LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
TURE INFRASTRUT
A3: la strada infinita
PEDAGGI
a I rincari tratt per tratta
· n.168 febbraio 2014
UIRNET
lso alla Nuovo impu lematica te piattaforma
CONFRONTO COSTANTE SU COSTI E RISORSE DCOOS6423 S/CONV/144/2012
DAI PEDAGGI AUTOSTRADALI ALLA RIPARTIZIONE DEI FONDI DESTINATI AL SETTORE, PASSANDO DAI PROBLEMI DELLE ISOLE MAGGIORI. LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Mensile
RE INFRASTRUTTU
A3: la strada infinita
DCOOS6423 S/CONV/144/2012
ANNO XIII N° 168 - Febbraio 2014
DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)
DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it
CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it
REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it
GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Deborah Appolloni, Luigi Bassi, Federico Cabassi, Angelo Ciaravolo, Angela Iantosca, Mariangela Pagano, Fabrizio Serafini
CHIUSO IN REDAZIONE IL 05.02.2014 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale
PUBBLICITÀ AGB Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tevere 44 – Roma Tel. +39 06.68801898 adv@rivistatir.it
· n.168 febbraio 2014
PEDAGGI
I rincari tratta per tratta
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DAI PEDAGGI AUTOSTRADALI ALLA RIPARTIZIONE DEI FONDI DESTINATI AL SETTORE, PASSANDO DAI PROBLEMI DELLE ISOLE MAGGIORI. LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
L’Internazionale Logistica Certo, poi nello stesso pezzo si confondono i lavoratori dei magazzini con gli autotrasportatori, le finte cooperative con quelle sane, mettendo tutto in un unico calderone, a dimostrazione di come questo mondo, visto dall’esterno, sia complesso e misterioso. Una confusione che noi però abbiamo l’obbligo di chiarire, anche per marcare differenze sostanziali. Ad esempio. I Wu Ming, un collettivo di scrittori italiani, affermano sulla stessa rivista culturale: “I lavoratori del settore logistico hanno saputo superare divisioni etniche e frammentazioni e hanno aperto così una partita cruciale, sottolineando ancora una volta che la divisione reale che taglia la società non ha a che fare con etnie o culture ma è la dialettica tra sfruttati e sfruttatori, tra poveri e ricchi”. Ecco, nel caso degli autotrasportatori, il tutto si riduce invece spesso in una guerra tra poveri… Massimo De Donato
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REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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Foto di A. Picascia estratta dal catalogo Cattura il movimento PON Reti e mobilità 2007/2013 - Min. Infrastrutture e Trasporti
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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
empre più spesso il mondo della logistica, di cui l’autotrasporto è una componente decisiva, sta diventando protagonista della scena mediatica. Finalmente anche l’opinione pubblica comincia a rendersi conto di quanto la vita di tutti noi dipenda dall’autotrasportatore, che sposta le CONFRONTO COSTANTE SU COSTI E RISORSE merci, e dall’addetto logistico, che ne consente la movimentazione in magazzino. Così può anche capitare di leggere nell’editoriale del direttore dell’Internazionale, prestigioso periodico italiano, affermazioni del tipo “Che trasportino i mobili di Ikea o i pacchi per Dhl, il latte per Granarolo o la frutta per i supermercati Carrefour, i lavoratori di questo settore hanno un unico compito: consegnare le merci nel modo più rapido ed economico possibile. Sono l’ultimo anello di una lunga catena”. Oppure: “In questo settore, se i lavoratori decidono di fermarsi, tutto il sistema va in tilt. Di loro, nessuno può fare a meno”.
In copertina: collegamenti con le isole
Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
Sommario n. 168 - febbraio 2014
Autotrasporto al casello della politica
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I pedaggi ma anche la ripartizione delle risorse e le problematiche delle isole al centro del confronto tra associazioni di categoria e Governo di Lucia Angeloni
Isole, autotrasporto in crisi profonda
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Oltre alle difficoltà generali del settore, le imprese siciliane e sarde si trovano ad affrontare problematiche legate al territorio. La parola ai rappresentanti regionali delle associazioni di categoria
Salerno-Reggio Calabria: la strada infinita
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Secondo i dati forniti a Tir dall’Anas, ad oggi sono stati ultimati e aperti al traffico 330 km di nuova autostrada ed entro l’estate ne saranno completati altri 13. Ma all’appello mancano ancora finanziamenti per 58 Km di Angela Iantosca
Credito: Fondo di Garanzia in crescita
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Dai dati finali del 2013 emerge un successo crescente per la sezione speciale autotrasporto. E a gennaio approvate altre 129 richieste di finanziamento di Luigi Bassi
Pedaggi: i rincari tratta per tratta
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Con il nuovo anno è scattato un incremento medio del 3,9 per cento sulle autostrade italiane. Ecco gli aumenti per i veicoli quattro assi e le tariffe in vigore di Andrea Pegoraro
Autotrasporto in rete con la piattaforma Uirnet
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La legge di stabilità ha destinato 10 milioni di euro alla piattaforma telematica che collega porti, interporti, scali e centri di smistamento. Ed è gratuita per gli autotrasportatori di Deborah Appolloni
Rubriche
Fisco
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Editoriale
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Lavoro
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Albo
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Normative
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Costi di sicurezza
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Solidarietà
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Scadenze e divieti Europa
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Albo
Nuovi requisiti per il rinnovo del Comitato Centrale In questi giorni si sta procedendo alla nomina del nuovo Comitato, sulla base dei criteri stabiliti a dicembre dalla legge di Stabilità late e organizzazione periferica comprovata con proprie sedi in almeno venti circoscrizioni provinciali – vengono quindi richieste altre due condizioni. Essere firmatarie, nel corso degli ultimi dieci anni, di rinnovi del contratto collettivo nazionale di lavoro, logistica, trasporto merci e spedizione ed essere rappresentate in seno al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, direttamente o per il tramite delle Confederazioni alle quali aderiscono.
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fine 2013, il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha terminato il suo mandato triennale, come previsto dal decreto legislativo 284/2005, e proprio in questo periodo si sta procedendo alla nomina del prossimo Comitato, secondo i nuovi criteri stabiliti dalla legge di Stabilità 2014. Com’è noto, infatti, la legge di Stabilità ha previsto una riforma dell’Albo, aumentando le competenze per il Comitato Centrale – nell’ottica di realizzare un maggior controllo sull’adeguatezza dei requisiti richiesti alle imprese per esercitare la professione ma anche di verificare in modo più preciso lo svolgimento della loro attività economica – e stabilendo allo stesso tempo nuovi requisiti per entrare a far parte del Comitato stesso.
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Requisiti Con il decreto dirigenziale 30 dicembre 2013 (prot. 000213) il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha quindi stabilito i requisiti che le associazioni di categoria dell’autotrasporto di cose conto terzi e le associazioni nazionali di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, devono dimostrare per poter entrare a far parte del Comitato Centrale. Oltre ai requisiti già previsti – ordinamento interno a base democratica; potere di rappresentanza degli autotrasportatori con esclusione della contemporanea rappresentanza di categorie aventi interessi contrapposti; anzianità di costituzione di almeno cinque anni; non meno di cinquecento imprese iscritte a livello nazionale, ovvero imprese iscritte con un totale di veicoli aventi massa complessiva non inferiore a ventimila tonnel-
Termini per le istanze Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato alle associazioni interessate tempo fino al 29 gennaio per dimostrare di essere in possesso di questi requisiti. Le associazioni hanno avuto anche l’onere di provvedere entro lo stesso termine alla designazione del componente effettivo e supplente. Istruttoria e nomina Scaduti i termini per la proposizione delle istanze, la Direzione generale per il trasporto stradale e per l'intermodalità deve ora verificare i requisiti e, in caso ravvisi incompletezze o lacune comunque sanabili, richiedere agli organismi interessati chiarimenti e integrazioni necessari, fissando un termine non superiore a dieci giorni lavorativi. Alla fine dell’esame istruttorio, l'Amministrazione provvederà, con atto motivato, a dare comunicazione individuale alle associazioni circa l'accoglimento o il rigetto della richiesta di accreditamento. Infine, si procederà alla nomina dei componenti effettivi e supplenti del Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori.
febbraio 2014 SAB 1 DOM 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16 LUN 17
Scadenze e divieti MAR 18
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MER 19 GIO 20 VEN 21 SAB 22 DOM 23
8-22
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IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 17 febbraio. IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) o al quarto trimestre 2013 ( contribuenti trimestrali). RAVVEDIMENTO ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 gennaio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.
8-22
MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di gennaio.
LUN 24 BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di gennaio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. CUD 2014 ultimo giorno utile per la consegna del modello CUD e della certificazione delle ritenute d'acconto subite, da parte del sostituto d'imposta, per l’anno 2013. IVA presentazione telematica dei dati Iva relativi all’anno 2013.
MAR 25 MER 26 GIO 27 VEN 28
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA
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14.00-23.00
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22.00-24.00
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00.00-22.00
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21.30-24.00
00.00-21.45
veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania
Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo. Tirolo: divieto notturno deroga solo per veicolo classe EURO6 e “prodotti deperibili” (per questi ultimi è ammessa qualunque classe EURO). NB: sono considerati p. deperibili non solo gli ATP ma anche alcuni ortofrutticoli. Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.
Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km. Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.
Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km. Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.
POLONIA
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08.00-22.00
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18.00-21.00
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13.00-22.00
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-
Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.
06.00-22.00
06.00-22.00
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Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.
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00.00-22.00
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08.00-21.00
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22.00-05.00
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00.00–22.00 (dal 1/9 al 30/6)
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PORTOGALLO*
REP. CECA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
UNGHERIA
Deroghe generali
Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.
23.30–24.00
SVIZZERA
-
Tirolo Divieto notturno permanente per veicoli fino a EURO5 ed EEV
GRECIA
ROMANIA
22.00-05.00
Festività nazionali e altri giorni di divieto
00.00-22.00
GERMANIA
LUSSEMBURGO
Notte
15.00-24.00
CROAZIA
FRANCIA
Domenica e festivi
-
22.00–24.00 (dal 1/09 al 30/6)
solo festivi
8
Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi; veicoli utilizzati per il trasporto combinato o per il carico o lo scarico di navi o treni sul territorio della Repubblica slovacca; Deroghe particolari della durata di 30 giorni possono essere richieste sia all’autorità regionale che al dipartimento dei trasporti, se il trasporto include più regioni. Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.
(giornata della cultura slovena)
Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali, trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi, latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali.
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marzo 2014 SAB 1 DOM 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16
Scadenze e divieti LUN 17 MAR 18
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IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 17 marzo. IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).
MER 19 GIO 20 VEN 21 SAB 22 DOM 23
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LUN 24
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MAR 25 MER 26
8-22
RAVVEDIMENTO ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 febbraio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.
GIO 27
MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di maggio.
VEN 28 SAB 29 DOM 30 LUN 31
BLACK-LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di febbraio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro.
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DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA
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14.00-23.00
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22.00-24.00
00.00-22.00
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00.00-22.00
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21.30-24.00
Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km. Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.
00.00-21.45
Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km. Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.
POLONIA
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18.00-21.00
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Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.
06.00-22.00
06.00-22.00
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Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.
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00.00-22.00
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08.00-21.00
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00.00-24.00
22.00-05.00
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00.00–22.00 (dal 1/9 al 30/6)
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PORTOGALLO*
REP. CECA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
UNGHERIA
Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.
Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.
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veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30-24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania
SVIZZERA
Deroghe generali Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo. Tirolo: divieto notturno deroga solo per veicolo classe EURO6 e “prodotti deperibili” (per questi ultimi è ammessa qualunque classe EURO). NB: sono considerati p. deperibili non solo gli ATP ma anche alcuni ortofrutticoli.
22.00-05.00
Tirolo** Divieto notturno permanente per veicoli fino a EURO5 ed EEV
GRECIA
ROMANIA
Festività nazionali e altri giorni di divieto
00.00-22.00
GERMANIA
LUSSEMBURGO
Notte
15.00-24.00
CROAZIA
FRANCIA
Domenica e festivi
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22.00–24.00 (dal 1/09 al 30/6)
solo festivi
Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi; veicoli utilizzati per il trasporto combinato o per il carico o lo scarico di navi o treni sul territorio della Repubblica slovacca; Deroghe particolari della durata di 30 giorni possono essere richieste sia all’autorità regionale che al dipartimento dei trasporti, se il trasporto include più regioni. Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.
Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali, trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi, latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5 Ton.
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Orario in vigore fino al 30/4: da lun. a sab., dalle 20,00 alle 05.00; domeniche e festivi, dalle 23 alle 05.00
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Albo
Successo per i due spot scelti dal contest Albo Tra il 26 dicembre e il 15 gennaio nelle sale cinematografiche e in Tv sono stati trasmessi i due video vincitori, che hanno sottolineato l’importanza dell’autotrasporto per il Paese
U
n bambino che consegna beni e valori alla propria famiglia, a bordo di un camion giocattolo, e una divertente rivisitazione storica attraverso la cabina di un tir. Sono i due spot vincitori del contest creativo promosso dall’Albo degli Autotrasportatori per sensibilizzare gli italiani sull’importanza di questo settore per il nostro Paese. I giovani vincitori ex aequo sono Luca Manuele Simonato (Una storia italiana), che ha realizzato il video insieme con Francesco Triffiletti, e Corrado Ceron (Facciamo crescere l’Italia). Il contest, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso
Facciamo crescere l’Italia Ceron di Corrado
11 settembre, è stato lanciato in collaborazione con Creathead, una comunità che riunisce fotografi, architetti, grafici, designer e molti altri professionisti della creatività. Distribuzione al cinema e in Tv Dal 26 dicembre al 15 gennaio i due spot sono stati proiettati nelle sale cinematografiche del circuito Blu Digitale della Rai (254 sale con circa 21.250 proiezio-
ni) e in quelle del circuito The Space (362 sale con quasi 20.300 passaggi). Inoltre, dal 30 dicembre è partita la programmazione sui principali canali televisivi nazionali come Mediaset (Canale 5, Rete 4, Italia 1, Tgcom24), La7 e Sky (Sky TG24, Sky Sport 24, Sky Meteo 24, Sky Cinema, History Channel, National Geographic). Infine, i video vincitori sono stati pubblicati sul sito ufficiale dell’Albo degli Autotrasportatori e ripresi dai siti delle associazioni di categoria. Caratteristiche
Alcune sequenze tratte Due i fili condai due spot vincitori del duttori che contest promosso dall’Albo degli si doveAutotrasportatori. Due approcci vano diversi ma ugualmente efficaci, per rappresentare come l’autotrasporto sia imprescindibile per lo sviluppo di ogni attività economica
Una storia italiana le Simonato di Luca Manue
Una storia italiana
Facciamo crescere l’Italia QR code
Inquadra i Qr code con il tuo smartphone dotato di App per la lettura e guarda i due spot
rappresentare nella realizzazione dei video: l'economia si muove con i trasporti; in Italia l’autotrasporto è un supporto unico e imprescindibile per lo sviluppo di ogni attività economica. Ai partecipanti si richiedeva la realizzazione di uno spot di 30 secondi che, attraverso un’interpretazione creativa del tema, potesse promuovere questi concetti. I vincitori Corrado Ceron ha voluto rappresentare in chiave metaforica il mondo dell’autotrasporto attraverso una visione familiare. Si vede un bambino che si sveglia la mattina e, con un triciclo trasformato in camion, consegna la pasta alla mamma, gli occhiali al papà e il biberon a suo fratello. In questo modo il bambino mantiene unita la famiglia, così come l’autotrasporto fa ogni giorno con tutti gli italiani ed è fondamentale per l’economia e il benessere del Paese. Luca e Francesco hanno utilizzato la tecnica dell’animazione in chiave ironica, prendendo alcuni tra i più importanti avvenimenti storici e culturali dell’Italia e associandoli al concetto di autotrasporto. L’elemento tir è stato quindi inserito all’interno di un evento storico e collegato al personaggio simbolo dell’epoca. Solo per citarne alcuni, si va da Adamo ed Eva che trasportano le mele, a Garibaldi e i Mille che percorrono l’Italia su un mezzo pesante fino ad arrivare al Papa che attraversa Piazza San Pietro su un tir. Sono nate così delle vignette che racchiudono l’idea che il trasporto su gomma è sempre stato cuore pulsante e fattore essenziale dell’economia italiana.
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Europa
di Andrea Pegoraro
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ia libera del Parlamento europeo al Regolamento che introduce una nuova generazione di tachigrafi digitali. Il documento, che aveva già ottenuto a novembre l’approvazione da parte del Consiglio, ora incassa anche l’ok del Parlamento, e contiene una serie di norme che porteranno a un maggior rispetto dei tempi di guida e di riposo, rendendo più difficili le frodi, migliorando la sicurezza stradale e riducendo i controlli per le imprese. Una volta che la Commissione eu-
Tachigrafi digitali: il sì del Parlamento europeo Adesso la Commissione dovrà stabilire le specifiche tecniche. Saranno obbligatori entro tre anni per i mezzi di nuova immatricolazione ed entro quindici per tutti gli altri veicoli ropea avrà stabilito le disposizioni tecniche, i tachigrafi intelligenti verranno montati sui nuovi veicoli nel giro di tre anni. Entro quindici anni, inoltre, si dovranno adeguare anche tutti gli altri mezzi usati per il trasporto professionale. Saranno esentati dall'installazione i veicoli di peso inferiore a 7,5 tonnellate se utilizzati per trasportare materiali, attrezzature e macchinari per l'uso del conducente stesso durante il suo lavoro, entro un raggio di 100 chilometri dalla sede dell'impresa. A condizione che la guida del mezzo non sia l’attività principale del conducente. “Le nuove norme rappresentano un equilibrio tra sicurezza stradale e condizioni di lavoro da un lato, e rispetto della vita privata e dei dati dei conducenti 10 TIR168-2014
I tachigrafi digitali saranno in grado di registrare automaticamente la velocità del mezzo, la distanza percorsa, la misurazione del tempo, identità e attività del conducente
dall'altro”, ha commentato la relatrice del testo per l'Aula, Silvia Ticau. Secondo l’esponente romena dell’Alleanza Progressista Socialisti e Democratici, l'introduzione del tachigrafo intelligente servirà a “migliorare l'applicazione delle norme” e a “ridurre gli oneri amministrativi per le imprese di trasporto che utilizzano tachigrafi nel medio e lungo termine”. Come funzionano I tachigrafi digitali saranno in grado di registrare automaticamente la velocità del mezzo, la distanza percorsa, la misurazione del tempo (data e ora), l’identità e l’attività del conducente, ma anche i dati di controllo, di calibratura (cioè l’aggiornamento dei parametri del
veicolo) e di riparazione del tachigrafo, inclusa l’identificazione dell’officina, nonché eventuali anomalie e guasti. Inoltre, potranno registrare in modo automatico l’ubicazione del veicolo ovvero il luogo in cui si trova all’inizio e alla fine della giornata lavorativa e il luogo raggiunto ogni tre ore, considerando il periodo complessivo di guida. A tale scopo, i dispositivi saranno collegati a un servizio di posizionamento, basato su un sistema di navigazione satellitare. I tachigrafi saranno anche in grado di registrare le immissioni manuali da parte del conducente, di controllare l’inserimento e l’estrazione delle carte tachigrafiche, di visualizza-
Repubblica Slovacca: le novità sul pedaggio elettronico In Repubblica Slovacca sono state introdotte alcune novità sul pedaggio autostradale elettronico dal 1° gennaio 2014. É stata rivista la rete stradale soggetta a pedaggio, e in particolare è stata estesa ad altre tratte stradali (autostrade, superstrade e strade di classe 1, che comprende le parallele alle autostrade e superstrade) per ulteriori 234 chilometri. In secondo luogo, il pedaggio è aumentato per i veicoli più inquinanti ed è diminuito per quelli più ecologici, anche in funzione del tipo di strada. Inoltre, sono stati stabiliti degli sconti sull’ammontare dei pedaggi corrisposti e sui
chilometri percorsi su singole tratte da un solo mezzo. I veicoli di classe Euro 6 sono stati poi inclusi nella fascia dei veicoli Euro 5 ed EEV, mentre sono rimaste invariate le altre classi. In tema di controlli, sono state definite le norme sulla responsabilità oggettiva degli operatori obbligati al pedaggio, ed è stato creato un registro centrale dei reati e degli illeciti amministrativi per una gestione più efficiente ed economica delle specifiche violazioni del pedaggio. Infine, è stata determinata una gamma delle pene per questi reati e illeciti amministrativi in base al livello di gravità.
