LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 131 Ottobre 2010
Sicurezza
Un network per le aree di sosta Formazione
Nuovi strumenti per la crescita Veicoli
Il Mercedes Atego Truck of the Year 2011
Agenda d’autunno
DCOOS3417 NAZ/278/2008
È ripartita l’attività istituzionale e associativa dell’autotrasporto italiano. Sullo sfondo della crisi, strategie e progetti per l’ultima parte del 2010
SOMMARIO n. 131 Ottobre 2010
AGENDA D’AUTUNNO
È ripartita l’attività istituzionale e associativa dell’autotrasporto italiano.
Sullo sfondo della crisi, strategie e progetti per l’ultima parte del 2010
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di Yari Selvetella
LA SOSTA FA SISTEMA
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha progettato un network delle
aree attrezzate: una piattaforma telematica per fornire informazione, comunicazione
16
e servizi a chi lavora viaggiando di Rocco Giordano
PEDAGGI: LE DOMANDE PER IL 2009
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FORMAZIONE PER IL FUTURO
23
Presentate, in formato elettronico, le richieste per le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali. Quasi 500 le richieste giunte al sito per un totale di oltre 350 mila veicoli
Migliorare il settore dell’autotrasporto e della logistica per continuare ad offrire un
servizio sempre più competitivo ed efficiente. Questo l’obiettivo del Comitato Centrale dell’Albo
di Raffaele Maria de Lipsis
SICUREZZA OBIETTIVO STRATEGICO
L’intervento del vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo Giorgio Colato
nel corso dell’Assemblea Aiscat di Cremona
26
di Giorgio Colato
VETRINA DEL SETTORE
All’appuntamento con la 63° edizione dell’IAA hanno preso parte più di 1700
espositori provenienti da ogni angolo del mondo
29
di Ferdinando Tagliabue
FISCO: NUOVI STRUMENTI PER LA LOTTA ALL’EVASIONE
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Le nuove procedure dell’accertamento sintetico e del redditometro di Angelo Ciaravolo
Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli Albo
Europa
5
6 9
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Tecnica Logistica Notizie Normative Costi di esercizio
28 38 41 42 47
TIR 131/2010
Editoriale
3
Un marchio della Daimler AG
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Fidatevi di chi da sempre ha contribuito al successo del vostro lavoro! Ogni nuovo anno porta con sé tante sfide. Per fortuna certe cose non cambiano mai. Dal primo camion a cabina arretrata al più moderno Actros: gli autocarri Mercedes-Benz sono da oltre cent’anni il punto di riferimento in redditività ed affidabilità, attraverso soluzioni di trasporto economiche e red-
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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
mensile n. 131 Ottobre 2010
Sicurezza
Un network per le aree di sosta Formazione
Nuovi strumenti per la crescita Veicoli
Il Mercedes Atego Truck of the Year 2011
L DCOOS3417 NAZ/278/2008
Agenda d’autunno
È ripartita l’attività istituzionale e associativa dell’autotrasporto italiano. Sullo sfondo della crisi, strategie e progetti per l’ultima parte del 2010
a ripresa autunnale non poteva essere più intensa per il mondo dei trasporti, chiamato fin da subito ad affrontare una serie di nodi chiave per il futuro del settore: dall’apertura dei tavoli di confronto sugli accordi volontari di categoria all’operatività dell’Osservatorio sui Costi istituito presso la Consulta dell’autotrasporto e della logistica, al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, solo per citare alcuni degli argomenti in queste settimane sul tavolo dei rappresentanti del Governo e delle associazioni di categoria del settore. L’Osservatorio si è insediato nei primi giorni di ottobre, e avrà tra i suoi primi compiti, oltre a quello istituzionale di definizione dei costi delle imprese, anche quello di analizzare le problematiche legate al carico e allo scarico delle merci. Anche il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, è operativo dal primo ottobre, ma in questo caso con alcune proroghe legate alla sperimentazione del sistema, che in pratica andrà avanti fino alla fine dell’anno.
In copertina: il Mercedes-Benz Atego, nella foto la versione BlueTec Hybrid, vincitore del Truck of the Year 2011
A PIENO REGIME Di questi e di tanti altri argementi parliamo in questo numero di Tir. Ci occupiamo anche di aree di sosta, con un network di aree attrezzate per la sosta degli autotrasportatori che sta mettendo a punto il Comitato Centrale dell’Albo. Già attivo da anni nel cofinanziamento di aree per il settore, il Comitato Centrale ha infatti deciso di creare anche una rete di aree, in modo da fornire informazioni al settore sulla disponibilità di stalli e servizi. Sempre a proposito del Comitato Centrale, facciamo un bilancio sulle attività degli scorsi mesi sul fronte dei pedaggi, con le domande telematiche per le richieste di riduzione relative al 2009: circa 500 le richieste giunte al sito per un totale di oltre 350 mila veicoli. Ci occupiamo poi di formazione e di sicurezza, con gli interventi del presidente del Comitato Centrale Raffaele Maria de Lipsis e del vicepresidente Giorgio Colato: il primo legato alle nuove iniziative sul tema della formazione promosse dal Comitato, il secondo presentato in occasione della recente conferenza Aiscat/Polstrada di Cremona. Infine la tecnica, e uno sguardo al futuro con i veicoli presentati alla 63° edizione del Salone di Hannover, a cui hanno preso parte più di 1700 espositori provenienti da ogni angolo del mondo. Buona lettura a tutti Fabio Montanaro
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
ANNO XII N° 131 - Ottobre 2010 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Raffaele Maria de Lipsis
COMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Valletta, Giorgio Berruti, Giuseppina Della Pepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa, Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli, Roberto Ciaccolini SEGRETARIO: Mario Allegrezza
REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno
DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella
GRAFICA Arianna Giagoni
FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni
Hanno collaborato a questo numero Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Michele Latorre, Alfonso Marroni, Franco Massimelli, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini
PUBBLICITÀ Concessionaria per la pubblicita: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino - Advertising ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa, Salerno
EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
TIR 131/2010
EDITORIALE
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SCADENZE & DIVIETI OTTOBRE/NOVEMBRE 2010 SCADENZE
16 OTTOBRE sabato (o lunedì 18) RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di settembre. IVA: versamento mensile di settembre; VERSAMENTI: Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati) con la consegna telematica dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in settembre; UNICO 2009 pagamento della rata mensile in scadenza.
24 OTTOBRE domenica ORA LEGALE: fine del periodo alle ore 03,00 (legali).
25 OTTOBRE lunedì MOD. 730 integrativo (nei casi di maggior rimborso o minor debito): consegna diretta ai CAF o ai professionisti abilitati.
31 OTTOBRE domenica TASSA SULLA PROPRIETÀ: (“bollo”) scadenza del pagamento per autocarri, trattori stradali ed autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici; MEZZI D’OPERA: pagamento tassa usura strada.
10 NOVEMBRE mercoledì MOD. 730 INTEGRATIVO E MOD. 730-3 INTEGRATIVO: consegna ai dipendenti.
TIR 131/2010
16 NOVEMBRE martedì RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di ottobre; IVA: versamento mensile di ottobre e del terzo trimestre; VERSAMENTI: Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati) con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in ottobre; INPS ARTIGIANI: pagamento del terzo trimestre sul minimale. INAIL: pagamento della quarta ed ultima rata mensile in scadenza; UNICO 2010: pagamento della ultima rata mensile in scadenza.
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30 NOVEMBRE martedì IRPEF, IRPEG/IRES ED IRAP: pagamento del secondo anticipo 2010; INPS LAVORATORI AUTONOMI: pagamento, mediante F24, del secondo acconto 2010 calcolato sui redditi 2009;
IRPEF acconto dipendenti: le imprese dovranno trattenere il relativo importo dalle retribuzioni; il saldo della trattenuta potrà anche avvenire entro il mese di dicembre con la maggiorazione dello 0,4% mensile.
INOLTRE...
REVISIONI 2010 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del Codice della Strada.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, per i quali, nello stesso mese del 2009, risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare; - non superiore a 3,5 t come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri e i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2006, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2008, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2009, o nel 2010. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2006 o effettuata la revisione 2008 regolare. Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e, quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). E’ previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens ed a richiedere i modelli Durc riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Le rateizzazioni sono concesse senza il versamento di anticipi. Vi sono disposizioni economiche per il 2011. DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) Copie molto recenti devono essere sempre tenute a bordo degli automezzi da trasporto per dimostrare, appunto, la regolarità contributiva del vettore alla committenza ed alle Forze di Polizia nei controlli su strada.
TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. È stata ammessa anche l’Irap. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). E’ obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono. Dal 30/09/10 (Reg. UE n. 581 del 01/07/10), tali documenti vanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità di bordo ed entro 28 giorni dalle carte del conducente) su supporti informatici esterni e custoditi in azienda. Va anche esibito il modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria L 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento UE n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni. SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è prevista anche la sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14). Inoltre, dallo 01/08/10, occorre procedere alla valutazione dell’eventuale presenza dello stress da lavoro correlato. IMPRESE DI TRASPORTO È istituito un sistema di classificazione dei rischi in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza del lavoro. CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC) Per il trasporto merci dal 26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuove disposizioni ne prevedono il rilascio in base alla sola documentazione a tutti i titolari di patente di guida delle categorie C e CE alla data del 09/09/2009. Resta confermata l’obbligatorietà del suo possesso per la guida di tali categorie di veicoli e la sua validità quinquennale. Per il rinnovo, rimane necessario frequentare un corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore presso i soggetti autorizzati. NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292 e per la Direttiva
AL 30/9/2010 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazioni (P per la presenza giornaliera e con l’ovvia esclusione del riposo settimanale) vanno fatte mensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavoro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste sanzioni per la mancata istituzione, omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), omessa esibizione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. È previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, alle Province territorialmente competenti, il possesso dell’onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del vettore (obbligatoriamente identificato anche con il numero di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), del committente, del caricatore, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi provata dalla documentazione successiva allo scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni e l’indicazione del luogo e data di compilazione e i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la SCHEDA i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per essa, con firma in data certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda di trasporto integrativa. La SCHEDA deve essere emessa anche per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie.
ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
17- 24 - 31 ottobre domenica dalle 8 alle 22 1 novembre lunedì dalle 8 alle 22
7 - 14 - 21- 28 novembre domenica dalle 8 alle 22 Per i trasporti eccezionali vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27.
black box) entro il 30/11/2010. MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) Il termine per la sua presentazione è stato fissato per il 30 giugno di ciascun anno. TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; gli importi dei pedaggi verranno decisi con successivi decreti del ministero dei Trasporti. RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA È stato approvato dal Parlamento. Fra l’altro, è prevista la modifica delle sanzioni; per i tempi di guida e di riposo, esse saranno proporzionali alla gravità delle infrazioni. LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo
EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE OTTOBRE 17 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 18 lunedì GB dalle 00 alle 07; 22 venerdì H dalle 22 alle 24; 23 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 00 alle 24; 24 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 25 lunedì GB dalle 00 alle 07; 26 martedì A dalle 00 alle 22; 28 giovedì CZ dalle 13 alle 22; 30 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24, 31 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21 ; NOVEMBRE 1 lunedì A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 07, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 6 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 7 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 8 lunedì GB dalle 00 alle 07; 10 mercoledì F dalle 22 alle 24, PL dalle 18 alle 22, 11 giovedì F dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, 13 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 14 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 15 lunedì GB dalle 00 alle 07; 17 mercoledì CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22; 20 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 21 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 22 lunedì GB dalle 00 alle 07; 27 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 28 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 29 lunedì GB dalle 00 alle 07.
234/07, nelle 24 ore, non possono essere superate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoro consecutive vengano superate nella fascia oraria fra le 00,00 e le 07,00. CABOTAGGIO È entrata in vigore la nuova disciplina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09). FINANZIARIA 2010 Sono utilizzabili le somme stanziate per l’autotrasporto; esse saranno confermate anche per il 2011 ed integrate da nuove norme sui compensi, movimentazione dei pallets compresa. RIDUZIONE BOLLO AUTO Come per l’anno scorso, è stato finanziato il rimborso degli sconti (codice tributo 6829). ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata prorogata la vigente normativa al 04/12/2011 per
l’adeguamento dei requisiti di capacità finanziaria e professionale per le imprese che esercitano l’autotrasporto esclusivamente con veicoli fino a 6 t e con portata utile fino 3,5 t. PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni, è stata elevata a 68 anni la possibilità di guidare complessi di veicoli di peso lordo complessivo a pieno carico superiore a 20 t. AMBIENTE Sono in corso di emanazione “norme antinquinamento”. DEBITI DELLE PMI La sospensione è stata prorogata al 31/01/11. ASSUNZIONI Sono stati programmati incentivi per l’anno 2010. RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC. Vanno conservate per almeno 10 anni.
INOLTRE... ROMANIA Festività nazionali nel bimestre: nessuna. In tutta la rete stradale nazionale norme generali riguardano i veicoli superiori a 7,5 t; per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, è vietata la circolazione dalle ore 06 alle ore 22 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali. Esiste un calendario di divieti per strade, per tipi di veicoli e per la città di Bucarest con particolari norme ed orari.
(eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali di accesso dentro Lisbona e Porto. - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. - Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto.
GRECIA Festività nel bimestre: 27 ottobre mercoledì dalle 16 alle 21, 28 ottobre giovedì dalle 15,00 alle 21,00; 3, 10, 17, 24, 31 ottobre BULGARIA Festività nazionali nel bimestre: 1 domenica dalle 15,00 alle 21,00; 7, 14, 21, 28 novembre. Non c’è un divieto generale per il novembre domenica dalle 15,00 alle 21,00,. traffico internazionale di domenica e nelle festività. Vi sono, comunque, diverse limitazioni LUSSEMBURGO Festività nel bimestre 2, 9, locali per “veicoli” con pesi superiori a 15 t ed 16, 23, 30 ottobre sabato dalle 21,30 alle a 10 t. In estate (dal 01/07 al 15/09), i limiti 24,00; 31 domenica dalle 00,00 alle 24,00; 1 riguardano tutti i veicoli superiori a 3,5 t.. Sono novembre lunedì dalle 00,00 alle 21,45; 6, stabilite norme particolari per la città di Sofia. 13, 20, 27 sabato dalle 21,30 alle 24,00; 7, 14, 21, 28 domenica dalle 00,00 alle 21,45. LITUANIA Festività nazionali nel bimestre: 1 novembre. BELGIO Festività nazionali nel bimestre 1 e 11 novembre. PORTOGALLO Festività nazionali nel bimestre: 1 novembre. Vi sono limitazioni che DANIMARCA Festività nazionali nel bimeriguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando stre: nessuna. trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): OLANDA Festività nazionali nel bimestre: - divieto di transito nel ponte “25 Aprile” sul nessuna. fiume TAGO, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 BIELORUSSIA Festività nazionali nel bimealle ore 02,00 del giorno seguente; stre: 7 novembre. - per tutto l’anno, in molte gallerie, prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segna- Non si ha notizia di calendari di divieti di circolata a 1500 metri dalla bretella; lazione per CIPRO, ESTONIA, LETTONIA, - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, MALTA. dei prefestivi, delle domeniche e delle festivi- IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo tà nazionali, per una serie di strade; determinate zone o strade, oppure sono indi- dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì cati con una specifica segnaletica stradale.
TIR 131/2010
Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i documenti ufficiali previsti per legge e dalle norme comunitarie ed internazionali (ad esempio, la lettera di vettura internazionale Cmr, documenti doganali e di cabotaggio, il formulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.). CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05) La normativa è stata aggiornata e parzialmente modificata. TRASPORTO RIFIUTI È stato istituito il Sistri per il controllo della loro tracciabilità, il cui sistema elettronico integrato è diventato operativo lo scorso primo ottobre con le deroghe segnalate a pag. 14. Per l’accesso al sistema informatico è possibile dotarsi dei dispositivi elettronici (chiavetta USB e
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SCADENZE & DIVIETI OTTOBRE/NOVEMBRE 2010
ALTRE NOTIZIE
AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GOBOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo. FRANCIA: Per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e particolari norme per il cabotaggio. GRAN BRETAGNA: È stata istituita la Low
Emission Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordinaria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree amministrate dal Piano dei trasporti della Grande Londra. In tutto lo Stato verrà richiesto su strada un campione del carburante per controlli. SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquistabili sul posto) che permetteranno al nuovo sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno informarsi in loco).
PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A - dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a 7,5 t) con contrassegno L. In A12 - dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2010 ed il 31/10/2014. CH - dalle ore 22 alle ore 05. GB - (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F - per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.
ALBO
Comprendere la crisi Un’attenta analisi della situazione attuale non può prescindere, anche per i trasporti, da modelli matematici, ma è importante conoscere soprattutto le regole dei fenomeni di Giorgio Valletta
le esigenze e le necessità anche d’ordine psicologico che ovviamente variano da persona a persona. Se un’attività può definirsi sostenibile almeno per un certo periodo di tempo, prima di prendere una decisione è utile valutare, senza falsi pudori, ogni sensazione positiva che - nel rispetto dei bilanci possa creare una certa gratificazione per l’imprenditore. Queste poche riflessioni, se condivisibili, dovrebbero portarci a concludere che le decisioni importanti per la vita dell’impresa debbono passare attraverso il pensiero dell’uomo che avendole valutate anche al di fuori dei numeri, le adotta se ne trae gratificazioni. Non sembra quindi necessario conoscere le regole dei numeri per ragionare di economia, ma l’importante è conoscere le reazioni prevedibili dell’uomo di fronte al divenire dei fenomeni.•
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TIR 131/2010
A
lle volte può sembrare difficile affrontare argomenti economici da parte di chi ritiene di non conoscere a fondo principi matematici e formule applicative per identificare i valori delle incognite, o meglio, delle variabili attraverso le quali possiamo tentare di identificare i fenomeni economici. Ed effettivamente non è semplice affrontare la realtà economica utilizzando solo riferimenti matematici. Se non potessimo utilizzare altri percorsi del pensiero, per molte persone i fatti dell’economia sarebbero difficili da accertare e da accettare. L’economia però è figlia della filosofia e quindi è sorella della psicologia e della sociologia e quindi insiste su distretti del cervello diversi da quelli al servizio dei numeri. L’imprenditore che legge ed interpreta la realtà economica in modo da pilotare al meglio l’impresa,
può non conoscere le formule matematiche che portano alla soluzione delle funzioni ad una o più incognite, ma non può fare a meno della capacità di accumulare esperienze; di avere grande predisposizione per l’apprendimento; grande familiarità con la possibilità di poter riflettere; grande attitudine alla investigazione dei fatti del mercato. Addirittura potremmo sostenere il paradosso che una eccessiva fiducia nei numeri non porta a scoprire eventuali “refusi” mentre la logica ci allerta sempre quando scorge una conclusione che stride con la consuetudine dei pensieri. Dobbiamo quindi privilegiare, e non mortificare le sensazioni frutto della logica e inserite in un contesto ben conosciuto, piuttosto che adattarci ad ogni costo ad esternazioni d’attualità. Ciò è tanto più vero se ci si riferisce al comportamento di chi conduce imprese medie o piccole quali sono in prevalenza quelle di trasporto. In Lutto al Comitato Centrale questa realtà azienÈ scomparso Alessandro Preda dale nella quale la fiÈ improvvisamente e prematuramente venuto a mancare Alessandro Preda, comgura dell’uomo è asponente effettivo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. sai importante sia coProfondo rammarico è stato espresso, a nome di tutti i rappresentanti del Comime “lavoro” che come tato, dal Presidente Raffaele Maria de Lipsis. Alessandro Preda, bolognese, aveva 54 anni e una lunga esperienza nel settore “capacità organizzatidei trasporti. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Miva”, è necessario lano, dal 1990 al 2003 ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale della Federper uno studio approcorrieri e di socio di Multimedia Srl, società operante nella rilevazione satellitare fondito - dare il signifiusata per la sicurezza e logistica dei veicoli adibiti al trasporti merci, partecipando attivamente allo sviluppo del progetto e della commercializzazione. cato più aderente alla Nel 1994 ha assunto la carica di componente effettivo sia del Comitato Centrale realtà cosi’ come vissia di Comitati provinciali per l’Albo Autotrasportatori. È stato componente di tutsuta dall’imprenditore ti i Comitati ristretti istituiti presso il Comitato Centrale, seguendo in particolare e dai lavoratori. Ad numerosi progetti legati alla Sicurezza, alla Formazione ed alla Qualità. In tale ambito ha assunto l’incarico di docente in corsi di formazione per materie specialiesempio per un picstiche dell’autotrasporto merci. È stato autore di manuali per la preparazione alcolo imprenditore il sil’esame di accesso alla professione di autotrasportatore, nonché di varie pubblignificato del termine cazioni sulle riviste di settore. Nello stesso periodo ha anche svolto incarichi di “profitto” assume conconsulente tecnico per le tariffe obbligatorie in diversi tribunali. Alla famiglia le più sentite condoglianze del Comitato Centrale e della redazione di TIR. torni e sapori propri, poiché deve comunque confrontarsi con
Non sembra quindi necessario conoscere le regole dei numeri per ragionare di economia, ma l’importante è conoscere le reazioni prevedibili dell’uomo di fronte al divenire dei fenomeni
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EUROPA
Accesso alla professione: dibattito aperto
Il nuovo regolamento comunitario che disciplina l’accesso alla professione di autotrasportatore dovrà essere attuato in molti punti essenziali dagli Stati: le associazioni di categoria hanno la possibilità di dare il loro contributo alle amministrazioni nazionali su come e quanto fare al riguardo
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di Marco Tempestini
al prossimo anno le condizioni da rispettare per esercitare l’attività di autotrasportatore saranno disciplinate dal nuovo regolamento comunitario n. 1071/2009, che diventerà applicabile. In linea di principio l’utilizzo del “regolamento” dovrebbe consentire una stessa disciplina in tutti gli Stati (questo tipo di atto ha, infatti, la caratteristica di essere applicabile direttamente così com’è, a differenza della “direttiva” che dice a un paese quale risultato deve raggiungere lasciandolo però libero di scegliere le modalità che ritiene più opportune per conseguirlo). Nel nostro caso, tuttavia, la necessità di mettere d’accordo 27 stati membri dell’Unione ha fatto sì che molti punti fondamentali del regolamento venissero alla fine lasciati “aperti” all’attuazione da parte degli Stati Membri. L’Italia e gli altri Stati dovranno emanare disposizioni e comunicarle alla Commissione entro trenta giorni a decorrere dalla relativa data di adozione e comunque entro il 4 dicembre 2011, data in cui la norma UE diventerà applicabile. Su tali punti “aperti”, che toccano alcuni degli aspetti più importanti dell’accesso alla professione e di conseguenza dell’attività lavorativa delle imprese di autotrasporto, starà adesso ai governi decidere, entrando in gioco anche il fondamentale ruolo delle associazioni di categoria come soggetti in grado di dire la loro su come attuarli, nella maniera, possibilmente, il più rispondente possibile agli interessi delle aziende.
