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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

mensile n. 139 Giugno 2011

Costi minimi

Lavori in corso Rifiuti

Sistri rimandato a settembre

DISTRIBUZIONE URBANA: in città con il nuovo Ducato Ha 30 anni ma non li dimostra. E adesso, con quattro nuove motorizzazioni, arriva la versione Euro 5 di uno dei veicoli di maggior successo

Prova su strada

Misano

L’Olandese col volante

Non solo corse alla festa del camion

DCOOS3417 NAZ/278/2008



SOMMARIO n. 139 Giugno 2011

LAVORI IN CORSO PER I COSTI MINIMI

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Dal 12 giugno saranno operativi anche per i contratti scritti. La Committenza in allarme teme barriere alla liberalizzazione. Gli autotrasportatori sottolineano i valori della sicurezza e della regolarità del mercato di Yari Selvetella

INSIEME PER LA SICUREZZA

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Fondazione Ania e Federtrasporti hanno presentato a Roma il loro progetto per il trasporto pesante. Dati confortanti sull’incidentalità. Giachino: “È necessaria la collaborazione di tutti”

SISTRI RIMANDATO A SETTEMBRE

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Dopo la prova del click day e le difficoltà segnalate da molti operatori, slitta il via al sistema di tracciabilità dei rifiuti: verrà introdotto in modo graduale a partire da settembre

MISANO: NON SOLO CORSE

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Dal 20 al 22 maggio Misano Adriatico è stata non solo la sede della seconda tappa italiana del circuito del Fia European Truck Racing Championship ma anche una grande occasione di festa, spettacoli, musica e divertimento che hanno coinvolto oltre 30 mila appassionati di Ferdinando Tagliabue

LA NUOVA DIETA DELL’AUTOTRASPORTATORE

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Viaggio tra le abitudini alimentari di chi vive a bordo dei “bisonti della strada” di Cristina Gimignani

COMMERCIALI: ARRIVA IL NUOVO DUCATO EURO 5

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Nasce nello stabilimento di Val di Sangro l’ultima evoluzione del primo modello di Ducato nato 30 anni fa, nel 1981. Nello stesso stabilimento che fu costruito nel cuore dell’Abruzzo proprio per iniziare la produzione del grande furgone della Fiat di Paolo Barilari

L’OLANDESE COL VOLANTE

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Quando si parla di Daf viene inevitabilmente di associare il marchio olandese con i trattori stradali, un segmento in cui il costruttore si pone ai massimi livelli europei ed italiani

Editoriale

5

In viaggio con

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Scadenze e divieti di circolazione di Franco Massimelli

6

Fisco

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Albo

9

Logistica

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Consulta

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Normative

41

Europa

14

Costi di esercizio

47

3

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di Ferdinando Tagliabue


NUOVO PNEUMATICO MICHELIN X® MULTIWAY™ 3D PER GUIDARE IN SICUREZZA CON QUALUNQUE CONDIZIONE METEOROLOGICA.

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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

mensile n. 139 Giugno 2011

In copertina: il nuovo Ducato Euro 5

AL LAVORO SUI COSTI MINIMI

Costi minimi

Lavori in corso Rifiuti

Sistri rimandato a settembre

ANNO XII N° 139 - Giugno 2011

DISTRIBUZIONE URBANA: in città con il nuovo Ducato Ha 30 anni ma non li dimostra. E adesso, con quattro nuove motorizzazioni, arriva la versione Euro 5 di uno dei veicoli di maggior successo

Prova su strada

Misano

L’Olandese col volante

Non solo corse alla festa del camion

DCOOS3417 NAZ/278/2008

sicuramente il tema che sta caratterizzando, e che caratterizzerà, il, dibattito in queste settimane: i costi minimi di sicurezza. Mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir si avvicina la scadenza del 12 giugno, data entro la quale l’Osservatorio sui costi dovrà produrre una determinazione di questi costi, oggi affidata a tabelle ministeriali prodotte dal ministero dei Trasporti. Intanto le associazioni dell’autotrasporto, da una parte, e la committenza, dall’altra, hanno già enunciato le loro posizioni su tali costi – ovviamente diametralmente opposte – e quindi quello che sembra delinearsi per questo mese di giugno è sicuramente un confronto serrato su questa tematica, così come raccontato nelle pagine di questo numero di Tir. Dove invece la mina è stata disinnescata, almeno per ora, è sul fronte Sistri, per il quale – grazie soprattutto all’impegno delle associazioni dell’autotrasporto – c’è stato un rinvio scaglionato a partire dal prossimo mese di settembre.

È

La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

In questo frangente committenza e autotrasportatori sono stati uniti nel denunciare le inefficienze del nuovo sistema e i rischi sulla operatività delle migliaia di imprese impegnate nello stoccaggio e smaltimento dei rifiuti. Ma il mese di maggio appena trascorso è stato anche il mese di Misano, località da anni legata – per quanto riguarda l’autotrasporto – alle competizioni tra truck ma soprattitto alla festa del camionista: un week end in cui si sono concentrati momenti di spettacolo, ma anche di informazione tecnica, con prove su strada e presentazioni di novità. Misano Adriatico è stata quest’anno la sede della seconda tappa italiana del circuito del Fia European Truck Racing Championship, ma anche una grande occasione di festa e spettacolo che ha coinvolto oltre 30 mila appassionati. Infine uno sguardo all’alimentazione, con un approfondimento sulla corretta dieta per un autotrasportatore, valida ovviamente per chiunque passi molte ore al giorno alla guida di un veicolo. Cercheremo insieme di capire quali sono i risultati delle ultime ricerche in materia di regimi alimentari grazie anche all’aiuto di esperti. Buona lettura a tutti. Fabio Montanaro

COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE: Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI: Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI: Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi SEGRETARIO: Carolina Galasso REALIZZAZIONE ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE 00198 ROMA Via Tevere 44 Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Montanaro CAPO REDATTORE Massimo De Donato REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Arianna Giagoni FOTO Luciano Tramontano SEGRETERIA Milva Pistoni Hanno collaborato a questo numero Paolo Barilari, Angelo Ciaravolo, Cristina Gimignani, Andrea Giuli, Michele Latorre, Franco Massimelli, Antonella Romano, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini PUBBLICITÀ Concessionaria per la pubblicita: Nuovi Periodici Milanesi s.r.l. Via Molise, 3 20085 Locate Triulzi (Milano) Tel 029048111 - Fax 02904811210 info@nuoviperiodicimilanesi.com www.nuoviperiodicimilanesi.com Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@nuoviperiodicimilanesi.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@nuoviperiodicimilanesi.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@nuoviperiodicimilanesi.com Ugo Cisternino - Advertising ugocisternino@nuoviperiodicimilanesi.com STAMPA ARTI GRAFICHE BOCCIA Spa Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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EDITORIALE


SCADENZE & DIVIETI GIUGNO/LUGLIO 2011 SCADENZE 16 GIUGNO giovedì INAIL: proroga del termine per il versamento dei premi assicurativi per gli autisti; RITENUTA D'ACCONTO: versamento Irpef di maggio; IVA: versamento mensile di maggio; VERSAMENTI Inps per i lavoratori dipendenti e per i dirigenti d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in maggio. I.C.I.: versamento della prima rata 2011, per coloro che vi sono tenuti; INPS ARTIGIANI, versamento del primo acconto 2011 e del saldo 2010 in percentuale sui redditi 2010. Del tutto, invece del totale, può essere versata la prima di cinque rate mensili, con modici interessi. Le società di capitali, con esercizio non coincidente con l’anno solare, sono tenute al pagamento entro il giorno 16 del sesto mese successivo a quello della chiusura dell’esercizio o dell’approvazione del bilancio; IRAP: versamento del saldo 2010 e della prima rata di acconto 2011; CAMERA DI COMMERCIO: versamento, con F24, del diritto annuale (secondo i nuovi importi); sono previste sanzioni di legge per ritardi ed evasioni. 20 GIUGNO lunedì MOD. 730: Il datore di lavoro o Ente pensionistico riceve la comunicazione dei risultati elaborati dai CAF o dai consulenti. 30 GIUGNO giovedì IVA presentazione delle fatture emesse nel trimestre precedente;

UNICO 2011 Presentazione in Posta del modello cartaceo (la trasmissione telematica va effettuata entro il 30 settembre); TASSA SULLA PROPRIETÀ (“bollo”): scadenza del pagamento per autocarri, trattori stradali ed autoveicoli ad uso speciale e per trasporti specifici; MEZZI D’OPERA: pagamento tassa usura strade; RECUPERO ACCISE SUL GASOLIO: le imprese interessate debbono presentare le dichiarazioni agli Uffici Tecnici di Finanza, o delle Dogane (territorialmente competenti) per i consumi dal 01/01 al 31/12/10 (relativi ai veicoli di p.l.c. superiore a 7,5 t) con gli appositi moduli e/o con i loro supporti informatici (programma su sito internet www.agenziadogane.it, voce “benefici per il gasolio di autotrazione anno 2010”).

d'azienda, nonchè Inps, a carico dei committenti, per i collaboratori coordinati e continuativi (ed assimilati), con la consegna dei relativi moduli, tutti riguardanti i compensi percepiti in giugno; UNICO 2011 pagamento della seconda rata mensile, se la prima è stata pagata il 16/06; INPS ARTIGIANI, versamento del primo acconto 2011 e del saldo 2010 in percentuale sui redditi 2010. Invece del totale può essere versata la prima di cinque rate mensili, con modici interessi. Le società di capitali, con esercizio non coincidente con l’anno solare, sono tenute al pagamento entro il giorno 16 del sesto mese successivo a quello della chiusura dell’esercizio o dell’approvazione del bilancio (con la maggiorazione dello 0,40% in caso di tardività); IRAP: versamento del saldo 2010 e della prima rata di acconto 2011 (con la maggiorazione del 0,40% in caso di tardività); CAMERA DI COMMERCIO: versamento con F24, del diritto annuale, con la maggiorazione dello 0,40%; sono previste sanzioni di legge per ritardi ed evasioni; ICI: presentazione delle dichiarazioni relative all’anno 2010 da parte di coloro che vi sono tenuti.

6 LUGLIO mercoledì UNICO 2011 per le persone fisiche, società di persone e le sole società di capitali con esercizio coincidente con l’anno solare: pagamento, con F24, per le imposte in esso comprese (Irpef, Irpeg o Ires), del saldo 2010 e del primo anticipo 2011 e, se non già pagato, per il quarto trimestre e saldo Iva 2010 (con la sua maggiorazione). Il pagamento può anche 31 LUGLIO domenica essere effettuato fino al 5 agosto con la maggiorazione dello 0,40%. MOD. 770 semplificato e ordinario: presentazione esclusivamente telematica 16 LUGLIO sabato RITENUTA D'ACCONTO: ver- TASSA SULLA PROPRIETÀ: scadenza delle trascrizioni delle samento Irpef di giugno; IVA: versamento mensile di giu- vendite, delle perdite di possesso e delle radiazioni, per i motocarri, gno; VERSAMENTI Inps per i lavo- al fine di evitare il pagamento del ratori dipendenti e per i dirigenti semestre successivo.

ad uso speciale, con ptt: - superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autoREVISIONI 2011 In base alla vigente norveicoli, i rimorchi e i semirimorchi, non mativa, vi andranno mensilmente assoggetsottoposti a visita e prova (art. 75 del tati i seguenti veicoli da trasporto merci, o Codice della Strada) per l'accertamento

INOLTRE...

dell'idoneità alla circolazione nel 2011 per i quali, nello stesso mese del 2010 risulti rilasciata per la prima volta la carta di circolazione o effettuata l'ultima revisione annuale regolare;

ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE 19 - 26 giugno domenica dalle 7 alle 24

29 luglio venerdì dalle 16 alle 24

3 - 10 - 17 - 24 - 31 luglio domenica dalle 7 alle 24

2 - 30 luglio sabato dalle 7 alle 24

9 - 16 - 23 luglio sabato dalle 7 alle 23

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MONTE BIANCO: Dal 1° gennaio 2011 è vietato il transito dei veicoli pesanti Euro 1. Per i trasporti eccezionali, vigono i seguenti divieti di circolazione stabiliti dal D.M. 14/10/10 ed integrati dall’apposita Direttiva AISCAT, relativamente al bimestre maggio-giugno: 17 - 24 giugno venerdì dalle 16 alle 24

2 - 9 - 16 - 23 luglio sabato dalle 7 alle 24

18 - 25 giugno sabato dalle 7 alle 24

3 - 10 - 17 - 24 - 31 luglio domenica dalle 00 alle 24

19 - 26 giugno domenica dalle 00 alle 24

30 luglio sabato dalle 00 alle 24

1 - 8 - 15 - 22 - 29 luglio venerdì dalle 16 alle 24

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AL 23/05/2011 - non superiore a 3,5 t: come revisione quadriennale, gli autoveicoli, i quadricicli a motore, i motocarri ed i rimorchi, immatricolati per la prima volta entro il 31/12/2007, o, come revisione biennale, i veicoli, appartenenti alle classi appena indicate, revisionati nell'anno 2009, con esclusione di quelli che sono stati sottoposti a visita e prova (art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento dell'idoneità alla circolazione nel 2010, o nel 2011. Il mese di riferimento è quello in cui è stata rilasciata per la prima volta la carta di circolazione nel 2007 o effettuata la revisione 2009 regolare. Tutti i veicoli per i quali venga accertata su strada la circolazione con la revisione scaduta dovranno essere sottoposti a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione soltanto presso un Ufficio Provinciale del DTT, dal quale, in caso di esito favorevole, verrà restituita la carta di circolazione (e quindi, con esclusione delle officine private autorizzate, nei casi ammessi). È previsto che, in sede di revisione, sia controllata la regolarità dell’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori. CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese che vi sono tenute debbono presentare la dichiarazione imballaggi relativa al mese precedente. Vi sono altri adempimenti in corso d’anno. INPS Le imprese con dipendenti debbono provvedere all’invio esclusivamente telematico dei modelli Uniemens ed a richiedere i modelli Durc riguardanti le retribuzioni corrisposte nel mese precedente. Le rateizzazioni sono concesse senza il versamento di anticipi. Le nuove disposizioni economiche per il 2011 sono indicate nella L. n. 220/10, in S.O. della G.U. n. 297 del 21/12/10. Sono stati pubblicati i nuovi valori convenzionali; la regolarizzazione andava effettuata entro il 16 maggio. DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) Copie molto recenti devono essere sempre tenute a bordo degli automezzi da trasporto per dimostrare, appunto, la regolarità contributiva del vettore sia alla committenza che alle Forze di Polizia nei controlli su strada. (Invece, il CUD è la “Certificazione Unica dei Datori di Lavoro”). TRIBUTI dei quali è stato omesso il pagamento alla scadenza. Per il ravvedimento breve, possono essere sanati entro 30 giorni, con i relativi interessi e sanzioni. È stata ammessa anche l’Irap.


omessa tenuta e registrazione (anche per la tardività), omessa esibizione e conservazione del Libro Unico. Per la tutela della sicurezza dei lavoratori sono state rese più severe le regole della sua tenuta. È previsto un visto trimestrale con l’apposizione della firma digitale del responsabile e di una marca da bollo con data stampata. CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potranno ottenere l’attestato del conducente dalla Direzione Provinciale del Lavoro più vicina alla residenza del richiedente anche in attesa, dimostrata, del rinnovo del permesso di soggiorno. La quota massima di ingresso in Italia per il 2010 è stata fissata in 104.000 unità dal ministero dell’Interno, al quale, dal 31 gennaio è possibile presentare, via internet, le domande di assunzione, nel rispetto della relativa quota. AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZI È stato prorogato al 04/12/2011 il termine entro il quale le imprese con veicoli superiori a 1,5 t, che non vi hanno ancora provveduto perché finora esenti, debbono dimostrare, a richiesta, il possesso dell’onorabilità e delle capacità professionale e finanziaria; diversamente saranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà ottenere il ruolo di preposto d’impresa dovrà frequentare un corso di 150 ore, salvo gli esenti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del 21/10/2009 detta nuove norme con applicazione dal 04/12/2011. SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservi tutti i dati del vettore (obbligatoriamente identificato anche con il numero di iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori), del committente, del caricatore, del proprietario della merce, della merce trasportata (con pesatura), spazi per eventuali dichiarazioni (compresa la tentata vendita, poi provata dalla documentazione successiva allo scarico), osservazioni varie, eventuali istruzioni, l’indicazione del luogo e data di compilazione e i dati del compilatore, con la sua firma. Essa deve accompagnare qualsiasi tipo di trasporto per conto terzi. Sostituiscono la SCHEDA i contratti di trasporto scritti, contenenti tutti i dati previsti per essa, con firma in data certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancanza, in essi, di alcuni di tali dati rende obbligatoria una Scheda di trasporto integrativa. La SCHEDA deve essere emessa anche per i trasporti effettuati a seguito di contratti stipulati in forma orale, nel rispetto delle tariffe minime obbligatorie. Sostituiscono la scheda di trasporto tutti i documenti ufficiali previsti per legge e dalle norme comunitarie ed internazionali (ad esempio, la lettera di vettura internazionale Cmr, documenti doganali e di cabotaggio, il formulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.). CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05) La normativa è stata aggiornata e parzialmente modificata. TRASPORTO RIFIUTI Il SISTRI, sistema elettronico integrato istituito per il controllo della loro tracciabilità, ha terminato la fase sperimentale il 31/05/11 per tutte le imprese. Per l’uso, è indispensabile dotare il sistema dei dispositivi elettronici (chiavetta USB e black box). Nella fase transitoria, per verificarne il corretto funzionamento, è stato stabilito il contemporaneo impiego del sistema cartaceo e MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale).

TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADA È stata recepita la direttiva 2006/38/CE sulla tassazione; gli importi dei pedaggi verranno decisi con successivi decreti del ministero dei Trasporti. NUOVO CODICE DELLA STRADA È già entrato in vigore, con i “chiarimenti” dell’apposita circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e dei Trasporti. Fra l’altro, è prevista la modifica delle sanzioni; per i tempi di guida e di riposo, esse saranno proporzionali alla gravità delle infrazioni ed applicabili, in molti casi, anche alla committenza. CONTRAVVENZIONI (o SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE) vanno pagate subito ai Verbalizzanti, anche mediante carte di credito, per evitare il fermo amministrativo immediato del veicolo oggetto del controllo (con spese di depositeria a carico del proprietario). Se l’interessato intende presentare successivamente ricorso, ne avvisa gli Agenti; in questo caso, la somma, leggermente maggiorata, viene incassata a titolo di deposito cauzionale. Dal 01/01/11 gli importi sono stati maggiorati del 2,4% (D.M. 22/12/10 in G.U. n. 305 del 31/12/10 e circolare del ministero dell’Interno del 31/12/10). LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo 234/07, nelle 24 ore, non possono essere superate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoro consecutive vengano superate nella fascia oraria fra le 00,00 e le 07,00. TEMPI DI ATTESA PER CARICO E SCARICO È dovuto un indennizzo di 40 euro l’ora, quando tali operazioni superino singolarmente le due ore. CABOTAGGIO è entrata in vigore la nuova disciplina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09). ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata prorogata la vigente normativa al 04/12/2011 per l’adeguamento dei requisiti di capacità finanziaria e professionale per le imprese che esercitano l’autotrasporto esclusivamente con veicoli fino a 6 t e con portata utile fino 3,5 t. PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni, è stata elevata a 68 anni la possibilità di guidare complessi di veicoli di peso lordo complessivo a pieno carico superiore a 20 t. AMBIENTE Sono in corso di emanazione “norme antinquinamento”. RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC. Vanno conservate per almeno 10 anni. DEBITI CON IL FISCO È possibile chiedere e ottenere la rateizzazione da EQUITALIA presentando domanda in carta semplice dopo l’iscrizione a ruolo. DOGANE Per la circolazione dei prodotti soggetti ad accisa è obbligatorio il documento amministrativo elettronico “e-ADI”. Sono entrate in vigore anche altre nuove disposizioni. IVA trasmissione informatica del modello annuale di comunicazione dei dati riguardante l’anno 2010; entro il 31 ottobre 2011 vanno comunicate telematicamente tutte le operazioni superiori a 25.000 euro riguardanti l’anno 2010 da parte di tutti i soggetti passivi IVA; vi sono altre disposizioni per l’anno 2011. INAIL Il versamento dell’autoliquidazione è stato rinviato al 16 giugno 2011. ACCISE SUL GASOLIO Le domande per il rimborso relative all’anno 2010 vanno presentate alla Direzione delle Dogane entro il 30/06/2011.

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CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO (Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loro Allegati I e IB, e 561/06). È obbligatorio esibire, nei controlli su strada, la documentazione (dischi e/o Carte del Conducente contenenti le registrazioni) riguardante, oltre a quella in corso, le ultime 28 giornate di guida che la precedono. Dal 30/09/10 (Reg. UE n. 581 del 01/07/10), tali documenti vanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità di bordo ed entro 28 giorni dalle Carte del Conducente) su supporti informatici esterni e custoditi in azienda. Va anche esibito il modello in formato elettronico (Gazzetta Comunitaria L. 330 del 16/12/09), attestante le assenze dei conducenti per malattia, ferie, congedo o recupero (o erano in disponibilità, eseguivano altri lavori o conducevano veicoli non sottoposti a controllo per tali regolamenti). I moduli vanno conservati in azienda e dagli autisti. I controlli sono estesi su strada e presso le aziende. Per il tachigrafo, il Regolamento UE n. 1266/2009 ha emanato nuove disposizioni. SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme (n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n. 106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinario alla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicato in Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) e della Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09 riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro e la sicurezza, anche con riferimento alla subvezione. Fra le sanzioni, è prevista anche la sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14). Inoltre, dallo 01/08/10, occorre procedere alla valutazione dell’eventuale presenza dello stress da lavoro correlato. IMPRESE DI TRASPORTO È istituito un sistema di classificazione dei rischi in base al numero e alla gravità delle infrazioni commesse per le norme sulla circolazione regolata dai tachigrafi e sulla sicurezza del lavoro. CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE (CQC). Per il trasporto merci, dal 26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuove disposizioni ne prevedono il rilascio in base alla sola documentazione a tutti i titolari di patente di guida delle categorie C e CE alla data del 09/09/2009. Ad essa sono assegnati ulteriori 20 punti, oltre ai 20 della patente. In caso di perdita, si ottiene il ricupero fino a 9 punti frequentando un apposito corso con esame finale; è invece indispensabile quello di revisione in caso di perdita totale del punteggio o dopo tre infrazioni con perdita di almeno 5 punti ciascuna. Resta confermata l’obbligatorietà del suo possesso per la guida di tali categorie di veicoli e la sua validità quinquennale. Per il rinnovo, rimane necessario frequentare un corso di aggiornamento di 35 ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore, presso i soggetti autorizzati. NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autisti dipendenti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, in G.U. 17/12/07 n. 292, e per la Direttiva 2002/15/CE, tale orario, entrato in vigore dal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Le annotazioni (P per la presenza giornaliera e con l’ovvia esclusione del riposo settimanale) vanno fatte mensilmente nel Libro Unico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mese successivo in base alle registrazioni tachigrafiche; la tenuta è di competenza dei consulenti, delle associazioni e dei datori di lavoro debitamente autorizzati. Tali annotazioni possono essere differite di un mese. Sono previste sanzioni per la mancata istituzione,


SCADENZE & DIVIETI GIUGNO/LUGLIO 2011 EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE GIUGNO 18 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24, PL dalle 08 alle 14, SLO dalle 08 alle 13; 19 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 20 lunedì GB dalle 00 alle 07; 23 venerdì A dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 25 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 00 alle 24, GB dalle 13 alle 24, H dalle 22 alle 24, PL dalle 08 alle 14, SLO dalle 08 alle 13; 26 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 27 lunedì GB dalle 00 alle 07; LUGLIO 1 venerdì CZ dalle 17 alle 21, PL dalle 18 alle 22; 2 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 07 alle 20; F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 07 alle 13, H dalle 15 alle 24, PL dalle 08 alle 14, SK dalle 07 alle 20, SLO dalle 08 alle 13; 3 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 4 lunedì GB dalle 00 alle 07, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22; 5 martedì CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22; 6 mercoledì CZ dalle 13 alle 22; 8 venerdì CZ dalle 17 alle 21, PL dalle 18 alle 22; 9 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 07 alle 20, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 07 alle 13, H dalle 15 alle 24, PL dalle 08 alle 14, SK dalle 07 alle 20, SLO dalle 08 alle 13; 10 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 11 lunedì GB dalle 00 alle 07; 13 mercoledì F dalle 22 alle 24; 14 giovedì F dalle 00 alle 22; 15 venerdì CZ dalle 17 alle 21,PL dalle 18 alle22; 16 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 07 alle 20, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 07 alle 13, H dalle 15 alle 24, PL dalle 08 alle 14, SK dalle 07 alle 20, SLO dalle 08 alle 13; 17 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 18 lunedì GB dalle 00 alle 24; 22 venerdì CZ dalle 17 alle 21,PL dalle 18 alle 22; 23 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 07 alle 20, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 07 alle 13, H dalle 22 alle 24, PL dalle 08 alle 14,SK dalle 07 alle 20, SLO dalle 08 alle 13; 24 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 25 lunedì GB dalle 00 alle 07; 29 venerdì CZ dalle 17 alle 21, PL dalle 18 alle 22; 30 sabato A dalle 15 alle 24, D dalle 07 alle 20, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24, CZ dalle 07 alle 13, H dalle 17 alle 24, PL dalle 08 alle 24, SK dalle 07 alle 20, SLO dalle 08 alle 13 31 domenica A dalle 00 alle 24, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 24, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21.