re, di segnalare e di trasferire dati verso dispositivi esterni, oltre a svolgere altre attività come la lettura della memoria di dati e delle carte tachigrafiche. L'accesso ai dati memorizzati potrà essere concesso in qualsiasi momento alle autorità di controllo competenti e alle
Austria: dal 1° gennaio aumentato il pedaggio Dal 1° gennaio 2014 è aumentato di circa l’8% il pedaggio di base in Austria per i mezzi pesanti con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 Ton. Per quanto riguarda l’A12 Inntal Autobahn, l’incremento della tariffa base è di circa il 15% ed è finalizzato al finanziamento per la costruzione del tunnel ferroviario del Brennero. Occorre precisare che gli importi variano in funzione del numero degli assi e della classe Euro del veicolo.
imprese di trasporto. Un’altra funzionalità dei nuovi tachigrafi è la comunicazione a distanza tra gli stessi dispositivi e le autorità di controllo, grazie alla trasmissione dati senza fili. Le informazioni scambiate durante la comunicazione remota saranno limitate ai controlli su strada dei veicoli dotati di tachigrafo potenzialmente manomesso o usato in modo improprio. Esempi di anomalie possono essere un guasto al sensore, un errore dei dati in movimento, una guida in assenza di carta valida, il numero dell’immatricolazione del veicolo oppure la velocità registrata dal tachigrafo. In questo modo, verranno ridotti i controlli su strada e le forze dell’ordine si potranno concentrare sugli autoveicoli con dati sospetti, che saranno verificati in modo approfondito. Il Regolamento
Emissioni CO2: entro il 2020 veicoli commerciali più puliti Riduzione delle emissioni di anidride carbonica a 147 g/km entro il 2020, rispetto agli attuali 203 g/km. É quanto prevede il progetto di legge approvato dal Parlamento europeo lo scorso 14 gennaio, sul limite di emissioni di CO2 per i nuovi veicoli commerciali leggeri. L'obiettivo di 147 g/km rappresenta la media delle emissioni massime autorizzate per i produttori di veicoli commerciali immatricolati nell'Unione europea, con un peso fino a 2,61 Ton senza carico e 3,5 Ton a pieno carico. I deputati e il Consiglio hanno concordato che tale obiettivo sarà applicabile a tutte le aziende che producono più di 1.000 veicoli l'anno. Per raggiungere la cifra fissata, le imprese dovranno produrre molti più modelli ecologici, al fine di trovare un equilibrio con la produzione dei veicoli più pesanti o più inquinanti. In caso contrario, saranno sanzionate.
Per incentivare la produzione di mezzi più puliti, l’Aula ha votato la proroga dei “supercrediti” destinati alle aziende per i veicoli che emettono meno di 50 g/km di CO2, ma gli incentivi dureranno solo fino al 2018. Il testo, già informalmente concordato con i ministri dell'Unione europea, prevede anche l'introduzione di metodi più affidabili per i controlli delle emissioni di anidride carbonica. Nel documento approvato, infatti, i deputati hanno chiesto che vengano colmate le carenze nell'attuale protocollo di controllo delle prestazioni ambientali, che i produttori hanno sfruttato per fornire cifre sui consumi e sulle emissioni che sono quasi impossibili in normali condizioni di guida quotidiane. Quindi, hanno concordato l’impegno da parte della Commissione europea di sostituire l’attuale protocollo con la nuova Procedura World Light Duty Test (WLTP), definita dalle Nazioni Unite.
precisa inoltre che la comunicazione remota non determina l’automatica applicazione di ammende per il conducente e per l’azienda. ITS I tachigrafi intelligenti potranno essere muniti di interfacce specifiche per integrarsi con le applicazioni dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS). Queste interfacce potranno usare i dati registrati dal tachigrafo a condizione che non ne compromettano l’autenticità e l’integrità, e che siano conformi alle norme dettagliate stabilite successivamente dalla Commissione europea. Allo stesso tempo il dispositivo esterno connesso all’interfaccia avrà accesso ai dati personali, inclusi quelli relativi alla geolocalizzazione, solo su consenso documentabile del conducente. Ispezioni periodiche Il Regolamento stabilisce che almeno ogni due anni si procederà a ispezioni periodiche dei tachigrafi. I controlli verranno effettuati da parte delle officine autorizzate, che esamineranno lo stato di buon funzionamento dell’apparecchio; la presenza del marchio di omologazione sui tachigrafi; la presenza della targhetta di montaggio; l'integrità dei sigilli dell'apparecchio e degli altri elementi di montaggio e la circonferenza effettiva degli pneumatici. Almeno ogni due anni, gli Stati membri verificheranno le procedure applicate dagli installatori e dalle officine autorizzate durante la manipolazione dei tachigrafi, in particolare sulle misure di sicurezza adottate e sulla gestione delle carte dell’officina. Infine, verranno effettuati controlli a sorpresa delle officine per controllare le calibrature e le ispezioni eseguite. TIR168-2014 11
Politica
I pedaggi ma anche la ripartizione delle risorse e le problematiche delle isole al centro del confronto tra associazioni di categoria e Governo di Lucia Angeloni
Autotrasporto al casello della politica I
l nuovo anno non è iniziato con una buona notizia per gli autotrasportatori e in generale per tutti coloro che sono costretti a viaggiare molto per lavoro. Dal 1° gennaio sono infatti scattati gli aumenti dei pedaggi autostradali, che hanno determinato un incremento medio del
Accordo Italia-Svizzera per il potenziamento della ferrovia L’Italia investirà 40 milioni di euro per la realizzazione della ferrovia MilanoChiasso, che fa parte del corridoio strategico Rotterdam-Genova inserito nelle reti TEN-T dell’Unione europea. La Svizzera metterà invece a disposizione 120 milioni di euro per gli adeguamenti delle sagome delle gallerie sulla linea di Luino, percorso alternativo per il trasporto delle merci che fa parte delle reti comprehensive. Questo l’accordo Italia-Svizzera firmato a Berna dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, con la consigliera federale ai Trasporti Doris Leuthard sul finanziamento delle opere di ampliamento previste per i due valichi ferroviari di Chiasso e di Luino di collegamento da Basilea al Nord Italia. L'adeguamento permetterà il passaggio di carichi merci con altezza agli angoli di 4 metri e l'uso di treni merci della lunghezza di 750 metri.
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3,9% (vedi articolo pagina 24) e la protesta di tutte le associazioni di categoria. Protesta che di fatto ha monopolizzato le discussioni, anche in conseguenza del fatto che gli incontri che avrebbero dovuto tenersi tra il sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda e le associazioni di categoria, per parlare sia delle problematiche delle isole sia delle ripartizione dei 330 milioni che la legge di Stabilità ha destinato all’autotrasporto, sono state rinviate. Tant’è che Unatras e Anita hanno scritto una lettera al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e al sottosegretario Girlanda, chiedendo di "ricevere quanto prima una convocazione, per poter quanto meno riavviare il dialogo con il ministero". Nella lettera, Unatras e Anita hanno precisato di aver già dato atto al Governo di aver rispettato l’impegno sullo stanziamento delle risorse, e di aver approvato le norme che ridisegnano le competenze del Comitato Centrale per l’Albo. Tuttavia, esistono molte altre questioni contenute nel Protocollo d’intesa in attesa di soluzione, ed è per questo motivo che avevamo concordato di effettuare una verifica entro il prossimo 31
gennaio, per una prima analisi dei risultati del confronto con l’Esecutivo". Infine, hanno sottolineato che "dalla firma dell’accordo (lo scorso 28 novembre) ad oggi, escludendo l’incontro informale avuto con il sottosegretario Girlanda per discutere la ripartizione delle risorse economiche, non abbiamo più avuto modo di confrontarci con il Governo. Il confronto deve riprendere velocemente e, soprattutto, in maniera serrata e costante; solo così si potrà onorare il protocollo firmato ed arrivare alla soluzione dei problemi dell’autotrasporto italiano”. Proprio mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir, è arrivata la notizia che il Governo ha riconvocato per l’11 febbraio la riunione sulle problematiche relative alla continuità territoriale con la Sicilia e la Sardegna (vedi articolo pagine seguenti) e il 13 febbraio si terrà l’altro importante incontro: quello sulla ripartizione delle risorse. Sempre a febbraio, e più precisamente il 12, si terrà inoltre la riunione della Commissione per la sicurezza stradale nel settore dell’autotrasporto, che farà il punto sull’attività di controllo svolta dalle forze di polizia nell’interno 2013.
Lupi: per le infrastrutture quota fissa del Pil Destinare strutturalmente una quota fissa dello 0,3% del Pil alle infrastrutture, senza discuterne ogni anno nella legge di stabilità. É la proposta avanzata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, nel corso della presentazione di un’indagine sull’atteggiamento della popolazione verso le grandi infrastrutture realizzata da Ispo. “In questa ricerca emerge chiaramente un’opinione diffusa sulla necessità delle infrastrutture per lo sviluppo del Paese. E allora – ha affermato il ministro – dovremmo evitare di discutere ogni anno sulle risorse da impegnare nella loro realizzazione. Ci vuole un cambio di passo, con risorse già stabilite da impiegare”.
Pedaggi aumentati del 3,9 per cento Ma torniamo all’aumento dei pedaggi. Nel 2009 si è registrato un aumento del 3,47%, nel 2010 del 2,71%, nel 2011 del 3,3% e nel 2012 del 4,2%. Lo scorso anno l’adeguamento era stato del 4,4% mentre per l’anno in corso, come ha spiegato il ministro Lupi durante un question time alla Camera, l’aumento medio è stato pari al 3,9%, più basso comunque rispetto all’incremento del 4,74% richiesto dalle società. Il problema quindi non è di facile soluzione e gli ostacoli sarebbero appunto l’insieme dei contratti in essere con i concessionari. Contratti che non possono essere rimessi in questione adesso perché rappresenterebbero un rischio economico troppo alto per il Paese. Il ministro si è però impegnato su due fronti, uno più immediato, vale a dire ottenere degli abbonamenti per i pendolari, e uno da attuare nel corso dell’anno, e cioè la revisione dell’intero sistema regolatorio. Immediate sono arrivate le proteste da parte delle principali associazioni di categoria che hanno chiesto al ministero di dare seguito agli impegni sul fronte dei pedaggi.
L’incontro con il Governo del 16 gennaio Il tema è stato affrontato nell’incontro che si è svolto il 16 gennaio con il sottosegretario Girlanda, dove il Governo ha fornito garanzie sul mantenimento di due fattispecie, i pendolari e i grandi utenti della strada, per i quali l’Unione europea consente il riconoscimento di sconti fino al 13%. Il Governo ha assicurato che gli sconti concessi ai pendolari non verranno spalmati sulle imprese di trasporto nei confronti delle quali ha previsto anche la possibilità di interventi a posteriori per determinare riduzioni in linea con la percentuale consentita. Il Governo, inoltre, ha promesso di attivarsi per promuovere un confronto con gli enti concessionari al fine di verificare la possibilità di ottenere un ridimensionamento degli aumenti introdotti. Al momento però l’incontro tra le associazioni dell’autotrasporto e Aiscat ancora non c’è stato, nonostante la richiesta ufficiale di Unatras attraverso un comunicato ad “aprire un tavolo di confronto finalizzato ad ottenere sconti per gli autotrasportatori che utilizzano in modo ricorrente le tratte in concessione”. Aiscat ha invece accolto la proposta di Lupi per gli sconti ai pendolari che da questo mese e fino al 31 dicembre 2015 godranno di un’agevolazione tariffaria/abbonamento del 20%.
Il Governo ha riconvocato la riunione sulle problematiche delle isole e l’incontro sulla ripartizione delle risorse
Giachino nominato responsabile Trasporti e Logistica di Forza Italia Bartolomeo Giachino sarà il responsabile nazionale Trasporti e Logistica di Forza Italia. L’ex sottosegretario ha ricevuto la nomina il 24 gennaio da Silvio Berlusconi, che ha assegnato i primi incarichi per area tematica all’interno del partito. “Nello svolgere questo incarico – ha sottolineato Giachino –, centrale sarà il contatto e la programmazione con i parlamentari di Forza Italia di Camera e Senato, ma altrettanto importante il rapporto con tutte le associazioni nazionali e locali, come dimostrato dalla bella esperienza fatta nel corso dei lavori che hanno portato al Piano Nazionale della Logistica”. L’esponente di Forza Italia ha spiegato che i primi temi da affrontare saranno “la riforma dei porti e degli interporti, il piano nazionale degli aeroporti, la riforma dell'autotrasporto e della logistica oltre ai temi della sicurezza stradale”. Inoltre, ha precisato che “sarà importante il rapporto con i dirigenti di settore delle altre forze politiche con l'obiettivo di far diventare centrali, nell’azione del Governo e del Parlamento, i temi della mobilità in generale e in particolare del trasporto merci e della logistica”. Giachino è stato sottosegretario ai Trasporti da maggio 2008 a novembre 2011. Il 19 novembre del 2009 è stato nominato presidente della Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Durante questo incarico ha elaborato il Piano Nazionale della Logistica 2011-2020. Il 19 giugno 2013 è stato nominato consigliere del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi.
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Isole
Oltre alle difficoltà generali del settore, le imprese siciliane e sarde si trovano ad affrontare problematiche legate al territorio. La parola ai rappresentanti regionali delle associazioni di categoria di Lucia Angeloni
Isole, autotrasporto in crisi profonda S
e tutto il settore dell’autotrasporto sta attraversando un periodo di forte difficoltà, è indubbio che la situazione sia ancora più difficile per le isole. Sicilia e Sardegna si trovano infatti ad affrontare problematiche particolari, legate ad ostacoli naturali, ad un sistema complesso che non può fare a meno del trasporto via mare e a carenze infrastrutturali legate alla insularità. Uno dei problemi principali per quanto riguarda la Sicilia, ad esempio, è quello dei costi di attraversamento dello Stretto di Messina. Il principio della continuità territoriale si scontra infatti con tariffe di attraversamento molto elevate e non più sostenibili per le imprese di autotrasporto, ma anche con orari per gli imbarchi lunghi e rigidi e tempi per l’attraversamento che incidono sui tempi di guida e di riposo. Ma c’è anche la questione Ecobonus a preoccupare gli autotrasportatori dell’isola. Dopo aver richiesto una serie di chiarimenti e informazioni supplementari al Governo, infatti, quest’estate la Commissione europea ha emesso parere positivo all’erogazione del contributo al trasporto combinato strada-mare, anche se relativo al solo anno 2010, autorizzando il Governo a pagare il contributo alle imprese che hanno ottenuto il beneficio. Il contributo avrebbe dovuto essere pagato entro dicembre ma al momento gli autotrasportatori non hanno ancora ricevuto i fondi. Il tavolo tecnico Non a caso, la convocazione di un tavolo tecnico politico per esaminare le difficoltà incontrate dal settore nelle isole maggiori è uno dei 19 punti previsti dal Protocollo d’intesa tra 14 TIR168-2014
Governo e associazioni di categoria firmato il 28 novembre scorso. Una decisione arrivata anche dopo le proteste che hanno caratterizzato la Sicilia negli scorsi mesi. L’incontro di verifica sulle problematiche dell’isola, inizialmente previsto per gennaio, è slittato a febbraio, scatenando la forte protesta delle associazioni di categoria del settore. Tir ha chiesto ai rappresentati regionali delle principali associazioni di categoria nazionali quali sono le problematiche principali legate all’autotrasporto nelle isole e le questioni più importanti su cui il Governo dovrebbe intervenire. Erogare al più presto l’Ecobonus “Il problema principale è quello legato all’Ecobonus, che non è ancora stato erogato e che comunque sarà inferiore rispetto alla somma originariamente prevista – ci ha spiegato a Giovanni Agrillo, presidente regionale Sicilia di Fai-Conftrasporto –. Il contributo doveva essere di 60 milioni, 30 per il 2010 e 30 per il 2011, ma la Commissione europea ha autorizzato solo quello per il 2010 che, una volta suddiviso per tutte le domande, sarà pari al 40%”. Ma trattandosi di isola, diventa fondamentale per il futuro incentivare l’utilizzo del combinato strada-mare e allargarlo progressivamente anche al combinato stradaferrovia. Una delle richieste che vorremmo fare al Governo – ha continuato Agrillo – è quella di studiare alternative di finanziamento, utilizzando misure legate al credito di imposta, in modo da permettere alle aziende sane e virtuose di poter ottenere dei benefici. Oggi il sistema di trasporto, infatti, non riesce a sta-
re in piedi senza contributo. E poi occorre affrontare la questione dei costi minimi di sicurezza. Ad oggi, infatti, la normativa non è chiara e non si sa se si può applicare il sistema dei costi minimi al combinato stradamare. Per questo, non appena ci sarà il tavolo tecnico, chiederemo al ministero di intervenire con una nota integrativa sull’applicazione o meno dei costi minimi”. L’autotrasporto siciliano ha bisogno di certezze “La situazione è veramente difficile – ha sottolineato Angelo di Martino, responsabile Anita per l’intermodalità – e gli autotrasportatori siciliani hanno bisogno che il Governo dia loro certezze per il futuro. Le questioni sul piatto sono molte, a partire dal pagamento dell’Ecobonus 2010: gli autotrasportatori hanno speso questi soldi quattro anni fa ma ad oggi devono ancora riceverli indietro. E nel frattempo molte aziende hanno già chiuso e altre saranno costrette a chiudere a breve. Stiamo camminando al buio e la gente non ne può più. Poi occorre affrontare la questione del caro-traghetti: la tratta Messina-Villa San Giovanni costa circa 250 euro andata e ritorno ed è l’unico modo che hanno gli autotrasportatori per uscire dall’isola. Senza contare le infrastrutture sia stradali sia ferroviarie che sull’isola sono ancora carenti e che hanno bisogno di essere migliorate”. Investire sulle infrastrutture Migliorare la rete infrastrutturale in Sicilia è anche la richiesta principale che arriva da Antonio Barbagallo, rappresentante provinciale
Sicilia: interventi sulle infrastrutture Realizzare un piano di interventi per la ristrutturazione e riqualificazione del trasporto merci in Sicilia. Questo l’obiettivo della convenzione firmata a Palermo tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Siciliana - Dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, grazie alla quale la Regione potrà attivare i finanziamenti per due importanti interventi strutturali. Il primo riguarda il collegamento tra l'aeroporto di Comiso e l'autoporto di Vittoria, in provincia di Ragusa, alle Statali 115 e 114, per un importo complessivo di 115 milioni di euro. Il secondo invece riguarda la cosiddetta "via del mare", la strada di collegamento tra viale Gazzi e via Don Blasco e l'approdo Ferrovie dello Stato nella città di Messina, dove partono i traghetti per Villa San Giovanni. Complessivamente saranno attivate risorse per 142 milioni di euro, di cui il 70% sarà a carico dello Stato e il 30% a carico della Regione.
