Edizione Ottobre/Novembre 2017 - Agricoltura Alessandrina

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periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 09 - 05/11/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Prezzo €2,00

• riforma della pac: importante passo in avanti per la semplificazione • condizionalità: tutto quello che c’è da sapere • #stocoicontadini: É partito da milano il tour che toccherà tutta italia • gelate: domande per il risarcimento danni entro il 19 dicembre 2017


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colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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n°09 - Ottobre Novembre 2017

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

“Coltiviamo un grande amore. L’Italia”

PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o Leandro Grazioli direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi

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VILLAGGIO COLDIRETTI

H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o Alessandro Albertelli, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza.

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Filiera Italia

fotoGrAfie

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Etichettatura pomodoro

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Cimice asiatica

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Schede tecniche

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Il Grazie dei Campi

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INIPA

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Epaca

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Campagna Amica

G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero

Chiuso in redazione il 5 Novembre 2017

Archivio Coldiretti, Christian boero

redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrAzione tribunALe di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGenziA

P u b b L i C i tA r i A

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

A RIFORMA PAC 05 OK introdotte importanti novità dopo l’accordo

s tA m PA serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

2017: 07 SICCITÀ approvata la deroga al greening

in 700 mila al villaggio coldiretti a milano

nasce la prima alleanza tra agricoltura e industria un decreto per salvaguardare un patrimonio di oltre 3,3 miliardi

É allarme con raccolti a rischio nel nord. disagi in campagna e città

- settore corilicolo; - gestione della fertilizzazione

si è celebrata a casale monferrato la giornata del ringraziamento

aperti i corsi gratuiti di formazione professionale nell’ambito del psr 2014-2020 - operazione 1.1.1 normativa inps: iscrizioni previdenziali per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali a colloquio con stefania tavarone dell’azienda “l’ape ste”

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SALUTE

RIFLESSIONI

SUL PROSSIMO NUMERO

la parola al consigliere ecclesiastico

speciale annata agraria compromessa la quantità ma non la qualità

scheda informativa

“l’importanza dei filtri” controlla i tuoi reni con il checK-up proposto da c.d.c.

“un aBito su misura”

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ATTUALITÀ|direttore provinciale coldiretti, sempre piu’ forza sociale, mettiamo al centro la persona

“Coldiretti: coltiviamo un grande amore. L’Italia” Ecco perchè abbiamo scelto lo slogan che accompagna la campagna tesseramento 2018 per la nostra copertina e il calendario: nell’amore per l’Italia è racchiuso il significato profondo delle nostre battaglie a copertina di questo numero di “agricoltura alessandrina” richiama il tesseramento 2018. l’immagine e lo slogan ci accompagneranno il prossimo anno, ogni mese, perché anche sul nostro calendario abbiamo pensato fosse importante ribadire l’impegno sociale e sindacale racchiuso nelle parole “amore” e “italia”. e’ ancora presto per parlare di bilanci, ma sicuramente siamo quasi arrivati al termine di un 2017 che è stato caratterizzato da tutto e il contrario di tutto: maltempo, grandine, siccità che hanno influito pesantemente sulle colture e sui redditi delle imprese. l’impegno di coldiretti nel mettere sempre al centro di tutto l’uomo e la qualità della vita è diventato fondamentale anche in battaglie importanti come quella del ceta o dell’etichettatura per grano e riso. l’impegno per dimostrare concretamente di appartenere, consolidare e sostenere il percorso di rigenerazione dell’agricoltura che la più grande organizzazione italiana e leader in europa sta portando avanti da ormai diversi mesi. questo perché coldiretti è un’organiz-

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zazione in continua crescita che rappresenta un punto di riferimento per gli imprenditori agricoli del territorio, in grado di dare vigore e sostegno alle aziende. l’impegno per continuare a far crescere un grande progetto per difendere e tutelare la filiera tutta agricola e tutta italiana per continuare a rafforzare con i cittadini un patto di crescita fondato sulla qualità e sulla sicurezza. insieme siamo diventati una grande forza sociale ed economica, e ogni giorno ci confrontiamo con i consumatori nei mercati degli agricoltori di campagna amica dove si trovano solo prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale. un modo per promuovere la conoscenza della stagionalità dei prodotti, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera. si punta al recupero di varietà a rischio di estinzione con almeno 100 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da almeno

30 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di campagna amica. nuove economie e nuova occupazione, più coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare al fine di ricreare e promuovere un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana non solo rappresenta una grande leva competitiva per le imprese ma anche il modo per far star meglio le persone. tutto questo fa capire e rafforza il perché stiamo combattendo l’accordo sul ceta. coldiretti è l’agricoltura di chi ama l’italia, ogni giorno.

leandro grazioli direttore

importante per il lavoro agricolo serve bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile

“Pensioni: deroga operai agricoli anche a coltivatori” Occorre evitare una ingiustificata discriminazione nel lavoro dei campi il lavoro agricolo intenso, bello ed avvincente, ma fortemente impegnativo a livello di ore ha sicuramente tutte le caratteristiche per rientrare tra le attività usuranti da esentare dall’adeguamento automatico dell’età pensionabile. quindi, non solo gli operai agricoli, ma anche i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori e anche con maggiore intensità, devono essere ricompresi tra le attività usuranti da esentare dall’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. e’ quanto chiede la coldiretti nel commentare l’ipotesi dello stop dell’aumento a 67 anni dell’età dal 2019 per 15 categorie di lavori gravosi: oltre alle 11 già fissate dall’ape social, altre 4 (agricoli, siderurgici, marittimi e pescatori). “occorre evitare - afferma il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - una ingiustificata discriminazione nel lavoro dei campi riconoscendone le specificità. l’estensione della deroga nelle campagne è una spinta per il ricambio generazionale in un settore dove si assiste ad una crescente domanda di lavoro da parte di giovani, ma anche una necessità per ridurre, con nuove energie, l’impatto degli infortuni sul lavoro in agricoltura dove hanno una incidenza più elevata rispetto agli altri settori nonostante un positivo calo del 4,8%, sulla base dei dati inail nel primi otto mesi del 2017”.

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speciale pac e psr|ATTUALITÀ

Al via il pagamento degli anticipi Pac

Ok alla Riforma della Pac, passo avanti per la semplificazione A conclusione dell’accordo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento Europeo si introdurranno molte importanti novità i tratta di un primo passo importante nella direzione della semplificazione e del miglioramento delle regole della politica agricola comune ma molto resta da fare per una riforma che sappia premiare il lavoro e combattere le rendite. e’ quanto ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo all’indomani dell’accordo raggiunto tra le istituzioni comunitarie sulla riforma di medio termine della politica agricola comune (pac). con la conclusione dell’accordo tra la commissione, il consiglio ed il parlamento si introdurranno - già dal 2018 importanti novità per gli agricoltori - ha affermato moncalvo nel corso dell’incontro organizzato dalla coldiretti al g7 di bergamo con giorgio gori, sindaco di bergamo, de castro primo vice presidente commissione agricoltura e sviluppo rurale parlamento europeo, maurizio martina, ministro politiche agricole, alimentari e forestali e phil hogan, commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. l’accordo prevede importanti novità per la gestione del rischio. partendo dalla proposta della commissione di abbassare la soglia di indennizzo contemplata per il nuovo meccanismo di stabilizzazione dei redditi settoriale, la si estende anche alle assicurazioni, portando così al 20% la perdita di prodotto necessaria per l’attivazione, innalzando dal 65 al 70% l’intensità del contributo pubblico, introducendo la possibilità di utilizzare indici economici per la misurazione delle

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perdite. le novità riguardano anche le regole del mercato introducendo nuovi elementi per rafforzare riequilibrare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera e per aumentare la tempestività degli interventi pubblici in caso di crisi di mercato. per le regole del greening si introducono elementi di semplificazione rivedendo l’applicazione della diversificazione e delle aree di interesso ecologico adattandole maggiormente alle esigenze delle aziende agricole senza comprometterne la funzione ambientale. in particolare si introducono novità per le colture a riso e si favoriscono le colture azotofissatrici che apportano benefici ambientali. resta infine centrale la figura dell’agricoltore attivo quale beneficiario degli interventi della politica agricola comune. di pari passo al tagliando di metà periodo alla pac appena approvato è in fase avanzata la discussione sulla riforma della politica agricola comune. nella futura pac conclude moncalvo - occorre rafforzare tutte le misure che escludono la “rendita” premiando chi vive di agricoltura e puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo alla sostenibilità sociale e quindi all’occupazione, da parte delle imprese agricole, del lavoro e del valore aggiunto generato dal settore, ma anche valorizzare l’esperienza italiana di “distintività” - di cui tracciatura dell’origine ed etichettatura sono i principali strumenti - per alzare gli standards qualitativi delle produzioni europee.

l’arrivo dei primi anticipi dei finanziamenti della politica agricola comune (pac), a partire dai produttori delle aree terremotate, rappresenta una importante boccata d’ossigeno per le aziende agricole in un momento difficile per il settore.a sottolinearlo è la coldiretti nell’esprimere soddisfazione per l’avvio dell’erogazione dei fondi comunitari, riferiti alla campagna 2017 da parte di agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) annunciato dal ministro delle politiche agricole, maurizio martina e dal direttore generale di agea gabriele papa pagliardini in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di cernobbio. secondo quanto riferito l’organismo pagatore agea ha dato avvio al pagamento degli anticipi della domanda unica 2017 nella misura del 70% della superficie ammissibile per le seguenti misure: (Regime di base, Greening, Giovani agricoltori). il primo decreto ammonta a 107 milioni di euro erogati in favore di circa 60.000 produttori che operano nelle aree colpite dagli eventi sismici del 2016. il secondo decreto di pagamento, predisposto, è di 373,9 milioni di euro in favore di altri 99.930 beneficiari. i pagamenti degli anticipi della domanda unica 2017 proseguiranno con cadenza settimanale fino al 30 novembre.

Condizionalità della Pac Cos’è e quando si applica il termine condizionalità sta ad indicare la condizione minima da rispettare per il percepimento degli aiuti previsti dalla politica agricola comune (pac) e deriva dal fatto che condiziona l’importo degli aiuti comunitari liquidabili. la disciplina relativa alla condizionalità si compone di due tipologie di impegni: i criteri di gestioni obbligatori derivanti dall’applicazione di regolamenti e direttive comunitarie e le buone condizioni agronomiche ed ambientali, dette anche norme, definite a livello nazionale e relative al corretto mantenimento dei terreni.

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ATTUALITÀ| speciale pac e psr

Perché la condizionalità la condizionalità nell’ambito della pac ha come obiettivi fondamentali la sicurezza alimentare dei consumatori, la tutela dell’ambiente e il benessere degli animali. gli interessati al rispetto degli impegni e dei divieti della condizionalità sono gli agricoltori e gli allevatori, vale a dire coloro che forniscono gli alimenti alla collettività e contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e della biodiversità. di contro la società chiede una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare, alle tematiche ambientali e al benessere degli animali.

Chi è interessato dalla condizionalità i soggetti che devono rispettare gli impegni della condizionalità sono i beneficiari dei seguenti aiuti: • pagamenti diretti; • pagamento del sostegno alla ristrutturazione, alla riconversione dei vigneti e di quello a favore della vendemmia verde; • premio per il sostegno alla forestazione, all’imboschimento e all’allestimento di sistemi agroforestali; • pagamenti agro-climatico-ambientali, per l’agricoltura biologica, per l’indennità natura 2000 e le indennità connesse alla direttiva quadro sull’acqua, le indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, i pagamenti per il benessere degli animali, il pagamento ai servizi silvo-ambientali e climatici e alla salvaguardia delle foreste.

