Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 63° numero 1 - 21/01/2016 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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agricoltura

|IN COPERTINA

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

>COLDIRETTI ALESSANDRIA GUARDA CON FIDUCIA AL FUTURO

rafforzare gli accordi di filiera e rivedere

l

le norme sull’etichettatura Al centro la persona: grande impegno sul fronte dell’agricoltura sociale dove l’obiettivo sarà quello di consolidare le varie progettualità sul territorio provinciale e regionale l 2015 si è chiuso tirando un sospiro EDITORIALE di sollievo, anzi quattro: l’accordo sul DIRETTORE PROVINCIALE prezzo del latte, la possibilità dal primo gennaio di trattenere l’iva incassata (10%), l’abolizione imu, l’abolizione irap e il mantenimento “Premio qualità”. Buone notizie che hanno portato ad un’altra notizia positiva, ossia il dimezzamento della percentuale di italiani che ritiene che il Paese sia ancora in una fase recessiva (passando dal 43% contro l’82% dell’anno precedente), mentre il 26% (rispetto all’8% dell’anno precedente) dei cittadini si aspetta un decisivo miglioramento entro il nuovo anno, anche per quanto riguarda il potere di acquisto. insomma, il numero dei pessimisti è dimezzato quindi, anno nuovo, speranze nuove! Per la prima volta dopo alcuni anni emerge una crescente fiducia e gli effetti sulla spesa si sono visti subito: i consumatori nel nuovo anno non paiono disposti a ridurre le spese per la salute, i beni primari e l’educazione mentre sono disponibili a ridurre le spese se necessario soprattutto per gli acquisti non ripetuti, come l’arredamento, il fai-da-te e le decorazioni (l’86%), i prodotti di abbigliamento e accessori (83%) e i divertimenti (82%). Si tratta di una tendenza confermata dal bilancio delle feste di fine anno con quasi un italiano su tre (31%) che ha ridotto effettivamente le spese per divertimenti mentre all’opposto è aumentato il budget destinato a cibo e bevande. La spesa delle famiglie italiane in alimenti e bibite ha invertito la rotta nel 2015 ed è tornata ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva con una stima dello 0,3% di crescita cumulata nei dodici mesi. Un andamento destinato a consolidarsi nel 2016. La spesa alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie, dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi. Se a tutto questo ci aggiungiamo che a guidare la classifica di questo natale all’estero è stato lo spumante italiano con ben 190 milioni le bottiglie stappate... possiamo iniziare davvero a credere che il 2016, potrà essere anno bisesto ma non “funesto”. L’annata 2015 è stata caratterizzata dalla crisi del settore lattiero caseario che, a fine marzo, ha visto anche la cessazione del regime delle quote latte: ora vi è la necessità di portare avanti i progetti di filiera avviati ed, in particolare, lavorare anche per la filiera mangimistica al fine di assicurare un prodotto di alta qualità, no Ogm ed a prezzi sostenibili per i nostri allevatori. Una filiera nella quale potrà essere protagonista il sistema dei consorzi agrari. grande impegno sul fronte dell’agricoltura sociale dove l’obiettivo sarà quello di consolidare le varie progettualità, utili ad intravedere nuove traiettorie di futuro per i giovani e di potenziare ulteriormente i centri servizi alla persona quale momento di collegamento con i cittadini in un’ottica di servizio, complementare e in alcuni casi sostitutivo delle carenze del pubblico. e per il futuro? Credo sia superfluo aggiungere che, come sempre, la nostra attenzione è proiettata verso di Voi, cari soci, verso nuovi investimenti, tesi a dare alle imprese quelle risposte che Vi aspettate. Un anno che si apre con alcuni importanti appuntamenti che sono basilari per il nostro futuro, in primis far funzionare nel modo corretto il nuovo Programma di Sviluppo Rurale attraverso efficaci criteri di selezione dei progetti. Un 2016 che deve essere il punto di partenza per dare nuova redditività alle imprese. Per amore dell’italia.

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simone moroni Direttore

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PeriodiCo ediTo dA impresa Verde Alessandria d i r e T T o r e A m m i n i s T r AT i V o simone moroni direTTore resPonsAbiLe ilaria Lombardi g r A f i C A , i m PA g i n A Z i o n e Christian boero H A n n o C o L L A b o r AT o A q U e s T o n U m e r o Alessandro Albertelli, Luisa bo, daniela Colombini, renato e marco delmastro, fabio fracchia, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza. foTogrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

n°1 - Gennaio 2016

“ Coldiretti con il nuovo PSR vogliamo mettere in campo grandi risultati ” Chiuso in redazione il 21 Gennaio 2016

redAZione ed AmminisTrAZione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

regisTrAZione TribUnALe di Alessandria n.69 del 21.1.1953

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n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|Le OPPORTUniTà in aRRiVO COn La manOVRa DeL gOVeRnO

approvata di

la

un miliardo per l'agricoltura na manovra che garantisce quasi un miliardo di risorse aggiuntive all’agricoltura con il rispetto degli impegni assunti per il taglio delle tasse a chi vive di agricoltura che viene esentato dal pagamento dell’imu e dell’irap, come avevano annunciato il Presidente del Consiglio matteo Renzi e il ministro dell’agricoltura maurizio martina all’incontro con i trentamila della Coldiretti il 15 settembre nella giornata dell'agricoltura italiana all’expo”. e’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo in riferimento agli effetti dell’approvazione della legge di stabilità 2016 nel sottolineare che “con il provvedimento l’agricoltura torna ad essere centrale nella manovra del governo”. Dall’azzeramento dell’irap alla cancellazione dell’imu per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali sia nei terreni in pianura che nelle aree montane, dove è stata tolta a tutti, ma anche l’aumento della compensazione iva sulle carni bovine e suine (passando rispettivamente a 7,7% e all’8%) che vale 20 milioni di euro e l’incremento delle percentuali di compensazione iva per i prodotti lattiero caseari all’8,80 al 10% nonché i fondi stanziati per il piano olivicolo e quelli per il finanziamento delle assicurazioni contro le calamitá con un budget di 140 milioni in due anni. La riduzione degli oneri fiscali consente alle imprese agricole professionali - ha continuato moncalvo - di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare Made in Italy. Per la prima volta dopo anni di sacrifici per l’agricoltura (dalle modifiche alle disposizioni Imu alla forte diminuzione delle assegnazioni di gasolio agevolato) vengono assegnate risorse finanziarie e soprattutto ridotto il carico impositivo sul settore con un riconoscimento concreto - conclude moncalvo del ruolo dell’agricoltura e del cibo Made in Italy per il futuro del Paese.

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AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016

>PER APPROFONDIRE:

finanziaria interviene prevalentemente con disposizioni di carattere fiscale

primo luogo vengono esentati dal paI ngamento dell’imU:

• i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, come individuati ex lege; • i terreni agricoli e posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione; • i terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori indipendentemente, dunque, dal possesso e dalla conduzione da parte di specifici soggetti;

• i terreni agricoli con specifica destinazione, ossia con immutabile destinazione agro silvo -pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, dunque indipendentemente in tal caso da ubicazione e possesso. Tutti gli atti ed i provvedimenti emanati in esecuzione di piani di ricomposizione e di riordino fondiario promossi dagli enti territoriali (regioni, province, comuni e comunità montane) vengono esentati dall’imposta di registro, dall’imposta di bollo e dalle imposte ipocatastali. Si introduce l’esenzione dall’irap per i soggetti che operano nel settore agricolo, per le cooperative di piccolapesca ed i loro consorzi, e per le cooperative, i loro consorzi che forniscono in via principale, anche nell’interesse di terzi, servizi nel settore selvicolturale. Ulteriori modifiche alla disciplina fiscale applicabile al settore agricolo riguardano: • l’innalzamento dell’aliquota dell’imposta di registro su transazioni di terreni agricoli dal 12 al 15%; • la rideterminazione delle percentuali di compensazione iVa per: • le cessioni di latte fresco, dall’8,8% al 10%; • le cessioni di animali vivi della specie bovina, in misura non superiore al 7,70%, e la specie suina, in misura non superiore all’8% (introdotto durante l’esame in Commissione). • l’incremento dal 7 al 30% del coefficiente di rivalutazione dei redditi agrari e dominicali; • la presunzione che le produzioni agro energetiche sono produttive di reddito agrariose contenute entro limiti predefiniti, mentre in caso contrario si utilizza il coefficiente di redditività del 25% dell’ammontare dei corrispettivi iVa.


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Le OPPORTUniTà in aRRiVO COn La manOVRa DeL gOVeRnO|ATTUALITÀ Si prevede poi l’incorporazione di diritto della società istituto per lo Sviluppo agroalimentare S.p.a. (iSa) e della società gestione Fondi per l’agroalimentare s.r.l. (SFga) nell’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ismea), a tal fine vengono dettate disposizioni sul trasferimento del personale in servizio presso iSa e SgFa e sulla nomina del commissario straordinario, il quale dovrà, tra l’altro, predisporre un piano per il rilancio delle attività del nuovo istituto. ismea vede ridurre la dotazione per il 2016 di 45 milioni di euro. Si istituisce, presso l’inail, un fondo per macchine e trattori agricoli o forestali dotate di abbattimento del potenziale inquinante, anche acustico, provvedendo al relativo finanziamento. Viene istituito un Fondo presso agea per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera. Viene integrata la dotazione finanziaria del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione affinché una quota non superiore a 18 milioni di euro venga destinata al riconoscimento della cassa integrazione guadagni in deroga per il settore della pesca. e’ stato previsto un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abbruzzo) dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. Per le imprese agricole attive nella produzione primaria, della pesca e dell’acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, ove acquistino beni strumentali nuovi, le agevolazioni in esame sono concesse nei limiti e alle condizioni previste dalla normativa europea in tema di aiuti di Stato del relativo settore. e’ stato poi prorogato fino al 31 dicembre 2015 il programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015, prevedendo per il 2016 un rifinanziamento di 3 milioni di euro. e’ stata, poi, prevista l’adozione di un piano di ricerca straordinario per lo sviluppo di un sistema informatico integrato di trasferimento tecnologico, analisi e monitoraggio delle produzioni agricole attraverso strumenti di sensoristica, diagnostica, meccanica di precisione, biotecnologie e bioinformatica da parte del CRea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. a tal fine è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per 2016, di 8 milioni per ciascun anno del biennio 2017-2018. Sono, poi, stati, differiti termini per consentire l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole e della pesca che hanno subito danni a causa di eventi alluvionali e di infezioni di organismi nocivi ai vegetali.

e’ stato, poi, prevista l’estensione a favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura degli interventi di competenza di iSmea a garanzia dei finanziamenti bancari concessi alle imprese agricole utilizzando, a tal fine, le risorse europee del Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (FeamP). Sono state poi approvate alcune misure che estendono le agevolazioni per la piccola proprietà contadina: al coniuge o ai parenti in linea retta del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo; agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze, posti in essere a favore di proprietari di masi chiusi dagli stessi

abitualmente coltivati. e’ prevista la riduzione del fondo incentivi per l’assunzione dei giovani lavoratori agricoli di 8,3 milioni per il 2016, 7,9 milioni per il 2017 e 8 milioni per il 2018. e’ previsto un definanziamento di 23 milioni, per il 2016, per il Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, nonché un rifinanziamento di 100 milioni per il 2016 e di 40 milioni per il 2017 del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi. il Fondo è destinato tra l’altro ad interventi di ripristino delle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra cui quelle di bonifica.

