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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

mensile n. 136 Marzo 2011

Milleproroghe

Operative le misure per l’autotrasporto

Container

Settore in crescita nel 2010 Samoter 2011

Il cava-cantiere in mostra

AUTOTRASPORTO: competitività e rispetto delle regole DCOOS3417 NAZ/278/2008

È questo il binomio che dovrà caratterizzare il futuro dell’autotrasporto italiano, unito al tema sempre centrale della sicurezza stradale



SOMMARIO n. 136 Marzo 2011

UN SEGNALE CONTRO LA CRISI

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Promulgato il decreto “milleproroghe” diventano operative le misure in favore dell’autotrasporto. Intanto riparte l’attività del Comitato Centrale dell’Albo di Yari Selvetella

UNA STRADA SICURA E UN MERCATO REGOLARE

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Coniugare la competitività con il rispetto delle regole è una delle sfide strategiche dell’autotrasporto italiano, con particolare attenzione al confronto internazionale e alla trasparenza del settore

VENTO IN POPPA AL CONTAINER

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I traffici dei contenitori mostrano nel 2010 una forte crescita globale, ma restano incertezze per l’anno in corso e l’Italia arranca nel transshipment di Michele Latorre

CONTRATTO: CHIUSO ANCHE L’ACCORDO NORMATIVO

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Sottoscritto in due tempi da parte delle associazioni datoriali, il nuovo contratto di lavoro del settore merci e logistica chiude un lungo periodo di confronto con i sindacati

UNA GOMMA PER AMICO

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Il continuo aumento del prezzo del gasolio e dei pedaggi autostradali, unitamente al costo del personale e una concorrenza sempre più agguerrita, impongono la necessità di trovare soluzioni economiche al trasporto

5

Tecnica

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Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli

6

In viaggio con

35

Fisco

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Albo

9

Logistica

38

Consulta

11

Normative

41

Europa

12

Costi di esercizio

47

3

TIR 136/2011

Editoriale


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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

mensile n. 136 Marzo 2011

Milleproroghe

In copertina: il nuovo Eurocargo Iveco 4x4

MERCATO REGOLARE

Operative le misure per l’autotrasporto

La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

Container

Settore in crescita nel 2010 Samoter 2011

Il cava-cantiere in mostra

AUTOTRASPORTO: competitività e rispetto delle regole DCOOS3417 NAZ/278/2008

È questo il binomio che dovrà caratterizzare il futuro dell’autotrasporto italiano, unito al tema sempre centrale della sicurezza stradale

ompetitività e rispetto delle regole. Una sfida importante per l’autotrasporto italiano soprattutto se il confronto si sposta sui vettori internazionali che operano in Italia. In pratica il principio deve essere quello di aiutare le aziende in regola e penalizzare chi, per necessità o per indole, preferisce utilizzare scorciatoie illegali. È questo il tema che affrontiamo su questo numero di Tir nella nostra inchiesta di copertina, un viaggio che va dal caso Friuli al tema dei controlli su strada e a quello delle verifiche presso le imprese committenti. Una sfida decisiva per la crescita di un settore alle prese con una crisi strutturale. E contro questa crisi non mancano i segnali da parte delle Istituzioni: con l’approvazione definitiva del decreto milleproroghe diventano operative le misure in favore dell’autotrasporto concordate con la categoria. Tra le norme contenute nel decreto, la disponibilità delle risorse, pari a 276 milioni, previste dalla legge di bilancio per le aziende di autotrasporto, la disciplina dei pallets, l’estensione a tutto il 2011 degli incentivi offerti dal fondo di garanzia per le Pmi di autotrasporto di merci in conto terzi anche per l'acquisto di veicoli commerciali.

C

Per effetto del milleproroghe saranno inoltre esonerati dalle relative sanzioni (esclusione dai benefici fiscali, previdenziali, finanziari, oltre che dalle procedure di affidamento di beni e servizi) i vettori che non indicheranno il costo del gasolio in fattura. Un altro segnale importante arriva dal mercato, con la ripresa dei container. I traffici dei container mostrano nel 2010 una forte crescita globale, ma restano incertezze per l’anno in corso, mentre l’Italia registra qualche problema in più sul fronte del transshipment, ossia del trasbordo dei container. Una crisi che di fatto ha colpito principalmente Gioia Tauro, unico vero porto specializzato su questa tipologia. Un altro segnale arriva sul fronte sindacale, con la chiusura del Contratto Collettivo di Lavoro per il trasporto merci, le spedizioni e la logistica. Sottoscritto in due tempi da parte delle associazioni datoriali dell’autotrasporto, il nuovo contratto chiude un lungo periodo di confronto con i sindacati. Per la sezione tecnica, spazio su questo numero di Tir agli pneumatici, il fondamentale – e spesso trascurato – elemento di contatto del veicolo con la strada. Faremo una panoramica dei prodotti attualmente disponibili sul mercato e delle principali caratteristiche di quelli dedicati a questo periodo dell’anno. Infine, spazio al Samoter, il salone del trasporto edilizio e da cava cantiere che ha aperto i battenti nei primi giorni di marzo a Verona. Non mi resta che augurarvi buona lettura.

ANNO XII N° 136 - Marzo 2011 REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Arianna Giagoni FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Carlo Otto Brambilla, Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Michele Latorre, Franco Massimelli, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini PUBBLICITÀ Concessionaria per la pubblicita: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino - Advertising ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

Fabio Montanaro

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TIR 136/2011

EDITORIALE


SCADENZE & DIVIETI MARZO/APRILE 2011 SCADENZE 16 MARZO mercoledì RITENUTA D’ACCONTO: versamento Irpef di febbraio; IVA: versamento mensile di febbraio; IVA: versamento del quarto trimestre e saldo 2010; VERSAMENTI: Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in febbraio; Vanno pagati i contributi INPS relativi alle operazioni di conguaglio 2010; INAIL: sola presentazione informatica delle dichiarazioni delle retribuzioni. 27 MARZO domenica ORA LEGALE: inizio del periodo alle ore 02,00. 16 APRILE sabato RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di marzo; IVA: versamento mensile di marzo; VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti

INOLTRE... REVISIONI 2011 In base alla vigente normativa, vi andranno mensilmente assoggettati i seguenti veicoli da trasporto merci, o ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non sottoposti a visita e prova (art. 75 del Codice della Strada) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2011 per i quali, nello stesso mese del 2010 risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare;

d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in marzo; INAIL: pagamento, per rinvio, dei premi 2011 per gli autisti; ulteriori riduzioni in corso di emanazione potranno essere anche detratte da un ricalcolo delle rate del 17/05, 16/08 e 16/11, in caso di scelta del pagamento rateale. 30 APRILE sabato MUD semplificato: presentazione, alle Camere di Commercio nei casi previsti, delle dichiarazioni ambientali per l’anno 2010; Albo smaltitori: pagamento del contributo annuale; MOD. 730: consegna ai datori di lavoro, sostituti d’imposta, della ricevuta della dichiarazione, della busta dell’otto per mille e di quella del 5 per mille; INPS: presentazione su supporto informatico dei modd. GLA delle retribuzioni 2010 corrisposte ai collaboratori coordinati e continuativi ed assimilati; MOD 770/2011 semplificato ed ordinario: la presentazione informatica è rinviata al 31 luglio.

- non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2007, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2009, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, o nel 2011. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2007 o effettuata la revisione 2009 regolare.

Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). È previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens ed a richiedere i modelli Durc riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Le rateizzazioni sono concesse senza il versamento di anticipi. Le nuove disposizioni economiche per il 2011 sono indicate nella L. n. 220/10, in S.O. della G.U. n. 297 del 21/12/10. Sono stati pubblicati i nuovi valori convenzionali; la regolarizzazione va effettuata entro il 16 maggio. DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) Copie molto recenti devono essere sempre tenute a bordo degli automezzi da trasporto per dimostrare, appunto, la regolarità contributiva del vettore sia alla committenza che alle Forze di Polizia nei controlli su strada. (Invece, il CUD è la “Certificazione Unica dei Datori di Lavoro”). TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. È stata ammessa anche l’Irap. CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). È obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono.Dal 30/09/10 (Reg. UE n. 581 del 01/07/10), tali documenti vanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità di

ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 20 - 27 marzo domenica dalle 8 alle 22

3 - 10 - 17 - 24 aprile domenica dalle 8 alle 22

17 marzo giovedì dalle 8 alle 22

25 aprile lunedì dalle 8 alle 22 23 aprile sabato dalle 8 alle 16

TRAFORI DEL MONTE BIANCO E DEL FREJUS. Dal 1° gennaio 2011 i pedaggi sono aumentati mediamente del 5%. Sempre dal 1° gennaio è vietato il transito dei veicoli pesanti Euro 1 nel traforo del Monte Bianco. Fino all’11 marzo vi saranno limitazioni per il transito di veicoli di larghezza superiore a 3,8 metri. Inoltre è temporaneamente vietata la circolazione sulla RN 205 per i veicoli di larghezza superiore a 3,5 metri. Per manutenzione, il traffico nelle ore notturne anche del mese di marzo avviene a senso unico alternato. Prevista la chiusura completa nelle notti di lunedì 7 e 14 marzo, dalle ore 22 alle ore 6.

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Per i trasporti eccezionali, vigono i seguenti divieti di circolazione stabiliti dal D.M. 14/10/10 ed integrati dall’apposita Direttiva AISCAT, relativamente al bimestre febbraio-marzo:

6

20 - 27 marzo domenica dalle 8 alle 22

22 venerdì, 23 sabato, 25 lunedì aprile dalle 8 alle 22

3 - 10 - 17 - 24 aprile domenica dalle 8 alle 22

26 aprile martedì dalle 8 alle 14

AL 15/02/2011 bordo ed entro 28 giorni dalle “carte” del conducente) su supporti informatici esterni e custoditi in azienda. Va anche esibito il modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria, L 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento UE n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni. SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è prevista anche la sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14). Inoltre, dallo 01/08/10, occorre procedere alla valutazione dell’eventuale presenza dello stress da lavoro correlato. IMPRESE DI TRASPORTO È istituito un sistema di classificazione dei rischi in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza del lavoro. CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC). Per il trasporto merci, dal 26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuove disposizioni ne prevedono il rilascio in base alla sola documentazione a tutti i titolari di patente di guida delle categorie C e CE alla data del 09/09/2009. Ad essa sono assegnati ulteriori 20 punti, oltre ai 20 della patente. In caso di perdita, si ottiene il ricupero fino a 9 punti frequentando un apposito corso con esame finale; è invece indispensabile quello di revisione in caso di perdita totale del punteggio o dopo tre infrazioni con perdita di almeno 5 punti ciascuna. Resta confermata l’obbligatorietà del suo possesso per la guida di tali categorie di veicoli e la sua validità quinquennale. Per il rinnovo, rimane necessario frequentare un corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore, presso i soggetti autorizzati. NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292, e per la Direttiva 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazioni (P per la presenza giornaliera e con l’ovvia esclusione del riposo settimanale) vanno fatte mensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavoro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste sanzioni per la mancata istituzione, omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), omessa esibi-


committente, del caricatore, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi provata dalla documentazione successiva allo scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni, l’indicazione del luogo e data di compilazione e i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la SCHEDA i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per essa, con firma in data certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda di trasporto integrativa. La SCHEDA deve essere emessa anche per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie. Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i documenti ufficiali previsti per legge e dalle norme comunitarie ed internazionali (ad esempio, la lettera di vettura internazionale Cmr, documenti doganali e di cabotaggio, il formulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.). CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05) La normativa è stata aggiornata e parzialmente modificata. TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; gli importi dei pedaggi verranno decisi con successivi decreti del ministero dei Trasporti. NUOVO CODICE DELLA STRADA È già entrato in vigore, con i “chiarimenti” del-

EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE MARZO 19 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24 20 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 21 lunedì GB dalle 00 alle 07; 26 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 27 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 28 lunedì GB dalle 00 alle 07; APRILE 2 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 3 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 4 lunedì GB dalle 00 alle 07; 9 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 10 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 11 lunedì GB dalle 00 alle 07; 16 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 17 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 18 lunedì GB dalle 00 alle 07; 22 venerdì CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, GB dalle 00 alle 24, SK dalle 00 alle 22, 23 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24; 24 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 25 lunedì A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alla 22, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 martedì GB dalle 00 alle 07; 27 mercoledì SLO dalle 08 alle 21, 30 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24.

l’apposita circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti. Fra l’altro, è prevista la modifica delle sanzioni; per i tempi di guida e di riposo, esse saranno proporzionali alla gravità delle infrazioni ed applicabili, in molti casi, anche alla committenza. CONTRAVVENZIONI (o SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE) vanno pagate subito ai Verbalizzanti, anche mediante carte di credito, per evitare il fermo amministrativo immediato del veicolo oggetto del controllo (con spese di depositeria a carico del proprietario). Se l’interessato intende presentare successivamente ricorso, ne avvisa gli Agenti; in questo caso, la somma, leggermente maggiorata, viene incassata a titolo di deposito cauzionale. Dal 01/01/11 gli importi sono stati maggiorati del 2,4% (D.M. 22/12/10 in G.U. n. 305 del 31/12/10 e circolare del ministero dell’Interno del 31/12/10). LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo 234/07, nelle 24 ore, non possono essere superate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoro consecutive vengano superate nella fascia oraria fra le 00,00 e le 07,00. RIDUZIONE BOLLO AUTO Come per l’anno scorso, è stato finanziato il rimborso degli sconti (codice tributo 6829). CABOTAGGIO è entrata in vigore la nuova disciplina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09). FINANZIARIA 2010 Sono utilizzabili le somme stanziate per l’autotrasporto; esse sono confermate anche per il 2011 ed integrate da nuove norme sui compensi, movimentazione dei pallets compresa.

ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata prorogata la vigente normativa al 04/12/2011 per l’adeguamento dei requisiti di capacità finanziaria e professionale per le imprese che esercitano l’autotrasporto esclusivamente con veicoli fino a 6 t e con portata utile fino 3,5 t. PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni, è stata elevata a 68 anni la possibilità di guidare complessi di veicoli di peso lordo complessivo a pieno carico superiore a 20 t. RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC. Vanno conservate per almeno 10 anni. DEBITI CON IL FISCO È possibile chiedere e ottenere la rateizzazione da EQUITALIA presentando domanda in carta semplice dopo l’iscrizione a ruolo. VALUTAZIONE GENERALE DEI RISCHI DA STRESS Dal 31 dicembre 2010 le aziende debbono avviarne l’attività di valutazione. DOGANE Per la circolazione dei prodotti soggetti ad accisa è obbligatorio il documento amministrativo elettronico “e-ADI”. Sono entrate in vigore anche altre nuove disposizioni. MEZZI D’OPERA Pagamento della tassa per l’usura delle strade; IVA Trasmissione informatica del modello annuale di comunicazione dei dati riguardante l’anno 2010; entro il 31 ottobre 2011 vanno comunicate telematicamente tutte le operazioni superiori a euro 25.000 riguardanti l’anno 2010 da parte di tutti i soggetti passivi IVA; vi sono altre disposizioni per l’anno 2011. INAIL Il versamento dell’autoliquidazione è stato rinviato al 16 giugno 2011.

INOLTRE... ROMANIA Festività nazionali nel bimestre: (non indicate - calendario ortodosso) In tutta la rete stradale nazionale norme generali riguardano i veicoli superiori a 7,5 t; per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, è vietata la circolazione dalle ore 06 alle ore 22 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali. Esiste un calendario di divieti per strade, per tipi di veicoli e per la città di Bucarest con particolari norme ed orari. BULGARIA Festività nazionali nel bimestre (non indicate - calendario ortodosso). Non c’è un divieto generale per il traffico internazionale di domenica e nelle festività. Vi sono, comunque, diverse limitazioni locali per “veicoli” con pesi superiori a 15 t ed a 10 t. In estate (dal 01/07 al 15/09), i limiti riguardano tutti i veicoli superiori a 3,5 t. Sono stabilite norme particolari per la città di Sofia. LITUANIA Festività nazionali nel bimestre: 11 marzo, 24 e 25 aprile. PORTOGALLO Festività nazionali nel bimestre: 8 marzo, 22, 24 e 25 aprile. Vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): – divieto di transito nel ponte “25 Aprile” sul fiume TAGO, ogni giorno, comprese le domeniche e le festività nazionali, dalle ore 05,00 alle ore 02,00 del giorno seguente; – per tutto l’anno, in molte gallerie, prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1500 metri dalla bretella; – dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì,

dei prefestivi, delle domeniche e delle festività nazionali; – dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali di accesso dentro Lisbona e Porto. – Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. – Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto. GRECIA Festività nel bimestre: marzo sabato 5 dalle 8 alle 13, domenica 6, 13, 20, 27 dalle 15 alle 21, lunedì 7 dalle 15 alle 21, lunedì 14 dalle 16 alle 21, giovedì 24 dalle 16 alle 21, venerdì 25 dalle 15 alle 21; aprile domenica 3, 10, 17, 24 dalle 15 alle 21, giovedì 21 dalle 15 alle 22, venerdì 22 dalle 6 alle 16, lunedì 25 dalle 15 alle 22, sabato 30 dalle 8 alle 13. LUSSEMBURGO Festività nel bimestre: marzo sabato 5, 12, 19, 26 dalle 21,30 alle 24, domenica 6, 13, 20, 27 dalle 00 alle 21,45, aprile sabato 2, 9, 16, 23, 30 dalle 21,30 alle 24, domenica 3, 10, 17 dalle 00 alle 21,45, domenica 24 dalle 00 alle 24, lunedì 25 dalle 00 alle 21,45. Nelle seguenti nazioni non sono previste limitazioni alla circolazione: BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, ESTONIA, FINLANDIA, GEORGIA, LETTONIA, LITUANIA, PAESI BASSI, SVEZIA, BIELORUSSIA. IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale.

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zione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. È previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. - La quota massima di ingresso in Italia per il 2010 è stata fissata in 104.000 unità dal ministero dell’Interno, al quale, dal 31 gennaio è possibile presentare, via internet, le domande di assunzione, nel rispetto della relativa quota. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, a richiesta, il possesso dell’onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del vettore (obbligatoriamente identificato anche con il numero di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), del


SCADENZE & DIVIETI MARZO/APRILE 2011 ALTRE NOTIZIE AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Per le categorie di veicoli non elencate, dal 1 novembre al 30 aprile (periodo invernale) è in vigore il divieto dalle 20,00 alle 05,00 e dal 1 maggio al 31 ottobre (periodo estivo) dalle 22,00 alle 05,00. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1 luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1 gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km 72 al Km 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1 gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GO-BOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo. Dal 01/01/11 sono entrati in vigore i nuovi importi dei pedaggi.

FRANCIA: Per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e particolari norme per il cabotaggio. GRAN BRETAGNA: È stata istituita la Low Emission Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordinaria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree amministrate dal Piano dei trasporti della Grande Londra. In tutto lo Stato verrà richiesto su strada un campione del carburante per controlli. SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquistabili sul posto) che permetteranno al nuovo sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno informarsi in loco).

PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt superiore a 7,5 t) con contrassegno L. - In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2011 e il 31/10/2015. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.


ALBO

Al lavoro per l’autotrasporto Intervista a Bruno Amoroso, Presidente del Comitato Centrale dell’Albo olte sono le sfide che dovrà fronteggiare, in questo 2011 e negli anni a venire, il settore dell’autotrasporto italiano. Alcune sono legate alla difficile congiuntura economica internazionale, altre alle regole di un mercato che, sempre di più, cerca di coniugare la competitività con i doveri della sicurezza e della legalità. In questo quadro un ruolo importante può essere svolto dall’Albo degli Autotrasportatori e dal Comitato Centrale, chiamato a intervenire, in varie materie, a sostegno della categoria. Abbiamo incontrato il suo nuovo Presidente, Bruno Amoroso, per individuare alcune tra le tematiche d’intervento dell’ente.

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Chi è Bruno Amoroso Consigliere di Stato, Presidente di Sezione del Tar Lazio, è stato Presidente dell’Albo degli Smaltitori Rifiuti. Tra le attività svolte per il settore dei trasporti, oltre all’esperienza maturata nell’ambito di competenze specifiche ricoperte all’interno del Consiglio di Stato: • ha realizzato, in concorso con la Regione Lombardia e con Telespazio, un primo sistema di tracciabilità dei rifiuti. • è stato Capo ufficio legislativo del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nel Governo Dini. • ha curato il contributo del ministero delle Partecipazioni Statali al Piano Trasporti in collaborazione con ISTRA, ENI ed IRI.

Un settore, quello dell’autotrasporto, che sta cercando di dotarsi degli strumenti adatti per un vero e profondo rinnovamento… Il nuovo Comitato Centrale dell’Albo intende operare, nell’ambito delle sue competenze, per un mercato regolare, che valorizzi il contributo di eccellenza che l’autotrasporto può dare al Paese. Dopo un primo periodo dedicato all’organizzazione interna, iniziamo ora una fase operativa, grazie all’ausilio di commissioni che potranno lavorare specificamente sui vari e complessi compiti a cui dobbiamo attendere. Con la collaborazione delle istanze istituzionali, imprenditoriali e territoriali presenti

nel Comitato Centrale, intendiamo fornire strumenti e competenze utili alle aziende e, più in generale, al sistema trasportistico italiano. Presidente, al Comitato Centrale spetta il compito di garantire l'unicità e la dimensione nazionale dell'Albo. Un ruolo da porre in relazione a quello svolto sul territorio dalle amministrazioni provinciali, in base alle leggi sul decentramento… Su questa tematica, in effetti, si sta concentrando la nostra attenzione e il nostro impegno di queste settimane. Il primo obiettivo è quello di far pulizia, rimuovendo dal settore quelle imprese che, prive di veicoli, operano evidentemente in un ambito di intermediazione anziché di effettivo esercizio di trasporto per conto di terzi. Già da tempo il Comitato Centrale ha avviato un confronto con l’Unione delle Province Italiane. Stiamo ora lavorando a un’azione che ci auguriamo più efficace. Chiediamo alle province di procedere alla cancellazione dagli albi locali di quelle aziende che risultano prive di veicoli. Su questo abbiamo ottenuto il sostegno del sottosegretario con delega all’autotrasporto Bartolomeo Giachino, per un confronto con l’Upi. Qualora la cancellazione non dovesse avvenire su base territoriale siamo pronti a farlo noi, centralmente. In generale ritengo che sarebbe utile un sistema di verifiche periodiche delle attività svolte dalle aziende, depurando via via gli albi da chi non compie una reale attività di trasporto. Anche le aziende di trasporto si trovano a interagire sempre di più con le nuove tecnologie, dalle quali può arrivare un contributo decisivo in termini di modernizzazione del settore… Su questa tematica l’Albo de-

gli autotrasportatori è molto attento e ha vari progetti in corso di realizzazione. Mi riferisco in particolare alla piattaforma telematica che, assieme agli altri strumenti messi in campo dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, può costituire un utile strumento per le aziende. In effetti la tecnologia è entrata a tutto campo in questo settore. Penso ad esempio al trasporto pubblico, laddove è possibile acquistare il biglietto direttamente tramite telefonino. Nel nostro campo ci sono iniziative molto interessanti: tra queste, l'attivazione da parte della Polizia Stradale di pagamenti bancomat fissi e mobili per il pagamento delle sanzioni, anche per i vettori stranieri. Anche per quanto riguarda l’Albo, prosegue il nostro impegno di semplificazione delle procedure e di valorizzazione delle modalità telematiche, come avviene, ad esempio, per il pagamento annuale delle quote. Un altro ambito d’intervento dell’Albo è quello della formazione, a tutto campo, di professionisti per le aziende di settore. Quali sono le iniziative in corso? L’Albo ha avviato una serie di importanti percorsi formativi. La collaborazione di alcuni atenei italiani, dislocati in tutto il territorio, rende quest’iniziativa particolarmente interessante: assieme alle Università di Bologna, Castellanza, Genova, Napoli, Roma, Salerno, Trieste e Verona, stiamo formando competenze specializzate di alto livello. Abbiamo inoltre chiesto la collaborazione delle aziende, per la realizzazione di stage che permettano agli studenti un contatto diretto con le realtà imprenditoriali. Sarà sicuramente utile continuare a puntare sulla formazione e sui vantaggi che, in termini di competitività e di sicurezza, questi corsi possono dare.•

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Da sinistra, il Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, il Vice Presidente del Comitato Centrale dell’Albo Francesco del Boca e il Presidente Bruno Amoroso



CONSULTA

Ultima chiamata per gli ACCORDI DI SETTORE Per rispettare le scadenze previste dalla Legge 112/2008, gli accordi di settore andrebbero stipulati entro il 12 maggio; trascorso questo termine, i costi minimi di esercizio per i contratti non scritti dovranno essere elaborati dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto are nuova linfa agli accordi di settore: era questo l’obiettivo che si proponevano le associazioni di categoria nell’estate del 2009 quando, nella trattativa con il Governo per scongiurare il preannunciato fermo, ottennero l’inserimento di questo strumento nelle modifiche dell’art. 83 bis del Decreto Legge 112/2008, convertito nella Legge 133/2008. Nell’impianto introdotto dalla Legge 127/2010, gli accordi di settore costituiscono lo strumento con il quale le parti possono disciplinare una serie di aspetti fondamentali, nonché derogare ad adempimenti che sono stati introdotti per garantire la tracciabilità della filiera del trasporto e la sicurezza della circolazione stradale, nel presupposto che le imprese che operano conformemente a questi accordi, già per questo motivo, lavorano rispettando le regola sulla sicurezza.

