Albo Nazionale degli Autotrasportatori
Mensile - settembre 2018 - n. 216
#Trasporti #Innovazione #Rete
DA BOLOGNA A GENOVA AGOSTO NERO PER I TRASPORTI
POLITICA: RIPARTE IL DIALOGO CON IL GOVERNO
LA LOGISTICA NELL’ERA DELLA BLOCKCHAIN
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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017
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TIR
MASSIMO DE DONATO direttore responsabile
Prima l’incidente sulla A14 poi il crollo del Ponte Morandi a Genova: l’estate appena trascorsa sarà ricordata per due eventi tragici che hanno messo al centro del dibattito pubblico il mondo dei trasporti. E ogni volta che qualche sciagura interessa il settore, media e opinione pubblica sembrano scoprire questa realtà in chiave esclusivamente negativa. uanto accaduto in ece de e s in ere a una ri essione i ampia e strutturata sull’intero sistema delle infrastrutture, della logistica e dei trasporti che sono direttamente colle ati al tessuto rodutti o del Paese. na ri essione c e ha sviluppato in maniera attenta Dario Di Vico sulle pagine del orriere della era sottolineando come in talia finora siano mancate “sia una politica industriale della mobilità sia un’impostazione sistematica che tenga conto dei vari cambiamenti che stanno investendo questo mondo”. Ottica di sistema e visione unitaria sono la risposta a questi problemi. E lo hanno capito di recente tutte le principali rappresentanze imprenditoriali, sia della committenza sia dei vettori, che si sono unite a sostegno dei ministeri dei Trasporti e dell’Interno contro una sentenza del Tar Lazio del 22 maggio scorso che apre la porta a un’estensione dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti. Una sentenza che non minaccia solo l’attività degli operatori dei trasporti ma anche il sistema produttivo nazionale.
EDITORIALE
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Politica Riparte il dialogo con il Governo In un incontro con Unatras, il ministro dei Trasporti Toninelli si è impegnato a intervenire per risolvere le problematiche del settore e ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto da questo mese
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Lavoro Rider, un risultato storico Sindacati e organizzazioni datoriali hanno raggiunto un accordo sul contratto per i fattorini che consegnano a domicilio con scooter e ciclomotori. Cosa pensano le parti
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ITS La logistica nell’era blockchain Più blocchi di informazioni sono collegati fra di loro come fossero una catena, connessi e crittografati. Ecco come questo sistema di certi cazione cambierà il settore dei trasporti
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Tecnica I pesanti scoprono l’elettrico Quasi tutti i costruttori vedono la trazione elettrica come il naturale successore del diesel. Il presente è in città mentre per il lungo raggio ci vorrà ancora qualche anno. I modelli sul mercato
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TIR- Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XVII N° 216 - settembre 2018 omitato cienti co Presidente Maria Teresa Di Matteo icepresidente Giuseppina Ferrannini; irezione edazione ia Piazza, 8 oma el 2 8 irettore esponsa ile Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it apo edattore Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it edattore Antonella Vicini vicini@rivistatir.it ra ca Marco Banci e reteria Adele Maddonni redazione@rivistatir.it
IN QUESTO NUMERO Agosto nero per i trasporti L’esplosione dell’autocisterna a olo na e il crollo del ponte a Genova accendono il dibattito sul trasporto e la sicurezza. Il porto di Genova rischia l’isolamento
Controlli a tutto campo Intervista con Giovanni usacca, da ualc e mese nuovo direttore della Polizia tradale, sui controlli all’autotrasporto e la sicurezza stradale
Ancora lontani dal target Ue Secondo gli ultimi dati Aci-Istat nel 2017 in Italia sono diminuiti gli incidenti ma è aumentato il numero delle vittime
p.6
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Le Buone Pratiche del trasporto farmaci La distribuzione dei medicinali non rientra nella normativa ATP ma segue le linee guida della Commissione Ue. Come funziona la liera
La Banca d’Italia fotografa il trasporto merci La bilancia dei pagamenti re istra un de cit del trasporto mercantile di miliardi, soprattutto per le basse quote di mercato dei vettori italiani
La merce vola Il buon andamento dell’air cargo è confermato dalla ata e dalle stime di oein Anche in Italia gli scali puntano sul segmento con investimenti ad hoc
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p2
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Editoriale p.1 Fisco p.38
Albo p Lavoro p
Scadenze p
Europa p.15
Stampa Europea p.36
Normative p Notizie p
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Divieti
Numeri p
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olla oratori ra ci Giuliana Caniglia pro etto , Massimo Jatosti illustratore esti Giovanna Astori (Istat), Paolo Barilari, Donatella Berna (Istat), Angelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Fabrizio Serafini, Emanuela Stifano, Federico Tantillo - CHIUSO IN REDAZIONE IL 5.09.2018 U PU rea i ri rl ia onna limpia, 2 2 oma enzia nazionale P rl el 2 8 mirta ar esc i p it e P rti ra c e Picene rl ta ilimenti ia accareccia, Pomezia oma ditore rti ra c e Picene rl, via onna limpia, 2 2 oma Proprietario omitato entrale per l l o azionale de li utotrasportatori di ose per onto di erzi, via iuseppe araci, oma 8 e istrazione ri unale di oma n del 8 8
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ALBO: CONTINUA LA LOTTA ALLA IRREGOLARITÀ Avviata la cancellazione di 200 imprese
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a zero veicoli che risultano già rimosse dall’elenco delle Camere di Commercio
C
ontinua la lotta all’irregolarità delle imprese da parte dell’Albo degli utotrasportatori e l impe no af nc il settore dell autotrasporto operi sempre più nel rispetto delle regole e delle norme previste per le e mpe no c e passa anc e attraverso la cancellazione di uelle imprese c e non anno pi i re uisiti per rimanere iscritte Per uesto ià da tempo sono state avviate una serie di veri c e volte ad accertare uale fosse la posizione delle imprese iscritte all l o nell am ito del re istro delle imprese tenuto dalle amere di ommercio n uest ottica, l l o a avviato il procedimento di cancellazione di circa 2 imprese in totale, c e si trovano attualmente nello stato di sospensione dall l o i tratta di imprese a zero veicoli c e sulla ase di apposita interro azione fatta presso il e istro delle imprese delle rispettive amere di ommercio competenti per territorio risultano cancellate, fallite o con attività cessata i tratta solo di una prima tranc e di imprese c e non anno uindi pi titolo per restare iscritte a uesto provvedimento infatti ne se uiranno altri l documento stato inviato a tutti li Uf ci della otorizzazione af nc provvedano alla cancellazione delle imprese ul sito dell l o al oautotrasporto it possi ile veri care l elenco di ueste prime 2 imprese
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TIR
GIUSEPPINA FERRANNINI Vicepresidente Comitato Centrale Albo
PEDAGGI: CRESCONO GLI EURO 6 SULLE AUTOSTRADE ITALIANE Le domande di rimborso presentate per i passaggi 2017 per i veicoli Euro 6
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sono state il 42,04% del totale
L LE DOMANDE PRESENTATE DIVISE IN CLASSI EURO CLASSE PEDAGGI VEICOLI 2015
% 2015
PEDAGGI 2016
% PEDAGGI 2016 2017
% 2017
Euro 3
65.787
18,77
60.754
15,40
54.636
13,03
Euro 4
26.670
7,61
23.885
6,05
20.218
4,82
Euro 5
192.509 54,93
186.529 47,2
168.069 40,09
Euro 6
65.436
123.292 31,25
176.239 42,04
394.460
419.162
Totale* 350.402
18,67
* veicoli di imprese o raggruppamenti di imprese titolari di codice albo o di licenza comunitaria
o scorso a osto si conclusa la fase di presentazione delle domande di rim orso compensato dei peda i ai primi dati forniti dal , emer e c e nella fase di prenotazione della domanda sono state effettuate in tutto prenotazioni, mentre nella fase 2, c e termina con la rma e l invio delle domande, le stesse erano i tratta di uno scarto in parte anc e siolo ico, dato c e tra fase e fase 2 pu capitare c e un impresa realizzi di non aver ra iunto la so lia di fatturato minimo prescritta per odere del ene cio della riduzione compensata dei peda i noltre, para onando uesti numeri con uelli de li anni precedenti, ovvero relativi ai transiti 2 e2 , si rileva un pro ressivo incremento nelle domande dell incidenza dei veicoli di classe uro sulle autostrade nazionali Pi nel detta lio, come si evince dai dati riportati in ta ella, se nel 2 i mezzi uro erano , pari al 8, sul totale dei veicoli ammessi a ene cio, nel 2 erano 2 2 2, pari al ,2 el 2 , in ne, sono 2 , cio il 2, una percentuale c e corrisponde attualmente alla classe ecolo ica piĂš ampia ammessa al rimborso.
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IA NDR SSA ALE DA
AGOSTO NERO
PREDOSA BETTOLE
PER I TRASPORTI L’esplosione dell’autocisterna a Bologna e il crollo del ponte Morandi a Genova accendono il dibattito sul trasporto merci e la sicurezza. Intanto il porto di Genova rischia l’isolamento
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l drammatico crollo del ponte Morandi a Genova e, precedentemente, l’esplosione di un’autocisterna sull’autostrada A14 pongono al centro del dibattito politico e pubblico la questione delle infrastrutture
e di tutto il sistema di mobilità delle merci in Italia. Ripercorriamo gli eventi. Lo scorso 6 agosto, un’autocisterna che trasportava Gpl ha tamponato un tir in coda sull’A14, tra segue a pag. 8 Borgo Panigale e Casalecchio,
A26
GRAVELLONA TOCE-GENOVA
USCITA GE-VOLTRI
A10
A LL DA
USCITA GE-PRÀ
VENTIMIGLIA GENOVA
IA NC A FR
1500 I TIR IN TRANSITO OGNI GIORNO SUL PONTE MO Una viabilità alternativa, solo per i mezzi pesanti, all’interno dello stabilimento Ilva, fra l’aeroporto e il porto
A VA
USCITA GE-PRÀ
DEVIAZIONE DA A26 VERSO A7 E VICEVERSA
DA M ILAN O
BOLZANETO
IL CROLLO DEL PONTE MORANDI ha comportato l’interruzione del tratto dell’A-10 (Genova-Ventimiglia) compreso tra i caselli di Genova Ovest e Genova Aeroporto
A7
PONTE MORANDI INTERROTTO USCITA GE-PEGLI USCITA AEROPORTO USCITA GE-OVEST
TONINELLI: ECCO COME SI MUOVERANNO LE MERCI A GENOVA
“La funzionalità dell’infrastruttura verrà molto presto garantita al 100% attraverso un progetto integrato di MILANO mobilità alternativa all’utilizzo del GENOVA ponte Morandi”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, riferendo in Aula alla Camera sul crollo del ponte, ha annunciato i provvedimenti per il porto di enova nnanzitutto al traf co dei USCITA GE-EST container è dedicato il corridoio viario che passa dallo stabilimento Ilva di Cornigliano. Ad esso si aggiunge un progetto di navettamento delle merci tra il porto e tre aree GE- PRINCIPE GE- BRIGNOLE
A12
NaveBus
da Pegli a Porto Antico
Chi proviene da Ventimiglia, a Voltri deve svoltare sull’A26 no a Predosa-Bettole e a Bolzaneto immettersi sull’A7 in direzione Genova per poi uscire a Genova-Ovest (quindi verso il porto e la città), oppure proseguire sull’A-12 (Livorno-Genova)
TE MORANDI
LIVORNO GENOVA
DA LIVORNO
Chi proviene dalla A7 non può più immettersi direttamente sull’A10 e deve uscire a Genova Ovest
Chi arriva invece dall’A12, deve svolgere il percorso inverso
attrezzate di raccolta e smistamento che consentono di evitare l interferenza dei tir con il traf co cittadino. Uno di questi punti di snodo è disponibile da subito, un altro sarà pronto tra circa sei mesi e il terzo tra un anno e mezzo. Naturalmente – ha concluso – allo scopo di rendere pi ef ciente uesto sistema, i terminal portuali rimarranno aperti tendenzialmente 24 ore su 24; punto su cui c’è già un’ampia base di accordo tra operatori portuali e autotrasportatori”.
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ATTUALITÀ
provocando un’esplosione nella quale hanno perso la vita l’autista del mezzo e successivamente un’altra persona tra le 145 rimaste ferite. L’incidente ha aperto un immediato e acceso dibattito sulla sicurezza del traporto merci pericolose e sul rispetto delle regole. Alla luce però dei controlli effettuati non sono emerse violazioni: il conducente era regolarmente assunto, in linea con i tempi di guida e riposo e con i limiti di velocità. E anche il mezzo è risultato idoneo a questo tipo di trasporto.
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Qualche giorno dopo, il 14 agosto, in Liguria, il Viadotto Polcevera, più noto come ponte Morandi dal nome del suo ideatore, si è polverizzato nel giro di pochi secondi: 200 metri di carreggiate che attraversano il torrente Polcevera, a Genova, sono cadute giù portandosi dietro mezzi e persone. Quarantatré i morti, tra cui quattro autotrasportatori. Il Governo ha dichiarato lo stato d’emergenza per un anno. E mentre ora si attende di far luce sulle cause del crollo e di predisporne la ricostruzione,
UNA DEROGA AI TEMPI DI GUIDA E RIPOSO?