>NEL DETTAGLIO:

RISPARMI DI SPESA PER IL SETTORE AGRICOLO PER L’ANNO 2016

imU

404, 8 milioni di euro

agroenergie 14 milioni di euro

irap

196,4 milioni di euro

totale percentUali di compensaZione iVa settore lattiero

647,6 milioni di euro

32,4 milioni di euro

STANZIAMENTI PER IL SETTORE AGRICOLO PER L'ANNO 2016 esonero contribUtiVo per nUoVe assUnZioni

incentiVi per sUbentro in agricoltUra

acqUisto macchine agricole

fondo di solidarietà

2,7 milioni di euro

45 milioni di euro agea

116 milioni di euro

10 milioni di euro

100 milioni di euro piano oliVicolo

14 milioni di euro

totale 287,7 milioni di euro n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|iDee e SUggeRimenTi Dai VeRTiCi PROVinCiaLi COLDiReTTi

INCONTRO SULLE TEMATICHE CHE HANNO CARATTERIZZATO IL 2015 E GLI OBIETTIVI FUTURI

La filiera agricola tutta italiana: unica strada per il futuro dell’economia L’intesa raggiunta con la Lactalis al Ministero dell’Agricoltura rappresenta un primo passo

on solo l’occasione per il tradizionale scambio di auguri ma soprattutto un confronto sulle tematiche che hanno caratterizzato il 2015 e la progettualità per il nuovo anno. Si può riassumere così l’ultimo Consiglio dell’anno di Coldiretti alessandria durante il quale è emersa in maniera evidente la volontà, tra i massimi esponenti dell’organizzazione sindacale e i consiglieri associati, di condividere idee, contenuti e progetti su problemi e criticità che interessano la provincia alessandrina dal punto di vista agricolo. “e’ stata l’occasione per un primo bilancio dell’anno che sta per chiudersi e iniziare a preannunciare quelli che saranno i prossimi impegni che vedranno protagonista Coldiretti nella crescita del Progetto per il Paese. - ha affermato il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - Con l’avvicinarsi delle festività natalizie è d’obbligo una pausa di riflessione. L’anno appena trascorso, anche se è stato dal punto di vista congiunturale non facile, possiamo però dire

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nella foto Alberto Pansecchi responsabile corilicolo Coldiretti alessandria, ha illutrato il progetto con la nOVi.

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che per quanto riguarda la progettualità è stato sicuramente molto intenso”. Dunque, si chiude un anno difficile per la nostra agricoltura: molti prezzi in caduta libera, alcuni costi di produzione alle stelle e ancora un basso, troppo basso potere contrattuale della parte agricola. L’intesa raggiunta con la Lactalis al ministero dell’agricoltura rappresenta un primo passo. Coldiretti si impegna a realizzare filiere che tendano a ridurre i costi di produzione delle nostre imprese e continuerà, inoltre, a portare avanti la battaglia di civiltà al fine di arrivare ad ottenere l’origine in etichetta per il latte uht, lo yogurt e per tutti gli altri prodotti lattiero caseari, a tutela delle produzioni del territorio e dei diritti dei consumatori. Un risultato sul prezzo che, unito alla possibilità dal primo gennaio di trattenere l’iva incassata, all’abolizione di imu e irap e al mantenimento del ‘premio qualitá, lascia intravedere un 2016 decisamente migliore del 2015. Di tutto questo si è parlato durante il Consiglio natalizio della Federazione, per ribadire

nella foto Fabio Fracchia responsabile cerealicolo Coldiretti alessandria, ha spiegato le ultime novità legate al PSR della Regione.

che la filiera agricola tutta italiana è l’unica strada possibile per il futuro dell’economia, un percorso che ha come punto di partenza e di arrivo gli interessi delle imprese e dei consumatori, che trovano il sostegno della politica e della società. “Obiettivi che perseguiremo insieme, attraverso la concertazione e la condivisione, - ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti alessandria Simone moroni - e che nei prossimi mesi ci vedranno ancora di più in prima linea nella difesa del Made in Italy, per promuovere i valori del territorio e per far tornare gli agricoltori “protagonisti del cibo”. Questo deve essere il nostro impegno e anche il miglior augurio che possiamo farci per il prossimo anno”. Durante la riunione è stato fatto il punto sul nuovo Psr e sulle novità legate la progetto di filiera cerealicola. il presidente Paravidino e il direttore moroni non hanno dubbi: “Sarà importante far funzionare nel modo corretto il PSR attraverso efficaci criteri di selezione dei progetti. il 2016 sarà all’insegna del

nella foto Simone Moroni Direttore Coldiretti alessandria, ha fatto il punto sui vantaggi in arrivo con la Legge di Stabilità in agricoltura.


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iDee e SUggeRimenTi Dai VeRTiCi PROVinCiaLi COLDiReTTi |ATTUALITÀ

nelle foto la sala multimediale al quarto piano nella sede provinciale Coldiretti alessandria nella quale si è svolta la runione di fine anno con i vertici della Federazione. il Presidente Provinciale Roberto Paravidino ha illustrato la progettualità messa in campo dall’Organizzazione e i progetti di filiera.

grande impegno della nostra struttura affinché il PSR possa davvero favorire lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende”. L’annata 2015 è stata caratterizzata dalla crisi del settore lattiero casea-

rio che, a fine marzo, ha visto anche la cessazione del regime delle quote latte: ora vi è la necessità di portare avanti i progetti di filiera avviati ed, in particolare, lavorare anche per la filiera mangimi-

stica al fine di assicurare un prodotto di alta qualità, no Ogm ed a prezzi sostenibili per i nostri allevatori. Una filiera nella quale potrà essere protagonista il sistema dei consorzi agrari.

IL SERVIZIO È GIÀ ATTIVO E GLI UFFICI ZONALI COLDIRETTI A DISPOSIZIONE

Registri vitivinicoli, cartacei fino al 30 giugno l 2016 si apre con alcune importanti novità riguardanti il settore vitivinicolo. infatti, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, maurizio martina, ha firmato il 30 dicembre 2015 il provvedimento con cui vengono prorogati i termini temporali per la tenuta dei registri in forma dematerializzata nel settore vitivinicolo. Per “dematerializzazione” si intende la trasmissione in modalità telematica di tutti i registri di cantina attualmente compilati in forma cartacea dai soggetti obbligati, con l’ovvia soppressione dei registri cartacei, come fin’ora conosciuti. L’obbligo è esteso a tutte le imprese che detengono un prodotto vitivinicolo, con esclusione delle aziende con produzione annua inferiore ai 50 ettolitri, che vendono direttamente in azienda il prodotto o con annessa attività agrituristica, le aziende sino a 1000 ettolitri di vino, che non acquistano uve e/o vini a condizione che non effettuano alcune delle operazioni previste

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dall’art.41 del reg. Ce 439/09 (imbottigliamento, arricchimento, acidificazione, ecc.). Tutte le operazioni ad oggi registrate su supporto cartaceo andranno inserite su un’apposita piattaforma informatica su portale Sian e le stesse registrazioni saranno immediatamente visibili sia all’organismo di controllo (Valoritalia) che all’iCQRF (Repressione Frodi). Dal 1° aprile 2016 , si potrà inserire, in forma volontaria sui registri telematici le operazioni, in parallelo alle registrazioni cartacee, mentre dal 30 giugno 2016, cesseranno di esistere i registri cartacei e i soggetti interessati dovranno registrare le operazioni esclusivamente in ambiente telematico. Un impegno a difesa dei vigneti Made in Italy che si affianca alle battaglia che, dall’etichettatura trasparente alla lotta ai falsi, Coldiretti continua a sostenere per la promozione e la tutela del settore agroalimentare tricolore. Per agevolare il percorso burocratico e per evitare di incappare in errori di compilazione, Col-

diretti alessandria mette a disposizione il “Servizio di Tenuta dei Registri informatizzati”: il servizio è già attivo e gli uffici zonali Coldiretti sono disponibili per ulteriori informazioni.

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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RIST SCADE N RUT TUR ZA BAN 29 FE AZION DO BBRA E IO 20 VIGNET I 16

ORGANIZZAZIONE|aTTUaLiTà SeTTORe ViTiViniCOLO [pagine a cura di Valerio Scarrone]

Aperto il

bando

DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI VIGNETI ORDINARI tipologia estirpaZione e reimpianto

reimpianto

reimpianto anticipato

on determina del 29 dicembre 2015 la Regione Piemonte ha deliberato l’apertura del bando 2015\2016 di ristrutturazione vigneti. La dotazione finanziaria risulta essere di 8.826.173,70 euro. Potranno accedervi sia le persone fisiche , che le società di persone e di capitale e le cooperative agricole che esercitano attività agricola, e siano in possesso della partita iva all’atto della presentazione della domanda e che conducano superfici vitate iscritte allo schedario o che detengono diritti di reimpianto e/o autorizzazioni. La superficie minima dell’intervento è di 0,5 ha, ridotta a 0,30 ha per le aziende che all’atto della presentazione della domanda posseggano almeno 1 ha di vigneto. Nel caso di vigneti con altitudine superiore a 500 metri s.l.m o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore al 30% la superficie minima è ridotta a 0,10 ha. Le azioni previste sono simili a quelle previste per le annate precedenti, sia come tipologia di intervento che come importi.

C

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AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016

contribUto €/ha

16.000 COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

14.700 11.100

COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

9.800 11.100

COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

9.800

soVrainnesto

4.500

trasformaZione delle forme alleVamento

4.100

modifiche delle strUttUre di sostegno

5.200

reimpianto a segUito di estirpaZione obbligatoria per flaVescenZa dorata

11.100

Contributo massimo forfetario ad ettaro per vigneti con altitudine media superiore ai 500 m o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore a 30% in base alle caratteristiche riportate nello schedario viticolo al livello particellare.


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aTTUaLiTà SeTTORe ViTiViniCOLO |ORGANIZZAZIONE

tipologia estirpaZione e reimpianto

reimpianto

reimpianto anticipato

contribUto €/ha

>PROGRAMMI:

19.400 COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

18.000 13.800

COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

12.400 13.800

COn ReCUPeRO PaLi inTeRmeDi CemenTO

12.400

soVrainnesto

5.500

trasformaZione delle forme alleVamento

4.100

modifiche delle strUttUre di sostegno

6.300

reimpianto a segUito di estirpaZione obbligatoria per flaVescenZa dorata

13.800

DEI VIGNETI ALLA DOCG GAVI on determina 18 dicembre 2015 è stata approvato il piano triennale 2016-2018 per le iscrizioni allo schedario vitivinicolo di superfici vitate idonee alla rivendicazione del vino Docg gavi, secondo il programma triennale presentato dal consorzio di tutela del gavi, che prevede che gli ettari iscrivibili siano rispettivamente 0 ettari per il 2016, 10 ettari per il 2017 e 10 ettari per il 2018. Successivamente verranno pubblicati i bandi annuali per la presentazione delle domande.

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>PROGRAMMI:

Fermi restando gli importi massimi per ettaro. il contributo massimo erogabile per ogni singola domanda è di 140.000 euro. Ugualmente agli anni precedenti, si potrà optare per il pagamento anticipato con presentazione di polizza fidejussoria che a collaudo. nel primo caso le opere dovranno essere concluse e rendicontate entro la seconda campagna successiva a quella della domanda (entro e non oltre il 31 luglio 2018). nel secondo caso i lavori dovranno essere terminati e rendicontati entro il 30 giugno2016.

DUE LE NOVITA’ IMPORTANTI PER QUESTO BANDO La prima riguarda l’introduzione dell’azione d, con la quale si potrà richiedere il contributo al reimpianto di quei vigneti che sono stati estirpati a seguito di ingiunzione obbligatoria di estirpo per flavescenza dorata. La seconda importante novità, dovuta alla necessità di effettuare un controllo in campo dei vigneti oggetto di intervento, gli estirpi potranno essere effettuati a partire dal 15 marzo 2016. La scadenza per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione vigneti è fissata per il 28 gennaio 2016. gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori informazioni e per la compilazione delle domande di contributo.