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Ambito di applicazione
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Il regolamento si applicherà a tutte le imprese nell’Unione europea “che esercitano [...] ed intendono esercitare l'attività di trasportatore su strada” (dun-
que sia alle imprese future che a quelle già esistenti) e con veicoli di massa massima autorizzata superiore alle 3.5 t. È fatto salvo un regime di esenzione per le imprese che esercitano l'attività di trasportatore di merci su strada esclusivamente con veicoli a motore singoli o con insiemi di veicoli accoppiati la cui massa massima autorizzata non supera le 3,5 t. Gli Stati membri potranno diminuire tale soglia di 3.5 t per la totalità o per una parte delle categorie di trasporto. Gli Stati membri avranno anche la possibilità inoltre di esentare dal regolamento, in tutto o in parte, solo i trasportatori che effettua-
no esclusivamente trasporti nazionali con una debole incidenza sul mercato, in considerazione della natura della merce trasportata oppure della brevità dei percorsi.
Il “gestore dei trasporti”
La figura sostituisce quella del nostro “preposto”. E’ colui che dirigere effettivamente e in permanenza l'attività di trasporto dell'impresa; deve essere impiegato e retribuito dall'impresa ovvero, se l'impresa è una persona fisica, coincidere con tale persona. Deve avere l’idoneità professionale. Il gestore sarà il rischio di perdere il lavoro e responsabile per le infrazioni non poter lavorare nel settore commesse dall'impresa, con per un determinato periodo. A differenza di quanto previsto attualmente nel nostro ordinamento, il regolamento abilita il gestore a dirigere le attività di trasporto di un numero massimo di 4 imprese diverse esercitate con una flotta complessiva comprendente al massimo 50 veicoli. Anche qui il numero preciso di veicoli e aziende dovrà Sarà uno dei requisiti fondamentali per poter ottenere l’autorizzaessere stabilito dallo Stato. zione per esercitare l'attività. Per sede stabile ed effettiva si intenIl gestore deve essere finanziade una sede con un ufficio, veicoli immatricolati in disponibilità ed riamente e legalmente indipenun centro per l'esercizio dell'attività. A differenza della direttiva oggi in vigore, che presuppone che dente dall’impresa, inoltre, per gli un’impresa sia stabilita in un Paese membro, adesso il requisito artigiani e in generale le imprese della sede di stabilimento è espressamente previsto. Diverrà duncostituite da una singola persona que il quarto requisito obbligatorio accanto ai tre già esistenti fisica non avente il requisito del(onorabilità, idoneità finanziaria, idoneità professionale), con l'idoneità professionale è prevista l’obiettivo di combattere più efficacemente il fenomeno delle sola possibilità di ricorrere ad un'alcietà di comodo o fittizie. tra persona esterna come gestoLa sede, situata nello Stato, deve essere dotata di locali in cui l’imre (c. d. “gestore esterno”). Esse presa conserva i suoi documenti principali, in particolare i docunon potranno chiedere i servizi menti contabili, i documenti di gestione del personale, i docudel gestore di un’impresa per la menti contenenti dati relativi ai tempi di guida e di riposo e qualquale operano come subappaltasiasi altra documentazione cui l’Autorità competente deve poter tori: il fine è quello di rafforzare in accedere per la verifica delle condizioni stabilite dal presente retal modo l’ indipendenza delle picgolamento. Gli Stati membri potranno esigere che anche altri cole imprese rispetto a commitdocumenti siano tenuti a disposizione in qualsiasi momento nei tenti, imprese più grandi, che affilocali delle sedi situate sul loro territorio. L’impresa deve svolgedano loro dei carichi arginando re in modo efficace e continuativo, con l’ausilio delle attrezzature così il fenomeno dei c. d. “falsi auamministrative necessarie e delle attrezzature e strutture tecniche tonomi”, trasportatori autonomi appropriate (anche qui uno Stato dovrà specificare bene quali doche in realtà sono dipendenti di vranno essere nello specifico queste “attrezzature” e che cosa si aziende più grandi ma dalle quali dovrà intendere per “adeguate”), le sue attività concernenti i veinon ricevono tutela (es. pagacoli presso la sede operativa. mento contributi).
Requisito di una sede stabile ed effettiva di un’impresa
Capacità finanziaria
L'impresa dovrà dimostrare di poter disporre ogni anno di un capitale e di riserve per un valore di almeno 9.000 euro nel caso di utilizzo di un unico veicolo e di 5.000 euro per ogni veicolo supplementare. In deroga, si potrà consentire o esigere che un’impresa dimostri la propria idoneità finanziaria mediante un’attestazione, quale una garanzia bancaria o un’assicurazione, inclusa l’assicurazione di responsabilità professionale di una o più banche o di altri organismi finanziari, comprese le compagnie di assicurazione, che si dichiarino fideiussori in solido dell’impresa per gli importi di cui sopra. Gli Stati membri possono stabilire condizioni supplementari (rispetto alle condizioni necessarie per l'adempimento di ciascuno dei quattro requisiti obbligatori per l’accesso alla professione) per l'autorizzazione delle imprese all'esercizio dell'attività di trasportatore su strada. Dunque l’Italia può decidere se lasciare gli attuali 50.000 euro come soglia per la capacità finanziaria oppure passare ai 9.000 euro come da disposizione UE.
Idoneità professionale
Qualsiasi Stato membro può dispensare dalla formazione obbligatoria in certe materie i titolari di diplomi specifici, rilasciati nell'ambito dell'istruzione superiore o dell'istruzione tecnica nello Stato stesso e che hanno comportato la frequenza di corsi relativi alle materie elencate. Gli attestati rilasciati prima dell’entrata in vigore del regolamento saranno riconosciuti. 1. Gli Stati membri possono debitamente autorizzare, secondo criteri da essi definiti, gli organismi che offrono ai candidati una formazione di qualità elevata per prepararli agli esami e formazione continua per consentire ai gestori dei trasporti che lo desiderino di aggiornare le loro conoscenze. Detti Stati membri verificano periodicamente che tali organismi rispondano in ogni momento ai criteri sulla base dei quali sono stati autorizzati. 2. Gli Stati membri possono promuovere una formazione periodica sulle materie elencate dal regolamento a intervalli di dieci anni per garantire che i gestori dei trasporti siano informati dei
cambiamenti e novità nel settore. 3. Gli Stati membri possono esigere che le persone che sono in possesso di un attestato di idoneità professionale ma che, nei cinque anni precedenti, non hanno diretto un’impresa effettuino una riqualificazione per aggiornare la loro conoscenza dei recenti sviluppi della legislazione. 4. Uno Stato membro può dispensare dall’esame in determinate materie i titolari di taluni diplomi rilasciati nell’ambito dell’istruzione superiore o dell’istruzione tecnica nello Stato stesso, da esso designati a tal fine e che implicano le conoscenze in certe materie elencate nel regolamento. 5. Uno Stato può dispensare da alcune parti degli esami i titolari di attestati di idoneità professionale validi per operazioni di trasporto nazionale nel paese.
Prime reazioni dei governi
Il governo italiano ha già iniziato a lavorare sul dossier, analogamente alle associazioni di categoria: Unatras ad esempio è impegnata in un lavoro di consultazione che dovrà portare all’elaborazione di una posizione condivisa dal comune al ministero dei Trasporti quanto prima. Negli altri paesi europei comunque si registrano situazioni e problematiche a volte anche estremamente diverse fra loro. In Spagna ad esempio l’accesso al mercato da parte di un’azienda di autotrasporto è legata all’acquisto di tre mezzi, anziché uno. Fino a poco tempo fa sia l’amministrazione che le associazioni parevano orientate a “recepire” la capacità finanziaria come da regolamento (9.000 euro primo veicolo + 5.000 dal secondo) che implicherebbero dunque un totale di 19.000 euro per accedere alla professione. La soglia in Spagna per l’accesso alla professione è ad oggi 2 t, il governo propende per le 3.5 ma le associazioni paiono contrarie. Ben diverso il quadro e le prospettive in Belgio, se non addirittura peculiare: qui la normativa fiscale è molto complessa e per un commercialista poter seguire più imprese di trasporto è più interessante oltre che paradossalmente più semplice. In passato la normativa sul preposto era simile a quella italiana attuale: un gestore per un’azienda. Esisteva la figura del gestore esterno, ma non era utilizzata anzi, costava e non operava, non essendovi in realtà la necessità del suo lavoro. La normativa poi è cambiata e consente ad oggi la direzione di un numero massimo
NOTIZIE UE Codice della strada e sicurezza
Secondo il 42 % dei cittadini europei la sicurezza della circolazione passa necessariamente attraverso il rispetto del Codice della Strada, rileva un sondaggio di Eurobarometro pubblicato quest’estate. Il 52% ritiene invece che sia sulle infrastrutture che si deve puntare per avere un baluardo a garanzia della sicurezza. In Italia (e così Danimarca, Cipro, Lituania e Lussemburgo) la priorità è stata data al Codice. La quasi totalità dei cittadini europei (94 %, circa 8 su 10) ritiene il consumo di alcool il problema principale, seguito dal mancato rispetto dei limiti di velocità e dalla cintura di sicurezza. L’Italia ha anche posto l’accento sull’uso del telefonino. Leggeri in ripresa nell’Union
Secondo gli ultimi dati pubblicati da ACEA, la vendita di veicoli commerciali è in ripresa: si registra un aumento del 13.2% nelle nuove immatricolazioni. Il miglioramento è dovuto ai veicoli leggeri (fino a 3.5 t), per cui si riscontra un +4.3 nella prima metà del 2010 (+8% rispetto allo scorso anno). Francia, seguita da Regno Unito, Italia, Germania e Spagna vede i maggiori aumenti. Per i veicoli fino al 16 t più 16.6%. La situazione cambia drasticamente per i veicoli pesanti (sopra le 16 t): qui invece si ha un calo della domanda del 15,9% rispetto allo scorso anno.
hanno proceduto ad ispezioni nel quadro del Programma EuroTAP (European Tunnel Assessment Programme) per valutare il livello di sicurezza delle principali gallerie stradali europee. Quest’anno le ispezioni sono state condotte in 26 tunnel di 13 paesi (3 in Italia). È emerso purtroppo che un allarmante numero di esse non soddisfa gli standard di sicurezza richiesti dalla direttiva “Tunnel” che dovrà essere recepita entro il 2014 dagli stati membri. Molti Paesi dunque, in considerazione delle condizioni delle loro gallerie, avranno grande difficoltà a rispettare tale termine. Il 40% dei 26 tunnel ispezionati presentano in particolare la mancanza di impianti di aerazione adeguati e di altoparlanti per avvisare i conducenti in caso di incidente. Mancano inoltre idranti, pannelli informativi ed inoltre le pareti delle gallerie sono dipinte di scuro. Rapporto disponibile a www.eurotapmobility.com Trasporto valori: regole in arrivo
La Commissione ha svelato a luglio la sua intenzione di disciplinare a livello comunitario la professione di trasportato valori, ad oggi regolata solo in ambito nazionale. L’attenzione dell’Esecutivo è soprattutto rivolta alle attività transfrontaliere. Disposizioni sul collegamento fra punti di partenza e arrivo, raccordo con le banche centrali, licenze e autorizzazioni, requisiti per veicoli blindati, nuove Tunnel lontani dagli tecnologie, sanzioni in caso di infrastandard comunitari zioni alla legge: questi i punti princiI grandi club automobilistici europei pali della proposta di regolamento.
di 5 aziende: anzi, si può dire che sotto questo aspetto la norma comunitaria ha ricalcato (i belgi dicono ha ispirato) quella del Paese (con un azienda in meno 4 anziché 5). In Belgio la norma funziona bene, ma si devono considerare la sua ridotta estensione e l’esiguo numero di aziende di autotrasporto rispetto a paesi come Italia, Francia o Spagna. Il governo federale pare intenzionato a non attuare la figura del manager esterno (anche perché il fenomeno dei falsi autonomi
quasi non esiste rispetto a noi) e ad accettare la soglia delle 3.5 t e con essa il resto del contenuto del regolamento. È dunque evidente che il regolamento comunitario potrà essere lo strumento per garantire più armonizzazione (come dice la Commissione UE), ma paradossalmente tutti questi “buchi” nella legge europea rischiano di riconfermare l’esistenza di pratiche differenti da paese a paese, al di là di quanto proclamato dall’Esecutivo comunitario, con un risultato finale tutt’altro che armonico.•
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Gli Stati membri possono decidere di dispensare dagli esami per l’accesso alla professione coloro che dimostrino di aver diretto in maniera continuativa un’impresa di autotrasporto in uno o più Stati membri nei dieci anni precedenti il 4 dicembre 2009.
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AGENDA D’AUTUNNO
È ripartita l’attività istituzionale e associativa dell’autotrasporto italiano. Sullo sfondo della crisi, strategie e progetti per l’ultima parte del 2010 di Yari Selvetella
risorse per 9 milioni di euro. Il provvedimento, inserito nel decreto Tirrenia. prevede che i fondi siano utilizzati per la formazione. Il totale degli investimenti destinate a questo obiettivo ammonta ora a 16 milioni di euro.
Avanti con la riforma La positiva chiusura della vertenza che ha visto protagonisti autotrasportatori e committenti con la mediazione del Governo, sfociata nei provvedimenti approvati prima della paura estiva, inizia a diventare pienamente operativa. Una circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell’Interno del 15 settembre, in particolare, è nella direzione di quella responsabilità di filiera che è uno dei punti cardine della cosiddetta riforma del settore. La circolare chiarisce alcuni aspetti relativi alle istruzioni scritte per l’esecuzione del trasporto, alle procedure per l’accertamento della responsabilità della filiera del trasporto, alle integrazioni e precisazioni in materia di responsabilità dei soggetti della filiera o dell’autorizzazione al trasporto a seguito di incidente stradale. Riguardo alle istruzioni scritte per l’esecuzione del trasporto, a differenza della precedente normativa, l’attuale disciplina prevede che le istruzioni debba trovarsi a bordo del veicolo e possono essere contenute nella scheda di trasporto oppure nella documentazione equivalente o ad essa allegata. Riguardo all’accertamento della responsabilità della filiera del trasporto la circolare ministeriale evidenzia le tempistiche della contestazione. Subito si controllano i contratti, la scheda di trasporto e i documenti equivalenti. In caso di mancata esibizione del contratto si prevede che l’autorità possa richiederlo entro 15 giorni.
Dalla ricezione della notifica si ha tempo trenta giorni per produrre la documentazione. Nei 30 giorni successivi alla ricezione del contratto in forma scritta, qualora dall’esame dello stesso emergano responsabilità, scattano le sanzioni. In caso di incidente con danni a persone o cose provocato dal conducente di un veicolo dotato di tachigrafo, c’è l’obbligo di segnalazione del fatto all’autorità competente (Direzione Provinciale del Lavoro), per verificare il possesso di tutti i requisiti al trasporto, compresa l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. In caso di incidente mortale o con lesioni personale gravi o gravissime causato dalla violazione commessa alla guida di uno dei veicoli per cui è richiesta la patente di guida C o C+E, è disposta la verifica presso il vettore, il committente, nonché il caricatore e il proprietario della merce oggetto del trasporto.
La questione ferrobonus Novità da registrare anche riguardo all’integrazione tra le varie modalità del trasporto di merci e della possibilità di limitare l’eccessivo ricorso al tuttogomma. La pubblicazione del decreto sulle regole per l'erogazione dell'incentivo al trasporto combinato strada-rotaia (il cosiddetto ferrobonus) ha aperto una discussione nel mondo del trasporto.
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ome spesso accade in questa stagione, si rimane divisi tra il tentativo di un bilancio di quanto si è prodotto e la prospettiva, più o meno ampia, su quel che si riuscirà a ottenere nei mesi residui dell’anno. A rincarare la dose, stavolta, il giro di boa di un decennio, che sta per concludersi in un contesto economico internazionale che in pochi avevano preconizzato allo scoccare del fatidico 2000. La Commissione europea è al lavoro per stilare un nuovo piano di lungo termine: ancora una volta utilizzerà lo strumento del “libro bianco” per cercare di muovere gli Stati membri verso un più razionale utilizzo dei trasporti. Sicurezza, ambiente, integrazione tra modalità, sviluppo, standard condivisi, un’alchimia non semplice nell’Europa dei 27 paesi. Permane intanto una difficile situazione economica, come è emerso, proprio alla fine di settembre, nel corso dell’annuale assemblea dell’Anfia. Secondo i dati diffusi dall’associazione in cui si riconosco le industrie che producono automobili e veicoli commerciali, il 2010 chiuderà con un calo significativo delle immatricolazioni rispetto al 2009: la contrazione sarà dell'11,4% rispetto all'anno precedente. Il 2010 dovrebbe chiudersi con un numero leggermente superiore a 1,9 milioni di unità, molto sotto la media degli ultimi dieci anni (2,25 milioni di unità all'anno). E a farne le spese, secondo l’Anfia, sarà l'intera filiera, ma anche tutto il sistema della mobilità. Sembra insomma esaurirsi la tendenza positiva innescata dal rinnovo del parco circolante in chiave ecologica. Molto consenso, all’assemblea, ha ricevuto il Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, di fronte a una platea che ha sicuramente apprezzato gli incentivi all’acquisto di rimorchi e semirimorchi promossi dal Governo. Intanto, sul piano degli aiuti al settore, sono state messe a disposizione ulteriori
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Alcuni operatori ferroviari e alcuni rap- del ministero dell’Ambiente e dell’Albo ti, nel percorso che questi compiono per presentanti delle associazioni dell'au- Gestori Rifiuti stanno lavorando a una arrivare agli impianti di trattamento o di totrasporto hanno criticato i aspetti del soluzione che consenta alle migliaia di smaltimento, e molti sono gli errori e le provvedimento. La principale contesta- imprese non ancora pronte di poter dav- disfunzioni segnalate. Sulla legittimità zione al provvedimento attuativo riguarda vero applicare il sistema. Secondo il co- della fabbricazione e della fornitura di tala modalità di erogazione, diretta sola- ordinamento di associazioni dell’Una- li dispositivi pende poi un grave ricorso mente a chi commissiona treni completi tras, infatti, "nemmeno un terzo dei vet- al Tar del Lazio, che ha fissato l'udienza alle imprese ferroviarie. tori specializzati ha potuto ritirare le di merito al 18 novembre prossimo. InfiProprio su questi temi Anita ha chiesto chiavette Usb e soltanto un automezzo ne, Unatras afferma che il Sistri contiene l’intervento del ministero. “Nell'incon- su dieci si è potuto equipaggiare con la una "grave discriminazione a danno deltro del 15 settembre - afferma il Sotto- scatola nera (black-box) necessaria per le imprese nazionali", perché non viene segretario Giachino - abbiamo ascol- effettuare il controllo satellitare dei rifiu- applicato a quelle straniere. tato i commenti degli operatori ed abbiamo subito tenuto un tavolo tecnico con le associazioni, chiedendo loro di comunicarci eventuali osservazioni. Il nostro fine è usare i fondi per alimentare la domanda di trasporto ferroviaAbbiamo chiesto agli esponenti fondamentale. Tutto dipenderà dalla ca- verso contratti di rete ad esempio), rio, coinvolgendo l'intero delle Associazioni più rappre- pacità di coesione da parte delle associa- salvaguardando comunque l’indivicomparto del trasporto. Se sentative dell’autotrasporto ita- zioni che dovranno dare ogni disponibi- dualità della singola impresa. Altra miemergono esigenze particolaliano quali sono le tematiche da lità per riprendere e rilanciare i contatti sura urgente è quella sul costo del lari, possiamo parlarne, visto mettere in cima all'agenda per con la committenza al fine di cercare voro, che rappresenta la voce di costo che abbiamo sempre collaboquesti prossimi mesi e se, dopo quelle necessarie convergenze, senza più significativa per le imprese. Occorrato con l'autotrasporto. Ci la positiva conclusione della ovviamente rinunciare ai principi intro- re individuare misure che riducano il sono ancora risorse da collocare e terremo conto di tutte vertenza, si riuscirà ad agire dotti con grande fatica. La strada del costo del lavoro al fine di evitare la dele richieste”. Rimane in sostrategicamente sui problemi nuovo Piano della Logistica può essere strutturazione o peggio la delocalizzaspeso l'incentivo per il trastrutturali del settore. Riforma, lo strumento necessario per integrare le zione delle nostre imprese. Per far sporto combinato strada-matempi di attesa per carico e scari- nuove disposizioni in quadro di rilancio fronte alla debolezza del settore occorre, l’ecobonus. “Una best re una politica industriale basata sulla co, costo del lavoro, nuovo Codi- della politica del settore. practice italiana che va estesa condivisione di scelte e di obiettivi non ce della Strada. Ecco le priorità. a tutta l’Europa”. Così Luis Vasolo tra le associazioni di autotrasporGiuseppina lente de Oliveira, coordinatore to ma con tutti gli attori principali delDella Pepa Paolo Uggé europeo delle Autostrade del la filiera. Occorre favorire la comodali(Segretario mare, aveva sottolineato l’im(Presidente Fai portanza del nostro eco botà (e in tal senso il Governo sta lavogenerale Anita) Conftrasporto) nus, qualche mese fa. Il moLa priorità è punta- rando per rinnovare gli incentivi del Credo che le iniziatidello italiano, quindi, potrebbe re sul Piano della Lo- ferrobonus ed ecobonus), e dare una ve per far funzionare diventare una via percorribile pienamente le nuove disposizioni intro- gistica e la Consulta sta lavorando a svolta decisa all’infrastrutturazione anche in Europa, almeno fino dotte con la legge n.122 e con le modi- tale obiettivo. La logistica riveste un partendo da interventi che consentano al 2013, quando scadrà l’atfiche al Codice della strada siano quelle ruolo fondamentale, non solo per il di mettere in rete i porti e gli interportuale sistema comunitario di da privilegiare. Quanto introdotto, che settore dell’autotrasporto, ma per tut- ti con le diverse infrastrutture. Gli inincentivi al trasporto delle merci su nave. La peculiarità completa l’attuazione di una riforma la- to il nostro sistema economico. È lo terporti, infatti, se correlati con i retro del nostro sistema è nel rivolsciata ferma, colpevolmente, dal prece- strumento attraverso il quale le nostre porti e i porti, costituiscono un’opporgere il beneficio direttamente dente governo per due anni, può essere imprese possono crescere e recupe- tunità importante per i mezzi pesanti agli autotrasportatori che utila chiave di svolta per l’attività di traspor- rare competitività e aver maggior peso anche di connessione con la ferrovia e lizzano il combinato, sulla bacon i grandi corridoi europei. Solo otto. Una nuova occasione non vi sarà in nei mercati internazionali. se dei viaggi compiuti e delle Altro aspetto sul quale puntare è quel- timizzando lo spostamento delle merfuturo. Per realizzare meglio l’obiettivo distanze percorse sul mare. occorrerà ridare funzionalità alla Consul- lo di favorire modelli di aggregazione ci potremo avere un sistema trasportiIntanto, però, l’incentivo non ta e all’Albo, che avranno una funzione tra imprese su progetti comuni (attra- stico efficiente e competitivo. è ancora previsto per il 2010. Il ministero dei Trasporti si è già impegnato a chiedere al Governo che nella Finanziaria 2011 vi siano le risorse per pagare i viaggi effettuati sulle autostrade del mare durante il 2010. La questione sarà definita entro al fine di ottobre. Elaborerà i costi chilometrici del
LE NOSTRE PRIORITÀ
Le opinioni
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Al via i lavori dell’Osservatorio
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Proroga per il Sistri Dal primo ottobre avrebbe dovuto essere applicato il nuovo regime per la tracciabilità del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti. Alcune associazioni degli autotrasportatori hanno tuttavia riscontrato una serie di difficoltà e hanno chiesto un’ulteriore proroga. Lo stato della distribuzione dei dispositivi elettronici da montare sui veicoli, che sono indispensabili per avviare il Sistri è in netto ritardo. È stata così decisa una proroga di tre mesi. I tecnici
gasolio e i costi minimi di sicurezza
Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, con delega per l’autotrasporto, Bartolomeo Giachino
Si è costituito in seno alla Consulta Generale dell’Autotrasporto e della Logistica, e ha iniziato le sue attività l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto. La prima riunione si è svolta il 29 settembre ed è già stato fissato un calendario di lavoro, mentre si lavora al regolamento dell’organismo. Il primo tema all’ordine del giorno sarà il tema delle attese
Anziani alla guida Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il primo decreto ministeriale attuativo della riforma del codice della strada. Si tratta della legge 120/10, rivolta agli autisti professionisti con più di 65 anni, ai guidatori “privati” con più di 77 anni e agli over 80. Gli autisti professionali di mezzi pesanti con più di 65 anni potranno guidare fino al 68° compleanno, ma solo dopo essersi
sottoposti ad un’accurata visita medica annuale che certifichi l’esistenza dei requisiti fisici e psichici necessari. L’attestazione andrà tenuta a bordo ed esibita se richiesta dalle forze dell’ordine (assieme alla patente). L’obiettivo è quello di tutelare le legittime aspettative dei guidatori professionali anziani e migliorare la sicurezza stradale. Per quanto riguarda, invece, i guidatori “privati”, le nuove norme stabiliscono che chi ha
tra i 77 e gli 80 anni potrà ottenere il rinnovo della patente fino all'80 compleanno solo se un medico rilascia il certificato attestante i requisiti necessari. Chi volesse guidare, invece, fino a 82 anni, dovrà sottoporsi alla visita di una commissione medica locale. Per gli over 80, il rinnovo della patente vale per due anni (prima erano tre). In tal caso, sarà necessaria una visita specialistica da parte di una commissione medica locale.•
dei rappresentanti delle Associazioni degli Autotrasportatori ripresa del mercato possa corrispondere anche una modifica strutturale del settore. Gianni Montali (Segretario Nazionale Cna Fita) Abbiamo certamente la necessità di dare corso ai contenuti dell'accordo con il Governo. Occorre anzitutto una volontà effettiva, da parte di tutta la committenza, di andare nella direzione della stipula degli accordi di settore, anche perché i segnali in questa direzione sono assolutamente negativi. Senza la parte della committenza che pesa, sia economicamente che politicamente (Confindustria), non si va da nessun parte. In seconda battuta semmai dovesse aprirsi il tavolo, è chiaro che la prima condizione sia quella della condivisione del protocollo, anche perché non vorrei rifare l'errore già fatto di mediare con qualcuno che poi alla fine non condivide la mediazione. Altri aspetti determinanti riguardano il lavoro dell'Osservatorio: deve essere attivato e messo in condizione di produrre quei dati che servono per completare la applicazione dell'accordo di giugno.
