Albo Nazionale degli Autotrasportatori
Mensile - Dicembre 2019 - n. 221
#Trasporti #Innovazione #Rete
AGRIFOOD: DOVE VANNO I PRODOTTI MADE IN ITALY
CAOS RIDER TRA IRREGOLARITÀ E NORME DA SEGUIRE
FORD SBARCA IN ITALIA CON F-TRUCKS
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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017
EDITORIALE
0$66,02 '( '21$72 direttore responsabile
&RQ OD ² QH GHOODQQR VL DYYLFLQD DQFKH OD GDWD GHOOH QXRYH OLPLWD]LRQL DO WUDQVLWR OXQJR ODVVH GHO %UHQQHUR GHFLVH GDO 7LUROR Il prossimo 1° gennaio potrebbero entrare in vigore, infatti, gli ulteriori divieti settoriali che renderebbero ancora piÚ complicata l’attività degli autotrasportatori e delle imprese che a essi si rivolgono per movimentare i propri prodotti. In ballo non c’è solo un considerevole volume di interscambio commerciale che in quell’area tocca circa il 70% del totale nazionale, ma anche il principio della libera circolazione delle merci che è tra i capisaldi della stessa Unione europea. Proprio in questi giorni, a Bruxelles, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha espresso una posizione ferma sul tema. Lo ha fatto in un incontro con il nuovo commissario ai Trasporti Adina Ioana Valean nell’ambito del Consiglio Europeo dei Ministri, presentando una lettera formale e chiedendo che la Commissione, da poco insediata, affronti in maniera particolarmente determinata la questione. Azioni unilaterali italiane rischierebbero di mettere in discussione gli elementi di coesione alla base della stessa idea di Unione, cosÏ come l’attuazione dei divieti settoriali al Brennero indebolisce le regole comuni sulla libera concorrenza. Per questo l’Italia ha deciso di continuare a muoversi sempre nell’ambito degli strumenti che il diritto comunitario mette a disposizione, sperando in un intervento della Corte di Giustizia che, come in passato, blocchi queste iniziative.
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Politica Verso la Legge di Bilancio Diverse questioni restano al centro del dibattito SROLWLFR GDO %UHQQHUR al rinvio dell’esclusione dei rimborsi VXOOH DFFLVH ai problemi legati all’Ilva di Taranto.
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Agrifood Sulla via del cibo 1HO LO settore del food & beverage ha raggiunto LO YDORUH GL PLOLDUGL GL HXUR in crescita rispetto all’anno precedente. Vediamo dove vanno e come si spostano i prodotti italiani
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Autotrasporto Genova: in arrivo i primi rimborsi Ammontano a PLOLRQL GL euro le risorse stanziate per compensare le imprese di autotrasporto dai maggiori oneri sostenuti in seguito al crollo del ponte Morandi
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Pneumatici L’ultimo miglio degli pneumatici fuori uso Lo smaltimento garantisce il pieno riutilizzo della materia prima. Ma ogni anno nel nostro Paese entrano circa 30-40 mila tonnellate di pneumatici illegali
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TIR - Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XVIII N° 221 - dicembre 2019 &RPLWDWR 6FLHQWL²FR 3UHVLGHQWH Maria Teresa Di Matteo. 'LUH]LRQH 5HGD]LRQH 9LD & % 3LD]]D 5RPD 7HO 'LUHWWRUH 5HVSRQVDELOH Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it &DSR 5HGDWWRUH Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it 5HGDWWRUL Antonella Vicini vicini@rivistatir.it Ertilia Giordano giordano@rivstatir.it *UD²FD Marco Banci 6HJUHWHULD Alice Iacopini redazione@rivistatir.it
IN QUESTO NUMERO Logistica a rischio con la digitalizzazione (QWUR LO SUHYLVWL PLOD lavoratori in meno a causa delle trasformazioni tecnologiche che stanno investendo il comparto.
Sempre più controlli sulle strade Secondo i dati della Commissione per la Sicurezza 6WUDGDOH FUHVFRQR OH YHUL²FKH nel settore dell’autotrasporto nei primi otto mesi dell’anno
Rider, il grande caos Il food delivery costituisce a tutti gli effetti una vera e SURSULD ²OLHUD GHOO¬DXWRWUDVSRUWR e dovrebbe seguire regole ben precise
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Nuovo slancio per le merci RFI ha avviato un piano di investimenti per adeguare le infrastrutture agli standard europei e potenziare le FRQQHVVLRQL WUD OLQHH IHUURYLDULH porti e interporti
Il viaggio delle cicogne Le bisarche attraversano un SHULRGR GL GLI²FROWj LQ VHJXLWR all’andamento negativo del settore automotive. Ma in dieci anni il loro numero è quasi triplicato
Camionisti On Air L’evoluzione della comunicazione degli autotrasportatori è stata al centro di una puntata di 0HORJ FRQGRWWR GD *LDQOXFD Nicoletti su Radio 24
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Editoriale p.1
Albo p.4
Previdenza p.39
Europa S
Fisco p.40
Scadenze S
Notizie p.34
Normative p.42
Tecnica S Divieti S
Numeri p.47
7HVWL Giovanna Astori (Istat), Donatella Berna (Istat), Nicola Capuzzo, Paolo Castiglia, Angelo Ciaravolo, Maria Teresa Cipollone, /RUHQ]R *LDQQX]]L $QGUHD *LXOL )DEUL]LR 6HUD²QL *LRYDQQL 6HWWHPEUH CHIUSO IN REDAZIONE IL 9.12.2019 &21&(66,21$5,$ (6&/86,9$ 38%%/,&,7¢ &UHD /LEUL 6UO 9LD 'RQQD 2OLPSLD 5RPD $JHQ]LD QD]LRQDOH +3 6UO 7HO PLUWD EDUEHVFKL#KS LW 5($/,==$=,21( H 67$03$ $UWL *UD²FKH 3LFHQH 6UO 6WDELOLPHQWR 9LD 9DFFDUHFFLD 3RPH]LD 5RPD (GLWRUH $UWL *UD²FKH 3LFHQH 6UO YLD 'RQQD 2OLPSLD 5RPD &) 3URSULHWDULR &RPLWDWR &HQWUDOH SHU O¬$OER 1D]LRQDOH GHJOL $XWRWUDVSRUWDWRUL GL &RVH SHU &RQWR GL 7HU]L YLD *LXVHSSH &DUDFL 5RPD &) 5HJLVWUD]LRQH 7ULEXQDOH GL 5RPD Qƒ GHO
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PATRIZIO RICCI Vicepresidente Comitato Centrale Albo
AL LAVORO PER UN CONFRONTO COSTANTE Ministero dei Trasporti e associazioni
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si incontreranno periodicamente per affrontare i temi di maggior interesse
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i chiude l’anno ma si apre un nuovo capitolo per l’autotrasporto. Un capitolo segnato da un rinnovato dialogo tra le associazioni di categoria e il Governo, grazie soprattutto all’impegno del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. Gli incontri che si sono tenuti a metà novembre hanno infatti portato alla stesura di un protocollo d’intesa che prevede impegni precisi su alcune delle questioni di maggior interesse per il mondo dell’autotrasporto, quali la riconferma dei fondi strutturali per il settore per il triennio 2019-2021, le risorse messe sul tavolo per il rinnovo del parco veicolare e la ripresa della pubblicazione dei costi minimi di riferimento, fondamentali per preservare la sicurezza. Dagli incontri sono quindi pervenute importanti rassicurazioni per il nostro settore e per le nostre imprese. Una su tutte ci fa ben sperare: la convocazione di un tavolo permanente, destinato a riunirsi con cadenza mensile, per stabilire un confronto continuo non solo sulle tematiche più “datate” e ancora non risolte, ma anche sulle emergenze che il settore deve affrontare di volta in volta (si pensi alla questione, attualissima, delle infrastrutture). Insomma, abbiamo ragione di credere che stia per aprirsi un nuovo percorso comune, che vedrà autotrasporto e ministero dei Trasporti SURFHGHUH ² DQFR D ² DQFR
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ALBO
FRANCESCA AIELLI Vicepresidente Comitato Centrale Albo
PEDAGGI 2018: IN ARRIVO I RIMBORSI ALLE IMPRESE Erogati fondi per oltre 146,5 milioni di euro, con un abbattimento delle aliquote di rimborso pari al 27,2444%
ALIQUOTE APPLICATE PER L’ANNO 2018 Percentuale iniziale
Nuove aliquote
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0,7276%
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1,4551%
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2,9102%
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3,6378%
6%
4,3653%
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5,0929%
8%
5,8204%
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6,5480%
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8,0031%
13%
9,4582%
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uone notizie per le imprese di autotrasporto. Il 2 dicembre scorso, con i Decreti n° 8176 e 8179, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha erogato fondi per un totale di 146.567.530,46 euro alle imprese che hanno diritto alla riduzione compensata delle spese sostenute per i pedaggi autostradali. La procedura di rimborso compensato dei pedaggi per transiti effettuati nell’anno 2018 ha registrato una prenotazione per 116 istanti. Di TXHVWL KDQQR FRQFOXVR OD SURFHGXUD H TXLQGL ² UPDWR OD GRPDQGD GH² QLWLYD VRJJHWWL 'RSR OH GRYXWH YHUL² FKH JOL DYHQWL GLULWWR VRQR VWDWL H GL conseguenza, gli esclusi 16. A fronte di richieste di rimborso teoriche per 201.665.186,21 euro, la disponibilità dell’Albo degli Autotrasportatori è stata di 146.722.765,68, con un abbattimento percentuale delle aliquote di rimborso pari al 27,2444%. La differenza rispetto a quanto erogato è dovuta al fatto che 6 imprese sono soggette a pignoramenti presso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Per i pedaggi effettuati nel corso del 2017, invece, gli aventi diritto sono stati 68, gli esclusi 6, il rimborso teorico richiesto è stato di 185.381.250,08. La disponibilità dell’Albo ammontava a 163.389.284,37 euro, con un conseguente abbattimento percentuale delle aliquote di rimborso dell’11,8631%.
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EUROPA
TIR
SETTIMANA DELLA SICUREZZA IN EUROPA Nel mese di ottobre si è tenuta la settimana di controlli “Truck and Bus”, organizzata da Tispol, la rete di polizie stradali europee, aperta anche ad alcuni Paesi al di fuori dell’Unione
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a lotta all’incidentalità stradale è fra i cardini delle politiche europee sui trasporti. Da quando sono stati lanciati i programmi volti alla riduzione delle vittime sulle strade c’è stato un calo del tasso di mortalità del 43% fra il 2001 e il
INFRAZIONI MAGGIORMENTE RISCONTRATE FRA I MEZZI PESANTI
2,6%
Eccesso di velocità
1,7%
Mancata osservazione dei tempi di guida
1,4%
Mancata osservazione normativa sul tachigrafo digitale e sull’uso delle cinture di sicurezza
2010 e di un altro 21% tra il 2010 e il 2018. Tuttavia, ora questo trend sta rallentando. Fra le varie attività organizzate a livello comunitario per continuare a sensibilizzare e promuovere comportamenti alla guida corretti, da alcuni anni si svolgono campagne di controlli straordinari rivolte ai mezzi pesanti e agli autobus organizzate da Tispol, la rete di polizie stradali europee aperta anche a Paesi al di fuori dell’Unione, come la Svizzera, la Norvegia, la Serbia e la Turchia. Quest’anno la settimana di controlli “Truck and Bus” si è svolta a ottobre. In una settimana di lavoro congiunto sono stati controllati quasi 440mila veicoli, circa il 51% dei quali rappresentato da mezzi per il trasporto merci e il 49% di persone. Come sono andati? Paolo Cestra, presidente onorario di Tispol, illustra la situazione sulle strade europee. “Rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento di oltre il 40% del numero dei controlli, mentre rimane stabile
il dato delle infrazioni. In tutto – spiega – sono state riscontrate oltre 55mila infrazioni, pari al 12,7% dei veicoli controllati. Ciò VLJQL² FD FKH XQ PH]]R VX RWWR è stato contravvenzionato, con una percentuale di violazione maggiore per quelli adibiti al trasporto delle merci: uno su cinque fra quelli controllati, infatti, non è risultato in regola con le normative vigenti. Interessante il SULPR GDWR GHOOD YHUL² FD GL PH]]L extra Ue controllati che hanno rappresentato l’1,2% del totale”. Il dato percentuale delle infrazioni non è calcolato sul totale dei veicoli, solo sui veicoli risultati irregolari. Fra le infrazioni maggiormente riscontrate fra i mezzi pesanti l’eccesso di velocità (il 2,6%), seguito dalla mancata osservazione dei tempi di guida (1,7%) e della normativa sul tachigrafo digitale (1,4%) e sull’uso delle cinture di sicurezza. Solo lo 0,3%, cioè 1.600 mezzi ha presentato irregolarità tecniche tali che non hanno consentito la prosecuzione del viaggio, mentre 251 autisti hanno mostrato un tasso alcolemico superiore a quello consentito e 48 hanno assunto sostanze stupefacenti.
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EUROPA
DE MICHELI PORTA IL BRENNERO AL CONSIGLIO UE PACCHETTO MOBILITÀ: ACCORDO VICINO? 3RWUHEEH ² QDOPHQWH DUULYDUH l’accordo sulle tre proposte di base del Pacchetto mobilità: accesso alla professione e al mercato, orario di guida e di riposo, distacco nel settore trasporti. Proposte che sono state approvate dal Parlamento europeo decaduto e confermate da quello subentrato dopo le elezioni di maggio di quest’anno ma che, a causa della profonda divisione tra i Governi, con quelli dell’Occidente favorevoli al testo approvato dall’Europarlamento e quelli orientali contrari, non ha ancora UDJJLXQWR XQD VROX]LRQH GH² QLWLYD Nel momento in cui andiamo in stampa con questo numero di Tir, è stato infatti convocato per l’11 dicembre il cosiddetto Trilogo, ovvero una riunione tra i rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. Una precedente riunione del 26 novembre non ha portato a nessun risultato ma ora sembrano esserci buone possibilità di arrivare a una soluzione di compromesso.
Il Ministro ha consegnato una lettera formale alla nuova commissaria ai Trasporti, Alina Valean, in cui chiede di prendere una posizione decisa e determinata contro i divieti imposti dall’Austria
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isolvere il problema del Brennero e delle limitazioni imposte dall’Austria. Questo uno degli impegni presi dal ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, durante la riunione del 19 novembre con le associazioni di categoria. E infatti durante la riunione del Consiglio europeo Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia, che si è svolta il 2 dicembre scorso, il Ministro ha consegnato alla nuova commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean, una lettera formale sul rischio del blocco del passaggio al Brennero delle merci per le iniziative che il Tirolo intende prendere dal primo gennaio 2020. “Queste iniziative potrebbero determinare una VLWXD]LRQH PROWR JUDYH VXO WUDI² FR merci italiano e quindi l’Italia ha chiesto che la Commissione prenda una posizione molto decisa e determinata contro queste misure – ha sottolineato
il Ministro –. Se è vero che stiamo investendo molte risorse nella Legge di Bilancio per la transizione anche della trazione su gomma è anche vero che c’è la necessità di non infrangere quelle che sono le regole comuni sulla concorrenza”. Il tema del Brennero – ampiamente trattato da Tir in uno speciale dal titolo “Brennero: la porta d’Europa”, uscito il mese scorso – è da anni al centro delle politiche del Governo e dell’attenzione delle associazioni di categoria per l’importanza strategica che il valico ha sull’import-export italiano, che rischia di essere pesantemente danneggiato dalle politiche unilaterali del Tirolo. Misure che, senza un intervento della Commissione, saranno inasprite nel 2020, con l’estensione dei divieti settoriali anche a nuovi gruppi di merce e anche ai veicoli Euro 6.
