Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 9 - 12/10/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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“NOFarmers NOParty”: il cibo

BUONO va oltre al gusto Regole, certezza e rispetto della legge sono straordinari fattori di produzione che contribuiscono ad esaltare il potenziale del nostro Made in Italy a firma di un nuovo progetto di filiera EDITORIALE rappresenta sempre un momento imPRESIDENTE PROVINCIALE portante di crescita per l’economia del territorio. nuovi obiettivi e nuove possibilità di reddito per le aziende coinvolte e più garanzia per il consumatore: insomma, un percorso dove tutti gli attori hanno un ruolo importante e possono contribuire a dar vita a nuove sfide di mercato, a patto però che venga sempre garantita la giusta remunerazione del proprio lavoro. Una condizione questa dalla quale non si può prescindere, mai! ecco perché, con orgoglio, nella mia duplice veste di presidente di Coldiretti alessandria e presidente del Consorzio agrario del Piemonte Orientale mi sono fatto portavoce e promotore del progetto di filiera del “grano buono” con un colosso come mondelez, meglio conosciuto da tutti come Saiwa. Un grande risultato per la cerealicoltura alessandrina: in questo modo viene assicurata una maggiore attenzione e garanzia di stabilità da parte di tutti i componenti della filiera, collegata alla valorizzazione delle produzioni Made in Italy. Una progettualità che si inserisce a pieno titolo nelle “nostre lotte” a difesa dell’origine e dell’etichettatura obbligatoria, alla legge sulla multifunzionalità, alle iniziative messe in campo contro l’italian sounding di matrice estera o italiana, alla normativa anti Ogm: esito non di un furore ideologico o di arretratezza ma di un’attenta valutazione di ciò che può far bene all’agricoltura italiana e al suo futuro. noi puntiamo su distintività, bellezza, qualità, sicurezza e sostenibilità. Come il senso che noi diamo al tema della legalità, lontano da ogni astrattezza e da ogni ideologismo: regole, certezza e rispetto della legge per noi sono uno straordinario fattore di produzione, qualcosa che contribuisce ad esaltare il potenziale del nostro Made in Italy, e a recuperare e ridistribuire ricchezza a chi produce e a chi consuma. e in una fase in cui l’ombrello del welfare tende a restringersi sempre più Coldiretti sta offrendo al Paese un’importante chiave di sussidiarietà: con i nostri agriasilo, con le strutture di accoglienza per gli anziani, con le aziende che già si impegnano nell’integrazione di soggetti svantaggiati. Prima di augurarvi buona lettura un piccolo accenno (da vitivinicolo è una soddisfazione!) alla vendemmia 2015 che possiamo catalogare con un andamento positivo sostenuto da condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che in diversi territori si parla di annata storica per quantità e qualità con esportazioni che fanno segnare un risultato record con un incremento del 6% in valore: l’italia sorpassa così la Francia e diventa il primo produttore mondiale di vino, con un quantitativo di produzione stimato a 48,9 milioni di ettolitri. Ciò che è importante non dimenticare mai è che il ‘lavoro’ che sta sotto a tutto questo è un “buon lavoro”, come ha affermato il nostro presidente Roberto Moncalvo durante la Giornata dell’Agricoltura Italiana ad Expo, di fronte a tutti noi, a 30mila imprenditori agricoli! Questo è il senso racchiuso nelle parole “No Farmers no Party” che ha campeggiato su Palazzo Coldiretti ad expo da maggio ad oggi, un messaggio che però non terminerà con l’esposizione universale ma che continuerà ad accompagnarci per ricordare a tutti che il “cibo buono va oltre al gusto”.

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Roberto Paravidino Presidente

agricoltura

|IN COPERTINA

peRiodico del Mondo agRicolo di coldiRetti alessandRia

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PeriodiCo ediTo dA impresa Verde Alessandria d i r e T T o r e A m m i n i s T r AT i V o simone moroni direTTore resPonsAbiLe ilaria Lombardi g r A f i C A , i m PA g i n A Z i o n e Christian boero H A n n o C o L L A b o r AT o A q U e s T o n U m e r o daniela Colombini, fabio fracchia, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza.

n°9 - Ottobre 2015

“Stop a IMU e IRAP agricole”

foTogrAfie

Questo l’impegno del Governo dopo l’intervento del Premier Renzi alla Giornata dell’Agricoltura Italiana che ha visto 30mila Coldiretti invadere l’Open Theatre di EXPO

Archivio Coldiretti, Christian boero

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Chiuso in redazione il 12 Ottobre 2015

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ROBERTO MONCALVO ELETTO VICEPRESIDENTE DEGLI AGRICOLTORI EUROPEI l Presidente nazionale Coldiretti Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti è stato eletto vice presidente del Comitato delle Organizzazioni agricole europee (Copa), l’organismo che, dal 1958 rappresenta gli interessi degli agricoltori in europa, e che ad oggi, riunisce in sé 60 organizzazioni dei Paesi membri dell’Unione europea e 36 organizzazioni partner da altri paesi europei, quali l’islanda, la norvegia, la Svizzera e la Turchia. Presidente del Comitato è stato eletto il danese martin merrild, presidente del Consiglio danese dell’agricoltura e dell’alimentazione. “L’elezione ai vertici dell’organizzazione europea è il riconoscimento della capacità di innovazione e rinnovamento dell’agricoltura nazionale ed anche la dimostrazione di un nuovo protagonismo dell’italia in europa”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “vogliamo fare la nostra parte per una europa che guardi alla valorizzazione delle diverse realtà territoriali e sia più attenta alle reali esigenze dei suoi cittadini”.

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ATTUALITÀ|SPeCiaLe giORnaTa deLL’agRiCOLTURa iTaLiana

Renzi annuncia il taglio di

Imu IraP e

agricole

Lo sgravio dell’IRAP per le imprese agricole è fondamentale per il settore. Intervento fortemente sollecitato da Coldiretti er la prima volta dal dopoguerra viene tagliata la fiscalità in agricoltura, un peso cresciuto nel tempo che ostacola la sfida competitiva che hanno lanciato le nostre imprese in italia, in europa e nel mondo. e’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel commentare gli interventi annunciati dal presidente del Consiglio matteo Renzi sul taglio di irap e imu agricola. Un intervento atteso e da noi fortemente sollecitato che - ha sottolineato moncalvo - consente alle imprese agricole italiane di recuperare importanti risorse

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per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy. L’abolizione dell’imu sui terreni, secondo la Coldiretti, investe una platea di circa 3 milioni 175 mila soggetti solo nei comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro). Lo sgravio riguarda, inoltre - continua la Coldiretti - i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e collinari che dal 2014 non hanno più beneficiato dell’esenzione, per un ulteriore ammontare di 260 milioni di euro. L’abroga-

zione dell’irap in agricoltura - continua la Coldiretti - riguarda invece oltre 400 mila imprese “produttive” (il 10 per cento circa di tutti i contribuenti Irap), che attualmente sono gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno. Lo sgravio dell’irap per le imprese agricole - continua la Coldiretti - è fondamentale per il settore, considerando che le disposizioni di detassazione della componente lavoro a tempo indeterminato per tutti i settori produttivi ha poco inciso sull’agricoltura, “tipicamente” caratterizzata dalla prevalenza di lavoratori stagionali per il 90%.

NUMEROSA DELEGAZIONE ALESSANDRINA ALLA CONVENTION

Giornata dell’Agricoltura Italiana: la storia e i volti dei protagonisti Occasione per toccare con mano la rivoluzione in atto. Dopo il Brennero risultati importanti entinaia di imprenditori agricoli della provincia di alessandria hanno preso parte alla giornata dell’agricoltura italiana promossa da Coldiretti che si è svolta all’expo di milano, all’Open air Theatre. “Una decina i pullman che son partiti dalla provincia, dove i nostri associati si sono uniti alle migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni d’italia impegnati

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quotidianamente per realizzare l’obiettivo “nutrire il Pianeta energia per la Vita” fissato dall’esposizione Universale. - ha affermato il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - Una responsabilità che è stata testimoniata dalla presenza del Presidente del Consiglio matteo Renzi. il nostro obiettivo è stato quello di far conoscere al mondo una realtà da

primato per capacità di innovazione, creatività, salvaguardia delle tradizioni, rispetto ambientale e sicurezza alimentare”. all’incontro hanno preso parte anche il ministro delle Politiche agricole maurizio martina, il Fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il presidente dell’Osservatorio sulle agromafie giancarlo Caselli insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni e re-


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SPeCiaLe giORnaTa deLL’agRiCOLTURa iTaLiana|ATTUALITÀ

nella foto (in alto) il Presidente del Consiglio matteo Renzi durante il discorso di fronte ai 30mila imprenditori Coldiretti. nel suo intervento, che ha chiuso la giornata dell’agricoltura italiana, ha annunciato il taglio dell’imU e dell’iRaP agricole.

etichetta dei prodotti alimentari lo stabilimento di produzione risponde alle aspettative dell’87% degli italiani che lo avevano chiesto con una consultazione pubblica ma è anche una misura a costo zero che sostiene l’occupazione e la competitività del Made in Italy. Un tassello importante in quel percorso di trasparenza che abbiamo fortemente sostenuto con la nostra mobilitazione al Brennero per arrivare al più presto anche all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti i prodotti agricoli ed alimentari”.

nelle foto (sopra) in prima fila molti “big” all’Open Theatre di eXPO. dal Premier Renzi al ministro delle Politiche agricole martina, dal governatore della Lombardia maroni ad alfonso Pecorario Scanio ideatore della petizione per la #pizzaUnesco. (In basso a lato) il Presidente nazionale moncalvo.

sponsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche. nell’area espositiva sono stati allestiti spazi rappresentativi della diversificata realtà dell’agricoltura italiana raccontata attraverso le storie ed i volti dei veri protagonisti, che attraverso il loro hanno fatto conoscere le proprie esperienze. “e’ stata un’occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne italiane dove per l’attività agricola si sono aperte nuove e straordinarie opportunità imprenditoriali ed occupazionali. - ha aggiunto il direttore Coldiretti alessandria Simone moroni - dall’agriwellness alla moda, dall’agritata al wedding planner contadino fino alle fattorie sociali, ma anche il ritorno di antichi mestieri come il carbonaio o le nuove filandaie di lino o seta e l’utilizzo nei campi di nuove tecnologie come i droni. Spazio anche per chi oggi in italia coltiva banane,

avocado, passion fruit, bambù e arachidi o produce con successo mondiale caviale Made in Italy o, ancora, ha introdotto coltivazioni specifiche per le tavole degli immigrati insieme agli agricoltori custodi impegnati a conservare da generazioni prodotti con storie millenarie che hanno trovato spazio all’iniziativa”. nell’occasione è stato presentato lo studio Coldiretti sui primati dell’agricoltura italiana e l’impatto sull’occupazione nel 2015, ma anche il primo bilancio dell’expo sull’agroalimentare Made in Italy. “La nostra mobilitazione di sostegno al Made in Italy è continuata dalle frontiere del Brennero fino all’expo perché sul cibo abbiamo bisogno di regole che garantiscano la qualità dell’alimentazione e la trasparenza dell’informazione ai consumatori. - ha concluso il presidente Paravidino - Plauso, intanto, al via libera alla reintroduzione dell’obbligo di indicare nell’

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ATTUALITÀ|SPeCiaLe giORnaTa deLL’agRiCOLTURa iTaLiana

EXPO iL meSSaggiO deL CaPO deLLO STaTO SeRgiO maTTaReLLa in OCCaSiOne deL 15 SeTTemBRe

“Agricoltura capace di reagire alla crisi economica” Convinto sostegno alla Confederazione per l’impegno nella lotta contro il lavoro nero e il Caporalato, fenomeni dolorosi ed inaccettabili di illegalità che colpiscono soprattutto le categorie più vulnerabili, donne, giovani, stranieri

agricoltura italiana, con la qualità e la affidabilità dei suoi prodotti, rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. il comparto, caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, è stato capace di reagire alla crisi economica e sta registrando negli ultimi mesi un significativo aumento delle esportazioni, nonostante le difficoltà in alcuni importanti mercati di sbocco”. e’ quanto si legge nel messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio mattarella al presidente della Coldiretti Roberto moncalvo in occasione della giornata dell’agricoltura italiana ad expo. “Rivolgo un cordiale saluto - si legge nel messaggio - a Lei, Presidente moncalvo, alle autorità convenute e a tutti i partecipanti alla convention Coldiretti, che quest’anno si tiene a milano, presso l’esposizione universale, dove l’associazione è presente da protagonista, fornendo il suo prezioso contributo al successo della manifestazione. desidero in particolare esprimere il mio apprezzamento per l’organizzazione del padiglione dedicato agli agricoltori italiani che vuole raccontare nella sua complessità e varietà il lavoro nelle campagne. Qui le secolari tradizioni si uniscono oggi indissolubilmente ad una forte spinta innovativa a salvaguardia di un patrimonio inestimabile di cultura e tutela dell’ambiente rurale, segni distin-

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Nella foto il Presidente della Repubblica italiana Sergio mattarella.

tivi della nostra identità nazionale. in questo scenario, nel quale emergono incoraggianti segnali di ripresa, il settore lascia intravedere ulteriori opportunità di sviluppo in termini imprenditoriali e occupazionali anche nel mezzogiorno. Lo slancio creativo dei giovani e delle donne è in questo senso determinante. Le nuove forme di conduzione e organizzazione multifunzionale dell’azienda agricola sono tra i risultati positivi di una realtà che ha saputo evolversi anche grazie al contributo della ricerca scientifica e dell’apporto di diverse professionalità. in questa direzione si muove anche la recente legge sull’agricoltura sociale. Un provvedimento importante soprattutto per tutti quei giovani imprenditori e cooperatori sociali che, attraverso l’attività agricola, aiutano le persone svan-

taggiate e in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, offrendo loro sostegno e opportunità concrete di riabilitazione, nell’ambito di un progetto di solidarietà e inclusione sociale. La Coldiretti attore sociale, da ormai settant’anni, della trasformazione ed ammodernamento delle nostre campagne, svolge un’indispensabile attività di raccordo tra le imprese agricole e le istituzioni, per farsi portatrice delle istanze e delle aspettative degli operatori del settore, a tutela dei prodotti Made in Italy contro ogni forma di contraffazione e a difesa della dignità del lavoro. a questo proposito desidero esprimere il mio convinto sostegno alla Confederazione per l’impegno nella lotta contro il lavoro nero e il caporalato, fenomeni dolorosi ed inaccettabili di illegalità che colpiscono soprattutto le categorie più vulnerabili, donne, giovani e i cittadini stranieri. gli ultimi tragici eventi che hanno sconvolto la coscienza civile dell’italia, hanno fatto emergere in modo chiaro ed evidente le dimensioni drammatiche di una piaga sociale che deve essere eradicata definitivamente con coraggio e assoluta determinazione, con il concorso di tutte le forze sociali. Le iniziative legislative annunciate in questi giorni per reprimere questa odiosa pratica di sfruttamento rappresentano una risposta dovuta che spero potrà dare al più presto risultati positivi. Con questo spirito, giunga il mio personale augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti alla riunione e a tutti gli agricoltori italiani che svolgono la loro attività con passione, dedizione, amore per la terra e per i suoi frutti. a loro va il mio particolare riconoscimento per il ruolo fondamentale a favore della crescita e dello sviluppo sostenibile ed equilibrato del nostro Paese”.

