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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

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VALICHI

Passaggio intermodale

· n.175 ottobre 2014

LOGISTICA

Rivoluzione lavoro

LA STRADA DEL FUTURO DCOOS6423 S/CONV/144/2012

COMINCIA UNA NUOVA STAGIONE PER L’ALBO: VIA LIBERA A PEDAGGI, SICUREZZA STRADALE E SISTEMI TELEMATICI. A OTTOBRE GLI STATI GENERALI DELLE ASSOCIAZIONI DELL’AUTOTRASPORTO A FIUGGI. IL SETTORE IN ATTESA DI RISPOSTE DAL MONDO POLITICO


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La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO

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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile

IAA HANNOVER

re Consumi semp i tir più ridotti per

DCOOS6423 S/CONV/144/2012

ANNO XIII N° 175- Ottobre 2014

DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it

CAPO REDATTORE Deborah Appolloni appolloni@rivistatir.it

REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it

GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it

COLLABORATRI Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Mariangela Pagano, Carmen Porcelli, Fabrizio Serafini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 2.10.2014 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale

PUBBLICITÀ Concessionaria per il settore Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481137 elenazoncada@editorialecec.com Concessionaria per l’extra settore Automotive HP 10 Srl Milano Tel 0248003799 mirta.barbeschi@hp10.it

· n.175 ottobre 2014

ualunque cosa succeda nei prossimi mesi, qualunque conseguenza avranno sul settore i tanti macigni che ne ostacolano il percorso, una cosa è certa: c’è bisogno di un cambiamento di passo. La necessità di riaprire un confronto diretto con il mondo LA STRADA DEL FUTURO politico, ma forse anche quella di spiegare meglio ai cittadini cosa significa questo settore per l’Italia e per la sua economia, sono diventate esigenze non più rinviabili se vogliamo fermare la vera e propria ecatombe di imprese italiane di autotrasporto. VALICHI

Passaggio intermodale

LOGISTICA

Rivoluzione lavoro

COMINCIA UNA NUOVA STAGIONE PER L’ALBO: VIA LIBERA A PEDAGGI, SICUREZZA STRADALE E SISTEMI TELEMATICI. A OTTOBRE GLI STATI GENERALI DELLE ASSOCIAZIONI DELL’AUTOTRASPORTO A FIUGGI. IL SETTORE IN ATTESA DI RISPOSTE DAL MONDO POLITICO

Una nuova strada In questa battaglia l’Albo c’è. Con la ripresa autunnale l’organismo che racchiude i rappresentanti e le competenze del settore, sia istituzionali sia sindacali, ha cominciato ad ingranare le marce superiori. Nella sua prima riunione autunnale ha preso una serie di decisioni e adottato provvedimenti che toccheranno molto da vicino le imprese dell’autotrasporto: quelle relative ai pedaggi, dal 2011 al 2014; le iniziative sulla sicurezza, con il finanziamento di una serie di progetti per rendere il settore sempre più garantito; l’avvio delle procedure per mettere a punto una interfaccia telematica efficace con il mondo delle imprese. La necessità di far conoscere sempre di più al grande pubblico l’importanza di questo settore sarà invece avvantaggiata dagli Stati Generali delle associazioni presenti nel Comitato Centrale, previsti per metà ottobre. Una due giorni di incontri su alcune delle principali tematiche che riguardano l’autotrasporto con l’obiettivo di trovare una sintesi sulla quale far convergere le energie delle associazioni coinvolte. Il tutto in un momento in cui la necessità di unire e di trovare soluzioni condivise anche dal mondo politico, oltre che da quello sindacale, appare sempre più urgente.

Massimo De Donato

REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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In copertina: Mercedes Future Truck 2025

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Sommario n. 175 - ottobre 2014

Albo, una nuova stagione per il settore

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Con la prima riunione autunnale partono i rimborsi dei pedaggi, ma anche le iniziative sulla sicurezza stradale. Novità sui sistemi telematici. A ottobre gli Stati Generali delle associazioni dell’Albo

Sicurezza: i colpi di sonno nel mirino dell’Europa

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Una direttiva introduce a partire dal 2016 l’obbligo di valutare le malattie del sonno prima di rilasciare o rinnovare la patente. Gli autotrasportatori risultano tra i più colpiti dalla patologia di Carmen Porcelli

Autotrasporto, sale la tensione

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Conftrasporto, Confartigianato Trasporti, Sna Casartigiani e Anita hanno disdettato il Protocollo di novembre dopo l’incontro con il Governo. Lo Sblocca Italia ha tagliato 58 milioni a favore del settore

Logistica: rivoluzione lavoro

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Il modello proposto da Fedit nell’accordo del febbraio scorso è stato attuato da Tnt Italy. Il corriere espresso ha firmato un’intesa con i sindacati: flessibilità in cambio di stabilità di Deborah Appolloni

Verso nord: il futuro è intermodale

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L’apertura della galleria del San Gottardo nel 2016 e del Brennero nel 2025 ridisegnerà le rotte verso l’Europa del nord, smussando “l’ostacolo naturale” rappresentato dall’arco alpino

Consumi sempre più ridotti per i Tir del futuro

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Al salone di Hannover le molte novità presentate puntano a ottimizzare il risparmio di carburante per i pesanti. Oltre alle sperimentazioni di guida automatizzata, interessanti le motorizzazioni alternative. Debuttano i cinesi

Rubriche Editoriale

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Fisco

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Lavoro

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Scadenze e divieti

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Normative

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Europa

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Costume

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ntra nel vivo la nuova stagione del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Il 2 ottobre scorso, nella terza riunione da quando la legge di Stabilità 2014 ha ridisegnato i contorni dell’organo di controllo dell’autotrasporto italiano, sono state poste le basi per rimettere a disposizione della categoria una serie di strumenti. Pedaggi In primis, le riduzioni compensate dei pedaggi. L’incontro

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Le istituzioni e le associazioni rappresentate nel Comitato Centrale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero degli Affari Esteri Ministero dell’Ambiente Ministero dell’Interno Ministero dell’Economia e delle Finanze PCM - Dipartimento per le Politiche Comunitarie Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero per lo Sviluppo Economico Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali PCM - Dipartimento degli Affari regionali Ministero della Giustizia Regioni Italia Nord Regioni Italia Sud Regioni Italia Centro Regioni a statuto speciale e Province autonome Trento e Bolzano Anita Confartigianato Trasporti Confcooperative Fai Fedit Fiap Fita Legacoop Sna Casa Unitai

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processo di controllo sulla circolazione e la sicurezza stradale: sono stati infatti stanziati 5,8 milioni a favore del Piano Sicurezza stradale e controlli 2014. Si tratta del 10 per cento della somma stanziata a favore della riduzione dei pedaggi che la delibera in questione destina, oltre alla manutenzione dei Centri mobili di revisione, anche a un piano pluriennale di potenziamento dell’attività di controllo sul tachigrafo, prevedendo investimenti tecnologici per rinfor-

Albo, una nuova stagione per il settore Con la riunione di ottobre partono i rimborsi dei pedaggi, ma anche le iniziative sulla sicurezza stradale. Novità sui sistemi telematici ha infatti approvato due delibere che sbloccano gli sconti sui costi autostradali. Una relativa al 2013 che indica il termine del 3 novembre prossimo come data di inizio per la presentazione delle domande di rimborso in forma telematica attraverso il sito dell’Albo (www.alboautotrasporto.it). Il termine ultimo è fissato per il 3 dicembre (si veda anche l’articolo a pagina 8). Con una seconda delibera ripartita invece la somma di 58 milioni per le compensazioni sul fatturato in pedaggi relativo al 2014. Buone notizie anche per gli anni precedenti, con i pagamenti del saldo del 2011 e dei rimborsi relativi al 2012. Sicurezza stradale Una terza delibera riavvia il

zare il ruolo e l’azione della Polizia stradale (si veda anche l’articolo a pagina 8). I servizi telematici Comincia a prendere forma

anche l’architettura telematica che caratterizzerà il nuovo assetto dell’Albo. Nelle prossime settimane sarà infatti ripristinata l’operatività dei servizi telematici offerti attraverso il sito

Pedaggi: arrivano il saldo 2011 e rimborsi 2012. Domande 2013 dal 3 novembre al 3 dicembre prossimi. Ripartite le risorse per il 2014. Sicurezza stradale: 5,8 milioni di euro a sostegno dei controlli dei mezzi pesanti e manutenzione dei centri mobili di revisione. Quote Albo: dal 15 ottobre al via il pagamento attraverso il portale dell’automobilista.


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STATI GENERALI A Fiuggi ipotesi di futuro per l’autotrasporto italiano

Il programma degli Stati Generali delle Associazioni

La strada del futuro. E’ questo lo slogan della prima edizione degli “Stati generali delle associazioni dell’autotrasporto” organizzati dalla rivista TIR, con il contributo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e di tutte le associazioni di categoria che ne fanno parte, in programma il 17 e 18 ottobre a Fiuggi, in provincia di Frosinone, a circa un centinaio di chilometri a sud di Roma. L’obiettivo, sintetizzato nelle quattro parole dello slogan, è quello di trovare una via comune per affrontare le grandi sfide che si stanno presentando per il settore. Il fine ultimo della due giorni sarà la realizzazione di un documento di proposta da presentare al Governo, al Parlamento e alle istituzioni per risolvere alcune questioni strutturali, indispensabili per accompagnare l’autotrasporto in un’era più moderna, al passo con i grandi cambiamenti strutturali dell’economia e della società. L’organizzazione è di taglio molto operativo: nella prima giornata sono previsti quattro tavoli tecnici ai quali prenderanno parte imprenditori, esperti e rappresentanti delle associazioni di categoria allo scopo di confrontarsi per decidere una linea comune sul tema in questione. Il primo tavolo “L’evoluzione dell’autotrasporto: per un nuovo assetto normativo” affronterà le questioni più politiche legate al rapporto del settore con le istituzione e con il mondo economico, alla possibile riforma di alcuni aspetti normativi e l’individuazione di strategie per superare gli ostacoli più critici per la categoria. Il secondo tavolo “Autotrasporto e logistica: come cambia il mondo del lavoro” affronterà il tema del contratto collettivo, le iniziative contro l’illegalità, il distacco internazionale e le novità del codice della strada. Il terzo tavolo “Ruolo e competenze dell’Albo degli Autotrasportatori” si occuperà invece del futuro di questa istituzione alla quale la legge di Stabilità del 2014 ha attribuito nuovi compiti e funzioni. L’ultimo tavolo “Europa, le diverse strategie a difesa del trasporto stradale delle merci e le politiche comunitarie” si concentrerà sulle tematiche europee e sull’analisi delle strategie dei diversi Stati membri. Le proposte saranno oggetto di sintesi da parte dei coordinatori e verranno esposte durante il convegno che si terrà il giorno dopo. Oltre ad essere presentate alle istituzioni, alla politica e all’opinione pubblica costituiranno anche l’oggetto di un numero speciale di TIR che verrà allegato alla rivista di novembre. QR code

I compiti del Comitato Centrale Ecco alcune delle principali attribuzioni assegnate al Comitato Centrale dalla attuale legislazione: - curare la formazione, la tenuta e la pubblicazione dell’Albo nazionale delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi; - attuare le direttive del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di autotrasporto; - verificare l'adeguatezza e regolarità del-

le imprese iscritte, in - svolgere attività di - promuovere attività controllo sulle imprese editoriali e di informarelazione alle modaiscritte, al fine di gazione alle imprese di lità concrete di svolrantirne la perdurante autotrasporto, anche gimento dell'attività e continua rispondenza attraverso strumenti ineconomica e alla conai requisiti previsti per formatici e telematici; gruità fra il parco veil'esercizio della profescolare e il numero dei sione come definiti ai - mettere in atto fundipendenti autisti, sensi del regolamento zioni di studio e di connonché alla regolarità CE n. 1071/2009 del 21 sulenza con specifico ridella copertura assiottobre 2009. ferimento a progetti curativa dei veicoli, normativi, alla risoluzioanche mediante l'utine delle problematiche lizzazione dei dati - occuparsi delle iniconnesse con l'accesso al ziative di sostegno alle presenti nel Ced presmercato dell'autotraimprese di autotraso il ministero delle sporto e alla professione sporto, anche attraverInfrastrutture e dei di autotrasportatore; so riduzioni compenTrasporti e dei collegamenti telematici fra sate dei pedaggi autoi sistemi informativi stradali e attività lega- - accreditare gli orgadi Inail, Inps e Camete a sicurezza, controlnismi di certificazione di re di Commercio; li, formazione. qualità.

www.alboautotrasporto.it, mentre dal 15 ottobre parte la collaborazione con il Portale dell’Automobilista, grazie al quale sarà possibile pagare in via telematica le quote di iscrizione all’Albo e ottenere la relativa ricevuta. La procedura da seguire una volta collegati al sito (www.portaledellautomobilista.it) è illustrata a pagina 11. Su proposta del vicepresidente Silvio Faggi è stato inoltre deciso di attivare un meccanismo che consenta di verificare la regolare iscrizione all’Albo nel momento in cui si effettua la revisione dei veicoli. Il procedimento, che sarà attivato nei prossimi mesi, consentirà così di evitare fenomeni di evasione e di bloccare immediatamente le imprese non in regola. TIR175-2014 7


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urante la riunione del 2 ottobre il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha approvato due delibere riguardanti i pedaggi. Con la prima vengono ripartiti 58.090.060 di euro per la riduzione di quelli pagati nel 2014, attraverso apposite convenzioni con le società che gestiscono le infrastrutture autostradali. La seconda “Disposizioni relative alla riduzione compensata dei pedaggi autostradali per i transiti effettuati nell’anno 2013” avvia il processo di rimborso sul fatturato dell’anno scorso.

to è aumentato del 10%, fermo restando il limite percentuale massimo del 13% per fatturati superiori a 5.000.000 di euro. Pedaggi 2013 Le domande per le riduzioni compensate dei pedaggi 2013 si potranno effettuare dalle ore 9 del 3 novembre fino alle ore 14 del 3 dicembre 2014 esclusivamente in via telematica. I dati andranno inseriti nella sezione dedicata del sito internet www.alboautotrasporto.it. Sul portale è inoltre disponibile un manuale utente af-

finché le domande vengano compilate in modo corretto. I dati da inserire sono la denominazione e sede dell’impresa, le generalità del titolare, del rappresentante legale o del procuratore e la loro firma elettronica. A questo proposito l’azienda deve dotarsi di un apposito kit per la firma digitale (smart card o token usb) distribuito da Poste o Infocamere per fare qualche esempio. Le imprese che hanno sede in un altro paese dell’Unione europea devono inserire il numero e la data di rilascio della licenza co-

Pedaggi: dal 3 novembre le domande per il 2013 Due delibere avviano le compensazioni relative al fatturato dell’anno scorso e ripartiscono 58 milioni per il 2014. Le richieste di rimborso vanno inoltrate attraverso il sito dell’Albo Pedaggi 2014 Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha deliberato di stanziare 58 milioni a favore delle compensazioni sul fatturato in pedaggi nel 2014. Si tratta del 90% dell’intero stanziamento, in quanto il 10% è stato destinato ad azioni di controllo e sicurezza stradale (si veda l’articolo sotto). I coefficienti moltiplicatori e le fasce di fatturato non sono mutate rispetto a quelle determinate nel 2013 (si veda la tabella in pagina), sono anche fedeli alla direttiva del Mit pubblicata sul sito del ministero dei Trasporti (si veda Tir 174). Vale la pena di ricordare che per le imprese che hanno effettuato almeno il 10% del fatturato in pedaggi nelle ore notturne, con ingresso in autostrada dopo le 22 ed entro le 2 o con uscita prima delle 6, lo scon8 TIR175-2014

Controlli, piano pluriennale c E’ di 5,8 milioni di euro la cifra totale prevista per il 2014 dal Piano di sicurezza stradale e controlli elaborato dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. In particolare, le risorse andranno alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei Centri mobili di revisione (Cmr), all’implementazione delle dotazioni informatiche per il controllo dei tachigrafi, alle Direzioni generali territoriali (Dgt) per le ispezioni e altre iniziative in materia di sicurezza della circolazione e controlli sui mezzi pesanti.

Tachigrafi L’Albo sta definendo un proget-

to per incrementare le attrezzature informatiche per la lettura e l’esame dei tachigrafi, allo scopo di rispettare gli obblighi imposti dalla normativa europea in materia di legislazione sociale e di controlli sul trasporto professionale. Tra questi, le ispezioni minime da garantire che, dal 1° gennaio 2015, passeranno dal 3% al 4% delle giornate lavorative. Inoltre, la nuova direttiva Cee 2014/47 impone l’obbligo di ispezionare almeno il 5% dei veicoli commerciali immatricolati. Queste percentuali po-


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2014: ecco i fondi

2013: così le domande

58.090.060 le risorse a disposizione per la riduzione dei pedaggi pagati nel 2014

QUANDO dalle 9 del 3 novembre alle 14 del 3 dicembre

I coefficienti moltiplicatori da applicare al fatturato in pedaggi Categoria veicolo Coefficiente Euro 3 1,00 Euro 4 2,00 Euro 5 e superiori 2,50

COME compilando la domanda esclusivamente in via telematica inserendo i dati nella sezione dedicata del sito Internet www.alboautotrasporto.it e la firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell’azienda. Il pagamento della marca da bollo va eseguito tramite bollettino postale sul c/c 4028

Le fasce di fatturato in pedaggi e le percentuali di sconto Fatturato (euro) Sconti Da 200.000 a 400.000 4,33% Da 400.001 a 1.200.000 6,50% Da 1.200.001 a 2.500.000 8,67% Da 2.500.001 a 5.000.000 10,83% Oltre 5.000.000 13%

CONTO TERZI le imprese in conto terzi devono comunicare anche iscrizione all’Albo, società di gestione che gestisce il sistema automatizzato di pagamento, la targa e i dati di ciascun veicolo per il quale si chiede la riduzione del pedaggio, eventuali trasferimenti di sede, rinnovi o rilasci di licenza e indicare forme associate con le quale si richiede la riduzione del pedaggio.

munitaria ottenuta ai sensi del Regolamento Cee 881/1992, del 26 marzo 1992. La copia cartacea della licenza deve essere spedita solo su richiesta del Comitato Centrale. Il pagamento della marca da bollo va eseguito tramite bollettino postale sul c/c 4028 specifico per l’autotrasporto. Al termine della compilazione in formato elettronico, l’azienda deve inserire negli appositi campi gli estremi del versamento (data del pagamento e identificativo dell’ufficio postale). L’impresa è tenuta a conservare la ricevuta del pagamento, da non inviare al Comitato Centrale, per esibirla qualora lo stesso Comitato la richieda. Potranno fare domanda le aziende che nel corso del 2013 risultavano iscritte all’Albo degli

Autotrasportatori di cose per conto terzi, le cooperative, i consorzi e le società consortili, le imprese di autotrasporto merci per conto terzi e i gruppi di imprese che hanno sede in uno dei Paesi dell’Unione europea titolari di licenza comunitaria, le aziende e i raggruppamenti italiani che svolgono attività di autotrasporto in conto proprio. I coefficienti moltiplicatori, le fasce di fatturato e le percentuali sono le stesse rispetto a quelle del 2014, così come le categorie ecologiche dei veicoli. Le imprese, cooperative, consorzi e società consortili che hanno realizzato almeno il 10% del fatturato aziendale in pedaggi nelle ore notturne (ingresso in autostrada dopo le 22 ed entro le 2 o con uscita dopo le 2 e prima delle 6), avranno diritto a un’ulteriore ri-

duzione compensata. Riduzione che viene riconosciuta anche alle singole imprese di cooperative, consorzi o società consortili che abbiano realizzato almeno il 10% del proprio fatturato in pedaggi nelle ore notturne. Nella domanda le aziende in conto terzi devono fornire anche il numero, la data di iscrizione e di eventuale cancellazione dall’Albo, la società autostradale che gestisce il sistema automatizzato di pagamento e il relativo codice di fatturazione intestato al soggetto che richiede il beneficio. Inoltre devono inserire la targa, la categoria (Euro 3, Euro 4, Euro 5 o superiore) e il numero di Telepass o della tessera Viacard del veicolo per il quale si chiede la riduzione del pedaggio, eventuali trasferimenti di sede, rin-

novi o rilasci di licenza comunitaria e indicare forme associate di imprese. In quest’ultimo caso le aziende devono presentare una distinta domanda a loro nome. Le cooperative, consorzi, società consortili formati esclusivamente da soci iscritti all’Albo degli Autotrasportatori in conto terzi devono specificare la denominazione, il numero e la data di iscrizione all’Albo dei rispettivi soci italiani, mentre i gruppi di imprese con sede in un altro Paese dell’Ue devono indicare il numero e la data di rilascio delle rispettive licenze. Se in questi gruppi ci sono soci di imprese italiane e/o comunitarie che effettuano trasporti in conto proprio, occorrerà indicare la parte di fatturato ottenuta con i viaggi compiuti da queste aziende per ciascun socio.

e contro la manomissione del tachigrafo tranno essere ulteriormente incrementate nel corso degli anni. Il progetto è articolato in 9 anni: dal 2014 fino al 2022. Prevede di omogeneizzare gli aggiornamenti del software con partenza dal 1° gennaio 2016 per tutte le postazioni: si tratta di aggiornare le 202 strumentazioni in dotazione alla Polizia Stradale. Inoltre, nel piano è stata inserita la manutenzione e la sostituzione nel corso degli anni dell’hardware, l’acquisto di altre 400 postazioni da assegnare alla Polizia Stradale, l’attivazione presso l’organismo di coordinamento di una banca

dati centralizzata (server) e l’avvio di un percorso di aggiornamento professionale delle unità addette ai controlli, correlato ai vari adeguamenti normativi e, dunque, del software. Gli impegni per il 2014 sono quelli di aggiornare il software di 167 postazioni della Polizia Stradale, curare la manutenzione dell’hardware di queste postazioni e di 23 unità assegnate al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di acquistare ulteriori 100 postazioni per la Polstrada (prima fase delle 400) e, infine, è prevista la fornitura, installazione, attivazione e manutenzione della banca dati centrale.