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Analizziamo più approfonditamente gli effetti che i nuovi commi 4, 4 bis e 4 ter dell’art. 83 bis hanno ricondotto agli accordi di settore che, ricordiamo, per essere validi devono essere stipulati tra le organizzazioni associative dei vettori rappresentate nella Consulta Generale per l’autotrasporto e per la logistica, e le organizzazioni associative dei committenti. L’obiettivo principale è arrivare a definire i costi minimi di esercizio da applicare ai contratti scritti, tenendo conto anche delle peculiarità che contraddistinguono le singole filiere di trasporto; ad esempio, gli elementi che entrano in gioco nella determinazione del costo di un trasporto effettuato con veicolo cisterna sono certamente diversi da quelli di un trasporto con veicoli frigorifero. Ebbene, nell’attuale fase transitoria il ministero, suo malgrado, ha dovuto trascu-

rare proprio queste peculiarità, dal momento che gli unici parametri che ha potuto utilizzare a norma dell’art. 83 bis, comma 10, della Legge 133/2008 per arrivare alla definizione dei costi minimi di esercizio, sono stati la distanza chilometrica e la massa complessiva del veicolo. Sempre gli accordi volontari possono escludere, dai predetti costi minimi di esercizio, i contratti di durata o quantità garantite; gli stessi accordi possono esentare i citati contratti dall’applicazione di una serie di disposizioni introdotte a salvaguardia della regolarità del trasporto, come quelle sulla corresponsabilità del vettore, del committente, del caricatore e del proprietario della merce nei contratti scritti (art.7, comma 3 del D.Lgvo 286/2005), sulla scheda di trasporto (art. 7 bis del D.Lgvo 286/2005) e in materia di azione diretta, che entreranno in vigore dal prossimo mese di agosto. Per rispettare le scadenze previste dal comma 4 bis dell’art. 83 bis, gli accordi di settore andrebbero stipulati entro il 12 maggio; trascorso questo termine, la normativa stabilisce che i costi minimi di esercizio per i contratti non scritti devono essere elaborati dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, istituito presso la Consulta Generale. L’Osservatorio deve assolvere a questo compito entro un mese dalla precedente scadenza (quindi, entro il 12 giugno 2011), dopodiché i costi minimi decisi con la procedura attuale da parte del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per i contratti non scritti, si estenderebbero anche ai contratti scritti, con tutte le limitazioni del caso. Fin qui la procedura prevista dalle nuove norme dell’art. 83 bis. Ma qual è lo stato attuale degli accordi di settore? Al momento non ci sono notizie positive: sono in corso di svolgimento una serie di incontri tra le associazioni della committenza e dei vettori che, tuttavia, molto difficilmente si tradurranno in atti concreti prima delle scadenze prima viste, per cui appare molto probabile che su questa vicenda dovrà intervenire l’Osservatorio per le attività di autotrasporto. Sul decollo di questo strumento, infatti, pesa da un lato l’atteggiamento della Confindustria, che non ha condiviso le

ultime modifiche dell’art. 83 bis (in primis, proprio quella sugli accordi di settore), influenzando così, di fatto, anche quelle sigle che si riconoscono nella galassia confindustriale, che hanno rispedito al mittente le richieste delle associazioni dei vettori di aprire un tavolo di confronto su questa tematica. Dall’altro, pesa anche il parere negativo espresso la scorsa estate dall’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, la quale ha affermato che Accordi di settore che individuino “costi minimi di esercizio” nell'autotrasporto si traducono in tariffe minime che, invece di garantire il soddisfacimento di standard qualitativi e di sicurezza del servizio, assicurano condizioni di redditività anche a coloro che offrono un servizio inefficiente e di bassa qualità. A questo proposito, occorre aggiungere che la Corte di Giustizia dell’U.E, nel corso di questi anni, si è pronunciata sul tema della compatibilità delle tariffe minime con la normativa comunitaria in tema di concorrenza, chiarendo in buona sostanza che non vi è un’incompatibilità a priori. Più precisamente, la Corte ha affermato che gli operatori ben possono dar vita a un sistema che preveda delle tariffe minime per soddisfare un interesse pubblico; in questo caso, tuttavia, occorre che lo Stato valuti l’opportunità di dar seguito alle richieste avanzate dalle categorie interessate e, in caso affermativo, recepisca queste tariffe in un atto normativo proprio. Al giudice nazionale, a sua volta, spetta il compito di sindacare se la restrizione alla libera concorrenza operata con questo sistema tariffario sia una misura congrua e proporzionata rispetto all’interesse da perseguire, oppure vada oltre quanto sarebbe stato necessario.•

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di Fabrizio Serafini


EUROPA

Sicurezza Stradale: il nuovo Piano dell’Europa L’obiettivo è dimezzare il numero di incidenti mortali da qui al 2020. Molte azioni sono previste, a partire dalle nuove tecnologie a bordo dei camion di Marco Tempestini

I

l nuovo Piano d’azione sulla sicurezza stradale è stato approvato dai ministri dei Trasporti degli Stati membri dell’Unione europea. Il programma contiene una serie di iniziative, a livello sia europeo che nazionale, per migliorare la sicurezza del veicolo, dell'infrastruttura e il comportamento degli utenti della strada. Già nel 2001 con il precedente piano l’UE aveva deciso di dimezzare entro il 2010 il numero di incidenti mortali: obiettivo purtroppo nella realtà non raggiunto, anche se progressi comunque sono stati compiuti: il numero di incidenti mortali in alcuni paesi è stato ridotto del 40% (contro una riduzione del 25% nel decennio precedente). È inoltre diminuito il livello medio di vittime di incidenti stradali per milione di abitanti, che è passato da 113 nel 2001 a 69 nel 2009 per tutti gli attuali 27 Stati membri. La Commissione intende anche ridurre il numero di feriti nei prossimi dieci anni. Verranno adottate definizioni comuni delle lesioni gravi e di quelle meno gravi e promosso lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri sulla risposta del servizio di emergenza agli incidenti, provvedendo altresì ad organizzare in tutta l'UE la raccolta e l'analisi dei dati sui feriti. Bruxelles indica vari obiettivi strategici, uno dei quali in particolare tocca direttamente i veicoli commerciali.

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Misure per migliorare la sicurezza dei veicoli

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Il precedente piano si era concentrato molto sui dispositivi di sicurezza passivi per i veicoli, come le cinture di sicurezza e gli airbag. Tra il 2011 e il 2020 vedremo l’entrata in vigore di

una serie di nuove misure obbligatorie di sicurezza attiva: controllo elettronico obbligatorio della stabilità, sistemi di avviso di uscita di corsia, sistemi automatici di frenaggio di emergenza, dispositivi che ricordano di allacciare la cintura di sicurezza, limitatori di velocità per veicoli commerciali/furgoni leggeri. Per i veicoli elettrici, che possono avere una loro concreta e diffusa applicazione ad esempio per la distribuzione urbana delle merci, la Commissione proporrà un pacchetto di misure che fisseranno norme tecniche per la sicurezza. Si esaminerà inoltre la possibilità di estendere l'applicazione di sistemi avanzati di assistenza alla guida, come i sistemi di allarme anticollisione, adattandoli ai veicoli commerciali e/o privati. Le norme comunitarie prendono sempre più in considerazione il rischio di lesioni per gruppi vulnerabili come i pedoni e i ciclisti, e in prospettiva vedremo l’introduzione obbligatoria di frontali di veicoli che assorbano l'energia dell'impatto e specchietti anti-angolo morto. Per quanto riguarda le revisioni, la Commissione rafforzerà la legislazione dell'UE in materia per introdurre un riconoscimento reciproco di tali controlli, in modo che quelli effettuati da un trasportatore in uno Stato membro siano riconosciuti in un altro.

Infrastrutture stradali più sicure Nell’ottica del piano, potranno beneficiare di fondi europei soltanto le infrastrutture conformi alle direttive sulla sicurezza stradale e in galleria. Questo avviene già per il finanziamento delle reti di trasporto transeuropee: la Commissione estenderà tale prassi come principio generale

da rispettare per qualsiasi finanziamento dell'UE.

Promuovere le tecnologie intelligenti La Commissione proporrà nuove specifiche tecniche, nel quadro della direttiva ITS (direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti), in modo da facilitare lo scambio di dati e di informazioni tra veicoli e tra veicoli e infrastruttura (ad esempio, per permettere la trasmissione in tempo reale di informazioni su limiti di velocità, flussi di traffico, congestione, riconoscimento di pedoni). Da rilevare come tutto ciò si lega ad aspetti fondamentali per l’autotrasporto, con prospettive future rilevanti (controlli da parte delle forze dell’ordine, che magari non passeranno più necessariamente per l’arresto del mezzo a bordo strada con conseguente perdita di tempo per il trasportatore) e futuri (Eurovignette, per quanto riguarda il rilevamento della congestione, anche e soprattutto per poterla evitare, non pagando conseguentemente il maggior pedaggio). Prevista poi l'introduzione del sistema elettronico di chiamata di emergenza (e-Call), di cui verrà studiata l'estensione ai veicoli commerciali pesanti.

Istruzione e formazione La Commissione collaborerà con gli Stati membri al fine di sviluppare una strategia comune per l'istruzione e la formazione in materia di sicurezza stradale. A livello dell'UE ciò significherà innanzi tutto migliorare il sistema di formazione e di rilascio delle patenti, in particolare ampliando la direttiva che le riguarda, in modo da definire criteri minimi per gli istruttori di guida. Si potrà anche

prevedere, prima del rilascio, un periodo di tirocinio/guida accompagnata. Inoltre Bruxelles studierà la possibilità di introdurre periodi di prova dopo l'esame di guida. Infine, il c.d. “Ecodriving” (guida ecologica) potrebbe essere inserito fra le prove teoriche e pratiche.

Migliorare i controlli Gli Stati membri saranno chiamati a sviluppare piani nazionali di attuazione dei controlli, e campagne di sensibilizzazione saranno inoltre promosse in tutta l'UE. Per la guida in stato di ebbrezza le sanzioni dovrebbero essere accompagnate da misure di prevenzione:, la CE studierà misure legislative per l'utilizzo obbligatorio di sistemi “alcolock” per casi specifici, o nel quadro di programmi di riabilitazione (per conducenti professionisti) dopo la contestazione di infrazioni per guida in stato di ebbrezza. L'infrazione transfrontaliera più diffusa continua ad essere l'eccesso di velocità. La Commissione darà la priorità all'adozione di misure legalmente vincolanti sullo scambio transfrontaliero di informazioni nel campo della sicurezza stradale (proposta di direttiva del 2008) per permettere l'identificazione dei trasgressori stranieri e l'imposizione agli stessi di sanzioni per le infrazioni concernenti il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, l'eccesso di velocità,


la guida in stato di ebbrezza e il passaggio con semaforo rosso. Ricordiamo poi che in futuro nell’UE i vari registri nazionali degli autotrasportatori saranno interconnessi elettronicamente fra loro, e conterranno anche le sanzioni irrogate, in base al nuovo regolamento comunitario su accesso alla professione e al mercato. Per quanto riguarda nello specifico i veicoli commerciali, l’Esecutivo comunitario studierà la fattibilità della realizzazione e installazione di una c.d. “scatola nera” che registri i dati relativi ad eventi incidentali, per migliorare le indagini tecniche e l'analisi degli incidenti.

Non solo i trasportatori La Commissione ha finalmente preso atto che laddove i veicoli commerciali pesanti sono stati destinatari nel corso degli anni di una serie di norme, molto stringenti, che hanno comportato una sensibile riduzione delle vittime e dei feriti (e questo andrebbe spesso ricordato a coloro che invece denunciano, in maniera spesso demagogica, i trasportatori come la principale causa di incidenti

NOTIZIE UE Obbligatorie le luci accese di giorno in Parlamento europeo è adesso chiamato ad espritutta Europa mersi sul progetto di direttiva in seconda lettura.

È entrata in vigore la direttiva 2008/89/CE, secondo la quale i nuovi veicoli commerciali leggeri per trasporto merci (fino a 3.5 t) e quelli per trasporto persone fino a otto posti dovranno obbligatoriamente avere installate luci di marcia diurna specifiche. Camion e bus hanno ancora 18 mesi di tempo: per essi infatti l’obbligo decorrerà dall’agosto del 2012. Le nuove luci consumano molto meno carburante di quelle tradizionale e secondo gli studi di impatto effettuati ridurranno gli incidenti stradali.

Stanziati 170 milioni di euro per progetti infrastrutturali fondamentali in Europa

Le sovvenzioni aiuteranno gli Stati a realizzare i collegamenti mancanti nel settore dei trasporti, a rimuovere le strozzature e ad aumentare la sicurezza, promuovendo l’intermodalità e favorendo la collaborazione tra settore pubblico e privato. Fra i progetti approvati (in tutto 51) vi sono iniziative sulle Autostrade del Mare, i servizi d’informazione fluviale riguardanti le infrastrutture di geEurovignette: si stringono i tempi stione del traffico sulla rete delle vie navigabili, lo Il Consiglio dell’Unione europea ha definitivamente sviluppo di un sistema di trasporto integrato ed approvato in prima lettura il testo della c. d. “Euro- ecologico, la cooperazione tra settore pubblico e vignette III” per la tassazione dei veicoli pesanti; il privato.

per richiedere ancora più limitazioni nei confronti della categoria) ciò non è avvenuto per i motocicli e gli altri “veicoli a due ruote a motore”. Per essi la riduzione del numero di incidenti negli anni scorsi è stata molto inferiore o addirittura nulla. Bruxelles dunque proporrà misure a livello europeo per i vei-

coli a due ruote a motore, ad esempio l'obbligo di installare sistemi di frenatura avanzati, sistemi di fari automatici e misure aggiornate contro la manomissione per determinate categorie di mezzi (in modo che non possano essere rimossi i limitatori di velocità). Saranno elaborate norme tecniche sui dispositivi di

protezione individuale come gli indumenti e studiata la fattibilità dell’installazione sui motocicli di airbag e/o di integrare l'airbag nell'indumento protettivo, e l’estensione della normativa UE sulle ispezioni/ controlli tecnici alle motociclette e ad altri veicoli a due ruote a motore (al momento assente).•

Bruxelles sta lavorando ad un Piano Strategico per le nuove tecnologie nei trasporti che dovrà rendere il trasporto sostenibile e, al contempo, più efficace ed efficiente. Si sta lavorando, in particolare, con i vari attori del mondo del trasporto per capire quali sono le esigenze specifiche (autotrasporto, logistica, automotive, etc). La peculiarità del Piano dovrebbe essere un approccio non più e soltanto focalizzato sulla ricerca ma sull’innovazione e sul suo sfruttamento in un’ottica di competitività e di mercato per le aziende. Il Piano naturalmente dovrà integrarsi al futuro Libro Bianco sui trasporti, di prossima uscita, che prevede specifici passaggi sulle nuove tecnologie. L’approccio della Commissione europea pare improntato ad un deciso pragmatismo: il piano ha una prospettiva a medio termine (2025/2030), avrà un aspetto di armonizzazione degli standards e intende affrontare l’annoso problema dei finanziamenti, di così grande importanza specie per le medie e piccole imprese. Riduzione delle emissioni di CO2 nel trasporto, apertura ed armonizzazione del mercato del trasporto, sicurezza stradale e security, barriere ed ostacoli da eliminare, ruolo dell’UE: questi alcuni dei punti principali. Nello specifico, azioni ed iniziative per le nuove tecnologie di cui al nuovo piano d’azione per la sicurezza stradale (vedi articoli di fondo) non potranno non passare per

questo grande piano strategico. Si pensi poi ad es. alle tecnologie satellitari di nuove generazioni, ai software per l’ottimizzazine del flusso di merci (es. coefficiente di carico, RFID), ai sistemi di interconnessione con l’infrastruttura (es. per sapere in anticipo se un’area di sosta sicurizzata è libera ed eventualmente prenotare un posto): la lista di nuove tecnologie è virtualmente aperta. Si parla di approccio “olistico”: significa in sostanza che Bruxelles intende prendere in considerazione anche aspetti sociali ed economici nella definizione delle iniziative. Ricordiamo che l'obiettivo generale delle misure ambientali è quello di abbattere il tasso di emissioni di CO2 del settore dei trasporti (ad eccezione del trasporto marittimo internazionale) di circa il 60% entro il 2050, per tagliare la dipendenza dei trasporti dal petrolio e aumentare la mobilità dei cittadini e delle merci. In termini di miglioramento dell'efficienza tecnologica, il limite per le auto sarà ridotto del 95 g di CO2/km nel 2020 e di 20 g CO2/km entro il 2050 (60g CO2/km per i furgoni). Per i mezzi pesanti per autotrasporto di merci, treni, navi e aeromobili, l'efficienza energetica dovrebbe anche aumentare del 40%, 45% e 60% rispettivamente entro il 2050. La Commissione prevede inoltre di includere le emissioni di ossido di azoto (NOx) dal trasporto aereo nel sistema europeo di

scambio di emissioni (ETS) e di aumentare la quota delle energie rinnovabili in tutto il settore. Secondo un rapporto presentato dalla CE, i carburanti alternativi hanno il potenziale di sostituire gradualmente le fonti energetiche fossili e rendere il trasporto sostenibile entro il 2050. L'UE avrà bisogno di un approvvigionamento energetico “oil-free” e in gran parte priva di CO2 per il trasporto a causa della necessità di ridurre il suo impatto sull'ambiente e le preoccupazioni circa la sicurezza dell'approvvigionamento energetico al 2050. Il gruppo di esperti ha per la prima volta messo a punto un approccio globale che comprenda l'intero settore dei trasporti. La domanda da tutti i modi di trasporto potrebbe essere soddisfatta tramite una combinazione di energia elettrica (batterie o l'idrogeno/celle a combustibile) e dei biocarburanti come opzione principale, carburanti sintetici (sempre da risorse rinnovabili), metano (gas naturale e biometano) come combustibili complementari, GPL come supplemento. Il Piano Strategico dovrebbe essere pronto entro la metà di quest’anno.

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TRASPORTI: IL FUTURO È NELLE TECNOLOGIE


UN SEGNALE CONTRO LA CRISI Promulgato il decreto “milleproroghe”, diventano operative le misure in favore dell’autotrasporto. Intanto riparte l’attività del Comitato Centrale dell’Albo di Yari Selvetella

opo un complicato iter istituzionale, Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato, alla fine di febbraio, il cosiddetto decreto “milleproroghe”. Dopo un confronto istituzionale sui limiti della decretazione d’urgenza, il Capo dello Stato ha dato il via libera alla legge che interviene su moltissimi settori, compreso quello dell’autotrasporto. Numerose sono infatti le norme che, attraverso questo decreto, diventano pienamente operative. Si tratta per la maggior parte di misure molto attese dal settore: si spera infatti che il loro impatto sul mercato sia positivo e possano lenire le difficoltà economiche che le imprese devono affrontare in questi tempi di crisi. In un quadro internazionale di grande incertezza, rimangono aperte alcune questioni strategiche fondamentali, come l’incidenza del costo del carburante e delle assicurazioni sull’attività delle imprese. Su questi argomenti è sempre viva la dinamica del confronto tra l’Esecutivo, le rappresentanze del settore e quelle delle aziende committenti. Più in generale, sempre in primo piano la necessità di un rilancio del sistema trasportistico italiano nella sfida di competitività con i paesi europei.

