Tir200 2017 03

Page 1

Albo Nazionale degli Autotrasportatori

Mensile - Marzo 2017 - n. 200

#Trasporti #Innovazione #Rete

TRANSPOTEC: FARI PUNTATI SULL’AUTOTRASPORTO

ALBO: TUTTI I NUMERI DELLA REGOLARITÀ

CABOTAGGIO: L’AVANZATA DEI PAESI DELL’EST

6

8

10



TIR

MASSIMO DE DONATO direttore responsabile

Con questo mese Tir taglia il traguardo dei 200 numeri. Una storia cominciata alla fine del 1998 grazie all’intuizione del primo direttore della rivista, Fabio Montanaro, e ad un organismo, il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, che seppe capire l’importanza di uno strumento che dialogasse direttamente con le imprese. Da allora sono cambiate molte cose. Altre sono rimaste immutate, come alcuni problemi della categoria. Noi però vogliamo celebrare questi 200 numeri della nostra storia ricordando coloro che hanno aiutato questo giornale a crescere e che oggi non sono più con noi. A cominciare dal direttore Fabio Montanaro, che il Transpotec quest’anno ha voluto ricordare con una targa alla memoria e senza il quale anche chi vi scrive probabilmente non avrebbe conosciuto molto di questo settore. Ma questo giornale è stato anche una fucina per giovani talenti. Uno di questi è prematuramente scomparso a Gaza nell’estate del 2014, a 35 anni. Si chiamava Simone Camilli e proprio sulle pagine di Tir aveva cominciato quella carriera giornalistica che lo avrebbe poi portato in giro per il mondo, e purtroppo incontro alla sua tragica fine. In ultimo, ma solo in ordine di tempo, vogliamo citare Luciano Tramontano, venuto a mancare lo scorso 20 febbraio all’età di 82 anni. Luciano era stato per molti anni il nostro fotografo e con i suoi scatti ci ha aiutato a raccontare questo mondo così come con la sua macchina fotografica aveva raccontato il Paese nel corso di più di cinquant’anni di attività presso altre importanti testate. Uno sguardo al passato, a quello che siamo stati e ai nostri compagni di viaggio: da qui ripartiamo per puntare al futuro e alle nostre prossime 200 candeline.

EDITORIALE


Cabotaggio L’avanzata dei Paesi dell’Est

Transpotec

2

Fari accesi su autotrasporto e logistica Più di 300 aziende e 10 case costruttrici; eventi di formazione e promozione; test drive e prove pratiche a Verona

p.6

Albo

Tutti i numeri della regolarità Illustrate le cifre sulle imprese iscritte: adesso sono 123.121, chiusa la verifica dovrebbero arrivare a circa 90mila

p.8

Per la prima volta uno studio ha fotografato il cabotaggio stradale in Italia: sei tir su dieci hanno targa estera

p.10

Politica Costi minimi: puntiamo a soluzioni condivise Dopo la sentenza del TAR del Lazio, il sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari spiega a Tir perché si deve proseguire sulla strada dell’intervento pubblico

p.22

TIR- Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XVI N° 200 - marzo 2017 Comitato Scientifico: Presidente Maria Teresa Di Matteo; Vicepresidente: Giuseppina Ferrannini; Vicepresidente: Silvio Faggi; Componenti: Antonio Amato, Massimo Costa, Marco Cattabiani, Giuseppina Della Pepa, Claudio Donati, Cinzia Franchini, Amedeo Genedani, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Pasquale Russo, Enzo Solaro, Luigi Tarquini. Direzione-Redazione: Via C.B. Piazza, 8 - 00161 Roma Tel. 06 44246008 Direttore Responsabile: Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it Capo Redattore: Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it Redattore: Antonella Vicini vicini@rivistatir.it Grafica: Marco Banci Segreteria: Adele Maddonni redazione@rivistatir.it


IN QUESTO NUMERO Investire oggi sui conducenti del futuro

Alternativi e connessi

Si ritorna a parlare di costi minimi

Presentato al Transpotec il progetto sulla formazione dei giovani che intendono intraprendere la professione di autista di mezzi pesanti promosso dall’Albo

di Emanuela Stifano

All’insegna del rispetto dell’ambiente e della connessione le novità presentate dai costruttori a Verona

E intanto Unatras mobilita la categoria con una giornata di iniziative in varie città italiane il 18 marzo. Incontro con Anas sui trasporti eccezionali

p.14

p.16

p.20

Obiettivo efficienza e sicurezza

Il risiko delle compagnie di navigazione italiane

Il calore che raffredda

Con il Decreto Mezzogiorno stanziati 30 milioni di euro che consentiranno di dare un nuovo impulso alla PNL. Intervista con De Dominicis, amministratore delegato di Uirnet

di Nicola Capuzzo

Msc entrerà a far parte del Gruppo Messina con l’obiettivo di creare sinergie tra i due gruppi. Una panoramica delle compagnie italiane

Una nuova tecnologia messa a punto da una ricerca coordinata da Enea punta a ridurre emissioni e costi dei trasporti refrigerati, sfruttando il calore disperso dal motore

p.26

p.32

p.34

Editoriale p.1 Albo p.4 Numeri p. Fisco p.

40 Divieti

Lavoro p.

p. 47

36

42

di Lucia Angeloni

Stampa Europea p.

Normative

Scadenze p.

38

p. 44

48

Collaboratori. Grafici: Giuliana Caniglia (progetto), Franco Galdo. Testi: Paolo Barilari, Nicola Capuzzo, Angelo Ciaravolo, Mariangela Pagano, Emanuela Stifano, Federico Tantillo CHIUSO IN REDAZIONE IL 8.03.2017 CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PUBBLICITÀ Crea Libri Srl - Via Pietro Capparoni, 21 00151 Roma Agenzia nazionale HP 10 Srl - Tel 02.48.003.799 mirta.barbeschi@hp10.it REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Picene Srl Stabilimenti Via Vaccareccia, 57 00071 Pomezia (Roma) Editore: Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

3


ALBO

SILVIO FAGGI Vicepresidente Comitato Centrale Albo

QUOTE ALBO: SEMPLIFICAZIONI E PROROGA IN AIUTO AGLI ISCRITTI Più di 50mila le aziende che hanno già

44

effettuato il pagamento grazie al potenziamento dei servizi di assistenza

S

econdo gli ultimi dati, sono 52.043 le aziende che si sono registrate per la procedura di pagamento tramite il portale dell’Albo e circa 50mila quelle che lo hanno attuato. Il procedimento è stato rallentato da una serie di problematiche, per porre rimedio alle quali il Comitato Centrale ha attuato una serie di semplificazioni. Misure introdotte a metà febbraio che si sono rivelate molto efficaci, considerando che nel giro di 13 giorni, sono stati effettuati più di 13.000 pagamenti. L’ultima iniziativa in ordine di tempo ha avuto luogo al Transpotec, a Verona, dove presso lo stand dell’Albo personale specializzato ha prestato supporto agli utenti. Decine le imprese che hanno ricevuto sostegno per la registrazione al portale dell’Albo e per il pagamento della quota; numerose anche le richieste di informazioni relative alla funzionalità di “Regolarità Impresa” e al servizio di “Consultazione Dati Impresa”. Si confida quindi che con l’ultima proroga possa essere consentito a tutti il perfezionamento della pratica di pagamento, anche perché, in caso contrario, si corre il rischio della sospensione dall’Albo o di subire rallentamenti o dinieghi su pratiche importanti presso la Motorizzazione, come la revisione annuale o l’immatricolazione di nuovi veicoli. Si invita, quindi, chi non ha ancora pagato a provvedere con sollecitudine.

MARZO2017


ALBO

GIUSEPPINA FERRANNINI Vicepresidente Comitato Centrale Albo

IL COMITATO PROSEGUE IL PERCORSO AVVIATO Proroga al 31 marzo del termine per pagare le quote e di un anno per la durata in carica di questo Comitato

L

a Legge 19 del 2017, di conversione del DL n. 244 del 2014 (cosiddetto Milleproroghe), ha portato con sé anche due importanti novità per l’Albo e per il settore dell’autotrasporto. La prima è la proroga al 31 marzo 2017 del termine di scadenza per provvedere al pagamento della quota associativa 2017 dovuta dalle imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori, che prima era stabilito al 28 febbraio 2017. Si tratta di una risposta alle problematiche che si sono riscontrate in questi mesi nelle procedure di pagamento, possibile da quest’anno soltanto attraverso il portale dell’Albo. La seconda misura inserita nella citata legge di conversione è la proroga di un anno della durata in carica dei componenti del Comitato Centrale dell’Albo che, quindi, sarà in scadenza nell’aprile 2018. Si tratta di una misura particolarmente importante poiché offre all’Albo la possibilità di proseguire il percorso avviato in questo mandato nel quale, completamente innovato nella natura giuridica e nei compiti istituzionali, il Comitato Centrale si è posto obiettivi significativi come quello della regolarità delle imprese, della formazione (da ultimo il “progetto conducente”, indirizzato ai giovani), della lotta al dumping sociale. L’obiettivo di questo ultimo anno di mandato è, quindi, quello di arricchire la significatività del Comitato Centrale di un valore aggiunto, in termini di strategicità e nuova linfa per il settore, rispetto a quello preso in consegna nel 2014. L’auspicio è di lavorare tutti insieme per completare questa fase di rinnovamento.

MARZO2017

5


6

Professionisti ed esperti hanno fatto il punto sullo stato del settore, su novitĂ tecnologiche e mezzi, quadro normativo e prospettive economiche


TIR

FARI ACCESI SU AUTOTRASPORTO E LOGISTICA Più di 300 aziende e 10 case costruttrici, tra produttori di truck e veicoli commerciali; eventi di formazione; test drive e prove pratiche a Verona in occasione del Traspotec

A

nche quest’anno Verona ha ospitato Transpotec Logitec, il salone dei trasporti e della logistica che ogni due anni torna nella città scaligera. Quattro giorni, dal 22 al 25 febbraio, nel corso dei quali professionisti ed esperti si sono incontrati e hanno fatto il punto sullo stato del settore, sia per quel che riguarda le novità tecnologiche e i mezzi, sia per il quadro normativo, sia per le prospettive economiche.

Fra i costruttori, Daf, Iveco, Man, Mercedes-Benz e Scania; per i commerciali leggeri anche Citroen Italia, Fiat Professional e Ford, Peugeot e Volkswagen, mezzi ibridi o completamente elettrici, ma anche alimentati a gas naturale liquefatto (LNG) o a gas naturale compresso (CNG) o che utilizzano carburanti alternativi, a conferma dell’attenzione per sostenibilità e ambiente ormai al centro delle politiche del settore. Stesso discorso per le nuove tecnologie, ormai parte integrante di abitacoli e dispositivi integrati. Ed è di fronte all’evidenza che il mestiere dell’autotrasportatore sta cambiando e necessita di una preparazione sempre più specialistica, che a Verona è stato presentato anche il protocollo d’Intesa tra Unrae e Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori per il Progetto di Formazione di conducenti che ha l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla professione

MARZO2017

7 di autisti di mezzi pesanti (pag. 14). L’Albo degli Autotrasportatori è stato protagonista anche di un altro incontro, sabato 25, durante il quale sono stati resi noti i numeri relativi alla regolarità delle imprese (pag. 8) e al fenomeno del cabotaggio (pag. 10). Fra i diversi eventi di approfondimento (sicurezza stradale, legalità, omicidio stradale, retrofit elettrico, uso del tachigrafo e obblighi formativi, tecniche di guida), Anfia ha presentato i risultati della seconda fase di Progetto 18, il progetto avviato nell’ottica di uno sviluppo più sostenibile e produttivo del trasporto su strada, utilizzando mezzi più lunghi (18 metri invece degli standard da 16,50) e risparmiando così sia in termini di carburante sia di CO2.


TIR

LAVORO

TUTTI I NUMERI DELLA REGOLARITÀ

8

Il Comitato Centrale ha illustrato le cifre sulle imprese iscritte: adesso sono 123.121, una volta chiusa la verifica dovrebbero arrivare a 90mila circa. Di Matteo: regolarità obiettivo strategico

L

a regolarità “è un obiettivo strategico e quanto avviato due anni fa dal nulla va oltre il semplice controllo dei dati relativi alle imprese ma rappresenta una politica di monitoraggio del settore”. Così la presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Maria Teresa Di Matteo, al Transpotec, lo scorso 25 febbraio, durante il convegno “Albo: regolarità e impegni futuri” ha introdotto i risultati della verifica e cancellazione delle imprese prive dei requisiti per rimanere iscritte. Oltre a Maria Teresa Di Matteo, e a Silvio Faggi, vicepresidente dell’Albo, hanno partecipato all’incontro tutte le associazioni

MARZO2017

di categoria, Luigi Tarquini, capo della segreteria del Comitato Centrale, Massimo Marciani, dell’Associazione Mondiale della Strada AIPCR, che ha presentato uno studio sul cabotaggio in Italia (pag. 10), e il prefetto Roberto Sgalla, direttore delle Specialità della Polizia di Stato, che ha anticipato alcuni dati relativi alla criminalità a danno degli autotrasportatori. Proprio dal palco del Transpotec, due anni fa, era stata annunciata la nascita del portale della regolarità delle imprese dell’Albo degli Autotrasportatori e la conseguente cancellazione delle imprese non in regola con gli adempimenti previsti dalla legge.