INOLTRE... ROMANIA Festività nazionali nel bimestre: (non indicate – calendario ortodosso) In tutta la rete stradale nazionale norme generali riguardano i veicoli superiori a 7,5 t; per i trasporti che superano i pesi e le dimensioni autorizzate, è vietata la circolazione dalle ore 06 alle ore 22 per i sabati, le domeniche e le feste nazionali. Esiste un calendario di divieti per strade, per tipi di veicoli e per la città di Bucarest con particolari norme ed orari. BULGARIA Festività nazionali nel bimestre (non indicate – calendario ortodosso). Non c’è un divieto generale per il traffico internazionale di domenica e nelle festività. Vi sono, comunque, diverse limitazioni locali per “veicoli” con pesi superiori a 10 t. Sono stabilite norme particolari per la città di Sofia. LITUANIA Festività nazionali nel bimestre: 24 giugno, 6 luglio. PORTOGALLO Festività nazionali nel bimestre: 10 e 23 giugno. Vi sono limitazioni che riguardano i veicoli superiori a 3,5 t, quando trasportano merci pericolose (trasporti internazionali ADR inclusi): - per tutto l’anno, in molte gallerie (elencate), prima delle quali l’uscita obbligatoria dalle strade è segnalata a 1.500 metri dalla bretella; - dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì, dei prefestivi, delle domeniche e delle festività

nazionali, per una serie di strade elencate; - dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì (eccetto durante i mesi di luglio e agosto) nelle vie principali di accesso dentro Lisbona e Porto. - Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni. - Esistono locali limitazioni orarie di traffico all’interno delle città di Lisbona e Porto. GRECIA Festività nel bimestre: GIUGNO domenica 5, 12 dalle 15 alle 21, 13 lunedì dalle 16 alle 23, 17, 24 venerdì dalle 16 alle 23, 19, 26 domenica dalle 15 alle 23; LUGLIO 1, 8, 15, 22, 29 venerdì dalle 16 alle 23,4, 10, 17, 24, 31 domenica dalle 15 alle 23. LUSSEMBURGO Festività nel bimestre: GIUGNO mercoledì 1 dalle 21,30 alle 24, giovedì 2 dalle 00 alle 21,45, sabato 4, 11, 18, 25 dalle 21,30 alle 24, domenica 12 dalle 00 alle 24, lunedì 13 dalle 00 alle 21,45, domenica 19, 26 dalle 00 alle 21,45; LUGLIO sabato 2, 9, 16, 23, 30 dalle 21,30 alle 24, domenica 3, 10, 17,24, 31 dalle 00 alle 21,45. Nelle seguenti nazioni non sono previste limitazioni alla circolazione: BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, ESTONIA, FINLANDIA, GEORGIA, LETTONIA, LITUANIA, PAESI BASSI, SVEZIA, BIELORUSSIA. IN ALTRI STATI i divieti riguardano solo determinate zone o strade, oppure sono indicati con una specifica segnaletica stradale.

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ALTRE NOTIZIE AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transito festivo per 24 ore. Per le categorie di veicoli non elencate, dal 1° novembre al 30 aprile (periodo invernale) è in vigore il divieto dalle 20,00 alle 05,00 e dal 1° maggio al 31 ottobre (periodo estivo) dalle 22,00 alle 05,00. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entrambe le direzioni di marcia, è vietata, dal 1° luglio 2009, la circolazione degli autoveicoli e loro complessi con peso massimo totale superiore a 7,5 t per il trasporto di determinati carichi compresi in un apposito elenco. Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio 2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 al Km. 90 (è opportuno informarsi localmente). Dal 1° gennaio 2010 sulle autostrade austriache è obbligatoria l’istallazione, sui veicoli di peso lordo massimo complessivo superiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GO-BOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci si può rivolgere per informazioni) per il calcolo del pedaggio combinato dei chilometri percorsi e della classe inquinante del veicolo. Dal 01/01/11 sono entrati in vigore i nuovi importi dei pedaggi.

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FRANCIA: Per tutto l’anno, vi sono altre limitazioni per regioni, strade o sensi di marcia e particolari norme per il cabotaggio. GRAN BRETAGNA: È stata istituita la Low Emission Zone (LEZ) per la circolazione a Londra. I giorni e gli orari dei divieti riguardano solo la viabilità ordinaria attorno a Londra e sobborghi, nelle aree amministrate dal Piano dei trasporti della Grande Londra. In tutto lo Stato verrà richiesto su strada un campione del carburante per controlli. SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposti con vignettes, anche annuali, in vendita sul posto, presso i valichi di frontiera, gli uffici postali e le stazioni di servizio. Dal 01/01/2010, su alcuni tratti autostradali, per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, in sostituzione delle vignettes, andranno istallati gli apparecchi OBUs (acquistabili sul posto) che permetteranno al nuovo sistema satellitare di determinare la posizione e di calcolare l’eventuale pedaggio. È vietato il trasporto di merci pericolose dalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì, dei prefestivi e delle domeniche (è opportuno informarsi in loco).

PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt superiore a 7,5 t) con contrassegno L. - In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1° novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl, esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà, rispettivamente, il 31/10/2011 e il 31/10/2015. CH dalle ore 22 alle ore 05. GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al venerdì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 del lunedì). F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti i giorni. NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazione stabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguatamente prima della partenza. LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA; GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a 7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t; SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.


ALBO

Albo: i nuovi corsi di formazione Titolari, soci, dipendenti e collaboratori delle imprese iscritte all’albo, ma anche giovani laureati in discipline giuridiche, economiche, amministrative o ingegneristiche. A loro sono rivolti i corsi gratuiti del Comitato Centrale ei precedenti mesi di marzo ed aprile, il Comitato Centrale ha approvato i provvedimenti che consentono di far partire i nuovi corsi di formazione 2011 che, come per gli anni passati, sono rivolti gratuitamente ai titolari, soci, dipendenti e collaboratori delle imprese iscritte all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, nonché ai giovani laureati in discipline giuridiche, economiche, amministrative o ingegneristiche. Questi provvedimenti si sostanziano in due Avvisi, entrambi pubblicati in Gazzetta Ufficiale (serie speciale - contratti pubblici): il primo relativo alle modalità e ai termini per l’accreditamento annuale degli istituti di formazione riconosciuti dallo stesso Comitato Centrale; il secondo attinente il bando di gara per l’assegnazione dei 38 corsi da organizzare nel corso del corrente anno, tra i diversi istituti di formazione riconosciuti.

N

Con il primo Avviso, emanato il 2 marzo 2011, il Comitato Centrale ha modificato i criteri per accreditare gli istituti di formazione rispetto allo scorso anno, prevedendo ora che questi istituti “siano di diretta emanazione di associazioni nazionali di categoria presenti in seno al Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori che, all’atto della presentazione del progetto, siano in grado di documentare lo svolgimento di attività formativa nel settore dell’autotrasporto e producano apposita lettera di accreditamento dell’associazione nazionale cui aderiscono”. La modifica è stata determinata per uniformare il criterio di riconoscimento degli Istituti di formazione a quello generale adottato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di cui l’Albo fa parte) per la formazione sovvenzionata, con il DPR 83/2009 ed i successivi decreti ministeriali 6 novembre 2009 e 3 dicembre 2010.

Carolina Galasso, capo della segreteria Con decreto di nomina del 21 aprile 2011, il presidente Bruno Amoroso ha nominato Carolina Galasso nuovo capo della segreteria del Comitato Centrale dell’Albo Nata a Boscoreale (Na) nel 1947, Carolina Galasso si occupa da anni di trasporti. Ha frequentato il corso biennale di Scienze dell’Amministrazione applicata ai Trasporti presso l'Università degli studi di Roma. Nel 1996 ha conseguito la qualifica di esperto nel settore del “Trasporto nazionale ed internazionale di merci” presso il ministero dei Trasporti. Dal 1981 al 2011 è stata capo Sezione Trasporto Merci presso l’Ufficio Motorizzazione Civile di Cosenza e capo Segreteria del locale Comitato Provinciale, componente della Commissione Regionale di esami per l'accertamento del requisito della capacità professionale e componente di Commissioni Provinciali di settore successivamente istituite. Ha più volte ricoperto il ruolo di docente in corsi di formazione e aggiornamento nel mondo dell'autotrasporto e della sicurezza stradale.

Dopo la presentazione delle domande da parte degli istituti interessati e lo svolgimento della relativa istruttoria, ad opera di una specifica Commissione del Comitato Centrale, sono risultati accreditati dieci enti di formazione, i cui riferimenti sono rintracciabili sul sito dell’albo.

I 38 corsi Con il secondo avviso, approvato il 7 aprile 2011, sono stati messi a gara 38 corsi formativi così suddivisi: • 10 corsi di “Formazione manageriale integrata per l’autotrasporto e la logistica”: l’articolazione è definita in 2 giorni collocati in tre settimane consecutive, per un totale di 6 giorni ed 1 giorno conclusivo di dibattito organizzato in video conferenza; • 10 corsi di “Formazione di esperti giuridico – amministrativi”: l’articolazione è definita in 2 giorni collocati in tre settimane consecutive, per un totale di 6 giorni ed 1 giorno conclusivo di dibattito organizzato in video conferenza; • 10 corsi di “Formazione di esperti tecnico-logistici” l’articolazione è definita in 2 giorni collocati in tre settimane consecutive, per un totale di 6 giorni ed 1 giorno conclusivo di dibattito organizzato in video conferenza; • 8 corsi di ”Formazione di esperti in telematica applicata”: l’articolazione è definita in 3 giorni nella prima settimana e 2 giorni nella successiva, per un totale di 5 giorni ed 1 giorno conclusivo di dibattito organizzato in video conferenza. La partecipazione ai corsi è totalmente gratuita per i frequentatori. I corsi sono organizzati con discenti individuati dagli Istitu-

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L’attività formativa di questi corsi dovrebbe iniziare a partire dal mese di settembre e concludersi entro la prima metà di dicembre 2011


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ti accreditati, presso le sedi indicate dai soggetti proponenti. Per questo motivo si suggerisce a tutti gli interessati di contattare gli Istituti di formazione riconosciuti dal Comitato Centrale, per indicare loro, entro la fine del mese di giugno, il loro interesse per uno dei corsi in questione. Il numero dei partecipanti per ogni corso e per ciascuna sede può variare da un minimo di 20 ad un massimo di 25 unità.

no concentrati solo in alcune Regioni o parti del territorio nazionale, il Comitato Centrale ha infine deliberato che i corsi siano equamente ripartiti tra le tre seguenti aree geografiche: a. Area geografica Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Liguria, b. Area geografica Centro: Emilia – Romagna, Toscana, Lazio, Marche, UmSuddivisione territoriale bria, Abruzzo, Sardegna, Per evitare che i corsi venga- c. Area geografica Sud: Moli-

se, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia. Da ultimo si evidenzia che l’attività formativa di questi corsi dovrebbe iniziare verosimilmente a partire dal prossimo mese di settembre (tenendo conto dei tempi tecnici per la presentazione delle domande degli enti, la loro approvazione, il versamento della cauzione e la stipula della convenzione, nonché della sospensione delle attività per le ferie estive) e concludersi entro la prima metà di dicembre 2011.•

Per evitare che i corsi vengano concentrati solo in alcune Regioni o parti del territorio nazionale, il Comitato Centrale ha deliberato che siano equamente ripartiti tra le tre macro aree geografiche del Paese

Albo: una norma per le imprese senza veicoli

Mentre chiudiamo questo numero di Tir, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha trasmesso al servizio legislativo della Camera alcune proposte di emendamento che riguardano l’autotrasporto da inserire nella legge di conversione del Decreto Sviluppo. Tra questi ce n’è uno che riguarda da vicino l’Albo degli Autotrasportatori: la cancellazione delle imprese prive di veicoli. Ne abbiamo parlato con il responsabile della Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità del MIT, Enrico Finocchi. “Dovrebbe avviarsi così verso una risoluzione un problema che ci trasciniamo da tempo – spiega -. In questi anni le amministrazioni provinciali, a cui era stato demandato con il decentramento il ruolo di gestore degli albi territoriali, hanno avuto in alcuni casi delle difficoltà a gestire la cancellazione delle imprese non attive. Siamo quindi arrivati alla situazione attuale in cui ci sono decine di migliaia di imprese senza veicoli ancora iscritte all’Albo degli Autotrasportatori. Questo può creare una concorrenza anche sleale attraverso l’intermediazione, il noleggio dei veicoli e la subvezione, e quindi è un fenomeno sicuramente da contrastare. Il Comitato Centrale per l’Albo si è attivato da tempo per cercare di dare un supporto, sia di tipo informativo sia operativo, alle Province affinchè si potesse risolvere questo problema. Da ultimo con una circolare, lo scorso mese di aprile, con cui ha offerto nuovamente un supporto alle Province. In seguito alla circolare sono arrivate diverse note da parte delle Amministrazioni Provinciali che si sono attivate, e quindi stanno completando la loro attività autonomamente, mentre altre hanno chiesto un’assistenza tecnica al Comitato. Tuttavia il nostro interlocutore istituzionale è l’Upi (unione delle Province Italiane), che ha solo un ruolo di coordinamento e non un vero potere impositivo sulle singole Amministrazioni Provinciali. Da qui l’esigenza di una norma precisa, che dia anche dei riferimenti temporali definiti”.

Cosa prevede l’emendamento? “L’emendamento che proporremo nella conversione in legge del Decreto Sviluppo incide sulla legge 298 del ’74 e aggiunge all’articolo 20, quello che riguarda la cancellazione dall’Albo, un punto 2-bis in cui si prevede che le imprese vengano cancellate non solo quando l’attività è cessata di fatto, ma anche quando per almeno due anni l’impresa sia rimasta priva di veicoli. La segnalazione alle Provincie dell’impresa priva di veicoli verrà fatta dal Comitato Centrale che, grazie ai dati del Ced della Motorizzazione ed alla procedura informatizzata per il pagamento delle quote di iscrizione all’Albo, ha a disposizione in tempo reale queste informazioni” Quindi una sorta di verifica che si aggiunge a quella che già fanno le Amministrazioni Provinciali… “Esatto. Anche le Province sono collegate al sistema informatico della Motorizzazione, però ci vuole qualcuno che si faccia parte attiva e che verifichi se l’impresa ha veicoli, se ha pagato la quota ecc. Se questo impulso parte dalla comunicazione ufficiale di un organo del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, qual è il Comitato Centrale, a questo punto la cancellazione dell’impresa dall’Albo deve essere automatica”. Dalla sua Direzione Generale dipendono anche alcuni provvedimenti in favore della intermodalità, come ad esempio quelli legati alle autostrade del mare e al Ferrobonus… “Per le autostrade del mare il Governo ha reperito i fondi per finanziare i viaggi relativi al 2010: sono state inserite anche delle nuove rotte, c’è uno sviluppo in corso, e noi abbiamo predisposto il dossier per chiedere alla Commissione Europea una proroga di questo aiuto di Stato per altri due anni, quindi sia per i viaggi 2010 sia per i viaggi 2011. Visto il successo degli anni precedenti, non ci aspettiamo resistenze da Bruxelles. Anche per quanto riguarda il Ferrobonus dobbiamo registrare un discreto successo con oltre 90 domande presentate e un contributo che dovrebbe essere vicino ad 1 euro per treno/chilometro”.• M.D.D.

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Enrico Finocchi

Presentato dal sottosegretario ai Trasporti Giachino un emendamento al Decreto Sviluppo che modifica la 298 è rende automatica la cancellazione dall’Albo delle imprese senza veicoli. Intervista con il responsabile della Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità del MIT Enrico Finocchi


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CONSULTA

Al lavoro sul Piano Anche nel mese di maggio è proseguita l’attività della Consulta Generale per l’autotrasporto per dare attuazione concreta al Piano Nazionale della Logistica ma anche per analizzare le ripercussioni dellla direttiva Eurovignette n particolare, l’attenzione del Presidente della Consulta, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, si è indirizzata sull’azione n. 5 delle 51 contenute nel Piano, dedicata alla distribuzione urbana delle merci le cui inefficienze sono stimabili in una perdita di 10 mld di euro l’anno. Le difficoltà che gli operatori incontrano in questo campo, sono dovute principalmente al modo in cui le amministrazioni locali hanno affrontato fin’ora questo tema, con il ricorso ad una serie di strumenti (come la chiusura al traffico merci di alcune aree della città, l’introduzione di divieti di transito e di orari per la consegna, introduzione di forme di pagamento per l’accesso nelle Z.T.L.) che hanno prodotto, come unico risultato, quello di creare disagi alla categoria senza risolvere in maniera apprezzabile le criticità connesse alla distribuzione urbana delle merci. Queste criticità, secondo il piano della Logistica derivano da una serie di cause, quali: - frammentazione dimensionale dell’offerta commerciale nell’ambito urbano e conseguente frammentazione del sistema degli approvvigionamenti (costo economico);

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L’accordo sulla distribuzione urbana delle merci, siglato tra la Consulta e l’Anci lo scorso 18 maggio, vuole risolvere queste criticità

- forte concentrazione spaziale e temporale delle attività di trasporto urbano di merci (costo economico); - basso livello di saturazione della capacità di carico dei veicoli adibiti al trasporto di cose in ambito urbano (costo economico e sociale); - alta diffusione di soste non regolamentari dei veicoli commerciali impegnati nelle operazioni di presa o consegna nel centro storico (costo sociale). L’accordo sulla distribuzione urbana delle merci, siglato tra la Consulta e l’Anci lo scorso 18 maggio, vuole risolvere queste criticità, mettendo a disposizione dei Sindaci un vero e proprio centro di consulenza gratuito per aiutarli nelle decisioni che riguardino la mobilità urbana, con il coinvolgimento degli autotrasportatori, dei commercianti e dei committenti. Questo gruppo di lavoro è formato da 6 rappresentanti (3 in rappresentanza dell’Anci e 3 della Consulta per l’autotrasporto), ed avrà tre mesi di tempo, a partire dal suo insediamento, per mettere a punto una proposta che indichi modalità e tempi per raggiungere alcuni obiettivi individuati nell’accordo, tra cui: promuovere le buone prassi adottate dagli enti locali; la disponibilità da parte del ministero a recepire tra le modifiche al C.d.S., quella di avvalersi degli ausiliari del traffico per il controllo delle aree di parcheggio anche non tariffate, nonché degli stalli riservati al carico ed allo scarico delle merci; apertura immediata di due tavoli tematici sui profili di regole di accesso e sosta in aree urbane, e sui profili tecnologici e standard operativi; trovare finanziamenti per gli enti locali, al fine di incentivare la sostituzione del parco veicolare commerciale in relazione ai livelli di inquinamento; per il miglioramento della qualità dell’aria, promuovere un tavolo di confronto che dovrà coinvolgere anche le Regioni, per individuare linee di indirizzo, ottimizzare a standardizzare le modalità di accesso, sosta, carico e scarico delle merci. L’accordo ha la durata di due anni.

Direttiva Eurovignette Tra le attività della Consulta svolta nel mese scorso, segnaliamo anche l’esame di una proposta di compromesso sulla revisione della direttiva comunitaria “Eurovignette” (sulla tassazione dei veicoli pesanti per l’uso di alcune infrastrutture stradali) che, così come strutturata, prevede degli elementi che penalizzano l’autotrasporto italiano. Uno su tutti: l’assenza dell’obbligo per gli Stati membri, di destinare interamente al settore del trasporto su strada – ad esempio per il miglioramento delle infrastrutture – i maggiori introiti generati dal nuovo sistema di pedaggiamento che invece, a detta del Consiglio U.E, possono essere utilizzati anche per finalità diverse. Infine, segnaliamo una decisa presa di posizione del Segretario Generale della Consulta, Dott.ssa Clara Ricozzi, nei confronti della Spediapi (Associazione delle piccole e medie imprese di spedizione), la quale, prendendo spunto da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Trieste a favore di un impresa di trasporto che aveva percepito un compenso inferiore ai costi minimi della sicurezza (previsti, com’è noto, dall’art. 83 bis della Legge 133/2008 e successive modifiche), in una nota aveva espresso forte disappunto sull’estensione di questi costi ai contratti di trasporto in forma scritta a partire dal 12 giugno. In particolare, la Dott.ssa Ricozzi ha definito singolare il comportamento di quell’ impresa committente che “sicuramente più strutturata di un padroncino, non si ricordi di consultare le tabelle dei costi del gasolio, e l’incidenza degli stessi sui costi totali, prima di accettare un prezzo che poi scopre essere illegale”. Il segretario della Consulta ha poi aggiunto che “visti i rapporti di forza fra committenza e vettori, è quanto meno azzardato affermare che l’autotrasportatore è vincitore della vertenza.•

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di Fabrizio Serafini


EUROPA

BLACK LIST per le imprese scorrette L’Italia deve recepire le disposizioni della direttiva comunitaria sui controlli con l’introduzione di un sistema di classificazione del rischio per quelle aziende che commettono più infrazioni di Marco Tempestini

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a direttiva comunitaria 2006/22/CE (“sui controlli”) è stata introdotta per garantire un'applicazione adeguata e un’interpretazione armonizzata della normativa sociale (tempi di guida e di riposo) nel settore del trasporto su strada. In particolare, il legislatore comunitario ritiene che lo scopo delle attività di controllo debba essere quello di ridurre e prevenire le infrazioni. La direttiva dispone che il numero dei controlli che ciascuno Stato membro organizza per garantire l’osservanza delle norme debbano aumentare gradualmente al 4% nel 2012, se la Commissione europea, sulla base della percentuale di diffusione del cronotachigrafo, lo riterrà opportuno (era il 2% nel 2008 ed il 3% nel 2010). Inversamente rispetto a quanto è avvenuto sinora, la Direttiva prevede che il 50% dei controlli debba svolgersi presso la sede dell’azienda. Un ulteriore requisito consiste nell’organizzazione, almeno sei volte l’anno, di controlli concertati da parte delle autorità competenti di ciascuno Stato. La norma UE prescrive inoltre un coordinamento e una cooperazione migliori tra le autorità preposte ai controlli, l’organizzazione di programmi di formazione comuni, livelli standard di strumentazione e, inoltre, lo sviluppo di sistemi elettronici per lo scambio di informazioni. In par-

ticolare, un ufficio di coordinamento sarà competente per la raccolta ed invio dei dati alla Commissione europea e per il dialogo con le autorità degli altri paesi europei. È chiaro che tale nuova disciplina va ad integrarsi immancabilmente con la nuova regolamentazione comunitaria sull’accesso alla professione e al mercato: essa infatti prevede la creazione di un registro informatico delle imprese e delle infrazioni commesse distinte a seconda della gravità (o meglio, l’interconnessione di tutti gli “Albi nazionali degli Autotrasportatori” dei 27 paesi UE) che in determinati casi potranno anche condurre alla perdita del requisito dell’onorabilità. Si tratta peraltro di quella stessa direttiva che contiene l'obbligo di tenuta e conservazione, da parte del conducente e dell'impresa di trasporto, di apposito modulo standard comunitario per assenza per malat-

tia, ferie annuali o guida di altro veicolo escluso dal campo di applicazione del regolamento n. 561/2006 (il famoso “modulo assenze conducenti”). Con il decreto legislativo di n. 144 del 4 agosto 2008, pubblicato su G.U. del 17 settembre 2008, la norma comunitaria è stata recepita dall’Italia (seppure in ritardo).