EXPO: Renzi adOTTa FORmaggiO COnTRO POLVeRi Ue di FROnTe ai 30 miLa deLLa COLdiReTTi

Patto salva formaggio italiano siglato con due giovani allevatrici Un gesto importante e significativo a tutela dei 487 formaggi tradizionali censiti dalle regioni italiane ontro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri il Presidente del Consiglio matteo Renzi “adotta” i formaggi italiani.a conclusione della giornata dell’agricoltura italiana ad expo, con la partecipazione di decine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni guidati dal Presidente nazionale Roberto moncalvo, il Premier italiano ha simbolicamente adottato le specialità casearie tricolori, portate sul palco da due giovanissime allevatrici. Un gesto importante e significativo - sottolinea Coldiretti - a far siglare il patto “salva formaggio italiano” sono state insieme al presidente della Coldiretti Roberto moncalvo due giovani sorelle allevatrici. Sara e giulia Livoni hanno appena 26 e 20 anni allevano bovini di razza Pezzata Rossa della Coldiretti di merlana, un piccolo borgo in comune di Trivignano Udinese in provincia di Udine. dopo aver fatto il loro ingresso da giovanissime nell’azienda di famiglia, le due sorelle hanno garantito il consolidamento aziendale con la creazione di filiere agroalimentari 100% friulane. il latte delle loro

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Nella foto il Premier Renzi “adotta” i formaggi italiani portati sul palco da due giovani allevatrici di Coldiretti. gesto simbolico dal grande significato per la tutela del Made in Italy.

vacche di pezzata Rossa viene lavorato nella Latteria (caseificio) di Venzone (comune friulano in provincia di Udine, monumento nazionale dal 1965) per conto del Consorzio agrario, dove vengono pro-

dotti i tradizionali formaggi Latteria di Venzone e montasio, cui si aggiungono delle vere e proprie particolarità, come i Sot la Trape di Refosco o di Verduzzo, formaggi affinati nella vinaccia ed invec-


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GIORNATA DELL’AGRICOLTURA: Chi C’eRa

RoBeRto MoncalVo

chiati oltre diciotto mesi ed il Vencionut, con aromi erbacei per l’aggiunta di petali di fiori di calendula, formaggi a pasta molle, stracchino, mozzarella e anche un buonissimo gelato. il via libera alla polvere di latte rischia purtroppo di far sparire 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni. Secondo la Coldiretti si tratta di un inganno per i consumatori che mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. Con un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2 euro - sottolinea la Coldiretti - è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori. e’ in corso - sottolinea la Coldiretti - un pericoloso braccio di ferro che potrebbe portare alla chiusura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, all’omologazione e all’appiattimento qualitativo della produzione nazionale dopo la lettera di diffida inviata all’italia dalla Commissione europea. Si vuole porre fine - precisa la Coldiretti - al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale n. 138 dell’11 aprile del 1974, che ha garantito per oltre 40 anni l’alta qualità della produzione casearia nazionale. il superamento di questa norma - continua la Coldiretti provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini made in italy. La polvere di latte - spiega la Coldiretti - è un prodotto “morto”, privo di proprietà organolettiche, che può arrivare da qualsiasi parte del mondo dove i maggiori produttori sono nuova zelanda e Stati Uniti mentre in europa i leader sono Francia e germania. La disidratazione consente di concentrare i costituenti del latte rendendoli conservabili a temperatura ambiente per oltre un anno e la tecnologia di produzione prevede che il latte, dopo essere stato corretto del suo contenuto di grassi, venga trattato termicamente con una perdita di valore biologico delle proteine del latte che può essere anche rilevante. “L’italia, grazie alla tutela della legge nazionale, ha conquistato un primato internazionale nella qualità e nella varietà della produzione di formaggi con ben 487 diversi tipi censiti a livello territoriale che lo scellerato comportamento delle lobby industriali rischia ora di far crollare”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo. “Una azione - conclude moncalvo - che apre le porte alle frodi, danneggia i consumatori italiani con l’offerta di prodotti di basso standard qualitativo con pesanti effetti sul piano economico, occupazionale e ambientale in un momento in cui l’italia deve puntare sulle sue distintività per tornare a crescere”.

Presidente Coldiretti “Ci siamo, tutti insieme a festeggiare il ritorno al centro della scena del paese, della nostra agricoltura. Oggi come forse mai prima, possiamo dire che dove c’è produzione agricola, c’è italia! Credo davvero che il vento stia cambiando anche in europa. Se ciò accade è merito del lavoro di Coldiretti, merito di tutti coloro che per tempo hanno saputo che non c’è futuro, non c’è festa senza i produttori agricoli, o come ama chiamarli Carlo, senza i contadini! no Farmers, no Party!” Presidente del Consiglio “Come governo italiano non possiamo stare a guardare e ci impegneremo per eliminarlo. nello stesso tempo diciamo occhio al caporalato bianco di alcuni Paesi europei. L’europa deve essere una casa comune con regole uguali per tutti; perciò non possiamo accettare che ci facciano le pulci su questioni di bilancio e poi si chiudano gli occhi su quanti muoiono nelle stive sulle navi nel mediterraneo”.

Matteo RenZi

MaURiZio MaRtina

giancaRlo pisapia

Ministro delle Politiche agricole “non c’è una organizzazione professionale in europa che possa riunire un numero così alto di produttori per fare proposte e non per protestare”.“grazie ai giovani di Coldiretti - ha detto - per come stanno contribuendo a raccontare l’anima di questa esposizione Universale, con i piedi ben piantati per terra e la testa nel mondo, con uno sguardo verso l’avvenire. grazie a loro stiamo costruendo vere e proprie traiettorie di futuro”. infine, il ministro ha voluto lasciare un pensiero ai trentamila dell’Open air Theatre: “Viene prima la dignità di chi produce e poi il mercato”. Sindaco di Milano “Una grande giornata, per voi, per milano, per expo. Una giornata bella e colorata per le prospettive che ci date e ci darete. e’ per me un motivo di gioia vedere tanti giovani, tante donne e migliaia di agricoltori impegnati quotidianamente nel prendersi cura della terra madre”. “abbiamo un paniere agroalimentare straordinario una ricchezza che va protetta e tutelata di tutto ciò che la danneggia. La vostra, è la nostra battaglia per affermare un’agricoltura sana e produttrice di eccellenze”. Presidente della Regione Lombardia “La vetrina di expo rappresenta una grande occasione: diritto al cibo, sicurezza alimentare, salvaguardia dell’ambiente, ma soprattutto tutela del Made in Italy e lotta alla contraffazione alimentare. impegno, fatica, competenza, creatività: questo è quello che vedo in Coldiretti oggi. La regione Lombardia sarà sempre al vostro fianco, in prima linea con concretezza”.

RoBeRto MaRoni

caRlin petRini

Fondatore Slow Food mi rivolgo al “popolo di quel lembo di Terra madre che è l’italia” per sottolineare come il buon cibo passi inevitabilmente dalla buona agricoltura. Sui giovani Petrini ha posto ancora un particolare accento concludendo che essi “sono il futuro della nostra alimentazione, delle nostre idee e delle nostre speranze. il prezzo deve essere giusto: questa la grande sfida dei prossimi anni. É la terra che garantisce la sopravvivenza e sono proprio i valori della classe contadina a diventare i valori del futuro”.

gian caRlo caselli

Magistrato, presidente Comitato scientifico Osservatorio sulla criminalità in agricoltura “C’è cibo per tutti ma non tutti possono permettersi di mangiare. L’agricoltura è un settore sempre più importante per l’economia, ma anche materia per la finanza. in riferimento al caporalato e al lavoro nero, Caselli ha ribadito con forza che “non vanno considerati con logiche emergenziali, ma come problemi strutturali che vengono degenerati dalla mafia”, mentre tra strumenti da attuare ha elencato l’introduzione dell’etichetta dal campo allo scaffale, di un codice etico per le imprese e di un bollino di qualità per i prodotti derivati da lavoro regolare”.

MaRia letiZia gaRdoni

Delegata Coldiretti Giovani Impresa “Ci sono 50mila imprese che hanno voluto tornare a prendersi cura della terra. il loro sogno, il nostro sogno, è un nuovo futuro per l’italia e per l’europa”. “noi abbiamo un sogno disegnare un nuovo modello di futuro. e questo è possibile attraverso tre parole: armonia, crescita e giustizia”. Partendo dal nostro paese si può cambiare l’europa”, ha sostenuto che sono sempre più necessari “strumenti per costruire il domani e far volare le giovani imprese”.

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SPeCiaLe eXPO|ATTUALITÀ

Con Coldiretti “musica per la terra” SPINTA PER L’ECCELLENZA

agroalimentare l burattino senza fili ha incantato il pubblico presente all’Open Theatre di expo nel cuore del decumano, ad accompagnarlo sul palco artisti come Beppe Fiorello, Luca Barbarossa giusy Ferreri e Omar Pedrini. ma cosa lega un grande artista come edoardo Bennato con Coldiretti e con “nutrire il pianeta energia per la vita”, obiettivo dell’esposizione universale? Sicuramente mettere al centro i produttori italiani, la qualità di ciò che ogni giorno arriva in tavola e la difesa del Made in Italy. il brindisi del presidente Roberto moncalvo con Oscar Farinetti che ha dato l’avvio al concerto e alla diretta di RaiTre è stato il modo per ringraziare chi ogni giorno lavora e si impegna per garantire l’eccellenza dei prodotti agroalimentari italiani. il famoso cantautore partenopeo ha accettato l’invito del fondatore di Eataly, a tenere un concerto per sottolineare proprio all’expo di milano le difficoltà che affrontano i contadini, i produttori, gli affinatori ed artigiani alimentari italiani, sottoposti alla concorrenza sleale e spesso truffaldina dei produttori di altre nazionalità che spacciano i loro prodotti per “originali italiani”, provocando danni miliardari alla nostra filiera agroalimentare con la conseguente perdita di redditività e di posti di lavoro. Questa situazione è favorita tra l’altro dalla Comunità europea che con le sue leggi e regolamenti “particolari” non aiuta a rendere chiara la provenienza e il contenuto di alcuni prodotti. Parliamo del l’olio extravergine di oliva, dell’uso di grassi particolari nella preparazione del cioccolato, della provenienza delle cosce di maiale che poi diventeranno prosciutti ed infine, ultima aberrante idea, quella di fare i formaggi non più con il latte fresco ma con quello in polvere! ma che europa è questa? Quando finirà questo palese asservimento alle logiche favorevoli alle agro industrie del nord europa a discapito dei piccoli e tradizionali produttori dell’europa mediterranea? già nel titolo, “musica per la terra”, era racchiuso lo spirito del concerto che RaiTre ha voluto regalare al pubblico, uno spettacolo dedicato ai contadini, agli allevatori, ai pescatori, agli affinatori, ai piccoli produttori di cibi italiani di qualità. Una collaborazione tra Coldiretti, Bennato e Oscar Farinetti che ha avuto come risultato l’organizzazione del concerto «Bennato and farmers», una serata in cui le voci dei contadini e degli allevatori si sono alternate alle canzoni del cantautore. Un pubblico di cinquemila persone dove la presenza degli imprenditori Coldiretti, provenienti da ogni regione d’italia, ha fatto sentire il suo entusiasmo e coinvolgimento. Un Open Theatre che lo scorso 15 settembre aveva accolto qualcosa come trentamila berrettini gialli, per la giornata dell’agricoltura italiana. e Coldiretti, forza sociale, apprezza e condivide l’impegno del cantautore napoletano nel ritrarre i migranti e gli immigrati che popolano i nostri territori, simbolo del nomadismo di cui è impregnata ormai la nostra civiltà. “musica per la Terra” ha voluto essere un’esperienza diversa per dare una spinta ulteriore alle eccellenze dell’agroalimentare italiano. Un’occasione eccezionale che poteva nascere solo da expo, in grado di dare voce a coloro che tutti i giorni vivono e curano la terra.

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Nelle foto (in alto da sinistra) il Presidente nazionale Roberto moncalvo sul palco dell’Open Theatre con il Patron di eataly Oscar Farinetti; i numerosi imprenditori Coldiretti che hanno animato e “colorato di giallo” la serata; alcune immagini degli artisti che si sono alternati durante il concerto con Edoardo Bennato, da Beppe Fiorello a Luca Barbarossa, giusy Ferreri, Omar Pedrini e Red Ronnie che ha presentato l’evento. L’iniziativa, andata in onda in diretta su RaiTre, è stata voluta da Coldiretti, Farinetti e dallo stesso cantautore, per portare all’attenzionedel pubblico la problematica della qualità di ciò che ogni giorno arriva in tavola e la difesa del Made in Italy per rispondere ad una domanda su tutte: “ma che europa è questa?”

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ORGANIZZAZIONE| aTTUaLiTà

Il cereale alessandrino

si tinge di Coldiretti ha contribuito ad un innovativo progetto di filiera cerealicola per Oro Saiwa: “Harmony - il patto del grano buono”

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Il Presidente

Paravidino Con il Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, CadirLab e il molino Nova di Felizzano. 400 ettari di produzione sotto contratto per 20.000 quintali di prodotto da conferire.

al campo alla tavola la prima colazione avrà un sapore anche alessandrino. Coldiretti, Consorzio agrario del Piemonte Orientale, CadirLab, molino nova di Felizzano e Oro Saiwa: questi gli attori protagonisti del nuovo progetto di filiera. Una sfida ambiziosa e concreta che ha l’obiettivo di saldare sempre di più il legame del prodotto con il territorio in grado di trasferire le esigenze del trasformatore su tutta la filiera, dall’agricoltore al consumatore finale, rendendoli visibili e riconoscibili. “harmony - il

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nella foto Stretta di mano al molino nova di Felizzano per l’innovativo progetto di filiera cerealicola per “Oro Saiwa”: 400 ettari di prodotto sotto contratto per 20.000 quintali di prodotto da conferire. gli attori protagonisti del nuovo progetto di filiera: da sin. giuseppe Concaro direttore di CadirLab, giorgio Collina direttore del Consorzio agrario del Piemonte Orientale, andrea Valente titolare del molino nova, Roberto Paravidino presidente del Consorzio agrario del Piemonte Orientale.

patto del grano buono” si basa su 4 pilastri fondamentali: collaborazione, agricoltura sostenibile, biodiversità e tracciabilità. Sono queste le basi sulle quali poggia il nuovo progetto di filiera europeo, sostenuto anche in italia dalla Coldiretti alessandria con gli altri partner. L’accordo prevede per gli agricoltori che aderiscono al progetto e rispettano il disciplinare, una maggiorazione del prezzo riconosciuto e la certezza del conferimento, e per l’industria la sicurezza di “lavorare” un prodotto tracciato, sostenibile e a favore della biodiversità. dopo una prima stagione sperimentale che ha

coinvolto una decina di imprenditori alessandrini per un totale di circa 90 ettari coltivati, tra poche settimane si aprirà la nuova campagna che presenta numeri importanti: incrementata la superficie, con circa 400 ettari sotto contratto per una stima di prodotto (frumento qualità “harmony”) da conferire pari a circa 20.000 quintali. Strategico il ruolo del Consorzio agrario del Piemonte Orientale, centro di riferimento per lo stoccaggio e le filiere sul territorio, che da tempo attua una politica commerciale per fornire agli agricoltori, soci e non soci, soluzioni, prodotti e servizi vantaggiosi