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Quota Albo: la nuova procedura on line Dal 15 ottobre le quote di iscrizione potranno essere pagate utilizzando il sito www.ilportaledellautomobilista.it Ecco la procedura da seguire

4 Se il Codice di Iscrizione Albo Autotrasportatori è esistente, il sistema effettua un ulteriore controllo di coerenza con la Partita IVA ad esso associata; se questo controllo ha esito negativo viene visualizzato un messaggio informativo che segnala l’incongruenza tra la partita iva dell’impresa registrata sul portale e quella associata in archivio al Codice di Iscrizione indicato; l’utente può comunque procedere con lo step successivo (punto 5). In caso di esito positivo del controllo l’impresa accede direttamente alla tabella dei pagamenti come descritto al punto 5. 5 L’impresa visualizza una tabella contenente il riepilogo dei pagamenti già effettuati e da effettuare. Sarà possibile quindi procedere ai pagamenti cliccando sul link ’DA PAGARE’ o effettuare il download degli attestati di pagamento pregressi (lo storico dei pagamenti e il download degli attestati sono disponibili solo per i pagamenti effettuati con questo applicativo)

6 Cliccando sul link ‘DA PAGARE’ l’impresa viene indirizzata ad una pagina con un bollettino precompilato con l’importo relativo all’anno selezionato e con i dati forniti dall’impresa in fase di registrazione al Portale. L’impresa può quindi procedere al pagamento con le stesse modalità previste per il pagamento online delle pratiche di Motorizzazione

1 L’impresa si registra ed effettua il login sul Portale dell’automobilista 2 L‘applicazione è accessibile dalla sezione ‘Accesso ai servizi impresa’

7 Se il pagamento ha esito positivo, l’impresa riceve tramite email la ricevuta del bollettino (come già accade per le pratiche di Motorizzazione pagate online) e l’attestato di pagamento

3 Cliccando sull’apposito link l’impresa visualizza la pagina dell’applicazione sulla quale le viene richiesto di inserire il proprio Codice di Iscrizione Albo Autotrasportatori TIR175-2014 11


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LEGENDA LEGENDA DEROGHE DEROGHE CALENDARIO CALENDARIO DIVIETI DIVIETI DI DI CIRCOLAZIONE CIRCOLAZIONE A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili

ottobre2014 scadenzeedivieti MER 1 GIO 2 VEN 3 SAB 4 DOM 5 LUN 6 MAR 7 MER 8 GIO 9 VEN 10 SAB 11 DOM 12 LUN 13 MAR 14 MER 15 GIO 16

VEN 17 SAB 18 DOM 19 LUN 20 MAR 21 MER 22 GIO 23 VEN 24 SAB 25 DOM 26 LUN 27 MAR 28 MER 29 GIO 30 VEN 31

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IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute, per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 ottobre. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili). RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 settembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.

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F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di settembre 2014 (mensili), quelli con obbligo trimestrale, gli elenchi relativi alle operazioni del terzo trimestre 2014. MODELLO 730: ultimo giorno utile per i contribuenti che si avvalgono dell'assistenza fiscale per la presentazione al Caf o a un professionista abilitato, del modello 730 integrativo. BENI USUFRUITI DAI SOCI: ultimo giorno utile per l’invio telematico della relativa comunicazione. BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di settembre o nel terzo trimestre 2014 relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato

AUSTRIA

CROAZIA

FRANCIA

GERMANIA LUSSEMBURGO

Domenica e festivi

15.00-24.00

00.00-22.00

-

-

22.00-24.00

00.00-22.00

-

00.00-22.00

21.30-24.00 da Belgio e Germania dir.Francia

00.00-21.45

Notte 22.00-05.00 Tirolo (A12) Divieto notturno permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV 3 ottobre (00.00-22.00) solo veicoli diretti in Germania Dal 1/05 al 31/10 lun/sab (22.00-05.00) Domeniche e festivi 23.00-05.00

Festività nazionali e altri giorni di divieto 26 (Festività)

-

8 (Festività)

-

-

Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni

3 (Festività)

-

Deroghe generali

A-E

A-E A-C D-E E-G

31 (Festività) 3 (dalle 23,30 del 2 alle 21,45 del 3) per i soli veicoli diretti in Germania

A-C E-G

da Belgio e Francia diretti in Germania

da Belgio e Germania diretti in Francia da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

-

-

-

-

A-B-G

PORTOGALLO

-

18.00-21.00*

-

-

-

REP. CECA

-

13.00-22.00**

-

28 (Festività)**

A-D F-G

ROMANIA

06.00-22.00

06.00-22.00

-

-

A-E-I

SLOVACCHIA

-

00.00-22.00

-

-

A-B-E-G

SLOVENIA

-

23.30-24.00

SVIZZERA UNGHERIA

08.00-21.00*

-

31 (Festività)

C-D-E-G

-

00.00-24.00

22.00-05.00

-

-

dal 1/9 al 30/6/2015 (22.00-00.00)

dal 1/9 al 30/6/2015 (00.00–22.00)

-

23 (Festività)

A-C-E G-H

* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati

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012-014 Scadenze e divieti 175:Layout 1

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LEGENDA DEROGHE CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE

novembre2014 scadenzeedivieti SAB 1 DOM 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16

8-22 8-22

A- Animali vivi B- Merci pericolose C- Piante e fiori D- Prodotti agricoli stagionali E- Alimentari deperibili

LUN 17 MAR 18 MER 19 GIO 20 VEN 21 SAB 22 DOM 23

8-22

LUN 24

8-22

F- Prodotti in regime di Atp G- Trasporti combinati H- Trattori isolati fino a 7,5 ton I - Traffico internazionale

IVA: invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 17 novembre. IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e al terzo trimestre (gli autotrasportatori trimestrali versano senza la maggiorazione dell’1%). RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 ottobre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.

MAR 25 MER 26

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di ottobre 2014 (mensili).

GIO 27 VEN 28 SAB 29 DOM 30

8-22

8-22

BLACK LIST: invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di ottobre, relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. ACCONTI: le persone fisiche e le società devono effettuare il versamento della seconda o unica rata di acconto Irpef, Ires e Irap relativo all'anno 2014.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato

AUSTRIA

15.00-24.00

Domenica e festivi 00.00-22.00

Notte 22.00-05.00 Tirolo (A12) Divieto permanente per veicoli fino a classe EURO5 ed EEV

Festività nazionali e altri giorni di divieto

Deroghe generali

A-E 1 (Festività)

dal Lunedì al Sabato dal 1/11 al 30/04 (20.00-05.00) Domeniche e festivi 23.00-05.00

CROAZIA

FRANCIA

GERMANIA LUSSEMBURGO

22.00-24.00

21.30-24.00 da Belgio e Germania dir.Francia

23.30-24.00 da Belgio e Francia diretti in Germania

POLONIA

-

14.00-23.00

-

1 (Festività)

A-E

00.00-22.00

-

1 (Festività) 11 (Festività)

A-C D-E

1 (Festività)

E-G

1 (Festività)

A-C E-G

00.00-22.00

Su alcune strade segnalate con cartellonistica, vigono alcuni divieti notturni

00.00-21.45

-

da Belgio e Germania diretti in Francia da Belgio e Francia diretti in Germania

08.00-22.00

11 (per i soli veicoli diretti in Francia) -

1 (Festività)

A-B-G

11 (Festività)

PORTOGALLO*

-

18.00-21.00*

-

1 (Festività)

-

REP. CECA**

-

13.00-22.00

-

17 (Festività)

A-D F-G

06.00-22.00

06.00-22.00

-

30 (Festività)

A-E-I

-

00.00-22.00

-

1 (Festività) 17 (Festività)

A-B-E-G

-

08.00-21.00*

-

1 (Festività)

C-D-E-G

-

00.00-24.00

22.00-05.00

-

-

-

1 (Festività)

A-C-E G-H-I

ROMANIA SLOVACCHIA

SLOVENIA

SVIZZERA UNGHERIA

dal 1/09 al 30/06/2015 dal 1/09 al 30/06/2015 (22.00-00.00) (00.00–22.00)

* I divieti indicati sono in vigore solo su alcune autostrade e strade principali. ** Solo sulle strade di 1° classe fuori dai centri abitati

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Europa

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Le altre commissioni di interesse per l’autotrasporto

X

Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane: Pierre Moscovici ex ministro francese dell’Economia del Pse. Ambiente, affari marittimi e pesca: Maroš Šefčovič

Karmenu Vella maltese del Pse. Concorrenza:

Margrethe Vestager danese dell’Alde (Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa).

Bruxelles, ai Trasporti arriva Šefcovic di Andrea Pegoraro

Nella nuova squadra di Juncker, il socialista slovacco subentra a Siim Kallas. Un maltese all’Ambiente e una liberal-democartica danese alla Concorrenza

L

o slovacco Maroš Šefčovič è il nuovo commissario ai Trasporti e allo Spazio dell'Unione europea. Subentra all’estone Siim

Semestre italiano

Commercio:

Cecilia Malmström svedese dell’Alde. Mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi: Elzbieta Bienkowska polacca del Partito popolare europeo. Stabilità finanziaria, servizi finanziari e unione mercato capitali: Jonathan Hill inglese dell’Ecr (Conservatori e riformisti europei).

Kallas, ricevendo l’incarico dal nuovo presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che il 10 settembre ha presentato la nuova squadra dell’organismo di Bruxelles. Tutti i commissari saranno operativi dal 1° novembre. Maroš Šefčovič è membro del Partito socialista europeo (Pse) ed è stato commissario per le relazioni inter-istituzionali e l'amministrazione nonché vicepresidente della Commissione europea durante lo scorso mandato. È nato nel 1966 a Bratislava e si è laureato in legge nel 1990. Ha ricoperto vari incarichi diplomatici tra cui quello

di ambasciatore della Repubblica Slovacca in Israele nel 1999, mentre nel 2004 è diventato rappresentante permanente del suo Paese presso l'Unione europea. Nel 2009 ha assunto per pochi mesi la carica di commissario europeo all'Educazione, formazione, cultura e politiche giovanili. Ricordiamo che la direzione generale della Commissione europea (Dg Transport) Mobilità e Trasporti è stata rinominata. In questa legislatura si chiamerà “Trasporti e Spazio”. In precedenza quest’ultimo settore faceva parte della direzione Imprese e Industria.

Lupi: “Puntare sui corridoi Ten-T”

Aumentare le risorse finanziarie a favore della rete Ten-T fino ad arrivare a 500 miliardi di euro entro il 2020, ma prevedere anche sanzioni per i paesi inadempienti sui corridoi transeuropei. Sono i punti principali emersi dall’intervento del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi al vertice informale dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea, che si è svolto a Milano il 16 e 17 settembre scorsi. Lupi ha spiegato che “un uso

maggiore di strumenti finanziari nuovi ed esistenti potrebbe attrarre fino a 100 miliardi di investimenti aggiuntivi in infrastrutture”. Altre risorse potrebbero arrivare da una parte del pacchetto da 300 miliardi di euro promessi dal neopresidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per rilanciare occupazione, crescita e investimenti nei prossimi tre anni. “A questo proposito – ha spiegato Lupi – abbiamo chiesto all’ex-vicepre-

sidente della Commissione europea Christophersen e ai coordinatori Bodewig e Secchi di presentare un rapporto, di concerto con la Bei (Banca europea per gli investimenti), che identifichi i progetti dei corridoi idonei ad accedere al pacchetto proposto da Juncker”. I ministri lo esamineranno al Consiglio dei Trasporti dell’Ue del 3 dicembre. Per garantire la realizzazione dei progetti, il ministro ha chiesto di “prevedere veri atti contrattuali tra l’Unione europea e

i singoli Stati coinvolti negli investimenti di corridoio, che definiscano gli impegni e le sanzioni in caso di inadempienze”. Durante il vertice è stata inoltre ribadita l’importanza dei nodi urbani e logistici che si dovranno integrare nella rete Ten-T (si veda anche l’anticipazione su TIR 174 settembre 2014). Infine, all’ordine del giorno anche un testo condiviso del regolamento europeo sui porti da portare l’8 ottobre al Consiglio dei Trasporti del’Ue. TIR175-2014 15


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Europa

di Carmen Porcelli

La sonnolenza è tra i maggiori fattori di rischio alla guida. La pericolosità aumenta nelle ore notturne. Il primo campanello d’allarme è l’apnea durante il riposo

Sicurezza: i colpi di sonno nel mirino dell’Europa Una direttiva introduce a partire dal 2016 l’obbligo di valutare le malattie del sonno prima di rilasciare o rinnovare la patente. Gli autotrasportatori risultano tra i più colpiti dalla patologia

L’

Europa accende un faro sulle malattie del sonno. Dal 2016 gli Stati membri saranno obbligati a controllare anche questi aspetti prima di rilasciare o rinnovare le patenti. La novità è stata introdotta dalla direttiva europea 2014/85/Ue “recante modifica della direttiva 2006/126/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida” che ha aggiornato l’elenco delle malattie da ricercare obbligatoriamente nel corso della visita di idoneità psicofisica alla guida, sostituendo la dicitura “malattie neurologiche” con quella di “malattie neurologiche e sindrome delle apnee ostruttive nel sonno”. Tra le principali cause di incidente provocati da sonnolenza, l’Osas, 16 TIR175-2014

ovvero la sigla che indica la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, è piuttosto diffusa tra gli autotrasportatori. Infatti, a seguito dell’indagine condotta a livello europeo da un’équipe di esperti, che ha valutato scientificamente quali fossero i maggiori fattori di rischio alla guida, è emersa la pericolosità di questa sindrome soprattutto per chi è al volante nelle ore notturne, mentre tra le categorie professionali, nelle quali con maggior ricorrenza si presentavano pazienti affetti dalla sindrome Osas, è risultata quella dei conducenti di mezzi pesanti. L’Osas è seguita dall’insonnia, dalla narcolessia, dai disturbi del sonno di altro genere, dall’assunzione di far-

maci ad azione ipnotica, da patologie neuropsichiatriche e infine da alcol e droghe, tra le cause di incidenti alla guida. Quindi, più dell’alcol e delle droghe miete vittime sulle strade e precedentemente non era contemplata nell’allegato III della direttiva sulla patente di guida europea. Gli Stati europei dovranno recepire questa norma entro il 31 dicembre 2015 e disporre le nuove disposizioni in materia di controlli per il rilascio o il rinnovo della patente di guida. Dell’effettiva introduzione se ne dovrà occupare il ministero della Salute, poiché questo è uno aspetto medico-legale, ma anche la medicina del lavoro avrà voce in capitolo sul dossier. Una volta introdotte nell’or-

dinamento italiano le novità, la patente non potrà più essere rilasciata o rinnovata al candidato o al conducente colpito da un’affezione neurologica grave, salvo nel caso in cui la domanda sia sostenuta dal parere di un medico autorizzato. Per questo motivo i disturbi neurologici, che perturbano l’equilibrio e il coordinamento, sono considerati in funzione delle possibilità funzionali e della loro evoluzione. Se ci si affida alle cure di un medico, quindi, si hanno possibilità di guarigione in tempi brevi. Il rilascio o il rinnovo della patente di guida potrà in tal caso dipendere dall’esito di esami periodici qualora esista un rischio di aggravamento come la sindrome delle apnee ostruttive del sonno.


