LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
LITÀ INTERMODA
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MERCATO
· n.173 luglio/agosto 2014
Veicoli, boom st ’E di vendite all
TECNICA
vo Arriva il nuo Daily Iveco
AUTOTRASPORTO IN CERCA DI RICETTE ANTI CRISI DCOOS6423 S/CONV/144/2012
IL GOVERNO SI IMPEGNA ANCHE A LIVELLO EUROPEO CON MISURE CONTRO IL CABOTAGGIO ABUSIVO, MENTRE SBLOCCA I FONDI PER INVESTIMENTI E FORMAZIONE. INTANTO L’ALBO SI RIORGANIZZA E METTE IN MOTO LA MACCHINA OPERATIVA
DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)
DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it
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GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it
COLLABORATRI Federico Cabassi, Angelo Ciaravolo, Emilio Di Camillo, Barbara Gherardi, Andrea Giuli, Mariangela Pagano, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, FrancoTanel CHIUSO IN REDAZIONE IL 27.06.2014 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale
PUBBLICITÀ Concessionaria per il settore Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481137 elenazoncada@editorialecec.com Concessionaria per l’extra settore Automotive HP 10 Srl Milano Tel 0248003799 mirta.barbeschi@hp10.it
REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
TÀ INTERMODALI
Strada-rotaia, e eppur si muov
MERCATO
· n.173 luglio/agosto 2014
Veicoli, boom t di vendite all’Es
TECNICA
o Arriva il nuov Daily Iveco
AUTOTRASPORTO IN CERCA DI RICETTE ANTI CRISI DCOOS6423 S/CONV/144/2012
IL GOVERNO SI IMPEGNA ANCHE A LIVELLO EUROPEO CON MISURE CONTRO IL CABOTAGGIO ABUSIVO, MENTRE SBLOCCA I FONDI PER INVESTIMENTI FORMAZIONE. E INTANTO L’ALBO SI RIORGANIZZA E METTE IN MOTO LA MACCHINA OPERATIVA
Il momento del cambiamento Lo chiede un mercato che non vuole (solo) parlare lingue straniere, sia che si tratti di piazzali o uffici dirigenziali delle imprese, lo chiede un Paese che è sempre più convinto – grazie anche all’attenta politica sulla comunicazione portata avanti fino ad oggi su molti livelli – che il trasporto e la logistica siano il nerbo portante di questa economia che fragilmente tenta la ripresa. Ma lo vogliono soprattutto le imprese di autotrasporto, impegnate in questi mesi a combattere una durissima battaglia contro il cabotaggio abusivo e contro l'aumento dei costi, spesso per la mera sopravvivenza. La notizia, riportata su questo numero di TIR, dell'aumento dei controlli su strada nel primo quadrimestre di quest'anno, aumento percentuale a due cifre sui veicoli stranieri, se da un lato è un segnale che si aspettava, dall'altro non risolve né attenua sensibilmente il problema del cabotaggio. L'ipotesi di agire sull'inversione dell'onere della prova, ormai condivisa praticamente a tutti i livelli associativi e politici, come hanno sottolineato anche le recenti interviste rilasciate alla nostra testata dalle massime cariche politiche e amministrative, è sicuramente una soluzione interessante che potrebbe scoraggiare il fenomeno. Un fenomeno che evidentemente non è solo italiano se nelle ultime settimane gran parte dei Paesi europei ha alzato barricate altissime con norme e inasprimenti di sanzioni. In un’Europa che sembrava andare nella direzione opposta, con la richiesta di liberalizzazione completa del cabotaggio, il documento elaborato dal Consiglio dei ministri dei Trasporti ha invece prodotto un brusco stop a questa tendenza, legittimando così i tanti interventi contro il cabotaggio abusivo di cui vi diamo conto nella rubrica Europa. Attenzione puntata anche sulla regolarità del mercato in Italia e sulla lotta all'abusivismo locale, contro il quale dovrà invece agire il nuovo Albo degli Autotrasportatori in forza dei suoi nuovi compiti. Intanto sono in dirittura di arrivo i decreti su formazione e investimenti, frutto dell'ultimo confronto tra le associazioni di categoria e il Governo. Un’altra testimonianza di come il confronto e la concertazione tra mondo associativo e rappresentanza pubblica abbia ancora qualcosa da dire. Massimo De Donato
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In copertina: il nuovo Daily Iveco
ANNO XIII N° 173- Luglio/Agosto 2014
U
n accenno di ripresa che fa ben sperare nel futuro, la consapevolezza – ormai diffusa – che quello dell'autotrasporto è un settore che in Italia deve cambiare, la rinascita del Comitato Centrale, il rinnovo degli organi in alcune organizzazioni di categoria, che hanno visto tra l'altro l'arrivo di numerosi giovani negli organismi esecutivi o di presidenza. Sono questi gli elementi che fanno ben sperare in una stagione di trasformazioni.
Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
Sommario n. 173 - luglio/agosto 2014
Autotrasporto in cerca di strategie anticrisi
12
Lotta al cabotaggio abusivo in un provvedimento del Governo a fine luglio. Possibile stop al Sistri. L’Albo si rimette in moto, mentre le associazioni richiedono interventi per ridare ossigeno al settore
Del Basso De Caro: riduciamo la pressione fiscale sui camion
14
Il sottosegretario ai Trasporti: basta fondi a pioggia, sì a misure che permettano fusioni e crescita per le imprese. Tra queste, la riduzione del costo del lavoro, potenziamento delle infrastrutture e lotta al cabotaggio abusivo di Massimo De Donato
Strada–rotaia, qualcosa torna a muoversi
18
Luci e ombre del trasporto intermodale ferroviario in Italia. Lo scalo merci di Ventimiglia è appena stato chiuso ma in arrivo ci sarebbero progetti di potenziamento sulle maggiori direttrici. Trenitalia pianifica il rilancio del cargo di Franco Tanel
Crescono i controlli
21
Mezzi pesanti nel mirino della Polizia stradale. Veicoli inefficienti, mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo ed eccesso di velocità le infrazioni maggiormente contestate. Attenzione particolare a stranieri, eccezionali e trasporto di animali vivi di Deborah Appolloni
Leggeri e pesanti, boom di vendite nell’Est Europa
26
Il mercato europeo dei veicoli commerciali e industriali si rimette in marcia. L’Italia, dopo un 2013 ancora molto faticoso, sembra intravedere i primi segnali di ripresa in tutti i segmenti. Ma sono i Paesi entrati di recente nell’Ue a mostrare performance di crescita eccezionali di Emilio Di Camillo
Rubriche Editoriale Albo Scadenze e divieti Europa Tecnica
3 6 7 10 24
Fisco Lavoro Normative Costi di sicurezza Costume
30 32 34 40 42
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Albo
Albo: al lavoro il nuovo Comitato Centrale Insediato l’organismo di garanzia per la categoria. Macchina organizzativa subito in moto per rimettere in funzione i suoi meccanismi, a cominciare dal sistema telematico. Costituita una commissione ristretta per elaborare l'elenco delle priorità
S
Le istituzioni e le associazioni alla guida del settore Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero degli Affari Esteri Ministero dell’Ambiente Ministero dell’Interno Ministero dell’Economia e delle Finanze PCM - Dipartimento per le Politiche Comunitarie Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero per lo Sviluppo Economico Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali PCM - Dipartimento degli Affari regionali Ministero della Giustizia Regioni Italia Nord Regioni Italia Sud Regioni Italia Centro Regioni a statuto speciale e Province autonome Trento e Bolzano Anita Confartigianato Trasporti Fai Fedit Fiap Fita Sna Casa Unitai Confcooperative Legacoop
6 TIR173-2014
I
l nuovo Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori si è insediato. Lo scorso 18 giugno si è svolta la prima riunione dell'organismo chiamato a ridisegnare il futuro di questo importante settore, grazie al nuovo ruolo di controllo e verifica della regolarità delle aziende. Nel suo saluto introduttivo, il presidente protempore Amedeo Fumero, Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale, ha voluto ringraziare per la collaborazione mostrata in questi mesi le associazioni e gli organi ministeriali che hanno gestito la delicata fase di transizione, chiedendo al tempo stesso un ulteriore sforzo in queste settimane per definire insieme l'agenda delle priorità di un organo completamente rinnovato e trasformato (vedi anche articolo a pagina 34). Agenda delle priorità Per questo motivo è stata co-
stituita una commissione ristretta, composta da due rappresentanti delle associazioni, uno del ministero dell'Economia e uno del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il compito di delineare un’agenda delle priorità che sarà portata all'attenzione del prossimo Comitato Centrale, convocato per il 10 luglio. Nel corso della stessa riunione sarà inoltre nominato il vicepresidente in rappresentanza delle associazioni di categoria, mentre si attendono risposte dall'interpello interno che dovrebbe portare al quinto piano di via Caraci il personale necessario alla gestione delle diverse competenze che dovrà affrontare il Comitato nei prossimi mesi. Le sfide che attendono il nuovo organismo sono infatti particolarmente complesse. La Legge di stabilità ne ha aumentato le funzioni nell’ottica di realizzare un maggior controllo sul possesso dei requisi-
ti richiesti alle aziende per esercitare la professione, e di verificare in modo più preciso lo svolgimento della loro attività economica per contrastare fenomeni di illegalità e tutelare le imprese sane. Riattivati i sistemi informatici Nel frattempo, si stanno ripristinando i sistemi informatici a partire dal Ced (Centro elaborazione dati), ovvero l’unità informatica che gestisce i dati dell’Albo, i rimborsi dei pedaggi, il sito internet (alboautotrasporto.it) e gran parte dell’attività amministrativa. Nel giro di pochi giorni le reti telematiche dovrebbero essere completamente riattivate e quindi consentire i necessari aggiornamenti dei sistemi e il normale accesso alla banche dati. Durante la prima riunione è stata anche decisa la convocazione di una commissione ristretta per analizzare la direttiva pedaggi 2014.
LEGENDA DEROGHE CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili
luglio2014 scadenzeedivieti MAR 1 MER 2 GIO 3 VEN 4 SAB 5 DOM 6 LUN 7 MAR 9 MER 9 GIO 10 VEN 11 SAB 12 DOM 13 LUN 14 MAR 15 MER 16
MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di giugno e del secondo trimestre 2014.
GIO 17
7-14 7-23
VEN 18
IMPOSTE: versamento del saldo 2013 e del primo acconto 2014 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili), senza alcuna maggiorazione da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore. DIRITTI CAMERALI: versamento del diritto camerale anno 2014, senza maggiorazione, da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore.
SAB 19
7-22
DOM 20
7-23
BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con Paesi black list nel mese di giugno relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. Analoga comunicazione per le operazioni effettuate nel primo trimestre (trasmissione trimestrale). RIMBORSO GASOLIO: gli autotrasportatori dovranno predisporre e inviare la domanda di rimborso sui quantitativi di gasolio consumati nel corso del secondo trimestre 2014.
LUN 21 MAR 22 MER 23
7-22 7-23
GIO 24
IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute, per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 luglio. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili). RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 giugno, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.
F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale
VEN 25 SAB 26
7-22
DOM 27
7-23
LUN 28 MAR 29 MER 30 GIO 31
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato
AUSTRIA
CROAZIA
FRANCIA
GERMANIA LUSSEMBURGO
15.00-24.00
PORTOGALLO
REP. CECA**
ROMANIA SLOVACCHIA
SLOVENIA
SVIZZERA UNGHERIA
00.00-22.00
Notte
Festività nazionali e altri giorni di divieto Tirolo (A12-A13) 5 (9.00-14.00) 12-19-26 (9.00-15.00)
22.00-05.00 Tirolo (A12) Divieto permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV
Deroghe generali
A-E
Sabati dal 5/7 al 30/8 (8.00-15.00)*
dal Lunedì al Sabato dal 1/05 al 31/10 (22.00-05.00) Domeniche e festivi 23.00-05.00
Sabati dal 28/6 al 30/8 (8.00 -15.00) su A4*
-
dal 15/6 al 15/9 (04.00-14.00)
Domeniche dal 15/6 al 15/9 (12.00-23.00)
-
22.00-24.00
00.00-22.00
-
dal 1/7 al 31/8 (07.00-20.00)*
00.00-22.00
Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni
-
E-G
00.00-21.45
-
14 (Festività) (00.00-21.45) solo per i veicoli diretti in Francia
A-C E-G
21.30-24.00 da Belgio e Germania dir.Francia
14 (Festività) 19-26 (7.00-19.00) (19.00-24.00 è ammessa la circolazione)
A-E A-C D-E
da Belgio e Francia diretti in Germania
da Belgio e Germania diretti in Francia da Belgio e Francia diretti in Germania
dal 27/6 al 31/8 (08.00-14.00)
dal 27/6 al 31/8 (08.00-22.00)
-
Venerdì dal 27/6 al 31/8 (18.00-22.00)
A-B-G
-
18.00-21.00*
-
-
-
dal 1/7 al 31/8 (7.00-13.00)
dal 1/7 al 31/8 (13.00-22.00)
-
5-6 (Festività) Venerdì dal 1/7 al 31/8 (17.00-21.00)
A-D F-G
06.00-22.00
06.00-22.00
-
-
A-E-I
dal 1/7 al 31/8 (07.00-19.00)
00.00-22.00
-
5 (Festività)
A-B-E-G
dal 28/6 al 07/9 (08.00-13.00)*
08.00-21.00*
-
-
-
00.00-24.00
22.00-05.00
dalle 22.00 del 31/7 alle 5.00 del 2/8
-
dal 1/7 al 31/8 (15.00-00.00)
dal 1/7 al 31/8 (00.00–22.00)
-
-
A-C-E G-H
23.30-24.00
POLONIA
Domenica e festivi
C-D-E-G
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati
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LEGENDA DEROGHE CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili
agosto2014 scadenzeedivieti VEN 1 SAB 2 DOM 3 LUN 4 MAR 5 MER 6 GIO 7 VEN 8 SAB 9 DOM 10 LUN 11 MAR 12 MER 13 GIO 14 VEN 15 SAB 16
16-24 0-22 7-23
14-22 7-22 7-23
7-22 7-22
DOM 17 LUN 18 MAR 19
IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 agosto. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativi al mese precedente (contribuenti mensili) e al secondo trimestre (contribuenti trimestrali). INAIL: gli autotrasportatori dovranno effettuare il versamento della terza rata dei premi di autoliquidazione Inail 2013-2014, con la maggiorazione degli interessi. RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 luglio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%. IMPOSTE: versamento del saldo 2013 e del primo acconto 2014 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili), con la maggiorazione dello 0,40 per cento da parte dei soggetti sottoposti agli studi di settore. DIRITTI CAMERALI: versamento del diritto camerale anno 2014, con la maggiorazione dello 0,40 per cento da parte dei soggetti sottoposti agli studi di settore.
F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale
7-23
MER 20 GIO 21 VEN 22 SAB 23
7-22
DOM 24
7-23
MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di luglio 2014.
LUN 25 MAR 26 MER 27 GIO 28 VEN 29 SAB 30
8-22
DOM 31
7-23
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato
AUSTRIA
Domenica e festivi
Notte 22.00-05.00
15.00-24.00
00.00-22.00
Tirolo (A12) Divieto permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV dal Lunedì al Sabato dal 1/05 al 31/10 (22.00-05.00) Domeniche e festivi 23.00-05.00
CROAZIA
FRANCIA
dal 15/6 al 15/9 (04.00-14.00)
Domeniche dal 15/6 al 15/9 (12.00-23.00)
-
22.00-24.00
00.00-22.00
-
Festività nazionali e altri giorni di divieto 15 (Festività) Tirolo (A12-A13) Sabati dal 5/7 al 30/8 (8.00-15.00)* Sabati dal 28/6 al 30/8 (8.00 -15.00) su A4* Per i soli veicoli diretti in Italia: 1 18.00-24.00, 2 00.00-15.00, 8 16.00-22.00 Sabati 9-16-23 09.00-15.00 5 (Festività) 14.00-23.00 15 (Festività) 14.00-23.00 15 (Festività) Sabati 2-9-16 07.00-19.00 Domenica 00.00-22.00
GERMANIA LUSSEMBURGO
dal 1/7 al 31/8 (07.00-20.00)* 21.30-24.00 da Belgio e Germania dir.Francia
PORTOGALLO
REP. CECA**
ROMANIA SLOVACCHIA
SLOVENIA
SVIZZERA UNGHERIA
Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni
00.00-21.45
-
TIR173-2014
A-E A-C D-E
-
E-G
15 (Festività)
A-C E-G
da Belgio e Francia diretti in Germania
dal 27/6 al 31/8 (08.00-14.00)
dal 27/6 al 31/8 (08.00-22.00)
-
15 (Festività) Venerdì dal 27/6 al 31/8 (18.00-22.00)
A-B-G
-
18.00-21.00*
-
15 (Festività)
-
dal 1/7 al 31/8 (7.00-13.00)
dal 1/7 al 31/8 (13.00-22.00)
-
Venerdì dal 1/7 al 31/8 (17.00-21.00)
A-D F-G
06.00-22.00
06.00-22.00
-
15 (Festività)
A-E-I
dal 1/7 al 31/8 (07.00-19.00)
00.00-22.00
-
29 (Festività)
A-B-E-G
dal 28/6 al 07/9 (08.00-13.00)*
08.00-21.00*
-
15 (Festività)
-
00.00-24.00
22.00-05.00
1 (Festività) dalle 22.00 del 31/07 alle 05.00 del 2/08
-
dal 1/7 al 31/8 (15.00-00.00)
dal 1/7 al 31/8 (00.00–22.00)
-
20 (Festività)
A-C-E G-H
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati
8
A-E
da Belgio e Germania diretti in Francia da Belgio e Francia diretti in Germania
23.30-24.00
POLONIA
00.00-22.00
Deroghe generali
D-E-G-C
LEGENDA DEROGHE CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE
settembre2014 scadenzeedivieti LUN 1 MAR 2 MER 3 GIO 4 VEN 5 SAB 6 DOM 7 LUN 8 MAR 9 MER 10 GIO 11 VEN 12 SAB 13 DOM 14 LUN 15
BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con Paesi black list nel mese di luglio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro.
A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili
F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 20 agosto, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.
MER 17 GIO 18 VEN 19 SAB 20 DOM 21
7-23
LUN 22
7-23
MAR 23 MER 24 GIO 25 VEN 26
7-23
MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di agosto 2014.
SAB 27
IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 settembre. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativi al mese precedente (contribuenti mensili).
DOM 28
7-23
LUN 29
BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con Paesi black list nel mese di agosto relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MODELLO UNICO 2013: Invio telematico del modello Unico 2014 (comprensivo degli studi di settore), Iva e Irap. RAVVEDIMENTO: Ultimo giorno utile per sanare eventuali omissioni relative alla presentazione del modello Unico 2013 e degli studi di settore.