Durata degli impegni la durata degli impegni della condizionalità varia a seconda della domanda presentata. per la domanda unica di pagamento e/o le domande di pagamento del programma di sviluppo rurale (psr), gli impegni devono essere rispettati per la durata dell’intero anno civile in cui è stata presentata la domanda. se, in qualsiasi momento di un dato anno civile, le regole di condizionalità non sono rispettate e tale inadempienza è imputabile direttamente al beneficiario, si applicano le riduzioni all’aiuto. i beneficiari del pagamento del sostegno alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti devono, invece, rispettare gli impegni per i tre anni successivi alla riscossione dei pagamenti citati, mentre i beneficiari del pagamento dei programmi di sostegno per la vendemmia verde devono rispettare gli impegni della condizionalità nell’anno successivo alla riscossione di tale pagamento. pertanto per tali beneficiari la decurtazione degli aiuti comunitari si

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applica nel caso in cui si riscontri il mancato rispetto delle regole di condizionalità in qualsiasi momento nei tre anni successivi all’anno civile in cui è stato concesso il primo pagamento per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o in qualsiasi momento dell’anno successivo all’anno civile in cui è stato concesso il pagamento per la vendemmia verde. dal 2017 le riduzioni ed esclusioni si applicano anche quando l’importo è pari o inferiore a 100 euro per beneficiario e per anno civile. resta fermo l’obbligo di porre in atto le azioni correttive notificate al beneficiario dall’autorità competente. il presente arti-

colo rientra nel progetto di coldiretti terr@informa (agri 2017/0160), cofinanziato dalla commissione europea, grazie al quale saranno periodicamente pubblicati approfondimenti sui singoli obblighi previsti dalla condizionalità e dal greening. i pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e la commissione europea declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in esso contenute. Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Consulta il sito http://www.terrainnova.it/ e scarica l’App TerraInnova.

pac 2014-2020

Definite con il DM 5604 del 2 ottobre le modifiche sul greening a livello nazionale dal 2018 come se fosse passato un tornado. ome già anticipato, nei mesi scorsi vigneti distrutti e grappoli impossisono state apportare alcune modifibili da vendemmiare. se sono fortuche paca erecuperare che verteranno in nato alla riuscirò il 15-20% sull’applicazione del greening particolare della produzione rispetto a quanto fatto nel dal i2018. in questi giorni il ministero delle 2016. numeri parlano chiaro: su una media agricole, il decreto del di politiche produzione di 700con quintali non n.5604 so se riu2 ottobre 2017,150, ha recepito le disposiscirò a “salvarne” ovviamente queste zioni comunitarie introdotte dalche regolasono le prime stime ma non credo il rimento di regolamento delegato (uepro) n. sultato finale sarà molto diverso. i danni curati da cinghiali e caprioli aumentano 2017/1155 del 15 febbraio 2017, cheogni ha pregiorno, siamo ilesasperati e fortemente modificato regolamento delegato (ue) occupati soprattutto non prevista si vedono n.639/2014. in realtàperché la modifica al soluzioni”. parole federico pesce, 29 è già didirettamente applicabile punto a), anni, titolare d’azienda silvano recepito d’orba, dieci senza necessità di aessere dal ettari in produzione ad indirizzo provvedimento nazionale delprevalenteministero; mente vitivinicolo, dolcetto barbera parmentre i successivi puntie b) e c) in invece ticolare. sono stati recepiti nel decreto nazionale danni per migliaia di euro e raccolto comn.5604 del 2 ottobre2017. tra gli aspetti pletamente compromesso: una situazione più significativi della nuova regolamentaquella di federico pesce che può essere aczione, figurano: a) il divieto di utilizzo dei prodotti fitosanitari per le efa (Aree di Interesse Ecologico) produttive (terreni a riposo, colture azotofissatrici, bordi forestali). per il divieto dei trattamenti alla aree efa è stato chiarito dal ministero il caso di azotofissatrice utilizzata ai fini efa, a cui segue una coltura di secondo raccolto. in questo caso il divieto di utilizzo dei trattamenti coincide con la durata dell’azotofissatrice utilizzata ai fini efa. pertanto la durata del divieto, nel caso delle azotofissatrici, coincide con il loro naturale ciclo vegetativo che, nel caso delle specie annuali, va dalla semina alla raccolta.

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comunata all’amarezza tanti altri imprenb) la possibilità che le di miscele di colture ditori: “quest’inverno sarò costretto a vuoazotofissatrici e altre piante siano qualifitare come la stalla far frontechealsiamancato cate efa,per a condizione assireddito, la nella speranza che delle la banca accolga curata predominanza colture la mia richiesta nei di sospensione del mutuo azotofissatrici miscugli il decreto delper un anno. siprevede tratta ormai vere e proprie ministero per le di efa i’accorpamento di alcuni elementi caratteristici del paesaggio, i’eliminazione di alcuni limiti dimensionali e la possibilità di considerare come azotofissatrici anche i miscugli di leguminose con altre colture, purché le prime siano predominanti; sulle fasce tampone, sui bordi dei campi e lungo i bordi forestali senza produzione è consentito lo sfalcio o il pascolamento a condizione che la superficie rimanga distinguibile dal terreno agricolo adiacente. c) per i terreni a riposo il decreto nazionale di recepimento riduce da 8 a 6 mesi il periodo di ritiro dalla produzione. tale periodo è fissato dal primo gennaio al 30 giu-


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speciale pac e psr |ATTUALITÀ gno dell’anno di domanda. se utilizzati ai fini efa, il divieto di sfalcio e ogni altra operazione di gestione del suolo è fissato dal 1°marzo e il 30 giugno (attualmente il 1°marzo e il 31 luglio di ogni anno). il decreto inoltre elimina i limiti di coltivazione delle azotofissatrici dai corsi d'acqua; gli agricoltori dovranno rispettare i limiti definiti dalla regione in base alla tipizzazione effettuata dall'autorità di bacino nel rispetto della direttiva acque e nitrati. il decreto fornisce anche precisazioni anche per la coltivazione della canapa. per beneficiare dei pagamenti diretti, l’agricoltore che coltiva canapa è tenuto a consegnare le etichette della semente certificata all’organismo pagatore competente entro il 30 giugno dell’anno di presentazione della domanda. se seminata dopo il 30 giugno, la consegna delle etichette può avvenire entro il 1°settembre dell’anno di presentazione della domanda. le modifiche si applicano dall’anno di domanda 2018. formalmente, per i’entrata in vigore del decreto si deve attendere la pubblicazione in gazzetta ufficiale. regolamento omnibus, procedono i triloghi: nelle scorse settimane si è svolto un ulteriore trilogo tra la commissione europea, europarlamento e consiglio sulla parte agricola del cosiddetto regolamento omnibus e che introdurrà ulteriori modifiche alla pac dal 2018. si tratta della riforma di medio periodo della pac e che verterà non solo sui pagamenti diretti ma anche sull’ocm e sviluppo rurale. nell’ultimo trilogo sono stati fatti passi avanti sul greening, sulla gestione dei rischi e sulla gestione dei mercati. uno dei punti su cui c’é accordo riguarda l’erba medica, inclusa nella lista delle foraggere senza obbligo di greening. come sempre accade, le questioni più spinose saranno trattate nell’ultimo trilogo.

firmato decreto ministeriale per terreni a riposo

Siccità, approvata la deroga al Greening per il 2017

stato firmato il decreto ministeriale che permette di derogate per l’annualità 2017 al divieto di pascolo e sfalcio per i terreni lasciati a riposo durante il periodo di ritiro e utilizzati per il rispetto della diversificazione e per l’obbligo efa (aree di interesse ecologico). questo provvedimento, autorizzato da bruxelles, è stato preso a seguito delle sollecitazioni di coldiretti per far fronte alle difficoltà che l’assenza di pioggia ha causato alle aziende agricole italiana ma anche degli altri paesi.tale provvedimento potrà essere applicato alle aziende. le deroghe, che saranno applicate solo alle imprese ricadenti nei territori colpiti dalla siccità. riguardano: - la possibilità di riconoscere come coltura diversa ai fini della diversificazione colturale i terreni lasciati a riposo, anche se sono stati sfalciati o pascolati; - la possibilità di riconoscere come Efa i terreni lasciati a riposo anche se sono stati sfalciati o pascolati.

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durante il periodo di ritiro, infatti, la normativa prevede il divieto di produzione che comprende anche il divieto di sfalcio e pascolamento della superficie messa a riposo. a partire dal 16 ottobre e sino al 30 novembre inoltre l’italia potrà erogare gli anticipi pac per importi pari al 70% dei pagamenti diretti e per l’85% per le misure a superficie e le misure correlate agli animali dello sviluppo rurale. si tratta di percentuali superiori rispetto a quelle previste dalla norma che prevede il 50% per i pagamenti diretti e il 75% per lo sviluppo rurale. i provvedimenti previsti hanno l’obiettivo di fornire supporto alle aziende agricole che, a causa delle condizioni climatiche avverse, hanno avuto difficoltà nello svolgimento delle normali attività agricole e subìto gravi perdite di produzione. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Consulta il sito http://www.terrainnova.it/ e scarica l’App TerraInnova.

varato da arpea il decreto per il pagamento dell’anticipo della domanda unica arpea ha varato il decreto per il pagamento dell’anticipo della domanda unica per un valore economico di 104,574 milioni di euro. l’anticipo raggiungerà 10.307 agricoltori, a partire dal settore risicolo, in crisi, ma non solo. e’ dal 2012 che in piemonte l’anticipo non viene decretato a ottobre. nella seconda metà di novembre è prevista un’altra tranche della domanda unica, per lo stesso valore. Nei giorni scorsi Arpea aveva poi disposto i pagamenti degli anticipi del Psr, per un valore netto di 39,852 milioni di euro. L’anticipo raggiunge 12939 beneficiari. n°09 • OTTOBRE/nOvEmBRE 2017| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ| gelate - bandi psr giovani

DOMANDE ENTRO IL 19 DICEMBRE 2017

Gelate: il ministero riconosce l’eccezionalità dell’evento Rientrano tra gli eventi indennizzabili: in provincia i comuni colpiti sono stati 126 per oltre 13 milioni di danni

er le gelate che hanno interessato molte zone del piemonte tra il 18 e il 21 aprile scorso, è arrivato il decreto del ministero delle politiche agricole che riconosce l’eccezionalità dell’evento. entro 45 giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale le aziende che hanno avuto un danno superiore al 30% devono presentare la richiesta di risarcimento alla regione che le raccoglierà tutte, comune per comune, e le trasmetterà a roma, che farà un altro decreto confermando che le gelate rientrano tra gli eventi indennizzabili, comunicando anche la somma che il fondo di solida-

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rietà nazionale mette a disposizione per l’indennizzo. subito dopo le gelate l’assessore regionale all’agricoltura, giorgio ferrero, aveva incontrato, tra le altre, anche l’amministrazione comunale di volpedo e alcuni agricoltori e aveva fatto un sopralluogo in zona per rendersi conto dei danni. «L’iter ci pare ormai definito dice l’Assessore Ferrero -, ma c’è attesa per l’intervento economico. Chiediamo quanto meno che parta da sgravi contributivi e posticipo dei mutui da concordarsi con il sistema bancario». sono 126, in provincia, i comuni colpiti per un danno stimato di 13 milioni 170 mila 864 euro: acqui terme - albera ligure - alessandria alfiano natta - alice bel colle - altavilla monferrato - arquata scrivia - avolasca - berzano di tortona - bistagno - borghetto borbera - bosio - brignano frascata - camagna monferrato - camino - cantalupo ligure capriata d’orba - carbonara scrivia - carezzano - carpeneto - carrosio - casale monferrato - casaleggio boiro - casalnoceto casasco - cassine - cassinelle - castellania castellar guidobono - castellazzo bormida - castelletto d’erro - castelletto d’orba castelnuovo bormida - cereseto - cerreto grue - cerrina monferrato - coniolo - conzano - cremolino - cuccaro monferrato -

denice - dernice - felizzano - frassinello monferrato - fresonara - fubine - gabiano gamalero - garbagna - gavi - gremiasco grognardo - grondona - isola sant’antonio - lerma - lu - masio - melazzo - merana molare - mombello monferrato - momperone - moncestino - monleale - montacuto montaldeo - montaldo bormida - montegioco - montemarzino - mornese - morsasco - murisengo - novi ligure - odalengo grande - odalengo piccolo - ottiglio ovada - ozzano monferrato - paderna - parodi ligure - pontecurone - pontestura ponzano monferrato - ponzone - pozzol groppo - prasco - predosa - quattordio - ricaldone - rivalta bormida - rocca grimalda - rocchetta ligure - rosignano monferrato sala monferrato - san cristoforo - san giorgio monferrato - san salvatore monferrato san sebastiano curone - sant’agata fossili sarezzano - serralunga di crea - sezzadio silvano d’orba - solero - solonghello - spigno monferrato - spineto scrivia - stazzano - strevi - tagliolo monferrato - terruggia terzo - tortona - treville - trisobbio - valenza - vignale monferrato - viguzzolo - villadeati villalvernia - villamiroglio - villaromagnano visone - volpedo - volpeglino - voltaggio.