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“Vita sedentaria e alimentazione irregolare le principali cause delle apnee notturne” Parla Sergio Garbarino, presidente della Commissione “Sonnolenza, sicurezza e trasporti” dell’Aims E’ una delle principali cause di incidenti mortali, almeno un quinto di quelli che si verificano sulle autostrade italiane: è la sonnolenza alla guida. L’Osas, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno, è la patologia che più frequentemente causa sonnolenza, ed è responsabile di un costo sociale di 850 milioni di euro all’anno. A rappresentare l’Italia, nella commissione scientifica di esperti dell’Unione europea che ha contribuito alla stesura della nuova direttiva europea, Sergio Garbarino, ricercatore presso il Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Genova e presidente della Commissione “Sonnolenza, sicurezza e trasporti” dell’associazione italiana medicina del sonno (Aims). Quali sono le principali cause di eccessiva sonnolenza alla guida? Gli errati stili di vita. Gli effetti della sonnolenza possono esser paragonati a quelli dell’alcool. Come riconoscere se si è affetti dalla sindrome Osas? Il primo campanello d’allarme è il russamento cronico, spesso associato a frequenti interruzioni del respiro e all’obesità. Chi ne soffre, pur dormendo un adeguato numero di ore, si sveglia stanco. Chi è affetto maggiormente da questa patologia? La sindrome ha una maggiore prevalenza negli adulti di sesso maschile. Si stima che in Italia siano circa 2 milioni i soggetti affetti da questa sindrome. Purtroppo solo circa il 10% sono diagnosticati. Tra i fattori di rischio, la vita sedentaria e l’alimentazione irregolare. Oltre all’obesità, si possono associare altri disturbi come pressione alta e diabete. Ma non sono solo i pazienti obesi ad essere a rischio,

Se il richiedente o il conducente presenta sintomi sospetti di una sindrome da apnea ostruttiva notturna, moderata o grave, allora deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida. A tali soggetti si può consigliare, ma sarà il medico a valutare, di non guidare fino alla conferma della diagnosi.

anche coloro che presentano ostruzione delle prime vie aeree e la retro-posizione della mandibola con mento piccolo. Chi e come si può stabilire l’esistenza della malattia? Lo specialista in medicina del sonno ma anche il neurologo, l’otorinolaringoiatra, lo pneumologo solitamente sono le figure che maggiormente pongono la diagnosi e stabiliscono il trattamento. Il sospetto diagnostico si basa sui sintomi riferiti e su un’attenta visita specialistica che raccolga altri segni come la misurazione della circonferenza del collo, dell’addome. In seguito, si accertano malformazioni che ostruiscono le vie respiratorie. La conferma richiede l’esecuzione di un esame chiamato polisonnografia. Gli autotrasportatori vengono colpiti da questa patologia in una percentuale più incisiva: perché? Il loro stile di vita (sedentarietà, alimentazione disordinata, ritmi irregolari) riproduce i fattori di rischio all’origine dei disturbi del sonno. E’ possibile guarire da questa malattia? L’Osas nell’80% dei casi, se correttamente diagnosticata e trattata, può guarire rapidamente grazie a dei dispositivi ventilatori notturni. In alcuni casi, è necessario ricorrere alla chirurgia per rimuovere le ostruzioni a livello delle prime vie aeree. Nei casi più lievi, per migliorare la respirazione notturna esistono dei dispositivi odontoiatrici da applicare solo durante il sonno. Sicuramente la riduzione del peso e una regolare attività fisica permettono di mantenere i risultati. Proprio per l’esistenza di numerosi approcci terapeutici, l’Osas non compromette il proprio posto di lavoro.

La patente di guida può essere rilasciata ai richiedenti o conducenti con sindrome da apnea ostruttiva notturna, moderata o grave, che dimostrano di sottoporsi ad adeguati controlli della propria condizione, che rispettano in maniera adeguata le cure e ne traggono benefici, in tal caso supportati dal parere di un medico autorizzato. Chiaramente l’aspirante autotra-

sportatore che fa richiesta per ottenere la patente o il semplice rinnovo di un permesso e sta curando una sindrome da apnea ostruttiva notturna, che sia moderata o grave, deve sottoporsi a un esame medico periodico a intervalli che non superano i tre anni, nel caso in cui la forma di cui è affetto non è grave, o un anno, nel caso la gravità della malattia sia più evidente.

Le dieci mosse per riconoscere e curare l’Osas • Riconoscere i sintomi della malattia a partire dal russamento cronico con interruzioni del respiro (apnee), l’eccessiva sonnolenza diurna e l’obesità; • Rivolgersi al medico di medicina generale per raccontare i propri sintomi: vi indirizzerà allo specialista esperto in medicina del sonno; • Nei centri di medicina del sonno sono presenti molte figure professionali fra cui neurologi, pneumologi ed otorinolaringoiatri; • Gli specialisti consigliano di mantenere sotto controllo il peso e di fare una vita non sedentaria; • Per fare la diagnosi esistono diverse tipologie di valutazione polisonnografica: quella cardiorespiratoria o completa, eseguibile sia a livello ambulatoriale che domiciliare; • Per curare l’ostruzione delle prime vie respiratorie, causa principale dei disturbi del sonno, esiste un dispositivo ventilatorio chiamato Cpap (Continuous Positive Airway Pressure) che viene utilizzato durante la notte ed assicura la pervietà delle vie aeree; • L’utilizzo regolare del Cpap ha generalmente effetti rapidi nella remissione dei sintomi dell’Osas soprattutto sulla sonnolenza diurna e sulle performance psicomotorie; • E’ necessario intervenire chirurgicamente solo nei casi in cui vi sia una significativa ostruzione meccanica delle prime vie aeree. • Se l’origine del disturbo del sonno è scatenata dalla presenza di una mandibola retro posta, l’odontoiatra consiglierà di indossare durante la notte un bite • Una volta individuata la causa del disturbo del sonno seguire le indicazioni del medico: le possibilità di guarigione sono immediate se si agisce in tempo. La prevenzione resta sempre la cura più efficace. TIR175-2014 17


Politica

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Conftrasporto, Confartigianato Trasporti, Sna Casartigiani e Anita hanno disdettato il Protocollo di novembre dopo l’incontro con il Governo che avrebbe dovuto prospettare soluzioni sulle norme per i costi minimi. Lo Sblocca Italia ha tagliato 58 milioni a favore del settore, mentre scompaiono le norme anti cabotaggio irregolare

Autotrasporto, sale la tensione S

i scalda il fronte dell’autotrasporto. L’incontro del 16 settembre scorso tra le rappresentanze del settore e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere le misure da prendere dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea sui costi minimi ha segnato un’incrinatura nei rapporti tra Governo e autotrasporto. Conftrasporto, Confartigianato Trasporti, Sna Casartigiani e Anita hanno disdettato il Protocollo firmato lo scorso novembre e di fatto dichiarato lo stato di agitazione del settore. Un’altra doccia fredda è arrivata con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Sblocca Italia (si veda anche l’articolo a pagina 21). Non solo non sono state inserite le tanto attese norme per contrastare il cabotaggio abusivo con l’inversione dell’onere della prova, ma addirittura sono state tagliate risorse già stanziate a favore della riduzione dei pedaggi per il settore: in tutto 58 milioni, di cui 38 nel 2017 e altri 20 nel 2018. Tensione alta anche sul fronte dei costi minimi di sicurezza, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea e la decisione da parte del ministero dei Trasporti di non pubblicare per ora le tabelle dei costi minimi mensili in attesa di un provvedimento politico sulla questione. Sul versante del dialogo con il 18 TIR175-2014

Governo, da segnalare la ripresa del tavolo della legalità al ministero del Lavoro (si veda l’intervista in pagina) e un incontro tra i vertici della Fai nazionale e regionale con Debora Serracchiani, in veste di presidente del Friuli Venezia Giulia e di braccio destro del premier, Matteo Renzi. Intanto

Legacoop si prepara all’assemblea, fissata per i primi di novembre, la Cna-Fita rilancia il tema dei pedaggi al casello e Anita interviene contro le limitazioni ai valichi imposte dal Tirolo. Sul versante normativo, invece, arriva un decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei ministri del 19 settembre scorso, che sopprime la responsabilità solidale in fatto di fisco tra appaltatore e subappaltatore. Sull’argomento è intervenuta Alleanza

delle Cooperative italiane che in una conferenza stampa ha annunciato che si costituirà parte civile contro le false cooperative. “Una scelta che fa parte di un pacchetto più ampio - ha detto il presidente Mario Lusetti - che comprende anche un manifesto dell’economia pulita e una proposta di legge”. Infine, una novità positiva: sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale i decreti che sbloccano i fondi per la formazione

Francesco, un camionista al servizio delle istituzioni È scomparso improvvisamente Francesco Del Boca, già vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. Del Boca lascia una traccia importante nell’autotrasporto italiano e internazionale. E’ stato uno dei grandi personaggi del mondo dell’autotrasporto negli ultimi anni, ma allo stesso tempo era una persona semplice, schietta, che “si sporcava le mani”, come racconta chi lo conosceva bene. Basti pensare che, nonostante le responsabilità istituzionali, tutti i fine settimana tornava nella sua terra d’origine, il

Piemonte, e non esitava mai davanti al lavoro: prendeva il suo camion, faceva lui stesso le consegne, dimostrando di vivere da vicino il mestiere di autotrasportatore, le sue problematiche e le sue esigenze. Era nato a Boca, in provincia di Novara, nel 1952. Dopo la laurea in Economia alla Cattolica di Milano subentrò, insieme al fratello, nella storica azienda di famiglia, attiva nel trasporto di materiale edile. Fin da giovane si è speso a tutela degli interessi dei piccoli imprenditori e artigiani, con l’obiettivo di far crescere tutto il settore.

Nel 2004 venne eletto presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di conseguenza membro effettivo della Consulta Generale per l'Autotrasporto e del Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori. Nel 2008 è diventato presidente dell'Uetr, l'Unione europea dei Trasportatori stradali e nel 2010 presidente di Unatras e vicepresidente del Comitato Centrale. Alla moglie, ai tre figli, Umberto, Valeria ed Elena, ed alla dirigenza di Confartigianato le condoglianze del direttore e della redazione di Tir. Massimo De Donato


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e gli investimenti (si veda anche pagina 41). Il dialogo con il Governo Molta tensione dopo l’incontro del 16 settembre scorso, convocato dal ministero dei Trasporti a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Ue sui costi minimi. Il confronto avrebbe dovuto chiarire la posizione del Governo rispetto al pronunciamento dei giudici comunitari, dopo che diverse interpretazioni, a firma di avvocati difensori dei vettori e della committenza, erano circolate nei giorni precedenti descrivendo scenari, a volte, anche opposti. All’incontro non ha partecipato il ministro Maurizio Lupi (impegnato nel summit europeo a Milano), rappresentato dal consigliere Rocco Girlanda. Al termine della riunione Conftrasporto, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani hanno annunciato subito la disdetta del Protocollo d’intesa del 28 novembre 2013 che avevano firmato con il ministro Lupi. “Dopo una serrata trattativa – si legge in una nota - che aveva scongiurato la paralisi del Paese. Di fronte alla totale incapacità – continua il comunicato - di attuare la maggior parte dei 19 punti contenuti nel Protocollo e le numerose inadempienze del Governo rispetto agli impegni assunti con la categoria nei dieci mesi tra-

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scorsi, le associazioni hanno informato che avvieranno da subito un percorso di consultazione con gli operatori del settore per valutare la situazione in atto e concordare le azioni più idonee a tutelarne gli interessi, non escludendo sin d’ora la proclamazione del fermo dei servizi di trasporto”. Il giorno successivo all’incontro anche l’Anita ha fatto un passo indietro rispetto al protocollo dello scorso novembre. “Il Governo deve dirci una volta per tutte cosa intende fare del comparto dell’autotrasporto italiano – ha commentato Thomas Baumgartner, presidente di Anita – ossia, se vuole che il Paese conservi il proprio tessuto imprenditoriale o se intende assistere passivamente all’inevitabile declino del nostro settore. Ci aspettiamo che argomenti quali accise, risorse, lotta al cabotaggio abusivo, divieti di circolazione, compensazione con credito d’imposta per gli investimenti, trovino presto risposte concrete”. Un cahier de doleance completo arriva da Massimo Bagnoli, presidente della Fiap: “La bocciatura delle norme sui costi minimi di sicurezza, che il Governo non ha ritenuto di dover difendere con la dovuta determinazione di fronte alla Corte di Giustizia europea, la riduzione del 15% del rimborso delle accise a partire dal prossimo mese di gennaio; la mancata nomina dei vertici dell’Albo e il mancato trasferimento delle competenze in materia di tenuta dell’Albo dalle province alle Motorizzazioni civili, la mancata conferma nel decreto Sblocca Italia e dei provvedimenti contro il cabotaggio abusivo; l’assoluta incertezza sulle risorse che verranno inserite nella prossima legge finanziaria, sono la più evidente testimonianza dell’incapacità del Governo di gestire le spinose partite rimaste ancora aperte. Ora la palla passa direttamente alle rappresentanze dell’autotrasporto, cui spetta il dovere di dare al Governo una risposta ponderata, proporzionata ed efficace”. Un ammonimento arriva anche dal mondo cooperativo. “La mancata partecipazione di esponenti di Governo all'incontro, convocato dallo stesso ministero dei Trasporti, rappresenta - aggiunge Stronati - un preoccupante segnale d'allarme, disorienta le imprese e gli operatori di mercato

che chiedono un autentico e costruttivo confronto politico”. Lotta al cabotaggio irregolare Comprensiva verso le problematiche dell’autotrasporto è sembrata Debora Serracchiani che il 23 settembre scorso ha incontrato il presidente e il segretario della Fai-Conftrasporto del Friuli Venezia Giulia, Davide Inter-

bartolo e Oscar Zorzi, alla presenza del presidente nazionale e del segretario generale della stessa associazione, Paolo Uggè e Pasquale Russo. In questo incontro “è stata condivisa l'urgenza di affrontare il fenomeno del cabotaggio – si legge in una nota di Conftrasporto - ad esempio avviando il Registro Elettronico Nazionale (Ren) come riferimento unico per le imprese di traspor-

Franchini (Cna-Fita)

Un tavolo unico per la committenza Dalla CNA-Fita è arrivato un appello alla coesione imprenditoriale. Ci può spiegare che cosa intendete? Se la committenza vuole confrontarsi lo faccia alla luce del sole e CNA-Fita sarà disponibile a partecipare a un simile confronto, senza terzi incomodi tra vettori e committenti. Le rappresentanze istituiscano un unico tavolo, quello degli imprenditori, e insieme indichino alla politica e al ministro dei Trasporti la sintesi possibile. Qual è la proposta di CNAFita per dare l’opportunità al settore di recuperare competitività? Bisogna fare in modo che i costi massimi, quelli non dipendenti dalla filiera logistica come pedaggi, traghetti e carburante, vengano ribaltati in fattura direttamente al committente distinguendoli dal costo per il servizio. I contratti siano obbligatoriamente scritti per tutti consentendo un’effettiva tracciabilità delle relazioni commerciali. Si riduca la sub-vezione a massimo due passaggi e si corresponsabilizzi l'intero processo, dal committente al vettore finale, mantenendo e rafforzando l'azione diretta in caso di mancato pagamento. Si preveda nel contratto la preventiva mediazione attraverso le associazioni di rappresentanza prima di attivare l'azione diretta e si promuova, per ogni singola fi-

liera, una regolamentazione, attraverso specifici protocolli, definendo i comportamenti operativi tra committenti e vettori. Avete mosso delle critiche al sistema di gestione delle risorse. Quale soluzione proponete? Come associazione proponiamo di mantenere il rimborso per le accise all'autotrasporto, evitando il taglio del 15%, pari a circa 250 milioni di euro, previsto dalla legge di Stabilità dello scorso anno. In cambio basterebbe a trasformare gli attuali 250 milioni di fondi destinati al recupero dei pedaggi per l'autotrasporto, in sconti da far erogare direttamente ai concessionari. In questo modo il rimborso dei pedaggi non sarebbe più a carico della fiscalità dello Stato. Gli autotrasportatori avrebbero lo sconto direttamente in fattura a fine mese senza dover attendere anni. I vantaggi economici sono realmente tali se arrivano alle imprese nel modo più diretto e immediato esattamente come il rimborso accise per cui ci siamo battuti per renderlo fruibile trimestralmente. Inoltre il 45% degli attuali rimborsi pedaggi sono erogati ad aziende estere, in particolare dell'Est Europa, che vengono qui a sottrarre lavoro ai nostri vettori. Bisogna cambiare questo sistema che sta penalizzando le imprese italiane.

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“La legalità occasione per affrontare la crisi” “E’ arrivato il momento di fare squadra e affrontare la crisi del settore. Il tavolo della legalità venga aperto a tutte le rappresentanze sia nazionali che settoriali del mondo della logistica e dei trasporti e impegni i ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico ad affrontare a tutto campo questo momento di grande difficoltà”. L’appello arriva da Massimo Stronati, presidente dell’Alleanza cooperative italiane servizi e utilities, presente al tavolo della legalità aperto qualche mese fa al ministero del Lavoro, al quale partecipano anche Fedit, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Il tavolo è al secondo incontro, il terzo è fissato per l’8 ottobre. Quali sono gli sviluppi operativi? Bisogna partire da due considerazioni. La prima è che noi, come mondo cooperativo, non abbiamo firmato il contratto nazionale perché lo riteniamo insostenibile. La seconda è legata al fatto che in questo momento è come se l’illegalità fosse giustificata dalla crisi economica. Non può essere così: noi dobbiamo combatterla. Io dico spesso che di irregolarità si muore. Quali sono le strategie per uscire da questo sistema? Avete avanzato delle proposte al tavolo?