MAR 30
MAR 16
MER 31
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato
AUSTRIA
15.00-24.00
Domenica e festivi 00.00-22.00
Notte 22.00-05.00 Tirolo (A12) Divieto permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV
Festività nazionali e altri giorni di divieto
Deroghe generali
A-E -
dal Lunedì al Sabato dal 1/05 al 31/10 (22.00-05.00) Domeniche e festivi 23.00-05.00
CROAZIA
FRANCIA
GERMANIA LUSSEMBURGO
dal 15/6 al 15/9 (04.00-14.00)
Domeniche dal 15/6 al 15/9 (12.00-23.00)
-
-
22.00-24.00
00.00-22.00
-
-
A-C D-E
-
00.00-22.00
Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni
-
E-G
00.00-21.45
-
-
A-C E-G
-
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A-B-G
21.30-24.00 da Belgio e Germania dir.Francia
23.30-24.00 da Belgio e Francia diretti in Germania
da Belgio e Germania diretti in Francia da Belgio e Francia diretti in Germania
A-E
POLONIA
-
PORTOGALLO*
-
18.00-21.00*
-
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REP. CECA**
-
13.00-22.00
-
28 (Festività)
A-D F-G
06.00-22.00
06.00-22.00
-
-
A-E-I
-
00.00-22.00
-
1 (Festività) 15 (Festività)
A-B-E-G
dal 28/6 al 07/9 (08.00-13.00)*
08.00-21.00*
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-
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00.00-24.00
22.00-05.00
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-
-
-
A-C-E G-H
ROMANIA SLOVACCHIA
SLOVENIA
SVIZZERA UNGHERIA
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dal 1/09 al 30/06/2015 dal 1/09 al 30/06/2015 (22.00-00.00) (00.00–22.00)
C-D-E-G
* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati
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Europa
di Andrea Pegoraro
Ue, fronte comune contro il cabotaggio Dieci Paesi hanno sottoscritto un documento per chiedere regole uniformi contro il dumping sociale nell’autotrasporto. Ora la parola passa alla Commissione Ue
U
n documento comune sul dumping sociale nell’autotrasporto che garantisca le stesse condizioni lavorative in tutti i Paesi comunitari. É quanto hanno sottoscritto dieci Stati europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna) durante il Consiglio dei Trasporti dell’Unione europea il 5 giugno scorso a Lussemburgo. Tra le raccomandazioni, viene chiesto alla Commissione di non proporre ulteriori aperture al cabotaggio, finché il mercato non sarà in grado di assicurare una concorrenza leale tra gli operatori dell’autotrasporto. E sul distacco dei lavoratori, gli Stati firmatari chiedono che siano garantiti uguali diritti ai conducenti stranieri che pre10 TIR173-2014
stano servizio in uno Stato rispetto agli autisti locali. In sostanza, Bruxelles dovrà individuare dei requisiti minimi sulla normativa sociale del settore, che diano parità di trattamento economico tra gli autotrasportatori europei. Durante il Consiglio, è stato raggiunto anche un accordo sulla proposta di direttiva in materia di pesi e dimensioni nei Tir, presentata oltre un anno fa dalla Commissione e approvata lo scorso aprile in prima lettura dal Parlamento. I ministri dei Trasporti hanno stabilito che le norme sui nuovi dispositivi aerodinamici diventeranno obbligatorie tre anni dopo il recepimento della direttiva, mentre quelle sulla riprogettazione della cabina si applicheranno cinque anni
Ma intanto gli Stati si organizzano per tutelare i mercati interni L’Europa dell’autotrasporto si trova a fare i conti con il cabotaggio abusivo e il dumping sociale. E se il recente dibattito comunitario ha mantenuto inalterate le regole, gli Stati membri si stanno muovendo su più fronti per proteggere i mercati interni. Generalmente gli strumenti sono due: l'aumento dei controlli e delle sanzioni. Ma per esempio, Francia, Paesi Bassi e Belgio stanno già aggiornando le normative nazionali. L'autotrasporto francese si sente molto colpito. Secondo una stima del ministero dei
Trasporti, dal 2007 al 2012 le attività di cabotaggio sono aumentate del 27,5% e dal 2012 le imprese estere hanno svolto il 4% dei trasporti nazionali in Francia. Il fenomeno colpisce soprattutto le imprese di piccola dimensione, con meno di dieci dipendenti, che in Francia sono l'82%. La legislazione francese è già ora una delle più severe in Europa con sanzioni che arrivano a 15 mila euro, più l'arresto del veicolo e la corresponsabilità per il committente. Quindi, il legislatore sta lavorando sul più ampio contesto del dumping sociale
Il ministro ha assicurato che il semestre di presidenza Ue dell’Italia sarà l’occasione per affrontare molti temi: la revisione dei tempi di guida e riposo e l’accesso alla professione
Lupi: “L’autotrasporto tra le priorità per il semestre europeo” Armonizzare la normativa sociale dell’autotrasporto, senza dimenticare la revisione del regolamento in materia di cabotaggio e il rispetto dei tempi di guida e di riposo. Sono alcuni punti dell’agenda europea per il semestre italiano di presidenza dell’Ue (che è iniziato il 1° luglio), dettata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, durante l’assemblea generale di Anita (si veda la pagina 17). Lupi ha chiesto anche che ci siano strutture più sicure per la sosta degli autisti, ricordando la proposta di legge francese che prevede sanzioni elevate per chi svolge il riposo settimanale in cabina, proprio per contrastare il dumping sociale nel settore. Tra i vari temi, dovrà essere garantita “la piena operatività dell’Autorità dei Trasporti entro settembre 2014” come è stato suggerito anche dalla Commissione europea nel documento con le raccomandazioni all’Italia. Il nostro Governo dovrà lavorare inoltre al Quarto pacchetto ferroviario, che stabilisce nuove regole per una maggiore concorrenza nel settore. Con questo provvedimento, per i nuovi e i piccoli operatori dovrebbe essere più facile accedere alle infrastrutture ferroviarie e più semplici le procedure di autorizzazione per mettere i treni sui binari. Tra le altre priorità indicate dalla Presidenza del Consiglio per il semestre europeo, molte interessano l’autotrasporto (si veda l’articolo su TIR 169
e nelle scorse settimane una proposta di legge all'esame del Parlamento ha fatto scalpore anche oltre i confini nazionali: vietare il riposo lungo settimanale degli autisti, ossia quello di 48 ore, all'interno del camion, con sanzioni che raggiungono i 30 mila euro e un anno di reclusione. Il vicino Belgio sta seguendo questa strada e ha già approvato una legge, entrata in vigore il 21 giugno, che aumenta la multa da 55 a 1.500 euro per il vettore straniero che non abbia in cabina la documentazione comprovante la regolarità del cabotaggio. Inoltre, una multa da 1.800 euro nel caso di riposo settimanale attuato in cabina. Nei Paesi Bassi, una stima governativa ritiene che il cabotaggio incida sul trasporto nazionale per circa l'1%, ma questo dato non soddisfa le associazioni dei vettori, che chiedono una statistica più “affidabile” e controlli più
anche attraverso il QRcode in basso). In primis, l’accesso alla professione: il nostro Paese si dovrà occupare della normativa per la realizzazione del Registro elettronico nazionale delle imprese e dovrà stabilire delle sanzioni per chi viola i regolamenti comunitari relativi all’accesso alla professione e al mercato internazionale. Non meno importanti sono la proposta di direttiva sulle dimensioni e i pesi massimi dei Tir e quella per semplificare il trasferimento all’interno del mercato unico dei veicoli immatricolati in un altro Stato. Altri temi riguardano la revisione della direttiva sull’omologazione dei mezzi e dei loro rimorchi e la proposta di un nuovo metodo per misurare le emissioni sonore dei mezzi pesanti. Inoltre, dovrà essere adottato il “pacchetto revisioni”, che prevede norme comuni sulle ispezioni periodiche dei veicoli, sui documenti di immatricolazione e sui controlli stradali dei mezzi commerciali. Il Governo dovrà accelerare, infine, l’approvazione di pedaggi con tariffe flessibili basati sulla distanza e impostare il programma delle infrastrutture strategiche Guarda la rubrica Europa TIR 169 (Ten-T).
ampi. Le preoccupazioni maggiori riguardano il trasporto dei container che fanno capo al porto di Rotterdam, che è la principale porta europea dei traffici marittimi. Un'altra regione sensibile al cabotaggio stradale è la Scandinavia. In Danimarca, un recente reportage del programma Tv2 News Sunday ha rivelato che perfino le Poste statali utilizzano vettori stranieri per il trazionismo, mentre il sindacato 3F ha denunciato che tra il 2008 e il 2012 sono scomparsi ottomila posti di lavoro nell'autotrasporto. Per contrastare il cabotaggio abusivo, il Governo ha aumentato la sanzione fino a 35 mila corone (circa 4.700 euro) e ha investito circa due milioni di euro per aumentare i controlli. Ma c'è chi chiede misure più drastiche, come il Partito Socialdemocratico, che ha presentato una proposta di legge per installare telecamere
ai confini nazionali, così da rilevare le targhe di tutti i camion in ingresso e uscita, mentre il Partito Popolare propone di registrare le patenti degli autisti stranieri e limitare il numero dei trasporti in cabotaggio a dieci al mese per ciascun conducente. In Svezia, l'associazione degli autotrasportatori Sveriges Åkeriföretag ha rilevato che nei due centri più importanti per il trasporto, Helsingborg e Gothenburg, operano ben tremila vettori stranieri, a fronte di un totale di ottomila imprese di autotrasporto nazionali. Da qui, la richiesta di misure per contrastare il cabotaggio, attraverso l'aumento delle sanzioni nei confronti di quello irregolare e l'applicazione della corresponsabilità del committente. Il Governo concorda con la richiesta di portarle fino a 40 mila corone (circa 4.400 euro), provvedimento che dovrebbe entrare in vigore a gennaio
dopo. L’accordo prevede anche la possibilità di aumentare la massa complessiva di una tonnellata per i veicoli che utilizzano motorizzazioni alternative (ibrido, elettrico). In tema di eurocombi, il commissario uscente ai Trasporti dell’Ue, Siim Kallas, si è detto favorevole all’utilizzo transfrontaliero di questi mezzi (più lunghi delle attuali dimensioni) negli Stati che ne avevano già concesso l’impiego nei loro territori. Anche se sarà la nuova Commissione europea, uscita dalla recente tornata elettorale, ad attuare queste indicazioni. Molto soddisfatta dell’accordo l’Acea, l’associazione dei costruttori europei di automobili, secondo la quale le nuove disposizioni consentiranno di ridurre le emissioni di anidride carbonica e di avere mezzi pesanti più sicuri.
2015. La Finlandia, invece, si è già mossa con una legge entrata in vigore nell'aprile 2013 che prescrive la corresponsabilità del committente nel cabotaggio irregolare, obbligandolo così a verificare la regolarità del vettore e dell'autista stranieri prima di affidargli un carico. L'allarme sta suonando anche in Germania. In realtà, non ci sono azioni eclatanti, come è nello stile tedesco, anche perché il lavoro per le imprese di autotrasporto non manca e la preoccupazione maggiore rispetto agli autisti è la carenza nel medio-lungo termine, a causa di 30 mila pensionamenti previsti nel prossimo decennio. Però, nell'assemblea dello scorso novembre, l'associazione Bgl ha posto il problema del dumping sociale al ministro dei Trasporti, affermando che la percentuale di traffico degli operatori nazionali sta calando rispetto a quella degli stranieri. M.L.
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Politica
Lotta al cabotaggio abusivo in un provvedimento del Governo a fine luglio. Possibile stop al Sistri. L’Albo si rimette in moto, mentre le associazioni richiedono interventi per ridare ossigeno al settore
Autotrasporto in cerca di strategie anti crisi D
ovrebbero arrivare entro fine luglio alcune novità molto attese dagli autotrasportatori. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha assicurato che nel decreto “Sblocca Italia” inserirà l’inversione dell’onere della prova in caso di cabotaggio abusivo e maggiori semplificazioni per l’erogazione dei contributi al settore. Ma intanto giugno ha visto importanti sviluppi: il 18 si è insediato il nuovo Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, mentre il dialogo tra le associazioni di categoria e il Governo è stato rinnovato nell’incontro del 12 giugno nel quale sono state poste le basi per l’erogazione delle risorse relative all’anno in corso. I decreti per la formazione e gli investimenti sono già in bozza (si veda il box in pagina). Da registrare anche le assemblee di Anita, Fai e Federlavoro e Servizi Confcooperative che hanno rinnovato e consolidato i vertici (si vedano le pagine 15, 16 e 17). Thomas Baumgartner, neo presidente dell’associazione confindustriale ha lanciato un appello all’unità, oltre a chiedere l’abolizione del sistema dei costi minimi, mentre da Parma, dove si è riunita la Fai, Paolo 12 TIR173-2014
Uggè ha chiesto un cambio di passo per le politiche del settore, unica condizione per far uscire l’autotrasporto dalle secche della crisi. Massimo Stronati, riconfermato al vertice di Federlavoro e Servizi Confcooperative ha lanciato un appello all’aggregazione tra le aziende di autotrasporto e logistica. Intanto, anche dalle altre associazioni arrivano diverse proposte per ridare ossigeno al settore: Confartigianato Trasporti indica la possibilità di ammorbidire la normativa europea per gli incentivi all’acquisto dei veicoli, la Fiap ha mandato al Governo una proposta per unificare le sanzioni a carico dell’azienda in caso di mancato rispetto dei tempi di guida e riposo degli autisti e infine FitaCna ha chiesto un incontro sul caro-carburante in autostrada. Sblocca-Italia L’inversione dell’onere della prova per chi viene fermato e sospettato di cabotaggio abusivo in Italia e la possibilità di usufruire delle agevolazioni sottoforma di credito d’imposta. Sono questi i due elementi che – come ha assicurato Lupi, durante l’Assemblea di Anita – entreranno nel decreto legge che il Governo vare-
rà entro la fine di luglio. Il ministro ha anche assicurato che Uirnet, la piattaforma telematica nazionale, non “sarà un costo per l’autotrasporto”, mentre intervenendo in un convegno di Federchimica il titolare dei Trasporti ha ipotizzato lo stop definitivo al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, ancora al centro di polemiche e critiche da parte delle aziende. Anche l’attesa riforma dei porti dovrebbe trovare attuazione alla fine di luglio.
Incentivi La proposta è stata esplicitata durante l’Assemblea dell’Uetr a Zagabria il 5 e 6 giugno scorso alla quale Amedeo Genedani ha partecipato in rappresentanza di Confartigianato Trasporti. La richiesta, appoggiata anche dalla Francia, è quella di chiedere all’Unione europea di allentare i paletti sugli incentivi per l’acquisto di camion nuovi. “Da quest’anno – spiega Genedani – non sarà più
Autorità dei trasporti, al via l’advisory board La prima riunione dell’advisory board dell’Autorità per la regolazione dei trasporti (Art) si è svolta lo scorso 19 giugno a Torino. Il nuovo organismo, che supporterà i vertici dell’Art, è composto da nove membri scelti tra professori universitari ed esperti di formazione giuridica, economica e ingegneristica. I componenti sono: Stefano Battini (Università della Tuscia), Ginevra Bruzzone (Assonime), Carlo Cambini (Politecnico di Torino), Ennio Cascetta (Università di Napoli “Federico II”), Marco D’Alberti (Università di Roma “La Sapienza”), Maurizio Maresca (Università di Udine), Marco Ponti (Politecnico di Milano), Mario Sebastiani (Università di Roma “Tor Vergata”), Ernesto Somma (Università di Bari). In qualità di “invitee” o come “discussant” su specifiche questioni, è prevista la partecipazione di Sandro Santamato della Commissione europea e Chris Nash dell’Università di Leeds (Regno Unito).
Ecco come usare i fondi per formazione e investimenti Massimo 150 mila euro ad azienda per la formazione, mentre contributi da 2.400 a 9.200 euro per l’acquisto di mezzi pesanti a gas naturale o biometano e fino a 6.000 euro per semirimorchi adatti all’intermodalità ferroviaria e marittima. Sono queste le indicazioni per l’erogazione dei 10 milioni stanziati per la formazione e dei 15 milioni per gli investimenti a favore dell’autotrasporto contenute nei decreti attuativi, redatti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente alla firma del ministro Lupi. I fondi per gli investimenti potranno essere utilizzati per l’acquisto di veicoli a gas o bio-
possibile acquistare mezzi Euro 6 con il supporto dei fondi per gli investimenti perché la motorizzazione, diventata obbligatoria, non è più considerata dall’Ue come “ecologica” e gli incentivi vengono bollati come aiuti di Stato. Noi chiediamo, con il supporto delle altre associazioni con le quali stiamo scrivendo un documento congiunto da presentare al Governo, che sia aperta una finestra di tre anni per aiutare il ricambio del parco circolante, a beneficio della categoria ma anche della collettività per il rispetto dell’ambiente”. Del resto, Genedani indica anche la possibilità di utilizzare fondi già esistenti come quelli del fondo di rotazione costituito presso il Mediocredito centrale, già utilizzato per altri scopi a beneficio delle Pmi. Sanzioni Un’unica sanzione annuale per le aziende di trasporto in caso di infrazione della normativa sui tempi di guida e di riposo da parte dei loro autisti. E’ la proposta della Fiap che punta a modificare il comma 14 dell’articolo 174 del Codice della strada, sulle responsabilità delle imprese che non osservano il Re-
metano e semirimorchi per l’intermodalità. Il contributo per i mezzi da 3,5 a 7 tonnellate sarà pari a 2.400 euro per ogni veicolo, circa il 40% del valore del sovra costo rispetto alla produzione di mezzi diesel. Per quelli con massa pari o superiore alle 16 tonnellate il contributo sarà di 9.200 euro, anche qui il 40% circa del sovra costo di un mezzo diesel. Per i semirimorchi l’aiuto è pari al 20% del prezzo, ma con tetto massimo di 4.500 euro, che sale a 6.000 se il mezzo ha pneumatici di classe C3 dotati di Tyre pessure monitoring system e contemporaneamente all’acquisizione si effettua la radiazione di un
mezzo con più di 10 anni di età. Tutti i veicoli devono essere acquistati e immatricolati in Italia. Gli investimenti devo essere avviati dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale e conclusi entro il 31 maggio 2015, che diventa 30 novembre 2015 per i veicoli non dotati di omologazione alla data di pubblicazione del provvedimento. Il termine ultimo per le domande scade il 30 novembre 2014. La formazione del personale, volta all’acquisizione di competenze sulla gestione dell’azienda, nuove tecnologie, sicurezza stradale, sul lavoro e competitività aziendale dovrà essere
effettuata tra il 1° dicembre 2014 e il 22 maggio 2015 anche nell’ambito di piani formativi interaziendali, territoriali o strutturati per filiere. Possono accedere agli incentivi solo le aziende iscritte all’Albo degli Autotrasportatori e al Ren attraverso una domanda da presentare al Mit entro il termine ultimo del 15 settembre. Il contributo massimo è di 150 mila euro per azienda, ma comunque limitato ai massimali di 30 ore di formazione per partecipante, 120 euro/ora per docenza in aula, 30 euro/ora per i tutor, mentre le spese di consulenza sono ammissibili fino al 20% del totale.
golamento europeo (Ce 561/2006) per mancata organizzazione, formazione e controllo dell’operato dei loro dipendenti. La richiesta è stata esplicitata in una lettera firmata dal segretario, Silvio Faggi, al sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, chie-
dendo che questo tema venga affrontato e risolto. Secondo l’associazione di categoria, la norma europea si presta a diverse interpretazioni. La prima, adottata dal ministero del Lavoro con una circolare del 2010, prevede che le ammende a carico delle aziende vengano erogate per ogni violazione compiuta dai conducenti. In tal modo, alle imprese converrebbe far guidare per molto tempo pochi autisti, piuttosto che spalmare le ore su più dipendenti, perché la sanzione viene data sul numero di trasgressioni e non sulla base delle ore guidate. La seconda interpretazione, più
ragionevole secondo la Fiap, prevede che l’impresa subisca una sola multa per ogni conducente che abbia sgarrato, a prescindere dal numero di infrazioni commesse dall’autotrasportatore. Inoltre, l’articolo 19 del Regolamento Ce 561/2006 stabilisce che nessuna violazione è soggetta a più di un’ammenda. Quindi “appare errato – conclude la Fiap - legare la sanzione specifica a carico dell’azienda al numero di infrazioni commesse dai propri autisti anche perché le aziende virtuose (che fanno regolarmente informazione e formazione) non possono essere trattate come, se non peggio, di quelle che non si preoccupano minimamente degli aspetti legati alla sicurezza”.
Cqc, verso la formazione diluita nei 5 anni Possibilità di diluire nei 5 anni di validità della carta di qualificazione del conducente (Cqc) le 35 ore del corso per il suo rinnovo e scadenza del documento fissata improrogabilmente dopo 5 anni. Sono queste le indicazioni fornite dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle associazioni di categoria durante un incontro del 18 giugno scorso. Per ora non c’è nulla di ufficiale, ma il ministero sta lavorando alla possibilità di togliere l’obbligo del corso unico per dare l’opportunità di fare formazione con diversi moduli durante i 5 anni di validità della Cqc (per un totale comunque di 35 ore). Una misura chiesta da diverse associazioni di categoria. In merito alla validità del documento, invece, la Commissione europea ha segnalato che l’Italia che ha emesso Cqc con scadenza tra 7 anni (2020 per i viaggiatori e 2021 per le merci), è in contrasto con la direttiva comunitaria. Il ministero emanerà nuovi provvedimenti che limiteranno la validità a 5 anni anche di questi documenti, quindi per le merci al 2019.
