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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

IMPRESE

per Gli incentivi i nt gli investime

CRIMINALITÀ

In aumento i furti di tir

· n.161 Giugno 2013

TECNICA

Cambi: arsi come orient

L’autotrasporto tra cabotaggio e costi minimi DCOOS6423 S/CONV/144/2012

MENTRE DALL’EUROPA È ARRIVATO L’ANNUNCIO DELLA SOSPENSIONE DEL CABOTAGGIO, IN ITALIA SI CONTINUA A PARLARE DI COSTI MINIMI DI SICUREZZA. L’INTERVENTO DEL MINISTRO LUPI E LE POSIZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA



Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

IMPRESE

per Gli incentivi ti gli investimen

DCOOS6423 S/CONV/144/2012

ANNO XIII N° 161 - Giugno 2013 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Stefania Cippitelli, Mauro Concezzi, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it

CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it

REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it

GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Giovanni Caruso, Francesca Cesarale, Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Mariangela Pagano, Ferdinando Tagliabue

CHIUSO IN REDAZIONE IL 6.6.2013 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale PUBBLICITÀ AGB Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tevere 44 – Roma Tel. +39 06.68801898 adv@rivistatir.it Concessionaria Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481134 servizio clienti@editorialecec.it

· n.161 Giugno 2013

entre chiudiamo questo numero di Tir siamo in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto che stanzia i fondi per gli investimenti nel settore dell’autotrasporto. Si tratta di un provvedimento - insieme con quelli relativi ai pedaggi e alla formazione L’autotrasporto - particolarmente atteso dalla categoria, tra cabotaggio e costi minimi soprattutto per quanti hanno deciso, nonostante tutto, nonostante la crisi, i tempi di pagamento, la difficile situazione del settore, di investire nel futuro, su veicoli più puliti, su sistemi che consentano di sfruttare a pieno i vantaggi della co-modalità. CRIMINALITÀ

In aumento i furti di tir

TECNICA

Cambi: come orientarsi

MENTRE DALL’EUROPA È ARRIVATO L’ANNUNCIO DELLA SOSPENSIONE DEL CABOTAGGIO, IN ITALIA SI CONTINUA A PARLARE DI COSTI MINIMI DI SICUREZZA. L’INTERVENTO DEL MINISTRO LUPI E LE POSIZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Futuro remoto In queste stesse ore, tra pochi giorni, si festeggia un compleanno importante: quello della Fai, che a Montecatini celebra il prossimo 16 giugno i 50 anni di attività.

50 Anni Fai: il servizio di Easy Driver

“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”, affermava Indro Montanelli. E così anche il mondo dell’autotrasporto celebra la sua storia per guardare al futuro, e scoprire che ci sono battaglie sulle quali non si deve mai abbassare la soglia di attenzione. È in questa ricerca delle proprie radici, delle peculiarità dell’autotrasporto italiano che il settore deve trovare la forza di guardare al futuro. Ogni Paese d’Europa ha un tessuto socio-economico ed un conseguente connettivo trasportistico. Il modello italiano, legato per decenni a quella stessa Piccola e Media Impresa che ha caratterizzato il boom economico del secolo scorso, mostra i segni del tempo e subisce da anni i colpi di una globalizzazione dove la dimensione è fondamentale. Diventa perciò urgente riproporre strumenti di aggregazione e di concertazione senza i quali questo modello è destinato a collassare, con conseguenze per le imprese (e per la pace sociale) che già sono sotto gli occhi di tutti. Il problema è come sempre quello di superare delle resistenze: di status, di corporazione, di classe. Ma se in questo Paese si può cominciare, dopo decenni di discussioni e veti incrociati, a mettere mano ad un riforma costituzionale profonda, se padroni e sindacati possono trovare un accordo storico sulla rappresentanza nelle fabbriche – o ciò che ne rimane –, allora anche la filiera dei trasporti, dal committente al padroncino, dovrà essere in grado di dare una prova di maturità. Massimo De Donato

REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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Sommario n. 161 - giugno 2013

L’autotrasporto tra cabotaggio e costi minimi

14

Mentre dall’Europa è arrivato l’annuncio della sospensione del cabotaggio, in Italia si continua a parlare di costi minimi di sicurezza. L’intervento del ministro Lupi e le posizioni delle associazioni di categoria. di Lucia Angeloni

Insieme per una politica dei trasporti

17

Durante la 51° assemblea di Anita, il presidente Eleuterio Arcese ha invitato istituzioni, imprese e sindacati a muoversi verso un unico obiettivo, per rendere più competitivo l’autotrasporto.

Euro6 e intermodalità: ecco come accedere agli investimenti

18

Stanziata una somma di 24 milioni di euro. Gli investimenti devono essere effettuati a partire dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e fino al 31 dicembre 2013. di Andrea Giuli

Attenzione costante sulla sicurezza

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Cerimonia finale per TrasporTiAmo, la campagna promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori.

In aumento in Italia i furti di tir

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Nel corso del 2012 sono stati 2.456 i veicoli con peso superiore alle 3,5 Ton rubati nel nostro Paese, oltre la metà viene poi restituita ai proprietari dalle forze dell’ordine. La Lombardia la regione più colpita. di Andrea Pegoraro

Marco Polo: dalla Ue un aiuto all’ambiente

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Il programma europeo ha finanziato fino ad oggi 34 progetti italiani. C’è tempo fino al prossimo 23 agosto per presentare i progetti per il 2013. di Giovanni Caruso e Francesca Cesarale

Cambiare per risparmiare

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Sempre più in crescita la diffusione dei cambi automatizzati tra i mezzi pesanti, che consentono di risparmiare carburante e facilitare la guida. Ecco tutte le proposte delle Case. di Ferdinando Tagliabue

Rubriche Editoriale Albo Lettere Scadenze e divieti

3 6 8 9

Europa Fisco Lavoro Normative Costi di sicurezza

12 32 34 36 41

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Albo

Dall’Ue lo stop alla liberalizzazione del cabotaggio Tutelare le imprese di autotrasporto in un momento di grave crisi per il settore. Prima della liberalizzazione occorre armonizzare le normative sui trasporti e sul lavoro in tutta Europa massimo di tre operazioni di cabotaggio in un arco temporale di sette giorni, seguendo alcune particolari condizioni. Ad esempio, dopo aver effettuato i tre viaggi il veicolo vuoto o carico deve rientrare o almeno transitare nel proprio Paese di immatricolazione.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca

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D

opo le ripetute pressioni nelle varie istituzioni comunitarie, la liberalizzazione del cabotaggio terrestre, prevista a partire dal 2014, per ora è stata sospesa fino a data da definire. L’ha annunciato il Commissario europeo dei Trasporti Siim Kallas, accogliendo le richieste che da più parti dell’Europa sono giunte negli ultimi mesi sui tavoli della Commissione Trasporti a Bruxelles e, quindi, anche, quelle pervenute da parte di tutte le associazioni di categoria rappresentanti l’autotrasporto italiano. Ma cosa si intende per cabotaggio? L’attività di cabotaggio significa eseguire trasporti interni in un Paese membro Ue diverso da quello in cui il trasportatore è stabilito. L’attuale disciplina consente di eseguire fino a un

L’allarme della commissione dei saggi La decisione di sospendere la liberalizzazione accoglie le istanze del settore: ricordiamo che già nello scorso giugno la Commissione dei saggi voluta dallo stesso Commissario europeo ai Trasporti Kallas aveva suonato l’allarme in vista della liberalizzazione del cabotaggio perché – denunciavano i saggi – sussistevano troppe diversità in termini di costi e condizioni fra i Paesi dell’Unione europea e, dunque, una liberalizzazione del cabotaggio non era un’ipotesi praticabile nel breve periodo. La Commissione dei saggi ha accolto, nel suo rapporto finale, molte delle osservazioni avanzate dalle varie organizzazioni sindacali di categoria riguardo alla valutazione concernente la liberalizzazione del cabotaggio. Gli operatori dell’Europa occidentale temono, giustamente, che la liberalizzazione del cabotaggio terrestre favorisca “invasioni” dei vettori dei Paesi orientali, agevolati da costi decisamente più bassi e, proprio per questo, destinati a destabilizzare la concorrenza all’interno della Comunità stessa. Prima di arrivare alla totale liberalizzazione è neces-

sario quindi avviare preventivamente l’armonizzazione fiscale e delle norme sul lavoro, evitando così distorsioni della concorrenza. Armonizzare le normative “È chiaro che il ruolo del cabotaggio deve evolvere nel lungo termine, ma va fatto in maniera corretta e consultando tutte le parti interessate” ha dichiarato sul tema il portavoce della Commissione europea dei Trasporti e delle Infrastrutture, aggiungendo che “nel breve periodo, sarà non solo possibile ma indispensabile aumentare il controllo relativo al rispetto delle norme, inclusi gli aspetti sociali, e far funzionare meglio il mercato per il bene di entrambe le parti: di chi lavora nel settore ma soprattutto dell’economia europea che dipende in maniera vitale dall’efficienza dei servizi di trasporto”. A tal proposito vale la pena ricordare che il trasporto merci su strada rappresenta, nei territori della Comunità, circa il 75% del totale generale e, secondo le previsioni fatte dal Commissario all’Industria Antonio Tajani, nell’ultima assemblea generale a cui ha partecipato come responsabile del settore, il trasporto merci su strada crescerà in Europa di oltre il 40% almeno fino al 2050. Partendo da questo presupposto reale, tutte le azioni che s’intraprenderanno nei prossimi mesi dovranno essere improntate a salvaguardare il principio fondamentale della reciprocità fra tutti i paesi dell’Unione europea.


Pedaggi 2010: la nuova delibera di ripartizione fondi Il Comitato Centrale ha deliberato l’aggiornamento delle percentuali di riduzione per il saldo dei rimborsi 2010 e la determinazione delle risorse per il 2011

L

a direttiva del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per la riduzione compensata dei pedaggi è uno dei provvedimenti maggiormente attesi dalla categoria soprattutto in presenza di una crisi che colpisce tutti i settori economici e in particolare quello dell’autotrasporto. Per dovere di informazione dobbiamo far cenno alla precedente Direttiva che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato con il DM n. 0000108 del 29 marzo 2012 (registrazione della Corte dei Conti in data 16 novembre 2010), con la quale sono state adottate le disposizioni in merito all’impiego delle somme stanziate nel corso del 2012 sul capitolo 1330 che tra l’altro dispone l’utilizzazione di almeno il 90% di tutte le somme iscritte sul capitolo “prioritariamente per la copertura delle riduzioni dei pedaggi autostradali relativi agli anni 2009 e 2010”. Rideterminato l’ammontare della somma Il Comitato Centrale con la delibera del 2012 aveva rideterminato l’ammontare della somma complessiva dei fondi da destinare alle riduzioni dei pedaggi del 2010 in euro 98.218.108,20 (attuata con decreto 1750/atm245 del 10 agosto 2012, con il quale si è provveduto ad utilizzare i fondi al momento disponibili) Poiché per soddisfare le richieste di riduzione dei pedaggi pagati nell’anno 2010 sarebbe stata necessaria una disponibilità superiore di fondi (pari ad euro 188.533.285,76)

è stata richiesta un’ulteriore disponibilità di euro 90.315.177,56. Con l’attuale direttiva n. 0000117/2013 del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si dispone che il Comitato Centrale utilizzerà le risorse finanziari sopra indicate, quale ulteriore somma da destinare alla riduzione dei pedaggi autostradali pagati dalle imprese nell’anno 2010 per euro 53.721.682,00 e relativo contenzioso pregresso (nonché euro150.000.000 per le spese inerenti la procedura delle riduzioni dei pedaggi pagate nel 2011 ed eventuale contenzioso pregresso). Rideterminando, quindi, che la somma destinata alla riduzione dei pedaggi autostradali, pagate dalle imprese di autotrasporto nell’anno 2010, è di euro 151.739.790,20 a fronte della somma di euro 188.533.285,76. Ciò ha comportato la necessità di aggiornare e di rideterminare le percentuali già previste nella direttiva 2012 nelle misure di seguito riportate.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba

Fatturato 2010

da 51.646,00 a 206.583,00 euro Da 206.583,01 a a 516.457,00 euro da 516.457,01 a 1.032.914,00 euro da 1.032.914,01 a a 2.582.284,00 euro Oltre 2.582.284,00 euro

% di riduzione di riduzione tot da applicare

% già liquidata

Ulteriore % da liquidare

3,4850

2,2558

1,2292

5,2315

3,3862

1,8453

6,9780

4,5167

2,4613

8,7165

5,6420

3,0745

10,4630

6,7725

3,6905

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domande&risposte

LETTERE AL DIRETTORE Invia le tue domande via mail: redazione@rivistatir.it via posta: TIR, Via Tevere 44 00198 Roma

Le risposte sono a cura dell’Avvocato Natale Callipari, consulente giuridico del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. l'eventuale non coincidenza tra la figura del "produttore - detentore" di rifiuti indicata nel formulario con quella del committente, del caricatore o del proprietario della merce trasportata, la cui specifica annotazione è prescritta, invece, per la scheda di trasporto.

Scheda di trasporto Lo scorso aprile, effettuando un trasporto di materiale inerte non pericolos, ed essendo dunque in possesso del relativo formulario d’identificazione rifiuti trasportati, un dipendente della mia azienda è stato fermato dalla polizia stradale, la quale provvedeva a richiedergli tutta la documentazione prevista per il controllo. La stessa provvedeva a comminare una sanzione per la mancanza della scheda di trasporto, nonostante si sottolineava come i dati che sarebbero stati presenti nella scheda di trasporto fossero comunque gli stessi che apparivano nel formulario. Vi chiedo, dunque, se è obbligatorio compilare la scheda di trasporto anche in presenza del formulario. Onofrio Zucconi Con Nota del 24.09.2009 il ministero dei Trasporti ha precisato che il Formulario d'identificazione dei rifiuti è considerato come documento equipollente alla scheda di trasporto a condizione che esso contenga tutti i dati prescritti dal decreto legislativo 2 aprile 2006, n. 152, articolo 193, e dal decreto del ministro dell'Ambiente 1° aprile 1998, n. 148. Si è arrivati a tale conclusione in base alla constatazione della coincidenza delle informazioni richieste dalla legge per la compilazione di ambedue i documenti. L'unica circostanza che potrebbe rendere necessaria la compilazione di una scheda di trasporto integrativa (giustificando la contravvenzione in caso di sua omissione) riguarda 8

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Trasporto rifiuti Faccio parte di un consorzio che ha diversificato la tipologia di trasporto inserendosi nel trasporto rifiuti con semirimorchi a piano mobile (walking floor) con massa superiore alle 26 Ton. Non essendoci una categoria Rifiuti nelle tabelle del ministero come riferimento per l'applicazione dei costi minimi è più corretto usare la tabella riguardante i ribaltabili o semplicemente quella dei centinati sempre oltre le 26 Ton? Grazie per l'attenzione, distinti saluti. SE.DA.RA. SNC La domanda posta dal lettore è interessante perché ripropone il problema per il settore dei rifiuti della classificazione dei trasporti oltre le 26 Ton non rientranti nelle specifiche tabelle dei costi di esercizio redatte dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tenendo conto di determinate specificità della prestazione eseguita (natura e consistenza del carico e/o caratteristiche tecnico-funzionali del veicolo impiegato). Non conoscendo nel dettaglio le specifiche tecniche dei veicoli in questione, suggerirei prudenzialmente di applicare nel caso in oggetto la tabella dei costi valevole genericamente per il trasporto oltre le 26 Ton.

scia o devono essere tutti i 200 km calcolati nella seconda fascia? Egidio Magnifico

Tabelle dei costi minimi Sono un piccolo padroncino e vorrei avere un chiarimento su come devono essere utilizzate le tabelle dei costi minimi di sicurezza. Supponiamo che percorro, con qualsiasi tipo di veicolo, 200 km di strada. Il calcolo della tariffa deve essere fatto fino a 150 km con la prima fascia e gli altri 50 km con la seconda fa-

Il calcolo del costo di esercizio ex art. 83 bis della L. 133/08 avviene, com’è noto, a partire dalla distanza coperta dal veicolo dal punto di presa in carico della merce al luogo di scarico della stessa (fatte salve le peculiarità di alcuni trasporti specificamente segnalati nelle delibere ministeriali). Questa misura (nel nostro caso 200 km) andrà poi moltiplicata per intero per il costo chilometrico riportato nella colonna corrispondente alla fascia chilometrica di percorrenza (nell’esempio, dai 150 ai 250 km), non essendo previsto un meccanismo di frazionamento del costo di esercizio per scaglioni crescenti di lunghezza del viaggio.

Mancato preavviso Per diversi anni ho lavorato con la mia autobetoniera presso un impianto di calcestruzzo senza un contratto di collaborazione… quindi nessun adeguamento tariffario per anni e senza appunto un contratto scritto. Dopo anni di lavoro consecutivo presso l'impianto, dimostrabili con fatture e documenti di trasporto, ho avuto disdetta con 4 giorni di preavviso! Vi chiedo, posso fare causa? Lettera Firmata Quanto accaduto al lettore segnala per l’ennesima volta l’utilità per gli autotrasportatori di fissare una volta per tutte in un contratto scritto i propri accordi in modo da prevenire situazioni nelle quali l’assenza di meccanismi di tutela faciliti l’assunzione di iniziative vessatorie ed unilaterali da parte di committenti senza scrupoli. Ove ne ricorrano i presupposti (condizione di dipendenza economica del vettore ed affidamento ingenerato in lui nella prosecuzione del rapporto commerciale), come sembra essere nel suo caso, il recesso immotivatamente e senza adeguato preavviso comunicato dalla committente potrebbe essere impugnato in sede civile per abuso di posizione dominante ai sensi dell’art. 91. n. 192 del 1998.


giugno 2013 SAB 1 DOM 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16 LUN 17

Scadenze e divieti

730 prorogato ad oggi l’ultimo giorno utile per la consegna del modello 730/2013 ai Caf e ai professionisti.

MAR 18

7-24

MER 19 GIO 20 VEN 21 le scadenze slittano al 17 giugno poiché il 16 cade di domenica IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 giugno. IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili). RAVVEDIMENTO ultimo giorno utile per la regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 aprile, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%. IMPOSTE versamento del saldo 2012 e del primo acconto 2013 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili). DIRITTI CAMERALI versamento del diritto camerale anno 2013. IMU versamento dell'acconto 2013, tramite il modello F24.

7-24

7-24

SAB 22 DOM 23

7-24

LUN 24

MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di maggio.