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Certo, occorre alzare l’asticella. Creare un “bollino blu” per chi è in regola, chiedere il Durc (documento unico di regolarità contributiva, ndr) anche ai privati. Poi ci vogliono più controlli, più chiarezza su che cosa si vuole fare con questo settore. Viene da chiedersi, anche in relazione all’ultimo incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (del 16 settembre, ndr), se il Governo ritiene che il settore dei trasporti e della logistica sia importante o meno. Il Protocollo di novembre non è stato attuato, il 70 per cento dei lavoratori è in difficoltà. Insomma, c’è un clima di “al lupo al lupo”, ma poi nessuno si muove. Chi dovrebbe muoversi secondo Lei? Bisognerebbe aprire un tavolo di crisi per il settore, allo scopo di creare le condizioni per condividere i dati per i controlli, rendere il Durc obbligatorio, sistemizzare le ispezioni e ripristinare le tabelle ministeriali sulle tariffe orarie. Chi dovrebbe sedere a questo tavolo? Oltre a coloro che oggi sono in quello della legalità, le altre organizzazioni settoriali con le loro rappresentanze nazionali. Poi ci vorrebbe un impegno interministeriale: Lavoro, Infrastrutture e Trasporti e Sviluppo economico insieme.

to”. La presidente del Friuli in quell’occasione ha ribadito che "l'unico modo per contrastare il cabotaggio abusivo è aumentare la legalità e ciò si ottiene aumentando i controlli, anche attraverso il Ren". Serracchiani ha anche valutato l'opportunità di procedere, con la collaborazione delle Camere di Commercio, a una sorta di mappatura delle imprese di autotrasporto operanti nella sua regione, “parallelamente all'auspicato intervento di 'pulizia' all'interno dell'Albo nazionale dell'Autotrasporto, indispensabile per distinguere con chiarezza le imprese che fanno autotrasporto da quelle che fanno intermediazione”. Inoltre, assicurando il suo impegno a interessare Palazzo Chigi e il ministero dei Trasporti per un sollecito intervento in favore del sistema dell'autotrasporto, Serracchiani ha anche riferito del suo recente incontro con il nuovo comandante del Compartimento di Polizia stradale del Friuli Venezia Giulia e ha avanzato alcune proposte intese ad aiutare a "superare le difficoltà di un fondamentale pezzo della nostra economia che risente della concorrenza e della tassazione" come la convocazione di un tavolo, promosso dall'Amministrazione regionale, cui sarebbero invitati Autovie Venete, Fvg Strade, Polstrada e altri soggetti competenti a livello territoriale, in vista della stipula di un Protocollo d'intesa che metta in sinergia le diverse competenze e ottimizzi la capacità di controllo. Un incontro che tra l’altro ha coinciso in Friuli con una mas-

siccia campagna di controlli contro il cabotaggio irregolare messa in atto dalla Polizia stradale. Le regole sfumate nello Sblocca Italia Proprio la mancata introduzione nel decreto Sblocca Italia delle regole per contrastare il cabotaggio abusivo ha infiammato la categoria. “E’ assurda, controproducente e incomprensibile – ha detto Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Fai-Conftrasporto - la decisione di non introdurre le normative concordate che avrebbero consentito controlli efficaci nei confronti delle operazioni abusive di cabotaggio, sempre più in crescita nel nostro paese”. Uggè ha puntato il dito contro il governo: “Nel nostro Paese – ha aggiunto - nonostante l'impegno sottoscritto dal ministro Lupi, il governo decide di favorire imprese estere a tutto danno di quelle nazionali. L'autotrasporto vive momenti difficili e complessi, anche per l'evanescenza del ministero competente”. Anche la Filt-Cgil contro la cancellazione della norma per i controlli nell’autotrasporto. “La verifica del rispetto delle operazioni di cabotaggio – ha detto Giulia Guida, segretaria nazionale della Filt - consentite dalla legislazione europea, è fondamentale, in quanto l’attuale situazione nel settore, caratterizzato dal dumping, sta estromettendo dal mercato le aziende sane che tra mille difficoltà resistono alla concorrenza sleale da parte di imprese ubicate in pae-


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si neo comunitari. I controlli non ci sono e, quando ci sono, non sono quasi mai efficaci e realmente dissuasivi. Senza interventi importanti e urgenti, si rischia di causare il tracollo delle imprese di trasporto italiane e di conseguenza il lavoro professionale degli autisti italiani”. Accise e pedaggi Sul tema del taglio al rimborso delle accise che verrebbe applicato dal prossimo 1° gennaio e sui pedaggi è tornata a parlare la Cna-Fita. “Come associazione – ha detto il presidente Cinzia Franchini - proponiamo di mantenere il rimborso per le accise all'autotrasporto, evitando il taglio del 15%, pari a circa 250 milioni di euro, pre-

visto dalla legge di Stabilità dello scorso anno. In cambio, basterebbe trasformare gli attuali 250 milioni di fondi destinati al recupero dei pedaggi per l'autotrasporto in sconti da far erogare direttamente ai concessionari”. La Cna-Fita, inoltre, nell’ambito dei festeggiamenti per i 40 anni di attività, ha avuto udienza dal Papa. Circa 100 imprenditori sono stati ricevuti da Papa Francesco il 24 settembre scorso. Legacoop verso l’assemblea Proseguono i lavori in vista dell’appuntamento del 4 e 5 novembre per l’assemblea di mandato quadriennale di Legacoop servizi. “Siamo ora nel vivo della fase precongressuale della nostra associazione – ha detto il Pre-

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sidente Fabrizio Bolzoni – che, dopo l’organizzazione delle assemblee territoriali che partiranno i primi giorni di ottobre, ci porterà a novembre all’appuntamento con l’Assemblea nazionale. In questa fase la Presidenza di Legacoop Servizi è stata impegnata nella messa a punto delle procedure e degli atti congressuali. E’ stato redatto, ed inviato oggi alle strutture regionali, il documento programmatico che rappresenterà le linee di indirizzo politico e di azione sulle quali basare l’attività della nostra associazione per i prossimi quattro anni”. Il divieto di transito in Tirolo Anche Anita prepara i fe-

steggiamenti per i 70 anni di attività che si celebreranno il 6 novembre a Roma, ma intanto invoca l’intervento del Governo contro le restrizioni che il Tirolo vorrebbe imporre a determinate tipologie di merci. “Comprendiamo le motivazioni ambientali che sono alla base del provvedimento in fase di predisposizione da parte del Tirolo – ha commentato il Presidente di Anita, Thomas Baumgartner – tuttavia, un divieto di transito che non prenda di mira i veicoli più inquinanti ma soltanto alcune tipologie di merci, non punta a contrastare efficacemente l’inquinamento bensì a produrre una distorsione della concorrenza in alcune filiere produttive e del trasporto, come è già accaduto in passato”.

Sblocca Italia, la riforma dei porti in 90 giorni ''Entro 90 giorni dovremmo fare il piano della portualità e della logistica, così è previsto nel decreto Sblocca Italia”. Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Si tratta di un Piano strategico nazionale riguardante questi settori, da adottare entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto. E’ il fulcro dell’articolo 29 del Dl numero 133 del 12 settembre 2014, che è stato pubblicato lo stesso giorno sulla Gazzetta ufficiale e ha iniziato il suo iter parlamentare alla Camera. La norma prevede che il Piano venga adottato con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il suo scopo è di agevolare la crescita dei traffici e la promozione dell’intermodalità nello scambio di merci, anche in relazione alla razionalizzazione, al riassetto e all’accorpamento delle Autorità portuali esistenti. Entro 30 giorni dalla conversione in legge del Dl, le Autorità portuali dovranno presentare alla Presidenza del Consiglio un resoconto dei progetti in corso di realizzazione o da intraprendere, corredato dai relativi crono programmi e piani finanziari. Entro i successivi 60 giorni i più urgenti verranno selezionati, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e inseriti nel Piano strategico nazionale. Intanto Assoporti ha fornito al Governo uno schema di riforma del settore centrato su autonomia finanziaria, autorità portuali agili, innovazione su dragaggi, dogane e piani regolatori. Secondo l’associazione questi dovranno essere i contenuti operativi in applicazione delle linee guida dello Sblocca Italia. Anche il presidente dello scalo di Genova, Luigi Merlo, ha inviato al ministro delle Infrastrutture un pacchetto di proposte emendative allo Sblocca Italia, che prevede più poteri ai presidenti delle Autorità portuali, più coordinamento tra gli scali e nuove regole sull’organizzazione del lavoro. Il decreto contiene anche una parte consistente sulle opere infrastrutturali, per cui sono previsti 3,8 miliardi di euro e ulteriori risorse regionali per 335 milioni. Il decreto punta a sbloccare i cantieri già in corso tra cui la terza corsia dell’asse autostradale Trieste-Venezia (30 milioni), il terzo valico (200 milioni), il nuovo tunnel del Brennero (270 milioni, si veda anche l’articolo a pagina 24), il Quadrilatero Marche-Umbria (120 milioni), due tratti della Salerno-Reggio Calabria (419 milioni) ma anche l’aeroporto di Firenze (50 milioni) e quello di Salerno (40 milioni). Inoltre alcune norme hanno consentito di sbloccare altre opere già finanziate per far partire i lavori in anticipo rispetto alle previsioni. Si tratta della Av/Ac Napoli-Bari (4,4 miliardi di euro) che aprirà i cantieri il 31 ottobre 2015 invece che nel gennaio 2018, e l’asse ferroviario Palermo-CataniaMessina (2,1 miliardi di euro, inizio lavori il 31 ottobre 2015 invece che nel 2018). Infine, la norma sblocca i lavori previsti dal contratto di programma nei principali aeroporti italiani, tra cui Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia.

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Logistica

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Il modello proposto da Fedit nell’accordo del febbraio scorso è stato attuato da Tnt Italy. Il corriere espresso ha firmato un’intesa con i sindacati: flessibilità in cambio di stabilità. di Deborah Appolloni

Logistica: rivoluzione lavoro È

in fase di implementazione l’intesa che Tnt ha firmato lo scorso 16 luglio con i sindacati confederali dei trasporti per l’internalizzazione delle operazioni di hanling, dando seguito a un accordo-quadro siglato dalla Fedit presso il ministero del Lavoro lo scorso febbraio. La grande novità è rappresentata dalla scelta del corriere espresso di assumere a tempo indeterminato, concedendo una serie di garanzie e diritti ai lavoratori dell’handling (come la formazione, la malattia e i ticket restaurant) in cambio di nuovi elementi di flessibilità nell’orario di lavoro, coerenti con le effettive necessità dell’organizzazione dei magazzini e dei picchi di attività. “Questo accordo rappresenta una svolta nel mondo del lavoro all’interno del comparto logistico in Italia”, spiega Tony Jakobsen, amministratore delegato di Tnt in questa intervista a TIR. Tnt ha deciso di internalizzare le attività di handling, dando seguito all’accordo-quadro firmato al ministero del Lavoro lo scorso febbraio. Come siete arrivati a questa decisione? È stata una decisione determinata da ragioni oggettive: la situazione attuale non era semplicemente più sostenibile. Non è possibile lavorare in una situazione di continua incertezza, con tensioni pronte ogni momento a riesplodere. Lo scopo di Tnt è quello di risolvere i problemi dei clienti, aiutarli a raggiungere i loro mercati presto e bene, non certo quello di creare loro imprevisti o difficoltà. Tnt è una multinazionale che non poteva e non può accettare deroghe ai propri standard di qualità. In questo senso, l’accordo-quadro di Fedit ha rappresentato una straordinaria opportunità di cambiamento. Abbiamo effettuato tutte le analisi del caso prima di decidere di applicare in 22 TIR175-2014

qualità di first-mover questo accordo: siamo convinti che i benefici supereranno di gran lunga i costi dell’operazione. Quali sono le tappe per la realizzazione dell’operazione? È stato predisposto naturalmente un piano di implementazione progressivo: per poter applicare questo accordo devono essere realizzati alcuni presupposti indispensa-

bili quali – per esempio - le dotazioni infrastrutturali dei magazzini. Ogni volta che una filiale avrà ultimato i suoi upgrade, l’accordo verrà reso esecutivo e si procederà a internalizzare i dipendenti della struttura dopo aver effettuato un’apposita selezione e un successivo training. Il piano prevede di procedere in modo progressivo e fluido, per garantire la continuità dei livelli di servizio. Entro quando pensate di definire le assunzioni, di quanti lavoratori parliamo e in quali sedi? Entro il 2016, il piano coinvolge la maggior parte delle nostre strutture operative sul territorio, e sarà differenziato a seconda delle dotazioni previste per quella filiale e del numero di lavoratori attualmente impiegati. Complessivamente il perimetro del progetto riTony Jakobsen guarda alcune centinaia di lavoratori. Possiamo dare delle indicazioni economiche? Avete parlato di un piano di investimenti di 35 milioni entro il 2016. Quanto costerà la riorganizzazione del lavoro nei magazzini? Per realizzare un accordo di questo tipo, come ho detto in precedenza, era necessario creare i presupposti dal punto di vista strutturale. È un punto cardine che rientra nella strategia globale di Tnt, denominata

Pezzetti (Fedit): un modello applicabile ad altre realtà

Stefania Pezzetti

Flessibilità in cambio di maggiori tutele nel lavoro, a partire da contratti a tempo indeterminato. Perchè avete voluto questo accordo? Avete calcolato quali e quanti sono i vantaggi per le aziende che lo applicano? Ogni volta che si mette mano allo status quo, è inevitabile che vi siano, insieme ai vantaggi, anche alcune ripercussioni negative. Il cambiamento non è mai facile, ma se diventa inevitabile, è chia-

ro che il delta è comunque positivo. A mio avviso si trattava soprattutto di scegliere tra due impostazioni profondamente differenti: continuare ad agire in maniera tattica, come storicamente si è sempre fatto, stava portando il comparto logistico a una inevitabile implosione. Era quanto mai opportuno, nell’interesse di tutti, dotarsi di una visione strategica in un’ottica di lungo periodo. I vantaggi, se si ampliano le prospettive, superano di gran lunga gli svantaggi. E’ anche per questo che definisco “storico” quanto sta avvenendo. Tnt è il primo grande operatore che, con un accordo firmato lo scorso luglio, ha dato seguito al protocollo. Ci sono altre realtà all’interno della Fedit interessate? Assolutamente sì. E’ chiaro che quando un grande nome attua una scelta di questo genere, attrae interesse e attenzione da parte degli altri operatori. Numerose realtà, di differenti dimensioni, stanno studiando la possibilità di seguire questo nuovo percorso. Adesso non è pos-


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L’attività di handling nei magazzini di Tnt verrà internalizzata: i lavoratori verranno stabilizzati in cambio di maggiore flessibilità nell’orario di lavoro

L’accordo di febbraio Fedit-sindacati in sintesi Lo scorso 13 febbraio è stato firmato al ministero del Lavoro un accordo sul sistema degli appalti nella logistica tra Filt, Fit e Uil Trasporti e le associazioni datoriali, in particolare Fedit assistita da Confetra. Ecco in sintesi i principali punti dell’accordo.

“Outlook”, e che prevede un cambiamento complessivo del modo di approcciare il nostro business, con un upgrade sostanziale delle nostre infrastrutture. Sulla base di Outlook, sono stati programmati nella nostra business unit investimenti da 35 milioni di euro che stiamo implementando e che

sibile, per ovvie ragioni, fare nomi, ma a breve ci saranno interessanti novità in questa direzione. L’accordo del febbraio scorso è costruito sul modello dei grandi corrieri espressi e gruppi logistici. Ci sono altri settori ai quali potrebbe essere applicato? Certamente, fatti salvi i costi-opportunità derivanti da sinergie ed economie di scala differenti a seconda delle dimensioni delle aziende, questo accordo contiene elementi innovativi e facilmente adottabili anche da aziende di dimensioni più contenute e anche in altri settori. E’ stato messo in discussione innanzitutto un concetto: quello della terziarizzazione senza se e senza ma, che nel tempo ha dimostrato di avere dei limiti oggettivi. Il problema è che determinate opzioni sembravano essere irreversibili, quasi dogmatiche, ma a fronte di uno scenario economico totalmente cambiato rispetto all’epoca in cui queste scelte sono state effettuate, non credo si debba continuare a basarsi su quelle che io definisco ideologie manageriali oramai obsolete. E’ inevitabile che i grandi cambiamenti si ripercuotano – presto o tardi – su tutti i livelli e in tutti i settori e, laddove ne esistano i presupposti, credo quindi che questo “modello” possa essere replicabile in contesti anche molto differenti fra loro.

ORARIO DI LAVORO L’orario di lavoro ordinario (39 ore settimanali) potrà essere distribuito su 6 giorni alla settimana (lunedì-sabato) ed essere determinato come media su un arco temporale di 6 mesi. La prestazione lavorativa potrà essere articolata con un minimo di 4 e un massimo di 10 ore giornaliere (non superiore a 13). PART-TIME Definita una nuova modalità di rapporto di lavoro a tempo parziale, con una durata minima della prestazione ordinaria di 16 ore settimanali (in luogo delle 20 previste dal CCNL), con una prestazione minima di 4 ore giornaliere consecutive.

procedono in parallelo all’internalizzazione. Questi investimenti prevedono l’installazione in oltre 50 filiali di sorter di ultimissima generazione, i primi non solo in Italia, ma anche in Europa, in grado di semplificare e velocizzare in maniera spettacolare le operazioni delle filiali. Inoltre, le “bocche di carico” saranno dotate di apposite rampe meccanizzate che agevoleranno notevolmente le operazioni di carico e scarico dai furgoni, rendendole anche più sicure. L’insieme di questi investimenti, uniti all’internalizzazione dei lavoratori, avrà un impatto positivo sul nostro conto economico grazie alle economie di scala e ai vantaggi operativi che si determineranno. A fronte di questo impegno, quali sono i vantaggi che vi aspettate? Come verrà impiegata la flessibilità che il nuovo accordo mette a disposizione? Il vantaggio operativo che si otterrà è una maggiore qualità da offrire ai clienti: anticipo della nostra offerta premium (le consegne dei prodotti time definite), possibili-

REPERIBILITÀ I lavoratori interessati dovranno essere reperibili in ore non lavorative per sopperire a esigenze aziendali e non potranno rifiutarsi, salvo giustificato impedimento, di rispondere alle chiamate. INQUADRAMENTO CONTRATTUALE Il personale neo assunto, addetto alla movimentazione della merce, sarà inquadrato al livello 6°J per quanto riguarda il profilo di “attività manuali di carico e scarico merci-facchino” e al livello 6° per quanto riguarda il profilo di “facchino qualificato” (un livello più basso rispetto alle attuali previsioni contrattuali). MALATTIA Le parti si impegnano a definire, a livello aziendale, strumenti per contrastare e ridurre il fenomeno delle assenze improvvise e non pianificate. VALIDITÀ DEGLI ACCORDI Gli accordi aziendali avranno durata triennale.

tà di allungare il cut off per il ritiro della merce, maggiore attenzione ai dettagli e abbattimento di disguidi e imprecisioni. La flessibilità si tradurrà in maggiore qualità offerta al cliente. Infine, come avete pensato di tradurre in pratica i punti dell’accordo sull’orario di lavoro flessibile, il part-time e la reperibilità? Questo accordo permette di applicare, per la prima volta, il buon senso. Si tratta semplicemente di seguire quello che è il flusso operativo effettivo – dettato appunto da orari di punta - e non quello disegnato 40 anni fa a tavolino in un mondo che non esiste più. Sarà tutto più agevole, compresa la gestione dei periodi di punta stagionali. I primi a beneficiarne saranno proprio i lavoratori, che conoscono e comprendono benissimo le esigenze del nostro settore, e che sono sicuramente contenti di poter lavorare all’interno di un quadro normativo che offre loro maggiori tutele e che finalmente li rende partecipi al 100% del successo di Tnt. TIR175-2014 23


Infrastrutture

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L’apertura della galleria del San Gottardo nel 2016 e del Brennero nel 2025 ridisegnerà le rotte verso l’Europa del nord, smussando “l’ostacolo naturale” rappresentato dall’arco alpino. Il trasporto combinato delle merci è l’obiettivo di Franco Tanel

Verso nord: il futuro è interm o L

a strada verso l’Europa delle merci italiane potrebbe essere meno impervia. Con l’apertura (quasi) imminente delle nuove gallerie ferroviarie che attraversano le Alpi, i colli di bottiglia, che da sempre mettono in difficoltà il passaggio di merci e viaggiatori, potrebbero essere alleggeriti da questi importanti canali intermodali.

