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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

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· n.145 Gennaio 2012

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Al via il nuovo anno tra mobilitazione e confronto DCOOS3417 NAZ/278/2008

PROVE DI DIALOGO TRA GOVERNO E AUTOTRASPORTO. COSTI DELLA SICUREZZA E LIBERALIZZAZIONI AL CENTRO DEL DIBATTITO


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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

e festività natalizie, per

Mensile

· n.144 Dicembre 2011

l’autotrasporto italiano, vanno archiviate in fretta: gennaio è già un mese decisivo, con alcuni importanti passaggi che condizioneranno l’intera

La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

attività dell’anno, a cominciare dalla sentenza del Tribunale Amministrativo

PIANO NEVE

e Ecco le strad a rischio

della sicurezza. Mentre chiudiamo COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

VAN OF THE

YEAR

La prima volta di un elettrico

Autotrasporto 2012: le sfide del nuovo anno

Regionale del Lazio sui costi minimi

ANNO XII N° 145 - Gennaio 2012

SARDEGNA

Alla ricerca di nuove rotte

DCOOS3417 NAZ/278/2008

COSTI MINIMI DI SICUREZZA E ACCESSO I PRIMI NODI DA AFFRONTARE PER IL NUOVO MINISTERO CHE RAGGRUPPA ECONOMIA, INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

questo numero di TIR, nei primissimi giorni di gennaio, non si conosce ancora la decisione del Tar, ma la partita, che vede oramai da tempo una forte contrapposizione tra le associazioni rappresentative dei committenti e quelle degli autotrasportatori, sembra giunta a una svolta. Da Confindustria a Federchimica, dall’Unione Petrolifera alla Coop si è compattato un fronte industriale contro questa norma fino al ricorso formale ai giudici amministrativi per una pronuncia d’illegittimità. Dal canto loro molte associazioni

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degli autotrasportatori ribattono sottolineando il valore della legalità

Un mese che condizionerà l’intero anno

DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato CAPO REDATTORE Lucia Angeloni REDATTORE Yari Selvetella GRAFICA Stefania Cinquini

contro l’abusivismo, della sicurezza contro i mezzucci di chi gioca sporco e crea pericoli per tutti.

FOTO Luciano Tramontano

Certo che visto da chi fa informazione, sembra uno strano destino

SEGRETERIA Milva Pistoni

quello dei professionisti del trasporto: additati spesso come i cattivi soggetti di strade e autostrade, rischiano di vedere così

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Angela Iantosca, Michele Latorre, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa - Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

E intanto si registrano le prime prove di dialogo tra Governo e autotrasporto, a poche settimane dal fermo annunciato dalla categoria. Un dialogo che condizionerà tutto il 2012. Massimo De Donato Alboautotrasporto.it

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA Editoriale C&C srl via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI) tel 02 9048111 - fax 02 90481120 info@editorialecec.com www.editorialecec.it Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising manager paolocafieri@editorialecec.com Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising supervisor caterinatropea@editorialecec.com Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising Office alessiabaietta@editorialecec.com

compromessa una loro battaglia di legalità.

QR Code

dedonato.tir@alboautotrasporto.it

CHE COS’È IL QR CODE Il QR Code (Quick Response Code - codice a risposta rapida) è un codice che può essere facilmente letto da qualsiasi smartphone dotato di fotocamera e che permette di accedere a un’enorme quantità di informazioni e contenuti che arrivano direttamente da internet sullo schermo del telefonino. Per poter leggere il codice occorre installare sullo smartphone un software adatto distribuito gratuitamente per tutti gli smartphone oggi in commercio: dagli iPhone ai dispositivi Android, ai nuovi apparati Windows Mobile.

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Sommario n. 145 - Gennaio 2012

Autotrasporto tra mobilitazione e confronto

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Le aziende di autotrasporto continuano ad essere in difficoltà e il 2012 si avvia tra venti di protesta, ma con importanti segnali di dialogo di Yari Selvetella

La parola alle associazioni

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Autotrasporto in fermento: una proclamazione di fermo, minacce di ricorsi legali, imprese in grande sofferenza. Quali prospettive e quali speranze?

Arriva Overload: il Tutor che segnala i mezzi sovraccarichi

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Il sistema, che controlla il peso dei mezzi pesanti in movimento, è stato realizzato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia Stradale

Studi e sicurezza: l’attività di ricerca del Comitato Centrale 17 Presentati i risultati relativi al 2011. Il Comitato Centrale s’impegna anche a supporto della Polstrada: consegnati 55 computer e stampanti per controlli più accurati

Calendario del 2012

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Un inserto staccabile con le principali scadenze fiscali e contributive e con i divieti di circolazione in Italia. Uno strumento utile per pianificare il lavoro delle imprese e gli spostamenti dei veicoli in tutto il territorio nazionale

Assicurazioni: raddoppiati i prezzi per l’autotrasporto

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Tariffe troppo alte, diffusione dell’illegalità, territori abbandonati dalle compagnie. Intanto da gennaio di quest’anno sono attivi i controlli automatici

Costi sotto controllo con la gestione telematica

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Grazie all’utilizzo di sitemi informatici è possibile caricare centinaia di dati, dai consumi alle ore di guida, e poi scaricarle sul computer o sul server di un fornitore di servizi di Michele Latorre

Accesso: in vigore la nuova normativa

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Cambia l’ambito di applicazione, che riguarda le imprese che esercitano con veicoli di massa superiore alle 3,5 ton, ma anche i requisiti della capacità finanziaria e di quella professionale

Rubriche Editoriale Albo Consulta Europa

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Fisco Normative Costi di esercizio In viaggio con

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Albo

2012: si apre un anno decisivo per l’autotrasporto In un momento in cui ognuno cercherà di salvaguardare la vita delle propria azienda, il Comitato Centrale dell’Albo cercherà di svolgere una funzione di mediazione fra le parti servizio, entra in conflitto sia con la committenza sia con il Governo. In un momento così difficile per la sopravvivenza di molte aziende di trasporto tutte le parti dovrebbero cercare di abbassare i toni e trovare soluzioni condivise.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca

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l 2011 è stato un anno difficilissimo che ha visto le imprese di autotrasporto lottare strenuamente per non soccombere a un mercato drogato da illegalità, abusivismo, vampirismo e da una committenza incapace di comprendere che, spesso, il proprio interesse non coincide con quello dell’economia e quindi della nazione. È stato un anno in cui le as-

«Il Comitato Centrale chiude un 2011 molto positivo impegnato in formazione, informazione e qualità» sociazioni di autotrasporto sono state impegnate in un estenuante tavolo a tre (associazioni, committenza e Governo) voluto dal sottosegretario con delega ai trasporti Bartolomeo Giachino. La sua caparbietà ha permesso risultati inimmaginabili, vanificati purtroppo dall’incapacità di comprendere che, un autotrasporto soddisfatto e ben retribuito, propone una qualità di servizio migliore sia alla committenza sia al cittadino. Un trasporto insoddisfatto, invece, oltre ad abbassare la qualità del 6

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Sempre più tasse L’anno 2011 finisce con il Governo che ci impone continui aumenti delle accise sui carburanti, che si sommano agli aumenti esponenziali delle assicurazioni, dei giorni di divieto della circolazione, della liberalizzazione selvaggia dell’accesso alla professione, dei ricorsi all’Antitrust e al Tar di Confindustria e delle aziende a lei associate e, per finire in bellezza, all’annuncio del fermo dei servizi da parte di molte associazioni dell’autotrasporto. Il 2012 inizia con l’aumento dei pedaggi autostradali, oltre a quelli di luce, gas, Ici, Imu ed ancora aumenti dei carburanti che oramai hanno raggiunto dei costi talmente elevati da consigliare a molti rivenditori di chiedere alle aziende di autotrasporto fideiussioni bancarie obbligatorie al fine di erogare il carburante, se questo non è pagato in contanti. Aggiungiamo, inoltre, che da gennaio anche gli autotrasportatori bulgari, rumeni, e di conseguenza gli italiani che hanno delocalizzato in questi Paesi, potranno svolgere cabotaggio all’intero del nostro Paese. Un anno caldo Con tali auspici è facile intuire che, il prossimo, sarà un anno decisivo per l’autotrasporto italiano che certamente non vorrà gettare la spugna e cercherà, con

tutti i mezzi leciti e non, di salvaguardare la vita delle proprie aziende e delle loro famiglie. In un clima così caldo, il Comitato Centrale dell’Albo nazionale dell’autotrasporto cercherà, come ha sempre fatto, di svolgere una funzione di mediazione fra le parti, onde evitare che le tensioni degenerino con le immaginabili conseguenze per tutte le parti coinvolte, a cominciare dall’economia italiana. Lo sappiamo per esperienza, una giornata di fermo dei servizi di trasporto costa all’incirca 1500 milioni di euro. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di utilizzare tutta la saggezza possibile onde evitare di imboccare una strada senza ritorno perché in questo caso non c’è Governo tecnico che tenga il risultato, sarà una sconfitta per tutti. Il Comitato Centrale, venendo ai compiti specifici che gli competono, chiude un 2011 molto positivo, che l’ha visto impegnato nella formazione sia alle imprese sia alle forze dell’ordine, nell’informazione, nella distribuzione di fondi a favore delle imprese del trasporto, studi, ricerche e altro ancora. Il 2012 vedrà l’Albo impegnato ancora di più nella formazione, nell’informazione, dove è previsto oltre a una trasmissione televisiva di Rai Uno anche una serie di campagne promozionali per evidenziare all’opinione pubblica qual è il ruolo fondamentale del settore per il sistema paese. Questo e tanto altro ancora faremo sempre con la collaborazione fattiva e propositiva di tutte le associazioni dell’autotrasporto presenti nell’Albo. Buon Anno 2012 a tutti voi!


Accesso: ecco come procedere per gli esami di idoneità Regime transitorio per sei mesi. Poi sarà possibile sostenere solo esami congiunti per il trasporto nazionale e internazionale. Le ultime disposizioni di fine anno

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l 4 dicembre 2011, come è ormai noto, è entrato in vigore il regolamento (CE) n.1071/2009 in materia di accesso alla professione di autotrasportatore, senza che l’Italia abbia fatto ricorso alle opzioni di deroga in esso previste. Ciò ha ovviamente creato una serie di problematiche alle quali il Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici e la Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità stanno ponendo rimedio con decreti attuativi e circolari interpretative. In particolare, si vuole porre l’attenzione sulle difficoltà scaturenti dalla gestione degli esami per la dimostrazione del requisito di capacità professionale, che è in carico alle Province. Ciò ha reso necessario l’espressione di un parere su pressanti quesiti posti dalle stesse Province relativamente alla fase di transito tra il “vecchio” e il “nuovo“ regime. La Direzione Generale a tal proposito, ha tenuto un incontro al quale ha partecipato l’UPI in rappresentanza delle Province, durante il quale sono emersi vari problemi di applicazione pratica della nuova normativa nella fase transitoria. Le disposizioni alle Province Pertanto, la Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, in attesa dell’emanazione dei provvedimenti previsti dall’art.8, comma 8 del D.P. n.291/2011 riguardanti la modalità di svolgimento degli esami di idoneità professionale e dei relativi corsi di formazione, ha

emanato disposizioni alle Province con una nota del 2 dicembre. Nella nota viene ribadito che dal 4 dicembre potranno essere sostenuti “ex novo” solo esami congiunti per il trasporto nazionale ed internazionale, non essendo più previsto dalle disposizioni comunitarie la possibilità di sostenere esami per il trasporto nazionale. Pertanto a seguito del superamento del predetto esame dovrà essere rilasciato l’attestato di idoneità professionale previsto dal modello allegato al Regolamento (CE) n.1071/09. È stato però previsto che “transitoriamente” possono essere sostenuti esami anche per il solo trasporto nazionale, anche se indetti successivamente al 3 dicembre 2011, purché entro sei mesi da tale data vengano concluse le procedure d’esame da coloro che abbiano fatto domanda per la prima volta o per la ripetizione degli stessi esami (purché in regola con le disposizioni vigenti ante 4 dicembre 2011). Tutto a condizione che alla data del 3 dicembre 2011 siano in possesso di idoneo titolo di studio o abbiano concluso in modo regolare un corso di formazione autorizzato in applicazione dell’art. 7 comma 4 decreto legislativo 395/2000. Attestato di idoneità A seguito del superamento della prova d’esame è rilasciato l’attestato di idoneità professionale identico a quello previsto dall’art. 9 comma 1 del decreto legislativo 395/2000 integrato dall’annotazione “il presente attestato è valido solamente per l’esercizio dell’auto-

trasporto nel territorio italiano”. Qualora i titolari di attestato di capacità professionale “nazionale” vogliano integrare la loro capacità dopo il 4 dicembre 2011 possono sostenere un esame integrativo di estensione al trasporto internazionale. Questa disposizione si intende applicabile anche ai soggetti che abbiano ottenuto l’attestato rilasciato successivamente al 4 dicembre 2011 secondo i criteri su indicati. Infine la nota del 2 dicembre dispone che, in attesa della predisposizione dei nuovi quesiti d’esame, per tutte le prove d’esame successive al 3 dicembre devono essere somministrati i quesiti e i casi pratici in essere precedentemente alla data del 4 dicembre 2011.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba

Corsi di formazione: tempi di guida il più richiesto È stato quello sui tempi di guida il corso più richiesto dalle imprese e dagli Enti di formazione tra i 75 nuovi corsi messi a bando dal Comitato Centrale a novembre. Le edizioni assegnate sono state infatti 28 (soprattutto nelle zone del Nord e del Centro Italia), mentre sono state 22 le richieste per il corso sulla normativa del settore e 25 per quello sul trasporto dei rifiuti. Alcuni corsi hanno già avuto inizio negli ultimi giorni dello scorso anno, mentre la maggior parte comincerà tra gennaio e febbraio 2012. Per questa ragione si invitano le imprese che volessero prendere parte ai corsi, che si ricorda sono completamente gratuiti per i partecipanti, a contattare gli Enti di formazione che si sono aggiudicati gli stessi, che sono i nove che hanno preso parte alle gare di seguito indicati, i cui riferimenti si possono trovare sul sito dell’albo degli autotrasportatori (www.alboautotrasporto.it).