Tra i problemi principali sottolineati dagli autotrasportatori siciliani, il mancato pagamento dell’Ecobonus 2010
TrasportoUnito Catania: “É necessario un ammodernamento delle strade e delle ferrovie, in modo da riuscire ad accorciare i tempi di consegna, ridurre i costi e aumentare così anche le possibilità di accesso al mercato – ha specificato a Tir –. Non solo le strade sono carenti, mancano anche le aree di sosta, fondamentali per poter rispettare i tempi di guida e di riposo. Fino a 20 anni fa nella zona di Catania avevamo un commercio di agrumi molto fiorente, soprattutto con la Russia. Ma adesso non c’è più, le aziende si sono ritirate per le grandi difficoltà esistenti, basti pensare che la ferrovia ha solo un binario”. Barbagallo ha poi posto l’accento su una serie di altre misure fondamentali per aiutare l’autotrasporto, non solo siciliano. Oltre al pagamento dell’Ecobonus e all’individuazione di altre forme di incentivo strada-mare, più specifiche per l’isola, ha parlato infatti di tempi di pagamento più snelli e veloci, di riduzione dei costi RC auto, quando non si verifichino incidenti per più di 5 anni, o di sconti diretti agli autotrasportatori in sostituzione del recupero delle accise. Caro-traghetti il peso maggiore La situazione non è migliore in Sardegna. “Il problema principale è quello dei costi elevatissimi delle compagnie di navigazione – ha affermato Luigi Loddo, coordinatore nazionale Fiap Sardegna – che di fatto hanno reso im-
La Ue boccia gli aiuti della Sardegna alla Soremar Incompatibile con le norme Ue sugli aiuti di Stato: con questa motivazione la Commissione europea ha bocciato una parte del sostegno concesso dalla Sardegna alla compagnia di navigazione Saremar nel 2011 e nel 2012. Secondo Bruxelles "un conferimento di capitale a condizioni diverse da quelle di mercato e la compensazione per l'esercizio di alcuni servizi di navigazione hanno procurato a Saremar un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti". Per questo la Commissione chiede che Saremar restituisca circa 10,8 milioni di euro. La Regione Sardegna ha già annunciato ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
possibile qualsiasi margine di guadagno per gli autotrasportatori. La situazione è addirittura insostenibile per i padroncini, perché, se le grandi imprese di autotrasporto riescono ad ottenere sconti, non è così per il piccolo trasportatore. E tutto questo si traduce in concorrenza sleale”. Ma anche le infrastrutture non avvantaggiano certo lo sviluppo del trasporto merci. “Nell’isola le infrastrutture sono vecchie e rendono difficile il trasporto: attraversare la Sardegna sulla statale 131, che parte da Cagliari e arriva a Porto Torres è un’impresa, tra lavori in corso e deviazioni. E finisce per incidere sui tempi di trasporto e sui costi”.
Manca una politica di agevolazione dei trasporti Non è invece d’accordo sul caro-traghetti Giovanni Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna. “Il costo dei traghetti non è eccessivo – ha spiegato a Tir – se rapportato al resto d’Europa. La Regione Sardegna, piuttosto, dovrebbe chiedere con forza all’Europa agevolazioni dovute all’insularità della regione e al fatto che gli autotrasportatori sono obbligati a prendere la nave, affrontando quindi costi più elevati rispetto a quelli delle altre regioni. Quello che manca – ha concluso – è quindi più che altro una politica di agevolazione dei trasporti per quanto riguarda le merci”.
Esiste un gap oggettivo da colmare “Quello del caro traghetti è un problema complesso – ha sottolineato invece a Tir Francesco Pinna, presidente CNA-Fita Sardegna –. La poca concorrenza tra armatori e le ulteriori voci che oltre al nolo - diritti portuali, diritti fissi, diritti di transfer e di terminal, movimentazione con carico o meno - incidono al rialzo sulla tariffa finale, sono alcuni degli elementi. Ma a tutto questo si devono aggiungere i costi aggiuntivi che l’autotrasportatore sardo è costretto a sostenere per essere obbligato a varcare il mare, per esempio quelli legati al tempo o alle operazioni di carico e scarico o agli imbarchi, che determinano uno svantaggio rispetto agli autotrasportatori di altre regioni. C’è quindi – ha concluso – un gap oggettivo dovuto all’insularità che deve necessariamente essere colmato se vogliamo che competitività e diritto alle mobilità merci siano garantiti davvero”. TIR168-2014 15
E
Intervista
ssere propositivo a livello politico: è questo il vero scopo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori secondo Francesco Del Boca, che fino a dicembre ne è stato vice presidente, in rappresentanza delle associazioni di categoria. “Il futuro dell’Albo dovrà proseguire sul solco tracciato in quest’ultimo anno e mezzo – ha spiegato a Tir – e spero che, sulla base delle indicazioni contenute nel decreto di modifica del Comitato Centrale dell’Albo, di-
insediato, erano iscritte 180mila aziende di autotrasporto. Noi abbiamo fatto un controllo dettagliato sul territorio e abbiamo scoperto che di queste, circa 40mila erano imprese inesistenti, ed abbiamo provveduto alla cancellazione. Non solo: altre 35 mila circa sono le aziende senza veicoli che dovranno essere cancellate. Oggi, alla fine di questo mandato, le aziende iscritte sono circa 130mila. Spero che si continui in questo percorso di controllo, che dovrebbe portarci ad avere nella realtà circa 100
storto dall’opinione pubblica. In realtà, è un mondo di persone che lavora per la collettività e lo fa nel migliore dei modi. Ci siamo impegnati per far conoscere a tutti i cittadini qual è il vero scopo del nostro settore e credo che siamo riusciti a farlo, perché la sensazione è che in questi ultimi mesi l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei nostri confronti sia cambiato.
mila aziende di autotrasporto: un numero più congruo e compatibile con la media europea. Inoltre abbiamo portato avanti la realizzazione di un Registro Nazionale Elettronico (REN) condiviso con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che sicuramente ci consentirà di fare più chiarezza sulla realtà e la vera consistenza del nostro settore. Abbiamo portato avanti l’informatizzazione dell’Albo, sia per il pagamento dei rimborsi sui pedaggi sia per il versamento delle quote: un sistema che deve ancora essere messo a punto definitivamente ma che ci consentirà, a regime, di evitare differenze di trattamento e di fare chiarezza. Abbiamo poi promosso l’immagine dell’autotrasporto, che spesso viene visto in modo di-
sidenza del Comitato Centrale dell’Albo da presidente di Unatras, quindi ero abituato ad avere rapporti con la maggior parte delle associazioni e la mia propensione alle mediazioni ha facilitato questo compito. Per buona parte del mio mandato ho avuto dei buonissimi rapporti con tutti. Il cambio della norma sulle nomine del presidente e del vice presidente di emanazione ministeriale ha creato un po’ di scollamento tra l’Albo e l’Amministrazione e questo naturalmente ha portato delle divisioni. Ma la speranza è che queste divisioni finiscano con la formazione del nuovo Comitato Centrale e che si continui a lavorare in modo proficuo, come nei tre anni dello scorso mandato.
A mandato concluso, come considera questa esperienza? Sono arrivato alla vice pre-
Un Comitato Centrale sempre più propositivo Intervista con Francesco Del Boca, che ha appena concluso il suo mandato come vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria
Con la campagna per la sicurezza TrasporTiAmo, l’Albo ha promosso l’immagine dell’autotrasporto grazie all’intervento di numerosi artisti
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venti ancora di più un luogo dove si possano progettare linee di politica sindacale. Un luogo in cui le associazioni si incontrano, discutono dei problemi dell’autotrasporto e avanzano delle proposte, che poi vengono presentate al mondo politico. Questo credo sia il vero scopo del Comitato Centrale dell’Albo: essere un organo più propositivo a livello politico. Spero che questo sogno, coltivato negli ultimi tre anni, trovi realizzazione nel prossimo futuro”. Quali sono stati i punti principali portati avanti nel Comitato Centrale dell’Albo in questi tre anni? Tre anni fa, quando mi sono
Intervista
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ontrolli e sicurezza: sono questi i due aspetti su cui si dovrà incentrare l’attività dell’Albo degli Autotrasportatori nel futuro. É il pensiero di Gabriella Gamba, fino a dicembre 2013 vice presidente del Comitato Centrale, in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come giudica la sua esperienza nel Comitato Centrale dell’Albo in questi tre anni?
totrasportatore italiano, che sicuramente è migliore di quello di altri Paesi della Comunità europea, anche se si trova a dover fare i conti con oneri fiscali, lavorativi o di altro genere superiori ad altri Paesi. C’è stata quindi la volontà di svolgere un lavoro sempre più qualificato, puntando anche sulla logistica e su quant’altro potesse stimolare il committente a dare l’incarico all’autotrasportatore italiano. Questa è stata la linea generale, che si è concretizzata in mol-
“gestione” dell’autotrasporto, anche se i componenti del Comitato e quindi l’Albo stesso sono un organismo di carattere pubblico e non privato. Su quali aspetti dovrà puntare l’Albo nel futuro? Sicuramente sui controlli e sulla sicurezza. I controlli dovranno essere svolti sull’autotrasporto italiano ed estero. Questo deve voler dire che l’autotrasporto dovrà essere sempre in regola con le normative vigenti, ma anche che
Controlli e sicurezza nel futuro dell’Albo Gabriella Gamba, per tre anni vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, traccia un bilancio dell’attività svolta e degli obiettivi futuri É stata molto importante perché, dopo aver affrontato tutti i temi del settore da un punto di vista tecnico-professionale come direttore della divisione Autotrasporto merci nazionale, nel Comitato Centrale mi sono confrontata in maniera più immediata con la realtà dell’autotrasporto e con le problematiche delle associazioni e dell’intera categoria in un momento di crisi come quello degli ultimi anni. Uno stimolo per tentare di fare qualcosa di più significativo, puntando soprattutto sulla figura dell’autotrasportatore, sul concetto di sicurezza e sulla volontà di superare il momento di crisi con l’aiuto di tutto il settore. Ma anche scommettendo su una maggiore professionalità dell’au-
L’autotrasporto italiano può vantare una professionalità superiore a quella di altri paesi della Ue nonostante debba fare i conti con oneri più gravosi
te attività che hanno visto l’Albo come protagonista. Il risultato finale di questi anni è sicuramente positivo, anche se il tempo è sempre tiranno e forse adesso che si potevano tirare le conclusioni di questo lavoro termina il periodo di vigenza dell’Albo e quindi il testimone va passato ad altri. Questo, però, non vuol dire che il lavoro vada sprecato, soprattutto considerando il fatto che le nuove norme prevedono un incremento dell’attività dell’Albo. Tenendo presente che quest’ultimo è a pieno titolo, più di prima, un ufficio del ministero dei Trasporti. Si tratta di un passaggio molto importante perché significa che il mondo associativo entra nella
gli organismi preposti dovranno avere la possibilità economica e di personale di effettuare i controlli. In questo, l’Albo potrà essere un valido aiuto, sia perché potrà indirizzare le poche forze economiche che ha verso tali obiettivi, sia perché potrà puntare sul ruolo delle associazioni di categoria, le quali potranno identificare meglio quali sono i punti di maggiore crisi del settore e dove si deve intervenire. L’unica perplessità che ho in questo momento è nei tempi tecnici necessari al rinnovo, perché lasciare un organismo così importante senza la possibilità di essere attivo, potrebbe rallentare l’attuazione di una norma, che è quella della riforma dell’Albo stesso. TIR168-2014 17
Associazioni
È
“
arrivato il momento per la Federazione di organizzarsi e diventare protagonista in questo contesto politico e sociale”. Lo ha sottolineato il presidente nazionale della Fiap (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali) Massimo Bagnoli durante la terza Conferenza nazionale di organizzazione, che si è svolta sabato 18 e domenica 19 gennaio a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. L’appuntamento, che ha visto riunirsi i presidenti e i vicepresidenti delegati delle sezioni provinciali, è sta-
Fiap: trasparenza, concretezza territorialità
spazio sia al dibattito sul protocollo d’intesa siglato da Unatras e Anita il 28 novembre 2013, sia a due proposte avanzate e sostenute dalla Federazione, ovvero i provvedimenti concreti contro il cabotaggio irregolare e abusivo, e l’indeducibilità delle fatture pagate in ritardo. Si tratta di temi particolarmente sentiti dalla Fiap, che si è impegnata a riproporli nel 2014 per dare un segnale tangibile alle imprese di autotrasporto, come più volte sottolineato anche dal presidente Bagnoli. Successivamente è intervenuto
quello di organizzare un tavolo di lavoro per rivedere lo statuto della Fiap. Nella seconda giornata, sono state presentate le nuove iniziative di marketing come il calendario, realizzato in collaborazione con TrasporTiAmo e il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, e il programma di workshop ed eventi territoriali previsti per il 2014. Progetti futuri Presentati anche i progetti che verranno lanciati prossimamente dalla Federazione. In primo luogo,
Un momento della conferenza Fiap di Ascoli Piceno. Da sinistra Roberto Galanti, Massimo Bagnoli e Silvio Faggi
Conclusa la terza conferenza nazionale di organizzazione della Federazione, un’occasione per festeggiare i 65 anni di vita della Fiap. Molti gli spunti politici e i progetti futuri to anche l’occasione per festeggiare i 65 anni di nascita della Federazione. I lavori della Conferenza Il segretario nazionale Silvio Faggi ha precisato che “trasparenza, concretezza e territorialità saranno i pilastri della Federazione” e ha illustrato le attività svolte nel 2013 citando, tra le altre, il workshop organizzato in occasione del Transpotec di Verona; le novità del Governo Letta riguardanti il settore; l’avvio del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), di cui si è discusso anche in un convegno organizzato a Rimini durante la fiera Ecomondo, fino ad arrivare alla posizione della Federazione sul fermo nazionale dello scorso novembre. Inoltre, è stato dato ampio 18 TIR168-2014
il coordinatore nazionale Roberto Galanti, che ha evidenziato che “in un momento politico di forte disaffezione delle imprese di trasporto nei confronti delle varie associazioni di categoria, la Fiap continua a crescere accanto ai trasportatori”. Galanti ha poi illustrato un’iniziativa sociale a favore dei profughi della Bosnia, promossa dalla stessa Federazione (vedi articolo pag. 42), e ha invitato l’assemblea ad esprimersi sulla posizione della Fiap in tema di costi minimi e alleanze politiche. Alcune proposte sono arrivate dalla platea, tra cui l’esigenza di rendere più chiara la strategia della Federazione, la necessità di investire nella formazione per affrontare in modo più competitivo il mercato attuale e di migliorare la comunicazione a tutti i livelli. Tra gli obiettivi a breve termine, vi è
l’accordo con Uirnet per promuovere in tutte le aziende di trasporto l’utilizzo della Piattaforma logistica nazionale, che avrà il compito di interconnettere i principali attori del sistema logistico italiano. In secondo luogo, il progetto Ecodrive, un servizio in grado di aiutare le aziende a ridurre i consumi di gasolio e i costi ad esso connessi, intervenendo sullo stile di guida dei conducenti. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con il Gruppo Dekra, società che si occupa di revisioni, certificazioni, perizie e omologazioni sui veicoli. Infine, il progetto di internazionalizzazione finalizzato a ricercare e a favorire la nascita di accordi e collaborazioni tra la Federazione e le associazioni di categoria dell’autotrasporto europee ed estere.
Sicurezza
ni con i pannelli a messaggio variabile. Senza dimenticare l’attività di prevenzione che educa gli utenti, in particolare i giovani, alle tematiche della sicurezza e alle conseguenze di un uso improprio del veicolo e della strada. Nell’anno appena concluso, il progetto Icaro, la campagna di sicurezza promossa dalla Polizia Stradale, è arrivato alla tredicesima edizione e ha dedicato la sua attenzione ai ragazzi delle scuole secondarie di II grado, non trascurando
un raddoppio delle ore e una corrispondente riduzione delle violazioni di circa il 10% (circa 2,89 violazioni/ora). Alcol e droga dati ancora allarmanti Allo stesso tempo sono au-
da in stato di ebbrezza o sotto l’uso di stupefacenti continua a rappresentare una triste piaga. Degli oltre trentamila conducenti controllati con etilometri, infatti, circa il 6% è risultato positivo all'alcoltest, tanto che Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri
Sicurezza stradale: nel 2013 calano gli incidenti Positivo il bilancio della Polizia Stradale per l’anno appena concluso. Maggiori controlli e prevenzione alla base della diminuzione. Resta la piaga della guida in stato di ebbrezza
C
ontinua a migliorare la sicurezza sulle strade. I dati resi noti da Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri per il 2013 mostrano infatti un calo sia degli incidenti stradali sia delle vittime, confermando così un trend positivo che va avanti da alcuni anni. Nel 2013 gli incidenti sono stati 80.387, con un calo del 2,4% rispetto all’anno precedente (82.385). In calo del 14% anche il numero di vittime da incidente stradale, passate da 2082 nel 2012 a 1791 nel 2013. Controlli potenziati Una diminuzione dovuta ad un insieme di fattori, a partire dai servizi posti in essere sulle strade grazie alla tecnologia, dal controllo della velocità tramite il tutor alle comunicazio-
un’attività di monitoraggio sull’efficacia dell’attività svolta. Tornando al tutor, nel 2013 il sistema è stato potenziato notevolmente, tanto che sono stati 2.900 i chilometri di rete autostradale vigilata. Il sistema ha funzionato per 439.725 ore e si è registrata una diminuzione del 12,43% delle violazioni accertate rispetto al 2012, a conferma della funzione educativa del tutor, che si traduce in vite salvate: nelle tratte in cui è attivo da più tempo, la mortalità è stata infatti abbattuta del 51%. Sulle strade statali, invece, il sistema di controllo della velocità media Vergilius ha fatto registrare 31.450 violazioni in 10.901 ore di funzionamento che, a fronte delle 5.703 ore del 2012, significano in sostanza
A metà febbraio saranno diffusi i dati specifici sull’autotrasporto, che troverete sul prossimo numero di Tir
mentati anche i controlli diretti sulle strade. Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri hanno partecipato ai controlli nel corso dell’anno con oltre 4 milioni e mezzo di pattuglie, che hanno effettuato e contestato più di due milioni di infrazioni al Codice della Strada. E tra tutte le infrazioni, la gui-
hanno proceduto al sequestro, ai fini della confisca, di 994 veicoli. La Polizia Stradale ha anche svolto una serie di operazioni ad “alto impatto” su alcuni settori nevralgici, tra cui quello dell’autotrasporto, concentrando le operazioni sul contrasto di alcuni illeciti particolari. Ad esempio, nel corso del 2013 sono state condotte operazioni sulle attività di trasporto di animali vivi, con 770 pattuglie impiegate che hanno controllato circa 2200 veicoli, portando all’accertamento di 1400 violazioni e a 604.000 euro di sanzioni amministrative. TIR168-2014 19
Infrastrutture
Secondo i dati forniti a Tir dall’Anas, ad oggi sono stati ultimati e aperti al traffico 330 km di nuova autostrada ed entro l’estate ne saranno completati altri 13. Ma all’appello mancano ancora finanziamenti per 58 km di Angela Iantosca
Salerno Reggio Calabria: LA STRADA INFINITA Q
uattrocentoquarantatrè chilometri. Tanto è lunga la Salerno-Reggio Calabria, la strada più discussa d'Italia, metafora di un Paese che stenta a chiudere con il passato e a guardare al futuro. Doveva essere pronta nel 2002, poi nel 2008 e ancora nel 2013. Invece al momento restano ancora 13 chilometri da completare, dei 343 per cui è stato previsto e finanziato l’ammodernamento. Chilometri che l’Anas conta di ultimare entro la prossima estate, prima che cominci l’esodo delle vacanze. Ma non si pensi che terminati questi 13 chilometri tutto sarà finito. Per il completamento della nuova autostrada, al di là dei lavori in corso e in fase di avvio, mancano infatti ancora i finanziamenti relativi ad altri 58 chilometri e ad alcuni svincoli, tutti progettati, per un ulteriore importo di circa 3 miliardi di euro. Insomma, per portare a compimento l’opera saranno necessari circa 10 miliardi di euro, se si considera che fino ad oggi l’ammontare dei finanziamenti disponibili è stato pari a 7,443 milioni di euro. Mancano ancora fondi per 58 km La legge di Stabilità 2014 ha concesso nuovi fondi per la rea20 TIR168-2014
lizzazione dell’opera: 340 milioni di euro nei prossimi tre anni che saranno utilizzati per un lotto di 6 km – comunque percorribile su due carreggiate a doppia corsia per senso di marcia – che riguarda il tratto Cosenza Sud-Altilia. Per completare l’intero tratto, che ha un’estensione complessiva di 26 chilometri, saranno invece necessari quasi 1,4 miliardi di euro, visto che si tratta di un punto particolarmente complesso: sulle due carreggiate sono infatti presenti 66 viadotti e 28 gallerie. “Il massiccio ricorso ad opere d’arte – ha spiegato a Tir l’Anas – è dovuto alla particolare orografia della zona, caratterizzata anche da notevoli criticità di instabilità dei versanti”. Proprio perché si tratta di un progetto complesso, si è resa necessaria una sua suddivisione in tre parti, piuttosto che un intervento unico. Il tratto da cui partiranno i lavori (Cosenza Sud-Altilia) è stato ritenuto prioritario, rispetto agli altri due, considerata la sua collocazione in continuità con quello già esistente e i delicati profili di sicurezza dell’utenza e di instabilità del territorio. Il lotto risulta già interamente progettato e le procedure approvative sono in avanzato stato di definizione. A breve, una volta intervenuta la necessaria ap-
provazione da parte del Cipe, l’Anas, procederà alla pubblicazione del bando di gara, che sarà reso pubblico verosimilmente entro giugno. Ammodernati 330 km Al momento quindi sono stati ultimati e aperti al traffico 330 km di nuova autostrada, di cui 187 in Calabria, ed entro l’estate ne saranno ultimati altri 13. E in risposta a chi si domanda il perché della mancata fine dei lavori nel 2013 una sola parola: crisi. Infatti, proprio la grave congiuntura economica di alcune imprese impegnate in quattro cantieri aperti in Calabria – spiega l’Anas – non ha consentito il raggiungimento completo dell’obiettivo fissato l’anno passato e annunciato Fino ad più volte. Inoltre, quello che si oggi l’ammontare pensava fosse un “semplice” dei finanziamenti ammodernamento iniziale è disponibili per poi risultato un intervento di l’ammodernamento natura ricostruttiva vero e della Salerno-Reggio proprio, per la realizzazione Calabria di un’autostrada completaè stato pari a 7,443 mente nuova, più sicura, più milioni di euro confortevole che alla fine dei lavori avrà un tracciato più breve di quello iniziale. Diventa quindi necessario elencare anche i risultati conseguiti, soprattutto se si considera l’imponenza dei cantieri. Un
Legge di Stabilità: le risorse per le infrastrutture Nel complesso la legge ha previsto 3,76 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per il triennio 2014-2016. Secondo l’allegato infrastrutture al Def servivano quasi 11 miliardi Il completamento della SalernoReggio Calabria è solo una delle tante opere indicate come prioritarie nell’allegato infrastrutture alla legge di Stabilità. Tanto che la legge 27 settembre 2013, n°47, ha autorizzato una spesa di 340 milioni di euro nei prossimi tre anni per la realizzazione del secondo stralcio del macrolotto 4 dell’asse autostradale. Nel dettaglio si tratta di 50 milioni di euro per il 2014, di 170 milioni di euro per il 2015 e di 120 milioni di euro per il 2016. Ma non è l’unica spesa autorizzata per le infrastrutture: nel complesso la legge di Stabilità ha previsto 3,765 miliardi di euro di nuovi stanziamenti per il triennio 2014-2016, finalizzati a nuovi interventi infrastrutturali relativi a grandi opere, manutenzione straordinaria di strade e ferrovie e tutela dell’ambiente e del territorio.
