrarsi su scadenze a breve termine. “Sulle ipotesi avanzate dal rappresentante di Confindustria - afferma Uggé non si è potuto entrare nel merito in quanto manca ancora un elaborato tecnico sul quale aprire il confronto, secondo le aspettative dell’Unatras. Le associazioni dell’Unatras hanno rappresentato al Sottosegretario Giachino la necessità di accelerare i tempi, ottenendone una risposta positiva, anche per poter arrivare, entro il termine fissato, ad aver delineato almeno a grandi linee le proposte di modifica. Lo stato di difficoltà nel quale versano le imprese ha altresì indotto il presidente dell’Unatras ad ipotizzare iniziative di sostegno verso una positiva evoluzione della situazione, ivi compresa anche la possibilità di non aprire il
Fondo di Garanzia a quota 6 milioni A tanto ammontano gli importi garantiti dal fondo sui prestiti concessi dalle banche alle imprese di autotrasporto. Nel corso di un incontro presso la sede dell’Abi presentata l’iniziativa agli istituti italiani
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ono già decine, alla fine del mese di febbraio, le pratiche approvate dalla sezione autotrasporto del Fondo di Garanzia, operativa da fine dicembre. A circa sei milioni di Euro ammonta la cifra totale dei prestiti garantiti dal fondo alle piccole e medie imprese del settore, distribuiti uniformemente sul territorio nazionale. Intanto l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ha organizzato a Roma un seminario di approfondimento dedicato sia alle imprese di autotrasporto sia agli istituti bancari.
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Un aiuto alle imprese “Le imprese dell’autotrasporto, in genere contrassegnate da carenza di liquidità, stanno mostrando difficoltà sul fronte dell’accesso al credito, con ovvie ripercussioni che minacciano di compromettere la loro stessa esistenza -spiega Gianluigi Bassi, rappresentante per l’autotrasporto all’interno del comitato di gestione del fondo-. Il Fondo di garanzia rappresenta uno strumento in grado di aiutare le imprese a qualificarsi e a rimanere sul mercato finanziando non solo gli investimenti, ad esclusione di quelli per la sostituzione dei veicoli che rappresentano ancora la unica limitazione peraltro di carattere comunitario, ma anche operazioni di liquidità e di consolidamento delle passività”. Da quando è operativa questa possibilità per l’autotrasporto e con quali modalità? “Dal 30 novembre 2009 il Comitato di gestione del Fondo ha approvato la estensione della operatività alle piccole e medie imprese del settore individuando specifici criteri di valutazione economico-finanziaria per le imprese in contabilità ordinaria e per quelle in contabilità semplificata -continua Bassi-. La garanzia del Fondo è prestata inoltre, per l’autotrasporto, a titolo gratuito, cioè senza commissioni, su tutto il territorio nazionale. Il massimo delle garanzie
prestate è pari a 750 mila euro per impresa, cosa che comunque permette di arrivare a finanziamenti fino ad un milione e mezzo di euro. Un ulteriore elemento che sottolinea l’importanza del Fondo di garanzia come strumento di sostegno alle imprese è rappresentato dalla capacità di contenere i tassi di interesse sui finanziamenti concessi. Si registra infatti un livello generale dei tassi mediamente inferiori di 2 punti percentuali rispetto a quelli medi di mercato. Infine le imprese, per richiedere la attivazione del Fondo, possono rivolgersi direttamente alle banche oppure ai Confidi. La garanzia diretta è infatti concessa alle banche e agli intermediari finanziari essa è a prima richiesta esplicita, incondizionata ed irrevocabile e copre, nei limiti dell’importo massimo garantito, l’ammontare dell’esposizione delle imprese. La controgaranzia è concessa su garanzie prestate dai Confidi ovvero da altri fondi di garanzia”.
L’intervento del ministero A sbloccare la possibilità per le imprese di autotrasporto di accedere al fondo era stato il ministero dei Trasporti con un decreto ministeriale del 27 luglio scorso, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero dello Sviluppo Economico. “Già alla fine dello scorso anno il fondo è In alto, stato reso operativo, grazie anche alle da sinistra, sollecitazioni del sottosegretario ai Trail rappresentante dell’autotrasporto sporti Bartolomeo Giachino - sottolinea Clara Ricozzi, rappresentante del mininel Fondo, stero all’interno del Comitato di gestione Gianluigi Bassi, del Fondo-. I nuovi criteri più flessibili sola rappresentante no stati validati da gennaio e hanno condel ministero dei sentito di raggiungere ottimi risultati già Trasporti, Clara in poche settimane di lavoro. Il gruppo si Ricozzi, e il riunisce ogni giovedì per valutare i casi, Sottosegretario già istruiti per grandi linee da Mediocreai Trasporti dito Centrale. Siamo arrivati a fine febBartolomeo braio con circa sei milioni di finanziamenGiachino ti accordati, con cifre disponibili per le imprese pari almeno al doppio, visto che la quota parte garantita dal fondo si aggira sul 50%”. Qual è la tipologie di imprese che si avvicina al fondo? “Tra le più varie: dalla micro impresa alla media impresa, con richieste che arrivano da tutto il territorio nazionale. Dobbiamo tra l’altro registrare un interesse crescente da parte delle imprese legato probabilmente alla sempre maggiore diffusione di informazioni legate a questo nuovo strumento, sia presso le imprese di autotrasporto sia presso le banche, grazie all’attività dell’Abi” Quali difficoltà economiche emergono dall’analisi delle richieste delle imprese di autotrasporto? “La gran parte delle imprese di autotrasporto chiede il consolidamento di debiti o un aiuto per risolvere problemi di liquidità –continua Clara Ricozzi-, ma si comincia a vedere anche qualche proposta per investimenti, acquisto materiali e attrezzature. Questo ci fa ben sperare in una ripresa che comincia, anche se timidamente, a manifestarsi”.•
Un’idea vincente Già nel 2005 il Comitato Centrale aveva segnalato l’opportunità di uno strumento di garanzie per il mondo dell’autotrasporto
Raffaele Maria de Lipsis
Nell’anno 2005, alla luce degli studi condotti su Costi e Fiscalità delle imprese di autotrasporto e dei risultati di monitoraggio dello stato di salute delle aziende di settore, soprattutto in ordine alle previsioni di sviluppo di breve-medio periodo, avemmo chiara la percezione che le imprese avevano evidenti difficoltà finanziarie sia sul piano della mera gestione ordinaria sia a livello di politica economica-finanziaria connessa alle iniziative di investimento. Iniziammo così ad elaborare lo studio, per capire come era possibile sostenere le attività delle nostre imprese, attraverso l’istituzione di un Fondo Nazionale di Garanzia per le imprese di autotrasporto. I risultati di tale studio evidenziarono che le aziende interessate ad accedere a forme diverse di credito possono essere “almeno” pari al 50% (ca. 60.000) dell’universo totale (ca. 120.000) che hanno in dotazione veicoli. In particolare delle 60.000 interessate, per 50.000 ca -di piccole dimensioni- l’obiettivo era quello di avviare e sostenere un processo di trasformazione in aziende maggiormente strutturate, mentre per circa 10.000 aziende di medio-grandi dimensioni si poteva utilizzare l’incentivo per trasformare la loro attività in logistica. Emergeva da quello studio un altro dato importante che nel complesso panorama dei fidi concessi alle imprese di piccole e medie dimensioni, il settore dell’autotrasporto era rappresentato soltanto per un 5% del totale delle aziende finanziate.
collettive” dei prestiti tramite il varo di “fondi comuni”, promossi da soggetti diversi, che svolgono non un’azione diretta di credito, bensì un’attività di “intermediazione” tra i consociati e le banche all’uopo convenzionate, offrendo una garanzia sussidiaria, diciamo di secondo grado, non sostitutiva di quella principale, derivante dalla solvibilità del debitore. È appena il caso di aggiungere che si tratta di soggetti giuridici costituiti nella forma di cooperativa o consorzio tra imprese, in genere intersettoriali, di dimensione territoriale in ambito regionale con prevalenza provinciale. Solo di recente è intervenuto il legislatore nazionale, regolandone natura, caratteristiche e funzioni, in vista d’un sistema di garanzia “mutualistica”. Il ruolo che allora si affidava al Fondo era quello di favorire il sistema dei Confidi nel sostegno alle piccole e medie imprese di autotrasporto attraverso: - la prestazione della garanzia collettiva per conto delle proprie aziende consorziate a favore delle banche convenzionate; - la negoziazione delle condizioni bancarie più favorevoli; - l’assistenza ai consorziati nell’espletamento delle pratiche bancarie; - l’informazione, la promozione e il sostegno di iniziative nel settore del credito ordinario in ogni sua forma; - l’assistenza, anche attraverso il meccanismo della co-garanzia per l’acquisizione della provvista finanziaria, alle imprese di autotrasporto e alle loro forme associative, nelle iniziative per la costruzione di aree attrezzate per la sicurezza dei veicoli.
Il ruolo di supporto Alimentazione del Fondo al sistema dei confidi In buona sostanza, i consorzi Attesa la natura eminentemente dei fidi rappresentano “garanzie “pubblica” del Fondo, avevamo
previsto che la dotazione finanziaria del Fondo dovesse essere assicurata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, previa disponibilità del ministero dell’Economia, rappresentando una sapiente mossa, anche politica, a favore degli autotrasportatori, proprio in un periodo di crisi aggravata. L’accortezza di allora fu anche di prevedere che: “Ove mai, però, s’intendesse altresì rilasciare una minima possibilità di apertura soltanto, ancorché astratta, per ogni futura evenienza, a forme particolari di partecipazione delle imprese, s’impone di valutarne attentamente la praticabilità”. Consentitemi di ribadire che questo aspetto della partecipazione delle imprese al Fondo rappresenta un salto di qualità sia sul versante della partecipazione delle politiche sia alle responsabilità delle misure che vengono adottate a sostegno. Il funzionamento del Fondo auspicato Nei processi programmatici di sostegno alle imprese il Comitato Centrale aveva previsto che il fondo si poteva alimentare attraverso la disponibilità di una massa finanziaria di 10 milioni di euro per una fase di start-up di tre anni. Considerando al momento dello studio le difficoltà di reperire risorse disponibili per l’autotrasporto, si pensò di procedere, come soggetto promotore, con l’appostamento in bilancio di previsione di 2 milioni di euro. Il meccanismo di alimentazione del fondo prevedeva inoltre che in una prima fase un Fondo di 10 milioni di euro poteva essere completamente finanziato dal Comitato Centrale attraverso un sistema ponderato che, oltre ad una quota fissa di ingresso per le aziende, prevedeva anche un onere a carico delle aziende per l’accesso considerando i seguenti elementi: - dimensione (definita sulla base degli autoveicoli); - tonnellaggio di ciascun veicolo. Le previsioni erano la formazione di un patrimonio di circa 100 mi-
lioni di euro costituito da un fondo di 10 milioni di euro che nell’arco dei tre anni della fase di start-up avrebbe consentito di formare la maturità necessaria da parte delle imprese. Occorre anche ricordare che il Fondo di accesso al credito per le imprese è un normale canale di prestito finanziario che deve consentire di supportare soprattutto la gestione economica e una politica degli investimenti necessaria soprattutto per i processi di trasformazione delle imprese stesse in imprese di trasporti e logistica. In un’incontro che si è tenuto a Bruxelles nei mesi scorsi per valutare l’impatto della recessione economica sul mercato dell’autotrasporto, è stata illustrata la politica di settore italiana per agevolare l’accesso al credito, lanciando la proposta di un Fondo Europeo nel settore dell’autotrasporto. Il tema ha destato forte attenzione anche da parte degli altri Paesi europeo. L’iniziativa messa a punto dal Governo con la costituzione di un fondo di 50 milioni di euro rappresenta indubbiamente un forte sostegno alle imprese. In definitiva, il Fondo di garanzia è uno strumento per favorire l’accesso al credito per le piccole e medie imprese (economicamente e finanziariamente sane); occorre ricordare che in una fase congiunturale come quella che stiamo vivendo è necessario che il carattere della flessibilità nelle valutazioni deve essere l’elemento premiante nei limiti di una corretta gestione dei criteri ispiratori del funzionamento del Fondo. È necessario che rispetto ai parametri standard che vengono utilizzati dal sistema bancario si tenga conto di parametri operativi in ordine alla capacità di fare impresa. Il Comitato Centrale dell’Albo per questo si rende disponibile per fornire la banca dati e il bagaglio di informazioni acquisiti negli ultimi anni attraverso un attento monitoraggio sulle caratteristiche delle imprese e sulla loro operatività.•
*Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
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di Raffaele Maria de Lipsis*
UNO SGUARDO AL FUTURO dal Comitato Centrale dell’Albo: un corpo docenti sempre più preparato e un programma che punta al legame con le università. Al via 46 nuovi corsi di Yari Selvetella
na squadra di formatori in grado di poter operare con sempre maggior consapevolezza e utilizzando tecniche di comunicazione che siano particolarmente efficaci nel confronto col mondo dell’autotrasporto. È anzitutto questo l’obiettivo che si è dato il Comitato Centrale dell’Albo, nell’ambito di una strategia tesa al rinnovamento e all’implementazione della sua offerta formativa. A questo fine è stato attivato uno specifico corso rivolto ai docenti, che partirà a Roma dal mese prossimo. Il corso consentirà, tra l’altro, anche di migliorare e irrobustire il materiale già acquisito dal Comitato Centrale per i diversi corsi e di trovare il giusto equilibrio tra le varie esigenze. Il corso di “formazione dei formatori” è affidato a un gruppo di esperti con il compito di monitorare e aggiornare i docenti alla luce delle innovazioni del settore, sia dal punto di vista dei contenuti, sia per l’utilizzo degli strumenti.
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Docenti qualificati Attualmente l’Albo può contare sulla collaborazione di circa novanta docenti, ma in vista dei nuovi impegni si è ritenuto opportuno ampliarne il numero e richiedere il possesso di alcuni requisiti tali da garanti-
re ai partecipanti un percorso formativo molto qualificato. Il Comitato Centrale invita dunque i docenti delle università italiane esperti del settore, con esperienza di formazione manageriale o di economia e tecnica applicate al trasporto merci, della logistica o della comunicazione a manifestare il proprio interesse a svolgere attività d’insegnamento ai corsi di formazione avviati dall’Albo. L’intenzione è quella di costituire un team specialistico in grado di trasferire ai discenti non solo gli elementi di analisi e valutazione di settore, ma anche le metodologie idonee a interpretare e approfondire le evoluzioni delle singole materie trattate. Si vuole così diffondere, all’interno delle aziende e delle amministrazioni, figure la cui preparazione consenta un miglioramento sia in termini di qualità d’impresa sia per quanto riguarda più in generale la qualità del settore del trasporto merci. I docenti verranno selezionati tra coloro che rispondano a determinate caratteristiche ed esperienze. Gli insegnati devono, in particolare, corrispondere ad almeno uno di questi requisiti: essere docenti universitari per le materie specifiche indicate, aver assunto all’interno delle aziende del
settore funzioni direzionali per un periodo di almeno cinque anni, essere rappresentanti delle associazioni di categoria del settore dell’autotrasporto con funzioni dirigenziali da almeno tre anni, aver maturato esperienza nel settore presso enti o organismi internazionali per un periodo di almeno quattro anni, aver effettuato - per un periodo di almeno tre anni nell’ultimo quinquennio - attività didattiche nei settori di riferimento e per le materie specifiche indicate nel programma formativo.
Corsi strutturati Per il 2010 avviato già l’iter per la realizzazione di 46 nuovi corsi. Queste iniziative rientrano nel più ampio contesto di innovazione che sta caratterizzando il progetto dei nuovi corsi promossi dall’Albo. Dato il successo riscontrato negli scorsi anni, infatti, con circa tremila partecipanti formati, nasce l’esigenza di strutturare le attività in modo ancora più approfondito. Il Comitato Centrale ha dunque deciso di adottare un piano strategico complessivo con l’intento, tra gli altri, di passare da un’organizzazione basata sui moduli a progetti più stabili e duraturi, ispirati ai percorsi formativi dei master organizzati dalle università italiane. Si vogliono insomma creare le condizioni per allargare il raggio di azione di queste iniziative, permeando anche sul piano culturale il mondo delle imprese, quello dei saperi, quello sociale - per i temi che riguardano soprattutto la sicurezza - e quello del tessuto economico, attraverso il miglioramento della competitività delle aziende di autotrasporto.“Occorre preparare le aziende del settore e i suoi rappresentanti a svolgere non solo attività di trasporto fisico - afferma il prof. Rocco Giordano, responsabile ricerche e sicurezza dell’Albo - ma a presenziare l’organizzazione del trasporto, dello stoccaggio
iorare il settore scere le aziende per offrire un competitivo. L’intervento di Giorgio Colato*
Giorgio Colato
vo di fondo è quello di favorire il miglioramento del settore, l’impegno del Contrale è diretto a promuovere iniziative formative sul territorio nazionale, attivanorazioni con la rete delle organizzazioni e delle iniziative esistenti e sviluppando to e le collaborazioni con Enti, Università e Scuole nazionali ed estere di formapiano interno, intanto, il lavoro sarà orientato al miglioramento dei processi avviati e alla qualificazione dei centri che si occupano di gestire e attuare i corante la certificazione degli stessi. Per ampliare la condivisione delle varie conoe acquisite, si prospettano cicli formativi per i funzionari delle organizzazioni iche che gestiscono l’Albo a livello territoriale; la produzione di strumenti didatutilizzare nei programmi formativi; l’applicazione di piattaforme interattive, l’orzzazione periodica di eventi e manifestazioni sulle tematiche di particolare rileza riguardanti il settore di riferimento; la formazione dei formatori del settore. n la formazione vogliamo salvaguardare le aziende del settore e farle crescere uralmente per una diversa organizzazione del lavoro nell'ottica di economicità con l'obiettivo primario di offrire all'utenza un servizio di autotrasporto italian grado di competere, in tutta sicurezza, con gli altri Paesi europei. *Vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
Una formazione specialistica Si parte dall’assunto che in Italia esiste una forte domanda di nuove figure professionali che, nell’ambito del settore, siano in grado di ricoprire ruoli altamente specialistici, con competenze trasversali che vadano dall’economia alla telematica, dalla politica dei trasporti alle analisi economiche. La rapida evoluzione dell’autotrasporto ha determinato la necessità di confrontarsi con materie e problematiche apparentemente estranee alla movimentazione di merci: si pensi alla gestione delle risorse manageriali aziendali e al marketing dei servizi. Senza contare l’evoluzione che si è verificata anche in ambiti tradizionalmente più affini al settore come la valutazione di infrastrutture di trasporto, la pianificazione della mobilità, la gestione della catena logistica e infine gli aspetti giuridici e i sistemi informativi. Per questo il programma del Comitato Centrale propone una formazione specialistica che punta in varie direzioni: management, economia, logistica, telematica applicata al settore. Senza dimenticare, su un altro piano, l’intervento diretto sugli autisti professionali con corsi dedicati alla guida, per garantire una sempre maggiore efficienza e sicurezza. Al termine del loro percorso formativo, i partecipanti saranno in grado di applicare criteri e metodi di valutazione della domanda e dell’offerta, utilizzare metodologie per la
pianificazione e per la gestione dei servizi di trasporto e logistica così come gli strumenti di analisi economica e finanziaria per la valutazione degli investimenti, predisporre piani di marketing, sviluppare sistemi di controllo della gestione aziendale, sostenere e orientare le amministrazioni pubbliche e gli operatori nel processo decisionale e nella definizione e attuazione di politiche realistiche ed efficaci.