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aTTUaLiTà |ORGANIZZAZIONE con un’attenzione particolare agli sbocchi di mercato. “in un contesto storico ad alta criticità e difficile leggibilità i contratti di filiera assumono un ruolo fondamentale. Questo nuovo progetto di filiera si inserisce nell’ampia progettualità Coldiretti di “Una filiera agricola tutta italiana” in grado di offrire alle aziende più reddito e competitività sul mercato. - ha affermato il direttore di Coldiretti alessandria Simone moroni - Coldiretti si è posizionata per sostenere la qualità dei prodotti e la competitività dei territori e del Made in Italy, contribuendo a rendere l’agricoltura protagonista di un modello di sviluppo basato sulla innovazione e sul rapporto con il territorio”. Un sistema agricolo così rinnovato deve essere accompagnato, necessariamente, dalla acquisizione di conoscenze e competenze originali, capace di trasferire i valori dell’agricoltura al prodotto, generare valore per le imprese, produrre vantaggi per il consumatore. “e’ un grande obiettivo raggiunto e una grande opportunità per la cerealicoltura della provincia. - ha aggiunto Roberto Paravidino, presidente del Consorzio agrario del Piemonte Orientale - i contratti di filiera prevedono la messa a dimora di specifiche varietà, in modo da soddisfare le esigenze del molino nOVa di Felizzano, riferimento del territorio. L’impegno politico ed organizzativo di questa strategia si va definendo nella forma di una rinnovata “rappresentanza di interessi” che rende possibile alle imprese opportunità reddituali, concrete e misurabili”.aggiunge il direttore del Consorzio agrario del Piemonte Orientale, giorgio Collina: “agricoltura sostenibile, buone pratiche agricole, rintracciabilità e assistenza tecnica. Sono questi gli aspetti rilevanti dell’accordo che trova nel Consorzio agrario la risposta ad un concetto di sviluppo integrato del territorio e delle sue risorse che mettono al centro la persona, prima ancora dell’azienda. i contratti di filiera diventano così la carta vincente per una gestione diretta del prodotto dopo il

raccolto, per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta”. Circa dieci le cultivar che sono state scelte al merito, “il meglio del mercato per le nostre finalità e per i terreni alessandrini”, ha spiegato giuseppe Concaro direttore di CadirLab,“sarà compito dei tecnici di CadirLab sensibilizzare i produttori sugli aspetti più delicati della coltivazione e sul rispetto completo del disciplinare di filiera. Ci occuperemo dell’assistenza agronomica e tecnica affinché nulla venga trascurato”. La grande novità indicata con la “rigenerazione” dell’agricoltura italiana, si è imposta anche attraverso la crescita di una cultura “imprenditoriale” che trova nel molino nova una realtà di primo piano nazionale: “Lavoriamo ogni giorno circa 400 tonnellate di grano - ha sottolineato il titolare andrea Valente - e quando mondelez ci ha chiesto di attivare questa filiera nel nostro areale, non solo abbiamo accettato ma ci siamo fatti promotori sul territorio di questo progetto nato in Francia. Ci è sembrata un’opportunità interessante poiché condividiamo le linee dell’iniziativa, indirizzata verso una produzione sostenibile e italiana, erogando un premio rispetto ai prezzi di mercato e offrendo la certezza della collocazione del prodotto”. “harmony è un progetto di respiro europeo in continuo sviluppo che risponde in pieno alle esigenze del consumatore - afferma Lorenza Cipollina area manager external affairs Sudeuropa di mondelēz international - il “Patto del grano buono”, si basa su principi quali la collaborazione con gli agricoltori, l’agricoltura sostenibile, la biodiversità e la tracciabilità dei prodotti attraverso tutta la filiera”. Un passo in avanti per offrire nuove prospettive di mercato, nonché una partnership importante che evidenzia ancor di più il ruolo della provincia di alessandria quale riferimento nazionale in ambito cerealicolo.

LO SCORSO 21 SETTEMBRE

CONVEGNO FILIERA

FrumeNtO

TENERO

SI È SVOLTO IN CCIAA

o scorso 21 settembre, alla Camera di Commercio di alessandria, si è tenuto il convegno sulla qualitа del frumento tenero della provincia alessandrina, una tra le prime in termini di superfici e quantità destinate alla coltivazione di questo cereale, ormai importato al 50 % del nostro fabbisogno. gli argomenti trattati hanno riguardato tutte le fasi della filiera, dalla scelta della varietà da seminare, all’importanza dell’innovazione per lo stoccaggio, fino a parlare di esempi concreti di filiera in sviluppo nell’alessandrino. durante l’incontro è stata presentata l’attività di sperimentazione varietale per gli areali più importanti per la produzione di frumento tenero, mettendo in luce gli aspetti quantitativi e qualitativi delle varietà nuove e consolidate che le ditte sementiere hanno messo a disposizione. il Cadir Lab svolge questa attività da quasi un decennio al fine di dare una lista di riferimento agli agricoltori della zona e anche per fornire ai mulini materiale per poter orientare alcune scelte di filiera tra la panoplia varietale ormai sul mercato predominante.

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ATTUALITÀ|nO ai FORmaggi Senza LaTTe

Dopo la Giornata

dell’Agricoltura

Italiana

NO BENE IL

NO DEL GOVERNO AI FORMAGGI SENZA LATTE

FORMAGGIO RISPETTATO IL “PATTO

SALVA FORMAGGIO” Il 29 settembre

scadeva l’ultimatum stato rispettato il patto salva formaggio italiano simbolicamente siglato dal presidente del, Consiglio matteo Renzi e dal ministro delle Politiche agricole maurizio martina davanti a 30mila agricoltori della Coldiretti ad expo dove il premier aveva “adottato” le specialità casearie tricolori contro il diktat europeo sul via libera all’utilizzo delle polveri. e’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per la decisione del governo di confermare il no alla produzione di formaggi senza latte fresco alla scadenza dell’ultimatum da parte della Commissione europea. Una decisione - sottolinea la Coldiretti - supportata anche dalla petizione popolare alla quale hanno aderito decine di migliaia di italiani dopo la mobilitazione degli agricoltori dal Brennero a Bruxelles fino all’expo. nella lettera indirizzata a Bruxelles il governo rileva che la materia non è armonizzata, quindi c’è libertà per gli Stati

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membri di avere norme più restrittive rispetto a quelle Ue e che la legge italiana non produce effetti distorsivi della concorrenza. il 29 settembre - ricorda la Coldiretti - scadeva l’ultimatum” fissato dalla Commissione europea sulla richiesta all’italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. La lettera di “diffida” della Commissione europea sull’infrazione n.4170 - precisa la Coldiretti - voleva imporre all'italia di produrre “formaggi senza latte” ottenuti con la polvere con il rischio di far sparire 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni. Secondo la Coldiretti si tratta di un inganno per i consumatori che mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale. Con un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2

euro - sottolinea la Coldiretti - è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori. Coldiretti Piemonte ha contribuito a tale risultato raccogliendo le sottoscrizioni alla petizione popolare nei numerosi mercati di Campagna amica e presso le sedi Coldiretti su tutto il territorio regionale. nella settimana di PiemonTiamo ad expo c’è stato un vero boom di adesioni tanto che in una sola giornata sono state raccolte oltre 7 mila firme. inoltre, con la sua presenza alla manifestazione per dire no ai formaggi senza latte, organizzata a Roma da Coldiretti nazionale lo scorso 8 luglio, alla frontiera del Brennero ed a Bruxelles ha portato avanti la battaglia contro l’inganno ai consumatori, a tutela delle 51 specialità piemontesi e, più in generale, dell’intero patrimonio gastronomico Made in Italy, frutto del lavoro di più generazioni.

nella foto (in alto) il Presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo con il Premier matteo Renzi alla giornata dell’agricoltura italiana. nella foto (a fianco) il governatore della Regione Lombardia Roberto maroni mentre firma la petizione promossa da Coldiretti per sostenere le produzioni casearie Made in Italy.


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RiCamBiO geneRaziOnaLe |ATTUALITÀ

GIOVANI IN AGRICOLTURA iL PROVVedimenTO SOSTiene LO SViLUPPO di nUOVi PROgeTTi

ECCO COME CAMBIA IL subeNtrO IN AGRICOLTURA in corso di adozione da parte dei ministeri delle Politiche agricole e del ministero delle Finanza il decreto che riscrive la misura in favore dello sviluppo dell'imprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale. il provvedimento sostiene il subentro dei giovani in agricoltura e lo sviluppo di progetti e consolidamento attraverso la concessione di mutui a tasso agevolato. Le agevolazioni si applicano alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art.2135 del C.C. da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono: essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni; esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del C.C.; essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di iaP o di Cd come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipa-

È

zione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di iaP o di Cd come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni; essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero, subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda; avere sede operativa nel territorio nazionale. agevolazioni anche per le microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione. i requisiti previsti per questa tipologia di aiuto sono gli stessi di quelli previsti ai punti 2, 3 e 5 della tipologia a (esercizio esclusivo dell’attività agricola, giovane di età compresa tra 18 e 40 anni e sede operativa nel territorio nazionale). Per la rea-

lizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata compresa tra 5 e 10 anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a 15 anni. i progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, iVa esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione; miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea; realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura. i progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni, gestite da ismea.

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ORGANIZZAZIONE| nOTizie di aTTUaLiTà

L’EMERGENZA CINGHIALI FINISCE IN PARLAMENTO

ChIesta La NOmINa

di un Commissario ad Acta

ARRIVA

MATCH IN BUSINESS Per L’INterNazIONaLIzzazIONe

delle aziende

l Presidente della Viii Commissione ambiente della Camera, ermete Realacci, ha presentato un’interrogazione al ministero dell’ambiente sulla diffusione, ormai incontrollata, dei cinghiali che stanno arrecando gravissimi danni all’agricoltura ed incidenti all’uomo. Secondo alcune stime dell’ispra tale specie ha ormai superato sul territorio italiano il milione di esemplari determinando un’alterazione sensibile degli equilibri ecologici. Sono i parchi, infatti, gli enti maggiormente competenti nell’individuazione di strumenti atti a governare questo ormai annoso problema: alcuni di essi hanno già attuato le linee guida dell’ispra mentre altri le hanno applicate in modo insufficiente. Si chiede, pertanto, al ministero dell’ambiente di nominare un commissario ad acta per fronteggiare la situazione anche nei parchi dove non sono state adottate specifiche misure di contenimento della specie. del resto, nell’interrogazione si sottolinea anche che la proliferazione smisurata della specie è aggravata anche dal fatto che non esiste una specie animale antagonista. inoltre, il problema si é aggravato a tal punto, a causa delle immissioni da parte di cacciatori, di alcuni esemplari dei Carpazi che sono particolarmente forti e prolifici, tanto ormai da essere diventati una specie invasiva. Coldiretti condivide in pieno l’iniziativa portata avanti dall’On. Realacci in quanto il problema. per le imprese agricole. ha ormai assunto contorni emergenziali e, fino a questo momento, non si è riusciti, nonostante i vari tentativi di modifica della legge quadro sulla caccia, a porre in essere soluzioni adeguate per risolvere il problema e ridurre in modo sensibile i danni agli agricoltore ed alle persone. Ormai, secondo Coldiretti, non si tratta più solo di una questione di risarcimenti, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne nonché nelle aree periferiche delle città. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. di fronte al’escalation dei danni provocati da cinghiali ma anche nutrie, corvi ed altri animali selvatici gli agricoltori della Coldiretti chiedono da tempo una riforma della legislazione vigente che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. di recente, è stato elaborato dalla Coldiretti un documento di base, sul quale si è avviato un approfondito confronto con Legambiente, che costituisce una prima proposta da sviluppare ulteriormente che rappresenta l’avvio di un comune percorso di lavoro per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo.

MINISTERO DEI TRASPORTI e delle macchine

AGRICOLE Per garantire adeguati livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e nella circolazione stradale

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Il Business Credit e lo sviluppo delle imprese attraverso l’internazionalizzazione e l’apertura verso nuovi mercati all’estero sono stati i temi al centro del seminario organizzato da CreditAgri Italia al Padiglione di Coldiretti ad Expo. L’evento denominato “Export in progress”, ha rappresentato l’occasione per presentare il nuovo servizio “Match in business” di CreditAgri Italia sviluppato in collaborazione con Coldiretti e i alcuni Partners Bancari internazionali e destinato a favorire lo sviluppo delle eccellenze agro-alimentari italiane verso nuovi mercati emergenti. “Match in business” rappresenta un processo razionale e sostenibile per l’internazionalizzazione delle imprese, mettendo a disposizione servizi di consulenza e assistenza ad alto valore aggiunto, piattaforme digitali per favorire l’incontro tra domanda e offerta, linee di credito e garanzie destinate allo sviluppo del business. L’evento rappresenta allo stesso tempo un palmares di assoluta eccellenza del panorama agro-alimentare nazionale e un portafoglio dei più evoluti servizi creditizi e finanziari d’impresa oggi destinabili alle più alte esigenze aziendali di settore che guardano e traguardano nuovi mercati. CreditAgri Italia, Intermediario Finanziario di garanzia mutualistica operante in agricoltura e iscritto nell’Elenco Speciale ex Art.107 del Testo Unico Bancario. Una Finanziaria di interesse pubblico sottoposta al controllo e vigilanza prudenziale da parte della Banca d’Italia, presente e operativa in tutte le regioni attraverso 74 filiali e con oltre 19.000 imprese azioniste.

i ricorda che è stata disposta la revisione generale delle macchine agricole con periodicità di cinque anni per: 1) Trattori agricoli 2) macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi 3) Rimorchi agricoli aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate e con massa complessiva inferiore a 1,5 tonnellate, se le dimensioni d’ingombro superano i 4,00 metri di lunghezza e 2,00 metri di larghezza. in allegato lo specchietto riassuntivo:

categoRie di Macchine agRicole di cUi all’ aRt.1, coMMa 1, letteRa a)

tempi

TRaTTORi agRiCOLi

Revisione entro il 31 dicembre 2017

TRaTTORi agRiCOLi

Revisione entro il 31 dicembre 2018

immaTRiCOLaTi enTRO iL 31 diCemBRe 1973

immaTRiCOLaTi daL 1° gennaiO 1974 aL 31 diCemBRe

1990

TRaTTORi agRiCOLi immaTRiCOLaTi daL 1° gennaiO 1991 aL 31 diCemBRe

Revisione entro il 31 dicembre 2020

2010

TRaTTORi agRiCOLi immaTRiCOLaTi daL 1° gennaiO 2011 aL 31 diCemBRe

Revisione entro il 31 dicembre 2021

2015

TRaTTORi agRiCOLi immaTRiCOLaTi dOPO iL 1° gennaiO

2016

Revisione al 5° anno entro la fine del mese di prima immatricolazione


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OSCaR gReen 2015|ATTUALITÀ Foto di gruppo con il Presidente moncalvo e la delegata nazionale gardoni per i giovani imprenditori che si sono aggiudicati il premio per l’innovazione Oscar green 2015 promosso da giovani impresa Coldiretti.