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Consulta

Fabrizio Serafini

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empo di bilanci anche per la Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica. Nell’ultima seduta, infatti, il plenum dell’Assemblea ha approvato il rapporto sulle attività svolte dal Comitato esecutivo, dal Comitato scientifico e dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto. Analizziamone i tratti più importanti. Comitato esecutivo Nel 2011 il Comitato esecutivo si è riunito 15 volte, durante le quali ha avuto modo di occu-

Consulta logistica: bilancio di fine anno Il Comitato esecutivo, scientifico e l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto si sono riuniti oltre 50 volte, approfondendo tematiche e questioni di grande interesse parsi di alcune questioni (anche con l’ausilio delle rappresentanze di settore), tra le quali si segnalano: - l’elaborazione delle regole di funzionamento dell’Assemblea Generale e degli altri organi deliberativi della Consulta, che l’Assemblea ha approvato nella riunione del 28 luglio; - l’esame delle richieste di ingresso nella Consulta, formulate dalle organizzazioni associative che operano nel settore dei trasporti e della logistica; - l’audizione delle associazioni del settore in merito alla modifica alle disposizioni del Regolamento di esecuzione attuative dell’art. 10 del Codice della Strada, per semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni al trasporto nel rispetto delle regole poste a tutela della sicurez-

za stradale. Questo lavoro, peraltro, dovrà essere ripreso alla luce delle modifiche apportate all’art. 10 del CdS dalla Legge di stabilità per il 2012. - l’elaborazione di un ordine del giorno, approvato dall’Assemblea il 16 giugno, sulla nuova direttiva comunitaria “euro vignette”, in cui è stata evidenziata la debolezza di questa direttiva e i pesanti effetti negativi sulla competitività del nostro Paese; - l’esame delle problematiche relative al calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti, allo scopo di ricercare delle soluzioni per contemperare le esigenze della sicurezza della circolazione stradale con la tutela dell’iniziativa economica privata. - l’analisi delle problematiche relative ai controlli sui mezzi pesanti, con particolare attenzione all’individuazione di una soluzione per meglio disciplinare la responsabilità dell’impresa di autotrasporto, per le violazioni alle norme sui tempi di guida e di riposo commesse dagli autisti. Comitato scientifico Il Comitato scientifico ha tenuto 16 riunioni dove ha approfondito tematiche di notevole interesse, come: - lo sportello unico doganale, con la ricerca di soluzioni per migliorare la competitività del sistema portuale; - l’ottimizzazione della logistica urbana, con la definizione di interventi per migliorare la distribuzione urbana delle merci an-

che in base ai risultati dello studio svolto dall’istituto universitario CERTeT e dalla Società d’Appolonia; - la riduzione del costo del lavoro e incentivi all’aggregazione d’impresa, con il contributo dello studio svolto dalla società Ernst & Young a cui è stato affidato un servizio di ricognizione e calcolo dei costi di esercizio per gli operatori del settore; - un progetto di formazione per i trasporti e la logistica, con l’organizzazione di master finalizzati alla formazione della figura professionale di “perito logistico”, di corsi post universitari e di stages. Osservatorio sulle attività di autotrasporto L’Osservatorio infine ha tenuto complessivamente 23 riunioni, nelle quali l’attività è stata incentrata su tre argomenti: - parere propedeutico alla formazione del Decreto 24 marzo 2011 n.50, sulle modalità applicative della normativa di cui all’art. 6 bis del Decreto Legislativo 286/2005, sulle attese ai fini del carico e lo scarico delle merci; - definizione dell’indennizzo spettante al vettore, in caso di superamento della franchigia connessa all’attesa per poter svolgere le operazioni di carico e scarico. L’indennizzo, ricordiamo, è stato fissato in 40 euro per ogni ora o frazione di ora eccedente il periodo di franchigia. - determinazione, dopo 11 riunioni, dei costi minimi della sicurezza.

Il presidente della Consulta per l’autotrasporto e la logistica, Bartolomeo Giachino

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Europa

Marco Tempestini

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a maggior parte degli incidenti che coinvolgono i mezzi pesanti in Europa avviene nelle zone rurali o extraurbane. Secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, il 56% degli incidenti avviene in queste aree, il 26% sulle autostrade e il 13% nelle aree urbane. Per quanto riguarda invece il periodo della giornata in cui gli incidenti si concentrano, il picco si raggiunge fra le 8:00 e le 18:00. È quanto rivela il settimo rap-

Cosa dice il rapporto Secondo diversi studi il ciclo di attività-riposo dell’uomo prevede due fasi di sonnolenza durante la giornata: nel primo pomeriggio e durante la notte. Le fasce critiche vanno dalle 02:00 alle 06:00 e dalle 14:00 alle 16:00. ETSC riporta che spesso il numero di incidenti nelle ore notturne è fino a 10 volte superiore rispetto a quello durante il giorno. È stimato che un conducente che non riposa da 17 ore ha la stessa possibilità di collisione di un individuo con tasso

alcolemico nel sangue di 0.5g/l. ETSC riporta i risultati di uno studio sulle cause degli incidenti che ha come campione 1.006 collisioni: di queste solo 158 coinvolgevano mezzi pesanti. Le prime tre cause sono assenza di reazione, reazione prematura e reazione tardiva da parte dei conducenti. Altro dato interessante che si legge nel rapporto è che su un campione di 624 collisioni, l’85,2% degli impatti è dovuto ad errore umano: di questi tuttavia solo il 25% risulta causato dagli

Bruxelles: prevenire è meglio che curare Il Consiglio europeo per la Sicurezza Stradale indaga sul rapporto tra stanchezza e incidenti negli autisti di veicoli pesanti. Plauso all’attività del Comitato Centrale dell’Albo

QR Code * Il sito dell’ETSC (* vedi istruzioni a pag.3)

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porto del Consiglio europeo per la Sicurezza nei Trasporti (ETSC), un organismo indipendente con sede a Bruxelles che ha come finalità la riduzione del numero di morti e feriti sulle strade, che quest’anno nel quadro del progetto europeo “PRAISE” sulla prevenzione degli incidenti stradali e degli infortuni sul lavoro dei dipendenti, ha deciso di affrontare il tema della stanchezza negli autisti di mezzi pesanti e della normativa sociale dell’autotrasporto. Un rapporto in cui viene fatto, tra l’altro, un plauso speciale al Comitato Centrale dell’Albo, indicando le attività promosse dall’Albo, soprattutto quelle legate alla formazione, una buona prassi da seguire in tutta Europa.

Austria condannata per i divieti settoriali di circolazione Il divieto settoriale di circolazione imposto dall’Austria per i mezzi di oltre 7,5 tonnellate che trasportano determinate merci attraverso l’autostrada A 12 nella valle dell'Inn (Tirolo) contrasta con il principio comunitario della libera circolazione delle merci: così si è pronunciata la Corte di Giustizia dell'Unione europea con sentenza del 21 dicembre 2011. La misura del divieto, molto controversa fin dalla sua introduzione, non è infatti necessaria, né idonea per il miglioramento della qualità dell'aria (come affermato dall’Austria per giustificare il divieto). Inoltre, non prende in considerazione provvedimenti meno restrittivi (ad esempio limitazioni permanenti della velocità o divieti di circolazione basati sui livelli di emissioni). Peraltro l'Austria non avrebbe nemmeno dimostrato di aver adottato un'idonea alternativa al trasporto su gomma.


autisti di mezzi pesanti. Gli incidenti che hanno come causa primaria la fatica sono solo il 6%, ma di questi il 37% ha avuto conseguenze mortali. Il livello di affaticamento è influenzato da molteplici fattori: quantità e qualità del sonno; abitudini alimentari (il 40% dei conducenti professionisti è in sovrappeso o obeso); stress dovuto alle pressioni per consegnare in tempo la merce. L'evidenza suggerisce che dopo una grave restrizione del sonno, il recupero di prestazione

Il 56% degli incidenti avviene nelle zone rurali o extraurbane, il 26% in autostrade e il 13% nelle aree urbane

non può essere completa nemmeno dopo tre notti di recupero. Inoltre, il sonno inizia a essere influenzato negativamente se questo riposo giornaliero cade dalle 12 alle 14 ore. Quanto allo stress da consegne, quest’ultimo fattore chiama in causa direttamente la committenza e le istruzioni al vettore. Secondo un altro studio internazionale che viene richiamato, il 37% dei conducenti professionisti intervistati ha dichiarato di aver guidato in condizioni di palese affaticamento, mentre solo il 20% dei conducenti d’auto ha fatto lo stesso. Insomma, molti dei dati smentiscono i luoghi comuni sui trasportatori, spesso anche strumentalizzati per giustificare l’approvazione di norme che poco hanno a che fare con la realtà.

Megacamion: si o no? A Bruxelles si cerca ancora una volta di fare il punto sull’annosa questione dell’introduzione o meno dei Megacamion, detti anche “Gigaliners”, “Eco combi” o “Megatrucks”. A livello europeo questi veicoli dalle dimensioni aumentate sono definiti EMS European Modular System, in considerazione del fatto che i veicoli sono realizzati “combinando” i moduli già esistenti. Si tratta, come noto, di quei mezzi lunghi 25 metri e con portata anche fino a 60 ton. La conferenza che ha affrontato il tema è stata organizzata dal Forum for the Automobile and Society e ha visto un’aspra e netta divisione fra favorevoli e contrari. Sono emerse per qualità degli interventi due posizioni, rispettivamente delle ferrovie (CER- Community of European Railway and Infrastructure Companies) e TML (società di consulenza olandese). La prima ritiene che gli EMS abbasseranno ulteriormente le tariffe di trasporto, sottraendo mercato alla rotaia e alle acque interne. Secondo il CER, lo spostamento verso gli EMS andrebbe contro la volontà della CE di portare il trasporto su gomma entro i 300 km e non realizzerebbe i miglioramenti sperati in termini di sostenibilità. In sostanza il CER appoggia una scelta anti-economica (favorire la rotaia, più costosa rispetto al camion) in virtù della sostenibilità del trasporto. Lo studio di TML invece appoggia in linea di massima l’introduzione dei Gigaliners, sottolineando tuttavia come essa comporti, a fronte di un risparmio in alcuni ambiti, costi in altri. Secondo TML, gli EMS costano meno, sono leggermente più sostenibili dal punto di vista ambientale e più sicuri. Al contempo riconosce tuttavia che hanno un pesante impatto sulle infrastrutture, dal punto di vista economico. Nelle raccomandazioni suggerisce di lasciare agli Stati un ampio margine di manovra. La Commissione europea mantiene una posizione piuttosto vaga (e a tratti contraddittoria) in materia. Secondo quanto affermato nel nuovo Libro Bianco dei Trasporti (“Trasporti 2050”), tre sono i principi che la CE seguirà e che interessano la possibile entrata in scena degli Eco combi: ridurre le emissioni di gas serra del 60% entro il 2050 rendendo il trasporto più sostenibile; incoraggiare l’utilizzo di trasporto merci ferroviario e marittimo per tratte superiori ai 300 km; adeguare alle nuove circostanze, tecnologie ed esigenze la legislazione in materia di pesi e dimensioni. Non è dunque fatta menzione esplicita della volontà di introdurre EMS. In realtà già oggi la direttiva 96/53/CE (che regola la materia) consente l’introduzione di mezzi oltre le soglie massime ma solo per il transito interno allo Stato stesso. Quello che i Paesi nordici e del centro Europa e alcune associazioni di categoria vorrebbero è la possibilità per un mezzo autorizzato nel proprio Paese di circolare anche in altri stati, posizione tout court poco accettabile: non si può imporre l’ingresso se in un altro paese non vi è la capacità di ricezione. Il consenso all’ingresso pare la soluzione più equilibrata alla questione dell’introduzione dei Megacamion.

Le norme Il rapporto compie una disamina completa della normativa comunitaria dell’autotrasporto. Certo è che, ad esempio, emerge come la normativa sui tempi di guida e di riposo non appare in linea con la fisiologia umana. Lo stress causato dal just in time è invece l’ulteriore prova che un concetto giuridico come quello della co-responsabilità nella filiera del trasporto è decisamente ben fondato e non frutto di pressioni di parte: lo stesso studio del Consiglio europeo porta a esempio di “migliore prassi” proprio la normativa italiana al riguardo, contenuta del Decreto Legislativo N. 286/2005. Il documento evidenzia la necessità di armonizzare i controlli e le sanzioni e, cosa molto importante, di dare piena attuazione a livello europeo all’art. 10 del regolamento sui tempi di guida e di riposo sulla responsabilità condivisa di tutti gli attori della catena di trasporto. Vanno aumentate poi le indagini sul nesso di causalità evento-collisione che coinvolgono mezzi pesanti per comprendere

meglio le cause e adottare misure di prevenzione. Altra proposta interessante è intraprendere uno studio pilota su larga scala (Ue) sull'uso di contromisure efficaci e sulle incidenze (e differenze) fra autisti professionali e non professionali (conto proprio). I trasportatori Il rapporto mette in luce (e riconosce) il business case, vale a dire il coinvolgimento (e l’impegno) delle aziende di autotrasporto nella prevenzione dei rischi della fatica per i propri autisti. ETSC chiede all’Ue di sviluppare per imprenditori e/o autisti una brochure/opuscolo facilmente comprensibile in tutte le lingue ufficiali dell'Unione per informare sulle norme sociali e le sanzioni applicabili alle violazioni nei vari Stati (comunitari e non). È inoltre necessario esplorare e sostenere l'uso di sistemi di trasporto intelligenti per fornire agli autisti informazioni in tempo reale. Per la formazione, si deve assicurare un adeguato livello di presa in considerazione nei curricula di formazione della gestione della fatica nel con-

testo della CQC. Agli Stati, il rapporto raccomanda di lavorare con la grande industria per identificare le aree in cui vi è un divario di conoscenza e informazioni. In particolare, si evidenzia l’importanza della formazione nelle imprese artigiane e tra i padroncini. In particolare, si cita la guida nei porti (o durante il viaggio), che richiede informazione e consapevolezza su base sistematica. Si dovrebbero poi sviluppare programmi educativi e di formazione per il pubblico in generale, ai fini di assicurare che tutti gli utenti siano consapevoli di come condividere la strada in modo sicuro con i veicoli commerciali. Visione, questa, assolutamente equanime e che coinvolge tutti i soggetti utenti. Infine, ai trasportatori il Consiglio raccomanda di includere linee guida scritte sull’eliminazione della stanchezza e in generale sulla gestione della salute e sulle politiche di sicurezza e la guida: cosa che in realtà già molti imprenditori fanno all’interno delle loro aziende, molto spesso a proprie spese. TIR145-2012 11


Politica

Yari Selvetella

Autotrasporto tra mobilitazione e confronto Gasolio, assicurazioni, divieti: le aziende di autotrasporto continuano ad essere in difficoltà. Il 2012 si avvia tra venti di protesta, ma anche con tentativi di dialogo

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012: pronti, via ed è già fermo nazionale dei servizi di autotrasporto. Comincia così, con la protesta in primo piano, il nuovo anno di un settore che cerca di mantenere saldi i punti conquistati in precedenti vertenze e di fare fronte agli aspetti più aggressivi della crisi economica. Subito prima di Natale il Governo Monti ha incassato la fiducia del Senato, la manovra economica è diventata legge e il Presidente del Consiglio ha potuto lanciare la “fase due” del suo mandato, ma l’autotrasporto italiano è già in mobilitazione: Fai, Fiap e Unitai (riunite in Conftrasporto) e Sna casa hanno proclamato il fermo dal 23 al 27 gennaio, seguite da TrasportoUnito. Cna-Fita per ora non aderisce, in attesa degli esiti di un dialogo avviato con la committenza. Anita e Legacoop chiedono un incontro al Governo. E sono già iniziati i momenti di confronto per evitare gli esiti sindacali più duri. Proprio mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir, arriva la notizia della convocazione delle associazioni per un confronto con il Governo. È attesa inoltre per la metà di gennaio un’importante sentenza del Tar del Lazio, chiamato dalle associazioni dei committenti a pronunciarsi sulla legittimità dei costi minimi di sicurezza. Confindustria, Unione petrolifera e molte altre sigle industriali (Ance, Anfia, Assocarta, Assovetro, Confitarma, Federchimica) e marchi della grande distribuzione come Conad e Coop hanno infatti presentato un ricorso che punta dritto al loro annullamento, in quanto considerati lesivi della concorrenza. Si tratta di una posizione su cui i committenti di trasporto stanno 12 TIR145-2012

dando battaglia da mesi e che trova sponda nell’Antitrust. Poche settimane fa l’Autorità garante della concorrenza ha infatti ribadito il giudizio negativo dell’ex presidente Antonio Catricalà il quale, tra l’altro, ricopre oggi un ruolo chiave nel Governo Monti, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. I temi caldi del confronto Proprio il 22 dicembre, mentre il Senato approvava in via definitiva il decreto “salva-Italia” le associazioni rappresentative del settore erano impegnate al ministero in una riunione convocata dal direttore generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, Enrico Finocchi, su mandato del viceministro Mario Ciaccia, titolare della delega sull’autotrasporto. L’incontro è stato un pri-

mo appuntamento tecnico, in attesa di una convocazione dei vertici ministeriali. Al centro dell’incontro il tema dei costi minimi di sicurezza che, al di là delle sentenze del Tar, rischiano di essere bloccati nel nuovo scenario generale in cui si torna insistentemente a parlare di liberalizzazioni. A questo riguardo vanno ricordate anche le nuove norme per l’accesso alla professione che, in ottemperanza a un regolamento europeo, prevedono regole molto più leggere rispetto alle norme precedenti e, per i veicoli al di sotto dei 35 quintali, aprono sostanzialmente anche ad operatori non professionali. Non mancano altri punti critici: dal calendario dei divieti di circolazione, aumentati rispetto allo scorso anno, alla riduzione dei bolli, non più consentita dall’Unione europea.


