Jivan Parvani - Sonia Lorenzon
LA DEA E LE DANZE SACRE La Via dell’Occhio Sinistro di Horus dell’Antico Egitto
Un canto d’amore dedicato alla Donna e alla Dea Possa questo libro essere un messaggio dell’Amore Universale, della gioia e della Dea, l’annuncio di una nuova Luce che già manifesta la Sua presenza. Possa la danza essere il sentiero che ci porta tra le braccia della Dea, che da troppo tempo dorme nel nostro cuore. Possa il nostro corpo essere lo strumento perfetto con il quale cantare le Sue lodi e conoscere noi stesse
INTRODUZIONE Chi non danza, ignora quel che accade.
Maestro Gesù in un inno gnostico del II secolo1
Il mio sogno da bambina era quello di fare la mamma e la ballerina, due cose che alla fine ho fatto, con grande amore e gioia, e grazie alle quali ho scoperto mondi che non avrei mai potuto immaginare. Non avendo potuto fare danza classica da piccola, il mio sogno sembrava destinato a rimanere nel cassetto ma, durante uno dei miei lunghi viaggi in India, dove mi recavo per approfondire la mia conoscenza dello Yoga, ho avuto la fortuna di essere Iniziata da Erasmia, una mistica danzatrice greca che, insieme alla tecnica, mi ha dato le "chiavi" energetico-spirituali di quest’antica arte. Mentre lasciavo che la musica facesse cantare il mio corpo, nei diversi templi dell’India, la mia animacrisalide ha messo le ali e ha imparato a volteggiare con leggerezza negli spazi infiniti. Ho sperimentato l’estasi che conduce alla comunione con il Divino e piena di gratitudine ho consacrato la mia vita a essa. Afferrata l’essenza della Danza della Vita, è stato naturale per me voler scoprire le origini di ciò che inebriava la mia anima, facendola vibrare di gioia. La ricerca è parte integrante della mia vita… è il mio destino. La scoperta lo Scopo. I tesori ritrovati il retaggio che desidero condividere. Socrate disse: «C’è un solo bene: il sapere. E un solo male: l’ignoranza». E Platone aggiunse nell’Apologia di Socrate: «Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta». Ricercando scopro la mia essenza nel Corpo, nell’Anima e nello Spirito, mentre ripercorro i Misteri dell’Anima Collettiva. Ogni libro solleva veli su veli di storia dimenticata… così ho iniziato un percorso a ritroso con la storia della danza araba2 che mi ha condotta a quella dell’Antico Egitto, intimamente connessa alle sue Scienze segrete e Misteriche. Studiando le leggende, i miti cosmologici e gli Dei/Dee egiziani ho ritrovato l’origine della civiltà greca e, di conseguenza, della matrice del pensiero occidentale. Porte su porte hanno continuato ad aprirsi per anni, donandomi continue rivelazioni: le religioni che pratichiamo, i simboli che ci circondano, gli Archetipi che ancora agiscono in noi derivano in grossa parte dalla cultura egizia. I grandi filosofi greci3 e le anime più feconde del Vicino Oriente erano state iniziate ai Misteri egizi e avevano studiato nella “Casa della Vita”. I Maestri realizzati, desiderosi di partecipare attivamente alla Grande Opera e divulgare l’esperienza del divino, ma vincolati al giuramento di segretezza, una volta tornati in patria fondarono religioni e scuole di ascesi, ricoperte di veli e Misteri, traducendo la Gnosi con il linguaggio e gli usi della civiltà cui appartenevano. Con il cuore pieno di stupore e meraviglia ho accarezzato la sacralità con cui gli Antichi vivevano e ho ritrovato la Dea, le Sue Sacerdotesse e la matrice della Danza Universale della Vita o della Dea4. Una Danza madre nata con la vita stessa; anzi è tramite il vorticare dell’energia danzante che è avvenuto lo Zep-Teti “il Primo Avvenimento” che ha permesso alla Creazione di “venire in essere”. Nell’Universo ogni cosa, dalle galassie alle cellule, danza disegnando nello spazio cerchi, elissi e spirali, i movimenti-simboli eterni della Vita. La Creazione stessa è la danza di Dio/Dea e per i mortali è il modo più semplice ed empatico per ri-collegarsi alla Vita. Danzano le stelle, le acque, le piante, gli animali e l’uomo: danzare è il retaggio universale di tutto ciò che esiste (i bambini lo dimostrano continuamente) e come tale è spontanea e non ha bisogno di nessuna preparazione. 1