Il legame con l’università Una formazione strutturata necessita un periodo diverso di approfondimento maggiore rispetto a quello possibile in corsi strutturati su una durata di pochi giorni ciascuno. È stato dunque ritenuto necessario un passaggio dai semplici moduli ad un progetto diviso in aree formative, avvici-
nando così il progetto ai master che vengono organizzati dalle Università italiane e tali da coniugare la parte scientifica della materia con quella applicativa-operativa ad oggi sviluppata dal Comitato Centrale. Si punta insomma a una formazione d’eccellenza e a fornire un’opportunità di specializzazione per laureati in varie materie. Pur essendo diverso l’approccio e la funzione di ciascuna materia, il settore dei trasporti propone un contesto imprenditoriale molto vivo e che può richiedere la professionalità di laureati in economia, ingegneria, giurisprudenza, scienze politiche, informatica. Di qui la ricerca di un legame con le istituzioni universitarie italiane: con alcuni atenei è già attiva la collaborazione. Le università di Roma, Napoli, Milano e Bologna saranno le prime a partire, ma nella seconda tornata è già prevista la partecipazione delle università di Trieste e Genova.
Il Pre-Mitel Il percorso formativo proposto in collaborazione con queste università sarà dunque una sorta di prima specializzazione, detto Pre-Mitel (Pre-Master Imprese Trasporti e Logistica) rivolto ai laureati nelle discipline di riferimento. Il Comitato Centrale dell’A bo ha anche intenzione di individuare, attraverso un avviso pubblico, le aziende di autotrasporto in cui gli allievi avranno la possibilità di svolgere uno stage di tre mesi, secondo modalità che devono ancora essere individuate. Questi corsi saranno riservati a un numero massimo di venti partecipanti per ciascuno. Si passa dunque a corsi che intendono approfondire ancora di più le materie oggetto di studio: si va dai quattordici giorni previsti per la telematica applicata, ai diciotto della formazione giuridico-amministrativa, fino ad arrivare ai venti giorni necessari alla formazione manageriale e al corso per tecnico-logistico, con materiale didattico elaborato sia dal Comitato Centrale sia dai docenti universitari di riferimento.•
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intermedio e finale conquistando spazi e ruoli troppo spesso abbandonati ad altre gestioni e cogliendo il valore aggiunto dato dalla “catena” dei servizi”.
Formazione sempre in primo piano nei progetti del Comitato Centrae dell’Albo. Offerta a tutto campo: dal management alla logistica, alla telematica, senza dimenticare i corsi sugli aspetti normativi e amministrativi
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La passione per il meglio.
Dal primo marz è attiva l sperimentazion della piattaform telematica del Comitat Centrale che calcol tempi, distanze e cos operati dell’autotrasport di Yari Selvetel
un ponte con le imprese presentato alle Associazioni dell’autotrasporto. Da sinistra il Prof. Rocco Giordano, il Presidente del Comitato Centrale dell’Albo Raffaele Maria de Lipsis, il Vicepresidente Giorgio Colato
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questioni connesse al trasporto combinato e all’attraversamento dei valichi alpini.
Costi diretti Vega evidenzia i costi diretti che le imprese di trasporto sostengono per l’erogazione dei servizi di trasporto. Il modello non considera i costi indiretti di produzione del servizio, come il ricovero di mezzi, i rifornimenti, la programmazione dei servizi di trasporto, la ge-
A cosa serve VEGA
L’utilizzo di Vega permette di accedere a una serie di strumenti e servizi informativi che garantiscono la possibilità di una previsione puntuale sugli elementi del viaggio che si sta per affrontare. In relazione a uno specifico percorso, Vega associa non solo la distanza, ma anche il tempo di spostamento in funzione dei livelli di accessibilità territoriale, delle caratteristiche delle reti stradali e dei nodi di traffico. La rete stradale viene rappresentata graficamente: prima attraverso una divisione in settori del territorio nazionale e poi tramite l’identificazione dei nodi di traffico con i relativi parametri identificativi e le caratteristiche fisiche e funzionali. In questo modo, i livelli di servizio della rete sono rappresentativi delle condizioni operative corrispondenti al traffico medio giornaliero. Vega procede inoltre all’elaborazione delle funzioni di capacità stradali e differenzia le tipologie di utenti, suddividendoli in abituali e non abituali. Procedimento analogo anche per le arterie stradali, raggruppate in autostrade e strade a carreggiata unica, con almeno due corsie per senso di marcia. Il sistema è in grado di fornire il calcolo dei tempi medi di percorrenza per i vari tipi di arco, sia a vuoto sia in condizioni di traffico per le diverse fasce orarie. A disposizione di Vega anche una base dati, che contiene tutti i dati di interesse del software, che è stato progettato per avere caratteristiche di usabilità e completezza.
stione delle risorse dirette, né i costi commerciali ed i costi generali. Il calcolo dei costi diretti è realizzato tenendo in considerazione alcuni elementi fondamentali, come le risorse specificamente utilizzate e le condizioni di inizio e di fine dei servizi. Attivata anche la funzione che quantifica le risorse per l’espletamento del servizio in condizioni normali di attività, con possibilità di verifica e personalizzazione in relazione alle specificità di ciascuna azienda. La scelta adottata si collega al fatto che i costi indiretti hanno dimensioni estremamente diverse da azienda ad azienda e non si prestano, perciò, ad essere stimati sulla base di funzioni. Basti pensare a quanto si differenzia da caso a caso il numero degli addetti alle diverse attività di struttura, o quanto siano diversi i costi in relazione alle scelte di realizzare le stesse attività all’interno o all’esterno dell’impresa.
Un sistema flessibile Nell’ambito delle risorse e dei relativi costi considerati nel modello, le variabili che mostrano i più elevati livelli di impatto sul costo diretto dei servizi di trasporto sono diverse: il costo del carburante e i relativi consumi; il costo annuo ed il numero di ore annue di servizio effettivo delle risorse il cui costo è funzione del tempo: autisti e veicoli; la velocità del veicolo; i tempi di attesa e quelli di carico e scarico. Vega si orienta tra queste variabili con adattabilità e flessibilità. Il modello infatti può fornire sia stime basate su dati “standard” sia stime del costo dei servizi di trasporto basate su dati personalizzati. La flessibilità è dovuta al dettaglio delle informazioni riguardanti le diverse risorse impiegate. Il modello, infatti, non si basa su valori intermedi ma considera per entrambe le risorse tutti i dati elementari da cui dipende il costo, quali possono essere, per i primi, paga base, scatti di anzianità, numero di ore e giorni di straordinario, ecc. e, per i secondi, costo di acquisto, vita media in anni e chilometri, oneri annuali, chilometri percorsi con un treno di gomme, ecc. Y.S.
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i parte col rodaggio del sistema Vega, la piattaforma telematica promossa e realizzata dal Comitato Centrale dell’Albo che aiuta le aziende di settore nella valutazione dei tempi, nel calcolo dei costi operativi, nella scelta tra i tracciati più opportuni. Un utile strumento nella vita lavorativa quotidiana, che gli autotrasportatori stanno imparando a conoscere, dopo le varie presentazioni pubbliche, grazie alla sperimentazione sul campo attiva dal primo marzo. Il sistema Vega è stato infatti già presentato in anteprima durante l’ultimo Salone Internazionale della Sicurezza Stradale di Verona, attraverso dimostrazioni pratiche di applicazione. Ora, con la collaborazione delle associazioni rappresentate nel Comitato Centrale si è attivato un ponte con le imprese, che potranno così apprezzare le funzioni di Vega e i vantaggi che esso fornisce in termini di valorizzazione economica, grazie a una gestione razionale di tutte le variabili del trasporto. Sono quindi state consegnate le prime password che consentiranno un accesso al sistema e tramite cui sarà possibile testare e utilizzare Vega. Si tratta di una prima fase che si protrarrà fino al primo maggio. Dopo di che si dovrebbe passare dal rodaggio all’operatività per tutte le aziende di settore. L’ancoraggio di Vega alle esigenze concrete dell’autotrasporto è insito nella sua progettazione. Le sue funzionalità, infatti, sono state elaborate sulla base di uno studio che, partendo dall’osservazione della realtà e dalle esigenze manifestate dalle aziende, ha condotto alla produzione di un software in grado di incrociare i dati e renderli utili a chi consulta Vega. Nel corso dell’ultimo anno la raccolta dei dati sui costi dell’autotrasporto è stata sensibilmente ampliata, attraverso colloqui con ditte leader del settore e interviste con esperti, ma anche mediante l’analisi approfondita di studi e ricerche di settore. Si è quindi giunti a una fase di finalizzazione del lavoro, che è arrivata a comprendere anche le
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trasparenza e legalità Il ministero dell’Ambiente ha varato un nuovo sistema di tracciabilità per i rifiuti pericolosi. Per le aziende di trasporto nuove procedure on line di Yari Selvetella
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Via il cartaceo Da un sistema tradizionale - imperniato sui tre documenti cartacei costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) - si passa al web, per semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall’altro, per gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggiore trasparenza e cono-
scenza. Tutta la procedura diventa on line. Dunque, una volta a regime, il sistema dovrebbe garantire una maggior speditezza. Maggiori difficoltà per la sua prima applicazione. Per questo motivo, pur essendo previsto il termine del 28 febbraio come ultima data utile d’iscrizione per gli autotrasportatori, da parte di alcune associazioni è emersa, anche nell’ambito degli incontri del tavolo tecnico tra Governo, associazioni e committenza, la richiesta di una proroga che il ministero sta valutando. Possibile dunque uno slittamento alla metà o alla fine del mese di marzo.
L’incontro al ministero In particolare, l’11 febbraio 2010, si è tenuto presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un incontro specifico, con la partecipazione dei rappresentanti del ministero dell’Ambiente e dell’A bo gestori ambientali. Il ministero dell’Ambiente ha riaffermato la sua disponibilità a ricercare ogni possibile soluzione alle problematiche evidenziate dalle associazioni di categoria. L’ambito in cui operare delle modifiche potrebbe essere il decreto che ha istituito il Sistri o il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2008/98/CE sui rifiuti. Diversi i punti su cui gli autotrasportatori chiedono una riflessione: responsabilità del vettore, aspetti economici come fideiussione o i contributi di iscrizione all’Albo, la possibilità di estendere il sistema anche ai vettori esteri, la parificazione tra conto proprio e conto terzi, l’installazione dei dispositivi elettronici (la cosiddetta black box, necessaria per assicurare la tracciabilità del trasporto). Modalità Per tutti gli aggiornamenti si possono consultare i siti del ministero dell’Ambiente (www.minambiente.it che contiene una sezione sul Sistri e www.sistri.it dedicato specificamente e operativamente a questa ma-
teria). Sempre su www.sistri.it le procedure d’iscrizione: c’è un modulo elettronico da compilare on line o da scaricare e poi inviare per mail, oppure al fax 800050803. Il pagamento del contributo potrà essere effettuato presso qualsiasi Ufficio Postale, il proprio istituto bancario o, se il pagamento viene effettuato in contanti, presso la competente Tesoreria Provinciale dello Stato (Banca d’Italia). Ciascun Operatore, non appena si iscriverà al Sistri, riceverà un numero di pratica e, successivamente, nel più breve tempo possibile, dovrà effettuare il pagamento del contributo di sua competenza per acquisire i dispositivi elettronici ad esso spettanti.
Prospettiva europea Il controllo dalla fase della produzione arriverà fino al trasporto e allo smaltimento, che verrà gestito dal comando dei Carabinieri per la tutela dell'Ambiente. Il sistema sarà interconnesso con i database della guardia Costiera e delle imprese ferroviarie e sarà svolto con il sistema delle Camere di commercio attraverso l'Unioncamere. Il Sistri, come ha avuto occasione di spiegare il ministro Prestigiacomo, è a costo zero per lo Stato, fatto salvo lo stanziamento iniziale di risorse per acquistare il brevetto. Le imprese dovranno invece versare un contributo che va dai 100 ai 700 euro a seconda della dimensione dell'impresa, della massa dei rifiuti prodotti e del tipo di pericolosità, comunque cifre ben al di sotto di quelle che hanno pagato finora. L’Italia è il primo paese europeo a realizzare un sistema del genere, anche se il ministro riferisce di attenzione e interessamento sia della Commissione europea sia dei singoli stati membri.•
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gli inizi di febbraio un’operazione dei Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) ha di nuovo posto al centro dell’attenzione il problema delle cosiddette ecomafie. I militari hanno sventato un presunto traffico illecito di rifiuti pericolosi, eseguendo ventritré arresti in Toscana e in Abruzzo. Non è che l’ennesimo tassello di un mosaico oscuro fatto di business illeciti, interessi criminali, emergenza ambientale. Al di là della repressione del fenomeno, le istituzioni adesso giocano d’anticipo mettendo in campo un sistema, denominato Sistri, che sarà operativo a partire dal luglio 2010 e che si pone l’obiettivo di garantire trasparenza e legalità all'intero ciclo della movimentazione dei rifiuti speciali, pericolosi e non. In Campania, terra in cui la gestione dei rifiuti è diventata questione nazionale, il sistema sarà attivo anche per quelli solidi urbani. “Con il Sistri -afferma il ministro dell’Ambiente Stefania Prestgiacomo- il movimento dei rifiuti sarà controllato in tempo reale. Il Sistri garantirà trasparenza e legalità sull'82% dei rifiuti complessivi attraverso il controllo satellitare via Gps e con un sistema di telecamere piazzate in tutte le discariche a livello nazionale. Così - ha affermato Prestigiacomo - la fetta della criminalità organizzata nel campo dei rifiuti sarà sempre più circoscritta e più facile da colpire''. Grande attenzione dunque a tutta la filiera della movimentazione di rifiuti e naturalmente anche al trasporto.
Il S monitorerà una massa di rifiuti di 147 milioni di tonnellate all'anno, il 10% dei quali pericolosi
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Cooperative a congresso: cambio di denominazione da Ancst a Legacoop Servizi. Ferdinando Palanti eletto presidente
È
stato un congresso in cui non sono mancate le novità, quello che AncstLegacoop ha tenuto a Roma alla fine di febbraio. Anzitutto il cambio di nome, che d’ora in poi sarà Legacoop Servizi; e poi il nuovo presidente, Ferdinando Palanti, che il nostro settore ben conosce in quanto, fino a poche settimane fa, è stato il responsabile trasporti dell’associazione. Lo ha eletto all'unanimità la Direzione Nazionale, a conclusione di un’Assemblea Congressuale ricca di presenze illustri e molto partecipata dagli operatori. Parliamo infatti di una realtà molto importante, se si considera che Legacoop Servizi rappresenta 2.100 cooperative, con più di 211.000 occupati ed un valore della produzione, a preconsuntivo 2009, di 8,35 miliardi. Successivamente è stato nominato alla vicepresidenza Alberto Armuzzi, già responsabile di Ancst Emilia Romagna. “Quella che mi attende - ha dichiarato il nuovo Presidente Ferdinando Palanti - è una sfida impegnativa: si tratterà di aiutare le nostre cooperative a confermare, anche in futuro, gli andamenti positivi che hanno saputo conseguire in questi anni ed a rafforzarsi ulteriormente per cogliere le opportunità che si apriranno''.
Più mercato, più regole Lo slogan che ha caratterizzato l’attività di Ancst durante gli ultimi quattro anni suona più o meno così: più mercato più regole. E anche in questa occasione Palanti ha voluto rimarcare l’attualità di questa parola d’ordine: “Siamo consapevoli che questa nostra sfida dovrà fare i conti in primo luogo con i postumi di una crisi che non si esaurirà in un giorno -ha affermato Palanti-. L’economia italiana sarà costretta ad una lunga traversata nel deserto del dopo crisi e per sopravvivere ad un simile e per certi versi inedito sforzo è indispensabile essere dotati di riserve sufficienti. Ci conforta il
fatto che le nostre cooperative sono, sotto questo aspetto, mediamente messe meglio di altri. Ma non è detto che ciò sia sufficiente a vincere la sfida; dovremo provare, soprattutto per alcuni settori ad alta intensità di lavoro e bassa specializzazione, a migliorare le condizioni di regolarità del mercato in cui le cooperative sono costrette ad operare e che anche per effetto della crisi sembra aver lasciato maggiore spazio ai comportamenti irregolari ed illeciti”.