Il San Gottardo Il 2 giugno 2016 la galleria di base del San Gottardo verrà inaugurata, mentre sarà aperta al traffico a dicembre 2016. Il nuovo tunnel ferroviario, con i suoi 57 chilometri, sarà il più lungo al mondo e consentirà il trasporto di merci e persone lungo il tratto finale del cosiddetto corridoio 24 Genova-Rotterdam. Si tratta di uno dei collegamenti della Trans European Network (Ten-T), una rete definita dall’Unione europa per migliorare la comunicazione tra i Paesi a tutti i livelli. Nel 2013, in ambito di ridefinizione della rete Ten-T, il corridoio 24 è stato incluso all’interno dell’elenco dei 9 collegamenti della rete centrale, prendendo il nome di ‘corridoio Reno-Alpi’. È una delle rotte merci più trafficate d'Europa che collega i porti del mare del Nord, come Rotterdam e Anversa con il Mediterraneo, quindi Genova in primis, attraversando la Svizzera, passando per alcuni dei principali centri economici della Ruhr renana, le regioni del Reno-MenoNeckar e l'agglomerazione di Milano. Un corridoio multimodale che include il Reno come via navigabile interna, i cui principali progetti sono le tre gallerie di base in Svizzera e le loro vie di accesso in Germania e in Italia: Lötschberg, San Gottardo e Monte Ceneri. "I grandi terminal per il trasbordo merci del Nord Italia saranno raggiungibili con tempi e costi ridotti - ha spiegato Peter Füglistaler, direttore del Federal Office of Transport svizzero - Inoltre, se un volume maggiore di merci viaggerà per ferrovia, il traffico stradale ne sarà alleggerito. Sull’asse nord-sud in transito nel24 TIR174-2014

le Alpi, la quota della ferrovia è in continuo aumento e supera ora nettamente il 60%, mentre quella della strada è inferiore al 30%". I lavori delle 3 gallerie rientrano nel più grande progetto svizzero denominato “nuova ferrovia transalpina” (Nfta o Alptransit). Obiettivo dei tunnel lungo le Alpi è quello di “eliminare l’ostacolo” topografico rappresentato dalle montagne e creare una “ferrovia di pianura”. L’investimento per la nuova rete Alptransit è di 18,7 milioni di franchi, finanziati mediante il cosiddetto Fondo Ftp, alimentato in gran parte dalla tassa riscossa sui mezzi pesanti. La galleria di base del Lötschberg è entrata in servizio nel 2007. È lunga 34,6 km, collega Frutigen nell’Oberland bernese e Raron in Vallese ed è costata 4,3 miliardi di franchi. La tratta continua verso l’Italia (Domodossola) attraverso l’attuale galleria del Sempione. Dopo l’apertura della galleria, il traffico merci su strada è diminuito del

10% circa tra il 2000 e il 2010. Il San Gottardo si raccorderà con la galleria sotto il Monte Ceneri, in Ticino, i cui lavori sono attualmente in corso. Il tunnel di base del Ceneri è lungo 15,4 km: collegherà la parte settentrionale del Cantone Ticino (Sopraceneri) con quella meridionale (Sottoceneri) e finora è costato 2,2 miliardi di franchi. Il programma dei lavori per la realizzazione della galleria di base del Ceneri prevedel’apertura per il 2019. I giudici federali hanno respinto le cause contro l’assegnazione degli ultimi appalti che rischiavano di far slittare l’apertura al 2021. Lo scenario Tra Italia più probabile è che la e Svizzera messa in esercizio sliti principali progetti ti alla fine del 2021. sono le gallerie La galleria del del Lötschberg, il San San Gottardo, il Gottardo e il monte cui costo totale Ceneri. Solo la prima ammonta a 9,7 mi-

VALICHI, CRESCE LA FERROVIA Valichi alpini Italia-Svizzera San Gottardo Sempione

Strada -1,6% -0,5% -1,1%

L’Ufficio federale dei trasporti svizzero, ha diffuso i dati circa l’aumento del traffico ferroviario sui valichi alpini nel primo semestre 2014. Da gennaio a giugno sulle Alpi svizzere sono state trasportate complessivamente, su strada e per ferrovia, quasi 20 milioni di tonnellate di merci, ossia il 2,9 per cento in più rispetto al primo semestre del 2013. Il traffico ferroviario transalpino è cresciuto nel semestre 2014 del 5,3%, mentre il volume delle merci trasportate su strada è sceso

è aperta dal 2007

Ferrovia (I semestre 2014) +5,3% +5,8% +4,5% dell’1,6%. Sull'asse del San Gottardo la ferrovia ha trasportato il 5,8% di merci in più rispetto al primo semestre del 2013, mentre sull'asse del Sempione l'aumento è stato del 4,5%. La quota di mercato della ferrovia nel traffico merci transalpino si è attestata al 67,5%, con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2013. Si tratta della quota più alta mai registrata dall'introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni.


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m odale

Il tunnel del Brennero agevolerà il collegamento tra l’Austria e l’Italia. Ha ottenuto 270 milioni di finanziamenti nello Sblocca Italia

liardi di franchi, si estende da Erstefeld (portale nord) a Bodio (portale sud). Il collegamento ridurrà da tre ore e mezza a un’ora il tempo di viaggio da Zurigo a Milano. La velocità massima prevista per i treni merci sarà di 160 km/h mentre per i convogli viaggiatori sarà di 250 km/h. Giornalmente sulla linea potranno transitare da 220 a 260 convogli, contro l’attuale 140-160. Il nuovo tracciato consentirà il passaggio di carichi da 2.000 tonnellate: il trasporto merci annuale potrà passare da 20 a 50 milioni di tonnellate. Il Brennero Il tunnel ferroviario del Brennero, attualmente in costruzione, con i suoi 55 km agevolerà il collegamento tra Innsbruck e Fortezza, ovvero tra l'Austria e l'Italia. Nella rete Ten-T, è inquadrato all’interno del corridoio scandinavo-mediterraneo, che si snoda sul-

PATTO ITALIA-SVIZZERA PER I TIR SUI TRENI Firmata a Genova il 18 settembre scorso una convenzione per il potenziamento della linea ferroviaria Bellinzona-Luino-Gallarate. Infatti questo importante canale che collega la Svizzera a importanti piattaforme logistiche italiane come Novara e Busto Arsizio non è adeguata al transito dei semirimorchi con standard internazionali. Una limitazione che quando sarà inaugurato il tunnel del San Gottardo pregiudicherà la creazione di un unico corridoio nord-sud. Per questo la Svizzera ha stanziato, con un accordo firmato a Berna all’inizio del 2014, un fondo di

120 milioni di euro. L’intesa siglata a Genova sblocca i lavori e prevede anche un investimento da parte dell’Italia di 40 milioni per la tratta Milano-Chiasso e per la realizzazione di un terminal intermodale nella zona di Milano. Un impegno, sottoscritto da Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana). Obiettivo prioritario è quello di permettere entro il 2020 la realizzazione di un corridoio ferroviario adatto al transito dei semirimorchi, che parta da Basilea e raggiunga il Nord Italia passando per i tunnel del San Gottardo e del Monte Ceneri.

l'asse nord-sud europea collegando i principali centri urbani in Germania e in Italia con la Scandinavia e il Mediterraneo. La galleria del Brennero ha l’obiettivo di risolvere la questione del collo di bottiglia tra Monaco e Verona. Questo nuovo passaggio agevolerà il trasporto riducendo le pendenze da un massimo di un 26‰, a un valore medio di 4-6,7‰ e un massimo di 12‰ (fuori dal tunnel), oltre ad abbreviare il tragitto di circa 20 chilometri. La progettazione e la costruzione della galleria sono gestiti dalla società costituita a livello europeo “Galleria di base del Brennero - Brenner Basistunnel (Bbt Se)”, che opera su mandato di Austria, Italia e Unione europea. Nel corso dell’estate il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in visita al cantiere di Mules, ha assicurato che i lavori per la costruzione della galleria termineranno nel 2025 “nel pieno rispetto dei tempi”. Nel decreto Sblocca Italia, il tunnel del Brennero è elencato tra le opere infrastrutturali cantierabili entro il 30 giugno 2015. La tabella allegata dal ministro Maurizio Lupi prevede un finanziamento di 270 milioni, da stanziare con apposito decreto 30 giorni dopo la conversione in legge (si veda anche l’articolo a pagina 22). Intanto a luglio è partito lo scavo Tulfe-Pfones in Austria con un appalto per un importo di circa 380 milioni di euro. TIR175-2014 25


Controlli

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Polizia di Stato, Mit, Anas, Aiscat, Anci, Commissione Ue e La Sapienza insieme per raggiunge l’obiettivo europeo di ridurre del 50% gli incidenti entro il 2020. Nel mirino della Polstrada anche le infrazioni gravi

Sicurezza stradale: una task force per dimezzare le vittime L

per il 2020 è di salvare la vita a “ ’impegno 2020 persone riducendo del 50% il numero delle vittime da incidente stradale”. Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia stradale ha delineato l’obiettivo della nuova Carta europea della sicurezza stradale che è stata sottoscritta il 15 settembre da Polizia di Stato, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anas, Aiscat, Anci, Direzione generale dei Trasporti della Commissione europea e Università La Sapienza di Roma. Il documento punta a migliorare l’educazione stradale, rafforzare l’applicazione delle norme, incrementare la sicurezza delle infrastrutture e dei veicoli, promuovere l’uso delle moderne tecnologie, potenziare i servizi di emergenza e di assistenza post incidente e la protezione degli utenti vulnerabili della strada. Secondo le stime Istat, nel 2013 in Italia sono decedute 3.400 persone a causa di sinistri stradali. Rispetto al 2012 la diminuzione è stata del 6,9%, in linea con la media dei paesi dell’Unione europea (7,6%). Nel periodo 2001-2010, per il quale il Libro bianco europeo aveva fissato l’obiettivo di dimezzare le vittime sulla strada in tutti gli Stati membri, l’Italia ha avuto un calo del 42%. Piano d’azione della Polstrada Inoltre la Polizia stradale ha sottoscritto un Piano d’azione “che prevede un concreto impegno non solamente per la salvaguardia della vita sulle strade – ha spiegato il direttore del servizio, Giuseppe Bisogno - ma anche per contrastare fattivamente le violazioni delle norme del Codice della strada, in particolare quelle più gravi”. In tema di infrazioni, sono diminuite del 26 TIR175-2014

5,4% quelle a carico dei Tir tra il 2012 e 2013, passando da 84.201 a 79.631. Vergilius Altri dati incoraggianti sulla sicurezza arrivano da Vergilius, il sistema di controllo elettronico della velocità media e istantanea presente su alcuni tratti di strada ad alta incidentalità. “Nonostante gli alti volumi di circolazione registrati su queste arterie, pari globalmente a circa 6 milioni – ha sottolineato il presidente del’Anas, Pietro Ciucci - la Polstrada ha emesso 15 mila verbali dal 25 luglio al 31 agosto, di cui 10 mila sulla Salerno-Reggio Calabria. Una percentuale assai bassa di automobilisti ha superato i limiti previsti”.

Dondolini (Mit): “Obiettivo possibile per l’Italia” “Per arrivare al 2020 con una riduzione del 50% di morti sulle strade, dobbiamo avere una riduzione media annua del 7% e non del 5% come negli ultimi tre anni. Si tratta di un obiettivo alla nostra portata”. Lo ha evidenziato il Direttore generale per la Sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sergio Dondolini, durante la tavola rotonda sul Piano d’azione della Polizia stradale (vedi articolo a fianco). Questi propositi sono alla base del Piano nazionale per la sicurezza stradale Orizzonte 2020, che prosegue il lavoro iniziato nel 2001 e accoglie gli indirizzi in materia della Commissione europea. Tra le aree di intervento, il documento individua le categorie più a rischio (pedoni, ciclisti, utenti delle due ruote a motore, vittime degli incidenti in itinere) e definisce per esse degli obiettivi specifici di riduzione della mortalità. Il Piano non è ancora definitivo: a marzo c’è stata una consultazione pubblica che ha coinvolto cittadini, parti sociali, imprese, enti pubblici o privati. Poi è stato redatto un documento di sintesi delle criticità e delle osservazioni rilevate dagli utenti che dovrà essere approvato dal Cipe.

Mezzi pesanti, controlli in lieve aumento Sono cresciuti del 7,4% i mezzi pesanti controllati dalla Polizia Stradale nel primo semestre di quest’anno. In aumento del 6% anche le infrazioni accertate. I dati, comparati con lo stesso periodo del 2013, sono stati illustrati il 25 settembre dalla Commissione per la sicurezza stradale nell’autotrasporto. Per quanto riguarda le violazioni, sono state riscontrate 58 infrazioni in materia di cabotaggio e 875 sul trasporto abusivo. Sul fronte cronotachigrafi, sono aumentati del 2,4% i controlli su strada e presso le imprese, precisamente da 1.800.250 giornate lavorative nel primo semestre dell’anno scorso a 1.843.345 nel periodo gennaio-giugno 2014. In calo, invece, le infrazioni accertate ai trasporti eccezionali, passate da 1.500 a 1483.


Notizie

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Gls rinnova la flotta: in arrivo 50 Sprinter a metano Gls Italy ha scelto Mercedes-Benz. La multinazionale europea attiva nei servizi di corriere espresso ha ampliato la sua flotta con 50 Sprinter Ngt Euro 6 dotati di alimentazione bivalente a benzina e gas metano. I mezzi sono stati selezionati perché consentono di risparmiare sui costi di gestione e di aumentare la redditività delle imprese.

Inoltre, la motorizzazione a metano risulta particolarmente silenziosa, mentre la riduzione delle emissioni di anidride carbonica è del 20% rispetto al motore a benzina. Sprinter Ngt ha un’ampia gamma di varianti con massa totale a terra compresa fra 3,5 e 5 tonnellate ed è disponibile nelle versioni furgone e telaio cabinato.

“Truck Driver”, quando l’autotrasporto diventa letteratura “Avrei potuto parlare di strade piene di sciocchi, pazzi, elemosinanti, truffatori, ma anche di gente che lavora con fatica tutti i giorni. […] sull’asfalto c’è un’umanità che sembra uscire fuori da ogni schema e inscena la propria follia latente”. Enzo Delfino editore pubblica in ebook il romanzo di Giovanni Zeoli, Truck Driver, storia di un camionista trentenne, che ama i romanzi e la poesia. Originario di un paesino del Sannio, Giovanbattista detto Malone lavora soprattutto sulla direttrice Salerno-Reggio Calabria. Il testo alterna momenti di introspezione a pagine “on the road” in cui descrive un mestiere duro, che costringe a guidare molte ore in solitudine e a relazionarsi con situazioni difficili e impreviste. Malone entra in crisi dopo la fine della sua ultima storia e l’incontro inaspettato con una bambina gli insegnerà un tipo di amore sincero e disinteressato, che rimetterà in discussione lavoro e vita, passioni e ambizioni. Giovanni Zeoli I Truck Driver I www.enzodelfinoeditore.it

Ceva sceglie l’Italia come hub logistico L’Italia diventerà il centro logistico per Ceva. L’azienda statunitense punta sul nostro Paese come hub per la raccolta e la distribuzione delle merci in tutto il Sud Europa. Inoltre, sempre in Italia verrà sviluppato il settore dell’e-commerce e saranno pro-

poste soluzioni logistiche alle piccole e medie imprese del settore. Ceva dispone di oltre 44 mila dipendenti in più di 170 Paesi con circa 1000 magazzini. Nel 2013 ha generato un fatturato globale pari a 8,5 miliardi di dollari.


Tecnica

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Al salone di Hannover le molte novità presentate puntano a ottimizzare il risparmio di carburante per i pesanti. Oltre alle sperimentazioni di guida automatizzata, interessanti le motorizzazioni alternative. Debuttano i cinesi

Consumi sempre più ridotti per i Tir del futuro L’

onda lunga dell’Euro 6 ha ancora qualche coda: sono i veicoli di nicchia a chiudere l’aggiornamento alle nuove norme. Domani, prevedono molti costruttori, le regole antinquinamento potrebbero evolvere diversamente e non puntare più tanto ad abbattere i valori assoluti di inquinamento quanto a ridurre i consumi. L’efficienza globale del mezzo, dall’aerodinamica agli attriti interni della driveline, sarà quindi essenziale.

Uno sguardo al futuro Vanno in questa direzione i prototipi Mercedes Future Truck 2025 e Renault Trucks Optifuel Lab 2. Il primo è la versione definitiva del camion a guida automatica visto prima dell’estate. All’epoca erano stati messi a punto i sistemi elettronici di sicurezza, installati su un Actros di normale produzione. A Francoforte è stato svelato anche il nuovo volto, che con l’aerodinamica, ricerca l’efficienza energetica eliminando i vortici che ne frenano la marcia. Tra i sistemi di sicurezza, entra il radar laterale che avvisa della presenza di altri utenti della strada (o di un ostacolo fisso come un pedone o un ciclista) lungo la fiancata opposta a quella del guidatore: un dispositivo particolarmente utile nelle aree urbane. Insieme all’interconnessione dei sistemi di sicurezza visti quest’estate, il prototipo Mercedes mostra molte soluzioni che potremmo vedere prima del 2025 ipotizzato da Stoccarda. Anche Renault Trucks è convinta che il consumo sia il prossimo passo essenziale verso autocarri più “verdi”. Ce lo aveva già spiegato con il primo Optifuel Lab, basato su un Premium. L’Optifuel Lab 2 parte dalla serie T e mostra che i risultati si possono ottenere se si tiene conto, 28 TIR175-2014

oltre all’indispensabile formazione e supporto alla guida, di aerodinamica, resistenza al rotolamento e gestione dell’energia. La resistenza dell’aria viene vinta da una serie di spoiler che chiudono il profilo, come quello che raccorda la cabina al tetto del semirimorchio (profilato a goccia d’acqua) o quello che si abbassa per migliorare i flussi d’aria sotto il telaio. In coda e sotto il cassone ci sono le appendici e le carenature già viste sul primo Optifuel. A ridurre l’attrito al suolo pensano degli speciali pneumatici sviluppati da Michelin e anch’essi allo stato prototipale. Pompe elettriche per gli ausiliari del motore, coibentazione ed estrattori di aria calda per la cabina hanno invece l’obiettivo di ridurre gli sprechi. Il camion ibrido Più vicino alla produzione di serie il TGX ibrido presentato da Man, con il diesel da 440 Cv accoppiato a un motore elettrico e a un cam-

A sinistra il prototipo Mercedes Future Truck 2025, il camion a guida automatizzata. Sotto la versione Euro 6 dell’Econic NGT a guida ribassata


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resto, è troppo recente per richiedere altre modifiche. Anche alla Scania la novità è un 6 cilindri: il 450 Cv senza Egr che equipaggia gli Streamline. Anche a Södertälje, dunque, credono nella soluzione con il solo Scr, anche se molti modelli con doppio post-trattamento rimangono in alternativa, senza ricircolo dei gas, però, i consumi diminuiscono. Sempre per diminuire gli sprechi di energia interni alla catena cinematica, gli svedesi hanno presentato un Innovazione nuovo retarder che non viene trascinato quantecnologica, do non serve (e offre 4100 Nm di coppia frecomfort, sicurezza, nante contro i 3500 della versione classica) prestazioni, consumi, e adottato un nuovo olio motore ad alta viimpatto ambientale tra scosità per ridurre gli attriti interni. Ci i criteri di valutazione sono infine nuovi software che gestiscono del Renault Trucks T l’eco-roll (marcia in folle gestita autonovincitore 2015 mamente dal cambio automatizzato) e la strategia di cambi marcia. La doppia frizione sul Tir Volvo pensa invece all’hardware: il suo cambio I-Shift Dual Clutch introduce tra i pesanti la doppia frizione ormai molto diffusa sulle auto, bio automatizzato; pesa solo 400 kg in più del modello da cui deriva. Completamente nuovo è invece il cuore dei Man TGX di alta gamma, che passano al nuovo sei cilindri D28 da 16,5 litri, offerto con potenze di 520, 560 e 640 Cv con coppie massime rispettivamente di 2500, 2700 e 3000 Nm. Nessuno scambio di propulsori con i cugini svedesi, dunque: a Monaco confermano la scelta del 6 cilindri. Il cambio TipMatic 2 si aggiorna con nuove funzioni che accelerano i cambi marcia (Speed Shifting), mettono il veicolo in folle quando la trazione non è necessaria (Efficient Roll) e riducono il regime di rotazione alle basse velocità (Idle Speed Driving). Grazie all’Efficient Cruise, collegato alle mappe Gps, la velocità e cambi marcia sono costantemente adeguati alla topografia del percorso.