Bandi Psr giovani, presentate oltre 22 mila domande on l’apertura in molte regioni del secondo o terzo bando giovani nell’ambito del psr 2014-2020, le domande presentate superano ormai le 22 mila unità. l’analisi viene dalla coldiretti e conferma l’importante ruolo dei programmi di sviluppo rurale per avvicinare i giovani al settore primario. il dato considera anche il potenziale che scaturisce dalla regioni in cui il bando è ancora in corso di attuazione (sicilia e puglia). sino al 2020 erano attesi circa 20 mila nuovi insediamenti garantiti dalle opportunità dei nuovi psr ma l’interesse mostrato con le domande presentate sino ad ora ha portato a riconsiderare le stime iniziali. analizzando la situazione per regione, sono 1.230 le domande presentate in regione lazio (bando chiuso il 31 gennaio 2017), 586 domande in regione campania (bando scaduto il 24 gennaio 2017), 2.216 in calabria, 1.807 in piemonte, 708 in abruzzo, 1.546 in basilicata, 1.327 in veneto, 745 domande presentate in emila romagna (con il terzo bando al momento aperto), 543 nelle marche, 138 in molise, 125 in friuli venezia giulia, 344 in liguria, 2.763 in toscana e 2.894 in sardegna. la forte attrattività del settore per le nuove generazioni è confermata anche dai dati unioncamere, relativi ai primi

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sei mesi del 2017, che mostrano un + 7% del numero di imprese agricole ed alimentari condotte da giovani under 35 che vedono nel cibo Made in Italy nuove ed interessanti prospettive per il futuro. per tale motivo la coldiretti è attiva a livello territoriale e nazionale al fine di sostenere i giovani interessati allo sviluppo della pro-

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pria attività imprenditoriale con attività informative e di supporto per l’accesso a tutte le opportunità dei programmi di sviluppo rurale. per essere sempre aggiornato sulle opportunità previste dai psr della tua regione e per simulare la tua idea imprenditoriale scarica l’app terrainnova al seguente link: https://goo.gl/hn3i8t.


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glifosato - plenaria |ATTUALITÀ

Glifosato: coldiretti, stop import in attesa decisione Ue

Già in vigore il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione e da “gruppi vulnerabili” n attesa della decisione definitiva è “necessario che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta”. e’ quanto afferma la coldiretti in riferimento al rinvio della decisione per rinnovare l’autorizzazione del glyphosate al prossimo comitato del 6 novembre 2017 dopo che la commissione ha constatato che non c’è il sostegno sufficiente per approvare la proposta della commissione europea. in italia - sottolinea la coldiretti è infatti già in vigore il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da

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GLIFOSATO: GIA’ DIVIETI ORA STOP IMPORT

in italia è già in vigore il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie ma vige anche il divieto d’uso in campagna in preraccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura”. e’ quanto afferma la coldiretti nel ricordare gli effetti del decreto del ministero della salute in vigore dal 22 agosto del 2016 in riferimento al voto dell’europarlamento nel sottolineare che in attesa della decisione definitiva è “necessario che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta”.

“gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie ma vige anche il divieto d’uso in campagna in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura” per effetto del decreto del ministero della salute in vigore dal 22 agosto del 2016. un principio che - continua la coldiretti deve essere ben evidenziato anche nell’ambito dell’accordo di libero scambio tra unione europea e canada (ceta) dove al contrario si prevede invece l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato. circa 1,2 miliardi di chili di grano conclude la coldiretti sono infatti sbarcati lo scorso anno dal canada dove viene fatto un

uso intensivo di glifosato nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato.

Plenaria con il personale a Santa Croce All’incontro ha preso parte il Delegato Confederale Bruno Rivarossa “e’ stato un momento tutto dedicato alla formazione e alla crescita. protagonista la nuova coldiretti, sempre più attenta alle richieste dei propri associati, l’occasione per ritrovarsi, tutti assieme, e fare il punto sulle alle attività che ogni giorno vengono svolte in termini positivi e propositivi, per confrontarsi sulle sfide future e per tracciare in una forma condivisa, le migliori strategie da adottare, i nuovi obiettivi da raggiungere, per accrescere in consapevolezza, in competenza e quindi nei numeri, rafforzando in particolare quel lavoro di squadra che da sempre rappresenta la forza di coldiretti”. con queste parole il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli ha introdotto la giornata dedicata alla formazione del personale, una plenaria che si è svolta nel prestigioso complesso monumentale di santa croce a bosco marengo e che ha visto la partecipazione del delegato confederale Bruno rivarossa il quale ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza del ruolo fondamentale del territorio, della consapevolezza e della crescita di coldiretti, del suo impegno sociale ed economico.“oggi siamo riconosciuti anche dalle altre associazioni imprenditoriali del paese come l’unica forza economica moderna che è riuscita a trasformarsi, a essere riconoscibile, attuale propositiva e comunicativa, alleata con il consumatore e la società e non soltanto rappresentanza di corporazione. - ha affermato il delegato confederale Bruno rivarossa - una necessità di verità, spesso di denuncia, di richiesta di legalità e trasparenza, di informazione giornaliera, che richiede anche il coraggio verso i cambiamenti necessari, per dare le giuste risposte ai nostri soci e alla società”.all’incontro ha partecipato il presidente provinciale roberto paravidino il quale si è soffermato sulle scelte coraggiose, lungimi-

ranti e innovative che coldiretti ha da tempo intrapreso, “scelte non legate meramente ad una questione politica o di sopravvivenza, ma ad un profondo senso di responsabilità sindacale. coldiretti ha saputo porsi come elemento portante della sua azione sindacale ed è stata capace di far crescere l’interesse da parte dei cittadini promuovendoli in misura straordinaria. basti pensare alla battaglia per la rintracciabilità dei prodotti e alla tutela del vero Made in Italy”.

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ATTUALITÀ| villaggio coldiretti a milano

ltre 700.000 persone hanno visitato il villaggio coldiretti che ha coperto una superficie di 7 ettari grande come dieci campi di calcio attorno al castello sforzesco di milano con la più grande fattoria mai realizzata in un centro storico di una città. e’ il bilancio di un successo senza precedenti stilato dalla coldiretti sulla base delle indicazioni della questura a conclusione di #Stocoicontadini, una rassegna che ha ospitato 400 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, agrichef, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di oltre diecimila agricoltori. oltre il 70% dei visitatori ha acquistato i prodotti esposti in vendita dalle aziende agricole o assaggiato le specialità del Made in Italy al 100% per far vivere a tutti una esperienza da gourmet con le eccellenze italiane. pieno successo si è registrato anche per gli acquisti dei prodotti esposti nei vari stands con forme di formaggio, salumi, prodotti ortofrutticoli e conserve andate a ruba che hanno indotto i produttori di campagna amica a rifornirsi tempestivamente nelle rispettive aziende. in particolare, l’attenzione, ma soprattutto la solidarietà dei visitatori si è indirizzata verso gli stand degli agricoltori delle aree colpite dal terremoto. tra le varie aree la più “gettonata” è stata sicuramente la fattoria degli animali dove gli splendidi esemplari di mucche, cavalli, asini, maiali e conigli hanno attirato l’attenzione di grandi e bambini, con una notazione particolare alle capre girgentane dalle lunghe corna a cavaturacciolo. ma un interesse rilevantissimo ha registrato l’area riservata ai bambini che nell’agriasilo e nella fattoria didattica hanno trovato agritate, giochi contadini, l’orto da zappettare e alimenti gustosi e adeguati al loro benessere. in sostanza ci sono state op-

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in foto uno scorcio delle attività didattiche svolte con i bambini al castello sforzesco di milano in uno dei tanti stand formativi sui temi dell’agroalimentare italiano. sotto il direttore provinciale coldiretti alessandria leandro grazioli e il vice direttore coldiretti alessandria emiliano bracco durante il convegno.

portunità di divertimento, di condivisione e di dialogo per tutti. e se i bambini si sono impegnati in tradizionali attività agricola come la pigiatura dell’uva e la mungitura delle vacche, gli anziani, per la festa dei nonni, hanno potuto raccontare i vecchi mestieri agricoli che contribuiscono a rimanere in forma anche in età avanzata. “per la prima volta la grande bellezza delle mille campagne italiane ha conquistato la città con uno storico appuntamento nel centro della metropoli finanziaria del paese” ha dichiarato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare “crediamo che il villaggio, anche grazie ai numeri che ha espresso, abbia rappresentato una risposta concreta alla domanda green degli italiani sempre piu’ attenti a stili di vita sani e in equilibrio con la natura per i quali l’agricoltura nazionale puo’ offrire i primati conquistati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare a livello europeo ed internazionale”.

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filiera italia |ATTUALITÀ

realtà che racchiUde i dUe mondi: aGricolo e l’indUstria aGroalimentare

Nasce Filiera Italia, la prima alleanza tra agricoltura e industria Importante accordo: la presentazione è avvenuta a Cernobbio durante l’edizione 2017 del Forum Internazionale asce “filiera italia”, una nuova realtà associativa che vede per la prima volta il mondo agricolo e l’industria agroalimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere tutta la filiera agroalimentare nazionale. la presentazione è avvenuta a cernobbio nell’ambito dell’edizione 2017 del forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato da coldiretti che è tra i soci promotori insieme a Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica). filiera italia è aperta all’adesione di altre realtà produttive che si pongono come obiettivo quello di sostenere e valorizzare il Made in Italy dal campo alla tavola, con filiere che esprimono i valori comuni dell’identità territoriale e nazionale, della trasparenza e della sostenibilità, in una logica di consumo consapevole. filiera italia nasce anche per favorire la conoscenza e la diffusione di pratiche alimentari basate sui principi della dieta mediterranea, attraverso la combinazione di tutti gli ingredienti utili ad una alimentazione sana, variata ed equilibrata. secondo luigi cremonini presidente designato dell’associazione: “vogliamo così dare voce alla filiera agroalimentare italiana, fatta da aziende grandi medie e piccole che credono nel valore nell’unicità e nella distintività della nostra produzione e del nostro paese che per questo continuano ad investire per creare qui valore aggiunto ed occupazione e fare sempre più grande il Made in Italy alimentare nel mondo. una nuova forma di rappresentanza di filiera quindi in cui coldiretti insieme a campioni industriali nazionali dei rispettivi settori sono uniti anche per la realizzazione di accordi

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in foto il presidente nazionale coldiretti roberto moncalvo durante il suo intervento al forum di cernobbio ha ribadito l’importanza di valorizzare i prodotti agricoli italiani nella trasformazione industriale: filiera italia è la risposta concreta alla fame di Made in Italy dei consumatori a livello mondiale.

economici e committment concreti finalizzati da un lato ad aumentare in quantità e qualità la produzione agricola del paese e dall’altro per assicurarne la massima valorizzazione senza conflittualità ma anzi nella comune convinzione che si vince o si perde insieme”. “valorizzare i prodotti agricoli italiani nella trasformazione industriale è un obiettivo importante per lo sviluppo economico ed occupazionale del paese ma è anche un vero elemento di distintività del Made in Italy che va difeso con responsabilità” ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “la nuova alleanza tra agricoltura ed industria è una risposta concreta alla fame d’italia dei consumatori a livello globale”.

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ATTUALITÀ| etichettatura

Un quarto della spesa alimentare degli italiani resta anonima: salumi, succhi, confetture, pane e coniglio Sono stati 2.925 gli allarmi scattati nell’Unione Europea con la Turchia: il Paese con più prodotti non conformi esta ancora da etichettare con l’indicazione dell’origine 1/4 della spesa alimentare degli italiani dai salumi ai succhi di frutta, dalle confetture al pane, fino alla carne di coniglio. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel commentare positivamente l’annuncio del ministro delle politiche agricole maurizio martina al forum di cernobbio dell’emanazione del decreto per l’etichetta d’origine per i derivati del pomodoro, fortemente sollecitata dalla coldiretti. di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’unione europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve di frutta o le marmellate per il miele ma non per il pane, l’italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere - sottolinea la coldiretti - di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale. un’esigenza anche dinanzi a rischi alimentari spiega la coldiretti - in una situazione in cui sono stati 2.925 gli allarmi scattati nell’unione europea con la turchia che è il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (276), seguita dalla cina (256) e dall’india (194). l’obbligo di indicare in etichetta l’origine è

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una battaglia storica della coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. l’italia sotto il pressing della coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. a livello comunitario - continua la coldiretti - il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il paese di origine in cui il miele è stato raccolto. da aprile è in vigore l’etichettatura d’origine per latte e derivati, mentre il prossimo passo - conclude la coldiretti - è l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine per il riso e l grano impiegato nella pasta come previsto nello schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai ministri delle politiche agricole maurizio martina e dello sviluppo economico carlo calenda.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione origine

Cibi senza indicazione d’origine

•Carne di pollo e derivati •Carne bovina

•Salumi

•Frutta e verdura fresche •Uova

•Carne trasformata

•Miele •Passata di pomodoro •Pesce

•Carne di coniglio

•Frutta e verdura trasformata •Derivati del pomodoro diversi da passata •Sughi pronti •Pane

•Extravergine di oliva •Latte/Formaggi •Pasta in itinere •Riso in itinere

Fonte Elaborazioni Coldiretti

Bene l’etichettatura sul pomodoro, 92 milioni di chili di concentrato di pomodoro falso arriva dalla Cina Un decreto fortemente voluto da Coldiretti per salvaguardare un patrimonio con produzione oltre i 3,3 miliardi on un aumento del 36% degli arrivi dalla cina per un totale 92 milioni di chili di concentrato di pomodoro da spacciare come Made in Italy nel 2016, l’arrivo dell’obbligo di indicare la provenienza rappresenta una attesa misura di trasparenza per produttori e consumatori. e’ quanto ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel commentare positivamente l’annuncio del ministro delle politiche agricole maurizio martina al forum di cernobbio dell’emanazione del decreto per l’etichetta d’origine per i derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. ad oggi - sottolinea la coldiretti l’obbligo di indicare la provenienza è in vigore in italia solo per le passate ma non per pelati, polpe, sughi e soprattutto concentrati. il risultato è che dalla cina - continua la coldiretti si sta assistendo ad un crescendo di navi che sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato di pomodoro da rilavorare e con-

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fezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. in sostanza - spiega la coldiretti i pomodori di provenienza cinese rappresentano circa il 15% della produzione nazionale in equivalente dio pomodoro fresco. un fiume di prodotto che - denuncia la coldiretti - viene poi spacciato nel mondo come tricolore in concentrati e sughi. il pomodoro è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani. nel settore del pomodoro da industria - continua la coldiretti - sono impegnati in italia oltre 8mila imprenditori agricoli che coltivano su circa 72.000 ettari, 120 industrie di trasformazione in cui trovano lavoro ben 10mila persone, con un valore della produzione superiore ai 3,3 miliardi di euro. un patrimonio che - conclude la coldiretti - va salvaguardato garantendo il rispetto dei tempi di contrattazione per una consentire una adeguata pianificazione e una giusta remunerazione del prodotto agli agricoltori italiani.