Oscar Green: i vincitori dell’edizione 2015 “I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio. Dal muscolo di grano, all’Agricinema, all’App salva truffe” è chi ha inventato la carne senza carne facendo gustare in tranquillità porchetta, fiorentina e salumi rigorosamente ottenuti dal grano e quindi privi di trigliceridi e colesterolo, chi ha ideato la app salva truffe nell’olio, chi ha aperto il primo agricinema, ma anche chi coltivando la terra è rimasto l’ultimo custode di un’antica isola e chi ha puntato sulle coccole contadine. Sono i vincitori del concorso “Oscar green” 2015, premiati dai ministri delle Politiche agricole, maurizio martina, e dell’ambiente, gian Luca galletti che hanno preso parte alla prima giornata dell’innovazione dedicata alla creatività Made in Italy ad expo, assieme al presidente della Coldiretti Roberto moncalvo, alla delegata dei giovani maria Letizia gardoni, al presidente dei giovani Confindustria marco gay e a un migliaio di giovani agricoltori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane e anche dall’estero. all’esposizione universale gli imprenditori under 30 della Coldiretti hanno presentato idee innovative destinate a cambiare la vita quotidiana della gente, per raggiungere nei prossimi decenni l’obiettivo “nutrire il Pianeta energia per la vita” fissato dall’expo. L’invenzione - spiega la Coldiretti - di una porchetta

anticolesterolo fatta con il muscolo di grano, una fibra identica alla carne, è valsa il premio nella categoria We green a Lucia marascio giovane imprenditore agricolo della Calabria. dalla porchetta alla fiorentina, dal filetto agli straccetti, dagli hamburger ai salumi, tutto rigorosamente fatto di frumento e legumi, tutto è fatto con il “muscolo di grano”, la carne senza colesterolo. non ci si crederebbe, ma il sapore è davvero simile alla carne, differente da seitan, soia o tofu. e se lo si cucina con le stesse spezie o con gli stessi sughi è molto difficile distinguerlo. e non è pensato soltanto per vegetariani o vegani. ma per chiunque ha voglia di mangiare qualcosa di buono e di salutare. Pietro Barachini ha ideato in Toscana - continua la Coldiretti - la app salva truffe nell’olio che ha vinto il premio Oscar green Coldiretti nella categoria impresa 2.Terra.Tutta la storia delle piante, dal ramoscello staccato dall'olivo madre fino all’ultimo olio del ramoscello, si tradurrà in un certificato disponibile a tutti gli appartenenti al circuito dell’extravergine toscano e nelle etichette dei suoi clienti, attraverso codici “Qr”. Questi due futuristi dell’agricoltura hanno realizzato anche il metodo Coi, che ruota attorno al mondo di “i Olive”. Una giuria di assaggiatori certificati, che agiscono da

diverse parti del mondo, riceveranno il campioncino dell’olio, senza sapere neppure da chi sia stato prodotto, e lo valuteranno attraverso i sistemi scientifici del sistema “Coi”. il premio per la categoria Campagna amica - sottolinea la Coldiretti - è andato a Federica Pascali che nella sua azienda in Puglia ha recuperato un antico locale della nonna dove si proiettavano film per inaugurare l’agricinema iris, un luogo di ritrovo per gli amanti del grande schermo che durante lo spettacolo possono anche sgranocchiare cibo a km0. ingrediente principale degli snack l’olio extravergine aziendale. L’antico proiettore, le vecchie sedie, e poi l’avvolgi bobine e i contratti che la nonna siglava con le grandi case cinematografiche come la Warner Bros e la dino de Laurentis, sono oggi rispolverati per una esperienza multimediale e multisensoriale, tra olio, uliveti e indimenticabili tramonti. Cristina moretti, umbra, è, invece, la vincitrice - racconta Coldiretti - nella categoria Fare Rete. all’interno della Spa Resort a Torgiano ha aperto una vera e propria isola del gusto della Bottega italiana di Campagna amica. grazie a questa iniziativa i visitatori della SPa, un piccolo borgo che ruota attorno al benessere, possono gustare, fin dalla colazione, i sapori au-

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ATTUALITÀ| OSCaR gReen 2015

Nella foto dal muscolo di grano al liquore di lumaca, dal prato nel piatto all’oro da bere e da mangiare, queste le new entry sulle nostre tavole presentate ad eXPO durante la premiazione degli Oscar green.

tentici dell’agricoltura locale e italiana delle imprese di Coldiretti. ma si trasformano le olive, le viti e altre meraviglie della terra francescana in prodotti cosmetici utilizzati per i massaggi e i trattamenti di benessere e, infine, si conducono gli ospiti nelle aziende agricole, attraverso percorsi turistici. Per la categoria Paese amico del premio Oscar green Coldiretti ha vinto la storia di Paolo andrich, ultimo agricustode dell’antica isola di Torcella che ha dato i natali a Venezia. e’ lui a coltivare i carciofi e a preservare la casa museo, dove resistono le pitture e le opere di suo zio, l'artista Lucio andrich. Poi un gruppo di giovani, quelli del “Flamingo art media” che, insieme agli abitanti del posto, ai pescatori e a Coldiretti si dicono "malintenzionati” a combattere questa battaglia per difendere la storia e il presente di quest'isola. e’ in questo posto che hemingway scrisse ‘al di là del fiume’, mentre egidia Sartori, clavicembalista ha composto opere meravigliose e i fenicotteri trovano il loro rifugio. “i nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee” dichiara il presidente della Coldiretti, Roberto moncalvo.

I vincitori di Oscar Green 2015 per ciascuna categoria categoRia We gReen

il MUscolo di gRano lucia Marascio - calabria •dalla porchetta alla fiorentina, dal filetto agli straccetti, dagli hamburger ai salumi, tutto rigorosamente fatto di frumento e legumi, ecco il “muscolo di grano”, la carne senza colesterolo. Si possono gustare tutti i tagli, dal pollo, alla cotoletta, alle salsicce, o ancora polpette, spezzatino e ragù. Puoi passare ai salami o ai prosciutti, e apprezzarli in padella o al forno. e’ identico alla carne, sia crudo che cotto.

categoRia iMpResa 2.teRRa l’app salVatRUFFe pietro Barachini - toscana •Quando la tecnologia tutela l’extravergine. e’ proprio il caso di dirlo. Pietro, della pianta d’olivo conosce vita, storia e anche i miracoli. L’amico dario invece i miracoli li fa con le invenzioni e la tecnologia. Se è vero che “dio li fa e poi li accoppia”, ecco come si garantisce futuro a una azienda e a una tradizione. Tutta la storia delle piante, dal ramoscello staccato dall'olivo madre fino all’ultimo olio del ramoscello, si tradurrà in un certificato disponibile a tutti gli appartenenti al circuito dell’extravergine toscano e nelle etichette dei suoi clienti, attraverso codici “Qr”. Questi due futuristi dell’agricoltura hanno realizzato anche il metodo Coi, che ruota attorno al mondo di “i Olive”. insomma la vera lotta alla contraffazione dell’extravergine.

categoRia caMpagna aMica l’agRicineMa Federica pascali - puglia

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in azienda da Federica il sole del levante fa da sveglia ogni mattina e dona al territorio terra rossa, muri a secco e olivi secolari. e’ custode di alberi millenari a cui gli abitanti del posto, da generazioni, tramandano i nomi per continuare a identificarli. Oggi Federica ha sfruttato gli antichi locali aziendali per rispolverare pellicole e poltrone e ha inaugurato l’agricinema iris, un luogo di ritrovo per gli amanti del cinema che per la tutta la durata del film sgranocchiano cibo a km0. ingrediente principale degli snack l’olio extravergine aziendale.

categoRia FaRe Rete

le coccole contadine cristina Moretti - Umbria •Borgobrufa è una SPa Resort a Torgiano, in provincia di Perugia che ha al suo interno una vera e propria isola del gusto della Bottega italiana di Campagna amica. grazie a questa iniziativa i visitatori della SPa, un piccolo borgo che ruota attorno al benessere, possono gustare, fin dalla colazione, i sapori autentici dell’agricoltura locale e italiana delle imprese di Coldiretti. Borgobrufa è un agriwellness speciale dove ci si va per fare una vera esperienza sensoriale, non soltanto per farsi coccolare da un centro benessere. Si sposa una filosofia, oltre che un territorio, una storia e una cultura.

categoRia paese aMico

l’UltiMo agRicUstode dell’isola paolo andrich - Veneto

nove residenti e l’ultimo agricustode, un unico imprenditore agricolo rimasto a presidio del territorio e dell’isola che ha dato i natali a Venezia. Un’isola visitata da milioni di turisti ma anche scelta da colonie di fenicotteri. eccoci nel primo porto della laguna, dopo che altino, la vera prima isola abitata, fu insabbiata. gli abitanti si spostarono quindi a Torcello, per poi passare alla grande storia di Venezia. Torcello non è stata mai completamente abbandonata, ma consumata sì. Qui oggi c’è Paolo a coltivare i carciofi e a preservare la casa museo, dove resistono le pitture e le opere di suo zio, l'artista Lucio andrich. Poi un gruppo di giovani, quelli del “Flamingo art media” che, insieme agli abitanti del posto, ai pescatori e a Coldiretti si dicono “malintenzionati” a combattere questa battaglia per difendere la storia e il presente di quest’isola. Partono dall’agricoltura e si tuffano nella narrazione video delle bellezze isolane, per fare sapere al mondo che qui si vuole continuare ad essere come si è sempre stati.a Torcello non c’è né una farmacia, né un forno, la vita degli isolani è caratterizzata dall’acqua, sulla quale sembrano scivolare di continuo, di giorno e di notte, per raggiungere la terra ferma e trovare soluzione alla benché minima necessità. Tuttavia qui hemingway scrisse “al di là del fiume”, mentre egidia Sartori, clavicembalista ha composto opere meravigliose e i fenicotteri trovano il loro rifugio e ogni tramonto la sua ninna nanna, prima di accoccolarsi nella notte.


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miSURe agROamBienTaLi|ATTUALITÀ

Difesa e Diserbo e pratiche agronomiche

PSR 2014-2020

M

Applicazione di tecniche di agricoltura integrata

isure agroambientali

Applicazione di tecniche di agricoltura integrata

1. BeneFiciaRi imprese agricole singole e associate in prosecuzione di un precedente impegno agroambientale. imprese agricole singole e associate con un nuovo impegno agroambientale. 2. iMpoRti MiniMi 250€ per le aziende ricadenti in zone montane 500€ per le altre 3. claUsola di ReVisione La spesa per questa misura è ammissibile a condizione che gli impegni pluriennali siano sottoposti a clausola di revisione per adeguarli agli impegni previsti dal PSR 2014-2020: in pratica gli impegni tecnici potrebbero cambiare con l’approvazione del nuovo PSR, ed in tal caso, qualora l’azienda non accetti l’adeguamento, l’impegno cessa senza restituzione delle somme percepite.

MISURA 214.1 Anno 2015

aspetti tecnici

di applicazione della misura iMpegni • Osservare, sull’intera superficie aziendale, le norme di COndiziOnaLiTÁ. • Osservare le norme del Pan (taratura irroratrici, conoscenza dei principi generali di difesa integrata, accesso a basi informative disponibili, possesso, dal 26/11/2015 del patentino per i fitofarmaci...). • Stoccare i fitofarmaci in modo sicuro. • Rispettare le disposizioni sull’uso dei prodotti fiotosanitari in vicinanza dei corpi idrici. • applicare, sull’intera SaU ad eccezione dei corpi aziendali separati, le norme tecniche • avvalersi di un’assistenza tecnica qualificata • Registrare i dati riguardanti fertilizzazioni e trattamenti effettuati, le giacenze di fertilizzanti e fitosanitari presenti in azienda all’inizio del periodo di impegno e i successivi acquisti, adeguatamente documentati, e sottoscrivere le relative schede. • Sottoporre almeno 2 volte nel quinquennio le macchine irroratrici a controllo funzionale da parte di centri autorizzati.

ASPETTI GENERALI DI BANDO

coRpi aZiendali sepaRati Superfici ubicate in comuni nOn confinanti con quelli in cui ricadono i terreni oggetto di impegno.anche corpi confinanti, ma dotati di un proprio centro aziendale e con separate registrazioni, possono essere considerati tali. e’ anche ammissibile l’adesione contemporanea alla mis 214.1 e 214.2 a patto che le superfici siano separate come prescrive la normativa sul biologico. aVVicendaMento Presenza nell’arco del quinquennio di almeno 3 colture, con al massimo un ristoppio per coltura. nel quinquennio la stessa coltura non può ricorrere per più di 3 anni. i cereali vernini sono considerati un’unica coltura. gli erbai sono considerati colture di durata annuale. Le colture erbacee poliennali tecnicamente non avvicendabili non sono soggette a vincoli rotazionali. Le colture erbacee poliennali, comprese le orticole e il maggese vengono considerate una singola coltura. Le colture erbacee foraggere di durata pluriennale devono essere seguite da una coltura diversa

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ATTUALITÀ|miSURe agROamBienTaLi

alla natura del suolo e a vincoli imposti da enti territoriali (Consorzi irrigui, ecc.): cosiddette “valbe” caso e - in presenza di colture erbacee foraggere di durata pluriennale. eventuali ulteriori prescrizioni relative alla successione colturale sono riportate nelle singole schede di coltura.

Per le colture orticole a ciclo breve è ammissibile la ripetizione di più cicli nello stesso anno sullo stesso terreno. nella stessa annata agraria, la successione di orticole a ciclo breve di famiglie botaniche diverse o con un intervallo di almeno 60 giorni tra 2 cicli della stessa orticola sono considerati sufficienti ai fini dell’avvicendamento Per le colture orticole pluriennali (es. asparago) è necessario un intervallo minimo di almeno 2 anni. deRoghe 1) il riso non può essere protratto per più di 3 anni consecutivi; la monosuccessione è però ammessa: qualora una coltura alternativa risulti impraticabile e a condizione che sia effettuata Ogni anno una coltura da sovescio a semina autunnale su almeno il 50% della superficie a riso. 2) nelle serre fisse non si applicano norme di avvicendamento, a condizione che, almeno ad anni alterni, vengano applicati metodi non chimici di contenimento delle avversità (solarizzazione, piante biocide ecc.) casi paRticolaRi in quelle situazioni nelle quali il criterio generale di rotazione risulti incompatibile con gli assetti colturali e/o organizzativi aziendali (casi da a ad e), è consentito ricorrere a un modello di successione che nel quinquennio preveda due colture e consenta al massimo un ristoppio per coltura; è inoltre possibile avere due ristoppi della stessa coltura a condizione che la coltura inserita tra i due ristoppi sia di famiglia botanica diversa. Le situazioni in oggetto sono le seguenti: caso a - aree individuate come collinari e montane caso B - orticole a indirizzo intensivo (con elevate esigenze in termini di input idrici, chimici ed energetici), così come individuate nelle norme Tecniche di coltura. caso c - le aree a seminativi, inferiori a 5 ettari, presenti in aziende viticole o frutticole dove la superficie a seminativi non supera il doppio di quella viticola o frutticola caso d - aree con forti limitazioni dovute

diFesa e diseRBo Possono essere utilizzati solo i principi attivi indicati nelle nORme TeCniChe (nT) regionali Fare molta attenzione a: •Limitazioni d’uso inserite nelle nT (es. numero massimo di interventi). •Fare sempre riferimento all’etichetta del prodotto commerciale, le cui indicazioni sono sempre vincolanti (se, ad esempio, viene riportata in etichetta una dose inferiore a quella indicata sulle NT, prevale l’etichetta; se non compare la nostra coltura in etichetta, non si può utilizzare, lo stesso vale per l’avversità, e per il numero di interventi). • al momento è sospeso il vincolo di scegliere il prodotto a più bassa classe tossicologica. • anche i bagnanti/gli adesivanti devono essere appositamente registrati per quell’uso • L’uso di prodotti biologici (s.a. previste dal Reg. Ce 834/07) è sempre ammesso, purchè siano regolarmente registrati e riportino coltura ed avversità in etichetta. contRollo FUnZionale delle Macchine distRiBUtRici • Le aziende aderenti devono sottoporre le macchine irroratrici a controllo funzionale periodico, che deve essere attuato da parte di una struttura terza, riconosciuta da autorità Regionali e/o Provinciali. • in base alle norme Pan, tutte le attrezzature utilizzate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari dovranno essere sottoposte a controllo funzionale almeno una volta entro il 26 novembre 2016. • Le attrezzature nuove, acquistate dopo il 26 novembre 2011, devono essere sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto. • Fino 31 dicembre 2020 l’intervallo massimo tra i controlli funzionali non deve superare i 5 anni, mentre successivamente a tale data tale intervallo sarà di 3 anni per le attrezzature già controllate. • Sono considerati validi i controlli funzionali, eseguiti dopo il 26 novembre 2011, effettuati da Centri Prova formalmente riconosciuti dalle Regioni e Province autonome, che siano stati realizzati conformemente alle metodologie previste dal Pan e successive modifiche. • Sono esonerate dai controlli funzionali tutte le irroratrici spalleggiate azionate dall’operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale e le irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore quando il loro impiego avviene solo in pieno campo.

