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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

· n.157 Febbraio 2013

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Flessibilità ed efficienza

Elezioni: le richieste dell’autotrasporto DCOOS6423 S/CONV/144/2012

TUTTE LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA HANNO PREPARATO DEI DOCUMENTI SULLE RICHIESTE CHE COSTITUIRANNO LA BASE PER I CONFRONTI CON LE VARIE FORZE POLITICHE. IN PRIMO PIANO COSTI, CONTROLLI, LEGALITÀ E SICUREZZA



ANNO XIII N° 157 - Febbraio 2013 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Stefania Cippitelli, Mauro Concezzi, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it

CAPO REDATTORE Lucia Angeloni

PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

· n.157 Febbraio 2013

ualunque sia il raggruppamento politico che vincerà le prossime elezioni (o che comunque riuscirà a governare), è fuori di dubbio che dovrà inserire nella sua agenda le problematiche che riguardano il mondo dei Elezioni: le richieste trasporti e della logistica. dell’autotrasporto Fin dalla notte dei tempi, la mobilità - di persone e di merci - rappresenta un fattore decisivo per l'economia di un Paese, tanto più importante quanto più è sotto pressione la sua economia. La ripresa che tutti aspettiamo (dobbiamo solo capire il quando, ma in una logica di ciclo è una questione di mesi) porterà con sé una crescita della domanda di trasporto, che dovrà essere governata per non ritornare agli scenari apocalittici di paralisi totale che profetizzava l’Europa solo qualche anno fa, prima della grande crisi. Mensile

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Flessibilità ed efficienza

TUTTE LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA HANNO PREPARATO DEI DOCUMENTI SULLE RICHIESTE CHE COSTITUIRANNO LA BASE PER I CONFRONTI CON LE VARIE FORZE POLITICHE. IN PRIMO PIANO COSTI, CONTROLLI, LEGALITÀ E SICUREZZA

Sfida elettorale

angeloni@rivistatir.it

REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it

GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Ilaria Guidantoni, Angela Iantosca, Mariangela Pagano, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini CHIUSO IN REDAZIONE IL 1.2.2013 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale PUBBLICITÀ AGB Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tevere 44 – Roma Tel. +39 06.68801898 adv@rivistatir.it Concessionaria Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481134 servizio clienti@editorialecec.it REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

La breve campagna elettorale che sta precedendo queste elezioni non ha dato molto spazio alle tematiche che riguardano i trasporti. Forse qualche posizione emergerà negli ultimi giorni della campagna, visto che in tutta la parte iniziale la situazione del Paese non ha lasciato spazio ai programmi di dettaglio. Tuttavia ci hanno pensato le associazioni di categoria dell’autotrasporto - tutte, nessuna esclusa - a lanciare agli interlocutori politici segnali forti sulla situazione del settore e sulle priorità che il nuovo Parlamento ed il nuovo Esecutivo dovranno affrontare. Mentre chiudiamo questo numero di Tir arriva anche l’importante notizia del documento unico prodotto da Unatras, che si aggiunge e sintetizza le proposte delle singole associazioni che ne fanno parte. Più in generale, si registra una sostanziale unità di vedute su alcune macro tematiche da parte di tutte le principali associazioni di categoria, nel rispetto dei naturali distinguo che su altri punti alimentano il dibattito sia interno sia esterno al settore. Una prova di unità, avallata anche da recenti innesti all’interno delle confederazioni, che rappresenta sicuramente la strada da percorrere per la salvaguardia dell’autotrasporto italiano. Massimo De Donato

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In copertina: il nuovo MAN Tgm

Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO



Sommario n. 157 - febbraio 2013

Elezioni: le richieste dell’autotrasporto

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Ecco le proposte che le principali associazioni di categoria dell’autotrasporto chiedono di inserire nell’agenda del prossimo Governo di Lucia Angeloni

Codice della Strada: multe più salate per le violazioni

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A partire dal 1° gennaio 2013 è entrato in vigore l’incremento delle sanzioni, aggiornate sulla base dell’indice dei prezzi. Un elenco delle violazioni più importanti per l’autotrasporto con l’indicazione dei nuovi importi

Fondo di garanzia: domande in diminuzione

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Nel 2012 le imprese di autotrasporto ammesse al Fondo sono cresciute del 17,6%, ma a dicembre, dall’entrata in vigore delle nuove regole, si è registrato un decremento del 47,7% delle domande presentate di Andrea Pegoraro

Unire le forze con i contratti di rete

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Sono 2.800 le imprese in Italia che hanno deciso di utilizzare il nuovo strumento giuridico. 53 operano nel settore trasporto, logistica e magazzinaggio. Ecco come creare un network

Piano neve: la task force di Autostrade

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Dal Centro di Coordinamento Nazionale Eventi di Viabilità, Autostrade per l’Italia gestisce le emergenze. Intervista con l’ing. Riccardo Mollo che ci spiega come si attiva la macchina operativa

Mini furgoni: leggeri e spaziosi

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Tantissimi i marchi e i modelli di questa categoria, ma tutti improntati alla massima maneggevolezza, alle dimensioni contenute e alla facilità di carico. Una descrizione dei veicoli delle principali case di Ferdinando Tagliabue

Rubriche Editoriale Albo Lettere Scadenze e divieti Europa

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Solidarietà Lavoro Fisco Normative Costi di esercizio In viaggio con

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Albo

Legalità, infrastrutture e intermodalità Sono i tre punti che il nuovo Governo dovrebbe mettere al centro della propria politica economica per favorire lo sviluppo di un settore che dà lavoro ad oltre cinquecentomila addetti nalizzata sul settore, essere ancora più impattante per la storia del l’economia . Allora cosa chiedere al nuovo Governo che s’insedierà nel prossimo mese di marzo? Quali sono le urgenze? Quali le scelte di politica economica in grado di rilanciare il settore del trasporto e, in parallelo, l’economia italiana?

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca

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’anno 2013 sarà fondamentale non solo per l’autotrasporto ma per tutto il settore dei trasporti in generale. Il nuovo Governo non potrà sbagliare politica sui trasporti perché il rischio è di affossare definitivamente un comparto di fondamentale importanza per l’economia del nostro paese. Il settore dell’autotrasporto merci per conto di terzi è formato da oltre cento mila imprese, che danno lavoro a più di duecentocinquantamila lavoratori e, se a questi aggiungiamo quelli che trovano impiego nel settore della logistica, si arriva facilmente a oltre cinquecentomila addetti, con le relative famiglie, che dipendono da un comparto che, ricordiamolo, rappresenta oltre il 10% del Pil italiano ma che potrebbe, con una politica fi-

Rispetto della legalità Al primo posto metterei il rispetto delle norme e delle regole che consentano di operare in un mercato in cui la concorrenza sia leale e non viziata da comportamenti illegali e lesivi della sicurezza stradale e sociale. Vogliamo uno Stato dove si salvaguardino gli interessi dei cittadini attraverso il rispetto della legge tramite un numero elevato di controlli sulla strada, mirati a garantire il rispetto delle norme. Quindi garantendo l’applicazione dei costi incomprimibili della sicurezza, dei tempi di pagamento, del Codice della Strada, del cabotaggio e della corresponsabilità della filiera. Infine, auspichiamo un sistema libero da quei monopoli (carburanti, autostrade, assicurazioni ecc.) che penalizzano in maniera determinante l’intero comparto. Investimenti in infrastrutture Al secondo posto, inviterei il prossimo esecutivo a investire nelle infrastrutture (stradali, portuali, ferroviarie e interportuali) al fine di intercettare almeno il 50% dei prodotti che arrivano giornalmente dai

mercati, in forte espansione, dell’Asia, che transitano tramite lo Stretto di Suez diretti ai porti del Nord Europa. Se riusciremo a far ciò, ripartirà, da subito, il comparto edilizio che sempre è il fulcro di tutte le economie ma in parallelo, o subito dopo, i settori del trasporto, della logistica e dell’indotto industriale sicuramente crescerebbero in perfetta simbiosi. Intermodalità Infine, siccome l’Italia è una penisola lunga e stretta, andrebbe incentivata la intermodalità ferroviaria e marittima a sostegno, in particolare, delle imprese di autotrasporto delle isole maggiori con indubbi risultati sia sul congestionamento delle strade sia sul miglioramento dell’ambiente e, di conseguenza, della qualità della vita di tutti i cittadini. A questo proposito vorrei che il prossimo Governo si impegnasse a supportare una politica europea che garantisca un continuo rinnovamento dei mezzi di trasporto, coerente, nel medio-lungo termine, con una visione di mobilità sostenibile. Anche perché, evitando di sostenere tesi filosofiche lontane dalla realtà, dato che il trasporto su gomma in Europa è previsto in continua espansione, si andrebbe a incentivare non solo la libera circolazione delle merci e dei prodotti ma anche tutte quelle economie della vecchia Europa che con l’apertura dei confini a est sono in evidente difficoltà per i costi di esercizio infinitamente maggiori.


Accesso alla professione: pronti i nuovi quiz Una commissione, istituita dal Comitato Centrale e dalla Direzione Generale per il Trasporto stradale e l'Intermodalità, ha predisposto oltre 1000 quesiti sulla base delle nuove regole

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ono stati definiti nei giorni scorsi i nuovi quesiti per l’esame di accesso alla professione di autotrasportatore. I quiz sono stati predisposti da un’apposita commissione, istituita dal Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori, di concerto con la Direzione Generale per il Trasporto Stradale e l'Intermodalità, e composta da funzionari esperti nei vari settori indicati dalla stessa Direzione e da rappresentanti delle associazioni di categoria sia del settore merci che del settore viaggiatori. I nuovi criteri per l’accesso Con il Regolamento n. 1071 del 2009 sono stati stabiliti, infatti, i nuovi criteri per l’accesso alla professione di autotrasportatori di merci e viaggiatori. In particolare, per quanto riguarda il nuovo esame per ottenere l’attestato di idoneità (ex capacità) professionale, lo stesso Regolamento contiene un allegato riportante tutte le materie di esame alle quali deve essere sottoposto il candidato nelle sedute d’esame organizzate dalle commissioni territorialmente competenti. Si è reso necessario pertanto rivisitare, nell’ottica del nuovo Regolamento, i quesiti precedentemente predisposti, ai sensi dell’allora vigente normativa. La complessità del lavoro ha richiesto un lasso di tempo lungo, nel quale si sono svolte numerosissime riunioni e si è cercato, senza penalizzare la professionalità richiesta per la soluzione dei quesiti, di formulare le domande in maniera chiara, tale da non ingenerare dubbi nel candidato. Si è cercato anche di formulare dei casi pratici, anch’essi richiesti dal Regolamento comunitario, tali

da far emergere la preparazione complessiva dello stesso candidato. La commissione ha concluso i propri lavori nei giorni scorsi. Oltre 1000 quiz I risultati raggiunti sono notevoli. Sono stati predisposti oltre 1000 quiz, distribuiti nelle singole materie d’esame, in maniera il più possibile proporzionale, relativamente all’importanza e soprattutto all’incidenza che hanno sul mondo dell’autotrasporto e quindi alla necessità della loro specifica conoscenza da parte del soggetto che sostiene l’esame. Il lavoro concluso, una volta condiviso dal Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici e dalla competente Direzione Generale per il Trasporto Stradale e per l’Intermodalità, verrà inserito nel previsto corrispondente Decreto Dirigenziale a firma del Capo Dipartimento, che dovrà fra l’altro contenere il criterio e le modalità di somministrazione dei quesiti e le modalità di svolgimento delle prove da parte delle Commissioni d’esame insediate presso le Province competenti per territorio. Piattaforma telematica Va precisato che, essendosi manifestata l’esigenza di formulare le prove d’esame e di fornirle ufficialmente in tempo reale alle commissioni d’esame, parallelamente al lavoro descritto è stato attivato, sempre in accordo con il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione e i Sistemi Informativi e Statistici, un programma già approvato dal Comitato Centrale di inserimento dei quesiti sulla piattaforma telematica dell’Albo degli Autotrasportatori. A tal fine, nel prossimo futuro, verranno predi-

sposti programmi atti all’invio alle Commissioni d’esame dei quesiti da somministrare ai candidati che genereranno simultaneamente le domande con i relativi correttori delle prove. Verranno quindi stabilite e formalizzate le necessarie procedure tecniche che consentiranno alle Province di collegarsi alla piattaforma telematica dell’Albo per ottenere le prove d’esame, secondo quanto stabilito dal Decreto Dirigenziale, il giorno stesso del loro svolgimento. Questo programma, benché ambizioso e di complessa attuazione, dimostra ancora una volta la volontà di rendere il massimo servizio all’utenza, assicurando, in questo caso specifico, nel pieno accordo con le altre competenti strutture ministeriali, un’omogeneizzazione, un’uniformità e una certezza di comportamento di tutte le commissioni d’esame.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba

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domande&risposte

LETTERE AL DIRETTORE

Usare un conto terzi per trasporti propri Siamo un’azienda di costruzioni Edili e di Impianti tecnologici. Abbiamo un parco macchine di circa 25 veicoli tutti con il conto proprio e un trattore con rimorchio con licenza di trasporto conto terzi. Con questo camion ci capita occasionalmente di effettuare trasporti di attrezzature proprie (Escavatori, Pale Meccaniche etc.) con tutte le problematiche del caso. Di recente, c'è stata la sentenza n. 13275 del 31/07/2012 del Giudice di Pace di Morbegno, il quale ha accolto l'opposizione di un autotrasportatore contro un verbale in cui gli agenti della polizia gli avevano contestato di aver effettuato un trasporto di merce in proprio con un camion con licenza di trasporto conto terzi. Le chiedo se questa sentenza mi consente di continuare a effettuare questi trasporti. De Vivo Spa Ha ragione. La sentenza alla quale si riferisce è, in realtà, della Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza del Giudice di Pace di Morbegno, che aveva accolto l’opposizione di una ditta d’autotrasporto annullando un verbale di contravvenzione elevato per aver essa utilizzato una propria motrice immatricolata per conto terzi per trainare rimorchi, anch’essi di sua proprietà ma immatricolati per il conto proprio. I Supremi Giudici hanno nell’occasione fissato il principio per cui il provvedimento abilitativo rilasciato per il trasporto per conto di terzi, avendo contenuto più ampio ed essendo subordinato a condizioni più rigorose, può senz’altro essere considerato comprensivo anche del trasporto per conto proprio. 8

sono sconti per anticipare la pensione? Ho 58 anni con 40 anni di contributi. Giuseppe Ferriani

Invia le tue domande via mail: redazione@rivistatir.it via posta: TIR, Via Tevere 44 00198 Roma

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Requisito di stabilimento Vorrei un chiarimento sul requisito di stabilimento, in particolare sul riconoscimento dell'officina esterna. Quando ho presentato la mia officina di fiducia, con tanto di visura camerale (officina nata nel 1964), mi è stato detto che non era a norma perché nella descrizione dell'attività non c'era scritto "ai sensi della Legge 122 del 1992 ecc.." . Eppure l'officina ha il codice ateco 45.20.10/.20/.30, ha fatto l'adeguamento alla Legge 122/92 nel 1995, ed è un centro revisioni... Renato Scopel Il Decreto Dirigenziale del ministero Trasporti ed Infrastrutture del 25.1.2012, all’art. 2 comma 5, ha stabilito che: “ai fini del possesso della sede operativa, l’impresa richiedente può indicare, mediante una dichiarazione sostituiva di atto notorio, di avvalersi di una officina di riparazioni esterna, esercente regolarmente l’attività, ai sensi della Legge 2 maggio del 1992, n. 122, almeno per le sezioni meccanica-motoristica ed elettrauto”. Le suggerisco di chiedere alla sua officina di fiducia di far rettificare i dati contenuti nella propria iscrizione camerale: si tratterebbe di un procedimento abbastanza semplice, considerando che fino al 2000 - ossia fino all’entrata in vigore del DPR 558/1999 che ne ha disposto la soppressione in favore della DIA - l’azienda è stata sicuramente iscritta nell’apposito registro delle imprese di autoriparazione tenuto dalla Camera di Commercio.

Lavoro usurante Vorrei sapere se fare il camionista è classificato lavoro usurante. Se ciò fosse, ci

Purtroppo devo risponderle che il lavoro di conducente di veicoli adibiti al trasporto di merci (a differenza di quello di conducente di mezzi omologati per il trasporto di almeno nove persone) non è stato inserito nell’elenco delle mansioni usuranti dal Decreto Legislativo 21 aprile 2011, n. 67. L’unica possibilità di accedere al previsto regime agevolato è quella di dimostrare di svolgere un “lavoro notturno”, che viene definito tale quando sia organizzato in turni (almeno sei ore comprensive della fascia tra la mezzanotte e le cinque del mattino) per almeno 64 notti l’anno, se si tratta di lavoratori in possesso dei requisiti a far luogo dal 1° gennaio 2009, mentre diventano 78 per chi ha maturato i requisiti pensionistici tra il 1° gennaio 2008 e il 30 giugno 2009. Viene, inoltre, considerato usurante anche il lavoro svolto in modo ordinario in periodo notturno, che deve essere di almeno tre ore.

Costi autobetoniere Esiste un tariffario che rispetti i costi minimi di sicurezza per i trasporti effettuati con autobetoniere? Io sono un trasportatore di calcestruzzo con autobetoniere e non ho mai avuto alcun contratto né, di conseguenza, alcun adeguamento in base ai dati Istat. Marco Tutino Le elaborazioni pubblicate mensilmente dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, contenenti i cosiddetti “costi di esercizio dell’autotrasporto di merci” ai sensi dell’art. 83 bis della legge 133/08, prevedono una specifica tabella, con dei valori differenziati a seconda della lunghezza del viaggio,

per i veicoli oltre le 26 Ton di massa trasportanti leganti idraulici (ai quali può essere assimilato il caso dell’autobetoniera recante calcestruzzo). Pertanto, premesso che per il suo contratto di trasporto non sono previste delle regole diverse dalle altre tipologie di merce trasportata, il corrispettivo che Le dovrà essere riconosciuto dal committente non potrà essere in ogni caso inferiore ai valori minimi incomprimibili prescritti in via imperativa in quella tabella allo scopo di tutelare la sicurezza stradale e sociale.

Cessione d’azienda Sono un padroncino in possesso dal 1959 del certificato di iscrizione all'Albo degli Autotrasportatori di cose per conto terzi della Provincia di Vibo Valentia. Vorrei sapere se posso fare il passaggio del mio conto terzi ad un'altra persona, anche se non in possesso di idoneità professionale. Domenico Verde La cessione d’azienda consente all’impresa acquirente, che intende esercitare in maniera professionale l’autotrasporto di merci, di ottenere il prescritto accesso al mercato a patto però che possegga i requisiti per l’iscrizione all’Albo professionale, ossia, per le imprese esercenti con veicoli o complessi veicolari di massa complessiva a pieno carico oltre le 1,5 Ton: l’onorabilità, la capacità finanziaria e l’idoneità professionale. Se, pertanto, il cessionario non possiede l’idoneità professionale e non è in grado di avvalersi di un gestore abilitato, la cessione d’azienda in suo favore non produrrà alcun effetto utile.

La risposta a questi quesiti è a cura dellʼAvvocato Natale Callipari, consulente giuridico del Comitato Centrale dellʼAlbo degli Autotrasportatori.


febbraio/marzo2013 VEN 1 febbraio SAB 2 DOM 3 LUN 4 MAR 5 MER 6 GIO 7 VEN 8 SAB 9 DOM 10 LUN 11 MAR 12 MER 13 GIO 14 VEN 15 SAB 16 DOM 17 LUN 18 MAR 19 MER 20 GIO 21 VEN 22 SAB 23 DOM 24 LUN 25 MAR 26 MER 27 GIO 28

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Presentazione (ove previsto) della dichiarazione IMU per le variazioni avvenute dal 1/1/2012 al 6/11/2012

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF ritenute d'acconto, dell'IVA e contributi relativi al mese precedente. INPS 4a rata 2012 dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani. INAIL versamento premio (regolarizzazione anno precedente e anticipo anno corrente) o I rata. TFR Versamento a saldo sulle rivalutazioni del TFR maturate nell'anno 2011 MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente. BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese gennaio. IRPEF Consegna del modello Cud e della Certificazione delle ritenute d'acconto effettuate sui compensi erogati nel 2012; IVA Presentazione in via telematica della comunicazione dati reativi all'anno 2012

Scadenze e divieti VEN 1 SAB 2 DOM 3 LUN 4 MAR 5 MER 6 GIO 7 VEN 8 SAB 9 DOM 10 LUN 11 MAR 12 MER 13 GIO 14 VEN 15 SAB 16 DOM 17 LUN 18 MAR 19 MER 20 GIO 21 VEN 22 SAB 23 DOM 24 LUN 25 MAR 26 MER 27 GIO 28 VEN 29 SAB 30 DOM 31

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IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente. Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF ritenute d'acconto, dell'IVA e contributi relativi al mese precedente. TASSA ANNUALE Versamento da parte delle società di capitali della tassa annuale per la tenuta dei libri contabili e sociali INAIL Presentazione dichiarazioni online delle retribuzioni MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di febbraio

Scadenza proroga per pagamento quota iscrizione Albo Autotrasportatori.