Unatras: via al fermo Il settore è in fermento sin dai primi passi del governo Monti: il ritocco alle accise sul gasolio e la sensazione che gli accordi raggiunti nei mesi scorsi potessero diventare oggetto di ripensamento hanno posto da subito la questione di una rottura della tregua sindacale che durava da più di tre anni, grazie anche alla mediazione dell’ex sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino. Il 15 dicembre il coordinamento Unatras, aperto anche alle sue istanze territoriali, si è riunito ed ha espresso la “forte determinazione”della cate-

Nell'immagine un precedente fermo degli autotrasportatori. Il nuovo fermo è stato proclamato dal 23 al 27 gennaio

goria nel richiedere un fermo immediato dell’autotrasporto. Il 23 dicembre il coordinamento rompe gli indugi e proclama il fermo dell’autotrasporto merci dalle 0.00 di lunedì 23 gennaio alle ore 24.00 di venerdì 27 gennaio 2012. Le preoccupazioni delle associazioni settoriali sono state condivise e sottolineate anche dalle rispettive confederazioni di riferimento: Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani. ''L'iniziativa indetta da Unatras - sottolineano le associazioni - è una decisione grave ma inevitabile per testimoniare il disagio in cui si trovano ad operare gli autotrasportatori e dovrebbe vedere unite e coese tutte le organizzazioni che hanno a cuore le sorti della categoria''.

Fita e Anita: confronto aperto Il fronte delle associazioni dell’autotrasporto, tuttavia, non si presenta compatto sul tema della protesta. In particolare la CnaFita, che pure fa parte di Unatras, ha deciso di non aderire al fermo e ha avviato una consultazione degli organismi nazionali e territoriali. La Fita ha individuato, in autonomia, la strada di un confronto con le confederazioni rappresentative della committenza per sondare e predisporre una piattaforma condivisa. “Un tentativo estremo quanto necessario - si legge in una nota dell’associazione - perché il particolare momento economico e politico che il nostro Paese sta vivendo impone preventivamente il dialogo”. Tutto rimandato, per una decisione sul fermo, agli esiti di questo confronto con Confindustria e Confetra. Plaude al dialogo l’Anita. "Siamo parte del confronto avviato - afferma il presidente Arcese - e valutiamo positivamente l’apertura di una nuova fase nei rapporti tra vettori e committenza". L’Anita ha intanto riunito il consiglio nazionale, che ha condiviso l’importanza di ripartire su nuove basi e avviare un confronto serio, teso ad individuare soluzioni concrete e sostenibili. Le denunce della Fai In queste settimane, oltre alle proteste sindacali, diverse associazioni si sono mosse per condurre le loro rivendicazioni anche sul piano giudiziario. La Fai Conftrasporto minaccia di mettere in mora il ministero dell’Ambiente sul caso Sistri se non si adotteranno i necessari correttivi tecnici. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti stenta a decollare e gli autotrasportatori imputano a questi malfunzionamenti migliaia di euro di inutili spese. Secondo la Fai "la proroga dell’entrata in vigore del sistema fissata per il prossimo febbraio appesantisce ancor più l’onere dei costi che le imprese hanno dovuto sopportare". Si prepara invece a un ricorso all’Antitrust l’Anita, che punta l’indice contro il rincaro delle polizze assicurative (vedi pag. 37). La Fai ha inoltre incaricato lo studio legale Callipari di redigere delle osservazioni - inviate all’Autorità garante della concorrenza - sulla conformità al diritto nazionale ed europeo dei costi di sicurezza..”Il problema che

si pone con urgenza - si legge nella nota - è far convivere autonomia negoziale e garanzia della copertura dei costi minimi di sicurezza”. Il Parlamento approva i costi minimi Intanto il confronto sui costi minimi della sicurezza, approvati a novembre dall’Osservatorio della Consulta e che, tuttavia, continuano a subire attacchi da parte di chi li ritiene contrari alle regole della liberalizzazione, prosegue in Parlamento. Da Montecitorio, però, è arrivata un’ulteriore conferma alla loro validità. Il Governo ha infatti accettato l’ordine del giorno bipartisan presentato dai deputati Biasotti e Garofano (Pdl) con il quale si impegna a procedere con le liberalizzazioni (Ncc; Ferrovie, Tpl) “mantenendo in essere le disposizioni che consentono il riconoscimento dei costi incomprimibili della sicurezza”. Questa formula parrebbe garantire i costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto, che non sono vincoli tariffari ma soglie al di sotto delle quali la sicurezza stessa non può più essere garantita. Il 21 dicembre si è poi riunito l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto, ed ha aggiornato i costi minimi della sicurezza, tenuto conto del prezzo del gasolio registrato nello scorso mese di novembre dal ministero dello Sviluppo economico, pari a 1,513 €/litro (vedi pag.46).

Più controlli sulla committenza Ancora sull’onda lunga della riforma del settore, va segnalata una circolare del ministero dell’Interno del 13 dicembre 2011 che sembra compiere un ulteriore passo in avanti rispetto alla responsabilità di filiera. La circolare stabilisce le procedure che le Autorità di controllo dovranno attuare nel caso di gravi infrazioni che possono comprendere una corresponsabilità dei committenti e dei caricatori. Si rende così più operativa la responsabilità condivisa, a partire già dal primo gennaio e fino al 31 marzo. Questa procedura sarà applicata dal 1 gennaio al 31 marzo 2012 di fronte a varie tipologie di infrazione: esercizio abusivo della professione di autotrasportatore e commissione del trasporto a trasportatore abusivo; trasporto internazionale abusivo di cose in conto terzi; attività di cabotaggio stradale in violazione delle norme comunitarie; irregolarità legate alla documentazione del trasporto, superamento dei limiti di sagoma, inidonea sistemazione del carico e il sovraccarico. La circolare chiarisce che di fronte a una di queste infrazioni la Polizia stradale farà compilare al conducente la scheda integrativa alla lista di controllo: la lista sarà inviata alla Polstrada e messa a disposizione della Guardia di Finanza, che valuterà su chi effettuare le verifiche.

Nuova authority per i trasporti Ci sarà un altro ente a occuparsi di trasporti in Italia, una nuova Authority che garantisca "condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e portuali, e alla mobilità urbana collegata a stazioni aeroporti e porti". Lo stabilisce la manovra economica che, con questa formulazione, sembrerebbe riguardare solo indirettamente l’autotrasporto. Indicati anche i tempi dell’operazione: sei mesi a partire dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto salva-Italia. L'articolo 37 della manovra chiarisce che l’Autorità dovrà essere individuata tra quelle già operanti ed esistenti in base a 'competenze assimilabili' già previste nel mandato. La nuova Autorità avrà un ampio raggio d'azione e molti strumenti a disposizione. Potrà definire, tra l’altro, criteri per la fissazione da parte dei soggetti competenti delle tariffe, dei canoni e dei pedaggi; stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto connotati da oneri di servizio pubblico o sovvenzionati, e inoltre definire gli schemi dei bandi delle gare per l'assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva e delle convenzioni da inserire nei capitolati delle medesime gare.

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Poltica

Giuseppina Della Pepa, segretario generale Anita Le prospettive per il nuovo anno appaiono incerte e i sacrifici che il Governo sta chiedendo al Paese inevitabilmente riguardano anche l’autotrasporto per il ruolo che svolge nell’economia italiana. Il nostro settore sta soffrendo più di altri della crisi e del rischio recessione. Il calo dei volumi associato ad un aumento dei costi ormai incontenibile, soprattutto di quelli che non dipendono dall’efficienza gestionale delle imprese, quali

sia quella del confronto e del dialogo per definire proposte e riforme. Paolo Uggè, presidente Fai-Conftrasporto L’anno che si apre sarà decisivo almeno per due cose: la rappresentanza della categoria che l’attuale Governo sembra poco intenzionato a riconoscere; le scelte in politica dei trasporti. La prima mette in gioco non solo la funzione e l’esistenza dello stesso Albo e della Consulta, ma addirittura la possibilità di

mentale, lo scontro che si può aprire sarà duro. Sostenere che la liberalizzazione dai costi minimi farebbe aumentare la competitività è una bufala colossale che dovrebbe essere facilmente compresa dai tecnici/professori che siedono nel Governo. Attenzione anche al requisito della professionalità per i conducenti di veicoli inferiori ai 35 quintali e alle risorse per il settore. Su questi aspetti non esistono dogmi, ma necessità di comprendere e ragionare. Ecco

La parola alle associazioni di categoria Il 2012 si apre con un autotrasporto in fermento: una proclamazione di fermo, minacce di ricorsi legali, imprese ancora in grande sofferenza. Quali prospettive e, se possibile, quali motivi di speranza quelli del carburante, delle assicurazioni e dei pedaggi stanno portando le imprese di autotrasporto al collasso. Oltre all’emergenza gasolio, infatti, le imprese hanno dovuto affrontare in chiusura d’anno anche il rincaro delle polizze assicurative, in molti casi non dovuto ad un incremento della rischiosità. Inoltre, è stata riscontrata una certa difficoltà nel cambiare compagnia di assicurazione, in presenza di condizioni pressoché identiche sul mercato. Su tale aspetto, Anita andrà fino in fondo - anche attraverso segnalazioni all’Antitrust - per capire le reali cause dei rincari. Siamo convinti, comunque, che nonostante la difficile congiuntura economica e i costi gravosi a carico delle imprese, la strada migliore da percorrere 14 TIR145-2012

mantenere il ruolo di interlocutori che la categoria ha avuto fino ad oggi con tutti gli Esecutivi. Affermazioni come “noi siamo un Governo di tecnici e decidiamo senza bisogno di avviare confronti”, come sembra aver sostenuto qualche rappresentante dell’attuale dicastero, non può essere accettata e rischia di introdurre conflitti che si dovrebbero assolutamente evitare da parte di tutti, ma in particolar modo da chi ha la responsabilità di governare. La seconda è relativa alle scelte sui costi della sicurezza, della professionalità, e delle risorse. Se l’intenzione del Governo è quella di seguire la linea dettata da Confindustria sui costi della sicurezza, dando credito all’equivalenza costi sicurezza/prezzi obbligatori, del tutto stru-

le ragioni per le quali se si vuole evitare che l’anno appena aperto possa trasformarsi in conflittuale i componenti dell’Esecutivo debbono pensare che con gli operatori economici e le loro rappresentanze si deve aprire un confronto. In caso contrario ognuno utilizzerà i mezzi di cui possiede per tutelare al meglio i propri rappresentati. Francesco Del Boca, presidente Confartigianato Trasporti Quello che si è appena concluso è stato un anno terribilmente difficile per il mondo dell’autotrasporto, che ha dovuto subire continui rincari, dal prezzo dei carburanti alle assicurazioni. L’unica speranza è stata rappresentata dalla definizione


dei costi di sicurezza, determinati, il 2 novembre scorso, dall’Osservatorio e che ci stanno dando già alcuni segnali positivi. Anche se applicati solo parzialmente, abbiamo infatti notizie dal territorio di aziende che cominciano a vedere eseguiti i pagamenti nei sessanta giorni previsti e alcuni aumenti delle tariffe attorno al 15-20%. Il 2012 inizia, oltre che con ulteriori rincari delle autostrade e delle accise sul gasolio, con un duro attacco ai costi di sicurezza, attraverso i ricorsi al Tar

presentati dalla committenza, che vorrebbe inficiarne la validità. Non è un buon inizio e speriamo che questo Governo, comprendendo quali sono le problematiche del settore e le motivazioni che ci hanno portato alle dichiarazioni di fermo, cerchi di incontrarci e di mediare. Al contrario ci malleviamo delle responsabilità di quello che potrebbe succedere: la perdita giornaliera stimata per ogni giorno di fermo è di 1500 milioni di euro di danno per l’economia italiana. Se partirà il fermo, sarà il Governo ad assumersi la responsabilità di quanto potrà accadere di negativo, e non certo le associazioni dell’autotrasporto, che stanno invece cercando il dialogo.

Silvio Faggi, segretario nazionale Fiap La proclamazione del fermo si è resa inevitabile di fronte ai tentativi della committenza di annullare alcune delle più significative conquiste non tanto dell’autotrasporto, ma della nostra civiltà giuridica. In qualsiasi Paese chi acquista merci o servizi sotto costo commette un reato e viene perseguito. Anche in Italia se qualcuno viene pizzicato a comprare un prodotto taroccato viene pesantemente sanzionato. Una legge, questa, fortemente voluta sia dalle rappresentanze dell’industria che da quelle del commercio. Ora la stessa cosa la chiedono gli autotrasportatori, ma quelli che si erano proposti come difensori della legalità e del diritto denunciano di essere vessati, sostengono che il libero mercato non può sopportare vincoli tariffari, affermano che i costi elaborati dall’Osservatorio costeranno all’industria ben 24 miliardi di euro (e non si accorgono di cadere ne ridicolo sia per l’ammontare della cifra assolutamente sproporzionata sia per l’autodenuncia che contiene in sé. Proviamo a pensare, per assurdo ovviamente, cosa succederebbe se un magistrato la prendesse sul serio e imponesse alla committenza di risarcire il danno agli autotrasportatori!), ricorrono alla magistratura. Per il 2012 auguriamo ai nostri committenti di fare pace con il cervello. Non può esserci sentenza, parere, imposizione di chicchessia che possa imporre all’autotrasporto di lavorare sottocosto. Lavorare sottocosto oltre che immorale è pericoloso, e chi lo pretende dai propri fornitori andrebbe perseguito per istigazione a delinquere. La speranza per il 2012 è che finalmente nella cultura del nostro Paese, questo concetto riesca ad affermarsi. Il fermo nazionale sarà anche un’occasione per discutere – e non solo fra di noi – di questi temi che riguardano tutti, con buona pace di chi vorrebbe, con un tratto di penna, magari dei giudici del TAR del Lazio, cancellare norme poco gradite ai soliti noti. Maurizio Longo, segretario Trasportounito Ovviamente le difficoltà economiche riducono i margini di mediazione e aumentano la

conflittualità. Il rischio reale è quello della radicalizzazione dello scontro che, almeno in questa fase, è tutt’altro che produttivo. Tuttavia, la gravità oggettiva della situazione delle imprese di autotrasporto richiede un grado di attenzione diverso rispetto al recente passato in cui, tra eccessive mediazioni e norme non funzionali, si è finito per destrutturare definitivamente un intero settore. La doppia crisi (strutturale ed economica) unitamente all’impennata dei costi, si poteva attenuare notevolmente qualora il quadro normativo e di sistema fosse stato chiaro e soprattutto applicabile: costi minimi, tempi di pagamento, remunerazione dei tempi di attesa etc… . Direi che la prospettiva delle imprese, al di là della ripresa economica, può essere positiva solo se il sistema di regole viene semplificato e concretamente riequilibrato in termini di maggiore capacità contrattuale a favore delle imprese di autotrasporto. Nel frattempo il triplice e contemporaneo schiacciamento subito dalle imprese di autotrasporto – crisi economica-assenza di regole-aumento dei costi – merita una reazione da parte di tutto il settore poiché è in gioco il valore delle nostre imprese ed il lavoro che esse producono quale cerniera dell’economia del Paese e che, in quanto tale, non può solo subire costi, obblighi e condizioni impositive. Cinzia Franchini, presidente Cna-Fita Non possiamo fermarci solo per richiedere un anticipo su circa un miliardo di euro di rimborsi delle accise, non possiamo bloccare il paese perché vogliamo l'applicazione di costi minimi di sicurezza che poi dobbiamo inevitabilmente rivendicare in tribunale, non possiamo accettare di fermarci senza avere la certezza di poter ottenere ciò che più ci serve per continuare nel nostro lavoro. La parola d'ordine è gasolio e pedaggi. Su questo motiveremo le nostre richieste e incardineremo la nostra proposta. Lo faremo in tempi brevissimi mostrando concretezza e disponibilità a chi, la committenza, può ritornare sui suoi passi e condividere con noi non un percorso ma poche e semplici soluzioni immediate. Fatto ciò richiederemo l'ascolto

e la condivisione di tutti ma soprattutto del Governo affinché trasformi in norma quanto il mercato richiede e concepisce. Per fare questo non abbiamo bisogno di anni ma di alcune settimane e della buona volontà degli interlocutori che abbiamo coinvolto. Se questo percorso e quella proposta che la Cna-Fita saprà mettere in campo rimarrà inascoltata, allora sì il fermo rimarrà l'ultima naturale conseguenza di una richiesta realistica e inopinatamente disattesa. Sarà il fermo della Cna-Fita e delle sue richieste. Alberto Armuzzi, vicepresidente Legacoop Servizi Come coordinamento cooperativo (Agci-Psl, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, Legacoop Servizi) abbiamo chiesto subito un incontro al nuovo Governo ma questo purtroppo, non è ancora avvenuto. E certo se non ci sarà concesso il confronto dovremo trarne le nostre conseguenze. Non abbiamo aderito al fermo ma, di fronte alla situazione drammatica dell’autotrasporto, nemmeno lo demonizziamo. La manovra economica approvata è iniqua: colpisce duramente il settore della mobilità delle merci e, con esso, mette in difficoltà l’intera filiera economica. Ci sono stati degli aumenti sconsiderati dei carburanti: col precedente governo un emendamento bipartisan incideva sui tempi del recupero delle accise, che sarebbe arrivato bimestralmente. Sarebbe già un buon respiro, considerando anche l‘inflazione e tutti gli aumenti, davvero difficili da sopportare. Dall’altro lato c’è il tema dei costi della sicurezza – a me piace chiamarli così e non costi o tariffe minime. Oggi chiaramente sono bloccati, ma serve anche un approfondimento sui controlli e sulle sanzioni. In questo quadro il settore fa la sua parte ma non può essere penalizzato più degli altri. Questo Governo potrebbe essere quello giusto per ragionare su una politica seria di processi di mobilità delle merci e anche le aziende devono innovare. Ma non c’è tempo da perdere, altrimenti rischiamo di rimanere al palo anche quando, come speriamo, ci sarà la ripresa economica. TIR145-2012 15


È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.