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POLITICA
VERSO LA LEGGE DI BILANCIO Diverse questioni restano al centro del dibattito politico, dal Brennero al rinvio dell’esclusione dei rimborsi sulle accise, ai problemi legati all’Ilva di Taranto di Lucia Angeloni
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ovremo aspettare l’approvazione della Legge di Bilancio, che al momento deve ancora concludere l’iter parlamentare, per capire quali saranno effettivamente le novità introdotte per quanto riguarda l’autotrasporto. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, durante la riunione con le associazioni di categoria
dello scorso 19 novembre si è impegnata a confermare anche per il triennio 2019-2021 i fondi strutturali per il settore, pari a 240 milioni di euro l’anno, e a presentare un emendamento che rinvii l’esclusione dai rimborsi delle accise per i mezzi di categoria Euro 3 a ottobre 2020 (rispetto alla data di marzo originariamente prevista) e a giugno 2021 per gli Euro 4 (rispetto a gennaio 2021). Ed infatti, proprio mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir, è stato presentato un emendamento in Commissione Bilancio al Senato che chiede di spostare al 1° ottobre 2020 lo stop alle agevolazioni delle accise sul gasolio per gli Euro 3 e mantiene l’impegno preso con le associazioni. Inizialmente era stato presentato un minimaxi-emendamento che rinviava soltanto al 1° luglio l’eliminazione dello sconto sulle accise per i veicoli Euro 3. Una misura che non ha
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aveva soddisfatto le associazioni dell’autotrasporto, che però continuavano a credere agli impegni presi dal Ministro. “Tutto ciò contravviene al buonsenso e al dialogo avviato tra Governo ed associazioni con senso di responsabilità che ha permesso VXO ² OR GL ODQD GL DOOHQWDUH OD tensione che si è diffusa tra gli operatori dell’autotrasporto”, avevano scritto in una nota Unatras-Conftrasporto, dicendosi però convinti che “il ministro dei Trasporti mantenga fede agli impegni assunti nell’interlocuzione con le rappresentanze di UnatrasConftrasporto, culminata con il protocollo d’intesa del 19 novembre scorso”. Così come è già stato rispettato un altro impegno che il ministro De Micheli aveva preso con le associazioni di categoria dell’autotrasporto, relativo al Brennero. Durante la riunione al Consiglio dei Trasporti del 2 dicembre scorso ha infatti consegnato una lettera formale al nuovo commissario ai Trasporti, Adina Valean, sul rischio del blocco del passaggio al Brennero delle merci per l’inasprimento delle misure intraprese dal Tirolo, chiedendo all’Europa una posizione molto decisa e determinata sull’argomento (vedi anche art. a pag. 7). “Finalmente l’Italia reagisce alle numerose misure di limitazione GHO WUDI² FR YHLFRODUH PHVVH LQ DWWR R SLDQL² FDWH GDO 7LUROR – ha commentato in una nota Anita – del tutto inaccettabili perché unilaterali e discriminatorie, incompatibili con le regole
TIR comunitarie sulla concorrenza, lesive del libero scambio delle merci tra l’Italia e il Nord Europa. Al Ministro chiediamo di andare avanti su questa strada e di impegnarsi ulteriormente per difendere gli interessi nazionali e per salvaguardare i principi alla base del funzionamento dell’Unione europea in cui crediamo fermamente�. Altra questione molto importante per gli autotrasportatori è quella legata all’Ilva di Taranto: migliaia di aziende di trasporto del comparto siderurgico rischiano il fallimento visto che la ArcelorMittal ha programmato, per il momento, la chiusura dei 3 altiforni dello stabilimento già entro il prossimo mese di gennaio. Inoltre, la società ha sospeso i pagamenti per i servizi di trasporto già eseguiti, nonostante la Legge 123 del 2017 abbia inserito gli autotrasportatori tra i creditori prededucibili. Una situazione che ha determinato la protesta degli autotrasportatori e delle associazioni di categoria che
hanno anche chiesto al Ministro l’attivazione di un tavolo ad hoc per l’autotrasporto, convocato in modo permanente. Intanto il Ministero ha emanato il Decreto per l’erogazione dei contributi alla formazione 2019: 5 milioni di euro a favore delle imprese di autotrasporto che potranno svolgere il loro programma formativo dal 18 marzo al 31 luglio 2020 (vedi art. a pag. 42). E durante il mese di novembre è stato approvato anche il Decreto di riordino dei ministeri, che coinvolge anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il 'HFUHWR LVWLWXLVFH LQIDWWL ² QR DO 31 dicembre 2020, la struttura tecnica per il controllo interno del ministero dei Trasporti, con una dotazione di 15 unità di personale, sotto il controllo diretto del Ministro. Una struttura che avrà il compito di potenziare i controlli di regolarità amministrativa e contabile e di controllo di gestione.
TRASPORTOUNITO SI Ăˆ INCONTRATO A LA SPEZIA Nella stessa sala in cui si è assistito, dieci anni fa, alla nascita di TrasportoUnito, l’associazione ha organizzato il 30 novembre scorso a La Spezia un’assemblea per affrontare la questione della fragilitĂ delle infrastrutture liguri, la crisi della rete autostradale, l’ingorgo delle vie di accesso alle principali infrastrutture portuali. Sotto la lente anche i punti dell’intesa sottoscritta il 19 novembre con il ministro dei Trasporti. A proposito dell’eliminazione dei rimborsi delle accise agli Euro 3 ed Euro 4, è stato proposto ad esempio di utilizzare una parte delle risorse risparmiate per l’acquisto collettivo di carburante e per lo sviluppo di aree di sosta dedicate all’autotrasporto. E ancora, piĂš in generale, è stato posto l’accento su una riforma generale del settore che sappia rendere piĂš chiaro il quadro delle relazioni contrattuali con la committenza, introdurre elementi di Âł HVVLELOLWj H GL LQWHJUD]LRQH WDOL GD FRQVHQWLUH DOOH LPSUHVH GL LQGLYLGXDUH modelli organizzativi piĂš evoluti rispetto all’attuale sistema regolatorio.
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POLITICA
A MACERATA UN CONVEGNO DI CONFARTIGIANATO TRASPORTI “Autotrasporto, Legge di Bilancio 2020 e nuove prospettive di sviluppoâ€?: questo il titolo del convegno organizzato da Confartigianato Trasporti, che si è tenuto a Macerata il 1° dicembre scorso. Un convegno che ha visto la partecipazione, oltre che del presidente dell’associazione, Amedeo Genedani, anche del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi, e che ha posto l’attenzione su molte questioni considerate fondamentali per il settore autotrasporto. “Quello di cui abbiamo bisogno in primis è ovviamente il rispetto delle regole. Oggi lavoriamo praticamente a costo zero con tutte le problematiche legate alle infrastrutture, ai blocchi e cosĂŹ viaâ€?, ha sottolineato Amedeo Genedani, auspicando il mantenimento effettivo delle risorse per il settore con la Legge di StabilitĂ . Durante il convegno sono stati affrontati anche i temi della certezza dei pagamenti, dei costi minimi e della mancanza di operatori specializzati ma anche problematiche a livello locale, come i problemi delle infrastrutture, del porto, della Statale 76 e dell’A14.
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STUDI
LOGISTICA A RISCHIO CON LA DIGITALIZZAZIONE Le trasformazioni tecnologiche rischiano GL IDU PRGLĚĽ FDUH UDGLFDOPHQWH LO FRPSDUWR giĂ oggi si riscontra una forte riduzione nel settore servizi e una crescita in quello “digitale e robotâ€?. Nel 2027 previsti 500mila lavoratori in meno
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incoraggiante, ad oggi, la quota occupazionale della logistica italiana, eppure le trasformazioni che il comparto vivrà nell’immediato futuro pongono interrogativi sulla sua tenuta. Attualmente la logistica impiega oltre due milioni e mezzo di lavoratori e i suoi livelli occupazionali crescono di anno in anno: dal 2014 al 2018 l’occupazione è salita del 4,9%, XQD FUHVFLWD VLJQL² FDWLYDPHQWH
/$925$725, ,03,(*$7,
2,5 milioni Di cui
1.085.000
nella logistica come servizio
800.000
addetti alla supply chain logistica
(QWUR LO 500mila a rischio
maggiore rispetto alla media generale italiana ferma al +3,5%. Stando ai dati di un recente studio di Randstad Research, dei 2,5 milioni di lavoratori impiegati nelle diverse funzioni logistiche di tutti i comparti economici, 1.085.000 sono occupati nella logistica come servizio e 800.000 sono addetti alla supply chain logistica nell’industria. Nel settore, il 51% degli occupati è composto da operai, il 29% da tecnici, il 9% da middle e top manager, l’8% da addetti nei servizi e il 2% dall’ambito digitale e robot. Tuttavia, le trasformazioni tecnologiche che si prevede ben presto investano il settore rischiano di far perdere, entro il 2027, 500mila di questi lavoratori. Se a questi si uniscono gli almeno 600mila lavoratori che dovranno aggiornare radicalmente le loro competenze per adeguarsi ai cambiamenti, si rende ancor piÚ QHFHVVDULD XQD UL³ HVVLRQH VXO futuro del comparto. Il cambiamento d’altronde è già in atto: a fronte di una DICEMBRE2019
crescita media del 4,87% degli occupati nel settore dal 2014 al 2018, si scopre una riduzione del 27,7% di lavoratori nei “serviziâ€?, quelli maggiormente esposti alla digitalizzazione, e una crescita del 32,5% nel “digitale e robotâ€? (operai +5,7%, tecnici +13,3%, manager +15%). Sull’argomento è intervenuto il vicepresidente di ConfcommercioConftrasporto Paolo Uggè secondo cui l’adattamento professionale dei lavoratori ai nuovi sistemi - concepito dai piĂš come la soluzione per la tenuta del settore - non basta: Š2FFRUUH DFFRUFLDUH OD ² OLHUD FRVu si abbatte l’improduttivitĂ e si DUULYD D ULVSDUPL VLJQL² FDWLYL FKH consentono ai sistemi produttivi di cancellare gli episodi di sfruttamento, operare nel rispetto delle regole, massimizzando cosĂŹ i ritorni economiciâ€?. Secondo Uggè, per mantenere la logistica in buona salute, sarebbe necessario riprendere il disegno di legge, giĂ stilato nel 2008, che introduceva la previsione del contratto di logistica e GH² QLYD FRQ FKLDUH]]D UHJROH H comportamenti.
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SEMPRE PIÙ CONTROLLI SULLE STRADE Secondo i dati della Commissione per la Sicurezza Stradale nel settore dell’autotrasporto nei primi otto mesi dell’anno sono stati effettuati 219.066 controlli ai veicoli muniti di cronotachigrafo, il 9% in piÚ del 2018 12
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ono in continuo aumento i controlli della Polizia Stradale sui veicoli commerciali. Secondo i dati presentati nel corso della Commissione per la Sicurezza Stradale nel settore dell’autotrasporto del ministero dell’Interno, che si è riunita lo scorso 4 dicembre, nei primi otto mesi dell’anno sono stati effettuati 219.066 controlli ai veicoli muniti di cronotachigrafo, il 9% in piÚ rispetto allo stesso periodo del 2018. Dei veicoli controllati 183.966, ovvero l’84%, erano di nazionalità italiana e corrispondono a un incremento del 7,5% rispetto allo scorso anno; 31.742, cioè il 14,5%, appartenevano a Paesi Ue (+17,6% sul periodo gennaio-agosto 2018) e 3.358 (l’1,5%) invece provenivano da Paesi non Ue (+16,4%). La Polizia Stradale ha anche reso noto il numero delle infrazioni DFFHUWDWH D FDULFR GHOOD ² OLHUD
dell’autotrasporto sia nel 2018 sia nel 1° semestre del 2019. Lo scorso anno sono state in totale 869 nel 2018 (157 per mancata esibizione di prove documentali in trasporto internazionale e 712 per trasporto internazionale con prove documentali mancanti o non conformi), 546 per trasporto internazionale con prove documentali mancanti o non conformi (ma con possibilità GL YHUL² FDUH OD UHJRODULWj GHO trasporto) e 166 per prove documentali mancanti e LPSRVVLELOLWj GL YHUL² FDUH OD regolarità del trasporto. Nel primo semestre del 2019 le infrazioni accertate sono state invece 442: 126 per mancata esibizione di prove documentali di trasporto internazionale (di cui 21 a vettori italiani, 82 a vettori Ue e 23 a vettori extra Ue); 247
per trasporto internazionale con prove documentali mancanti o non conformi ma con possibilità GL YHUL² FDUH OD UHJRODULWj GHO trasporto (35 a vettori italiani, 8H H H[WUD 8H ,Q² QH hanno riguardato il trasporto internazionale con prove documentali mancanti o non conformi con impossibilità GL YHUL² FDUH OH regolarità dei Centri Mobili di Revisione (CMR): nel 2018 sono stati controllati 43.398 veicoli, di cui 808 con pese mobili. Le infrazioni accertate sono state 33.157, le patenti ritirate 406 e le carte di circolazione ritirate 703. Nel primo semestre del 2019, invece i veicoli controllati sono stati 18.219, di cui 136 controllati con pese mobili. Le infrazioni accertate sono state 13.140, 165 le patenti ritirate e 329 le carte di circolazione ritirate. Durante la riunione sono stati presentati anche i dati raccolti sul coinvolgimento dei veicoli commerciali nell’incidentalità stradale. Nel primo semestre del 2019, gli incidenti sulle strade italiane sono stati 4.323 e hanno
Controlli ai veicoli muniti di cronotachigrafo Polizia Stradale Primi 8 mesi 2018 e 2019 NAZIONALITĂ€ DEL VEICOLO
VEICOLI CONTROLLATI
GENNAIO-AGOSTO
2018
85,1%
171.124
ITALIANA
+7,5%
2019
84%
183.966
+17,6% 14,5%
2019
PAESE UE
2018
13,4%
26.991
31.742
2018
1,4%
GIORNATE DI LAVORO CONTROLLATE
1,5%
+16,4%
3.358
201,000
+9% 219,066
2018
2019
TOTALE
2018
2019
PAESE EXTRA UE
13
2.885
2.251,191
2019
causato la morte di 162 persone mentre 7.091 sono stati i feriti. Di questi, quelli che hanno coinvolto i mezzi pesanti sopra le 7,5 Ton sono stati 721 (ovvero il 17% del totale), causando 61 morti (38% del totale) e 1.052 feriti (15% del totale). /D 3ROL]LD KD VSHFL² FDWR FKH LQ 232 incidenti (46%) in cui è stato possibile indagare le circostanze non c’è stata responsabilità del conducente del veicolo commerciale. In 272 risulta invece una corresponsabilità del conducente. La responsabilità del conducente del veicolo commerciale è stata collegata a circostanze diverse: distrazione alla guida (38,1%), mancato rispetto della distanza di sicurezza (22,8%), velocità HFFHVVLYD LQHI² FLHQ]D GHO veicolo (5,2%), alterazione dello VWDWR SVLFR² VLFR FRPH DOFRRO droghe, colpi di sonno o malore ,Q² QH QHO FRUVR GHOOD riunione si è parlato anche del Piano neve, ovvero quell’insieme di attività da adottare, con la massima tempestività , per garantire la transitabilità delle strade quando si prevedono eventi climatici che potrebbero causare formazione di ghiaccio o permanenza al suolo di uno strato nevoso. Il Piano, che al momento di andare in stampa con questo numero di Tir non è stato ancora pubblicato, anche se lo sarà a breve, valorizzerà i COV (Comitati Operativi per la Viabilità ), che avranno la possibilità di sbloccare la circolazione in ambito locale senza dover aspettare l’ordinanza del prefetto.
2.488,282
+10,5%
SULLA VIA DEL CIBO
CANADA formaggi
di Antonella Vicini
Nel 2018 il settore del food & beverage ha raggiunto il valore di 41,8 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente. Vediamo dove vanno e come si spostano i prodotti italiani 14
Q
uando si parla di Made in Italy e di italianità ciò che viene facilmente alla mente sono i cibi e i vini nostrani; prodotti riconoscibili ormai in tutto il mondo. Nonostante gli innumerevoli tentativi di imitazione, l’export dell’agroalimentare tiene e sembra destinato a crescere. Nel 2018 il food & beverage ha raggiunto il valore di 41,8 miliardi di euro, con un +1,8% rispetto al 2017. Entro il 2022 si calcola che dal settore arriverà un +0,5% di Pil. Questi i dati resi noti a Roma durante un convegno organizzato da Alleanza delle Cooperative Italiane. In generale, sono cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti i prodotti più esportati, seguiti da vini assieme a pane, pasta e farinacei vari. Tra le prime destinazioni in crescita si notano la Polonia, la Svezia e l’Australia. Gli Stati Uniti si distinguono come acquirenti dei nostri vini, ma anche di acqua minerale e olii; la Spagna acquista da noi il pesce fresco, il Regno Unito frutta e ortaggi lavorati e conservati, l’Austria cereali e riso. E se Usa, Regno Unito e Germania rappresentano mercati importanti da consolidare, nel futuro gli esportatori del settore guardano a mete come O¬$VLD 3DFL² FR PD DQFKH O¬$PHULFD /DWLQD H O¬$IULFD Subsahariana.