Divieti di circolazione Paesi Europei febbraio AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA CROAZIA

sabato 15,00-24,00 21,30-24,00 06,00-22,00 22,00-24,00 22,00-24,00 -

domenica notte 00,00-22,00 22,00-05,00 00,00-22,00 00,00-21,45 18,00-21,00 il venerdì 18,00 - 21,00 06,00-22,00 00,00-22,00 08,00-21,00 8/2 8,00-21,00 00,00-24,00 22,00-05,00 00,00-22,00 00,00-22,00 16-23/2 7,00-18,00 15,00-21,00 -

marzo AUSTRIA GERMANIA LUSSEMBURGO POLONIA PORTOGALLO ROMANIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA SLOVENIA SVIZZERA UNGHERIA FRANCIA GRECIA CROAZIA

sabato 15,00-24,00 21,30-24,00 06,00-22,00 22,00-24,00 22,00-24,00 -

domenica notte 00,00-22,00 22,00-05,00 00,00-22,00 29/3 00,00-21,45 30/3 18,00-21,00 il venerdì 06,00-22,00 13,00-22,00 00,00-22,00 08,00-21,00 29/3 00,00-24,00 22,00-05,00 29/3 00,00-22,00 14/3 00,00-22,00 7-9/3 15,00-21,00 11-5-29/3 29-30/3

giorni di restrizione 12/2 18,00-21,00 -

giorni di restrizione 00,00-22,00 18,00-22,00 31/3 00,00-22,00 18,00 - 21,00 14,00-21,00 00,00-24,00 22,00-24,00 15-16-31/3 00,00-24,00 7,00-18,00 31/3 00,00-24,00 15,00-21,00 15,00-23,00 31/3 14,00

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Europa

di Marco Tempestini

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opo molte difficoltà e rinvii, la “Ecotaxe Poids Lourd” entrerà in vigore in Francia a luglio di quest’anno. Si tratta di un sistema di riscossione di natura doganale per i mezzi pesanti, calcolato chilometricamente. I primi regolamenti del 2008 e del 2009 stabilivano il principio e le modalità (normativa “Grenelle“) ma ostacoli tecnici e giuridici, oltre alla contrarietà delle associazioni di categoria d’Oltralpe, avevano finora impedito il vero decollo del sistema.

esentati tutti i veicoli la cui massa massima autorizzata a pieno carico è inferiore o uguale a 3,5 Ton, i veicoli che effettuano servizi essenziali di interesse pubblico, i veicoli militari e di trasporto di prodotti agricoli e i mezzi di trasporto pubblici. Gestore (oltre che incaricato della riscossione), per undici anni e mezzo, sarà la società Ecomouv, peraltro controllata dalla nostra società Autostrade per l’Italia. Autostrade non è nuova a simili contratti: gestisce infatti dal 2004 un sistema simile in Austria.

tutela ambientale e di promozione dello sviluppo sostenibile.

Come funziona il sistema I mezzi dovranno dotarsi di un apparato di bordo che integra un ricevitore satellitare che si interfaccerà con dei veri e propri portali virtuali per registrare gli ingressi e le uscite. I 15.000 km di strade nazionali e dipartimentali saranno divisi in oltre 4.000 sezioni a pagamento, ciascuna dotata di un punto di tariffazione. Per la messa in piedi del sistema si stima una spesa di 600 milioni di euro. In compenso, lo Stato francese dovrebbe incassare circa 1,3 miliardi di euro all’anno. Gli introiti saranno destinati all'Agenzia per il Finanziamento delle Infrastrutture della Francia e alle collettività territoriali. Una parte sarà investita nello sviluppo di infrastrutture e di progetti a fini di

to del 40% per i viaggi effettuati in Gran Bretagna e di circa il 25% per i viaggi effettuati in Aquitania e Midi-Pirenei. L'imposta sarà calcolata senza barriere o casello: è stato scelto l’impiego di una soluzione tecnologica di tipo satellitare GNSS data l’estensione geografica della rete stradale coperta.

L’imposta La tassazione dovrebbe ammontare in media a 0,12 €/km in funzione della categoria Euro, del numero di assi e della massa complessiva a pieno carico di un veicolo. Tale importo sarà ridot-

Francia: arriva l’Ecotassa per i mezzi pesanti A partire da luglio i mezzi sopra le 3,5 Ton che attraversano il Paese dovranno dotarsi di un apparato di bordo che si interfaccerà con dei veri e propri portali virtuali per registrare gli ingressi e le uscite Parità di trattamento Secondo il governo francese, questa “eco-tassa” dovrebbe ridurre l'impatto ambientale del trasporto stradale (con parità di trattamento fra vettori francesi e stranieri), ottimizzare il trasporto stradale su brevi e medie distanze (riduzione del numero di viaggi a vuoto e aumento del carico trasportato) e ottenere le risorse per finanziare nuove infrastrutture per l'attuazione di una politica dei trasporti sostenibile, in una prospettiva intermodale. Il sistema decollerà in aprile come pilota nella sola Alsazia, per poi estendersi a tutto il resto del Paese. Destinatari della tassazione saranno i veicoli di trasporto merci su strada con una massa massima autorizzata superiore alle 3,5 Ton, circolanti sulla rete stradale francese. Sono 10 TIR157-2013

Dispositivi di bordo Tutti i veicoli soggetti alla tassa dovranno obbligatoriamente essere equipaggiati con un dispositivo di bordo, che permette il loro rilevamento sulla rete tassabile e attiva la procedura di pagamento e fatturazione. L'alloggiamento è alimentato elettricamente, quindi potrà essere collegato, ad esempio, alla presa accendisigari o all'impianto elettrico del veicolo. Non ci


sarà bisogno di passare attraverso installatori autorizzati. Il dispositivo sarà interoperabile con altri sistemi (GoMaut austriaco, Viat spagnolo), darà informazioni sulla tassazione in tempo reale e sarà gratuito. Sarà disponibile a seguito di un deposito di garanzia di 100 euro per i contribuenti non abbonati sulla rete di distribuzione Ecomouv (nelle stazioni di servizio con personale, distributori automatici ma anche tramite corriere/posta, sito Internet e anche Call center).

Una rete capillare di distribuzione è attualmente in fase di costituzione e comprenderà punti di distribuzione accessibili e prossimi alle strade tassate (situati in Francia e in prossimità delle frontiere), per consentire agli utenti di ottenere facilmente l'assistenza di cui potranno aver bisogno. In sostanza, i punti di tariffazione lungo la strada saranno “virtuali”: il sistema li riconoscerà al passaggio del mezzo e di qui vi sarà il collegamento di dati e avverrà la tariffazione. Il sistema

Spagna: finanziamento europeo per carburanti alternativi L'Unione europea cofinanzierà con quasi 2 milioni di euro le misure necessarie per integrare le reti di trasporto trans europee in Spagna con stazioni di rifornimento di gas naturale liquefatto (GNL) dimostrando così il potenziale di tale carburante come uno dei più ecologici ed economici per i mezzi pesanti. Prima vi sarà uno studio, seguito da progetti pilota. In una fase iniziale verranno realizzate sette stazioni di rifornimento, per testare tipologie differenti oltre che i modelli di business. Le stazioni saranno dotate di sistemi di trasporto intelligente (ITS) per realizzare lo “smart routing” (scelta ottimizzata delle tratte), monitoraggio dei prezzi, metodi elettronici di pagamento. Il progetto avrà termine nel 2014.

caso di malfunzionamento/furto/perdita del dispositivo; • incongruenza tra i dati inseriti durante il parametraggio del dispositivo di bordo e le caratteristiche del veicolo. Le sanzioni dovrebbero consistere nell’immobilizzazione del veicolo e 750 euro di multa. La procedura di soccorso permette al contribuente di raggiungere il punto Ecotassa più vicino e sostituire il dispositivo di bordo senza incorrere in infrazioni o inadempimenti. La tassazione dovrebbe ammontare in media a 0,12 €/km, potendo variare in funzione della categoria Euro, del numero di assi e della massa complessiva

Vi sono due possibilità per gli utenti: con abbonamento o senza. Nel primo caso si stipula un contratto con una società autorizzata ad esercitare l'attività di riscossione del pedaggio che fornisce il dispositivo di bordo e tutti gli altri servizi connessi, e in particolare, la fatturazione periodica relativa alla tassa nonché la gestione del contratto e del conto dell'utente. Nel secondo si stipula un contratto con Ecomouv, ottenendo un dispositivo di bordo e pagando un anticipo sulla tassa, un credito prepagato ricaricabile con denaro, assegni, carte di credito e le principali carte carburante. Gli utenti potranno verificare il loro credito residuo direttamente sul dispositivo di bordo, che li informerà quando il livello del credito raggiungerà una determinata soglia.

di controllo sarà composto da 300 apparecchiature (fisse e mobili) che verranno installate su tutta la rete. I controlli avverranno o automaticamente, attraverso delle apparecchiature fisse di controllo (copertura di più di 1000 corsie), oppure manualmente, ad opera della polizia francese, con dispositivi di bordo installati sui veicoli oppure portatili utilizzati dagli ispettori non automuniti. Inadempienza e sanzioni I casi in cui possono verificarsi degli inadempimenti da parte di un trasportatore possono essere: • circolazione senza dispositivo; • saldo sul dispositivo insufficiente o negativo; • mancata segnalazione al centro d’assistenza Ecomouv in

Le reazioni dell’autotrasporto francese I trasportatori hanno lottato fino alla fine contro questa Ecotassa, che a loro dire provocherà un vero e proprio choc economico, organizzativo ed operazionale sulle aziende, specie piccole e medie. Si stima un aumento dei costi del trasporto dal 5 all’8%. Le associazioni hanno quindi messo sul tavolo la questione della ripercussione della maggiore tassazione sui committenti. Il governo non è stato insensibile, al punto che già è stato presentato a inizio gennaio un progetto di norma in Consiglio dei Ministri che prevede una maggiorazione forfettaria sulle tariffe di trasporto a vantaggio dei trasportatori in base alla regione percorsa dal camion. Ciò sulla base della legge finanziaria del 2009. La disposizione dovrebbe comportare un aumento medio delle tariffe di quasi il 4%: sarà quindi più costoso effettuare un trasporto in Alsazia (perché l'aumento stimato per il momento è del 6,3%) rispetto alla

Franche-Comté, nonostante la vicinanza di questi due territori. Le associazioni francesi però aggiungono le due incognite dell'evoluzione dei costi del personale e quella degli aumenti del prezzo del gasolio, quindi chiedono un ulteriore aumento. Alcuni affermano chiaramente che una maggiorazione del 4% non coprirà i maggiori costi del trasporto. Una delle tre associazioni nazionali (l’OTRE) minaccia azioni di protesta ed un boicottaggio in massa degli abbonamenti a Ecomouv. Altre, come la FNTR, affermano che prima di prendere iniziative monitoreranno l’evolversi di questa normativa e condurranno una consultazione. È vero che un aumento delle tariffe forfettario e per regione rischia di non coprire tutti i casi, inoltre il ministro non ha voluto fornire ulteriori dettagli sugli importi, da valutare sulla base delle discussioni con le associazioni. In Francia nel terzo trimestre del 2012 l’autotrasporto è diminuito rispetto ai tre mesi precedenti del 9,3 % in termini di tonnellate km, e le tariffe sono calate. Inoltre sono quasi 600 le imprese che hanno dovuto dichiarare fallimento fra il 1° luglio e il 30 settembre 2012. Insomma, con questo scenario l’ultima cosa che gli autotrasportatori francesi si auspicavano era una tassa “ecologica”, che potrà essere accettata solo con un reale investimento nelle infrastrutture (e magari nel settore) e con una effettiva e ponderata ripercussione degli aumenti sulla filiera come ipotizzato. TIR157-2013 11


Politica

Tutte le principali associazioni di categoria hanno preparato dei documenti sulle richieste che costituiranno la base per i confronti con le varie forze politiche di Lucia Angeloni

Elezioni: le richieste dell’autotrasporto O

rmai manca poco. Il 24 e il 25 febbraio si terranno le prossime elezioni politiche ma anche in piena campagna elettorale si parla poco di autotrasporto e di logistica. I programmi dei principali partiti, Pd e Pdl, ma anche quelli degli altri candidati, da Monti al Movimento 5 stelle, a Rivoluzione Civile di Ingroia, a Fare di Oscar Giannino, si concentrano soprattutto su temi di interesse generale per il Paese, quali lavoro, tasse e spesa pubblica. Tuttavia si trovano alcuni spunti: il Popolo della Libertà propone ad esempio un piano generale per la mobilita` urbana sostenibile e il potenziamento della logistica e del trasporto merci. Per il Pd è prioritario integrare trasporti e logistica e migliorare l’accessibilità dei grandi centri urbani decongestionando i nodi (per il program12 TIR157-2013

ma del Pd vedi anche intervista all’on. Silvia Velo, vice presidente della Commissione Trasporti alla Camera a pag. 15). Per quanto riguarda la lista Monti, si registra un interessamento di Gianfranco Fini alla questione dei controlli. In un recente incontro con la categoria Fini si è impegnato a verificare perchè i controlli previsti dalla norma sull’applicazione dei costi minimi non siano mai partiti. Ingroia punta sull’archiviazione della Tav in Val di Susa e sulla creazione di un piano per una mobilità sostenibile, mentre Giannino propone di rendere immediatamente operativa l’Autorità per i trasporti. Le principali associazioni di categoria però non stanno ad aspettare e hanno preparato dei documenti che costituiranno la base per i confronti con le varie forze politiche.

Costi minimi e sviluppo dell’intermodalità Nel documento di Conftrasporto vengono ripresi alcuni temi che riguardano il mondo del trasporto, dalle infrastrutture allo sviluppo dell’intermodalità ferro/mare, alla mobilità urbana fino ai costi minimi. Vediamo quindi nel dettaglio le loro proposte, partendo proprio dai costi minimi di sicurezza, tema centrale per tutte le associazioni, sui quali da tempo si attende il pronunciamento del Tar del Lazio. Nel documento, Conftrasporto chiede di dare attuazione alla liberalizzazione regolata dell’autotrasporto merci, garantendo i costi incomprimibili della sicurezza, con l’obiettivo di creare condizioni di maggiore efficienza e competitività, anche attraverso una semplificazione normativa.


Paolo Uggè nuovo presidente Unatras L’Esecutivo di Unatras, nella riunione del 29 gennaio, ha rinnovato all’unanimità i propri vertici, nominando Paolo Uggè (Fai-Conftrasporto) presidente e Mauro Concezzi (CNA-Fita) segretario. Nel corso della riunione si è discusso anche delle linee guida per il futuro: dai costi minimi al cabotaggio, dal rinnovo del contratto al distacco transnazionale.

La proposta di Unatras Mentre stiamo andando in stampa con questo numero di Tir arriva la proposta unitaria di Unatras, frutto di una mediazione che riprende le proposte delle singole associazioni. Un documento in quindici punti in cui si sottolinea la necessità di garantire i costi incomprimibili della sicurezza, con il mantenimento anche per le percorrenze sotto i 100 chilometri, ma anche i costi massimi, includendo anche quelli di traghettamento, indipendentemente dalla negoziazione del nolo e

Il secondo punto, di un decalogo, riguarda i controlli, altro tema fondamentale e sostenuto da tutte le associazioni, per i quali si chiede l’istituzione di pattuglie dedicate per il controllo del trasporto merci su strada che garantiscano almeno un milione di verifiche l’anno. Si passa poi all’IPT, con l’applicazione dell’imposta alla sola prima immatricolazione dei veicoli adibiti al trasporto merci, e l’eliminazione per i successivi passaggi di proprietà dei veicoli tra imprese e nei casi di fusione, incorporazione o trasformazione delle imprese stesse. Tra le altre richieste vi è poi l’adeguamento del termine massimo di pagamento dei corrispettivi di trasporto ai 30 giorni previsti dalla normativa generale comunitaria; l’aumento del tetto per le compensazioni dei crediti d’imposta, at-

riconosciuti all’impresa cosi` come recepiti dal vettore. Inoltre che si intervenga per riformare l’Albo degli Autotrasportatori, affinchè diventi uno strumento per garantire maggiore trasparenza e legalità. Il programma prevede anche la necessità di maggiori controlli, l’applicazione dell’IPT alla sola prima immatricolazione dei veicoli adibiti al trasporto merci, tempi di pagamento certi, la salvaguardia dell’Ecobonus e il mantenimento dell’attuale normativa per il cabotaggio,

tualmente fissato in 516mila euro l’anno; il dimezzamento del premio dell’assicurazione obbligatoria per la conduzione dei mezzi di autotrasporto, per quei veicoli che siano equipaggiati con sistemi di controllo e tracciabilità del loro percorso; l’attivazione dello sportello unico doganale per coordinare presso un’unica sede tutte le operazioni e formalità amministrative per lo sdoganamento della merce. Per quanto riguarda i trasporti intermodali, l’associazione chiede di prevedere dei contributi a sostegno dell’intermodalità ferroviaria e marittima per le imprese di autotrasporto, al fine di decongestionare maggiormente le reti stradali e autostradali e contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, mentre per l’ingresso ai centri urbani l’idea è quella di escludere qualsiasi tassazione o limitazione alla circolazione per i veicoli adibiti alla distribuzione urbana delle merci di categoria Euro 4. Infine l’ultimo punto riguarda l’attivazione di un sistema telematico di controllo e tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, compatibili con altri sistemi europei.

in quanto “non è possibile liberalizzare il cabotaggio gia` a partire dal 2014 senza prima aver armonizzato e normalizzato le condizioni operative dei vettori europei uniformandone costi e regole”. Tra le proposte anche il riconoscimento di lavoro usurante, con il conseguente abbassamento dell’eta` pensionabile, senza costi aggiuntivi per l’autotrasporto e il ripristino del rimborso della tassa di possesso cosi` come effettuato negli anni precedenti.

Allineare l’Italia agli altri Paesi europei Le proposte di Anita per il rilancio della competitività e la crescita dell'autotrasporto italiano hanno invece l'obiettivo di allineare il nostro Paese a quelli europei. L’associazione sostiene la necessità di invertire la tendenza degli ultimi anni, che sta portando le imprese a delocalizzare la propria attività all'estero, in Paesi con condizioni di esercizio, sistemi normativi e burocratici più favorevoli. Per questo Anita chiede un accesso più selettivo al mercato, con regole più rigide sull’onorabilità degli amministratori e dei gestori, di elevare il tetto della capacità finanziaria e di innalzare il tonnellaggio minimo oggi richiesto. Al fine di rendere più competitive le imprese, invece, le proposte prevedono, tra l’altro, una riduzione della pressione fiscale e contributiva sul costo del lavoro; di incentivare gli investimenti in infrastrutture, quali attrezzature e sistemi di gestione, per lo sviluppo logistico e la crescita strutturale delle imprese; di aumentare la capacità di carico dei veicoli portando l’altezza a 4,20 m. durante la circolazione, per incrementare

la produttività del veicolo e l’efficienza dell’azienda; di razionalizzare la rete distributiva dei carburanti, con impianti automatizzati e dedicati al rifornimento di veicoli industriali, vicino alle arterie stradali più trafficate. Altri punti sono il pagamento entro 30 giorni, l’aumento delle compensazioni dei crediti di imposta e gli interventi in campo assicurativo. Anita propone poi una riforma dell’Albo e l’accesso pubblico al REN, per garantire trasparenza, regolarità e legalità nel mercato delle imprese. Dettagliate le richieste sui costi minimi, per i quali viene chiesta una differenziazione tra i contratti scritti e quelli verbali e l’introduzione di specifiche garanzie per il vettore sul pieno riconoscimento dei costi sostenuti per il gasolio, pedaggi e traghetti. Bloccare la liberalizzazione del cabotaggio Un forte impegno a tutelare le imprese di autotrasporto italiane, oggi fortemente minacciate da concorrenza sleale e dumping sociale da parte dei vettori stranieri, attraverso il blocco di ogni opzione politica di liberalizzazione del cabotaggio è invece la prima richiesta di Confartigianato Trasporti. L’associazione chiede anche una riformulazione dei parametri dei costi minimi attuali agganciati attraverso gli accordi di settore e un regime inderogabile e sanzionato, di tempi di pagamento a 30 giorni lavorativi. Tra le altre richieste poi la salvaguardia, anche in futuro, del meccanismo dell’Ecobonus, il ripristino del rimborso della tassa di possesso così come effettuato negli anni precedenti e, in caso di fallimenti o di concordati preventivi, il riconoscimento dello status di creditore privilegiato alle aziende di autotrasporto alla stregua dei dipendenti. Aggregazione tra le imprese Anche il Coordinamento Cooperativo per il trasporto e la logistica sta predisponendo un “manifesto” che dovrà servire come base di lavoro per il prossimo Governo. Molti sarebbero i punti in comune con i documenti delle altre associazioni, dal garantire i costi minimi della sicurezza, ai tempi certi di pagamento, alla riduzione dei costi, ad un inasprimento del sistema dei controlli. In più, il movimento cooperativo da sempre chiede maggioTIR157-2013 13


Politica

Tra le richieste delle associazioni di categoria vi è soprattutto la necessità di mantenere i costi minimi di sicurezza

ri incentivi per favorire l’aggregazione tra le imprese in modo da renderle più competitive e permettere uno sviluppo dell’intera filiera logistica. In Italia, infatti, quasi la metà delle imprese è proprietaria di un solo veicolo e oltre la metà delle imprese è costituita ancora da ditte individuali: una situazione che rende difficile la sopravvivenza delle stesse imprese sul mercato. E gli incentivi potrebbero essere concessi sotto forma di sgravi fiscali e contributivi legati all'incremento della base occupazionale. Sconti per gasolio e costi del lavoro É un decalogo anche quello preparato da TrasportoUnito e già diffuso nel mese di gennaio. Anche in questo caso troviamo la necessità di mantenere i costi minimi, i controlli sulle imprese irregolari, i tempi di pagamento, il pagamento dell’Ecobonus e il contenimento dei costi assicurativi.

