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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

LAZIONI IMMATRICO

li anni 2009-2012 g del tracollo

CONTRATTO

Prime intese sul rinnovo

· n.162 Luglio/Agosto 2013

TECNICA

uro6 La gamma E ks Renault Truc

Il Governo rilancia le infrastrutture DCOOS6423 S/CONV/144/2012

PROSEGUE INTANTO IL DIALOGO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. CHIESTA LA SOSPENSIONE PER IL SISTRI, MENTRE DAI TRIBUNALI ARRIVANO NUOVE SENTENZE SUI COSTI MINIMI DI SICUREZZA



PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

ZIONI IMMATRICOLA

anni 2009-2012 gli del tracollo

DCOOS6423 S/CONV/144/2012

ANNO XIII N° 162 - Luglio/Agosto 2013 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Stefania Cippitelli, Mauro Concezzi, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it

CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it

REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it

GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Federico Cabassi, Angelo Ciaravolo, Angela Iantosca Mariangela Pagano, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue

CHIUSO IN REDAZIONE IL 3.7.2013 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale PUBBLICITÀ AGB Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tevere 44 – Roma Tel. +39 06.68801898 adv@rivistatir.it

· n.162 Luglio/Agosto 2013

entre andiamo in stampa con questo numero di Tir, arriva la notizia della possibile riconvocazione del tavolo tripartito: Governo, associazioni di categoria e committenza provano a confrontarsi di nuovo per trovare una soluzione comune ai problemi che attanagliano in questo momento la Il Governo rilancia categoria. Non solo costi minimi di sicurezza, le infrastrutture quindi, anche se questo argomento sarà sicuramente centrale nel dibattito e lo condizionerà pesantemente, ma un confronto aperto su tutti gli aspetti che riguardano questo settore e che toccano da vicino tutta la filiera, dalla committenza al padroncino. CONTRATTO

Prime intese sul rinnovo

TECNICA

La gamma Euro6 s Renault Truck

PROSEGUE INTANTO IL DIALOGO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. CHIESTA LA SOSPENSIONE PER IL SISTRI, MENTRE DAI TRIBUNALI ARRIVANO NUOVE SENTENZE SUI COSTI MINIMI DI SICUREZZA

Dialogo costruttivo A spingere verso una soluzione mediata è il mondo politico, a partire dal Ministro dei Trasporti Lupi, dal Sottosegretario Girlanda, ma non dimentichiamo che è stato lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel corso di un convegno in periodo pre-elettorale proprio nella sede di Confindustria, ad auspicare un accordo tra le parti. Sullo sfondo, dicevamo, i costi minimi di sicurezza, vero casus belli del (mancato) confronto tra associazioni di categoria e committenza di questi ultimi mesi. Sì perchè, mentre scriviamo, non sappiamo ancora se l’iniziativa annunciata solo poche ore fa avrà un seguito, se la committenza accetterà il confronto (chiesto da buona parte delle associazioni di categoria, oltre che dal Governo) e se, infine, questo confronto sarà produttivo. Se guardiamo al passato e torniamo indietro di soli pochi mesi la risposta dovrebbe essere negativa, anche perché gli attori in gioco – a parte la nuova compagine politica – sono gli stessi del precedente tavolo su cui non si trovò un accordo. Anche gli elementi di contorno sono cambiati poco: prima si attendeva la sentenza del Tar, ora quella della Corte di Giustizia Europea, mentre dai tribunali arrivano sentenze a favore dell’una o dell’altra teoria. Ma i mesi che sono trascorsi hanno lasciato solchi profondi nell’economia italiana, e il mondo produttivo ha bisogno sempre più di regole certe e di sicurezza. “L'autotrasporto deve essere il motore della ripresa”, ha affermato Gianni Letta nel suo intervento ai festeggiamenti per il 50esimo Fai. Facciamo in modo che tutta la filiera produttiva e logistica italiana, insieme, sia l’artefice di questa ripresa. Massimo De Donato

Concessionaria Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481134 servizio clienti@editorialecec.it REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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In copertina: la nuova gamma D di Renault Trucks

Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO


Sommario n. 162 - luglio/agosto 2013

Il “Decreto del fare” rilancia le infrastrutture

14

Lavori per circa 3 miliardi di euro per piccole, medie e grandi opere, recuperati dalla cassa inutilizzata della Tav Torino-Lione, del Terzo valico Milano-Genova e dei fondi per il contenzioso contrattuale sul Ponte di Messina. E intanto il sottosegretario Girlanda incontra Unatras di Lucia Angeloni

50 anni Fai: a Montecatini la storia dell'autotrasporto italiano

17

L’associazione di categoria celebra il passato con lo sguardo proiettato al futuro. Letta: concretezza e passione. Palenzona: protagonisti del nostro sviluppo

2009-2012: gli anni neri delle immatricolazioni

18

Uno studio dell’Unrae riporta le statistiche per ogni tipo di veicolo negli ultimi dieci anni. Forte calo nel 2008-2009, poi una ripresa di due anni, e nel 2011-2012 nuovo tonfo delle immatricolazioni di Andrea Pegoraro

Cifre da capogiro per il mercato nero dei pallet

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Da anni la Fiap denuncia le pratiche illecite, che generano un’evasione fiscale di oltre 500 milioni di euro l’anno, e gravi danni per gli autotrasportatori, obbligati per contratto a restituire i bancali ai mittenti di Federico Cabassi

La forma che consente il risparmio

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Un importante componente nel contenimento dei consumi di carburante è costituito dall’aerodinamica. Tutte le Case quindi stanno proponendo veicoli sempre più performanti. Vediamo le proposte di Ferdinando Tagliabue

R/Evolution la gamma Renault Trucks Titolo per box abcdefghi

25

Il Gruppo Volvo ha investito oltre due miliardi di euro per rinnovare completamente i veicoli, Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer elit. Lorem ipsum dolor sit amet, che presentano nuovi motori, un nuovo designadipiscing e nuovi nomi consectetuer adipiscing elit. Aliquam condimentum, lorem nec pharetra malesuada, di Lucia Angeloni elit elit sodales augue, quis placerat lacus nunc nec wisi. Praesent velit wisi, tincidunt laoreet, pellentesque id, nonummy sed, risus. Donec pellentesque augue vel lectus. Nullam vel quam eu urna bla

Rubriche Editoriale Lettere Albo Scadenze e divieti

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3 5 6 8

Europa Fisco Lavoro Normative Costi di sicurezza Solidarietà

11 26 28 30 32 34



Albo

Governo e Associazioni: questo è l’Albo Ecco compiti e funzioni del Comitato Centrale dell’Albo, stanza di compensazione al cui interno si confrontano e trovano soluzione interessi del settore ed esigenze generali pubbliche riuscendo, oltre a dare i numeri sulla rappresentanza estera di Assologistica e altre notizie di fondamentale importanza sulle catene logistiche, a definire l’Albo dell’Autotrasporto il primo responsabile di veri e propri fenomeni di gestione mafiosa del settore. Stupefacente!

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca

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o letto alcuni giorni fa un comunicato stampa incommentabile del giovane presidente di Assologistica Carlo Mearelli, che, in poco tempo, ha saputo attirare su di sè l’attenzione dell’opinione pubblica per le sue grandi capacità di comunicatore. Le prime avvisaglie del suo immenso talento si erano intuite durante il Transpotec dello scorso marzo quando, davanti a un ammutolito pubblico fatto di autotrasportatori, riuscì a spiegare, con una grande performance, come nel settore del trasporto non conti, in sostanza, più niente l’autotrasporto, ma tutto sia basato sul concetto di “Supply Chain”, termine inglese notoriamente molto conosciuto tra gli addetti al settore. Nell’ultimo comunicato, però, ha superato se stesso

Cosa fa il Comitato Centrale dell’Albo A questo punto, però, è il caso di ricordare, che cos’è e da chi è composto il Comitato Centrale Albo dell’Autotrasporto. Il Comitato è l’organo di direzione dell’Albo Nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi. Esso, anche grazie alla sua articolata composizione, rappresenta una naturale stanza di compensazione al cui interno si confrontano e trovano soluzione interessi del settore ed esigenze generali pubbliche. Al Comitato sono affidate funzioni assai complesse che riguardano tre grandi aree: - area amministrativa e di gestione nella formazione, tenuta e pubblicazione dell’Albo Nazionale nonché di indirizzo e coordinamento in merito alla formazione, tenuta e pubblicazione degli albi provinciali, di risposta a quesiti e pareri; - area di collaborazione e di supporto alle scelte dell’autorità di Governo; - area della ideazione e fornitura di strumenti finalizzati allo sviluppo ed al miglioramento dell’autotrasporto, con particolare riguardo a

studi, ricerche, sicurezza, informazione e formazione degli imprenditori e degli addetti. Da chi è composto l’Albo Il Presidente dell’Albo è un Consigliere di Stato e i vice presidenti sono l’uno espressione dell’Amministrazione dei trasporti e l’altro delle associazioni di categoria. Fanno parte del Comitato, anche, rappresentanti del ministero dei Trasporti, del ministero degli Interni, degli Esteri, dello Sviluppo Economico, dell’Economia e Finanza, delle Politiche Agricole e Forestali, delle Regioni a statuto ordinario, delle Regioni e delle Province autonome a statuto speciale e, infine, sono membri del Comitato gli esponenti delle principali associazioni nazionali di rappresentanza delle imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi e delle imprese cooperative più rappresentative. Ritengo di essere stato sufficientemente chiaro e che quindi non sia necessario commentare ulteriormente questa incredibile vicenda. Agire per vie legali A questo punto, se non ci saranno quanto prima smentite ufficiali, credo che tutti i membri del Comitato abbiano il diritto-dovere di adire alle vie legali per salvaguardare e tutelare la propria reputazione, onorabilità e onestà intellettuale.Eventuali risarcimenti ottenuti potrebbero essere devoluti all’Associazione vittime della strada.


Avviate le procedure per selezionare nuove aree di sosta Rispetto agli standard sulle aree attrezzate, emanati nei mesi scorsi dall’Unione Europea, quelle cofinanziate dal Comitato Centrale dell’Albo registrano livelli altissimi

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ontinuano le attività relative alle aree di sosta già cofinanziate dal Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori, mentre sono già state avviate le procedure di selezione per finanziare le nuove aree nella logica del completamento della rete. Un’operazione che si inserisce nel tema di fondo della sicurezza dell'autotrasporto, visto che le aree attrezzate facilitano i tempi di guida e di riposo e consentono di porre in sicurezza il carico, il veicolo e tutelano la security per il conducente. Stato dei lavori Le Commissioni istituzionali del Comitato Centrale stanno valu-

Aree di sosta monitorate Le aree di sosta attualmente monitorate dalle Commissioni sono: − DOCKS CONSORZIO COMO Srl di Montano Lucino (CO) (già C.C.I.A.A di Como) − POLO LOGISTICO DEL BIONE LECCO MAGGIANICO S.p.A. − CONSORZIO AUTOPARCO IL VALLATO di Civitanova Marche MC − Società INTERPORTI SICILIANI S.p.A. già Società Interporto di Catania S.p.A. Catania − SERVICE CENTER CATULLO Srl di Sommacampagna VR − AUTOSTRADE CENTROPADANE S.p.A. Loc. S. Felice (CR) Brescia Centro − TRUCK VILLAGE COLLEFERRO Soc. Coop. a r.l. Colleferro (RM) − AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.p.A. di Roma Area sosta “Prenestina Est” − CENTRO INTERPORTUALE MERCI (C.I.M.) S.p.A. di Novara − PROGEFAI Soc. Coop. a r.l. di Orbanssano (TO) − AUTOPARCO BRESCIA EST S.r.l. Verona

tando le domande pervenute per le nuove aeree, mentre per le attività relative alla conclusione delle aree di sosta già approvate nella precedente gestione, le Commissioni istituzionali nominate dal Comitato stanno valutando la documentazione tecnico-economicafinanziaria, nonché la regolarità normativa e contabile, per accelerare il completamento dei lavori e l’erogazione dei contributi, e valutando la conformità delle stesse rispetto agli atti di indirizzo dell’Unione Europea, che nei mesi scorsi ha stabilito degli standard per le aree di sosta attrezzate. Da una prima valutazione, le aree di sosta del Comitato sono parametrate su standard altissimi, pur avendo avviato i lavori molto prima di tali indicazioni. Le aree di sosta cofinanziate sono infatti tutte dotate di servizi all'uomo e ai mezzi, con la suddivisione degli stalli attrezzati in relazione alle diverse tipologie di merci e di mezzi. Tutte le notizie in merito saranno pubblicate sul sito del Comitato Centrale appena saranno completati i lavori delle Commissioni e si potrà agire interattivamente attraverso la Piattaforma Telematica dell'Albo di cui, a persistente supporto degli autotrasportatori, verrà incrementato il contenuto. Verrà, ad esempio, attivato un software che consente di far interfacciare le diverse aree in ordine alla disponibilità dei servizi e le stesse con tutti gli autotrasportatori. Supporto al sistema logistico Nei prossimi mesi, inoltre, saranno valutate le aree di sosta cofinanziate ad oggi quale elemento di supporto al sistema logistico nazionale. Molte aree, infatti, sono a ridosso di zone portuali e pertanto rappresentano un valido polmone

operativo per le vie del mare ai fini del combinato marittimo, come per il combinato ferroviario quelle a ridosso o adiacenti a nodi ferroviari per le merci. Queste aree potrebbero presentarsi come strutture e spazi al servizio dei veicoli che trasportano in ADR, nell'ambito del progetto della piattaforma al servizio dei traffici di merci pericolose in uno con lo studio sulla vulnerabilità dei territori attraversati.

Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba

Albo: presidenza in carica fino al 31 dicembre Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26/06/2013, recante “Proroga di termini di interesse del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, sono state prorogate al 31 dicembre 2013 alcune norme contenute nella tabella 2 allegata alla legge 24 dicembre 2012, n°288. Questo ha consentito di uniformare tutte le scadenze delle cariche interne, allineandole alla scadenza naturale dell’intero organismo, il cui rinnovo è previsto a fine 2013.

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luglio 2013 LUN 1 MAR 2 MER 3 GIO 4 VEN 5 SAB 6 DOM 7 LUN 8 MAR 9 MER 10 GIO 11 VEN 12 SAB 13 DOM 14 LUN 15 MAR 16

Scadenze e divieti MER 17

7-23 7-24

poiché il 30 giugno cade di domenica le scadenze slittano al 1° luglio PEC invio telematico, da parte delle imprese individuali iscritte alla CCIAA, del proprio indirizzo di posta elettronica certificata. BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di maggio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MUTUI I titolari di aziende medio-piccole, potranno richiedere agli istituti di credito la sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei mutui e dei leasing.

GIO 18 VEN 19 SAB 20

7-23

DOM 21

7-24

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 giugno, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.

LUN 22 MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di giugno e del secondo trimestre 2013.

MAR 23 MER 24 GIO 25 VEN 26

7-23 7-24

IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 luglio.

SAB 27

7-23

DOM 28

7-24

LUN 29 MAR 30

IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

MER 31

BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di giugno relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. Analoga comunicazione per le operazioni effettuate nel primo trimestre (trasmissione trimestrale). RIMBORSO GASOLIO: gli autotrasportatori dovranno predisporre ed inviare la domanda di rimborso sui quantitativi di gasolio consumati nel corso del secondo trimestre 2013.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA

CROAZIA*

FRANCIA

GERMANIA

GRECIA*

LUSSEMBURGO

Domenica e festivi

Notte

15.00-24.00

00.00-22.00

22.00-05.00

04.00-14.00 (dal 15/6 al 15/9)

12.00-23.00 (dal 15/6 al 15/9)

-

22.00-24.00

00.00-22.00

-

07.00-20.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

-

15.00-22.00 (dal 16/6 al 15/9)

15.00-22.00 (dal 16/6 al 16/9)

-

21.30-24.00

ROMANIA

SLOVACCHIA

SLOVENIA

SVIZZERA

UNGHERIA

00.00-21.45

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Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.

14 sabati 20 e 27 dalle 7.00 alle 19.00 e dalle 00.00 alle 22.00 della domenica successiva

Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.

Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.

Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.

venerdì 16.00-21.00 (dal 15/6 al 15/9) Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km.

-

Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.