per carico e scarico dei veicoli, per stabilire l’indennizzo dovuto. L’obbiettivo principale dell’Osservatorio è quello di elaborare i costi chilometrici del gasolio degli autotrasportatori in conto terzi. Più in generale, partendo proprio da questi dati, si dovrebbe arrivare a fissare i nuovi costi minimi di sicurezza, che saranno applicati in quei trasporti stradali
La Fita inoltre chiede, e con forza, che, così come promesso, ma soprattutto, così come assolutamente necessario, vengano approvate le norme per sanare la non applicazione, o la non corretta applicazione delle procedure di fatturazione previste dall'83-bis, mantenendo certamente inalterato il principio dei costi minimi. È chiaro che gli obiettivi a cui abbiamo cercato di dare risposte con il protocollo, avevano - e hanno - solamente lo scopo di affrontare e superare le enormi difficoltà che il settore oggi sta vivendo, ma contestualmente è assolutamente necessario mettere in atto quelle strategie di medio e lungo respiro attraverso le quali governare al meglio questo settore. È necessario che la “politica” sia effettivamente convinta del ruolo che l'autotrasporto italiano deve e può svolgere, e non, come purtroppo sta avvenendo, farlo diventare nei fatti la camera di compensazione e di recupero per il resto dell'economia del nostro paese. Un necessario riequilibrio in termini di valenza politico-economica tra i ruoli dell'autotrasporto e quelli della committenza in generale è e deve essere un obiettivo che per quanto riguarda la Fita sarà certamente perseguito.
non contemplati dagli accordi volontari di settore. I componenti dell’Osservatorio sono rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto e della committenza e dirigenti ministeriali scelti dal Presidente della Consulta fra i componenti dell’assemblea aventi specifica professionalità in materie statistiche ed economiche. La nomina dei componenti
Francesco Del Boca (Presidente Confartigianato Trasporti) Mi sembra che sia molto positivo il recente insediamento, presso la Consulta, dell’Osservatorio sui costi dell’autotrasporto. Ritengo che possa essere un organo davvero utile anche per portare avanti molte delle questioni previste dal recente accordo con il Govermo. Nelle prossime settimane verrà predisposto un regolamento e all’ordine giorno, anzitutto, ci saranno i tempi di carico e scarico e la loro regolamentazione. Dobbiamo insomma analizzare non solo la questione del carburante, ma tutte le variabili che portano al riconoscimento dei costi minimi. Voglio sottolineare che nel mondo dell’autotrasporto c’è una volontà comune di pervenire agli accordi di settore e anche di far funzionare al meglio all’osservatorio. Non vorremmo invece che ci sia qualche parte, diversa da noi, che lavorasse per dilatare i tempi e per non dare il giusto sbocco a questo settore. Su questo chiediamo l’impegno di mediazione del Sottosegretario Giachino.
dell’Osservatorio è avvenuta con delibera del Presidente della Consulta del 29 luglio 2010, modificata con delibera del 31 agosto 2010. Questo l’elenco dei componenti: Alberto Armuzzi, Fabio Cantale, Francesco Del Boca, Daniela Dringoli, Silvio Faggi, Enrico Finocchi, Giuseppe Mele, Giovanni Montali, Aldo Rosada, Adriano Vaia.
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Alberto Armuzzi (Vice-Presidente Legacoop servizi) Rispetto al recente accordo col Governo, credo che sia stato un passaggio importante, anche al di là dei contenuti. Ora bisogna cominciare a lavorare perché si riesca a stipulare gli accordi di settore. E in caso di difficoltà, sia il sottosegretario a spronare le parti. Bisogna cominciare a dare corpo ai temi contenuti nell’accordo. Occorre che si agisca veramente, ad esempio, sul controllo dei tempi in arrivo e in partenza. Abbiamo bisogno di sviluppo ma anche di moralizzazione, con controlli non solo su strada ma anche in azienda; per rendere davvero concreta la corresponsabilità, infatti, dobbiamo prevenire e non solo per reprimere. C’è molto da fare, insomma. In uno scenario economico che va ben analizzato. Certamente vanno definite una serie politiche di ristrutturazione del comparto. Il sistema normativo legato al mondo dei trasporti aveva il fiato corto già prima che si manifestasse la crisi economica. Le difficoltà, durante la crisi, sono ovviamente aumentate; speriamo che alla
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ALBO
La sosta fa sistema
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha progettato un network delle aree attrezzate: una piattaforma telematica per fornire informazione, comunicazione e servizi a chi lavora viaggiando
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di Rocco Giordano
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olte aree di servizio italiane ed europee soffrono spesso di irriconoscibilità e di mancanza di servizi aggiuntivi tanto che - utilizzando una categoria coniata dall’antropologo francese Marc Augé - potremmo definire le autostrade e gli spazi adiacenti come dei non luoghi della modernità. L’impegno del Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori è invece quello di contribuire a connotare positivamente queste aree, trasformarli cioè in luoghi in cui - grazie anche al decisivo apporto delle tecnologie - all’utente viene offerta la possibilità di curare al meglio sé e il proprio carico di merci e di rimanere sempre in contatto col mondo che lo circonda. Forte già di un programma che ha attivato investimenti per circa 91 milioni di euro (con un cofinanziamento di 22 milioni), il Comitato Centrale dell’Albo rilancia il suo progetto sulle aree attrezzate predisponendo un vero e proprio network della sosta per gli autotrasportatori. Non solo, quindi, la possibilità di utilizzare le pause dal proprio lavoro in modo degno, sicuro e utile, ma anche l’occasione di un confronto dinamico con queste infrastrutture, grazie all’utilizzo della telematica. Il tema delle aree di sosta è uno dei capitoli principali nelle strategie dell’Albo, che così raccoglie un’esigenza fortemente avvertita dalla categoria e di certo utile alla sicurezza di tutti gli utenti della strada. Si vuole insomma mandare in pensione le immagini non proprio edificanti dei camionisti costretti ad arrangiarsi, per le più elementari esigenze (comprese quelle di vitto e di igiene personale), in aree non adeguate alle loro necessità. In questo il progetto è andato già molto avanti. Ci sono ventuno aree sparse sul territorio nazionale che, grazie al contributo dell’Albo, si sono trasformate in luoghi accoglienti per gli autotrasportatori. Non mancano le punte di eccellenza, come l’area di Brescia est, recentemente inaugurata e all’avanguardia nell’offrire una serie di servizi che vanno dal lavaggio per camion alla palestra, alla possibilità di pernottamento in stanza.
Il passo avanti che si vuole ora compiere, riguarda la dinamicità dei servizi e la comunicazione tra le aree.
Il progetto Il progetto Aree di Sosta Attrezzate nasce con lo scopo di fornire un supporto ai trasportatori in transito sulle strade ed autostrade italiane. Gli obiettivi sono nati da una seria volontà sorta in seno alle istituzioni europee di migliorare i valori di quei Il Presidente dell’Albo degli Autotrasportatori, “parametri urbani” quali i flussi di traf- Raffaele Maria de Lipsis all’inaugurazione fico, la sicurezza stradale e l’ambien- dell’autoparco Brescia Est te e dei cittadini usufruitori. Cosi da tempo, nel campo dell’autotraspor- renziati, in termini di qualità, quantità e varieto, i paesi di tutta Europa, compreso il no- tà di beni e servizi richiesti. Questa riqualifistro, hanno convogliato risorse umane ed cazione, oltre alle modifiche di tipo logistico, economiche a favore della riqualificazione commerciale e ambientale, ha introdotto delle proprie aree di servizio, che rappresen- un elemento fortemente innovativo sia nella tano da un lato un immediato ed importante tipologia, che nelle funzioni, di pari passo biglietto da visita dell’attività del concessio- con lo sviluppo dei dispositivi informatici e nario autostradale ed allo stesso tempo con- che interessa la gestione delle informazioni sentono di organizzare aree di sosta attrez- in ambito dei trasporti. Cosi, pur lavorando zate dedicate per l’autotrasporto secondo all’ampliamento, ristrutturazione e riqualificastandard internazionali. zione delle aree di servizio, si è previsto anNel corso degli anni le aree sono state carat- che di tener conto delle esigenze tecniche, terizzate da un crescente flusso di utenti, funzionali e commerciali con l’inserimento di con fabbisogni sempre più ricercati e diffe- meccanismi atti a convogliare correttamente L’autoparco Brescia Est
Le risorse La legge n. 40/1999 ha assegnato al Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori risorse da utilizzare anche per incentivare la realizzazione di apposite aree di sosta. Successivamente, il Decreto Legge 22 giugno 2000, n. 167, convertito nella legge n. 229/2000, ha innalzato lo stanziamento precedentemente previsto. Così il Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori ha stabilito di utilizzare una parte dei fondi disponibili per il finanziamento dei lavori di costruzione di nuove aree di sosta e per ampliare o completare aree di sosta già esistenti. Per le aree di sosta finanziate, il Comitato Centrale dell’Albo ha previsto anche che una quota parte delle risorse assegnate fosse destinata alla informatizzazione delle procedure ed alla messa in rete delle aree cofinanziate, estensibile ad altre aree. È stata così
svolta anzitutto una mappatura delle aree e dei servizi offerti, evidenziando e classificando anche i territori che attualmente ne sono sprovvisti. Una decisione in linea con le indicazioni che arrivano sia da Bruxelles, sia dalla istituzioni italiane sulla necessità di implementare i sistemi di trasporto intelligenti (Its). La Commissione Europea, infatti, ha indicato già nel 2007 la volontà continuare a supportare dal punto di vista finanziario i progetti per la gestione del traffico stradale su scala europea, che rappresentano la prosecuzione delle iniziative comunitarie avviate dall’anno 2000 in poi. A livello europeo il ministero dei Trasporti e le parti coinvolte hanno sviluppato, con le altre Istituzioni e gli Operatori Stradali, un unico programma, denominato Easyway, per il 2007-2013.Si vogliono implementare gli Its, ossia "sistemi di trasporto intelligenti": sistemi in cui sono applicate tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nel settore del trasporto stradale, ma anche per infrastrutture, veicoli e
Cosa chiedono gli autotrasportatori
Servizi essenziali, sicurezza e sistemi informativi destano il maggior interesse nella categoria
Il Comitato Centrale ha anche commissionato delle interviste ad associazioni e imprenditori, per cercare di comprendere al meglio quali siano le esigenze più sentite dalla categoria. Emerge che le necessità primarie sono la priorità e all’apparenza scontate ed elementari: la presenza di un bar, di una tavola calda, di un ristorante, dei servizi igienici e delle docce con acqua calda. La quasi totalità degli intervistati ha dato a questi ele-
menti un valore d’importanza massimo. La totalità delle associazioni e delle imprese di autotrasporto giudica la presenza della stazione di rifornimento all’interno dell’area di sosta essenziale mentre tra i “servizi speciali” sono molto apprezzati i collegamenti elettrici per la sosta dei rimorchi frigo (Atp) e la presenza di un’area decentrata per la sosta dei veicoli in Adr (merci pericolose). L’aspetto della sicurezza è molto importante sia per le associazioni di categoria che per le imprese di autotrasporto: ottengono un giudizio molto elevato quasi tutti i servizi relativi alla sicurezza proposti durante l’intervista. Tra i servizi telematici di cui dotare le aree di sosta, quelli di tipo informativo sono quelli che gli autotrasportatori considerano più utili: una piattaforma che dia informazioni multilingua sulle condizioni del traffico in tempo reale, sulle condizioni e sulle previsioni meteorologiche e che segnali, sempre in multilingua, la presenza di situazioni critiche, quali allagamenti, incendi, ecc. risulta essere uno dei servizi più apprezzati.
Il progetto Aree di Sosta consentirà una maggior sicurezza per l’autista e per il suo carico
utenti. Il fine è quello di ottenere una gestione dei flussi e della mobilità anche per interfacciarsi, in una logica di sistema, con le altre modalità di trasporto. Accanto a questa esigenza vengono segnalati i benefici che da questa situazione potrebbero trarre il traffico, la sicurezza stradale, l’ambiente.
Servizi e informazioni Sono numerosi gli strumenti di cui saranno dotate le aree: una rete internet e intranet nazionale e una piattaforma telematica per la condivisione dei servizi; una banca dati georeferenziata delle aree di sosta attrezzate e dei servizi messi a disposizione; uno strumento informatico capace di rispondere alle esigenze di interrogazione degli autotrasportatori. Non si parte da zero, in quanto diverse aree sono progetti all’avanguardia, ma l’obiettivo è quello di realizzare un sistema capace di gestire l’informatizzazione e la messa in rete di tutte le aree di sosta attrezzate aderenti al progetto, in modo tale da rendere disponibili i loro servizi. Alcuni tra questi risultano particolarmente idonei ad essere forniti e gestiti in modo centralizzato: questo può essere realizzato attraverso una centrale operativa informatizzata in grado di gestire una serie di funzioni alle quali i singoli autotrasportatori o le imprese di autotrasporto possano accedere, via internet o via telefono, in tempo reale. La “centralizzazione” di alcuni servizi consente di raggiungere un duplice obiettivo: da una parte, permette agli autotrasportatori vantaggi imputabili al risparmio di tempo, alla riduzione dei tempi di attesa, al migliore sfruttamento della capacità di carico del mezzo (in andata e ritorno); dall'altra, la centrale operativa consente di monitorare costantemente le aree di sosta e lo stato dei servizi offerti, a vantaggio di una maggiore sicurezza degli autotrasportatori e dei loro automezzi. Facilitare il viaggio Non meno importante l’obiettivo di fornire un servizio disponibile agli autotrasportatori per facilitarli durante il loro viaggio. Grazie allo sviluppo di dispositivi e strumenti informatici avvenuto negli ultimi anni, accompagnato alla rapida diffusione dei sistemi di navigazione satellitare basati sul GPS, le informazioni relative alla mobilità ed alle sue componenti relati-
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le informazioni sul traffico e ad aumentare centri di risposta alle emergenze; inoltre, si prevede l’istituzione di punti info, l’inserimento di cartelloni di messaggistica variabile e la creazione di aree dedicate, attrezzate e sicure per la sosta dei mezzi e dell’uomo con sorveglianza dei carichi trasportati. Questi progetti sono stati impostati ed attuati sotto il vincolo del rispetto delle caratteristiche del territorio e dell’ambiente.
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Il sistema Ga.Sa. Il sistema di Gestione Aree di Sosta Attrezzate (Ga.Sa.) è concepito nel rispetto delle direttive europee relative alla diffusione degli Its. Consiste in una applicazione web che può essere distribuita anche in un dispositivo mobile. Gli obiettivi che può aiutare a raggiungere sono molteplici, a cominciare all’ottimizzazione del rapporto tra costi e mezzi impiegati per raggiungere gli obiettivi. Può inoltre fornire diversi livelli di qualità e diffusione dei servizi ottenibili, tenendo conto delle specificità locali, regionali, nazionali ed europee e assicurare servizi su tutta la rete transeuropea di trasporto.