Curt Sachs, STORIA DELLA DANZA – pag. 21 Che si è concretizzata con brevi accenni nel libro “Danze Orientali”, scritto insieme a M.R. Gandra e pubblicato nel 2006, come testo base e d’esame della categoria “Danze Orientali”, che avevamo creato in FIDS, per la formazione delle Maestre FPDI-FIDS e MIDAS. 3 Secondo Diodoro Siculo, Plutarco trovò nei registri dei sacerdoti egiziani la notizia che Orfeo, Melampo, Dedalo, Omero, Licurgo, Solone, Platone, Pitagora, Eudosso e Democrito avevano studiato sulle rive del Nilo. 4 In Italia, la prima a parlare apertamente di “La danza della Dea” è stata la mia amica Giulia Mion, a cui mando il mio più sincero ringraziamento per il lavoro di diffusione svolto, sempre con amore e dedizione. La mia ricerca sul Femminile Sacro era iniziata molto prima (1990) con lo studio dell’Astrologia umanista che ho subito applicato alla danza, ma preferivo parlare di Chakra, di Archetipi e di energia divina. Il mio lavoro sugli Archetipi del Femminile è stato presentato a livello nazionale nel mio primo libro “Danze Orientali”. Da allora il mio lavoro sui Chakra, gli Archetipi, gli Elementi e l’energia si è esteso ovunque.. 5 2
Tuttavia se si desidera trasmutare il movimento spontaneo in un Arte è importante fare un percorso ginnico, animico e spirituale che permetta di acquisire una notevole consapevolezza corporea e cinestesica unita ad uno stile particolare. La tipologia/stile di danza è l’involucro esterno del Suo Spirito Universale, una delle tante Vie con le quali poter volteggiare verso l’infinito, ma la sua essenza vive ovunque. Dopo anni di ricerche mi sono resa conto che unendo la mia danza alla Conoscenza e al potere dei geroglifici, il mio cuore ha ritrovato i battiti di una concezione del sacro dimenticata. Ritrovando l’anima degli Antichi, ho potuto dare un contenuto diverso ai Gesti e vivere la danza come una sacra manifestazione della Vita, capace di trasmutare il corpo, l’Anima e lo Spirito. Il gioioso potere di “mettere in movimento” la mia energia e arrivare, tramite l’ascesa di SekhemKundalini, all’estasi ha esaltato la mia anima e il desiderio di condividere quanto appreso. Tuttavia, dopo vent’anni di ricerche sono ancora insoddisfatta, perché la danza è un’esperienza e come tale è indescrivibile con le parole! Per sua natura intrinseca, è vivente e viene trasmessa principalmente attraverso l’imitazione pratica. Pur avendo una base teorica, è difficilmente documentata e i pochi documenti di cui si dispone sono stati quasi tutti scritti da uomini che hanno trasfigurato la sua importanza, modellandola secondo le mode e il pensiero dominante. Indagare sulla storia della danza femminile è stata quindi una sfida per alzare il velo che da millenni ormai ricopre la sua storia. E io amo le sfide! Così ho cercato i frammenti dell’antica tradizione femminile non solo nei reperti archeologici, ma anche nelle storie, nelle favole e nelle iscrizioni; imparando a leggere fra le righe, lavorando sul significato di alcune parole5 per poi farmi guidare dalla grande intuizione che, da sempre, è il retaggio delle donne. Cosciente di questi limiti, condivido quanto scoperto, nella speranza che possa aprire i cuori a una visione olistica e spirituale della Grande Vita e della danza.