USA cioccolato, tè, caffè, vino
9DULDQR OH PHWH VXOOD FDUWD JHRJUD² FD H FRQ HVVH anche le modalità con cui si spostano i nostri olii, la pasta, la frutta e la verdura che per mantenere i loro tipici requisiti di gusto e di qualità necessitano di una cura particolare in tutta la catena logistica. Anna Rufolo, responsabile del settore olivicolo di Cia Agricoltori Italiani, spiega come gli ortofrutticoli siano merci considerate deperibili: “Hanno, quindi, bisogno di particolare attenzione sia dal punto di vista del trasporto e delle temperature sia dal punto di vista igienico sanitario. Invece, sono generalmente non inclusi in una regolamentazione stringente prodotti di assoluto valore per l’agroalimentare italiano come l’olio e il vino, di cui siamo leader nel panorama globale. Per quanto riguarda l’olio, ad esempio, noi siamo il secondo produttore mondiale, il primo esportatore e il primo Paese consumatore. Per il vino siamo il primo Paese produttore e il secondo esportatore – prosegue –. Parliamo di prodotti che hanno una profonda sensibilità sia allo stress di viaggio, sia agli sbalzi termici ma anche all’esposizione alle vibrazioni oltre che alla luce. Sappiamo infatti che per l’olio è fondamentale una conservazione lontana da fonti di calore, da irraggiamento o da
DOVE VANNO I PRODOTTI ITALIANI GERMANIA
cereali, riso, ortaggi, latticini, gelati, vini, olii
FRANCIA
RUSSIA
UNGHERIA
vino, carne, caffè, cioccolato, frutta, cereali, prodotti da forno e farinacei
pasta
pesci lavorati e conservati
POLONIA
vino, prodotti da forno e farinacei
REGNO UNITO
animali vivi e loro prodotti, frutta, ortaggi, gelati
CINA
cioccolato, caffè, spezie
SPAGNA
CROAZIA
frutta e granaglie
olii
VIETNAM carni
GRECIA
alimenti per animali
SLOVENIA carni
FILIPPINE
alimenti per animali
PORTOGALLO prodotti di acquacultura
INDONESIA
alimenti per animali
AUSTRALIA
vino, cereali, riso
15
>
AGRIFOOD
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alte temperature. Va considerato quindi che quando si trasportano questi beni si trasporta un patrimonio dell’agroalimentare che è il risultato di un lavoro importante sulla qualitĂ effettuato dai nostri produttori italianiâ€?. Alla mancanza di regole VSHFL² FKH FRPH TXHOOH FKH invece si applicano ad altre merci deperibili secondo la normativa ATP, si può ovviare attraverso UHJROH LQWHUQH H XQÂŹDWWLYLWj GL ² OLHUD ben organizzata. “C’è bisogno – spiega ancora Anna Rufolo – di professionalitĂ e di sinergie; di una sorta di patto di collaborazione fra produttori e trasportatori a difesa delle eccellenze italiane che si può concretizzare con progetti GL ² OLHUD H EXRQH SUDWLFKH esulando dai limiti di legge con una collaborazione piĂš stretta e una sensibilizzazione degli DWWRUL GHOOD ² OLHUD IRQGDPHQWDOL del mantenimento qualitativo di queste eccellenzeâ€?. Per incrementare produttivitĂ e conquistare nuovi mercati è determinante però anche il ruolo delle infrastrutture e dei servizi logistici. Da questo punto di vista è importante analizzare la situazione italiana, partendo dal presupposto che – come rilevato anche da un recente studio della societĂ di consulenza Nomisma, su dati Istat ed Eurostat – i volumi dei beni prodotti in Italia si muovono prevalentemente su gomma. Questo naturalmente vale per le brevi e medie distanze, ma c’è da calcolare che il 66% delle esportazioni resta in Europa. Nonostante la crescita dell’export, i prodotti italiani infatti faticano ad
TIR arrivare ai consumatori di tutto il mondo e tendono a previlegiare mercati di prossimità . Nell’agrifood, l’Italia si pone cosÏ al sesto posto per volumi trasportati in Europa, ma sconta comunque la concorrenza di altre nazioni come Spagna, Francia e Polonia per i prodotti agri e di Polonia, Germania e Spagna per i prodotti DOLPHQWDUL /D EDVVD LQWHUPRGDOLWj italiana spicca al confronto FRQ DOWUL 6WDWL 8H /D PHGLD comunitaria si attesta, infatti, al 76% contro quella nazionale dell’86%. Anche se ci poniamo allo stesso livello della Francia e al di sotto della Spagna (95%). Per quel che riguarda la dotazione GL LQIUDVWUXWWXUH ² VLFKH LQYHFH l’Italia è all’undicesimo posto in Europa in termini di presenza di
chilometri di infrastrutture su 1000 km2 di territorio, con un indice di poco inferiore alla Francia e superiore rispetto alla Spagna, ma con uno stacco netto da Stati come i Paesi Bassi, la Danimarca, LO %HOJLR H OD *HUPDQLD ,Q² QH LO punto sulla catena logistica lo IRUQLVFH LO /RJLVWLFV 3HUIRUPDQFH Index della Banca Mondiale. /XOWLPR GLVSRQLELOH q GHO ed evidenzia alcune lacune su indicatori importanti come il processo di sdoganamento, la competenza dei servizi logistici e le spedizioni internazionali. In termini complessivi, comunque, l’Italia si posiziona al 19simo posto nel ranking internazionale YHGL LQIRJUD² FD D SDJ FRQ limitazioni che si traducono in gap di accessibilità da colmare.
L’IMPORTANZA DEI MERCATI ESTERI PER L’AGROALIMENTARE ITALIANO TREND EXPORT AGRIFOOD & PROPENSIONE ALL’EXPORT*
TREND DEL I SEMESTRE (export Agrifood)
TIR
AGRIFOOD
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MACCHINE AGRICOLE: ATTENTI ALLA CONCORRENZA SLEALE Molto spesso i trasporti di prodotti agroalimentari vengono effettuati da macchine agricole, invece che da veicoli per regolare trasporto per conto terzi. Una situazione diffusa che delinea una condizione di concorrenza sleale nei confronti degli autotrasportatori. A questo si aggiunge anche un altro tema che sta particolarmente a cuore delle imprese di autotrasporto, e cioè quello relativo alle norme di revisione delle macchine agricole che viaggiano su strada. Come già evidenziato da Unatras negli scorsi mesi e anche da Cna Fita, infatti, questa questione non è stata ancora normata dal Codice della Strada, con possibili conseguenze sia sulla sicurezza stradale, sia sulla competizione sleale visto che si FRQ² JXUD DQFKH XQ TXDGUR GL GLYHUVH UHJROH R GL mancanza di regole contro regole stringenti. In realtà , dal 1° luglio 2016, in base a quanto
previsto dall’art. 111 del Cds e dal successivo decreto attuativo del 20 maggio 2015, le macchine agricole avrebbero dovuto essere sottoposte a revisione obbligatoria, ma queste scadenze non sono state rispettate. Il tema è stato, quindi, affrontato nuovamente con il Decreto interministeriale del 28/02/2019, n. 80, che ha spostato la prima scadenza per le revisioni al 30/6/2021 per le macchine agricole immatricolate entro il 31 dicembre 1983. Entro il 30 giugno 2022 dovranno essere revisionate le macchine circolanti e immatricolate fra il 1° gennaio 1984 e il 31 dicembre 1995; entro il 30 giugno 2023 quelle immatricolate tra 1° JHQQDLR H LO GLFHPEUH ,Q² QH L PH]]L agricoli immatricolati dopo il primo gennaio 2019, dovranno essere sottoposti a revisione periodica ogni cinque anni.
GENOVA: IN ARRIVO I PRIMI RIMBORSI di Nicola Capuzzo
Ammontano a 180 milioni di euro le risorse stanziate per compensare le imprese di autotrasporto dai maggiori oneri sostenuti in seguito al crollo del ponte Morandi. Ecco chi può ottenere il risarcimento 18
I
n conseguenza della caduta del viadotto Morandi, il cosiddetto Decreto Genova e il successivo Decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture H GHL 7UDVSRUWL KDQQR GH² QLWR OH risorse da destinare alle imprese di autotrasporto. Si tratta in totale di 180 milioni di euro, 20 milioni per il 2018 e 80 milioni di euro l’anno per il 2019 e il 2020. Sono già partite le domande di ristoro relative al 2018, a cui sono ammesse “le missioni che abbiano comportato il trasporto di merce in conto terzi su strada esclusivamente nel periodo intercorso tra il 15 agosto e il 31 dicembre 2018” e “regolarmente iscritte all’Albo degli Autotrasportatori o al Registro Elettronico Nazionale, con la possibilità quindi di accreditarsi e presentare la
richiesta di ristoro per la missione di viaggio compiuta”. Il compito di raccogliere in modo informatico le richieste di indennizzi è stato posto in capo all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che gestisce gli scali marittimi di Genova e Savona. L’istruttoria, che è prevista proseguire anche per il 2019 e il 2020, interesserà diversi milioni di documenti attestanti l’attraversamento del nodo urbano e portuale genovese. L’Autorità di Sistema Portuale ha chiuso la fase di analisi e approvazione delle domande di indennizzo SHUPHWWHQGR FRVu OD ² UPD GHOOD liquidazione. Le imprese hanno inviato circo 900mila richieste di risarcimento per altrettanti viaggi; di queste richiese, il Commissario ne rimborserà circa 624mila con
DICEMBRE2019
i 20 milioni di euro stanziati per il 2018. Intanto con la pubblicazione LQ *D]]HWWD 8I² FLDOH OR VFRUVR ottobre) del Decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 7 agosto 2019 sono già stati GH² QLWL L SURYYHGLPHQWL H OH procedure per i rimborsi relativi al 2019 e 2020, che prenderanno in considerazione anche i tempi di attesa al porto. L’erogazione è consentita a favore delle imprese di autotrasporto in conto terzi che hanno subito un aumento dei costi a causa della “forzata percorrenza di tratti autostradali e stradali aggiuntivi”. Il testo elenca le tipologie di spese ammesse al ristoro, che sono tre: le missioni di viaggio con origine o destinazione il comune e il porto di Genova che dimostrino l’attraversamento del nodo urbano e per le quali il ristoro deriva dagli svantaggi causati dai percorsi aggiuntivi stradali e autostradali, ovvero dalle GLI² FROWj ORJLVWLFKH GLSHQGHQWL dall’attraversamento delle aree urbane e portuali di Genova; le missioni di viaggio compiute nel territorio nazionale che abbiano comportato per effetto del crollo
Emergenza infrastrutture: gravi danni per l’autotrasporto Con il crollo del ponte Morandi e, recentemente, del viadotto Madonna del Monte sulla A6 in direzione 1RUG H OH OLPLWD]LRQL LPSRVWH DG DOWUL FDYDOFDYLD )DGR Nord e Pecetti Sud) nel tratto dell’autostrada A26 compreso fra Genova e Masone, l’autotrasporto merci ULVFKLD GL HVVHUH JUDYDWR LQ PDQLHUD VLJQL² FDWLYD Secondo alcune stime, infatti, il settore avrà un incremento di costi pari a 5 milioni di euro al mese. Le infrastrutture maggiormente coinvolte saranno JOL VFDOL SRUWXDOL GL *HQRYD LQ SDUWLFRODUH LO EDFLQR GL Prà dove sorge il principale terminal container della regione) e di Savona-Vado, oltre che l’aeroporto Cristoforo Colombo che nei primi dieci mesi dell’anno aveva movimentato 2.251 tonnellate di merci provenienti perlopiù dal bacino locale. $QFRU SL VLJQL² FDWLYR O¬LPSDWWR VXL WUDVSRUWL eccezionali perché con le attuali limitazioni al transito sia sulla A26 che sulla A6 di fatto non saranno più un’opzione praticabile da e per i porti di Genova e Savona, nonostante nel momento in cui andiamo in stampa entrambe queste autostrade siano state riaperte alla circolazione seppure a un’unica corsia in certi tratti. A mezzo servizio, per via dei molti cantieri
presenti, è anche l’autostrada A7 che è sempre stata FRQVLGHUDWD XQ¬LQIUDVWUXWWXUD GLI² FLOPHQWH SHUFRUULELOH per i carichi fuori sagoma visto il suo tracciato. Per il resto dell’autotrasporto la rete autostradale fra la Liguria e il Nord-Ovest d’Italia si può dire garantisca il servizio minimo indispensabile. Ancor più di Genova ULVFKLD GL ULPDQHUH LVRODWR LO SRUWR GL 6DYRQD FKH ² QR ad oggi movimenta quotidianamente un volume inferiore di merci ma che, tra poche settimane, vedrà entrare in attività il nuovo terminal container di Vado /LJXUH FKH D UHJLPH IUD TXDOFKH DQQR PRYLPHQWHUj RJQL DQQR ² QR D PLOD 7HX ,QWDQWR $QDV KD SXEEOLFDWR VXOOD *D]]HWWD 8I² FLDOH quattro bandi di gara da 3 milioni di euro l’uno per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti, con l’obiettivo di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale. I sensori integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici Anas. Saranno circa 100 le opere oggetto di monitoraggio strumentale.
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AUTOTRASPORTO
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del ponte Morandi la forzata percorrenza di tratti autostradali o stradali aggiuntivi; le soste all’interno delle aree portuali che siano risultate superiori ai tempi operativi individuati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con apposito regolamento. Le domande di ristoro saranno gestite tramite piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo https://genova. pcspln.cloud/web/portale-adsp/ e, per i soggetti che hanno già partecipato alla procedura di ristoro 2018, resterà valido l’accreditamento sul sistema e le credenziali di accesso già rilasciate. Ma oltre alle risorse per le imprese di autotrasporto, sono stati stanziati anche altri fondi per il capoluogo ligure che, entro l’inizio del 2022 avrà nuovamente
a disposizione una rete viaria piÚ moderna e capillare, grazie alle risorse stanziate dalla Legge 130/2018. Diverse sono le misure che riguardano l’ultimo miglio VWUDGDOH H IHUURYLDULR ODYRUL SHU un totale di 178,9 milioni di euro, di cui 171,9 già disponibili) fra cui spiccano il riassetto del sistema di accesso alle aree operative del EDFLQR SRUWXDOH GL 9ROWUL 3Uj milioni di euro), il prolungamento della sopraelevata portuale e le RSHUH DFFHVVRULH PLOLRQL l’ammodernamento della stessa sopraelevata e un nuovo varco portuale in quota al ponte Etiopia PLOLRQL H DQFRUD LQWHUYHQWL sulla viabilità di collegamento fra il piazzale di San Benigno e Calata %HWWROR PLOLRQL FRVu FRPH il completamento della strada La 6XSHUED PLOLRQL
Sopraelevata Retroporto Alessandria
2 milioni
Strada La Superba
18,5
milioni
Bacino portuale Voltri-PrĂ
17,5
milioni
46 milioni Varco portuale ponte Etiopia
15,8 milioni Autoparco Ponente
2 milioni
Ci sono poi altri interventi di minor costo fra cui il retroporto GL $OHVVDQGULD PLOLRQL H OÂŹDXWRSDUFR GL 3RQHQWH PLOLRQL un’area “polmoneâ€? che sorgerĂ a ridosso del nuovo varco portuale di Ponente, sulla sponda destra del torrente Polcevera e sulle aree ex-Ilva. Questo intervento, sommato all’estensione della sopraelevata portuale, al potenziamento GHL YDUFKL GL 6DQ %HQLJQR milioni) e la realizzazione del varco in quota di ponte Etiopia, unitamente al completamento della strada de La Superba, faciliteranno l’accesso diretto all’autostrada limitando le LQWHUIHUHQ]H GHO WUDI² FR SRUWXDOH con la viabilitĂ urbana e decongestionando le strade di
Collegamento piazzale San Benigno-Calata Bettolo
31,3 milioni Potenziamento varchi San Benigno
15,9 milioni
TIR collegamento fra porto e cittĂ . Per quanto riguarda invece il riassetto del sistema di accesso al bacino portuale di Voltri-PrĂ LO WHUPLQDO 3VD *HQRYD 3Uj il nuovo viadotto a tre corsie consentirĂ di migliorare il raccordo fra l’area portuale e l’autostrada, e di prolungare i binari di Voltri 0DUH ² QR D PHWUL JUD]LH alla demolizione del viadotto esistente. Dell’importo richiesto SDUL D PLOLRQL VRQR D carico di Autostrade per l’Italia. Marco Rettighieri, responsabile dell’attuazione del “Programma straordinario di investimenti urgentiâ€? previsti dalla Legge 130/2018, facendo il punto sulle opere che riguardano la viabilitĂ
ha elencato gli interventi previsti in dieci lotti: prolungamento della sopraelevata portuale e opere accessorie; ammodernamento della sopraelevata portuale e adeguamento della soluzione VHPSOL² FDWD QRGR 6DQ Benigno–Etiopia; viabilità di collegamento San Benigno-Calata Bettolo; autoparco di Ponente; realizzazione completa della strada La Superba; nuovo ponte del papa; messa in sicurezza del viadotto via Pionieri d’Italia IDVH H GUDJDJJLR GHO QXRYR ponte del Papa; consolidamento statico Ponte dei Mille. Una volta completati i lavori previsti, i varchi SRUWXDOL GD GXH (WLRSLD H 6DQ
AUTOTRASPORTO
%HQLJQR GLYHQWHUDQQR WUH QXRYR varco di Ponente) con relativa differenziazione degli ingressi per cui tutti i mezzi gommati saranno indirizzati ai gate piÚ vicini ai rispettivi terminal portuali. Ci sarà anche un nuovo ponte in carpenteria metallica che sorgerà DOODOWH]]D GHOOD IRFH GHO ² XPH Polcevera, non distante da dove WURYHUj ² QDOPHQWH SRVWR LO WDQWR agognato autoparco che sarà dotato di 160 stalli per i camion. In totale si tratta di opere per 125 milioni di euro dedicate alla viabilità che non dovranno intralciare con la regolare attività dello scalo.
E i tempi di attesa al porto si allungano ancora /H LQHI² FLHQ]H GHL SRUWL VRSUDWWXWWR LQ /LJXULD gravano sulle attività dell’autotrasporto. In particolare, i lunghi tempi di attesa e di carico e scarico dei container in alcuni terminal portuali GL *HQRYD LQ SULPLV DO 3VD *HQRYD 3Uj H D /D 6SH]LD WHUPLQDO /6&7 KDQQR UDJJLXQWR OLYHOOL considerati per molti insostenibili. Al punto che a ² QH QRYHPEUH JOL DXWLVWL GHL PH]]L SHVDQWL KDQQR messo in scena un blocco dei varchi portuali SHU SURWHVWDUH FRQWUR TXHOOH FKH GH² QLVFRQR LQHI² FLHQ]H LQDFFHWWDELOL GD SDUWH GHO WHUPLQDOLVWD Psa Genova Prà . Per cercare di rimediare a questa situazione e ULGH² QLUH OH ŠUHJROH GHO JLRFRª OD VFRUVD HVWDWH OD FRPPLWWHQ]D UDSSUHVHQWDWD GDOOH DVVRFLD]LRQL $VVDUPDWRUL $VVRORJLVWLFD &RQ² WDUPD )HGHVSHGL H )HGHUDJHQWL H L YHWWRUL GHO WUDVSRUWR FRQWDLQHU VX strada avevano avviato un confronto per cercare di concordare condizioni chiare in materia di regole e responsabilità dopo le tensioni degli anni e mesi passati.
L’obiettivo era quello di stabilire alcune regole condivise per ridurre il contenzioso tra le parti, per rilanciare alcuni strumenti funzionali al miglioramento operativo e produttivo dei veicoli H GHOOD PHUFH H LQ² QH SURYDUH D UHJRODPHQWDUH il mercato del trasporto contenitori che oggi è squilibrato, e spesso a danno di chi effettua la vezione. Da novembre, però, questo tavolo di confronto ha perso una componente importante UDSSUHVHQWDWD GD )HGHVSHGL OD IHGHUD]LRQH nazionale degli spedizionieri. Altre criticità si segnalano però anche in altre regioni d’Italia. Nelle Marche, ad esempio, gli autotrasportatori devono fare i conti con code LQWHUPLQDELOL FKH DUULYDQR ² QR D FKLORPHWUL QHO WUDWWR GHOO$ $GULDWLFD GD &LYLWDQRYD H ² QR all’Abruzzo per i cantieri e i restringimenti di carreggiata sui viadotti presenti in entrambe le direzioni, nel tratto tra Pescara e Porto San Sant’Elpidio.