Il “punteggio” alle aziende L’art. 9 della direttiva stabilisce che uno Stato introduca un “sistema di classificazione del rischio” da applicare alle imprese di trasporto, sulla base del numero relativo e della gravità delle infrazioni commesse dalle singole imprese alle disposizioni sui tempi di guida e di riposo e sul tachigrafo. In sostanza, a quanto un’impresa infrange le regole corrisponderà un determinato “punteggio”: quelle aziende che lo avranno molto elevato incorre-

ranno in controlli più rigorosi e frequenti. Dunque, più si infrangeranno le regole più si verrà controllati. Poiché una direttiva, a differenza del regolamento, fissa gli obiettivi lasciando gli Stati membri liberi nella scelta dei mezzi per conseguirli, il nostro governo non ha precise e specifiche indicazioni su come concretamente mettere in piedi il sistema. Si è tenuta una prima riunione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha visto la partecipazione delle varie associazioni di categoria, opportunamente coinvolte dall’Amministrazione. Una prima criticità sollevata è stata quella relativa all’assenza della previsione di un principio “premiale”: ad un meccanismo che punisce, controllandoli più frequentemente, coloro che infrangono di più le regole dovrebbe corrisponderne uno che invece allenta

TRASPORTO ANIMALI VIVI: REG La Svezia ha chiesto alla Commissione europea di presentare il prossimo settembre una proposta legislativa per migliorare il benessere degli animali nelle operazioni di trasporto. In occasione del Consiglio UE dei Ministri dell’Agricoltura, il paese scandinavo ha evidenziato il proprio desiderio di vedere rafforzate le disposizioni relative ai viaggi di lunga durata, ai periodi di riposo per gli autisti e alla capacità e densità di carico. Le disposizioni in materia risalgono al 2005: il regolamento n. 1/2005 fissa norme sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate. All’epoca è stato deciso un approccio per fasi: garantire prima di tut-

to (e in maniera progressiva) il rafforzamento dei controlli, lasciando da parte temporaneamente questioni molto più spinose quali i tempi di guida e le problematiche relative al carico. Si è così fissata al 2011 la presentazione di una relazione sull'impatto del regolamento sul benessere degli animali trasportati e sui flussi commerciali di scambio di animali vivi all'interno della Comunità. Tale relazione dovrebbe essere pubblicata dopo l’estate. Il regolamento è particolarmente interessante per l’aspetto relativo alla co-responsabilità dei soggetti della filiera: esso infatti estende le responsabilità (in questo caso, in materia di benessere degli animali)

a tutte i soggetti che intervengono nelle operazioni che precedono e seguono il trasporto. Tutti i soggetti interessati sono tenuti a vigilare sull'osservanza della legislazione durante le operazioni pertinenti alle loro competenze. Entrano in gioco i trasportatori, gli organizzatori del trasporto ed i conducenti, nonché i "detentori di animali trasportati" (personale dei centri di raccolta, dei mercati, dei macelli e allevatori). Tutti gli operatori e il loro personale devono ricevere un'adeguata formazione. In particolare, autisti e accompagnatori devono essere in possesso di un certificato di idoneità rilasciato in seguito a una formazione completa sul benessere


la morsa dei controlli su coloro che sono più virtuosi. Secondariamente, non prevedendo la norma comunitaria delle indicazioni - seppur minime - vi è il rischio, un po’ come già avviene per l’entità delle sanzioni e le modalità di controllo su strada da parte delle forze dell’ordine, che ciascun paese proceda a modo suo: si potrebbero avere dunque tanti “sistemi di classificazione del rischio” quanti sono i paesi, tutti diversi e con gravi conseguenze in termini di concorrenza sleale (ad una stessa frequenza nell’infrangere le regole potrebbe corrispondere un diverso “punteggio” e di qui una diversa pressione nei controlli) e rischi di delocalizzazione (un’impresa potrebbe essere portata a spostare la sede dove si controlla di meno). La direttiva si limita molto genericamente ad affermare che “La Commissione sostiene il dialogo tra gli Stati membri al fine di incoraggiare la coerenza tra tali sistemi di classificazione del rischio” e a menzionare un “sistema di scambio di informazioni sulle migliori prassi”: un po’ poco. La definizione dei criteri e delle modalità di attuazione di tale sistema è questione delicatissima, considerato l’impatto che avrà sull’attività economica delle imprese di autotrasporto: è chiaro che si dovrà decidere nella maniera più equilibrata tenendo conto delle dimensioni aziendali (ad es. parco veicolare) anziché imporre un’unica regola per tutti. E resta comunque il problema di armonizzare il “rating” in tutta l’Europa: questione assolutamente non facile, sulla quale si dovrà certamente lavorare a Bruxelles.

DALL’EUROPA Inquinamento in aumento nell’ambito da S1 in Slesia, regione polacca. I mezzi dovranno della borsa delle emissioni installare a bordo un dispositivo wireless di pedag-

Le emissioni generate dalle imprese che rientrano nella c. d. “borsa delle emissioni” (EU ETS Emissions Trading System) risultano aumentate del 3 % nel 2010. Al di là di quanto argomentato dalla Commissaria europea all’ambiente Connie Hedegaard- l’aumento sarebbe legato alla ripresa economica post-crisi- il dato è scoraggiante e getta molti dubbi sulla bontà della recente proposta di una “carbon tax europea” che vorrebbe far rientrare anche l’autotrasporto nel sistema di scambio. Nuovo sistema di pedaggi in Polonia

Dal 1° luglio l’attuale sistema di pedaggio con vignette per i veicoli commerciali superiori alle 3,5 t o bus con più di 9 posti sarà sostituito da un nuovo pedaggio elettronico denominato "viaTOLL". Il vecchio sistema rimarrà valido fino al 30 giugno. I primi due ViaTOLL sono già operativi sull’ autostra-

Modifiche nel tempo Non si tratta del primo tentativo di modificare la norma: essa era già stata oggetto negli anni scorsi di proposte incentrate (a differenza di quella di oggi) sul regime comunitario di tassazione del gasolio professionale. Nel 2007 la CE aveva presentato una prima proposta, che non presentava certo i limiti di riduzione delle emissioni né preoccupazioni ambientali. Nel 2008 il Parlamento europeo aveva presentato una relazione che proponeva una serie di emendamenti circoscrivendo il concetto di gasolio professionale (già esistente) all’attività di trasporto merci su strada effettuata con veicoli con peso totale a pieno carico superiore alle 3.5 t. Per quanto riguarda la tassa-

gio denominata "viaBOX" per tutti gli spostamenti lungo le autostrade indicate, le strade a scorrimento veloce e certi tratti di strade statali. Maggiori informazioni a www.gddkia.gov.pl o http://viatoll.pl/en/heavy-vehicles/news (entrambi in inglese). Decennio di Azione sulla Sicurezza Stradale

L’ONU ha lanciato il Decennio di Azione sulla Sicurezza Stradale 2011-2020, a cui stanno contribuendo in diverse maniere la numerose organizzazioni internazionali, europee e non, impegnate sul campo. In particolare, per l’UE l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro fornisce accesso a una serie di relazioni e altre risorse al fine di aiutare i lavoratori del settore del trasporto stradale a far fronte alle sfide che la gestione della sicurezza e della salute in questo ambito comporta.

zione, il testo del PE non abbassava bensì aumentava, spalmandoli sull’arco di più anni, i tassi di accisa rispetto a quelli previsti dalla disciplina in vigore, di un margine inferiore rispetto a quanto proposto dalla Commissione. Circa il meccanismo di riduzione della accise da parte di uno Stato, secondo gli eurodeputati essa doveva rimanere la sola condizione dell’introduzione o applicazione di un sistema di diritti di utenza stradale che si traduca in un onere fiscale complessivo sostanzialmente equivalente. In sostanza, il Parlamento proponeva un meccanismo più semplice per abbassare le accise da parte dei governi. All’epoca, le richieste di far funzionare veramente il meccanismo del gasolio professionale favorevole ai trasportatori erano

state boccate con l’argomentazione da parte della CE che la proposta di modifica della direttiva 2003/96/CE richiede l'unanimità degli Stati. La proposta attuale è stata accolta dai gruppi ambientalisti con ampio favore, laddove le Associazioni di categoria del trasporto l’hanno definita “una follia” specie in un momento, come quello attuale, che vede l’aumento dei prezzi sulla base dalla crisi nel Medio Oriente. La strada comunque è ancora lunga: la proposta dovrà essere discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio (che riunisce i governi nazionali). Vi sarà dunque margine per un’azione di lobby a Bruxelles che riesca a conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con le necessità del settore dell’autotrasporto.•

degli animali durante il trasporto e sancita dal superamento di un esame da parte di un organismo indipendente abilitato dalle autorità competenti. Si vede dunque che sulla co-responsabilità la norma è molto puntuale, anzi si può dire che dettaglia, calandolo in un contesto specifico, un principio espresso chiaramente in via generale dal Regolamento n. 561/2006 sui tempi di guida e di riposo e contenuto in precise disposizioni di legge dell’ordinamento italiano, sulla cui attuazione oggi si discute molto. La Svezia auspica che la relazione venga già accompagnata da una proposta legislativa sulle tratte più lunghe, i periodi di riposo e la den-

sità di carico. Tra le altre cose, essa raccomanda tempi di guida di 8 ore. Danimarca, Finlandia, Austria e Paesi Bassi sostengono le richieste della Svezia mentre un gruppo composto da Italia, Romania, Spagna e Grecia vi si oppongono, argomentando che prima di introdurre norme più severe si deve garantire l’applicazione di quelle vigenti (e ciò appare tanto più vero non solo per le disposizioni sugli animali ma soprattutto per la co-responsabilità dei soggetti della filiera). Anche il Regno Unito è cauto e sottolinea che prima di decidere di inasprire le regole si dovranno analizzare bene i dati della relazione della Commissione.

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OLE PIÙ RESTRITTIVE


POLITICA

Lavori in corso per i costi minimi Dal 12 giugno saranno operativi anche per i contratti scritti. La Committenza in allarme teme barriere alla liberalizzazione. Gli autotrasportatori sottolineano i valori della sicurezza e della regolarità del mercato di Yari Selvetella

osti minimi o tariffe minime? La distinzione non è di carattere puramente nominale: su di essa si è articolata, nelle ultime settimane come già qualche tempo fa, una disputa tra i committenti e gli operatori del trasporto. Si tratta dunque di un confine molto importante, sul quale si gioca un percorso normativo ormai avviato da anni e soprattutto il futuro assetto delle contrattazioni nel settore della movimentazione di merci. Sembrava, in verità, una polemica superata, ma con l’approssimarsi del 12 giugno, data in cui le elaborazioni ministeriali sui costi minimi saranno valide – in assenza di accordi di settore – anche per i contratti scritti, si è tornati a discuterne. Al di là del cavillare su come vadano definiti gli schemi a cui dovranno attenersi le contrattazioni, le domande che vengono poste sono di grande momento: i costi minimi sono in contraddizione con la liberalizzazione del settore? La liberalizzazione stessa è stata pienamente accettata dal settore dell’autotrasporto? E in che senso vanno interpretate le cautele poste negli anni nel volerla definire “regolata” e “non selvaggia”?

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Liberalizzazione regolata A partire dagli anni duemila, l’autotrasporto italiano ha intrapreso una strada di liberalizzazione regolata del settore: mandate in pensione le vecchie tariffe “a forcella”, in cui si stabiliva appunto una forbice legale entro cui collocare il prezzo del trasporto, si introduceva un principio di libera contrattazione, peraltro già ampiamente diffuso nella pratica quotidiana e – poiché avulso dallo schema previsto dalla legge – spesso anche foriero di effetti distorsivi del mercato stesso. Dalla legge di riforma del 2005, dunque, si voltava pagina, non tanto affidando alla “mano invisibile” del mercato la ricerca d’un naturale punto d’equilibrio, ma sostenendo le novità normativa con una complessa opera di correzione al mercato “selvaggio”. Vista la delicatezza, cioè, per il sistema economico e per la sicurezza stradale

dell’attività di autotrasporto si riteneva, in modo piuttosto condiviso, che bisognasse comunque mantenere il controllo di alcuni stringenti parametri legali nel mondo del trasporto. Su questa base veniva monitorata l’attività dell’autotrasportatore, ma si stabiliva anche il principio di una responsabilità estesa a tutta la filiera sul rispetto delle leggi. Gli effetti della crisi economica e una competitività internazionale esasperata hanno da un lato indotto a un ripensamento sulla gradualità e sui confini della liberalizzazione, dall’altra hanno imposto il tema della sicurezza come priorità assoluta, di fronte alla concorrenza aggressiva di altri vettori, spesso stranieri. Dalla legge 32/2005 e successivi decreti legislativi, si arrivava così all’art. 83 bis della legge 133/2008, in cui vengono stabiliti i costi minimi di sicurezza e poi all’accordo del giugno 2010, da cui è scaturita la legge 127/2010. Viene insomma stabilita l’esistenza di un costo minimo al di sotto del quale, in base a parametri valutati da un ente neutro, come l’Osservatorio sui Costi istituito presso la Consulta, il prezzo del trasporto deve considerarsi illegale poiché evidentemente il trasportatore, nell’applicarlo, sta risparmiando su alcuni parametri fondamentali della sicurezza. Costi minimi “di sicurezza”, appunto.

Parametri da discutere Alla fine di maggio il dissenso della committenza sui costi minimi è tornato a diventare elemento di polemica aperta. Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha scelto una tribuna autorevole per mettere a segno l’affondo contro i costi minimi. Nella sua relazione all’Assemblea annuale dell’associazione degli industriali ha affermato che “è in atto un’allarmante corsa in Parlamento per ripristinare barriere all’ingresso e tariffe minime per i servizi professionali e per i trasportatori”. Sulla stessa lunghezza d’onde la Confetra, che ha diffuso un comunicato stampa che, già nel titolo, sintetizza una posizione netta: “Allarme Confetra: i costi amministrati dell’autotrasporto incompatibili con i valori di mercato”. Secondo il presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica Fausto Forti “Il Governo deve farsi carico di questa situazione; deve saper affrontare le irragionevoli pretese dell’autotrasporto con fermezza e responsabilità, fissando nuovi costi minimi compatibili con le capacità di assorbimento del mercato”. L’entrata in vigore dei costi minimi, secondo le stime dell’associazione, porterebbe a un aumento dal 40 al 60% dei costi dei trasporti. Il parametro fa riferimento alle attuali tabelle ministeriali. La committenza, dunque, entra anche nel meri-


La decisione del Tribunale di Trieste Mentre le parti in causa del trasporto continuano la loro polemica e la loro trattativa, la legge 133 del 2008 e il suo articolo 83 bis danno i loro risultati a livello di applicazione giudiziaria Il Tribunale di Trieste ha infatti emesso, il 18 marzo scorso, un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, che riconosce ad un consorzio di autotrasporto il pagamento da parte del committente della differenza tra quanto pagato e l'importo previsto per il costo minimo stabilito dall'articolo 83 bis della Legge 133/2008. L'atto del Tribunale commisura il pagamento in 126.750 euro, calcolati su nove fatture relative a trasporti di generi alimentari in tutta Italia, eseguiti con un contratto non scritto. Per calcolare tale importo, il giudice ha utilizzato una società di consulenza che a sua volta si è avvalsa degli strumenti previsti dallo stesso articolo 83 bis. Inoltre, il giudice ha ritenuto che la documentazione portata dal consorzio di autotrasporto sia una prova sufficiente per stabilire l'entità dei costi minimi. Altri atti analoghi sono stati chiesti da imprese di autotrasporto ai Tribunali di Roma e Salerno. Si tratta, in qualche modo, del punto finale di un percorso iniziato già da molti anni. Quando era ancora in vigore la 298/74 il mancato rispetto dei valori tariffari era a carico esclusivo del vettore: si prevedevano in questo caso sanzioni anche gravi, come l’esclusione dall’Albo stesso. Nessun provvedimento era invece previsto per i committenti, i caricatori, i proprietari della merce. Al riparo anche i trasportatori esteri. Con la legge di riforma, invece, si è iniziato un percorso per cui tutta la filiera è ritenuta partecipe del comune obiettivo della sicurezza. La cosiddetta responsabilità condivisa ha tra le sue implicazioni anche la possibilità di poter recuperare le differenze maturate per il mancato riconoscimento dei costi della sicurezza, sanzionare i committenti o proprietari della merce, intervenire anche nei confronti dei vettori esteri che operino al di fuori delle norme della sicurezza della circolazione e della sicurezza sociale. Nelle pagine dedicate alla normativa, un un maggiore approfondimento, anche con altre sentenze al riguardo.

Il presidente di FAI Conftrasporto, Paolo Uggé

Nessuna deroga alla liberalizzazione Tra le varie repliche alla committenza – Confetra parla apertamente di pretese irragionevoli degli autotrasportatori – significativa quella di Paolo Uggè, attualmente alla presidenza di Fai Conftrasporto, ma negli scorsi anni sottosegretario ai Trasporti, proprio nel periodo in cui si dispiegava in Italia la riforma dell’autotrasporto. Secondo Uggè ''non esiste alcun provvedimento che introduca, per il settore dell'autotrasporto, misure contrarie alla li- Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Bartolomeo Giachino beralizzazione regolata''. “La decisione delle federazioni che aderiscono all’Unatras – scrive Uggè essere inferiori, senza che tale decisione in una nota sul sito ufficiale di Conftra- venga avvalorata da ragioni tecniche, ai sporto – è molto netta, anche se la posi- costi della sicurezza già in vigore da più zione verrà ufficializzata a tempo debito. di un anno, l’Unatras non esiterebbe ad In caso in cui i costi indicati dovessero una immediata proclamazione di fermo

che verrà accompagnata da una adeguata campagna di sensibilizzazione su come si faccia prevalere il valore economico su quello della vita e dell’incolumità dei cittadini”. Uggè replica nel merito anche alle stime di Confetra. “Sostenere come sta facendo qualcuno che i costi minimi stabiliti dal ministero porterebbero ad un incremento del 40% del costo del trasporto, significa solo fare disinformazione o, peggio ancora, ammettere una esplicita dichiarazione di colpa. Poichè il ministero ha calcolato i costi minimi e questi sono in vigore da più di un anno: o sono sbagliati, ed allora si chiedano le dimissioni dei responsabili; o sono invece derivanti effettivamente da costi incomprimibili, e allora è giusto applicarli”.

La mediazione del Governo Sarà invece l’attuale sottosegretario Bartolomeo Giachino a dover fare i conti con questa situazione di aperta ostilità tra le parti. Finora il governo è riuscito nella non semplice opera di mediazione e tenuta del conflitto entro i binari del confronto, ma sicuramente gli elementi critici stanno andando al di là del semplice confronto sindacale. Da un lato gli autotrasportatori lamentano la difficoltà a rimanere sul mercato nonostante la grave crisi economica che si protrae ormai da lungo tempo. Dall’altra la committenza ritiene, per analoghi motivi, di non poter pagare di più il trasporto di merci. Ricercare un equilibrio sarà un compito difficile e che sicuramente occuperà il mondo del trasporto nei prossimi mesi.•

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to, nella quantificazione dei costi, rilevando la difficoltà di dar seguito alle indicazioni ministeriali e auspicando implicitamente parametri più morbidi. In una lettera al sottosegretario Giachino Forti sottolinea che “è evidente come nessun settore per nessun motivo, specialmente in questo momento così delicato per l'economia del Paese, può essere sottoposto a shock di questa entità. Seguirebbe una stagione di forte contrapposizione tra committenti e vettori a danno del sistema logistico e conseguentemente di tutto il mondo produttivo”.



POLITICA

INSIEME PER LA SICUREZZA Fondazione Ania e Federtrasporti hanno presentato a Roma il loro progetto per il trasporto pesante. Dati confortanti sull’incidentalità. Giachino: “È necessaria la collaborazione di tutti”

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Lavoro di squadra Ai lavori del convegno hanno partecipato anche esponenti del mondo politico, tra cui il sottosgretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino: “L’autotrasporto italiano è il più difficile d’Europa – ha affermato Giachino – un settore delicatissimo che influenza direttamente il sistema economico. È necessario quindi un grande lavoro di squadra che veda coinvolti operatori, politici, parti sociali. In questi ultimi anni, nonostante la difficile situazione di crisi, siamo riusciti a mantenere la pace sociale, nonostante sul settore si scarichino molti elementi conflittuali. Per mantenere questo importante risultato è necessaria la collaborazione di tutti. Insieme, ce la possiamo fare”. “La volontà di ottenere una maggiore sicurezza è per noi prioritaria – afferma Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera –. Dobbiamo temperare ogni eccesso di ribasso. Il nostro impegno è molto forte e intendiamo porlo in relazione allo spazio europeo e alla competitività spesso impari che si genera tra i vettori internazionali”. “È un settore drammaticamente in crisi – afferma Silvia Velo, della Commissione Trasporti – in cui è necessario migliorare la competitività, innovare, investire, ma anche dare spazio alla sicurezza, come è avvenuto con la recente riforma del Codice della Strada”.

Verso il futuro Durante il convegno il prof. Stefano Zunarelli ha rammentato i passaggi chiave dell’evoluzione normativa in tema di sicurezza: dall’ampliamento del concetto, ai temi più vasti della sicurezza sociale fino all’introduzione dei costi minimi. Pietro Caramelli, primo dirigente della Polstrada, ha mostrato i dati sui controlli nell’ultimo biennio e segnalato i nodi critici del futuro: valichi alpini e pirenaici, accessi ai porti di Amburgo e Rotterdam, grandi aree metropolitane, autostrade italiane e bavaresi. Mancano investimenti adeguati, ma anche le risorse per controlli sempre più efficaci.

Sensibilizzazione e tecnologia Secondo Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale: “Un’attenta opera di sensibilizzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie hanno portato a una riduzione dell’incidentalità in un settore particolarmente a rischio come quello del trasporto pesante. È la dimostrazione che, unendo vari elementi, si possono ottenere risultati importanti nel campo della sicurezza stradale». Ania e Federtarsporti hanno sensibilizzato gli autotrasportatori sull’importanza di maggiori e più attenti controlli delle proprie condizioni psico-fisiche e per aumentare la conoscenza dei Attività di polizia stradale rilevata dalle liste di controllo del traffico commerciale danni diretti e indiretti causati delle 2009 2010 Diff. Diff. % cattive condotte di guida, sperimenControlli per Nazionalità del veicolo tando anche nuove tecnologie e lavorando all’analisi dell’incidente. Italiana 113.166 229.152 115.986 102,5 In sintesi, l’esito del progetto è staPaesi U.E. 9.175 20.168 10.993 119,8 to ricordato da Emilio Pietrelli, prePaese extra U.E. 2.067 3.997 1.930 93,4 sidente del Gruppo Federtrasporti: “Se la nostra frequenza sinistri fosTotale veicoli controllati 124.408 253.317 128.909 103,6 se rimasta quella del 2003, quella Fonte: polizia stradale cioè antecedente al progetto, oggi Operazione TEN T 11-17 aprile 2011 dovremmo fare i conti con oltre 1.500 incidenti in più, con tutte le Nazionalità veicoli controllati conseguenze economiche e umane che avrebbero generato. Invece, la nostra frequenza sinistri si è ridotta di quasi 30 punti percen1.811; 45% tuali grazie a diverse azioni formati2.185; 55% ve, tutte orientate a diffondere una cultura di sicurezza e di conseguenza a coinvolgere le persone”.• Veicoli italiani controllati Veicoli stranieri controllati

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i è svolto alla fine di maggio a Roma un convegno in cui la Fondazione Ania per la sicurezza stradale e Federtrasporti hanno presentato i risultati del loro progetto di prevenzione e gestione del rischio avviato dal 2004. L’iniziativa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla sicurezza nel trasporto pesante e sulle prospettive di un decremento progressivo dell’incidentalità. I dati raccolti attraverso il progetto “Sicurezza stradale nel trasporto pesante” mostrano una flessione significativa della frequenza e del numero dei sinistri dei mezzi pesanti monitorati, che è passata dal 68,8 % del 2003 al 41,3% del 2010. Anche l’analisi dell’introduzione di nuove tecnologie sulle flotte, come ad esempio il sistema della “scatola nera”, ha fatto registrare risultati positivi: la frequenza sinistri dei 2.000 veicoli pesanti dotati di scatola nera è passata, infatti, dal 41,1% del 2008 (anni di inizio del monitoraggio) al 39,5% del 2009 ed è sempre stata inferiore a quella dei mezzi che non sono dotati del dispositivo. Nel 2009 in Italia, secondo i dati AciIstat, i mezzi pesanti sono stati coinvolti in 12.748 incidenti (il 5,9% del totale dei sinistri) che hanno riguardato 25.452 veicoli e provocato 254 morti e 10.453 feriti, rispettivamente il 6% delle vittime e il 3,4% dei feriti complessivi.