APERTURA BANDO OCM MISURA INVESTIMENTI 2015/2016 la misura finanzia: opere di natura edilizia, acquisto di attrezzature e impianti, acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi e piattaforme per punti vendita aziendali purchè non ubicati all’interno delle unità produttive di trasformazione e conservazione (cosiddetti punti vendita extra-aziendali), comprensivi di sale di degustazione: investimenti materiali per l’esposizione e la vendita dei prodotti vitivinicoli, compresa la degustazione; acquisto di recipienti e contenitori in legno per l’invecchiamento dei vini; acquisto di attrezzature per la produzione, trasformazione,

ISCRIZIONE

commercializzazione e conservazione del prodotto. si precisa che i punti vendita devo essere adibiti alla vendita di vino prodotto dai beneficiari. gli investimenti devono essere localizzati nel territorio della regione Piemonte e dei paesi esteri aderenti all’Ue. il contributo è pari al 40% della spesa effettuata ed ammissibile, la spesa minima ammissibile è di 20.000 euro e la spesa massima ammissibile è pari a 350.000 euro. il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 29 febbraio 2016 e le opere dovranno essere terminate entro il 4 luglio 2016.

iscrizione dei vigneti alle Dop Gavi,

PIEMONTE Moscato e Asti ono state approvate i piani triennale 2016-2018 per le iscrizioni allo schedario vitivinicolo di superfici vitate idonee alla rivendicazione dei vini Docg gavi e asti e alla Doc Piemonte moscato. Secondo i programmi triennale presentati dai rispettivi consorzi di tutela, si prevede che gli ettari iscrivibili siano rispettivamente:

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gaVi docg • 0 ettari per il 2016 • 10 ettari per il 2017 • 10 ettari per il 2018 asti • 0 ettari per il 2016 • 100 ettari per il 2017 • 100 ettari per il 2018 brachetto d’acqUi docg • 0 ettari per il 2016 • 0 ettari per il 2017 • 45 ettari per il 2018 piemonte moscato doc • 10 ettari per il 2016 • 20 ettari per il 2017 • 30 ettari per il 2018 piemonte brachetto doc • 0 ettari per il 2016 • 0 ettari per il 2017 • 30 ettari per il 2018 Successivamente verranno pubblicati i bandi annuali per la presentazione delle domande.

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ORGANIZZAZIONE|annaTa agRaRia

Annata agraria: nel 2015 bilancio positivo per i raccolti, meno sui prezzi

e l’andamento dei prezzi all’origine rimane poco soddisfacente per molti settori, a livello produttivo il 2015 fa segnare un bilancio complessivamente positivo, soprattutto nel confronto con l’anno precedente, caratterizzato da un generale crollo. Il bilancio dell’annata agraria tracciato da Coldiretti vede in aumento molti dei principali settori del Made in Italy a tavola, dal grano duro al vino, dall’olio al pomodoro da industria. Vediamo nel dettaglio. Il raccolto di grano duro dovrebbe attestarsi sui 4,38 milioni di tonnellate, per effetto della crescita di rese e superficie. Per il grano tenero si stimano, invece, 3 milioni di tonnellate, con una diminuzione significativa degli ettari coltivati (-49mila). Bene l’orzo, con 938mila tonnellate e un incremento delle superfici. Anche nel mais (secondo l'Istat) abbiamo una forte contrazione della superficie (circa 130 mila ettari in meno) rispetto all'annata precedente per una serie di motivi legati al prezzo di mercato e agli attacchi da specie fungine che spesso colpiscono la coltura in talune aree del territorio. La produzione dovrebbe aggirarsi sui 7,3 milioni di tonnellate. Nella soia invece permane sempre lo stato di incertezza nella stima delle superfici, pur se il raccolto viene dato in 1,1 milioni di tonnellate. Per il girasole si parla, invece, di circa 180mila tonnellate. Circa centomila le tonnellate di risone prodotto

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in più nella campagna attuale rispetto al 2014 ma, se la situazione è soddisfacente in termini di prezzi e collocamento delle produzioni, preoccupano le massicce importazioni dall’estero. Bilancio produttivo in positivo anche per il pomodoro da industria, con una crescita del 15% nel confronto con il raccolto dello scorso anno, salita oltre quota 5,3 milioni di tonnellate. Grazie al pericolo mosca scongiurato, “festeggia” anche l’olio. Dalla ponderazione delle stime delle diverse regioni si perviene quest’anno a una crescita attesa media del 46% rispetto alla campagna

2014-2015, per un valore assoluto che si attesterebbe a circa 299 mila tonnellate, secondo l’Unaprol. Il segno positivo è registrato in tutte le regioni olivicole italiane, con l’eccezione della Sardegna. Un passo avanti considerevole rispetto al crollo del 2014, anche se la produzione rimane sotto la media

storica. Storico risultato anche per il vino, con l’Italia che sorpassa la Francia e diventa il primo produttore mondiale di vini e spumanti grazie a un quantitativo di produzione stimato a 48,9 milioni di ettolitri, sulla base dei dati della Commissione Europea. Dalle vigne alle stalle, il 2015 verrà ricordato soprattutto per le battaglie sul latte promosse dalla Coldiretti, dal tentativo della Ue, su richiesta di una parte dell'industria, di rimuovere il divieto all'uso delle polveri per fare il formaggio fino alla guerra per garantire un prezzo più equo, culminata con l'accordo raggiunto a inizio dicembre. Un primo passo per garantire una più adeguata remunerazione dei produttori. Intanto la produzione nazionale di consegne è stata di 11.000.705 tonnellate, con uno sforamento delle quote latte proprio nell'ultimo anno di applicazione. Ma la situazione prezzi è diventata preoccupante anche per la carne suina, stretta tra calo delle quotazioni e concorrenza da parte dei prodotti di bassa qualità provenienti dall'estero.


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annaTa agRaRia |ORGANIZZAZIONE

ANNATA AGRARIA IN PIEMONTE

Questo è stato un 2015 all’insegna della vitivinicoltura Ecco com’è andata anche negli altri settori, dal frutticolo alla zootecnia annata 2015 sotto il profilo climatico è stata sicuramente favorevole, rispetto al 2014, in cui le condizioni climatiche avevano influenzato negativamente le produzioni piemontesi. La Produzione Lorda Vendibile (P.L.V.) risulta stabile, attestandosi a 0,6%, grazie soprattutto ad alcuni settori trainanti quali il vitivinicolo, il corilicolo e l’orticolo di pieno campo. il Pil agricolo del Piemonte rappresenta l’11% di quello nazionale. il prodotto interno lordo piemontese è pari al 2,5% del Pil regionale, raggiungendo con l’agroalimentare il 5,3%. Buone notizie sul lato dell’occupazione: l’agricoltura e l’alimentare hanno registrato un aumento di 2.297 unità rispetto al 2014, pari al +4,6%.

analisi dell’annata 2015 nel complesso l’analisi della stagione 2015 evidenzia una serie di indicatori positivi, soprattutto se si guarda al settore frutticolo dove emergono buone prospettive commerciali per le mele, i kiwi ed una produzione in ripresa per pere, susine e fragole. Rimane, invece, critico il mercato delle produzioni estive: in particolare per le pesche e le nettarine è stato ancora un anno da dimenticare. Continua il trend positivo per il settore corilicolo, per quello vitivinicolo è stata un’annata da ricordare e per la risicoltura si conferma una buona stagione anche se rimane la preoccupazione per le importazioni dai Paesi dell’est asiatico. a registrare un segno negativo è il settore latte, con una produzione lorda vendibile del -14% rispetto allo scorso anno, la cui crisi si è aggravata ulteriormente negli ultimi tre mesi. Lo scorso 26 novembre è stato raggiunto l’accordo economico con italatte per cui il prezzo del latte alla stalla è aumentato del 2,1%, anche se rimane ancora inferiore ai costi di produzione, stimati da ismea a 38/40 centesimi al litro. Per quanto riguarda la zootecnia da carne, si registra una ripresa per la razza bovina Piemontese per la quale nel corso del-

l’anno Coldiretti Piemonte ha lavorato al fine di ottenere il riconoscimento i.g.P. per il Vitellone Piemontese della Coscia, pratica che attualmente è in sede d’esame presso la Commissione europea. inoltre, dopo l’esperienza positiva del 2013, anche quest’anno è stato replicato l’accordo di filiera con Mc Donald’s per cui La Razza Piemontese è stata protagonista, per 15 giorni ad ottobre e a novembre, in oltre 500 ristoranti italiani della multinazionale con l’hamburger dedicato McItaly. a trainare l’annata agraria è stato il comparto vitivinicolo che, favorito dalle condizioni climatiche, ha registrato una performance da record con una produzione lorda vendibile di 159 milioni di euro pari al +29% rispetto allo scorso anno. Vendemmia dalla quantità stabile, con un +2,5% rispetto alla produzione 2014, e dall’ottima qualità su tutte le varietà. Ora l’attenzione si è spostata alla cantina dove avvengono i processi di vinificazione ed affinamento che potranno confermare l’ottimo raccolto. il settore vitivinicolo rappresenta anche una voce importante per l’export piemontese: il solo mercato statunitense ne assorbe il 35%. a gravare, però, ancora sull’economia agricola piemontese è l’embargo russo, prorogato fino a giugno 2016. ne ha risentito soprattutto il settore ortofrutticolo, ma anche quello pataticolo e zootecnico. il 60% dei 5 milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte è destinato all’estero, di cui il 40% proprio alla Russia. Oltre ai danni economici diretti, questa situazione sta producendo anche uno sconvolgimento degli equilibri di mercato. Le produzioni ortofrutticole, infatti, degli altri paesi europei, respinte dalla Russia, vengono riversate sul nostro mercato italiano,

facendo calare vertiginosamente i prezzi. a poco servono le contromisure prese dall’Unione europea. “a fine ottobre è stato compiuto un passo importante da parte della Commissione europea con l’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 che rappresenta una grande occasione per sostenere lo sforzo di rinnovamento del settore agricolo e per aumentare la competitività delle nostre aziende piemontesi. Si creano le opportunità per l’occupazione di almeno 2500 giovani fra gli aiuti destinati a sostenerne l’insediamento e quelli espressamente a loro dedicati per gli investimenti - ha affermato roberto paravidino presidente Coldiretti alessandria - Sono 110 i milioni di euro, infatti, destinati ai giovani di cui metà mirati all’insediamento ed il resto per gli investimenti materiali ed immateriali delle nuove start-up. entro la fine dell’anno dovremo assistere all’emanazione dei primi bandi”. “L’annata 2015 è stata caratterizzata dalla crisi del settore lattiero caseario che, a fine marzo, ha visto anche la cessazione del regime delle quote latte - ha ricordato simone moroni direttore Coldiretti alessandria - abbiamo la necessità di portare avanti i progetti di filiera avviati ed, in particolare, dovremo lavorare per la filiera mangimistica al fine di assicurare un prodotto di alta qualità, no Ogm ed a prezzi sostenibili per i nostri allevatori. Una filiera nella quale potrà essere protagonista il sistema dei consorzi agrari”. Per il 2016 appena iniziato? nessun dubbio, “sarà importante far funzionare nel modo corretto il PSR attraverso efficaci criteri di selezione dei progetti - ha aggiunto moroni - il 2016 sarà all’insegna del grande impegno della nostra struttura affinché il PSR possa davvero favorire lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende”. n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|inCOTRi zOnaLi

