LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
AMBIENTE
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· n.160 Maggio 2013
TECNICA
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Il nuovo Esecutivo alla prova dei trasporti DCOOS6423 S/CONV/144/2012
DEFINITA LA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO E NOMINATE LE PRESIDENZE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI. LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SCRIVONO AL NEO MINISTRO DEI TRASPORTI, MAURIZIO LUPI, CHE LE CONVOCA PER UN PRIMO INCONTRO
PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI
Mensile
AMBIENTE
Ecco i carburanti del futuro
DCOOS6423 S/CONV/144/2012
ANNO XIII N° 160 - Maggio 2013 COMITATO SCIENTIFICO PRESIDENTE Bruno Amoroso VICEPRESIDENTI Gabriella Gamba, Francesco Del Boca COMPONENTI Marco Cattabiani, Stefania Cippitelli, Mauro Concezzi, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso, Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi DIREZIONE-REDAZIONE Via Tevere 44 - 00198 ROMA Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax) DIRETTORE RESPONSABILE Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it
CAPO REDATTORE Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it
REDATTORE Andrea Pegoraro pegoraro@rivistatir.it
GRAFICA Giuliana Caniglia SEGRETERIA Adele Maddonni redazione@rivistatir.it
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Maurizio Caprino, Angelo Ciaravolo, Angela Iantosca, Olga Landolfi, Mariangela Pagano, Fabrizio Serafini CHIUSO IN REDAZIONE IL 7.5.2013 Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite in abbonamento postale PUBBLICITÀ AGB Arti Grafiche Boccia S.p.A. Via Tevere 44 – Roma Tel. +39 06.68801898 adv@rivistatir.it Concessionaria Automotive Editoriale C&C Locate di Triluzi (Milano) Tel 0290481134 servizio clienti@editorialecec.it REALIZZAZIONE e STAMPA Arti Grafiche Boccia Spa Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno EDITORE Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi Registrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98
· n.160 Maggio 2013
entre chiudiamo questo numero di Tir arriva la notizia del perfezionamento della squadra di Governo che affiancherà il ministro Maurizio Lupi al dicastero delle Infrastrutture e Trasporti: si tratta del viceministro Vincenzo De Luca e dei sottosegretari Erasmo D’Angelis e Rocco Il nuovo Esecutivo Girlanda, dei quali troverete una breve alla prova dei trasporti biografia all’interno di questo numero. Al neo ministro Lupi sono già arrivati gli auguri da parte di molte associazioni di categoria dell’autotrasporto, nella speranza che questo comparto possa ritrovare un’attenzione politica e istituzionale di cui ha sempre goduto negli anni precedenti. Speranza avallata dalla notizia di un prossimo incontro con le associazioni di categoria. Sul fronte dei trasporti e delle infrastrutture i temi da affrontare sono tanti, come hanno ribadito tutti i componenti della nuova squadra, ma nel caso delle merci sono tutti intimamente collegati tra loro: sicurezza stradale, competitività ed efficienza delle imprese italiane, intermodalità, rispetto delle regole, e questo dovrebbe facilitare la riapertura di un dialogo con l’intera filiera. Una curiosità: la nuova squadra di governo dei Trasporti è composta quasi integralmente da giornalisti (professionisti o pubblicisti), il che lascia ben sperare sul ruolo che la comunicazione dovrà avere nella gestione delle tante emergenze che riguardano sia il mondo dei trasporti sia quello delle infrastrutture. O TRASPORTIAM
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TECNICA
ali I nuovi speci Benz della Mercedes-
DEFINITA LA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO E NOMINATE LE PRESIDENZE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI. LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SCRIVONO AL NEO MINISTRO DEI TRASPORTI, MAURIZIO LUPI, CHE LE CONVOCA PER UN PRIMO INCONTRO
Una nuova squadra per i Trasporti Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi ha incontrato poche ore dopo il suo insediamento i direttori di dipartimento e i direttori generali del ministero, ribadendo tra l’altro l’importanza della riconquista di una identità autonoma dopo la fase di accorpamento con il ministero dello Sviluppo Economico. "La politica deve vincere la sfida di far lavorare insieme forze sinora avversarie”, ha affermato Lupi. Un concetto che potrebbe/dovrebbe essere esteso a tutti i campi e a tutti i settori, aprendo la strada ad un dialogo non più rinviabile. Il mondo dell’autotrasporto è pronto a questo dialogo perché maturo e consapevole. In occasione di una recente manifestazione fieristica, la nostra redazione ha effettuato un sondaggio tra gli operatori per conoscere quali tematiche volessero che fossero più approfondite dalla rivista. L’87% degli intervistati ha chiesto normative, scadenze, fisco: strumenti per conoscere sempre di più e sempre meglio le regole di un mercato che si deve confrontare ogni giorno con l’economia globale. Massimo De Donato
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In copertina: i camion decorati della campagna TrasporTiAmo
Editoriale La rivista dell’autotrasporto Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi
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LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO
Sommario n. 160 - maggio 2013
Il nuovo Esecutivo alla prova dei trasporti
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Definita la nuova squadra di Governo e nominate le presidenze delle Commissioni parlamentari. Le associazioni di categoria scrivono al neo ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che le convoca per un primo incontro. di Lucia Angeloni
Carburanti alternativi, veicoli sempre più ecologici
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I veicoli a metano, ibridi ed elettrici sono ormai molto diffusi, ma le case costruttrici stanno studiando anche l’uso di altri carburanti che consentano di ridurre ancora di più l’inquinamento. di Andrea Pegoraro
Fondo di garanzia: domande ancora in calo
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Nei primi tre mesi del 2013 si è registrata una contrazione del 17,6% nelle domande presentate da imprese di trasporto merci. Una diminuzione dovuta alle nuove disposizioni del Fondo.
Per i giovani è l’ora della logistica
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Sono sempre di più i ragazzi che si avvicinano al mondo dei trasporti e della logistica come opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro. Ecco perchè gli studenti dell’Istituto Tecnico Superiore LAST hanno scelto questo settore.
La strada è di tutti: le buone regole per la sicurezza
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Fretta e stress portano a non riconoscere spazio agli altri, ma automobilisti e camionisti devono imparare a comprendersi a vicenda, per non rischiare di compromettere la sicurezza stradale. di Maurizio Caprino
Battute all’asta le opere di TrasporTiAmo
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Dalla vendita delle opere originali dei trenta artisti che hanno partecipato all’iniziativa sono stati ricavati oltre 24mila euro che sono stati devoluti a due associazioni benefiche
I nuovi speciali della Stella
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Mercedes-Benz Truck ha presentato le nuove serie, equipaggiate con i nuovi motori Blue Efficiency Power Euro6. Tra le novità, le cabine e i comandi completamente rinnovati, consumi ridotti e tempi di manutenzione più lunghi
Rubriche Editoriale Albo Lettere Scadenze e divieti Europa
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Fisco Lavoro Normative Costi di sicurezza In viaggio con
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Albo
Dai porti un’occasione di sviluppo per l’Italia Nuove nomine di rappresentanti dell’autotrasporto sia nei Comitati Portuali sia nelle Commissioni Consultive. Ora serve una politica che migliori ricettività e infrastrutture
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza delle associazioni di categoria, Francesco Del Boca
Forte traffico dall’Asia É molto importante avere persone di valore nelle rappresentanze portuali, in considerazione del fatto che le prospettive a medio e lungo termine sono di un aumento importante dei traffici che arrivano attraverso lo Stretto di Suez provenienti dal continente asiatico. Certo molto dipende dalle politiche infra-
Le commissioni consultive dei porti
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i sono voluti quasi due anni ma alla fine siamo riusciti, con buona pace di quasi tutti, a rinominare tutti i rappresentanti dell’autotrasporto sia nei Comitati Portuali sia nelle Commissioni Consultive. Stiamo parlando di 23 Comitati Portuali e 71 Commissioni consultive, numeri importanti, perciò lascio immaginare quanto difficile sia stato individuare rappresentanti competenti e preparati.
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strutturali che metteranno in atto i prossimi governi, politiche che dovranno essere lungimiranti perché riuscire a diventare una piattaforma logistica per il resto dell’Europa non porterebbe vantaggi solo al comparto del trasporto ma a tutta l’economia italiana. La maggior parte dei prodotti che arrivano dall’Asia sono semilavorati che devono essere manipolati al fine di ultimare la lavorazione, questo significa molti potenziali posti di lavoro che, per un’economia in grande crisi come quella italiana, sarebbe molta manna che piove dal cielo.
tenzialità, le disponibilità economiche non sono sufficienti a mettere in cantiere una politica di sviluppo adeguata.
Maggiori investimenti Dopo queste considerazioni è facile comprendere come i nostri porti si dovrebbero attivare per farsi trovare pronti nell’eventualità che questa speranza possa diventare realtà. Da qui la necessità di indirizzare le politiche portuali nella direzione di migliorare la ricettività. Abbiamo molti porti di grande rilievo tanto al Nord che al Sud dell’Italia che, se le infrastrutture stradali e ferroviarie fossero efficienti, potrebbero essere una base ospitale, e comoda, per le grandi navi provenienti dall’Asia. Certo è necessario investire e per farlo bisogna finanziare le Autorità Portuali ma non solo a parole o con somme, complessivamente, irrisorie che divise per tutti i porti Italiani sono insufficienti per ogni genere di programmazione infrastrutturale. Personalmente, faccio parte dell’Autorità Portuale di Genova (primo porto italiano per numero di traffici commerciali) e devo, a malincuore, affermare che, nonostante le grandi po-
Augusta Giuseppe Gianino
Rappresentanti designati dal Comitato Centrale nei Comitati portuali Commissione Consultiva Centrale Paolo Uggè Comitati Portuali: Ancona Roberto Galanti Catania Fabrizio Crisafulli Bari Lorenzo De Fronzo Brindisi Giovanni Bonatesta Cagliari Vittorio Fradelloni Civitavecchia Sestilio Felli Genova Francesco Del Boca Gioia Tauro Angelo Bilotta La Spezia Giuseppe Menchelli Livorno Marcello Magagnini Marina Di Carrara Franco Coppelli Napoli Fabrizio Bouchè Olbia-Golfo Aranci Giovanni Mellino Messina Alfio Cambria Palermo Lidia Porretta Piombino Donatella Faralli Ravenna Veniero Rosetti Salerno Giovanni Memoli Savona Enzo Solaro Taranto Maria Giovanna Rizzi Trieste Franco Bosio Venezia Gianluigi Satini
Campagne dell’Albo: percorso corretto per la sicurezza Il Comitato Centrale continuerà a perseguire iniziative per la tutela del settore anche ricercando nuove strade, nella consapevolezza della capacità professionale raggiunta dall’autotrasporto italiano
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ella crisi di valori che sta travolgendo il nostro Paese, fa piacere poter parlare degli ottimi risultati raggiunti da un’iniziativa di cui si è relazionato in numerose occasioni: la IV Campagna per la Sicurezza Stradale. La Campagna, che si è conclusa ormai da qualche mese, continua a rivelare i risultati costruiti nei due anni precedenti. Risultati che vanno oltre le previsioni, mostrando che si è individuato il percorso giusto per pubblicizzare un’attività così rilevante come l’autotrasporto ai fini del suo impatto positivo sull’intera economia del Paese. L’autotrasportatore viene ormai, sempre da più parti, considerato come “l’amico della strada”, la persona che, pur svolgendo un lavoro pesante, non disdegna l’approccio pur complesso al mondo dell’arte. Ancora oggi, e per il prossimo futuro, si vedranno sulle nostre strade automezzi brandizzati da artisti che hanno concesso gratuitamente le loro creazioni per valorizzare il mondo dell’autotrasporto. Opere all’asta Merita un particolare plauso l’iniziativa degli stessi artisti di mettere all’asta le loro “opere originali” per realizzare iniziative di beneficenza. Infatti si è svolta il 18 aprile scorso, presso la Galleria Vittoria in via Margutta, una manifestazione nella quale gli artisti hanno personalizzato le opere che poi sono state battute all’asta. Il risultato è stato estremamente positivo e le maggiori associazioni di categoria hanno acquistato le opere unitamente ad altri autorevoli esponenti del settore. Il ricavato dell’asta sarà distribuito tra due associazioni benefiche: “Vivi la vita onlus – associazione di fa-
miliari e malati di sclerosi laterale amiotrofica” e “Sanganigwa Street Children's Centre per i Bambini di Kigoma” Un’ulteriore fase si svolgerà il prossimo 8 maggio, con la premiazione degli autotrasportatori che hanno concesso la brandizzazione dei loro automezzi e con il ringraziamento di tutti gli enti che hanno collaborato alla riuscita dell’intera operazione. Si è riusciti quindi proprio in questa fase finale a regalare quella giusta emozione che si è inseguita per oltre due anni e che ha portato anche i non addetti ai lavori a riconoscere che si può essere “portatori di bene” pur svolgendo servizi apparentemente soltanto materiali. Sempre più iniziative per la sicurezza L’intera operazione di coinvolgimento dell’opinione pubblica – vogliamo ricordare anche i numerosi spot pubblicitari realizzati dall’Albo nell’ottica di incentivare la sicurezza e l’utilità dell’autotrasporto - non può considerarsi conclusa. Il Comitato Centrale dovrà sicuramente ritrovare nella sua attività lo spazio per iniziative legate sempre più ad incentivare la sicurezza; non dovrà inoltre perdere il valore di umanità così faticosamente dato all’autotrasportatore. Ha profondamente colpito durante lo svolgimento dell’asta di beneficenza l’intervento pacato e altamente umano di Erminia Manfredi che, nel descrivere gli scopi dell’associazione da lei rappresentata, ha mostrato commozione, ammirazione e desiderio di conoscere maggiormente il mondo dell’autotrasportatore. Era proprio questo lo scopo che si voleva raggiungere, far conoscere la
profonda umanità di chi guida un mezzo da sempre considerato “il bisonte della strada”. L’attuale Comitato perseguirà tutte le iniziative legate alla sicurezza, fino alla fine del suo mandato, per non perdere quanto di buono si è riuscito faticosamente a costruire e ricercando, come già detto, sempre nuove strade per aiutare il settore a superare la crisi attuale nella consapevolezza della capacità e professionalità che l’autotrasportatore italiano ha sempre più acquisito nel corso degli anni.
Il vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gabriella Gamba
Una delle opere realizzate da parte di 30 artisti per la IV Campagna per la sicurezza stradale TrasporTiAmo
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domande&risposte
LETTERE AL DIRETTORE Invia le tue domande via mail: redazione@rivistatir.it via posta: TIR, Via Tevere 44 00198 Roma
Incentivi per Euro 6 Ho letto sull’ultimo numero di Tir che ci sono degli incentivi per l'acquisto di un nuovo autocarro Euro 6… Caterina Esposito Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a marzo di quest’anno, ha emanato il decreto attuativo che eroga 24 milioni di euro per contributi destinati all'acquisto di camion Euro 6 (nonché per rimorchi, semirimorchi e dotazioni di sicurezza) di cui potranno beneficiare non solo le imprese di autotrasporto ma anche le aggregazioni tra le imprese stesse purché in regola con l’iscrizione al Registro elettronico nazionale e all’Albo dell’Autotrasporto per conto terzi. Le attività imprenditoriali che necessitano dell'acquisto - ma anche del leasing - di veicoli Euro 6 di massa a pieno carico pari o superiore a 11,5 Ton possono ricevere un incentivo di 7.000 euro. I veicoli dovranno essere immatricolati entro il 31 dicembre 2013 in Italia. Le domande dovranno essere inviate dopo la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale (presumibilmente nelle prime settimane di maggio).
Trasporto valori Sono un preposto all’attività di trasporto di una società di vigilanza, titolare di licenza trasporto merci in conto terzi, che effettua servizi di trasporto valori da e per istituti di credito nonché da e per 8
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Le risposte sono a cura dell’Avvocato Natale Callipari, consulente giuridico del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori. banche e caveau/Banca d’Italia in virtù di contratti stipulati con vari committenti che prevedono, fra l'altro, la fatturazione dei citati servizi con corrispettivi stabiliti a viaggi/trasporto. I valori, come ovvio, sono di proprietà dei committenti che possono utilizzare il deposito/caveau aziendale indifferentemente per la sosta, il transito, la custodia o la lavorazione dei medesimi valori in ossequio alle direttive del Governatore della Banca d’Italia del 14/2/2012 in relazione all’obbligo dei gestori del contante (banche e istituti di vigilanza e custodia) sul ricircolo del contante e del rispetto delle direttive CEE sulle banconote e monete euro. Il servizio di trasporto avviene mediante autoveicoli per trasporto specifico uso di terzi (blindato per trasporto di valori ai sensi del decreto 3/2/98 n. 332) di portata inferiore ai 35 q. Mi chiedo come sia possibile che altri istituti di vigilanza, che eseguono servizi analoghi a quelli della mia azienda, eludano l’obbligatorietà dell’autorizzazione merci in conto terzi. Aldo Piemontese Preliminarmente, occorre precisare che, secondo la distinzione tracciata dall'art. 31 della legge 298/1974, affinché un trasporto possa essere considerato in conto proprio è necessario che concorrano tutte le seguenti condizioni: 1. il trasporto avvenga con mezzi di proprietà o in usufrutto delle persone fisiche o giuridiche, enti pubblici che lo esercitano o da loro acquistati con patto di riservato dominio o presi in locazione con facoltà di compera oppure noleggiati senza conducente (solo per veicoli di massa complessiva sino a 6 Ton) ed i preposti alla guida e alla scorta dei veicoli risultino: o il titolare della licenza, o lavoratori dipendenti; 2. il trasporto non costituisca attività economicamente prevalente e rappresenti solo un’attività complementare o accessoria nel quadro dell’attività principale;
3. le merci trasportate appartengano alle stesse persone, enti privati o pubblici o siano dai medesimi prodotte e vendute, prese in comodato, prese in locazione o debbano essere da loro elaborate, trasformate e simili o tenute in deposito in relazione ad un contratto di deposito o ad un contratto di mandato ad acquistare o a vendere. Andando adesso al caso specifico, per verificare se il trasporto di valori effettuato da un istituto di vigilanza sia sottoponibile alla disciplina del conto proprio anziché a quel-
la del conto terzi, bisogna accertarsi di due circostanze fondamentali: 1) i costi inerenti allo specifico servizio reso non siano preponderanti rispetto agli altri costi d'impresa; 2) la movimentazione dei valori da un luogo ad un altro, effettuata con automezzo aziendale, sia accessoria e strumentale ad un servizio di vigilanza e custodia degli stessi esteso ad un arco temporale più ampio della semplice assistenza al carico ed allo scarico presso i magazzini del committente e/o del destinatario della merce.