Caro-carburanti Cna-Fita ha richiamato l’attenzione sul parere dell’Antitrust, che su richiesta del Mit, ha analizzato l’incidenza delle royalty sui prezzi dei carburanti in autostrada. L’Autorità garante ha ribadito che “in autostrada i prezzi dei carburanti sono più alti – si legge in una nota dell’associazione - e fuori mercato anche a causa delle pesanti royalty che i gestori e le compagnie petrolifere devono versare alle società concessionarie”. La Cna-Fita ha chiesto al Governo (e al Mit e al Mise come ministeri competenti) “di convocare, con la massima urgenza, l’autotrasporto per chiarire quali saranno i provvedimenti che si intende predisporre per affrontare il caro-pedaggi e il caro-carburante in modo credibile”. TIR173-2014 13
Politica
Il sottosegretario ai Trasporti dice basta ai fondi a pioggia, ipotizzando misure che permettano fusioni e crescita per le imprese. Tra queste, la riduzione del costo del lavoro, potenziamento delle infrastrutture e lotta al cabotaggio abusivo di Massimo De Donato
S
iamo nella fase di ripartizione dei fondi per l’autotrasporto. Quali saranno le modalità e gli indirizzi strategici? Con il decreto ministeriale di ripartizione dei fondi per l’autotrasporto, attualmente in corso di registrazione da parte degli uffici di controllo, si è data priorità a quelle attività che consentano, nel quadro del necessario sostegno al comparto nell’attuale congiuntura economica, di migliorare il livello di competitività delle imprese e di incrementare la sicurezza della circolazione. Nonostante la decurtazione delle risorse, resasi necessaria a seguito dei tagli operati ai fini del perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, l’amministrazione è riuscita a garantire la disponibilità dei fondi destinati al settore. Mi riferisco, in particolare, alle risorse per la deduzione forfettaria delle spese non documentate a favore delle imprese di minori dimensioni e per il recupero dei contributi versati al Servizio sanitario nazionale sui premi assicurativi, quantificati dal ministero dell’Economia e delle Finanze complessivamente in 135 milioni di euro. È stata confermata, inoltre, la destinazione dei fondi per la riduzione dei pedaggi autostradali e per i contributi a favore degli investimenti e della formazione professionale, anche nell’ottica della riduzione del costo del lavoro e dell’elevazione della professionalità delle imprese. A tali risorse, inoltre, si aggiungono le misure cosiddette “strutturali” per il rimborso delle accise sui carburanti e per la riduzione dei premi Inail. In particolare, i contributi per gli investimenti, molto apprezzati 14 TIR173-2014
Del Basso De Caro: la pressione fiscale dal mondo imprenditoriale e resi maggiormente fruibili attraverso la semplificazione delle modalità di accesso, tendono a promuovere l’acquisizione di veicoli di nuova generazione, dotati di una sofisticata tecnologia antinquinamento, e a incrementare il ricorso alla logistica al fine di ottimizzare il processo distributivo delle merci, garantendo l’incremento del tasso di competitività delle imprese stesse. Lo sviluppo dell’efficienza del sistema aziendale costituisce il presupposto anche degli incentivi a favore della formazione professionale nell’autotrasporto. Ad ogni modo, il sostegno al settore dell’autotrasporto, caratterizzato sino ad oggi dall’erogazione di finanziamenti cosiddetti “a pioggia”, dovrà tendere verso una nuova filosofia di sistema, in favore di misure che, compatibilmente con le regole dettate dall’Unione europea in tema di aiuti di stato, favoriscano il processo di strutturazione e aggregazione delle imprese del settore. Attualmente, infatti, l’eccessiva frammentazione e polverizzazione dell’offerta di trasporto determina una sostanziale fragilità del sistema imprenditoriale italiano dei trasporti, che si traduce, in definitiva, in una evidente distorsione del mercato. L’autotrasporto sta infatti vivendo da anni una crisi strut-
turale, aggravata dal dilagare del cabotaggio irregolare, della concorrenza sleale e il conseguente trasferimento di molte aziende nei Paesi dell’Est. Quali sono i progetti per aiutare il settore? L’autotrasporto, in ragione della sua accentuata sensibilità all’andamento del mercato globale, risente più di altri dell’attuale congiuntura economica sfavorevole. La concorrenza, se attuata attraverso fenomeni quali la delocalizzazione delle imprese e il dumping sociale mediante il ricorso a manodopera proveniente dall’Est Europa e dalla sponda sud del Mediterraneo, rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla crescita del sistema imprenditoriale. Per tali ragioni, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta collaborando con quello del Lavoro, per l’esame in sede comunitaria del pacchetto di proposte legislative in materia di distacco dei lavoratori, al fine di garantire il legittimo e giusto impiego dei lavoratori stranieri anche nel settore dell’autotrasporto. Al fine di contrastare tali fenomeni, inoltre, da un lato è necessario ridurre il costo del lavoro e del peso fiscale, mentre dall’altro appare evidente la necessità di rendere strutturali le risorse per il settore, al fine di consentire alle imprese nazionali di esprimere le proprie capacità programmatiche e progettuali e porre un freno al-
l’incertezza sulla redditività futura degli investimenti. Grande rilevanza, inoltre, al fine di realizzare un contesto maggiormente competitivo per le aziende e tendere a un sistema di trasporto e logistica maggiormente efficiente, riveste l’implementazione delle infrastrutture stradali strategiche, quali porti, interporti e nodi urbani, il cui ruolo – nei Paesi più all’avanguardia nel sistema trasportistico – si è rivelato fondamentale per l’economia nazionale. In tale quadro, la repressione del fenomeno del cabotaggio abusivo assume un ruolo fondamentale per le istituzioni. Il Governo, pertanto, sta predisponendo tutte le azioni più efficaci al fine di scongiurare la distorta applicazione delle norme in materia, particolarmente difficile da far emergere, in quanto caratterizzata spesso da comportamenti elusivi delle vigenti disposizioni, messi in atto al fine di sfuggire ai controlli e all’irrogazione delle relative sanzioni. Per tali motivi, sono stati intensificati i controlli stessi, specie nelle zone di frontiera, nelle quali il fenomeno è maggiormente diffuso e determina un grave danno per il sistema imprenditoriale del Paese, soffocando la competitività delle aziende. Per contrastare il cabotaggio irregolare si è parlato di prevedere l’inversione dell’onere della prova. Come si
sta muovendo il Ministero? Al fine di rendere più efficaci i controlli sul territorio da parte degli operatori di polizia, nell’ottica di un maggiore contrasto del cabotaggio abusivo, il Ministero, ha elaborato una proposta di modifica all’attuale disciplina contenente le previsioni sanzionatorie per la violazione della norma comunitaria sul cabotaggio stradale, operando un ampliamento della sfera di applicazione della norma sanzionatoria, ora maggiormente in linea con il dettato del regolamento dell’Unione europea in materia. Nella sostanza, attraverso l’inserimento nell’arti-
alla concreta definizione delle disposizioni a tutela della concorrenza leale nel settore, di effettuare un'ulteriore apertura del mercato del cabotaggio. Il nuovo Albo degli Autotrasportatori è appena ripartito: nei prossimi mesi si troverà ad affrontare molte sfide. Quale sarà il supporto del Ministero? La Legge di stabilità 2014, nel conferire all’Albo nuovi compiti, ha senza dubbio aumentato l’autorevolezza dell’organismo, conferendogli un ruolo ancor più rilevante, con funzioni più incisive di
riduciamo sui camion colo 46-bis della legge 298/1974 di due nuove commi, si è provveduto a estendere le sanzioni già previste in caso di cabotaggio irregolare o abusivo a quelle condotte che, sebbene espressamente previste dalla recente normativa dell’Ue, erano finora prive di una specifica previsione normativa. Tale intervento normativo consentirà, agli organi preposti ai controlli, di sanzionare coloro che non siano in grado di esibire tutti i documenti comprovanti l’attività di cabotaggio svolta, compresi quelli relativi ai viaggi già effettuati rispetto a quello in corso di svolgimento, anche mediante il ricorso a fonti di prova, quali ad esempio registrazioni tachigrafiche e tagliandi di controllo per il pagamento dei pedaggi autostradali, che non siano coerenti con l’attività espletata dal trasportatore non residente nel territorio italiano. Nella medesima ottica, inoltre, rientra la Dichiarazione congiunta con la quale i ministri dell’Ue, nel ribadire quanto già esposto in una nota inviata nello scorso mese di dicembre al vicepresidente della Commissione europea e sottoscritta da Italia, Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia e Francia, invitano la Commissione europea a chiarire le norme esistenti al fine di rafforzare la loro applicazione ed armonizzare la loro interpretazione e applicazione in tutta l'Ue, nonché ad evitare, fino
controllo sul corretto esercizio dell’autotrasporto di merci, a vantaggio dell’incremento del grado di competitività delle imprese italiane e ai fini della tutela della sicurezza sociale del lavoro e della circolazione. Il nuovo Albo, infatti, la cui attività è ripartita nello scorso mese di giugno, potrà così effettuare l’incrocio dei dati tra l’archivio Ced della Motorizzazione e gli archivi Inps, Inail e delle Camere di commercio, nell’ottica della più volte auspicata sinergia tra le amministrazioni pubbliche, consentendo, in tal modo, l’emersione delle eventuali violazioni alla normativa sui trasporti e sul lavoro. Del resto, l’ampliamento dei compiti assegnati all’Albo e la modifica dei criteri per la partecipazione a esso, finalizzati a ottimizzare il livello di rappresentatività delle associazioni di categoria, unitamente al trasferimento in capo agli uffici periferici del Ministero della gestione delle procedure per l’accesso alla professione, previsto anch’esso dalla Legge di stabilità 2014, costituiscono un insieme di soluzioni volte a semplificare e razionalizzare il settore, al fine di consentire agli operatori dell’autotrasporto di lavorare in un sistema che, negli ultimi anni, necessita sempre più di un’amministrazione efficiente, sia nei servizi forniti al cittadino che nell’azione di controllo e di repressione dell’illegalità.
“Maggiore aggregazione nella logistica” È l’appello di Massimo Stronati, riconfermato alla presidenza di Federlavoro e Servizi Confcooperative, che chiede anche più tutela contro il dumping sociale e la concorrenza sleale Competere insante. In media sieme, in presensiamo ancora a za di sistemi 180/200 giorcontro il dumni per il pagaping sociale e mento. Inacla concorrenza cettabile, persleale. È questa ché sono solla ricetta per il di delle imprefuturo dell’autose che contitrasporto emersa nuano a fare da Massimo Stronati dall’assemblea di Febanca alla pubblica derlavoro e Servizi (Conamministrazione. Le sole fcooperative), che si è svolta a cooperative vantano crediti per Roma il 25 e 26 giugno scorso ri12 miliardi. Un unico ente paconfermando Massimo Stronati gatore – ha concluso Stronati – alla presidenza. “Via l’Irap alle impotrebbe essere utile per la geprese “labour intensive” si può – stione, il controllo e il pagaè stato l’appello del rieletto - Le mento dei debiti”. cooperative e le imprese ad alta densità di lavoro sono stremate Cooperazione dalla crisi e dai ritardi di paga“Abbiamo apprezzato l’impementi. Da una razionalizzazione gno del ministro Lupi - ha detto delle stazioni appaltanti si poStronati - a difesa delle risorse detrebbe ricavare un risparmio di 30 stinate alle imprese del traspormiliardi di euro, quanto basteto e della logistica. Il settore ha rebbe per cancellare l’Irap”. notevoli potenzialità da sviluppare, ma la filiera resta ancora Dumping e ritardi troppo polverizzata, costituita in Altri due i temi predominanti prevalenza da micro imprese, affrontati nel corso dei lavori: un spesso monoveicolari ad altissimo deciso contrasto al dumping e i rischio di infiltrazioni malavitose ritardi di pagamenti. “Sul dume gravate dalla concorrenza sleaping ci sono leggi dello Stato, acle. Per recuperare produttività cordi con Governo e sindacati. bisogna innovare e per innovare Abbiamo ciò che occorre - ha agè necessario favorire l’aggregagiunto Stronati - tutto sta a far zione, fare rete per competere funzionare il sistema e a intensimeglio nel mercato europeo, e la ficare i controlli sulle finte coocooperazione, se virtuosa, può esperative. È fondamentale intensere la risposta”. sificare la collaborazione con i sin“Sul tema della mobilità e dei dacati. Con Cgil, Cisl, Uil e Gosevizi pubblici – ha assicurato il verno abbiamo siglato un avviso ministro Maurizio Lupi intervecomune antidumping. Occorre nendo all’assemblea - rivedremo maggiore vigilanza da parte del il codice degli appalti per adeministero dello Sviluppo Econoguarci a direttive europee. Il mico”. Inoltre, il tema dei ritardumping sociale nel trasporto é di di pagamenti: “Questo goun tema da affrontare con deciverno ha ricevuto un’eredità pesione”. TIR173-2014 15
Associazioni
“Il Governo si impegnerà a trovare i 30 milioni di euro – ha assicurato Girlanda - di risorse tagliate al settore. Dobbiamo anche considerare che, oltre ai 300 milioni stanziati, ci sono circa 90 milioni per i premi Inail che saranno inseriti in un diverso provvedimento”. Faggi ha evidenziato l’importanza dell’unità dell’autotrasporto, che si può raggiungere grazie al lavoro delle associazioni di categoria, mentre Donati ha sottolineato che l’obiettivo finale è creare un soggetto unitario di rappresentanza del settore e ha esortato ad affrontare il tema dei costi minimi. Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha inviato una lunga lettera con la quale ha condiviso le tematiche affrontate.
Ridurre la burocrazia e contrastare la concorrenza dell’Est, tra le richieste emerse dal 21° Congresso della Fai a Parma lo scorso giugno
Pasquale Russo
Paolo Uggè
“Una white list per le imprese virtuose” Paolo Uggè, riconfermato alla presidenza della Fai, propone di monitorare con l’Albo l’affidabilità delle aziende. Russo: “Un registro europeo delle imprese di trasporto”
L
italiano “ ’autotrasporto oggi è di fatto un settore che si regge grazie alle politiche pubbliche, con risorse finalizzate per lo più a comprimere ulteriormente i costi del servizio per il committente”. Lo ha evidenziato Paolo Uggè durante il XXI congresso della Fai, che si è svolto a Parma dal 13 al 15 giugno e che ha eletto il Consiglio esecutivo dell’associazione. Lo stesso Consiglio, nella riunione dello scorso 27 giugno a Milano, ha riconfermato Uggè come presidente e nominato il nuovo staff di presidenza con una forte presenza di giovani. Accanto al “decano” Gianni Satini, nominato vicepresidente vicario, hanno infatti ricevuto la carica di vicepresidente Leonardo Lanzi, Bruno Graglia e Luigi D'Auria. Antonio Petrogalli è sta16 TIR173-2014
to invece nominato presidente del Consiglio nazionale. Le priorità per la Fai Quali sono gli interventi per far uscire dalla crisi l’autotrasporto? Secondo Uggè, questa situazione si può affrontare solo con un cambio di passo che ridisegni il settore in funzione di una serie di priorità evidenziate nel corso dell'assemblea. Per il presidente di Fai Conftrasporto “è necessario ridurre la pressione fiscale e contributiva sul costo del lavoro, aumentare l’efficienza dell’industria logistica, avere parità di condizioni con i concorrenti esteri, specialmente con quelli dei Paesi dell’Est, e ridurre la burocrazia”. Uggè ha sottolineato che occorre intervenire a livello normativo “sul riesame dell’attuale disciplina dei costi minimi, su controlli e sanzioni realmente efficaci, sulla riforma dell’Albo. Quest’ultimo deve diventare uno strumento per accertare la regolarità delle aziende. Creiamo una lista di imprese virtuose e non virtuose, e nel secondo caso scatta la responsabilità oggettiva per il committente”. Il dibattito Oltre all'assemblea privata, che ha eletto i componenti del Consiglio nazionale, c'è stato un importante confronto a cui hanno preso parte Rocco Girlanda, ex sottosegretario e attuale consigliere del ministro Maurizio Lupi, Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti, Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita, Silvio Faggi e Claudio Donati, segretari di Fiap e Assotir, oltre a Leonardo Lanzi, presidente di Fai Parma.
Concorrenza Italia-Europa Il segretario nazionale di Fai Conftrasporto, Pasquale Russo, ha spiegato che per avere un futuro l’autotrasporto italiano “dev’essere messo nelle condizioni di sostenere gli stessi costi delle aziende degli altri Paesi”. Durante il Congresso è stata illustrata una tabella sul costo del lavoro per chilometro negli Stati europei: in Italia è di 0,406 euro contro gli 0,285 euro della Spagna, gli 0,215 e gli 0,220 euro di Slovenia e Grecia. “Ci sono voci per le quali un’impresa di autotrasporto italiana è costretta a pagare il 60, addirittura quasi il 90% in più rispetto ad altri Paesi - ha detto Russo - Il raffronto è stato fatto con nazioni della vecchia Europa e non di quella dell’Est, perché altrimenti sarebbe stato un vero e proprio massacro”. Tutele progressive Russo ha proposto la creazione di un registro europeo delle imprese di trasporto (come già avviene per gli armatori), idea lanciata lo scorso 14 maggio e coincisa con la proposta francese all'ultimo Consiglio dei ministri europei. Inoltre, ha lanciato l'ipotesi di rivedere l'applicazione delle tutele in funzione delle dimensioni aziendali: maggiori garanzie alle imprese più fragili e un ruolo diverso per le aziende più grandi. Un meccanismo che potrebbe riguardare anche l’accesso al mercato.
Associazioni
La nuova squadra di Anita Thomas Baumgartner. Nato nel 1954 in provincia di Bolzano. Laureato in Economia con master alla Bocconi, nel 1982 assume la direzione amministrativa di Fercam SpA, azienda di trasporti e logistica con sede a Bolzano di proprietà della famiglia di cui è presidente dal 2003.
Eleuterio Arcese
Maurizio Lupi
Thomas Baumgartner
“Autotrasporto al centro delle scelte per il rilancio” Thomas Baumgartner ha fatto un appello per una maggiore unità tra le associazioni dell’autotrasporto. Al Governo ha chiesto una minore pressione fiscale e lotta all’abusivismo
I
“
l settore del trasporto merci e della logistica deve essere messo al centro delle scelte di politica economica, in Italia e in Europa”. E’ questo il cuore del discorso programmatico di Thomas Baumgartner, nuovo presidente di Anita, eletto dall’assemblea dell’associazione aderente a Confindustria lo scorso 19 giugno, insieme alla squadra dei 4 vicepresidenti (si veda il box in pagina). Il passaggio di consegne con Eleuterio Arcese, che ha guidato l’Anita per i passati 9 anni, è avvento nel segno della continuità. Oltre al volante di un camion con il quale il presidente uscente ha voluto segnare il momento dell’“investitura” della nuova guida, Arcese ha anche consegnato a Baumgartner diversi dossier
da portare a termine. In primis, l’auspicio di una futura alleanza tra le associazioni dell’autotrasporto. “Vanno sostenute politiche che favoriscano – ha detto a questo proposito Baumgartner – la crescita professionale e dimensionale delle imprese”, intendendo anche future alleanze per “mettere il settore del trasporto e della logistica nelle condizioni di esprimere tutto il proprio potenziale”. Un altro dossier caldo riguarda i costi minimi. Thomas Baumgartner ha esortato ad aprire un nuovo capitolo nei rapporti commerciali tra gli operatori, superando il sistema dei costi minimi poiché “nessun imprenditore che possa definirsi tale, può accettare che sia un terzo a fissare i costi e, di conse-
Sergio Bertani. Nato a Castiglione delle Stiviere (Mantova) nel 1955. Da giovanissimo comincia a guidare i veicoli con bisarca dell’azienda di famiglia. Ha ricoperto il ruolo di direttore commerciale del settore automotive e ricambi. È attualmente vicepresidente della holding.
Mario Beschi. Laureato in Economia e commercio, iscritto all'Albo dei commercialisti, è presidente del Cda di Messaggerie del Garda, impresa di logistica a 360° gradi. L'azienda ha aperto in Serbia e in Cina attività di logistica e trasporto.
Natale Mariella. Dal 2009 è presidente di Anita Servizi e amministratore delegato del Consorzio Coimba Trasporti. È presidente dell’Adriatica Tecno Logistica, consigliere della Camera di commercio di Bari e presidente della sezione Puglia dell’Albo gestori ambientali.