IN PRIMO PIANO

Le ULTime nOViTà LegaTe aL nUOVO PSR 2014-2020 Approfondimenti su normative e scadenze per tutelare e seguire le imprese: si parte dalla Zona di Casale Monferrato il 29 gennaio e opportunità legate al nuovo Programma di Sviluppo Rurale 20142020, le novità sulla Legge di Stabilità in agricoltura e l’abilitazione alla guida o al patentino per quanto riguarda l’autocertificazione e la formazione: saranno questi gli argomenti principali attraverso i quali si snoderanno gli incontri territoriali Coldiretti che prenderanno il via il prossimo 29 gennaio dalla zona di Casale monferrato. Saranno moltissimi gli imprenditori agricoli soci di Coldiretti che quest’anno la federazione provinciale ha deciso di incontrare, in occasione degli incontri zonali, per informarli circa le ultime novità in materia agricola, per ragionare delle problematiche in essere e condividere le strategie sindacali messe in campo dall’Organizzazione. “Quella degli incontri zonali programmati per le settimane di fine gennaio - inizio febbraio è una prassi consolidata da anni e molto apprezzata dai soci: sono momenti importanti - afferma il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - di aggiornamento e di confronto sui temi di stringente attualità e sulle iniziative che stiamo portando avanti per consentire alle nostre imprese di recuperare competitività e reddito”. Dunque, la Coldiretti si prepara ad incontrare la propria base, zona per zona, con appuntamenti mirati, organizzati per far conoscere in modo più approfondito e con caratterizzazione prettamente territoriale ciò che la federazione provinciale sta facendo per difendere il reddito delle imprese agricole e, soprattutto, far capire che si può e si deve avere fiducia nel futuro”. Riunioni che serviranno ad ascoltare la voce degli imprenditori, per capire quelle che sono le necessità imminenti e alleviare le preoccupazioni in un momento di crisi generale come quello attuale. incontri costruttivi per “vivere” il territorio e capire dove intervenire con più efficacia. Obiettivo: fare il

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punto sulle ultime novità in ambito agricolo con un coinvolgimento diretto sugli aggiornamenti tecnici. La priorità sarà informare sulle ultime novità tecniche, ricordando importanti scadenze, senza tralasciare riferimenti importanti alla Riforma della Politica agricola Comunitaria. il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina, Roberto Paravidino e Simone moroni, e i responsabili dei vari servizi dell’Organizzazione, incontreranno tutti gli associati per fare chiarezza su diversi argomenti e garantire un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla Coldiretti nel contesto nazionale in merito alle problematiche più urgenti da risolvere che vedono protagonista il settore primario. Partendo dalle ultime novità introdotte dalla recente Legge di Stabilità tante sono le tematiche da affrontare o da riprendere: “Sull’onda della straordinaria mobilitazione che ha visto Coldiretti impegnata nella “guerra del latte” continueremo la nostra battaglia per antonomasia, vale a dire la necessità dell’obbligo di origine in etichetta per tutti gli alimenti”, ha aggiunto Paravidino. Le varie relazioni saranno tenute dai responsabili di settore che saranno a disposizione dei soci per rispondere a domande e illustrare i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che possano pregiudicare eventuali richieste di finanziamento. “Per la Coldiretti, gli incontri zonali rappresentano un momento molto importante - hanno affermato Roberto Paravidino e Simone moroni - testimonianza di una “filiera tutta agricola e tutta italiana”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare la “nuova agricoltura”. Per gli agricoltori abbiamo organizzato questi percorsi informativi e formativi perché siano consapevoli dei maggiori oneri a carico delle aziende, ma anche

delle nuove opportunità che non mancano. Questi incontri, aperti a tutti gli imprenditori, sono il primo tassello di importanti momenti di assistenza e consulenza che verranno messi in campo nel 2016”.

GLI APPUNTAMENTI

DEGLI INCONTRI ZONALI 2016 casale monferrato Venerdì 29 gennaio - ore 9.30 sala parco del po Viale Lungo Po gramsci, 10 cerrina Venerdì 29 gennaio - ore 15.00 ristorante lanterna blu fr. gaminella - mombello m.to alessandria Lunedì 1° febbraio - ore 9.30 sede coldiretti provinciale Salone 4° Piano - Corso Crimea, 69 acqUi terme-oVada martedì 2 febbraio - ore 9.30 auditorium san guido Piazza Duomo tortona mercoledì 3 febbraio - ore 9.30 sala fondazione cr tortona via Puricelli, 11 castelnUoVo scriVia mercoledì 3 febbraio - ore 9.30 sala fondazione cr tortona via Puricelli, 11 noVi ligUre mercoledì 3 febbraio - ore 9.30 sala fondazione cr tortona via Puricelli, 11


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SeTTORe CORiLiCOLTURa |ATTUALITÀ

PROSEGUONO

GLI INCONTRI FORMATIVI dedicati alla Tonda Gentile Trilobata

PREMIO “Sempre più numerosi gli imprenditori che si stanno avvicinando alla corilicoltura” nche nel 2016 la corilicoltura avrà una parte da protagonista e saranno molte le strategie che verranno messe in campo da Coldiretti alessandria per dare ancora più risalto al nuovo ed emergente settore del mercato della frutta in guscio. La nocciola rappresenta da ormai diversi anni un fiore all’occhiello della produzione agricola e un esempio di come la filiera corta possa essere una delle opportunità di crescita e di valorizzazione del territorioattualmente, in monferrato, la coltivazione del nocciolo si sta imponendo come realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito nel breve medio e lungo periodo migliorando l’ambiente e il paesaggio, tutelando la qualità del prodotto e promuovendo nuovi accordi di filiera. negli ultimi due anni si è poi assistito ad un’accelerazione importante nella richiesta di questo prodotto e, ancora più evidente è stata la ricerca di partite di nocciole pregiate.

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GLI APPUNTAMENTI DegLi inCOnTRi TeCniCi

“Coldiretti e Novi: produrre insieme per una filiera in MOVIMENTO” •Giovedì 28 gennaio a partire dalle ore 9.30 Salone Multimediale Coldiretti Alessandria (4°piano) – corso Crimea, 69 - Alessandria •Giovedì 4 febbraio a partire dalle ore 9.30 Auditorium San Guido – piazza Duomo - Acqui Terme INTERVERRANNO il Presidente Provinciale Coldiretti Roberto Paravidino, i rispettivi presidenti di zona Carlo Pagella e Bruno Roffredo, il Responsabile acquisti e Qualità della nOVi Stefano grosso e il responsabile settore corilicolo della Coldiretti alessandrina alberto Pansecchi.

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ATTUALITÀ|nUOVO PSR RegiOne PiemOnTe

PROGRAMMA DI SVILUPPO

RURALE 2014-2020 Nuove opportunità per il settore agricolo il PSR della Regione Piemonte entra nel vivo:

dopo l’approvazione, il 28 ottobre scorso, da parte dell’Unione europea, e dopo l’insediamento del Comitato di Sorveglianza, aprono le prime misure. La prima attenzione della Regione è rivolta agli investimenti delle aziende agricole: per questo sono stati aperti i bandi sulla misura 4.1., Operazioni 4.1.1. e 4.1.2.“miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole”. entrambe le operazioni sono orientate al miglioramento della competitività delle aziende, ma mentre l’operazione 4.1.2. è riservata ai giovani, la 4.1.1. è aperta a tutti gli altri (purchè siano “agricoltori attivi”). Le operazioni in corso hanno una disponibilità finanziaria rispettivamente di 50 milioni di € per l’op. 4.1.1. e di 30 milioni di € per la 4.1.2. gli investimenti ammissibili, ai sensi delle 2 operazioni sono i seguenti: 1. investimenti di tipo fondiario e/o edilizio; 2. acquisto di macchine e/o attrezzature; 3. Realizzazione di impianti di coltivazioni legnose poliennali; 4. acquisto di terreni.

non sono, viceversa, ammissibili i seguenti interventi: interventi relativi ad abitazioni Contributi in natura, cioè i cosiddetti lavori in economia; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria adeguamento a norme obbligatorie nel caso di leasing, i costi del leasing (margine del concedente, costi di rifinanziamento interessi, spese generali ed oneri assicurativi...); Realizzazione di strutture per la vendita diretta dei prodotti agricoli (o di punti vendita comunque denominati) se posti al di fuori dell’azienda agricola. i ricoveri macchine e scorte: ammessi fino ad una spesa massima di 70.000 €, nell’ambito di un progetto più ampio che determini un rendimento globale dell’azienda.

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2. Acquisto macchine e/o attrezzature e/o di programmi informatici: anche qui è ammessa la possibilità di ricorrere al leasing. Possono essere ammessi all’aiuto sia impianti per la produzione che per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili. L’acquisto macchine potrà essere ammesso per una spesa massima di 70.000,00 € per azienda, nell’ambito di un progetto di sviluppo aziendale che complessivamente determini un miglioramento del rendimento globale della azienda richiedente. trattrici agricole: ammesse esclusivamente ai sensi della Operazione 4.1.2 (per una spesa massima di 40.000,00 € per azienda) e non ai sensi della Operazione 4.1.1 non sono invece ammissibili a finanziamento: acquisto di macchine e/o attrezzature usate; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; adeguamento a norme obbligatorie; nel caso di leasing, i costi del leasing (margine del concedente, costi di rifinanziamento interessi, spese generali ed oneri assicurativi...).

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1. Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali). L’acquisto o acquisizione mediante leasing di fabbricati rurali (che rappresenta una novità) è ammesso in via residuale qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni: L’ acquisto (o acquisizione) del fabbricato, rispetto ad altre soluzioni alternative, consenta di ridurre il consumo di suolo e abbia un costo inferiore; il fabbricato oggetto dell’acquisto (o acquisizione) subisca un intervento di sostanziale trasformazione, pari in valore ad almeno il 20% del costo dell’acquisto (o acquisizione); i fabbricati non siano già finanziati al precedente proprietario per la costruzione/ristrutturazione.

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[pagina a cura di Fabio Fracchia]

L’acquisto di veicoli stradali è ammissibile esclusivamente per gli autocarri specificamente attrezzati con celle frigorifere o come negozi ambulanti.

3. Realizzazione di impianti di coltivazioni legnose agrarie poliennali: in quest’ambito è possibile effettuare investimenti relativi alla coltivazione di piante da frutto o noccioleti (questi ultimi solo in zone collinari).

4. Acquisto di terreni L’acquisto di terreni è ammesso, ma con alcune limitazioni: ammesso soltanto l’acquisto di i sedimi d’opera e/o appezzamenti interclusi nei fondi aziendali, il cui acquisto permette di migliorare il grado di accorpamento dell’azienda, per importi non superiori al 10% della spesa richiesta complessiva della domanda. La misura interviene finanziariamente su una parte dell’investimento con un contributo in conto capitale: Operazione 4.1.1.: 40% del costo ammissibile (50% in montagna per prod. Primaria); Operazione 4.1.2.: 50% (tranne trasformazione e commercializzazione, per cui il limite è 40%); +10% se abbinata a mis. 6.1; +10% se montagna; i limiti minimi e massimi di spesa per domanda sono rispettivamente 25.000 e 250.000€: Le scadenze di presentazione delle domande sono il 15 marzo prossimo per l’Operazione 4.1.1. ed il 15 aprile per la 4.1.2. non c’è un criterio di priorità legato alla data di presentazione delle domande, tuttavia, vista la complessità è bene provvedere per tempo a pianificare gli interventi e le procedure. Qualora le risorse non fossero sufficienti a soddisfare tutte le richieste si andrà incontro ad una graduatoria, in cui le domande verranno ordinate ed ammesse fino alla concorrenza delle risorse disponibili: quelle che non possono essere finanziate decadono. Per accedere occorre raggiungere un punteggio minimo in graduatoria. i nostri uffici sono a disposizione per chiarimenti e per valutare insieme la possibilità di utilizzare tali fondi.