L’Area di sosta Prenestina Est Sotto un pianale di sosta
Il ruolo del Comitato Centrale Il Comitato Centrale, oltre al ruolo di soggetto finanziatore di alcune o tutte le aree di sosta di interesse nazionale, si è proposto di ricoprire il ruolo di garante o gestore dei servizi a rete individuati. Non si tratta nei fatti di inserirsi a nessun titolo nella gestione finanziaria delle imprese che decideranno di investire nelle aree, quanto di agire quale soggetto catalizzatore all’interno della catena del valore associata al trasporto e alla logistica nazionale, contribuendo a convertire la concezione del trasporto da mera voce di costo a elemento di valore aggiunto. Futuro tecnologico Il progetto delle Aree di Sosta e della piattaforma telematica si inserisce in un più ampio ventaglio di offerte dell’Albo e più in generale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, relative alle tecnologie telematica. Già nello scorso aprile si era registrata l’iniziativa del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori che mira a rendere più accessibili, con l’aiuto della telematica, i valichi di frontiera. Alle aziende interessate sono stati assegnati gratuitamente dei computer palmari grazie ai quali è possibile ricevere le informazioni sulla situazione delle strade e del traffico, sull’accessibilità e praticabilità di valichi alpini, sui centri intermodali terrestri
e marittimi, sulle aree di sosta attrezzate. C’è poi il sistema Vega, la piattaforma telematica promossa e realizzata dal Comitato Centrale dell’Albo che aiuta le aziende di settore nella valutazione dei tempi, nel calcolo dei costi operativi, nella scelta tra i tracciati più opportuni. L’utilizzo di Vega permette di accedere a una serie di strumenti e servizi informativi che garantiscono la possibilità di una previsione puntuale sugli elementi del viaggio che si sta per affrontare. In relazione a uno specifico percorso, Vega associa non solo la distanza, ma anche il tempo di spostamento in funzione dei livelli di accessibilità territoriale, delle caratteristiche delle reti stradali e dei nodi di traffico. Dopo una presentazione avvenuta a Roma ai primi di maggio, è stato inoltre inaugurato il sistema Uirnet che, sponsorizzato dal Ministero, vede tra i suoi promotori alcuni tra i principali attori della nostra mobilità e comunicazione: da Autostrade per l’Italia a ventiquattro interporti italiani. Sono stati avviati i primi test in Liguria e Piemonte per verificare sul campo le conseguenze derivanti dal controllo dei flussi informativi. Una prima massa critica di automezzi industriali è stata connessa ad una rete informatica-telematica, collegata con il satellite e delegata a migliorare l’efficienza del sistema, fornendo servizi di supporto all’intermodalità, servizi per i trasportatori e servizi di supporto alle imprese. Su espressa volontà del ministro Matteoli, la piattaforma Uirnet e quella dell’Albo coesisteranno e lavoreranno insieme nell’ambito di uno stesso progetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.•
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ve a persone (traffico stradale) e merci (logistica) sono trattate in modo sempre più completo, diffuso ed accessibile a tutti. L'infomobilità aiuta sia i normali cittadini che si muovono nel traffico (in auto, moto, o anche in bici ed a piedi), sia coloro che devono utilizzare mezzi di trasporto pubblico (con informazioni in tempo reale sull'andamento di autobus e treni, o sulla localizzazione delle fermate), in particolare gli operatori della logistica e del trasporto postale e delle merci. Le informazioni possono essere inviate all'utenza in modo diffuso (es. con pannelli a messaggio variabile in autostrada), o può essere l'utente stesso ad accedervi in base alle proprie necessità (es. informazioni sul traffico, ricerca di un parcheggio) in modo “dedicato” (es. da casa attraverso il web, o in mobilità attraverso un dispositivo mobile, ecc.). Ai normali sistemi di infomobilità, il Comitato Centrale aggiunge una serie di servizi reali alle imprese, come l’instradamento dei veicoli in caso di eventi di blocco del traffico con informazioni utili alla ripresa del percorso stradale, ma anche la prenotazione di aree di parcheggio per automezzi pesanti e veicoli commerciali. Diverse le tecniche utilizzate: SMS per segnalazioni sul traffico della rete stradale, sistemi elettronici per il pagamento degli accessi in una Zona a traffico limitato, navigatori satellitari per la ricerca del migliore percorso, portali web informativi, applicativi su palmari (come le applicazioni per iPhone: iGRA Traffic, Hway Traffic, Urban Traffic), sistemi come Google Transit, per l'informazione all'utenza su linee ed orari dei servizi di trasporto pubblico.
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PEDAGGI
Domande e rinvii
Le domande arrivate Complessivamente sono giunte al sito 478 domande di cui 459 valide e 433 presentate da trasportatori in conto terzi. A richiedere la riduzione sono soprattutto imprese italiane (422 contro 11), per un totale di veicoli inseriti pari a 350.565 e circa 340 mila supporti inseriti tra codici telepass e tessere Viacard. Sono state considerate non valide le domande per le deviazioni obbligatorie, in quan-
to non previste per il 2009. La procedura via internet avviene attraverso il sito del Comitato Centrale www.alboautotrasporto.it; l’utente si registra e inserisce i dati negli appositi riquadri. Al termine della procedura, il software chiede all’utente di convalidare quanto inserito, con la firma elettronica; per questo motivo è indispensabile che l’impresa si doti di un apposito kit (smart card, o token usb, distribuite dai certificatori abilitati iscritti nell’elenco pubblico previsto dall’art. 29, comma 1 del Dlgvo 7 marzo 2005, n. 82 es. Infocamere, Poste Italiane, alcune banche, ecc.), che include il software crittografico ed il lettore da collegare al computer.
riduzione deve calcolare un volume di pedaggi pari a 52.500 euro. Nessun meccanismo premiante è previsto per il calcolo dei pedaggi dei veicoli Euro 2. L’importo del ristorno spettante viene accreditato in fattura direttamente da parte delle società concessionarie autostradali.
Anche le quote on line Il progetto telematico non si limita alle riduzioni sui pedaggi autostradali. Sempre attraverso questa modalità avviene il pagamento delle quote annuali di iscrizione all’Albo nazionale degli Autotrasportatori, soppiantando così il versamento effettuato con bollettino postale. Già per il pagamento della quota 2010, alla fine dell’anno in corso, gli autotrasportatori hanno versato la loro quota utilizzando direttamente il web, compilando gli appositi moduli on line. Il progetto di pagamento telematico ha l’obiettivo di realizzare una piattaforma telematica che sia in grado di gestire le operazioni di pagamento, eliminando gli inconvenienti e le macchinosità del sistema attuale.• Y.S.
FERME LE RIDUZIONI 2008 La sospensione in attesa di una nuova direttiva ministeriale Mentre sono già chiuse le richieste per le riduzioni relative ai pedaggi autostradali del 2009, risultano ancora bloccati i fondi per il 2008. A fare il punto sulla situazione è stato il Presidente Raffaele Maria de Lipsis nel corso dell’ultima seduta del Comitato Centrale dell’Albo: il Comitato aveva già, a suo tempo, trasmesso all’Ufficio Centrale di Bilancio l’impegno di spesa. Questo avrebbe permesso poi di accreditare ad Autostrade per l’Italia un primo acconto, da versare alle imprese di autotrasporto per le riduzioni dei pedaggi relativi all’anno 2008, tenuto anche conto dell’ulteriore importo di sessanta milioni messi a disposizione per tale finalità. Questo impegno, tuttavia, risulta attualmente sospeso: l’Ufficio Centrale di Bilancio ha infatti mosso dei rilievi sulla direttiva del Ministro che riguarda l’utilizzo e la destinazione dei fondi necessari. La direttiva è attualmente in corso una rielaborazione: occorre quindi attenderne l’emanazione da parte del Ministro. Solo a quel punto sarà possibile riattivare la procedura per l’impegno ed il successivo accreditamento delle somme in questione.
Premiati i motori più ecologici Le aliquote dei ristorni sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno e vanno da un minimo del 4,33% ad un massimo del 13% a seconda del volume di pedaggi annuo. Restano invece esclusi i volumi di pedaggio inferiori a 51.646 euro. Le imprese che hanno effettuato almeno il 10% del traffico autostradale nelle ore notturne (ingresso in autostrada tra le 22,00 e le 2,00 ovveTipo domanda n. Non valide ro uscita tra le 2,00 e domande conto terzi 433 le 6,00) hanno diritto ad domande conto proprio 26 un ulteriore sconto. domande deviazioni obbligatorie (*) 19 19 Come avviene già da anni, i pedaggi dei veicoli TOTALE ARRIVI 478 19 Euro 3, 4 e 5 vengono TOTALE VALIDE 459 determinati ai fini dello sconto con un meccani(*) per il 2009 non sono previste domande per le deviazioni obbligatorie smo premiante: in particolare i pedaggi dei veiTipo domanda Imprese italiane Imprese estere Totale coli Euro 3 valgono il domande conto terzi 422 11 433 50% in più, mentre i pedomande conto proprio 25 1 26 daggi dei veicoli Euro 4 e TOTALE 447 12 459 5 valgono il 75% in più. Ad esempio se un’impre- Le domande in conto terzi (433) contengono 627 codici clienti autostrade sa ha effettuato transiti - Le domande in conto proprio (26) contengono 54 codici clienti autostrade autostradali con veicoli - Il numero totale di supporti inseriti (codici telepass e tessere Viacard) è pari a: 339.140 Euro 4 per complessivi - Il numero totale di veicoli inseriti è pari a: 350.565 30.000 euro, ai fini della
Pedaggi 2009
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nche quest’anno le imprese di autotrasporto hanno beneficiato di riduzioni compensate dei pedaggi autostradali. Fino al 30 luglio le aziende di settore hanno potuto accedere alla riduzione che poteva essere richiesta - esclusivamente via internet - per i transiti autostradali eseguiti con veicoli Euro 2, 3, 4 o superiori, appartenenti alle classi B, 3, 4 e 5 del sistema di classificazione Assisagoma, eseguiti dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2009. Con delibera del 27 maggio scorso il Comitato Centrale ha chiarito, oltre gli elementi sostanziali, tutti gli aspetti necessari alla compilazione. In particolare, si disciplina la compilazione informatica dei prospetti sui veicoli, con le informazioni essenziali per la determinazione del beneficio: targa dei mezzi, classificazione ecologica (esclusivamente Euro 2, 3, 4 o superiore) e numero dell’apparato telepass o viacard ad essi abbinato nel 2009. Ai cosiddetti grandi utenti (ovvero coloro che presentano la domanda per un elevato numero di imprese o mezzi), il Comitato Centrale anche per quest’anno ha messo a disposizione un’applicazione sul proprio sito internet, grazie alla quale questi dati si possono caricare direttamente sul sito dell’Albo.
Presentate, in formato elettronico, le richieste per le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali. Quasi 500 le richieste giunte al sito per un totale di oltre 350 mila veicoli
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È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.
FORMAZIONE
Formazione per il futuro
Migliorare il settore dell’autotrasporto e della logistica per continuare ad offrire un servizio sempre più competitivo ed efficiente. Questo l’obiettivo del Comitato Centrale dell’Albo
A
di Raffaele Maria de Lipsis Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori
nche per l’anno 2010, così come per i precedenti anni, il Comitato Centrale ha ritenuto opportuno sviluppare nell’ambito delle proprie competenze istituzionali un’attività formativa destinata alle aziende di autotrasporto, per offrire strumenti di approfondimento dei temi legati al management, alla logistica, al quadro giuridiconormativo e alla telematica applicata. Per quest’ultimo tema è stata focalizzata l’attenzione su argomenti legati ai sistemi di informatica e telematica a supporto delle aziende, con particolare riguardo a quelli elaborati e implementati dallo stesso Comitato. I corsi, strutturati in modo più approfondito rispetto a quelli sviluppati negli anni precedenti, sono stati implementati, passando così da quattro a sei giornate di formazione in aula, con una giornata conclusiva in videoconferenza, ed hanno registrato l’adesione di più di mille partecipanti su tutto il territorio nazionale.
Il nuovo rapporto con l’Università Visto l’interesse e la vasta affluenza riscontrata ai corsi, la rapida evoluzione del settore e la forte domanda di nuove figure professionali in grado di stare al passo con i tempi e anticipare così le future tendenze del mercato, il Comitato Centrale per l’Albo ha ritenuto opportuno avviare anche una nuova iniziativa che prevede forme di collaborazione con alcune università italiane, tra cui: Trieste, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Castellanza, Verona e Salerno. Si intende così passare da un’organizzazione basata su semplici moduli, a progetti più stabili e duraturi, divisi per aree formative, che vanno dall’economia alla telematica, dalla politica dei trasporti alle analisi economiche. Questi nuovi corsi di specializzazione attivati per il corrente anno, avranno inizio nelle prossime settimane, saranno gratuiti e destinati a studenti delle facoltà: Economia, Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Informatica,
che hanno conseguito la laurea negli ultimi due anni con una votazione non inferiore a 100/110. Il percorso formativo proposto sarà dunque una sorta di prima specializzazione, che darà la
possibilità ad alcuni allievi di entrare nelle realtà aziendali, per le discipline di riferimento, attraverso uno stage di tre mesi presso le aziende d’autotrasporto individuate dal Comitato Centrale per l’Albo. L’obiettivo è quello di costituire un “link” fra la preparazione accademica e quella aziendale, quest’ultima richiesta sempre più dalle imprese e dalle istituzioni. Il programma del Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori per una formazione specialistica nel settore dei trasporti verte su contenuti manageriali, di economia, tecnica dei trasporti e management di logistica, giuridico-normativi e di telematica applicata al settore. Al termine del percorso i discenti così formati saranno in grado di: • utilizzare metodologie per la pianificazione e gestione dei servizi di trasporti e logistica; • applicare le competenze di economia e management dei trasporti all’analisi delle esigenze dei clienti e alla pianificazione e gestione di servizi di trasporto e logistica; • utilizzare gli strumenti di analisi economica e finanziaria per la valutazione degli investimenti e la gestione delle infrastrutture di trasporto; • predisporre piani di marketing per nuovi servizi di trasporto e logistica; • sviluppare sistemi di controllo della gestione aziendale; • sostenere e orientare le Amministrazioni pubbliche e gli operatori nel processo decisionale e nella definizione e attuazione di politiche realistiche ed efficaci. La nostra convinzione è che la Formazione, in una fase di forte transizione come quella che interessa tutto il sistema economico di cui i trasporti sono una fondamentale espressione, sia in grado di assumere un ruolo importante, in quanto capace di aprire nuovi orizzonti e di creare nuove opportunità, anche di tipo professionale.•
COMITATO CENTRALE
Avanti col
DECENTRAMENTO S
i perfeziona l’iter di trasformazione e decentramento dell’Albo degli Autotrasportatori: con una circolare del 20 settembre scorso, il Comitato Centrale, d’intesa con la Direzione Generale Trasporti del ministero, ha pubblicato una circolare in cui si indicano le modalità operative per la soppressione dei Comitati Provinciali e il passaggio di competenze alle province stesse. Si tratta di un percorso che il Comitato ha seguito con cura nel corso del tempo. Basti pensare che solo nel 2009 sono stati realizzati sette seminari rivolti ai Funzionari della Province; obiettivo dei corsi proprio l'agevolazione del passaggio di competenze conseguenti al decentramento delle funzioni. I seminari hanno coinvolto tutte le Province italiane e hanno registrato la presenza media di circa quaranta funzionari provinciali per singolo corso. Le amministrazioni provinciali, del resto, sono la prima interfaccia tra l’imprenditore e l’Albo: per iscriversi è necessario infatti presentare una richiesta agli uffici deputati alla tenuta dell’Albo Provinciale, presso l’Amministrazione Provinciale del territorio dove l’impresa possiede la sede principale.
ABiCom
Soppressi i comitati provinciali dell’Albo, le competenze passano alle amministrazioni di Yari Selvetella
Di qui la necessità di standardizzare e uniformare procedure che, come denunciano le stesse imprese di autotrasporto, sono a volte differenti anche tra province confinanti. Grazie a questa iniziativa di formazione si è cercato quindi possibile uniformare le procedure di iscrizione, tenuta e gestione degli albi provinciali.
Soppressi i comitati provinciali La circolare del 20 settembre fa seguito alla promulgazione del D.P.R. 9 luglio 2010 n.134, che contiene il regolamento contabile del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori. Il regolamento disciplina la gestione autonoma delle entrate realizzate a qualsiasi titolo e delle spese sostenute dal Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli Autotrasportatori per l'espletamento dei suoi compiti istituzionali: gestione dell’Albo; iniziative di sostegno alle imprese; sicurezza e controlli; studi e ricerche; formazione e informazione; certificazione di qualità delle imprese di autotrasporto. Giunge così a conclusione l’articolato processo di riordino di questo Organismo, avviato con l’emanazione del d.lgs. 21 novembre 2005 n.284.
Tra le norme abrogate anche quelle che contemplavano la costituzione, la composizione, le attribuzioni e la durata dei Comitati Provinciali per l’Albo. In buona sostanza tutta la normativa legittimante l’esistenza di questi organismi.
Mancano Sicilia e Val d’Aosta Così dal 4 settembre i Comitati Provinciali hanno cessato di essere operativi in quasi tutta Italia. Fanno eccezione solamente le regioni Sicilia e Val d’Aosta, che ancora non hanno trasferito alle Province le attribuzioni relative alla tenuta degli albi. La circolare richiede dunque a queste regioni di rendere note le modalità operative che intendono adottare in questa fase. La circolare attribuisce ai Presidenti dei Comitati Provinciali il compito di gestire la transizione. Spetterà a loro, tra l’altro, provvedere all’elaborazione del rendiconto delle spese sostenute nell’anno 2010, che dovrà essere trasmesso al Comitato Centrale entro la data dell’8 ottobre, per consentirne l’approvazione e fare sì che vangano trasmesso i fondi necessari alla copertura delle spese sostenute per l’attività svolta. Ulteriori disposizioni applicative, verranno indicate con successiva nota.•
SICUREZZA
SICUREZZA
obiettivo strategico L’intervento del vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo Giorgio Colato nel corso dell’Assemblea Aiscat di Cremona
L
di Giorgio Colato
a mobilità è considerata una componente necessaria dell’economia mondiale, sia che si tratti di persone che di merci; lo sviluppo economico di un Paese dipende anche dalla sua capacità di migliorare e sviluppare gli scambi commerciali da un punto all’altro del pianeta. In una conferenza organizzata dalle Nazioni Unite a Rio de Janeiro sono stati sottolineati alcuni criteri per determinare le caratteristiche di un sistema di trasporto “sostenibile” e quanto lo stesso costi in termini economici.
Un sistema di mobilità deve essere: • compatibile con l’ambiente • conveniente dal punto di vista economico • socialmente utile
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Per poter coniugare questi tre aspetti è necessaria la partecipazione attiva delle Amministrazioni, che devono definire e mettere in atto gli strumenti capaci di favorire uno sviluppo economico e non coltivare, in maniera generalizzata e superficiale, la cultura dei divieti indiscriminati unicamente al solo scopo di scaricare sul territorio vicino il problema del trasporto commerciale su gomma. Le Amministrazioni sono tenute a considerare il trasporto su strada, di persone e di cose come elemento portante dell’economia italiana e non come un orpello da combattere e da penalizzare.
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Punti critici nel trasporto su strada • Cronici intasamenti stradali in Europa • Ridotto utilizzo delle ferrovie nell’intermodale europeo: 14% • 96% dell’autotrasporto copre distanze inferiori ai 500 Km • Carenze ferroviarie in tutta Europa • Rete inadeguata
Tutti i programmi inerenti al futuro dei trasporti dovranno tener conto del ruolo strategico che questo ha a livello economico. L’insieme delle spedizioni che viaggia nei regimi Ue, movimenta circa I centri mobili di revisione, uno dei più importanti contributi mille miliardi di euro all’anno, dell’Albo per la sicurezza che è più del 10% del prodotto interno lordo. Il settore offre lavoro ad oltre dieci milioni di persone, risultato di una seria riflessione sul futuro coinvolgendo infrastrutture e tecnologie del sistema trasporto derivante dalle espeche impongono ai legislatori un’attenta revi- rienze dei passati piani. sione. Abusivismo Attualmente, all’interno dell’UE, la rete Un altro obiettivo strategico per la sicu“globale” comprende: rezza stradale è la lotta all’abusivismo • 5 milioni di chilometri di strade asfaltate quale piaga da debellare che necessita • 215.000 Km di ferrovie (compresi 32.000 dell’impegno di tutti, committenza e forze Km di linee ad A.V.) di polizia, in primis! Il gasolio aumenta ed • 41.000 Km di via d’acqua interna navigabili i trasportatori chiedono al Governo IN• 411 Aeroporti TERVENTI, vale a dire dei “soldi” per • 404 Porti marittimi compensare tale aumento. Ma siamo sicuri che sia l’unica strada percorribile? Piano d’azione Teoricamente la categoria dell’autotraAd oggi, sono due le grandi tendenze che sporto dovrebbe rivolgersi alla propria caratterizzano l’azione comunitaria nel set- committenza più che al Governo perché se il costo del gasolio sale, la consetore dei trasporti: • lo sviluppo e l’armonizzazione delle con- guenza più naturale è quella di aumendizioni di concorrenza tra i Paesi membri tare le proprie tariffe e farsele pagare. e la progressiva liberalizzazione del mer- Committenza ed autotrasporto, insieme cato, ciò in vista del graduale allarga- ai consumatori, devono chiedere al mento dell’Unione ai Paesi dell’Europa Governo iniziative per abbattere il costo del gasolio! Già, facile a dirsi ma difficiOrientale; • l’introduzione di azioni volte all’integrazio- le se non impossibile da attuarsi perché ne dei criteri di rispetto dell’ambiente, an- sul mercato dell’autotrasporto ci sono che nel settore dei trasporti, che consen- “altri dieci disposti a farlo”. tano di poter perseguire modelli di sviluppo durevole nel tempo e capaci di evitare Poi si indaga e si scopre che buona danni ambientali irreversibili, con conse- parte di questi “dieci” sono: guenti sconvolgimenti economici e socia- • abusivi del conto proprio che di fatto fanno c/ terzi; li che potrebbero derivarne. Per questo motivo, le politiche dei trasporti • abusivi iscritti con autocarri da 15 q.li ma che immatricolano autotreni; per i prossimi dieci anni dovranno essere il
Il ruolo della Polizia Stradale L’attività di controllo e prevenzione per il settore dell’autotrasporto
Nel corso dell’incontro di Cremona il Direttore del Servizio di Polizia Stradale Roberto Sgalla ha analizzato alcuni dati relativi al settore. In materia di autotrasporto, l’attività è stata svolta con il concorso del personale della Motorizzazione Civile e l’impiego del Centro Mobile di Revisione in ambito autostradale o nelle sedi limitrofe alla circolazione in autostrada. Nei primi otto mesi del 2010 in 676 punti opportunamente selezionati, sono stati attivati posti di controllo attrezzati con l’impiego di 11.184 poliziotti e 5.754 operatori della Motorizzazione. Sono stati controllati, anche nell’efficienza tecnica, 23.541 autocarri e 317 autobus. L’irregolarità ha riguardato il 44% dei veicoli sottoposti a controllo di polizia e tecnico, vale a dire 10.466 casi. Ancora, da gennaio a luglio di quest’anno sono state sviluppate indagini per 98 rapine denunciate alla Specialità per fatti Il direttore del Servizio di avvenuti in autostrada, in 3 casi per rapine in danno degli Polizia Stradale Roberto esattori al casello, in 9 casi con aggressione nei riguardi di Sgalla conducenti di veicoli commerciali in sosta nelle aree di servizio o di parcheggio, in 41 casi per rapine ai danni delle attività commerciali nelle aree autostradali (distributori di carburanti e esercizi di ristoro). Sono stati denunciati 1.553 furti con 544 casi di beni custoditi dentro i veicoli, 137 di merce trasportata da mezzi commerciali, 171 di asportazione di merce esposta alla fede pubblica all’interno degli esercizi di ristoro. Continua anche l’impegno nel contrasto dell’immigrazione clandestina in ambito autostradale, con i controlli nei riguardi dei vettori commerciali, con la denuncia di 275 persone per favoreggiamento, nel controllo dei mezzi per il contrasto del traffico di stupefacenti, del contrabbando di tabacchi. Organismi senza potere di veto e sotto la responsabilità di un Dirigente che deve rischiare in prima persona, oltretutto sottoposto anche ai vari condizionamenti politici. Nulla da eccepire sull’attività di controllo degli Organi di Polizia disgiunti e congiunti al personale del Dipartimento Trasporti e dell’Ispettorato del Lavoro, Quindi il problema maggiore è la con- che però fanno quello che possono utilizcorrenza illegale esistente nel settore zando le risorse di cui sono dotati e che dovuta ad uno scarso controllo devono sicuramente essere potenziate, all’ingresso della professione di autotra- ma credo sia venuto il momento di mettesportatore con l’iscrizione dell’azienda al- re mano sul decentramento previsto dalla l’Albo degli Autotrasportatori conto terzi; legge Bassanini, in modo particolare su durante la vita quotidiana sulla strada ed quelle rilevanze di natura non solamente in azienda. Nel 1974 l’Albo degli Autotra- locale ma nazionale, se non internazionasportatori quale Ente le, come quella dell’auvoluto dalla categoria totrasporto. cui fanno parte il mondo L’Albo degli Autotrasporassociativo e la pubblitatori, tuttora presente ca Amministrazione, sul territorio, deve riera articolato sui territoprendersi le funzioni oriri con un Comitato deliginarie di accesso al berante che vigilava in mercato, di moralizzatomodo determinante e re della categoria, applispecifico nella salvacando le sanzioni previguardia dell’attività nel ste dalla legge per chi settore. Attività che non opera in maniera abusiGiorgio Colato, vicepresidente può essere certamente va e per chi mette a ridel Comitato Centrale dell’Albo espletata dalle Comschio la propria e l’altrui degli Autotrasportatori missioni provinciali sorincolumità. te per effetto della BasL’Albo come cancello d’ingresso sanini nel 2002 e che sono organismi meal settore ramente consultivi, posti in Enti pubblici già gravati da carenza di personale, con Le aziende iscritte in Italia sono circa 158.483 mila di cui solo 120 mila circa lamentate difficoltà economiche.