Giachino: investire in logistica Al congresso è intervenuto anche Bartolomeo Giachino, Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, che si è soffermato su alcune questioni strategiche relative alla movimentazione di merci. “L'arrivo delle merci in Italia via terra dai porti del nord Europa - ha affermato Giachino - causa una perdita economica pari allo 0,5% del Pil. Il 50% delle merci dirette in Italia non arrivano direttamente nei nostri porti, ma in quelli nordeuropei e poi da lì vengono veicolate in Padania. In questo modo perdiamo intorno allo 0,5% del pil. È indispensabile per i prossimi 10 anni - prosegue il Sottosegretario - investire nella logistica, nei trasporti, nel turismo d'intesa con il mondo dell'autotrasporto, in modo da attivare un potente motore di crescita e recuperare il mezzo punto di pil”. Sacconi: puntare sul terziario Di crisi e ripresa economica ha parlato invece il ministro del Welfare Maurizio Sacconi: “Il 2009 è stato l'anno della gelata globale in cui ha prevalso un diffuso atteggiamento di standby - ha dichiarato il ministro - ma il 2010 è diverso perché da una sostanziale condizione di attesa siamo passati a una fase di movimento, che si traduce in una ripresa del commercio globale”. Insomma anche se in un contesto di relativa instabilità, secon-
Nelle immagini, a sinistra Ferdinando Palanti, neo presidente di Legacoop servizi, a destra Alberto Armuzzi vicepresidente
do il ministro il peggio è passato. “La ripresa c’è - prosegue - anche si manifesta con caratteri di discontinuità e fortissima selettività. Inoltre l'Italia a differenza dei nostri competitori è un paese fortemente indebitato e in calo demografico. Dobbiamo agire sulle cause dello svantaggio competitivo e cambiare pelle. Il 2010 si presenta come un anno in cui si manifestano segni di ridimensionamento ma anche di vitalità. È una situazione multiforme che richiede di essere governata. Bisogna accelerare il processo di terziarizzazione per il quale è essenziale che sia applicato il principio di sussidiarietà: è necessario esaltare la funzione pubblica come funzione regolatrice, ma devono essere più attori che concorrono nell'erogare servizi nel nome del bene comune. Serve la convinzione che la sussidiarietà vitalizzi la comunità”.
Le priorità di Legacoop servizi Di fronte a questa situazione Legacoop indica le sue priorità. Anzitutto la legalità e la regolarità del mercato: il rilancio di una forte iniziativa per assicurare al mercato dei servizi il massimo di trasparenza, correttezza e regolarità. Un ulteriore priorità per l’associazione è lo sviluppo della cooperazione dei servizi nel Mezzogiorno. Terzo punto il riposizionamento competitivo: la collaborazione tra imprese per favorire la loro crescita, aumentarne la massa critica, per affrontare meglio il mercato e diminuirne il condizionamento, aumentare la capacità di investimento e di innovazione per reggere la competizione sempre più aperta e globale, sono elementi fondamentali per assicurasi un futuro come imprese moderne e competitive. Infine la cooperazione dei servizi per le fasce più deboli: dare una risposta a chi ha perso il lavoro e non riesce a mettere da solo a frutto le competenze e le esperienze maturate e forse può meglio farlo mettendo il suo bagaglio di conoscenza insieme a quello di altri, magari con competenze diverse e complementari, anche attraverso la creazione di nuove imprese cooperative o l’inserimento in quelle già esistenti.•
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Nuovo nome stessi valori
CODICE DELLA STRADA
Dibattito in corso
Inasprite le sanzioni per i conducenti che non osservano le disposizioni relative ai periodi di riposo giornaliero
Prosegue l’iter legislativo per la riforma del Codice. In attesa dell’approvazione finale, prevista entro la primavera, chiesto da Confartigianato Trasporti lo stralcio delle norme relative all’autotrasporto di Marila Velardi
L
’iter legislativo per la riforma del Codice della Strada potrebbe essere alle battute finali. Il condizionale è d’obbligo visto che si attendeva l’approvazione finale del provvedimento già la scorsa estate. Il disegno di legge n. 1720 "Disposizioni in materia di sicurezza stradale", che modifica in 60 punti l'attuale Codice, è stato infatti approvato alla Camera dei Deputati il 21 luglio 2009 e successivamente trasmesso al Senato. La discussione del testo doveva riprendere a metà settembre dopo la pausa estiva, ma è slittata a novembre per via della Finanziaria, che ha avuto priorità assoluta. La commissione Lavori pubblici, a cui il disegno di legge è stato assegnato in sede referente, ha presentato oltre 400 emendamenti, ma la speranza è che il nuovo Codice veda la luce entro la primavera.
Novità per l’autotrasporto La riforma tocca ovviamente da vicino anche l’autotrasporto. Sono
Colpire subito l’abusivismo F.Del Boca
ntervista con il presidente di Confartigianato rasporti Francesco Del Boca
Presidente Del Boca, perchè accelerare l’iter delle norme relative all’autotrasporto? La riforma del Codice della Strada contiene anche le sanzioni per colpire illegalità ed abusivismo nel mercato dell’autotrasporto merci. Visti i tempi con cui sta procedendo in Parlamento all’esame del disegno di legge che modifica il Codice, sarebbe necessario stralciare queste norme dal suo corpus ed inserirle in un decreto di rapida approvazione. In questo modo si potrebbero colpire velocemente i comportamenti illeciti, offrendo agli autotrasportatori quelle certezze normative più che mai necessarie soprattutto in questa fase di crisi.
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Quali sono i comportamenti illeciti che si riscontrano più frequentemente? Sono in particolare il cabotaggio illegittimo, il sovraccarico dei Tir, il mancato rispetto delle norme di velocità e degli orari di guida, che in base al nuovo Codice della strada, dovrebbero venire puniti con il pagamento immediato di un’ammenda consistente, a pena del sequestro del veicolo. Come avviene, del resto, in altri paesi, come Francia ed Austria, dove le multe per chi non rispetta le regole sono molto più salate di quelle vigenti in Italia. Attualmente, le norme del nostro Codice puniscono, invece, tali illeciti con ammende spesso di modesta entità, peraltro evase con mezzi fraudolenti quali l’intestazione dell’azienda a soggetti nullatenenti o con indirizzi sconosciuti.
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E’ possibile quantificare la perdita economica che la concorrenza sleale causa alle imprese italiane di trasporto? Da una ricerca effettuata da alcune imprese italiane di confine emerge che il cabotaggio illegittimo, in particolare, sottrae all’incirca il 20% di mercato. E’ per questo che si vuole regolamentare ed innalzare le sanzioni, portando, ad esempio, quella contro il cabotaggio fino a 15.000 euro. Solo così sarà davvero possibile contrastare l’abusivismo dei vettori irregolari, la maggior parte dei quali provenienti dall’Est europeo. Oltre ovviamente a prevedere maggiori controlli, al fine di monitorare le strade e garantire il rispetto della legalità da parte di tutti gli autotrasportatori. Non solo di quelli italiani.
state anzitutto inasprite le sanzioni per i conducenti di autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di cose che superano la durata dei periodi di guida prescritti e non osservano le disposizioni relative ai periodi di riposo giornaliero. In particolare, se il periodo di guida ha una durata superiore al 10% rispetto al limite massimo consentito, il conducente dovrà pagare una multa che va da 307 a 1.227 euro; invece, se è superiore al 20 per cento la multa andrà da 389 a 1.559 euro. Per gli autisti che non effettuano i riposi prescritti viene poi previsto il pagamento di una somma che va da 295 a 1.179 euro. Maggior rigore anche in materia di documenti. Chi guida sprovvisto dell’estratto del registro di servizio o della copia dell’orario di servizio (o li tiene in modo incompleto o alterato) verrà infatti punito con una multa che potrà oscillare dai 307 ai 1.227 euro.
Controlli e cabotaggio illegittimo Un’altra modifica introdotta nel disegno di legge prevede che, in caso di morte di persone o lesioni personali gravi o gravissime derivanti da violazioni delle disposizioni in materia di autotrasporto e di quelle del Codice della Strada, da parte di uno dei veicoli per i quali è richiesta la patente di guida di categoria C o C+E, siano disposti controlli presso il vettore, il committente, nonché il caricatore e il proprietario della merce oggetto del trasporto. Tra le novità, da segnalare anche quella che introduce sanzioni per il cabotaggio stradale effettuato, in violazione della normativa comunitaria e della relativa disciplina nazionale di esecuzione, da veicoli immatricolati all’estero. In tal caso, è prevista una multa compresa tra i 5.000 e i 15.000 euro, nonché la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi ovvero, in caso di reiterazione nel triennio, per un periodo di sei mesi. Altri provvedimenti Tolleranza zero per gli autotrasportatori, i più giovani e i neopatentati (per tre anni a far data dal primo rilascio della patente) che non potranno bere alcolici prima di mettersi alla guida. La nuova disciplina prevede infatti l'applicazione di una sanzione pecuniaria da 155 a 624 euro in caso di accertamento di un tasso alcolemico compreso tra 0 e 0,5 grammi per litro, prevedendo, in caso di incidente, il raddoppio della multa e l'aumento da novanta a centottanta giorni del fermo amministrativo del veicolo. Viene, inoltre, stabilito l'aumento delle sanzioni da un terzo alla metà per i casi in cui sia stato rilevato un tasso alcolemico superiore a 0.5 grammi per litro o per i casi di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. E’ poi prevista la revoca della patente se viene accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro per i conducenti di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, di autoveicoli trainanti un rimorchio che comporti una massa complessiva totale a pieno carico dei due veicoli superiore a 3,5 t, di autobus e di altri autoveicoli destinati al trasporto di persone il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, è superiore a otto, nonché di autoarticolati e di autosnodati. La proposta di Del Boca Alcune delle misure considerate sono state richieste dalle stesse associazioni dell’autotrasporto per migliorare la sicurezza stradale e combattere la concorrenza sleale. E’ per questo che Francesco
La sicurezza nasce in città Firmato un protocollo tra Province e Comuni d’Italia per monitorare la sicurezza in area urbana
Del Boca, presidente di Confartigianato Trasporti, giudica troppo lento l’iter parlamentare della riforma del Codice della Strada (vedi intervista). Per Del Boca, infatti, “sarebbe necessario stralciare le norme contenenti le sanzioni per contrastare illegalità ed abusivismo dal corpus del Codice ed inserirle in un decreto di rapida approvazione”. “La presentazione di oltre 400 emendamenti - ha spiegato Del Boca - ha finito col bloccare i pochi di essi riguardanti l’autotrasporto”. E ciò a danno di tutte quelle imprese di trasporto che lavorano onestamente, senza commettere frodi ed illeciti.
La lenta riforma L’idea di un restyling del Codice è, del resto, nell’aria da diverso tempo, anche se solo dallo scorso anno è divenuta più concreta. Il testo attualmente vigente contiene prescrizioni molto complesse per l’utente comune della strada e con scarso coordinamento sistematico, a causa delle varie modifiche ed integrazioni che sono state apportate nel corso degli anni. Quello che si vuole è, invece, un Codice più chiaro, sintetico e coordinato con le altre previsioni legislative e con le norme comunitarie rilevanti in materia. Un Codice che tenga conto delle innovazioni tecnologiche maturate nel frattempo e che sia maggiormente focalizzato sul tema della sicurezza.•
La sicurezza stradale interessa tutti i cittadini e tutti devono contribuire a rendere le strade più sicure. A partire dagli enti locali. Nasce da tale consapevolezza il progetto di un osservatorio nazionale delle autonomie locali sulla sicurezza stradale. Si tratta di un’iniziativa congiunta dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) e dell’Upi (Unione delle province d’Italia) per promuovere campagne di sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai giovani, e mettere in rete tutti i sistemi di monitoraggio territoriali. Come ha dichiarato il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, i comuni devono essere in prima linea per ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali, avviando anzitutto un'azione capillare per il rispetto della legalità. In occasione della nascita dell'osservatorio, la fondazione Cittalia Anci Ricerche ha presentato un'indagine per individuare le politiche che possono essere attivate dai comuni italiani per promuovere la sicurezza stradale e ridurre i costi sociali dell'incidentalità. Poco confortanti i dati che emergono: il 92% degli italiani si ritiene un “bravo guidatore”,
ma solo il 41% dichiara di rispettare i limiti previsti dal Codice della Strada. Relativamente al rispetto dei limiti di velocità, solo il 41% degli intervistati dichiara di rispettarli sempre (o quasi), mentre il 49% ammette di infrangerli qualche volta. Il 50% degli intervistati confessa di aver guidato nonostante si sentisse troppo stanco per farlo. Una minima parte degli intervistati considera poi l'uso del cellulare al volante fonte di distrazione. Più del 60% non usa gli auricolari o il vivavoce; il 50% legge gli sms che gli arrivano mentre è alla guida ed un terzo riesce pure a rispondere. Preoccupanti anche i dati che individuano nei neopatentati la categoria dei guidatori meno attenta al Codice, ma anche la percentuale di chi guida dopo aver bevuto alcolici (quasi il 20%). A tal riguardo, il 47,7% degli interpellati si dice a favore dei nuovi limiti di tasso alcolico previsti dal codice della strada, a fronte di un 35,6% di soggetti che li considerano troppo restrittivi. Le donne si confermano, anche secondo questa ricerca, più disciplinate rispetto agli uomini, così come gli anziani rispetto ai più giovani.
SICUREZZA STRADALE
La nostra priorità Sergio Dondolini
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Intervista con Sergio Dondolini, capo della Direzione generale per la sicurezza stradale, una struttura del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con competenze e obiettivi specifici nella lotta all’incidentalità
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Una struttura come la Direzione generale per la sicurezza stradale è di per sé un segnale evidente di quanto l'Amministrazione intenda mantenere un’attenzione costante su questi temi. Quali sono le vostre principali competenze e i vostri progetti? La sicurezza stradale rappresenta senza dubbio una delle principali priorità di intervento del ministero, finalizzata alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini. I compiti specifici in materia di sicurezza stradale della direzione generale sono molteplici ed articolati su diversi fronti. Solo per citarne alcuni tra i principali: la realizzazione di campagne istituzionali di comunicazione, l’adozione e l’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, la regolamentazione e la normazione, l’approvazione e l’omologazione dei dispositivi di regolazione della circolazione, l’omologazione delle barriere di sicurezza, la gestione dell’infomobilità. Nel settore normativo, ad esempio, stiamo lavorando per giungere a normative di omologazione di barriere di sicurezza
ne dell’incidentalità stradale sul lavoro e nei tragitti casa-lavoro ed uno con i principali soggetti privati operanti nel campo della guida sicura avanzata, al fine di ampliare e migliorare le competenze e le capacità dei titolari di patente di guida e specialmente dei giovani guidatori. Per quanto riguarda l’attuazione del Pnss (Piano nazionale sicurezza stradale), dopo aver sboccato le procedure amministrative relative ai primi due programmi annuali di attuazione, abbiamo avviato il terzo ed il 4° ed il 5° sono in fase di avvio. Rispetto al ruolo degli autotrasportatori nell’incidentalità stradale è abbastanza diffusa l’opinione che i camion siano i principali responsabili. Che cosa ne pensa? Fermo restando che, in generale, la percezione collettiva di un fenomeno può essere influenzata da una serie di fattori che possono alterare le valutazioni, resta il dato che le statistiche degli ultimi anni assegnano all’autotrasporto una quota, rispetto al totale dell’ incidentalità, pari a circa il 6-7%. Infrastruttura, veicolo, uomo: si possono affrontare in modo coordinato gli interventi su questi tre elementi così decisivi per la sicurezza stradale? Direi addirittura che “devono” essere affrontati in modo coordinato. E non solo. La sicurezza stradale è composta da numerosi componenti o “nodi critici” sui quali occorre lavorare, contemporaneamente ed in modo integrato. I principali di questi fattori sono per l’appunto i tre che ha citato. Per riassumere il concetto possiamo dire che occorre lavorare in una logica di sistema, che, superando l’approccio meramente analitico, riesca a tenere in considerazione tutti quei fattori che – in un verso o nell’altro – hanno una certa influenza sui livelli di sicurezza. Conseguentemente, anche tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei vari aspetti della sicurezza stradale devono lavorare in modo coordinato, verso obiettivi comuni e condivisi. Prevenzione e repressione: è possibile pensare a una strategia che riesca a coniugare la diffusione di una cultura della sicurezza con controlli più diffusi e qualificati, come peraltro richiedono spesso le rappresentanze degli autotrasportatori?
sso che l’aumento dei controlli è di stesso un ottimo sistema per fare zione, direi che le due cose devono di pari passo, sempre in quella logistema cui prima accennavo. empio di ciò riguarda i controlli sul lcolemico, che grazie all’azione prodel ministero delle Infrastrutture e rti, della Polizia Stradale e dell’Arma rabinieri sono aumentati enormenegli ultimi anni, portandosi dai 0 del 2006 ai 2 milioni del 2009. o esempio riguarda i controlli specimezzi pesanti, svolti direttamente sonale del Dipartimento trasporti del ro sempre in collaborazione con Poadale e Carabinieri. edue i casi abbiamo potuto constatare, a conferma che un numero adeguato di controlli rappresenta anche un efficace mezzo di prevenzione, che all’aumento dei controlli si è accompagnata, percentualmente, una importante diminuzione delle infrazioni accertate. Uno degli obiettivi dell’Unione europea all’inizio degli anni duemila era quello di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2010. Come sono andate le cose e cosa possiamo aspettarci dal prossimo futuro? Come noto, nel 2008, secondo gli ultimi dati Istat, gli incidenti stradali in Italia hanno determinato 4.731 morti e 310.739 feriti, con un costo per lo Stato, le imprese e le famiglie di circa 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil. In Italia, comunque, l’intenso impegno profuso nel settore ha consentito di raggiungere risultati importanti. Dal 2001 al 2008, infatti, i decessi per incidente stradale sono diminuiti del 33,3% e, in ambito europeo, siamo riusciti ad allinearci alla media dell’Unione europea a 27 membri, con un tasso di mortalità pari a 7,8 morti ogni 100.000 abitanti. Inoltre, se le stime relative al 2009 di Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri saranno confermate, quando saranno disponibili i dati ufficiali complessivi, l’Italia potrebbe raggiungere una riduzione di circa il 40% rispetto al 2001, il che determinerebbe un forte avvicinamento all’obiettivo di riduzione del 50%. Attualmente si è al lavoro per la programmazione degli obiettivi del “quarto programma d’azione europeo per la sicurezza stradale”, per il decennio 2011-2020. Gli obiettivi specifici non sono ancora stati fissati in via ufficiale, ma potrebbero comunque essere i seguenti: a) riduzione della mortalità del 40% entro il 31 dicembre 2020; b) introduzione di un obiettivo di riduzione dei feriti gravi; c) introduzione di un obiettivo di riduzione per la mortalità dei bambini. Oltre a questi, sembra piuttosto condivisa, a livello europeo, l’idea di proporre, un certo numero di ulteriori nuove misure che focalizzano su specifiche aree di intervento come, ad esempio: - il contenimento della velocità eccessiva; - la guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti; - l’uso delle cinture di sicurezza, anche sui sedili posteriori; - l’uso dei sistemi di ritenuta per bambini.•
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’impegno dei costruttori è anche in direzione di un maggior contenimento dei consumi di carburante anche in considerazione del fatto che questo tipo di veicoli operanti in ambito urbano consuma circa il 75% nella fase di raccolta, un 20% circa nei trasferimenti e la rimanente parte in fase di scarico. I veicoli per la raccolta rifiuti appartengono a tutte le categorie, si va dai più piccoli commerciali fino ai pesanti a 3 o 4 assi. Le cabine sono preferibilmente a tre posti ma sono diffuse anche le soluzioni a doppia cabina per il trasporto di squadre più numerose; soluzioni apprezzabili anche la limitata altezza da terra e i gradini in posizione ribassata.