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agROaLimenTaRe iTaLianO |ATTUALITÀ

MADE IN ITALY: SCeLTa imPORTanTe PeR iL COnTeSTO eUROPeO

NASCE IL MINISTERO dell'Agroalimentare italiano

9 italiani su 10 promuovono la Pac, AGRICOLTURA DECISIVA PER IL FUTURO il 95% degli italiani ritiene l'agricoltura e le

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annuncio ufficiale è venuto dal Presidente del Consiglio, matteo Renzi in occasione della firma del protocollo d’intesa “Diamo credito all’agroalimentare italiano” tra il ministero delle Politiche agricole e Forestali e intesa San Paolo, dopo che il ministro martina aveva anticipato la novità in occasione dell’assemblea della Coldiretti prima di natale. Secondo quanto spiegato dal Premier, “con i decreti madia il ministero dell’agricoltura prenderà il nome di ministero dell’agroalimentare”,“un ministero centrale nello sviluppo e nell' identità del sistema Paese”.“L’agricoltura - ha aggiunto Renzi - è un settore strategico della nostra economia, dove emergono le qualità, le capacità, l’identità stessa del nostro Paese, del nostro territorio, anche nel mondo”. “Un passo necessario per valorizzare i primati dell’agroalimentare Made in Italy nella definizione delle misure che vanno dalla tutela della qualità e delle caratteristiche degli alimenti alle norme sull’etichettatura fino agli interventi per ottimizzare la penetrazione dei mercati esteri e raggiungere presto l’obiettivo dei 50 miliardi di export fissato dal presidente del Consiglio” ha commentato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’annuncio del premier.“Si tratta di una scelta importante per avere un interlocutore di governo forte e univoco nei confronti dell’Unione europea dalla quale dipendono oggi gran parte delle politiche nell’agroalimentare ma anche per rafforzare la filiera agroalimentare Made in Italy dal campo alla tavola” ha concluso moncalvo nel ricordare che “non è un caso che da tempo la Francia può contare su un unico ministero dell’agricoltura, dell’agroalimentare e delle foreste”. L’annuncio di Renzi conferma il trend che nel 2015, l’anno di expo, ha visto il fatturato dell’agroalimentare italiano raggiungere i 135 miliardi sotto la spinta del record storico delle esportazioni e della ripresa dei consumi interni. Si tratta del secondo comparto manifatturiero Made in Italy che svolge però un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.

“Con il Ministero dell’agroalimentare più forti in Ue”

Un passo necessario per valorizzare i primati

dell’agroalimentare Made in Italy nella definizione delle misure che vanno dalla tutela della qualità e delle caratteristiche degli alimenti alle norme sull’etichettatura fino agli interventi per ottimizzare la penetrazione dei mercati esteri e raggiungere presto l’obiettivo dei 50 miliardi di export fissato dal presidente del Consiglio. e’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’annuncio del presidente del Consiglio matteo Renzi sul fatto che “con i decreti madia il ministero dell'agricoltura prenderà il nome di ministero dell’agroalimentare”, “un ministero centrale nello sviluppo e nell’identità del sistema Paese. “Si tratta di una scelta importante per avere un interlocutore di governo forte e univoco nei confronti dell’Unione europea dalla quale dipendono oggi gran parte delle politiche nell’agroalimentare ma anche per rafforzare la filiera agroalimentare Made in Italy dal campo alla tavola” ha concluso moncalvo nel ricordare che “non è un caso che da tempo la Francia può contare su un unico ministero dell’agricoltura, dell’agroalimentare e delle foreste”.

aree rurali “molto importanti”' o comunque “abbastanza importanti per il nostro futuro”. il 69% dei cittadini del Belpaese considera inoltre gli aiuti della Pac “giusti” o comunque “troppo bassi”, mentre un 72% chiede che il sostegno finanziario agli agricoltori “aumenti” nei prossimi anni o almeno “rimanga lo stesso”. Sono alcuni dei risultati del nuovo sondaggio eurobarometro, realizzato dall'Ue interrogando lo scorso ottobre quasi 28mila persone nei 28 Stati membri. gli obiettivi di questa inchiesta speciale sono rivolti a comprendere la relazione tra gli europei e l’agricoltura dell’Unione, esplorando il livello di importanza riconosciuto al settore primario. L’analisi dimostra che i cittadini italiani ed europei promuovono a pieni voti la Pac e considerano il ruolo degli agricoltori sempre più importante nel futuro del Vecchio Continente. Basti pensare che ben il 90% degli italiani consultati, contro l'84% nel resto dell'Ue, concorda con le priorità “di incoraggiare i giovani a entrare nel settore agricolo, sviluppando la ricerca e l'innovazione”. ma anche con gli obiettivi (88% di italiani ed europei) “di rafforzare il ruolo dell'agricoltore nella catena alimentare, e investire nelle aree rurali per stimolare la crescita e nuovi posti di lavoro. La protezione dell'ambiente in agricoltura resta un elemento estremamente importante per gli italiani: il 90% degli intervistati dal sondaggio eurobarometro (87% nei 28 Stati membri) concordano con i sussidi che l'Ue offre agli agricoltori per attuare procedure agricole vantaggiose per il clima e l'ambiente. e il 36% degli italiani (contro il 30% degli europei) chiede addirittura che “la protezione dell'ambiente diventi una delle principali responsabilità degli agricoltori nella nostra società".

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FORMAZIONE| iniPa

[pagine a cura di Renato e marco Delmastro]

DATORI DI LAVORO CORSI OBBLIGATORI SULLA SICUREZZA

ome già comunicato sul numero scorso del giornale, alla Segreteria di inipa alessandria sono giunte tantissime richieste relative alla necessità, da parte di tanti datori di lavoro, di conseguire l’attestato di partecipazione a corsi di “formazione per datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi”, momento indispensabile per poter assicurare alla propria azienda una copertura formativa per la cui mancanza sono previste misure sanzionatorie di notevole consistenza. Purtroppo, al momento, non sono previsti bandi che possano andare a coprire l’impegno economico previsto per la realizzazione di tali corsi, per i quali inipa prevede quindi una quota di iscrizione, pari a 260 euro per partecipante, tale da poter andare a coprire le spese di organizzazione e di gestione. Ogni datore di lavoro che non abbia mai frequentato in passato analogo corso, sarà chiamato, pertanto, a seguire un percorso di 32 ore, suddiviso in quattro giornate: l’11, il 16, il 18 e il 23 febbraio, dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30, presso la Sala multimediale di Coldiretti, Corso Crimea 69, in alessandria. Ogni partecipante (ricordiamo: solo i datori di lavoro, non coadiuvanti o altre figure collaterali), al fine di poter conseguire l’attestato finale, dovrà seguire almeno il 90% delle ore previste di lezione e i corsi saranno comunque attivati esclusivamente al raggiungimento minimo di allievi. Lo svolgimento di tali corsi va visto come punto di partenza obbligatorio per avere un’azienda in regola, immune dalle citate sanzioni penali e amministrative e soprattutto sicura.

Revisioni delle macchine agricole, a che punto siamo? Siamo giunti nel 2016 e, come già ampiamente riferito, siamo entrati nell’anno in cui viene applicata la “Legge 221 del 17 dicembre 2012” che tratta appunto della revisione, prevista per la circolazione stradale di macchine agricole e operatrici.

C

Per dare la propria adesione o per ottenere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Zona di propria competenza; all’Ufficio provinciale Inipa Piemonte (0131-235891, interno 668); al numero di fax 0131-252144; all’indirizzo e-mail inipa.alessandria@coldiretti.it.

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L’ultimo “Decreto del ministero dei Trasporti” dello scorso 20 maggio, pubblicato in data 6 giugno 2015 in gazzetta Ufficiale, conferma la data di entrata in vigore nel 1° gennaio 2016 ma specifica, nel dettaglio, le date entro le quali le trattrici agricole saranno chiamate alla revisione tenendo in conto gli anni di prima immissione sul mercato delle stesse. Le date sono quindi: categorie di macchine agricole di cui all’art.1, comma 1, lettera a)

tempi

Trattori agricoli immatricolati entro il 31 dicembre 1973

Revisione entro il 31 dicembre 2017

Trattori agricoli immatricolati dal 1 gennaio 1974 al 31 dicembre 1990

Revisione entro il 31 dicembre 2018

Trattori agricoli immatricolati dal 1 gennaio 1991 al 31 dicembre 2010

Revisione entro il 31 dicembre 2020

Trattori agricoli immatricolati dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014

Revisione entro il 31 dicembre 2021

Trattori agricoli immatricolati dopo il 1 gennaio 2015

Revisione al 5° anno entro la fine del mese di prima immatricolazione

nel frattempo è stato creato un tavolo di lavoro coordinato da enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola), a cui sono chiamate a farne parte le associazioni di agricoltori, rivenditori e costruttori, con il compito di definire gli aspetti tecnici relativi alle revisioni. Questo aspetto è particolarmente importante perché sia da prima le trattrici, ma a seguire i rimorchi, le macchine trainate e le operatrici semoventi, sono dotate di molte applicazioni non originali e non eludibili, per cui sarà necessario poter fornire alle officine che effettueranno le revisioni tutte le informazioni idonee per poter esaminare e valutare le macchine. esempi riguardano: •identificazione del veicolo • frenatura • sterzatura • Visibilità •luci • impianto elettrico • assali • ruote • pneumatici • sospensioni • telaio • cabina • sedili • cinture di sicurezza • parti calde • accessibilità • effetti nocivi • primi equipaggiamenti, equipaggiamenti non originali installati su macchine usate e modifiche • altri ancora. il lavoro della commissione è in piena attività per cui, nei prossimi mesi, saranno trattati e decisi tutti gli aspetti legati alla verifica dei mezzi e sarà quindi pubblicato il relativo “Decreto attuativo” necessario per poter accedere alla fase applicativa della legge. Sarà poi necessario informare e formare le officine che intenderanno attivarsi mediante procedure da concordare con il ministero per cui seppure la date di scadenza del primo gruppo di trattrici è prevista per il 31 dicembre 2017 il lavoro da svolgere è ancora veramente tanto. Sarete quindi informati tempestivamente dalla vs. associazione appena saranno disponibili notizie certe in merito alle procedure prima esposte.


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SCOLiTiDe N.46|SCHEDA

Lo scolitide dei fruttiferi Scolytus rugulosus è un piccolo scolitide corticicolo che attacca svariate piante da frutto (ciliegio, pesco, susino, albicocco, mandorlo, pero, melo ecc.) e alcune essenze forestali. Infesta preferibilmente le piante in precarie condizioni vegetative per effetto della siccità estiva o per crisi pervenuta dopo il trapianto, infesta inoltre le piante danneggiate dalle gelate o da attacchi parassitari. Lo scolitide è diffuso in gran parte dell’Europa centrale e meridionale. Introdotto accidentalmente in America nel 1834 si è poi acclimatato e diffuso in tutti gli Stati Uniti, Argentina, Perù e Cile. In Italia è presente ovunque escluse le zone di montagna sopra i 1500 metri di altitudine.

ciclo biologico

• Lo scolitide sverna allo stato di larva

entro una piccola nicchia ricavata sotto la corteccia all’estremità della sua galleria.

• in primavera le larve si impupano per

poi dare gli adulti in maggio-giugno che sfarfallano aprendosi piccoli fori nella corteccia.

gli adulti prima di accoppiarsi scavano gallerie di maturazione all’ascella delle gemme delle piante in buone condizioni vegetative.

• Raggiunta la maturità sessuale

la femmina viene fecondata da un solo maschio e dopo aver forato lo spessore della corteccia scava una galleria di prolificazione sottocorticale lunga 15-40 mm che decorre parallela alle fibre legnose.

• all’interno di piccole nicchie ricavate nella

parete la femmina depone 20-40 uova dalle quali nascono le larve che scavano gallerie individuali che percorrono irregolarmente l’anello corticale e intaccano il cilindro legnoso.

• raggiunta la ma-

turità in 30-40 giorni si impupano per dare gli adulti dopo 10-15 giorni.

SCOLITIDE DEI FRUTTIFERI

[pagine a cura di alessandro albertelli]

• il periodo di sfarfallamento è meno

definito di quello precedente e avviene in agosto-settembre. Prende quindi avvio la seconda generazione dell’annata che si rivela particolarmente dannosa per le piante debilitate dalla siccità.