MAR 25 MER 26 GIO 27 VEN 28 SAB 29 DOM 30 LUN

7-24

1

le scadenze slittano al 1° luglio poiché il 30 cade di domenica PEC invio telematico, da parte delle imprese individuali iscritte alla CCIAA, del proprio indirizzo di posta elettronica certificata. BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di maggio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MUTUI I titolari di aziende medio-piccole, potranno richiedere agli istituti di credito la sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei mutui e dei leasing.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Dallʼelenco generalmente sono esclusi i divieti che riguardano solo alcune arterie del Paese in esame Sabato AUSTRIA

CROAZIA

FRANCIA

Domenica e festivi

Notte

Festività nazionali e altri giorni di divieto

15.00-24.00

00.00-22.00

22.00-05.00

-

04.00-14.00 (dal 15 giugno)

12.00-23.00 (dal 16/6)

-

22-25 (14.00-23.00)

22.00-24.00

00.00-22.00

-

Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.

-

00.00-22.00

-

Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.

-

15.00-21.00

-

24 (16.00-23.00)

-

23

venerdì 18.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

GERMANIA

21.30-24.00

00.00-21,45

veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30-24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.

-

-

18.00-21.00

-

7 - 10 (venerdì: 18.00-21.00) (vigilia festivi: 18.00-21.00)

-

13.00-22.00

-

-

Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.

06.00-22.00

06.00-22.00

-

23-24

Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.

00.00-22.00

-

-

08.00-21.00

-

26 08.00-21.00

00.00-24.00

22.00-05.00

-

00.00-22.00

-

-

Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi.

SLOVACCHIA

SVIZZERA

UNGHERIA

Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km.

-

REP. CECA

SLOVENIA

Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.

08.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

PORTOGALLO

ROMANIA

Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.

Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.

GRECIA*

LUSSEMBURGO

Deroghe generali

08.00-13.00 (Dal 29/6 al 7/9)

-

22.00-24.00

Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.

Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.

* Previsti molti divieti di circolazione su singole tratte stradali. Verificare bene prima di partire

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luglio 2013 LUN 1 MAR 2 MER 3 GIO 4 VEN 5 SAB 6 DOM 7 LUN 8 MAR 9 MER 10 GIO 11 VEN 12 SAB 13 DOM 14 LUN 15 MAR 16

7-23 7-24

Scadenze e divieti

poiché il 30 giugno cade di domenica le scadenze slittano al 1° luglio PEC invio telematico, da parte delle imprese individuali iscritte alla CCIAA, del proprio indirizzo di posta elettronica certificata. BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di maggio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MUTUI I titolari di aziende medio-piccole, potranno richiedere agli istituti di credito la sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei mutui e dei leasing.

MER 17 GIO 18 VEN 19 SAB 20

7-23

DOM 21

7-24

LUN 22 MAR 23

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 giugno, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%. IMPOSTE: versamento del saldo 2012 e del primo acconto 2013 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili), con la maggiorazione dello 0,40 per cento. DIRITTI CAMERALI: versamento del diritto camerale anno 2013, con la maggiorazione dello 0,40 per cento.

MER 24 GIO 25 VEN 26

7-23 7-24

IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 luglio.

SAB 27

7-23

DOM 28

7-24

MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di giugno e del secondo trimestre 2013.

LUN 29

IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

MAR 30

BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di giugno relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. Analoga comunicazione per le operazioni effettuate nel primo trimestre (trasmissione trimestrale).

MER 31

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Dallʼelenco generalmente sono esclusi i divieti che riguardano solo alcune arterie del Paese in esame Sabato AUSTRIA

CROAZIA

FRANCIA

GERMANIA

GRECIA*

LUSSEMBURGO

Domenica e festivi

Notte

15.00-24.00

00.00-22.00

22.00-05.00

04.00-14.00 (dal 15/6 al 15/9)

12.00-23.00 (dal 15/6 al 15/9)

-

22.00-24.00

00.00-22.00

-

07.00-20.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

-

15.00-22.00 (dal 16/6 al 15/9)

15.00-22.00 (dal 16/6 al 16/9)

-

21.30-24.00

ROMANIA

SLOVACCHIA

SLOVENIA

SVIZZERA

UNGHERIA

CARINZIA Karawanken tunnel sabati dal 22/6 al 31/8 05.00-12.00 TIROLO (asse Brennero) A12-A13 veicoli diretti in Italia sabati dal 6/7 al 27/7 09.00-15.00 entrambe le direzioni 08.00-15.00 (asse Austria-Ungheria) A4 veicoli diretti in entrambe le direzioni sabati dal 6/7 al 27/7 08.00-15.00

Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.

14 sabati 20 e 27 dalle 17.00 19.00 e dalle 00.00 alle 22.00 della domenica successiva

Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.

Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.

Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.

00.00-21,45

venerdì 16.00-21.00 (dal 15/6 al 15/9) Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km.

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Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.

08.00-14.00 (dal 21/6 al 1/9)

08.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

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venerdì 18.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

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18.00-21.00

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(venerdì: 18.00-21.00) (vigilia festivi: 18.00-21.00)

07.00-13.00 (dal 1/7 al 31/8)

13.00-22.00 (dal 1/7 al 31/8)

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venerdì 17.00-21.00 dal 1/7 al 31/8

06.00-22.00

06.00-22.00

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07.00-19.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

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5 07.00-19.00

08.00-13.00 (dal 29/6 al 7/9)

08.00-21.00

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00.00-24.00

22.00-05.00

dalle 22.00 del 31/7 alle 05.00 del 2/8

00.00-22.00

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PORTOGALLO

REP. CECA

Deroghe generali

Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.

veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30-24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

Festività nazionali e altri giorni di divieto

Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.

Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.

Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi.

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15.00-24.00

Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.

Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.

* Soltanto su alcune autostrade e strade principali. Previsti molti divieti di circolazione su singole tratte stradali. Verificare bene prima di partire.

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montati entro tre anni sui nuovi mezzi superiori alle 3,5 Ton ed entro 15 anni su tutti i veicoli immatricolati nell’Unione europea. Gli apparecchi elettronici registreranno automaticamente la velocità del veicolo, la posizione iniziale e quella finale, permettendo di monitorare lo stato di guida e di riposo del conducente. Inoltre, consentiranno di scaricare i dati e sarà possibile un controllo remoto grazie alla trasmissione senza fili degli stessi dati. In questo

Europa

di Andrea Pegoraro

presenti l’attività principale del conducente. Silvia Ticau, europarlamentare rumena dell’Alleanza Progressista Socialisti e Democratici, che ha guidato il gruppo di negoziatori, ha sottolineato che “il Parlamento vuole migliorare l’attuazione della legislazione e vuole che i conducenti e le imprese rispettino i tempi di riposo e di lavoro, per proteggere al meglio le condizioni degli autotrasportatori e per prevenire il dumping sociale”.

Trovato l’accordo sui nuovi tachigrafi intelligenti Gli apparecchi elettronici registreranno la velocità, la posizione iniziale e finale, permettendo di monitorare lo stato di guida e di riposo

Il testo, che dovrà ora essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio, prevede che i nuovi cronotachigrafi siano montati entro tre anni sui nuovi mezzi superiori alle 3,5 Ton

È

stato raggiunto a metà maggio un accordo informale per una nuova generazione di cronotachigrafi intelligenti tra la presidenza irlandese della Commissione europea e i negoziatori del Parlamento europeo. La novità è che questi dispositivi potranno essere controllati a distanza dalla Polizia, tramite apparecchi elettronici inseriti a bordo del mezzo. Il testo dovrà adesso essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio, per entrare in vigore un giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. I nuovi tachigrafi intelligenti L’accordo prevede che i cronotachigrafi intelligenti siano 12 TIR161-2013

modo si ridurranno i controlli su strada e le forze dell’ordine si potranno concentrare sugli autoveicoli con dati sospetti, che saranno verificati in modo approfondito. I negoziatori del Parlamento europeo hanno assicurato che non ci saranno multe automatiche. L’accordo prevede che i funzionari di polizia dovranno essere addestrati e attrezzati in linea con gli standard comuni decisi dalla Commissione europea. Il testo stabilisce l’esenzione del cronotachigrafo per i mezzi inferiori a 7,5 Ton, nel caso in cui trasportino materiali, apparecchiature o macchinari utilizzati dall’autista per il proprio lavoro e che vengano usati nel raggio di 100 chilometri dalla sede dell’impresa, a condizione che il veicolo non rap-

Servizi di informazione per i conducenti Intanto, la Commissione europea ha adottato due regolamenti per sviluppare i servizi di informazione intelligenti: si tratta delle segnalazioni in tempo reale sui pericoli stradali e delle informazioni sulle aree di sosta sicure per i veicoli pesanti. Questi servizi possono essere offerti in vari modi, tra cui i pannelli a messaggio variabile sulle strade, via radio oppure tramite telefoni cellulari. I regolamenti sono stati trasmessi al Parlamento europeo e al Consiglio e – si legge nella nota della Commissione - dovrebbero essere pubblicati entro la fine di giugno. Una volta pubblicati i regolamenti, i servizi saranno messi a disposizione dei conducenti.


La Ue ha adottato due regolamenti per sviluppare i servizi di informazione intelligenti, come le segnalazioni in tempo reale sui pericoli stradali e sulle aree di sosta sicure

Condizioni stradali pericolose Il primo regolamento permetterà agli autotrasportatori di ricevere, sugli smartphone e sui cellulari, informazioni rapide sul traffico senza costi aggiuntivi. In particolare, i conducenti saranno avvertiti in tempo reale sulle condizioni della rete stradale, come ad esempio un luogo dell’incidente non ancora messo in sicurezza o emergenze che rendono pericolosa la

Ungheria: dal 1° luglio pedaggio elettronico per mezzi superiori a 3,5 Ton Dal 1° luglio 2013 sarà introdotto in Ungheria un pedaggio elettronico per i mezzi pesanti di massa superiore a 3,5 Ton. Il nuovo sistema, chiamato “HU-GO System”, varierà in funzione del numero di assi del veicolo e della classe Euro, ma anche dei chilometri percorsi e del tipo di strada. Il pedaggio sarà compreso tra 39,29 e 85,34 fiorini ungheresi/km per autostrade e superstrade e tra 16,72 e 53,23 fiorini ungheresi/km per le strade principali. Attualmente 1 euro corrisponde a 0,0034 fiorini ungheresi, il che significa un pedaggio massimo di 0,29 euro/km. HU-GO System sostituirà l’attuale bollino elettronico e sarà applicato sui 6.513 chilometri di autostrade, superstrade e strade principali ungheresi, mentre la sua gestione sarà affidata alla State Motorway Management Company. Il pagamento potrà avvenire o attraverso uno strumento simile al telepass, ed in questo caso l’impresa deve registrarsi sul sito www.hu-go.hu dal 20 giugno e aprire un conto dal quale viene scalato il pedaggio, oppure tramite un ticket prepagato prima di percorrere la tratta soggetta al sistema HU-GO.

Finlandia: nuovo regolamento sul cabotaggio Il Governo finlandese ha approvato un nuovo regolamento in materia di cabotaggio stradale, ossia la possibilità per un vettore straniero di effettuare servizio di trasporto merci nazionale in un altro Paese dell’Unione europea. La legge è entrata in vigore il 25 aprile 2013. La novità principale prevede una co-responsabilità del committente sulla regolarità del cabotaggio stradale. In sostanza, chi affiderà un trasporto stradale ad un vettore straniero, sarà corresponsabile di eventuali violazioni alla normativa sul cabotaggio stradale, nonché alla regolarità dei pagamenti degli oneri fiscali e sociali. Si prevede inoltre che in caso di subappalto, dovranno essere usati solamente autoveicoli in possesso di un'autorizzazione finlandese, che si riconoscono perché hanno la targa dei veicoli con un bordo arancione. Infine, il nuovo regolamento impone che le imprese estere dovranno utilizzare mezzi immatricolati in Finlandia per impieghi superiori ai sette giorni consecutivi nel territorio del Paese scandinavo.

guida. Tra le informazioni da divulgare dovranno esserci il tipo e il luogo dell’incidente ed eventuali indicazioni stradali. L’obiettivo della Commissione è quello di avere un servizio sul traffico attivo in tutta la rete stradale transeuropea, anche a livello transfrontaliero. Inoltre, per confrontare le diverse realtà nazionali e per ottimizzare gli investimenti, gli Stati membri dovranno individuare gli assi stradali prioritari – precisa la nota – per realizzare questi servizi di informazione. Aree di sosta sicure Il secondo regolamento punterà a migliorare le informazioni sulle aree di sosta sicure, in modo da prevenire i parcheggi pericolosi degli autoveicoli sulle corsie di emergenza e allo stesso tempo aiutare gli autotrasportatori a rispettare le norme sugli orari di guida. Le informazioni, trasmesse sugli smartphone oppure attraverso pannelli a messaggio variabile, daranno indicazioni specifiche sulle aree di servizio, sul livello di sicurezza e i servizi offerti. Anche in questo caso il regolamento stabilisce norme standardizzate per la raccolta, la condivisione e la diffusione delle informazioni. Gli Stati membri sceglieranno le principali zone per le aree di sosta dei mezzi pesanti e così, quando non ci sarà più disponibilità in

un’area di sosta, il servizio darà indicazioni sui parcheggi alternativi nella stessa zona. Stime per la sicurezza stradale Secondo i dati pubblicati a metà marzo dalla Commissione europea, nel 2012 le vittime della strada sono diminuite del 9% ma ogni giorno muoiono 75 persone sulle strade europee. L’obiettivo è quello di dimezzare il numero di morti per incidente tra il 2010 e il 2020, come stabilito dal programma della stessa Commissione. Per realizzare questo risultato, è necessaria una riduzione media intorno al 7%. Grazie ai servizi di informazione intelligenti, la Commissione prevede di ottenere questa percentuale e un calo del numero degli incidenti. Gli strumenti tecnologici limiteranno i ritardi causati da incidenti stradali, le emissioni di anidride carbonica e consentiranno un risparmio di tempo fino al 30% per ricercare le aree di sosta. Il commissario europeo per i Trasporti Siim Kallas ha spiegato che “i sistemi intelligenti sono già una realtà per la maggior parte dei cittadini. Disporre di informazioni tempestive e precise può aiutarci a rendere più sicure le nostre strade e più efficienti i trasporti”. TIR161-2013 13


Politica

Mentre dall’Europa è arrivato l’annuncio della sospensione del cabotaggio, in Italia si continua a parlare di costi minimi di sicurezza. L’intervento del ministro Lupi e le posizioni delle associazioni di categoria di Lucia Angeloni

L’au t o t ras p or to tra cabo ta ggio e costi L

’attività del nuovo Governo comincia ad entrare nel vivo e finalmente è arrivato lo sblocco delle risorse per il settore, 400 milioni di euro messi a disposizione per il 2013. Le prime misure di sostegno, relative al recupero del Servizio Sanitario Nazionale sui premi rca pagati nel 2012, la riduzione del premio Inail e le deduzioni forfettarie per i trasporti effettuati sono già operative (vedi approfondimento a pag. 38) mentre è attesa a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di ripartizione delle risorse destinate agli investimenti (art. a pag. 18). Intanto il portavoce del vice presidente della Commissione europea Siim Kallas, nonché commissario ai trasporti, ha annunciato che non ci sarà la liberalizzazione del cabotaggio a partire dal 2014. Al centro del dibattito restano però ancora i costi minimi di sicurezza, oggetto principale degli incontri che si sono svolti a metà maggio tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e i rappresentanti delle asso14 TIR161-2013

ciazioni di categoria e della committenza. Nelle due riunioni sono state affrontate tutte le principali questioni del settore, da una riorganizzazione del comparto, alle problematiche connesse all’aggregazione di imprese, alla questione della sicurezza e dei relativi controlli. Il ministro Lupi ha poi tenuto un’audizione presso la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero. Asse portante Nel documento presentato alla Camera, il ministro ha sottolineato che “l’autotrasporto è, e rimarrà, un asse portante fondamentale per l’economia del Paese”, ma che è necessario intervenire “con un processo di riforma e aggregazione industriale”. Tra le azioni che Lupi considera prioritario intraprendere vi è anzitutto la necessità promuovere interventi mirati per l’autotrasporto, cercando di evitare per il prossimo anno l’erogazione di risorse e contributi indifferenziati con le

precedenti metodologie. Tra gli interventi vi è la riduzione del costo del lavoro, la sicurezza della circolazione, la semplificazione dei meccanismi di riduzione dei pedaggi autostradali e strumenti di intervento di natura strutturale “tale da non ridurre l’erogazione di risorse pubbliche a mero sussidio, ma tesi ad eliminare possibili sprechi e ad incidere sull’innovazione nell’organizzazione della produzione (investimenti in veicoli ecologici, per l’intermodalità e per l’occupazione, formazione professionale)”. Nel documento il ministro sottolinea anche che “accanto agli interventi finanziari si dovrà procedere nel rendere pienamente operative le procedure per l’accesso alla professione e al mercato e le relative sanzioni. In tal modo le imprese che lavorano al di fuori delle regole saranno cancellate dal Registro Nazionale”. Un altro aspetto da implementare per Lupi è quello dell’intermodalità, anche in relazione all’interruzione del programma Ecobonus da par-

te della Ue. “La misura – afferma il ministro - è stata considerata aiuto di Stato ed è impossibile riproporla a livello nazionale, ma si sta operando in sede Ue per attivare una analoga misura a livello europeo”. I costi minimi di sicurezza Il ministro ha poi affrontato la questione dei costi minimi. “Su questa delicata questione – si legge nel documento consegnato alle Camere - preferisco non esprimere una posizione rigida del ministro, essendo tutto il fascicolo all’esame della Corte di Giustizia europea, alla quale è stato rimesso dal Tar. In ogni caso ritengo che in queste questioni sia sempre preferibile una soluzione politica e negoziata, espressa se necessario in norme regolamentari o legislative, piuttosto che una soluzione giudiziaria. E quindi il ministero farà ogni intervento possibile in questa direzione. A prescindere dalla pronuncia della Corte, dobbiamo riconoscere che la norma ha causato notevoli contrasti tra commit-


chiaro che le normative restano in essere. Unatras aveva ben sei mesi fa dato all’allora sottosegretario Improta la propria disponibilità, partendo dal rispetto delle regole sulla sicurezza, di confrontarsi con la committenza a patto che il dialogo avvenisse su proposte scritte della stessa e che il Governo facesse la propria parte affinchè alla fine il risultato fosse il rispetto delle regole.La nostra posizione – ha concluso Uggè – resta quella di allora”.

minimi tenza e vettori ed è fonte di vastissimo contenzioso in sede giurisdizionale. Occorre pertanto ipotizzare soluzioni che, attraverso un percorso concordato tra le parti, provvedano a: definire nuove procedure di individuazione dei costi; eliminare dall’articolo 83 bis le parti inapplicate e inapplicabili; prevedere il rispetto dei soli costi incomprimibili di sicurezza per i soli contratti verbali (con connesse garanzie); inserire nuovi stringenti elementi essenziali nel contratto scritto (adeguamento gasolio e costi esterni al vettore, tempi di pagamento) da rispettare per mantenere la qualificazione del contratto”. Distonia con le dichiarazioni precedenti “Vi è una distonia evidente tra quello che il ministro Lupi ha dichiarato durante l’assemblea di Confcommercio e all’incontro con le associazioni di categoria e quanto è scritto sul documento presentato alla Camera – ha detto a Tir Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto -. Il ministro nel testo sembra mettere in discus-

sione il sistema, in quanto ha ribadito l’opportunità di un possibile riesame delle norme in essere e ha parlato di un percorso concordato tra le parti. Noi siamo disponibili a migliorare la normativa, purché resti

Convergenti con la posizione del ministro Di opinione diversa Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita. “L’incontro con il ministro Lupi è stato molto positivo, così come è stato molto apprezzato l’approccio di ascolto di tutti i soggetti interessati utilizzato dal ministro. Anche il documento presentato dal ministro alla Camera ci trova del tutto convergenti – ha specificato -. Noi stessi avevamo auspicato l’apertura di un ragionamento nella direzione indicata dal ministro, sia per quanto riguarda una maggiore rigidità delle norme sull’accesso, con la cancellazione delle imprese inadempienti, sia per quanto riguarda i costi minimi. Siamo assolutamente d’accordo all’apertura di un dialogo con la committenza e le associazioni per rivedere l’impianto dei co-

sti minimi, distinguere il contratto scritto da quello verbale e adottare regole più stringenti per il contratto scritto”. Una norma difficile da applicare “Durante l’incontro con le associazioni di categoria il ministro ha assunto una posizione importante sulla volontà di mantenere i costi minimi. Al momento ci manteniamo fermi su questa sua dichiarazione”, ha sottolineato invece Silvio Faggi, segretario generale Fiap -. E’ un dato di fatto che questo sistema dei costi minimi, così com’è, sia difficile da applicare e che ci sia l’esigenza di metterci mano. Ma tutto dipende da quali sono le modifiche da attuare. Per quanto riguarda ad esempio i costi incomprimibili della sicurezza, ritengono che siano tutti quelli individuati dall’Osservatorio, non uno di meno”. Soddisfazione da parte della Fiap, anche se con qualche riserva, anche per quanto riguarda la sospensione della liberalizzazione del cabotaggio. “La decisione ci fa piacere da un lato ma rabbia dal’altro, perché sono anni che denunciamo che la liberalizzazione del cabotaggio ammazza l’economia dei Paesi che nella Comunità ci stanno dalla prima ora. Se si vuole attuare la libera circolazione – ha sottolineato Faggi a Tir - bisogna prima uniformare il sistema di tariffazione e dei costi del lavoro”.