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FeRtiliZZaZione analisi del teRReno: l’obbligo di effettuarne comunque almeno una per ogni ordinamento colturale presente in azienda. L’azienda può derogare all’obbligo dell’analisi solo per i terreni che nel quinquennio non ricevano alcuna fertilizzazione (organica o di sintesi). Costituiscono “ordinamenti colturali” diversi le seguenti situazioni: • colture orticole in coltura protetta • colture orticole intensive in pieno campo • colture frutticole • seminativi, colture orticole estensive e colture erbacee permanenti • riso in monosuccessione • vite Per le aziende miste, obbligate ad aderire per l’intera superficie aziendale, è possibile derogare alla necessità dell’analisi per: • superfici inferiori a 3 ha per i seminativi ed i prati • 0,5 ha per gli altri ordinamenti. analisi del teRReno: se esistono carte pedologiche di semidettaglio (1:50000) la tessitura e la reazione si possono desumere da lì (carte IPLA on line nel sito della Regione Piemonte che coprono tutta la pianura e buona parte della collina). • Validità delle analisi: nessun limite temporale per tessitura, ph, CaCO3 5 anni negli altri casi • entro 12 mesi dall’adesione l’azienda deve disporre di analisi del terreno con l’indicazione degli estremi catastali o le coordinate geografiche. coMe gestiRe la FeRtiliZZaZione due metodologie possibili ed alternativi tra loro: • Piano di concimazione (P-conc): piano redatto sulla base della resa attesa (indicata in Tabella 2 delle NT o, se superiore, documentata con fatture di vendita degli ultimi 3 anni). il Piano va conservato per almeno 3 anni, così come le schede di magazzino e le schede di concimazione. • Scheda a dose standard: metodo che, individuata una dose standard di n, consente un’aggiunta, o obbliga ad una riduzione, in base a condizioni agronomiche o meteorologiche particolari. nOn UTiLizzaBiLe PeR iL 2015 in QUanTO nOn anCORa aPPROVaTO daLLa Ue. • nella fertilizzazione occorre tenere conto degli apporti organici + quelli minerali. • Utilizzo di Fanghi di dePURaziOne: non ammesso, ad eccezione di quelli di esclusiva provenienza agroalimentare. digeSTaTO. E’ obbligatorio frazionale l’N quando la dose da distribuire supera i 100 kg/ha sulle colture erbacee e i 60 kg/ha sulle arboree.


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miSURe agROamBienTaLi |ATTUALITÀ noRMe speciFiche peR coltURa FRUMento e ceReali a paglia Vietata la concia con insetticidi, ammessa la concia con fungicidi. ammessa la concimazione azotata in presemina (solo Frumento Tenero e Duro) ma: Sono con concimi contenenti più elementi nutritivi. Con apporto di n max 15 kg/ha. Concimazione in copertura ammessa dal 15 febbario in poi, fatte salve norme più restrittive da Reg. 10/R diserbo: ammesso il pre e post-emergenza precoce (max 1 intervento all’anno; con Chlortoluron max 1 intervento ogni 5 anni). Verificare la registrazione su orzo o triticale (pochissimi i prodotti registrati).

PAC: PRemiO aCCOPPiaTO

iRRigaZione Per tutte le pratiche irrigue, esclusi gli impianti di microirrigazione (goccia, spruzzo, ali gocciolanti e manichette a bassa portata), è obbligatorio adottare almeno una di queste tipologie di azione: • redazione di un piano di irrigazione, basato sul calcolo del bilancio idrico della coltura. Può essere redatto utilizzando supporti aziendali specialistici (ad es. schede irrigue o programmi informatici, consulenze di tecnici specializzati). Ogni azienda deve registrare su schede apposite o sul quaderno di campagna date e volumi di irrigazione. nel caso di irrigazione turnata gli interventi irrigui potranno scostarsi da quanto previsto dai piani di irrigazione in funzione della durata del turno irriguo; • redazione di un piano di irrigazione basato sull’utilizzo di strumenti di rilevamento diretto (ad es.tensiometri, altri sensori ecc.). Ogni azienda deve opportunamente registrare su schede apposite o sul quaderno di campagna, in occasione dell’intervento irriguo, date e volumi di irrigazione e dati di campo rilevati • registrazione di data e volume di irrigazione e del dato di pioggia. Ogni azienda deve opportunamente registrare i dati di cui sopra e rispettare i volumi massimi di adacquamento specificati per ogni coltura e per diversi tipi di terreno. il rispetto dei volumi massimi è subordinato all’effettiva possibilità di conoscere o misurare con strumenti ordinari il volume d’acqua distribuito. In caso di assenza di irrigazione: nessun adempimento

gestione del sUolo • aree di collina e di montagna con pendenza media superiore al 30%: sono consentite esclusivamente, per le colture erbacee, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all’impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali ed in generale è obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci; • aree con pendenza media compresa tra il 10% e il 30%: oltre alle tecniche sopradescritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature per le quali non si applica questa limitazione; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geopedologiche particolari e di frammentazione fondiaria, idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall’erosione; per le colture arboree è obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo primaverile - estivo in alternativa all’inerbimento, è consentita l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la scarificatura. • aree di pianura: è obbligatorio per le colture arboree l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno - invernale per contenere la perdita di elementi nutritivi.

Definite le regole per la corretta identificazione

e registrazione dei capi seguito della notifica alla Commissione delle date entro cui i capi bovini ed ovicaprini dovranno essere correttamente identificati e registrati in Bdn, sul sito del ministero delle Politiche agricole è stato pubblicato il decreto n.5145 del 24 settembre 2015 recante le disposizioni nazionali di applicazione del regolamento delegato (Ue) n. 2015/1383 della Commissione. in base a quanto definito nel regolamento, si considera ammissibile all’aiuto un animale inizialmente non correttamente identificato e registrato purché tale obbligo risulti soddisfatto entro una data fissata dallo Stato membro. Qualora si preveda un periodo di detenzione, tale data non può essere posteriore al primo giorno di detenzione, mentre, se non è previsto un periodo minimo di detenzione, la data va scelta sulla base di criteri oggettivi e coerenti con le misure previste per l’aiuto accoppiato. il dm, riprendendo quanto stabilito nel regolamento, stabilisce che, per ciascun capo richiesto a premio, le condizioni di ammissibilità si considerano soddisfatte se gli obblighi di identificazione e registrazione sono adempiuti entro: il primo

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ATTUALITÀ|miSURe agROamBienTaLi giorno del periodo di detenzione nell’azienda del richiedente, nel caso in cui è applicato un periodo di detenzione; il 31 dicembre dell’anno di presentazione della domanda, nel caso in cui non è applicato alcun periodo di detenzione. attraverso la circolare aCiU.2015.420, l’agea ha definito le regole per la corretta identificazione e registrazione dei capi ai fini dell’ammissibilità al sostegno. Per il premio alla macellazione bovina è previsto un periodo minimo di detenzione di 6 mesi e, conseguentemente, gli animali devono essere correttamente identificati e registrati a partire dall’inizio del periodo minimo. Qualora la registrazione della movimentazione sia eseguita oltre i tempi stabiliti dalla normativa in materia di anagrafe zootecnica, il periodo di detenzione decorre dal giorno dell’avvenuta regolarizzazione della registrazione in Bdn. in merito al premio previsto per il settore latte e per le vacche nutrici, la data per la regolarizzazione degli obblighi di registrazione è fissata al 31 dicembre di ogni anno. e’ bene distinguere tra identificazione (intesa quale prima registrazione in Bdn) e registrazione (delle successive movimentazioni). infatti, ai fini dell’ammissibilità all’aiuto, è necessario che le vacche siano correttamente identificate alla data di presentazione della domanda unica. Le movimentazioni successive possono essere regolarizzate entro il 31 dicembre dell’anno di domanda, e comunque prima della nascita del vitello la cui registrazione deve avvenire entro i termini previsti dalla normativa. Relativamente al settore degli ovini, per quanto concerne il premio alle agnelle da rimonta, considerati gli obblighi previsti dal Reg. (Ce) n. 21/2004, la data per la regolarizzazione degli obblighi di registrazione è fissata al 31 dicembre dell’anno di domanda, con la specificazione che l’obbligo comporta la registrazione individuale in Bdn di tutte le agnelle (registrazione capocapo) dell’allevamento destinate alla rimonta potenzialmente ammissibili sulle quali sarà calcolata la percentuale per la concessione del premio. Con riferimento al premio alla macellazione degli ovini, per gli animali destinati alla macellazione e di età inferiore a 12 mesi e non destinati né a scambi intracomunitari, né all’esportazione verso i Paesi terzi, è prevista l’applicazione di un unico marchio auricolare riportante almeno il codice di identificazione dell’azienda di nascita e la registrazione nel registro d’azienda per partite di animali. Conseguentemente, la corretta registrazione è da ritenersi soddisfatta con l’acquisizione del certificato dell’Organismo di certificazione attestante la macellazione degli animali destinati ai circuiti protetti. gli uffici Caa di Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

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PAC: aPPROVaTO iL RegOLamenTO in aRRiVO gLi anTiCiPi

Anticipi sino all’85% dei pagamenti per il 2015 stato approvato dalla Commissione europea il regolamento che dà la possibilità all’italia di aumentare l’importo degli anticipi Pac per il 2015, così come previsto dal pacchetto di aiuti straordinario al settore agricolo della Commissione europea. a partire dal 16 ottobre l’italia potrà anticipare fino al 70 per cento dei pagamenti diretti e sino all’85 per cento degli importi delle misure a superficie e per gli animali nello sviluppo rurale (misure agroambientali-climatiche, indennità natura 2000, agricoltura biologica, zone soggette a vincoli naturali, benessere degli animali e servizi silvo-climatici-ambientali e salvaguardia della foresta).

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gli anticipi potranno perciò essere erogati agli agricoltori: quando sarà pubblicato sulla g.U. dell’Unione europea il regolamento di esecuzione in questione (sino ad allora le percentuali che l’Italia può erogare sono pari al 50 per cento per i pagamenti diretti e al 75 per cento per le misure a superficie e per gli animali dello sviluppo rurale); per i pagamenti diretti, dopo che i controlli amministrativi saranno stati completati; successivamente alla diffusione da parte di agea dei dati provvisori relativi ai valori e al numero dei diritti all’aiuto. dati che l’agea dovrebbe pubblicare nei prossimi giorni. gli uffici Caa di Coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento.

COPA E COGECA: RiChieSTa di OBieTTiVi RaggiUngiBiLi

Revisione della politica europea in materia di qualità dell’aria a un evento di alto livello n occasione dell’evento di alto livello patrocinato dall’On. Jim nicholson, il Copa e la Cogeca hanno chiesto l’inclusione di obiettivi realistici e raggiungibili nella revisione della politica europea in materia di qualità dell’aria, avvisando che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di metano e ammoniaca non sono realistici e danneggeranno gravemente il settore zootecnico europeo in un momento in cui sta già soffrendo enormemente. L’ospite dell’evento, l’On. Jim nicholson, ha affermato che la sfida consiste nel produrre derrate alimentari di qualità nel rispetto dell'ambiente: gli obiettivi di riduzione delle emissioni devono essere realistici e raggiungibili. Prendendo la parola al dibattito, il Segretario generale del CopaCogeca, Pekka Pesonen, ha detto: “il settore agricolo europeo è pronto a offrire il proprio contributo nella lotta al cambiamento climatico, ma alcuni degli obiettivi di riduzione delle emissioni compresi nella direttiva sui limiti nazionali di emissione (neC) sono inaccettabili. al riguardo, gli agricoltori hanno già fatto molti progressi, che andrebbero presi in considerazione”. ad esempio, il produttore lattiero-caseario Robert Brunt, del Regno Unito, ha affermato che il 70% della sua azienda si trova nella zona sensibile ai nitrati e di aver speso ingenti somme in progetti volti a prevenire le infiltrazioni di liquami nel sistema idrico. egli ha anche ridotto l’impiego di fertilizzanti del 40%. "Col collasso dei prezzi del latte restano pochi soldi da investire o per conformarsi a regolamenti costosi", ha dichiarato. egli ha insistito sul fatto che ulteriori tagli devono essere gestibili e applicabili. Kasper Thormod nielsen, di arla Foods, ha altresì sottolineato il fatto che la domanda alimentare dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050 e che gli agricoltori devono poter essere nella posizione di rispondere a questa domanda futura. gli agricoltori e le cooperative agricole dell'Ue esortano la Commissione europea a formulare una proposta per la fine del 2016, in merito agli obiettivi di riduzione dell’ammoniaca da raggiungere entro il 2030, che garantista condizioni di parità in tutta europa e che sia basata su dati scientifici, nonché efficace sotto il profilo dei costi. Questa potrebbe essere un'occasione per fare passi in avanti. in conclusione, l’On. Julie girling, responsabile della redazione della relazione degli eurodeputati, ha affermato di sapere che gli agricoltori hanno fatto molto e di aver discusso col Commissario europeo per l'agricoltura, Phil hogan, di come sia possibile apportare dei cambiamenti con la revisione intermedia della PaC. L’iniziativa precede il voto del Parlamento europeo sulla questione, previsto per la fine di ottobre.