Yoga Faraonico Dieci anni fa questo libro era quasi finito, ma non sapevo ancora come chiamare il percorso-base che trasmutava il corpo delle danzatrici nella manifestazione vivente della Dea. Mi ci sono voluti altri 7 anni di ricerche ed esperienze per scrivere la premessa alla danza sacra dell’Antico Egitto e per dare un nome alla loro Via: Zema Tauy o Yoga Faraonico, il percorso alla base di ogni altro che, lavorando con il corpo e la sua alchimia, sapeva trasmutare il Get (corpo carnale) in S-akhu (il Corpo di Luce originale). Attraverso un percorso Iniziatico progressivo, i figli e le figlie degli uomini hanno potuto ascendere verso una consapevolezza e un’illuminazione collettiva che ancora oggi fa da faro alla nostra umanità. Invito chi desidera approfondire la Via Egiziana a leggerlo perché, per ovvi motivi, non posso ripetere quanto già ampiamente trattato sulla spiritualità, la Gnosi, la Geometria Sacra, la Cosmogonia, i Chakra e i percorsi Iniziatici dell’Antico Egitto, a cui faccio continui riferimenti. Tuttavia, avendo l’esigenza di rendere autonomo questo testo, ho inserito una serie di schede riassuntive sui concetti base.
L’Intento del libro Creare un ponte tra un passato illuminato e il nostro presente in questa Nuova Era Fin da bambina la mia ricerca si è orientata verso l’interiorità, ma ero anche un po’ “femminista” (del resto vivevo in quel momento storico). Vedevo degli atteggiamenti diversi da parte degli adulti verso i due sessi e la cosa non mi piaceva per nulla. Spesso piangevo il mio triste destino che mi aveva partorita femmina, tutto sembrava più semplice per i maschi! Verso i 7 anni però mi resi conto che qualcosa non funzionava, io non mi sentivo per niente parte del “sesso debole”, eppure ero una femmina. Da allora ho orientato la mia ricerca verso la mia donna interiore e ho promesso a me stessa che quando avessi svelato l’arcano, quando avessi compreso il vero tesoro che giace sepolto nell’Anima femminile, lo avrei “gridato al mondo intero”. Questo libro è la voce gioiosa della mia Anima in cammino verso la sua realizzazione di Donna-Dea. 5
Lavoro stupendamente eseguito da Iris J. Stewart, SACRED WOMAN, SACRED DANCE e da Irina Naceo, DELLE ANTICHE DANZE FEMMINILI. 6
È il tesoro che ho scoperto in me stessa e nella storia delle Donne. Parlerò delle donne e delle Dee egiziane perché sono il simbolo della piena realizzazione del Femminile e il loro esempio può diventare un faro che illumina la nostra strada. La danza Universale della Vita o del Ventre6, di cui questo libro cercherà di cogliere l’essenza, è l’eredità delle Donne che, danzando, contattano la loro natura più profonda e sensuale: non esiste niente di più potente che esprimere se stessi attraverso il corpo danzante pervaso dall’Eros! L’Eros è l’energia primordiale che ha dato origine a tutti ciò che esiste; è l’energia che collega gli opposti e li rende complementari; è il piacere sensuale, la gioia, l’amore, la libertà, l’espressione, l’unità e la Bellezza. L’Eros è tutto ciò che le religioni monoteiste hanno cercato di uccidere sotto il nero manto del “peccato”, creando ovunque malattia, paura e morte. Quest’antica arte è rivoluzionaria perché permette di ri-collegarsi e incarnare l’Eros, dando corpo e tridimensionalità alla fiamma divina che alberga nel nostro cuore e si manifesta attraverso il corpo: danzando diveniamo Dee e Dei che celebrano la loro divinità, emanando vibrazioni armoniche.