Vincenzo Motta. Nato a Battipaglia in provincia di Salerno nel 1959, ha iniziato sin da giovanissimo a lavorare nei trasporti. Nel 1982 ha creato una ditta individuale trasformata nel tempo, insieme con il fratello Gerardo, in Spa.
guenza, i prezzi dei servizi, ma garantendo forme di tutela anche per i padroncini che rappresentano una preziosa risorsa per tutto il settore”. Altra priorità del nuovo presidente è quella di combattere l’illegalità e assicurare regolarità al mercato attraverso l’Albo degli Autotrasportatori, “l’iscrizione al quale deve diventare sinonimo di azienda professionalmente valida e finanziariamente solida”. Molto lunga la lista delle richieste al Governo, rappresentato al tavolo dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Baumgartner ha
chiesto l’attivazione dello sportello unico doganale, soluzioni per superare le criticità di attraversamento delle Alpi, l’avvio della sperimentazione anche in Italia degli “ecocombi”, misure di contrasto del dumping sociale per la concorrenza dei Paesi dell’Est, lotta al cabotaggio irregolare e modifiche alla normativa comunitaria (da 3 a 1 i viaggi possibili), minore pressione fiscale sul settore e alleggerimento del costo del lavoro, meno rigore per il calendario dei divieti, maggiori controlli e l’eliminazione della scheda di trasporto. TIR173-2014 17
Intermodalità
Luci e ombre del trasporto intermodale ferroviario in Italia. Lo scalo merci di Ventimiglia è stato appena chiuso, ma in arrivo ci sarebbero progetti di potenziamento su maggiori direttrici. Trenitalia pianifica il rilancio del cargo di Franco Tanel
Strada-rotaia, qualcosa torna a muoversi I
l traffico ferroviario merci in Italia negli ultimi anni è crollato in modo sensibile: dai 70,7 milioni di treni/km del 2008 siamo scesi ad appena 43,2 milioni del 2013. E tutto questo nonostante nello stesso arco di tempo la quota delle imprese ferroviarie non riconducibili al Gruppo Fsi (Ferrovie dello Stato Italiane) sia cresciuta: da 3,4 milioni di treni/km nel 2008 a 13,3 milioni del 2013. Che la situazione complessiva sia quindi difficile con diversi nodi strutturali e di politica dei trasporti da risolvere è incontestabile, ma è altrettanto vero che a ben guardare si possono cogliere segnali in controtendenza interessanti anche e soprattutto nel campo dell'intermodalità e della collaborazione col trasporto su strada. I sistemi di trasporto, per rispondere alla domanda delle imprese in questo contesto economico, puntano a due obiettivi: contenimento dei costi e velocità nell'adeguamento dell'offerta. Due cose che il settore ferroviario per le proprie rigidità connaturate fa fatica a realizzare. A questo aggiungiamo che in Italia negli ultimi anni si è assistito a una “razionalizzazione” dell'offerta da parte del Gruppo Fsi sia per quanto riguarda l'infrastruttura che i servizi, mirata più a tagliare i costi che a sviluppare un nuovo modello di offerta. Il nuovo piano industriale di Fsi ha tra i propri obiettivi il rilancio del cargo, ma nel frattempo i problemi rimangono. I nodi strutturali È di poche settimane fa l'annuncio della chiusura dello scalo di Ventimiglia Parco Roja, importante polmone per i traffici, in particolare di merci pericolose tra Francia e Nord 18 TIR173-2014
Italia, e non sono ancora soddisfacenti secondo quanto lamenta FerCargo, le soluzioni messe in campo da Rfi (società del Gruppo Fsi che gestisce l’infrastruttura), per la gestione delle manovre negli scali. Sembrano tecnicismi, ma quando la manovra di un treno ai terminal di partenza e arrivo può pesare anche per il 15% sul costo totale del convoglio, diventa difficile competere anche su lunghe distanze con il trasporto stradale. Inoltre, le linee dorsali da Bologna verso sud non consentono il trasporto di semirimorchi per ragioni di sagoma (servirebbe la P400), così come su molte linee e terminal i moduli dei binari non sono di lunghezza adeguata. I progetti di potenziamento Rfi annuncia che sono in programma o di imminente realizzazione vari interventi di potenziamento delle linee relative ai valichi di Chiasso, Luino e Sempione, così come sulla linea Adriatica e sulla Bari-Taranto-Gioia Tauro. Entro il 2015 tutta la dorsale Torino-
Il traffico merci su ferrovia negli ultimi anni è crollato. Molti i nodi infrastrutturali che incidono sui costi totali dei convogli rendendo la rotaia poco competitiva
Venezia avrà la sagoma P400 così come il valico di Chiasso. Inoltre, siamo in grado di anticipare che Rfi avvierà a breve una sperimentazione per adeguare con sistemi innovativi la sagoma delle gallerie sulla BolognaFirenze, permettendo anche sul principale asse nord-sud del paese l'accesso di ogni tipo di treno intermodale. Contemporaneamente è previsto il potenziamento dei terminal, sia interni che portuali. Il principale è senza dubbio la realizzazione di un nuovo terminal intermodale con standard europei a Milano Smistamento. Nuovo terminal anche a Modena Marzaglia, mentre Novara Boschetto sarà ampliato. Notevoli interventi sono previsti anche nei porti di Trieste, Genova (Genova Voltri Mare), Livorno e Taranto. Oggi la società del Gruppo Fsi, Terminali Italia, ne gestisce 17 in tutto il Paese. Ma molto potrà essere fatto risolvendo singoli “colli di bottiglia”, che spesso da soli penalizzano le potenzialità di intere linee. Insomma, pur con i tempi dettati da lavori complessi e finanziamenti incerti, la rete sembra gradualmente adeguarsi ai nuovi requisiti.
Traffici, i “privati” superano l’ex-monopolista La liberalizzazione del trasporto ferroviario voluta dall'Unione Europea ha nel cargo il settore in cui si registrano i maggiori effetti. Le imprese titolari della necessaria licenza rilasciata dal Ministero sono oggi 30 (per 5 la licenza è attualmente inattiva): fanno capo al Gruppo Fsi, Trenitalia (con la sua divisione Cargo) e Serfer, mentre le “private” più rappresentative per attività e volumi di merci trasportate sono riunite nell'associazione FerCargo (www.fercargo.net) che, nata nel 2009, conta oggi 14 membri: Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, FuoriMuro, Hupac, Gts Rail, Inrail, Interporto Servizi Cargo, Nord Cargo, OceanoGate Italia, Rail Cargo Italia, Rail Traction Company, Servizi Ise srl e Sbb Cargo Italia. Alcune di queste imprese agiscono come frazionisti, offrono cioè solo i locomotori necessari al traino dei convogli organizzati da altri operatori, altre operano anche come Mto. Trenitalia Cargo punta per il prossimo futuro ad una riorganizzazione della propria offerta in chiave europea: l'idea è quella di realizzare delle business unit specifiche per ogni corridoio di traffico; una ciascuna per i principali corridoi europei Nord-Sud ed Est-Ovest, oltre ai corridoi Nord-Sud italiani. A questa, si aggiungerà una struttura specifica per i trasporti a breve raggio nell'area della pianura Padana. Trenitalia Cargo sottolinea che la propria quota di trasporto intermodale è in costante crescita, anche nei
primi cinque mesi del 2014 nonostante il perdurare della crisi del comparto industriale. L’azienda del Gruppo Fsi punta molto sui traffici intermodali dai porti del nord Italia, soprattutto verso l'area della Val Padana: attualmente produce 73 coppie settimanali di convogli su Genova, 35 su La Spezia, 19 su Livorno e 11 su Trieste. Ricordiamo che il Gruppo Fsi controlla anche l'impresa ferroviaria tedesca Tx Logistik, grazie alla quale opera direttamente sull'asse europeo Nord-Sud e nei paesi limitrofi. Nel 2013 il Gruppo Fsi ha prodotto circa 28 milioni di treni/km con Trenitalia, ai quali vanno aggiunti quelli prodotti da Serfer e da alcune altre imprese alle quali sono stati affidati alcuni traffici, come Sistemi Territoriali, in Veneto. Le imprese associate in Fercargo rappresentano una realtà ormai consolidata del panorama ferroviario italiano: i dipendenti diretti sono oggi circa 1.700 (erano appena 512 nel 2008). Nel 2013 hanno trasportato circa 40 milioni di ton di merci, delle quali 26,8 milioni con il traffico combinato e 13,9 con il tradizionale. Se guardiamo all’origine e destinazione delle merci, 5,6 milioni sono state spostate all'interno del Paese, 14 milioni di ton hanno riguardato merci in esportazioni e 20,4 milioni merci in importazione. Interessante anche la crescita nel tempo del carico medio per treno che è passato dalle 48 ton del 2008 alle 705 di oggi. I treni prodotti a settimana sono oggi circa 1.500.
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Strada-rotaia, qualcosa torna a muoversi
Un treno merci da 1,5 km
Incentivi con il contagocce I costi affrontati dal trasporto intermodale e in generale da quello ferroviario sono maggiori che nel trasporto su strada. Politiche di sostegno sono quindi comuni anche all'estero, con il duplice scopo di diminuire il gap verso la gomma e favorire una modalità di trasporto più sostenibile. L'Italia ha adottato con la legge 25/2010 un sostegno al trasporto combinato strada-rotaia, il Ferrobonus, destinato alle imprese che avessero commissionato treni completi dal 15 ottobre 2010 al 14 ottobre 2011. Il provvedimento, nonostante varie difficoltà e ritardi nell'erogazione dei contributi (in tutto circa 23 milioni di euro alle 64 aziende risultate ammesse), ha effettivamente dato una spinta al settore, ma non è stato rifinanziato vanificando di molto il suo effetto. Le aziende private ne chiedono la riattivazione, magari con modalità aggiornate. E' una delle possibilità su cui si discute al Ministero, assieme a quella di un abbattimento del costo al km delle tracce che le imprese ferroviarie pagano a Rfi.
Treni-km cargo ferroviario Italia 2008-2013 milioni unità
80
70743130
70 60
56009775 55048085
59012613
50 43206034 43279096
40 30 20
Il treno merci più lungo d’Europa misura 1.500 metri. Per ora è solo un esperimento, ma ha già viaggiato tra Lione e Nimes lo scorso gennaio come test di prova. Si tratta di un progetto europeo, chiamato Marathon, che ha l’obiettivo di allungare il più possibile la capacità dei treni per il trasporto delle merci al fine di abbassare i costi. Nella pratica, il progetto messo in campo da 16 partner, tra cui Sncf (le ferrovie francesi), l’Alstom e le italiane D’Appolonia Spa (società di engeneering genovese) e Italcontainer (Gruppo Fsi), finanziato con 2,6 milioni dall’Unione europea (il costo complessivo è di 4,5), punta a collegare due o più treni attraverso delle locomotive “slave”, ovvero senza macchinista ma trainate dall’unica locomotiva in testa con la quale dialogano attraverso interfacce tecnologiche. I benefici sono molto evidenti: l’allungamento dei convogli permette di alzare la capacità della rete in assenza di investimenti infrastrutturali, mentre i costi del trasporto si abbassano complessivamente del 30%. Guarda il filmato
10 0 2008
2009
2010 2011 2012
2013
Fonte dati Fs su elaborazioni FerCargo
Le novità dell’offerta Le imprese ferroviarie e gli Mto (Multimodal Transport Operator) hanno invece già messo in campo novità interessanti con l'obiettivo di conquistare nuovi clienti. Se in passato il trasporto intermodale puntava su treni completi, la tendenza oggi è cambiata e anche fra le stesse imprese ferroviarie sono nate collaborazioni e partnership che mirano ad aumentare l'efficienza abbattendo i costi. Questo per consentire l'accesso al trasporto intermodale anche a vettori e imprese di trasporto che non siano in grado di comprare tutti gli slot del convoglio. L'offerta punta perciò sempre di più su treni “multicliente” che magari garantiscano flussi costanti anche se non elevati di merci. Esempi di questo genere sono apprezzati e conosciuti: la rete che Hupac offre da Gallarate per il centro Nord Eu20 TIR173-2014
ropa è oramai consolidata, così come quella di Kombiverkehr per la Germania da Verona. Più recente é il network creato da Contship Italia che ha come hub Melzo e l'organizzazione di Gts Italia dal Sud verso Piacenza, da dove poi le merci possono essere rilanciate su altre destinazioni. L'esperienza di Gts è interessante anche perché è nata come “company train” e si è man mano evoluta verso un mercato aperto ad altri operatori. È interessante notare come anche gli stessi interporti inizino a essere soggetti attivi operando come Mto: è il caso di quello di Padova che, dopo aver organizzato una relazione multicliente PadovaBologna-Bari, offre oggi un Piacenza-Padova-Sosnowiec in Polonia. In generale sono numerose le relazioni tra il nordcentro Italia e l'Europa, ma non mancano le relazioni con il sud Italia, in particolare con Puglia, Campania e Sicilia. Un'esperienza
diversa e, a quanto pare di successo, è invece quella di NordCargo, impresa ferroviaria italiana, oggi parte del Gruppo Db Schenker Rail, che ha deciso di puntare sul traffico diffuso nell'area dove opera, principalmente la Pianura Padana. Una scelta decisamente in controtendenza rispetto ai concorrenti e in particolare a Trenitalia Cargo che da anni giudica insostenibile un servizio del genere. Cosa sicuramente vera se il diffuso è gestito con i criteri di 50 anni fa, con un carro singolo da recuperare in sperdute stazioncine di campagna. Un modello “romantico” ma sorpassato che invece NordCargo ha attualizzato concentrando il trasbordo delle merci dalla gomma ai carri in vari piccoli hub territoriali. Certamente è avvantaggiata dall'essere parte del Gruppo Db Schenker, che può offrire al cliente l'intero trasporto door to door: ma la soluzione adottata si è rivelata vincente per il nostro tessuto industriale che è per la grandissima parte costituito da imprese mediopiccole. Oggi i trasporti a carro singolo sono quasi il 90% del fatturato di NordCargo. Anche questa un’esperienza “creativa” dove l'integrazione fra treno e gomma si è rivelata vincente.
Sicurezza stradale
Mezzi pesanti nel mirino della Polizia stradale. Veicoli inefficienti, mancato rispetto dei tempi di guida e riposo ed eccesso di velocità le infrazioni maggiormente contestate. Attenzione particolare a stranieri, eccezionali e trasporto di animali vivi di Deborah Appolloni
Crescono i controlli
no italiani, 12.367 provenienti da Stati membri dell’Ue (+19,1% rispetto ai veicoli fermati nei primi 4 mesi del 2013) e 1.666 da Paesi extracomunitari. L’eccesso di velocità è l’infrazione maggiormente contestata in assoluto, ma da segnalare anche l’assenza di revisione dei mezzi, l’inefficienza del parco veicolare, l’irregolarità nei documenti a bordo, il trasporto abusivo, lo sforamento dei tempi di guida e di riposo, mentre fa capolino anche nel trasporto pesante l’assenza di copertura assicurativa, fenomeno ultimamente molto diffuso tra i mezzi privati. Tra il 28 e il 38% il tasso di irregolarità dei veicoli fermati a seconda se i controlli vengano fatti da pattuglie ordinarie o con l’ausilio dei centri mobili di revisione delle Motorizzazioni. Le dinamiche dei controlli Seppure lentamente, il numero dei controlli sul traffico commerciale è in ascesa. Nei primi quattro mesi di quest’anno le pattuglie della Polstrada hanno fermato il 9,3% in più di veicoli pesanti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando le verifiche erano comunque cresciute del 10,9% rispetto ai primi 4 mesi del 2012. Insomma, un trend in crescita che vede sempre più nel mirino degli agenti i veicoli provenienti da altri Paesi comunitari: le verifiche su questi mezzi sono cresciute del 19,1% tra gennaio e aprile di quest’anno rispetto agli stessi mesi del 2013, quando comunque erano aumentati del 17,9% rispetto al 2012. Meno incremento per i controlli sui camion provenienti da Paesi extraUe, cresciuti del 3,9% nei primi 4 mesi di quest’anno, ma si parla anche di volumi che in termini assoluti rimangono esigui (si veda anche la tabella in pagina). I centri mobili di revisione In crescita anche i controlli con i centri mobili di revisione in collaborazione tra Polstrada e uffici della Motorizzazione. Tra il 1° gennaio e il 30 aprile di quest’anno sono stati effettuati 1.485 servizi, quasi il 5% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggior parte delle verifiche è avvenuta in autostrada (729 servizi), ma sono stati presi di mira anche i porti (107), i centri abitati (50) e i valichi di frontiera (42). I controlli, che secondo un accordo tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Interno, devono essere spalmati su otto giorni al mese secondo un calendario deciso trimestralmente, hanno impiegato circa 12.035 poli-
C
rescono i controlli sui mezzi pesanti. Sotto osservazione determinate categorie come il conto proprio, i vecoli eccezionali o il trasporto di animali vivi e i camion stranieri. Nei primi quattro mesi di quest’anno, secondo gli ultimi dati disponibili forniti a TIR direttamente dalla Polstrada, gli agenti hanno fermato 106.839 mezzi pesanti, il 9,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Di questi, 92.806 era-
Attività rilevata dalle liste di controllo del traffico commerciale - gennaio/aprile 2013 ITALIANA 85.774 PAESE U.E. 10.383 PAESE EXTRA U.E. 1.604 TOTALE VEICOLI CONTROLLATI 97.761 GIORNATE DI LAVORO CONTROLLATE 1.108.384
2014 92.806 12.367 1.666 106.839
Diff. 7.032 1.984 62 9.078
Diff. % 8,2 19,1 3,9 9,3
1.165.815
57.431
5,2
Fonte Polizia stradale
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Crescono i controlli
Sicurezza stradale, arriva il Piano fino al 2020 Il Piano nazionale per la sicurezza stradale “versione 2.0” è in arrivo. Si tratta del documento redatto dalla Direzione generale per la Sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidata da Sergio Dondolini, con l’obiettivo di dare continuità al lavoro iniziato nel 2001. Ora l’orizzonte è al 2020, confermando il principio condiviso con la Commissione europea di dimezzare i decessi sulla strada entro quella data. Tra le priorità di intervento, il Pnss Orizzonte 2020 individua delle categorie di utenza, sulla base di criteri per la valutazione del rischio ad esse associato, per le quali fissa obiettivi specifici. Dette categorie sono: pedoni, ciclisti, utenti delle due ruote a motore e vittime degli incidenti in itinere. È proprio quest’ultima categoria quella che prende in considerazione coloro che guidano per lavoro a partire dagli autotrasportatori. “Si tratta di una categoria – spiega a TIR Dondolini – che coinvolge tutti gli operatori di attività che implicano un forte ricorso alla mobilità. Da tempo stiamo concentrando l'attenzione su questa categoria anche attraverso l'attuazione di progetti specifici”. Nel 2011 sono stati 240 i morti in incidenti in itinere, circa il 26% di tutti i morti per lavoro. In base ai dati Inail, nel periodo 2001-2010 i decessi in incidenti in itinere si sono ridotti di circa il 4,7%. Tuttavia, in base agli ultimi dati pubblicati, tra il 2010 e il 2011 si è registrato un aumento del 5% (il numero di decessi in incidenti in itinere è passato da 229 a 240). Il dato, sebbene rappresenti una quota pari a circa il 6% del numero complessivo di vittime da incidente stradale, è molto rilevante rispetto al totale delle vittime sul lavoro (come detto, circa il 26%), ed è in controtendenza rispetto ad altre categorie di utenti. Questo è ancora più evidente
ziotti e 2.665 operatori del Dipartimento Trasporti Terrestri del Mit. Anche i mezzi controllati sono in aumento: 25.848 nei primi 4 mesi di quest’anno (rispetto ai 23.604 dello stesso periodo del 2013), di cui 22.813 adibiti al trasporto delle merci. Di questi, ne sono risultati irregolari 8.766 che rappresentano il 38,4% di quelli controllati. Tra gli irregolari, 7.304 erano italiani, 1.277 comunitari, 185 extracomunitari. Da segnalare che rispetto allo stesso periodo del 2013, il tasso di irregolarità del trasporto merci è in crescita: tra gennaio e aprile dello scorso anno era del 37,5% (22.442 mezzi controllati e 8.432 irregolari). 22 TIR173-2014
infrazioni che emerge dalla panoramica più completa considerando il totale degli dei controlli, inincidenti in itinere, aumenSergio cludendo anche tato del 52,1% nel decennio Dondolini, Direttore quelli fatti da sem2001-2010. Tra le linee guida generale della individuate dal Pnss per plici pattuglie. Qui Direzione per la Sicurezza abbattere il fenomeno, olpredomina l’eccesso di stradale del Mit: “Tra le tre ai limiti di velocità, anvelocità sia in termini assolupriorità gli incidenti in che misure adatte a comti che in percentuale di creitinere che coinvolgono battere la guida in scita. Nei primi 4 mesi di quechi lavora al presenza di stanchezza, st’anno si sono registrate 5.988 volante” stress e distrazioni. Si stima infrazioni, 1.460 in più rispetto che la sonnolenza o la stanallo stesso periodo dell’anno scorchezza siano una concausa nel 10so con un incremento del 32,2%. Al20% di tutti gli incidenti stradali – si tro fenomeno in aumento è il trasporto abulegge nel documento - con una percensivo (articolo 46 della legge 298/74), diffuso per tuale di mortalità quasi doppia rispetto lo più tra il conto proprio. Seppur in termini asa incidenti dovuti ad altre cause. Oltre soluti i numeri sono ancora bassi (334 trasporti alla stanchezza, vi è la distrazione, leabusivi tra gennaio e aprile) e in termini pergata frequentemente all’uso del telecentuali l’incremento è stato del 16,8%. fono cellulare alla guida. In base ai dati dell’Osservatorio Ulisse, si stima che in Italia circa il 9% delle persone utilizzi il telefonino senza auricolare mentre si trova alla guida”. Il documento ha ancora una fase di gestazione prima di diventare definitivo. “È stata elaborata dal Ministero una prima versione del Pnss Orizzonte 2020 – spiega Dondolini - Al fine di coinvolgere i cittadini, le parti sociali, le imprese, gli enti pubblici o privati, è stata effettuata una fase di consultazione pubblica conclusasi il 31 marzo 2014. Gli esiti della consultazione sono in procinto di pubblicazione in un documento di sintesi delle osservazioni ricevute”. Inoltre, il documento dovrà ricevere i pareri dei ministeri dell’Interno, Istruzione e Salute, ai quali è già stato inviato, e l’approvazione definitiva del Cipe. La copertura economica? “Proprio la consapevolezza di disporre di risorse limitate, rende indispensabile l’ottimizzazione dei processi di spesa sia in termini di tempi di realizzazione degli interventi sia in termini di efficienza ed efficacia della spesa”.