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La compattazione Le operazioni di raccolta dei rifiuti possono essere effettuate nella maniera più corretta mediante un sistema di compattazione degli
stessi, una soluzione che permette di compattare al massimo il carico. I sistemi di compattazione sono in genere di tipo idraulico e si avvalgono di una serie di martinetti idraulici (alimentati da olio in pressione grazie alla presenza di una pompa collegata al motore dell'autocompattatore) che mettono in movimento le parti meccaniche che a loro volta compattano i rifiuti. Nella fase di raccolta dei rifiuti sono necessarie considerevoli forze di compattazione. Per questa ragione il motore viene spesso mantenuto ad elevati regimi, il che comporta, conseguentemente, elevati consumi di carburante e una notevole rumorosità.
I rischi per gli operatori Uno o due addetti alla raccolta e un autista costituiscono la squadra tipo per la raccolta di rifiuti solidi urbani in numerosi centri. Le modalità possono essere differenti come lo
sono i luoghi di raccolta. Sacchi differenziati, cassonetti, bidoni, materiali speciali: sono tanti modi di raccogliere i rifiuti che quotidianamente si producono. Gli addetti al posizionamento dei cassonetti (o dei bidoni di vario genere) operano generalmente nella parte posteriore del veicolo pur non mancando soluzioni laterali; in altre situazioni gli operatori per la raccolta sollevano manualmente i sacchi dei rifiuti, che possono essere di tipo differenziato e quindi raccolti secondo un preciso e determinato piano di smaltimento che si avvale di più veicoli che passano a giorni oppure orari differenziati. Negli spostamenti che si effettuano in ambito urbano da un punto di raccolta ad un altro, spesso poche decine a volte un centinaio di metri, gli addetti alla raccolta si muovono a piedi oppure viaggiano nella parte posteriore dell’autocompattatore su apposite pedane antisdrucciolevoli che possono an-
dotati di adeguate protezioni per le mani, per gli occhi e per l’udito, tutte cose essenziali considerando che i sacchi possono rompersi o contenere vetri o altri oggetti taglienti e che i cassonetti o i bidoni possono cadere o rovesciare i loro contenuto.
che essere dotate di una struttura di protezione e di appoggio, mancorrenti rigidi e cinghie. In ambito urbano, nelle vie dove vi sono veicoli parcheggiati su entrambi i lati, la presenza di un autocarro per la raccolta dei rifiuti impedisce e limita pesantemente la circolazione di altri veicoli. Per questo le operazioni si svolgono in fretta; ma il lavoro degli operatori ecologici è impegnativo e faticoso, considerando che in un turno di raccolta gli operatori si trovano ad aver sollevato diverse tonnellate. A ciò si deve aggiungere la fatica di scendere e salire dalle pedane, essere a contatto con odori particolarmente sgradevoli e in condizioni atmosferiche spesso estreme sia per il caldo sia per il freddo. Gli operatori dovrebbero sempre disporre di indumenti ad alta visibilità, in grado di proteggerli dalla sporcizia e dalle intemperie, ed essere
Braggio CR2 Braggio opera dal 1980 nel settore igiene urbana ma è dal 1995 che ha iniziato la produzione di attrezzature medio - piccole, con particolari studi rivolti alla raccolta differenziata del rifiuto. Tra la produzione di questa società segnaliamo il costipatore CR2, attrezzatura particolarmente indicata per operare nei centri storici e nei piccoli comuni dove i problemi di viabilità richiedono un’attrezzatura capiente, in grado di ricevere elevati pesi di rifiuto ma con ingombri contenuti. Il costipatore CR2 è costituito da una vasca, dotata di piedini stabilizzatori mossi automaticamente dal ribaltamento della stessa. Nella parte superiore sono installati un carrello ed una pala che scorrono in orizzontalmente su due guide. La movimentazione avviene mediante due coppie di cilindri oleodinamici e le sequenze di lavoro sono gestite e controllate elettronicamente. La
pala di compattazione è realizzata in acciaio ad alto snervamento a garanzia dell’indeformabilità della stessa mentre le geometrie create consentono una notevole riduzione di volume dei rifiuti.
DRM geesink È sicuramente uno dei più importanti specialisti nel settore. I suoi cassoni per la raccolta dei rifiuti dispongono di una vastissima gamma di volta -cassonetti e rispondono a severe misure di sicurezza. La gamma di prodotti è molto ampia e copre in pratica ogni segmento operativo. Vi è ad esempio il GPM Mini a presa posteriore con notevole capienza ma peso contenuto e ridotte dimensioni che lo rendono facile da manovrare e gli permettono di equipaggiare anche i più piccoli autotelai disponibili. Grande versatilità invece per il GPM III, caratterizzato da un meccanismo di compattazione unico, che compatta i rifiuti nel corpo di raccolta anziché nell'area di apertura e per i sistemi di sollevamento multufunzionali. Ricordiamo ancora il GCB 1000 Split Lift, un sistema di rovesciamento integrato per svuotare bidoni di vario tipo, con capacità da 120 a 1600 litri. Il carico multifunzionale è controllabile con comandi semplici, rapidi e silenziosi e, grazie al peso contenuto, è possibile caricare fino a 300 kg in più. La presenza dell'elemento di presa dei bidoni sdoppiato e di due elementi sollevatori indipendenti rende possibile lo svuotamento di bidoni da 120 a 400 litri. Dulevo La 5000 Compatto è una macchina, costruita da Dulevo su telaio dedicato a 4 ruote sterzanti, progettata e costruita per rispondere a esigenze operative particolarmente pesanti in maniera continuata. La 5000 Compatto è un mini-compattaore ottimo per comprimere i rifiuti, raccogliere e svuotare bidoni e cassonetti e con la possibilità di scaricare il suo contenuto in compattatori più grandi. Le ridotte dimensioni ed il sistema a quattro ruote sterzanti assicurano un raggio di sterzata inferiore ai 4,5 metri, particolarmente apprezzabile quando si lavora nei centri storici.
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In questa pagina in alto vediamo un Iveco Stralis con un compattatore Farid. A sinistra il piccolo ATX E della Alkè, veicolo elettrico pensato per centri storici ma anche campeggi e villaggi turistici. In basso alcuni veicoli della municipalizzata di Basilea equipaggiati con compattatori DRM Geesink che peraltro fornisce anche l’Amsa di Milano
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MILANO A METANO
Gruppo Farid Grande specialista del settore, il Gruppo Farid, di cui fanno oggi parte anche Moro e Brivio, opera dal 1929 e, in seguito ad una serie di fusioni e acquisizioni, si è rafforzato ed è in grado di offrire una gamma prodotti che spazia dei veicoli satelliti, ai minicompattatori, ai compattatori tradizionali e automatici, alle spazzatrici. Moro opera nel settore attrezzature canaljet e combinate ma anche nei comparti del movimento terra e dei servizi di igiene urbana, mentre Brivio, Società fondata nel 1950, si è specializzata negli anni ’80 nella produzione di veicoli per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani. Risale invece al 2002 la fusione con Farid. Tra la produzione Farid vogliamo ricordare il compattatore automatico a caricamento laterale FMO. Questa attrezzatura dispone di un sistema di comando in cabina a controllo logico programmabile secondo protocollo di comunicazione CAN BUS, composto da consolle, monitor e joystick montati su un supporto mobile a bracci orientabili che garantisce la possibilità di regolazione della posizione in tutte le direzioni. Il joystick, dotato di un pulsante di "presenza uomo", controlla il ciclo automatico di aggancio, svuotamento e posizionamento a terra del cassonetto e il ciclo di scarico. Il sistema di sollevamento è in grado di movimentare qualsiasi tipo di contenitore con capacità da 770 a 3200 litri ed è compatibile con i diversi sistemi di aggancio attualmente in uso. I componenti principali degli impianti oleodinamico, elettrico e pneumatico dell'attrezzatura sono disposti in un unico vano protetto. Passiamo ora ad esaminare il minicompattatore Micro, una attrezzatura con cassone a vasca ribaltabile e pala di compattazione, indicata per i servizi di raccolta porta a porta. Il sistema di compattazione è composto da una pala e da due bielle di rinvio, in grado di garantire un'ottima resa anche nella raccolta di rifiuti leggeri. Il dispositivo alza-
Inquinamento acustico e atmosferico rappresentano sicuramente due grossi nemici per i servizi di raccolta rifiuti in ambito urbano e per questa ragione l’AMSA (Azienda Milanese Servizi Ambientali) si è orientata verso la soluzione di veicoli funzionanti a metano. I compattatori dell’azienda milanese funzionanti a metano sono in grado di emettere un terzo di ossidi di azoto rispetto ad analoghe moderne motorizzazioni a gasolio, un quarto delle corrispondenti emissioni di ossidi di carbonio ed un decimo delle emissioni di particolato PM 10; per quanto concerne poi gli idrocarburi incombusti, l'ordine di grandezza scende a quasi un centesimo.
Scelta ecologica Il metano ha un elevato numero di ottani bruciando in modo più “morbido” rispetto alla benzina o al gasolio: per questa ragione i veicoli a gas risultano molto più silenziosi di quelli diesel e benzina. Il metano, così come il gas naturale liquefatto (LNG = Liquefied Natural Gas) viene bruciato nei motori a combustione interna senza produrre praticamente residui: fino al 25% in meno di biossido di carbonio rispetto ad un propulsore a benzina, e fino al 99% in meno di particolato rispetto ad un diesel.
volta-bidoni e cassonetti, a gestione elettro idraulica, è in grado di minimizzare la sollecitazione dei contenitori pur garantendo una elevata velocità. Il minicompattatore MK2 rappresenta invece la risposta alle esigenze di raccolta in contesti urbani caratterizzati da condizioni di traffico e viabilità difficili. Tra le caratteristiche costruttive ricordiamo che il cassone e la tramoggia costituiscono un corpo unico costruito con acciai ad alta resistenza. La compattazione avviene grazie ad una monopala, costituita da una slitta e da una pala. Un sistema di bielle e bilancieri provvede a graduare l'inclinazione della slitta du-
Solo poche capitali europee possono disporre di un parco di veicoli puliti come quello dell’azienda milanese, che ha scelto questa strada già da tempo, orientandosi nella scelta di soluzioni tecniche non solo all'avanguardia ma addirittura in anticipo rispetto all'entrata in vigore delle normative sulla riduzione degli inquinanti e privilegiando l'acquisto di mezzi funzionanti con carburanti a basso impatto ambientale: biodiesel, gasolio desolforato, metano. Va altresì sottolineato che questi mezzi hanno un maggior costo e la loro manutenzione, specialmente in un’ottica di sicurezza, è più complessa e costosa, ma poi le emissioni sono di gran lunga inferiori non solo agli standard fissati dalle norme Euro4 ma anche a quelle Euro5. L’AMSA si è anche dotata di un impianto di rifornimento direttamente gestito, anche perché la rete pubblica di distributori di metano avrebbe finito per collassare bloccando di fatto il servizio a tutte le altre utenze (pubbliche e private) funzionanti a metano. ante i suoi movimenti, conferendo al gruppo di compattazione un cinematismo che ne ottimizza la velocità di carico e la compressione dei rifiuti mentre lo scarico dei rifiuti avviene mediante una paratia d'espulsione.
Gillard Gillard ha di recente realizzato la benna Kaypso destinata a veicoli leggeri e ideale per operare nelle condizioni di massima sicuezza in strade strette, nei piccoli agglomerati urbani e nei centri storici. Kalypso, a differenza dei tradizionali cassoni che utilizzano da 6 a 9 martinetti idraulici di sollevamento, ne utilizza solo 3, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della riduzione di peso. Gillard ha così deciso di sostituire l’alluminio con l’acciaio, più pesante ma più resistente, incrementando anche la resistenza di tutti i componenti sottoposti a forti sollecitazioni come bielle e pala. Kalypso, che ha una capacità di 5 mc, ha un dispositivo di sollevamento che consente di movimentare uno o due bidoni, da 60 a 1.100 litri, in un ciclo automatico o manuale. L’attrezzatura dispone anche di due radar che rilevano eventuali intrusioni nella zona di manovra del disposi-
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In alto un MAN TGS 26.320 con compattatore Schorling. Da notare i tre gradini per agevolare al massimo l’accesso alla cabina. Più a destra uno Scania P 270. Il costruttore svedese è presente presso numerose aziende municipalizzate italiane con veicoli diesel e a metano
È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.
Scalvenzi Scalvenzi, società cooperativa di produzione e lavoro, vanta una lunga tradizione nella costruzione di compattatori scarrabili, a cassetto e monopala, cassoni per compattarice, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, costipatori per raccolta, smaltimento e a vasca. Tra i modelli in produzione ricordiamo MCU7500, una soluzione agile e versatile, grazie anche ad una capacità di 10 mc e 3 t di portata utile. Questo modello è equipaggiato, centralmente sopra la cabina, con un braccio meccanico pluriarticolato, completo di attacco a pettine, realizzato su un sistema di leve che mantengono il contenitore verticale, arrivando alla tramoggia con una inclinazione di soli 30°. La posizione centrale del braccio permette la raccolta di bidoni da entrambi i lati stradali, soluzione utilissima nelle vie a senso unico. L’accostamento ai cassonetti può essere fatto con grande tolleranza grazie al movimento telescopico del braccio (che facilita la presa del cassonetto anche se a ridosso di un ostacolo) e al pettine flottante. MCU 7500 è praticamente un mono operatore, il quale, stando in cabina, non solo evita lo stress e la fatica di centinaia di salite e discese ma ha anche la possibilità di operare senza entrare in contatto con rifiuti, come i putrescibili, estremamente sgradevoli. MCU 7500 ha un peso a vuoto di 4.700 kg e un carico utile ammissibile di 2.800 kg; il braccio ha una capacità di sollevamento di 160 kg, ed è compatibile con cassonetti da 80 a 360 litri. Il massimo avanzamento del braccio rispetto alla cabina è di 2 metri e la rotazione a destra e a sinistra è di 40° mentre la distanza massima di presa laterale è di 1.600 mm. Gli elettrici Veicoli e ambiente sono sempre più uno stretto binomio, anche se apparentemente stridente. La stragrande maggioranza dei veicoli, infatti, nonostante l’impegno dei costruttori, inquina. Fanno eccezione quelli elettrici, sempre più apprezzati per operare nei centri storici e nelle zone a traffico limitato, anche per l’assenza di inquinamento acustico. La loro silenziosità li rende utilizzabili anche al mattino molto presto, a tutto vantaggio di un minor intralcio alla circolazione nelle ore di punta. Oltre a non inquinare, i veicoli elettrici hanno anche il vantaggio di minori costi di manutenzione, fino a quattro volte in meno di analoghi veicoli ad alimentazione diesel o benzina.
Operazione strade pulite g orientabile posto sopra l’autospazzatrice che termina in una canna rigida nella parte terminale, che viene agevolmente manovrata da un operatore che procede assieme all’automezzo senza che sia necessario spostare le autovetture, operazione che notoriamente crea notevoli disagi ai cittadini costretti alla ricerca di un parcheggio alternativo spesso difficile da trovare. Grazie alla flessibilità dell’attrezzatura è possibile pulire non solo la sede stradale ma anche il marciapiede, realizzando un vero e proprio spazzamento globale.
Alkè La gamma ATX E dei veicoli elettrici Alkè comprende anche la versione AR, un allestimento speciale con cassone pensato per centri storici ma di valido impiego anche in campeggi e villaggi turistici, centri sportivi ecc. La vasca per la raccolta rifiuti (2 mc di capacità e 410 kg di portata) è in alluminio e può essere integrata da un volta-bidoni automatico (opzionale) per contenitori da 120 e 240 litri. La vasca ha un angolo di ribaltamento di 90° che consente lo scarico diretto dei rifiuti negli autocompattatori. L’impianto è fornito di valvole automatiche di controllo caduta, un sistema di cilindri idraulici a doppio effetto per il ribaltamento della vasca e piedini d’appoggio per la stabilizzazione laterale in fase di ribaltamento del cassone. Il controllo delle operazioni può essere fatto a bordo macchina o con filocomando da terra.