L’Era della Donna/Dea o Womankind Un tassello importante, per comprendere pienamente le mie intuizioni, è stato “Il serpente di luce” di Drunvalo Melchizedek. Lo lessi tutto d’un fiato. Un’altra porta si era così aperta alla mia coscienza e mi ha permesso di capire meglio perché proprio ora questo libro, questa ricerca infinita e a volte sentita senza senso. Sono le profezie dei Maya, società Iniziatica ancora esistente, a fornire la risposta. «La Vita è straordinaria! Sulla Terra ogni 13.000 anni ha luogo un evento sacro e segreto che provoca un mutamento globale, un avvenimento che modifica letteralmente il corso della storia. [...] La maggior parte delle persone che lo sanno, hanno mantenuto il segreto fino a oggi. Sto parlando della Kundalini della Terra. Esiste un’energia, connessa al centro della Terra, che quando si muove ha un aspetto e un comportamento molto simili a quelli di un serpente, un po’ come il movimento dell’energia Kundalini nel corpo umano. Quest’energia stimola la comparsa di ricercatori spirituali in tutta la Terra. La Kundalini della Terra è l’energia segreta che mette in comunicazione i cuori di tutta l’Umanità. Questa Kundalini è sempre radicata in un singolo punto della superficie terrestre, dove resta per un periodo di circa 13.000 anni. Poi si sposta in un altro punto e ci resta per altri 13.000 anni, in base ai Cicli temporali della Precessione degli Equinozi. Quando si sposta, il significato che diamo al concetto di “spirituale” si modifica. Esso si trasforma in base alle nuove energie del Ciclo che sta iniziando, conducendoci in un sentiero spirituale più elevato. […] Questa nuova dimora della Kundalini terrestre non solo provoca il rapido risveglio delle popolazioni stanziate vicino a quel luogo sacro del pianeta, ma invia anche una frequenza alle griglie elettromagnetiche disposte intorno alla Terra. A sua volta, ciò influenza quelle griglie di coscienza secondo modalità determinate dal DNA della Terra. Noi ci evolviamo secondo un progetto e un disegno predeterminati. [...] A un dato livello ciò significa che ora tocca alla componente femminile condurre l’umanità “Womankind” della Nuova Luce. La saggezza delle donne, custodita per 13.000 anni nel segreto del loro cuore, unita all’amore incondizionato sarà il nuovo faro. Gli uomini ci proteggono quando si entra nella parte oscura del Grande Ciclo e le donne ci riconducono nella luce quando il Ciclo si rivolge nuovamente al centro della galassia. E’ giunto il momento di liberare il Bello e il Vero da quell’aura di irrealtà in cui l’uomo lo ha rinchiuso, imparando a parlare con il linguaggio della Speranza invece che con quello del sogno».7
Il messaggio d’amore che fa da sottofondo a questa ricerca storica, non vuole essere il sogno di una civiltà ideale da imitare, ma l’invito a un’apertura verso la Natura, il senso del sacro e il Divino che in noi alberga. 6 Per 20 anni mi sono rifiutata di chiamarla “danza del Ventre”... mi rattristava molto un termine così inflazionato che riduceva un’Arte così antica e ancestrale solo ai “lascivi movimenti del bacino”, ma poi ho compreso che ri-porta l’attenzione al simbolo vivente della Dea: il VENTRE, onorato come il santuario della Vita e della Grande Madre. 7 Drunvalo Melchizedek, IL SERPENTE DI LUCE, pag. 5 – 6. “Il Grande Serpente Bianco” si è spostato dal Tibet fino alla sua dimora attuale nel Cile/Perù, la nuova casa della Kundalini della Terra, annunciado il passaggio del potere spirituale alla Donna. 7
Come spiegato in YF, siamo alla fine di un ciclo discendente di 13.000 anni di polarità Maschile e siamo entrati nella fase del Risveglio di polarità Femminile (che durerà 13.000 anni). Quest’alternanza avrà luogo fino a quando le forze della vita potranno nuovamente fondersi nell’androginia originaria. A Shamballa è sempre esistita una Sorellanza ancor più pura della Fratellanza, perché ha accettato la negazione della propria esistenza nelle coscienze umane. Questa Sorellanza si è materializzata, nel mondo Occidentale, non solo attraverso grandi donne, ma anche in quell’energia chiamata Sophia: la Saggezza. Il calice di luce indispensabile alleato dell’Amore Divino. La Madre celeste e il Padre celeste si fondono e si confondono nell’immensa forza che chiamiamo Dio.