Un controllo in itinere Credo sia giunto il momento che ogni anno le aziende facciano avere al proprio albo territoriale di competenza: • copia della dichiarazione dei redditi con F24 = Controllo di Regolarità Fiscale • copia del DURC = Controllo di Regolarità Previdenziale È necessario che si attuino veramente, ogni due anni, i controlli obbligatori di permanenza dei 3 requisiti, vale a dire: • capacità finanziaria; • capacità professionale; • onorabilità.
A questi tra requisiti, ne aggiungerei un quarto, vale a dire l’obbligo di una sede aziendale idonea alla sosta dei propri veicoli, dando valore e consistenza alla professione che non può essere esercitata da “improvvisatori”, ma da imprenditori che credono ed investono sulla propria attività. L’autotrasporto italiano non vuole nè deve avere assistenzialismo ma il giusto riconoscimento del proprio ruolo e la giusta corresponsione del prezzo del trasporto confrontandosi con i colleghi europei con un miglior servizio all’utenza, senza abusivismo di sorta e senza incidere sulla sicurezza nelle strade.•
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• abusivi che non pagano né contributi né tasse e “stariffano” del 30 o 40%; • abusivi che di fatto sono dei dipendenti senza le “garanzie” del CCNL; • abusivi esteri che fanno il cabotaggio in Italia senza autorizzazione; e la lista potrebbe continuare.
con veicoli e di queste solo 20 mila con più di 5 veicoli... Basta mantenere iscritte queste 40 mila aziende, circa, che possono celare fenomeno di “caporalato” o bagarinaggio, motivo di abusivismo e focolai di circolazione in spregio alle regole della sicurezza stradale! Personalmente condivido la tesi di tanti “esperti” che vedono il settore ridotto a 30/40 mila aziende anche con l’attuale parco veicolare pur in esubero rispetto alla domanda di trasporto, in linea con il trasporto francese, tedesco e olandese, in modo da avere un comparto finalmente pagato adeguatamente, con un servizio all’altezza dei tempi, nell’interesse dell’utenza.
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TECNICA
Hannover ha ospitato, in anteprima mondiale, l’Ecostralis, il nuovo veicolo pesante Iveco
uno sguardo sul futuro Il DAF Telematics System
All’appuntamento con la 63° edizione dell’IAA hanno preso parte più di 1700 espositori provenienti da ogni angolo del mondo
Il Renault Master
I
di Ferdinando Tagliabue
L’Ecodaily elettrico rappresenta la soluzione a zero emissioni proposta da Iveco
Ecostralis in anteprima L’area espositiva Iveco era suddivisa in tre sezioni: urbana, media-lunga distanza e offroad. Nella sezione urbana era presente un Daily elettrico a zero emissioni e, novità assoluta per gli Ecodaily diesel, il sistema integrato Blue&Me e Tom Tom, che assicura un miglior comfort di utilizzo ed una accurata
Il Glider capacità di pianificazione dell’Iveco dei percorsi. Nella seconda sezione Iveco ha posto l’accento sull’aspetto “ECO”, non solo ecologico ma anche economico, che si è concretizzato nell’anteprima mondiale dell’Ecostralis, veicolo pesante che intende rispondere a requisiti di efficienza e sostenibilità ambientale. Le centraline di Ecostralis possono contare su una specifica taratura ottimizzata sul contenimento dei consumi; il veicolo inoltre possiede un sistema di costante monitoraggio della pressione degli pneumatici e può contare su un’accurata aerodinamica. Il nuovo pesante Iveco offre anche una interessante serie di servizi come ad esempio il download remoto dei dati del tachigrafo digitale, un’interfaccia dotata di touch-screen che permette la comunicazione tra l’autista e il back-office e il “ring fencing”, un sistema che rileva se il veicolo si allontana dal percorso prestabilito e avvisa sul sistema di back-office. Sempre per restare in tema ecologico dobbiamo ricordare l’Eurocargo ibrido, veicolo che sa coniugare la trazione elettrica per uso esclusivamente urbano con quella diesel che gli permette di cimentarsi anche su percorsi extra urbani o laddove siano necessarie prestazioni e/o portate maggiori. Concludiamo ricordando il Glider, un veicolo concept che guarda al futuro, offrendo soluzioni tecnologiche e interpretando sce-
nari prossimi pur mantenendo stretti contatti con aspetti ben concreti di efficienza aerodinamica ed energetica ma anche vivibilità.
L’ibrido va in produzione La sensibilità di Daf nei confronti dell’ambiente è proverbiale. Del resto il costruttore è stato tra i primi (nel 2008) ad offrire come optional propulsori EEV ed oggi tutte le motorizzazioni di tutti i modelli sono disponibili in questa esecuzione. Forte di questa filosofia non poteva dunque mancare un ibrido e Daf si è presentata con la versione LF da 12 tonnellate, un veicolo nato per la distribuzione, dotato di impianto ibrido parallelo che, dopo due anni di approfonditi test, entrerà in produzione prima della fine dell’anno. L’LF Hybrid dispone di un impianto ibrido/elettrico in cui la trazione viene affidata ai due motori separatamente o in una combinazione di entrambi. L’ibrido Daf è equipaggiato con un motore diesel Paccar FR da 4,5 litri conforme ai requisiti EEV e senza filtro antiparticolato che sviluppa una potenza massima di 118 kW (160 CV), collegato ad un cambio automatico Eaton a 6 marce. Il motore elettrico è montato tra la frizione e il cambio, fornisce la trazione e al tempo stesso funge anche da generatore; l’energia prodotta in fase di frenata viene immagazzinata nelle batterie agli ioni di litio e quindi viene utilizzata in fase di accelerazione.
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l Salone, che si è confermato, ancora una volta, come il più importante per il settore, si è svolto ad Hanover dal 23 al 30 settembre e ha potuto contare su uno spazio espositivo di oltre 265 mila mq con aree adibite a presentazioni statiche e dinamiche di tutte le principali Case presenti sul mercato europeo. Nell’ambito della manifestazione si sono anche svolte le premiazioni per il Van ed il Truck of the year (rispettivamente Fiat Doblò e Mercedes Atego). Temi comune, svolti con grande diligenza da tutti i costruttori, sono stati il contenimento dei consumi e delle emissioni. Per questa ragione l’IAA 2010 è stato il Salone non solo di versioni particolarmente parsimoniose ma anche pulite, in ottemperanza alle norme EEV, con tanti veicoli elettrici, a gas e ibridi, questi ultimi ormai “sdoganati” dal ruolo di prototipo e pronti a cimentarsi nella realtà quotidiana delle imprese di trasporto.
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TECNICA
Il Mercedes Actros
Impegno nella distribuzione Grande l’impegno da parte di MAN nei confronti della distribuzione. La Casa del leone propone per le sue gamme TGL e TGM, su tutte le tarature di potenza, l’opzione dello standard EEV reso possibile da una combustione ottimizzata con tecnologia common rail e ricircolo interno dei gas di scarico senza il ricorso ad additivi e con filtro aperto MAN PM Kat esente da manutenzione. Tutto ciò si traduce anche in un incremento della portata utile poiché la tecnologia AdBlue risulta superflua e
Il MAN TGL 12.220
quindi anche il serbatoio, il modulo di alimentazione, il sistema di iniezione ed il catalizzatore SCR. Per quanto concerne la sicurezza va segnalata la possibilità di equipaggiare i TGL ed i TGM del sistema elettronico di controllo della stabilità laterale (ESP) e del sistema antislittamento ruote in fase di accelerazione ASR. Naturalmente anche MAN aveva il suo bravo veicolo ibrido e non poteva essere altrimenti visto che il costruttore tedesco è stato, fin dagli anni ’70, impegnato sul fronte del risparmio di carburante e del contenimento delle emissioni inquinanti mediante il recupero dell’energia di frenata. L’ibrido MAN è un TGL 12.220 con motore 4 cilindri diesel common rail da 220 CV in esecuzione EEV che trasmette la potenza ad un cambio ibrido; a catena cinematica comprende un motore di avviamento e spunto/alternatore da 60 kW. Un giunto elastico separa il motore elettrico ed il cambio dal motore diesel consentendo la marcia elettrica a motore (diesel) spento. In frenata il motore elettrico funge da alternatore la cui energia di frenata viene immagazzinata nella batteria agli ioni di litio.
Restyling premiato La novità Mercedes per l’IAA 2010 è stato il restyling cui sono stati sottoposti Atego (risultato poi vincitore del Truck of the year 2011) e Axor. I due medi della Casa della stella dispongono ora di mascherine radiatore fortemente ispirate a quelle dell’Actros veicolo a cui si ispirano anche gli interni, con volante multifunzionale, strumentazione con cornice cromata , nuovi rivestimenti per i sedili, poggiatesta integrati negli schienali e barra porta abiti. Le motorizzazione dell’Atego si sono arricchite delle versioni EEV con funzione start/stop mentre i primi 50 Atego Blue Tec Hybrid entreranno a breve in produzione. Novità anche per quanto concerne l’Actros che ora dispone dell’Active Brake
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L’ATEGO TRUCK OF THE YEAR 2011...
È il nuovo Mercedes-Benz Atego da 12 tonnellate il "Truck of the Year 2011" e l’Atego 1222 L EEV BlueTec Hybrid, è invece stato ritenuto dalla stessa giuria veicolo all’avanguardia nel proprio segmento per quanto concerne i sistemi di trazione alternativi. La giuria internazionale del Truck of the Year, composta da giornalisti specializzati di 23 paesi, ha ritenuto l’Atego “un autocarro di classe media con "due anime" adatto a molteplici applicazioni. Nel servizio di distribuzione, il conducente dispone di un allestimento, fino a poco tempo fa riservato ai professionisti del trasporto pesante a lungo raggio. Inoltre, il sistema ibrido parallelo contribuisce in modo decisivo alla riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli industriali all'interno dell'Unione Europea". Contenimento dei consumi e delle emissioni, sicurezza e comfort, sono le regole a cui si attiene la giuria che ha attribuito all’Atego 127 punti contro gli 82 del secondo classificato e i 45 del terzo. Nelle attività di distribuzione l’Atego BlueTec Hybrid è in grado di assicurare una riduzione di consumi e di emissioni di CO2 tra il 10 e il 15% rispetto a motorizzazioni convenzionali, risultati che sono emersi dai test effettuati lo scorso anno con una cinquantina di veicoli forniti a clienti tedeschi che hanno peraltro mostrato una eccellente affidabilità. Sull’Atego ibrido è stato adottato un motore ibrido parallelo che meglio si adatta alle caratteristiche tecniche della catena cinematica dei pesanti. Nell’ibrido parallelo il motore elettrico (che ha un rendimento massimo di 44 kW) si trova dietro a quello a combustione (4 cilindri Euro5 EEV di 4.8 litri da 160 kW) e alla frizione ma davanti al cambio, configurazione che permette di utilizzare entrambi i motori singolarmente o in combinazione. F.T.
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Il Mercedes Axor Assist di seconda generazione, ulteriormente migliorato nelle prestazioni. La nuova versione non solo frena automaticamente davanti ad ostacoli che procedono lentamente ma ora si attiva anche davanti ad ostacoli fermi come ad esempio una coda improvvisa. Il sistema si basa su tre fasci laser in grado di analizzare un’area di 7-150 metri nella traiettoria davanti al veicolo rilevando costantemente la differenza di velocità con il veicolo che precede o la distanza con un veicolo fermo. Il sistema ha preinstallato le sagome di veicoli in modo da entrare in azione solo in presenza di veicoli e non di ostacoli come merce persa per strada. Il sistema è attivo da 8 a 88 km/h e se non può evitare ogni incidente, grazie all’intervento di frenata automatica, riduce sensibilmente la velocità di collisione limitando conseguentemente i danni.
Una nuova filosofia per le costruzioni Renault Trucks ha suddiviso il proprio spazio espositivo in zone ben precise: consegne, in cui figuravano i nuovi Master la cui gamma è ora completata con le versioni a trazione anteriore e posteriore e i più disparati tipi di versione e allestimento; la zona distribuzione con il Midlum; quella per le lunghe distanze, presidiata dai Premium e Magnum (quest’ultimo anche con motore da 520 CV) e la zona costruzioni dove accanto al classico Kerax il costruttore francese ha proposto in anteprima mondiale il Premium Lander Optitrack 460.18. Il Premium Lander è un veicolo destinato al mondo delle costruzioni ma non ad alto grado di specializzazione come il Kerax. Ciò rende il veicolo adatto a svolgere servizi nel settore costruzioni con possibilità di accesso ai cantieri ma non certo ad affrontare percorsi fuori strada impegnativi. Però con il sistema Optitrack il veicolo può disporre di un “supplemento” di motricità da utilizzarsi in
Refrigerazione versatile
...E IL DOBLÒ CARGO NUOVO VAN OF THE YEAR È il Nuovo Doblò Cargo l’International Van of the Year 2011, eletto al Salone di Hannover da una giuria composta da 24 giornalisti specializzati, in rappresentanza di altrettanti Paesi, che gli hanno attribuito 128 punti su 168 disponibili. Alla vittoria hanno sicuramente contribuito la varietà di pianali e di scocche, le versioni passo lungo con tetto alto, la presenza di cabinati con pianale, le versioni autocarro e la vasta scelta di motorizzazioni tra cui un motore CNG turbocompresso e una versione elettrica. Tra i punti di forza di questo small-van, compatto e parsimonioso, vi sono sicuramente la volumetria e la portata di veicoli di categoria superiore. A tutto ciò ha senz’altro contribuito la progettazione originaria, che non è stata quella di un “derivato” bensì di un commerciale a tutti gli effetti, in grado di adattarsi ai più disparati impieghi e allestimenti con un ventaglio di oltre 500 versioni con la combinazione di diverse tipologie di scocca, porte laterali e posteriori e motorizzazioni. Sono ben 5 i motori a disposizione del Nuovo Doblò Cargo: un 1.4 benzina da 95 CV, un 1.4 Turbo metano-benzina da 120 CV (si tratta dell’unico propulsore bi-fuel metano/benzina nel segmento dotato di sovralimentazione ed in grado di assicurare un’autonomia totale di 750 km) e tre turbodiesel (1.3 Multijet da 90 CV di seconda generazione, 1.6 Multijet da 105 CV e 2.0 Multijet da 135 CV). Tutti i motori sono Euro5, sono equipaggiati con dispositivo Start e Stop di serie e, sui diesel, di filtro antiparticolato. Anche in termini di sicurezza il nuovo Doblò offre eccellenti garanzie grazie all’adozione di soluzioni meccaniche innovative come la sospensione posteriore Bi-link (con differenti tarature dei componenti in funzione degli impieghi) ed una elettronica di prim’ordine con ABS, EBD e ESP completo di Hill-holder. F.T.
Il Renault Premium Strada in esecuzione Optifuel
potenze di 500, 560 e 620 CV. Importanti innovazioni tecnologiche anche per la serie R (alcune destinate anche ai veicoli delle serie P e G) che si avvale in particolare del nuovo cambio automatico Scania Opticruise. Da ricordare anche lo Scania Driver Support, un sistema che assicura l’assistenza di bordo a quei conducenti che desiderano migliorare il proprio stile di guida e contenere al massimo i consumi di carburante. Novità anche per quanto concerne la gestione flotte con strumenti di monitoraggio e di analisi di prestazioni di veicoli e conducenti; nello specifico sono disponibili tre livelli di supporto che vanno dal reporting via e-mail sulle prestazioni del veicolo fino al controllo di flotta tramite portale.
condizioni di terreno difficile, senza nessuna perdita di carico utile e senza influire su consumi, comfort o altezza telaio. Si tratta in pratica di una trazione idrostatica supplementare, inseribile o disinseribile, posta su un assale e dotata di due motori idraulici integrati nei mozzi ruota che traTecnologia verde sformano (temporaneamente) un 4x2 in un Fonti energetiche alternative e contenimen4x4 e gli consentono di affrontare anche i to dei consumi di carburante sono due fronterreni più insidiosi in termini di motricità. ti sui quali Volvo è fortemente impegnata; e questo impegno è stato dimostrato dalla presenza al Salone di un FM con motore Valori aggiunti Il più recente sviluppo dei motori Scania è diesel da 13 litri alimentato a metano che, riuna nuova generazione di motori a gas da spetto ai precedenti modelli con motori a 9,3 litri destinati ad equipaggiare autocarri gas fa registrare miglioramenti di prestazioni della serie P proposti in una vasta serie di dell’ordine del 30-40%. Grande attenzione configurazioni di telaio e di cabina. I veicoli anche per il risparmio energetico e per la sono equipaggiati con serbatoi compositi tecnologia ibrida che si traduce in significatimontati sul telaio con una capacità di 640 li- ve riduzioni di consumo di carburante spetri di gas; i motori da 270 e 305 CV sono cialmente in ambito urbano con frequenti conformi agli standard EEV e possono uti- stop and go. Hannover ha visto anche il lanlizzare sia biogas sia gas naturale. cio dell’FMX la gamma per cantieristica destinata ad operare nella condizioni di lavoro più difficili e per le esigenze più impegnative. Al Salone tedesco è stato anche presentata una nuova versione più intuitiva e flessibile di Dynafleet, il sistema informativo Web per il trasporto di Volvo. Dynafleet comprende 4 pacchetti denominati Fuel & Environment, Driver times, Positioning e Messaging. Chi La serie V8 Scania vuole utilizzare Dynafleet per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti si orienta verso il Al Salone Scania ha presentato anche i suoi pacchetto Fuel & Environment; chi necessiautocarri della serie V8 e naturalmente il ta di controlli sui tempi di guida e di memomodello al top, l’R730 da 16,4 litri di cilindra- rizzare i dati del tachigrafo trova utile il pacta con 730 CV e con i suoi incredibili 3500 chetto Driver Times; per la localizzazione di Nm di coppia massima che rappresentano un veicolo e gli itinerari percorsi è utilizzabile Positioning mentre Messaging può esseuna garanzia di prestazioni sorprendenti. La serie V8 comprende oltre al 16,4 litri da re utilizzato per lo scambio di messaggi tra 730 CV anche gli altri motori da 15,6 litri con la sede centrale e gli autisti.•
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Il Volvo FMX è il nuovo modello della Casa svedese destinato agli impieghi nel settore del cava cantiere
Si chiama Vector 1550 la più recente proposta di Carrier Transicold nel comparto dei sistemi di refrigerazione per rimorchi e semirimorchi. Questo nuovo gruppo frigorifero, che si avvale interamente di tecnologia elettrica, è in grado non solo di assicurare un accurato controllo della catena del freddo ma anche bassi consumi energetici e attenzione ambientale. Il nuovo gruppo frigorifero Vector 1550, che si ispira al precedente Vector 1850, dispone di una potenza di refrigerazione di 14.800 Watt ma consumi contenuti; l’ottimizzazione del consumo energetico del Vector 1550 è resa possibile dalla combinazione (brevettata) di un compressore ermetico ed un riduttore, che ha consentito l’istallazione di un motore diesel da 1,5 litri. L’applicazione del riduttore permette un aumento fino al 40% della capacità di refrigerazione nella fase di abbassamento della temperatura, che automaticamente si riduce nella fase di regolazione della temperatura. Inoltre il sistema di refrigerazione Vector 1550 permette di abbattere la temperatura più velocemente e assicura un controllo estremamente preciso della temperatura (+/- 0,3°C). Grazie alla tecnologia completamente elettrica il sistema Vector 1550 ha una capacità di riscaldamento costante di 8.800 Watt in qualsiasi condizione meteo con una conseguente riduzione della durata della fase di sbrinamento. Ricordiamo infine che Vector 1550 è tra i gruppi frigoriferi più leggeri (739 kg) e molto silenzioso (71dB(A)), caratteristiche che lo rendono ideale per l’utilizzo urbano assicurando allo stesso tempo il massimo comfort per il guidatore.
