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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
· n.178 gennaio 2015
L’autotrasporto diventa social Notizie, foto e mezzi d’epoca i più cliccati autostrade del mare
Aumenta l’offerta E intanto si attende un sostegno dall’Europa
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Da staccare e conservare 2015
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
aggiornamenti scadenze e divieti in Italia e in Europa
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scadenze enti 8-22 1 DOM 1 GIO 8-22 e in Europae divieti in Italia 2 LUN VEN 2 www.rivi 3 MAR SAB 3 statir.it 4 MER 8-22 4 DOM DOM 1 8-22 5 GIO 5 LUN LUN 2 8-22 6 VEN 6 MAR MAR 3 7 SAB 7 MER MER 4 8-22 8 DOM 8 GIO GIO 5 9 LUN 9 VEN VEN 6 10 MAR 10 SAB SAB 7 1 MER 11 MER 11 88-22 DOMDOM 2 GIO 8-22 14-22 12 GIO 12 9 LUNLUN 3 VEN 8-1613 VEN 13 10 MARMAR 4 SAB MER 8-2214 SAB 14 11 MER 5 DOM 8-228-22 15 DOM GIOGIO15 12 6 LUN © Paganella Spa VEN1613 16 LUN VEN 7 MAR SAB 1714 17 MAR SAB 8 MER DOM18 18 MER DOM 15 8-22 9 GIO 8-22 © S.A.C.A.L.B. Scrl LUN 19 1910 GIO LUN 16 VEN tatir.it MAR 20 2011VEN MAR w.rivis di Tir 17 SAB numero line ww on ultimo MER 21 8-22 2112 SAB MER 18 ficare sull’ggiornamento DOM di veri all’a relativi al mese precedente. dei contributi 2 BLACK-LIST Comunicazione degliiglia elenchi ente 16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta GIO . Si cons 22 8-22 22 GIO 19 diredittam 13 DOM ndamese INPS Versamento della quarta rata 2014 dei relativi alle operazioni effettuate da parte dei contribuenti mensili. Invio telembre 2014 LUN rimanel ili a dice © rne4°che contributi sul reddito minimale da parte degli © Masotti onib inte VEN dicembre 2014 e del trimestre 2014. matico dei dati relativi alle dichiarazioni d’in23 Srl Fercam Spa 23 VEN 20 pagine 14 LUN dati disp MAR IVAeRichiesta di rimborso infrannuale relati- artigiani. tento ricevute nel mese precedente. base deiil Qr Code dell o sulla SAB e 24 24 SAB 21 vo al 4° trimestre 2014, se consentito dalla INAIL Scade il termine per l'autoliquidazione IRPEF /INPS Versamento delle ritenute d'acelaboratne o utilizzar 15 MAR MER è stato lazio e il versamento del saldo 2014 e dell'acconlegge. conto e dei contributi relativi al mese precendario DOM di circo cale 25 MER DOM2225 8-22 8-22 16 questo enze e divieti VERSAMENTO relativo alla pubblicità an- to 2015. Possibile il versamento rateale. GIO 2 dente. INAIL Scade Attenzione: sili di scad LUN il termin nuale. 26 GIO LUN2326 ni men charazione e per l'invio 17 VEN delleazio dellavia i vari retribu GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rim- 25 INTRASTAT Presentazione per via teleINTRASTAT Presentazione per di-tetual no 26 per even MAR richiedere la zioni 2014. Ultimo gior- mese precedente. 27 VEN MAR2427 borso sul gasolio consumato nel 4° trimestre matica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni 18 lematica dei modelli relativi alle riduzioneINTRA di tariffa SAB del tasso medio IRPEF INPS Versam . del mese precedente operazioni del mese di dicembre o del 4°e dei ento MER 8-22 162014. CERTI IVA Liquid MER SAB 25 28 FICAZIONE contributi relativi delle ritenute d'acconto 1928DOM triemestre 2014. UNICA Conse posta relativ azione e versamento certific al mese preced TASSA azioni ai dipend gna GIOGIO26 29 dell’im al mese ente. 16 IVA aLiquidazione e versamento dell’im- IVA Doma enti e ai lavora delle annual LIBRI SOCIALI Versam IRPEF tonomi. 20 LUN INPS Versam precedente. nda di rimbo ento tori aue CC.GG. da posta relativa al mese precedente o del 4° tri28 RAVVEDIMENTO Sanatoria per rerso infrannuale conto IVA Presen parte delle societàdella tassa VENVEN e dei contrib ento delle ritenute d'ac- va al 1° trimestre. tazion relati27 30 21 MAR el'acconto mestre 2014. uti relativi per via telema Iva non eseguito endi capitali. dente. municgolarizzare al mese prece- MUD Invio telematico, azione tica della co- 25 INTRA dati relativ IRPEF Versamento delle ritenute d'acconto se e che produ SABSAB tro il 29dei dicembre. da parte delle TFR Versam STAT Presen 28 31 22 MER cono (o gestisc impreento a saldo i all'anno 2014. matica tazione per 27 INTRASTAT colosi e/o specia dei modelli tutiva. ono) rifiuti dell'imposta via teleDOM 29 INTRA relativi Presentazion perisosti- ni del mese matica dei mera di Comm li, per l'anno 2014, 23 GIO alle operazioe per via model 8-22 precedente. alla Caercio. zioni del mese li INTRA relativi alle tele- GASOLIO 9 CERTIFICAZ LUN 30 Scade il termin operaprecedente IONE UNICA 24 VEN 2015. rimbo e del I trimes e per delle certific Invio telema azioni all'Age tre mestrerso sul gasolio consu la richiesta di MAR 31 8-22 nzia delle Entrat tico mato nel 1° 2015. 25 SAB tri-
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calendario2015 con tutte le scadenze e i divieti in Italia
VERSO UN ANNO DI NOVITÀ La legge di Stabilità ridisegna il settore: superato il sistema dei costi minimi, arriva un maggiore controllo sulla filiera grazie all’Albo. Risorse strutturali e rimborso delle accise fino al 2018
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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
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· n.178 gennaio 2015
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NAZIONALE DELL’ALBO DI TERZI CENTRALE PER CONTO DI COSE DEL COMITATO RTATORI PERIODICO DEGLI AUTOTRASPO
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
divieti PERIODICO scadenze DELL’ALBO DEL COMITATO CENTRALE NAZIONALE AUTOTRASPORTATORI DEGLI DI COSE
2015
La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
a legge di stabilità ha sicuramente ridisegnato il volto di questo settore con una serie di L’autotrasporto diventa social novità, a partire dalla cancellazione dei costi minimi di sicurezza, sulle Aumenta l’offerta quali il giudizio di molte associazioni è sospeso in attesa di verificarne gli impatti sul sistema. calendario2015 C’è un dato che però emerge dal VERSO UN ANNO “combinato disposto” dei DI NOVITÀ provvedimenti che hanno toccato il settore negli ultimi mesi: una attenzione sempre maggiore nei confronti delle politiche ambientali. La scelta di evitare tagli lineari al sistema dei rimborsi sulle accise, colpendo in maniera selettiva i veicoli più inquinanti (Euro0 e precedenti) va in questa direzione. aggiornamenti scadenze e divieti in Italia e in Europa
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PER CONTO scadenze 8-22 1 DOM 1 GIO 8-22 DI TERZI e in Europae divieti in Italia 2 LUN VEN 2 divieti scadenze www rivistatir 3 MAR SAB 3 it 4 MER 8-22 DOM DOM 4 1 8 22 5 GIO LUN LUN 5 2 8-22 6 VEN MAR MAR 6 3 7 SAB MER MER 7 4 8-22 8 DOM GIO GIO 8 5 9 LUN VEN VEN 9 6 10 MAR 10 SAB SAB 7 1 MER 11 MER DOMDOM 11 88-22 2 GIO 8 22 14 22 12 GIO LUNLUN 12 9 3 VEN 8 1613 VEN MARMAR 13 10 4 SAB MER 8 2214 SAB MER 14 11 5 DOM 8-228 22 15 DOM GIOGIO15 12 6 LUN © Paganella Spa VEN1613 16 LUN VEN 7 MAR SAB 1714 17 MAR SAB 8 MER DOM1815 8-22 18 MER DOM 9 GIO 8 22 © S.A.C.A.L.B. Scrl LUN 19 19 GIO LUN 16 it 10 VEN MAR 20 rivistatir 2011VEN MAR di Tir 17 SAB numeroon line www sull’ultimo MER 21 8 22 2112 SAB MER 18 DOM di verificare all’aggiornamento dei contributi relativi al mese precedente. 2 BLACK-LIST Comunicazione degli elenchi 16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta Si consiglia GIO 22 8-22 GIO 19 22 direttamente 13 DOM relativi alle operazioni2014 effettuate nel mese di INPS Versamento della quarta rata 2014 dei da parte dei contribuenti mensili. Invio teleLUN a dicembre che rimanda Masottidei dicembre 2014interne e del 4° trimestre 2014. Fercamcontributi sul reddito minimale da parte degli VEN matico 23 disponibili Srldati relativi alle dichiarazioni d’inVEN 20 23 Spa 14 LUN dei dati MAR delle pagine artigiani. tento ricevute nel mese precedente. sulla base il Qr Code IVA Richiesta di rimborso infrannuale relatiSAB 24 SAB 21 24 vo al 4° trimestre 2014, se consentito dalla INAIL Scade il termine per l'autoliquidazione IRPEF /INPS Versamento delle ritenute d'acelaborato o utilizzare 15 MAR MER è stato e il versamento del saldo 2014 e dell'acconlegge. conto e dei contributi relativi al mese preceDOM di circolazione calendario 25 MER DOM2225 8 8-22 16 e divieti e: questo VERSAMENTO relativo alla pubblicità an- to 2015. Possibile il versamento rateale. GIO 22 2 dente. INAIL Scade Attenzion di scadenze LUN nuale. il termine 26 GIO mensili LUN2326 charazione 17 per l invio della VEN delle retribuzioni variazioni GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rim- 25 INTRASTAT Presentazione per via telePresentazione per via di te- mese precedente no 26 per INTRASTAT 2014 Ultimo eventuali MAR richiedere 27 VEN MAR2427 borso sul gasolio consumato nel 4° trimestre matica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni gioralle 18 lematica dei lamodelli relativi riduzioneINTRA di tariffa SAB del tasso medio IRPEF INPS Versamento del mese precedente operazioni del mese di dicembre o del 4°e MER 8 22 162014. delle ritenute CERTIFICAZIONE MER SAB IVA Liquidazione dei contributi 25 28 1928DOM d acconto triemestre 2014. relativi al UNICA e versamento posta relativa certificazioni GIOGIO26 29 delldell’imal mese precedente ai dipendenti Consegna delle TASSA LIBRI SOCIALI mese precedente im IVA Domanda 16 IVA Liquidazione e versamento IRPEF tonomi 20 LUN e ai lavoratori Versamento INPS Versamento di rimborso della tassa posta relativa al mese precedente o del 4° tri-va al 1° 28 RAVVEDIMENTO Sanatoria au per re-annuale CC GG da parte conto infrannuale IVA Presentazione VENVEN trimestre e dei contributi delle ritenute d delle società relati 27 30 21 MAR ac MUD Invio mestre 2014. per via telematica golarizzare l'acconto Iva non eseguito endi capitali relativi al mese dente municazione telematico della co 25 INTRASTAT prece se IRPEF Versamento delle ritenute d'acconto e che dati relativi SABSAB tro il 29dei dicembre. da parte delle TFR Versamento 28 31 producono all 22 MER 27 INTRASTAT a saldo dell anno 2014 matica dei modelli Presentazione per via colosi e/o speciali (o gestiscono) rifiutiimpre tutiva tele imposta sosti DOM 29 INTRA relativi Presentazione peri matica dei ni del mese mera di Commercioper l anno 2014 23 GIO alle operazio per via modelli INTRA 8 22 precedente alla Ca zioni del mese relativi alle tele GASOLIO 9 CERTIFICAZIONE LUN 30 Scade il termine opera precedente 24 VEN 2015 UNICA Invio e del I trimestre rimborso sul delle certificazioni per la richiesta telematico di MAR 31 all Agenzia 8 22 mestre 2015 gasolio consumato nel delle Entrate 25 SAB 1° tri 30 SPESOMETRO 16 IVA Liquidazione 8 22 Presentazione lematica 26 della DOM dell imposta in via te relativa al rilevanti ai comunicazione delle operazioni fini 27 LUN clienti e fornitori)IVA per l anno 2014 (elenco nisili e trimestralida parte dei contribuenti 28 MAR me 29 MER 30 GIO
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con tutte le scadenze e i divieti in Italia
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ANNO XIV N° 178- Gennaio 2015
DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)
DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it
CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it
GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it
COLLABORATORI Gianluca Arnesano, Paolo Barilari, Nicola Capuzzo, Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Mariangela Pagano, Andrea Salvatori, Fabrizio Serafini
CHIUSO IN REDAZIONE IL 23.12.2014 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale
CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ HP 10 Srl Milano Tel 0248003799 mirta.barbeschi@hp10.it
La legge di Stabilità ridisegna il settore: superato il sistema dei costi minimi, arriva un maggiore controllo sulla filiera grazie all’Albo. Risorse strutturali e rimborso delle accise fino al 2018
La svolta sostenibile Grazie a questo meccanismo sono stati raggiunti tre obiettivi: evitati tagli generalizzati che avrebbero colpito anche le imprese più virtuose; recuperati fondi per lo Stato ma soprattutto è stato potenzialmente ridotto il numero dei veicoli maggiormente inquinanti, di particolare appannaggio del conto proprio ma non solo, come dimostrano i dati che pubblichiamo a pagina 10. Una dimostrazione del fatto che sostenibile non significa necessariamente costoso o antieconomico. Un’altra decisione che indica una particolare attenzione ambientale da parte del Governo è quella legata ai divieti di circolazione, dove per la prima volta –anche se a carattere sperimentale – sono state concesse deroghe totali ai trasporti combinati strada-ferro e strada-mare (vedi approfondimento a pagina 12). Anche in questo caso una scelta che va nella direzione della maggiore sostenibilità con un incentivo “virtuale” –in assenza di quei fondi che pure in passato avevano contribuito in modo significativo alla sua crescita- in favore della intermodalità. Il tutto mentre è da tempo attivo il vero antesignano delle politiche ambientali applicate all’autotrasporto: quel sistema di rimborso dei pedaggi autostradali che attraverso un collaudato meccanismo moltiplica le percentuali destinate ai veicoli puliti e riduce sensibilmente quelle a favore dei veicoli delle categorie Euro inferiori. Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it
REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
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Sommario n. 178 - gennaio 2015
Pedaggi: sbloccati i fondi 2012
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Nell’ultima riunione dell’anno il Comitato Centrale ha approvato la delibera che sblocca i pagamenti e fissa le riduzioni percentuali in base al fatturato annuo
Autotrasporto: tutte le novità 2015
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La legge di Stabilità ha scritto una vera e propria riforma per il settore con il superamento del sistema dei costi minimi e maggiore controllo sulla filiera. Confermati i 250 milioni ed evitato il taglio lineare dei rimbrosi delle accise
Autostrade del mare, un primato italiano
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Nonostante la crisi, l’offerta è rimasta invariata soprattutto per e dalla Sicilia. Meno brillanti i collegamenti con la Sardegna. Grande vigore, invece, per le rotte che collegano l’Italia agli altri porti del Mediterraneo di Nicola Capuzzo
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L’autotrasporto ha sete di notizie
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Nelle pagine dedicate al settore si nota un’elevata componente informativa, con numerosi link a fotografie di mezzi e novità, tanta nostalgia per i camion d’epoca, ma poca conversazione. Numerosi i fan delle maggiori case costruttrici di Andrea Salvatori
Giganti della strada: così si risparmia sul carburante
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Cominciamo con questo numero di TIR un approfondimento sui costi di gestione che sempre più frequentemente stanno diventando determinanti nella scelta di acquisto dei camion di Paolo Barilari
Rubriche Editoriale Europa Numeri Internet
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Tecnica Notizie Fisco Lavoro Normative Solidarietà
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Pedaggi: sbloccati i fondi 2012 Nell’ultima riunione dell’anno del Comitato Centrale approvata la delibera che sblocca i pagamenti e fissa le riduzioni percentuali in base al fatturato
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’ultima riunione del 2014 del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha finalmente sbloccato i fondi per il pagamento dei rimborsi dei pedaggi relativi all’anno 2012. La delibera firmata dalla Presidente Maria Teresa Di Matteo, ridetermina le percentuali di riduzione per i rimborsi.
gli importi necessari all’erogazione delle riduzioni per lo stesso anno. La riduzione si applica sulla base del fatturato totale annuo, dato dal prodotto del fatturato dei pedaggi pagati da un singolo mezzo.
Le riduzioni percentuali Al fatturato globale annuo si I fondi per i pedaggi dovranno applicare le seguen2012 ti riduzioni percentuali: da Il Comitato Centrale ha au200.000 euro a 400.000 euro torizzato l’impiego della somlo sconto sarà del 3,0185%; da ma di 163.875.491 euro per 400.001 euro a 1.200.000 euro provvedere al pagamento dela riduzione sarà del 4,5313%; da 1.200.001 euro a 2.500.000 euro ci sarà un sconto del 6,0441%; da 2.500.001 euro a 5.000.000 euro la riduzione sarà del 7,5498%, Fatturato annuo % riduzione mentre oltre i 5.000.000 dei pedaggi in euro effettiva euro lo sconto arriverà al 9,0626%. Da 200.000 a 400.000 3,0185 Vale la pena di ricordare che questa delibeDa 400.001 a 1.200.000 4,5313 ra arriva dopo che la riunione del 5 dicembre Da 1.200.001 a 2.500.00 6,0441 scorso (si veda anche TIR 177) aveva portato a Da 2.500.001 a 5.000.000 7,5498 termine le procedure di pagamento dei rimborOltre 5.000.000 9,0626 si dei pedaggi 2011.