TIR Attualmente sono 123.121 le imprese iscritte (dati al 22 febbraio). La cifra è il risultato della cancellazione delle prime 4.448 imprese fra le 23.195 che non risultano più registrate alla Camera di Commercio, Industria,

Agricoltura e Artigianato (CCIAA). Nei prossimi mesi verranno effettuate verifiche anche su un totale di 15.588 aziende prive di veicoli. Una volta conclusa la cancellazione delle imprese non più iscritte alla Camera di Commercio e di quelle a veicoli zero si calcola che saranno circa 90mila le imprese iscritte all’Albo. Quello della regolarità è un tema particolarmente sentito dalle associazioni di categoria che all’unanimità hanno ribadito l’importanza di una politica tesa a garantire il rispetto della legalità. Silvio Faggi ha evidenziato proprio il ruolo delle associazioni all’interno dell’Albo e la necessità di un quadro normativo di riferimento chiaro e

lineare. “L’Albo – ha detto – è un luogo insostituibile di incontro con le istituzioni dove il confronto è continuativo e non dettato da emergenze del momento; le associazioni devono avere un ruolo unitario nel contribuire a definirne le norme, in linea con lo scenario attuale del settore”. Massimo Bagnoli, presidente di Fiap, ha chiesto però un’azione ancora più efficace e incisiva da parte dell’Albo per sgomberare il campo dalle aziende non in linea con le regole, ricordando come gli autotrasportatori abbiano anche altri problemi pratici con cui confrontarsi ogni giorno sulle strade. Per Claudio Donati, segretario generale di Assotir, “la questione della regolarità resta centrale, ma è necessario proseguire con le molte iniziative intraprese durante questo mandato, alcune delle quali non sono state ancora portate a compimento. Abbiamo ancora un anno – ha detto (riferendosi alla proroga di questo Comitato appena votata dal Parlamento, NdR) – ma dobbiamo caricarci della responsabilità di concludere quanto iniziato; poi ognuno farà le sue valutazioni”. “L’Albo deve diventare la casa degli autotrasportatori e non solo per la gestione amministrativa ma anche per la definizione di una vera e propria politica dell’autotrasporto”: così Marco Cattabiani di Unitai è intervenuto, ipotizzando un quadro di irregolarità ancora più ampio di quello rilevato dal portale e chiedendo perciò un’azione più ampia e strategica. La crucialità del tema della

MARZO2017

ALBO

regolarità è stata evidenziata anche dalla rappresentante di Cna Verona, Angiolina Mignoli. Il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha ricordato come l’Albo possa sostenere meglio le imprese regolari sia coinvolgendo le associazioni di categoria sia dandosi degli obiettivi precisi, stabilendo scadenze temporali ben definite. “Tutti dobbiamo operare nell’interesse comune”, ha sottolineato. Sulla stessa linea Thomas Baumgartner, presidente di Anita: “All’Albo va il plauso per quel che è stato fatto con Progetto Giovani, ma è importante andare avanti ponendosi obiettivi chiari e ricordando il punto da cui siamo partiti”. Baumgartner ha ricordato, infatti, gli impegni fissati nel 2014 a Fiuggi, durante gli Stati Generali delle associazioni dell’autotrasporto, quando il tema della regolarità è stato messo al centro delle politiche del settore. Di rispetto delle regole ha parlato, in conclusione, il prefetto Sgalla citando i primi dati dell’Osservatorio nazionale su furti e rapine nell’autotrasporto. Solo in autostrada sono stati registrati 511 eventi. Di questi 300 riguardano furti di merci (elettronica di consumo, pneumatici, alimentari, abbigliamento, cosmetici, farmaci), in Piemonte, Puglia, Abruzzo e Lombardia. I restanti 211 sono furti di gasolio principalmente in Piemonte, Veneto; Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

9


LAVORO

10


TIR

LAVORO ALBO

CABOTAGGIO: L’AVANZATA DEI PAESI DELL’EST Per la prima volta uno studio ha fotografato il cabotaggio stradale in Italia: sei tir su dieci hanno targa estera

O

ltre il 60% dei mezzi pesanti che entrano ed escono dal nostro Paese è straniero. Lo rivela uno studio condotto dall’Albo degli Autotrasportatori in collaborazione con l’Associazione Mondiale della Strada AIPCR, che ha analizzato il fenomeno del cabotaggio nel nostro Paese e che è stato presentato il 25 febbraio al Transpotec. “La ricerca ha permesso, per la prima volta, di quantificare la percentuale di veicoli stranieri in entrata e uscita nel nostro Paese in un giorno autunnale e allo stesso tempo di individuare la nazionalità dei veicoli”, ha sottolineato Massimo Marciani, presidente del Comitato Tecnico B.4 Trasporto Merci su Strada, illustrando i risultati. Per sei giorni sono stati presidiati diversi punti di accesso all’Italia: le informazioni hanno evidenziato percentuali di mezzi stranieri molto elevate, al Brennero e a Pesek circa 3 mezzi su 4 in transito sono stranieri.

GENNAIO2017

Inoltre hanno individuato la costante presenza di mezzi con targa dei Paesi dell’Est Europa in tutti i valichi analizzati. Il caso più emblematico è quello dei mezzi con targa rumena ricorrenti in ogni varco. Percentuali elevate anche per i mezzi con targa croata, slovena e turca, con punte massime a Pesek (70% croati), a Rabuiese (71% di sloveni) e al porto di Trieste (75% di turchi). “La presenza di così tanti transiti esteri aumenta in modo più che proporzionale la possibilità di comportamenti illegali –ha aggiunto Marciani–. Tanto più che nel corso delle interviste effettuate abbiamo riscontrato una forma di autodenuncia da parte degli autisti. Se infatti un 6% ha spontaneamente dichiarato di porre in atto comportamenti illegali, affermando di essere rimasto in Italia più di sette giorni dopo un trasporto internazionale, possiamo ragionevolmente desumere che la percentuale totale di cabotaggio illegale sia molto più elevata”.

11


TUTTI I NUMERI TIR

LAVORO

TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO TRAFORO DEL MONTE BIANCO veicoli merci entrata 937 italiani 287 stranieri 650 % 69,4 Francia Romania Ungheria Lituania Polonia Altre naz.

153 100 71 57 57 212

23,5 15,4 10,9 8,8 8,8 32,6

veicoli merci uscita 1.033 italiani 292 stranieri 741 % 71,7 Francia Romania Lituania Polonia Bulgaria Altre naz.

152 119 99 69 66 236

veicoli merci entrata 71 italiani 39 stranieri 32 % 45,1 Polonia Svizzera Paesi Bassi Romania Francia Altre naz.

7 6 4 3 3 9

21,9 18,8 12,5 9,4 9,4 28,1

17 8 2 7

PASSO DEL SEMPIONE veicoli merci entrata 239 italiani 138 stranieri 101 % 42,3 Svizzera Paesi Bassi Romania Altre naz.

veicoli merci uscita 63 italiani 29 stranieri 34 % 54 Svizzera Romania Paesi Bassi Altre naz.

COMO-BROGEDA

29 20 12 40

28,7 19,8 11,9 39,6

veicoli merci uscita 209 italiani 110 stranieri 99 % 47,4

50 23,5 5,9 20,6

Svizzera Paesi Bassi Romania Altre naz.

25 17 11 46

25,3 17,2 11,1 46,5

veicoli merci entrata 1.566 italiani 949 stranieri 617 % 39,4 Danimarca 98 Romania 87 Svizzera 79 Lettonia 76 Polonia 73 Altre naz. 204

15,9 14,1 12,8 12,3 11,8 33,1

veicoli merci uscita 1.703 italiani 1.010 stranieri 693 % 40,7 Svizzera 128 Romania 107 Danimarca 86 Polonia 72 Lettonia 71 Altre naz. 229

18,5 15,4 12,4 10,4 10,2 33

20,5 16,1 13,4 9,3 8,9 31,8

12

TRAFORO DEL FREJUS

TOTALE DI PASSAGGI TRANS FR

veicoli merci entrata 1.172 italiani 487 stranieri 685 % 58,4 Francia Romania Lituania Bulgaria Altre naz.

207 117 77 72 212

30,2 17,1 11,2 10,5 30,9

veicoli merci uscita 1.337 italiani 729 stranieri 608 % 45,5 Svizzera 184 Romania 117 Danimarca 55 Polonia 51 Lettonia 50 Altre naz. 151

30,3 19,2 9 8,4 8,2 24,8

I dati sono stati osservati in un giorno medio della stagione autunnale nei varchi alpini BARRIERA DI VENTIMIGLIA veicoli merci entrata 2.370 italiani 891 stranieri 1.479 %62,4 Spagna Romania Francia Polonia Altre naz.

330 250 202 196 501

22,3 16,9 13,7 13,3 33,9

veicoli merci uscita 2.148 italiani 542 stranieri 1.606 % 74,8 Spagna 366 Romania 250 Polonia 194 Francia 184 GENNAIO2017 Altre naz. 612

22,8 15,6 12,1 11,5 38,1


I

DEL CABOTAGGIO TIR

BRENNERO veicoli merci entrata 3.600 italiani 922 stranieri 2.678 % 74,4 Polonia Romania: Danimarca Rep. Ceca: Slovacchia Altre naz.

649 391 264 231 228 915

24,2 14,6 9,9 8,6 8,5 34,2

veicoli merci uscita 3.728 italiani 950 stranieri 2.778 % 74,5 Polonia 535 Danimarca 459 Romania 405 Rep.Ceca 272 Altre naz. 1.107

19,3 16,5 14,6 9,8 39,8

STAZIONE DI UGOVIZZATARVISIO veicoli merci entrata 1.981 italiani 858 stranieri 1.123 % 56,7 Austria Polonia Slovenia Rep.Ceca Altre naz.

258 228 122 114 401

veicoli merci uscita italiani 505 stranieri 1.439 Polonia Austria Rep. Ceca Slovenia Altre naz.

361 303 195 129 451

23 20,3 10,9 10,2 35,7

1.944 % 74

25,1 21,1 13,6 9 31,3

LAVORO

VILLESSE-GORIZIA SANT’ANDREA (A34) veicoli merci entrata: 2.779 italiani 1.195 stranieri 1.604 % 57,7 Slovenia Ungheria Polonia Romania Bosnia Erz. Altre naz.

411 252 189 118 113 521

25,6 15,7 11,8 7,4 7 32,5

veicoli merci uscita 2.099 italiani 747 stranieri 1.352 % 64,4 Slovenia Ungheria Polonia Slovacchia Romania Altre naz.

524 169 138 92 76 353

38,8 12,5 10,2 6,8 5,6 26,1

VALICO DI FERNETTI veicoli merci entrata 1.768 italiani: 1.153 stranieri 615 % 34,8 Slovenia Finlandia Croazia Bulgaria Polonia Altre naz.

207 83 71 65 51 138

veicoli merci uscita italiani 822 stranieri 1.135 Slovenia Finlandia Bulgaria Croazia Polonia Altre naz.

349 166 130 119 109 262

33,7 13,5 11,25 10,6 8,3 22,4

1.957 % 58 30,7 14,6 11,5 10,5 9,6 23,1

VALICO DI PESEK veicoli merci entrata 274 italiani 59 stranieri 215 % 78,5

S FRONTALIERI DI VEICOLI MERCI

35.345 IN ENTRATA

17.594

148 28 39

68,8 13 18,1

veicoli merci uscita 301 italiani 71 stranieri 230 % 76,4 Croazia Slovenia Altre naz.

169 21 40

73,5 9,1 17,4

VALICO DI RABUIESE

veicoli italiani 7.350 veicoli stranieri 10.244

IN USCITA

Croazia Slovenia Altre naz.

veicoli merci entrata 837 italiani 392 stranieri 445 % 53,2

17.751

Slovenia Croazia Altre naz.

veicoli italiani 6.819 veicoli stranieri 10.932

317 94 34

71,2 21,1 7,6

veicoli merci uscita 1.229 italiani 758 stranieri 471 % 38,3 Slovenia Croazia Altre naz. GENNAIO2017

336 100 35

71,3 21,2 7,4

13


LAVORO

14

INVESTIRE OGGI SUI CONDUCENTI DEL FUTURO Presentato al Transpotec il progetto sulla formazione dei giovani che intendono intraprendere la professione di autista di mezzi pesanti promosso dall’Albo degli Autotrasportatori

Le Carte di qualificazione del conducente attive nel nostro Paese sono 775 mila delle quali soltanto 25 mila intestate a giovani conducenti. Ritengo essenziale invertire la rotta e per farlo bisogna investire sui giovani

L

o ha sottolineato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Simona Vicari, intervenendo al Transpotec il 22 febbraio al convegno “Professione conducente: alla guida del futuro”, organizzato da Unrae in collaborazione con l’Albo degli Autotrasportatori. “Questo settore, più degli altri – ha aggiunto il sottosegretario - ha bisogno di nuove leve, professionalmente e tecnologicamente preparate, in grado di portare avanti la politica innovativa del Governo nel campo dell’autotrasporto”.