08.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

-

venerdì 18.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

-

18.00-21.00

-

(venerdì: 18.00-21.00) (vigilia festivi: 18.00-21.00)

07.00-13.00 (dal 13/7 al 31/8)

13.00-22.00 (dal 1/7 al 31/8)

-

5-6 13.00-22.00 venerdì 17.00-21.00 (dal 12/7 al 26/7)

06.00-22.00

06.00-22.00

-

-

07.00-19.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

-

5 (00.00-22.00)

08.00-13.00 (dal 29/6 al 7/9)

08.00-21.00

-

-

00.00-24.00

22.00-05.00

dalle 22.00 del 31/7 alle 05.00 del 2/8

00.00-22.00

-

-

Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.

Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.

Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi.

-

15.00-24.00

* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali.

8

CARINZIA Karawanken tunnel sabati dal 22/6 al 31/8 05.00-12.00 TIROLO (asse Brennero) A12-A13 veicoli diretti in Italia sabati dal 6/7 al 27/7 09.00-15.00 entrambe le direzioni 08.00-15.00 (asse Austria-Ungheria) A4 veicoli diretti in entrambe le direzioni sabati dal 6/7 al 27/7 08.00-15.00

08.00-14.00 (dal 21/6 al 1/9)

PORTOGALLO

REP. CECA

Deroghe generali

Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.

veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30-24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

Festività nazionali e altri giorni di divieto

Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.

Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.


agosto 2013 GIO 1 VEN 2 SAB 3 DOM 4 LUN 5 MAR 6 MER 7 GIO 8 VEN 9 SAB 10 DOM 11 LUN 12

16-24 0-23 7-24

SAB 17

7-23

DOM 18

7-24

LUN 19 MAR 20 MER 21 GIO 22 VEN 23 SAB 24

14-23 7-23 7-24

DOM 25 LUN 26 MAR 27

MAR 13

MER 28

MER 14

GIO 29

GIO 15

7-23 7-24

VEN 30

7-23

SAB 31

VEN 16

7-23

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA

CROAZIA

FRANCIA

GERMANIA

GRECIA*

LUSSEMBURGO

ROMANIA

SLOVACCHIA

SLOVENIA

SVIZZERA

UNGHERIA

BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di luglio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro.

Notte

15.00-24.00

00.00-22.00

22.00-05.00

04.00-14.00 (dal 15/6 al 15/9)

12.00-23.00 (dal 15/6 al 15/9)

-

22.00-24.00

00.00-22.00

-

15 (dal 3/8 al 17/8) 07.00-19.00 e dalle 00.00 del Sabato alle 22.00 della Domenica successiva

Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150 km.

07.00-20.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

-

-

Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200 km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150 km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.

15.00-22.00 (dal 16/6 al 15/9)

15.00-22.00 (dal 16/6 al 16/9)

-

14 16.00-22.00 15 16.00-23.00 venerdì 16.00-21.00

-

15

21.30-24.00

00.00-21.45

Festività nazionali e altri giorni di divieto

Deroghe generali

15 CARINZIA Karawanken tunnel (A11-km 15,4 /21,250) Sabati dal 3/8 al 31/8 (08-14.00) TIROLO (asse Brennero) A12 e A13 direzione Italia: 2 (18.00-24.00) 3 (00.00-15.00) 9 (16.00-23.00) Sabati dal 10/8 al 31/8 (09.00-15.00) (statali parallele asse del Brennero) B178, B320, B179, B181: veicoli entrambe direzioni Sabati dal 3/8 al 31/8 (8.00-15.00)

2 15.00-23.00 5-15 14.00-23.00

Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.

Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.

Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.

Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200 km. Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.

08.00-14.00 (dal 21/6 al 1/9)

08.00-22.00 (dal 21/6 al 1/9)

-

14 18.00-22.00 15 08.00-22.00 venerdì 18.00-22.00

-

18.00-21.00

-

15 venerdì 18.00-21.00 vigilia festivi 18.00-21.00

07.00-13.00 (dal 13/7 al 31/8)

13.00-22.00 (dal 1/7 al 31/8)

-

venerdì 17.00-21.00

Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.

06.00-22.00

06.00-22.00

-

15

Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.

07.00-19.00 (dal 1/7 al 31/8)

00.00-22.00

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29

08.00-13.00 (dal 29/6 al 7/9)

08.00-21.00

-

15

00.00-24.00

22.00-05.00

1 00.00-24.00 2 00.00-05.00

00.00-22.00

-

20 dalle 22.00 del 19/8 alle 22.00 del 20/8

PORTOGALLO

REP. CECA

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di luglio 2013.

Domenica e festivi

veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30-24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16/8. IRPEF: pagamento ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (c. mensili) e al secondo trimestre (c. trimestrali). INAIL: gli autotrasportatori dovranno effettuare il versamento della terza rata dei premi di autoliquidazione Inail 2012-2013, con la maggiorazione degli interessi RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16/7, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%. IMPOSTE: versamento del saldo 2012 e del primo acconto 2013 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili), con la maggiorazione dello 0,40% da parte dei soggetti sottoposti agli studi di settore. DIRITTI CAMERALI: versamento del diritto camerale anno 2013, con maggiorazione dello 0,40% da parte dei soggetti sottoposti agli studi di settore.

Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi.

-

15.00-24.00

Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.

Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton

* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali.

TIR162-2013 9


settembre 2013 DOM 1 LUN 2 MAR 3 MER 4 GIO 5 VEN 6 SAB 7 DOM 8 LUN 9 MAR 10 MER 11 GIO 12 VEN 13 SAB 14 DOM 15 LUN 16

Scadenze e divieti

7-24

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 20 agosto, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.

MAR 17 MER 18 GIO 19 VEN 20 SAB 21 DOM 22

7-24

LUN 23

7-24

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di agosto 2013.

MAR 24 MER 25

7-24

IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 settembre. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

GIO 26 VEN 27 SAB 28 DOM 29

7-24

LUN 30

BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di agosto relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MODELLO UNICO 2013: invio telematico del modello Unico 2013 ( comprensivo degli studi di settore), Iva e Irap. RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per sanare eventuali omissioni relative alla presentazione del modello Unico 2012 e degli studi di settore.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA

CROAZIA

FRANCIA

Domenica e festivi

Notte

15.00-24.00

00.00-22.00

22.00-05.00

Sabato 7 Karawanken Tunnel A11 dal km 15,4 al km 21,250 8.00-14.00

04.00-14.00 (dal 1/9 al 15/9)

12.00-23.00 (dal 1/9 al 15/9)

-

-

22.00-24.00

00.00-22.00

-

-

-

00.00-22.00

-

15.00-22.00 (dal 1/9 al 15/9)

15.00–22.00 (dal 1/9 al 15/9) 15.00-21.00 (dal 16/9 al 21/12)

-

6-13 (16.00-21.00)

-

-

GERMANIA

GRECIA*

LUSSEMBURGO

21.30-24.00

00.00-21.45

veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania

23.30-24.00

Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi. Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.

Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km.

-

-

18.00-21.00

-

(venerdì: 18.00-21.00)

-

13.00-22.00

-

28

Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.

06.00-22.00

06.00-22.00

-

-

Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.

-

00.00-22.00

-

1-15

08.00-13.00 (dal 1/9 al 7/9)

08.00-21.00

-

-

00.00-24.00

22.00-05.00

-

00.00-22.00 (dal 1/9 al 30/9)

-

-

Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi.

-

22.00-24.00 (dal 1/9 al 30/9)

* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali.

10 TIR162-2013

Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.

-

SLOVACCHIA

UNGHERIA

Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.

08.00-22.00

REP. CECA

SVIZZERA

Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.

PORTOGALLO

SLOVENIA

Deroghe generali

Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.

POLONIA

ROMANIA

Festività nazionali e altri giorni di divieto

Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.

Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.


Europa

di Fabrizio Serafini

I

n forza della domanda presentata nel lontano 2003 e del successivo trattato stipulato nel 2011, la Repubblica della Croazia è entrata a far parte dell’Unione europea il 1° luglio 2013. Da questa data, quindi, tutti i trasporti di merci su strada per conto di terzi con veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, tra i precedenti 27 Paesi membri dell’Unione europea e la Croazia, si svolgono sulla base della normativa della Licenza Comunitaria, prevista dal regolamento UE 1071/2009. I trasporti svolti con

tri 26 Stati membri dell’Unione europea con un autoveicolo croato coperto dalla Licenza Comunitaria o con complesso veicolare interamente croato o misto, purché il veicolo trattore sia croato e coperto da Licenza Comunitaria, senza più fare ricorso alle precedenti autorizzazioni per il trasporto internazionale di merci tra l’Italia e la Croazia, che esistevano in virtù del vecchio accordo bilaterale e che sono state definitiva-

anni, ulteriormente prorogabili per un successivo biennio. Sino al 1° luglio 2015, pertanto, il vettore croato non potrà effettuare regolarmente alcun trasporto nazionale interno in uno degli altri 27 Paesi dell’Unione europea: non potrà quindi eseguire un viaggio nazionale in Italia, come ad esempio tra Trieste e Milano. D’altra parte, e reciprocamente, nessun altro vettore comunitario potrà svolgere trasporti di cabotag-

L’autostrada A1 nei pressi di Zadar in Croazia. Quasi inesistente prima del 2000, la rete autostradale è ora completata su quasi tutte le direzioni principali

Dal 1° luglio la Croazia è entrata nell’Ue Ora tutti i trasporti di merci su strada per conto di terzi con veicoli di massa superiore a 3,5 Ton con gli altri 27 Paesi membri si svolgono sulla base della Licenza Comunitaria. Resta vietato il cabotaggio veicoli di massa inferiore o uguale a 3,5 tonnellate sono invece liberi anche dal permesso comunitario. Nuove regole per il trasporto In base alla citata normativa, i vettori di ciascuno Stato comunitario sono liberi di effettuare qualsiasi tipologia e quantità di viaggi intracomunitari con destinazione o transito per il territorio croato, avendo a bordo dell’autoveicolo la sola copia conforme della Licenza Comunitaria a loro intestata. La licenza consente anche di effettuare l’aggancio misto con un veicolo rimorchiato aderente ad uno degli altri 27 Stati comunitari. Allo stesso modo il vettore croato può, dal 1° luglio scorso, venire in Italia o andare in uno degli al-

mente abolite il 30 giugno 2013. Noleggio veicoli Altra prerogativa che consente l’applicazione della normativa comunitaria è quella del noleggio dei veicoli tra Paesi membri della Ue per lo svolgimento dei trasporti intracomunitari. Il vettore italiano può quindi prendere a noleggio un veicolo croato e utilizzarlo nella relazione di traffico Italia/Croazia o altra intracomunitaria e, alla pari, il vettore croato può noleggiare un veicolo italiano per effettuare analoghi trasporti intracomunitari. Divieto di cabotaggio Unico divieto ancora esistente, in quanto espressamente previsto dal Trattato di adesione, è quello di cabotaggio stradale per altri due

gio stradale in Croazia (ad esempio tra Zara e Zagabria) sino alla stessa data, prorogabile di altri due anni (cioè sino al 1° luglio 2017). Tutto ciò è stato evidenziato nella circolare della Direzione generale del Trasporto Stradale del ministero Infrastrutture e Trasporti n. 3 del 13 giugno 2013, diramata all’Agenzia delle Dogane per la liberalizzazione dei controlli sulla merce e al ministero dell’Interno e alle Forze dell’ordine (Comando dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Capitanerie di porto) per i controlli sul corretto svolgimento dei trasporti intracomunitari da parte dei vettori croati, in particolare per l’osservanza del divieto di cabotaggio. TIR162-2013 11


Europa

di Andrea Pegoraro

Il Protocollo Trasporti diventa legge europea La Ue ha ratificato il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, già sottoscritto dall’Italia, che prevede di sfruttare le infrastrutture esistenti senza avviare la realizzazione di nuove strade

I

l Consiglio dell’Unione Europea ha ratificato il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, il trattato internazionale che mira alla salvaguardia dell’ecosistema alpino da realizzare in modo coordinato fra tutti i Paesi coinvolti. Il Protocollo, che lo scorso ottobre è stato ratificato dall’Italia nonostante il parere contrario di tutte le associazioni di categoria dell’autotrasporto, diventa dunque una legge europea. Siim Kallas, Commissario ai Trasporti europeo, ha sottolineato che il documento “offre un modello per un effettivo coordinamento internazionale e per la gestione del trasporto transalpino. Sostiene con forza il trasferimento modale, in particolare attraverso la promozione di modi di trasporto alter12 TIR162-2013

nativi alla strada, soprattutto per il traffico delle merci”. Il documento stabilisce una serie di misure, tra cui lo sfruttamento delle infrastrutture di trasporto esistenti, e non prevede la costruzione di nuove strade per il trasporto transalpino. Il giudizio delle associazioni di categoria Il Protocollo Trasporti è stato approvato in Italia lo scorso 17 ottobre con un ordine del giorno che contiene delle riserve nella sua applicazione. Infatti, le principali associazioni di categoria dell’autotrasporto, da sempre contrarie al documento, si sono battute per inserire una clausola di garanzia e quindi per consentire al nostro Paese di realizzare gli interventi necessari al suo sviluppo. Nella clausola di garanzia viene

quindi precisato, in primo luogo, che la ratifica non pregiudica la possibilità di costruire reti viarie sul territorio italiano e le infrastrutture necessarie per realizzare gli scambi con gli Stati situati a nord dell’arco alpino. In sostanza, non viene compromessa la capacità di movimentazione delle merci nel traffico internazionale e viene salvaguardato il sistema economico del Paese. Secondo il presidente di Anita, Eleuterio Arcese, “l’attraversamento delle Alpi rappresenta per l’Italia l’unica via terrestre che ci collega agli altri Paesi europei. E’ importante assicurare sulle infrastrutture esistenti la circolazione stradale delle merci, già messa a dura prova dai vincoli introdotti dagli Stati dell’arco alpino, dall’incremento dei pedaggi previsto dalla direttiva Eurovi-


Girlanda: traffico alpino fondamentale per il mercato unico “L'Italia è particolarmente attenta alla salvaguardia della libera circolazione delle merci e dell'offerta dei servizi di trasporto sulla via alpina”. Lo ha sottolineato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Rocco Girlanda alla conferenza informale dei ministri dei Trasporti dei Paesi dell’arco alpino che si è svolta a Berchtesgaden, in Germania. In merito all’arco alpino, il sottosegretario ha puntualizzato “il ruolo svolto dall’area quale imprescindibile cerniera di connessione con il mercato unico europeo e i mercati internazionali, in virtù dei vitali assi stradali e ferroviari necessari per l’interscambio commerciale”. Girlanda ha spiegato che “il rafforzamento della sicurezza della circolazione nell’area e la garanzia di un futuro ai trasporti transalpini in un’ottica sostenibile sono finalità che condividiamo ma che non possono prescindere dalla realizzazione delle infrastrutture essenziali”. Su questo argomento, il sottosegretario ha evidenziato che “i governi dei Paesi qui rappresentati sono chiamati ad impegni di

L’articolo 11 stabilisce che gli Stati firmatari si astengono dalla costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto transalpino

gnette e dai divieti di circolazione in vigore”. Stesso discorso per Fai-Conftrasporto. Per il presidente Paolo Uggè, “l’Italia è un Paese che ha l’assoluta necessità di favorire al massimo la permeabilità del sistema alpino. Il trasporto su gomma o su ferro consente alle merci prodotte in Italia di essere competitive e di giungere in tempo utile sui mercati europei. Ecco perché il potenziamento delle infrastrutture è decisivo”. Obiettivi del Protocollo Ma cos’è nel dettaglio il Protocollo dei Trasporti? Il documento è stato firmato nel 2000 con l’obiettivo di conciliare due necessità: garantire l’accessibilità e la possibilità di attraversare le Alpi e allo stesso tempo tute-

lare l’ambiente. Il documento è stato sottoscritto dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione Europea. Tra le sue finalità, come specificato dall’articolo 1, gli Stati contraenti si impegnano ad attuare una politica sostenibile dei trasporti che “garantisca condizioni di concorrenza equilibrate tra i singoli vettori”. Inoltre, dovranno assicurare il traffico transalpino e intraalpino, cioè quello con origine e destinazione all’interno del territorio delle Alpi, incrementando l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di trasporto. Trasporto stradale, ferroviario e marittimo Per quanto riguarda il trasporto stradale, l’articolo 11 stabilisce

grande responsabilità, creando le condizioni affinché i modi di trasporto alternativi al ‘tutto strada’ si impegnino a fornire servizi concorrenziali”. E ha poi detto di ritenere la co-modalità come “la chiave in grado di non penalizzare i mercati, in un’ottica volta al miglior equilibrio modale e alla riduzione degli impatti sull’ambiente”. Per quanto riguarda il nostro Paese, Girlanda ha precisato che “non farà mancare il proprio impegno perché le infrastrutture transalpine diventino realtà, ponendo in tal modo le condizioni per scenari di traffico più equilibrati. Al contempo, da parte italiana è stato attivato un intervento di agevolazione per l'acquisizione di veicoli pesanti di categoria Euro 6, come auspicato nelle Conclusioni della Conferenza dei Seguiti di Zurigo di Lipsia 2012. Poiché i veicoli di standard più recenti vengono utilizzati nei traffici internazionali – ha concluso -, di tale intervento si gioverà in primo luogo il traffico transalpino''.

che gli Stati firmatari si astengono dalla costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto transalpino. Come spiegato dall’articolo 2, per “strade di grande comunicazione” si intendono tutte le autostrade e le strade a più corsie, senza intersezioni a raso, che per volume di traffico sono equiparabili alle autostrade. Un altro punto dell’articolo 11 prevede la realizzazione di progetti stradali di grande comunicazione per il trasporto intraalpino, a determinate condizioni. Una di queste fa riferimento alle esigenze della capacità di trasporto e spiega che esse “non possono essere soddisfatte né tramite un migliore sfruttamento delle capacità stradali e ferroviarie esistenti, né potenziando o costruendo infrastrutture ferroviarie e di navigazione, né migliorando il trasporto combinato”. L’articolo 10 sottolinea un concetto: i Paesi alpini si impegnano a sostenere provvedimenti che trasferiscano su rotaia il trasporto merci a lunga distanza. Stesso discorso vale anche per il traffico marittimo. Gli Stati contraenti dovranno sfruttare di più le potenzialità della navigazione, al fine di ridurre la quota di transito terrestre del trasporto merci.