Il risveglio della Donna attraverso la sacralità della danza La danza si offre come il cammino più dolce e morbido per adempiere a ciò che l’oracolo di Delfi chiedeva: “Conosci te stesso”, ricordati chi sei e perché sei qui oggi. In questo momento di transizione, riappropriasi di queste antiche danze femminili ha la potenza di una rivoluzione della Coscienza! “La restaurazione del Tempio” non può prescindere dalle danze sacre che lo animavano ed io spero, con questo libro, di aprire un dialogo vitale con ciò che è stato. La danza è una delle porte per “tornare a casa”. All’interno di ogni donna è racchiusa la sua ancestrale saggezza, la sua divinità, la sua Dea… i Gesti e le movenze di queste danze, celando un simbolismo vivente, sono una delle chiavi per attivarne il Ricordo. L’Intento di questo percorso è il risveglio e il sostentamento della propria energia Femminile; è un cammino iniziatico che ri-percorre antichi sentieri con lo scopo di far sbocciare una danza di Purezza cristallina, sacra e rigenerante. Una danza che diviene sia preghiera che celebrazione del proprio essere Donne, sostenute dall’energia del cerchio della Sorellanza e dell’Unione. In ogni luogo del mondo i suoi movimenti caratteristici sono l’espressione di un unico archetipo della Vita, che unisce le donne alla loro natura ciclica. Antica come il mondo, testimone di un’antica civiltà matristica (divenuta nel tempo matriarcale) che riconosceva al Femminile tutta la sua potenza, era conosciuta e praticata ovunque, prima dell’avvento delle società patriarcali. L’antica Danza della Vita si è trasformata e si è occultata in stili diversi, ma non è mai morta. Ha attraversato lo spazio e il tempo, ha subito lunghi e insidiosi cambiamenti che ne hanno mutato le finalità, e giunge a noi come retaggio della cultura araba, dell’Africa e delle Hawaii. Negli altri luoghi è stata sepolta dalle sabbie del tempo. Sepolta con tutta una parte della storia delle donne. Da diversi decenni il suo ritmo ha ri-cominciato a pulsare attraverso la “danza del ventre”. Uno stile evoluto e riadattato del nostro antico retaggio. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: :
La danza dell’Antico Egitto nasceva da una perfetta fusione delle Due Energie Primigenie: l’aspetto statico del geroglifico e l’aspetto dinamico del movimento e della rotondità, creando un repertorio di danze ineguagliabile per il potere energetico che sapevano evocare. È una danza femminile nella sua essenza, ma che porta nel suo grembo le geometrie sacre e i Giusti Gesti, insegnati da Thot. Corporeizzando l’essenza del Suo insegnamento, le coscienze potranno operare velocemente la transizione verso il “Nuovo Femminile”, senza perdere la memoria di ciò che fu, affinché sia il seme di ciò che sarà. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Mi piace considerare la mia ricerca come un lavoro di archeologia sperimentale, i cui risultati sono applicati alla danza e allo spettacolo per riportare in vita simboli, immagini e geroglifici di questa lontana civiltà, il cui fascino eterno continua a incantare. Dalla ricerca di questi antichi linguaggi nasce un nuovo stile di danza faraonica che ho chiamato le “Danze sacre dell’Antico Egitto”, le cui coreografie e i rituali si rifanno a quelli immortalati nei dipinti e nei bassorilievi delle tombe e dei templi.
