LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
INI VALICHI ALP
caldi Ecco i fronti sporto per l’autotra
SICUREZZA
· n.150 Giugno 2012
Più controlli,ioni meno infraz
NE INFORMAZIO
TIR festeggiai i 150 numer
Per l’autotrasporto si apre la via del dialogo DCOOS3417 NAZ/278/2008
IL VICE MINISTRO AI TRASPORTI MARIO CIACCIA HA INCONTRATO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER ESAMINARE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DEL SETTORE. RASSICURAZIONI SU REVISIONI DELLA SPESA PUBBLICA, DIVIETI DI CIRCOLAZIONE E COSTI MINIMI DI SICUREZZA
Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi ANNO XII N° 150 - Giugno 2012
LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
I VALICHI ALPIN
caldi Ecco i fronti porto per l’autotras
DCOOS3417 NAZ/278/2008
COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi REALIZZAZIONE Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato CAPO REDATTORE Lucia Angeloni GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Angelo Ciaravolo, Elisa Muzi, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini, Adriano Villa CHIUSO IN REDAZIONE IL 31.5.2012
CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA Editoriale C&C srl via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI) tel 02 9048111 - fax 02 90481120 info@editorialecec.com www.editorialecec.it Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@editorialecec.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@editorialecec.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@editorialecec.com STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa - Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
· n.150 Giugno 2012
Un numero importante, che racchiude nel caso di Tir la storia di una rivista e del settore di cui si è fatta portavoce, l’autotrasporto. Questo che avete tra le mani e vi apprestate a leggere è, infatti, il 150° numero del nostro (e vostro) mensile. Per l’autotrasporto si apre la via del dialogo Rappresenta un traguardo importante, di cui andiamo fieri, ma allo stesso tempo un punto di svolta e rinnovamento che ci stimola ad osservare la realtà sociale ed economica attuale con occhio attento e a dare il meglio nel nostro lavoro. SICUREZZA
Più controlli, meno infrazioni
NE INFORMAZIO
TIR festeggia i 150 numeri
IL VICE MINISTRO AI TRASPORTI MARIO CIACCIA HA INCONTRATO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER ESAMINARE LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DEL SETTORE. RASSICURAZIONI SU REVISIONI DELLA SPESA PUBBLICA, DIVIETI DI CIRCOLAZIONE E COSTI MINIMI DI SICUREZZA
150 numeri di una rivista significano un lungo percorso fatto di informazione, approfondimento e analisi, per conoscere, capire e valorizzare il settore dell’autotrasporto, motore economico primario dell’economia di un Paese. Una rivista che è cresciuta insieme agli argomenti trattati, che non si è fermata a registrare la realtà ma è andata oltre, studiandola e
Passato e futuro proponendo riflessioni, idee, cambiamenti. Quel cambiamento e quell’evoluzione di cui, in questo momento storico ed economico complesso, ha bisogno non solo il nostro giornale ma l’intero settore dell’autotrasporto. E i cambiamenti non tarderanno ad arrivare, aprendo le porte al futuro prossimo che ci aspetta. Tir è pronto, infatti, a crescere e ad ampliare le proprie competenze sul web. Alle inchieste “cartacee” vanno ad aggiungersi nuovi contenuti digitali, che arricchiranno nelle prossime settimane un sito internet totalmente trasformato. Una nuova multipiattaforma, progettata per arrivare anche su tablet e smartphone, che rappresenterà un completamento dei contenuti su carta. Per arrivare sempre più lontano con l’informazione, così come ci auguriamo arriverà sempre più lontano l’autotrasporto, grazie allo sviluppo della logistica, dell’intermodalità e della competitività delle imprese italiane. 150 può essere solo un numero, ma con alle spalle un passato fatto di crescita e impegno, e davanti un futuro di trasformazione e miglioramento. Questo è Tir, questo è l’autotrasporto. Massimo De Donato dedonato.tir@alboautotrasporto.it
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Sommario n. 150 - Giugno 2012
Per l’autotrasporto si apre la via del dialogo
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In un incontro il vice ministro ai Trasporti Ciaccia ha assicurato alle associazioni che la revisione della spesa pubblica non si tradurrà in tagli indifferenziati per il settore di Lucia Angeloni
Libro Bianco di Conftrasporto: Italia ferma a 50 anni fa
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Il gap infrastrutturale ha fatto perdere all’Italia 142 miliardi di Pil. Passera: infrastrutture e autotrasporto chiave di competitività per il Paese
Valichi alpini: fronti caldi per l’autotrasporto
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Durante l’estate si rischia un “collo di bottolgia” in Tirolo, a causa della chiusura per lavori della tratta ferroviaria del Brennero. Ma anche in Francia e Svizzera la situazione non è facile di Adriano Villa
Aumentano i controlli, calano le infrazioni
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Le immatricolazioni di autocarri, sia pesanti che leggeri, diminuiscono, i prezzi di carburante e pedaggi aumentano e il traffico ne risente di Elisa Muzi
Misano Race: vetrina irrinunciabile
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Anche quest’anno le case produttrici hanno colto l’occasione per mostrare i loro prodotti di Ferdinando Tagliabue
Accesso: completata la disciplina per gli adempimenti
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Tra aprile e maggio emanate tre circolari e uno scadenzario per spiegare la disciplina sull’accesso alla professione
Rubriche Editoriale
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Europa
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Albo
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Fisco
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Consulta
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Normative
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Scadenze e divieti
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Costi di esercizio
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Albo
Albo: la casa del dialogo. Anche per le associazioni I rappresentanti delle principali sigle del settore si sono dati appuntamento all’Albo per confrontarsi sui problemi dell’autotrasporto. Interesse ad un percorso comune so dell’incontro che ha coinvolto i segretari e i presidenti di tutte le principali associazioni di categoria del settore. Tra questi, il pagamento a 30 giorni delle fatture e il nodo delle assicurazioni. Tutte le associazioni presenti hanno manifestato l’interesse ad individuare un percorso comune per un approccio unitario alle problematiche dell’autotrasporto, anche in vista dell’incontro con il viceministro Ciaccia che si sarebbe svolto nelle ore successive.
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca
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i è svolta presso la sede dell’Albo una riunione tra i vertici di tutte le associazioni di categoria presenti nel Comitato Centrale. L’occasione è stata la discussione legata ai nodi alla base della protesta indetta da TrasportoUnito per fine maggio, ma il significato di questa riunione va al di là dell’episodio contingente in quanto l’Albo rappresenta, in aggiunta ai compiti istituzionali previsti dalla legge, anche un luogo di confronto e di dibattito tra le associazioni di categoria. Del resto, come ho avuto modo di scrivere già in un mio precedente intervento, l’Albo degli Autotrasportatori è in sostanza la casa degli autotrasportatori, il luogo in cui coloro che svolgono questa professione trovano rappresentanza, tramite i responsabili di tutte le associazioni, e dove si cerca di aiutare le imprese di autotrasporto in vari modi: innanzitutto aumentando la qualità, attraverso la formazione, e mettendo in pratica tutti quegli strumenti che servono a migliorare la professionalità delle imprese. Diversi i punti affrontati nel cor-
Autotrasporto e revisione della spesa L’incontro tra le associazioni di categoria e il viceministro Ciaccia, svoltosi presso la Direzione Generale per il Trasporto stradale e l’Intermodalità, ha affrontato il tema della revisione della spesa pubblica e delle ricadute per l’autotrasporto. Il viceministro ha confermato il mantenimento
degli accordi fatti l’11 gennaio scorso, comunicando che tutti sono stati rispettati, all’infuori di quello relativo alla riduzione dei premi assicurativi, nei confronti dei quali ha ribadito la condivisione della necessità della riduzione e si è dichiarato altresì disponibile ad attivarsi ancora nei confronti delle compagnie assicurative. Inoltre ha comunicato che il ministro ha firmato il decreto per la riduzione dei giorni di divieto di circolazione e per quello che riguarda la riorganizzazione dei fondi da destinare ad altro trasporto, la famosa spending review, ha assicurato che non ci saranno iniziative che non siano prima condivise con la categoria. A questo punto tutte le associazioni hanno espresso un giudizio positivo sull’incontro e si sono messe a disposizione per valutazioni fatte con gli organismi ministeriali competenti.
La scomparsa di Aldo Bonforti È stato il primo presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Ci ha lasciato Aldo Bonforti, primo presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Nato a Palermo nel 1926 ha dedicato la sua vita professionale ai trasporti. Laureato in Giurisprudenza nel ‘49 ha iniziato una lunga carriera, raggiungendo i vertici dell'allora Azienda Autonoma delle Ferrovie
dello Stato, quelli del sindacato dei dirigenti ferroviari e quindi nei ruoli della magistratura amministrativa come consigliere di Stato fino al ‘97. Dal 1989 al 1996 è stato il primo presidente dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, dall’aprile del 1995, vice capo di Gabinetto del ministero dei Trasporti con funzioni vicarie per la FS Spa e per la Motorizzazione Civile. Alla famiglia, e in particolare alla moglie Concita ed ai figli Alessandro e Massimo, le condoglianze della redazione di TIR.
Capacità finanziaria: i chiarimenti della Direzione Generale Con una circolare la Direzione Trasporti e Intermodalità ha definito le disposizioni del requisito, che va dimostrato insieme con onorabilità, idoneità professionale e stabilimento
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hiarimenti e disposizioni per la dimostrazione del requisito di capacità finanziaria. A fornirli è stata la Direzione Generale, con la circolare dell’11 maggio che riprende i contenuti del Regolamento CE n.1071/2009 del 21 ottobre 2009. Va precisato che tale requisito, unitamente alla idoneità professionale e alla onorabilità, andava dimostrato entro il 4 giugno dalle imprese, ad eccezione delle imprese delle province colpite dal terremoto, per le quali il termine è stato spostato al 3 agosto 2012 (vedi tabella riepilogativa a pag. 27). Alla scedenza di tale termine gli uffici competenti, le Province per il trasporto merci, dovranno attivare le necessarie verifiche relative alla dimostrazione; a tal proposito è in corso di emanazione una nota esplicativa della Direzione Generale con l’indicazione delle procedure da seguire. Il Regolamento CE prevede che l’impresa dimostri di disporre ogni anno “sulla base dei conti annuali, previa certificazione di questi ultimi da parte di un revisore o di altro soggetto debitamente riconosciuto” di un capitale proprio di 9000 euro per il primo autoveicolo e 5000 per ogni autoveicolo successivo; i rimorchi ed i semirimorchi nonché gli autoveicoli fino ad 1,5 ton, anche se rientranti nel parco veicolare dell’impresa tenuta alla dimostrazione, sono esclusi dal computo. Viene poi riconfermato che l’impresa di autotrasporto può garantire il rispetto del requisito dell’idoneità finanziaria “mediante un’attestazione, quale una garanzia bancaria o un’assicurazione, inclusa l’assicurazione di responsabilità professionale di una
o più banche o di altri organismi finanziari, comprese le compagnie di assicurazione, che si dichiarino fideiussori in solido dell’impresa per gli importi”, come previsto dal regolamento CE. Chi deve dimostrare l’idoneità finanziaria La circolare definisce i soggetti tenuti alla dimostrazione: società di capitali, costituite sotto forma di spa; società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni; imprese individuali; società per persone, costituite sotto forma di società in nome collettivo e in accomandita semplice; cooperative e consorzi che esercitano anche o esclusivamente con autoveicoli in disponibilità delle imprese socie e che sono iscritti nella sezione speciale dell’Albo degli Autotrasportatori”. Vengono poi esaminate le modalità relative alla dimostrazione del capitale dell’impresa al fine della dimostrazione del requisito. Pertanto il riferimento al capitale deve essere considerato in ragione della struttura giuridica dell’impresa di autotrasporto. Quindi, mentre per le società di capitali occorre far riferimento esclusivamente al capitale e alle riserve dell’impresa messe in evidenza nel bilancio di esercizio, per le imprese individuali e le società di persone potrà essere considerato anche il patrimonio personale dell’imprenditore o dei soci illimitatamente responsabili. Soggetti idonei a certificare la capacità finanziaria La circolare poi individua i soggetti che possono certificare la capacità finanziaria. Per le società di capitali, il riferimento alla certifi-
cazione dei valori può intendersi rilasciata dal revisore, dal collegio dei revisori o dalla società di revisione che ha rilasciato la certificazione del bilancio. Per le imprese individuali e le società di persone, invece, la reale consistenza del patrimonio netto può essere certificata da un commercialista iscritto nel registro dei revisori contabili, fattispecie in cui rientra il Caf Imprese. Per i consorzi e le cooperative la sussistenza dei requisiti di idoneità finanziaria è comprovata mediante l’avvenuta dimostrazione da parte delle imprese associate. Attestazione fideiussoria La circolare passa poi ad esaminare la possibilità che l’impresa dimostri il requisito attraverso una o più attestazioni bancarie od assicurative compresa la possibilità di polizze di responsabilità professionale con valenza annuale. Pertanto l’impresa può produrre una dichiarazione dei predetti soggetti attestante l’esistenza presso di sè di un contratto di fideiussione tra tale soggetto e l’impresa di autotrasporto, stipulato precedentemente o contestualmente al ri-
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba
lascio dell’attestato stesso, a favore di uno o più creditori, dal quale si evinca che l’ammontare delle somme per le quali viene concessa la garanzia risulti almeno pari alla dimostrazione del requisito di capacità finanziaria. L’impresa può anche presentare contratto di fidejussione dal quale risulti che la garanzia in solido è stata presentata per l’adempimento delle obbligazioni finanziarie che l’impresa dovesse contrarre nei confronti di terzi creditori in dipendenza e in connessione dello svolgimento dell’attività di autotrasporto. Inoltre può presentare una dichiarazione della compagnia di assicurazione attestante l’esistenza di una polizza di responsabilità professionale. Per maggiori approfondimenti sugli altri requisiti è possibile consultare le pagine normative (pag.26/27). TIR150-2012 7
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Consulta
uattro proposte per avviare l’attuazione del Piano nazionale della logistica, che “se accolte dal Governo, con tutti gli aggiustamenti possibili, possono introdurre da subito i cambiamenti utili per il Paese”. Sono quelle approvate nella seduta di fine maggio dall’assemblea della Consulta, presieduta da Bartolomeo Giachino, che, come indicato dalla direttiva del ministro Passera, ha il compito di lavorare al Piano nazionale della logistica per un rilancio del settore. Vediamo nel dettaglio.
Quattro proposte per il Piano della Logistica Sportello unico doganale, distribuzione urbana, franco fabbrica-franco destino e riduzione viaggi di ritorno a vuoto e tempi di attesa carico-scarico le quattro priorità per un rilancio del settore
Il nuovo sito della Consulta
Sportello unico doganale La sola posizione geografica favorevole non basta a sviluppare i flussi commerciali, sono necessarie procedure di controllo efficaci. Le inefficienze portano alla dilatazione dei tempi di sosta, producendo costi aggiuntivi a carico delle imprese. Il loro costo è stato quantificato in 2 miliardi di euro. Lo sportello unico garantirebbe una logistica produttiva e competitiva, oltre a benefici sul piano occupazionale. Le norme proposte mirano ad accelerare la sua adozione e a dare un segnale di cambiamento.
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Distribuzione urbana delle merci La regolamentazione per l’accesso ai centri urbani risulta difforme e incoerente. L’attenTIR150-2012
zione della Consulta è rivolta alla possibilità di uniformare le regole e favorire lo sviluppo economico: “Le norme proposte, a costo zero, intendono definire linee guida di scala nazionale, per avviare politiche di gestione del traffico e di utilizzo del territorio, in grado di ottimizzare la mobilità delle merci, evitare decisioni localistiche e distorsive delle logiche di mercato, superare restrizioni generalizzate alla circolazione di veicoli commerciali di portata limitata ed a basso impatto ambientale, favorendo in tal modo anche il ricambio del parco veicolare”. Franco fabbrica-franco destino A proposito del franco destino, alternativo al franco fabbrica, si ipotizza “una soluzione che porti a modificare i comportamenti della committenza industriale in genere, con la prospettiva di mettere a punto una proposta percorribile sul piano delle compatibilità di bilancio e sostenibile a livello comunitario”. Il tema è complesso e per questo la Consulta si riserva di affinare e approfondire le norme ad esso legate, ma riconosce l’importanza di trovare soluzioni capaci di minimizzare l’impatto contabile sulla finanza pubblica.