Così le riduzioni al casello nel 2012
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Il Comitato Centrale dell’Albo ha deliberato nella seduta del 5 dicembre anche le procedure di pagamento dei pedaggi 2011
Quote Albo: la presidenza sollecita una rapida risoluzione dei problemi In seguito ad alcune segnalazioni legate a problemi nel pagamento delle quote Albo, sistema da quest’anno attivato sul Portale dell’Automobilista, la presidente Di Matteo ha inviato una lettera alla Direzione Generale responsabile del servizio per sollecitare una rapida risoluzione delle problematiche. Tra queste, in particolare, anche la difficoltà ad ottenere chiarimenti e istruzioni attraverso il numero verde del Portale. Nella lettera si sottolinea la “piena disponibilità della presidenza per ogni interlocuzione ed iniziativa utile alla risoluzione delle problematiche segnalate”. Il fine è quello di evitare possibili ripercussioni sulle diverse aziende che hanno riscontrato problemi. In ogni caso il Comitato Centrale dell’Albo ha già avviato le procedure per un progetto di reingegnerizzazione del sistema all’interno del quale saranno previsti tutti gli interventi necessari alle risoluzioni delle criticità emerse.
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‘Albo sta cambiando passo. Lo slancio con cui l’organo di raccordo dell’autotrasporto ha lavorato negli ultimi mesi del 2014 fa ben sperare per l’anno che sta iniziando, durante il quale dovremmo consolidarne sempre più il nuovo ruolo: il Comitato Centrale dovrà assumere il delicato compito di garantire la legalità nel settore, non semplicemente come il “vigilantes” del settore ma impegnandosi per la crescita e lo sviluppo delle aziende. Delibere pedaggi L’Albo ha già cominciato a sostenere materialmente il settore. Solo nelle due sedute di dicembre sono stati sbloccati provvedimenti che attendevano da mesi. Il 5 dicembre scorso il Comitato centrale ha deliberato il saldo dei rimborsi dei pedaggi relativi all’anno 2011. A distanza di dieci giorni, contro ogni aspettativa, è stata portata in votazione anche la delibera che sblocca il pagamento dei rimborsi dei pedaggi autostradali per l’anno 2012 (si veda anche l’articolo a pagina 6, ndr). Una salutare, quanto inaspettata, boccata di ossigeno per tante imprese, stremate da una crisi che sem-
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Il nuovo Albo un valido strumento per la crescita Il vicepresidente del Comitato Centrale delinea il programma per il prossimo anno: l’Albo nel 2015 dovrà garantire la legalità, a sostegno delle aziende sane di Silvio Faggi*
bra non avere più fine. Questo “cadeau di Natale” è tutto da ascrivere alla Presidente Maria Teresa Di Matteo cui spetta il merito, non solo di aver compreso sin da subito quali fossero le priorità del settore su cui concentrare l’azione, ma anche e soprattutto di essere riuscita, con determinazione, a portare a termine, a tempo di record, quella che per tutti era considerata una “mission impossibile”. Vigilare sulla legalità Con queste premesse, è lecito e verosimile aspettarsi un 2015 molto interessante. Come ho già detto, l’Albo dovrà vigilare sulla legalità nell’autotrasporto, garantendo soprattutto le aziende oneste, dando loro la possibilità di operare in un mercato concorrenziale, ma regolato da norme comuni e rispettate. Per attuare tutto ciò, è indispensabile mettere in atto due passaggi fondamentali. In primis, occorre realizzare l’incrocio dei dati del Ced con i sistemi informativi di Inps, Inail. Su questo punto è già partito un gruppo di lavoro e monitoraggio che dovrà indicare la
strada da percorrere. E’ chiaro che si tratta di uno strumento fondamentale perché l’Albo possa espletare la sua funzione di verifica dei requisiti delle aziende. E anche qui vale la pena di fare una riflessione. Ho sempre detto che una delle priorità per il nuovo Albo sia quella di ripulire gli elenchi dalle 38mila aziende senza veicoli. Il controllo su queste realtà appare facile, anche se non lo è, ma bisogna individuare le modalità più adatte anche per il monitoraggio del mantenimento dei requisiti obbligatori per l’iscrizione da parte delle altre aziende, di quelle che rimarranno iscritte ma che dovranno
toriali della Motorizzazione. Il processo è avviato: un provvedimento è attualmente all’esame del ministero dell’Economia e dovrebbe essere approvato rapidamente. Nel corso dell’ultima seduta del 17 dicembre 2014, infine, è stato affrontato anche un aspetto la cui soluzione è di fondamentale importanza per il buon esito delle iniziative che l’Albo deve intraprendere, vale a dire le risorse umane e le diverse professionalità su cui fare affidamento. Società di servizi Alla presidenza è stato affidato il compito di predisporre un bando per individuare una società di servizi in grado di mettere a disposizione personale qualificato di supporto alle iniziative dell’organismo. Le idee, anche le migliori, rischiano di restare dei semplici desiderata se poi non c’è chi materialmente le rende operative e oggi l’albo, privo com’è di personale, non fa eccezione. Già alla prima riunione del 2015 contiamo di portare il bando all’approvazione e, una volta incaricata la società che ri-
«Banche dati e competenze alle Motorizzazioni nel 2015» impegnarsi al rispetto della legalità. Infine, un altro aspetto fondamentale per avere un solido sistema con il quale lavorare è il passaggio delle competenze dalle Province agli uffici terri-
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Silvio Faggi
sulterà vincitrice, avanti tutta! Pur nella consapevolezza che di problemi da affrontare ne avremo tanti e che non tutti saranno di facile soluzione siamo assolutamente determinati ad andare avanti confortati anche dall’unanime e convinto sostegno che, su questo aspetto, le Associazioni presenti in comitato, alle quali va il mio personale ringraziamento, non hanno mancato anche recentemente di manifestarci. Insomma, tutto fa sperare che il 2015 sia un anno operoso. Non ci rimane che rimboccarci le maniche! Buon lavoro e buon anno. *Vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria
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Bulc: priorità per i trasporti nel piano Juncker
La commissaria Ue ai Trasporti Violeta Bulc ha sottolineato che i finanziamenti del piano Juncker serviranno per i trasporti puliti
L’Italia ha presentato 46 proposte di progetti per le infrastrutture finanziabili con un impegno di 12 miliardi. Tra questi, il porto di Genova, la variante di valico tra Firenze e Bologna, un’autostrada tra Roma e Latina e il potenziamento di Malpensa
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n “piano senza precedenti”. Così è stato definito da Violeta Bulc, la neocommissaria europea ai Trasporti, quello presentato dal Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker (si veda anche Tir 177 di dicembre). Intervenendo in un’audizione al Parlamento Ue, Bulc ha sottolineato che “solo per portare a termine i 9 corridoi europei saranno necessari investimenti per più di 75 miliardi l'anno”. Una parte di questi dovranno venire necessariamente dal piano di 315 miliardi in tre anni proposto dal nuovo esecutivo. Stesso orientamento è stato espresso dal Consiglio europeo dei ministri dei Trasporti del 3 dicembre scorso, che si è svolto sotto la presidenza italiana del ministro Lupi, che ha dato il via li8 TIR178-2015
bera sul piano politico alle conclusioni sulle infrastrutture di trasporto e la rete transeuropea nell'ambito della revisione della strategia Europa 2020. Anche questo da inquadrare nel contesto della presentazione del piano Juncker, per il quale l’Italia ha presentato 93 proposte (che la Commissione dovrà vagliare) per un investimento complessivo pari a 83,7 miliardi di euro, di cui 12,1 dovrebbero essere investiti nei 46 progetti che riguardano i trasporti. Le priorità di Violeta Bulc Oltre a sostenere i grandi corridoi, la neo commissaria Ue ha detto che i finanziamenti del piano Juncker serviranno “innanzitutto per le modalità di trasporto più pulite”, come “ferro-
vie e vie navigabili interne”, poi nella mobilità urbana “che è quella che genera il maggiore traffico e inquinamento. Sarà necessario puntare sulle infrastrutture che possano rendere le nostre città più intelligenti”. La commissaria ha stimato che il numero dei progetti che si avvieranno nei prossimi 3 anni “saranno sostenuti con più di 100 miliardi dalla Commissione tra porti, linee ferroviarie, miglioramento dei canali, autostrade e tecnologie innovative per i carburanti ecologici”. Tra i progetti strategici, alcuni corridoi e collegamenti infrastrutturali mancanti, come la ferrovia Baltica tra Varsavia e Tallinn, la strada e la ferrovia di accesso al porto di Barcellona o l'aggiornamento del Canale di Kiel. Ma anche lo svi-
Altri divieti in vigore da quest’anno in Austria per i mezzi pesanti. Dal 1° gennaio scorso è entrato in vigore l’obbligo di un contrassegno ecologico per tutti gli autocarri Euro 2 e superiori che circolano, anche in transito, nei dintorni di Vienna e nella parte orientale della Bassa Austria. In queste zone è già stata vietata dal 2008 la circolazione degli Euro 0, dal 1° luglio 2014 degli Euro 1, mentre gli Euro 2 saranno interdetti a partire dal 1° gennaio 2016. Nel frattempo, però, gli autocarri dovranno esporre sulla parte destra del parabrezza un contrassegno attestante la categoria di appartenenza (Abgasplakette). I contrassegni, reperibili solo in Austria presso gli uffici dei locali Automo-
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luppo dei porti di Dublino e La Valletta, nonché progetti di trasporto urbano. I progetti sottoposti dall’Italia Sono 93 le proposte italiane per il piano di investimenti della Commissione europea, per una spesa complessiva di 83,7 miliardi di euro, il 16,7% del totale presentato dai 28 Paesi membri. I trasporti rappresentano una larga fetta con 46 progetti e una spesa pari a circa 12,1 miliardi. Tra le proposte che la Commissione Ue dovrà vagliare, il porto di Genova (340 milioni di euro richiesti), il miglioramento di Malpensa (225 milioni), una nuova autostrada tra Siracusa e Gela (866 milioni), e tra Ragusa e Catania (815 milioni). I progetti più costosi per cui l'Italia chiede l'aiuto dell'Europa sono l’alta velocità tra Genova e Tortona, la connessione “Terzo valico dei Giovi” (6 miliardi 197 milioni), la variante di valico tra Firenze e Bologna, 62,5 chilometri tra strada e tunnel (3 miliardi 700 milioni), il completamento della Salerno Reggio Calabria, un’autostrada tra Roma e Latina da 68,3 chilometri (2 miliardi e 700 milioni). Da questo elenco ristretto rimangono esclusi progetti come la Torino-Lione (11,7 miliardi) o il traforo del Brennero (12 miliardi).
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Il Consiglio europeo di ministri dei Trasporti I ministri dei Trasporti europei, oltre all’adozione del piano strategico delle infrastrutture, hanno anche condiviso l’adozione di un "orientamento generale" su due importanti atti in materia di aviazione civile e precisamente il regolamento sull'agenzia europea Aesa e l’attuazione del "Cielo unico" nell'ambito del pacchetto "Cielo unico europeo”. Nel corso della riunione, inoltre, è stato fatto il punto sullo stato dei lavori sul "Quarto pacchetto ferroviario", che registra un avanzamento significativo sul pilastro tecnico e per la prima volta l'indicazione di linee guida per il pilastro politico. Il ministro Lupi ha sottolineato l'importanza dell'approccio olistico al problema da parte della presidenza italiana (pilastro tecnico e pilastro politico del pacchetto), con l'auspicio che il lavoro sull'apertura dei mercati ferroviari e la governance dell'infrastruttura trovi compimento entro la fine del Trio di presidenze (dicembre 2015), iniziato con quella italiana. Violeta Bulc ha rilevato come il lavoro della presidenza italiana abbia "rotto una barriera psicologica", ossia quella che considerava la rete ferroviaria solo come una infrastruttura fisica e non come un'occasione per ottimizzare il servizio alle persone e alle merci, la gestione e la trasparenza gestionale, la reciprocità fra i vettori.
Austria: contrassegno ecologico intorno a Vienna bil Club, le officine di revisione e i punti del Tüv Austria, hanno un colore diverso a seconda della categoria: rosso per Euro 2, giallo per Euro 3, verde per Euro 4, azzurro per Euro 5 e viola per Euro 6. Il provvedimento riguarda il transito anche sui tratti autostradali o di superstrada inclusi nel territorio della Sanierungsgebiet, ovvero la parte terminale della A2 Sü dautobahn (che proviene dal confine italiano-Villaco-Graz), la S1 Wiener Außerring Schnellstraße (che collega la A2 con la A4, Vösendorf-Schwechat, in direzione della Repubblica Slovacca e dell’Ungheria), la A4 Ostautobahn (in direzione Budapest e Bratislava), oltre alle A22 e A23. L’assenza del contrassegno è sanzionata con una multa fino a 2.180 euro.
Vale la pena di ricordare che anche in Stiria, nelle zone classificate “Feinstaubsanierungsgebieten” vige il divieto di circolazione degli autocarri a massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate Euro 0, 1, 2 (compresi tratti delle autostrada A2 ed A9), in Tirolo sull’autostrada A12 vige il divieto di transito per gli autotreni e autoarticolati Euro 0, 1, 2, mentre sono ammessi gli Euro 2 se si tratta di veicoli pesanti isolati.
Ue 2015: norme più semplici per i Tir e stop alle modifiche sulla tassazione dei carburanti Nel 2015 Bruxelles si occuperà anche di autotrasporto per rendere più snella la normativa, mentre decide di non intervenire sulla modifica della direttiva che fissa i limiti di tassazione dei prodotti energetici ed elettrici. Nel piano “Nuovo inizio” messo a punto come programma di lavoro per il prossimo anno dalla Commissione, adottato lo scorso 16 dicembre, ci sono 8 punti relativi al mondo dei trasporti. E la decisione di fare un passo indietro rispetto alla possibilità di modificare la direttiva 2003/96 sui carburanti con un testo elaborato dal Consiglio, ma molto osteggiato dagli Stati membri. Inoltre, Bruxelles intende abrogare la direttiva 2007/38/Ec sull’installazione di specchi retrovisori sui mezzi pesanti perché “ha raggiunto il suo obiettivo in quanto tutti i veicoli sottoposti all’obbligo, ovvero quelli immatricolati tra il 1° gennaio 2000 e il 27 gennaio 2007, sono dotati dei nuovi specchi”. Inoltre, è prevista l’abrogazione del Regolamento 569/2008 (che modifica il Regolamento 11/1960), riguardante l’abolizione della discriminazione sui prezzi e le condizioni di trasporto in quanto “non più necessario e superato dallo sviluppo tecnologico e da altre legislazioni”. Ci sarà una semplificazione dei regolamenti 1071/2009 e 1072/2009 sulle norme di accesso alla professione. Secondo la Commissione, “gli emendamenti faciliteranno l’implementazione delle regole da parte degli Stati e porteranno un’applicazione uniforme nell’Unione europea. Inoltre, ridurranno gli oneri amministrativi per le autorità pubbliche e per gli operatori privati”. Bruxelles intende poi valutare le direttive sul trasporto combinato (92/106/Eec), sui porti (2000/59/Ec), sulla promozione di veicoli a ridotto impatto ambientale e a basso consumo energetico nel trasporto stradale (2009/33/Ec), sulla sicurezza delle gallerie (2004/54/Ec) e sulle norme di sicurezza delle navi passeggeri. Intanto, lo scorso 17 dicembre è stato raggiunto un accordo in sede di Consiglio Ue sul sistema di monitoraggio delle emissioni marittime di anidride carbonica. L’intesa prevede lo scambio di informazioni riguardanti il consumo di carburante, l’efficienza energetica e i lavori di trasporto delle grandi navi commerciali superiori alle 5.000 tonnellate. Dal 1° gennaio 2018 gli armatori dovranno comunicare per ogni nave le emissioni su base annuale e per singolo viaggio, mentre la Commissione dovrà stilare ogni anno un rapporto su questa materia.
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numeri&cifre i dati dell’economia italiana e del settore dei trasporti Il traffico in autostrada dal 2002 al 2014 Veicoli passeggeri Anni milioni veicoli-km N.i. (2002=100) 2002 57.369 100,0 2003 59.070 103,0 2004 59.953 104,5 2005 60.172 104,9 2006 62.110 108,3 2007 63.509 110,7 2008 63.260 110,3 2009 64.522 112,5 2010 64.498 112,4 2011 63.605 110,9 2012 59.078 103,0 2013 58.173 101,4 gen-giu. 2013 26.820 -gen-giu. 2014 27.183 -Var.% gen-giu 2013/14 -1,4
Il Censis illustra l’andamento del traffico dal 2002 al 2014. I passeggeri sono meno influenzati dall’andamento della situazione economica, mentre il movimento delle merci dopo una crescita continua fino al 2007, ha subito una flessione. Nel grafico centrale, i dati del Mit sui mezzi pesanti in circolazione. In basso, l’andamento delle richieste dei rimborsi delle accise sul gasolio da autotrazione da parte degli autotrasportatori secondo le rilevazioni dell’Agenzia delle Dogane.