Nello stand di Iveco uno Stralis a metano liquido, sistema di stoccaggio che aumenta l’autonomia di marcia. Sopra a destra uno Scania R450 Streamline

Le nuove motorizzazioni Nuovi motori per lo specialista italiano Astra HD9, sotto il cui cofano lavorano ora gli Fpt Cursor Euro 6. Minime le novità estetiche: la cabina derivata da quella degli Iveco Stralis, del

che permette cambi marcia senza interruzione di coppia. Stop al rumore Daf lotta contro le emissioni acustiche con i nuovi CF certificati secondo le normative olandesi Piek (rumore massimo 72 decibel, obbligatorio per la distribuzione in città), grazie al cambio insonorizzato e a una modalità inseribile di gestione motore, che riduce coppia e giri e varia la strategia di cambio marcia favorendo l’inserimento di quelle più alte. I CF silenziosi possono avere varie potenze del motore MX11, da 210 a 320 Cv. Per ora sono offerti come trattori o carri a due o tre assi, altre configurazioni arriveranno da metà 2015. Per tutti i trattori XF e CF, infine, è disponibile una variante ultra-ribassata con altezza d’aggancio alla ralla di 91 cm, 5 in meno della precedente versione: permetterà così di agganciare semirimorchi gran volume con un’altezza interna di 3 metri. Il debutto cinese Meno tecnologici i costruttori cinesi, per la TIR175-2014 29


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Obiettivo risparmio carburante per i Tir del futuro prima volta all’IAA con qualcosa che potremmo incrociare sulle nostre strade fra non molto tempo. Se Camc non convince più di tanto con la sua gamma di preallestiti un po’ datati (di cui non dà informazioni), molto più concreta è stata la presenza di Dongfeng, un colosso da 200mila camion l’anno. Ha tre gamme: la media KR, la multi-ruolo KL e la KX per lunghe distanze, con una caNuovi motori bina disegnata in Italia. Tre anche per lo specialista i motori, sviluppati con Cumitaliano Astra HD9, mins: il DDi 45 da 4,5 litri e dotato degli Fpt Cursor 140-200 Cv, il DDi 75 da 7,5 Euro 6. Sotto il Volvo FE e 180-250 Cv e il DDi 11 da alimentato a metano 11 litri e 350-420 Cv. Per ora con cabina corta per la sono Euro 3 o Euro 4, con l’Euraccolta urbana dei ro 5 annunciato, e quindi non rifiuti adatti all’Europa. Ma se arrivassero nuovi propulsori occidentali e cambi automatizzati (l’attuale è un 14 marce manuale), i Dongfeng potrebbero interessare anche qualche nostro operatore. Il camion a metano Più concreta ancora la possibilità di vedere sulle nostre strade camion a metano. Che sia interessante anche fuori città e nella distribuzione a breve raggio l’hanno spiegato a inizio anno Iveco e Scania. Il costruttore italiano ha ribadito il concetto esponendo uno Stralis a metano liquido, sistema di stoccaggio che aumenta considerevolmente l’autonomia di marcia; diversi trattori con questa soluzione sono già in servizio in Olanda e, dal giugno scorso, in Italia. A fianco degli alternativi, lo Stralis si presenta con una versione superleggera, interessante soprattutto per il trasporto di liquidi. Ancora metano per Mercedes, che era già nel settore, fa esordire quest’anno la versione Euro 6 del suo Econic NGT. Leader dei superspecializzati a guida ribassata, monta il motore a gas naturale compresso M936 G da 302 Cv, derivato dal diesel OM936, accoppiato a un cambio automatico Allison; è disponibile come 4x2 da 18 tonnellate o 6x2 da 25. Le emissioni di anidride carbonica sono inferiori del 20% rispetto a un diesel; la sua compatibilità con il biogas può portarlo a risultati ecologicamente ancora più interessanti. La Casa non prevede per ora modelli a metano con cabina normale, anche perché la configurazione ribassata che da noi viene utilizzata per il solo trasporto rifiuti è richiesta, nel Nord Europa, anche per la distribuzione urbana. Missione simile per Volvo, che debutta con il primo modello alimentato a metano. È un FE con cabina corta, dedicato anch’esso alla raccolta urbana di rifiuti. Il motore a gas D9K eroga 320 Cv e permette, utilizzando biogas, di ridurre del 70% le emissioni di Co2 rispetto a un diesel. Anche in questo caso i telai disponibili sono un 4x2 e un 6x2 e il cambio è automatico. All’elenco di costruttori impegnati nel gas naturale si aggiunge Man, che dall’anno prossimo commercializzerà un TGM a metano: avrà un 6 cilindri da 6,9 litri, 280 Cv e 1150 Nm di coppia, che garantirà autonomie fino a 700 km (con percorso extraurbano). Promette dal 20 al 35% in meno di costo del carburante e una riduzione del rumore di 3 dB. 30 TIR175-2014

Debutto per i costruttori cinesi. Sopra Camc, che si è presentato con una gamma di preallestiti. Sotto Dongfeng, un colosso da 200 mila camion l’anno


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Van, versatili e in movimento I coreani di Hyundai esordiscono nel segmento leggeri da lavoro, mentre Iveco riporta in Italia il “Van of the year” con il Daily. Novità anche in casa Fiat, Mercedes, Ford e Opel

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leggeri sono sempre in movimento: in questo settore non sono soltanto i nuovi modelli a fare notizia, ma anche i restyling e le notizie di nuove sinergie tra case costruttrici. Il nuovo medio Fiat Professional, prodotto in collaborazione con Renault, non c’era ancora. Ma tra esordi e prototipi il settore a

Iveco riporta in Italia il titolo di Van of the year per il Daily che offre tare interessanti nella fascia delle 3,5 ton pur mantenendo un telaio robusto

Hannover si è presentato piuttosto vivace. Con lo Hyundai H350 i coreani puntano a bissare con artigiani e trasportatori il successo ottenuto tra gli automobilisti. Costruito in Turchia dalla Karsan, è studiato specificamente per il Vecchio Continente. È proposto come furgone, telaio da allestire o minibus, anche nelle fasce per patenti superiori (furgone e autocarro arrivano a 4000 kg di peso totale, il minibus a 14 posti); quella per la patente B arriva a 1365 kg di portata, mentre la massa trainabile raggiunge i 2500 kg per tutte le versioni. Il motore da 2,5 litri ha potenze di 150 o 170 Cv, l’avantreno è McPherson, il retrotreno è montato su balestre. Il furgone offre volumi utili da 10,5 a 12,9 m3, il disegno è moderno, con calandra A esagonale ispirata proprio a quella sinistra il Ford dell’ultima generazione di auto, fari Transit, seguono in a led e linee taglienti. senso orario Il nuovo Fiat Doblò dalil Fiat Doblò, l’esterno può sembrare un seml’Opel Vivaro plice restyling (il frontale ha un e il Mercedes Vito. marcato family feeling con il DuIn alto il coreano cato), ma dentro offre tre posti seHyundai H350 condo una tendenza inaugurata dai francesi. Il Doblò 2014 è un world

van, tanto che molte delle modifiche introdotte derivano dal suo gemello per gli Usa, il Ram Pro Master City. Le versioni riprendono quella dell’ultima gamma: multispazio, furgone, autocarro Work Up o pianale da allestire. I motori sono i diesel Multijet (anche nella versione Ecojet) e il benzina/metano. Ha riportato il Van of the Year in Italia la nuova generazione dell’Iveco Daily, che offre tare interessanti nella fascia delle 3,5 tonnellate di peso pur mantenendo il robusto telaio a longheroni che è sempre stato il suo punto forte. Con il nuovo modello arrivano nuove sospensioni anteriori a quadrilatero e il cambio automatico a 8 marce Hi-Matic. Velocissimo nei passaggi di marcia, consente accelerazioni e fluidità ancora superiori a quelle di un autista esperto. I motori sono i diesel FPT da 2,3 e 3 litri, affiancati dal 3 litri a metano. A fianco dei furgoni e cabinati ha esordito all’IAA la versione minibus. Il futuristico prototipo Vision Concept ha vestito in quest’occasione con una carrozzeria ispirata proprio al nuovo Daily il prototipo visto nel 2012 come telaio nudo. Torna la trazione anteriore sul Mercedes Vito, che l’aveva adottata agli esordi per tornare alla posteriore nelle ultime due serie. Ora, grazie anche alle sinergie con Renault, la Stella torna a offrire un Vito “tutto avanti” sulle versioni più leggere. Su quelle più pesanti la trazione posteriore ha ancora molto da dire in termini di capacità di carico e traino. Come in passato, un 4x4 è comunque disponibile. Il nuovo Mercedes raggiunge una portata di tutto rispetto, 1369 kg, e offre tre lunghezze. I motori sono un 1600 per il Vito a trazione anteriore (88 o 114 Cv) e il classico 2150 per quello a trazione posteriore (136, 163 e 190 Cv – offerto, quest’ultimo, anche sul 4x4). Due i cambi, il manuale a 6 marce e l’automatico 7G-Tronic plus, l’unico a 7 marce in questa categoria di veicoli. Non all’esordio ma molto recenti i Ford Transit e l’Opel Vivaro. Allo scorso IAA il Transit Custom era una realtà mentre il più piccolo Courier e la gamma più pesante erano poco più di un annuncio, con un esemplare ciascuno. Quest’anno la linea Ford era completa, dai leggeri Courier al grande Transit a trazione posteriore e ruote gemellate. L’Opel all’IAA era da solo, senza il gemello Renault Trafic con cui è nato due serie fa e ha sempre vissuto in parallelo. TIR175-2014 31


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Componentistica: alleanza Man-Scania per i cambi

Sopra il cambio Allison TC10, che si adatta sia ai motori diesel sia a quelli a gas. Sotto il cambio sviluppato da Scania.

Molto vivace l’aftermarket dei pesanti. Presentate soluzioni futuribili per la produzione di energia, ma anche molti prodotti già utilizzabili

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I componentisti sono fondamentali per il progresso dei camion. Sono loro che industrializzano le idee delle case automobilistiche e le portano al successo; spesso sono proprio loro ad averle per primi, le sviluppano in laboratorio e poi le propongono ai costruttori. A fare notizia all’IAA sono anche due componentisti che tali non sono: Man e Scania, marchi ormai da tempo in orbita Volkswagen. Collaboreranno per i cambi, che per Man arriveranno dalla Svezia, ma avranno un software di gestione specificamente sviluppato a Monaco. Non si chiude però lo storico rapporto tra Man e ZF: proseguirà per altri complessivi della driveline, per gli autobus e per le applicazioni speciali. Secondo Allison il cambio automatico ha molto da dire anche fuori dai suoi campi più classici, come raccolta rifiuti e trasporti pubblici urbani. Il TC10 si adatta sia ai motori diesel

sia a quelli a gas, su cui la rapidità di “cambio marcia” compensa il ritardo nell’erogazione di coppia, mentre il software FuelSense adatta la strategia di cambio alla topografia del percorso e al carico del veicolo. Wabco semplifica l’automatizzato con l’Optidrive, un sistema interessante soprattutto nei nuovi mercati. Dana lancia una famiglia di alberi di trasmissione per veicoli da 35 a 45 tonnellate con il suo marchio e per veicoli leggeri con quello Spicer. Sempre Dana esordisce con una serie di nuova progettazione che copre applicazioni da 9 a 66 tonnellate. Knorr Bremse è uscita con un nuovo freno a mano che s’inserisce con un pulsante o automaticamente con lo spegnimento del motore. Potrà essere alimentato dal nuovo compressore a vite che farà ri-

sparmiare 1700 litri di gasolio l’anno. È ancora un prototipo il sistema di frenata d’emergenza per ridurre alla lunghezza di un’utilitaria lo spazio di arresto di un autoarticolato da 40 tonnellate che viaggia a 85 km/h. Wabco semplifica invece l’architettura del sistema con una piattaforma modulare per camion e bus cha può accogliere ABS, ESP, EBS e altri sistemi. Avrà anche un calcolo della frenata su base topografica.

Pneumatici: la concorrenza si gioca sull’assistenza post-vendita I costruttori li vogliono sempre più scorrevoli, i trasportatori li cercano robusti e la concorrenza orientale incalza sempre più: per i produttori di pneumatici è il momento di evolvere verso una nuova figura, quella del partner di mobilità, che fornisce gomme ma pure consulenza, assistenza, pianificazione. Le flotte che in Italia, Austria, Germania, Svizzera e Polonia acquisteranno entro il 30 giugno pneumatici Pirelli serie 01 (bisogna registrarsi sul sito entro quest’anno), avranno 11 mesi gratuiti di utilizzo della borsa carichi Timocom. La Bridgestone lancia i tre livelli del programma Total Tyre Care: Life che gestisce

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gli pneumatici nelle quattro fasi di vita (nuovo, prima riscolpitura, ricostruzione, seconda riscolpitura), il Services che è un pacchetto di manutenzione e il Systems, ovvero il monitoraggio. Per Michelin i servizi sono un brand: Michelin Solutions punta alla gestione delle flotte anche per la manutenzione non legata agli pneumatici. Continental amplia la gamma della Generazione 3 ai modelli per autocarri e rimorchi (disponibili anche come ricostruiti), che anticipano i cava-cantiere (2015) e gli invernali (2016). Nel suo futuro verde c’è il Taraxagum, studio di pneumatico la cui gomma è derivata dal dente di leone. La

Hankook, fresca di un nuovo contratto con Man, ha lanciato tre nuove linee di prodotto. La Blue TL20 a bassa resistenza (8% rispetto alla gamma precedente) dedicata al lungo raggio. La SmartWork DM09 è una onoff road marchiata M+S, la SmartControl AW02 un’invernale dura e pura con marcature M+S e Three Peak Mountain Snowflake. Infine, Speedline che lancia quattro nuove misure in lega leggera per pneumatici da 17,5” e 22,5”; nate per camion medi, pesanti e rimorchi, hanno superficie diamantata o lucidata a specchio.


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ALLESTIMENTI, L’ULTIMA TENDENZA È IL RISPARMIO ENERGETICO Negli allestimenti la riduzione del peso e l’aumento dei volumi continuano a tenere banco, ma è ugualmente importante il risparmio energetico, inseguito attraverso una migliore efficienza aerodinamica. Esempio classico è Schmitz,

Una panoramica degli allestimenti: il primo in alto è Fliegl, sotto Fassi su Renault e alla sua destra Schwarzmuller. Qui sopra Schmitz e sotto a destra Krone

In cabina In cabina, il tachigrafo Stoneridge SE 5000 Exakt Duo 2 gestisce in tempo reale i tempi di guida e riposo e offre pure il countdown: l’autista dimentica così la paura di sforare o di fermarsi troppo presto. E se fa troppo caldo i compressori per l’aria condizionata Valeo TM 43 e TM65 fanno risparmiare il 50% del peso e il 12% del carburante: possono essere installati direttamente sul motore, senza cinghia. I cavi colorati Phillips Color by Function permettono infine di individuare immediatamente le connessioni tra trattore e rimorchio grazie ai colori dei cablaggi. Servono per le cinque condotte elettriche più comuni: 7S, /N, 15P, Abs ed Ebs. A proposito di energia, Eberspächer ha una soluzione futuribile per produrla a bordo senza affaticare il motore: utilizzare una cella a combustibile, oggetto piovuto dalla tecnologia spaziale. Potremmo già vederla, su un camion Usa, nel 2016.

che rinnova i telai con la serie Genios, imbullonata e modulare: sulla stessa base si possono realizzare passi e interassi diversi. Il nuovo disegno permette riduzioni della tara e facilità di riparazione: il trattamento anticorrosione è garantito 10 anni. Il pavimento in materiale ad alto coefficiente d’attrito può essere realizzato con tre diversi spessori. Piantoni e profilo del tetto migliorano l’aerodinamica. Tre novità per Schwarzmüller: il semirimorchio “gran volume ultralight”, leggero, carrozzeria gran volume, equipaggiabile anche con la fossa portacoil. Il ribaltabile a vasca Thermo-Mulde per asfalto offre un sistema di sensori per il controllo della temperatura del carico e

ha una tara di 4850 kg. Infine, il TeleMega è un telescopico per container da 20’ a 40’. Dalla Spitzer, specialista del trasporto sfusi, arriva una cisterna da 53 m3 per carico e scarico. Tra le novità Krone, il centinato ProfiLiner All-in-Krone, dove tutti i componenti (persino gli pneumatici) sono marchiati Krone: qualsiasi operazione di manutenzione o riparazione può essere rifornita da un unico interlocutore, il servizio ricambi della casa stessa. Che da poco produce in proprio anche gli assali, grazie all’acquisizione della Gigant. Un semirimorchio ultraleggero per bulk container destinati a trasporti chimici è la novità Fliegl, che presentava anche un semirimorchio ribaltabile isolato. Per questa realizzazione, che anticipa le norme tedesche sull’asfalto, l’azienda ha utilizzato acciai che sopportano il 150% di calore in più di quanto prescritto dalle norme e il materiale isolante ultraleggero Fliegl Isotherm. Con questo modello è stato introdotto un nuovo disegno arrotondato della testata anteriore. Il Thermo King SLXe Whisper Pro è un gruppo frigorifero multitemperatura per semirimorchio certificato secondo le severissime norme olandesi Piek, che impongono emissioni sonore massime di 60 decibel per i veicoli destinati alle consegne in ambito urbano. Al trasporto di prodotti farmaceutici l’azienda dedica la piattaforma di soluzioni PharmaSolutions che permette il controllo e la verifica della temperatura secondo gli standard e le normative del settore. Una gru leggera, una media e due pesanti sono le novità Fassi. La più Micro M40A.1 (4 tonnellate/metro, sbraccio 5,85 m) interessa soprattutto il trasporto in conto proprio, in particolare artigiani e imprese edili: compatta e leggera (375 kg), è la classica retrocabina ausiliaria per autocarri leggeri e medioleggeri. La F85 B.0 è disponibile con 2, 3, 4 o 5 sfili, ruota di 400°, solleva 9,2 t/m e arriva a 11,5 m di altezza. Le grandi XE e XHE (fra cui la F990RA da 84,3 tonnellate/metro e 32 m di altezza) introducono il controllo elettronico con touch-screen da 7”, optional sulle prime e di serie sulle seconde. Cargo Floor, con l’8/20 HD, ha ridisegnato il piano mobile portando cilindri e valvole in zone protette dalla caduta di polvere e liquidi del carico trasportato, in modo da ridurre i tempi di fermo macchina per le riparazioni. I sistemi sono completamente trattati in cataforesi, e non richiedono quindi la verniciatura, allo stesso modo le tubazioni dell’olio idraulico hanno subito un trattamento passivante anticorrosione.

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COSA RICORDAR E

Fisco

di Angelo Ciaravolo

A

l via la comunicazione dei “beni d’impresa” all’anagrafe tributaria. Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it) è possibile scaricare gratuitamente il software per la comunicazione telematica dei beni di proprietà dell’impresa concessi in uso ai soci o ai familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) nel corso dell’anno 2013. Sono obbligati alla trasmissione tutti i soggetti che esercitano un’attività d’impresa, sia in forma individuale che collettiva (società di persone, società di capitali, ecc.), a prescindere dal regime contabile adottato. Va ricordato che l’obbligo di comu-

I be ni in uso a familiari e soc i de vono essere comunicati all’Agenzia de lle En prossimo 30 ottobre. Sul sit trate en tro il scaricare gratuitamen te il o e’ possibile software pe r l’invio. So no obbligati alla trasmissi che esercitano un’attivita’ imone tutti i sogge tti forma individuale sia collet pre nditoriale sia in La comuunicazione puo’ esstiva. direttamen te dai soc i o da ere fatta anche i familiari. Ne l mode llo vanno segnalat tra cui autovetture, altri i solo alcuni be ni, da dipor to, ae rei e immobilveicoli, unita’ i.