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etichettatura latte - cimice asiatica |ATTUALITÀ

LATTE: SCATTA OBBLIGO ETICHETTA MADE IN ITALY Tutti i giorni a tavola per la maggioranza degli italiani, i consigli per tutelarsi dall’inganno “dei falsi” scattato definitivamente l’obbligo di indicare obbligatoriamente in etichetta l’origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari come burro, formaggi, yogurt per impedire di spacciare come Made in Italy i prodotti ottenuti degli allevamenti stranieri. lo rende noto la coldiretti nell’annunciare che è scaduto il termine di 180 giorni per smaltire le scorte di confezioni con il sistema di etichettatura precedente all’entrata in vigore dal decreto indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (ue) n.1169/2011 firmato dai ministri delle politiche agricole maurizio martina e dello sviluppo economico carlo calenda. il consiglio ai consumatori italiani è di verificare l’obbligo di indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale e sarà riconoscibile in etichetta dalle seguenti diciture: a) “Paese di mungitura”: nome del Paese nel quale è stato munto il latte; b) “Paese di confezionamento e trasformazione”: nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato. qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte”: nome del paese. se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più paesi membri dell’unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate - precisa la coldiretti - le seguenti diciture: “latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. infine qua-

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lora le operazioni avvengano nel territorio di piu' paesi situati al di fuori dell'unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. per le violazioni si applicano le sanzioni di cui all’art. 4, comma 10, della legge 3/2/2011, n.4. 1,7 milioni di mucche da latte presenti in italia ma anche pecore, capre e bufale possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, burro, formaggi e yogurt che - sottolinea la coldiretti - è garantita da livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d`europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la lea-

dership europea con 50 formaggi a denominazione di origine protetta realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione. l’obbligo di indicare l’origine in etichetta - continua la coldiretti - salva dall`omologazione l`identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza bovine allevate a livello nazionale. si conclude positivamente una lunga battaglia della coldiretti che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del ministero delle politiche agricole, in più di 9 casi su 10, considerano molto importante che l`etichetta riporti il paese d`origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione” ha affermato moncalvo. con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, senza che questo sia stato obbligatorio fino ad ora riportarlo in etichetta, ha continuato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che si tratta anche di un importante segnale di cambiamento anche a livello comunitario dove occorre proseguire nella l’impegno per la trasparenza”. il prossimo appuntamento - ha concluso moncalvo - è per il 16 febbraio 2018 per il riso e il 17 febbraio 2018 per la pasta con l’entrata in vigore dei due decreti interministeriali per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine del riso e del grano per la pasta in etichetta, firmati dai ministri maurizio martina e carlo calenda già pubblicati in gazzetta ufficiale.

Allarme cimice asiatica, raccolti a rischio nel Nord Italia Complice il caldo autunno, l’insetto si è moltiplicato in Veneto, Friuli, Piemonte e Lombardia distruggendo in campagna pere, mele, kiwi, uva, soia e mais. Questo insetto sta creando non pochi disagi anche nelle città na invasione biblica della “cimice marmorata asiatica” sta distruggendo i raccolti nei frutteti, negli orti ma anche le grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord italia. e’ l’allarme lanciato dalla coldiretti con l’arrivo in italia di un parassita cinese, con il nome scientifico di halyomorpha halys, favorito da un autunno particolarmente caldo con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in italia antagonisti naturali. il comparto ortofrutticolo nazionale, a causa dell’insetto, ha registrato nelle aziende colpite gravi perdite, in particolare, per quanto riguarda la coltivazione di mele, pere e pesche, che vanno oltre il 40% in areali fortemente vocati a tali produzioni. va anche detto che i danni causati da tale insetto determinano una notevole percentuale di frutti deformi (in alcuni casi superiore al 50%) con

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conseguente deprezzamento o non commerciabilità. la diffusione della “cimice marmorata asiatica” è particolarmente pericolosa per

l’agricoltura perché si tratta di un insetto particolarmente prolifico con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta. un problema che rende molto difficile la lotta all’insetto che da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna come adulto in edifici o in cassette e anfratti riparati per poi raggiungere in primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova. quest’anno la situazione è drammatica soprattutto nel nord est, tra friuli e veneto, anche se non mancano riscontri in altre regioni, dalla lombardia all’emilia fino al piemonte. la ricerca in laboratorio e in campo è impegnata nell’affrontare la lotta alla cimice asiatica allo stadio primordiale agendo sul suo metabolismo per arginare la problematica prima che le cimici si sviluppino sulle varie colture.

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ATTUALITÀ|scadenze novembre

NOVEMBRE

[pagina a cura di daniela colombini]

scadenza imposta

adempimenti

soggetti oBBligati

15/11/2017

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi iva

16/11/2017

iva

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di ottobre 2017.

contribuenti iva mensili

liquidazione e versamento dell’iva a debito del terzo trimestre 2017.

contribuenti iva trimestrali

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16/11/2017

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

16/11/2017

contriButi

versamento terza rata 2017 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all’inps

27/11/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di ottobre.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

30/11/2017

irpef - irap

versamento del secondo o unico acconto per l’anno 2017

contribuenti che hanno presentato unico 2017 e irap 2017.

30/11/2017

iva

comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 3° trimestre 2017

contribuenti iva mensili e trimestrali

inps

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nocciolo |SCHEDA

N.48

[pagine a cura di alberto pansecchi]

Il nocciolo è una coltura che attira ogni giorno sempre maggiori interessi economici e aspettative da parte degli agricoltori. A causa di ciò, essa è oggetto di osservazioni sempre più precise e approfondite. I fenomeni che tradizionalmente venivano considerati “normali”, e quindi tollerati, vengono ora studiati con rinnovato interesse. Anche la tradizionale cascola che precede la maturazione, e che normalmente avviene nella seconda metà del mese di luglio, ha suscitato l’interesse dei corilicoltori e dei ricercatori. Le nocciole, per lo più prive del frutto interno (mandorla), possono cadere anche in quantità elevata rappresentando, in certe annate, una delle principali voci di decremento di prodotto, e quindi di reddito, che la coltura del nocciolo subisce.

alla scoperta di una nuova malattia a partire dal 2000, specialmente in alcuni appezzamenti di tonda gentile romana in provincia di viterbo la necrosi grigia della nocciola (ngn), riscontrata ha cominciato a suscitare notevoli preoccupazioni. da quel momento, hanno avuto avvio numerose attività di monitoraggio e di studio in differenti areali di coltivazione: lazio, piemonte e campania. la presenza della necrosi grigia del nocciolo, associata ad intensi fenomeni di cascola, è stata via via confermata e studi sempre nuovi e più approfonditi sono stati effettuati, su tutto il territorio corilicolo italiano, per definire la recettività dell’ospite, la dinamica delle infezioni, l’epidemiologia della malattia e le opportune tecniche di difesa e prevenzione. riscontri positivi sulla presenza delle malattia furono evidenziati solo nell’avellinese mentre in piemonte, in quegli anni, non si ebbero riscontri.

necrosi grigia del nocciolo

• ricerca della qualità • prevenzione malattie • adattabilità varietale • esigenza di professionalità

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[pagine a cura di alberto pansecchi]

SCHEDA N.48|nocciolo

gli agenti causa della malattia

la necrosi grigia del nocciolo è ascrivibile a diversi funghi dei generi alternaria, colletotrichum e phomopsis ma il più dannoso dei funghi isolati, si è dimostrato il fusarium lateritium che agisce sia sui tessuti interni sia su quelli esterni della nocciola (pericarpo, brattee e peduncolo). questo fungo è attivo come agente pioniere delle infezioni di necrosi grigia già all’inizio della manifestazione dei sintomi. il fusarium lateritium, con i funghi sopra citati e ancora altri complessi fungini, si ritrovano oggi nei noccioleti piemontesi con una frequenza sempre più elevata e l’intensità del danno da loro provocato è proporzionale all’aumento di temperatura ed umidità nel corso dei periodi primaverili.

i sintomi

la necrosi grigia della nocciola, si distingue per la sua tipica sintomatologia. i sintomi si manifestano prevalentemente a carico del frutto, con la comparsa di lesioni necrotiche, più o meno marcate, di colorazione grigio-brunastra che si originano alla base del frutto e si estendono alle porzioni apicali, interessando le brattee e, più raramente, il picciolo.talora, alle lesioni del pericarpo può essere associato lo sviluppo di un feltro miceliare bianco-grigiastro e di masserelle giallo-aranciate, dall’aspetto semigelati-noso. in condizione di sviluppo avanzato della malattia, le necrosi possono penetrare profondamente il pericarpo, estendendosi ai tessuti dell’ovario e determinando l’atrofizzazione del seme. la necrosi grigia può manifestarsi dalle prime fasi di sviluppo del frutto fino all’invaiatura, con massima espressione dei sintomi a partire dalla seconda metà di giugno. può essere talora associata ad intensi fenomeni di cascola che possono determinare gravi compromissioni delle produzione.

necrosi grigia in piemonte

anche se nel 2000, le indagini svolte nei corileti del piemonte, nella zona delle langhe e del monferrato, non avevano evidenziato la presenza di necrosi grigia, la comparsa, in alcuni corileti del monferrato, di cancri rameali causati da f. lateritium su giovani germogli, il costante aumento della cascola e l’osservazione che la cv. tonda gentile delle langhe possa essere suscettibili a necrosi grigia, conferma la presenza della malattia. la necrosi grigia del nocciolo, sebbene non possa essere considerata l’unica causa della cascola, è al momento una delle più importanti malattie legate a questo fenomeno. riconoscerne la presenza permetterebbe l’impostazione di corrette misure di prevenzione e controllo, ancor più importanti nell’ambito di una conduzione di tipo biologico di un corileto.

sperimentazioni in corso

alcune importanti sperimentazioni in proposito, sono state condotte in provincia di alessandria e i risultati conseguiti evidenziano una buona efficacia di tutti i prodotti saggiati in termini di diminuzione degli imbrunimenti esterni presenti sul pericarpo. il difenoconazolo ed il boscalid + pyraclostrobin sono i principi attivi che hanno manifestato la maggiore efficacia nel contenimento degli imbrunimenti. data l’importanza sempre crescente della corilicoltura alessandrina e allo scopo di valorizzare la filiera del nocciolo, ulteriori e più approfonditi studi sono stati e verranno ancora messi in campo con la collaborazione di syngenta. le indagini riguarderanno il significato degli imbrunimenti del pericarpo e la loro relazione con eventuali danni alla mandorla interna. si indagheranno ulteriormente l’influenza della malattia sulla resa finale, l’attività e l’efficacia dei fitofarmaci e il momento ottimale per la loro applicazione. Biografia: approfondimenti sulla eziologia ed epidemiologia della necrosi grigia della nocciola - alessandra belisario, alberto santori c.r.a.- centro di ricerca per la patologia vegetale

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fertilizzazione |SCHEDA

analisi del terreno prima di eseguire una fertilizzazione è molto importante disporre di un’analisi del terreno. essa ci fornisce le conoscenze necessarie sul livello di fertilità del nostro appezzamento e di conseguenza ci orienta sul tipo di concimazione da eseguire. il campione di terreno da analizzare deve essere rappresentativo dell’appezzamento che vogliamo analizzare, per cui risulta utile effettuare diversi campionamenti su vari punti dell’appezzamento (in genere si procede a prelevare campioni lungo le diagonali dell’appezzamento), miscelarli insieme e prenderne un campione per l’analisi. e’importante non fare campionamenti ad eccessive profondità che sarebbero inutili e non rappresentativi, è utile eseguirli alla profondità in cui opera l’apparato radicale della coltura.