I costi Nell’articolo 14 si parla del rapporto tra ambiente e trasporti, o meglio del principio di causalità, il quale stabilisce che i costi dell’inquinamento sono a carico di chi inquina. In sostanza, “chi inquina dovrà pagare i costi causati dall’impatto dei trasporti sulla salute e sull’ambiente”. L’intento dei Paesi alpini è quello di introdurre in modo graduale dei sistemi di tassazione, che offrano incentivi che permettano una diminuzione dell’impatto ecologico. Le infrastrutture di trasporto L’articolo 8 affronta il tema delle infrastrutture di trasporto, più precisamente all’ipotesi di grandi costruzioni, di un loro potenziamento o di una loro trasformazione. In questi casi, gli Stati contraenti dovranno realizzare una serie di procedure, tra cui le valutazioni di impatto ambientale e l’analisi dei rischi. In secondo luogo, i progetti vanno coordinati e concertati. L’articolo chiarisce che queste procedure non pregiudicano il diritto di ogni Paese firmatario di costruire infrastrutture di trasporto, la cui realizzazione è decisa nell’ambito del proprio ordinamento giuridico. TIR162-2013 13


Politica

Lavori per circa 3 miliardi di euro per piccole, medie e grandi opere, recuperati dalla cassa inutilizzata della Tav Torino-Lione, del Terzo valico Milano-Genova e dei fondi per il contenzioso contrattuale sul Ponte di Messina. E intanto il sottosegretario Girlanda incontra Unatras di Lucia Angeloni

Il “Decreto del fare” rilancia le inf ras tr utture S

i parla anche di infrastrutture e trasporti nel cosiddetto “decreto del fare”, il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri a metà giugno che stabilisce le urgenze e i primi interventi di carattere economico del Governo. Il decreto prevede infatti lavori per circa 3 miliardi di euro per picco-

le, medie e grandi opere, che verranno recuperati dalla cassa al momento inutilizzata della Tav Torino-Lione, del Terzo valico MilanoGenova e dei fondi per il contenzioso contrattuale sul Ponte di Messina. Ciò non significa, come ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio

D’Angelis: attivati tutti i canali per evitare il caro-traghetti La Tirrenia disposta a tagliare i prezzi del trasporto merci da e per la Sardegna attraverso una revisione della convenzione stipulata nel 2008 “Il Governo si è sempre espresso contro ogni forma di cartello o accordo tra operatori a danno della concorrenza e dell'utenza. Nei giorni scorsi sono stati attivati dal ministero tutti i canali per evitare eccessivi aumenti delle tariffe dei servizi marittimi, che in tempi di crisi devono facilitare viaggi, turismo e trasporto merci”. Così il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis rispondendo alla Camera alla diverse interpellanze a proposito dell’aumento delle tariffe dei traghetti da e per la Sardegna, tariffe che sono state congelate dal ministero fino al 17 luglio. “Il ministero – ha continuato D’Angelis – si è mosso con la decisione, l'efficacia e l'urgenza che merita la vicenda e lo stesso ministro Lupi non solo ha incontrato e convocato più volte tutte le parti ma si è recato anche in Sardegna per incontrare istituzioni, categorie e utenti. Va chiarito anche che la Tirrenia/CIN non è stata oggetto di sanzioni da parte dell'Antitrust per l'aumento delle tariffe, che sono regolate da una Convenzione sulla quale il ministero intende comunque intervenire, insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze e al Parlamento, per una verifica e per apportare modifiche migliorative partendo dall’esigenza di non aumentare i costi trasporto passeggeri e merci”. E la stessa Tirrenia si è detta disponibile a collaborare per tagliare i prezzi del trasporto merci da e per la Sardegna, attraverso l’adeguamento della convenzione al mutato contesto di mercato e al taglio di alcune destinazioni passeggeri che creano perdite per poter riversare in parte i benefici sul trasporto merci.

14 TIR162-2013

Lupi, che queste opere non si faranno. Si tratta infatti di “un utilizzo temporaneo di risorse già allocate ma che non verrebbero utilizzate nel breve periodo in quanto l'avanzamento dei lavori - è questo il caso della Tav Torino-Lione, per cui è, in corso l'approvazione del progetto definitivo - non lo rende necessario”. I lavori previsti dal decreto fare Molti i lavori e lo sblocco di cantieri previsti entro l’anno. Tra quelli che maggiormente interessano il settore dobbiamo ricordare il miglioramento dei nodi e della rete ferroviaria (interventi per oltre 600 milioni); gli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria del territorio e della rete stradale Anas (gallerie, viadotti, ponti e strade) per 300 milioni; il collegamento ferroviario tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta; gli assi autostradali della Pedemontana Veneta e Tangenziale Esterna Est di Milano; l'Asse viario Quadrilatero Umbria-Marche; il collegamento Milano-Venezia terzo lotto Rho-Monza; l'asse autostradale Ragusa-Catania; lo sblocco di alcuni vincoli anche per quanto riguarda il "Corridoio Tirrenico meridionale A12 - Appia e


Lupi: per la sicurezza puntare su educazione dei giovani “Una sola vita umana persa è e resta una sconfitta per chi lavora per la sicurezza delle nostre strade, ma i dati, a dieci anni dall’istituzione della patente a punti, dicono che la strada intrapresa va nella direzione giusta”. Questo il commento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ai dati Aci-Istat 2012, che evidenziano una diminuzione degli incidenti sulle strade italiane e un calo della mortalità del 48,6%. “A ciò contribuisce sicuramente anche la maggior sicurezza e manutenzione della nostre strade – ha continuato Lupi - per la quale sono stati stanziati dal recente Decreto del Fare altri 300 milioni. Ho detto al Parlamento che intendo procedere a una revisione, semplificazione e attualizzazione del Codice della Strada, chiedendo una delega per questo, ma l’azione più decisiva, che per me deve andare di pari passo con l’emanazione di nuove norme, è quella della prevenzione attraverso un’opera di educazione dei giovani e di responsabilizzazione di chi guida”.

bretella autostradale Cisterna Valmontone. Tra gli altri interventi previsti dal “decreto fare” che riguardano il settore dei trasporti vi è il rafforzamento del Fondo di garanzia, che renderà più facile l'accesso al credito per le piccole e medie imprese; un indennizzo per i ritardi della Pubblica Amministrazione, il rilancio dei porti, attuato attraverso la semplificazione e la facilitazione delle procedure per i dragaggi, la rimodulazione delle tasse portuali e l'implementazione dell'autonomia finanziaria dei porti per la manutenzione e la sicurezza; modifiche ai canoni di accesso all'infrastruttura ferroviaria, permettendo la liberalizzazione su alcune linee impegnate da servizi di pubblica utilità. Inoltre, vengono diminuiti gli oneri per le imprese, tra i quali alcuni legati alla sicurezza sul lavoro, che comporteranno risparmi per 450 milioni di euro. Incontro tra Unatras e Lupi Intanto, mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir, è arrivata la notizia che il sottosegretario Girlanda ha incontrato Unatras, incontro sollecitato nei giorni scorsi da una lettera del-

l’associazione (vedi box pag 16). Tra i temi che l’Unatras ha proposto al ministro la questione dei costi minimi di sicurezza e la posizione che su tali costi il Governo intende assumere ma anche un intervento per favorire il superamento degli ostacoli burocratici che si sono generati sulla liquidazione a favore delle imprese che hanno attuato la formazione del personale. Unatras ha anche chiesto quali sono le intenzioni del Governo sul futuro dell’Albo degli Autotrasportatori e l’entità delle risorse da destinare al settore per l’anno prossimo. Cna-Fita sui trasporti eccezionali Un intervento sui trasporti eccezionali è quanto viene invece chiesto al Governo da parte della Cna-Fita. L’associazione ha scritto a tutti i componenti delle Commissioni competenti alla Camera e al Senato per sensibilizzarli sul rischio che centinaia di operatori dei trasporti eccezionali vengano estromessi dal mercato per una norma (il Dpr 31 del 12.02.13 entrato in vigore il 03.06.13) che “dal giorno alla notte pretende adeguamenti insostenibili ignorando quanto ac-

caduto negli ulmentimi 20 anni. Cnat r e Fita ha infatti seMaurizio Lupi quello itagnalato – si legge in liano per le una nota - come per tutstesse violazioni to questo tempo i tanti soggetti deve corrispondere una cauziocoinvolti (Enti pubblici, concesne pari alla metà del massimo sionari autostradali e via discor(art. 202). Il ministero dell’Interrendo) abbiano di fatto consueno, con una circolare interpretudinariamente applicato contitativa era corso ai ripari ponennue deroghe e oggi invece si predo rimedio all’errore contenuto tende dai soli operatori del tranel codice, assimilando il vettosporto un radicale adeguamenre italiano a quello comunitario, to alla normativa senza considee stabilendo per quest’ultimo le rare gli onerosi investimenti sin stesse condizioni del vettore coqui fatti e che oggi non trovemunitario, ma con circolare del rebbero, come parco veicolare, alministero dell’Interno del 26 tro utilizzo possibile data la loro marzo 2012, tale interpretaziospecificità”. La Cna-Fita chiede ne è stata ritirata. L’emendaquindi un intervento politico che mento proposto consentirebbe, individui almeno, transitoriapertanto, di ristabilire la parità di mente, un arco temporale adetrattamento tra il vettore italiaguato affinché le imprese posno e quello comunitario in tema sano gestire questa situoazione. di pagamento della cauzione. Anita propone emendamento al Codice Legacoop: migliorano della Strada le attività di Trasporto L’Anita ha proposto un emene Logistica damento alla proposta di legge Buone notizie dal mondo cooC.997 del 17 maggio 2013, in perativo. Durante la Direzione merito alle modifiche all’articonazionale di Legacoop Servizi, lo 202 del Codice della Strada. che si è tenuta a Roma lo scorSecondo Anita infatti la norma so 18 giugno, sono emersi infatti discrimina attualmente il vetto“miglioramenti in atto, anche in re italiano rispetto a quello cotermini di riduzione delle perdimunitario poichè, in caso di te, per le attività in più chiara difgravi violazioni al Codice della ficoltà come quelle legate al Strada il vettore comunitario, in trasporto e alla logistica”. Il mancanza del pagamento della comparto, tra l’altro, si confersanzione in misura ridotta, deve ma come uno dei settori di corrispondere una cauzione pari maggior peso all’interno di Leal minimo edittale (art. 207), gacoop Servizi, sia dal punto di TIR162-2013 15


vista della numerosità delle imprese, con 26 nuove adesioni nel 2012 per un totale di 496 cooperative, sia del valore della produzione prodotto, pari a 2.300 milioni nel 2011. I dati presentati mostrano per il comparto dell’autotrasporto e logistica un valore della produzione che aumenta dal 2010 al 2011 dell’1,4% e un dato occupazionale in leggera flessione, con differenze sostanziali determinate dalla dimensione aziendale. Infatti le nove maggiori cooperative del comparto (con fatturato annuo superiore a 40milioni di euro) registrano per il 2011 un dato incoraggiante, con aumento del valore della produzione pari al 5,1% ri-

spetto al 2010. Dai dati di bilancio 2012 appena approvati dalle maggiori cooperative del settore si registra una tenuta rispetto al 2011 sia in termini di fatturato sia sul profilo occupazionale; per le piccole e medie cooperative si evidenziano ancora situazioni di forte criticità, seppur con segnali di miglioramento in atto, anche in termini di riduzione delle perdite. "Permane, comunque, anche alla luce del quadro che si sta configurando nel corso di questo 2013, forte preoccupazione per la crisi economica che non sembra dare significativi segnali di miglioramento. Inoltre, lo sforzo e i sacrifici compiuti dal-

TrasportoUnito: vittoria in Sardegna Grande soddisfazione da parte di Trasporto Unito per i risultati raggiunti dopo le proteste in Sardegna. Per i traghetti da e per l’isola, infatti, sono state ripristinate le condizioni tariffarie precedenti all'ultimo aumento dello scorso 1° giugno (vedi anche box a fianco). In pratica è stato eliminato il maggior costo di 2,5 euro per metro lineare (corrispondente a circa 40 euro per semirimorchio) in attesa delle conclusioni del tavolo tecnico che è stato costituito. “È una decisione molto importante – ha affermato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - che ora va consolidata con la definizione di un quadro di riferimento certo e duraturo”.

Unatras: priorità al dialogo Incontro al ministero dei Trasporti tra i vertici della confederazione e i rappresentanti del ministero. Decisa la riconvocazione del tavolo con la committenza In tema di costi minimi negli ultimi mesi non sono mancate certamente le novità. Nella diatriba fra committenza e vettori, sfociata di fronte alla Corte di Giustizia, si sono intromesse alcune sentenze /ordinanze dei tribunali (vedi approfondimento pag.32). Nel frattempo Unatras ha chiesto e ottenuto di incontrarsi con la rappresentanza politica dell’Esecutivo per parlare di tutte le problematiche che interessano l’autotrasporto, compresa la vicenda dei costi minimi di sicurezza. All’incontro, tenutosi il 2 luglio presso il ministero dei Trasporti, erano presenti con i propri dirigenti nazionali tutte e sei le Associazioni dell’autotrasporto che aderiscono a Unatras (Confartigianato Trasporti – Cna-Fita – Fai – Fiap – Sna Casa – Unitai) e, per il Governo il sottosegretario al ministero dei Trasporti, Rocco Girlanda, Bartolomeo Giachino, già sottosegretario di Stato al ministero dei Trasporti nel precedente Esecutivo e oggi consigliere particolare del ministro Lupi, Enrico Finocchi, direttore generale per il trasporto stradale e l’intermodalità. Nell’incontro si è discusso anche di costi minimi di sicurezza, per i quali la rappresentanza dell’autotrasporto ha chiesto al Governo di costituirsi di fronte alla Corte di Giustizia a difesa di una legge dello Stato. É stato poi ricordato il documento che il ministro Maurizio Lupi ha reso pubblico immediatamente dopo il suo insediamento al dicastero dei Trasporti e soprattutto la sollecitazione, in esso contenuta, alle parti in causa – committenti e vettori – a lavorare per trovare una soluzione condivisa. I rappresentanti di Unatras hanno ribadito la disponibilità a sedersi al tavolo con la committenza e il Governo al fine di ricercare soluzioni nel rispetto, ovviamente, del dettato legislativo. Un primo incontro a tre è già stato fissato per martedì 9 luglio e sicuramente già in tale sede sarà possibile verificare se effettivamente sarà possibile tracciare un percorso che sfoci in un accordo condiviso e rispettato da tutti gli attori in causa. É quindi possibile che fin dai prossimi mesi su questa delicata materia possano esserci importanti novità che la rendano da un lato più accettabile da parte dei committenti e dall’altro più applicata per quanto riguarda i vettori con indubbi vantaggi per tutti. Ovviamente seguiremo con particolare interesse l’evolvere della situazione dando conto, di volta in volta, degli auspicati progressi della trattativa che sta per iniziare.