Le infrazioni. L’attività con i centri mobili di revisione ha riscontrato complessivamente 16.887 infrazioni. Tra queste, da segnalare l’assenza di revisione, la mancata efficienza del veicolo e la modifica delle caratteristiche tecniche dei mezzi. Molte le violazioni dei tempi di guida e di riposo e della normativa sul cronotachigrafo, l’eccesso di velocità, ma anche l’assenza di chiarezza e trasparenza nei termini di trasporto. È proprio l’inosservanza dell’articolo 7bis del decreto legge 286/05, che disciplina la scheda di trasporto, a essere indicato dalla Polstrada come un’infrazione tra le più diffuse e in crescita. Diverso, ma non di molto, lo scenario di
La geografia delle pattuglie Lombardia, Toscana, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio sono in cima alla classifica per numero di controlli (si veda la tabella nella pagina accanto), ma dalla localizzazione delle verifiche su strada emerge un altro dato interessante: i controlli sui camion stranieri a volte superano quelli sui mezzi italiani nelle regioni di confine. In Friuli arrivano al 70%, sono il 39% in Trentino e il 30% in Veneto. Da notare che in quest’ultima regione i mezzi extracomunicatari controllati superano il 15%, mentre in Puglia arrivano al 42% e in Abruzzo al 23%.
Mancata copertura assicurativa Il fenomeno è molto diffuso tra le auto, moto e motorini, meno tra i mezzi pesanti, che però fanno registrare un trend in ascesa. Il confronto tra i primi 4 mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2012 ci indica una crescita del 27% delle infrazioni all’articolo 193 del Codice della strada per la categoria degli autocarri (da 1.632 a 2.073). I numeri rimangono ancora limitati rispetto alle autovetture (che nello stesso periodo sono passate da 9.899 a 12.656) e va detto che nella categoria “autocarri” rientrano anche veicoli non adibiti al trasporto merci, ma immatricolati così per altri scopi.
Infrazioni rilevate dalle liste di controllo del traffico commerciale gennaio/aprile 2014 2013 2014 Diff. TOTALE INFRAZIONI 27.837 30.337 2.500 LEGGE 298/74 Art.26/1 Esercizio abusivo 113 72 -41 Art.26/2 Affidamento trasporto ad abusivo 20 19 -1 Art.46 Trasporto abusivo 286 334 48 Art.7 c.2 D.L.286/05 (Affidamento trasporto ad abusivo da parte di impresa) 169 126 -43 CODICE DELLA STRADA Art.61 Sagoma limite Art.62 Massa limite Art.142 Limiti di velocità Art.164 Sistemazione del carico sui veicoli Art.167 Trasp. di cose con veicoli a motore Art.174 Tempi di guida e di riposo Altro
64 12 4.528 210 1.066 7.281 14.088
73 12 5.988 164 1.055 7.108 15.386
Diff. % 9,0 -36,3 -5,0 16,8 -25,4
9 0 1.460 -46 -11 -173 1.298
14,1 0,0 32,2 -21,9 -1,0 -2,4 9,2
Fonte Polizia stradale
Attività mirate Trasporto di animali vivi e mezzi eccezionali sono state le due campagne di controlli più importanti svolte dalla Polstrada su tutto il territorio nazionale in questi primi mesi del 2014. “Si tratta di azioni – spiegano a TIR i funzionari del Servizio di Polizia stradale – che dobbiamo pianificare a livello nazionale coinvolgendo anche al-
Controlli effettuati con i Cmr dal 1° gennaio al 30 aprile 2014
VEICOLI CONTROLLATI 25.848 merci viaggiatori 22.813 3.035 veicoli regolari 16.443 italiani comunitari extracomunitari 12.923 3.186 334 veicoli merci irregolari 8.766 italiani comunitari extracomunitari 7.304 1.277 185 Fonte Polizia stradale
Controlli per compartimento territoriale - gennaio/aprile 2014 16000
13380 12080 1300
TOTALE CONTROLLI VEICOLI ITALIANI VEICOLI STRANIERI
I controlli effettuati con i Centri mobili di revisione del ministero hanno rilevato 8.766 irregolarità. Nelle foto piccole alcuni momenti delle verifiche su mezzi e documenti tri partner. Nel caso degli animali
14000
9266 7884 1382
8699 7835 864
10000
9635 6749 2886
9993 9604 389
12000
6161 5973 188
3880 1161 2719
2910 2884 26
1527 1491 36
2483 2158 325
2272 2258 14
4351 4064 287
5114 4911 203
4535 4463 72
5475 3350 2125 2589 2556 33
4000
3966 3662 304
6000
4839 4231 608
5764 5492 272
8000
2000 0 AN
AQ BA BO BZ
CA CT CZ
FI
GE
MI
NA PA
PD PG
PZ RM TO TS Fonte Polizia stradale
sono stati coinvolti i servizi veterinari delle Asl, per i mezzi eccezionali i concessionari o gli enti proprietari delle strade per la verifica delle autorizzazioni”. Tra il 24 e 25 marzo scorso sono stati ispezionati 824 convogli eccezionali, di cui 710 con targa italiana e 105 comunitari. Il 23% è risultato irregolare, la maggior parte in relazione a problemi con l’autorizzazione. La campagna per il trasporto di animali vivi è stata invece articolata su diverse giornate (20-24 gennaio, 17-21 marzo, 7-11 aprile, 26-30 maggio). In tutto sono stati controllati 5.027 convogli, di cui 4.517 italiani e 457 con targa comunitaria. Più di 2.900 le violazioni accertate, la maggior parte relative alla normativa specifica in materia di trasporto di animali vivi con un ammontare complessivo delle sanzioni pari a 373.000 euro. TIR173-2014 23
Tecnica
Il veicolo, presentato in anteprima a Torino, arriverà sul mercato completamente rinnovato, ma senza perdere le caratteristiche che lo hanno reso famoso. Ampliato lo spazio per le merci, punta sulle tecnologie per la sicurezza e il risparmio
Nuovo Daily: volumi e carico al top I
l nuovo Daily, il veicolo leggero dell’Iveco, ha fatto il suo debutto sui mercati internazionali da una location d’eccezione: la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino. Arrivato alla terza generazione – dal 1978 sono stati venduti 2,6 milioni di esemplari nel mondo di cui 2 in Europa – è stato rinnovato nell’80% delle sue caratteristiche, puntando sui volumi, capacità di carico, ma anche comfort e tecnologie per la sicurezza e il risparmio. Lo staff di Iveco al completo, guidato da Lorenzo Sistino, brand president del marchio, ha presentato il nuovo Daily che verrà prodotto nello stabilimento di Suzzara, nei pressi di Mantova, e in quello di Valladolid, in Spagna. “Abbiamo investito 500mila euro per riprogettare il Daily”, ha spiegato Franco Fusignani, Ceo di Iveco. L’obiettivo di Iveco con il nuovo Daily è di sfidare i principali competitor del settore, mantenendo inalterata la classica struttura a telaio, che, come ha ribadito l’azienda, rappresenta il dna di questo prodotto. Anche il prezzo rimarrà invariato. “Abbiamo deciso di mantenere bloccati i listini”, ha assicurato Giuliano Giovannini, Iveco product marketing. L’impegno progettuale si è concentrato su entrambe le versioni, cabinato e furgone. Sono nati così due nuovi veicoli in uno: un Daily cabinato rinnovato e un Daily furgone completamente nuovo. Quest’ultimo ha migliorato le proprie prestazioni in termini di maneggevolezza e capacità di carico, grazie a volumetrie ottimizzate, con un piano di carico più accessibile. Il riposizionamento del Daily nel segmento furgone a ruota singola è uno degli obiettivi più importanti che Iveco si è posta nella progettazione del veicolo. 24 TIR173-2014
Daily furgone: le nuove volumetrie La capienza è stata ottimizzata ridefinendo il rapporto tra interasse, lunghezza totale e lunghezza di carico. I passi sono stati rinnovati e si distinguono ora in tre livelli: 3.000, 3.520 e 4.100 mm, gli ultimi due disponibili sia a sbalzo corto sia a sbalzo allungato. I nuovi modelli hanno volumetrie di carico che vanno da 7,3 a 19,6 m3. La versione da 10,8 m3 è la migliore per l’efficienza del carico, indice che misura il rapporto che c’è tra la lunghezza del piano di carico e la lunghezza totale. La nuova sospensione anteriore QuadLeaf, standard per tutti i modelli fino a 3,5 Ton, rappresenta la sintesi tra le due precedenti versioni per ruota singola e ruota gemellata, garantendo il guadagno di portata della prima, l’altezza da terra e il carico ammissibile sull’asse della seconda. La terza generazione del Daily è oggi best-in-class in termini di efficienza del volume carico e di maneggevolezza con un diametro di sterzata di 11,9 m. La massa totale a terra del furgone va da 3,3 a 7 Ton con volumetrie da 7,3 fino a 19,6 m3. Il furgone è offerto con altezze fino a 2.100 mm per consentire di muoversi in piedi nel vano di carico anche a operatori di alta statura. La lunghezza esterna va da 5.040 a 7.500 mm, quella del vano di carico, a partire dai 2.600 mm può raggiungere i 5.100 mm: il pianale ha subito un abbassamento di 55 mm. Il nuovo Daily furgone può trasportare carichi fino a 4.000 kg. Il cabinato L’offerta prevede versioni con massa totale a terra da 3,3 a 7 Ton, interasse da
Nella foto in alto Lorenzo Sistino, brand president di Iveco mentre presenta il Daily 2014. Sotto il cabinato e un particolare della plancia e dell’interno
sel e metano) e nove potenze da 106 a 205 Cv. I motori sono disponibili in versione Euro 5b+ con Egr o in versione Euro 6 con sistema misto Egr + Scr. Il sistema di post-trattamento è compatto ed è posizionato all’altezza del telaio senza incidere sullo spazio di carico. Sulle versioni Euro 6 il sistema Common Il nuovo Daily è stato presentato con nuove volumetrie. La capienza ottimizzata permette capacità di carico che vanno da 7,3 a 19,6 m3. Il furgone può trasportare carichi fino a 4.000 kg
3.000 a 4.750 mm e lunghezze allestibili fino a 6.190 mm. Il modello con passo da 4.100 mm a ruota singola consente una lunghezza allestibile fino a 4 metri e mezzo. Il nuovo Daily cabinato è l’unico nella sua classe con portata utile fino a 4.700 kg e anche il carico massimo sugli assi anteriore e posteriore è ai vertici della categoria. La motorizzazione da 146 Cv per le versioni a ruota gemellata viene ora offerta anche con cilindrata da 2,3 litri e turbina a geometria variabile, a vantaggio della portata (+60 kg), dei consumi e delle emissioni. I motori Sono due i motori disponibili, rispettivamente da 2,3 e 3 litri, due alimentazioni (die-
Rail di nuova generazione consente pressioni di iniezione fino a 2.000 bar. La gamma è inoltre completata dalla versione a metano Natural Power da 136 Cv, che consente di minimizzare il costo del carburante, le emissioni inquinanti e l’impatto sonoro. Tutti i cambi sono a 6 marce, anche il cambio automatizzato Agile, utilizzabile sia in modalità automatica sia in modalità sequenziale. Sicurezza e risparmio L’Electronic stability program (Esp) è diventato di serie. Oltre a questo sistema, il nuovo Daily introduce altre tecnologie, tra cui il Lane departure warning system (Ldws), che segnala acusticamente quando il veicolo esce dalle linee che delimitano la corsia di
marcia senza che siano stati azionati gli indicatori di direzione, molto efficace nella prevenzione di incidenti dovuti a distrazioni o a colpi di sonno. Grande importanza al contenimento dei consumi: il risparmio è mediamente del 5,5%, ma può essere ulteriormente abbassato fino al 14% con EcoPack (che include lo Start&Stop) nella guida urbana. Disponibile anche la funzione EcoSwitch che consente di attivare una mappatura del motore con disponibilità di coppia massima ridotta (particolarmente adatta alle condizioni di carico parziale) e una limitazione di 5km/h della velocità massima del veicolo. Lo Smart Alternator è una modalità evoluta di funzionamento dell’alternatore che consente il recupero dell’energia cinetica del veicolo in fase di rilascio e disattiva l’assorbimento di potenza in condizioni di batteria carica. Infine, l’EcoMac è una logica di funzionamento del climatizzatore automatico che ottimizza il funzionamento del compressore in funzione del reale fabbisogno di raffreddamento dell’abitacolo, tenendo conto della temperatura equivalente percepita. I numeri di Iveco La quota di mercato di Iveco in Europa è stata nel 2013 del 10,9%, cresciuta all’11,3 nel primo trimestre di quest’anno. A fare da padrone in casa Iveco il segmento dei medi, che nel primo trimestre 2014 ha registrato una percentuale di vendite del 31,5% nel mercato europeo, con il segmento light, quello del Daily, al 10,7% e il segmento pesante (Stralis) all’8,2. Iveco nel 2013 ha venduto circa 122mila veicoli. TIR173-2014 25
Tecnica
Il mercato europeo dei veicoli commerciali e industriali si rimette in marcia. L’Italia, dopo un 2013 ancora molto faticoso, sembra intravedere i primi segnali di ripresa in tutti i segmenti. Ma sono i Paesi entrati di recente nell’Ue a mostrare performance di crescita eccezionali di Emilio Di Camillo
Leggeri e pesanti, boom di vendite nell’Est Europa S
e il 2013 ha segnato in tutta Europa il punto di svolta verso la ripresa di vendite e immatricolazioni dei veicoli pesanti, anche a seguito del miglioramento del ciclo economico dopo la recessione del 2012, il primo quadrimestre dell’anno in corso sta consolidando la ripresa. Anche in Italia, archiviato un 2013 ancora molto faticoso, si cominciano a vedere segnali positivi. I primi quattro mesi 2014 hanno fatto registrare risultati in crescita per la vendita dei commerciali leggeri (+15,8%), degli autocarri (8,5%) e dei veicoli con massa superiore alle 16 tonnellate (+26,1%). Boom di vendite nei paesi dell’Est Europa.
Commerciali leggeri Dopo la caduta del 2012, l’anno scorso il mercato europeo dei veicoli commerciali con massa inferiore alle 3,5 tonnellate si è andato progressivamente riprendendo, soprattutto nella seconda parte dell’anno, chiudendo il 2013 con 1.435.203 unità e con una perdita dello 0,4%. Un risultato dovuto soprattutto ai buoni risultati della Gran Bretagna e della Spagna. La prima sospinta dai maggiori incrementi del Pil, migliori anche della Germania, e la seconda per effetto della campagna di incentivi promossa dal 26 TIR173-2014
Governo spagnolo. In Italia invece abbiamo registrato un’ulteriore pesante discesa delle immatricolazioni, con un calo del 12,6% sul 2012 (100.819 unità vendute), aggravando sensibilmente la fase riflessiva, iniziata già nel secondo semestre del 2008. Infatti, se dal
Passando ai primi quattro mesi di quest’anno, nell’area Ue+Efta si sono registrate 513.981 immatricolazioni, con un aumento dell’8,7% sullo stesso periodo dello scorso anno. La Spagna, sempre con l’aiuto degli incentivi governativi, è cresciuta del 44,6%; l’Italia, con un consuntivo di
Mercato Europeo (UE+Efta) Autocarri (>3,5 t) per quadrimestre migliaia unità
140 120 100 80 60 40 20 0 volumi
1/2012 103
2 97
3 96
1/2013 89
2 93
3 130
1/2014 94 Fonte Acea
2009 al 2011 tale discesa si era mantenuta su valori abbastanza contenuti, l’effetto della manovra recessiva del Governo Monti e poi del Governo Letta ha causato un vero crollo del mercato, sceso di oltre il 58% rispetto al 2007, anno che ha preceduto la crisi globale.
38.447 unità, del 15,8% (in risalita dalla fine dello scorso anno); la Gran Bretagna del 12,2%. Rimane in rosso la Francia, che comunque riduce la perdita complessiva dello 0,3%. Negativa anche l’area Efta, con una perdita del 7,9%. Sale invece brillan-
temente del 14,9% l’area della Ue 13 (nuovi membri della Comunità europea). Per l’Italia in particolare è disponibile anche il dato di maggio, pubblicato da Unrae, che la vede proseguire nel trend positivo con un aumento nel cumulato dei primi 5 mesi del 16,2% sullo scorso anno, con 49.022 unità immatricolate. Autocarri Anche per i veicoli con massa complessiva superiore alle 3,5 Ton c’è stata l’anno scorso una buona ripresa dopo la caduta del 2012. Il mercato europeo è cresciuto complessivamente del 6,2%, chiudendo a 313.766 unità immatricolate, sia per il miglioramento del clima economico che per l’anticipazione degli acquisti dell’ultima parte dell’anno, legata all’introduzione dal 1° gennaio di quest’anno della nuova legislazione Euro 6. Nel consuntivo dell’anno sono rimasti leggermente inferiori alla media i risultati finali di Francia (-1,6%) e Germania, che hanno chiuso comunque in sostanziale pareggio con l’anno precedente (-0,2%). Risultati ancora positivi per la Spagna (+2,4%). In deciso progresso la Gran Bretagna, che ha chiuso l’anno con un brillantissimo +25,2% e che si è decisa-
Italia - Immatricolazioni Autocarri >16t Rimorchi e Semirimorchi > 3,5 t 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0
2008 34477 17439
2007 autocarri 35820 rimorchi 17746
2009 19086 8340
2010 18130 8805
2011 19474 9759
2012 13741 6439
2013 12596 6536 Fonte Anfia
Mercato Europeo (Ue+Efta) veicoli commerciali < 3,5t per quadrimestre migliaia unità
540 520 500 480 460
mente affermata come secondo mercato continentale, superando di gran lunga la Francia. L’area Efta registra un -3,6%. Molto buoni i risultati dell’area dell’Ue 13, che incrementa ancora il suo saldo positivo (+17,1%), soprat-
chiuso l’anno con una nuova perdita invece l’Italia (-8,3%), che nel 2013 ha immatricolato solo 12.596 unità, superata anche dalla Spagna, con cifre di vendita che non si vedevano dagli anni ’80 del secolo scorso, come
440 420 400
volumi
1/2012
2
3
1/2013
2
3
1/2014
501
458
481
473
442
521
514 Fonte Acea
Mercato Ue + Efta veicoli commerciali < 3,5 Maggiori Paesi - cumulativo aprile 2014 volumi in ‘000
diff. %
140
- 50 - 45 - 40 - 35 - 30 - 25 - 20 - 15 - 10 - 5 - 0 - -5
120 100 80 60 40 20 0 Francia
2014 123,8 2013 124,2
U.K.