Inoltre TrasportoUnito pone l’accento sugli aumenti del prezzo del gasolio, che hanno prodotto un costo aggiuntivo per le imprese dell’autotrasporto di circa 1.200 milioni di euro; sul costo del lavoro, che ha assunto dimensioni eccessive rispetto a quello sostenuto dai vettori degli altri Paesi dell’Unione europea e che ha portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro favorendo lo sfruttamento irregolare di autisti stranieri; e sulla necessità di nuove aree di sosta e infrastrutture, che continuano ad essere poche, insufficienti e inadeguate alle velocità commerciali di cui necessita la merce. Nel proprio decalogo l’associazione chiede anche di riscrivere le regole sui tempi di attesa, permettendo all’autotrasportatore di fatturare le attese forzate e di ottenere uno sconto immediato al casello sulle spese autostradali. Contratti scritti obbligatori Cinque i “punti qualificanti” individuati da CNA-Fita per il percorso di riforma nel settore del trasporto merci e persone. Innanzitutto, il mantenimento dei costi minimi, che dovranno essere applicati per tutto l’autotrasporto e per tutti i trasporti senza limitazioni chilometriche. In secondo luogo l’obbligatorietà dei contratti scritti, in modo da avere una reale tracciabilità dei rapporti commerciali e limitare la subvezione, e tempi di pagamento certi e in trenta giorni. Il terzo punto è volto a preservare il vettore virtuoso, quindi la CNA-Fita propone di mantenere la possibilita` per il subvettore di “rivalsa diretta” sul committente laddove non vengano rispettati gli accordi contrattuali scritti. In ag-

Assotir aderisce a Conftrasporto Transfrigoroute Italia Assotir è entrata a far parte di Conftrasporto. “Con l’accoglimento da parte di Conftrasporto della richiesta di adesione si conclude positivamente un percorso, all’insegna dell’esigenza di rafforzare la rappresentanza del settore – afferma Conftrasporto in una nota - che ha visto una prima e importante convergenza sul terreno della difesa dei costi minimi di sicurezza, oggetto, nell’ultimo anno, di attacchi ripetuti e veementi. La Conftrasporto ha tra i suoi principali obiettivi il rafforzamento della rappresentanza del settore. Indubbiamente con l’ingresso di Assotir si procede sul percorso di una maggiore unitarietà della categoria e con una prospettiva nel campo della rappresentanza sicuramente più positiva”.

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Confartigianato Trasporti: Squarcia nuovo presidente Mauro Peruzzi Squarcia è il nuovo presidente di Confartigianato Trasporti. Squarcia, 47 anni, sostituisce Francesco Del Boca, che era alla guida dell’associazione dal 2004. Alla vice presidenza sono stati eletti Salvatore Di Piazza, Angelo Antinori e Roberto Galli. Nato a Grosseto, Squarcia è alla testa dal 1991 dell’azienda di famiglia “Squarcia Trasporti”, fondata nel 1973, che opera nel freddo e centinati e nei trasporti eccezionali di imbarcazioni a livello europeo. Vice-presidente di Confartigianato Imprese Grosseto dal 1999, presidente di Confartigianato Trasporti Toscana dal 2008, è vice-presidente nazionale di Confartigianato Trasporti dal 2004. Nel 2009 gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica l’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica.

giunta propone che vi sia l’inserimento di una clausola nel contratto che porti alla mediazione presso le associazioni di categoria di riferimento per qualsiasi controversia relativa ai crediti derivanti dai contratti di trasporto. Al quarto punto la CNA-Fita afferma che i costi del gasolio, dei pedaggi e dei traghettamenti vanno resi indipendenti dalla negoziazione del nolo e riconosciuti all’impresa cosi` come recepiti dal vettore, indicandone espressamente l’importo in fattura. L’ultimo punto qualificante è, infine, quello che prevede la promozione di accordi di settore tra committenza e vettori, se promosso da almeno due grandi rappresentanze sia dell’autotrasporto che della committenza, entrambe rappresentate in seno al Cnel. Tra le altre proposte l’associazione elenca anche una riforma dell’Albo dell’Autotrasporto per garantire maggiore trasparenza e legalità delle imprese. L’Albo dovrebbe incrociare periodicamente i propri dati con Ministero dell’Interno, Direzione provinciale del lavoro, l’Inps e l’Inail, per realizzare una politica di “sospensione” dalla piena operativita` o dall’incentivazione statale di quelle imprese iscritte ma non in regola o inadempienti. Mobilità urbana Anche la Fedit, Federazione italiana trasportatori, ha preparato un documento con il quale intende impegnarsi con i propri associati soprattutto su tre fronti: il sistema normativo, i veicoli e i sistemi ITS (Intellingent Transport Systems). Sul primo fronte, l’associazione intende promuovere una grande

campagna di formazione e di conoscenza, attraverso la realizzazione di una pubblicazione e il lancio di un percorso formativo completamente dedicato al tema della city logistics mentre, per quanto riguarda i veicoli, si rende immediatamente disponibile ad utilizzare per la distribuzione urbana delle merci solo veicoli conformi almeno allo standard Euro 3 ed entro 12 mesi allo standard Euro 4. Per quanto riguarda infine i sistemi di tracciabilità, la Fedit si è resa disponibile ad aderire a un sistema di accreditamento dei veicoli che svolgono funzioni di distribuzione urbana delle merci, che consenta di poter verificare la rispondenza del mezzo ai requisiti minimi richiesti per l’accesso in ZTL. Come contropartita politica a questo sforzo la Fedit chiede però l’impegno su una serie di punti nell’ambito della distribuzione urbana delle merci, quali: favorire un processo di pianificazione e intensificazione di reti urbane di distribuzione di metano, GPL e di ricarica elettrica (smart grid); ampliare il numero delle piazzole urbane di sosta per lo scarico delle merci, favorendo al contempo l’adozione di sistemi telematici per il controllo dell’occupazione o per il semplice presidio delle stesse; predisporre un testo unico della logistica che vada ad integrare tutte le leggi e le norme concorrenti nel settore specifico dal livello comunitario a quello regionale; predisporre le linee guida di uno specifico contratto di logistica distributiva dell’ultimo miglio, che vada a dare flessibilità in entrata ed uscita e stagionalità ad un settore che necessita di tali strumenti.


Intervista

di Ilaria Guidantoni

S

iamo alla vigilia di una nuova Legislatura e il quadro nazionale evidenzia la difficoltà ad uscire dal guado. Guardando il sistema trasporti Italia, quali sono le priorità individuate, quali le emergenze e quali, soprattutto, le esigenze che emergono dalle imprese? In parte le emergenze e i bisogni coincidono. Ritengo che senza una ripresa economica, anche l'autotrasporto non possa auspicare una crescita. Il tema chiave, la priorità numero

Crescita economica e rigore nella spesa

mensione delle imprese, bisogna però sottolineare che la struttura del settore, una costellazione di piccole e micro imprese, rappresenta un punto di forza di questo comparto perché costituisce una risposta in termini di flessibilità rispetto alle esigenze del Paese. Eviterei pertanto ogni approccio dirigistico. Serve quindi una correzione: come procedere? Trasformare gli incentivi a pioggia in finanziamenti funzionali a progetti, per non disperdere le risorse; vigilare sui costi dell'intermediazione offerta dai consorzi per verificare quanto risulti funzionale al sistema e quanto no, facendo solo lievitare i costi; concentrarsi sul fronte della legalità, che è poi quanto

Ma per il settore, in particolare, quali sono gli interventi prioritari? Ottemperare a due richieste, che poi sono anche le priorità intraviste dal mio gruppo parlamentare: la prima è la crescita dimensionale, che significa possibilità di competere a livello internazionale; la seconda, legata all’innovazione e alla logistica integrata, spostando l'attenzione dal trasporto-consegna al servizio logistico in un mercato nel quale la certezza dei tempi è più importante della stessa rapidità. Sul tema della di-

Nell'ottica del controllo dei costi, ritiene che sia valido il meccanismo dei costi minimi di sicurezza? In linea di principio sì, e l'ho difeso in analogia con le tabelle delle tariffe minime per gli ingegneri nel settore delle opere pubbliche. Solo che non si riesce a far funzionare il sistema nella pratica.

Logistica integrata, capitalizzazione e riordino degli incentivi. Queste le priorità per l'autotrasporto individuate dall’On. Silvia Velo nel corso di un’intervista rilasciata a Tir

Prosegue il nostro viaggio all’interno dei raggruppamenti politici in vista delle elezioni. Intervista con Silvia Velo, Vice presidente Commissione Trasporti della Camera e candidata per il Pd in Toscana uno è trovare la soluzione per coniugare rigore nella spesa pubblica e una strategia di crescita, e questo è un tema trasversale nell'ambito dell'economia nazionale.

bassare i pedaggi senza però impedire gli investimenti.

chiedono le imprese, arginando l'economia sommersa e una penetrazione, diffusa soprattutto in certe aree geografiche, della criminalità organizzata. Gli incentivi però servono a tenere sotto controllo i costi e spesso si trasformano in semplici sconti per la committenza… Per questo dobbiamo ridurre quei costi per i quali sono stati previsti gli incentivi: i pedaggi autostradali, le accise sulla benzina (io avevo avanzato una proposta per la sterilizzazione delle stesse), i premi Inail. Per i pedaggi la nostra proposta è di incidere sul meccanismo del rinnovo delle gare con un'accelerazione, dato che oltre tutto le nuove concessioni sono pochissime. L'obiettivo è di ab-

Bisognerebbe lavorare di più sul fronte dei controlli. Allargando lo zoom sul settore, quali sono le priorità del mondo della logistica? Dobbiamo recuperare il Piano messo a punto da Bersani nel 2001: nel breve periodo occorre garantire l'efficienza dei trasporti; nel medio periodo è importante puntare sull'integrazione logistica. In quest’ottica l’intermodalità avrà un ruolo chiave: è importante recuperare il ferro che va sostenuto, almeno in una prima fase, con la mano pubblica, tenendo conto degli orientamenti europei. Più in generale, dobbiamo garantire continuità negli investimenti sia sul fronte ferroviario sia su quello marittimo. TIR157-2013 15


In cifre

A partire dal 1° gennaio 2013 è entrato in vigore l’incremento delle sanzioni, aggiornate sulla base dell’indice dei prezzi. Un elenco delle violazioni più importanti con l’indicazione dei nuovi importi di Andrea Giuli

Codice della Strada: multe più salate per le violazioni

M

ulte più salate per chi viola il Codice della Strada. Dal 1° gennaio 2013 sono aumentate infatti le sanzioni: un incremento disposto con Decreto del ministro della Giustizia del 19 dicembre 2012, di concerto con i ministri dell’Economia e dei Trasporti, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di fine anno (G.U. n. 303 del 31.12.2012). Si tratta di un aggiornamento tecnico degli importi delle sanzioni, che ogni due anni deve essere effettuato in base all’articolo 195 dello stesso Codice della Strada. L’articolo stabilisce, infatti, che “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”. In considerazione quindi della variazione, misurata dall’Istat nel biennio 1° di-

cembre 2010 – 31 dicembre 2012, gli importi delle sanzioni sono stati aggiornati del 5,4%.

Escluse le violazioni introdotte nel biennio L’aggiornamento è stato applicato a tutte le violazioni previste dal Codice della Strada, tranne che a quelle introdotte Settore autotrasporto nell’ultimo biennio, per le quali non è anPer quanto riguarda il settore dell’autocora trascorso il periodo minimo di adetrasporto merci si ritiene utile fornire un guamento (come ad esempio quelle per il elenco delle più importanti violazioni al Cosovraccarico commesso con veicoli ad alimentazione esclusiva o doppia a metano, GPL, elettrica e ibrida e Art. 179, com. 2 Art. 179, com. 2 bis dotati di controllo eletveicolo privo di veicolo privo di tronico della stabilità, cronotachigrafo limitatore di velocità o tachigrafo non funzionante funzionante o non conforme fissate dalla Legge o non conforme alla omologazione 27/2012). Il provvedimento di aggiornamento è stato da 798 da 841 da 891 da 939 a 3.194

16 TIR157-2013

inoltre commentato da una specifica circolare del ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che per comodità ha sintetizzato in due tabelle sia gli importi minimi e massimi delle vecchie e nuove sanzioni, con gli articoli del Codice in cui si trovano, sia l’elenco delle disposizioni escluse dall’aggiornamento.

a 3.366

a 3.565

a 3.758


Vecchi importi in euro al 31.12.2012

Art. 61 sagoma limite

dice della Strada, con l’indicazione dei vecchi importi minimi e massimi e di quelli in vigore dal 1° gennaio 2013. Si ricorda anche che in caso di pagamento della sanzione entro il sessantesimo giorno dalla sua violazione o dalla sua notifica, l’interessato è ammesso al pagamento ridotto, cioè al minimo dei due importi previsti. Altri soggetti della filiera Oltre alle violazioni specifiche del settore e che si applicano solo alle imprese di autotrasporto, riteniamo utile fornire anche una tabella delle violazioni al Codice della Strada che rilevano ai fini della responsabilità condivisa, prevista dalla riforma dell’autotrasporto ed in particolare dal Decreto Legislativo 286/2005, e che quindi si applicano anche ai soggetti della filiera del trasporto (committente, caricatore e proprietario della merce) nei casi in cui non siano in grado di provare che non sono responsabili della violazione in questione.

da 398 a 1.569

da 419 a 1.682

Art. 62 massa limite in correlazione art. 10,c. 18

da 732 a 2.955

da 772 a 3.115

Art. 142 superamento limiti di velocità con autocarri, autotreni e autoarticolati: comma 7 fino a 10km/h oltre il limite comma 8 da 10 a 40 km/h oltre il limite comma 9 dal 40 a 60 km/h oltre il limite comma 9-bis oltre 60 km/h rispetto al limite

da da da da

da da da da

Art. 164 errata sistemazione del carico

da 80 a 318

da 84 a

Art. 167 sovraccarico e in particolare trasporti effettuati con veicoli di massa superiori a 10 Ton: a) sovraccarico fino a 1 tonnellata b) sovraccarico fino a 2 tonnellate c) sovraccarico fino a 3 tonnellate d) sovraccarico oltre 3 tonnellate

da 39 a 159 da 80 a 318 da 159 a 639 da 398 a 1.596

da 41 a 168 da 84 a 335 da 168 a 674 da 419 a 1.682

trasporti eseguiti con mezzi di massa superiore a 10 Ton: a) eccedenza non superiore al 10% b) eccedenza non superiore al 20% c) eccedenza non superiore al 30% d) eccedenza superiore al 30%

da 39 a 159 da 80 a 318 da 159 a 639 da 398 a 1.596

da da da da

Art.174 Mancato rispetto dei tempi di guida o di riposo: Superamento dei tempi di guida a) fino al 10% b) dal 10 al 20% c) oltre il 20%

da 38 a 152 da 300 a 1.200 da 400 a 1.600

da 40 a 160 da 316 a 1.265 da 422 a 1.684

Inosservanza interruzioni di 45 minuti

da 155 a

620

da 163 a 653

Inosservanza periodi di riposo giornalieri: a) fino al 10% b) dal 10 al 20% c) oltre il 20%

da 200 a 800 da 350 a 1.400 da 400 a 1.600

da 211 a 843 da 369 a 1.467 da 422 a 1.686

Inosservanza periodi di riposo settimanale: a) fino al 10% b) dal 10 al 20% c) oltre il 20%

da 250 a 1.000 da 350 a 1.400 da 400 a 1.600

da 264 a 1.954 da 369 a 1.476 da 422 a 1.686

Art. 6, com. 12

Art. 72, com. 13

da 398 a1.596

Art. 146, com. 3

da 162 a 646

da 76 a 306

Art. 168, com. 9/9bis

da 403 a 1.617

Art. 179, com. 3

sanzione nei confronti dell’impresa titolare del mezzo nell’ipotesi di cui al comma 2 bis da 767 a 3.068

da 808 a 3.234

da 80 a 323

da 154 a 613

da 162 a 646

mancato utilizzo delle cinture di sicurezza quando prescritte

da 154 a 613

da 76 a 306

da 41 a 168

41 a 168 84 a 335 168 a 674 419 a 1.682

omessa revisione del veicolo

da 159 a 639

da 168 a 674

Art. 168, com. 8

da 1.886 a 7.564

da 1.988 a 7.953

Art. 172, com. 10

da 162 a 646

Art. 180, com. 7

da 39 a 159

335

trasporto di merci pericolose in mancanza di autorizzazione, quando prescritta

violazione delle restanti disposizioni sul trasporto di merci pericolose

mancanza a bordo dei documenti di circolazione

da 84 a 335

Art. 148, com. 16

divieto di sorpasso

Art. 168, com. 9 ter

violazione di alcune disposizioni sul trasporto di merci pericolose da 382 a1.534

da 80 a 318

Art. 148, com.15

sorpasso a destra

passaggio col semaforo rosso

da 154 a 613

veicoli e rimorchi - tra cui strisce retroriflettenti, paraspruzzi veicoli massa sup. a 3,5 Ton.

da 419 a 1.682

41 a 168 168 a 674 527 a 2.108 821 a 3.287

Art. 80

mancanza o irregolarità disp. equipaggiamento

circolazione nelle giornate di divieto

39 a 159 159 a 639 500 a 2.000 779 a 3.119

Nuovi importi in euro al 1.1.2013

da 80 a 323

Art. 193, com. 2

veicolo sprovvisto di assicurazione

da 798 a 3.194

da 841 a 3.366

Nella tabella in alto le violazioni al Codice della Strada che si applicano, ai fini della responsabilità condivisa, anche ai soggetti della filiera del trasporto. I furgoni arancioni riportano le violazioni riferibili al conducente, i blu quelle riferibili allo stato del veicolo. Nei fondi chiari i vecchi importi, in quelli scuri quelli a partire dal 1° gennaio 2013 TIR157-2013 17


Imprese

Nel 2012 le imprese di autotrasporto ammesse al Fondo sono cresciute del 17,6%, ma a dicembre, con l’entrata in vigore le nuove regole, si è registrato un decremento del 47,7% delle domande presentate di Andrea Pegoraro

FONDO DI GARANZIA:

domande in diminuzione con le nuove regole S

ono state 1.825 le imprese di autotrasporto di merci per conto terzi ammesse al Fondo di Garanzia nel 2012, con un aumento del 17,6% rispetto all’anno precedente. Tutto bene, quindi? Non esattamente, perché a dicembre, quando sono entrate in vigore le nuove disposizioni operative, si è verificata una diminuzione del 47,7% nel numero delle domande arrivate al Fondo, con 79 richieste. Il decremento viene confermato dai dati di gennaio, in cui sono state approvate 80 richieste di finanziamento rispetto alle 112 domande approvate nello stesso periodo dello scorso anno.