Veicoli merci milioni veicoli-km N.i. (2002=100) 17.832 100,0 18.355 102,9 19.051 106,8 19.175 107,5 19.754 110,8 20.222 113,4 19.804 111,1 18.358 103,0 18.773 105,3 18.752 105,2 17.347 97,3 16.946 95,0 8.368 -8.419 --0,6
Per la sola rete delle autostrade italiane in concessione - (val. per km, numero indice e var.%)
Fonte: elaborazione Censis su dati Aiscat
Autoveicoli con massa uguale o superiore a 7.5 tonnellate CONTO PROPRIO
CONTO TERZI 47.042
50.992
assente
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15.726
euro 0
12.776
euro 1
7.475 24.428
766
45.584
5.142
55.769 87.573
13.410
20.545
78.132 85.526
euro 2 euro 3 euro 4 euro 5 euro 6
Fonte: Ministero Infrastrutture e Trasporti
Così le domande di rimborso delle accise
in più...
2012 gennaio/marzo
2013 aprile/giugno
2014 luglio/settembre
Fonte: Agenzia delle Dogane - Direzione Centrale Tecnologie per l’innovazione
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Cresce la flotta mercantile italiana. Secondo Confitarma, a fine 2013 comprendeva 69 navi ro-ro per 2,6 milioni di tonnellate di stazza lorda (+ 2% rispetto al 2012), cui vanno aggiunti altri 207 traghetti per 2,5 milioni di tonnellate di stazza lorda. (pagina 14)
ottobre/dicembre
Più del 40% della popolazione italiana è iscritta a Facebook. Secondo il Censis, 17 milioni di persone vi entrano almeno una volta al giorno e circa 23 milioni almeno una volta al mese. Il mondo dell’autotrasporto non fa eccezione: su Facebook si possono trovare almeno un centinaio di pagine tra quelle delle case produttrici, gruppi dedicati agli automezzi vintage, gruppi consorziali, aziendali (pagina 28)
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La legge di Stabilità ha scritto una vera e propria riforma per il settore con il superamento del sistema dei costi minimi di sicurezza e maggiore controllo sulla filiera. Confermati i 250 milioni ed evitato il taglio lineare dei rimbrosi sulle accise
Autotrasporto: tutte le novità 2015 P
er l’autotrasporto si apre un anno di grandi cambiamenti. La legge di Stabilità, approvata definitivamente dall’aula della Camera il 22 dicembre scorso, ha introdotto molte novità per il settore, tra cui il superamento del sistema dei costi minimi di sicurezza, uno stanziamento strutturale di 250 milioni di euro annui, il recupero delle accise sul carburante fino al 2018, penalizzando solo i veicoli più inquinanti, e una serie di misure per rendere la filiera del trasporto più competitiva e meno burocratizzata (si veda anche l’analisi dettagliata a pagina 38). Il passaggio al Senato però non ha prodotto quelle modifiche proposte, sotto forma di emendamenti, da diverse associazioni di categoria, in primis l’indeducibilità delle fatture non pagate entro 30 giorni. Le reazioni alla manovra sono state diverse anche se tutte molto prudenti. Confartigianato Trasporti parla di “duro colpo”, mentre Fiap e Unatras si riservano di esprimere giudizi in un secondo momento, nella fase di ripartizione delle risorse. Altre questioni si aprono in Parlamento con la possibilità di ulteriori interventi sulle norme introdotte dallo Sblocca Italia (si veda anche TIR 177), mentre dall’Europa arriva la richiesta di una stretta contro il cabotaggio abusivo. Legge di Stabilità Con il 2015 lo stanziamento di 250 milioni diventerà strutturale per il
settore: saranno fondi garantiti ogni anno. A questi si aggiungono 67 milioni per la riduzione dei pedaggi e 38 milioni per le spese forfettarie. Rimane invariato anche il recupero delle accise fino al 2018. Sono stati penalizzati solo i veicoli Euro 0 e precedenti. La catena logistica si accorcia: è stato limitato a due passaggi la possibilità di subappaltare i servizi di trasporto, mentre la definizione di vettore, subvettore e committente è stata rivista e ampliata. Nell’ottica della semplificazione, è stata abolita la scheda di trasporto, mentre la contrattazione del prezzo è stata liberalizzata, superando il meccanismo dei costi minimi di sicurezza, ma il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti continuerà a pubblicare i valori di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto allo scopo di fornire un’indicazione al settore. Viene ampliato il controllo sulla regolarità dei rapporti: il committente dovrà controllare il vettore. Nei primi mesi del 2015 potrà farlo attraverso il Durc, successivamente servendosi dell’incrocio delle banche dati messo in atto dall’Albo degli Autotrasportatori. Inoltre, le nuove imprese potranno usare una polizza di responsabilità professionale per dimostrare la capacità finanziaria nei primi due anni di attività. Infine, diventa obbligatorio il ricorso alla conciliazione prima di andare da un giudice, ma da questa procedura rimane esclusa l’azione diretta
che permette al subvettore non pagato di richiedere il prezzo del trasporto a uno dei componenti della filiera (vedi anche approfondimento a pagina 38). Le reazioni Parla di “scelte nefaste e di duro colpo per l’autotrasporto” Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti, commentando l’approvazione della legge di Stabilita. “La fiducia chiesta dal Governo al Senato – si legge
in una nota - ha cancellato radicalmente tutti e 5 gli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati da Confartigianato Trasporti”. Per Genedani “la scelta del Governo è stata “ideologica”, valutando l’artigianato dell’autotrasporto come elemento da estirpare, riducendolo, così, a un mero prestatore di mano d’opera”. Confartigianato Trasporti, in particolare, non aveva condiviso le modifiche alla definizione di committente, vettore e sub vettore che
Cna-Fita chiede il rilancio dei trasporti Cna-Fita chiede lo stop dei finanziamenti alle concessionarie autostradali e il rilancio del settore. Con una nota, l’associazione guidata da Cinzia Franchini ha chiesto al ministro Maurizio Lupi di non procedere ai tagli di risorse per il settore. “L'autotrasporto – ha dichiarato Franchini - non potrà tollerare ulteriori tagli alle risorse economiche, già quasi dimezzate, su capitoli di spesa vitali per la sopravvivenza delle nostre aziende, come il rimborso delle accise sul carburante e le spese non documentate”. L’accusa mossa al ministro delle Infrastrut-
ture e dei Trasporti riguarda un provvedimento a favore della Bre.Be.Mi. “mentre in Italia le imprese che si occupano del trasporto pubblico locale e del trasporto merci sono in ginocchio a causa anche d’imposte che crescono giorno dopo giorno e continui tagli”. “Una missione di salvataggio compiuta dal Ministro che ci lascia costernati si legge ancora nella nota-. Se il Governo continuerà a coprire simili approcci è chiaro che non sarà minimamente in grado di rilanciare i trasporti che da anni sono soffocati da questi meccanismi”.
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Divieti di circolazione: aumentati i giorni di lavoro per i Tir nel 2015 Diminuiscono i giorni off limits per i mezzi pesanti nel 2015. Secondo il calendario, reso pubblico dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prima della pausa natalizia, i Tir avranno più giorni a disposizione per lavorare, mentre tra le novità più importanti spunta la deroga per i veicoli adibiti ai trasporti combinati ferroviari e marittimi (si veda anche la tabella in pagina). Rispetto al 2014, quest’anno mancheranno all’appello alcune giornate come il venerdì santo, per esempio, in cui i Tir erano costretti a fermarsi dalle 14 alle 22. Viene cancellato il divieto anche per il martedì successivo alla pasquetta e il giorno di “ponte” successivo o precedente all’8 dicembre. Si accorciano anche le giornate off limits: il 2 giugno imponeva il divieto dalle 7 alle 23, mentre nel 2015 sarà dalle 8 alle 22. Così come tutti i sabati di luglio durante i quali i mezzi pesanti dovranno fermarsi tra le 8 e le 16. Recuperate alcune ore anche per l’esodo di agosto: il 31 luglio ci si ferma dalla 16 alle 22 (era fino alle 24 nel 2014), il 1° agosto dalle 8 alle 22 (era dalle 00 alle 22), mentre i sabati d’agosto il divieto vale dalle 8 alle 22, anziché dalle 7 alle 22. Oltre alle consuete deroghe, quest’anno in via sperimentale, è stata introdotta quella per i veicoli e complessi di veicoli carichi impiegati in trasporti combinati strada-rotaia o strada-mare “che rientrino nelle definizione e nell’ambito applicativo dell’articolo 1 del decreto del ministero dei trasporti e della navigazione 15 febbraio 2001”. I mezzi che intendono usufruire della deroga devono essere muniti di “idonea documentazione Cmr o equipollente attestante la destinazione o la provenienza del carico e di prenotazione o titolo di viaggio per l’imbarco”. Comunque, il tratto di strada percorso in deroga al divieto non può superare i 150 chilometri. Soddisfazione è stata espressa dall’Anita. “Con il calendario 2015 è stato compiuto un primo passo avanti– ha commentato il Presidente di Anita, Thomas Baumgartner – e diamo atto al Ministro Lupi di aver dato un segnale di cambiamento. Tuttavia continueremo a perseguire l’obiettivo di coniugare il valore della sicurezza sulle strade con le esigenze di mobilità delle merci, convinti che entrambe le esigenze possano convivere e contribuire allo sviluppo economico del Paese”.
– secondo l’associazione – avrebbe vanificato l’azione diretta “per cui nessuna rivalsa è oggi possibile”. In discussione, anche il mancato riferimento alla sicurezza e il
la imposta dal Governo è per diversi aspetti non aderente alla Costituzione italiana”. Anche Fiap rimarca delle mancanze del Governo. “Le modifiche
Lupi: cooperative protagoniste dello sviluppo italiano “Non accetto che il buono che c’è nel nostro Paese venga accomunato a coloro che sbagliano”. Ha sottolineato Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso del 39° Congresso di Legacoop. L’occasione è servita a mettere l’accento anche da parte del presidente Mauro Lusetti sui concetti di legalità e governance e a fare la sintesi dei congressi regionali e provinciali. “Io sono cresciuto – ha continuato Lupi – con un’altra cultura ma sempre dentro alla cooperazione. Quando ero studente universitario e c’erano i problemi dei fuorisede, dei libri, non abbiamo aspettato che lo Stato risolvesse le questioni, ci siamo assunti la responsabilità insieme di dare una risposta. Le cooperative sociali rappresentano uno dei grandi segni di sussidiarietà di cultura italiana, che vede nei singoli la possibilità di essere protagonisti”.
ricorso al mercato come unico principio per la determinazione dei prezzi di trasporto. “Neppure il principio della "terzietà del giudice" è stato riconosciuto – continua Genedani - così come quello di "eguaglianza" di fronte alla legge, insomma a nostro parere la rego12 TIR178-2015
proposte dalle associazioni degli autotrasportatori e da altre parti non sono passate – si legge in una nota - La nostra Presidenza si riserva di giudicare i provvedimenti e tirare le somme valutandone i contenuti, esprimendo, come sempre, le proprie considerazioni.
Mancano all’appello la “indeducibilità” e l’azione diretta”. Per Unatras “la previsione di uno stanziamento di circa 1 miliardo per mantenere la compensazione alle imprese di autotrasporto per l’accisa per i prossimi tre anni, secondo gli impegni che il ministro aveva assunto, ha un grande rilievo - osserva Il Presidente Paolo Uggè -. Come ho già avuto modo di evidenziare, la valutazione dell’Unatras verrà effettuata a ‘bocce ferme’ e cioè quando saranno affrontati gli aspetti relativi alla funzionalità dell’Albo, elemento essenziale per il funzionamento reale delle nuove normative, la ripartizione delle risorse, che dovrà affrontare anche la questione delle spese non documentabili; nonché la valutazione della questione sui tempi di pagamento”. Altre novità in Parlamento Intanto, altre novità arrivano dall’attività parlamentare. In commissione finanze della Camera, il sottosegretario del ministero dell’Economia Enrico Zanetti, rispondendo a una interrogazione
DOMENICA Gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre, dicembre 8.00 - 22.00 Giugno, luglio, agosto, settembre 7.00 - 22.00 1 gennaio 6 gennaio
8.00 – 22.00 8.00 – 22.00
3 aprile 4 aprile 6 aprile 25 aprile
14.00 – 22.00 8.00 – 16.00 8.00 – 22.00 8.00 – 22.00
1 maggio
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4 luglio 11 luglio 18 luglio 25 luglio 31 luglio
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1 agosto 8.00 – 22.00 7 agosto 14.00 – 22.00 8 agosto 8.00 – 22.00 15 agosto 8.00 – 22.00 22 agosto 8.00 – 16.00 29 agosto 8.00 – 16.00 8 dicembre 8.00 – 22.00 25 dicembre 8.00 – 22.00 26 dicembre 8.00 – 22.00
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Tutte le scadenze e i divieti italiani nel calendario a pagina 19 da sataccare e conservare
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parlamentare di Giulio Cesare Sottanelli (Scelta Civica) ha annunciato delle modifiche alla norma introdotta dal decreto Sblocca Italia che impone alla filiera dell’autotrasporto il pagamento attraverso mezzi elettronici a garanzia delle tracciabilità dei flussi. In particolare, sarebbe allo studio una norma a tutela dei professionisti (commercialisti e affini) obbligati a comunicare entro 30 giorni eventuali illeciti. Da segnalare anche l’assegnazione, alla commissione lavoro di Montecitorio, della “Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione nel biennio 2011-2012 del regolamento (Ce) n. 561/2006 relativo all'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada e della direttiva 2002/15/Ce concernente l'organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto”. L’esame del documento, che sarà calendarizzato nei primi mesi di quest’anno, informerà il Parlamento italiano del livello di applicazione e attuazione delle disposizioni in materia sociale: la media dei giorni di lavoro controllati nell’Ue è aumentato dell’8,7%, passando da quasi 146 milioni a circa 158,6 milioni, mentre la soglia minima di controlli del 3% è rimasta invariata. Tuttavia, la maggioranza degli Stati membri non ha raggiunto la so-
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glia prevista, in base alla quale almeno il 50% del totale dei giorni di lavoro controllati deve essere verificato nei locali delle imprese. Stretta sul cabotaggio abusivo Infine, dal Parlamento europeo arriva una sollecitazione contro il cabotaggio abusivo. Massimiliano Salini (Ndc-Partito Popolare europeo), ha chiesto alla Commissione di definire il cabotaggio illegale come “grave infrazione”. "Il tema dei trasporti è centrale nel futuro dell'Unione Europea, sia per quanto riguarda le merci che le persone - ha dichiarato Salini all'assemblea . Ma il percorso intrapreso dalla Commissione è pericoloso: si è deciso di indicare tassativamente negli atti delegati i casi in cui il trasportatore perde l'onorabilità e quindi la possibilità di svolgere il suo lavoro. Se l'indicazione è tassativa, tutto ciò che non è compreso è concesso: ovvero, quel che non è indicato come grave, non sarà tale da consentire la sospensione dell'autorizzazione del servizio. Voglio portare all'attenzione di tutti il caso del cabotaggio illegale, problematica sentita in Italia come in altri Paesi: se questo non viene considerato come "grave", ciò avrà conseguenze sociali sul fronte imprenditoriale e per il dumping sociale.
Ilva, prima schiarita Probabilmente il 2015 porterà un alleggerimento della situazione dell’Ilva. Per le 20 aziende di autotrasporto e per i loro 300 dipendenti che operano nell’indotto di Porto Marghera, la prima schiarita è arrivata il 5 dicembre scorso, quando in una riunione alla Prefettura di Venezia, i rappresentanti dell’azienda hanno assicurato che entro le due settimane successive una quota dei debiti pregressi sarebbe stata pagata. “Qualc o s a comincia ad arrivare – conferma Gianni Satini, Vicepresidente della Fai che, insieme ai colleghi di Cna Fita Veneto e Confartigianato Trasporti Venezia, sta seguendo la vicenda – ma si tratta ancora di poca roba”. La vera svolta della vicenda dovrebbe coincidere però con la vigilia di Natale (quando questo giornale sarà già chiuso). Il premier Matteo Renzi ha infatti annunciato un decreto ad hoc da portare al Consiglio dei ministri del 24 dicembre con l’obiettivo di modificare la cosiddetta legge Marzano, raccordando la nor-
mativa sull'amministrazione straordinaria e quella sui siti industriali strategici, la cosiddetta Salva-Ilva. In questo modo, il nuovo commissario straordinario avrebbe pieni poteri nella creazione di una bad company a cui affidare il peso di eventuali risarcimenti e contenziosi per l'inquinamento prodotto in decenni, e potrebbe scavalcare definitivamente gli attuali proprietari dell'azienda, cioè le famiglie Riva (90% del capitale) e Amenduni (10%). Lo Stato diventerebbe per un periodo determinato azionista dell’Ilva con un modello già sperimentato nel caso Parmalat che portò per i creditori dell’azienda commissariata, e quindi anche per le imprese di autotrasporto coinvolte, alla sospensione dei versamenti contributivi e fiscali. In attesa del decreto, il pagamento delle fatture, assicurato durante la riunione del 5 dicembre convocata a seguito della sospensione dei servizi (si veda anche TIR 177), può avvenire “grazie a recenti immissioni finanziarie e tenendo conto della complessiva situazione debitoria”, si legge nel comunicato della Prefettura. Inoltre, quest'ultima si è impegnata ad informare il Governo sulla difficoltà economica delle aziende del settore e dei loro dipendenti, a causa del mancato pagamento dei debiti da parte del Gruppo Ilva.