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iniPa |ATTUALITÀ

Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

INIPA RIPRENDE L’ATTIVITÀ FORMATIVA Due le tematiche principali: patentino fitofarmaci e formazione specifica e generale dei lavoratori i mesi autunno-invernali, a causa del minore impegno che occorre dedicare al lavoro diretto in campagna, hanno sempre rappresentato un momento di particolare impegno per quanto riguarda l’attività formativa messa in calendario da inipa. Pertanto, i mesi di novembre e dicembre saranno particolarmente densi di proposte corsuali. L’attenzione di inipa, quest’anno, punta in particolare su due tematiche principali: il rinnovo dei certificati di abilitazione per utilizzatori professionali dei prodotti fitosanitari (i cosiddetti “patentini fitofarmaci”) e la formazione generale e specifica dei lavoratori.

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patentino FitoFaRMaci La recente normativa prevede che il patentino possa essere rinnovato dopo aver frequentato un corso di aggiornamento di 12 ore comples-

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

sive, con obbligo di frequenza di almeno il 75 per cento delle ore in calendario. inipa ha previsto l’organizzazione di corsi gratuiti, dedicati agli utilizzatori professionali che debbano rinnovare il loro documento valido per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari.Tali corsi, finanziati dalla Provincia di alessandria attraverso la misura 111.1 a del Piano di Sviluppo Rurale, potranno essere frequentati da titolari di Partita iva (anche non iscritti all’inps), coadiuvanti (che paghino regolarmente l’inps) e dipendenti. Sede delle lezioni saranno alessandria,Terzo, Casale monferrato, Cerrina, Castelnuovo Scrivia, novi Ligure e Tortona, per un totale di 12 corsi. a ogni corso, come stabilito dal bando, potrà essere iscritto un numero massimo di trenta allievi. in considerazione del grande numero di persone interessate al conseguimento di tali documenti, è probabile che, al termine di questo blocco di corsi gratuiti, sia necessario porre in calendario anche un certo numero di corsi a pagamento (spesa prevista attorno agli 80 euro, Iva compresa), a cui potranno iscriversi anche quelle figure che non rientrano tra quelle che possono accedere ai corsi gratuiti, quali hobbysti, coadiuvanti non regolarmente iscritti, dipendenti di amministrazioni pubbliche o di società non agricole, ecc. appare evidente quanto sia indispensabile procedere immediatamente all’iscrizione per poter approfittare della sessione gratuita. FoRMaZione dipendenti il d.Lgs. 81/08 e successive modifiche, all’articolo 37 e in ottemperanza a quanto stabilito nell’accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavoratori, prevede che il datore di Lavoro assicuri a ciascun lavoratore una formazione generale (4 ore), una specifica (8 ore

per il comparto agricoltura) e un aggiornamento periodico, relativamente ai rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. L’accordo definisce la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere e introduce l’obbligo di aggiornamento quinquennale. il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro specifica che i corsi sulla sicurezza sono obbligatori, a carico del datore di lavoro e che il partecipante segua almeno il 90% delle ore previste di lezione. Lo svolgimento di tali corsi va visto come punto di partenza obbligatorio per avere un’azienda in regola, immune da eventuali sanzioni amministrative e soprattutto sicura per i dipendenti. inipa ha previsto, al riguardo, almeno due corsi (potranno essere anche in numero superiore, in base alle richieste di adesione), uno con sede in alessandria e l’altro ad acqui Terme. il costo del corso è previsto in 80 euro (iva compresa) per partecipante.

Si ricorda ancora che i corsi avranno luogo al raggiungimento minimo di allievi previsto. Per iscriversi ai corsi, per ottenere ulteriori informazioni sui corsi stessi o, più in generale, sull’attività di inipa, è possibile rivolgersi: - all’Ufficio zona di propria competenza; - all’Ufficio provinciale inipa Piemonte (0131-235891, interno 668); - al numero di fax 0131-252144; - all’indirizzo e-mail: inipa.alessandria@coldiretti.it

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EPACA|nOViTà PReVidenziaLi

[a cura di marino Ravera]

RISCHI

>PATRONATO

aSSiSTenza immediaTa gaRanTiTa daL PaTROnaTO ePaCa COLdiReTTi

Lavoro e malattie professionali Situazioni particolari che possono rientrare nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL

urante lo svolgimento dell’attività lavorativa i lavoratori possono essere esposti ad una molteplicità di rischi lavorativi. infatti capita spesso di sentire gli interessati lamentarsi per le problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale. non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’inaiL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi (coltivatori diretti, artigiani, commercianti, ecc.) versano regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tali indennità. infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento casuale improvviso, violento e inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni. il Patronato epaca della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica, garantisce, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di erogazione da parte dell’inaiL di indennizzi e rendite. Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc...) e dalla stessa derivi una percentuale

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di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una a tantum per i danni dal 6 al 15% ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15. É importante che tali patologie siano denunciate all’inaiL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato in nesso con l’attività lavorativa, il giusto indennizzo. a titolo esplicativo si elencano alcune patologie che potrebbero essere ricondotte a malattie professsionali:

patologie

laVoRaZioni

tUnnel caRpale

La sindrome del tunnel carpale può essere riconosciuta a chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza. Le tendiniti della spalla del gomito, del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasinale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza.

tendiniti

eRnia al disco

Chi ha contratto ernia discole lombare in quanto impegnato in lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale o in lavorazioni svolte con macchine.

asMa BRonchiale

Le tabelle della malattie a presunzione di origine professionale includono l’asma bronchiale contratta per esposizione a polveri, funghi, acari, ecc. in ambiente lavorativo.

FIBROSI CISTICA E INVALIDITÀ La fibrosi cistica è una delle più frequenti malattie genetiche ed il fatto che insorga in età pediatrica con compromissione di più organi, la rende “malattia di alto interesse sociale”. nonostante ciò il riconoscimento a livello di invalidità civile e/o indennità di frequenza è sempre stato piuttosto problematico ed ha costretto spesso i soggetti interessati a ricorrere al giudice del Lavoro per il riconoscimento del diritto economico ed esistenziale. in data 9 aprile 2015 il Coordinamento generale medico legale dell’inps, in collaborazione con la Lega italiana Fibrosi Cistica (LiFC) e la Società italiana Fibrosi Cistica (SiFC) ha pubblicato un contributo tecnico-scientifico per l’accertamento degli stati invalidanti. Tale documento, oltre ad analizzare dal punto di vista medico-scientifico la malattia ammette espressa-

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mente che, per i minori la “condizione di minore affetto da Fibrosi Cistica deve considerarsi, in ogni caso, tale da perfezionare il requisito medico legale per il diritto all’indennità di accompagnamento”. Relativamente ai soggetti adulti, inoltre, viene stabilito “anche in presenza di interessamento polmonare esclusivo, ...debba riconoscersi un a condizione di totale invalidità nella misura del 100%”. Ovviamente, laddove la patologia sia talmente grave da richiedere assistenza costante, dovrà essere altresì richiesto il diritto all’indennità di accompagnamento. Per quanto attiene, invece, la valutazione dello stato di handicap ai sensi della Legge n.104/92, il documento ribadisce che “il malato di fibrosi cistica sia da considerarsi in ogni caso portatore di handicap con connotazione dio gravità”.


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SPReChi aLimenTaRi |ATTUALITÀ

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ATTUALITÀ|gRUPPO CdC

in collaborazione con

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-epaca e C.d.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.d.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regio-

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nale: a Torino, Biella, Cuneo, novara, Vercelli e Verbania. grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera associativa Coldiretti/ epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.d.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

TEMA DEL MESE: MALATTIE NEFROLOGICHE e malattie renali possono evolvere del tutto asintomatiche. Circa il 10% della popolazione è affetto da malattia renale cronica e questa percentuale è più elevata in alcune particolari categorie quali anziani, ipertesi, diabetici o persone obese. i reni hanno la funzione di filtrare le urine e di riequilibrare nell’organismo il contenuto dei sali minerali presenti nel sangue, nei liquidi organici e nelle cellule. Un’ulteriore attività dell’apparato urinario è quella di secernere gli ormoni che regolano la produzione di globuli rossi, il mantenimento in equilibrio della pressione arteriosa ed il metabolismo del calcio/fosforo. Quando compare una patologia renale, queste funzioni possono essere progressivamente alterate, nei casi più gravi fino alla completa abolizione. Le malattie renali possono mostrarsi in maniera diversa a secondo della componente in cui si manifesta il primo danno: glomerulonefriti, pielonefriti, nefropatie vascolari, nefropatie tubulo interstiziali, di nuova insorgenza o ereditarie, acute o croniche, primitivamente renali o secondarie ad una malattia sistemica come il diabete o le collagenopatie. i segni più frequenti sono un’alterazione del colore (scure, rosse) o del volume (scarso) delle urine, lo stimolo ad urinare più frequentemente o con bruciore, edemi intorno agli occhi o alle estremità, ipertensione arteriosa, dolore alla schiena. Pertanto, una diagnosi clinica, laboratoristica

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SEDI

e strumentale precoce, delle differenti patologie renali, è particolarmente importante, perché consente di mettere in atto torino centro torino centro torino centro torino Mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa Rita torino Vallette lucento Moncalieri Rivoli Venaria Reale asti Biella cuneo novara novara Verbania Vercelli

tutte le terapie e di adottare i cambiamenti di stile di vita che possono rallentare l’evoluzione. www.gruppocdc.it

via Cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via Raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso Toscana 139/1 via martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via iV novembre 16 Corso galileo Ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via San Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via Sergio Bocci 11 via San Cristoforo 10

10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 asti 13900 Biella 12100 Cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 Verbania 13100 Vercelli


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agRiCOLTURa SOCiaLe |ATTUALITÀ

PROMUOVE: inTeRVenTi edUCaTiVi e LaVORaTiVi

INPS: ReTe deL LaVORO agRiCOLO di QUaLiTà

L’integrazione delle attività

di agricoltura sociale ubblicata, nella g.U. 8 settembre 2015, n.208, la Legge 18 agosto 2015, n.141, recante disposizioni in materia di agricoltura sociale. Tale provvedimento promuove, in particolare, l’agricoltura sociale, quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate. al fine di favorire l’integrazione delle attività di agricoltura sociale nella programmazione della rete locale delle prestazioni e dei servizi, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle proprie attribuzioni, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge in commento, adeguano, qualora necessario, le proprie disposizioni in materia al fine di consentire il riconoscimento degli operatori dell’agricoltura sociale da parte degli enti preposti alla gestione dei servizi e delle prestazioni e di rendere pubblici i nominativi degli operatori riconosciuti. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano stabiliscono altresì le modalità per il riconoscimento provvisorio degli operatori che alla data di entrata in vigore della L.n.141/2015 già svolgono attività di agricoltura sociale da almeno due anni, fissando un termine non inferiore a un anno per l’adeguamento ai prescritti requisiti. gli operatori dell’agricoltura sociale possono costituire organizzazioni di produttori di cui al decreto Legislativo 27 maggio 2005, n. 102, per prodotti dell’agricoltura sociale, in coerenza con il regolamento (Ue) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, e con le norme nazionali di applicazione. i fabbricati o le porzioni di fabbricati rurali già esistenti nel fondo, destinati dagli imprenditori agricoli, mantengono il riconoscimento della ruralità a tutti gli effetti, nel rispetto delle previsioni degli strumenti urbanistici. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente ad uso degli imprenditori agricoli ai fini dell’esercizio di attività di agricoltura sociale, nel rispetto delle specifiche caratteristiche tipologiche e architettoniche, nonché delle caratteristiche paesaggistico-ambientali dei luoghi. Le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono prevedere, nelle gare concernenti i relativi servizi di fornitura, criteri di priorità per l’inserimento di prodotti agro-alimentari provenienti da operatori dell’agricoltura sociale. i comuni definiscono modalità idonee di presenza e di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nelle aree pubbliche. nell’ambito delle operazioni di alienazione e locazione dei terreni demaniali agricoli e di quelli appartenenti agli enti pubblici territoriali e non territoriali, sono previsti criteri di priorità per favorire l'insediamento e lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale, anche utilizzando i beni e i terreni confiscati ai sensi del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Presso il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è istituito l’Osservatorio sull'agricoltura sociale, al quale sono attribuiti i seguenti compiti: • definizione di linee guida per l’attività delle istituzioni pubbliche in materia di agricoltura sociale, con particolare riferimento a criteri omogenei per il riconoscimento delle imprese e per il monitoraggio e la valutazione delle attività di agricoltura sociale, alla semplificazione delle procedure amministrative, alla predisposizione di strumenti di assistenza tecnica, di formazione e di sostegno per le imprese, alla definizione di percorsi formativi riconosciuti, all’inquadramento di modelli efficaci, alla messa a punto di contratti tipo tra imprese e pubblica amministrazione; • monitoraggio ed elaborazione delle informazioni sulla presenza e sullo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nel territorio nazionale, anche al fine di facilitare la diffusione delle buone pratiche; • raccolta e valutazione coordinata delle ricerche concernenti l’efficacia delle pratiche di agricoltura sociale e loro inserimento nella rete dei servizi territoriali; • proposta di iniziative finalizzate al coordinamento e alla migliore integrazione dell’agricoltura sociale nelle politiche di coesione e di sviluppo rurale; • proposta di azioni di comunicazione e di animazione territoriale finalizzate al supporto delle iniziative delle regioni e degli enti locali.

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Azioni positive al lavoro nero in agricoltura i informa che è possibile presentare le istanze di adesione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, di cui al d.L. 91/2014, tramite un apposito servizio telematico reso disponibile dall’inPS. alla procedura si accede attraverso il sito mediante il seguente percorso: Servizi online > accedi ai servizi > Per tipologia di utente > aziende, consulenti e professionisti > agricoltura: domanda di iscrizione alla rete del lavoro agricolo di qualità. Come disposto dall’art. 6, comma 1, del d.L. 91/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 116, possono presentare richiesta di adesione alla Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti: a) non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Le domande saranno esaminate dalla Cabina di regia della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, presieduta dall’inPS e composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle organizzazioni professionali agricole, dei ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell’economia e della Conferenza delle Regioni e deliberate entro 30gg. dalla data di presentazione dell’istanza. in caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità. L’avvio della Rete del lavoro agricolo di qualità è una prima concreta iniziativa finalizzata allo sviluppo di azioni positive di contrasto al caporalato ed al lavoro nero in agricoltura. La Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, la cui presidenza è attribuita a inPS, dovrà inoltre sviluppare uno specifico piano operativo. La bozza del piano sarà inizialmente elaborata dall’istituto allo scopo di avviare un insieme coordinato ed efficace di azioni di contrasto al caporalato e alle altre forme di lavoro irregolare. Si ricorda che, per le aziende interessate, gli uffici Coldiretti sono a disposizione per provvedere all’iscrizione telematica.

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JOBS ACT: PUBBLiCaTi gLi ULTimi deCReTi LegiSLaTiVi

Novità in materia di lavoro l Consiglio dei ministri ha pubblicato, sul Supplemento Ordinario n.53 della gazzetta Ufficiale n.221 del 23 settembre 2015, gli ultimi 4 decreti Legislativi su delega della Legge n.183/2014. • decreto legislativo n.148 del 14 settembre 2015 - Riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro; • decreto legislativo n.149 del 14 settembre 2015 - Razionalizzazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro; • decreto legislativo n.150 del 14 settembre 2015 - Riforma dei servizi per il lavoro e di politiche attive; • decreto legislativo n.151 del 14 settembre 2015 - Semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese.