Le nuove disposizioni del Fondo Le nuove disposizioni operative del Fondo hanno portato ad alcuni cambiamenti delle percentuali di copertura del finanziamento rispetto a quelle valide in precedenza. Per quanto riguarda la garanzia diretta, cioè quando l’impresa si rivolge alla banca, la quota di copertura è diminuita dal 60% al 30% nel caso di aziende di autotrasporto del Centro-Nord, per il consolidamento delle passività a breve verso la stessa banca. In sostanza, se un’impresa a rischio ha un debito a breve termine molto alto da pagare e non riesce a saldarlo, l’istituto di credito porta il pagamento del debito a medio-lungo termine. Nel caso in cui l’indebitamento facesse fallire l’azienda, la banca è garantita dal Fondo. Stesso discorso per la controgaranzia, quando l’impresa si rivolge ai confidi o ad altri fondi autorizzati, che ha visto la percentuale scendere dall’80% al 60%, sempre per le aziende del Centro-Nord che ef18 TIR157-2013

fettuano l’operazione descritta in precedenza. La copertura del finanziamento, arrivata all’80%, non è cambiata in entrambe le tipologie di garanzia (diretta e controgaranzia), sia per gli autotrasportatori del Sud (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata) sia per le imprese femminili del settore del Centro-Nord. Le condizioni sono migliorate per le aziende del comparto di Abruzzo, Molise e Sardegna: la percentuale è salita all’80% rispetto al 60% delle pre-

cedenti quote, sia nella garanzia diretta sia nella controgaranzia. La proposta del Ministero dei Trasporti In una lettera inviata al ministero dello Sviluppo Economico, il ministero dei Trasporti ha proposto di alzare all’80% la percentuale di copertura del Fondo in tutti i casi previsti dalle nuove disposizioni operative. Le motivazioni avanzate dal ministero sono che il

Estendere a tutti la garanzia massima “I primi dati di gennaio sulle richieste di finanziamento al Fondo L. Bassi di Garanzia da parte delle imprese di autotrasporto confermano l’inversione di tendenza che si è verificata a dicembre. A questo punto appare evidente che i dati negativi sono dovuti alle nuove disposizioni operative del Fondo entrate in vigore il 7 dicembre 2012”. È quanto sottolinea a Tir Gian Luigi Bassi, responsabile per le associazioni di categoria nel Comitato di Gestione della sezione autotrasporto del Fondo di Garanzia. Come si muoveranno quindi le associazioni di categoria? Abbiamo già avuto un incontro con il direttore generale per il Trasporto Stradale del ministero dei Trasporti, Enrico Finocchi, che ha

fatto proprie le istanze della categoria. Chiederemo un nuovo incontro e poi presenteremo le nostre richieste anche alle forze politiche. Noi chiediamo che la percentuale di garanzia dell’80% venga estesa a tutto il settore per ogni operazione, come previsto dal decreto del 26 giugno 2012. Se la situazione non dovesse cambiare, ricorreremo al Parlamento con delle interrogazioni alla Camera e al Senato. Perché le percentuali di garanzia sono state abbassate solo alle imprese del centro-nord? Per le imprese del sud la percentuale è rimasta invariata perché godono di agevolazioni legate al fatto di essere in zone di difficoltà. Ma in questo modo si rischia di penalizzare ancora di più quelle del centronord che già sono sottoposte ad una forte concorrenza estera.


Riepilogo imprese al 31 dicembre 2012

Autotrasporto

n° domande pervenute

n° domande accolte

var. 2012/11

finanziamenti

var. 2012/11

1.839

1.825

+17,6%

172.918.886

+8,5%

Le nuove disposizioni operative del Fondo di Garanzia, entrate in vigore il 7 dicembre 2012 diminuzione stabile aumenta

importo. gar. var. 2012/11

91.358.022

-0,4%

Domande pervenute a dicembre 2012

Autotrasporto

Precedenti quote Garanzia

Controgaranzia

diretta

n° domande

var. 2012/11

79

-47,7%

Nuove quote Garanzia

Controgaranzia

diretta

Autotrasporto imprese ubicate in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata

80%

80% del 80%

80%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate in Abruzzo, Molise e Sardegna

60%

80% del 60%

80%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord femminili

80%

80% del 80%

80%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord indotto amministrazione straordinaria 60%

80% del 60%

80%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord per anticipazione crediti PA

60%

80% del 60%

70%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord per operazioni non inferiori 36 mesi

60%

80% del 60%

70%

80% del 80%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord per consolidamento stessa banca

60%

80% del 60%

30%

60% del 60%

Autotrasporto imprese ubicate centro-nord per altre operazioni

60%

80% del 60%

60%

80% del 80%

Uno strumento utile e da valorizzare Camillo Lobina è da qualche mese il responsabile per il ministero delle C.Lobina Infrastrutture e dei Trasporti nel Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia. Gli abbiamo chiesto di fare alcune considerazioni generali su questo strumento, tenendo presente i dati relativi al 2012. Quali sono le caratteristiche principali del Fondo di Garanzia? Ritengo che il Fondo di Garanzia sia uno strumento utile e come tale vada valorizzato. Bisogna fare in modo che possa dare i frutti per i quali è stato concepito, cioè quello di consentire un accesso più agevole delle piccole e medie imprese ai finanziamenti, soprattutto in questo periodo particolarmente complesso e delicato. Quindi tutto ciò che dovesse migliorare la possi-

bilità di accedere al Fondo, sarebbe ovviamente una scelta positiva. Perché è importante il Fondo di Garanzia? È importante ricordare che lo strumento ha una validità ed è interessante perché, pur non concedendo direttamente contributi, rappresenta una possibilità di accedere alle fonti finanziarie usufruendo della concessione di una rassicurante garanzia pubblica. Che cosa vi aspettate in futuro? Noi auspichiamo che lo strumento possa funzionare bene e che le tendenze generali vengano confermate. Inoltre auspichiamo che ci sia un maggiore accesso al Fondo di Garanzia, considerate anche le disponibilità economiche esistenti, in particolare per la sezione speciale riservata alle imprese di autotrasporto di merci.

Fondo ha una sezione dedicata all’autotrasporto, a cui è stata destinata una dotazione specifica. In oltre le sofferenze registrate in questi anni sono particolarmente basse. La richiesta trova favorevoli le associazioni di categoria dell’autotrasporto. In secondo luogo, il decreto del 26 giugno 2012 stabilisce che “in tutti i casi, la percentuale di garanzia può essere innalzata fino all’80% quando l’operazione finanziaria sia garantita dal Fondo, utilizzando i contributi apportati da banche, Regioni o altri organismi pubblici”. Infine, il ministero ha spiegato che, rispetto alle domande finanziate dal Fondo, le perdite sono state basse. I dati sull’autotrasporto Tornando ai dati relativi al Fondo di Garanzia per il 2012, il volume dei finanziamenti accolti è stato di quasi 173 milioni di euro, con un incremento dell’8,5% rispetto al 2011. Le domande accolte, sempre riferite al settore, rappresentano una quota pari al 3% del totale. Le domande pervenute al Fondo nel corso del 2012 sono state invece 1.839 con una crescita dell’8,4% rispetto al 2011. TIR157-2013 19


Imprese

Sono 2.800 le imprese in Italia che hanno deciso di utilizzare il nuovo strumento giuridico. 53 operano nel settore trasporto, logistica e magazzinaggio. Ecco come creare un network di Andrea Pegoraro

Unire le forze con i contratti di rete

H

anno superato quota 500 e coinvolgono più di 2.800 aziende, di cui 53 operano nei settori trasporto, logistica e magazzinaggio. Stiamo parlando dei contratti di rete, vale a dire gli accordi scritti in cui due o più imprese si impegnano a migliorare la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato. Elementi del contratto Istituito con la Legge 33 del 2009, il contratto di rete è, in sostanza, uno strumento giuridico che disciplina le unioni tra aziende: un’innovativa forma di aggregazione tra imprenditori, i quali cercano di realizzare obiettivi di sviluppo e crescita imprenditoriale unendo i loro sforzi e le loro risorse. L’accordo, che può unire anche aziende con sede all’estero, è una struttura aperta, perché possono aderire imprenditori che firmano il contratto in momenti successivi. Nel contratto vanno indicati alcuni aspetti, come la durata e gli obiettivi, che devono essere finalizzati ad incentivare lo sviluppo 20 TIR157-2013

economico e tecnologico delle imprese. Un altro elemento essenziale da indicare è il programma di rete, in quanto le aziende collaborano e si scambiano informazioni di carattere industriale, commerciale o tecnico nel settore di loro competenza. Due punti facoltativi sono il fondo patrimoniale e l’organo comune. Grazie al primo strumento, le imprese decidono di destinare una parte delle proprie risorse alla realizzazione del programma e ottengono dei vantaggi fiscali. L’organo comune, invece, chiamato anche comitato di gestione, è formato da un componente di ogni azienda e rappresenta gli imprenditori in varie materie come l’accesso al credito, i rapporti con la pubblica amministrazione (si può partecipare a gare e appalti pubblici), la promozione dei prodotti e dei marchi aziendali. I dati di Unioncamere Per farsi un’idea della loro diffusione, occorre analizzare il monitoraggio di Unioncamere, su dati Infocamere. Lo studio ha pre-

so in considerazione il settore economico delle imprese che hanno sottoscritto dei contratti di rete a fine ottobre 2012. Quelli con più aziende coinvolte - ne contano più di 300 sono i servizi avanzati di supporto alle imprese, che comprendono informatica, ricerca e sviluppo, fornitura di macchinari e beni, consulenza fiscale, legale e tecnica. Subito dietro si piazzano le costruzioni e la bioedilizia, con 290 imprese, il settore della lavorazione dei metalli, con 250, e quello della meccanica e dei mezzi di trasporto, con 188. Altre attività coinvolte da questo strumento sono i beni per la casa e il tempo libero (165 aziende), il commercio all’ingrosso che tocca quota 156 mentre agricoltura e silvicoltura totalizzano 153 imprese. Come già anticipato, quelli che riguardano i settori trasporto, logistica e magazzinaggio sono invece 53. Unioncamere ha poi realizzato una graduatoria divisa per macrosettori: l’industria è in testa con il 40,7%, poi si trovano i servizi alle imprese con il 24,1%, seguiti da edilizia e costruzioni con il 10,4%.

Imballaggi e trasporto con Scinet Offrire un servizio integrato di imballaggio e trasporto a supporto dell’intera catena di distribuzione dei prodotti. È l’obiettivo del contratto di rete “Supply Chain Integrator Network” (Scinet), che è stato firmato lo scorso novembre in Emilia Romagna dall’impresa di autotrasporto Arcese, da Ventana Serra, un’azienda del Gruppo Arcese specializzata in spedizioni marittime e aeree, e da Chimar, una ditta modenese di imballaggi industriali. Le tre aziende hanno sottoscritto un programma di rete per realizzare dei progetti di logistica. In particolare, come sottolineato da Giancarlo Bergianti, responsabile divisione trasporti di Arcese, “per avere più competitività e accrescere le conoscenze. Lo scopo è quindi di offrire un servizio integrato e completo alle aziende. Nel nostro caso abbiamo studiato il packaging (l’imballaggio NdR) per ottimizzare all’origine i carichi della merce”. In sostanza, un operatore logistico ha la possibilità di imballare i prodotti secondo le direttive di Chimar e distribuirli via strada con Arcese Trasporti e via mare o aerea con Ventana Serra, sotto un unico soggetto aziendale. Scinet ha un comitato di gestione in cui l’azienda Chimar è rappresentata da Giovanni Arletti (presidente) e Marco Arletti (consigliere), mentre Giancarlo Bergianti (vicepresidente) e Mauro Audisio (consigliere) rappresentano Arcese e Ventana Serra.


Intervista

Dal Centro di Coordinamento Nazionale Eventi di Viabilità Autostrade per l’Italia gestisce le emergenze. Intervista con l’ing. Riccardo Mollo che ci spiega come si attiva la macchina operativa

Chi decide la chiusura di un tratto autostradale? Il responsabile dell’attivazione della macchina operativa è il direttore di tronco, che prende appunto le decisioni sempre in comune accordo con il comandante della Stradale presente presso ogni Direzione locale, e sotto la nostra supervisione.

di Lucia Angeloni

Piano neve: la task force di Autostrade

E come vengono informati gli utenti in caso di limitazione alla circolazione o di chiusura di un tratto autostradale? Per comunicare, Autostrade utilizza un sistema di “pannelli a messaggio variabile” che, posti sulla rete, offrono un sistema valido per guidare l'utente nelle diverse situazioni. Inoltre Autostrade ha previsto un sistema di informazione per coloro che non si trovano ancora all'interno della rete autostradale: canali informativi radiofonici quali Isoradio e Radio 102.5, che diramano bollettini informativi; l’invio tramite un messaggio audio Mp3 a 50 radio locali sparse sul territorio nazionale e ad una mailing list a cui sono iscritte anche 20 associazioni dell'autotrasporto e poi naturalmente il sito web e il call center. Con i mezzi pesanti qual è la strategia adottata? La strategia fondamentale è il filtraggio dinamico dei mezzi pesanti, che non è una scelta ma una necessità. Per evitare che il camion possa slittare utilizziamo il filtraggio che prevede l’accumulo o su tratta, o in aree di parcheggio o aree di sosta, o ancora in aree ester-

L’ingegner Riccardo Mollo, condirettore generale operations and maintenance nel Centro di Coordinamento Nazionale Eventi di Viabilità

È

il Centro di Coordinamento Nazionale Eventi di Viabilità, presso la sede di Autostrade per l’Italia, il luogo in cui, in caso di neve, si riunisce la “task force” pronta a coordinare l’emergenza. Una sala in cui, attraverso l’ausilio di 2000 telecamere e un collegamento diretto con 9 Direzioni di tronco (unità operative distribuite lungo la rete autostradale nazionale) è possibile monitorare in tempo reale l’intera viabilità nazionale e controllare la correttezza delle decisioni prese dalle divisioni locali. Abbiamo visitato la sala insieme all’ing. Riccardo Mollo, condirettore generale operations and maintenance di Autostrade per l’Italia. Ing. Mollo, quando e come si attiva la macchina dell’emergenza? La gestione operativa delle crisi è frutto di un attento lavoro di coordinamento tra Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale e non si limita alla sola contingenza dell'emergenza, ma prevede una serie di misure da adottare ancor prima che possa manifestarsi uno

Direttiva su pneumatici e catene Il ministero dei Trasporti, con una Direttiva del 16 gennaio 2013, ha unificato in tutta Italia gli obblighi relativi agli pneumatici invernali e alle catene da neve. La Direttiva, indirizzata ai gestori di strade e autostrade, uniforma in primo luogo il periodo in cui i gestori possono imporre pneumatici invernali o catene a bordo, che va dal 15 novembre al 15 aprile, evitando quindi che ogni ente stabilisca un periodo diverso, creando incertezza. La Direttiva stabilisce anche gli pneumatici invernali che possono essere usati, che sono quelli omologati secondo la Direttiva 92/23/CEE.

stato di difficoltà. Le fasi previste, come le misure da adottare, sono tutte ampiamente incardinate in un Protocollo operativo, sottoscritto nel 2005, alla cui stesura hanno partecipato anche le diverse associazioni legate al mondo dell'autotrasporto. In sostanza, ci sono 5 codici di emergenza: bianco, giallo, verde, rosso e nero. Il codice bianco si attiva nel momento in cui la Direzione di tronco fa una valutazione di evento imminente, mentre quello verde contraddistingue lo stato di pronto intervento della macchina operativa. Quando arriva la nevicata si passa al codice giallo e si apre il centro nazionale, da dove si controlla la situazione. Quando non è più possibile mantenere il manto stradale nero con gli sgombraneve, allora si arriva al codice rosso. Infine, si arriva al nero quando avviene l’intraversamento di un mezzo pesante, che ostruisce la carreggiata, e potrebbe scattare la chiusura della tratta.

ne. Quando poi le condizioni di traffico sono compatibili con il rilascio dei mezzi vengono fatti dei traghettaggi: i nostri mezzi e le auto della Polizia fungono da safety car. Lo scorso anno abbiamo navettato circa 1500 mezzi in un solo giorno sull’A1 in carovane da 150 ciascuna, tutte in piena sicurezza. Con quali mezzi Autostrade gestisce l’emergenza? Abbiamo a disposizione 2.100 mezzi operativi, tutti dotati di tracciatore satellitare. Inoltre abbiamo a disposizione 240mila tonnellate di sale, stoccate in 140 depositi tattici e 8 strategici. Quando mobilitiamo la macchina operativa vanno su strada 5.200 persone che ci consentono di presidiare il territorio. E i numeri degli investimenti non sono da meno: il sistema Operazioni Invernali ha un costo variabile tra i 30 e i 50 milioni l’anno, a seconda della nevosità. TIR157-2013 21


Tecnica

Tantissimi i marchi e i modelli di questa categoria, ma tutti improntati alla massima maneggevolezza, alle dimensioni contenute e alla facilità di carico. Una descrizione dei veicoli delle principali case

I

di Ferdinando Tagliabue

Mini furgoni: leggeri e spaziosi

l loro regno è la città e proprio sui percorsi urbani sono “disegnati” con le loro dimensioni contenute (spesso), una lontana somiglianza con le autovetture (in alcuni casi) ma con in più una capacità di carico che spesso le auto non possiedono neppure lontanamente. Ovviamente, trattandosi di veicoli destinati ad operare prevalentemente in ambito urbano, i motori devono essere puliti e per questa ragione è possibile trovare versioni elettriche, a metano e GPL accanto alle più tradizionali versioni benzina e diesel, tutte comunque estremamente pulite. Stiamo parlando dei mini furgoni, una categoria affollata di marchi, con tantissimi modelli, più o meno grandi ma tutti, comunque, improntati alla massima maneggevolezza, dimensioni contenute, facilità di carico, motorizzazioni brillanti (a benzina, diesel GPL, metano o elettriche).