Germ.
Italia
Spagna
EU13
Altri
100,5 89,6
66,1 62,9
38,4 33,2
35,7 24,7
35,3 30,7
114,2 107,5 Fonte Acea
tutto per i buoni risultati della Polonia (+20%) e della Repubblica Ceca (+19,5%). Positiva anche la maggior parte dei mercati del Nord Europa, con risultati particolarmente brillanti in Irlanda, in progresso nel periodo del 39%, e in Portogallo (+26,5%). Ha
sottolineato anche dalle immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi (che nel 2013 sono andati comunque riprendendosi nella seconda parte dell’anno, risalendo dell’1,9%.). Il crollo del mercato degli autocarri è coinciso con quello dei
rimorchi e semirimorchi. Da tener presente che oggi il 46% del mercato dei rimorchi e semirimorchi è rappresentato da veicoli di marca estera, che erano il 18,1% nel 2001 e il 27,5% nel 2008. A sottolineare la dimensione del crollo del mercato italiano degli autocarri basta un’occhiata al grafico in alto, che sotto forma di numeri mostra la perdita rispetto all’anno migliore in assoluto: il 2007. Mentre le curve sia dell’Italia che della Ue+Efta viaggiano sostanzialmente in parallelo fino al 2010, dal 2011 si apre una forbice che si allarga sempre più: questo può essere senz’altro dovuto alla pesantezza della nuova recessione in cui l’Italia è caduta nel 2011, ma sembrerebbe altrettanto logico pensare che alcune aziende domestiche di trasporto abbiano spostato sedi operative e acquisti in Paesi con fiscalità e legislazioni sul lavoro più convenienti. E infatti anche i volumi di trasporto su strada del-
l’Italia ne hanno pesantemente risentito, con un crollo tra il 2006 e il 2012 del 33,1% contro il -9% dell’intera Ue. Nello stesso periodo il volume di trasporto su strada dei Paesi dell’Est Europeo è cresciuto del 28%. Nel primo quadrimestre di quest’anno la crescita del mercato europeo si ferma comunque per il momento a un +5%, con 93.688 unità immatricolate. Oltre alla Spagna (+41,5%) buoni solo i progressi della Germania, che sale del +10,5%, e dell’Italia che, con 4.522 unità, sale dell’8,5% dopo un lungo periodo di continue flessioni. Anche i rimorchi, con 2.195 unità immatricolate, sono cresciuti nel periodo (+39,5%). La Francia segnala invece una flessione dell’1%. Probabilmente anche per i motivi sopra ricordati la Gran Bretagna perde nel cumulato dei primi quattro mesi il 28,7%, con una discesa che continua da gennaio dopo il boom di TIR173-2014 27
Leggeri e autocarri, boom di vendite nell’Est Europa Numeri indice mercato autocarri > 3,5
UE+Efta - Mercato Autocarri pesanti < 16 t. da 2007
migliaia unità
100
40.000
90
35.000
immatricolazioni
30.000
80
25.000
70
Fonte Elaborazioni CSS su dati Acea
acquisti del dicembre dello scorso anno: 11.050 unità immatricolate, il 220% in più del dicembre 2012. Cresce invece di un sostanzioso 18,8% l’area della Ue 13, soprattutto per merito della Repubblica Ceca (+32,4%), della Romania (+61,7%), della Slovenia (+45,6%), della Polonia (+13,2%) e della Slovacchia (+12,9%). Cresce anche l’area
Efta (+13,9%) come buona parte dei mercati del Nord Europa, con la significativa eccezione dell’Olanda che riduce comunque le perdite nel quadrimestre al -22,1%. Autocarri pesanti Anche per i veicoli sopra le 16 tonnellate nel 2013 si sono recuperate le perdite del 2012,
luglio
luglio
gennaio 14
luglio
2013 70,4 34,9
gennaio 13
2012 66,4 38,2
luglio
2011 72,7 54,5
gennaio 12
2010 56,6 50,6
luglio
2009 54,6 55,4
gennaio 11
2008 98,2 96,4
luglio
2007 EU+Efta 100 Italia 100
gennaio 10
0
luglio
30
gennaio 09
5.000
luglio
10.000
40
gennaio 07
15.000
50
gennaio 08
20.000
60
Fonte Centro Studi Subalpino su dati Acea
chiudendo con un progresso dell’8,3%, soprattutto grazie alla straordinaria performance della Gran Bretagna, ma con la tenuta dei maggiori mercati, esclusa l’Italia, che ha perso un altro 3%, immatricolando solo 9.626 unità. Nel primo quadrimestre dell’anno in corso, il mercato europeo è cresciuto del 9,7%
con 73.163 unità vendute. Guidano la crescita la Spagna (+43,7%), l’Italia (+26,1%) con 3.989 unità immatricolate, la Germania (+18,3%), l’area della Ue 13 (+23,0%). Quasi nulla la crescita nel periodo della Francia (+1,7%). L’area Efta cresce del 24,4% come anche la maggior parte dei paesi del Nord Europa.
Notizie
Roma capitale degli incentivi ai commerciali La Giunta capitolina ha approvato 2,2 milioni per il sostegno al ricambio del parco. Aiuti anche a chi non rottama. Un Protocollo per la logistica urbana potrebbe sbloccare risorse anche a Milano, Napoli e Torino
Finalmente qualcosa si muove per gli incentivi ai veicoli commerciali. Roma rinnova i fondi per l’acquisto di mezzi ecologici per il trasporto delle merci in città. Con una delibera di Giunta, approvata lo scorso 4 giugno, è stato previsto lo stanziamento di 2,2 milioni di euro per sostenere l’acquisto di mezzi fino a 6,5 tonnellate con motorizzazioni Euro 5, Euro 6, a Gpl e metano. L’obiettivo è di ridurre l’inquinamento del traffico urbano e migliorare il sistema della logistica nella zona a traffico limitato (Ztl) della città.
Il provvedimento entrerà però in vigore dopo la firma di un nuovo Protocollo d’intesa tra le associazioni di categoria e il Campidoglio, che amplierà i requisiti e le condizioni di accesso ai fondi previste da un precedente accordo sottoscritto nel settembre del 2012. Per ottenere gli aiuti, infatti, non sarà più obbligatoria la radiazione di un mezzo vecchio: chi la farà, avrà diritto all’intero importo, mentre chi non rottamerà, ma ha già un permesso di accesso alla Ztl per lavoro, potrà ottenere una somma dimezzata. L’Anfia, l’associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica, e l’Unrae, l’unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri, hanno espresso la loro soddisfazione per il provvedimento e hanno auspicato che “Roma faccia da capofila di un progetto che possa essere presto esteso anche ad altri comuni italiani, per il miglioramento della logistica urbana in termini di impatto ambientale e di efficienza”. L’iniziativa si riferisce al Protocollo d’intesa sulla distribuzione urbana delle merci sottoscritto il 27 settembre 2012 dal ministero dei Trasporti e dai comuni di Milano, Napoli e Torino. Lo scopo è quello di integrare le politiche della mobilità cittadina con quelle legate alla qualità dell’aria. E in futuro potrebbero arrivare nuove agevolazioni economiche anche in queste
Uirnet, il gestore entro dicembre Si deciderà entro il prossimodicembre il gestore di UIRNet, la piattaforma logistica nazionale. Lo ha confermato il presidente Rodolfo De Dominicis che ha puntualizzato l’iter e i contenuti della gara per l’amministrazione del sistema che consentirà la gestione telematica delle informazioni relative ai nodi, come porti e interporti, e le metterà a disposizioni dei vettori. Chi lo gestirà, dovrà realizzare un piano aziendale basato su un’analisi di mercato relativa al mondo dell’autotrasporto e alle infrastrutture fisse. Da questa indagine scaturiranno le proposte in merito ai tempi e alle modalità di introduzione del servizio, oltre ai benefici economici diretti e indiretti sugli utilizzatori e sul sistema paese. Lo scopo è quello di recuperare parte del divario logistico che grava oggi sugli operatori logistici italiani.
città firmatarie del Protocollo. Intanto, il ministero dello Sviluppo economico ha fatto sapere a TIR che i fondi stanziati all’inizio dell’anno per l’acquisto di veicoli ecologici sono ufficialmente terminati, ma non si esclude la possibilità di trovare concessionari che abbiano ancora a disposizione le agevolazioni.
Volvo, cambio a doppia frizione per i pesanti Si chiama I-Shift Dual Clutch il cambio con un sistema a doppia frizione per veicoli pesanti, lanciato da Volvo Trucks. Sarà disponibile dall'autunno 2014 sul modello FH con motori D13 Euro 6 e con potenze di 460, 500 e 540 cavalli. I-Shift Dual Clutch è composto da due cambi collegati. Durante la variazione di
marcia, il primo viene disinnestato nello stesso momento in cui viene inserito il secondo. In questo modo non si verificano interruzioni nell’erogazione di coppia e il mezzo non perde velocità, permettendo al conducente di avere una guida più comoda ed efficiente. Inoltre, viene ridotto il rischio di trovarsi bloccati su strade
scivolose o irregolari, come nel caso del trasporto di legname. Il sistema è particolarmente efficace sui pendii e sui tragitti con molte curve, o quando si guida in città, dove non mancano rotatorie e semafori. Sarà disponibile come alternativa al cambio I-Shift e a quello manuale.
TIR173-2014 29
Fisco
di Angelo Ciaravolo
I
n arrivo le prime comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate sulle anomalie rilevate nei dati degli studi di settore per il triennio 20102012 ai contribuenti in possesso del codice pin utile per accedere ai servizi telematici del Fisco (Entratel o Fisconline). Intanto arriva anche la proroga al 7 luglio per i versamenti di Unico 2014, estendibile fino al 20 agosto con l’aggiunta
COSA R ICOR DAR E
L’A GENZ IA DEL LE EN TRA TE STA CON TROL LANDO GLI STUDI DI SE TTORE PE R IL TR IENNIO 2010 /2012. AT TR AVE RSO U N ME SSAGGIO SU CEL L ULA RE O VIA E-MAIL S TA INV ITA NDO I CON TR IBU EN TI A CON T ROL LA RE LA P ROP R IA POSIZ ION E
TR A L E P RINCC IP PAL I ANOMAL IE P ER GL I AUTO TRA SP P OR TA TOR R I C I SO ONO INCOE RE NZE SUI BENI S TR UMEN TA LI E SUL LA P RE SE NZA DI SOCI CON P E RCE N TUA LE DI LAVORO P RES TA TO I NF E RIOR E AL 50% P ER RISPONDE RE AL LA COMUNICA ZIONE DE L LE EN TRA TE OCC OR RE UTILIZ ZA R E L’A P POSITO SOF TW ARE DISPONIBIL E SUL SITO WWW.AGENZ IA EN TR ATE.I T
Ecco come affrontare gli studi di settore Valore dei beni strumentali e soci lavoratori le irregolarità più ricorrenti. Per Unico 2014 il termine si sposta al 7 luglio o al 20 agosto con aggiunta dello 0,40% dello 0,40 per cento. L’Agenzia delle Entrate, attraverso un messaggio sul cellulare o all’indirizzo di posta elettronica, sta invitando i contribuenti a verificare la propria posizione direttamente dal proprio cassetto fiscale (la stessa comunicazione viene inviata anche all’intermediario). Vediamo in dettaglio quali anomalie potrebbero essere contestate agli autotrasportatori e i rimedi per evitare di finire nella lista nera del fisco. Principali anomalie Per le imprese di autotrasporto, sottoposte agli studi di settore, le anomalie più ricorrenti potrebbero riguardare eventuali incoerenze relative ai beni strumentali. In pratica, la comunicazione del fisco po30 TIR173-2014
trebbe rilevare una discrasia tra la mancata indicazione del valore dei beni strumentali e l’indicazione delle relative quote di ammortamento riportata nei rispettivi quadri F o G del modello Unico, relativo ai periodi d’imposta 2010-2012. Altra anomalia potrebbe invece interessare la presenza di soci con percentuale di lavoro prestato inferiore al 50 per cento e assenza di altro personale. In questo caso, l’indicazione di bassi valori percentuali del lavoro prestato dai soci, in mancanza di altro personale dedicato all’attività di autotrasporto, per il fisco, rappresenta una possibile irregolarità. In questi casi il sistema accende il semaforo rosso e cerca di capire se si tratta di una semplice dimenticanza o se invece si
è in presenza di un contribuente furbo che cerca di ridurre l’importo dei ricavi fino a renderli “congrui” con quelli effettivamente dichiarati. Per questo motivo, nella comunicazione delle irregolarità riscontrate, l’amministrazione finanziaria rammenta che nell’eventualità che lo stesso “errore“ dovesse risultare anche nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2013 (modello Unico 2014), la posizione del contribuente verrà inserita automaticamente nelle liste da sottoporre a controlli più approfonditi. Ricorda anche che le verifiche, oltre ai soggetti “non congrui“, saranno estese a quelli che, pur risultando congrui, presentano anomalie nei dati dichiarati e a quei soggetti che omettono di alle-
Come rimediare Chi dovesse ricevere la suddetta comunicazione, contenuta nel proprio cassetto fiscale, può scegliere di adeguarsi e pagare le somme dovute, a seguito delle correzioni, oppure potrà fornire le risposte o gli eventuali chiarimenti utilizzando obbligatoriamente l’apposito software disponibile gratuitamente sul sito internet all’indirizzo www.agenziaentrate.it, denominato “Comunicazioni anomalie 2014“ (l’invio telematico è possibile fino al 30 maggio 2015). Chi decidesse invece di non rispondere all’invito, rischia un controllo più pressante da parte dell’amministrazione finanziaria, fino a un eventuale accertamento induttivo. Ricordiamo che coloro che vorranno accedere al cassetto fiscale, e conoscere la propria posizione in merito agli studi di settore, dovranno richiedere il codice pin e la password di accesso ai servizi online dell'Agenzia.
Le vostre domande
gare il modello di comunicazione dei dati rilevanti per gli studi di settore, pur essendone obbligati.
TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma
Credito nel 730 Sono un autista di una ditta di autotrasporto. Dal mio 730 di quest’anno emerge un credito di poco più di 4 mila euro. É vero che sarò soggetto a verifiche, prima di poter recuperare il suddetto importo? Enzo Ciavano Imperia
to dall’Agenzia delle Entrate un invito a trasmettere, entro 30 giorni, copia dell’attestazione di versamento delle ritenute d’acconto e delle spese deducibili riportate nell’Unico 2012. La lettera riportava però la data del 29 aprile 2013. Sono già fuori termine? Franco Poggi Verona
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente precisato che nel caso di rimborsi superiori a 4 mila euro derivanti da eventuali spese per interventi di ristrutturazione e/o da interessi passivi sul mutuo prima casa, il controllo preventivo dell’amministrazione finanziaria scatta soltanto se nella dichiarazione siano presenti familiari a carico oppure eccedenze di crediti riportati dall’anno precedente. I rimborsi saranno disposti direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro il mese di ottobre (prima del termine massimo di sei mesi previsto dalla legge).
Non deve preoccuparsi della data riportata nella lettera (è stato commesso un errore informatico). I trenta giorni decorrono dalla data di effettivo ricevimento della comunicazione.
Tempi di risposta Sono un padroncino a cui, pochi giorni fa, è stato recapita-
Riconfermate le agevolazioni A ridosso delle dichiarazioni dei redditi, tramite un comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 30 maggio scorso, sono state confermate le vecchie deduzioni forfettarie per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il comune in cui ha sede l’impresa. La misura dell’agevolazione è pari a 56 euro giornalieri per i trasporti effettuati all’interno della regione e delle regioni confinanti. La deduzione spetta altresì per i trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35 per cento di quello spettante per i medesimi trasporti nell’ambito della regione o delle regioni confinanti. Per i trasporti effettuati invece oltre tale ambito, l’importo giornaliero riconosciuto è di 92 euro. E da subito, le imprese di autotrasporto merci, sia in conto proprio sia in conto terzi, potranno usufruire del credito per versamenti del contributo al Ssn sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva, a pieno carico, non inferiore a 11,5 Ton. In particolare, le imprese potranno recuperare fino a un massimo di 300 euro per ciascun veicolo, tramite il modello F24 (indicando il codice tributo “6793”) sulle somme versate nell’anno 2013.
Omissioni nello spesometro Sono titolare di un’azienda di autotrasporto. Lo scorso aprile ho inviato regolarmente lo spesometro. Mi sono accorto di aver omesso alcune operazioni. Sono ancora in tempo per integrare il modello trasmesso? Andrea Alpi Treviso Sì, utilizzando il ravvedimento operoso potrà sanare gli even-
Chi non deve temere i controlli L’accertamento in base agli studi di settore non potrà essere effettuato nei confronti delle imprese che hanno dichiarato ricavi di ammontare superiore a 5.164.569 euro. Sono inoltre esclusi i contribuenti cosiddetti “minimi”, quelli che hanno iniziato o cessato l’attività nel periodo d’imposta, le imprese in liquidazione ordinaria, coatta o fallimentare ma anche quelle che hanno interrotto l’attività nel corso dell’anno o che hanno affittato l’unica azienda. Un’ulteriore causa di esclusione si verifica anche nei casi di conferimento, trasformazione e scissione dell’impresa e di donazione da padre a figlio. Le cooperative, le società consortili e i consorzi sono infine esclusi dall’applicazione degli studi di settore. Proroghe Il fisco concede un po’ di ossigeno alle magre casse degli autotrasportatori sottoposti agli
tuali errori. Contestualmente dovrà versare una sanzione ridotta a un ottavo del minimo che è pari a 32 euro. Bonus 80 euro Ho un’azienda di trasporti con cinque dipendenti. Ai fini del bonus di 80 euro, in che modo posso determinare esattamente il reddito e il relativo importo spettante? Silvio Bucci Caserta Come sostituto d’imposta deve fare riferimento al reddito complessivo del dipendente, al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze. In particolare, dovrà tener conto dei dati reddituali a sua disposizione: reddito previsionale, eventuali detrazioni da corrispondere durante l’anno, ma soprattutto delle comunicazioni del lavoratore, che, se titolare di reddito superiore a 26 mila euro, dovrà darne comunicazione al proprio datore di lavoro.
studi di settore. Il calcolo e i pagamenti delle imposte e dei contributi (Irpef, Irpeg, Irap, Iva, addizionali, contributi, ecc.), derivanti dal modello Unico, possono essere effettuati regolarmente fino al 7 luglio, senza maggiorazioni, e dall’8 luglio fino al 20 agosto, con l’aggiunta dello 0,40 per cento. Del rinvio possono beneficiare anche i contribuenti che partecipano a società che applicano gli studi di settore oppure a imprese soggette a studi di settore (soci di società di persone, i collaboratori di imprese familiari e i coniugi di aziende coniugali, nonché i soci di società a responsabilità limitata che hanno optato per il regime di trasparenza fiscale). Non rientrano nella proroga le società di capitali (Spa, Srl e Sapa) che hanno approvato il bilancio nello scorso mese di giugno. Sul fronte degli studi di settore la proroga concede dunque anche un termine maggiore alle imprese per decidere se adeguare i propri ricavi alle risultanze di Gerico 2014. TIR173-2014 31
di Mariangela Pagano
Lavoro
Per ottenere le agevolazioni bisogna inviare domanda all’Inps con i dati dell’azienda, la data degli accordi di secondo livello e l’indicazione dell’ente previdenziale
Premi di risultato, così gli sgravi contributivi Un decreto ministeriale fissa le risorse riconosciute ai datori di lavoro per le somme corrisposte come retribuzione aggiuntiva nel 2013 in base alla contrattazione di secondo livello
F
issati gli sgravi contributivi per i datori di lavoro che hanno riconosciuto nel 2013 premi di risultato in base alla contrattazione di secondo livello. Il decreto ministeriale del 14 febbraio 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 123 del 29 maggio 2014 e fissa, per l’anno in corso, la misura massima percentuale della retribuzione aggiuntiva, prevista dai contratti collettivi aziendali o territoriali, oggetto dello sgravio contributivo. Le risorse per il finanziamento degli sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello sono ripartite nella misura del 62,5% per la contrattazione aziendale e del 37,5% per la contrattazione 32 TIR173-2014
territoriale. Con riferimento alle somme corrisposte nell’anno 2013, con effetto dal 1° gennaio 2014, ai datori di lavoro è riconosciuto, nel limite delle risorse stanziate, uno sgravio contributivo sulle somme corrisposte in esecuzione di accordi aziendali e territoriali, nella misura del 2,25% della retribuzione contrattuale percepita. Ai fini della fruizione dello sgravio, i contratti di secondo livello devono essere sottoscritti dai datori di lavoro, depositati presso la Direzione territoriale del lavoro competente entro il 29 giugno e prevedere erogazioni correlate a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa, oltre che collegate ai risultati riferiti all’andamento economico o agli utili dell’impresa o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale. Nel caso di contratti territoriali, qualora non risulti possibile la rile-
vazione di indicatori a livello aziendale, sono ammessi i criteri di erogazione legati agli andamenti delle imprese del settore sul territorio. La concessione dello sgravio contributivo è subordinata al rispetto della normativa in materia di regolarità contributiva. Ai fini dell’ammissione allo sgravio, i datori di lavoro dovranno inoltrare, esclusivamente in via telematica, apposita domanda all’Inps, secondo le indicazioni che fornirà l’Istituto medesimo. La domanda deve contenere i dati identificativi dell’azienda, la data di sottoscrizione dell’accordo e dell’avvenuto deposito, l’indicazione dell’Ente previdenziale al quale sono versati i contributi pensionistici e ogni altra indicazione che potrà essere richiesta dall’Istituto di previdenza. L’ammissione allo sgravio avviene a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello fissato dall’Inps quale termine unico per la trasmissione delle istanze.