Ricerca

Studi e sicurezza: l'attività di ricerca del Comitato Presentati i risultati relativi al 2011. Il Comitato Centrale s’impegna anche a supporto della Polstrada: consegnati 55 computer e stampanti per controlli più accurati

C

onoscere dettagliatamente le dinamiche del settore e del contesto nazionale e internazionale in cui esso si muove; promuovere, anche a partire da questi dati, iniziative a supporto della sicurezza stradale, dalla sensibilizzazione alla prevenzione fino ai controlli. Muovendosi su queste direttrici il Comitato Centrale dell’Albo ha promosso nel corso degli anni la realizzazione di studi statistici che, indagando a fondo nel settore, hanno svelato scenari spesso sconosciuti agli osservatori “generalisti”. In questo quadro l’Albo ha potuto anche orientare con maggiore efficacia le sue azioni per la sicurezza, dalle campagne per la sensibilizzazione di tutti gli utenti della strada, fino ai corsi di formazione rivolti agli autotrasportatori e al supporto di altre istituzioni impegnate in questo compito. Poco prima della pausa per le festività di fine anno, in un incontro svoltosi presso la sede centrale del Dipartimento trasporti terrestri, è stata presentata l’attività di ricerca del Comitato Centrale relativa al 2011 ed è stata avviata una nuova iniziativa in collaborazione con la Polizia Stradale. Alla presentazione, i cui lavori sono stati coordinati dal prof. Rocco Giordano, hanno preso parte il direttore generale per il Trasporto Stradale e l'Intermodalità del ministero dei Trasporti Enrico Finocchi, il presidente della Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica Bartolomeo Giachino, il segretario generale Clara Ricozzi e, in rappresentanza del Comitato Centrale, i due vicepresidenti Gabriella Gamba (che ha portato i saluti del presidente Bruno Amoroso) e Francesco Del Boca.

Una logica di sistema Il presidente della Consulta Giachino ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro di ricerca svolto dall’Albo. “Aiuta a sostenere una logica di sistema - afferma l’ex sottosegretario - in cui deve essere coinvolta tutta la filiera. In questo senso è positiva la sfida dell’accorpamento tra i vari ministeri affidati a Corrado Passera, in quanto questa scelta promuove il trasporto non come costo ma come possibile fattore di sviluppo. È quanto abbiamo sostenuto con il Piano nazionale della logistica. Mi sembra in questo senso un passo in avanti la possibilità concessa alle autorità portuali di coinvolgere nel sistema logistico strutture come gli interporti”. Un’analisi approfondita “La nostra attività di rilevazione e interpretazione dei dati – afferma il prof.Giordano – permette di avere informazioni sempre più raffinate su un mondo imprenditoriale di per sé molto complesso ed incerto. Sondiamo i costi delle aziende italiane, dal lavoro ai carburanti, li confrontiamo con quelli degli altri Paesi europei e ci avvaliamo di strumenti, come il sistema Vega, che fanno chiarezza sulle modalità per il lavoro di analisi”. Proprio in merito al confronto internazionale l’Albo ha attivato un osservatorio sui trasporti europei, presentato da Massimo Marciani, presidente di Fitconsulting. “Possiamo contare su dati di prima mano provenienti da dodici Paesi e su un aggiornamento della banca dati che ci ha permesso importanti passi avanti rispetto alle analisi del passato. Interessante anche l’indagine sul

posizionamento delle aziende di autotrasporto, presentata da Angelo Somai di Izi. In questo studio, infatti, si sondano anche le aspettative del settore. Più del 50% delle aziende non prevede che il suo fatturato aumenterà nei prossimi anni, il che la dice lunga sulla situazione vissuta quotidianamente dal settore. “Gli studi sono un utile ausilio al nostro lavoro quotidiano” conferma Enrico Finocchi.

Da sinistra: Rocco Giordano, Bartolomeo Giachino, Gabriella Gamba e Clara Ricozzi.

Computer alla Polstrada Nell’ambito della presentazione dell’attività di ricerca del 2011 è stato anche avviato un progetto di collaborazione operativa tra l’Albo e la Polizia Stradale. Il vicepresidente Francesco Del Boca ha consegnato a Rossana Ferrante, dirigente della Polstrada, il primo personal computer e la prima stampante delle cinquantacinque che, grazie al contributo dell’Albo saranno in dotazione agli agenti preposti ai controlli. “I dati ci dimostrano - afferma Ferrante - che l’Italia non è il fanalino di coda europeo, per quanto riguarda i trasporti e che il mondo del trasporto su strada viene tenuto sotto un monitoraggio costante. Un impegno che proseguiremo anche in futuro”. TIR145-2012 17


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13/12/2011,

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Calendario

PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Attenzione: questo calendario è stato elaborato sulla base dei dati disponibili a dicembre 2011. Si consiglia di verificare sull’ultimo numero di Tir eventuali variazioni di scadenze e divieti di circolazione

2012


Gennaio

2012

SCADENZE 2

INVIO della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente.

16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

25 31

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di dicembre o del 4° trimestre 2011. BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di dicembre e del 4° trimestre 2011. VERSAMENTO della Tassa di concessione governativa annuale. VERSAMENTO relativo alla pubblicità annuale.

ALTRE SCADENZE

Mercedes-Benz Actros, eletto Truck of the Year

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1 15 29

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Divieti di circolazione


Febbraio

2012

SCADENZE 9 16

SISTRI Entrata in vigore (L. 148/2011). IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente e 4a rata 2011 dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani. INAIL Predisposizione del modello per il calcolo e pagamento del premio.

27

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di gennaio.

28

IRPEF Consegna del modello Cud e della Certificazione delle Ritenute d'acconto effettuate sui compensi erogati nel 2011.

29

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese gennaio. IVA Presentazione in via telematica della comunicazione dati reativi all'anno 2011.

ALTRE SCADENZE

Renault Kangoo ZE, eletto Van of the Year

DOM

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Divieti di circolazione


Marzo

2012

SCADENZE 16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente e di quella annuale. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

26

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di febbraio.

ALTRE SCADENZE

Iveco Ecostralis

DOM

11 25

LUN

8-22

8-22

12 26

MAR

13 27

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

14 28

1 15 29

2 16 30

3 17 31

4 18

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

Divieti di circolazione


Aprile 2012

SCADENZE 2

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese febbraio.

16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente e di quella annuale. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

26

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di di marzo o del 1° trimestre.

30

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di marzo o del 1°trimestre. MUD Invio telematico, da parte delle imprese che producono (o gestiscono) rifiuti pericolosi e/o speciali, del Mud, relativo al 2011, alla Camera di Commercio.

ALTRE SCADENZE

Renault Premium Optifuel

DOM

1 15 29

8-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

2 16 30

3 17

4 18

5 19

6 20

DOM

SAB 14-22

7 21

8-16

8 22

LUN 8-22

8-22

9 23

MAR 8-22

10 24

8-14

MER

GIO

VEN

SAB

11 25

12 26

13 27

14 28

8-22

Divieti di circolazione


Maggio

2012

SCADENZE 16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente o al 1° trimestre. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente o al primo trimestre.

25

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di aprile.

31

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di aprile.

ALTRE SCADENZE

MAN TGX Efficient Line

DOM

13 27

8-22

8-22

LUN

MAR

14 28

1 15 29

8-22

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

7 21

8 22

9 23

10 24

11 25

12 26

Divieti di circolazione


Giugno

2012

SCADENZE 18

25

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente, saldo 2011 e 1° acconto dei contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale di reddito da parte degli artigiani. ICI / IMU Versamento dell'imposta dovuta per il primo semestre. CCIAA Pagamento dei diritti alle Camere di Commercio. IRPEF IRES IVA IRAP Versamento del saldo e del 1°acconto. MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese maggio.

ALTRE SCADENZE

Fiat Ducato

DOM

10 24

LUN

7-24

7-24

11 25

MAR

12 26

MER

13 27

GIO

VEN

SAB

14 28

1 15 29

2 16 30

DOM 7-23

3 17

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

4 18

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

Divieti di circolazione


Luglio

2012

SCADENZE 2

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di maggio. IRPEF-IVA-IRAP Presentazione della dichiarazione da parte dei soggetti non obbligati all'invio telematico.

16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente. IRPEF IRES IVA IRAP Versamento del saldo e dell'acconto con maggiorazione 0,40%.

25

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese giugno o del 2° trimestre.

31

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di giugno o del 2°trimestre. IRPEF Invio telematico del Modello 770.

ALTRE SCADENZE

DAF XF

DOM

1 15 29

7-24

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

SAB 16-23

16-23

7 21

DOM 7-23

7-23

8 22

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

9 23

10 24

11 25

12 26

13 27

SAB 16-23

14-23

14 28

7-23

7-23

Divieti di circolazione


Agosto

2012

SCADENZE 16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente o al 2°trimestre. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente o al 2°trimestre e 2° acconto dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani.

27

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese luglio.

31

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di luglio.

ALTRE SCADENZE

Volkswagen Crafter

DOM

12 26

LUN

7-24

7-24

13 27

MAR

MER

GIO

VEN

14 28

1 15 29

2 16 30

3 17 31

7-23

SAB 16-24

4 18

DOM 0-23

7-23

5 19

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

SAB 14-23

16-23

11 25

7-23

7-23

Divieti di circolazione


Settembre 2012

SCADENZE 17

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

25

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese agosto.

ALTRE SCADENZE

Scania Atelier 730 CV

DOM

9 23

LUN

7-24

7-24

10 24

MAR

11 25

MER

12 26

GIO

13 27

VEN

SAB

14 28

1 15 29

DOM 7-23

2 16 30

7-24

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

3 17

4 18

5 19

6 20

7 21

8 22

Divieti di circolazione


Ottobre 2012

SCADENZE 1

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di agosto. ICI/IMU Presentazione della dichiarazione per variazioni intervenute nell'anno precedente.

16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

25

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese settembre o del 3° trimestre.

31

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di settembre o del 3°trimestre.

ALTRE SCADENZE

Iveco Daily

DOM

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

14 28

1 15 29

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

7 21

8-22

8-22

16-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

8 22

9 23

10 24

11 25

12 26

13 27

Divieti di circolazione


Novembre 2012

SCADENZE 16

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente o al 3° trimestre. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente o al 3°trimestre e 3° acconto dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani.

26

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese ottobre.

30

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di ottobre. IRPEF-IRAP Versamento del 2° o unico acconto per l'anno 2012. INPS Versamento del 2° acconto 2012 dei contributi dovuti su reddito eccedente il minimale da parte degli artigiani.

ALTRE SCADENZE

Volvo FMX

DOM

11 25

LUN

8-22

8-22

12 26

MAR

13 27

MER

GIO

14 28

1 15 29

8-22

VEN

SAB

DOM

2 16 30

3 17

4 18

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

Divieti di circolazione


Dicembre 2012

SCADENZE 17

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente. ICI/IMU Versamento del saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno.

26

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese novembre.

31

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese di novembre. PAGAMENTO quota iscrizione Albo Autotrasportatori.

ALTRE SCADENZE

Astra HD9

DOM

9 23

LUN

8-22

8-22

10 24

MAR

11 25

MER

8-22

12 26

GIO

8-22

13 27

VEN

SAB

DOM

14 28

1 15 29

2 16 30

8-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

3 17 31

4 18

5 19

6 20

7 21

SAB 16-22

16-22

8 22

8-22

8-22

Divieti di circolazione


Calendario

2012

Gennaio

DOM

1 15 29

8-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

8-22

SAB

DOM

7 21

8 22

8-22

8-22

Luglio

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

9 23

10 24

11 25

12 26

13 27

14 28

1 15 29

7-24

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

DOM

SAB 16-23

16-23

7 21

8 22

7-23

7-23

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

9 23

10 24

11 25

12 26

13 27

Febbraio

DOM

12 26

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

13 27

14 28

1 15 29

2 16

3 17

4 18

5 19

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

11 25

LUN

11 25

8-22

8-22

12 26

MAR

13 27

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

14 28

1 15 29

2 16 30

3 17 31

4 18

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

16-23

14-23

14 28

7-23

7-23

Agosto

DOM

12 26

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

13 27

14 28

1 15 29

7-23

GIO

VEN

2 16 30

3 17 31

DOM

SAB 16-24

4 18

0-23

7-23

5 19

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

SAB 14-23

16-23

11 25

7-23

7-23

Settembre

Marzo

DOM

SAB

DOM

9 23

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

10 24

11 25

12 26

13 27

14 28

1 15 29

DOM 7-23

2 16 30

7-24

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

3 17

4 18

5 19

6 20

7 21

8 22


Aprile

DOM

1 15 29

8-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

2 16 30

3 17

4 18

5 19

6 20

DOM

SAB 14-22

7 21

8-16

8 22

LUN 8-22

8-22

9 23

MAR 8-22

10 24

MER 8-14

11 25

8-22

GIO

VEN

SAB

12 26

13 27

14 28

Ottobre

DOM

14 28

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

1 15 29

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

7 21

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

8 22

9 23

10 24

11 25

12 26

13 27

16-22

Maggio

DOM

13 27

8-22

8-22

LUN

MAR

14 28

1 15 29

8-22

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

2 16 30

3 17 31

4 18

5 19

6 20

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

7 21

8 22

9 23

10 24

11 25

12 26

Novembre

DOM

11 25

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

12 26

13 27

14 28

1 15 29

8-22

VEN

SAB

DOM

2 16 30

3 17

4 18

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

10 24

Dicembre

Giugno

DOM

10 24

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

11 25

12 26

13 27

14 28

1 15 29

2 16 30

DOM 7-23

3 17

7-24

7-24

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

4 18

5 19

6 20

7 21

8 22

9 23

DOM

9 23

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

SAB

DOM

10 24

11 25

12 26

13 27

14 28

1 15 29

2 16 30

8-22

8-22

8-22

8-22

8-22

LUN

MAR

MER

GIO

VEN

3 17 31

4 18

5 19

6 20

7 21

SAB 16-22

16-22

8 22

8-22

8-22

Divieti di circolazione

PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione.tir@tin.it


Adv_csm+cant gennaio2012

5-01-2012

17:58

Pagina 1


Autostrade

Arriva Overload, il Tutor che segnala i mezzi sovraccarichi Il sistema, che controlla il peso dei mezzi pesanti in movimento, è stato realizzato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia Stradale l Tutor cresce e si evolve. Nasce l’Overload Tutor, un innovativo sistema per il controllo in movimento del peso dei veicoli pesanti, basato su un’evoluzione del sistema elettronico per il controllo della velocità media. Il nuovo sistema, annuncia la società Autostrade per l’Italia è stato realizzato in collaborazione con la Polizia Stradale e supportato dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e dal Codacons. “La sicurezza stradale è sempre all’attenzione nella gestione del servizio autostradale -spiegano in Autostrade -. I risultati del Tutor sono stati eccezionali: ha contribuito ad abbattere di oltre il 70% il tasso di mortalità sulla rete”. Il programma di estensione dell’applicazione del Tutor coinvolge non solo la rete del principale gestore, ma è in corso anche su altre strade e autostrade. Ora, con l’Overload Tutor che misura la massa dei mezzi pesanti in movimento, si va a contrastare il “soprappeso”, altro elemento, oltre la velocità, spesso trascurato, causa di incidenti gravi, anche a basse velocità.