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?
RIDER, IL GRANDE CAOS Basta un’app per ordinare del cibo e vederselo facilmente recapitare a casa da un rider. Ma il food delivery costituisce a tutti gli effetti una vera e propria ̥ OLHUD GHOOȤDXWRWUDVSRUWR H GRYUHEEH seguire regole ben precise
D 22
a tempo siamo abituati a incontrare, sulle nostre strade, persone che in sella a scooter o biciclette consegnano cibi o spesa a domicilio. Ormai bastano pochi click per acquistare in rete il prodotto e il suo trasporto; altrettanto semplice q HQWUDUH D IDU SDUWH GHOOD ³ RWWD dei cosiddetti rider. Trasportare il cibo però non è un’operazione semplice. L’Accord Transport Perissable, o più semplicemente ATP, regola le condizioni di trasporto degli alimenti deperibili con particolare attenzione alla catena del freddo e ai mezzi che si utilizzano per garantire la temperatura controllata. Norme che sono tenuti a rispettare gli autotrasportatori per conto terzi. Ma anche quando si tratta di alimenti non deteriorabili ci sono una serie di criticità che vanno valutate nel trasporto, a partire dalle condizioni igieniche del mezzo, che possono avere conseguenze dirette anche sui cibi. La Legge n. 283 del 30 aprile
1962 vieta espressamente, fra le altre cose, di distribuire per il consumo sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, con cariche microbiche superiori ai limiti previsti o insudiciate o in stato di alterazione. Violazioni punibili penalmente a causa delle conseguenze per la salute pubblica. Il rischio è senza dubbio più elevato per i prodotti freschi e per quelli crudi; pensiamo, ad esempio, al sushi che sempre più spesso viene consumato a domicilio dopo esser stato ordinato online. Lo scorso settembre la procura di Milano ha aperto un fascicolo, esplorativo, sul food delivery SURSULR SHU YHUL² FDUH LO ULVSHWWR di una serie di aspetti, fra cui le condizioni di lavoro dei driver, il corretto confezionamento e la conservazione dei cibi trasportati, come prescritto anche dalla normativa HACCP. DICEMBRE2019
TEMPERATURA CONTROLLATA
CONTRATTO NAZIONALE
?
TOTRASPORTO OTR RTO ABUSIVO
CODICE DELLA STRADA
Per quel che riguarda le condizioni di lavoro, con l’accordo di rinnovo del Contratto Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni del 3 dicembre 2017 è stata LQWURGRWWD TXHVWD QXRYD ² JXUD lavorativa, successivamente disciplinata dal punto di vista economico e normativo con l’accordo del 18 luglio 2018 fra parti sindacali e datoriali e con il Decreto Crisi, indirizzato alla tutela economica di categorie lavorative particolarmente deboli. , ULGHU YHQJRQR FRVu GH² QLWL FRPH “soggetti che svolgono attivitĂ di consegna di beni per conto altrui, in ambito urbano e con l’ausilio di determinati veicoliâ€?. Per questi lavoratori sono disposti criteri per la determinazione del compenso FRPSOHVVLYR GH² QLWL dai contratti collettivi, e viene stabilito che non possono essere retribuiti in base alle consegne effettuate, ma che sia garantito un compenso minimo orario. 0D VH L ULGHU VRQR GH² QLWL come coloro che svolgono consegne per conto di altri, è lecito chiedersi se il food delivery sia una forma di autotrasporto per conto terzi abusivo. In questo caso, la norma prevede multe che superano i 12mila euro e il fermo del mezzo per tre mesi, per chi HIIHWWXD OÂŹRSHUD]LRQH H ² QR D 2mila euro per chi la commissiona. Ed è per questo che il mondo dell’autotrasporto si sta interrogando su questo fenomeno. Come spiega a Tir Nicola Salvatori, comandante corpo intercomunale Polizia Locale ed DICEMBRE2019
ex presidente dell’associazione di riferimento Anvu, “innanzitutto, c’è da considerare i temi dell’uso e della destinazione del mezzo, disciplinati dagli articoli 82 e seguenti del Codice della Strada. Nel primo caso, si parla di uso proprio o uso di terzi. Il secondo aspetto è legato alla destinazione economica del veicolo, che molto spesso viene sottovalutata. Ad esempio, se con la mia autovettura privata io svolgo servizi di trasporto di persone o cose per conto terzi, e all’interno della mia FDUWD GL FLUFROD]LRQH q VSHFL² FDWR che il mezzo è destinato a uso proprio, io commetto un illecito amministrativo. C’è poi anche il WHPD GHO WUDVSRUWR VSHFL² FR GL cose (disciplinato sempre dal CdS, NdR), in questo caso il cibo, con WXWWR FLz FKH FRQFHUQH OD ² OLHUD GHO trasporto alimentareâ€?. Il food delivery, inoltre, riproduce a tutti gli effetti la catena dell’autotrasporto. “Abbiamo – spiega ancora Salvatori – un produttore del bene, un committente, un vettore che trasporta la merce e il destinatario, che è la persona che acquista la merce. La norma è chiara perchĂŠ la Legge 298 disciplina, in armonia con l’articolo 82 del CdS, proprio il conto proprio e il conto terzi. Il conto proprio può essere HVHUFLWDWR ² QR D VHL WRQQHOODWH senza autorizzazione. E qui si cela la possibilitĂ di abusivismo, dato per assunto che gli esercizi non abbiano dipendenti che fanno le consegneâ€?. Se invece una pizzeria consegnasse con mezzi propri QRQ VL FRQ² JXUHUHEEH TXHVWD fattispecie, ma resterebbero aperte le questioni legate alla destinazione d’uso del mezzo e DOOD VSHFL² FLWj GHO WUDVSRUWR
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)(5529,(
NUOVO SLANCIO PER LE MERCI RFI, la società del Gruppo FS che gestisce la rete ferroviaria, ha avviato un piano di investimenti per adeguare le infrastrutture agli standard europei e potenziare le connessioni tra linee ferroviarie, porti e interporti
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$
GHJXDUH OH LQIUDVWUXWWXUH DJOL VWDQGDUG HXURSHL H DJHYRODUH OR VKLIW PRGDOH GDOOD JRPPD DO IHUUR &RQ TXHVWL RELHWWLYL 5HWH )HUURYLDULD ,WDOLDQD OD VRFLHWj GHO *UXSSR )6 FKH JHVWLVFH OD UHWH IHUURYLDULD KD DYYLDWR XQ LPSRUWDQWH SLDQR GL LQYHVWLPHQWL SHU OR VYLOXSSR GHO WUDVSRUWR PHUFL GHO YDORUH GL PLOLDUGL GL HXUR ,Q SDUWLFRODUH q VWDWR SUHYLVWR O¬DPPRGHUQDPHQWR GHOOH OLQHH FRPSUHVH QHL &RUULGRL 7(1 7 FKH LQWHUHVVDQR O¬,WDOLD SHU SHUPHWWHUH LO SDVVDJJLR GL WUHQL ² QR D PHWUL FKH FRQVHQWRQR GL WUDVSRUWDUH SL PHUFH H O¬DGHJXDPHQWR GHOOD VDJRPD GHOOH OLQHH SHU SHUPHWWHUH LO WUDQVLWR GL FDULFKL DOWL TXDWWUR PHWUL DOOR VSLJROR H L FRQWDLQHU +LJK &XEH *UD]LH DL QXRYL LQWHUYHQWL LQIUDVWUXWWXUDOL VDUj LQROWUH FRQVHQWLWR LO WUDQVLWR GL WUHQL FRQ SHVR DVVLDOH ² QR D
WRQQHOODWH SHU DVVH H VDUj GH² QLWR XQ SLDQR SHU VXSHUDUH O¬DWWXDOH OLPLWH GHOOH WRQQHOODWH GL peso per treno. 5), q DQFKH LPSHJQDWD QHOO¬LQVWDOOD]LRQH GL WHFQRORJLH GL XOWLPD JHQHUD]LRQH FRPH O¬(5706 (XURSHDQ 5DLO 7UDI² F 0DQDJHPHQW 6\VWHP LO VLVWHPD GL VHJQDODPHQWR FKH SHUPHWWHUj O¬LQWHURSHUDELOLWj GHOOH OLQHH WUDQVIURQWDOLHUH VXSHUDQGR OH EDUULHUH DWWXDOPHQWH LPSRVWH GDL VLVWHPL QD]LRQDOL 7DOH VLVWHPD FRQVHQWH LQIDWWL GL UHDOL]]DUH XQD UHWH IHUURYLDULD HXURSHD SHU LO WUDVSRUWR FRPSHWLWLYR GHOOH PHUFL DWWUDYHUVR OD FRRSHUD]LRQH WUD L GLYHUVL JHVWRUL HXURSHL GHOOH LQIUDVWUXWWXUH 3DUWLFRODUH DWWHQ]LRQH LQ² QH YLHQH GHGLFDWD DOO¬XOWLPR PLJOLR LQ OLQHD FRQ JOL RELHWWLYL LQVHULWL QHO /LEUR %LDQFR GHL 7UDVSRUWL GHOO¬8QLRQH HXURSHD FKH
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prevedono di trasferire entro il LO GHO WUDI² FR PHUFL VX ferrovia e il 50% entro il 2050. &LUFD PLOLDUGL GHL WRWDOL VRQR TXLQGL GHGLFDWL DO SRWHQ]LDPHQWR GHOOH FRQQHVVLRQL WUD OLQHH IHUURYLDULH SRUWL H LQWHUSRUWL SHU LQFUHPHQWDUH O¬HI² FLHQ]D FRPSOHVVLYD GHO WUDVSRUWR IHUURYLDULR PHUFL H SHU VYLOXSSDUH VHUYL]L LQWHUPRGDOL IXQ]LRQDOL H DI² GDELOL 3DUWH IRQGDPHQWDOH GHO SLDQR GL LQWHUYHQWL PHVVR D SXQWR GD 5), VRQR JOL DFFRUGL VLJODWL FRQ JOL HQWL ORFDOL OH LVWLWX]LRQL H OH DVVRFLD]LRQL GL FDWHJRULD FRPH TXHOOR FRQ O¬$XWRULWj GL 6LVWHPD 3RUWXDOH GHO 0DUH $GULDWLFR 2ULHQWDOH SHU DPSOLDUH OD TXRWD GL WUDI² FR PHUFL D VHUYL]LR GHO SRUWR GL 7ULHVWH GL LPSRUWDQ]D VWUDWHJLFD SHU OD VXD SRVL]LRQH OXQJR LO &RUULGRLR %DOWLFR $GULDWLFR H OD YLD GHOOD 6HWD FRQ O¬$XWRULWj GL
6LVWHPD 3RUWXDOH GHO 0DU /LJXUH 2FFLGHQWDOH SHU LO SRWHQ]LDPHQWR IHUURYLDULR GHO SRUWR GL *HQRYD H QHOO¬DUHD GL 6DPSLHUGDUHQD FRQ RSHUH GL DGHJXDPHQWR SUHVWD]LRQDOH H WHFQRORJLFR GHOOD UHWH SHU XQ YDORUH GL FLUFD PLOLRQL GL HXUR 6HPSUH D *HQRYD VRQR LQ FRUVR L ODYRUL SHU LO UDGGRSSLR GHO ELQDULR GL DFFHVVR DO 9ROWUL 7HUPLQDO (XURSD H DQFKH D *HQRYD &DPSDVVR SHU OD UHDOL]]D]LRQH GL XQD QXRYD VWD]LRQH FRQ RWWR ELQDUL OXQJKL PHWUL ,QWHUYHQWL GL PLJOLRUDPHQWR H DGHJXDPHQWR GHOOD UHWH QD]LRQDOH VRQR LQ FRUVR H SLDQL² FDWL DQFKH QHO 6XG SHU LO QRGR LQWHUPRGDOH GL %ULQGLVL QHOOR VFDOR PHUFL GL %DUL /DPDVLWDQD H QHO SRUWR GL 7DUDQWR PHQWUH q VWDWR VLJODWR XQ DFFRUGR FRQ O¬$XWRULWj GL 6LVWHPD 3RUWXDOH GHO 0DUH 7LUUHQR &HQWUDOH SHU
YDOXWDUH OD UHDOL]]D]LRQH GL XQD QXRYD VWD]LRQH H GL XQ WHUPLQDO IHUURYLDULR FRQ PRGXOR GL PHWUL LQ SURVVLPLWj GHOO¬DWWXDOH LPSLDQWR GL 1DSROL 6DQ *LRYDQQL Barra. 6HPSUH LQ WDOH DPELWR JUDQGH LPSRUWDQ]D KD DYXWR O¬DWWLYD]LRQH – QHO – GHOOD *DOOHULD GHL )UHQWDQL D 1RUG GHOOD VWD]LRQH GL 2UWRQD UHDOL]]DWD LQ OLQHD FRQ JOL VWDQGDUG HXURSHL SUHYLVWL SHU XQ WUDVSRUWR PHUFL VX IHUUR FRPSHWLWLYR FKH FRQVHQWH OD FLUFROD]LRQH GL WUHQL PHUFL LQ JUDGR GL WUDVSRUWDUH VHPLULPRUFKL FRQWDLQHU GL JUDQGL GLPHQVLRQL H WLU FRPSOHWL GL PRWULFH H ULPRUFKLR FDULFDWL VX VSHFLDOL FDUUL PHUFL VXOO¬LQWHUD 'LUHWWULFH $GULDWLFD GD %RORJQD D /HFFH /¬LQYHVWLPHQWR SHU TXHVWR LQWHUYHQWR q VWDWR GL PLOLRQL GL HXUR
AMMODERNAMENTO DELLE LINEE /$9252 NEI 4 CORRIDOI TEN - T CHE INTERESSANO L’ITALIA PER PERMETTERE IL PASSAGGIO DI TRENI FINO A 750 METRI 1HOO¬DPELWR GHO SRWHQ]LDPHQWR GHJOL LQWHUSRUWL GL SDUWLFRODUH rilievo il progetto di SRWHQ]LDPHQWR LQIUDVWUXWWXUDOH SHU O¬LQWHUSRUWR 4XDGUDQWH (XURSD DO ² DQFR GHO &RQVRU]LR =$, FKH FRQVHQWLUj GL LQWHUFHWWDUH VHPSUH SL L YROXPL GL WUDI² FR PHUFL D IDYRUH GHO WUDVSRUWR FRPELQDWR JRPPD IHUUR H UDIIRU]DUH OD IXQ]LRQH VWUDWHJLFR ORJLVWLFD GHOOR VFDOR GL 9HURQD LQ YLVWD GHOO¬DSHUWXUD GHOOD *DOOHULD GL %DVH GHO %UHQQHUR QHO
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TE BISARCHE - PARCO CIRCOLAN ICOLI NEL 2018 VE 2 58 5. 97 19 L NE I 825 VEICOL
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ono un perfetto termometro per analizzare la situazione della nostra economia H LQ SDUWLFRODUH GHOOD ² OLHUD GHOODXWRPRWLYH ² RUH DOORFFKLHOOR del nostro settore manifatturiero. 3DUOLDPR GHOOH ELVDUFKH GHWWH DQFKH FLFRJQH L PH]]L SHVDQWL speciali adibiti al trasporto GHOOH DXWRPRELOL /H ELVDUFKH VL mettono su strada, vista la loro VWUXWWXUD FKH QRQ FRQVHQWH GL trasportare altro, solo per portare le auto dai costruttori o dai loro piazzali di riferimento, se si tratta GL DXWR GL LPSRUWD]LRQH ² QR DL FRQFHVVLRQDUL 4XLQGL DQFKH LO VHWWRUH GHOOH ELVDUFKH GHYH affrontare in questo periodo una crisi importante, visti i dati sul settore auto. Secondo i numeri SUHOLPLQDUL UDFFROWL GD $Q² D OD
produzione di autovetture non HVFH GDL JRUJKL GHOOD WHPSHVWD FKH OKD LQYHVWLWD H FRQWLQXD D SUHVHQWDUH XQ GDWR QHJDWLYR a settembre 2019 si riduce del OHJJHUPHQWH PHQR GHOOD media dei primi 9 mesi del 2019 FKH SUHVHQWD XQD ULGX]LRQH del 20%. Passando invece alle immatricolazioni, a ottobre 2019 sono state iscritte 157.313 autovetture, il 7% in piÚ di ottobre 2018, secondo un’elaborazione $Q² D VX GDWL GHO PLQLVWHUR GHL Trasporti. Sembra una piccola ripresa, ma nei primi dieci mesi del 2019 le immatricolazioni sono state 1.625.506, in calo dello 0,8%. La ricaduta della crisi colpisce DQFKH JOL DOOHVWLWRUL FKH UHJLVWUDQR XQ FDOR GHOOH ULFKLHVWH FKH V² RUD LO VRSUDWWXWWR D VHJXLWR
di Paolo Castiglia
Le bisarche stanno attraversando XQ SHULRGR GL GLI̼ FROW¢ FRPH FRQVHJXHQ]D GHOOȤDQGDPHQWR QHJDWLYR GHO VHWWRUH DXWRPRWLYH 0D LQ GLHFL DQQL LO ORUR QXPHUR ª TXDVL WULSOLFDWR
dell’incertezza dei consumatori, FKH QRQ VDQQR EHQH FKH WLSRORJLD GL DXWR DFTXLVWDUH 4XHVWR DQFKH LQ FRQVHJXHQ]D della demonizzazione della WUD]LRQH D JDVROLR H GHOOD QRQ FKLDUD LPSRVWD]LRQH SHU LO IXWXUR rispetto all’auto elettrica. “Occorre GLUH SHUz FKH OD FULVL q DQFRUD VRSSRUWDELOH YLVWR FKH QHJOL DQQL precedenti, in particolare nel 2016 e 2017, abbiamo avuto buoni YROXPL GL FUHVFLWDÂŞ VSLHJD Sergio Ambrogio, responsabile vendite Italia di Rolfo, allestitore di veicoli predisposti al trasporto delle auto in Italia. Questa incertezza del FRQVXPDWRUH q SHUIHWWDPHQWH LQTXDGUDWD GDOOÂŹLQGDJLQH ,VWDW sulle intenzioni di acquisto di un’autovettura nuova nei prossimi PHVL FKH HYLGHQ]LD XQ FDOR record: diceva sĂŹ all’acquisto LO GHJOL LQWHUYLVWDWL DG DSULOH $ OXJOLR LQYHFH OH risposte positive sono il 12,2% FKH VFHQGRQR DO GL RWWREUH 2019. La percentuale di risposte “certamente noâ€?, dall’88,5% di ottobre 2018, sale all’89,3% di ottobre 2019. Il settore automotive si attende comunque una ripresa e aspetta
IL VIAGGIO DELLE
JOL HIIHWWL SRVLWLYL FKH GHULYHUDQQR GDOOH YHQGLWH GL DXWR HOHWWULFKH *UD]LH DQFKH DO FRQWULEXWR GHJOL LQFHQWLYL HQWUDWL LQ YLJRUH GDO ƒ PDU]R FKH YDQQR a premiare le autovetture con HPLVVLRQL ² QR D J NP GL &22, RYYHUR OH DXWR HOHWWULFKH H LEULGH SOXJ LQ q SUHYLVWR LQIDWWL XQ nuovo impulso alle vendite. Sulla crescita complessiva QHJOL DQQL GHO VHWWRUH ELVDUFKH HYLGHQ]LDWD QHO ² QDOH GHOOD ULÂł HVVLRQH GL $PEURJLR FL YHQJRQR DQFRUD LQ VRFFRUVR L GDWL $Q² D VHFRQGR L TXDOL VH QHO 1997 nel nostro Paese circolavano 1.825 veicoli adibiti esclusivamente DO WUDVSRUWR DXWR D ² QH LO
numero era diventato di 5.582, TXLQGL SL FKH UDGGRSSLDWR LQ circa venti anni. Fin qui abbiamo visto la produzione e la circolazione delle ELVDUFKH H LO ORUR HVVHUH DO FHQWUR del percorso di realizzazione GHOOD ² OLHUD GHOOÂŹDXWRPRWLYH Giuseppe Melissano, presidente GHOOÂŹ$VVRFLD]LRQH %LVDUFKH LWDOLDQH VSLHJD LQYHFH FRPH q VWUXWWXUDWR il settore: “Si tratta di un sistema di trasporto di fatto diviso in due: da una parte ci siamo noi piccoli e medi imprenditori, circa 1.200 imprese tra padroncini e piccoli H PHGLH LPSUHVH FKH KDQQR GD XQD R GXH ² QR D ELVDUFKH 3RL FL VRQR R JUDQGL JUXSSL internazionali con centinaia di mezziâ€?. 'L IDWWR LO PHUFDWR q GLYLVR TXDVL D PHWj Š6u SHUFKp QRL SLFFROL imprenditori trasportiamo circa il 45% delle DXWR FKH VRQR LQ distribuzione – continua Melissano
CICOGNE
MERCATO AUTO PRODUZIONE VHWWHPEUH -17% PHVL GHO -20%
IMMATRICOLAZIONI RWWREUH 157.313 +7% rispetto a ottobre JHQQDLR RWWREUH 1.625.506 -0,8% ULVSHWWR DOOR VWHVVR SHULRGR
–. Facciamo molto spesso noi, in subappalto, l’ultimo tratto dai SLD]]DOL GHOOH JUDQGL D]LHQGH FKH KDQQR LO FRQWUDWWR GLUHWWDPHQWH con i costruttori, ai concessionari FKH SRL FRQVHJQHUDQQR ODXWR DO FOLHQWH ² QDOH ,O QRVWUR q TXLQGL DQFKH LO FRPSLWR SL delicato, dobbiamo avere autisti SUHSDUDWLVVLPL LQ JUDGR GL IDU arrivare il carico delicato e prezioso in perfette condizioni e spesso a orari tassativi in SDUWLFRODUH TXDQGR LO FOLHQWH q XQLPSUHVD FKH GHYH VRVWLWXLUH LO SDUFR DXWR D QROHJJLR D OXQJR termine�.