Anche il Mose tra gli interventi prioritari Tra questi, 322 milioni di euro sono destinati alla prosecuzione dei lavori del sistema Mose, a Venezia (151 milioni per il 2014, 100 milioni per il 2015 e 71 per il 2016); 100 milioni di euro all’asse ferroviario AV/AC Napoli-Bari (50 milioni nel 2015 e altrettanti nel 2016); 240 milioni di euro (120 nel 2015 e 120 nel 2016) per le tratte Brescia-VeronaPadova della linea ferroviaria Milano-Venezia e la tratta Apice-Orsara e Frasso Telisino-Vitulano della Napoli-Bari. Un contributo importante, pari a 485 milioni di euro (335 nel 2014 e 150 nel 2015) è stato inoltre autorizzato per assicurare la manutenzione straordinaria della rete stradale, la realizzazione di nuove opere e per la prosecuzione degli interventi previsti dai contratti di programma già stipulati tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas. Oltre a queste risorse, altre aggiuntive verranno liberate sulla base di una norma prevista dalla stessa legge di Stabilità (art.1, co.111) che prevede di destinare le risorse già disponibili per la tutela del territorio a progetti immediatamente cantierabili, per un totale complessivo di circa 1,4 milioni di euro.
Le stime del Documento di economia e finanza 2014 Si tratta comunque di una cifra decisamente inferiore rispetto a quanto indicato nell’allegato infrastrutture al Def (Documento di economia e finanza) 2014, che indicava come necessari quasi 11 miliardi di euro per le infrastrutture per il triennio 2014-2016 così suddivisi: 2,341 miliardi per il ripristino di risorse "prese in prestito" dal Tesoro per la copertura dell'Imu e di precedenti manovre (soprattutto risorse al Mose, alla Torino-Lione e al contratto di programma Fs); 7,7 miliardi per la realizzazione delle nuove opere strategiche tra cui la BresciaVerona ad alta velocità, la ferrovia veloce Napoli-Bari e il completamento della Salerno-Reggio Calabria; 400 milioni per i programmi di social housing e riqualificazione urbana (piano città e piano dei 6mila campanili) e 600 milioni per un piano di ammodernamento del materiale rotabile delle ferrovie.
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Salerno-Reggio Calabria: LA STRADA INFINITA dato su tutti: nel 2013 la produzione complessiva dell’Anas è stata di 750 milioni di euro, e di questi 450 hanno riguardato la regione Calabria. Inoltre, specifica sempre l’Anas, i 330 km aperti finora al traffico “sono stati resi disponibili in neanche dodici anni dopo il varo della legge obiettivo, datata 2001, in linea con i tempi di costruzione della prima autostrada Salerno-Reggio Calabria, che peraltro sottostava a normative più indulgenti rispetto a quelle più rigorose di oggi in merito alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza sul lavoro”. Inoltre mol-
Calabria regina degli investimenti L’Anas in Calabria gestisce una rete stradale e autostradale di quasi 1.700 km. Dalla metà del 2006, la Calabria è la regione in cui la società ha investito di più, ultimando 132 km di strade per un importo complessivo di 2,5 miliardi di euro. Di questi, 41 km sono stati avviati e ultimati e attualmente sono in corso lavori relativi a 151 km per 3,8 miliardi di euro. Ad ulteriore testimonianza dell’intensità dell’impegno profuso in questa regione, occorre ricordare altri sei interventi da avviare nel 2014 per un importo complessivo di 500 milioni di euro.
te difficoltà sono dipese, e continueranno a dipenMolte dere, dalla morfologia difficoltà nella del territorio che l’aurealizzazione tostrada attraversa. dell’opera sono dipese Infatti si tratta di dalla morfologia un’autostrada di del territorio montagna per oltre attraversato, che per il 50% del suo tracoltre il 50% è di ciato. Per rispettare montagna il traffico gli standard geometriè spesso di ci tipici di un tracciato breve percorrenmoderno sono state za per gli spostamenprogettate oltre 180 ti verso la costa cilengallerie, di cui 121 tana, in Basilicata e in già realizzate o in corCalabria il traffico diso di ammodernaventa di lunga percormento, e più di 500 fra renza. Ed è proprio qui viadotti, ponti e cavalche quest’anno è stato ricavia, di cui 400 già realevato l’aumento maggiore: lizzati o in corso di ammoil traffico medio giornaliero ad dernamento. Nella prima tratta agosto 2013 è aumentato del 14,2% di 54 km, tra Salerno e Sicignano, rispetto al 2012. Questo aumento di traffico, dove i flussi di traffico sono particolarmente intuttavia, non ha comportato un aumento tensi, è stata adottata una sezione a tre corsie delle code su tutta la rete stradale e autostraoltre alla corsia di emergenza. Mentre per la redale, anzi si è registrato un traffico più fluido stante parte del tracciato si hanno due corsie rispetto al passato, grazie alla riduzione del nudi marcia e una corsia di emergenza. mero dei cantieri, che ha reso più agevole e sicura la guida. E questo ha influito anche sul nuPiù utenti, meno code e incidenti mero degli incidenti visto che, secondo i dati difIl 2013 ha registrato un incremento dei tranfusi dalla Polizia Stradale, nel 2013 sulla Salersiti sulla Salerno-Reggio Calabria rispetto alno-Reggio Calabria sono diminuiti del 40% ril’anno precedente. In particolare, nel tratto dove spetto all’anno precedente. E per fare in modo insiste circa il 75% del traffico annuale, queche questo dato venga confermato anche l’anst’anno l’incremento dei transiti è stato no prossimo, l’Anas sembrerebbe intenzionadell’1,47% rispetto al 2012, nel mese di agota a limitare il pericolo, istallando anche sulla sto. Ma il dato più interessante giunge dalA3 il tutor, ottimo deterrente per gli amanti dell’analisi dei transiti seppure su un’autostrada prila velocità. va di caselli a pedaggio: se infatti in Campania 22 TIR168-2014
La storia della A3 È il 1964 quando il Governo italiano decide di finanziare la costruzione di un’autostrada in grado di collegare la Calabria con il resto d’Italia. Nel 1966 viene aperto il tratto Salerno-Lagonegro e due anni dopo il tratto Lagonegro-Cosenza. Passa un solo anno e viene inaugurato il tratto tra Cosenza e Gioia Tauro, finchè nel 1972 l’autostrada viene completata fino a Reggio Calabria. Una decina di anni dopo però ci si rende conto che quella costruita non è una strada adatta al flusso di traffico verso il Sud. Tuttavia, è solo negli anni Novanta che l’Italia decide di fare qualcosa, sollecitata dall’Unione europea che costringe il nostro Paese ad ammodernare la A3 in modo da renderla conforme alle normative europee. E così nel 1997 vengono di nuovo avviati i lavori, con la previsione di chiusura cantieri nel 2003. Ad oggi l’autostrada non è ancora completa. Si ipotizza come data ultima il 2016 (c’è chi dice il 2018) per il completamento di quella che viene considerata la principale arteria di scorrimento che collega la Sicilia e le estreme regioni meridionali tirreniche alla grande rete autostradale europea allacciandosi al Corridoio 1 che collega Palermo a Berlino.
Imprese
di Luigi Bassi
S
i è chiuso con ottimi risultati l’anno 2013 del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, in particolare per la sezione speciale dell’autotrasporto merci per conto terzi. Sia le domande approvate, sia i finanziamenti accolti, hanno infatti registrato percentuali in aumento rispetto a quelle dell’anno precedente. Le prime hanno fatto segnare un +36,8%, mentre i secondi hanno avuto una crescita del 54,5%. I risultati sono stati illustrati lo scorso 29 gennaio, durante la riunione del Comitato di
euro a fronte dei 173,9 milioni di euro di quelli del 2012. Positivo anche il dato di dicembre: in questo mese sono state approvate 287 operazioni con un incremento del 102,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Da quando è operativa la sezione speciale autotrasporto sono state finanziate 7.065 operazioni per un importo complessivo di 753.404.575 euro. Decreto del Mise Il Decreto del ministero dello
La suddivisione geografica Rispetto al dato globale delle domande accolte (77.234), nel 2013 gli interventi di controgaranzia sono stati la tipologia prevalente con 46.301 operazioni (59,9% del totale), seguiti dalle richieste di garanzia diretta con 30.763 (39,8% del totale) e molto più indietro da quelle di cogaranzia con 170 operazioni (0,2%). Tutte le tipologie di intervento hanno registrato una crescita rispetto al 2012, in particolare la garanzia
Sviluppo Economico, che prevede l’incremento fino all’80% della percentuale per la garanzia diretta in tutta Italia, ha ottenuto il via libera del ministero dell’Economia. Ora il documento si trova alla Corte dei Conti per la registrazione. Il lungo iter burocratico è quasi concluso ed è imminente l’entrata in vigore di un provvedimento tanto auspicato e atteso dalle associazioni di categoria, le quali avevano chiesto che la percentuale dell’80% venisse estesa a tutto il mondo dell’autotrasporto per ogni tipo di operazione, come stabilito dal decreto del 26 giugno 2012. Se questa percentuale dovesse entrare in vigore, la disponibilità residua del sezione speciale del Fondo potrebbe terminare anche prima di giugno 2014.
diretta (+53,9%) e la cogaranzia (+47,8%). Dal punto di vista geografico, è il Nord Italia ad avere totalizzato più domande approvate con 39.300 operazioni. Basti pensare che quasi il 60% delle imprese finanziate si trova in questa zona, mentre il 27,7% (21.370 domande accolte) è concentrato al Sud e il restante 21,4% (16.564 operazioni) al Centro. Grazie alle 14.368 domande approvate, la Lombardia si è piazzata al primo posto per un totale di 2.636.258.690 euro di finanziamenti. Si sono distinte anche il Veneto con 8.497 operazioni accolte, la Toscana con 8.384 e il Piemonte con 7.562. Al Sud, infine, ha primeggiato la Campania con 6.346 domande approvate.
Credito: Fondo di Garanzia in crescita Dai dati finali del 2013 emerge un successo crescente per la sezione speciale autotrasporto. E a gennaio approvate altre 129 richieste di finanziamento gestione del Fondo, che ha approvato 129 richieste di finanziamento per una cifra complessiva di 13.855.340 euro. Dopo questa riunione, la disponibilità residua del Fondo della sezione speciale autotrasporto ammonta a 13.938.040 euro, cifra che dovrebbe consentire di riuscire a soddisfare domande fino a giugno 2014, salvo un eventuale rifinanziamento con i nuovi fondi 2014 previsti per l’autotrasporto di cui si attende in queste settimane la ripartizione. I dati 2013 dell’autotrasporto Nel corso del 2013, le imprese di autotrasporto si sono fatte approvare 2.519 domande rispetto alle 1.842 dell’anno precedente. I finanziamenti accolti hanno raggiunto 268,7 milioni di
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Viabilità
Con il nuovo anno è scattato un incremento medio del 3,9 per cento sulle autostrade italiane. Ecco gli aumenti per i veicoli quattro assi e le tariffe in vigore di Andrea Pegoraro
PEDAGGI: I RINCARI TRATTA PER TRATTA A
nche quest’anno sono aumentati i pedaggi autostradali. Dal 1° gennaio 2014, sono scattati gli incrementi su gran parte delle autostrade: le più colpite sono l’A24 e l’A25 gestite dalla Strada dei Parchi (+8,28%) e l’A21 nel tratto Piacenza-Brescia (+8,01%) affidata in concessione alla società Centropadane. E questi sono solo alcuni dei rincari, stabiliti con decreti dei ministri delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, e dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Il documento fornisce un elenco degli aumenti sulle tratte gestite da 19 società concessionarie. Sono da citare anche il +7,17% per Autovie Venete e il +6,26% per la Cisa e la CAV (Concessioni Autostradali Venete), mentre non ci sono stati rincari per la AstiCuneo, per le Autostrade Meridionali e per il Consorzio Autostrade Siciliane. In un incontro con l’Aiscat a metà gennaio, Lupi ha spiegato che gli aumenti tariffari vengono determinati sulla base di tre criteri oggettivi e ben definiti. Il primo fa riferimento all’adeguamento del tasso di in24 TIR168-2014
flazione; il secondo alla verifica degli investimenti effettivamente eseguiti e contabilizzati. A tal proposito – come ricordato dal ministro - nel 2013 gli investimenti sulla rete autostradale sono stati di oltre 2 miliardi di euro (2.031 milioni), il 30% del totale di investimenti in infrastrutture del Paese. A fronte di un aumento del 4,7% richiesto dalle società, sono stati concessi aumenti del 3,9%, a seguito di puntuali verifiche da parte del ministero. Il terzo è il fattore di riequilibrio, cioè la componente tariffaria che assicura l’equivalenza tra i ricavi attesi e i costi considerati ammissibili in assenza di investimenti. Lupi ha precisato inoltre che quello dal 2008 al 2013 è stato il primo quinquiennio in cui il traffico è costantemente sceso. E ha sotto-
Le tratte più colpite dai rincari sono state l’A24 e l’A25, gestite dalla Strada dei Parchi e l’A21 nel tratto Piacenza-Brescia in concessione alla Centropadane
lineato che “l’impatto sociale degli aumenti non va sottovalutato”, che sarà necessario “rendere compatibili i due fattori del sistema: gli investimenti privati e il loro recupero con le tariffe” e che “quella del ministero è stata un’azione puntuale, rigida e severa nel controllo di ogni singola richiesta delle concessionarie e nell’applicazione delle regole”. Pedaggi per mezzi pesanti Ma quanto incidono questi rincari sugli
autotrasportatori? Nella cartina a fianco, per ogni società concessionaria sono state riportate alcune tratte con le tariffe in vigore dal 1° gennaio e quelle vecchie, considerando un veicolo a 4 assi. Buona parte delle tratte analizzate ha subito incrementi inferiori a 1 euro. É il caso ad esempio della CampogallianoBrennero di 295 chilometri (+0,72 euro), della Villanova B.-Piacenza, che su oltre 146 chilometri subisce un rincaro di quasi 30 centesimi e della Brescia-Padova (+0,27 euro) su 135 chilometri. Lo stesso discorso può essere fatto per la Torino-Savona di 111 chilometri, che ha avuto un aumento di 42 centesimi e per la tratta Ventimiglia-Savona (107 chilometri), che ha sfiorato 1 euro di rincaro (+0,95 euro). Altre tratte hanno riportato invece aumenti molto elevati, come la Strada dei Parchi, da Roma Est a Teramo, sulla quale oggi un autotrasportatore paga 2,55 euro in più per percorrere 167 chilometri. O ancora la tratta Roma Est-L’Aquila Est, sulla quale occorre sborsare 1,79 euro in più su un percorso di 117 chilometri. Un’altra tratta che ha subito un rincaro alto rispetto alla media è la Quincinetto (provincia di Torino)-Aosta sull’A5, gestita dalla Società Autostrade Valdostane. Qui i veicoli pesanti pagano 2,03 euro in più rispetto alla vecchia tariffa su una tratta di quasi 47 chilometri. Ma perché su queste tratte gli incrementi sono stati così elevati? La spiegazione ufficiale è che queste società sono impegnate nella realizzazione di molti lavori effettuati su una rete poco estesa. A parità di investimenti infatti, se l’incremento tariffario può essere spalmato su una rete più estesa gli incrementi si percepiscono meno. Infatti il decreto dei ministri Lupi e Saccomanni spiega che “incrementi lievemente superiori alla media sono stati riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del Paese”. Analizzando le tratte di Autostrade per l’Italia, gli aumenti maggiori si registrano sulla Bologna-Taranto e sulla Roma-Bologna. Sulla prima si è verificato un rincaro di 4,52 euro per un percorso di 713 chilometri, mentre sulla seconda l’incremento è stato di 2,3 euro in una tratta di 340 chilometri. Non va molto meglio agli autotrasportatori che dovranno percorrere la TriesteVenezia, in quanto l’incremento si è attestato a quasi 1,50 euro. Particolare è invece il caso del Raccordo Autostradale Valle d’Aosta in cui non è previsto il ritiro del biglietto in entrata e il pedaggio viene calcolato sulla base di una percorrenza predeterminata convenzionale. In questo caso, ad ogni transito presso un casello autostradale il cliente paga un importo forfettario. Per un veicolo a 4 assi che deve andare da Aosta Ovest a Courmayeur la nuova tariffa è di 15,3 euro (+0,73 euro) su un percorso di 25,2 chilometri.