Confcommercio: nuovo slancio ai trasporti “Trasporti al passo, economia ferma” è il titolo del convegno organizzato a Roma da Confcommercio in cui si è fatto il punto sulla difficile situazione in cui versa il settore. Nel corso dell’incontro, alla presenza del neo ministro ai Trasporti Lupi, è stata presentata l’analisi di Confcommercio su “Accessibilità, trasporti e mobilità al tempo della crisi”. “La riduzione di traffici e attività economiche indotta dalla crisi migliora l'accessibilità nei territori, ma tra il 2000 e il 2012 la "politica del non fare" ci è costata 24 miliardi di Pil – si legge nell’analisi di Confcommercio Se al contrario il nostro Paese avesse adottato politiche di miglioramento dell'accessibilità a livello di quanto fatto dalla Germania, l'incremento del Pil italiano sarebbe stato complessivamente di 120 miliardi di euro”. In base ai dati Aiscat, il traffico di veicoli pesanti sulla rete autostradale nazionale dal 2010 al 2012 ha registrato una contrazione del 7,5%, mentre per l'autotrasporto il 2011 si è confermato un anno particolarmente critico per le imprese con una riduzione in termini di tonnellate-chilometro sull'anno precedente del 19%. “Se non si restituisce dignità propria ai trasporti e alle loro specifiche priorità, non si riuscirà a sviluppare un equilibrato sistema della logistica e della mobilità - ha affermato il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè –. Occorre una strategia chiara e definita per la mobilità complessiva del Paese”. Nel corso dell’incontro Uggè ha anche chiesto maggiori controlli mirati sui mezzi pesanti da affidare all’Albo degli Autotrasportatori.

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Politica Disponibili a una semplificazione “Nella riunione con le associazioni, il ministro Lupi ha raccolto tutti i vari pareri, ora vedremo quello che vuole fare nella pratica – ha affermato Alessandro Massarelli, responsabile Trasporto Legacoop Servizi -. Noi siamo disponibili ad una semplificazione della normativa, in modo che sia più facilmente applicabile dalle imprese. Se i cambi che il ministro intende attuare sono altri, valuteremo invece caso per caso. Ma sono tutte incognite che metteremo in campo quando ci sarà un eventuale confronto”. Soddisfazione invece per quanto riguarda la sospensione della liberalizzazione del cabotaggio. “Finalmente il lavoro svolto in questi anni dalle associazioni e dai vari Governi ha dato i suoi frutti”. Ottimo l’incontro con il ministro Soddisfatto della riunione tra le associazioni e il ministro Lupi anche Mauro Peruzzi Squarcia, presidente di Confartigianato Trasporti. “Tutti abbiamo apprezzato il fatto che dopo solo una settimana dall’insediamento il ministro Lupi abbia voluto incontrare le associazioni di categoria – ha dichiarato a Tir -. E siamo anche molto soddisfatti sulle sue valutazioni sui costi minimi: il ministro si è detto disponibile a sostenere la legge di fronte alla Corte di Giustizia europea e ha aggiunto che vorrebbe riuscire ad intraprendere un iter per trovare un accordo con la committenza. L’incontro – ha concluso – non dovrebbe essere lontano e noi siamo disponibili a trattare”. Anche la sospensione della liberalizzazione del cabotaggio è per Squarcia un ottimo risultato. “Confartigianato Traporti ha preteso di inserire questo punto nel documento Unatras che era stato presentato a tutte le parti politiche prima delle elezioni politiche e siamo soddisfatti che questo primo risultato sia stato raggiunto”. 16 TIR161-2013

Armonizzazione del costo del lavoro “Il problema del cabotaggio è chiaro in tutte le sue evoluzioni future perché esiste un'indicazione precisa da parte dell'Ue - ha dichiarato a Tir Cinzia Franchini, presidente nazionale della CNA-Fita -. L'obiettivo dichiarato da parte della Commissione europea è la definitiva liberalizzazione del cabotaggio, il problema oggi è comprenderne il percorso e i tempi. La CNA-Fita, da sola, si è distinta sul problema del caro costi affrontando la vera criticità: la competitività delle nostre imprese, rispetto a quelle dell'Est Europa. Da oltre due anni, la nostra associazione ha posto il tema del caro gasolio, che mette l'Italia e le nostre imprese letteralmente fuori mercato. Come si può competere con chi paga una delle voci di costo principali per un’impresa di trasporti 25 centesimi e oltre in meno per ogni litro? Allo stesso modo rimangono irrisolti altri fronti come il caro pedaggi e il caro assicurazioni. La CNA-Fita continuerà a chiedere che vengano definitivamente liberalizzati i mercati protetti delle assicurazioni e della distribuzione di carburante. Rispetto al caro pedaggi, invece, ci aspettiamo dal Governo una presa di posizione chiara rispetto alla necessità di adeguare la manutenzione della nostra rete autostradale, oltre che il livello di servizi, agli standard europei. In Europa – ha continuato - non si potrà procedere ad una concreta liberalizzazione del cabotaggio fintanto che non sarà stata affrontata

Girlanda

Girlanda: Italia contraria a modifiche cabotaggio

Nessuna modifica alle attuali regole per il trasporto internazionale di merci. Lo ha sostenuto il sottosegretario ai Trasporti, Rocco Girlanda, intervenendo lo scorso 23 maggio all’International Transport Forum (ITF) a Lipsia, in Germania. Girlanda ha ribadito la posizione dell'Italia sugli aspetti fondamentali della politica dei trasporti, in particolare sulle "riserve poste nel tempo dal nostro Paese relativamente alla quota multilaterale CEMT (Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti), per l'autotrasporto di merci internazionale e alla regola dei cosiddetti tre viaggi, prevista dalla Guida ITF/CEMT del 2009". La regola dei viaggi stabilisce che il vettore può effettuare soltanto tre viaggi a carico all’interno di un Paese membro della CEMT, che non coinvolgono il proprio Paese di immatricolazione. Inoltre, dopo aver effettuato i tre viaggi a carico, il veicolo vuoto o carico deve rientrare, o almeno transitare, nel proprio Paese di immatricolazione. Girlanda ha spiegato che il fine è quello di evitare che "ulteriori aperture del mercato del trasporto internazionale di merci su strada, in assenza di uniformità di regole e condizioni fra i diversi soggetti coinvolti, implichino fortissime ricadute sul settore e sull'economia nazionale".

la questione del costo del lavoro e della sua armonizzazione sia in termini di normative e di controlli, sia in termini di costo per l'impresa. Se l'Europa non riuscirà a mettere sullo stesso livello normativo ed economico i vari operatori, non farà altro che scatenare una concorrenza sleale. In questo modo, la liberalizzazione del cabotaggio si trasformerà in una vera e propria "guerra" tra gli operatori ma, soprattutto, a rimetterci sarà il mercato”.

La Fai compie 50 anni

Grande festa a Montecatini, il 15 e 16 giugno, per i cinquant’anni della Fai. Era il 13 giugno 1963, infatti, quando molti operatori dell’autotrasporto si ritrovarono a Montecatini per dare vita a una Federazione unitaria che rappresentasse il settore. Negli anni poi, grazie all’impegno dei suoi dirigenti, la Fai è diventata un punto di riferimento per tutta la categoria. Oltre alla festa, l’evento di Montecatini, sarà anche l’occasione per lo svolgimento dell’assemblea generale per approvare le modifiche statutarie, già definite dal consiglio nazionale.

Sui costi minimi serve scelta politica “L’unico punto positivo è l’incontro col ministro in quanto tale”. Questa l’opinione di Maurizio Longo, segretario generale di TrasportoUnito. “Per il resto, non siamo d’accordo sull’impostazione che il ministro ha dato. A nostro parere di tavoli con la committenza ne sono stati fatti tanti, anche troppi, e hanno prodotto solo norme confuse. A questo punto c’è bisogno solo di una scelta politica del ministro. Per farlo ha già il quadro della situazione, non c’è bisogno di mediazione, nè di tavoli, perché diremmo le stesse cose di sempre”. Riserve da parte di Longo anche per quanto riguarda il cabotaggio. “È una mezza buona notizia. Poteva essere positiva al 100% se l’attuale limitazione al cabotaggio venisse applicata. Invece nessuno fa i controlli, soprattutto sulla disposizione della limitazione e della massa a terra”. Intanto TrasportoUnito ha annunciato nuove forme di protesta nei porti della Sardegna, dal 10 al 14 giugno, con sit-in e presidi davanti alle rampe di imbarco dei traghetti per protestare contro il constante rincaro dei prezzi dei traghetti.


Associazioni

Durante la 51a assemblea di Anita, il presidente Eleuterio Arcese ha invitato istituzioni, imprese e sindacati a muoversi verso un unico obiettivo, per rendere più competitivo l’autotrasporto

Insieme per una politica dei trasporti

lo centrale le competenze, un accesso selettivo alla professione e al mercato, agendo sull’idoneità finanziaria e soprattutto sull’onorabilità come condizione preliminare dell’attivita` d’impresa. E poi controlli e sanzioni realmente efficaci per la regolarità del mercato e una lotta all’illegalita` in tutte le sue forme. Il sottosegretario ai Trasporti ha evidenziato che “il Governo si impegnerà per la maggiore sicurezza sulle strade e per la lotta alla deregulation e alla concorrenza sleale da parte di altri Paesi, in particolare dell'Est europeo. Senza dimenticare la semplificazione e la riduzione della burocrazia, maggiori controlli anche con l'introduzione del sistema di tracciabilità per i rifiuti pericolosi dal 1° ottobre prossimo, e più formazione per i giovani”. Più attenzione all’Europa Il presidente di Anita ha sottolineato che ci vuole “piu` attenzione all’Europa, perché e` soprattutto a Bruxelles che si gioca il futuro delle nostre imprese. Questioni importanti come il cabotaggio, il distacco dei lavoratori, il tachigrafo e la tassazione dell’energia sono i principali temi sui quali si incentra la discus-

“O

ccorre una vera politica industriale dei trasporti, per riaffermare la centralita` delle imprese, in un settore che ha bisogno di interventi strutturali, ma soprattutto di un cambiamento culturale”. Lo ha sottolineato il presidente di Anita, Eleuterio Arcese, durante il suo intervento alla 51a assemblea generale dell’associazione, che si è svolta il 18 maggio a Firenze. “Istituzioni, imprese, sindacati e mondo della rappresentanza, tutti insieme Un hanno un unico obiettivo – ha conmomento tinuato Arcese – muovere il nostro dell’assemblea di settore, e così anche il Paese, verAnita. Da sinistra: il so un nuovo modello di sviluppresidente di Anita po”. Secondo il presidente di Arcese, il sottosegretario Anita, “oggi siamo di fronte a ai trasporti D’angelis e il un bivio: contribuire a rendere segretario generale di piu` competitivi l’autotrasporto e Anita Della Pepa la logistica italiana o assistere inermi al loro declino”. Per percorrere la prima strada, “politica e imprese possono superare alcuni freni alla crescita e concentrarsi sulla qualità della logistica e dell’intermodalità italiana”, ha puntualizzato il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis, chiudendo i lavori dell’assemblea. Traino per l’economia Durante la sua relazione, Arcese ha spiegato che “l’industria della logistica puo` fare da traino per l’economia e va sostenuta, ma soprattutto va accompagnata da un riassetto del mercato dell’autotrasporto”. A questo proposito, D’Angelis ha ricordato lo sblocco dei fondi per il settore. Ha poi espresso un giudizio sull’autotrasporto, “uno dei settori trainanti per il rilancio del futuro industriale e commerciale del Paese. Il presidente di Anita ha proseguito nel-

I nuovi presidenti delle sezioni Coppola Carlo De Fronzo Lorenzo Di Martino Angelo Di Pinto Sandro Ermelli Andrea Masotti Massimo Muratore Renzo Pigliacelli Marcello Tolfo Dino

l’analisi sulla categoria, che “ha notevoli potenzialità da esprimere e margini di efficienza e di produttività da recuperare”. Proposte alle forze politiche Arcese ha poi ripreso le proposte alle forze politiche, formulate dall’associazione alla vigilia delle elezioni. Ha ricordato in particolare un riesame dell’attuale disciplina sui costi minimi di sicurezza, una riforma dell’Albo degli Autotrasportatori, riportandone a livel-

sezione trasporti rifiuti sezione trasporti merci pericolose sezione trasporti intermodali sezione piccole imprese sezione trasporti eccezionali sezione trasporti internazionali sezione trasporti contenitori sezione trasporti leganti idraulici sezione trasporti prodotti frigoriferi

sione”. L’Italia, però, “deve pesare di più nei processi decisionali delle istituzioni comunitarie e incidere maggiormente sulle politiche comuni”. Arcese ha anche invitato ad una nuova collaborazione tra associazioni e committenza. “Le associazioni hanno una grande responsabilita` nel processo in atto e hanno il dovere di accompagnare le imprese in questo delicatissimo periodo. Anche nella rappresentanza ci si deve aprire ad un dialogo costruttivo, responsabile e serio”. TIR161-2013 17


Normative

Stanziata una somma di 24 milioni di euro. Gli investimenti devono essere effettuati a partire dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e fino al 31 dicembre 2013 di Andrea Giuli

Euro6 e intermodalità: ecco come accedere agli incentivi È

finalmente operativo il nuovo incentivo per le imprese di autotrasporto, diretto a finanziare in quota parte una serie di investimenti individuati dal decreto interministeriale (Trasporti ed Economia) del 13 marzo 2013, per il quale è stanziata una somma di 24 milioni di euro. Ricordiamo che gli interventi incentivabili sono quelli effettuati a partire dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (non ancora avvenuta mentre va in stampa questo numero di Tir) e fino al 31 dicembre 2013, e devono riguardare una o più delle iniziative seguenti: a) acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli nuovi di fabbrica (compresi i complessi veicolari), adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, conformi alla normativa antinquinamento Euro 6. b) acquisizione, anche tramite locazione finanziaria, di un nuovo rimorchio o semirimorchio con telaio attrezzato per trasporto container o casse mobili, di categoria O4 di cui all’allegato II della direttiva quadro 2007/46/CE, con contestuale radiazione di un rimorchio o di un semirimorchio con più di 10 anni di età, a condizione che il nuovo mezzo sia dotato di dispositivo di frenata “EBS”; 18 TIR161-2013

c) acquisizione anche mediante locazione finanziaria, di beni capitali destinati al trasporto intermodale (combinato strada-mare e strada-ferrovia), tra cui containers e casse mobili (intese quali unità di carico intermodale standardizzate in modo da assicurarne la compatibilità con tutte le tipologie di mezzi di trasporto così da facilitarne l’utilizzazione di differenti modalità di trasporto in combinazione tra di loro, senza rottura di carico, ovvero che la merce venga trasbordata o manipolata dal vettore o dal caricatore), dispositivi di movimentazione e sollevamento merci (da intendersi quali dispositivi di sollevamento e trasferimento delle U.T.I nei terminal intermodali, su autocarri, su vagoni ferroviari o su nave), nonché di nuovi semirimorchi per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5; d) realizzazione, anche in forma aggregata, di progetti d’investimento per l’ammodernamento tecnologico delle dotazioni di capitali delle imprese di autotrasporto, finalizzati al raggiungimento di maggiori livelli di sicurezza e a migliori standard ambientali, tra i quali meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo; e) investimenti finalizzati all’elaborazione ed attuazione, in forma aggregata, di progetti fi-

nalizzati allo sviluppo e all’incremento della competitività delle imprese attive nel settore del trasporto e della logistica delle merci, nei limiti delle spese amministrative e notarili, di realizzazione dell’aggregazione. La circolare esplicativa Il ministero ha inoltre divulgato una circolare che fornisce importanti chiarimenti sui beni agevolabili, sulla compilazione e spedizione della domanda e sulla formazione della graduatoria. Come detto, per accedere al contributo è necessario che l’investimento venga realizzato entro il 31 dicembre 2013, il che vale a dire che entro questa data: - per i veicoli a motore, i rimorchi ed i semirimorchi incentivabili ai sensi delle precedenti lettere a), b), c), deve essere intervenuta l’immatricolazione o, quanto meno, la richiesta di immatricolazione; - in tutti gli altri casi, deve essere stato effettuato il pagamento della fattura emessa dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto. Incentivi per categorie di investimenti Per quanto concerne queste categorie di investimenti, le precisazioni offerte dal ministero hanno riguardato: - per l’investimento della lettera a) - acquisizione di veicoli Euro6 - deve trattarsi di mezzi nuovi di fabbrica, immatricolati per la prima volta in Italia fino al 31/12/2013; restano esclusi dalla misura i veicoli in precedenza immatricolati all’estero e rivenduti in Italia, a chilometri zero (cosiddette nazionalizza-


Il contributo per gli Euro6 ammonta a 7.000 euro, ma può arrivare a 7.700 euro se il richiedente è una piccola e media impresa

zioni). Il contributo ammonta a 7.000 euro per ciascun mezzo oggetto di acquisizione, che può tuttavia salire a 7.700 euro quando il richiedente abbia i requisiti per essere classificato nella categoria delle piccole e medie imprese (quelle che hanno meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo non superiore ai 50milioni di euro e/o un totale di bilancio non superiore ai 43milioni di euro); in tal caso, il decreto prevede che, su richiesta dell’interessato (da riportare nella domanda), l’importo base del contributo venga aumentato del 10%. Alla richiesta, l’interessato dovrà allegare il contratto di acquisto (in originale o in copia, in quest’ultimo caso con la dichiarazione del richiedente che la stessa è conforme all’originale), la fattura con il costo sostenuto e una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui l’impresa riporta il numero di targa rilasciato dalla motorizzazione oppure, se il mezzo è in attesa di immatricolazione, il numero del protocollo apposto dalla motorizzazione sulla relativa richiesta.