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ATTUALITÀ| daTORi di LaVORO

LE ULTIME NOVITÀ

NUOVI LIMITI aI PIgNOrameNtI

DURC INvItO

DEGLI STIPENDI

ACCREDITATI SU UN CONTO

a regOLarIzzare

INVIATO A MEZZO

PEC

Vittime gravi

INFORTUNI

SUL LAVORO ImPOrtI Per beNeFICI a sostegno delle famiglie È stato pubblicato sulla G.U. n.221 del 23 settembre il decreto 9 luglio 2015 del Ministero del Lavoro, che ha determinato, per l’esercizio finanziario 2015, gli importi dei benefici del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.

PRESENTAZIONE

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ulla gazzetta Ufficiale n.50/15 è stata pubblicata la L. n.132/15, che ha convertito con alcune modifiche il d.L. n.83 del 27 giugno 2015, che a sua volta ha introdotto importanti novità in materia fallimentare, civile, processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria. alcune disposizioni sono intervenute sulla disciplina che regola il pignoramento dello stipendio e della pensione, per il quale sono state introdotte nuove regole e limiti diversi. Ricordiamo riassumendo che: 1) quanto dovuto a fronte del rapporto di lavoro può essere pignorato nella misura: autorizzata dal presidente del tribunale o da un giudice delegato per crediti alimentari; di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle Province e ai Comuni; di un quinto per ogni altro credito. 2) In presenza di più crediti concorrenti, i limiti al pignoramento sono i seguenti: metà dello stipendio per più crediti, tra i quali quelli di natura alimentare; un quinto per più crediti diversi da quelli alimentari. 3) L’agente della riscossione può pignorare le somme dovute ai lavoratori entro i seguenti limiti: • un decimo, per importi fino a € 2.500,00; • un settimo, per importi maggiori di € 2.500,00 e fino a € 5.000,00; • un quinto, per importi maggiori di € 5.000,00. 4) A seguito delle novità intervenute, per le somme a titolo di stipendio accreditate su un conto bancario o postale intestato al lavoratore/debitore, valgono i seguenti limiti al pignoramento dei conti: importo eccedente il triplo dell’assegno sociale (€1.345,00 per il 2015) se le somme siano state accreditate prima del pignoramento stesso; valori ordinari senza franchigia se l’accredito sia intervenuto alla data del pignoramento o in seguito. i nostri uffici provvederanno pertanto, qualora si verifichi il caso, ad applicare le trattenute secondo le nuove modalità.

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ell’ambito del procedimento di attestazione di regolarità contributiva, che avviene a mezzo dell’emissione del durc (documento unico di regolarità contributiva) regolare, gli istituti preposti (inps, inail, Casse edili), ove riscontrino cause ostative al rilascio con attestazione di regolarità del citato documento, sono tenuti a comunicare all’interessato uno specifico invito a regolarizzare la posizione, indicando peraltro le cause della momentanea irregolarità. Si nota subito la delicatezza della situazione sopra esposta che, se sottovalutata, porterebbe all’emissione di un durc irregolare, con tutte le conseguenze pratiche in tema di appalti, pagamenti, etc. L’inps, con messaggio n.8900/15, avverte che gli inviti a regolarizzare saranno inviati, esclusivamente, a mezzo PeC (Posta elettronica Certificata).Tale modalità, che sarà praticata tra l’altro da tutti gli istituti coinvolti, equivale alla notifica a mezzo posta raccomandata. Si fa notare che gli istituti faranno anzitutto riferimento all’indirizzo PeC iscritto presso il registro imprese. Ove questo non fosse ancora presente, si cercherà di reperire l’indirizzo fornito o registrato negli archivi inps. Ove nessun indirizzo PeC sia ritracciabile, in attesa di future disposizioni da parte della sede centrale, sarà per adesso inviata una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Specifica l’istituto che in quest’ultimo caso, ove nei 30 giorni successivi alla richiesta di regolarizzazione non vi sia conoscenza di avvenuta notifica o di compiuta giacenza, restando immutata la situazione contributiva, verrà emesso un durc irregolare. Ciò anche in considerazione dell’obbligo da parte dell’azienda, nel caso specifico disatteso, di dotarsi di PeC. in considerazione di tali indicazioni, e visto che oramai tramite PeC vengono notificati molti atti provenienti dalle Pubbliche amministrazioni, si suggerisce, per chi ancora non lo avesse fatto, di dotarsi di specifica PeC (da notificare al registro imprese) e, in ogni caso, di effettuare la lettura periodica delle eventuali e-mail ricevute, monitorando che l’indirizzo resti nel tempo attivo.

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teLematICa DOmaNDe congedo parentale on la recente entrata in vigore delle disposizioni normative di modifica del T.U. maternità/paternità, viene ora consentito ai genitori lavoratori o alle lavoratrici dipendenti di fruire dei periodi di congedo parentale residui fino a 12 anni di vita del figlio oppure fino ai 12 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Tale estensione è possibile per i periodi di congedo fruiti dal 25 giugno 2015 al 31 dicembre 2015. La riforma prevede inoltre che i periodi congedo parentale fruiti da 3 a 6 anni di vita del figlio oppure da 3 a 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato siano indennizzati, entro il limite massimo complessivo tra i due genitori di 6 mesi, nella misura del 30% della retribuzione media giornaliera, a prescindere dalle condizioni di reddito del genitore richiedente. anche tale estensione è limitata ai periodi di congedo fruiti dal 25 giugno 2015 al 31 dicembre 2015. i periodi di congedo parentale fruiti tra gli 8 anni e i 12 anni di vita del bambino, oppure tra gli 8 anni e i 12 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato, non sono in ogni caso indennizzabili. L’inps, con messaggio n.5626 ha informato che le domande per fruire del congedo parentale, anche prolungato in caso di figli con disabilità, per periodi fruiti tra gli 8 e i 12 anni devono essere presentate con modalità esclusivamente telematiche. Sul sito inps (www.inps.it), nell’apposita sezione, sono pertanto disponibili le procedure per la presentazione telematica delle domande di congedo parentale riferite ai periodi tra gli 8 e i 12 anni di vita del bambino (oppure tra gli 8 e i 12 anni dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato).

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daTORi di LaVORO |ATTUALITÀ

NeLLe IPOtesI

IN CuI La LavOratrICe MADRE NON FRUISCA SPONTANEAMENTE DEI PERMESSI PER ALLATTAMENTO

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seguito di un’istanza avanzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il ministero del lavoro e delle politiche sociali, con risposta ad interpello n.23/2015, ha chiarito la questione della sanzionabilità del datore di lavoro nelle ipotesi in cui la lavoratrice madre non intenda usufruire, spontaneamente e per proprie esigenze, dei “permessi per allattamento” già richiesti al medesimo. Come noto, l’articolo 39 del d.Lgs. n. 151/2001, recante il “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, prescrive che il datore di lavoro debba consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo di un’ora ciascuno, anche cumulabili durante la giornata; il riposo è uno solo quando l’orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore. ancora, i periodi citati vengono considerati ore lavorative agli effetti sia della durata che della retribuzione e comportano il diritto della lavoratrice madre di uscire dall’azienda. Orbene, alla luce di tale dettato normativo, si evince che il diritto di fruire dei riposi in questione ha natura di diritto potestativo, inteso quest’ultimo quale situazione giuridica soggettiva consistente nell’attribuzione di un potere alla lavoratrice madre, cui corrisponde dal lato del datore una posizione giuridica passiva di soggezione e non di obbligo. il datore, infatti, deve consentire alla madre la fruizione dei permessi qualora la stessa presenti esplicita richiesta. nello specifico, a differenza di quanto avviene nell’ipotesi di astensione obbligatoria

PRELIEVI ACCONTO 2015

DERIVANTE DaL mODeLLO 730/2015

Si comunica che in base alle risultanze della dichiarazione 730/2015 verrà prelevato, con la retribuzione corrisposta ai lavoratori per il mese di novembre, l’importo dell’unica o della seconda rata di acconto per l’Irpef e per la cedolare secca. Se tale retribuzione fosse insufficiente, l’importo residuo sarà trattenuto dalla retribuzione corrisposta nel mese di dicembre, con la maggiorazione dell’interesse nella misura dello 0,40%. Se entro la fine dell’anno non sarà stato possibile trattenere l’intera somma per insufficienza delle retribuzioni corrisposte, i nostri uffici provvederanno a comunicare all’azienda gli importi ancora dovuti. La parte residua, maggiorata dell’interesse dello 0,40% mensile, considerando anche il mese di gennaio, dovrà essere poi versata direttamente e personalmente da ogni singolo lavoratore nello stesso mese di gennaio, con le modalità previste per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche. Ricordiamo pertanto alle aziende, qualora si dovesse verificare il caso, di farsi firmare copia della certificazione per ricevuta.

DIMISSIONI VOLONTARIE e rIsOLuzIONe CONseNsuaLe

DOPO IL D.LGS. N.151/15

SANZIONABILITÀ DEL DATORE DI LAVORO

per maternità, la lavoratrice madre può scegliere se esercitare o meno il proprio diritto, fruendo dei riposi. Laddove decida di esercitarlo e il datore di lavoro non le consenta il godimento dei periodi di riposo, allora troverà applicazione la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’articolo 46 del Testo Unico in caso di inosservanza, tra l’altro, della disposizione contenuta nell’articolo 39. Chiaramente, resta ferma la possibilità, da parte degli organi di vigilanza, di effettuare eventuali verifiche in ordine alla spontaneità della rinuncia della lavoratrice circa il godimento dei permessi in questione. al riguardo, perciò, appare opportuno che la suddetta rinuncia sia giustificata da ragioni che rispondano in modo inequivocabile ad un interesse della lavoratrice, come ad esempio, per la frequenza di un corso di formazione o l’impossibilità di rientrare in casa in ragione di uno sciopero dei mezzi pubblici.

art.26 del decreto Semplificazioni (d.Lgs 151/2015) ha riformato la modalità di effettuazione delle dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. al di fuori delle ipotesi delle dimissioni sospensivamente condizionate alla convalida presso la dTL, le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro saranno da effettuarsi, a pena di inefficacia, esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal ministero del Lavoro attraverso il sito www.lavoro.gov.it e trasmessi al datore di lavoro e alla dTL competente con le modalità individuate con apposito decreto che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del d.Lgs.n.151/15 (pubblicato in GU il 23/9/2015 ed in vigore dal 24/09/2015) e che dovrà stabilire contenuti, modalità di trasmissione e standard tecnici utili a definire la data certa di trasmissione. Dal 60° giorno successivo all’entrata in vigore del suddetto decreto si applicheranno le nuove disposizioni. entro 7 giorni dalla trasmissione del modulo, il lavoratore potrà revocare le dimissioni e la risoluzione consensuale con le stesse modalità. La trasmissione dei moduli potrà avvenire anche tramite patronati, OO.SS., enti bilaterali e commissioni di certificazione. Le disposizioni non si applicano al lavoro domestico e nel caso di dimissioni o risoluzione consensuale intervenute in sede protetta (art.2113, co.4, cod.civ.) o avanti le commissioni di certificazione (art.76, d.Lgs. n.276/03). Salvo che il fatto costituisca reato, il datore di lavoro che alteri i moduli è punito con la sanzione amministrativa da €5.000,00 a €30.000,00; accertamento e irrogazione della sanzione sono di competenza delle dTL e si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni della L. n.689/81.

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PIANI COMUNALI

>DELIBERA

ATTUALITÀ| aLLaRme nUTRie

indiCaziOni TeCniChe PeR iL COnTenimenTO

Coldiretti: sulle nutrie in arrivo i primi accordi Comuni-Provincia La situazione che è venuta a crearsi è insostenibile, con danni alle coltivazioni, all’ambiente e alle arginature.

Bene l’operato da parte dei primi Comuni che stanno deliberando a favore dei Piani Comunali di Controllo per il contenimento delle nutrie siglati con la Provincia - dichiara Simone moroni direttore Coldiretti alessandria - così da limitare i pesanti danni provocati da questi animali, veri e propri flagelli dei nostri territori. Finalmente si è giunti ad una svolta. Sebbene il problema sia di più ampia portata, la gestione delle azioni di contenimento è attualmente demandata ai singoli Comuni che devono proseguire in tale direzione ed approvare al più presto i piani di controllo.

descrizione della specie e del suo impatto sulle attività antropiche

• la nutria è un roditore di media taglia tipico di ambienti acquatici originario del sud america ed importato in italia nel 1929 a scopo di allevamento commerciale per la produzione di pellicce condotto in strutture di stabulazione spesso inadeguate che hanno facilitato ripetute immissioni nell’ambiente, più o meno accidentali, avvenute nel corso degli ultimi decenni che nel tempo hanno determinato la naturalizzazione della specie sull’intero territorio italiano;

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• l’incremento annuo della specie è molto consistente a causa dell’elevato tasso riproduttivo (13,96 piccoli per femmina), delle nascite distribuite nell’intero corso dell’anno con picchi stagionali compresi tra maggio e novembre, degli aspetti favorevoli del nostro clima caldo umido e della buona disponibilità alimentare; • la mortalità naturale provocata quasi unicamente da inverni freddi caratterizzati da tem-

perature al di sotto degli 0 gradi per periodi di tempo prolungati; • la nutria possiede un’elevata capacità dispersiva e la presenza di un fitto reticolo idrografico che caratterizza la regione Piemonte facilita l’incontrollata diffusione e aumento della consistenza della specie; • lo scavo di gallerie utilizzabili come siti di riproduzione della nutria, così come per altre specie quali volpi, tassi ed istrici, ha provocato


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aLLaRme nUTRie |ATTUALITÀ

la progressiva erosione di molte arginature pensili con rilevanti conseguenti rischi idraulici potenzialmente in grado, fra l’altro, di mettere in serio pericolo l’incolumità di cose e persone; • l’elevata presenza di questa specie alloctona ha un carattere invasivo e rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità delle biocenosi locali e può pregiudicare lo stato di conservazione di specie faunistiche autoctone o di intere comunità biotiche, tant’è che l’iUCn (international Union for Conservation of nature) l’ha inserita tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala globale; • essendo un roditore essenzialmente erbivoro la nutria si rende responsabile di elevati danni alle coltivazioni agricole; • la capillare diffusione raggiunta dalla popolazione di nutria sul territorio regionale rende assai improbabile l’eradicazione della specie, l’obiettivo che la Pubblica amministrazione deve porsi, per far fronte ai danni ambientali, idraulici, agricoli, prodotti da questa specie, viene individuato necessariamente nel controllo numerico quanto più consistente possibile.

piani di controllo

come sono predisposti •i piani di controllo sono predisposti dai Comuni interessati nel territorio soggetto alla gestione programmata della caccia. negli istituti di protezione o nelle aree di Rete natura 2000, ricadenti in tale territorio, i piani sono predisposti dai soggetti gestori ovvero concordati con i medesimi. i piani di controllo vengono redatti per le seguenti finalità: - diminuire l’impatto sulle arginature e le opere di contenimento e canalizzazione idrica; - diminuire i danni all’agricoltura; - ridurre l’impatto sulle fitocenosi e sugli uccelli nidificanti; i mezzi e le modalità di cattura sono i seguenti: - cattura con gabbie-trappola e successiva soppressione eutanasica mediante l’immissione dell’animale in contenitori ermetici per essere

esposto a biossido di carbonio ad alta concentrazione: tutto l’anno. andranno impiegate gabbie-trappola di adeguate dimensioni per la cattura in vivo di nutrie, dotate di apertura singola o doppia (ai due estremi) eventualmente dotate di meccanismo di scatto collegato con esca alimentare (mela, granturco); - con arma da fuoco: dall’apertura generale della caccia al termine della stagione. nei mesi invernali principalmente in occasione di prolungate gelate; - cattura con gabbie-trappola e successiva soppressione con arma da fuoco nel periodo consentito.

e’ vietato l’uso di veleni e rodenticidi

• i comuni interessati, al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche sanitarie (zoonosi) riconducibili alla specie nutria, possono avvalersi della collaborazione dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’aosta per l’esame dei capi abbattuti nelle azioni di contenimento dagli stessi realizzate. Il veloce tasso riproduttivo delle nutrie e la sospensione dei prelievi durata circa un anno hanno creato una situazione insostenibile con danni alle coltivazioni, all’ambiente e alle arginature. Auspichiamo dunque, in un celere riscontro da parte di tutti gli altri Comuni interessati.

monitoraggio

RIASSUMENDO

•La soppressione degli animali catturati deve avvenire nel più breve tempo possibile dal momento della cattura e le trappole devono essere controllate almeno una volta al giorno. i soggetti autorizzati al controllo della specie sono: - con gabbie-trappola e soppressione eutanasica in appositi contenitori ad alta concentrazione di biossido di carbonio: può essere effettuata su tutto il territorio comunale, durante l’intero anno da parte di personale designato dai comuni ed individuato tra cacciatori coadiutori, personale della Protezione civile, personale degli enti delegati alla tutela delle acque (consorzi di bonifica, servizi tecnici di bacino, ecc.), agricoltori; - con arma da fuoco: da parte di cacciatori coadiutori individuati ed autorizzati dai Comuni o di personale di vigilanza della Provincia.