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Il lungo lavoro “archeologico” su immagini e testi è stato fatto con estrema umiltà e coscienza dei miei limiti, ma sono stata aiutata dal fatto di conoscere sulla mia pelle il potere di questi movimenti atavici essendo una danzatrice che pratica lo Yoga e la meditazione da sempre. La mia formazione filosofica e mistica mi ha guidata nel collegare e integrare le informazioni raccolte con le mie esperienze, in modo da poter intrecciare l’aspetto archeologico a quello esoterico ed energetico.
Sperimentare ciò che viene appreso Questo simbolo introduce delle meditazioni/esperienze guidate, che hanno lo scopo di far sperimentare l’argomento che è stato trattato. La Via Egizia ha coltivato la Conoscenza, ma ha sempre prediletto la sperimentazione pratica di ogni Mistero della Vita. Si può descrivere l’amore, ma solo quando si è innamorati, si comprende la sua forza/realtà: questa era la loro filosofia.
Geroglifici Thot ha donato all’umanità i geroglifici, i Medu Necer per poter tramandare la Sua Conoscenza. I geroglifici sono una creazione multidimensionale capace di attraversare tutte le Dimensioni. Abolendo il concetto del tempo, sono inalterabili e fissati per l’eternità; sono una sorta di stargate attraverso i quali viene “attivata e portata in essere” l’energia evocata dalla loro forma. Lo Spirito, la cui natura è impalpabile, per manifestarsi ha bisogno di un “contenitore” materiale, situato nello Spazio e nel Tempo, che lo renda leggibile: il geroglifico è dunque un contenitore di realtà metafisiche, l’immagine concreta di una sintesi inesprimibile, che è allo stesso tempo figurativa, simbolica e fonetica. Ha un aspetto sempre più concreto dell’immagine che evoca (trono potenza e sovranità) ed è considerato un’entità vivente che possiede un potere magico e un’efficacia propria. Possono essere scritti in qualunque direzione e sono sempre rivolti verso l’inizio del testo; mancano dell’interpunzione e sono composti solo da consonanti, “i pilastri del Tempo”. Le vocali che vi leggiamo sono in realtà delle “consonanti deboli” e dove non ci sono viene introdotta convenzionalmente una “e”. La traduzione dei geroglifici è convenzionalmente fatta sia con la translitterazione che con la trascrizione dei suoni. La translitterazione permette di trascrivere un testo secondo un sistema alfabetico diverso dall’originale, trascrivendo lettera per lettera, indipendentemente dalla pronuncia. La trascrizione, invece, tiene conto dei suoni di una lingua utilizzando un sistema ideato per quest’uso. Per snellire il lavoro e facilitare la lettura ho deciso di usare solo la trascrizione letterale.
Numeri Appoggiandomi al loro significato magico/alchemico ho usato spesso il Numero, anziché sostituirlo con le lettere come richiede la grammatica italiana. Così il loro significato può essere percepito immediatamente e senza la mediazione del cervello sinistro.
Racconti Iniziatici Al fine di far sperimentare virtualmente le Iniziazioni e i Rituali, ho preferito usare la forma romanzata, in cui la moltitudine di particolari non appesantisce la lettura e viene integrata con fluidità. I personaggi sono inventati, mentre le circostanze sono il sunto delle ricerche fatte.
Alla Scuola de Tempio Questo capitolo è stato scritto per codificare, ma anche insegnare i diversi movimenti, in modo che possiate seguirne le spiegazioni durante la visione delle immagini. Nella classificazione dei movimenti sono ricorsa alla terminologia della danza del Ventre/Orientale, sua erede, dello YF e anche della danza classica e indiana, con cui mostra una certa somiglianza. Ho deciso di spiegare i movimenti al presente, così che possa essere usato anche come un manuale, per chi desidera intraprendere il suo studio o averne una prospettiva magico-energetica. Il passato convergerà quindi nel presente per essere sperimentato e vissuto interamente e in questo modo ha luogo la sua ri-attualizazione. 9
Dedicato alle danzatrici Ci sono molti modi di essere, di danzare e di sentire le cose, ma quando ci si appropria di un’arte che non appartiene al proprio retaggio, conoscere la cultura che l’ha generata, la musica, la storia e i ritmi aiuta la danzatrice ad avere più rispetto per la sua arte e a trasmetterla con più responsabilità. «Conoscere e sperimentare è la chiave per penetrare l’essenza di tutto ciò che si vive.»