- Per gli investimenti della lettera b) deve trattarsi di veicoli nuovi di fabbrica per i quali il richiedente, per poter accedere al beneficio, è chiamato a dimostrare tutte le condizioni previste in questa lettera con una dichiarazione di conformità del costruttore (qualora non risultassero dalla carta di circolazione) e, per quanto riguarda la radiazione dal P.R.A. del rimorchio o del semirimorchio con più di 10 anni, con una dichiarazione del demolitore che ha preso l’impegno a richiederla o, se è già avvenuta, con una dichiarazione del richiedente che attesti ciò. Per questa categoria di beni il contributo ammonta al 20% del costo di acquisizione al netto d’Iva, che sale al 25% quando il nuovo semirimorchio sia munito del sistema di controllo elettronico della stabilità. Ove richiesto dall’interessato nella domanda, sull’ammontare

base del beneficio si applica la maggiorazione del 10% prevista, come già detto, per le PMI; per cui, se questo ammontare base è pari, ad esempio, a 20.000 euro (trattandosi del 20% del costo di acquisto al netto dell’Iva, che nell’esempio ammonta a 100.000 euro), la percentuale del 10% si applicherà su questo importo, con il risultato che il contributo che l’impresa potrà richiedere sarà di 22.000 euro. - Per gli investimenti della lettera c) deve trattarsi di beni nuovi di fabbrica destinati al trasporto intermodale (combinato strada– mare e strada–ferrovia). La circolare esclude che tra i beni agevolabili possano ricomprendersi i carrelli elevatori (cosiddetti muletti), usati per il sollevamento e la movimentazione delle merci nei depositi di logistica, dal momento che non sono inquadrabili in nessuna delle tipologie di beni richiamate in questa lettera. L’importo del contributo ammonta al 20% del costo di acquisizione, al netto dell’Iva, e per le PMI si Restano esclusi applica la maggiorazione del 10%, semdagli incentivi i pre su richiesta dell’interessato. veicoli in precedenza - Per gli investimenti della lettera d) immatricolati all’estero e deve trattarsi di strumenti elettronici inrivenduti in Italia, a quadrabili nell’ambito del regolamento chilometri zero di esenzione (CE) 800/2008, tecnologi(cosiddette camente innovativi e funzionali ad innazionalizzazioni) crementare gli standard di tutela ambientale o i livelli di sicurezza dei veicoli e delle persone, tra cui le cosiddette scatole nere

«L’investimento deve essere realizzato entro il 31 dicembre »

TIR161-2013 19


Euro6 e intermodalità: ecco come accedere agli incentivi (black box). Pertanto, il ministero ha escluso che questo beneficio consenta di finanziare l’acquisto di semplici apparecchiature informatiche come, ad esempio, gli antifurti satellitari e i programmi software per impianti mobili di gasolio. Tra i documenti da allegare, è richiesta una dichiarazione che attesti l’innovazione (da un punto di vista ambientale e tecnologico) dello strumento acquisito o (nel caso della scatola nera), una dichiarazione del costruttore attestante che il dispositivo è in grado di rilevare e trasmettere a distanza dati relativi all’attività del veicolo e la ricostruzione della dinamica dell’urto. Il contributo ammonta al 20% del costo di acquisizione al netto d’Iva. - Per gli investimenti della lettera e) si tratta delle spese di consulenza sostenute per l’aggregazione di più imprese attive nel settore del trasporto e della logistica delle merci, che devono essere comprovate da idonea fattura emessa dal consulente esterno; richiedente è il nuovo soggetto sorto dall’aggregazione, che ovviamente deve essere iscritto all’Albo degli Autotrasportatori di cose in conto terzi. Il contributo ammonta al 50% delle spese ammissibili, al netto dell’Iva. Insieme alla domanda, occorre allegare anche una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti l’iscrizione del nuovo soggetto alla Camera di Commercio, con il relativo numero di iscrizione e dell’attività economica di riferimento. Ammontare del contributo Quanto all’ammontare massimo per impresa del contributo: - per l’acquisto di veicoli nuovi Euro 6, non può superare l’1,5% del contributo totale stanziato, quindi 360.000 euro; - per tutte le altre forma di investimento, non può superare il 2,5% del contributo totale, quindi 600.000 euro. La soglia massima del contributo ammonta a 960.000 euro (600.000+360.000), in caso di cumulo degli investimenti. Questi limiti potranno essere derogati (in tutto o in parte) soltanto se le richieste non esaurissero lo stanziamento di 24 milioni di euro. Presentazione della domanda Occupiamoci ora della compilazione e della presentazione della domanda e dei suoi allegati. Quanto alla prima, deve avvenire utilizzando il modello allegato al decreto e reperibile, in formato word, anche sul sito istituzionale del ministero dei Trasporti (www.mit.gov.it). Se l’impresa ha intenzione di suddividere gli investimenti nel corso dell’anno, può presentare una domanda in via principale per gli interventi già eseguiti e barrare, nel modello, la casella con cui si riserva 20 TIR161-2013

di presentare una o più domande in forma semplificata per gli altri investimenti non ancora effettuati. Naturalmente, le domande prodotte successivamente verranno accolte a condizione che, nel frattempo, l’ammontare stanziato non fosse esaurito. La domanda va presentata a mezzo posta (con raccomandata a/r) oppure tramite consegna a mano presso la Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità del ministero dei Trasporti, al seguente indirizzo: ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dipartimento dei Trasporti terrestri – Direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, Via Giuseppe Caraci 36 – 00157 Roma. Il termine ultimo per la spedizione e per la consegna a mano, è il 31 gennaio 2014. Il ministero (o, per essere più esatti, la Commissione appositamente nominata del ministero) formerà una graduatoria tenendo conto dell’ordine di spedizione (o di consegna a mano) delle richieste, per cui le imprese saranno soddisfatte seguendo proprio la loro posizione in graduatoria fino ad esaurimento delle risorse. Qualora, sulla base delle domande man mano pervenute agli uffici ministeriali, fosse appurato l’esaurimento anticipato delle risorse, il ministero ne darà notizia con un avviso pubblicato sul proprio sito internet, con la conseguenza che non saranno prese in esame le richieste trasmesse dopo la pubblicazione o, comunque, a risorse esaurite. Il contributo verrà erogato tramite accredito bancario diretto all’impresa interessata, previa verifica con Equitalia sull’assenza di situazioni debitorie con il fisco, di obblighi di restituzione di aiuti di Stato e, ricorrendone i presupposti, di fenomeni di inquinamento mafioso (cosiddette verifiche antimafia). L’erogazione del contributo sarà comunicata sul sito internet del ministero dei Trasporti.

La compilazione della domanda deve avvenire utilizzando il modello allegato al decreto e reperibile anche sul sito del ministero dei Trasporti

Formazione: stanziati contributi per 16 milioni di euro Il decreto per i contributi ai piani formativi 2013/14 è stato registrato il 3 giugno e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. I contributi sono riferiti ai piani formativi attuati tra il 15 ottobre 2013 e il 15 aprile 2014. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 luglio di quest’anno e le attività formative inizieranno il 15 ottobre sempre di quest’anno. Entro il 15 aprile le imprese richiedenti dovranno procedere alla rendicontazione. Le domande dovranno essere, tassativamente, provviste di: programma del corso di formazione, con indicazione delle materie di insegnamento, durata, numero delle ore di docenza e numero dei destinatari dell’iniziativa; preventivo della spesa con l’indicazione dei costi totali ammissibili suddivisi in: costi del personale docente; spese di trasferta; costi dei materiali e delle forniture con attinenza al progetto di formazione; costi relativi ai servizi di consulenza per l’iniziativa formativa programmata; costi del personale partecipante alla formazione e spese generali indirette; calendario del corso, con specifica di giorno, ora e sede ove lo stesso si svolgerà.


Campagna

Cerimonia finale per TrasporTiAmo, la campagna promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori di Andrea Pegoraro

Attenzione costante sulla sicurezza L’incontro di chiusura della IV campagna sulla sicurezza stradale TrasporTiAmo. Da sinistra Enrico Finocchi, Gabriella Gamba, Francesco Del Boca, Rocco Giordano e Simone Mazzarelli

H

a chiuso i battenti TrasporTiAmo, la IV campagna sulla sicurezza stradale promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. A fine maggio si è tenuta la cerimonia conclusiva della campagna, un’occasione per illustrare i risultati ottenuti e consegnare i riconoscimenti a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa: rappresentanti istituzionali, associazioni e imprese di autotrasporto e artisti. Gli interventi A Francesco Del Boca, vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo in rap-

presentanza delle associazioni di categoria, sono stati affidati i saluti iniziali. Del Boca ha spiegato che “i programmi radiotelevisivi e gli spot realizzati con la campagna avevano l’obiettivo di far capire ai cittadini l’importanza del settore e di come esso influisca sulla qualità di vita di ogni persona”. Ha poi evidenziato che lo stesso Comitato lavora da anni per migliorare l’immagine degli autotrasportatori. “La campagna ha avuto risalto – ha continuato Del Boca – e ha contribuito a far cambiare idea su questa professione. Speriamo che cambi anche il modo di pensare del sistema mediatico, che dà spesso una visione ne-

gativa della categoria”. Il successo dell’iniziativa è stato ricordato anche da Enrico Finocchi, direttore generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità del ministero. “La campagna è stata utile per avvicinare i tir alla gente ma quello che vorrei sottolineare è l’impegno delle istituzioni. Insieme con il Comitato Centrale dell’Albo – ha continuato – stiamo promuovendo molti interventi per la sicurezza stradale. Ad esempio la formazione per gli operatori del settore, i Centri Mobili di Revisione, i controlli della Polizia e i corsi per le Forze dell’Ordine”. Il tema della sicurezza è stato ripreso da Rocco Giordano, responsabile scientifico della campagna, il quale ha precisato che “In dodici anni è stato coperto un buco nero, quello delle conoscenze, perché abbiamo fornito dati, numeri. Abbiamo lavorato su tre temi che ruotano intorno al concetto di sicurezza: infrastrutture, veicolo e conducente”. L’importanza di questo argomento è stata messa in evidenza anche da Gabriella Gamba, vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero. “La IV campagna è conclusa ma non è finita la campagna per la sicurezza, che deve essere permanente. I Dipartimenti del ministero e il Comitato continueranno a lavorare insieme per migliorare il settore e per promuovere iniziative legate alla sicurezza. Crediamo che l’autotrasporto possa risorgere grazie a entrambi, nonostante viviamo un momento di crisi economica”. In chiusura sono stati consegnati gli attestati a due delle imprese di autotrasporto (Arcese e Iorio Trasporti) che hanno fornito i mezzi e agli artisti, oltre ai riconoscimenti assegnati a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa. Le iniziative Simone Mazzarelli, amministratore delegato di TCommunication, ha illustrato le attività svolte durante la campagna. Oltre a “Trasportiamo Valori” in cui 30 tir sono stati trasformati in vere e proprie opere d’arte in movimento, ci sono state varie iniziative. Grazie a “Carichi di sicurezza”, le aziende di autotrasporto hanno messo a disposizione 300 mezzi per veicolare i messaggi della campagna, mentre sono state distribuite 510 mila cartoline con numerosi slogan. Anche due film hanno contribuito a promuovere i concetti di arte e sicurezza: “Roman e il suo cucciolo” diretto da Alessandro Gassman e “Viva l’Italia”, in cui compaiono i tir con le opere degli artisti. Dal punto di vista mediatico, la campagna è stata diffusa attraverso gli spot radiofonici trasmessi sulle emittenti locali sparse su tutto il territorio italiano e dalla televisione, grazie all’impegno della Rai. TIR161-2013 21


In cifre di Andrea Pegoraro

Nel corso del 2012 sono stati 2.456 i veicoli con peso superiore alle 3,5 Ton rubati nel nostro Paese; oltre la metà viene poi restituita ai proprietari dalle Forze dell’Ordine. La Lombardia la regione più colpita

In aumento in Italia i furti di tir I

n Italia nel 2012 sono stati rubati 2.456 mezzi pesanti, un dato in lieve aumento rispetto a quello dell’anno precedente. In particolare, l’anno scorso ci sono stati 9 furti di camion in più rispetto al 2011, quando erano stati 2.447. Sono alcuni dei numeri forniti a Tir dalla Polizia di Stato, che si riferiscono ai veicoli con peso superiore alle 3,5 Ton. I furti ai danni dei mezzi pesanti rappresentano da diversi anni un fenomeno consistente. Dietro questi eventi, ci sono generalmente piccoli gruppi di ladri ma in alcuni casi le Forze dell’Ordine si trovano a dover fare i conti con vere e proprie organizzazioni criminali. Di solito, le bande rubano i veicoli, falsificano i documenti e poi rivendono i tir all’estero, ottenendo ingenti profitti. Inoltre, utilizzano dei magazzini industriali per depositare i mezzi rubati. Ogni componente svolge un determinato ruolo e si garantisce una quota del ricavo proveniente dal furto. Le bande agiscono in varie località proprio per depistare le indagini degli inquirenti e, sebbene molti mezzi pesanti siano dotati di sistemi an22 TIR161-2013

tifurto, riescono a disattivarli con facilità, o quantomeno non rappresentano un ostacolo ai loro piani. In sostanza, studiano le loro azioni in modo preciso e soprattutto sanno quando compiere il loro furto e conoscono molto bene il luogo dove andranno a rubare. Le tabelle elaborate dalla Polizia mostrano come nel 2011 e nel 2012 più della metà dei mezzi rubati venga poi restituita al proprietario, ma il totale dei tir ritrovati è calato tra i due anni di quaLe si 90 unità. Cosa significa questo bande rubano dato? Le organizzazioni crimii veicoli, falsificano nali si stanno evolvendo e i documenti e poi quindi hanno sviluppato ulrivendono i tir all’estero, teriormente il loro modo di ottenendo ingenti agire? É necessario che le Forprofitti agendo in varie ze dell’ordine collaborino sia località per depistare a livello italiano che eurole indagini peo? Sarebbe scorretto dare una risposta univoca o attribuire colpe a qualcuno. Il fenomeno dei furti va combattuto con strategie che coinvolgano gli inquirenti e gli stessi autotrasportatori, i quali subiscono danni economici rilevanti perché i ladri sono in-


3 2

526

I mezzi rubati regione per regione

11

210

92

La cartina a lato indica il numero dei furti di tir nel 2012 divisi per regione: la freccia rossa individua le regioni in cui i furti sono diminuiti mentre quella verde le regioni dove sono aumentati rispetto al 2011

157 155

24

76

35 3

43 238 29 19

311 298 37

Il totale dei furti 2011/2012, il numero complessivo dei tir ritrovati e la percentuale dei camion recuperati sul totale dei mezzi rubati

52

%

2011

2447 camion rubati

2012

2456

1610 65,79 ritrovati

1523

%

278

62

teressati al tipo di merce trasportata. Il problema principale è la difficoltà a ripercorrere l’origine del veicolo. Il lavoro degli inquirenti diventa ancora più complicato quando i tir rubati attraversano diversi Paesi, favorendo i mercati clandestini, o quando vengono venduti come pezzi di ricambio. Per non parlare della falsificazione dei documenti e dei numeri di telaio, una tecnica adottata subito dopo aver compiuto il furto. In questo modo, le organizzazioni criminali raggiungono uno dei loro obiettivi, che è quello di rendere introvabile un mezzo pesante. Esaminando la tabella relativa al 2012, si può osservare come gran parte delle regioni rimanga al di sotto dei 100 veicoli rubati. Uno scenario che si è verificato anche nel 2011, ma i dati dei furti delle singole regioni sono stati ovviamente diversi. L’anno scorso, sette regioni hanno fatto segnare numeri molto elevati e sono equamente divise a livello geografico: Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna al nord e

Puglia, Campania e Sicilia nel meridione, con il Lazio unico rappresentante dell’Italia centrale. Basti pensare che il totale dei furti di queste regioni raggiunge l’82% del numero complessivo di tir rubati in Italia. Oppure che il numero dei veicoli rubati in Lombardia (526) supera il totale dei mezzi sottratti nelle tredici regioni che non hanno superato quota 100. I dati a livello regionale Analizzando i dati a livello geografico, la Lombardia è la regione più colpita dai furti, con 526 mezzi pesanti sottratti al proprietario, seguita dalla Puglia, con 311, dalla Campania, con 298, e dalla Sicilia con 278. Più staccati si trovano il Lazio, con 238, e il Piemonte, con 210. Anche l’Emilia-Romagna ha un dato a tre cifre, visto che ha raggiunto quota 157. Al contrario, in testa alle regioni con meno veicoli rubati si piazzano la Valle d’Aosta (2) e, subito dietro, il TrentinoAlto Adige, con 3 unità. Il Friuli Venezia Giulia e la Liguria fanno registrare un dato più alto, rispettivamente 11 e 15 furti. Tra le regioni che non superano la quota di 30 veicoli rubati sono comprese la Sardegna (19), l’Umbria (24) e il Molise, con 29. Poco più in alto si collocano le Marche, che hanno raggiunto 35 furti, e la Basilicata, che è arrivata a 37 mezzi sottratti al proprietario. Resta sotto le 50 unità anche l’Abruzzo, dove sono stati rilevati 43 mezzi rubati, mentre in Calabria i furti si sono fermati a 52 unità. Toscana e Veneto completano la graduatoria: nella prima si sono riscontrati 76 furti, nella seconda regione i mezzi pesanti rubati hanno toccato quota 92. TIR161-2013 23