POLITICA n tempo si diceva che la matematica non è un’opinione, ma il proverbio risulta piuttosto contraddetto da quanto è avvenuto nelle scorse settimane in relazione al Sistri. Il “click day”, ovvero la prova generale del sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti, non sembra aver sciolto i dubbi sulla sua funzionalità. Dalla mezzanotte alle 17.00 del 12 maggio scorso è scattato infatti un test per la verifica del sistema, con esiti piuttosto controversi. I dati ufficiali mostrano che il Sistri è stato messo alla prova da circa 83 mila imprese del settore: sono stati 121.991 gli accessi effettuati con successo da parte di 65.985 utenti, con 21.762 operazioni di movimentazione. Non sono riuscite ad accedere 18.000 imprese per un totale di 37.000 accessi.

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tembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000). Il primo ottobre 2011 toccherà ai produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania”. Il primo novembre 2011 sarà il turno dei produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti. Il primo dicembre 2011 Sistri al via per produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000). Infine il primo gennaio 2012 per produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.

SISTRI rimandato a settembre Dopo la prova del click day e le difficoltà segnalate da molti operatori, slitta il via al sistema di tracciabilità dei rifiuti: verrà introdotto in modo graduale a partire da settembre di Yari Selvetella

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Lo chiamano “stress test”: si tratta cioè di sottoporre un sistema a condizioni di operatività intensa per verificare le sue reazioni, un po’ come fanno gli astronauti quando debbono allenarsi al viaggio che li aspetta. Ed è qui che l’aritmetica si sottopone al vaglio delle opinioni: il primo viaggio del Sistri è andato in modo confortante secondo il ministero dell’Ambiente; male, invece, a giudizio di molte aziende e delle loro rappresentanze. Dal primo giugno, comunque, non si tratta più di una semplice esercitazione. Il Sistri va in scena, con tutto il suo apparato normativo, tecnico e anche con le sanzioni che saranno comminate in caso di mancato rispetto delle procedure. Il ministero dell’Ambiente, aveva più volte escluso la possibilità d’un rinvio. Dopo le rimostranze degli operatori, tuttavia, si è deciso per un rinvio a settembre e un’introduzione graduale del sistema.

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Il via a settembre Si comincia dunque dopo la pausa estiva, il primo settembre, e ad applicare il Sistri saranno anzitutto le grandi imprese. Ecco come sarà modulata l’introduzione del sistema di tracciabilità: il primo set-

L’accordo è stato raggiunto il 25 maggio dopo una riunione tra il ministero dell’Ambiente e le organizzazioni imprenditoriali. L’intesa tiene conto da un lato delle difficoltà riscontrate dagli operatori e dall’altro dall’importanza del Sistri ai fini della legalità e della sicurezza in un settore sempre di più al centro dell’attenzione, anche da parte dell’opinione pubblica. “Abbiamo cercato e trovato una soluzione condivisa – afferma il ministro Stefania Prestigiacomo – nel comune intento di mettere in campo un sistema capace di coniugare trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità. Un sistema che è stato pensato per agevolare il lavoro delle imprese non certo per complicarlo. Credo che la rimodulazione in chiave di progressività dell’entrata in vigore del Sistri sarà utile a collaudare al meglio il sistema e aiuterà le aziende a prendere confidenza con le nuove procedure elettroniche”. Il Fondo sta ottenendo un notevole successo tra le imprese, tanto che per salvaguardarlo anche in vista del 2012 sarà probabilmente necessario intervenire con ulteriori stanziamenti. Per quanto riguarda l’autotrasporto, comunque, i fondi sono ancora ampiamente disponibili, con 33 milioni di euro ancora a disposizione del comparto. “In questi anni attraversati dalla peggiore crisi economica degli ultimi ottant’ anni – ha dichiarato recentemente Bartolomeo Giachino, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti – malgrado la

situazione difficile dei conti pubblici, il Governo, proprio perché ritiene il settore dell’autotrasporto strategico per la nostra economia (il 90 per cento della merce è trasportata su gomma), non solo non ha tagliato le risorse, anzi le ha aumentate e ha innovato le politiche, istituendo per la prima volta un Fondo di garanzia al credito cui hanno già avuto accesso ben 1.400 aziende”.

Il click day secondo il ministero A giudizio dei tecnici del dicastero guidato da Stefania Prestigiacomo “il Sistri ha superato la prova dal punto di vista della funzionalità, nonostante un picco di oltre 20 mila accessi contemporanei a metà mattinata. Tali accessi peraltro nella stragrande maggioranza non erano destinati a testare la funzionalità del sistema ma riguardavano procedure di attivazione da parte di imprese che non si erano mai connesse al Sistri. Da ciò alcuni ritardi nella connessione”. Il ministero specifica anche la natura dei problemi riscontrati: “per 11 mila si è trattato di un rinvio in automatico per aggior-


nare il software, per 4.367 di inserimento errato della password da parte degli utenti, per 2.314 il mancato accesso è stato causato dal disallineamento dei dati delle chiavette Usb agli aggiornamenti dei dati amministrativi delle imprese, problema già noto per il quale la direzione del Sistri sta già intervenendo. Si tratta, insomma, di un pieno successo»

Imprese preoccupate “Risulta con evidenza che la grande maggioranza degli operatori ha registrato rilevanti malfunzionamenti e che il sistema informatico predisposto per il servizio ha mostrato gravi carenze”. Questo è invece il commento, molto meno rassicurante, delle rappresentanze aziendali. Confindustria, Rete Imprese Italia (Cna, Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), Alleanza delle Cooperative Italiane (Confcooperative, Legacoop, Agci) parlano di esito completamente negativo e chiedono “con urgenza la sospensione dell'entrata in vigore del Sistri e un ripensamento dell'intero sistema”. Le difficoltà riguardano non soltanto l’accesso al sistema ma anche i tempi necessari ad effettuare le operazioni: oggi per compilare le schede sui rifiuti servono circa 3 minuti; tramite Sistri i tempi si aggirerebbero attorno alla mezzora. Pur potendo ipotizzare una perfettibilità delle procedure, i ritardi hanno spaventato molti operatori. L’idea di connettersi a un sistema macchinoso e lento non alletta certo gli imprenditori del settore. Molte le iniziative di protesta tra cui si segnalano quelle di Fai Conftrasporto che sta raccogliendo le firme di tutti i soggetti interessati (produttori, gestori, smaltitori, trasportatori ...), per procedere in sede giudiziale ed ottenere il risarcimento dei danni subiti dalle imprese. “Da due anni le aziende contribuiscono economica-

mente con centinaia di milioni di euro ad un sistema che alla prova dei fatti è risultato essere assolutamente fallimentare”. La Fai di Roma valuta anche la possibilità di presentare un ricorso al TAR del Lazio, per la richiesta di l’annullamento del nuovo Testo Unico Sistri (D.M. 18 febbraio 2011), visti i numerosi profili di illegittimità rispetto alla tutela della libera concorrenza, della privacy, etc, etc. Ma non si tratta solo di carta bollata. La Fai ha convocato un’assemblea a Roma e prepara una manifestazione, per ora sospesa in quanto si vuole evitare “qualsiasi tipo di strumentalizzazione, secondo cui Conftrasporto e le sue Associazioni aderenti sarebbero contrarie ad un sistema di tracciabilità del trasporto e di controllo della gestione dei rifiuti”. Anche di fronte a tutte queste reazioni, piuttosto univoche, da parte degli imprenditori del settore, il ministero ha deciso per una nuova proroga, modulata sul livello di strutturazione dell’azienda, nella speranza che questa sia la volta buona per dare avvio al sistema senza per questo danneggiare l’operatività delle aziende che con esso sono chiamate a confrontarsi.

Il Testo Unico sul Sistri Si è consumato intanto un importante passaggio normativo, che ha fatto chiarezza sulle regole del Sistri. Il 26 aprile scorso, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell’Ambiente che riunisce in un solo testo i cinque decreti finora emanati. Il nuovo decreto è entrato in vigore l’11 maggio sostituendo i decreti precedenti. Restano comunque salve le proroghe per la trasmissione dei dati di quanto prodotto e smaltito o recuperato nel 2010 e nel 2011 (per questi ultimi rifiuti c’è tempo fino al 31 dicembre 2011). Viene confermato, inoltre, l'obbligo di tenuta di registri e formulari fino alla piena funzionalità del Sistri. Il nuovo regolamento ha anche chiarito che le aziende e gli enti che effettuano operazioni di recupero o di smaltimento e che sono produttori di rifiuti derivanti da tali attività devono iscriversi anche come produttori, indipendentemente dal numero dei dipendenti. Aspetti operativi Nei decreti vengono chiariti anche alcuni aspetti operativi: gli autotrasportatori devono dotarsi della chiavetta Usb, solo rispetto alla sede legale oppure di un’altra per ogni unità. In quest’ultimo caso bisognerà pagare per ogni unità dotata di chiavetta. Non è necessario per il trasporatore di rifiuti pericolosi che effettua la microraccolta accedere al Sistri almeno due ore prima della movimentazione. Questa deroga è estesa anche alle attività di raccolta dei rifiuti prodotti da attività di manutenzione, purché i rifiuti siano trasportati direttamente all'impianto di recupero o smaltimento da parte del soggetto che ha effettuato la manutenzione. Rimane invece l'obbligo per il trasportatore di compilare la scheda Sistri Area movimentazione prima della movimentazione stessa; l'armatore o il noleggiatore che effettuano il trasporto possono dele-

POLITICA

gare gli adempimenti Sistri al raccomandatario marittimo di cui alla legge 135/77. In tal caso, il raccomandatario consegna al comandante della nave la copia compilata della scheda Sistri. I produttori di rifiuti pericolosi non inquadrati in un'organizzazione di ente o di impresa adempiono all'obbligo di tenuta del registro di carico e scarico attraverso la conservazione, in ordine cronologico, delle copie della scheda Sistri Area movimentazione, relative ai rifiuti prodotti. Restano soggetti al registro di carico e scarico i produttori di rifiuti non pericolosi non obbligati ad iscriversi al Sistri.

Perché il Sistri Vale forse la pena fare un passo indietro e spiegare come è nato il Sistri e quali obiettivi si propone: il tema della gestione dei rifiuti ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente ma anche la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono spesso oggetto di lucrosi traffici da parte delle organizzazioni criminali, che causano gravi danni al territorio e possono mettere in pericolo la salute pubblica. Per questo è stato inventato il Sistri, un sistema elettronico che consente la tracciabilità dell'intera filiera dei rifiuti speciali, nonché dei rifiuti urbani in Campania, sfruttando le più avanzate tecnologie. I rifiuti potranno essere seguiti in qualsiasi fase della filiera produttiva, senza possibilità di occultamento. Al Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente è affidato il controllo, una fase importantissima al di là di ogni sistema elettronico. Saranno, inoltre, sostituite procedure obsolete, inefficienti e onerose e sarà possibile rispondere in maniera più efficace alle istanze sociali e ambientali. La risorsa della tracciabilità Sicurezza per le merci pericolose, tracciabilità del loro percorso, prevenzione, controllo. Al di là della questione Sistri, si tratta di prospettive che nel prossimo futuro risulteranno sempre più importanti e centrali. Nonostante questo si attende, anche con progetti di legge appositamente formulati, che la questione venga affrontata complessivamente e in tutti i suoi risvolti che vanno al di là del trasporto rifiuti.•

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L’accordo è stato raggiunto il 25 maggio dopo una riunione tra il ministero dell’Ambiente e le organizzazioni imprenditoriali


MISANO

La festa del camionista Dal 20 al 22 maggio maggio Misano Adriatico è stata non solo la sede della seconda tappa italiana del circuito del Fia European Truck Racing Championship ma anche una grande occasione di festa, spettacoli, musica e divertimento che hanno coinvolto oltre 30 mila appassionati di Ferdinando Tagliabue

l doppio appuntamento di Misano Adriatico, quello del 20-22 maggio (Week-end del camionista e unica prova italiana del Fia European Truck Racing Championship, il Campionato europeo delle corse di camion), si è concluso con un successo di pubblico che ha pressoché riconfermato gli eccellenti risultati dello scorso anno con circa 30 mila visitatori che, nelle due splendide giornate, hanno affollato stand e tribune, paddock e stand (Daf, Man e Renault in rappresentanza delle Case costruttrici). Non mancavano poi gli stand di Case di accessori, allestimenti, gru, e questo solo per quanto concerne gli aspetti più professionali. Ma il week-end di Misano ha tenuto anche fede al suo aspetto di divertimento e spettacolo, di festa e del piacere di ritrovarsi assieme, in tanti, tutti accomunati da una professione ma anche dalla grande passione per questa professione, dura, difficile ma anche unica.

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La magia della corsa Fa sempre un certo effetto veder sfrecciare a 160 km/h quei camion che siamo abituati a vedere sulle nostre strade. Certo la somiglianza si ferma agli aspetti più esteriori, come le cabine, che sono quelle di serie, anche se opportunamente arricchite di spoiler, copriruote e altri accessori sportivi. I motori, nonostante l’obbligatoria limitazione di cilindrata a 13 litri, sono in grado di erogare potenze che vanno ben oltre i 1000 CV che, su un trattore di 5500 kg (è il peso minimo stabilito dalla Federazione internazionale) fanno viaggiare questi camion a 160 km/h (la velocità è limitata a questo valore ma potrebbe essere ampiamente superata).

I camion che partecipano al campionato hanno anche il divieto di produrre fumi (pena la squalifica), devono essere privi di ABS, traction control e cambio automatico.

Novità 2011: pneumatici e sicurezza La novità più importante al regolamento di corsa 2011 riguarda i pneumatici che, nella passata edizione, sono stati oggetto di accese discussioni. I team coinvolti nel campionato e la FIA sono giunti ad una soluzione comune, allo scopo di garantire possibilità uguali per tutti nel gruppo di testa e per quest’anno i piloti della Top Ten della classifica attuale devono partecipare al sorteggio dei pneumatici. Ciò significa che in ogni giornata di gara vengono assegnati sei pneumatici per ogni veicolo, destinati alle qualifiche e alla gara. I pneumatici non sono controllati né durante le prove libere né nella sessione di warm-up, ma nel corso della stagione è comunque possibile richiedere sei "pneumatici jolly" in sostituzione dei

pneumatici già marcati e usati. Il delegato tecnico FIA, Ross Garrett, provvede a registrare i numeri dei singoli pneumatici assegnati ai team che, per escludere eventuali manipolazioni, contengono al loro interno dei microchip.

Sicurezza in crescita Altre modifiche al regolamento tecnico di quest’anno hanno interessato gli aspetti della sicurezza, come ad esempio le modifiche alla struttura della gabbia antiribaltamento, l'obbligo di montare reti di contenimento ai finestrini laterali e la presenza di paraspruzzi per evitare la proiezione di sassi dalle ruote. Le linee delle cabine (provenienti dalla produzione di serie come da regolamento) sono pressoché identiche alle precedenti mentre per i motori ci si è dati da fare, e parecchio. Ad esempio, gli specialisti dei motori MAN durante la pausa invernale si sono concentrati sull’elettronica. Le potenze sono rimaste pressoché invariate (attorno ai 1.250 CV come previsto


Al clima di festa hanno contribuito quest’anno, come già era accaduto nel 2010, le esibizioni di stunt-man con inseguimenti, testa coda e manovre mozzafiato. Mirabilandia ha partecipato all’evento con la sua scuola di polizia e vedere auto della polizia e dei carabinieri che si inseguono nel rettilineo davanti alle tribune, viaggiando su due ruote, costituisce uno spettacolo in grado di lasciare a bocca aperta e con il fiato sospeso grandi e piccini. Per non parlare di moto impennate e salti free-style.

I decorati Come in ogni festa che si rispetti non mancava la musica, sempre presente ma mai invadente, anche perché forse la maggior parte dei visitatori ha come genere musicale preferito il rombo di un 6 o di un 8 cilindri. Poi l’evento di Misano è anche l’occasione per il raduno dei camion decorati e anche quest’anno ve ne erano davvero tanti, belli e bellissimi, nuovissimi e non ma tutti molto personali, tirati a lucido con le loro cromature accecanti, gli interni da sogno con pelle, legni pregiati e impianti stereo degni di una discoteca, uno accanto all’altro come tante miss pronte a contendersi la fascia del primato.

La folla di appassionati al passaggio dei camion decorati che come da tradizione si sono dati appuntamento a Misano. Quest'anno ve ne erano 150, provenienti da ogni angolo d'Italia dal regolamento) ma si è cercato di ottimizzare ulteriormente l'andamento della coppia, migliorando notevolmente la risposta e lo sfruttamento in un più ampio range di regime.

Camion a vista Chi non ha mai visto una corsa di camion forse si immagina box sorvegliatissimi, chiusi, in cui si lavora alacremente ma lontano da occhi indiscreti. Ebbene, nulla di tutto ciò. I box sono tutti allineati, aperti, e si lavora alla luce del sole. Il pubblico passa, osserva, fotografa, rimane incantato a vedere il lavoro dei meccanici che si conclude sempre magicamente giusto qualche istante prima di scendere in in pista, per le prove o per la gara. Se i più appassionati preferiscono trascorrere il tempo a guardare i camion da corsa anche quando sono fermi, tanti non sanno rinunciare allo spettacolo che c’è in pista e che precede prove e gare.

Le serie speciali Tradizionale e quasi d’obbligo anche la presenza di alcuni costruttori di camion che hanno ormai fatto di Misano un appuntamento irrinunciabile. Per Daf è ormai quasi una tradizione presentare a Misano il nuovo modello a edizione limitata, fatto che è avvenuto puntualmente anche quest’anno con la presentazione dell’XF105 Exclusive, un trattore (la Casa olandese è leader in questo segmento) con una dotazione oltremodo ricca e, neanche a dirlo, esclusiva. Il motore è il Paccar Euro 5 da 510 CV con sistema frenante integrato dallo Zf

Intarder e con cambio manuale a 16 marce o As Tronic a 12 marce.

50 esemplari esclusivi Il veicolo, disponibile in soli 50 esemplari destinati al nostro Paese, è equipaggiato con la cabina Super Space con sospensione pneumatica e in colorazione “bronze metal”, fari combinati nei paraurti, cerchi in alluminio, spoiler, fender e minigonne, protezione specchi cromati, preparazione per Maut, chiusura centralizzata con telecomando. A tutto ciò si deve aggiungere una ulteriore personalizzazione con una livrea della cabina (creata appositamente dal Design Center di DAF Trucks) che riprende i colori argento e grigio utilizzati per le finiture del veicolo, coniugando l’eleganza delle linee ad un’impronta “Higt Tech”. L’esclusività del veicolo non è solo esteriore ma anche interiore. L’abitacolo, che potremmo definire a ”cinque stelle”, non ha nulla da invidiare a quello di una vettura di alta gamma: volante in pelle e plancia con effetto alluminio, sedile del conducente super air, lettino inferiore con cassetto, frigorifero, controllo automatico della temperatura. A completamento della dotazione una serie di dispositivi per veri audiofili con un impianto hi-fi dotato di radio lettore CD luxury VDO con 6 altoparlanti. L’Efficient Tour Per MAN nessuna serie speciale ma un accento particolare all’efficienza, anzi, all’efficient tour. Ma che cosa è l’efficient tour? Semplice, la dimostrazione di come, percorrendo 10.000 km sulle strade di tutta Europa, sia possibile risparmiare carburante ed emissioni di CO2 senza per questo creare, e crearsi, problemi nel trasporto di merci su strada. Dando per scontato che un'economia forte si basa su una mobilità che funziona senza problemi e che nel trasporto di merci l'autocarro rivesta un ruolo centrale, rimane il problema della necessità di proteggere le risorse energetiche e il cli-

CAMION DECORATI

Uno dei numerosi Scania decorati che hanno partecipato al raduno

Come sempre il raduno dei camion decorati è stato uno degli eventi di punta del weekend romagnolo, un’occasione che non smette di regalare emozioni con i trattori e motrici, splendenti nelle loro sfolgoranti cromature e nelle fantasiose decorazioni cui fanno da supporto ricche ed accurate dotazioni, frutto di una attenta e pignola selezione da parte della giuria. Per questa edizione 2011, in concomitanza con il 150°anniversario del-

l’Unità d’Italia, a Misano erano presenti 150 camion, provenienti da ogni angolo d’Italia. Tanti i veri e propri “capolavori” esposti, come il “Gladiatore” di Whendy e Michele, “Venezia”, dedicato al carnevale della città lagunare, la storia d’amore della grande cantante “Edith Piaf” e del pugile “Marcel Cerdan” e tanti altri che hanno saputo stupire le migliaia di appassionati accorsi ad ammirare vere e proprie opere d’arte su ruote.

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Sono state quattro le gare che si sono svolte nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 a Misano Adriatico, seconda tappa (e unica italiana) del Fia European Truck Racing Campionship; tutte e quattro le prove sono state vinte dal pilota tedesco Jochen Hahn su MAN. Qui sotto vediamo il nuovo Daf XF105 Exclusive, costruito in soli 50 esemplari tutti per il mercato italiano



L’esclusivo da corsa Forte di un titolo di campione d’Europa 2010 a squadre delle corse di camion, Renault Truck ha lanciato sul mercato il Premium Strada serie speciale “Truck Racing” un modello nel quale coesistono la concretezza delle qualità stradali del Premium Strada (un consumo tra i più bassi della sua categoria), con la sensazione di riflettersi in un universo del tutto speciale dato dagli onnipresenti riferimenti al mondo delle corse: decorazione esterna “Renault Trucks Racing” e parasole rosso, volante in pelle, schienale dei sedili e tappetini specifici. Inoltre ogni camion ha la sua targa “Campione d’Europa”. Insomma un veicolo che non vuole e non deve passare inosservato. Il Premium “Truck Racing”, proposto sulla base del Premium Strada, è disponibile sul trattore 4x2 con motore Dxi 11 da 460 CV e cambio robotizzato Optidriver+. La presenza del mondo delle corse è ben presente all’interno

MISANO

Manca poco all'inizio della gara e si fanno gli ultimi interventi ma il tutto avviene senza segreti, anzi, proprio sotto gli occhi di tutti, che osservano e fotografano come all’esterno del veicolo. Esteriormente la sigla “01”, simbolo del titolo di campione d’Europa, risulta ben visibile sulla calandra e sulle fiancate; a questo si aggiungono le modanature rosse trapezoidali, poste tra i fari anteriori, che richiamano il Premium Corsa della passata edizione. I cerchi in alluminio ed i marchi “Renault Truck Racing” e “MKR Technology”, completano la personalizzazione corsaiola e pongono questo mezzo in un ambito “racing”. Anche internamente si respira la stessa atmosfera. Gli schienali dei sedili, grigi e marchiati Renault Trucks Racing, così come il volante, in pelle rossa, offrono all’autista la sensazione di essere al volante di un veicolo davvero speciale, dove è percepibile un’aria di pista e di competizione. In questo senso contribuiscono le qualità stradali del veicolo, strettamente imparentato con il modello da corsa.