Di fronte ai disagi per gli autotrasportatori legati alle variazioni dei percorsi, che provocano un’estensione delle tratte, alcune associazioni di categoria hanno sollevato la questione della dif coltà nel rispettare i tempi di guida e di riposo. Fra queste anche Confartigianato Trasporti e Assotir. In una nota del 28 agosto, Confartigianato evidenzia come “allo stato attuale purtroppo l’interruzione del tratto autostradale A10 e le deviazioni obbligatorie stanno creando notevoli ripercussioni sugli operatori dell’autotrasporto che transitano sui tratti interessati dal blocco e dai lavori ello speci co li autotrasportatori, visto l’allungamento medio del viaggio in termini di chilometri e tempo di percorrenza, sin quando non verrà ripristinata una viabilità ordinaria, non potranno più effettuare tutti i viaggi in una giornata per rispettare le norme sui tempi di guida e di riposo”. In quest’ottica, l’associazione ha sottolineato la necessità di provvedimenti ad hoc per tamponare le
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restano le problematiche legate all’accesso a quella zona. Si calcola che sul ponte transitassero circa tir al iorno un traf co legato al porto di Genova che quotidianamente registra al suo interno circa 8mila movimenti di camion. Se si considera la centralità di uesto scalo nei traf ci del Mediterraneo si capisce bene come quello che è accaduto si ripercuoterà sulle imprese di trasporto, in termini di tempi e costi, e sulle aziende che hanno bisogno dei tir per far giungere i propri prodotti a destinazione.
emergenze. Fra queste anche una deroga ad alcuni articoli del Reg. Ue 561 del 2006 sui tempi di guida, che è prevista dallo stesso Regolamento (in particolare negli articoli 13 e 14). Su questa stessa linea Claudio Donati, segretario generale di Assotir, oltre a “misure coerenti, per alleviare il pesante disagio a cui l intera realtà eo ra ca sottoposta , c iede la stessa deroga che in passato è stata concessa dalla Commissione europea, per eventi meno impattanti come la chiusura per motivi di sicurezza del Forth Road Bridge, in Scozia. In quell’occasione la Commissione Ue, con una decisione dell’11 gennaio del 2016, ha autorizzato il Regno Unito a concedere deroghe limitate nel tempo per i conducenti con autoveicoli che superano le 7,5 tonnellate addetti ai trasporti di merci in quel solo tratto. Su questa stessa traccia si muovono ora le associazioni datoriali. Un’ipotesi a cui, però, si oppone la Filt Cgil, sottolineando c e tale modi ca potre e impattare sulle condizioni di lavoro in termini di maggiore fatica, perdita di concentrazione e dif coltà di recupero psico sico de li autisti
TIR Il Comune di Genova ha predisposto una viabilità alternativa, dedicata solo ai mezzi pesanti, all’interno dello stabilimento Ilva, fra l’aeroporto e il porto, per non intasare l’altra unica via di accesso urbana fra via Guido Rossa e il lungomare Canepa. Intanto, dal 3 settembre, il terminal Psa di Voltri-Prà nel porto di Genova si è attrezzato per mettere a disposizione degli autisti dei tir che trasportano le merci da e per il porto nuovi servizi di accoglienza. Si tratta di due prefabbricati (uno con servizi igienici e docce e uno allestito come locale ristoro). Le strutture si trovano nell’area retroportuale del terminal, all’ interno del parcheggio mezzi pesanti. Resta però il problema dei collegamenti ferroviari. onostante a ia riattivato alcune linee, infatti, al momento in cui scriviamo prosegue la sospensione del traf co ferroviario sulle tre linee del nodo di Genova direttamente interessate dal crollo a causa dei danni subiti dall’infrastruttura ferroviaria. Due di queste sono dedicate alle merci. Parliamo della linea “Bastioni”, utilizzata anche per i passeggeri, fra Genova Sampierdarena e Ovada, Milano e Torino, e della linea “Sommergibile” impie ata per il traf co merci fra gli scali di Genova Marittima e Genova Sampierdarena. Finché non saranno ripristinate la strada sarà ulteriormente gravata. L’isolamento del porto è, naturalmente, fra le questioni che preoccupano di più gli operatori. Come sottolineato da Luigi
LAVORO
A BOLOGNA, I CONTROLLI IN SEGUITO ALL’INCIDENTE DEL 6 AGOSTO SCORSO SULLA A14 NON HANNO RILEVATO VIOLAZIONI DA PARTE DELL’IMPRESA, MA IL DIBATTITO SULLA SICUREZZA DEL TRASPORTO MERCI PERICOLOSE E SUL RISPETTO DELLE REGOLE RESTA APERTO
IL PORTO DI GENOVA QUOTIDIANAMENTE REGISTRA AL SUO INTERNO CIRCA 8MILA MOVIMENTI DI CAMION
9 Merlo, presidente di Federlogistica, “il crollo del ponte Morandi rappresenta, oltre che un fatto di una gravità inaudita, una pesante emergenza per la portualità ligure, di gran lunga la più importante d’Italia. Infatti l’inadeguata infrastruttura ferroviaria a completamento del Terzo Valico ancora in corso e il mancato completamento del raddoppio Genova-Ventimiglia limitano i collegamenti al solo trasporto stradale”. Come ricordato da Merlo, le attività portuali garantiscono ogni anno all’Erario quasi 5 miliardi di entrate tra Iva e accise. Fra le altre voci, anche quella del presidente di AssArmatori Stefano Messina che oltre ad auspicare la costruzione nei tempi più brevi possibili di un
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nuovo ponte, indipendentemente dall’esecuzione delle opere strategiche sull’asse di collegamento europeo GenovaRotterdam (come il Terzo Valico, il Nodo ferroviario di Genova e la Gronda autostradale), ha chiesto misure per velocizzare e rendere economico il servizio ferroviario da e per il porto. n ne Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto ha sottolineato che “la questione parte da Genova ma coinvolgerà tutta l’economia del nostro Paese. Mi chiedo come e dove viaggeranno i mille container che ogni giorno, in uscita dal porto, transitavano via ferrovia, se parte del ponte Morandi è crollato su quella linea?”.
POLITICA
RIPARTE IL DIALOGO CON IL GOVERNO
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In un incontro con Unatras, il ministro dei Trasporti Toninelli si è impegnato a intervenire per risolvere le problematiche del settore e ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto da questo mese
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inalmente il settore dell’autotrasporto potrà avere quello che chiede da tempo, ovvero un confronto costante con il Governo sulle questioni c e affli ono il settore a questo mese di settembre, infatti, dovre ero partire li incontri tra i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei rasporti e la cate oria per individuare soluzioni da attuare in tempi brevi nell’interesse de li autotrasportatori e dell economia del Paese a decisione stata presa a ne lu lio, poco prima dell inizio della pausa estiva, durante l’incontro che il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e il sottose retario Edoardo Rixi, che è stato indicato anche come l’interlocutore tra overno e cate oria, anno avuto con Unatras Un incontro positivo durante il quale il Ministro ha ascoltato le ra ioni dell autotrasporto e le problematiche del settore e si impe nato a intervenire, soprattutto per uanto ri uarda le spese non documentate Per questo Unatras ha deciso di rinviare all’ultima settimana di settembre il fermo nazionale che era inizialmente previsto dal al a osto el corso dell’incontro – ha sottolineato Amedeo Genedani, presidente di Unatras – abbiamo illustrato al ministro Toninelli e al sottose retario ixi le problematiche del settore, prima fra tutte il ta lio alle deduzioni per le spese documentate (scese
TIR da a 8, euro al iorno per i via i fuori dal omune mentre per quelli all’interno del comune l’importo spettante è di , euro d onostante l’assenza di risposte concrete alle questioni poste da Unatras, apprezziamo la disponibilità del ministro Toninelli che si è impe nato a lavorare con il ministero dell conomia al ne di reperire risorse a iuntive per aumentare li importi delle deduzioni forfettarie relative ai redditi 2 ue punti positivi da cui partire uindi l impe no ad aumentare
“Il settore dell’autotrasporto resta vitale per il traffico merci che attraversa il nostro Paese.” Danilo Toninelli li importi per le deduzioni forfettarie e la disponibilità del Governo a sedersi attorno a un tavolo in maniera permanente, con l’apertura di un confronto a partire da questo mese, in tempo utile per la predisposizione da parte del overno della e e di ta ilità 2 urante l incontro, le associazioni aderenti a Unatras onfarti ianato rasporti, ai, Fita Cna, Assotir, Fiap, Sna Casa e Unitai anno presentato al Ministro l’elenco delle questioni da risolvere che oltre alle spese non
documentate comprendono, in particolare, il contin entamento posto dall ustria al traf co dei camion in uscita dal nostro Paese in alcune iornate particolari, il ripristino dell’operatività del sistema delle revisioni dei mezzi pesanti presso le Motorizzazioni, loccate in ran parte del Paese, che ha pericolosi effetti sulla sicurezza della circolazione stradale e i ta li ià previsti dal 2 sui capitoli del rim orso accise e della compensazione dei peda i autostradali ualc e iorno dopo, parlando davanti alla Commissione Lavori Pubblici del Senato e poi alla Camera per illustrare le linee pro rammatic e del suo dicastero, Toninelli ha sottolineato c e il settore dell’autotrasporto resta vitale per il traf co merci c e attraversa il nostro Paese Il sistema pulviscolare delle imprese, seppure raccolte sotto autorevoli si le federali, necessita di un soste no soprattutto in tema di
POLITICA
lotta al dumpin sociale e all a usivismo necessario prose uire – a a iunto – sulla linea dettata dalla oad Alliance riconducendo il ca ota io alla sua ori inaria natura di attività provvisoria, prevedendo l’applicazione della nuova disciplina sul distacco dei lavoratori e rafforzando le attività di controllo sulle operazioni di ca ota io svolte in talia da vettori stranieri Il Ministro ha anche fatto sapere c e verrà rilanciata la consulta dell autotrasporto come luo o di incontro fra stakeholder rilevanti di settore e istituzioni pubbliche” e ha anche affrontato la questione dei trasporti eccezionali ltre a favorire la diffusione di buone pratiche come quelle dei protocolli d’intesa interistituzionali – ha detto Toninelli – verrà steso un dossier che si possa tradurre in dise no di le e per modi care il odice della trada reintroducendo il vincolo del pezzo unico indivisi ile
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE: LE IMPRESE APPOGGIANO IL MIT CONTRO IL TAR una coalizione molto ampia uella c e si formata contro la sentenza del Tar Lazio del 22 ma io scorso relativa ai divieti di circolazione, e va dai ministeri dei rasporti e dell nterno a on ndustria, no alle rappresentanze imprenditoriali della committenza e del trasporto o scorso ma io, infatti, il ar del azio a ritenuto le ittime le ric ieste dell associazione dei consumatori Codacons, che chiede un’estensione dei divieti per i 2 veicoli industriali sopra le , on
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CONTRATTO
RIDER RISULTATO STORICO Sindacati e organizzazioni datoriali hanno raggiunto un accordo sul contratto per i fattorini che consegnano a domicilio con ciclomotori e scooter. Ecco cosa pensano le parti 12 12
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’accordo è di quelli epocali. Per la prima volta il lavoro dei rider, ovvero dei fattorini che consegnano a domicilio merci con scooter o motocicli, è stato inquadrato come lavoro dipendente, con tutte le coperture salariali, assicurative e previdenziali tipiche del lavoro subordinato. Il 18 luglio, le associazioni datoriali e i sindacati di categoria hanno infatti raggiunto un accordo, completando così il percorso iniziato il 3 dicembre scorso con il rinnovo del Contratto nazionale logistica, trasporto merci e spedizione. Nel contratto era stata infatti introdotta la ura del rider ma la stesura dell articolato era stata rinviata a una successiva trattativa, che si è conclusa appunto a metà luglio. Le parti hanno espresso soddisfazione per l’intesa (per tutti i dettagli vedi articolo a pag. 41) che rappresenta una buona sintesi tra richieste dei sindacati e delle organizzazioni datoriali, come raccontano Claudio Tarlazzi, segretario generale Uil trasporti, ed Enzo Solaro, segretario della Fedit, l’associazione che riunisce i principali corrieri espresso.
TARLAZZI RICONOSCIUTI DIRITTI FONDAMENTALI Il contratto nazionale logistica, trasporto merci e edizioni come in uadra ue ta figura a lungo considerata controversa? L’ingresso delle nuove tecnologie ha fatto emergere nuove modalità lavorative che devono essere inquadrate in un contesto di tutela normativa salariale chiaro. Per questo è stata apprezzabile anche l’iniziativa del ministero del Lavoro tesa a stimolare le parti sociali per de nire un ef cace re olazione e per scongiurare frammentazione e precarietà. Con l’accordo contrattuale che abbiamo siglato, come parti stipulanti del contratto di lavoro della logistica, abbiamo voluto dare una risposta de nitiva a uesti nuovi lavoratori addetti alle consegne con cicli e motocicli e abbiamo riconosciuto loro diritti fondamentali e giusto salario partendo dal loro status giuridico di lavoratori subordinati. Perché è chiaro il carattere di dipendenza di questi lavoratori. Lo sviluppo della gig economy e delle nuove tecnologie portano
Claudio Tarlazzi
CONTRATTO
alla nascita di lavori nuovi cui bisogna dare un ruolo e con la contrattazione bisogna dare a questi lavoratori diritti e tutele pari agli altri lavoratori subordinati. Questo accordo può quindi fare da apripista anche per altri lavoratori della gig economy? o credo di s a nalità primaria essere il motore di spinta per quei nuovi lavori che stanno emergendo e che rischiano di restare invisibili. Il nostro compito è di dare un volto a questi lavoratori che rischiano di restare precari. Quindi sì, può essere un accordo apripista anche per altri lavori che emergeranno. Devo sottolineare che anche se ci siamo trovati d’accordo con le controparti non è stato facile trovare un equilibrio per far convergere le tutele per questi lavoratori e le necessità delle aziende. Credo comunque che si sia trovato un buon equilibrio convergendo su una soluzione che tutela i lavoratori e offre il livello di flessi ilità necessario per le aziende iamo anche evitato una pratica attuale molto brutta, quella di dipendere da un rating e da un algoritmo.
SOLARO I PRIMI AD AVER CHIUSO UN ACCORDO Il tema dei lavoratori della gig economy è centrale. Con questa intesa siete stati i primi a chiudere un accordo a carattere subordinato per questi lavoratori… Non siamo solo stati i primi ad avere chiuso un accordo, siamo stati i primi, insieme al sindacato dei lavoratori, a porsi l’esigenza di arrivare a una regolamentazione in questo settore. Abbiamo iniziato a parlare di rider lo scorso anno e nel dicembre 2017, nell’accordo di chiusura del contratto collettivo logistica, trasporto merci e spedizioni avevamo assunto in maniera formale di chiudere in tempi brevi anche la vicenda rider; quindi rivendichiamo un piccolo primato
nell’attenzione a questo mondo. In questo accordo credo che siamo riusciti a trovare una sintesi intelligente, coniugando il diritto di questi lavoratori a vedersi applicato in maniera corretta il contratto collettivo (con tutti i diritti che ne conseguono) con tutte le flessi ilità nella estione de li orari, c e in questo mondo sono indispensabili. La ricerca di una soluzione alternativa al precariato va avanti da tempo nel mondo della logistica, dove il tema del precariato, le false cooperative, dei lavoratori sfruttati è particolarmente sentito… La lotta al precariato è andata di pari passo con un accordo di rinnovo del CCNL che ha introdotto importanti flessi ilizzazioni nella gestione degli orari, accompagnate da un innalzamento delle tutele in caso di cambio di appalto e regole più stringenti nella individuazione delle imprese appaltatrici. Oggi il nostro mondo, sempre di più, è caratterizzato da occupazione stabile, con il riconoscimento di tutte le garanzie, economiche e normative, previste dalla contrattazione collettiva; non sempre questo aumento di tutele è stato accompagnato da adeguati (e corrispondenti) livelli di produttività ed ef cienza Auspichiamo che gli strumenti di flessi ilità ne oziati con l’accordo di rinnovo dello scorso dicembre ci aiutino a recuperare quello che oggi ancora manca.