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Non solo risorse Nel milleproproghe è significativo l’intervento sulle risorse. Gli stanziamenti complessivi per il settore ammontano ora a 700 milioni di euro e possono essere rese spendibili già nelle prossime settimane. Il decreto riguarda il settore dell’autotrasporto per diversi aspetti. Anzitutto sposta al 16 giugno 2011 il termine per il versamento dei premi assicurativi Inail da parte delle imprese di autotrasporto di merci in conto terzi, in modo da consentire all’Istituto di poter quantificare le somme effettive dovute dalle imprese. Un provvedimento molto apprezzato dalle imprese di autotra-

sporto che hanno lavoratori dipendenti ne conto del fatto che le sanzioni del e che evita il rischio di pagare importi comma 14 del citato articolo si applicasuperiori a quelli dovuti per effetto delle no al committente anche in caso di riduzioni del premio. mancato pagamento delle fatture oltre il Viene inoltre estesa all’intero 2011 90° giorno”. Prorogato inoltre il contril’agevolazione prevista dal Fondo di ga- buto agli autotrasportatori che hanno ranzia per le piccole e medie imprese scelto l’intermodalità con le autostrade dell’autotrasporto di merci in conto terzi del mare (30 milioni). che comprende, lo ricordiamo, anche Per effetto del milleproroghe saranno l’acquisto dei veicoli pesanti. inoltre esonerati dalle relative sanzioni “La norma sui tempi di pagamento”, di- (esclusione dai benefici fiscali, previchiara il Sottosegretario ai Trasporti denziali, finanziari, oltre che dalle proBartoloemo Giachino, “è invece, piena- cedure di affidamento di beni e servizi) mente efficace ed operativa, già a se- i vettori che non indicheranno il costo guito dell’entrata in vigore della legge n. del gasolio in fattura. 127/10; tale norma dispone che, fermo Settore in fermento restando il termine di pagamento entro trenta giorni, le deroghe tra le parti non Uno dei contenuti più importanti dell’inpossono comunque dilazionare il termi- tesa siglata prima dell’estate tra Governe oltre i sessanta giorni. L’Osservatorio no e associazioni, riguarda la necessità sul mercato dell’autotrasporto discuterà la bozza di decreto sui tempi di attesa al carico e allo scarico, fondamentale per rendere più efficiente il sistema logistico italiano. È un provvedimento a costo zero per le casse pubbliche e rappresenta la prima azione importante del nuovo Piano Nazionale della Logistica”. Spazio anche alBuone notizie sul fronte della sicurezza stradale. Se l’obiettivo europeo era quell’operatività della lo di un dimezzamento dei morti entro il 2010, i risultati cominciano ad essere norma sulla disciplicomunque positivi: i decessi, dal 2001, si sono ridotti del 40,3%. na dei pallet e a I dati stavolta riguardano le città: nei grandi Comuni italiani le morti causate da quella sulle sanzioni incidenti stradali nel 2010 sono calate del 22% rispetto al 2007. Il dato è stato previste dall’art. 83 fornito da un'indagine presentata nelle scorse settimane da Anci, Upi e Osbis della legge servatorio nazionale sulla sicurezza stradale nel corso di una conferenza 133/08. “Ciò riveste stampa a Roma. Durante l'incontro è stata annunciata anche la volontà da peculiare importanparte degli Enti locali di aderire alla Carta europea della Sicurezza stradale. za”, dichiara ancora Giachino, “se si tie-

Incidenti: meno morti in città


di addivenire ad accordi di settore tra autotrasportatori e committenza. Nel trasporto container, dopo gli aumenti delle tariffe registrati a febbraio, si è tenuto, alla presenza delle rappresentanze dei vettoCentrale; valutazione delle Centrale inerenti la materia ri, il primo incontro per l’accorproblematiche concernenti dell’accesso alla professione; do di settore. studi, ricerche e sicurezza. attività di coordinamento e Sempre tesa, intanto, la situaLa sede del Comitato ATTIVITÀ valutazione delle problemati- 4)COMMISSIONE zione nel porto di Genova, Centrale dell’Albo degli CONTABILE AMMINISTRATIVA che attinenti al trasferimento dove Cna/Fita - Confartigianato Autotrasportatori - PEDAGGI: Il lavoro si quedi funzioni agli Enti locali a seTrasporti - Fiap L/Confapi sta commissione si concenguito del decentramento amFai/Conftrasporto - Lega Coop 1)COMITATO SCIENTIFICO PER trerà sulle problematiche ineministrativo; valutazione delle Liguria - Trasportounito Fiap L'INFORMAZIONE: Si occurenti l’attività contabile amproblematiche concernenti hanno proclamato il fermo dei perà di valutare e promuoveministrativa di competenza l’accreditamento ai fini della servizi dal 14 al 18 marzo. re gli interventi di comunicadel Comitato Centrale ivi certificazione di qualità; esaLe associazioni chiedono: evizione del Comitato Centrale. comprese le questioni ineme dei pareri proposti al Codenza documentale e tracciata La sua attività sarà dunque renti la realizzazione di promitato Centrale su provvedidelle operazioni dei veicoli nel concentrata sulle linee editogetti e servizi per lo sviluppo menti amministrativi concerciclo operativo portuale, così riali della rivista TIR, della ed il miglioramento del settonenti l’autotrasporto ed istrutda avere garanzia del pagaprogrammazione dedicata al re dell’autotrasporto; valutatoria dei ricorsi gerarchici. mento, da parte del committenComitato Centrale su canali 3)COMMISSIONE AUTOTRAzione della problematica conte del trasporto, dei costi miniradio e delle problematiche cernente la riduzione dei peSPORTO INTERNAZIONALE mi della sicurezza, dei tempi di attinenti al sito web del Comidaggi autostradali. SCIENTIFICO FORMAZIONE attesa al carico e allo scarico tato Centrale. –STUDI, RICERCHE E SICU- 5)COMMISSIONE PORTI – che superino la franchigia; il 2)COMMISSSIONE ACCESSO COLLAUDI: Dovrà valutare le REZZA – AMBIENTE: Dovrà pagamento dei "cambi termiALLA PROFESSIONE – DEproblematiche inerenti alla valutare le problematiche attinal" determinati da errori non CENTRAMENTO AMMINIdesignazione dei rappresennenti l’autotrasporto internaimputabili all’autotrasportatore STRATIVO – ACCREDITAtanti degli autotrasportatori zionale di merci; programmae per le attese determinate da MENTO – PARERI/RICORSI: operanti in ambito portuale; zione delle singole aree di inerrori documentali, problemi Dovrà esaminare e seguire si occuperà anche di collaudo tervento, modalità e strumenti operativi dei terminal (fuori e l’istruttoria dei provvedimenti e forniture di beni acquistati per la realizzazione dei prodentro l’area operativa) e quadi competenza del Comitato dal Comitato Centrale. grammi formativi del Comitato lunque altro disservizio che obblighi ad un fermo macchina. In fermento anche l’autotrasporto siciliano con una mobilitazione nazione di associazione di rappresen- Si tratta di un fenomeno molto rilevante. che, in ogni caso, vedeva contrarie la tanza del settore, certificata e accredi- Si consideri infatti che su 164.000 immaggior parte delle sigle dell’autotra- tata presso il ministero delle Infrastrut- prese iscritte solo 114.000 risultano essere in possesso di camion. Annunciasporto. Rispetto ad alcune tariffe per ture e dei Trasporti. to, al riguardo, un incontro con l’Unione l'autotrasporto delle merci in partenza delle province italiane. L'argomento dalla Sicilia si è arrivati a un'intesa, nel principale della riunione del Comitato cui testo è compresa una tabella tariffaCentrale è stato quello della composiria per il trasporto di pallet, da cui risulzione delle commissioni in cui sarà postano importi differenti a seconda della sibile affrontare specificamente i molti regione di destinazione. Le tariffe sono argomenti di competenza dell’Ente. divise anche per la tipologia del carico: Sarà così possibile operare a supporto cassonato, merce povera, pedane carisia nell'applicazione delle norme sia nelche e pedane vuote. Per esempio, il la realizzazione delle attività a realizzate viaggio di un cassonato varia da 900 a favore delle imprese. euro per la Calabria a 2200 euro per il Piemonte. Per quanto riguarda i pallet, Multe col pos si spazia da 75 euro per la Calabria a Nel corso della riunione del Comitato 95 euro per il Piemonte. Inoltre, l'accorCentrale è stata presentata anche l’atdo prevede il pagamento entro 60 giortivazione di pagamenti bancomat fissi ni dalla data della fattura ed un tempo La formazione è una delle attività e mobili per le sanzioni, anche ad uso massimo di carico e scarico di due ore. principali del Comitato Centrale dei vettori stranieri, garantendo così Finanziamenti per la formazione una maggiore celerità. Con la pubblicazione in Gazzetta UffiNelle scorse settimane nelle regioni Riparte il Comitato Centrale ciale del decreto del 3 febbraio 2011 soLombardia, Emilia, Veneto, Friuli e no state definite le modalità operative Con la riunione del 23 febbraio, intanto, parte del Piemonte è stato avviato un per accedere ai contributi destinati alle è ripartita operativamente l’attività del progetto sperimentale che prevede la imprese di autotrasporto merci regolar- Comitato Centrale dell’Albo degli Auto- possibilità di dotare di POS le pattuglie mente iscritte all’Albo. La formazione è trasportatori. La riunione si è svolta alla della Polizia Stradale. La sperimentafinanziata nella misura del 60% per le presenza del Sottosegretario Giachino, zione avviene tramite un accordo con grandi aziende, del 70% per quelle me- che ha espresso la sua disponibilità a le Poste. Il servizio intende venir indie, e dell’80% per le piccole imprese. lavorare con il Comitato anche promuo- contro principalmente agli autotrasporRientra nel finanziamento anche il costo vendo l’integrazione tra le competenze tatori per i quali esiste il rischio consostenuto dall’impresa per il personale di vari Enti. Tra i primi obiettivi e impe- creto del fermo del mezzo, in caso di in formazione. gni dell’Albo, il presidente Bruno Amo- grave infrazione. Come dichiarato reLe imprese potranno presentare piani roso ha segnalato quello di riprendere il centemente dal direttore del servizio di formativi aziendali compilando il model- confronto con le amministrazioni provin- Polizia Stradale Roberto Sgalla, l’imlo predisposto corredato da tutta la do- ciali per depurare gli albi locali da quel- pegno è quello di arrivare, entro il pricumentazione richiesta, e dovranno in- le aziende che risultano essere privi di mo semestre del 2011, ad una distribudicare il soggetto attuatore che dovrà veicoli e la cui attività, pertanto, non zione dei POS su tutto il territorio naessere una struttura formativa di ema- rientra nel trasporto in conto terzi. zionale.•

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Le nuove commissioni del Comitato Centrale


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INCHIESTA

Una strada sicura e un mercato regolare Coniugare la competitività con il rispetto delle regole è una delle sfide strategiche dell’autotrasporto italiano, con particolare attenzione al confronto internazionale e alla trasparenza del settore di Yari Selvetella

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dia alla Commissione Europea: una misura che comporterebbe il blocco, per le imprese straniere, della possibilità di effettuazione di trasporto in regime di cabotaggio stradale e che rimarrebbe in vigore per un semestre, con la possibilità di un rinnovo. Recentemente le associazioni di categoria hanno denunciato che nel FriuliVenezia Giulia, una delle regioni più esposte al passaggio dei tir provenienti dall’Europa orientale, le imprese di autotrasporto sono diminuite del 20,84% (contro una media italiana del 13,83%). Un territorio, quello del Friuli, che è divenuto anche una sorta di laboratorio per la sicurezza stradale in quanto è stato da qualche mese siglato un protocollo d’intesa per il rafforzamento dei controlli. Si è svolto a Trieste, negli scorsi giorni, un incontro tra il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle imprese, dei sindacati, proprio per verificare la situazione. I controlli sugli autotrasportatori sono fondamentali”, ha dichiarato Giachino, “sia per la sicurezza sia per la regolarità del mercato”. Si è rilevato un aumento del 50 per cento delle verifiche fatte su strada. Il 58% dei controlli svolti ha riguardato mezzi pesanti provenienti da altri Paesi che ogni giorno percorrono le strade della regione.

Controlli in crescita È positivo il bilancio degli interventi del 2010 di Carabinieri e Polizia stradale rispetto ai controlli effettuati su strada. Grazie all’intesa tra Viminale e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del luglio 2009, la Stradale, nel corso del 2010, ha intensificato i controlli nel settore del trasporto professionale: sono stati 3.761 (+68% rispetto all’anno

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scire dalla crisi, ma tenendo fermi Dunque la trasparenza, già nell’accesso i principi di un mercato regolare, al mercato, come primo tassello per corispettoso della sicurezza strada- struire un autotrasporto più regolare. le, competitivo nei limiti della legge. Da non dimenticare, inoltre, che “alla siÈ una delle sfide a cui è chiamato a ri- curezza stradale e della regolarità del spondere l’autotrasporto italiano che, a mercato dell'autotrasporto di cose per questo riguardo, chiede l’aiuto delle isti- conto di terzi” è dedicato l’ormai famoso tuzioni. Si tratta di sostenere le aziende articolo 83-bis della finanziaria 2009, regolari e penalizzare chi, spinto dalla con cui sono state previste anche l’attigravità della situazione o dalla tentazio- vità dell’Osservatorio, chiamato a svolne di imboccare pericolose scorciatoie, gere una funzione di indirizzo e contraviola le leggi. Una partita che si gioca sto dell’irregolarità. sullo scacchiere italiano, ma i cui protagonisti sono spesso anche i vettori dell’Europa unita. Una prospettiva, questa della legalità e della sicurezza, che si dispiega su diversi piani, tutti egualmente complessi e importanti: dai controlli su strada dei mezzi pesanti alla regolarità degli albi locali, dalla formazione di operatori sempre più consapevoli alle verifiche sull’intera filiera del trasporto, fino a una infrastrutturazione che sappia coniugare l’investimento con la qualità dei servizi offerti. La ricerca del costo È positivo il bilancio degli interventi del 2010 più basso non può essere l’eledi Carabinieri e Polizia stradale mento che giustifica, prestazioni compiute in barba alla sicurezza, alla legalità e magari basate sullo sfruttamento dei lavoratori dipendenti. Nel settore dell’autotrasporto il contesto Allo stesso tempo è forte, da parte delle di confronto più immediato è comunque rappresentanze dell’autotrasporto, la ri- la strada, ed è lì che si sta intervenendo chiesta di verifiche che abbraccino tutti i per la repressione dei fenomeni illegali. protagonisti della filiera logistica, stabiIl caso Friuli lendo una sorta di tracciato della sicurezza nei rapporti tra aziende commit- Le ultime notizie al riguardo arrivano tenti e vettori, in tutte le fasi della movi- dal Friuli, una zona di cerniera per le mentazione di merci. Uno dei primi atti rotte internazionali da e per l’est delconcreti del nuovo Comitato Centrale l’Europa. Una regione in cui è forte la dell’Albo è stato proprio quello di ripren- denuncia per la presenza di imprese dere il confronto con le province per de- estere che opererebbero in regime di purare gli albi locali da quelle aziende cabotaggio. Non a caso al ministero dei che risultano essere prive di veicoli e che Trasporti e delle Infrastrutture si sta vadunque rientrano più nell’intermediazio- lutando la possibilità di richiedere l’apne che non nel trasporto in conto terzi. plicazione della clausola di salvaguar-


precedente) con 24.975 operatori di polizia impiegati e 8.644 del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. I veicoli pesanti controllati sono stati 62.588 (+71,4%), di cui 14.178 (pari al 22,6%) stranieri. Le infrazioni accertate sono state 54.842 (+57,8%); 617 (+104%) le patenti e 1.731 (+28,7%) le carte di circolazione ritirate. In generale i controlli hanno portato anche al ritiro di 84mila patenti e alla decurtazione di 4 milioni di punti. Nel corso del 2010 Carabinieri e Polstrada hanno impiegato ben 4.625.859 pattuglie di vigilanza stradale e contestato 2.876.079 infrazioni al Codice della Strada. Positivo l’impatto del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 30 luglio 2010, ha già dato i primi frutti. Da agosto sono infatti diminuiti sensibilmente gli incidenti stradali, compresi quelli mortali. Il trend di crescita degli incidenti stradali mortali registrato nei primi sei mesi del 2010 si è interrotto, tanto che l’anno si è chiuso con una diminuzione compresa tra il 2,9 e il 7,1% in base a dati ancora parziali ma comunque positivi.

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Il modello tedesco In Germania i controlli sull’autotrasporto sono effettuati dal Bag (Bundesamt für Güterverkehr), che ogni anno effettua circa 600mila verifiche sui veicoli commerciali nel territorio tedesco. Si tratta di un dipartimento che si occupa del controllo stradale camion e bus, presente in Germania con 11 sedi e 216 controllori suddivisi in 16 unità specializzate. Civili, ma con licenza di fermare e controllare autorizzazioni e licenze, caratteristiche tecniche e tempi di guida, e con la possibilità di sanzionare gli illeciti commessi anche in altri stati. Nel corso dell’ultima campagna “La sicurezza per gemellare l’Europa” i rappresentanti del Comitato Centrale hanno avviato una collaborazione con l’ente tedesco. In Italia un importante attività è svolta dai Centri mobili di revisione, grazie ai quali pattuglie miste della Polizia stradale e del Dipartimento trasporti terrestri eseguono verifiche sui camion direttamente in autostrada.

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Contro la criminalità Ancor prima d'invocare la regolarità di un mercato a cui tutti possano accedere a parità di condizioni e rispettando le regole, più volte negli ultimi tempi si è levata la voce di rappresentanti istituzionali e del settore, contro le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nell’autotrasporto. “È grave se una simile condizione di crisi permette la penetrazione e il radicamento nel mercato dell’autotrasporto di organizzazioni mafiose o comunque della malavita organizzata – ha dichiarato recentemente il Vice Presidente della Consulta e Presidente di Cna Fita Daniele Caffi.

Dispongono di ingenti risorse economiche, derivanti da attività criminali, e usano l’autotrasporto come lavatrice di danaro sporco e spesso insanguinato. Bisogna che la politica prenda il coraggio a due mani e accenda un potente faro per illuminare quelle aree buie dove si annida la delinquenza e l’illegalità, distruggendo le nostre sane imprese e il tessuto sociale del nostro Paese”. Una situazione che il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha esteso alla logistica e alla realizzazione di opere decisive per il Paese: “Un fattore critico sul quale è necessario soffermarsi è quello della possibile infiltrazione in opere caratterizzate dalla massima urgenza di realizzazione”. “Di fronte a rischi così gravi – gli fa eco il Presidente della Fai, Paolo Uggè – occorre equilibrio e massima collaborazione con le istituzioni preposte, evitando ogni strumentalizzazione che possa colpire “a prescindere” uomini e donne. Per questo è forte l’invito che rivolgo a tutti nostri associati a vigilare”.

Obiettivo primario “Contrastare l’illegalità è un obiettivo primario non solo delle istituzioni, ma anche delle forze sociali e delle associazioni di imprese”, ha dichiarato nel corso dell’ultima assemblea nazionale il presidente di Anita Eleuterio Arcese. “In questa battaglia è fondamentale l’apporto del mondo imprenditoriale, con atteggiamenti positivi e soprattutto con azioni concrete nella selezione, e quindi nella scelta, dei propri fornitori di servizi. Ma il rispetto delle regole non è a senso unico: riguarda tanto i vettori quanto coloro che affidano i trasporti”. “Di conseguenza devono essere colpiti i comportamenti scorretti, da chiunque vengano messi in atto”. “La lotta all’illegalità passa anche attraverso una maggiore efficienza della pubblica amministrazione, una maggiore razionalizzazione dei controlli, incrociando e potenziando le banche dati dell’Albo con quelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, e soprattutto attraverso una maggiore rapidità di intervento. L’attività di controllo svolge un ruolo determinante. Pertanto è auspicabile rafforzare il coordinamento tra gli organi di

controllo e includere nella Commissione sicurezza, di cui fanno parte i rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Interno, del Lavoro, anche la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane, perché la lotta all’illegalità non può e non deve essere effettuata soltanto con il controllo su strada”.

Il problema nel settore “servizi” L’irregolarità del mercato è una realtà che tocca vari settori e che è riscontrabile in tutto il mondo dei servizi. Interessante, al riguardo, lo squarcio sul fenomeno che apre l’indagine conoscitiva presentata di recente dalla Legacoop Servizi. Vi si legge di lavoro nero e “grigio” (lavoratori con contratti formalmente regolari, ma con trattamenti di fatto irregolari), che assume dimensioni preoccupanti: circa 3 milioni di lavoratori irregolari (Istat 2009), pari al 12,2% dei 15.600.000 totali, con una punta del 18,5% nel Mezzogiorno (dove la “maglia nera” spetta alla Calabria, con il 27% di lavoratori fuori regola). Un fenomeno che investe, principalmente giovani ed immigrati e che la pesante crisi economica ha addirittura aggravato, alimentando ulteriormente la concorrenza sleale che mette a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese sane e regolari che rispettano gli obblighi contrattuali e contributivi e le normative sulla sicurezza. E proprio su questo terreno Legacoop Servizi ha deciso di varare un codice di comportamento che rafforzi ulteriormente l’impegno delle cooperative aderenti ad applicare pienamente a tutti i lavoratori la legislazione ed i contratti di lavoro vigenti, prevedendo opportune sanzioni per le cooperative che non dovessero rispettarlo. Legacoop Servizi chiede, in merito, di semplificare ed affinare la normativa esistente, adattandola meglio alle fattispecie dei comportamenti illegali ed irregolari da reprimere, per renderla più facilmente applicabile; nello stesso tempo l’associazione si impegna ad individuare azioni concrete e tangibili per contribuire al risanamento e al rilancio del comparto, con una particolare attenzione al contrasto dell’uso scorretto della formula cooperativa.•


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Dal Piano Nazionale della Logistica, appena pubblicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un interessante contributo per la sicurezza stradale anche nel settore del conto proprio ma è la conseguenza di esperienza, formazione e qualità. Ecco le direttrici su cui il Piano intende incidere.

Il cabotaggio stradale Negli ultimi anni siamo passati da una percentuale di vettori stranieri impegnati in attività di cabotaggio, pari a circa l’1%, ad una presenza di oltre il 5%. Si tratta di numeri importanti, che, anche se si osservasse rigorosamente il recente regolamento europeo che disciplina l’attività di cabotaggio, danno la misura di quanto sia necessario, da un lato, continuare ad aumentare e a migliorare i controlli su questa attività estendendo alle altre Regioni il protocollo controlli Friuli firmato il 29 ottobre scorso, e, dall’altro, operare a livello comunitario per un rapido allineamento delle condizioni socio-economiche dei Paesi dell’Unione. Normalizzazione e aggregazione Prioritario è il riordino del quadro delle aziende che risultano iscritte all’Albo degli Autotrasportatori, oltre 157.000 al luglio 2009, di cui cinquantamila – secondo le stime – sarebbero senza veicoli. La strada da seguire è anche quella di superare i limiti dimensionali con aggregazioni, fusioni, accordi di collaborazione, anche attraverso strumenti di incentivazione nuovi rispetto a quelli utilizzati in passato e che non hanno prodotto i risultati auspicati. Se non vogliamo indebolire ulteriormente il tessuto imprenditoriale italiano occorre uno sforzo per invertire la tendenza e ridare competitività alle imprese, attraverso sgravi fiscali e contributivi, anche legati al mantenimento della base occupazionale; forme agevolate per le imprese che assorbano soggetti che escono dal mercato, unitamente a misure più rigide di accesso al mercato per le imprese di autotrasporto; riduzione del costo del lavoro per le aziende di autotrasporto. Adottare inoltre una

politica restrittiva sui contingenti autorizzativi in essere con i Paesi extracomunitari, incentivando l’adozione delle formule franco destino, facendo recuperare al nostro Paese una presenza non soltanto simbolica sulle direttrici di traffico verso i Paesi fuori dall’Ue.

Controlli e banca dati Il Governo italiano ha recepito, con apposito decreto legislativo, (in corso di pubblicazione sulla G.U.) le direttive europee 4 e 5 del 2009, destinate ad avere un impatto decisivo sull’operatività ed efficacia dei controlli sul traffico pesante. Infatti, la direttiva 2009/4/CE dispone che, nelle verifiche da effettuare su strada, debba essere posta particolare attenzione alla eventuale presenza di dispositivi idonei ad alterare i dati registrati dal tachigrafo. La direttiva 2009/5/CE prevede l’introduzione di un sistema di classificazione del rischio, fondato sul numero e sulla gravità delle infrazioni commesse ai regolamenti sui tempi di guida e di riposo. La lista delle infrazioni previste dalla direttiva determina, per ciascuna di esse, il livello di gravità (molto grave, grave, minore) e comporta, in ciascuno Stato, la creazione di un’apposita banca dati, una sorta di black list interoperabile delle imprese di autotrasporto, che contenga intanto le informazioni necessarie sulle imprese e le infrazioni da queste commesse. Grazie anche alle azioni messe in campo dal Piano, potrà essere favorita la competitività delle imprese più virtuose, mettendo i committenti in condizione di scegliere tra vettori con differenti “indici di rischio”. Nella stessa ottica si inquadra l’iniziativa, in corso di adozione nell’ambito della Consulta, di non considerare responsabili delle infrazioni commesse dai propri conducenti solo le imprese che avranno adottato tutte Y.S. le misure di legge.•

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i fra presto a dire camion: per la maggior parte degli utenti della strada, tra i cosiddetti “bisonti” spesso non c’è differenza tra coloro che svolgono l’attività di autotrasporto in conto terzi, come professionisti della movimentazione di merci e quegli imprenditori che effettuano il trasporto in conto proprio. Molte sono invece le differenze, non solo per quanto riguarda l’organizzazione e l’ottimizzazione della filiera, ma anche a livello di gestione del traffico e del sistema della sicurezza. Certo le componenti essenziali del trasporto sono le stesse per il conto proprio e per il conto terzi: la strada, il veicolo e l’uomo. Da questo punto di vista i due rami di attività dovrebbero essere disciplinati dalle stesse regole per gli aspetti comuni. Dai dati statistici emerge con chiarezza il peso dei viaggi a vuoto su strada in tutti i maggiori Paesi europei, sul totale dei veicoli-km percorsi (con percentuali variabili tra il 15 e il 30%), con un’incidenza nettamente più elevata nel conto proprio (31%) rispetto al conto terzi (23%). In Italia la percentuale è superiore al 40%, anche per la dimensione dell’attività in conto proprio: il numero dei veicoli, se si includono quelli di portata inferiore alle 3,5 t, viene indicato in più del 65% rispetto al conto terzi. Negli ultimi vent’anni, del resto, l’attività politico-normativa si è focalizzata soprattutto sul trasporto per conto di terzi, e cioè sul settore dell’autotrasporto. Aumenta tuttavia la consapevolezza della necessità di un intervento più complessivo. A questo riguardo sono interessanti le analisi e le linee d’intervento proposte dal Piano Nazionale della Logistica, recentemente pubblicato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Occorre anzitutto approfondire le condizioni e le motivazioni che inducono l’imprenditore ad effettuare in proprio e con propri autoveicoli i trasporti connessi alla produzione e commercializzazione dei prodotti, ad esempio per le esigenze del ciclo di produzione e distribuzione. Dal canto suo l’autotrasporto ha il suo punto di forza nella professionalità specifica, sempre più avanzata dal punto di vista dell’organizzazione e dell’apertura alla logistica. Ad oggi – si ragiona nel Piano – forse non siamo riusciti a far capire agli “addetti” ai lavori che il professionista del trasporto a tutto campo è un vero e proprio esperto, che l’impresa di trasporto non si improvvisa, e che il modo di organizzare l’autotrasporto e di effettuare il servizio non può essere spontaneistico,

Sicurezza per tutti


CONTAINER

Vento in poppa al container I traffici dei container mostrano nel 2010 una forte crescita globale, spinta dalla ripresa dell’economia. Ma restano incertezze per l’anno in corso. E l’Italia arranca nel transhipment di Michele Latorre

utti gli indicatori mostrano che il trasporto globale di container ha superato nel 2010 la dura crisi macroeconomica, che l’anno precedente provocò una caduta dei traffici. La ripresa è spinta soprattutto dalle forti esportazioni cinesi e non è un caso che proprio lo scorso anno il vertice della classifica mondiale della movimentazione container nei porti è stato conquistato dal sistema portuale di Shanghai, che ha scalzato il lungo predominio di Singapore. Durante il 2010, sono tornate a navigare buona parte delle portacontainer fermate dalle compagnie marittime dopo il crollo della domanda e le stesse società armatoriali hanno ricominciato a macinare utili. Ed il clima di ottimismo ha raggiunto anche i cantieri marittimi, che hanno riavviato la produzione ed è ripartita la corsa alle maxinavi: lo scorso febbraio, il gruppo danese Maersk ha annunciato un ordine per dieci portacontainer da 18mila teu ciascuna, battendo il record di capacità ottenuto solo pochi anni fa con una flotta di scafi da 14mila teu. Tutto bene, quindi? Non esattamente, perché tra gli analisti rimangono dubbi sull’andamento del settore per quest’anno. I primi dati sono positivi, ma gli esperti mettono in guardia dall’eccessivo ottimismo, perché la ripresa economica mostra ancora segnali d’incertezza e l’introduzione di nuova stiva potrebbe causare un eccesso d’offerta, comprimendo così i noli.