Il veicolo è equipaggiato con un motore elettrico ad eccitazione separata (SEM) da 6 kW/48 V (nominale) 17,5 kW (massima potenza SEM); il set batterie comprende 8 x 6V batterie a piastra tubolare per la trazione e 12V/60 Ah (ausiliaria per i servizi); il tempo di ricarica delle batterie è di circa 8 ore. L’autonomia è di 70 km; la trasmissione è di tipo a variazione elettronica della velocità (velocità massima 30 km/h e 12 km/h ridotta); il freno motore è a recupero di energia mentre i freni idraulici, a doppio circuito, sono a dischi anteriori e tamburi posteriori.
Zev La Zev propone un veicolo elettrico su telaio Isuzu NPR 85 a trazione posteriore con passo di 2.490 mm, opportunamente modificato dalla Zev stessa e allestito con una vasca ribaltabile con una capacità di 5 mc. Il motore che equipaggia questo modello è di tipo asincrono trifase da 30 kW (60 kW di picco) e dispone del sistema di recupero di energia in frenata; è in grado di sviluppare una velocità massima di 45 km/h con una autonomia che si aggira sui 35-45 km. Il PTT è di 5.000 kg con una porta di 1.000 kg (esiste anche un modello da 6.000 kg); il veicolo può anche essere equipaggiato con volta-bidoni da 120-240 e 360 litri; costipatore o vasca da 6 mc.•
ECONIC LA SOLUZIONE A PIANALE RIBASSATO Econic, il primo veicolo a pianale ribassato (l’altezza del telaio è di 874 mm) costruito da Mercedes, è un vero specialista della raccolta rifiuti ma anche degli impieghi antincendio, aeroportuali e altro ancora. La cabina a pianale ribassato, disponibile anche a 4 posti, consente non solo di ospitare un’intera squadra di lavoro ma anche la massima facilità di salita/discesa dal veicolo. Costantemente aggiornato e ottimizzato, nel corso della sua evoluzione ha avuto anche la possibilità di installare assali supplementari sterzanti idraulici, anteriori e posteriori. Nel 2002 è stata resa disponibile l’alimentazione a gas e l’anno successivo si è arrivati alla motorizzazione da 240 kW (326 CV). Nel 2006 sono state introdotte alcune innovazioni, tra cui un asse posteriore di maggior portata, retrovisori esterni con un campo visivo più ampio e nuove strumentazioni, come un display che visualizza istantaneamente il carico sugli assali. Econic è disponibile in versioni a due e tre assi con PTT di 18 e 26 t; le motorizzazioni sono 6 cilindri in linea della serie 900 e oltre all’OM 906 LA da 175 kW e 210 kW, dal 2003 viene utilizzato anche l’OM 926 LA da 240 kW (326 CV). Tutti gli Econic con motore diesel sono Euro 5; in alternativa al diesel, l’Econic è disponibile anche con alimentazione a metano con motore M 906 LAG (6,88 litri di cilindrata) da 205 kW. Tutte le motorizzazioni sono dotate di cambio automatico Allison a 6 rapporti.
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tivo di sollevamento quando la base del bidone è ad un metro di altezza; in questo caso il ciclo in automatico viene interrotto e sono ammessi solo cicli manuali. Sempre in tema di sicurezza sono da segnalare dispositivi di protezione laterali per garantire la completa tutela dell’operatore nell’area di manovra del dispositivo di sollevamento; inoltre, la pala, che durante il trasporto è abbassata, chiude la tramoggia di carico per evitare la fuoriuscita di rifiuti durante i trasferimenti.
PROVA SU STRADA CANTER EURO5
IL BELLO DELLA P sostanza per il Canter Mitsubishi con motorizzazione Euro 5: un veicolo compatto, con un carico utile elevato e con una rinnovata catena cinematica in grado di assicurare consumi contenuti di Ferdinando Tagliabue
l Canter, un successo mondiale che nel 2008 è stato venduto in 144 mila esemplari (record per la categoria 3,5 7,5 t) è l’autocarro del gruppo Daimler che vanta il volume di produzione più alto. E le ragioni di questo successo sono facilmente comprensibili trattandosi di un veicolo robusto, compatto, economico, moderno, ecologico, con un elevato carico utile e ridotti consumi. Certo esteticamente il Canter non una meraviglia e stilisticamente non è certo ineccepibile, ma se si bada alla sostanza nel Canter ve ne è davvero tanta.
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Rinnovato nel motore Uno degli aspetti più innovativi del Canter è il propulsore 4 cilindri di 3 l Euro 4 (che ha sostituito i precedenti da 3 e 5 l) e che viene proposto in esecuzione da 96 kW (130 CV) a 3.500 giri/min, con coppia max 300 Nm a 1.300-3.000 giri/min (per i mo-
a 1.600-2.600 giri/min per i Canter da 3,5 a 7,5 t e da 129 kW (175 CV) a 3.500 giri/min, con coppia max di 430 Nm a 1.6002.800 giri/min, disponibile a breve per i modelli da 6,5 e 7,5 t di ptt. La guida del Canter è intuitiva. Non appena a bordo della cabina si ha la sensazione di conoscere da sempre il veicolo. L’accesso è agevole e l’ampia apertura delle porte congiuntamente alla ridotta altezza da terra, al gradino antiscivolo e alla maniglia sul montante, rendono l’operazione molto semplice; la posizione di guida è quanto mai naturale e la visibilità sembra subito molto buona in ogni direzione con un parabrezza piuttosto ampio, un profilo basso del cruscotto, finestrini laterali sufficientemente ampi, finestratura posteriore e grandi retrovisori.
Strumentazione ben leggibile La strumentazione è semplice, essenziale e ben leggibile, merito anche della fattura del volante che lascia perfettamente visibile lo strumento centrale. Il sedile di guida, seppure non sia il massimo in termini di comfort, raggiunge comunque ampiamente la sufficienza così come la panca a due posti per i passeggeri con la seduta unica e gli schienali divisibili. La resistenza della frizione è equilibrata e la posizione del cambio, a nostro avviso, semplicemente perfetta, a portata di mano e con una giusta resistenza all’azionamento. Il nuovo cambio a 6 marce a joystick, poco ingombrante e dotato di una leva ergonomica ben inserita nella plancia portastrumenti (uguale per tutte versioni), pesa una trentina di chili in meno rispetto al precedente. La particolare posizione della leva rende anche agevole lo spostamento all’interno della cabina, nonostante questa non sia di enormi dimensioni. Ricordiamo inoltre che il nuovo cambio offre la possibilità di
Tanta coppia ai bassi regimi La coppia massima è disponibile da subito e si mantiene consistente su tutto l’arco di utilizzo del motore; il 90% della potenza nominale è già disponibile a circa 2.500 giri/min e ciò conferisce al veicolo una ripresa brillante e che non necessita di un eccessivo ricorso ai cambi di marcia. Bene anche per quanto concerne il freno motore, migliorato rispetto alla versione precedente sia in termini di potenza sia per la rapidità di risposta. Decisamente convincente anche la maneggevolezza. Abbiamo portato il Canter in un magazzino edile e ci siamo potuti permettere tante e tante manovre per ve-
schendicaa tec Motore Mitsubishi 4P10-DAT2 a 4 cilindri in linea di 3 litri ad iniezione diretta, due alberi a camme in testa, 4 valvole per cilindro, turbo compresso con turbina a geometria variabile e iniezione common rail; potenza massima: 96 kW a 3500 giri/min; Coppia massima: 300 Nm a 1300 giri/min. Frizione: monodico a secco a controllo idraulico da 275 mm di diametro. Cambio: a 6 marce sincronizzate più retromarcia. Asse anteriore: F100TM con capacità di 1950 kg.
SEMPLICITÀ metri con passo 2500) ben coadiuvata anche dall’ottima visibilità che facilita ulteriormente le operazioni.
La cabina Il Canter da 3,5 t può essere equipaggiato con cabine avanzate ribaltabili S e C che offrono la possibilità di un agevole accesso ai vari gruppi per gli interventi di manutenzione e riparazione. Poiché la gamma Canter è piuttosto ampia non deve sorprendere la disponibilità di diverse cabine. Come abbiamo accennato in precedenza, c’è la C, ovvero Comfort (quella del veicolo in prova) con una larghezza esterna di 1.995 mm e la S (Standard), più slanciata e destinata ad
Asse posteriore RO 15T di tipo completamente flottante con capacità nominale di 2700 kg.
larghezza di soli 1.695 mm. Entrambe le cabine sono poi disponibili (a richiesta) in esecuzione “doppia”; in questo caso la versione S dispone di 6 posti mentre per la C i posti a disposizione sono 7. Concludiamo sottolineando che il Canter non è solo un veicolo estremamente maneggevole e piacevole da guidare, nel traffico urbano come sui percorsi extraurbani, ma è anche molto versatile e grazie alla grande robustezza del suo telaio a longheroni e delle sospensioni, è in grado di affrontare percorsi in cava e cantiere anche di un certo impegno, come abbiamo appunto fatto nel corso del test cui abbiamo sottoposto il veicolo.•
Nato nel 1963, il Canter è oggi giunto alla sua settima generazione, ed è stato prodotto in 3,5 milioni di esemplari. Da una trentina di anni i Canter sono costruiti in Europa, nello stabilimento portoghese di Tramagal, a circa 150 km da Lisbona, da cui partono per essere distribuiti in più di 30 Paesi (il 90% della produzione è destinato all’esportazione). Dallo stabilimento di Tramagal sono usciti più di 150 mila veicoli e si è passati dai 2.000 veicoli del 1980 (anno dell’inizio della produzione europea del Canter) agli oltre 10 mila veicoli annui attuali.
con dimensioni di mm 190 x 55 x 4,5 (altezza, larghezza, spessore). Passo: 2500 mm. Serbatoio: da 80 lt (optional 100 lt).
Pneumatici: 195/75R16 107/105. Telaio: a longheroni a C con rinforzi interni e traverse
Freno di servizio: con servofreno idraulico a depressione, a 2 circuiti con valvola ALB Freno di stazionamento: meccanico con comando a mano agente sull’albero di trasmissione. Cabina: tipo C ribaltabile single a 3 posti con struttura in acciaio saldato. Sospensione cabina con barra di torsione.
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Sospensioni: anteriori con molle a balestre a due foglie con stabilizzatore e posteriori con molle a balestre a due foglie con stabilizzatore a 2; ammortizzatori telescopici idraulici a doppio effetto su assali anteriore e posteriore.
Gasolio ATTENTI ALLE SANZIONI
Multe pesanti per gli autotrasportatori che non inseriscono in fattura il corrispettivo per l’acquisto del carburante. Ecco chi è obbligato e con quali modalità di Angelo Ciaravolo
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ono quelle previste dal decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 settembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 14 dicembre. Il decreto ha affidato all’Agenzia delle Entrate il compito di sanzionare le imprese di autotrasporto che non rispettano gli adempimenti contenuti nella legge n. 133/2008 (manovra d’estate 2008) ed in particolare nell’articolo 83 bis. In pratica si tratta delle norme da seguire per la determinazione della parte di corrispettivo dovuto dal committente al vettore (che deve essere evidenziato nella fattura in mancanza di contratto scritto), relativo alla spesa sostenuta per l'acquisto del carburante e i termini di pagamento entro i quali il committente deve provvedere al pagamento anche in relazione alle eventuali differenze dovute all'aumento dei prezzi del gasolio. E a sanzionare i trasportatori inadempienti alle disposizioni di cui ai commi 6,7,8 e 9 dell’articolo 83 bis provvederanno, per competenza, anche la Direzione generale per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture e dei trasporti nonchè il ministero dello Sviluppo Economico. Ma vediamo in dettaglio i principali obblighi e le sanzioni a cui sono sottoposti gli autotrasportatori, in assenza di contratto scritto.
Contratto di trasporto non stipulato in forma scritta L'obbligo principale a carico del vettore, ai soli fini civilistici e amministrativi, è quello di indicare nella fattura emessa la parte del corrispettivo dovuto dal mittente, corrispondente al costo del carburante sostenuto per l'esecuzione delle prestazioni contrattuali. Tale importo deve corrispondere al prodotto dell'ammontare del costo chilometrico determinato, per la classe cui appartiene il veicolo utilizzato, ai sensi del comma 1, nel mese precedente a quello dell'esecuzione del trasporto, moltiplicato per il numero di chilometri corrispondenti alla prestazione indicata nella fattura. A tal proposito, lo scorso 9 febbraio il ministero delle infrastrutture sul sito Internet all’indirizzo www.infrastrutturetrasporti.it, ha pubblicato gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. I suddetti dati tengono conto delle cinque diverse tipologie di veicoli e delle diverse percorrenze chilometriche nonché del prezzo del gasolio riferito all’ultima rilevazione disponibile (mese di dicembre 2009). Nella tabella elaborata dal ministero non sono riportate le percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 chilometri, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto sulle brevi distanze.
Come si arriva al costo minimo Di seguito proponiamo un esempio di calcolo del costo minimo totale della prestazione relativo ad un trasporto effettuato con un veicolo di massa complessiva superiore a 26 tonnellate, per una percorrenza di 1.200 chilometri. Considerato che gli indici di costo riportati nella tabella del ministero sono i seguenti: - consumo medio di carburante Km/l: 2,8 - prezzo medio gasolio Euro/l, al netto di Iva e accise: 0,910 - costo medio di carburante per Km/l di percorrenza Euro/Km: 0,325 - quota percentuale dei costi di carburante: 29% Il costo totale del gasolio sarà pari a 390 (1.200x0,325) e costituisce il 29 per cento del valore minimo imputabile alla prestazione di trasporto. Il costo minimo totale sarà quindi pari a: 390:0,29 = euro 1.344,83 + Iva. Gli elementi da evidenziare obbligatoriamente in fattura, in assenza di contratto scritto, sono i seguenti: euro 0,325 x Km 1.200= euro 390 che rappresenta la quota parte del corrispettivo corrispondente al costo del carburante ai sensi dell’articolo 83 bis del Decreto legislativo n. 112 del 25.6.2008. Va ricordato che questi dati rappresentano la base per determinare i costi minimi della sicurezza relativi alle prestazioni di trasporto, ai sensi del richiamato articolo 83 bis. Indicazione di un corrispettivo inferiore E’ opportuno ricordare che, per effetto del comma 8 dell'articolo 83 bis, il vettore potrà recuperare la parte di corrispettivo diversa dalla quota relativa al costo del carburante, qualora sia stata
nale prestazioni di trasporto. Nel caso di mancato rispetto del suddetto termine, il vettore ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231. Il decreto ha affidato all’Agenzia delle Entrate il compito di sanzionare le imprese di autotrasporto che non rispettano gli adempimenti contenuti nella legge n. 133/2008. E a sanzionare i trasportatori inadempienti provvederanno, per competenza, anche la Direzione generale per la vigilanza e la sicurezza
indicata per un importo inferiore rispetto a quello stabilito (nel precedente esempio la parte diversa dalla quota relativa al costo del carburante è pari ad euro 954,83 (1.344,83 - 390,00). In tal caso il vettore potrà attivare la procedura legale (ingiunzione di pagamento) contro il committente entro cinque anni, se il contratto non è stipulato in forma scritta. Prima però dovrà fissare un termine di quindici giorni per consentire il pagamento. Decorso tale termine, il vettore potrà proporre domanda di ingiunzione mediante ricorso al giudice competente, ai sensi dell'articolo 638 del codice civile. Alla do-
manda deve essere allegata la documentazione relativa alla propria iscrizione all'albo degli autotrasportatori di cose per conto terzi, la carta di circolazione del veicolo utilizzato per l'esecuzione del trasporto, la fattura per i corrispettivi inerenti alla prestazione del trasporto, la documentazione relativa all'avvenuto pagamento dell'importo indicato ed i calcoli con cui viene determinato l'ulteriore corrispettivo dovuto al vettore ai sensi dei commi 7 e 8. Il giudice, dopo aver verificato la regolarità della documentazione nonché la correttezza dei calcoli eseguiti, ingiunge al committente, con decreto motivato, ai sensi dell'articolo 641 del codice di procedura civile, di pagare l'importo dovuto al vettore senza alcuna dilazione, autorizzando l'esecuzione provvisoria del decreto ai sensi dell'articolo 642 del codice di procedura civile e fissando il termine entro cui può essere fatta opposizione. Termine di pagamento del corrispettivo La legge ha stabilito il termine di 30 giorni (salvo diversa pattuizione tra le parti) per il pagamento dei corrispettivi relativi ai contratti di trasporto di merci su strada, nei quali siano parte i soggetti che svolgono in modo professio-
Le sanzioni La Direzione generale per il trasporto stradale e l'intermodalità del ministero delle Infrastrutture, sulla scorta delle segnalazioni derivanti da controlli effettuati o pervenute con modalità diverse, trasmette un rapporto dettagliato alle autorità che applicheranno successivamente le sanzioni secondo la materia di pertinenza. Queste ultime possono procedere anche d'ufficio all'erogazione della pena, se hanno avuto notizia delle suddette violazioni per altre vie. Infine, sarà loro compito di informare il ministero delle Infrastrutture circa le decisioni prese ai fini di successivi, eventuali provvedimenti previsti dalla legge che regola la disciplina generale relativa all'autotrasporto e l'accesso all'Albo. Ai sensi del comma 14 dell’articolo 83-bis della legge 133/2008, in caso di inadempimenti, l’Agenzia delle Entrate negherà, per la durata di un anno, l’accesso ai benefici fiscali e finanziari riservati agli autotrasportatori. La direzione generale per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture, invece, non consentirà la partecipazione, fino a sei mesi, alla procedura di affidamento pubblico della fornitura di beni e servizi. Inoltre, dovrà segnalare la violazione commessa al ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, affinchè venga applicata l’esclusione dalle agevolazioni previdenziali per il periodo di un anno. Da ultimo, il ministero dello Sviluppo Economico potrà sanzionare il trasgressore, escludendolo per un anno dai benefici finanziari. Contro i provvedimenti sanzionatori saranno esperibili i consueti ricorsi amministrativi e giurisdizionali previsti dalla legge.•
LOGISTICA&INTERMODALITÀ nuovi contratti per Iveco e CNH Iveco ha siglato un contratto triennale con Kuehne+Nagel per la distribuzione dei ricambi di veicoli industriali in tutta l’Europa. La società logistica svizzera utilizzerà per quest’attività le piattaforme di Torino, Langenau (Germania), Madrid, Trappes (Francia) e Winsford (Gran Bretagna). Iveco e K+N stanno sperimentando un sistema di radioidentificazione RFID per tracciare le spedizioni. Nella fase iniziale, è stato attivato a Torino e presto verrà implementato anche a Madrid. Case New Holland ha firmato un contratto biennale con Transmec per il trasporto delle macchine dagli stabilimenti italiani ai punti di distribuzione e vendita dell'Europa. Lo scorso anno, la stessa Transmec si era aggiudicata la gestione delle spedizioni espresse di CNH per Basildon e Anversa.