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CAMIONISTI di Ertilia Giordano
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La vita degli autotrasportatori e, soprattutto, l’evoluzione della loro comunicazione sono state al centro di una puntata del programma Melog – Il piacere del dubbio, condotto da Gianluca Nicoletti su Radio 24
F
accio la camionista da 26 anni e, durante tutto questo tempo, quanto è cambiata la mia professione!”. Ha esordito così Gisella Corradini, autotrasportatrice e portavoce dell’associazione Lady Truck intervistata dal giornalista Gianluca Nicoletti durante il programma Melog – Il piacere del dubbio in onda su Radio 24. Un format di successo che ha scelto di tracciare per i radioascoltatori un vivido ritratto della vita del camionista, dalla sua prosaicità alla sua poetica, attraverso le testimonianze dei protagonisti del settore. “Sono a bordo del mio camion, ora faccio trasporto locale ma per anni ho guidato di notte e non potevo fare a meno del mio zainetto con un cambio di vestiti, medicinali per le emergenze, libri per le pause, e del mitico sacco a pelo. È una vita così, spesso pesante, ma è la mia vita – ha continuato Gisella –. Negli ultimi anni le regole della nostra professione si sono fatte più rigide, per esempio non ci è più permessa la pausa lunga in cabina e ci tocca dormire fuori dalla nostra seconda casa; ma, si sa,
Ascolta la puntata. Inquadra con il tuo smartphone il QrCode
LA COMUNICAZIONE VIA BARACCHINO PUÒ ESSERE
ON AIR lontano dal camion noi autotrasportatori dormiamo sempre con un occhio apertoâ€?. “Oggi solo per camionistiâ€?: cosĂŹ Nicoletti ha aperto agli interventi telefonici degli autotrasportatori in ascolto per scoprire veritĂ , GHWWDJOL H GLI² FROWj GL XQÂŹHVLVWHQ]D errante vissuta in un nodo di strade. Igor fa il camionista da 35 anni e racconta: “Negli anni il nostro lavoro è cambiato; il mito del camionista narra di una persona solitaria ma sempre libera. In realtĂ siamo professionisti che sottostanno a direttive precise, che affrontano la strada con coraggio ma mai senza timore. Negli ultimi anni io, per esempio, ho paura della sicurezza di strade e ponti; sarĂ per quello che la cronaca c’ha raccontato, sarĂ per l’etĂ â€?. Non poteva sfuggire al Nicoletti esperto di media, la capacitĂ comunicativa dimostrata dagli autotrasportatori: sono loro infatti gli ideatori del primo social network della storia, la comunicazione via baracchino. Il dettaglio amarcord del baracchino, ormai diventato un oggetto di culto, fa “breakâ€? DO FDQDOH QRVWDOJLD H ² QLVFH per scatenare i ricordi degli autotrasportatori protagonisti di Melog, consapevoli, non senza amarezza, del suo declino. “C’era un mondo affascinante GL SDUROH H GL VLJQL² FDWL QHO &% – irrompe Raffaele, camionista da 30 anni – in cui un 7351 diventava
il saluto cordiale e un 88 un bacio. A bordo delle nostre “barre pesantiâ€? (veicoli industriali) potevamo conversare, per utilitĂ o per piacere, di “trabaccoâ€? (lavoro), di “grandiâ€? e di “piccoleâ€? (autostrade e strade statali), di “carica batterieâ€? e di “carica pupilleâ€? (pausa pasto e pausa riposo), ma anche di “gringhelleâ€?e di “27â€? (famiglia), stando sempre attenti a non esagerare. Oggi però il CB non è piĂš quello di una volta, si è perso il rispetto delle buone regole di educazione H FL LQIRUPLDPR VXO WUDI² FR R socializziamo tramite app e gruppi sui socialâ€?. Nicoletti, come ha rivelato nella sua intervista a Tir, ha aperto i microfoni della sua trasmissione agli autotrasportatori anche e soprattutto per analizzare la nascita e l’evoluzione di questo social network ante litteram. “Mi sembrava interessante osservare l’evoluzione di questa vecchia forma di comunicazione, soprattutto per il suo impatto sull’odierno mondo dei social network. SĂŹ, perchĂŠ la rete dei camionisti ne è stata, sia per nascita che per sviluppo, un’autentica anticipazione – ha sottolineato Nicoletti –. Non a caso nello scambio informativo tramite CB si è registrato, nel tempo, lo stesso fenomeno che indaghiamo oggi in relazione alle moderne app di messaggistica e socializzazione: un deterioramento graduale della
Gianluca Nicoletti
qualità della comunicazione attraverso l’esternazione di individualità sempre piÚ turbolente che oggi chiamiamo troll, odiatori seriali, OHRQL GD WDVWLHUD ² JXUH FKH FL sembrano nuove ma che si erano palesate già al baracchino. C’è da dire che i camionisti, una volta compreso che la negatività soverchiava l’utilità del mezzo, hanno avuto il coraggio di abbandonare il loro network, dimostrando una fermezza che qualsiasi utente attuale di social non ha. Il giorno in cui, nella mia trasmissione, ho aperto i microfoni ai soli autotrasportatori ho voluto realizzare un feedback targettizzato con una realtà affascinante che mi piacerebbe indagare ancora piÚ a fondo. Credo che ci dovrebbe essere un’attenzione particolare per questo tipo di pubblico, un pubblico stabile perchÊ ha una scansione delle giornate atipica ed è lÏ, sempre in potenziale ascolto. Mi piacerebbe – ha concluso – che la radio lavorasse e coinvolgesse attivamente gli autotrasportatori per creare una rete di osservazione sul territorio. Un’osservazione viva e creativa fatta non solo di indicazioni su WUDI² FR H YLDELOLWj PD DQFKH GL narrazione di un’Italia spesso sconosciuta perchÊ vissuta on the road�.
CONSIDERATA IL PRIMO SOCIAL NETWORK
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L’ULTIMO MIGLIO DEGLI PNEUMATICI FUORI USO di Maria Teresa Cipollone
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Lo smaltimento di uno pneumatico fuori uso garantisce il pieno riutilizzo della materia prima di cui è composto. Ma ogni anno nel nostro Paese entrano circa 30-40mila tonnellate di pneumatici illegali impossibili da smaltire
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el nostro Paese, si sa, cose e persone si spostano prevalentemente su gomma. Ogni anno acquistiamo circa 30 milioni di pneumatici per autovettura, 2 milioni per autocarro, 3 milioni per motoveicoli e 200mila per mezzi industriali e agricoli. Naturale, quindi, che ogni anno ci si ritrovi con un fardello di più di 350.000 tonnellate di pneumatici fuori uso da GRYHU VPDOWLUH 0D FKH ² QH ID questo mare di gomma? Lungi
dal costituire di per sé una bomba ecologica, può invece rappresentare la base di un modello virtuoso di economia circolare e sviluppo sostenibile. Vediamo come. Il destino che attende gli pneumatici fuori uso (PFU), è sancito dall’articolo 228 del D.Lgs. 152/2006 e successive PRGL² FD]LRQL H LQWHJUD]LRQL Dopo aver inserito i PFU nel QRYHUR GHL UL² XWL VSHFLDOL QRQ pericolosi e averne pertanto
2 Gli pneumatici fuori uso vengono portati in appositi centri di recupero, dove la materia prima viene lavorata vietato il conferimento in discarica (sia integri che frantumati), il Codice Ambientale introduce il principio di responsabilità estesa del produttore rispetto al loro smaltimento; in altri termini prescrive “l’obbligo ai produttori e importatori di pneumatici di provvedere,
TTURA, I DI PNEUMATICI PER AUTOVE ON LI MI 30 A RC CI O AM TI IS QU OGNI ANNO AC MILIONI PER MOTOVEICOLI 2 MILIONI PER AUTOCARRO, 3 RIALI E AGRICOLI. E 200 MILA PER MEZZI INDUST
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30-40mila tonnellate di pneumatici, restano stipati nei magazzini dei gommisti senza poter seguire l’iter canonico di smaltimento (PFU)
I produttori di pneumatici devono provvedere al loro smaltimento, per un quantitativo uguale a quello immesso sul mercato
3 Il 56% della gomma vulcanizzata dei PFU è recuperata per usi industriali o edili
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Il 44%, invece, viene riciclato come Tyrefuel, cioè come combustibile derivato per la produzione di energia
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PFU ECCEDENTI: DA DOVE ARRIVANO? LAVORO
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TIR
Da dove arrivano le 30-40mila tonnellate di PFU (pneumatici fuori uso) che ogni anno, in Italia, si sottraggono alle pratiche regolari di smaltimento? E come arrivano nel nostro Paese? A queste domande ha cercato di rispondere nel 2017 un report redatto da “CambioPulitoâ€?, la piattaforma di whistleblowing (segnalazione GL LOOHFLWL GHOOÂŹ2VVHUYDWRULR VXL Âł XVVL LOOHJDOL GL SQHXPDWLFL H 3)8 in Italia, ente di cui fanno parte Ecopneus, EcoTyre e Greentire, Legambiente, CNA, Confartigianato, Federpneus e Airp. Dopo soli 5 mesi di attivitĂ , sono state presentate tramite la piattaforma ben 122 denunce di presunte irregolaritĂ che hanno portato ad attenzionare in particolare 14 rivenditori online con sede legale all’estero (Germania, Belgio, Usa). Dalle ricerche condotte è emerso che il commercio illegale degli pneumatici avviene sia in modalitĂ B2B (business to business), cioè attraverso un’accorta triangolazione delle transazioni tra produttori esteri e intermediari, sia in modalitĂ B2C (business to consumer), cioè nella vendita in nero dal produttore direttamente al consumatore. Il 96,7% delle irregolaritĂ si sostanzia nell’evasione dell’Iva o del contributo ambientale. Ciò SURGXFH XQ ULEDVVR GHO VXO SUH]]R ² QDOH GHOOR SQHXPDWLFR che rende questi canali di vendita alternativi molto appetibili per gli DFTXLUHQWL H TXLQGL SDUWLFRODUPHQWH LQVLGLRVL (PHUJH LQ² QH FKH OR VQRGR ORJLVWLFR GHO WUDI² FR LOOHJDOH GL SQHXPDWLFL LQ ,WDOLD q LO 1RUG Est (Veneto in particolare), mentre le piazze dello smercio si trovano prevalentemente al Sud (Campania soprattutto). Diverse sono le VWUDWHJLH SHUFRUULELOL SHU DUJLQDUH LO IHQRPHQR OÂŹLQWHQVL² FD]LRQH dei controlli da parte delle autoritĂ competenti, il potenziamento degli strumenti di whistleblowing, innanzitutto, ma anche la sensibilizzazione dei cittadini riguardo all’importanza di fare acquisti consapevoli e, non ultima, l’introduzione di una “carta d’identitĂ â€? dello pneumatico, in cui siano inserite tutte le informazioni relative alla sua provenienza e al suo acquisto.