Polstrada: al Sud più camion senza Rc auto it istatir. ww.riv
Una maxi operazione della Polizia stradale sul trasporto pesante finalizzata al controllo delle assicurazioni condotta su tutto il territorio nazionale tra fine novembre e inizio dicembre ha portato alla denuncia di 15 persone e al sequestro di 114 veicoli perché circolavano sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile. L’operazione
ha visto l’impiego di 700 equipaggi per il controllo di 6.422 veicoli pesanti tra quelli per il trasporto di merci e persone. “Le regioni meno virtuose – si legge in una nota della Polizia stradale - si collocano al sud Italia, dove la percentuale dei veicoli irregolari si attesta sul 10% rispetto a quelli controllati”. Questa specifica attività di repressione messa in atto dalla Polizia Stradale si colloca in uno scenario più ampio per il contrasto dell’illegalità nel settore
dell’autotrasporto con particolare attenzione al controllo dell’assicurazione obbligatoria e altri temi della sicurezza stradale. In particolare, l’infrazione, multata con una sanzione che va da 841 a 3.366 euro e con il sequestro del mezzo, è riscontrabile anche attraverso il controllo incrociato con la banca dati del portale dell’automobilista del Dipartimento Trasporti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sul quale è possibile consulta-
re i numeri di targa dei veicoli immatricolati in Italia per verificare la regolarità con gli obblighi assicurativi Rca. Le informazioni presenti sul portale sono aggiornate quotidianamente dalle compagnie assicuratrici. Vale la pena di ricordare che chi invece circola con documenti assicurativi alterati o contraffatti subisce la confisca del veicolo, mentre chi invece li ha materialmente contraffatti, incorre nella sospensione della patente per un anno.
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Intermodalità
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Autostrade del mare, un primato italiano di Nicola Capuzzo
Nonostante la crisi, l’offerta è rimasta invariata soprattutto per e dalla Sicilia. Meno brillanti i collegamenti con la Sardegna. Grande vigore, invece, per le rotte che collegano l’Italia agli altri porti del Mediterraneo. C’è ancora margine di sviluppo, soprattutto se l’Europa dicesse sì a un sostegno economico…
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’è un settore dell’economia nel quale l’Italia è stata fra i pionieri a livello europeo ed è ancora oggi leader a livello mondiale grazie alla flotta di navi traghetto e roro (adibite al trasporto di carichi rotabili). Questo settore è il cosiddetto short sea shipping, vale a dire le autostrade del mare, collegamenti marittimi di corto raggio alternativi al trasporto terrestre (stradale o ferroviario) fra porti italiani o verso scali di altri paesi limitrofi nel Mediterraneo. Secondo le statistiche di Confitarma (Confederazione Italiana degli Armatori), la flotta mercantile battente il tricolore a fine 2013 comprendeva 69 navi ro-ro per 2,6 milioni di tonnellate di stazza lorda (in crescita del 2% rispetto al 2012), cui vanno ag14 TIR178-2015
giunti altri 207 traghetti per 2,5 milioni di tonnellate di stazza lorda. Fra il 2004 e il 2013 sono state consegnate 29 navi ro-ro cargo, mentre altre 10 risultano ancora in costruzione. I nuovi traghetti consegnati negli ultimi 10 anni sono stati invece 38. Le rotte A livello nazionale, le autostrade del mare più trafficate sono quelle che collegano la penisola con la Sardegna e la Sicilia (da e per i porti liguri, toscani, laziali e campani), mentre sul versante adriatico l’unico collegamento di cabotaggio nazionale è quello che mette in relazione Ravenna e Brindisi con il porto di Catania. A questi servizi di trasporto marittimo, si aggiungono poi mol-
teplici “corsie navigabili” fra l’Italia e altri Paesi del Mediterraneo, in particolare dal Tirreno verso Spagna e Nord Africa e dall’Adriatico soprattutto verso Grecia e Turchia. Le compagnie di navigazione più attive sono sia italiane (Grimaldi Lines, Med Cross Lines, Grandi Navi Veloci, Tirrenia CIN, Moby, Caronte & Tourist, Grendi Trasporti Marittimi, TTT Lines e Adria Ferries) sia straniere (UN Ro Ro, Ulusoy Sealines, Montenegro Lines, Jadrolinija, Blue Line, Minoan, Anek, Superfast, Endeavor Lines, Agoudimos Lines, Red Star Ferries e altre). Gli scali marittimi italiani più importanti per i traffici di autostrade del mare sono Savona, Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Catania, Cagliari, Brindisi, Ravenna,
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“Rilancio dei porti attraverso l’intermodalità e la logistica” Parla Antonio Cancian, presidente e Ad di Ram, il braccio operativo del MIT per lo sviluppo dei collegamenti marittimi per il trasporto delle merci. La strategia di rilancio guarda all’Europa
CHI È ANTONIO CANCIAN Nato nel 1951 nella provincia trevigiana, si è laureato in Ingegneria civile all’Università di Padova. Nel 1978 ha avviato il suo primo studio professionale, diventato negli anni, un’importante realtà del Nordest operativa nei settori della progettazione edilizia, infrastrutturale e urbanistica. È stato sindaco di Mareno di Piave (Treviso) dal 1987 al 1992, mentre dal 1992 al 1994 è stato deputato al Parlamento italiano nelle file della Democrazia cristiana e membro delle commissioni Attività produttive e Ambiente. Nel 2009 è diventato europarlamentare del gruppo PdlPpe, operando nelle commissioni Trasporti e Industria.
Quale potrebbe essere il ruolo futuro di RAM? Partendo da quella che è la sua vocazione istituzionale, ovvero la pianificazione e il coordinamento degli interventi in attuazione del programma nazionale di autostrade del mare, RAM sta elaborando la sua strategia di rilancio puntando ad inserirsi nelle strategie trasportistiche europee. La Società è chiamata a favorire lo sviluppo del sistema nazionale della portualità e della logistica - all’interno del cui Comitato scientifico partecipo proprio in qualità di Presidente e Amministratore Delegato di RAM - anche attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie a supporto dell’intermodalità. Altrettanto importante è, poi, l’attività a supporto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in particolare nell’ambito della formazione e aggiornamento professionale del personale del ministero, recuperando a questo scopo i fondi disponibili presso l’Unione Europea, ma anche presso altri soggetti nazionali come l’Inps. Come l’Europa può aiutare l’Italia a sviluppare le sue reti infrastrutturali? La ridefinizione dei corridoi TEN-T vede ben quattro dei nove corridoi della rete centrale intersecarsi sul nostro territorio e le risorse finanziarie predisposte dall’Europa per la sua implementazione sono triplicate rispetto al precedente periodo di programmazione finanziaria. La congiuntura è, dunque, particolarmente favorevole allo sviluppo di progetti infrastrutturali ad alto valore aggiunto, soprattutto per i
porti, che costituiscono gli snodi da valorizzare nell’ottica di una rete di trasporto che faccia dell’intermodalità il suo paradigma. Rispetto a questo obiettivo, la pianificazione delle infrastrutture deve puntare principalmente al raccordo multimodale tra i diversi modi di trasporto. In che modo l’azione di RAM si salderà a quella del Governo, e in particolare del Ministero dei Trasporti, nella difesa in Europa degli interessi italiani? La politica nazionale dei trasporti ha sofferto negli ultimi anni una certa indeterminatezza di obiettivi, che ha finito per creare profonde aree di crisi soprattutto nel settore delle merci e della logistica. Per uscire da questa empasse è cruciale inserirsi nelle strategie trasportistiche europee. RAM, come strumento operativo del Ministero, è in prima linea per l’attuazione delle politiche di pianificazione e coordinamento del settore dell’intermodalità e intende dare compimento alla sua missione istituzionale, inserendosi come trait d’union tra le disponibilità espresse dai programmi di finanziamento europei e le necessità del territorio, attraverso lo sviluppo di programmi chiari e condivisi per il rilancio della competitività della portualità italiana. In che modo il mondo delle imprese, al di là del vantaggio legato all’efficientamento infrastrutturale, potrebbe beneficiare di questa nuova strategia? L’effetto spin off dello sviluppo di queste progettualità sul tessuto im-
Antonio Cancian
prenditoriale può dare alla ripresa economica del Paese quello slancio che finora è mancato. Perché ciò accada, però, è necessario creare mercato oltre le infrastrutture: il vantaggio competitivo dei porti si gioca, infatti, non solo sull’infrastruttura, ma sulla capacità di offrire servizi di distribuzione e logistica a servizio del tessuto produttivo. È il concetto di “port-centric logistics” che vede la polarizzazione di servizi di distribuzione e logistica avanzata strettamente collegate ai porti, e la creazione di strutture satellite dei porti nell’entroterra. In questo modo, i porti adempiono al loro ruolo di driver di crescita, evidenziato, da ultimo, nella comunicazione della Commissione del 2013. Quale sarà nello specifico il futuro italiano ed europeo delle autostrade del mare? Il ruolo centrale delle autostrade del mare nella politica europea dei trasporti è stato definitivamente sancito dalla recente revisione delle linee guida TENT, in cui le autostrade del mare vengono contemplate come la dimensione marittima della rete trans-europea di trasporto. Il loro ruolo rispetto al potenziamento ed efficientamento del traffico merci lungo le principali arterie di trasporto europee è ormai indiscusso, come pure il loro contributo alla coesione economica e territoriale dell’Unione. Queste motivazioni sono ancor più valide per il nostro Paese, che deve mirare, proprio potenziando le autostrade del mare, a spostare il baricentro d’Europa verso sud, in un’ottica di sempre maggiore integrazione euro-mediterranea. TIR178-2015 15
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Autostrade del mare, un primato italiano
La rete dei collegamenti via mare
Ancona, Venezia e Trieste. Sempre dalle statistiche di Confitarma sullo stato dell’armamento italiano, si evince che l’offerta di stiva dei serNella vizi di trasporto ro-ro per la Sicicartina alcuni lia nel 2014 è rimasta pressodei più importanti ché inalterata e pari a 324.300 collegamenti marittimi metri lineari (erano 336.000 per il trasporto nel 2013). Invariato anche il delle merci. numero di partenze settimaA fianco l’imbarco nali, pari a 67 andata/ritorno di una linea ma, per effetto di una razioRo-Ro nalizzazione dei servizi, tale offerta si concentra su un minor numero di collegamenti (pari a 17 su 15 direttrici differenti). Prosegue, invece, il momento di crisi dei collegamenti delle autostrade del mare che interessano la Sardegna, anche se non si registrano rispetto agli anni precedenti ulteriori riduzioni dell’offerta di stiva rimasta sostanzialmente invariata. L’isola tico, in particolare verso la Grecia, e nel Meè colpita fortemente sia dal calo dei flussi tuditerraneo occidentale, verso il Marocco. La ristici, sia dalla crisi in cui versano molte granstabilizzazione della situazione politica dei di realtà industriali sarde. L’offerta settimanale Paesi della costa nord orientale del Maghreb di trasporto è pari a 260.000 metri lineari dipotrebbe portare a un ulteriore incremenstribuita su 12 diversi collegamenti e 62 parto dei collegamenti verso la sponda sud del tenze di andata/ritorno. Mediterraneo. Parallelamente, crescono sempre di più, invece, i servizi di trasporto marittimo ro-ro Gli incentivi internazionali dai porti italiani operati da Determinante per lo spostamento dei cacompagnie di navigazione nazionali verso mion e dei semirimorchi dalle strade al mare scali marittimi di paesi terzi (soprattutto per è stato lo strumento dell’Ecobonus, un inesempio Spagna – Marocco e Francia – Macentivo nazionale diretto a tutti gli autotrarocco). Per queste rotte, l’offerta settimanale sportatori il cui obiettivo è stato quello di sodi stiva supera i 350.000 metri lineari, distenere le imprese di autotrasporto e rendere stribuita su 23 collegamenti differenti e 63 conveniente il trasferimento di quote sempre partenze di andata/ritorno. Interessanti, rimaggiori di merci dalle autostrade asfaltate alle leva Confitarma, sono gli sviluppi in Adriarotte marittime. Originariamente la legge 16 TIR178-2015
n.265 del 2002 aveva messo a disposizione degli autotrasportatori circa 240 milioni di euro attraverso uno stanziamento quindicennale, mentre la Finanziaria 2008 aveva poi attualizzato tale importo stanziando 77 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. A conti fatti sono stati erogati fondi pubblici compresi fra 200 e 250 milioni di euro (gli ultimi 34 milioni distribuiti riguardano l’anno 2011) e in generale si può dire, guardando al network di linee marittime nate in questi ultimi anni, che il risultato di spostare traffico merci dalle strade al mare sia stato raggiunto. Tanto che anche l’Europa ha considerato l’Ecobonus una best practice, salvo poi bandirlo nel 2012 perché limitato ai collegamenti fra porti italiani e considerato come un aiuto di stato per gli autotrasportatori e per le compagnie
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di navigazione. Allo stato attuale, secondo RAM Spa (Rete Autostrade Mediterranee), i mezzi pesanti che utilizzano abitualmente le autostrade del mare sono circa 1.500.000 l’anno anche se i dati a consuntivo del primo triennio di sperimentazione 2007 – 2009 dicono che il trasferimento dalla strada al mare aveva riguardato 500.000 tir. Le criticità Un dossier elaborato recentemente da Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) e intitolato “Autostrade del Mare 2.0: risultati, criticità, proposte per il rilancio” ha messo però in evidenza alcune criticità che finora hanno limitato uno sviluppo ulteriore di questa alternativa al trasporto “tutto strada”. Secondo questa ricerca, l’assenza di terminal dedicati alla movimentazione di rotabili, un’insufficiente integrazione fra gli operatori e una più equilibrata distribuzione dei sussidi sono tra i punti critici che hanno impedito finora un pie-
Gli incentivi sono stati determinanti per lo spostamento dei camion dalla strada al mare. Ora l’Europa studia un sostegno sovranazionale
no sviluppo delle linee ro-ro. “Se si considerano i fondi erogati (oltre i 200 milioni di euro già distribuiti, altri 34 sono in corso di erogazione per l’anno 2011) e l’effettivo utilizzo che ne è stato fatto – spiega il documento – l’obiettivo del trasferimento dei camion dalla strada al mare sembra essere stato colto solo in parte. Secondo la società chiamata a gestire l’erogazione degli incentivi (RAM Spa, ndr), l’impatto di tale provvedimento si attesta intorno al 5% di traffico trasferito”. Si poteva fare di più se si pensa che l’Italia ha 7.500 chilometri di coste, 290 porti, una flotta di circa 300 traghetti per 5 milioni di tonnellate di stazza lorda e 105.000 imprese di autotrasporto. Secondo Isfort a limitare il successo al solo cabotaggio marittimo obbligato (i collega-
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E l’Europa pensa a un ecobonus comunitario Dopo che, nel 2012, l’Unione Europea ha bandito l’applicazione dell’Ecobonus configurando questo incentivo come un possibile aiuto di stato, l’Italia ancora oggi è in attesa di un nuovo progetto alternativo che riguardi tutte le autostrade del mare continentali e non solo i nostri porti nazionali. Roberto Martinoli, amministratore delegato di Grandi Navi Veloci e presidente della Commissione navigazione di corto raggio di Confitarma, da pochi mesi ha assunto la presidenza anche dell’European Short Sea Network, un’aggregazione comunitaria di associazioni interessati alla promozione e allo sviluppo dello short sea shipping. “Bruxelles – spiega Martinoli - è molto interessata a riprendere lo strumento italiano dell’Ecobonus e ci è stato
confermato che è allo studio un nuovo incentivo allargato a tutti i Paesi dell’Ue e non solo ai nostri scali marittimi. In questo modo si potranno superare gli ostacoli del passato che avevano portato alla cancellazione di questo strumento”. Il presidente della Commissione navigazione corto raggio di Confitarma aggiunge inoltre che “per incrementare lo sviluppo e la diffusione delle autostrade del mare, strumenti d’incentivazione come l’Econobus servono ma non bastano. Indispensabile è l’informazione che ritengo sia lo strumento più importante per far conoscere alle aziende di autotrasporto i servizi di trasporto marittimo di cabotaggio esistenti e l’ampio network di autostrade del mare a loro dedicate”. Se non si riuscirà a trovare una
quadra su uno strumento valido per tutta l’Europa, non è escluso che possano essere i paesi del Sud Europa (Italia, Spagna e Francia) a farsi avanti proponendo un ecobonus valido per le autostrade del mare nel Mediterraneo, ma applicabile in un secondo tempo anche al Nord Europa e al Baltico. Già nell’autunno del 2013 RAM Spa aveva preannunciato la presentazione, nell’ambito di una tornata di finanziamenti europei delle reti Ten-T, di un nuovo sistema di stimolo comunitario ai traffici di corto cabotaggio marittimo ribattezzato Magellano 2020 e rivolto non solo agli autotrasportatori ma potenzialmente a tutti gli anelli della catena logistica (terminal portuale, compagnia di navigazione, eccetera).
menti insulari), con l’eccezione del tratto sostitutivo alla Salerno-Reggio Calabria e delle linee Ravenna-Catania e Genova-Termini Imerese, “è stata soprattutto la scelta di incentivare solo una quota marginale del costo complessivo di questa soluzione di trasporto, ovvero il costo del passaggio nave. L’erogazione di un contributo – evidenzia il rapporto – non è sufficiente a modificare un modello logistico, serve un complesso di interventi di carattere organizzativo, di servizio e, dove necessario, infrastrutturale che trasformino la sede portuale da un punto di imbarco e di sbarco di camion, in un nodo intermodale in cui le modalità alternative alla gomma (trasporto marittimo e ferroviario) possano integrarsi in modo efficace ed efficiente con l’autotrasporto”. TIR178-2015 17
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Tecnologie
sdoganamento. Un’importante semplificazione anche in vista dell’incremento delle operazioni di importazione connesse all’Expo 2015.