In aumento in Italia i furti di tir Confronto 2011-2012 La Polizia ha fornito, per ciascuna regione, le tabelle relative ai furti dell’anno scorso e a quelli dell’anno precedente. In Campania si è verificato un aumento di 38 tir rubati rispetto al 2011: basti pensare che è passata da 260 veicoli sottratti due anni fa a 298 furti registrati lo scorso anno. Si tratta di un incremento che è più del doppio di Molise e Toscana, che hanno avuto una crescita di 15 furti, mentre in Basilicata i mezzi sottratti al proprietario sono aumentati di 11 unità. Stesso discorso va fatto per Marche, Sicilia e Abruzzo, dove i furti sono saliti, facendo segnare incrementi di 9, 8 e 7 unità. La Lombardia è la regione che ha avuto il calo di furti (37) più elevato tra il 2011 e il 2012. Due anni fa i veicoli sottratti al proprietario erano stati 563, mentre l’anno scorso sono scesi a 526. Al secondo posto si classifica il Piemonte, con una diminuzione di 20 mezzi rubati, al terzo e quarto ci sono Emilia-Romagna e Umbria, con un decremento di 14 e 12 furti. In questo gruppo si inseri-

L’operazione Super Truck della GdF “Super Truck” è il nome dell’operazione della Guardia di Finanza di Trieste, che lo scorso dicembre ha permesso di sgominare una banda specializzata nel furto di veicoli industriali, che poi esportava all’estero. Sono stati dieci i soggetti indagati, di cui 6 colpiti da custodia cautelare, accusati dei reati di furto, ricettazione e riciclaggio. Avevano formato un’organizzazione criminale che nelle ore notturne rubava i mezzi pesanti da vari cantieri del Nord Italia e poi, una volta falsificati i numeri di telaio e i documenti di proprietà, li rivendeva in Medio Oriente e in Nord Africa. Le indagini sono cominciate la scorsa estate, quando è stata individuata un’autopompa per calcestruzzo, proveniente da un furto, che era in transito nel porto di Trieste e stava per essere esportata in Siria. La Guardia di Finanza ha scoperto l’origine del veicolo e ha riscontrato l’esistenza del gruppo criminale che traeva profitto dal traffico illecito dei mezzi rubati, in particolare trattori stradali, betoniere, autopompe e macchine movimento terra. Secondo le ricostruzioni dei Finanzieri, 12 veicoli risultavano rubati ed esportati all’estero attraverso lo scalo giuliano. Inoltre, gli investigatori hanno ritrovato altri 9 mezzi industriali e autoveicoli di pregio rubati. In quattro casi è stato possibile intercettare i mezzi: nel porto di Trieste, a Lecco, a Desio in provincia di Monza e Brianza e a Civitavecchia. I veicoli sono stati restituiti ai proprietari mentre il volume d’affari illecito legato alla vendita dei mezzi – si legge nella nota della Finanza – è stato superiore ai 3 milioni di euro.

I Carabinieri fermano un furto in Umbria Due autocarri rubati in un cantiere e inseguiti dai Carabinieri: uno è stato recuperato mentre l’altro è fuggito. É la cronaca di quanto accaduto a metà maggio nel territorio tra Foligno (Perugia) e Serravalle di Chienti (Macerata). I Carabinieri della città umbra hanno arrestato un rumeno di 44 anni, residente a Latina, autore del furto di due autoveicoli all’interno del cantiere Taverne che si trova nel comune marchigiano. Di mattina presto, l’uomo, insieme a un suo complice, è infatti riuscito a rubare un autocarro Mercedes e uno Iveco. Il responsabile del cantiere si è subito reso conto dell’accaduto e ha avvisato i Carabinieri di Foligno e Camerino, che hanno avviato le ricerche. In poco tempo le pattuglie hanno intercettato i due mezzi sulla strada statale 75, in direzione Perugia. Durante l’inseguimento, l’uomo alla guida del Mercedes ha tentato più volte di tamponare l’auto dei militari ma la sua fuga è terminata dopo l’uscita per Spello. Qui il conducente dell’autocarro ha messo il camion di traverso lungo la carreggiata per impedire alle pattuglie di seguire l’altro veicolo, che nel frattempo è scappato. L’uomo al volante del Mercedes è saltato fuori dall’abitacolo ed è fuggito percorrendo un tunnel e attraversando la strada statale 75 ma i Carabinieri lo hanno bloccato e portato in carcere a Perugia in attesa della convalida. L’autocarro, che non ha subito danni, era stato caricato con varie fibre ottiche sottratte dal cantiere ed è stato restituito al proprietario.

sce anche una regione meridionale, la Calabria, che ha visto una decrescita di 11 veicoli rubati. Nelle altre regioni le differenze sono più contenute. Mezzi pesanti ritrovati I mezzi rubati rinvenuti dalla Polizia sono calati di 87 unità tra il 2011 e il 2012, passando da 1.610 a 1.523 veicoli. In entrambi gli anni, oltre la metà dei veicoli sottratti è stata poi restituita ai proprietari: il 65,8% nel 2011 e il 62% nel 2012. Restando ai numeri dello scorso anno, in Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia i ritrovamenti di mezzi pesanti rubati si sono attestati a più dell’80%. Le percentuali più 24 TIR161-2013

basse si sono registrate in Basilicata (19%), Molise (20,7%) e Umbria (37,5%). Curioso il dato della Valle d’Aosta, dove non è stato rinvenuto alcun veicolo rubato, anche se i furti sono stati solamente due. Per quanto riguarda il 2011, in Friuli Venezia Giulia sono stati recuperati tutti i mezzi pesanti che avevano subito un furto (13) e lo stesso risultato è stato quasi raggiunto dalla Sardegna, dal Molise e dal TrentinoAlto Adige. In queste regioni, sul totale dei veicoli sottratti al proprietario, solo uno non è stato riconsegnato all’autotrasportatore. I numeri del 2011 I dati dei furti relativi al 2011 rispecchiano abbastanza fedelmente quelli dello scorso anno. Almeno le prime sei posizioni, sia per le regioni che hanno avuto più furti, sia per quelle con meno tir sottratti al proprietario. In testa alla classifica dei mezzi rubati, si piazza ancora una volta la Lombardia con 563. Più distanziate si trovano la Puglia (314), la Sicilia, con 270, e la Campania con 260. A seguire, sempre Lazio, con 235, e Piemonte, con 230, mentre l’Emilia-Romagna totalizza 171 furti. La Valle d’Aosta è al primo posto delle regioni dove si rubano meno mezzi pesanti (1); Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia rimangono nelle stesse posizioni rispetto al 2012, rispettivamente con 6 e 13 veicoli sottratti al proprietario. Subito dietro si classificano il Molise, con 14, la Sardegna, con 16, e la Liguria con 17 tir rubati.



Imprese

Il programma europeo Marco Polo ha finanziato fino ad oggi 34 progetti italiani. C’è tempo fino al prossimo 23 agosto per presentare i progetti per il 2013 di Giovanni Caruso e Francesca Cesarale

Dall’Europa un aiuto all’ambiente

Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea, negli anni 2003/2006 il programma ha generato circa 434milioni di euro di benefici ambientali

D

all’anno della sua nascita, nel 2003, il programma Marco Polo dell’Unione europea ha finanziato progetti italiani per una cifra pari a 70.060.032 euro. Una quota sostanziosa, che si riferisce a 34 progetti su un totale di 172 sovvenzioni concesse dalla Commissione europea a 650 aziende nell’ambito del primo e del secondo programma Marco Polo dal 2003 al 2012. Ricordiamo che il programma Marco Polo è volto a finanziare progetti per ridurre la congestione stradale e migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto comunitario. Secondo i dati diffusi dalla Commissione europea, negli anni 20032006 ha generato circa 434 milioni di 26 TIR161-2013

euro di benefici ambientali, eliminando 21,9 miliardi di tonnellate/km dalle strade europee. Nel corso delle quattro procedure di selezione del primo programma "Marco Polo", la Commissione aveva ricevuto richieste di contributi per 468 milioni di euro, mentre disponeva di un bilancio globale di 100 milioni di euro. La dotazione finanziaria per l’esecuzione del programma Marco Polo II, per il periodo tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013, è invece pari a 450 milioni di euro e ogni anno sono a disposizione della Commissione 60 milioni di euro.

I finanziamenti italiani anno per anno Ma vediamo nel dettaglio la situazione italiana. Nel primo anno del programma, il 2003, sono state due le aziende italiane a beneficiare dei finanziamenti, per un totale di 2.770.000 euro, mentre nel 2004 le aziende sono salite a 3 per un totale di 2.543.000 euro. La call 2005 ha riguardato invece 5 imprese, che hanno ottenuto un finanziamento di 7.222.057 euro. L’importo è sceso nel 2006, con due progetti finanziati per un totale di 1.260.000 euro, mentre nel 2007 c’è stata una vera e propria impennata, con cinque progetti finanziati per 20.331.423 euro. Ancora, nel 2008 i progetti italiani sono stati otto, per complessivi 10.136.567 euro; nel 2009 5.144.944 euro sono andati a due progetti e nel 2010 l’Europa ha erogato 10.938.660 euro per tre progetti. Sono stati tre anche i progetti del 2011, per un totale di 5.713.452 euro, mentre quelli dello scorso anno sono stati due per complessivi 3.999.726 euro. Da una breve disamina di questi dati, appare evidente che nel corso degli anni il finanziamento di progetti italiani rientranti nel Programma Marco Polo ha subito una rapida e progressiva erosione, (passando dagli oltre 20 milioni del 2007 ai poco meno di 4 milioni del 2012), probabilmente dovuta alle difficoltà di approccio al programma, ma forse anche alla scarsa diffusione di informazioni, nonché alla carenza di supporto tecnico per gli operatori. Per questo, soprattutto in un momento storico come quello attuale, caratterizzato da una crisi economica senza precedenti, è necessario intervenire pubblicizzando e rendendo accessibili tutte le possibili forme di investimento, nelle quali rientra anche il programma Marco Polo II, al maggior numero di imprese italiane e/o di potenziali soggetti economici pubblici e/o privati interessati. Criteri per il bando 2013 Ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 23 agosto per presentare i progetti per il 2013 e che le aziende devono rispettare alcuni criteri: ogni proposta deve fare riferimento ad un’unica tipologia di azione; la proposta deve riguardare esclusivamente servizi di trasporto o logistici, (ricerca o studi, oltre che infrastrutture non sono eleggibili); il richiedente, o il leader del progetto nel caso di consorzio, deve avere sede legale sul territorio di almeno uno Stato membro o dei Paesi partecipanti, (es. Croazia in quanto Stato candidato all’accesso all’Ue ed i Paesi SEE quali Norvegia, Islanda e Liechtenstein); il finanziamento è destinato a coprire i costi per servizi che si svolgono sul territorio di almeno uno Stato membro o dei Paesi partecipanti. Le imprese devono inoltre essere soggetto di diritto (imprese commerciali private o a partecipazione pubblica) e lo start-up del progetto contenente il servizio o l’attività per cui si chiede il finanziamento deve avvenire tra il 1° ottobre 2012 ed il 1° ottobre 2014.


Notizie

Sempre più decorati a Misano

Il week end del camionista del 18-19 maggio ha attirato schiere di addetti ai lavori, case costruttrici e decorati da tutta Europa Il sole, tanto avaro nelle sue apparizioni di quest’anno, è stato il graditissimo ospite del tradizionale appuntamento di Misano con il Weekend del camionista del 18-19 maggio (giunto alla ventunesima edizione) che ha attirato schiere di addetti ai lavori, ma anche semplici appassionati, con il più spettacolare raduno di camion decorati. Da tutta Europa sono giunti circa 150 camion (contro il centinaio dello scorso anno) con decorazioni dedicate a personaggi famosi ma anche di suggestiva fantasia, con cromature sfavillanti e interni da salotto. Positivo anche il successo in termini di pubblico, con oltre 35 mila presenze, che hanno confermato come questo appuntamento sia diventato un punto fermo per il settore dell’autotrasporto. Folta anche la presenza delle Case. Non c’erano solo gli stand delle due Case maggiormente impegnate nelle corse del campionato europeo (Man e Renault) ma anche di Daf, Iveco e Mercedes, che hanno esposto la loro più recente produzione, in cui i nuovi modelli con motori Euro 6 la facevano da padrone. Ampia anche la presenza di costruttori di parti e componenti. Il weekend di Misano è stato anche l’occasione per due incontri stampa di Daf e Renault per fare il punto della situazione sul mercato. Il primo trimestre 2013 ha visto ancora un leggero calo, che però le due Case affrontano con ottimismo e soprattutto con tante novità che vedremo nel corso dell’anno.

Il Mercedes Sprinter si rifà il look Presentata a Dusseldorf la nuova generazione del veicolo commerciale, con motorizzazione Euro 6 e nuovi sistemi di assistenza alla guida É stato presentato a Dusseldorf il nuovo Mercedes Sprinter, veicolo commerciale con peso massimo fino a 5 tonnellate, rinnovato nel look e nei motori. Nel corso di una prova su strada si sono potuti sperimentare i nuovi sistemi di assistenza alla guida, in particolare il Crosswind Assist, che permette di mantenere la traiettoria del veicolo in presenza di vento laterale, e il Collision prevention assist, un sistema di segnalazione della distanza di sicurezza. Il nuovo Sprinter comprende un gamma di motorizzazioni conforme alla normativa Euro 6, che porterà a una diminuzione dei limiti delle emissioni di ossido di azoto, idrocarburi e particolato. Limiti che vengono rispettati grazie alle tecnologie BlueTEC ed SCR (riduzione catalitica selettiva), entrambe impiegate per ridurre le emissioni nocive dei motori diesel. I progettisti hanno poi sfruttato il posttrattamento dei gas di scarico per ottimizzare i processi di iniezione, combustione e pressione di sovralimentazione. In questo modo i consumi di carburante sono inferiori e la combustione più silenziosa. Anche la catena cinematica, l’asse posteriore e la gestione dell’alternatore sono stati progettati al fine di ottimizzare i consumi. Il telaio è stato abbassato di 30 millimetri

per ridurre la resistenza aerodinamica e facilitare le operazioni di carico e scarico, oltre a migliorare la dinamica di marcia dello Sprinter. I modelli disponibili sono il 4 cilindri diesel OM 651, il 6 cilindri OM 642 e la trazione a metano 4 cilindri M 271. Durante la prova su strada, sono stati utilizzati alcuni sistemi di assistenza alla guida, in particolare il Crosswind Assist. Tramite dei sensori, il sistema riconosce la pressione esercitata sul veicolo dal vento laterale, ma anche dalle raffiche improvvise, e frena in modo mirato le ruote sul lato esposto al vento con un effetto sterzante. In sostanza, aiuta il conducente a mantenere la direzione di marcia. Sulla reazione del Crosswind Assist influiscono la velocità del mezzo, le condizioni di carico e il comportamento di sterzata del guidatore.

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Tecnica

Sempre più in crescita tra i mezzi pesanti la diffusione dei cambi automatizzati, che consentono di risparmiare carburante e facilitare la guida. Ecco tutte le proposte delle Case di Ferdinando Tagliabue

Cambiare per risparmiare

I

meno giovani si ricordano sicuramente le “grattate” o le liti, specie al mattino presto a freddo quando per inserire la prima ci voleva una bella forza o …due mani. Certo oggi le cose sono ben diverse, non solo per più moderni e sofisticati cambi automatici o automatizzati ma anche per i più tradizionali cambi manuali, che dispongono di soluzioni e assistenze che permettono anche a chi non ha troppo “la mano” di cambiare senza grandi problemi. Priorità risparmio Il segmento dei pesanti stradali è quello più sensibile ai cambi automatizzati, anche se i commerciali che operano in ambito urbano sarebbero quelli più avvantaggiati. Eppure in questo segmento prevalgono ancora i manuali. Chissà perché. Sui pesanti stradali e sempre più anche per i cava cantiere, la diffusione di cambi automatizzati è in costante crescita. I vantaggi sono tanti, le controindicazioni poche e così ci si sta orientando verso il manuale inteso come optional. Tutti i costruttori hanno la loro proposta ma tutti sono concordi nel sottolineare i vantaggi dell’automatizzato in termini di facilità di guida, semplicità di manutenzione e risparmio di carburante. Innesto rapido Per i nuovi Daf XF è disponibile una nuova generazione di trasmissioni automatiche AS Tronic, caratterizzata da prestazioni più "morbide" in partenza, dalle funzioni EcoRoll e Fast Shift (innesto rapido), che assicurano un considerevole risparmio di carburante e maggior manovrabilità. Per il nuovo XF sono previsti (di serie) un cambio manuale a presa diretta a 12 marce e una trasmissione a 16 marce per gli impieghi pesanti. Questi cambi sono dotati di un sistema di assistenza "Servoshift", soluzione che accresce il comfort grazie al minore sforzo richiesto per i cambi marcia e alla mi-

Il cambio Renault Optidriver + è disponibile, in modalità stradale e off-road

28 TIR161-2013


nore corsa del cambio. Per ridurre i costi di esercizio e al tempo stesso ottimizzare la durata, vengono utilizzati anelli di sincronizzazione al carbonio, mentre per migliorare la facilità di utilizzo, la corsa del pedale della frizione è stata ridotta (da 154 a 135 mm). I cambi automatizzati AS Tronic presentano alcune nuove caratteristiche specifiche di Daf: un software sviluppato di recente e i nuovi sensori assicurano un’azione graduale e morbida della frizione ma anche migliori prestazioni in fase di partenza e di manovra. Il nuovo XF con AS Tronic dispone anche di EcoRoll di serie che, quando il veicolo si I cambi MAN TipMatic sono trova ad affrontare una disponibili nelle versioni leggera discesa, seleziona il directdrive e overdrive folle, permettendo al veicolo di sfruttare l'energia cinetica, procedendo con il motore al minimo. Questa soluzione, secondo i tecnici Daf, contribuisce a ridurre il consumo di carburante (e le emissioni di CO2) di un valore variabile dallo 0,5 all'1%, secondo il percorso. Anche un Allison Sul nuovo Stralis Iveco possono essere adottati cambi manuali a 9 e 16 rapporti, gli automatizzati EuroTronic o l’automatico Allison della serie 3200 a 6 rapporti. I cambi manuali, che a partire dalla versione Euro 6 sono dotati di leva di comando a sinIl Volvo I-Shift prevede golo H, nelle esecuzioni la funzionalità I-Roll per a 9 e 16 rapporti, disponsfruttare l'inerzia gono entrambi del sistema di del veicolo servo assistenza ServoShift, che assicura innesti di marcia rapidi e precisi. Va inoltre segnalato che, grazie al servocomando pneumatico, lo sforzo per la selezione della marcia risulta ridotto del 50% circa mentre la corsa della leva del cambio risulta ridotta del 40%. Il cambio automatizzato EuroTronic, con leva del cambio integrata nella plancia (a 12 rapporti, con comando elettronico della frizione) può essere considerato come la soluzione ottimale in termini di comfort e risparmio, grazie alla logica della cambiata auIl nuovissimo cambio tomatica. Questa soluZf Traxon (non ancora zione presenta consideredisponibile) presentato voli vantaggi; innanzitutto all’IAA 2012 c’è un minor peso rispetto al manuale, gli ingombri sono ridotti e vi è un minor numero di connessioni pneumatiche ed elettriche. Grazie all’assenza dei sincronizzatori, i camTIR161-2013 29