16 TIR162-2013

Associazioni

Politica

le cooperative per "tenere", nel corso di questi ultimi anni, corrono il rischio di essere vanificati da una concorrenza non sempre limpida sul mercato” ha affermato Alessandro Massarelli, responsabile del comparto autotrasporto e logistica di Legacoop Servizi.

N

on solo protagonisti del trasporto, ma soprattutto protagonisti dell’economia italiana”. Le parole di Gianni Letta, uno dei tanti ospiti che si sono alternati nella due giorni organizzata da Fai Service, rendono bene l’idea di quale sia il reale peso – non sempre opportunamente considerato – di questo settore per il Paese. Un’importanza chiara sin dal lontano giugno del 1963, quando un gruppo di imprenditori si riunì a Montecatini per dare vita alla Fai. “Non è retorica l’affermazione che il valore dell’unità sia l’elemento che ha permeato l’attività sindacale della Fai in questi cinquant’anni – ha ricordato il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè nella sua relazione –: la Fai nacque a Montecatini proprio come tentativo di trovare l’unità di coloro che solo se uniti sono forti”. Un risultato solo sfiorato in questi cinquant’anni, segnati da momenti di unione tra le varie associazioni di categoria, ma anche momenti di forte spaccatura che hanno reso il settore più vulnerabile e meno considerato dalla politica. “Tra le tante iniziative per dare unità alla categoria, la più significativa, quella che più di altre riuscì a far raggiungere al settore livelli mai ottenuti fu l’Unatras – sostiene ancora Uggè –. Con l’Unatras si andò molto vicino alla realizzazione di un organismo confederale unitario del mondo dell’autotrasporto. La nascita di Unatras aveva come denominatore comune una politica dei trasporti che vedeva una netta contrapposizione tra coloro che volevano sempre più utilizzare l’autotrasporto come soggetto sul quale scaricare le inefficienze del sistema e chi lo voleva protagonista del mercato. Non a caso, per la prima volta, con Unatras l’autotrasporto cominciò a trattare direttamente con il Governo”. Un ruolo, quello dell’autotrasporto, che dovrà essere valorizzato anche nel futuro: “Non possiamo consentire a nessuno di lucrare sulle spalle del-


50 anni Fai: a Montecatini la storia dell'autotrasporto italiano L’associazione di categoria celebra il passato con lo sguardo proiettato al futuro. Girlanda: disponibili all’ascolto. Letta: concretezza e passione le imprese di autotrasporto – ha ribadito, infatti, il Segretario di Conftrasporto Pasquale Russo – . Per questo dobbiamo portare avanti una politica basata sulla legalità e sulla certezza dei costi: a partire da quelli assicurativi, che negli ultimi mesi stanno registrando picchi preoccupanti. Dobbiamo, inoltre, lavorare sulla qualità delle imprese di autotrasporto, cancellando dall’Albo le imprese prive di veicoli e ricreando una governance nazionale su albi provinciali. Per fare questo ci sarà sempre più bisogno di controlli su tutta la filiera, e non solo sulle imprese di autotrasporto, che molto spesso sono viste come dei veri e propri bancomat viaggianti, soprattutto dalle polizie locali”. Sulla qualità delle imprese un mandato chiaro è arrivato anche dall’assemblea della Fai, riunitasi proprio a Montecatini, che ha ribadito la volontà di costruire il futuro adeguandosi alle nuove esigenze di professionalità, partendo dal progetto di “professionalità garantita” portato avanti proprio dalla Fai. L’invito di Russo all’apertura di un confronto a 360 gradi sul settore è stato raccolto dal Sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda. “Il Governo è disponibile all’ascolto e all’apertura di un dibattito su tutte le problematiche del settore, non solo sui costi mi-

Gianni Letta, da sempre vicino al settore, ha ricordato come questa professione sia fatta di concretezza e passione: “Come quelle che hanno caratterizzato negli anni le battaglie portate avanti da Paolo Uggè, in cui il comune denominatore è

«Palenzona: dobbiamo essere i protagonisti del nostro futuro»

nimi di sicurezza – ha affermato Girlanda–. Questo è un settore molto complesso, come ho avuto modo di verificare personalmente partecipando ai lavori dell’International Transport Forum a Lipsia (vedi Tir 161)”.

sempre stato quello della fede nello spirito associativo”. E, oggi, l'autotrasporto deve essere il motore della ripresa. Parole riprese da Fabrizio Palenzona. “Dobbiamo essere i

protagonisti del nostro sviluppo, ritrovare la voglia e la speranza nel futuro – ha affermato il Presidente onorario di Conftrasporto –. La politica, però, ci deve liberare dall'assillo della burocrazia: effettuare in un porto 68 controlli affidati a 18 enti diversi è un’assurdità, soprattutto se si pensa che negli altri Paesi tutta l’attività avviene on line 24 ore su 24”. Palenzona ha poi sottolineato il ruolo di Fai Service, la struttura guidata da Primo Santini “strumento di servizio importante per la categoria”. Gli ospiti Il parterre degli ospiti di Montecatini è stato rilevante: oltre ai già citati Gianni Letta e Rocco Girlanda, Daniela Santanché, la cui famiglia lavora nel settore dell'autotrasporto, che ha ricevuto anche una targa in ricordo dell’attività del padre all’interno della Fai; gli ex ministri Lunardi e Matteoli, attualmente Presidente della Commissione trasporti e Lavori pubblici del Senato; un’ampia delegazione di dirigenti del ministero dei Trasporti, guidata dall’ingegnere Amedeo Fumero; la delegazione del Comitato Centrale dell’Albo, guidata dal Presidente cons. Bruno Amoroso; il Consigliere del Ministro Lupi, Mino Giachino, già Sottosegretario e Presidente della Consulta; il Presidente del Cnel Antonio Marzano; il Direttore Generale di Confcommercio Francesco Rivolta. Durante la cena di gala sono stati donati diecimila euro alla onlus di Marco Berry per la Somalia (vedi articolo a pag. 34) ed è stato proiettato il film “1000 viaggi una storia” del regista Rai Teo De Luigi, che ha rappresentato l’evoluzione del settore attraverso il racconto dei diretti protagonisti, gli autotrasportatori.

Fiducia: in calo quella nella ripresa, in crescita quella nelle associazioni L’evento di Montecatini è stato anche l'occasione per presentare i risultati di un'indagine commissionata da Fai Conftrasporto per fotografare l'andamento del settore, analizzando il livello di fiducia delle imprese nei confronti dell'economia italiana, i rapporti con le banche, l'impatto delle normative sulla sicurezza stradale. Ne è emerso un quadro segnato dalla profonda sfiducia delle imprese, vista anche la sensibile riduzione dei ricavi. Unica nota positiva lo spirito associativo. "Il 73 per cento circa delle imprese di autotrasporto intervistate aderisce a un'associazione di categoria – sottolinea in una nota Pasuqale Russo, segretario di Conftrasporto – e di queste il 69 per cento ha scelto proprio Fai Conftrasporto con risultati davvero confortanti: oltre 7 imprese su 10 associate a Fai Conftrasporto giudicano, infatti, positivamente il ruolo dell’associazione nel senso della difesa del ruolo e della figura sociale dell’imprenditore"

TIR162-2013 17


2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

In cifre

12500 12000 11500 11000 10500 10000 9500 9000 8500 8000 7500 7000 6500 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500

Uno studio dell’Unrae riporta le statistiche per ogni tipo di veicolo negli ultimi dieci anni. Forte calo nel 2008-2009, poi una ripresa di due anni, e nel 2011-2012 nuovo tonfo delle immatricolazioni di Andrea Pegoraro

2009 2012

gli anni neri delle immatricolazioni attrezzato per usi vari

U

n calo di 3.329 mezzi nell’ultimo anno, dopo due anni di lieve crescita. Boom nel 2007 e tracollo nel 2009, con un dato dimezzato rispetto alle annate precedenti. È l’andamento delle immatricolazioni dei veicoli industriali in conto terzi con peso superiore alle 3,5 Ton nel periodo 2003-2012, elaborato dall’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri). Il documento si chiama “L’Auto 2012, sintesi statistica” e contiene i dati sugli ultimi dieci anni di storia di ogni tipo di mezzo: dalle vetture agli autobus, dai veicoli pesanti ai ciclomotori, dai motocicli ai camper. In particolare, vengono analizzate le immatricolazioni in Italia, le quote di mercato delle case automobilistiche, il parco circolante, le immatricolazioni divise per provincia e regione, i trasferimenti di proprietà e le radiazioni delle automobili, solo per citare alcuni esempi. L’analisi è stata realizzata dal Centro studi Unrae con il contributo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’ACI. I dati relativi al 2012 sono provvisori ma permettono comunque di esaminare l’andamento del mercato. Andamento che ha avuto una flessione proprio nell’ultimo anno, con 5.715 immatricolazioni in meno rispetto al 2011 (19.272 contro le 13.557 dello scorso anno). Occorre però precisare che questi numeri includono non solo il conto terzi, ma anche il conto proprio. In generale, le immatricolazioni erano cresciute a partire dal 2009, mentre in precedenza i dati erano rimasti su valori tra le 18 TIR162-2013

32 mila e le 35 mila unità (l’exploit nel 2005 con 35.811 immatricolazioni). Il crollo, di quasi 16 mila mezzi, si è materializzato tra il 2008 e il 2009. Immatricolazioni tir conto terzi Nel 2012 le immatricolazioni di tir con licenza di trasporto merci in conto terzi sono state 9.481 e hanno avuto una diminuzione rispetto al 2011 quando erano state 12.810. Le statistiche hanno registrato nuovamente un calo, dopo i dati in crescita degli anni precedenti. Tra il 2009 e il 2010, infatti, le immatricolazioni sono aumentate di 823 unità, mentre tra il 2010 e il 2011 si è avuto un incremento di 1.703 mezzi. Per quattro anni, i numeri hanno seguito un andamento positivo: basti pensare che si è passati da 17.593 immatricolazioni nel 2003 a poco più di 22.400 nel 2007, anno in cui si è rilevato il risultato più elevato. Successivamente, tra il 2007 e il 2008 le immatricolazioni hanno avuto una riduzione di 151 unità, prima di avere una brusca discesa tra il 2008 e il 2009 quando si sono dimezzate, da un totale di 22.295 a 10.284. Immatricolazioni per classi di peso I dati delle immatricolazioni di mezzi pesanti divise per classi di peso comprendono sia il conto terzi sia il conto proprio. Sono state considerate cinque categorie: da 3,51 a 6,5 Ton; da 6,51 a 11,5 Ton; da 11,51 a 16 Ton; da 16,01 a 18

betoniere

cassoni

eccezionali

Ton e oltre 18 Ton. I numeri generali rispecchiano l’andamento delle immatricolazioni di tir in conto terzi. Tutte le classi hanno subito un decremento tra il 2008 e il 2009, in particolare i mezzi superiori alle 16 tonnellate che hanno visto diminuire della metà le immatricolazioni. Balza agli occhi il risultato negativo della classe di veicoli 16-18 tonnellate. In questo caso le immatricolazioni sono scese da 14.668 del 2008 a quasi 6 mila unità nel 2009. Dalle tabelle si può notare come le categorie di peso con più immatricolazioni siano quelle 16-18 Ton e oltre 18 Ton, mentre al terzo posto si trova la classe 6,51-11,5 Ton. Immatricolazioni per carrozzeria Anche nella divisione per carrozzeria i numeri tengono conto dei veicoli industriali che operano in conto proprio e in conto terzi, suddivisi in dieci tipi di carrozzeria. Le categorie che totalizzano più immatricolazioni sono i trattori stradali, i tir con cassone e i furgoni. Fino al 2008, le prime due categorie hanno fatto segnare quasi sempre oltre 10 mila mezzi immatricolati, mentre l’andamento dei furgoni si è mantenuto intorno alle 5 mila unità. Come abbiamo già visto in altri casi, nel 2009 la tendenza si è invertita con un peggioramento dei dati, che ha investito anche le altre categorie. Nel 2003, ad esempio, le immatricolazioni di cisternati erano 1.048 e sono arrivate alla metà (500) lo scorso anno. Ancora più sin-

furgoni


2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

2003 2006 2009 2012

Immatricolazioni per carrozzeria

75I56 -19 1.884I1.243 -641

3.371I2.638 -733

428I289 678I632 -139 -46 1.803I1.311 -492

Immatricolazioni per regione veicoli industriali: dati 2011-2012

2.172I1.464 -708

464I291 -173

1.056I754 -302

maggiore di 3,5 Ton

373I262 -111

317I255 -62

505I429 2.292I1.421 -76 71I52 -871 -19

231I163 -68

pianali

cisterne

autocaravan

trattore

Ecco i dati regionali 2011/2012 sulle immatricolazioni dei veicoli oltre le 3,5 Ton. Il dato è la somma di conto proprio e conto terzi

2006

2009

11.160

4.061 2.869

2.118

2.202

1.924 14.526

2012

5.330

3.182

2.806 2.506 11.434

5.987

3.184 1.555 1.134 1.122 6.562

4.652

da 3,51 a 6,50 Ton

da 6,51 a 11,50 Ton

136I70 -66

487I240 -247

910I668 -242

Immatricolazioni per classi di peso (conto proprio più conto terzi)

10.649

618I361 -257

altre

Sopra sono raffigurate le immatricolazioni per carrozzeria dei veicoli industriali con peso superiore alle 3,5 Ton. Vengono presi in considerazione quattro anni: 2003, 2006, 2009 e 2012. Stessa cosa vale per il grafico sotto, che rappresenta le immatricolazioni per classi di peso

2003

1.401I958 -443

da 11,51 a 16,00 Ton

golare l’andamento dei camion betoniera: da 1.300 immatricolazioni nel 2003 sono precipitati a ben 124 nel 2012. I pianali e i mezzi eccezionali sono caratterizzati da risultati inferiori rispetto agli altri tipi di carrozzeria ed entrambi hanno realizzato nel 2008 la migliore cifra in termini di immatricolazioni (856 i primi, 317 i secondi). Immatricolazioni per regione Sui dati geografici, bisogna annotare un aspetto curioso perché in tutte le regioni si è verificato un calo delle immatricolazioni di veicoli industriali (conto terzi e conto proprio) tra il 2011 e il 2012. La performance più negativa spetta al Lazio, che ha avuto un decremento di 871 immatricolazio-

da 16,01 a 18,00 Ton

oltre 18,00 Ton

ni, passando da 2.292 unità nel 2011 a quota 1.421 nello scorso anno. Al secondo posto si piazza la Lombardia, con una diminuzione di 733 immatricolazioni. In questa regione erano 3.371 nel 2011 e sono scese a 2.638 nel 2012. Subito dietro si classifica l’Emilia-Romagna, che ha avuto una riduzione di 708 veicoli immatricolati: se due anni fa aveva raggiunto 2.172 unità, lo scorso anno si è fermata a 1.464. Calo consistente anche per il Piemonte (-641 immatricolazioni). Due regioni hanno subito decrementi minori ma pur sempre di una certa entità: il Veneto è sceso da 1.803 veicoli nel 2011 a 1.311 lo scorso anno, mentre in Campania il tonfo è stato di 443 immatricolazioni.