Enzo Solaro
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TIR
ASSOCIAZIONI
NASCE L’OSSERVATORIO DI CONFTRASPORTO Lo scopo è quello di analizzare il settore e fornire due volte l’anno i dati sul trasporto merci e passeggeri. Ma i primi numeri non sono positivi
14 Mariano Bella
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Paolo Uggè
ome stanno andando i trasporti in Italia? È questa la domanda a cui si propone di dare una risposta il nuovo osservatorio lanciato da Conftrasporto–Confcommercio per analizzare uesto settore nel suo complesso, fornendo dati aggregati del segmento merci e di uello passe eri l mondo dei trasporti è una realtà complessa, caratterizzata da uattro diverse modalità e quindi anche da indici di traf co differenti non semplice quindi riunire i vari elementi che caratterizzano il settore sotto un unico comune denominatore L’osservatorio invece mette insieme fonti diverse cercando di fornire una misurazione
omogenea attraverso un indice altrettanto omogeneo, operando naturalmente alcune sempli cazioni Questo permette di sommare i dati di tutte le modalità con risultati che verranno presentati due volte l anno L’obiettivo, come ha ricordato Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, è “offrire dati reali per capire esattamente la situazione del settore Perc la conoscenza alla ase delle scelte del overno alla prima relazione dell’osservatorio è emerso come il sistema dei trasporti restituisca fedelmente le dinamiche delle imprese: l’economia italiana rallenta e l , di crescita del Pil, stimato dall ultimo ef, non un o iettivo verosimile per il 2 8 “Se i trasporti si muovono meno – ha sottolineato del resto il direttore del Centro studi di Confcommercio Mariano Bella – vuol dire che anche l’economia è in rallentamento allentano infatti il tendenziale dei passe eri (1,8% nel primo semestre 2018
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contro 4,5% dello stesso periodo 2017) e quello delle merci (2,5% contro il , del 2 Pi nel dettaglio delle varie tipologie di trasporto, la dinamica del traf co passe eri autostradale nel secondo trimestre di quest’anno risulta in calo dello 0,7%, mentre il trasporto merci in autostrada passa dal 3,1% al 2, em rere e invece proseguire la diversione modale a favore del ferro e invece si tiene in considerazione il valore delle merci trasportate, il traf co merci su strada ha una quota modale ponderata del 60%, e rimane pertanto di fondamentale importanza per tutto il sistema
CONFTRASPORTO: NUOVO APPUNTAMENTO A CERNOBBIO Si terrà anche quest’anno a Villa d’Este a Cernobbio, l’8 e il 9 otto re, il orum nternazionale sui rasporti e la o istica or anizzato da Conftrasporto-Confcommercio, iunto alla sua uarta edizione l forum vedrà la partecipazione della commissaria ai Trasporti Violeta Bulc nonc uella del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, insieme a rappresentanti politici, economisti, esperti e imprenditori a livello nazionale e internazionale
EUROPA
U
n Consiglio nazionale per il trasporto delle merci, con l’obiettivo di ottimizzare il settore sia per efficienza sia per sostenibilità ambientale. È nato in Svezia, Paese molto esteso e scarsamente popolato, che da sempre confida su un trasporto razionale e ben organizzato per alimentare l’industria e garantire una distribuzione capillare delle merci su tutto il territorio nazionale. “Se la Svezia – ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture Tomas Eneroth – deve rimanere competitiva e affrontare la sfida climatica, il settore dei trasporti deve svilupparsi e tutte le parti interessate devono collaborare per trovare soluzioni. Il Consiglio consultivo nazionale sarà uno strumento importante per raggiungere questo obiettivo”. Efficienza e sostenibilità quindi. Per lavorare in questa direzione il Consiglio è composto da rappresentanti di organizzazioni di diversa natura: ne fa parte lo stesso ministro delle Infrastrutture, diverse personalità del mondo accademico, dirigenti di aziende della logistica, del trasporto stradale, ferroviario, marittimo e aereo e del consorzio Fossilfritt Sverige, ente che lavora per un Paese senza inquinamento da fossili. Tra i componenti del Consiglio c’è anche Jan Sundling, presidente della società svedese di logistica Green Cargo. “Spero che questo Consiglio per il trasporto merci contribuisca a rafforzare la collaborazione tra i diversi modi di trasporto, per creare trasporti
SVEZIA: UN COMITATO PER IL TRASPORTO MERCI Il Paese punta a ottimizzare il settore e a promuovere un trasporto efficiente e sostenibile. Oltre al ministro delle Infrastrutture fanno parte del Consiglio accademici e dirigenti di aziende di logistica e trasporti efficienti e competitivi da, verso e all’interno della Svezia. Devono essere favorite le alternative rispettose dell’ambiente e del clima. E sono necessarie decisioni politiche – ha aggiunto Sundling – che rafforzino la competitività delle ferrovie o almeno creino una parità concorrenziale tra le diverse modalità di trasporto. Il trasporto
ferroviario è di gran lunga il metodo più efficace per ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti. E in Svezia e in tutta Europa c’è la possibilità di aumentare considerevolmente la quantità di merci trasportate per ferrovia”.
Tomas Eneroth
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INTERVISTA
TIR
CONTROLLI A TUTTO CAMPO Il neodirettore della Polizia Stradale Giovanni Busacca fa il punto sulle questioni al centro del suo mandato e sulle erific e all autotras orto nel
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C
ontrollare e sanzionare le violazioni al Codice della Strada e garantire la sicurezza di chi viaggia. Sono alcuni dei compiti che svolge quotidianamente la Polizia Stradale che da qualche mese ha un nuovo direttore, Giovanni Busacca.
Parliamo subito di controlli all’autotrasporto: cosa dicono gli ultimi dati disponibili? Anche nel 2017 l’attività di controllo su strada nel settore dell’autotrasporto da parte degli operatori della Polizia Stradale ha consentito di raggiungere risultati si ni cativi ono stati controllati 286.994 veicoli sia italiani sia stranieri e 3.208.166 giornate di lavoro dei conducenti. Nel corso di tale attività sono state rilevate complessivamente 71.490 infrazioni: 21.341 hanno riguardato la violazione della normativa sui tempi di guida e di riposo; 20.707 il superamento dei limiti di velocità e 2.676 sono stati i “sovraccarichi”. In 988 casi il trasporto risultava essere abusivo
In autostrada il sistema Tutor ha contribuito in modo significativo alla regolar
i
ar
TIR
mentre in casi si con urata l ipotesi di ca ota io n ne in casi sono stati superati i limiti di sagoma e/o massa consentiti dalla legge.
A fine giugno avete condotto l o erazione ad alto impatto “Safe driving for good transport”, concentrando l’attenzione sui mezzi pesanti: quali sono stati i risultati? Durante l’operazione sono stati sottoposti al controllo 3.791 veicoli – di cui 573 adibiti al trasporto professionale di merci – e 4.541 persone. Complessivamente sono state accertate 786 violazioni, alcune tra le quali molto pericolose: 129 violazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica; 33 per alterazione delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli o inef cienza dei dispositivi di equipaggiamento; 47 violazioni per mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo da parte dei conducenti professionali; 26 violazioni dell’obbligo di copertura assicurativa; 76 violazioni dell’obbligo di revisione del veicolo.
Circa due anni fa è nato l’Osservatorio nazionale sui furti e rapine ai tir. Come sta procedendo la sua attività? Le iniziative intraprese dal gruppo di lavoro, cui partecipano oltre al ministero dell’Interno Aiscat, Anas, l’Albo degli Autotrasportatori e Ania, sono dirette anche a informare l’utenza di settore. Per questo è stato realizzato un vademecum con alcuni suggerimenti diretti agli autotrasportatori per prevenire le azioni delittuose, consulta ile anc e nella speci ca area dedicata sul sito web del ministero dell’Interno. È inoltre in fase di realizzazione un’applicazione per smartphone che fornirà al conducente del veicolo
INTERVISTA
commerciale informazioni utili sulla posizione eo ra ca delle aree di servizio e delle aree di sosta con i relativi servizi offerti. Sono, altresì, in corso di valutazione proposte normative per la previsione di speci c e aggravanti penali nell’ipotesi di furto o rapina commessi durante il trasporto di merci. In ambito autostradale, nel 2018 (al 25 giugno) sono stati registrati 211 episodi tra furti e rapine in danno dei mezzi pesanti, di cui 55 riguardano il furto di gasolio, 74 furti di merce, 75 tentativi di furto, 6 rapine e 1 un furto totale (dati rilevati da fonti interne Polizia Stradale). e aree eo ra c e ma iormente interessate dal fenomeno di aggressione alle merci durante il trasporto sono il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e la Campania. Le merci più colpite sono i ricambi auto, l’elettronica di consumo (televisori, tablet, smartphone, computer ecc.), pneumatici, alimentari e abbigliamento. L’attività di contrasto al fenomeno, condotta dalla Polizia Stradale, ha portato a 6 arresti e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 17 persone.
Come funziona il nuovo sistema di rilevazione della velocità media (SICVe-PM) che sostituisce il tutor? Quali le differenze e i vantaggi rispetto al predecessore? Il sistema SICVe Tutor è stato il primo sistema di misurazione della velocità media: è stato approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2004. Il sistema Tutor a contri uito in modo si ni cativo a una riduzione generale delle velocità di punta e dei comportamenti di guida più aggressivi, a una regolarizzazione delle velocità medie nelle diverse corsie autostradali e ha prodotto una diminuzione degli incidenti stradali con esito mortale e una diminuzione del fenomeno infortunistico.
izzazione delle velocit medie e alla diminuzione degli incidenti stradali
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TIR
INTERVISTA
Il nuovo SICVe-PM costituisce solo un’evoluzione tecnologica del precedente sotto il pro lo della capacità di lettura dei dati identi cativi dei veicoli c e transitano tra un portale e l’altro, ove il sistema è installato. Migliori prestazioni, dunque, rispetto al sistema approvato nel 2004, ma solo per ridurre ulteriormente il margine già minimo di errore degli accoppiamenti tra fotogrammi che ritraggono i veicoli in entrata e in uscita dal tratto soggetto al controllo velocitario. La differenza fondamentale con il vecchio sistema di rilevamento risiede essenzialmente nel software che “cattura” le immagini dei veicoli in transito, le a ina, veri ca la sussistenza di intervalli temporali di transito tra i due portali troppo ristretti rispetto al tempo minimo utilizzato dal conducente di un veicolo che non supera il limite di velocità, e nella velocità di tali calcoli.
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Parlando più in generale, quali sono i fattori che mettono più a rischio la sicurezza e come si può intervenire per migliorarla ancora? La distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata sono tra le prime cause di incidente in grado di mettere seriamente a rischio la sicurezza stradale. Queste circostanze accertate dagli organi di rilevazione, alla base degli incidenti stradali con lesioni a persone, negli ultimi 3 anni sono sostanzialmente invariate. Le cause indicate ricorrono nel 41,5% degli incidenti. La rapida diffusione di smartphone e tablet contribuisce in modo si ni cativo a disto liere l attenzione dei conducenti. Infatti, dal 2010 in poi, lo sviluppo dei social network utilizzabili su smartphone e tablet, presenti a bordo del veicolo, ha cambiato rapidamente le abitudini delle persone, che sempre di più hanno l’esigenza di restare “connesse” al mondo anche durante la guida. Ciò, come è ovvio, ha effetti fortemente negativi sugli incidenti stradali. Per contrastare
queste condotte pericolose la Polizia Stradale sta concentrando le proprie risorse in attività di controllo massivo. Per migliorare la situazione oltre al potenziamento dell’apparato sanzionatorio per chi abusa dei dispositivi mobili mentre guida, l’automazione dei veicoli potrebbe aiutare moltissimo la lotta alla distrazione stradale e compensare, di fatto, questa esigenza di continua connessione digitale e la distrazione che inevitabilmente comporta.