Viaggi di ritorno a vuoto e tempi di carico-scarico “Nel dibattito sul Piano, unanime è il consenso sulla necessità di una evoluzione verso un processo industriale di questo settore, vera ‘spina dorsale dell’economia’ che rappresenta l’80% del trasporto di merci nel mercato comunitario e l’1,6% del PIL dell’Unione Europea”. L’evoluzione dipende anche da servizi più efficienti, garantiti da un sistema telematico adeguato, che permetta agli autotrasportatori “di dialogare con operatori logistici e gestori delle infrastrutture portuali, interportuali, ferroviarie e aeroportuali, in linea con la strategia comunitaria di promozione dei Sistemi di Trasporto Intelligenti”. L’obiettivo è “allungare la catena del valore del sistema telematico, aiutando il settore dell’autotrasporto, che è il più frazionato, a dotarsi di strumentazioni telematiche adeguate a bordo del veicolo”.
Distribuzione impatto zero: al via a Roma Ha preso il via LOgeco, progetto di logistica urbana a basso impatto ambientale, sviluppato da UNINDUSTRIA, in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e il supporto del Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica della Sapienza. Il progetto è legato a quello di “pedonalizzazione” del Tridente, nel centro storico di Roma. Ogni giorno, entrano 19.000 veicoli, di cui 1.000 dedicati al trasporto merci. La prima fase di LOgeco ha permesso un’analisi approfondita del flusso di traffico, cui segue ora la seconda fase, grazie alla collaborazione con ROMA CAPITALE: la sperimentazione dei Transit Point. Questi rappresentano un punto di scambio da mezzi tradizionali a veicoli elettrici a impatto zero (Kangoo Z. E., messi a disposizione dal partner privato Renault), cui viene affidata la distribuzione dell’ultimo miglio. La fase di sperimentazione permetterà lo studio e lo sviluppo di una nuova proposta di logistica urbana. Il pubblico e il privato, insomma, si uniscono nell’interesse dell’economia (commercio e turismo), della vivibilità e della tutela dell’ambiente, nel rispetto degli impegni presi in ambito europeo. Anche la città di Napoli ha manifestato le stesse intenzioni, stanziando 1 milione di euro, all’interno del grande progetto “Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco”, per la realizzazione tra l’altro di un sistema di mobilità per il trasporto di persone e di merci con minibus e piccoli mezzi ecologici.
giugno/luglio2012 VEN 1 giugno 7-23 SAB 2 DOM 3 LUN 4 MAR 5 MER 6 GIO 7 VEN 8 SAB 9 DOM 10 LUN 11 MAR 12 MER 13 GIO 14 VEN 15 SAB 16 DOM 17 LUN 18 MAR 19 MER 20 GIO 21 VEN 22 SAB 23 DOM 24 LUN 25 MAR 26 MER 27 GIO 28 VEN 29 SAB 30
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IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente, saldo 2011 e 1° acconto dei contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale di reddito da parte degli artigiani.
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IMU Versamento acconto imposta per il 2012. CCIAA Pagamento dei diritti alle Camere di Commercio. IRPEF IRES IVA IRAP Versamento del saldo e del 1°acconto.
7-24
MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di maggio.
*I divieti di circolazione potrebbero subire variazioni in quanto è in corso una modifica del calendario da parte del ministero
Scadenze e divieti* DOM 1 LUN 2 MAR 3 MER 4 GIO 5 VEN 6 SAB 7 DOM 8 LUN 9 MAR 10 MER 11 GIO 12 VEN 13 SAB 14 DOM 15 LUN 16 MAR 17 MER 18 GIO 19 VEN 20 SAB 21 DOM 22 LUN 23 MAR 24 MER 25 GIO 26 VEN 27 SAB 28 DOM 29 LUN 30 MAR 31
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BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di maggio.
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IRPEF-IVA-IRAP Presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti non obbligati all'invio telematico.
16-23* 7-23 7-24
16-23* 7-23 7-24
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IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente. IRPEF IRES IVA IRAP Versamento del saldo e dell'acconto con maggiorazione 0,40%. CCIAA Pagamento dei diritti alle Camere di Commercio con maggiorazione 0,40%.
MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese giugno o del 2° trimestre.
14-23 7-23 7-24
BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di giugno o del 2°trimestre. IRPEF Invio telematico del Modello 770.
Divieti di circolazione Paesi Europei giugno AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA luglio AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA CROAZIA
sabato 15,00-24,00 21,30-24,00 06,00-22,00 07,00-11,00 22,00-24,00 22,00-24,00 -
domenica notte 00,00-22,00 22,00-06,00 7/6 00,00-22,00 7/6 00,00-21,45 22-29/06 18,00-21,00 il venerdì 06,00-22,00 3-4/6 15,00-21,00 il venerdì 00,00-22,00 08,00-21,00 25/6 00,00-24,00 22,00-05,00 00,00-22,00 00,00-22,00 15,00-22,00 4/6
sabato 15,00-24,00 07,00-20,00 21,30-24,00 08,00-14,00 06,00-22,00 07,00-11,00 07,00-19,00 06,00-16,00 15,00-24,00 07,00-19,00 04,00-14,00
domenica notte 00,00-22,00 22,00-06,00 00,00-22,00 00,00-21,45 08,00-22,00 il venerdì 18,00 - 22,00 18,00-21,00 il venerdì 18,00 - 21,00 06,00-22,00 15,00-21,00 il venerdì 15,00 - 21,00 00,00-22,00 05/7 00,00-22,00 08,00-22,00 00,00-24,00 22,00-05,00 31/7 22,00-24,00 00,00-22,00 00,00-22,00 14/7 00,00-24,00 15,00-22,00 il venerdì 16,00- 21,00 12,00-23,00 -
00,00-22,00 00,00-22,00 18,00-22,00 18,00 - 21,00 06,00-22,00 15,00-21,00 08,00-21,00 16,00-23,00
giorni di restrizione 23-30/6 08,00-14,00 7-24/6 08,00-22,00 6-7/6 18,00-21,00 15/6 15,00-21,00 giorni di restrizione 4/7 15,00-21,00 7-13/7 22,00-24,00 -
- 5/6 07,00-22,00 -
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Europa
di Marco Tempestini
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a Commissione europea vuole capire come procedere in futuro per garantire nel modo migliore ai trasportatori un flusso di informazioni e servizi di prenotazione per le aree di sosta. Più precisamente, si affrontano le questioni legate al tipo d’informazioni che devono essere raccolte e distribuite per garantire un parcheggio sicuro, un’adeguata copertura geografica della distribuzione dei posti disponibili ed i possibili canali di comunicazione. La Commissione punta a sostenere e promuovere la diffusione dei si-
sultano essere non controllati e pericolosi. Bruxelles riconosce che gli incidenti potrebbero essere evitati se i conducenti di autocarri e veicoli commerciali fossero informati sulla disponibilità e le condizioni operative delle aree di sosta esistenti lungo le loro rotte. Sono pochissimi oggi i sistemi di gestione di parcheggi in grado di valutare in tempo reale la disponibilità. Ancor meno quelli che garantiscono un sistema di prenotazione. Si stima in circa 8 miliardi di euro all’anno il danno economi-
di qualunque “hacker” magari al servizi di bande organizzate. La consultazione di Bruxelles punta ad investigare la qualità delle aree di servizio esistenti attraverso la percezione dei diretti fruitori sia in termini di quantità che qualità. Segue poi un approfondimento sui mezzi più opportuni per comunicare le informazioni relative alle disponibilità delle aree di servizio e i termini per la prenotazione degli spazi. La consultazione analizza i criteri con cui vengono attualmente selezionate le aree di parcheggio
co causato dal furto di merce in Europa. Informare i camionisti della disponibilità di aree di parcheggio sicure consentirebbe ai conducenti di pianificare i viaggi in modo da poter rispettare la legislazione sociale, senza mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella del loro carico. Interessante a tal proposito il rilievo avanzato da alcune associazioni di categoria europee riguardo al rapporto fra le aggressioni e il tachigrafo digitale di nuova generazione attualmente in discussione in Parlamento: infatti l’introduzione di un tachigrafo troppo “permeabile” in wireless rischia di aprire alla possibilità di accessi ai dati in maniera non autorizzata, con la conseguenza al limite di poter conoscere i percorsi (rovinosa per chi trasporta merce di grande valore) con mezzi alla portata
e se, eventualmente, venga fatta una pianificazione delle soste antecedente all’inizio della spedizione.
Nuove tecnologie per le aree di sosta A Bruxelles si cercano soluzioni per garantire ai trasportatori servizi d'informazione e prenotazione delle aree di sosta sicure per i veicoli commerciali stemi di trasporto intelligenti (ITS) all'interno dell’UE ai sensi della direttiva 2010/40/UE legandola all’annosa questione delle messa a disposizione (quando esistono) delle aree di sosta. Nell’ambito della sua politica per la promozione della sicurezza stradale, la Commissione ha già avviato in passato diversi progetti (ad esempio TRANSPark e TRUCKinform) che prevedono l’affiancamento del conducente con sistemi che facilitano ed agevolano il lavoro. Incidenti e carenza di aree disponibili Molti incidenti stradali sono attribuibili ad una carenza strutturale di aree disponibili per mezzi pesanti e veicoli commerciali. Sulle strade europee si trovano parcheggi a bordo strada che ri10 TIR150-2012
L’esempio del Comitato Centrale dell’Albo A tal proposito, quanto sta facendo il Comitato Centrale dell’Albo potrà sicuramente interessare Bruxelles. Infatti, oltre a finanziare la realizzazione di aree di sosta per l’autotrasporto, ha varato un progetto di rete in grado di connettere le aree di sosta e fornire informazioni in tempo reale, con la messa a disposizione della piattaforma dati, l'accesso a quella telematica centrale con la connessione ad altre aree di sosta, il software operativo per assicurare il collegamento alla piattaforma centrale e la relativa implementazione.
Politica
Lucia Angeloni
S
pazio alla trattativa nel settore dell’autotrasporto. Dopo le minacce di fermo e di manifestazioni avanzate da alcune associazioni, ma poi sospese, tra Governo e associazioni di categoria si è aperta la strada del dialogo. E il momento più importante è stato l’incontro avvenuto il 23 maggio tra le associazioni e il vice ministro ai Trasporti Mario Ciaccia per esaminare le principali problematiche, anche alla luce della nuova iniziativa del Governo di revisione della spe-
Per l’autotrasporto si apre la via del dialogo Il vice ministro Ciaccia ha annunciato una revisione del calendario dei divieti di circolazione con l’eliminazione di cinque venerdì
In un incontro il vice ministro ai Trasporti Ciaccia ha assicurato alle associazioni che la revisione della spesa pubblica non si tradurrà in tagli indifferenziati per il settore sa pubblica, la cosiddetta spending review. Revisione della spesa Ciaccia ha assicurato che la spending review non costituirà una manovra di tagli indifferenziati, ma tenderà piuttosto ad ottimizzare la spesa pubblica per migliorare i risultati, anche nel settore dell’autotrasporto, ritenuto dal Governo importante e strategico per l’economia nazionale. E tra i piani allo studio per il settore vi sarebbe la ristrutturazione delle sedi territoriali, con la definizione di uno standard di personale in relazione al carico di lavoro e delle attività. Inoltre si sta studiando una riforma della motorizzazione civile e quella del trasporto pubblico locale con il trasferimento alle Regio12 TIR150-2012
ni di alcuni servizi ancora forniti dal ministero. Sulla manovra si aprirà comunque un confronto con le associazioni. Unatras: incontro positivo Ciaccia ha anche annunciato una revisione del calendario dei divieti di circolazione, con la riduzione di cinque giornate di divieto, che secondo indiscrezioni dovrebbero riguardare i primi tre venerdì di luglio, il 7 e il 21 dicembre. Ha anche ribadito l’impegno del governo a verificare i rincari registrati sulle polizze assicurative con Ania e l’Antitrust e ha confermato la volontà di mantenere la normativa sui costi minimi di sicurezza. Inoltre, ha spiegato che l’Esecutivo intende verificare la possibilità di rendere strutturali, quindi permanenti nel tempo, alcuni interventi fi-
nanziari per l’autotrasporto. L’incontro è stato giudicato positivo da Unatras, che in una nota ha precisato come “la riduzione di cinque giornate del divieto di circolazione, la conferma sul mantenimento della normativa sui costi minimi di sicurezza e la volontà di superare anche gli eventuali pronunciamenti del Tar e dell’Antitrust, testimoniano che il Governo vuole concretamente mantenere gli impegni assunti con la categoria”. Unatras ha sottolineato comunque la necessità di risolvere la questione della responsabilità oggettiva delle imprese di autotrasporto per le violazioni del Codice della Strada (art 174 CdS); di intervenire a livello comunitario per erogare l’Ecobonus; di abolire il pagamento del Sistri; di ridurre il termine dei sessanta gior-
Ecobonus: la Ue autorizzi i fondi “La Commissione europea autorizzi il Governo italiano a sbloccare l'erogazione dei fondi destinati all'Ecobonus relativi al 2010 ed al 2011”. E’ quanto ha chiesto in un'interrogazione alla Commissione europea l'europarlamentare membro della commissione Trasporti Debora Serracchiani (Pd). ''C'e' un malessere sempre più profondo nel mondo dell'autotrasporto che deve trovare interlocutori attenti e concreti nel Governo italiano e in Eu-
ni di silenzio assenso per il recupero delle accise e di intervenire in maniera più decisa sulle compagnie assicurative per raffreddare i prezzi. Sistri E proprio sul Sistri Fai-Conftrasporto ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti e ai ministri dell’Ambiente della Ricerca e dello Sviluppo economico per evidenziare i punti di criticità che presenta il sistema di tracciabilità dei rifiuti e scongiurare che entri in vigore il prossimo 30 giugno. In un allegato alla lettera il presidente di FaiConfatrasporto Paolo Uggè ha indicato in 17 punti le criticità del Sistri e le gravi conseguenze che determinerebbero sugli operatori della gestione dei rifiuti qualora il sistema entrasse in vigore. Il Consiglio dei ministri avrebbe già dovuto discutere a fine maggio il nuovo decreto dello sviluppo, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe contenere anche la proroga del sistema del tracciamento telematico dei rifiuti al 2014. Ma sulla questione il Governo sembra diviso. Bisognerà quindi attendere ancora per sapere se il Sistri sarà ulteriormente rinviato. Cna-Fita: attenzione ai costi massimi La Cna-Fita ha chiesto ancora una volta al Governo l’attenzione ai costi massimi, contestando il caro gasolio che sta gettando gli imprenditori nella situazione più nera. “Qualcosa è stato fatto, recependo la proposta di trimestralizzazione dei rimborsi delle accise, ma non può bastare. L’Italia
ropa, se si vuole evitare che la situazione si deteriori. Il settore - ha detto Serracchiani nel corso di un convegno organizzato da Federtrasporti ha bisogno di una ristrutturazione e l'Ecobonus va in questa direzione''. L’europarlamentare ha evidenziato che l'incentivo e' stato approvato dal Governo italiano, ma prima di essere effettivamente erogato deve ottenere l'approvazione della Commissione europea, cui e' stata inviato a metà marzo 2012.