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Nuovo treno tra Nola e Milano
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Interporto Servizi Cargo ha avviato il collegamento diretto tra l’Interporto di Nola e Milano. Con questo servizio salgono a quattro le relazioni ferroviarie istituite dalla compagnia appartenente all’Interporto Campano: le altre sono dirette al porto di Napoli, all’Interporto di Bologna ed al Quadrante Europa di Verona. Nei prossimi tre anni, Interporto Servizi Cargo vuole attivare 17 collegamenti quotidiani nell’intera Penisola, muovendo 7700 treni l’anno. Tra le prossime novità ci sarà anche un servizio di navetta per container con il porto di Napoli, su cui la Regione Campania ha investito 3,1 milioni. In tale ottica, la società Conateco che gestisce il terminal container di Napoli invierà a Nola mezzi e proprio personale per svolgere le attività di movimentazione a terra dei contenitori.
AUTOSTRADA DEL MARE ITALIA-FRANCIA La Regione Veneto ha approvato lo stanziamento di 720mila euro per incentivi all’utilizzo del combinato strada-rotaia e del trasporto fluviale. In ambito ferroviario, il bonus verrà elargito sotto forma di sconto tariffario per chi sceglie l’intermodalità nei trasporti che hanno come origine o destinazione una località veneta. La Regione ha attivato questo incentivo da due anni, affidandone l’applicazione alla società controllata Sistemi Territoriali, che finora ha organizzato 1171 convogli. I collegamenti attivati con questo finanziamento sono Venezia (Porto Commerciale) - Milano (Certosa e Melzo), Portogruaro-Pontelongo/Pontelagoscuro. Nella navigazione interna, il bonus viene speso per chi opera nell’Interporto di Rovigo, che ha già movimentato quasi 100mila tonnellate di merci destinate a porti veneti.
UPS cresce in Cina La multinazionale dell’espresso potenzia la rete cinese specializzata nella distribuzione di ricambi. Il programma prevede la realizzazione di 101 nuovi impianti per la distribuzione, col fine di assicurare la copertura nelle 89 città più importanti del Paese. I comparti maggiormente interessati a questo sviluppo sono
l’alta tecnologia, il medicale e l’aerospaziale. Nello stesso tempo, però, UPS annuncia un drastico taglio negli Stati Uniti. La società ha annunciato che nella rete interna dedicata alla presa e consegna di parcel applicherà nuove tecnologie e taglierà 1800 posti di lavoro nei settori amministrativo e dirigenziale. La ristrutturazione non comporterà la chiusura d’impianti e la riduzione del personale non coinvolgerà gli autisti.
I PORTI SPAGNOLI CERCANO LA RIVINCITA La crisi economica ha colpito duramente la Spagna e, di conseguenza, l’intero sistema portuale della Penisola Iberica. Per riconquistare il traffico container perso nel 2009 - a causa anche della concorrenza degli scali nordafricani - i principali porti stanno attuando iniziative per migliorare i collegamenti
intermodali con il retroterra. L’Autorità portuale di Algeciras ha stanziato 131 milioni di euro per le infrastrutture. Buona parte di questa somma è destinata al completamento del nuovo terminal container d'Isla Verde. A Valencia è stato attivato il nuovo collegamento ferroviario tra il porto e la
piattaforma logistica di Saragoza con un servizio bisettimanale. A Barcellona è in programma addirittura la costruzione di una nuova linea ferroviaria con alcune piattaforme logistiche interne. Si chiamerà Eix Transversal Ferroviario e richiede in investimento di 6,5 miliardi di euro.
Raddoppia feeder aereo tra Genova e Milano
L’antitrust approva la nuova logistica Fiat
AeroLogic aumenta i voli per Cina e Stati Uniti
L'Autorità per la Concorrenza ha approvato la cessione di quattro rami d’azienda da Ceva Logistics a Fiat Group Automobiles Spa, operazione che riporta in Casa Fiat il rifornimento degli stabilimenti italiani. La cessione interessa le attività deposito, gestione e movimentazione dei magazzini all'interno degli impianti produttivi, attività che nel 2009 hanno prodotto un fatturato di 190 milioni di euro. L’Antitrust ha dato segnale verde perché Fiat non offre servizi di logistica integrata all'esterno e, quindi, l'operazione non restringe in modo significativo la concorrenza nel mercato. Approvata anche la riacquisizione della logistica di Termini Imerese da parte di Kuehne+Nagel.
La nuova compagnia aerea nata dalla jointventure tra Lufthansa Cargo e DHL annuncia due nuovi collegamenti: un volo giornaliero Francoforte e Hong Kong ed un servizio, effettuato solamente nel fine-settimana, lungo la rotta per gli Stati Uniti, dove tocca Atlanta e Chicago. L’ampliamento del servizio è poss bile grazie alla consegna di due nuovi Boeing 777 Freighter, che raddoppiano la flotta di questo tipo di velivolo. Altri quattro B777F giungeranno alla compagnia tedesca nel corso di quest’anno e serviranno per aprire nuove rotte verso l’Asia ed il Nord America.
Alha potenzia il collegamento stradale dedicato ai container aerei tra l’aeroporto genovese Cristoforo Colombo e quello milanese di Malpensa. La società di trasporto inserisce una seconda corsa settimanale, che avviene il mercoledì e che serve soprattutto le merci in export destinate alla Cargocity di Malpensa. La partenza dal Cristoforo Colombo avviene nel tardo pomeriggio, così da giungere allo scalo lombardo in tempo per il decollo serale. Durante il 2009, Alha ha sostituito il cliente storico Alitalia Cargo con diverse compagnie che scalano a Malpensa, tra cui spiccano Cargolux (Lussemburgo e Italia), CargoItalia, Emirates Sky Cargo, Korean Air, AirBridge Cargo ed Etihad Airways.
GERMANIA PRIMA NELLA LOGISTICA IFB arriva a Pomezia Inter Ferry Boats - società intermodale collegata dalla ferrovia belga SNCB ha annunciato un nuovo collegamento per container e casse mobili tra Belgio ed Italia. Il servizio utilizzerà il terminal di Milano Segrate come hub di scambio tra i convogli internazionali ed un nuovo treno avviato tra la città lombarda e Pomezia. Questo convoglio verrà gestito da Interporto Servizi Cargo. IFB potenza anche il collegamento tra Belgio e Spagna, attraverso lo hub francese di Bonneuil-surMarne (Parigi). Gli aspetti commerciali ed operativi del servizio saranno gestiti dalla nuova filiale francese IFB France.
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Lo studio Trade Logistics in the Global Economy realizzato in 155 Paesi dalla Banca Mondiale sull’efficienza del sistema logistico pone al vertice della classifica la Germania, seguita da Singapore e Svezia. La ricerca si basa su un’ampia indagine svolta tra spedizionieri e corrieri e la classifica è stilata usando un punteggio relativo ad alcuni parametri d’efficienza. L’Italia non esce bene: si trova al 22o posto, tra Nuova Zelanda e Corea del Sud. A livello globale, lo studio registra una grande differenza tra i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo. Tra i fattori che ostacolano lo sviluppo logistico ci sono i ritardi nell’organizzazione doganale e nell’applicazione delle tecnologie informatiche. La banca Mondiale sottolinea che altri fattori di crescita sono la competitività dell’autotrasporto, delle ferrovie e degli spedizionieri.
LOGISTICA SOSTENIBILE
LA LOMBARDIA LANCIA L’IDROMETANO Il primo impianto per l’erogazione d’idrometano per autoveicoli ha aperto nella stazione di servizio di Assago della Tangenziale Ovest di Milano e un secondo impianto è in costruzione a Monza. Questo carburante è una miscela formata al 70% da metano e al 30% da idrogeno, adatta ai veicoli funzionanti a gas naturale. Rispetto al metano puro, l’idrometano assicura un’accensione più rapida e una combustione completa, riducendo così l’emissione di sostanze inquinanti e di CO2. Questa installazione fa parte di un programma più ampio della Regione Lombardia per ampliare la distribuzione di gas naturale e che prevede la realizzazione, entro il 2012, di 30 nuovi impianti per l’erogazione di metano. Inoltre, la regione Lombardia ha siglato un accordo con l’Eni per la distribuzione sperimentale di un nuovo tipo di gasolio, denominato BluDieselTech, che riduce l’emissione di polveri sottili fino al 40% rispetto al gasolio normale, secondo quanto dichiara la stessa Eni.
Due porti liguri hanno annunciato interessanti iniziative dedicate alla protezione ambientale. LʼAutorità portuale di La Spezia ha lanciato il programma “Porto Verde”, in collaborazione con lʼEnel. Il protocollo dʼintesa prevede la riduzione delle emissioni inquinanti delle attività svolte nello scalo, comprese quelle connesse con le merci. Il primo passo consiste nel dotare le banchine di presa elettrica per le navi attraccate, che così non dovranno più usare i loro generatori diesel per lʼenergia di bordo. Anche il porto di Genova sʼimpegna nella logistica sostenibile, annunciando che sottoporrà il nuovo piano regolatore alla valutazione ambientale strategica. Pure Genova intende elettrificare le banchine per spegnere i motori delle navi attraccate ed inizierà dallʼarea dedicata alle riparazioni.
L’America crede nell’ibrido L’interesse verso il camion a propulsione ibrida dieselelettrica sta crescendo soprattutto negli Stati Uniti. Una ricerca di Frost & Sullivan stima che entro il 2015 saranno costruiti nell’America settentrionale quasi 40mila camion ibridi delle classi 6-8 (ossia quelle più pesanti), che rappresenta l’8% della produzione totale di veicoli industriali. Lo Stato della California - che è quello più all’avanguardia nella protezione ambientale si sta già muovendo in questa direzione ed ha stanziato 20
milioni di dollari per incentivi destinati all’acquisto di camion ed autobus ibridi. Ogni acquisto potrà ottenere una sovvenzione tra 10mila e 45mila dollari, secondo la tipologia dell’automezzo, con un massimo di cento incentivi per impresa. Intanto, la multinazionale statunitense FedEx ha ricevuto il primo veicolo ibrido prodotto da Hino, che arricchisce la flotta di 329 automezzi a propulsione elettrica e di 2100 veicoli con carburanti alternativi operante in tutto il mondo.
GASOLIO DAI BATTERI La società statunitense LS9, specializzata nella ricerca di nuovi biocarburanti, ha annunciato di avere ottenuto risultati positivi nella ricerca per un nuovo tipo di biodiesel derivato dalla cellulosa utilizzando batteri. I laboratori della società hanno creato una variante genetica del batterio Escherichia coli che può trasformare con un solo processo di fermentazione alcuni prodotti vegetali in carburante, senza l’utilizzo di additivi chimici. Questo processo avrebbe due importanti benefici rispetto alle soluzioni tradizionali: una riduzione dei costi e la possibilità di utilizzare biomasse che non hanno bisogno di terreni coltivabili destinati all’alimentazione, come la paglia ed il legno. Secondo quanto dichiara LS9, il biodiesel così ottenuto assicura un’emissione di prodotti inquinanti dell’85% minore rispetto al tradizionale gasolio.
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I porti liguri si tingono di verde
NORMATIVE
PEDAGGI: prosegue l’iter per i rimborsi Novità importanti per le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali: conclusa la procedura contabile per integrare i pagamenti del 2007 in virtù delle nuove percentuali, si attende l’assegnazione delle somme per il 2008 di Andrea Giuli
n merito all’annualità del 2007, è giunta a conclusione la procedura per incrementare lo stanziamento finale. Come si ricorderà, la somma effettivamente disponibile per questa misura, accertata dal Comitato Centrale per l’Albo con la delibera n. 38/2008, ammontava ad euro 86.325.984,16; a sua volta, per mantenere intatte le percentuali fissate dalla direttiva del ministro dei Trasporti del 29 maggio 2007, l’Albo avrebbe dovuto disporre della somma di 144.348.683,59 euro, ed è per questa ragione che le percentuali di rimborso stabilite nella suddetta direttiva subirono un dimezzamento. Nel frattempo, nel quadro della vertenza autotrasporto dell’estate del 2009, una delle mi-
I
Le percentuali definitive da applicare alle riduzioni compensate dei pedaggi 2007, risultano in tabella
sura che venne decisa per fronteggiare la grave crisi di liquidità del settore, fu proprio l’aumento dello stanziamento per i pedaggi del 2007, da realizzare con le risorse pari a 60 milioni di euro che, in origine, la Finanziaria per il 2009 aveva destinato ad altri tipi di interventi (sgravi contributivi sugli straordinari degli autisti, e dell’incremento delle deduzioni forfettarie delle spese per le trasferte degli stessi autisti). L’iter successivo non è stato dei più agevoli: infatti, nel mese di settembre, l’Albo ha completato l’iter per eseguire i rimborsi del 2007 con i fondi accertati dalla delibera 38/2008 (pari, come detto, ad euro 86.325.984,16), rispettando quindi le percentuali ivi indicate. Per quanto riguarda l’ulteriore stanziamento di 60 milioni, invece, l’Albo si è effettivamente adoperato con gli organismi preposti del ministero dei Trasporti e dell’Economia, per individuare le procedure tecnico amministrative migliori per rendere questa somma immediatamente disponibile. L’obiettivo è stato finalmente raggiunto alla fine del mese di
Fatturato annuo dei pedaggi in euro
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Da € 51.646,00 Da € 206.583,01 Da € 516.457,01 Da € 1.032.914,01 Oltre € 2.582.284,00
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% di riduzione applicabile ad € 206.583,00 ad € 516.457,00 ad € 1.032.914,00 ad € 2.582.284,00
2,5895 3,8872 5,1850 6,4768 7,7745
gennaio, grazie ad una lettera del Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino che ha autorizzato il Comitato Centrale ad utilizzare lo stanziamento di 60.000.000 euro per integrare le percentuali delle riduzioni compensate dei pedaggi 2007, in maniera tale da raggiungere i valori massimi fissati dalla direttiva del ministro dei Trasporti del maggio 2007. Pertanto, le percentuali definitive da applicare alle riduzioni compensate dei pedaggi 2007, risultano in tabella. Quanto al pagamento effettivo in favore delle imprese aventi diritto, al momento di andare in stampa sta per giungere a conclusione la procedura contabile per integrare i pagamenti a favore delle imprese aventi titolo. In ogni caso, l’impegno del Comitato Centrale per l’Albo ha portato al positivo esito della vicenda, con la conseguenza che le imprese, a breve, potranno disporre di risorse utili per fronteggiare l’attuale, difficile, contesto economico.