Crede che l’introduzione delle smart road e la digitalizzazione delle infrastrutture saranno determinanti per avere maggiore sicurezza? Gli aiuti alla guida e le auto che si guidano da sole sono la più grande promessa tecnologica del ventunesimo secolo. Tuttavia, anche senza volgere lo sguardo a un futuro in cui le macchine a guida completamente autonoma saranno la maggioranza dei mezzi che percorrono le nostre strade, possiamo già immaginare, nel presente, alcune modi c e dei veicoli c e possono servire a renderli più sicuri. L’automazione delle auto, infatti, non consiste solo nella totale e completa autonomia nella conduzione del veicolo, ma è graduata in relazione al grado di intervento dell’elettronica nei processi di guida. I mezzi a guida assistita sono quei veicoli che, in determinate condizioni ambientali o di criticità, si possono sostituire al conducente e possono svolgere autonomamente tutte le funzioni di guida che questi dovrebbe svolgere. In questo contesto, l’introduzione delle smart road e la digitalizzazione delle infrastrutture avrà un ruolo assolutamente decisivo perché aiuterà il conducente e ridurrà, così, gli effetti della distrazione alla guida che, come si è detto, rappresenta una causa si ni cativa de li incidenti stradali
SETTEMBRE2018
LE PRIME 3 CAUSE DI INCIDENTI
DISTRAZIONE
16%
MANCATO RISPETTO DI SEMAFORI E PRECEDENZE
14,5%
ECCESSO DI VELOCITÀ
10,3%
econdo li ultimi dati ci stat nel in talia sono diminuiti gli incidenti ma è aumentato il numero delle vittime. La distrazione prima causa di incidenti
LONTANI DAL TARGET UE
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ancano solo 2 anni al 2020, data limite per la realizzazione dell’Obiettivo 2020 dell’Unione europea sul dimezzamento dei morti sulle strade, ma il traguardo in Italia sembra ancora lontano. Le notizie giunte dall’Aci e dall’Istat, nel mese di luglio, col consueto rapporto annuale sull’incidentalità raccontano infatti di un Paese che nel 2017 ha visto crescere il numero dei decessi sulle strade del 2,9% (3.378 contro i 3.283 del 2016), anche se sono calati gli incidenti (174.933 rispetto ai 175.791, cioè -0,5%) e i feriti (246.750 contro i 249.175 del 2016, pari al -1%). Tra il 2016 e il 2017, il numero delle vittime nell’Unione europea invece è diminuito mediamente dell’1,6%.
opo la flessione del 2 sul 2015, registriamo quindi di nuovo il segno più, che fa il paio anche con la crescita della mobilità: le prime iscrizioni di veicoli sono aumentate del 7% e il parco veicolare è salito dell’1,7%. Cresciute anche le percorrenze autostradali: +2,2%, con oltre 84 miliardi di km percorsi. Ed è proprio sulle autostrade che sono aumentati gli incidenti (9.395 pari al +0,4%) e i morti (+8%). Secondo l’analisi statistica, le prime vittime sono gli anziani tra i 75 e i 79 anni. In generale, il rischio di rimanere coinvolti in un incidente è più elevato tra giovani e giovanissimi, inizia a decrescere dopo i 25 anni e poi torna a risalire dopo i 70 anni. Le categorie più a rischio restano
gli utenti più fragili, cioè pedoni (600; +5,3%) e motociclisti (735; +11,9%). Distrazione, mancata precedenza e velocità elevata continuano a essere le prime ragioni di incidentalità; queste tre cause sono responsabili complessivamente del 40,8% dei casi. Anche per quel che riguarda le violazioni accertate dalle Forze dell’ordine, la situazione rimane sostanzialmente invariata. Troviamo al primo posto il superamento dei limiti di velocità (2.843.552 casi, pari al +6,9%); l’inosservanza del rispetto della segnaletica (391.369, +7,8%); il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (202.993, +3,4%). Diminuiscono, invece, le sanzioni per l’uso improprio di telefoni cellulari o cuf e o per la uida senza lenti correttive (145.815, 8, n ne, con 2, morti o ni 100 incidenti agosto si conferma il mese più pericoloso considerando che è anche il mese delle grandi partenze per le vacanze.
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LE BUONE PRATICHE DEL TRASPORTO FARMACI La distribuzione dei medicinali non rientra nella normativa ATP ma segue le linee guida della Commissione europea conosciute come Good Distribution Practice. Ecco come funziona la filiera di Antonella Vicini
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Tra 2°e 8° la temperatura di conservazione di vaccini e altri medicinali termosensibili
Tra 18° e 22° la temperatura di conservazione dei farmaci
31,2
MILIARDI DI EURO IL VALORE DELLA PRODUZIONE DI FARMACI IN ITALIA
1a L’ITALIA AL PRIMO POSTO IN EUROPA
Q
uando si parla di made in Italy si pensa subito al cibo, al vino o alla moda, ma c’è anche un altro settore dell’economia in cui l’Italia primeggia, soprattutto in Europa. Con una produzione da 31,2 miliardi di euro, il nostro Paese è il primo produttore farmaceutico all’interno dell’Unione europea e ha superato il primato tedesco soprattutto grazie alle
esportazioni. I dati, resi noti nel mese di luglio da Farmindustria, l’associazione delle imprese del farmaco, mostrano una tendenza che si è consolidata nel tempo: dal 1991 al 2017 l’export farmaceutico italiano infatti è cresciuto di 15 volte. E negli ultimi 10 anni, proprio nel periodo della crisi che ha toccato quasi tutti i settori manifatturieri, ha
registrato la crescita maggiore tra i big europei. Export però fa rima con trasporto. I medicinali, più di altri prodotti, hanno bisogno di procedure di trasporto particolari e di regole stringenti. Siamo infatti di fronte a materiale che in molti casi è termosensibile e che va conservato, stoccato e distribuito a temperature ben definite, rispettando parametri chiari anche per quel che riguarda il livello di umidità e l’esposizione alla luce, sulla base delle indicazioni fornite dai fabbricanti. A dispetto di quello che potrebbe sembrare, il trasporto di farmaci non rientra tecnicamente nelle fattispecie previste dalla normativa ATP, ma segue le cosiddette Buone Pratiche di Distribuzione dei medicinali (BDP), le linee
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LAVORO
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guida del 2013 licenziate dalla Commissione europea e conosciute come Good Distribution Practice (GDP). Si tratta di regole che devono tener conto anche delle differenze di clima all’interno del vasto e variegato territorio comunitario, dove viaggiano anche i farmaci made in Italy. Un fattore, questo, particolarmente importante per mantenere intatte le caratteristiche e quindi anche le proprietà terapeutiche di beni così preziosi per la salute collettiva, oltre che per il benessere dei singoli. Durante i trasferimenti bisogna evitare quindi pericolosi shock termici, mantenendo la catena del freddo a una temperatura inferiore ai 25 °C (di solito si considera una temperatura media fra i 18° e i 22°), ma ci sono dei medicinali, come i vaccini ad esempio, che devono essere conservati fra i 2° e gli 8°C. Questo vale per tutto il percorso di distribuzione che inizia non appena escono dallo stabilimento di produzione con
TIR
la prima movimentazione verso il sito di stoccaggio intermedio da cui si parte, poi, per le destinazioni nali Come si legge anche sul sito del nostro ministero della Salute “quando un medicinale esce dal sito di produzione, entra nel circuito della distribuzione all’ingrosso, per poi accedere alla fase di vendita al dettaglio, operata in Italia esclusivamente dalle farmacie”. È evidente quindi che i viaggi dei farmaci possono essere molto lunghi e articolati in diverse tappe. E per questo è fondamentale che si applichino diligentemente tutte le regole previste dalle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano. A partire dall’organizzazione del magazzino che deve essere predisposto in modo che i medicinali non si deteriorino. È necessario, inoltre, collocare i farmaci in un’area riservata per tenerli ben distinti da altre tipologie di prodotti come i parafarmaci. Non meno importante è
l’area di ricevimento, dove avviene lo scarico, che deve seguire determinati standard di temperatura, umidità e pulizia. Spostiamoci nel magazzino. Qui, come pure all’interno dei veicoli per il trasporto, vanno utilizzati imballaggi ad hoc (sacchetti termici, polistirolo o contenitori di poliuretano), realizzati con contenitori che offrano un’adeguata protezione dalle influenze esterne, inclusa la contaminazione, ed etichettati per fornire informazioni suf cienti sulle condizioni di manipolazione e magazzinaggio e sulle precauzioni da prendere. evidente c e la liera della distribuzione e del trasporto dei medicinali richieda una piani cazione ri orosa e controllata che sarebbe impossibile senza operatori esperti. Come sottolinea la norma italiana, che ricalca quanto prescritto a livello comunitario, particolare attenzione infatti va riservata alla preparazione del personale che maneggia questi prodotti (vedi box). Questo vale in particolare per chi entra in contatto con
Quando un medicinale esce dal sito di produzione, entra nel circuito della distribuzione all’ingrosso, per poi accedere alla fase di vendita al dettaglio
TIR materiali che richiedono condizioni di trattamento più rigorose come i prodotti pericolosi, i materiali radioattivi, le sostanze narcotiche e psicotrope o, appunto, i prodotti termosensibili. Per facilitare la gestione di tutto questo esistono dispositivi che consentono di monitorare i prodotti e la temperatura durante i trasferimenti, come le etichette RFID (Cfr. Tir 213, pagg. 24-25) o altri tipi di tecnologia digitale come gli indicatori di temperatura elettronica che danno informazioni anche sulle condizioni del trasporto. n ne, ma solo in ordine di partecipazione di una trama così complessa, ci sono i veicoli, protagonisti di tutte le varie fasi di distri uzione, no all’ultimo miglio. Il Ministero speci ca c e i farmaci devono essere trasportati in modo da mantenere lungo tutta la catena distributiva una temperatura costante”. I mezzi di trasporto dei medicinali devono quindi essere adeguatamente coibentati, ad eccezione di quei trasporti urgenti che possono avvenire anche su mezzi diversi, a condizione che si utilizzino contenitori in grado di mantenerne l’integrità. Sono realizzati con celle isotermiche, rispettando tutta una serie di accorgimenti tecnici (come la colorazione chiara delle parti esterne) per evitare radiazione termica. È vietato, poi, il trasporto assieme ad altri prodotti che in qualche modo possano danneggiarli o contaminarli se in contatto.
SPECIALIZZATI
La formazione prima di tutto La rete distributiva dei medicinali coinvolge molti operatori. Per questo sono necessari continui aggiornamenti normativi. Nel 2015 la Commissione Ue ha pubblicato le “Linee guida relative alle buone prassi di distribuzione di sostanze attive per la fabbricazione di medicinali per uso umano”. n particolare, uesto documento de nisce un sistema di ualità per l intera liera lo istica partendo dal concetto di assunzione di responsabilità. Si tratta innanzitutto di responsabilità di tutto il personale coinvolto che “dovrebbe ricevere una formazione sulle prescrizioni delle BPD per le sostanze attive e possedere la competenza e l’esperienza adeguate a garantire che le sostanze attive siano adeguatamente trattate, conservate e distribuite”. Le responsabilità di tutto il personale coinvolto nella distribuzione di sostanze attive, inoltre, dovrebbero essere indicate per iscritto, mantenendo un registro di tutta la formazione con valutazioni c e ne documentino l ef cacia
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TIR
NUMERI
LA BANCA D’ITALIA FOTOGRAFA IL TRASPORTO MERCI I Secondo l’ultimo report nel 2017 la bilancia dei pagamenti ha registrato un deficit del trasporto mercantile di quasi 6 miliardi. La nave è la modalità principale se si considerano i volumi importati ed esportati 24
l valore della movimentazione delle merci è un indice importante dello stato di salute dell’economia di un Paese (vedi anche articolo a pag. 12). Non a caso, Banca d’Italia dal 1999 conduce un’indagine presso gli operatori del trasporto internazionale per raccogliere le informazioni utili a tracciare la cosiddetta bilancia dei
IMPORT
VOLUMI IN MILIONI DI TONNELLATE 219,2 236,0 177,4
58,4
25,9
31,8 33,7
60,6
35,0 0,4
1999 2007 2017
70,2
1999 2007 2017
1999 2007 2017
0,4
0,4
1999 2007 2017
61,6 68,1
54,5
51,0 36,9 12,9 20,1
20,1 0,4
1999 2007 2017
0,7
0,6
EXPORT
1999 2007 2017
1999 2007 2017
1999 2007 2017
TIR pa amenti, cio il flusso delle transazioni nazionali effettuate con il resto del mondo. L’ultimo report pubblicato da Banca d’Italia restituisce l’indagine sulle varie modalità di trasporto per il 2017. Secondo l’elaborazione, lo scorso anno la bilancia dei pagamenti ha registrato un de cit dei trasporti mercantili di quasi 6 miliardi di euro. analisi parla di un de cit strutturale che tra il 2007 e il 2017 ha quasi sempre oscillato tra i 5 e i 6 miliardi e che risulta legato principalmente alle basse quote di mercato dei vettori italiani nel settore stradale, soprattutto nell’internazionale. Come evidenziato anche nel
NUMERI
numero 215 di Tir, pag 9, la quota di mercato dei vettori italiani è scesa dal 36,1% del 2004 al 20,2% del 2017. La ripresa dei noli marittimi, invece, ha incrementato sia i pagamenti effettuati a vettori esteri sia gli incassi realizzati dai vettori italiani, inclusi quelli derivanti dall’attività di trasporto di merci al di fuori dell’interscambio commerciale italiano (“estero su estero”), che hanno registrato un si ni cativo aumento dopo il calo del 2016. Analizzando l’incidenza delle singole modalità di trasporto sulle quantità e sul valore dell’interscambio commerciale, emerge che la
nave nel complesso è la modalità principale se si considerano i volumi importati ed esportati (53%, contro il 26% della strada e il 12% complessivo della ferrovia), ma dal punto di vista dei valori la sua incidenza scende al 30%, contro il 45% della strada e il 15% della ferrovia. Fra le varie tavole in appendice alla relazione, abbiamo selezionato quelle relative sia ai volumi di import ed export, sia al valore dell’interscambio per tutte e quattro le modalità di trasporto, nave, treno, strada e aereo info ra ca prende in considerazione i dati del 1999, del 2007 e del 2017.
IMPORT
VOLUMI IN MILIARDI DI EURO 126,7 128,6
153,2
85,2 55,0
63,3
167,2
67,9
32,6 1999 2007 2017
15,8 20,5
1999 2007 2017
1999 2007 2017
26,6
1999 2007 2017
208,7 105,3
124,0
169,6 98,7
69,9
57,6 62,1 30,3
1999 2007 2017
17,9
31,7
49,4
EXPORT
1999 2007 2017
1999 2007 2017
1999 2007 2017
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LA LOGISTICA NELL’ERA BLOCKCHAIN di Paolo Barilari
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Più blocchi di informazioni sono collegati fra di loro come fossero una catena, connessi e crittografati. Ecco come questo sistema di certificazione cambierà il settore dei trasporti
B
lockchain, una parola che si legge e si ascolta sempre più spesso e che potrebbe rivoluzionare il nostro mondo. Ma, come succede per tutte le parole nuove e straniere, anche Blockchain è una formula ancora avvolta nel mistero per la maggior parte di noi. Eppure potrebbe essere la nuova generazione di internet, la parola chiave per una rivoluzione in tanti settori strategici dell'economia. Il concetto di blockchain è stato introdotto nel 2008 da Satoshi Nakamoto, alias segreto dietro il quale si nasconde un misterioso genio della crittografia. Nel 2009 fu eseguita la prima transazione economica via blockchain. Spesso collegata solo all'impiego dei bitcoin, la blockchain ha invece un illimitato campo di azione, toccando praticamente tutti i settori delle
relazioni economiche e produttive. La blockchain è un libro mastro elettronico formato da più blocchi di informazioni collegati come fossero, appunto, una catena. I dati sono messi al sicuro tramite la crittografia. Il collegamento tra loro dei vari blocchi rende impossibile modificare un solo dato senza modificarli tutti. E questo rende sicura la blockchain contro possibili attacchi esterni. In sintesi, la blockchain è una rivoluzionaria rivisitazione del vecchio libro mastro, in versione XXI secolo, dove i dati di una qualsiasi operazione o transazione sono conservati al sicuro in una scatola virtuale che nessuno può modificare. Con la blockchain si crea un grande database distribuito per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi di una rete. Un database strutturato in
SICURO La Blockchain è un database condiviso, decentralizzato, distribuito e criptato con precise regole di sicurezza
BLOCK CHAIN
IMMUTABILE La Blockchain è un database in grado di garantire la assoluta immutabilità e incorruttibilità di tutte le informazioni
A A VUOLE INVIARE DENARO A B
B VIENE CREATO UN BLOCCO CHE RAPPRESENTA LA TRANSAZIONE
BASATO SUL CONSENSO La Blockchain è un archivio aperto a tutti i partecipanti che può essere modificato solo con il consenso di tutti i partecipanti
IL BLOCCO DELLA TRANSAZIONE VIENE TRASMESSO A TUTTI GLI UTENTI DELLA RETE
TUTTI NELLA RETE VERIFICANO LA TRANSAZIONE
IL BLOCCO VERIFICATO E CONTRASSEGNATO CON DATA VIENE COLLEGATO AGLI ALTRI BLOCCHI DELLA CATENA
IL DENARO INVIATO DA A ARRIVA A B
Le parole chiave della BLOCKCHAIN NODO i server di tutti i partecipanti alla blockchain. TRANSAZIONE l’oggetto dello scambio, dati che devono essere verificati approvati e archiviati.