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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SCHEDA|N.46 SCOLiTiDe

identificaZione

adulto di colore bruno scuro, dimensione 2-3 mm di lunghezza. estremità delle elitre, delle tibie e dei tarsi rossastri. elitre provviste di fini setole dorate ed erette e con punteggiatura molto serrata, infossata entro leggeri solchi. Le larve sono di colore biancastro.

danni

1

1

2 3 4

lo scolitide colonizza preferibilmente i rami di piccolo e medio diametro, ma attacca anche le branche e perfino il tronco fino a un diametro di una decina di centimetri. Le sue covate si sviluppano nella zona corticale e intaccano anche l’alburno. nelle drupacee l’attacco dello scolitide è reso evidente dalla fuoriuscita di gomma dai fori compiuti dagli adulti in corrispondenza delle gemme o alla biforcazione dei rametti nonché dal disseccamento delle foglie. nella corteccia dei rami ormai morti sono visibili numerosi piccoli fori attraverso i quali è avvenuta la fuoriuscita degli adulti. nel tronco e nei rami deperiti compresi quelli sottili, le femmine scavano gallerie di prolificazione, mentre le larve formano irregolari gallerie individuali trasformando lo spessore corticale in un ammasso polverulento di rosura. i rami attaccati finiscono per disseccare, la pianta va incontro a un irreversibile deperimento che si conclude con la morte nel volgere di qualche anno.

• • • •

3

lotta la difesa dagli attacchi dello scolitide è alquanto difficoltosa e si basa essenzialmente su provvedimenti atti a limitare le condizioni che possono favorire le sue infestazioni tramite provvedimenti di tipo agronomico e colturale.

• nella costituzione di nuovi impianti occorre

considerare la vocazionalità ambientale, inoltre bisogna mantenere le piante in ottimo stato vegetativo in modo da impedire l’insediamento dello scolitide.

• e’ da evitare la messa a dimora dei

fruttiferi in primavera poiché le piante sono maggiormente suscettibili allo stress da trapianto e sono pertanto più soggette agli attacchi dello scolitide.

Sono da preferire piante non eccessivamente sviluppate e con apparato radicale il più possibilmente integro, mentre sono da scartare quelle con radici fortemente mutilate.

le piante “invase” dagli scolitidi vanno estirpate e bruciate al fine di sopprimere pericolosi focolai d’infestazione. La legna ottenute dall’espianto di vecchi fruttiferi va allontanata o bruciata e non accatastata in prossimità degli altri fruttiferi poiché rappresenta una pericolosa fonte d’infestazione. bibliografia:

2

POLLini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 970-971-972. - POLLini a., POnTi i., LaFFi F., (1988) - edizioni l’informatore agrario, 42.

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[pagine a cura di alberto Pansecchi]

nOCCiOLO N.40|SCHEDA

Quando una specie passa dalla condizione di coltura spontanea alla quale vengono prestate scarse e saltuarie attenzioni, a quella di vera e propria pianta agraria dalla quale ricavare redditi importanti, cambia in modo strutturale l’approccio del coltivatore e, con esso, la qualità e quantità delle osservazioni che alla coltura vengono rivolte. Sono questi i momenti nei quali ci si rende conto del limitato numero di informazioni presenti in letteratura e dell’esigenza di poter disporre di guide competenti. A farla da padrone in questi casi sono spesso i commercianti che speculano sull’inesperienza dei nuovi corilicoltori proponendo soluzioni anche onerose a problemi inesistenti e dei quali poco conoscono. Diventa quindi opportuno saper discriminare tra ciò che è sofferenza legata a situazioni ambientali e ciò che ha invece una causa parassitaria.

anticipata caduta delle foglie affinché il nocciolo sia in grado di regolare al meglio gli scambi gassosi con l’ambiente circostante, occorrerebbe che per l’intero periodo vegetativo, l’umidità relativa dell’aria si mantenesse sufficientemente elevata (70-80%). L’apparato radicale non è, infatti, sempre in grado di compensare, pompando acqua dal terreno, la forte traspirazione in atto nei momenti in cui l’aria è particolarmente secca.

AvvERSITà AbIOTIChE

• equilibrio fisiologico • Rapporti con l’ambiente • esigenze diverse in momenti differenti • intervento dell’uomo

Si può quindi assistere alla rapida e anticipata filloptosi con parziali disseccamenti e bruciature dei lembi fogliari. Questi manifestazioni vengono spesso confuse con i sintomi della gleosporiosi e inutilmente trattate con prodotti specifici. La scarsa umidità atmosferica può influire sulla produzione dell’anno successivo quando il periodo di sofferenza coincide con quello dell’induzione fiorale femminile (fine giugno-luglio). n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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SCHEDA|nOCCiOLO N.40

le piogge

il nocciolo necessita di una costante disponibilità idrica per crescere rapidamente, per indurre un’ottima induzione fiorale per l’anno successivo e per avere un regolare ingrossamento della mandorla. L’assenza o la carenza delle piogge e quindi di disponibilità idrica nel periodo prossimo alla raccolta, può causare la caduta delle nocciole con il proprio involucro e ridurre la qualità della mandorla riducendone la successiva pelabilità. Pioggia eccessiva e umidità del suolo impongono invece l’opportuna tempestività nella raccolta al fine di scongiurare il problema dei frutti avariati.

l’azione del vento

il vento interviene in modo importante nell’impollinazione dei fiori femminili. Venti troppo intensi possono contrastare il fenomeno dell’impollinazione. i granuli di polline, molto leggeri, possono infatti essere allontanati dal noccioleto. i venti aumentano poi la traspirazione e possono, se continui ed intensi, indurre forme anomale nelle piantine in sviluppo. L’azione del vento, ancor più quando caldo, può aumentare la naturale cavità centrale, che acquisisce un colore giallo rossastro, della mandorla.

scarsa produzione

il nocciolo è una specie che resiste bene al freddo e temperature nell’ordine di -20°C non hanno alcuna influenza sulla fertilità dei fiori femminili prima dell’emissione stessa degli stigmi. Una volta che la fioritura ha avuto inizio, gli stigmi resistono fino a temperature di - 8°C, -10°C; a temperature inferiori la porzione di fiore femminile esposta viene distrutta. Rimangono invece intatte le porzioni di stigma ancora protette all’interno delle gemme dalle quali hanno tratto origine. Una ridotta produttività può essere indotta anche quando le temperature si abbassano notevolmente (-3,5°C) nei mesi di aprile o maggio (gelate tardive). esse possono causare danni agli ovari in formazione. Un altro momento delicatissimo per la formazione del frutto, sempre regolato dalle temperature, è il momento della fecondazione (inizio giugno): tre giorni successivi di temperature al di sotto di 21°C causano un arresto della divisione cellulare e la formazione di frutti vuoti.

le radici e il terreno

Per ogni vegetale il terreno non costituisce soltanto un ancoraggio e una fonte di nutrimento, ma regola, attraverso le proprie caratteristiche, molti comportamenti fisiologici delle piante. nel terreno le radici devono essere in grado di accrescersi, approfondirsi o salire più in superficie, soddisfare le proprie esigenze idriche, respirare e stabilire contatti con organismi più semplici in grado di migliorarne le prestazioni (micorrize e microrganismi). Crescite stentate, anomalie nel colore delle foglie, lussureggiamenti eccessivi, deperimenti improvvisi, deformazioni o disseccamenti del lembo fogliare, sono spesso sintomi di un cattivo funzionamento degli apparati radicali. L’uomo può intervenire in una fase preventiva, quando precede l’impianto o in un momento successivo per correggere e ridurre eventuali manifestazioni di sofferenza. L’obiettivo è comunque sempre quello di rendere disponibili acqua, ossigeno e nutritivi, mantenendo soffice e ricco di vita il suolo. biografia: il nocciolo - alessandro Trotter - Società anonima editrice Dante alighieri, 1951 Le noisetier - Ctifl, inRa, anPn, 2004

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PER IL SISTRI SLITTAMENTO

>Ancora proroghe

SiSTRi - SOLiDaRieTà |ATTUALITÀ

Sistri: CON LA PROROGA ANCORA IN VITA I VECCHI

ADEMPIMENTI Proroga fino al 31 dicembre 2016. Obbligo a rispettare le previsioni registro carico e scarico

ncora proroghe per il Sistri. L’ulteriore slittamento dei termini è stato disposto con l’articolo 8 del decreto legge cosiddetto “milleproroghe” (decreto legge 30 dicembre 2015 n.2010) che proroga fino al 31 dicembre 2016 il cosiddetto “doppio regime”, vale a dire l’obbligo di rispettare le previsioni in materia di registro di carico e scarico, formulario di trasporto ed invio della comunicazione annuale al catasto dei rifiuti (mUD), come disciplinati dalle norme antecedenti alle modifiche apportate al codice ambientale con il decreto legislativo 3 dicembre 2010, n.205. La medesima disposizione prevede, fino alla stessa data del 31 dicembre 2016, la non applicazione delle sanzioni relative al Sistri. Con riferimento alle sanzioni previste dall’articolo 260 - bis, commi 1 e 2, del codice ambientale, riferite alla omessa iscrizione ed all’omesso versamento del contributo, resta confermata la decorrenza, disposta con il decreto milleproroghe dello scorso anno, del 1 aprile 2015.

A

Con specifico riferimento alle imprese agricole, si ricorda che il Decreto del ministro dell’ambiente n.126, del 24 aprile 2014 esonera completamente dall’obbligo di adesione, a prescindere dal numero dei dipendenti dell’impresa, le imprese agricole e le imprese della pesca e dell’acquacoltura iscritte nell'albo speciale delle imprese agricole che conferiscano i propri rifiuti nell’ambito di un circuito organizzato di raccolta, definito, nel codice ambientale, come sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzione-quadro stipulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. all’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un con-

tratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione. Pertanto, gli imprenditori agricoli non sono obbligati all’iscrizione al Sistri a condizione che dimostrino di aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da Coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali. il decreto recentemente approvato, da ultimo, proroga anche, al 31 dicembre 2016, il termine finale di efficacia del contratto con l’attuale concessionario del sistema (Selex service management s.p.a.) che, quindi, nelle more dell’espletamento della gara di appalto per l’affidamento ad un nuovo concessionario e per la definizione di una piattaforma semplificata - così come reiteratamente richiesto dalla imprese negli anni - assicurerà il mantenimento dell’attuale sistema.

COLDIRETTI ALESSANDRIA PeR SOSTeneRe e aiUTaRe i menO FORTUnaTi

I nostri auguri di Natale hanno avuto per tutti il sapore della solidarietà a sempre mettiamo al centro la persona, attorno alla quale ruota tutto il mondo dell’impresa agricola. Coldiretti, da sempre fora sociale, basa la propria politica sul valore della qualità della vita e della solidarietà nei confronti dei meno fortunati. Per questo motivo, ha deciso che quest’anno gli auguri avranno per tutti il sapore della solidarietà”. Con queste parole, Roberto Paravidino presidente provinciale Coldiretti alessandria, in un anno scandito dalla crisi dove difficile parlare di festività e regali, ha commentato l’iniziativa promossa dalla federazione provinciale in occasione delle festività natalizie. Un gesto dettato dalla necessità di andare incontro alle esigenze sempre più impellenti delle diverse realtà che si dedicano ad aiutare gli altri, per sostenere in modo concreto e diretto chi si occupa tutti i giorni di coloro che cercano conforto. “Fare del bene fa bene e quest’anno abbiamo provato a fare ancora un po’ di più per aiutare chi ha bisogno sostenendo il banco alimentare Caritas della Parrocchia di San michele e il Ristoro Francescano di via gramsci ad ales-

“D

sandria. Purtroppo gli indigenti, quelli che non hanno neanche da mangiare, sono in costante aumento e in questo momento di terribile difficoltà il “pacco cibo” è un aiuto indispensabile all’economia di tante famiglie - hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone moroni -. essere solidali con questa iniziativa significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. Significa anche arricchimento personale per chi lo fa”. Da sempre, quando la solidarietà chiama Coldiretti risponde, in prima linea, per portare il proprio sostegno ovunque serva e per continuare a far crescere il territorio. “il Banco alimentare della Caritas della Parrocchia di San michele e il Ristoro francescano sono un punto di riferimento importante, per questo motivo è stato scelto di devolvere proprio a loro il “natale che vogliamo”, quello vero, fatto di gesti semplici ma concreti - ha aggiunto il direttore provinciale Simone moroni -. Realtà silenziosa e importante per il nostro territorio simbolo forte di quel-

l’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della missione cristiana. Questo è il natale che noi di Coldiretti abbiamo scelto e che abbiamo voluto condividere con tutti.”