Lavoro notturno Sono un padroncino di 57 anni e sto versando contributi da 38. Vorrei sapere se il lavoro notturno, che svolgo da sempre, mi dà la possibilità di anticipare l'età pensionabile. Se così, con quali documenti posso dimostrarlo? Bruno Domenico Per i lavoratori notturni (ossia coloro che prestano la loro attività di notte per almeno sei ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino) è previsto che il beneficio dell’accesso al trattamento pensionistico anticipato sia differenziato a seconda delle giornate di lavoro notturno svolte nel corso dell’anno. I lavoratori autonomi che svolgono attività lavorativa nell’orario notturno per un numero di giorni lavorativi all’anno pari o superiore a 78, a decorrere dal 1° gennaio 2012 conseguono il diritto al trattamento pensionistico con 61 anni di età anagrafica e 97 quale somma tra età anagrafica ed anzianità contributiva, che sono diventati rispettivamente 62 anni e tre mesi e 98 dal 1° gennaio 2013. I requisiti appena visti valgono anche per l'accesso al trattamento pensionistico anticipato per i lavoratori notturni che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo. Per i lavoratori che, negli ultimi dieci anni di vita lavorativa, hanno prestato lavoro notturno per almeno sette anni per un numero di giorni lavorativi annui inferiore a 78 e che hanno maturato i requisiti per l'accesso anticipato, i due requisiti (anagrafico e somma tra età anagrafica e contribuzione versata) sono incrementati rispettivamente di: a) due anni e di due unità per coloro che svolgono le attività per un numero di giorni lavorativi all'anno da 64 a 71; b) un anno e di una unità per coloro che svolgono le attività lavorative per un numero di giorni lavorativi all'anno da 72 a 77. Nel caso di autotrasportatore lavoratore autonomo, ritengo che la prova di aver svolto lavoro notturno con la frequenza e la durata fissate dalla legge possa essere utilmente fornita con l'esibizione dei dischi cronotachigrafici o delle stampate del cronotachigrafo digitale.
maggio 2013 MER 1 GIO 2 VEN 3 SAB 4 DOM 5 LUN 6 MAR 7 MER 8 GIO 9 VEN 10 SAB 11 DOM 12 LUN 13 MAR 14 MER 15 GIO 16
Scadenze e divieti
8-22 IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 maggio. IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente o al 1° trimestre. Gli autotrasportatori trimestrali versano l’Iva senza la maggiorazione dell’interesse dell’1 per cento. INPS pagamento della prima rata 2013 dei contributi dovuti sul reddito da parte degli artigiani (contributo minimo obbligatorio). INAIL pagamento della seconda rata del premio maggiorata degli interessi (autoliquidazione 2012-2013). RAVVEDIMENTO ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 aprile, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%.
8-22
8-22
VEN 17 SAB 18 DOM 19 LUN 20 MAR 21 MER 22 GIO 23 VEN 24 SAB 25 DOM 26 LUN 27 MAR 28 MER 29 GIO 30 VEN 31
8-22
MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di aprile.
8-22 BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di aprile relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. IRAP ultimo giorno utile per rettificare eventuali errori nella domanda di rimborso Irap. MODELLO 730 Ultimo giorno utile per presentare il modello 730/2013 ad un Caf (centro di assistenza fiscale) o ad un professionista abilitato.
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI AUSTRIA
CROAZIA
FRANCIA
GERMANIA
GRECIA
LUSSEMBURGO
Sabato
Domenica e festivi
Notte
Festività nazionali e altri giorni di divieto
15.00 – 24.00
00.00 – 22.00
22.00 – 05.00
9-20-30 (00.00-22.00)
-
-
-
1-30 (14.00-23.00)
22.00 – 24.00
00.00 – 22.00
-
1-8-9-19-20
Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.
-
00.00 – 22.00
-
1-9-20
Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.
-
15.00 – 21.00
-
1-3-5-6
21.30 – 24.00
00.00 – 21.45
-
1-9-20
1-3-19-30 (ore 18-22 vigilie festive)
PORTOGALLO
REP. CECA
ROMANIA
SLOVACCHIA
Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo. Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.
Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.
veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30 – 24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania
POLONIA
Deroghe generali
Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km. Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.
-
08.00 – 22.00
-
-
18.00 – 21.00
-
1 (Venerdì: 18-21) (Vigilia festivi: 18-21)
-
13.00 – 22.00
-
1-8
Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.
06.00 – 22.00
06.00 – 22.00
-
1-5-6
Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.
07.00 – 19.00
00.00 – 22.00
-
1-8
-
08.00 – 21.00
-
1-2
-
00.00 – 24.00
22.00 – 05.00
Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi. (dal 1° luglio al 31 agosto)
SLOVENIA
SVIZZERA
Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.
9-20 Dalle 22.00 dell’8 alle 05.00 del 10 Dalle 22 del 18 alle 05.00 del 21
UNGHERIA
22.00 – 24.00
00.00 – 22.00
-
1-19-20
Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5t
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giugno 2013 SAB 1 DOM 2 LUN 3 MAR 4 MER 5 GIO 6 VEN 7 SAB 8 DOM 9 LUN 10 MAR 11 MER 12 GIO 13 VEN 14 SAB 15 DOM 16 LUN 17
Scadenze e divieti MAR 18
7-24
le scadenze slittano al 17 giugno poiché il 16 cade di domenica IVA invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute per le quali le operazioni effettuate senza applicazione di imposta sono confluite nella liquidazione con scadenza 16 giugno. IRPEF pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili). RAVVEDIMENTO ultimo giorno utile per la regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 aprile, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta al 3%. IMPOSTE versamento del saldo 2012 e del primo acconto 2013 risultanti dal modello Unico (importi rateizzabili). DIRITTI CAMERALI versamento del diritto camerale anno 2013. IMU versamento dell'acconto 2013, tramite il modello F24.
7-24
7-24
MER 19 GIO 20 VEN 21 SAB 22 DOM 23
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LUN 24
MODELLI INTRA presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di maggio.
MAR 25 MER 26 GIO 27 VEN 28 SAB 29 DOM 30 LUN
7-24
1
le scadenze slittano al 1° luglio poiché il 30 cade di domenica PEC invio telematico, da parte delle imprese individuali iscritte alla CCIAA, del proprio indirizzo di posta elettronica certificata. BLACK LIST invio della comunicazione mensile relativa alle operazioni effettuate con paesi black list nel mese di maggio relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi di importo superiore a 500 euro. MUTUI I titolari di aziende medio-piccole, potranno richiedere agli istituti di credito la sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei mutui e dei leasing.
DIVIETI DI CIRCOLAZIONE PAESI EUROPEI Sabato AUSTRIA
CROAZIA
FRANCIA
Domenica e festivi
Notte
Festività nazionali e altri giorni di divieto
15.00 – 24.00
00.00 – 22.00
22.00 – 05.00
-
04.00 – 14.00 (dal 15 giugno)
12.00 – 23.00 (dal 15 giugno)
-
22 - 25 (14.00-23.00)
22.00 – 24.00
00.00 – 22.00
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Animali vivi; merci deperibili (pesci vivi, crostacei e molluschi; alimenti che richiedono refrigerazione: carne, pesce, latte e latticini, uova, verdure; succhi di frutta refrigerati; frutta; fiori recisi; piante e fiori in vaso, carcasse di animali); prodotti agricoli stagionali entro 150km.
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00.00 – 22.00
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Veicoli, anche vuoti: trasporti combinati strada-ferrovia fino a 200km stazione ferroviaria; mare-strada fino a 150km dal porto; latte fresco, carne fresca, pesce fresco, pesce vivo, frutta ed ortaggi freschi.
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15.00 – 21.00
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24
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23
Venerdì dalle 18 alle 22 (dal 21/6 al 1/9)
GERMANIA
21.30 – 24.00
00.00 – 21,45
veicoli da Belgio e Germania diretti in Francia 23.30 – 24.00 veicoli da Belgio e Francia diretti in Germania
POLONIA
Veicoli pieni/vuoti: animali vivi, prodotti animali in qualunque stato (freschi, surgelati, ecc.); fiori recisi, piante e fiori vivi; trasporti combinati ferroviari diretti in Germania entro 200km. Veicoli che trasportano: animali vivi; merci pericolose.
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18.00 – 21.00
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7 - 10 (Venerdì: 18-21) (Vigilia festivi: 18-21)
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13.00 – 22.00
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Veicoli pieni/vuoti: trasporti combinati; prodotti agricoli stagionali; prodotti in regime ATP (carico almeno pari al 50% del vano di carico); animali vivi.
06.00-22.00
06.00 – 22.00
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23-24
Animali vivi; prodotti deperibili freschi e refrigerati (carico almeno pari al 50% del vano di carico); veicoli pieni/vuoti in traffico internazionale.
07.00-19.00
00.00 – 22.00
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08.00 – 21.00
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26
00.00 – 24.00
22.00 – 05.00
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00.00 – 22.00
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REP. CECA
SLOVACCHIA
Veicoli che trasportano prodotti deperibili (carne fresca, latte fresco, pesce fresco, frutta ed ortaggi freschi); animali vivi.
08.00 – 14.00 (dal 21/6 al 1/9)
PORTOGALLO
ROMANIA
Veicoli, anche vuoti: latte fresco, animali vivi, prodotti alimentari freschi (non surgelati), frutta ed ortaggi freschi, carne fresca e derivati, pesce fresco e derivati, pesce vivo.
Veicoli che trasportano: latte, pesce, carne, ortaggi freschi; animali vivi.
GRECIA
LUSSEMBURGO
Deroghe generali
Merci pericolose; prodotti alimentari; animali vivi. (dal 1° luglio al 31 agosto)
SLOVENIA
SVIZZERA
UNGHERIA
10 TIR160-2013
08.00-13.00 (Dal 29/6 al 7/9)
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22.00 – 24.00
Trasporti combinati, anche se tratta stradale comprende altri Paesi; prodotti alimentari refrigerati; fiori freschi; latte; prodotti agricoli stagionali.
Veicoli EURO3 e superiori se impegnati in trasporti internazionali (dal 4/11 al 1/3); trasporti combinati; fiori freschi e piante; veicoli pieni/vuoti: animali vivi; latte fresco, carne fresca e surgelata; ortaggi, uova e prodotti deperibili; trattori isolati fino a 7,5t
Europa
di Andrea Pegoraro
L
a Commissione europea ha proposto a metà aprile nuove norme sui veicoli pesanti che potrebbero generare risparmi fino a 5 mila euro di carburante l’anno e di ridurre del 7-10% le emissioni di gas a effetto serra. In sostanza, saranno autorizzate cabine con una forma arrotondata e l’uso di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio. Le regole che stabiliscono dimensioni e peso massimi per i veicoli pesanti risalgono ormai
Veicoli pesanti: le nuove proposte della Ue Proposte dalla Commissione le modifiche alle forme e alle dimensioni dei camion che potrebbero permettere risparmio di carburante e riduzione delle emissioni inquinanti al 1996, in particolare alla Direttiva 96/53 del Consiglio europeo, e devono essere aggiornate – si legge in una nota della Commissione – per tener conto degli sviluppi tecnologici. La proposta deve però essere adottata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di diventare legge. I nuovi mezzi potranno presumibilmente circolare sulle strade entro il 2018-2020, stando a quanto riferito dalla Commissione. Le nuove regole La proposta prevede anche l’aumento di una tonnellata del peso dei veicoli a propulsione ibrida ed elettrica, per consentire l’uso di batterie più pesanti previste dai siste-
mi di propulsione alternativi. Nonostante questo, la capacità di carico dei mezzi non verrà modificata. Inoltre, autorizza l’uso di cabine arrotondate, che permettono di allargare la visibilità e, in caso di collisioni a bassa velocità, riducono il rischio di lesioni gravi. Infatti, l’attuale “forma a mattone” della parte anteriore della cabina può aumentare la gravità delle lesioni agli utenti stradali in caso di incidenti e allo stesso tempo riduce il campo visivo laterale del conducente. L’aerodinamicità dei veicoli consentirà un risparmio di carburante di circa 5 mila euro l’anno, per un mezzo che lavora su lunghe distanze con una percorrenza di 100 mila chilometri. Altre regole sono orientate a migliorare i controlli su strada. Secondo la Commissione, infatti, in media un veicolo su tre risulta sovraccarico, causando danni alle strade e compromettendo la sicurezza. La proposta è quella di introdurre sistemi di pesatura automatica collegati al tachigrafo digitale e stazioni per il rilevamento del peso con il mezzo in movimento sulle strade principali. Ciò permet-
terà un controllo più efficace dei veicoli circolanti. Vantaggi Oltre a permettere un minor consumo di carburante, e quindi vantaggi per l’ambiente e per gli autotrasportatori, grazie alla progettazione di nuove cabine aerodinamiche i costruttori avranno la possibilità di sviluppare nuovi modelli. Inoltre, verranno ridotte le pratiche amministrative grazie ad una deroga di 15 centimetri sulla lunghezza dei veicoli pesanti che trasportano container di 45 piedi (pari a 13,7 metri) tra navi, strade e ferrovie. Attualmente, infatti, i container che viaggiano tramite trasporto marittimo e ferroviario devono chiedere un permesso speciale per concludere il loro viaggio su strada. Grazie alla deroga la richiesta di questi permessi non sarà più necessaria. La proposta conferma anche la legittimità dell’uso di veicoli più lunghi per i tragitti che prevedono l’attraversamento di una sola frontiera, se i due Stati membri già lo permettono e se le operazioni di trasporto non incidono in modo significativo sulla concorrenza internazionale.
Francia: compensazione dell’ecotassa nei contratti di trasporto Anche il Parlamento francese tiene conto dei costi dell’autotrasporto. Nell’ambito di una legge sulle infrastrutture è stata infatti approvata una norma che prevede un aumento forfettario dei prezzi del trasporto come compensazione dell’ecotassa per i veicoli pesanti, che entrerà in vigore il 1° ottobre 2013 sulla rete stradale. Durante l'iter parlamentare, infatti, le associazioni degli autotrasportatori sono riuscite a convincere deputati e senatori ad approvare alcuni emendamenti, nonostante l'opposizione della committenza. In Francia, la disciplina stabilisce che la contrattazione tra le parti è libera, ma deve obbligatoriamente tenere conto di alcuni elementi di costo, tra i quali il costo del carburante, l'ammortamento del veicolo, il costo dei pedaggi autostradali, quello della gestione amministrativa del trasporto, e adesso anche quello dell’ecotassa. "La maggiorazione forfettaria non trasforma l'applicazione della nuova imposta sui veicoli pesanti in una buona notizia per le imprese di autotrasporto. Questa tassa – ha commentato l’associazioni degli autotrasportatori FNTR - resterà per le aziende francesi uno choc economico, commerciale ed operativo. Ma almeno i rapporti di forza tra trasportatori e committenza sono stati riequilibrati".
TIR160-2013 11
C Europa
’è tempo fino al 23 agosto per presentare i progetti legati al programma Marco Polo dell’Unione europea, volto a ridurre il traffico su gomma privilegiando il trasporto marittimo e ferroviario. Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è stato infatti pubblicato il bando 2013 del secondo programma Marco Polo, che per quest’anno prevede un finanziamento di 66,7 milioni di euro, con cui saranno sovvenzionati circa 30 progetti. Il programma copre il periodo 2007-2013 e la dotazione fi-
ture esistenti; - le azioni per le Autostrade del Mare, per trasferire il trasporto delle merci dalla strada al mare oppure per combinare il trasporto marittimo con altre modalità di trasporto; - le azioni di riduzione del traffico, che hanno l’obiettivo di studiare soluzioni per migliorare il sistema di trasporto comunitario in modo sostenibile, senza pregiudicare l’occupazione e le capacità di produzione; - le azioni comuni di appren-
dimento, per ottimizzare i metodi e le procedure di lavoro nella catena del trasporto merci e della logistica. Finanziamento e durata Il contributo finanziario copre il 35% dei costi di progetto per le prime quattro tipologie di azioni, mentre per le azioni comuni di apprendimento la percentuale sale al 50% dell’importo totale delle spese sostenute dall’impresa. Il programma Marco Polo prevede inoltre che la Commissione eu-
Marco Polo: 30 progetti per ridurre il traffico Sulla Gazzetta Ufficiale Ue è stato pubblicato il bando 2013 del programma, che prevede un finanziamento di 66,7 milioni di euro. C’è tempo fino al 23 agosto per presentare i progetti nanziaria complessiva per realizzarlo è pari a 450 milioni di euro. I progetti finanziati Nel 2013, il programma supporterà 5 tipologie di progetti, chiamati anche azioni: - le azioni di trasferimento modale, per spostare una parte del traffico dalla strada alle vie marittime e ferroviarie. In questo caso, il testo del bando specifica che il contributo può essere utilizzato per attivare nuovi servizi o per potenziare quelli esistenti; - le azioni catalizzatrici, volte a migliorare le sinergie nei settori ferroviario, della navigazione interna e del trasporto marittimo a corto raggio, comprese le Autostrade del Mare, sfruttando le infrastrut12 TIR160-2013
Belgio: per i mezzi pesanti pedaggi basati su tecnologia satellitare A seguito di un accordo interregionale raggiunto tra i governi delle regioni fiamminga, vallona e di Bruxelles-Capitale, il Belgio si è orientato verso l’introduzione di un sistema per i veicoli commerciali pesanti basato sul principio «chi inquina, paga», impostato su tecnologia satellitare. Il nuovo sistema prevede che tutti i mezzi pesanti, di peso superiore alle 3,5 tonnellate, siano dotati di unità di bordo “GNSS” basate sul programma EGNOS e già predisposte per il programma satellitare Galileo. Le unità di bordo saranno obbligatorie per tutti i veicoli mentre quelli in transito potranno ottenerle in prestito. Il sistema prenderà avvio entro la prima metà del 2014, per divenire pienamente operativo nel 2016. Già a luglio 2013, tuttavia, sarà avviato nella regione di Bruxelles un programma pilota per studiare le possibilità di estendere il sistema anche ai veicoli leggeri e per passeggeri. Nonostante le piccole dimensioni, il Belgio ha infatti un intenso transito di mezzi pesanti, su una fitta rete stradale. Circa il 61% del totale annuo dei km coperti da mezzi pesanti deriva infatti da veicoli in transito attraverso il Paese. Il sistema adottato dal Belgio è il cosiddetto “Road User Charging”, che adegua il pedaggio all’impatto che i veicoli producono sulla rete stradale e sull'ambiente, commisurandolo in base alle caratteristiche proprie del veicolo, quali peso e/o emissioni.
ropea esamini la possibilità di sostegno alla creazione o alla modifica delle infrastrutture accessorie, necessarie per realizzare i progetti. Il bando stabilisce che le spese per questo tipo di infrastrutture non possono superare il 20% del totale dei costi ammissibili per azione. Ecco la durata dei progetti sovvenzionati dal programma: - azioni di trasferimento modale: minimo 24 mesi, massimo 36 mesi; - azioni catalizzatrici: minimo 36 mesi, massimo 60 mesi;
- azioni per le Autostrade del mare: minimo 36 mesi, massimo 60 mesi; - azioni di riduzione del traffico: minimo 36 mesi, massimo 60 mesi; - azioni comuni di apprendimento: minimo 12 mesi, massimo 24 mesi. I progetti devono iniziare la loro operatività tra il 1° ottobre 2012 e il 1° ottobre 2014, ma solo le spese sostenute dopo la data di presentazione della domanda sono ammesse all’assistenza finanziaria dell’Unione europea. Chi può partecipare Al programma possono partecipare le aziende dei 27 Stati membri dell’Unione europea, dei Paesi candidati all’adesione (come la Croazia), dei Paesi EFTA (Associazione europea di libero
Brennero: l’Austria dovrà rimborsare parte dei pedaggi L’Asfinag, la società di gestione del pedaggio sull’autostrada del Brennero, dovrà rimborsare una parte del pedaggio notturno pagato dai mezzi pesanti sulla tratta Brennero-Innsbruck dal 1° febbraio 2001 al 31 dicembre 2003. Lo ha stabilito una sentenza dell’Alta Corte di Giustizia austriaca. L’entità del rimborso per un singolo transito notturno varia a seconda del periodo: - dal 1° febbraio 2001 al 31 agosto 2002 ammonta a 63,98 euro; - dal 1° settembre 2002 al 31 dicembre 2003 è pari a 68,58 euro. Sul sito di Asfinag è disponibile un link con il modulo di domanda, esclusivamente in lingua tedesca, che l’impresa dovrà utilizzare per richiedere il rimborso e che deve essere spedito per posta all’indirizzo indicato. I documenti da allegare alla domanda sono le copie delle fatture o delle ricevute di pagamento relative ai passaggi notturni (dalle 22 alle 6), effettuati nel periodo 1° febbraio 200131 dicembre 2003.