BLOCCO un gruppo di transazioni verificate, approvate e archiviate dai partecipanti alla blockchain.
LEDGER il registro pubblico delle transazioni, registrate in modo immutabile, ordinato e sequenziale. Il Ledger è, in pratica, l’insieme dei blocchi collegati come una catena grazie alla crittografia e agli hash.
K N
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HASH identifica in modo univoco e sicuro ciascun blocco della catena.
TRASPARENTE La Blockchain è trasparente, tutti i partecipanti possono vedere tutto in qualsiasi momento
convalidano la crittografia o i blocchi di transazioni tramite calcoli matematici complessi.
la correttezza e l'immutabilità dei dati e la certezza delle transazioni sono convalidate dalla stessa rete attraverso dei nodi di controllo sparsi tra i numerosi blocchi della catena. Questa flessibilità assoluta unita alla certezza della immutabilità dei dati ha fatto della Blockchain lo strumento attraverso il quale è cresciuto il successo dei bitcoin. La Blockchain però può essere utile in molti altri settori,
oltre a quello delle criptovalute. Nel settore della finanza e delle banche rende possibili transazioni sicure senza intermediari, nel settore delle assicurazioni elimina le frodi, nella sanità e nella pubblica amministrazione consente di gestire i dati dei pazienti e dei cittadini in maniera condivisa, immediata e sicura.
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blocchi, dove sono immagazzinate più transazioni, dati convalidati dalla rete stessa. Insomma, la fine di registri centralizzati i cui dati devono essere confermati da un'autorità centrale – il governo, la banca, le autorità – per passare a una struttura aperta (vedi grafico) molto più rapida e flessibile, in cui
MINER partecipanti alla blockchain che controllano,
ITS
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E nel settore della logistica e dei trasporti? Naturalmente anche in questi due settori la blockchain porta innovazioni in grado di rendere più semplici e veloci molti dei passaggi della liera c e va dalla produzione al consumo. Partendo dal momento della produzione, la blockchain è certamente un prezioso alleato dell'industria 4.0.
TIR La rapidità e la sicurezza nella trasmissione dei dati rendono più fluida la estione della produzione e della logistica, permettendo lo scambio dei dati relativi ai prodotti in una immediata modalità certi cata per uesta capacità di identi care, codi care e tracciare un prodotto, e le transazioni che al prodotto si riferiscono, che la blockchain è uno strumento utilissimo nel settore della produzione e del trasporto degli agroalimentari. racciare la liera, controllare le fasi della produzione, seguire la fase del trasporto e della distribuzione dell'ultimo miglio. La blockchain rende più rapidi e semplici tutte queste attività. Uno degli esempi di utilizzo della blockchain nel settore della produzione e del trasporto vede collaborare dal 2017 il gigante americano Walmart con l'IBM per la creazione di un consorzio che, utilizzando in combinazione intelli enza arti ciale, loc c ain e big data, possa garantire maggiore sicurezza della liera dei prodotti agroalimentari a protezione del consumatore. Questa collaborazione ha permesso di provare l’utilizzo della blockchain per la tracciabilità della carne di maiale in Cina e della frutta negli Stati Uniti. La blockchain ha reso possibile seguire le fasi di lavorazione e tutti gli spostamenti lungo la supply chain, dalla produzione agli scaffali dei negozi. Un test eseguito da Walmart ha mostrato come con la
GENNAIO2017
blockchain il tempo necessario a tracciare il percorso di una confezione di mango dalla fattoria al negozio sia di soli due secondi, rispetto ai giorni o settimane necessari con i vecchi metodi. Qualche anno fa negli Stati Uniti ci fu un’intossicazione dovuta al batterio e-coli presente nel cibo servito dalla catena Chiplote Mexican Food. La blockchain non sarebbe stata in grado di bloccare sul nascere la contaminazione e l'epidemia, ma avrebbe permesso di risalire rapidissimamente alla fonte della contaminazione. Molti altri possono essere i campi in cui questo innovativo sistema può facilitare la vita delle aziende di trasporti e della logistica. Uno dei possibili impieghi è quello della tracciabilità delle spedizioni. La sempre maggiore richiesta di consegne personalizzate potrà essere soddisfatta grazie all’immediata localizzazione e riconoscimento delle merci consentite dalla blockchain. E se pensiamo a una collaborazione tra blockchain e Internet of things, le potenzialità della combinazione sono in nite I costruttori di veicoli industriali potrebbero utilizzarla per rendere più sicuri i dati rilevati dai sensori montati sui camion e inviati alle of cine per monitorare lo stato del veicolo e programmare l'assistenza. Le aziende di trasporto potrebbero invece usare la combinazione IoT e blockchain per controllare la temperatura di tutti i processi relativi e merci deperibili. E per automatizzare la fase degli ordinativi della contrattualistica e della fatturazione.
TIR
MERCATO
SEI MESI DI CRESCITA PER I VEICOLI INDUSTRIALI dati ubblicati da nfia mostrano un mercato in crescita di oltre il nei rimi sei mesi del anc e razie a li incenti i er il rinno o dei eicoli messi in cam o dal Go erno
S
egnali positivi per il mercato dei veicoli industriali. Come testimoniano gli ultimi dati disponibili sulle vendite di autocarri, rimorchi e semirimorchi relativi al primo semestre 2018, sembra proseguire il trend di ripresa che sta interessando tutto il mondo
AUTOCARRI
ptt >3,5 ton
IMMA TRI COLA ZIONI 2018
GIUGNO GENNAIO GIUGNO
14.035 +
dell’automotive. el report periodico di n a, l associazione nazionale liera dell’industria automobilistica, si evidenzia per gli autocarri un incremento a doppia cifra nei primi sei mesi dell’anno in corso. Sono 14.035 in tutto i nuovi libretti di circolazione, il 14,5% in più del primo semestre 2017.
RIMORCHI E SEMIRIMORCHI ptt >3,5 ton
2.301 +
GIUGNO GENNAIO GIUGNO
9.380 +
Dopo il rallentamento di maggio, nel solo mese di giugno sono stati rilasciati 2.301 libretti di circolazione di nuovi autocarri. Questi numeri si allineano con il trend positivo dei mesi scorsi (+13,4% rispetto a giugno 2017). Per quel che riguarda invece rimorchi e semirimorchi pesanti la crescita è del 6,4%, con 9.380 nuovi libretti rispetto agli 8.819 di gennaio-giugno 2017, ripartiti in 818 rimorchi (+0,5%) e 8.562 semirimorchi (+7%). A giugno sono stati rilasciati 1.130 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti con peso a terra superiore a 3.500 kg (+0,3%), suddivisi in 183 rimorchi (+10,9%) e 947 semirimorchi (-1,6%). Si è in linea quindi con i livelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Ricordiamo che anche per quest’anno il Governo ha previsto uno stanziamento di 33,6 milioni di euro da destinare agli investimenti a favore delle imprese di autotrasporto. Una misura che sta contribuendo al rinnovo del parco veicolare circolante in Italia anche se secondo gli ultimi numeri disponi ili, a ne 2 l8 degli autocarri merci, il 75% degli autoveicoli speci ci speciali e il 45% dei trattori stradali circolanti sono risultati appartenere alle categorie ante Euro 4.
1.130 +
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LA MERCE
VOLA di Lucia Angeloni
I
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l cargo aereo mondiale continua Il buon andamento a crescere. Non ai livelli dello del mercato scorso anno, quando la dell’air cargo domanda di trasporto merci via aerea è aumentata del 9%, ovvero è confermato più del doppio rispetto al 2016, sia dalla Iata ma comunque a un buon ritmo. sia dalle stime Secondo le previsioni della Iata, di Boeing. E anche l’associazione internazionale del trasporto aereo, l’incremento per in Italia gli scali l’anno in corso sarà infatti del 4%. stanno puntando E il buon andamento del settore sul segmento a livello mondiale è confermato con investimenti ad hoc: l’esempio di Malpensa e Fiumicino
anche da Boeing che, nel suo ultimo outlook, ha alzato la previsione a lungo termine per i freighter. Secondo il costruttore statunitense, infatti, nei prossimi venti anni il mercato richiederà quasi mille nuovi aerei da destinare al cargo, circa 60 in più rispetto a quanto aveva ipotizzato l’anno precedente. Inoltre quasi 1.700 saranno gli aerei passeggeri che verranno convertiti in aerei merci e che andranno quindi ad accrescere la flotta totale el resto dall inizio dell’anno Boeing ha già ottenuto un centinaio di ordini per aerei cargo. Solo al salone aerospaziale di Farnborough, che si è svolto a luglio, a dimostrazione del rafforzamento globale del mercato
merci, la società si è assicurata 48 ordini e impegni per il B777F e cinque per il più grande B747-F, per un valore complessivo di oltre 15 miliardi di dollari. Cosa sta succedendo invece il Italia? Nel 2016 l’air cargo nel nostro Paese aveva registrato un incremento del 5,9% e lo scorso anno addirittura del 9,2%, secondo i dati riportati da Assaeroporti, l’associazione italiana gestori aeroporti. Nei primi sei mesi del 2018, invece, il cargo aereo è cresciuto solo dello 0,5%, con una piccola ripresa a giugno (+1,6%). In particolare lo scalo di Milano Malpensa, che detiene una quota di mercato di oltre il 50% in Italia, ha registrato un calo del 3% nei primi sei mesi del 2018. “La riduzione dipende in parte del fatto che lo scorso anno si è avuto un primo semestre eccezionale, con volumi molto alti – ha spiegato a Tir Giovanni Costantini, cargo manager di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano -. Lo scorso anno si sono infatti veri cati fenomeni che avevano portato a dirottare parte del traf co c e normalmente viaggia via nave sull’aereo, ad esempio il fallimento nel 2016 dell’Hanjin, la più grossa compagnia di navigazione coreana. Tuttavia se confrontiamo i dati di quest’anno con quelli del 2016, vediamo che abbiamo riportato una crescita del 9,15%, vale a dire un +4,5% l’anno che è la crescita media segnalata dalla Iata”. A preoccupare un po’ è però la riduzione dell’export, che ha sempre trainato la crescita del cargo aereo in Italia. “Nel primo semestre di uest anno i flussi merci in esportazione sono calati del 5% – ha evidenziato il cargo manager di SEA – e questo potrebbe essere un segnale non
bellissimo dal punto di vista economico del Paese”. Le previsioni per l’anno in corso sono comunque positive, con un recu ero a fine anno e una crescita per gli anni a venire. “In questi mesi estivi abbiamo risentito del problema di All Nippon Cargo, che ha dovuto lasciare a terra la flotta per un problema di manutenzione – ha sottolineato Costantini –. Ora dovrebbe però riprendere le rotte verso l’Europa, quindi contiamo di chiudere l’anno con numeri analoghi a quelli del 2017, ovvero 576mila tonnellate di merce. E se continueremo a investire, come in effetti stiamo facendo, anche l’Italia non rimarrà esclusa dalla crescita mondiale”. In cinque anni SEA ha investito oltre 70 milioni di euro per infrastrutture dedicate al traf co car o e altri 60 milioni sono stati investiti da altri operatori del mondo della logistica che utilizzano i magazzini merci aeroportuali. Anche l’aeroporto di Roma Fiumicino, che nei primi sei mesi del 2018 ha registrato un incremento del 15%, si sta preparando a una crescita del cargo. Nei prossimi quattro anni sono stati programmati investimenti per oltre 35 milioni di euro per potenziare l’attività cargo, con l’ampliamento dei piazzali di sosta e degli spazi airside, dedicati alle relative attività e con la realizzazione di una viabilità ad hoc. l traf co merci e uello passeggeri sono, per Fiumicino, un binomio strategico per potenziare la crescita della redditività dei voli di linea, soprattutto per
quanto riguarda il lungo raggio. La nostra peculiarità come aeroporto a vocazione ‘cargo belly’ ci prospetta sviluppi potenziali – ha dichiarato Ugo de Carolis, amministratore delegato di Aeroporti di Roma –. Boeing stima che a livello mondiale il 57% delle merci cargo (esclusi i courier) viaggi nelle stive degli aeromobili passeggeri, un dato che secondo le previsioni può salire al 63% entro il 2035. Su Fiumicino – ha aggiunto – stiamo inoltre individuando alcune fette di mercato, ad alto valore aggiunto,
IL TRAFFICO AIR CARGO P U SCALI ITALIANI U2
8
Malpensa 289.649 Roma
97.423
Bergamo
62.307
Venezia
32.987
Bologna
26.671
valori in tonnellate
strettamente legate alle esigenze del territorio. Penso alle merci che necessitano di essere consegnate in tempi brevi come, ad esempio, i prodotti agroalimentari, provenienti dal Centro e Sud Italia. Ma anche a settori pi speci ci, uali la componentistica tecnologica, l’artigianato e il settore moda e farmaceutico. Quest’ultimo, nella nostra Regione, vede un importante distretto produttivo. In epoca digitale il commercio non può prescindere dal trasporto cargo”.