Immatricolazioni veicoli industriali in conto terzi maggiore di 3,5 Ton

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

17.593 20.327 21.287 21.903 22.446 22.295 10.284 11.107 12.810 9.481

Parco circolante veicoli commerciali Secondo le stime dell’Unrae, al 31 dicembre 2012 il parco circolante di veicoli commerciali fino a 3,5 Ton è di 3.480.000 unità. Oltre 900 mila sono rappresentati da mezzi Euro 4 (il 26,5% del totale), seguiti da 885 mila veicoli Euro 3 che sono il 25,4%. Gli Euro 0 ed Euro 1 toccano quota 785 mila con una percentuale del 22,5%. Il dato più basso è dei commerciali Euro 5, che superano 200 mila unità e costituiscono il 6% del dato complessivo. Completano il quadro gli Euro 2, con 680.000 veicoli (19,5%). TIR162-2013 19


Imprese

Da anni la Fiap denuncia le pratiche illecite, che generano un’evasione fiscale di oltre 500 milioni di euro l’anno, e gravi danni per gli autotrasportatori, obbligati per contratto a restituire i bancali ai mittenti di Federico Cabassi

Cifre da capogiro per il mercato nero dei pallet

I

pallet, nati come strutture di legno per permettere alle lame dei muletti di poter movimentare la merce imballata, stanno oggi diventando oggetto di un vero e proprio commercio illegale capace di generare un’evasione fiscale con cifre ben superiori ai 500 milioni di euro l’anno. Secondo le statistiche, sarebbero infatti circa 115.000 i pallet, in gran parte riciclati, che giornalmente circolano nel nostro Paese. Sempre più spesso nascono pseudo-imprese che commercializzano i pallet usati: pallet che vengono pagati circa 5/6 euro e poi rivenduti ad un prezzo leggermente più alto, che di fatto però serve solo a consentire il riciclaggio di materiali acquistati illegalmente. Il sistema garantisce la ricettazione del bene di illecita provenienza e genera un surplus defiscalizzato, ai danni dell’erario italiano. I pallet vengono rubati un po’ per volta nelle aziende e poi rivenduti al mercato nero, causando gravi danni agli autotrasportatori, obbligati per contratto a restituire in mol20 TIR162-2013

ti casi i bancali ai mittenti e a garantirne l’integrità per effettuare le operazioni di carico e scarico. Alcune volte possono essere gli stessi magazzinieri, o alConlegno, cuni autisti “inche gestisce fedeli”, a veni marchi EPAL dere i bancae FITOK, è sceso in campo li alle imprese a sostegno delle imprese che commerche operano cializzano nel pieno rispetto pallet usati, delle normative anche perché queste “imprese” in genere non chiedono informazioni sulla provenienza dei pallet e l’acquisto viene effettuato in contanti senza rilascio di alcun documento fiscale, mentre la vendita avviene generalmente con fattura con un ricarico di prezzo eccessivamente basso. Anche le insegne pubblicitarie su questa attivi-

tà di commercio destano sospetti sulla liceità dell’attività: non compare mai un numero di telefono fisso ma solo un numero di cellulare e spesso le imprese non hanno sede legale sul territorio. Questi soggetti poi gestiscono grandi quantitativi di pallet usati ignorando le disposizioni in materia ambientale, di sicurezza sul lavoro e di prevenzione degli incendi. Molte operazioni di contrasto La Guardia di Finanza, in particolare grazie all’impegno messo in capo dalle compagnie di Forlì e Cesena e su pressione della Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali), è già da tempo impegnata in una serie di controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale. Accertamenti che solo nel 2012 e nei primi mesi di quest’anno hanno portato a perquisizioni e all’arresto di decine di persone nelle diverse regioni italiane, accusate di riciclaggio di merce rubata, frode fiscale e in alcuni casi anche di vendita di merce falsificata. Sono stati infatti rinvenuti, nei magazzini di stoccaggio, bancali con impressi sopra marchi EPAL e FITOK non originali e privi dei necessari controlli di omologazione. Il mercato potrebbe essere stroncato con maggiori controlli, ma basterebbe anche l’obbligo per chi acquista i pallet di annotare su un registro di carico quanti ne acquista, da chi li acquista, con tanto di codice fiscale, e a che prezzo li acquista. La Fiap ha anche chiesto al ministero della Salute che, almeno per quanto riguarda il trasporto dei prodotti alimentari, venga emanata una norma volta a introdurre l’obbligo di utilizzare pallet a perdere, visto che viene anche a mancare un controllo sanitario sui bancali. Spesso, infatti, alcuni bancali sui quali sono stati trasportati prodotti non alimentari, anche tossici, vengono poi riutilizzati per il trasporto di prodotti alimentari, con il rischio di contaminazione. Con legno a sostegno della legalità Anche Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero), che gestisce su tutto il territorio nazionale i marchi di qualità EPAL e FITOK, è sceso in campo a sostegno delle imprese che operano nel pieno rispetto delle normative. “L’attività di tutela legale effettuata da Conlegno in collaborazione con alcune importanti società di gestione – ha affermato Fausto Iaccheri, presidente di Conlegno – è indirizzata non solo contro tutte le forme di utilizzo illegale dei marchi gestiti dal Consorzio, ma soprattutto va a sostegno delle attività dei nostri consorziati che operano nel rispetto delle normative”.


Notizie

Fercam inaugura un nuovo centro logistico in Italia Un investimento di 16,5 milioni di euro e una superficie di 38 mila metri quadrati. Sono alcuni numeri del nuovo centro logistico di Fercam, che è stato inaugurato a metà giugno all’Interporto di Bologna. Il centro – precisa una nota dell’azienda di trasporti altoatesina – è stato realizzato in meno di un anno ed è dotato di 15 mila metri quadrati di magazzini logistici e 1000 metri quadrati destinati agli uffici e alle attività amministrative. Inoltre, dispone di 93 porte per il carico e lo scarico del-

le merci e di ampi piazzali per agevolare le manovre dei mezzi in entrata e uscita. Al suo interno lavorano 86 dipendenti, tra impiegati e magazzinieri, a cui vanno aggiunti 84 padroncini. "Abbiamo fatto un investimento importante per realizzare quello che diventerà uno dei principali centri logistici in Italia - ha dichiarato l'amministratore delegato di Fercam, Thomas Baumgartner – perché la nostra azienda crede nell'Italia e vogliamo continuare ad investire nel Paese, contribuendo alla sua crescita".

Freight Leader Council: 11 proposte per rilanciare i porti Dogana, sistema logistico portuale, trasporto ferroviario e tecnologie. Sono le aree d’intervento contenute nel Quaderno 23 del Freight Leader Council intitolato “Dal porto all’hinterland: soluzioni per una catena logistica competitiva” e presentato a Roma lo scorso 13 giugno. Il documento individua le criticità del sistema portuale italiano e illustra 11 proposte operative per risolvere le problematiche del settore. Il Quaderno ricorda che la realizzazione dello sportello unico doganale ridurrà la burocrazia per le imprese attraverso l’uso di documenti digitali, diminuirà i tempi dei controlli e migliorerà l’efficacia dell’azione amministrativa. Secondo lo studio, le criticità delle città portuali storiche sono legate a flussi veicolari diversi (passeggeri, mezzi pesanti, auto), che creano conflitti tra le correnti di traffico, ovvero i colli di bottiglia. Per superare il problema, una soluzione può essere l’utilizzo di servizi multimodali ferroviari coordinati tra Porti, Interporti, Regioni e imprese ferroviarie. In quest’ultimo ambito, il documento propone la realizzazione di treni-navetta, inseriti in un ciclo logistico intermodale come alternativa al trasporto su gomma anche per tratte a raggio medio-corto. Infine, per ottimizzare i flussi di merci i porti e le altre piattaforme, sono stati analizzati due progetti che puntano all’automazione delle operazioni con soluzioni tecniche e informatiche.

L’Interporto di Bologna entra nella rete dei terminal InlandLinks L’Interporto di Bologna entra a far parte di InlandLinks, la piattaforma online delle infrastrutture di trasporto che offrono servizi intermodali da e per il porto di Rotterdam, nata su iniziativa dello scalo olandese. Con i suoi terminal ferroviari di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana e gestiti da Terminali Italia, la struttura bolognese – si legge in una nota - è la prima e unica in Italia a figurare in questa piattaforma, che riunisce 38 terminal. InlandLinks, che si rivolge anche agli operatori d’oltreoceano, presenta i terminal in base a criteri oggettivi e comparabili, per consentire agli addetti del settore di identificare i vantaggi e le opportunità di ogni infrastruttura e di migliorare i processi intermodali. Tra le sue opzioni, la piattaforma offre la possibilità di pianificare il percorso ottimale, dato un punto di partenza e un punto di arrivo, in base alle caratteristiche di servizio dei terminal associati. I terminal dell’Interporto di Bologna hanno la capacità di gestire 300 mila Teu e dispongono di 17 binari, con una lunghezza media di 550 metri.

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Tecnica

Un importante componente nel contenimento dei consumi di carburante è costituito dall’aerodinamica. Tutte le Case stanno proponendo veicoli sempre più performanti. Vediamo le proposte di Ferdinando Tagliabue

La forma che consente il risparmio

Aerodynamics Truck & Trailer sono le due soluzioni aerodinamiche di Mercedes, basate sul pesante Actros al quale, nel caso del trailer, ha collaborato Schmitz Cargobull

22 TIR162-2013

I

n una serie di precedenti articoli ci siamo soffermati sulle soluzioni offerte dalla tecnologia motoristica per risparmiare carburante. I risultati ottenuti in questo senso sono davvero notevoli e anche con i sofisticati motori Euro 6 tutti i costruttori sono riusciti, nonostante la maggior complessità e gli incrementi di peso, a mantenere inalterati (e in qualche caso addirittura migliorare) i consumi rispetto ai precedenti e pur evoluti motori Euro 5. Estremamente importante, sempre in tema di contenimento dei consumi di carburante, anche il ruolo dei cambi, componenti sempre più sofisticati e intelligenti, in grado di intervenire sempre nel migliore dei modi (in un’ottica di prestazioni o di consumo ridotto) e soprattutto di evitare l’errore umano che tanto può incidere negativamente sui consumi. Sempre più aerodinamici Una terza e importantissima componente nel contenimento dei consumi di carburante è costituita dall’aerodinamica. E sull’importanza dell’aerodinamica nel comparto dei veicoli industriali, ci sembrano particolarmente significativi tre esempi di veicoli che hanno fatto bella mostra


di sè in occasione dell’IAA dello scorso anno. Veicoli che ci piacerebbe veder circolare sulle nostre strade, cosa che sicuramente potrà avvenire tra qualche anno. Si tratta di tre proposte concrete e non esercizi stilistici fini a se stessi come si potrebbe pensare viste le linee avveniristiche e le soluzioni in tema di materiali. Inoltre va segnalata anche l’attiva partecipazione dei costruttori di semirimorchi che hanno anch’essi raccolto la sfida dando prova di sorprendenti capacità. L’attuale forma quadrangolare che caratterizza anche i più moderni autocarri li costringe a vincere alte resistenze aerodinamiche con consumi che, in base al tipo di tragitto, richiedono quasi il 40% dell’energia prodotta. Del resto tale forma è dettata dalla necessità di sfruttare al massimo lo spazio disponibile nei limiti imposti dalle normative vigenti per gli autoarticolati di 16,5 metri. La realizzazione di una combinazione realmente aerodinamica richiederebbe maggiori lunghezze sia nella parte anteriore per realizzare un frontale aerodinamico con radiatore arrotondato, sia nella parte posteriore, per accrescere l’aerodinamica senza compromettere la capacità di carico; ma perché veicoli di que-

sto genere possano circolare su strada è però necessario che le lunghezze prescritte per gli autoarticolati vengano aumentate anche di soli 2,3 metri. MAN Concept S La proposta MAN si chiama Concept S: è un autoarticolato (con semirimorchio Krone Aeroliner) che consente un volume di carico analogo a quello di un autocarro convenzionale ma con un coefficiente aerodinamico estremamente basso, come quello di una moderna autovettura. Le soluzioni aerodinamiche adottate consentono un risparmio di carburante fino al 25% (e conseguentemente anche quello di emissioni di CO2). Il MAN Concept S assicura un perfezionamento dell'aerodinamica che riguarda tutti i flussi d'aria che investono l'autoarticolato, dal frontale con linee arrotondate, passando per le superfici ridotte degli specchi retrovisori e arrivando ai serbatoi integrati. Lo spoiler superiore,

integrato nel tetto della cabina, chiude completamente lo spazio vuoto tra trattore e semirimorchio lasciando scorrere l'aria senza alcuna interruzione lungo la sagoma del veicolo. La carenatura laterale integrale del semirimorchio e la parte posteriore rastremata consentono il convogliamento ottimale dell'aria attorno all'autoarticolato. Renault CX/03 Anche Renault ha presentato all’IAA 2012 il suo studio di design industriale per veicolo pesante, completamente focalizzato sul risparmio di carburante e caratterizzato da materiali nobili, aerodinamica spinta e innovazioni tecnologiche. Anche nel caso del CX/03 non siamo in presenza di un esercizio stilistico ma, come ha sottolineato Hervé Bertrand, designer di Renault Trucks, “l’idea è quella di incarnare la filosofia Renault Trucks, incentrata sul risparmio di carburante, e dare alla compagnia una direzione a lungo termine per le ricerche future”. Per questa ragione ogni elemento del veicolo ha una precisa funzione, in termini di aerodinamica ed efficienza. La calandra è costituita unicamente di una struttura di fibra di carbonio con alluminio, leggera e robu-

ra laterale su ruote e deflettori posteriori. Massima attenzione anche per l’aggancio trattoresemirimorchio poiché è in quello spazio che si genera turbolenza. E così, per ridurla si è pensato ad un sistema di carenatura regolabile. Quando il veicolo è su strada, cabina e semi rimorchio sono un tutt’uno mentre a bassa velocità, quando le carenature non occorrono, queste si ritraggono per facilitare le manovre. Aerodyamics Truck e Aerodynamic Trailer Mercedes Nel caso di Mercedes ci troviamo invece a metà strada tra soluzioni pensate ex novo in funzione aerodinamica e utilizzo di veicoli esistenti solo parzialmente modificati, ricorrendo ad elementi di giunzione, rivestimenti e diffusori che riducono la resistenza aerodinamica. La proposta Mercedes in termini di trucks aerodinamici si chiama "Aerodynamics Truck & Trailer", due soluzioni innovative ma anche funzionali, entrambe realizzabili in tempi brevi e con sforzi relativamente contenuti. L'autoarticolato che due anni fa era ancora uno studio di design, oggi è una realtà e con l’Aerodynamics Trailer, un autoarticolato adibito al trasporto di linea, ri-

Da sinistra a destra tre nuovi modelli di Daf (XF), Scania (Streamliner) e Volvo (FH) che mostrano quanto tutti i costruttori stiano facendo in termini di ricerca aerodinamica

sta. La sezione centrale presenta un pannello scorrevole a scomparsa che scende nella parte inferiore quando aumenta la velocità. In basso lo spoiler fa la stessa cosa per ridurre la distanza dal suolo, e tre lame aerodinamiche spingono il flusso d’aria ai lati. I retrovisori sono essenziali e sostenuti da due supporti profilati che migliorano la penetrazione dell’aria. Sulla stessa linea, i gradini della cabina, fonte di turbolenza, e le ruote del trattore, sono coperti per favorire il flusso d’aria. L’inclinazione del parabrezza è di 12° per offrire un ottimo contributo aerodinamico. Importante anche il ruolo del semirimorchio e così, usando elementi provenienti dalla precedente ricerca Optifuel Lab, Renault ha immaginato un semirimorchio con un tetto curvo dal design a goccia, con una avvolgente carenatu-

sparmierebbe in un anno circa 2000 litri di gasolio (e 5 Ton di CO2) mentre con l'Aerodynamics Truck, un autocarro su servizi di linea e distribuzione risparmierebbe tra i 300 e i 600 litri di gasolio e 1,5 Ton di CO2. L'Aerodynamics Trailer è in grado di ridurre la resistenza aerodinamica dell'autoarticolato del 18% circa che, in condizioni reali in un servizio di linea, corrisponde ad un abbattimento dei consumi del 4-5% circa. Test su strada eseguiti con un Actros di serie (arricchito di pacchetto aerodinamico disponibile in primo impianto) e il semirimorchio aerodinamico hanno evidenziato un possibile risparmio di carburante del 4,5%. Va sottolineato che questo semirimorchio non è una creazione futuristica ma si basa su una tradizionale furgonatura lunga 13,6 m per trasporto refrigerato con gruppo frigorifero sul lato anteriore, quindi una realizzazione TIR162-2013 23