GENNAIO2017


Proprio per investire sui giovani e fornire loro una formazione adeguata a svolgere un lavoro qualificato come l’autista di mezzi pesanti, l’Albo ha promosso “Progetto giovani”, cui hanno aderito le associazioni di categoria del settore, i costruttori italiani ed esteri di veicoli industriali e le associazioni delle autoscuole. Il progetto, illustrato da Giuseppina Ferrannini, vice presidente dell’Albo degli Autotrasportatori di fronte a una platea di oltre 300 studenti di istituti professionali e tecnici, si rivolge a mille giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, interessati a intraprendere questa professione, e promuove corsi formativi per conseguire la patente di guida di categoria superiore e il Certificato di Qualificazione Professionale (CQC), grazie a un contributo dell’Albo e a tariffe agevolate praticate dalle autoscuole. Le associazioni dell’autotrasporto garantiranno, inoltre, stage formativi e affiancamento nelle imprese italiane di autotrasporto, in modo da consentire ai giovani di confrontarsi subito con il mondo del lavoro. Negli ultimi dieci l’anni l’offerta di conducenti in Italia è diminuita di 182.307 unità mentre la presenza sul mercato di mezzi sempre più raffinati dal punto di vista tecnologico richiede personale espressamente formato e altamente specializzato. “Per questo – ha sottolineato Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – è oggi prova di lungimiranza scegliere di investire, come sta facendo l’Albo, per formare e qualificare giovani conducenti alla guida dei veicoli per il trasporto di merci di ultima generazione,

tecnologicamente all’avanguardia rispetto ad ogni altro mezzo stradale. Si tratta di un’esigenza primaria per conseguire concretamente l’obiettivo di potersi avvalere di personale professionalmente preparato, in grado di garantire un ulteriore salto di qualità nell’ambito della circolazione stradale, salto del quale l’autotrasporto italiano ha oggi particolarmente bisogno anche per garantirsi maggior redditività e affrontare le sfide settoriali di un futuro che è già cominciato”.

775 CARTE DI

QUALIFICAZIONE IN ITALIA

25MILA

INTESTATE A GIOVANI CONDUCENTI

-182.307OFFERTA

DI CONDUCENTI IN ITALIA

1MILIONE

DI EURO L’INVESTIMENTO PREVISTO PER LA FORMAZIONE Pieno appoggio al progetto è arrivato anche dalle associazioni di categoria, ben consapevoli della carenza di forza lavoro giovane e qualificata nelle imprese del settore. “Bisogna creare nuove generazioni di lavoratori anche nel settore dei trasporti, che ne ha un gran bisogno”, ha detto Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, e a questo proposito ha lanciato una provocazione. “Perché il contributo che l’Authority dei Trasporti, senza averne titolo, chiede alle imprese del settore non lo destiniamo ai giovani per la formazione professionale e

MARZO2017

tato ha aumen i t r o p s ei Tra nde hority d deichTrasporti L’AutL’Authority e le azie ha alzato e l a u n n per l’aliquota annuale vche leeaziende ta a o ersar n l’aliquo o v e d o ditrautotrasporto devono versare per asport ante, che gardel di autoil l e d o t funzionamento garante, che n oname noltre ha I . il funzèi passata % 6 l a dal 4 al 6%. Inoltre ndeha ata dal 4 lle azie e d o r è passampliato t e m to delle aziende eriperimetro il pil i fattura imo dminimo n i ampliatocoinvolte: m o v il nuovo di o u u n i e ro, volte: il peroil milionièd di 5 5 i coinfatturato d è versamento ment Anche il versadi permilioni nno fai. 30 a euro, contro di un n u i d 30 o o i Anche sonpiccole olepiù c contrfa. c i anno le aziende p ù i iende p re le azsono quindi costrette te a paga t e r t s o c ndi qauipagare il icontributo. buto. il contr

agli adempimenti burocratici? Un costo per le imprese che contribuisce solo a sostenere la burocrazia, ovvero i costi di gestione del garante – ha aggiunto Uggè. – Quel contributo avrebbe più senso versarlo all’Albo, creando un fondo per aiutare i giovani a darsi un futuro e potenziare la formazione”. Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti, ha posto l’accento sull’importanza, oltre che della formazione, dell’aiuto economico che viene dato dall’Albo degli Autotrasportatori. “I dati sulla disoccupazione giovanile sono allarmanti, pari al 40%. Iniziative come questa possono contribuire a favorire il ricambio generazionale nelle aziende e dare un’occasione per un futuro occupazionale a tanti ragazzi che hanno voglia di avvicinarsi a questa professione e tanta volontà di mettersi in gioco. Ma quella che manca ai giovani, spesso, è la liquidità. Prendere una patente professionale costa circa 6mila euro, una cifra che non tutti oggi possono permettersi. L’iniziativa dell’Albo va incontro anche a questa mancanza di liquidità”.

15


LAVORO

ALTERNATIVI E CONNESSI di Emanuela Stifano

16

C

’erano quasi tutte le case costruttrici all’ultima edizione di Transpotec, che probabilmente verrà ricordata come quella delle sinergie (tra Transpotec, Samoter e Asphaltica, andate in scena contemporaneamente) e, forse, della ripresa. Forti di un immatricolato finalmente in crescita, i costruttori si sono presentati a Verona carichi di ottimismo e anche di qualche novità. Tre i temi che aleggiavano negli stand: connettività, trazioni alternative, servizi. Transpotec 2017 segna un passaggio epocale per Man: il costruttore ha deciso di rafforzare la propria immagine in Italia e, a cascata, la propria presenza, puntando su diverse iniziative. In primo luogo rafforzando la rete -

nei prossimi mesi saranno aperti nuovi punti vendita - in secondo luogo puntando su nuovi segmenti: van TGE, a Verona, ha avuto la sua prèmiere italiana. Sono state inoltre messe a punto alcune iniziative, come “Ama il tuo cuore”, l’esame cardiologico che, grazie alla telemedicina, può essere eseguito direttamente in officina sfruttando i tempi della manutenzione. Per Mercedes (e non solo) il leitmotiv del futuro è la connettività che, seppur mal si sposa con l’età avanzata dell’attuale parco circolante, dopo Transpotec sembra essere qualcosa di più di un semplice esercizio di stile: Urban eTruck, il camion elettrico a guida autonoma mostrato all’ultima edizione di IAA, alla fine del 2017 sarà testato sulle

MARZO2017

strade tedesche. Andando però a qualcosa di immediatamente fruibile, la Stella, a Verona, ha lanciato in Italia Mercedes-Benz Uptime, il sistema di manutenzione preventiva che funziona attraverso l’interconnessione di oltre 400 sensori tra il veicolo, la rete di assistenza e l’operatore. In pratica, è stata riprogettata e potenziata la centralina elettrica, al fine di permettere ai mezzi di dialogare costantemente con il server di Stoccarda, il che significa telediagnosi preventiva dei mezzi, assistenza in tempo reale, manutenzione programmata; tradotto, maggiore redditività. Ma se Uptime sarà su tutti i veicoli nel medio periodo, fin da ora è disponibile FleetBoard Manager, la App che permette un accesso


LAVORO

A Verona i maggiori costruttori di mezzi pesanti hanno presentato le principali novità, sempre all’insegna del rispetto dell’ambiente e della connessione uomo-macchina

17 semplice, rapido e gratuito alla connettività (il requisito è l’installazione del nuovo Truck Data Center a bordo) e che fornisce informazioni circa i consumi, lo stile di guida, lo stato di salute della flotta. Di connettività, guida autonoma, sostenibilità e servizi si è parlato anche nello stand di Scania, in cui è stato ricordato l’accordo tra Germania e Svezia per lo studio delle strade elettrificate, in cui è stato presentato Scania Fleet Care - il servizio di assistenza completa per le flotte di veicoli - e in cui faceva bella mostra di sé la New generation. Il Grifone, però, per tutto il 2017 ha ancora il doppio listino: i nostalgici, possono ancora ordinare la gamma Streamline.

E visto che, come abbiamo ricordato, accanto alla connettività il secondo tema portante di Transpotec sono state le trazioni alternative, il costruttore svedese non ha perso l’occasione per presentare il primo autocarro ibrido che può viaggiare anche in modalità “solo elettrica”, a biodiesel o HVO, e un veicolo a metano liquido (LNG). Il che presta il fianco per passare a Iveco che, a Verona, oltre ad aver esposto l’intera gamma di veicoli a gas - dal Daily allo Stralis 400 cavalli, passando per Eurocargo - e a rinnovare il suo atto di fede verso il gas liquido, ha anche affrontato l’attualissimo e controverso tema della transizione energetica. Ma se è vero che i

MARZO2017

veicoli LNG non sono più prototipi ma realtà su strada, è altrettanto vero che la carenza delle infrastrutture limita il diffondersi di questa e di altre tecnologie (leggi biometano): serve dunque uno sforzo di filiera, in cui il costruttore nazionale crede fortemente. Nella direzione delle trazioni alternative sembrerebbe che stia lavorando - ma senza svelare ancora nulla - anche Daf. Che, a Transpotec, oltre alla oramai consolidata Daf Transport Efficiency, ha esibito il concetto di camion super connesso (Daf connect) - driver, gestore della flotta, dealer e officina sono sempre connessi - e ha promesso un’offensiva nel segmento dei carri.


IN TIROLO OBBLIGO DI CONTRASSEGNO ECOLOGICO di Antonella Vicini

Dal 1° maggio dovrà essere esposto sul parabrezza e identificherà il camion in base all’appartenenza alla classe Euro. Sanzioni elevate per chi circola senza bollino 12 18

1° MAGGIO 2017 OBBLIGO DI CONTRASSEGNO ECOLOGICO DOVE IN ALCUNE ZONE DELL’AUSTRIA TRA CUI L’A12 SANZIONI FINO A 2.000 EURO PER CHI CIRCOLA SENZA BOLLINO

D

al prossimo 1° maggio, per attraversare il Tirolo i mezzi pesanti dovranno esporre un contrassegno ecologico, denominato Abgasplakette. La novità è anche legata al divieto settoriale in vigore in Austria dal 1° novembre 2016 che, per ragioni ambientali, impedisce ad alcune categorie di veicoli di peso superiore alle 7,5 Ton che trasportano determinate tipologie di merci (rifiuti, detriti, legname in tronchi, sughero, minerali, marmi, etc.) di attraversare il tratto dell’A12 compreso tra Kufstein e Zirl, in entrambe le direzioni. Il divieto – di cui avevamo già parlato nei mesi scorsi (vedi Tir 196) – prevede una deroga senza limitazioni temporali per gli Euro 6 e fino al 30 aprile per


TIR

EUROPA

TRASPORTO STRADALE: GLI ORIENTAMENTI DELL’EUROPARLAMENTO

L

a Commissione trasporti del Parlamento europeo ha approvato una mozione sul trasporto stradale nella Ue (33 voti favorevoli, 5 contrari e 7 astenuti), fornendo alla Commissione Ue alcuni orientamenti sulle proposte di Direttiva attesa nei prossimi mesi. Molte le azioni che vengono proposte nel documento, a partire dall’aumento dell’interoperabilità, in particolare per i sistemi elettronici di esazione pedaggi e l’uso di tecnologie digitali come la CMR elettronica e il tachigrafo di ultima generazione. Ma si invita anche a uniformare la cooperazione, l’interpretazione e i controlli, in particolare sul cabotaggio, i divieti di circolazione e il riposo settimanale in cabina; - a eliminare il fenomeno delle cosiddette imprese “caselle postali”; - a migliorare le norme sul noleggio dei veicoli,

gli Euro 5. Dal 1° maggio 2017 l’appartenenza alla classe Euro dei veicoli dovrà essere dimostrata solo tramite contrassegno ecologico e non più attraverso documentazione cartacea a bordo del mezzo. Per ottenere il contrassegno di classificazione dei veicoli è necessario presentare una serie di documenti (come la carta di circolazione, il certificato di omologazione, annex CEMT) a enti preposti. Il riferimento normativo della misura è una legge nazionale sulla protezione ambientale e sulla riduzione delle emissioni nocive che prevede, in alcune aree del Paese, che le classi ecologiche dei

-

-

modificando in particolare le norme attuali che permettono agli Stati membri di vietare l’uso di veicoli noleggiati nelle operazioni di trasporto internazionale; tra gli orientamenti della Commissione trasporti, anche quello di spingere all’uso di combustibili alternativi al petrolio e alla digitalizzazione del settore; a migliorare l’efficienza del trasporto stradale; intervenire per chiarire le norme sul distacco nel settore dei trasporti; agire su qualità del lavoro, formazione, certificazione, condizioni di lavoro per attrarre giovani nel settore; garantire la presenza di un sufficiente numero di aree di parcheggio, dotazioni sanitarie e alberghi di transito nelle località dove maggiore è il volume di traffico.

veicoli debbano essere identificate mediante contrassegni. I veicoli in transito nelle aree IG-L-ban di classi Euro 3, 4, 5 e 6 avranno un badge di colore variabile – giallo per gli Euro 3; verde per gli Euro 4; azzurro per gli Euro 5 e viola per gli Euro 6 – posizionato sulla parte destra del parabrezza. Chi circola senza bollino sarà soggetto a una sanzione fino a circa 2.200 euro. Sulla questione del divieto settoriale austriaco sono stati aperti negli ultimi anni diversi contenziosi a livello europeo, dopo che per ben due volte la Corte Ue ha condannato la scelta di

Vienna perché in contrasto con il principio di libera circolazione. Proprio di recente, lo scorso 15 febbraio, la Commissione ha reso nota però l’archiviazione dell’ultimo procedimento d’infrazione che aveva avviato lo scorso luglio con una lettera di messa in mora. La Commissione ha infatti ritenuto opportune le modifiche che nel frattempo sono state apportate all’attuale divieto su suggerimento di Bruxelles, come il via libera concesso agli Euro 6, nella convinzione che sia legittimo adottare misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, nel quadro della direttiva sulla qualità dell’aria (2008/50/CE).