Cambiare per risparmiare plificarne l'utilizzo, MAN TipMatic Fleet dispone della sola modalità automatica. I veicoli TGX e TGS pesanti, con trazione integrale 4x4, 6x6 e 8x8, sono equipaggiati con una variante di TipMatic che consente di viaggiare in modo confortevole in modalità automatica anche in fuoristrada. Per ottenere il massimo spunto su sabbia, fango o pendii, TipMatic commuta il meno possibile nella modalità fuoristrada Dx. Per gli spunti su terreno acciCambio Allison dentato il cambio seleserie 3200 con ziona una coppia motore convertitore di coppia elevata, mantenendo la maridraulico cia innestata il più a lungo possibile. Questa versione di TipMatic è disponibile anche per la serie TGM.

bi di marcia risultano più rapidi e sicuri. Inoltre questo cambio evita una possibile errata selezione dei rapporti, proteggendo in questo modo il motore da dannosi fuori giri. L’EuroTronic offre la possibilità di essere utilizzato in modalità completamente automatica oppure semiautomatica. Nella modalità automatica il cambio di marcia viene calcolato tenendo conto di diversi parametri come le condizioni di carico, di viabilità e lo stile di guida; tutto ciò permette di ottimizzare l’accelerazione, il consumo di carburante ed il comfort. A richiesta, l’EuroTronic può essere dotato del rallentatore idraulico Intarder, per una maggiore efficacia frenante ed un minor consumo dei freni. Ricordiamo infine che sulle versioni Hi-Street e Hi-Road del nuovo Stralis sono disponibili i cambi automatici Allison 3200 a 6 marce. Questo cambio con convertitore di coppia idraulico, che fa la funzione di frizione, è privo di elementi soggetti ad usura e risulta particolarmente indicato negli impieghi che prevedono frequen30 TIR161-2013

Powershift di terza generazione I Mercedes Actros (ma anche il recentissimo Arocs per impieghi cantieristici) sono equipaggiati di serie con i cambi automatizzati Mercedes PowerShift 3, che vantano una eccellente sensibilità dei sensori di innesto, che garantiscono grande rapidità e precisione di risposta. Inoltre, grazie al rapporto diretto nella marcia più alta, si ottiene una marcia particolarmente redditizia, apprezzabile specialmente nel trasporto di linea. Come già avveniva a postazione di guida del nella serie precedente di Mercedes Arocs e il cambio questo cambio, sono preMB Powershift 3 senti delle funzioni supplementari specifiche, come ad esempio la modalità EcoRoll, quella di disimpegno dal fondo stradale (apprezzabile soprattutto per i mezzi che operano nell’Offroad), e la modalità Power. Una novità che invece caratterizza questa nuoti “stop and go”, come nel caso della distribuva generazione di cambi è la funzione di marzione urbana o dei servizi municipalizzati. cia lenta, che va a sostituire la precedente modalità di manovra: si tratta di una funzione che MAN TipMatic: per l’offroad si innesta al rilascio del pedale del freno e che MAN propone sui propri pesanti le versioni di permette al veicolo di procedere a passo d’uoTipMatic con 12 rapporti, adattati in modo spemo con la marcia inserita e senza che vi sia la cifico e disponibili nelle versioni directdrive e overnecessità da parte del conducente di acceleradrive, entrambi progettati per contenere il conre a tutto vantaggio non solo della massima presumo di carburante e proteggere la catena cicisione di manovra ma anche del comfort nematica. Secondo i tecnici della Casa tedesca, quando ci si trova in coda. con questi cambi un autocarro per lungo ragAltre novità riguardano i programmi di gio può risparmiare fino a 2.250 litri di gasolio marcia che si basano sule effettive necessità e 5,9 tonnellate di CO2 all'anno. Nel trasporto e che il conducente può selezionare a propria urbano il conducente non deve preoccuparsi del discrezione. Il programma Economy (che non cambio, concentrandosi solo sul traffico. Sui lunconsente l’utilizzo della funzione kickdown) asghi tratti autostradali in pendenza, TipMatic si sicura considerevoli risparmi di carburante, ha pone sempre nella giusta marcia. Azionando il la velocità massima limitata a 85 km/h e difreno motore, il cambio innesta automaticaspone della funzione EcoRoll che non può esmente la marcia migliore, rendendo così disere disattivata. Il pacchetto Power comprensponibile la massima forza frenante. TipMatic de, a richiesta, oltre al programma Standard Profi può essere azionato in modo completaa basso consumo anche il programma di inmente automatico dal conducente o manualnesto Power, per uno stile di guida maggiormente tramite una levetta sul volante; per semmente orientato sulle prestazioni.


Renaul Optidriver+ a prova di errore I cambi robotizzati svolgono un ruolo essenziale nella riduzione di carburante. Secondo i tecnici di Renault l’impiego di un cambio robotizzato Optidriver+ può comportare un risparmio di carburante nell’ordine del 3% sulle lunghe distanze con motori DXi 11 e DXi 13 e raggiunge il 7% con i cambi Optitronic per i motori DXi 7 e DXi 9. Ma non è solo l‘aspetto di economicità ad essere pregevole, c’è anche una grandissima mobilità. Nei cambi adottati sui Renault, la zona verde è stata parametrata in modo che non sia solo quella in cui il motore consuma meno, ma anche quella in cui la coppia disponibile è maggiore. Da alcuni anni, i cambi robotizzati si sono imposti sul mercato: in effetti, la gestione elettronica dell’innesto dei rapporti preserva la frizione, ne aumenta la durata e limita i rischi di fuori giri, quindi di rottura del motore. Inoltre, procura agli autisti un comfort che consente loro di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla guida. Per le attività nel settore delle costruzioni e della cantieristica, è disponibile una modalità offroad per l’Optidriver+. Questa modalità permette di modificare la gestione dell’innesto dei rapporti, quando il veicolo si muove su terreni difficili. In questi casi viene data priorità alla mobilità ma solo temporaneamente. Infatti, nel resto del tempo viene privilegiato il risparmio di carburante. Va ricordato anche che l’Optidriver+ autorizza anche un effetto rocking, quando l’autista riprende il controllo manuale e moltiplica i passaggi in marcia avanti/retromarcia per fuoriuscire da certe difficoltà. Scania Opticruise: tante modalità di funzionamento Lo Scania Opticruise è pensato per ottenere un controllo predittivo della catena cinematica in funzione di risparmi di carburante dell’ordine del 4-5%, con diverse funzionalità. Scania Active Prediction utilizza il GPS e i dati

topografici per regolare in maniera estremamente precisa la velocità di crociera. Con queste nuove modalità di funzionamento, gli autisti hanno la possibilità di impostare le prestazioni del veicolo in base all’impiego, alle preferenze personali e stile di guida; le diverse impostazioni possono essere modificate (o regolate con precisione) presso le officine Scania. Le nuove funzioni sono integrate nei comandi esistenti, ovvero i comandi al volante per lo Scania Active Prediction e la leva sul piantone dello sterzo per lo Scania Opticruise. Per il passaggio da una modalità all'altra si utilizza il collarino della leva e le modalità disponibili sono visualizzate sul display centrale. Con lo Scania Opticruise sono disponibili fino a tre modalità di prestazioni ma vi sono anche altri parametri che possono essere personalizzati e modificati da un'officina Scania. La modalità Standard garantisce economia dei consumi, offrendo anche buone prestazioni in salita; il sistema cerca di mantenere la massima coppia del motore in salita. Scania Active Prediction, integrato nella funzione, provvede ad aumentare leggermente la velocità per ottenere lo slancio necessario ad affrontare la salita e, prima di affrontare una discesa, il veicolo inizia a funzionare al minimo risparmiando carburante e guadagnando velocità in discesa sfruttando lo slancio del veicolo. Questo sistema funziona in un range di velocità del 6% inferiore e del 4% superiore alla velocità di crociera impostata. Vi è anche la possibilità di scegliere impostazioni alternative del limitatore di velocità di 85 o 80 km/h e il kickdown è disabilitato. In modalità Economy lo scostamento minimo regolabile per il controllo della velocità in discesa con il retarder è di 5 km/h al di sopra della velocità di crociera (3 km/h in altre modalità). La modalità Power è preferita quando sono prioritari i tempi di trasporto. La risposta del motore è più aggressiva e le prestazioni in salita sono ottimizzate con il motore alla massima poten-

Uno sguardo al futuro: ZF TraXon In occasione di IAA 2012, ZF ha presentato il suo nuovo sistema di trasmissione automatica per autocarri pesanti, denominato TraXon. Con un cambio base completamente nuovo e una concezione modulare, TraXon risponde a molteplici esigenze del mercato dei veicoli industriali con una soluzione polivalente per un'ampia gamma di applicazioni. La trasmissione innovativa concilia contraddizioni apparenti: offre più coppia, senza dover scendere a compromessi per quanto riguarda il rapporto massa/potenza, ha una maggiore spaziatura fra i rapporti con un comfort acustico nel contempo migliorato e, secondo l'applicazione, oltre ad una frizione a secco, può essere azionata anche mediante un modulo ibrido, un modulo a doppia frizione o con un convertitore di coppia con frizione e combinata con una presa di forza lato motore. Per la nuova trasmissione (che presumibilmente sarà disponibile nel 2014) ZF ha messo a punto la strategia di innesto rivoluzionaria PreVision GPS che, grazie al collegamento GPS e ad un'interfaccia ai dati di navigazione, agisce in modo predittivo e con un considerevole risparmio di carburante.

za con cambi di marcia più rapidi rispetto alla modalità Standard. La modalità Off-road è ovviamente destinata alla marcia su terreno sconnesso e su superfici con elevata resistenza al rotolamento. Il sistema cerca anche di tenere innestata la frizione il più a lungo possibile per evitare Interruzioni nell'erogazione della potenza e quindi della trazione. Si ricorda le salite L’I-Shift Volvo è sicuramente una delle trasmissioni più moderne disponibili. Eppure sotto la sua superficie c’è un cambio manuale non sincronizzato di vecchia scuola, come si intuisce dal design compatto e dalle ridotte perdite interne. Il suo segreto sta però nell’intelligenza dell’unità di controllo elettronica, che provvede a controllare il sistema pneumatico che aziona la frizione e i cambi di marcia. É grazie alla continua ricezione di informazioni relative alla velocità del veicolo, all’accelerazione, al peso, alla pendenza della strada, alla richiesta di coppia e altro ancora, che I-Shift effettua cambiate di incredibile precisione. I-Shift è progettato in funzione del massimo risparmio di carburante. Rispetto ai cambi manuali, le perdite interne di energia sono ridotte ma quello che fa realmente la differenza è l'elettronica. Nella guida in modalità Economia, i cambi di marcia sono precisi e tempestivi, consentendo così al motore di lavorare nell'intervallo di giri più efficiente. I-Shift prevede anche la funzionalità I-Roll, che scollega il motore per sfruttare l'inerzia del veicolo e che consente di ottenere riduzioni nei consumi di carburante dell’ordine del 2%. Un ulteriore contributo all’efficienza e all’intelligenza di I-Shift viene da I-See. Si tratta di una funzionalità software che utilizza il GPS integrato allo scopo di memorizzare le strade percorse. Grazie alla sua memoria, I-Shift non solo sceglie la marcia migliore in ogni momento ma è anche in grado di essere pronto per la topografia successiva. Secondo i tecnici Volvo I-See è in grado di assicurare un risparmio del 5% di carburante (nel caso I-Cruise sia attivo per tutto il tempo). Ricordiamo infine che è possibile personalizzare I-Shift in base alle condizioni di guida.

Tra le personalizzazioni vi è quella per la distribuzione e la cantieristica (con funzioni di ausilio in partenza e per manovre in spazi ristretti) o quella per i trasporti a lungo raggio con specifiche funzioni per il massimo contenimento dei consumi (è prevista anche l’aggiunta di I-See e I-Cruise per risparmi ancora maggiori). TIR161-2013 31


l’importo di euro 12,00 per le somme dovute a titolo di Irpef e addizionali regionali e comunali o se inferiori a 10,33 euro per le somme da versare a titolo di Iva e Irap. Come di consueto gli autotrasportatori sono obbligati ad effettuare i versamenti in via telematica direttamente (mediante il servizio telematico utilizzato per la presentazione delle dichiarazioni fiscali; oppure ricorren-

Fisco

di Angelo Ciaravolo

Modello Unico 2013: come pagare meno tasse

COSA R ICOR DAR E

C’E’ TE MP O F INO AL 17 GIUGNO P ER EF F E T TUAR E I VE RS AMEN TI A SALDO, COMP RE SI QUEL LI RE LA TIVI AL P RIMO ACCON TO, CH E RISULT ANO DALL’UNICO 2013

E’ POSSIBILE DIF F ER

IL PAGA ME N TO AL 17 LUGL IO, CON LA MAIRGGE IOR 0,40 P ER CE N TO, A TITOLO AZ IONE DELLO COR RISP E T TIVO.

DI IN TE RE SSE

SE LE IMPOS TE RISU LTAN TI DALLA DIC HIARAZIONE DE I RE DDITI NON SUP ERANO L’IMP OR TO DI 12 EURO P ER LE SOMME DOVU TE A TITOLO DI IR P EF E ADDIZ IONAL I RE GIONAL I-C OMUNAL I O SE E’ INF ER IOR E A 10,33 EURO P ER LE SOMME DA VE RSAR E A TITOLO DI IVA E IR AP NON E’ DOVU TO NULLA AL F ISC O

C’è tempo fino al 17 giugno per effettuare i versamenti a saldo, compresi quelli relativi al primo acconto, che risultano dall’Unico 2013. Con una maggiorazione dello 0,40% però si può differire tutto al 17 luglio

D

opo i recenti aggiornamenti delle istruzioni ai modelli delle dichiarazioni dei redditi (Unico e Irap), gli autotrasportatori potranno ridurre il carico delle tasse, oltre che con le agevolazioni riservate al settore, anche con gli sconti e i bonus previsti nel quadro RP del modello Unico 2013. Intanto è utile ricordare che c’è tempo fino al prossimo 17 giugno (il 16 giugno è domenica) per effettuare i versamenti a saldo, compresi quelli relativi al primo acconto, che risultano dall’Unico 2013. Tuttavia è possibile differire il pagamento al 17 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%, a titolo di interesse corrispettivo. Ricordiamo che nulla è dovuto al Fisco nel caso in cui le imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi non superino ciascuna 32 TIR161-2013

do ai servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane o anche utilizzando i servizi di remote banking offerti dal sistema bancario). In alternativa è possibile tramite gli intermediari abilitati al servizio telematico Entratel (commercialisti, Caf, ecc.). Nel compilare il modello F24 si deve tener presente che gli interessi relativi agli importi a debito rateizzati di ciascuna sezione vanno esposti separatamente dall’imposta, utilizzando l’apposito codice tributo. Va ricordato inoltre che, per presentare in via telematica le dichiarazioni (redditi, Iva e Irap), c’è tempo fino al prossimo 30 settembre. Versamenti a rate Le somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte (compresi i contributi risultanti

dal quadro RR relativi alla quota eccedente il minimale), ad eccezione dell’acconto di novembre, che deve essere versato tassativamente in un’unica soluzione, si possono versare anche in rate mensili. In ogni caso il pagamento rateale deve essere completato entro il prossimo mese di novembre. La rateazione non deve necessariamente riguardare tutti gli importi ma anche soltanto alcune delle imposte che scaturiscono dalle dichiarazioni. I dati relativi alla rateazione devono essere inseriti nello spazio “Rateazione/Regione/Provincia” del modello di versamento F24 on line. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi nella misura del 4% annuo, da calcolarsi secondo il metodo commerciale, tenendo conto del periodo decorrente dal


Le vostre domande

giorno successivo a quello di scadenza della prima rata fino alla data di scadenza della seconda (gli interessi da rateazione non devono essere cumulati all’imposta, ma devono essere versati separatamente). É utile ricordare che è possibile effettuare il pagamento della prima rata entro il 17 giugno 2013, ovvero entro il 17 luglio 2013, maggiorando l’importo dovuto dello 0,40% a titolo d’interesse corrispettivo. Chi versa la prima rata entro il 17 giugno deve effettuare il pagamento della secon-

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Compensazione crediti gasolio Esercito l’attività di autotrasporto merci per conto terzi e beneficio del credito, cosiddetto caro petrolio. Volevo sapere entro quando può essere utilizzato in compensazione l’ammontare del credito per i consumi di gasolio del primo trimestre 2012. Francesco Salerno Piacenza Il credito riferito ai consumi del primo trimestre 2012 potrà essere utilizzato in compensazione entro il 31 dicembre 2013 ed il rimborso in denaro dell’eventuale eccedenza non compensata potrà essere richiesto entro il 30 giugno 2014. Il credito sorto per i consumi del quarto trimestre 2012 potrà, invece, essere utilizzato in compensazione fino al 31 dicembre 2014 ed il rimborso dell’eventuale eccedenza potrà essere richiesto entro il 30 giugno 2015.