La forma consente il risparmio

che può soddisfare tutte le comuni esigenze del servizio di trasporto quotidiano (altezza libera dal suolo, angolo di scarpata o portale posteriore). La collaborazione con Schmitz Cargobull L'Aerodynamics Trailer, frutto della collaborazione tra Mercedes e Schmitz Cargobull, non è legato ad un marchio e potrebbe rappresentare la base di partenza per lo sviluppo di semirimorchi aerodinamici. Questa configurazione può essere prodotta concretamente, è in linea con le norme di legge di futura emanazione ed è concepita in modo realistico, semplicemente ricorrendo ad accorgimenti che nel loro insieme riducono la resistenza aerodinamica dell'intero autoarticolato. Ad esempio un elemento di giun-

zione sul lato anteriore del semirimorchio per ridurre la distanza dalla motrice riduce dell'1% la resistenza aerodinamica, incorniciando il gruppo frigorifero cui è però garantita la necessaria ventilazione. Un altro 8% arriva dai rivestimenti laterali in materiale sintetico, che convogliano l’aria in direzione del diffusore posteriore che si raccorda al rivestimento del sottoscocca (anch'esso in materiale sintetico), migliorando la resistenza aerodinamica di un altro 2%. Un elemento fondamentale dell'Aerodynamics Trailer è l’appendice posteriore rastremata, costituita da elementi ripiegabili. Questi flap allungano il semirimorchio di 400 mm ma si ritraggono a veicolo fermo, quindi non compromettendo gli impieghi anche nel trasporto combinato. 24 TIR162-2013

Il Concept S Un impegno costante di MAN Forti della consapevolezha forme decisamente za di quanto la compoinnovative con un volume nente aerodinamica sia di carico analogo a quello importante nella riduzione di un veicolo dei consumi, i vari coconvenzionale con struttori si sono fortemenrisparmi di carburante te impegnati in questo senfino al 25% so e così le più recenti proposte nel comparto dei pesanha viti (ma c’è grande attenzione anche sto l’aggiunta ai medi e a leggeri) ha visto una serie di di un meccanismo (opzionale) che si può utiliznuovi veicoli fortemente orientati in direzione di zare per regolare facilmente da terra l'altezza delsoluzioni aerodinamiche efficienti che hanno vilo spoiler con una maniglia; in questo modo la sto l’adozione di rinnovati spoiler tetto e lateraregolazione dello spoiler può sempre corrili regolabili, deflettori, minigonne, portiere alspondere perfettamente al semirimorchio in tutlungate verso il basso a carenare i gradini ecc. Grate le circostanze, a tutto vantaggio dei consumi. zie a questo tipo di Anche Scania, con la nuova serie Streamline, “cura“, ad esempio, i nuoha ulteriormente perfezionato il flusso d'aria sul vi Stralis Iveco hanno milato frontale e sui fianchi delle cabine G e R rigliorato il proprio Cx del ducendo la resistenza aerodinamica a vantaggio 3% circa; lo stesso dicasi dei consumi; inoltre ha introdotto sulle cabine un per i nuovi Volvo FH, frutparasole ridisegnato e più aerodinamico insieme to di una lunga e acad una nuova serie di luci ausiliarie. Gli esperti Il curata progettaScania di aerodinamica hanno studiato attenrinnovamento zione che ha intamente tutte le nuove soluzioni e, nonostante dello Stralis Iveco non teressato ogni queste cabine fossero già tra le più aerodinamiche ha interessato solo il superficie presenti sul mercato, hanno individuato nuove motore ma anche sugli esterna (ma soluzioni come ad esempio delle modifiche agli aspetti aerodinamici anche interna) spigoli della cabina, che sono stati smussati per riuscendo ad ottenere un e tutti quei trasmettere il flusso d'aria ai fianchi con la mimiglioramento in dettagli appanima resistenza, mantenendo però (grazie ad un termini di Cx del rentemente poco deflettore) una certa turbolenza per mantene3% circa significativi che core pulite le maniglie della porte. munque aiutano a miAnche il nuovo parasole migliora il flusso d'aria gliorare la resistenza ale rende la linea del veicolo più affusolata. È stal’aria. MAN aveva già da ta prestata attenzione a tutti i componenti aptempo intrapreso con i plicati, nonché alle luci integrate e d'ingombro TGX Efficient line questo a LED mentre le estremità del parasole sono statipo di percorso, adottando carenature aerodite aperte per consentire all'aria di defluire lunnamiche e rinunciando alla visiera parasole go i fianchi della cabina, riducendo anche la ruesterna. Nella progettazione del nuovo XF, i tecmorosità. Concludiamo con gli ultimi arrivati: i nici Daf si sono particolarmente concentrati sulnuovi Renault, che nel segmento pesante si prel’ottimizzazione del flusso d’aria, riducendo sentano con una cabina trapezoidale (largheznon solo la resistenza aerodinamica ma anche za di 2,3 metri davanti e 2,5 dietro) con parasporcizia e spruzzi. I deflettori angolari della cabrezza inclinato di 12° e numerose soluzioni aebina dal lato anteriore del veicolo orientano il flusrodinamiche volte a migliorare il coefficiente di so d'aria in maniera ottimale contribuendo anpenetrazione dell’aria, che ora risulta migliorache a mantenere pulite le maniglie delle porte; to del 12% grazie anche alla presenza di un deinoltre due dei tre gradini della cabina sono proflettore integrato nel blocco ottico. tetti dalla portiera, soluzione che beneficia aeInsomma, tutti quanti si stanno dando parodinamica e pulizia. Parafanghi e fender laterecchio da fare e i risultati, almeno sulla carta, rali sono stati riprogettati per ottimizzare l'aesono considerevoli. Manca ancora il grande salrodinamicità e riprogettate anche le gonne lato di qualità ma per quello bisognerà anche atterali con gradini integrati. Lo spoiler sul tetto deltendere una normativa che consenta un certo alla Space Cab (che riduce il peso di circa 25 kg) lungamento delle combinazioni.


Tecnica

Il Gruppo Volvo ha investito oltre due miliardi di euro per rinnovare completamente i veicoli, che presentano nuovi motori, un nuovo design e nuovi nomi di Lucia Angeloni

R/Evolution per la gamma Renault Trucks C

irca 5000 persone hanno assistito, l’11 giugno, a R/Evolution, un grande evento a Lione durante il quale Renault Trucks ha presentato l’intera gamma dei suoi nuovi veicoli Euro6. Un’evoluzione, come dice il nome dell’evento, che ha portato a rinnovare completamente i veicoli, nei motori, nella cabina e nel nome e nella quale il Gruppo Volvo, che unisce sotto lo stesso tetto Renault Trucks e Volvo Trucks, ha investito oltre due miliardi di euro. Tutti i veicoli sono accumunati dal design, molto simile, con una calandra a forma di trapezio che evoca il simbolo del Pi greco, luci a forma di boomerang installate in avanti e in rilievo, che assicurano la massima visibilità per i veicoli che arrivano dal di dietro.

La gamma T Lunga Distanza La nuova gamma Lunga Distanza adesso è denominata T ed è composta da un unico veicolo che riunisce l’efficienza e il basso consumo del Premium e il comfort del Magnum. La nuova cabina è spaziosa e confortevole, con una larghezza di 2,35 metri e una larghezza fino a 2,5 metri ed ha un letto estensibile e uno alto che può essere trasformato in uno spazio di custodia supplementare. I mo-

tori sono gli Euro6 DTI 11 e DTI 13, con cambio automatizzato Optidriver, di serie su tutta la gamma. Grazie al nuovo design, ad una migliore aerodinamica e ad una nuova catena cinematica, la gamma T consuma il 5% in meno rispetto alla generazione precedente, nonostante i vincoli legati alla norma Euro6. Distribuzione medio raggio Per la distribuzione sul medio e corto raggio la gamma è la D che comprende tre modelli: uno da 10 a 18 Ton, un secondo da 16 a 26 Ton (D Wide) e un terzo da 18 a 26 Ton (D Access). In un prossimo futuro inoltre sarà commercializzato un nuovo modello da 3,5 a 7,5 Ton per coprire anche l’esigenza di questi clienti. I motori adottati per questa gamma sono i DTI 5 con quattro cilindri e i DTI 8 con sei cilindri, i cambi sono automatizzati di serie, permettendo una riduzione di carburante e al conducente di concentrarsi sulla guida. Edilizia e cava-cantiere Per l’edilizia e la cantieristica, Renault Trucks propone rispettivamente la gamma C e la gamma K, entrambe dotate degli ultimi motori Euro6 uguali a quelli della gamma T per la lunga distanza. Sono inoltre accumunate da una cabina più spaziosa rispetto alla precedente, da un comfort simile a quello di un camion di lunga distanza e da un gradino laterale integrato per controllare agevolmente il carico. La gamma C inoltre dispone di Optitrack, il sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore, e un carico utile che arriva fino a 22,8 Ton.

Le nuove gamme sono denominate ognuna con una lettera: T per la lunga distanza, D per il medio e corto raggio, C per l’edilizia e K per la cantieristica

TIR162-2013 25


d’imposta per il gasolio per autotrazione, ecc.). Ma, oltre ai correttivi specifici per la crisi, vanno considerati anche quelli congiunturali di settore (tra gli altri, quello del collaboratore familiare – rigo X03 e del credito d’imposta carburante – rigo X04), che tengono conto della contrazione dei margini e della redditività, e quelli congiunturali individuali, che adeguano la flessibilità

Fisco

di Angelo Ciaravolo

COSA R ICOR DAR E

GL I AU TO TR ASPOR TA TORI HA NNO TE MP O F INO AL 20 AGOS TO, PAGA NDO LA MAGGIOR AZ IONE DELLO 0,40 %, P ER DE CIDER E SE AD EGUARSI O ME NO AL LE RISULTANZE DI GE RICO 2013. GL I AU TO TR ASPOR TA TORI “NON CONGRUI” CH E IN TE NDONO ADEGUARSI SP ON TA NE AMEN TE AL LE RISULTANZE DE GL I S TUDI DI SE T TORE DOVR ANNO VE RSAR E, OL TR E AL LE IMPOS TE, LA MAGGIOR AZ IONE DE L 3% NON E’ DOVU TO NULL A SOLTAN TO SE LA DIF F ER ENZA NO N SUP ER A IL 10% DE I RICA VI DIC HIARA TI.

Studi di settore: fino al 20 agosto ci si può adeguare Gli autotrasportatori “non congrui” che intendono adeguarsi spontaneamente dovranno versare la maggiorazione del 3% entro il termine ordinario per il versamento a saldo delle imposte sul reddito

G

li autotrasportatori alle prese con gli studi di settore hanno tempo fino al prossimo 20 agosto, pagando la maggiorazione dello 0,40%, per decidere se adeguarsi o meno alle risultanze di Gerico 2013. Per effettuare la scelta più giusta e conveniente occorre innanzitutto considerare le precisazioni e i chiarimenti contenuti nelle recenti circolari dell’Agenzia delle Entrate, in ordine alle nuove opportunità offerte ai trasportatori “non congrui” agli studi. Tali soggetti hanno la facoltà di rettificare il peso di alcune variabili ricorrendo ai correttivi anticrisi applicabili per il periodo d’imposta 2012 contenuti nel nuovo riquadro T – Congiuntura economica – del modello VG68U (spese sostenute per il lavoro prestato dagli apprendisti, importo del credito 26 TIR162-2013

del modello degli studi di settore in riferimento ai soggetti che hanno presentato nell’anno 2011 una situazione di crisi. Quanto costa l’adeguamento Gli autotrasportatori “non congrui” che intendono adeguarsi spontaneamente alle risultanze degli studi di settore dovranno versare, oltre alle imposte, la maggiorazione del 3% entro il termine ordinario per il versamento a saldo delle imposte sul reddito. La maggiorazione, che assume rilevanza ai fini Iva, imposte sui redditi e Irap, deve essere calcolata sulla differenza tra i ricavi derivanti dall’applicazione degli studi e quelli registrati nelle scritture contabili. Nulla è dovuto soltanto se la differenza non supera il 10% dei ricavi dichiarati. Per effettua-

re il versamento, tramite il modello telematico F24, occorre utilizzare il codice tributo 4726 per le persone fisiche e il codice 2118 per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Ai fini Iva, l’adeguamento ai valori stimati da Gerico comporta il versamento dell’imposta con il sistema dell’aliquota media, utilizzando il codice tributo 6494. Va ricordato che l’importo della maggiorazione, ove dovuto, non può essere versato in forma rateizzata. Tuttavia, è possibile la compensazione con altri tributi e contributi a credito. Il modello per gli autotrasportatori Le imprese di autotrasporto merci (codice attività 49.41.00) e quelle di servizi di trasloco (codice attività 49.42.00) devono utilizzare obbligatoriamente il


Le vostre domande

modello VG68U per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di settore (il modello insieme al software è disponibile gratuitamente sul sito internet ww.agenziaentrate.it). Nel nuovo modello VG68U dovranno essere riportati, oltre ai dati anagrafici e fiscali dell’impresa, i ricavi e i costi sostenuti per l’attività di autotrasporto nel corso dell’anno 2012 estrapolati dall’Unico 2013. Il modello degli studi di settore si compone, in particolare, di nove riquadri: A, per ri-

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Studi di settore Un autotrasportatore obbligato alla compilazione degli studi di settore che nel corso dell’anno 2011 ha cessato l’attività, era tenuto all’invio del relativo modello? Marco Gerini Firenze L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito con una circolare che, in tale ipotesi, vige l’obbligo di presentazione del modello quantunque sia preclusa l’attività di accertamento basata sugli studi di settore. Per evitare salate sanzioni, conviene presentare il modello, entro il prossimo 30 settembre, usufruendo del ravvedimento operoso. Gerico 2013 Sono un autotrasportatore che dichiara ricavi, per il 2012, superiori a quelli minimi, ma inferiori al ricavo “puntuale” cal-

colato da Gerico 2013. Sono anch’io a rischio accertamento? Francesco Dall’Orso Ancona La congruità è assicurata rispettando il livello dei ricavi puntuali. Tuttavia, l’agenzia delle entrate ritiene che i contribuenti che si collocano naturalmente all’interno dell’intervallo di “confidenza” possono considerarsi generalmente in linea con le risultanze degli studi di settore. Pagamento Irap Esercito l’attività di autotrasporto con l’aiuto di mio figlio, collaboratore della mia impresa familiare. Volevo sapere se ero tenuto al pagamento dell’Irap. Giovanni Resi Taranto Purtroppo, neanche l’impresa familiare può sfuggire all’Irap (imposta regionale sulle attività produttive). Una re-

cente sentenza della Corte di Cassazione, nel confermare l’operato dell’Agenzia delle entrate, ha sostenuto che la presenza dei collaboratori familiari è idonea all’assoggettamento dell’imposta. Ferie maturate Sono un autotrasportatore con quattro dipendenti. Uno di questi aveva delle ferie arretrate, maturate nel 2011, che non sono riuscito a fargli recuperare. È vero che devo pagare delle sanzioni? Angelo Cosci Viterbo Le ferie maturate nel 2011 andavano fruite entro lo scorso 30 giugno. Se ciò non è accaduto, entro il prossimo 20 agosto dovrà versare i contributi sulle ferie maturate e non godute, oltre una sanzione amministrativa che varia tra 130 e 780 euro per ciascun lavoratore.

Canoni di leasing per gli autotrasportatori

portare il personale addetto all’attività; B, per indicare la struttura territoriale; D, per indicare gli elementi specifici dell’attività (merci trasportate, specializzazione del trasporto, committenza, tipologia dell’utenza, costi specifici ed altri elementi); E, per indicare i beni strumentali posseduti e/o detenuti a qualsiasi titolo alla data del 31 dicembre 2012; F, per riportare gli elementi contabili necessari per l’applicazione dello studio di settore; X, per fornire ulteriori informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore (importo del credito d’imposta per il gasolio,ecc.); V, per indicare ulteriori dati specifici; Z, per fornire alcuni dati utili per l’aggiornamento dello studio di settore (tipologia di servizio offerto) e T, per adeguare le risultanze dello

Anche gli autotrasportatori sono interessati alla nuova disciplina fiscale dei canoni di leasing. Va innanzitutto ricordato che, ai fini delle imposte dirette, il DL n.16/2012, convertito dalla legge 44/2012, ha eliminato la condizione di durata minima contrattuale ai fini della deduzione dei canoni di leasing, a partire dai contratti stipulati dal 29 aprile 2012. In particolare, una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti riguardo il trattamento fiscale dei canoni non ancora dedotti alla scadenza del contratto, fornendo tre diverse ipotesi a seconda se la durata contrattuale coincide con quella minima fiscale oppure se è superiore o inferiore. In tal caso la circolare ha chiarito che quando il contratto di leasing ha una durata pari

studio di settore alla congiuntura economica. Ricordiamo che il modello VG68U costituisce parte integrante della dichiarazione dei redditi contenuta nel modello Unico e, pertanto, dopo aver barrato la casella “studi di settore” collocata nel frontespizio, il modulo deve essere inviato unitamente alla dichiarazione in via telematica.

o superiore a quella minima fiscale, la deduzione dei canoni seguirà la durata contrattuale: le imputazioni al conto economico saranno quindi deducibili integralmente, ad eccezione dei beni a deducibilità parziale; quando invece il contratto di leasing ha una durata inferiore al minimo fiscale, le quote dei canoni che eccedono la durata minima contrattuale saranno riprese a tassazione nel corso della vita contrattuale, per essere poi dedotte in via extracontabile, solo al termine del contratto. Nella circolare sono contenuti anche importanti chiarimenti in ordine all’esercizio del diritto di riscatto, alla determinazione della parte della quota capitale riferibile all’area nell’ipotesi di leasing immobiliare e ai riflessi ai fini Irap.