Bilancio asporti- apporti le norme tecniche del p.s.r. misura 10.1 indirizzano l’agricoltore in una concimazione razionale, basata sul calcolo degli asporti di elementi nutritivi della coltura e di eventuali reintegri dati da residui colturali, sostanza organica e concimi minerali. lo scopo è quello di fare bilanciare gli asporti della coltura con i reintegri apportati in modo da avere un equilibrio. si riporta un bilancio semplificato dell’azoto che può essere adottato tramite opportune variazioni anche per gli altri elementi nutritivi:

(Y X B) = (kc X fc) + (ko X fo) + nc

dove: Y è la produzione attesa della coltura; viene determinata sulla base della produzione ordinaria attesa o stimata o delle medie produttive aziendali delle tre annate precedenti; B è il coefficiente unitario di asportazione/assorbimento di azoto espresso in kg di azoto per unità di prodotto utile; fc è la quantità di azoto apportata col concime minerale; kc è il coefficiente di efficienza relativo agli apporti di fertilizzante minerale (fc); esso deve essere valutato pari al 100% del titolo commerciale del concime azotato; fo è la quantità di azoto apportata con fertilizzanti di origine organica (effluenti zootecnici, ammendanti compostati, digestati, matrici organiche ecc.); ko è il coefficiente di efficienza relativo agli apporti di fertilizzante organico; nc è la disponibilità di n derivante da precessioni colturali. questa voce è da considerare solo nel caso di rottura di prati con leguminose di durata almeno biennale o nel caso di sovesci di leguminose.

gestione della fertilizzazione

•la fertilizzazione nell’ambito delle linee tecniche del p.sr. di lotta integrata (misura 10.1) ha lo scopo di apportare gli elementi nutritivi alle varie colture, evitando l’apporto di elementi nutritivi non necessari alla pianta. la fertilizzazione inoltre si prefigge di raggiungere un duplice scopo agronomico ed economico che è quello di avere una coltura in un ottimale equilibrio vegetoproduttivo, con conseguente migliore aspetto qualitativo del prodotto ed un risparmio nel costo di produzione, dato da un apporto bilanciato di elementi nutritivi. una corretta fertilizzazione, deve essere supportata da adeguate tecniche agronomiche (rotazioni colturali, inerbimento delle colture arboree ecc.) le quali apportano anche benefici di carattere ambientale, impedendo fenomeni di erosione del suolo nel caso dell’inerbimento e mantenendo la sostanza organica a livelli adeguati.

nell’ambito delle norme tecniche di lotta integrata

[pagine a cura di alessandro albertelli]

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

SCHEDA|fertilizzazione

metodo della dose standard la dose standard va intesa come la dose di macroelemento da prendere come riferimento in condizioni ritenute ordinarie di resa produttiva, di fertilità del suolo e di condizioni climatiche. la dose standard così definita può essere modificata in funzione delle situazioni individuate all’interno della scheda di fertilizzazione; pertanto sono possibili incrementi se, ad esempio, si prevedono: una maggiore produzione rispetto a quella definita come standard, e viceversa. inoltre ci sono fattori (scarsa sostanza organica, scarsa vigoria,) ecc. che possono fare aumentare la dose standard cosi come diminuirla (elevato tenore sostanza organica, successione a leguminose) ecc.

fosforo e potassio le norme tecniche del p.s.r misura 10.1 impongono la sospensione della concimazione con questi elementi qualora si superino determinati limiti di concentrazione nel terreno fosforo: dotazioni di p assimilabile elevato (ppm p2o5) valore p olsen valore p Bray-Kurtz >25 ppm >62,5 ppm potassio: per quanto riguarda il potassio i limiti di concentrazione nel terreno ritenute elevate variano in funzione della granulometria del terreno desumibile dalle analisi del terreno. dotazioni di K scambiabile elevato (ppm K2o) terreni sabbiosi terreni medio impasto terreni argillosi e limosi >120ppm >150 ppm >180ppm

sostanza organica nel suolo •migliore assorbimento degli elementi nutritivi: la sostanza organica contiene dei chelati che favoriscono la scambio degli elementi nutritivi nella soluzione circolante. •terreno maggiormente strutturato e più fresco: la sostanza organica evita la formazione di fessurazioni e croste nel terreno rendendolo più lavorabile, inoltre trattiene l’acqua impedendo il disseccamento del terreno.

rotazioni colturali le rotazioni colturali hanno lo scopo di impedire l’impoverimento del terreno alternando a colture cosidette sfruttatrici del terreno (es.cereali autunno - vernini) colture miglioratrici (es: prati di leguminose). inoltre le rotazioni colturali apportano i seguenti benefici: riduzione dell’apporto di fertilizzanti: in particolare le leguminose le quali sono colture azotofissatrici, per cui verranno ridotti gli apporti azotati nella coltura seguente. aumento del contenuto di sostanza organica: le colture che in rotazione sono soggette a sovescio, o i prati che rimangono più anni nel medesimo appezzamento aumentano il contenuto di sostanza organica del suolo.

inerBimento aumento della sostanza organica del suolo, conseguente miglior assorbimento degli elementi nutritivi. riduzione dell’erosione dei terreni con elevate pendenze e migliore struttura del suolo gli effetti positivi sopracitati permettono di ridurre gli apporti di fertilizzanti minerali. Bibliografia: regione piemonte (2017) – norme tecniche di produzione integrata, 113.

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coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una

D

delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su

tutto il territorio regionale: a torino, biella, cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

L’IMPORTANZA DEI FILTRI in italia

una persona su 10 soffre di

disturBi ai reni la prevenzione e la diagnosi

precoce

sono fondamentali

CONTROLLA I TUOI RENI CON IL CHECK-UP PROPOSTO DA C.D.C. creatinina potassio microalBuminuria esame completo urine

in caso di valori alterati valuta con il tuo medico di famiglia l’opportunita’ di effettuare una visita nefrologica

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glicemia uricemia

via cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio bocci 11 via san cristoforo 10

€21

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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ORGANIZZAZIONE|consumatori consapevoli - trust il nuovo consumatore diventa dunque sempre più critico ed esigente

ITALIANI SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLI DELLA QUALITÀ DEL PRODOTTO LOCALE Origine, trasparenza e attenzione agli aspetti nutrizionali sono i motivi che spingono il consumatore moderno ad acquistare prodotti agroalimentari ono diversi, gli studi che dimostrano la disponibilità del consumatore moderno a spendere di più per cibi che riportano la provenienza e l’origine del prodotto, informazioni quali storia, tradizioni, metodi di produzione e siano stati prodotti in maniera sostenibile e biologica. questo trend è probabilmente il risultato dei diversi scandali che coinvolgono, da diversi anni, il mondo agroalimentare (si pensi alle uova contaminate). il nuovo consumatore diventa dunque sempre più critico ed esigente: è orientato ad acqui-

S

stare cibi di qualità, prodotti in maniera sostenibile e portatori di benefici per la salute. per ricercare queste caratteristiche, il consumatore si affida perciò sempre di più ai piccoli produttori del territorio. le piccole e medie imprese agroalimentari italiane, troppo spesso però non riescono a cogliere l’opportunità che il mercato gli sta dando per poter davvero valorizzare il proprio lavoro. ora più che mai, infatti, le piccole e medie aziende locali dovrebbero sfruttare i moderni mezzi di comunicazione per farsi conoscere, incrementare la propria visibilità e quella dei propri prodotti e aumentare la propria clientela, e quindi le vendite. le informazioni in etichetta non bastano più al nuovo consumatore, critico, attento e totalmente pervaso, in tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalla tecnologia e dalle possibilità che questa dà di ricercare e ottenere

informazioni - testuali, immagini e video - che possono rendere, l’esperienza di acquisto, un vero e proprio viaggio alla scoperta del prodotto, dell’azienda e del luogo esatto da cui proviene.

promUovere e comUnicare per facilitare la vendita del prodotto locale

Parte il PROGETTO NAZIONALE TRusTTM e CAMPAGNA AMICA per la tracciabilità, valorizzazione e promozione della produzione agroalimentare romuovere e comunicare con efficacia un’azienda e il suo prodotto è una attività che richiede, da parte del produttore, tendenzialmente due sacrifici, il primo sacrificio di tempo “quanto tempo impiego per questa attività?”. un secondo è quello del prezzo “quanto costa?”. è proprio per rispondere a queste domande che, campagna amica in collaborazione con i coordinatori nazionali di coldiretti ha promosso il progetto nazionale di sperimentazione della piattaforma trust™, totalmente gratuita, per la tracciabilità e storytelling agroalimentare che vede coinvolti più di 300 produttori provenienti da tutte le regioni d’italia. il progetto si pone l’obiettivo di supportare le piccole e medie aziende del settore agroalimentare per comunicare e valorizzare l’eccellenza e l’unicità dei propri prodotti e del proprio lavoro. il progetto promuove l’utilizzo gratuito di una piattaforma in grado di mettere in contatto diretto il consumatore e produttore. attraverso la piattaforma trust™ è infatti possibile tracciare il proprio prodotto, raccontare la propria storia e tradizione, produrre e stampare l’etichetta digitale - il qrcode - da applicare alle proprie confezioni e pubblicare in maniera totalmente automatica sui social network. qualsiasi consumatore può, scansionando il qrcode, attraverso il proprio smartphone o leggendo il post sui social, accedere a tutte le informazioni che il produttore ha inserito e, se interessato, contattarlo direttamente. ad oggi è possibile tracciare, raccontare e condividere con trust™ più di dodici filiere di

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produzione - della birra, delle carni, cerealicola, degli insaccati, del latte e derivati, delle lumache, del miele, dell’olio, del vino, ortofrutticola e dei fiori, dei preconfezionati e del riso - e sono in fase di sviluppo quella ittica, del tartufo e dei liquori. le fasi delle filiere, insieme con i materiali promozionali che la piattaforma genera automaticamente (come ad esempio cards delle dimensioni di biglietti da visita o cavalieri da utilizzare sui banconi dei mercati o ancora, per gli agriturismi, menù), sono state studiate insieme ai produttori campagna amica che hanno, per primi, sperimentato la piattaforma, diventando così, testimonial della soluzione. in sintesi, il progetto di sperimentazione della piattaforma trust™, totalmente gratuita, potrebbe rivelarsi la soluzione ideale per il

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produttore che intende utilizzare i moderni mezzi di comunicazione per farsi conoscere, promuovere e comunicare in maniera chiara e trasparente il proprio prodotto, ed allo stesso tempo una risposta concreta al bisogno di informazione, sicurezza e qualità di un consumatore che oggi acquista più consapevolmente i prodotti agroalimentari. vuoi entrare anche tu a far parte del progetto trust™ e dare maggiore visibilità ai tuoi prodotti? traccia, racconta e condividi la tua filiera di produzione con noi. scrivici a support@trusttm.com o contattaci al 335-724 0601 trust™ è anche sui social (Loghi dei social FB-YouTube-Twitter)