DICEMBRE2019
singolarmente o in forma associata e con periodicitĂ almeno annuale, alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionaleâ€?. A disciplinare nel dettaglio le modalitĂ di recupero e smaltimento dei PFU è intervenuto successivamente il D.M. 82/2011. L’articolo 5 del Regolamento prevede l’imposizione di un “contributo ambientaleâ€? da DSSOLFDUH VXO SUH]]R ² QDOH GHOOR pneumatico, ossia di un’accisa che grava sull’acquirente, necessaria per far fronte agli oneri che la gestione ottimale del UL² XWR FRPSRUWD Lo smaltimento del PFU FRLQYROJH LQIDWWL XQÂŹLQWHUD ² OLHUD il cui primo anello è costituito GDOOH RI² FLQH GL DXWRULSDUD]LRQH dai gommisti e dalle stazioni di servizio, dove automobilisti e autotrasportatori lasciano gli pneumatici usati dopo aver effettuato la sostituzione. Le RI² FLQH SURYYHGRQR TXLQGL
TIR a contattare i soggetti a cui produttori e importatori hanno dato mandato di ritirare per proprio conto il quantitativo di pneumatici che la legge impone loro. Questi vengono LQ² QH FRQIHULWL LQ DSSRVLWL FHQWUL di recupero, dove la materia prima viene lavorata per essere reinserita all’interno del ciclo produttivo. Il 56% della gomma vulcanizzata dei PFU entrati nel circuito legale di smaltimento è recuperata per usi industriali o edili. Il polverino e il granulo ottenuti dalla frantumazione possono essere impiegati, ad esempio, nella realizzazione di isolanti acustici, antivibranti e impermeabilizzanti o anche nella pavimentazione dell’asfalto stradale, delle aree gioco per bambini e dei campi sportivi. Il restante 44%, invece, viene riciclato come Tyrefuel, cioè come combustibile derivato per la produzione di energia. Qualcosa, tuttavia, sfugge agli ingranaggi di questo meccanismo ben oliato. Ogni anno, nel nostro Paese, si produce un’eccedenza di circa 30-40mila tonnellate di pneumatici, che restano stipati nei magazzini dei gommisti senza poter seguire l’iter canonico di smaltimento o che, peggio, ² QLVFRQR DOOÂŹLQWHUQR GL TXDOFKH circuito illegale. Si tratta per lo piĂš di pneumatici provenienti da canali d’acquisto non regolari, ad esempio dal mercato nero online. Pneumatici “invisibiliâ€?, che non essendo coperti dal versamento del contributo ambientale, non possono essere nĂŠ ritirati nĂŠ smaltiti. Il danno causato da
questo commercio parallelo è enorme, sia per l’erario che per l’ambiente. Ma anche il mercato e il gioco della concorrenza ne risentono, visto che l’evasione dell’Iva e del contributo ambientale consente ai produttori disonesti di applicare prezzi molto piĂš convenienti rispetto a quelli applicati da chi produce nel pieno rispetto della legalitĂ . Lo smaltimento non è l’unico epilogo possibile per uno SQHXPDWLFR JLXQWR D ² QH YLWD 3HU gli pneumatici che, sebbene usati, versano in buone condizioni e rispondono a dei precisi standard di qualitĂ , si apre la possibilitĂ della rigenerazione. Tale procedimento è realizzato “raspandoâ€? via il battistrada usurato dalla carcassa e applicando al suo posto un nuovo strato di gomma. L’operazione consente il riutilizzo dello pneumatico, a fronte del mantenimento di prestazioni assolutamente analoghe a quelle di uno nuovo; il risultato è che, con una sola carcassa piĂš volte ricostruita, è possibile percorrere ² QR D PLOD NP *UD]LH D questa pratica ogni anno in Italia si risparmiano 107 milioni di litri di petrolio, 30.000 tonnellate di altre materie prime strategiche e si evita lo smaltimento di 26.000 WRQQHOODWH GL UL² XWL Anche il remanufactoring degli pneumatici si presenta, dunque, come un modello di business circolare. Anche questo, purtroppo, messo a rischio dalla concorrenza sleale di chi commercia pneumatici nuovi a prezzi ribassati. DICEMBRE2019
PNEUMATICI
IN ARRIVO LA NUOVA ETICHETTATURA PER GLI PNEUMATICI Ăˆ stato recentemente raggiunto l’accordo tra Parlamento e Consiglio europeo sull’introduzione di un nuovo sistema di etichettatura per gli pneumatici. Le nuove regole, che potrebbero entrare in vigore dal 1° maggio 2021, prevedono la presenza in etichetta dell’indicazione relativa ad HI² FLHQ]D HQHUJHWLFD DGHUHQ]D sul bagnato e rumore esterno di rotolamento degli pneumatici acquistati. $ WDO ² QH YHUUj DGRWWDWR OR VFKHPD GHOOH FODVVL GL HI² FLHQ]D energetica (da A - massima HI² FLHQ]D D * PLQLPD HI² FLHQ]D JLj LQ XVR SHU DOWUH tipologie di prodotti. Le etichette continueranno comunque a riportare i pittogrammi tradizionali a cui i consumatori sono giĂ abituati. L’iniziativa rientra nel Pacchetto europeo sulla mobilitĂ pulita, approvato nel maggio 2018. Sui consumi e le emissioni dei veicoli le prestazioni degli pneumatici installati incidono piĂš di quanto si potrebbe supporre: si stima, ad esempio, che solo dalla resistenza al rotolamento dipenda il 20-30% dei consumi di un veicolo. Sostituendo uno pneumatico di classe C con uno di classe A è quindi possibile risparmiare, nell’arco di vita dello VWHVVR ² QR D OLWUL GL FDUEXUDQWH
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NOTIZIE
TIR
IL TACHIGRAFO TAC DIGITALE DIVENTERÀ 2.0 Novità à sull sull’utilizzo e sull’evoluzione del cronotachigrafo. Il Tachograph Forum, il gruppo di esperti del settore re trasporti tra operante in Commissione europea, ha discusso nell’ultima riunione dello Smart Tachograph 2.0 una na nu nuova versione del tachigrafo digitale con nuove funzionalità dedicate soprattutto ai trasporti internazionali. La versione avanzata del tachigrafo, infatti, conterrà informazioni come distinzione del tipo internazion GL WUDVSRUW WUDVSRUWR PHUFL R SDVVHJJHUL OD VSHFL² FD]LRQH GHO WLSR GL RSHUD]LRQH VYROWD FDULFR R VFDULFR H OD rilevazione azione automatica dei passaggi di frontiera (per monitorare eventuali a attività di cabotaggio stradale). In piÚ il nuovo WDFKLJUDIR LQWURGXUUj OD FHUWL² FKLJUDIR FD]LRQH GHOOD SRVL]LRQH YDOLGDWD tramite te il sistema s ma OSNM OSNMA (Open Service Navigation Message Authentication) cation) e gli attuali satelliti GNSS Galileo (sistema di posizionamento onamento e navigazione satellitare civile) aumenteranno. Lo Smart mart Tachograph 2.0 diventerà divent obbligatorio per i veicoli immatricolati atricolati a partire dalla primavera prim del 2023, mentre OREEOLJR GL DJJLRUQDPHQWR GL WXWWL L WD EOLJR GL DJJLRUQDPHQWR GL WXW DFKLJUD² JLj LQ XVR VXL veicoli oli che effettuano trasporti internazionali in azionali partirà dal 2025. 202
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INCENTIVI ENTIVI PER CHI ASSUME DONNE ONNE NEL SETTORE TTORE TRASPORTI TRAS
ACEA: SPINGERE PER UNA TRANSIZIONE GREEN GREE
Lo scorso novembre il Decreto Interministeriale Lavoro-Economia numero 371 ha individuato e raccolto settori e professioni in cui il tasso di disparità parità uomo-donna supera il 25%. Nell’elenco delineato dal Decreto è presente anche il settore trasporti e magazzinaggio con una disparità sessuale del 57%, che aumenta esponenzialmente in riferimento alle professioni: per i conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento la forbice è addirittura del 96,8%. L’inclusione nell’atto interministeriale del settore trasporto e magazzinaggio e delle professioni ad HVVR FROOHJDWH q SDUWLFRODUPHQWH LPSRUWDQWH DL ² QL GHOOH DJHYROD]LRQL ² VFDOL SUHYLVWH GDOOD /HJJH )RUQHUR (92/2012). In base ad essa, se la disparità uomo-donna supera il 25%, le aziende possono usufruire di un incentivo contributivo pari al 50% per l’assunzione di donne di ogni età , a condizione che siano prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. Lo sgravio contributivo ha durata di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato e di 12 mesi in caso di assunzione a termine.
In occasione di COP 25 25, l’Acea, l’associazione ssoci europea di produttori rodutto di autoveicoli, oli, ha ribadito l’impegno a una p politica di piena sostenibilitĂ ambientale ale che preveda, però, un cambio radicale da parte di tutti gli Sta Stati membri dell’Unione europea. Gerrit Marx, presidente del consiglio di amministrazione dei veicoli commerciali di Acea e di CNH Industrial Commercial Vehicles e specialitĂ , ha sottolineato che “quando si guarda DOOÂŹLQWHUD Âł RWWD GHJOL RSHUDWRUL GHL WUDVSRUWL oggi, è chiaro che il mercato dovrĂ essere completamente capovolto in un periodo di tempo estremamente breveâ€?. Secondo i dati, diffusi da Acea, attualmente il 98,3% di tutti i camion oltre le 3,5 tonnellate in Europa è rappresentato da diesel. I mezzi elettrici contano solo lo 0,01%, percentuale che corrisponde a uno su ogni 10mila veicoli. Lo 0,4%, inoltre, funziona a gas naturale. Marx ha evidenziato, quindi, la necessitĂ che i vari governi europei promuovano urgentemente misure coerenti e concrete per spingere gli autotrasportatori ad effettuare la transizione green.
DICEMBRE2019
MERCATO
FORD TRUCKS SBARCA IN ITALIA F-Trucks, società composta da azionisti italiani, punta a guadagnare nuove fette di mercato in Europa. Prodotto di punta l’F-Max, Truck of the Year 2019
C
on un evento organizzato a Milano, il 5 dicembre, Ford KD SUHVHQWDWR XI² FLDOPHQWH la nascita di F-Trucks, la nuova società costituita da quattro azionisti italiani per portare sul nostro mercato Ford Trucks. L’operazione è parte di una strategia di sviluppo della casa statunitense in Europa che ha già coinvolto l’area dei Paesi Baltici. Come ha ricordato Emrah Duman, responsabile mercati internazionali per Ford Otosan, l’ultimo trimestre del 2019 ha visto l’ingresso dell’azienda in Spagna e Portogallo e, dopo l’Italia, fra il 2020 e il 2021 dovrebbe toccare a Francia, Benelux, Germania, Austria e Svizzera per poi allargarsi nel 2022 anche ai mercati delle nazioni scandinave. Attualmente Ford Trucks ha sede e stabilimenti in Turchia con la ² OLDOH )RUG 2WRVDQ HG q RSHUDWLYD in Brasile, Medio Oriente, Africa e nella Comunità degli Stati Indipendenti, che comprende anche la Russia. Per Ford il nostro Paese detiene una serie di caratteristiche che lo rendono particolarmente attraente: è il 5° mercato europeo
di camion, può contare il parco veicolare fra i piÚ ampi d’Europa e ha una posizione ritenuta strategica. L’obiettivo di F-Trucks, che sarà guidata da Massimiliano Calcinai, è guadagnare in tre anni una fetta di mercato fra il 5 e il 6%. Prodotto di punta sarà l’F-MAX, già Truck of the Year 2019. Il veicolo, lanciato alI’IAA di Hannover nel 2018, è caratterizzato da alti livelli innovazione tecnologica, comfort, sicurezza e consumi ridotti; peculiarità che gli hanno fatto guadagnare il famoso titolo. Con un’altezza esterna di 2,5 metri e interna di 2,16, la cabina mostra dotazioni tecnologiche all’avanguardia, grazie anche al contributo di diverse aziende italiane. La postazione di lavoro è particolarmente accogliente cosÏ come la strumentazione, in gran parte digitale, DICEMBRE2019
risulta essere leggibile e di facile intuizione. Dotato del motore Ford Eco Torq e di un nuovo cambio realizzato in Turchia con un investimento milionario, l’F-Max è provvisto del sistema ConnectTruck che offre, fra le altre cose, la possibilità di monitorare il veicolo da remoto utilizzando un software per la diagnostica.
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COMMERCIALI
TIR
LA VIA ELETTRICA DI MERCEDES … La casa con la Stella ha lanciato eVito, disponibile da marzo 2020 su tutto il territorio nazionale. La batteria consente 150 km di autonomia e la ricarica si completa in circa 6 ore
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li impegni internazionali per la riduzione delle emissioni nocive, le limitazioni sempre più stringenti alla circolazione dei mezzi inquinanti o di vecchia generazione e l’evoluzione tecnologica sono i fattori che stanno favorendo l’ampliamento progressivo del mercato dei veicoli elettrici; una soluzione molto funzionale anche per chi effettua trasporto merci dell’ultimo miglio in città. In questa prospettiva, Mercedes ha lanciato l’eVito, il primo van 100% elettrico della casa tedesca. L’eVito sarà presente su tutto il territorio nazionale a partire da marzo, anche se è già possibile acquistarlo e alcuni veicoli sono già stati consegnati. Il 2020 è considerato un importante anno di transizione dalla casa con la Stella che dopo questo modello mid-size (disponibile anche nella variante long ed extra long) punterà anche su un
modello più ampio, l’eSprinter. L’obiettivo è di equipaggiare l’intera gamma dei veicoli commerciali con una trazione elettrica a batterie. Alla prova GL JXLGD QHO WUDI² FR URPDQR GHO GRA e di altre arterie urbane più interne, l’eVito si fa riconoscere per silenziosità e maneggevolezza. Particolarmente funzionale il quadro di bordo che indica l’autonomia residua, il livello di recupero e la modalità di guida. Il van di Mercedes, infatti, offre 3 differenti modalità di utilizzo che consentono un diverso consumo (confort, economy, economy plus) a cui sono associati quattro diversi recuperi di energia
(D-, D, D+, D++). Si tratta GL DFFRUWH]]H ² QDOL]]DWH DG allungare l’autonomia del mezzo, come la possibilità di riscaldare il sedile del guidatore per ottenere una temperatura più accogliente ed evitare così l’uso del riscaldamento. In ogni caso, in condizioni standard la batteria da 41, 4 kW consente oltre 150 chilometri di autonomia, che si trasformano in 100 chilometri nelle condizioni più sfavorevoli. La ricarica, invece, si completa in circa 6 ore e le fasi di recupero offrono dal 10 al 20% di ricarica. /D YLWD GHOOD EDWWHULD q FHUWL² FDWD per 8 anni, indipendentemente dai cicli di rifornimento. Al termine, l’azienda tedesca assicura la possibilità di smaltimento. Il carico utile è di una tonnellata per 6,6 metri cubi; la posizione della batteria sotto il pianale QRQ LQ³ XLVFH LQIDWWL VXO YROXPH GL carico al pari del fratello gemello endotermico.
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COMMERCIALI
… E DI MAN È
l’inizio di un percorso verso l’elettromobilità quello che MAN ha voluto raccontare alla stampa, lo scorso mese di novembre, con un evento organizzato a Varano de’ Melegari – fra l’autodromo e la sede della storica Dallara Automobili – per far conoscere la versione elettrica del TGE. Il van, già presentato sul mercato italiano nei mesi scorsi nel corso di Transpotec, risponde alle esigenze di una mobilità urbana che guarda sempre più alla riduzione delle emissioni, sia atmosferiche sia acustiche, e che percorre distanze limitate. Secondo i dati resi noti dall’azienda di Monaco di Baviera, infatti, i veicoli commerciali leggeri percorrono nelle aree cittadine in media meno di 100 chilometri al giorno, a una bassa velocità. Per questo le caratteristiche dell’elettrico si sposano molto
Silenziosità, leggerezza e facilità di guida sono le caratteristiche principali del nuovo e-TGE, attualmente disponibile nella variante con tetto alto che permette un carico utile di 1,75 Ton e ha un’autonomia di 160 km bene con le necessità della distribuzione urbana delle merci. Una volta che si è al volante le caratteristiche più evidenti del mezzo sono, prima di tutto, la silenziosità, la leggerezza e la facilità di guida che lo rendono particolarmente duttile e adatto agli spostamenti brevi o all’uso nelle ore notturne. L’unica versione attualmente disponibile dell’eTGE – provata sulla pista in provincia di Parma – è nella variante con tetto alto che permette un volume di carico di quasi 11 metri cubi che corrisponde a un carico utile massimo di 1,75 tonnellate, con un’autonomia di circa 160 chilometri. Con trazione anteriore
e motore sincrono, il MAN consuma circa 20 kilowattora per 100 chilometri alla velocità massima di 90 chilometri orari. La batteria composta da 264 celle, radunate in moduli, e installata sotto il piano di carico, garantisce un pieno utilizzo per otto anni, al termine dei quali resta comunque una capacità residua del 75%. Per la ricarica è possibile utilizzare sia la wallbox a corrente alternata, che richiede circa 5 ore e mezzo, sia la corrente continua in soli 45 minuti. In quest’ultimo caso, molto più veloce, c’è da sapere che il sistema è organizzato per bloccare la ricarica all’80%. In fase di rilascio durante la marcia, però, il sistema di recupero permette la conversione dell’energia cinetica in elettrica, con un conseguente immagazzinaggio energetico. Dopo circa 2mila cicli, si calcola una perdita di capacità del 15%, sempre che la manutenzione sia effettuata nel modo corretto.
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SOSTENIBILITĂ€
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A MAN IL PREMIO PER LA SOSTENIBILITĂ€ 2020 La casa tedesca ha ricevuto il premio in due diverse categorie “camion elettricoâ€? e “veicoli per le consegneâ€?, rispettivamente l’eTGM e l’eTGE
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’attenzione per l’ambiente è da alcuni anni al centro delle azioni dei governi nazionali e dei vari consessi internazionali che si occupano di questo tema. Un’attenzione tornata ancora piÚ attuale questo mese con la nuova edizione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop 25), che si è svolta a Madrid a dicembre, durante la quale sono stati chiamati in causa società civile, politica e settori produttivi. I trasporti appartengono a quest’ultima categoria e sono considerati tra i responsabili primari del surriscaldamento globale. Il terzo Pacchetto mobilità dell’Ue prevede, infatti, che a partire dal 2025 le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli pesanti siano inferiori del 15%
rispetto al livello di quest’anno. Ma nel frattempo, l’industria dell’automotive sta giĂ lavorando su soluzioni ambientalmente piĂš sostenibili per la mobilitĂ . Ăˆ in questa prospettiva che si inserisce il riconoscimento che ogni due anni la rivista specializzata “Transportâ€? attribuisce alle aziende che si distinguono oltre che per i risultati economici anche per l’impegno sociale e la tutela dell’ambiente. Lo “European Transport Award for Sustainability 2020â€? è stato quest’anno assegnato a MAN
Truck & Bus per i suoi prodotti per il trasporto merci. La casa tedesca ha ricevuto il premio in due diverse categorie “camion elettricoâ€? e “veicoli per le consegneâ€?, rispettivamente l’eTGM e l’eTGE. Si tratta di mezzi che per l’alimentazione completamente elettrica rispondono ai criteri di basse emissioni atmosferiche e sonore e sono, pertanto, particolarmente adatti alla distribuzione nelle aree urbane, caratterizzata da sempre piĂš stringenti limitazioni del transito. La silenziositĂ permette, inoltre, di lavorare nelle ore notturne, meno WUDI² FDWH RWWLPL]]DQGR L WHPSL Del van forniamo giĂ un approfondimento nella pagina precedente. Dell’eTGM, invece, si può dire che mantiene le stesse capacitĂ di carico utile dei modelli con comune motore a combustione interna e FRQVHQWH ² QR D FKLORPHWUL di autonomia. Si ricorda, inoltre, che in entrambi i casi, l’energia prodotta nelle fasi di decelerazione e in frenata viene recuperata e immagazzinata, permettendo di gestire al meglio le riserve di carburante.