TECNICA
TIR
Quasi tutti i costruttori vedono la trazione elettrica come il naturale successore del diesel. Il presente è in città mentre per il lungo raggio ci vorrà ancora qualche anno. I modelli sul mercato di Emanuela Stifano
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I PESANTI SCOPRONO L’ELETTRICO È
Questi i denominatori comuni: batterie agli ioni di litio, mission (ultimo miglio e raccolta ri uti , carica rapida e carica tradizionale. Ma ci sono ancora diversi limiti. Quello certamente più discusso è l’autonomia oltre all’assenza di un’adeguata rete di ricarica. Inoltre, secondo uno studio presentato dal Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, se si confrontano due trattori – uno a diesel, l’altro elettrico – in un’applicazione di lungo raggio, risulta che, a fronte
SETTEMBRE2018
di una riduzione del 42,87% della CO2, il costo totale della versione elettrica è superiore del 40% rispetto alla versione diesel. Tutto ciò fa presupporre che, almeno per alcuni anni, i motori a combustione interna saranno ancora il punto di riferimento del trasporto delle merci, per lo meno per la lunga percorrenza. In città, invece, è diverso. L’ultimo miglio è lo scenario perfetto per le prove generali dell’elettrico, anche per i pesanti.
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ancora presto per parlare di rivoluzione elettrica nel trasporto pesante. Però qualcosa si sta muovendo, soprattutto nei centri urbani: quasi tutti i costruttori, negli ultimi mesi, hanno annunciato novità in questo senso. D’altro canto Bruxelles insiste nel porre obiettivi in termini di riduzione di CO2. La tendenza è quindi quella di andare verso una diffusione spinta della trazione elettrica. Tutti prossimi al lancio, previsto mediamente, tra il 2019 e il 2021.
PRODUZIONE NEL 2021 MAN, che già nel 2012 aveva
presentato Metropolis, un concept di trattore stradale elettrico azionato unicamente a batteria, allo IAA (Hannover, 20-27 settembre 2 8 presenterà uf cialmente e , una motrice per la distri uzione, completamente elettrica, con telaio a cassa mo ile in con urazione assiale x2 l modello da 2 tonnellate asato su uello del “tradizionale”, le batterie possono essere montate al di sotto della cabina di guida e lateralmente sul telaio, l’autonomia dichiarata è di 180 km. Il motore elettrico centrale sul telaio a una potenza di 264 kW e trasmette una coppia da 3100 Nm alle ruote di comando senza in rana i pensato per diverse applicazioni cittadine e diversi allestimenti, dal trasporto di carico secco o refri erato, alla raccolta dei ri uti
DALLA DISTRIBUZIONE MERCI ALLA RACCOLTA RIFIUTI
Volvo Trucks si propone con due veicoli elettrici, Volvo FL Electric e FE Electric, la cui produzione e vendita in Europa inizierà nel 2019. FL ha
un PTT di 16 tonnellate ed è concepito per la distribuzione merci e la raccolta ri uti onta un motore elettrico da 8 , lo stocca io dell’energia avviene in 2-6 batterie agli ioni di litio per un totale di 100-300 kWh. FE è progettato per operazioni più pesanti, ma si resta comun ue in am ito ur ano con un peso a terra no a 2 tonnellate, sarà disponibile in più versioni, ad esempio con la cabina con ingresso ribassato. Quanto alla catena cinematica, due motori elettrici con potenza massima di 2 di potenza continua e la trasmissione Volvo a due velocità garantiranno una coppia massima di 850 Nm. La ricarica di entrambi i modelli può avvenire sia tramite la normale rete elettrica 22 , sia con stazioni di ricarica rapida Cambiano, naturalmente, i tempi di ricarica: nel primo caso sono necessarie circa ore o Po er ar in nel secondo caso 2 circa ora e mezza autonomia di stimata no a 2 m, uella di no a
GAMMA COMPLETA DA 3,5 A 26 TON Renault Trucks introdurrà, nel corso del 2019, la
e ide ello speci co, la gamma Z.E da 3,5 a 26 Ton, composta dai modelli aster , mission di Master Z.E. è il last miles: possiede lo stesso carico utile del Renault Master in versione diesel, grazie all’alloggiamento delle batterie sotto ai sedili anteriori. Sei le versioni – quattro versioni furgone e due pianalecabina – sei le ore necessarie per ricaricarlo. Quanto alla gamma D, siamo nel medio tonnellaggio: D Z.E. sarà disponi ile in versione on ottimizzata massa tecnica , on per la distri uzione ur ana e la distri uzione a temperatura controllata ide , invece, sarà disponi ile in versione 2 on massa tecnica 2 on per la raccolta dei ri uti n tema di autonomia, enault ruc s propone un approccio c e si pu de nire sartoriale l ottimo sono i m, ma a seconda dell uso e della conse uente con urazione delle atterie, saranno disponi ili altre varianti, tese a conservare il carico utile e la competitività economica. Le batterie possono essere ricaricate completamente in corrente continua in 1-2 ore da n corrente alternata sono invece necessarie circa 12 ore per una batteria da 300 kWh.
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LAVORO DISTRIBUZIONE FINO A 40 TON
DAF Trucks sta mettendo a punto la prima serie di CF elettrici, e lo sta facendo lavorando sull’ultima versione del CF, in collaborazione con VDL, azienda olandese di rande esperienza nell elettri cazione dei veicoli industriali, soprattutto per il trasporto pubblico. I CF in versione elettrica dispongono infatti della tecnologia VDL E-Power, che consente zero emissioni e rumorosità estremamente bassa. Quanto alle caratteristiche tecniche, si tratta di un trattore x2 pensato per la distri uzione no a on in aree urbane, utilizzando semirimorchi a uno o due assali. Il centro del sistema propulsivo è il motore elettrico da 210 kW, che viene alimentato dal pacco batterie agli ioni di litio con capacità di 170 kWh. Il CF elettrico ha un’autonomia approssimativa di 100 km. La ricarica veloce delle batterie può essere effettuata in 30 minuti, mentre la ricarica completa si effettua in un’ora e mezza.
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REALTÀ PER IL TRAFFICO METROPOLITANO Daimler ha presentato allo IAA di due anni fa il prototipo di Urban e-Truck, l’elettrico da 25 Ton carico utile di 2,8 on su cui sta portando avanti una sperimentazione. Dall’aspetto decisamente futuristico soprattutto per quanto attiene l’interno della cabina, al momento dispone di un’autonomia di circa 200 km. Per potersi adattare alle diverse possibilità di impiego, i veicoli 18 e 25 tonnellate sono dotati, in fase di sperimentazione, di semirimorchio frigorifero, container e cassonato. L’entrata in produzione è ipotizzata per il 2020. È invece già realtà l’autocarro leggero elettrico Fuso eCanter: con 100 chilometri di autonomia e una velocità che non può superare gli 80 km/h, è destinato al traf co metropolitano, dove si muove in agilità.
AGGIO R O G N U L L I R I PE ANCORA LIMIT ancora molto basse. Ad essere La strada che le trazioni elettriche dovranno percorrere per imporsi nelle applicazioni di lungo raggio, invece, è ancora lunga. limiti odierni sono evidenti: la rete autostradale non è dotata di adeguate infrastrutture che permettano la ricarica dei veicoli, e le autonomie dei mezzi – salvo rare eccezioni – sono
invece molto alti sono i costi delle batterie, dunque al momento impossi ile o uasi pensare a missioni internazionali con truck elettrici. Ma di sicuro la maggior parte dei costruttori è al lavoro anche in questo senso. Secondo gli esperti, si procederà per step: attualmente stiamo vivendo una sorta di fase pilota, il prossimo passo potrebbe essere l’ibridizzazione, ossia un sistema capace di essere economicamente
e tecnicamente sostenibile. Nel lungo periodo si potrebbe giungere agli autocarri 100% elettrici, oppure, in alternativa, il veicolo potrebbe essere alimentato direttamente dalla rete, ma i sistemi elettrici stradali (ERS, Electric Road stems ric iedono investimenti elevati. Fermo restando che ci sono costruttori che hanno detto no all’elettrico sui pesanti: Iveco ha infatti disegnato il suo concept a impatto zero prevedendo l’impiego di una tecnologia a gas naturale liquefatto o l’utilizzo di biometano.
AUTONOMIA FINO A 800 KM Tesla, con il modello Semi, si dà al lungo raggio. Mosso da quattro motori elettrici indipendenti collegati alle 4 ruote posteriori della motrice, dichiara un’autonomia no a 8 c ilometri e un carico utile no a 36 tonnellate di carico. Al posto del classico cruscotto in cabina ci sono due grandi touchscreen. Le telecamere lavorano insieme agli altri sensori di navigazione del camion per la guida con il pilota automatico. La seduta è prevista al centro della cabina. Dovrebbe entrare in produzione dal 2019.
STRADE ELETTRIFICATE IN GERMANIA Scania è partner del progetto di ricerca estito da ol s a en roup esearc teso a sviluppare strade elettri cate in ermania l costruttore metterà a disposizione due prototipi di veicoli ibridi elettrici pensati per il trasporto lungo raggio con due differenti sistemi di propulsione: uno avrà una singola batteria con una capacità di 15 kWh, l’altro diverse batterie per una maggiore capacità. I mezzi usati nei test saranno dotati di un collettore di potenza a pantografo di Siemens montato sul telaio dietro alla cabina. Le tematiche analizzate riguarderanno il sistema di propulsione, la gestione dell’energia, la trasmissione ibrida, l’invecchiamento delle batterie e il sistema di raffreddamento. Un progetto che potrebbe essere realizzato in Italia dalla Brebemi.
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GERMANIA
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NUOVA GESTIONE PER IL PEDAGGIO AI TIR
L’ECONOMIA DELL’OVEST VIAGGIA CON I TRASPORTATORI DELL’EST
oll Collect, ovvero il sistema di riscossione del pedaggio pagato dai veicoli da trasporto merci per il transito lungo la rete autostradale tedesca, universalmente conosciuto come Maut, sarà gestito da un nuovo gruppo a partire dal 1° marzo 2019. Non è escluso che possano di nuovo essere almeno alcuni degli attuali gestori, Telekom, Daimler e o route, a ricon uistare l incarico, ma il overno federale tedesco vuole comunque riscrivere gran parte dell’accordo, soprattutto per quanto riguarda la parte economica e quella delle responsabilità legali. La gestione sarà in mano allo Stato soltanto per pochi mesi, in attesa dei risultati del bando di gara, mentre il governo ha rassicurato tutti i dipendenti di Toll Collect che sia durante il periodo transitorio sia con la nuova gestione le condizioni di contratto per loro non cambieranno. A contendersi il ricco contratto di gestione del Maut ci sono diversi gruppi europei, tra i quali il consorzio franco-tedesco Telekom/Vinci, l’italiana Atlantia/ Autostrada Tech, il gruppo Continental/IBM/Abertis, il gruppo PPF della Repubblica Ceca e l’azienda slovacca Sky Toll. Ogni anno con il Maut il governo tedesco incassa 12 miliardi di euro. E la rendita da pedaggi è destinata ad aumentare notevolmente, considerando che dal 1° luglio scorso il Maut è stato esteso anche a un’alta percentuale di strade statali, in attuazione delle norme sul pedaggio del Federal Tunk Road Toll Act del 31 marzo scorso, che ne stabilisce l’inclusione. Ora i chilometri soggetti al pedaggio in Germania sono saliti a ben 52.000 e a pagare sono tutti i veicoli dalle 7,5 tonnellate in poi. Tutti gli utili derivanti dal Maut, dichiara il ministro tedesco dei Trasporti, Steffen Bilger, saranno reinvestiti nella rete stradale e autostradale per aumentare il livello di sicurezza.
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e il cabotaggio in Europa è dominato dalle aziende di autotrasporto dei Paesi dell’Est, il motivo è chiaro. Inizia così un articolo pubblicato sul sito polacco Trans.info. Nel 2017, ricorda Trans.info, il numero dei trasporti in regime di cabotaggio in Europa è salito del 17%. E una gran parte è stata effettuata da veicoli dell’Europa dell’Est. Lo scorso anno i trasporti di aziende romene sono cresciuti del 29% mentre quelli delle polacche del 38%. I camion lituani hanno registrato un aumento di lavoro dell’83%, quelli croati addirittura del 308%. Questi dati sono stati resi noti dall’associazione belga Febetra in base alla divulgazione dei dati uf ciali di urostat E gli stessi dati mostrano come le aziende di autotrasporto dell’Europa occidentale stiano perdendo quote di mercato. Naturalmente sull’argomento i punti di vista sono diversi. Se i Paesi occidentali osservano con preoccupazione l’aumento del cabotaggio gestito da aziende orientali, e accusano pratiche di concorrenza sleale, nei Paesi dell’Est il cabotaggio è fonte di ricchezza. Se la situazione è arrivata a questo punto, commenta l’articolo di Trans.info, è anche perché le aziende dell’Europa dell’Est sono in grado di rispondere a una crescente domanda di trasporto merci, proprio mentre nei Paesi occidentali la mancanza di camionisti risc ia di inceppare tutta la liera logistica. L’articolo, provenendo da fonte polacca, è chiaramente a favore delle aziende di autotrasporto dei Paesi dell’Est, ma non tratta l’argomento scottante del cabotaggio illegale e del dumping messo in atto da alcuni degli autotrasportatori di quei Paesi. Le aziende italiane non temono il cabotaggio effettuato secondo le regole, ma sono seriamente danneggiate da chi gioca al ribasso per conquistare slealmente quote di mercato.