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Kg 4700 PROVA SU STRADA DAILY 7T
La gamma ECODaily si è arricchita di un nuovo modello da 7 t proposto in versione cabinato, doppia cabina (4 passi), van e tetto alto; due motori, con in più una versione a metano e una portata utile di 4.700 kg, l’equivalente di tre Daily da 3.5 t di Ferdinando Tagliabue
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circa un anno dalla sua presentazione l’ECODaily si arricchisce di un nuovo modello (da 7 t) che amplia ulteriormente la gamma (che ora copre un ventaglio da 3,3 a 7 t) e che, grazie al contributo del nuovo arrivato, si articola in oltre 7 mila configurazioni. Con una portata utile che arriva a 4.700 kg (la tara è di soli 2.245 kg e risulta essere la più bassa del segmento), ovvero l’equivalente di tre Daily da 3.5 t, la nuova versione da 7 t si rivolge a chi, in possesso di patente C, necessita di trasportare carichi gravosi ma non vuole per questo rinunciare alla maneggevolezza e alla cabina semiavanzata, soluzione che significa una guida di tipo automobilistico, maggior comfort e sicurezza (grazie anche alla presenza dell’ESP di serie, unico caso nel segmento) ma anche facilità di salita e discesa. Il telaio (a longheroni), la trazione posteriore e le doti di motricità, contribuiscono a mantenere inalterata, rispetto alle versioni più leggere, l’affidabilità del veicolo a cui si deve aggiungere la semplicità del montaggio dell’allestimento per le versioni cabinato.
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Una grande offerta Fedele alla sua concezione di massima versatilità, anche la nuova versione da 7 t si articola in una offerta particolarmente ampia che comprende: il cabinato classico (con una lunghezza carrozzabile da 3.870 a 6.165 mm) e la versione doppia cabina 6+1, che vengono proposti con 4 passi (da 3.450 a 4.750 mm), il van (con passo di 3.950 mm) ed il tetto alto H3 che permette di raggiungere una volumetria di oltre 17 mc e la versione furgone. La disponibilità di sospensioni pneumatiche posteriori assicura non solo un eccellente comfort di marcia ma anche grande facilità di carico grazie alla presenza di un
piano di carico che è il più basso della categoria. Non meno apprezzabile la facilità di guida e la grande maneggevolezza, come abbiamo potuto riscontrare specialmente nei percorsi urbani grazie anche alla larghezza della cabina di 2.060 mm.
mente il comfort di guida offrendo la possibilità di scalare manualmente le marce pur restando in modalità automatica. Sempre per restare in tema di cambi, vogliamo ricordare ancora la posizione della leva del cambio posta in plancia, una soluzione molto vantaggiosa in termini di facilità di manovra e che contribuisce a rendere particolarmente agevole il passaggio da un lato all’altro della cabina.
Anche a metano Per quanto concerne le motorizzazioni della gamma 7t, sono disponibili il turbodiesel da 3 litri EEV con turbina a doppio stadio in grado di sviluppare potenze massime di 140 e 170 CV, con coppie Piano di carico molto basso massime rispettivamente di 350 Nm a Il Daily 7t è un veicolo che non teme 1.250-2.810 giri/min e 400 Nm a 1.250- il lavoro, anche quello pesante, ma in 2.990 giri/min e DPF di serie. Le sole qualsiasi condizione operativa sa offrire versioni cabinato possono essere equipaggiate anche con una motorizzazione Euro4 turbodiesel, sempre da 3 litri, che può sviluppare potenze massime di 146 e 176 CV e coppie massime rispettivamente di 350 Nm a 1250La lotta all’inquinamento, specie alle emissioni dei vei2810 giri/min e 400 Nm a coli è sicuramente giusta ma il suo costo appare sempre 1250-2990 giri/min. più sproporzionato rispetto ai risultati conseguiti. A queste motorizzazioni, che Un camion Euro1 emette circa 40 volte più polveri si avvalgono della tecnologia sottili di un camion Euro5. Sicuramente una enormiEGR, si aggiunge anche una tà ma se prendiamo in esame il nostro Paese scoversione metano che dispone priamo che circa la metà dei camion in Italia ha una di un motore, sempre da 3 età che supera i 15 anni, si tratta di veicoli Euro0, litri, in grado di sviluppare una Euro1 o nella migliore delle ipotesi Euro2. Non solo potenza massima di 136 CV, ma l’età media del parco circolante italiano è di 9 con una coppia massima anni, contro i 6 di Germania e Regno Unito. A questo di 350 Nm ad un regime compunto verrebbe da gridare allo scandalo ma non è preso tra 1500 e 2730 giri/min. così visto che il particolato che viene emesso da tutti Anche per quanto concerne i i veicoli in circolazione contribuisce alla formazione cambi la versione 7t consente di polveri sottili solo in ragione del 29%. Inoltre la possibilità di scegliere tra le differenze tra Euro5 ed Euro6 sono davvero modeun modello manuale a 6 marste ma il costo industriale e di ricerca per l’Euro6 è ce ed uno automatizzato (lo decisamente elevato e se destinato all’incentivazione Zf Agile), anch’esso a 6 marper la sostituzione di vecchi veicoli fornirebbe risulce che, grazie ad un avanzatati sicuramente più apprezzabili, non solo per l’amto software di gestione, è in biente ma anche per la sicurezza. grado di migliorare sensibil-
Il costo dell’inquinamento
Anche in cantiere L’elevata capacità di carico, la robustezza, la facilità di allestimento del telaio a longheroni, il modulo di espansione elettronico per il collegamento con l’interfaccia CAN del veicolo ed il controllo della PTO, sono doti che si fanno apprezzare anche in cantiere e per questa ragione gli allestimenti con cassone, fisso o ribaltabile o con gru retrocabina, possono garantire ampie portate, ma sempre nei limiti previsti dalla legge.
Perfetto per la città Anche le esigenze degli artigiani possono trovare una valida risposta nell’ECODaily 7t che, nella versione Van, raggiunge una volumetria di 17,2 mc mentre con il cabinato rende possibili allestimenti personalizzati. A proposito del furgone va ricordato un migliorato sistema di chiusura delle porte posteriori che hanno di serie l’apertura fino a 270° con arresti automatici a 90 e 180°. Il veicolo poi è anche molto facile da guidare e si muove agilmente (e nel massimo rispetto ambientale) anche nei centri storici. La tara contenuta, che favorisce la portata utile, la confortevole cabina semiavanzata ed il cambio automatizzato AGile, facilitano la guida e si fanno apprezzare anche dai non professionisti del volante.
Tantissimi allestimenti Le versioni scudate ampliano all’inverosimile le possibilità di allestimento, dal camper al negozio, dal carro per soccorso stradale (la portata ed il passo lungo permettono di caricare anche i SUV), alla raccolta di rifiuti solidi urbani con minicompattatori e scarrabili che sfruttano le doti di portata ma anche di agilità del veicolo.
Sicurezza al top Nella progettazione dell’ECODaily 7t l’aspetto sicurezza è stato tenuto in grande considerazione e per questa ragione tutte le versioni utilizzano Hill Holder (il sistema antiarretramento per partenze da fermo in salita), ESP, ABS, ASR e HBA (l’assistente idraulico di frenata), dispositivo che permette di aumentare la capacità frenante quando viene rilevata una frenata “da panico” in situazioni di emergenza. Da ricordare ancora il LAC (Load Adaptive Control), un sistema dinamico per la gestione del carico in grado di rilevare le variazioni della massa e del baricentro del veicolo lungo il suo asse longitudinale e in grado di adattare l’intervento di ABS, ASR e ESP in funzione delle mutate condizioni di carico. Questo sistema permette di ottimizzare frenata (riducendo l’usura delle pastiglie), trazione e stabilità riducendo conseguentemente il rischio di ribaltamento con un migliore utilizzo del sistema antiribaltamento Roll Over Mitigation.•
7 TONNELLATE PER 7 PRIMATI L’ECODaily si presenta con tutte le carte in regola per piacere al mercato grazie anche alle numerose caratteristiche che lo vedono primeggiare nel proprio segmento. Eccole: - unico furgone; - unico scudato; - unica cabina semiavanzata; - unico con ESP di serie; - minori emissioni del segmento; - altezza filo telaio più bassa; - tara più bassa.
176CV
3.0 VGT
170CV
3.0 Twin Turbo
146CV
3.0 VGT
140CV
3.0 Twin Turbo
136CV
3.0 Natural Power
altri allestimenti allestimenti speciali
23% 4%
19% ribaltabili
box
34%
20%
cassonati
IL MIX DEGLI ALLESTIMENTI
DATI DI MERCATO Nei primi cinque mesi di quest’anno il mercato dei leggeri è stato l’unico ad aver dato segnali positivi, con una crescita del 2,3%, mentre per i medi ed i pesanti vi sono ancora state pesanti contrazioni, rispettivamente di un -20,4% e un 24,9%. Decisamente più confortanti i dati che riguardano Iveco che, nello stesso periodo, ha conseguito un +9,8% nei leggeri, un +14,9% nei medi e addirittura un +75,7% nei pesanti. Il nuovo EcoDaily 7t si colloca nel segmento da 6,1 a 10 t, un comparto che in Italia “vale” circa 2500 unità di cui Iveco detiene una quota del 56% circa. Per quanto concerne gli allestimenti per questo segmento i più diffusi (con il 34%) sono i box, seguiti dagli allestimenti speciali a quota 23% e, più indietro, cassonati e ribaltabili, rispettivamente con quote del 20 e del 19%.
La nuova gamma di veicoli Ecodaily da 7 t è disponibile con un’ampia scelta di motorizzazioni 3 litri tra cui un 176 CV in esecuzione VGT, un 170 CV in esecuzione EEV, un 146 CV VGT, un 140 CV EEV Twin turbo ed un 136 CV EEV di tipo natural power
METANO DA PREMIARE Il metano è, tra i carburanti alternativi attualmente disponibili, quello in grado di ridurre immediatamente le emissioni ma perché ciò avvenga è anche necessario operare in maniera organica con alcuni interventi. Vediamo quali. Innanzitutto sarebbe necessario un processo di omogeneizzazione delle modalità dei blocchi del traffico tra città e regioni diverse; si dovrebbe operare attraverso la definizione di vincoli alla circolazione in base alle emissioni e non alla tecnologia, rendendo in questo modo più efficaci i controlli; si dovrebbero semplificare le procedure relative all’apertura di nuovi impianti e le modalità di erogazione del metano; i veicoli più puliti (come ad esempio quelli a metano)
dovrebbero essere “premiati” con pedaggi autostradali più leggeri; si dovrebbe provvedere a differenziare bollo e assicurazione in base al livello di emissioni e alla presenza sul veicolo di sistemi di sicurezza attiva; sarebbe auspicabile la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in un veicolo commerciale ecologico; si dovrebbe concedere un premio di portata a tutti i veicoli ecologici. Tutto ciò avrebbe come risultato non solo la promozione dello sviluppo di un trasporto moderno ma anche concreti miglioramenti alla qualità dell’ambiente e un valido sostegno alla ripresa economica, favorendo il rinnovo del parco circolante di veicoli commerciali, industriali e autobus.
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un eccellente comfort, grazie anche alla presenza delle sospensioni pneumatiche che hanno inoltre permesso non solo di ottenere il piano di carico più basso della categoria ma anche una maggiore versatilità nella distribuzione del carico.
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FISCO
Nuovi strumenti per la lotta all’evasione
La manovra correttiva 2010, recentemente approvata dal Parlamento, ha lanciato nuove disposizioni riformulando, in particolare, le procedure dell’accertamento sintetico e del redditometro, con effetti che si faranno sentire a partire dagli accertamenti relativi al periodo d’imposta 2009 clienti e fornitori, le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore, il contrasto ai fenomeni delle imprese “apri e chiudi” e delle imprese in perdita per più anni.
Con le nuove disposizioni gli uffici dell’Agenzia delle Entrate possono determinare sinteticamente il reddito del contribuente sulla base di spese di qualunque genere
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ra gli obiettivi dichiarati nel provvedimento, uno di questi riguarda il potenziamento degli strumenti di lotta all’evasione fiscale e contributiva, con il coinvolgimento dei Comuni. Gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, prima di emettere gli avvisi di accertamento, dovranno infatti inviare una segnalazione agli enti locali, i quali avranno a disposizione un termine di sessanta giorni per comunicare all’ufficio finanziario ogni elemento utile alla determinazione del reddito complessivo. La suddetta partecipazione è incentivata mediante il riconoscimento di una quota del 33 per cento delle maggiori somme di tributi statali riscossi a titolo definitivo, oltre che su una parte delle sanzioni comminate. E tra le altre importanti disposizioni spicca la reintroduzione dell’obbligo dell’elenco
Il nuovo redditometro La manovra correttiva 2010 ha ridisegnato quasi completamente l’art. 38 del D.P.R. 600/73 relativo alla disciplina dell’accertamento sintetico, in termini di potenziamento del redditometro, come strumento di lotta all’evasione fiscale e contributiva. L’obiettivo principale è quello di adeguare l’accertamento sintetico al contesto socio-economico, mutato nel corso degli ultimi dieci anni, rendendolo più efficiente e dotandolo di maggiori garanzie per il contribuente, anche mediante il contraddittorio preventivo. Ricordiamo che la nuova normativa troverà applicazione già a partire dal periodo d’imposta 2009, per gli accertamenti relativi ai redditi per i quali non è ancora scaduto, alla data del 31 maggio 2010, il termine per la presentazione della dichiarazione. Tuttavia, per i periodi d’imposta compresi tra il 2005 e il 2008, continueranno ad essere applicate le disposizioni antecedenti alla manovra correttiva facendo perno sul possesso di alcuni beni. Accertamento sintetico Con le nuove disposizioni gli uffici dell’Agenzia delle Entrate possono determinare sinteticamente il reddito del contribuente sulla base di spe-
se di qualunque genere, sostenute nel periodo d’imposta, e di elementi indicativi di capacità contributiva (viaggi turistici, iscrizione a centri benessere o in circoli esclusivi, gli acquisti in case d’aste, premi assicurativi, le scuole private per i figli, ecc.). Viene inoltre confermato il principio secondo il quale l’accertamento sintetico si fonda su presunzioni legali relative, contro le quali il contribuente ha la facoltà di opporre la prova contraria. Viene anche precisato che le spese sostenute dal contribuente si presumono finanziate con i redditi conseguiti nello stesso periodo d’imposta, salva ovviamente la possibilità per il contribuente di dimostrare che la spesa è stata sostenuta con redditi relativi a periodi d’imposta diversi. Nella determinazione sintetica del reddito gli uffici finanziari potranno scegliere la spesa su cui ricostruire il reddito e mettere in correlazione la spesa stessa con il reddito complessivo dichiarato dal contribuente. Ricordiamo che, con le nuove disposizioni, l’Agenzia delle Entrate potrà far scattare la procedura di accertamento sintetico quando l’ammontare del reddito presunto sia superiore a quello dichiarato dal contribuente di almeno il 20% (in precedenza era del 25%). Inoltre, non è più necessario che la differenza tra i due redditi si manifesti per almeno due anni, ma è sufficiente che si manifesti uno scostamento annuale.
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di Angelo Ciaravolo
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Tra le altre novità fiscali contenute nella manovra correttiva spicca la comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3.000 euro
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Come difendersi dal redditometro La manovra correttiva 2010 ha stabilito tuttavia degli obblighi a carico dell’Amministrazione Finanziaria, prima dell’instaurazione del contenzioso. Gli uffici finanziari dovranno infatti invitare il contribuente a comparire per fornire le informazioni e i dati rilevanti ai fini dell’accertamento. In tale sede il contribuente potrà innanzitutto contestare che il reddito accertabile non è superiore di almeno il 20% di quello dichiarato oppure l’errata applicazione dei coefficienti redditometrici ed il mancato sostenimento delle spese contestate. Inoltre, il contribuente potrà smontare le presunzioni dell’ufficio dimostrando, ad esempio, che le eventuali spese straordinarie sono state sostenute grazie ad una eredità o ad una donazione ricevuta. Oppure anche grazie a redditi esenti o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o, comunque, a redditi per i quali non vi era l’obbligo dell’esposizione nella dichiarazione dei redditi. Nella seconda fase l’ufficio dovrà avviare il procedimento di accertamento con adesione ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. n. 218 del 1997, nel caso in cui ritenga, sulla base dei nuovi elementi acquisiti, di dover proseguire il controllo. Soltanto nell’ipotesi in cui l’accertamento con adesione non vada a buon fine, per il mancato raggiungimento di un accordo tra il contribuente ed il fisco, l’ufficio potrà emettere l’avviso di accertamento.
Sotto tiro le imprese “apri e chiudi” Nella rete dei controlli del Fisco finiranno, in particolare, due categorie di soggetti che presentano un livello di pericolosità fiscale più alto rispetto agli altri contribuenti. In quest’ambito rientrano non solo i soggetti che cessano l’attività entro un anno dalla data di apertura ma anche quelli che dichiarano costantemente perdite fiscali. A carico di questi soggetti scatterà subito un controllo di regolarità sia fiscale sia contributiva. E tra le altre novità fiscali con-
tenute nella manovra correttiva spicca la comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3.000 euro. Sono previste pesanti sanzioni nel caso di omissione o di effettuazione con dati incompleti o non veritieri con una multa variabile da 256 a 2.065 euro. Ma per conoscere i termini e le modalità per la comunicazione telematica occorre attendere un apposito provvedimento dell’agenzia delle entrate di prossima emanazione. Altra novità è relativa alle preclusioni all’au-
tocompensazione in presenza di debiti sui ruoli definitivi. In pratica, dal primo gennaio 2011, la compensazione dei crediti erariali con il modello F24 è vietata fino alla concorrenza dell’importo dei debiti di ammontare superiore a 1.500 euro iscritti a ruolo. Ricordiamo infine che la manovra estiva ha posto dei limiti all’uso del contante e dei titoli al portatore. In pratica è stato fissato in 5.000 euro il nuovo limite per l’uso del contante e dei titoli al portatore, e questo già a decorrere dallo scorso 31 maggio (tale divieto vale anche quando il trasferimento è effettuato con più pagamenti inferiori a 5 mila euro cha appaiono artificiosamente frazionati). Per quanto riguarda le sanzioni è stata innalzata a 3.000 euro la soglia minima per tutti i tipi di violazione ed è stata aumentata a 15.000 euro la sanzione minima in tutti i casi in cui ci sia stato un trasferimento di denaro per importi superiori a 50.000 euro. E a tale proposito una recente circolare del ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che non verranno applicate sanzioni per le violazioni relative ad operazioni di valore compreso tra 5 mila e 12.500 euro riguardanti trasferimenti di contanti, libretti al portatore e assegni effettuati tra il 31 maggio ed il 15 giugno 2010.•
PRONTO IL BONUS SULLE TASSE DI CIRCOLAZIONE Con la definitiva approvazione del modello di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, da presentare prima dell’utilizzo del credito d’imposta, è disco verde per calcolare il bonus sulla tassa automobilistica riconosciuta per l’anno 2010 agli autotrasportatori iscritti al relativo Albo. Ricordiamo che l’ammontare del credito dipende dal tipo di veicolo posseduto e utilizzato per l’attività di autotrasporto di merci dalle imprese autorizzate. La percentuale è infatti del 38,5 per cento sull’importo pagato, per ciascun veicolo di massa complessiva compresa tra 7,5 t e 11,5 t. La misura del bonus raddoppia e quindi arriva al 77 per cento dell’importo pagato, per ciascun veicolo di massa complessiva superiore a 11,5 t. Ma prima di fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare un’apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà disponibile gratuitamente su internet all’indirizzo www.agenziaentrate.it. Tale dichiarazione va spedita a mezzo raccomandata senza avviso di ricevimento all’agenzia delle entrate, centro operativo di Pescara. Nella dichiarazione l’autotrasportatore dovrà attestare che
l’impresa non versava in condizioni di difficoltà al 30 giugno 2008; non rientra tra quelle che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato deve recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea; beneficia del bonus nel rispetto del limiti di aiuti di 500 mila euro nel triennio 2008-2010, al lordo delle imposte dovute, determinato tenendo conto degli aiuti di importo limitato e degli aiuti cosiddetti “de minimis”. Soltanto dopo l’invio della raccomandata è possibile utilizzare il credito d’imposta, con il consueto modello F24, compensando eventuali debiti fiscali. Il codice tributo da utilizzare nel modello F24 per le compensazioni è il 6829, denominato “credito d’imposta corrispondente a una quota parte dell’importo pagato quale tassa automobilistica per l’anno 2010, in favore delle imprese di autotrasporto, articolo 83-bis, comma 26, Dl 112/08, convertito dalla Legge 133/08”. L’anno di riferimento è il 2010, per il quale il credito è concesso.
LOGISTICA Piattaforma d’Italia Logistica a Piacenza La società logistica formata da FS e Poste ha inaugurato un magazzino a Monticelli d'Ongina, che utilizza per servire Enel Distribuzione. L’impianto sorge su un’area complessiva di 62mila metri quadrati, di cui 30.250 coperti. La piattaforma raccoglie tutto il materiale per la manutenzione e per lo sviluppo della rete e del servizio elettrico Enel nell'area che comprende Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Sardegna. Quest'ultima sfrutta due Transit Point ad Olbia e a Cagliari. Sul tetto della struttura sarà presto installato un impianto fotovoltaico di 9.459 metri quadrati, che avrà una potenza di 1318 Kwp. Un secondo impianto fotovoltaico di 408 Kwp sarà installato sulle pensiline del parcheggio.