scambio), di quelli SEE (Spazio Economico Europeo) e dei Paesi vicini non membri dell’Ue a determinate condizioni. Il bando è aperto alle imprese commerciali pubbliche e private. I progetti devono essere presentati da un consorzio composto da due o più aziende, che hanno la sede “in almeno due Stati membri dell’Ue o in almeno un Paese membro e uno Stato terzo vicino”. Le imprese stabilite al di fuori di uno degli Stati partecipanti possono essere associate ai progetti, ma non possono beneficiare dei finanziamenti comunitari previsti dal programma. Ma ci sono anche altri criteri che le aziende devono rispettare per essere ammesse. L’unicità prevede che ogni proposta possa applicarsi a un solo tipo di azio-
ne e quindi più azioni non possono riferirsi a una stessa proposta. In secondo luogo, il progetto deve riguardare i servizi di trasporto, di logistica e di infrastrutture mentre le azioni di ricerca e sviluppo non sono ammesse. Inoltre tutti i partecipanti al programma devono essere persone giuridiche. Il primo programma Marco Polo Il primo programma Marco Polo è stato avviato nel 2003 e si è concluso nel 2006 e la dotazione finanziaria è stata di 75 milioni di euro. Il programma ha proseguito l’opera del PACT (Pilot Action for Combined Transport 19972001), che mirava ad aumentare i progetti per il trasporto combinato, sostenendo economicamente iniziative commerciali (le
azioni pilota), nel settore dell’intermodalità. Come si legge sul sito dell’Unione europea, a differenza del programma PACT, “Marco Polo fissa obiettivi quantificati e verificabili di trasferimento modale. In maniera più specifica si tratta di mantenere, per il 2010, la ripartizione del traffico tra i vari modi di trasporto ai livelli del 1998”. Più in generale, Marco Polo è stato incentrato sulla promozione di servizi commerciali inerenti il trasporto merci e non ha riguardato ricerca e sviluppo, né misure a favore delle infrastrutture. I progetti finanziati sono stati di tre tipi: - azioni di trasferimento modale; - azioni catalizzatrici per progetti innovativi volti a compensare le carenze strutturali dei mercati (autostrade del mare, servizi internazionali di trasporto ferroviario di merci di qualità); - azioni comuni di apprendimento, con l’obiettivo di rafforzare lo scambio di conoscenze tecniche tra gli operatori della logistica e del trasporto merci in un’ottica di sostenibilità ambientale. Nelle quattro procedure di selezione del primo programma Marco Polo, la Commissione ha ricevuto richieste di contributi per 468 milioni di euro. TIR160-2013 13
Politica
Le associazioni di categoria hanno subito scritto al nuovo ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, chiedendo un incontro per affrontare le problematiche del settore. Intanto TrasportoUnito in un dossier denuncia il grave stato di crisi dell’autotrasporto di Lucia Angeloni
I l n u o vo G o v er n o a ll a p rov a d ei tras po r ti F
inalmente la situazione politica si è sbloccata. Con la rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica, le forze politiche hanno superato l’impasse e trovato un accordo anche per la formazione del nuovo Governo, guidato da Enrico Letta. E le associazioni di categoria non hanno perso tempo, indirizzando subito al nuovo ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, le loro richieste in merito al settore dell’autotrasporto e chiedendo un incontro nel più breve tempo possibile. Il ministro Lupi ha prontamente risposto, tanto che mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir è arrivata la convocazione per un incontro con le associazioni di categoria. L’Unatras, oltre a fare gli auguri al neo ministro per il delicato ruolo chiamato a svolgere, ha sollecitato “un confronto sulle norme di regolazione dell’autotrasporto merci, sia quelle relative alla sicurezza (in particolare, alla normativa sui costi minimi, oggetto di una valutazione di conformità presso la Corte di Giustizia Europea), sia quelle in materia di governance (facendo attenzione alla possibilità concreta degli enti locali – le province – a cui sono 14 TIR160-2013
state demandate delle funzioni in materia di tenuta dell’Albo degli Autotrasportatori, di poter svolgere questa attribuzione)”. L’Unatras inoltre ritiene opportuno rivedere e correggere l’attività dei controlli anche attraverso una decisa svolta innovativa, se-
guendo l’esempio di alcuni Paesi europei, in modo da garantire la difesa delle imprese che operano sul mercato nel rispetto delle legalità. Tra le altre richieste la necessità di riprendere e attuare politiche concrete di contenimento dei costi massimi (gasolio,
assicurazioni, ecc.), di definire a livello comunitario il sistema dell’Ecobonus, sotto pendente giudizio della Commissione europea, di rivedere il regolamento del cabotaggio, su cui la Commissione europea sta lavorando da qualche mese. “Il nostro ministero – scrive
Commissioni parlamentari: ecco i nuovi componenti Michele Meta (Pd) è stato eletto presidente della commissione Trasporti della Camera, mentre il senatore Pdl, Altero Matteoli è il presidente della commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato. Al Senato sono stati nominati come vice presidenti Stefano Esposito (Pd) e Massimo Cervellini (Misto), mentre i segretari sono Laura Cantini (Pd) e Marco Scibona (M5S Stelle). Mentre andiamo in stampa con questo numero di Tir non sono ancora stati resi noti i nomi dei componenti della Commissione al Senato. Alla Commissione Trasporti della Camera sono stati invece eletti come vice presidenti Deborah Bergamini (Pdl) e Ivan Catalano (Movimento 5 Stelle). I segretari sono invece Diego De Lorenzis (M5S) e Luca Squeri (Pdl). Gli altri membri della Commissione Trasporti sono: Nicola Bianchi (M5S), Sandro Biasotti (Pdl), Lorenza Bonaccorsi (Pd), Giorgio Brandolin (Pd), Franco Bruno (Misto), Vincenza Bruno Bossio (Pd), Davide Caparini (Lega Nord e Autonomie), Daniela Cardinale (Pd), Renzo Carella (Pd), Antonio Castricone (Pd), Paolo Coppola (Pd), Diego Crivellari (Pd), Magda Culotta (Pd), Michele Dell’Orco (M5S), Andrea Ferro (Pd), Alessandro Furnari (M5S), Paolo Gandolfi (Pd), Vincenzo Garofalo (Pdl), Cristian Iannuzzi (M5S), Rudi Franzo Marguerettas (Lega Nord e Autonomie), Marco Martinelli (Pdl), Pierdomenico Martino (Pd), Matteo Mauri (Pd), Antonino Minardo (Pdl), Michele Mognato (Pd), Romina Mura (Pd), Martina Nardi (Sel), Roberta Oliaro (Scelta Civica), Alberto Pagani (Pd), Massimo Paolucci (Pd), Vincenzo Piso (Pdl), Stefano Quaranta (Sel), Giuseppe Stefano Quintarelli (Scelta Civica), Paolo Nicolò Romano (M5S), Alessia Rotta (Pd), Achille Totaro (Fratelli d’Italia), Mario Tullo (Pd), Andrea Vecchio (Scelta Civica), Silvia Velo (Pd), Paolo Civitelli (Scelta Civica).
Unatras - ha già assunto in sede comunitaria una posizione di netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di liberalizzazione, tenuto conto della evidente asimmetria di costi tra le nostre imprese e quelle dell’Est Europa. Tuttavia la discussione in sede Ue non è ancora terminata ed il nostro auspicio è che l’Italia continui a difendere le proprie imprese, così come stanno facendo molti altri Stati europei”. Infine, l’associazione pone l’accento sul sistema Sistri per la tracciabilità dei
rifiuti, che deve essere “rivisto completamente soprattutto in termini di semplificazione e contenimento dei costi”. Anche l’Anita ha già inviato una lettera al nuovo ministro. “La scelta del Governo di ripristinare il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, separandolo da quello dello Sviluppo – si legge nella lettera dell’associazione di Confindustria – è motivo di soddisfazione poiché segno di attenzione verso un settore, quello
dei trasporti, che ha assoluta necessità di riforme per recuperare efficienza e competitività e concorrere quindi al rilancio del Paese. Un progetto non più rinviabile e da avviare al più presto per la cui realizzazione potrà senz’altro contare sul sostegno della nostra associazione. Quella che stiamo attraversando è una fase di profondo cambiamento ed occorre proiettare le imprese, il settore ed il Paese oltre l’ostacolo della recessione”.
Maurizio Lupi ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti É Maurizio Lupi il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nato nel 1959, Lupi inizia la carriera politica a Milano, la sua Lupi città. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale del capoluogo lombardo con la Democrazia cristiana; fino al 1996 riveste il ruolo di vicepresidente e dal 1996 al 1997 quello di presidente della
Commissione urbanistica. A partire dal 1997 ricopre l'incarico di assessore comunale allo Sviluppo del Territorio, Edilizia privata e Arredo urbano sotto la giunta Albertini. Il 13 maggio 2001, eletto per la prima volta alla Camera, riveste il ruolo di capogruppo di Forza Italia nella VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e in seguito assume l'incarico di responsabile
nazionale Dipartimento Lavori pubblici e Territorio di Forza Italia (poi Organizzazione Territoriale del Partito) venendo nel frattempo ricandidato nelle liste di Forza Italia alle elezioni del 2006. Alle elezioni politiche del 2008 è ricandidato per il Popolo della Libertà e diviene uno dei vicepresidenti della Camera. Incarico che gli viene riconfermato nella XVII legislatura.
Vincenzo De Luca viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca è stato nominato dal consiglio dei ministri viceministro alle De Luca Infrastrutture e Trasporti. Nato a Ruvo del Monte, in
provincia di Potenza, nel 1949, De Luca è stato deputato dal 2001 al 2008. Sindaco in carica del Comune di Salerno, alle elezioni comunali del 16 maggio 2011 viene rieletto per la quarta volta ottenendo oltre il
74% dei consensi, risultando il sindaco di un comune capoluogo più votato in Italia. Ha fatto parte della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati dal 2001 al 2006.
D’Angelis e Girlanda sottosegretari alle Infrastrutture e Trasporti
DʼAngelis
Girlanda
Sono due i sottosegretari nominati dal Consiglio dei Ministri alle Infrastrutture e Trasporti: Erasmo D’Angelis e Rocco Girlanda. Nato nel 1955, D’Angelis ha una laurea in psicologia ed è giornalista professionista. Ha
ricoperto l'incarico di presidente regionale di Legambiente Toscana, è stato consigliere regionale, ed è presidente di Publiacqua dal dicembre 2009. Girlanda, nato a Gubbio nel 1966, ha ricoperto la funzione di responsabile delle relazioni istituzionali ed esterne del Gruppo Barbetti fino alla fine del 2012. Dal 1997 eletto consigliere comunale di Gubbio nelle liste del Cdu. Passato a
Forza Italia nel 1999 candidato alle elezioni politiche nel 2001 (collegio Gubbio-Assisi) e nel 2006. Nelle elezioni politiche dell'aprile 2008 eletto alla Camera dei Deputati nella XIII circoscrizione Umbria con la lista Pdl. Nella XVI legislatura ha fatto parte della II Commissione Giustizia e della V Commissione Tesoro, Bilancio e Programmazione e della XII Commissione Affari Sociali.
Un settore in profonda crisi Esprime sfiducia, invece, TrasportoUnito. Interpellato da Tir, Maurizio Longo, segretario generale di TrasportoUnito afferma di non sentirsi ottimista per quanto riguarda la situazione dell’autotrasporto italiano. “Non credo che questo Governo avrà capacità decisionali tali da permettere la ripresa di un settore profondamente in crisi – ha affermato – . Noi continueremo sulla nostra strada finchè non vedremo dei fatti reali e a breve terremo un’assemblea per decidere se decretare un fermo o meno”. TrasportoUnito ha anche tenuto una conferenza stampa a Genova, in cui ha denunciato i dati allarmanti in cui versano le imprese di autotrasporto in Italia e ha presentato un dossier che verrà sottoposto al nuovo Governo. “La crisi che si è abbattuta su tutta l’economia italiana ha precipitato l’autotrasporto oltre il punto di non ritorno, rendendo l’illegalità la norma, oltre che l’unico strumento per la sopravvivenza, e spingendo anche le aziende sane verso una deriva che sfocia o nella cessazione delle attività o nel fallimento o, come sempre più spesso accade, in una violazione sistematica delle norme di sicurezza”. Applicazione del protocollo controlli Nel frattempo, comunque, si stanno intensificando i controlli della Polizia Stradale sul rispetto delle regole in materia di autotrasporto di merci e persone da parte dei vettori italiani e stranieri, a seguito anche della diffusione di una circolare con cui il capo della polizia impartisce disposizioni per la realizzazione dei controlli mirati, in applicazione del protocollo d’intesa firmato nel 2009 tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Interno. Tra fine marzo e aprile sono stati controllati oltre 3000 veicoli, di cui 2700 destinati al trasporto merci: 850 sono risultati i veicoli non in regola, il 30% comunitari e il 3% extracomunitari, per un totale di 1.227 violazioni alla normativa specifica. In 30 casi sono stati accertati trasporti abusivi e in 50 irregolarità nel documento di trasporto. 340 sono state le violazioni alla normativa dei tempi di guida e di riposo mentre 150 le infrazioni alla normativa sull’obbligo di revisione del veicolo e di inefficienze varie dei dispositivi e degli equipaggiamenti, oltre a 90 trasporti in condizione di sovraccarico. TIR160-2013 15
Ambiente
I veicoli a metano, ibridi ed elettrici sono ormai molto diffusi, ma le case costruttrici stanno studiando anche l’uso di altri carburanti che consentano di eliminare la dipendenza dal petrolio e ridurre l’inquinamento di Andrea Pegoraro
Carburanti alternativi, veicoli sempre più ecologici E
liminare la dipendenza dal petrolio e allo stesso tempo ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altre sostanze tossiche. Sono alcuni degli obiettivi dei carburanti alternativi, che possono sostituire i carburanti tradizionali. I costruttori e le case automobilistiche puntano su di essi (in particolare metano, ibrido ed elettrico), perché rispetto a benzina e gasolio producono minore inquinamento e si ottengono da procedimenti chimici o da fonti abbondanti come le biomasse e i prodotti dell’agricoltura. Tanto più che dal prossimo anno si potranno immatricolare mezzi pesanti secondo la normativa Euro 6, che stabilisce caratteristiche più rigorose per quanto riguarda l’inquinamento rispetto ai modelli attuali, gli Euro 5. I nuovi requisiti prevedono una forte riduzione delle emissioni di ossido di azoto e di particolato. Ma quali sono le tipologie e quali le caratteristiche principali dei carburanti alternativi? Ne esistono diversi, tra cui il metano (e i sistemi dual fuel), il gas naturale liquefatto (Gnl, chiamato anche metano liquido), l’ibrido, l’elettrico, il gas naturale compresso (Gnc), il Gpl, i biocarburanti, il bio-DME (Di-Metil-Etere) e il gasolio sintetico.
Metano e sistemi dual-fuel Il metano rappresenta oggi una soluzione economica ed ecologica per i trasporti. Esistono veicoli con doppia alimentazione metano-benzina. I mezzi, disponibili sia per il cabinato sia per il furgone, sono stati progettati per il funzionamento a metano: se il carburante finisce, passano automaticamente alla modalità benzina. Un’altra possibilità è il metano-diesel: si tratta di un motore diesel che funziona con gas metano e una piccola percentuale di diesel per l’iniezione. Ibrido Il sistema ibrido è composto da una parte diesel e una elettrica. Permette di ridurre il con-
sumo di carburante e di emissioni di anidride carbonica. L’ibrido presenta diversi vantaggi: affidabilità dei componenti, costi di manutenzione invariati, consumi di carburante molto ridotti, silenziosità. Anche il problema principale – immagazzinare l’energia elettrica – sembra risolto: le moderne batterie a ioni di litio coniugano elevata densità di potenza con grande capacità di accumulo. Lo svantaggio è a livello economico e si riflette su un aumento dei costi di acquisto. Elettrico Il veicolo elettrico è un mezzo che per funzionare utilizza un sistema a propulsione elettrica, alimentato con batterie. I mezzi elettrici non hanno bisogno di riscaldamento e, rispetto ad un mezzo con motore a combu-
stione interna, sono silenziosi. Non producono emissioni di scarico e possono essere ricaricati durante la notte, quando gli impianti di generazione sono sottoutilizzati. Gas naturale compresso (Gnc) É un combustibile formato essenzialmente da metano. Secondo i dati della Commissione europea, nel Vecchio Continente vi sono quasi un milione di veicoli in circolazione e circa 3 mila stazioni di rifornimento. I veicoli a Gnc presentano un basso livello di emissioni inquinanti e sono stati adottati da autobus urbani, autoveicoli utilitari e taxi. Gas petrolio liquefatto (Gpl) Il Gpl è un sottoprodotto degli idrocarburi, ottenuto da petrolio greggio e gas naturale. I numeri della Commissione europea dicono che il Gpl rappresenta il 3%
anti r u b r ei ca d o r u Il fut ELETTRICO Circa 11 mila veicoli elettrici in Europa
GNL Gas naturale liquido 38 stazioni di servizio nellʼUe
GNC Gas naturale compresso Quasi 1 milione di autoveicoli in circolazione in Europa. Circa 3 mila stazioni di rifornimento in Europa
GPL Gas petrolio liquefatto Il 3% dei carburanti in Europa. 9 milioni di autoveicoli in Europa quasi 28.000 stazioni di rifornimento nellʼUe
BIOCARBURANTI quasi il 5% del mercato dei trasporti nellʼUnione europea
obiettivo per Italia: entro il 2020 una rete di 125.000 punti di ricarica piano dellʼItalia: entro il 2015, 130.000 veicoli elettrici proposta Commissione europea: entro il 2020 stazioni di rifornimento ogni 400 km lungo le strade della rete centrale transeuropea proposta Commissione europea: entro il 2020 stazioni di rifornimento ogni 150 km
Non sono previste azioni per il gpl
Obiettivo Ue: entro il 2020, quota di biocarburanti deve raggiungere oltre il 20% del consumo europeo di benzina e diesel Fonte: “Energia pulita per i trasporti”, Commissione europea del 24/1/2013
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dei carburanti e alimenta 9 milioni di autoveicoli, anche se probabilmente rimarrà un mercato di nicchia. Biocarburanti I biocarburanti sono prodotti derivati dalle biomasse e utilizzati per produrre energia. Si ottengono dagli scarti della lavorazione di piante o semi. Le soluzioni per biocarburanti sono di tre tipi: bioetanolo, biodiesel e biogas. Il bioetanolo è ricavato dalla fermentazione di prodotti agricoli ricchi di zuccheri. Può essere prodotto da varie materie prime, come cellulosa e canna da zucchero, ed essere utilizzato sia in forma pura sia miscelato. Il biodiesel è prodotto da un olio vegetale lavorato e fluidificato, in particolare semi di colza che in Europa rappresentano la fonte principale. É disponibile in volumi commerciali e si può miscelare con il gasolio convenzionale. Il biogas, invece, è un carburante gassoso formato da metano, che può essere ottenuto da luoghi in cui si trovano liquami o rifiuti. É consigliato per trasporti su breve distanza perché è voluminoso e i serbatoi possono contenerne una quantità adatta a tragitti minori. Bio-DME Si tratta di un gas in fase di sperimentazione che passa allo stato liquido se viene compresso a bassa pressione. Negli scorsi anni sono stati fatti dei test completi sul campo: dalla produzione e distribuzione di Bio-DME fino all’utilizzo dei tir nelle aziende di trasporto. É un eco-carburante prodotto da biomasse, che viene utilizzato per motori diesel. Tra le sue caratteristiche ci sono la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, una minore rumorosità del motore e un’elevata efficienza energetica. I punti negativi sono la sua corrosività e i problemi nella realizzazione dei motori. Gasolio sintetico Il gasolio sintetico è una miscela di idrocarburi e può essere ricavato da diverse materie prime come biomasse, rifiuti e gas naturale fossile. Tra le sue caratteristiche, assicura una combustione pulita, si può mescolare senza problemi con il normale gasolio e rappresenta la soluzione ideale per i motori diesel. Grazie alla sua origine biologica è in grado di ridurre fino all’80% le emissioni di anidride carbonica. La direttiva europea sulle infrastrutture La Commissione europea ha annunciato a fine gennaio un pacchetto di misure volte a garantire la creazione di stazioni di combustibili alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all’utilizzo. Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente combustibili e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione. Il pacchetto “Energia pulita per il trasporto” è composto da alcuni punti tra cui una Direttiva per la creazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Attualmente siamo in una fase di elaborazione normativa e di negoziato politico tra gli Stati in sede di Consiglio europeo.