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il grazie dei campi |ORGANIZZAZIONE

si è celeBrato il grazie dei campi in duomo a casale monferrato

“Essere dono di noi stessi, non cedere alla vanità e all’esteriorità, sono i mali peggiori” E’ stata anche l’occasione per presentare una prima valutazione dell’annata agraria, tra siccità e maltempo ccogliere la parola del signore come luce che può trasformare la nostra vita. esteriorità e vanità sono due dei mali peggiori, è necessario andare oltre per far scendere gesù nel nostro cuore e capire che essere il dono di noi stessi è ciò che il signore ci chiede. la concretezza di chi si prende cura del creato è sinonimo di amore vero e sincero, un amore che si traduce nel pane e nel vino dell’eucarestia”. con queste parole il vescovo della diocesi di casale monferrato, mons. gianni sacchi, ha dato il benvenuto alle centinaia di coltivatori diretti che hanno gremito domenica 5 novembre la cattedrale di sant’evasio in occasione della giornata provinciale del ringraziamento. una ricorrenza solenne che quest’anno si aperta con un momento divulgativo nei locali del seminario dove è stato stilato un primo bilancio di un’annata agraria che può riassumersi “tra luci e ombre” a causa del clima sfavorevole di questo 2017 che ha influito in maniera negativa sulle produzioni Made in Italy: dalla siccità alla grandine, gli effetti si sono fatti sentire in molti settori. a farne le spese la quantità delle produzioni, non certamente la qualità: le prime stime indicano, quindi, un’annata non particolarmente abbondante, pur se di buona qualità anche se per avere un quadro definitivo della situazione bisognerà attendere le rilevazioni relative alle rese, che cambiano notevolmente a seconda delle zone. “l’intero settore agricolo è tartassato, oltre che dai prodotti sottopagati, da annate da incubo: il clima è impazzito. - affermano il presidente e il direttore della coldiretti di alessandria roberto paravidino e leandro grazioli - passiamo da un estremo all’altro, con temperature sempre fuori la media: o troppo alte o troppo basse con le piogge che sono diventate un miraggio. le piante non possono seguire il proprio corso naturale. le perdite sono elevate ed è difficile quantificarle, soprattutto se si aggiungono anche i danni causati dalla fauna selvatica incontrollata. per non parlare poi delle speculazioni che avvengono nel mercato da parte di chi approfitta delle calamità per sottopagare i prodotti agli agricoltori e portarli alle stelle per il consumatore finale”. la giornata del ringraziamento viene sempre accompagnata da un messaggio che i vescovi consegnano alla chiesa italiana, e che quest’anno riguarda “la terra ospitale”. il 2017 è infatti l’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo” promosso dall’organizzazione delle nazioni unite, con l’invito a coniugare la coltivazione della terra con l’ospitalità. la giornata del ringraziamento è l’appuntamento annuale più importante per le nostre campagne: la consapevolezza che la vita, la terra, il seme la pioggia, l’avvicendarsi delle stagioni e il lavoro sono un dono affidato da dio all’uomo, alla sua libertà e alla sua creatività, è riconoscere che il lavoro dei campi è un bene che va sostenuto e valorizzato sempre. “il lavoro della terra, che assorbe buona parte delle giornate degli agricoltori, può convergere nella preghiera, per continuare ad usare bene il dono della terra, nonostante il peso della fatica che comporta e il sudore che lo accompagna” ha continuato

“A

in foto il momento della conferenza stampa sull’annata agraria nei locali del seminario che si è svolta prima della santa messa. occasione di incontro tra dirigenza, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.

in foto il momento solenne della celebrazione nella cattedrale di sant’evasio. in alto il vescovo della diocesi di casale monferrato gianni sacchi, sotto i vertici della coldiretti alessandrina con le istituzioni.

mons. sacchi che ha concelebrato con mons. ivo piccinini consigliere ecclesiastico della coldiretti alessandrina. suggestivo, come sempre, il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che si è svolta sul sagrato del duomo. durante il momento conviviale sono stati consegnati riconoscimenti a chi “ha trascorso una vita in agricoltura e di impegno in coldiretti” e un “grazie” speciale è andato a giovanni ottonello, classe 1927, presidente dell’associazione provinciale pensionati.“per casale monferrato è motivo orgoglio e soddisfa-

zione poter ospitare il grazie dei campi - ha aggiunto renato Baldi presidente di zona e vice presidente della coldiretti di alessandria - puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura dovrà essere in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del paese. in questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”.

giovanni ottonello presidente pensionati provinciale tra il presidente roberto paravidino e il vice renato baldi al momento della premiazione.

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corsi inipa |ATTUALITÀ

PSR 2014/2020 - Corsi di formazione professionale in ambito agricolo approvati in attesa di finanziamento - Operazione 1.1.1 azione 1

Aperti i corsi gratuiti di formazione professionale l prossimo periodo autunno-invernale (da novembre 2017 a maggio 2018) sarà caratterizzato dalla realizzazione di numerosi corsi gratuiti inseriti nel bando regionale psr 2014-2020. gli uffici zonali di coldiretti stanno già raccogliendo le adesioni e si ricorda che a ogni corso verrà dato il via unicamente al raggiungimento del numero minimo di allievi previsto e del finanziamento regionale. ai corsi potranno partecipare titolari, coadiuvanti e/o dipendenti delle ditte individuali, so-

I

cietà di persone, cooperative che rientrino nella classificazione ateco 01 principale, pertanto al momento dell’iscrizione sarà indispensabile produrre la seguente documentazione: •visura camerale; •documento di identità in corso di validità e codice fiscale ; •copia del cedolino di busta paga dei dipendenti (che devono risultare assunti nel periodo di realizzazione del corso).

titolo

Per ricevere maggiori informazioni al riguardo è possibile contattare gli Uffici di Zona Coldiretti oppure la sede della Segreteria Provinciale INIPA Piemonte di Alessandria, telefonando allo 0131-235891, interno 668; inviando una e-mail a inipa.alessandria@coldiretti.it; inviando un fax allo 0131-252144

sede

durata

avviare, amministrare, gestire un agriturismo

alessandria

32 ore

la sicurezza alimentare nella trasformazione dei prodotti aziendali di origine vegetale

alessandria

24 ore

reati alimentari: etichettatura, responsabilità aziendali e responsabilità dell'osa

alessandria

8 ore

cassine

26 ore

cambiamenti climatici - nuovi fitopatogeni in agricoltura: produzioni orticole

castelnuovo scrivia

16 ore

cambiamenti climatici - nuovi fitopatogeni in agricoltura: produzioni cerealicole

alessandria

16 ore

gestione dei rischi nelle attività ludiche dell'agriturismo: impianti tecnologici

alessandria

40 ore

la coltivazione del nocciolo quale alternativa produttiva per la tutela della biodiversità

terzo - alessandria - casale m.to - castelletto d’erro

15 ore

francavilla bisio

18 ore

alessandria

12 ore

alessandria - terzo - casale m.to

18 ore

tortona

9 ore

lotta integrata in orticoltura

castelnuovo scrivia

9 ore

lotta integrata in viticoltura

casale monferrato

18 ore

lotta integrata nel frutteto: gestione ecosostenibile del noccioleto

mombello m.to - lu

18 ore

novi ligure - alessandria

8 ore

alessandria

7 ore

riconoscimento delle erbe spontanee e loro valorizzazione nella ristorazione agrituristica vegetariana e vegana

arquata scrivia

12 ore

metodologie di coltivazione e di allevamento di antiche cultivar di specie frutticole

odalengo piccolo

8 ore

alessandria

8 ore

cantalupo ligure

9 ore

valorizzazione dei prodotti locali nella ristorazione agrituristica

il vigneto Biologico la concimazione: corretta gestione e basi agronomiche per le coltivazioni erbacee la gestione integrata del noccioleto dopo l’impianto lotta integrata in frutticoltura

lavorazione su sodo e minima lavorazione: le potenzialità e gli investimenti necessari aggiornamento per operatori delle fattorie didattiche

promuovere l’uso di risorse sostenibili la gestione dei pascoli: ripristino, gestione e miglioramento della biodiversità e del paesaggio

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ATTUALITÀ|epaca

[pagina a cura di marino ravera]

normativa sU iscrizione previdenziale all’inps dei coltivatori diretti

Iscrizioni previdenziali coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali a normativa base relativa all’iscrizione previdenziale all’inps dei coltivatori diretti risale alla legge n. 9/1963 e prevede che tale attività venga svolta con carattere di continuità e prevalenza. in particolare, relativamente a quest’ultimo requisito della prevalenza, il coltivatore diretto che, nell’arco dell’anno, svolga anche altra attività lavorativa autonoma o dipendente, deve attentamente verificare che continui a permanere la prevalenza sia di tempo che di reddito ai fini del mantenimento della qualifica di coltivatore diretto, anche per evitare in futuro di essere eventualmente cancellato retroattivamente dall’inps dagli elenchi previdenziali con conseguente danno sul diritto pensionistico. tale concetto di prevalenza è

L

stato esteso anche agli iap (imprenditori agricoli professionali) anche se con accezioni diverse sul piano civilistico; infatti, ai fini

dell’attribuzione della qualifica di iap, per coloro che operano in zona montana è sufficiente dimostrare di derivare dall’attività agricola almeno il 25% del proprio reddito da lavoro complessivo dedicandosi a tale attività per almeno il 25% del tempo. si tratta, quindi, di una valutazione che deve essere monitorata attentamente al fine di evitare problemi sia dal punto di vista previdenziale che civilistico. gli uffici provinciale e zonali della coldiretti invitano tutti coloro che si trovano nella situazione sopra citata a valutare annualmente con gli operatori del patronato epaca il permanere dei requisiti di legge predisponendo un semplice modulo utile ad individuare il rispetto del concetto di prevalenza.

l’indennita’ di disocUpazione per i collaBoratori “dis – coll” cos’è la “dis-coll”

A chi spetta e i requisiti necessari per accedervi

daci o revisori di società, associazioni o altri enti con o senza personalità giuridica.

la “dis-coll” è un’indennità di disoccupazione introdotta per i lavoratori porasubordinati che ha sostituito la vecchia indennità una tantum. ha come destinatari i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto iscritti in via esclusiva alla gestione separata presso inps, non pensionati e privi di partita iva, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. lo strumento, partito dal 1° gennaio 2015 in via sperimentale, è divenuto strutturale grazie alla legge sul lavoro autonomo recentemente approvata dal parlamento.

per diritto alla dis-coll i collaboratori il cui rapporto sia cessato a partire dal 1° gennaio 2016 devono essere in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti: a. stato di disoccupazione al momento della domanda; b. almeno tre mesi di contributi accreditata nella gestione separata tra il 1° gennaio dell’anno solare precedente la data di cessazione dal lavoro fino al giorno di disoccupazione.

destinatari

l’indennità di disoccupazione spetta ai collaboratori coordinati e continuativi con o senza modalità a progetto, iscritti in via esclusiva alla gestuione separata, non pensionati e privi di partita iva, che abbiano perduto volontariamente l’occupazione nel periodo che va dal 1° gennaio 2015 in poi. sono esclusi gli amministratori, i sin-

requisiti

la misura

la misura della “dis-coll” dipende dal reddito dichiarato ai fini previdenziali, in particolare la misura sarà pari al 75% del reddito dichiarato ai fini contributivi per l’anno della cessazione dal lavoro e per quello precedente, diviso per il numero di mesi contributivi, entro i limiti previsti dalla legge (non potrà superare i 1.300 euro mensili)”.

la durata

l’indennità spetta, infine, per un numero di mesi pari alla metà della durata del contratto di collaborazione calcolato dal 1° gennaio dell’anno civile antecedente la cessazione del rapporto di collaborazione e il giorno di cessazione dal lavoro. in ogni caso la durata non può superare i 6 mesi.

incompatibilità

la prestazione, in generale, è incompatibile con il lavoro subordinato.

la domanda

i lavoratori devono presentare le domande all’inps, esclusivamente in via telematica, entro (a pena di decadenza) 68 giorni dalla data di cessazione del contratto di collaborazione; l’indennità di disoccupazione dis-coll spetta a decorrere dall’ottavo giorno o, qualora la domanda sia presentata successivamente a tale data, la prestazione dis-coll spetta dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

per inoltrare la denUncia è necessaria l’assistenza deGli Uffici del patronato

infortunio sul lavoro: come si attiva l’iter di indennizzo

l’assicurazione obbligatoria inail copre ogni incidente avvenuto per “causa violenta in occasione di lavoro” dal quale derivi la morte, l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni. si differenzia dalla malattia professionale poichè l’evento scatenante è improvviso e violento, mentre nel primo caso le cause sono lente e diluite nel tempo. la causa violenta è un fattore che opera dall’estero nell’ambiente di lavoro, con azione intensa e concentrata nel tempo. può essere provocata da sostanze tossiche, sforzi muscolari, microrganismi, virus o parassiti e da condizioni climatiche e microclimatiche. in sintesi, una causa violenta è ogni aggressione che dall’esterno danneggia l’integrità psico-fisica del la-

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voratore. l’occasione di lavoro è rappresentata dalle situazioni, comprese quelle ambientali, nelle quali si svolge l’attività lavorativa e nelle quali è imminente il rischio per il lavoratore. il decreto legislativo 151 del 2015, attuativo del Jobs act, pone a carico dell’inail l’obbligo di trasmissione al’autorità di pubblica sicurezza delle informazioni concernenti le denunce di infortunio, esonerando il datore di lavoro da tale adempimento. tale obbligo rimane a carico del datore di lavoro e del titolare del nucleo coltivatore diretto, relativamente agli infortuni mortali o con prognosi superiore a trenta giorni. attenzione per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli

anche per i (lavoratori a tempo determinato) nulla è cambiato nei confronti dell’inail, è obbli-

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gatorio denunciare gli infortuni all’istituto entro due giorni dall’evento infortunistico. la corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’iter di indennizzo dell’indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso. per l’inoltro della denuncia bisogna necessariamente usufruire dell’assistenza presso gli uffici del patronato epaca della coldiretti (non basta il foglio del pronto soccorso). importante:

il patronato epaca garantisce una qualificata consulenza medico-legale in materia di infortuni sul lavoro, malattie professionali, prestazioni di invalidità civile e invalidità INPS. i patrocinati possono usufruire della consulenza medica all’ufficio provinciale epaca, per fissare l’appuntamento rivolgersi agli uffici di zona o telefonare al numero 0171-447265