Come funziona Il sistema, come abbiamo detto, nasce da una costola tecnologica del Tutor. Si compone di quattro sensori per ogni corsia installati nell’asfalto, che classificano con estrema precisione il tipo di veicolo, il numero di assi, la velocità e il peso, con il supporto di telecamere poste su un portale in grado di acquisire immagini digitali con elevata risoluzione grafica, in modo da consentire alla Polizia Stradale di individuare e fermare il mezzo troppo pesante. Tramite la rete telefonica UMTS, l’Overload Tutor è collegato con un portatile in dotazione alla Polstrada, sul quale vengono visualizzate in sequenza le immagini dei veicoli in sovrappeso rilevati, con data e ora del transito e tempo di arrivo stimato. Al momento Autostrade per l’Italia ha installato cinque postazioni di Overload Tutor, dislocate sulle direttrici dove maggiore è il flusso di mezzi pesanti. “Le pattuglie hanno a disposizione ora uno strumento di altissima precisione - assicura l’ingegner Riccardo Mollo, Condirettore Generale Operations & Maintenence di Autostrade per

l’Italia -, in grado di rendere il loro operato mirato e non più basato su controlli a campione. L’Overload Tutor è un progetto complesso - prosegue l’ingegner Mollo - in cui crediamo molto. Dopo gli eccellenti risultati del Tutor, siamo convinti che l’Overload Tutor rappresenti un ulteriore passo in avanti per la sicurezza dei nostri utenti perchè svolgerà una funzione deterrente nei confronti di comportamenti che sono spesso alla base di incidenti gravi”. Intanto si registrano le prime prese di posizione da parte delle associazioni. La Fiap, ad esempio, pensa che questa iniziativa possa provocare un trasferimento di traffico, e quindi di costi, sulla viabilità normale e che ci si possa trovare con mezzi sovraccarichi su strade statali e provinciali pericolosi anche per la sicurezza.

La pagina dell’Overland tutor sul sito di Autostrade

Aumentare la sicurezza L'obiettivo che Autostrade vuol raggiungere è quello di aumentare sempre più la sicurezza per chi viaggia, controllando i mezzi con carichi eccessivi rispetto ai limiti di legge e anche rispetto alle caratteristiche dei mezzi e elementi costruttivi. Ma allo stesso tempo la lotta al sovraccarico vuol essere anche una lotta alla concorrenza sleale praticata da alcune imprese. Oggi le infrazioni per sovrappeso possono essere sanzionate solo se la pesatura viene ef-

fettuata con il mezzo fermo su una postazione statica omologata. La novità proposta dal Overload Tutor è quella affiancare un sistema di pesatura dinamica che misura il peso dei mezzi in movimento, posizionandolo lungo l’autostrada circa dieci chilometri prima dell’area di sosta dove è presente la pesa per il controllo statico da parte della Polstrada.

QR Code *

(* vedi istruzioni a pag.3)

TIR145-2012 35


Sulla strada

Assicurazioni: raddoppiati i prezzi per l’autotrasporto Tariffe troppo alte, diffusione dell’illegalità, territori abbandonati dalle compagnie. Intanto da gennaio di quest’anno sono attivi i controlli automatici

L

QR Code * Il sito dell’Isvap (* vedi istruzioni a pag.3)

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e dimensioni di un contrassegno d’assicurazione sono solo 80 millimetri per 76, ma per chi non possiede quel foglietto - e il contratto che esso rappresenta - sono tempi sempre più duri. In base ai nuovi tre commi dell’articolo 193 del Codice della Strada, introdotti dalla recente Legge di stabilità, dal primo gennaio 2012 sarà attivo sulle nostre strade il controllo automatico delle assicurazioni. Il tutor, l’autovelox, i varchi ZTL, non si limiteranno all’obiettivo per cui sono stati concepiti, ma diverranno strumento anche per questa verifica. Questa nuova forma di controllo non fa che sancire un’impressione assai diffusa sia nel mondo dell’autotrasporto sia in quello di automobilisti e motociclisti: e cioè che più di qualcuno non rispetti le regole, esponendo se stesso e gli altri a molti rischi. La rilevazione permetterà di incrociare gli estremi del veicolo con i database delle compagnie assicurative, fornendo alle forze di polizia una fotografia che varrà anche come prova di un’eventuale mancanza di polizza, con tutte le sanzioni del caso. Chi viaggia senza copertura assicurativa (ad esempio con un tagliando falso o rilasciato da una compagnia non autorizzata) rischia una sanzione di 798 euro; inoltre, ed è il fatto più grave, deve pagare di tasca propria i danni eventualmente causati: il Fondo di garanzia vittime della strada si rivarrà su di lui chiedendogli di rimborsare quanto versato per indennizzare chi aveva ragione. Nell’autotrasporto professionale di merci, però, c’è un fatto

in più: si verifica in questo modo l’ennesimo stratagemma di distorsione della concorrenza, visto che le tariffe assicurative italiane, come vedremo più avanti, incidono in modo importante sui costi d’esercizio dell’impresa. Attenzione alle frodi Da qualche tempo a questa parte l’Isvap (l’istituto che vigila sulle assicurazioni) ha istituito una speciale unità antifrode che ha principalmente il compito di scandagliare le varie banche dati a disposizione per indirizzare le forse di polizia verso la repressione dei fenomeni criminali. C’è anzitutto il problema delle compagnie estere non autorizzate a operare sul nostro territorio e di quelle che, invece, sono semplicemente inventate. Qui la buona fede non conta: chi ha un contratto con questi operatori non è, di fatto, assicurato e paga a caro prezzo la sua scelta. L’elenco degli operatori autorizzati è sul sito dell’Isvap (www.isvap.it). C’è poi il problema dei tagliandi falsi, riprodotti alla bene e meglio con uno scanner e l’ausilio del fotoritocco: può sembrare uno stratagemma degno della “banda degli onesti” del vecchio film di Totò e Peppino, ma il fenomeno ha una sua diffusione. Nel maggio del 2011, a Brescia, un autotrasportatore è stato sanzionato per aver esposto un tagliando falso al suo camion; presentatosi alla polizia locale ha dovuto mostrare anche quello della sua automobile: ed era contraffatto anche quello. Non c’è dubbio, tuttavia, che una tale pratica trovi diffusione soprattutto tra gli automobilisti.

Secondo dati forniti dall’Aci nel 2010 le forze dell’ordine hanno rilevato 100 mila infrazioni per mancanza di Rc Auto. Le frodi in questo settore rappresentano il 3% delle frodi assicurative accertate. Gli indennizzi del Fondo di garanzia per incidenti causati da veicoli sprovvisti di Rc Auto sono stati 22mila nel 2010, in aumento del 10% rispetto agli ultimi tre anni. E anche a livello locale la polizia si organizza per stanare i falsi assicurati. A novembre, a Milano, è stata scoperta un’agenzia che emetteva


polizze per conto di grandi gruppi - alcune per automobilisti ignari, altre per complici - completamente false: ne sono state sequestrate ben 1500. Ma il record va sicuramente al proprietario romano di un autocarro che, dal 2007 a oggi, aveva collezionato ben 1700 verbali non pagati, tra cui - manco a dirlo - anche quello di mancata copertura assicurativa. Un confronto europeo Secondo le recenti rilevazioni dell’Antitrust, il fenomeno delle frodi accertate ai danni delle compagnie, nel periodo 20072009, si è attestato, tuttavia, su

sporto, in Italia, è aumentata al 4,6% all’anno, più del doppio rispetto alla zona euro, sei volte di più della Germania, cinque volte rispetto alla Francia e all’Olanda e di poco meno di due volte in confronto con la Spagna. Questo, per gli autotrasportatori, è un problema molto grave, un problema di competitività che va a sommarsi alla maggior spesa che i nostri vettori già sostengono sulle altri voci di costo. Tariffe sempre più alte Condividono l’impressione di un aumento spropositato dei prezzi anche le associazioni dei consumatori Federconsumatori

Anita annuncia un possibile ricorso all’Antitrust “I continui rincari dei costi assicurativi stanno conducendo le imprese di autotrasporto al collasso”. A lanciare il grido di allarme è l’Anita, l’associazione di Confindustria che riunisce le imprese più grandi di autotrasporto in Italia, e che si dice pronta a denunciare la situazione all’Antitrust. “In particolare, quest’anno si è registrato un aumento delle polizze assicurative RCA dal 30 al 50% rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato il presidente di Anita Eleuterio Arcese. “L’aspetto più allarmante riguarda l’applicazione di aumenti anche in presenza di una bassa rischiosità. Inoltre, risulta difficile per un’impresa poter cambiare compagnia in presenza di premi assicurativi pressoché identici, sintomo evidente di assenza di concorrenza tra compagnie. Tutto questo è inammissibile – ha continuato Arcese - e siamo pronti a denunciare tale distorsione all’Antitrust”.

sugli utenti – pur compensati da sconti sulle tariffe. Una soluzione tecnologica che è già stata sperimentata in alcuni consorzi di autotrasportatori: la scatola antitruffa, in caso di denuncia di sinistro, aiuta a smascherare i falsi incidenti e a stabilire le responsabilità di quelli veri. Certo con le black box l’autotrasporto fa i conti già da molto tempo, non sempre con risultati esaltanti e l’idea di una sommatoria di tanti dispositivi analoghi non appare forse come la più semplice da realizzare.

In molte regioni i premi RCA per il trasporto di merci sono passati da 1.500 euro a 3-4.000 euro

valori piuttosto contenuti, nell’ordine del 2-3% del numero totale dei sinistri. In Gran Bretagna il numero di frodi è pari al quadruplo di quelle accertate in Italia. In Francia è il doppio. Questo avviene anche perché le compagnie nel nostro Paese non ritengono conveniente svolgere un’adeguata attività di controllo sui sinistri. Ma il confronto va affrontato anche per quanto riguarda le tariffe: i dati Eurostat evidenziano la situazione italiana. Dal 2000 al 2010 l’assicurazione dei mezzi di tra-

e Adusbef, che denunciano un rincaro del 98% dal 2001 al 2011 (di cui il 30% solo negli ultimi due anni). Confrontando gli aumenti con le tariffe applicate nel 1994 si raggiungerebbe un incremento di oltre il 186%. Anche per quanto riguarda le assicurazioni, negli scorsi mesi è stata proposta (anche dall’Antitrust) l’installazione di una scatola nera che permetta di risalire correttamente al reale andamento del sinistro. Dovrebbe, però, essere installata a spese delle compagnie e non gravare

L’autotrasporto soffre Anche nel campo delle assicurazioni l’autotrasporto possiede una sua specificità, che andrebbe studiata e valorizzata già a partire dalle rilevazioni statistiche, spesso invece appiattite su non meglio identificati “veicoli”. Altro aspetto riguarda la storia e la credibilità aziendale come importante parametro di valutazione, con la possibilità magari di una sinergia tra compagnie assicurative e mondo associativo. Occorre, tuttavia, la volontà anche da parte delle assicurazioni di valorizzare la maggioranza delle imprese, quelle oneste, che non possono vedere “caricato” sulle tariffe che pagano anche il prezzo dei loro concorrenti disonesti. I problemi del Sud Un grave problema per gli autotrasportatori riguarda i vettori che risiedono nelle zone meridionali d’Italia. In molte regio-

ni i premi Rca per il trasporto di merci sono persino raddoppiati. Le compagnie asseriscono che in zone con una maggiore incidentalità e maggiori richieste di risarcimento non può che essere così: ma gli autotrasportatori, proprio in virtù della loro attività, non circolano solo sulle strade intorno a casa. Viaggiano ovunque, in Italia e all’estero. Perché devono pagare il conto di tutti i veicoli del loro territorio? Le associazioni rappresentative dell’autotrasporto, attraverso società di servizi collegati, spesso forniscono ai loro iscritti prodotti che si basano su una valutazione nazionale e non locale, aiutando così le aziende, ma per il resto il problema è grave. Fino a qualche anno fa, a Palermo e Napoli, si ragionava su premi inferiori ai 1.500 euro, oggi si parte dai 3-4.000 euro e a farne le spese sono soprattutto i piccoli imprenditori che, di fronte a preventivi a volte superiori ai diecimila euro, non possono certo sperare di recuperare il costo dalle tariffe che applicano ai committenti. Per non parlare dei casi in cui al normale premio si sommino le conseguenze dei sinistri. Con tre incidenti si può arrivare oltre i 25mila euro. Potrebbe aiutare questo difficile contesto un accordo quadro con le compagnie assicurative, con l’apertura – di cui c’è già stato qualche tentativo – di un tavolo di concertazione con gli autotrasportatori. Se non per risolvere, almeno per limitare il problema. Y. S. TIR145-2012 37


Gestione flotte

Michele Latorre

I

l primo passo per ridurre i costi d’esercizio dei veicoli industriali è conoscerli. Questo sembra un concetto ovvio, ma solo da pochi anni sta diffondendosi nell’autotrasporto italiano il controllo in tempo reale dei costi aziendali e la loro analisi. La crisi macroeconomica e l’impennata di alcune voci, il gasolio prima fra tutte, ha accelerato questa tendenza, che spesso si accompagna con il cambio generazionale all’interno delle imprese. E non stiamo parlando solamente di quelle di maggiori

Costi sotto controllo con la gestione telematica Grazie all’utilizzo dei sistemi informatici è possibile scaricare centinaia di dati, dai consumi alle ore di guida e poi trasmetterli al computer o al server di un fornitore di servizi dimensioni, che da tempo hanno almeno una risorsa per tale attività, ma anche delle piccole e medie flotte, che fino a qualche anno fa stilavano conti di massima con carta e penna e che ora usano sistemi informatici che offrono in qualsiasi momento una situazione precisa dei costi aziendali. Un contributo fondamentale in tal senso è giunto prima dall’introduzione dell’elettronica a bordo dei camion, poi dall’utilizzo delle piattaforme telematiche su Internet. QR Code * Il sito di Infoblu (* vedi istruzioni a pag.3)