– afferma l’associazione in una nota - oggi sconta il prezzo più caro in Europa e l’innalzamento dell’aliquota Iva dal 21 al 23% è alle porte. Non si può attendere oltre, il Governo deve intervenire concretamente”. La Cna-Fita ha chiesto dunque al presidente del Consiglio, Mario Monti, di attuare il meccanismo dell’accisa mobile e soprattutto di sterilizzare l’Iva sulle accise. Inoltre ha sollecitato massima attenzione da parte della Guardia di Finanza e dell’Antitrust affinché, una volta predisposti tali provvedimenti, si controlli che i prezzi alle pompe calino veramente. TrasportoUnito rinvia il fermo Intanto Trasporto Unito, che aveva proclamato il blocco dei servizi dal 28 maggio al 1° giugno, ha deciso di rinviare la protesta dall’8 al 13 luglio “a seguito – precisa l’associazione in una nota - delle ingiunzioni, a volte immotivate e talora incomprensibili della Commissione Garanzia Scioperi”. Commissione che aveva inviato all’associazione un’ordinanza in cui non autorizzava il fermo programmato poiché il codice di autoregolamentazione prevede l’immediata sospensione delle agitazioni in caso di calamità naturali o eventi eccezionali, come appunto il terremoto che ha sconvolto l’Emila-Romagna. “L’auspicio è che l’apertura palesata in questi giorni da rappresentanti del Governo – afferma Franco Pensiero, presidente nazionale di TrasportoUnito – si traduca in atti concreti già dalle prossime ore”.
Il punto sui costi di sicurezza Natale Callipari*
La questione dei costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto di merci rappresenta un argomento di discussione annoso sul quale il Parlamento ha avuto modo di pronunciarsi approvando a suo tempo l’articolo 83 bis del decreto legge 112/2008 (convertito con legge 133/08) e sul quale si è espresso favorevolmente il Governo, sia implicitamente (confermando l’impianto di detta disciplina allorquando ha ritenuto di escluderla dal novero delle norme abrogate dal recente Decreto c.d. “Salva Italia”) sia esplicitamente (allorquando è stato interpellato anche di recente dalle categorie interessate). Nonostante ciò, vi è stato pochi mesi fa un vigoroso intervento contrario dell’Autorità Antitrust che si è concretizzato in un parere indirizzato al ministero competente ed al presidente della Consulta, con cui è stata chiesta esplicitamente la disapplicazione del regime dei costi di sicurezza dell’autotrasporto sulla base di una loro presunta divergenza dalla disciplina comunitaria in materia di tutela della concorrenza e del libero mercato. Si tratta di una presa di posizione per certi aspetti giustificabile dal punto di vista della stretta tutela della concorrenza, in quanto l’autonomia contrattuale delle parti in effetti incontra dei limiti importanti, la cui giustificazione risiede fuori dalla tutela del mercato e precisamente nella volontà del legislatore di garantire in ultima analisi l’incolumità e l’integrità delle persone. Alla visione per forza di cose parziale della questione compiuta da AGCM si oppone la lettura più generale (dal punto di vista dei principi cardini del nostro ordinamento giuridico) data dal Parlamento, il quale ha confermato la validità e la bontà della disciplina in
commento approvando recentemente un ordine del giorno alla Camera dei deputati con il quale si è sollecitato l’esecutivo a dare massima attuazione all’articolo 83 bis. È utile ricordare che con l’introduzione dell’art. 83 bis, si è inteso salvaguardare la sicurezza stradale e sociale attraverso la previsione di una soglia minima di corrispettivo in favore dell’autotrasportatore, che non può essere inferiore ai costi minimi di esercizio derivanti dall’applicazione dei parametri di legge. La finalità è quella di porre termine ad una contrattazione al ribasso sulle tariffe che mette a rischio la sopravvivenza della categoria e la sicurezza degli utenti della strada. Tuttavia, come purtroppo accade sovente in Italia, si finisce per trasferire sulla magistratura il peso di decisioni che dovrebbero essere assunte dalla politica (e che in effetti la politica ha già assunto – come si è appena detto). È noto, infatti, che la committenza organizzata - da sempre fiera avversaria della disciplina in commento - sul finire del 2011 ha impugnato avanti al TAR del Lazio le delibere dell’Osservatorio ed i successivi provvedimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che hanno dato attuazione e pubblicità alla disciplina dei costi di sicurezza (la trattazione del merito dei ricorsi avverrà all’udienza del 28 giugno prossimo). È auspicabile che la decisione che in quella sede verrà assunta vada nella direzione auspicata della conferma dell’impianto sostanziale dell’art. 83 bis, sollevando così decine di migliaia di trasportatori dal timore di perdere un importante presidio a loro tutela e di trovarsi per ciò stesso ancora più indifesi dinnanzi agli effetti sempre più gravi della crisi economica in atto.
*Consulente giuridico del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
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Politica
nvestimenti in caduta libera, reti urbane congestionate, opere infrastrutturali incompiute: è un quadro allarmante quello che emerge dal Libro Bianco dei trasporti in Italia, curato da Confcommercio e presentato nel corso del convegno “Sciogliere i nodi per competere”. Il gap infrastrutturale rispetto alla Germania, negli ultimi 10 anni, ha fatto perdere all’Italia 142 miliardi di Pil; 50 miliardi è, invece, la perdita di ricchezza nel solo 2010 dovuta al divario infrastrutturale esistente fra le aree del nostro Pae-
Libro Bianco di Confcommercio: Italia ferma a 50 anni fa Il gap infrastrutturale ha fatto perdere all’Italia 142 miliardi di Pil. Passera: infrastrutture e autotrasporto chiave di competitività per il Paese
Il libro bianco di Confcommercio
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se. Dal Libro Bianco emergono note dolenti anche sul fronte delle risorse che il nostro Paese destina agli investimenti in infrastrutture: dal 1990 si è speso il 35% in meno, -34% nel biennio 2009-2011 e 18 miliardi già tagliati per il triennio 2012-2014. Quanto alle risorse comunitarie (Fondi strutturali e FAS) è utilizzato solo il 12% degli oltre 41 miliardi stanziati per il quinquennio 2007-2013. La rete autostradale italiana negli ultimi 20 anni è cresciuta quasi dieci volte meno di quella francese e addirittura venticinque volte meno di quella spagnola. Le cose non vanno meglio per la ferrovia: l’estensione della rete ferroviaria italiana (923 km) è inferiore a quella tedesca (1.285 km) e meno della metà di quella francese (1.896 km) e spagnola (2.056 km). Per non
parlare poi delle opere incompiute: ben 27 infrastrutture restano da terminare, alcune risalenti addirittura a 50 anni fa, per un valore di 31 miliardi di euro. E che dire del congestionamento delle città? Per comprendere la situazione basta un semplice dato: la velocità media all’interno dei maggiori centri urbani è di appena 15 km/h per scendere addirittura a 78 km/h nelle ore di punta, praticamente quella esistente a fine ‘700. Uggè: serve un Piano dei trasporti “Per affrontare con efficacia tali problematiche – ha sottolineato Paolo Uggè, vice presidente di Confcommercio – occorre innanzitutto promuovere una strategia nazionale integrata duratura nel tempo, che individui le scelte
strategiche da perseguire nel settore dei trasporti e della logistica e in funzione di esse formuli le conseguenti priorità di intervento in campo infrastrutturale. Un Piano dei Trasporti, che partendo dal Piano nazionale della logistica approvato dal Cipe nel 2006, apportando le necessarie modifiche e integrazioni affronti in maniera organica i diversi nodi da sciogliere, individui gli obiettivi da perseguire nel settore fornendo indicazioni vincolanti per le azioni settoriali da implementare”. Uggè ha poi individuato alcuni interventi concreti da cui partire tra cui la riforma dei porti e degli interporti, definire la piena liberalizzazione del trasporto ferroviario, attivare politiche per l’evoluzione logistica dell’autotrasporto e concertare un patto nazionale per la mobilità urbana.
Politica
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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera al convegno organizzato da Confcommercio
Paolo Ugge, vicepresidente di Confcommercio e neo coordinatore della Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale del Cnel
Passera: autotrasporto chiave per la competitività A chiudere il convegno il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Passera, che ha individuato nelle infrastrutture e nell’autotrasporto la chiave di competitività del Paese, e definito gravissimo il ritardo accumulato. “Il ritardo dipende da molti motivi, dai costi alle procedure e ai meccanismi non in grado di attrarre capitali privati. Ma negli ultimi mesi abbiamo messo a punto un centinaio di provvedimenti che tagliano in maniera formidabile alcuni passaggi. E’ ovvio che i risultati non potranno vedersi subito, ma erano cose indispensabili per il Paese". Il ministro ha annunciato che "sono stati recuperati 25 miliardi di fondi pubblici per le infrastrutture, che con i fondi europei arriveranno a 50".
i è tenuto il 5 maggio all’Interporto di Pordenone il convegno “Focus On Transport – Quale futuro per l’autotrasporto italiano?”, con lo scopo di analizzare la situazione attuale e proporre nuove possibilità di ripresa e sviluppo economico. Durante l’incontro, organizzato da Confindustria regionale, Anita e Pordenone centro ingrosso, è stato sottolineato il momento estremamente difficile per gli autotrasporti, ma allo stesso tempo l’intenzione di agire in modo concreto per dare nuova spinta all’Interporto e a tutto il settore. Come
Autotrasporto: il futuro e la concorrenza dell’Est All’Interporto di Pordenone si è discusso anche di costi del lavoro e prezzi del gasolio, cercando nuove possibilità di sviluppo. Arcese: serve una regolamentazione più egualitaria ha dichiarato Massimo Masotti, Consigliere nazionale Anita: “Si deve fare qualcosa per garantire all’autotrasporto un futuro dignitoso. La nostra categoria contribuisce in maniera sostanziale alle casse dello Stato. Al netto di quanto viene ristornato alle imprese del settore, per ogni mezzo pesante lo Stato incassa circa 175.000 euro in 5 anni. Una somma considerevole, in tempi di magra come questi”. La concorrenza dell’Est L’intervento di Masotti e i successivi hanno rintracciato le cause della sofferenza dell’autotrasporto italiano nell’allargamento ad Est dell’Unione Europea. “L’autotrasporto italiano soffre ormai da anni della concorrenza da parte dei vettori dei paesi dell’Est - ha detto il presidente di Anita Eleuterio Arcese - che, operando con notevole vantaggio com-
petitivo rispetto alle aziende nazionali grazie a costi ridotti del lavoro e del gasolio, sottraggono quote consistenti di traffico internazionale e nazionale”. Come dichiarato anche dall’Albo degli Autotrasportatori, infatti, un vettore dell’Est ha un costo di esercizio inferiore del 36-41% rispetto a un’impresa italiana. Si aggiunge a questo il costo del lavoro, che in Italia è quasi il doppio per ogni lavoratore, rispetto per esempio alla Slovenia. E infine il prezzo del gasolio, che avvantaggia gli autotrasporti dell’Est con spese minori anche di 40 centesimi al litro. Arcese ha individuato in una regolamentazione più egualitaria una possibile soluzione a questa scorretta concorrenza: “La liberalizzazione dei trasporti intracomunitari, in un quadro diversificato di costi di esercizio e regime fiscale nei vari Stati membri, ha creato ormai situazioni di vero e proprio dumping tra operatori. Anita è intervenuta con forza a Bruxelles e continuerà a farlo per chiedere l’uniformazione di regole. Il trasporto italiano va tutelato da qualsiasi forma di concorrenza sleale e la liberalizzazione del cabotaggio non può prescindere da un’armonizzazione europea dei costi di esercizio delle imprese”. Conclusioni e proposte Per salvare il settore dell’autotrasporto in Italia ci si deve muovere su più fronti: costi del lavoro, sgravi fiscali, regolamenti che tutelino una parità di trattamento di tutte le imprese comunitarie. Ma anche attenzione per gli Interporti e ai collegamenti di scambio, come sottolineato da Debora Serracchiani, membro della Commissione Trasporti dell’Ue: “Bisogna rivedere il sistema italiano dei trasporti e della logistica e creare reti che mettano in collegamento i porti, gli interporti e le strade. Il nostro Paese deve fare delle scelte su cosa investire”. A proposito della concorrenza dei vettori dell’Est ha aggiunto: “Purtroppo c’è un problema di armonizzazione fiscale, regole e controlli. Dobbiamo innescare meccanismi virtuosi sul costo del carburante, ad esempio inserire un tetto Iva sulle accise per impedire l’aumento del costo del gasolio. Non andiamo molto avanti nel mercato europeo se la Slovenia continua ad avere un livello delle accise molto basso rispetto agli altri Paesi. A queste condizioni è difficile competere. E il rimborso delle accise di certo non può essere la soluzione per fronteggiare l’emergenza gasolio”. TIR150-2012 15
Approfondimento
Durante l’estate si rischia un “collo di bottiglia” in Tirolo, a causa della chiusura per lavori della tratta ferroviaria del Brennero in territorio tirolese. Ma anche in Svizzera e Francia la situazione non è facile: ecco le problematiche emergenti.