TIR
A
ndare in pensione in anticipo è possibile, almeno in certi casi. Grazie alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (Rita), introdotta con la Legge 232/2016, gli aderenti ai fondi pensione possono infatti anticipare l’età pensionabile di cinque o anche dieci anni. Vediamo quindi di cosa si tratta. La Rita consiste nel pagamento frazionato del capitale accumulato presso il proprio fondo pensione per il SHULRGR FKH YD GDOOD ULFKLHVWD ² QR al conseguimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia ed è disponibile in due tipologie. La prima è prevista per coloro che cessano l’attività lavorativa e si trovano nelle condizioni di poter accedere al pensionamento di vecchiaia entro cinque anni dalla cessazione. Devono anche aver maturato al momento della domanda almeno 20 anni di contributi e avere 5 anni di iscrizione e contribuzione al fondo pensionistico al quale si chiede la Rendita temporanea anticipata. La seconda forma riguarda invece coloro che cessano l’attività lavorativa e risultano in disoccupazione per più di 24 mesi. Devono, però, poter UDJJLXQJHUH O¬HWj DQDJUD² FD SHU la pensione di vecchiaia entro i 10 anni successivi e avere almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari. Alla Rita possono accedere i lavoratori del settore privato nonché quelli del settore pubblico, sempreché abbiano aderito a fondi pensione o piani individuali
PREVIDENZA
CON LA RITA PENSIONI ANTICIPATE La Rendita integrativa temporanea anticipata consente agli aderenti ai fondi pensione di ottenere l’erogazione di un reddito con un anticipo di 5-10 anni rispetto all’età pensionabile pensionistici. Da tale possibilità sono espressamente esclusi gli aderenti ai fondi preesistenti istituiti prima del 1993 in regime GL SUHVWD]LRQH GH² QLWD 3RVVRQR chiedere la Rita sia gli iscritti che hanno contribuito presso fondi negoziali chiusi, sia gli iscritti a fondi negoziali aperti o ancora ai cosiddetti Pip, i piani individuali pensionistici. Anche per la Rita, come per la pensione integrativa, è prevista una tassazione agevolata: viene applicata la ritenuta a titolo
d’imposta con un’aliquota massima del 15%, ridotta dello 0,3% per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali sino ad abbassare l’aliquota sostitutiva DO $L ² QL GHOO¬DSSOLFD]LRQH dell’aliquota ridotta, saranno FRPSXWDWL ² QR D XQ PDVVLPR di 15 anche gli anni di iscrizione alla previdenza complementare anteriori al 1° gennaio 2007. Viene riconosciuta, inoltre, la facoltà di non avvalersi della tassazione sostitutiva, mediante evidenziazione di tale scelta nella dichiarazione dei redditi, nel qual caso la Rita è assoggettata a tassazione ordinaria.
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TIR
FISCO
ACCONTO IVA: ALLA CASSA ENTRO IL 27 DICEMBRE Chi vanta crediti nei confronti del Fisco, risultanti dal modello Unico e dalle denunce previdenziali, potrà utilizzarli per compensare l’importo dovuto a titolo di acconto Iva di Angelo Ciaravolo
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icembre è il mese dell’acconto Iva per molti autotrasportatori (contribuenti mensili e trimestrali). Prima però di effettuare il versamento, è opportuno ricordare che è possibile ridurre l’importo da pagare entro il prossimo 27 dicembre. Va rammentato anche che il versamento del debito Iva, arrotondato al centesimo di euro, non può essere rateizzato ma deve essere effettuato in un’unica soluzione esclusivamente tramite il consueto modello F24 online utilizzando il codice 6013, per i contribuenti mensili e il codice 6035, per i contribuenti trimestrali (e sotto 103,29 euro, l’acconto non è dovuto). Chi vanta crediti nei confronti del Fisco (risultanti dal modello Unico e dalle denunce previdenziali) potrà utilizzarli
per compensare l’importo dovuto a titolo di acconto Iva (in tal caso il modello F24 va presentato obbligatoriamente anche con delega zero). Inoltre, gli autotrasportatori che devono un ammontare inferiore a 103,29 euro o che hanno iniziato l’attività nel corso del 2019 oppure hanno cessato l’attività entro il 30 novembre 2019 (mensili) o entro il 30 settembre 2019 (trimestrali) non sono tenuti ad alcun versamento. Mentre chi invece è a corto di liquidità e non ha la possibilità di rispettare l’appuntamento, ha sempre l’opportunità di utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso che consente di abbattere la sanzione per il ritardato versamento. Gli autotrasportatori potranno
scegliere il metodo più conveniente tra tre sistemi di calcolo: storico, analitico e previsionale. Con il primo metodo, che è il più semplice e più comunemente utilizzato, è richiesto il versamento dell’88% di quanto pagato nel mese di dicembre dello scorso anno (contribuenti mensili) o nel quarto trimestre del 2018 (contribuenti trimestrali). Col secondo metodo, quello analitico, viene richiesto il versamento della differenza tra l’imposta sulle fatture
TIR passive e l’imposta relativa alle operazioni fatturate nel periodo 1-20 dicembre 2019 (mensili) e 1° ottobre-20 dicembre 2019 (trimestrali). In pratica, con questo sistema, non si paga l’88% ma il 100% dell’importo della liquidazione anticipata che va riportata sui registri Iva. Va ricordato che se dalla liquidazione anticipata dovesse risultare un credito a favore del contribuente, non va eseguito alcun versamento in acconto. Con l’ultimo metodo, quello previsionale, l’acconto è pari all’88% dell’imposta che si presume dovuta per la liquidazione periodica di dicembre o del quarto trimestre 2019 (ricordiamo che chi omette o YHUVD XQ DFFRQWR LQVXI² FLHQWH q soggetto a una sanzione pari al 30% delle imposte dovute piÚ gli interessi di mora).
FISCO
FISCO, PIOGGIA DI NOVITÀ DAL 2020 Anche per gli autotrasportatori, in arrivo una valanga di novità sul YHUVDQWH ² VFDOH D VHJXLWR dell’approvazione del collegato alla Legge di Bilancio 2020 (che, al momento in cui andiamo in stampa, è all’esame del Parlamento). Una delle principali riguarda il giro di vite sulle compensazioni (dal prossimo anno, anche alle imposte dirette si applicherà la stessa disciplina già prevista per l’Iva). In pratica, i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive e all’Irap, superiori a 5mila euro potranno essere utilizzati in compensazione orizzontale soltanto dal decimo giorno successivo alla presentazione delle dichiarazioni da cui emergono i relativi crediti. Pertanto, i crediti maturati nell’anno 2019, non potranno piÚ essere utilizzati già dal 1° gennaio del prossimo anno, in base alla vecchia normativa, ma bisognerà prima presentare la GLFKLDUD]LRQH ² VFDOH GD cui emerge il credito, solitamente tra maggio e novembre del 2020,
e soltanto dopo dieci giorni dalla data di presentazione si potranno utilizzare gli eventuali crediti in compensazione. Va ricordato che, relativamente ai modelli F24 presentati a partire da marzo del 2020, nel caso in cui venisse individuato il tentativo di compensare crediti non utilizzabili, l’Agenzia delle Entrate provvederà immediatamente ad annullarli (in questa ipotesi è prevista una sanzione di mille euro per ogni F24 scartato). Sempre in tema di compensazioni, sarà inoltre semaforo rosso per i contribuenti titolari di partita Iva ai TXDOL YHUUj QRWL² FDWR un provvedimento di cessazione della partita Iva (in tal caso, verrà precluso l’utilizzo in compensazione di crediti tramite i modelli F24). E dal prossimo anno, arrivano sostanziali PRGL² FKH DQFKH all’utilizzo di denaro contante (la soglia massima attualmente prevista a 2.999,99 euro, scenderà a 1.999,99 euro GDO SULPR OXJOLR ² QR al 31 dicembre del 2021 e successivamente a 999,99 euro).
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NORMATIVE
FORMAZIONE: 5 MILIONI PER LE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO
Il ministero dei Trasporti ha emanato il Decreto per l’erogazione dei contributi alla formazione 2019 che, a differenza dei precedenti, stanzia solo 5 milioni di euro, H QRQ D IDYRUH GHOOH LPSUHVH GL DXWRWUDVSRUWR ̥VVDQGR XQ SHULRGR LQIHULRUH SHU la formazione, di soli quattro mesi e mezzo e non sei.
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ra le novità del Decreto 22 luglio 2019, n. 337 (su Gazzetta n. 277 del 26/11/2019) anche quella di prevedere che la rendicontazione ² QDOH DYYHQJD VROR PHGLDQWH IDWWXUH TXLHWDQ]DWH FRQ SURYD GHO ORUR SDJDPHQWR H QRQ DQFKH FRQ SROL]]D ² GHMXVVRULD D JDUDQ]LD GHO SDJDPHQWR /H GRPDQGH YDQQR SUHVHQWDWH LQ PRGDOLWj RUGLQDULD VX PRGHOOR FRQIRUPH D TXHOOR DOOHJDWR al Decreto, allegando il calendario delle lezioni, il SUHYHQWLYR FRVWL H FRQ O¬LQGLFD]LRQH GHOOR VSHFL² FR HQWH DWWXDWRUH GHO SURJHWWR /H GRPDQGH YDQQR inviate per Pec alla RAM SpA, che gestisce le pratiche per conto del Ministero, entro la scadenza GHO GLFHPEUH &RPH QHL SUHFHGHQWL EDQGL FLDVFXQD LPSUHVD SXz SUHVHQWDUH XQD VROD GRPDQGD /¬LPSRUWR GHO FRQWULEXWR ULFKLHGLELOH YDULD LQ IXQ]LRQH GHO QXPHUR GHL GLSHQGHQWL GHOO¬LPSUHVD GDL PLOD VLQR DL PLOD HXUR SHU FRRSHUDWLYH H FRQVRU]L O¬LPSRUWR PDVVLPR q SDUL D PLOD HXUR 7XWWH OH GRPDQGH LQ UHJROD FRQ L UHTXLVLWL ULFKLHVWL YHUUDQQR JLXGLFDWH DPPLVVLELOL SHU VLOHQ]LR DVVHQVR GD XQD VSHFL² FD &RPPLVVLRQH PLQLVWHULDOH FKH LQ FDVR FRQWUDULR FRPXQLFKHUj O¬LQDPPLVVLELOLWj GHOO¬LVWDQ]D DOO¬LPSUHVD YLD 3HF HQWUR OD SULPD GHFDGH GL PDU]R H FKH SURYYHGHUj D SXEEOLFDUH VXO VLWR O¬HOHQFR GHOOH GRPDQGH FRQ O¬LQGLFD]LRQH GHOOH VRPPH ULFKLHVWH
D SUHYHQWLYR /H LPSUHVH DPPHVVH D FRQWULEXWR SRWUDQQR VYROJHUH LO ORUR SURJUDPPD IRUPDWLYR GDO PDU]R DO OXJOLR Ogni variazione del calendario dovrà essere FRPXQLFDWD SHU 3HF DOOD 5$0 DOPHQR WUH JLRUQL SULPD GHOOD GDWD GD YDULDUH R LQ FDVR GL IRU]D PDJJLRUH DQFKH FRQ SUHDYYLVR LQIHULRUH D JLRUQL DOOHJDQGR SHUz OD GRFXPHQWD]LRQH FRPSURYDQWH O¬LPSUHYHGLELOLWj GHOOD YDULD]LRQH 5LJXDUGR OH RUH GL IRUPD]LRQH HURJDELOL LO QXRYR 'HFUHWR SUHYHGH FKH TXHVWH SRVVDQR DUULYDUH ² QR D SHU FLDVFXQ GLSHQGHQWH VHQ]D GLIIHUHQ]LDUH WUD DXWLVWL H DOWUL ODYRUDWRUL FRPH VXFFHGHYD LQ SDVVDWR SHU OD IRUPD]LRQH D GLVWDQ]D YLHQH FRQIHUPDWR LO PDVVLPR GHO GHO WRWDOH GHOOH RUH GL GRFHQ]D , FRVWL DPPLVVLELOL VRQR ULPDVWL JOL VWHVVL GHO SUHFHGHQWH EDQGR FRQ L PHGHVLPL PDVVLPDOL OH RUH GL GRFHQ]D DO PDVVLPR HXUR ora; il tutoraggio 30 euro per ora e la consulenza ² QR DO GHO WRWDOH GHL FRVWL DPPLVVLELOL 7XWWL L FRVWL DPPLVVLELOL UHODWLYL DOOD IRUPD]LRQH WUDQQH LO costo del personale e le spese generali indirette) GRYUDQQR HVVHUH SDUL R VXSHULRUL DO GHO WRWDOH SUHYHQWLYDWR $O WHUPLQH GHOOD IRUPD]LRQH O¬LPSUHVD GRYUj SUHVHQWDUH OD UHQGLFRQWD]LRQH GHL FRVWL VRVWHQXWL FHUWL² FDWD GD XQ 5HYLVRUH OHJDOH LQYLDQGROD DOOD 5$0 HQWUR LO VHWWHPEUH
TIR
(QWUDWH FKLDULPHQWL VXOOD WUDFFLDELOLWj GHL SDJDPHQWL SHU LO FDUEXUDQWH
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EEOLJKL GL WUDFFLDELOLWj GHL SDJDPHQWL UHODWLYL DJOL DFTXLVWL GL FDUEXUDQWH SHU DXWRWUD]LRQH HVHJXLWL GDOO¬HQWH DVVRFLDWLYR QHOO¬LQWHUHVVH GHOOH LPSUHVH GL DXWRWUDVSRUWR DVVRFLDWH 8QD PDWHULD GL DWWXDOLWj dopo che la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto VSHFL² FKH OLPLWD]LRQL LQ WHPD GL GHGXFLELOLWj GHL FRVWL H GL GHWUDLELOLWj GHOO¬,YD SHU JOL DFTXLVWL GL FDUEXUDQWH ,Q XQ FDVR DIIURQWDWR FRQ OD ULVSRVWD GHO QRYHPEUH VFRUVR OH LPSUHVH DVVRFLDWH GD XQ ODWR XWLOL]]DYDQR LO FDUEXUDQWH SHU ULIRUQLUH L ORUR PH]]L D SUH]]L PLJOLRUL GL TXHOOL GL PHUFDWR GDOO¬DOWUR HIIHWWXDYDQR GHL VHUYL]L di trasporto per conto della struttura di appartenenza. Tra le due parti vi era un rapporto di conto corrente SHU FXL VL UHDOL]]DYD XQ PHFFDQLVPR GL FRPSHQVD]LRQH WUD L GHELWL GHOOH LPSUHVH DVVRFLDWH SHU JOL DFTXLVWL GL FDUEXUDQWH H L FUHGLWL SHU L VHUYL]L GL WUDVSRUWR svolti per conto della struttura associativa; visto che TXHVWR PHFFDQLVPR LPSHGLYD GL SDJDUH LO FDUEXUDQWH FRQWHVWXDOPHQWH DOO¬DFTXLVWR q VWDWR FKLHVWR DOOH (QWUDWH VH IRVVH FRPSDWLELOH FRQ JOL REEOLJKL GL WUDFFLDELOLWj /¬$JHQ]LD GHOOH (QWUDWH VL q HVSUHVVD IDYRUHYROPHQWH SXUFKp YHQJDQR RVVHUYDWH GHWHUPLQDWH FRQGL]LRQL GLUHWWH D SUHVHUYDUH JOL REEOLJKL GL WUDFFLDELOLWj - l’acquisto dell’ente associativo deve avvenire con SDJDPHQWR WUDFFLDELOH GRFXPHQWDWR FRQ IDWWXUD elettronica; JOL DFTXLVWL GHOOH LPSUHVH DVVRFLDWH D ORUR YROWD GHYRQR HVVHUH GRFXPHQWDWL GD IDWWXUD HOHWWURQLFD L UDSSRUWL GL GHELWR H GL FUHGLWR WUD HQWH DVVRFLDWLYR H VLQJROH LPSUHVH GHULYDQWL GDO FRQWUDWWR GL FRQWR corrente, devono risultare da chiare e dettagliate HYLGHQ]H FRQWDELOL DOOD VFDGHQ]D L SDJDPHQWL GHJOL LPSRUWL HYHQWXDOPHQWH QRQ FRPSHQVDWL GHYRQR HIIHWWXDUVL FRQ PH]]L WUDFFLDELOL
NORMATIVE
Rinnovi ATP: stop DOOH YHUL² FKH D FDPSLRQH da parte degli esperti
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innovo degli attestati ATP per gruppi di YHLFROL )5& DOW DOOH YHUL² FKH D FDPSLRQH HIIHWWXDWH GDJOL HVSHUWL 3Xz HVVHUH VLQWHWL]]DWR FRVu LO FRQWHQXWR GHOOD QRWD GHO PLQLVWHUR GHOOH ,QIUDVWUXWWXUH H GHL 7UDVSRUWL GHO QRYHPEUH VFRUVR FKH KD IDWWR FKLDUH]]D VX DOFXQL FRPSRUWDPHQWL QRQ LQ OLQHD FRQ OH QRUPH YLJHQWL GD SDUWH GHJOL HVSHUWL $73 FKH DL ² QL GHO ULQQRYR GHJOL DWWHVWDWL $73 GL JUXSSL GL YHLFROL )5& YHUL² FDYDQR D FDPSLRQH WDOH FDWHJRULD GL DWWUH]]DWXUH GL VWHVVD PDUFD WLSR DSSDUWHQHQWL DOOR VWHVVR SURSULHWDULR estendendo poi i risultati di una singola prova a tutto il gruppo. 4XHVWD SRVVLELOLWj QRQ q FRQVHQWLWD GDOOH DWWXDOL GLVSRVL]LRQL H LQ SDUWLFRODUH GDO SXQWR LLL dell’appendice 2, allegato 1 dell’Accordo ATP, che la riserva invece soltanto ai rinnovi eseguiti presso una stazione prova, che procedono al controllo GHO FRHI² FLHQWH . GHOOD FDVVD FDPSLRQH 9LFHYHUVD JOL HVSHUWL GHYRQR YHUL² FDUH LO IXQ]LRQDPHQWR GHO JUXSSR IULJR SHU SRUWDUH OD IXUJRQDWXUD LVRWHUPLFD DOOD WHPSHUDWXUD OLPLWH GHOOD FODVVH VRWWRSRQHQGR D prova tutti i singoli veicoli. 3HUWDQWR JOL XI² FL GHOOD 0RWRUL]]D]LRQH VRQR VWDWL invitati a vigilare sulla correttezza della procedura GL ULQQRYR HVHJXLWD VXOOD EDVH GHOOD YHUEDOL]]D]LRQH eseguita dagli esperti. &RQ O¬RFFDVLRQH ULFRUGLDPR FKH O¬DSHUWXUD DO ULQQRYR GHOOH DWWHVWD]LRQL $73 WUDPLWH HVSHUWL TXDOL² FDWL q IUXWWR GHOOD FLUFRODUH PLQLVWHULDOH Q GHO agosto 2018, che l’ha prevista per un triennio per un PDVVLPR GL WUH YROWH SHU L YHLFROL )1$ H GL GXH YROWH SHU TXHOOL )5& FRQ REEOLJR DOOD VFDGHQ]D GL TXHVWL SHULRGL ULVSHWWLYDPHQWH H DQQL GL HIIHWWXDUH L VXFFHVVLYL ULQQRYL SUHVVR L &HQWUL 3URYD $73
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NORMATIVE
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LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LA LEGITTIMITÀ DELL’AZIONE DIRETTA
Dalla Corte Costituzionale arriva l’ennesima conferma della legittimità dell’azione diretta, ovvero della norma (art. 7 ter) che venne inserita nell’estate del 2010 nel Decreto Legislativo 286/2005 (sulla liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasportatore).