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Risparmi grazie all’elettronica L’elettronica è entrata a bordo dei veicoli pesanti prima per migliorare il funzionamento del motore, poi per attuare l’automazione del cambio ed oggi controlla praticamente tutti gli

equipaggiamenti dell’automezzo. Non solo: il sistema raccoglie le informazioni sul funzionamento del veicolo, le immagazzina nella sua memoria e può trasmetterle al sistema informatico dell’azienda, attraverso un collegamento via cavo, oppure a distanza, tramite una sim per dati. Ed è proprio questa evoluzione più recente che offre un grande aiuto all’impresa d'autotrasporto nell’analisi dei costi d’esercizio dell’intera flotta. Le centraline dell’ultima generazione possono registrare centinaia di dati, dai consumi di carburante al numero dei cambi marcia, dall’uso dell’impianto frenante alle ore di guida. Grazie alla possibilità d’inserire nella centralina una scheda sim dati, queste informazioni si possono trasmettere con cadenza prefissata direttamente al

computer del gestore della flotta, oppure al server di un fornitore di servizi, che le rende disponibili attraverso una connessione Internet. Questa seconda soluzione è indubbiamente la più interessante, perché consente d’accedere ai resoconti attraverso qualsiasi apparecchio che si connette online: il computer aziendale, uno smartphone o un tablet. Ovviamente, l’accesso è protetto da password e riguarda solamente i dati della propria azienda. Controllo costante dei costi Emanuel Liviero è un giovane imprenditore di Cittadella (Padova) che gestisce la LBmoving, azienda che trasporta inerti per costruzioni in tutto il Nord Italia con dodici autoarticolati. Da oltre quattro anni utilizza un siste-


Le informazioni scaricate dai veicoli consentono anche la verifica dei tempi di guida degli autisti

ma telematico per la gestione delle flotte e a chi gli chiede perché lo ha adottato, risponde divertito: “Perchè mi ha fatto risparmiare un milione e mezzo di euro”. La risposta richiede, ovviamente, una spiegazione: “Già da alcuni anni, rileviamo tutti i dati di viaggio di ciascun camion, prima a mano, poi scaricandoli con un cavo dalla centralina del veicolo ad un computer portatile. In entrambi i casi, era necessario che l’automezzo rientrasse in sede al termine di ciascun servizio. Con l’aumento della flotta, però, il piazzale era diventato piccolo, così avrei dovuto spendere un milione e mezzo di euro per realizzare un nuovo parcheggio. Con la possibilità di scaricare da remoto i dati dei veicoli, otto autisti rientrano a casa direttamente col camion e

non ho dovuto perciò espandere la sede”. Ma il risparmio immobiliare è solo un effetto secondario. Liviero usa il sistema soprattutto per tenere costantemente sotto controllo i costi: “Apro la pagina web del servizio appena arrivo in ufficio. Prima di tutto, verifico i dati del giorno precedente relativi ad ogni viaggio. Non solo i chilometri percorsi ed il consumo di carburante, ma anche lo stile di guida dell’autista, attraverso le informazioni relative all’uso dell’acceleratore, del cambio e dei freni. Il servizio che utilizzo fornisce anche il tracciamento satellitare dei veicoli, quindi lo uso anche per migliorare la programmazione dei viaggi e soddisfare le richieste urgenti. Nel tempo, è diventata sempre più importante la funzione relativa al controllo delle ore di guida. Per esempio, sapere in tempo reale la situazione di ciascun conducente permette di programmare i viaggi rispettando sempre la legge”. Anche l’addetto alla manutenzione accede ad una parte del sistema di controllo, quella che mostra il chilometraggio del veicolo: “Prima l’autista segnalava gli intervalli di manutenzione, mentre ora lo fa il software in modo automatico e con un certo anticipo, così da programmare gli interventi secondo il carico di lavoro e da ridurre i tempi di fermo macchina”. Investimenti contenuti Liverani Group opera nel trasporto di prodotti alimentari liquidi con una flotta di un centinaio di autoarticolati cisternati, cui si aggiungono altri 350 tank container della società controllata CTI. I veicoli viaggiano in tutta Europa e devono rispettare rigorosamente sia i termini delle consegne, sia gli orari di guida e di riposo degli autisti: “Perciò, dal-

Alleanza Infoblu e Cciss per la mobilità sostenibile Il Centro Coordinamento Informazioni Sicurezza Stradale e Infoblu hanno firmato una convenzione per favorire lo sviluppo dei servizi d’infomobilità, seguendo le indicazioni della direttiva comunitaria sui sistemi di trasporto intelligenti. Infoblu ha una rete capillare di sensori mobili per rilevare il traffico sulla rete stradale italiana ed offrirà i dati al Cciss, che li userà per elaborare previsioni e statistiche sempre più precise e tempestive. “Questa convenzione è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione di un miglior servizio a vantaggio della collettività, in un settore delicato come quello dell'informazione e della sicurezza stradale”, spiega Pasquale D’Anzi, dirigente del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e direttore della Centrale Operativa del CCISS. “Questa convenzione riconosce il ruolo primario d’Infoblu per l’evoluzione dell’infomobilità”, commenta Fabio Pressi, amministratore delegato della società.

la sede dobbiamo mantenere costantemente sotto controllo l’intera flotta in tempo reale e per tale motivo abbiamo adottato già da tempo un sistema di gestione telematico”, spiega Alberto Liverani. Dopo una fase sperimentale, avviata nel 2008, oggi l’azienda romagnola ha implementato il sistema di controllo telematico su quasi tutti i propri veicoli. E i vantaggi non sono solamente di tipo organizzativo: “Verifichiamo tutte le informazioni sul viaggio e, in particolare, quelle che influiscono sui costi d’esercizio. Prima tra tutte, ovviamente, il gasolio. Questo controllo, unito ai corsi di guida economica cui hanno partecipato i nostri autisti, ci ha già offerto una riduzione dei costi”. Le informazioni scaricate dai veicoli vengono immesse automaticamente nel sistema informatico dell’azienda, consentendo anche la verifica dei tempi di guida degli autisti. Questi ultimi usano il

sistema in cabina per la navigazione satellitare e per comunicare con l’azienda tramite messaggi testuali. Queste esperienze mostrano come i sistemi di gestione telematica stiano ormai diffondendosi con successo anche nelle imprese di piccola e media dimensione e lo saranno sempre più in futuro, grazie anche al rapporto favorevole tra investimento richiesto e benefici ottenuti. I veicoli pesanti dell’ultima generazione hanno quasi tutti una centralina elettronica in grado di raccogliere, memorizzare e trasmettere i dati relativi ai viaggi, mentre in commercio ci sono equipaggiamenti che, con una spesa ridotta, si possono montare sugli automezzi più vecchi. La parte immateriale del servizio, ossia la lettura e l’elaborazione dei dati, non richiede l’installazione di software specifici, perché avviene tramite il web, usando un comune programma per la navigazione online.

Cresce il commercio elettronico Seppur più lentamente che in altri Paesi europei, le vendite al consumo tramite il web stanno crescendo anche in Italia, secondo la rilevazione annuale svolta dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano. Nel 2011, il commercio elettronico ha raggiunto il 2% delle vendite retail. Sono cresciuti sia i compratori online (+7% a quota 9 milioni), sia la spesa media annua, che ha toccato i 1050 euro per acquirente (960 nel 2010). Nell'ambito delle vendite online, quelle effettuate da apparati mobile - smartphone o tablet - hanno prodotto 80 milioni di euro, il triplo dell'anno precedente. In termini di valore, nel 2011 l'ecommerce italiano ha fatturato 8 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2010. L'aumento coinvolge sia i beni (+24%), sia i servizi (+18%). Rispetto al resto dell'Europa, l'Italia è ancora indietro nelle vendite online. Al vertice del fatturato troviamo la Gran Bretagna (oltre 51 miliardi di euro), seguita dalla Germania (34 miliardi) e dalla Francia (20 miliardo). In compenso, l'export italiano naviga bene sul web e nel 2011 ha fatturato 1,4 miliardi di euro, con un incremento del 32% sull'anno precedente.

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Fisco

Angelo Ciaravolo

L

e nuove disposizioni fiscali, contenute nel decreto “Salva Italia”, poi convertito nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, hanno una doppia faccia. Da una parte introducono tasse record (stangata sui conti correnti, addizionale regionale Irpef all’1,23 per cento, Ici-Imu sulla prima casa, nuove tasse sulle auto di lusso, imbarcazioni, ecc.), dall’altra favoriscono le imprese con incentivi e bonus. Chi, per esempio, investe capitali propri nell’azienda può ottenere delle deduzioni che abbattono la base

centuali (l’incremento dell’imposta rimane valido per tutto il 2013 e cresce di un ulteriore mezzo punto a decorrere dal 1° gennaio 2014). E il “Salva Italia” dà un po’ di respiro a tutti i contri-

agevolazioni sono interessate le società di capitali, gli enti commerciali, e le stabili organizzazioni di società o enti non residenti (le ditte individuali e le società di persone dovranno attendere un

buenti che hanno debiti tributari con il Fisco (chi riesce a dimostrare di essere in difficoltà economica a causa della crisi in atto potrà infatti chiedere una proroga della cartella fino a sei anni). Da non dimenticare, poi, l’aumento delle accise sui carburanti, argomento che affrontiamo a pag. 42. Ma vediamo in dettaglio le principali novità fiscali, partendo dagli incentivi che consentiranno anche alle imprese di autotrasporto di ottenere dei risparmi significativi.

decreto ministeriale prima di poter accedere alle suddette agevolazioni). Il bonus consiste nell’esclusione dalla base imponibile (su cui si pagano le imposte) di un importo commisurato agli incrementi di mezzi propri rispetto a quelli esistenti alla chiusura dell’esercizio 2010 (lo sconto si ottiene moltiplicando l’aumento del capitale proprio per il rendimento nazionale del 3%, mentre successivamente varierà in funzione dei rendimenti dei titoli pubblici).

Aiuto alla crescita economica Viene introdotta una nuova misura di sostegno alle imprese che investono capitali propri nell’azienda con conferimenti in danaro e accantonamenti di utili a riserve disponibili. A queste

Irap Sul fronte Irap buone notizie per le imprese. A partire da quest’anno entra in vigore la nuova disposizione sulla deducibilità dell’Irap, ai fini Ires e Irpef, della componente lavoro dipendente e assimilato per le società e le im-

Incentivi fiscali e tasse da record Il decreto “Salva Italia” favorisce le imprese con incentivi e bonus ma aumenta l’Iva di due punti percentuali e prevede indagini finanziarie sui conti sospetti

La Legge “Salva Italia”

QR Code *

(* vedi istruzioni a pag.3)

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imponibile su cui si pagano le imposte. La misura, denominata Ace (aiuto alla crescita economica), produce effetti immediati già a partire dal periodo di imposta 2011. In tema di Irap arriva invece uno sconto doppio a partire da quest’anno. Nel decreto, inoltre, non mancano novità per gli studi di settore, sia per i soggetti “congrui e coerenti” sia per quelli non in linea con le risultanze di Gerico. Nel decreto vengono rafforzate le indagini finanziarie che consentiranno al Fisco di mettere sotto la lente di ingrandimento i movimenti bancari di tutti i contribuenti, sanzionando penalmente quelli che nasconderanno informazioni. Sul fronte Iva ricordiamo che, dal prossimo 1° ottobre, le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento aumenteranno di 2 punti per-


LA SCHEDA prese. Inoltre, i soggetti con imponibile Irap fino a 181mila euro potranno sottrarre dalla quota deducibile gli abbattimenti forfettari, variabili tra 1.850 e 7.350 euro. Ma le novità non finiscono

Studi di settore Novità in tema di studi di settore, già dal periodo d’imposta 2011: per i soggetti congrui e coerenti, l’accertamento fiscale risulta possibile solo quando il

Decreto “Salva Italia ”

Che cos’è Un decreto del Gover sposizioni fiscali: dal unno Monti che stabilisce nuove didall’altra favorisce le implato introduce tasse da record e rese con incentivi e bonu s. Che cosa stabilisce Introduce l’Ici-Imu sulla prima casa, impone nuove se su auto di lusso e imb arc azioni, introduce indagi tasnanziarie sui conti sospet ni fiti, aum enta l’Iva di due punti per centuali. Agevolazioni Chi investe capitali propri nell’azienda può ottenere le deduzioni che abbattono la base imponibile su cui delgano le imposte. Inoltre si paa 181mila euro potranni soggetti con imponibile Irap fino o le gli abbattimenti forfett sottrarre dalla quota deducibimentre è stato previsto ari, variabili tra 1.850 e 7.350 euro, le imprese che assumonun ulteriore sconto a favore delo dipendenti.

altri operatori finanziari avranno l’obbligo di comunicare all’anagrafe tributaria i movimenti relativi a conti e depositi dei clienti, l’importo delle operazioni e ogni altra utile informazione per i controlli fiscali). L’obiettivo è di partire da movimenti bancari non coerenti con i redditi dichiarati per avviare successivi accertamenti nei confronti di contribuenti sospetti. E armi spuntate anche su chi trasmette atti e documenti falsi o addirittura fornisce informazioni e dati non veritieri al fine di nascondere comportamenti non corretti dal punto di vista fiscale (si rischia una pesante condanna penale).

Chi investe capitali propri in azienda può ottenere deduzioni che abbattono la base imponibile su cui si pagano le imposte

qui. è stato previsto un ulteriore sconto a favore delle imprese che assumono dipendenti, a tempo indeterminato, di sesso femminile e giovani sino a 35 anni di età. Il bonus fiscale consiste in una maggiore deduzione Irap (10.600 euro, a fronte dei precedenti 4.600 per ogni lavoratore impiegato). Il suddetto importo diventa pari a 15.200 euro (prima era di 9.200 euro) per ogni incremento occupazionale di lavoratrici e giovani nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre, è opportuno ricordare che la deduzione dell’Irap sul costo del personale non annulla lo sconto forfettario del 10 per cento, già in vigore dal 2008, che resta valido per coprire l’imposta sugli interessi passivi.

reddito accertabile si discosta di un terzo, anziché di un quinto. Inoltre, nei loro confronti verrà ridotto ad un anno il termine di decadenza dell’azione di accertamento. Maggiori controlli invece sono previsti per i soggetti che non sono in linea con gli studi di settore con il ricorso anche alle indagini finanziarie (le verifiche scattano anche nel caso in cui i soggetti risultano congrui ma non coerenti agli indicatori economici). Indagini finanziarie sui conti sospetti Per intensificare la lotta all’evasione, da quest’anno l’occhio del Fisco si sposterà sui movimenti bancari di tutti i contribuenti, sanzionando penalmente quelli che nasconderanno informazioni (le banche e gli

Premi per le imprese “trasparenti” Benefici fiscali per tutte le imprese trasparenti. Dal 1° gennaio 2013 ai contribuenti che svolgono attività di impresa o professionale, in cambio di dettagliate informazioni e comunicazioni puntuali in ordine alle operazioni rilevanti ai fini della determinazione del reddito d’impresa o di lavoro autonomo, il Fisco è disposto a qualche concessione in termini di semplificazione e azione accertatrice. In pratica saranno riconosciuti benefici fiscali, semplificazione degli adempimenti amministrativi, oltre ad agevolazioni sugli accertamenti, a patto che provvedano all’invio telematico dei corrispettivi, delle fatture emesse e ricevute e delle risultanze degli acquisti non soggetti a fattura, e che istituiscano un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari dell’attività esercitata.