Sicurezza del lavoro Esercito l’attività di autotrasporto con sette dipendenti. É vero che, per le aziende fino a 10 dipendenti, sono cambiate le regole in materia di sicurezza del lavoro? Andrea Vento La Spezia Sì, è vero. Dal primo giugno di quest’anno, anche le aziende fino a 10 dipendenti dovranno provvedere alla valutazione dei rischi, non più con l’autocertificazione, ma attraverso le procedure standardizzate. In caso di omissione, le sanzioni sono piuttosto salate (si rischia l’arresto fino a 6 mesi ed una multa fino a 6.400 euro). Equitalia Ho un debito con Equitalia, di circa 1.500 euro, per vecchi tributi non pagati. C’è la possibilità di un condono? Federico Salsa Asti

I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO 4001 IRPEF saldo 4033 IRPEF acconto prima rata 4034 IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione 6099 IVA annuale saldo 1668 Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario 3801 Addizionale regionale 3844 Addizionale comunale da rata entro il 16 luglio 2013, con l’applicazione degli interessi dello 0,32%. Chi invece versa la prima rata entro il 17 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%, deve versare la seconda rata entro il 20 agosto 2013 con l’applicazione degli interessi dello 0,32%. Sugli importi da versare con le rate mensili successive, si applicano gli interessi dello 0,33% in misura forfettaria, a prescindere dal giorno in cui viene eseguito il versamento. Compensazione Come di consueto, gli autotrasportatori hanno la facoltà di compensare nei confronti dei diversi enti impositori (Stato, Inps, Enti Locali, Inail) i crediti e i debiti risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributive. Il modello F24 va co-

3843 Addizionale comunale acconto

munque presentato, anche se, per effetto della compensazione, il saldo finale è uguale a zero. Come alleggerire il peso delle tasse Per pagare meno tasse, occhio alla lista delle spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni. Occorre ricordare però che, per essere deducibili o detraibili, le spese devono essere state sostenute nell’anno 2012. In pratica gli oneri possono essere fatti valere in due diversi modi (quelli detraibili consentono di detrarre dall’imposta lorda una percentuale della spesa sostenuta, quelli deducibili consentono invece di ridurre il

reddito su cui si calcola l’imposta da pagare). Inoltre, le spese devono essere rimaste a carico del dichiarante (per alcune tipologie, la deduzione è concessa anche quando è sostenuta nell’interesse di familiari fiscalmente a carico, ossia con un reddito inferiore a 2.840,51 euro). Va anche ricordato che la relativa documentazione (ricevute, fatture e scontrini fiscali) deve essere conservata fino al 31 dicembre 2017. Tra i principali oneri che riducono il reddito ricordiamo i contributi previdenziali e assistenziali (obbligatori e/o facoltativi), l’Inail versata per le casalinghe, la quota del SSN pagata sui premi di assicurazione delle autovetture superiore a 40 euro,

Dal prossimo 1° luglio verranno cancellate d’ufficio le cartelle di pagamento per importi non superiori a 2 mila euro, relative a ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999. Caro petrolio Entro quando posso chiedere il rimborso del credito “caro petrolio” relativo all’anno 2011, per l’eccedenza non compensata? Umberto Pinna Ascoli Piceno Per i consumi relativi all’anno 2011, con le precedenti disposizioni la dichiarazione all’Agenzia delle Dogane doveva essere inviata entro il mese di giugno 2012. L’utilizzo in compensazione doveva avvenire entro il mese di dicembre del 2012, mentre la presentazione dell’istanza di rimborso dell’eccedenza non compensata deve avvenire entro il prossimo 30 giugno.

ecc. Sono inoltre interamente deducibili le spese mediche generiche e di assistenza specifica per i portatori di handicap, gli assegni periodici corrisposti al coniuge in caso di separazione, le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose, le erogazioni liberali a favore delle organizzazioni non governative, ecc. Tra gli oneri che invece riducono l’imposta vanno rammentate le spese sanitarie per un importo di spesa che eccede 129,11 euro (sono interamente deducibili le spese sanitarie sostenute per i disabili), le spese per acquisto e riparazione veicoli per i disabili (spesa massima detraibile per un solo veicolo è pari a 18.075,99 euro), le spese per l’acquisto di cani guida dei non vedenti (senza limite di importo), le spese per l’istruzione secondaria e universitaria,ecc. Sono infine detraibili, tra le altre, tutte quelle spese sostenute nell’interesse del contribuente, quali le spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica, le spese funebri, le spese per intermediazione immobiliare, le spese veterinarie, ecc. TIR161-2013 33


Lavoro

di Mariangela Pagano

A

rrivano le linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento, tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro e di quelli indirizzati ai soggetti disabili. Stato e Regioni hanno infatti stipulato un accordo, in attuazione di quanto stabilito dalla Legge Fornero, volto a definire le nuove regole. Le linee guida non si applicano ai tirocini curriculari promossi da università, istituzioni scolastiche, centri di formazione professionale, ovvero tutte le fattispecie non soggette alle co-

Tipologie di tirocini I tirocini formativi e di orientamento sono finalizzati ad agevolare l’occupazione dei giovani nel percorso scuola-lavoro e sono diretti a favore di coloro che abbiano conseguito un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi. La durata di tali tirocini, comprensiva di eventuali proroghe,

aver effettuato licenziamenti, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo, e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative, nei 12 mesi precedenti l'attivazione del tirocinio, ovvero non avere procedure di Cassa Integrazione Guadagni straordi-

non può essere superiore a 6 mesi. I tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro sono finalizzati a creare percorsi di inserimento o reinserimento nel modo del lavoro e sono diretti principalmente a favore di lavoratori sospesi in regime di Cassa Integrazione Guadagni, anche in mobilità, ovvero nei confronti dei disoccupati. La durata di tali tirocini, comprensiva di eventuali proroghe, non può eccedere i 12 mesi. La durata dei tirocini indirizzati ai soggetti disabili non può superare 24 mesi.

naria o in deroga in corso per attività equivalenti a quelle del tirocinio, nella medesima unità operativa. L’azienda ospitante, anche se i tirocini non costituiscono rapporti di lavoro, deve procedere alle comunicazioni obbligatorie di assunzione e nominare un tutor responsabile dell’attuazione del piano formativo. Il tutor deve possedere esperienze e competenze professionali adeguate per garantire il raggiungimento degli obiettivi del tirocinio.

Tirocini formativi: ecco le linee guida Stato e Regioni hanno stipulato l’accordo volto a stabilire nuove regole uniformi in tutta Italia, dando così attuazione a quanto stabilito dalla Legge Fornero. Le novità stabilite dalla nuova disciplina municazioni obbligatorie, in quanto esperienze previste all'interno di un percorso formale di istruzione o di formazione, ai tirocini per soggetti extracomunitari promossi all'interno delle quote di ingresso, nonché a quelli estivi. La regolamentazione in materia di tirocini è di competenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, che avranno tempo sino al 24 luglio 2013 per adeguarsi a tali linee guida. I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i soggetti promotori e i soggetti ospitanti; alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per ciascun tirocinante, predisposto sulla base di modelli definiti dalle Regioni e Province Autonome. 34 TIR161-2013

Obblighi dell’azienda L’azienda ospitante deve essere in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con quella sul collocamento obbligatorio, non deve

Diritti del tirocinante Il tirocinante ha diritto ad una indennità, assimilata dal punto di vista fiscale a quella da lavoro dipendente, non inferiore a 300 euro lordi mensili; tale indennità non è dovuta in caso in cui il soggetto sia percettore di forme


di sostegno al reddito. Altresì ha diritto ad una sospensione del tirocinio per maternità o malattia lunga, intendendosi per tale quella che si protrae per una durata pari o superiore ad un terzo del tirocinio; il periodo di sospensione non concorre al computo della durata complessiva del tirocinio.

Equitalia: sale a 50mila euro la soglia per rateizzazione I contribuenti hanno adesso la possibilità di arrivare fino a 72 rate in sei anni. Per importi superiori occorre dimostrare la difficoltà economica Equitalia, con un proprio comunicato datato 8 maggio 2013, ha concesso delle nuove agevolazioni a favore dei contribuenti che intendano pagare a rate le cartelle esattoriali, per importi sino a 50 mila euro. Infatti, viene elevata a 50 mila euro (prima 20 mila euro) la soglia massima che consente di richiedere la rateizzazione attraverso una semplice richiesta motivata. Anche in questi casi, che non prevedono ulteriori adempimenti e consentono di presentare la domanda in maniera semplificata, sarà possibile spalmare il debito fino a 72 rate. L’importo minimo di ogni rata è pari a 100 euro e nella richiesta di rateizzazione l’interessato potrà esprimere la preferenza per un piano di dilazione a rate variabili e crescenti, più basse all’inizio nella prospettiva futura di un miglioramento della sua situazione economica. É importante sottolineare che il soggetto che ha ottenuto la rateazione non è più considerato

inadempiente e può richiedere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva), al fine di poter partecipare, ad esempio, alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture, servizi, etc. Inoltre, per effetto del riconoscimento della rateizzazione, Equitalia non potrà più iscrivere ipoteca nei confronti del contribuente né attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva finché si è in regola con i pagamenti. La rateazione è prorogabile una sola volta, sempre sino a un massimo di 72 rate, a condizione che si dimostri, nel corso dei pagamenti, il peggioramento della situazione di difficoltà posta a base della concessione della prima rateazione. Da ultimo si evidenzia che per gli importi superiori ai 50 mila euro resta invece necessaria la presentazione di alcuni documenti aggiuntivi per dimostrare la situazione di temporanea difficoltà economica.

Valutazione dei Rischi anche per le aziende fino a 10 lavoratori

Altre novità Il numero di tirocini attivabile contemporaneamente in proporzione alle dimensioni del soggetto ospitante è definito attraverso le discipline regionali e delle Province autonome; tuttavia, nelle more di tale definizione, i limiti sono (esclusi da tali limiti i tirocini in favore di disabili): - unità operative con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato: un tirocinante; - unità operative con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e venti: non più di due tirocinanti contemporaneamente; - unità operative con ventuno o più dipendenti a tempo indeterminato: tirocinanti in misura non superiore al dieci

Dal 1° giugno 2013, tutte le imprese che occupano sino a dieci lavoratori dovranno predisporre il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), secondo le procedure standardizzate emanate coil Decreto del ministero del Lavoro dello scorso 30 novembre 2012 in attuazione di quanto previsto dall’articolo 29, comma 5, del Decreto Legislativo n. 81/2008. Le procedure standardizzate hanno il compito di facilitare il datore di lavoro nella predisposizione del Documento di Valutazione dei Rischi, che deve contenere dei dati minimi, quali la descrizione dell’impresa, l’identificazione dei pericoli presenti in azienda, la valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e l’individuazione delle misure di prevenzione adottate, nonché la definizione del programma di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. Pertanto, è terminata il 31 maggio 2013, per le aziende fino a 10 lavoratori, la possibilità di autocertificare l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi. É opportuno chiarire che la nozione di lavoratore ai sensi del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è molto ampia, infatti vi rientrano tutte le persone che, indipendentemente dal tipo di contratto, svolgono un’attività lavorativa (compresi soci lavoratori, apprendisti, stagisti, etc.), con o senza retribuzione. Si rammenta, da ultimo, che la mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi comporta l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro.

per cento dei suddetti dipendenti contemporaneamente, con arrotondamento all'unità superiore. Nel caso di tirocini che prevedono attività formative in più regioni, la normativa di riferimento è quella della regione sede di attivazione del tirocinio. A far data dalla entrata in vigore delle regolamentazioni regionali, nel corso delle verifiche

delle DPL, se il tirocinio non risulterà conforme alla nuova disciplina e alla relativa regolamentazione regionale di riferimento, il personale ispettivo procederà, sussistendone le condizioni, a riqualificare il rapporto come di natura subordinata con relativa applicazione delle sanzioni amministrative applicabili in tale ipotesi, disponendo al recupero dei contributi previ-

denziali e dei premi assicurativi. Inoltre, sempre a far data dall'entrata in vigore della regolamentazione regionale in materia, la mancata corresponsione dell'indennità comporterà una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell'illecito commesso, in misura variabile da un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 euro. TIR161-2013 35


Normative

di Andrea Giuli

S

ono iniziate il 3 maggio scorso le procedure per l’eliminazione del formato card della carta di qualificazione del conducente (CQC) e la sua unificazione con la patente di guida. L’unificazione riguarda tuttavia solo i titolari di patente di guida italiana, che potranno provare il possesso della qualificazione di conducente professionale (cosiddetta qualificazione CQC) con la sola apposizione del codice unionale armonizzato “95” sulla loro patente di guida, quindi con un solo documento, eliminando il fastidio e

naio 2013, n. 2 (di cui si è parlato nei precedenti numeri di febbraio e marzo di Tir), ed in particolare di quelle successivamente stabilite con il Decreto dirigenziale 17 aprile 2013, recante: “Disposizioni in materia di rilascio del documento comprovante la qualificazione per l’esercizio dell’attività professionale di autotrasportatore di persone e cose, denominata qualificazione CQC”, entrato appunto in vigore il 3 maggio 2013 (con la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 dello stesso giorno).

parte dei competenti uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, del documento "carta di qualificazione del conducente formato card", conforme all'allegato II, sul quale, in corrispondenza della patente di guida posseduta, per la quale il documento è rilasciato, deve essere indicato il codice unionale armonizzato "95" e la data di scadenza di validità della qualificazione iniziale e della formazione periodica per ciascun tipo di abilitazione

CQC: al via l’unificazione con la patente di guida La fusione riguarda solo i titolari di patente di guida italiana, a cui verrà apposto il codice unionale armonizzato 95. Novità anche per la legalizzazione delle fotografie le incombenze burocratiche legate all’ottenimento e alla conservazione dell’attuale CQC formato card. L’unificazione non si applica invece ai titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato estero, che lavorano alle dipendenze di un’impresa italiana di autotrasporto. Costoro continueranno ad avere la CQC formato card e anche in occasione del rinnovo di validità della stessa dovranno richiedere e ottenere, da parte dell’Ufficio motorizzazione competente della provincia ove hanno frequentato il relativo corso di formazione periodica, una nuova CQC formato tessera. Tutto ciò discende dall’applicazione delle norme sul recepimento dell’ultima direttiva comunitaria sulle patenti, contenute nel decreto legislativo 16 gen36 TIR161-2013

L’unificazione non si applica ai titolari di patente rilasciata da uno Stato estero, che lavorano alle dipendenze di un’impresa italiana

Eliminazione della CQC formato card In base alle disposizioni, è stato difatti stabilito che: “Ai fini del possesso della carta di qualificazione del conducente, la qualificazione iniziale e la formazione periodica sono comprovate mediante l'apposizione sulla patente di guida italiana del codice unionale armonizzato "95", secondo le modalità di cui ai commi 2 e 3”, dell’articolo 22 del decreto legislativo 286/2005, come sostituito con l’articolo 20 del menzionato decreto legislativo 2/2013. Per i titolari di patente di guida estera, lo stesso articolo ha invece disposto che: “La qualificazione iniziale e la formazione periodica di conducenti, titolari di patenti di guida rilasciate da altri Stati, sono comprovate dal rilascio, da

eventualmente posseduta". L’eliminazione del documento CQC, e la sua unificazione con la patente di guida, viene quindi effettuata soltanto a vantaggio dei titolari di patente di guida italiana, mentre per coloro che posseggono una patente di guida rilasciata da uno Stato estero (sia esso o meno comunitario) viene ancora disposto il possesso di un documento separato denominato “carta di qualificazione del conducente formato card”. La ragione di tale discriminazione si coglie nel fatto che le ultime direttive comunitarie sulle patenti (2006/126 e 2011/94) hanno imposto ai singoli Stati membri di unificare i documenti di abilitazione alla guida con quelli di qualificazione del conducente da essi stessi rilasciati, ma non hanno consentito ad uno Stato di mo-


dificare i documenti di abilitazione alla guida emessi dagli altri Paesi comunitari. Le modalità di rilascio dei documenti comprovanti la qualificazione per l’esercizio dell’attività professionale di autotrasporto di persone e cose, denominata qualificazione CQC, sono state ora dettate con il menzionato DD 17 aprile 2013, che le ha previste nei seguenti casi: - al rinnovo di validità quinquennale della CQC; - alla richiesta del duplicato CQC per furto, smarrimento, di-

struzione o deterioramento; - alla richiesta della CQC in esenzione. Rinnovo di validità della CQC Com’è noto, la qualificazione CQC è valida per 5 anni e va rinnovata frequentando uno specifico corso di formazione periodica di 35 ore, da tenersi prima della sua scadenza di validità: per le CQC trasporto cose già rilasciate in esenzione da esame, il rinnovo va fatto entro il 9 settembre 2014. L’articolo 4 del decreto dirigenziale sopra richiamato stabilisce che il rinnovo quinquennale della validità della CQC è comprovato: a) per i titolari di patente di guida italiana, con il ritiro della CQC formato card, la sua eliminazione ed il rilascio, da

parte dell’Ufficio Motorizzazione della provincia in cui ha sede l’ente che ha svolto il corso di formazione periodica, di un duplicato della patente posseduta dall’interessato (quindi una nuova patente con una nuova foto), sul quale viene annotato il codice unionale armonizzato “95”, seguito dalla nuova data di scadenza di validità della formazione periodica (che per le CQC trasporto cose già rilasciate per esenzione, sarà il 9 settembre 2019). Va infine notato che sul duplicato

patente saranno indicate almeno due date di scadenza: quella della patente di guida (C o C+E) e quella della relativa qualificazione CQC; b) nel caso di titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato estero, con il rilascio di un duplicato della CQC formato card, sul retro del quale ed in corrispondenza di ogni categoria di patente presupposta viene annotato il codice unionale armonizzato “95”, seguito dalla nuova data di scadenza della stessa CQC. Richiesta del duplicato CQC Ancor prima del rinnovo di validità della CQC, gli uffici provinciali Motorizzazione potranno procedere ad eliminare la CQC formato card e ad unificarla con la patente di guida italiana, nei casi in cui il suo titolare ne segnali

il furto, lo smarrimento o la distruzione (con previa ed adeguata denuncia alle forze dell’ordine) ovvero ne comunichi il deterioramento, esibendo i resti della relativa card. In tali casi – stabilisce l’articolo 5 del decreto dirigenziale in esame – gli uffici provinciali della Motorizzazione, dopo aver verificato la validità della qualificazione posseduta dall’interessato e della patente dalla stessa presupposta, emettono un duplicato patente che attesterà il possesso della CQC con l’annotazione del codice unionale “95” e la sua scadenza. Richiesta CQC per la prima volta in esenzione Dopo aver ricordato che ai sensi della direttiva comunitaria 2003/59 e del suo decreto legislativo di recepimento 286/2005, la qualificazione professionale CQC si ottiene per semplice documentazione, ed in esenzione dalla qualificazione iniziale (corso e relativo esame) da parte di coloro che sono titolari delle patenti di guida presupposte ad una certa data (per il trasporto di cose è necessario essere titolare di patente di guida di categoria C alla data del 9 settembre 2009), l’articolo 3 del più volte menzionato DD 17 aprile 2013 stabilisce che a coloro che chiedono per la prima volta la CQC dopo il 3 maggio 2013 per documentazione, non verrà rilasciata una specifica card per attestare il possesso della qualificazione professionale, ma direttamente un duplicato patente con annotato il codice “95” e la prima scadenza di validità della CQC (per il trasporto di cose al 9 settembre 2014). Tutto ciò sempre che l’interessato sia titolare di patente di guida italiana: altrimenti gli verrà sempre rilasciata una CQC in formato card. Altre precisazioni Giova da ultimo far presente che ogni qual volta una persona chiede all’Ufficio Provinciale Motorizzazione il rilascio di un duplicato patente, deve depositare presso lo stesso l’originale di cui è in possesso (tranne nei casi di furto, smarrimento e distruzione della stessa) e che per tutta la durata della pratica di rilascio del duplicato, potrà circolare il Italia con la ricevuta sostitutiva della patente. Questa regola non vale per la guida dei veicoli all’estero, per la quale è stato

chiesto agli uffici Motorizzazione di tenere solo la copia della vecchia patente e di ritirarne l’originale all’atto del rilascio del duplicato. La legalizzazione delle foto Altra questione sottoposta alla Motorizzazione è quella della legalizzazione delle fotografie da riportare sulla CQC (in formato card) o sulla patente di guida. Al riguardo, la Direzione generale (con nota del 15 maggio 2013, prot. n. 12278) ha chiarito che: - per le CQC formato card (sia quelle già rilasciate, sia per quelle che continueranno a rilasciarsi soltanto ai titolari di patente estera), non è richiesta nessuna legalizzazione delle fotografie del conducente, visto che la stessa CQC non rientra tra i documenti equipollenti alla carta d’identità e, inoltre, non è diretta a permettere l’identificazione del titolare, in quanto detta finalità è assolta dalla patente di guida a cui si riferisce; - per le patenti di guida (in cui viene unificata la CQC con l’inserimento del codice unionale “95”) è invece necessario procedere alla legalizzazione delle fotografie. A tal fine, viene specificato che la legalizzazione può essere fatta anche dall’ufficio provinciale della Motorizzazione (oltre che dai dipendenti dell’ufficio comunale), in qualità di amministrazioni competenti per il rilascio di documenti personali, attraverso una delle seguenti procedure: 1. esibizione delle foto, effettuata direttamente dal soggetto a cui deve rilasciarsi la patente unificata alla CQC, che effettuerà un riscontro con i dati anagrafici del richiedente, risultanti da un suo documento di riconoscimento o, in alternativa, dall’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, e verificherà “de visu” la corrispondenza tra le foto esibite e la persona che le ha consegnate; 2. la produzione delle foto effettuata da un soggetto diverso dall’intestatario della patente, munito di delega. In tal caso, l’intestatario della patente deve sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con la quale dichiara che le fotografie allegate alla dichiarazione riproducono la sua immagine. TIR161-2013 37