Piacenza: controlli doganali in magazzino Il progetto decollerà entro il prossimo marzo ed è frutto della collaborazione tra Ikea, l’Agenzia delle Dogane, le autorità portuali e Uirnet, la base tecnologica del “corridoio controllato”
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rende corpo il progetto di “corridoio controllato” che permetterà, entro il prossimo marzo, di trasferire direttamente i container in arrivo nei porti di Genova e La Spezia al nodo logistico di Piacenza dell’Ikea, dove saranno completate le operazioni di importazione. Il progetto, denominato “Il Trovatore”, arriva dopo l’attuazione dello sdoganamento in mare nei due porti liguri attuato dall’Agenzia delle Dogane (si veda anche TIR 176) ed è frutto di un’intesa tra la stessa Agenzia, l’Ikea e Uirnet, in qualità di soggetto attuatore della Piattaforma logistica nazionale che, mediante l’utilizzo di dispositivi di controllo installati sui mezzi di trasporto, consente la tracciatura della movimentazione dei container 18 TIR178-2015
nel rispetto dei percorsi prestabiliti, inviando allarmi in caso di deviazioni dal tracciato o ritardi nella conclusione del trasporto. I benefici La collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e l’Ikea costituisce un ulteriore sforzo per decongestionare gli spazi portuali, aumentandone, allo stesso tempo, la recettivita` e ridurre i tempi del ciclo di import consentendo alle aziende di integrare gli adempimenti doganali con le proprie procedure logistiche. I “corridoi controllati” e lo Sportello unico doganale consentiranno, con la collaborazione delle altre amministrazioni nazionali coinvolte a vario titolo nei controlli delle merci, di ridurre al minimo i tempi di
I tempi Nella riunione del 3 dicembre scorso, alla quale hanno partecipato i vertici dell’Agenzia, delle Autorita` portuali di Genova e La Spezia, di Uirnet, del ministero dello Sviluppo Economico, di Sogei (partner tecnologico dell’Agenzia), di Ikea e di Circle (partner tecnologico di Ikea), e che ha dato maggiore impulso al progetto “banchina lunghissima”, è stato anche definito il timing: nella prima fase, operativa dal 31 marzo 2015, si sperimentera` il trasferimento di container dai nodi portuali di Genova e La Spezia al nodo logistico di Piacenza per un limitato gruppo di operatori marittimi e stradali, nella seconda fase si potranno definire altri scenari, inclusi i nodi intermodali. Soddisfazione è stata espressa da Luigi Merlo, presidente dell’autorità portuale di Genova. “Sono particolarmente
Un “corridoio controllato” collegherà i porti di Genova e La Spezia con il polo logistico di Piacenza per lo sdoganamento sul posto
soddisfatto del risultato raggiunto – ha dichiarato - frutto di un intenso lavoro di anni per mettere a sistema la comunita` portuale. Questa procedura, avviata grazie alla straordinaria collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e con Ikea, rappresenta il primo concreto esempio di moderna portualita` integrata da estendere ad altri soggetti per attrarre traffici e portare il sistema logistico italiano a primeggiare in Europa. Ci si augura che questi modelli virtuosi servano a ispirare il Piano per la portualita` e la logistica annunciato dal Governo.”
Uirnet, spunta un’offerta per la gestione Hp, Vitrociset , Fai Service in raggruppamento temporaneo d’impresa, hanno presentato un’offerta per l’assegnazione in project financing della gestione della piattaforma nazionale Uirnet. Tecnicamente si chiama “promotore” il soggetto che dovrebbe subentrare alla gestione pubblica a partire dal 2016. In queste settimane una commissione sta vagliando l’offerta ed è ancora aperta la fase di selezione. In ballo anche il ruolo di “gestore temporaneo” che dovrebbe traghettare la piattaforma logistica nazionale attraverso il 2015 fino all’affidamento definitivo. I partner, oltre a un contributo di base, avranno anche l’onere di un canone annuale per la gestione della piattaforma. Il raggruppamento temporaneo – per il quale la partita per l’affidamento è ancora aperta – vede congiunti partner molto eterogenei tra loro: la multinazionale americana dell’informatica Hp (Hewlett&Packard), Vitrociset che rappresenta una realtà attiva nelle tecnologie applicate ai trasporti: dall’air traffic managment ai sistemi Its (Intelligent transport systems) e Fai Service .
Attenzione: questo calendario è stato elaborato sulla base dei dati disponibili a dicembre 2014. Si consiglia di verificare sull’ultimo numero di Tir eventuali variazioni mensili di scadenze e divieti di circolazione o utilizzare il Qr Code delle pagine interne che rimanda direttamente all’aggiornamento on line
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scadenze e divieti in Italia
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IVA Domanda di rimborso infrannuale relativa al 1° trimestre. MUD Invio telematico, da parte delle imprese che producono (o gestiscono) rifiuti pericolosi e/o speciali, per l'anno 2014, alla Camera di Commercio. GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rimborso sul gasolio consumato nel 1° trimestre 2015.
aprile 30 SPESOMETRO Presentazione in via telematica della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA per l'anno 2014 (elenco clienti e fornitori) da parte dei contribuenti menisili e trimestrali.
27 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente e del I trimestre 2015.
16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente.
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25 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente.
mese precedente. IRPEF INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. TASSA LIBRI SOCIALI Versamento della tassa annuale CC.GG. da parte delle società di capitali.
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI divieti scadenze
Masotti Srl
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2 INAIL Scade il termine per l'invio della dicharazione delle retribuzioni 2014. Ultimo giorno per richiedere la riduzione del tasso medio di tariffa. CERTIFICAZIONE UNICA Consegna delle certificazioni ai dipendenti e ai lavoratori autonomi. IVA Presentazione per via telematica della comunicazione dei dati relativi all'anno 2014. TFR Versamento a saldo dell'imposta sostitutiva. 9 CERTIFICAZIONE UNICA Invio telematico delle certificazioni all'Agenzia delle Entrate 16 IVA Liquidazione dell’imposta relativa al
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S.A.C.A.L.B. Scrl
28 RAVVEDIMENTO Sanatoria per regolarizzare l'acconto Iva non eseguito entro il 29 dicembre.
26 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di dicembre o del 4° triemestre 2014.
16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta da parte dei contribuenti mensili. Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese precedente. IRPEF /INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente.
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Paganella Spa
posta relativa al mese precedente o del 4° trimestre 2014. IRPEF Versamento delle ritenute d'acconto e
16 IVA Liquidazione e versamento dell’im-
2 BLACK-LIST Comunicazione degli elenchi relativi alle operazioni effettuate nel mese di dicembre 2014 e del 4° trimestre 2014. IVA Richiesta di rimborso infrannuale relativo al 4° trimestre 2014, se consentito dalla legge. VERSAMENTO relativo alla pubblicità annuale. GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rimborso sul gasolio consumato nel 4° trimestre 2014.
25 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente
dei contributi relativi al mese precedente. INPS Versamento della quarta rata 2014 dei contributi sul reddito minimale da parte degli artigiani. INAIL Scade il termine per l'autoliquidazione e il versamento del saldo 2014 e dell'acconto 2015. Possibile il versamento rateale.
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Fiorella Riva
25 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente.
agosto 20 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese precedente o al 2°trimestre. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. INPS Versamento della 2° rata 2015 e dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani.
1 Gli adempimenti fiscali e i versamenti che scadono tra il 1° e il 20 agosto, possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza nessuna maggiorazione.
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27 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente o del II trimestre.
Castelletti Ezio Sas
7 730 pre compilato o ordinario - presentazione all'Agenzia delle Entrate o consegna ai Caf o professionisti abilitati
31 MODELLO 770 Invio telematico del relativo modello. IVA Richiesta di rimborso infrannuale relativo al 2° trimestre, se consentito dalla legge. GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rimborso sul gasolio consumato nel 2° trimestre 2015.
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16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. IRPEF/IRES/IRAP Versamento del saldo e dell'acconto con la maggiorazione dello 0,40%. CCIAA Pagamento dei diritti alle Camere di Commercio con la maggiorazione dello 0,40%. INPS Pagamento del saldo 2014 e 1° acconto 2015 dei contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale da parte degli artigiani con la maggiorazione dello 0,40%.
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posta relativa al mese precedente o al 1° trimestre. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. INPS Pagamento della prima rata fissa 2015 dei contributi dovuti sul reddito da parte degli artigiani.
matica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese di precedente.
18 IVA Liquidazione e versamento dell’im- 25 INTRASTAT Presentazione per via tele-
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Gruppo Magagnini Trasporti
posta relativa al mese precedente. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. INPS Pagamento del saldo 2014 e 1° acconto 2015 dei contributi sul reddito eccedente il minimale da parte degli artigiani. IRPEF/IRES/IRAP Versamento del saldo 2014 e dell'acconto 2015 Unico/2015, senza maggiorazione. CCIAA Pagamento del diritto annuale alle Camere di Commercio.
matica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente.
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Fiorella Riva
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31 ALBO AUTOTRASPORTATORI Pagamento della quota iscrizione 2016.
dicembre 28 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precente. IVA Versamento dell'acconto.
16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese precedente. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. IMU E TASI Versamento del saldo 2015.
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30 IRES/IRPEF/IRAP Versamento del 2° o unico acconto per l'anno 2015. INPS versamento del 2° acconto 2015 dei contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale da parte degli artigiani
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novembre
2 GASOLIO Scade il termine per la richiesta di rimborso sul gasolio consumato nel 3° trimestre 2015. IVA Richiesta di rimborso infrannuale relativo al 3° trimestre, se consentito dalla legge. 16 IVA Liquidazione e versamento dell’imposta relativa al mese precedente o al 3°trimestre. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente. INPS Versamento della 3° rata 2015 dei contributi dovuti sul minimale di reddito da parte degli artigiani.
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25 INTRASTAT Presentazione per via telematica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente.
matica dei modelli INTRA relativi alle operazioni del mese precedente o del 3° trimestre.
posta relativa al mese precedente. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto e dei contributi relativi al mese precedente
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ottobre
Fratelli Di Martino
posta relativa al mese precedente. IRPEF/INPS Versamento delle ritenute d'acconto dei contributi relativi al mese precedente.
16 IVA Liquidazione e versamento dell’im-
Bertani Trasporto Spa
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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
REALIZZAZIONE Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) redazione@rivistatir.it - www.rivistatir.it
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Internet
di Gianluca Arnesano
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a tecnologia digitale è riconosciuta a livello globale come uno dei più importanti fattori di cambiamento, e lo è anche per le imprese di trasporto e logistica. Digital economy, social media, mobile devices e big data sono stati individuati dai principali manager a livello mondiale ed europeo come i trend principali che influenzeranno maggiormente il business di trasporto e logistica, in una ricerca condotta da PriceWaterHouseCoopers (si veda anche la tabella in pagina). La tecnologia sembra fornire nuove opportunità ai manager del settore, più di quante ne generino cambiamenti economici o demografici.
I trasporti nella nuova era digitale Molte le storie di successo che vedono protagoniste realtà del settore. Maersk Line ha vinto l’European Digital Communication Awards
Il ruolo dei social media In questo bouquet di strumenti, i social media e i cellulari di nuova generazione avranno un ruolo importantissimo nella semplificazione dei processi e nell’aumento della produttività. Le nuove tecnologie e l’economia digitale sono già presenti e hanno messo in moto processi di innovazione e cambiamento a una velocità tale da essere ormai parte della vita di tutti i giorni. Una innovazione, infatti, smette di essere percepita come tale quando diventa popolare, quando cioè entra nella quotidianità delle azioni e nella naturalità dei linguaggi. Ed è quello che è successo a tutti noi; lentamente ma inesorabilmente, con l’ulteriore estensione alla nostra pratica lavorativa in cui, senza accorgercene, assumiamo comportamenti social e adottiamo routine tipiche degli ambienti digitali. Ci viene spontanea l’idea di condividere un contenuto o di utilizzare il cancelletto (#hashtags) per caratterizzare alcuni contenuti. La “digital transformation” ha infatti investito qualsiasi tipologia di business e di attività lavorativa conducendo, dopo una complessa fase di adozione, al raggiungimento di innumerevoli benefici. I settori del trasporto e della logistica non fanno eccezione potendo integrare i vantaggi delle relazioni social con la semplicità di utilizzo e l’immediatezza delle piattaforme.
Leggi l’articolo e collegati ai link
Quali sono i trend globali che secondo i manager trasformeranno di più i loro business nel giro dei prossimi 5 anni? Fonte: PriceWaterHouseCoopers
andamento demografico andamento dell’economia scarsità delle risorse e cambiamenti climatici progressi tecnologici urbanizzazione 0%
20% Manager trasporti e logistica
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Manager Europa occidentale
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Le best practices Una delle maggiori storie di successo in questo settore è Maersk Line, gigante dei trasporti con container, che ha infatti compreso l’essenza e la potenzialità dei social media. L’azienda danese ha condotto un processo di integrazione e di adozione dei meccanismi social che l’ha condotta a competere, per numeri e strategia, con giganti commerciali fino a vincere a fine 2012 l’European Digital Communication Awards. Anche oltreoceano il dibattito nell’industria dell’autotrasporto è acceso e le aziende produttrici di autocarri sembrano essere quelle più in grado di cogliere i benefici provenienti dai social. Da un lato, la possibilità di dialogare con un pubblico di utilizzatori dei propri prodotti, dall’altro la possibilità di ottenere potenti strumenti di conoscenza del cliente, importantissimi per lo sviluppo di accessori o per il miglioramento di prodotto. Una recente ricerca apparsa su Transport Topics rileva che circa il 70% delle aziende americane e canadesi ha una presenza social destinata prevalentemente a obiettivi b2b. Ma social non significa Facebook, nonostante le sue incredibili dimensioni. Lo testimonia Allience Truck Parts, colosso dei ricambi del trasporto commerciale, che dal suo canale twitter propone iniziative promozionali e commerciali rivolte alla sua community. Dal popolare contest #BumperStumper in cui indovinare un veicolo dal suo “muso” a iniziative volte a valorizzare il legame tra l’autista ed il suo veicolo. L’utilizzo dei social diventa quindi importante non solo come estensione delle relazioni e delle informazioni, ma anche come presupposto per migliorare la produttività, incrociando l’internet da scrivania all’internet in mobilità. Grazie alle infinite possibilità offerte dagli smartphone di nuova generazione, sarà infatti possibile integrare nel business dell’azienda applicazioni mobile specifiche, ambienti e tecnologie social per la localizzazione, il controllo, la condivisione di informazioni cruciali e per mantenere l’intero comparto al passo con tempi e con lo sviluppo delle moderne tecnologie. TIR178-2015 27
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Social network
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L’autotrasporto nella rete dei social network di Andrea Salvatori
Nelle pagine dedicate al settore si nota un’elevata componente informativa, con numerosi link a fotografie di mezzi e novità, tanta nostalgia per i camion d’epoca, ma poca conversazione. Numerosi i fan delle maggiori case costruttrici
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uando si parla di comunicazione e Internet in Italia non si può evitare di parlare di Facebook. Il social network creato da Mark Zuckerberg, infatti, è il più usato nel nostro paese e in crescita costante dal 2008. L'ultimo rapporto del Censis, riferito al periodo 2013-2014, rileva come più del 40% dell'intera popolazione italiana - cioè circa il 70% di utenti italiani che usano internet - sia iscritta a Facebook. Diciassette milioni di persone vi entrano almeno una volta al giorno e circa 23 milioni almeno una volta al mese, mentre la fascia d'età più attiva è quella tra i 36 e i 45 anni. Nonostante un lieve calo di utenti attivi nell'ultimo anno, il tempo totale è aumentato fino ad arrivare all'impressionante cifra di oltre 17 miliardi di minuti al mese. Sebbene a livello globale non sia più il social network con la crescita maggiore, Facebook continua a dichiarare numeri strabilianti (1,35 miliardi di utenti attivi al mese 28 TIR178-2015
e 864 milioni attivi ogni giorno) e a registrare una grande crescita nell'utilizzo in mobilità grazie all'App di messaggistica istantanea da poco lanciata. L’autotrasporto su Facebook Il mondo dell’autotrasporto non fa eccezione e, in riferimento a Facebook, si possono trovare almeno un centinaio di pagine tra quelle delle case produttrici, gruppi dedicati agli automezzi vintage, gruppi consorziali, aziendali, con fan e iscritti che vanno da una decina a quasi 7.000, con una media di 2.500 utenti. In generale, su queste pagine e gruppi, in termini di scambi verbali, non c'è molta conversazione, ma pochi commenti non significano necessariamente scarsa interazione. Su Facebook quello che conta infatti è l’insieme dei “like”, commenti e condivisioni, attività che chiunque abbia passato qualche ora sul sito conosce perfettamente.