GNL nel futuro del trasporto pesante A Roma una conferenza organizzata da World Energy Council Italia fa il punto sulle possibilità di utilizzo del nuovo carburante. Molti i vantaggi, unico punto carente le infrastrutture per distribuirlo É un combustibile alternativo che sta cominciando a farsi strada tra i veicoli pesanti, nonostante la carenza di infrastrutture per distribuirlo. Stiamo parlando del gas naturale liquefatto (gnl), che è stato al centro della prima conferenza nazionale Italia-Mediterraneo “Gnl per i trasporti” organizzata a Roma dal World Energy Council Italia (WEC), a cui hanno partecipato aziende del settore e numerosi esponenti del mondo istituzionale. Tra questi, Francesco Del Boca, vicepresidente del Comitato Centrale dell’Albo e presidente di Uetr. Durante la conferenza è emerso che l’utilizzo di questo combustibile è un’opzione praticabile e disponibile anche per i mezzi pesanti. Più in generale, il gnl e gli altri combustibili alternativi sono parte di una strategia di riduzione delle importazioni di petrolio e di transizione verso un sistema di trasporti a impatto zero. La Commissione europea ritiene inoltre che il gnl nei trasporti, insieme agli altri carburanti alternativi, consentirebbe di raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra pari al 60% entro il 2050.
Soluzioni per i mezzi pesanti Per quanto riguarda il trasporto pesante, tra le soluzioni presentate c’è il diesel dual fuel, che permette di miscelare contemporanemente diesel e gas naturale per ottenere benefici sia a livello economico che ecologico. Un esempio arriva da Ecomotive Solutions, nata da due realtà industriali come Dimtech, formata da esperti di elettronica e motori, e Mutti, gruppo operante nei trasporti speciali e pericolosi. Roberto Roasio ha spiegato il funzionamento del D-Gid, il sistema dual fuel per alimentare il motore diesel di un veicolo con una miscela omogenea di gasolio e gas (possono essere controllati vari gas tra cui gnl, metano compresso, gpl, biogas e idrometano). Il gasolio viene iniettato in quantità ridotta e serve per innescare la combustione della miscela aria-gas, calcolata dal sistema elettronico D-Gid. I vantaggi, come sottolineato da Roasio, sono una riduzione delle emissioni inquinanti senza ridurre la potenza del veicolo, un beneficio per la rumorosità del motore e, infine, il fatto che il diesel non subisce modifiche strutturali. Oltre al dual fuel, Matthias Maedge, di
Ngva Europe (l’associazione europea del settore metano per auto), ha illustrato il sistema 100% a gas naturale per mezzi pesanti, sottolineando come nel settore dei trasporUn ti il gas namomento della turale sia la conferenza nazionale soluzione Italia-Mediterraneo “Gnl meno coper i trasporti” tenutasi a stosa e riRoma e organizzata dal spettosa World Energy Council dell’amItalia (WEC) biente.
Vantaggi e problematiche I vantaggi legati all’introduzione di un serbatoio criogenico (realizzato appositamente per l’impiego di gas naturale liquefatto) a bordo del mezzo sono vari. Basti pensare al risparmio in termini di consumi e di costi, alla riduzione dell’impatto ambientale, all’ingombro del serbatoio paragonabile al serbatoio diesel, fino all’accessibilità alle aree urbane. Inoltre, essendo costituito quasi esclusivamente da metano (90-99%), il gas naturale liquefatto occupa un volume 600 volte inferiore rispetto a quello in forma gassosa. Un altro vantaggio dato dalla forma liquida è la facilità del trasporto, soprattutto per le grandi distanze. Le problematiche per il gnl esistono a livello normativo, perché non ci sono regole uniformi per l’omologazione dei veicoli, e nemmeno nel nostro ordinamento esiste una norma che riconosca il gnl come carburante per autoveicoli. A livello europeo, si sta cercando di arrivare a una soluzione con la direttiva sulle infrastrutture per i carburanti alternativi proposta dalla Commissione, in cui vengano definiti gli standard tecnici che le stazioni di rifornimento devono rispettare. Attualmente in Italia sono attivi due rigassificatori: uno a Panigaglia, in provincia di La Spezia, con una capacità di 3,4 chilometri cubi all’anno; l’altro a Porto Viro, in provincia di Rovigo, con una capacità di 8 chilometri cubi all’anno.
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Credito
di Lucia Angeloni
C
ontinuano a diminuire le domande presentate da imprese di trasporto merci e approvate dal Fondo di garanzia. Nei primi tre mesi dell’anno sono state accolte 304 richieste di finanziamento, che rappresentano un calo del 17,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia si è registrato un incremento dell’ammontare dei finanziamenti attivati, che sono stati pari a 37,8 milioni di euro (+5,5%) e anche un incremento dell’importo garantito, pari a 20,8 milioni di euro
sporto del Fondo di Garanzia. Ricordiamo che le nuove disposizioni, che sono operative dal 7 dicembre scorso, hanno portato ad alcuni cambiamenti delle percentuali di copertura del finanziamento rispetto a quelle valide in precedenza. Per quanto riguarda la garanzia diretta, cioè quando l’impresa si rivolge alla banca, la quota di copertura è infatti diminuita dal 60% al 30% nel caso di aziende di autotrasporto del Centro-Nord per il consolidamento delle passività a breve verso la stessa banca. Stes-
lioni di euro, e alle operazioni di consolidamento delle passività a breve termine su stessa banca o gruppo, con 12 domande, pari al 3,9% del totale, cui corrisponde un finanziamento accolto di 1 milione di euro e un importo garantito di 0,3 milioni. Il confronto con i dati dello stesso periodo 2012, a fronte di una riduzione del 17,6% delle domande riferite all’intera sezione, mostra una contrazione pari al 14,5% per le altre operazioni finanziarie, che passano da 255 a 218 unità; del 26,7%
so discorso va fatto per la controgaranzia, quando l’impresa si rivolge ai confidi o ad altri fondi autorizzati, che ha visto la percentuale scendere dall’80% al 60%, sempre per le aziende del centro-nord che effettuano un’operazione descritta in precedenza.
per le operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, che passano da 101 a 74 unità, e del 7,7% per le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine su stessa banca o gruppo, che passano da 13 a 12 unità.
Fondo di garanzia: domande ancora in calo Nei primi tre mesi del 2013 si è registrata una contrazione del 17,6% nelle domande presentate da imprese di trasporto merci. Una diminuzione dovuta alle nuove disposizioni del fondo (+6,3%). Nell’ultima riunione, che si è svolta ad aprile, il Comitato di Gestione del Fondo ha approvato 52 richieste di finanziamento, per complessivi 4.916.910 euro di finanziamento, con un importo garantito dal Fondo pari a 2.695.528 euro. Le nuove disposizioni causa del calo “Ritengo che la forte diminuzione delle domande ammesse alla garanzia del Fondo sia inequivocabilmente frutto delle nuove Disposizioni operative del Fondo, entrate in vigore il 7 dicembre 2012, e da me sempre contestate nel gruppo di lavoro e nel Comitato di gestione”, ha commentato Gianluigi Bassi, responsabile per le associazioni di categoria nel Comitato di Gestione della sezione autotra-
Domande per tipologia Tornando alle operazioni accolte per il periodo gennaiomarzo 2013, si evidenzia la prevalenza delle “Altre operazioni finanziarie, con 218 domande, pari al 71,7% del totale, a cui corrisponde un finanziamento accolto pari a 25,3 milioni e un importo garantito pari a 13,3 milioni. Nel dettaglio, la tipologia è così ripartita: per esigenze di liquidità (213 domande), per acquisto scorte (3 domande), per pagamento fornitori (2 domande). Le restanti domande accolte si riferiscono a operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, con 74 domande (pari al 24,3% del totale), a cui corrisponde un finanziamento accolto di 11,4 milioni di euro e un importo garantito di 7,1 mi-
Domande per territorio A livello territoriale, le domande evidenziano una prevalenza nel Centro-Nord per le “Altre operazioni finanziarie”, con 158 domande (75,2% del totale), un finanziamento di 18,4 milioni e un importo garantito di 8,7 milioni. Le restanti domande sono così suddivise: 42 per operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi e 10 domande per consolidamento delle passività a breve termine. Nel Mezzogiorno le “Altre operazioni finanzarie” sono state invece 60 (38,6% del totale), con un finanziamento di 6,9 milioni e un importo garantito di 4,6 milioni; 32 domande hanno invece riguardato operazioni finanziarie inferiori ai 36 mesi e 2 domande per il consolidamento delle passività a breve termine. TIR160-2013 19
Logistica
Sono sempre di più i ragazzi che si avvicinano al mondo dei trasporti e della logistica come opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro. Ecco perché gli studenti dell’Istituto Tecnico Superiore LAST hanno scelto questo settore
Per i giovani è l’ora della logistica S
ono in crescita le aziende di logistica che cercano una figura professionale di operatore specializzato a cui richiedere non solo servizi di immagazzinamento e deposito della merce, ma di scegliere le soluzioni e gli strumenti più idonei per la realizzazione dei servizi. Le aziende affidano ai propri partner logistici attività di fine linea o interi processi di postvendita, con l’obiettivo di ridurre i propri costi interni o di gestire a livello operativo i rapporti con i clienti. Allo stesso tempo, sono sempre di più i giovani che si avvicinano alla logistica, vista come un’opportunità, come un settore strategico per arrivare a un mondo sempre più globalizzato, e che quindi svolgono un percorso di studi adeguato all’inserimento nel mondo del lavoro. É il caso, ad esempio, degli studenti dell’Istituto Tecnico Superiore LAST (Logistica Ambiente Sostenibilità e Trasporto) di Verona, un corso biennale post diploma che ha l’obiettivo di formare tecnici dei trasporti e dell’intermodalità, i quali lavoreranno all’interno di imprese di servizi logistici.
Il servizio di Easy Driver sul Last
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L’Istituto LAST di Verona Il biennio si svolge all’Interporto Quadrante Europa ed è diviso in quattro semestri: prevede 1.850 ore complessive suddivise in lezioni didattiche, attività di laboratorio e stage in azienda. In sostanza, da ottobre a marzo gli studenti sono impegnati in attività d’aula e poi svolgono uno stage all’interno di imprese di trasporto e di logistica. Attualmente gli allievi stanno frequentando il secondo anno del biennio e hanno iniziato il periodo di stage che terminerà a luglio. Per farsi un’idea, basti pensare che su 25 studenti del primo anno, 7 hanno ottenuto un contratto di assunzione part-time per consentire loro di partecipare alle lezioni. A luglio poi ci saranno le selezioni per il nuovo biennio, che prevedono test di inglese, informatica, cultura tecnica e un colloquio motivazionale. Gli studenti ammessi al corso dovranno versare una quota annuale di 500 euro. Per avere informazioni è possibile visitare il sito www.itslogistica.it. “Le prime iscrizioni per il prossimo anno sono già arrivate, da tutta la regione - sottolinea il presidente della fondazione che gestisce l’istituto, Giorgio Adami -. Tanto che stiamo valutando la possibilità di affiancare al corso un secondo percorso a Venezia”. Per cercare di comprendere meglio le ragioni di questa ripresa di interesse dei giovani verso il mondo della logistica, abbiamo parlato con alcuni studenti, che ci hanno anche espresso una loro opinione sulle azioni da intraprendere per rendere la logistica sempre più competitiva e funzionale.
PASSIONE E POSSIBILITÀ I motivi per cui mi sono avvicinato al mondo della logistica sono principalmente due: la passione e la possibilità. Sono sempre stato appassionato dei film di Sergio Leone e di tutto ciò che riguarda la conquista del Far West. Oggi è in atto una conquista del Far East che, insieme a una dimensione globale, ha reso necessaria l’organizzazione di strutture capaci di tenere in considerazione questa distanza tra produzione e mercato. Il secondo aspetto cruciale, secondo me, è che la logistica è sempre stata “snobbata” dalle aziende produttrici; da pochi anni il focus si è spostato sulla Luca Signorini razionalizzazione della a catena di fornitura, in sc fa af i m e ch «quello sulla necessità di far ruotare i magazzini e di questo ambiente ine di far leva sulla logiè il fatto che la rout stica per vincere in » non esiste questi mercati sovraffollati. Questo settore, alla luce della mia ancora breve esperienza lavorativa, dovrebbe cercare di andare in due direzioni: la prima è quella del rispetto delle regole e della riqualificazione dei ruoli inerenti trasporto e movimentazione; in secondo luogo, si dovrebbe creare una sorta di consapevolezza alla cooperazione tra aziende, che permetta una migliore e più facile gestione dei flussi e un aumento dei carichi da movimentare. Questo aspetto è cruciale, specie in un Paese come il nostro le cui aziende presentano, per la grande maggioranza, piccole o piccolissime dimensioni. Che cosa mi aspetto dal settore della logistica? Una possibilità. Sicuramente darò il massimo per essere confermato nell’azienda in cui svolgerò lo stage, poi si vedrà. Quello che mi affascina di questo ambiente è il fatto che la routine non esiste. Ogni problematica è diversa dall’altra e andrà gestita diversamente. Uno dei miei obiettivi è quello di lavorare nella parte “analitica”, ovvero studio dei flussi per individuare le varie problematiche e possibili ottimizzazioni. Per fare questo, però, si deve partire dalla base, dall’organizzare i traffici e capire necessità e priorità.
L’ITALIA HA UNA POSIZIONE DA SFRUTTARE L’Italia ha una posizione geoGiovanni Fiori grafica privilegiata nel commercio tra Europa e Far «occorre intervenire East, tuttavia questa op, portunità non viene sfrutsulle infrastrutture tata e 2 milioni di congica sistemica tainer l’anno deviano dai con una lo nostri porti per dirigersi di rete» verso il Nord Europa. L’inefficienza logistica costa al nostro sistema economico circa 40 miliardi di euro l’anno, sia per i mancati proventi derivanti da tasse, imposte e servizi, sia per l’elevata incidenza sui costi di produzione delle aziende che risultano meno competitive sui mercati esteri. Il piano nazionale della logistica indica le linee guida e le azioni per migliorare il settore favorendo lo sviluppo e la crescita del Paese, ma abbiamo bisogno che la politica lo sostenga, prima con l’efficientamento del sistema logistico e poi con il potenziamento delle infrastrutture. Secondo me è necessario eliminare le inefficienze avviando lo sportello unico doganale per migliorare la capacità attrattiva delle merci, passare al “franco destino” per offrire più opportunità alle aziende del settore e creare occupazione, rendere più efficiente la distribuzione urbana delle merci per ottimizzare i traffici riducendo l’impatto ambientale, ridurre i viaggi a vuoto e i tempi di attesa al carico/scarico, coordinando trasportatori e gestori delle infrastrutture per consentire ad entrambi di ridurre i propri costi e migliorare il livello di servizio. Ma occorre anche intervenire sulle infrastrutture, con una logica sistemica di rete: dai porti per attirare gli operatori internazionali, agli interporti per ridurre il trasporto su gomma, e infine potenziare la rete ferroviaria, quella fluviale e i valichi per migliorare l’interconnessione tra i nodi a livello nazionale ed europeo.
PRIORITÀ AD INFRASTRUTTURE E RICERCA
Emilia Butturini
ro «le istituzioni dovrebbe prese collaborare con le im affinché si creino sinergie»
L’incontro con il mondo della logistica è avvenuto tramite il mio percorso di studi in Relazioni Internazionali all‘Università di Trento, in particolare con lo studio delle politiche europee. Quella dei trasporti, infatti, è una delle prime politiche comuni dell’Unione europea. Mi sono poi venuta a confrontare con tutte le problematiche connesse alla supply chain, poiché nella filiera tutti i vari aspetti sono connessi e ogni azione ricade sulle altre. Così ho iniziato ad approfondire la tematica, sentendo la necessità di fare qualcosa di più pratico rispetto allo studio universitario, e mi sono imbattuta nel corso biennale post diploma di specializzazione in ambito logistico. Il corso è stata un’importante opportunità per conciliare lo studio teorico e la pratica e per venire a contatto con aziende leader nella logistica, dalla produzione alla distribuzione, che ci hanno dato la possibilità di vedere come lavorano. In un’era globalizzata, la logistica gioca un ruolo fondamentale nel cercare di rendere gli scambi tra Paesi più veloci e meno costosi, vista la necessità delle imprese di essere competitive sul mercato. Naturalmente, per far questo, le priorità sono le infrastrutture, gli investimenti in piattaforme logistiche e gli interporti. Le istituzioni dovrebbero quindi collaborare con le imprese per capire di cosa hanno bisogno, affinché si creino sinergie per evitare investimenti che a volte servono poco nella pratica. Il mondo della logistica ha potenzialità di miglioramento molto grandi, non sarebbe quindi una buona scelta non cercare di mettere a frutto le grandi opportunità che può dare. Ma occorre anche migliorare la ricerca sulle nuove tecnologie e, cosa che si sta già facendo con il corso che frequento, creare personale specializzato, capace di vedere le problematiche e collocarle in un quadro d’insieme.
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Per i giovani è l’ora della logistica
LOGISTICA PIÙ “GREEN” Quando ho terminato gli studi scolastici e conseguito il diploma in lingue straniere per il settore turistico, mi sono ritrovata ad un bivio: scegliere di continuare gli studi, e quindi frequentare l’università, o inserirmi immediatamente nel mondo del lavoro. Informandomi meglio, sono venuta a conoscenza della possibilità di frequentare il corso di logistica e trasporti che, a mio parere, poteva conciliare le due opzioni. Secondo me la formazione è fondamentale, anche per migliorare i rapporti interpersonali e riuscire a creare una sintonia qualora si decidesse di lavorare in team. Per questo ritengo che sarebbe una Veronica Fantin buona opportunità per le aziende fornivo lie ri di e or tt «un fa re ai giovani che deè la siderano inserirsi nel sostenibilità» mondo del lavoro dei corsi di formazione, interni o esterni all’azienda. Inoltre, sarebbe opportuno estendere i “punti” di logistica per quanto riguarda il fattore geografico, in modo da avere un maggior numero di magazzini e/o depositi e facilitare la distribuzione dei prodotti e/o servizi. In questo modo nella supply chain i processi e i flussi saranno velocizzati grazie a tempi minimizzati e a costi notevolmente ridotti. Per ottenere dei costi contenuti, sarebbe necessario far viaggiare automezzi a pieno carico, sia nel tragitto di andata che in quello di ritorno. Un fattore di gran rilievo è poi la sostenibilità, nonché l’aspetto “green”: preferire, quindi, i trasporti ferroviari ai trasporti su gomma. Il mio interesse nella logistica riguarda l’aspetto gestionale e tutto ciò che si cela nei vari processi della catena di fornitura. Mi piacerebbe svolgere un ruolo d’ufficio, magari nel campo delle spedizioni import/export, in modo tale da sfruttare le mie conoscenze linguistiche, e da questo percorso di studi mi aspetto di potermi inserire con facilità nel mondo del lavoro, nonostante le offerte siano carenti, a causa della crisi.