NEWS ROMANIA
GRAN BRETAGNA
TRASPORTO IN CRESCITA MA MANCANO LE INFRASTRUTTURE
CRESCE IL NUMERO DELLE AZIENDE
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n Romania il settore dei trasporti attraversa un periodo favorevole, legato al contesto economico e all’aumento dei consumi privati, che nel 2017 è salito di più del 10%. Quasi un quarto dei servizi esportati dalla Romania, del valore di 20 miliardi di euro, sono stati effettuati dall’industria dei trasporti su strada. Tuttavia, le infrastrutture rimangono un grosso ostacolo allo sviluppo del settore e, in generale, all’economia nazionale con solo 800 km di autostrada e altri 60 km che saranno inaugurati nel 2018. E non è solo la quantità ma anche la qualità dell’infrastruttura a limitare la capacità di crescita della Romania, che nell’indice di competitività globale del WEF - World Economic Forum - per il 2017 perde sei posizioni rispetto al 2 , classi candosi al 8 posto su Paesi
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ati contrastanti arrivano dal settore trasporti e logistica in Gran Bretagna. Nel 2017 gli utili non distribuiti – la frazione degli utili conseguiti da un’impresa nel corso dell’esercizio, non distribuita in dividendi ma reinvestita nel patrimonio sociale – sono calati del 96% rispetto al 2016 (fonte Credisafe). In crescita anche il volume di debiti dovuti dal settore trasporti, che ha raggiunto oltre 2,8 milioni di sterline (+74,1% in tre mesi) così come è aumentato del 70% il monte di crediti che il settore reclama verso i fornitori che non pagano. åNonostante questi dati negativi il ritmo di chiusura delle aziende è rallentato e il numero delle aziende in attività ha raggiunto il volume più alto da oltre un anno, a quota 128.583 (+34,3%).
SPAGNA
FRANCIA
IL G27 DELLE ASSOCIAZIONI CHIEDE UN AUMENTO DEL PTT
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ono ventisette le associazioni di categoria spagnole che si sono unite per analizzare la situazione e raggiungere l’obiettivo di una maggiore competitività sostenibile del settore dei trasporti. Questa alleanza – seppur limitata e temporanea – di tutte le associazioni spagnole è stata ribattezzata dalla stampa come il G27 dell’autotrasporto e della logistica iberica. Tra le prime modi c e ric ieste dalle associazioni c l aumento da 40 a 44 tonnellate del peso totale ammesso per i veicoli industriali Una modi ca c e, secondo il ruppo G27, contribuirebbe alla diminuzione dell’inquinamento oltre che a risolvere il problema della ormai cronica mancanza di autisti professionali.
UN PONTE SU TRE HA BISOGNO DI CURE
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iù informazioni sullo stato di manutenzione delle infrastrutture viarie in Francia: questo l’obiettivo del governo francese. Preoccupate dello stato di ponti, viadotti e tunnel, soprattutto dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, le autorità francesi hanno dichiarato che il 7% dei ponti autostradali gestiti direttamente dallo Stato potrebbero presentare, nel futuro, effettivi rischi di crollo. E che un ponte su tre lungo la rete stradale ha bisogno di riparazioni. Una situazione a rischio a macchia di leopardo, con alcune regioni francesi che hanno sul loro territorio strade ponti e tunnel in condizioni peggiori della media nazionale. Da questa rilevazione delle condizioni sono esclusi i 380.000 km di strade dipartimentali, che potrebbero versare in simili condizioni.
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TIR
FISCO
ATTENTI AGLI ERRORI Entro il prossimo 31 ottobre inviata la dichiarazione dei gli ultimi controlli da fare il rischio di sanzioni e per gli importi da pagare
deve essere redditi. Ecco per non correre non sbagliare
di Angelo Ciaravolo
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È
in dirittura d’arrivo l’operazione dichiarazioni dei redditi. Ma prima dell invio de nitivo, da effettuare in via telematica entro il prossimo otto re, conviene ricontrollare i relativi modelli edditi, rap e Studi di settore) in considerazione del rischio e delle sanzioni derivanti da eventuali sviste e/o distrazioni nella trascrizione dei diversi campi (alcuni di questi errori potrebbero costare molto cari poic andre ero a riflettersi sull’ammontare dell’imponibile e quindi sulle tasse da pagare. ltri, invece, sono da evitare perché comunque sanzionati). Intanto ricordiamo che soltanto lo scorso luglio sono arrivati gli attesi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sugli studi di settore in particolare, per li autotrasportatori non con rui , stato c iarito cosa fare nei casi di effetti anomali in sede di calcolo del risultato di con ruità noltre,
il ministero dell’Economia ha comunicato li importi de nitivi delle deduzioni forfettarie, per il periodo d imposta 2 , riservate agli autotrasportatori (38 euro al iorno, contro i euro de li scorsi anni, per i via i fuori dal Comune mentre per quelli all’interno del Comune l’importo spettante di , euro Pertanto, il primo consi lio di veri care se sono stati riportati correttamente i nuovi importi nei uadri codici e e 22 codici e n caso contrario, al ne di evitare la noti ca di un atto impositivo, occorrerà provvedere alla relativa correzione, se la dic iarazione non stata ancora trasmessa e invece il modello stato ià inviato, occorrerà presentare una correttiva nei termini e versare le ma iori imposte e le sanzioni, utilizzando il ravvedimento operoso. Ecco allora un breve decalogo dei principali controlli
da fare e i consi li di come correggere eventuali errori.
QUADRI RU E RS Le imprese di autotrasporto dovranno veri care la correttezza dei dati contabili esposti nel uadro U, relativamente ai crediti d’imposta spettanti recupero del contri uto , formazione professionale, caro petrolio ecc.). Ricordiamo che i crediti possono essere utilizzati in compensazione orizzontale (possono quindi servire per diminuire le imposte da pagare; va ricordato inoltre che non concorrono alla formazione del reddito ltre al uadro U, un occhio particolare anche al uadro el modulo, occorre indicare obbligatoriamente la modalità di conservazione delle scritture contabili nel periodo d imposta 2 in particolare, va indicata la casella , se il contribuente ha conservato in modalità elettronica almeno un documento rilevante ai ni tri utari oppure la casella 2, se non ha conservato alcun documento in modalità elettronica noltre, sempre nel uadro , i so etti persone sic e e società di persone c e usufruiscono della deduzione (aiuto alla crescita economica) dal reddito complessivo netto dovranno applicare le regole previste ià nel 2 , ossia, allineare le modalità di calcolo della base imponibile ACE a quella delle società di capitali.
STUDI DI SETTORE Per l’ultimo anno gli autotrasportatori dovranno
TIR prestare attenzione a questo modello n particolare, dovranno controllare la completezza dei dati contabili incrociandoli con i vari modelli comunicati ad esempio, con i ricavi riportati nel quadro o , per effetto dei c iarimenti forniti recentemente dall enzia delle ntrate, li autotrasportatori che annotano nel primo trimestre di quest’anno le fatture emesse nell ultimo trimestre del 2 , nel caso di non congruità con gli studi di settore 8U, anno la possi ilità di segnalare l’anomalia nel campo ote a iuntive al ne di consentire a li uf ci nanziari una valutazione più opportuna delle risultanze di non congruità.
SPESE SANITARIE E FAMILIARI A CARICO Quando ci si accorge di non aver riportato l’esatto ammontare delle spese sanitarie oppure di aver ritrovato copia dei iusti cativi soltanto successivamente all’invio della dichiarazione dei redditi, c sempre tempo per rimediare (basterà presentare una dichiarazione integrativa per retti care o inte rare i dati esposti nella precedente dichiarazione). L’integrativa può essere presentata
FISCO
in via telematica, direttamente o tramite un intermediario). ltro controllo da fare, oltre all’ammontare dei rimborsi ricevuti nel 2 , uello dei familiari a carico c e deve essere riportato con precisione unitamente al codice scale, per non subire i controlli del Fisco e le relative sanzioni.
da ilancio, metodo scale, metodo forfetario ecc , da non dimenticare, anc e un attenta veri ca de li importi delle deduzioni spettanti per il personale dipendente, compresa la misura della deduzione del costo del lavoro.
IRAP
utti i documenti iusti cativi delle spese che danno diritto a detrazioni e o a deduzioni, dovranno essere conservati no al quinto anno successivo a quello di presentazione per i redditi 2 , no al dicem re 2 2
Occhio alle modalità di determinazione della base imponi ile P, secondo i vari metodi previsti dalla le e, a seconda della tipologia di contribuente (metodo
CONSERVAZIONE DEI GIUSTIFICATIVI
I CONTROLLI PRIMA DI PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI FRONTESPIZIO: VISTO DI CONFORMITÀ, FIRMA DELL’ORGANO DI CONTROLLO,CODICE FISCALE QUADRO RU: AMMONTARE DEI CREDITI D’IMPOSTA SPETTANTI E RELATIVE COMPENSAZIONI QUADRO RS: RIDETERMINAZIONE DEGLI ACCONTI, PERDITE PREGRESSE, CONSERVAZIONE DOCUMENTI STUDI DI SETTORE: DATI CONTABILI INCROCIATI CON QUELLI INDICATI NEI QUADRI RG E RF
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LAVORO
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IL DECRETO DIGNITÀ È LEGGE La durata del contratto non può superare i 12 mesi, che possono arrivare a 24 se viene inserita la causale. Le proroghe possibili al contratto vengono ridotte da 5 a 4
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on l’obiettivo dichiarato di dare una spallata alla precarietà è approdata sulla azzetta Uf ciale n 8 la e e a osto 2 8, n di conversione del Decreto Dignità n 8 2 8 Vediamo le principali novità: innanzitutto viene ridotta la durata massima dei contratti a termine da a 2 mesi, comprensiva di proro e e rinnovi noltre, il contratto a termine “libero” potrà essere sottoscritto solo se non supera i 2 mesi di durata opo tale limite vengono ripristinate le causali , ovvero le ra ioni c e iusti cano il ricorso da parte delle imprese all’indicazione di un termine al contratto di lavoro l datore di lavoro dovrà speci care l’insorgenza di almeno una delle se uenti condizioni, ossia l’esistenza di esigenze temporanee e o ettive, estranee all ordinaria attività, ovvero esi enze sostitutive di altri lavoratori nonché le esigenze connesse
a incrementi temporanei, si ni cativi e non pro ramma ili dell attività ordinaria e proro e possibili al contratto vengono ridotte da a ntro il limite dei 2 mesi il contratto li eramente proro a ile, viceversa in tutti i casi di rinnovo ovvero per le proroghe c e eccedono i 2 mesi iso nerà indicare la causale Se la durata del primo contratto supera i 2 mesi senza l’apposizione della causale oppure se il contratto viene rinnovato o prorogato senza causali sempre per una durata superiore ai 2 mesi vi è la trasformazione in contratto a tempo determinato Le nuove regole valgono per i contratti a termine stipulati dal lu lio 2 8 ven ono fatti salvi dalle nuove misure legislative relative ai limiti di durata e alle causali o li atorie, i contratti a tempo determinato stipulati sino al otto re 2 8 in particolare, le nuove regole si applicheranno ai rinnovi dei contratti a termine
e alle proroghe stipulate a partire dal novem re 2 8 Sono esentati da tale disciplina i contratti per attività stagionale che potranno essere prorogati e rinnovati liberamente senza l indicazione delle causali
NELLA LEGGE ANCHE LA LOTTA ALLA DELOCALIZZAZIONE Tra le novità contenute nel Decreto i nità, convertito in e e, ci sono le misure contro il fenomeno della delocalizzazione produttiva delle imprese, ovvero lo spostamento in altri Paesi di processi produttivi o di fasi di lavorazione art prevede infatti la decadenza dai ene ci per le imprese che hanno usufruito di un aiuto di Stato per effettuare investimenti produttivi e che delocalizzano l’attività economica entro cinque anni dalla conclusione dell iniziativa a evolata n caso di localizzazione nell Ue, l impresa dovrà restituire l aiuto con li interessi, mentre in caso di localizzazione in tati extra Ue o extra ee, oltre alla restituzione degli aiuti dovrà pagare una sanzione amministrativa che va da due a quattro volte l’importo dell’aiuto fruito
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nche i rider adesso hanno il contratto l 8 lu lio, infatti, le parti sottoscrittici il contratto nazionale lo istica, trasporto merci e spedizione, in attuazione dell’accordo di rinnovo del dicem re 2 , anno raggiunto un’intesa per cui anche ai lavoratori che svolgono l’attività di logistica distributiva attraverso l utilizzo di cicli, ciclomotori e motocicli, si applic eranno le tutele contrattuali vedi art a pa 2 cco i punti salienti dell intesa INQUADRAMENTO: i rider verranno inquadrati nell’ambito dell’area professionale dedicata al personale viaggiante e ad essi verranno assegnati due speci ci parametri della scala classi catoria contrattuale l personale che utilizza cicli sarà asse nato il valore della scala parametrale, c e dopo mesi di permanenza passerà al valore l personale c e utilizza ciclomotori e motocicli sarà assegnato il valore della scala parametrale,
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CONTRATTO ANCHE PER I RIDER L’accordo prevede le tutele, salariali, assicurative, previdenziali, tipiche del rapporto subordinato e quelle contrattuali come assistenza sanitaria integrativa e bilateralità il uale trascorsi mesi passerà al valore e dopo ulteriori mesi passerà al valore ORARIO DI LAVORO: tali lavoratori sono stati uali cati discontinui con un orario ordinario di lavoro settimanale pari a 39 ore distribuibili sino a un massimo di iorni nell arco della settimana e conguagliabile nell’arco di settimane a prestazione lavorativa giornaliera ordinaria può essere distribuita su un nastro lavorativo di ore e pu essere articolata da un minimo di 2 ore a un massimo di 8 ore estensi ili a nel caso in cui il lavoratore venga adi ito, per parte della prestazione, ad attività di ma azzino PART TIME: la durata della prestazione a tempo parziale
non potrà essere inferiore a ore settimanali con un minimo di 2 ore iornaliere a variazione in aumento della durata della prestazione lavorativa nonché la modi ca della collocazione della stessa deve essere comunicata da parte dell’azienda al lavoratore con un preavviso di almeno ore APPRENDISTATO: l’assunzione in apprendistato è ammessa per una durata massima di anni, ferma restando la retribuzione del livello di in uadramento DPI: nel rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro i rider devono essere dotati di dispositivi di protezione individuale, uali casc etti, luci di segnalazione e indumenti ad alta visi ilità ASSICURAZIONE CONTRO TERZI: anche le biciclette dovranno essere coperte da assicurazione per responsabilità contro terzi a carico dell azienda
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NORMATIVE
FORMAZIONE 2018: STANZIATI 9,6 MILIONI PER LE IMPRESE Il ministero dei Trasporti ha emanato il provvedimento per l’erogazione dei contributi alla formazione. Il Decreto stanzia 9,6 milioni a favore delle imprese di autotrasporto che ne facciano richiesta, specificando il piano formativo che vogliono svolgere, il calendario delle lezioni, il preventivo dei costi da sostenere e l’ente attuatore del progetto.