Studiare e conoscere le antiche danze permette di capire l’origine di un gesto, il significato di un movimento e di come l’evoluzione lo ha stilizzato e cambiato, così che ogni gesto possa avere il proprio Intento e un suo profumo particolare. Auguro a ogni danzatrice di potersi specchiare nel ricordo di un modo diverso di percepire la Natura e se stesse, ritrovando il valore della “Sorellanza” universale che si suggella danzando insieme con altre donne. Possano le antiche danze pulsare nuovamente nel cuore di tutte noi.
Dedicato agli uomini Trattando la danza femminile e l’energia della Dea sono conscia di aver ignorato la danza maschile e gli uomini. Questo non deve portare gli uomini a sentirsi “tagliati fuori” e incapaci di cogliere l’essenza delle mie parole. L’attuale corpo ha una sua identità sessuale con la quale vibra in armonia, perché corrisponde all’esperienza del Ka/Spirito nell’attuale incarnazione… ma lo Spirito non ha sesso e la diversità è solo nella forma e non nella sostanza. Molti sono oggi gli uomini che stanno cercando di conoscere e sperimentare il Femminile, anche attraverso la danza. Cosa che all’inizio mi irritava molto, perché mi sembrava che “l’uomo volesse portarci via anche questo” (i grandi Maestri egiziani sono quasi tutti uomini), poi Amir Thaleb, Maestro argentino di fama mondiale, con semplici parole mi disse che noi critichiamo l’uomo perché non ha la sensibilità di una donna, ma poi lo giudichiamo se la possiede. Mi disse che avrei dovuto essere felice che gli uomini stessero sperimentando e scoprendo la loro parte femminile... le sue parole lavarono la mia Anima dal retaggio “femminista” e potei comprendere molte cose. Oggi è importante curare l’Anima delle donne che sono al centro di una grande trasformazione. Nonostante l’abisso tra i sessi che è esistito per millenni e tutte le ingiurie che le donne hanno subito, la Donna è chiamata oggi a manifestare l’Amore, che ancora custodisce in sé, attraverso il perdono. Per fare questo stiamo scendendo dentro noi stesse... stiamo contattando il dolore e la sofferenza di ciò che le donne hanno vissuto negli ultimi millenni. Dalle profondità del nostro essere ferito può emergere la rabbia, la paura e l’odio (di cui le femministe sono state l’annuncio) e vi chiediamo di accettarlo: è la reazione più sana e naturale che possa verificarsi. Non sentitevi feriti, ma parte del nostro processo di guarigione! Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di tutta la vostra comprensione, della pazienza e della tenerezza che per molto tempo ci è stata negata. Abbiate fede e supportateci/sopportateci, perché splenderà un nuovo giorno e insieme riusciremo a costruire un nuovo modo di essere uomini e donne. Potremmo camminare mano nella mano, come i Custodi di questo bellissimo pianeta che ci è stato affidato. Abbiate fede che tutto sta già accadendo. Auguro a ogni uomo di poter andare oltre la lettura razionale e di potersi specchiare nella sua parte femminile, riscoprendo la gioia di Essere ciò che è. Gli auguro di ri-trovare il valore della danza, dando spazio a quella richiesta interiore di pace e armonia che si sta creando in ogni cuore. Possano le mie parole risvegliare l’eco di ciò che da sempre ci appartiene. Possano l’uomo e la donna ritrovare la propria dignità nell’accettazione della propria diversità, anche nell’espressione artistica della danza.
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