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Superlavoro in banchina I principali porti container mondiali - ossia gli undici che nel 2010 hanno effettuato una movimentazione superiore a dieci milioni di teu - hanno sommato 187,6 milioni di teu. Come abbiamo visto, al vertice troviamo il complesso portuale di Shanghai, che da

solo ha movimentato 29 milioni di teu (con un incremento rispetto all’anno precedente del 16%), seguito da Singapore, con 28,4 milioni di teu (+10%). Il sorpasso dello scalo cinese sul rivale non ha sorpreso gli analisti, perché negli ultimi anni Shangahi stava riducendo le distanze sempre più velocemente, superando prima Hong Kong al secondo posto ed ora insediandosi - probabilmente per i prossimi anni - al vertice della classifica. Una classifica che peraltro è dominata dai porti cinesi: oltre a Shanghai, troviamo Hong Kong al terzo posto (con 23,3 milioni di teu), Shenzen al quarto (22,5 milioni di teu) e, a seguire, Ningo al quinto (13,1 milioni), Guangzhou al sesto (12,5 milioni), Qingdao al settimo (12 milioni) e Tianjin all’undicesimo (dieci milioni). L’unico scalo non asiatico presente ai primi posti della lista mondiale è Rotterdam, che nel 2010 ha raggiunto 11,1 milioni di teu, con un incremento del 14%. Completano la classifica il sudcoreano Busan (14,1 milioni di teu) e l’arabo Dubai (11,6 milioni di teu). La ripresa dei traffici container ha beneficiato l’intero sistema portuale europeo, che nel 2010 ha movimentato quasi 36,8 milioni di

teu: 15.557.800 milioni in uscita (con un incremento del 9,54% rispetto all’anno precedente) e 21.225.700 in ingresso (+14,59%). Rotterdam si conferma come la principale porta marittima d’Europa e nel 2010 ha addirittura battuto ogni record di movimentazione, superando gli undici milioni di teu. A gennaio di quest’anno, lo scalo olandese ha superato un altro record: quello della movimentazione settimanale. L’evento è avvenuto nell’Europe Container Terminals, che in sette giorni ha movimentato 100mila container, coinvolgendo 36 portacontainer giramondo, 170 navi feeder, 22mila camion, 120 treni blocco e 475 chiatte per la navigazione fluviale. Rotterdam è la punta di diamante dell’intero sistema portuale del Nord Europa, che nel 2010 cresce dallo scalo belga di Anversa - che nell’anno ha movimentato 8.468.475 teu, con un incremento del 15,9% - a quello tedesco di Amburgo, cha ha movimentato 7,9 milioni di teu, con una crescita del 12,7%. Più complessa è la situazione del Mediterraneo, dove è in corso una competizione tra i tradizionali scali europei - spagnoli ed italiani in testa - e quelli del Nord Africa, con l’esordiente TangerMed e l’egiziano Port Said. Nella gara ci sarebbero anche i porti greci, che però nell’ultimo anno sono stati paralizzati da numerosi Nave porta container Anversa scioperi e, quindi, restano per ora in secondo piano.


precedente, ben 217.116 teu. Scivola, ance se di poco, il terminal transhipment più importante della Penisola, il MCT di Gioia Tauro, che passa dei 2.857.438 teu La sponda europea del Mediterraneo sta del 2009 ai 2.851.261 teu del 2010. perdendo traffici a favore di quella africaIn tempi normali sarebbe un segnale di na, almeno per quanto riguarda il transtabilità, ma non bisogna dimenticare shipment, ossia le attività di trasbordo dei che due anni fa si registrò un crollo dei contenitori dalle grandi navi transoceanitraffici globali, mentre il 2010 è un anno che a quelle più piccole che effettuano la di decisa ripresa. Restare fermi in tale distribuzione nel bacino (feeder). circostanza significa, di fatti, recedere. I porti spagnoli hanno movimentato comAncora peggio va al Taranto Container In Italia risultati contrastanti plessivamente lo scorso anno 12,5 milioni Terminal, che nel 2010 ha movimentato di teu, registrando un incremento del 6,4% Un maggiore distacco tra i risultati delle 294.138 teu, contro i 372.662 teu dell’ansul 2009. Ma lo scalo di Algeciras, che ef- attività di transhipment e quelle di gate- no precedente. Per comprendere il crollo fettua in prevalenza attività di transhipment, way emerge in Italia. I tre scali italiani de- del porto pugliese, basti pensare che nel è in calo del 7,75%, scendendo sotto il livel- dicati al trasbordo nave-nave di contenito- 2006 movimentò 900mila teu. lo dei tre milioni di teu che aveva mantenu- ri - ossia Gioia Tauro, Taranto e Cagliari - Volumi in discesa anche per il CICT di Cato anche durante il 2009 (2,8 milioni di teu hanno perso nel 2010, rispetto all’anno gliari, sceso dai 708.507 teu del 2009 ai 576.092 teu del 2010. In compenso, i terminal gateway, ossia quelli che trasferiscono i container dalle navi all’entroterra, mostrano Panoramica di Shangai andamenti positivi in tutta Italia, a partire dall’arco ligure, che storicamente attrae la maggior parte dei traffici di questo tipo. Le banchine di Genova hanno movimentato 1.758.858 teu, il 14,7% più rispetto al 2009, mentre La Spezia Container Terminal ha oltrepassato per la prima volta la soglia del milione di teu (1.041.485 teu), con un incremento annuale addirittura del 22,3%. Pur appartenendo alla Toscana, anche il terminal TDT di Livorno può rientrare nel raggruppamento ligure per vicinanza geografica: nel 2010 ha movimentato 628.489 teu, contro i 592.050 teu Le portacointainer seguono la navi cellulari così grandi, ma mento, solo pochi porti potrandell'anno precedente. Scendendo rotta verso il gigantismo inau- anche il più ricco contratto uni- no inizialmente accogliere le verso sud, sempre sul versante tario nel settore della cantieri- nuove navi, che cominceranno gurata dalle petroliere. tirrenico, troviamo i porti di Napoli Sono passati solo cinque anni stica navale: Maersk, infatti, in- a viaggiare nel 2013. Solo alcue Salerno. Nel 2010, il primo ha dal varo della Emma Maersk, la vestirà in questa operazione ni porti asiatici ed europei hanno movimentato 532.432 teu, contro i fondali così profondi per accoprima portacontainer che ha su- ben 1,9 miliardi di dollari. i 515.868 dell’anno precedente, perato la soglia dei diecimila Le nuove portacontainer saran- gliere tali scafi, quindi Maersk ha mentre il Salerno Container Terteu, ed oggi la stessa compa- no colossi lunghi 400 metri ed comunicato che le portacontaiminal registra 171.473 teu, congnia danese Maersk annuncia alti 73. I progettisti hanno lascia- ner da 18mila teu viaggeranno tro 170.833 teu del 2009. un ordine ai cantieri sudcoreani ta invariata la larghezza di 59 sulle rotte tra Asia ed Europa, ciI principali terminal gateway delDaewoo Shipbuilding & Marine metri per non costringere i ter- tando alcuni porti nei quali apl’Adriatico sono posti a Ravenna, Engineering di ben dieci unità minal a montare bracci più lun- proderanno: Shanghai, Hong che nel 2010 ha movimentato da 18mila teu. Questo ordine ghi nelle loro gru di banchina. Kong, Port Said (Egitto), Rotter174.073 teu, Venezia (403.119 non è solamente il primo per Nonostante questo accorgi- dam, Felixstowe e Bremerhaven. teu) e Trieste (281mila teu).• nel 2010). Guadagna invece terreno Valencia, che nel 2010 ha superato i quattro milioni di teu (4,2 milioni, per la precisione) confermando la sua posizione di leader nel Mediterraneo e mostrando una crescita annuale del 15,14%. Ma bisogna tenere conto che Valencia è un porto misto ed il transhipment rappresenta la metà delle movimentazioni container. Il resto dei contenitori è diretto verso l’interno del Paese ed alimenta anche la capitale Madrid.

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Nuovi giganti del mare


CONTRATTO DI LAVORO

Chiuso anche

l’accordo normativo al sistema della bilateralità e non versano il relativo contributo all’Ente Bilaterale, dovranno erogare una quota di retribuzione, ad ogni singolo lavoratore, pari a 5 euro mensili per 12 mensilità. Per le imprese artigiane, le modalità di contribuzione al sistema bilaterale saranno definite entro il mese di febbraio. Le modalità organizzative e attuative, sia dell’Ente Bilaterale Nazionale che del Fondo Sanitario Integrativo, saranno definite da un’apposita Commissione paritetica che già si è insediata ed ha iniziato i lavori dallo scorso 15 febbraio. In conformità dell’Accordo di riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009, è È stata ritoccata in aumento la percentuale di stata adeguata la procedura retribuzione mensile da garantire alla lavoratrice da seguire per i prossimi rinche si assenti per maternità novi contrattuali. Il sindacato dovrà presentare to di lavoro nel periodo interessato. la piattaforma rivendicativa in tempo L’una tantum sarà erogata in 2 tranche di utile per consentire l’apertura delle tratpari entità, di cui la prima entro lo scorso tative 6 mesi prima della scadenza del mese di gennaio e la seconda entro mar- contratto. Qualora il negoziato dovesse zo 2011. A fronte della soppressione del protrarsi ulteriormente, verrà riconopagamento delle giornate festive del 4 sciuta ai lavoratori una copertura econovembre e della Santa Pasqua, verrà ri- nomica pari al 40%, che sarà elevata al conosciuto, ai lavoratori in servizio al 26 60% dopo 6 mesi, del tasso di inflaziogennaio 2011, un elemento distinto della ne dell’anno precedente. retribuzione, non riassorbibile, pari a 10 Gli accordi di secondo livello euro mensili, parametrato al terzo livello Super. Tale importo, da erogarsi a decor- Sono state, inoltre, adeguate le procerere dal mese di gennaio 2011, inciderà dure per il rinnovo degli accordi di secondo livello. In mancanza di contrattasu tutti gli istituti legali e contrattuali. zione aziendale, nell’arco di vigenza del Il fondo integrativo CCNL, l’impresa dovrà applicare l’accorLe Parti sociali hanno convenuto di isti- do territoriale, fermo restando che i due tuire un Fondo Sanitario Integrativo di livelli di contrattazione, aziendale e terrisettore, che sarà finanziato, a decorre- toriale, sono alternativi e non sono cure dal 1° luglio 2011, con un contributo mulabili. Inoltre, in caso di mancato aca carico azienda di 120 euro annuali a cordo territoriale, nei termini e con le lavoratore. Inoltre, è stata prevista l’isti- procedure stabilite dalle Parti, ai lavoratuzione di un Ente Bilaterale Nazionale tori interessati sarà corrisposta a titolo di di settore che sarà sostenuto, con de- elemento perequativo un’erogazione pacorrenza 1° luglio 2011, attraverso un ri all’1,5% (in precedenza era l’1,36%) contributo mensile, per 12 mensilità, di del minimo conglobato. 2 euro a carico azienda e di 0,50 euro a Tale erogazione ha carattere di provvisocarico lavoratore. rietà e sarà assorbita da eventuali accorLe imprese non aderenti alle associazio- di di secondo livello sottoscritti nel trienni firmatarie il CCNL che non aderiscono nio di riferimento. Qualora sia trascorso

Sottoscritto in due tempi da parte delle associazioni datoriali, il nuovo contratto di lavoro del settore merci e logistica chiude un lungo periodo di confronto con i sindacati on l’adesione finale da parte di tutte le associazioni datoriali dell’autotrasporto, si è concluso il lungo iter di rinnovo del contratto collettivo di lavoro per il settore Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, scaduto il 31 agosto 2008. Il nuovo contratto, sia per la parte economica sia per la parte normativa, scadrà il 31 dicembre 2012.

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I firmatari Lo scorso 26 gennaio è stato sottoscritto tra, Aite, Aiti, Ansep-Unitam, Assoespressi, Assologistica, Fedespedi, Fedit, Fiti, assistite dalla Confetra, Federlavoro e servizi-Confcooperative, Ancst-Legacoop, A.G.C.I., Anita, Fita-CNA, Trasportounito Fiap-Unimpresa e Filt-Cgil, FitCisl, Uil Trasporti, l’accordo di rinnovo del CCNL. In un secondo momento hanno aderito all’intesa anche le associazioni datoriali di C.L.A.A.I., Confartigianato Trasporti, Fai-Conftrasporto, F.I.A.P., SNA-Casartigiani e Unitai. La parte economica In virtù dell’intesa raggiunta, verranno riconosciuti ai lavoratori gli aumenti retributivi mensili, parametrati sul 3° livello Super, come di seguito illustrato:

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dal 1° gennaio 2011 dal 1° settembre 2011 dal 1° febbraio 2012 dal 1° dicembre 2012

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aumento di 35,00 Euro aumento di 25,00 Euro aumento di 30,00 Euro aumento di 32,00 Euro

È stato previsto che, sino al 31 dicembre 2012, gli aumenti economici mensili non concorreranno ai fini della determinazione della quattordicesima mensilità, del lavoro straordinario e delle festività. Ai lavoratori, ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale, verrà corrisposta una somma una tantum di 150 euro, da riproporzionare per il personale part time e per la durata del rappor-


La parte normativa Sul versante normativo l’accordo di rinnovo ha inciso su vari istituti contrattuali. • In coerenza con il quadro giuridico di riferimento (D.L. n. 25/2007 di recepimento della direttiva UE 2002/14), sulla informazione e consultazione dei lavoratori, è stata adeguata la soglia dimensionale da cui scattano gli obblighi, per le aziende, di informazione al sindacato. Pertanto, le imprese con almeno 50 dipendenti (in precedenza erano 150), forniranno annualmente al sindacato una serie di informazioni circa l’andamento aziendale. • In tema di classificazione del personale, sono stati inseriti due nuovi livelli, il 4° ed 6° livello Junior. Le assunzioni di lavoratori al 6° livello Junior, che per questa tornata contrattuale non godranno degli aumenti retributivi mensili convenuti, potranno essere effettuate a partire dal prossimo 1° luglio 2012. Inoltre, è stata adeguata la scala parametrale senza, tuttavia, comportare dei costi aggiuntivi a carico delle aziende. • Sono stati modificati gli articoli 42 e 42 bis del CCNL, in materia di appalti e cambio di appalto. A decorrere dal 1° luglio 2012, gli appalti per la gestione delle operazioni di logistica, facchinaggio/movimentazione merci, dovranno essere affidati solo a imprese che applicano il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione. Nel caso in cui le aziende committenti decidano, per nuovi appalti o per rinnovo di appalti in essere, di anticipare gli obblighi contrattuali, che scatteranno dal 1° luglio 2012, gli appaltatori potranno utilizzare, già da subito, il nuovo livello 6 Junior. Sempre in tema di appalti, le Parti sociali hanno sottoscritto un Avviso Comune per chiedere al Governo una modifica della normativa attuale sulla responsabilità solidale in capo alle imprese committenti, al fine di renderla meno stringente per quelle imprese che adottino dei controlli atti a verificare la regolarità dei propri fornitori di servizi. • Un altro Avviso Comune è stato sottoscritto per richiedere al Governo degli interventi di riduzione del costo del lavoro per le imprese di autotrasporto di merci in conto di terzi. • Sempre al fine di alleggerire il costo del lavoro per le imprese e prevedere, altresì, dei meccanismi incentivanti per l’occupazione, è stata allungata la durata del contratto di apprendistato, il quale gode di una pressione contributiva più favorevole per le imprese. Si

potrà utilizzare tale istituto contrattuale, per alcune tipologie di lavoratori, sino a 6 anni e si potrà ricorrere all’apprendistato anche per i profili professionali più bassi. A fronte dell’estensione di tale periodo, sono state aumentate le percentuali per il calcolo del minimo contrattuale da erogare al lavoratore apprendista. In un’ottica di garanzia di maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, le imprese potranno distribuire, per un massimo di cinque settimane consecutive e senza necessità di accordo sindacale, l’orario di lavoro in maniera non omogenea nell’arco della settimana, fermo restando il minimo di 6 ed il massimo di 9 ore giornaliere ordinarie. Ai lavoratori interessati dall’applicazione di tale deroga sarà riconosciuta un’indennità di 10 euro comprensiva degli istituti legali e contrattuali. Sulla scia della flessibilizzazione è stata prevista la facoltà per le aziende di sostituire, per il solo personale viaggiante, la festività del Santo Patrono con 10 ore di permessi retribuiti annui. Tali permessi, se non usufruiti durante l’anno di maturazione, decadranno, e saranno pagati ai lavoratori entro il mese di aprile dell’anno successivo. Inoltre, è stato esteso, da 4 a 6 mesi, il periodo di riferimento su cui calcolare la media dell’orario di lavoro settimanale, che in ogni caso non può superare le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario, Tale modifica, tuttavia, non interessa il personale viaggiante inquadrato ai sensi dell’articolo 11 bis del CCNL. È stato introdotto l’istituto della reperibilità, in virtù del quale, previo esame congiunto da tenersi con il sindacato, l’azienda potrà individuare le figure professionali soggette ad essere reperibili in ore non lavorative per sopperire ad esigenze tecnico-organizzative. A livello aziendale saranno definite le modalità applicative di tale nuovo istituto. Per i lavoratori inquadrati dal 1° al 4° livello il periodo di prova sarà più lungo di un mese, mentre per tutti gli altri addetti tale periodo viene fissato in un mese, in luogo dei precedenti 10 giorni lavorativi. L’intesa rivisita anche la disciplina dei trasferimenti dei lavoratori, preveden-

do che, sino a 4 addetti, il provvedimento di trasferimento, ferma restando l’informazione preventiva da fornire ad ogni singolo dipendente interessato, non dovrà essere più comunicato al sindacato. Inoltre, in materia di provvedimenti disciplinari, sono state riviste le condotte, poste in essere dal lavoratore, per le quali è possibile azionare la procedura disciplinare. È stato previsto che nel caso in cui all’autista sia ritirata la patente, fuori dall’esercizio delle proprie mansioni, lo stesso avrà diritto alla sola conservazione del posto di lavoro, per un periodo di sei mesi, senza percepire alcuna retribuzione. Al fine di contrastare l’assenteismo anomalo, è stata inserita una nuova modalità di comunicazione dell'assenza per malattia. Il lavoratore dovrà comunicare all’azienda l’assenza, entro le prime due ore dall’inizio del normale orario di lavoro del giorno in cui essa si verifica, salvo i casi di giustificato impedimento. Per il personale viaggiante e per il personale che effettua turni continui avvicendati, l’assenza deve essere comunicata almeno quattro ore prima dell’inizio del servizio affidato ovvero dell’orario di lavoro del giorno in cui la stessa si verifica. Sempre in tema di malattia sono state semplificate le modalità di calcolo delle quote di integrazione a carico azienda rispetto all’indennità riconosciuta dall’INPS. È stata ritoccata in aumento la percentuale di retribuzione mensile da garantire alla lavoratrice che si assenti per maternità. Rivisto anche l’istituto del contratto a termine ove si è riconosciuta la possibilità di superare il limite massimo di trentasei mesi, ricorrendo, per una sola volta, ad un altro contratto con il lavoratore, di durata massima di 8 mesi, previa sua stipula presso la DPL competente e con l’assistenza del sindacato. Infine, le Parti sottoscrittrici il CCNL, hanno previsto due finestre specifiche per disciplinare alcuni istituti peculiari del settore artigiano e di quello della cooperazione. L’intesa si chiude con una dichiarazione a verbale, sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali, ove le stesse appongono una riserva sull’accordo di rinnovo contrattuale. La riserva verrà sciolta a seguito della normale consultazione dei lavoratori e comunque non oltre il mese di febbraio 2011.•

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il triennio l’importo diventerà definitivo e non riassorbibile da nessuna erogazione successiva concessa a titolo di contrattazione di secondo livello. Sia i contratti nazionali che quelli di secondo livello avranno durata triennale.