Il “regime premiale” prevede inoltre assistenza negli adempimenti da parte dell’Amministrazione finanziaria e l’accelerazione dei rimborsi e delle compensazioni Iva. Più tempo per i riallineamenti contabili Un anno in più per affrancare avviamenti, marchi e altre attività immateriali, iscritte nel bilancio consolidato e riferibili a maggiori valori contabili di partecipazioni di controllo (anche congiunto), che ora si estende anche per le operazioni straordinarie o traslative effettuate entro il periodo d’imposta 2011. Il pagamento dell’imposta sostitutiva del 16 per cento ora può essere anche dilazionato, mentre prima era dovuto soltanto in unica soluzione. Le rate da versare (di pari importo) non possono essere più di tre (la prima, entro il termine di scadenza dei versamenti del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta 2012; la seconda e la terza, entro il termine di scadenza dei versamenti, rispettivamente, della prima e della seconda o unica rata di acconto delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta 2014). Iva Iva più pesante dal prossimo 1° ottobre: le aliquote del 10 e del 21 per cento aumenteranno di due punti percentuali. L’incremento dell’imposta rimarrà valido per tutto il 2013 e crescerà di un ulteriore mezzo punto a decorrere dal 1° gennaio 2014, portando l’aliquota ordinaria al 23,5 per cento. TIR145-2012 41


Normative

Andrea Giuli

L

a manovra “Salva Italia”, ancora una volta, presenta un conto salato verso l’autotrasporto. In particolare, il Decreto Legge n.201/2011 ha aumentato dal 6 dicembre l’accise sui carburanti, portandola, per quanto riguarda il gasolio per autotrazione, a 593,20 €/1000 litri di carburante per tutto il 2012, ed a 593,70 €/1000 litri dal 1 gennaio 2013. Dall’inizio dell’anno si sono registrati ben cinque aumenti delle accise per fronteggiare tutta una serie di emergenze (dall’afflusso di immigra-

Pedaggi in aumento Dal 1 gennaio 2012 crescono i costi per andare in Austria e in Francia. Le autorità austriache hanno aumentato i pedaggi per gli autocarri con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 ton. in funzione del numero degli assi e della classe Euro del veicolo e rivisitato anche i gruppi tariffari che sono passati da 3 a 4, essendo stata prevista una specifica classe tariffaria per i veicoli Euro 6 precedentemente equiparati ai veicoli EEV. Scattato anche l’aumento del pedaggio deliberato dalla Commissione Intergovernativa, pari al 5,97%, per i trafori del Monte Bianco e del Frejus. L’aumento deriva dalla combinazione di due elementi: 2,47% adeguamento delle tariffe di pedaggio ai tassi medi di inflazione nel periodo dal 1° settembre 2010 al 31 agosto 2011; 3,50% incremento tariffario straordinario, stabilito dai ministri delle Infrastrutture francese e italiano nel vertice di Roma del 2009.

Nuovo aumento per l’accise sui carburanti Nel 2011 si sono registrati ben cinque aumenti delle accise che le imprese potranno recuperare nei primi mesi del 2012 con la consueta richiesta all’Agenzia delle dogane ti dal nord Africa fino alle recenti alluvioni in Liguria e Toscana), che nell’immediato hanno avuto impatti pesantissimi sui conti delle imprese: quest’ultime, infatti, erano costrette ad anticipare la liquidità necessaria per fronteggiare l’impennata dei prezzi del gasolio, per poi recuperare la maggiore accisa soltanto il prossimo anno (limitatamente, è bene

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ricordare, ai consumi di gasolio effettuati sui veicoli di massa pari o superiore alle 7,5 ton), con la consueta richiesta all’Agenzia delle dogane. Per questo motivo, le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto al Governo di rendere trimestrale o, addirittura, mensile questa forma di recupero dei costi. Una richiesta accolta proprio mentre stiamo an-

PERIODO DI CONSUMO DEL GASOLIO NEL 2011

LIVELLO ACCISA/1.000 litri

Dall’1.1. al 5 aprile Dal 6.4 al 27 giugno Dal 28.6 al 30 giugno Dall’1.7 al 30 ottobre Dal 1.11 al 6 dicembre Dal 7.12 al 31 dicembre

€ 423 € 430,30 € 470,30 € 472,20 € 481,10 € 593,20

dando in stampa. L’Agenzia delle Dogane ha infatti comunicato il codice tributo (6740) con cui richiedere anticipatamente, rispetto al termine di giugno, il rimborso delle accise. Sono dunque aperti i termini per la presentazione delle istanze per il rimborso delle accise relative agli acquisti di gasolio effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011. ENTITÀ DEL RECUPERO RISPETTO ALL’ALIQUOTA BASE DEL SETTORE/1.000 litri €. 19,78609 € 27,08609 € 67,08609 € 68,98609 € 77,88609 € 189,98609


Normative

Andrea Giuli

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al 4 dicembre scorso è in vigore la nuova normativa comunitaria sull’accesso alla professione, contenuta nel Regolamento Ue 1071/2009. Le disposizioni sono direttamente operanti in tutti gli Stati membri della Ue ma, limitatamente agli aspetti che richiedevano un intervento statale, la Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità ha emanato il 25 novembre 2011 un Decreto a cui ha poi fatto seguito una circolare esplicativa (la n.4 del 7 dicembre 2011). Quest’attività

Modifica all’ambito di applicazione La prima, grande, novità del Regolamento attiene all’ambito di applicazione che, al momen-

che sono rimaste in vigore fino allo scorso 3 dicembre (si tratta del Decreto Legislativo 395/00 e ss modifiche e del d.m. 161/2005), l’esenzione dalle norme sull’accesso alla professione era limitata alle imprese che esercitavano con veicoli di massa fino alle 1,5 ton. Le norme attuali, quindi, non si applicano ad una fascia di imprese (quelle che esercitano con mezzi di massa superiore alle 1,5 ton e fino a 3,5 ton) che, in precedenza, dovevano osservare le regole sull’accesso alla professione. Questo

to, coincide con le imprese che esercitano con veicoli di massa complessiva superiore alle 3,5 tonnellate. Si tratta di una modifica importante e dai riflessi non certo trascurabili per il nostro settore giacché, con le disposizioni

esonero, tuttavia, non dovrebbe perdurare ancora per molto tempo tenuto conto che le associazioni dell’autotrasporto sono già intervenute con il nuovo ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti,

di successive normative. Analizziamo dapprima le novità più importanti che sono state introdotte dalla normativa comunitaria, per poi occuparci della procedura che deve essere seguita dalle imprese per ottenere l’autorizzazione all’esercizio della professione e per l’immatricolazione dei mezzi.

Accesso: in vigore la nuova normativa Cambia l’ambito di applicazione, che riguarda le imprese che esercitano con veicoli di massa superiore alle 3,5 ton, ma anche anche i requisiti della capacità finanziaria e di quella professionale normativa, peraltro, non ha esaurito la gamma degli interventi richiesti dalle nuove disposizioni in quanto, come vedremo più avanti, proprio il Decreto ha rinviato la soluzione di alcune questioni all’emanazione TIPOLOGIA DI IMPRESA IMPRESE NUOVE

ADEMPIMENTI RICHIESTI Iscriversi all’Albo autotrasportatori dimostrando subito i 3 consueti requisiti all’Amministrazione Provinciale competente - Chiedere Autorizzazione all’esercizio della professione all’Ufficio Provinciale Motorizzazione (Allegato 1 circolare 4/2011) - Immettere in circolazione i veicoli in disponibilità con richiesta all’U.P. MOT dimostrando la capienza dell’idoneità finanziaria e l’accesso al mercato (allegato 3 - circolare 4/2011) - Esibire le carte di circolazione all’Albo provinciale, con ricevuta da portare al Registro Imprese per denuncia inizio attività

PARTICOLARITÀ Stabilimento: da dimostrare nei termini e con le modalità che saranno fissate da un Decreto Dirigenziale di prossima emanazione

TIR145-2012 43


Corrado Passera, chiedendo un intervento normativo diretto a ripristinare la precedente soglia di esenzione. Capacità finanziaria e professionale La seconda novità riguarda i requisiti della capacità finanziaria e di quella professionale. Sulla capacità finanziaria, il Regolamento ha fissato gli importi in 9.000 euro per il primo veicolo ed in 5.000 per quelli successivi, che non sono stati toccati dal Decreto. Questi importi, più bassi rispetto a quelli in vigore fino al 3 dicembre (50.000 euro per il primo mezzo, e 5.000 euro per i successivi), saranno prevedibilmente aumentati soprattutto per il primo mezzo, tenuto conto che, anche in questo caso, le associazioni dell’autotrasporto hanno formulato una richiesta in tal senso. Sempre a proposito della capacità finanziaria, il Decreto prevede che la dimostrazione alla Provincia competente possa essere fornita mediante l’attestazione rilasciata da un revisore contabile, oppure tramite l’attestazione bancaria o assicurativa di una o più banche, assicurazioni o intermediari abilitati. Quanto all’attestazione del revisore contabile, la circolare del 7 dicembre ha precisato che in attesa che il ministero dei Trasporti predisponga un fac simile di modello in collaborazione con la rappresentanza dei dottori commercialisti, le attestazioni rilasciate dai revisori contabili sono TIPOLOGIA DI IMPRESA

oggetto di valutazione da parte della Provincia. Passando alla capacità professionale, essa deve essere detenuta dal cosiddetto gestore dei trasporti che, con le nuove norme, può essere anche una figura esterna all’impresa (che non ricopre, quindi, il ruolo di socio, amministratore, dipendente, ecc.), legata a quest’ultima con un contratto che gli assegni dei poteri di organizzazione, gestione e controllo. Il gestore dei trasporti è soggetto a un obbligo di aggiornamento periodico decennale oppure quinquennale, quando non abbia esercitato questo ruolo per un periodo di 5 anni. Il requisito dello stabilimento La terza novità riguarda il requisito dello stabilimento, ed è strettamente legata all’altra innovazione introdotta dagli artt. 3 e 9 del Decreto, concernente l’autorizzazione all’esercizio della professione di trasportatore su strada. Lo stabilimento è definito all’art. 5 del Regolamento, e consiste nel disporre nello Stato membro interessato: di una sede effettiva dove l’impresa conserva i documenti della sua attività; di una sede operativa in cui esegue la manutenzione dei veicoli; di uno o più mezzi in disponibilità. Al momento, questo requisito esiste soltanto in linea teorica visto che diventerà operativo soltanto dopo l’emanazione di un apposito Decreto Dirigenziale, come espressamente previsto dall’art.5 del Decreto del 25

novembre, il quale ne fisserà anche i contenuti. Come detto, lo stabilimento è strettamente legato all’autorizzazione all’esercizio della professione. In pratica, l’impresa che intende esercitare la professione di autotrasportatore di merci per conto di terzi non solo deve iscriversi all’Albo ma, in aggiunta, deve altresì essere autorizzata dall’Ufficio provinciale della motorizzazione competente per la sede principale, previa dimostrazione dell’iscrizione all’Albo e della titolarità del requisito dello stabilimento. In attesa che il decreto sullo stabilimento venga emanato, le imprese di autotrasporto iscritte all’Albo alla data del 4 dicembre scorso sono state automaticamente inserite nel Registro elettronico nazionale e, di conseguenza, sono state autorizzate ad esercitare la professione; nel momento in cui questo decreto vedrà la luce, le stesse imprese dovranno mettersi in regola con il requisito dello stabilimento (secondo i contenuti che verranno specificati nello stesso provvedimento) entro una determinata scadenza, a pena di revoca dell’autorizzazione e della cancellazione dall’Albo. Autorizzazione all’esercizio della professione L’autorizzazione all’esercizio della professione va richiesta all’Ufficio della motorizzazione competente per la sede principale, presentando una domanda in bollo mediante il fac simi-

ADEMPIMENTI RICHIESTI

PARTICOLARITÀ

IMPRESE GIÀ ESERCENTI (già in regola con requisiti accesso alla professione e al mercato)

- Nessun adempimento, se non chiedono immatricolazione nuovi veicoli - Se immatricolano nuovi veicoli, devono presentare domanda all’U.P. MOT. dichiarando la propria iscrizione e la tipologia di accesso al mercato di cui dispone

Stabilimento: da dimostrare nei termini e con le modalità che saranno fissate da un Decreto Dirigenziale di prossima emanazione

IMPRESE DISPENSATE (“ante 78”)

- Dimostrare i 3 consueti requisiti di accesso alla professione nel termine di cui all’articolo 12 del D.D. 25.11.2011 (max 6 mesi: entro 4.6.2012) - Per immatricolare nuovi veicoli vedi punto precedente

Stabilimento: da dimostrare nei termini e modalità fissate da un Decreto Dir.le di prossima emanazione

IMPRESE EX ESENTI (iscritte all’Albo tra il 1978 ed il 31.5.1987)

- Se non ancora cancellate: devono dimostrare i 3 consueti requisiti per l’accesso alla professione nel termine di cui all’articolo 12 del D.D. 25.11.2011 (max 6 mesi: entro 4.6.2012) - Per immatricolare nuovi veicoli vedi due punti precedenti

44 TIR145-2012

Stabilimento: da dimostrare nei termini e con le modalità che saranno fissate da un Decreto Dirigenziale di prossima emanazione


le allegato alla circolare esplicativa del ministero n.4/2011. L’ufficio, dopo aver verificato la regolarità dell’iscrizione all’Albo e il requisito dello stabilimento, rilascia l’autorizzazione iscrivendo l’impresa al Registro elettronico nazionale tenuto dal ministero dei Trasporti. Questo Registro è stato istituito dall’art. 16 del Regolamento e dall’art. 11 del Decreto ed è articolato in due sezioni, di cui la prima (denominata sezione imprese e gestori) contiene le informazioni previste dal predetto articolo del Regolamento (lettere dalla a alla d), mentre la seconda include, per ciascuna impresa, le infrazioni gravi contestate negli ultimi due anni (fino al 31.12.2015, soltanto quelle più gravi previste dall’allegato IV del Regolamento). Una volta concessa l’autorizzazione, la fase successiva prevede l’immissione in circolazione dei mezzi in disponibilità, per la quale l’impresa deve presentare una domanda sempre all’Ufficio della motorizzazione competente per la sede principale, utilizzando l’allegato 3 della circolare ministeriale. L’Ufficio, a sua volta, verifica se la capacità finanziaria dell’impresa è compatibile con il numero dei veicoli di cui intende dotarsi, e se sono state rispettate le regole sull’accesso al mercato dettate dall’art. 2, comma 227 della Legge 244/2007, accogliendo la richiesta in caso di esito positivo. A proposito delle forme di utilizzo dei veicoli, il Decreto e

la successiva circolare autorizzano espressamente la locazione senza conducente e il comodato gratuito (tranne che per i veicoli euro 3 utilizzati per formare il tonnellaggio complessivo delle 80 ton, ai fini dell’accesso al mercato), purché per almeno uno dei mezzi utilizzati con queste forme, la durata del contratto sia di almeno due anni. Inoltre, nel caso del comodato, visto che ai sensi dell’art. 1803 del codice civile la gratuità è un elemento essenziale, è richiesto che dalla copia del contratto prodotta alla motorizzazione insieme al predetto allegato 3 della circolare, non risultino controprestazioni onerose di qualunque tipo a favore del comodante. Giunti a questo punto, le nuove imprese devono recarsi presso l’Albo provinciale ed esibire la copia della carta di circolazione del mezzo; l’Albo, a sua volta, rilascia una ricevuta con indicata la targa e la data di immatricolazione dei mezzi, che andrà presentata al Registro delle imprese per segnalare la data di inizio attività. Quanto alle imprese già iscritte all’Albo alla data del 4 dicembre scorso, possono immatricolare mezzi nuovi chiedendo il visto all’ufficio della motorizzazione competente (per la sede principale o per una secondaria, iscritta all’Albo), avvalendosi della procedura prima descritta che prevede la presentazione di una domanda tramite l’allegato 3 della circolare; l’ufficio si limite-

rà a verificare la capienza della capacità finanziaria, mentre lo stabilimento andrà dimostrato in un secondo momento nei termini fissati dal futuro decreto in materia. Si riporta di seguito uno schema operativo che sintetizza, per ciascuna tipologia di impresa, gli adempimenti richiesti dalla nuova normativa sull’accesso alla professione, tenuto conto delle disposizioni esistenti sull’accesso al mercato e della necessità di immatricolare o meno nuovi veicoli. Pero ogni tipologia d’impresa viene inoltre indicata la particolarità della dimostrazione del requisito di stabilimento.