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di Adriano Villa
Valichi alpini: fronti caldi per l’autotrasporto A
ttraversare la barriera delle Alpi, tra pedaggi, divieti, vincoli e ingorghi, è da sempre una delle maggiori criticità per gli autotrasportatori. E nei prossimi mesi la situazione, soprattutto in Tirolo, rischia di aggravarsi, fino a creare un vero e proprio collo di bottiglia, a causa della chiusura per lavori della tratta ferroviaria del Brennero in territorio tirolese. Le cose non vanno meglio in Svizzera, dove il numero dei transiti su strada resta ben al di sopra dell’obiettivo di 650.000 passaggi previsti nel 2018. Siamo quindi andati ad analizzare nel dettaglio la situazione dei valichi alpini più importanti. Austria Dopo la sentenza di condanna da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea sul “divieto settoriale” che vietava il transito stradale in Tirolo, sull’asse del Brennero, ai veicoli commerciali che trasportavano alcune tipologie di merci indipendentemente dalla classe Euro dei veicoli, la situazione di conflitto che vedeva contrapposte l’Italia e l’Austria si è normalizzata. Nei prossimi mesi, tuttavia, il fronte potrebbe nuovamente riscaldarsi a causa della chiusura per lavori di potenziamento della tratta ferroviaria del Brennero in territorio tirolese. Durante l’esecuzione dei lavori di potenziamento dell'asse ferroviario del Brennero, è prevista una deviazione dei treni diretti agli interporti di Verona-QuadranteEuropa e Trento con l’instradamento degli stessi via Chiasso e via Tarvisio. In particolare, il calendario dei lavori è così articolato: 16 TIR150-2012
• chiusura totale della linea ferroviaria per cinque settimane, dal 6 agosto al 16 settembre 2012; • esercizio a binario unico dall’11 giugno al 6 agosto e dal 10 al 30 settembre 2012; • chiusura della linea dalle ore 8,00 del sabato alle ore 04,00 del martedì, per sei week-end nel periodo compreso tra metà giugno e fine settembre (16-19 giugno; 23-26 giugno; 30 giugno-3 luglio; 14-17 luglio; 15-18 settembre; 22-25 settembre). La fine del divieto settoriale ha riportato molti operatori e merci alla modalità stradale, economicamente più sostenibile e più flessibile da un punto di vista operativo. La chiusura della tratta ferroviaria in Tirolo e l’instradamento dei treni su percorsi alternativi rischiamo di far aumentare il numero dei veicoli in transito stradale attraverso il Tirolo, con un effetto di “collo di bottiglia”. Le società Okombi e Cemat hanno reso noto che, durante i lavori sull’asse ferroviario, non sarà assicurato il servizio di traghettamento dei veicoli pesanti con l’autostradaviaggiante (RO-LA): secondo i dati riferiti allo scorso anno, soltanto ad agosto 15.000 veicoli hanno utilizzato la RO-LA. Tali veicoli si sposteranno inevitabilmente sulla strada, congestionando il traffico nelle ore diurne. Se a questo si aggiunge anche che in Tirolo vige da anni un divieto notturno di circolazione per gli autocarri con massa complessiva a pieno carico oltre le 7,5 ton (dal 1°maggio al 31 ottobre, dalle ore 22 alle ore 5 dei giorni feriali; nei giorni festivi, durante l’intero anno, dalle ore 23 alle ore 5) che esenta solamente i veicoli della classe Euro5,
fréjus nel primo trimestre del 2012 il numero dei veicoli è diminuito del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011, a favore dell’asse del Monte Bianco
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ventimiglia non si segnalano particolari criticità
torino
genova
le merci “leggermente deperibili” e gli animali vivi - ma li obbliga al pagamento di un pedaggio doppio rispetto al transito diurno - si comprende come i motivi di allarme ci siano tutti. Svizzera Nel 2011 è aumentato il traffico merci transalpino che ha utilizzato la modalità ferroviaria, attestandosi a 25,6 milioni di ton, mentre la modalità stradale ha totalizzato quasi 14,5 milioni di ton. Nel complesso, attraverso le Alpi, per la prima volta è stata superata la soglia delle 40 milioni di ton di merci e questo risultato è stato ottenuto nonostante il rallentamento dei trasporti registrato durante il secondo semestre a causa delle difficoltà congiunturali in Europa. La ferrovia ha nuovamente migliorato la sua quota, e oggi rappresenta il 63,9%, mentre è rimasto stabile il numero dei veicoli che hanno scelto la strada. I trasporti di merci su rotaia sono aumentati del 12,7% durante il primo semestre e dello 0,5% in quello successivo. Il traffico ferroviario risulta poi aumentato sull’asse del Sempione (+26,5%), e diminuito in quello del San Gottardo (-3,5%), con un sensibile spostamento di asse. Sul fronte dei trasporti stradali, nel 2011 il numero di trasporti attraverso la Svizzera si è mantenuto pressocchè stabile (1.258.000 veicoli pesanti) anche se con una tendenza alla diminuzione nel secondo semestre. Il numero dei transiti su strada attraverso la Confederazione resta ben al di sopra dell’obiettivo di 650.000 passaggi previsti nel 2018 (dopo due anni dall'apertura della galleria di base
san gottardo
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il numero dei transiti su strada resta ben al di sopra dell’obiettivo di 650.000 passaggi previsti nel 2018, con circa 1.258.000 veicoli pesanti passati attraverso la Svizzera nel 2011
brennero nei mesi estivi la situazione per il trasporto su strada potrebbe diventare critica, in seguito alla chiusura per lavori di potenziamento della tratta ferroviaria del Brennero in territorio tirolese
tarvisio non si segnalano particolari criticità
sempione gorizia
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del San Gottardo), tanto che il Consiglio federale ha annunciato l'adozione di misure supplementari, dopo la pubblicazione del rapporto sul trasferimento del traffico dello scorso dicembre, che ha sancito il fallimento dell'obiettivo intermedio di ridurre a 1 milione i camion in transito attraverso le Alpi, fissato per l'anno in corso. L'entrata in esercizio dell’asse ferroviario del San Gottardo dovrebbe mantenere invariato il livello attuale di transiti stradali. L'analisi rivela inoltre che gli attuali strumenti di regolazione del traffico e l’entità della TTPCP (tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni) non saranno sufficienti a realizzare nemmeno l'obiettivo di 650.000 transiti an-
collegamenti ferroviari in progetto o costruzione collegamenti ferroviari collegamenti stradali
nui fissato per il 2018 e per adempiere al mandato sancito nella Costituzione. In assenza delle vigenti misure, tuttavia, è stato stimato che si sarebbero avuti attraverso le Alpi svizzere qualcosa come 600.000 autocarri in più l'anno. Un’azione possibile – unilaterale - è quella della costruzione sull'asse del San Gottardo di un corridoio che consenta il trasporto di semirimorchi con altezza agli angoli pari a 4 metri, che attirerebbe potenziali traffici oggi posizionati su altri assi o modalità di trasporto. Francia Sul versante francese, il traffico stradale presso i principali trafori del Frejus e del Monte
Ciaccia: il trasporto transalpino fondamentale per la ripresa Il trasporto transalpino non deve perdere efficienza, pur nel rispetto dell’ecosistema, perché infrastrutture e trasporti giocheranno un ruolo chiave nella ripresa economica. Lo ha detto il vice ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, intervenendo a Lipsia al Forum mondiale dei trasporti. ''L'interconnessione in Europa e fra i Paesi europei e il mondo è fondamentale per tutti. Non bisogna ostacolare la ripresa che potrà esserci fra il 2013 e il 2014 – ha sottolineato il vice ministro - dopo la contrazione dei traffici cui abbiamo assistito a causa della crisi del 2008''. L'Italia è favorevole alla valorizzazione del trasporto su ferro, ma si dovrà, secondo Ciaccia, fare attenzione a non ostacolare, nel frattempo, quello su gomma. Esigenze comuni a tutta l'Europa - ha aggiunto - anche ai tedeschi, che pur non vivendo le difficoltà della recessione subiscono i riflessi della crisi. ''Bisogna accelerare la rete intermodale di trasporti approvata in Ue, che prevede 10 corridoi. Il nostro Paese investirà risorse importanti su questo capitolo''.
Bianco fa registrare una situazione differenziata. Se al Frejus – secondo i dati della società di gestione del traforo – nel primo trimestre 2012 il numero di veicoli è diminuito mediamente di circa il 5% rispetto allo stesso periodo del 2011, al traforo del Monte Bianco nel 2011 sono transitati 605.955 veicoli commerciali contro i 571.535 del 2010. Si assiste quindi ad un riallineamento del traffico che predilige l’asse del Monte Bianco. Ricordiamo in proposito che il pedaggio applicato nei due trafori italo-francesi è stato aumento dal 1 gennaio scorso del 5,97%, misura che comprende il recupero dell’inflazione programmata ed un incremento straordinario deciso dalle autorità dei due Paesi. Al fine di adeguare la situazione in atto con la Direttiva Eurovignette, lo sconto massimo applicabile ai titolari di contratto di abbonamento interoperabile in post pagamento non potrà superare il 13% (in luogo del 16% precedentemente riconosciuto) e sono previste agevolazioni tariffarie e sconti rapportati al numero ed alla frequenza dei passaggi. Il pedaggio più elevato è applicato ai veicoli della classe Euro2, dal momento che i veicoli con classi più basse - dal 1° gennaio 2011 – non possono transitare all’interno dei due Trafori. La Prefettura della Valle dell’Arve, in Alta Savoia, sta inoltre pensando di introdurre misure limitative al transito stradale dei veicoli di classe Euro3, a partire dal 2013. Il divieto di circolazione, che interesserebbe il periodo da ottobre ad aprile, produrrebbe conseguenze dirette sul traffico del traforo del Monte Bianco, in particolare per i veicoli italiani. Sugli oltre 600.000 veicoli pesanti che hanno attraversato il traforo nel 2011, infatti, il 43% è italiano, il 24% francese, il 20% dei Paesi dell'Est Europa ed il restante ripartito tra Austria, Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi. I veicoli di classe Euro3 sono circa il 30% del parco circolante al Traforo e di questi, i veicoli italiani rappresentano la maggioranza (sono il doppio rispetto ai veicoli francesi). I benefici potenziali risultanti dall'adozione del divieto ai veicoli Euro3 sono stimati dallo studio sulla qualità dell'aria alla base delle misure di limitazione, intorno all'1%. La misura che si vuole introdurre, pertanto, appare sproporzionata rispetto ai risultati che si otterrebbero per l'ambiente. Slovenia Il versante del confine con la Slovenia è interessato dai lavori della terza corsia. Si determinano già oggi intasamenti di mezzi pesanti al termine dei divieti di circolazione, effetto che si aggraverà ulteriormente con l’avvio dei lavori della terza corsia sulla A/4 Trieste-Venezia (cantieri in estensione da Quarto D’Altino verso est). Inoltre occorre sottolineare il problema della carenza di aree di sosta per mezzi pesanti: le piazzole sono troppo piccole, spesso piene ed i conducenti non sanno dove riposare in modo decente. Ogni volta che un mezzo parcheggiato all'interno della piazzola deve uscire, deve far spostare tutti gli altri (con l’ausilio della polizia, a volte). TIR150-2012 17
Sicurezza stradale
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ontrolli in aumento e infrazioni in calo sulle strade italiane. È una fotografia positiva quella che ci viene offerta dai dati dell’attività di controllo svolta dalla Polizia Stradale nel 2011, resi noti dalla Commissione per la sicurezza stradale dell’autotrasporto. Nel 2011 sono stati infatti 263.075 i veicoli controllati dalla Polizia Stradale, il 3,9% in più rispetto ai 253.317 controllati nel 2010. Allo stesso tempo, il numero delle infrazioni è sceso, passando dalle 105.958 del 2010 alle 92.744 del 2011 (-12,5%).
mento delle merci a vettore abusivo sono state invece 49, contro le 68 dell’anno precedente. Nell'ambito delle infrazioni al Codice della Strada, quella più diffusa riguarda la violazione dei tempi di guida e di riposo (27.355 contestazioni), seguita da quella ai limiti di velocità (13.797). Le verifiche hanno riguardato tutto il territorio nazionale: isole (10% dei controlli), Centro (17%), Nord Ovest (21%), con punte al Nord Est (26%) e al Sud (26%).
ri. Le infrazioni accertate risultano essere 6.823: il 90% nazionali (11.104) e il 10% stranieri (692). Anche in questo caso le infrazioni maggiori hanno riguardato i tempi di guida e di riposo (752), seguite dalle violazioni del cronotachigrafo (591), dal sovraccarico (547) e dall’eccesso di velocità (395). Centri mobili di revisione Uno sguardo ai controlli effettuati con i Centri mobili di revisione. Il maggior numero dei punti di controlli erano dislocati
Aumentano i controlli, calano le infrazioni Secondo i dati resi noti dalla Commissione per la sicurezza stradale dell’autotrasporto, nel 2011 sono stati 263.075 i veicoli controllati dalla Polizia Stradale, il 3,9% in più rispetto al 2010 Come negli anni precedenti i più controllati sono stati i camion italiani (oltre 234mila, pari all’89,3%), seguiti da quelli comunitari (oltre 23mila, pari al 9%) e dagli extracomunitari con 4.542 unità (1,7%). Tipologia delle infrazioni Un’analisi della tipologia di infrazioni commesse mostra come siano in deciso calo alcune infrazioni "classiche", a partire da quelle del Codice della Strada, che benché risultino le più commesse (91.301), mostrano una diminuzione del 12,5% rispetto al 2010, quando erano state pari a 104.305. In calo anche il trasporto abusivo, sceso a 778 violazioni dalle 849 del 2010, e l’esercizio abusivo, passato da 288 violazioni a 202. Le contestazioni per l’affida18 TIR150-2012
In basso, i dati riportano le verifiche della Polizia Stradale sulla regolarità dell’autotrasporto
INFRAZIONI ACCERTATE INFRAZIONI 2010 LEGGE 298/74 Art.26/1 Esercizio abusivo 288 Art.26/2 Affidamento merci ad abusivo 64 Art.46 Trasporto abusivo 849 Art.7 c.2 D.L.286/05 452 CODICE DELLA STRADA 104.305 TOTALE INFRAZIONI 105.958
Progetto Tispol Un ulteriore elemento di interesse è dato dal rapporto sull'attività connessa al cosiddetto progetto Tispol, ovvero alla European Operation Truck&Bus che si è svolta dal 13 al 19 febbraio 2012 in collaborazione con tutte le Polizie stradali dei Paesi dell’Unione europea. I veicoli controllati sono stati 13.744, di cui 11.104 (81%) nazionali e 2.640 (19%) stranie-
2011
Diff.
%
202
-86
-29,9
49 778 414 91.301 92.744
-15 -71 -38 -13.004 -13.214
-23,4 -8,4 -8,4 -12,5 -12,5
in autostrada (1.914) e in località di viabilità ordinaria (1.156). I veicoli controllati sono stati 66.486, per un totale di 53.657 infrazioni accertate, 1.408 carte di circolazione ritirate e 622 patenti ritirate. I veicoli italiani risultati irregolari ai controlli nel 2011 sono 23.108 (42,6%), cui si aggiungono i 3.046 (29,9%) comunitari e i 617 extracomunitari (30,9%).