numero di gennaio vi avevamo già informato che l’Albo, dopo aver terminato la fase istruttoria, aveva già approvato l’elenco delle imprese ammesse e, di conseguenza, rideterminato le percentuali di riduzione (che vanno da un minimo del 2,2649% ad un massimo del 6.8002), tenuto conto della somma disponibile per questa annualità, che ammonta ad euro 85.182.873,92. Fermo restando che i pagamenti potranno esser fatti soltanto dopo l’assegnazione al Comitato Centrale delle somme necessarie (cosa questa, che tenuto conto delle procedure di contabilità di Stato, sarà possibile non prima della prossima estate), detto stanziamento potrebbe ricevere un ulteriore incremento di 9.224.747,56 euro; ciò grazie ad un Decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 12 gennaio 2010 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5.2.2010), il quale destina questi fondi alle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali, trattandosi delI pedaggi 2008 Per quanto riguarda la situa- l’importo spettante agli autozione dei pedaggi 2008, nel trasportatori ai sensi dell’art. 1, comma 294 della Legge 244/2007, giacché nel periodo 20 marzo - 30 aprile 2008 l’accisa sul gasolio applicata % ulteriore % (406,17/1.000 litri) è stata indi riduzione di riduzione feriore rispetto a quella ordiapplicabile totale naria di 423 euro/1.000 litri e, pertanto, gli autotrasportatori hanno a loro volta recuperato 1,7405 4,3300 un importo più basso (circa 3 2,6128 6,5000 millesimi di euro/litro) rispetto 3,4850 8,6700 a quello che altrimenti sareb4,3532 10,8300 be loro spettato (1,978609/li5,2255 13,0000 tro). Naturalmente, vi terremo informati degli sviluppi della vicenda.•
MERCI PERICOLOSE NUOVA DIRETTIVA Giunto al termine l’iter per recepire la direttiva 2008/68 sul trasporto delle merci pericolose via strada, via ferrovia e per vie navigabili interne. Tra le novità, l’unificazione in un solo testo delle disposizioni previste per le varie modalità di trasporto
o scorso 22 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato, in seconda lettura, lo schema di Decreto Legislativo che recepisce la direttiva comunitaria, rendendo così applicabili anche al trasporto nazionale le nuove disposizioni sul trasporto delle merci pericolose. In proposito, giova ricordare che alcune delle principali novità introdotta nell’edizione 2009 dell’ Adr, hanno interessato: - le istruzioni scritte (Trem Cards) per i conducenti che, con la versione 2009, devono essere fornite dall’impresa di autotrasporto, mentre fino alla versione 2007 dell’Accordo tale obbligo gravava sullo speditore. Allo stesso tempo, queste istruzioni sono state notevolmente semplificate rispetto al passato, visto che la sottosezione 5.4.3.4 ha introdotto un formato unico per tutti i numeri Onu; - l’introduzione di una nuova tipologia di esenzione, cosiddetta per le merci “in quantità esentate”, la quale si applica quando il peso
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Il Decreto Legislativo interviene, soprattutto, sugli aspetti sanzionatori legati all’inosservanza delle norme sul trasporto delle merci pericolose, e sulla figura del consulente per la sicurezza, dettandone una nuova disciplina
del materiale trasportato soddisfi i parametri indicati nella sottosezione 3.5.1.2 dell’Adr, in presenza dei quali il trasporto può avvenire in esenzione dalla normativa Adr, eccezion fatta di alcune disposizioni (formazione del personale e disposizioni sugli imballaggi); - per le merci imballate in quantità limitata, una nuova serie di obblighi di segnalazione dei colli che le contengono, e dei veicoli che le trasportano; - l’indicazione sul documento di trasporto dell’eventuale codice di restrizione in galleria, riportato nella colonna 15 della tabella A, capitolo 3.2 Adr. Il Decreto Legislativo interviene, soprattutto, sugli aspetti sanzionatori legati all’inosservanza delle norme sul trasporto delle merci pericolose, e sulla figura del consulente per la sicurezza, dettandone una nuova disciplina. Per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio legato all’inosservanza delle norme sul trasporto su strada, il Decreto modifica gran parte del testo dell’art. 168 del Codice della Strada, introducendo una serie di novità quali: - la possibilità in via eccezionale, ed a condizione che non venga compromessa la sicurezza della circolazione stradale, che il ministero dei Trasporti, di concerto con gli Interni e l’Ambiente, rilasci delle autorizzazioni individuali per operazioni di trasporto di merci pericolose in Italia, che siano proibite o diversamente disciplinate dall’Adr;
- la possibilità – sempre con provvedimenti dei sopra indicati ministeri, notificati ed autorizzati dalla Commissione Ue – di accordare delle deroghe all’Adr per il trasporto su brevi distanze, ovvero di piccole quantità di merce; - la riscrittura dei commi 9, 9 bis e 9 ter dell’art. 168 del Codice della Strada, per effetto della quale la sanzione pecuniaria da euro 373 ad euro 1498 viene applicata in presenza della violazione: a)del comma 9 (idoneità tecnica dei veicoli e delle cisterne; dispositivi di equipaggiamento e di protezione dei veicoli; presenza e corretta sistemazione dei pannelli di segnalazione e delle etichette di pericolo sui veicoli, sulle cisterne e sugli imballaggi che contengono - o hanno contenuto, se non ancora bonificati - le merci pericolose, sosta, operazioni di carico, scarico e trasporto in comune), oltre alla pena accessoria della sospensione della patente di guida del conducente e del libretto di circolazione del veicolo da due a sei mesi; b)del comma 9 bis, sui dispositivi di equipaggiamento e protezione dei conducenti o dell’equipaggio, e sulla compilazione e tenuta dei documenti di trasporto o delle istruzioni di sicurezza. c)del comma 9 ter, sulle violazioni della normativa Adr diverse da quelle appena viste. - L’applicazione della sanzione pecuniaria più elevata
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di Andrea Giuli
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Le novità riguardano non solo la movimentazione su strada ma anche il trasporto di merci pericolose su ferrovia e vie d’acqua
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fissata dal comma 8 dell’art commetta le stesse viola- pone l’obbligo di nominare il 168 (da euro 1842 ad euro zioni che, nel trasporto su consulente per la sicurezza in 7369), oltre alla sanzione strada, vengono sanziona- capo al legale rappresentante accessoria della sospente dal nuovo comma 9 del- dell’impresa, il quale, qualora sione della patente di guida l’art. 168 sopra citato; non vi provvedesse, è sogdel conducente e del libret- - con la sanzione ammini- getto alla sanzione pecuniaria to di circolazione del veicostrativa da euro 3.000 ad da un minimo di 6.000 euro lo da due a sei mesi, qualoeuro 9.000, il vettore che in- ad un massimo di 36.000 eura vengano violate le prefranga prescrizioni diverse ro. Attualmente questo obbliscrizioni più rigorose per il da quelle prese in esame go compete al capo dell’imtrasporto stradale in Italia di nel precedente punto (sulla presa che, se non lo assolve, merci pericolose, introdotte falsariga del nuovo comma è soggetto ad una sanzione con decreto del ministro dei 9 ter, art. 168 del Codice da 1549 a 9296 euro. SemTrasporti, di concerto con della Strada); pre il legale rappresentante gli Interni, l’Ambiente e lo - con la sanzione amministra- ha quindici giorni di tempo per Sviluppo economico. tiva da euro 1.500 ad euro comunicare la nomina del 4.500, lo speditore o il tra- consulente al competente ufsportatore che violi gli obbli- ficio della motorizzazione in ghi di sicurezza posti, in ca- cui si trova la sede dell’imprepo agli stessi, dal capitolo sa, pena una sanzione da 1.4.2.1 e 1.4.2.2 del Rid. 2.000 euro a 12.000 euro. La stessa suddivisione viene Anche su questo aspetto si adottata anche per la viola- registrano delle differenze zione delle disposizioni del- con il provvedimento del l’Adn, sul trasporto per via na- 2000, visto che la sanzione ivi vigabile interna. stabilita, sempre verso il capo Il decreto interviene poi sulla dell’impresa, ammonta ad figura del Consulente per il una cifra che varia da 516 eutrasporto delle merci pericolo- ro a 3.098 euro. se, la quale è stata prevista Anche le sanzioni legate ai obbligatoriamente con il De- compiti del consulente hanno creto legislativo 4 febbraio subito un generale inaspri2000, n. 40, in tutte le impre- mento. In particolare, il Decrese di trasporto su strada, per to legislativo 40/2000 puniva ferrovia o per via navigabile con una sanzione che va da interna che movimentino det- 1.032 a 6.197 euro la mancaFin qui abbiamo analizzato le te merci, fatte salve le se- ta redazione della relazione principali novità sul trasporto guenti eccezioni: che evidenzi le modifiche stradale. Tuttavia, il Decreto - trasporti soggetti ad esen- strutturali o procedurali nelegislativo interviene incisivazione totale per le merci im- cessarie a garantire il rispetto mente anche sul trasporto ballate in quantità limitate della normativa sul trasporto, ferroviario, riscrivendo total(cap. 3.4 dell’Adr), o parzia- sul carico e lo scarico; il nuomente l’art. 35 del Decreto del le per unità di trasporto vo Decreto introduce importi Presidente della Repubblica (cap. 1.1.3.6 Adr); più elevati, da un minimo di 11 Luglio 1980, n. 75, recante - imprese che occasional- 4.000 euro ad un massimo di nuove norme in materia di pomente movimentino merci 24.000 euro. Questa relaziolizia, sicurezza e regolarità pericolose con un grado di ne viene poi conservata dal dell’esercizio delle ferrovie e pericolosità o un rischio di in- rappresentante dell’impresa di altri servizi di trasporto. Il quinamento minimi (secon- per 5 anni; in caso di inademtesto di questa norma si predo le definizioni contenute pimento, le nuove norme presentava ormai inadeguato ai nel Decreto ministeriale del scrivono una sanzione da un mutamenti intervenuti in 4.7.2000), previa comunica- minimo di 2.000 euro ad un questa tipologia di trasporto, zione annuale da eseguire al massimo di 12.000 euro, inclusa anche la sanzione competente Dipartimento mentre quella prevista dal Deche era stata prevista per Trasporti Terrestri. creto del 2000 ammonta da l’inesatta o incompleta di- Il nuovo provvedimento abro- 516 euro a 3.098 euro. chiarazione della natura del- ga il suddetto Decreto legisla- Infine, in presenza di un incile merci, o per l’omessa de- tivo del 2000 (per le parti do- dente stradale che abbia nuncia del loro trasporto o ve sussiste un’incompatibili- messo in pericolo persone, deposito. Il nuovo testo rical- tà), disciplinando “ex novo” beni o l’ambiente, il consulenca le fattispecie dell’art. 168 alcuni aspetti di questa figura te è chiamato a redigere una del Codice della Strada e con una particolare attenzio- relazione da trasmettere, enpunisce: ne alle sanzioni ed alle dero- tro 45 giorni, al rappresentan- con la sanzione penale del- ghe. Proprio a proposito delle te legale dell’impresa, al Dil’ammenda da euro 5.000 deroghe, va segnalato che il partimento Trasporti Terrestri ad euro 15.000, e l’arresto decreto in commento ne pre- del ministero dei Trasporti ed fino a due mesi, chiunque vede la riscrittura mediante al ministero dell’Interno (Dipresenti al trasporto delle apposito provvedimento del- partimento dei Vigili del Fuomerci pericolose senza au- l’amministrazione, stabilendo co); l’inadempimento comportorizzazione, quando pre- tuttavia che quelle attualmen- ta una sanzione da un minimo scritta; te vigenti proseguano ad ap- di 2.000 euro ad un massimo - con la sanzione ammini- plicarsi fino all’emanazione di 12.000 euro, mentre il Destrativa da euro 5.000 ad del predetto provvedimento. creto del 2000 stabiliva una euro 15.000, il vettore che L’art.11, comma 2 del decreto sanzione dimezzata.•
UNA PASSIONE
PER LE PRESTAZIONI… …E UNA PASSIONE PER GIUSI Il tifo e l’entusiasmo che dimostrate per la nazionale di calcio si riflette nella passione che dedicate alle cure del vostro camion. Quando si tratta di scegliere un olio, assicuratevi che l’alto livello di protezione vi accompagni per tutta la durata del viaggio e resista ad ogni tipo di sollecitazione. Castrol Enduron 10W-40 è stato studiato e testato nelle condizioni più estreme per offrirvi durata, protezione e prestazioni ai massimi livelli, con una durata costante tra un cambio d’olio e l’altro, anche nell’impiego più gravoso. Prendete la decisione giusta per far viaggiare i vostri affari e per Giusi: le offrirete la garanzia di percorrere una strada lunga e serena.
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COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione febbraio 2010
COSTI D’ESERCIZIO ’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato a Governo e Parlamento una segnalazione “in merito a normative a persistente carattere o effetto anticoncorrenziale in un gruppo significativo di settori economici”. Vediamo in rapida sintesi i punti che, in qualche modo, coinvolgono direttamente o indirettamente l’autotrasporto (per una visione completa del documento il riferimento è il sito dell’Autorità: www.agcm.it). Servizi autostradali: “Con riguardo alla gestione delle infrastrutture e all’offerta di servizi autostradali oggetto di concessione, l’Autorità ha da sempre sostenuto tanto la necessità di procedere a selezioni ad evidenza pubblica per l’individuazione del concessionario, quanto l’esigenza di limitare la durata delle concessioni e il loro ambito oggettivo...”. Distribuzione dei carburanti: “è caratterizzato, in Italia, da un grado molto elevato di inefficienza ... il confronto con altri Stati membri mostra il sovradimensionamento di una rete costituita, per la gran parte, da impianti di dimensione molto ridotta”. Assicurazioni (e banche): è necessario “continuare a promuovere una maggiore semplificazione, trasparenza e comparabilità delle informazioni al fine di consentire una maggiore mo bilità d
L
RIBALTABILI 11,5 ton km/anno
26 ton
km/anno
€
%
€
SALARIO AUTISTA
1,20
62,0
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
SALARIO AUTISTA
0,48
27,5
0,32 20,9
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
6,9
0,09
AMMORTAMENTO
0,26
14,9
0,22 14,3
€
0,72 54,0
0,90 47,8 0,6
39,6
0,95
42,3
0,64 35,1
6,2
0,09
0,1
5,3 0,09
5,9
0,13
5,8
0,1
0,29
15,0
0,21 15,7
0,39 20,7 0,34
22,5
0,49
21,8
0,39 21,4
STRAORDINARI & TRASFERTE
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
PEDAGGI AUTOSTRADALI
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
0,18 0,02 0,04 0,08
9,5 1,0 2,1 4,1
19,4 2,6 3,3 6,6
0,38 0,05 0,13 0,11
17,1 2,2 5,8 4,9
6,7
%
%
5,5
VARIABILI
GASOLIO LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,18 13,8 0,03 2,2 0,04 3,0 0,06 4,5
0,29 15,6 0,29 0,04 2,1 0,04 0,05 2,7 0,05 0,11 5,8 0,1
0,38 21,0 0,06 3,3 0,13 7,1 0,12 6,6
1,93 100 1,33 100 1,88 100 1,51 100 2,24 100 1,82 100
TOTALE
BISARCHE autoarticolato
km/anno
prezzo d’acquisto € 147.900 consumo (km/lt) 3,2 €
%
€
SALARIO AUTISTA
0,90
45,6
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,1
AMMORTAMENTO
% FISSI
5,9
km/anno
km/anno
autotreno km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 175.900 consumo (km/lt) 2,45
prezzo d’acquisto € 191.700 consumo (km/lt) 2,45
€
€
%
€
%
€
0,45 31,0
0,48 26,8 0,38
23,5
0,48
26,5
0,32 19,7
5,1
0,09
0,13
0,1
6,2
0,13
7,2
0,1
0,32
16,2
0,24 16,5
0,29 16,2 0,24
14,9
0,28
15,4
0,24 14,8
%
6,2
%
7,2
%
6,2
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,14
8,0
0,13
8,5
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,11
5,6
0,14
9,6
0,14
7,8 0,12
7,4
0,14
7,7
0,14
8,6
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,06
3,4
0,09
5,9
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,03
1,5
0,04
2,8
0,06
3,3 0,09
5,6
0,06
3,3
0,09
5,5
GASOLIO
0,37 0,06 0,13 0,12
21,4 3,4 7,5 6,9
0,38 0,06 0,13 0,11
25, 3,9 8,5 7,2
GASOLIO
0,29 0,04 0,05 0,13
14,9 2,0 2,5 6,6
0,29 20,2 0,03 2,1 0,05 3,4 0,12 8,3
0,36 20,3 0,36 0,06 3,3 0,06 0,13 7,2 0,13 0,14 7,8 0,13
22,5 3,7 8,1 8,1
0,36 0,06 0,15 0,15
20,1 3,3 8,3 8,3
0,36 22,4 0,07 4,3 0,15 9,2 0,15 9,2
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
1,74 100 1,53 100
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
1,97 100 1,45 100 1,79 100 1,61 100 1,81 100 1,62 100
47
TIR 125/2010
VARIABILI
VARIABILI
TOTALE
€
%
km/anno
€
km/anno
prezzo d’acquisto € 147.500 consumo (km/lt) 2,45 €
prezzo d’acquisto ⇔148.300 consumo (km/lt) 2,45 %
km/anno
%
%
26 ton
€
km/anno
prezzo d’acquisto € 120.500 consumo (km/lt) 3,2 €
FISSI
PORTACONTAINER
FISSI
km/anno
prezzo d’acquisto € 62.000 consumo (km/lt) 5,1
autoarticolato
CISTERNE
COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione febbraio 2010
11,5 ton km/anno
26 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 58.500 consumo (km/lt) 5,1
PRINCIPALI ELEMENTI
€
%
€
SALARIO AUTISTA
0,90
54,1
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
km/anno
km/anno
autotreno
km/anno
prezzo d’acquisto € 133.700 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 166.900 consumo (km/lt) 2,45
€
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 190.400 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
0,45 40,0
0,45 32,3 0,36
27,0
0,48
27,7
0,32 20,6
0,48
26,0
0,32
19,5
7,2
0,09
0,1
7,2 0,09
6,7
0,13
7,5
0,1
6,4
0,13
7,1
0,1
6,1
0,20
12,0
0,12 10,7
0,21 15,1 0,24
18,0
0,25
14,4
0,22 14,2
0,31
16,8
0,26
15,8
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,11
6,6
0,14 12,5
0,14 10,0 0,12
9,0
0,14
8,1
0,14
9,0
0,14
7,6
0,14
8,5
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,02
1,2
0,03
0,03
2,2 0,04
3,0
0,06
3,5
0,09
5,8
0,06
3,3
0,09
5,5
GASOLIO
0,18 0,03 0,03 0,07
11,1 1,8 1,8 4,2
0,18 16,4 0,02 1,8 0,03 2,7 0,06 5,3
0,29 21,1 0,29 0,03 2,2 0,04 0,05 3,6 0,05 0,09 6,5 0,10
22,0 3,0 3,7 7,5
0,37 0,05 0,13 0,12
21,6 2,9 7,5 6,9
0,37 24,1 0,06 3,9 0,13 8,4 0,12 7,7
0,37 0,06 0,15 0,14
20,3 3,3 8,1 7,6
0,37 0,06 0,15 0,15
22,7 3,7 9,1 9,1
FISSI
TIPOLOGIE DI TRASPORTO Le nove categorie di veicoli prescelte sono telonati, furgonati, cassonati, frigoriferi, cisterne Adr e per liquidi alimentari, ribaltabili, portacontainer e bisarche.
km/anno
autoarticolato
%
8,0
%
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI
PREZZO D’ACQUISTO Il prezzo d’acquisto dei singoli veicoli è stato ricavato facendo la media dei prezzi di vendita aggiornati dei mezzi, per ciascuna fascia di peso, di tutti i costruttori presenti sul mercato, tenendo conto degli sconti medi praticati sul mercato.
MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,7
1,66 100 1,12 100 1,39 100 1,33 100 1,73 100 1,55 100 1,84 100 1,64 100
TOTALE
CISTERNE 11,5 ton km/anno
26 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 59.800 consumo (km/lt) 5,1
AMMORTAMENTO È incluso l’ammortamento del capitale investito per il veicolo e l’onere finanziario, calcolato a un tasso d’interesse attualmente pari al 9%.