Si guidano con la B Questi veicoli non sono destinati solamente ai professionisti (corrieri espresso, distribuzione ecc) ma anche ad una utenza non professionale, fatta di artigiani e operai che proprio per la scarsa specializzazione necessitano di veicoli facili da guidare (con la patente B). Il livello di comfort è molto buono, non ci sono problemi nella salita e discesa dal posto di guida (operazione in genere assai frequente su questa categoria di veicoli) e i piani di carico sono generalmente piuttosto bassi. L’accesso al vano di carico può avvenire attraverso la parte posteriore con portellone o (più frequentemente) porte a due battenti; non mancano anche gli accessi laterali con porte (più o meno grandi) scorrevoli che permettono di svolgere le operazioni di carico e scarico lato marciapiede in piena sicurezza e consentono lo svolgimento di operazioni di carico pallet. In È anche molto importante apertura la presenza di divisori dal il Mercedes Citan vano di carico al posto di con il quale la Casa guida che in alcuni casi tedesca completa prevede soluzioni che verso il basso possono consentire il pasla propria gamma saggio al vano (operazione comunque non age-

A sinistra un dettaglio del portellone laterale del Citan e a destra il Fiat Fiorino in uno speciale allestimento per le poste svedesi

22 TIR157-2013


A sinistra il Citroen Berlingo che consente portate fino a 700 kg e a destra il Peugeot Bipper, disponibile anche con trazione integrale

vole ma che a volte è proprio necessaria). Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello dei vani e ripostigli per conservare documenti, che contribuiscono a mantenere ordine in questi uffici viaggianti che devono offrire anche ripiani che permettano di scrivere e completare documenti di presa e di consegna. Anche i 4X4 La trazione dei mini furgoni è nella quasi totalità anteriore, unica eccezione con trazione posteriore è il Piaggio Porter. Peugeot vanta due modelli 4x4 che affiancano gli altri a trazione anteriore mentre Volkswagen può contare su 4 modelli del suo Caddy a trazione integrale 4x4. In tema di motorizzazioni, il diesel fa la parte del leone anche se non mancano le versioni a benzina; meno diffusi i modelli a metano (Fiat con il Fiorino e il Doblò, l’Opel Combo e il Volkswagen Caddy); sempre per restare in ambito di alimentazioni alternative ricordiamo ancora qualche modello a GPL (Piaggio Porter e Volkswagen Caddy) ed elettrico (Piaggio Porter e Renault Kangoo). Per quanto concerne le potenze, la scelta quanto mai ampia offre almeno tre o quattro alternative, in un ventaglio che, da Casa a Casa, spazia dai 70 ai 170 CV. Anche per quanto concerne i volumi del vano di carico c’è di che scegliere visto che l’offerta varia dai 2,4 ai 4,2 mc dei modelli con tetto alto. I veicoli presi in esame rappresentano una via di mezzo nel comparto dei commerciali in quanto si posizionano ad un gradino più alto rispetto ai

Sopra il Piaggio Porter, a trazione posteriore e sotto il Ford Transit Connect proposto con tre motorizzazioni diesel da 75, 90 e 110 CV. In basso lo schema del Fiat Fiorino a metano

derivati ma anche ad un livello inferiore rispetto ai commerciali classici da 3,5 tonnellate. La categoria esaminata arriva al massimo ad un PTT di 2500 kg con minimi di 1500 kg anche se si deve osservare un certo allineamento su valori di 2000 kg. Altrettanto ampio è il ventaglio di portate utili che vanno dai 500 ai 1000 kg con un valore medio abbastanza stabilizzato sui 7 800 kg. Un solo modello La stragrande maggioranza dei costruttori è presente in questo specifico comparto con un solo modello, con l’eccezione di Citroen, Fiat e Peugeot che partecipano con due modelli, uno dalle caratteristiche più spiccatamente urbane ed un altro di maggior corporatura. Nel segmento dei “cittadini” i costruttori francesi sono presenti con il Nemo (Citroen)

proposto con motore a benzina e diesel, entrambi da una settantina di CV e con una portata di poco superiore ai 500 kg, mentre Peugeot schiera il cittadino Bipper con volumi di carico da 2,5 a 3,7 mc, l’offerta motoristica prevede due versioni a benzina con potenze di 73 e 98 CV e tre diesel da 75 – 90 e 115 CV; da ricordare per il piccolo della Casa francese due versioni a trazione integrale 4x4, soluzione che si deve considerare quasi una rarità in questo comparto ma che può rivelarsi molto utile su percorsi accidentati o in zone montane dove la neve potrebbe comportare altrimenti disagi e difficoltà nelle consegne. Per Fiat il segmento dei “cittadini” ha il nome storico del Fiorino, anch’esso con una portata utile sui 500 kg e motorizzazioni a benzina, diesel e a metano, tutte sui 70 CV con l’eccezione di un diesel che arriva anche a 95 CV. L’offerta delle due Case comprende anche due modelli di categoria superiore. Ciò non significa che ci si trovi in presenza di TIR157-2013 23


Mini furgoni: leggeri e spaziosi veicoli di grandi dimensioni (anche se queste sono ovviamente maggiori) quello che cambia sono soprattutto i volumi di carico che nel caso del Citroen Berlingo vanno dai 3,3 ai 3,7 mc mentre per il Fiat Doblò si va da un minimo di 3,4 ad un massimo di 4,2 mc.Per il Berlingo è disponibile un a sola motorizzazione a benzina (da 98 CV) mentre i diesel proposti offrono potenze di 75 – 90 e 114 CV e portate utili dai 550 ai 680 kg. Offerta di motori Decisamente più ampia l’offerta Fiat, con il Doblò che accanto alle motorizzazioni a benzina (da 73 – 95 e 120 CV) propone anche quelle a metano (da 77 e 120 CV) e diesel (da 75 – 90 e 105 CV) e portate utili che arrivano ai 1000 kg con volumi utili di 4,2 mc. È invece più limitata l’offerta di altri due competitori, Ford e Nissan, che schierano in questo comparto un solo modello, rispettivamente il Transit Connect e l’NV200. Nel caso del piccolo Transit siamo in presenza di motorizzazioni diesel da 75 – 90 e 110 CV, portate da 510 a 760 kg con volumi di carico di 2,8 e 3,7 mc. Ancora più limitata l’offerta Nissan, che si presenta in questo comparto con il recentissimo NV200, proposto con una motorizzaizone a benzina da 109 CV e due diesel da 90 e 110 CV. Identico il PTT (di 2000 kg) ed il volume utile (4,2 mc) con oscillazioni di una cinquantina di kg per la portata utile (da 730 a 780 kg). Gamma in crescita Il panorama dei mini furgoni si è di recente arricchito di un nuovo nome, un nome bla-

Sopra il Nissan NV200 che dispone di portata utile di quasi 800 kg e volume di 4,2 mc. In basso due immagini dell’Opel Combo Van con portata utile di oltre 900 kg

a trazione anteriore, sono siglati 108 CDI, 109 CDI e 111 CDI ed equipaggiati con un motore turbodiesel Euro 5 di 1,5 litri che sviluppano rispettivamente una potenza massima di 75, 90 e 110 CV; accanto alle motorizzazioni a gasolio c’è anche un benzina, destinato al modello 112 CDI che sviluppa una potenza massima di 114 CV. La gam-

Il Renault Kangoo offre un’ampia scelta di motorizzazioni (elettrica, benzina e diesel) e volumi utili che vanno da 2,3 a 4 mc

sonato, altisonante, di fama internazionale ma che in questo specifico comparto non era presente. Ora lo è, grazie anche alla collaborazione di Mercedes con Renault, che lo fa alla sua maniera, alla grande, con un veicolo estremamente interessante: il Citan. La gamma, al momento non particolarmente ampia è destinata a crescere nei prossimi mesi ma nel frattempo c’è di che soddisfare tantissime esigenze. I modelli, tutti 24 TIR157-2013

ma si articola con le versioni Compact (passo da 2313 mm), Long (con passo da 2697 mm e ExtraLong con un passo di 3081 mm. I volumi di carico sono rispettivamente di 2,4 – 3,1 e 3,8 mc. Metano e diesel Diverso il caso di Opel che con il Combo offre una motorizzazione a metano da 120 CV su tre differenti volumetrie di 3,4 –

4 e 4,2 mc (le stesse che sono rese disponibili anche per i modelli con motore diesel da 90 – 105 e 135 CV) e carichi utili compresi tra 675 e 925 kg. Per il Peugeot Biper, un “cittadino”con volumi di carico da 2,5 a 3,7 mc, l’offerta motoristica prevede due versioni a benzina con potenze di 73 e 98 CV e tre diesel da 75 – 90 e 115 CV; da ricordare per il piccolo della Casa francese due versioni a trazione integrale 4x4, soluzione che si deve considerare quasi una rarità in questo comparto ma che può rivelarsi molto utile su percorsi accidentati o in zone montane dove la neve potrebbe comportare altrimenti disagi e difficoltà nelle consegne. Tutti i motori del Porter Il Piaggio Porter è invece un veicolo che offre ampie possibilità di scelta per quanto concerne le motorizzazioni che, accanto alle classiche benzina e diesel, offre anche una versione elettrica e due GPL. Per tutti i modelli il volume del vano di carico è di 3 mc mentre le portate utili vanno dai 430 kg dell’elettrico ad un massimo di 750 kg per il diesel da 64 CV. Anche il Kangoo Renault offre ampia scelta in tema di motorizzazioni proponendo due modelli con motore elettrico da 60 CV e una portata di 600 kg, un benzina da 105 CV e tre livelli di potenza per i diesel (75 – 90 e 109 CV); abbastanza ampia anche l’offerta in termini di volumi utili visto che si va da 2,3 mc per la versione compatta ai 3 e 4 mc per le versioni più ampie. Particolarmente ampia l’offerta Vol-


Modelli a confronto

La città sostenibile Il progetto Città Sostenibile (iniziativa di Rimini Fiera nata nel 2007) si è presentato anche per l’edizione 2012 di Ecomondo su una superficie di circa 6 mila mq e per questa edizione il progetto è diventato una vera e propria città da vivere con i propri quartieri dedicati alla mobilità sostenibile, al risparmio energetico, alle reti smart (energetiche, di dati, di rifiuti) e all’edilizia sostenibile con la riqualificazione del territorio e dei beni culturali. Il concetto portante dell’edizione 2012 è la presentazione di progetti e realtà che contribuiscono al miglioramento delle nostre città. L’idea sviluppata da Ecomondo assieme al Board Scientifico, è stata quella di realizzare la visione e lo spaccato di una città in quattro “quartieri” urbani, ognuno dei quali ha un materiale-simbolo. All’interno del tessuto urbano le aziende sono divise nei vari settori di interesse: building (progettazione, revamping, interior habitat e superfici stradali); rifiuti (filiera e riuso); energia (produzione, risparmio, accumulo); mobilità (biofuel, emissioni zero, logistica, qualità dell’aria, car sharing/pooling); social education (interculturale, corsi di progettazione e formazione con attestati e crediti); comunicazione (ICT, indicatori); tempo libero (aree verdi, cibo a km zero, luoghi di aggregazione).

kswagen che propone il suo Caddy con versioni a metano (dal 109 CV), GPL (102 CV), benzina (86 e 105 CV) e ben cinque livelli di potenza per i motori diesel (75 – 102 – 110 – 140 e 170 CV). La Casa tedesca offre anche versioni 4x4 proposte solo con motori diesel da 110 e 140 CV. Le portate utili sono comprese tra i 600 e gli 800 kg mentre i volumi utili oscillano con leggere variazioni sui 4 mc.

Marca

Modello

Traz. Alim. CV

PTT

Portata

Volume

CITROEN

Nemo Nemo Berlingo Berlingo Berlingo Berlingo

A A A A A A

B D B D D D

73 75 98 75 90 114

1680 1700 1945 1960 1960/2140 1960/1980

535 535 550 550 580/680 580/600

2,5 2,5 3,3 3,3 3,3/3,7 3,3

FIAT

Fiorino Fiorino Fiorino Doblò Doblò Doblò Doblò Doblò Doblò

A A A A A A A A A

M B D M B B D D D

77 73 75/95 120 95 120 90 99 105

1680 1680 1700 2020/2160 1990/2160 1990/2160 2020/2460 2060 2100/2500

500 535 535 675/925 675/925 675/925 675/1000 675 675/1000

2,4 2,5 2,5 3,4/4,2 3,4/4,2 3,4/4,2 3,4/4,2 3,4 3,4/4,2

FORD

Transit Connect A Transit Connect A Transit Connect A

D D D

75 90 110

2040/2260 2040/2340 2040/2340

510/680 505/760 500/760

2,8/3,7 2,8/3,7 2,8/3,7

MERCEDES

Citan Citan Citan Citan

A A A A

B D D D

114 75 90 110

1920 1950 1950/2200 1950/2200

480 490/520 490/708 520/708

3.1 2,4/3,1 2,4/3,8 3,1/3,8

NISSAN

NV200 NV200 NV200

A A A

B D D

109 90 110

2000 2000 2000

783 752 731

4,2 4,2 4,2

OPEL

Combo Combo Combo Combo

A A A A

M D D D

120 90 105 135

2420/2470 2020/2370 2060/2370 2100/2410

875/905 675/925 675/925 675/925

3,4/4,2 3,4/4,2 3,4/4,2 3,4/4,2

PEUGEOT

Bipper Bipper Bipper Bipper Bipper Bipper Partner Partner Partner Partner Partner

A A A A 4x4 A A A A 4x4 A

B B D D D D B D D D D

73 98 75 90 90 115 98 75 90 90 115

1680 1975 1750/1935 1985/2128 2065 1985 1985 1935 1985/2128 2065 1985

535 550 550/585 550/675 580 550 550 550 550/675 580 550

2,5 3,3 2,5/3,3 3,3/3,7 3,3/3,7 3.3 3,3 3,3 3,3/3,7 3,3/3,7 3,3

PIAGGIO

Porter Porter Porter Porter

P P P P

E GPL B D

15 71 71 64

1850 1500/1700 1500/1700 1500/1700

430 520/720 550/750 550/750

3,0 3,0 3,0 3,0

RENAULT

Kangoo Kangoo Kangoo Kangoo Kangoo

A A A A A

E B D D D

60 105 75 90 109

2126/2175 1917 1771/1936 1771/2175 1962/2193

595/625 615 439/600 439/757 609/758

3,0/4,0 3,0 2,3/3,0 2,3/4,0 3,0/4,0

A A A A A A A A 4x4 4x4

M GPL B B D D D D D D

109 102 86 105 75 102 140 170 110 140

2150 2150 2150 2150 2150 2150 2188/2350 2280 2150 2150/2350

751 751 751 751 751 751 741/813 741 611/741 751/813

3,7/4,2 3.7/4,2 3.7 3,7/4,2 3.7 3.7/4,2 3,7/4,2 3.2 3,7/4,2 3,7/4,2

VOLKSWAGEN Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy Caddy

TIR157-2013 25


Tecnica

Mercedes ha presentato Arocs, una gamma completa, forte di ben 16 livelli di potenza, tutti Euro 6, e sette differenti cabine. Un veicolo “su misura” per il settore del cava cantiere di Ferdinando Tagliabue

Una nuova stella per il cantiere

posto per la prima volta in assoluto su un veicolo industriale. Con l’Arocs, Mercedes offre una valida risposta a tutte le esigenze del settore con veicoli improntati alla massima efficienza, sia nel caso in cui prioritario sia il carico utile sia nel caso delle combinazioni trattore più semirimorchio ribaltabile o in quello delle betoniere, dove leggerezza e volumetria rappresentano un aspetto fondamentale. E a queste specifiche esigenze rispondono le versioni Loader e Grounder. Nella prima vengono privilegiate le soluzioni volte alla riduzione del peso con trattori per semirimorchio 4x2 tra i più leggeri nel comparto edilizia e betoniere 8x4/4 con tare tra le più leggere, che consentono il trasporto di 8 mc di calcestruzzo preconfezionato. Sul fronte opposto, i modelli Grounder, quelli destinati a operare nelle più gravose condizioni del cava cantiere, possono contare però sui nove millimetri del telaio a longheroni: il veicolo è estremamente robusto e vanta una stabilità e una resistenza alle sollecitazioni particolarmente elevate.

Un super 6 cilindri In occasione della presentazione del nuovo Arocs ha fatto la sua comparsa anche il nuovo motore OM 473 sei cilindri di 15,6 Ecco il nuovo litri con una potenza di 460 kW (625 CV) Mercedes Arocs in e una coppia massima di 3000 Nm. versione carro 8x4 e Si tratta di un motore particolarmente betoniera (anch’essa 8x4). indicato per operare in condizioni impeOltre a queste versioni il gnative e quando sono richieste le masnuovo Mercedes viene sime prestazioni in termini di veloproposto anche in cità di trasporto, trazione, roversione trattore per bustezza, performance nel semirimorchio fuoristrada, carichi particolarmente elevati e velocità di marcia sostenute anche su percorsi topograficamente gravosi.

S

i chiama Arocs la nuova stella Mercedes per il settore del cava cantiere (ma non solo) e i segnali ci lasciano intravedere che si tratti di una buona stella. Già nella sua prima presentazione l’Arocs mostra carattere e muscoli. Il carattere viene da una gamma tra le più complete (forse la più completa) tra quelle esistenti in questo complesso comparto dell’autotrasporto. Una gamma forte di ben 16 livelli di potenza (tutti rigorosamente Euro 6) che vanno da 175 a 460 KW (238 – 625 CV), 7 differenti cabine proposte in 14 varianti, ma anche ampie possibilità di scelta in termini di telaio, assi, freni e sospensioni che permettono di costruire un veicolo “su misura” per le in26 TIR157-2013

finite esigenze del mondo dell’edil-cantieristica ma anche per quello del trasporto eccezionale e delle municipalizzate. Tanti muscoli…anche troppi I muscoli sono da attribuirsi, oltre che alla vasta scelta di potenze (anche eccessive volendo guardare il mondo del cava cantiere italiano) ad una serie di soluzioni altamente innovative, come nel caso del cambio PowerShift di terza generazione che, per la prima volta, si trova offerto di serie come primo equipaggiamento su un veicolo cava cantiere, o lo sterzo elettroidraulico, pro-

L’automatizzato di serie Un altro importante punto di forza della nuova gamma Arocs è sicuramente costituito dal cambio automatizzato PowerShift Mercedes 3, proposto di serie in esecuzione a 8, 12 e (a richiesta) 16 rapporti, che contribuisce a semplificare le manovre più impegnative e in generale il lavoro dell’autista. Va inoltre sottolineato che questo nuovo cambio assicura tempi di innesto ridotti del 20% rispetto al modello precedente e del 50% rispetto all’automatizzato Telligent. Tra gli aspetti pregevoli di questo nuovo cambio, la capacità di riconoscere la fase di rilascio in discesa, mantenendo la marcia innestata, nonché la nuova funzione di marcia lenta (con aumento della coppia di spunto), nella quale è integrata la modalità di manovra, grazie alla quale vengono facilitate le partenze, consentendo nel contempo manovre della massima precisione.


Notizie

AutoScout24 rilancia in Italia la sezione veicoli commerciali

Volvo Trucks Italia:

Lo Bianco nuovo amministratore delegato

AutoScout24, sito che si occupa della compravendita di auto online, rinnova la propria sezione dedicata ai veicoli commerciali, raggiungibile tramite l’indirizzo internet http://www.truckscout24.it. Il Gruppo Deutsche Telekom, proprietario di AutoScout24, conferma così la volontà di diventare un punto di riferimento nel settore Trucks a livello internazionale. La sezione veicoli commerciali è popolata dagli annunci di concessionari, case produttrici e privati, con il mix di offerta già utilizzato in modo efficace per le auto. A livello internazionale sono presenti più di 100.000 veicoli commerciali e sono più di 15 milioni le ricerche mensili effettuate dai potenziali acquirenti, per un traffico proveniente da ben 14 Paesi (Italia, Germania, Belgio, Spagna, Olanda, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Ungheria, Austria, Marocco, Turchia). “In Germania TruckScout24 è già una realtà consolidata con una visibilità internazionale – afferma Vincenzo Bozzo, amministratore delegato di AutoScout24 Italia – e considerando l’attuale situazione di mercato riteniamo che questo sia il momento opportuno per riconfermare e dare un’ulteriore spinta alla sezione veicoli commerciali anche qui in Italia. Abbiamo aspettative molto alte: forti della reputazione di cui gode il brand TruckScout24, siamo convinti che anche in Italia riusciremo a soddisfare una domanda crescente non solo interna, ma proveniente soprattutto dai Paesi europei”.

Dal 1° febbraio Giovanni Lo Bianco è il nuovo amministratore delegato di Volvo Trucks in Italia. Lo Bianco sostituisce Marco Lazzoni che è passato a ricoprire un nuovo ruolo a Göteborg. 49 anni, Lo Bianco è entrato a far parte del Gruppo Volvo nel 1996, ricoprendo incarichi che gli hanno consentito anche una significativa esperienza internazionale all’interno del Gruppo stesso. Ha svolto il ruolo di Retail Director presso la Volvo do Brasil. In seguito, ha ricoperto la carica di direttore generale presso un Volvo Truck Center in Francia e, ultimamente, ha ricoperto la carica di Used Trucks Export Director presso Volvo Truck France. Per il Gruppo svedese, la nomina di Giovanni Lo Bianco, è stata una scelta del tutto naturale, dati il suo profilo, la conoscenza del prodotto e la sua lunga esperienza internazionale maturata durante tutto il percorso lavorativo all’interno del Gruppo Volvo.

G. Lo Bianco

Varta: una storia di affidabilità MAN TGM: flessibile efficienza I nuovi TGM di MAN saranno tra i protagonisti di Transpotec, il salone della logistica integrata e dei trasporti, che si terrà a Veronafiera dal 28 febbraio al 3 marzo. I TGM, che portano avanti il successo della gamma media da 12 a 26 tonnellate, hanno molteplici punti di forza: per garantire un'autonomia maggiore la capacità del serbatoio è stata portata da 180 a 220 litri di diesel e le quattro diverse cabine C, L, LX e la cabina doppia soddisfano qualsiasi requisito e offrono abbondante spazio per il conducente unito a vani portaoggetti dalle dimensioni generose.Spinto dagli efficienti motori diesel MAN Common Rail Euro 6 della gamma D08, il TGM può essere equipaggiato con motorizzazioni di potenza compresa tra 184 kW (250 CV) e 251 kW (341 CV). I potenti motori da 6,9 litri di cilindrata garantiscono un ottimo spunto per il trasporto locale e la distribuzione e dimostrano una spiccata elasticità di marcia nell'impiego a lungo raggio

Johnson Controls, colosso mondiale nella produzione di batterie, si è impegnata dall’inizio dell’anno a rilanciare il marchio Varta con profondi rinnovamenti che coinvolgono logo, slogan, design del prodotto e sito web. Il profondo rinnovamento dell’immagine Varta andrà a vantaggio dei grossisti e dei riparatori partner attraverso una campagna mediatica europea che porterà il marchio all’attenzione dei clienti. Il marchio Varta, forte di ben 125 anni di storia, è ben conosciuto anche nel comparto del veicolo industriale e commerciale e i suoi prodotti fanno parte del primo equipaggiamento su veicoli Iveco e Mercedes.