19 13


w

POLITICA

TIR

SI RITORNA A PARLARE DI

COSTI MINIMI 20

E intanto Unatras mobilita la categoria con una giornata di iniziative in varie città italiane il 18 marzo. Incontro con Anas sui trasporti eccezionali

A

ttirare l’attenzione su cinque questioni di fondamentale importanza per il settore dell’autotrasporto. È questo il motivo per cui il 18 marzo, su iniziativa di Unatras, gli autotrasportatori si mobiliteranno in tutta Italia, manifestando nelle piazze e sollecitando risposte in grado di risolvere i problemi della categoria. Un segnale verso le Istituzioni per dimostrare che è assolutamente necessario un confronto, almeno su alcuni

punti che le associazioni giudicano fondamentali. Uno dei temi giudicati più importanti da Unatras è l’assunzione di iniziative volte a garantire la trasparenza e la regolarità del trasporto nazionale e internazionale, che supportino quanto sta facendo l’Albo degli Autotrasportatori attraverso la cancellazione delle imprese non in regola (vedi anche l’articolo a pagina 8). Iniziative che dovrebbero concretizzarsi, nel rilancio e la definitiva messa a regime del

MARZO2017

portale della regolarità delle imprese gestito dall’Albo e in azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri Paesi europei contro la concorrenza sleale e illegale e contro qualsiasi forma di abusivismo. Le altre tematiche fondamentali sono poi il rispetto dei tempi di pagamento, con norme efficaci per disincentivare e punire chi non li rispetta, come l’avvio di sanzioni effettive; lo sblocco del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, che da qualche mese vivono una situazione di paralisi; il pieno funzionamento delle Motorizzazioni Civili, e la determinazione mensile dei costi indicativi d’esercizio dei diversi servizi d’autotrasporto. E proprio la questione dei costi minimi di esercizio è tornata al centro del dibattito politico in seguito a due sentenze del Tar del Lazio (la 2655 e la 2656 del 21 febbraio 2017) che dichiarano illegittimi tali costi (vedi anche l’intervista a pag. 22). Nel 2016, la Corte di Giustizia europea aveva dichiarato illegittimi solo i costi di esercizio determinati dall’Osservatorio, perché composto principalmente da rappresentanti degli operatori


TIR

economici interessati, mentre aveva dato il via libera a quelli determinati dal ministero dei Trasporti. Ora invece, secondo le sentenze appena emesse dal Tribunale amministrativo, i costi di esercizio sono illegittimi anche se stabiliti dal solo ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché determinati con la stessa formula applicata dall’Osservatorio. Secondo il Tar, infatti, la predeterminazione dei costi, operata dall’art. 83-bis, concretizza una illegittima “determinazione orizzontale di tariffe imposte” in quanto non giustificata da un motivo legittimo. Intanto qualcosa si sta muovendo sul fronte dei trasporti eccezionali che, come dicevamo, sono bloccati da alcuni mesi poiché le Province, soprattutto quelle del Nord, non stanno più concedendo le autorizzazioni e i permessi sono stati bloccati. Da alcuni incontri tra i soggetti interessati è emerso che il Governo emanerà una direttiva sul tema che garantisca misure omogenee su tutto il territorio nazionale. Inoltre il 24 marzo si terrà un incontro con Anas sulla questione.

POLITICA

Unatras: Genedani rieletto presidente Amedeo Genedani è stato rieletto presidente di Unatras per il biennio 2017-2018. I rappresentanti di Assotir, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna-Casa e Unitai, organizzazioni aderenti al coordinamento unitario delle associazioni dell’autotrasporto merci, hanno infatti votato all’unanimità nella riunione del 28 febbraio del Comitato esecutivo, per la rielezione del presidente, confermandogli la piena fiducia. “Ringraziando i colleghi per la fiducia accordata, ho accettato la sfida consapevole del momento drammatico che le imprese di autotrasporto vivono – ha sottolineato Genedani -. Nonostante nessuna risposta sia pervenuta dalle Istituzioni alle nostre richieste, continueremo a portare in tutte le sedi le istanze della categoria, perché crediamo fortemente che ci sia bisogno di provvedimenti urgenti per garantire il rispetto delle regole e la competitività delle imprese nel sistema dei trasporti nazionale”.

21


COSTI MINIMI: PUNTIAMO A SOLUZIONI CONDIVISE Dopo la sentenza del TAR del Lazio, il sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari spiega a Tir, durante il Transpotec, perché si deve proseguire sulla strada dell’intervento pubblico

22

L

a recente sentenza del TAR Lazio ha confermato l’illegittimità della fissazione dei costi di esercizio dei trasporti. Secondo alcuni operatori del settore si tratterebbe di una pronuncia che chiude per sempre la questione. Che ne pensa? La sentenza di gennaio in realtà non contiene novità rispetto alle precedenti pronunce dello stesso Tribunale, in particolare rispetto a quella del 2015, successiva alla ben nota sentenza della Corte di Giustizia del settembre 2014 che ha decretato l’illegittimità delle tabelle dei costi minimi. Tali provvedimenti, infatti, trattano questioni identiche nonché concomitanti rispetto a quella decisa dal giudice europeo e quindi non potevano che ricalcarne i contenuti.

Simona Vicari

“IL MINISTERO HA SEMPRE CREDUTO NELLA

N


A

TIR Quindi secondo lei c’è ancora spazio per la valutazione di una soluzione specifica che non contrasti con le sentenze e contemporaneamente riesca a fare chiarezza? Leggendo attentamente le decisioni dei vari giudici che hanno affrontato la problematica si nota come non possa dirsi preclusa la strada verso una soluzione condivisa che cerchi di risolvere il problema del costo del trasporto. Le varie sentenze hanno ritenuto illegittime le tabelle definite dall’Osservatorio della Consulta dell’autotrasporto, in quanto composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici interessati, nonché quelle pubblicate dal Ministero, perché aveva utilizzato la medesima metodologia dell’Osservatorio. Quindi, se è un problema di metodologia, bisogna trovare la chiave giusta per intervenire.

Ritiene quindi che si debba perseguire sulla strada dell’intervento pubblico sulla questione costi di esercizio? Il Ministero nei vari interventi normativi e regolamentari ha sempre creduto nella necessità di definire i costi del trasporto. Costituisce un fatto oggettivo che, specie in un periodo di crisi economica, si tende a tenere bassi i costi dei servizi. E il trasporto non fa certo eccezione. La nostra attenzione sul fenomeno non ha mai voluto rappresentare un’indebita ingerenza nei rapporti tra privati, tale da incidere sul principio della libera concorrenza, ma è sempre stata finalizzata ad attuare la funzione di controllo sul settore e la corretta applicazione della norma che prevede che nel contratto di trasporto non debbano essere previste prestazioni che danneggiano la sicurezza stradale e la sicurezza sociale. Come amministrazione dobbiamo essere costantemente vicini sia alle imprese più

POLITICA

strutturate che a quelle più piccole le quali risentono maggiormente dell’instabilità economica e della concorrenza spesso sleale delle imprese estere che esercitano abusivamente l’attività di cabotaggio.

Anche l’Antitrust però si è espressa in senso contrario al sistema di fissazione dei costi di trasporto. Come ritiene di procedere il Ministero? Successivamente all’ordinanza della Corte di Giustizia europea del giugno scorso, la quale sembrava riaprire la possibilità della pubblicazione del prezzo dei servizi di autotrasporto con la fissazione dei costi minimi d’esercizio, ho rappresentato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato la mia intenzione di far pubblicare le tabelle dei costi indicativi di riferimento. Tale Autorità, pur confermando la propria posizione contraria sulla questione, ha sostanzialmente condiviso la possibilità di individuare valori indicativi di riferimento dei costi del trasporto, sottolineando però la necessità di adottare una corretta metodologia, che – secondo quanto riportato nel parere – di fatto reintrodurrebbe il sistema delle tariffe a forcella. Sembrerebbe quindi che ci siano margini per un’indicazione, anche se solo a livello orientativo, dei valori di riferimento delle principali voci di costo del trasporto, senza che tale scelta possa essere vista come fissazione di limiti inderogabili dalle parti nell’ambito della negoziazione delle prestazioni. Quindi, come già detto, si tratta di un problema di approccio metodologico alla questione. Non è certamente facile, ma è una questione che ritengo importante, sulla quale confrontarsi e trovare un punto di sintesi. È, pertanto, mio intendimento effettuare, nel prossimo incontro a breve, una valutazione della questione con le associazioni di categoria al fine di individuare le possibili soluzioni da adottare.

NECESSITÀ DI DEFINIRE I COSTI DEL TRASPORTO”

23


LA PLN È UN SISTEMA DIGITALE IN GRADO DI METTERE IN COMUNICAZIONE I VARI ATTORI DEL SISTEMA LOGISTICO NAZIONALE facendo dialogare le infrastrutture di porti, interporti, centri ferroviari, con i mezzi che li attraversano. Raccogliendo i dati relativi al flusso delle merci, grazie a una rete di ITS, la piattaforma logistica è in grado di monitorare i vari processi che caratterizzano la catena logistica, come sdoganamento, carico/scarico o stoccaggio delle merci. Uirnet è il soggetto attuatore della PLN per conto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Enterprise Services, Vitrociset e Fai Service sono i soggetti che hanno ottenuto in concessione per 20 anni la gestione dei servizi della piattaforma.

18 24 16

OBIETTIVO OBIETTIVO EFFICIENZA EFFICIENZA E


Con il Decreto Mezzogiorno stanziati 30 milioni di euro fino al 2022 che consentiranno di dare un nuovo impulso alla Piattaforma Logistica Nazionale. Intervista con Rodolfo De Dominicis, amministratore delegato di Uirnet

N

uova linfa per la Piattaforma Logistica Nazionale. La rete digitale realizzata per conto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rendere ISTITUZIONI più efficiente il sistema logistico nazionale e, in DOGANE INTERPORTI ALTRE particolare, per razionalizzare e velocizzare ORGANIZZAZIONI PORTI tutte le connessioni fra i principali snodi SOCCORSO STRADALE di interscambio in Italia, come porti, FORZE GESTORI DELL’ORDINE INFRASTRUTTURE interporti, centri merce ferroviari, ha GESTORI AZIENDE AREE adesso un nuovo gestore e ha anche DI PRODUZIONE DI SOSTA ottenuto nuovi finanziamenti fino al AZIENDE CONTACT 2022. DI LOGISTICA CENTRE Il cosiddetto Decreto Mezzogiorno, PIATTAFORMA FORNITORI SALA DI SERVIZI SITUAZIONI approvato in via definitiva a fine UIRNET AI TRASPORTI febbraio, ha infatti stanziato PORTALE UIRNET 5 milioni di euro l’anno dal 2017 al AZIENDE DI TRASPORTO 2022, per un totale di 30 milioni di AZIENDE ALTRI E CARRIER CON DI TRASPORTO SISTEMI SISTEMI LEGACY euro. “Il ministero delle Infrastrutture E PADRONCINI DI GESTIONE ADERENTI DEL TRASPORTO e dei Trasporti – si legge nel Decreto A UIRNET - stipula con il soggetto attuatore unico una specifica convenzione per disciplinare l’utilizzo dei fondi”. Questo permetterà di migliorare, attuare e commercializzare quanto è stato fatto finora con l’obiettivo di superare non solo il gap Nord Sud del Paese ma anche quello tra l’Italia e gli altri Paesi europei. “L’ultimo ranking della Banca Mondiale ci pone al 21esimo posto per quel che riguarda l’efficienza logistica del Paese. Secondo una ricerca affidata allo studio Ambrosetti European House, l’impatto della piattaforma logistica nazionale porterà benefici economici all’intero sistema Paese. Stiamo parlando di almeno 4-5 miliardi di Pil recuperato ogni anno”, spiega Rodolfo De Dominicis, presidente e amministratore delegato di Uirnet, il soggetto attuatore unico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

EE SICUREZZA SICUREZZA

25


TIR

ITS

RAZIONALIZZARE, VELOCIZZARE E MIGLIORARE L’EFFICIENZA E INCREMENTARE GLI STANDARD DI SICUREZZA; MONITORARE Da alcune settimane l’esercizio della piattaforma logistica è stato affidato a un gestore che dovrà occuparsi del suo sviluppo e della sua attuazione... “Abbiamo effettuato l’assegnazione definitiva a un raggruppamento composto da Enterprise Services – che è una costola di Hp Corporation – assieme con Vitrociset e Fai Service. Si tratta di una concessione per 20 anni che vale 800 milioni di euro solo per i servizi base e che con servizi aggiuntivi può arrivare a 1,5-2 miliardi. Stiamo parlando di un partenariato pubblicoprivato in cui il pubblico, rappresentato da Uirnet, fa il concedente e controlla mentre il privato opera sul mercato, determinando condizioni di razionalizzazione dei servizi all’interno del comparto logistico nazionale”.