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“Sterzo e sospensioni, sul Premium Strada, sono completamente indipendenti” spiega Philippe Boitard, ingegnere-tenuta di strada presso Renault Trucks, “lo sterzo è molto preciso e rassicurante: l’autista trova istintivamente la traiettoria giusta. Sulla strada non dovrà quindi correggere lo sterzo quando cambia, per esempio, carreggiata”. In tema di motorizzazione, il Dxi Corsa, utilizzato nella passata stagione del Truck Racing, è direttamente derivato dal motore di serie poiché i Dxi 11 litri e 13 litri hanno la stessa architettura. Inoltre “Più dell’80% del motore da corsa si ritrova nel motore di serie, è la regolamentazione FIA che lo impone” ricorda Maxime Le Bech, ingegnere-motorista”. Tutto ciò non deve però trarre in inganno poiché anche la serie speciale si basa sul Premium Strada, un mezzo con consumi tra i più contenuti della categoria, che sa lavorare ma anche dare grandi soddisfazioni.•

MISANO GIORNO 1 GARA 1 Nome Jochen Hahn (MAN) Antonio Albacete (MAN)

Nazione

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Germania

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Markus Oestreich (Renault) MISANO GIORNO 1 GARA 2 Nome

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Tempo

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Jochen Hahn (MAN)

Germania

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Markus Oestreich (Renault)

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Tempo

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Antonio Albacete (MAN) MISANO GIORNO 2 GARA 1 Nome

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Jochen Hahn (MAN)

Germania

25:15.017

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Antonio Albacete (MAN)

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+ 1.930

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Svizzera

+ 18.681

Nazione

Tempo

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Markus Bösiger (Renault) MISANO GIORNO 2 GARA 2 Nome

1

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Jochen Hahn (MAN)

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25:31.170

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Antonio Albacete (MAN)

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3

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Christopher Levett (Freightliner)

Gran Bretagna

+ 7.213

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ma. E perché tutto ciò avvenga è necessario che i camion debbano viaggiare consumando il meno possibile. È quindi fondamentale che i camion possano viaggiare in modo più efficiente, più velocemente ma senza inutili accessori che influiscano sull’aerodinamica. Con il "Consistently Efficient" Tour 2011, che attraversa 20 metropoli europee, MAN ha inteso dimostrare che utilizzando autocarri particolarmente efficienti sia possibile risparmiare notevoli quantità di carburante e CO2. Il 16 maggio 2011, due autoarticolati MAN TGX EfficientLine insieme ad un veicolo di riferimento hanno dato avvio ad un tour lungo 10 mila km attraverso Europa, facendo tappa presso 20 filiali MAN in dieci paesi, dove gli esperti di efficienza MAN forniscono una consulenza completa a clienti e persone interessate sul tema del risparmio di carburante. Poiché non è la sola presenza di componenti tecnici di qualità (motori efficienti e parsimoniosi e cambi automatici) a fare la differenza, MAN ha inteso dimostrare la necessità dell'ottimizzazione di tutti i fattori d'influsso. L'aerodinamica del veicolo è fortemente influenzata dal trailer, mentre pneumatici ottimizzati riducono la resistenza al rotolamento sia del trattore sia del semirimorchio. Per questa ragione MAN ha avviato questa iniziativa di informazione (che ha fatto tappa a Misano) insieme a partner che operano nei settori carburanti e lubrificanti (Castrol), semirimorchi (Kögel), pneumatici (Michelin) e componenti di trasmissione e autotelaio (ZF). Un blog accompagna (e accompagnerà) tutte le tappe del "Consistently Efficient" Tour e all'indirizzo www.consistently-efficient.com saranno riportati i tragitti, i profili altitudinali e i valori di consumo in modo chiaro per tutti i veicoli. Per poter determinare e registrare in modo esatto e certificato i valori di consumo, i tre veicoli hanno precedentemente percorso esattamente lo stesso tragitto a pieno carico e in condizioni assolutamente realistiche. La prova di misurazione si è svolta sotto la supervisione del TÜV Süd.


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SALUTE E AUTOTRASPORTO

La nuova dieta dell'autotrasportatore R

La stanchezza e l’obesità sono tra le maggiori cause di incidenti

Viaggio tra le abitudini alimentari di chi vive a bordo dei veicoli da trasporto merci di Cristina Gimignani Da una serie di interviste è emerso che gli autotrasportatori vorrebbero mangiare bene, ma che non sempre sono messi in condizione di poterlo fare. I mezzi pesanti devono avere uno spazio adeguato dove parcheggiare, il che rende difficoltoso il raggiungimento di ristoranti e trattorie a vantaggio degli autogrill disseminati lungo le varie autostrade. Negli Stati Uniti la legge sulla percorrenza delle strade da parte dei camion è ancora più restrittiva di quella italiana: i “bisonti” non possono lasciare le grandi arterie e sono relegati nelle aree di servizio dove il cibo spazzatura impera. In un paese come gli USA, dove l’obesità è ormai una piaga nazionale, l’86% dei camionisti intervistati dai ricercatori universitari dichiara di essere assillato da gravi problemi di peso e il 66% è obeso. Dato perfettamente in linea con il resto della popolazione. Ironia della sorte, il popolo che ha inventato le diete ipocaloriche, scopre che oltre l’opulenza c’è qualcosa di più: la salute. Ma anche noi abbiamo i nostri problemi: l’Italia è dotata di poche aree di servizio a misura di camion e della salute dell'autotrasportatore. La stanchezza e l’obesità sono tra le maggiori cause di incidenti. Il check up gratuito in autostrada per tutti è importante al fine di monitorare lo stato generale di salute. È l’angolo della prevenzione, la nuova iniziativa di Autostrade per l’Italia attiva in due aree di servizio sulla rete autostradale: 2 postazioni multimediali, attive dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17, dotate di dispositivi medici per effettuare una serie di analisi per malattie professionali degli autotrasportatori, tra cui il controllo di glicemia, trigliceridi, colesterolo.

Regime alimentare Ma qual è il parere dei medici sulle abitudini alimentari degli autotrasportatori di casa nostra? È infatti sempre più diffusa la tendenza a fare un solo pasto, preferibilmente quello serale, per non appesantirsi durante il giorno. “Arrivare con un caffè all’ora di cena sen-

za passare da un pasto a mezzogiorno è sbagliato per tutti, a maggior motivo per gli autotrasportatori, che devono viaggiare 'leggeri', ma essere sempre lucidi alla guida. Le conseguenze di un pasto consistente si fanno infatti sentire anche il giorno successivo. Banditi gli alcoolici e le bibite gassate, che possono provocare la gastrite – spiega Edoardo Greca, esperto in medicina dello sport – per una persona che svolge un lavoro tanto impegnativo, il consumo giornaliero di calorie va dalle 1.500 alle 1.800. Possono consumare pasta dai 100 ai 150 grammi, con sughi leggeri, magari con verdure, o salsa di pomodoro. Naturalmente, senza condimenti a base di grassi come soffritti, panna etc. Per la sera un etto e mezzo di carne con verdure, o 250 grammi di pesce escluse cozze e mitili, perché difficili da digerire. Al mattino, poiché siamo italiani, è gradito per il gusto e il palato cornetto e cappuccino, o caffè con un toast salato e a metà mattina, un frutto. Le malattie che gli autisti rischiano per una cattiva alimentazione sono: la gastrite, che si verifica facilmente se si formano acidi gastrici nello stomaco dovuti a giornate di digiuno e l’esofagia da reflusso. È inoltre corretto bere circa due litri d’acqua al giorno. Rigorosamente non gassata”. I ristoranti e le trattorie frequentati dagli autotrasportatori sono generalmente posizionati vicino alle uscite autostradali, o lungo le statali frequentate dal trasporto merci: offrono convenzioni speciali con sconti significativi per autisti, sono dotati di parcheggio e spesso sono convenzionati con associazioni di autotrasporto. La pizza è uno dei piatti preferiti soprattutto per la facilità di consumo: un antipasto, e una margherita, o un primo, o un secondo e una bevanda, costano mediamente 15 euro, per salire a 24 per un pasto completo. “Oggi tutti sanno che devono stare leggeri, mangiare tanta frutta e verdura, non assumere grassi ed evitare gli alcoolici – dice Davide Stefanucci della trattoria 'La parolaccia' di Grosseto – da noi cibo sano e servizio

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ecenti ricerche universitarie (Atenei di Modena e Reggio), hanno dimostrato che su 134 autotrasportatori intervistati, il 59% è risultato sovrappeso e il 20% obeso. Se a questo si aggiunge il fatto che gran parte degli interpellati dichiara di dormire poco, ossia meno di sei ore a notte, e che il 10% soffre di apnea notturna, si ha un quadro della situazione ben poco esaltante. Lo stereotipo da tempo legato a questa categoria comincia però a scricchiolare. Gli autisti sono perfettamente consci del fatto che l’obesità e il peso eccessivo danno luogo a sonnolenza e mancanza di lucidità, per non parlare dell’uso di bevande alcooliche. Troppo alto il rischio d’incidenti in caso di una piccola svista. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Northern Illinois a Dekalb nel dicembre del 2007, aveva infatti pubblicato uno studio simile a quello delle Università italiane, da cui spiccava un dato preoccupante: gli autotrasportatori sono obesi 'per legge'.


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SALUTE E AUTOTRASPORTO

storanti per autotrasportatori, ma oltre al tradizionale passaparola, ci sono oggi siti internet e social network che favoriscono lo scambio di informazioni.

Le bevande Sul fronte bevande prevalgono acqua, preferibilmente non gassata, succhi di frutta e spremute: banditi gli alcoolici, soprattutto prima di mettersi alla guida. “I cattivi comportamenti sono spesso imposti da una mentalità sbagliata e da informazioni che ci arrivano da luoghi comuni – ci spiega Quinto Dondolini, psicologo –. Un tempo, dopo anni e secoli di lotte dell’uomo per la sopravvi-

ristorante soprattutto gli autisti italiani, in contrapposizione alle abitudini più spartane di quelli stranieri. Nei locali “on the road” frequentati dagli autotrasportatori, l’incasso di mezzogiorno equivale più o meno a quello della sera, risulta quindi equamente spalmato in tutta la giornata, mentre nei ristoranti di città il ricavo del pranzo, coincide con circa il 35% del ricavato dell’intera giornata. Coperto e servizio, bevande, caffè ed eventuale digestivo non sono generalmente segnalati nelle varie guide di ristoranti, per cui dove si legge 15-20 euro, c’è da considerare che il conto può arrivare a trenta euro a pasto. Anche i ristoranti on the road, nonostante la rendita di posizione hanno subìto gli effetti della crisi. Lo stop ai consumi ha ridotto la presenza di camion sulle strade e così, dai 27mila tir venduti in Italia nel 2002, c’è stata una caduta a 13mila proprio a causa della crisi. Sono molte le guide di ri-

venza, il primo bisogno era la sconfitta della fame. Con la modernizzazione, sono arrivati nuovi bisogni insieme a problematiche diverse, legate all’ambiente che ci circonda. Dalla ricerca della sazietà, siamo dunque passati alla necessità di gestire l’alimentazione. E questo non solo per la salute fisica, ma anche e soprattutto per quella mentale. Mangiare a volontà e addormentarsi mentre si conduce un carro tirato dai cavalli o dai buoi, è infatti diverso che addormentarsi al volante di un tir. E niente provoca sonnolenza come la pesantezza di stomaco. Per non parlare del vino e derivati. Ora, se è vero che l’alcool ha un effetto rewind, cioè di un primo intorpidimento dei sensi e di una successiva ripresa della vitalità, alla lunga li appanna e diventa una delle prime cause di incidente: esattamente un terzo dei sinistri, come certi-

ficato dall’Organizzazione mondiale della sanità”. Molto diverse sono le abitudini degli autotrasportatori italiani da quelli stranieri, soprattutto dei paesi dell’est. In Bulgaria, Romania, Russia, è normale consumare un pasto con superalcoolici. La prima causa è sicuramente il clima rigido, la seconda una diversa concezione della qualità della vita. I popoli mediterranei a tavola socializzano. I nordici, pensano a sopravvivere nonostante le asperità della natura. Gli italiani hanno avuto, sino ad oggi, caratteristiche e abitudini diverse. Ma ora, quello del 'cibo spazzatura', è un problema sentito. Invenzione per lo più anglosassone, le salse elaborate e ricche di grassi e aromi artificiali, carni conservate e di scarsa qualità, sono a buon mercato, ma nuocciono gravemente alla salute. Mangiare sano costa di più, è un dato incontrovertibile. Soddisfare il desiderio del cibo è naturale, ma la possenza fisica non è indice di forza se non abbiamo anche una forte lucidità mentale. “Se un tempo si riteneva che il cibo desse forza – conclude Dondolini – oggi sappiamo che non bisogna eccedere e che l’olio d’oliva è più salutare della mayonese, anche se ha un gusto meno seduttivo e costa qualcosa di più. Molti i luoghi comuni sfatati con la modernità: la modella non deve digiunare, altrimenti diventa anoressica e rischia la vita, il muratore non deve bere vino altrimenti può perdere l’equilibrio sull’impalcatura, la pasta non è ingrassante se usata in modica quantità, troppa carne rossa può essere causa di gotta e complicazioni alla salute. Negli anni ’60, per esempio, la privazioni della guerra erano ancora dietro l’angolo e si pensava che mangiare carne due volte al giorno fosse indice di benessere e agiatezza. Oggi, sappiamo che è solo un’esagerazione. L’immagine dell'autotrasportatore che si nutre in modo disordinato appartiene a uno di questi stereotipi, sconfitti, come sempre dalla necessità d’imboccare la via giusta per vivere meglio e sopravvivere alle false credenze”.•

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rapido, perché gli orari da rispettare sono serrati. La mia è una famiglia di ristoratori, spesso serviamo da generazioni gli stessi clienti: gli autotrasportatori non fanno eccezione. Alcuni dei nostri clienti hanno cominciato a venire da noi quando facevano gli autisti al tempo di mio padre e qualcuno continua a venire con la famiglia anche dopo la pensione”. La tradizione italiana, il menu mediterraneo, batte hamburger e patatine 3 a 0: lungo la Statale 12 Valdadige sarà servito bollito misto con 'pearà' (pepata: salsa tipica a base di pane grattugiato, brodo di manzo e pepe), sul raccordo anulare di Roma la trippa alla romana, alla Stazione di Collesalvetti il caciucco alla livornese. Gradiscono il servizio al


VEICOLI COMMERCIALI

L’esterno del nuovo Fiat Ducato non è cambiato, ma sotto il cofano ci sono i nuovi motori Euro 5

I 4 cuori

del nuovo Du

Con 4 motorizzazioni diverse arriva il nuovo Ducato Euro 5. Nato 30 anni fa, nel 1981 fino ad oggi ne sono stati venduti oltre i 2 milioni di esemplari. Sarà prodotto nello storico stabilimento di Val di Sangro di Paolo Barilari

al 1981 sono passate cinque generazioni di Ducato, molti restyling e oltre 2,2 milioni di esemplari venduti. Oggi il Ducato euro 5, totalmente rinnovato nella gamma dei suoi propulsori, propone quattro motori euro 5 turbodiesel ad iniezione diretta Multijet, con una gamma potenze tra i 115 e i 177 cavalli, abbinati a cambi a 5 o 6 marce (disponibile anche un automatizzato sul motore più potente). I consumi e le emissioni di CO2 partono da 6,4 l/100 km e 169 g/km, per una riduzione fino a circa il 15% rispetto ai motori Euro 4; dati che, sommati ad un allungamento degli intervalli di manutenzione fino a 48.000 km, producono un sostanzioso abbattimento dei costi di gestione del veicolo. Inoltre, con il sistema Start&Stop, optional sui motori 2.3 da 130 e 148 cv, che spegne automaticamente il motore quando il veicolo è fermo (semafori, code e soste temporanee), si ottiene un ulteriore risparmio di carburante fino al 15% nel ciclo urbano.

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I motori in dettaglio Tutti i nuovi motori del Ducato hanno quattro cilindri in linea con quattro valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa. Il 2.0 da 115 cv ed il 2.3 da 130 cv hanno una turbina a geometria fissa con intercooler, mentre il 2.3 da 148 cv ed il 3.0 da 177 cv hanno una turbina a geometria variabile. Tutti i motori hanno sistema EGR di raffreddamento dei gas di scarico in ricircolo.

Il 2.0 115 Multijet II è adatto ad un impiego di tipo flessibile soprattutto su percorrenze medio-brevi. Pesa solo 180 kg, offrendo così più portata a parità di ptt. Ha una cilindrata di 1.956 cc, una potenza massima di 115 cv (85kW) a 3700 giri/min e una coppia di 280 Nm a 1500 giri/min. Rispetto al precedente motore “entry level” di 2,2 litri da 100 cv Euro 4, il nuovo 2.0 Multijet 115 cv ha il 15% in più di potenza e il 12% di coppia massima. Consumi ed emissioni sono stati ridotte significativamente: a partire da soli 6,4 l/100 Km con 169 g/Km di CO2, equivalenti al 13% in meno rispetto ad una pari versione con il precedente motore 2.2 da 100 cv. Il 2.3 130 Multijet II è un motore adatto ad un impiego misto, urbano ed extra-urbano, per il trasporto persone o merci in ambito locale. Ha una potenza massima di 130 cv (96 kW) a 3600 giri/min ed una coppia massima di 320 Nm a 1800 giri/min. Le emissioni (186 g/km) e i consumi (7,1l/100 km) sono più bassi del 9% rispetto al precedente 2,3 120 cv Euro 4 ma con una potenza superiore dell’8% (+ 10 cv). Il 2.3 150 Multijet II è la seconda potenza offerta dal motore 2,3. Monta un turbina a geometria variabile e ha 20 cavalli in più: 148 CV (109 kW) a 3600 giri/min e coppia massima di 350 Nm a 1500 giri/min. Se confrontato con il precedente 2.3 euro 4 da 120 cv, la potenza è aumentata del 24%, la coppia del 9%. I dati di consumo ed emissioni sono simili

a quelli del 130 CV (7,1 l/100 Km e 186 g/km di CO2) mentre le prestazioni rappresentano una valida alternativa anche al precedente 3.0 da 157 cv euro 4: potenza simile (-5%), cilindrata inferiore con minor peso (-40 kg) e minori consumi (-19%). Il 3.0 180 MultijetPower è il motore più potente del nuovo Ducato. 2999 cc, 177 cv (130 kW) a 3500 giri/min e una coppia massima di 400 Nm a 1400 giri/min. Rispetto al motore precedente 3.0 157 cv euro 4, ha il 13% in più di potenza. Il motore è adatto per i trasporti gran volume su lunghe distanze, il trasporto valori, per camper e motorhome, per il trasporto persone e per qualsiasi configurazione di body e ptt. I consumi rispetto al precedente motore migliorano del 9% (8 l/100 Km). Le emissioni di CO2 sono di 209 gr/Km. Il 3.0 140 Natural Power conferma la tradizionale offerta Fiat di motori a metano. Il Ducato lo fa con la versione con motore a metano da 3 litri, sviluppato e prodotto da FPT Industrial che, in modalità metano, ha una potenza massima di 136 cv e una coppia massima di 350 Nm a 1.500 giri/min. Nella configurazione furgone maxi - passo medio - tetto alto ha una velocità massima di 155 km/h, può superare una pendenza del 21,5% a pieno carico, consuma 8,8 kg di metano ogni 100 km nel ciclo combinato ed emette 239 g/km di CO2. Un pieno di


Tra i pregi del Fiat Ducato c’è la grande possibilità di scelta tra diversi allestimenti. In questa foto un telaio cabina cassonato

Lorenzo Sistino amministratore delegato di Fiat Professional “Nel 2010 Fiat Professional ha immatricolato 470.000 unità pari a un +18,6% rispetto al 2009 in Europa, la migliore performance di sempre. Questi risultati sono il frutto di prodotti omogenei e complementari, di innovazione continua e di una rete di 1.400 concessionari che interpretano le esigenze dei clienti. Anche il primo trimestre 2011 è andato bene, il Sudamerica e il mercato europeo hanno ripreso a tirare con l’eccezione dell’Italia, più lenta di altri paesi. Comunque la nostra penetrazione in Italia è del 47%”.

cato

DIMENSIONI VANO DI CARICO (mm)

4 LUNGHEZZE

4 ALTEZZE

1 LARGHEZZA

AL PASSARUOTA

7 VOLUMI (m3)

2.670 3.120 3.705 4.070

1.662 1.932 2.172

1.870

1.422

8 9,5 10 11,5 13 15 17

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Lorenzo Sistino, amministratore delegato di Fiat Professional, dichiara numeri, record e obiettivi, durante la conferenza stampa di presentazione del Ducato Euro 5, sulla pista Fiat di Balocco. “Nel 2010 Fiat Professional ha ottenuto la sua migliore performance di sempre raggiungendo il 12,8% di quota di mercato con una buona distribuzione nei principali paesi. In Europa Fiat Professional ha venduto 213.000 esemplari, la metà dei quali rappresentata solo dal Ducato, che è All’interno rinnovata la plancia, diventato una sorta di “brand nel brand”, vista la soprattutto nel blocco centrale quota del 17,6% raggiunta l'anno scorso. Nel primo trimestre del 2011 abbiamo registrato un +11% rispetto allo stesso periodo del 2010: gas metano, 220 litri (36 kg), per un’au- Traction+, per il controllo della trazione su sono stati tre mesi durante i quali il mercato Eutonomia di 400 km, costa 32 euro. terreni difficili e a scarsa aderenza. ropa ha ripreso a tirare in modo sostenuto, guiSe si considerano gli abbinamenti scocdato in particolare da Gran Bretagna (+28%) e Nuovi interni, tre livelli ca-motore-meccanica, si possono ragGermania (+19%). Una crescita a due cifre c’è di allestimento giungere circa 2.000 varianti articolate su stata anche in Polonia, Olanda, Belgio, Svizzera, Le novità del Ducato model year 2011 versioni trasporto merci, veicoli trasporto Danimarca, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca non si fermano alle motorizzazioni: ci so- persone e basi per trasformazioni ed allee Svezia. Un trend destinato a continuare nei no nuovi interni, in tre livelli di allestimen- stimenti. La gamma furgoni è disponibile prossimi mesi. In Europa fatica ancora invece to, Base, Techno e Wood, e il sistema con 8 volumi di carico, da 8 a 17 m3.• l'Italia, che nel primo trimeDUCATO FURGONE MOTORI 115 multijet 130 multijet 150 multijet 180 multijet power stre ha registrato un calo Cilindri 4 in linea 4 in linea 4 in linea 4 in linea delle vendite Cilindrata (cc) 1.956 2.287 2.287 2.999 del 5-6%”. Compressione 16,5:1 16,2:1 16,2:1 17,5:1 Potenza max Kw (cv) giri/min 85 (115) 3.700 96 (130) 3.600 109 (148) 130 (177) Coppia max Nm (kgm) giri/min 280 (2,5) 1.500 320 (32,6) 1.800 350 (35,7) 1.500 400 (40,8) 1.400 Cambio 5 + rm 6 + rm 6 + rm 6 + rm Quattro Velocità max (Km/h) 135-140 145-155 152-162 161-171 motorizzazioni, Consumi NEDC (l/100 Km) 6,8 7,1-7,4 7,1-7,4 8-8,4 tre passi, quattro CO2 NEDC (g/Km) 179 186-195 186-195 209-222 lunghezze, DIMENSIONI ESTERNE FURGONE (mm) 3 PASSI 4 LUNGHEZZE 3 ALTEZZE 1 LARGHEZZA tre altezze e ben 3.000 4.963 2.254 2.050 sette volumetrie 3.450 5.413 2.524 le scelte offerte 4.035 5.998 2.764 da Ducato 6.363


PROVA SU STRADA DAF XF

Il Daf XF105.510 carro nella sua configurazione a tre assi (con asse sterzante) agganciato ad una biga. Una combinazione che nel nostro Paese non è particolarmente diffusa ma che mostra sorprendenti doti di maneggevolezza

L’OLANDESE col VOLANTE Forte della sua presenza nel segmento dei trattori stradali, Daf è intenzionata a rafforzare la propria quota di mercato anche sui carri

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di Ferdinando Tagliabue

uando si parla di Daf, è naturale l’associazione del marchio olandese con i trattori stradali, un segmento in cui il costruttore si pone ai massimi livelli europei. Altrettanto vero è che da qualche tempo questo costruttore è fortemente intenzionato a rafforzare la propria quota di mercato nei pesanti anche sui carri e per questa ragione non deve stupire questa prova, che ha come protagonista un carro Daf XF105.510 a tre assi (6x2) agganciato ad una biga due assi, una combinazione abbastanza originale per il nostro paese ma che trova numerosi estimatori non solo in Olanda, ma anche in Germania.