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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DI LAVORO

DATORI

>Avvisi alle Imprese

DATORI DI LAVORO|nOViTà BUROCRaTiChe

INPS: ASSUNZIONI CONGIUNTE IN AGRICOLTURA IMPLEMENTAZIONI FLUSSO DMAG Le ultime novità per agevolare le imprese, nuove modalità di comunicazione

inps, con il messaggio n. 7635 del 28 dicembre 2015, illustra le modalità per la presentazione della denuncia trimestrale Dmag di lavoratori assunti congiuntamente che saranno operative a decorrere dalle denunce di competenza iV trimestre 2015. L’istituto precisa che il Referente Unico nella compilazione del flusso Dmag dovrà indicare, in aggiunta ai consueti dati, i seguenti elementi: Codice CiDa dell’azienda co-datrice presso la quale, nel trimestre di riferimento, il lavoratore assunto congiuntamente ha prestato la propria attività lavorativa; C.F./P.i. dell’azienda co-datrice presso la quale, nel trimestre di riferimento, il lavoratore assunto congiuntamente ha prestato la propria attività lavorativa; Codice “UniLaVCong” (cfr. D.D. ministero del Lavoro n. 85 del 28 novembre 2014) del lavoratore assunto congiuntamente. al momento della trasmissione della denuncia Dmag, i dati suindicati saranno oggetto di una verifica di congruità con le informazioni presenti negli archivi dell’istituto sia con riferimento ai co-datori di lavoro che ai lavoratori assunti congiuntamente. L’inps, inoltre, precisa che le implementazioni del flusso Dmag sopra descritte si riferiscono, esclusivamente, alle denunce presentate del Referente Unico (Tipo Ditta 55) ed aventi ad oggetto solamente lavoratori assunti congiuntamente dalle imprese legate dai rapporti di cui all’art.9, comma 11, del D.L. 28 giugno 2013 n.76. Sul sito internet dell’istituto, nella sezione DOCUmenTaziOne presente al link “modelli Dmag: trasmissione telematica”, è stato pubblicato l’aggiornato documento contenente le specifiche tecniche di invio della denuncia Dmag.

L

Ministero del Lavoro: POLITICHE ATTIVE,

prime indicazioni

OPERATIVE

• • •

22 AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016

Lavoratori agricoli autonomi: disponibile

IL CASSETTO PREVIDENZIALE L’inPS, con il messaggio 10/12/2015 n.7381, comunica che a decorrere dal 28 dicembre p.v. è disponibile il Cassetto Previdenziale riservato ai lavoratori iscritti alla gestione autonomi agricoli, e che a partire dalla contribuzione dovuta per l’anno 2016 (1a rata scadenza 16 luglio 2016), non verranno più inviate le lettere contenenti gli estremi per il pagamento mediante modelli F24, in quanto gli stessi saranno disponibili nel citato Cassetto. il Cassetto previdenziale nasce dall’esigenza di facilitare, ai soggetti interessati e tramite un unico canale di accesso, la consultazione dei dati contenuti negli archivi dell’istituto, fornendo una situazione riassuntiva di informazioni inerenti alla propria posizione. al Cassetto si potrà accedere, direttamente o per il tramite di un intermediario delegato, attraverso il sito www.inps, nell’ambito della sezione dedicata ai “Servizi on line”, autenticandosi con il Pin di accesso abbinato al proprio codice fiscale. attraverso questo nuovo applicativo, potranno essere utilizzate le funzionalità attualmente previste per: - la visualizzazione della posizione anagrafica del titolare e dei componenti il nucleo aziendale; - la visualizzazione della situazione debitoria; - la visualizzazione dell’elenco dei versamenti; - la gestione dell’attività di delega all’accesso alle funzioni previste dal Cassetto Previdenziale a soggetto di propria fiducia, con le funzioni di inserimento e cancellazione di eventuali deleghe, per il solo titolare; - la stampa dei modelli F24; - l’invio di istanze telematiche.

il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la circolare n.34 del 23 dicembre 2015, con il quale fornisce i primi chiarimenti e indicazioni operative, relativamente al decreto legislativo n.150/2015, con particolare riferimento allo stato di disoccupazione (per il quale oltre al requisito soggettivo della disoccupazione si dovrà fornire anche la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro), alla condizione di non occupazione e all’applicazione delle norme del Capo ii del suddetto decreto legislativo “Principi generali e comuni in materia di politiche attive del lavoro”, al collocamento dei disabili di cui alla legge n.68/1999.

Agenzia delle Entrate: online la bozza della CU 2016 con istruzioni per la compilazione simili a quelle del Mod. 770

L’agenzia delle entrate, sul proprio sito internet, ha reso disponibile la bozza della certificazione Unica 2016 che deve essere utilizzata da coloro che hanno corrisposto nel 2015 somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte e da coloro che hanno versato contributi previdenziali e assistenziali e/o premi assicurativi dovuti all’inail. Più precisamente sono disponibili: la bozza della certificazione unica ordinaria che dovrà essere inviata all'agenzia delle entrate e la bozza della CU sintetica (di sole 6 pagine) che dovrà essere consegnata al lavoratore. Tra le novità si segnala che nella Cu dovranno essere indicati i codici fiscali


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nOViTà BUROCRaTiChe |DATORI DI LAVORO dei coniugi dei dipendenti, anche se non a carico; dettaglio che consente all’agenzia delle entrate di confezionare una dichiarazione dei redditi precompilata più scrupolosa. L’agenzia ricorda che a partire dal 2016 per il periodo d’imposta 2015, i sostituti d’imposta dovranno trasmettere in via telematica all’agenzia delle entrate, entro il 7 marzo, le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi, già rilasciate entro il 28 febbraio. il flusso telematico da inviare all’agenzia si compone di: un Frontespizio nel quale vengono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica; un Quadro CT nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod.730-4 resi disponibili dall’agenzia delle entrate; la Certificazione Unica 2016 nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. Rimane ferma la possibilità per i sostituti d’imposta di suddividere il flusso telematico inviando, oltre il frontespizio ed eventualmente il quadro CT, le certificazioni dati lavoro dipendente e assimilati separatamente dalle certificazioni dati lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. e’ possibile effettuare flussi telematici distinti anche nel caso di invio di sole certificazioni dati lavoro dipendente, qualora questo risulti più agevole per il sostituto.

DAL 13 MARZO 2016

NUOVE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro evitando ogni commento al fatto che questa novità sia inserita in un decreto legislativo (151/2015) che ha come titolo: “semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese“ di seguito riportiamo un’analisi dettagliata sulle complicate modalità che, a decorrere dal prossimo 13 marzo 2016, saremo tenuti ad osservare. il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, sulla gazzetta Ufficiale n.7 dell’11 gennaio 2016, il Decreto 15 dicembre 2015 con il quale definisce i dati contenuti nel modulo per le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e la loro revoca e gli standard e le regole tecniche per la compilazione del modulo e per la sua trasmissione al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente (in attuazione di quanto previsto dall’art. 6, comma 3, del decreto legislativo n.151 del 2015). Per la compilazione e l’invio del modulo, attraverso il sito del ministero del Lavoro www.lavoro.gov.it che a sua volta poggia sull’anagrafica delle utenze di ClicLavoro, il lavoratore dovrà essere in possesso del Pin inPS. La richiesta di emissione del Pin deve essere inoltrata all’inps, accedendo al portale www.inps.it e attenendosi alla procedura per il rilascio del Pin. il possesso dell’utenza ClicLavoro e del Pin i.n.P.S. non sono necessari nel caso in cui la trasmis-

sione del modulo venga eseguita per il tramite di un soggetto abilitato: Patronato Organizzazione sindacale ente bilaterale Commissioni di certificazione (di cui art.76 del D.L.vo n. 276/2003). Restano fuori, dal campo di applicazione della presente norma, il lavoro domestico e le dimissioni/risoluzione consensuale disposta nelle sedi conciliative (art.2113 c.c., 4° comma e Commissione di certificazione). La nuova procedura, per effetto dell’art.26, comma 8, del decreto legislativo n.151 del 2015, entrerà in vigore il 12 marzo 2016 e pertanto a far data dal giorno successivo sarà necessario adeguarsi alle nuove modalità. Pertanto, a far data dal prossimo 13 marzo 2016, un lavoratore per dimettersi dovrà: registrarsi presso il sito cliclavoro.gov.it ed avere un user ed una password di accesso; registrarsi al sito dell’inps ed avere il Pin personale. Operazione che richiede qualche giorno di tempo, in quanto dopo la registrazione, parte della password di accesso viene ricevuta, da chi si iscrive, per posta raccomandata; compilare un modello telematico con i propri dati, i dati del datore di lavoro (tra i quali il codice fiscale) ed i dati del rapporto di lavoro; inviare il tutto al sistema informatico SmV, il quale fornisce il codice alfanumerico attestante il giorno e l’ora in cui il modulo è stato trasmesso dal lavoratore. Di conseguenza, per presentare le dimissioni saranno previste 2 registrazioni internet e la compilazione di un modello telematico. L’alternativa sarà quella di rivolgersi ad uno dei soggetti abilitati, che effettuerà la procedura a nome del lavoratore. inoltre il modulo rappresenta il modello standard unico di dimissioni che obbligatoriamente dovrà essere utilizzato da qualsiasi lavoratore.

nel caso sussistano le caratteristiche sopra riportate e si intenda usufruire dell’agevolazione sin dall’inizio dell’anno il contratto di comodato gratuito deve essere registrato entro il 20 gennaio. in alternativa si può procedere con la registrazione in ritardo con ravvedimento oppure far iniziare il comodato e le relative agevolazioni da un periodo successivo. il costo della registrazione del contratto è di 200,00€ di imposta di registro oltre a 16,00€ di bollo ogni quattro pagine. Da quest’anno quindi i Comuni perdono la discrezionalità in merito a agevolare o meno le abitazioni usufruite in comodato da parenti perché la questione viene regolamentata dalla legge di stabilità. Resta molto vincolante la situazione che prevede l’agevolazione solo se il comodante ha in proprietà solo l’abitazione in cui risiede e l’abitazione concessa in comodato, senza poter possedere nessun altro immobile in italia (compresi i terreni), così come la residenza nello stesso Comune dove si trova l’immobile concesso in comodato.

REGISTRO INFORTUNI:

STOP

Disabili: differita di un mese la presentazione del prospetto informativo 2016 il ministero del lavoro, con la nota 30/12/2015 n.6725, ha disposto il differimento dal 31 gennaio al 29 febbraio 2016 del termine entro il quale deve essere presentato il prospetto informativo sulla situazione occupazionale ai fini del collocamento obbligatorio dei disabili di cui alla Legge 68/1999.