Genova primo porto italiano operativo sulla Piattaforma

26

Rodolfo De Dominicis

Logistica Nazionale L’area movimenta più di 1milione di container tramite 8000 trasportatori e 4000 mezzi in entrata e uscita al giorno Servizi già attivi: CORSIA PREFERENZIALE PER LE MERCI che permette grazie all’interconnessione degli attori coinvolti, l’organizzazione a monte delle operazioni; PREAVVISO DI ARRIVO una sorta di check in on line che accorcia i tempi di attesa al varco di circa 30 minuti, velocizza e semplifica le procedure di deposito del carico, compresi gli adempimenti doganali.

D L


A E

r

o,

TIR

ITS

DEI SERVIZI NEGLI SNODI LOGISTICI; RIDURRE GLI SPRECHI LE MERCI PERICOLOSE NELL’INTERO PROCESSO DELLA FILIERA

Fra i progetti avviati dalla piattaforma è partita ora una nuova collaborazione col porto di Genova. Di che si tratta? La Piattaforma Logistica Nazionale sta attivando all’interno dello scalo genovese un sistema di controllo e di check-in. Il porto è una struttura in cui avvengono movimenti di merci e di persone estremamente vasti; i container che salgono e scendono devono esser gestititi. La piattaforma logistica è in sostanza il sistema a cui viene agganciato l’impianto di gestione del porto. Ogni porto è considerato come un nodo; ognuno di essi è dotato di un software interno piuttosto complesso, il Port Community System, che verifica dettagliatamente tutti i movimenti di merci e gestisce l’informazione attraverso la Piattaforma Logistica Nazionale. La piattaforma finisce, così, per esser il big data al servizio di tutta la logistica del Paese; dati che possono essere impiegati anche per altri settori, come la sicurezza.

Si può utilizzare il sistema per fronteggiare minacce terroristiche come quelle che hanno coinvolto i tir? Innanzitutto, è necessario fare una dichiarazione di principio: il rischio è un’entità che non si può eliminare, ma si può solo mitigare o trasferire. Per quel che riguarda l’utilizzo della piattaforma in questa direzione sono necessari due elementi: un sistema del valore di 300-400 euro con cui equipaggiare i mezzi e un’infrastruttura fissa che lancia un segnale captato dall’apparato di bordo dei veicoli in modo che vengano riconosciuti. Inoltre, se nel mezzo viene montata una telecamera da 100 euro – stiamo parlando quindi di investimenti minimi – si può vedere subito se all’interno della cabina di guida sta succedendo qualcosa di anomalo.Per fare questo occorre utilizzare strumenti tecnologici ormai perfezionati che permettono di identificare in maniera inequivoca il mezzo che si presenta in entrata in uno dei varchi d’ingresso delle nostre città. Si tratta di tecnologie di per sé semplici, ma collegate a un sistema complesso - come la Piattaforma Logistica Nazionale che gestisce tutte queste informazioni su scala nazionale - ciò rende più difficile la possibilità che un camion piombi addosso alla gente che sta facendo shopping, ad esempio.

Quali sono gli altri progetti all’orizzonte? C’è una scaletta di interventi sulle autorità di sistema che si va definendo; potrei dire che da Ravenna a Taranto a Gioia Tauro a Messina, si configura un intervento a cascata poiché le 15 Autorità di sistema portuali (previste dalla Riforma della portualità e della logistica, vedi articolo Tir n. 199 pagg. 20-23, NdR) dovranno auspicabilmente essere legate alla Piattaforma Logistica Nazionale, pur nella loro autonomia, da una struttura software denominata Modello Unico di PCS, realizzato in collaborazione con Assoporti Servizi.

MARZO2017

27


Il 2017 si preannuncia un anno di grande trasformazione per le compagnie di navigazione italiane impegnate in molti casi a resistere sotto i colpi della crisi dei noli marittimi

È

il caso ad esempio della genovese Ignazio Messina & C., parte del Gruppo Messina, operatore storicamente attivo nei trasporti marittimi di container e carichi rotabili tra i porti italiani e l’Africa. La società della famiglia Messina ha firmato un accordo che prevede l’ingresso del Gruppo Msc di Gianluigi Aponte con una partecipazione del 49% nel capitale del gruppo che oltre alle navi per il trasporto di container e carichi rotabili controlla anche terminal marittimi e terrestri in Nord Italia.

28

Aponte è un armatore originario di Sorrento ma da decenni vive a Ginevra, in Svizzera, dove ha sede il quartier generale di Mediterranean Shipping Company, secondo vettore marittimo al mondo nel trasporto container nonché gruppo a cui fa capo in Italia anche Grandi Navi Veloci. L’ingresso nel gruppo Messina è propedeutico a una serie di sinergie sul fronte dei trasporti ro-ro e container nel Mediterraneo e sulle rotte con Africa e Medio-Oriente.

Il panorama delle linee marittime italiane si completa con il gruppo Onorato Armatori che fa capo a Vincenzo Onorato e che controlla Moby e Tirrenia Cin, entrambe società che assicurano collegamenti con la Sardegna, la Sicilia e Malta. Fra Toscana e Sardegna opera anche la Grendi Trasporti Marittimi della famiglia Musso. Fra le compagnie di navigazione italiane spicca poi il Gruppo Grimaldi di Napoli che vanta un’ampia rete di autostrade del mare che collegano nel Mediterraneo tutti i maggiori porti italiani con Grecia, Spagna e Nord Africa. In Sud Italia operano anche Caronte&Tourist e TTT Lines, entrambe queste società attive sulle linee per il trasporto di passeggeri e rotabili fra Campania e Sicilia. La prima è controllata dalle famiglie Franza e Matacena, la seconda è una joint venture paritetica fra Caronte&Tourist e Grimaldi Group.

Msc entrerà a far parte del Gruppo Messina, con una partecipazione del 49%, con l’obiettivo di creare sinergie tra i due gruppi. Ecco una panoramica delle compagnie di navigazione italiane di Nicola Capuzzo

il RisiKo


MOBY

CARONTE & TOURIST sede: Messina proprietà: famiglie Franza e Matacena tipologia: rotabili collegamenti: Italia

GRIMALDI GROUP

sede: Milano proprietà: Vincenzo Onorato gruppo: Onorato Armatori tipologia: rotabili collegamenti: Italia / Corsica

sede: Napoli proprietà: famiglia Grimaldi gruppo: Gruppo Grimaldi tipologia: rotabili collegamenti: Italia Spagna / Marocco / Malta / Grecia

GRANDI NAVI VELOCI sede: Genova proprietà: famiglia Aponte gruppo: Marinvest (Msc) tipologia: rotabili collegamenti: Italia Spagna / Tunisia / Marocco

GRENDI TRASPORTI MARITTIMI

NEW TTT LINES sede: Napoli proprietà: 50% Grimaldi 50% Caronte&Tourist tipologia: rotabili collegamenti: Italia

IGNAZIO MESSINA & C. sede: Genova proprietà: famiglia Messina gruppo: Gruppo Messina tipologia: rotabili e container collegamenti: Algeria / Francia Spagna / Egitto / Libia/ Medio Oriente Sud Est Africa / Africa Occidentale

TIRRENIA-COMPAGNIA ITALIANA DI NAVIGAZIONE sede: Napoli proprietà: Vincenzo Onorato gruppo: Onorato Armatori tipologia: rotabili collegamenti: Italia / Malta

sede: Genova proprietà: famiglia Musso gruppo: Gruppo Grendi tipologia: rotabili e container collegamenti: Italia

GENNAIO2017

29


SICUREZZA

TIR

CONTROLLI MIRATI SU TRUCK E BUS Si è conclusa la campagna organizzata dal Network Europeo delle Polizie Stradali, Tispol. Oltre 12mila i mezzi pesanti controllati in Italia nel giro di una settimana; 4.063 i veicoli sanzionati

30

12.050

VEICOLI CONTROLLATI

4.063

VEICOLI SANZIONATI MARZO2017


TIR

I PRINCIPAL I INFRAZION 641 VELOCITÀ AFO 1.216 TACHIIOGNRI DIMENS 7 69 E CARICO IONE OCUMENTAZ D 5 9 0 1. A BORDO

S

ono più di 12mila i mezzi pesanti che sono stati controllati nel giro di una settimana, in Italia, nel corso della campagna europea “Truck and Bus”. Dal 13 al 19 febbraio scorso si è svolta, infatti, l’operazione organizzata dal Network Europeo delle Polizie Stradali – Tispol a cui aderiscono 31 Paesi, fra cui tutti gli Stati membri Ue, oltre alla Svizzera e alla Norvegia, con la Serbia come osservatore. L’iniziativa, che si svolge periodicamente, è finalizzata alla verifica delle condizioni dei conducenti e dei mezzi adibiti al trasporto merci e autobus, su tratte sia nazionali sia internazionali. Qualità dei veicoli, tipo di carico, rispetto delle norme sui di tempi di guida e di riposo, sul trasporto di merci pericolose o dei rifiuti; e ancora violazioni relative alla documentazione da tenere a bordo, all’assunzione di alcol e droghe, al superamento dei limiti di velocità: sono queste le principali verifiche

SICUREZZA

svolte dalla Polizia Stradale italiana sulle nostre strade, contemporaneamente ai colleghi degli altri Paesi membri. Servizi predisposti secondo un preciso calendario, con particolare riguardo al rispetto della legislazione sociale in materia di autotrasporto, anche con l’attivazione di posti di controllo transfrontalieri congiunti con le Polizie Stradali di Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. Secondo Paolo Cestra, presidente di Tispol dallo scorso ottobre, si tratta di un’attività “fondamentale per garantire la migliore sicurezza su strada nel settore dell’autotrasporto” e di “un elemento basilare in un’ottica condivisa di prevenzione e di controllo comune”. Entrando nel dettaglio delle operazioni su strada, risultano 9.827 i mezzi pesanti italiani sottoposti a controlli; 1.888 quelli comunitari e dell’area economica europea, 335 quelli extracomunitari. Su un totale di 12.050 mezzi controllati, 4.063 hanno ricevuto contravvenzioni per violazioni di varia natura; in alcuni (rari) casi di natura penale, come i 7 casi di trasporto di migranti e i 3 di sequestro e ritrovamento di merce rubata a bordo. Per quel che concerne, però, le infrazioni specifiche legate al settore dell’autotrasporto, 1.216 hanno riguardato le regole sul tachigrafo, le violazioni dei tempi di guida e di riposo e le alterazioni o frodi sul cronotachigrafo. Sul fronte dell’efficienza del mezzo sono state rilevate 697 infrazioni. I principali problemi riscontrati dagli agenti sono stati le violazioni delle norme relative alle dimensioni del carico e alla sua sistemazione e il sovraccarico dei veicoli di massa sia superiore sia inferiore a 3,5 Ton. Ci sono poi le inadempienze relative ai documenti del conducente, del veicolo e di trasporto (1.095 in tutto), quelle legate a trasporti particolari (21 per le merci pericolose e 10 sulla normativa dei rifiuti) e le 202 sui sistemi di ritenuta (cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta minori). Oltre a numerose infrazioni non specificate, ci sono poi quelle direttamente attribuibili alla responsabilità degli autisti sono, invece, quei comportamenti su strada che minano la sicurezza collettiva come l’eccesso di velocità, rilevato 641 volte nel corso della settimana. Infine, 11 le persone positive all’alcol test e 4 a sostanze stupefacenti.

MARZO2017

31


EVOLUZIONE DEL Secondo uno studio di ITF, la tecnologia e lo sviluppo di modalità di trasporto meno inquinanti saranno un fattore chiave per ridurre le emissioni di CO2 Per raggiungere gli obiettivi fissati a livello internazionale è necessario promuovere politiche di mobilità ancora più sostenibili

32

NORD PACIFICO NORD AMERICA

CO2

CO2

merci

UN IMPEGNO PER SALVARE IL PIANETA

S

econdo lo studio pubblicato dall’International Transport Forum, se anche si dovessero realizzare le più rosee previsioni, nel 2050 le emissioni di CO2 provenienti dai trasporti saranno le stesse del 2015, cioè circa 7,5 gigatonnellate. Continua infatti a crescere la domanda di mobilità. Se però non si adotteranno politiche di sostenibilità, nel 2050 le emissioni derivanti da questo settore potrebbero crescere anche del 60%. L’International Transport Forum è un’organizzazione intergovernativa all’interno dell’Ocse (Organizzazione per

lo Sviluppo e la Cooperazione Economica) che racchiude 57 Paesi. Il Transport Outlook 2017 ha tracciato gli scenari per tutti i settori dei trasporti, sia merci sia passeggeri, e in tutte le modalità, sottolineando come le attuali politiche di controllo di emissioni di CO2 siano insufficienti a raggiungere gli obiettivi fissati a livello internazionale, come quello di Cop 21 ad esempio (limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C per ridurre i rischi e impatto dei cambiamenti climatici). La tecnologia sarà un fattore chiave di riduzione di fattori MARZO2017

merci

AM SUD PACIFICO

CO2

merci

inquinanti (per circa il 70%), ma altrettanto significativo sarà guardare allo sviluppo delle varie modalità di trasporto, favorendo quelle meno inquinanti. In questo quadro è importante guardare al rapporto fra crescita dei mercati nelle economie emergenti e crescita di emissioni nocive: è nelle aree in via di sviluppo che si registra una carenza di infrastrutture adatte a trasporti meno inquinanti. Stando alle previsioni, ad esempio, il trasporto merci all’interno dell’Asia aumenterà del 250% con una conseguente crescita delle emissioni particolarmente significativa.