TECNICA

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Per affrontare al meglio e nella massima sicurezza le insidie del freddo è necessario che il veicolo sia in perfetta efďŹ cienza, partendo dagli pneumatici GL Ferdinando Tagliabue

Avere pneumatici in buona salute è fondamentale per la sicurezza e ciò vale a maggior ragione durante la stagione fredda

3HU TXHVWD UDJLRQH q FRQVLJOLDELOH ULFRU UHUH D SQHXPDWLFL LQYHUQDOL FKH JLXQWL D ILQH VWDJLRQH JHQHUDOPHQWH DG XQD XVX UD GHO GHO EDWWLVWUDGD VL WUDVIRUPD QR LQ RWWLPL DOO VHDVRQ FKH SHUPHWWRQR GL UDJJLXQJHUH OÂśLQL]LR GHOOD VXFHVVLYD VWD JLRQH LQYHUQDOH HG HVVHUH VRVWLWXLWL /H PDJJLRUL &DVH FRVWUXWWULFL GL SQHX PDWLFL GLVSRQJRQR GL PRGHOOL 0 6 LGR QHL DG DI IURQWDUH OÂśLQYHUQR PD q EHQH VRWWROLQHDUH FKH HVLVWRQR DQFKH SQHX PDWLFL SL VSHFLILFL FRPH DG HVHPSLR Ordinanze che hanno fatto discutere TXHOOL SHU DSSOLFD]LRQH ZLQWHU FKH VRQR $ ILQH DXWXQQR XQÂśRUGLQDQ]D GHOOD SURYLQ LQ JUDGR GL RI IULUH SUHVWD]LRQL VHQVLELO FLD GL 0LODQR SRL ULWLUDWD DYHYD VXVFLWDWR PHQWH VXSHULRUL VSHFLDOPHQWH LQ SUH SHUSOHVVLWj H SROHPLFKH LQ TXDQWR LPSR VHQ]D GL FRQGL]LRQL SDUWLFRODUPHQWH LP QHYD OÂśDGR]LRQH GL SQHXPDWLFL LQYHUQDOL R SHUYLH FRVD WXWWÂśDOWUR FKH UDUD DQFKH QHO LQ DOWHUQDWLYD OD SUHVHQ]D D ERUGR GL FDWH QRVWUR 3DHVH 8QD QHYLFDWD LPSURYYLVD OD QRQ LPPHGLDWD HQWUDWD LQ IXQ]LRQH GHL QD GD QHYH D WXWWL L YHLFROL FKH GRYHYDQR FLUFRODUH VXOOD UHWH JHVWLWD GDOOD SURYLQFLD PH]]L VSDUWLQHYH R DQFKH VHPSOLFH PHQWH GXH R WUH DXWRDUWLFRODWL FKH VL LQ &RPH DEELDPR JLj GHWWR OÂśRUGLQDQ]D q WUDYHUVDQR VXOOD VWUDGD LPSHGHQGR OÂśDU VWDWD LQ VHJXLWR SURQWDPHQWH ULWLUDWD PD ULYR GHL PH]]L FRPH VXFFHVVR XQ SDLR FLz QRQ WRJOLH FKH DOWUH SURYLQFH R VWDWL SRVVDQR LQ TXDOVLDVL PRPHQWR HPHWWHUH GL DQQL ID VXOOD 6DOHUQR 5HJJLR &DODEULD RUGLQL DQDORJKL ,QROWUH HVLVWRQR SHUFRUVL SRVVRQR FUHDUH HQRUPL GLVDJL DOOD FLUFR OD]LRQH H OÂśLPSRVVLELOLWj GL SURFHGHUH ILQR FKH LPSRQJRQR OD SUHVHQ]D GL FDWHQH D D GHVWLQD]LRQH ERUGR R GL SQHXPDWLFL VSHFLILF FRPH GL VSRVWR DQFKH GDOOÂśDUWLFROR GHO &RGLFH GHOOD 6WUDGD $ TXHVWR SURSRVLWR GREELD Minori spazi di frenata PR FLWDUH LO UHFHQWLVVLPR FDVR GHOOD *HU *OL SQHXPDWLFL SHU XVR LQYHUQDOH VRQR LQ PDQLD FKH KD HPDQDWR XQD OHJJH HQWUD JUDGR GL RIIULUH SUHVWD]LRQL VXSHULRUL ROWUH WD LQ YLJRUH LO GLFHPEUH VFRUVR FKH VWD FKH RYYLDPHQWH LQ SUHVHQ]D GL QHYH R GL ELOLVFH FKH WXWWL JOL DXWRFDUUL FRQ PDVVD WR JKLDFFLR DQFKH VXO EDJQDWR VLD SHU WDOH D WHUUD VXSHULRUH DOOH W H WXWWL L SXO TXDQWR FRQFHUQH OD WHQXWD VLD LQ WHUPLQL OPDQ FRQ SL GL SRVWL GHEEDQR HVVHUH GL ULGX]LRQH GHJOL VSD]L GL IUHQDWD HTXLSDJJLDWL FRQ SQHXPDWLFL 0 6 OD VLJOD 3HUFKp TXHVWR WLSR GL SQHXPDWLFL SRV FKH VWD DG LGHQWLILFDUH OÂśRPRORJD]LRQH SHU VDQR ODYRUDUH DO PHJOLR q QHFHVVDULR XWLOL]]R LQ SUHVHQ]D GL QHYH TXDQGR VXOOH FKH VLDQR LQ SHUIHWWD VDOXWH LQQDQ]LWXW VWUDGH YL VLD SUHVHQ]D GL JKLDFFLR RSSXUH WR q EHQH FRQWUROODUH IUHTXHQWHPHQWH OD GL QHYH VLD HVVD FRPSDWWD R VFLROWD SUHVVLRQH QRQ VROR GÂśHVWDWH FRPH PRO WL IDQQR PD DQFKH GXUDQWH OD EUXWWD VWDJLRQH LQROWUH OD SURIRQGLWj GHO EDWWL Gli invernali piĂš invernali VWUDGD GHYH HVVHUH PDQWHQXWD VRSUD L *OL SQHXPDWLFL DOO VHDVRQ QHL PHVL LQ YHUQDOL QRQ VRQR LQ JUDGR GL IRUQLUH XQD SUHVFULWWL PP SHQD XQD SHUGLWD GL DGHJXDWD DGHUHQ]D H VSD]L GL IUHQDWD VX HIILFDFLD QHOOD WUD]LRQH H QHJOL VSD]L GL IUHQDWD IRQGL YLVFLGL H R LQQHYDWL

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Pirelli La piĂš recente evoluzione della gamma invernale (Winter) di Pirelli è la serie FW/TW 25, rispettivamente per asse sterzante e per asse motore. Si tratta di pneumatici destinati ai mezzi pesanti progettati per garantire la massima sicurezza, e le migliori prestazioni, nelle condizioni climatiche piĂš avverse con terreni umidi, fangosi e asciutti. Le misure attualmente disponibili sul mercato sono cinque: 315/80 R 22.5, 295/80 R 22.5, 385/65 R 22.5 e, in risposta al crescente diffusione di serie tecniche ribassate, anche la 315/70 R 22.5 e 385/55 R 22.5. Gli FW 25, nelle misure 385/65 e 385/55 R 22.5, grazie alla loro robusta struttura, sono indicati per equipaggiare oltre che l’asse anteriore anche rimorchi e semirimorchi. Questi pneumatici, in-

il Pirelli TW25


RICOSTRUITI ANCHE IN INVERNO Il ricorso a pneumatici ricostruiti, un comportamento virtuoso e vantaggioso sotto il profilo economico, è in molti paesi europei particolarmente diffuso meno diffuso invece nel nostro paese anche se la situazione, di anno in anno, registra un miglioramento. Il pneumatico ricostruito viene ovviamente proposto anche nella sua declinazione invernale e naturalmente, anche in questo caso, si tratta di un prodotto che risponde appieno a tutti i requisiti di sicurezza, affidabilitĂ e prestazioni, del tutto analoghi a quelli del prodotto nuovo. Il processo di ricostruzione, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata dai diversi ricostruttori è sicuro e perfettamente compatibile con la scelta di soluzioni rigorose dal punto di vista tecnologico e per di piĂš con prestazioni del tutto analoghe di quelle del pneumatico nuovo e di qualitĂ . Va poi ricordato che la ricostruzione offre vantaggi notevoli anche su altri fronti. Ricostruire un maggior numero di pneumatici utilizzando le strutture portanti che in seguito ad accurati controlli si rivelano ancora perfettamente integre dopo il primo impiego, permette infatti di contribuire, considerevolmente alla salvaguardia dell’ambiente. Infatti la ricostruzione allungare il ciclo di vita del pneumatico (purchè si tratti di un prodotto qualitativamente valido) rallentando conseguentemente il flusso di smaltimento di pneumatici destinati a discarica. Sfortunatamente sono ancora in molti a diffidare del ricostruito. Nulla di piĂš errato. Quando si incontrano sulle strade, ma soprattutto sulle autostrade, i cosiddetti “coccodrilliâ€?, ovvero quelle strisce di battistrada o pezzi di pneumatico strappato, per tanto tempo si è attribuito questa presenza all’uso di pneumatici ricostruiti. Ciò però non è vero e i coccodrilli possono avere origine da pneumatici nuovi come da ricostruiti e sono causati da errori di pressione, in veritĂ piĂš frequenti durante la stagione calda. Ăˆ dunque bene ribadire che sul piano della sicurezza, il processo di ricostruzione è assolutamente affidabile. La ricostruzione del pneumatico consiste infatti nel selezionare con accurati processi le strutture portanti ancora perfettamente integre di pneumatici che hanno giĂ avuto un ciclo di vita e che hanno quindi il battistrada usurato e nel dotare la struttura portante di un nuovo battistrada, con un processo produttivo, che deve essere obbligatoriamente certificato in base ai regolamenti ECE ONU 108 e 109, che garantiscono l’assoluta affidabilitĂ del prodotto. Non va poi dimenticato il contenimento dei costi che, specialmente in tempi come questi, davvero non guasta.

7XWWR FLz VL WUDGXFH LQ XQ PLJOLRUDPHQWR GHOOD WUD]LRQH VX QHYH GHO H VX VX SHUILFL EDJQDWH R JKLDFFLDWH GHO 1DWXUDOPHQWH VL UHJLVWUDQR PLJOLRUDPHQWL DQFKH LQ WHUPLQL GL IUHQDWD VWDELOLWj H SUR ILOR GL XVXUD FKH DVVLFXUDQR XQD PDJJLRU UHVD FKLORPHWULFD PD DQFKH UHVLVWHQ]D D WDJOL H GDQQL SURYRFDWL GD SLHWULVFR H XQD RWWLPDOH ULFRVWUXLELOLWj

MICHELIN /H SURSRVWH 0LFKHOLQ VR QR WDQWLVVLPH H LQ JUDGR GL VRGGLVIDUH DQFKH OH SL VSHFLILFKH HVLJHQ]H ,O PRGHOOR ; 0XOWL:D\ ;' q XQ SQHXPDWLFR GHVWLQD WR DOOÂśDVVDOH PRWRUH SROL YDOHQWH SHU WXWWL L WLSL GL VWUDGH H FRQ RJQL WHPSR /D QXRYD PHVFROD FKH OR FRPSRQH JOL DVVLFXUD XQD HOHYDWD UHVL VWHQ]D DOOH DJJUHVVLRQL H OD VXD QXRYD VFXOWXUD OLPLWD OD ULWHQ]LRQH GHL VDVVL DV VLFXUDQGR QHO FRQWHPSR PRELOLWj DVVROX

TIR

BRIDGESTONE 6L FKLDPD 0 LO SQHXPDWLFR %ULGJH VWRQH SHU OD VWDJLRQH LQYHUQDOH GHVWLQD WR DJOL DVVL VWHU]DQWL TXHVWR PRGHOOR KD RWWLPL]]DWR L EDWWLVWUDGD SHU OÂśXWLOL]]R LQ FRQGL]LRQL GL IRQGR EDJQDWR H GL QHYH DQDORJKH D TXHOOH FKH VL SRVVRQR LQ FRQWUDUH QHL 3HVL VFDQGLQDYL LO WXWWR PDQWHQHQGR XQD RWWLPL]]D]LRQH GHOOH SUHVWD]LRQL JHQHUDOL H SRVVLELOLWj GL UL VFDQDODWXUD H ULFRVWUXLELOLWj /D SURSRVWD %ULGJHVWRQH SHU JOL DVVL WUD HQWL q LO PRGHOOR : XQ SQHXPDWLFR VYLOXSSDWR SHU FDPLRQ H DXWREXV H FKH VL DYYDOH GHOOD WHFQRORJLD 0XOWL &HOO &RPSRXQG LQ JUDGR GL JDUDQWLUH HF FHOOHQWL SUHVWD]LRQL VX VXSHUDFL LQQH 1) L’architettura delle YDWH H VX JKLDFFLR JUD]LH DQFKH DOOD scanalature crea delle celle PHVFROD PXOWLFHOO GHOOD IDVFLD EDWWLVWUD interne che con l’usura GD FRQWHQHQWH PLFUR rigenerano progressivamente SRUL FKH SRVVRQR il disegno del battistrada, con DVVLFXUDUH XQ HF il risultato del mantenimento FHOOHQWH JULS VXOOD delle massime prestazioni per tutta VXSHUILFLH VWUDGD la durata del pneumatico OH LQGLSHQGHQWH 2) Il tallone rinforzato aumenta la durata; PHQWH GDOOH FRQGL la calandra di rivestimento (brevettata) ]LRQL QHOOD TXDOH VL garantisce maggior ricostruibilitĂ e la cintura WURYD 7XWWR FLz VL ottimizzata rende piĂš omogenea l’usura WUDGXFH LQ HFFHO OHQWL SUHVWD]LRQL LQ WHUPLQL GL IUHQDWD WUD FKLXGH LQ VH FDUDWWHULVWLFKH VLQR DG RUD ]LRQH H FRQWUROOR GHO FRQWUDVWDQWL UHVD FKLORPHWULFD HOHYDWD OD VWDELOLWj DQFKH LQ EDVVH HPLVVLRQL EDVVD UXPRURVLWj WUD]LR FRQGL]LRQL GL JKLDFFLR QH HOHYDWD DQFKH LQ FRQGL]LRQL LQYHUQDOL QHYH H EDJQDWR &Lz UHQGH OÂś+' +\EULG LGHDOH SHU HVVHUH XWLOL]]DWR VLD QHL WUDVSRUWL D OXQJR UDJJLR VLD QHL WUDVSRUWL D EUHYH PHGLR UDJJLR CONTINENTAL /D SL UHFHQWH UHDOL]]D]LRQH GL &RQWLQHQ 8QD VHULH GL WHVW KDQQR PRVWUDWR UHVH FKL WDO q OÂś +' +\EULG GLVSRQLELOH QHOOH PLVX ORPHWULFKH FKH KDQQR VXSHUDWR L PLOD UH SULQFLSDOL SHU OÂśDVVH WUDWWLYR GL FDPLRQ H .P FRQ ULVXOWDWL HFFHOOHQWL DQFKH VX VWUD DXWREXV 4XHVWR QXRYR SQHXPDWLFR UDF GH LQQHYDWH $OOÂśDSSDUHQ]D OÂś+' +\EULG VHPEUD TXDVL XQ SQHXPDWLFR FRPXQH PD DO VXR LQWHU QR F q XQD FDUFDVVD D WHFQRORJLD EUHYHW il Pirelli FW25 WDWD $LU .HHS XQD VWUXWWXUD LQ DFFLDLR H SROLPHUL UDGLFDOPHQWH LQQRYDWLYD PLVFHOH SOXUL VWUDWLILFDWH DG DOWD HI ILFHQ]D HQHUJH WLFD H LQILQH LO EDWWLVWUDGD D SURILOR DXWRUL fatti, applicano alla traJHQHUDQWH ,Q SUDWLFD FRQ OD SURJUHVVLYD dizionale struttura a XVXUD GHOOD JRPPD QXRYH VFDQDODWXUH zero gradi, delle nuoSHU OD IXRULXVFLWD GHOO DFTXD H SXQWL GL WUD ve mescole di gom]LRQH HPHUJRQR GRYH SULPD YL HUDQR VROR matura e cordicelle di ILQL ODPHOOH H TXHOOH FKH HUDQR QRUPDOL rinforzo, mentre il talVFDQDODWXUH LQL]LDOL VL WUDVIRUPDQR LQ OD lone è stato irrobustiPHOOH DFFXUDWDPHQWH GLVHJQDWH SHU JD to con un bordo meUDQWLUH RWWLPD WUD]LRQH DQFKH VXOOD QHYH tallico avvolgente. Inoltre, nelle serie /80 e GOODYEAR /70 è stato di recente in,O QXRYR 8OWUD*ULS :7' FRPSOHWD OD JDP trodotto il processo brePD GL SQHXPDWLFL SHU DVVH VWHU]DQWH 8OWUD vettato SATT™ (Spiral Ad*ULS :76 GL *RRG\HDU 6L WUDWWD GL XQ vanced Technology for Truck) che contribuisce al SQHXPDWLFR SURJHWWDWR FRQ WHFQRORJLH GL miglioramento delle prestazioni per quanto concerPHVFROD GHO EDWWLVWUDGD H FRVWUX]LRQH GHO ne il comfort di guida e la resistenza strutturale. OD FDUFDVVD GL XOWLPD JHQHUD]LRQH LQ JUD Il TW 25, destinato all’asse motore, è caratterizGR GL RI IULUH XQD HFFHOOHQWH WUD]LRQH VX zato da un disegno battistrada che presenta tasVWUDGH LQQHYDWH H JKLDFFLDWH LQVRPPD XQ selli sfalsati ed una lamellatura ďŹ tta e senso di SQHXPDWLFR FKH QRQ WHPH QHSSXUH OH FRQ rotolamento preferenziale. Tutto ciò si traduce GL]LRQL FOLPDWLFKH LQYHUQDOL SL HVWUHPH in una ottima tenuta e grande capacitĂ di trazio*UD]LH DOOD WHF ne in ogni condizione. QRORJLD ' %,6 Inoltre, il particolare disegno di questi pneuGL *RRG\HDU OD matici e le componenti delle mescole assicuraWUD]LRQH OD VWD no basse emissioni sonore (molto inferiori ai ELOLWj H OD UHVL 78 decibel previsti dalle vigenti norme). VWHQ]D DL GDQQL Da segnalare infine l’aspetto risparmio ed ecoIl Goodyear Ultra Grip VRQR RWWLPL]]DWH logico derivante dalla loro alta ricostruibilitĂ . GDO VLVWHPD GL WTS dall’ottima LQWHUEORFFR GHO ricostruibilitĂ EDWWLVWUDGD

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WD LQ WXWWH OH VWDJLRQL 0 6 FRQ XQ FR VWDQWH HG HOHYDWR OLYHOOR GL DGHUHQ]D *UD]LH DO EDWWLVWUDGD SL ODUJR DOO¶DXPHQ WDWD SURIRQGLWj H DOOR VSHFLILFR GHVLJQ GHO OD VFXOWXUD VL UHQGH SRVVLELOH XQ FKLORPH WUDJJLR VXSHULRUH GHO ,QROWUH OH OD PHOOH D JRFFLD G¶DFTXD VL PRVWUDQR D GL XVXUD FRQVHQWHQGR DO SQHXPDWLFR GL DX WRULJHQHUDUVL D WXWWR YDQWDJJLR GL XQD SUR OXQJDWD DGHUHQ]D PHQWUH OH ODPHOOH D GRSSLD RQGD DXWREORFFDQWL SRVWH QHL WDV VHOOL PLJOLRUDQR OD ULJLGLWj DVVLFXUDQGR DGHUHQ]D H GXUDWD FKLORPHWULFD /¶;'1 *ULS q XQ SQHXPDWLFR SHU DVVDOH PRWRUH FKH VL DYYDOH GL XQD QXRYD PH VFROD GL JRPPD H VL SUHVHQWD FRQ XQ EDW WLVWUDGD SL SURIRQGR H ODUJR /¶LQQRYDWLYR GHVLJQ GHOOD VFXOWXUD VL SUH VHQWD FRQ ODPHOOH EUHYHWWDWH D GRSSLD RQ GD FDUDWWHUL]]DWH GD XQD VWUXWWXUD WULGL PHQVLRQDOH H DXWREORFFDQWH HVVH VRQR FROORFDWH DOO¶LQWHUQR GHL WDVVHOOL H QH PL JOLRUDQR OD ULJLGLWj D JDUDQ]LD GL PDJJLRU FKLORPHWUDJJLR LQROWUH OH ODPHOOH PDQWHQ JRQR XQD ORUR HOHYDWD IOHVVLELOLWj FKH VL WUDGXFH LQ XQD PLJOLRUH DGHUHQ]D ,O GLVHJQR GHOOD VFXOWXUD FRQ VHQVR GL URWR ODPHQWR FRQWULEXLVFH DG RWWLPL]]DUH OD UH JRODULWj GHOOH IRUPH GL XVXUD FKH VRQR SDU WLFRODUPHQWH VHQVLELOL DOO¶XWLOL]]R GHL UDOOHQ WDWRUL ,O PRGHOOR ;)1 $QWLVSODVK q LQYH FH XQ SQHXPDWLFR LQYHUQDOH SHU OXQJKH H PHGLH SHUFRUUHQ]H VWUDGDOL H DXWRVWUDGDOL FKH EHQ VL DGDWWD DOOH FRQGL]LRQL FOLPDWL FKH SL PXWHYROL /D SUHVHQ]D GHO GH IOHWWRUH 0LFKHOLQ $QWLVSODVK SHU PHWWH GL ULGXUUH VHQVLELOPHQWH OH SURLH]LRQL GL DFTXD LQ FDVR GL SLRJJLD PLJOLRUDQGR OD YL VLELOLWj QHJOL VSHFFKL UHWURYL VRUL DXPHQWDQGR OD YLVLELOLWj DJOL DXWRPRELOLVWL FKH VL WUR YDQR LQ IDVH GL VRUSDVVR H FRQWULEXHQGR D PDQWHQHUH SL SXOLWR LO FDPLRQ

I sistemi di controllo della pressione sono importanti per la durata del pneumatico e per la sicurezza di marcia

PHVFROD YLHQH ODYRUDWR D EDVVD WHPSHUDWXUD TXHVWD VROX]LRQH SHUPHWWH GL RWWHQHUH XQ SURGRWWR ILQDOH UHVLVWHQWH PD DO WHPSR VWHVVR PRUELGR FKH VL XVXUD LQ PDQLHUD XQLIRUPH D WXWWR YDQWDJ JLR GL XQ PLJOLRU URWRODPHQWR

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A destra: lo Yokohama 901 ZS per assi sterzanti

A sinistra: lo Yokohama SY 397 per assi motore

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TIR

In caso di neve o ghiaccio si impongono pneumatici invernali e una guida accorta e prudente

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Optima, i professionisti sulla tua strada. Optima Truck Service è la rete di officine multimarca specializzate nella manutenzione e nella riparazione dei mezzi pesanti, nata dall’esperienza di due leader nella distribuzione ricambi, Rhiag e Bertolotti. La rete offre i propri servizi su tutto il territorio nazionale, garantendo la massima competenza e professionalità, grazie alla formazione tecnica e manageriale del personale, al call center tecnico

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TECNICA

UN SAMOTER

sempre più internazionale

Iveco Trakker 8x4

Più di 900 espositori, di cui il 30% stranieri provenienti da 37 Paesi, rappresentano meglio di ogni altra parola la dimensione di internazionalità della manifestazione veronese, giunta alla sua 28a edizione a 28a edizione del Samoter, Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra da Cantiere e per l'Edilizia, ha chiuso i battenti il 6 marzo con un bilancio che lascia ben sperare sul taglio internazionale preso dalla manifestazione ma soprattutto sulla ripresa di un settore che, più di altri, ha subito una crisi epocale. Come ha tenuto a sottolineare il vicepresidente di Veronafiere Claudio Valente, il Samoter ha rappresentato “la manifestazione di riferimento del settore a livello europeo per quest'anno”. Lusinghieri i dati sugli espositori, oltre 900 ma soprattutto con una forte rappresentanza straniera (circa il 30%) provenienti da 37 Paesi, che hanno accolto, su 100 mila metri quadrati netti di superficie espositiva, circa 100 mila visitatori. Il Samoter gode del patrocinio del CECE (Comitato Europeo delle Associazioni dei Costruttori delle Macchine da Cantiere) assieme alle altre due manifestazioni che si alternano ogni tre anni (Bauma di Monaco di Baviera e Intermat di Parigi, ed è sicuramente un’importante “vetrina” per un comparto che da sempre rappresenta un serio indicatore dello stato di salute dell’economia, italiana e internazionale.

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Sostenibilità e sicurezza Due i temi principali di questo 28° Samoter, sostenibilità e sicurezza, temi che hanno fortemente coinvolto non solo il mondo industriale ma che sono anche stati trattati in occasione dei numerosi convegni che si sono svolti nel corso dei cinque giorni della manifestazione. Il settore ha attraversato negli ultimi tre anni, che sono dunque iniziati con la precedente edizione del Samoter, uno dei momenti più difficili in assoluto; un periodo che ha messo in grave difficoltà numerosissime aziende che hanno fatto registrare in alcuni casi perdite di fatturato del 50% e oltre. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere ha però tenuto a sottolineare che “la situazione di mercato, secondo gli analisti del settore, è in tendenza positiva, una tendenza positiva che si dovrebbe sviluppare con più sicurezza nel 2012 e proseguire fino almeno al 2014, anno da cui si riprenderà finalmente a crescere”.