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voucher e sorveglianza sanitaria |ATTUALITÀ

semplificazioni e voUcher

circ. inl 3 2017

Vino, occorre semplificare le dichiarazioni di settore. Intervenga Ministero e Agea

Regime sanzionatorio sorveglianza sanitaria

l’entrata in vigore dei registri di cantina telematici su sian e le disposizioni contenute nel testo unico del vino impongono che, come già fatto, seppur in ritardo, per le dichiarazioni di giacenza del vino, il ministero ed agea intervengano in fretta per consentire la semplificazione delle dichiarazioni vitivinicole della vendemmia 2017. coldiretti nei giorni scorsi ha formalizzato in una nota le proprie richieste con l’auspicio che in tempi brevi siano fornite le modalità operative e procedurali per la campagna in corso. le diposizioni relative al sistema delle dichiarazioni vitivinicole contenuto nel decreto del 26 ottobre 2015 hanno introdotto rilevanti novità rispetto al passato, tra cui la divisione degli adempimenti e delle relative scadenze. la presentazione di due dichiarazioni, quella di raccolta delle uve entro il 15 novembre e quella di produzione del vino entro il 15 dicembre, è un forte aggravio per i produttori e per gli operatori. in particolare le tantissime aziende vitivinicole che vinificano le proprie uve sarebbero costrette a doversi recare due volte presso il proprio caa coldiretti al fine di assolvere agli obblighi dichiarativi, con notevole disagio anche per gli operatori. l’anticipo al 15 novembre della dichiarazione di raccolta delle uve determina anche un anticipo della contestuale rivendicazione delle produzioni a do e ig che potrebbe creare difficoltà in alcune aree del paese dove la vendemmia delle uve a maturazione tardiva viene effettuata nel mese di novembre. ma la telematizzazione dei registri di cantina è ormai partita e la messa a regime è in fase avanzata. in linea con quanto già visto in occasione della presentazione delle dichiarazioni di giacenza, riteniamo che i dati relativi alla dichiarazioni di produzione vinicola saranno, per tantissimi produttori, già presenti nel registro telematico su sian alla data del 15 dicembre 2017 consentendo di fatto l’assorbimento di questo adempimento. in occasione dei recenti tavoli presso il ministero e presso l’icqrf coldiretti aveva già sollecitato le direzioni competenti affinché il ministero e agea valutassero velocemente ogni possibile soluzione perché da questa dichiarazione fosse data possibilità ai produttori di non presentare un autonomo

con la circolare del 12 ottobre 2017, prot. n.3/2017, le indicazioni operative sulle sanzioni da applicare in caso di omessa sorveglianza sanitaria dei lavoratori l’ispettorato nazionale del lavoro definisce la sanzione da applicare in caso di mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori, omissione riconducibile alla violazione dell’obbligo sancito dall’art.18 del d. lg.s n.81/2008 c. i, lett. c); c. i lett. g); c. 1 lett. bb). tre dunque le fattispecie cui si riconducono comportamenti omissivi rispetto l’obbligo di sorveglianza: •Valutazione dello stato di salute del lavoratore, al fine dell’affidamento di compiti specifici, dipendenti dalla capacità del lavoratore stesso di svolgerli e non da rischi presenti sul lavoro (art.18, d. lgs. 81/2008, c. l, lett. c) - sanzione prevista, arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.315,20 a 5.699,20€ •Tutte le ipotesi in cui sia la normativa vigente a prevedere l’obbligo di sorveglianza sanitaria (art.18, d. lgs. 81/2008, c. lett. g) - sanzione prevista, ammenda da 2.192,00 a 4.384,00€ (si evidenzia inoltre come ai sensi dell’art.55,c 6bis, d. lgs. 81/2008, rubricato Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente, “In caso di violazione delle disposizioni previste dall’art.18, c. 1, lett. g) (...), se la violazionesi riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati”); •Casi in cui pur essendo il lavoratore soggetto a sorveglianza sanitaria, non sia stato ancora espresso alcun giudizio di idoneità nei suoi confronti ed in sede ispettiva si riscontri che lo stesso è adibito ad una specifica mansione (art.18, d. lsg. 81/2008, c, l lett. bb) sanzione prevista, sanzione amministrativa pecuniaria da 1.096,00 a 4.932,00€ la circolare sottolinea poi come, dovendo l’accertamento essere eseguito nel rispetto delle competenze in tema di vigilanza, ai sensi dell’art.13 del d.lgs. n.81/2008, qualora l’omessa sorveglianza sanitaria sia riscontrata in settori diversi dall’edilizia, gli ispettori del lavoro devono comunicare la notizia di reato all’autorità giudiziaria

atto amministrativo e di ritenere validi ai fini dell’adempimento richiamato i dati già presenti nel registro telematico. coldiretti ha anche rimarcato che qualora si decidesse di non dare seguito a questa richiesta di semplificazione a maggior ragione sarà indispensabile adottare un idoneo provvedimento finalizzato ad unificare al 15 dicembre la data ultima di presentazione delle dichiarazioni per i produttori vitivinicoli.

Lavoro, sbloccati i nuovi voucher per le raccolte autunnali sono state superate le difficoltà tecniche che hanno di fatto impedito fino ad ora la possibilità di utilizzare i nuovi “voucher” in agricoltura dove sono nati 10 anni fa nel 2008 per la vendemmia. lo rende noto la coldiretti nel sottolineare che dopo mesi di attesa l’aggiornamento della piattaforma inps consente a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole ovvero quella di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a 3 giorni. una opportunità di lavoro che potrà essere offerta nelle vigne per le uve ancora rimaste e per la campagne di raccolta dei prodotti autunnali dalle olive alle castagne, dalle pere alle mele fino alle zucche. l’impiego dei voucher in agricoltura era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. in agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

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ATTUALITÀ|“l’ape ste”

a colloquio con stefania tavarone, da impiegata ad apicoltrice

“Lavorare con le api? Adrenalina allo stato puro!” La sua azienda, “L’ape Ste”, si trova ad Acqui Terme, tante iniziative e programmi per un futuro tutto da scrivere o messo le mani nelle api e la mia vita è cambiata. un’emozione fortissima che mi ha fatto capire quale fosse la mia strada, il mio futuro”. con queste parole stefania tavarone, una laurea in scienze politiche e un’esperienza in olivetti durata dodici anni, ci ha aperto le porte della sua azienda per farci conoscere come, alle soglie dei quarant’anni la sua vita è cambiata. e decisamente in meglio, ci tiene a sottolineare. incontriamo stefania all’agrimercato di campagna amica di acqui terme, ultimo nato in casa coldiretti alessandria, in piazza addolorata, dove tra il via vai di acquirenti e curiosi ci fa conoscere meglio le peculiarità delle varie tipologie di miele e parla di progetti futuri.tanti e decisamente accattivanti. che stefania sia una persona speciale lo si capisce anche dal logo che contraddistingue la sua azienda, ogni immagine è colorata direttamente da lei, sia sulle borse che sui sacchetti, per rendere unico ciò che viene acquistato.

“H

raccolti e delle zone. mi verrebbe da fare un paragone con il vino, ogni anno la vendemmia regala qualcosa di diverso. stesso ragionamento vale per il miele.

Da quanto ho potuto ascoltare questo è un miele molto più che a km.0, Made in Acqui Terme potremmo dire... sì è vero e lo dico con molto orgoglio, le mie 300 arnie sono sparse tutte nel territorio acquese tranne una piccola parte che “sconfina” nell’ovadese. non è stata facile questa scelta ma alla fine ne è valsa la pena, il territorio ha un valore unico e inimmaginabile. Da quanti anni è diventata apicoltrice? da tre anni sono apicoltrice. un percorso iniziato dal nulla poiché la mia famiglia non vanta una tradizione agricola. sono stata io che ho voluto conoscere meglio questo mestiere, superare critiche e diffidenze, per poi trovare la strada giusta. Come è stata l’esperienza in Olivetti? non posso dire nulla di male, anzi, per dodici

E quanto attento è il consumatore? il consumatore è molto attento, specialmente colui che acquista e sceglie di far spesa all’agrimercato di campagna amica dove noi produttori ci mettiamo la faccia, con molto orgoglio, per offrire un prodotto unico. chiedono, si informano e la rintracciabilità rimane sempre al primo posto. quella di coldiretti è una grande battaglia che condivido pienamente. anni è stato quello il mio mondo lavorativo ma sentivo che mi mancava qualcosa, che non ero realizzata come avrei voluto ed allora ho iniziato a muovermi nell’ambiente agricolo che da sempre mi affascinava, cercando di conoscerlo meglio. la scelta di diventare apicoltrice è sopraggiunta dopo, o meglio, dopo aver “messo le mani nelle api”, è come se avessi subito una scarica elettrica. Come tutti i cambiamenti sul piatto ci sono la passione e la determinazione e dall’altra parte sacrifici e rinunce... è possibile tracciare un primo bilancio di questo triennio? dobbiamo distinguere dal bilancio economico da quello del cuore: ovviamente per il primo i problemi sono molti, avviare un’attività è complicato sia dal punto di vista burocratico che finanziario non è semplice mentre per il secondo “bilancio” devo dire che sono più che soddisfatta. Miele biologico di diversi tipi più la melata… il consumatore cosa predilige? sicuramente l’acacia ma si sta avvicinando anche agli altri, compresa la melata. il messaggio che cerco di far arrivare è la diversità di sapore che li contraddistingue che varia a seconda dei

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Un’azienda giovane con un’attenzione particolare al sociale, questo valore aggiunto è impagabile... devo dire che mi fa molto piacere parlare di questi due progetti, ci tengo molto perché mi hanno fatto conoscere persone speciali. il primo si chiama “Bee My Job” ed è attuato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Cambalache” mentre il secondo è attuato con il carcere e si chiama “Altra fattoria”. cambalache è un’associazione di promozione sociale volta a promuovere l’integrazione e i diritti dei gruppi vulnerabili, la cittadinanza attiva, lo sviluppo sostenibile e la salute pubblica. e quando si parla di rispetto e integrazione non si può rimanere indifferenti. Quando si parla di futuro le incognite sono sempre molte. Per un’azienda giovane e con tante idee qual è il futuro? futuro è una parola impegnativa che racchiude tante aspettative. naturalmente non posso che essere ottimista, ho tante cose da realizzare e concretizzare quindi non voglio essere spaventata da questa parola bensì incoraggiata a fare sempre di più e meglio. ciò che reputo importante è fare rete a tutti i livelli, essere squadra può fare davvero la differenza. noi apicoltori dobbiamo capirlo, tutti quanti, nessuno escluso.


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agrichef - agriturismo |ATTUALITÀ

CONSUMI: 1 CHEF SU 2 COMPRA IN CAMPAGNA

Agricoltori diventano i primi fornitori dei ristoranti battendo grossisti e mercati

l boom della richiesta di benessere a tavola spinge gli chef ad acquistare direttamente dagli agricoltori che diventano nel 2017 il primo canale di fornitura dei ristoranti, con il 39% dei locali che si rivolge alle aziende agricole contro un 34% che si rifornisce da grossisti e un 21% che va nei mercati. e’ quanto emerge dal primo rapporto coldiretti/censis sulla ristorazione in italia presentato al forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato dalla coldiretti (www.coldiretti.it). un fenomeno - spiega la coldiretti - legato al fatto che la qualità riconosciuta delle materie prime e la loro tracciabile provenienza italiana sono diventati ormai un fattore strategico di successo per il settore. i ristoranti di cucina regionale, quelli specializzati in carne e le pizzerie - rileva la coldiretti - sono le tipologie di locali a più alta intensità di acquisto di prodotti nelle aziende agricole; i grossisti, il mercato all’ingrosso sono, invece, particolarmente utilizzati da ristoranti specializzati in pesce. i prodotti più acquistati presso gli agricoltori sono l’olio, comprato dal 70% dagli chef, mentre il 68% compera vino, il 62% verdura e frutta, il 56% formaggi, il 54% carne. e il trend non sembra destinato ad esaurirsi visto che - puntualizza la coldiretti - quasi un ristoratore su 2 (43%) ritiene che l’interesse per i prodotti a km zero sia destinato addirittura ad aumentare nei prossimi anni, mentre un altro 43% pensa che rimarrà comunque costante e appena il 4% crede che andrà a scemare. oltre alla scelta dei canali di acquisto - precisa la coldiretti -, la svolta salutista condiziona anche i menu, con il 58% dei ristoranti che offre ricette gluten free, il 44% che prepara piatti a chilometri zero fino al 42% che nel menu propone anche piatti vegani nel menu. e si registra anche una tendenza alla specializzazione con la diffusione ormai capillare di ristoranti, trattorie, pizzerie bar, gelaterie che incontrano i nuovi