Mercato
di Elisa Muzi
nental Autocarro, nel primo trimestre 2012 le immatricolazioni di autocarri pesanti (16 tonnellate e oltre) sono calate in Italia del 18% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Dati preoccupanti, soprattutto se confrontati con quelli del resto d’Europa. Il totale delle immatricolazioni nell’Unione europea, infatti, registra un calo del 3,1%, mentre alcuni Stati registrano buone crescite: Irlanda (+27,2%), Regno Unito e Danimarca (+15,8%). Le difficoltà ci sono anche per gli autocarri
Crisi: crollano immatricolazioni traffico e ristorazione Le immatricolazioni di autocarri, sia pesanti che leggeri, diminuiscono, i prezzi di carburante e pedaggi aumentano e il traffico ne risente, con un calo significativo
C
osa sta accadendo sulle autostrade italiane? I dati riguardanti i primi mesi del 2012 in merito al traffico, alle immatricolazioni degli autocarri e alle vendite nelle aree di ristorazione, non sono per niente confortanti. Rivelano infatti una drastica diminuzione delle presenze e dei consumi. Tanti i fattori da prendere in considerazione: il prezzo del carburante in costante aumento, il rincaro dei pedaggi, le strette fiscali, cui si aggiungono gli scioperi e le condizioni di maltempo che hanno investito tutta la penisola nei mesi di gennaio e febbraio. Analizziamo nel dettaglio i dati a nostra disposizione. Meno immatricolazioni Secondo i dati Acea, rielaborati dal Centro Ricerche Conti-
leggeri. I dati elaborati dal Centro Studi dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, mostrano come tra gennaio e aprile 2012 l’immatricolazione dei veicoli leggeri (con peso totale a terra fino a 3,5 tonnellate) abbia subito una flessione negativa del 36,8%, con la perdita di oltre 25.000 immatricolazioni. Traffico e ristorazione Una diminuzione delle immatricolazioni così accentuata si riflette anche sulla ridotta presenza in autostrada di veicoli, che interessa sia quelli leggeri che pesanti. Secondo Aiscat, il primo bimestre del 2012 ha visto un calo del 14,5% del traffico in autostrada. Di questa percentuale, più dell’8% è rappresentato dai mezzi pesanti. Uno stop degli au-
Immatricolazioni autocarri pesanti (16 ton e oltre) gennaio-marzo 2012 Italia -18% Unione Europea 3,1% Rispetto al primo trimestre 2011 *Fonte Acea
Immatricolazioni autocarri leggeri (fino a 3,5 ton) Gennaio -32,1% Febbraio -28,4% Marzo -46,3% Aprile -37,9% TOT. 1° quadrim. 2012 -36,8%
totrasporti significa uno stop anche per le attività e i servizi preRispetto al primo quadrimestre 2011 senti sulla rete auto*Fonte UNRAE stradale, in calo nei ricavi. È il caso di Chef Traffico autostrade italiane Express del gruppo Fonte Aiscat -14,5% (1° bim. 2012) Cremonini. La flessioStima Chef Express -9/-10% (1° trim. 2012) ne negativa delle venStima Autogrill -8,7% (1° trim. 2012) dite nei suoi 37 punStima Atlantia -8,5% (1° trim. 2012) ti ristorazione ha ragRispetto al primo trimestre 2011 giunto anche il 20% tra gennaio e marzo 2012, mentre la perdita per Autogrill si attesta al -7%. La stima del traffico tra gennaio e marzo 2012, resa nota proprio dagli operatori del settore ristorazione, completa questo quadro molto preoccupante: -8,7% secondo Autogrill, -9/10% per Chef Express, cui si aggiunge Atlantia con la sua stima del -8,5%. TIR150-2012 19
Argomento
MISANO RACE
vetrina irrinunciabile di Ferdinando Tagliabue
Anche quest’anno le case produttrici hanno colto l’occasione per mostrare i loro prodotti: da Mercedes-Benz con l’Actros, a Iveco con l’Ecostralis fino a Daf presente con la novità ATe
L
’appuntamento di Misano con il mondo delle corse di camion rappresenta ormai da qualche anno un’occasione irrinunciabile per alcune case che colgono l’occasione della vetrina adriatica per mostrare novità (o conferme) della propria attività. Daf è uno dei costruttori che a Misano sono ormai di casa e anche quest’anno si è presentata all’appuntamento con la novità ATe (Advanced Trasport Efficiency) dedicata ai suoi pesanti stradali e che rappresenta una interessante soluzione volta non solo a ridurre i consumi di carburante e le emissioni ma anche ad ottimizzare l’efficienza de veicoli. Consapevole che il week end di Misano non è solo lavoro, anzi, ecco che la casa olandese ha mostrato anche il lato ludico, proponendo una sfida a braccio di ferro (che si è svolta sul terreno neutrale di un XF 105 ATe) tra coraggiosi (e forzuti visitatori) e i campioni di braccio di ferro dell’associazione italiana di categoria. Rispettare l’ambiente All’insegna dell’Ecostralis la presenza Iveco in Romagna, con un veicolo che si propone come soluzione economica ma anche ecologica, senza per questo trascurare le prestazioni. Ecostralis è infatti un veicolo non solo al passo coi tempi ma che sa anche guardare al futuro con bassi consumi, 20 TIR150-2012
emissioni contenute, così come sono contenuti i costi di esercizio mentre il suo valore nel tempo si mantiene alto. Misano Race Edition Fortemente impegnata nelle competizioni per truck, MAN ha proposto in occasione dell’evento un TGX 18.540 S Line nell’allestimento Misano Race Edition che si caratterizza per la colorazione nero opaco della cabina e dei cerchi e per gli inserti in acciaio e carbonio nonché per la grafica dedicata. Esclusivi anche gli interni in pelle con cuciture in contrasto e i profili in carbonio. Completano l’esclusivo allestimento un impianto audio potenziato e di grande qualità e una TV da 19” sopra la porta passeggero. Il camion dell’anno Protagonista dello spazio Mercedes Benz a Misano era il nuovo Actros, il Truck of the Year 2012, un veicolo in grado di soddisfare le esigenze del padroncino come quelle della flotta anche se apparentemente discordanti. Sono tanti i punti di forza del nuovo pesante tedesco ma quello che appare con maggior evidenza è la cabina, una cabina modulare (che si declina in tante soluzioni specifiche) ma tutte improntate al massimo comfort, alla sicurezza, alla netta separa-
L’Actros Truck of the Year 2012 dello spazio Mercedes-Benz protagonista all’appuntamento adriatico a Misano Ecostralis Iveco
Il mondo dei decorati C’è chi li dipinge di rosso, chi di azzurro, chi di verde. C’è chi disegna Apache, chi la moglie o la donna dei sogni, chi l’aquila, chi i pistoni del proprio bolide e chi le carte da gioco. Si chiamano Spaghettino, Rosco, Iceman, Vincenzo, Don Peppe, Emilio Svitato e sono i proprietari dei camion decorati, bisonti della strada che, a differenza dei “colleghi” monocolore, sono arricchiti di particolari e dettagli tali da renderli pezzi unici, da collezione. E a Misano c’erano anche loro. “È una passione. Sto sempre con lui e, quando sto fermo, mi manca! Ogni camion della nostra ditta è particolare”, spiega uno dei fratelli Acconcia, camionisti da sempre. “Abbiamo 25 camion nella nostra scuderia e ognuno è decorato in maniera diversa!”. Il “Raffaello” della situazione si chiama Vincenzo: ha solo 20 anni ed ha cominciato questo la-
zione tra zona lavoro e zona riposo. Un doveroso accenno anche al motore, potente pulito, parsimonioso e proposto in esecuzione Euro5 ed Euro6, con potenze comprese tra 421 e 510 CV. Non solo corse La presenza Renault a Misano non è stata solo all’insegna della corsa ma anche dell’eccellenza del prodotto e dei servizi; a questo proposito basti ricordare il programma Optifuel, con i servizi di formazione per auMAN TGX 18.540 S Line - Misano Race Edition
voro da 1 anno: “Per completare l’opera ci vogliono anche 8 mesi!”. Ma cosa si nasconde dietro un disegno? “Noi “giochiamo” sul simbolo della Scania: per questo la base è il Griffin e poi aggiungiamo altri elementi: come la bandiera a quadri bianca e nera, simbolo delle gare!”. Qualcuno, per non farsi mancare niente, ha provvisto il suo truck di impianto stereo super sofisticato e televisore al plasma. In programma ha anche il rifacimento della tappezzeria alla modica cifra di 14mila euro! Tra le new entry nel mondo dei decorati anche l’Actros della Mercedes “abbellito” dall’artista veneto Trevisan. Tema scelto? I 125 anni di storia dell’Azienda.
tisti e responsabili di flotta che permettono di ottenere oltre il 9% di risparmio medio di carburante. Da segnalare anche le applicazioni specifiche per smartphone business, come un GPS specifico per veicoli pesanti, un’agenda elettronica per tempi di lavoro, di guida e di riposo; o il Deliver Eye (per giustificare ritardi di consegna o la presenza di merci danneggiate) e le applicazioni fun con selezione di applicativi raccomandati da altri conducenti e di condivisione di foto tra autisti e appassionati. Renault Optifuel program
Tenneco on Tour è un roadshow interattivo che prevede 150 eventi dedicati alla promozione dei prodotti e servizi Monroe e Walker, per le sospensioni e per il controllo delle emissioni. Presente a Misano anche Fassi Gru che, come consuetudine, ha preparato la propria hospitality con alcuni veicoli stradali allestiti con le proprie gru. L’azienda ha una capacità produttiva di circa 1200 gru all’anno che sono esportante e distribuite in tutto il mondo, dal Canada all’Australia. Daf Advanced Trasport Efficiency
Tecnica
Il costruttore francese vuole mantenere un ruolo di primo piano nei veicoli per il settore delle costruzioni e presenta i suoi nuovi modelli, dall’Xtrem al piccolo di Casa, il Midlum 4x4 di Ferdinando Tagliabue
Renault Trucks: costruzioni senza confini U
n nuovo modello del Premium Lander (il Tridem 8x4), cinque nuove versioni di Premium Lander OptiTrack (motrici 4x2, 6x2 e 6x4 e trattori 4x2 e 6x4) e due nuovi modelli del Kerax (l’Xtrem 8x4 e l’8x8) confermano la ferma volontà da parte di Renault Trucks di mantenere un ruolo di primo piano nel comparto dei veicoli per il settore dell’edilcantieristica internazionale. I nuovi modelli vanno ad affiancarsi ad una gamma già alquanto nutrita ed in grado di far fronte a qualsiasi esigenza. Ad esempio i Kerax sono proposti in una sessantina di versioni con undici configurazioni tra motrici e trattori, tre differenti livelli di telaio, tre cabine e cinque motorizzazioni di cui tre DXi 11 da 380, 430 e 460 CV e due DXi 13 da 480 e 520 CV.
L’Xtrem Una delle due novità è l’Xtrem (presente già da qualche tempo sui mercati extraeuropei). Si tratta di un carro 8x4 improntato alla massima robustezza e proprio per questa ragione dotato di un telaio particolarmente rinforzato dal motore fino allo sbalzo posteriore, con sospensioni posteriori paraboliche rinforzate, un carter volano motore in ghisa, frizione bidisco e mo-
tori Euro5 da 430 a 520 CV ed Euro3 (per i mercati extraeuropei) da 380 a 500 CV. L’8X8 L’altro nuovo modello è un poderoso 8x8 che, proprio grazie alla trazione integrale, è in grado di operare con i carichi più elevati (grazie anche alla presenza di un telaio opportunamente rinforzato e allungato) su qualsiasi tipo di terreno, anche il più impervio. La gamma Premium Lander Ancora più ampia la gamma Premium Lander, che può contare su 70 versioni in 8 configurazioni tra motrici e trattori, due tipi di cabina con tre altezze e tre lunghezze, e sei differenti motorizzazioni di cui tre DXi 7 da 270, 310 e 340 CV e tre DXi 11 da 380, 430 e 460 CV. La novità per questa gamma si chiama Premium Lander Tridem, un 8x4 con un asse sterzante e sollevabile che dispone di una eccellente maneggevolezza che lo rende particolarmente apprezzabile nei cantieri più stretti e di accesso difficile. Non meno interessanti le altre novità, che si avvalgono del sistema OptiTrack di trasmissione integrale tempora-
Grazie alla trazione integrale il Kerax 8x8 è in grado di operare con i carichi più elevati su qualsiasi tipo di terreno, anche il più impervio
22 TIR150-2012
E arriva il Mitsubishi Fuso Canter 4x4 Il Fuso Canter si è arricchito di una versione 4x4 che si va ad inserire perfettamente nella gamma Daimler. Il veicolo si rivolge oltre che alle imprese edili anche alle amministrazioni, per gli interventi di viabilità invernale come spazzaneve o spargisale ma anche nei servizi nel settore energetico o dei vigili del fuoco. Il PTT di 6,5 ton (la portata utile va da 3500 a 3735 kg), un motore da 175 CV (129 kw), la trazione integrale inseribile durante la marcia, il bloccaggio del differenziale sull’asse posteriore (di serie) e gli angoli di attacco anteriore e posteriore rispettivamente di 35 e 25° permettono al 4x4 di muoversi su qualsiasi genere di percorso in assoluta scioltezza. In particolare il 4 cilindri turbodiesel (Euro5 e EEV) di 3 litri si dimostra potente ma anche molto fluido con una coppia costante di 430 Nm disponibile da 1600 a 2900 giri/min; da ricordare ancora il freno motore di serie che raggiunge una potenza massima di 50 kw e che viene azionato da una leva posta sul lato destro del piantone dello sterzo.
nea sull’asse anteriore. Questo sistema, che venne introdotto sul trattore 4x2 Premium Lander nel 2010, viene ora esteso anche alle motrici 4x2, 6x2 e 6x4 e ai trattori 6x4. Il sistema OptiTrack permette di accrescere sensibilmente la mobilità dei veicoli anche nelle situazioni più difficili ma mantenendo comfort, consumi e portate utili di un mezzo stradale che all’occorrenza si sa trasformare in un veicolo in grado di affrontare anche terreni insidiosi. Il piccolo della Casa Concludiamo con il più piccolo della compagine off road della Casa francese, il Midlum 4x4, un piccolo da 16 tonnellate (con 10 t di carico utile), maneggevole e grintoso, con due motori da 270 o 300 CV, perfettamente a suo agio nel fango come nella neve, tanto da poter svolgere attività di viabilità invernale.
Notizie
Nuova barra posteriore anti incastro
TrasporTiAmo: su strada la prima opera d’arte È stato realizzato dall’italo-indiana Gabriella Kuruvilla, il primo dei camion d’autore che nei prossimi mesi percorreranno le strade italiane per diffondere i messaggi della IV Campagna sulla sicurezza stradale “TrasporTiAmo”, promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Il progetto artistico di Gabriella Kuruvilla, realizzato in collaborazione con Angelo Boriolo, interpreta il truck come un contenitore in movimento, che custodisce oggetti-valori. “La mia idea di truck – sottolinea Kuruvilla – è quella di un luogo protetto, dall’aspetto allegro e divertente, dentro cui viene riposto con cura tutto ciò di cui abbiamo bisogno o che desideriamo”. Diverse le aziende che hanno aderito alla campagna TrasporTiAmo, partita a febbraio, dal gruppo Arcese, che ha già messo su strada i primi veicoli brandizzati al gruppo Di Martino. Partecipano inoltre le aziende Battaglino, Antoniacci, Consorzio CAC, ILL Trasporti, Astor srl, CAFA, CAN, e Venturina.
Novità per il Fleet management Gestire la propria flotta in maniera economica ed efficace, senza dover ricorrere a costose installazioni. È la direzione verso la quale si sta muovendo il mercato dei dispositivi e dei software di fleet management. Basta guardare una delle ultime novità del settore, VisiRun della MobiVision di Ferrara, un pacchetto che opera, attraverso un collegamento via satellite e GPRS tra i camion e l’ufficio, su tre aree tematiche: logistica, sicurezza e comunicazione. VisiRun consente di controllare sul computer, in tempo reale, la posizione dei camion della propria flotta. Inoltre per ogni veicolo il cliente può disporre di 15 tipi di allarme, che vengono visualizzati sul computer dell’azienda o ricevuti via mail e SMS. Il pacchetto VisiRun consente inoltre all’azienda e all’autista di mantenere un contatto continuo e bidirezionale tramite dei messaggi che compaiono sul terminale di bordo o sul cellulare dell’autista.
Lubrificanti per ogni stagione Anche un motore truck deve ottemperare alle normative anti-inquinamento europee Euro V e dunque dev'essere provvisto dei dispositivi di riduzione delle emissioni nocive e di post-trattamento dei gas di scarico più noti. Non parliamo solo del catalizzatore ossidante per l'abbattimento della CO e degli idrocarburi incombusti e l'EGR per il contenimento degli NOx, ma anche dei filtri anti-particolato e dei complessi catalizzatori SCR con post-iniezione di AdBlue, gli unici in grado di debellare del tutto la produzione di ossidi di azoto. Il top di gamma della nuova famiglia di lubrificanti Eni i-Sigma nasce per soddisfare queste esigenze. TOP MS: porta le formulazioni sintetiche più moderne, capaci di garantire un’elevata resistenza allo sporcamento e all'ossidazione, e consentire intervalli di sostituzione più lunghi. TOP: il massimo sul mercato in termini di economia di esercizio, prestazioni alle basse temperature e capacità di detergenza e protezione. È un prodotto rivolto ai truck delle generazioni precedenti. 23 TIR150-2012
PERFORMANCE: strizza l’occhio al contenimento del prezzo, senza sacrificare le prestazioni. Il SAE 10W40 rimane un prodotto a base sintetica rispondente alla ACEA E4, che garantisce un eccellente livello di protezione e pulizia e buone performance a freddo. UNIVERSAL: composta da un SAE 10W-40 e da due SAE 15W-40. Il primo risponde alle ACEA A3/B3/B4 ed E7, l’Universal 15W-40 è invece targato A3/B3 ed E2, anche in questo caso specifiche universali (auto benzina e diesel, truck) ma di emissione più anziana. Infine l’Universal DL 15W-40 E2/B2 rappresenta l'“ingresso gamma”, studiato per truck, autobus e macchine da cantiere.
Seena è un’innovativa barra di protezione posteriore anti incastro, nata per offrire un dispositivo che risponda alle esigenze di omologazione richieste dalla direttiva 70/221/CEE (e successiva modifica 2006/20/CE). La barra di Lago Accessori resiste due volte all’impatto, che per essere a norma deve risultare di 10.000 kg sui due punti di fissaggio al telaio e di 5.000 sulla parte centrale. Seena, che pesa solo 15/16 kg, si caratterizza per modularità (il sistema è pensato in modo che i punti luce siano posizionabili in base alle diverse esigenze di montaggio e allestimento) e facilità e rapidità di installazione. Protegge i componenti elettrici con speciali alloggiamenti predisposti che isolano cavi, connettori e contatti dagli agenti esterni. Inoltre è versatile e resiste alla corrosione.