Tra i prodotti più apprezzati della gamma Varta vi è la serie Promotive, specificamente progettata e costruita per rispondere al considerevole assorbimento dei veicoli commerciali. La serie Promotive si caratterizza per numerose originali soluzioni tecnico costruttive, quali il coperchio a labirinto (soluzione che evita le fuoriuscite), la tecnologia calcioargento, l’Acid Reserve Design e la tecnologia Super Heavy Duty (SHD). La tecnologia calcio-argento si basa su una griglia positiva in calcio-argento e su una negativa in calcio soluzione che permette di ridurre al minimo il consumo di elettrolito della batteria. L’interno di queste batterie è utilizzato al massimo e sotto gli elettrodi non vi è spazio per l’accumulo di residui mentre sopra gli elettrodi vi è più volume a disposizione per l’elettrolito e ciò riduce il rischio di corrosione per i connettori di piombo.

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Solidarietà

Molte le iniziative di solidarietà nel settore dell’autotrasporto. La storia del Consorzio Autotrasportatori di Ravenna, e di una scuola per 130 bambini di Andrea Pegoraro

Dalla Romagna al Camerun La cerimonia di inaugurazione della scuola in Camerun realizzata grazie al gruppo Consar. In basso Veniero Rosetti, presidente del Consorzio Autotrasportatori di Ravenna

S

e c’è una categoria che, da sempre, fa della solidarietà e della beneficienza una sua bandiera, questa è quella dell’autotrasporto. Un’attività messa negli ultimi anni un po’ in sordina a causa della crisi economica, ma che, nonostante le difficoltà, prosegue senza sosta. Le aziende e le associazioni di categoria, infatti, promuovono spesso iniziative umanitarie e di solidarietà, dimostrando sensibilità e interesse per il sociale. Un esempio arriva dal gruppo Consar, Consorzio Autotrasportatori di Ravenna, i cui vertici lo scorso dicembre si sono recati in Camerun, dove hanno inaugurato una scuola materna e primaria costruita grazie ai fondi raccolti dal consorzio. Un’iniziativa inserita all’interno del progetto di cooperazione “Ci sia 28 TIR157-2013

mo anche noi”, promosso dall’associazione Il Terzo Mondo, che si occupa di realizzare programmi di volontariato tra il Camerun e l’Italia, e sostenuto dallo stesso Consar, dalla Cooperativa Portuale di Ravenna e da vari enti locali. Veniero Rosetti, presidente del

Consorzio, ci ha spiegato la storia e il significato del progetto. Come è nata l’idea di finanziare una scuola in Camerun? Nel 2008 un nostro dipendente originario del Camerun, Charles Tchameni Tchienga, mi disse che stava fondando un’associazione, Il Terzo Mondo (di cui è tuttora presidente ndr) e mi chiese se era possibile mandare un container di prodotti e vestiti nel suo Paese. La solidarietà e la cooperazione, sono valori alla base della cultura associativa che caratterizza la nostra azienda e anche il nostro territorio. Per questo il gruppo Consar ha sentito fin dall’inizio la necessità di partecipare al progetto. Io accolsi così la sua richiesta e nel 2011 il container venne spedito. Lo stesso anno feci la prima visita in Camerun, a Douala, sull’Oceano Atlantico, insieme ad Allen Boscolo, presidente della Cooperativa Portuale di Ravenna e al console onorario del Camerun a Firenze, Ildo Morelli. Lì incontrammo le associazioni dei porti e la Camera di Commercio. L’ospitalità fu straordinaria e ricevemmo la cittadinanza onoraria. Il console ci portò a visitare Baleveng, distante 300 chilometri dalla capitale Yaoundé, dove conoscemmo il re del villaggio, il quale ci disse che aveva iniziato a costruire una scuola per bambini ma che non poteva andare avanti perché aveva finito i soldi. E così noi ci siamo impegnati a terminare la costruzione, con un investimento tra i 7 e gli 8 mila euro. La seconda visita, coincisa con l’inaugurazione della scuola…. Sì, a dicembre siamo andati a Baleveng ad inaugurare la scuola bilingue Marie-Curie de Suélah, che ospita 130 bambini che potranno imparare sia l’inglese sia l’italiano. Inoltre, il villaggio ci ha onorato con il titolo di “notabili”, che si possono definire come consiglieri, persone di esperienza che sono al fianco del re; in Camerun è un riconoscimento importante. Il viaggio si è concluso a Yaoundé, dove abbiamo conosciuto le associazioni che lavorano su progetti contro la violenza sui bambini, e abbiamo incontrato il sindaco che ha messo a disposizione un’area dove nascerà una sede dell’associazione Il Terzo Mondo, che si occuperà di educazione, diritto allo studio e sostegno alla donna. Chi ha partecipato all’iniziativa? Il nostro Consorzio, insieme alla Cooperativa Portuale di Ravenna, ha investito economicamente sul progetto scuola. Altri operatori, come il Terminal Container Ravenna e Le Navi Seaways, hanno supportato l’iniziativa effettuando la spedizione dei container. Il Comune e la Provincia di Ravenna hanno dato un sostegno politico e istituzionale mentre la Cooperativa Muratori e Cementisti ha regalato delle magliette ai bambini della scuola. La vostra azienda ha promosso iniziative di solidarietà? É attiva in campo sociale e cooperativo? Volete raccontare la vostra storia, i vostri progetti di volontariato? Scrivete una mail all’indirizzo redazione@rivistatir.it


Normative

di Fabrizio Serafini

esclusivamente con una delle seguenti modalità: - carta di credito VISA; - Postepay (privato o impresa); - BancoPosta (privato o impresa) Sono quindi esclusi sia i pagamenti con i “vecchi” bollettini postali, sia i versamenti con bonifico bancario, sia infine gli addebiti con carte di credito appartenenti a circuiti diversi da quello previsto dalla delibera (come la Master Card, l’American Express, la Diners, la Discover card, ecc…). Per evitare che la maggior par-

Quota Albo: si paga fino al 31 marzo 2013 Con un provvedimento d’urgenza adottato dal Presidente, il Comitato Centrale dell’Albo ha deciso una proroga di tre mesi per il pagamento della quota annuale

A

causa delle difficoltà tecniche sopravvenute nelle modalità di versamento, il contributo all’Albo degli Autotrasportatori per il 2013 può essere pagato sino al 31 marzo 2013. È quanto ha deciso il Comitato Centrale, con provvedimento d’urgenza adottato dal Presidente, in considerazione del fatto che da quest’anno il pagamento della quota va effettuato esclusivamente con modalità telematica e che il collegamento on-line del sito è stato sospeso per oltre una settimana, tra il 10 ed il 19 dicembre, a causa di urgenti attività di manutenzione. Come indicato nella precedente delibera di ottobre, il versamento del contributo 2013 va effettuato solo attraverso il sistema informatico, operativo sul sito istituzionale del Comitato Centrale (www.alboautotrasporto.it), ed

te delle imprese non provvedessero affatto al pagamento della quota entro la scadenza del 31 dicembre 2012 (prevista dall’articolo 63 della legge 298/74), il Presidente del Comitato Centrale ha immediatamente deciso di consentire che il pagamento possa essere comunque accettato fino al 31 marzo 2013. In tale periodo, il Comitato stesso procederà a completare la manutenzione del sistema telematico, che anzi verrà reso più efficiente e funzionale, con l’acquisto di nuovi e più potenti elaboratori, a consentire un contatto più semplice dell’utente con il proprio servizio informatico e a risolvere alcune problematiche tecniche sollevate dalle imprese. Possibilità di correggere i dati Nella delibera del Presidente si è poi stabilito che gli utenti po-

tranno comunque correggere, fino alla scadenza del termine sopra indicato, i dati risultanti dal sistema e gli importi delle quote da esso calcolati, modificando la struttura e la capacità di carico del parco veicolare ad esso risultante per conformarlo a quello in loro disponibilità. Il sistema calcola automaticamente il contributo dovuto dalla singola impresa di autotrasporto, in funzione dei veicoli in sua disponibilità alla data del 15 novembre dell’anno precedente, sommando i singoli importi come di seguito indicato: a) parte fissa: 30,00 euro b) parte aggiuntiva parco veicolare: 5,16 euro (con parco da 2 a 5 veicoli); 10,33 euro (con parco da 6 a 10 veicoli); 25,82 (con parco da 11 a 50); 103,29 (con parco da 51 a 100 veicoli); 258,23 (con veicoli da 101 a 200) e 516,46 euro per le imprese che hanno più di 200 veicoli; c) parte aggiuntiva sulla capacità di carico dei veicoli in dotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa complessiva): - 5,16 euro (per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 6,001 ed 11,5 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton); - 7,75 euro (per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva tra 11,501 e 26 ton, nonché per ogni veicolo trattore con peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton); - 10,33 (per ogni veicolo dotato di capacità di carico con massa complessiva superiore a 26 ton, nonché per ogni trattore con peso rimorchiabile oltre 26 ton). Per cui un’impresa avente tre autoarticolati e due autocarri deve versare una quota pari a 133,28 euro, così composta: - 30 euro per la parte fissa; - 10,33 per la parte aggiuntiva parco veicolare (in quanto 3 autoarticolati e 2 autotreni sono costituiti da 10 veicoli: 3 trattori, 3 semirimorchi, 2 motrici e 2 rimorchi) - e 92,98 per le capacità di carico dei citati veicoli (7,75 per ciascuna motrice e ciascun rimorchio; 10,33 per ciascun trattore e ciascun semirimorchio). Se tuttavia il sistema indica la cifra di 159,19, in quanto ritiene che l’impresa abbia quattro autoarticolati in disponibilità e non 3, l’impresa potrà, fino al 31 marzo 2013, correggere tale dato e pa-

gare l’importo giusto di 117,87 anziché quello maggiorato previsto dal sistema. Carta di credito e Postepay Relativamente all’utilizzo delle carte di credito, è stato deliberato che il sistema accetta anche quella del circuito Master Card, oltre alla VISA, allargando in tal modo la platea dei soggetti titolari di tali carte di credito e quindi in grado di versare la quota con detta moneta elettronica. Anche per l’utilizzo della Postepay c’è stata un’agevolazione: le imprese non saranno più costrette a fare quella “per persona fisica” che Poste Italiane rilascia in tempi rapidi ma, visto il maggior lasso di tempo concesso ora per il versamento della quota, potranno fare direttamente la “Postepay aziendale”. I vantaggi del pagamento on-line A fronte dei limitati sistemi di pagamento on-line della quota 2013, va tuttavia ricordato per quali ragioni è stato deciso di adottare solo questo metodo e qual è il vantaggio pratico che ci si attende. Con i sistemi precedenti, quali il bollettino postale ed il bonifico, era difatti impossibile risalire all’impresa che pagava la quota, soprattutto nei casi in cui la stessa non compilava in maniera esauriente la causale di versamento (ad es. indicando solo “pagamento quota anno …”). Ciò non consentiva al Comitato Centrale di far effettuare i dovuti controlli, comunicando alle Amministrazioni provinciali competenti i nominativi delle aziende che non avevano versato il contributo, ai fini della loro sospensione. Con i nuovi sistemi telematici, invece, il Comitato Centrale avrà un risconto diretto ed immediato dell’impresa che effettua il pagamento, aggiornando l’elenco delle imprese paganti on-line e comunicando, sempre per via telematica, la situazione aggiornata alle Province. In tal modo, quindi, si potrà avere un efficace strumento per evitare il mancato pagamento del contributo annuale da parte di molte imprese, ridurre l’evasione della quota, incrementare le entrate del Comitato Centrale che verranno destinate come già deliberato con l’aumento della parte fissa ad ottobre scorso - a fornire nuovi e maggiori servizi alle imprese di autotrasporto iscritte. TIR157-2013 29


Lavoro

di Mariangela Pagano

Territoriale del Lavoro (DTL) l’intenzione di intimare il recesso dal rapporto di lavoro. La comunicazione è seguita da un tentativo di conciliazione, da concludersi entro venti giorni dalla data di convocazione delle parti ad opera della DTL, all’esito del quale, in assenza di accordo tra le parti, il datore di lavoro può comunicare il licenziamento.

giudice (es. per causa di matrimonio, in violazione delle norme a tutela della maternità e paternità, etc.), questi condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, nonché alla corresponsione di una indennità risarcitoria pari alle retribuzioni non percepite dal recesso e sino alla effettiva reintegra, a meno che il lavoratore non opti, in

A differenza delle aziende fino a 15 dipendenti, ove sostanzialmente il quadro giuridico resta inalterato, in quanto, in caso di licenziamento illegittimo, non vi è un obbligo di reintegro in capo al datore di lavoro ma è prevista soltanto una sanzione di tipo risarcitorio, compresa tra 2,5 e 6 mensilità, per le imprese con più di 15 dipendenti il quadro giuridico si differenzia in relazione a quattro ipotesi di licenziamenti illegittimi.

luogo della reintegra, per vedersi riconosciuta una indennità pari a 15 mensilità; questa disciplina si applica anche ai dirigenti ed in caso di licenziamento intimato oralmente.

Licenziamenti: cosa prevede la Legge Fornero Sostanzialmente inalterate le regole per le aziende con meno di 15 dipendenti, mentre per le altre il quadro giuridico si differenzia in relazione a quattro ipotesi di licenziamenti illegittimi

D

allo scorso anno, con l’entrata in vigore della Legge Fornero, la disciplina dei licenziamenti è stata parzialmente modificata. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, nella lettera di licenziamento devono essere comunicati per iscritto, contestualmente, anche i motivi che lo sorreggono, a differenza del passato, quando la motivazione era dovuta solo a seguito di richiesta del lavoratore. In una circolare del 16/1 il ministero del Lavoro specifica che in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, i datori di lavoro con più di quindici dipendenti hanno l’obbligo di comunicare preventivamente alla Direzione 30 TIR157-2013

Licenziamento discriminatorio Non vi sono sostanziali modifiche rispetto al passato, se non che, indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati, in caso di licenziamento dichiarato nullo dal

Licenziamento disciplinare Per i soli datori di lavoro con più di quindici dipendenti, nel caso in cui il giudice, se accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dall’azienda, per insussistenza del fatto contestato ovvero perché il fatto rientra tra le condotte punibili con una sanzione conservativa sulla base delle previsioni dei contratti collettivi, annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro alla reintegrazione nel posto di lavoro e al paga-


mento di un'indennità risarcitoria, che non può essere superiore a dodici mensilità. Anche in questo caso il lavoratore ha la possibilità di optare, in sostituzione del reintegro nel posto di lavoro, per un’indennità risarcitoria pari a quindici mensilità.

va comunicazione nei casi di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo), è prevista solo una sanzione di carattere pecuniario, pari ad un’indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di 6 ed un massimo di 12 mensilità. Licenziamento La riforma del mercato del laeconomico voro, oltre ad aver toccato la diSempre per i datori di lavo- sciplina dei licenziamenti indi-

Ammortizzatori sociali: arrivano ASpI e mini-ASpI Introdotti dal 1° gennaio 2013, a seguito della Legge Fornero, sostituiscono le precedenti indennità di disoccupazione ordinaria e, dal 2017, anche l’indennità di mobilità

S

ro con più di quindici dipendenti, nei casi in cui il giudice accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dal datore di lavoro, dichiara risolto il rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di 12 e un massimo di 24 mensilità. Licenziamento viziato nella procedura Ancora per le imprese con più di quindici dipendenti, nei casi di violazione di carattere formale o procedurale (es. difetto di motivazione contestuale, difetto di procedura disciplinare, difetto di preventi-

viduali, sopra illustrata, ha apportato delle modifiche anche ai licenziamenti collettivi (mobilità), per i quali viene previsto che gli eventuali vizi della lettera di avvio della procedura di mobilità possono essere sanati con l’accordo sindacale intervenuto nel corso della procedura di licenziamento per riduzione di personale. Inoltre, la comunicazione, al sindacato e agli organi amministrativi, dell’elenco dei lavoratori messi in mobilità, potrà essere effettuata entro 7 giorni dal licenziamento, in luogo della comunicazione contestuale come previsto in precedenza.

i chiamano ASpI e miniASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego), e hanno la funzione di fornire ai lavoratori che abbiano perso involontariamente la propria occupazione, un’indennità mensile di disoccupazione. Queste nuove indennità sono state introdotte con la Legge Fornero, a partire dal 1° gennaio 2013, sostituendo le precedenti indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti normali e ridotti e, dal 1° gennaio 2017, anche l’indennità di mobilità. L’Inps, con due recenti circolari, ha chiarito i contorni del nuovo ammortizzatore sociale, specificando che si applica a tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti ed i soci di cooperativa aventi un rapporto di lavoro subordinato. Come avvalersene Per fruire dell’ASpI, il lavoratore si deve trovare in stato di disoccupazione, dimostrare almeno due

anni di assicurazione ed almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione. Per la mini-AspI, che ha sostituito l’indennità di disoccupazione ordinaria non agricola a requisiti ridotti, il lavoratore, oltre a trovarsi in stato di disoccupazione, deve avere almeno 13 settimane di contribuzione da attività lavorativa negli ultimi dodici mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. La misura La misura dell’indennità è rapportata ad una nuova base di calcolo, determinata dalla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, divisa per il totale delle settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente numerico 4,33. Per la durata della prestazione è previsto un graduale aumento, collegato all’età anagrafica del lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, che varia da un minimo di 8 mesi fino ad arrivare, a regime nel 2016, ad un massimo di 18 mesi. Tali indennità sono finanziate con un contributo a carico delle aziende pari all’1,61% della retribuzione imponibile dei lavoratori a tempo indeterminato, nonché con il contributo addizionale dell’1,4% previsto per i contratti a termine. TIR157-2013 31


Fisco

di Angelo Ciaravolo

N

uove modalità di fatturazione dell’Iva, giro di vite sulle auto aziendali, sconti sull’Irap (per ogni lavoratore l’importo dello sconto sale da 4.600 a 7.500 euro e da 10.600 a 13.500 se si tratta di lavoratori sotto i 35 anni o di donne) e aumento delle detrazioni per i figli a carico (si passa da 800 a 950 euro per i figli di età superiore a tre anni e da 900 a 1.220 per quelli con meno di tre anni): sono soltanto alcune delle principali novità fiscali previste nella Legge di Stabilità che inte-

mitata alle operazioni fino a 100 euro) e della fattura elettronica, destinata nel breve periodo a sostituire quella cartacea. Innanzitutto diventa obbligatorio indicare la partita Iva del committente o del cessionario ovvero il codice fiscale, se si tratta di un privato. Inoltre, al posto dell’ammontare dell’imposta, va riportata la relativa annotazione (operazione non soggetta, operazione esente, etc.). Relativamente alla fattura elettronica, equiparata a quella cartacea, va ricordato che per

modalità elettronica mentre quelle cartacee attraverso l’archiviazione dei fogli.

essere tale deve necessariamente essere emessa e ricevuta in formato elettronico (in pratica il cartaceo sparisce solo con l’accettazione del cliente). E le novità non mancano per la numerazione delle fatture. La recente risoluzione delle Entrate del 10 gennaio è intervenuta per chiarire che, dall’inizio di quest’anno, è possibile adottare una numerazione progressiva che, partendo dal numero 1, prosegua ininterrottamente per tutti gli anni solari di attività del contribuente, fino alla cessazione dell’attività. E viene ulteriormente chiarito che è sempre possibile continuare ad adottare il sistema di numerazione progressiva per ciascun anno solare. Per quanto riguarda invece la conservazione, quelle elettroniche vanno conservate in

quello dello scorso anno. Diventano quindi quasi insignificanti non solo gli sconti fiscali legati all’acquisto (o all’acquisizione tramite leasing) dei veicoli, ma anche quelli relativi ai componenti negativi quali carburanti, lubrificanti, pedaggi autostradali, tassa di possesso, riparazioni, etc. Sul versante Iva resta immutata tuttavia la detraibilità nella misura del 40%. Va ricordato che per le auto assegnate ai dipendenti ad uso promiscuo per la maggior parte del periodo d’imposta (per più di 183 giorni), saranno deducibili soltanto al 70% e non più al 90 le spese e tutti gli altri oneri, senza alcun limite di costo dell’auto. E, sempre in tema di auto, nel ricordare che sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le tabelle utili per