PEDAGGI AUTOSTRADALI PER VEICOLI A 4 ASSI
Su rosso le tariffe in vigore dal 1 gennaio 2014, mentre a destra su verde sono indicate le vecchie tariffe. società e tratte
aumento%
Strada dei Parchi SpA Roma Est-L’Aquila Est (A24) Roma Est-Teramo (A24)
+8,28%
Centropadane SpA Piacenza-Brescia Sud (A21)
+8,01%
Autovie Venete SpA Trieste-Venezia Mestre (A4)
+7,17%
Autocamionale della Cisa SpA Parma Ovest-La Spezia (A15)
+6,26%
CAV SpA Venezia Mestre-Padova Est (A4)
+6,26%
SATAP SpA Novara Est-Milano Ghisolfa (A4) Rondissone-Novara Est (A4)
+5,27%
2014
2013
117 km 23,40 167 km 33,40
21,61 30,85
75,8 km 12,20
11,30
109,4 km 22,10
20,62
103,3 km 29,60
27,86
27,6 km
RAV SpA - pedaggio fisso Aosta Ovest-Courmayeur Sud (A5)
+5%
SAT SpA Collesalvetti-Rosignano Marittimo (A12)
+5%
SAV SpA Quincinetto-Aosta Monte Bianco (A5)
+5%
Milano Serravalle-Milano Tangenziali SpA Milano-Serravalle Scrivia (A7)
percorrenza
5,90
5,55
30,4 km 10,70 67,1 km 21,30
10,16 20,23
25,2 km 15,30
14,57
28,1 km
9,30
8,86
46,8 km 42,50
40,47
80,4 km 11,40
10,91
+4,47%
Autostrade per l’Italia SpA +4,43% Bologna San Lazzaro-Taranto Nord (A14) 713 km 106,40 101,88 Roma Nord-Bologna Casalecchio (A1) 340,1 km 54,30 52,00 Roma Sud-Napoli Nord (A1) 178,3 km 29,00 27,77 SITAF SpA Barriera di Avigliana - pedaggio fisso (A32)
+4,31%
ATIVA SpA Barriera di Bruere - pedaggio fisso (A5)
+4,23%
SITAF SpA Barriera di Salbertrand - pedaggio fisso (A32)
+3,81%
SALT SpA La Spezia-Livorno (A12)
+3,07%
Autostrada dei Fiori SpA Ventimiglia - Savona (A10)
+2,78%
Tangenziale di Napoli SpA
+1,89%
SATAP SpA Villanova B. - Piacenza Ovest (A21)
+1,66%
Autostrada del Brennero SpA Campogalliano-Brennero (A22)
+1,63%
Autostrada Torino-Savona SpA Torino-Savona Vado (A6)
+1,60%
Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova SpA Brescia Est-Padova Est (A4)
+1,44%
ATIVA SpA Torino Nord-Quincinetto (A5)
+0,82%
11,70
11,22
2,30
2,20
16,00
15,41
93 km 20,20
19,60
107 km 35,10
34,15
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146,6 km 28,50
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295,1 km 45,20
44,48
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26,08
135 km 18,70
18,43
49,7 km 12,80
12,70
TIR168-2014 25
Logistica
La legge di Stabilità ha destinato 10 milioni di euro alla piattaforma telematica che collega porti, interporti, scali e centri di smistamento. Ed è gratuita per gli autotrasportatori di Deborah Appolloni
Sono già più di 11mila i camion equipaggiati con una on board unit che permette di connettere il veicolo alla piattaforma e ricevere le informazioni utili
Autotrasporto in rete con la piattaforma Uirnet A
nche i padroncini in rete con la Piattaforma logistica nazionale creata da Uirnet. É questo il prossimo passo per lo sviluppo tecnologico della logistica italiana, che arriva in coincidenza con un altro step molto importante: una gara, pubblicata negli ultimi giorni dell’anno scorso, che ha l’obiettivo di traghettare il sistema telematico dalla fase sperimentale a quella gestionale e individuare il soggetto imprenditoriale che dovrà mettere in rete il maggior numero di nodi logistici, tra cui porti, interporti, scali ferroviari e centri di smistamento, collegandoli con circa 600mila camion. Un’integrazione in grado di fluidificare i flussi e portare alla catena logistica enormi benefici, resa possibile dalla creazione da parte di Uirnet – il soggetto attuatore della Piattaforma – di un’infrastruttura tecnologica in grado già oggi di interconnettere i diversi attori del trasporto di merci.
L’esempio di Genova Infatti, la PLN (Piattaforma logistica nazionale) è già una realtà nel porto di Genova. Da un anno, al Voltri Terminal Europa i tempi per le operazioni di carico e scarico dei container da parte degli autotrasportatori si sono ridotti notevolmente, passando da 17 a 3 minuti quando la situazione è calma e da 90 a 2530 minuti nelle ore di punta. Un miracolo? No, un combinato disposto di tecnologie. Il sistema portuale era già equipaggiato con un sistema chiamato ePort, in grado di ricevere i consensi di tutti gli operatori preposti al controllo delle merci in arrivo e in partenza. L’agganciamento alla rete di Uirnet ha permesso di raggiungere il veicolo. In altre parole, il 26 TIR168-2014
camion “connesso” riceve un avviso sullo stato della sua pratica con il vantaggio di poter risolvere eventuali problemi prima di raggiungere fisicamente il porto. Una volta avuto il via libera all’operazione doganale, l’accesso al terminal di Voltri è facilitato da uno sportello dedicato, dove anche grazie a una tessera di riconoscimento dell’autista, i tempi di attesa vengono ridotti. Oltre 11.000 veicoli già “connessi” Attualmente i camion equipaggiati con una on board unit (una scatoletta posta sul cruscotto in grado di collegare il veicolo alla Piattaforma e ricevere le informazioni utili) sono 11.100 su tutto il territorio nazionale, più di mille gravitano intorno al porto di Genova, rappresentando circa il 40% dell’intero traffico terrestre dello scalo. Finora, la Piattaforma ha agganciato principalmente flotte aziendali, raggiungendo circa 850 aziende. “Si apre ora – ha annunciato a Tir Rodolfo De Dominicis, presidente e amministratore delegato di Uirnet – la possibilità di coinvolgere i padroncini. Abbiamo avuto un finanziamento dall’ultima legge di Stabilità che ci permette di utilizzare circa un milione di euro per l’allestimento dei camion con “on board unit”. Saremo in grado di interconnettere circa 3-4 mila padroncini a nostre spese”. La campagna promozionale, in collaborazione con Autostrade per l’Italia, partirà a breve, ma è possibile candidarsi anche attraverso il numero verde di Uirnet (800.900.059) o inviando una mail (contactcenter@uirnet.it) alla società.
Rapida crescita nei prossimi mesi La rete è destinata a crescere rapidamente nei prossimi mesi. Da Genova, infatti, Uirnet sta lavorando per interconnettere anche il Rivalta Terminal Europa, l’interporto di Novara, in un progetto chiamato Nord-Ovest (che ha dato vita anche a una società ad hoc con il coinvolgimento degli enti locali). Sull’altro fronte, a Nord-Est, invece è previsto prima del 2015 lo sviluppo del corridoio Venezia-Verona. Ma Uirnet non dimentica il Sud. Il progetto più importante del 2014 riguarda la Puglia e punta a interconnettere i tre porti principali – Bari, Taranto, Brindisi – l’interporto di Bari e, per cominciare, circa 500 camion. Qui la sperimentazione partirà nella seconda metà dell’anno con l’obiettivo di fluidificare i flussi nei nodi logistici. L’adesione al sistema da parte degli autotrasportatori sarà su base volontaria e completamente gratuita in quanto l’equipaggiamento dei veicoli con la “on board unit” sarà a carico di Uirnet. Generalmente i mezzi già dotati di un sistema Gps per il controllo delle flotte non dovranno installare un’altra “scatoletta” sul cruscotto: nel 90% dei casi quella già presente potrà essere interconnessa con la PLN tramite il sistema di gestione flotta. Infine, anche i nodi logistici pubblici saranno connessi a spese di Uirnet salvo attivarsi per le opere infrastrutturali che rendano possibile, per esempio, un “gate” per l’ingresso veloce dedicato agli utenti Uirnet o per gli interventi necessari all’integrazione dei sistemi interni. Altri nodi da interconnettere sono nell’Italia centro-meridionale. Si tratta del corridoio tra il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte, anche in collaborazione
Uirnet per la lotta al cabotaggio abusivo La Piattaforma logistica nazionale al servizio della legalità contro il cabotaggio abusivo. É questo lo scopo di un’applicazione aggiuntiva che Uirnet sta elaborando in questi mesi. Un sistema per riconoscere il veicolo straniero che, stando alle norme attuali, può compiere al massimo tre viaggi in una settimana per poi necessariamente rientrare nel Paese di origine. Grazie a un sistema tecnologico sofisticato, da interfacciare a una rete di monitoraggio già esistente come, per esempio, quella presente sulla rete autostradale, la Piattaforma sarebbe in grado di tracciare gli spostamenti dei camion stranieri, inviando un alert alla Polizia di frontiera quando rileva un comportamento illecito. Insomma, un aiuto non da poco che andrebbe a sostenere la rete dei controlli in particolare ai valichi alpini. Per il momento, la tecnologia verrà utilizzata, in tandem con quella creata ad hoc per il trasporto di merci pericolose, in Calabria e in Sicilia.
con un progetto europeo chiamato FuturMed, mentre si guarda con interesse anche alla connessione tra il porto di Gioia Tauro e l’interporto di Marcianise. Monitoraggio merci pericolose La piattaforma non esclude neanche servizi ad hoc per determinate tipologie di trasporti. É il caso delle merci pericolose. Uirnet sta avviando Picoge-mp, in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha l’obiettivo di diventare il riferimento unico per tutti i sistemi di monitoraggio del traffico su strada delle merci pericolose. In altre parole, il sistema è in grado di fornire agli operatori una serie di informazioni utili alla gestione dei flussi – dalla normativa alla segnalazione di altri convogli con sostanze tossiche nelle vicinanze – ma anche di interfacciarsi con la Polizia Stradale per fornire informazioni sullo stato di regolarità dei mezzi che viaggiano in un determinato momento su una determinata strada allo scopo di rendere più selettivi i controlli. Il progetto entrerà presto nella fase di sperimentazione in Calabria e Sicilia. Tra le altre applicazioni, anche la possibilità di tracciare i veicoli stranieri per controllare le operazioni di cabotaggio (vedi box) e di approntare sistemi di interfaccia per la gestione della logistica urbana. 20 milioni per lo sviluppo della rete L’esito della gara permetterà alla Piattaforma di passare dalla fase sperimentale a quella gestionale. Si tratta di una delle pochissime gare di project financing di servizi finalizzata ad individuare il soggetto im-
I numeri della Piattaforma logistica nazionale 850 le aziende di autotrasporto attualmente coinvolte nella Piattaforma 11.100 i mezzi pesanti collegati con il sistema informatico di Uirnet 250.000 i veicoli che la Piattaforma potrebbe già gestire 7 i nodi logistici già collegati, tra cui il Porto di Genova, i tre porti pugliesi e l’interporto di Bari, il corridoio Venezia-Verona e quello tra Civitavecchia e l’interporto di Orte 2,4 miliardi di euro all’anno i benefici a favore del sistema della logistica nazionale che porterebbe la Piattaforma a regime: ovvero con 600mila utenti e 25-35 nodi collegati 20 milioni di euro è l’investimento minimo richiesto al nuovo gestore che verrà selezionato con il bando di gara e che dovrà sviluppare la Piattaforma 10 milioni è l’ultimo finanziamento arrivato a Uirnet con la legge di Stabilità 2014: un milione potrà essere speso per dotare gratuitamente i padroncini della strumentazione di bordo necessaria per collegarsi alla Piattaforma
prenditoriale, che in collaborazione con Uirnet e con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che rimarrà proprietario dell’infrastruttura tecnologica), dovrà gestire – in concessione – la piattaforma. Il bando chiede in primis la selezione di un soggetto “promotore” che redigerà il progetto d'estensione e il completamento della PLN. A progetto eseguito e validato, verrà svolta una seconda fase di gara a inviti per la concessione ventennale della gestione della PNL, ristretta però ai soli soggetti che avranno già concorso alla prima fase di gara, e nella quale il promotore avrà diritto di prela-
zione. Il nuovo soggetto dovrà predisporre un business model con un business plan e investire almeno 20 milioni per lo sviluppo della rete con l’estensione nei primi tre anni ad almeno dieci nodi e nei primi due anni con il collegamento di altri 50 mila camion. “Stimiamo – afferma De Dominicis – che l'attività raggiunga il break-even in sei anni e garantisca poi una redditività complessiva del 20% all'anno”. La data di scadenza del bando è prevista per il 20 marzo 2014 e la conclusione della procedura di gara con la scelta del soggetto promotore è fissata entro il prossimo 30 aprile. TIR168-2014 27
In cifre
mercato dei veicoli in Italia. Il documento contiene i dati che riguardano anche le radiazioni e i passaggi di proprietà. Il settore del trasporto merci comprende gli autocarri, gli autoveicoli per trasporti speciali, i trattori stradali, le motrici per semirimorchi e i motocarri per il trasporto merci e per trasporti speciali, ma non i rimorchi e i semirimorchi. Prime iscrizioni Durante lo scorso anno le prime iscrizioni sono state contras-
2013 si è attestato a 160.108, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2012, quando era stato di 157.278 unità. Lo scorso anno può essere diviso in due periodi: una prima fase, da gennaio a luglio, che ha fatto segnare percentuali in aumento rispetto agli stessi mesi del 2012, e una seconda fase, da agosto a dicembre, in cui i singoli valori percentuali sono calati. Gennaio e aprile hanno avuto il più alto incremento, rispettivamente del 19,5% e del 18,1%, mentre il picco più basso è sta-
7.435 ad agosto e rialzarsi a settembre con 11.507 e ad ottobre con 13.709. Passaggi di proprietà In questa analisi, non si tiene conto delle minivolture, cioè le registrazioni al PRA di un passaggio di proprietà di un mezzo a favore di un concessionario, ai fini della rivendita a terzi. Nel 2013 si sono verificati 370.394 passaggi di proprietà, con un calo del 2% confrontato con la cifra dell’anno precedente (quasi 378 mila). Calo che si è ri-
Cala anche nel 2013 il parco circolante Secondo i dati dell’ACI, le nuove iscrizioni al PRA sono diminuite del 14% mentre le radiazioni sono aumentate dell’1,8%. Decremento anche per i passaggi di proprietà
I
l mondo dell’autotrasporto continua a essere particolarmente penalizzato dalla crisi economica e dalle difficoltà di investimento delle aziende. E lo si può notare analizzando il mercato 2013 dei veicoli commerciali e industriali, che non ha mostrato segni di miglioramento. Si è chiuso, infatti, con una flessione del 14,1% rispetto all’anno precedente, scendendo a 114.161 unità rispetto a quasi 133 mila del 2012. Non era andata meglio in quest’ultimo anno, quando si era verificato un decremento del 32% confrontato con il 2011. Stiamo parlando di percentuali relative alle iscrizioni di mezzi nuovi di fabbrica al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), che si trovano all’interno di “Auto-Trend”, il bollettino mensile dell’Automobile Club d’Italia sulle tendenze del 28 TIR168-2014
segnate da un trend quasi tutto negativo: l’unico mese con il segno positivo è stato novembre (+1%), mentre il resto del 2013 è stato caratterizzato da percentuali di decremento a doppia cifra, ad eccezione di agosto (-8,5%) e dicembre (-3,6%). I mesi peggiori sono stati febbraio (-27,4%), maggio (-20,6%), aprile, con quasi il 20% in meno, e gennaio con un -18%. Ricordiamo che i valori percentuali sono paragonati con gli stessi mesi del 2012. Dicembre ha avuto il più alto numero di prime iscrizioni di nuovi veicoli (11.570) seguito da maggio con 10.365, marzo con 10.311 e luglio (10.303). Questi mesi sono stati gli unici ad aver superato quota 10 mila. Radiazioni Il totale delle radiazioni del
Acea: diminuiscono le immatricolazioni di autocarri pesanti Nel 2013 le immatricolazioni di autocarri pesanti con portata di 16 tonnellate e oltre, in Italia, sono diminuite del 3% rispetto all’anno precedente. Lo rileva l’Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto, sottolineando che il calo delle immatricolazioni registrato nel nostro Paese è in controtendenza rispetto al dato dell’intera Unione europea (+8,6%) e anche rispetto ai dati degli altri maggiori Paesi europei (Francia +0,4%, Germania +0,2%, Spagna +4,9%, Regno Unito +31,1%). Positivo, invece, il dato italiano relativo a dicembre (+120,8%), aumento che fa sperare in un trend positivo per il 2014.
to raggiunto a novembre (-14,9%) e ottobre (-13,4%). Nei primi sette mesi 2013, il numero di radiazioni è rimasto quasi sempre al di sopra di 14 mila unità, per poi scendere a
scontrato anche nel confronto tra i mesi del 2012 e quelli del 2013: solo nei periodi gennaiofebbraio e settembre-ottobre i passaggi di proprietà hanno fatto segnare una crescita.
In cifre
dell’8,7%, e quelle in navigazione internazionale, che hanno avuto un decremento del 2,2%. La prima tipologia è passata da 184.493 milioni di tonnellate del 2011 a 168.359 milioni del 2012, mentre il secondo gruppo è sceso da poco più di 315 milioni a 308.464 milioni. Traffico portuale Nell’analisi dell’Istat sono stati considerati i porti che trattano annualmente più di 1 milione di tonnellate di merci (ca-
mentato è stata la rinfusa liquida con 200.771 milioni di tonnellate, che ha staccato di gran lunga le altre tipologie. Basti pensare che al secondo posto troviamo il traffico Ro-Ro con 89.505 milioni, mentre quello di container ha superato la soglia dei 79 milioni e le rinfuse solide hanno toccato quota 76.841 milioni. I restanti 30.691 milioni sono stati compresi sotto la voce “altro carico”. Significativo è l’esempio del traffico container, in quanto i
8.952 milioni di tonnellate dello scalo di Messina e gli oltre 8 milioni di Genova. Infine, per le rinfuse solide il primato spetta al porto di Taranto con 18.754 milioni.
26.238 milioni di contenitori del porto di Gioia Tauro sono quasi il doppio di quelli movimentati a Genova (13.645). I risultati degli altri scali sono di molto inferiori ai primi due e solo quello di La Spezia è riuscito a reggere il confronto, con 9.587 milioni. Un simile discorso può essere fatto per le rinfuse liquide, in cui hanno primeggiato i porti di Trieste (28.984 milioni), Augusta (24.650) e Porto Foxi (24.629), con Genova che ha superato quota 18 milioni. Nel traffico Ro-Ro non ci sono porti che hanno dominato in termini numerici, ma sono emersi gli
quanto si è scesi ai 44.557 milioni dei prodotti metallurgici, agli oltre 26 milioni delle derrate alimentari e ai 25.606 milioni dei combustibili e minerali solidi. Per i prodotti petroliferi, sono da menzionare i quasi 29 milioni di tonnellate del porto di Trieste, i 24.057 milioni di Porto Foxi e i 23.500 milioni di Augusta. Lo scalo di Gioia Tauro è stato leader del traffico di macchine e veicoli (15.545 milioni), quello di Taranto dei prodotti metallurgici (9.543 milioni) e quello di Brindisi per i combustibili e minerali solidi (5.780 milioni).