LOGISTICA: OPPORTUNITÀ E SFIDA La logistica, nell’attuale situaTobia Mazzi zione economica, ha assunto un ruolo strategico. Mi «la sfida più attuale sono avvicinato alla logistica perché vivere a per le nuove Verona e occuparsi di di generazioni è quella logistica rappresenta da un lato un’opportunità, rendere la dall’altro una sfida. chain Un’opportunità perché supply c’è bisogno - e il territorio sostenibile» stesso chiede di farlo - di una logistica intesa come capacità di un’azienda di risolvere i vincoli presenti all’interno della filiera produttiva. La sfida, invece, sta nell’essere in grado di rendere fluida una catena, ottimizzandone i costi di gestione, e di migliorare il servizio che essa dà al cliente finale. Il valore aggiunto che un giovane può dare è quello di avere un bagaglio tecnico e una visione d’insieme tali da renderlo in grado di lavorare pro-attivamente all’interno di un’impresa. Proporre significa dunque essere pronti ogni giorno a risolvere problemi cercando una soluzione idonea per gestire il problema. La sfida più attuale, alla quale le nuove generazioni sono chiamate a rispondere, è quella di rendere la supply chain sostenibile. Quello che mi aspetto è dunque far parte di un’azienda che sia in grado di analizzare i propri processi, andando poi a ridurre l’impatto ambientale senza penalizzare la redditività economica e la qualità del servizio. Rendere green la supply chain deve essere una spinta alla riduzione degli sprechi e al risparmio delle risorse, aumentandone allo stesso tempo la produttività e il vantaggio competitivo.
Silvia Pazzini
DA ESPERIENZA ESTIVA A PASSIONE
«formazione altamente professionale e soprattutto pratica»
Un percorso formativo unico nel suo genere. Ecco cosa penso del corso di specializzazione ITS LAST. Ho deciso di avvicinarmi al settore della logistica grazie a un'esperienza lavorativa che mi ha vista coinvolta in semplici attività di reso merce, accettazione e controllo colli in entrata, riordino e flussi documentali ad esse connesse, presso un negozio di abbigliamento. Quella che doveva essere una semplice esperienza lavorativa estiva si è trasformata in pura curiosità, volontà di sapere cosa c'è dietro a quel bellissimo capo d'abbigliamento appeso in un negozio e pronto a catturare la nostra attenzione. Così sono venuta a conoscenza di questo corso che, appunto, affronta temi di logistica ma anche di trasporto e ambiente, con una struttura biennale di circa 1900 ore, suddivise per ogni anno in 450 ore di aula con professionisti che operano nel settore, professori universitari (Unipd per il modulo dedicato alla pianificazione e gestione magazzini, e Univr per gli argomenti riguardanti la logistica ed economia/marketing) e visite presso infrastrutture logistiche (porti, interporti, magazzini, operatori logistici...). Le restanti 450 ore, invece, sono dedicate alla formazione direttamente in aziende logistiche attraverso uno stage, da non considerare come il classico "fare fotocopie", ma una vera scuola di apprendimento. Nel mio caso ho imparato ad occuparmi, da origine a destinazione, di spedizioni con traffico verso l'Inghilterra, gestendo la corrispondenza e i documenti necessari per le transazioni, prima osservando la mia tutor e in seguito in modo autonomo. Ora mi trovo qui a comporre queste righe sulla soglia del termine delle lezioni del secondo e ultimo anno, in attesa di organizzare il prossimo stage, assumendomi l'incarico di consigliare questo corso di specializzazione in ambito logistico o comunque corsi ITS di altri ambiti a chi, come me, ha sempre desiderato ricevere una formazione altamente professionale e soprattutto pratica. Un modo in più per avvicinarsi al mondo del lavoro.
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Gli studi per chi sceglie logistica e autotrasporto Dall’anno scolastico 2010-2011, con l’entrata in vigore della Riforma Gelmini, è possibile svolgere un percorso di studi orientato al settore dei trasporti e della logistica già a partire dalle scuole superiori. Gli studenti che si iscrivono ad un Istituto Tecnico (IT) hanno la possibilità di scegliere tra 11 indirizzi, compreso quello in “Trasporti e Logistica”, a sua volta suddiviso in tre percorsi: “Costruzione del mezzo”, che riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo aereo, navale e terrestre e l’acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d’idoneità all’impiego dei mezzi; “Conduzione del mezzo”, con l’approfondimento delle problematiche relative alla condu-
zione ed all’esercizio del mezzo di trasporto; “Logistica”, che riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto.
ITS Ci sono poi gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), nati nel 2007, che sono scuole postdiploma parallele al percorso accademico con l’obiettivo di formare tecnici in vari settori. Per quanto riguarda la logistica a Verona, oltre al LAST, esiste un corso per la figura di “Tecnico superiore dei trasporti e dell’intermodalità”, e a Piacenza citiamo il corso di “Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche” .
Università Anche il mondo universitario propone dei corsi di laurea triennali in logistica. Ne citiamo alcuni come quello in Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti all’ateneo di Genova oppure quello in Ingegneria gestionale della logistica e della produzione
LOMBARDIA IT It Majorana, Seriate (Bergamo) It Castelli, Brescia It Feltrinelli, Milano Polo tecnologico Mozzali, Treviglio (Bergamo) Master Bocconi di Milano, Master in Economia e Management dei Trasporti, della Logistica e delle Infrastrutture (MEMIT) Università Cattaneo LIUC Varese
TRENTINO ALTO ADIGE IT Iti Valier, Bolzano
all’università “Federico II” di Napoli. Un altro ancora è quello in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici a Livorno. Le materie oggetto di studio vanno da economia e organizzazione aziendale a logistica industriale, dal controllo di gestione delle imprese di trasporto ai sistemi di movimentazione e stoccaggio.
Master I master offrono una specializzazione e un patrimonio di conoscenze aggiornato non solo sul settore della logistica ma anche su quello della catena di distribuzione delle merci. Per farsi un’idea generale segnaliamo il Master in Economia e Management dei Trasporti, della Logistica e delle Infrastrutture (MEMIT) organizzato dall’università Bocconi di Milano; il Master in Logistica e Supply Chain Management dell’università La Sapienza di Roma. In Veneto, l’ateneo Iuav di Venezia promuove il Master in Logistica e Trasporti mentre l’università di Verona ha istituito il Master in Logistica Integrata e Supply Chain Management.
VENETO IT It Euganeo, Este (Padova) It Barsanti, Castelfranco Veneto (Treviso) It Sansovino, Oderzo (Treviso) It Luzzatti, Venezia It Marconi, Verona It San Carlo, Verona It Chilesotti, Thiene (Vicenza) It Rossi, Vicenza
EMILIA ROMAGNA IT It Berenini, Fidenza (Parma) It Da Vinci, Parma It Baldini, Ravenna ITS Istituto ISII “G. Marconi” di Piacenza, “Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche” MARCHE IT It Fermi, Ascoli
LIGURIA IT It Capellini-Sauro, La Spezia Corsi di laurea Genova, Economia delle Aziende Marittime, della Logistica e dei Trasporti
TOSCANA IT It Meucci, Firenze It Galilei, Massa-Carrara It Zaccagna, Massa-Carrara Corsi di laurea UMBRIA Livorno, Economia IT e Legislazione It Da Vinci, Foligno dei Sistemi Logistici (Perugia) It Volta, Perugia
Ecco alcuni IT (Istituti tecnici), ITS (Istituti Tecnici Superiori), Università e Master che danno la possibilità di studiare e specializzarsi in trasporti e logistica
LAZIO IT It Galilei, Roma ITS Fondazione ITS “G. Caboto” di Gaeta (Latina), “Tecnico superiore per l’infomobilità e le infrastrutture logistiche” Master La Sapienza di Roma, Master in Logistica e Supply Chain Management
ITS LAST (Logistica Ambiente Sostenibilità Trasporto) di Verona, “Tecnico superiore dei trasporti e dell’intermodalità” Master Iuav - Master in Logistica e Trasporti, Venezia Master in Logistica Integrata e Supply Chain Management, Verona
ABRUZZO IT It Da Vinci, Lanciano (Chieti) It Alessandrini-Marino-Forti, Teramo PUGLIA IT It Fermi, Francavilla Fontana (Brindisi) It Falanto, Taranto
CAMPANIA IT It Dorso, Avellino It Bosco Lucarelli, Benevento It Volta, Aversa (Caserta) It Ferraris, Marcianise (Caserta) It Elia, Castellammare di Stabia (Napoli) It Barsanti, Pomigliano d’Arco (Napoli) Corsi di laurea “Federico II” Napoli, Ingegneria gestionale della logistica e della produzione
CALABRIA ITS Fondazione ITS “Pegasus” di Polistena (Reggio Calabria), “Tecnico Superiore della Gestione Infomobilità e Infrastrutture Logistiche” SICILIA IT Iti Volta, Palermo
Il commento
La strada è di tutti: le buone regole per la sicurezza di Maurizio Caprino*
Fretta e stress portano a non riconoscere spazio agli altri, ma automobilisti e camionisti devono imparare a comprendersi a vicenda, per non rischiare di compromettere la sicurezza stradale
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n Italia le strade sono più “strette” che altrove per far convivere automobilisti e camionisti. Certo, abbiamo tratti autostradali a tre e persino a quattro corsie, che di per sé sono assolutamente all’altezza del meglio che c’è in Europa. E anche le autostrade a due corsie sono spesso sufficientemente larghe, mentre lo spazio effettivamente manca in alcune aree di sosta o di servizio. Ma la sensazione complessiva resta quella di stare stretti. Infatti, non è una questione di larghezza fisica. È che abbiamo un tipo di traffico che tende a far percepire la strada come più stretta: molto traffico pesante rispetto al totale, scarsa abitudine a tenere una distanza più o meno di sicurezza, diffusione sempre crescente dei veicoli alti (suv e crossover) e territorio con tante salite e discese che condizionano la velocità dei mezzi pesanti, tanto più che il sovraccarico è ancora un’infrazione diffusa. Fino a quando gli automobilisti non capiranno tutto questo, la convivenza coi camionisti sarà sempre difficile. Ma la comprensione dev’essere reciproca e, pur essendo professionisti della guida, i camionisti non devono ignorare il “mondo degli automobilisti”. Il principio che deve essere sempre in testa a tutti è che la strada va divisa, lasciando a ciascuno lo spazio che gli è necessario. Il problema non è solo che fretta e stress portano a non riconoscere spazio agli altri, ma anche che ignoranza e superficialità impediscono di capire quanto spazio serva effettivamente a ciascuno. Le esigenze dell’automobilista L’automobilista è costituzionalmente portato a confinare il camionista il più a destra possibile e fatica a ipotizzare che quando un mezzo pesante si sposta a sinistra possa avere le sue buone ragioni. In fondo, queste buone ragioni non si capiscono o non si vedono. Non si capiscono quando il camionista supera un mezzo più lento perché sovraccarico o “spompato” oppure quando a destra si rallenta tanto da rischiare di “piantarsi” creando un pericoloso blocco. Non si vedono quando c’è un’auto che marcia piano o un qualsiasi altro veicolo che si sta immettendo sulla carreggiata: i mezzi pesanti impediscono la visuale. Ma questo lo capiscono in pochi e così, alla fine, è pur sempre un problema 24 TIR160-2013
* gornalista del Sole24ore e blogger
di comprensione. Aggravato dalla frequenza con cui in Italia i mezzi pesanti sono costretti a spostarsi a sinistra, per il sovraffollamento della corsia di destra (e molte corsie d’accelerazione sono ancora troppo corte e, quando sono adeguate, tanti guidatori non sanno sfruttarle correttamente percorrendole fino in fondo o non accelerando abbastanza). Il sovraffollamento è massimo quando aumenta il traffico turistico: tra vetture lente o con rimorchio e camper, non è raro che i camion (perlomeno quelli più potenti, in migliori condizioni o meno carichi) si sentano “stretti” se restano sulla destra. Da un anno le occasioni di sovraffollamento si sono moltiplicate: il Decreto semplificazioni (DL 5/12) ha ristretto le finestre temporali in cui il traffico pesante è vietato per lasciare spazio a quello turistico. Finora la crisi economica, facendo diminuire del 7% i transiti autostradali nel 2012, ha evitato che ciò causasse problemi, ma che cosa succederà se arrivasse la ripresa che tutti vorrebbero? Basterebbe il completamento dei cantieri che nel frattempo dovrebbe avvenire in due delle tratte più critiche in estate, come l’A14 da Rimini a Civitanova Marche e la Salerno-Reggio Calabria? Le esigenze del camionista Il camionista, dal canto suo, ha il problema di dover consegnare le merci nei tempi pattuiti e questo implica anche che tappi i buchi di un sistema logistico che fa perdere ancora troppo tempo prezioso. Anche per questo non distingue le necessità dei vari automobilisti. Prendiamo un tratto in salita: per decidere se superare o no un mezzo più lento, dovrebbe anche capire se dietro ha un’asmatica utilitaria aspirata a benzina o un’elastica turbodiesel; solo in quest’ultimo caso potrebbe essere sicuro di non danneggiare nessuno con il suo sorpasso, perché invece l’utilitaria rischia di “piantarsi” praticamente quanto lui. Come incide la tecnologia Finora, la diffusione del controllo della velocità media (Tutor e simili) su alcune tratte della grande viabilità ha forse migliorato la convivenza: gli automobilisti più “esuberanti” hanno dovuto rallentare, cosa che ha fatto diminuire le occasioni di sorpasso. Però non ha indotto più conducenti (automobilisti o camionisti, non c’è tanta differenza) a porsi il problema della distanza di sicurezza, che resta irrisolto. Una possibile soluzione s’intravede nel lungo termine (almeno 10 anni), quando si diffonderanno abbastanza i cruise control attivi, cioè i dispositivi di assistenza alla guida che consentono di impostare la velocità desiderata e la mantengono, compatibilmente con la presenza di veicoli davanti, dai quali si mantengono alla dovuta distanza grazie a un radar che “dialoga” con l’acceleratore.
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Campagna sicurezza
Dalla vendita delle opere originali dei trenta artisti che hanno partecipato all’iniziativa sono stati ricavati oltre 24mila euro che sono stati devoluti a due associazioni benefiche
Battute all’asta le opere di TrasporTiAmo
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on solo sicurezza e arte, ma anche solidarietà. La IV Campagna per la sicurezza stradale TrasporTiAmo, promossa dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotraspatori, oltre a portare sulle strade i messaggi artistici volti a promuovere la sicurezza, si è infatti conclusa con la messa all’asta delle opere originali dei trenta artisti coinvolti nell’iniziativa. E il ricavato, oltre 24 mila euro, è stato devoluto in beneficienza a due associazioni: “Vivi la vita onlus – associazione di familiari e malati di sclerosi laterale amiotrofica” e a “Sanganigwa Street Children's Centre per i Bambini di Kigoma”, una comunità in Tanzania che si occupa ogni giorno di fornire un pasto a circa 200 bambini. Il 18 aprile scorso gli artisti hanno personalizzato le loro opere presso la Galleria Vittoria in via Margutta, e poi partecipato all’asta che si è svolta nella sede del bar Canova, in piazza del Popolo. Una grande festa alla quale ha preso parte la maggior parte delle associazioni di categoria, che si sono anche assicurate le innovative opere. 26 TIR160-2013
Alcuni momenti dell’asta delle opere di TrasporTiAmo in basso, da sinistra, Rocco Giordano, Gabriella Gamba e Francesco Del Boca
ITS
Pubblicato il decreto "Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti in Italia" che indica i requisiti per la diffusione degli ITS e le azioni da sostenere per favorirne lo sviluppo di Olga Landolfi*
Nuovo impulso alla telematica dei trasporti
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Il decreto sottolinea in particolare che occorre favorire la messa in rete delle diverse piattaforme riguardanti il trasporto merci
l 26 marzo e il 3 aprile scorso sono state due date importati per il settore ITS e il suo sviluppo sul territorio nazionale. Sono stati infatti pubblicati in Gazzetta Ufficiale rispettivamente il decreto attuativo ITS del 1° febbraio 2013 "Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Italia", firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal ministro dell’Interno e dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; e il regolamento delegato (UE) N. 305/2013 della Commissione del 26 novembre 2012 che integra la direttiva 2010/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la predisposizione armonizzata in tutto il territorio del-
l’Unione Europea di un servizio elettronico di chiamata di emergenza (e-call) interoperabile.