Beni in uso a familiari e soci, così le comunicazioni

Evasione fiscale, arriva la stretta d’autunno E’ linea dura contro chi evade le tasse. Il fisco ha già pianificato una più intensa ed efficace attività di prevenzione e contrasto all’evasione da realizzare nel corso dell’ultima parte di quest’anno, secondo gli obiettivi affidati al Governo dalla cosiddetta delega fiscale. Nel mirino finiranno innanzitutto i grandi contribuenti ma ci sarà spazio anche per le medie e le piccole imprese che, in particolare, hanno utilizzato in compensazione crediti “inesistenti” (i termini per la notifica dell’atto di contestazione sono stati recentemente raddoppiati). Nessuno sconto anche per i soggetti che hanno usufruito abusivamente del regime premiale, la disciplina che prevede una lunga serie di vantaggi per i contribuenti congrui con l’applicazione degli studi di settore, che hanno assolto correttamente l’obbligo di comunicazione dei dati rilevanti. Inoltre, verranno utilizzate le “indagini finanziarie” per l’attività di controllo, ma solo a seguito di un’attenta attività di analisi del rischio che faccia emergere significative anomalie dichiarative, preferibilmente quando è già in corso un’attività istruttoria dell’ufficio. Altri controlli verranno eseguiti utilizzando il redditometro, grazie al nuovo software denominato “VE.R.DI”, destinato alle attività di analisi del rischio sulle persone fisiche e di supporto alla determinazione sintetica del reddito. In particolare, saranno selezionati quei contribuenti che presentano significativi scostamenti tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata. Al setaccio finiranno, infine, le posizioni di chi ha irregolarmente scaricato oneri deducibili, detrazioni d’imposta e ritenute d’acconto nella propria dichiarazione dei redditi.

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Il termine per le dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate è il 30 ottobre. Correzioni e annullamenti entro un mese dall’invio. Da segnalare autovetture, veicoli, unità da diporto, aerei o immobili nicazione scatta solo nel caso in cui un determinato bene dell’impresa sia dato in godimento ai soci o ai familiari dell’imprenditore. La comunicazione deve essere trasmessa entro il 30 ottobre, utilizzando il servizio telematico Entratel o Fisconline, oppure avvalendosi degli intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.). La comunicazione può essere effettuata in alternativa anche direttamente dai soci o dai familiari. Ecco in dettaglio i principali dati da comunicare. Modello Oltre ai dati anagrafici e fiscali dei contribuenti, nel modello va

indicata la tipologia di utilizzazione del bene con l’identificativo del contratto e la relativa data di stipula. Inoltre, per la categoria del bene (merce, strumentali o meramente patrimoniali), nonché autovetture, altri veicoli, unità da diporto e aeromobili, va indicata la durata della concessione (la data di inizio e fine, il corrispettivo ed il relativo valore di mercato nonché l’ammontare dei finanziamenti e delle capitalizzazioni). In particolare, gli imprenditori devono altresì comunicare i dati anagrafici e fiscali dei soci o dei familiari che hanno ricevuto in godimento i beni dell’impresa (articolo 2, comma 36-sexiesdecies del Dl n. 138/2011), l’even-


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tuale ammontare dei finanziamenti e delle capitalizzazioni effettuati dai soci nei confronti della società concedente. Nel modello vanno quindi segnalati i beni concessi in godimento dall’impresa ai soci inclusi i familiari, i beni concessi in godimento dall’impresa ai soci, inclusi sempre i familiari, di altra società appartenente al medesimo gruppo. E’ opportuno rammentare che non è necessario effettuare la comunicazione per i beni diversi da quelli rientranti nelle categorie autovettura, altro veicolo, unità da diporto, aeromobile, immobile, se il loro valore non supera i 3 mila euro. Una recente circolare ministeriale ha chiarito che per i beni concessi in godimento, a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, è possibile ricalcolare l’acconto senza l’applicazione di sanzioni fino al prossimo 30 novembre. E’ stato altresì precisato che sono esclusi dalla nuova tassazione i beni concessi in benefit ai dipendenti, ai lavoratori autonomi ed ai soci di società semplici nonché quelli utilizzati da enti non commerciali per l’attività istituzionale. Reddito diverso Va ricordato che il decreto legge 138/2011, convertito nella legge 14 settembre 2011 n. 148, ha previsto che, a partire dall’an-

Le vostre domande

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TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Avviso bonario Sono un padroncino al quale è stato recentemente notificato un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate. Vorrei sapere se posso rateizzare l’importo dovuto in 72 rate mensili. Silvio Corona Ancona Purtroppo non è possibile il rateizzo in 72 rate né tanto meno quello in 120 rate, in quanto trattasi di avviso bonario e non di una cartella di pagamento. Nel suo caso è possibile rateizzare fino a 6 rate trimestrali, per debiti non superiori a 5 mila euro oppure fino a 20 rate trimestrali, per debiti di importo superiore. Studi di settore Ho un’impresa di autotrasporto a cui è stata contestata un’irregolarità nella compilazione del modello degli studi di settore. In particolare, si contesta un’incongruenza tra i dati dichiarati nel modello Unico e quelli indicati nel

Macchinari, credito d’imposta del 15% Confermate dalla conversione in legge del Dl Competitività (Legge 11.8.2014, n.116) le disposizioni sul credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi. Si tratta di un bonus pari al 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali realizzata negli ultimi 5 periodi d’imposta. L’agevolazione riguarda gli investimenti di importo superiore a 10 mila euro effettuati dal 25 giugno 2014 al 30 giugno 2015. Per fruire del credito d’imposta utilizzabile in compensazione con il modello F24, occorre aspettare il primo gennaio del secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’investimento. I beni agevolabili sono i macchinari e le attrezzature rientranti nella divisione 28 della tabella Ateco 2007, tra cui alcune apparecchiature speciali per il trasporto merci entro strutture delimitate, quali gru, carrelli elevatori e altre macchine per sollevamento e movimentazione interna delle merci.

modello studi di settore. Poiché è tutto regolare, cosa posso fare per contestare la lettera del Fisco? Biagio Cosi Tivoli (Rm) Per inviare la segnalazione di eventuali imprecisioni e/o errori riscontrati nella comunicazione dell’amministrazione finanziaria, deve collegarsi ad internet, all’indirizzo www.agenziaentrate.it, e utilizzare l’apposito software dalla sezione studi di settore. Modello 730 Sono un dipendente di un’azienda di autotrasporto che dopo aver regolarmente presentato il modello 730, si è accorto di non aver portato in detrazione alcuni costi. Come si può rimediare? Flavio Bigi Lastra a Signa (Fi) Chi ha dimenticato di detrarre delle spese che

danno diritto a sconti fiscali, può compilare un nuovo modello denominato 730 integrativo e affidarlo esclusivamente a un centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato entro il prossimo 27 ottobre. In tal caso, le somme a vantaggio del contribuente, verranno corrisposte con lo stipendio di dicembre. Modello 770 La segretaria della mia azienda, poiché è assente per malattia, non ha provveduto all’invio del modello 770/2014 lo scorso 19 settembre. Sono ancora in tempo per inviarlo? E quanto mi costa? Leonardo Di Maio Frosinone Ha tempo novanta giorni per trasmettere tardivamente il modello 770, evitando le pesanti sanzioni per omissione. Se si ravvedesse entro il 18 dicembre, deve presentare soltanto il modello e versare contestualmente una sanzione di 25 euro.

no 2012 (esercizi sociali coincidenti con l’anno solare), per il socio o familiare costituisce reddito diverso la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento dei beni dell’impresa. I costi relativi ai beni dell’impresa, concessi in godimento a soci o familiari dell’imprenditore, per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato del diritto di godimento, non sono deducibili. Annullamento o sostituzione della comunicazione I contribuenti hanno trenta giorni di tempo, a partire dalla data della ricevuta telematica, per annullare la comunicazione. Invece, per sostituire un file già inviato, occorre aspettare trenta giorni dalla ricezione di quello da cambiare. TIR175-2014 35


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Lavoro

di Mariangela Pagano

Inps, parte il fondo di solidarietà residuale Anche il mondo del trasporto nel provvedimento previsto dalla riforma Fornero. Le imprese dovranno mettersi in regola con i pagamenti entro il prossimo 16 dicembre

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arte definitivamente il fondo di solidarietà residuale, istituito presso l’Inps, introdotto dalla riforma Fornero e attuato con il decreto del ministero del Lavoro del 7 febbraio scorso. Ne dà notizia una circolare dell’Istituto nazionale di previdenza emessa lo scorso 2 settembre (n. 100). Il fondo, in un’ottica più ampia di riforma degli ammortizzatori sociali in generale, nasce con la finalità di sostenere i lavoratori sospesi o a orario ridotto, dipendenti di imprese non rientranti nel regime ordinario degli ammortizzatori sociali. Ccnl trasporto merci Le norme in questione non si applicano a quei settori merceologici in cui le parti sociali 36 TIR175-2014

abbiano regolato la materia nei contratti collettivi nazionali di lavoro. Tuttavia, vale la pena di segnalare che il Ccnl trasporto merci, spedizione e logistica, non è intervenuto in tal senso e quindi il fondo bilaterale residuale è pienamente operante. I contributi Il fondo si alimenta con un contributo dovuto dalle imprese non destinatarie della normativa ordinaria in materia di Cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, che occupino mediamente più di 15 dipendenti. Ai fini del requisito dimensionale, da verificare mese per mese e da calcolare come media nel semestre precedente, devono essere consi-

derati tutti i lavoratori dell’azienda, compresi quelli con qualifica dirigenziale, ad esclusione degli apprendisti, di quelli assunti con contratto di inserimento o di reinserimento lavorativo. I lavoratori a tempo parziale devono essere considerati pro quota rispetto a quelli a tempo pieno. L’obbligo di versare il contributo decorre già dal 1° gennaio 2014, ma in assenza delle disposizioni operative, ora emanate dall’Inps, non è stato possibile adempiere all’onere da parte delle aziende. Le imprese dovranno versare un contributo ordinario pari allo 0,5% della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali dei lavoratori dipendenti, esclusi i dirigenti, di cui


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2/3 a carico del datore di lavoro e 1/3 a carico dei lavoratori. In caso di effettivo utilizzo del fondo, ovvero nel caso in cui l’impresa ricorra alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, dovrà essere versato un ulteriore contributo aggiuntivo, a totale carico dell’impresa, pari al 3% delle retribuzioni perse dai lavoratori sospesi o a orario ridotto per le aziende fino a 50 dipendenti e del 4,5% per quelle con più di 50 dipendenti.

Sanilog, versamenti solo con F24 Come per la maggior parte dei fondi di assistenza sanitaria integrativa, operanti nei diversi settori merceologici, anche Sanilog, il fondo di assistenza sanitaria per i dipendenti delle imprese di logistica, trasporto e spedizione, ha modificato le modalità per il versamento dei contributi dovuti dai propri iscritti. Infatti, a decorrere dalla rata semestrale di settembre, i contributi a Sanilog dovranno essere versati non più tramite bonifico bancario, ma utilizzando il modello F24. Ogni anno, le imprese dovranno comunicare, con il modello Uniemens, i nominativi dei dipendenti in forza alla data del 30 settembre, relativamente al primo semestre contributivo, e al 31 marzo per il secondo semestre contributivo. Il versamento dei contributi dovrà essere effettuato entro il 16 ottobre, per la prima rata semestrale, ed entro il 16 aprile, per la seconda rata semestrale. Si ricorda che la contribuzione dovuta, per ciascun lavoratore, è pari a 120 euro annui (10 euro per 12 mensilità a carico azienda), da versarsi in due rate.

Le scadenze L’Inps, con diverse note succedutesi nel tempo, ha sancito che la contribuzione ordinaria, relativa al periodo compreso tra gennaio e settembre 2014, va versata entro il prossimo 16 dicembre, senza applicazione di alcuna sanzione e di interessi. Dal mese di ottobre i contributi dovranno essere versati alle scadenze abituali, ovvero entro il 16 del mese successivo. Ai lavoratori sospesi o a orario ridotto, esclusi i dirigenti, messi in Cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, il fondo corrisponderà, nei limiti delle risorse disponibili, un’indennità di importo pari alla cassa integrazione per un periodo di 3 mesi, estendibili eccezionalmente sino a 9, nell’arco di un biennio mobile. Al fine di fruire delle prestazioni, le aziende dovranno presentare una domanda all’Inps. Ma sui dettagli per le istanze, l’istituto previdenziale si è riservato di dare prossimamente

L’Inps ha definito una nuova modulistica per le dichiarazioni “de minimis” che le imprese dovranno utilizzare per usufruire delle agevolazioni contributive

De minimis, autotrasporto fino a 200mila euro di aiuti Fino a 200 mila euro per le imprese di autotrasporto. E’ questo il tetto massimo consentito dal nuovo regolamento comunitario sugli aiuti di stato di importanza minore (“regime de minimis”). L’Inps, con sua circolare dello scorso 3 settembre, ha fornito delle precisazioni in merito a queste agevolazioni alla luce della nuova regolamentazione comunitaria. Infatti, il 1° gennaio 2014 è entrato in vigore il Regolamento comunitario n. 1407 che, seppur abbia abrogato la precedente normativa in materia, non ne ha modificato fortemente i principi. Infatti, è stata confermata la soglia massima di aiuto in 200 mila euro e di 100 mila euro per le imprese di autotrasporto merci nell’arco di tre esercizi finanziari. Il limite di 200 mila euro può essere raggiunto però solo dalle imprese di autotrasporto merci che eseguono anche altre attività (ad esempio traslochi, servizi postali, servizi di corriere e di trasporto rifiuti), purché sia riscontrabile che l’attività di autotrasporto merci non trae vantaggio per un importo superiore a 100 mila euro. L’Inps rende noto che è stata messa a punto una nuova modulistica relativa alle dichiarazioni “de minimis”, che le imprese dovranno adoperare al fine di fruire delle agevolazioni contributive. Le agevolazioni erogate dall’Inps, per le quali si applica la nuova normativa comunitaria, riguardano gli sgravi contributivi in caso di assunzione di personale con contratto di apprendistato, gli incentivi per favorire la ricollocazione lavorativa di soggetti privi di occupazione e beneficiari dell’Aspi e per gli incentivi relativi alle assunzioni di lavoratori iscritti nella banca dati per l’occupazione dei giovani genitori.

altre indicazioni. Infine, alle imprese rientranti nell’ambito di applicazione della normativa verrà assegnato, automaticamente dall’Inps, il codice di autorizzazione “0J”, verificabile tramite il cassetto previdenziale aziendale. Le aziende aventi più posizioni contributive sul territorio nazionale e che raggiungono la soglia dei 15 dipendenti su più matricole Inps, dovranno dare comunicazione alle strutture territoriali di competenza per consentire l’attribuzione del codice di autorizzazione “2C”. TIR175-2014 37


Normative

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di Andrea Giuli

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l decreto competitività (Dl 91/2014), convertito nella legge n. 116 dell’11 agosto 2014, ha fortificato l’assetto del Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, introducendo diverse novità. Tre sono i punti delle nuova legge che interessano il sistema. Il primo è l’articolo 14, intitolato “modifiche urgenti per semplificare il sistema di tracciabilità dei rifiuti”. Si tratta della proro-

verrà garantito l’indennizzo dei costi di produzione consuntivati sino al 31 gennaio 2015 e che il Sistri non verrà soppresso, ma continuerà ad esistere anche negli anni successivi. Al riguardo, viene difatti disposto che entro il 30 giugno 2015 il ministero dell’Ambiente avvii una gara pubblica per l’ulteriore affidamento pluriennale del servizio di gestione del sistema, nel rispetto delle norme sui contrati pubbli-

l’uso delle “chiavette” da parte degli autisti e tutte le questioni relative al loro inserimento in vari computer, oltre che nella blackbox montata a bordo del mezzo. Una seconda disposizione è quella contenuta nell’articolo 10 della stessa legge attinente al settore dell’agricoltura, il cui comma 12-bis, nel modificare una disposizione relativa a interventi urgenti per garantire la sicurezza agroalimentare in

Il Sistri cambia pelle: il servizio a gara europea Il Dl Competitività ha introdotto una serie di novità per il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, estendendo la gestione della Selex per tutto il 2015 ga della durata del contratto stipulato dal ministero dell’Ambiente con la società Selex Se.Ma. Spa, del gruppo Finmeccanica, per la gestione del sistema fino al 31 dicembre 2015. Da segnalare che la scelta del legislatore risulta in contrasto con la pronuncia dell’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici del 10 aprile scorso, nella quale il contratto in questione è ritenuto illegittimo, sottolineando espressamente che “l’affidamento del progetto Sistri non sia conforme all’articolo 17, comma 1 del Codice dei contratti pubblici”. Anche la stessa Selex, lo scorso agosto, aveva manifestato la volontà di gestire il servizio solo fino al prossimo 30 novembre (si veda TIR 174 settembre 2014). Con la stessa disposizione viene anche stabilito che alla Selex 38 TIR175-2014

ci (D.Lgs. 163/2006), di quelle comunitarie, nonché dei principi di economicità, semplificazione, interoperabilità tra i sistemi informatici e costante aggiornamento tecnologico. Quanto alle semplificazioni da apportare al sistema telematico, l’articolo 14 prevede che entro il prossimo 31 dicembre (prorogando il termine – ormai infruttuosamente decorso - del 3 marzo scorso) si potranno apportare quelle ottimizzazioni al Sistri, già previste dal comma 8, dell’articolo 11 della legge 125/2013, che non sono mai state implementate e che prevedevano che entro 60 giorni il Sistri fosse “semplificato in via prioritaria, con l’applicazione dell’interoperabilità e la sostituzione dei dispositivi token Usb”. Ciò dovrebbe evitare i problemi legati al-

Albo gestori r Arrivano le prime delibere del Comitato nazionale dell’Albo dei gestori ambientali in attuazione del nuovo Regolamento in vigore dal 7 settembre scorso (decreto interministeriale del 3 giugno 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 195 del 23 agosto 2014, si veda anche TIR 173 luglio 2014). Nella seduta del 3 settembre scorso il Comitato nazionale ha adottato diverse delibere relative alla modulistica occorrente per le nuove iscrizioni, le variazioni e i rinnovi delle imprese iscritte (si veda box in pagina), tutte scaricabili dal sito www.albonazionalegestoriambientali.it. Vale la pena di segnalare che i moduli per l’iscrizione all’albo e l’accetta-


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Il calendario del Sistri

31 dicembre 2014 il ministero dell’Ambiente dovrà introdurre maggiori semplificazioni 1° gennaio 2015 entrano in vigore le sanzioni per le aziende 28 febbraio 2015 i produttori dovranno procedere alla classificazione dei rifiuti 30 giugno 2015 il ministero dell’Ambiente dovrà indire una gara per la gestione del sistema 31 dicembre 2015 termina la gestione affidata alla Selex (gruppo Finmeccanica)