Fisco
di Angelo Ciaravolo
V
alanga di novità in tema di studi di settore i cui effetti si faranno sentire in occasione della compilazione dell’Unico 2012. Tra le modifiche di maggior rilievo, occhio alle sanzioni in caso di omessa o infedele compilazione del modello e all’accertamento analitico-presuntivo nonché al premio di congruità. Ed è semaforo verde alle integrazioni agli studi di settore, approvate di recente da un decreto ministeriale, indispensabili per tenere conto degli andamenti economici e dei mercati (cosiddetti corret-
certamenti basati su presunzioni semplici ai fini reddituali ed Iva. Inoltre, sono ridotti ad un anno i termini di decadenza per l’attività di accertamento delle imposte sui redditi e dell’Iva (la riduzione non si applica in caso di violazioni penalmente rilevanti). Altra importante novità è che viene ampliato lo scostamento richiesto tra reddito dichiarato e reddito accertabile (da 1/5 si passa a 1/3) che legittima l’accertamento sintetico. I benefici si applicheranno a condizione che il contribuente abbia assolto re-
piani di accertamento e controllo per scovare quelli a maggior rischio evasione su tutto il territorio nazionale. In particolare, verranno utilizzate le indagini bancarie e tutti i dati in possesso dell’anagrafe tributaria. Scatterà invece l’accertamento induttivo nei casi di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, oltre all’ipotesi di indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità non sussistenti (ricordiamo che l'accertamento induttivo è legittimo, quando gli er-
golarmente agli obblighi di comunicazione dei dati ai fini degli studi di settore, indicando con fedeltà tutti i dati previsti (un semplice errore potrebbe comportare la perdita dei benefici). Inoltre occorre che, sulla base dei dati indicati nel modello, il soggetto risulti coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore di appartenenza ed essere “potenzialmente” accertabile sulla base delle risultanze degli studi di settore.
rori di compilazione del modello comportano una differenza superiore al 15 per cento o comunque a 50 mila euro, tra i ricavi stimati applicando gli studi di settore sulla base dei dati corretti e quelli stimati sulla base dei dati indicati nella dichiarazione). Tuttavia, il contribuente potrà sanare il proprio comportamento omissivo e regolarizzare la propria posizione fiscale attraverso il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa. In tal modo potrà beneficiare delle sanzioni ridotte.
Studi di settore: quest’anno un premio per i virtuosi Per coloro che dichiarano ricavi pari o superiori a quelli calcolati dal software Gerico 2012 saranno preclusi gli accertamenti basati su presunzioni semplici ai fini reddituali ed Iva
Agenzia delle entrate: studi di settore
24 TIR150-2012
tivi anticrisi che comporteranno necessariamente uno slittamento dei termini per il pagamento delle imposte). Le integrazioni tengono in considerazione particolari settori o aree territoriali, e serviranno per aggiornare o istituire gli indicatori di coerenza, compresi quelli previsti dall'art. 10-bis della Legge 8 maggio 1998, n. 146. Ma vediamo in dettaglio quali novità dovranno essere prese in considerazione dagli autotrasportatori nel compilare il modello VG68U (codice 49.41.00Trasporto di merci su strada e codice 49.42.00-Servizi di trasloco). Comportamenti virtuosi Nei confronti di coloro che dichiarano ricavi pari o superiori a quelli calcolati dal software Gerico 2012 saranno preclusi gli ac-
Soggetti non congrui e coerenti Nei confronti di coloro che risultano “non congrui” al responso di Gerico 2012, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza adotteranno specifici
Sanzioni Non va dimenticato che la manovra estiva ha inasprito le sanzioni in caso di omessa compilazione del modello studi prevedendo una multa (che è sem-
P ER COLORO CHE DIC HIARA NO RICAVI PARI O SUPE RIOR I A QUEL LI CALCOLATI DAL SOF TW AR E GE RICO 2012 NON SARA NNO EF F E TTUA TI GLI ACCE R TAMEN TI BASA TI SU P RESUNZ IONI SE MP LICI AI F INI RE DD ITUALI E IVA. P ER COLORO CHE NO N RISUL TANO CONGRU I AL CALCOLO DI GE RIC O 2012, VE R RA NNO EF F E TTUA TI SP ECIF ICI PIA NI DI ACCE R TAM EN TO E CONT ROLLO. SONO STATE INASP RI TE LE SA NZ IONI P ER L’OMESSA O INF EDELE COMP ILAZIONE DEL MO DELLO STUDI, CON LA P RE VIS IONE DI UNA MULTA MASSIMA DI 2.065 EURO .
L’Agenzia delle Entrate e la Gdf avvieranno controlli nei confronti di coloro che risultano non congrui al reponso di Gerico 2012
pre quella massima) nella misura di euro 2.065,00. Ed in caso di infedele dichiarazione dei redditi, Iva e Irap, l’ammontare della sanzione è incrementata del 50% della maggiore imposta dovuta. La condizione richiesta è che il maggior reddito accertato, a seguito della corretta applicazione degli studi di settore, sia superiore al 10 per cento. Nel caso in cui non si dovesse verificare la suddetta condizione, si dovranno applicare le sanzioni ordinarie dal 100 al 200 per cento della maggiore imposta dovuta. Occhio ai beni strumentali Gli autotrasportatori dovranno prestare attenzione alla compilazione del modello studi VG68U, in particolare per i dati relativi ai beni strumentali. Ricordiamo che, con decreto ministeriale
dello scorso 26 aprile (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 99 del 28 aprile), sono state introdotte le integrazioni agli studi di settore da applicare al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, necessarie per tenere conto delle effettive realtà economiche e dei mercati. Per quanto riguarda gli indicatori di coerenza va ricordato che, in generale, sono volti a contrastare possibili ipotesi di non corretta compilazione dei dati dichiarati. In particolare, l’allegato 2 individua un nuovo indicatore di normalità economica basato sul valore dei beni strumentali, da applicare in caso di incoerenza dei dati. Il suddetto indicatore consente di evidenziare la mancata esposizione dei costi sostenuti per la disponibilità di beni in locazione o noleggio pur avendo riportato i suddetti beni nel registro dei beni ammortizzabili. Oppure, al contrario, l’inserimento nel modello dell’ammontare dei costi sostenuti per l’utilizzo dei suddetti beni ma non del valore dei beni strumentali. E sempre in relazione ai beni strumentali, l’indicatore “mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti” individua eventuali anomalie emergenti dal riporto dei costi di ammortamento ma non del valore dei beni strumentali di proprietà. Allo stesso modo l’indicatore “mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza delle relative spese” fa emergere le anomalie dovute a chi riporta nel modello studi un valore delle spese per contratti di locazione finanziaria e non il relativo valore dei beni strumentali.
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COSA R ICOR DAR E
TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione.tir@tin.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma
Spesometro Relativamente allo spesometro 2011, mi sono accorto di non averlo inviato alla scadenza del 30 aprile. È ancora possibile sanare l’irregolarità? Guido Masutti Bologna Sì, è possibile sanare l’irregolarità attraverso il ravvedimento operoso. Ricordiamo che in caso di omessa comunicazione il ravvedimento operoso comporta il versamento di 32 euro se la presentazione della comunicazione avviene entro un anno dalla scadenza (entro il 30 aprile 2013 per lo Spesometro 2011, che doveva essere inviata entro il 30 aprile 2012). Contributi Inps Entro quando occorre denunciare l’omissione dei contributi Inps, al fine di evitarne la prescrizione? Michelangelo Della Maggesa Massa Carrara L’Inps ha recentemente chiarito che per applicare il cosiddetto “meccanismo del raddoppio” da cinque a dieci anni, occorre che il lavoratore (o i suoi superstiti) effettui la denuncia prima del termine della prescrizione quinquennale. In caso contrario, in nessun modo potranno più essere recuperati i contributi. Ai fini dell’interruzione della prescrizione è comunque indispensabile che l’Inps invii al datore di lavoro un atto interruttivo contenente l’importo dei contributi omessi, il nominativo e i dati anagrafici del lavoratore denunciante, ecc. Modello 730 È vero che è slittata la scadenza per presentare il modello 730? Andrea Golzi Padova Sì, i termini sono stati prorogati al 20 giugno per consegnare regolarmente il modello ad un centro di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati con la documentazione relativa a supporto delle deduzioni e detrazioni richieste (Cud 2012, certi-
ficazioni delle ritenute d’acconto, quietanze, ecc.). Unico 2010 Pochi giorni fa ho ricevuto una lettera dall’Agenzia delle Entrate che mi ha richiesto di esibire alcuni documenti a supporto di alcuni oneri che ho indicato nell’Unico 2010, per i redditi del 2009. Se non li trovo, quale rischio corro? Luca Marrone Lecce Nel caso di mancato invio della documentazione richiesta, l’ufficio procederà alla rettifica dei dati indicati nel modello Unico. Successivamente provvederà quindi a comunicare l’esito del controllo e delle somme dovute. È utile ricordare che se il pagamento verrà effettuato entro 30 giorni dall’avviso di rettifica, si potrà beneficiare della riduzione delle sanzioni. Compensazioni Esercito l’attività di autotrasporto merci con tre automezzi di proprietà. Su uno di questi, il contributo del SSN sui premi di assicurazione per la responsabilità civile supera i 300 euro. Ai fini del calcolo del credito d’imposta, da utilizzare in compensazione, posso fare una media? E poi, volevo chiedere anche se questi importi sono o meno assoggettati ad imposte. Daniele Pulli Torino Purtroppo non è possibile fare una media poiché il limite di 300 euro è riferito a ciascun automezzo di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Pertanto, l’eventuale eccedenza al suddetto limite non può essere detratta. Per meglio chiarire, si fornisce il seguente esempio: se è stato corrisposto l’importo di euro 280, 350 e 220, l’importo da utilizzare in compensazione, attraverso il consueto modello F24, è pari ad euro 800. Gli importi utilizzati in compensazione, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa, sia ai fini delle imposte sui redditi (Irpef e Ires) sia ai fini Irap.
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Normative
di Fabrizio Serafini
mostrazione del requisito d’idoneità finanziaria ed infine la nota ministeriale del 18 maggio 2012, che nel precisare la portata delle disposizioni di favore riguardanti le imprese che esercitano esclusivamente con autoveicoli di massa complessiva tra 1,5 e 3, 5 tonnellate, riporta anche uno scadenzario, o meglio, una tabella riepilogativa delle scadenze e dei soggetti tenuti agli adempimenti imposti in forza della regolamentazione comunitaria sull’accesso alla
le 25 gennaio 2012, consistente nell’indicare la sede legale dell’impresa, dove sono conservati tutti i documenti contabili, fiscali, civilistici, sociali e del lavoro della stessa (salvo facoltà di indicare appositi domiciliatari), i veicoli in disponibilità e la sede operativa dove si svolge la manutenzione ordinaria dei citati veicoli (al riguardo occorre utilizzare il modello di
posito attestato rilasciato a seguito del superamento del previsto esame di merito (a quiz ed esercitazione scritta) o producendo copia dell’apposita domanda per l’ottenimento in esenzione decennale, da parte di un soggetto che ha esercitato continuativamente le mansioni direzionali in una o più imprese di autotrasporto nel periodo intercorrente tra il 4
dichiarazione e autocertificazione allegato A al menzionato decreto); - certificare l’idoneità finanziaria richiesta annualmente per poter esercitare la professione, secondo i nuovi importi comunitari di 9mila euro, se si esercita con un solo autoveicolo, più 5mila euro per ogni autoveicolo supplementare, principalmente con attestazioni redatte da Revisori dei conti iscritti nei rispettivi albi o con apposite garanzie fideiussorie, incluse le polizze di responsabilità professionale, secondo quanto dettagliatamente indicato nella specifica circolare dell’11 maggio 2012; - comprovare l’idoneità professionale, depositando l’ap-
dicembre 1999 e il 4 dicembre 2009, e sia in attività alla data del 10 febbraio 2012, osservando modalità, condizioni e modello di domanda previsti dal decreto dirigenziale 20 aprile 2012 (su G.U. n. 99 del 28 aprile 2012); - autocertificare la permanenza delle condizioni di onorabilità, previste dal regolamento comunitario 1071/2009 e tuttora specificate dall’articolo 5 del decreto legislativo 395 del 2000. Chiarita la portata di tutte queste disposizioni, l’ultima circolare riporta, ai fini di una loro puntuale attuazione una tabella riepilogativa delle scadenze per la dimostrazione degli adempimenti cui sono tenute le imprese, in ragione
Accesso: completata la disciplina per gli adempimenti Tra aprile e maggio sono state emanate tre circolari e uno scadenzario per spiegare la disciplina sull’accesso alla professione e gli adempimenti che le imprese devono effettuare
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on tre circolari ed uno scadenzario, emanati negli scorsi mesi di aprile e maggio, è stata completata la disciplina riguardante l’accesso alla professione e gli adempimenti che tutte le imprese di autotrasporto merci devono effettuare, per uniformarsi alle disposizioni del Regolamento comunitario 1071/2009. Alle norme della legge 35/2012 e al decreto dirigenziale del 20 aprile scorso, sulla richiesta dell’attestato d’idoneità professionale in esenzione dall’esame (di cui si è parlato nel precedente numero di TIR), si sono infatti aggiunte: la circolare 30 aprile 2012, con chiarimenti generali su tutta la normativa emanata; la circolare 11 maggio 2012, con indicazioni specifiche sulla di26 TIR150-2012
professione. Dal combinato disposto dei menzionati provvedimenti emerge, in sintesi, che tutte le imprese di autotrasporto di merci sono tenute a svolgere alcuni importanti adempimenti richiesti dalla normativa comunitaria per il regolare esercizio della loro professione, quali: - presentare apposita domanda di autorizzazione all’esercizio della professione, all’Ufficio della Motorizzazione ove hanno la sede principale (il modello di domanda è allegato alla nota ministeriale del 9 febbraio 2012) - dimostrare, sempre alla Motorizzazione di zona, il requisito di stabilimento, ai sensi del decreto dirigenzia-
della loro precedente tipologia di iscrizione all’albo degli autotrasportatori. Per chi non ha mai dimostrato i requisiti In particolare viene specificato che tutte le imprese che non hanno mai dimostrato i tre requisiti per l’accesso alla professione, in quanto espressamente esentate dalle direttive comunitarie precedenti,
poiché esercenti da prima del 1978, devono (o meglio dovevano) dimostrarli entro il 4 giugno scorso (orami decorso) all’Ufficio della Provincia ove hanno la sede principale, nonché documentare lo stabilimento, unitamente alla richiesta di autorizzazione all’esercizio della professione, all’Ufficio Motorizzazione competente per la sede principale. Agli stessi adempimenti e alla medesima scadenza del 4 giugno 2012 erano assoggettate le imprese iscritte all’Albo tra il 1978 ed il 31 maggio 1987, che avevano sanato solo l’idoneità professionale con la sanatoria del 2007, nonché le imprese esercenti con autobetoniere, autocompattatori e auto spurgo.
SCADENZE
IMPRESE
ADEMPIMENTI
4 giugno 2012
Imprese che non hanno mai dimostrato i tre requisiti per l’accesso alla professione o soggette all’adeguamento a tali requisiti ai sensi dell’art. 5 del dm 161/200, cioè: 1) autorizzate alla data del 31/12/1977 (ex dispensate); 2) iscritte all’Albo tra il 1/1/1978 ed il 31/5/1978 tenute alla regolarizzazione entro il 17/8/2007 (Commissione di valutazione della capacità professionale); 3) a-iscritte all’Albo ai sensi dell’art. 1, comma 2, del DM 198/91; b-iscritte all’Albo ai sensi dell’art.1, comma 3, del DM 198/91;
Dimostrare all’ufficio della Provincia dove l’impresa ha la sede principale, ove non già dimostrate: -onorabilità; -idoneità professionale (anche tramite la prova della presentazione entro la stessa data del 4/6/2012, alla Provincia di residenza dell’avente titolo incardinato nell’impresa interessata di domanda di dispensa dall’esame ai densi del DD 20/4/2012) -idoneità finanziaria Documentare lo stabilimento, unitamente alla richiesta di autorizzazione all’esercizio della professione, all’Ufficio della Motorizzazione competente per la sede principale. (Le imprese di cui lettera a) del punto 3), che esercitino esclusivamente con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 ton e fino a 3,5 ton, rientrano nella tipologia prevista al punto 2) della successiva scadenza del 7/4/2013).