Produttività, più semplice il deposito degli accordi sindacali Successivamente all’entrata in vigore della misura inerente la detassazione dei premi di produttività per l’anno 2014 (si veda Tir 172), il ministero del Lavoro, con la circolare n. 14 del 29 maggio scorso, ha reso dei chiarimenti, soprattutto in ordine alle formalità di deposito degli accordi sindacali sottoscritti sia a livello aziendale che territoriale, presso le Direzioni territoriali del lavoro competenti. In
un’ottica di semplificazione per le imprese, il ministero di via Veneto ha sancito che i datori di lavoro che avessero effettuato regolarmente il deposito degli accordi aziendali l’anno scorso, non dovranno ripeterlo per l’anno corrente, qualora applichino sostanzialmente lo stesso precedente accordo. In quanto il Dpcm del 19 febbraio 2014 ha confermato totalmente le previsioni contenute nel Dpcm
Lavoro
A
ncora novità riguardo al Durc, il documento unico di regolarità contributiva che attesta l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di Inps, Inail e Cassa edile. L’Inps con il messaggio n. 5192 del 6 giugno scorso, ha fornito ulteriori chiarimenti in ordine al sistema di gestione del Durc interno, a cui sono subordinati i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in mate-
ria di lavoro e legislazione sociale. A partire dallo scorso mese di maggio, l’Inps, mediante posta elettronica certificata (Pec) ha cominciato a inviare all’intermediario il preavviso di Durc interno negativo con l’invito a regolarizzare la propria posizione. Nell’ipotesi in cui non sia disponibile l’indirizzo Pec dell’intermediario, il preavviso verrà inviato direttamente all’indirizzo Pec dell’azienda o a quello del suo titolare o rappresentante lega-
zione decorreranno dalla data di notifica della comunicazione, regolarmente recapitata come attestato dalla notifica di consegna. In caso di dilazioni di crediti in fase amministrativa o presso gli agenti della riscossione, la presentazione della domanda di dilazione nei 15 giorni assegnati dal preavviso di Durc interno negativo impedisce la cosiddetta “trasformazione del semaforo da giallo in rosso” nel sistema informativo. Pertanto il semaforo giallo rima-
Durc, comunicazioni solo via posta elettronica La Pec sarà la via prioritaria con la quale l’Inps invierà il documento unico di regolarità contributiva. Se l’intermediario ne è sprovvisto, l’invio verrà fatto direttamente all’azienda del 22 gennaio 2013, che aveva disciplinato la detassazione per l’anno 2013. Per quanto riguarda gli accordi territoriali, stipulati nel 2013 e non formalmente scaduti o annullati, sarà possibile applicare la detassazione anche per i mesi precedenti la sottoscrizione del nuovo accordo per il 2014, a condizione che quest’ultimo sia conforme a quello dell’anno scorso. Diversamente valgono i principi generali contenuti nel decreto ministeriale, che prevedono l’onere a carico dell’azienda di depositare gli accordi collettivi, corredati dall’autodichiarazione di conformità al Dpcm del 19
febbraio 2014. Da ultimo si ricorda che le somme detassabili (uguali a quelle dello scorso anno), erogate a titolo di retribuzione di produttività, in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale, sono assoggettate all’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10%. La tassazione agevolata può essere applicata entro un importo imponibile non superiore a 3.000 euro lordi a favore dei titolari di reddito di lavoro dipendente che non abbiano superato, nell’anno 2013, la soglia di 40 mila euro.
PEC le. In caso di assenza di indirizzo Pec anche da parte dell’azienda, la comunicazione verrà spedita con raccomandata. Il processo di invio della Pec si considera positivamente concluso soltanto all’atto della ricezione della ricevuta che attesta l’effettiva consegna al destinatario. Tale processo, viceversa, può concludersi con esito negativo nel caso in cui, pur essendo stata recapitata la comunicazione, non sia andata a buon fine la sola restituzione della ricevuta di consegna. In tal caso l’Inps provvederà a emettere una nuova comunicazione, sostitutiva della precedente. I 15 giorni utili alla regolarizzazione della propria posi-
ne sospeso fino al termine entro cui deve essere definita l’istanza di dilazione oppure, in caso di accoglimento dell’istanza, fino al termine entro cui il datore di lavoro deve versare la prima rata. Scaduti tali termini, l’Inps verificherà l’esito positivo o negativo del procedimento ed elaborerà il Durc interno corrispondente. Riservandosi di fornire istruzioni più dettagliate, l’istituto previdenziale in prima battuta ritiene che in casi particolari, in cui la rateazione del debito contributivo sia avviata tardivamente per cause non imputabili al datore di lavoro, sarà possibile annullare il Durc negativo, forzando il semaforo contrassegnato con il lucchetto chiuso. TIR173-2014 33
Normative
di Andrea Giuli
Albo, guida alle nuove competenze del Comitato Centrale Diverse modifiche hanno ridisegnato i compiti dell’organo di raccordo dell’autotrasporto. Tra le novità, il controllo sulla regolarità per tutelare le aziende sane
N
egli ultimi due anni la disciplina e il funzionamento del Comitato Centrale, già previsti nel decreto legislativo 21 novembre 2005 numero 284, hanno avuto importanti modifiche normative. Da un lato è intervenuta la norma del 2012 sulla cosiddetta spending review (decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con la L. 7 agosto 2012, n. 135) che ha variato la composizione del vertice del Comitato e l’ha incardinato completamente nell’ambito del Dipartimento per i Trasporti Terrestri del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dall’altro, la legge di stabilità per il 2014 (art. 1, comma 92, L. 27 dicembre 2013, n. 147) ha assegnato al 34 TIR173-2014
Comitato Centrale altre importanti attribuzioni in materia di verifica dei requisiti posseduti dalle imprese di autotrasporto iscritte all’Albo, di accertamento della congruità dei mezzi e dei dipendenti per il concreto svolgimento dell’attività economica e di controllo sul mantenimento dei requisiti, nonché di risoluzione delle problematiche connesse con l’accesso alla professione e al mercato. Il nuovo ruolo del Comitato Centrale Dal combinato disposto di questi interventi normativi emerge il nuovo ruolo del Comitato Centrale e la sua diversa composizione per il triennio 2014-2017. Il nuovo
organismo, per effetto della L. 135 del 2012, si struttura e opera quale centro di costo interno al Dipartimento dei Trasporti Terrestri. Anche la composizione di vertice del Comitato riflette tale posizione. La nuova struttura non è più presieduta da un Consigliere di Stato, ma da un dirigente generale del Mit, che quindi potrà operare solo ed esclusivamente nell’ambito delle strette linee guida previste dal ministro e delle indicazioni del Dipartimento. Il vicepresidente di estrazione “ministeriale” avrà – a differenza di prima – una piena responsabilità per l’attività amministrativa e contabile del Comitato, per cui dovrà rendere conto delle entrate
registrate e delle spese effettuate. Le competenze in corso di attuazione La profonda modifica del Comitato Centrale la troviamo nelle attribuzioni a esso conferite (si veda anche la tabella in pagina). Alle prime sei, già previste con il D.Lgs. 284/2005, quali la formazione e l’aggiornamento dell’Albo, la determinazione delle quote annuali, le misure a sostegno delle imprese (formazione, informazione, controlli ai veicoli, sicurezza stradale), si aggiungono ora, per effetto della legge di stabilità, anche le attività di studio e consulenza, la verifica della regolarità del-
Tutti i riferimenti normativi e i tempi di attuazione RIFERIMENTO
La nuova composizione del Comitato Centrale prevede che alla presidenza sia ora nominato un dirigente generale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
le imprese iscritte e il controllo del perdurare dei requisiti per l’esercizio della professione. Con queste tre nuove competenze, in corso di attuazione, salgono da sei a nove le attribuzioni riconosciute dalla normativa al Comitato Centrale, in quanto erano già state cancellate, rispettivamente con la legge 22 dicembre 2008, n. 201, e con la legge 7 agosto 2012, n. 135, le funzioni di coordinamento con le attività dei Comitati regionali (previsti dallo stesso decreto 284/2005, ma che non sono mai stati costituiti nel nostro ordinamento) e i compiti di attuazione delle direttive e delle iniziative della soppressa Consulta per l’Autotrasporto e la Logistica.
COMPETENZA
ATTUAZIONE
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera a)
Curare la formazione, tenuta e pubblicazione dell'Albo delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi
Attuata con art. 11, Dpr 10 luglio 2009, n. 123 e art. 3 del Dpr 9 luglio 2010, n. 134
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera d)
Determinare le quote annuali dovute dalle imprese di autotrasporto, in base a quanto disposto dal Dpr 681/1994;
Attuata con art. 5, Dpr 9 luglio 2010, n.134
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera e)
Effettuare studi per le strategie di governo del settore, realizzare iniziative di formazione del personale addetto ai controlli sui veicoli pesanti, attuare iniziative di assistenza e di sostegno alle imprese di autotrasporto, studi e ricerche, formazione e informazione, esprimere il proprio avviso su progetti di provvedimenti amministrativi in materia di autotrasporto, formulare indirizzi in materia di certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili, di rifiuti industriali e di prodotti farmaceutici;
Attuata con Dpr 10 luglio 2009, n.123 (in particolare art. 13), Dpr 9 luglio 2010, n. 134 (articolo 3)
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera f)
Accreditare gli organismi di certificazione di qualità
Attuata con Dpr 10 luglio 2009, n.123 (in particolare art. 13) e Dpr 9 luglio 2010, n. 134 (art. 3)
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera h)
Attuare le direttive del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di autotrasporto
Attuata con Dpr 10 luglio 2009, n.123 (in particolare art. 11)
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera i)
Curare attività editoriali e di informazione alle imprese di autotrasporto, anche attraverso strumenti informatici e telematici
Attuata con Dpr 10 luglio 2009, n.123 (in particolare art. 13) e Dpr 9 luglio 2010, n. 134 (art. 3)
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera l-bis aggiunta con comma 92, art. 1, L. 147 del 2013
Svolgere funzioni di studio e di consulenza con specifico riferimento a progetti normativi, alla risoluzione delle problematiche connesse con l'accesso al mercato dell'autotrasporto e alla professione di autotrasportatore
Da attuare con direttiva ministeriale e delibera del nuovo Comitato Centrale
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera l-ter aggiunta con comma 92, art. 1, L. 147 del 2013
Verificare l'adeguatezza e regolarità delle imprese iscritte, in relazione alle modalità concrete di svolgimento dell'attività e alla congruità fra parco veicolare e numero dei dipendenti autisti, nonché alla regolarità della copertura assicurativa dei veicoli, anche mediante l'utilizzazione dei dati presenti nel Ced presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dei collegamenti telematici fra i sistemi informativi dell'Inail, dell'Inps e delle Camere di Commercio
Da attuare con direttiva ministeriale e delibera del nuovo Comitato Centrale
Art. 9, comma 2, D.Lgs. 284/2005, lettera l-quater aggiunta con comma 92, art. 1, L. 147 del 2013
Svolgere attività di controllo sulle imprese iscritte, al fine di garantirne la perdurante e continua rispondenza ai requisiti previsti per l'esercizio della professione come definiti ai sensi del regolamento (Ce) n. 1071/2009
Da attuare con direttiva ministeriale e delibera del nuovo Comitato Centrale
art. 9, comma 2, lettera b), D.Lgs. 284/2005
Coordinare l'attività dei Comitati regionali
Abrogata con L. 201 del 2008
art. 9, comma 2, lettera c), D. Lgs. 284/2005
Decidere, in via definitiva, sui ricorsi avverso i provvedimenti dei Comitati regionali
Abrogata con L. 201 del 2008
art. 9, comma 2, lettera g), D.Lgs. 284/2005
Verificare, in collaborazione con la Consulta, il rispetto dell'uniformità della regolamentazione e delle procedure, nonché la tutela delle professionalità esistenti
Soppressa con L. 135 del 2012
art. 9, comma 2, lettera i), D.Lgs. 284/2005
Proporre alla Consulta iniziative specifiche, nell'interesse del settore dell'autotrasporto
Soppressa con L. 135/2012
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Normative
maggio 2014, la Corte di Cassazione − sezione lavoro − ha ritenuto legittimo il licenziamento per giustificato motivo soggettivo dell’autista che, trovandosi alla guida del camion del datore di lavoro, provochi un incidente stradale con conseguente danneggiamento del carico trasportato. La Cassazione ha quindi confermato le conclusioni della Corte di Appello dell’Aquila che aveva individuato nell’alta velocità mantenuta, del tutto inadeguata allo stato dei luoghi, il motivo principale per cui l’auti-
dempimento degli obblighi professionali che “ben può costituire giustificato motivo soggettivo di licenziamento, rappresentando, come accertato in fatto dalla Corte territoriale, una valida ragione per il venir meno da parte del datore di lavoro della fiducia sull’esattezza delle future prestazioni lavorative del soggetto”. Copertura assicurativa Con sentenza n. 5944 del 14 marzo scorso, la III sezione civile della Corte di Cassazione ha
Incidente e danno al carico: ok al licenziameto La Corte di Cassazione autorizza la cessazione del rapporto di lavoro per l’autista che ha provocato un sinistro e danneggiato il carico. Sentenze su copertura assicurativa e omissione di soccorso
L’
autista che provoca un incidente con danno del carico può essere licenziato. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione che in una sentenza che ha fatto molto discutere dà ragione all’azienda che aveva licenziato un autista, colpevole di aver sforato i limiti di velocità, provocando un incidente con il conseguente danneggiamento del carico. Il datore di lavoro a questo punto – secondo la Suprema Corte – vedrebbe venir meno il rapporto di fiducia con l’autista. Tra le ultime sentenze dei giudici di Piazza Cavour, anche una relativa alla copertura assicurativa dei veicoli e alle procedure in caso di incidente e soccorso degli utenti coinvolti. Incidente stradale e licenziamento disciplinare Con sentenza n. 9597 del 5 36 TIR173-2014
La Suprema Corte ha ribadito che si è in presenza di omissione di soccorso anche nel caso che l’incidente non abbia provocato feriti. L’autista è sempre obbligato a fermarsi
sta non era più riuscito a controllare l’autoarticolato della società datrice di lavoro. Questa condotta rendeva legittimo il licenziamento del conducente, rivelando – sempre a giudizio della Corte d’Appello − una violazione dei doveri di cautela e di attenzione pregiudizievole del rapporto fiduciario. Nella fattispecie, la velocità del veicolo, che era stata accertata al momento dell’impatto, risultava di 80 Km/h quando invece il limite sulla strada era di 40 Km/h. Questa circostanza, a giudizio della Cassazione, non può ritenersi estranea al rapporto di lavoro ma, anzi, dimostra la negligenza dell’autista nell’adempimento della sua prestazione lavorativa. Ci troviamo quindi davanti a un grave ina-
stabilito che nei contratti di assicurazione della Rca con rateizzazione del premio, una volta scaduto il termine di pagamento della seconda rata di premio, l’efficacia del contratto resta sospesa a partire dal quindicesimo giorno successivo alla scadenza. Questa sospensione è inoltre opponibile anche ai terzi danneggiati, ai sensi dell’articolo 1901 del Codice civile. Pertanto, una volta spirato il predetto termine senza che la seconda rata del premio sia stata pagata, il veicolo deve ritenersi sprovvisto di assicurazione e, di conseguenza, chi l’ha messo in circolazione incorre nella sanzione amministrativa prevista in caso di guida senza copertura assicurativa (articolo 193 del Codice della strada – da
un minimo di 841 a un massimo di 3.287 euro), a nulla rilevando che l’assicuratore abbia accettato un pagamento tardivo, visto che tale circostanza impedisce soltanto la risoluzione di diritto del contratto. Nella fattispecie, la Corte di Cassazione ha confermato la decisione presa dalla Corte d’Appello di Palermo. Quest’ultima aveva respinto la domanda di garanzia proposta dal soggetto che aveva provocato il sinistro alla propria compagnia assicurativa in quanto, come confermato poi dalla Suprema
Corte, al momento dell’incidente l’assicurazione non era più operativa proprio a causa del ritardo nel pagamento della seconda rata del premio. Omissione di soccorso Con sentenza n. 14616 del 28 marzo, la IV sezione penale della Corte di Cassazione torna ad occuparsi dei presupposti del reato di omissione di soccorso, per il quale l’articolo 189 del Codice della strada prescrive, in caso di danno alle persone, la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni (da 1 a 3 anni in presenza di feriti) e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 anni (da 1 anno e 6 mesi a 5 anni in presenza di feriti). Partendo dall’analisi del comma 1 dell’articolo 189 (il conducente, “in caso di
incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona”), la Cassazione ricorda che quando il sinistro sia riconducibile a un determinato individuo ed esso, vista la sua dinamica, appaia idoneo a causare dei danni alle persone coinvolte, il Codice della strada impone all’autore dell’incidente di fermarsi e prestare assistenza, a prescindere dal fatto che le persone coinvolte abbiano effettivamente riportato dei danni fisici e richiedano assistenza e soccorsi. In particolare, la presenza nella norma prima citata dell’espressione “eventualmente” riferita al danno alla persona, fa si che il reato si configuri anche quando nessuno dei soggetti coinvolti abbia subito un pregiudizio fisico, ma per il semplice fatto che, come detto, dopo aver causato un incidente potenzialmente idoneo a generare danni alla persona, l’autore non si sia fermato per valutare le conseguenze dell’incidente e per prestare soccorso. Peraltro, la Suprema Corte aggiunge che il dovere di fermarsi sul posto dell’incidente, “deve perdurare per tutto il tempo necessario all’espletamento delle prime indagini rivolte ai fini dell’identificazione del conducente stesso e del veicolo condotto perché, ove si ritenesse che la durata della prescritta fermata possa essere talmente breve da non consentire né l’identificazione del conducente, né quella del veicolo, né lo svolgimento di un qualsiasi accertamento sulle modalità dell’incidente e sulle responsabilità nella causazione del medesimo, la norma stessa sarebbe priva di ratio e di una qualsiasi utilità pratica”. Quindi, in altre parole, il conducente ha l’obbligo di fermarsi, scendere dal veicolo e attendere l’arrivo delle forze di Polizia per l’identificazione dei soggetti coinvolti. Se si allontana prima, commette il reato di omissione di soccorso. Addirittura, la Cassazione non giustifica neanche un allontanamento dal luogo del sinistro per spostare il veicolo coinvolto dal flusso della circolazione, infatti, questa esigenza è destinata a “soccombere rispetto a quella primaria di scendere dall’auto per accertarsi delle condizioni della persona coinvolta nell’incidente,
Rca, la Polizia accede al database del Mit Entra nel vivo la cosiddetta dematerializzazione del contrassegno assicurativo. Si tratta del progressivo abbandono del talloncino dell’assicurazione Rca che, di solito, viene esposto sul parabrezza del mezzo, previsto entro il 2015 da un decreto del ministro dello Sviluppo Economico del 9 agosto 2013 (n.110), a vantaggio dell’impiego di tecnologie che consentono di conoscere, in tempo reale, se un veicolo sia o meno coperto da una assicurazione valida. Già da qualche mese (precisamente dallo scorso febbraio), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attivato un servizio sul sito internet www.ilportaledellautomobilista.it, grazie al quale chiunque può conoscere in tempo reale la copertura assicurativa di un determinato veicolo, inserendo il numero di targa nell’apposito spazio. Qualora lo strumento segnali l’assenza di copertura, gli interessati hanno 15 giorni di tempo per sanare l’irregolarità. Dopodiché, i veicoli sono inseriti in un elenco consultabile dalle forze dell’ordine e dalle Prefetture (in base alla residenza del proprietario), che possono visualizzarne la scheda presente nell’archivio nazionale dei veicoli tenuto dalla Motorizzazione civile. Ora, con la nota del 10 giugno scorso, il ministero dell’Interno ha informato gli operatori di Polizia di questo importante strumento, e ha invitato gli stessi a intensificare i controlli sulla copertura assicurativa proprio a seguito delle nuove possibilità offerte da questa banca dati. Pertanto, appare prevedibile che, nei prossimi mesi, la Polizia presterà particolare attenzione nel combattere questa grave violazione del Codice della strada, la quale, secondo gli ultimi dati disponibili, interessa circa 4 milioni di veicoli. Ricordiamo in proposito che l’articolo 193 del Codice della strada punisce i proprietari di questi mezzi con una sanzione amministrativa da 841 a 3.287 euro e il sequestro del veicolo.