Nuove iscrizioni, responsabile tecnico, rinnovi e variazioni sono le prime indicazioni del nuovo Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali

Campania (art. 1, legge 61/2014), prevede che entro 60 giorni il Sistri venga interconnesso con il Corpo forestale dello Stato, al fine di intensificare l’azione di contrasto alle attività illecite nella gestione dei rifiuti, con particolare riferimento al territorio campano. L’ultima disposizione contenuta nella legge 116/2014 riguardante il Sistri è nell’articolo 13, intitolato “Procedure semplificate per le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza, per la caratterizzazione dei materiali di riporto e per il recupero di rifiuti anche radioattivi. Norme urgenti per la gestione dei rifiuti militari e per la bonifica delle aree demaniali destinate ad uso esclusivo delle forze armate. Norme urgenti per gli scarichi in mare”. Il comma 5 modifica l’allegato D del testo unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) prevedendo la possibilità a carico del produttore di fare entro sei mesi (quindi entro febbraio 2015) una nuova classificazione dei rifiuti pericolosi, distinguendo tra quelli con codice Cer pericoloso “assoluto” e quelli con codice Cer non pericoloso assoluto. Solo ai primi andrebbe applicato il Sistri, mentre ai rifiuti non pericolosi si applicherebbe sempre il sistema cartaceo di tracciabilità (formulario, registro e Mud). La stessa disposizione prevede anche come svolgere le indagi-

i rifiuti, i primi passi verso il nuovo assetto zione del Responsabile tecnico (di cui alla delibera 2) riguardano solo le imprese nuove di trasporto rifiuti, mentre la modulistica più interessante per le imprese attive già iscritte all’albo gestori è quella delle delibere 4 e 5. La prima è dedicata al rinnovo dell’iscrizione all’Albo - che va fatta ogni 5 anni, nei cinque mesi precedenti la scadenza – mediante una specifica domanda, essenzialmente basata sull’autocertificazione circa il possesso dei requisiti tecnici, finanziari, la disponibilità di determinati veicoli e il nominativo del responsabile tecnico. La delibera 5 è relativa alle variazioni dell’iscrizione dovute alla dotazione dei veicoli. Anche queste vanno comunicate tramite un’au-

tocertificazione per indicare l’inserimento di nuovi veicoli nel parco autorizzato dell’impresa o l’eventuale nuova immatricolazione di veicoli già registrati. Nella seduta del 9 settembre scorso, invece, il Comitato nazionale ha approvato lo schema di attestazione dell’idoneità dei veicoli e delle carrozzerie mobili in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare che - giova rammentare - in forza del nuovo Regolamento deve essere redatta dal Responsabile tecnico dell’impresa di trasporto. Riguardo l’attestazione in esame occorre sottolineare che la stessa può essere utilizzata tanto dalle imprese che si iscrivono all’Albo gestori per la prima volta, quanto da quelle già iscritte che vogliono va-

riare il numero dei mezzi autorizzati, integrare i codici Cer o le categorie dei rifiuti trasportabili. Mancano all’appello ancora diverse delibere per definire interamente il nuovo assetto (almeno fino al momento in cui andiamo in stampa con questo numero di TIR). Tra queste, quella sui requisiti dei Responsabili tecnici, sulle verifiche iniziali e quinquennali delle capacità professionali degli stessi e quella sulla documentazione e i requisiti che devono dimostrare le imprese, soprattutto estere, che svolgono trasporti internazionali di rifiuti, per potersi iscrivere nella nuova categoria 6 dell’albo (imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti).

ni per stabilire se un rifiuto è pericoloso o non lo è, quando è classificato con codici Cer speculari e stabilisce infine – con carattere residuale – che “quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso”. Infine, vale la pena di ricordare che l’impianto sanzionatorio del Sistri è rimasto immutato ed entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio.

Le prime delibere del Comitato nazionale dell’Albo gestori rifiuti Delibera n. 2, recante “Modulistica per l’iscrizione all’Albo con procedura ordinaria, nelle categorie 1,4,5, 8,9 e 10” di cui all’art. 8 del Dm 120/2014 Delibera n. 3, recante “Modulistica per l’iscrizione e il rinnovo dell’iscrizione all’Albo, con procedura semplificata” di cui all’art. 16 del Dm 120/2014 Delibera n. 4, recante “Autocertificazione per il rinnovo dell’iscrizione all’Albo, con procedura ordinaria, nelle categorie 1, 4, 5,8, 9 e 10” di cui all’art. 8 del Dm 120/2014 Delibera n. 5, recante “Variazioni dell’iscrizione all’Albo della dotazione dei veicoli” Delibera n. 6 recante "Attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare di cui l’articolo 15, comma 3, lettera a), del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno 2014, n. 120."


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Normative

Revisioni Entro la fine dell’anno verrà implementato il sistema telematico per le prove ai mezzi pesanti. Verifiche più puntuali e a prova di frode. Dal 1° ottobre in vigore l’adeguamento dei banchi prove per i freni.

Stretta sulle revisioni dei mezzi pesanti E intanto una circolare del Mit agevola la Cqc per gli autisti giovani. Semplificazioni in vista per il comodato d’uso dei veicoli. Dal 1° ottobre in vigore l’adeguamento dei banchi prova per i freni

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on la ripresa autunnale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato importanti novità sulle revisioni e sulle formalità da espletare quando il veicolo è utilizzato, per più di 30 giorni, da un soggetto diverso dall’intestatario. Le nuove regole verranno estese a breve anche alle imprese di autotrasporto. Nuove procedure dal prossimo 3 novembre anche per le carte di circolazione e il rinnovo delle patenti. Revisioni Il ministero dei Trasporti ha riassunto il funzionamento del nuovo sistema telematico (MCTCNet 2) che consente al Ced del Dipartimento Trasporti di verificare, da remoto, l’esito della revisione e, in caso di via libera, di certificarne la regolarità. Per 40 TIR175-2014

rendere possibile ciò, gli operatori che eseguono le verifiche strumentali sul mezzo (per esempio, frenometro, opacimetro, ecc..), devono trasmetterne gli esiti al Ced in tempo reale, insieme alla targa del veicolo. Diversi i benefici attesi, tra cui il controllo puntuale della veridicità ed effettività delle prove, il controllo puntuale sull’adeguatezza degli esiti e il popolamento di una banca dati completa, sullo stato di efficienza dei veicoli circolanti. Entro la fine dell’anno questo sistema verrà esteso anche ai mezzi pesanti: il ministero ha infatti comunicato che il protocollo MCTCNet 2 sarà adeguatamente implementato. Rimanendo in tema di revisioni, ricordiamo che dal 1° ottobre sono entrati in vigore gli adeguamenti prescritti dalla circola-

Patenti La procedura informatizzata per il rinnovo non è valida per le patenti straniere rilasciate anche da Stati Ue. In questi casi occorre recarsi in motorizzazione

re del ministero dei Trasporti del 21 settembre 2011 (prot. 26638), per i banchi prova freni a rulli per veicoli di massa complessiva non inferiore alle 3,5 tonnellate, in uso e conformi al tipo descritto nella circolare ministeriale del 16 dicembre 1999 (prot. 7690/699) e successive integrazioni. Le modifiche in questione sono state rese necessarie dalle evoluzioni intervenute nel frattempo nella normativa europea, che ha previsto che il rapporto di forza di frenatura e carico massimo sull’asse sia pari al 70%. Di conseguenza, il banco prova freni deve essere dotato di un ulteriore sensore per il rilevamento delle velocità per ogni singola coppia di rulli, un sensore per la velocità periferica della singola ruota, un sensore per la velocità periferica dei rulli oppure del motore e, comunque, riferita alla velocità dei rulli. Altra novità riguarda l’applicazione del libretto metrologico a questi banchi prova. Rinnovo patenti Una circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 5 settembre scorso (prot. 19001) aggiorna i casi in cui la procedura informatizzata non è utilizzabile, ovvero quando occorre recarsi in motorizzazione. Tra questi, include anche quello delle patenti rilasciate in altri Stati della Ue e riconosciute dal nostro Paese. Una volta completata la procedura di rinnovo di validità, la patente estera deve essere ritirata per essere poi inviata alle autorità del Paese di emissione. Questa circolare aggiorna i contenuti di una precedente nota ministeriale emessa il 3 marzo scorso (prot. 4920) sulla nuova procedura telematica di rinnovo delle patenti di guida (si veda anche TIR 170 di aprile 2014). Tra le più importanti novità della riforma, l’informatizzazione dei rilasci: gli uffici del-

Carta di circolazione In arrivo importanti semplificazioni per il comodato d’uso e la locazione per periodi superiori a 30 giorni

la motorizzazione emettono il duplicato della patente rinnovata e lo spediscono al domicilio dell’interessato tramite posta assicurata e la validità per la guida di 60 giorni della ricevuta rilasciata dal medico che ha eseguito la visita di controllo, anche in caso di patente già scaduta. Una circolare del Mit del 22 settembre evidenzia che il corso teorico per la Cqc non ha scadenza di validità. Pertanto gli autisti di età inferiore ai 21 e 24 anni potranno presentare richiesta per sostenere l’esame per il rilascio della patente. Carta di circolazione Un’altra novità che entrerà in vigore dal prossimo 3 novembre è l’attuazione delle disposizioni del Dpr 198 del 28 settembre 2012, sull’aggiornamento della carta di circolazione e dell’archivio nazionale dei veicoli, rispettivamente, nei casi di comodato e di locazione senza conducente per periodi superiori ai 30 giorni. Queste formalità, introdotte in occasione dell’ultima riforma del codice della strada con la legge 120/2010 (l’art. 94, comma 4), sono rimaste fino a oggi inapplicate a causa di alcune difficoltà di ordine tecnico ora risolte. Occorre premettere che, mentre chiudiamo questo numero di TIR, non sono state ancora divulgate indicazioni dirette alle imprese di autotrasporto di cose in conto terzi e in conto proprio. Per il trasporto pesante, il ministero ha annunciato l’emanazione di ulteriori prescrizioni per cui, a breve, i nuovi meccanismi interesseranno anche il nostro settore. Tra le novità, la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione in caso di comodato per un periodo superiore a 30 giorni, mentre per i veicoli aziendali per il comodato e la locazione superiore ai 30 giorni è richiesta solo la comunicazione al Ced della motorizzazione.


Normative

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Eccezionali, ecco i chiarimenti del Mit

L’autorizzazione periodica di base può essere rilasciata soltanto in caso di dimensioni extra, mentre per quella specifica l’indennizzo d’usura può essere forfettario o convenzionale

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rrivano nuovi chiarimenti sul rilascio delle autorizzazioni al trasporto eccezionale, modificate dal Dpr 12 febbraio 2013. In questo primo anno di applicazione, infatti, sono emerse delle criticità a cui il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto dare risposta con una nuova direttiva (prot. 4214/RU del 10 settembre), che integra la precedente del 1° luglio 2013.

Autorizzazioni periodiche specifiche Per le autorizzazioni periodiche specifiche (disciplinate all’articolo 13, comma 2, punto B del regolamento), la direttiva chiarisce che per il trasporto delle macchine operatrici da cantiere con rimorchi o semirimorchi dedicati, non è consentito avvalersi del piano di carico delle motrici degli autotreni classificati mezzi d’opera, ma soltanto dei rispettivi rimorchi, in quanto la classificazione come mezzo Autorizzazione periodica di base d’opera della motrice esclude questo tipo di L’autorizzazione periodica di base (discipliimpiego, non rientrando tra quelli consentiti nata all’articolo 13, comma 2, punto A del redall’articolo 54, comma 1, lettera n del Cds. golamento di esecuzione del Cds) può esseViceversa, il piano di carico della motrice non re rilasciata soltanto ai veicoli eccezionali per classificata come mezzo d’opera è utilizzabidimensioni, non a quelli per massa. La massa le anche per questo tipo di trasporto sempre complessiva dei veicoli di riserva eventualmente che la carrozzeria sia adatta allo scopo (la carinclusi nell’autorizzazione (fino a un massimo ta di circolazione deve quindi riportare l’andi cinque trainati, con un solo mezzo trainante notazione “pianale ribassato” o simili). Infine, in capo al quale viene rilasciata l’autorizzazione), per le autorizzazioni periodiche di cui alle letpuò anche essere inferiore a quella del comtere e), f), g), tra cui troviamo il trasporto dei plesso base (che, comunque, non deve supeblocchi di pietra naturale, degli elementi prerare le 44 tonnellate), fermo restando l’osserfabbricati compositi e delle apparecchiature vanza delle dimensioni indicate nell’atto auindustriali per l’edilizia, e quello dei coils e latorizzativo. La periodica in esame non può esminati grezzi, in caso di transito sulla viabilisere rilasciata per le motrici eccezionali per mastà ordinaria, l’indennizzo d’usura può essere sa, ovvero per i complessi formati da motricorrisposto in modo forfettario oppure conce/trattore a massa legale e rimorchi/semirivenzionale, a seconda se ricorrano i presupmorchi eccezionali per massa. posti, rispettivamente, dell’articolo 10 comma 2 bis del Cds, oppure dell’articolo 18, commi 4 e 5 del Regolamento. A questo proposito, ricordiamo che queste autorizzazioni non consentono il transito sulla viabilità autostradale per cui, qualora s’intendesse utilizzare questa viabilità, occorre chiedere I progetti formativi in materia di sicurezza sul un’autorizzazione singola o multipla. luogo di lavoro sono esclusi dagli incentivi a faIn questi casi, è dovuto l’indennizzo vore della formazione professionale nell’autotraanalitico a norma dell’articolo 18, sporto. Lo chiarisce una circolare del 25 settembre comma 1 del Regolamento, con rifedel ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. rimento alle masse massime autorizUn’altra circolare del Mit, del 22 settembre, forzabili. Inoltre, visto che l’autorizzazionisce alcune istruzioni operative in merito al dene periodica è rilasciata per un solo veicreto sui contributi agli investimenti colo trainante, se per quest’ultimo nell’autotrasporto (vedi TIR numero 174), tra cui sono richieste più autorizzazioni per le una sul contratto di leasing. Per accedere ai fifattispecie delle lettere e), f), g), l’innanziamenti occorrerà dimostrare entro i termini dennizzo d’usura è dovuto una sola stabiliti l’avvenuta immatricolazione del mezzo. volta e per la massima configurazione tra quelle autorizzabili.

Formazione, sicurezza sul lavoro esclusa dai contributi

Formazione e investimenti: le scadenze per i finanziamenti FORMAZIONE Decreti ministeriali del 19 giugno 2014 e del 7 agosto 2014 (pubblicato erroneamente come 7 luglio) pubblicati in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2014, n. 208. Il provvedimento stanzia 10 milioni di euro (si veda anche TIR 174 di settembre 2014) OTT 14

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termine per inviare le domande di partecipazione al bando la società Ram, per conto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dovrà giudicare l’ammissibilità delle domande

GEN 15

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data di avvio dell’attività formativa termine dell’attività formativa

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invio rendicontazione

INVESTIMENTI Decreto ministeriale del 3 luglio 2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2014. Stanzia 15 milioni di euro NOV 14

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termine per inviare le domande data entro la quale deve essere fatto l’investimento termine per il completamento dell’investimento per i beni non omologati alla data di pubblicazione del decreto data fino alla quale un bene acquistato con l’agevolazione non può essere ceduto

Autorizzazioni singole e multiple Per le autorizzazioni singole e multiple, viene ribadito che i complessi di riserva possono avere delle masse inferiori rispetto al veicolo di base, fermo restando il rispetto delle altre prescrizioni. L’indennizzo d’usura, da corrispondere una sola volta, è determinato in maniera analitica ai sensi dell’articolo 18, comma 1 del Regolamento. Quanto agli oneri istruttori, la direttiva stabilisce che potranno essere commisurati al numero totale di veicoli, ma non a quello delle loro combinazioni. Tra le modifiche e le integrazioni che è possibile richiedere (con l’eventuale integrazione degli indennizzi d’usura), sono comprese anche le sostituzioni dei veicoli base e delle riserve, nonché la durata dell’autorizzazione nei limiti stabiliti dal Regolamento e al di fuori dei casi di rinnovo e proroga. TIR175-2014 41


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Iveco contribuisce alla logistica di una missione archeologica che La Sapienza di Roma sta conducendo in Iraq, nell’area di Nassiriya

Un camion per “scoprire” i Sumeri

mento e restauro di altri tesori dell’area: dal tempio di Dublamakh alle Tombe Reali e soprattutto alla Ziqqurat, la torre templare costruita in era mesopotamica. La donazione testimonia la volontà dell’azienda di contribuire a recuperare la cultura di questo Paese e ribadisce l’importanza del mercato mediorientale per Iveco. L’attività di scavo Il centro della missione archeologica è il sito di Abu Tbeirah, un’area di 42 ettari a una ventina di chilometri circa dalla città di Ur, che è stata la culla della civiltà mesopotamica e che gli archeologi raggiungeranno ogni mattina a bordo del Daily 4x4 donato da Iveco. Si tratta di un importante insediamento del III millennio a.C., datato grazie ai ritrovamenti di ceramiche e di oggetti in bronzo. Tra le scoperte più significative vi sono circa 15 sepolture, un sigillo cilindrico realizzato in conchiglia, una stuoia di 4200 anni fa ancora perfettamente conservata e molti reperti, tra cui i resti di un pasto a base di pesce, che testimoniano la vita quotidiana del mondo sumerico. L’accordo col governo iracheno L’interesse della casa torinese per l’Iraq nasce anche a seguito di un accordo firmato ad aprile 2013 con il ministero dell’Elettricità iracheno per la fornitura di 1.660 veicoli in tre anni (nel 2013 sono state consegnate 550 unità). Si tratta di un’intesa del valore di 125 milioni di euro che prevede la dotazione di Daily furgonati, con doppia cabina ed Eurocargo, in varie configurazioni di prodotto da 3,5 a 18 tonnellate, impiegati nella manutenzione della rete elettrica del Paese. L’operazione rientra nel piano messo in atto da Iveco per espandersi nei mercati dell’Africa e del Medio Oriente allo scopo di incrementare i volumi e le quote di mercato e diventare uno dei principali protagonisti nel settore dei veicoli industriali in questi Paesi. Basti pensare che lo scorso anno sono stati venduti nell’area 250 mila mezzi pesanti.

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n connubio tra mondo dell’autotrasporto e cultura, in cui un mezzo pesante s’immerge nella storia antica e va alla scoperta di una delle più antiche civiltà della Terra, quella sumerica. È quanto è successo a Iveco che ha fornito un Daily 4x4 all’Università La Sapienza di Roma per una missione archeologica ad Abu Tbeirah, nell’Iraq meridionale, diretta da Franco D’Agostino del Dipartimento-Istituto italiano di studi orientali. Il mezzo verrà impiegato per supportare i lavori di scavo che l’ateneo conduce dal 2011 nella zona di Nassiriya e renderà più agevoli ed economici gli spostamenti degli archeologi e della loro strumentazione. Alle campagne di scavo a sud della città irachena, si è aggiunta infatti l’attività di manteni42 TIR175-2014

Il Daily 4x4 verrà impiegato per supportare i lavori di scavo che l’ateneo romano conduce in Iraq dal 2011. Al centro della missione archeologica il sito di Abu Tbeirah


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