• non sono inoltre più attuabili gli specifici piani di controllo previsti all’art.19 della legge 157/92 a norma del quale le Province hanno, sino alla data di entrata in vigore della modifica alla legge 157/92, gestito il problema nutrie con una regolare azione di contenimento della specie; • detti piani di controllo, a norma della sopraccitata legge nazionale, sono stati attuati dalle guardie venatorie dipendenti delle amministrazioni provinciali, che hanno potuto avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi interessati dai piani medesimi purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio, dalle guardie forestali e dalle guardie comunali munite di licenza per l’esercizio venatorio nonché di operatori abilitati dalle Province stesse.

smaltimento delle carcasse dei capi abbattuti

• Lo smaltimento delle carcasse degli esemplari di nutria, abbattuti nelle operazioni di contenimento della specie, dovrà avvenire nel rispetto delle vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali;

Considerato che

La competenza sulla gestione delle nutrie prima spettante alle Province, risulta trasferita ai Comuni i quali, in forma singola o consortile, devono: • adottare adeguati piani di controllo per il contenimento delle nutrie avvalendosi dell’esperienza maturata dalla Provincia attraverso la condivisione della dotazione strumentale, del personale qualificato e dei volontari abilitati.

n°9 • ottobre 2015| AGRICOLTURA A.

29


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ATTUALITÀ|Una nUOVa de.CO - La PiemOnTeSe da mC dOnaLd’S

LA PIEMONTESE PROTAGONISTA NEI RISTORANTI

LA ZUCCA

“Marlëta” di Sale è una nuova

De.Co! iconoscimento della de.Co. da parte del Comune di Sale alla zucca martlëta prodotta dalla famiglia garbelli, proprietaria dell’azienda agricola “Cascina Scannata” da molte generazioni, a partire dal 1800 circa quando il capostipite originario di Bergamo si trasferì dalla sua città natale a Tortona e successivamente a Sale. L’azienda, attualmente, dopo la quasi completa scomparsa della bieticoltura ha cominciato ad occuparsi della produzione di altre colture come il pomodoro da industria, i cereali e gli ortaggi: in particolare la zucca denominata “martlëta di Sale” che quest’anno ha ottenuto la de.Co. Si tratta di una zucca di piccole dimensioni, dalla polpa compatta e saporita di colore giallo intenso tendente all'arancio molto più gustosa delle altre zucche in commercio. da tale compattezza della polpa deriva il nome martlëta, ovvero la piccola incudine. La durezza al taglio insieme alla scarsa produttività sono forse le caratteristiche che ne hanno precluso la coltivazione a livello intensivo. È ideale per la preparazione di risotti, creme e per il ripieno di paste fresche. La martlëta viene apprezzata anche per le sue piccole dimensioni, adatta all’uso famigliare. molti clienti si rivolgono direttamente in azienda ad acquistarla poiché difficile da trovare nella grande distribuzione. La nuova de.Co è stata presentata ufficialmente domenica 20 settembre a Sale.

r

30 AGRICOLTURA A. |n°9 • ottobre 2015

MCDONALD’S McItaly Piemontese per portare l’eccellenza del Made in Piemonte in tutta Italia a Razza Piemontese protagonista in oltre 500 ristoranti mcdonald’s italiani con l’hamburger dedicato McItaly, realizzato con la carne certificata dal Coalvi, il Consorzio che con Coldiretti ha promosso la richiesta del riconoscimento dell’igp per il Vitel-

L

lone Piemontese. Fino al 13 ottobre e poi dal 28 ottobre al 10 novembre 1 milione e 600 mila panini faranno conoscere lungo tutta la penisola la carne 100 per cento made in Piemonte, riconosciuta tra le più pregiate al mondo. Far apprezzare la Razza Piemontese attraverso una catena ristorativa internazionale come mcdonald’s, che si rivolge soprattutto alle famiglie ed ai giovani, rappresenta un grande successo per Coldiretti Piemonte. Tale accordo non è solo un’importante opportunità di business, ma valorizza il territorio ed il lavoro dei nostri agricoltori a difesa di questa razza autoctona e a salvaguardia dell’intero patrimonio Made in Italy. La Piemontese è la più importante razza da carne italiana e conta oltre 350 mila capi con 6 mila aziende impegnate nell’allevamento. Sono impiegati oltre 15 mila addetti per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 500 milioni di euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, raggiunge il miliardo e 30 milioni di euro. e’ una carne tenera, a basso contenuto di colesterolo, con pochi grassi e dalle ottime capacità nutrizionali.

Ortica, l’amica delle piante Si può preparare un macerato, straordinario concime, ottimo rimedio contro afidi e ragnetti rossi e ortiche sono da sempre viste con antipatia per il loro potere urticante e per la loro capacità infestante. ma da una pianta considerata “sgradevole” si possono trarre davvero numerosi benefici. non ci soffermiamo sulle qualità alimentari (depurative, ad esempio), ma per il nostro orto l'ortica può davvero essere un toccasana: è stato osservato che molte piante traggono benefici dalla consociazione con l’ortica. Ovviamente andrà tenuta sotto controllo, ma alberi da frutta e anche pomodori o peperoni traggono giovamento dalla sua presenza per il potere antiparassitario e per la sua capacità di regolare il contenuto di azoto e ferro nel terreno. Con la parte di piante di ortica che necessariamente dovremo sradicare dall’orto, possiamo preparare il macerato. Questo rappresenta un ottimo rimedio contro afidi e ragnetti rossi e per di più è anche uno straordinario concime. ecco come prepararlo. Si raccolgono le foglie di ortica e i fusti (usando i guanti, mi raccomando) e si infilano in un sacco di iuta (come quelli del caffè). Una volta riempito, il sacchetto si immerge in un contenitore non metallico pieno a tre quarti d’acqua e si blocca sul fondo

L

con un peso. Per un kg di ortica fresca ci vogliono circa 10 litri d'acqua. inizierà a produrre una schiuma. Possono generarsi dei cattivi odori che possono essere eliminati applicando una manciata di farina di roccia. Ogni tanto dovremo girare la soluzione. il processo di macerazione e decomposizione si accelera se il recipiente viene messo sotto al sole. Una volta che la schiuma non si produce più (circa un paio di settimane) si può travasare il liquido in contenitori a chiusura ermetica e utilizzarlo al momento del bisogno. il sacco di iuta pieno di ortica decomposta potrà essere svuotato e riutilizzato. il macerato dovrà essere diluito per l'utilizzo secondo la proporzione una parte di macerato per 10 di acqua (per ogni litro di acqua, 100 ml di macerato). Per quanto riguarda la quantità di utilizzo per la concimazione si può versare il contenuto di un bicchiere di preparato per ogni pianta. Con un nebulizzatore invece potremo spruzzare in modo omogeneo su tutta la pianta infestata il nostro macerato. in quest’ultimo caso si dovrà utilizzare un macerato giovane (circa 24 ore di macerazione e non due settimane). non vi resta che provare... ma attenzione alle mani!


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COnSigLieRe eCCLeSiaSTiCO |ORGANIZZAZIONE

a colloQUio con il consiglieRe ecclesiastico

QUando cadono le Foglie iamo vicini alla commemorazione e al ricordo dei nostri cari che non sono più tra noi. insieme ricordiamo anche i santi. mi sono chiesto tante volte perchè ricordiamo sia i santi che i defunti insieme? Perchè hanno in comune la stessa esperienza di vita fatta di luce e di tenebre, di prove superate e di sconfitte. Perchè tutti sono chiamati alla santità e a una vita piena che va oltre l’esperienza terrena. il loro ricordo è un richiamo per noi a scegliere da che parte stare. Ci chiedono di scegliere la comune origine e il comune destino. non siamo fatti per finire nel nulla e la terra non è la nostra abitazione definitiva. La fede in Cristo ci salva dalla depressione e segna

s

ogni nostra vicenda terrena. Come vivono i cristiani questo tempo di prova? Ce lo dice la lettera a diogneto*: “Per questo i cristiani a ragione si astengono dalla vanità, dall’impostura, dal formalismo e dalla vanteria. Vivono nella loro patria, ma come forestieri. Ogni patria straniera è patria loro e ogni patria è straniera. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. mettono in comune la mensa ma non il letto. dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo”. il segreto della vita eterna e di quella terrena è tutto qui. La nostra vita presente va realizzata e resa importante ogni giorno con le opere e la testimonianza. Ogni

giorno scriviamo una pagina di questa storia che la morte non cancella ma impreziosisce perchè la affida alla misericordia e all’amore del Padre. La morte seppellisce un corpo ma non la vita, non i sogni, non l'amore, non il futuro.Visitare il camposanto è rivisitare la propria vita. don ivo

* La lettera a Diogneto, è un breve opuscolo di grandissima importanza per il contenuto. Lo scritto fu redatto verso la metà del II secolo e fu incluso tra gli scritti di san Giustino. Si ignora chi ne sia l’autore e si ignora anche chi sia il destinatario Diogneto.

n°9 • ottobre 2015| AGRICOLTURA A.

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Si PRega di SCRiVeRe in STamPaTeLLO

ATTUALITÀ|meRCaTinO annUnCi

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32 AGRICOLTURA A. |n°9 • ottobre 2015

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[Scadenze a cura di daniela Colombini]

SCADENZA

15

IMPOSTA

IVA

NOVEMBRE

16 NOVEMBRE

IVA

16 NOVEMBRE

IVA

16 NOVEMBRE 16 NOVEMBRE

ADEMPIMENTI

SOGGETTI OBBLIGATI

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi di iVa.

liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di ottobre 2015

contribuenti iVa mensili.

liquidazione e versamento dell'iva a debito del terzo trimestre 2015

contribuenti iVa trimestrali.

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

INPS

Versamento terza rata 2015 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all'inPS.

invio telematico elenchi inTRaSTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di ottobre.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

Versamento del secondo o unico acconto per l'anno 2015

contribuenti che hanno presentato Unico 2015 e irap 2015.

RITENUTE

CONTRIBUTI

25

IVA

NOVEMBRE

INTRASTAT

30

IRPEF

NOVEMBRE

SCadenze FiSCaLi |ORGANIZZAZIONE

IRAP

n°9 • ottobre 2015| AGRICOLTURA A.

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ORGANIZZAZIONE|aTTUaLiTà-LUTTi

CONSUMI: PeR gLi iTaLiani La SVOLTa gReen VaLe Una SPeSa da 20 miLiaRdi di FaTTURaTO

Nel carrello sempre più prodotti bio, locali e a chilometri zero al biologico al chilometro zero fino alle denominazioni di origine è svolta green degli italiani con un spesa che supera complessivamente i 20 miliardi di fatturato nel 2015 per effetto di un deciso orientamento a fare scelte guidate oltre che dal prezzo, anche da attributi di salubrità e naturalità dei prodotti. Se gli acquisti di prodotti biologici confezionati fanno registrare un incremento record del 20 per cento degli acquisti nel primo semestre del 2015 con il 35% degli italiani che dichiara di acquistare cibi bio o naturali, sono quindici milioni le persone che - sottolinea la Coldiretti - mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, mentre ad acquistare regolarmente prodotti tipici legati sono ben 2 italiani su tre secondo l’indagine doxa per Coop. nonostante la crisi il 70% degli italiani si dichiara disposto a spendere qualcosa in più per i prodotti naturali, il 65% per quelli ogm free e il 62% per quelli bio secondo una analisi della Coldiretti su dati nielsen. Una predisposizione che - precisa la Coldiretti si traduce in scelte di ac-

D

quisto nel carrello dove ad esempio nel primo semestre del 2015 aumentano gli acquisti di uova bio ma calano quelli delle normali, cresce la pasta bio è si riduce quella classica e ci sono piu’ succhi di frutta bio e meno tradizionali per il nonostante le differenze nei prezzi di vendita possono essere anche sensibili. a sostenere i consumi è il fatto che - sottolinea la Coldiretti l’agricoltura italiana è diventata la più green d’europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine dop/igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la piu’ vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione europea. L’italia è l’unico Paese - sottolinea la Coldiretti - che puo’ vantare 273 prodotti a denominazione di origine

(dop/igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, oltre ventimila agriturismi ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%). ma l’italia è anche il Paese con le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi dell’Unione europea. Le aziende bio italiane sono il 17% di quelle europee, una percentuale che ci rende campioni continentali del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quelle europee). La rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna amica - conclude la Coldiretti - ha quasi diecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali.

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Lutti

✟ 01/10/1933 - 09/10/2015 ✟

La Dirigenza e la Struttura di Coldiretti Alessandria prendono parte al dolore di Mario Debernardis, collega dell’Ufficio Zona di Casale Monferrato, per la perdita del caro

Coldiretti Alessandria è vicina alla famiglia Iglina per la scomparsa del caro

PAPà

Socio di Bergamasco

✟ 26/05/1935 - 29/09/2015 ✟

La Dirigenza e la Struttura di Coldiretti Alessandria prendono parte al dolore di Marco Gemma, collega di Impresa Verde, per la perdita del caro suocero

ELIO ✟ 11/04/1924 - 09/10/2015 ✟

MARIO

Socio di Occimiano ✟ 16/10/1936 - 09/10/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Frascarolo, per la perdita del caro

Sentite condoglianze da parte di Coldiretti Alessandria alla famiglia Frascarolo, per la scomparsa del caro

ETTORE fRASCAROLO

SALvINO fRASCAROLO

Socio di San Salvatore Monferrato

Socio di San Salvatore Monferrato

34 AGRICOLTURA A. |n°9 • ottobre 2015


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