Azioni e requisiti Una piattaforma telematica nazionale, standard interoperabili per la progettazione degli ITS, servizi di infomobilità migliorati e diffusi, migliore utilizzo delle tecnologie di bordo, un Database sui benefici delle applicazioni. E ancora, integrazione tra le piattaforme per le merci, navigazione satellitare per il trasporto di merci e passeggeri, l’e-call nazionale e maggiore partecipazione dell’Italia ai programmi europei per le tecnologie nei trasporti. Sono que-
ste le azioni che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vuole sostenere per favorire lo sviluppo degli ITS in ambito nazionale e che costituiscono l’ossatura del decreto 1° febbraio 2013. Il decreto detta anche i requisiti per la diffusione degli ITS e specifica che i sistemi dovranno essere efficaci nel contribuire concretamente alla soluzione dei problemi di traffico, assicurare l’intermodalità e l’interoperabilità, promuovere la parità di accesso, tenere comunque conto delle particolarità locali. L’art. 5 detta gli elementi funzionali obbligatori per sviluppare le applicazioni, sulla base anche delle informazioni messe a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il CCISS, mentre l’art. 6 dispone nel dettaglio le azioni per i servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci. Infine, l’articolo 7 rende operativo l’archivio nazionale telematico dei veicoli che non risultano coperti da assicurazione. Altra novità, il comitato di indirizzo e coordinamento tecnico delle iniziative in materia di ITS inserito nell’articolo 10. Denominato ComITS, sarà composto dai rappresentanti del ministero dell’Interno e del MIUR e dai direttori generali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sotto la guida del Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici, e avrà il compito di sopraintendere al coordinamento a livello nazionale delle varie iniziative. Merci e logistica Particolare riguardo viene dato al trasporto delle merci e alle tematiche della logistica. Infatti, viene sottolineato che occorre favorire la messa in rete delle diverse piattaforme afferenti al trasporto merci, con particolare riguardo alle interfacce fra i diversi modi di trasporto, in modo da evitare eventuali sovrapposizioni e conflittualità dei diversi sistemi: la Piattaforma Logistica Nazionale Uirnet può in tal senso rappresentare un progetto di riferimento. Gli ITS possono, inoltre, fornire un contributo determinante per il coordinamento delle diverse fasi della catena logistica. Uno dei primi aspetti che occorre affrontare è comunque l’integrazione fra i sistemi informativi degli interporti e dei porti con i sistemi di gestione degli operatori del trasporto merci. Questo permette una maggiore ottimizzazione del sistema di gestione dei carichi e, quindi, una riduzione dei tempi di attesa e dei viaggi a vuoto, a vantaggio della fluidità dell’intera catena logistica, oltre che la possibilità di pianificare per tempo le attività di carico/scarico e imbarco dei mezzi e delle merci, con una significativa riduzione dei tempi e dei costi operativi. Il prossimo passaggio sarà la pubblicazione del piano nazionale ITS, prevista per le prossime settimane, al quale TTS Italia ha dato un importante contributo su incarico dello stesso ministero dei Trasporti. * segretario generale TTS Italia TIR160-2013 27
Tecnica
Oltre 60 autocarri delle nuove gamme TGX, TGS, TGM e TGL sono stati messi a disposizione da MAN per effettuare test di guida approfonditi durante un evento a Monaco di Lucia Angeloni
MAN TG Euro6:
potenza e consumi ridotti N
el corso di un evento organizzato a Monaco, MAN ha messo a disposizione una flotta di 60 autocarri per effettuare test di guida approfonditi e provare quindi con mano la potenza e i consumi ridotti della nuova gamma della famiglia TG, conforme alla futura norma antinquinamento Euro 6. Tutti i veicoli sono stati ampiamente rivisitati, con un nuovo frontale riutilizzato e una cabina dotata di ogni comfort, ma la nuova gamma si distingue soprattutto per la grande potenza a fronte di consumi ridotti e per i migliori valori di categoria nel calcolo dei costi di esercizio. I pesanti TGX e TGS Sui nuovi TGX e TGS, grazie ad una struttura leggera e uniforme, il peso ha visto un incremento medio di appena 200 chili, a seconda della gamma. I nuovi TGX e TGS si impongono come riferimento anche per il vantaggio di intervalli di manutenzione più lunghi, che nel trasporto a lunga percorrenza raggiungono i 120.000 km. Il TGX con la sua ampia varietà di modelli soddisfa ogni tipo di esigenza. Tre le cabine di guida a disposizione,
XL, XLX e XXL, un grande display LCD centrale con tutte le informazioni più importanti, sedili ergonomici e a richiesta climatizzati. I motori a sei cilindri in linea Euro 6 delle gamme MAN D20 e D26 forniscono al nuovo MAN TGX una spinta ottimale grazie ad un range di potenze che spazia da 360 CV a 480 CV. Il TGX può contare su due varianti di cambio: il cambio automatizzato a 12 marce MAN TipMatic, che consente una guida particolarmente economica, poiché seleziona automaticamente il momento giusto per il cambio e il cambio manuale a 16 marce. Il MAN TGS è lo specialista in grado di soddisfare requisiti speciali negli impieghi cantieristici, nel trasporto locale e nella distribuzione. Ha tre cabine di guida M, L e LX e può essere dotato di cas-
sone ribaltabile posteriore per l'impiego in cantiere, ma anche per essere utilizzato nel trasporto di generi alimentari nel servizio di linea nazionale. Anche nel nuovo TGS i motori diesel Common Rail MAN delle gamme D20 e D26 Euro 6 svolgono in modo affidabile il loro lavoro. Il nuovo TGS è disponibile in cinque livelli di potenza che vanno da 320 Cv a 480 CV e come per il TGX si può optare per il cambio automatico o manuale. I leggeri TGL e TGM Progettato per l’impiego sia nel servizio di distribuzione sia nel cantiere, il nuovo MAN TGL grazie alle quattro varianti di cabina di guida disponibili, può essere configurato nel modo ottimale. Protagonista assoluta è la cabina doppia che può ospitare fino a sette persone (compreso il conducente). Anche tra le motorizzazioni non c'è che l'imbarazzo della scelta. I potenti ed economici motori orizzontali a quattro e sei cilindri della gamma D08 da 150 CV a 250 CV sono ora proposti nella versione Euro 6, con emissioni di sostanze nocive praticamente pari a zero. Nella variante da 220 CV il peso complessivo della combinazione del TGL da 12 Ton. sale a 24 Ton. Il MAN TGM, nella categoria di peso da 12 a 26 tonnellate, abbina l'elevato carico utile grazie alla costruzione leggera e grandi capacità di carico al massimo comfort di marcia. Le quattro diverse tipologie di cabine disponibili soddisfano qualsiasi requisito e offrono abbondante spazio per il conducente unito a vani portaoggetti dalle dimensioni generose. Spinto dagli efficienti motori diesel MAN Common Rail Euro 6 della gamma D08, il TGM può essere equipaggiato con motorizzazioni di potenza compresa tra 250 CV e 341 CV. I potenti motori da 6,9 litri di cilindrata garantiscono un ottimo spunto per il trasporto locale e la distribuzione e dimostrano una spiccata elasticità di marcia nelTutti l'impiego a i veicoli lungo sono stati raggio. ampiamente rivisitati, con un nuovo frontale riutilizzato e una cabina dotata di ogni comfort
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Tecnica
Mercedes-Benz Truck ha presentato le nuove serie, equipaggiate con i motori Blue Efficiency Power Euro 6. Tra le novità, le cabine e i comandi completamente rinnovati, consumi ridotti e tempi di manutenzione più lunghi di Lucia Angeloni
I nuovi speciali della Stella M
ercedes-Benz continua a svelare i propri truck in versione Euro 6. Il 19 aprile, presso lo stabilimento di Worth, è stata la volta dei veicoli speciali, con la nuova serie Unimog, che comprende ben 10 modelli, e il nuovo Econic, destinato soprattutto alla distribuzione urbana e ai servizi municipali. “Nonostante le sfide poste dal rispetto della norma Euro 6, dovute alla presenza di componenti aggiuntivi e ad un aumento del volume di 120 litri, siamo riusciti a ridurre il consumo di carburante del 3% per l’Unimog e del 4% per l’Econic e a garantire intervalli di manutenzione più lunghi”, ha sot-
La spaziosa cabina dell’Econic perfezionata con un particolare nuovo accesso ergonomico consente di svolgere il lavoro in modo molto più efficiente
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tolineato Stefan Buchner, head di MercedesBenz Truck durante la presentazione. I motori sono BlueEfficiency Power a quattro e a sei cilindri, con potenza compresa tra i 156 cv e 354 cv. Le due serie si presentano quindi con un incremento di potenza, di efficienza e di comfort. Unimog porta-attrezzi Nella nuova Serie porta-attrezzi, gli Unimog U 216 e U 218 sostituiscono come compatti modelli base il precedente Unimog U 20 e si avvicinano maggiormente alle ver-
sioni con motorizzazione più potente, ribattezzate U 318, U 423, U 430, U 527 e U 530. La prima cifra indica l'ordine di grandezza, mentre le due cifre successive rappresentano i primi numeri della potenza espressa in cavalli. La cabina è stata rinnovata, con una visibilità a tutto campo e tergicristalli al di sopra del parabrezza per rendere ottimale la visuale sulla carreggiata e sugli attrezzi. Il volante è multifunzione, il quadro strumenti è stato rinnovato e presenta un display ampio e luminoso e il joystick per comandare gli attrezzi è estraibile. Tra le novità, il porta-attrezzi Unimog presenta la trazione idrostatica in una forma altamente innovativa, aprendo nuove possibilità di utilizzo delle attrezzature. La combinazione fra trazione idrostatica e cambio manuale permette, infatti, di commutare rapidamente tra questi due sistemi durante la marcia, mentre prima occorreva fare una piccola sosta. La nuova trazione idrostatica dell'Unimog permette inoltre di mantenere una velocità fino a 50 km/h, aumentando la potenza idrostatica del 20%. Unimog fuoristrada Più ecologici, efficienti e ancora più robusti, gli Unimog per usi fuoristradistici estremi si presentano con le nuove denominazioni U 4023 e U 5023 e adottano il nuovo motore BlueEfficiency Power BlueTec 6, un 4 cilindri che adesso eroga 170 kW (230 CV) e una coppia di 900 Nm. La differenza sostanziale tra i due modelli risiede negli assali e nel telaio, e quindi nel carico per asse e nel peso complessivo, che per l'U 4023 arriva ad un massimo
Arocs, alla prova il cava-cantiere Si sono svolte a Dornap, in Germania, tre prove su strada del nuovo Mercedes Arocs, specializzato nel settore cava-cantiere. Per la prima prova, su un circuito sterrato degli stabilimenti Rheinkalk, è stato utilizza-
to il modello 4151 8x8/4, un veicolo da 41 Ton a quattro assi, con quelli anteriori sterzanti. In evidenza il motore, sia per l’erogazione di coppia nelle fasce di regime più basse, sia per la facilità con cui sale di giri. Altro aspetto è il regime: l’Arocs 4151 8x8/4 trasporta il carico massimo e la lancetta dei contagiri non si sposta dai 1.100 giri. Il peso è ripartito tra i due assi anteriori e la trazione raggiunge quasi il 100%. Da notare anche Servotwin, lo sterzo elettroidraulico che permette una servoassistenza in funzione della velocità, e il cambio automatico PowerShift 3, che sceglie la marcia giusta per partire in funzione del carico, della pendenza e della modalità di marcia selezionata (Standard, Manuale, Power e Offroad). Servotwin e PowerShift 3 sono stati uti-
In alto il Mercedes-Benz Arocs specializzato nel settore cavacantiere. Sotto l’Unimog fuoristrada, con nuova mascherina del radiatore e paraurti con moderni gruppi ottici
lizzati in tutte le prove. Per la seconda, sempre sul terreno del cantiere della Rheinkalk, è stato usato il modello 3240 8x4/4, con peso totale a terra di 32 Ton, motore più piccolo e pneumatici meno robusti. Il veicolo dispone del programma di marcia Offroad. Attivandolo con una lieve pressione sulla leva dello sterzo, in fuoristrada non ci sono problemi. Nella parte successiva del giro, il terreno è di media difficoltà e si passa alla modalità Standard. Le manovre di cambio si svolgono in automatico ma sui tratti più in pendenza del percorso è necessario passare all’innesto manuale. La terza prova si è svolta su strada, con un Arocs 2630 6x4 a tre assi più leggero. Anche qui in evidenza il motore che a 1.600 giri/min eroga il 90% della potenza massima.
di 10,3 Ton, mentre nell'U 5023 arriva a 14,5 Ton. La nuova cabina è stata allungata ed alzata di 120 millimetri rispetto alla versione precedente; inoltre, con lo spostamento del comando del cambio dalla consolle centrale alla leva di comando dello sterzo, risultano migliorate anche le condizioni di spazio interne. Esternamente, la mascherina del radiatore dinamica e i nuovi paraurti con moderni gruppi ottici dimostrano fin dal primo sguardo che si tratta di una nuova generazione di Unimog. Per poter alloggiare le tecnologie necessarie per il rispetto della norma Euro 6, i tecnici hanno dovuto spostare all'indietro il motore di un metro, in modo da metterlo al centro della nuova configurazione. Econic Il nuovo Econic, oltre ai motori Euro 6, presenta una serie di altre importanti innovazioni, come la nuova mascherina del radiatore, i paraurti più robusti e le luci diurne a LED di serie. La spaziosa cabina è stata perfezionata con un accesso ergonomico che consente di svolgere il lavoro in modo ancora più efficiente. La plancia è stata rinnovata con il nuovo volante multifunzione e i comandi posizionabili secondo le esigenze individuali, che offrono al conducente le migliori condizioni di lavoro. L’Econic è disponibile anche nelle versioni di autotelaio a 2 e 3 assi con configurazione 4x2, 6x4 e 6x2/4, e nella versione a metano.
Nuovi prodotti e servizi per i mezzi pesanti Pirelli ha presentato il nuovo pacchetto integrato di prodotti e servizi per i mezzi pesanti durante l’evento Driving Innovation a Monaco di Baviera. Per quanto riguarda i prodotti, è stata illustrata la Serie 01, la gamma di pneumatici per i segmenti “G”, impiego misto su strada e cantieri, “H” lungo raggio, “R” medio-lungo raggio, “ST” per l’equipaggiamento di rimorchi e semirimorchi e “W” per gli pneumatici invernali. Le caratteristiche della Serie 01 – si legge in una nota di Pirelli – garantiscono un’elevata resa chilometrica, una bassa resistenza al rotolamento con conseguente riduzione dei consumi, un’ottima ricostruibilità e rispetto dell’ambiente grazie alla bassa rumorosità. Sul piano dei servizi, l’offerta Pirelli comprende Cyber Fleet, Fleet Check, Fleet Management, CQ24 International e Novateck. Il sistema Cyber Fleet permette di rilevare automaticamente la pressione e la temperatura degli pneumatici e i test hanno evidenziato che consente una diminuzione dei consumi di carburante e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Fleet Check è un database che monitora in modo costante gli pneumatici, in particolare montaggio e condizioni generali. Con i dati su profondità del battistrada, pressione e manutenzione è possibile avere un rapporto sullo stato degli pneumatici e migliorarne durata e prestazioni. Fleet Management è un servizio che gestisce la manutenzione degli pneumatici attraverso la rete di rivenditori Pirelli ed è collegato al database Fleet Check. CQ24 International è un servizio di assistenza su strada per il trasporto a lungo raggio, attivo 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno in tutta Europa. Infine, Novateck è la soluzione per la ricostruzione delle carcasse che ne aumenta il valore – si legge nel comunicato – grazie alla rete di ricostruttori selezionati. TIR160-2013 29
mare il reddito del dipendente ai sensi dell’articolo 51, comma 5, del TUIR, qualora contabilizzate nella voce B9 del conto economico. E sempre ai fini Irap, oltre alla deduzione dei contributi previdenziali e per le assicurazioni obbligatorie, sono state confermate quelle forfettarie di 4.600 o 9.200 euro, per ciascun dipendente as-
Fisco
di Angelo Ciaravolo
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Dichiarazione: in arrivo gli sconti per l’autotrasporto Confermate le vecchie agevolazioni, come le deduzioni forfettarie di costi non documentati, e le deduzioni relative alle indennità di trasferte. Non ancora determinati gli importi
A
Il sito dell’Agenzia delle Entrate
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l via le dichiarazioni dei redditi: modelli, istruzioni e software sono disponibili gratuitamente sul sito Internet all’indirizzo www.agenziaentrate.it. Nelle istruzioni del nuovo Unico 2013 (persone fisiche, società di persone e di capitali) sono state confermate tutte le vecchie agevolazioni concesse agli autotrasportatori di cose per conto terzi, come le spese per oneri non documentati, trasferte, ecc. Sul fronte Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per gli autotrasportatori sono state confermate anche per il 2012 le deduzioni relative alle indennità di trasferte (previste contrattualmente) erogate dalle imprese di autotrasporto iscritte al relativo Albo per la parte che non concorre a for-
sunto a tempo indeterminato. Questi importi sono stati incrementati a 10.600 e 15.200 euro per i lavoratori di sesso femminile, nonchÊ quelli di età inferiore a 35 anni. Confermata inoltre la deduzione di 1.850 euro per ciascun dipendente fino a un massimo di cinque. Gli oneri non documentati Sono state confermate le deduzioni forfettarie di costi non documentati, previsti dall’art. 66, comma 5, del Testo unico delle imposte sui redditi. Per l’anno d’imposta 2012 gli importi sono stati confermati con una recente nota dell’Agenzia delle Entrate, che ha fissato l’agevolazione in 56,00 euro giornaliere, per i trasporti ef-
fettuati personalmente dall’imprenditore fuori del comune in cui l’impresa ha sede (ma nell’ambito della regione di residenza o delle regioni con questa confinanti) e in 92,00 euro giornaliere, per i trasporti eseguiti in regioni che non confinano con la propria. Inoltre, la stessa nota ha confermato in 19,60 euro l’agevolazione prevista per gli imprenditori che effettuano trasporti personalmente all’interno del comune in cui ha sede l’impresa (si rammenta che queste deduzioni dal reddito d’impresa spettano una sola volta per ogni giorno di effettuazione del trasporto, indipendentemente dal numero dei viaggi eseguiti). É opportuno ricordare che chi intende avvalersi di questa agevolazione deve ob-
Le vostre domande
bligatoriamente predisporre e conservare un prospetto sottoscritto dal dichiarante contenente, per ciascun trasporto, la data, la località di partenza e di destinazione nonché gli estremi del documento di trasporto. Il prospetto non va allegato alla dichiarazione ma va conservato (fino al 31 dicembre 2017) al fine di poterlo esibire o trasmettere agli uffici finanziari, nel caso in cui ne venga fatta richiesta. I suddetti benefici sono riservati alle imprese
TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscale ed amministrativa. Scrivete a redazione@rivistatir.it oppure TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma
Licenziamento ingiustificato Errori nel rimborso Irap Ho presentato la domanda di rimborso dell’Irap a seguito della maggiore deducibilità dal reddito d’impresa dell’imposta riferibile al costo del lavoro per i periodi d’imposta precedenti al 2012. Poiché ho commesso degli errori, volevo sapere se e come potevo rimediare. Franco Gatti Torino Per correggere eventuali errori che possono aver generato una richiesta di rimborso maggiore o minore rispetto a quello spettante c’è tempo fino al prossimo 31 maggio di quest’anno. L’Agenzia delle Entrate ha, tra l’altro, chiarito recentemente che la presentazione della nuova istanza non determina la decadenza dall’ordine acquisito con l’invio della prima.
Debito con Equitalia Sono un lavoratore dipendente di un’azienda di autotrasporto. Ho un debito con l’Equi-
talia di circa 3 mila euro. É vero che potrebbero pignorarmi i soldi sul mio conto corrente? Saverio Pulli Foggia Equitalia, in merito ai pignoramenti dei conti correnti sui quali affluiscono stipendi e pensioni, ha recentemente disposto che per i contribuenti (lavoratori dipendenti o pensionati) non si proceda in prima battuta ai pignoramenti presso le banche o le poste nel caso in cui il reddito o la pensione sia inferiore a 5 mila euro al mese. Credito Iva Per effetto della crisi, lo scorso anno sono stato costretto a chiudere la mia azienda di autotrasporti. A seguito di un controllo della dichiarazione Iva è emerso che vanto un credito Iva del quale, però, non è stato richiesto il relativo rimborso. Cosa posso fare per recuperare le somme spettanti? Luca Poggi Varese
In caso di cessazione dell’attività, il rimborso del credito Iva, risultante dalla dichiarazione annuale, può essere richiesto dal contribuente con un’apposita istanza da presentare entro il termine decennale di prescrizione.
Obblighi relativi alla Pec Esercito l’attività di autotrasporto con una ditta individuale. Volevo chiarimenti in merito agli obblighi relativi alla Pec (posta elettronica certificata). Marco Vannucci Pistoia Con l’istituzione del registro degli indirizzi di posta elettronica certificata, le imprese hanno l'obbligo di comunicare il proprio indirizzo Pec al Registro delle imprese entro il prossimo 30 giugno, pena l'irrogazione di pesanti sanzioni pecuniarie. Per le imprese individuali, alla prima iscrizione, la mancata indicazione dell'indirizzo di Pec determinerà la sospensione della domanda fino alla sua integrazione (dopo 45 giorni dalla presentazione della richiesta, questa si considera come non presentata).
PROSPETTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE DEDUZIONI DELLE SPESE NON DOCUMENTATE DATA 09.01.2012
CLIENTE/LOC. ROSSI
DATA.................................... autorizzate all’autotrasporto merci per conto terzi che si trovano in regime di contabilità semplificata (con ricavi non superiori a 400.000 euro) o in contabilità ordinaria per scelta, pur potendo avvalersi della semplificata. Queste detrazioni spettano altresì alle cooperative e alle società di persone (snc e sas) per i viaggi svolti dai loro soci. Ricordiamo inoltre che le imprese in contabilità semplificata dovranno indicare gli importi relativi nel rigo RG20, colonna 5 del modello Unico 2013 mentre quelle in contabilità ordinaria nel rigo RF 39, codice 99. Alle imprese di autotrasporto spetta anche un’ulteriore deduzione forfettaria annua di 154,94 euro per ciascun motoveicolo e autoveicolo utilizzato nel-
l’attività, avente massa complessiva a pieno carico non superiore a 3.500 chilogrammi. Di quest’agevolazione non possono però beneficiare le imprese in contabilità ordinaria per opzione o per obbligo. Inoltre, questa deduzione è cumulabile con quella forfettaria e spetta sui veicoli effettivamente posseduti, anche a titolo diverso dalla proprietà. E sempre per le imprese di trasporto, resta confermata la deducibilità integrale dal reddito della spesa relativa all’acquisto (ammortamenti, leasing, ecc.) e all’utilizzo dei telefonini installati a bordo dei veicoli adibiti al trasporto di cose. La deduzione integrale è
PARTENZA/ORE NAPOLI/H.10
LOC. ISERNIA
ARRIVO/ORE H.13
DDT CONDUCENTE AC 230591 BIANCHI
FIRMA....................................
concessa per un solo impianto telefonico. Trasferte Nessuna novità significativa, rispetto allo scorso anno, per le detrazioni relative alle trasferte effettuate dai propri dipendenti fuori del territorio comunale. In tal caso, anziché dedurre i costi effettivamente sostenuti per le trasferte nazionali, è possibile detrarre dal proprio reddito un importo forfettario giornaliero di 59,65 euro. L’importo deducibile per le trasferte effettuate all’estero, al netto di spese di viaggio e trasporto, è rimasto invariato nella misura di 95,80 euro. Tale
deduzione spetta a tutte le imprese autorizzate all’autotrasporto di merci, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime di contabilità adottato. In particolare, anche ai soci di cooperative di autotrasporto, qualora queste ultime non deducano, per le trasferte effettuate, le spese analiticamente sostenute o forfettariamente ai sensi dell’art. 62 della legge 342/2000. Va ricordato che le suddette deduzioni forfettarie non hanno alcuna rilevanza ai fini Irap e, pertanto, l’ammontare usufruito ai fini della determinazione del reddito d’impresa non è deducibile ai fini di tale imposta. TIR160-2013 33
Lavoro
di Mariangela Pagano
È
diventata operativa la detassazione dei premi di produttività, finanziati con 950 milioni di euro per l’anno 2013 e con 400 milioni di euro per l’anno 2014. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2013 è stato, infatti, pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013, che rende operativa la misura. Inoltre, con la Circolare n. 15 del 3 aprile, il ministero del Lavoro ha fornito dei chiarimenti in merito all’applicazione
Premi produttività: il decreto sulla detassazione Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che informa sull'accesso e ammissione al beneficio della detassazione dei premi produttività 2013 della agevolazione. Per tutto il 2013 le somme, erogate a titolo di retribuzione di produttività - in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda, siano esse RSA o RSU - sono assoggettate all’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10%. Ambito di applicazione La tassazione agevolata può essere applicata entro un importo imponibile non superiore a 2.500 euro lordi a favore 34 TIR160-2013
dei titolari di reddito di lavoro dipendente che non abbiano superato, nell’anno 2012, la soglia di 40 mila euro (trenta mila euro lo scorso anno). Ai fini dell’agevolazione, a favore dei lavoratori e che vale per il solo settore privato, non potranno essere tenuti in considerazione i contratti nazionali di categoria. Il regime fiscale agevolato può essere applicato sulle somme erogate in esecuzione di accordi sindacali, con espresso riferimento, alternativamente, ad indicatori quantitativi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. A titolo esemplificativo, secondo la circolare ministeriale, tali voci possono essere collegate all’andamento del fatturato, ad una maggiore soddisfazione della clientela, a minori costi di produzione a seguito dell’utilizzo di nuove tecnologie, al lavoro straordinario, a premi di rendimento o produttività, oppure a quote retributive ed eventuali maggiorazioni corrisposte in funzione di particolari sistemi orari adottati dall’azienda (sistemi di banca ore, indennità di reperibilità, di turno o di presenza, clausole flessibili o elastiche per i part time, lavoro domenicale o festivo). In alternativa a quanto sopra, anche se le due misure possono coesistere, la detassazione può essere applicata sulle voci retributive erogate sempre in esecuzione di accordi sindacali che prevedano, congiuntamente, l'attivazione di almeno una misura in almeno tre delle aree di intervento di seguito indicate: a) ridefinizione dei sistemi di orari e della loro distribuzione con modelli flessibili; b) introduzione di una distribuzione flessibile delle ferie; c) adozione di misure volte a rendere compatibile l'impiego di nuove tecnologie per facilitare l'attivazione di stru-
menti informatici, indispensabili per lo svolgimento delle attività lavorative; d) attivazione di interventi in materia di fungibilità delle mansioni e di integrazione delle competenze, anche funzionali a processi di innovazione tecnologica. Procedimento Gli accordi sindacali dovranno essere depositati presso le Direzioni territoriali del Lavoro competenti entro trenta giorni dalla loro stipula, con allegata una autodichiarazione di conformità dell’intesa con le disposizioni del DPCM del 22 gennaio 2013. Gli accordi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del DPCM (15 aprile 2013) dovranno essere depositati entro il 13 maggio 2013; l’agevolazione non potrà applicarsi per il periodo anteriore alla data di
nella misura del 62,5% per la contrattazione aziendale e del 37,5% per la contrattazione territoriale. Fermo restando questo limite complessivo, in caso di mancato utilizzo dell'intera percentuale attribuita a ciascuna delle tipologie di contrattazione, la percentuale residua è attribuita all'altra tipologia. Come per gli anni passati, anche per il 2012 l’importo annuo complessivo delle ero-
Al via sgravi contributivi per 650 milioni di euro Il decreto si riferisce alle erogazioni collegate ad incrementi di produttività aziendale, corrisposte ai lavoratori nel 2012, previste dai contratti di 2° livello stipulati a livello aziendale e territoriale
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sottoscrizione dell’accordo. In caso di accordi con efficacia annuale e/o pluriennale l’agevolazione sarà applicabile dal 1° gennaio del 2013 ed in tal caso l’autodichiarazione dovrà confermare la corrispondenza dei contenuti dell’accordo con il DPCM. Per gli accordi sindacali già depositati, sarà sufficiente che l’autodichiarazione indichi gli estremi del contratto senza necessità di un suo nuovo deposito; l’autodichiarazione da inviare alla Direzione territoriale del Lavoro competente può essere inoltrata anche tramite posta elettronica certificata e la data dell’invio sarà equiparata al deposito.
ia libera agli sgravi contributivi per il 2012. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2013 è stato infatti pubblicato il Decreto del ministero del Lavoro del 27 dicembre 2012, che ha sbloccato l’operatività degli sgravi contributivi sulle erogazioni collegate ad incrementi di produttività aziendale, corrisposte ai lavoratori nell’anno 2012, previste dai contratti di secondo livello stipulati sia a livello aziendale che territoriale. 650 milioni L’agevolazione contributiva, finanziata con 650 milioni di euro, è stata resa strutturale dalla Riforma Fornero nell’ambito delle risorse economiche disponibili annualmente. I 650 milioni di euro sono ripartiti
gazioni ammesse allo sgravio, sui premi di risultato, è pari al 2,25% della retribuzione imponibile annua del lavoratore. Nel limite del tetto indicato, che tuttavia potrà essere rideterminato sulla base del monitoraggio delle domande effettuato dall’Inps, si applicherà lo sgravio contributivo totale a favore dei lavoratori, mentre lo sgravio sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro è fissato nella misura del 25%. Condizioni per l’agevolazione Confermate anche per l’anno 2012 le modalità per fruire della agevolazione contributiva, che si applica a condizione che i contratti di secondo livello
siano stati sottoscritti e deposita ti presso le Direzioni Provinciali del Lavoro competenti e, nel caso il cui il deposito presso la DPL non sia stato effettuato, si avrà tempo sino al 3 maggio 2013 per mettersi in regola e quindi procedere al deposito. Ulteriore condizione è che le intese debbano prevedere delle erogazioni incerte nella corresponsione o nel loro ammontare o, in alternativa, che siano collegate a parametri atti a misurare gli aumenti di produttività, qualità ed altri elementi di competitività assunti come indicatori dell'andamento economico dell'impresa e dei suoi risultati. Nel caso di contratti territoriali, qualora non risulti possibile la rilevazione di indicatori a livello aziendale, sono ammessi i criteri di erogazione legati agli andamenti delle imprese del settore sul territorio. Per poter fruire della agevolazione contributiva, le aziende devono essere in regola con la normativa in materia contributiva e rispettare la parte economica degli accordi e contratti collettivi di lavoro, così come previsto dalla Legge n. 296/2006. Ai fini dell'ammissione allo sgravio, i datori di lavoro dovranno inoltrare, esclusivamente in via telematica, apposita domanda all'Inps, secondo le indicazioni fornite dal medesimo istituto. L'ammissione allo sgravio avverrà a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello fissato dall'Inps, quale termine unico per la trasmissione delle istanze e che verrà reso noto con un’ulteriore informativa da parte dello stesso istituto. Qualora le risorse disponibili non fossero sufficienti, l’Inps provvederà a rideterminare la percentuale di sgravio. TIR160-2013 35
Normative
di Fabrizio Serafini
il ministero dei Trasporti sta predisponendo una circolare esplicativa che, al momento di andare in stampa, è in via di completamento e sulla quale avremo modo di tornare nei prossimi numeri. Durata delle autorizzazioni In esecuzione della delega prima citata, è stata significativamente aumentata la validità delle autorizzazioni al trasporto eccezionale (periodiche, multiple e singole). In particolare: - per le autorizzazioni periodiche,
Autorizzazione periodica per sagoma Si tratta di uno dei punti più importanti oggetto dell’intervento ministeriale, grazie al quale è stato meglio precisato l’ambito di utilizzo di queste autorizzazioni. Infatti, nonostante la precedente formulazione della disposizione stabilisse già che la periodica ordinaria poteva rilasciarsi soltanto per i veicoli e i trasporti eccezionali, ai sensi dell’art. 61 del CdS (quindi per la sagoma, ma non per la massa), di fatto essa è stata rilasciata anche per veicoli eccezionali per massa (o,
tari avevano messo in discussione. Ora la disposizione chiarisce che il carico non deve sporgere anteriormente, mentre l’eventuale sporgenza posteriore non deve superare i 4/10 della lunghezza del mezzo utilizzato. - L’eliminazione del vincolo della natura e della tipologia dei beni trasportati. Anche questa modifica dovrebbe agevolare gli autotrasportatori, visto che in passato molti enti proprietari hanno sostenuto che con la periodica potevano trasportarsi soltanto beni della stessa natura e tipo-
comunque, omologati per trasportare superando i limiti di massa previsti dall’art. 62 del CdS). Pertanto, il ministero è intervenuto per precisare meglio questo concetto, adottando una formulazione che non dovrebbe dar adito ad equivoci: per il rilascio di questa autorizzazione, occorre infatti che “i veicoli ed i trasporti siano eccezionali solamente ai sensi dell’articolo 61 del codice, e la massa complessiva a pieno carico del veicolo o del complesso di veicoli, quale risulta dalla carta di circolazione, non superi i limiti di cui all’art. 62”. Le altre novità sulle condizioni per il rilascio dell’autorizzazione periodica per sagoma hanno interessato: - l’ammissibilità delle sporgenze laterali del carico che, con la precedente formulazione della norma (lett. b), alcuni enti proprie-
logia di quelli per i quali era stata rilasciata, con la conseguenza che se il trasporto riguardava beni di tipologia differente ma della stessa natura (es. serbatoi in legno anziché in acciaio), l’azienda doveva richiedere un ulteriore permesso. La modifica elimina ora questo ostacolo per cui, entro i limiti di massa dell’art. 62, l’autorizzazione permette di trasportare anche beni di natura e/o tipologie diverse. - L’eliminazione della lettera e), che impediva il rilascio di questa autorizzazione nei casi in cui era richiesta la scorta tecnica o di polizia, a causa delle dimensioni del trasporto. - L’aumento a 2,55 metri della larghezza massima consentita con questa autorizzazione, nella combinazione dimensionale altezza 4,30 m, lunghezza 25 m (lett. f).
Trasporti eccezionali: ecco tutte le novità Con il Decreto del Presidente della Repubblica del 12/2/2013 è stato modificato il regolamento d’esecuzione del Codice della Strada, che estende la validità delle autorizzazioni degli eccezionali
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uove procedure in arrivo per i trasporti eccezionali. Dal 4 giugno diventano infatti operative le modifiche al D.P.R. 495 del 16 dicembre 1992 (regolamento di esecuzione del Codice della Strada) sulle autorizzazioni per il trasporto eccezionale e per i veicoli eccezionali contenute nel D.P.R 31 del 12 febbraio 2013, ed elaborate in esecuzione della delega data al Governo per semplificare, soprattutto, le procedure dirette al rilascio di questi titoli. Con l’occasione, il ministero ha introdotto anche una serie di modifiche e di precisazioni che, sulla carta, dovrebbero facilitare la vita delle imprese che effettuano questa particolare tipologia di trasporti. Analizziamo con ordine queste novità, con la precisazione che, in vista della loro entrata in vigore, 36 TIR160-2013
la durata passa a 12 mesi dal rilascio (dai 6 mesi di prima); - per le autorizzazioni multiple, la durata diventa di 6 mesi dal rilascio (dai 3 precedenti); - per le autorizzazioni singole, la validità è di 3 mesi dal rilascio (dal mese previsto in precedenza). Definizione di viaggio e percorso Per viaggio si intende sia la sola andata sia l’andata e il ritorno, con veicolo, o complesso di veicoli, a carico o a vuoto. Per percorso si intende un itinerario collegante sempre la stessa origine e la stessa destinazione, come individuato dai richiedenti, e che può essere modificato dagli enti proprietari secondo le esigenze di viabilità. Il percorso si intende ripetitivo quando mantiene fisse le tratte stradali comprese tra origine e destinazione.
Autorizzazione periodica specifica Questa autorizzazione non è stata interessata da cambiamenti di rilievo. Tra le modifiche introdotte dall’art.13, comma 2, segnaliamo in particolare quella della lettera f), che ne consente il rilascio ai veicoli adibiti al trasporto di elementi prefabbricati compositi ed apparecchiature industriali complesse per l’edilizia, per i quali il trasporto rientri nei seguenti limiti: altezza 4,30 m, larghezza 2,55 m, lunghezza 35 m e massa complessiva 108 Ton. Ciò in ossequio al-
l’art.10, comma 2, lett. b) del CdS che, alla stessa stregua dei coils e dei laminati grezzi, che erano già stati compresi in questa disposizione, stabilisce che anche per questi beni si può rilasciare un’autorizzazione periodica per percorsi ripetitivi. Terminando la disamina delle novità che hanno interessato l’art. 13 del regolamento, segnaliamo che, sia per le autorizzazioni periodiche specifiche che per le singole e le multiple, è possibile ridurre, anche congiuntamente, le dimensioni o la massa degli elementi oggetto del trasporto o il loro posizionamento o il numero, purché sia garantito il rispetto dei limiti di massa stabiliti nell’autorizzazione oppure, in assenza, dall’art. 62; inoltre, per le singole e le multiple, occorre che permangano le condizioni che impongono la scorta, ove
Capacità finanziaria: non più dimostrabile con le polizze vettoriali La Direzione Generale per il Trasporto Stradale e per I'Intermodalità del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una circolare del 29 aprile, ha specificato che le polizze di responsabilità vettoriale, a partire dal 10 maggio 2013, non potranno più essere utilizzate per la dimostrazione del requisito di idoneità finanziaria. Com’è noto, con una nota del 26 novembre 2012 il ministero dei Trasporti aveva infatti acconsentito affinché, in via del tutto transitoria ed in attesa che fosse definita una specifica polizza assicurativa professionale per i vettori, le imprese di autotrasporto potessero dimostrare il requisito della capacità finanziaria anche attraverso l’attestazione di vigenza di polizza di responsabilità del vettore stradale. La nuova circolare precisa comunque che le polizze di responsabilità vettoriale presentate in conformità alla nota ministeriale del 26 novembre 2012, restano valide fino alla loro scadenza annuale.
la stessa è prescritta. La domanda e i suoi allegati L’art. 14 del regolamento si occupa della domanda di rilascio dell’autorizzazione e dei suoi allegati. Su questo fronte sono state previste importanti novità, prima tra tutte il principio ora stabilito al comma 1 della norma per cui “ai fini della massima semplificazione e della gestione in tempo reale delle domande, gli enti proprietari delle strade o i loro concessionari adottano apposite procedure telematiche, con imposta di bollo corrisposta in modo virtuale”. Addirittura, è previsto che gli enti possano costituire consorzi o stipulare convenzioni tra loro per l’istituzione di sportelli unici per la gestione delle domande e il rilascio delle autorizzazioni. Il comma 2 dell’art.14 prevede dei termini per la presentazione delle domande e per il rilascio dell’autorizzazione: la domanda va presentata almeno 15 giorni prima della data fissata per il viaggio, mentre l’autorizzazione deve rilasciarsi entro 15 giorni dalla presentazione; se ciò non accade, l’ente titolare della procedura deve motivare le ragioni. Inoltre, la norma prevede la possibilità di ridurre questi termini per motivi di pubblico interesse, per esigenze di esportazione o trasferimento e per documentati motivi di urgenza; inoltre, se l’autorizzazione viene rilasciata entro 3 giorni lavorativi, l’ente può pretendere il pagamento di un diritto d’urgenza. I commi 3 e 4 si occupano dell’indicazione dei veicoli di riserva. In particolare: - per le autorizzazioni singole e multiple, è possibile indicare fino ad un massimo di 5 veicoli di riserva sia per il veicolo trainante che per quello trainato tra i quali sono ammesse tutte le loro possibili combinazioni, an-
che incrociate, purché, tra le altre condizioni, la massa complessiva a pieno carico di ciascun veicolo o complesso di veicoli di riserva, non sia superiore a quella del primo veicolo o complesso di veicoli; - per le autorizzazioni periodiche può essere indicato un veicolo trattore e fino a 5 rimorchi e semirimorchi di riserva, di documentata abbinabilità e tali da rispettare in ogni combinazione tutti i limiti di massa e dimensionali fissati dall’autorizzazione. Il comma 7 dell’art. 14 si occupa degli allegati alla domanda. Per quanto riguarda le autorizzazioni singole e le multiple, la disposizione richiede che unitamente alla richiesta di rilascio, l’interessato presenti una dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta dal committente, che attesti la massa del carico trasportato; questa dichiarazione deve trovarsi a bordo del mezzo insieme allo schema di carico (art. 16, comma 10 del regolamento). Sempre a proposito degli allegati alla domanda, segnaliamo anche l’altra novità rappresentata dalla dichiarazione di percorribilità dei percorsi o elenchi di strade richiesti, a firma del titolare o del legale rappresentante dell’impresa di trasporto, con particolare riferimento all’inscrivibilità in curva, in caso di eccedenza rispetto a quanto previsto dall’art. 61 del CdS. In ultimo, per i mezzi dati in locazione, va evidenziato che anche il locatario può richiedere il rilascio delle autorizzazioni. Rinnovi e proroghe I rinnovi delle autorizzazioni in scadenza o già scadute sono possibili per un massimo di 3 volte e per una durata complessiva non superiore a 3 anni, a condizione che tutti i dati del mezzo e del carico restino immutati. La richiesta si pre-
senta in carta semplice entro i 30 giorni antecedenti o successivi alla scadenza e deve contenere una serie di informazioni, tra cui gli estremi dell’autorizzazione da rinnovare e la ricevuta (in originale o in copia) del pagamento dell’indennizzo convenzionale di usura, quando è necessario. Per quanto riguarda le proroghe, sono consentite per le autorizzazioni singole e multiple non ancora scadute, per una sola volta e per una durata non superiore a quella originale; la richiesta va evasa entro 7 giorni lavorativi dalla presentazione. Formalità legate alla scorta tecnica Per i trasporti che, a causa delle dimensioni, richiedano l’utilizzo della scorta tecnica, prima dell’inizio del viaggio il capo scorta deve darne comunicazione (con modalità che saranno definite con direttive del ministero dell’Interno) agli organi di polizia competenti per territorio, rispettando i seguenti termini di preavviso: - 24 ore, per i viaggi da effettuare su strade o tratti di strade di tipo A e B e sulle altre strade extraurbane con almeno due corsie per senso di marcia, per veicoli o trasporti eccezionali di larghezza superiore a 4,5 m o di lunghezza superiore a 38 m; - 3 giorni, per i viaggi da effettuare su strade diverse da quelle di cui sopra, per i veicoli o trasporti eccezionali di lunghezza superiore a 4 m o lunghezza superiore a 35 m, ai fini di un’eventuale intervento, prima della partenza, di una pattuglia di Polizia stradale per il controllo tecnico documentale sul trasporto da effettuare; - 5 giorni, quando occorra chiudere al transito la strada interessata al passaggio del convoglio eccezionale, con deviazione del TIR160-2013 37
Annotazioni da inserire sulle autorizzazioni Sulle autorizzazioni singole e su quelle multiple, prima dell’inizio del viaggio e qualora sia dovuto l’indennizzo d’usura, devono essere annotati (anche in formato digitale) l’ora e il giorno di svolgimento del trasporto; se nell’autorizzazione sono stati inseriti dei veicoli di riserva ed è dovuto l’indennizzo d’usura, prima che il trasporto abbia inizio vanno comunicati i numeri delle targhe del mezzo utilizzato e la comunicazione deve essere allegata all’autorizzazione in sostituzione della predetta annotazione. In mancanza di questa formalità, il trasporto eccezionale deve ritenersi non autorizzato con l’applicazione, nei confronti del trasgressore, delle sanzioni previste al comma 18 art. 10 CdS (sanzione pecuniaria da 772 euro a 3115 euro, sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni e del libretto di circolazione da 1 a 2 mesi). Nel caso la comunicazione sia stata fatta ma non si trovi sul veicolo, la sanzione applicata è quella prevista al comma 19 dell’art. 10 del CdS (da 155 euro a 622 euro). Valutazione convenzionale dell’indennizzo di usura La valutazione convenzionale riferita al periodo di un anno e alla massa complessiva del veicolo, quale risulta dalla relativa carta di circolazione, è effettuata come segue: a) veicoli e trasporti di cui all'art. 13, comma 2, punto B), lettere a), b) se diversi dai mezzi d'opera, e), f) e g): 1) sino a 20 Ton euro 510,26; 2) da oltre 20 Ton a 33 Ton euro 850,09; 3) da oltre 33 Ton a 56 Ton euro 1.445,05. Per la massa superiore a 56 Ton, gli importi aumentano di euro 25,31 per ogni Ton in più; 38 TIR160-2013
Normative
Normative traffico su itinerari alternativi, o quando la chiusura al traffico prevista sia superiore all’ora. In particolari circostanze, gli organi di Polizia possono imporre l’integrazione della scorta tecnica con ulteriori veicoli o personale.