Tipo di merce I prodotti petroliferi sono stati la merce più trafficata con 188.123 milioni di tonnellate. Si è distinto anche il trasporto di macchine, veicoli e oggetti manufatti con quasi 115 milioni. Le altre merci hanno avuto performance molto basse in
Battuta d’arresto per i porti italiani Nel 2012 sono state movimentate 476 milioni di tonnellate, in calo del 4,6% sull’anno precedente e in controtendenza rispetto all’aumento registrato nei due anni precedenti
E
ra dal 2009 che il traffico merci nei porti italiani non chiudeva l’anno con il segno meno. Nel 2012 è tornato infatti a diminuire del 4,6% dopo la crescita del 2010 (+5,2%) e del 2011 (+1,2%). I numeri sono stati resi noti dall’Istat, che ha fornito un ampio quadro statistico sul traffico merci dal 2005 al 2012 diviso per forma di navigazione, per porto, per tipo di carico e per capitolo merceologico (in questi due ultimi parametri non ci sono le cifre di tutti i porti). Nel 2012 le merci movimentate dagli scali sono state 476.823 milioni di tonnellate rispetto ai 499.885 milioni dell’anno precedente. La tendenza negativa ha riguardato anche le merci in navigazione di cabotaggio, che sono calate
botaggio e internazionale). Nel 2012, lo scalo di Genova è stato in testa, avendo movimentato 42.453 milioni di tonnellate. Subito dopo, si è classificato il porto di Trieste con 42.144 milioni, seguito da Taranto con oltre 35 milioni. Più staccati gli scali di Gioia Tauro con 27.399 milioni, di Augusta con quasi 25 milioni, di Porto Foxi (provincia di Cagliari) con 24.635 milioni, di Venezia, con 24.598 milioni, e di Ravenna, con 22.402 milioni. A chiudere la graduatoria dei primi dieci, i porti di Livorno e di Milazzo, che hanno fatto registrare rispettivamente 20.515 e 15.029 milioni. I restanti scali hanno raggiunto cifre inferiori ai 15 milioni di tonnellate. Tipo di carico Il tipo di carico più movi-
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Notizie
Clara Ricozzi vice presidente del Freight Leaders Council Clara Ricozzi è stata nominata lo scorso 23 gennaio vice presidente del Freight Leaders Council, l’associazione che riunisce le Clara Ricozzi più importanti aziende del settore della logistica con l’obiettivo di dare contributi efficaci allo sviluppo del sistema dei trasporti. Ricozzi, che vanta un’esperienza nell’amministrazione statale, avrà il compito di gestire le relazioni istituzionali.
Nel 1963 ha iniziato la sua esperienza nelle Ferrovie dello Stato, percorrendo tutti i gradi della carriera amministrativa, culminata negli incarichi di direttore generale per il Trasporto Stradale e l’Intermodalità dal 1999 al 2010, e di segretario generale per la Consulta della logistica e dell’autotrasporto dal 2010 al 2012. Durante quest’ultimo incarico ha svolto attività amministrativa, ha sviluppato proposte normative, ha gestito i rapporti internazionali e con le associazioni di categoria delle imprese di autotrasporto e di spedizione, e ha trattato la gestione degli incentivi finanziari alle imprese del settore.
A marzo la seconda edizione di Traspo day Dal 6 al 9 marzo 2014 il Polo Fieristico A1EXPO di Pastorano, in provincia di Caserta, ospiterà la seconda edizione di “Traspo day”, fiera del trasporto e della logistica. Si tratta di una vetrina espositiva per le aziende del settore, per le marche di autocarri e per le case produttrici nazionali ed europee di veicoli commerciali, ma anche per gli allestitori e i costruttori di rimorchi e veicoli refrigerati. “Il nostro obiettivo – ha spiega-
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to Antimo Caturano, presidente del Polo Fieristico A1 – è dare vita a una vetrina che possa rappresentare a 360 gradi il mondo che ruota intorno al camion e alla logistica. L’edizione 2014 di “Traspo day” sarà naturalmente più ricca e più articolata della precedente, e non sarà solo una vetrina di prodotto, ma anche un grande wor-
kshop dove verranno affrontati e discussi i tanti problemi del trasporto italiano”. La prima edizione, che si è svolta nel settembre del 2012, ha raggiunto i 22 mila visitatori. L’area espositiva di 25 mila metri quadrati ha ospitato 120 espositori provenienti da tutta Italia e da alcuni Paesi esteri.
Studenti LAST in visita alla Fercam Il mondo della scuola incontra quello della logistica. E’ avvenuto a Sommacampagna, in provincia di Verona, dove venti studenti dell’Istituto Tecnico Superiore LAST (Logistica Ambiente Sostenibilità Trasporto) della città scaligera hanno fatto visita alla filiale Fercam, azienda di logistica e trasporti con sede a Bolzano. I ragazzi sono stati accolti da Marcello Corazzola, direttore Rete Logistica e Distribuzione di Fercam, che insieme al docente del corso, Paolo Sartor, ha tenuto una lezione dal titolo “Servizio logistico integrato: la proposta di Fercam”. Durante la visita, gli studenti hanno conosciuto da vicino le questioni legate alla logistica di magazzino, alla sua organizzazione, e si sono confrontati con i professionisti del settore. Fercam opera nei pressi dell’Interporto Quadrante Europa, dove si occupa di soddisfare la domanda di trasporti intermodali sull'asse ferroviario Nord-Sud dell'Europa, nonché di distribuzione di merci per le province di Verona e Mantova. Tra i piani dell’azienda, vi è quello di ampliare la struttura per incrementare la capacità produttiva, un progetto che dopo essere stato accolto dal Comune è ora al vaglio della Regione. “Il progetto LAST – ha sottolineato Laura Speri, direttrice Fondazione ITS – rappresenta un punto d'incontro tra i futuri professionisti della logistica e le aziende leader presenti nel Veneto. In quest'ottica si spiega la visita degli studenti del corso ITS in Logistica e Sistemi e Servizi Innovativi per la Mobilità di Persone e Merci presso il centro logistico Fercam”.
Tecnica
Mercedes-Benz ha presentato i nuovi pesanti SLT, basati sui modelli Actros e Arocs, equipaggiati con il nuovo motore OM 473 Euro 6 e frizione con Turbo Retarder
Con una cilindrata di 15,6 litri e una potenza massima di 625 Cv (pari a 460kW) il motore OM garantisce un regime nominale basso, pari a 1600 giri/minuto
di Federico Cabassi
Il nuovo SLT, la stella Euro 6 nei trasporti pesanti D
allo stabilimento di Worth, in Germania, Mercedes-Benz lancia l’offensiva ai track stradali pesanti presentando la nuova versione SLT (Schwer Last Transporter, ovvero veicolo per trasporti pesanti), disponibile in articolate configurazioni, a tre o quattro assi, basata sui modelli Actros e Arocs. La casa tedesca completa così la gamma dei veicoli industriali con motorizzazioni Euro 6 e ridisegna gli standard tecnologici in un segmento altamente impegnativo come quello dei trasporti pesanti. La principale caratteristica del nuovo “Schwer Last Transporter” è quella di poter essere utilizzato singolarmente, per carichi fino a 250 tonnellate, o insieme fino a tre veicoli, arrivando così ad operare con un peso massimo complessivo di 750 tonnellate. La gamma dei modelli è ricca e spazia dall’Actros SLT con sospensioni pneumatiche, dotato di cabina GigaSpace da 2500 millimetri di larghezza, all’Arocs SLT con sospensioni meccaniche e cabina da 2300 millimetri, lasciando però al cliente l’ampia possibilità di configurare e personalizzare il track in funzione delle specifiche necessità. Cosa batte nel petto dell’SLT Per il cuore dell’SLT la casa tedesca ha deciso di utilizzare il potente OM 473 Mercedes-Benz, un propulsore che accentua l’idea di “heavy duty”
grazie alla sua elasticità e forza di trazione. Con una cilindrata di 15,6 litri e una potenza massima di 625 Cv (pari a 460kW) il motore OM garantisce un regime nominale decisamente basso, pari a 1600 giri/minuto, offrendo così grande potenza nella fascia di esercizio principale. Caratteristica che unita agli oltre 3000 Nm, a 1100 giri/minuto, permette di contare anche, quando si preme sul pedale dell’acceleratore, su un’estrema elasticità e capacità di ripresa, il tutto nel pieno rispetto delle normative ecologiche Euro 6. Alla forza dell’OM 473, la casa tedesca ha deciso di affiancare un sistema di frizione, unico nel suo genere, chiamato Turbo Retarder che garantisce uno spunto preciso, esente da usura, e la pos-
sibilità di manovrare a bassissima velocità. Elementi possibili grazie ad un unico dispositivo che coniuga le funzioni di una frizione di avviamento idrodinamica a un sistema retarder. Tutto nasce per il trasporto pesante Dietro la cabina, SLT monta una torre di raffreddamento concepita con un unico circuito d’acqua, sia per il motore sia per la frizione con Turbo Retarder, elemento capace di garantire così una maggiore efficienza d’impiego perché in fase di frenata viene sfruttata l’azione del radiatore del motore. Nella torre sono alloggiati anche l’impianto idraulico, azionato dalla presa di forza del motore, e i circuiti dell’olio idraulico del track (pompa acqua supplementare, motore della ventola) e del semirimorchio. Anche il serbatoio del carburante è stato pensato per rispondere alle estreme condizioni di impiego; infatti, posizionato sempre nella torre esterna, con una capacità di oltre 900 litri, permette teoricamente di poter operare un intero viaggio notturno senza il bisogno di alcuna sosta per il rifornimento del veicolo.
Il CCT di Molsheim, la sartoria Track di Mercedes “Un mezzo speciale per ogni cliente speciale”. Questo il motto dello stabilimento Mercedes-Benz Custom Tailored Trucks (CTT) di Molsheim in Alsazia, dove si producono veicoli industriali altamente specializzati ed è possibile personalizzare un autocarro su misura. A Molsheim ogni anno vengono allestiti oltre 8.500 veicoli, e la vera forza è il team, composto da 70 ingegneri e 220 artigiani impegnati nello sviluppo e progettazione di nuove soluzioni, in risposta agli specifici bisogni di ogni singolo cliente. Inoltre la stretta collaborazione tra il reparto di progettazione di Molsheim, il centro sviluppo della sede centrale di Daimler Trucks a Stoccarda e lo stabilimento di Worth in Germania, garantisce a Mercedes la possibilità di poter trasformare una soluzione specifica, nata dalla richiesta di un cliente, in un prodotto di serie come è accaduto con il nuovo SLT sia Actros che Arocs.
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COSA R ICOR DAR E
Fisco
di Angelo Ciaravolo
BONUS IR AP: DA GE NN AIO I SOGGE T TI IR AP PO TR ANNO SO T TR AR RE DA LL’IMPONIBILE DE LL’IMPOS TA RE GI ONAL E F INO A 15 MILA EURO P ER OG NI NUOV O DIP ENDE N TE ASSU N TO A TE MP O IND E TE R MINA TO; FAT TUR AZ IONE: DA GE NNAIO GL I AU TO TRASPOR TA TORI HA NNO LA POSSIBILIT A’ DI FA TTURAR E ANCHE DOPO LA F INE DEL ME SE IN CUI SI SONO SVOL TE LE RE LA TIVE P RE S TA ZIONI DI TR ASPOR TO; BENI IN LE ASING : SI RIDUCONO I TE MP I P ER LA DE TRAZ IONE DE I CA NONI CHE PO TRAN NO ESSE RE DE DO T TI EN TRO UN P ER IODO PA RI AL LA ME TA’ DEL P ER IOD O DI AMMOR TAMEN TO
Fisco: ecco tutte le novità 2014 per le imprese Molte le disposizioni che riguardano da vicino gli autotrasportatori, dal nuovo regime di deducibilità dei beni concessi in leasing alla rivalutazione dei beni d’impresa. Vediamole nel dettaglio
I
l nuovo anno comincia con tante novità fiscali. Quella sicuramente più gradita al settore dell’autotrasporto è la conferma, per il solo 2014, del beneficio fiscale previsto per il consumo di gasolio da autotrazione. Purtroppo però, dal 2015, anche questo credito d’imposta, così come tanti altri soggetti a riduzioni o a soppressioni già a partire da quest’anno, subirà un abbattimento, a meno che non venga prorogato ancora. Altra importante novità per il settore riguarda la fatturazione. Dal primo gennaio, la legge di Stabilità consente agli autotrasportatori la possibilità di fatturare anche dopo la fine del mese in cui si sono svolte le relative prestazioni di trasporto (vedi anche articolo 32 TIR168-2014
a pag. 36). Con questa disposizione, non si perde tuttavia il diritto ad ottenere il pagamento nel termine perentorio di 30 giorni o di 60 giorni con gli interessi, così come previsto dalla legge n. 133/2008 (per quanto riguarda l’Iva, gli autotrasportatori continueranno a rimanere nella categoria di “trimestrali speciali”, con la possibilità di registrare le fatture entro il trimestre successivo a quello di emissione). Sempre sul versante fiscale, tra le principali disposizioni previste nella legge di Stabilità per il 2014, ce ne sono anche altre che riguardano molto da vicino gli autotrasportatori. A cominciare dal nuovo regime di deducibilità dei beni concessi in leasing (le nuove
Non più detraibile il SSN Da quest’anno, anche gli autotrasportatori perdono la possibilità di scaricare dalle imposte sui redditi e dall’Irap il contributo all’ SSN, Servizio Sanitario Nazionale, che viene versato sui premi assicurativi per la responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore (lo scorso anno i contributi al SSN erano deducibili soltanto per la parte eccedente 40 euro).
norme consentono una deduzione più rapida dei costi), all’esenzione dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), in caso di riscatto dei veicoli consessi in locazione finanziaria, alla rivalutazione dei beni d’impresa fino alla reintroduzione della deduzione dall’imponibile del tributo regionale (Irap) per i datori di lavoro che incrementano la base occupazionale il cui sconto
vale per tre anni. E non mancano novità in tema di compensazione dei crediti. Vediamo allora in dettaglio cosa cambia in concreto per le imprese. Deducibilità dei beni concessi in locazione finanziaria Ferma restando la separazione tra la durata civilistica e quella fiscale del contratto di
Rivalutazione beni di impresa Alle società di capitali e, limitatamente ai beni iscritti in inventario delle imprese individuali e delle società di persone, viene offerta la possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012. L’operazione prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva, in tre rate annuali di pari importo (la prima rata, entro il termine del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta con riferimento al quale la rivalutazione viene eseguita, mentre le altre rate vanno pagate entro il termine del saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi d’imposta successivi). L’ammontare delle imposte dovute è pari al 16% per i beni ammortizzabili e al 12% per quelli non ammortizzabili. Per l’affrancamento del saldo attivo della rivalutazione, invece, è prevista un’imposta sostitutiva del 10%.
Le vostre domande
locazione finanziaria, con i contratti di leasing relativi ai beni mobili (automezzi, carrelli elevatori, ecc.) stipulati da quest’anno, si riducono i tempi per la detrazione dei canoni di leasing. In particolare, vengono rideterminati i periodi minimi entro cui è possibile detrarre i costi sostenuti. Infatti, con i nuovi contratti, sarà possibile dedurre i canoni entro un periodo pari alla metà del periodo di ammortamento (per gli automezzi, ad esempio, poiché il periodo di ammortamento previsto è di cinque anni, sarà possibile dedurre i canoni di leasing nel periodo minimo di due anni e mezzo). In caso di beni immobili, la deduzione è ammessa invece per un periodo non inferiore a dodici anni. E, a decorrere dal 1° gennaio, per il riscatto dei beni in leasing non è più dovuta l’imposta provinciale di trascrizione (Ipt). Per coprire questa misura, è stata prevista l’applicazione dell’imposta di registro in misura proporzionale (pari al 4%) sulle cessioni, da parte degli utilizzatori, dei contratti di leasing di immobili strumentali.
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Mancato versamento Iva Per motivi di liquidità, lo scorso anno non ho versato l’importo dell’Iva. Volevo sapere come è possibile rimediare. Matteo Salvini Bergamo Potrà rimediare con lo strumento del ravvedimento operoso, tenendo presente che dal primo gennaio di quest’anno occorre applicare il saggio d’interesse nella misura dell’1%. Pertanto, per la violazione commessa nel 2013 con ravvedimento nel 2014, dovrà calcolare gli interessi al 2,5% fino alla fine del 2013 e dell’1% per i giorni del 2014, oltre le sanzioni, in misura ridotta. Contributo straordinario Inps Per mancanza di lavoro sono costretto a licenziare due dipendenti. É vero che è dovuto un
contributo straordinario all’Inps, per ciascun dipendente? Riccardo Manti Reggio Calabria Sì, è così. Il contributo dovuto all’Inps è pari a 489,12 euro per ogni anno di anzianità aziendale posseduta dall’ex dipendente (con il limite di tre anni). Il pagamento deve avvenire entro il termine di versamento della denuncia contributiva successiva a quella del mese in cui si verifica il licenziamento. Rata Imu insufficiente Sono un autotrasportatore che utilizza un piccolo capannone per il carico/scarico delle merci. Lo scorso dicembre ho versato la seconda rata Imu per il 2013 in misura insufficiente. Vorrei sapere se rischio eventuali sanzioni. Salvatore Cocco Trapani Per i versamenti insufficien-
Inail: arriva la proroga Dall’Inail arriva una boccata d’ossigeno per le imprese di autotrasporto. É stato rinviato infatti dal 17 febbraio al prossimo 16 maggio, il termine ultimo per il pagamento dell’assicurazione infortuni (saldo 2013 e acconto 2014). E grazie ad un taglio complessivo di un miliardo di euro dei contributi assicurativi, l’importo dei premi dovuti dalle aziende sarà molto più leggero. Ma per conoscere l’esatta misura della percentuale di riduzione dei premi, occorrerà attendere un apposito decreto interministeriale che individuerà anche i soggetti beneficiari (intanto l’Inail sta provvedendo ad elaborare gli andamenti infortunistici di ciascuna azienda ai fini dell’applicazione dei bonus relativi). Oltreché per i versamenti, è stato spostato al 16 maggio anche il termine per l’invio telematico dell’autoliquidazione. Ricordiamo infine che sarà possibile rateizzare gli importi dovuti in tre rate (il 50%, entro il 16 maggio, senza interessi, mentre la differenza andrà versata in due rate di pari importo, entro il 20 agosto ed il 16 novembre, con la maggiorazione degli interessi del 2,08%).
Chi assume paga meno Irap Da quest’anno entra a regime il bonus Irap a sostegno dell’occupazione. Per agevolare l’assunzione di nuovo personale, sono state riproposte, in maniera definitiva, le vecchie deduzioni già in vigore dal 2005 al 2008 (seppure con parametri diversi).