I grandi marchi Partiamo dalle case costruttrici, con una precisazione nel metodo di analisi. Le aziende hanno spesso due tipologie di pagine: una internazionale, che raccoglie fan da tutto il mondo, quasi sempre in inglese, e una pagina dedicata ai singoli mercati nazionali, che serve da punto di riferimento per i consumatori, sia per le attività promozionali dell'azienda che per l’assistenza. Con oltre 485.000 fan quella dell'Iveco è la regina delle pagine italiane. I fan della casa torinese sono attivi e presenti, sulla pagina possono trovare tutto ciò che è collegato al mondo di quest'azienda: consigli tecnici, immagini e sponsorship, oltre ovviamente alle foto dei mezzi. Di poco superiori per numero di fan, le pagine internazionali di Volvo Trucks e Scania, mentre i corrispettivi italiani si aggirano su numeri più bassi. A seguire un'altra azienda tedesca: Man Trucks, con una buona collezione di like e una pagina italiana
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che ne conta circa 7.800. E così a scendere, con Fiat Professional, Renault Trucks Italia. Mercedes-Benz Trucks ha una pagina specifica sulle “Limited Editions”, oltre a quella dedicata al mercato non autocarri. I gruppi Passando a realtà non corporate, ci sono decine di gruppi, pagine di autotrasportatori e piccole aziende di trasporti. Seguendo un criterio di divisione territoriale, le tre regioni più presenti sono Sicilia, Lombardia e Veneto. Più partecipe con gruppi la prima, con pagine di aziende di autotrasporti le altre. A seguire tre regioni centrali come Lazio, Toscana e Abruzzo. Anche in questi gruppi le foto vanno per la maggiore, in linea con il trend generale dei social di condivisione di immagini. Sono foto dei propri veicoli pesanti, di altri autocarri e anche immagini di automezzi d'epoca. Il gruppo Camion 30/80, per esempio, con oltre 7.000 iscritti è sicuramente un punto di riferimento per gli amanti del mezzo d'epoca. Considerando che il gruppo più grande di auto d'epoca conta più di 11.000 iscritti, l'interesse per i camion fuori produzione è decisamente alto. Il gruppo Camion Fiat degli anni d'oro invece è dedicato ai veicoli Fiat e Iveco. Anche un gruppo collaterale dedicato al modellismo di camion conta più di 3000 iscritti. Spicca inoltre un post con oltre 15.000 condivisioni che, alla foto di un incidente stradale, affianca la storia commovente di un bambino che scopre cosa sia un “camionista” e quali siano le sue fatiche grazie ad alcuni racconti di persone presenti. L’informazione La condivisione di notizie è il secondo tipo di contenuto più presente: news riguardanti disegni di legge, provvedimenti, sicurezza stradale e altro o semplicemente link di cronaca. In generale si nota molto l'esigenza di condividere esperienze e notizie più di opinioni personali. Non tutte le organizzazioni hanno una propria pagina e quelle presenti si limitano a condividere alcune fotografie di convegni.
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I GRUPPI E LE PAGINE PIÙ CLICCATE Tra le realtà non corporate, ci sono decine di gruppi, pagine di autotrasportatori e piccole aziendedi trasporti. Seguendo un criterio di divisione territoriale, le tre regioni più presenti sono Sicilia, Lombardia e Veneto Il Camionista 64.676 like
Camion Tuning Mania 53.701 like
Il mondo dei Camion 42.730 like
Camion decorati e mezzi pesanti 18.323 like
Camion italiani 30/80 7.121 membri
Camion Fiat degli anni d'oro 1.515 membri
Camioniste 34.816 like
Passione Camion 26.722 like
La passione per i camion Le pagine dei team e degli appassionati di trasformazioni dei camion compongono il brulicante sottobosco delle pagine per appassionati di mezzi pesanti. Ce ne sono a decine, tutte dedicate alla personalizzazione degli automezzi e con un elevato corredo di foto. Tra le più popolate in lingua italiana, ad esempio, troviamo Camion tuning mania e Il mondo dei camion che raccolgono tra i 53.000 e i 17.000 fan, oltre a Passione Camion, Il Camionista e Camion decorati e mezzi pesanti. Anche questi sono caratterizzati da poca conversazione, ma tantissimi like e condivisioni. TIR178-2015 29
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Giganti della strada: così si risparmia sul carburante di Paolo Barilari
Cominciamo con questo numero di TIR un approfondimento sui costi di gestione che sempre più frequentemente stanno diventando determinanti nella scelta di acquisto dei camion. Tra le variabili da considerare, le tecniche di guida, l’aerodinamica e le motorizzazioni
A
l momento dell’acquisto di un camion spesso il prezzo ufficiale di listino non è determinante. E a volte neanche il costo reale del mezzo è un parametro assoluto, ma soltanto relativo. La stella polare che guida le scelte delle aziende di autotrasporto sul tipo di camion da acquistare è, sempre più frequentemente, il Tco, il Total Cost of Ownership. Insomma, il tradizionale e italianissimo costo di esercizio. E una fetta importante della torta del Tco è rappresentata dal consumo di carburante. La crisi costringe gli autotrasportatori a trovare ogni modo utile per tagliare i costi dell’azienda. Tutti i metodi - presenti e futuri - per risparmiare al momento di fare il pieno sono perciò studiati con grande attenzione dalla categoria. Di fronte a un camion che “dichiara” di consumare meno e di durare di più, l’acquirente può anche chiudere un occhio su un prezzo di vendita o su rate di leasing più alte, perché alla fine i costi di esercizio saranno comunque più bassi. Vediamoli, allora, i principali metodi per 30 TIR178-2015
risparmiare gasolio, da quelli più attuali a quelli futuribili. La scelta della motorizzazione I motori dei camion sono cresciuti enormemente in termini di potenza. A metà degli anni ’90, 400 cavalli erano spesso il massimo disponibile sul mercato. Oggi molti modelli possono montare motori che superano i 700 cavalli di potenza. La scelta di un motore delle giuste dimensioni è il primo passo da compiere per limitare i consumi. C’è da valutare il tipo di percorso che si fa abitualmente, il peso trasportato, la tipologia di merce. Da considerare, non è soltanto il numero di cavalli ma anche la coppia e la sua distribuzione in relazione ai giri del motore. La coppia aiuta a far partire un camion con il minimo sforzo anche quando è a pieno carico o la strada è in salita. I cavalli determinano la facilità con cui un camion pieno ne sorpassa uno più lento. A una bassa rotazione di giri la coppia è fondamentale, con il motore
ad alto regime avere più cavalli aiuta. Ma senza esagerare. Gli acquisti delle flotte sono studiati con il contagocce per determinare esattamente la potenza e la cilindrata del motore di cui si ha bisogno. Questa valutazione va fatta, con la stessa attenzione, anche dalle aziende più piccole o monoveicolari. Mettendo da parte anche quella voglia, che ha volte può venire, di mettersi alla guida di un “king of the road”. L’elemento umano Difficile consigliare a un autista o a un padroncino di mettere in discussione il suo stile di guida. Di non dare per scontato che il modo in cui si sta al volante del camion sia quello più razionale ed efficiente in termini di risparmio di gasolio. Invece, l’elemento umano, in questo caso il camionista, può fare la differenza all’ora di stilare il bilancio di un anno di attività. Guidare dosando il piede sul pedale del gas e anticipando le proprie mosse, guardando in anticipo a quello che succede lungo la strada (semafori, traffico, salite, discese…) rima-
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A sinistra il futuro interpretato da Scania: l’aerodinamica diventa fondamentale per il risparmio energetico. In alto la formazione sulle tecniche di guida
Camion da distribuzione
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Costi di esercizio - Media in Europa, USA e Giappone
Costi di esercizio - Media in Europa, USA e Giappone
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Fonte AT Kearney
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ne uno dei modi migliori per consumare di meno. Tutte le principali case costruttrici di veicoli industriali hanno ormai sviluppato sofisticati software e programmi di assistenza alla guida. Programmi che, non solo consigliano al camionista come comportarsi, ma che sono anche in grado di “imparare” la strada e di suggerire i cambi marcia. Quasi indispensabili per chi ha una grande flotta con un rapido ricambio di autisti, questi sistemi sono utilissimi anche per le piccole aziende e i padroncini. Si potrebbe scoprire che, modificando il proprio stile di guida, si può consumare mediamente un 6-8% in meno – con picchi al 15-20% - e risparmiare un 3-5% sui costi di manutenzione del veicolo. Gli pneumatici Fondamentali punti di contatto tra il veicolo e la strada, gli pneumatici svolgono un ruolo non indifferente nel determinare i consumi di un camion. Naturalmente la prima cosa da controllare è che la pressione sia corretta. Pneumatici sotto di un’atmosfera rispetto alla giusta pressione durano di meno e possono far salire i consumi di un 5%. Le case produttrici da anni ormai stanno anche lavorando a resine, geometrie e profondità dei battistrada e alla riduzione del peso, tutti elementi che abbassano la resistenza dello pneumatico al rotolamento.Tutti gli pneumatici sono classificati da A (livello basso) a F (livello alto) per quanto riguarda la loro resistenza al rotolamento. Pneumatici di categoria A posTIR178-2015 31
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Giganti della strada: così si risparmia sul carburante
Nella foto grande un camion ibrido: le motorizzazioni sono determinanti per il recupero competitivo. Anche la scelta degli penumatici può influire
sono ridurre il consumo fino al 15%. In soldoni, qualche migliaio di euro che può rimanere in cassa. Anche il non corretto allineamento degli assali e delle ruote può incidere significativamente sui consumi. L’aerodinamica La fatica di muoversi. Abbiamo visto come gomme che rotolano più facilmente sull’asfalto sono un must per limitare i consumi. Anche la penetrazione aerodinamica, specialmente in mezzi così grandi come i camion, è un parametro fondamentale. Senza aspettare che le normative permettano la circolazione di veicoli un po’ più lunghi – il che consentirebbe di disegnare i mezzi con forme più penetranti – già da adesso il montaggio di deflettori, specchi retrovisori ottimizzati e pannelli laterali migliora sensibilmente il consumo energetico. Proprio la consapevolezza che le stesse forme del camion sono una delle cause principali di elevati consumi di carburante, ha spinto nel giugno 2014 i ministri europei dei Trasporti a prendere in considerazione un modesto aumento della lunghezza massima consentita per le combinazioni trattore-semirimorchio che permetterebbe di avere cabine dalle forme più arrotondate e il montaggio di appendici aerodinamiche in coda ai veicoli. Gli esperti europei calcolano che questi due elementi porterebbero a un potenziale risparmio del 7-10% di Co2 e a un risparmio di circa 5.000 euro in termini di spesa di gasolio per un mezzo che percorra 100.000 km l’anno. 32 TIR178-2015
Materiali leggeri Tutto muscoli e niente grasso. Questa la descrizione sintetica di un atleta. Di una macchina umana perfetta allo scopo di raggiungere le migliori prestazioni in termini di efficienza. Lo stesso principio si può applicare ai veicoli industriali. I settori di ricerca e sviluppo delle case puntano su materiali ultraleggeri e impostazioni meccaniche sempre più razionali per diminuire il peso delle componenti di un veicolo industriale. Leghe leggere e resistenti permettono di ottimizzare il peso dei moltissimi elementi presenti in un camion. I telai, i blocchi cambio frizione, i serbatoi, lo stesso motore, le ruote, i sedili. Tutto contribuisce a ridurre la tara di un camion, cosa che si traduce in maggior carico utile e in un minor consumo di gasolio. Trazioni alternative Il motore diesel oggi ha pochi margini di ulteriore miglioramento. Le case costruttrici nelle ultime decadi hanno investito milioni di euro in ricerca e sviluppo nel settore delle catene cinematiche, ma ormai la possibilità di incrementare la loro efficienza è limitata, così come succede in tutte le tecnologie mature. Oggi la strada per consumare davvero di meno sembra essere quella di un progressivo incremento del numero dei camion con motori a gas naturale, compresso o liquido, e con motori ibridi. Ma l’effettivo aumento di camion con motori a gas richiede una maggiore presenza sul territorio di distributori dedicati. È un serpente che si morde la coda. In Cina, dove il governo ne ha supportato
l’introduzione con sgravi e infrastrutture, le vendite di camion con motori a gas sono passate dalle 2.000 unità del 2010 alle quasi 30.000 unità nel 2013. Le previsioni considerano che nel 2020 il mercato cinese richiederà oltre 190.000 camion con motori a gas. Una tendenza che potrebbe ripetersi, anche se difficilmente con questi numeri, anche in Europa, in presenza delle giuste condizioni. Recupero dell’energia Una grande parte dell’energia prodotta dal motore a scoppio, oltre il 50%, viene dissipata sotto forma di calore, inutile a far muovere le ruote di un camion. Se a questa percentuale aggiungiamo l’energia persa per vincere la resistenza aerodinamica (14%), la resistenza al rotolamento (16%) e quella parte di energia che si perde per gli attriti meccanici (4%), risulta che soltanto l’11% dell’energia prodotta dalla combustione del carburante è impiegata per far muovere il mezzo. Uno spreco intollerabile, visto quanto costa un litro di gasolio. Per questo tutte le case sono sempre più concentrate sullo studio di sistemi di recupero, almeno parziale, di questa energia che oggi va letteralmente in fumo. Nei prossimi numeri approfondimenti su tutti gli aspetti trattati in questo servizio.
Notizie
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RENAULT TRUCKS: I MIEI PRIMI QUARANT’ANNI Immatricolazioni in leggero calo, ma quote di mercato in aumento nei segmenti dei mezzi pesanti da 6 e 16 tonnellate. E’ la performance da gennaio a novembre 2014 Renault Trucks Italia, che ha festeggiato i 40 anni dalla sua fondazione. Una diminuzione del 3,3% si è verificata per i veicoli con massa superiore a 6 tonnellate, mentre per quelli al di sopra delle 16 tonnellate il decremento è stato del 5,2% (elaborazioni Unrae su dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Nel primo segmento, la quota di mercato è passata dal 5,9% dell’anno scorso al 7,3% di quest’anno. Nel secondo, al 6,3% del 2013 ha fatto seguito l’8,2% del 2014.
Appuntamenti 2015 Transpotec: a Verona dal 16 al 19 aprile
Ecosostenibilità e sicurezza saranno tra i temi dell’edizione 2015 di Transpotec Logitec, il salone dedicato all’autotrasporto e alla logistica organizzato da Fiera Milano, in programma a Verona dal 16 al 19 aprile. L’appuntamento offrirà una panoramica delle soluzioni e dei servizi per il
settore e saranno presenti le case produttrici di camion e veicoli commerciali, componentisti, ricambisti, produttori di pneumatici e oli lubrificanti, ma anche allestitori, carrozzieri e rimorchisti. Inoltre, è previsto uno spazio dedicato agli autobus, agli allestimenti e alla componentistica di questo comparto.
Tra le tematiche troveranno spazio gli aspetti che offrono opportunità di risparmio per le aziende di autotrasporto e che uniscono ricerca e progresso tecnologico per i mezzi. Durante Transpotec, verranno organizzati appuntamenti formativi sugli argomenti più importanti per la filiera ed eventi ludici come l’esposizione di camion decorati e veicoli storici. Nell’area esterna del salone saranno disponibili tir e veicoli commerciali delle principali case per test drive e prove pratiche su strada.