Come cambia il settore Il mercato delle costruzioni sta attraversando una fase di rapido cambiamento; del resto la crisi finanziaria globale e la crescente importanza di paesi come Cina, India e Brasile, hanno non solo spostato il baricentro dei mercati ma anche mutato gli scenari delle vendite. In un quadro generale fortemente negativo anche il comparto dei veicoli da cantiere ha dovuto “attrezzarsi” per fronteggiare il difficile momento, visto che, per lo specifico segmento dei mezzi d’opera si è passati dai quasi 4.800 veicoli del 2006 ai neppure 2.000 dello scorso anno. Tutti i costruttori concordano nel vedere segnali, seppur timidi, di ripresa ma a fare il mercato sono, e saranno, soprattutto le grandi opere pubbliche.

Il Trakker Iveco che ha partecipato alla spedizione Overland 2010

IVECO: non solo trakker La principale novità proposta da Iveco in occasione del Samoter si chiama Fiat Industrial, la società nata dalla scissione di Fiat spa che a Verona era presente con i

Iveco Eurocargo Tipper

propri tre settori, Iveco, CNH e FPT Industrial, ampiamente rappresentati dai marchi Iveco, Astra, Case, New Holland e FPT Industrial su un imponente stand su cui capeggiava il logo Fiat Industrial. Sebbene senza novità di rilievo, la gamma Iveco proposta al Samoter brillava per completezza e soprattutto per la presenza del veicolo simbolo in questo comparto della Casa, il Trakker, forte di un’ampia gamma, tale da consentire la più completa personalizzazione per far fronte ad ogni specifico impiego, con versioni trattore e cabinato, questi ultimi con configurazioni a 2, 3 e 4 assi a trazione parziale o totale, con MTT per i cabinati da 18 a 32 t e da 20 a 40 t per i mezzi d’opera a cui si aggiungono i trattori con MTC da 44 t a 56 t (mezzo d’opera). La stretta parentela con lo Stralis è evidenziata dalle cabine (AD), corte con tetto basso e (AT), lunghe e disponibili con tetto alto e basso, ma tutte in grado di assicurare una qualità della vita a bordo analoga a quella di uno stradale. Altro punto di forza della gamma è la facilità di allestimento e dalla predisposizione per l’applicazione di prese di forza, tanto che è possibile controllare e programmare fino a tre prese di forza in modo indipendente. Due le motorizzazioni, ovviamente Cursor, e con 4 tarature di potenze: il Cursor 8 da 360 CV e Cursor 13 da 410, 450 e 500 CV; completano l’offerta una vasta scelta dei cambi con 3 modelli manuali a 16 marce ZF e gli automatizzati EuroTronic a 12 e 16 marce, entrambi con modalità off-road che assicurano una maggior coppia e potenza allo spunto. I cambi EuroTronic hanno il comando elettronico della frizione, con selezione automatica del rapporto ideale, una soluzione che permette di proteggere il motore dai fuorigiri, riduce l’usura della frizione, consumi e rumore. Freni a disco sugli assali mentre i motoassali e i ponti dispongono di freni a tamburo. Ampia scelta anche in termini di sospensioni tra paraboliche, semiellittiche e pneumatiche in varie combinazioni.

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TIR 136/2011

di Ferdinando Tagliabue


L’Iveco Eurocargo 4x4 in azione

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posto in 4 modelli con MTT di 3,5 e 5,5 t e cabine a 2 e 4 porte per 3 o 6+1 posti. La cabina è rialzata rispetto al telaio, per evitare impedimenti all’escursione delle sospensioni ma l’accesso è facilitato dai predellini; oltre ai retrovisori con grandangolo, il 4x4 dispone anche di uno specchio di accostamento lato passeggero, utile per vedere gli eventuali ostacoli; gli specchi retrovisori sono disponibili con bracci corti, per veicoli da 2,20 metri di larghezza, o lunghi per veicoli fino a 2,35 metri di larghezza. La motorizzazione è affidata ad un 3 litri EEV 4 cilindri a 4 valvole per cilindro con turbocompressore a doppio stadio e iniziezione common rail, tecnologia di ricircolo dei gas di scarico (EGR) e filtro antiparticolato (DPF) di serie che sviluppa una potenza massima di 170 CV a 2900-3500 g/min e coppia massima di 400 Nm da 1250 a 3000 giri/min. I freni anteriori sono a disco con tamburi posteriori mentre l’ABS è di serie sulle versioni da 5,5 t e opzionale su quelle da 3,5 t.

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Un leader anche 4x4 L’Eurocargo è sicuramente un punto di riferimento nel mercato europeo dei medi, un vero leader nel segmento dalle 6 alle 18 t di MTT con anche una gamma di 4x4 che può contare su 4 modelli, 3 motorizzazioni e 2 MTT di 11,5 e 15 t. Eurocargo 4x4 è destinato ad impieghi come la posa e manutenzione di linee elettriche, lo sgombero neve, i servizi della Guardia Forestale e della Protezione Civile. La cabina è quella corta ma con soluzioni specifiche come la protezione del radiatore contro gli urti, paraurti in acciaio, griglie per i fari e Astra 86.48 a 4 assi gancio di manovra anteriore. Un gradino frontale agevola la pulizia del parabrezza mentre il gradino più basso di accesso alla cabina, può essere ribaltato per facilitare il superamento di ostacoli. Gli interni sono improntati alla massima praticità, con rivestimenti lavabili e resistenti, volante regolabile in altezza e inclinazione e comandi a portata di mano che assicurano un eccellente livello di comfort. La motorizzazione è affidata al Tector 6 cilindri di 6 litri Euro5 SCR con potenze di 217, 251 e 279 CV; uno solo il cambio, manuale a 6 marce con eventuale presa di forza integrata mentre i passi disponibili soAstra per gli specialisti no quattro, da 3.240 a 4.150 mm; freni a Astra, che era presente nell’area Fiat Intamburo sui due assi e ABS. dustrial con due autotelai HD8, un 84.48 allestito con betoniera e un 88.48 a telaio, un trattore eccezionale HHD 6x6, un Dumper articolato ADT30 D dotato di nuova sospensione anteriore, ha colto l’occasione per presentare in anteprima mondiale il Dumper rigido RD40, rinnovato esteticamente e tecnicamente. La cabina del nuovo dumper è completamente pressurizzata ed isolata, spaziosa e con ampie regolazioni, ha una strumentazione ergonomica che si sviluppa attorno all’operatore che ha la possibilità L’Iveco di avere sempre sotto controllo, grazie al EcoDaily 4x4 sistema multiplex con tre aree di memoria, la funzionalità in tempo reale di moEcodaily 4x4: piccolo ma muscoloso tore, cambio e veicolo. Chiudiamo la carrellata sugli specializza- Il veicolo, reso ora più compatto, è miti Iveco con l’Ecodaily 4x4 che viene pro- gliorato non solo in termini di manovrabi-

Il nuovo Dumper RD Astra lità ma ha anche visto aumentare la cubatura del cassone che ora, a colmo, raggiunge i 25,2 mc. Astra è tradizionalmente votata agli impieghi gravosi ma il modello HHD (Heavy Heavy Duty) si rivela destinato alle condizioni estreme e proprio per questo dispone di assali che assicurano portate per una MTT fino a 50 t (10 sull’anteriore e 40 sul tandem posteriore) ad una velocità di 70 km/h in versione carro e una MCT che supera le 250 t con il veicolo equipaggiato con convertitore di coppia WSK 440. Le sospensioni prevedono balestre paraboliche anteriori e posteriori rinforzate e pneumatici 14.00 R20 specifici per movimento terra. Accanto a questi veicoli che vantano un grado di specializzazione particolarmente elevato, Astra propone i mezzi d’opera della serie HD8 a due, tre e quattro assi, a trazione semplice o integrale, con omologazione a pesi legali o eccezionali, tutti con motori Cursor a gestione elettronica, da 8 e 13 litri, in un ampio ventaglio di cilindrate e potenze. Le cabine adottano sospensioni meccaniche con possibilità di regolazione del precario su 5 posizioni per meglio adattarsi ai diversi tipi di fondo e di percorso e all’ambiente di lavoro e, pur, nella loro semplicità, risultano confortevoli in ogni condizione climatica.

DAF: prodotti e servizi La presenza DAF al Samoter 2011 sta a dimostrare la volontà di crescita anche in questo non semplice comparto dell’autotrasporto. Il costruttore olandese, con un cuore americano, solo una decina di anni fa era la più piccola delle sette Case costruttrici in termini di volumi in Europa; oggi infatti può vantare la terza posizione nel comparto dei pesanti, posizione che gli deriva dall’essere leader di mercato nei Paesi Bassi, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria e primo tra gli importati in Germania, che rappresenta il più importante mercato di


lico con corsa utile di 1.200mm. Ampio spazio anche ai servizi che accompagnano il prodotto con Paccar Parts e Servizi Multisupport ed Ecodriving. Man TGS41.440 Betoniera

veicoli industriali in Europa. Forte di questi risultati, DAF è intenzionata non solo a consolidare questa posizione ma a crescere ulteriormente, specialmente nel comparto degli autotelai (a 2, 3 e 4 assi) con una offerta di veicoli adatti ai più disparati impieghi tra i quali, ovviamente, anche quello delle costruzioni. E questa volontà è stata anche ribadita al Samoter, con una esposizione di veicoli destinati a questo specifico comparto dove il costruttore può vantare una gamma decisamente interessante e articolata. Tra i modelli esposti vogliamo ricordare l’LF 55.280 Tipper da 18 t con cabina day, equipaggiato con gru PM 16524 a 4 sfili e cassone ribaltabile trilaterale con sponde in lega da 800 mm di altezza. Data la specificità del Salone non poteva ovviamente mancare il mezzo d’opera, rappresentato dal FAD CF85.460, un 4 assi con cabina Day allestito con un ribaltabile posteriore semiroccia Cantoni “FV DUNE ”, con capacità, 18 mc “a vasca tonda” dotato di un fondo in lamiera di acciaio antiusura (HB 450) da 8 mm di spessore e fiancate tonde, anch’esse in lamiera di acciaio antiusura (HB 400) da 6 mm di spessore, con sponda posteriore a sganciamento inferiore automatico. Da segnalare ancora il FAN CF85.460 in versione 6x2 con terzo asse sterzante guidato, cabina Day (come si conviene a veicoli destinati a questo tipo di impiego), con impianto Scarrabile B.O.B. ITALEV, atto alla movimentazione casse da mm 6.400 di lunghezza e dotato di sfilo idrau-

Tre anteprime per MERCEDES Ben tre anteprime tra le proposte Mercedes per il Samoter 2011: il Vito 4x4 euro5 e le versioni cantiere di Atego e Axor che vanno a completare una delle gamme più ricche e articolate di veicoli destinati all’edil cantieristica e al movimento terra. Cominciamo dal Vito Euro5 4x4 con trazione integrale permanente che, grazie anche alla riprogettazione dell’assetto, è in grado di offrire una stabilità di marcia ideale in ogni condizione operativa e su qualsiasi tipo di terreno. Su questo nuovo modello la trazione è gestita elettronicamente e il sistema 4ETS, integrato con

Mercedes Benz Zetros a 2 assi

Mercedes Axor in versione da cantiere 4x2 da 7,5 t. Due invece i modelli di fascia immediatamente superiore, ovvero i TGM, dove sono stati proposti il 180.290 4x4 e il 13.290 4x4 (esposto nell’area esterna). I TGM possono vantare un’elevata portata (si inseriscono nel segmento medio con MMT da 12 a 18 t) e robustezza che li rendono ideali anche nell’impiego gravoso del cava cantiere, grazie anche alla presenza di un cambio automatizzato a 12 rapporti con specifico software off road. La gamma più rappresentativa del cava cantiere della Casa tedesca è la TGS che copre un ventaglio di MTT da 18 a 40 t e che al Samoter era rappresentata da ben 7 modelli, il 26.480 6x6H, il 18.440 4x4H e il 41.440 8x4 (all’interno) mentre nel-

l’ESP, simula l’effetto di fino a 3 bloccaggi del differenziale; questa soluzione si fa particolarmente apprezzare in presenza di fondi particolarmente scivolosi dove, se una più ruote perdono aderenza, il sistema provvede a frenare, attraverso dei brevi impulsi, la o le ruote che slittano, aumentando in maniera proporzionale la coppia motrice sulle ruote con maggior aderenza. Veniamo ora all’Atego, Camion dell’anno 2011, aggiornato nell’estetica e proposto con due differenti cabine e che può vantare tra i suoi punti di forza i ridotti costi di gestione, una notevole compattezza, un contenuto diametro di volta e una grande versatilità. La gamma prevede anche una

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Daf CF 85 3 assi

MAN: efficienza anche nel cava cantiere È stata tutta all’insegna dell’efficienza la presenza di MAN al Samoter 2011, un’efficienza che si estende anche ai veicoli da cantiere e comune ai vari modelli delle serie TGL, TGM, TGS e TGX, grazie anche alle numerose innovazioni tecnologiche introdotte dal costruttore tedesco come il PriTarder (il rallentatore idrodinamico primario ad acqua di grande efficienza già a bassissime velocità) o l’HydroDrive, già montato su oltre 6 mila veicoli. La gamma di accesso al mondo MAN è rappresentata dal TGL che al Samoter era presente con il modello 8.180

l’area esterna erano esposti un 28.440 6x4-4, un 18.480 4H4, un 33.480 6x4 e un 41.480 8x4. Completava il panorama espositivo un TGX 33.540 6x4 con la spaziosa e lussuosa cabina XLX. Tutti i veicoli esposti al Salone erano equipaggiati con motore EEV con limiti di emissioni inferiori all’Euro5. Da ricordare ancora l’HydroDrive, è un sistema di trazione idraulica anteriore inseribile che garantisce, su fondi sdrucciolevoli e dissestati, la necessaria trazione e sicurezza sia in fase di avanzamento sia di arretramento. Si tratta di una soluzione ideale per quegli impieghi prevalentemente stradali che occasionalmente necessitano di una trazione aggiuntiva a tutto vantaggio della massima flessibilità operativa.



RENAULT: Optitrack, trazione integrale leggera Il costruttore francese si è presentato in forze al Samoter proponendo non solo la sua gamma al completo, dai piccoli Master (esposto un autetelaio cabinato 125.35) e Maxity (modello 135.35/6) al medio Midlum (in mostra il 220.10) per poi passare ai Premium Lander, in esecuzione 8x2 affiancato dall’anteprima per il mercato italiano Optitrack, e per concludere con il mezzo d’opera Kerax, ora con motorizzazione da 520 CV nella classica esecuzione 8x4. Gli occhi erano ovviamente puntati alla novità, ovvero il Premium Lander Optitrack, un veicolo che consente di disporre di un veicolo stradale 4x2 che, in caso di bisogno, si trasforma (semplicemente schiacciando un pulsante) in un 4x4, senza però averne gli svantaggi in termini di peso, di costo e di consumi. L’Optitrack è il veicolo ideale per l’approvvigionamento in cantiere, e in cantiere capita sovente di trovare terreni difficili, pendenze impegnative o anche semplice-

Renault Premium Lander Optitrack

Lo Scania R500 8x4 in esecuzione

Volvo FMX 8x4 mente rese tali dalle intemperie che potrebbero impedire l’accesso ad un normale veicolo. E a questo punto ecco il punto di forza dell’Optitrack che, grazie alla presenza di due motori idraulici integrati nei mozzi delle ruote (assistiti da un gruppo di raffreddamento del sistema ampiamente sovradimensionato) si trasforma in un 4x4 per tirarsi fuori da ogni impiccio. Unico limite del sistema è la velocità, infatti l’Optitrack è disponibile da 0 a 30 km/h, in marcia avanti o in retromarcia, ma è deveroso ricordare che il sistema non vuole essere un sostituto del mezzo d’opera.

SCANIA: novità nel cambio Per questa edizione del Samoter Scania ha privilegiato l’aspetto pratico rispetto a quello puramente espositivo. E così se allo stand erano presenti solo tre veicoli: un carro G 360 CB 4x4 EHZ Euro 5 con trazione integrale disinseribile, cabina G 16 Steel, allestito con gru PM e cassone Pastore; un carro mezzo d’opera R 500 CB 8x4 EHZ Euro5 con cabina R 16 Steel e un trattore R 730 LA4x2HNB "Rocker" EEV con sospensioni pneumatiche integrali, cabina Topline Platinum, riduttori ai mozzi e impianto idraulico originale Scania. All’esterno del salone, in un attrezzata cava poco distante, vi erano altri tre mezzi d’opera a disposizione di

chi voleva provare sul campo le capacità dei mezzi della Casa svedese. Dei tre veicoli 8x4 presenti in cava, tutti Euro5, due erano allestiti con un ribaltabile posteriore Andreoli e uno con l’Emilcamion S5 evo; inoltre i primi due veicoli, un G440 CB8x4EHZ e un G480 CB8x4EHZ, disponevano di cambio manuale mentre il più potente, l’R500 CB8x4EHZ adottava il nuovo cambio Scania Opticruise con modalità off road. È proprio lo Scania Opticruise off-road la novità di maggior rilievo proposta dalla Casa svedese. Questo cambio contribuisce a facilitare la guida nel fuori strada e si rivela di particolare utilità nelle discese e nella marcia a bassa velocità. Si attiva con i bloccaggi dei differenziali longitudinali (ad esempio sul mezzo d’opera 8x4), adegua la strategia di scelta della marcia, rende più rapide le cambiate e, nella versione a due pedali, permette di mantenere la frizione chiusa il più possibile e velocizza l’attacco della frizione stessa. Un altro aspetto tenuto in grande considerazione da Scania riguarda i tempi di consegna e la qualità finale del veicolo allestito. Per questa ragione sono state introdotte sul telaio predisposizioni meccaniche, elettriche e pneumatiche che permettono di ridurre i temi di allestimento. Va poi ricordato che Italscania ha stipulato degli accordi con alcuni allestitori italiani per veicoli completi, tra cui mezzi d’opera 8x4 e 6x4 con ribaltabile posteriore o trilaterale, proponendosi così non solo come fornitore di veicoli industriali ma anche di un sistema integrato, con soluzioni mirate e complete. Grande attenzione anche ai servizi (Scania Contracted Services, Scania Fleet Management, Scania Driver Training e Scania Finance) che all’interno dell’area espositiva, disponevano di specifiche aree riservate.

VOLVO: sotto il segno dell’Fmx Presentati in anteprima lo scorso anno in occasione del Bauma, i pesanti cava cantiere Volvo della serie FMX si sono mostrati al pubblico italiano a questo Samoter 2011, andando “a colmare un vuoto d'immagine più che di sostanza nella nostra offerta" come ha tenuto a sottolineare Marco Lazzoni, Amministratore Delegato di Volvo Trucks in Italia, visto che la Casa svedese, per quanto concerne il mezzo d’opera, non è tra le più gettonate. La gamma FMX, progettata sulla piattaforma FM, affinandosi sotto il profilo funzionale ed estetico, ha già dimostrato il proprio valore nelle applicazioni più gravose, nel Nord Europa e nell'Europa Orientale.•

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versione a trazione integrale disponibile in allestimento ribaltabile anche in versione monotraccia. Le motorizzazioni, BlueTEC Euro5 (a richiesta anche EEV) sono in grado di assicurare lunghi intervalli di manutenzione a tutto vantaggio della massima redditività. Ampiamente rinnovato, nell’estetica e negli interni, anche l’Axor, che congiunge la gamma Atego con quella dell’Actros e che si dimostra un veicolo dalla robusta struttura, pur avendo tra i suoi punti di forza una leggerezza che va a tutto vantaggio del carico utile ma anche potenza e agilità. Proposto in versione ribaltabile o autotelaio cabinato, il nuovo Axor è in grado di svolgere anche i lavori più difficili nell’edilizia primaria e secondaria grazie alla sua funzionalità e versatilità. L’Axor è disponibile con due versioni di cabine, spaziose, confortevoli e ampiamente personalizzabili. Dai trasporti pesanti su strada di materiale edile agli impieghi su fondo sterrato, catene cinematiche su misura aumentano la redditività del nuovo Axor, disponibile a richiesta con motori che soddisfano lo standard EEV. La gamma di potenze va da 286 a 326 CV tutti in esecuzione 6 cilindri in linea e con sistema motore Telligent che riduce consumi ed emissioni; il cambio è a 9 marce ma a richiesta è disponibile anche un 16 marce a presa diretta e il cambio Telligent. Un accenno anche se non si tratta certo di una novità per l’Actros, la gamma dei pesanti per cava cantiere con versioni ribaltabili, betoniere, trattori con sospensioni meccaniche o pneumatiche, in versioni a 2, 3 e 4 assi, con 8 livelli di potenza che vanno da 320 a 551 CV, innumerevoli passi e configurazioni di assali dal 2 assi 4x2 all’8x8, al 4 assi a trazione integrale con due assi sterzanti.


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IN VIAGGIO CON di Antonella Romano

Orietta Berti Finché il camion va... L’usignolo di Cavriago, straordinaria interprete della canzone italiana, racconta a Tir le sue tante esperienze di viaggio. E gli incontri con i camionisti

H

Wanda, un personaggio interessante, simpatico ed estroverso che in qualche modo mi assomiglia caratterialmente, anche se lei è divorziata dal marito, cosa che io non farei mai nella vita. Questa donna mi piace per la tenacia e la forza con cui tenta in tutti i modi di riconquistare l’affetto del suo ex marito.

Lei è un’artista molto impegnata in tournèe in Italia e nel mondo. Le piace viaggiare? Viaggiare è fra le cose che preferisco, quest’estate ho fatto una lunga tournèe di 40 concerti in tutta Italia. Mi capita di andare spesso anche all’estero, qualche mese ho fatto un concerto ad Atlantic City e poi nel Connecticut, in un grande casinò indiano. Alla fine di ottobre sono stata sul Nilo dove ho partecipato Un ruolo che ti ha decisa- ad una convention su una namente entusiasmata… ve, poi insieme a Paolo Belli Sì. Per la TV ho interpretato abbiamo fatto due spettacoli

alle Cascate del Niagara dove abbiamo avuto un grande successo, era tutto esaurito. A breve farò dei concerti anche nei teatri.

Orietta Berti duetta con Luisa Corna. Sotto, improvvisata parrucchiera

Viaggiando le sarà capitato di incontrare dei camionisti? Li incontro spesso. I camionisti fanno sempre una vita terribile come noi, loro hanno un camion noi una macchina. Io preferisco sempre viaggiare di notte perché trovo la strada più libera, e incontro delle persone come loro che sanno guidare. Io e mio marito viaggiamo sempre di notte, in 45 anni abbiamo fatto più di 5 milioni di chilometri.

meno uno porta un po’ di allegria, di serenità mentre stai guidando o mentre stai lavorando. È bello che sia così. A volte chiamano la moglie al cellulare e io la saluto, magari sta dormendo e mezza assonnata mi chiede: “Ma è uno scherzo?” E io rispondo: “Non è uno scherzo sono proprio io!” Gli do una foto oppure se in macchina ho un disco lo regalo. Alcuni mi chiedono l’indirizzo per mandarmi anche qualcosa del loro paese, chi mi manda l’olio, chi il Ha mai parlato con loro? passato di pomodoro. Quando sostano negli autogrill. Sono contenta quando Ascolta una canzone in mi fermano e mi dicono: particolare quando viaggia? “Sa che io ascolto sempre In genere ascolto sempre le sue canzoni, mi tengono musica diversa perché mi sveglio”. Mi fa piacere, al- piace imparare cose nuove.•

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a iniziato la sua carriera da giovanissima, una evergreen della musica, basti pensare agli oltre 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Tantissimi i brani di successo come Dominique (1964), Io ti darò di più (1966), Io tu e le rose (1967), Fin che la barca va (1970), Rumba di Tango (1992) in coppia con Giorgio Faletti. Per lei hanno scritto brani di successo i più importanti autori della musica italiana. Quest’anno Orietta ha festeggiato 45 anni di attività: negli ultimi anni l’abbiamo vista spesso sul piccolo schermo come ospite fissa in varie trasmissioni televisive che le hanno permesso di entrare nel cuore della gente, e recentemente anche come protagonista nella fiction “I padri di Maria”.