€
%
€
SALARIO AUTISTA
0,90
54,4
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13 0,20
STRAORDINARI & TRASFERTE
km/anno
km/anno
autotreno
km/anno
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 134.500 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 168.700 consumo (km/lt) 2,45
prezzo d’acquisto € 184.800 consumo (km/lt) 2,45
€
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
0,45 39,7
0,45 32,1 0,36
27,2
0,48
27,4
0,32 20,3
0,48
26,6
0,32
20,0
7,9 12,1
0,1 8,8 0,13 11,5
0,11 7,8 0,1 0,21 15,0 0,23
7,6 17,4
0,13 0,27
7,4 15,4
0,11 7,0 0,24 15,3
0,13 0,29
7,2 16,1
0,11 0,23
6,9 14,3
0,11
6,6
0,14 12,3
0,14 10,0 0,12
9,1
0,14
8,0
0,14
8,9
0,14
7,8
0,14
8,7
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,02
1,2
0,03
0,03
2,1 0,04
3,0
0,06
3,4
0,09
5,7
0,06
3,3
0,09
5,6
GASOLIO
0,18 0,02 0,03 0,06
11,1 1,2 1,8 3,6
0,18 16,2 0,02 1,8 0,03 2,6 0,05 4,4
0,29 20,9 0,29 0,03 2,1 0,03 0,05 3,6 0,05 0,09 6,4 0,1
22,2 2,3 3,8 7,6
0,37 0,05 0,13 0,12
21,3 2,9 7,4 6,8
0,37 23,7 0,05 3,2 0,13 8,3 0,12 7,6
0,37 0,05 0,15 0,13
20,7 2,8 8,3 7,2
0,37 0,06 0,15 0,13
23,3 3,7 9,4 8,1
FISSI
TASSA DI POSSESSO Gli importi sono calcolati in base alle tariffe stabilite dagli appositi decreti del ministero delle Finanze.
km/anno
autoarticolato
%
%
AMMORTAMENTO
VARIABILI
ASSICURAZIONI I premi considerati si riferiscono, per la Rca, a massimali assicurativi pari a 2,5 milioni di euro.
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,6
1,65 100 1,13 100 1,40 100 1,32 100 1,75 100 1,57 100 1,80 100 1,60 100
TOTALE
TELONATI 3,5 ton km/anno
6 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
77,0
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
km/anno
11,5 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
km/anno
autoarticolato
km/anno
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
autotreno km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 67,1
1,20 64,8 0,6
52,1
0,9
56,8
0,45 41,1
0,45
33,0
0,36
27,6
0,48 29,2
0,33
22,7 0,48
28,3
0,33 21,8
5,1
0,08
6,0
0,11
5,9 0,08
6,9
0,11
6,9
0,08
7,3
0,09
6,6
0,08
6,1
0,12 7,3
0,09
6,2 0,12
7,1
0,09
0,14
6,0
0,11
8,2
0,16
8,6 0,11
9,5
0,16
10,1
0,11 10,1
0,19
13,9
0,22
16,9
0,2 12,2
0,17
11,7 0,22
13,0
0,19 12,6
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,1
0,10
7,5
0,14
7,6 0,12
10,4
0,10
6,3
0,14 12,8
0,14
10,3
0,15
11,5
0,14 8,5
0,13
8,9 0,14
8,3
0,13
8,6
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,3
0,03
2,7
0,03
2,2
0,04
3,1
0,06 3,7
0,09
6,2 0,06
3,5
0,09
5,9
GASOLIO
0,10 0,01 0,01 0,03
4,3 0,4 0,4 1,3
0,10 0,01 0,01 0,02
7,5 0,7 0,7 1,5
0,15 0,02 0,01 0,05
8,2 1,1 0,5 2,7
13,2 1,7 0,9 3,5
0,18 0,02 0,03 0,06
11,6 1,3 1,9 3,8
0,18 16,8 0,02 1,8 0,03 2,7 0,05 4,6
0,29 0,03 0,05 0,09
21,5 2,2 3,7 6,6
0,29 0,03 0,05 0,08
22,5 2,3 3,8 6,1
0,37 0,05 0,13 0,09
0,37 0,05 0,13 0,09
25,7 3,4 8,9 6,2
22,1 3,0 8,9 5,9
0,37 24,7 0,06 4,0 0,15 9,9 0,1 6,6
FISSI
%
€
km/anno
26 ton
%
%
5,9
VARIABILI
LUBRIFICANTI
TIR 125/2010
PNEUMATICI
48
MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
0,15 0,02 0,01 0,04
22,7 3,0 7,9 5,5
0,37 0,05 0,15 0,1
2,35 100 1,34 100 1,85 100 1,15 100 1,58 100 1,09 100 1,36 100 1,30 100 1,64 100 1,45 100 1,69 100 1,51 100
CASSONI 3,5 ton km/anno
6 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
77,0
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,12
AMMORTAMENTO
km/anno
11,5 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
km/anno
autoarticolato
km/anno
km/anno
autotreno
km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 67,6
1,20 65,5 0,6
53,9
0,9
56,1
0,45 40,7
0,45
33,2
0,36
28,9
0,48 29,0
0,33
22,7 0,48
28,3
0,33 22,4
5,1
0,08
6,0
0,11
6,0 0,08
7,2
0,11
6,9
0,08
7,2
0,09
6,6
0,08
6,4
0,12 7,3
0,09
6,2 0,12
7,1
0,09
0,14
6,0
0,1
7,5
0,15
8,2
0,1
9,0
0,16
10,0
0,11 10,0
0,19
14,0
0,18
14,5
0,21 12,7
0,17
11,7 0,22
13,0
0,18 12,2
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,1
0,10
7,5
0,14
7,6 0,11
9,9
0,1
6,2
0,14 12,7
0,14
10,3
0,15
12,1
0,14 8,5
0,13
8,9 0,14
8,3
0,13
8,8
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,8
0,01
0,5 0,02
1,8
0,03
1,9
0,04
3,6
0,03
2,2
0,03
2,4
0,06 3,6
0,09
6,2 0,06
3,5
0,09
6,1
GASOLIO
0,10 0,01 0,01
4,3 0,4 0,4
0,10 0,01 0,01
7,6 0,8 0,8
0,15 0,02 0,01
8,3 0,14 1,1 0,02 0,5 0,01
12,8 1,8 0,9
0,18 0,03 0,03
11,5 1,9 1,9
0,18 16,7 0,03 2,7 0,03 2,7
0,29 0,03 0,05
21,7 2,2 3,7
0,29 0,03 0,05
23,6 2,4 4,0
0,37 22,6 0,05 3,0 0,13 7,9
0,37 0,05 0,13
25,7 0,37 3,4 0,05 8,9 0,15
22,1 3,0 8,9
0,37 25,4 0,05 3,4 0,15 10,2
0,03
1,3
0,02
1,5
0,04
2,2 0,03
2,7
0,06
3,7
0,04
0,08
5,9
0,07
5,6
0,09 5,4
0,09
6,2
5,9
0,08
FISSI
%
€
km/anno
26 ton
%
%
6,1
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
3,6
0,1
5,4
2,35 100 1,33 100 1,83 100 1,11 100 1,60 100 1,10 100 1,35 100 1,24 100 1,65 100 1,45 100 1,69 100 1,47 100
TOTALE
FRIGORIFERI 3,5 ton km/anno
6 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 21.100 consumo (km/lt) 9,3 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
75,4
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13
AMMORTAMENTO
km/anno
11,5 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 36.700 consumo (km/lt) 6,6
km/anno
prezzo d’acquisto € 54.600 consumo (km/lt) 5,1
km/anno
autoarticolato
km/anno
km/anno
autotreno
km/anno
prezzo d’acquisto € 116.900 consumo (km/lt) 3,2
prezzo d’acquisto € 126.500 consumo (km/lt) 2,45
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto 134.900 consumo (km/lt) 2,45
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
%
€
0,90 64,2
1,20 64,4 0,60
50,3
0,9
55,4
0,48 41,6
0,48
34,0
0,38
27,7
0,48 28,0
0,33
21,9 0,48
27,2
0,33 21,0
5,4
0,09
6,4
0,12
6,4 0,09
7,5
0,12
7,4
0,09
7,8
0,1
7,1
0,09
6,6
0,13 7,6
0,1
6,7 0,13
7,4
0,1
6,4
0,15
6,2
0,12
8,6
0,17
9,1 0,13
10,9
0,17
10,5
0,12 10,4
0,19
13,4
0,23
16,7
0,22 12,8
0,18
12,0 0,25
14,2
0,2
12,7
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,0
0,10
7,1
0,13
7,0 0,12
10,1
0,11
6,8
0,14 12,1
0,14
9,9
0,16
11,6
0,14 8,2
0,13
8,6 0,14
7,9
0,13
8,3
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,2
0,03
2,6
0,03
2,1
0,04
2,9
0,06 3,5
0,09
6,0 0,06
3,4
0,09
5,7
GASOLIO
0,12 0,01 0,01 0,04
5,0 0,4 0,4 1,7
0,13 0,01 0,01 0,03
9,4 0,7 0,7 2,1
0,15 0,02 0,01 0,05
8,2 1,1 0,5 2,7
13,6 1,7 0,8 3,4
0,19 0,02 0,03 0,06
12,0 1,2 1,8 3,7
0,19 16,8 0,02 1,7 0,03 2,6 0,05 4,3
0,30 0,03 0,05 0,09
21,5 2,1 3,5 6,4
0,30 0,03 0,05 0,09
22,1 2,2 3,6 6,6
0,40 0,05 0,13 0,1
0,40 0,05 0,13 0,09
26,8 3,3 8,6 6,0
22,9 2,8 8,5 5,7
0,40 25,7 0,06 3,8 0,15 9,5 0,11 7,0
FISSI
%
€
km/anno
26 ton
%
%
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,16 0,02 0,01 0,04
0,40 0,05 0,15 0,1
2,40 100 1,40 100 1,86 100 1,19 100 1,62 100 1,15 100 1,41 100 1,37 100 1,71 100 1,50 100 1,76 100 1,57 100
FURGONI 3,5 ton km/anno
6 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 23.900 consumo (km/lt) 6,6 €
%
€
SALARIO AUTISTA
1,81
75,4
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,13
AMMORTAMENTO
km/anno
11,5 ton
km/anno
prezzo d’acquisto € 42.600 consumo (km/lt) 5,1
km/anno
prezzo d’acquisto € 59.400 consumo (km/lt) 3,2
€
%
€
%
€
0,90 64,7
1,20 63,7 0,6
51,2
0,95
56,4
0,45 40,0
5,4
0,09
6,5
0,12
6,4 0,09
7,7
0,12
7,1
0,09
0,17
7,1
0,13
9,3
0,19 10,1 0,14
11,9
0,2
11,9
0,13 11,6
STRAORDINARI & TRASFERTE
0,12
5,0
0,10
7,2
0,14
7,4 0,11
9,4
0,1
5,9
0,14 12,5
PEDAGGI AUTOSTRADALI
0,01
0,4
0,01
0,7
0,01
0,5 0,02
1,7
0,02
1,2
0,03
GASOLIO
0,10 0,01 0,01 0,04
4,2 0,4 0,4 1,7
0,10 0,01 0,01 0,04
7,3 0,7 0,7 2,9
0,14 0,02 0,01 0,05
7,6 1,1 0,5 2,7
12,1 1,7 0,9 3,4
0,18 0,02 0,03 0,06
10,9 1,2 1,8 3,6
0,18 16,4 0,02 1,8 0,03 2,7 0,05 4,4
FISSI
%
€
km/anno
%
%
8,0
VARIABILI
LUBRIFICANTI PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,14 0,02 0,01 0,04
2,7
2,40 100 1,39 100 1,88 100 1,17 100 1,68 100 1,12 100
COSTO DEL PERSONALE In base al Contratto collettivo nazionale di lavoro attualmente in vigore, gli importi salariali elaborati si riferiscono ai livelli contrattuali 4°, 3° e 3° super. GASOLIO Il prezzo del carburante utilizzato per l’elaborazione è quello alla pompa risultante al 10 febbraio, cioè 0,94 euro/litro al netto di Iva. PEDAGGI AUTOSTRADALI Il costo medio è stato calcolato in relazione alla percentuale di chilometri percorsi in autostrada rispetto alla percorrenza totale annuale.
49
TIR 125/2010
TOTALE
TOTALE
23,6 2,9 7,6 5,8
COSTI DI ESERCIZIO Elaborazione febbraio 2010
FURGONI derivati da citycar benzina
SUPER LEGGERI DA CITTÀ
km/anno
L
TIR 125/2010
50
prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 10/02/2010: gasolio 0,94 euro benzina 1,07 euro metano 0,68 euro per kg
km/anno
GASOLIO
€
%
€
€
%
SALARIO AUTISTA
1,80
87,1
0,90 82,9
1,80 87,3 0,90
84,5
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,07
3,4
0,04
3,5
0,07
3,4 0,04
3,5
AMMORTAMENTO
0,08
4,1
0,04
3,9
0,11
5,6 0,06
5,4
0,09 0,03
4,1 1,3
0,09 0,02
7,9 1,8
0,05 0,03
2,5 0,05 1,2 0,02
4,9 1,8
%
€
%
FISSI
PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
2,07 100 1,09 100 2,06 100 1,07 100
TOTALE
FURGONI derivati da auto medie benzina km/anno
gasolio
km/anno
prezzo d’acquisto € 10.350 consumo (km/lt) 11,9
km/anno
%
€
SALARIO AUTISTA
1,80
85,4
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,08
AMMORTAMENTO
0,11
metano
km/anno
prezzo d’acquisto € 11.890 consumo (km/lt) 15,6
BENZINA
€
FISSI
I costi di esercizio delle derivate dalle auto medie e quelli delle furgonette, comprendono anche le versioni con motorizzazione bifuel, benzina/metano, comprese nei listini dei costruttori (quindi non sono trasformazioni successive all’acquisto). Da notare che in questo caso i consumi non sono espressi in km/lt, bensì in km/kg. Stessa considerazione per i prezzi dei carburanti che sono tutti espressi in costo/litro tranne, appunto, il metano, o CNG, indicato in costo/kg.
km/anno
prezzo d’acquisto € 10.500 consumo (km/lt) 18
BENZINA
I veicoli derivati dalle citycar hanno motori a benzina con cilindrata fino a 1,2 lt; portata utile fino a 435 kg; volume massimo del vano di carico 1mc. Tra i piccoli van l’offerta più ampia è rappresentata da derivati da citycar con motore a gasolio; la cilindrata del propulsore può arrivare fino a1,5 lt, con una portata massima di poco superiore, 440 kg.
La terza categoria è quella delle furgonette o dei minifurgoni, agili e capienti per le consegne urbane, comodi e veloci per i piccoli trasporti extraurbani. Anche qui motori con alimentazione a benzina (fino a 1,6 lt) o a gasolio (fino a 1,9 lt). La portata utile massima è di 750 kg in un vano con cubatura fino a 3,2 mc.
km/anno
prezzo d’acquisto € 7.775 consumo (km/lt) 12,5
VARIABILI
e tre categorie di veicoli prescelti sono furgoni leggeri di stretta derivazione automobilistica e le cosiddette furgonette. Il prezzo di acquisto è ricavato eseguendo una media dei listini più aggiornati e riferiti alle versioni base.
La seconda fascia comprende i furgonati derivati dalle auto di categoria media con motorizzazioni sia a benzina (max 1,5 lt) che a gasolio (max 1,7lt). La portata utile massima è di 535 kg con un volume massimo per il vano di carico di 1,6 mc.
gasolio
km/anno
GASOLIO
METANO
€
%
€
%
€
0,90 81,0
1,80 86,1 0,90
82,8
1,80
87,0
0,90 84,4
3,6
0,04
3,6
0,08
3,6 0,04
3,7
0,08
3,7
0,04
3,9
5,4
0,06
5,1
0,13
6,2 0,06
6,0
0,13
6,4
0,07
6,2
0,01
0,4
0,01
0,5
0,01
0,5
0,09 0,02
8,1 1,8
2,9 0,06 1,2 0,02
5,5 1,6
0,03 0,02
3,2 1,9
%
€
km/anno
prezzo d’acquisto € 12.093 consumo (km/kg) 20,1
%
%
VARIABILI PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
0,09 0,03
4,3 1,4
0,06 0,03
0,03 0,03
1,6 1,2
2,11 100 1,11 100 2,09 100 1,09 100 2,07 100 1,07 100
TOTALE
FURGONETTE benzina km/anno
gasolio
km/anno
prezzo d’acquisto € 9.950 consumo (km/lt) 11,1
km/anno
%
€
SALARIO AUTISTA
1,80
85,1
ASSICURAZIONI & BOLLI
0,08
AMMORTAMENTO
0,11
FISSI
km/anno
km/anno
km/anno
prezzo d’acquisto € 11.900 consumo (km/lt) 14,2
prezzo d’acquisto € 14.694 consumo (km/kg) 18,4
GASOLIO
METANO
BENZINA
€
metano
€
%
0,90 80,5
1,80 85,7 0,90
82,1
1,80
85,2
0,90 82,8
3,8
0,04
3,8
0,08
3,8 0,04
3,9
0,08
3,8
0,04
4,0
5,1
0,05
4,8
0,13
6,2 0,06
5,9
0,16
7,6
0,08
7,4
0,01
0,4
0,01
0,5
0,01
0,5
0,10 0,02
8,6 1,8
3,2 0,07 1,2 0,02
6,0 1,6
0,04 0,02
3,4 2,0
%
€
%
VARIABILI PEDAGGI AUTOSTRADALI CARBURANTE PNEUMATICI MANUTENZIONE & RIPARAZIONE
TOTALE
0,10 0,03
4,6 1,4
0,07 0,03
0,04 0,04
1,7 1,7
2,11 100 1,12 100 2,10 100 1,10 100 2,11 100 1,09 100
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