Le sanzioni Chi dimentica di allegare il modello degli studi alla dichiarazione dei redditi rischia una sanzione amministrativa molto salata (per l’omessa compilazione del modello studi la multa è di 2.065,00 euro) ma anche l’accertamento induttivo, sia nei casi di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini dell’appli-

cazione degli studi di settore sia nell’ipotesi di indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità non sussistenti. Tuttavia, utilizzando il ravvedimento operoso, si potrà sanare la propria posizione fiscale col pagamento delle sanzioni ridotte (258 euro), se la presentazione avviene entro il termine fissato per la presentazione della dichiarazione successiva. TIR162-2013 27


Lavoro

di Mariangela Pagano

É

ormai dallo scorso mese di novembre che le parti sociali del settore autotrasporto stanno lavorando per arrivare ad un’intesa sul rinnovo del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, scaduto lo scorso 31 dicembre 2012. Sono stati affrontati diversi argomenti e su alcuni punti sono state raggiunte già delle intese di massima mentre vi sono ancora alcuni temi aperti che meritano ulteriori approfondimenti.

In virtù di tale accordo, pertanto, non dovrà essere erogata l’indennità di vacanza contrattuale prevista dal vigente contratto e le modalità con cui verranno trattati gli arretrati maturati a tale titolo dal 1° gennaio scorso saranno definite al momento del rinnovo del CCNL. Le Parti hanno stabilito che i 35 euro di anticipo sui futuri au-

fronte di un leggero incremento della percentuale di stabilizzazione dei rapporti di lavoro in apprendistato. Inoltre, la procedura di comunicazione del ricorso ai lavoratori interinali è stata uniformata anche al caso in cui si tratti di distacco o somministrazione transnazionale. Intesa di massima raggiunta anche per regolamentare l’atti-

menti contrattuali non dovranno essere considerati utili ai fini del calcolo della quattordicesima mensilità e dovranno essere evidenziati in busta paga con la dicitura “Acconto rinnovo CCNL”.

vità del personale viaggiante inquadrato al 4° livello, ove è stato convenuto che le aziende, su base volontaria, potranno stipulare con il sindacato accordi aziendali che consentano di incrementare l’orario di lavoro di tali conducenti dalle attuali 39 ore a 44 ore ordinarie settimanali. É stato anche previsto – si tratta sempre di un testo ancora non sottoscritto definitivamente – che nell’ipotesi in cui il lavoratore richieda dei permessi non retribuiti, gli stessi saranno concessi solo dopo aver usufruito, oltre che dei permessi retribuiti (ROL), anche delle giornate di ex festività. Adattate ed introdotte anche alcune fattispecie di condotte dei lavoratori passibili di provvedimenti disciplinari e apportate alcune pic-

Raggiunte le prime intese sul rinnovo del contratto Il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione è scaduto lo scorso 31 dicembre. Decisa l’erogazione di un primo acconto sui futuri aumenti. L’intesa potrebbe arrivare entro fine luglio Acconto sui futuri aumenti Dopo l’accordo del 18 dicembre 2012 con il quale fu convenuto lo slittamento del pagamento dell’indennità di mancato rinnovo contrattuale, in data 5 giugno 2013 le associazioni datoriali, ad esclusione di quelle rappresentanti il mondo cooperativo e dell’artigianato, e le organizzazioni sindacali dei lavoratori di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, hanno raggiunto una nuova intesa stabilendo che le imprese eroghino, a decorrere dalla retribuzione del mese di giugno 2013, una rata di 35 euro mensili, da riparametrare al 3° livello Super, a titolo di acconto sui futuri aumenti che saranno stabiliti in sede di rinnovo contrattuale. 28 TIR162-2013

Intese di massima Intanto, sono state raggiunte delle intese di massima in materia di mercato del lavoro, quali l’elevazione della percentuale massima prevista per stipulare contratti a tempo parziale e per utilizzare contratti atipici (contratti a tempo determinato ed interinali), nonché è stata incrementata la percentuale, per il solo personale non viaggiante, di ricorso a lavoratori somministrati. Inoltre, è stata uniformata la durata del periodo di prova degli apprendisti con la restante platea di lavoratori, a


cole precisazioni sull’iter disciplinare stesso. Imprese virtuose É stata raggiunta una intesa di massima, inoltre, sulla definizione delle cosiddette “imprese virtuose”, nel settore dell’autotrasporto, alle quali è riconosciuto un meccanismo premiante che consiste nella pos-

Pensionamenti: incentivi all’esodo Il ministero del Lavoro, con una circolare del 19 giugno, ha fornito delle precisazioni in merito alle misure introdotte dalla Riforma Fornero aventi la finalità di facilitare l’uscita anticipata dei lavoratori vicini al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. Nelle imprese con più di 15 dipendenti, la cui media è da calcolarsi negli ultimi sei mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, con esclusione dal computo degli apprendisti, in caso di eccedenze di personale si potranno stipulare accordi sindacali che rispondano agli scopi della norma. Gli accordi, che possono essere siglati anche nell’ambito di una procedura di riduzione del personale, legittimano l’erogazione ai lavoratori prossimi

al pensionamento, intesi quelli che maturano i requisiti entro 4 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, di un importo pari alla pensione che spetterebbe al lavoratore, con versamento da parte del datore di lavoro dei contributi figurativi necessari per il raggiungimento dei requisiti minimi per la pensione. L’efficacia della misura è subordinata all’accettazione del lavoratore coinvolto. L’accordo ha efficacia solo dopo essere stato validato dall’Inps, a cui il datore di lavoro deve presentare un’apposita domanda, accompagnata a garanzia del pagamento da una fidejussione bancaria. Al termine della verifica da parte dell’Inps, il lavoratore, cui sarà comunicato l’importo iniziale della prestazione, dovrà accettare la prestazione stessa.

Sgravi contrattazione II livello: domande entro il 25 luglio

Tra le intese, l’aumento dei contratti a tempo parziale e dei contratti atipici che possono essere stipulati per ciascuna azienda

sibilità per le imprese di stipulare accordi sindacali aziendali e/o territoriali al fine di meglio regolamentare, sempre nel rispetto delle procedure previste dal CCNL di categoria, l’orario di lavoro, il compenso per le prestazioni straordinarie e le indennità di trasferta dei conducenti. Sempre in tali accordi si potrà definire anche l’orario di lavoro multi periodale per il personale impiegatizio addetto alle attività accessorie per la gestione del traffico dei veicoli e del personale viaggiante, nei limiti ricompresi tra un minimo di 6 ed un massimo di 10 ore ordinarie giornaliere con un limite di orario ordinario settimanale ricompreso tra 30 e 44 ore, fermo restando il rispetto della media di 39 ore lavorative ordinarie settimanali calcolate in

Scade il prossimo 25 luglio il termine per presentare telematicamente all’Inps le domande utili per richiedere lo sgravio contributivo sulle erogazioni, pagate nell’anno 2012, previste dai contratti di secondo livello, siano aziendali o territoriali, collegate ad incrementi di produttività aziendale. L’importo annuo complessivo delle erogazioni ammesse allo sgravio è pari al 2,25% della retri-

un periodo di massimo 6 mesi. Ancora per il personale viaggiante, le parti a livello aziendale potranno sottoscrivere intese modificative delle previsioni contrattuali in materia di riposo settimanale e di distribuzione dell’orario di lavoro. Documento sull’autotrasporto per il Governo Le Parti sociali, condividendo l’obiettivo di garantire una maggiore competitività delle imprese del settore, hanno altresì convenuto un documento comune sull’autotrasporto da presentare al Governo, al quale chiedere un intervento che consenta alle aziende di reggere la competizione con i Paesi neo comunitari sul mercato internazionale (e anche nazionale) attraverso delle misure che permettano una riduzione del co-

buzione imponibile annua del lavoratore. Entro tale limite si applicherà lo sgravio contributivo totale a favore dei lavoratori mentre lo sgravio sui contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro è fissato nella misura del 25%. Potranno usufruire del beneficio in parola le imprese in regola con la normativa in materia contributiva (DURC) e che rispettino la parte economica degli accordi e contratti collettivi di lavoro.

sto del lavoro. Si tratta sicuramente di alcuni interventi positivi, alcuni esigibili in via immediata ed altri che necessitano di un passaggio successivo a livello di contrattazione decentrata. Su questo aspetto, ci si augura che le intese di massima raggiunte si traducano concretamente a livello aziendale in una sana e proficua negoziazione e che, pertanto, non restino solo dei buoni intenti scritti sulla carta. Ovviamente le intese di massima raggiunte non sono ancora operative, in quanto la loro piena efficacia ed entrata in vigore è subordinata alla stipula complessiva del rinnovo del contratto di lavoro, che le parti si auspicano avvenga entro la fine del mese di luglio 2013. Prossimi incontri A tal fine è stato condiviso un fitto calendario di incontri per il mese di luglio, ove gli attori in gioco dovranno confrontarsi e trovare un’intesa su diverse materie, quali: - affrontare i temi della flessi-

-

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-

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bilità del personale non viaggiante; individuare, in termini di maggiore flessibilità o compensazioni economiche, le misure da riconoscere automaticamente alle imprese di autotrasporto che rispondano ai requisiti individuati per definirle come aziende virtuose; valutare la possibilità, per gli autisti inquadrati nel 3° livello Super, adibiti ad attività specializzate, di vedersi riconosciuta una specifica indennità e nel contempo definire un percorso per l’inserimento di uno specifico livello contrattuale a dei costi più moderati rispetto alle attuali figure dei conducenti; trovare delle misure idonee che consentano in maniera efficace di disincentivare l’assenteismo del personale viaggiante; da ultimo, dovranno essere definiti anche gli aumenti contrattuali da riconoscere ai lavoratori con le relative scadenze. TIR162-2013 29


Normative

di Fabrizio Serafini

N

on c’è pace per il Sistri, che a breve potrebbe essere abolito. Com’è noto, con il decreto del 20 marzo 2013 (cfr. Tir aprile 2013) il precedente ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha stabilito che il Sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti dovesse entrare in vigore alle seguenti date: • il 1° ottobre 2013, per il trasporto e la gestione dei rifiuti pericolosi (eccetto che per i produttori degli stessi con meno di 10 dipendenti); • il 3 marzo 2014, per il tra-

teressati al ministero dell’Ambiente il 5 giugno 2013 (oltre 30 sigle), sottoponendo loro alcune semplici domande, ad esempio se erano d’accordo a far entrate in vigore il Sistri il 1° ottobre 2013 per i rifiuti pericolosi e il 3 marzo 2014 per gli speciali; se il Sistri avrebbe potuto essere in grado di funzionare in modo idoneo a rendere trasparenti le movimentazioni dei rifiuti e in modo fruibile dalle imprese; se si avevano proposte per un sistema alternativo valido e se, infine, era il caso di prorogare le date di entrata in vigore dello

Sistri: chiesta l’abolizione del sistema

Recupero accise: la domanda entro il 31 luglio Con nota del 25 giugno scorso, l’Agenzia delle Dogane ha ufficializzato il recupero delle accise sul gasolio per autotrazione consumato nel secondo trimestre di quest’anno (1 aprile/30 giugno 2013), sui veicoli pesanti di massa complessiva non inferiore alle 7,5 Ton in conto terzi ed in conto proprio. L’ammontare del beneficio ammonta sempre a 21,418698 centesimi di euro/litro e, per richiederlo, l’impresa interessata deve presentare la domanda all’Ufficio delle Dogane competente entro il 31 luglio

Stilato un documento con cui si chiede al nuovo ministro dell’Ambiente Orlando la soppressione del Sistri con un intervento legislativo. Possibile la sostituzione con l’invio telematico del formulario sporto e la gestione dei rifiuti speciali. Il nuovo ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, prima di procedere a dare esecuzione al provvedimento del suo predecessore, ha voluto però ascoltare le associazioni dei gestori e dei trasportatori dei rifiuti e, nel far ciò, ha dato incarico al prof. Edo Ronchi, già ministro dell’Ambiente nei Governi Prodi e D’Alema degli anni 1996 – 2000, e principale responsabile del decreto legislativo n. 22 del 1997 sulla gestione movimentazione dei rifiuti (cd. decreto Ronchi), di esaminare le posizioni delle diverse associazioni sul Sistri e di riferire sulla questione. Incontro con le associazioni Ronchi ha così convocato tutte le associazioni degli operatori in30 TIR162-2013

stesso Sistri, ovvero si dovesse addirittura intervenire con un provvedimento normativo per annullarlo e impostare un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti idoneo, meno oneroso e collaudato. Almeno 20 organizzazioni interessate hanno dato risposta nei dieci giorni concessi, tanto che lo stesso Ronchi ha potuto riconvocare il tavolo delle associazioni per il 20 giugno 2013 per poter presentare loro il risultato della consultazione: tutte le organizzazioni sentite avevano manifestato la richiesta di evitare di far entrare in vigore il Sistri alle date previste; quasi tutte ne avevano auspicato l’abrogazione e molte avevano anche suggerito di poter sostituire il sistema telematico di controllo della tracciabilità dei rifiuti con un sistema simile a quello attuale, con la tra-

sposizione in digitale del formulario dei rifiuti durante il trasporto (FIR). Chiesta l’abolizione Preso atto di ciò, Ronchi ha provveduto a stilare un documento con cui si chiede al nuovo ministro l’abolizione del Sistri con un intervento legislativo. L’abolizione – che al momento in cui si scrive non è ancora avvenuta – sarà completata dall’abrogazione dei decreti ministeriali che avevano previsto il Sistri (DM 17 dicembre 2009, DM 18 febbraio 2011, n. 52 e DM 10 novembre 2011, n. 219) e dello stesso DM 20 marzo 2013. Insieme all’abolizione è stata chiesta la sostituzione del precedente sistema con nuovi criteri da affidare poi alla normativa secondaria ed il mantenimento, nel frattempo, del si-


2013, utilizzando la modulistica predisposta dall’Agenzia. La compilazione in formato elettronico può avvenire o tramite il software appositamente predisposto dalle Dogane oppure con il sistema telematico doganale E.D.I, previa abilitazione rilasciata dall’Agenzia. Il credito d’imposta potrà utilizzarsi nel modello F24 (Codice tributo 6740) trascorsi 60 giorni dal ricevimento della domanda da parte dell’Ufficio delle Dogane competente (o trascorsi 60 giorni dal ricevimento, da parte di quest’ultimo, delle integrazioni chieste), fino al 31 dicembre 2014; l’eventuale eccedenza di credito non compensata, potrà essere chiesta a rimborso entro il 30.6.2015.

stema preesistente, con eventuali piccole integrazioni che ne garantiscano una maggiore efficacia. Per quanto attiene in particolare al settore dei trasporti dei rifiuti, il documento elaborato da Ronchi prevede l’abolizione delle chiavette USB (per impresa e per gli autisti) e delle black-box (installate a bordo dei mezzi) e la trasmissione del formulario d’identificazione dei rifiuti durante il trasporto (FIR) in forma digitale all’Albo gestori ambientali e alle sue Sezione regionali di competenza. Si segnala infine che il documento elaborato da Ronchi non affronta la questione dei contributi pagati al Sistri per gli anni 2010 e 2011 né quella dei vettori stranieri, che probabilmente saranno oggetto di altro intervento normativo o amministrativo.