TRASPORTO MERCI MONDIALE NORD ATLANTICO

ASIA

compresi Giappone e Corea del Sud

EUROPA

CO2 CO2

merci

merci

MAR CASPIO MAR MEDITERRANEO

CO2

CO2

merci

merci

AFRICA

AMERICA LATINA

OCEANO INIANO CO2

merci

CO2

merci CO2

SUD ATLANTICO

CO2

OCEANIA merci 33

CO2

merci

merci 2015 2050

350000 miliardi di tonnellate

Previsioni della crescita del volume di trasporto merci nel periodo che va dal 2015 al 2050 nelle aeree dei Paesi Ocse, non Ocse e a livello internazionale

300000 250000

+230%

200000 150000 100000 50000

OCSE NON OCSE

0

2015

2030

INTERNAZIONALE

2050 MARZO2017

50.000

25.000

800

400

TRASPORTO MERCI miliardi di tonnellate/km

EMISSIONI CO2 milioni di tonnellate


IL CALORE CHE RAFFREDDA di Lucia Angeloni

Una nuova tecnologia messa a punto da una ricerca coordinata da Enea punta a ridurre emissioni e costi dei trasporti refrigerati, sfruttando il calore disperso dal motore per il raffreddamento

34

L

a continua ricerca di un trasporto più pulito e sostenibile coinvolge ormai ogni campo di studio disponibile, dall’aerodinamica, ai materiali, ai carburanti. E così anche il settore della refrigerazione non poteva sfuggire a questa tendenza, puntando a diventare sempre più green con una notevole diminuzione di emissioni e di costi. E la nuova tecnologia si sta mettendo a punto proprio in Italia, prima nell’ambito di un progetto europeo coordinato dall’Enea, adesso grazie alle ricerche condotte dall’Università di Roma Tor Vergata. Attualmente la refrigerazione, necessaria in primo luogo per i trasporti alimentari, si ottiene con sistemi di aria condizionata prodotta da compressori che bruciano molta energia, fino al 15% del consumo di carburante del veicolo quando è in funzione. Ma al Laboratorio di Chimica e


Tecnologia dei Materiali del Centro Ricerca Enea della Casaccia è stata sviluppata una nuova tecnica, che deve ancora essere messa a punto completamente ma che una volta a sistema potrebbe consentire ai mezzi di trasporto refrigerati una riduzione nel consumo del carburante prossima al 10%. Se si pensa che i camion refrigerati possono consumare fino a 100 mila litri di carburante l’anno, questo metodo green potrebbe far risparmiare fino a 8 mila litri di combustibile a camion, riducendo sensibilmente emissioni e costi. “Il sistema refrigerante che abbiamo messo a punto è attivato dal calore di scarto del motore del veicolo e sfrutta il calore associato alle reazioni di assorbimento e desorbimento dell’idrogeno da fasi metalliche”, spiega a Tir Marzia Pentimalli, la ricercatrice Enea coordinatrice e responsabile scientifica del progetto, denominato HP-ACS - Metal Hydride Heat Pump for Waste Heat Recovery in Vans Refrigeration Systems. “Abbiamo utilizzato materiali particolari, nel caso specifico leghe metalliche idrurizzabili, che in opportune condizioni di temperatura e pressione sono in grado di assorbire e desorbire chimicamente l’idrogeno

IL SISTEMA POTREBBE CONSENTIRE AI MEZZI DI TRASPORTO REFRIGERATI UNA RIDUZIONE NEL CONSUMO DEL CARBURANTE PROSSIMA AL 10% in forma di gas. I materiali continua Pentimalli - sono stati ingegnerizzati in forma composita e implementati a costituire i letti fissi di una pompa di calore innovativa in grado di diminuire la temperatura del vano frigorifero del veicolo a spese del calore di scarto del motore”. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il laboratorio di ricerca industriale Labor srl e con altre Pmi (Coibent Car snc, Aerfrigor srl, AMGR Ltd Reader Air Conditioning, Admatis kft), con le quali è stato possibile passare dalla fase di ricerca a quella della dimostrazione preindustriale che ha portato alla realizzazione di un prototipo, un Fiat Doblò su cui si stanno svolgendo nuovi test, che attualmente si trova presso la sede della Labor, al Tecnopolo Tiburtino a Roma. Sebbene con il progetto sia stata dimostrata la fattibilità della tecnologia, infatti, si devono ancora affrontare alcune fondamentali sfide tecnologiche prima di arrivare alla commercializzazione. Dal punto di vista del sistema, miglioramenti

sono possibili in termini di riduzione di pesi e volumi in gioco. Mentre la sfida maggiore riguarderà i materiali. “Per arrivare ad una applicazione – sottolinea infatti a Tir Alessandro Zaccagnini, del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Tor Vergata, che sta portando avanti insieme ad alcuni studenti i test sul prototipo – devono essere superati alcuni limiti tecnologici, che richiedono un piccolo passo indietro per riprendere in mano la tipologia e la composizione delle leghe. Abbiamo analizzato meglio il comportamento del sistema e ci siamo resi conto che questi materiali testati in laboratorio forniscono certi comportamenti mentre utilizzati in grandi quantità hanno un comportamento differente. Data l’implementazione tecnologica sviluppata all’interno di HP-ACS, l’acquisizione di una capacità d’ingegnerizzazione adeguata di alcune leghe metalliche a base di vanadio (che pure erano state prese in considerazione all’interno del progetto), indicherebbe la possibilità di ottenere risultati estremamente interessanti”. Una volta che questi punti chiave saranno stati raggiunti e convalidati, avremo un nuovo modo per raffreddare i furgoni refrigerati in maniera competitiva.

PROVA DI ESAME PER ESPERTI ATP Il 15 marzo si svolgerà la prova d’esame per l’idoneità ad esperto per i controlli relativi alla normativa ATP. I candidati dovranno presentarsi, muniti di documento di identità, alle ore 9.00, presso la sala Emiciclo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale, palazzina C - 1° piano, via Giuseppe Caraci n. 36, Roma. La mancata presentazione alla prova di esame ne comporterà l’automatica esclusione. Il decreto dirigenziale di nomina della Commissione di esame, sarà pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. (www.ilportaledellautomobilista.it).

35


36



EURO I

38

FRANCIA

SPAGNA

CABOTAGGIO ILLEGALE E WEEKEND IN CABINA

CONTROLLI A TAPPETO DELLA POLIZIA

n Francia già dal 2014 la legge Savary impone ai titolari delle imprese di autotrasporto di controllare che i propri autisti passino il loro periodo di riposo al di fuori della cabina del veicolo. In caso d’infrazione la pena può arrivare a un anno di prigione e a 30.000 euro di multa. Proprio per limitare i casi di pernotto in cabina, Belgio, Olanda e Lussemburgo - riporta il mensile France Routes - hanno effettuato simultaneamente una giornata di controlli stradali sui camion, nelle aree di sosta lungo la rete autostradale. Solo 84 i camion controllati, per la maggior parte stranieri. Nonostante il basso numero di controlli ben il 40% degli accertamenti ha rilevato infrazioni di diverso tipo, per un totale di 64 multe. Tra queste molto frequenti quelle per non aver rispettato l’obbligo di riposare durante il fine settimana in un vero letto e non all’interno della cabina. Ora, tra l’altro, il divieto di riposo lungo in cabina è stato sancito anche dall’Avvocatura Generale presso la Corte di Giustizia europea a conclusione del caso tra lo stato belga e un trasportatore olandese. Per l’Avvocato Generale è infatti vietato passare il proprio periodo di riposo settimanale all’interno della cabina del camion. I camion pesanti con targa straniera quindi non potranno più rimanere parcheggiati nelle aree di sosta in territorio belga durante i week end. Una decisione che è soprattutto indirizzata agli autisti rumeni, polacchi, bulgari e portoghesi, sottolinea Roberto Parrillo presidente del sindacato europeo dei trasporti stradali. Una prima strategica battaglia contro il cabotaggio illegale e una decisione che i sindacati europei sperano sia estesa anche ad altri Paesi dell’Unione.

U

na settimana di controlli lungo le autostrade spagnole, a febbraio, per sensibilizzare i trasportatori sul tema della sicurezza. Transporte Mundial fa il resoconto delle operazioni: gli agenti della Agrupación de Tráfico de la Guardia Civil hanno fermato oltre 67mila veicoli controllando la documentazione a bordo, possibili manipolazioni al motore per evitare di usare l’AdBlue, il rispetto dei limiti di velocità, dei tempi di guida e riposo, il tasso alcolemico nel sangue. Quasi 9.000 le sanzioni, 223 i fermi del veicolo. L’eccesso di velocità l’infrazione più frequente; 434 autisti fermati con la cintura di sicurezza non allacciata, 116 con troppo alcool nel sangue, 55 con tracce di sostanze stupefacenti.

SVEZIA BIOCARBURANTI, ANNO RECORD

L

a Svezia è al primo posto in Europa nell’impiego di biocarburanti. Nel 2016 questi carburanti ecologici hanno infatti rappresentato il 18,6% di tutto il combustibile consumato dai veicoli circolanti in Svezia. Nel mondo probabilmente solo il Brasile è allo stesso livello della Svezia nella transizione dai combustibili fossili ai combustibili più puliti. La rapida crescita dei biocarburanti negli ultimi anni è dovuta soprattutto al maggiore uso di HVO, i carburanti ad oli vegetali idrotrattati. L’obiettivo fissato dal governo svedese è ridurre le emissioni prodotte dal settore trasporti del 70% entro il 2030.


NEWS GRAN BRETAGNA

GERMANIA

SICUREZZA, UNA VIDEOCAMERA AD ALTEZZA CABINA

I FILO-TRUCK ELETTRICI IN CIRCOLAZIONE NEL 2019

F

ilmati dalla cabina di un altro camion e colti sul fatto a guidare in maniera pericolosa, con gli occhi sul telefonino, sulle immagini di un film o sulle pagine di un libro. La polizia britannica sta impiegando un camion attrezzato con una videocamera che, viaggiando lungo le autostrade, filma i camionisti ad altezza cabina. In 16 mesi di operazioni 2.700 autisti sono stati sanzionati per guida pericolosa. L’esperimento inglese è stato presentato all’annuale conferenza delle polizie stradali europee, European Traffic Police Network, e molte polizie di altri Paesi sono interessate a ripetere l’esperimento che ha l‘obiettivo di rendere più sicure le strade europee.

SPAGNA PAGAMENTI: QUASI IL 50% IN NETTO RITARDO

I

l 46% delle imprese di trasporto europee sono costrette ad accettare pagamenti fatti con ritardi superiori ai massimi consentiti dalla legge. Questa l’allarmante situazione messa in risalto sulle pagine del mensile spagnolo Transporte Profesional. La morosità dei committenti rappresenta una vera e propria minaccia per la sopravvivenza delle aziende. Al problema del ritardo nell’incassare quanto dovuto si aggiunge anche il peso degli interessi per i prestiti richiesti dalle aziende, costrette ad andare in banca a chiedere liquidità per tamponare i momenti critici creati proprio da chi paga colpevolmente in ritardo.

C

onfermato che nel 2019 partirà il progetto che vedrà circolare camion collegati a una rete elettrica aerea lungo le autostrade delle regioni tedesche dello Schleswig-Holstein e dell’Assia. Lo annuncia il periodico tedesco TransAktuell, che pubblica sull’argomento un’intervista a Jochen Flashbart, Segretario di Stato e ministro federale per l’Ambiente, la Conservazione della natura e la Sicurezza Nucleare. I camion collegati a una rete elettrica aerea sono già in esercizio sperimentale in Svezia, lungo due km di autostrada. A fine gennaio la cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto visita al primo ministro svedese, Stefan Löfven e con lui ha concordato azioni per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla circolazione di questo tipo di camion che viaggiano come dei filobus. Camion che saranno utilizzati soprattutto per il trasporto combinato. Primo terreno di prova lungo l’autostrada A1, tra il centro logistico Reinfeld e il porto di Lubecca. Il governo tedesco è convinto che questa tecnologia possa davvero decollare in breve tempo. Dopo il test sulla A1, una seconda più consistente sperimentazione partirà nel 2019, in Assia e nello Schleswig-Holstein, e durerà tre anni. L’obiettivo è quello di trasferire nei prossimi decenni grandi percentuali di traffico merci su strada dalla trazione diesel a quella elettrica. “Senza dimenticare – dichiara il ministro tedesco Flashbart – che parallelamente ai camion elettrici, uno dei principali obiettivi del Piano Federale dei Trasporti per il 2030 rimane quello di trasferire una percentuale sostanziosa di traffico merci dalla strada alla ferrovia”.