Normative

un comunicato stampa dell’8 maggio 2013, ha reso noto di aver dato il via libera alle seguenti agevolazioni per l’autotrasporto. Il recupero delle somme versate nel 2012 dalle imprese di autotrasporto merci (conto terzi e conto proprio) come contributo al Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazio-

a) 56,00 euro per i trasporti all’interno della regione e delle regioni confinanti. La deduzione spetta anche per i trasporti effettuati dall’imprenditore nel territorio del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35% di quello spettante per gli stessi trasporti nell’ambito della Regione o delle Regioni

Operative le prime agevolazioni per il settore Sono scattate le misure di sostegno per il recupero del Servizio Sanitario Nazionale sui premi rca, le deduzioni per i trasporti effettuati e la riduzione del premio Inail

S

ono operative le prime agevolazioni per l’autotrasporto, finanziate con i 400 milioni di euro che l’art. 23, comma 1, della Legge 135/2012, ha messo a disposizione del settore per il 2013. In particolare, nei primi giorni del maggio scorso, sono scattate le misure di sostegno riguardanti il recupero del Servizio Sanitario Nazionale sui premi rca pagati nel 2012 dalle imprese di autotrasporto (somma stanziata 22 milioni di euro); le deduzioni forfettarie per i trasporti effettuati dall’imprenditore o dal socio della società di persone (somma stanziata 113 milioni di euro); e la riduzione del premio Inail (somma stanziata 91 milioni di euro). Analizziamo da vicino questi interventi. Recupero SSN L’Agenzia delle Entrate, con 38 TIR161-2013

L’Inail ha previsto che le maggiori somme versate in occasione della scadenza del 18 febbraio e del 16 maggio potranno recuperarsi con la rata di agosto

ne per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti al trasporto merci, di massa complessiva a pieno carico non inferiore alle 11,5 Ton, di categoria ecologica almeno Euro 2, fino ad un massimo di 300 euro a veicolo. Il beneficio è utilizzabile tramite compensazione nel modello F24, utilizzando il codice tributo “6793”. Deduzioni per i trasporti La deduzione forfettaria delle spese non documentate, per i trasporti eseguiti personalmente dall’imprenditore (o dal socio della società di persone) oltre il Comune in cui ha sede l’impresa di autotrasporto merci in conto terzi, in regime di contabilità semplificata, nelle seguenti misure:

confinanti, quindi in misura pari a 19,60 euro b) 92 euro per i trasporti effettuati oltre questi ambiti. Ricordiamo che questa agevolazione spetta una sola volta per ogni giorno in cui si effettua il trasporto, indipendentemente dal numero di viaggi effettuati. Riduzione premio Inail Per quanto concerne la riduzione del premio Inail dovuto dalle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi, il via libera è stato dato dall’istituto con una nota della Direzione centrale rischi, datata 8 maggio 2013. In questa nota, l’istituto ha dapprima informato che della somma prima detta di 91 milioni di euro, destinata a questo tipo di agevolazione, 82 milioni sono per la riduzione “non struttura-


le” dei tassi medi di tariffa delle voci 9121 e 9123 (per cui questa somma si affianca allo stanziamento strutturale di 42 milioni di euro, per un totale di 124 milioni di euro), mentre 9 milioni sono stati destinati alle imprese artigiane del settore dell’autotrasporto merci, per la riduzione non strutturale dei relativi premi speciali unitari. La nota eviden-

alle retribuzioni già dichiarate in via telematica entro lo scorso 18 marzo, i tassi indicati nel modello 20 SM; - se si tratta di impresa artigiana, calcolare i premi speciali unitari dei componenti del nucleo artigiano (titolari, soci, collaboratori, familiari, associati in partecipazione), applicando al premio di rata 2013,

Procedura per la rateizzazione Se, invece, l’impresa si era avvalsa del pagamento rateizzato in 4 rate, la nota Inail ha individuato la procedura da seguire per calcolare gli importi delle successive rate da versare. In particolare, l’impresa deve: 1. Per la regolazione 2012, applicare il tasso di tariffa indicato nelle basi di calcolo alla regolazione 2012 della polizza dipendenti (voci di tariffa 9121 e/o 9123). Per i componenti del nucleo artigiano (titolari, soci, collaboratori familiari, associati in partecipazione), al premio di regolazione 2012, per le sole voci di tariffa 9121 e 9123, occorrerà applicare la percentuale dell’11,90%. 2. Per la rata 2013, applicare il nuovo tasso di tariffa comunicato con il modello 20 SM. Per i componenti del nucleo artigiano, al premio di rata 2013 occorrerà applicare la percentuale dell’11,70%. 3. Determinare il premio di autoliquidazione, sommando algebricamente quanto do-

l’importo dovuto riconteggiato per la prima rata e l’importo già pagato al 18 febbraio sempre per la prima rata, e quantificare così il credito da utilizzare a conguaglio. 7. Dal nuovo importo della rata di maggio, maggiorato degli interessi come ai sensi del precedente punto 5, sottrarre l’importo a credito già pagato. Attenzione ad un’importantissima novità: visto che le istruzioni dell’Inail sono giunte a ridosso della scadenza del pagamento della seconda rata del premio Inail, quest’anno l’istituto ha previsto che, laddove fossero state riscontrate delle difficoltà a rideterminare l’importo delle rate da pagare, le maggiori somme versate in occasione delle scadenza del 18 febbraio e del 16 maggio scorsi potranno recuperarsi con la rata di agosto, ricalcolando l’intero importo dovuto a titolo di autoliquidazione 2012/2013, suddividendo tale importo per 4 e calcolando sulle rate successive alla prima gli interessi.

Studi di settore: approvata la revisione 2012 È stato pubblicato sul Supplemento Ordinario, n. 44 della Gazzetta Ufficiale 31 maggio 2013, n. 126, il Decreto riguardante l’approvazione della revisione congiunturale speciale degli studi di settore, per il periodo di imposta 2012. zia anche la procedura che le imprese devono seguire per usufruire dei nuovi tassi di premio, comunicati alle stesse con il modello 20 SM che l’istituto ha provveduto ad inviare a mezzo posta elettronica certificata oppure, per le imprese che non l’avessero attivata, a mezzo del servizio postale. In particolare, le situazioni che possono verificarsi sono due a seconda che, in occasione della prima scadenza del 18 febbraio scorso, l’impresa abbia versato la regolazione del premio 2012 e la rata del 2013 in un’unica soluzione oppure usufruendo della possibilità di rateazione in 4 rate, fermo restando che in entrambi i casi, l’impresa deve: - calcolare i premi ordinari dovuti per i dipendenti e gli altri soggetti assimilati, applicando

Il Decreto del 23 maggio 2013 del ministero dell’Economia e delle Finanze riguarda le attività economiche nel settore delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio. Il decreto prevede l'introduzione di correttivi nel calcolo di Gerico, affinché la determinazione dei compensi consideri l'attuale stato di crisi economica e, in particolare, correttivi all'analisi di normalità economica; correttivi

per le sole voci di tariffa 9121 e 9123 ed in base alle percentuali di incidenza presenti, la percentuale di riduzione dell’11,70%, mentre alla regolazione 2012 va applicata la riduzione dell’11,90%. Se il premio era stato versato in unica soluzione entro lo scorso 18 febbraio, il maggior importo versato può essere utilizzato in compensazione a mezzo F24, con le consuete modalità.

specifici per la crisi; correttivi congiunturali di settore; correttivi congiunturali individuali. I contribuenti che dichiarano ricavi o compensi 2012 di importo non inferiore a quello che risulta in base agli studi di settore integrati con i correttivi non sono assoggettabili ad accertamento. Nel prossimo numero di Tir esamineremo il decreto nel dettaglio con un maggiore approfondimento.

vuto per regolazione e rata. 4. Dividere l’importo del premio di autoliquidazione per 4, ottenendo così l’importo dovuto per la singola rata. 5. Calcolare l’ammontare degli interessi per le rate di maggio, agosto e novembre sul nuovo importo delle singole rate di cui al punto 4, nella misura del 3,11% in ragione d’anno. 6. Calcolare la differenza tra

Infine, anche per le ditte che hanno presentato la denuncia di esercizio nei termini, con data di inizio attività compresa tra la metà e la fine di dicembre 2012, l’Inail ha provveduto a rielaborare le basi di calcolo del premio Inail in scadenza il 17 giugno, inserendole nel modello inviato alle aziende che, pertanto, dovranno anch’esse provvedere secondo la procedura prima indicata. TIR161-2013 39



Costi minimi

Costi minimi di sicurezza

In Francia diventa operativa la maggiorazione forfettaria, un meccanismo di adeguamento dei costi legato ai nuovi pedaggi per l’autotrasporto Importante decisione della Corte Costituzionale francese. La Consulta transalpina ha respinto il ricorso presentato lo scorso 25 aprile dai deputati dell’UMP (Union pour un Mouvement Populaire), contro l’aumento della maggiorazione forfettaria per l’autotrasporto causato dall’Ecotaxe, la tassa che introduce il pedaggio per i veicoli pesanti sulla rete stradale nazionale. La decisione della Corte Costituzionale francese, dunque, comporterà l’aumento della maggiorazione forfettaria, ovvero il meccanismo che consente alle aziende di autotrasporto transalpine di fatturare alla committenza gli aumenti dei principali costi di trasporto. Gli autotrasportatori avevano chiesto che al loro interno fosse compresa anche l’Ecotassa. Quest’ultima dovrà essere pagata dal prossimo 1° ottobre da tutti i veicoli francesi e stranieri con una massa superiore alle 3,5 Ton, sulle strade nazionali e dipartimentali francesi.

La richiesta degli autotrasportatori è stata accolta e quindi la maggiorazione forfettaria dei costi di trasporto a carico della committenza è diventata definitiva.

Le nuove tabelle integrali

Alcuni punti della decisione della Corte Ecco i punti principali della decisione della Corte Costituzionale. Il punto 11 sottolinea che considerando che “la maggiorazione forfettaria del prezzo della prestazione di trasporto merci è totalmente a carico dell’impresa di autotrasporto” e che “non è una tassa dello Stato, né un introito pubblico”, l’istanza deve essere rigettata. Tra le valutazioni della Corte vi è poi il punto 12, dove viene precisato che “se l’ammontare della maggiorazione del prezzo della prestazione di trasporto può essere differente dall’ammontare della tassa pagata per questa prestazione, le differenze di trattamento che ne derivano sono in rapporto diretto con l’obiettivo di assicurare, attraverso un meccanismo forfettario basato su una valutazione media del costo della tassa, l’effettiva partecipazione dei beneficiari della prestazione di trasporto ad un costo supplementare suscettibile di risultare, in applicazione delle disposizioni

del codice doganale, dall’utilizzo della rete stradale”. E poi prosegue evidenziando che, per quanto riguarda il costo di trasporto, “i vettori in conto proprio non sono nella stessa situazione di quelli in conto terzi e che, allo stesso modo, le tasse in conto proprio non sono le stesse delle tasse in conto terzi. Di conseguenza, le obiezioni sulla violazione del principio di uguaglianza devono essere respinte”. Le tappe della vicenda Ad aprile il Parlamento francese aveva approvato una norma che prevede un aumento forfettario dei costi dell’autotrasporto a carico della committenza, come compensazione dell’Ecotassa per i veicoli pesanti. Durante il percorso parlamentare, deputati e senatori hanno approvato alcuni emendamenti voluti dalle associazioni degli autotrasportatori, nonostante l’opposizione della committenza. Secondo la nuova norma, la libera contrattazione tra le parti (committenza e imprese del settore) deve tenere conto di alcuni costi, tra i quali il prezzo del carburante, l’ammortamento del veicolo, i pedaggi autostradali, la gestione amministrativa del trasporto, ma anche il costo dell’Ecotassa. La legge non è stata

fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %

Aumento ecotassa dal 1/1/2014 Intanto sulla Gazzetta Ufficiale francese sono state pubblicate le tariffe dell’Ecotassa che, come detto, entreranno in vigore dal 1° ottobre 2013. Allo stesso tempo è stato stabilito un aumento del 10% degli importi, che scatterà dal 1° gennaio 2014. Le tariffe dell’Ecotassa varieranno non solo in base ai chilometri percorsi sulla rete stradale francese, ma anche a seconda della categoria ambientale dei veicoli e del numero di assi. Nel primo caso sono previsti sette livelli (Euro 0 ed Euro 1 insieme, Euro 2, Euro 3, euro 4, Euro 5, Euro 6 e mezzi elettrici), mentre nel secondo caso ci sono tre categorie: veicoli a due assi fino a 12 Ton, veicoli a due e tre assi con più di 12 Ton e veicoli con quattro o più assi. Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.

da 7,5 a 11,5 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,613 22,255

gradita dalla committenza, che l’ha impugnata davanti alla Corte Costituzionale.

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,662 20,592

0,744 18,323

0,833 16,375

1,014 13,456

costo km incidenza carburante %

0,904 23,139

1,042 20,061

1,147 18,234

1,372 15,245

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,553 0,632 incidenza carburante 24,670 21,569

0,694 19,643

0,753 18,115

0,924 14,767

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,743 0,804 incidenza carburante 28,156 26,018

0,922 22,671

1,017 20,566

1,222 17,117

da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %

da 11,5 a 26 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,745 26,149

0,833 25,112

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,822 23,706

0,952 20,479

1,031 18,902

1,240 15,712

costo km incidenza carburante %

0,991 25,783

1,067 23,945

1,211 21,100

1,319 19,372

1,582 16,151

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,665 0,732 incidenza carburante 7,517 5,465

0,852 3,523

0,921 2,172

1,100 0,909

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,871 0,937 incidenza carburante 29,334 27,266

1,071 23,858

1,169 21,857

1,412 18,095

TIR161-2013 41


Costi di sicurezzaaprile2013

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

superiore a 26 t. km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

1,318 29,083

1,630 23,516

1,790 21,412

1,918 19,982

costo km incidenza carburante %

1,232 31,113

1,380 27,777

1,491 25,704

1,767 21,700

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,089 1,168 incidenza carburante 35,190 32,817

1,440 26,618

1,590 24,105

1,708 22,438

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,019 1,092 incidenza carburante 37,606 35,102

1,230 31,164

1,321 29,011

1,567 24,471

costo km incidenza carburante %

1,229 31,182

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr km

1,149 33,353

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,357 28,245

1,533 25,001

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,207 1,363 incidenza carburante 31,755 28,119

1,713 22,376

1,523 25,168

1,877 20,423

1,677 22,858

2,024 18,942

1,804 21,253

costo km incidenza carburante %

1,418 27,043

1,575 24,338

1,681 22,810

1,788 21,442

2,068 18,535

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,258 1,395 incidenza carburante 30,484 27,478

1,491 25,717

1,588 24,142

1,808 21,200

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,367 28,039

1,538 24,920

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,217 1,368 incidenza carburante 31,494 28,016

1,713 22,376

1,523 25,168

1,882 20,368

1,682 22,790

2,283 16,789

2,063 18,579

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,493 0,257

1,678 0,228

1,790 0,214

2,192 0,175

2,526 0,152

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,323 1,488 incidenza carburante 0,290 0,258

1,590 0,241

1,972 0,194

2,256 0,170

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,311 29,249

1,475 25,998

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,161 1,305 incidenza carburante 33,029 29,385

1,624 23,599

1,434 26,725

1,761 21,774

1,561 24,565

2,206 17,379

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,282 29,895

1,476 25,973

1,539 24,909

1,783 21,494

2,406 15,930

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,132 1,316 incidenza carburante 33,856 29,132

1,369 28,003

1,593 24,057

2,136 17,943

1,956 19,600

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna km costo km incidenza carburante %

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,321 29,028

1,485 25,822

1,634 23,455

1,771 21,651

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante

1,444 26,540

1,571 24,408

1,966 19,501

1,083 35,403

1,155 33,176

1,361 28,175

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 2 costo km incidenza carburante

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,914 41,924

0,977 39,243

1,078 35,563

1,260 30,423

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

TIR161-2013 41

1,614 23,758

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

2,216 17,300 km

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,171 1,315 incidenza carburante 32,747 29,162

1,062 36,112

1,484 25,837




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