TIPOLOGIA DI IMPRESA

ADEMPIMENTI RICHIESTI

IMPRESE TENUTE ADEGUAMENTO ENTRO IL 4 DICEMBRE 2011

- Sono le imprese iscritte ai sensi del DM 198/91 che esercitano con Autobetoniere, Autocompattatori o Autospurgo o veicoli leggeri (di massa superiore a 3,5 e fino a 6 ton.) - Devono dimostrare i 3 requisiti per l’accesso alla professione nel termine di cui all’articolo 12 del D.D. 25.11.2011 (max 6 mesi: entro 4.6.2012) - Possono immatricolare solo mezzi della stessa tipologia - Per immatricolare veicoli diversi, devono dimostrare subito l’accesso alla professione e quello al mercato e dichiararlo all’U.P. MOT (allegato 3 circolare 4/2011)

Stabilimento: da dimostrare nei termini e con le modalità che saranno fissate da un Decreto Dirigenziale di prossima emanazione

IMPRESE CHE ESERCITANO CON VEICOLI DI MASSA NON SUPERIORE A 3, 5

- Nessun adempimento se non la dimostrazione dell’onorabilità

Stabilimento non richiesto

PARTICOLARITÀ

TIR145-2012 45


Costi di sicurezza

I nuovi costi minimi dell’Osservatorio L’

Osservatorio sulle attività di autotrasporto, nella riunione del 21 dicembre 2011, ai sensi dell’articolo 83 bis legge 6 agosto 2008, n.133 di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i., ha assunto le determinazioni di cui ai commi 1 e 2 ed ai commi4 e 4-bis, dell’articolo stesso, e ha deliberato che l’adeguamento dei costi di esercizio e dei costi minimi di esercizio che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi, in rela-

zione all’andamento del costo del carburante, così come rilevato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si precisa, inoltre, che: a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di novembre 2011) sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico; b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 tonnellate, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 tonnellate e superiore alle 7,5 tonnellate, i

dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’Iva e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786 euro/1000 litri, più il rimborso di 49,200 euro/litri di cui alla legge 75/2011 e 8,90 euro/1000 litri d cui alla legge 225/2011;; c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 tonnellate, i dati stessi sono stati depurati della sola Iva; d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extra-rete).

Veicoli fino a 3,5 ton.

Lunghezza tratta

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione per conto di altra impresa anch’essa iscritta all’Albo degli autotrasportatori per conto di terzi senza vincoli e limitazioni (commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km

% costo carburante Costo km totale

da 101 a 150 km

0,125

12,472

1,002

0,125

13,702

0,912

da 151 a 250 km

0,125

15,215

0,822

0,125

17,086

0,732

da 251 a 350 km

0,125

17,053

0,733

0,125

19,142

0,653

da 351 a 500 km

0,125

19,202

0,651

0,125

21,515

0,581

oltre 501 km

0,125

20,781

0,602

0,125

23, 084

0,542

Veicoli da 3,5 a 7,5 ton. da 101 a 150 km

0,179

14,591

1,224

0,179

16,475

1,084

da 151 a 250 km

0,179

17,601

1,015

0,179

19,741

0,905

da 251 a 350 km

0,179

19.094

0,935

0,179

21,380

0,835

da 351 a 500 km

0,179

22,164

0,806

0,179

24,952

0,716

oltre 501 km

0,179

24,499

0,729

0,179

27,519

0,649

Veicoli da 7,5 a 11,5 ton. da 101 a 150 km

0,213

15,558

1,371

0,213

17,469

1,221

da 151 a 250 km

0,213

18,638

1,144

0,213

21,027

1,014

da 251 a 350 km

0,213

20,536

1,039

0,213

23,219

0,919

da 351 a 500 km

0,213

23,770

0,897

0,213

26,751

0,797

oltre 501 km

0,213

25,487

0,837

0,213

28,558

0,747

Veicoli da 11,5 a 26 ton. da 101 a 150 km

0,261

16,411

1,588

0,261

18,378

1,418

da 151 a 250 km

0,261

19,664

1,326

0,261

22,173

1,176

da 251 a 350 km

0,261

21,404

1,218

0,261

24,184

1,078

da 351 a 500 km

0,261

24,260

1,074

0,261

27,599

0,944

oltre 501 km

0,261

26,164

0,996

0,261

29,747

0,876

46 TIR145-2012


Costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza (Articolo 83 bis, commi 1 e 2, commi 4 e 4-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i.).

Determinazione mensile del costo medio del carburante per chilometro di percorrenza e della relativa incidenza. Fonte Osservatorio sui costi presso Consulta Autotrasporto e Logistica

Veicoli massa sup. a 26 ton.

Lunghezza tratta

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione per conto di altra impresa anch’essa iscritta all’Albo degli autotrasportatori per conto di terzi senza vincoli e limitazioni (commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km

% costo carburante Costo km totale

da 101 a 150 km

0,391

20,300

1,926

0,391

22,785

1,716

da 151 a 250 km

0,391

21,747

1,798

0,391

24,469

1,598

da 251 a 350 km

0,391

23,874

1,638

0,391

27,007

1,448

da 351 a 500 km

0,391

29,493

1,326

0,391

33,255

1,176

oltre 501 km

0,391

31,609

1,237

0,391

35,643

1,097

Veicoli massa sup. a 26 ton. Ribaltabili da 101 a 150 km

0,391

16,197

2,414

0,391

18,236

2,144

da 151 a 250 km

0,391

21,830

1,791

0,391

24,421

1,601

da 251 a 350 km

0,391

25,282

1,547

0,391

28,404

1,377

da 351 a 500 km

0,391

26,356

1,484

0,391

29,542

1,324

oltre 501 km

0,391

30,312

1,290

0,391

34,301

1,140

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - a/r da 101 a 150 km

0,391

19,248

2,031

0,391

21,586

1,811

da 151 a 250 km

0,391

da 251 a 350 km

0,391

20,746

1,885

0,391

23, 209

1,685

22,722

1,721

0,391

25,543

da 351 a 500 km

1,531

0,391

25,374

1,541

0,391

28,520

oltre 501 km

1,371

0,391

28,648

1,365

0,391

32,185

1,215

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - andata da 101 a 150 km

0,391

12,030

3,250

0,391

13,491

2,898

da 151 a 250 km

0,391

12,966

3,015

0,391

14,506

2,695

da 251 a 350 km

0,391

14,201

2,753

0,391

15,964

2,449

da 351 a 500 km

0,391

15,859

2,466

0,391

17,825

2,194

oltre 501 km

0,391

17,905

2,184

0,391

20,116

1,944

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - a/r da 101 a 150 km

0,391

17,067

2,291

0,391

18,880

2,071

da 151 a 250 km

0,391

20,691

1,890

0,391

23,141

1,690

da 251 a 350 km

0,391

22,722

1,721

0,391

25,543

1,531

da 351 a 500 km

0,391

25,292

1,546

0,391

28,417

1,376

oltre 501 km

0,391

28,440

1,375

0,391

31,923

1,225

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - andata da 101 a 150 km

0,391

10,667

3,665

0,391

11,800

3,313

da 151 a 250 km

0,391

da 251 a 350 km

0,391

12,932

3,023

0,391

14,463

2,703

14,201

2,753

0,391

15,964

da 351 a 500 km

2,449

0,391

15,807

2,474

0,391

17,761

oltre 501 km

2,202

0,391

17,775

2,200

0,391

19,952

1,960

TIR145-2012 47


Costi di sicurezza gennaio 2012 Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - a/r

Lunghezza tratta

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione per conto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo 286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km

% costo carburante Costo km totale

da 101 a 150 km

0,391

17,586

2,223

0,391

19,813

1,973

da 151 a 250 km

0,391

21,989

1,778

0,391

24,776

1,578

da 251 a 350 km

0,391

23,812

1,642

0,391

26,856

1,456

da 351 a 500 km

0,391

26,204

1,492

0,391

29,573

1,322

oltre 501 km

0,391

29,437

1,328

0,391

33,185

1,178

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna -andata da 101 a 150 km

0,391

10,991

3,557

0,391

12,383

3,157

da 151 a 250 km

0,391

13,743

2,845

0,391

15,485

2,525

da 251 a 350 km

0,391

14,883

2,627

0,391

16,785

2,329

da 351 a 500 km

0,391

16,377

2,387

0,391

18,483

2,115

oltre 501 km

0,391

18,398

2,125

0,391

20,741

1,885

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - a/r

9 da 101 a 150 km

0,391

17,665

2,213

0,391

19,914

1,963

da 151 a 250 km

0,391

22,113

1,768

0,391

24,934

1,568

da 251 a 350 km

0,391

23,958

1,632

0,391

27,115

1,442

da 351 a 500 km

0,391

26,380

1,482

0,391

29,798

1,312

oltre 501 km

0,391

29,661

1,318

0,391

33,469

1,168

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - andata da 101 a 150 km

0,391

11,041

3,541

0,391

12,446

3,141

da 151 a 250 km

0,391

13,821

2,829

0,391

15,583

2,509

da 251 a 350 km

0,391

14,974

2,611

0,391

16,947

2,307

da 351 a 500 km

0,391

16,488

2,371

0,391

18,624

2,099

oltre 501 km

0,391

18,538

2,109

0,391

20,918

1,869

Veicoli superiori a 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie da 101 a 150 km

0,391

22,038

1,774

0,391

24,838

1,574

da 151 a 250 km

0,391

26,084

1,499

0,391

29,421

1,329

da 251 a 350 km

0,391

28,176

1,388

0,391

31,591

1,238

da 351 a 500 km

0,391

31,539

1,240

0,391

35,555

1,100

oltre 501 km

0,391

33,794

1,157

0,391

38,072

1,027

Veicoli massa sup. a 26 ton. Frigoriferi da 101 a 150 km

0,391

16,414

2,382

0,391

18,425

2,122

da 151 a 250 km

0,391

20,827

1,877

0,391

23,311

1,677

da 251 a 350 km

0,391

22,678

1,724

0,391

25,487

1,534

da 351 a 500 km

0,391

24,704

1,583

0,391

27,874

1,403

oltre 501 km

0,391

27,326

1,431

0,391

30,767

1,271

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi -a/r da 101 a 150 km

0,391

15,435

2,533

0,391

17,277

2,263

da 151 a 250 km

0,391

17,776

2,200

0,391

19,751

1,980

da 251 a 350 km

0,391

21,753

1,797

0,391

24,477

1,597

da 351 a 500 km

0,391

23,196

1,686

0,391

26,143

1,496

oltre 501 km

0,391

26,057

1,501

0,391

29,386

1,331

48 TIR145-2012


Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - andata

Lunghezza tratta

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, calcolati con riferimento all’impresa di autotrasporto per conto di terzi che effettui attività di subvezione per conto di altro vettore così come definito dall’art. 2 del decreto legislativo 286/2005 senza vincoli e limiti di esercizio (commi 4 e 4-bis L. 133/2008)

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km

% costo carburante Costo km totale

da 101 a 150 km

0,391

9,647

4,053

0,391

10,798

3,621

da 151 a 250 km

0,391

11,110

3,519

0,391

12,344

3,167

da 251 a 350 km

0,391

13,596

2,876

0,391

15,298

2,556

da 351 a 500 km

0,391

14,498

2,697

0,391

16,339

2,393

oltre 501 km

0,391

16,286

2,401

0,391

18,367

2,129

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - a/r da 101 a 150 km

0,391

23,139

1,690

0,391

26,070

1,500

da 151 a 250 km

0,391

27,260

1,434

0,391

30,683

1,274

da 251 a 350 km

0,391

31,800

1,230

0,391

35,886

1,090

da 351 a 500 km

0,391

35,042

1,116

0,391

39,663

0,986

oltre 501 km

0,391

37,523

1,042

0,391

42,407

0,922

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - andata da 101 a 150 km

0,391

14,462

2,704

0,391

16,294

2,400

da 151 a 250 km

0,391

17,038

2,295

0,391

19,177

2,039

da 251 a 350 km

0,391

19,875

1,967

0,391

22,429

1,743

da 351 a 500 km

0,391

21,901

1,785

0,391

24,789

1,577

oltre 501 km

0,391

23,452

1,667

0,391

26,504

1,475

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - a/r da 101 a 150 km

0,391

19,429

2,012

0,391

20,629

1,895

da 151 a 250 km

0,391

22,482

1,739

0,391

24,250

1,612

da 251 a 350 km

0,391

25,776

1,517

0,391

28,325

1’380

da 351 a 500 km

0,391

27,806

1,406

0,391

31,276

1,250

oltre 501Km

0,391

28,849

1,355

0,391

33,417

1,170

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - andata da 101 a 150 km

0,391

12,143

3,220

0,391

12,893

3,033

da 151 a 250 km

0,391

14,051

2,783

0,391

15,156

2,580

da 251 a 350 km

0,391

16,110

2,427

0,391

17,703

2,209

da 351 a 500 km

0,391

17,379

2,250

0,391

19,548

2,000

oltre 501 km

0,391

18,031

2,169

0,391

20,885

1,872

TIR145-2012 49


in viaggio con...

Angela Iantosca

C

ampione olimpico nel 1960, campione mondiale dei Pesi medi tra il 1967 e il 1970, vincitore del premio di Fighter of the year nel 1968, nella sua carriera ha combattuto 90 incontri, registrando 82 vittorie, un pareggio e 7 sconfitte: in una parola Nino Benvenuti, “nato con una sola vocazione, quella di fare la boxe”. Lontano dal ring dal giugno del 1971, su cosa sta lavorando ora? Ad un progetto che, se andrà a buon fine, mi farà davvero fe-

Emile una somma che è un contributo importante per il suo benessere… Anche se i riflettori si sono spenti, l’impegno non è venuto meno. Nella vita ha girato molto: qual è il viaggio al quale si sente più legato? Non c'è alcun dubbio: la mia prima volta a New York, nel '67, per raggiungere il Madison Square Garden, il luogo in cui strappai a Griffith per la prima volta (le vittorie, su tre incontri nel Tempio mondiale della Boxe, fu-

tidianità per me, ora, ha assunto sembianze particolari. Ha tutto un altro sapore. Di certo non quello che potrebbe avere per un "vecchietto normale" della mia età. È come se fossi sempre nello stesso punto. Fermo. Come si può spiegare? Ho visto il mondo, ho conquistato tutto. Non posso desiderare più nulla ormai. Ha mai sognato di fare un lavoro legato alla guida di un mezzo di trasporto? Come no! Avevo 8-10 anni quando sognavo di guidare un

Il pugile che sognava di guidare un camion Nino Benvenuti campione olimpico nel 1960 e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970

Nino Benvenuti, campione mondiale sul ring per diversi anni, amante del viaggio, oggi ha deciso di prendere meno a pugni la vita, cercando di godersi le sue giornate lice: condurre un programma legato alle Olimpiadi. Già me ne occupai anni fa per quelle di Pechino, con la presentazione dei pugili della Nazionale Italiana: era una rubrica sportiva e andava in onda per il TG1. Ora c'è la possibilità di replicare per le Olimpiadi di Londra, a luglio. Nel 2010 si è prodigato per sensibilizzare tutti verso la situazione di indigenza nella quale versa Emile Griffith, suo storico avversario nello sport e amico nella vita, colpito dall’Alzheimer La promozione che abbiamo fatto servì a pubblicizzare la sua situazione, sensibilizzando la pubblica opinione, le aziende, gli enti, le istituzioni. Ogni mese continuo a versare sul conto di 50 TIR145-2012

rono due NdR) il titolo di Campione del Mondo. Quel viaggio materializzò un sogno che mi aveva accompagnato durante tutta la mia infanzia. Viaggio fisico o mentale? Mentale direi. Perché la fisicità termina quando, finito lo spostamento reale, ti fermi e ti riposi. Con la mente, invece, rinnovi il viaggio come e quando vuoi. La vita è un viaggio: guardandosi indietro, cosa vorrebbe cambiare? Assolutamente nulla. Non sono uno da rimorsi, né rimpianti. E non potrebbe essere diversamente. Dalla vita ho avuto tutto. In alcuni momenti addirittura troppo. E, nonostante attimi critici e bocconi amari, gli sono grato. È chiaro che la quo-

camion. Perché, con la sua visibilità dall'alto e il senso di "possenza" sulla strada, mi dava l'idea di poter guardare molto più lontano. E l’ho anche guidato quando ero ragazzo. Capitava che raggiungessi il mercato del pesce, da Trieste a Venezia. Cosa ama del viaggio? Visto che non guido personalmente, dormire più che posso! Cosa non ama degli spostamenti? Lo stress che spesso provocano, dovuto, per lo più, ai tempi vorticosi e incastrati degli impegni cui devo presenziare. Sarò franco: quando posso, ultimamente, cerco di riposare e di prendere molto meno a pugni le mie giornate, cercando di godermele. Anche da fermo.


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