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FISCO

Più caro fare pace con il fisco Aumentate le sanzioni per chi si avvale dei tradizionali strumenti per sanare i contenziosi con l’erario di Angelo Ciaravolo

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A partire dal primo febbraio, le riduzioni delle sanzioni passano quindi da un quarto a un terzo nel caso di accertamento con adesione, acquiescenza e definizione agevolata delle sanzioni

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I principali strumenti con cui il contribuente può evitare o prevenire le liti col fisco sono finiti sotto i riflettori della legge di stabilità 2011. In particolare, le nuove norme hanno aumentato, con decorrenza dallo scorso primo febbraio, le sanzioni ridotte per chi si avvale dell’accertamento con adesione, dell’acquiescenza integrale ai Pvc (agli inviti al contraddittorio o agli avvisi di accertamento), della conciliazione davanti alla Commissione tributaria provinciale e del ravvedimento operoso per regolarizzare spontaneamente omissioni o errori. A partire dal primo febbraio, le riduzioni delle sanzioni passano quindi da un quarto a un terzo nel caso di accertamento con adesione, acquiescenza e definizione agevolata delle sanzioni. In caso di conciliazione giudiziale invece le sanzioni ridotte passano da un terzo al 40 per cento e, nell’ipotesi di adesione agli inviti al contraddittorio e ai processi verbali di constatazione, le sanzioni ridotte passano da un ottavo ad un sesto del minimo. E diventa più caro anche il ravvedimento operoso per regolarizzare spontaneamente omissioni ed errori. Alla luce di queste importanti novità, esaminiamo innanzitutto cosa può fare il contribuente quando è l'Amministrazione finanziaria a commettere degli errori, per poi passare alle riduzioni che può ottenere il contribuente se paga subito e rinuncia al ricorso. Infine, faremo il punto sulle procedure che possono essere utilizzate per arrivare all’ “adesione” e alla “conciliazione” al fine di conseguire un probabile risparmio.

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L’autotutela è a costo zero L’autotutela è lo strumento più rapido per prevenire le liti tributarie. Infatti, nel caso in cui il contribuente si accorge che un atto (avviso, verbale, cartella esattoriale, ecc.) contiene un errore, prima di presentare ricorso, può chiedere all’amministrazione finanziaria la correzione dell’atto con una semplice richiesta in carta libera. Con questo sistema l’amministrazione finanziaria può dunque correggere o annullare, anche autonomamente, tutti i propri provvedimenti che possono danneggiare illegittimamente un contribuente. Va ricordato che per l'annullamento dell'atto bisognerà rivolgersi allo stesso Ufficio locale che lo ha emanato. E nel caso in cui ricorrono i requisiti per l'esercizio dell'autotutela e l'ufficio competente, a causa di grave inerzia, non provvede all'annullamento dell'atto, interviene, in via sostitutiva, la Direzione regionale da cui l'Ufficio dipende. L'annullamento dell'atto illegittimo o infondato può essere effettuato anche se è pendente il giudizio o se l'atto è divenuto ormai definitivo per decorso dei termini per ricorrere e anche se il contribuente ha presentato ricorso e questo è stato respinto per motivi formali con sentenza passata in giudicato. Sono oggetto di autotutela tutti gli atti che presentano i se-

guenti requisiti: errore di persona; evidente errore logico o di calcolo; errore sul presupposto dell'imposta; doppia imposizione; mancata considerazione di pagamenti regolarmente eseguiti; mancanza di documentazione successivamente presentata (non oltre i termini di decadenza); sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolativi, precedentemente negati; errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall'Amministrazione.

Acquiescenza all’accertamento I contribuenti che ricevono un avviso di accertamento o di liquidazione fondato su dati difficilmente contestabili, potrebbero avere interesse ad evitare i rischi di una lite, soprattutto se si considera che con la rinuncia al ricorso si possono ottenere delle forti riduzioni delle sanzioni applicate. Con l’atto di accettazione (acquiescenza), il contribuente può ottenere infatti la riduzione ad 1/3 delle sanzioni per gli atti definibili emessi dal 1° febbraio. La riduzione si applica sia alle violazioni concernenti il tributo sia a quelle relative al contenuto delle dichiarazioni. Va ricordato che la misura delle sanzioni non può essere inferiore ad 1/3 dei minimi previsti dalla legge


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Le somme possono essere versate, oltre che in unica soluzione, anche ratealmente, in un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo

per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo. Per ottenere queste agevolazioni occorre che il contribuente rinunci sia ad impugnare l'avviso di accertamento sia a presentare l’istanza di accertamento con adesione. Il contribuente, inoltre, deve provvedere al pagamento delle somme complessivamente dovute, tenendo conto delle riduzioni, entro il termine di proposizione del ricorso (solitamente 60 giorni). I versamenti possono essere eseguiti presso banche, poste e agenti della riscossione, utilizzando il consueto modello F24 (imposte sui redditi, Irap, Iva, ecc.). Va utilizzato invece il modello F23 per l'imposta di registro e gli altri tributi indiretti. È opportuno ricordare che le somme possono essere versate, oltre che in unica soluzione, anche ratealmente, in un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo. Non va dimenticato che la definizione agevolata riguarda anche gli atti di contestazione con cui vengono irrogate solo sanzioni. In tal caso, il contribuente ha la possibilità di definire le sanzioni irrogate con il pagamento, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, di un importo pari ad 1/3 della sanzione irrogata.

L’accertamento con adesione Con questo strumento il contribuente può definire in adesione le imposte dovute ed evitare, in tal modo, il costo di una lite giudiziaria. In pratica si tratta di un accordo tra il contribuente e l’ufficio che può essere raggiunto prima dell'emissione di un avviso di accertamento o anche in

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seguito, sempre che il contribuente non presenti ricorso davanti al giudice tributario. La suddetta procedura può essere attivata sia dal contribuente sia dall'ufficio dell'Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione territoriale il contribuente ha il domicilio fiscale. A seguito del contraddittorio con l'Amministrazione, il contribuente potrà riconoscere la fondatezza delle contestazioni sollevate dall'ufficio e, sulla base delle argomentazioni da lui fornite, lo stesso ufficio potrà rettificare le proprie pretese. È utile ricordare che è possibile concordare sia le imposte dirette sia quelle indirette (Irpef, Ires, Irap, Iva, imposta sulle successioni e donazioni, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, ecc.). Questo strumento ha l’indubbio vantaggio di far conseguire al contribuente una sostanziale riduzione delle sanzioni amministrative nella misura di 1/3 del minimo previsto dalla legge, per gli atti emessi dal 1° febbraio. Inoltre, per i fatti accertati perseguibili anche penalmente, il perfezionamento dell'adesione con il pagamento delle somme dovute prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, costituisce una circostanza attenuante. L'intera procedura si perfeziona con il pagamento, da parte del contribuente, delle somme risultanti dall'accordo stesso. Va ricordato che le somme dovute vanno versate in un’unica soluzione (entro 20 giorni dalla redazione dell’atto) o possono essere rateizzate, attraverso i consueti modelli F24 o F23. In caso di pagamento rateale è possibile in un massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo (12 rate trimestrali se le somme dovute superano 51.645,69 euro), delle quali la prima da versare entro il termine di 20 giorni dalla redazione dell'atto. Le rate successive dovranno essere maggiorate degli interessi legali e il contribuente deve prestare le garanzie richieste dalla legge. È opportuno ricordare che è possibile effettuare la compensazione con i crediti d'imposta vantati dal contribuente.

Se non si raggiunge l’accordo Con la presentazione della domanda di accertamento con adesione, il contribuente non si preclude il diritto di ricorrere davanti al giudice tributario. Infatti, dalla data di presenta-

zione della domanda di accertamento con adesione, i termini restano sospesi per un periodo di 90 giorni, sia per un eventuale ricorso sia per il pagamento delle imposte accertate. Al termine di questo arco temporale, il contribuente, se non raggiunge l’accordo con l'Amministrazione finanziaria, può impugnare l'atto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale.

La conciliazione giudiziale Con questo strumento è possibile definire un contenzioso aperto col Fisco. Infatti, in presenza di un ricorso presentato alla Commissione tributaria provinciale e non oltre la prima udienza, la conciliazione consente di chiudere la lite, evitando il rischio e i costi di un eventuale proseguimento del contenzioso. La conciliazione può essere proposta, oltre che dalle parti, anche dalla Commissione tributaria provinciale che, d'ufficio, può proporre alle parti il tentativo di conciliazione. Ricordiamo che con la conciliazione, tra l’altro, si raggiunge la possibilità di chiudere definitivamente la partita con il fisco, se la conciliazione è integrale. Inoltre, si ottiene la compensazione delle spese di giudizio e la riduzione delle sanzioni amministrative, che, per i ricorsi presentati dal primo febbraio, sono pari al 40 per cento delle somme irrogabili in rapporto all'ammontare del tributo risultante dall’accordo. Se dovesse sfumare l’accordo, il contribuente può sempre proseguire il contenzioso.

Raggiunto l'accordo, la conciliazione si conclude con la redazione di un atto scritto in doppia copia

Come si perfeziona l’accordo Raggiunto l'accordo, la conciliazione si conclude con la redazione di un atto scritto in doppia copia. La conciliazione si perfeziona solo se il contribuente provvede al versamento delle somme dovute in unica soluzione, entro 20 giorni dalla data del verbale o della comunicazione del decreto del presidente della Commissione. Oppure se decide di versare in forma rateale, in un massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo, o in un massimo di 12 rate trimestrali se le somme dovute superano 51.645,69 euro. La prima delle rate deve essere versata entro il termine di 20 giorni dalla data del processo verbale o del decreto presidenziale, mentre per le rate successive, che sono gravate degli interessi legali, è necessario che il contribuente presti le garanzie previste dalla legge.•

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LOGISTICA

Kuehne+Nagel serve il latte ai milanesi La compagnia svizzera ha siglato un contratto per la fornitura di servizi logistici con Latte Milano, società del Gruppo Centrale Produttori Latte Lombardia. L’intesa prevede che K+N segua la movimentazione dello stabilimento di Peschiera Borromeo ed i trasferimenti verso il deposito di Calvignasco, che distribuisce prodotti latteari freschi nell'area sud-orientale di Milano. Nel magazzino di Peschiera Borromeo, Kuehne+Nagel svolge attività di movimentazione interna, stoccaggio e preparazione dei prodotti diretti alla distribuzione nei punti di vendita. L'impianto ha una superficie di 5mila metri quadrati e movimenta ogni anno 90mila tonnellate di latte, yogurt, salumi e formaggi.

Porto di Livorno rientra nella rete transeuropea Lo scalo toscano è stato riammesso nella lista comunitaria dei porti collegati in modo prioritario alle reti di trasporto transeuropee, dopo esserne stato escluso in un primo momento. Grazie a tale decisione, Livorno potrà usufruire dal 2013 dei relativi finanziamenti europei. La decisione della Commissione Eureopea è giunta dopo una riunione svolta a Bruxelles, cui hanno partecipato rappresentanti della Regione Toscana e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Nuova società logistica in Marocco

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Nasce SNTL Damco Logistics, una joint venture tra Damco, società logistica del gruppo danese A.P. Moller-Maersk e la compagnia marittima marocchina SNTL. La nuova impresa fornisce servizi di logistica integrata alle imprese di produzione e commercio che operano nel Paese. Per farlo, saranno costruiti nuovi impianti nelle principali città: Casablanca, Tangeri, Agadir, Fes, Meknes e Marrakesh. La prima piattaforma è già operativa a Casablanca e dispone di un impianto di 36mila metri quadrati, che comprende anche magazzini a temperatura controllata. Per il trasporto stradale, SNTL Damco Logistics utilizza la flotta di mille veicoli industriali gestita da SNTL. L’obiettivo della joint venture è conquistare il vertice della logistica marocchina.

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Fercam cresce nel pallet Il trasportatore altoatesino ha avviato il nuovo trasporto nazionale di pedane, che offre due tipologie di servizio che differiscono per tempi di consegna. La prima si chiama Economy ed offre una resa di 72-120 ore (con possibilità di consegna tassativa), la seconda si chiama Business ed è più veloce (24-48 ore). Entrambi i servizi servono tre tipologie di pallet: grande, con dimensioni 80x120x220 cm e peso superiore a 400 chilogrammi; medio, con dimensioni 80x120x160 cm e peso fino a 400 chili; piccolo, con dimensioni 80x120x120 cm e peso fino a 200 chilogrammi. Il trasporto è integrato con il tracciamento online delle consegne (Track & Tracing), la gestione della prova della consegna (Proof on Delivery) e la prenotazione telefonica. Il trasporto si basa su tre hub (Verona, Bologna e Napoli) e sulla rete Fercam, formata da 25 filiali dirette e 75 centri distributivi.

FVG STANZIA CINQUE MILIONI PER IL PORTO DI TRIESTE La Giunta della Regione Friuli Venenzia Giulia ha destinato cinque milioni di euro alla portualità ed al trasporto intermodale. Una parte consistente dello stanziamento va alla società Alpe Adria - partecipata dalla stessa Regione per effettuare i collegamenti ferroviari da e per il porto di Trieste. La regione ha anche appoggiato la realizzazione di un nuovo grande ter-

minal marittimo per container, che dovrebbe sorgere a Monfalcone. Il progetto è promosso e finanziato da Unicredit e ha già ricevuto l’appoggio della compagnia marittima danese Maersk. Intanto, il nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, ha annunciato che l’organismo uscirà da Assoporti, l’associazione nazionale delle Autorità.

LE POSTE DISTRIBUISCONO IL FARMACO Farmindustria, l’associazione dei produttori farmaceutici, ha affidato a Poste Italiane la consegna a domicilio di alcuni prodotti farmaceutici che vengono prescritti dagli ospedali ai pazienti ricoverati nelle proprie case. Finora, tali pazienti devono ritirare le medicine presso le farmacie. Al nuovo servizio possono accedere tutte le aziende ospedaliere italiane che ne fanno richiesta. L’accordo prevede che Poste Italiane segua anche la parte documentale: archiviazione dei documenti delle sperimentazioni cliniche, firma digitale, dematerializzazione della corrispondenza, fatturazione elettronica con relativa archiviazione. Ma l’accordo è stato criticato dall’associazione dei farmacisti, Federfarma, che non ritiene Poste Italiane idonea alla distribuzione di prodotti così delicati.


Banca Intesa nell’Interporto Campano

Hupac cresce più delle attese La società intermodale svizzera ha chiuso il 2010 con un bilancio ampliamente positivo: 690.251 unità di carico trasportate, pari ad un incremento del 13,7%. La stessa società riconosce che questa crescita è stata “superiore alle attese” e ha consentito di recuperare i livelli precedenti la crisi macroeconomica. Le migliori prestazioni si rilevano nel trasporto combinato strada-rotaia non accompagnato, che rappresenta il 60% dell’attività di Hupac. Cresce il transito transalpino attraverso Svizzera ed Austria, ma anche i nuovi collegamenti est-ovest, come quelli che connettono il Benelux con Romania e Russia.

Sviluppo dei trasporti in Puglia

Potenziato treno blocco Mortara-Rotterdam

per adeguarlo ai maggiori traffici che in futuro interesseranno la regione. Per attuare questo programma è sorta un’Agenzia regionale per la Logistica.

Civitavecchia presenta la piattaforma

Il Comune di Civitavecchia ha presentato il progetto per la realizzazione di una grande piattaforma logistica ed intermodale che servirà non solo il porto, dove dovrebbe sorgere un nuovo terminal container, ma anche il retroterra fino all’Umbria, mentre in futuro potrà connettere anche la cargocity del previsto aeroporto di Viterbo. Si chiama Piattaforma Logistica Italia e ha raccolto anche l’interesse di una delegazione cinese che ha visitato lo scalo laziale per verificare la fattibilità di realizzare un hub marittimo mediterraneo per gateway e transhipment di container. Per tale attività, il porto di Civitavecchia offre fondali di 22 metri, che possono accogliere le portacontainer dell’ultima generazione.

La frequenza del convoglio intermodale che collega il terminal lombardo con il porto olandese è aumentata da quattro a cinque corse in entrambe le direzioni. La società che gestisce il servizio, l’olandese Shuttlewise, afferma che il potenziamento è stato necessario a causa dell’incremento della domanda. Il collegamento - che era già stato incrementato nel 2010 - consente l’invio di spedizioni spot o continue. Il convoglio effettua uno scalo a Venlo, dove si possono caricare unità dirette in Italia.

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Si chiama Puglia Corsara il programma d’investimenti presentato dalla Regione Puglia per sviluppare le infrastrutture di trasporto e di logistica. Nell’ambito delle merci, il piano prevede la realizzazione di piattaforme logistiche connesse ai porti di Taranto e Brindisi, lo sviluppo dell’Interporto di Bari e la riqualificazione del nodo ferroviario di Bari,

L’istituto bancario Intesa Sanpaolo è entrato nel capitale della Cisfi holding che controlla l’Interporto Campano di Nola - attraverso la sua società Imi Investimenti, che ha acquisito il 7% delle quote azionarie. Il prossimo passo sarà un aumento di capitale, che fornirà all’Interporto Campano nuove risorse economiche per attuare il suo programma di sviluppo nella logistica e nell’intermodalità. La struttura intende potenziare le attività della sua compagnia ferroviaria Interporto Servizi Cargo e aumentare gli spazi destinati alle attività di stoccaggio e di distribuzione delle merci. Nell’ambito dei container, l’Interporto Campano si candida a diventare il retroporto di Napoli, grazie ad un servizio di navettamento e di trasbordo per contenitori.



NORMATIVE

MARE: riparte l’ECOBONUS Finanziato anche per il 2010 il contributo per le imprese che hanno trasferito quote di traffico dalla strada al mare di Fabrizio Serafini

R

Tre anni di successi In questi tre anni di applicazione l’ecobonus ha incontrato i favori delle imprese di autotrasporto e della stessa Unione Europea, visto che il meccanismo italiano è stato replicato da alcuni Paesi della UE quando hanno introdotto un beneficio identico nelle tratte di loro competenza. Alcuni numeri ne evidenziano l’appeal presso le nostre imprese: nel 2007 sono stati erogati 50 milioni di euro a fronte di 465.000 viaggi effettuati, mentre nel 2008 sono stati erogati 63 milioni per circa 489 mila viaggi. Per quanto riguarda il 2009, ancora non sono disponibili dei dati ufficiali. Le risorse destinate ai viaggi del 2010 ammontano a 30 milioni di euro per cui, tenuto conto dei fondi utilizzati nelle annualità trascorse, appare possibile che le percentuali massime del contributo dovranno essere proporzionalmente ridotte. Le rotte Le rotte sulle quali opera l’incentivo sono le stesse degli anni precedenti, con l’aggiunta di tre nuove sulle quali la

percentuale di rimborso prevista è quella massima del 28% fino a 1559 viaggi, elevata al 30% oltre questo numero: • la Chioggia – Augusta; • la Salerno – Termini Imerese; • la Civitavecchia – Trapani. Pertanto, l’elenco completo delle tratte beneficiate dalla misura sono le seguenti: Tratte incentivate

Da 80 a 1559 viaggi eseguiti nel 2010

Da 1600 viaggi eseguiti nel 2010

Catania – Civitavecchia Catania – Genova Catania – Napoli Catania – Livorno Catania – Ravenna Catania – Venezia Civitavecchia – Messina Civitavecchia – Palermo Genova – Napoli Genova – Palermo Genova – T. Imerese Livorno – Palermo Livorno – Trapani Messina – Salerno Napoli – Milazzo Napoli – Palermo Napoli – T. Imerese Palermo – Salerno Savona Vado – T. Imerese Trapani – Formia Civitavecchia – Barcellona Civitavecchia – Tarragona Civitavecchia – Tolone Genova – Algeciras Genova – Barcellona Livorno – Barcellona Livorno – Tarragona Livorno – Valencia Marina di Carrara – Castellon De la Plana Palermo – Valencia Salerno – Tarragona Salerno – Valencia Chioggia – Augusta Salerno – Termini Imerese Civitavecchia – Trapani

28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 20% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 28% 20% 20% 20% 10% 10% 20% 15% 15% 15% 20% 20% 20% 28% 28% 28%

30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 25% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 30% 25% 25% 25% 12,50% 12,50% 25% 18,75% 18,75% 18,75% 25% 25% 25% 30% 30% 30%

Ricordiamo che la misura può essere richiesta dalle imprese di autotrasporto di merci che, nel corso del 2010, hanno trasportato via mare, su nave

Il meccanismo italiano è stato replicato da alcuni Paesi della UE quando hanno introdotto un beneficio identico nelle tratte di loro competenza

destinata prevalentemente al trasporto merci (RO-RO ROPAX), merci ed autoveicoli isolati o complessi destinati al trasporto di cose e rimorchi,

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iparte l’incentivo per le autostrade del mare. Il Governo è riuscito a reperire i fondi necessari per il rifinanziamento di questa misura nell’ambito delle risorse stanziate a favore del settore da precedenti provvedimenti normativi che erano ancora in attesa di essere spese. Si tratta, in particolare, della somma di 30 milioni di euro, assegnata dall’art. 2, comma 250 della Legge 191/2009 al capitolo del bilancio statale n. 7330 – fondo per la ristrutturazione dell’autotrasporto e lo sviluppo dell’intermodalità e del trasporto combinato).


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NORMATIVE

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semirimorchi e casse mobili o veicoli adibiti al trasporto di vetture, ovvero il corrispondente volume di carico espresso in metri lineari, accompagnati o meni dai relativi autisti. Condizione necessaria per fruire dell’ecobonus, è la dimostrazione di aver effettuato almeno 80 viaggi entro la fine del 2010 su una delle tratte agevolate; a sua volta, per non incappare nella revoca del contributo, è indispensabile che nel triennio 2011/2013, sulle stesse rotte interessate dal beneficio, l’impresa effettui almeno lo stesso numero di viaggi ovvero trasporti almeno lo stesso tonnellaggio di merce trasportata nel 2010 (fatte salve ovviamente eventuali cause di forza maggiore). Per quanto riguarda l’istanza di ammissione, andrà presentata entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale (cosa, questa, che al momento di andare in stampa non è ancora avvenuta); entro questa scadenza, l’istanza deve essere inviata alla Direzione Generale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Via G. Caraci, 36 - 00157 Roma) mediante Raccomandata con avviso di ricevimento. La compilazione deve avvenire utilizzando il modello divulgato dal ministero dei Trasporti, nel quale l’impresa è chiamata: - a dichiarare una serie di informazioni, tra cui spiccano quelle previste alle lettere e) “è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore del dipendente”, ed f) “è in regola con gli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse”. - ad assumere una serie di impegni, tra i quali quello più

importante, come già detto, riguarda il mantenimento dello stesso numero di viaggi o delle tonnellate trasportate via mare nel 2010, anche per il triennio 2011/2013, a pena di revoca della misura.