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Viaggiamo a 40 tonnellate Questo originale autotreno da 18,75 metri, adeguatamente zavorrato a 40 t di MTT, è stato da noi sottoposto ad un test su strada con un percorso piuttosto impegnativo ma anche molto veritiero, in quanto oltre ad un tratto autostradale, prevede una parte, quasi uguale come lunghezza, su strada ordinaria, con attraversamenti di piccoli centri urbani, numerose rotonde, rallentamenti e semafori, che si snodano su un tragitto molto frequentato dai veicoli industriali che provvedono alle operazioni di carico/scarico delle merci presso complessi industriali e commerciali nell’area del biellese.

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Super Space Cab La cabina che equipaggia il veicolo in prova è la Super Space Cab, il massimo in termini di spazio e abitabilità nell’offer-

ta della Casa Olandese. Non è una cabina delle più moderne, del resto è strettamente imparentata con quella che equipaggiava già il Daf 95, ma l’abitacolo risulta decisamente spazioso e offre un adeguato ambiente di lavoro sia in fase di guida sia in quella di riposo. Del resto il veicolo e la cabina sono pensati per lunghe percorrenze quindi non devono stupire i numerosi e ampi vani portaoggetti e la presenza di un forno a micronde. Sotto la cuccetta vi è uno spazio per cassetti porta oggetti con la possibilità di installare un cassetto frigorifero da 42 litri, vicino al posto di guida si trova un portabottiglie standard; numerosi e ben distribuiti gli armadietti con tramezzi regolabili, prese di corrente e superfici che possono ospitare un televisore o altri elettrodomestici. L’accesso al posto di guida (ma anche a quello del passeggero) è eccellente (molto meglio di tanti commerciali che invece dovrebbero privilegiare questo aspetto) nonostante l’elevata altezza da terra. I tre gradini sono del tipo antisdrucciolevole (quello centrale è illuminato) e l’ampio maniglione facilita salita e discesa. La visibilità anteriore è buona, grazie anche all’utile specchio frontale, e l’ampio parabrezza fa la sua parte, ben coadiuvato dai finestrini (grandi ma non eccessivi ad apertura elettrica) e dai retrovisori (riscaldati elettricamente). I comandi (retroilluminati e ben visibili) per i quattro retrovisori ed i finestrini sono raggruppati razionalmente nella consolle della portiera.

schendicaa DAF XF tec

Motore: Paccar MX375 sei cilindri in linea a 4 valvole per cilindro con valvole di aspirazione a molle singole e valvole di scarico con molle doppie; con sistema di EUP (gruppo pompa elettronico), iniettori SMART con pressione di apertura degli aghi variabile, turcompressore a stadio singolo controllato mediante by-pass e intercooler trasversale con tubo su una fila in alluminio. Monoblocco ad alloggiamento integrato realizzato in CGI per il sistema gruppo pompa intelaiatura a scala in alluminio; testata unica con collettore di aspirazione integrato e coperchio valvole composito; Cilindrata: 12,9 litri, potenza massima 375 kW (510 CV) a 1500-1900 giri/min; coppia massima 2500 Nm (36 kgm) da 1000 a 1410 giri/min.; Livello di inquinamento: EEV; Cambio: automatizzato ZF AS 2540DD (15.86-1.00) a 12 marce in avanti più retromarcia. Rapporto al ponte di serie 2.69:1. ASSALI E SOSPENSIONI Anteriore: tipo 152N da 7,5 t con sospensioni a balestre paraboliche e barra stabilizzatrice; Posteriore: tipo SR1347 a riduzione semplice con 4 molle ad aria e carrello a 2 molle ad aria con sterzatura comandata;


può estrarre un tavolo montato nel cruscotto, mentre la cuccetta superiore è raggiungibile con una scaletta in alluminio dai larghi pioli che la rendono comoda anche stando a piedi nudi. Ad accrescere il livello di comfort (parliamo di quello di marcia) contribuiscono senz’altro le sospensioni pneumatiche della cabina e il fatto di trovarci su una motrice (non cava cantiere) con un bel passo lungo 5.050 mm che presenta decisamente minori sollecitazioni rispetto al classico trattore con semirimorchio.

Il motore Il Paccar MX che equipaggia XF105 non costituisce certo una novità. La potenza di 510 CV oggi può apparire “deboluccia”, specie se confrontata alle super potenze nordiche, ma la coppia massima di 2500 Nm è di tutto rispetto e la filosofia Daf non è mai stata quella di guerreggiare sul fronte delle potenze, bensì quella di guardare alla sostanza, alla guidabilità, alla trazione, al comfort, alla sicurezza e a costi di esercizio il più possibile contenuti, come si conviene ad un vero olandese. E in termini di sicurezza questo veicolo ha tutte le carte in regola: sistema frenante antibloccaggio a comando elettronico, freni a disco su tutti gli assali, EBS, ABS, 1 Il posto di guida è molto avvolgente e affollato di strumenti ma il volante a 4 razze assicura una ottima leggibilità degli strumenti. 2 L’XF105.510 è pensato per i lunghi viaggi: la presenza di un pratico forno a micro onde (nel suo specifico alloggiamento), rappresenta una eccellente soluzione e la spaziosa zona notte, assicura spazio e comfort anche nel riposo. 3 Il comando del cambio automatico nella sua pratica posizione. 4 Il motore Paccar da 12.9 litri non è un super potente ma dispone di una generosa coppia massima di 2500 Nm già a 1000 giri/min.

3 Pneumatici: 315/80 R22.5; Dischi: in alluminio Alcoa Dura Bright. IMPIANTO FRENANTE Freno motore allo scarico; impianto frenante pneumatico a doppio circuito; Freni a disco autoventilanti anteriori e posteriori. Serbatoio gasolio: in alluminio da 620 litri. Serbatoio AdBlue: 60 litri. Cabina: Super Space Cab con sospensioni ad aria; sedile autista e sedile passeggero Super Air con braccioli e sedile passeggero Super Air con poggiatesta integrato, cinture di sicurezza e rivestimenti in tessuto. MASSE M.T.T. Kg 40.000; Portata utile Kg 23.548; Tara complessiva kg 16.452; Tara biga kg 6020. DIMENSIONI Lunghezza max motrice mm 10175; Lunghezza max biga mm 7825; Lunghezza max combinazione mm 18750; Passo mm 5050; Raggio di ingombro mm 9066.

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ASR, controllo della coppia in fase di scalata, antiarretramento per le partenze in salita, Brake Assist, Adaptive Cruise Control, allarme cambio carreggiata, controllo della stabilità del veicolo, controllo del carico assale, airbag e telecamere (anteriori, posteriori e laterali) per essere sicuri non solo in marcia ma anche in manovra: quando si gioca con quasi 19 metri di lunghezza anche la manovra conta. In tema di contenimento dei costi di esercizio, i tecnici della Casa olandese hanno operato in direzione non solo di lunghi intervalli di manutenzione ma anche sulla qualità del servizio di assistenza, che permette di minimizzare i tempi di fermo macchina.

La comunicazione camion-ufficio Un aspetto di grande importanza nel miglioramento dei processi aziendali è rappresentato dalla comunicazione tra veicolo e ufficio. A questa crescente esigenza Daf risponde con il suo sistema Telematica, specificamente progettato allo scopo di ottimizzare i processi aziendali ad ogni livello fornendo funzioni di rintracciamento, rilevazione della posizione del veicolo, controllo della presenza del veicolo all’interno di una determinata area (geo-fencing), navigazione, pianificazione dell’itinerario, messaggistica e telecamera. Questo sistema consente agli operatori di tenere costantemente sotto controllo le prestazioni e ridurre i costi. I responsabili della logistica hanno modo di rispondere in maniera più agevole ai cambiamenti mentre per i responsabili di parco veicoli vi è la possibilità di migliorare la pianificazione dei servizi di manutenzione. Vantaggi anche per i conducenti i quali possono godere di una maggior efficienza, sicurezza e comfort. Il sistema Telematica può essere integrato ai sistemi IT. La prova In autostrada le dimensioni del veicolo non pongono problemi; solamente in fase di sorpasso è necessario ricordarsi bene della lunghezza del veicolo e ciò vale a maggior ragione in fase di rientro. Viaggiamo ad una media di poco più di 80 km/h con un traffico abbastanza scorrevole e godendoci il comfort e la silenziosità, ma già pensando al tratto successivo e alle difficoltà che potremmo incontrare. Usciamo a Carisio e ci dirigiamo verso Biella. La strada è frequentata da numerosi mezzi pesanti ma si procede senza intoppi anche negli attraversamenti dei centri abitati, dove però le numerose rotonde richiedono una certa attenzione. Il veicolo non stringe particolarmente e la biga, anche per le sue dimensioni contenute, non pone problemi. Questo tratto è in leggera salita ma a 40 t e con 510 CV a disposizione ci aspetteremmo un po’ più di prontezza anche se comunque viaggiando a 70 km/h il contagiri si attesta a quota 1000 giri. Pochi gli interventi del cambio, giusto in prossimità delle rotonde e sempre rapidi e silenziosi. Il ritorno in leggera discesa non fa che confermare la sorprendente facilità di guida a dispetto delle dimensioni e, anche in occasione di una sosta con relativa manovra di parcheggio, la docilità con cui la corta biga segue ci lascia molto soddisfatti.•

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Volante a quattro razze Il quadro strumenti è abbastanza affollato ma ben leggibile e il volante a quattro razze (tutte posizionate ben oltre la metà inferiore) non pregiudica la lettura degli strumenti di bordo e i diversi interruttori di comando sono facilmente raggiungibili. Sul display centrale vengono visualizzate le principali funzioni del veicolo (a richiesta o quando si presenta la necessità). Il display LCD offre una scelta di 32 lingue per le informazioni relative alla durata del viaggio, consumo di carburante e velocità media. Mentre il comando dell’AS Tronic si trova su una leva posta sull’asta del piantone dello sterzo. I sedili sono a sospensione pneumatica con supporto lombare e assicurano la massima regolazione per autista di ogni taglia. Confortevole, spaziosa e facilmente raggiungibile anche la zona notte (non ci abbiamo dormito ma anche sedendoci la consistenza del materasso Extra Comfort con uno spessore di 15 cm, è di quelle che non fanno rimpiangere quello di casa). Il letto inferiore misura 210x81 cm e può essere utilizzato anche 2 come divano da cui si


…sei registrato? A partire dal 3 gennaio 2012 gli standard relativi alle emissioni inquinanti subiranno delle modifiche e verranno incluse ulteriori tipologie di veicoli. I veicoli con un peso lordo superiore alle 3,5 tonnellate (compresi pullman e autobus con un peso lordo superiore alle 5 tonnellate) dovranno soddisfare gli standard Euro IV sulle emissioni inquinanti, o incorreranno nel pagamento di una sanzione giornaliera pari a £200. Furgoni più grandi e altri veicoli speciali con un peso che varia dalle 1,205 tonnellate a vuoto alle 3,5 tonnellate lorde, oltre ai minibus con più di 8 posti a sedere e peso pari o inferiore a 5 tonnellate, dovranno soddisfare gli standard Euro 3 sulle emissioni inquinanti, o incorreranno nel pagamento di una sanzione giornaliera di £100. Dopo che il vostro veicolo avrà soddisfatto tali standard, dovrete registrarvi con Transport for London prima di poter guidare a Londra. Per ricevere informazioni sulle opzioni disponibili e per richiedere il modulo di registrazione, visitate il sito tfl.gov.uk/lezlondon oppure chiamate il numero +44 20 7310 8998


IN VIAGGIO CON di Antonella Romano

Milly Carlucci ’abbiamo incontrata prima della fine del programma e ci ha svelato i segreti di una trasmissione così seguita. È un programma che rasserena il pubblico, che ti dà l’occasione di passare un sabato sera evadendo dai tuoi guai, dalle tue preoccupazioni con un pizzico di nostalgia che è portata dai pezzi musicali bellissimi suonati dalla Big Band con Paolo Belli. Personaggi che umilmente si mettono a fare gli allievi, tutti in riga davanti ai loro maestri e alle loro maestre e si impegnano con passione, come se imparare un tango o un cha cha cha fosse l’ultimo atto della loro vita.

L

Secondo lei Ballando con le stelle ha trasmesso alla gente la voglia di ballare e di iscriversi a scuole di ballo? Molto. Questo mi fa piacere perché ballare è un’attività sana, bella ed è possibile a tutte le età, ognuno lo fa al proprio livello. Se hai 20 anni ti scateni

con tutta l’energia dei 20 anni, ma se ne hai 90 fai i tuoi passetti da novantenne e un po’ ti muovi. È un esercizio aerobico, fa bene al corpo e alla mente. Lei ha raggiunto molti obiettivi nella vita: successo, famiglia… Ha dei sogni nel cassetto? Avendo io una famiglia per me è l’obiettivo numero uno nella vita, aldilà del lavoro che è una grandissima passione ma deve essere un passo indietro rispetto alla famiglia. Il mio sogno è quello di vedere realizzati i miei figli in quello che stanno intraprendendo. Ho una figlia che adesso si è specializzata, ormai ha terminato il percorso di studi e sta entrando nel mondo del lavoro vero. Mio figlio sta facendo l’università. Aldilà di quello che loro realizzeranno professionalmente − che poi è tanta parte della loro vita − io spero e voglio per loro che siano delle persone felici e che la loro vita personale sia felice. Qualcuno seguirà la sua strada nel mondo dello spettacolo? Angelica è un economista e Patrick sta studiando legge,

quindi per il momento mi sembra di no, poi sai i risvolti Penso che arriverà il giorno in della vita sono pieni di sorpre- cui come gli atleti appenderò le se. scarpe al chiodo e mi dedicherò veramente a queste passioAnche “Miss Italia” ha ni, prime fra tutte il viaggio. raccolto numerosi consensi. Come lo spiega? Viaggiando ha mai inconLa mia forza è la squadra. trato camionisti? Dietro programmi come Miss Nei periodi in cui ho fatto conItalia e Ballando c’è un lavoro vention, serate ho viaggiato di tante persone, non è solo molto in macchina in giro per merito mio ed io ho la fortuna l’Italia e ne ho incontrati tantisdi avere le stesse persone or- simi negli autogrill e nei posti di mai da molti anni. ristoro che ci sono nelle autostrade. Mi ha fatto piacere parLe piace viaggiare? larci, ci siamo fatti una fotograA me piace tantissimo viaggia- fia, ho firmato degli autografi. re, è la mia grande passione, Penso che la loro sia una vita è la cosa a cui intendo dedica- molto dura, un mestiere verare la mia terza età. mente difficile dove ci vuole Anche adesso io viaggio mol- una grande resistenza fisica e tissimo, ma sono in realtà pen- psicologica. Sono persone codolare tra Roma e Londra da me noi, anche se li vediamo lì dieci anni perché i miei figli vi- sui loro mostri alti 2 metri d’alvono lì. Quando studiavo negli tezza rispetto a noi poveri morStati Uniti ho fatto tanto pendo- tali che stiamo a livello ruote. larismo. Il mio sogno è fare il giro del mondo che non ho mai C’è un episodio particolapotuto fare perché lavoro dal- re legato a questi incontri? l’età di 16 anni e mentre stu- Io ho sempre incontrato gente diavo facevo tremila cose. simpatica, sono rimasta colpiLa mia è stata una vita talmen- ta dalle donne camioniste, forte compressa di impegni quoti- se ne ho incrociate un paio diani che i grandi viaggi vacan- nella mia vita. Sono rimasta ze non li ho mai potuti fare. incuriosita da loro, mi sono sembrate molto coraggiose. È un lavoro dove ci vuole tanto coraggio!

Camilla Patrizia Carlucci, detta Milly inizia a muovere i primi passi come presentatrice presso l’emittente GBR. La sua grande proprietà di linguaggio le permetterà di imporsi al grande pubblico come “inviata speciale” nello storico programma di Renzo Arbore “L’altra domenica”. Da allora la sua carriera ha spiccato il volo con trasmissioni come: “Giochi senza frontiere”, “Crazy bus”, “Blitz”, “Risatissima”. Ha condotto insieme a Fabrizio

Frizzi sei edizioni di “Scommettiamo… che?”, eventi dedicati alla musica, al cinema e alla moda: “Pavarotti & friends”, “David di Donatello”, il “Festival di Sanremo”, “Miss Italia”, oltre a trasmissioni di beneficenza come “Telethon”. Possiamo definirla una vera e propria “signora della televisione” per la sua comunicatività e padronanza della scena, doti che sono state apprezzate dal grande pubblico nel corso degli anni. Dal 2005 conduce il talent show “Ballando con le stelle”, campione di ascolti del sabato sera, dove lei segue passo dopo passo i vari concorrenti che amano definirla simpaticamente “generale Milly”.

Ha una canzone che ascolta? Io ascolto molto la musica, mi piacciono le stazioni radio che mescolano canzoni del passato a quelle del presente perché non c’è solo il tormentone, che dopo un viaggio se ascolti tre canzoni della hit parade diventi pazza soprattutto se il viaggio è lungo. Mescolando un po’ di tutto ti passa il tempo.•

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La signora della televisione


FISCO

ACCISE, ECCO COME CHIEDERE IL RIMBORSO PER IL 2010 Gli autotrasportatori hanno pochi giorni di tempo per richiedere il rimborso delle accise. Il termine ultimo per la presentazione della domanda scade infatti il prossimo 30 giugno di Angelo Ciaravolo

l modello, le istruzioni e il software sono disponibili gratuitamente sul sito internet all’indirizzo www.agenziadogane.gov.it. L’ammontare dell’agevolazione è pari ad euro 19,78609 per mille litri di gasolio consumati tra il primo gennaio ed il 31 dicembre 2010. Ricordiamo che, attualmente, il rimborso può essere richiesto da tutti gli esercenti l’attività di autotrasporto merci, conto terzi e conto proprio, con veicoli di massa massima complessiva superiore a 7,5 t e da alcune categorie degli esercenti il trasporto di persone come, ad esempio, gli enti pubblici e le imprese esercenti trasporti a fune in servizio pubblico per il trasporto di persone oppure dalle imprese esercenti autoservizi di competenza statale, regionale e locale. Le imprese richiedenti possono scegliere di utilizzare gli importi a credito per compensare tasse e imposte da pagare, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo del 9 luglio 1997 n. 241, oppure possono richiedere il rimborso in denaro. Nel primo caso l’importo del credito può essere utilizzato entro l’anno solare in cui il credito è sorto. Le eventuali eccedenze, non utilizzate in compensazione, potranno essere richieste in denaro presentando un’apposita domanda all’Agenzia delle dogane competente per territorio entro

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La dichiarazione di rimborso deve essere presentata all’agenzia delle dogane competente per territorio in formato cartaceo

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il 30 giugno 2012. Per la fruizione del credito in compensazione va utilizzato il consueto modello F24 on line sul quale va riportato il codice tributo 6740. Chi sceglie invece il rimborso in denaro, per il relativo accredito dovrà indicare nella domanda le sue esatte coordinate bancarie o postali. La dichiarazione di rimborso deve essere presentata all’agenzia delle dogane competente per territorio in formato cartaceo, unitamente al floppy-disk o cd rom, oppure per mezzo del servizio telematico doganale E.D.I., dopo aver richiesto la relativa abilitazione. Ai fini fiscali va ricordato che l’importo del credito non concorre alla formazione del reddito imponibile. Tuttavia, l’importo va indicato nel quadro RU della prossima dichiarazione dei redditi (modello Unico 2012).

La dichiarazione Il modello è composto da quattro parti: dal frontespizio, in cui vanno indicati i dati anagrafici e fiscali dell’impresa richiedente il rimborso; dal quadro A, per indicare i dati identificativi degli automezzi, il totale dei litri e l’importo spettante; dal quadro B, per le imprese che possiedono un distributore collegato con un serbatoio e dal quadro C, per riportare gli estremi degli automezzi che non hanno diritto ad alcun rimborso.

nominazione dell’impresa, la partita Iva, gli estremi della licenza, il codice Istat identificativo dell’attività esercitata, il numero dei certificati di immatricolazione allegati alla dichiarazione,ecc.; nella seconda i dati contabili relativi ai consumi dei litri di gasolio effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno 2010 con i rispettivi importi del credito spettante (questi ultimi vengono impostati automaticamente dal programma sulla base dei dati indicati nel riquadro A). Nel frontespizio va inoltre indicata la modalità di fruizione del credito prescelta (compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto n. 241/97 oppure restituzione in denaro, indicando il numero del conto corrente su cui verranno accreditate le somme spettanti, l’ABI e il CAB). È possibile inoltre ottenere il rimborso a mezzo posta, indicando le rispettive coordinate postali.

Il quadro A In questo riquadro, per il periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2010, per ciascun autoveicolo con massa massima complessiva superiore a 7,5 t, vanno indicati il numero di targa, il titolo di possesso (A= proprietà, B= leasing, C= locazione senza conducente), la data di inizio e fine possesso (formato ggmm), il numero complessivo delle fatture, il numero delle schede, il totale dei litri consumati e i chilometri percorsi registrati nel contachilometri. L’importo del Il frontespizio credito spettante verrà impoSi compone di due parti: nella stato automaticamente dal proprima, oltre alla provincia di gramma. ubicazione dell’ufficio delle dogane, va riportata l’esatta de-


L’Agenzia delle dogane ricorda che chi fornisce dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia

Il quadro C In questo quadro vanno indicati gli automezzi (targa, tipo di autoveicolo, inizio e fine possesso) riforniti dal distributore privato che non hanno titolo al rimborso delle accise. Invio telematico La dichiarazione può essere inviata anche in via telematica per mezzo del servizio telematico doganale E.D.I. Gli autotrasportatori, qualora non ne siano già in possesso, dovranno richiedere all’Agenzia delle dogane l’abilitazione al suddetto servizio (le necessarie istruzioni si trovano sul sito Internet all’indirizzo www.agenziadogane.gov.it). È opportuno ricordare che l’invio telematico è riservato esclusivamente ai soggetti preventivamente abilitati. Attenzione alle dichiarazioni mendaci L’Agenzia delle dogane ricorda che chi fornisce dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. Inoltre, per effetto della dichiarazione infedele, il dichiarante ammesso alla fruizione dei benefici per il settore dell’autotrasporto de-

n. 600/73, ma occorrerà versare, con il modello F24, entro e non oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel quale è stata commessa la violazione, l’importo del credito non spettante (codice tributo 6740), maggiorato degli interessi moratori al tasso legale del 1,5% (dal 1° gennaio 2011), e la sanzione nella misura ridotta (codice tributo 8911).•

COSA RICORDARE Il 30 giugno 2011 è l’ultimo giorno utile per la presentazione della domanda di rimborso delle accise • La domanda va presentata in formato cartaceo unitamente al floppy-disk o cd rom all’agenzia delle dogane competente per territorio, oppure per mezzo del servizio telematico doganale E.D.I. • Il rimborso riguarda i consumi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2010 • (euro 19,78609 per mille litri di prodotto) • Nel modello F24 va riportato il codice tributo 6740

MODELLO UNICO 2011, slittano i pagamenti Gli autotrasportatori soggetti agli studi di settore hanno più tempo per effettuare i versamenti delle imposte dirette, dell’Irap e degli acconti risultanti dal modello Unico 2011. Per effetto della proroga disposta da un recente decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, i pagamenti potranno essere eseguiti regolarmente entro il prossimo 6 luglio, senza alcun pagamento aggiuntivo, oppure, dal 7 luglio fino al 5 agosto, con la maggiorazione dello 0,40%. Chi paga invece a rate le somme di Unico dovrà ricordare che il pagamento della seconda rata scade il 18 luglio (se la prima rata verrà pagata prima del 6 luglio) con il pagamento degli interessi nella misura dello 0,11%, oppure il 22 agosto (se la prima rata verrà pagata dopo il 6 luglio) con il pagamento degli interessi nella misura dello 0,12%. Nel modello F24 on line occorrerà indicare, per ogni singolo codice tributo, nello spazio denominato “rateazione”, sia la rata che si sta versando, sia il numero delle rate prescelte. Ricordiamo che chi omette, in tutto o in parte, il versamento delle imposte è soggetto alla sanzione amministrativa del 30% (la sanzione si applica anche a chi salta una sola rata). Tuttavia, tale violazione, può essere sanata con il ravvedimento operoso versando, entro 30 giorni, le imposte dovute, una sanzione ridotta del 3% dell’importo non versato e gli interessi nella misura legale. Se la regolarizzazione avviene invece entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale la violazione è stata commessa, la sanzione ridotta sale al 3,75%, oltre gli interessi moratori nella misura dell’1,5% annuo (dal 1° gennaio 2011). In tema di ravvedimento operoso va ricordato che chi utilizza in compensazione crediti inesistenti o non spettanti rischia una sanzione dal 100 al 200 per cento dell’ammontare dei crediti stessi. Ricordiamo infine che è stato differito anche il termine per presentare il modello 730. Fino al 20 giugno è infatti possibile consegnarlo ad un centro di assistenza fiscale (Caf) oppure ai professionisti abilitati con la documentazione relativa a supporto delle deduzioni e detrazioni richieste (Cud 2011, fatture, quietanze, ecc.). E per evitare i consueti disagi legati al periodo estivo, il decreto ha disposto che tutte le scadenze fiscali, compreso i versamenti dovuti all’Inps e all’Inail, che cadono dal 1° al 20 agosto, vengono rinviate a lunedì 22 agosto. In questa finestra non rientrano i versamenti con la maggiorazione dello 0,40% che vanno eseguiti entro e non oltre il 5 agosto.