A partire dal 1° gennaio 2014, i soggetti Irap potranno quindi sottrarre dall’imponibile dell’imposta regionale fino a un massimo di 15 mila euro per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato, nel limite dell’incremento complessivo del costo del personale sostenuto. Il beneficio spetta per il periodo d’im-
ti della seconda rata dell’Imu 2013, non rischia l’applicazione di sanzioni e interessi, se provvede a versare la differenza dovuta entro il termine di versamento della prima rata dell’Imu 2014, ossia, entro il prossimo 16 giugno. Moduli per contributi Inps Sono un autotrasportatore artigiano che deve pagare i contributi Inps a febbraio. Siccome non mi sono stati recapitati i moduli cartacei, come posso rimediare? Michele Pinto Benevento I modelli cartacei sono stati eliminati. Per conoscere gli importi da pagare deve accedere ad internet, al sito dell’Inps, per reperire la lettera contenente tutti i dati relativi alla contribuzione del quarto trimestre del 2013, in riferimento al reddito minimale, da versare entro il 17 febbraio.
posta in cui è avvenuta l’assunzione e per i due successivi, a condizione che si registri un aumento del numero di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato rispetto al numero di lavoratori, con medesimo contratto, mediamente occupati nel periodo d’imposta precedente. Al beneficio, tra gli altri, possono accedere le persone fisiche, le società di capitali e le società di persone. Compensazione dei crediti Per contrastare il dilagante fenomeno delle compensazioni illecite utilizzando crediti inesistenti, è ora previsto che per effettuare il pagamento delle imposte e dei contributi di ammontare superiore a 15 mila euro annui con crediti relativi alle imposte sui redditi, addizionali, ritenute alla fonte, ecc., occorre prima farsi rilasciare dal responsabile di un Caf o da un professionista (commercialista, consulente del lavoro, ecc.) il visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali dalle quali emergono le somme a credito che il contribuente intende utilizzare. TIR168-2014 33
Lavoro
di Mariangela Pagano
modifiche alle detrazioni da applicare a favore dei lavoratori dipendenti ed assimilati: in particolare la detrazione base, applicabile a chi ha un reddito annuo che non superi gli 8 mila euro, passa da 1.840 a 1.880 euro annuali e i successivi scaglioni hanno subito ulteriori lievi adeguamenti. Le
Questa deduzione, che è riconosciuta per l’anno di assunzione e i due successivi, viene meno se, nei periodi d'imposta successivi a quello in cui è avvenuta l'assunzione, il numero dei lavoratori dipendenti risulta inferiore o pari al numero degli stessi lavoratori mediamente occupati in tale periodo d'imposta.
detrazioni spettano in ragione del periodo di lavoro prestato nell’anno e non possono essere inferiori a 690 euro per coloro che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e 1.380 euro per quelli a tempo determinato.
Riduzione dei premi Inail Sono stati messi a disposizione circa 3 miliardi e 300 milioni di euro, per gli anni compresi dal 2014 al 2016, per finanziare la riduzione dei premi Inail in tutti i settori merceologici, compreso ovviamente quello dell’autotrasporto. Sarà un successivo decreto ministeriale a stabilire, già a partire dall’anno in corso, i termini di tale riduzione che avverrà tenendo conto dell’andamento infortunistico aziendale.
Legge di Stabilità: le novità per il lavoro Dalla possibilità di ridurre l’Irap sulle assunzioni alla contribuzione sui contratti a termine, ecco una sintesi delle nuove disposizioni introdotte dal Governo Letta
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a legge di Stabilità 2014, che ha previsto tutta una serie di misure, ricomprendendo i più disparati ambiti di intervento, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre scorso. In questa sede, e come primo approfondimento, riportiamo in sintesi le disposizioni che hanno un maggior riflesso sulla materia giuslavoristica.
Detrazioni Irpef per lavoratori dipendenti ed assimilati Seppur pregevoli nell’intento, ossia quello di ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente, le novità introdotte dalla legge di Stabilità non sembrano raggiungere concretamente l’obiettivo. Infatti, sono state apportate alcune leggere 34 TIR168-2014
Riduzione Irap sulle assunzioni Per favorire l’incremento dell’occupazione sono state previste delle agevolazioni, a partire già da questo anno, per le imprese che incrementano, rispetto all’anno precedente, la propria base occupazionale, mediante assunzioni a tempo indeterminato. Il beneficio consiste in una deduzione per l’Irap, nel limite massimo di 15 mila euro a persona assunta.
Detassazione dei premi di produttività Anche per l’anno 2014, seppur con una dotazione inferiore a quella preventivata, sono state previste delle risorse, pari a 305 milioni di euro, destinate a fi-
nanziare la detassazione dei premi di produttività. Contribuzione sui contratti a termine La riforma Fornero ha introdotto un contributo aggiuntivo sui contratti a tempo determinato, pari all’1,40%, che poteva in parte essere recuperato in caso
Contratto merci e logistica: le prossime scadenze Ricordiamo che, a seguito del rinnovo del contratto logistica, trasporto merci e spedizioni, con la retribuzione di febbraio deve essere erogata la seconda rata di 44 euro, che fa parte della somma una tantum di 88 euro, ai soli lavoratori in servizio alla data dell’1° agosto 2013, a copertura del periodo 1° gennaio/31 maggio 2013. La prima rata, sempre di 44 euro, era stata erogata con la retribuzione di novembre 2013. Inoltre, per il 2014 e il 2015, le 4,5 giornate di permesso retribuito per il personale viaggiante dovranno essere obbligatoriamente monetizzate per il 75% del valore corrispondente. L’importo deve essere erogato in via anticipata nel mese di febbraio di ciascun anno, salvo eventuali conguagli. Dal 1° gennaio 2014 sono aumentati di 0,60 euro gli importi giornalieri dell’indennità di trasferta per il personale viaggiante, e dal 1° gennaio 2015 saranno incrementati di ulteriori 0,60 euro.
samento del contributo straordinario, pari al 5% della quota di contribuzione a carico di ciascun associato. Ammortizzatori sociali in deroga In aggiunta alle risorse già previste dalla riforma Fornero, sono stati rifinanziati per l’anno 2014 gli ammortizzatori sociali in deroga, prevedendo per la cassa integrazione guadagni e mobilità una somma di 600 milioni di euro, per i contratti di solidarietà 40 milioni di euro e per la cassa integrazione guadagni per cessazione di attività 50 milioni di euro (il totale è di circa 1,7 miliardi di euro). di trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Ora, la legge di Stabilità ha previsto che, a far data dal 1° gennaio 2014, in caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, il datore di lavoro possa recuperare tutta la contribuzione aggiuntiva (e non soltanto sei mesi) versata per tutta la durata del contratto. Stabilizzazione degli associati in partecipazione con apporto di lavoro La legge di Stabilità ha anche riaperto i termini, precedentemente fissati al 30 settembre 2013, entro cui le imprese interessate possono procedere alla sanatoria degli associati in partecipazione che svolgono la loro attività presentando ele-
menti tipici della subordinazione. La nuova scadenza è fissata al 31 marzo 2014, data entro cui le imprese dovranno stipulare un accordo con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative. Inoltre, è stato fatto slittare al 31 luglio 2014 (prima 31 gennaio 2014) il termine entro cui l’azienda dovrà inviare all’Inps la documentazione attestante la stabilizzazione, quale l’accordo sindacale aziendale, gli atti di conciliazione transattivi con i singoli lavoratori ai sensi degli articoli 410 e 411 del Codice di procedura civile, il contratto di lavoro a tempo indeterminato, che potrà avere anche la forma dell’apprendistato e del tempo parziale, e l’attestazione dell’avvenuto ver-
una contribuzione di finanziamento, pari allo 0,50%, di cui 2/3 a carico del datore di lavoro ed 1/3 a carico del lavoratore, dovuta dalle imprese con oltre 15 dipendenti non destinatarie della cassa integrazione. Contributo di solidarietà sulle “pensioni d’oro” Viene reintrodotto a partire da quest’anno e sino al 2016 il contributo di solidarietà sulle cosiddette “pensioni d’oro”. Tale contributo oscilla dal 6% sino ad arrivare al 18% per le pensioni di importo mensile superiore a 14.862,90 euro.
Contratti di solidarietà Nel limite massimo di 50 milioni di euro, per l’anno 2014, l’integrazione salariale per le ore non lavorate a favore dei lavoratori, per il contratto di solidarietà stipulato dalle imprese rientranti nel campo ordinario degli ammortizzatori, è stata ridotta al 70% (prima 80%).
Contribuzione sui contratti a progetto Nel 2014 l’aliquota da versare, come sempre per 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del collaboratore, alla gestione separata Inps, per i collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto, sale al 22%, fino ad arrivare al 23,5% nell’anno 2015.
Fondi di solidarietà bilaterali I fondi bilaterali di solidarietà, nei settori non coperti dalla cassa integrazione, potranno essere costituiti in ogni momento e non più entro il 31 ottobre 2013; qualora non costituiti, sarà istituito un fondo residuale attivato dal ministero del Lavoro, che comporta, a partire dal 1° gennaio 2014,
Contribuzione sulle Partite Iva Nel 2014 l’aliquota contributiva dei soggetti con Partita Iva iscritti alla gestione separata Inps resta fissata al 27%; per i soggetti iscritti in via esclusiva alla gestione separata la contribuzione sale al 28%, fino ad arrivare nel 2018, progressivamente, ad essere equiparata con l’aliquota dei lavoratori subordinati. TIR168-2014 35
Normative
mese successivo o addirittura, come prevede l’articolo 6 comma 3 della legge Iva (D.P.R. n. 633/1972) per tutte le prestazioni di servizio, all’atto del pagamento del corrispettivo. Alla luce di una disamina più approfondita delle regole che disciplinano l’emissione delle fatture da parte degli autotrasportatori e dei loro termini di pagamento assegnati alla committenza, vediamo quindi il significato e la portata della disposizione introdotta con la legge di Stabilità.
di Fabrizio Serafini
Ai vettori in conto terzi viene inoltre consentito di annotare le fatture emesse per le prestazioni di servizio entro il trimestre solare successivo a quello di emissione: per cui le fatture emesse nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, possono essere annotate nel trimestre aprile–giugno e l’Iva a debito di tali fatture può essere versata entro il 16 agosto successivo. La nuova disposizione, invece, modifica solo il comma 12 del già richiamato articolo 83-bis della legge 133/2008, che fino al 31 di-
Fatturazioni: cosa cambia con la legge di Stabilità La nuova norma evita al vettore di emettere fattura per i servizi di trasporto svolti entro la fine del mese in cui sono stati effettuati
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a legge di Stabilità 2014 contiene una disposizione che riguarda il termine di fatturazione dei servizi di autotrasporto merci, che evita al vettore di doverli fatturare entro la fine del mese in cui si sono svolte le relative prestazioni di trasporto. Si tratta del comma 95 dell’articolo unico di cui è composta la legge di Stabilità (legge 27 dicembre 2013, n. 144 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27.12.2013) che, sopprimendo le parole “che deve avvenire entro e non oltre la fine del mese in cui si sono svolte le relative prestazioni di trasporto” recate dal comma 12, dell’articolo 83 bis della legge 133/2008, rende di fatto possibile al vettore fatturare i servizi di trasporto svolti in un mese, anche nel 36 TIR168-2014
Gli autotrasportatori possono ora annotare le fatture emesse per le prestazioni di servizio entro il trimestre solare successivo a quello di emissione
La nuova disposizione La modifica operante dal 1° gennaio 2014 non interviene sulla legge Iva (D.P.R 633/72 e successive modifiche ed integrazioni), per cui rimane confermato il regime speciale che la stessa legge prevede per gli autotrasportatori di cose in conto terzi iscritti nel relativo Albo nazionale. Per questi soggetti, l’articolo 74 prevede un regime speciale, secondo il quale tutti i vettori sono contribuenti trimestrali, indipendentemente dal volume di affari annuo che raggiungono, e versano quindi l’Iva a debito ogni tre mesi, anziché ogni mese come fanno i contribuenti in regime ordinario al superamento di un determinato volume di affari.
cembre 2013 stabiliva espressamente che: “…il termine di pagamento del corrispettivo relativo ai contratti di trasporto di merci su strada non può, comunque, essere superiore a sessanta giorni, decorrenti dalla data di emissione della fattura da parte del creditore, che deve avvenire entro e non oltre la fine del mese in cui si sono svolte le relative prestazioni di trasporto. È esclusa qualsiasi diversa pattuizione tra le parti, scritta o verbale, che non sia basata su accordi volontari di settore, conclusi tra organizzazioni associative di vettori rappresentati nella Consulta generale per l'autotrasporto e per la logistica, di cui al comma 16, e organizzazioni associative dei committenti”. La norma faceva quindi obbli-
go al vettore di emettere la fattura per i servizi di trasporto che effettuava in un mese, entro la fine dello stesso, se voleva che i servizi gli venissero pagati nel termine massimo di 60 giorni dall’emissione della fattura. L’aver soppresso le parole “che deve avvenire entro e non oltre la fine del mese in cui si sono svolte le relative prestazioni di trasporto”, consente ora al vettore di non doversi affrettare a fatturare i servizi nello stesso mese in cui sono stati effettuati, fermo restando che il regime Iva speciale per l’au-
mulazione invece l’impresa, per potersi avvalere della norma in oggetto, avrebbe dovuto emettere fattura entro la fine del mese di marzo con relativo versamento dell’Iva a debito il 16 agosto 2014 (tre mesi prima) e termine di pagamento da parte del cliente al 30 maggio 2014 (un solo giorno prima). I termini di pagamento La modifica recata dalla legge di Stabilità non tocca minimamente i tempi massimi di pagamento previsti dallo stesso comma 12 dell’articolo 83 bis sopra riportato che – come abbiamo visto – sono a 60 giorni dall’emissione della fattura. Al riguardo, va detto che nella legislazione italiana è stato introdotto lo scorso anno il recepimento di una direttiva comunitaria sul pagamento delle prestazioni di servizio a 30 giorni, con possibile accordo in deroga. Molti si sono chiesti se questa disposizione sia applicabile al settore dell’autotrasporto, ma hanno poi concluso che rispetto a quest’ultima disposizione di carattere generale, prevale quella
di tipo speciale riportata dal menzionato comma 12, secondo la quale nel settore dell’autotrasporto la massima deroga per il termine di pagamento dei servizi di trasporto è pari a 60 giorni dall’emissione della fattura, decorsi i quali scattano le sanzioni specifiche previste ai commi 13 e 14 dello stesso articolo 83bis: 13. In caso di mancato rispetto del termine di cui al comma 12, il creditore ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231 (7 punti in più rispetto al tasso BCE – ndr). Ove il pagamento del corrispettivo avvenga oltre il novantesimo giorno dalla data di emissione della fattura, oltre agli interessi moratori, al committente debitore si applicano le sanzioni di cui al comma 14. 14. Ferme restando le sanzioni previste dall'articolo 26 della legge 6 giugno 1974, n. 298, e successive modificazioni, e dall'articolo 7 del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, ove applicabili, alla
violazione delle norme di cui ai commi 7, 8 e 9, consegue la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio della differenza tra quanto fatturato e quanto dovuto sulla base dei costi individuati ai sensi dei commi 1 e 2; alla violazione delle norme di cui ai commi 13 e 13-bis consegue la sanzione amministrativa pecuniaria pari al dieci per cento dell’importo della fattura e comunque non inferiore a 1.000,00 euro. Come si vede, quindi, la norma prevista dalla legge di Stabilità incide solo sulla possibilità consentita al vettore di emettere fattura per i servizi di trasporto svolti, senza doverlo fare nel mese di esecuzione degli stessi, ma comunque entro il pagamento del corrispettivo, come dice la regola generale di cui all’articolo 6 della legge Iva. La nuova disposizione non tocca affatto i termini di pagamento dei servizi di autotrasporto, che rimangono confermati in massimo 60 giorni dalla data di emissione della fattura da parte del vettore.
Carrelli elevatori: reintrodotto l’uso su strada
totrasporto rimane confermato e che i tempi massimi di pagamento dei servizi sono sempre previsti a 60 giorni dalla data della fattura. Quindi più tardi si fattura un servizio, più tardi si viene pagati. La modifica apportata dalla legge di Stabilità determina peraltro un indubbio vantaggio fiscale e finanziario, in quanto un’impresa che effettua servizi di trasporto ad esempio nel mese di marzo, potrà ora emettere fattura in data 1 aprile 2014 e registrare tale documento, nel registro delle fatture emesse, dal 1° luglio al 30 settembre 2014, con relativo versamento dell’Iva a debito al 16 novembre 2014 e con termine ultimo di pagamento, ex art. 83 bis comma 12, della legge n. 133/1982, da parte del debitore al 31 maggio 2014. Con la precedente for-
Ancora novità in materia di circolazione su strada dei carrelli elevatori privi di immatricolazione. Come si ricorderà, a ottobre una circolare del ministero dei Trasporti ha dettato le procedure da seguire per l’immatricolazione di questi mezzi affinché potessero circolare su strade pubbliche (vedi Tir 166 di dicembre ndr). Questa possibilità era infatti venuta meno dopo che, nel giugno del 2013, il ministero dei Trasporti l’aveva vietata, dopo aver preso atto dell’avvenuta abrogazione delle disposizioni prima indicate da parte del decreto legge 112/2008. La vicenda tuttavia è stata ora riaperta dopo che il decreto legge 145 del 23 dicembre 2013 (cosiddetto decreto destinazione Italia) ha reintrodotto l’utilizzabilità su strada pubblica dei carrelli elevatori, trasportatori o trattori, non immatricolati e privi di carta di circolazione, per brevi e saltuari spostamenti a vuoto o a carico. Questa disposizione è stata resa immediatamente operativa dal ministero dei Trasporti che, attraverso un decreto del 14 gennaio, ha previsto che gli interessati debbano chiedere un’autorizzazione alla circolazione (di validità annuale e prorogabile), rivolgendosi all’Ufficio della Motorizzazione civile territorialmente competente. Lo stesso decreto ha fatto salva la validità delle autorizzazioni alla circolazione rilasciate sotto la precedente normativa, a condizione che non siano scadute prima del 31.12.2007. Caratteristiche da rispettare Il decreto ha inoltre stabilito le caratteristiche che devono rispettare i carrelli elevatori, ai fini del rilascio dell’autorizzazione. Si tratta dei criteri già stabiliti dalla precedente normativa (D.M. 28.12.1989) in materia di scheda tecnica del costruttore, di dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, di pannelli di segnalazione, di sistema di frenatura e, non ultimo, a proposito del personale di terra che deve accompagnare il veicolo; quest’ultima condizione continua ad essere esclusa quando vengano rispettate le prescrizioni dei punti 1.3 e 2.2 dell’allegato tecnico al D.M. 14.6.1985 e l’ingombro trasversale degli oggetti trasportati non ecceda di oltre il 50% la larghezza massima del veicolo, nel rispetto della sagoma limite di 2,55 m. Su strada, i carrelli in questione non possono superare la velocità di 10 Km/h. In ultimo, segnaliamo che la circolare di accompagnamento al D.M. ha abrogato, a partire dal 14 gennaio scorso, tutte le precedenti note ministeriali in materia che stabilivano l’obbligo di immatricolare questi carrelli; pertanto, è da questa data che la nuova procedura autorizzativa deve ritenersi in vigore.
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Normative
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presa sempre quella dei rimorchi, non superiore a 3,5 Ton; trasporti di veicoli danneggiati o da riparare, e gli spostamenti dei carri attrezzi; trasporti di animali vivi; trasporti di merci in conto proprio; trasporti postali nell’ambito di un regime di servizio pubblico.