Auto aziendali Dal periodo d’imposta 2013 scende la percentuale di deducibilità dei veicoli (autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli) impiegati nell’esercizio dell’impresa, ma non utilizzati esclusivamente come beni strumentali per l’attività svolta. Da quest’anno, il valore fiscalmente rilevante viene di fatto dimezzato (dal 40 al 20%) rispetto a

Sconti e rincari nella Legge di Stabilità Molte le novità fiscali introdotte, da nuove modalità di fatturazione dell’Iva a sconti sull’Irap, all’aumento delle detrazioni per i figli a carico. Ecco cosa cambia per le imprese ressano anche gli autotrasportatori. E nella legge non mancano i rincari delle multe per le infrazioni stradali (dal primo gennaio sono aumentate del 5,7%), l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 21 al 22%, a partire dal prossimo 1° luglio e la “rottamazione” dei mini debiti tributari fino a 2mila euro (comprensivi di sanzioni e interessi) iscritti a ruolo al 31 dicembre del 1999. Ma vediamo in dettaglio che cosa cambia per le imprese. Fatturazione Dal 1° gennaio di quest’anno vengono recepite le regole comunitarie della Direttiva europea 2010/45, che impongono alle imprese alcuni obblighi in ordine al contenuto della fattura, di quella semplificata (li32 TIR157-2013


FA T TURA ZIONE IVA: DA L 1° GE NNAIO E’ S TA TA RE CE PI TA LA DIR E T TIVA EUROP EA 2010 I45 CHE RE NDE OBBL IGA TORIO INDICARE LA PA R TITA IVA DE L COMMIT TE N TE O IL CODIC E F ISC AL E ED EQUI PA RA LA FA T TURA EL E T TR ONICA A QUEL LA CA R TA CE A. AU TO AZ IE NDAL I: SC E NDE LA P E RC E N TU AL E DI DE DUCIBILI TA’ DE I VE ICOLI A PA R TIR DA L P E RIODO D’IMP E OS TA 2013 DA L 40 AL 20%. DIC HIA RA ZIONE INAIL : P E R GL I AU TO TR A SP OR TA TO RI AR TIGIANI L’A GE VOLA ZIONE E’ S TA TA F ISS A TA NE LL A MISURA DE LL’11,90% SULL E SOMME DO VU TE P E R L’A NNO 210 2. I P RE MI DO VR ANNO ES SE RE VE RS A TI E N TR O IL 18 F EBBR AIO

Da quest’anno scende la deducibilità dei veicoli impiegati nell’esercizio dell’impresa: il valore fiscalmente rilevante viene dimezzato dal 40 al 20%

determinare, per l’anno 2013, l’imponibile fiscale e previdenziale dei “ fringe benefit” per i veicoli concessi ai lavoratori dipendenti e ai co.co.co. per l’utilizzo promiscuo (i costi chilometrici, fissati dall’ACI, riguardano autovetture, motocicli e ciclomotori), non va dimenticato che il prossimo 2 aprile scade il termine per comunicare al fisco i beni concessi in uso ai soci o ai familiari. La dichiarazione Inail viaggia solo in rete L’Inail, dopo aver inoltrato via Pec (Posta elettronica certificata) i dati contabili alle aziende di autotrasporto per l’autoliquidazione dei premi (acconto 2013 e saldo 2012), ha reso noto lo sconto spettante agli autotrasportatori artigiani.

L’agevolazione è stata fissata nella misura dell’11,90% sulle somme dovute per l’anno 2012 (quella per il 2013 è in corso di approvazione) e spetta alle imprese classificate alle voci di tariffa 9121 e 9123. Ricordiamo che i premi dovranno essere versati, in un’unica soluzione, entro il prossimo 18 febbraio (salvo proroghe dell’ultima ora) direttamente con il consueto modello F24 on line oppure a mezzo degli intermediari abilitati (commercialisti, CAF, associazioni di categoria, etc.). Chi vuole potrà usufruire della rateazione in quattro rate trimestrali del premio da autoliquidazione. In tal caso, il pagamento della prima rata dovrà essere effettuato entro il 18 febbraio, versando il 25% dell’importo complessivamente

Le vostre domande

COSA R ICOR DAR E

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Irpef in eccesso Nell’anno 2008, come tanti altri colleghi autotrasportatori, ho versato un’Irpef maggiore rispetto al dovuto, a causa della indeducibilità dell’Irap del costo del personale. Posso recuperare questo importo? Danilo Renga Bologna Sì, l’importo versato in eccesso è recuperabile presentando una domanda di rimborso. Le consigliamo di collegarsi subito al sito Internet www.agenziaentrate.it per scaricare gratuitamente il software e la domanda da presentare secondo un calendario già predisposto dall’ufficio (18 gennaio-15 marzo 2013). Iva 2012 Mi occupo della contabilità all’interno di una piccola impresa di autotrasporto. Vorrei sapere se nella prossima comunicazione Iva devo o meno indicare l’imposta delle fatture del quarto trimestre 2012 che registrerò nel trimestre successivo. Carlo Sbrana Livorno

Cartelle esattoriali Sono un autotrasportatore a cui è stata notificata una cartella esattoriale per un’imposta non dovuta, contro cui presentai ricorso due anni fa. Di recente il ricorso è stato discusso e ho vinto. Cosa posso fare per non pagare? Emiliano Del Giudice Novara Dovrà, entro 90 giorni dalla notifica della cartella, presentare una dichiarazione ad Equitalia per dimostrare che è stata emessa una sentenza che ha annullato totalmente la pretesa dell’ente impositore. Decorsi 220 giorni dalla presentazione della domanda senza aver ricevuto alcuna risposta, le somme richieste saranno annullate automaticamente.

Posta elettronica certificata Ho una ditta individuale ed esercito l’attività di autotrasporto da diversi anni. Recentemente mi sono dotato della posta elettronica certificata. Da un collega ho saputo che devo depositare la Pec alla Camera di commercio. Volevo sapere entro quale termine. Silvio Amoroso Sì, nel modello, da inviare per Bari via telematica entro il prossimo Sì, è vero. Entro il prossimo 30 28 febbraio, deve essere riportato l’ammontare complessivo giugno tutte le ditte individuali dell’Iva sulle fatture emesse, su- attive dovranno depositare al gli acquisti e l’eventuale debito registro delle imprese, presso la o credito Iva relativo all’anno Camera di commercio compe2012, comprendendo anche le tente per territorio, il proprio inoperazioni relative al periodo dirizzo di posta elettronica certificata (Pec). ottobre-dicembre 2012.

dovuto. Le rate successive alla prima devono essere versate entro il 16 maggio, il 20 agosto e il 18 novembre, maggiorate degli interessi. Le nuove aziende che hanno iniziato l’attività fra il 15 novembre e il 31 dicembre non devono invece rispettare la scadenza del 18 febbraio (sarà l’Inail ad inoltrare le basi di calcolo e fissare un nuovo termine di scadenza). Con il modello unificato F24 è inoltre possibile compensare direttamente debiti e/o crediti nei confronti di più enti pubblici. Tutte le aziende sono obbligate ad inviare per via telematica, entro il 18 marzo, la dichiarazione delle retribuzioni

(comprensiva della comunicazione del pagamento in quattro rate e dell’indicazione di tutti i dati richiesti, anche con valore zero). Sono esonerate dall’obbligo della dichiarazione delle retribuzioni le imprese artigiane che non hanno occupato dipendenti o assimilati nel corso dell’anno 2012. Ricordiamo infine che l’omessa dichiarazione comporta una sanzione amministrativa di 770,00 euro (la misura ridotta è di 250,00 euro mentre quella minima è di 125,00 euro), se la mancata o ritardata comunicazione non determina una liquidazione del premio inferiore a quello dovuto. TIR157-2013 33


Normative

di Andrea Giuli

I

l 19 gennaio scorso è entrata in vigore la nuova disciplina in materia di classificazione delle patenti di guida, contenuta nel Decreto Legislativo n. 59 del 18 aprile 2011, che ha introdotto in Italia le disposizioni della Direttiva Ue 2006/126. Peraltro, questo Decreto è stato integrato da un successivo provvedimento, che ha recepito le modifiche apportate dalla Direttiva 2011/94/Ue, al fine di coordinare le disposizioni sulle nuove categorie di patenti di guida con quelle sulla carta di qualificazione del conducente: si

una motrice che rientra nella categoria C1 e da un rimorchio o da un semirimorchio di massa superiore a 750 Kg, purché la massa del complesso non superi le 12 Ton (nuovo art. 116, comma 3, lett. i del CdS). Precisazione sulla patente C Per le patenti di categoria C e CE, l’art. 115, comma 1, lett. e) del CdS ha fissato a 21 anni l’età minima per il conseguimento. In vista dell’entrata in vigore di queste disposizioni, con una nota

tolari di patente di categoria B. - La patente di categoria C è valida anche per la guida di veicoli di categoria C1. - La patente di categoria CE consente la guida di complessi di veicoli di categoria C1E e la guida di complessi di categoria DE, quando il titolare sia in possesso della patente di categoria D. Sempre dal 19 gennaio, può conseguire o rinnovare la patente in Italia chi ha fissato la residenza anagrafica nel nostro Paese oppure, trattandosi di un cit-

Nuove patenti europee: ecco cosa cambia La nuova classificazione è entrata in vigore il 19 gennaio. In particolare, per il settore dell’autotrasporto merci sono state introdotte due nuove categorie: la C1 e la C1E per i minori di 21 anni tratta del decreto legislativo del 16 /1/2013, pubblicato sulla GU n. 15 del 18/1/2013. Chi può avere la C1 e la C1E Occupiamoci della nuova classificazione delle patenti, con una particolare attenzione a quelle che interessano più da vicino il nostro settore. Il provvedimento ha introdotto due nuove tipologie di patenti, che vanno ad aggiungersi alla patente “C”: - la C1, che abilita chi ha compiuto 18 anni alla guida di veicoli di massa superiore alle 3,5 Ton e fino a 7,5 Ton, ai quali può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 Kg (nuovo art. 116, comma 3, lett. h del CdS); - la C1E, che abilita chi ha compiuto 18 anni alla guida di complessi veicolari, formati da 34 TIR157-2013

del 9 gennaio 2013 (parzialmente corretta con successiva nota del 16 gennaio), il ministero dei Trasporti ha emanato una circolare riepilogativa della nuova classificazione, in cui sono contenute una serie di precisazioni: - la patente C può essere conseguita anche prima dei 21 anni, purché il soggetto ottenga una carta di qualificazione del conducente mediante un corso di formazione di 280 ore. Diversamente, qualora il minore di 21 anni effettui un corso di formazione accelerata di 140 ore, potrà guidare soltanto veicoli adibiti al trasporto merci per cui è richiesta la patente di categoria C1 e C1E. - Le patenti di categoria C1, C, D1 o D possono essere ottenute solo da conducenti già ti-

tadino comunitario, la sua residenza normale, secondo la definizione contenuta all’art. 118 bis del CdS (“luogo in cui una persona dimora abitualmente, per almeno 185 giorni l’anno”). Patentati entro il 18 gennaio Le patenti ottenute entro il 18 gennaio 2013 conservano la loro efficacia anche dopo questa data, per cui il titolare può continuare a guidare gli stessi veicoli ai quali era abilitato in precedenza. Pertanto: - le patenti di categoria C e CE di cui era titolare prima del 18 gennaio un soggetto minore di 21 anni, non titolare di CQC per il trasporto di cose senza codice 107, abilitano quest’ultimo alla guida di veicoli di massa massima autorizzata fino a 7,5 Ton fino al


compimento di questa età. - Le patenti di categoria D e DE, ottenute entro il 30 settembre 2004, abilitano il titolare alla guida di veicoli rispettivamente di categoria C e CE. Inoltre, con un parere fornito dalla Commissione Ue al ministero dei Trasporti, è stato precisato che tutte le patenti rilasciate dal 19 gennaio 2013 devono inderogabilmente conformarsi alle nuove disposizioni prima riportate: quindi, il minore di 21 anni che alla data del 19 gennaio scorso era ancora in at-

meccanismo della decurtazione dei punti dalla carta di qualificazione del conducente non necessita di un supporto autonomo; pertanto, al momento del rinnovo della CQC o della richiesta di un duplicato per furto, distruzione o smarrimento, verrà stampato un duplicato della patente con impresso il codice unionale “95” e la data di scadenza dell’abilitazione. Non è più considerato reato la guida, da parte di chi ha compiuto 65 anni, di autotreni ed autoarticolati sopra le 20 Ton senza aver ottenuto l’attestato

I DIVIETI PER I VEICOLI E I TRASPORTI ECCEZIONALI Come ogni anno, l’Aiscat ha proposto alle concessionarie autostradali aderenti di integrare il calendario dei divieti di circolazione, fuori dai centri abitati, dei mezzi pesanti di massa superiore a 7,5 Ton (previsto con il Decreto del ministro dei Trasporti del 6 dicembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre scorso), con ulteriori giornate dedicate ai veicoli e ai trasporti eccezionali. Queste le giornate e gli orari individuati che si aggiungono ai divieti previsti per le altre tipologie di trasporto: - Venerdì - Sabato - Giovedì

tesa di ricevere la patente di categoria C, si vedrà assegnare una patente di categoria C1. Altre novità L’accesso ai corsi di qualificazione iniziale per ottenere la CQC sarà possibile anche in mancanza della patente di guida che, comunque, andrà ottenuta prima di sostenere l’esame finale. Per effettuare le ore di guida previste per i corsi per il rilascio della CQC, sarà sufficiente il possesso del foglio rosa necessario per condurre il veicolo con cui svolgere l’esercitazione. La CQC non sarà più rilasciata sotto forma di “card” autonoma dalla patente di guida. Infatti, l’esperienza maturata dall’entrata in vigore della CQC, prevista dal Decreto Legislativo 286/2005, ha dimostrato che la gestione del

di idoneità psicofisica previsto dall’art.115, comma 2 del CdS. In tal caso, si applicherà la sanzione prevista dal nuovo comma 15 bis dell’art. 116 del CdS, quindi il pagamento di una somma da 1000 a 4000 euro, oltre a quella accessoria della sospensione della patente di guida da 4 a 8 mesi. La stessa sanzione si applica anche nel caso in cui il titolare di patente di categoria B1, C1 o D1 conduca veicoli per i quali è richiesta un’abilitazione superiore di tipo, rispettivamente, B, C o D. In ogni caso, viene confermata la responsabilità dell’impresa che, incautamente, ha affidato un suo veicolo a una persona priva della patente di guida o della CQC, che viene punita con una sanzione amministrativa da 419 a 1682 euro.

29 Marzo 30 Marzo 2 Maggio,

dalle 8 alle 14 dalle 16 alle 22 dalle 8 alle 14

-

Sabato Sabato Domenica Sabato Domenica Sabato Domenica

1 15 16 22 23 29 30

Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno

dalle 16 alle 24 dalle 7 alle 24 dalle ore 0.00 alle 7 dalle 7 alle 24 dalle ore 0.00 alle 7 dalle 7 alle 24 dalle 0.00 alle 7

-

Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica

5 6 7 12 13 14 19 20 21 26 27 28

Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio

dalle 16 alle 24 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 16 alle 24 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 16 alle 24 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 16 alle 24 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7

-

Sabato 3 Domenica 4 Venerdì 9 Sabato 10

Agosto Agosto Agosto Agosto

-

Domenica Giovedì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato

Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto

dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 0.00 alle 7 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 16 alle 24 dalle 23 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 16 alle 24 dalle 0.00 alle 7 dalle 23 alle 24

- Domenica

11 15 17 18 23 24 25 30 31

1 Settembre dalle 0.00 alle 7

- Giovedì

31 Ottobre

dalle 22 alle 24

- Martedì

24 Dicembre dalle 16 alle 24

TIR157-2013 35



Normative

I

l ministero dei Trasporti ha emanato due nuove circolari, relative alla carta di qualificazione del conducente (CQC) e alle prove di esame per ottenere le nuove patenti per la conduzione dei mezzi pesanti. La prima, del 21 gennaio 2013, ricorda che dal 5 dicembre 2012 è in linea la procedura informatizzata delle prove di revisione della Carta di qualificazione del conducente, che scatta quando il titolare della CQC subisce la decurtazione totale del punteggio oppure quando, dopo la notifica della prima violazione

con effetto su tutte le abilitazioni comprese nella carta.

e si articolerà in domande estratte da un data base ministeriale, per le quali il candidato dovrà indicare “V” per vero e “F” per falso.

Prove di esame Nella seconda circolare, del 29 gennaio, il ministero dei Trasporti ha invece dettato le disposizioni attuative del Decreto ministeriale dell’8 gennaio 2013, in merito alla prova di esame per conseguire le patenti utili per la conduzione dei mezzi pesanti (C1, C, C1E, CE). Tra le altre cose, la circolare specifica che nella prova teorica delle patenti di categoria C1, C, sono stati introdotti anche gli ar-

Età minima 18 anni L’età minima prevista per ottenere le patenti C e CE, fissata in 21 anni, può essere ridotta a 18 se il candidato è titolare di una CQC rilasciata a seguito di un corso di qualificazione ordinaria. Chi ha meno di 21 anni, per il rilascio della patente C o CE, deve quindi iscriversi al corso di qualificazione iniziale per ottenere la CQC;

gomenti relativi al traino di un rimorchio di massa complessiva superiore a 750 Kg, propri rispettivamente delle patenti di categoria C1E, CE. Inoltre, il candidato che è già in possesso della patente di categoria C1 e intende ottenere la patente C, anche speciale, svolge la prova teorica limitatamente agli argomenti relativi a questo tipo di patente. Fino a quando non saranno stati predisposti i questionari di esame informatizzati, la prova teorica si svolgerà con il metodo orale; il titolare di patente di categoria C1 o C che intenda ottenere una patente di categoria C1E o CE, sosterrà una prova integrativa orale sui sistemi di aggancio alla motrice di rimorchi e semirimorchi, e relativi sistemi di frenatura. Nella fase a regime, l’esame sarà svolto con sistema informatizzato

sostenere un esame di teoria per la patente C che, se superato, gli permette di ottenere il foglio rosa per esercitarsi alla guida di veicoli della corrispondente categoria; infine, accedere alla prova pratica di guida per ottenere la patente C, per la quale aveva già superato l’esame teorico. Il minore di anni 21 che, alla data del 19 gennaio scorso (data di entrata in vigore delle disposizioni sulle nuove patenti), era titolare del foglio rosa per conseguire la patente C o CE, entro la data di scadenza del foglio, può scegliere se ottenere: una patente di categoria C1 o C1E oppure una patente di categoria C o CE, previa frequenza di un corso di qualificazione iniziale (sia ordinario che accelerato) di tipo CQC per trasporto di cose, e superamento del relativo esame.

CQC: procedura informatizzata per la revisione Il ministero dei Trasporti, con due circolari, chiarisce come si svolgono l’esame di revisione e le prove per conseguire le nuove patenti utili per la conduzione dei mezzi pesanti (C1, C, C1E, CE) che comporti la perdita di almeno 5 punti, vengono commesse altre due violazioni non contestuali nell’arco di 12 mesi dalla data della prima violazione, ognuna delle quali comporti la sottrazione di almeno 5 punti. La domanda per sostenere l’esame deve essere presentata dal titolare entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di revisione da parte del competente Ufficio della Motorizzazione. Per ogni singola prova, al candidato vengono proposte 60 domande scelte in maniera casuale dal sistema informatico. Il tempo a disposizione è di 120 minuti, e il candidato viene ritenuto idoneo ad ogni prova se commette 6 o meno errori. Se l’esame si conclude positivamente, alla CQC saranno attribuiti 20 punti mentre, in caso di esito negativo, verrà revocata

TIR157-2012 37


Costi minimi

I

l ministero dei Trasporti è tornato ad occuparsi di alcune problematiche legate all’applicazione dei costi minimi di esercizio, in risposta ai quesiti formulati da alcune associazioni di categoria dell’autotrasporto.