SITL: a Parigi dal 31 marzo al 2 aprile Si chiama Transport Next Generation ed è lo spazio che verrà ospitato all’interno della Settimana internazionale dei trasporti e della logistica (Sitl), che si svolgerà a Parigi dal 31 marzo al 2 aprile 2015. Il nuovo salone, che ospiterà una trentina di espositori, punta a riunire in un’unica struttura le attrezzature innovative per il trasporto di tutti i tipi, rispondendo alle esigenze dei responsabili della supply chain dell’industria e della distribuzione. Transport Next Generation si rivolge
sia agli spedizionieri che ai conducenti di mezzi pesanti che operano nell’intermodalità stradale, ferroviaria, marittima, fluviale e combinata, ai quali si aggiungono settori come l’urbano e il refrigerato. Quest’anno tra i partner ci saranno anche la Federazione francese della carrozzeria (Ffc), l’Associazione francese del gas naturale per i veicoli (Afgnv) e il Comitato “Affitto veicoli commerciali” di Tlf. "Transport Next Generation - ha spiegato Alain
Bagnaud, direttore di Reed Exhibitions Transport & Logistics - completa e consolida la nostra competenza in tutte le attività di trasporto, logistica e supply chain e si pone in totale sinergia con Sitl Parigi 2015, che riunisce i servizi di trasporto e logistica, e con Intralogistics Europe 2015, che raggruppa le attrezzature di movimentazione a tutti i livelli della supply chain. Transport Next Generation avrà un programma di 7 conferenze e un premio all’innovazione”. TIR178-2015 33
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Fisco
di Angelo Ciaravolo
Lettere dâ&#x20AC;&#x2122;intento: tutti gli oneri per gli esportatori Dal 2015 cambia la normativa per le fatture senza Iva. Gli autotrasportatori, fornitori o prestatori, dovranno controllare telematicamente lâ&#x20AC;&#x2122;avvenuta presentazione alle Entrate prima di emettere la ricevuta
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ovitĂ per lâ&#x20AC;&#x2122;Iva: a partire da questâ&#x20AC;&#x2122;anno il decreto sulle semplificazioni fiscali cambia radicalmente lo scenario in tema di lettere dâ&#x20AC;&#x2122;intento. Trasferisce, infatti, in capo allâ&#x20AC;&#x2122;esportatore abituale lâ&#x20AC;&#x2122;obbligo di comunicare allâ&#x20AC;&#x2122;Agenzia delle Entrate i dati contenuti nella lettera dâ&#x20AC;&#x2122;intento. Le imprese di autotrasporto (fornitori/prestatori) non dovranno piĂš inviarle (con cadenza mensile o trimestrale) ma, prima di emettere fattura senza Iva, dovranno ricevere la documentazione necessaria dallâ&#x20AC;&#x2122;esportatore per eseguire un successivo riscontro 34 TIR178-2015
telematico di avvenuta presentazione della lettera dâ&#x20AC;&#x2122;intento. Pena, una sanzione amministrativa che va dal 100 al 200 per cento dellâ&#x20AC;&#x2122;imposta non applicata. Ma vediamo nel dettaglio la nuova procedura con i recenti chiarimenti dellâ&#x20AC;&#x2122;amministrazione finanziaria. Esportatori abituali I soggetti che intendono effettuare acquisti senza il pagamento dellâ&#x20AC;&#x2122;Iva, nei limiti del plafond disponibile, dovranno segnalare allâ&#x20AC;&#x2122;Agenzia delle Entrate i dati contenuti nella di-
chiarazione dâ&#x20AC;&#x2122;intento, prima di effettuare lâ&#x20AC;&#x2122;operazione. In pratica, dovranno dichiarare, sotto la propria responsabilitĂ , di possedere i requisiti di esportatore abituale che consente di non applicare lâ&#x20AC;&#x2122;imposta, ai sensi dellâ&#x20AC;&#x2122;articolo 8, comma 1, lett. C, del Dpr n. 633/ 72. E con provvedimento del direttore dellâ&#x20AC;&#x2122;Agenzia delle Entrate (protocollo n. 159674/2014), è stato approvato il nuovo modello che gli esportatori abituali dovranno utilizzare per inviare telematicamente la dichiarazione dâ&#x20AC;&#x2122;intento
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all’amministrazione finanziaria. Altro onere a carico dell’esportatore è quello di inviare al fornitore la lettera d’intento, unitamente alla copia della ricevuta di presentazione della stessa. Ricordiamo che nel comunicato stampa dello scorso 12 dicembre, viene affermato che “ fino all’11 febbraio di quest’anno gli operatori potranno consegnare la dichiarazione d’intento direttamente al proprio cedente o prestatore secondo le vecchie modalità”. Viene inoltre chiarito che, per le dichiarazioni d’intento consegnate o inviate secondo le vecchie modalità che esplicano effetti anche per operazioni poste in essere successivamente all’11 febbraio 2015, vige l’obbligo, a partire dal 12 febbraio, di trasmettere le dichiarazioni in via telematica e di riscontrare l’avvenuta presentazione della dichiarazione all’agenzia. Fornitori Il fornitore, una volta ricevuta la documentazione, è obbligato a controllare telematicamente l’avvenuta comunicazione all’Agenzia delle Entrate della lettera d’intento da parte dell’esportatore abituale, prima di emettere fattura senza l’applicazione dell’imposta. Nel caso in cui il fornitore o prestatore emetta fattura non imponibile, prima ancora di aver ricevuto la dichiarazione d'intento e prima ancora del riscontro telematico dell'avvenuta presentazione all'Agenzia delle Entrate, è soggetto ad una sanzione che va dal 100 al 200%
Le vostre domande
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TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma
Redditometro Sono un autotrasportatore selezionato dall’amministrazione finanziaria ai fini del redditometro pur risultando congruo agli studi di settore. Vorrei sapere qualcosa sul contraddittorio a cui dovrò sottopormi. Mario Esposito Avellino Il confronto tra il fisco e il contribuente è previsto dalla legge. Lei potrà comparire personalmente o tramite rappresentanti al fine di fornire dati o notizie rilevanti per giustificare la correttezza del proprio operato, dal punto di vista fiscale. Pagamento Imu Per motivi di liquidità, ho deciso di differire il pagamento della prima rata dell’Imu in scadenza il 16 giugno dello scorso anno.
dell'imposta non applicata. Il fornitore/prestatore è tenuto inoltre ad aggiornare il registro per le dichiarazioni ricevute e indicare gli estremi delle stesse nelle fatture emesse applicando il regime di non imponibilità. Infine, dovrà riepilogare in sede dichiarativa i dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute per ogni singolo esportatore abituale.
EQUITALIA, AL VIA LA RATEAZIONE ON LINE Sul nuovo sito di Equitalia, all’indirizzo, www.gruppoequitalia.it, è disponibile il servizio per ottenere direttamente on line la rateazione dei debiti fiscali. Per quelli fino a 50 mila euro, occorrerà semplicemente inviare i propri dati anagrafici e fiscali e attendere l’invio da parte di Equitalia del piano di ammortamento con i relativi bollettini da versare entro le scadenze indicate nei moduli. Invece per debiti superiori a 50 mila euro, è necessario recarsi agli sportelli Equitalia oppu-
re utilizzare il servizio postale (posta raccomandata). Oltre al modello, scaricabile dal sito, occorre allegare anche un documento che attesti la situazione di difficoltà economica del contribuente. Sul sito di Equitalia, sono inoltre disponibili altri servizi che consentono, tra l’altro, di saldare i debiti con la propria carta di credito oppure di richiedere comodamente da casa l’estratto conto o la sospensione della riscossione della cartella esattoriale.
È vero che posso regolarizzare la mia posizione entro il prossimo 16 giugno? Giulio Tomin Verona Con Il ravvedimento operoso, il termine lungo non scade il 16 giugno ma il prossimo 30 giugno, ossia, entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione. Acconto Iva Lo scorso 29 dicembre ho saltato l’appuntamento con l’acconto Iva. Vorrei sapere entro quando posso sanare questa irregolarità. Cosimo Laverata Bari Chi non ha fatto in tempo a pagare l’acconto Iva entro lo scorso 29 dicembre, potrà regolarizzare la sua posizione entro il 12 gennaio versando la sanzione dello 0,2 per cento, oltre gli interessi legali dell’1 per cento annuo fino al 31
dicembre 2014 (dal primo gennaio il tasso è sceso allo 0,5 per cento). Oppure, dal 13 al 28 gennaio, con la sanzione del 3 per cento, oltre gli interessi legali. Dopo il 28 gennaio la sanzione sale al 3,75 per cento. Debito Iva Sono un autotrasportatore che ha presentato regolarmente la dichiarazione Iva 2014, per il periodo d’imposta 2013. Dalla stessa emerge un debito Iva superiore a 50 mila euro che non ho ancora versato. E’ vero che rischio anche le sanzioni penali? Carmine Lopiatto Salerno Sì, rischia la reclusione da sei mesi a due anni, poiché non ha versato entro lo scorso 29 dicembre, termine ultimo per sanare la sua posizione. Tuttavia, se lo farà successivamente, pur non escludendo la configurazione del reato, potrà usufruire dell’attenuante che riduce la pena principale di un terzo.
Fisco 2015: addio Cud, ma più passaggi per la certificazione unica Con l’introduzione del 730 precompilato (disponibile on line, dal 15 aprile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate) è stato rivoluzionato il calendario fiscale dei contribuenti. Per i sostituti d’imposta, la prima scadenza da ricordare è quella del prossimo 28 febbraio, termine ultimo per la consegna della certificazione unica delle ritenute d’acconto operate nei confronti dei soggetti interessati: l’omessa o errata trasmissione dei dati è sanzionata con una multa di 100 euro per ogni certificazione, con l’esimente concessa di poter sanare l’inadempimento entro i 5 giorni successivi la scadenza, ovvero in caso di avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro i 5 giorni successivi alla predetta avvertenza. Ma non basta. Sempre relativamente alla certificazione unica, l’altra scadenza da ricordare è quella del 9 marzo (poiché il 7 cade di sabato), termine per comunicare per via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati contenuti nella certificazione. In pratica occorre attestare le somme complessivamente erogate nello scorso anno, nonché le ritenute operate, le detrazioni d’imposta effettuate e i contributi previdenziali e assistenziali trattenuti. La stessa scadenza vale anche per comunicare i dati relativi alle ritenute d’acconto operate nei confronti dei soggetti titolari di partita Iva. Ricordiamo, infine, che le maggiori novità della certificazione unica riguardano i dati sui compensi corrisposti a professionisti e collaboratori: oltre ai consueti dati, quest’anno sono anche richiesti quelli riferiti alle eventuali spese rimborsate, alle somme non soggette a ritenuta e alle ritenute restituite. TIR178-2015 35
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Lavoro
di Mariangela Pagano
Irpef: stop alla responsabilità solidale negli appalti L’obbligo rimane però, come previsto dalla Legge Biagi, per retribuzioni, Tfr, contributi previdenziali e premi assicurativi e impegna il committente come sostituto d’imposta
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uella sulla responsabilità solidale negli appalti è certamente tra le normative più ritoccate in questi ultimi anni dal legislatore. Ora tocca al Decreto Legislativo 21 settembre 2014, n. 175, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 277 del 28 novembre scorso, entrato in vigore il 13 dicembre, intervenire nuovamente sulla materia andando a modificare la disciplina della responsabilità solidale su due versanti. L’articolo 28 del Dlgs abroga l’articolo 35, commi da 28 a 28 ter del Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223, che prevedeva la responsabilità solidale dell’appaltatore con il subappaltatore circa il versamento all'erario delle ritenute Irpef sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore in relazione alle prestazio36 TIR178-2015
ni generate dal contratto di subappalto. Viene, altresì, eliminata la sanzione in capo al committente che avesse effettuato il pagamento del corrispettivo dovuto senza acquisire preliminarmente la documentazione attestante la regolarità dei versamenti fiscali, eseguiti dall’appaltatore, ovvero dal subappaltare. Sull’altro versante il legislatore ha messo nuovamente mano alla responsabilità solidale negli appalti contenuta nell’articolo 29 della Legge Biagi, in virtù della quale il committente e' obbligato in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rap-
Contratti di solidarietà anche oltre i 36 mesi Contratti di solidarietà oltre i 36 mesi, entro i 5 anni, se i lavoratori non si oppongono alla collocazione in mobilità. È questa la novità contenuta nel Decreto del ministero del Lavoro del 16 ottobre 2014, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 276 del 27 novembre 2014 che modifica in parte le eccezioni per superare la durata massima consentita per i contratti di solidarietà difensivi. In particolare ci si riferisce ai contratti di solidarietà stipulati ai sensi dell’articolo 1 della Legge n. 863/84, ossia destinati alle imprese rientranti nel regime ordinario degli ammortizzatori sociali, che abbiano occupato mediamente più di 15 lavoratori nel semestre precedente la data di presentazione della domanda per accedere al trattamento di integrazione salariale. Come noto con il contratto di solidarietà le parti (azienda e sindacato) stipulano un’intesa finalizzata ad evitare, in tutto o in parte, riduzioni di personale, e dalla quale derivi una riduzione dell’orario di lavoro del personale coinvolto nell’accordo di solidarietà. La durata massima per fruire del trattamento straordinario di integrazione salariale è pari a trentasei mesi nell’arco di un quinquennio. Tale limite massimo può essere superato nelle singole unità produttive qualora il ricorso al contratto di solidarietà abbia la finalità di strumento alternativo alla procedura di mobilità ovvero, ed è questa la novità, i lavoratori non si oppongano alla collocazione in mobilità.
porto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. In particolare, viene introdotto un nuovo onere a carico del committente il quale, nel caso in cui effettui il pagamento in sostituzione dell’appaltatore o del subappaltatore, dovrà assolvere gli obblighi del sostituto di imposta ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre
1973, n. 600. Giova ricordare in questa sede che la responsabilità solidale per il versamento dell’Iva era già stata eliminata ad opera del Decreto Legge n. 69/2013, meglio conosciuto come Decreto del Fare. Molto probabilmente vi saranno chiarimenti da parte della autorità amministrative competenti al fine di dare indicazioni pratiche ai committenti che dovranno assolvere il nuovo adempimento.
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Jobs Act, come cambia il lavoro La legge delega, definitivamente approvata dal Senato, ridisegnerà molti aspetti del rapporto lavoratore-azienda, a partire dal contratto a tempo indeterminato con tutele crescenti e le ridotte possibilità di reintegro post-licenziamento
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l Jobs Act, la legge delega per la riforma del lavoro è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 15 dicembre scorso. Il provvedimento dovrà con successivi decreti legislativi intervenire su diverse tematiche del mondo del lavoro. Vediamo le principali.
Ammortizzatori sociali, semplificazioni, nuove regole sui licenziamenti e controlli a distanza tra le novità del Jobs Act su cui il governo dovrà lavorare
Ammortizzatori sociali In caso di disoccupazione involontaria, occorrerà stabilire tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori. Estendere, quindi, la copertura anche ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Superare la differenza tra indennità ASpI e miniASpI. Individuare sanzioni nei confronti dei lavoratori che, beneficiando degli strumenti di sostegno al reddito, rifiutino una nuova occupazione o programmi di formazione. Razionalizzare la normativa in materia di integrazione salariale. Cancellare le integrazioni salariali in caso di cessazione dell’attività aziendale, o ramo di azienda. L’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni solo dopo aver esaurito le possibilità contrattuali di ricorso alla riduzione dell’orario di lavoro; destinare più risorse ai contratti di solidarietà. Rivedere i limiti massimi di durata dell’integrazione salariale individuando anche dei meccanismi di incentivo alla rotazione dei lavoratori sospesi dal lavoro. Infine, riordinare la portata delle ali-
quote contributive ordinarie sulla base dell’effettivo utilizzo degli strumenti di integrazione salariale. Servizi per l’impiego e politiche attive Per garantire un livello di servizi efficace in termini di politica attiva del lavoro, si è ipotizzato di razionalizzare gli incentivi al lavoro, costituendo un’agenzia nazionale per l’occupazione, con modelli per favorire il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro, integrare i meccanismi pubblici e privati per l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Semplificazione Modificare tutte quelle disposizioni normative che determinano contrasti interpretativi e completare il processo di unificazione delle comunicazioni tra le imprese e la pubblica amministrazione. Riordino delle tipologie contrattuali e regole sui licenziamenti Delineare il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutela crescenti che, per i neo assunti, costituirà la forma comune di rapporto di lavoro subordinato, insieme al contratto a termine e all’apprendistato. Tale forma contrattuale, applicabile solo ai nuovi assunti, si distinguerà in particolare per le regole in materia di licenziamenti. Per i licenziamenti economici/organizzativi e collettivi non ci sarà più la reintegrazione nel posto di lavoro, ma unicamente un indennizzo econo-
mico certo e crescente con l’anzianità di servizio. La reintegrazione rimarrà nei casi di licenziamenti dichiarati nulli o discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare. Controlli a distanza sull’attività dei lavoratori Alla luce dell’evoluzione tecnologica, revisionare l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori che disciplina i controlli a distanza sugli impianti e sugli strumenti di lavoro, tenendo conto sia delle esigenze produttive, organizzative dell’impresa che garantendo la tutela, dignità e riservatezza del lavoratore. Riordino sulla normativa delle mansioni dei lavoratori Possibilità di assegnare il lavoratore a mansioni inferiori rispetto a quelle per le quali è stato assunto in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale, contemperando le esigenze delle imprese e quelle al mantenimento del posto di lavoro, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento contrattuale. Individuare ulteriori casistiche di modifica delle mansioni ad opera della contrattazione collettiva o aziendale. Conciliazione tempi di vita e di lavoro Adottare specifiche misure di sostegno alla genitorialità, quali garanzie uniformi per le lavoratrici madri, integrare l’offerta dei servizi per l’infanzia, incentivare gli accordi collettivi per la flessibilità dell’orario di lavoro, rendere più flessibile la normativa in materia di congedi parentali. Servizi ispettivi Razionalizzare le attività ispettive attraverso un maggior coordinamento tra le forze amministrative (Inps, Inail, Asl e ministero del Lavoro) ovvero con l’istituzione di un’Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro. TIR178-2015 37
Normative
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di Fabrizio Serafini
Stabilità: tutte le novità per l’autotrasporto Confermati i 250 milioni annui di risorse strutturali per il settore e il pieno recupero dell’accisa fino al 2018, mentre viene superato il sistema dei costi minimi con una nuova disciplina dei rapporti nella filiera
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i va da misure economiche, come il riconoscimento di 250 milioni di euro annui e strutturali per il settore, alla conferma del pieno recupero delle accise pagate sui consumi di gasolio fino a tutto il 2018, a provvedimenti di natura normativa, finalizzati al superamento dei costi minimi di esercizio, ad una nuova disciplina dei rapporti nella filiera tra committente, vettore ed eventuale subvettore, e la definitiva abolizione dell’obbligo di redigere una scheda di trasporto per ogni servizio. Sono alcune delle novità che interessano l’autotrasporto contenute nella legge di stabilità 2015, approvata in via definitiva dalla Camera il 22 dicembre scorso. 38 TIR178-2015
Risorse L’articolo 1, comma 150 della legge di stabilità autorizza “la spesa di 250 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2015 per interventi in favore del settore dell'autotrasporto”. Questa particolare formulazione della norma, secondo la quale lo stanziamento è di 250 milioni di euro “annui” e scatta a decorrere dal 2015: vuol dire che da quest’anno il settore dell’autotrasporto potrà contare su 250 milioni di euro (salvo eventuale revoca, da adottarsi tuttavia con successivo atto avente forza di legge). Lo stanziamento diventa quindi “strutturale” e si aggiunge al fondo, anch’esso strutturale, già esistente in forza della legge n. 488 del 1999 che destina 67 milioni di
euro annui alla riduzione dei pedaggi autostradali e alla sicurezza stradale ed oltre 38 milioni di euro, per le deduzioni forfettarie alle imprese minori di autotrasporto. La ripartizione di questo stanziamento tra diverse finalità utili per il settore, viene affidata dalla legge a un successivo decreto interministeriale (Trasporti/Economia). Un solo vincolo pone la stabilità per la suddivisione dei 250 milioni (art. 1, comma 151): “al fine di favorire la competitività e di razionalizzare il sistema dell'autotrasporto”, una quota non superiore al 20% deve essere destinata alle imprese che “pongono in essere iniziative dirette a realizzare processi di ristrutturazione e aggregazione”.