Confermato l’uso per i veicoli in locazione e leasing La versione 2014 del manuale CEMT ha inoltre confermato le disposizioni concernenti:
locazione o di leasing (o un suo estratto certificato conforme) e, se il conducente è soggetto diverso da chi ha preso in locazione il veicolo, il contratto di lavoro (o un suo estratto certificato conforme). Uso delle autorizzazioni solo per veicoli Euro 4 In merito alla categoria ecologica dei veicoli, il manuale ha vincolato l’utilizzo delle autorizzazioni ai veicoli Euro 4 e superiori. L’Italia ha già introdotto questo aspetto al-
la licenza comunitaria (in quanto liberalizzati dall’art. 5 del citato Regolamento Ue 1072/2009). In particolare, la nota congiunta ha chiarito che, nonostante l’inclusione tra i trasporti liberalizzati dalla licenza comunitaria, ne esistono alcuni che devono ritenersi assoggettati ai limiti in materia di cabotaggio, ed in particolare: a) i trasporti postali effettuati nell’ambito di un servizio universale; b) i trasporti di veicoli danneggiati o da riparare; c) i trasporti di merci eseguiti con
Aggiornato il manuale CEMT per il trasporto internazionale Tra le novità principali della nuova versione del manuale, in vigore dal 1° gennaio, la possibilità di usare le autorizzazioni solo per i veicoli Euro 4 o superiori
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on l’introduzione della categoria ecologica di veicoli a motore Euro 6, l’International Transport Forum (ITF) ha pubblicato gli aggiornamenti del manuale CEMT resi necessari da questa novità, entrata in vigore dallo scorso 1° gennaio. Le modifiche non hanno interessato il capitolo delle riserve che anche il nostro Paese ha fatto introdurre nel paragrafo 2 sui trasporti liberalizzati, nonostante le forti pressioni contrarie esercitate da alcuni Stati della CEMT affinché venissero eliminate. Di conseguenza, l’autorizzazione CEMT continua ad essere necessaria anche per le seguenti tipologie di trasporti, liberalizzati nella maggior parte degli altri Paesi aderenti, eseguiti in territorio italiano: - trasporti di merce con veicoli a motore di massa, compresa quella dei rimorchi, non superiore alle 6 Ton o con portata utile, com38 TIR168-2014
- la regola dei 3 viaggi a carico (paragrafo 3.16) per la quale, dopo il primo trasporto effettuato tra il Paese membro di immatricolazione del mezzo ed altro Paese membro, il trasportatore può svolgere fino ad un massimo di 3 viaggi a carico che non coinvolgano il Paese membro di immatricolazione del veicolo. Alla fine del terzo viaggio, il veicolo – carico o vuoto – deve far ritorno nello Stato di immatricolazione; - l’utilizzo delle autorizzazioni CEMT anche su veicoli presi in locazione o in leasing senza conducente, alle condizioni riportate al paragrafo 4.5. Pertanto, il veicolo deve trovarsi in disponibilità esclusiva dell’impresa che lo utilizza per tutta la durata del contratto di locazione, e deve essere condotto dal personale della stessa impresa. A bordo del mezzo devono trovarsi il contratto di
l’interno dell’art. 3 del decreto dirigenziale del 9 luglio 2013 (disposizioni applicative per il rilascio delle autorizzazioni al trasporto internazionale) il quale, nell’ambito della formazione della graduatoria CEMT, non prevede l’assegnazioni di punti ai veicoli Euro 3. Precisazioni sul cabotaggio Sempre per quanto riguarda i trasporti internazionali, ricordiamo un chiarimento contenuto nella circolare a firma congiunta ministero dell’Interno/ministero dei Trasporti del 13 dicembre 2013 (vedi anche Tir n. 167, pagina 8 ndr), a proposito dell’applicazione dei limiti al trasporto di cabotaggio previsti dall’art. 8 del Regolamento Ue 1072/2009 (si tratta, ricordiamo, della regola dei 3 viaggi massimo, eseguibili nell’arco di 7 giorni dal trasporto internazionale in entrata), ad alcune tipologie di trasporto che non necessitano del-
autoveicoli di massa complessiva (compresi i rimorchi) non superiore a 3,5 Ton. La ragione di ciò risiede nell’art.8, comma 5 del Regolamento Ue 1072/2009, il quale prevede espressamente che le appena elencate tipologie di trasporti siano ammesse al cabotaggio alle condizioni stabilite dal Capo III del Regolamento (quindi, tenendo conto delle limitazioni introdotte per le operazioni di cabotaggio). Ricordiamo che la violazione di questi limiti viene sanzionata dall’art. 46 bis della legge 298/1974 (introdotto in occasione della riforma del Codice della Strada avvenuta con legge 120/2010), che prevede per il trasgressore il pagamento di una somma da 5.000 a 15.000 euro e il fermo del veicolo per 3 mesi (6 mesi in caso di recidiva nel triennio), che deve essere scontato presso un deposito autorizzato.
ne stampata dal medico e consegnata direttamente all’interessato. La ricevuta permette di guidare fino a che non arriva, direttamente a casa, la nuova patente di guida. Non ci sarà più il vecchio bollino adesivo e il nuovo modello plastificato Card, in linea con le normative europee, prevede novità anche sul retro: non più 9 ma 15 categorie di patenti, senza le due caselle per mettere i talloncini del cambio di residenza e del rinnovo.
Rinnovo patente: cambiano le regole É entrata in vigore il 9 gennaio la nuova procedura telematica che permette di velocizzare il servizio per i cittadini. Quasi 5 milioni le patenti in scadenza nel corso di quest’anno
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allo scorso 9 gennaio è entrata in vigore la nuova procedura di rinnovo della patente di guida: nelle prime tre settimane, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ne sono state rinnovate 25.518. Sono invece circa 5 milioni, su 37,5 totali, gli automobilisti italiani che hanno la patente in scadenza nel 2014 e che quindi saranno interessati dalle nuove procedure di rinnovo.
Le nuove modalità Procedure che, ricordiamo, si basano sulla trasmissione digitale dei dati (foto, firma e certificato di idoneità del cittadino) alla Motorizzazione Civile da parte del medico. Il sistema informatico provvede poi a generare la ricevuta dell’avvenuta conferma di validità della patente, che vie-
Quando non è possibile il rinnovo Ricordiamo però che esistono dei casi in cui la patente non si può rinnovare in modalità telematica. In particolare quando: - la patente viene rinnovata quando mancano più di 4 mesi alla scadenza; - vi è discordanza tra i dati registrati all’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e quelli riportati sulla patente da rinnovare; - la visita è stata sostenuta davanti ad un medico monocratico, mentre la competenza era della Commissione medica locale; - nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida risultano motivi ostativi al rinnovo della patente. “Uno dei tasselli fondamentali del grande lavoro di riorga-
Trasporti eccezionali: ecco i divieti 2014 È stato diffuso dall’Aiscat il calendario dei divieti integrativi di circolazione per i veicoli ed i trasporti eccezionali in vigore per il 2014. Ecco l’elenco dei divieti aggiuntivi per i prossimi mesi che, per i veicoli ed i trasporti sopracitati, si sommano ai divieti generici di circolazione fuori dai centri abitati in vigore per tutti i mezzi adibiti al trasporto di cose di massa superiore alle 7,5 Ton. Venerdì Sabato Venerdì Domenica Lunedì Domenica Sabato Domenica Sabato Domenica Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Domenica Venerdì Sabato Mercoledì
18 19 2 1° 2 8 14 15 21 22 28 29 4 5 6 11 12 13 18 19 20 25 26 27 2 3 8 9 10 15 16 17 22 23 24 29 30 31 5 6 24
Aprile Aprile Maggio Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Giugno Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Luglio Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Agosto Dicembre Dicembre Dicembre
nizzazione della Motorizzazione – ha sottolineato il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis – è la nuova patente digitale che sta riscuotendo un vero successo per la velocità e l’efficacia delle nuove procedure. Entro pochi anni, l'in-
8.00 - 14.00; 16.00 - 22.00; 8.00 - 14.00; 23.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 23.00 - 24.00; 7.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 7.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 7.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 14.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 22.00 - 24.00; 22.00 -24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 16.00 - 24.00; 0.00 - 8.00 e 22.00 - 24.00; 0.00 - 7.00 e 23.00 - 24.00; 14.00 - 22.00; 14.00 - 22.00; 16.00 - 24.00.
tero parco patenti sarà sostituito con il nuovo modello plastificato Card disposto dalla normativa europea, stampato con modalità laser, criteri antifalsificazione e maggiore facilità di sostituzione in caso di smarrimento”. TIR168-2014 39
Costi minimi
Costi minimi di sicurezza Pubblicata la direttiva sulle sanzioni previste dall’articolo 83 bis per il mancato rispetto dei costi minimi di sicurezza
Il 10 gennaio il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato la direttiva in materia di applicazione delle sanzioni previste dall’art. 83 bis, comma 14, della legge 133/2008 e ss. modifiche, che prevede sanzioni specifiche in caso di mancato rispetto dei costi minimi di esercizio e dei tempi di pagamento da parte dei committenti. Soggetti accertatori Il compito di contestare eventuali violazioni rilevate nel corso dei controlli eseguiti presso le imprese è ora assegnato all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza mentre quello di irrogare la relativa sanzione viene assegnato agli uffici provinciali della Motorizzazione civile nella cui circoscrizione territoriale è stato eseguito l’accertamento. L’innovazione introdotta sta tutta qui, nel senso che nelle norme previgenti non era stata data alcuna indicazione su chi avesse il compito di elevare le sanzioni, che si limitavano ad un generico rinvio all’art.17 della legge 689/1981, che prevede una comLe nuove tabelle integrali
petenza del Prefetto nel caso in cui l’amministrazione di riferimento non sia individuabile in maniera univoca. Una lacuna che ora è stata finalmente colmata. La direttiva stabilisce anche la procedura, articolata in due fasi, che porta all’applicazione delle sanzioni: - la prima è quella dell’accertamento dell’infrazione da parte della GdF o dell’Agenzia delle Entrate, che ha come epilogo la stesura di un processo verbale corredato da una breve relazione e da ogni altro atto o documento istruttorio utile al procedimento, da trasmettere all’Ufficio Motorizzazione Civile competente; - la seconda si svolge davanti all’UMC competente che, verificata la regolarità formale degli atti istruttori ed il rispetto del diritto di difesa, emette il provvedimento amministrativo che ingiunge il pagamento della sanzione. Al trasgressore dovrà essere riconosciuto il diritto a presentare le proprie difese, nel termine di 15 giorni dalla notifica del verbale, se non abbia già esercitato tale diritto innanzi all’organo accertatore.
doppio della differenza tra quanto fatturato e quanto dovuto in base alle tabelle pubblicate mensilmente dal ministero. La direttiva evidenzia che ai fini dell’accertamento si rileva unicamente il costo chilometrico totale del servizio di trasporto effettuato, pari al prodotto del costo chilometrico, quale risultante dai valori riportati nelle tabelle pubblicate mensilmente dal ministero e il numero dei chilometri percorsi risultanti dalla fattura o effettivamente verificati dall’organo accertatore e l’importo effettivamente pagato dal committente al vettore; - per la violazione delle disposizioni sui tempi di pagamento, una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 10% dell’importo fatturato e, comunque, non inferiore a 1000 euro. Il provvedimento emesso dall’UMC deve specificare il costo chilometrico totale, quello unitario, la lunghezza chilometrica del percorso, la classe di appartenenza del veicolo e l’importo versato dal committente; esso è ricorribile davanti al Giudice di Pace, con ricorso da presentare entro 30 giorni dalla notifica.
Sanzioni Per quanto riguarda le sanzioni, il comma 14 dell’art. 83 bis prevede: Tempi di pagamento - per la violazione delle disposizioni in Per quanto concerne i tempi di pamateria di costi minimi, una sanzio- gamento, infine, la direttiva, nel richiane amministrativa pecuniaria pari al mare le varie disposizioni normative
fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %
Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
da 7,5 a 11,5 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,618 21,967
sulla materia che si sono succedute nel corso degli anni, chiarisce che il decreto legislativo n. 192 del 2012, che attua una direttiva comunitaria, fissa tale termine in 30 giorni, derogabile per accordo fra le parti anche oltre i 60 giorni. Quest’ultima disposizione però non è applicabile al settore dell’autotrasporto, in quanto il legislatore con la legge 127 del 2010, nel novellare il comma 12 dell’art. 83 bis, ha introdotto una disciplina maggiormente garantista per l’autotrasporto rispetto a quella fissata per gli altri settori escludendo la validità di clausole pattizie che prevedano tempi superiori a sessanta giorni. Nel caso ciò avvenga, la relativa clausola contrattuale è nulla, e si applicano le conseguenze previste dal comma 13 dell’art. 83 bis: - interessi di mora a partire dal 61° giorno e fino al 90°; - interessi di mora e sanzione di cui al comma 14 dell’art. 83 bis oltre il novantesimo giorno (sanzione amministrativa pecuniaria pari al 10% dell’importo risultante in fattura e, comunque, non inferiore a 1000 euro).
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,669 20,281
0,753 18,022
0,843 16,090
1,028 13,199
costo km incidenza carburante %
0,909 22,855
1,050 19,788
1,157 17,969
1,385 15,001
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,558 0,639 incidenza carburante 24,330 21,233
0,703 19,304
0,763 17,776
0,938 14,465
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,747 0,809 incidenza carburante 27,824 25,679
0,930 22,340
1,027 20,245
1,235 16,822
da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %
da 11,5 a 26 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,828 23,416
0,960 20,199
1,041 18,623
1,254 15,455
costo km incidenza carburante %
1,073 23,680
1,219 20,839
1,329 19,116
1,596 15,916
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,670 0,738 incidenza carburante 28,945 26,272
0,860 22,548
0,931 20,823
1,114 17,397
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,875 0,943 incidenza carburante 29,023 26,945
1,079 23,543
1,179 21,548
1,426 17,814
40 TIR168-2014
0,750 25,857
0,837 24,832
0,995 25,523
Costi di sicurezzadicembre2013
Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.
sup. a 26 Ton Trasporto collettame e messaggerie
superiore a 26 t. km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
1,323 28,793
1,639 23,248
1,802 21,148
1,932 19,716
costo km incidenza carburante %
1,237 30,795
1,388 27,455
1,501 25,383
1,781 21,398
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,093 1,173 incidenza carburante 34,858 32,474
1,449 26,296
1,602 23,789
1,722 22,120
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,023 1,097 incidenza carburante 37,243 34,724
1,238 30,782
1,331 28,625
1,581 24,105
costo km incidenza carburante %
1,233 30,900
superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km
1,153 33,044
sup. a 26 Ton, Trasporto in ATP km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,371 27,793
1,544 24,677
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,221 1,374 incidenza carburante 31,208 27,730
1,721 22,141
1,531 24,889
1,892 20,141
1,692 22,522
2,301 16,558
2,081 18,309
costo km incidenza carburante %
1,421 26,809
1,581 24,103
1,688 22,573
1,797 21,207
2,080 18,315
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,261 1,401 incidenza carburante 30,210 27,200
1,498 25,436
1,597 23,864
1,820 20,931
sup. a 26 Ton, cisterna per prodotti petroliferi sup. a 26 Ton Trasporto mangimi in cisterna km
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,314 28,990
1,480 25,740
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,164 1,310 incidenza carburante 32,725 29,080
1,632 23,345
1,442 26,421
1,770 21,523
1,570 24,265
2,221 17,151
1,971 19,326
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,497 0,254
1,684 0,226
1,797 0,212
2,204 0,173
2,541 0,150
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,327 1,494 incidenza carburante 0,287 0,255
1,597 0,239
1,984 0,192
2,271 0,168
sup. a 26 Ton con cassone ribaltabile sup. a 26 Ton Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,324 28,771
1,490 25,567
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,174 1,320 incidenza carburante 32,446 28,860
1,642 23,203
1,452 26,239
1,780 21,402
1,580 24,111
2,231 17,074
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,286 29,628
1,482 25,708
1,546 24,641
1,794 21,235
2,424 15,717
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,136 1,322 incidenza carburante 33,541 28,820
1,376 27,685
1,604 23,750
2,154 17,687
1,981 19,228
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 1 km
sup. a 26 Ton Trasporto cisternato ADR km costo km incidenza carburante %
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,361 27,997
1,539 24,757
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,211 1,369 incidenza carburante 31,466 27,831
1,721 22,141
1,531 24,889
1,887 20,194
1,687 22,589
2,038 18,697
1,818 20,960
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante
1,066 35,750
1,088 35,030
1,162 32,797
1,370 27,805
1,628 23,409
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km costo km incidenza carburante
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,918 41,523
0,981 38,832
1,084 35,143
1,270 30,007
1,498 25,439
1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente
TIR168-2014 41
Solidarietà
Anche quest’anno la Fiap si è recata in Bosnia per portare aiuti alla popolazione. E ha lanciato il prossimo obiettivo: l’acquisto di un veicolo per accompagnare i bimbi a scuola di Andrea Pegoraro
Viveri, vestiti e un pulmino per i profughi bosniaci
P
rosegue il legame di solidarietà tra la Bosnia e la Fiap (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali). Dal 28 dicembre al 3 gennaio, infatti, il coordinatore nazionale Roberto Galanti, insieme ad alcuni autotrasportatori associati, si è recato a Capljina, Pocjteli e Trebizat e ha consegnato generi alimentari e vestiti ai profughi. Un appuntamento diventato ormai una consuetudine per la Federazione, che ogni anno manifesta la sua vicinanza e porta il suo aiuto alle popolazioni di queste zone. Galanti ha tracciato per Tir un bilancio del viaggio e ci ha aggiornato sui progetti dell’associazione. Qual è la situazione che avete trovato in Bosnia? La situazione nei campi profughi visitati 42 TIR168-2014
Il coordinatore nazionale della Fiap Roberto Galanti davanti ad una baracca bruciata nel corso del suo ultimo viaggio in Bosnia, a Capodanno
è notevolmente peggiorata. I bambini sono malnutriti e privati del diritto allo studio, per l’impossibilità di pagare le tasse scolastiche. Mancano i mezzi per trasportare gli ammalati negli ospedali e i ragazzi nelle scuole. Gli anziani non hanno la possibilità di ricevere assistenza e i medicinali costituiscono un lusso che nessuno si può permettere. I viveri, i vestiti, le scarpe e quanto necessario per trascorrere l’inverno sono inesistenti. Le baracche in cui vivono i profughi sono senza finestre e avvolte nella plastica per proteggerle dal freddo, mentre i bagni sono in comune e privi di acqua
calda. Per non parlare del lavoro, che resta una chimera. In questo contesto, i profughi si trovano a dover convivere con la rabbia e la disperazione. Nonostante ciò, i bambini e gli anziani hanno ancora tanta voglia di vivere e lo abbiamo notato dai loro sorrisi. Potrà sembrare poco ma per noi, che da tempo visitiamo questi luoghi, è qualcosa di molto bello. Quest’anno poi abbiamo incontrato alcuni abitanti delle montagne tra Capljina e Mostar, zone in cui la solidarietà non riesce ad arrivare. La situazione è peggiorata anche a causa di un calo evidente del turismo religioso nella vicina Medjugorje, che ha influito in modo negativo sull’economia dei paesi limitrofi. Che cosa avete portato e quali sono i beni di cui necessitano maggiormente i profughi? Abbiamo consegnato farina, zucchero, pasta, scatole di tonno, vestiti, scarpe non nuove e qualche giocattolo usato per i bambini. Per la corrente elettrica abbiamo portato due gruppi elettrogeni, ma per funzionare necessitano di benzina, che qui è difficile da trovare e da acquistare. Ai profughi mancano tante cose e quindi ogni tipo di aiuto risulta prezioso. Nel periodo invernale, è necessario consegnare vestiti adeguati alla stagione, oltre naturalmente ai viveri. Solitamente, nei nostri viaggi di solidarietà portiamo tutto quello che decidono liberamente i nostri autotrasportatori associati, senza fare una specifica lista. Quali sono i progetti futuri legati ai vostri viaggi in Bosnia? Il nostro obiettivo è di continuare a portare quanto necessario, sperando che qualcosa cambi per la vita dei profughi. Finora abbiamo raggiunto le cittadine bosniache con i furgoni messi a disposizione gratuitamente dai nostri amici autotrasportatori. Questi mezzi sono però sottoposti a maggiori controlli da parte della dogana bosniaca. Per avere meno problemi alla dogana, abbiamo quindi avviato un progetto finalizzato all’acquisto di un pulmino, che servirà per recarci in queste zone e sarà utile per accompagnare i bambini a scuola e gli ammalati negli ospedali. Ci sono già state adesioni? Ci sono già state manifestazioni di apprezzamento e di sostegno, ma di concreto ancora ben poco. Speriamo che questo progetto abbia seguito e trovi riscontro tra i nostri associati. Si tratta di una goccia nell’oceano ma è comunque importante.
La vostra azienda ha promosso iniziative di solidarietà? É attiva in campo sociale e cooperativo? Volete raccontare la vostra storia, i vostri progetti di volontariato? Scrivete una mail all’indirizzo redazione@rivistatir.it