Ebilog, approvato il piano delle attività Ebilog, l’Ente bilaterale nazionale del settore trasporto merci e logistica, istituito con il rinnovo del Ccnl del 26 gennaio 2011, sta iniziando a concretizzare le prime attività a favore dei lavoratori e delle aziende a esso aderenti. Infatti, è stato approvato un piano di attività che prevede una serie di interventi quali studi e ricerche sul settore, attività di formazione a distanza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, iniziative di solidarietà per i lavoratori che siano colpiti da eventi luttuosi o invalidanti in occasione della loro prestazione lavorativa, la stampa del Ccnl aggiornata con tutti i rinnovi degli ultimi anni.
sia pure per il tempo necessario eventualmente ad un compiuto accertamento e/o sincerarsi dell’esistenza di altri soccorsi idonei”. Occorre aggiungere, inoltre, che la configurabilità del reato in questione non è esclusa quando l’investitore abbia delegato ad altri di verificare se la persona coinvolta nell’incidente avesse bisogno di soccor-
si (Cassazione penale, sez.7, ordinanza 21337 del 21.3.2012), vi sia un concorso di colpa con il conducente rimasto ferito, dal momento che l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente di altri utenti, purché rientri nel limite della prevedibilità (Cassazione sez IV, n. 27350 del 23.5.2013). TIR173-2014 37
Normative
sciplina dell’Albo contenuta nel decreto ministeriale del 28 aprile 1998, n. 406. Le nuove categorie Innanzitutto il nuovo regolamento modifica le categorie di attività obbligate all’iscrizione. Sono state eliminate le precedenti categorie 2 - raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi
comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; categoria 3-bis - distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature di cui al decreto del
Albo rifiuti, arriva il nuovo regolamento Modificate le categorie obbligate all’iscrizione. Più autocertificazione e snellimento delle procedure. Abbassate anche le fidejussioni a garanzia del danno ambientale
A
pprovato, con un decreto interministeriale del 3 giugno scorso, il nuovo regolamento per la disciplina dell’Albo delle imprese che effettuano la raccolta, il trasporto e più in generale la gestione dei rifiuti, denominato ufficialmente “Albo nazionale dei gestori ambientali”. La riforma era stata prevista fin dal 2010, con il decreto legislativo n. 205 di recepimento dell’ultima direttiva comunitaria sul trasporto dei rifiuti e dalla modifica alla parte quarta del Testo unico ambientale (D.Lgs. 152/2006). Al momento in cui scriviamo, il nuovo regolamento non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale e non è quindi operativo, ma con la sua entrata in vigore apporterà importanti modifiche alla precedente di38 TIR173-2014
Le perizie dei mezzi potranno essere eseguite da un tecnico interno all’azienda con un notevole risparmio rispetto al passato
avviati a recupero, 3 - raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi avviati a recupero, 6 - gestione di impianti fissi di titolarità di terzi in cui si effettuano operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti e 7 - gestione di impianti mobili per l’esercizio di operazioni di smaltimento o di recupero dei rifiuti. Al loro posto, sono state create altre 4 categorie che riportano a 10 le attività soggette all’iscrizione. Sono le seguenti: categoria 2-bis - produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti 30 chilogrammi o 30 litri al giorno di cui all’articolo 212,
ministro dell’Ambiente di concerto con i ministri dello Sviluppo economico e della Salute, 8 marzo 2010, n. 65; categoria 6 - imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all’articolo 194, comma 3, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; categoria 7 - operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione, gli scali merci e i porti ai quali, nell’ambito del trasporto intermodale, sono affidati rifiuti in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell’impresa ferroviaria, o navale, o dell’impresa che effettua il successivo trasporto. Semplificazioni Tra le altre novità importanti, il ricorso massiccio all’autocer-
tificazione per il rinnovo dell’iscrizione che va fatto ogni 5 anni. Inoltre, è stato previsto l’invio telematico delle domande alle Sezioni regionali presso le Camere di Commercio, stabilendo fin da ora l’obbligatorietà della modalità telematica entro i prossimi tre anni. In ordine, alle iscrizioni in essere e alle connesse fidejussioni già prestate, il
Le 10 categorie di aziende obbligate all’iscrizione 1 Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; 2 Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei loro rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti 30 chilogrammi o 30 litri al giorno; 3 Distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature (ex Dm 56 del 2010); 4 Raccolta e trasporto di rifiuti speciali
non pericolosi; 5 Raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi; 6 Imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti 7 Operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione, gli scali merci e i porti ai quali, nell’ambito dei trasporto intermodale, sono affidati i rifiuti in attesa della loro presa in carico da parte dell’impresa ferroviaria, o navale, o che effettua il successivo trasporto; 8 Intermediazione e commercio dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi; 9 Bonifica di siti; 10 Bonifica di beni contenenti amianto.
nel relativo albo, con un notevole risparmio di costi a favore delle imprese. Infine, è stata introdotta una verifica ogni cinque anni delle capacità professionali dei responsabili tecnici e la possibilità che le mansioni del responsabile tecnico “esterno” possano essere limitate (queste disposizioni saranno attuate con specifiche delibere del Comitato Nazionale).
Intermodalità Sicilia-Sardegna, così le deroghe ai divieti di circolazione nuovo regolamento prevede − con norma transitoria e finale − che le stesse restino valide ed efficaci fino alla loro scadenza. Un’altra limatura riguarda la riduzione degli importi delle fidejussioni (da prestare solo per le categorie 1- trasporto dei rifiuti urbani pericolosi; 5 - trasporto dei rifiuti pericolosi e 8 intermediazione e commercio dei rifiuti) richieste a garanzia di eventuali danni ambientali: del 40% per le imprese certificate Iso 14001 e del 50% per le imprese certificate Emas, ai sensi del Regolamento Ue 1221/2009. Inoltre, potrà essere un tecnico responsabile dell’impresa a rendere, mediante autocertificazione, le perizie dei mezzi idonei al trasporto dei rifiuti, anziché – come in precedenza − un ingegnere o un chimico iscritto
Il ministero dell’Interno, con una circolare del 3 giugno, ha fornito alcuni chiarimenti sulle importanti modifiche al calendario dei divieti di circolazione 2014 (applicabile ai mezzi pesanti di massa superiore alle 7,5 ton, fuori dai centri abitati), che sono state introdotte lo scorso mese di aprile dal decreto ministeriale 115/2014. In particolare, l’attenzione degli Interni si è concentrata sulle modifiche per favorire l’intermodalità marittima in Sardegna e in Sicilia dove, ormai da qualche anno, è in vigore il posticipo di 4 ore dell’orario di inizio del divieto per i veicoli provenienti dal resto d’Italia. Il decreto ha esteso il posticipo ai complessi veicolari anche quando il solo semirimorchio provenga da altre regioni italiane. Tuttavia, durante questi primi mesi di applicazione della novità, sono stati sollevati dei quesiti a cui il ministero dell’Interno ha risposto attraverso la circolare. I veicoli che circolano in Sardegna, provenienti dalla rimanente parte del territorio nazionale, possono usufruire del posticipo di 4 ore dall’inizio del divieto, dimostrando la provenienza del veicolo da altre regioni italiane. La prova può essere fornita con qualsiasi documentazione, senza che rilevi il momento del
traghettamento che, quindi, può essere avvenuto anche alcuni giorni prima del divieto. Per gli autoarticolati – spiega il ministero – la deroga si applica sia al semirimorchio che al veicolo trattore, anche quando quest’ultimo si trovi già in Sardegna. Pertanto, non occorre che l’intero complesso provenga dal resto d’Italia, essendo sufficiente che questa condizione venga rispettata dal semirimorchio. Per i veicoli che circolano in Sicilia, provenienti dalla rimanente parte del territorio nazionale, giunti sull’isola mediante servizio di traghettamento (ad eccezione di quelli provenienti dalla Calabria attraverso i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni), il divieto di circolazione viene posticipato di 4 ore. In tal caso, in occasione di un controllo su strada, il trasportatore deve esibire all’organo di Polizia la documentazione che dimostri l’origine del viaggio dal resto d’Italia e il traghettamento da un porto diverso da quelli di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. La prova del traghettamento può essere fornita anche mediante biglietto elettronico. Sarà cura, poi, dell’organo di Polizia eseguire le verifiche ritenute necessarie.
TIR173-2014 39
Costi minimi
Costi minimi di sicurezza La Direzione generale per il Trasporto stradale ha elaborato i costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, relativi al mese di maggio 2014 maggio 2014), sul sito del ministero dello Sviluppo economico; 2. per i veicoli di massa complessiva superiore alle 7,5 Ton, i dati relativi al prezzo al consumo del gasolio sono stati depurati dello sconto sull’accisa e del valore dell’Iva; 3. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 Ton i dati stessi sono stati depurati della sola Iva;
Le nuove tabelle integrali
Anche questo mese l’Amministrazione, ai sensi dell’articolo 83 bis legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i., ha provveduto a determinare l’adeguamento dei costi di esercizio delle imprese di autotrasporto con riferimento all’andamento del costo del carburante, così come rilevato dal ministero dello Sviluppo economico, per il mese di maggio 2014. Si precisa, inoltre, che: 1. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di
4. il valore del prezzo medio in euro per litro del gasolio al netto dell’Iva e, ove previsto, anche dello sconto delle accise, è stato arrotondato alla terza cifra decimale; 5. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzione ordinari, o extrarete); 6. nel caso venga utilizzato un mezzo particolare o per utilizzo specifico (quali, ad esempio, quelli adibiti al trasporto di contenitori, al trasporto di prodotti
fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %
7. nel caso di utilizzo di veicoli cisternati adibiti al trasporto di prodotti petroliferi o di leganti idraulici e prodotti affini, alla lunghezza della tratta da intendersi quale distanza fra il punto di presa in carico e di scarico delle merci, viene sommata la distanza chilometrica fra l’ultimo luogo di riconsegna delle merci e il primo luogo di successiva presa in consegna delle merci stesse. Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione generale per il Trasporto stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.
da 7,5 a 11,5 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,616 21,701
in ADR su cassonato/centinato, i veicoli frigoriferi di massa complessiva a pieno carico inferiore alle 26 Ton, ecc.), per il quale non sia ancora stata redatta specifica tabella di riferimento, troverà applicazione la tabella relativa al generico veicolo della corrispondente macrocategoria;
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,707 18,897
0,781 17,109
0,851 15,694
1,026 13,021
costo km incidenza carburante %
0,905 22,499
1,046 19,467
1,152 17,672
1,381 14,743
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,556 0,637 incidenza carburante 24,044 20,974
0,701 19,062
0,761 17,549
0,936 14,273
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,743 0,805 incidenza carburante 27,418 25,293
0,926 21,989
1,022 19,919
1,231 16,540
da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %
da 11,5 a 26 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,825 23,137
0,957 19,948
1,038 18,388
1,251 15,253
costo km incidenza carburante %
1,068 23,314
1,214 20,506
1,324 18,803
1,591 15,646
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,667 0,735 incidenza carburante 28,625 25,971
0,857 22,277
0,928 20,567
1,111 17,174
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,870 0,938 incidenza carburante 28,606 26,547
1,074 23,179
1,174 21,207
1,421 17,518
40 TIR173-2014
0,747 25,559
0,833 24,454
0,990 25,139
Costi di sicurezzamaggio2014
Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.
sup. a 26 Ton Trasporto collettame e messaggerie
superiore a 26 t. km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
1,316 28,378
1,631 22,887
1,794 20,811
1,925 19,396
costo km incidenza carburante %
1,230 30,363
1,380 27,052
1,493 25,000
1,773 21,058
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,085 1,166 incidenza carburante 34,398 32,029
1,441 25,904
1,594 23,423
1,715 21,771
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,015 1,090 incidenza carburante 36,769 34,265
1,230 30,351
1,323 28,211
1,573 23,736
costo km incidenza carburante %
1,225 30,468
superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km
1,145 32,596
sup. a 26 Ton, Trasporto in ATP km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,363 27,387
1,536 24,301
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,213 1,366 incidenza carburante 30,773 27,325
1,713 21,793
1,523 24,511
1,884 19,816
1,684 22,169
2,293 16,279
2,073 18,007
costo km incidenza carburante %
1,414 26,412
1,573 23,733
1,680 22,220
1,789 20,870
2,073 18,013
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,254 1,393 incidenza carburante 29,783 26,799
1,490 25,053
1,589 23,496
1,813 20,597
sup. a 26 Ton, cisterna per prodotti petroliferi sup. a 26 Ton Trasporto mangimi in cisterna km
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,307 28,573
1,473 25,354
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,157 1,303 incidenza carburante 32,279 28,663
1,624 22,983
1,434 26,028
1,763 21,182
1,563 23,893
2,214 16,864
1,964 19,011
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,489 0,251
1,677 0,223
1,790 0,209
2,196 0,170
2,534 0,147
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,319 1,487 incidenza carburante 0,283 0,251
1,590 0,235
1,976 0,189
2,264 0,165
sup. a 26 Ton con cassone ribaltabile sup. a 26 Ton Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,317 28,356
1,483 25,182
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,167 1,313 incidenza carburante 32,002 28,444
1,634 22,843
1,444 25,848
1,773 21,062
1,573 23,741
2,224 16,788
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,278 29,206
1,474 25,322
1,539 24,266
1,787 20,897
2,416 15,450
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,128 1,314 incidenza carburante 33,089 28,404
1,369 27,280
1,597 23,384
2,146 17,393
1,974 18,915
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 1 km
sup. a 26 Ton Trasporto cisternato ADR km costo km incidenza carburante %
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,353 27,589
1,531 24,380
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,203 1,361 incidenza carburante 31,029 27,425
1,713 21,793
1,523 24,511
1,879 19,869
1,679 22,235
2,030 18,390
1,810 20,625
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante
1,058 35,284
1,080 34,568
1,154 32,350
1,363 27,399
1,620 23,047
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km costo km incidenza carburante
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,910 41,030
0,973 38,350
1,076 34,681
1,262 29,582
1,490 25,055
1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente
TIR173-2014 41
Costume
L’azienda che ha curato la logistica per il film di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar come miglior contributo straniero, racconta l’esperienza del set. “Un lavoro faticoso ma interessante. Ogni giorno a contatto con le star del cinema” di Rebecca Mori
“La grande bellezza” dei trasporti
ilm da Oscar anche grazie ai trasporti, come nel caso de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. La Cinematografica Service Stiffi, con 35 anni di esperienza nel settore, è l’azienda che ha curato la logistica della pellicola premiata pochi mesi fa come miglior film straniero a Hollywood. “Un lavoro a volte faticoso, ma che dà anche grandi soddisfazioni”, ha spiegato a TIR, Alessandro Grasso, direttore della C.S. Stiffi, azienda iscritta all’Albo conto terzi, che ha seguito personalmente le fasi di lavorazione e 42 TIR173-2014
Ci spiega come si svolge il suo ruolo? Mi occupo della logistica. In collaborazione con la produzione del film, organizzo i tir che servono per allestire i set: i camerini, le sale trucco, i gruppi elettrogeni, tutto ciò che occorre agli attori e al regista. Seguo le riprese dei film, verificando che tutto funzioni regolarmente e sono sul posto per risolvere ogni tipo di imprevisto. Quanti mezzi occorrono per una scena? Quanti ne avete in dotazione? Il nostro parco è composto da oltre novanta mezzi. Per una sola scena servono anche 10 tir: camerini per gli attori, per il regista, la sala trucco, la lavanderia, i gruppi elettrogeni che servono a fornire energia a tutti i mezzi. Ogni veicolo ha un suo autista.
Foto di scena di Gianni Fiorito
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scene da girare. “La grande bellezza”, per esempio, è stato girato quasi tutto di notte e quindi con tante levatacce. Alla fine, però, aver contribuito seppur in minima parte al successo del film ripaga di tutto”.
Quanto incide il costo dei trasporti nella produzione di un film? Rispetto al budget di produzione, il costo dei trasporti è il minore, potremmo dire intorno al 10%. I trasportatori cinematografici svolgono un lavoro molto diverso dalle aziende di trasporto merci? I nostri ragazzi sono un po’ più “stanziali”. Anche se giriamo il mondo con il camion, una volta raggiunta la location, ci fermiamo sul posto per settimane, dormiamo negli alberghi e facciamo in modo che ogni giorno gli attori, il regista, gli scenografi trovino tutto in ordine per poter lavorare al meglio. É fondamentale nel nostro lavoro essere puntuali e precisi, se manca uno dei mezzi le riprese non possono iniziare. Un lavoro di squadra, che impegna molte ore ma che regala grandi soddisfazioni e che ci permette di conoscere da vicino tantissimi personaggi famosi.
Ci sono aneddoti e curiosità che vi hanno visti protagonisti in prima persona? Di solito lavoriamo dietro le quinte in modo “invisibile”. É capitato a Luca, soUno prannominato il Robert Redford dei dei mezzi trasporti, che durante le riprese di impiegati nella una pubblicità, gli abbiano chiesto logistica per le di partecipare al set. Luca guida il riprese del film reduce tir extralusso che può contenere anche del successo fino a quattro camerini oppure diai David dove si è ventare un unico grande camerino, aggiudicato otto dotato di aria condizionata e zona statuette relax. Oltre a guidarlo, Luca ha il che proprio in questi compito di accogliere gli attori e di vegiorni è in partenza per rificare che tutto funzioni alla perfeziola Svizzera, dove sono iniziate ne. Il suo mezzo è stato scelto anche da le riprese del nuovo film di Sorrentino “La Penelope Cruz che, avendo notato la soGiovinezza”. “Un impegno costante – miglianza con l’attore americano, nel continua Grasso – anche per 14-16 ore al salutarlo gli ha detto: “Saluterò Robert da giorno, per assecondare le esigenze delle parte tua”.