4 dicembre 2012
Imprese che già esercitano e che hanno già dimostrato i requisiti di onorabilità, idoneità finanziaria e professionale (in base alle disposizioni previgenti al 4 dicembre 2011)
Documentare lo stabilimento all’Ufficio delle Motorizzazione competente per la sede principale, unitamente alla richiesta di autorizzazione all’esercizio della professione (Le Province dovranno effettuare la verifica dei requisiti dell’idoneità finanziaria e professionale ai sensi della vigente normativa)
7 aprile 2013
1) Imprese iscritte all’Albo per l’esercizio con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 e fino a 3,5 ton e con domanda d’iscrizione o di estensione dell’iscrizione dopo il 4 dicembre 2011 ed entro il 6 aprile 2012; 2) Imprese già in esercizio al 4 dicembre 2011 con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 ton e fino a 3,5 ton che intendono continuare l’esercizio stesso con autoveicoli entro tali limiti di massa
Dimostrare all’Ufficio della Provincia dove l’impresa ha la sede principale: - Onorabilità; - Idoneità professionale (con frequenza di specifico corso da iniziare entro il 7.4.2013); - Idoneità finanziaria. Documentare lo stabilimento, unitamente alla richiesta di autorizzazione all’esercizio della professione, all’Ufficio Motorizzazione competente per la alla sede principale. Per le imprese del punto 1) non necessario l’accesso al mercato (una successiva cessione aziendale o del parco non dà titolo all’acquirente di accedere al mercato) Per le imprese del punto 2) l’accesso al mercato diventa limitato agli autoveicoli di massa complessiva fino a 3,5 ton.
Nuove imprese per l’esercizio con autoveicoli di massa complessiva oltre 1,5 t e fino a 3,5 t
Imprese con domanda d’iscrizione all’Albo o di estensione dell’iscrizione, con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 e fino a 3,5 tonnellate, dal 7.4.2012 o che intendono esercitare con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 e fino a 3,5 tonnellate
Dimostrare all’Ufficio della Provincia dove l’impresa ha la sede principale: - Onorabilità; - Idoneità professionale (con avvenuta frequenza di specifico corso di formazione). Provvisoriamente è idoneo, in luogo del corso, il possesso dell’attestato di frequenza ad un corso di formazione esistente iniziato entro il 6.4.2012.Tale attestato è valido solo se non utilizzato per accedere all’esame (con esito negativo) e se non è anteriore a 5 anni al momento della richiesta d’iscrizione all’Albo; - Idoneità finanziaria. Documentare lo stabilimento all’Ufficio Motorizzazione competente per la sede principale e accedere al mercato (in base alle rispettive disposizioni dell’art. 11 del D.L. 5/2012 convertito).
Nuove imprese senza vincoli e limiti
Imprese a regime
Dimostrare all’Ufficio della Provincia dove l’impresa ha la sede principale: - Onorabilità; - Idoneità professionale - Idoneità finanziaria.
(proroga al 3 agosto 2012 per le imprese delle province colpite dal terremoto)
Documentare lo stabilimento alla Motorizzazione competente per la sede principale e accedere al mercato secondo le disposizioni vigenti (tra le quali l’elevazione da EURO3 a EURO 5 per la cessione parco o l’ingresso diretto con 80 ton). TIR150-2012 27
Normative
quale si calcola il beneficio, ed in particolare se a tal fine occorresse considerare il carburante acquistato o quello effettivamente consumato. Il dubbio è stato ora risolto nel senso che la misura del recupero va calcolata sul gasolio rifornito, tenuto conto che il peso delle accise finisce con il gravare sul trasportatore nel momento in cui il carburante gli viene consegnato. Per questo i riferimenti al gasolio consumato contenuti nel D.P.R 277/00, ed in tutte le comuni-
guarderà il gasolio rifornito nello stesso periodo. Emissione differita delle fatture Questa problematica si riferiva soprattutto al primo trimestre del 2012, quando la domanda andava presentata a pena di decadenza (come vedremo meglio più avanti, questo è accaduto fino alla conversione del Decreto Legge 16/2012 che ha invece eliminato questa conseguenza), entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento (quindi,
ture, l’impresa che abbia fruito di questa agevolazione ha l’onere di inviare una comunicazione all’Ufficio delle Dogane competente, con indicati gli estremi delle stesse fatture. Questa comunicazione andava fatta prima della scadenza del termine per il recupero delle accise del trimestre successivo (quindi, relativamente al primo trimestre 2012, prima del 31 luglio), ma alla luce del venir meno della conseguenza della decadenza, è molto probabile che la stessa possa effettuarsi anche dopo questa scadenza.
entro il 30 aprile). Ebbene, il rischio insito in un termine così breve era, sostanzialmente, quello di escludere la maggioranza delle imprese di autotrasporto dalla possibilità di richiedere la misura quantomeno per l’ultima mensilità del trimestre, tenuto conto che, come da prassi oramai consolidata, i fornitori rilasciano le fatture d’acquisto non prima di un mese. Per ovviare a questo inconveniente, l’Agenzia delle Dogane ha autorizzato le imprese a richiedere il recupero sulla base di una semplice bolla di consegna (o di documento analogo), rilasciata dal gestore dell’impianto ai sensi dell’art. 21, comma 4 del D.P.R. 633/1972, che evidenzi la data dell’acquisto, i dati identificativi dell’acquirente, la qualità e la quantità del prodotto rifornito ed il corrispettivo pagato. Una volta ricevute le fat-
Rifornimento a mezzo depositi Molte imprese di autotrasporto dispongono delle cosiddette cisternette, ovvero di depositi di carburante dove attingono il gasolio per rifornire i loro automezzi. Ebbene, anche per il gasolio stoccato in questi depositi valgono le considerazioni appena fatte a proposito del momento rilevante per il calcolo del beneficio; si tratta, quindi, del rifornimento nella cisternetta che, in caso di emissione differita della fattura, può essere comprovato dal documento di accompagnamento dei prodotti soggetti ad accisa (DAS). Naturalmente, se il gasolio stoccato nel deposito viene utilizzato anche per rifornire veicoli che non hanno diritto all’agevolazione (si tratta di quelli di massa complessiva inferiore alle 7,5 ton), il recupero
Accise: chiarimenti dall’Agenzia delle Dogane È stato stabilito, tra l’altro, che il beneficio si calcola sul carburante acquistato e non su quello consumato e che il recupero vale anche per gli autoveicoli adibiti a trasporti particolari
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‘Agenzia delle Dogane prova a fare chiarezza sulla compilazione delle domande di recupero delle accise sul gasolio per autotrazione; contemporaneamente, in sede di approvazione del Decreto Legge contenente norme in materia di semplificazione fiscale, il Parlamento ha abrogato la previsione della decadenza per la presentazione della domanda di recupero trimestrale delle accise. Ma procediamo con ordine. Con la nota del 20 aprile scorso, l’Agenzia delle Dogane ha provato a risolvere alcuni dubbi sorti sulla compilazione del modello di domanda. Gli argomenti toccati dalla nota sono stati i seguenti: La determinazione dei litri consumati La questione risolta dall’Agenzia è quella relativa al gasolio sul 28 TIR150-2012
cazioni successive dell’Agenzia delle Dogane, stanno ad indicare in realtà il gasolio rifornito come espresso nelle fatture d’acquisto. Questo chiarimento riveste grande importanza soprattutto per le domande di recupero relative al 2011, tenuto conto che in quell’anno si sono avuti ben 6 aumenti delle accise. Possiamo esemplificare dicendo che per il gasolio rifornito il 5 dicembre 2011, l’impresa può chiedere un recupero (in centesimi) di 7,788609 €/l (anche quando il carburante fosse stato effettivamente consumato dopo il 7 dicembre), mentre quello acquistato il 7 dicembre (quando, ricordiamo, l’accisa sul gasolio era passata da 481,10 €/l a 593,20 €/l) dà titolo ad un recupero (sempre in centesimi) di 18.998609 €/l. Per quanto riguarda il 2012, il recupero del primo trimestre ri-
delle accise potrà essere chiesto soltanto per i mezzi che, invece, danno diritto al beneficio. In questo caso, l’impresa deve: - specificare nel quadro C i mezzi riforniti esclusi, per legge, dalla misura; - ripartire il totale dei litri fatturati riportato nel quadro B della dichiarazione, sotto forma di litri consumati per ognuno dei mezzi indicati nel quadro A, in base a delle stime che tengano conto dei consumi medi e delle condizioni di utilizzo. Autoveicoli adibiti a particolari trasporti Altro chiarimento che farà certamente felici i possessori di determinate categorie di veicoli (betoniere, frigoriferi, ecc..), è quello grazie al quale l’Agenzia ha acconsentito al recupero delle accise anche per il gasolio utilizzato su questi mezzi (quando abbiano una massa non inferiore alle 7,5 ton), per alimentare le specifiche attrezzature di cui sono dotati; infatti, l’impiego di queste attrezzature è complementare all’utilizzo del mezzo, per cui il gasolio utilizzato per azionarle dà diritto al beneficio alla stessa stregua di quello impiegato per la locomozione. Compilazione dei chilometri percorsi L’Agenzia delle Dogane ha confermato che il riferimento ai chilometri percorsi, contenuto in ognuno dei sottoquadri A1/A6 del modello di domanda dello scorso anno, va inteso nel senso di Km registrati dal contachilometri al 31 dicembre dell’anno scorso. Questo dato va certamente riportato nel quadro A6 (periodo 7-31 dicembre 2011), mentre per gli stessi veicoli riportati negli altri sottoquadri
l’impresa può annullare il campo dei Km percorsi inserendo per nove volte il numero 9. Nelle dichiarazioni trimestrali relative al 2012, invece, il campo dei Km percorsi andrà riempito con il totale dei Km registrati alla fine del trimestre solare di riferimento. Abrogata la decadenza per richiedere il recupero Veniamo ora all’altra novità, introdotta dalla legge n. 44 del 26 aprile, che ha eliminato la decadenza dal diritto di richiedere la misura, quando il recupero trimestrale delle accise non venga chiesto entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento. Poiché la Legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 aprile ed è entrata in vigore il 29, quando era ancora possibile chiedere all’Agenzia il recupero delle accise del primo trimestre 2012, riteniamo che la domanda per questo trimestre possa ancora effettuarsi giacché, come detto, dal 29 aprile è venuto meno ogni riferimento alla decadenza dal diritto. Per i trimestri successivi le imprese potranno scegliere il momento migliore per chiedere il recupero delle accise, tenuto conto che (ma questo aspetto avrebbe bisogno di una conferma da parte delle Dogane), con ogni probabilità, ritornerebbe ad essere applicabile la decadenza biennale sostenuta dall’ente in una nota del 2009; decadenza che, sempre in questa nota, scattava dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello in cui erano stati effettuati i consumi ma che, alla luce della novità della trimestralizzazione delle richiesta di recupero, dovrebbe decorrere dalla fine del trimestre di riferimento, visto che è da quel momento che l’impresa è in grado di determinare l’ammontare del beneficio. F. S.
Codice della Strada: abolita targa ripetitrice Abolita la targa ripetitrice per i rimorchi, che d’ora in poi saranno soggetti alla targatura ordinaria prevista per tutti gli altri veicoli. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri del 25 maggio, che ha deliberato anche altre modifiche al Codice della Strada, quali un modello unico di contras-
segno per i disabili e l'obbligo di aggiornamento della carta di circolazione nel caso di utilizzo del veicolo per periodi superiori a 30 giorni da parte di soggetti diversi dai proprietari. Questo in particolare per facilitare l'applicazione delle sanzioni per le flotte di camion.
Al sottosegretario Guido Improta la delega per l’autotrasporto Appoggio del Governo alla società Uirnet, impegnata nella realizzazione del primo progetto di gestione informatizzata dei flussi logistici
Guido Improta
Sostegno del Governo per Uirnet, la società impegnata nella realizzazione del primo progetto di gestione informatizzata dei flussi logistici in Italia. A confermarlo il sottosegretario ai Trasporti Guido Improta, che presente all’assemblea della società ha ribadito la rilevanza del progetto per l’integrazione degli attori del sistema logistico nazionale. Ricordiamo infatti che Improta ha ottenuto la delega ad occuparsi, tra l’altro, delle questioni relative all’autotrasporto. Lo ha stabilito un Decreto del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2012. Nel decreto si legge che “è conferita al sottosegretario di Stato dott. Guido Improta la delega, nell'ambito del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, delle materie di competenza della Direzione generale per i sistemi informativi, statistici e la comunicazione. È altresì delegata la definizione organica afferente alle materie: a) della disciplina in materia di trasformazione e riqualificazione urbana finalizzata a promuovere l'impiego di nuove tecnologie nel settore dell'edilizia, allo scopo di pervenire ad una riduzione delle risorse utilizzate e del-
le emissioni inquinanti, anche attraverso la predisposizione di iniziative volte alla riqualificazione e all'immissione sul mercato di immobili ad alta efficienza energetica e all'implementazione della prestazione energetica degli edifici; b) di un modello ottimale di gestione e di razionalizzazione del carico trasportistico, di definizione di standard comuni per i servizi di trasporto pubblico locale, di predisposizione ed attuazione di progetti di sviluppo e di integrazione dei nodi logistici primari e di implementazione delle reti di trasporto basate sull'impiego di nuove tecnologie, anche razionalizzando l'interazione tra le principali piattaforme tecnologiche nazionali e l'impiego delle nuove tecnologie di informazione, gestione e controllo della mobilità, avvalendosi della competente Direzione generale per i sistemi informativi, statistici e per la comunicazione; c) della disciplina in materia di autotrasporto, di interporti e di piattaforme territoriali logistiche, allo scopo di migliorare e razionalizzare la concentrazione dei flussi di trasporto in funzione delle aree territoriali, sì da contribuire alla diminuzione dei livelli di impatto ambientale; d) di linee programmatiche, nel settore del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne, volte a coniugare la migliore efficienza del traffico navale con i necessari parametri di sicurezza della navigazione e di preservazione delle matrici ambientali, avvalendosi della competente Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne”. TIR150-2012 29
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Lunga attesa Le vicende che hanno portato all’emanazione di questo decreto rispecchiano l’evoluzione, tormentata, registrata dall’art 83 bis sin dalla sua entrata in vigore (agosto 2008). Infatti, l’individuazione dell’autorità competente ad applicare queste sanzioni era già avvenuta nel 2009, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre del Decreto interministeriale del 16.9.2009, che chiamava in causa tre soggetti: il ministero dei Trasporti per l’esclusione fino a 6 mesi dalle gare di
Sanzioni 83 bis: unico competente il Ministero Firmato il decreto sulle violazioni dei costi minimi di sicurezza. Ecco quali sanzioni applicare e le procedure per attivare l’iter davanti al Ministero
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anzioni per la violazione dell’art. 83 bis della Legge 133/2008 e seguenti modifiche in rampa di lancio. Il ministero dei Trasporti ha infatti pubblicato sul proprio sito internet www.mit.gov.it, sezione autotrasporto, il decreto interministeriale (Trasporti, Economia, Giustizia e Sviluppo economico) che individua nel ministero dei Trasporti l’unico soggetto competente all’applicazione delle sanzioni previste al comma 14 della norma, quando non vengano rispettati i costi minimi della sicurezza definiti dall’Osservatorio della Consulta per i contratti non scritti (per quelli scritti, invece, questa sanzione non scatta), oppure i tempi di pagamento stabiliti ai commi 13 e 13 bis della disposizione. 30 TIR150-2012
appalto pubbliche; l’Agenzia delle Entrate ed il ministero dello Sviluppo economico per l’esclusione per un anno dai benefici finanziari; l’Agenzia delle Entrate per l’esclusione dai benefici fiscali. Questa tripartizione, tuttavia, ha evidenziato da subito tutti i suoi limiti. Pertanto si è reso necessario dare un nuovo impulso al meccanismo sanzionatorio dell’art. 83 bis per favorire il decollo definitivo di questa disposizione, eliminando quello che costituiva l’ostacolo più importante: la dispersione della procedura tra tre soggetti distinti. Il decreto ha ora risolto questo problema, individuando nella Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità del ministero dei Trasporti, l’unico soggetto competente ad applicare le sanzioni.