I

orientamenti con un aumento del 34% di locali vegani in un anno mentre sono saliti a 4mila i ristoranti, pizzerie, alberghi, gelaterie e laboratori che, in tutta italia, hanno seguito un percorso di formazione da parte dall’associazione italiana celiachia. in crescita anche il fenomeno degli agrichef, i cuochi-agricoltori della coldiretti impegnati nella valorizzazione dei prodotti agricoli, riportando sulle tavole vecchi sapori ma anche rivisitando antiche ricette in chiave innovativa. si tratta - spiega coldiretti - di una nuova figura professionale che è espressione dell’impresa agricola e riveste in pratica un ruolo doppio: da un lato è un agricoltore e dall’altro è promotore del cibo del territorio che cucina e propone negli agriturismi, ma anche in occasione di manifestazioni. e per il chilometro zero è attiva la app farmersforyou, in versione italiana e inglese, che permette di accedere a tutta la rete di campagna amica, il più grande circuito europeo di vendita diretta e ristorazione degli agricoltori. e’ possibile scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di campagna amica, le fattorie, e le botteghe dove poter portare a casa il vero Made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di coldiretti. “mangiare in agriturismo o fare la spesa direttamente dal produttore è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini e delle fattorie che in italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.

da chi fanno la spesa gli chef: i fornitori principali % chef che indica il canale come fornitore principale Tipologia di fornitore principale agricoltori 39 grossisti 34 mercati rionali 21 Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis, su ristorazione 2017

BANDO AGRITURISMO

Fattorie didattiche ospitalità salariati i punti d’interesse per le aziende a regione piemonte ha stanziato fondi per 5,8 milioni di euro che saranno destinati alle attività extra agricole, nello specifico a sostegno di agriturismi e fattorie didattiche. “si tratta di un bando strategico del psr 2014-2020, a lungo sollecitato dalla nostra organizzazione - spiegano roberto paravidino, presidente e leandro grazioli, direttore di coldiretti alessandria - che finalmente valorizzerà come si deve attività, che negli ultimi anni hanno avuto un riscontro sempre maggiore, sia a livello regionale che nella nostra provincia”. per quanto riguarda l’operazione, la 6.4.1 di prossima apertura, i beneficiari saranno gli agricoltori o coadiuvanti famigliari dell’agricoltore (il coadiuvante è necessario sia iscritto negli elenchi previdenziali). l’azienda agricola beneficiaria (ditta individuale/società/cooperativa) deve essere in possesso di partita iva riferita al settore agricolo ed iscritta in cciaa (fatti salvi i casi di esenzione); il periodo di apertura del bando dovrebbe essere dal 20/11/2017 al 28/02/2018. l’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 40% del costo dell’investimento ammissibile; la percentuale di aiuto sale al 50% per i giovani agricoltori, e gli interventi in aree montane. il limite minimo di spesa ammissibile è di €25 mila, ridotto a €15 mila in zona montana, sono ammissibili i seguenti interventi: a) agriturismo; b) fattorie didattiche; c) ospitalità per salariati agricoli stagionali avventizi nelle aziende agricole operanti nei settori frutticolo e/o viticolo. tutti gli investimenti, per essere ritenuti ammissibili, devono essere realizzati successivamente alla presentazione della domanda di sostegno.

L

la ricetta di

Biscotti al miele e cannella

Ingredienti e dosi: • 100gr di burro • 1 bustina di lievito • 1 cucchiaino di cannella in polvere • 300gr circa di farina tipo “0” • 150gr di zucchero grezzo di canna • 2 uova • 50gr di miele.

preparazione:

ponete in una ciotola capiente (o sopra una spianatoia) la farina a fontana, lo zucchero, il burro, il miele, le due uova e la cannella; impastate bene gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e liscio. avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per almeno un’ora. trascorso il tempo necessario, prendete l’impasto e stendetelo su di una spianatoia, dandogli uno spessore di circa mezzo centimetro; con stampini di varie forme, ricavate varie sagome dall’impasto, che a mano a mano adagerete su di una teglia foderata con carta forno, distanziandole di 2-3 cm una dall’altra. quando avrete riempito la prima teglia, infornatela a 180° per circa 15 minuti. appena sfornati, cospargeteli di zucchero a velo. conservare in una scatola di latta. n°09 • OTTOBRE/nOvEmBRE 2017| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|#salvasuolo

con la coalizione #salvailsuolo già 82mila cittadini si sono espressi

Risorsa per la produzione agricola e difesa in caso di alluvione Coldiretti ha sostenuto la campagna di divulgazione al fine di preservare il territorio dall’abusivismo edilizio ltre 82.000 cittadini italiani hanno chiesto di tutelare il suolo libero e sano, una risorsa essenziale alla produzione agricola ma che è anche il più efficace sistema di difesa da alluvioni e altri eventi catastrofici. le recenti tragedie ci ricordano che quando non si rispetta il suolo, le pur doverose opere di difesa sono sempre insufficienti a garantire la protezione di cittadini, abitazioni e città. ora spetta al parlamento rispettare la volontà dei cittadini e sbloccare la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole. un contributo importante, quello dei firmatari italiani, che pesa sulle oltre 212.000 firme raccolte a livello europeo ed eccede largamente il quorum fissato per il nostro paese dalla commissione europea (54.750 firme): si tratta di un dato significativo che testimonia la sensibilità presente nel nostro paese riguardo ai troppi fenomeni di degrado a carico del suolo, ed in particolare la cementificazione che ricopre ampie parti di territorio. secondo gli ultimi dati ispra, in italia al 2016 risultano cementificati oltre 23 mila km2 (pari alla dimensione di campania, molise e liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale. il consumo di suolo procede a un ritmo di 3 metri quadri al secondo, senza risparmiare aree di grande valore paesaggistico e naturalistico, o di estrema vulnerabilità a rischi ambientali, come alluvioni, frane e terremoti. il tutto in mancanza di una norma efficace che regoli la demolizione degli edifici abusivi. a palazzo madama le associazioni della coalizione italiana #salvailsuolo (formata da acli, coldiretti, fai - fondo ambiente italiano, inu istituto nazionale di urbanistica, legambiente, lipu, slow food,Wwf) hanno incontrato e consegnato simbolicamente le firme al presidente del senato pietro grasso, chiedendo di varare entro la legislatura la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole già approvata dalla camera nel maggio 2016 e ferma da più di 500 giorni in senato. un

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provvedimento i cui obiettivi sono fermare il consumo di suolo e incentivare da subito la rigenerazione urbana e l’edilizia di qualità. “se il nostro paese appare più fragile di altri agli eventi catastrofici, le colpe non sono solo del cambiamento climatico, ma di come abbiamo trattato il territorio negli ultimi decenni - dichiara damiano di simine, portavoce della coalizione italiana #salvailsuolo - con le firme raccolte in italia sproniamo il parlamento a varare entro la legislatura il disegno di legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole, e a bloccare il ddl falanga in approvazione, che rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in atto per contrastare l'abusivismo edilizio.” le associazioni chiedono anche rigore e vigilanza per evitare che nella discussione della legge di stabilità non ci siano colpi di mano rispetto agli impegni assunti con la finanziaria dell’anno scorso: ovvero che sia del tutto ripristinato, dal 1° gennaio 2018, il vincolo alla destinazione delle risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione. ciò è indispensabile da un lato per sostenere gli interventi di ri-

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generazione urbana, e dall’altro per evitare che nei comuni sopravviva un meccanismo perverso di incentivazione di consumi di suolo in cambio di entrate fiscali impiegabili con ampia discrezionalità per ripianare i bilanci. consegnate le firme, le principali associazioni ambientaliste italiane restano in attesa di una risposta da parte del parlamento e del governo, ma allo stesso tempo evidenziano la necessità di agire anche a livello europeo: fermare il degrado del suolo è un preciso target sottoscritto con l’adesione all’agenda onu 2030 per lo sviluppo sostenibile a cui la ue ha aderito con convinzione, ma ad oggi il suolo e la sua tutela continuano ad essere temi sconosciuti per il diritto europeo. la petizione, oltre che in italia, ha raccolto oltre 212.000 firme negli altri paesi dell’unione europea, e i promotori sono determinati a far pesare questo primo risultato che testimonia di una crescente consapevolezza dei cittadini verso l’esigenza di tutelare una risorsa naturale da cui tutti dipendiamo per la produzione di cibo e benessere.


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mercatino |ATTUALITÀ

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ATTUALITÀ|don ivo a colloquio con il consigliere ecclesiastico

UN ABITO SU MISURA i avviciniamo alle giornate del ringraziamento e ci chiediamo per che cosa dobbiamo ringraziare e chi. la parabola del re che organizza il pranzo di nozze per il figlio e relativi inviti ai potenziali commensali (matteo 22,1 - 10) ci aiutano a rispondere a questa domanda. se il signore è il re che invita al pranzo e noi siamo gli invitati, ci chiediamo che cosa ci da e che cosa ci chiede questo signore. il suo invito è esteso a tutti. c’è chi rifiuta perchè ha da fare altre cose; c’è chi rifiuta perchè non comprende il significato di questa festa; c’è chi accetta ma partecipa senza indossare l’abito. l’unica cosa che egli ci chiede è di indossare un abito gratuito e regalato a tutti. non ci sono scuse per non indossarlo. l’abito della festa consiste in una risposta positiva. questo è il significato del ringraziamento. ringraziamo per il dono di una vita piena, una vita realizzata, una vita che non trascura i valori terreni (interessi, ecc.) ma privilegia i valori che

C

non conoscono mai crisi o logorìo del tempo. i cristiani chiamano questi valori “eterni”. in una visione di fede noi lavoriamo la terra per preparare il cielo e conquistare l’aldilà con l’aldiquà. ringraziamo dunque il signore per i frutti della terra e del nostro lavoro. ringraziamolo per la nostra comune chiamata alla santità, che ci fa sperare in un mondo futuro pieno di bene senza alcun male. ringraziamo e facciamo la nostra vita sempre più bella: questo è l’investimento per noi più importante. dimostriamo la nostra riconoscenza rilanciando questo messaggio anche con facebook e Whatsapp, se possiamo. questi moderni mezzi di comunicazione che tante volte servono per farci reciprocamente del male da lontano, riscattiamoli, servendocene bene per portare la buona notizia anche ai vicini. mons. ivo piccinini

LUTTI ✟1977 - novembre 2017✟

Coldiretti tutta, incredula e sgomenta si unisce all’immenso dolore della moglie Enrica e delle figlie per l’improvvisa e prematura scomparsa del caro

ALESSANDRO PIANA Socio di Cremolino, componente del Comitato Giovani Impresa di Alessandria e titolare dell’azienda “La Rienca”.

✟23/05/1934 - 14/08/2017✟

Coldiretti Alessandria e la Zona di Casale Monferrato in particolare, esprimono sentite condoglianze al collega di Coldiretti Asti, Marco Chiesa per la perdita del caro papà

MARIO

Produttore vitivinicolo di Casale Monferrato

“Ti vogliamo ricordare sorridente e pieno di idee sempre presente alle iniziative Coldiretti. Ci mancherai” ✟14/07/1933 - 26/10/2017✟

✟01/04/1969 - 16/09/2017✟

✟11/03/1952 - novembre 2017✟

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti di Alessandria alla famigia Delfino per la scomparsa della cara

Sentite e sincere condoglianze da Coldiretti a Simona Bruno per la scomparsa del caro marito

Sentite condoglianze alla famigia Gasti per la scomparsa del caro

MARIA CARMEN

INNOCENzO (Enzo) Socio di Castellazzo Bormida

Socia di Sezzadio

Socio di Vercelli

✟08/04/1937 - 15/07/2017✟

✟30/11/1923 - 31/10/2017✟

Coldiretti si unisce al dolore di Alessia Cairo dell’Ufficio Zona di Alessandria per la scomparsa della cara

In questo momento di dolore porgiamo alla famiglia Malfatti le nostre più sentite condoglianze per la perdita della cara

Porgiamo sentite condoglianze alla famiglia Caraccia per la scomparsa della cara

ANGELA MARIA

NONNA

Socia di Frascaro

Sentite condoglianze

✟30/11/1936 - 28/10/2017✟

✟05/03/1952 - 25/10/2017✟

Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Barberis per la scomparsa del caro

In questo momento di dolore porgiamo alla famiglia Paschetta le nostre più sentite condoglianze per la perdita del caro

Porgiamo sentite condoglianze alla famiglia Provini per la scomparsa della cara

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GENNARO vALTER

MAMMA

GIUSEPPE

Socia di Novi Ligure

Socio di San Michele

AGRICOLTURA A. |n°09 • OTTOBRE/nOvEmBRE 2017

ISAbELLA Socia di Castelnuovo Bormida

ADRIANO Socio di Sezzadio


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