Ribi integrata in Geodis
SAVONA SI GUARDA ALLE SPALLE
L’Autorità Portuale di Savona ha siglato un protocollo d’intesa con Rivalta Terminal Europa ed il Polo Logistico di Mortara per avviare forme di collaborazione nell’ambito della retroportualità. Il prossimo passo sarà l’acquisizione di piccole quote nelle due
strutture interne, che dovrebbe essere formalizzata entro l’autunno. Il progetto di sviluppo del porto ligure prevede, infatti, la creazione di polmoni interni per aumentare la capacità di movimentazione senza dover incrementare la superficie del porto stesso.
Piattaforma Gruber ad Hannover La società logistica altoatesina ha inaugurato una struttura nell’aeroporto di Hannover, che seguirà la movimentazione di groupage e di carichi completi sia nel porta-a-porta, sia verso altri aeroporti. La piattaforma effettua anche servizi a valore aggiunto, come imballaggio, pratiche doganali nel caso di spedizioni extracomunitarie e tracciamento. Gruber ha anche annunciato che il piano di sviluppo proseguirà in futuro, attraverso l’acquisizione di nuove strutture e l’assunzione di collaboratori. Verrà anche ampliato il parco veicolare.
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I TURCHI SBARCANO A CAPODISTRIA Geodis Züst Ambrosetti - la filiale italiana della compagnia logistica francese - ha completato l’acquisizione della società di autotrasporto Ribi Spa, che conta una flotta di venti veicoli e 50 dipendenti. Ribi è ben posizionata nel Triveneto, dove ha cinque filiali a Gorizia, Udine, Trieste, Padova e Trento, più una in Lombardia. Negli ultimi due anni, Geodis ha effettuato altre tre acquisizioni nel nostro Paese, assumendo il controllo di GTL, Sincrolog e BSL.
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Durante la visita del presidente turco merci tra i due Paesi. In particolare, le deAbdullah Gul in Slovenia sono avvenuti in- legazioni hanno avviato colloqui per futuri contri anche nell’ambito dei trasporti di accordi relativi all’utilizzo del porto di Capodistria da parte delle autostrade del mare turche, che trasportano veicoli industriali e semirimorchi dallo Stato asiatico verso le coste adriatiche, per proseguire poi all’interno dell’Europa. Un traffico che oggi fa capo in gran parte a Trieste, ma che potrebbe essere parzialmente dirottato sullo scalo sloveno. Negli ultimi anni, la Slovenia ha potenziato i collegamenti ferroviari e stradali di Capodistria, proprio per renderlo uno hub per l’intera Europa.
METROCARGO PASSA L’ESAME DI SAVONA
L’innovativo sistema di navettamento dei container dalle banchine all’entroterra ha superato la prima fase di sperimentazione, avviata nel porto di Savona. In questo test sono state eseguite 1.600 operazioni, pari alla movimentazione di quaranta treni completi, con una disponibilità del 96,2%. Il sistema prevede il carico automatico orizzontale dei contenitori sui carri ferroviari, effettuato da speciali stazioni poste lungo i binari. Il prototipo che viene provato a Savona è il primo modulo di un impianto che sarà formato da sei moduli, posti lungo un unico binario e che potranno caricare un convoglio in circa 40 minuti. La capacità giornaliera sarà di 18 treni. La prima applicazione operativa di Metrocargo dovrebbe essere nel futuro terminal container di APM, che sorgerà proprio nello scalo ligure.
Contship lascia il TDT di Livorno
Contship Italia ha sancito il divorzio dalla Compagnia dei Portuali Livornesi, con cui per anni ha gestito il terminal container di Livorno. I rapporti tra i due soci si erano incrinati da qualche mese e si sono definitivamente rotti con la decisione di Contship di cedere la sua quota del 50% alla CPL per venti milioni di euro, come stabilito dai patti societari, ed uscire così dal porto toscano. Ora, la Compagnia Portuale è l’unico socio del Terminal Darsena Toscana, ma sta cercando nuovi partner.
Alleanza tra SBB Cargo e Hupac
Le due compagnie svizzere hanno creato una nuova società ferroviaria comune, battezzata SBB Cargo International, che si dedicherà al trasporto transalpino, con una particolare attenzione a quello tra Italia e Germania. SBB Cargo ha il controllo della società, con il 75% delle quote, ma i due soci hanno dichiarato che in futuro potranno accogliere nuovi azionisti. SBB si occuperà della trazione ferroviaria, mentre Hupac organizzerà e venderà il servizio. Nella fase iniziale, Hupac sarà il principale cliente della nuova società, che però si rivolge anche ad altri operatori. L’obiettivo è diventare il principale operatore intermodale attraverso le Alpi.
Più aerei per la Cina
Ceva cresce nel farmaceutico no anche servizi di officina farmaceutica. "L'esperienza che Ceva ha acquisito a livello internazionale in questo settore sarà utilizzata per offrire servizi innovativi e tecnicamente avanzati, in grado di ottimizzare supply chain delicate e complesse come quelle che caratterizzano il settore farmaceutico", spiega Gianfranco Sgro, presidente Ceva per Sud Europa, Medio Oriente e Africa.
Cresce il parco di Ambrogio
Ambrogio Trasporti ha siglato un ordine con la società ceca Lostr per l’acquisto di cento carri ferroviari specializzati nel trasporto di container e casse mobili. Il materiale rotabile verrà consegnato alla compagnia intermodale italiana in diversi lotti, nel periodo tra il 2010 ed il 2011. Nel settembre 2009, Ambrogio aveva acquistato 400 casse mobili da 13,60 metri.
La compagnia olandese TNT ha aumentato la frequenza dei collegamenti aerocargo tra Europa e Cina, introducendo un altro B747-400 ERF tra il suo hub europeo di Liegi e lo scalo di Shanghai. Così, i voli tra questi due aeroporti salgono a sei la settimana, cui si aggiungono i quattro voli settimanali tra Liegi e Hong Kong. Anche la compagnia italiana CargoItalia ha potenziato i collegamenti con il Paese asiatico, inserendo un MD-11F sulla rotta tra Malpensa e Shanghai, con cadenza trisettimanale.
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La multinazionale ha acquisito Dimaf Pharma Supply Chain Srl, società milanese specializzata nella logistica del farmaco. Dimaf, considerata una delle prime imprese italiane di questo settore, impiega 90 persone e nel 2009 ha fatturato 15 milioni di euro. Gestisce tre magazzini a temperatura controllata in Lombardia e Lazio, che offrono complessivamente 35mila metri quadrati e che effettua-
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Camion protagonisti a Francoforte
NOTIZIE
C
Texa ha presentato nuovi impianti di ricarica dell’aria condizionata adatti anche al trasporto pesante
’era tanto trasporto pesante - e tanta attenzione per questo mondo - ad Automechanika, la fiera della componentistica e delle attrezzature per officina che si è svolta dal 14 al 19 settembre a Francoforte.
Tante le novità presentate ad Automechanika 2010, la fiera della componentistica e delle attrezzature per officina
A dimostrarlo, le tante novità dedicate ai camion e alle officine che li riparano. Vediamone alcune, in attesa del vero evento clou per il mercato italiano: l’Autopromotec di Bologna che si svolgerà dal 25 al 29 maggio 2011. E che, secondo il suo direttore marketing Emanuele Vicentini, “dedicherà grande attenzione a camion e veicoli commerciali, che avranno un loro percorso specifico”. Cominciamo dalla Texa, che ha presentato nuovi impianti di ricarica Dopo essere stato nominato dell’aria condizionata adatti anche al consigliere nel marzo scorso, trasporto pesante. Paolo Uggè, presidente di Fai Sono i modelli Konfort 720R, 760R, Conftrasporto, è entrato a far 760R Bus e 780R Bi-gas. Si tratta di parte del gruppo di esperti impianti capaci di operare con il della Presidenza del Consiglio nuovo refrigerante R1234yf, che dal all’interno del Cnel, il Consi2011 dovrà obbligatoriamente sostiglio Nazionale dell’Economia tuire l’R134a su tutti i nuovi veicoli al e del Lavoro, l'organo consuldi sotto delle 3,5 t. Novità anche daltivo con competenze in matela Bosch, che ha messo in mostra il ria di legislazione economica e sociale. Il Cnel è comnuovo tester di diagnosi per centraposto da 122 membri e si avvale del contributo di doline Kts Truck, concepito proprio per dici esperti “qualificati esponenti della cultura econocamion e veicoli commerciali. mica, sociale e giuridica” di cui otto nominati direttaIl dispositivo è disponibile sia nella mente dal Presidente della Repubblica e quattro, come variante collegata al computer, che in questo caso, nominati dal Presidente della Repubblicome unità diagnostica autonoma: ca su proposta del Presidente del Consiglio dei mininel primo caso, la connessione wirestri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Y.S. less al pc garantisce la trasmissione dei dati entro un raggio di 100 metri.
TRENTO VARA IL FONDO SPECIALE
A usufruirne sono le imprese di trasporto con un numero di dipendenti compreso tra 4 e 50. Per ottenere il beneficio c’è tempo fino al 31 ottobre La provincia di Trento in aiuto delle piccole e medie imprese più efficienti. Si tratta di un fondo speciale per le aziende di trasporto con un numero di dipendenti compreso tra 4 e 50. Due gli elementi che determinano la misura del contributo: un indice di efficienza, tarato sulla produttività, e un indice di difficoltà finanziaria, intesa come difficoltà di recupero dei crediti. Il limite minimo di intervento è pari a 2.000 euro per dipendente stabilizzato, mentre il limite massimo è di 4.000 euro per dipendente stabilizzato, previo l’impegno a mantenere un determinato livello occupazionale. Un aiuto alle imprese, dunque, ma anche una tutela dei posti di
lavoro messi a repentaglio dalla crisi economica. Il fondo è gestito da enti di garanzia e può riguardare sia operazioni di credito nuove, sia il rinnovo di operazioni già esistenti, di durata massima biennale. Le agevolazioni devono tener conto dalla normativa “de minimis”, che prevede una soglia massima di aiuti pari a 500.000 euro per impresa nel triennio 2008-2010. Le imprese interessate potranno presentare la domanda di accesso al fondo entro il 31 ottobre 2010 e gli enti di garanzia dovranno adottare le concessioni delle agevolazioni entro il 31 dicembre 2010. Y.S.
Nel secondo, lo schermo touchscreen e una robusta struttura facilmente trasportabile assicurano una versatilità ancora maggiore. Al loro interno c’è il software Esi[tronic] Truck con tutte le informazioni tecniche, comprese quelle sulle componenti della Zf. Sul fronte degli smontagomme, la Corghi ha presentato soluzioni specifiche per i pneumatici di camion, autobus e veicoli commerciali: come l’Hd 900, un’attrezzatura elettroidraulica adatta a cerchi a canale o ad anello elastico. Oppure come Monster Ag Tt, smontagomme per camion e veicoli commerciali al quale Corghi già dal 2008 ha applicato la comoda tecnologia “leva-la-leva”. Vdo (gruppo Continental) ha lanciato invece un nuovo banco prova a rulli dedicato ai mezzi pesanti. Si chiama Ctc II Roller set compact e rientra nella gamma di strumenti legati al nuovo cronotachigrafo digitale Dtco, che fornisce le informazioni registrate durante la marcia del veicolo per interventi di manutenzione mirati. Infine, le catene da neve: Thule, che in Italia detiene il marchio König, ha lanciato la linea di catene dal montaggi facile K-Summit XXL. Si tratta, in sostanza, dell’estensione della gamma K-Summit a Suv e veicoli commerciali.•
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UGGÈ ESPERTO DEL CNEL
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NORMATIVE
Primi chiarimenti sul Codice della Strada Il ministero degli Interni ha emesso le prime circolari esplicative delle modifiche al codice della strada entrate in vigore dallo scorso 13 agosto
S
di Andrea Giuli
i tratta in particolare di una prima circolare del 30 luglio, dove il ministero ha fornito le prime indicazioni sulle norme in materia di guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di stupefacenti, entrate in vigore lo stesso giorno; di una seconda circolare del 12 agosto in cui il ministero affronta in maniera organica le novità introdotte nel codice. I chiarimenti, inoltre, proseguiti anche nel mese di Settembre, hanno prodotto una circolare congiunta ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti/ministero degli Interni, nella quale i due dicasteri si sono soffermati soprattutto sulle illegalità connesse ai trasporti internazionali ed a quelli di cabotaggio. Ma procediamo con ordine.
Una nuova circolare a firma congiunta Trasporti/Interni, che ha fornito alcune delucidazioni sulle conseguenze legate al trasporto abusivo effettuato in Italia dai vettori esteri, ed al trasporto di cabotaggio eseguito illegalmente
Tempi di guida Tra le modifiche più significative che hanno interessato l’autotrasporto, un posto di primo piano è certamente occupato da quelle che hanno interessato le sanzioni sui tempi di guida e di riposo, le quali sono state differenziate tenuto conto della gravità dell’infrazione commessa. Il ministero degli Interni ha elaborato
alcune tabelle descrittive delle infrazioni del nuovo articolo 174, che troverete in queste pagine. Sempre a proposito di questa violazione, occorre soffermarsi sulla sanzione da 307 europrevista dal comma 14 dell’art. 174 C.d.S., nei confronti dell’impresa che, “nell’esecuzione dei trasporti, non osserva le disposizioni contenute nel Regolamento (CE) 561/2006 ovvero non tiene i documenti prescritti o li tiene scaduti, incompleti o alterati.” Con una nota del 2 agosto scorso, il ministero del Lavoro ha emanato un chiarimento sul precedente testo del comma 9 art. 174, che resta comunque valido visto che il nuovo comma 14 si presenta sostanzialmente identico; in esso il ministero ha sciolto i dubbi interpretativi su questa disposizione, sostenendo che la sanzione è applicabile per ogni dipendente interessato e a ciascuna violazione rilevata, anche se nell’ambito della stessa fattispecie di illecito. I riflessi per le imprese di autotrasporto sono evidenti giacché, per fare un esempio, nel caso l’Ispettorato del lavoro accertasse un totale di 10 in-
Verifica del periodo di guida giornaliero
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CALCOLO RISPETTO ALLE 9 ORE
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CALCOLO RISPETTO ALLE 10 ORE (consentite 2 volte in una settimana)
Percentuale
Eccedenza
Percentuale del 10%
Fino a 54 minuti. Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore a 9 ore e 1 minuto fino a 9 ore e 54 minuti
Percentuale
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 55 minuti a 1 ora e 48 Oltre il 10% minuti. ma entro il 20% Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore a 9 ore e 54 minuti fino a 10 ore e 48 minuti
Da 1 ora e 1 minuto a 2 ore. Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore a 11 ore fino a 12 ore
Oltre il 20%
Oltre 1 ora e 48 minuti. Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore alle 10 ore e 48 minuti
Oltre 2 ore. Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore a 12 ore
Percentuale del 10%
Oltre il 20%
Eccedenza Fino a 1 ora. Rientra in tale casistica un periodo di guida giornaliero superiore a 10 ore e 1 minuto fino a 11 ore.
frazioni a carico di due autisti, la sanzione per l’impresa ammonterebbe nel minimo a 3.070 euro, mentre con l’interpretazione respinta dal ministero sarebbe ammontata a 614 euro (307 euro x 2 dipendenti). Tra le altre modifiche dei tempi di guida e di riposo, la circolare del 12 agosto si è soffermata sulla fase successiva all’accertamento della violazione, anch’essa profondamente innovata rispetto al passato; il comma 11 dell’art. 174 prescrive il ritiro dei documenti di guida (patente e libretto di circolazione) da parte dell’agente accertatore, il quale intima al conducente di non proseguire il viaggio se non dopo il completamento dei riposi prescritti; sul verbale, l’agente specifica anche il Comando di Polizia dove l’autista potrà recarsi per la riconsegna dei predetti documenti, una volta terminato il riposo. Questa procedura non si applica alle violazioni dei tempi di pausa, nonostante la circolare ministeriale del 12 agosto - erroneamente - li abbia assimilati ai tempi di riposo; infatti, l’infrazione dei periodi di pausa (comma 8 dell’art. 174), non rientra tra le violazioni richiamate dal comma 11 della norma, per le quali viene prevista l’intimazione dell’Agente accertatore a non proseguire il viaggio. Infine, sempre a proposito dell’infrazione dei tempi di guida e di riposo, la circolare evidenzia ulteriori aspetti della nuova normativa: - la possibilità, per gli operatori di Polizia, di sanzionare le infrazioni commesse all’estero ma accertate in Italia durante un controllo su strada (comma 12, art. 174); - l’obbligo di pagare immediatamente, nelle mani dell’agente accertatore, l’importo della sanzione per le infrazioni dei tempi di guida e riposo supe-
Verifica del periodo di riposo giornaliero CALCOLO RISPETTO ALLE 9 ORE CALCOLO RISPETTO ALLE 11 ORE CALCOLO RISPETTO ALLE 12 ORE (cui è possibile frazionare il riposo (cui è possibile ridurre il riposo giornaliero (riposo giornaliero regolare) giornaliero regolare con due periodi per 3 volte nell’arco di una stessa di almeno 3 ore e 9 ore) settimana) Percentuale
Riduzione
Entro il 10%
Fino a 54 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo giornaliero ridotto che risulti compreso tra le 8 ore e 59 minuti e le 8 ore e 6 minuti
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 55 minuti fino a 1 ora e 48 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo giornaliero ridotto che risulti compreso tra le 8 ore e 5 minuti e 7 ore e 12 minuti.
Oltre il 20%
Oltre 1 ora e 49 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo giornaliero ridotto che risulti inferiore a 7 ore e 12 minuti.
Tra le modifiche più significative che hanno interessato l’autotrasporto, un posto di primo piano è certamente occupato da quelle che hanno interessato le sanzioni sui tempi di guida e di riposo
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riori al 10%; in alternativa, il conducente deve prestare una cauzione per il minimo Percentuale Riduzione Percentuale Riduzione edittale a pena del fermo del Fino ad 1 ora e 12 Entro il 10% Fino ad 1 ora e 6 Entro il 10% mezzo per 60 gg, con affidaminuti. minuti. mento di quest’ultimo ad un Pertanto rientra Pertanto rientra in deposito autorizzato (nuovi in tale casistica un tale casistica un commi 2 bis, ter e quater art. riposo giornaliero riposo giornaliero 202 del C.d.S.). Lo stesso regolare complessivo regolare che risulti che risulti compreso compreso tra le 10 obbligo è stato previsto antra le 11 ore e 59 ore e 59 minuti e le che per un altro gruppo di viminuti e le 10 ore e 9 ore e 54 minuti olazioni (eccesso di velocità 48 minuti superiore ai 40 Km/h; sovracDa 1 ora e 13 Oltre il 10% Da 1 ora e 7 minuti Oltre il 10% carico superiore al 10%; diviminuti a 2 ore e 24 ma entro il 20% a 2 ore e 12 minuti. ma entro il 20% eto di sorpasso). minuti. Pertanto rientra in La Legge 120/2010 prevede Pertanto rientra in tale casistica un delle conseguenze precise tale casistica un ririposo giornaliero per gli operatori della filiera poso giornaliero reregolare che risulti del trasporto e per il vettore, golare complessivo compreso tra le 9 a seguito di sinistri con danni che risulti compreore e 53 minuti e a cose o a persone che abso tra le 10 ore e 47 le 8 ore e 48 minuti biano visto il coinvolgimento minuti e le 9 ore e 36 minuti. di un mezzo pesante. In particolare, il comma 8 Oltre le 2 ore e 24 Oltre il 20% Oltre le 2 ore e 12 Oltre il 20% dell’art. 179 C.d.S. stabilisce minuti. minuti. che in questi casi la DiPertanto rientra in Pertanto rientra in rezione Provinciale del tale casistica un tale casistica un Lavoro competente debba riposo giornaliero riposo giornaliero disporre la verifica, presso il regolare complessivo regolare che risulti vettore, dei dati sui tempi di che risulti inferiore inferiore a 8 ore guida e di riposo dell’anno in a 9 ore e 36 minuti. e 48 minuti. corso; inoltre, negli incidenti che causino feriti gravi o morti, la medesima D.P.L che va da un minimo di 155 che pertanto, in caso di vendeve appurare presso il veteuro ad un massimo di 624 dita del mezzo o di trasferitore, il committente, il carica(in precedenza da 78 euro a mento ad altro titolo, sono tore ed il proprietario della 311 euro). trattenute dal proprietario. merce, il rispetto delle dispo- - Per i veicoli ed i trasporti ecSempre in tema di targhe, la sizioni sui costi minimi di cezionali, l’eliminazione della circolare del 12 agosto ricorda esercizio per i contratti non scorta di Polizia (a vantaggio che la sanzione del fermo del scritti (art. 83 bis Legge di quella tecnica) tranne veicolo per tre mesi si 133/2008), e sulla responsquando, a causa delle diapplica non solo quando si abilità condivisa di cui al mensioni del trasporto, occircoli con una targa non proD.Lgs. 286/2005. Proprio per corra chiudere alcune strade pria o contraffatta, ma anche consentire l’immediato intercon deviazione dei veicoli su quando la targa risulti instalvento della D.P.L, la circolare itinerari alternativi ed eslata in maniera diversa da del ministero stabilisce che eguire degli interventi di requanto prescritto dagli art. l’organo di Polizia che ha esgolazione del traffico a 258 e 259 del Regolamento eguito i rilievi deve prontagrande distanza. di esecuzione del C.d.S. mente inviare una comuniDi conseguenza, la scorta di (D.PR 495/1992) cazione alla medesima Polizia non è richiesta se gli - L’eliminazione della targa D.P.L.. Le circolari del minisinterventi di regolazione del ripetitrice dai rimorchi immatero degli Interni del 30 luglio traffico possono eseguirsi in tricolati dall’entrata in vigore e del 12 agosto si sono occuloco, imponendo sensi unici della nuova disposizione pate anche di altre, importanalternati a vista o chiusure (l’entrata in vigore è legata a ti, novità introdotte nel nuovo momentanee della strada. delle modifiche al sopra citato Codice della Strada, tra le - In materia di circolazione con Regolamento di esecuzione quali evidenziamo: un veicolo da revisionare su del C.d.S., da effettuarsi - la possibilità, per gli Enti prostrade diverse dalle auentro il prossimo mese di otprietari della strada, di imtostrade, la sostituzione del tobre). porre la presenza sul veicolo ritiro del libretto di circo- - L’innalzamento da 65 a 68 di mezzi antisdrucciolevoli o lazione con l’annotazione, anni del limite di guida degli di pneumatici invernali, aneseguita dall’Agente accertaautoarticolati di massa supeche in assenza di un rischio tore sullo stesso documento, riore alle 20 t, previo superaconcreto di formazione di che il mezzo è sospeso dalla mento di una visita medica ghiaccio o di nevicate (art. 6 circolazione e che ne è conannuale da compiere a pardel C.d.S. che prevede la sentito l’utilizzo soltanto nella tire dal 65° anno. La disposanzione da 78 a 311 euro). giornata in cui deve eseguirsizione diventerà operativa - L’aumento della sanzione si la revisione. Se il fatto con decreto del ministero pecuniaria per la circoviene commesso in autostradelle Infrastrutture e dei lazione, in area urbana, con da, si fa ancora luogo al ritiro Trasporti, da adottare entro il veicoli appartenenti ad una del libretto. dicembre prossimo. classe ecologica vietata da - La trasformazione in person- - L’obbligo di sostenere una proun’Ordinanza del Sindaco, ali delle targhe del veicolo va d’esame per riacquistare i
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NORMATIVE
Verifica del periodo di riposo settimanale CALCOLO RISPETTO ALLE 24 ORE (cui è possibile ridurre il riposo settimanale)
CALCOLO RISPETTO ALLE 45 ORE (riposo settimanale regolare) Percentuale Riduzione
Percentuale
Riduzione
Entro il 10%
Fino a 4 ore e 30 minuti. Entro il 10% Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale regolare che risulti compreso tra le 44 ore e 59 minuti e le 40 ore e 30 minuti. Per tale riduzione non si applica però alcuna sanzione.