b) veicoli e trasporti di cui all'art. 13, comma 2, punto B), lettere b), e), f) e g), qualora il numero di assi sia superiore a otto, ovvero lettera b), limitatamente al rimorchio o alla massa gravante al suolo del semirimorchio quale risulta dalla relativa carta di circolazione, se mezzi d'opera: 1) sino a 20 Ton euro 169,91; 2) da oltre 20 Ton a 33 Ton euro 297,48; 3) da oltre 33 Ton a 56 Ton euro 510,26; 4) da oltre 56 Ton a 70 Ton euro 850,09. Per la massa superiore a 70 Ton, gli importi aumentano di euro 25,31 per ogni Ton in più; c) veicoli e trasporti di cui all'art. 13, comma 2, punto B), lettera c): euro 1,03 per viaggio, per i complessi adibiti trasporto di carri ferroviari a due assi aventi massa massima di 40 Ton e euro 6,71 per viaggio, per i complessi adibiti al trasporto di carri ferroviari a quattro assi aventi massa massima di 80 Ton. I richiedenti devono, all'atto della domanda, versare a titolo di acconto per ogni trimestre, le somme di euro 92,96 o di euro 604,25, rispettivamente per i carri ferroviari a due o a quattro assi. Tali somme sono conguagliate, entro il primo mese successivo al trimestre, sulla base della documentazione dei viaggi effettuati nel trimestre stesso. Tale documentazione è convalidata dal gestore del trasporto ferroviario. Importante è anche la precisazione effettuata nella norma per cui, per i trasporti eccezionali indicati all’art. 10, comma 2, lett. b del Codice della Strada (che corrispondono, nel regolamento, alle fattispecie di autorizzazioni periodiche specifiche previste all’art. 13, comma 2, lett. b), e), f), g)), nel caso di richiesta di un’autorizzazione periodica per percorsi ripetitivi a norma del comma 2 bis dello stesso articolo, l’indennizzo per la maggiore usura viene corrisposto secondo la misura prevista in questa disposizione, in misura forfettaria, senza ricorrere quindi alla determinazione convenzionale stabilita dall’art.18 del regolamento che, invece, si applica per tutte le altre tipologie di autorizzazioni periodiche specifiche previste dal predetto art 13, comma 2, lett. b del regolamento.
D
al 2 aprile 2013 sono scattati gli aumenti dei diritti da corrispondere all’Aci (Automobile Club d’Italia) per l’espletamento delle formalità riguardanti la registrazione della proprietà dei veicoli nel Pubblico registro automobilistico (PRA). Il rincaro è stato disposto con il Decreto interministeriale, Economia e Giustizia, 21 marzo 2013 (pubblicato sulla G.U. n. 74 del 28.3.2013), che ha incrementato del 30% circa le precedenti tariffe degli emo-
Scattato l’aumento delle tariffe PRA Un decreto interministeriale ha aumentato di circa 30% gli emolumenti da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le formalità inerenti la tenuta del Pubblico registro automobilistico lumenti dovuti al PRA, stabilite dal vecchio Decreto 1° settembre 1994. La tariffa da pagare per una prima iscrizione dei veicoli, in caso di acquisto di un mezzo nuovo, è passata dai precedenti 20,92 agli attuali 27 euro (con un incremento del + 29%). Anche per il rinnovo dell’iscrizione al PRA, dovuto ad esempio per un passaggio di proprietà di un autocarro, l’emolumento dovuto al PRA è passato dai precedenti 20,92 euro agli attuali 27 euro. Riportiamo una tabella con gli importi attuali dei nuovi emolumenti dovuti al PRA dal 2 aprile 2013, evidenziando, nei casi in cui ricorre, anche il costo degli emolumenti precedenti.
Tabella degli emolumenti dovuti agli uffici del PRA - Pubblico Registro Automobilistico Formalità
Importi: precedente attuale
Prima iscrizione o rinnovo dell'iscrizione di un veicolo nel pubblico registro automobilistico, anche se con contestuale richiesta dell'annotazione dell'intestatario in leasing o della riserva della proprietà, annotazione del trasferimento di proprietà, anche se con contestuale richiesta dell'annotazione dell'intestatario in leasing o della riserva della proprietà, trascrizione della riserva della proprietà, degli atti, domande giudiziali e sentenze previsti negli articoli da 2683 a 2695 del codice civile, annotazione, trascrizione o cancellazione di sentenza dichiarativa di fallimento, di decreto di ammissione al concordato preventivo e di decreto di ammissione all'amministrazione controllata, sequestro conservativo, pignoramento, iscrizione, rinnovazione, cancellazione e altre modificazioni della garanzia reale e della riserva della proprietà sul veicolo, annotazione di ogni modificazione dei rapporti aventi per oggetto la garanzia reale iscritta sul veicolo, rettifica dell'iscrizione della proprietà e delle garanzie reali nonchè delle annotazioni e trascrizioni di cui al presente articolo
Annotazione del trasferimento di proprietà a favore dei contribuenti che fanno commercio di veicoli di cui all'art. 56, comma 6 del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446
Annotazione della cessazione della circolazione, dell'intestazione e della cancellazione del leasing, degli atti che consentono l'utilizzo da parte di terzi, della variazione o aggiornamento della residenza, dei dati di individuazione e delle caratteristiche del veicolo, rilascio successivo o duplicato del certificato di proprietà
Formalità
Importi: precedente attuale
Annotazioni della perdita e del rientro in possesso, della iscrizione e della cancellazione del fermo amministrativo, le annotazioni richieste dalle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche per finalità di pubblico interesse
20,92
27,00
7,44 13,50
7,44 13,50
Annotazioni a favore delle persone fisiche disabili con ridotte o impedite capacità motorie permanenti i cui veicoli siano stati adattati per la loro locomozione, ai sensi dell'art. 8 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449, nonché dei disabili psichici o mentali di tale gravità da aver determinato il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento, o aventi gravi limitazioni alla capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, a prescindere dall'adattamento del veicolo, ai sensi dell'art. 30, comma 7, Legge 23 dicembre 2000, n. 388. Sono altresì esenti le formalità a favore dei soggetti ciechi o ipovedenti di cui agli articoli 2, 3, 4 della Legge 3 aprile 2001, n. 138, nonché dei soggetti sordi di cui all'art. 1, comma 2, della Legge 26 maggio 1970, n. 381.
Certificato dello stato giuridico attuale, certificato cronologico, copia di un atto o documento, di una nota, dichiarazione di conformità o certificato di origine depositato negli archivi del Pubblico registro automobilistico anche se dichiarato conforme all'atto depositato
Ispezione dello stato giuridico attuale, visura dei registri e delle note e titoli raccolti nei fascicoli d'ufficio
7,44 esente
esente esente
6,20
9,00
2,84
6,00
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Costi minimi
Costi minimi di sicurezza Sul tema dei costi minimi riceviamo ogni mese decine di lettere. Ne pubblichiamo due. La risposta è stata curata dall’Avv. Natale Callipari, consulente giuridico dell’Albo
Le nuove tabelle integrali
Costi minimi container Mi rivolgo a lei per un chiarimento, ovvero per un aiuto ad interpretare le tabelle sui costi minimi di sicurezza, da voi pubblicate. Sub vettori che trasportano container con autoarticolati di oltre 26 Ton eseguono n. 2 viaggi giornalieri di Km. 60 cadauno con 3 ore di sosta presso il caricatore/ scaricatore per ogni viaggio. Per viaggio si intende: - ritiro container presso il Terminal - carico o scarico presso il cliente - riconsegna container al Terminal Se applicassi le tabelle stabilite per rispettare i costi minimi di sicurezza, la fatturazione dei 2 viaggi di 60 + 60 km giornalieri, dovrebbe essere la seguente: Km 60+60 x euro/km.1,72 + sosta euro 40+40 = euro 286,40 A Suo parere è da considerarsi in sicurezza la gestione di un autoarticolato da oltre 26 Ton a quella tariffa, tenuto conto che un automezzo di quella portata ha un costo giornaliero superiore a 191 euro prima ancora di essere messo in moto? Vito Chirico Le delibere ministeriali con le quali vengono mensilmente pubblicati i
costi di sicurezza dell’autotrasporto, in attuazione dell’art. 83 bis della L.133/08, salvo alcuni casi specificamente individuati (trasporto di carburanti liquidi e leganti idraulici in cisterna), considerano, ai fini del computo del minimo incomprimibile, la distanza tra il luogo di carico della merce (nella cui nozione possiamo ricomprendere anche i container) e quello di scarico, con esclusione delle tratte a vuoto (di avvicinamento e/o di ritorno). Finché non sarà predisposta una specifica tabella, troverà applicazione al trasporto stradale di container la tabella generica corrispondente al tonnellaggio del veicolo impiegato. Le ricordo, infine, che la disciplina in parola, pur nella perfettibilità della sua attuazione, ha come suo fine unico quello di prescrivere una soglia minima di tutela economica a garanzia della sicurezza stradale e sociale, lasciando, invece, alla cura e alla professionalità degli operatori del trasporto (in tal modo sollecitati a farlo) il compito di richiedere ai propri committenti corrispettivi più in linea con i propri costi di produzione e le proprie aspettative di guadagno. Rispetto dei costi minimi Le chiedo che cosa posso fare nei confronti del committente
fino a 3,5 t. km costo km incidenza carburante %
Confermo quanto scritto allora. Com’è noto, il committente, non riconoscendo l’applicabilità della disciplina dei costi di sicurezza, si espone, in caso di contratto non scritto, oltre ad un’azione in sede civile da parte del vettore per il pagamento del differenziale rispetto ai minimi prescritti dalla legge (esercitabile nel quinquennio successivo al termine del viaggio), all’irrogazione di una sanzione pecuniaria amministrativa pari al dieci per cento dell’importo della fattura e comunque non inferiore a 1.000 euro. Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.
da 7,5 a 11,5 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,617 22,709
che non ha mai rispettato i costi minimi di scurezza. Il mio settore è quello del trasporto di calcestruzzo con autobetoniera e il committente dice che non rientro nel riconoscimento delle tabelle dei costi minimi, contrariamente a quanto da Lei ribadito proprio in questa rubrica. Lettera firmata
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,666 21,021
0,748 18,716
0,837 16,735
1,017 13,762
costo km incidenza carburante %
0,910 23,692
1,049 20,560
1,153 18,698
1,378 15,648
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,557 0,636 incidenza carburante 25,157 22,013
0,698 20,057
0,757 18,504
0,927 15,098
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,749 0,810 incidenza carburante 28,783 26,616
0,929 23,216
1,023 21,074
1,228 17,559
da 3,5 a 7,5 t. km costo km incidenza carburante %
da 11,5 a 26 t.
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
0,827 24,181
0,957 20,906
1,036 19,305
1,245 16,060
costo km incidenza carburante %
1,075 24,511
1,219 21,618
1,327 19,858
1,590 16,573
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,670 0,737 incidenza carburante 7,459 5,427
0,857 3,502
0,926 2,160
1,105 0,905
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 0,879 0,945 incidenza carburante 29,977 27,882
1,079 24,422
1,177 22,388
1,420 18,557
40 TIR160-2013
0,750 26,655
0,839 25,696
0,999 26,377
Costi di sicurezzamarzo2013
Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.
superiore a 26 t. Collettame e messaggerie
superiore a 26 t. km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
1,330 29,722
1,642 24,075
1,802 21,935
1,930 20,479
costo km incidenza carburante %
1,244 31,778
1,392 28,399
1,503 26,297
1,779 22,228
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,101 1,180 incidenza carburante 35,896 33,500
1,452 27,225
1,602 24,673
1,720 22,979
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,031 1,104 incidenza carburante 38,332 35,808
1,242 31,829
1,333 29,650
1,579 25,045
costo km incidenza carburante %
1,241 31,847
superiore a 26 t. Trasporto in ATP
superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr km
1,161 34,041
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,369 28,874
1,545 25,583
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,219 1,375 incidenza carburante 32,427 28,746
1,725 22,916
1,535 25,753
1,889 20,928
1,689 23,406
2,036 19,420
1,816 21,773
costo km incidenza carburante %
1,430 27,655
1,587 24,910
1,693 23,357
1,800 21,965
2,080 19,005
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,270 1,407 incidenza carburante 31,141 28,096
1,503 26,310
1,600 24,711
1,820 21,720
superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,379 28,665
1,550 25,501
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,229 1,380 incidenza carburante 32,163 28,642
1,725 22,916
1,535 25,753
1,894 20,873
1,694 23,337
2,295 17,224
2,075 19,050
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,505 0,263
1,690 0,234
1,802 0,219
2,204 0,179
2,538 0,156
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,335 1,500 incidenza carburante 0,296 0,264
1,602 0,247
1,984 0,199
2,268 0,174
superiore a 26 t. Cassone ribaltabile superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,323 29,891
1,487 26,595
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,173 1,317 incidenza carburante 33,715 30,029
1,636 24,159
1,446 27,333
1,773 22,304
1,573 25,140
2,218 17,826
km
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante %
1,294 30,545
1,488 26,570
1,551 25,490
1,795 22,019
2,418 16,347
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,144 1,328 incidenza carburante 34,550 29,772
1,381 28,628
1,605 24,625
2,148 18,401
1,968 20,091
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1 km
superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna km costo km incidenza carburante %
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 1,333 29,667
1,497 26,417
1,646 24,013
1,783 22,179
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150
costo km incidenza carburante
1,456 27,145
1,583 24,982
1,978 19,989
1,095 36,111
1,167 33,863
1,373 28,803
1,626 24,320
1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente
2,228 17,746
superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr 2 km
servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albo costo km 1,183 1,327 incidenza carburante 33,430 29,803
1,074 36,826
costo km incidenza carburante
oltre 500 351J500 251J350 151J250 101J150 0,926 42,676
0,989 39,981
1,090 36,272
1,272 31,080
1,496 26,432
2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente
TIR160-2013 41
In viaggio con...
di Angela Iantosca
prattutto nello sport. Non mi piace però giocare per soldi e sono felice di questo, soprattutto quando vedo i drammi che troppo spesso si legano a questa malattia. Ad ogni modo noi siamo fortunati, perché facciamo un mestiere che assomiglia spesso ad un gioco. Sei sempre in viaggio per lavoro: che rapporto hai con la valigia? Più passano gli anni e più amo stare a Roma. Vorrei fare il turista nella mia città, dove ci sa-
una caletta di Lampedusa, alla bellezza del posto e riesco a percepire quasi il fresco dell’acqua... Oppure penso ad un’altra caletta, vicino a Scario, un posto che è un po’ il mio ritiro per recuperare le energie: si trova vicino Sapri (Salerno - NdR). C’è un porto molto bello e tranquillo, circondato da un mare inimmaginabile. Io lì ho un gommone. Quando posso, scappo… ma può capitare anche solo due
spetto per chi fa questo mestiere. Certo capita, a volte, di incontrare qualche camionista con cui si discute, ma mai come con gli automobilisti. Il loro è un lavoro di grande concentrazione e sforzo. Quando ti fermano all’Autogrill le persone, come reagisci? C’è sempre un bel rapporto con chi mi ferma. Ho anche conosciuto il mio consulente in-
Fabrizio Frizzi: da bambino sognavo i camion Fabrizio Frizzi ha compiuto oltre 30 anni di carriera con i suoi programmi che sanno di spensieratezza
Il conduttore, famoso per la sua risata, racconta la passione per i viaggi e gli incontri in Autogrill. E la storia del nonno bolognese, autotrasportatore, scomparso troppo presto
C
on il suo sorriso e i suoi programmi puliti, che sanno di famiglia, di sabato sera, di spensieratezza, Fabrizio Frizzi ha compiuto oltre 30 anni di carriera. E a marzo è tornato in prima serata con un game show, “Red or Black”, insieme a Gabriele Cirilli. “È stata una bella esperienza, trattandosi di un programma di grande ritmo. È stato un modo per mettermi in gioco in modo diverso, con un partner vivace e spiritoso”.
rebbero tantissimi angoli da scoprire: vorrei visitarla come se fossi un canadese in vacanza. Sicuramente mi piace viaggiare, ma l’approccio alla partenza, soprattutto se è un viaggio aereo, è stressante. Se devo volare ho mille paure. Un po’ meno con l’auto: se guido io, cerco sempre di avere tutto sotto controllo. La prudenza è necessaria, soprattutto perché bisogna rispettare le regole, il tutor, l’autovelox. Anche se, andando lenti, si rischia di dormire al volante.
Quanto è importante per te il gioco? Mi piace giocare, quando ho tempo. Giocare è un modo per condividere la leggerezza con gli amici. Ma nello stesso tempo amo le sfide, sono un competitivo e cerco sempre di vincere, so-
Viaggi immaginari? Uso questa tecnica per rilassarmi. Mi sdraio, metto una musica rilassante e penso a luoghi che ho già visto e che mi hanno incantato per lo stato di pace che mi hanno trasmesso. In particolare penso ad un tuffo fatto in
42 TIR160-2013
giorni all’anno. E poi sogno quei posti in cui non sono andato o quelli in cui vorrei tornare, come New York”. Da bambino hai mai sognato di guidare un camion? Il camion faceva parte della mia realtà di bambino, perché lo guidava il papà di mia mamma, nonno Ettore, e sognavo di poterlo guidare anch’io. Purtroppo è morto quando avevo 6 anni e ricordo poco di lui. Ricordo il dolore per la sua perdita. I miei nonni materni vivevano a Bologna: nonno Ettore partiva da lì e arrivava in tutta l’Italia. Aveva una faccia grintosissima. Mio nonno paterno, invece, era ferroviere: ero circondato da motori. Che dire dei camionisti? Ovviamente nutro un gran ri-
formatico nei bagni dell’Autogrill e la cosa paradossale è che 10 anni dopo, senza darci appuntamento, ci siamo rincontrati di nuovo in un Autogrill. L’incontro con la gente è un modo per avere riscontro su un lavoro che stai facendo o hai fatto. L’incontro più buffo è stato una decina di anni fa, quando facevo “Scommettiamo che?” e “Miss Italia”. Ricordo che ero vicino Reggello, con mia madre, e c’era un pullman di persone. Mentre uscivo dall’Autogrill, mi hanno simpaticamente aggredito, con l’entusiasmo delle persone anziane, che arrivano quasi a prenderti a schiaffi per dimostrarti l’affetto. E mentre mi dicevano “Fabrizietto mio”, mi “picchiavano”. È stata una grande dimostrazione d’affetto.