39


TIR

FISCO

FISCO: MISURA CHE VIENE, MISURA CHE VA

2017

di Angelo Ciaravolo

40

Con il Milleproroghe, eliminata la comunicazione dei beni in uso ai soci e dei versamenti all’azienda da parte dei soci o familiari, mentre tornano le comunicazioni Intrastat: le principali novità

I

n tema di Fisco è semaforo verde per numerose novità. A seguito dell’approvazione definitiva del Decreto Milleproroghe alcune disposizioni fiscali vanno in pensione, come l’obbligo di comunicazione dei beni in godimento ai soci e quella dei finanziamenti e dei versamenti all’azienda da parte dei soci o familiari dell’imprenditore. Altre, invece, ritornano inaspettatamente, come le comunicazioni Intrastat con effetto immediato. Modificati, inoltre, i termini per inviare la neonata comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute

mentre slitta al 2018 l’obbligo della modalità telematica per la tenuta del libro unico del lavoro. E ancora, mini proroga di quindici giorni per la dichiarazione Ires e Irap, il cui termine di presentazione si sposta al 16 ottobre. Inoltre, è stato prorogato per l’intero anno 2017 il bonus Irpef per chi acquista un immobile ad alta efficienza energetica. E sul fronte Inail un altro slittamento: dal 12 ottobre e non più dal 12 aprile, decorrerà l’obbligo della comunicazione all’Inail, da parte dei datori di lavoro, degli infortuni che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno. .

MA VEDIAMO IN DETTAGLIO UN RIEPILOGO DELLE NOVITÀ PRINCIPALI ✓ La comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute avverrà con cadenza semestrale per il primo anno di applicazione mentre la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva resta confermata con cadenza trimestrale. I dati del primo semestre 2017 dovranno quindi essere comunicati entro il nuovo termine del 18


TIR

FISCO

LE SCADENZE DEGLI ADEMPIMENTI Spesometro relativo al 2016

(contribuenti mensili)

Spesometro relativo al 2016

(contribuenti trimestrali)

Comunicazione dati liquidazioni Iva 1° trimestre 2017

entro il 31 Maggio 2017

Nuovo spesometro 1° semestre 2017

entro il 18 Settembre 2017

Comunicazione dati liquidazioni Iva 2° trimestre 2017

entro il 18 Settembre 2017

Comunicazione dati liquidazioni Iva 3° trimestre 2017

entro il 30 Novembre 2017

settembre (poiché il 16 cade di sabato) e non più entro il 25 luglio. Per l’invio invece del secondo semestre 2017, il termine scade entro il 28 febbraio del prossimo anno. Resta invece tutto immutato per la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva con scadenze trimestrali (vedi riquadro scadenze). ✓ In arrivo multe salate per le irregolarità commesse in ordine alle nuove comunicazioni. Nel caso di mancato o errato invio delle fatture è infatti prevista la sanzione di due euro per ciascuna fattura, con un massimo di mille euro per ciascun trimestre (la penalità è ridotta alla metà, con un massimo di cinquecento

entro il 10 Aprile 2017 entro il 20 Aprile 2017

euro, nel caso di correzione della trasmissione entro quindici giorni dalla scadenza naturale). Inoltre, nel caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione si applica la sanzione da cinquecento a duemila euro, con riduzione alla metà in caso di trasmissione corretta nei quindici giorni successivi. Sul fronte accertamento va ricordato anche che è stato raddoppiato da uno a due anni il termine di accertamento per chi aderirà alla trasmissione telematica delle fatture. ✓ Ancora, sono state abolite le disposizioni fiscali relative alla comunicazione dei beni d’impresa concessi in godimento a soci o familiari (di pari passo vanno in pensione

anche i relativi controlli dell’Agenzia delle Entrate). ✓ Il Decreto Milleproroghe ha poi stabilito che le disposizioni riguardanti gli obblighi di comunicazione relativi alle operazioni intracomunitarie entreranno in vigore dal 1° gennaio 2018 (a breve un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate chiarirà le misure di semplificazione degli obblighi comunicativi dei contribuenti). ✓ Fino al 31 dicembre di quest’anno intanto è stato ripristinato l’obbligo di comunicazione dei dati relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in altro Stato membro dell’Unione europea tramite il modello Intra-2.

41


TIR

LAVORO

GIOVANI, ASSUMERE CONVIENE di Mariangela Pagano

42

Ai nastri di partenza due nuove misure: Occupazione Giovani e Occupazione Sud che prevedono importanti agevolazioni per i datori di lavoro che assumono giovani disoccupati. Ecco tutti i bonus per il 2017

N

el 2017 i datori di lavoro che decidono di assumere i giovani possono usufruire di importanti agevolazioni. Anche se la Legge di Bilancio 2017 ha mandato in soffitta, o meglio ristretto in maniera decisa, il campo di applicazione delle agevolazioni contributive introdotte dal Governo Renzi relative alle neo assunzioni a tempo indeterminato, stanno per partire infatti importanti misure, quali Occupazione Giovani e Occupazione Sud. Analizziamole nel dettaglio. Da quest’anno, e per tutto il 2018, sono incentivate sole le assunzioni a tempo indeterminato, anche in apprendistato, effettuate dai datori

di lavoro che hanno ospitato percorsi di alternanza scuola-lavoro di giovani i quali, successivamente, hanno acquisito il titolo di studio. Oppure percorsi di apprendistato di primo e terzo livello (escluso apprendistato professionalizzante). Lo sgravio contributivo valido per le nuove assunzioni è pari a un massimo di 3.250 euro annui sulla quota a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi Inail. Ma è concesso solo se il lavoratore studente ha frequentato almeno il 30% delle ore previste dal programma e se il contratto di lavoro viene stipulato con lo stesso datore di lavoro entro i sei mesi successivi al

OCCUPAZIONE GIOVANI

Rivolto a chi assume giovani disoccupati tra 16 e 29 anni iscritti al Programma Garanzia Giovani Beneficio: fino a un massimo di 8.060 euro annui

raggiungimento del titolo di studio. L’agevolazione contributiva non è automatica ma soggetta alla presentazione di una domanda le cui caratteristiche dovranno essere rese note dall’Inps ai fini della concreta operatività della disposizione. Una volta presentata la domanda il beneficio, valido per trentasei mesi, è fruibile se le risorse impegnate complessivamente risultino sufficienti. Lo sgravio non può essere goduto dall’azienda per più di una volta per lo stesso lavoratore. Siamo ai nastri di partenza, invece, per quanto riguarda l’operatività delle misure “Occupazione Giovani” e “Occupazioni Sud”, in quanto


TIR

OCCUPAZIONE SUD Rivolto a chi assume giovani disoccupati nel Mezzogiorno tra i 15 e i 24 anni e lavoratori con almeno 25 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi Beneficio: fino a un massimo di 8.060 euro annui

l’iter normativo si è concluso e sono state pubblicate anche le istruzioni dell’Inps. Per quanto riguarda la prima misura, l’incentivo è a favore di tutti i datori di lavoro privati che, senza che l’assunzione scaturisca da un obbligo di natura legale o contrattuale, assumono giovani disoccupati di età compresa tra 16 e 29 anni che non siano inseriti in un percorso di studio o formazione e che siano iscritti al Programma Garanzia Giovani. L’agevolazione riguarda le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, con apprendistato professionalizzante, e con contratto a tempo determinato avente durata

inziale pari almeno a sei mesi, effettuate nell’anno 2017; il beneficio ha una durata di dodici mesi e in ogni caso va fruito, a pena di decadenza, entro il 28 febbraio 2019. Il beneficio consiste nell’esonero della quota previdenziale a carico del datore di lavoro fino a un massimo di 8.060 euro annui, con esclusione dei premi e contributi Inail; in caso di assunzione del giovane con contratto a termine il limite decontribuibile scende a 4.030 euro. Per quanto riguarda invece le assunzioni agevolate nel Mezzogiorno, tutti i datori di lavoro delle regioni Sicilia, Puglia, Campania, Calabria, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise che assumono, nel corso dell’anno 2017, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante, giovani disoccupati di età compresa tra i 15 e i 24 anni e lavoratori con almeno 25 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, potranno usufruire di uno sgravio contributivo nel limite massimo di

LAVORO

8.060 euro annui, riproporzionati in caso di assunzione a tempo parziale. L’incentivo dovrà essere fruito esclusivamente tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili a pena di decadenza entro il 28 febbraio 2019. Ai fini dell’ambito di applicazione dell’incentivo vale la sede di lavoro presso la quale viene effettuata l’assunzione, indipendentemente dalla residenza della persona con cui si stipula il contratto di lavoro. Per entrambe le misure (Occupazione Giovani e Sud) i datori di lavoro dovranno presentare all’Inps un’istanza preliminare di ammissione, che sarà seguita da una verifica da parte dell’Istituto previdenziale circa la disponibilità delle risorse finanziarie e in caso positivo l’azienda, ricevuta la comunicazione positiva, dovrà procedere, pena la perdita del beneficio, all’assunzione entro sette giorni, a meno che non sia già stata effettuata. Chiude il cerchio la comunicazione all’Inps, da parte dell’impresa, pena la decadenza dal beneficio, entro i dieci giorni successivi alla ricezione della comunicazione dell’Inps, dell’avvenuta assunzione.

43


TIR

NORMATIVE

VIETATI I CONTROLLI INDISCRIMINATI SU MAIL E SMARTPHONE AZIENDALI

Una recente decisione del Garante della privacy ha riacceso l’attenzione sui limiti del datore di lavoro nei controlli su email e smartphone aziendali. Lo spunto è il pronunciamento sull’utilizzo da parte di una multinazionale dei dati di un dipendente con il quale il rapporto lavorativo non era più in essere e dalla richiesta di conseguente cancellazione dei dati trattati dall’azienda

P 44

artendo da questo episodio il Garante ha inviato un documento in cui si ricordano alcuni punti chiave sul tema nel rapporto fra datore di lavoro e dipendenti, ribadendo che non si può accedere in maniera indiscriminata ai dati dei lavoratori provenienti dall’utilizzo della posta elettronica aziendale e, in generale, provenienti dalle tecnologie connesse alla rete. In sostanza, quindi, l’azienda non può superare i limiti della verifica dell’esatto adempimento della prestazione professionale e del corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte dei dipendenti. È vietato, inoltre, il controllo massiccio, prolungato e indiscriminato dell’attività del lavoratore effettuato anche indirettamente. In ogni caso, il lavoratore dovrà essere informato sia sulle modalità di utilizzo degli strumenti aziendali sia su eventuali verifiche effettuate dal datore di lavoro. La società potrà conservarli soltanto per la tutela dei propri diritti in sede giudiziaria. Ci troviamo di fronte a un tema piuttosto dibattuto sulla quale il Garante è stato più volte chiamato in causa. Ricordiamo, quindi, alcune linee guida significative sulla questione.

Nel trattamento dei dati personali devono, infatti, essere rispettati 3 principi: - principio di necessità, secondo cui i sistemi informativi e i programmi informatici devono essere configurati riducendo al minimo l’utilizzazione di dati personali e identificativi; - principio di correttezza, in base al quale devono essere rese note ai lavoratori le potenziali e ulteriori applicazioni nel tracciare i dati delle tecnologie utilizzate, rispetto a quelle collegate all’attività lavorativa ordinaria; - principio di pertinenza e non eccedenza per cui le attività di monitoraggio devono essere mirate a finalità determinate, esplicite e legittime e svolte solo da soggetti preposti, in maniera meno invasiva possibile. Inoltre, in nome della più assoluta trasparenza andrebbe chiarito ai lavoratori, fra le altre cose, quali siano i comportamenti non tollerati rispetto alla “navigazione” in internet; quali le conseguenze, anche disciplinari, nel caso di utilizzo indebito di posta elettronica; in quale misura sia consentito l’uso della rete anche per ragioni personali; quali informazioni sono memorizzate temporaneamente e chi può accedervi; se, in quale misura e per quali ragioni il datore di lavoro può effettuare controlli in conformità alla legge, anche saltuari o occasionali.