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Il quadro B Questo riquadro va compilato soltanto da chi possiede un distributore collegato con un serbatoio. Se la capacità è inferiore a 10 mc., va indicato il comune e l’indirizzo dove è collocato l’impianto di distribuzione, oltre il numero delle fatture e il totale dei litri di gasolio fatturati. Se invece la sua capacità è superiore a 10 mc., va indicato il numero delle fatture, il totale dei litri di gasolio fatturati, l’importo ed il codice ditta assegnato dall’U.T.F.

cade automaticamente dai benefici ottenuti. C’è tuttavia da ricordare che, per evitare pesanti sanzioni, i soggetti che hanno utilizzato il credito d’imposta in misura superiore a quella effettivamente spettante possono avvalersi del consueto ravvedimento operoso. In tal caso è possibile evitare di pagare le sanzioni nella misura intera, previste dagli articoli 36 bis e 36 ter del D.P.R.


LOGISTICA

Fercam migliora la programmazione stradale Nuovo terminal container a Ravenna L’Autorità Portuale dello scalo romagnolo conferma la realizzazione di un nuovo terminal container da 650mila teu, che sorgerà nel 2016 sulla penisola Trattaroli. In realtà, la costruzione avverrà in due fasi: la prima sarà operativa nel 2016 e la seconda quattro anni dopo. L’autorità ha già assegnato la realizzazione e gestione della struttura alla TCR, una società formata da Sapir, Contship e CMC. Il terminal avrà un fondale di 14,5 metri ed una superficie a terra di 192mila metri quadrati, ma potrà ampliarsi su altri 218mila metri quadrati. L’attuale terminal container di Ravenna verrà dismesso e la sua aera destinata ad altre attività.

MOBY ACQUISISCE TOREMAR La prima compagnia regionale del gruppo Tirrenia ad essere privatizzata è la toscana Toremar, che è stata aggiudicata dalla regione Toscana a Moby Spa. Toremar svolge servizi traghetto per le isole dell'arcipelago toscano, ossia Elba, Giglio, Capraia, Gorgona e Pianosa. Moby ha vinto la gara cui hanno partecipato anche le società Toscana di Navigazione e Pi Greco (che però si è ritirata prima dell’assegnazione).

La società di Bolzano ha attuato il nuovo Piano trazioni nazionali, elaborato dalle Divisioni Logistica e Distribuzione Italia, che prevede collegamenti quotidiani da tutte le filiali verso tutti i suoi punti di distribuzione. In questo modo, l’arrivo delle spedizioni è garantito entro il giorno successivo alla partenza. La nuova programmazione ha provocato una rior-

ganizzazione delle attività di filiale, con operatività di 24 ore su tutti gli hub (posti a Bologna, Verona, Milano, Padova, Napoli, Treviso e Pescara) e l'acquisizione di 200 casse mobili da 7,80 metri con doppio piano. Fercam ha rilevato che nelle prime tre settimane di attività del Piano il tempo media di consegna delle spedizioni nazionali è diminuito del 25%.


Dopo un 2010 di forte ripresa sulla crisi macroeconomica, il trasporto globale di container mostra segnali d’indebolimento, sia sul versante dei volumi trasportati, sia su quello dei noli. La società di ricerca Alphaliner rivela che nel primo trimestre del 2011 i principali terminal portuali del pianeta registrano una crescita dell’8% rispetto sullo stesso periodo 2010 (contro il 18% di quest’ultimo rispetto all’anno precedente). Anche le tariffe calano. Lo Shanghai Containerised Freight Index, che è il punto di riferimento dei noli in partenza dalla Cina, è sceso a maggio sotto i mille dollari per teu sulla rotta da Shanghai ai porti europei, mentre all’inizio del 2010 aveva raggiunto i 1.400 dollari per teu.

Kuehne + Nagel cresce nel freddo

La società logistica ha firmato un contratto con la catena di distribuzione d'alimentari Agorà Network di Milano per fornire attività di stoccaggio e distribuzione di prodotti surgelati nelle catene di supermercati Iperal, Tigros e Poli. Kuehne + Nagel collabora già da sei anni con Agorà Network per la logistica di prodotti a temperatura ambiente e ora ha ampliato la fornitura per altri sei anni nella temperatura controllata. La compagnia logistica svolge le attività inbound, magazzinaggio e preparazione degli ordini dei prodotti surgelati nella sua piattaforma di Casorate Primo (Pavia), che ha magazzini a -28°. Inoltre, consegna i prodotti a oltre duecento punti vendita di Agorà nell'Italia settentrionale, gestendo circa 1.600.000 colli all'anno con più di 700 referenze.

Accordo su automare tra GNV e Snav Dopo il completamento dell’acquisizione del 50% del capitale di Grandi Navi Veloci da parte di Marinvest (finanziaria che controlla la compagnia Snav) è giunta l’ora della collaborazione operativa, che avviene tramite un accordo per la vendita comune di servizi. In pratica, i clienti di GNV e di Snav avranno punti d'acquisto per 19 collegamenti effettuati dalle due società nel Mediterrano, utilizzando agenzie di viaggi, Internet e biglietterie portuali. Le linee interessate dall'accordo sono: Genova Palermo, Livorno Palermo, Civitavecchia Palermo, Napoli Palermo, Genova Porto Torres, Genova Olbia, Civitavecchia Olbia, Ancona Spalato, Pescara Spalato, Genova Tunisi, Civitavecchia Tunisi, Palermo Tunisi, Genova Tangeri, Barcellona Tangeri, Genova Barcellona, Livorno Malta, Palermo Malta, Napoli Isole Eolie, Napoli Isole Pontine.

HUPAC recupera traffico intermodale La società svizzera ha effettuato, nel 2010, 690.251 spedizioni intermodali, con un incremento del 13,7% sull’anno precedente. E conta di crescere del dieci percento l’anno, raggiungendo il milione di spedizioni nel 2015. Sono buoni anche i risultati finanziari: il fatturato del 2010 ha toccato 504 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 395 milioni di euro), con un incremento del 4,9%, mentre l’utile

lordo ha raggiunto i 3,2 milioni di franchi (circa 2,5 milioni di euro), effettuando un balzo del 19,3% rispetto all’anno precedente. Inoltre, Hupac ha investito 22,5 milioni nel parco rotabile e sui terminal d’Italia e Belgio. La società svizzera è soddisfatta anche dei primi quattro mesi del 2011, quando ha registrato un aumento di volumi dell’11%.

Multipurpose di Genova a Messina e Gavio Pare terminata la lunga vicenda giudiziaria relativa all’assegnazione del terminal Multipurpose del porto di Genova: il Tar ha respinto il ricorso di Spinelli e Grendi contro l’assegnazione avvenuta nel 2010 tramite gara alla cordata MessinaGavio. Così, i due operatori potranno entrare nelle aree portuali, che l’Autorità Portuale ha concesso loro fino al 2035. Il terminal Multipurpose copre una superficie di 306mila metri quadrati, ma sono in corso i lavori d'ampliamento, attraverso il riempimento dello specchio d’acqua posto tra Ponte Nino Ronco e Ponte Canepa e tra quest’ultimo e Ponte Libia. Quando saranno conclusi, il Multipurpose sarà il terzo terminal container della città ligure.

Conad e Pam per prenotazione scarico Alcune importanti società della Grande distribuzione organizzata stanno attivandosi per offrire agli autotrasportatori forme di prenotazione degli slot di scarico nelle piattaforme logistiche, con lo scopo di ridurre i tempi d'attesa. Conad Sicilia sta introducendo un sistema basato sulla piattaforma telematica Mercareon nel suo centro di smistamento di Modica, che gli autotrasportatori potranno usare attraverso un collegamento a Internet. Pam ha aderito alla piattaforma Tesi Collaboration One, iniziando con la piattaforma di Spinea (Venezia) e proseguendo con le altre strutture dedicate al grocery. Il sistema consente a tutti gli operatori della filiera di condividere i dati sui tempi d'attesa per lo scarico.

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Rallenta la crescita del container


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Anche la Giustizia

NORMATIVE

riconosce i costi minimi di Andrea Giuli

egli scorsi mesi di marzo e maggio sono stati emanati, da parte di diversi Tribunali, i primi tre decreti ingiuntivi con i quali la giustizia civile ha riconosciuto la validità dei costi minimi di esercizio, previsti dall’articolo 83 bis della legge 6 agosto 2008, n. 133, che il vettore deve applicare per poter regolarmente esercitare la propria attività di autotrasportatore di cose per conto di terzi. Il primo di tali decreti risulta emesso in data 18 marzo 2011 dal Tribunale di Trieste che, in accoglimento di un ricorso presentato da una Consorzio di autotrasportatori, sulla base di nove fatture emesse nel corso dell’anno 2009, relative a trasporti di prodotti alimentari eseguiti in forza di contratto non stipulato in forma scritta nel quale erano stati evidenziati dei corrispettivi talmente bassi da non poter coprire i costi minimi di esercizio, ha ingiunto al committente l’immediato pagamento della somma di 126.750 euro quale ammontare della differenza tra il corrispettivo pagato e il rispetto ai parametri minimi necessari al vettore per poter esercitare la propria attività osservando le regole della sicurezza stradale e la regolarità del mercato. Il secondo decreto ingiuntivo è stato invece emanato il 5 maggio 2011 dal Tribunale di Roma: anche in questo caso si tratta dell’accoglimento di un ricorso presentato da una cooperativa di autotrasportatori, questa volta nei confronti di una casa di spedizione e non di un committente proprietario delle merci. Rispetto al primo decreto, il Tribunale di Roma ha verificato la mancata osservanza dei costi minimi di esercizio relativi ad una serie di fatture emesse dal vettore tra il 2009 ed il 2010, quantificando in 52.604 euro la differenza do-

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vuta al vettore per la mancata copertura dei parametri necessari per esercitare in sicurezza. Da ultimo è intervenuto il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che, con decreto ingiuntivo del 16 maggio 2011, ha riconosciuto il mancato rispetto dei costi minimi ad un’impresa singola di autotrasporto, rispetto ai corrispettivi ad essa pagati da un committente proprietario della merce, per un importo pari a 100.655 euro. Anche in questo caso si tratta di fatture emesse dal vettore negli anni 2009 e 2010, nelle quali il costo totale del servizio di trasporto era talmente ridotto da non consentire la copertura dei costi minimi necessari al vettore per esercitare in regola la propria attività, garantendo a se stesso e alla collettività di poter osservare tutte le regole previste per la sicurezza stradale. In tutti e tre i casi, gli organi giudicanti hanno verificato la documentazione prodotta dal vettore in allegato alla sua richiesta di decreto ingiuntivo, quali ad esempio la sua regolare iscrizione all'Albo degli autotrasportatori, le carte di circolazione dei veicoli utilizzati per eseguire i servizi di trasporto, le fatture emesse con i corrispettivi inferiori rispetto ai costi minimi di esercizio, la documentazione relativa all'avvenuto pagamento dei minori importi, nonché infine i calcoli con cui determinare le differenze spettanti allo stesso vettore, rispetto alle periodiche tabelle ministeriali dei costi minimi di esercizio, previste dal comma 10 del menzionato articolo 83 bis, in attesa del regime definitivo di cui ai primi due commi dello stresso articolo. In tutti i casi, dopo aver riscontrato la completezza e l’esattezza della documentazione prodotta, i Tribunali hanno ingiunto

al committente, sia esso proprietario della merce o semplice spedizioniere, di pagare immediatamente le differenze dovute al trasportatore rispetto ai parametri minimi di sicurezza, munendo detti decreti ingiuntivi della clausola di provvisoria esecutività, che consente ora alle imprese di trasporto ricorrenti di poter procedere, senza altro gravame, a pignorare i beni di coloro che nel commissionare i servizi di trasporto, senza alcun contratto scritto, hanno ritenuto di riconoscere corrispettivi talmente bassi da non consentire il rispetto delle norme di sicurezza stradale e sociale.

Possibili ricorsi Ad onor del vero va aggiunto che i committenti, verso i quali i Tribunali hanno emesso, inaudita altera parte, i tre decreti ingiuntivi finora illustrati, possono senz’altro proporre ora (e probabilmente lo hanno già fatto) opposizione a tale provvedimento speciale, con la quale chiedere ai Tribunali la sospensione dell’esecutività e, qualora questa fosse accolta, spiegare nel corso del normale iter processuale le motivazioni per le quali hanno voluto ridurre i corrispettivi spettanti ai vettori, fino ad arrivare alla sentenza finale di merito. Anche se si ritiene che difficilmente potranno argomentare le motivazioni a base della richiesta di sospensiva, visto che la disposizione dell’articolo 83 bis della legge 133 del 2008 non costituisce solo una norma speciale processuale, quanto una norma sostanziale a tutela del mercato dell’autotrasporto e della sicurezza stradale, che rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. Giova inoltre evidenziare che altri ricorsi per de-

In tutti e tre i casi, gli organi giudicanti hanno verificato la documentazione prodotta dal vettore in allegato alla sua richiesta di decreto ingiuntivo, quali ad esempio la sua regolare iscrizione all'Albo degli autotrasportatori

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Emanati i primi decreti ingiuntivi per le differenze con i parametri di sicurezza stabiliti dall’articolo 83 bis della legge 133 del 2008


NORMATIVE

Il provvedimento ha inasprito le conseguenze, per l’impresa che effettua il servizio di scorta, provocate dalla violazione da parte dei suoi dipendenti delle prescrizioni e modalità di svolgimento del servizio

creto ingiuntivo risultano presentati a diversi Tribunali italiani e che questa procedura potrà ora estendersi anche ai servizi di trasporto effettuati sulla scorta di un contratto scritto, secondo gli elementi essenziali indicati dall’articolo 6 della decreto legislativo 286 del 2005, in quanto dal 13 giugno 2011, in assenza di accordi di settore o di provvedimenti dell’osservatorio per l’attività di autotrasporto, la disciplina del rispetto dei costi minimi di

esercizio si estende anche a questi ultimi, in forza della legge 4 agosto 2010, n. 127. Va infine sottolineato che il rispetto dei costi minimi per l’esercizio dell’attività di autotrasporto non rappresenta il ritorno del regime delle tariffe a forcella, previste dal titolo terzo della legge 298 del 1974, che è stato definitivamente abolito dal 28 febbraio 2006 (ai sensi della legge 32/2005 e del successivo articolo 3 del decreto legislativo 286/2005), quanto

una norma a garanzia di un’attività privata che ha notevoli ripercussioni sullo svolgimento della vita economica e sociale del paese. Rispetto alla soglia minima dei costi di esercizio, quindi, la legge consente al vettore di poter richiedere anche una parte di corrispettivo che tenga conto della specificità dei suoi servizi e dell’utile della A.G. sua attività.•

Eccezionali:

cambiano le scorte tecniche A sei anni di distanza dalle ultime modifiche, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti torna ad occuparsi della materia l decreto del 4 febbraio 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 Aprile, contiene alcune novità di interesse sia per gli operatori che effettuano il servizio di scorta tecnica che per le imprese di autotrasporto (in qualità di utenti del servizio). In particolare, il provvedimento ha inasprito le conseguenze, per l’impresa che effettua il servizio di scorta, provocate dalla violazione da parte dei suoi dipendenti delle prescrizioni e modalità di svolgimento del servizio, fissate nel Regolamento di esecuzione del C.d.S. (art. 16, comma 6 del D.P.R 495/1992); in particolare, la sospensione dell’autorizzazione scatta in presenza di almeno due violazioni in un biennio (dalle quattro previste precedentemente), circostanza, questa, che ha provocato la decisa reazione delle associazioni che rappresentano queste imprese, che hanno chiesto l’immediata revisione della norma. Le altre modifiche hanno interessato in prevalenza l’art. 10 del Disciplinare (intitolato “numero di veicoli e di persone da impiegare per i servizi di scorta”), e più precisamente: - le lettere b1 e b2, dove, rispettivamente, le parole “fino a m 4,50 o di lunghezza”, sono state sostituite con quelle “fino a m 4,50 e di lunghezza”, e le parole “fino a m 4 o di lunghezza” sono sostituite con le parole “fino a m 4 e di lunghezza”. Pertanto, la scorta di due autoveicoli con un conducente abilitato alla scorta tecnica

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occorre quando il veicolo o il trasporto eccezionale superi le dimensioni stabilite nella precedente lettera a): b1) sulle autostrade o sulle strade extraurbane principali ovvero sulle altre strade a senso unico o a doppio senso con almeno due corsie per senso di marcia, per veicoli eccezionali o trasporti in condizioni di eccezionalità di larghezza fino a 4,50 m e lunghezza fino a 38 m; b2) sulle altre strade o tratti di strade diverse da quelle del punto b1), per veicoli eccezionali o trasporti in condizioni di eccezionalità di larghezza fino a 4 m e lunghezza non oltre i 30 m, oppure di lunghezza non superiore a 35 m a patto che la larghezza rientri nei limiti dell’art. 61 del C.d.S., la lettera c, interamente sostituita dal nuovo provvedimento, dove si prescrive una scorta composta da tre mezzi guidati da un autista abilitato al servizio, per veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità che superino le dimensioni della lettera “b”, quando circolino: sulle autostrade o sulle strade extraurbane principali o sulle altre strade a senso unico o a doppio senso con almeno due corsie per senso di marcia, per veicoli eccezionali o trasporti in condizione di eccezionalità di larghezza fino a m 5,50 e lunghezza fino a 45 m; sulle strade diverse da quel-

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le del precedente punto, per veicoli o trasporti eccezionali di larghezza fino a 5 m e lunghezza fino a 40 m, oppure di lunghezza non superiore a 45 m purché di larghezza compresa nei limiti dell’art. 61 del C.d.S. la lettera “d” (nuova), che prescrive una scorta tecnica di tre veicoli, due dei quali condotti da soggetti abilitati al servizio di scorta, e uno con a bordo una persona abilitata al medesimo servizio, in aggiunta al conducente, per veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità che superino le dimensioni della lettera “c”, quando circolino: sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, o sulle altre strade a senso unico o a doppio senso con almeno due corsie per senso di marcia, per veicoli o trasporti eccezionali di larghezza fino a 6,50 m e lunghezza fino a 55 m. sulle altre strade, diverse da quelle del precedente punto b1), per i veicoli/trasporti eccezionali di larghezza fino a 6 m e lunghezza fino a 45 m, oppure di lunghezza non superiore a 50 m e larghezza non superiore a quella ordinaria di cui all’art. 61 del C.d.S. infine, la lettera “e” (nuova), per i veicoli/trasporti che eccedano le dimensioni della precedente lettera “d”, prescrive una scorta tecnica composta da quattro autoveicoli, tre dei quali condotti da soggetti abilitati ai servizi di scorta, ed uno con a bor-


Scorte miste Per quanto concerne le scorte miste, l’art. 7 del provvedimento stabilisce un limite preciso: il numero dei veicoli, del personale e di abilitati al servizio richiesti, non può superare quello di cui alla precedente lettera e), art. 10 del Disciplinare. Di particolare interesse, infine, appare la modifica dell’art. 16 del Disciplinare, dove si prescrivono una serie di obblighi nuovi nei confronti del caposcorta, quando il trasporto richieda una pausa superiore alle 9 ore o interessi tratti autostradali; in tal caso, il caposcorta deve comunicare alcune informazioni al compartimento di Polizia stradale territorialmente competente, come il suo nominativo, l’utenza telefonica, la località e l’orario di inizio e fine della sosta. Questa comunicazione non va fatta quando i mezzi di trasporto siano dotati di sistemi di localizzazione satellitare, fermo restando che le modalità di accesso, visualizzazione e scarico dei dati relativi al movimento del veicolo/trasporto eccezionale saranno determinate con un provvedimento del ministero A.G. dell’Interno.•

Per l’ottenimento dei contributi netta preferenza da parte delle imprese alla formazione. Entro il 30 settembre la rendicontazione di Andrea Giuli

l 4 maggio scorso è scaduto il termine di presentazione, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle domande per il contributo all’aggregazione delle imprese e per sovvenzionare nuovi piani formativi nel settore dell’autotrasporto (cfr. articolo sul numero di Tir di marzo 2011). Come lo scorso anno, le domande presentate in tempo utile sono state circa 200, delle quali solo 7 si sono rivolte alle agevolazioni per i progetti di aggregazione fra piccole e medie imprese di autotrasporto, mentre 188 hanno richiesto contributi diretti per le attività formative, realizzate dalle aziende stesse, dalle cooperative o dai consorzi entro la scadenza prevista del 30 settembre 2010. Le 7 domande presentate per le aggregazioni con la documentazione prevista (atto notorio attestante le spese per le quali viene richiesto il contributo; documentazione comprovante il tipo di aggregazione effettuato o in corso di svolgimento) sono ora assoggettate ad apposita istruttoria compiuta dalla RAM (Rete Autostrade Mediterranee SpA), con cui il ministero ha stipulato apposita convenzione, e successivamente sottoposte all’approvazione di una specifica Commissione ministeriale, che ammetterà le imprese o i raggruppamenti al beneficio.