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ome negli ultimi due anni, le domande vanno presentate in via telematica sul sito www.ilportaledellautomobilista.it, con la compilazione online degli elementi richiesti e la sottoscrizione, con rma di itale, dell azienda o della cooperativa o consorzio proponente. I termini per la presentazione delle istanze vanno dal 25 settembre al 29 ottobre 2018. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda; in caso di più domande, quelle presentate successivamente alla prima vengono escluse. A differenza degli anni precedenti, è stato previsto un limite massimo alla richiesta dei contri uti diversi cato a seconda della tipolo ia dell impresa ric iedente mila euro per microimprese (con meno di 10 dipendenti), 50mila per imprese piccole (con meno di 50 dipendenti), 130mila per imprese medie (con meno di 250 dipendenti) e 200mila per imprese grandi (da 250 dipendenti in su). Anche per i consorzi e le cooperative stato ssato un tetto, pari alla somma delle imprese che ne fanno parte, con il limite massimo di 800mila euro. Tutte le domande presentate nei termini e in regola verranno giudicate ammissibili, per silenzio assenso, da una speci ca ommissione
ministeriale che, in caso contrario, comunicherà l inammissi ilità dell istanza all impresa via P , entro il 29 novembre 2018, e che – novità di uest anno – provvederà poi a pubblicare sul sito del inistero l elenco delle domande, con l indicazione delle somme ric ieste a preventivo Le imprese ammesse a contributo potranno svolgere il loro programma formativo dal 4 dicembre 2018 al 3 giugno 2019. Riguardo le ore di formazione erogabili, il nuovo Decreto prevede che queste possano arrivare no a 2 , per il personale conducente, e a per gli altri dipendenti (per la formazione a distanza, viene confermato il massimo del 20% del totale delle ore di docenza). l termine delle attività formative l impresa dovrà presentare, sempre online, la rendicontazione economica e amministrativa del progetto – certi cata da un revisore le ale – entro iorni dall ultima lezione svolta
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Cisternette: niente obbligo di targa in fattura elettronica
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rose uono i c iarimenti dell enzia delle Dogane sulle formalità legate alla fatturazione elettronica per l ac uisto di car uranti per autotrazione, entrata in vigore dal 1° luglio scorso con l unica eccezione rappresentata dai rifornimenti presso impianti stradali di distribuzione, per i quali il Decreto Legge 79/2018 ha stabilito un rinvio al 1° gennaio 2019. Oggetto del chiarimento sono stati gli acquisti di gasolio effettuati da imprese di autotrasporto che poi provvedono a stoccarlo all interno di impianti di distribuzione privati (cd. cisternette) utilizzati per il rifornimento dei propri automezzi Per uesta fattispecie, la precedente circolare delle Dogane aveva fatto sorgere il dubbio se la fattura elettronica dovesse riportare obbligatoriamente la targa dei mezzi riforniti o da rifornire , tenuto conto c e uest ultima indicazione, benché non obbligatoria da un punto di vista scale, era stata invece ritenuta fondamentale dalla stessa Agenzia per il recupero delle accise alla stregua di quanto già avveniva con la fattura cartacea. ella nota del 2 lu lio l enzia a speci cato c e l o li atorietà della presenza della tar a nel documento elettronico ri uarda, per i ni c e ui interessano, quei veicoli che si riforniscono presso impianti di distribuzione stradale di carburanti”; “per le cessioni di gasolio destinate a rifornire distributori privati di carburanti dai quali si approvvigionano veicoli poi indicati nella dichiarazione… resta non ric iesta l indicazione in fattura della tar a del mezzo di trasporto, in quanto tale modalità di fornitura osserva speci c e disposizioni n altre parole per uesto tipo di ac uisti di car urante, per il rim orso delle accise, non ric iesta l indicazione in fattura delle targhe dei veicoli.
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Investimenti 2018: al via le domande per i contributi
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al lu lio scorso e no al aprile 2 possibile presentare domanda per i contributi a li investimenti per l autotrasporto 2 8 La richiesta va presentata solo in via telematica, accedendo al sito www.ilportaledellautomobilista.it. Ogni impresa, sia singolarmente che eventualmente in cooperativa o consorzio con altre, può presentare una sola domanda no a mila euro di contri uti, per qualunque tipologia di investimenti effettuati nel periodo che va dal 18 luglio 2018 al 15 aprile 2019. entità massima dei ene ci la se uente - per gli autoveicoli a trazione alternativa di massa compresa tra 3,5 e 7 Ton, si va dai 4.000 euro, per quelli alimentati a metano CNG e per la motorizzazione ibrida, no ai , per uelli ad alimentazione totalmente elettrica; per quelli di massa pari o superiore a 7 Ton, si va dagli 8mila a veicolo, per quelli alimentati a metano CNG, sino ai 20.000, per quelli alimentati a gas naturale li uefatto o i rida Per i dispositivi di riconversione a veicolo elettrico è previsto un contributo pari al 40% dei loro costi, con un massimo di 1.500 euro; - per i nuovi Euro 6 (con contestuale rottamazione di altro autoveicolo vecchio), si va dai 5.000 euro per gli autoveicoli di massa tra , e on, no ai per quelli di massa pari o superiore a 16 Ton; - per i rimorchi e S/R per trasporto combinato, dal 10% al 20% del totale del loro costo, con un tetto massimo di 5mila euro, rispettivamente per le imprese medie e per uelle piccole Per le acquisizioni fatte da imprese grandi (con oltre 250 dipendenti o milioni di ilancio il ene cio stato determinato nella cifra ssa di euro l ac uisizione del ruppo di 8 casse mo ili e un portacasse viene in ne sovvenzionata con 8 euro
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DISTACCO: ARRIVANO LE DISPOSIZIONI PER LE VERIFICHE I ministeri dell’Interno e del Lavoro hanno emanato le prime disposizioni attuative dell’art. 47 bis del D.L. 50/2017 che, per fornire strumenti più incisivi per combattere le illegalità nel cabotaggio stradale effettuato in Italia dai vettori comunitari, ha esteso a questi trasporti le disposizioni del D.Lgs 136/2016 sui distacchi transnazionali.
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ra ueste, l o li o di portare a ordo del mezzo la copia della comunicazione preventiva di distacco, unitamente alla copia della busta paga e del contratto di lavoro compilati tradotti in taliano l o li o di pa are la speci ca sanzione le ata alla mancanza sul veicolo/irregolarità dei documenti (si tratta del pagamento di una somma da 1.000 a 10.000 euro), direttamente nelle mani dell a ente accertatore, in applicazione dell art 2 del d sulle sanzioni irrogate per violazioni commesse in Italia alla guida di veicoli immatricolati all estero Previsioni rimaste sulla carta no allo scorso mese di lu lio uando sono state emanate circolari due del ministero degli Interni (10 e 25 luglio) e una dell spettorato azionale del avoro lu lio Tra gli aspetti più importanti chiariti in queste circolari, se naliamo i se uenti a li or ani di Polizia spetta il compito di accertarsi della presenza, sul veicolo impiegato in un operazione di ca ota io, della documentazione prima citata e delle modalità di compilazione n presenza di violazioni, la Polizia applicherà la sanzione già vista, con una somma minima di 1.000 euro a pena (salvo che non venga prestata cauzione per la stessa cifra) del fermo del veicolo no a iorni
l spettorato del avoro, invece, dovrà veri care l avvenuto invio online, nei termini, della comunicazione preventiva di distacco da parte dell impresa di autotrasporto estera nfatti, l art 2 del s 2 punisce il mancato invio con una sanzione pecuniaria da 150 a 500 euro per ciascun lavoratore coinvolto, la cui applicazione compete per l appunto all Per uesto motivo la Polizia, una volta accertata su strada la mancanza sul veicolo della comunicazione di distacco (e applicata, quindi, la conseguente sanzione pecuniaria), è tenuta a inviare una se nalazione all spettorato del avoro competente per le veri c e di sua spettanza; in caso di esito negativo di questi controlli, anc e l spettorato provvederà a sanzionare l impresa di autotrasporto straniera con il pagamento di una somma di 150 euro la quale, pertanto, concorrerà con quella già applicata su strada dalla Polizia tradale
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DIVIETI DA RICORDARE 2018
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SPESOMETRO: invio dati fatture emesse e ricevute II trimestre 2018. SPESOMETRO: invio dati fatture emesse II semestre 2018, per chi aderisce all’opzione semestrale. COMUNICAZIONI: invio dati liquidazioni periodiche Iva relative al secondo trimestre 2018. Essendo un giorno festivo, la scadenza è prorogata al 1° ottobre
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 20 agosto, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di agosto 2018.
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).
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RIMBORSO GASOLIO: gli autotrasportatori dovranno predisporre e inviare la domanda di rimborso sui quantitativi di gasolio consumati nel corso del terzo trimestre 2018. DICHIARAZIONI DEI REDDITI: invio telematico del modello redditi, Irap, studi di settore e 770/2018.
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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di settembre 2018 (mensili); quelli con obbligo trimestrale, gli elenchi relativi alle operazioni del terzo trimestre 2018.
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).
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SPESOMETRO: invio dati fatture emesse e ricevute II trimestre 2018. SPESOMETRO: invio dati fatture emesse II semestre 2018, per chi aderisce all’opzione semestrale. COMUNICAZIONI: invio dati liquidazioni periodiche Iva relative al secondo trimestre 2018.
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OTTOBRE 2018
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 settembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
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MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di ottobre 2018 (mensili).
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4 5 DOM
3
9/ 22
RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 ottobre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.
9/ 22
ACCONTI: le persone fisiche e le società devono effettuare il versamento della seconda o unica rata di acconto Irpef, Ires e Irap relativo all’anno 2018.
9/ 22
IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e al terzo trimestre (gli autotrasportatori trimestrali versano senza la maggiorazione dell’1%).
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NOVEMBRE 2018
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TIR
ATTIVITÀ POSTALE SENZA AUTORIZZAZIONE: AGCOM MULTA AMAZON Trecentomila euro. Questo l’ammontare della multa inflitta dall com ad mazon per aver esercitato attività postale, ovvero consegnato i pacchi, senza la prevista autorizzazione. La sanzione riguarda Amazon Italia Logistica, Amazon Italia Transport, Amazon Italia Service, Amazon Europe Core e Amazon Ue, che fanno tutte capo al gruppo di Seattle. Nella delibera (n. 400/18/CONS), l’Authority sottolinea che Amazon “ha realizzato sul territorio italiano, in mancanza del prescritto titolo abilitativo, una rete preordinata all’offerta al pubblico di servizi postali”, secondo un servizio di consegna equiparato a quello degli altri corrieri espresso ordinari. ue aspetti in particolare identi cano il servizio offerto da mazon come postale invece che meramente logistico, come sottolineato dalla società: l’etichettatura del pacco (ovvero quando sulla merce viene applicata l’etichetta con nome e indirizzo del destinatario) e i cosiddetti locker. “La consegna di un invio in un luogo diverso dall’indirizzo del destinatario, che dovrà poi provvedere al ritiro – scrive l’Agcom – è modalità di recapito da tempo utilizzata nel settore postale ed è sempre stata uali cata come attività postale
NOTIZIE
PEDAGGIO PER I TIR SULLE STRADE STATALI? Presto i tir potrebbero pagare il pedaggio anche lungo gli oltre 26mila chilometri di strade, autostrade e raccordi autostradali gestiti da Anas. Il Governo starebbe infatti studiano questa misura, che riguarderebbe tutti i camion in transito ma che si tradurrebbe in un aggravio solo per i tir stranieri: le imprese nazionali, infatti, potrebbero poi scalare quanto speso per il pedaggio dalle tasse. Una notizia che ha già suscitato l’apertura di un dibattito da parte delle associazioni di categoria.
LA BREBEMI SARÀ ELETTRIFICATA PER I TIR Anche l’Italia, sull’esempio di quanto sta avvenendo in vezia e in ermania, avrà un autostrada elettri cata dedicata ai camion elettrici. Il progetto è infatti quello di trasformare la A35, la Brebemi, nella prima via elettri cata d talia per il traf co pesante n una prima fase saranno cinque i chilometri adattati, nel tratto che va dal casello di Romano di Lombardia e quello di Calcio, in provincia di Bergamo. La sperimentazione sulla Brebemi verrà fatta insieme a Cal (Concessioni Autostradali Lombarde), a Siemens, che si occuperà del cablaggio, e a Scania, che già può vantare l’esperienza del progetto svedese. I lavori dovrebbero iniziare al più presto, probabilmente già nel giro di sei mesi. Tutto questo consentirà alle merci di spostarsi in maggior sicurezza e anche con un minore impatto ambientale. L’argomento verrà affrontato più nel dettaglio nel prossimo numero di Tir.
SETTEMBRE2018
47
TIR
IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI ITALIANE CON PARTNER EU28 ED EXTRA EU28 TRASPORTATE SU STRADA 2012-2016 Tonnellate e variazioni%
EXPORT
IMPORT
.831
519 2.955.
6.691
2017
.429 0 5 2 . 7
.968 0 5 4 . 3
16,8%
8,3%
2012
2012
2017
.727 3 6 0 . 7 3
2017
.434 5 1 3 . 9 3
20,6%
EU28
EU28
.606 8 6 3 . 33
.351 30.725
2017
2017
EXTRA EU28
EXTRA EU28
48
2012
2012
17,8%
Nei rapporti commerciali con i Paesi intra Ue28, nel 2017, l’Italia ha scambiato una quantità di merce (in Ton) dello stesso ordine di grandezza in import ed export (pari a oltre 37 milioni di Ton importate e 39,3 milioni di Ton esportate). Nei rapporti con i Paesi extra Ue28 invece i flussi sono molto differenti, essendo le importazioni pari a circa la metà delle esportazioni (3,4 milioni di Ton contro 7,2 milioni). Nel quinquennio 2012-2017 le importazioni sono aumentate del +20,6% con i Paesi Ue28 e del +16,8% con i Paesi extra Ue28; le esportazioni sono aumentate del +17,8% con i Paesi Ue28 e del +8,3% con i Paesi extra Ue28. Elaborazione Tir Giovanna Astori e Donatella Berna
SETTEMBRE2018