Fino a 2 ore e 24 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale ridotto che risulti compreso tra le 23 ore e 59 minuti e le 21 ore e 36 minuti. Per tale riduzione non si applica però alcuna sanzione.
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 4 ore e 31 minuti fino a Oltre il 10% 9 ore. ma entro il 20% Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale regolare che risulti compreso tra le 40 ore e 29 minuti e le 36 ore.
Da 2 ore e 25 minuti fino a 4 ore e 48 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale ridotto che risulti compreso tra le 21 ore e 35 minuti e le 19 ore e 12 minuti.
Oltre il 20%
Oltre 9 ore. Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale regolare che risulti inferiore a 36 ore.
Oltre 4 ore e 48 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un riposo settimanale ridotto che risulti inferiore a 19 ore e 12 minuti.
Oltre il 20%
Verifica del periodo di guida settimanale e bisettimanale CALCOLO RISPETTO ALLE 56 ORE SETTIMANALI
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Percentuale
Eccedenza
CALCOLO RISPETTO ALLE 90 ORE BISETTIMANALI Percentuale
Eccedenza
Entro il 10%
Fino a 5 ore e 36 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale fino a 61 ore e 36 minuti. Si applica a carattere residuale il comma 4° dell'art 174 del Nuovo Codice della Strada (che fa generico riferimento al superamento della durata dei periodi di guida, che possono essere giornalieri, settimanali o bisettimanali).
Entro il 10%
Fino a 9 ore. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale fino a 99 ore. Si applica a carattere residuale il comma 4° dell'art 174 C.d.S. (che fa generico riferimento ai periodi di guida, che possono essere giornalieri, settimanali o bisettimanali).
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 5 ore e 37 minuti fino a 11 ore e 12 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti compreso tra le 61 ore e 37 minuti e le 67 ore e 12 minuti.
Oltre il 10% ma entro il 20%
Da 99 ore e 1 minuto fino a 18 ore. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti compreso tra le 99 ore e 1 minuto e le 108 ore.
Oltre il 20%
Oltre 11 ore e 12 minuti. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti superiore a 67 ore e 12 minuti.
Oltre il 20%
Oltre 108 ore. Pertanto rientra in tale casistica un periodo di guida settimanale che risulti superiore a 108 ore.
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punti sulla patente, che si svolche comporti la sospensione gerà secondo le modalità dedella patente. terminate da un Decreto del - La nuova sanzione per la guiministero delle Infrastrutture e da con patente estera scadudei Trasporti da emanarsi enta di validità, se è trascorso tro il febbraio 2011. più di un anno dall’acqui- Le nuove ipotesi di revisione sizione della residenza in della patente, previste: per colItalia: si tratta dell’ammenda oro che, nell’arco di un da 2.257 a 9.032 euro e del anno dall’ultima violazione fermo del mezzo per 3 mesi. sanzionata con la perdita di 5 La guida con la cqc scaduta, punti, commettano altre due sempre quando è trascorso violazioni non contestuali con un anno dalla fissazione della la sottrazione di 5 punti ciascuresidenza nel nostro Paese, na; per coloro che provochino comporta una sanzione da un incidente stradale con feriti 155 a 624 euro ed il fermo del gravi, quando venga contestamezzo per 60 gg. ta loro un’infrazione al C.d.S. - Il superamento dei limiti di ve-
locità oltre i 40 Km/h ed oltre i 60 Km/h, ora punito rispettivamente con una sap da 500 euro a 2.000 , la sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di 6 punti dalla cqc, e con la sap da 779 a 3.119 euro, la sospensione della patente da 6 a 12 mesi e la decurtazione di 10 punti. Tutti questi importi sono raddoppiati, quando l’infrazione è commessa alla guida di un veicolo pesante. Per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi di rilevazione a distanza, le nuove norme stabiliscono che vanno collocati ad al-
meno un chilometro dal segnale stradale che impone il limite di velocità; tuttavia, la circolare prescrive che questa disposizione si riferisce soltanto ai limiti di velocità fissati dalla segnaletica stradale presente sulla strada (con l’esclusione, quindi, dei limiti di velocità riferiti al tipo di strada o di veicolo) e che, inoltre, non si applica quando l’accertamento è eseguito in presenza dell’operatore di Polizia. - L’inasprimento della sanzione per coloro che sulle carreggiate, sulle rampe o sugli svincoli autostradali, invertano il senso di marcia ed attraversino lo spartitraffico, anche all’altezza dei varchi, o percorrano la carreggiata o parte di essa nel senso di marcia opposto a quello consentito; per essi è ora prevista la revoca della patente ed il fermo del mezzo per 3 mesi. - Il chiarimento per cui il mancato inserimento della scheda del conducente nel tachigrafo digitale, comporta le stesse conseguenze dell’assenza del foglio di registrazione per gli apparecchi analogici: s.a.p da 779 a 3.119 euro e sospensione della patente di guida da 15 gg a 3 mesi. - La mancanza a bordo della cqc, che in prima battuta comporta la sanzione prevista dall’art. 180, commi 5 e 7 (sap da 38 a 155 euro), e l’intimazione ad esibire il documento entro un certo termine passato il quale si applica la sanzione del comma 15, art.116 (sap da 155 a 624 euro). - L’obbligo di fermarsi all’altezza delle strisce pedonali, in presenza di pedoni in procinto di attraversarle. - La responsabilità in solido per il pagamento delle infrazioni al C.d.S. non contestate immediatamente all’autista, che è stata estesa al proprietario del rimorchio anche a seguito dell’eliminazione della targa ripetitrice. - La riduzione a 90 gg (dai 150 precedenti) del termine per la notifica dei verbali di accertamento, mentre per la notifica all’obbligato in solido ci sono 100 gg a disposizione. - La modifica del fermo amministrativo previsto per i veicoli immatricolati all’estero dall’art. 207 del C.d.S., qualora non paghino la sap immediatamente o non prestino la cauzione; il mezzo sarà affidato in custodia ad una depositeria autorizzata, dove resterà fino ad un massimo di 60 gg a spese del trasgressore.
internazionale, ecc. L’unica infrazione legata al cabotaggio che non rientra nel campo di applicazione dell’art. 46 bis, è legata alla mancanza sul veicolo di un documento di cabotaggio (o all’incompleta compilazione dello stesso), relativo al trasporto in corso di svolgimento; in questo caso, la circolare ritiene applicabile il comma 6, art. 7 bis del D.Lgs. 286/2005, riferito alla mancata o incompleta compilazione dei documenti equipollenti alla scheda di trasporto; di conseguenza, le sanzioni applicabili possono essere quelle del comma 4 del medesimo articolo quando il documento manchi completamente (si tratta della sanzione pecuniaria da euro 600 a euro 1.800), ovvero quelle del comma 5 se nel documento manchi qualcuna delle informazioni richieste dall’art. 8 del Reg. U.E 1072/2009 (sanzione pecuniaria da 40 euro a 120 euro e fermo del mezzo fino ad un massimo di 15 gg).•
FERROBONUS: AL VIA L’INCENTIVO PER IL COMBINATO FERROVIARIO Sta per partire l’incentivo all’utilizzo del combinato ferroviario, che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di finanziare utilizzando parte delle risorse inutilizzate dell’incentivo al combinato marittimo (cd ecobonus), paria 25.700.000 euro. Al momento di andare in stampa, il ministero ha diffuso una prima bozza del decreto che è ancora suscettibile di limature, dalla quale risulta che la misura finanzierà il trasporto combinato o trasbordato su treni completi; circostanza, questa, che ha come conseguenza quella di delimitare la platea dei fruitori a coloro che stipuleranno, con l’operatore ferroviario, dei contratti di acquisto dell’intera capacità di carico del treno. Le associazioni dell’autotrasporto hanno criticato questa impostazione del ministero che, di fatto, taglia fuori le imprese di autotrasporto di piccole e medie dimensioni, le quali, molto difficilmente, sono in grado di organizzare dei treni com-
pleti. Tra le condizioni per fruire della misura previste dalla bozza del provvedimento c’è quella di aver già fatto dei treni completi nel 2009; infatti, l’incentivo è previsto per coloro che dall’entrata in vigore del Decreto, effettuino un volume di treni*Km non inferiore all’80% di quello fatto registrare nel 2009 e che, si impegnino a mantenere questi livelli per un biennio. Da evidenziare, inoltre, che entro 30 gg dalla scadenza del termine delle richieste di ammissione, il ministero erogherà un anticipo del contributo pari al 20% dell’ammontare spettante sulla base dei treni*Km specificati nella domanda; per questo motivo, le domande andranno presentate entro 30 gg dalla pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, del decreto dirigenziale di attuazione della misura. Nei prossimi numero torneremo sull’argomento in maniera più dettagliata, non appena saranno stati emanati i provvedimenti definitivi.
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Il cabotaggio Fin qui le modifiche del C.d.S. prese in esame dal ministero degli Interni nelle circolari di luglio e agosto scorso. Tuttavia, come abbiamo anticipato agli inizi di questo articolo, il 15 settembre è stata emanata una nuova circolare a firma congiunta Trasporti/Interni, che ha fornito alcune delucidazioni sulle conseguenze legate al trasporto abusivo effettuato in Italia dai vettori esteri, ed al trasporto di cabotaggio eseguito illegalmente sempre dai vettori stranieri. Su questi due aspetti, i chiarimenti più importanti hanno interessato: - L’applicazione degli art. 26 e 46 della Legge 298/1974, al trasporto abusivo eseguito nel nostro Paese da un trasportatore estero. Ricordiamo in proposito che mentre l’art. 26 si applica al trasporto eseguito da un vettore privo delle abilitazioni necessarie allo svolgimento della professione di autotrasportatore (per l’Italia, si tratta dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), l’art. 46 prende di mira il soggetto che disponga un trasporto senza le necessarie autorizzazioni (ad esempio, quando l’impresa utilizzata per il trasporto internazionale, sia priva della licenza comunitaria). Ebbene, grazie all’art. 52 della Legge 120/2007, il pagamento delle sanzioni collegate a queste norme è stato fatto rientrare nel meccanismo introdotto per gli stranieri dall’art. 207 del C.d.S.. Pertanto, il trasgressore (che la circolare individua anche nella figura del conducente) deve eseguire il pagamento in misura ridotta nella misura pari al doppio del minimo edittale, dal momento che trattandosi di sanzioni amministrative estranee al Codice della Strada, la circolare ritiene applicabile il criterio generale dettato dall’art. 16 della Legge 689/1981. Se questo pagamento non viene eseguito, il conducente è
chiamato a prestare una - L’applicazione dell’art. 46 bis cauzione per un importo pari della Legge 298/1974, al minimo edittale per i coovvero la disposizione inmunitari, ed alla metà del trodotta dall’art. 52 della massimo per gli extracomuLegge 120/2010 che, per la nitari. Soltanto se la prima volta, detta una specicauzione non viene versata fica sanzione per le irregonelle mani dell’agente accerlarità connesse allo svolgitatore, a quel punto scatta il mento del trasporto di cabofermo del veicolo per 60 gg, taggio in Italia: si tratta della durante i quali il mezzo è afsanzione pecuniaria del fidato in custodia ad un depagamento di una somma di posito autorizzato. Peraltro, euro 5.000 a 15.000 euro, e tenuto conto che le dispoil fermo del veicolo per tre sizioni degli artt 26 e 46 della mesi (6 mesi, in caso di Legge 298/1974 prevedono la recidiva del triennio). Le irresanzione accessoria del fergolarità che ricadono nel mo del mezzo per 3 mesi, la campo di applicazione delcircolare evidenzia che per il l’art. 46 bis sono legate alla periodo rimanente, i veicoli verifica dei requisiti richiesti comunitari possono essere afdall’art.8 del nuovo Regolafidati in custodia al trasgresmento U.E 1072/2009, per lo sore (o all’obbligato in solido) svolgimento dell’attività di a condizione che questi paghi cabotaggio; pertanto, rientrale spese di recupero, custodia no in questo ambito la mane trasporto del veicolo canza sul veicolo della copia sostenute fino a quel momencertificata conforme della lito. Per gli extracomunitari cenza comunitaria, la mantale affidamento non è possicata esibizione della CMR, il bile, in quanto non possono superamento del numero di autocertificare il possesso viaggi (tre) consentito nell’ardei requisiti morali e di buona co di 7 gg dallo scarico del vecondotta richiesti dalla legge. icolo a seguito del trasporto
45
COSTI CHILOMETRICI Elaborazione agosto 2010
A
COSTI CHILOMETRICI
nche questo mese vogliamo mostrarvi le modalità di calcolo dei “costi minimi di sicurezza” e lo facciamo con una rielaborazione delle tabelle del ministero dei Trasporti che ricordiamo prendono a riferimento i valori disponibili
sul sito del ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it) relativi al prezzo di gasolio del mese di agosto 2010. Nell’intento di sviluppare un’attività d’informazione/formazione rispetto al
nuovo quadro normativo, anche se solo per la tipologia dei veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate, ripercorriamo i calcoli delle nostre rielaborazioni per la tratta di percorrenza di 251 chilometri.
Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi Spetta al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti elaborare, nelle more dell’entrata in funzione dell’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, e sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica.
A tal fine, si pubblicano i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore. Al riguardo, va evidenziato che il
metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle disposizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi potranno essere condotti, dal neocostituito Osservatorio sulle attività di autotrasporto, al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione.
Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di agosto 2010) sul sito del ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 t, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 t e superiore alle 7,5 t, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 t, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete);
TIR 131/2010
e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 Km, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del Decreto legislativo 286/05.
47
COSTI CHILOMETRICI
Elaborazione agosto 2010
Prezzo al consumo ministero dello Sviluppo Economico 1.211,44
Media nazionale mensile mese di agosto 2010 Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,50 Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
2,8
0,991
0,354
da 51 a 150
19,7%
18,042
75,855
93,897
1,84
91,622
102,48%
2,8
0,991
0,354
da 151 a 250
21,2%
53,418
205,528
258,946
1,71
252,211
102,67%
2,8
0,991
0,354
da 251 a 350
23,6%
88,794
298,901
387,695
1,54
376,500
102,97%
2,8
0,991
0,354
da 351 a 500
29,4%
124,170
313,504
437,674
1,25
422,019
103,71%
2,8
0,991
0,354
oltre 501
31,6%
177,235
406,013
583,247
1,16
560,902
103,98%
Il costo del gasolio al netto dell’IVA e del rimborso delle accise su base chilometrica varia in base al consumo medio del veicolo. Nel caso considerato si parte da un consumo medio riportato nelle tabelle, predisposte dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per i veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate dove la percorrenza per ogni litro di gasolio è pari a 2,8 km, determinando così un costo di 0,354 €/l/km come calcolato di seguito:
€/ l 0,991 : 2,8 km = 0,354 €/ l / km
La parte del corrispettivo corrispondente al costo del carburante che si sostiene per l’esecuzione del trasporto è pari al prodotto del costo chilometrico determinato, nel mese precedente a quello del trasporto, per la classe cui appartiene l’autoveicolo utilizzato, per il numero dei chilometri corrispondenti alla tratta considerata. Questa parte di costo assume rilievo anche perché le variazioni intervenute nel prezzo del gasolio superiori al 2% del valore preso a riferimento, alla definizione del contratto, formeranno oggetto di conguaglio.
0,354 €/ l /km x 251 km = €88,794
La parte rimanente dei costi di gestione che contribuisce alla formazione del prezzo deve corrispondere ad una quota dello stesso corrispettivo che, fermo restando quando dovuto per il costo del carburante, sia almeno pari a quella identificata come corrispondente a costi diversi da quelli del carburante. Per questa valorizzazione, il quindicesimo giorno dei mesi di giugno e dicembre, l’Osservatorio con riferimento alle tipologie dei veicoli, determina la quota, espressa in percentuale, dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi rappresentata dai costi del carburante. In attesa che l’Osservatorio determini i costi, si riporta il valore iniziale della parte diversa dai costi del carburante che per questa tipologia di veicoli e lunghezza di tratta, salvo errori ed omissioni, per 251 km era di euro 298,901
298,901 + 88,794 = €387,695
Sulla base del totale dei costi rideterminati in base all’incremento del solo costo del carburante, ottenendo la nuova percentuale d’incremento sul valore complessivo, si può determinare per ogni tipologia di veicolo e per ogni fascia di percorrenza il costo chilometrico complessivo. Quella corrispondente alla lunghezza della tratta di 251 chilometri è di 103,47%. Conseguentemente, grazie alla proporzione è determinabile automaticamente il costo complessivo.
TIR 131/2010
€ 88,794 : 23,6% = X : 102,97%
48
Moltiplicando gli estremi e dividendo per il valore medio noto otteniamo il costo complessivo (incognita x) pari a euro 389,919.
X=
€ 88,794 x 102,97% 23,6%
= €387,695
Il costo chilometrico complessivo si può pertanto definire in tale fascia chilometrica in euro 1,54
€ 387,695 : 251 km = 1,54 €/km
I risultati dei calcoli rappresentati potrete trovarli nelle rispettive colonne della tabella dei veicoli di massa complessiva pari o superiori a 26 tonnellate per la lunghezza tratta di 251 Km. Seguendo la stessa metodologia potrete facilmente ricostruirli per ogni fascia chilometrica e per ogni tipologia di veicolo rappresentata nelle tabelle seguenti.
Veicoli di massa complessiva compresa tra 11,5 e 26 t Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
4
0,991
0,248
da 51 a 150
14,4%
12,629
76,392
89,021
1,75
87,429
101,82%
4
0,991
0,248
da 151 a 250
16,5%
37,393
193,822
231,214
1,53
226,500
102,08%
4
0,991
0,248
da 251 a 350
19,0%
62,156
272,283
334,439
1,33
326,602
102,40%
4
0,991
0,248
da 351 a 500
21,6%
86,919
327,316
414,235
1,18
403,277
102,72%
4
0,991
0,248
oltre 501
23,8%
124,064
411,847
535,911
1,07
520,269
103,01%
TIR 131/2010
Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio al km 1,37
49
COSTI CHILOMETRICI
Elaborazione agosto 2010
Veicoli di massa complessiva compresa tra 7,5 e 11,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,30 Totale costi minimi per tratta €
4,7
0,911
0,211
da 51 a 150
12,8%
10,748
74,392
85,141
1,67
83,786
101,62%
4,7
0,911
0,211
da 151 a 250
15,5%
31,824
177,996
219,820
1,39
205,807
101,95%
4,7
0,911
0,211
da 251 a 350
17,5%
52,899
255,627
308,526
1,23
301,856
102,21%
4,7
0,911
0,211
da 351 a 500
17,9%
73,974
349,353
423,326
1,21
414,000
102,25%
4,7
0,911
0,211
oltre 501
21,2%
105,587
406,017
511,604
1,02
498,292
102,67%
Veicoli di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Costo medio al km 1,25 Totale costi minimi per tratta €
1,010
0,206
da 51 a 150
12,8%
10,507
72,757
83,264
1,63
81,964
101,59%
4,9
1,010
0,206
da 151 a 250
15,5%
31,110
174,072
205,182
1,36
201,333
101,91%
4,9
1,010
0,206
da 251 a 350
18,8%
51,713
230,172
281,885
1,12
275,488
102,32%
4,9
1,010
0,206
da 351 a 500
19,0%
72,316
317,233
389,548
1,11
380,602
102,35%
4,9
1,010
0,206
oltre 501
20,1%
103,220
421,935
525,155
1,05
512,386
102,49%
Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l
TIR 131/2010
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
4,9
Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t
50
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km
Lunghezza tratta Km
Costo medio al km 1,14
Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante
Totale costi minimi per tratta €
Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €
8,5
1,010
0,119
da 51 a 150
7,9%
6,057
71,562
77,619
1,52
76,870
100,97%
8,5
1,010
0,119
da 151 a 250
9,9%
17,934
164,790
182,724
1,21
180,506
101,23%
8,5
1,010
0,119
da 251 a 350
11,3%
29,811
237,554
267,364
1,07
263,677
101,40%
8,5
1,010
0,119
da 351 a 500
12,0%
41,688
311,126
352,814
1,01
347,657
101,48%
8,5
1,010
0,119
oltre 501
13,1%
59,503
400,936
460,439
0,92
453,078
101,62%
prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 08/2010: gasolio 1,010 euro