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Per ottenere il contributo le imprese dovranno presentare al ministero gli originali delle fatture e dell’atto notarile di aggregazione entro il termine del 30 settembre 2011. Osservato detto termine, l’erogazione concreta del beneficio avverrà verosimilmente entro la fine del corrente anno 2011. Stessa tempisitica è prevista per l’erogazione dei contributi alla formazione, per i quali il decreto ministeriale (DM 3.12.2010) ha stabilito che l’inizio delle attività non può precedere la presentazione della domanda, mentre tutta la formazione deve comunque terminare entro il 30 settembre prossimo. Per la stessa data, le imprese richiedenti dovranno presentare apposita rendicontazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’iter Come per il beneficio dell’aggregazione, anche per quello della formazione è stato disposto che l’istruttoria delle 188 domande presentate viene svolta, su delega del ministero ed in forza di apposita convenzione, dalla Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM). Detta società sta ora dando notizie degli esiti dell’attività istruttoria alla Commissione ministeriale di valutazione, che ne darà comunicazione alle imprese richiedenti, specificando se il piano formativo è

finanziabile o meno, e redigerà l’elenco delle imprese ammesse al contributo. Conosciuta l’ammissibilità del piano formativo, il soggetto beneficiario potrà completare la formazione e rendicontare al ministero i costi del progetto entro il termine perentorio del 30 settembre 2011, presentando le fatture in originale quietanzate delle spese sostenute, oppure non quietanzate ma accompagnate da una garanzia fideiussoria “a prima richiesta”, che l’impresa stipula a favore dello Stato, per il periodo di un anno, per l’esatto pagamento delle spese preventivate per sostenere l’iniziativa formativa effettuata. Fatto questo, l’erogazione concreta del contributo potrà avvenire – giova ripeterlo – entro la fine del corrente anno 2011, assicurando in tal modo le imprese che la formazione che hanno svolto e pagato nel 2011, verrà effettivamente rimborsata nel corso dello stesso anno. Non come è invece avvenuto per il 2010, quando i contributi sono stati pagati dopo oltre sei mesi dalla rendicontazione finale.•

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do una persona abilitata in aggiunta al conducente. Nelle ipotesi descritte nelle precedenti lettere c, d, e, è richiesta la presenza di una persona in più munita di abilitazione ai servizi di scorta, quando occorra procedere ad interventi di regolazione del traffico particolarmente complessi o sia necessario attraversare i piazzali antistanti gli ingressi in autostrada, oppure impegnare scambi di carreggiata in cui la circolazione si svolge a doppio senso di marcia; peraltro, questa presenza aggiuntiva può essere circoscritta al tempo necessario per espletare i sopra indicati interventi.

Aggregazione e formazione: circa 200 le domande


NORMATIVE

PATENTI: recepita la Direttiva Comunitaria Alcune novità immediate per gli autisti, anche se l’entrata in vigore di gran parte della normativa è prevista per il 2013 di Andrea Giuli

on la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 99 del 30 Aprile 2011) del decreto legislativo n. 59 del 18 aprile 2011, viene finalmente recepita dal nostro Paese la direttiva comunitaria 2006/126 del Parlamento e del Consiglio del 20 dicembre 2006, sulle patenti di guida valide nell’Unione Europea. Le nuove disposizioni – è bene precisarlo – non sono immediatamente operative, ma lo diventeranno soltanto dal 19 gennaio 2013, ad eccezione di alcune disposizioni che sono entrate in vigore dal 15 maggio, tra cui ce n’è soprattutto una che interessa anche il settore degli autisti professionali. L’intervento normativo ha permesso di riscrivere alcune disposizioni del C.d.S. per adeguarle al contenuto della direttiva comunitaria, soprattutto con riferimento ai seguenti aspetti: 1.La riclassificazione e la modifica della durata della patente C e delle annesse sottocategorie, con un intervento anche sulla disciplina sanzionatoria; 2.L’armonizzazione delle disposizioni del codice della strada con quelle comunitarie in materia di circolazione con patenti rilasciate da uno Stato della U.E o dello Spazio economico europeo, con quelle extracomunitarie, conseguenti alla ratifica della Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale dell’8.11.1968 (recepita con legge 5 luglio 1995, n. 308).

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C

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In merito al primo aspetto, l’art. 3 del Decreto riscrive l’art. 116 del C.d.S., al fine di armonizzare la classificazione nazionale con quella europea stabilita all’art. 4 della direttiva 2006/126. Dalla lettura della norma emerge una nuova classificazione delle patenti C, accompagnata dalla soppressione della categoria “E”, che viene assorbita nella nuova categoria “CE”. Quindi, dal 19 gennaio 2013, le patenti che permetteranno di condurre i veicoli commerciali, sono le seguenti: - “C”: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima autorizzata è superiore a 3.500 Kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di 8 passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio, la cui massa massima autorizzata superi 750 Kg; - “CE”: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C e da un rimorchio o semirimorchio, con una massa massima autorizzata superiore a 750 Kg; - “C1”: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima autorizzata è superiore a 3.500 Kg e fino a 7.500 Kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di 8 passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli in questione può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 Kg;

previo accertamento dei requisiti fisici e psichici da parte della Commissione medica locale; fino a quella data resterà in vigore quanto previsto dall’art. 126, comma 2 del C.d.S., che fissa una durata di 5 anni fino al settantesimo anno di età, che scende a tre dopo i 70 anni; si tratta quindi di una modifica sostanziale di cui dovranno tener conto coloro che, raggiunti i 65 anni, intendano continuare a guidare autocarri di massa superiore alle 3,5 t, e complessi veicolari di massa fino a 20 t. Per gli ultrasessantacinquenni, resta confermata la possibilità di condurre complessi veicolari di massa superiore alle 20 t fino al compimento dei 68 anni, previo superamento di una visita di controllo annuale davanti alla Commissione medica locale (art. 115, comma 2, lett. a del C.d.S., introdotto dalla legge 120/2010). Al compimento degli 80 anni, la validità di tutte le patenti scende a due anni, anche in questo caso previo superamento di una visita medica presso la Commissione medica locale.

- “C1E”: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C1 e da un rimorchio o semirimorchio con una massa Sanzioni complessiva superiore a 750 Kg, purché la massa autoriz- Il legislatore, inoltre, ha rivisto zata del complesso non su- alcune delle sanzioni legate alla guida con la patente e la peri i 12.000 Kg. CQC scaduta o in violazione Nuova categoria dei limiti di età per gli autisti Quindi, una delle novità di con più di 65 anni. In particolamaggior interesse riguarda re, per quanto concerne la guil’introduzione della categoria da con patente o CQC scaduC1E, che consentirà la guida ta, il comma 11 dell’art. 126 di complessi veicolari fino a 12 t prevede una sanzione pecusin dal compimento del 18° niaria da 155 a 624 euro (sostanzialmente identica a quella anno di età. A proposito dell’età minima per attuale) e il ritiro del documencondurre veicoli di massa supe- to interessato dalla scadenza, riore alla 3,5 t, il Decreto (nuovo mentre la guida senza aver otart.115, comma1, lett. a) rinvia tenuto la CQC è punita dal espressamente alle disposi- nuovo comma 16, art.116 del zioni sulla Carta di Qualifica- C.d.S. con una sanzione pecuzione del Conducente che, niaria più alta di quella attuale com’è noto, sono contenute (che va da un minimo di 159 nell’art. 18 del d.lgvo 286/2005 euro a un massimo di 639 eue ss modifiche, le quali, ricor- ro), fissata in un minimo di 400 diamo, abilitano alla guida dei euro e un massimo di 1.600 complessi veicolari di massa euro, a cui si aggiunge il fermo superiore alle 7,5 t anche chi del veicolo per 60 gg. ha compiuto 18 anni, purché in A proposito della violazione dei possesso della CQC ottenuta limiti di età da parte dei conducon un corso di formazione or- centi sessantacinquenni che si dinaria (della durata di 280 mettano alla guida di un comore); diversamente, chi ha so- plesso veicolare di massa sustenuto la formazione accele- periore alle 20 t, senza aver rata può guidare questi com- sostenuto/superato la relativa plessi veicolari soltanto al visita medica, il nuovo comma 12 dell’art. 126 C.d.S. assegna compimento dei 21 anni. Altra novità che tocca sempre a questa fattispecie un rilievo le patenti C (e, naturalmente, penale, prevedendo un’amanche le sottocategorie prima menda da 2.257 a 9.032 euro viste), riguarda la modifica del e il fermo del veicolo per 3 meperiodo di validità, che a parti- si (attualmente, e fino al genre dal gennaio 2013 sarà di naio 2013, la sanzione per cinque anni fino al 65 anno di questo fatto è di tipo amminietà, e in due anni dopo i 65, strativo, e va da un minimo di


Patente internazionale Veniamo all’altro aspetto toccato dal decreto, relativo all’armonizzazione delle disposizioni del C.d.S. con la normativa internazionale sulle patenti di guida estere. All’interno del C.d.S., il decreto modifica due articoli (il 135 ed 136 per le patenti extracomunitarie), e ne introduce due nuovi (il 136 bis e ter) per le patenti rilasciate da Paesi della U.E o dello Spazio economico europeo. A proposito delle patenti extracomunitarie, l’art. 135 fissa una serie di regole: - dal momento in cui il conducente straniero stabilisce in Italia la sua residenza anagrafica, e per tutto il primo anno, egli può guidare nel nostro Paese i veicoli per i quali è abilitato dalla patente estera purché, assieme a quest’ultima, possieda la traduzione ufficiale in lingua italiana o un permesso di guida internazionale, in mancanza dei quali soggiace alla sanzione pecuniaria da 400 euro a 1.600 euro. - Trascorso un anno senza che il conducente abbia fatto convertire il suo titolo estero, sono previste sanzioni differenti a seconda se la patente straniera sia o meno scaduta; nel primo caso si applica la sanzione penale prevista ai commi 15 e 17 dell’art. 116 del C.d.S. per la guida senza aver ottenuto la patente (ovvero l’ammenda da 2.257 a 9.032 euro e il fermo del veicolo per 3 mesi), mentre nel secondo caso si applica quella, di tipo amministrativo, prevista al comma 11 dell’art. 126 (somma da un minimo di 155 euro fino a 624 euro e ritiro del documento di guida). La stessa sanzione si applica anche al conducente che guidi con la patente extracomunitaria scaduta, quando non sia tra-

scorso un anno dalla fissazione della residenza nel nostro Paese, e a coloro che non risiedano in Italia. - In caso di infrazione sanzionata dal C.d.S. con la sospensione o la revoca della patente, si attribuisce al Prefetto il potere di vietare la circolazione in Italia al conducente estero per un periodo pari alla sospensione o (nell’ipotesi della revoca) per due anni, che diventano tre quando la revoca è stata prevista dal C.d.S. per la violazione delle norme in materia di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Qualora l’autista violi il provvedimento di interdizione alla circolazione emesso dal Prefetto, a quel punto si producono conseguenze diverse a seconda se la violazione è stata sanzionata nel C.d.S. con la sospensione o la revoca del titolo di guida: nel primo caso, il Prefetto emette un secondo provvedimento di divieto di circolazione per un periodo di due o tre anni e, in caso di ulteriore recidiva, applica le sanzioni penali previste per la guida senza aver ottenuto la patente, dai commi 15 e 17 dell’art. 116 del C.d.S., prima viste; nel secondo caso il Prefetto applica direttamente le suddette sanzioni penali. Gli art. 136 bis e ter si occupano invece delle patenti di guida comunitarie e rilasciate da un Paese dello Spazio economico europeo (Norvegia, Islanda, Liechtenstein). Queste norme sanciscono la piena equiparazione di queste patenti con quelle rilasciate in Italia, e quindi chi ne è titolare può continuare a guidare nel nostro Paese senza doverle far convertire o riconoscere. La conversione ed il riconoscimento di questi titoli di guida, quindi, restano facoltativi, e sono collegati alla volontà del titolare di fruire del meccanismo della patente a punti previsto dall’art. 126 bis del C.d.S., per le patenti rilasciate in Italia; peraltro, l’esercizio di queste facoltà è stato riservato a coloro che in Italia abbiano fissato la loro residenza normale, secondo la nuova definizione dettata nel nuovo art. 118 bis del C.d.S: (quindi, il luogo in cui la persona dimora abitualmente, vale a dire per 185 giorni l’anno, per interessi personali e professionali o, nel caso di una persona che non abbia interessi professionali, per interessi personali che rivelino stretti legami tra la persona ed il luogo in cui essa abita).

Sono applicabili le disposizioni sulla guida senza CQC o con patente o abilitazione scaduta, previste rispettivamente all’art. 116 – commi 16 e 18 e 126 – comma 11 del c.d.s per i titolari italiani, qualora detti eventi interessino i possessori esteri; inoltre, per le infrazioni al c.d.s sanzionate con la sospensione o la revoca della patente, si applicano le stesse misure già viste a proposito delle patenti extracomunitarie, dall’art. 135 C.d.S..

La patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata al candidato o conducente che si trovi in stato di dipendenza dall’alcool o che non possa dissociare la guida dal consumo di alcool

Disposizioni immediate Come dicevamo all’inizio, ci sono alcune disposizioni del decreto legislativo che sono già in vigore dallo scorso 15 maggio, una delle quali tocca da vicino il settore dell’autotrasporto. In particolare, l’allegato III all’art. 23 da attuazione ad un principio introdotto lo scorso anno con la riforma del C.d.S., per effetto del quale chi si beve o si droga non può ottenere o rinnovare la patente. A questo proposito, la lettera E1 stabilisce in linea generale che “la patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata al candidato o conducente che si trovi in stato di dipendenza dall’alcool o che non possa dissociare la guida dal consumo di alcool”; a sua volta, per i conducenti professionisti (che, ai fini del decreto, vengono inquadrati nel gruppo 2), la lettera E.2 stabilisce che “la Commissione medica locale tiene in debito conto e valuta con estrema severità i rischi e i pericoli addizionali connessi con la guida dei veicoli che rientrano nella definizione di tale gruppo. La validità della patente, in questi casi, non può essere superiore a due anni”. Per l’uso di droghe, la lettera F.1 dell’allegato III prevede categoricamente che “la patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata al candidato o al conducente che faccia uso di sostanze psicotrope o stupefacenti, qualunque sia la categoria di patente richiesta”.•

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159 euro a un massimo di 639, oltre al fermo del mezzo per 30 gg – vedi l’art. 115, comma 3 del C.d.S.).



COSTI CHILOMETRICI Elaborazione maggio 2011

COSTI CHILOMETRICI el periodo che intercorre tra il 12 maggio e il 12 giugno i costi minimi di sicurezza elaborati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbero essere sostituiti ed integrati da quelli elaborati dall’Osservatorio. In caso contrario proseguirebbe la pubblicazione dell’aggiornamento degli stessi da parte del ministero, fermo restando la decorrenza del 13 di giugno per l’osservanza dei costi minimi anche nel caso di contratti di trasporto definibili in forma scritta. Regolamentazione che non ha nulla a che vedere con le tariffe, ma che cerca di stabilire quali debbano essere i parametri per fissare il corrispettivo e la loro valoriz-

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zazione economica, necessariamente differenziata per portata di veicoli. Costi a “Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell’autotrasporto di cose per conto di terzi” come previsto dall’art. 83 bis della legge 6.8.2008 n. 133. Proseguiamo, pertanto, anche per questo mese, sempre con lo spirito di favorire una corretta informazione/formazione, con la pubblicazione rielaborata delle tabelle presenti sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it). Le ultime tabelle presenti quando andiamo in stampa si riferiscono ai costi chilometrici medi del consumo di gasolio dell’aprile 2011, elaborazione periodica del ministero

delle Infrastrutture e dei Trasporti concernente gli indici di costo del carburante per autotrazione, i cui valori sono disponibili sul sito del ministero dello Sviluppo Economico, (www.dgerm.sviluppoeconomico.gov.it) e che – lo ricordiamo – fino al 12 giugno 2011 sono inderogabili per i soli contratti di trasporto non stipulati in forma scritta. Per fini didattici e rimandando il lettore alle tabelle ufficiali, anche questo mese pubblichiamo una nostra rielaborazione sulle modalità di calcolo dei “costi minimi di sicurezza del maggio 2011, anche se solo per la tipologia dei veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t per la tratta di percorrenza dei 251 chilometri.

Costo chilometrico medio relativo al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi Spetta al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti elaborare, nelle more delle nuove disposizioni che stabilirà l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, sentite le organizzazioni associative delle imprese di autotrasporto e della committenza, gli indici di costo del carburante per chilometro e le relative quote di incidenza. Tali dati devono tener conto delle diverse tipologie di veicoli e della percorrenza chilometrica.

A tal fine, si pubblicano i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore.

Al riguardo, va evidenziato che il metodo di calcolo adottato è fondato su basi empiriche, e tiene conto dell’esigenza di dare tempestiva attuazione alle disposizioni legislative sopra richiamate, fermo restando che studi scientificamente più approfonditi sulle attività di autotrasporto potranno essere condotti dall’Osservatorio, al quale spettano le definitive determinazioni in ordine all’individuazione degli elementi in questione.

Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di aprile 2011) sul sito del ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 t, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 t e superiore alle 7,5 t, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1.000 litri; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 t, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA;

e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 chilometri, tenuto conto della marginalità dell’attività di autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tariffaria vigente prima del decreto legislativo 286/05.

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d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete);


COSTI CHILOMETRICI Elaborazione maggio 2011

Prezzo al consumo ministero dello Sviluppo Economico Media nazionale mensile mese di aprile 2011

1.448,06

Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,56 Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

2,8

1,188

0,424

da 51 a 150

23,6%

21,633

75,855

97,488

1,91

91,622

106,40%

2,8

1,188

0,424

da 151 a 250

25,4%

64,052

205,528

269,579

1,79

252,211

106,89%

2,8

1,188

0,424

da 251 a 350

28,3%

106,470

298,901

405,371

1,62

376,500

107,67%

2,8

1,188

0,424

da 351 a 500

35,3%

148,889

313,504

462,393

1,32

422,019

109,57%

2,8

1,188

0,424

oltre 501

37,9%

212,516

406,013

618,529

1,23

560,902

110,27%

Il costo del gasolio al netto dell’IVA e, quando previsto, al netto del rimborso delle accise, varia in base al consumo medio per chilometro per ogni tipologia di veicolo. Nel caso considerato, il consumo medio riportato nelle tabelle predisposte dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti per i veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t, la percorrenza per ogni litro di gasolio è pari a 2,8 km, determinando così un costo di 0,424 €/l/km come calcolato di seguito:

€/ l 1,188 : 2,8 km = 0,424 €/ l / km La parte del corrispettivo riguardante il carburante per l’esecuzione del trasporto è pari al prodotto tra il costo chilometrico, determinato nel mese precedente a quello del trasporto stesso, e la distanza considerata. Questa parte di costo assume rilievo perché le variazioni intervenute nel prezzo del gasolio superiori al 2% del valore preso a riferimento alla definizione del contratto, formeranno oggetto di conguaglio. Nel caso specifico, moltiplicando il numero dei chilometri corrispondenti alla tratta considerata determiniamo il costo di carburante necessario pari a € 106,470.

0,424 €/ l /km x 251 km = € 106,470

La parte rimanente dei costi di gestione che contribuisce alla formazione del prezzo deve corrispondere ad una quota dello stesso corrispettivo che, fermo restando quando dovuto per il costo del carburante, sia almeno pari a quella identificata come corrispondente a costi diversi da quelli del carburante. Per questa valorizzazione il quindicesimo giorno dei mesi di giugno e dicembre l’Osservatorio, con riferimento alle tipologie dei veicoli, determina il totale dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi con l’incidenza percentuale da cui si rileva anche quella rappresentata dai costi del carburante. In attesa che l’Osservatorio svolga questo compito, riportiamo il valore iniziale della parte diversa dai costi del carburante che, salvo errori ed omissioni, era di € 298,901 per la tipologia del veicolo considerato in corrispondenza della tratta di 251 km.

€ 298,901 + € 106,470 = € 405,371

Con la somma del costo storico al nuovo costo del carburante si determina la nuova percentuale riferita alla complessità dei costi e ricavando così l’incremento degli stessi per ogni tipologia di veicolo e per ogni fascia di percorrenza. Nel caso specifico della tratta di 251 km la percentuale ottenuta relativa al totale dei costi è pari a 107,67%. Conseguentemente il rapporto tra l’incidenza percentuale del costo di gasolio, pubblicata nelle tabelle dal ministero dei Trasporti e quella ricalcolata sul totale dei costi, è determinabile automaticamente il nuovo costo complessivo.

€ 106,470 : 28,3% = X : 107,67% Moltiplicando gli estremi e dividendo per il valore medio noto otteniamo il costo complessivo dell’incognita X, che nel caso specifico è pari a € 405,371.

X=

€ 106,470 x 107,67%

= € 405,371

28,3% Suddividendo il totale dei costi per la fascia dei 251 km possiamo calcolare altresì il nuovo costo chilometrico complessivo di € 1,62.

€ 405,371 : 251 km = 1,62 €/km

TIR 139/2011

I risultati dei calcoli rappresentati potrete trovarli nelle rispettive colonne della tabella dei veicoli di massa complessiva pari o superiori a 26 t per la lunghezza tratta di 251 Km. Seguendo la stessa metodologia potrete facilmente ricostruirli per ogni fascia chilometrica e per ogni tipologia di veicolo rappresentata nelle tabelle di seguito pubblicate.

48



COSTI CHILOMETRICI Elaborazione maggio 2011

Veicoli di massa complessiva compresa tra 11,5 e 26 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,42 Totale costi minimi per tratta €

4

1,188

0,297

da 51 a 150

17,3%

15,143

76,392

91,535

1,79

87,429

104,70%

4

1,188

0,297

da 151 a 250

19,8%

44,836

193,822

238,658

1,58

226,500

105,37%

4

1,188

0,297

da 251 a 350

22,8%

74,529

272,283

346,812

1,38

326,602

106,19%

4

1,188

0,297

da 351 a 500

25,8%

104,222

327,316

431,538

1,23

403,277

107,01%

4

1,188

0,297

oltre 501

28,6%

148,762

411,847

560,608

1,12

520,269

107,75%

Veicoli di massa complessiva compresa tra 7,5 e 11,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA Km/l e sconto accise)

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,35 Totale costi minimi per tratta €

1,188

0,253

da 51 a 150

15,4%

12,888

74,392

87,280

1,71

83,786

104,17%

4,7

1,188

0,253

da 151 a 250

18,5%

38,159

177,996

216,155

1,43

205,807

105,03%

4,7

1,188

0,253

da 251 a 350

21,0%

63,429

255,627

319,056

1,27

301,856

105,70%

4,7

1,188

0,253

da 351 a 500

21,4%

88,700

349,353

438,052

1,25

414,000

105,81%

4,7

1,188

0,253

oltre 501

25,4%

126,606

406,017

532,623

1,06

498,292

106,89%

Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Costo medio al km 1,29 Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

4,9

1,207

0,246

da 51 a 150

15,3%

12,560

72,757

85,316

1,67

81,964

104,09%

4,9

1,207

0,246

da 151 a 250

18,5%

37,187

174,072

211,258

1,40

201,333

104,93%

4,9

1,207

0,246

da 251 a 350

22,4%

61,813

230,172

291,986

1,16

275,488

105,99%

4,9

1,207

0,246

da 351 a 500

22,7%

86,440

317,233

403,673

1,15

380,602

106,06%

4,9

1,207

0,246

oltre 501

24,1%

123,381

421,935

545,316

1,09

512,386

106,43%

Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t Consumo Prezzo medio medio di gasolio €/ l carburante (al netto di IVA) Km/l

TIR 139/2011

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

4,7

Veicoli di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 t

50

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

Costo medio di carburante per Km di percorrenza €/Km

Lunghezza tratta Km

Costo medio al km 1,17

Altri costi Quota % dei Costo costi di esercizio carburante originari rappresentata per tratta € al netto del carburante dai costi del per tratta € carburante

Totale costi minimi per tratta €

Totale costi Totale costi Nuova % totale costi minimi minimi per minimi tratta €/Km originari per tratta € per tratta €

8,5

1,207

0,142

da 51 a 150

9,4%

7,240

71,562

78,802

1,55

76,870

102,51%

8,5

1,207

0,142

da 151 a 250

11,9%

21,437

164,790

186,227

1,23

180,506

103,17%

8,5

1,207

0,142

da 251 a 350

13,5%

35,634

237,554

273,187

1,09

263,677

103,61%

8,5

1,207

0,142

da 351 a 500

14,3%

49,830

311,126

360,957

1,03

347,657

103,83%

8,5

1,207

0,142

oltre 501

15,7%

71,125

400,936

472,061

0,94

453,078

104,19%

Prezzo medio del gasolio al netto dell’IVA aggiornato al mese di aprile 2011: 1,207 euro


È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.


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