I

l ministero dei Trasporti, con una circolare del 10 giugno scorso, ha fatto chiarezza sulla vicenda della circolazione su strada dei carrelli elevatori non immatricolati. Vicenda sulla quale erano emerse delle incertezze alla luce delle vicende normative che, nel corso di questi anni, hanno toccato tale questione. Riepiloghiamole brevemente. La circolazione saltuaria, su strade aperte al pubblico, dei carrelli elevatori non immatricolati è stata ammessa per la pri-

Carrelli elevatori: su strada solo se immatricolati Una circolare del ministero dei Trasporti ha precisato che quelli non immatricolati potranno utilizzarsi e circolare soltanto in aree private non aperte al pubblico passaggio

Imposta di bollo: scattato l’aumento Il 26 giugno è scattato l’aumento dell’imposta fissa di bollo che si paga sugli atti alla Pubblica Amministrazione e sulle ricevute e altri attivi privati previsti dalla normativa contenuta nel DPR 26 ottobre 1972, n. 642. Due in particolare gli importi aumentati: - quello di 14,62 portato a 16,00 euro per il bollo dovuto ad esempio sulle istanze agli organi dell’amministrazione dello Stato per certificati o provvedimenti amministrativi; - quello di 1,81 portato a 2,00 euro per la marca da applicare sulle fatture di importo inferiore a 77,47 euro o sulle ricevute per prestazioni occasionali. L’aumento è stato disposto con il comma 3, dell’articolo 7-bis della legge 24 giugno 2013, n. 71, di conversione in legge del DL 26 aprile 2013, n. 43, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 25 giugno 2013.

É una norma inserita nella fase finale di conversione in legge del citato DL 43/2013, in un articolo che tratta del rifinanziamento della ricostruzione privata nei comuni interessati dal sisma in Abruzzo ed il cui gettito ulteriore dovrebbe quindi essere finalizzato al completamento delle relative opere di ristrutturazione. L’effetto immediato dell’aumento, la sua applicazione a tutti i casi in cui “ricorrano le menzionate imposte di bollo” e soprattutto la mancanza di una norma transitoria, che disponga cosa fare delle marche già acquistate o dei bollettini postali già pagati per l’assolvimento dell’imposta con gli importi precedenti, rendono necessario agli utenti procedere all’integrazione di quanto già versato: cioè di 0,19 euro da aggiungere alle vecchie marche da 1,81 e di 1,38 euro per quelle da 14,62.

ma volta nel 1982, con la legge n. 38 del 10 febbraio, attuata soltanto nel 1989 con il decreto ministeriale del 28 dicembre; quest’ultimo provvedimento legava tale possibilità al rilascio di una licenza annuale da parte della motorizzazione locale, fissando inoltre una serie di cautele per l’impiego sulle strade, come, ad esempio, il montaggio di un dispositivo supplementare a luce lampeggiante gialla e dei pannelli retro riflettenti a strisce bianche e rosse. Questa forma di utilizzo è proseguita per anni fino ad arrivare al 2008 quando, con decreto legge n. 112, meglio conosciuto come “taglialeggi”, sono state eliminate una serie di disposizioni legislative tra cui proprio la legge n. 38/1982. A partire da quel momento, essendo venuta meno la norma primaria, gli uffici della motorizzazione non avrebbero dovuto più rilasciare le licenze annuali di cui sopra, tenuto conto che l’abrogazione della legge 38/1982 aveva comportato, seppur tacitamente, il venir meno anche del DM attuativo del 28.12.1989. Tuttavia, mancando un chiarimento ufficiale sul punto, durante questi anni è accaduto che più di un ufficio della motorizzazione ha continuato a rilasciare questo tipo di autorizzazioni. Il problema, ora, dovrebbe essere stato risolto definitivamente con la nota in commento del 10 giugno scorso, con la quale il ministero ha affermato che “sono venuti meno i presupposti normativi in base ai quali è stato adottato il decreto ministeriale 28 dicembre 1989 il quale consentiva la breve e saltuaria circolazione su strada dei carrelli in oggetto senza che, a tal fine, fosse richiesta la loro immatricolazione bensì unicamente l’autorizzazione, della validità di un anno, rilasciata dall’Ufficio della motorizzazione competente per territorio, previo benestare dell’ente proprietario della strada”. Pertanto, da adesso in poi, i carrelli non immatricolati potranno utilizzarsi e circolare soltanto in aree private non aperte al pubblico passaggio; sulle strade pubbliche si potranno, invece, impiegare soltanto dei carrelli elevatori regolarmente immatricolati. TIR162-2013 31


Costi minimi

Costi minimi di sicurezza Mentre la Corte di Giustizia Ue inzia a verificare la compatibilità delle norme sui costi minimi con l’ordinamento comunitario, in Italia si susseguono le ordinanze dei vari Tribunali

Il Tribunale di Napoli, con un’ordinanza del 18 giugno, ha respinto un’eccezione di parte per far valere l’illegittimità costituzionale dell’art. 83 bis della Legge 133/2008 in quanto questa norma non contrasta con la libertà d’iniziativa economica privata tutelata dall’art. 41 Costituzione. Una decisione divergente da quella adottata a febbraio dal Tribunale di Lucca, che ha sollevato la questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale, ravvisando proprio un contrasto tra l’art. 83 bis e l’art. 41 Cost. Secondo questi giudici, “la sicurezza stradale non è garantita dall’esistenza di un sistema tariffario, ma dal rispetto di altre disposizioni legislative, presenti nel Codice della Strada e nel-

Le nuove tabelle integrali

la normativa sulla sicurezza sul lavoro. E’ il rispetto di queste disposizioni che garantisce la sicurezza stradale e concorre a determinare, secondo le leggi di mercato, il corrispettivo del servizio di autotrasporto su strada per conto terzi” . Per il Tribunale di Napoli invece “i costi minimi sono collegati a profili di sicurezza, nel senso che la fissazione di una soglia minima mira ad evitare il mancato rispetto dei costi per la sicurezza stradale e sociale”; per cui l’art. 83 bis deve ritenersi legittimo “in quanto non sopprime la concorrenza, ma la indirizza verso scopi di utilità sociale”, in conformità proprio a quanto richiede l’art. 41 Cost. che stabilisce che la libertà di iniziativa economica privata, anche se libera, non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in maniera tale da recare danno alla sicurezza. Secondo l’avv. Ivan Di Costa, dello studio Callipari, l’ordinanza del Tribunale di Napoli sconfessa anche le ordinanze del Tar del Lazio che ha denunciato una presunta violazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza. ”La motivazione data al ri-

guardo è particolarmente significativa – ha sottolineato – laddove pone l’accento sulla sovranità dei singoli Stati membri di definire secondo proprie logiche autonome i contenuti e la portata dei regimi volti a disciplinare l’esercizio di attività economiche e professionali, ivi compreso il meccanismo di formazione dei prezzi. L’unico limite a cui soggiace l’esercizio della discrezionalità da parte del legislatore nazionale in materia di regolamentazione interna dei mercati, secondo l’ordinanza, è rappresentato dal principio di leale collaborazione tra Unione e Stati membri, codificato dall’articolo 4 TUE, il quale rappresenta la sola misura di riferimento per valutare la congruità di una regolamentazione nazionale alla disciplina antitrust comunitaria. Sulla scorta di tale considerazione, non è stata ravvisata alcuna violazione della normativa comunitaria da parte dell’articolo 83 bis”. Altra pronuncia meritevole di citazione è quella del Tribunale di Livorno che, in una causa di opposizione ad un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo emesso in materia di costi minimi, ha respinto la richiesta del commit-

fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %

Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.

da 7,5 a 11,5 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,610 21,847

tente di sospendere l’esecutività provvisoria, in attesa di conoscere la decisione della Corte Ue. Questa pronuncia interrompe quella che sembrava essere una conseguenza automatica della pendenza della controversia davanti ai giudici comunitari: il rigetto della richiesta di concessione di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, o l’automatica sospensione dell’esecutorietà del decreto nel giudizio di opposizione. Per i giudici, la definizione del procedimento di opposizione al decreto ingiuntivo non ha attinenza con la decisione della Corte Ue; pertanto, si possono ancora emettere decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi in materia di 83 bis, così come l’accoglimento della richiesta del committente di sospendere l’efficacia del decreto a causa della pendenza del giudizio comunitario, non è una conseguenza automatica.

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,659 20,207

0,741 17,971

0,830 16,052

1,010 13,182

costo km incidenza carburante %

0,898 22,641

1,036 19,612

1,141 17,817

1,366 14,884

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,550 0,629 incidenza carburante 24,231 21,170

0,691 19,271

0,750 17,765

0,920 14,471

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,737 0,798 incidenza carburante 27,588 25,479

0,916 22,180

1,011 20,109

1,216 16,721

da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %

da 11,5 a 26 t.

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

0,817 23,280

0,947 20,095

1,026 18,541

1,236 15,400

costo km incidenza carburante %

1,060 23,435

1,204 20,634

1,312 18,935

1,575 15,773

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,661 0,727 incidenza carburante 7,569 5,499

0,847 3,542

0,916 2,183

1,096 0,913

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,864 0,930 incidenza carburante 28,753 26,710

1,064 23,349

1,162 21,379

1,405 17,681

32 TIR162-2013

0,741 25,693

0,827 24,585

0,984 25,247


Costi di sicurezzamaggio2013

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

superiore a 26 t. km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

1,307 28,504

1,619 23,012

1,780 20,941

1,908 19,534

costo km incidenza carburante %

1,221 30,512

1,369 27,214

1,481 25,169

1,756 21,224

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,079 1,157 incidenza carburante 34,549 32,198

1,429 26,071

1,580 23,592

1,698 21,951

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,009 1,081 incidenza carburante 36,946 34,462

1,219 30,562

1,311 28,433

1,556 23,953

costo km incidenza carburante %

1,219 30,580

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr km

1,139 32,728

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,347 27,677

1,523 24,475

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,197 1,353 incidenza carburante 31,146 27,552

1,702 21,890

1,512 24,640

1,866 19,968

1,666 22,364

2,013 18,513

1,793 20,784

costo km incidenza carburante %

1,407 26,490

1,564 23,822

1,670 22,316

1,777 20,970

2,058 18,113

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,247 1,384 incidenza carburante 29,889 26,919

1,480 25,182

1,577 23,629

1,798 20,732

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,357 27,473

1,528 24,395

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,207 1,358 incidenza carburante 30,888 27,450

1,702 21,890

1,512 24,640

1,871 19,914

1,671 22,298

2,273 16,398

2,053 18,156

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,482 0,251

1,667 0,224

1,779 0,209

2,181 0,171

2,515 0,148

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,312 1,477 incidenza carburante 0,284 0,252

1,579 0,236

1,961 0,190

2,245 0,166

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,300 28,669

1,464 25,458

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,150 1,294 incidenza carburante 32,408 28,803

1,614 23,094

1,424 26,176

1,750 21,297

1,550 24,046

2,195 16,977

km

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante %

1,272 29,307

1,465 25,435

1,528 24,385

1,773 21,022

2,396 15,555

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,122 1,305 incidenza carburante 33,227 28,552

1,358 27,437

1,583 23,545

2,126 17,531

1,945 19,159

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna km costo km incidenza carburante %

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,310 28,450

1,474 25,286

1,624 22,952

1,760 21,176

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150

costo km incidenza carburante

1,434 25,994

1,560 23,891

1,955 19,061

1,072 34,760

1,145 32,554

1,350 27,607

1,603 23,250

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

2,205 16,900

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 2 km

servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,160 1,304 incidenza carburante 32,129 28,582

1,051 35,463

costo km incidenza carburante

oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,904 41,238

0,966 38,572

1,067 34,919

1,249 29,829

1,473 25,300

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

TIR162-2013 33


Solidarietà

La Fai, in occasione dei primi 50 anni di attività, ha donato un assegno da 10.000 euro alla Onlus di Marco Berry per supportare la realizzazione di un ospedale pediatrico nel Somaliland di Angela Iantosca

Un sorriso per i bambini della Somalia

Da sinistra: Fabrizio Palenzona, Paolo Uggè e Primo Santini consegnano l’assegno di diecimila euro a Marco Berry per l’ospedale

È

un mago, un illusionista, un escatologo, un giornalista, un conduttore tv, ma prima di tutto una persona che da anni si adopera per gli invisibili, i bisognosi, i bambini, i più indifesi della Terra. Proprio per questo, a maggio, il presidente onorario di Conftrasporto, Fabrizio Palenzona, il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè e l’amministratore delegato di Fai Service, Primo Santini, hanno consegnato a Marco Berry, in occasione dei festeggiamenti dei primi 50 anni di attività della Fai, un assegno da 10mila euro, ai quali, a fine serata ne sono stati aggiunti altri 1500. Scopo della donazione, aiutarlo a terminare l’ospedale pediatrico Mohamed Aden Sheikn Children Teaching Hospital di 34 TIR162-2013

canico è più pulita. Eppure, i pazienti, per accedervi, devono pagare 3 euro. Ai quali bisogna aggiungere i costi per le cure. E se pensi che lo stipendio medio è di 24 dollari al mese…”. Per questo avete deciso di dar vita ad un ospedale pediatrico gratuito. “Con la Marco Berry Onlus Magic for Children abbiamo deciso di realizzare una struttura da 1600 metri quadrati. Abbiamo cominciato il 29 gennaio del 2012 e il 26 gennaio 2013 avevamo costruito già una struttura da 800 metri quadrati. Siamo a metà dell’opera. La nostra idea non è solo quella di costruire l’ospedale, ma anche di gestirlo per 6 anni. Per far questo abbiamo raggiunto degli accordi sia con il governo locale sia con l’ospedale Regina Margherita di Torino. Fino ad ora abbiamo visitato più di 5mila bambini. E l’obiettivo è di cercare di far superare i primi 5 anni di vita a questi piccoli che muoiono di fame, malnutrizione, dissenteria, problemi respiratori, poliomelite…”. Un progetto questo che ha visto partecipe anche il mondo dell’autotrasporto. “La solidarietà da parte del mondo dei camion al progetto “Un sorriso per Hargeisa” non mi ha stupito. Ho sempre provato simpatia per questa categoria, perché sono convinto che per guidare un camion devi avere una grande passione e grande empatia verso gli altri. Credo che la capacità di sopportare la stanchezza e la fatica e di fare un lavoro così duro ti faccia essere vicino alle persone che stanno male. Ho sempre pensato che il camionista fosse una persona molto lontana dallo stereotipo dell’uomo rude con il calendario appeso in cabina. Non potevano che esser loro a sposare per primi questo progetto, che vuole che al mondo non ci siano bambini di serie b”. Che rapporto hai con questo ambiente? “Ho tanti amici che lavorano sui camion e nessuno di loro lo ha fatto per uno stipendio. Qualcuno lo ha scelto perché ama il viaggio, qualcuno per passione, qualcun altro perché ama quell’ecosistema che si vive in cabina, altri perché incontrano persone, altri ancora perché non amano una vita al di fuori di quella casa in movimento”.

Hargeisa nel Somaliland, territorio interno alla Somalia che 25 anni fa si è autoproclamato Stato autonomo. “Da alcuni anni con un bel gruppo di persone mi sto battendo per questo progetto in Africa, che ci vede lottare per dare speranza a dei bambini che – e questa è una grande tristezza – non sorridono più. La Somalia è il Paese con il più alto tasso di mortalità infantile al mondo. Ogni 1000 bambini, 250 muoiono entro i primi 5 anni di vita. Ma, purtroppo, non ci sono soldi ed è difficile, se non impossibile, risolvere problemi sanitari. Hanno un ospedale che cade a pezzi, con le capre dentro. Immaginate cosa possono essere le sale operatorie: l’officina del mio mec-

Come risponde l’Italia in questo momento di difficoltà alle richieste di aiuto? “L’italiano è generoso e quando bisogna aiutare, lo fa. Mia nonna me lo diceva sempre: ogni persona fortunata deve restituire a chi non lo è un po’ della sua fortuna. E penso che alla crisi occorra rispondere con il sorriso, guardando alla bellezza del mondo. Bisogna sempre guardare avanti, come fanno i camionisti quando guidano”. La vostra azienda ha promosso iniziative di solidarietà? É attiva in campo sociale e cooperativo? Volete raccontare la vostra storia, i vostri progetti di volontariato? Scrivete una mail all’indirizzo redazione@rivistatir.it




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