TIR

Revisione mezzi pesanti: nuove procedure operative e informatiche

L

a Direzione Generale della Motorizzazione ha impartito nuove istruzioni sulle procedure operative e informatiche per effettuare la revisione annuale ai veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore alle 3,5 Ton. Lo ha fatto con la circolare del 27 febbraio, in vigore dal 13 marzo, che si applica a tutte le sedute di revisione già programmate da quella data in poi. La nuova circolare prevede una durata minima per ciascuna operazione di revisione: per autocarri, trattori stradali e autoveicoli superiori a 3,5 Ton almeno 20 minuti; per rimorchi/semirimorchi oltre 3,5 Ton 15 minuti; per autoveicoli oltre 3,5 Ton + ADR (DDT 306) 30 minuti; per rimorchi/semirimorchi oltre 3,5 Ton + ADR (DDT 306) 30 minuti. La circolare consente peraltro che questi tempi possano essere ridotti, quando il funzionario venga affiancato da un assistente, incaricato di svolgere i controlli strumentali (ad esempio quelli con il prova fari, l’analizzatore e il fonometro), consegnando poi al funzionario i referti. La circolare modifica anche il modello TT2100, integrandolo con una parte posteriore che contiene ora due dichiarazioni di assunzione di responsabilità: una del proprietario/ utilizzatore del veicolo (tra cui compare l’indicazione del numero d’iscrizione al REN); l’altra del responsabile dell’officina che ha eseguito, con successo, le verifiche previste in maniera dettagliata nella stessa circolare ministeriale. Per saperne di più visita il sito RivistaTir, anche tramite Qr Code

NORMATIVE

Nuova Sabatini: ora è possibile presentare le domande

I

l ministero dello Sviluppo Economico ha emanato i provvedimenti che permettono la presentazione da parte delle Piccole e medie imprese della domanda di accesso al contributo maggiorato della Nuova Sabatini per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, introdotto quest’anno dalla legge di Bilancio 2017. Si tratta della circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017 e del decreto direttoriale del 16 febbraio 2017. Con il primo testo sono state definite le modalità di presentazione delle domande per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%; col secondo documento è stato fissato il termine del 1° marzo 2017 a partire dal quale le imprese possono presentare tali richieste. La domanda e i relativi allegati devono essere compilati utilizzando esclusivamente, pena l’inammissibilità, i moduli disponibili sul sito del Mise. Il consenso all’agevolazione viene concesso entro 30 giorni dalla ricezione della singola delibera di finanziamento o dell’elenco dei finanziamenti deliberati da ciascuna banca/intermediario finanziario. Il relativo provvedimento verrà trasmesso dal Mise all’impresa richiedente il beneficio e alla banca/ intermediario finanziario. La circolare del Ministero, gli allegati annessi e il D.D del 16 febbraio 2017, sono consultabili sul sito del Mise. Per ulteriori approfondimenti visita il sito del Mise, tramite Qr code

45


TIR

Riduzione di visibilità nei mezzi pesanti: chiarimenti del MIT

È 46

stato un incidente stradale di un autoarticolato in manovra di partenza, causato presumibilmente da una ridotta visibilità anteriore per l’installazione di un tavolinetto centrale da cruscotto, a spingere la Divisione 3 della Direzione Generale. Motorizzazione del ministero dei Trasporti ad alcuni chiarimenti sulla predisposizione di oggetti che comportino la riduzione di visibilità nei veicoli industriali. Con una circolare del 30 gennaio scorso il MIT ha evidenziato che tutte le modifiche alle caratteristiche costruttive del veicolo che interessino i requisiti di sicurezza previsti dal costruttore possono rientrare nell’ambito delle violazioni previste dal comma 3, art. 78 del Codice della Strada (Modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione). Inoltre, il MIT ritiene che l’applicazione di oggetti ingombranti nella cabina del mezzo sia assimilabile a un carico trasportato con conseguente applicazione dell’art. 164, comma 1 del Codice della Strada (Sistemazione del carico sui veicoli), in base al quale il carico deve essere posizionato in modo da non diminuire la visibilità del conducente. Per questo viene chiesto agli uffici a cui è stata indirizzato il documento di adottare tutte le posizioni utili a vietarne l’uso. Le violazioni degli articoli citati determinano anche sanzioni pecuniarie: da 419 euro a 1.682 euro, più ritiro della carta di circolazione nel primo caso; una sanzione fra gli 84 euro e i 335 euro nel secondo caso, sanzione che si aggrava col ritiro della carta di circolazione e della patente dell’autista fino a quando non verrà effettuata corretta sistemazione del carico.

Distacco dei lavoratori in Italia: scatta l’obbligo di comunicazione online

A

partire dal 1° marzo le imprese estere di autotrasporto (merci e persone) che intendano svolgere trasporti di cabotaggio in Italia dovranno effettuare la comunicazione preventiva di distacco tramite il modello digitale (UNI_CAB_UE) presente sulla piattaforma predisposta dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, già operativa per gli altri settori dallo scorso 22 dicembre. Lo ha chiarito, con una circolare del 28 febbraio, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro sottolineando come l’impresa distaccante dovrà assolvere l’obbligo di comunicazione esclusivamente online. Non è più consentito quindi l’invio del modello cartaceo all’indirizzo di posta elettronica Cabotaggio.DistaccoUE@lavoro.it. Le comunicazioni giunte via email fino al 7 marzo sono tuttavia considerate valide; è previsto infatti un periodo di tolleranza nella prima fase di applicazione della nuova modalità. Per eventuali annullamenti o variazioni relativi a comunicazioni effettuate via e-mail si dovrà procedere all’invio di una nuova comunicazione tramite la piattaforma del ministero del Lavoro, nei termini previsti dalla norma: entro 24 ore del giorno precedente il distacco o entro i 5 giorni successivi. Il testo ricorda, inoltre, che per le operazioni di cabotaggio in Italia il prestatore di servizi straniero ha l’obbligo di effettuare la dichiarazione di distacco del personale entro le ore 24 del giorno precedente la prima operazione. Si consiglia di conservare sempre a bordo del veicolo le copie delle comunicazioni effettuate (sia a mezzo e-mail sia telematicamente).


GIO VEN

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

LUN

MAR

VEN SAB DOM

25 26 27 28 29 30 31

DOM

DOM

MER

LUN

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

VEN SAB

LUN MAR

9/ 22

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

DOM

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

21

22

23

24

25

26

27

28

29 30 31

MER

7/ 22

SAB MER GIO

LUN

9/ 22

VEN SAB

26 27 28 29 30

MAR MER GIO

27 28 29 30 31

DOM

GIO

25

26

MAR MER

9/ 22

24

LUN

MAR

DOM

24

VEN

VEN MAR

LUN

SAB

23

SAB

22

VEN

21 25 26 27 28 29 30

MER

20

GIO

19

MAR

18

MER

MAR

23

DOM

31

LUN

29 30

22

SAB

28

DOM

27

21

VEN

26

SAB

25

GIO

25

LUN

24

VEN

23

MER

24

DOM

22

GIO

21

MAR

GIO LUN

MAR

23

MAR

9/ 22 22

SAB

20

GIO

16 /2 2 8/ 22

8/ 16 7/ 22

MER

LUN 21

VEN

20

MER

19

GIO

18

MAR

7/ 22

LUN

17

MER

19

9/ 22

VEN MER

DOM

GIO

15

9/ 22

SAB

LUN VEN

DOM MAR MER MAR

15

LUN

14

DOM

30

7/ 22

29

GIO

13

9/ 22

SAB MER GIO

LUN

28

SAB

27

MER

DOM

26

VEN

25

MAR

VEN MAR

DOM

18

GIO

SAB

24

GIO

12

9/ 22

SAB

DOM

17

SAB

16

VEN

15

16

MAR

14

GIO LUN

9/ 22

VEN

MER

17

MER

8/ 16 7/ 22

7/ 22

DOM

16

MER 23

MAR

GIO LUN

31

8/ 16 7/ 22

30

VEN

29

MER

DOM

28

GIO

27

22

14

9/ 22

SAB

26

MER

25

21

LUN

LUN

24

LUN

VEN

MER

23

MAR

31

13

VEN

15

MAR

9/ 22

30

22

DOM 7/ 22

29

21

20

DOM

28

MAR

GIO

MAR 9/ 22

14

9/ 22

9/ 22

SAB

DOM

27

GIO

26

20

19

SAB

25

19

18

MER

LUN

GIO

24

DOM

MAR

23

VEN

SAB

24

18

17

VEN

23

17

16

MAR

22

12

SAB

13

9/ 22

LUN

22

SAB

DOM

21

VEN

SAB

20

11

MER

VEN

19

LUN

GIO

18

DOM

MAR

17

SAB

LUN

16

GIO

21

16

15

GIO

20

15

14

LUN

19

11

9/ 22 9/ 22 18

14

SAB

13

VEN

DOM

15

MER

12

MER

SAB

14

MER

17

13

VEN

20

15

GIO

16

8/ 22

15

LUN

8/ 16 7/ 22

14

12

MER

19

14

VEN

13

11

13

DOM

MER

18

LUN

17

13

MER

12

DOM

16

12

GIO

11

10

GIO

MAR

9/ 22

11

GIO

VEN

13

MAR

14 /2 2 9/ 16

15

11

9/ 22

9/ 22

12

LUN

14

12

MAR 13

DOM

12

SAB

11

VEN

10

MAR

LUN 9/ 22

MAR

DOM

11

9

10

MAR

10

SAB

MER

10

SAB

GIO

11

6

LUN

7/ 22

10

SAB

9

VEN

8

MER

7

GIO

6

8

9

MER

LUN 8/ 22 7/ 22

9

VEN

8

MAR

12

9

VEN

7/ 22

11

DOM

10

8

MER

10

9/ 22

9

SAB

DOM 10

7

GIO

LUN

9/ 22

5

7

GIO

LUN

9

SAB

8

GIO

8

DOM

5

MAR

4

9/ 22

3 9

SAB

10

LUN

2 8

VEN

7

MER

9

DOM

8

7

MAR

9

7

VEN

9/ 22

8

DOM

7

6

GIO

DOM

6

VEN

5

MAR

7

6

GIO

6

SAB

6

SAB

7

5

5

MER

6

MER

4

MER

SAB

MAR

MER

LUN

8

VEN 7

MER 6

4

GIO

LUN 8/ 16 7/ 22

5

VEN

5

4

VEN

4

MER

4

LUN

3

MAR

DOM

3

GIO

3

DOM

2

MAR

9/ 22

2

SAB

1

9/ 22

3

MAR

2

GIO

DOM

5

GIO

4

MAR

6

SAB

9/ 22

LUN

3

MER

SAB

DOM 4

LUN

1

LUN

1

VEN

SAB 3

VEN

6

MER

9/ 22

5

MAR

9/ 22

4

GIO

LUN 7/ 22

DOM

3

2

LUN

5

MER 14 /2 2 8/ 22 7/ 22

4

VEN

DOM

3

MAR

5

7/ 22

4

DOM

SAB

2

GIO

VEN

1

MAR

9/ 22

8/ 14 9/ 22 9/ 22 9/ 22

9/ 22

9/ 22

9/ 22

9/ 22

NOVEMBRE DICEMBRE

2 2

LUN

LUN

3

SAB

MER

DOM

2

VEN

8/ 16 7/ 22

SETTEMBRE OTTOBRE 1 1

DOM

SAB

AGOSTO

3

VEN

MAR

2

GIO

16 /2 2 8/ 22

LUGLIO 1

1

MAR MER

9/ 22

GIUGNO

2

MER

LUN 9/ 22

DOM

9/ 22

LUN

MAGGIO 1

GIO

SAB

APRILE 1

9/ 22

DOM

7

SAB

SAB

6

VEN

VEN

5

GIO

GIO

4

MER

3

1

MER

2

LUN

9/ 22

FEBBRAIO MARZO

1

DOM

9/ 22

GENNAIO

DIVIETI DA RICORDARE 2017


SCADENZE E DIVIETI MARZO/APRILE /MAGGIO 2017 www.rivistatir.it RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 febbraio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 aprile, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

VEN

GIO

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

DOM

SAB

VEN

GIO

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

VEN

9/ 22

LIQUIDAZIONI IVA: primo invio della comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva relative al primo trimestre 2017 da parte dei contribuenti mensili e trimestrali.

Ritaglia la pagina, piega lungo le linee tratteggiate, unisci e incolla i lembi bianchi

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

VEN

GIO

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

VEN

GIO

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

VEN

LUN

GIO

DOM

9/ 22

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di aprile.

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MER

8

MAR

7

SAB

9/ 22 6

VEN

MER

4 5 GIO

MAR

9/ 22 3

LUN

MAGGIO

INPS: pagamento della prima rata 2017 dei contributi dovuti sul reddito da parte degli artigiani (contributo minimo obbligatorio).

ROTTAMAZIONE CARTELLE: l’agente della riscossione comunica ai richiedenti l’importo delle somme dovute e quello delle singole rate per gli anni dal 2000 al 2016.

9/ 22

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente o al 1° trimestre. Gli autotrasportatori trimestrali versano l’Iva senza la maggiorazione dell’interesse dell’1%.

2

9/ 22

9/ 22

*essendo un giorno festivo, la scadenza è prorogata al 2 maggio

www.rivistatir.it

1

VEN

GIO

MER

MAR

LUN GIO

MER

MAR

LUN

DOM

SAB

VEN

GIO

SAB

MER

VEN

*MUD: ultimo giorno utile per l’invio telematico del Mud alla Camera di commercio, da parte delle imprese che producono e/o gestiscono rifiuti pericolosi o speciali.

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 MAR

8

LUN

7

DOM

6 GIO

MER

LUN

4 5 MAR

3

DOM

9/ 22

14 /2 9/ 2 16 9/ 22 9/ 22

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

9/ 22 2

SAB

APRILE

1

SPESOMETRO: ultimo giorno utile per l’invio dello spesometro relativo al 2016 (contribuenti trimestrali).

*GASOLIO: scade il termine per la richiesta di rimborso sul gasolio consumato nel primo trimestre 2017.

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di marzo (contribuenti mensili) e del 1° trimestre (contribuenti trimestrali).

9/ 22

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 marzo, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

DOM

SAB

VEN

GIO

MER

MAR

LUN

www.rivistatir.it

SPESOMETRO: ultimo giorno utile per l’invio dello spesometro relativo al 2016 (contribuenti mensili).

9/ 22

9/ 22

9/ 22 DOM

MER

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 SAB

8

VEN

7

GIO

6

MAR

VEN

4 5

LUN

GIO

9/ 22 3

DOM

2

SAB

1 MER

MARZO

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

CU: ultimo giorno utile per consegnare ai dipendenti il modello di certificazione unica delle retribuzioni corrisposte nel 2016.

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di febbraio.




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.