Le sanzioni Il decreto si occupa sia della procedura che porta all’emanazione del provvedimento ministeriale, sia delle modalità con cui applicare queste sanzioni. Occupandoci di queste ultime, l’art. 1 del decreto stabilisce quanto segue: 1. Esclusione dai benefici fiscali, finanziari e previdenziali per un anno. La sanzione scatta dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di notifica del provvedimento che la contiene. 2. Esclusione fino a 6 mesi dalle gare di appalto pubbliche per la fornitura di beni e servizi. L’esclusione può andare da un minimo di 30 giorni fino ai 6 mesi a seconda della gravità della violazione commessa. In particolare, il comma 1, lett.b) della norma individua una graduazione secondo la quale: per gli scostamenti inferiori al 10%, l’interdizione ammonta a 30 giorni; per quelli compresi tra il 10 % ed il 20% è di 60 giorni; gli scostamenti superiori determinano un’interdizione di 90 giorni. Il periodo di interdizione è raddoppiato quando le irregolarità superino il 50% della documentazione esaminata mentre, in caso di reiterazione nei 3 anni successivi da quando sono state commesse le violazioni oggetto di un precedente provvedimento di interdizione, il divieto è raddoppiato fino ad un massimo di 180 giorni complessivi. La procedura Veniamo ora alla procedura per applicare le sanzioni. L’art. 2 individua tre modalità per attivare l’iter davanti al ministero: - in seguito ai controlli su strada delle forze dell’ordine, Si sostanzia nell’obbligo di trasmettere alla Direzione competente del ministero dei Trasporti, entro 15 giorni dal sinistro e/o dalla contestazione delle violazioni del Codice della Strada, i dati identificativi del vettore, del committente, del caricatore e del proprietario della merce, conformemente alla circolare interministeriale (Trasporti/Interni) del 18 maggio 2011;
- a seguito delle segnalazioni pervenute da chiunque abbia interesse diretto e presenti idonea documentazione di supporto; - su iniziativa della stessa Direzione generale del ministero quando, nell’ambito delle proprie competenze, abbia avuto altrimenti notizia delle violazioni delle norme dell’art. 83 bis, L’istruttoria deve completarsi entro 90 giorni dal ricevimento delle segnalazioni che l’hanno fatta scattare, oppure dal ricevimento della documentazione integrativa richiesta alle parti in causa; nel caso la Direzione generale ravvisi gli estremi per adottare la sanzione, invia al ministro un dettagliato rapporto con la proposta di provvedimento sanzionatorio,; in caso di esito negativo invia ugualmente un rapporto al ministro, disponendo altresì l’archiviazione della pratica fatto salvo il parere contrario dell’Ufficio di gabinetto del ministro. Sul sito del ministero dei Trasporti sarà pubblicato un elenco con le informazioni necessarie per identificare i destinatari delle sanzioni, che riporta la partita Iva, il codice fiscale e gli altri estremi identificativi del destinatario della sanzione. L’aggiornamento di questo elenco è stato affidato alla Direzione generale del ministero dei Trasporti, che deve procedervi entro e non oltre il 15 febbraio di ogni anno, con riferimento agli atti notificati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Le informazioni rimangono inserite almeno fino al 31 dicembre del secondo anno successivo alla notifica al destinatario del provvedimento sanzionatorio e, in ogni caso, fino al 31.12 dell’anno successivo alla definizione dell’eventuale contenzioso instaurato dal destinatario contro il medesimo provvedimento.
Contratto di lavoro
Apprendistato: accordo per il settore merci È stata sottoscritta l’intesa che recepisce le nuove regole in materia di apprendistato professionalizzante introdotte dal Decreto Legislativo n. 167/2011 prendistato quale, allo stato attuale, unica tipologia di inserimento nel mondo del lavoro che permette alle imprese di poter beneficiare di una riduzione del costo del lavoro.
S
ul filo di lana della scadenza del regime transitorio, fissata al 25 aprile 2012 dal Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167, meglio noto come Testo Unico sull’Apprendistato, arriva l’accordo tra le parti sociali del settore trasporto merci. Il 24 aprile 2012, infatti, le organizzazioni datoriali firmatarie del Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione e le organizzazioni sindacali dei lavoratori di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, hanno sottoscritto l’intesa con la quale vengono recepite nel contratto collettivo di categoria le nuove regole in materia di apprendistato professionalizzante introdotte dal D.Lgs 167/2011. È stato riconosciuto il valore del contratto di ap-
Riduzione del periodo di apprendistato Le parti sociali hanno focalizzato l’attenzione sugli aspetti di maggior rilievo introdotti dalla normativa nazionale, quali in particolare la riduzione della durata massima, da 6 a 3 anni, del contratto di apprendistato, salvo che per le figure professionali dell’artigianato per le quali la durata può arrivare sino a 5 anni. Inoltre, è stato rimodulato il monte ore di formazione da erogare agli apprendisti e sono state riviste le percentuali di retribuzione da corrispondere a tali lavoratori. Le nuove regole si applicheranno ai contratti di apprendistato professionalizzante stipulati successivamente al 25 aprile 2012, mentre, per quelli sottoscritti prima di tale data si continuerà ad applicare la precedente normativa sino alla loro naturale scadenza. La durata del contratto di apprendistato professionalizzante è stata fissata in 3 anni per la generalità dei livelli e profili professionali, salvo che per gli autisti classificati al 3° livello Super, per i quali è stata prevista una massima di 5 anni, e di 4 anni per gli autisti classificati al 3° livello nonché per gli addetti alla manutenzione dei veicoli, al magazzinaggio e alla movimentazione. A carico delle sole aziende che assumeranno apprendisti appartenenti ai profili professionali
per i quali è possibile stipulare il contratto di apprendistato professionalizzante con una durata superiore ai 3 anni, sono stati previsti degli obblighi di stabilizzazione del rapporto di lavoro più stringenti. La formazione Nei confronti di ciascun apprendista l’impresa dovrà erogare un monte ore di formazione specialistica, interna o esterna all’azienda, pari a ottanta ore medie annue, anche attraverso strumenti di formazione alternativi a quelli classici di presenza in aula del lavoratore. Il monte ore potrà essere integrato dall’offerta formativa pubblica, prevista dalle Regioni. La formazione svolta dovrà essere registrata, in attesa della piena operatività del libretto formativo del cittadino, su supporti informatici o fogli firma che ne attestino l’avvenuta erogazione. Su questo aspetto non è da trascurare l’impianto sanzionatorio previsto dal Testo Unico sull’Apprendistato, il quale prevede che in caso di inadempimento nell’erogazione della formazione, di cui sia esclusivamente responsabile il datore di lavoro, questi sarà tenuto a versare la differenza tra la minore contribuzione versata e quella invece dovuta, maggiorata del 100 per cento. L’accordo si chiude con un impegno delle Parti sociali ad incontrasi nuovamente qualora, nell’ambito della discussione in Parlamento della riforma del mercato del lavoro, dovessero intervenire delle significative modifiche sull’istituto dell’apprendistato. TIR150-2012 31
Costi di sicurezza
I nuovi costi minimi dell’Osservatorio Fonte Osservatorio sui costi presso Consulta Autotrasporto e Logistica
L’
osservatorio sulle attività di trasporto nella riunione del 15 maggio scorso ha approvato le variazioni alle tabelle dei costi minimi di sicurezza sulla base dei costi medi del gasolio al consumo registrati dal Ministero dello Sviluppo economico nel mese di aprile. Con tale adempimento l’Osservatorio recupera il ritardo di circa un mese nella elaborazione dei dati, che si era determinato a seguito delle note vicende legate ai ricorsi al Tar del Lazio di alcune Associazioni di rappresentanza della committenza. È, questo, l’ultimo aggiornamento che, in base alla vigente normativa, l’Os-
servatorio è chiamato a fare per il primo semestre del 2012 sulla base delle sole rilevazioni del costo del gasolio; entro il 15 di giugno, infatti, dovranno essere rivisti anche tutti gli altri costi diversi da quello del gasolio al fine di verificarne gli eventuali incrementi o decrementi. Rammentiamo sommariamente che, fra i costi più significativi che l’Osservatorio ha preso a riferimento per l’elaborazione delle tabelle, che vengono pubblicate mensilmente, e che dovranno essere nuovamente verificati nel corso delle prossime riunioni dell’organismo già calendarizzate,
oltre ovviamente al costo del gasolio, la cui determinazione viene effettuata dal MISE, figurano il costo del personale, gli ammortamenti, i pedaggi autostradali, laddove ricorrono, le manutenzioni, le assicurazioni, i bolli. Fra le attività programmate dell’Osservatorio entro il 15 giugno 2012 da segnalare un giro di audizioni, a cominciare già dal prossimo 30 maggio dai dirigenti dell’Aiscat, l’Associazione dei gestori autostradali, e dell’Ania, l’Associazione delle compagnie di Assicurazione finalizzate a raccogliere tutti gli elementi utili alla corretta revisione delle tabelle.
Costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza (Articolo 83 bis, commi 1 e 2, commi 4 e 4-bis della Legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i.).
Determinazione mensile del costo medio del carburante per chilometro di percorrenza e della relativa incidenza.
Veicoli fino a 3,5 ton. Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)
Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fra primo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lgs. 286/2005 (commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)
costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,143 0,143 0,143 0,143 0,143
14,050 17,072 19,084 21,423 23,133
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,205 0,205 0,205 0,205 0,205
16,386 19,682 21,306 24,624 27,127
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,226 0,226 0,226 0,226 0,226
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,277 0,277 0,277 0,277 0,277
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
1,021 0,840 0,751 0,669 0,620
0,143 0,143 0,143 0,143 0,143
% costo carburante Costo km totale 15,408 19,120 21,358 23,924 25,612
0,931 0,750 0,671 0,599 0,560
18,453 22,007 23,779 27,610 30,341
1,110 0,931 0,862 0,742 0,675
18,345 22,033 24,298 27,934 29,789
1,234 1,027 0,932 0,810 0,760
19,289 23,218 25,293 28,805 31,006
1,434 1,192 1,094 0,960 0,892
23,850 25,586 28,197 34,591 37,021
1,740 1,622 1,472 1,200 1,121
Veicoli da 3,5 a 7,5 ton. 1,250 1,041 0,962 0,832 0,755
0,205 0,205 0,205 0,205 0,205
Veicoli da 7,5 a 11,5 ton. 16,356 19,559 21,525 24,866 26,634
1,384 1,157 1,052 0,910 0,850
0,226 0,226 0,226 0,226 0,226
Veicoli da 11,5 a 26 ton. 17,245 20,622 22,423 25,371 27,331
1,604 1,342 1,234 1,090 1,012
0,277 0,277 0,277 0,277 0,277
Veicoli massa sup. a 26 ton.
32 TIR150-2012
21,281 22,778 24,973 30,746 32,910
1,950 1,822 1,662 1,350 1,261
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
Costi di sicurezza maggio 2012
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - a/r Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)
Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fra primo e secondo vettore, cosÏ come definiti dall’art. 2 del D.Lgs. 286/2005 (commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)
costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
20,191 21,743 23,785 26,519 29,881
2,055 1,909 1,745 1,565 1,389
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
% costo carburante Costo km totale 22,611 24,288 26,692 29,750 33,499
1,835 1,709 1,555 1,395 1,239
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
12,619 13,589 14,866 16,574 18,676
3,289 3,054 2,792 2,504 2,222
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
14,132 15,180 16,682 18,594 20,937
2,937 2,734 2,488 2,232 1,982
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
17,927 21,686 23,785 26,434 29,668
2,315 1,914 1,745 1,570 1,399
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
19,810 24,217 26,692 29,644 33,231
2,095 1,714 1,555 1,400 1,249
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
11,204 13,554 14,866 16,521 18,542
3,704 3,062 2,792 2,512 2,238
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
12,381 15,136 16,682 18,528 20,769
3,352 2,742 2,488 2,240 1,998
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
18,466 23,028 24,910 27,372 30,690
2,247 1,802 1,666 1,516 1,352
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
20,777 25,902 28,042 30,828 34,519
1,997 1,602 1,480 1,346 1,202
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
11,541 14,392 15,569 17,107 19,181
3,596 2,883 2,666 2,426 2,164
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
12,986 16,189 17,526 19,268 21,574
3,196 2,563 2,368 2,154 1,924
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
18,548 23,156 25,060 27,553 30,918
2,237 1,792 1,656 1,506 1,342
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
20,881 26,065 28,308 31,059 34,808
1,987 1,592 1,466 1,336 1,192
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto Trasporto mangimi in cisterna - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
11,593 14,473 15,663 17,221 19,324
3,580 2,867 2,650 2,410 2,148
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
13,051 16,291 17,693 19,412 21,755
3,180 2,547 2,346 2,138 1,908
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
23,079 27,249 29,397 32,840 35,140
1,798 1,523 1,412 1,264 1,181
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
25,967 30,673 32,892 36,931 39,486
1,598 1,353 1,262 1,124 1,051
TIR150-2012 33
Costi di sicurezza maggio 2012
Veicoli massa sup. a 26 ton. Frigoriferi Lunghezza tratta
costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)
Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fra primo e secondo vettore, cosÏ come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005 (commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)
costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
17,247 21,827 23,740 25,829 28,525
2,406 1,901 1,748 1,607 1,455
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
% costo carburante Costo km totale 19,337 24,393 26,635 29,088 32,050
2,146 1,701 1,558 1,427 1,295
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
16,229 18,663 22,784 24,274 27,221
2,557 2,224 1,821 1,710 1,525
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
18,145 20,712 25,595 27,309 30,638
2,287 2,004 1,621 1,520 1,355
Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
10,143 11,664 14,240 15,171 17,013
4,091 3,558 2,914 2,735 2,439
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
11,340 12,945 15,997 17,068 19,148
3,659 3,206 2,594 2,431 2,167
19,141 25,537 29,631 30,797 35,655
2,168 1,625 1,401 1,348 1,164
Veicoli massa sup. a 26 ton. Ribaltabili 17,022 22,864 26,423 27,528 31,585
2,438 1,815 1,571 1,508 1,314
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
24,215 28,457 33,105 36,409 38,930
1,714 1,458 1,254 1,140 1,066
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
27,235 31,964 37,267 41,097 43,868
1,524 1,298 1,114 1,010 0,946
Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
15,135 17,786 20,691 22,756 24,331
2,742 2,333 2,006 1,824 1,706
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
17,022 19,978 23,292 25,685 27,417
2,438 2,077 1,782 1,616 1,514
Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - a/r da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
19,429 22,482 25,776 27,806 28,849
2,136 1,846 1,610 1,492 1,439
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
20,629 24,250 28,325 31,276 33,417
2,012 1,711 1,465 1,327 1,242
Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - andata da 101 a 150 km da 151 a 250 km da 251 a 350 km da 351 a 500 km oltre 501 km
34 TIR150-2012
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
12,143 14,051 16,110 17,379 18,031
3,418 2,953 2,576 2,388 2,302
0,415 0,415 0,415 0,415 0,415
12,893 15,156 17,703 19,548 20,885
3,219 2,738 2,344 2,123 1,987