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una cooperativa, aderente ad un consorzio o parte di una rete di imprese nel caso in cui esegua prestazioni di trasporto ad essa affidate dal raggruppamento cui aderisce”. Stessa cosa anche per la definizione di committente che non è solo l'impresa o la persona giuridica pubblica che stipula o nel nome della quale è stipulato il contratto di trasporto con il vettore, ma anche “l’impresa iscritta Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercita l’autotrasporto di cose per conto di terzi che stipula contratti scritti e svolge servizi di deposito, movimentazione e lavorazione della merce, connessi o preliminari all’affidamento del trasporto”. Viene poi introdotta la definizione di subvettore come “l'impresa di autotrasporto iscritta all'Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercita l'autotrasporto di cose per conto di terzi, ovvero l'impresa non stabilita in Italia, abilitata ad eseguire attività di autotrasporto internazionale o di cabotaggio stradale in territorio italiano, che, nel rispetto del regolamento (CE) n. 1072/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, svolge un servizio di trasporto su incarico di altro vettore”.
Recupero dell’accisa Confermato dal 2015 al 2018 il recupero delle accise (attualmente pari a 21 centesimi di euro al litro) pagato sui consumi di gasolio effettuati con autoveicoli di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate. La penalizzazione del 15% dell’importo da recuperare verrà pertanto attuata, solo dal 2019, in forza del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2014. Ma non saranno ammessi al recupero delle accise i consumi di gasolio effettuati per alimentare veicoli di categoria euro 0 o inferiore: per una evidente ragione ambientale, che mira a penalizzare chi usa mezzi vecchi e inquinanti. Definizione di vettore, subvettore e committente La legge di stabilità modifica
le definizioni di vettore e committente, già contenute nell’articolo 2, comma 1, lettere b) e c) del decreto legislativo 286/2005, per estenderle anche ad altri soggetti. Con le nuove disposizioni, il concetto di “vettore” si estende e comprende l'impresa di autotrasporto (iscritta all'Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi), ma anche l'impresa non stabilita in Italia, abilitata ad eseguire attività di autotrasporto internazionale o di cabotaggio stradale in territorio italiano che è parte di un contratto di trasporto di merci su strada, e “l’impresa iscritta all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercita l’autotrasporto di cose per conto di terzi associata ad
La subvezione E’ stato inserito il nuovo articolo 6-ter nel D.lgs. 286/2005 dedicato interamente alla subvezione che diventa possibile soltanto se è stata concordata tra le parti al momento della stipula o durante l’esecuzione della prestazione. Quindi, in assenza di accordo con il committente, il vettore non può dare a terzi il trasporto. Il primo vettore assume gli oneri e le responsabilità che i nuovi commi 4 e 4 sexies dell’art. 83 bis della Legge 133/2008 fanno ricadere sul committente, concernenti la verifica dell’adempimento degli obblighi retributivi, contributivi e previdenziali da parte del subvettore. Nel caso in cui il ricorso alla subvezione non è stato concordato ma, ciò nonostante, il vettore appalta a terzi il trasporto, la norma prevede la risoluzione del contratto di trasporto, fatto salvo il pagamento del compenso pattuito per le prestazioni già eseguite. Inoltre, qualora venga pre-
GUIDA RAPIDA RISORSE: 250 milioni annui garantiti per l’autotrasporto alle quali si aggiungono 67 milioni per la riduzione dei pedaggi e 38 milioni per le spese forfettarie ACCISE: rimane invariato il recupero delle tasse fino al 2018. Penalizzati solo gli Euro 0 e precedenti
SUBVEZIONE. Limitata a due passaggi la possibilità di subappaltare i servizi di trasporto. Allargata anche la definizione di vettore, subvettore e committente. SCHEDA DI TRASPORTO. Abolita dal 1° gennaio 2015 ARTICOLO 83-BIS. La contrattazione del prezzo è liberalizzata, ma il ministero continuerà a pubblicare i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio CORRESPONSABILITÀ. Il committente è tenuto al controllo della regolarità del vettore. Nei primi mesi del 2015 attraverso il Durc, successivamente attraverso l’incrocio delle banche dati messo in atto dall’Albo degli Autotrasportatori. CONTROVERSIE. Diventa obbligatorio il ricorso alla conciliazione prima di andare dal giudice. Rimane esclusa l’azione diretta che permette al sub vettore non pagato di richiedere il prezzo del trasporto a uno dei componenti della filiera. CAPACITÀ FINANZIARIA. Polizza di responsabilità professionale solo per le imprese nuove, ma limitatamente ai primi due anni di attività.
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Normative
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visto il divieto per il subvettore di affidare l’esecuzione del trasporto a un terzo vettore, scatta una sanzione amministrativa che comporta la nullità del contratto, fatto salvo il diritto di percepire il compenso pattuito per le prestazioni eseguite e il diritto del secondo subvettore a ricevere il compenso che è stato concordato dal primo subvettore con il proprio committente (primo vettore). Infine, viene introdotta un’eccezione al divieto di ricorrere alla subvezione: nell’ipotesi del trasporto di collettame con raggruppamento di più partite e spedizioni, ciascuna di peso non superiore a 50 quintali, qualora vi sia la “rottura del carico”. In tal caso, viene prevista la possibilità di avvalersi, in tutto o in parte, delle prestazioni di trasporto di uno o più subvettori dopo ogni rottura del carico. Stop alla scheda di trasporto Le modifiche al decreto legislativo 286/2005 prevedono anche l’eliminazione della scheda di trasporto che l’articolo 7-bis aveva introdotto a partire dal 19 luglio 2011 allo scopo di individuare i soggetti componenti la filiera del trasporto ed assicurarli alle loro responsabilità condivise. Con la nuova disciplina, che limita fortemente il ricorso alla subvezione, la scheda di trasporto appare superata. Per cui dal 1° gennaio 2015 non va più utilizzata nei trasporti di merci su strada. Il nuovo articolo 83-bis Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 settembre scorso, il Governo ha voluto superare il sistema dei costi minimi, sostituendolo con una nuova disciplina che ruota intorno a tre elementi. In primis, la libertà nella determinazione 40 TIR178-2015
del prezzo del servizio di trasporto a cura delle parti. Il nuovo comma 4 dell’articolo 83 bis stabilisce che “i prezzi e le condizioni sono rimessi all’autonomia negoziale delle parti, tenuto conto dei principi di adeguatezza in materia di sicurezza stradale e sociale”. In altre parole: le parti sono libere di decidere il prezzo del trasporto, fermo restando che quest’ultimo deve essere “adeguato” a garantire la sicurezza sulle strade e sul lavoro. Un parametro per commisurare l’adeguatezza del corrispettivo, è certamente quello introdotto dall’articolo 1, comma 250 della legge di stabilità che affida al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il compito di pubblicare ogni mese, sul proprio sito internet istituzionale (www.mit.gov.it), i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto di cose per conto di terzi, tenendo conto delle variazioni del prezzo del gasolio registrate mensilmente dal ministero dello Sviluppo economico. La corresponsabilità nella filiera Un altro elemento importante che è stato introdotto è la verifica della regolarità del vettore da parte del committente del trasporto. Ai sensi del nuovo comma 4 bis dell’articolo 83 bis, prima di affidare il trasporto, il committente deve accertarsi che il vettore sia in regola con gli adempimenti retributivi, previdenziali e assicurativi. Nei primi mesi di operatività della norma, il committente eseguirà questa verifica direttamente dal Durc di data non antecedente i tre mesi. Tuttavia, su questo fronte le nuove norme (in particolare, il comma 4 quater) affidano un ruolo fondamentale al Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori che dovrà acquisire da Inps e Inail, in formato elettronico e in maniera sistematica, le informazioni sulla regolarità contributiva delle imprese di autotrasporto. Queste informazioni saranno poi pubblicate in una sezione del sito internet del Comitato Centrale al quale il committente si potrà collegare per verificare “in tempo reale” la regolarità contributiva del vettore a cui vuole affidare il trasporto. Questo sistema di verifiche dovrebbe entrare a re-
gime entro il prossimo mese di giugno (sei mesi dall’entrata in vigore della stabilità). Che cosa accade se il committente non effettua questa verifica? Le conseguenze sono state previste nei commi 4 ter e 4 quinquies dell’articolo 83 bis. In particolare, è prevista la responsabilità in solido con il vettore (nonché con ciascuno degli eventuali subvettori) per i trattamenti retributivi e il versamento dei contribuiti previdenziali ed assicurativi relativi alle prestazioni ricevute nel corso della durata del contratto di trasporto. Questa responsabilità permane per un anno dalla fine del citato contratto e non si estende alle sanzioni amministrative per le quali, precisa la norma, risponde soltanto il responsabile dell’inadempimento. Il committente
che ha eseguito il pagamento può rivalersi nei confronti degli altri coobbligati in solido. Il comma 4 quinquies si occupa invece delle conseguenze legate alla mancata verifica, in presenza di un contratto di trasporto stipulato in forma non scritta; in questo caso la norma è addirittura più severa, visto che la responsabilità in solido del committente abbraccia non solo l’adempimento degli obblighi retributivi, previdenziali e assicurativi, ma anche quelli di natura fiscale e le violazioni del codice della strada commesse dal vettore nell’esecuzione del contratto. Adeguamento dei corrispettivi contrattuali Sempre nel nuovo articolo 83 bis compare anche la clau-
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amichevole della controversia senza l’intervento di un giudice. Le parti possono anche considerare la possibilità di sottoscrivere un accordo o inserire nel contratto la mediazione presso le associazioni di categoria a cui aderiscono. L’articolo 2 del DL 132/2014 prevede che una volta spedito l’invito alla controparte, il tentativo di negoziazione assistita si considera svolto in mancanza di adesione o seguito da un rifiuto entro 30 giorni dal ricevimento, oppure trascorso invano il periodo concordato tra le parti per la ricerca di un accordo (che non può essere inferiore ad un mese). Attenzione: da questa condizione di proce-
Adr: patentino solo con esami in Motorizzazione Dal 1° gennaio 2015 gli esami per il conseguimento o il rinnovo del Certificato di formazione professionale per il trasporto di merci pericolose su strada (Patentino Adr) si devono svolgere esclusivamente nelle sedi degli uffici della Motorizzazione civile e non più presso sedi esterne delle autoscuole o degli Istituti di formazione autorizzati. Lo ha deciso il capo del Dipartimento trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentiti i Direttori generali territoriali e il Direttore generale della stessa Motorizzazione, con provvedimento del 2 dicembre scorso, sia al fine di uniformare le attività di svolgimento degli esami sull’intero territorio nazionale ed evitare in tal modo possibili disparità di trattamento da zona a zona, sia per la necessità di conformarsi a quanto già attuato per le altre categorie di patenti, adottando in tal modo un’estrema trasparenza nelle fasi del loro rilascio.
sola di adeguamento automatico del corrispettivo per i contratti di trasporto di durata superiore ai 30 giorni che scatta quando il costo del carburante fa registrare una variazione del 2% rispetto al valore preso a riferimento al momento della sottoscrizione del contratto o dall’ultimo adeguamento effettuato. Lo stesso adeguamento scatta anche per le variazioni dei pedaggi autostradali. Infine, è stato rivisto il comma 14 dell’articolo 83 bis che ha mantenuto la sanzione legata all’inosservanza dei tempi di pagamento (quindi, trascorsi 90 giorni dall’emissione della fattura). Si tratta della sanzione amministrativa pecuniaria pari al 10% dell’importo della fattura e, comunque, non inferiore a 1000 euro. L’accertamento del-
la violazione resta demandato alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate, in occasione dei controlli in azienda. Controversie L’articolo 1, comma 249, introduce una nuova condizione di procedibilità per le cause in materia di contratto di trasporto e di subvezione che tiene conto delle recenti modifiche al processo civile introdotte con il decreto legge 132/2014 (convertito nella legge 162/2014). La norma stabilisce che l’azione giudiziaria debba essere necessariamente preceduta da una sorta di tentativo obbligatorio di conciliazione: si tratta della cosiddetta negoziazione assistita da uno o più avvocati, nel corso della quale le parti tentano di giungere a una composizione
dibilità è stata espressamente esclusa l’azione diretta, prevista dall’art. 7 ter del d.lgs. 286/2005 che permette al subvettore che non è stato pagato di richiedere il prezzo del trasporto a uno qualsiasi dei soggetti che lo hanno preceduto fino al committente. Pertanto, coloro che intendessero avvalersi di questa azione non dovranno effettuare questo tentativo di conciliazione, ma potranno attivare la causa davanti al giudice competente. Capacità finanziaria Soltanto le imprese nuove potranno avvalersi della polizza di responsabilità professionale per dimostrare la capacità finanziaria, ma limitatamente ai primi due anni di attività a partire dall’autorizzazione al-
l’esercizio della professione di cui all’articolo 11 del Regolamento (Ce) 1071/2009. A partire dal terzo anno, le imprese dovranno dimostrare la capacità finanziaria (9mila euro per l’impresa con un veicolo, più cinque mila euro per ogni autoveicolo supplementare) con gli altri strumenti previsti dalla normativa comunitaria sull’accesso alla professione, ovvero i conti annuali dell’azienda certificati da un revisore o da altro soggetto riconosciuto, l’attestazione rilasciata sotto forma di fidejussione bancaria o assicurativa. Le polizze di responsabilità professionale utilizzate per dimostrare la capacità finanziaria entro il 31 dicembre 2014 sono valide fino a scadenza ed è escluso il rinnovo tacito. TIR178-2015 41
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Molte le iniziative benefiche nel settore: Pall-Ex ha sostenuto la Comunità di Sant’Egidio e la Fondazione Progetto Arca Onlus, mentre Geodis si è occupata di un’associazione che sostiene i malati di leucemia di Andrea Pegoraro
Gara di beneficenza per Natale
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rasporti e solidarietà: il binomio si è concretizzato a ridosso delle festività natalizie con diverse iniziative che hanno coinvolto il mondo del trasporto e della logistica: PallEx Italia, network di trasporti espressi su pallet, ha raccolto beni alimentari e altri prodotti a favore della Fondazione Progetto Arca Onlus e della Comunità Sant’Egidio di Milano. Geodis ha sostenuto economicamente il Comitato Maria Letizia Verga, un’associazione non lucrativa che si occupa di dare assistenza ai bambini malati di leucemia, mentre Tnt Italy ha donato il ricavato di un mercatino natalizio alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo (To). Pall-Ex Italia Il progetto benefico ideato da Pall-Ex Italia si chiama “Kilometro solidale” ed è giunto alla seconda edizione. Il network si è impegnato nella raccolta di beni di prima necessità, che sono stati trasportati gratuitamente e consegnati alla Comunità di Sant’Egidio di Milano e alla Fondazione Progetto 42 TIR178-2015
In senso orario: un momento del “Kilometro solidale”, l’Ad di Tnt Italy consegna il ricavato del “Charity market” e la giornata dedicata alla Scuola della Pace
Arca onlus, che si occupa di accoglienza e supporto verso le persone bisognose. Quest’anno sono stati raccolti oltre 2.000 chilogrammi di prodotti come pane, pasta, acqua, olio, farina e detergenti per i bambini e le persone che vivono in condizioni di povertà. Trenta aziende italiane hanno donato una parte della loro produzione a favore dell’iniziativa. I pallet con i prodotti di Kilometro solidale sono stati trasportati verso il centro di smistamento Pall-Ex di Bologna e successivamente consegnati ai centri di accoglienza delle due associazioni. Quest’anno l’iniziativa è stata arricchita da una giornata dedicata ai bambini, che si è svolta il 1° dicembre scorso. Nel pomeriggio i rappresentanti di Pall-Ex Italia hanno consegnato alcuni doni agli alunni della Scuola della Pace gestita dalla Comunità di Sant’Egidio e ai bambini sostenuti dal Progetto Arca onlus. In serata si è tenuto un incontro in cui i promotori dell’iniziativa che hanno portato la loro testimonianza sulle attività a supporto dell’infanzia.
Geodis Geodis Logistics Italia ha devoluto al Comitato Maria Letizia Verga l’intero importo previsto per l’acquisto dei doni natalizi ai propri clienti. Grazie a questa donazione, l’associazione potrà portare avanti i suoi progetti di assistenza medica e psico-sociale a favore dei bambini malati di leucemia all’interno della struttura ospedaliera San Gerardo di Monza. L’obiettivo è quello di garantire ai pazienti e alle loro famiglie una migliore qualità della vita. Tutto questo è possibile attraverso una rete di collaborazione che coinvolge medici, operatori sanitari, genitori e volontari. In più di trent’anni, il Comitato Maria Letizia Verga ha contribuito alla guarigione di oltre 1.800 bambini e adolescenti colpiti da leucemia, finanziando la ricerca e supportando le famiglie. Tnt Italy Infine, Tnt Italy ha messo in campo “Charity Market” che ha permesso di raccogliere 3.150 euro a favore della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo, in provincia di Torino. Lo scorso 17 dicembre, l’amministratore delegato dell’azienda Tony Jakobsen ha consegnato l’incasso della giornata ai responsabili. La cifra che è stata raccolta durante il mercatino di Natale organizzato nella nuova sede di Tnt Italy, a cui hanno partecipato anche 8 associazioni onlus.
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