Documentazione da allegare Quanto alla documentazione da allegare, mentre alle imprese italiane sono richiesti i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio e all’Albo degli Autotrasportatori, per le imprese con sede nella UE o in Svizzera questa documentazione è sostituita, rispettivamente, dal certificato di iscrizione nel Registro delle imprese in corso di validità (rilasciato dalla locale Camera di Commercio o in analoghi elenchi equivalenti alla Camera di Commercio), dalla traduzione giurata in lingua italiana del citato certificato e, infine, dalla licenza comunitaria. L’istanza viene poi corredata da due allegati: l’allegato 1 è il formulario di identificazione del soggetto richiedente, dove occorre specificare la natura giuridica di questo soggetto (ditta individuale/Società o Consorzio/ATI), e, per i Consorzi/ATI, una serie di informazioni relative ai consorziati/associati (l’impresa capofila, il nominativo del rappresentante legale, la Partita Iva, l’iscrizione alla CCIAA e infine quella all’Albo), nonché la delega all’incasso rilasciata alla società capofila da ciascun consorziato/associato. L’allegato 2 contiene l’elenco delle tratte marittime e dei viaggi effettuati nel 2010; in esso il richiedente, per ognuna delle rotte utilizzate nel 2010, deve specificare il numero di viaggi effettuato

(non inferiore ad 80), le tonnellate trasportate (i metri lineari per le bisarche) ed il costo sostenuto (Iva esclusa). Va aggiunto che la dimostrazione dei viaggi deve essere fornite attraverso una serie di documenti quietanzati, quali: i certificati dei vettori marittimi; le fatture; le polizze di carico; le bolle. Da questi documenti devono risultare una serie di informazioni utili per l’ammissione all’incentivo, e quindi: che i viaggi sono stati effettuati; le tratte marittime utilizzate; il giorno, il mese e l’anno in cui i viaggi sono stati eseguiti; il tipo del mezzo di trasporto e la targa; il peso trasportato o i metri lineari, il prezzo corrisposto per il viaggio e la quietanza di pagamento (ove disponibile). La quietanza può essere prodotta anche in un momento successivo all’invio dell’istanza con gli allegati, ma non oltre 90 giorni dalla data di scadenza delle domande.• Condizione necessaria per fruire dell’ecobonus, è la dimostrazione di aver effettuato almeno 80 viaggi entro la fine del 2010 su una delle tratte agevolate


Aggregazione e formazione: i benefici per il 2011 Entro il 4 maggio le domande per ottenere i contributi ministeriali. Disponibili 7 milioni di euro di Fabrizio Serafini

aiuto statale dichiarato incompatibile con il mercato comune. Aggregazioni incentivabili e quantità del contributo – Sono finanziabili le operazioni di aggregazione sopra indicate, effettuate dal 5 ottobre 2010 (data di entrata in vigore della legge 163/2010) oppure le Aggregazione operazioni di aggregazione Destinatari – Possono benefi- già avviate a tale data, ma non ciare degli incentivi per i pro- ancora concluse. cessi di aggregazione: I soggetti richiedenti devono - le piccole e medie imprese dimostrare di avere sede in risultanti da fusioni o desti- Italia, essere iscritti all’Albo natarie di conferimenti da degli Autotrasportatori e comparte di imprese di auto- provare il processo di agtrasporto; gregazione con idonea certifi- le piccole e medie imprese cazione della Camera di Comche aderiscono a raggrup- mercio cui appartengono. pamenti già esistenti; L’intensità massima del con- i raggruppamenti di imprese tributo è pari al 50% delle risultanti da processi di ag- spese riconosciute ammissigregazione fra piccole e me- bili, quali: le prestazioni di die imprese di autotrasporto; consulenza relative al processo di aggregazione concluso; l’assistenza INCENTIVI 2010 legale e le spese notarili dell’aggregazione; Aggregazioni e Piani Beneficio Domande presentate Domande approvate l’avviamento delle Rendicontati nuove strutture azien7 7 Aggregazione 10 dali, nonché le spese 173 121 Formazione 213 per l’introduzione di Risorse riconosciute dal D.M. 3.12.2010: 9 milioni di euro sistemi di gestione aziendale riferiti all’Per il corrente anno sono - i raggruppamenti che, aven- operazione. do le caratteristiche delle Modalità di ammissione al quindi disponibili 7 milioni di piccole e medie imprese, contributo e sua erogazione – euro, salvo ulteriori economie provvedano a fondersi tra Le imprese interessate a che dovessero riscontrarsi in loro. fase di consuntivo dei benefici questo tipo di incentivo de2010, per i quali il nuovo de- Vengono esclusi dai contributi vono presentare specifica docreto ha ora fissato, ricalcan- i raggruppamenti derivanti da manda, su modulo conforme a do quanto previsto nei regola- fusioni o conferimenti tra imp- quello allegato 1 al decreto, menti base (il DPR 29 maggio rese del medesimo gruppo, entro il 4 maggio 2011, cioè 2009, n. 83 per la formazione società controllate, controllanti nei novanta giorni successivi ed il DPR 29 maggio 2009, n. o comunque collegate tra loro. alla pubblicazione in Gazzetta 84 per le aggregazioni), le Sono inoltre escluse dal benefi- del decreto ministeriale. La docondizioni per presentare le cio le imprese destinatarie di manda va inviata per racconuove domande di ammis- un obbligo di recupero di un mandata postale al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità – via G. Caraci, 36 – 00157 Roma o consegnata a Sono piccole e medie imprese (PMI) di autotrasporto, secondo la demano allo stesso ufficio. finizione comunitaria, quelle imprese che occupano fino a 250 dipenAlla domanda l’impresa o il denti, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui raggruppamento dovrà alletotale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. All’interno gare una dichiarazione di atto della categoria delle PMI si definisce piccola impresa un’impresa che di notorietà attestante le spese occupa fino a 50 dipendenti e realizza un fatturato annuo e/o un totale per le quali è richiesto il condi bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. tributo, risultanti dalle fatture

C

sione ai due tipi di benefici, i termini da rispettare e le procedure per rendicontare le attività svolte, prevedendo infine uno specifico potere di verifica e controllo da parte della Direzione Generale per il Trasporto Stradale.

Le piccole e medie imprese

indicate in apposito elenco. L’istruttoria delle domande e quella per la gestione dei contributi verranno svolte, come per lo scorso anno, da parte della RAM SpA (Rete Autostrade Mediterranee), con cui il ministero ha stipulato apposita convenzione. Una Commissione ministeriale valuterà gli esiti dell’istruttoria, ammettendo le imprese o i raggruppamenti al beneficio, la cui erogazione avverrà come sovvenzione diretta all’impresa, dopo il periodo previsto per la presentazione degli originali delle fatture e dell’atto notarile di aggregazione, fissato come scadenza perentoria al 30 settembre 2011.

Formazione Destinatari – Possono beneficiare degli incentivi per la formazione le imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi aventi sede in Italia ed iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori, i cui titolari, soci, amministratori, dipendenti o addetti partecipino a piani formativi o di aggiornamento professionale, generale o specifico (vedi box), finalizzati all’ottenimento di competenze adeguate alla gestione dell’azienda e all’utilizzo delle nuove tecnologie, allo scopo di promuovere lo sviluppo della competitività, della professionalità e l’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro. Soggetti beneficiari dei contributi sono anche i raggruppamenti d’imprese di autotrasporto, cioè le cooperative a proprietà divisa, i consorzi e le società consortili o cooperative di aziende di autotrasporto, purché iscritti nell’apposita sezione dell’Albo degli Autotrasportatori, prevista dal DPR 155 del 1990. Vengono escluse dall’ottenimento degli incentivi le imprese destinatarie di un obbligo di recupero pendente a seguito di una precedente deci-

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on decreto 3 dicembre 2010, ma pubblicato solo ai primi di febbraio (G.U. n. 27 del 3 febbraio 2011), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito le modalità ed i termini per l’erogazione dei benefici alle attività di aggregazione e formazione nel settore dell’autotrasporto da porre in essere nel 2011. Detti benefici potranno contare sulle risorse avanzate dalla precedente campagna d’incentivi, per l’anno 2010, che non ha superato i 9 milioni di euro, come indicato nel box in calce, rispetto ai 16 stanziati dall’articolo 83-bis della legge 133/2008 accorpati in un unico fondo, dalla legge 1° ottobre 2010, n.163 (conforta articolo di TIR di dicembre), da utilizzare indifferentemente per entrambi i contributi.



La Formazione secondo l’Europa In base all’articolo 38 del Regolamento CE 800 del 2008 si intende per: “formazione specifica”: la formazione che comporti insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l’impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione, o lo siano solo limitatamente; “formazione generale”: la formazione che comporti insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l’impresa

mine del piano formativo e successivamente alla sua rendicontazione finale. Ciascun piano formativo ammesso al beneficio potrà ottenere un contributo pari al 25% dei costi ammissibili per la formazione specifica e al 60% per la formazione generale. Dette percentuali possono essere aumentate fino al 80% nei seguenti casi: 10% in più se la formazione è destinata a lavoratori svantaggiati o disabili; 10% in più se i contributi riguardano le imprese medie; 20% in più se i contributi riguardano le imprese piccole. Tra i costi ammissibili rientrano, in base a quanto previsto dall’articolo 39 del Regolamento comunitario 800 del 2008: i costi del personale docente; le spese di trasferta e di alloggio del personale docente e (eventualmente) dei destinatari della formazione; altre voci di spesa correnti, quali materiali e forniture, con attinenza diretta al progetto di formazione; l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature, per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione; i costi dei servizi di consulenza sull’iniziativa formativa programmata; i costi del personale dei partecipanti al progetto di formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali), a concorrenza del totale degli altri costi ammissibili di cui alle lettere da a) ad e). Per quanto riguarda i costi del personale per i partecipanti al progetto di formazione, vengono prese in considerazione soltanto le ore durante le quali i partecipanti hanno effettivamente partecipato alla formazione, previa detrazione delle ore produttive. Soggetti attuatori della formazione – I soggetti che re-

beneficiaria, ma che fornisca qualifiche ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione. La formazione è “generale” se, ad esempio: a) è organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti ovvero ne possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese; b) è riconosciuta, certificata e convalidata da autorità o enti pubblici o da altri enti o istituzioni ai quali gli Stati membri o la Comunità abbiano attribuito competenza in materia.

alizzeranno i piani formativi e che dovranno essere indicati nelle domande di contributo, sono gli Enti o Istituti di formazione di diretta emanazione delle associazioni degli autotrasportatori presenti nel Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori o quelli delle loro associazioni territoriali, purché all’atto di presentazione della domanda siano in grado di documentare lo svolgimento di attività formativa nel settore dell’autotrasporto e producano apposita lettera di accreditamento dell’associazione nazionale cui aderiscono. Sono anche ammessi soggetti attuatori costituiti da ATI (associazioni temporanee di impresa) o ATS (associazioni temporanee di scopo) purché comprendenti gli Enti o Istituti appena sopra indicati. Procedura per l’ottenimento dei contributi – Le imprese o i raggruppamenti beneficiari debbono presentare, anche per il tramite dell’Ente attuatore delegato, una specifica domanda di richiesta del contributo al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità – via G. Caraci, 36 – 00157 Roma), entro il termine tassativo del 4 maggio 2011, cioè nei 90 giorni successivi alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto ministeriale. La domanda va redatta secondo il modello dell’allegato 2 al decreto, e va inviata per raccomandata postale con avviso di ricevimento o consegnata a mano. Nella domanda l’impresa deve descrivere il tipo di piano formativo per il quale chiede il contributo, quantificare i costi ammissibili del progetto, mediante specifico preventivo da allegare alla domanda, ed indicare necessariamente il

soggetto o i soggetti attuatori delle attività formative descritte. L’istruttoria di tutte le domande verrà svolta – come lo scorso anno – su delega del ministero ed in forza di apposita convenzione, dalla Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM). Detta società comunicherà gli esiti dell’attività istruttoria svolta alla specifica Commissione di valutazione prima indicata. Una volta approvati i progetti, la Commissione provvederà a darne comunicazione alle imprese richiedenti, entro 60 giorni, redigendo l’elenco delle imprese ammesse al contributo e l’entità dei singoli benefici, nonché il totale complessivo di questi. Conosciuta l’ammissibilità del piano formativo presentato e l’entità del possibile contributo, il soggetto beneficiario potrà completare la formazione e rendicontare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i costi del progetto entro il termine perentorio del 30 settembre 2011, presentando le fatture in originale quietanzate delle spese sostenute, oppure non quietanzate ma accompagnate da una garanzia fideiussoria “a prima richiesta”, che l’impresa stipula a favore dello Stato, per il periodo di un anno, per l’esatto pagamento delle spese preventivate per sostenere l’iniziativa formativa effettuata. Per entrambi gli incentivi da ultimo viene stabilito che, qualora il totale complessivo dei contributi per aggregazione e formazione richiesti fosse superiore ai 7 milioni di euro (o più) disponibili, la Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità provvederà a ridurre proporzionalmente i contributi spettanti a ciascun soggetto beneficiario.•

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sione della Commissione Europea, che dichiara un aiuto di stato illegale e incompatibile con il mercato comune. Al riguardo, le imprese interessate alla formazione dovranno dichiarare l’assenza di tale condizione ostativa, con specifica dichiarazione sostitutiva di atto notorio conforme all’allegato 3 al decreto in oggetto. Formazione incentivabile – Sono incentivabili i progetti di formazione, generale o specifica, avviati dopo la presentazione della domanda di ammissione al contributo e realizzati entro il 30 settembre 2011, consistenti in: - piani formativi aziendali: cioè corsi di formazione riservati ai dipendenti di una sola azienda di autotrasporto di cose per conto di terzi, cui possono essere inseriti sia i dirigenti, sia gli imprenditori di questa (intendendosi per questi ultimi: il titolare, il legale rappresentante, i consiglieri di amministrazione); - piani formativi interaziendali: vale a dire attività formative riservate ai dipendenti (compresi dirigenti ed imprenditori) di due o più aziende di autotrasporto di cose per conto di terzi, che non siano tra loro collegate, controllate e che non facciano parte dello stesso gruppo; - piani formativi territoriali: quali piani formativi aperti ai dipendenti (compresi dirigenti ed imprenditori) delle aziende di autotrasporto di cose per conto di terzi di uno stesso territorio, come ad esempio il Comune, la Provincia, la Regione o un gruppo di Regioni confinanti; - piani formativi strutturati per filiera: si tratta di piani formativi aperti ai dipendenti (compresi dirigenti ed imprenditori) delle aziende di autotrasporto di cose per conto di terzi di una stessa filiera, anche se dette aziende sono situate in territori diversi. Nei piani formativi con più aziende possono essere compresi, oltre ai corsi formazione o aggiornamento professionale, anche partecipazioni a corsi di specializzazione post universitaria nel settore dei trasporti e a stages aziendali. Beneficio – Il contributo si concretizza in un rimborso diretto all’impresa beneficiaria o al raggruppamento di imprese, che verrà erogato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti solo al ter-



COSTI CHILOMETRICI Elaborazione febbraio 2011

COSTI CHILOMETRICI a volontà del Governo è di creare un sistema di trasporto merci su strada contraddistinto da legalità e correttezza nei rapporti tra tutti i soggetti della filiera. Tali rapporti dovranno in particolare essere sviluppati a livello di accordi volontari di settore per le diverse categorie merceologiche cui la legge dovrà riconoscere una valenza derogatoria rispetto alle norme generali; ciò per stimolarne la conclusione e favorire la trasparenza dei rapporti fra gli stessi operatori del trasporto. Su questa linea si è voluto contribuire con la conoscenza e divulgazione delle nostre elaborazioni riferite al costo del gasolio ed alla sua incidenza dall'anno 2010 a tutt'oggi. Anno che, grazie all’insediamento dell’Osservatorio, sull’attività di trasporto e soprattutto rispetto all’importante modifica al comma 4, dell’articolo 83-bis, della legge 133/2008, secondo i tempi previsti obbligherà

L

anche nei contratti di trasporto stipulati in forma scritta (ai sensi articolo 6, del Decreto 286) a tener conto dei costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza. Costi minimi saranno individuati con accordi volontari di settore (tra la maggioranza delle Associazioni dei vettori presenti in Consulta ed una o più organizzazioni associative dei committenti) o in mancanza entro l’aprile 2011 (trascorsi i 9 mesi più i 30 giorni previsti dall’accordo sottoscritto con il Governo nel giugno 2010) dall’Osservatorio e comunque dovranno essere applicati anche ai contratti scritti. Fino a tale data, sempre con lo spirito di favorire una corretta informazione/formazione proseguiamo nella pubblicazione rielaborata delle tabelle presenti sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it).

Le ultime tabelle presenti quando andiamo in stampa, si riferiscono ai costi chilometrici medi del consumo di gasolio di gennaio 2011, elaborazione periodica del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti concernente gli indici di costo del carburante per autotrazione i cui valori sono disponibili sul sito del ministero dello sviluppo economico, (www.dgerm.sviluppoeconomico.gov.it) e che – lo ricordiamo – riguardano i soli contratti di trasporto stipulati verbalmente. Per fini didattici e rimandando il lettore alle tabelle ufficiali, intendiamo anche questo mese presentarvi una nostra rielaborazione sulle modalità di calcolo dei costi minimi di sicurezza del febbraio 2011, anche se solo per la tipologia dei veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate per la tratta di percorrenza dei 251 chilometri.

Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi Spetta al ministero delle infrastrutture e dei trasporti elaborare, nelle more delle nuove disposizioni che stabilirà l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica.

A tal fine, si pubblicano i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore.

Al riguardo, va evidenziato che il metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle disposizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi potranno essere condotti, dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione.

Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di gennaio 2011) sul sito del ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 t, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 t e superiore alle 7,5 t, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 t, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete);

47

TIR 136/2011

e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 Km, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del decreto legislativo 286/05.


COSTI CHILOMETRICI Elaborazione febbraio 2011

Prezzo al consumo ministero dello Sviluppo Economico Media nazionale mensile mese di gennaio 2011

1.328,14

Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,54 Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

2,8

1,088

0,388

da 51 a 150

21,6%

19,813

75,855

95,668

1,88

91,622

104,42%

2,8

1,088

0,388

da 151 a 250

23,3%

58,663

205,528

264,190

1,75

252,211

104,75%

2,8

1,088

0,388

da 251 a 350

25,9%

97,512

298,901

396,413

1,58

376,500

105,29%

2,8

1,088

0,388

da 351 a 500

32,3%

136,361

313,504

449,865

1,28

422,019

106,60%

2,8

1,088

0,388

oltre 501

34,7%

194,636

406,013

600,648

1,20

560,902

107,09%

Il costo del gasolio al netto dell’IVA e, quando previsto, al netto del rimborso delle accise, varia in base al consumo medio per chilometro per ogni tipologia di veicolo. Nel caso considerato, il consumo medio riportato nelle tabelle predisposte dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti per i veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate, la percorrenza per ogni litro di gasolio è pari a 2,8 km determinando così un costo di 0,388 €/l/km come calcolato di seguito:

€/ l 1,088 : 2,8 km = 0,388 €/ l / km La parte del corrispettivo riguardante il carburante per l’esecuzione del trasporto è pari al prodotto tra il costo chilometrico, determinato nel mese precedente a quello del trasporto stesso, e la distanza considerata. Questa parte di costo assume rilievo perché le variazioni intervenute nel prezzo del gasolio superiori al 2% del valore preso a riferimento alla definizione del contratto, formeranno oggetto di conguaglio. Nel caso specifico moltiplicando il numero dei chilometri corrispondenti alla tratta considerata determiniamo il costo di carburante necessario pari a € 97,512.

0,388 €/ l /km x 251 km = € 97,512

La parte rimanente dei costi di gestione che contribuisce alla formazione del prezzo deve corrispondere ad una quota dello stesso corrispettivo che, fermo restando quando dovuto per il costo del carburante, sia almeno pari a quella identificata come corrispondente a costi diversi da quelli del carburante. Per questa valorizzazione il quindicesimo giorno dei mesi di giugno e dicembre l’Osservatorio, con riferimento alle tipologie dei veicoli, determina il totale dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi con l’incidenza percentuale da cui si rileva anche quella rappresentata dai costi del carburante. In attesa che l’Osservatorio svolga questo compito, riportiamo il valore iniziale della parte diversa dai costi del carburante che, salvo errori ed omissioni, era di € 298,901 per la tipologia del veicolo considerato in corrispondenza della tratta di 251 km.

€ 298,901 + € 97,512 = € 396,413

Con la somma del costo storico al nuovo costo del carburante si determina la nuova percentuale riferita alla complessità dei costi e ricavando così l’incremento degli stessi per ogni tipologia di veicolo e per ogni fascia di percorrenza. Nel caso specifico della tratta di 251 km la percentuale ottenuta relativa al totale dei costi è pari a 105,29%. Conseguentemente il rapporto tra l’incidenza percentuale del costo di gasolio, pubblicata nelle tabelle dal ministero dei trasporti, e quella ricalcolata sul totale dei costi, è determinabile automaticamente il nuovo costo complessivo.

€ 97,512 : 25,9% = X : 105,29% Moltiplicando gli estremi e dividendo per il valore medio noto otteniamo il costo complessivo dell’incognita X, che nel caso specifico è pari a € 393,293.

X=

€ 97,512 x 105,29%

= € 396,413

25,9% Suddividendo il totale dei costi per la fascia dei 251 km possiamo calcolare altresì il nuovo costo chilometrico complessivo di € 1,58.

€ 396,413 : 251 km = 1,58 €/km

TIR 136/2011

I risultati dei calcoli rappresentati potrete trovarli nelle rispettive colonne della tabella dei veicoli di massa complessiva pari o superiori a 26 t per la lunghezza tratta di 251 Km. Seguendo la stessa metodologia potrete facilmente ricostruirli per ogni fascia chilometrica e per ogni tipologia di veicolo rappresentata nelle tabelle di seguito pubblicate.

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È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.


COSTI CHILOMETRICI Elaborazione febbraio 2011

Veicoli di massa complessiva compresa tra 11,5 e 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,40 Totale costi minimi per tratta €

4

1,088

0,272

da 51 a 150

15,9%

13,869

76,392

90,261

1,77

87,429

103,24%

4

1,088

0,272

da 151 a 250

18,1%

41,064

193,822

234,886

1,56

226,500

103,70%

4

1,088

0,272

da 251 a 350

20,9%

68,258

272,283

340,541

1,36

326,602

104,27%

4

1,088

0,272

da 351 a 500

23,7%

95,453

327,316

422,769

1,20

403,277

104,83%

4

1,088

0,272

oltre 501

26,2%

136,245

411,847

548,091

1,09

520,269

105,35%

Veicoli di massa complessiva compresa tra 7,5 e 11,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,32 Totale costi minimi per tratta €

1,088

0,231

da 51 a 150

14,1%

11,804

74,392

86,196

1,69

83,786

102,88%

4,7

1,088

0,231

da 151 a 250

17,0%

34,948

177,996

212,944

1,41

205,807

103,47%

4,7

1,088

0,231

da 251 a 350

19,2%

58,092

255,627

313,719

1,25

301,856

103,93%

4,7

1,088

0,231

da 351 a 500

19,6%

81,237

349,353

430,589

1,23

414,000

104,01%

4,7

1,088

0,231

oltre 501

23,3%

115,953

406,017

521,970

1,04

498,292

104,75%

Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,27 Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

4,9

1,107

0,226

da 51 a 150

14,1%

11,520

72,757

84,276

1,65

81,964

102,82%

4,9

1,107

0,226

da 151 a 250

16,9%

34,107

174,072

208,179

1,38

201,333

103,40%

4,9

1,107

0,226

da 251 a 350

20,6%

56,694

230,172

286,866

1,14

275,488

104,13%

4,9

1,107

0,226

da 351 a 500

20,8%

79,282

317,233

396,514

1,13

380,602

104,18%

4,9

1,107

0,226

oltre 501

22,1%

113,163

421,935

535,098

1,07

512,386

104,43%

Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l

TIR 136/2011

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

4,7

Veicoli di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 t

50

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Costo medio al km 1,16

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

8,5

1,107

0,130

da 51 a 150

8,6%

6,641

71,562

78,202

1,53

76,870

101,73%

8,5

1,107

0,130

da 151 a 250

10,9%

19,662

164,790

184,452

1,22

180,506

102,19%

8,5

1,107

0,130

da 251 a 350

12,4%

32,683

237,554

270,236

1,08

263,677

102,49%

8,5

1,107

0,130

da 351 a 500

13,1%

45,704

311,126

356,830

1,02

347,657

102,64%

8,5

1,107

0,130

oltre 501

14,4%

65,235

400,936

466,171

0,93

453,078

102,89%

Prezzo medio del gasolio al netto dell’IVA aggiornato al mese di gennaio 2011: 1,107 euro




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