Trasporti internazionali e cabotaggio Con il primo quesito è stato chiesto al ministero se la normativa sui costi minimi fosse applicabile anche ai trasporti internazionali e a quelli di cabotaggio. Nella sua risposta del 19

definiti, in ultimo, dal Regolamento (C.E.) n. 1071/2009 e dalla successiva normativa italiana attuativa (Decreto Dirigenziale del 25 novembre 2011 e provvedimenti successivi). Lo stesso discorso vale anche per l’ambito oggettivo di applicazione, che presuppone l’esistenza di un contratto (scritto o verbale) di trasporto di cose in conto terzi, come definito dall’art. 6 del D.Lgs. 286/2005, dove le parti del rapporto (committente e vettore) concordano lo svolgimento professionale di

re poi – conclude la nota ministeriale – che per i veicoli di massa superiore alle 7,5 Ton, il costo chilometrico del carburante viene ricavato depurando, dal prezzo alla pompa, il valore dello sconto delle accise e quello dell’Iva. Queste argomentazioni sono state utilizzate dal ministero per rispondere alla richiesta di chiarimenti della Commissione Ue, sui possibili profili di illegittimità presenti nella normativa sui costi minimi di esercizio, rispetto alla normativa europea.

un servizio di trasporto di cose a fronte di un corrispettivo. Pertanto – conclude la nota del ministero – il sistema dei costi minimi non può applicarsi al trasporto internazionale (anche per la tratta effettuata nel nostro Paese), né ai trasporti eseguiti in regime di cabotaggio da imprese comunitarie che non abbiano sede in Italia e non siano iscritte all’Albo degli Autotrasportatori. A ulteriore conferma, il ministero ha affermato che la metodologia utilizzata per il calcolo di questi costi si basa su dei valori tipici del mercato nazionale come, appunto, il costo chilometrico del conducente, quello del trattore e del semirimorchio, il costo dei pedaggi e il costo della manutenzione, delle assicurazioni e degli pneumatici; senza conta-

Tratta chilometrica utile per il calcolo L’altro quesito riguarda l’individuazione della tratta chilometrica utile per il calcolo del costo minimo di esercizio. Lo scorso anno, infatti, l’Osservatorio sulle attività di autotrasporto ha emanato due determinazioni (quelle del 13 giugno e del 10 luglio) nelle quali è scritto che per tratta deve intendersi: “La distanza chilometrica dal luogo di presa in consegna a quello di riconsegna delle merci, passando attraverso le eventuali località di carico e/o scarico intermedie”, alla quale, “nel caso di utilizzo di veicoli cisternati adibiti al trasporto di prodotti petroliferi o di leganti idraulici e prodotti affini…..andrà sommata la distanza chilometrica fra l’ultimo luogo di riconsegna

Nuovi chiarimenti dal ministero dei Trasporti Con alcune note fornite precisazioni su trasporto internazionale, cabotaggio e tratte chilometriche per il calcolo del costo. Ribadita l’applicabilità sui contratti non scritti dicembre 2012, il ministero ha premesso che la disposizione che ha istituito questi costi (si tratta dell’art. 83 bis della Legge 133/2008 e ss. modifiche) va necessariamente letta ed interpretata tenendo conto della normativa generale di riferimento del settore, costituita dal Decreto Legislativo 286 del 21 novembre 2005. Per questo motivo, dal punto di vista soggettivo, le imprese che sono tenute a rispettare i costi minimi sono le stesse destinatarie della normativa di riferimento del settore: si tratta delle imprese di trasporto merci su strada per conto di terzi, aventi sede principale o secondaria in Italia e iscritte all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di cose per conto di terzi, previa dimostrazione dei requisiti per l’accesso alla professione come 38 TIR157-2013


delle merci e il primo luogo di successiva presa in consegna delle merci stesse”. Ebbene, in queste definizioni non si è fatto alcun accenno alla possibilità di intendere la tratta in termini giornalieri o addirittura mensili, per i trasporti eseguiti per conto dello stesso committente avvalendosi del medesimo automezzo, per cui è stato chiesto al ministero di esprimersi su questa eventualità. Il ministero ha risposto con una nota del 19 dicembre scorso, in cui ha ammesso che la

tratta possa intendersi in termini giornalieri, escludendo invece l’eventualità che si possa giungere ad una tratta mensile. Pertanto, in presenza di più viaggi eseguiti per conto dello stesso committente nell’arco della stessa giornata, il vettore può sommare le percorrenze chilometriche effettuate per ognuno di questi trasporti ed applicare poi, al totale così ottenuto, il costo chilometrico di esercizio tra i 5 definiti nelle tabelle ministeriali. Diversamente, non è consentito sommare i totali delle percorrenze chilometriche giornaliere effettuate per conto dello stesso committente, giungendo così ad una percorrenza mensile, perché così facendo si avrebbe un risultato che il ministero ha definito incongruo.

Prodotti petroliferi Tuttavia, questo chiarimento sulla tratta giornaliera ha immediatamente dato vita a un’ulteriore questione, che ha costretto il ministero a un secondo intervento concretizzatosi con la nota del 7 gennaio scorso. In pratica, la previsione di una tratta giornaliera finiva con il penalizzare soprattutto i trasporti di prodotti petroliferi in cui il veicolo, nell’arco della stessa giornata e dopo aver completato un ciclo di consegne, fa ritorno al punto di carico per dar vita a un nuovo ciclo di consegne; in questo caso, il calcolo del costo minimo effettuato sulla tratta giornaliera finiva con il penalizzare proprio questa tipologia di trasporti, comportando l’applicazione di un costo inferiore rispetto a quello che, invece, sarebbe scaturito assumendo come tratta la distanza chilometrica percorsa tra la prima e la successiva operazione di carico, compreso il ritorno a vuoto. Per risolvere questa incongruenza, con la nota del 7 gennaio, il ministero ha chiarito che nel trasporto di prodotti petroliferi la tratta può interpretarsi in termini giornalieri solamente quando, nello stesso giorno, il veicolo debba effettuare un solo viaggio o un’unica presa in consegna della merce; diversamente, la tratta deve coincidere con il singolo viaggio per i contratti che prevedano una pluralità di prese in consegna nel corso della stessa giornata. Contratti scritti di durata Nei contratti scritti di durata, la nota del 19 dicembre ha affermato che le parti possono definire il corrispettivo tenendo conto di una percorrenza chilometrica complessiva; in questo caso, limitatamente ai trasporti che, nell’arco della stessa giornata, ed esaurito il ciclo di consegne, non prevedano dei ritorni al luogo di carico per avviare un successivo ciclo di consegne, la verifica del rispetto del costo minimo va effettuata tenendo conto della percorrenza giornaliera del mezzo. Applicabilità In fine sull’applicabilità, confermata solo sui contratti non scritti (vedi pagina successiva).

Guasto del veicolo: ecco il modello da compilare Il ministero dell’Interno ha precisato che, in caso di rottura del mezzo, il modello di attività del conducente da compilare dipende dall’impiego a cui viene adibito il conducente dall’azienda Come comportarsi in caso di guasto del veicolo? Il ministero dell’Interno, con una nota in risposta a un quesito, ha fornito un importante chiarimento a proposito dell’impiego del modello di attività del conducente, in caso di rottura del veicolo che impedisca la prosecuzione del viaggio. Nel quesito era chiesto se l’impossibilità di completare il trasporto provocata da un guasto del veicolo possa costituire un impedimento oggettivo ad effettuare le registrazioni tramite il cronotachigrafo, giustificando così la compilazione del modello di attestazione di attività del conducente come prova del rispetto delle norme comunitarie sui tempi di guida, le interruzioni ed i riposi dei conducenti, contenute nel Regolamento Ue 561/2006. Modello di attestazione L’attuale modello di attestazione è frutto della decisione della Commissione europea del 14 dicembre 2009 e deve essere utilizzato per motivare l’assenza, sul veicolo, delle registrazioni dei tempi di guida e di riposo dell’autista degli ultimi 28 giorni, quando riconducibili ad uno degli eventi riportati sullo stesso modello, ai punti dal 14 al 19: assenza per malattia, ferie, congedo o recupero; guida di un veicolo non rientrante nel campo di applicazione del Regolamento Ue 561/2006; posizione di disponibilità dell’azienda, in attesa di essere chiamato a condurre il mezzo. Foglio di registrazione D’altro canto, l’art. 16 del Regolamento comunitario in materia di cronotachigrafo (Regolamento Ue 3821/1985 e ss modifiche), prevede che, in caso di guasto o di funzionamento difettoso dell’apparecchio, il conducente riporti le informazioni sui tempi di guida, sulle interruzioni e sui riposi, su un foglio di registrazione (per gli apparecchi di controllo analogici) oppure su un foglio a parte da accludere al foglio di registrazione o alla carta del conducente (negli apparecchi digitali) che, in aggiunta, riporti anche gli elementi identificativi del conducente, con la firma. Due possibilità Secondo il ministero, la scelta tra queste due modalità dipende in concreto dall’impiego cui è adibito successivamente il conducente; se questi viene posto dalla sua azienda in posizione di disponibilità oppure viene utilizzato in attività diverse dalla guida, appare più confacente alla norma l’utilizzo del modello di attestazione di attività del conducente, dove queste attività andranno indicate tramite le apposite opzioni (quindi, rispettivamente, la n. 17 sulla guida di un veicolo escluso dall’applicazione del regolamento Ue sui tempi di guida e di riposo, o la n. 19 sulla disponibilità). Diversamente, se nel periodo in cui il veicolo rimane fermo, il conducente si adopera svolgendo tutte quelle attività volte a ripristinare l’efficienza del mezzo, il ministero ritiene più coerente con le norme vigenti la compilazione sul foglio di registrazione o di un foglio a parte da accludere a quest’ultimo o alla carta del conducente.

TIR157-2013 39


Costi minimi

Costi minimi di sicurezza I costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, relativi al mese di dicembre 2012

Il Direttore Generale per il trasporto e l’intermodalità è tornato ad occuparsi di costi minimi e, in una nota del 17 gennaio, ha affermato che il comma 9 dell’art. 83 bis è applicabile solo ai contratti in forma non scritta previsti dal comma 6. Il comma 9 – sostiene la Direzione Generale – nel prevedere la possibilità per il vettore di fare ricorso al giudice civile per l’emissione del decreto ingiuntivo ai fini del pagamento di quanto dovuto, fa espresso riferimento all’obbligo del vettore di presentare, tra l’altro, la documentazione relativa all’avvenuto pagamento dei corrispettivi inerenti la prestazione. Per quanto attiene il contratto scritto, giova ricordare che, ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legislativo 286/2005, gli elementi essenziali dei contratti stipulati in forma scritta sono: a) nome e sede del vettore e del committente e, se diverso, del caricatore; b) numero d’iscrizione del vettore Le nuove tabelle integrali

all’Albo nazionale degli Autotrasportatori; c) tipologia e quantità della merce oggetto del trasporto, nel rispetto delle indicazioni contenute nella carta di circolazione dei veicoli adibiti al trasporto stesso; d) corrispettivo del servizio di trasporto e modalità di pagamento; e) luoghi di presa in consegna della merce da parte del vettore e di riconsegna al destinatario; e-bis) i tempi massimi per il carico e lo scarico della merce trasportata. In assenza anche di uno solo di questi elementi essenziali, il contratto di trasporto si considera non stipulato in forma scritta. Un contratto di trasporto può considerarsi stipulato in forma scritta, ai fini della normativa sui costi minimi, solo se tutti gli elementi essenziali sono in esso presenti; nel caso contrario, il vettore potrà chiedere al giudice civile l’emissione di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo per le differenze tariffarie rivendicate. Sempre in tema di costi di sicurezza, vengono avanzate richieste di chiarimento di ogni genere, in particolare per quale motivo tali costi siano stati calcolati solo per alcune tipologie di autoveicoli, oppure quali siano i parametri utilizzati per la deter-

minazione delle singole voci di costo. Sui parametri che l’Osservatorio ha utilizzato, benché tutti ricavabili dalle tabelle che il ministero pubblica mensilmente, provvederemo ad un’analisi specifica, voce per voce, prendendo a riferimento la tabella del veicolo generico di massa superiore a 26 Ton. In quest’occasione, analizzeremo i Km/ anno presi in considerazione per le 5 fasce chilometriche. Fascia oltre 500 km In questa fascia il calcolo fatto tiene conto: - dei giorni effettivi di lavoro; - della velocità media in funzione anche delle percorrenze su strada normale o autostrada; - dei vincoli posti dalla normativa sociale in materia di tempi di guida e di riposo; - dei vincoli contrattuali; etc. Ne è scaturito che un conducente alla guida di un veicolo generico di massa superiore a 26 Ton (autoarticolato o autotreno) che effettua viaggi sopra i 500 km, rispettando le norme vigenti non potrà guidare per più di 120.000 km/anno. L’individuazione della percorrenza annua consente di definire il costo a km di alcune delle voci quali, ad esempio, il

fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %

Le altre fasce chilometriche Con lo stesso criterio, tenuto conto dei vincoli presenti, delle giornate lavorative effettive nell’arco dell’anno e della percorrenza media delle singole fasce, l’Osservatorio ha determinato le percorrenze medie per le altre 4 fasce che risultano essere: - per la fascia da 351 a 500 km km/anno 96.000 circa - per la fascia da 251 a 350 km Km/anno 65.000 circa - per la fascia da 151 a 250 km km/anno 53.000 circa - per la fascia da 101 a 150 km km/anno 44.000 circa Chiarita la metodologia che ha consentito all’Osservatorio di fissare i km percorribili annualmente nelle singole fasce nel rispetto delle norme di sicurezza, sul prossimo numero analizzeremo altri aspetti del complesso sistema che ha portato alla determinazione dei costi di esercizio. Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.

da 7,5 a 11,5 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,617 22,771

costo del lavoro di un conducente inquadrato al 3° livello super.

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,666 21,081

0,749 18,771

0,837 16,784

1,018 13,805

costo km incidenza carburante %

0,911 23,783

1,050 20,643

1,154 18,775

1,379 15,715

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,557 0,636 incidenza carburante 25,224 22,074

0,699 20,114

0,757 18,558

0,928 15,144

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,750 0,811 incidenza carburante 28,887 26,715

0,930 23,306

1,024 21,158

1,229 17, 632

da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %

da 11,5 a 26 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,828 24,246

0,957 20,965

1,037 19,361

1,246 16,108

costo km incidenza carburante %

1,077 24,604

1,221 21,703

1,329 19,938

1,592 16,643

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,671 0,738 incidenza carburante 7,451 5,421

0,857 3,499

0,927 2,158

1,106 0,904

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,881 0,947 incidenza carburante 30,083 27,983

1,081 24,515

1,179 22,476

1,422 18,633

40 TIR157-2013

0,751 26,725

0,840 25,793

1,001 26,475


Costi di sicurezza dicembre 2012

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

superiore a 26 t. km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

1,332 29,828

1,644 24,167

1,804 22,022

1,932 20,562

costo km incidenza carburante %

1,246 31,887

1,394 28,502

1,505 26,395

1,781 22,316

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,103 1,182 incidenza carburante 36,012 33,613

1,454 27,325

1,604 24,767

1,722 23,069

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,033 1,106 incidenza carburante 38,452 35,924

1,244 31,939

1,335 29,755

1,581 25,140

costo km incidenza carburante %

1,243 31,957

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr km

1,163 34,155

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,371 28,978

1,547 25,680

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,221 1,377 incidenza carburante 32,537 28,849

1,727 23,006

1,537 25,849

1,891 21,012

1,691 23,497

2,038 19,499

1,818 21, 859

costo km incidenza carburante %

1,432 27,756

1,589 25,004

1,695 23,447

1,802 22,052

2,082 19,083

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,272 1,409 incidenza carburante 31,249 28,199

1,505 26,408

1,602 24,805

1,822 21,806

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,381 28,768

1,552 25,597

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,231 1,382 incidenza carburante 32,273 28,745

1,727 23,006

1,537 25,849

1,896 20,956

1,696 23,428

2,297 17,296

2,077 19,128

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,507 0,264

1,692 0,235

1,804 0,220

2,206 0,180

2,540 0,156

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,337 1,502 incidenza carburante 0,297 0,265

1,604 0,248

1,986 0,200

2,270 0,175

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,325 29,997

1,489 26,694

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,175 1,319 incidenza carburante 33,828 30,135

1,638 24,252

1,448 27,434

1,775 22,391

1,575 25,236

2,220 17,900

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,296 30,653

1,490 26,669

1,553 25,586

1,797 22,106

2,420 16,416

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,146 1,330 incidenza carburante 34,664 29,878

1,383 28,732

1,607 24,719

2,150 18,477

1,970 20,172

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna km costo km incidenza carburante %

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,335 29,772

1,499 26,515

1,648 24,105

1,785 22,266

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante

1,458 27,245

1,585 25,076

2,230 17,820

1,980 20,070

1,097 36,227

1,169 33,976

1,375 28,906

1,628 24,413

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 2 km

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,185 1,329 incidenza carburante 33,542 29,908

1,076 36,944

costo km incidenza carburante

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,928 42,800

0,991 40,102

1,092 36,389

1,274 31,188

1,498 26,530

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

TIR157-2013 41


In viaggio con...

di Angela Iantosca

In realtà si sta tornando verso un’Italia come quella rappresentata nel musical. “My Fair Lady” fa vedere la differenza tra i ceti sociali: da una parte la nobiltà, con la gente che esce da teatro, e dall’altra i poveri. Stiamo tornando a una situazione simile alla fine dell’Ottocento, ma con una differenza: la media borghesia di allora era acculturata. I ricchi di oggi spesso no.

Cosa ti ha insegnato quell’esperienza? Ad apprezzare il lato umano di questo settore… ma anche a fare il caffè senza avere un fornello. Con il giornale tutto arrotolato: dai fuoco al primo foglio dentro e metti la moca al centro. In 4-5 minuti è pronto.

ho fatti tantissimi. Ma mi piace viaggiare anche con la fantasia: mia moglie mi prende in giro perché amo fantasticare. Di un viaggio a volte racconto cose che non ho vissuto. Viaggio talmente tanto con la fantasia che anche la realtà la cambio un po’ quando la descrivo.

Ma è vero che anni fa hai fatto anche il camionista? Sì, ho cominciato per caso. Era la fine degli anni Settanta:

Luca Ward, l’attore con un passato da camionista In scena a teatro con il musical “My Fair Lady”, Luca Ward ci racconta la sua esperienza di camionista

Uno dei doppiatori più conosciuti del nostro cinema per 18 mesi ha fatto anche l’autotrasportatore: il ricordo dei suoi viaggi, del suo capo… e del caffè preparato senza il fornelletto

S

e chiudi gli occhi e lo ascolti puoi vedere il gladiatore Russell Crowe che scatena l’inferno, o Samuel L. Jackson che recita “Ezechiele 25,17”, Keanu Reeves in “Matrix”, ma anche Brandon Lee ne “Il corvo” e ancora Pierce Brosnan, Antonio Banderas, Kevin Costner, Alec Baldwin, Viggo Mortensen, Hugh Grant. Stiamo parlando di Luca Ward, uno dei doppiatori più conosciuti del nostro cinema, che nasconde un’attività insospettabile nel suo passato..

non c’erano produzioni, i teatri erano vuoti, c’era la strategia del terrore. Mi ero un po’ stancato: avevo cominciato all’età di 3 anni a recitare e venivo da una famiglia di attori. Avevo perso mio padre da poco e dovevo guadagnare subito, quindi ho colto l’occasione appena si è presentata.

In scena a teatro con Vittoria Belvedere in “My Fair Lady”, attraverso il musical racconti l’Italia e le differenze tra ricchi e poveri: cosa è cambiato tra la fine dell’Ottocento, il tempo della storia, e i nostri giorni?

Com’era il tuo gruppo di lavoro? La combriccola era straordinaria. Avevo un capo, Massimiliano, che era un gigante. Sapeva tutto. Li riparava da solo. Era una macchina da guerra.

42 TIR157-2013

Dove lavoravi? “In Italia, su tutto il territorio. Trasportavo acciaio”.

Dormivi sul camion? Certamente! Era la mia casa. Perché hai smesso? Dopo 18 mesi, a Piazza del Popolo a Roma, un giorno ho incontrato Pino Locchi, la voce di Sean Connery. Lui mi adorava. Quando mi vide con i capelli lunghi e la barba incolta, mi disse: “A Lu’, ma che stai facendo?”. Io gli dissi che facevo il camionista e che ero appena rientrato da un viaggio straordinario. Lui mi guardò incredulo e mi disse: “Tu, con quella voce?”. Mi riportò immediatamente in sala. Che rapporto hai con il viaggio? Mi piace molto. E in quell’anno e mezzo con il camion ne

Il viaggio più bello? Ne ho fatti talmente tanti… Sono stato ovunque, sia come autotrasportatore sia come attore. Ma per me anche fare una passeggiata con il motorino fino al mare di Ostia, dove sono nato, è un viaggio. Cosa ti dice la gente quando ti ferma per strada o in Autogrill? Mi fermano e questa cosa mi piace: parlano con me, commentano delle cose che hanno visto. E poi, immancabilmente, mi chiedono di fare l’imitazione di Russell Crowe ne “Il gladiatore”. Se in questi anni mi avessero dato un centesimo per ogni volta che ho ripetuto “al mio segnale, scatenate l’inferno…” questa intervista me l’avresti fatta alle Seychelles!




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