L 44
D QRUPD SUHVFULYH FKH LO YHWWRUH FKH ŠKD svolto un servizio di trasporto su incarico di DOWUR YHWWRUH D VXD YROWD REEOLJDWR D HVHJXLUH OD SUHVWD]LRQH LQ IRU]D GL FRQWUDWWR VWLSXODWR FRQ SUHFHGHQWH YHWWRUH R GLUHWWDPHQWH FRQ LO PLWWHQWH LQWHVR FRPH PDQGDQWH HIIHWWLYR GHOOD FRQVHJQD KD D]LRQH GLUHWWD SHU LO SDJDPHQWR GHO FRUULVSHWWLYR QHL FRQIURQWL GL WXWWL FRORUR FKH KDQQR RUGLQDWR LO WUDVSRUWR L TXDOL VRQR REEOLJDWL LQ VROLGR QHL OLPLWL delle sole prestazioni ricevute e della quota di FRUULVSHWWLYR SDWWXLWD IDWWD VDOYD OD]LRQH GL ULYDOVD GL FLDVFXQR QHL FRQIURQWL GHOOD SURSULD FRQWURSDUWH contrattuale�. 6XOOD OHJLWWLPLWj GHOOD]LRQH GLUHWWD OD &RUWH &RVWLWX]LRQDOH VL HUD JLj SURQXQFLDWD QHO (con l’Ordinanza n. 37), respingendo le eccezioni di incostituzionalità che erano state proposte dal 7ULEXQDOH RUGLQDULR GL *URVVHWR LO TXDOH FULWLFDYD OLGRQHLWj GHOOR VWUXPHQWR QRUPDWLYR XWLOL]]DWR VLD SHU OD PDQFDQ]D GHL UHTXLVLWL GL ŠQHFHVVLWj H XUJHQ]Dª FKH GRYUHEEHUR VHPSUH HVVHUH DOOD EDVH GHOOLPSLHJR GHO GHFUHWR OHJJH VLD SHU OHVWUDQHLWj dell’azione diretta con l’oggetto del Decreto LQWLWRODWR ŠGLVSRVL]LRQL XUJHQWL SHU DVVLFXUDUH OD UHJRODULWj GHO VHUYL]LR SXEEOLFR GL WUDVSRUWR PDULWWLPRª &RQ OD 6HQWHQ]D Q GHSRVLWDWD OR VFRUVR
RWWREUH OD &RUWH &RVWLWX]LRQDOH KD FRQIHUPDWR LO SUHFHGHQWH RULHQWDPHQWR LQ PDWHULD VRIIHUPDQGRVL WXWWDYLD SL DSSURIRQGLWDPHQWH DQFKH VXOOH UDJLRQL FKH DOOHSRFD IXURQR DOOD EDVH GHOOLQWURGX]LRQH GHOOD]LRQH GLUHWWD 6XO SLDQR GHOOD OHJLWWLPLWj LQYHUR QRQ YL VRQR LQFRPSDWLELOLWj WUD OD QRUPD sull’azione diretta e l’oggetto del Decreto Legge LQ FXL YHQQH LQVHULWD QHOOLWHU SDUODPHQWDUH GL FRQYHUVLRQH ULIHUHQGRVL HQWUDPEL DO FDPSR GHO WUDVSRUWR PDULWWLPR SHU FLz FKH DWWLHQH OD YHUVLRQH iniziale del Decreto; stradale, a proposito dell’azione diretta). /LQFRPSDWLELOLWj LQROWUH – HG q TXHVWD OD QRYLWj SL LPSRUWDQWH GHO UDJLRQDPHQWR GHOOD &RUWH – non sussiste neanche da un punto di vista IXQ]LRQDOH H ² QDOLVWLFR WUDWWDQGRVL GL XQD PLVXUD ULYROWD D IURQWHJJLDUH XQD VLWXD]LRQH GL FULVL dell’autotrasporto, al pari degli interventi previsti dal decreto originario che, a loro volta, erano diretti a risolvere delle criticità nel settore del trasporto PDULWWLPR VFULYH LQIDWWL OD &RUWH FKH OD GLVSRVL]LRQH ŠSUHYHGH XQ LQWHUYHQWR D IDYRUH GHOOH LPSUHVH GL DXWRWUDVSRUWR LQ SDUWLFRODUH GHL YHWWRUL ² QDOL QHOODPELWR GL XQ WUDVSRUWR PHUFL VX VWUDGD H SHUFLz FRQGLYLGH FRQ LO GHFUHWR OHJJH RULJLQDULR OD ŠFRPXQH QDWXUDª VHQWHQ]D Q GL PLVXUD ² QDOL]]DWD DOOD ULVROX]LRQH GL XQD VLWXD]LRQH GL FULVLª
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI
LEGENDA DEROGHE CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili
DICEMBRE 2019 Sabato e vigilie festive
Domenica e festivi
Notte
F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale
Festività nazionali e altre annotazioni
Deroghe generali
8 (Immaculate Conception) 25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day)
A-E G
AUSTRIA
15.00-24.00
00.00-22.00
22.00 – 05.00 Tirolo divieto settoriale Tirolo (A12) Divieto notturno permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV Dal 1/11 al 30/04 veicoli oltre 7,5t dal lunedì al sabato dalle ore 20 alle ore 5 Domeniche e festivi, dalle 23 alle 05.00
CROAZIA
-
14.00–23.00
-
25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day)
A-E
FRANCIA
22.00–24.00 Dalle 00.00 alle 24.00 dei sabati coincidenti con festività
00.00–22.00 Dalle 00.00 alle 24.00 nelle domeniche che precedono festività
-
25 (Christmas Day) Dal 1 settembre 2019 divieto al Tunnel del Montebianco anche per i veicoli EURO3
A-C D-E
GERMANIA
-
00.00-22.00
Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni
25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day)
E-G
LUSSEMBURGO
POLONIA
00.00–21.45 21.30–24.00 per i veicoli per i veicoli dal dal Belgio Belgio e Germania e Germania diretti in Francia diretti in Francia 23.30–24.00 per i veicoli per i veicoli dal dal Belgio e Belgio e Francia Francia diretti in diretti in Germania Germania -
-
25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day) Giovedì 26 divieto per tutti i veicoli dal Belgio e Francia diretti in Germania
A-C E-G
00.00-22.00
-
25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day)
A-C E-G
PORTOGALLO*
-
18.00-21.00
-
REP. CECA*
-
13.00–22.00
-
ROMANIA
-
-
SLOVACCHIA
-
00.00–22.00
SLOVENIA
-
08.00–21.00
SVIZZERA
-
00.00-24.00
UNGHERIA
22.00–24.00 00.00–22.00 (dal (dal 1/09 al 30/06) 1/09 al 30/06)
-
-
-
1 (Indipendence day) 8 (Immaculate Conception) 25 (Christmas Day) 25 April Bridge (TAGUS BRIDGE) tutti i giorni dalle ore 05.00 alle ore 02.00 per i veicoli che trasportano merci pericolose Venerdì e vigilie festività ore 18.00 alle ore 21.00* Lunedì dalle ore 7 alle ore 10 sulle strade di accesso per Lisbona e Porto* 24 (Christmas Eve) 25 (Christmas Day) 2 (St Stephen’s Day) 1 (National Day) 25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day) su DN7 1-25-26 dicembre dalle ore 06 alle ore 22,30/11 e 24/12 dalle ore 16 alle ore 22 Divieto 27 dicembre su tutta la rete nazionale dalle ore 6 alle ore 22 Dal 01/01 al 31/12 dal lunedì al giovedì dalle ore 6 alle ore 22; venerdì, sabato e domenica dalle ore 00 alle ore 24: DN1 Otopeni City-Ploiesti e Ploiesti-Brasov. (Strade alternative DN1A; A3, DN7, DN71, DN72A, DN73).
A-C E-G
A-C E-G
A-E
24 (Christmas Eve) 25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day) Divieto permanente per i veicoli e combinazioni di veicoli con peso totale A-B-E-G autorizzato superiore ai 12t*** 25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day) Divieto permanente per veicoli superiori a 7,5t ai punti di confine: A-B-E-G Secovije, Socerga, Vinica, Rigonce e Gibina
22.00-05.00
25 (Christmas Day) 26 (Boxing Day) Dalle ore 22 del 24/12 alle ore 05.00 del 27/12 Dalle ore 22 del 31/12 alle ore 05.00 del 02/01/20
A-B-E-G
-
25 (Christmas Day) 26 (St Stephen’s Day)
A-B-E-G
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati. *** Sulle strade di 3ª classe. # Divieto di transito settoriale su A12 tra km 6,35 e km 72,00, in entrambi i sensi di marcia, per veicoli oltre 7,5t che trasportano rifiuti, pietre, terre, materiale di risulta/detriti, legname in tronchi, sughero, veicoli e rimorchi, minerali ferrosi e non ferrosi, acciaio, marmo e travertino, piastrelle in ceramica. Veicoli EURO6 esentati dal divieto. Tutti i veicoli utilizzati all’interno delle “aree IG-L-ban”(zone sensibili) di classe Euro 3,4,5 e 6 devono essere muniti di contrassegno ecologico sul parabrezza. ## Solo su alcune strade statali. ### Le deroghe possono essere rilasciate dalle autorità cantonali di confine dove inzia il viaggio.
SCADENZE E DIVIETI NOVEMBRE/DICEMBRE/GENNAIO 2020
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e al terzo trimestre (gli autotrasportatori trimestrali versano senza la maggiorazione dell’1%).
ACCONTI: le persone fisiche e le società devono effettuare il versamento della seconda o unica rata di acconto Irpef, Ires e Irap relativo all’anno 2019. IMPOSTE: ultimi giorni utili per il versamento del saldo 2018 e primo acconto 2019 delle imposte risultanti dal modello Redditi e Irap, con la maggiorazione dello 0,40 per cento. (Le scadenze del 30 novembre sono rinviate al 2 dicembre, poiché il 30 cade di sabato)
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 ottobre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di ottobre 2019 (mensili).
9/ 22
9/ 22
SAB
VEN
GIO
MER
MAR
LUN
DOM
SAB
VEN
GIO
MER
MAR
LUN
DOM
SAB
VEN
GIO
MER
MAR
VEN
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 LUN
GIO
9/ 22 8
DOM
7
SAB
6 MER
DOM
4 5 MAR
3
LUN
2 SAB
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1 VEN
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NOVEMBRE 2019
www.rivistatir.it
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LUN
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DOM
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VEN
GIO
MER
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MAR
8
LUN
7
DOM
9/ 22 MAR
6
SAB
LUN
4 5
VEN
3
GIO
2
MER
1 DOM
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IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).
9/ 14 9/ 22 9/ 22
MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di novembre 2019 (mensili). IVA: versamento dell’acconto Iva (gli autotrasportatori verseranno l’88% della liquidazione relativa al quarto trimestre 2018).
GIO
DICEMBRE 2019
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 novembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
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VEN
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9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 VEN
8
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7 MAR
VEN
6 LUN
GIO
4 5 DOM
3
MER
9/ 22 9/ 22 2
SAB
1
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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di dicembre 2019 (mensili) o del quarto trimestre 2019 (trimestrali). RAVVEDIMENTO ACCONTO IVA: ultimo giorno utile per regolarizzare il versamento dell’acconto Iva non effettuato entro il 27 dicembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 dicembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
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GENNAIO 2020
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).
TIR
PRINCIPALI PAESI CHE EFFETTUANO IL CROSS-TRADE TRA L'ITALIA E L'UE ANNO 2018 dati espressi in migliaia di Ton I dati relativi al trasporto di merci su strada da e per il territorio italiano, effettuato da Paesi terzi rispetto a quelli di origine/destinazione (cross-trade), mostrano che nel 2018 i vettori che hanno spostato più tonnellate da e per l'Italia sono quelli della Polonia, sia in uscita sia in entrata. Tuttavia, le variazioni rispetto al 2017 mostrano che questi hanno perso terreno nei confronti soprattutto degli operatori lituani.
DA UE28 A ITALIA
DA ITALIA A UE28 POLONIA
POLONIA
4.798 -16,7%
5.023
-17,1%
SLOVENIA
2.716
ROMANIA
+13,1%
2.373
+1,6%
ROMANIA
2.497
LITUANIA
+6,7%
+29,3%
LITUANIA
SLOVENIA
2.394 +40,7%
+14,5%
BULGARIA
1.591
1.457
-7,9%
SLOVACCHIA
BULGARIA
+1,8%
-17,8%
UNGHERIA
1.409
1.456
SLOVACCHIA
-8,0%
-10,6%
CROAZIA
610
2.299
UNGHERIA
-23,9%
1.522
2.307
1.368
CROAZIA
-8,3%
+9,4%
Variazione % 2018/2017
619
Variazione % 2018/2017
Elaborazione Tir Giovanna Astori e Donatella Berna DICEMBRE2019
47
TIR
LOGISTIC PERFORMANCE INDEX: ANNO 2018 VALORI COMPLESSIVI 1
2
GERMANIA 4,20
SVEZIA 4,05
3
4
13
16
BELGIO 4,04
AUSTRIA 4,03
SVIZZERA 3,90
FRANCIA 3,84
EFFICIENZA NELLE OPERAZIONI DOGANALI GERMANIA 4,09
BELGIO 3,66 SVIZZERA 3,63
48
FRANCIA 3,59
ITALIA 3,47
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
SVEZIA 4,05
SVIZZERA 3,97
FRANCIA 3,84
ITALIA 3,66
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
GERMANIA 4,37
SVIZZERA 4,02 AUSTRIA 3,71
FRANCIA 4,0 BELGIO 3,98
SPAGNA 3,62
SERVIZI LOGISTICI OFFERTI GERMANIA 4,31 BELGIO 4,13
INFRASTRUTTURE PER IL TRASPORTO
ITALIA 3,85
SVEZIA 3,98
SVIZZERA 4,10
BELGIO 4,05 FRANCIA 4,0
SPAGNA 3,80
ITALIA 3,85
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
19
SPAGNA 3,83
SVEZIA 4,24 AUSTRIA 4,18
GERMANIA 3,86
FRANCIA 3,55 SPAGNA 3,84
SVIZZERA 3,51 ITALIA 3,51
GERMANIA 4,39
AUSTRIA 4,09
SVIZZERA 4,24 FRANCIA 4,15
SPAGNA 3,83
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
SVEZIA 3,92 AUSTRIA 3,88 SPAGNA 3,83
RISPETTO DEI TEMPI DI CONSEGNA BELGIO 4,41
SVEZIA 3,88
ITALIA 3,74
CAPACITÀ DI ORGANIZZARE LE SPEDIZIONI BELGIO 3,99
CONTROLLO E TRACCIAMENTO DELLE SPEDIZIONI GERMANIA 4,24
AUSTRIA 4,08
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
17
ITALIA 4,13
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
SVEZIA 4,28
AUSTRIA 4,25
SPAGNA 4,06
Il Logistic Performance Index è un indicatore che rappresenta il livello di qualità della logistica e che in base al suo valore GH² QLVFH LO SRVL]LRQDPHQWR GL FLDVFXQ 3DHVH /¬LQGLFH FRPSOHVVLYR FKH FRVWLWXLVFH OD VLQWHVL GL DOWUL VHL LQGLFDWRUL YHGH DO SULPR SRVWR OD *HUPDQLD PHQWUH O¬,WDOLD RFFXSD LO HVLPR SRVWR DICEMBRE2019