ALL’OBBLIGO DI TENUTA

Riduzione

IMU-TASI con comodato registrato La legge di stabilità 2016 appena approvata prevede l’abbattimento della base imponibile ai fini delle imposte locali per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito tra parenti entro il primo grado (genitori - figli). La riduzione spetta solo se il contratto di comodato d’uso è stato registrato e se l’abitazione viene utilizzata come abitazione principale e non deve essere di lusso (categorie A1, A8, A9). altri requisiti che si devono rispettare per beneficiare della riduzione sono: • il proprietario deve possedere un solo immobile in italia, ad eccezione dell’abitazione principale non di lusso; • il proprietario deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso Comune dove si trova l’immobile concesso in comodato gratuito.

in un’ottica di semplificazioni in materia di adempimenti formali concernenti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il D.Lgs. n.151/2015 - attuativo del Jobs act (L.n.183/2014) - all’art.21, co. 4 haintrodotto una norma attesa da anni dai datori di lavoro, ossia la definitiva abrogazione dell’obbligo di tenuta del registro infortuni. La novità, operativa dal 23 dicembre 2015 (90° giorno successivo dall’entrata in vigore del menzionato decreto legislativo), fa quindi venir meno l’onere per i datori di lavoro di trascrivere gli infortuni occorsi ai lavoratori, in quanto considerato ormai un adempimento superfluo, visto che gli eventi infortunistici sono comunque inviati tutti telematicamente. L’entrata in vigore della suddetta norma fa sì venir meno l’obbligo di tenuta del registro infortuni ma non esclude altri adempimenti importanti, quali l’obbligo di conservazione del registro per i canonici quattro anni. inoltre, permane comunque l’obbligo di denuncia in materia di infortunio sul lavoro. Un punto ancora in dubbio riguarda l’obbligo di vidimare il registro alla asl, in quanto la disposizione normativa, così com’è scritta, non chiarisce la cessazione di tale adempimento. Stante l’attuale situazione, ed in attesa di successivi chiarimenti, invitiamo le aziende associate, a titolo prudenziale, a continuare ad utilizzare nelle modalità di conservazione e di compilazione, le procedure fino ad oggi utilizzate.

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ATTUALITÀ| SiTUaziOne meTeO

La neve è manna contro la siccità neLLe CamPagne, L'aUTUnnO Più CaLDO Di SemPRe Lo sbalzo termico fino a 15°C provoca gravi danni alle coltivazioni sconvolte da una finta primavera con le piante che hanno già le gemme rigonfie come in prefioritura e sono quindi particolarmente vulnerabili al freddo. Il brusco abbassamento delle temperature ha colpito soprattutto verdure e ortaggi. a caduta della neve è manna contro la siccità perché rigenera la riserva idrica necessaria per la crescita delle piante ma anche per la vita delle persone. e’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’arrivo dell’ondata di maltempo che ha portato alla caduta della neve in montagna. La neve era molto attesa in montagna non solo per sciistica ma anche perché - sottolinea la Coldiretti - la siccità è così grave che nell’ultimo mese si è addirittura innalzato fuori stagione il rischio di incendi nelle zone boschive delle dolomiti dove le zone maggiormente a rischio sono i versanti esposti al sole con erba e arbusti rinsecchiti causa il perdurare dell'assenza di precipitazioni. Un inverno iniziato con temperature non al di sotto dello zero dopo un autunno pazzo che dal punto di vista climatologico si classifica come il più caldo di sempre con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiori di 0,96 gradi la media del ventesimo secolo. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati del national Oceanic and atmospheric administration (noaa) che rileva le temperature nel mondo dal 1880 in tutti i continenti. “Numeri che confermano l’importanza dell’accordo siglato alla Conferenza sul clima di Parigi in un anno che si appresta a conquistare il primo posto degli anni più caldi di sempre, alla testa di una classifica che vede peraltro tutti e dieci gli anni più caldi della storia successivi al 2000” ha

NITRATI

Revisione della Direttiva emissioni, salvi gli allevamenti ositivo il risultato raggiunto al Consiglio ambiente dell’Unione europea che ha fissato al 14% l’obiettivo per l’italia di riduzione delle emissioni di ammoniaca - da raggiungere entro il 2030 rispetto ai valori del 2005 - e non ha introdotto limiti per il metano. nell’ambito della revisione della direttiva sui limiti nazionali alle emissioni in atmosfera (2001/81/CE, cosiddetta Direttiva NEC) è, infatti, prevista la revisione dei target di riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici (tra cui l’ammoniaca) da realizzare entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. La Commissione europea, a fronte della richiesta dell’italia di fissare la percentuale di riduzione delle emissioni di ammoniaca al 12%, ha proposto, inizialmente, un limite del 26% e, in una seconda fase, un limite del 22%. Considerate le possibili ripercussioni sul settore zootecnico derivanti dall’adozione di limiti o misure eccessivamente restrittivi o impercorribili, Coldiretti ha più volte sollecitato il ministero dell’ambiente ed il ministero delle Politiche agricole a sostenere, di fronte alle istituzioni europee, una posizione ragionevole, in modo da assicurare la tutela dell’ambiente e dell’atmosfera e, al contempo, l’adeguatezza degli obiettivi fissati per lo Stato italiano e la normale prosecuzione delle attività agricole. a seguito della complessa discussione e delle criticità sollevate nel corso degli incontri in sede nazionale e comunitaria, la Presidenza del Consiglio europeo ha, da ultimo, formalizzato la proposta di nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni ed il target proposto per l’italia, da raggiungere entro il 2030, è del 14% rispetto ai valori del 2005. ingiustificate, d’altra parte, le critiche mosse dal giornale francese “Le monde” che, nell’articolo del 17 dicembre, considera la soluzione proposta dal Consiglio europeo come un indebolimento delle ambizioni della direttiva. infatti, il valore massimo accettabile per l’ammoniaca è stato fornito direttamente dal ministero delle Politiche agricole tenuto conto che si ritiene che tale inquinante sia collegato alle attività del settore agricolo.ai fini del calcolo delle emissioni, i fattori influenti sono: il numero di capi allevati, l’impiego di concimi ed il riparto colturale. i primi due fattori sono quelli più incidenti nel determinare il risultato di stima, ma l’unico dato effettivamente noto e controllabile è il numero di capi allevati, mentre il consumo di concimi di sintesi influisce molto sul risultato, ma è una stima difficilmente ottenibile anche a livello nazionale. La richiesta, quindi, di raggiungere riduzioni troppo elevate delle emissioni di ammoniaca, significherebbe, di fatto, rischiare una contrazione delle attività di allevamento o l’imposizione di misure eccessivamente restrittive, con significativo rischio di perdite economiche per il settore. La posizione adottata dal Consiglio europeo servirà da base per i successivi negoziati con il Parlamento europeo.

P

L

Nella foto il Responsabile settore cerealicolo Coldiretti alessandria Fabio Fracchia durante l’intervista rilasciata alla Rai, sullo “stato di salute” del fiume Po.

14 miliardi di euro i danni all’agricoltura italiana tra

alluvioni e siccità affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo. L’anomalia è evidente in italia dove dopo un novembre con temperature massime di 2,5°C in più della media, a dicembre la colonnina di mercurio è stata superiore di 2,3°C secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Ucea nella prima decade. ma accanto a temperature elevate si registra anche una insolita mancanza di pioggia: a dicembre in italia è caduto il 91% di acqua in meno rispetto alla media del periodo dopo un mese di novembre con piogge praticamente dimezzate (-49%) ma con punte di meno 80% al nord. L’assenza di precipitazioni sta provocando una preoccupazione diffusa anche in campagna per la siccità a causa dello stato dei principali bacini idrici e dei terreni anche perché sta mancando la neve che rappresenta una importante scorta per le riserve idriche. L’ acqua è necessaria per ristabilire le risorse idriche indispensabili nella fase di crescita delle coltivazioni e diffusa in tutta la Penisola. Se la siccità ha addirittura innalzato il rischio di incendi nelle zone boschive dell'alto adige con erba e arbusti rinsecchiti nella zona nord-Orientale della Sardegna lo stato di criticità e stato rilevato dal sistema di monitoraggio delle riserve idriche nei serbatoi artificiali con il passaggio dalla fase di preallerta a quello di allerta. Rappresentativo della realtà di questo pazzo autunno è il livello del fiume Po che nei giorni precedenti il natale è stato più basso di quasi 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno al Ponte della Becca dove il livello idrometrico del più grande fiume italiano è addirittura come quello di questa estate.

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nOTizie DaLLa RegiOne/giTa |ORGANIZZAZIONE

SANITÀ

Piemonte

Il è ufficialmente indenne da tubercolosi bovina Il riconoscimento arriva dalla Commissione Europea. Coronamento di trent’anni di lavoro della veterinaria pubblica l Piemonte ha conseguito la qualifica di territorio ufficialmente indenne da tubercolosi bovina. La Commissione europea, nella sessione del 12 gennaio, ha accolto favorevolmente la richiesta di attribuzione della qualifica presentata dal Piemonte, che ha dimostrato di aver terminato il percorso di accreditamento. Per ottenere la qualifica territoriale è infatti necessario che per sei anni consecutivi la percentuale degli allevamenti infetti da tubercolosi bovina non superi lo 0,1% e la percentuale degli allevamenti ufficialmente indenni a fine anno rappresenti almeno il 99,9% dei presenti. La formalizzazione dello status di indennità è attesa per metà marzo prossimo, con l’emanazione di un’apposita Decisione comunitaria. La tubercolosi bovina è infatti una zoonosi le cui caratteristiche di persistenza e cronicità rendono il processo di eradicazione lungo e insidioso e richiedono la costante rivalutazione dei risultati ed il continuo aggiornamento degli strumenti adottati. infatti l’acquisizione della qualifica permette un progressivo diradamento dei controlli diagnostici negli allevamenti, che i Servizi veterinari attueranno con la necessaria cautela e con i criteri dell’analisi del rischio. infatti l’acquisizione della qualifica permette un progressivo diradamento dei controlli diagnostici negli allevamenti, che i Servizi veterinari attueranno con la necessaria cautela e con i criteri dell’analisi del rischio. erano già state dichiarate indenni le Province di novara, Verbania, Vercelli, Biella e asti: con l’accreditamento della restante parte del territorio piemontese si è così completato il processo.

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DAL 3 AL 6 APRILE: COn L’aSSOCiaz. PROV. PenSiOnaTi COLDiReTTi

Gita a Roma: “Visita alla città eterna” 1° giorno Partenza in primissima mattinata da alessandria d’Orba. Comodo percorso autostradale con opportune soste in autogrill per la colazione libera. arrivo in tarda mattinata a Roma e trasferimento in Vaticano per assistere all’angelus Domenicale. A seguire pranzo in ristorante. nel pomeriggio incontro con guida e visita alla Roma imperiale visitando: il Colosseo, il Campidoglio, Fori imperiali e Piazza Venezia. al termine sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno 1° colazione in hotel. Trasferimento in Vaticano e mattinata dedicata alla visita con guida dei musei Vaticani (ingresso incluso nella quota). Pranzo in ristorante. nel pomeriggio proseguimento con guida per una panoramica della città e visita alla Roma Barocca, visitando: Piazza di Spagna, Phanteon, Piazza navona e Fontana di Trevi. al termine rientro in hotel, cena a pernottamento. 3° giorno 1° colazione in hotel. mattinata dedicata alla visita libera a Palazzo montecitorio (ingresso incluso). Pranzo in ristorante e nel pomeriggio visita al Palazzo del Quirinale (ingresso incluso nella quota). al termine rientro in hotel, cena e pernottamento. 4° giorno 1° colazione in hotel. Trasferimento in Vaticano e mattinata a disposizione per assistere all’Udienza Papale. Pranzo al ristorante.al termine, partenza per il viaggio di rientro, con opportune soste in autogrill per la cena libera.

arriVo preVisto in serata QUOTA DI PARTECIPAZIONE: €525 PER PERSONA comprende: •Viaggio in autobus g.T. per l’itinerario descritto; •Trattamento di mezza pensione in hotel 4 stelle a Roma zona aurelia; •Pranzi del 1°, 2°, 3° e 4° giorno; •Le bevande ai pasti (1/2 di acqua e ¼ di vino); •guida locale per n.3 messe giornate (Roma imperiale, Roma panoramica e musei Vaticani); •ingresso ai musei Vaticani (auricolari obbligatori inclusi); •ingresso al Palazzo del Quirinale; •assicurazione medico e bagaglio non stop; •Servizio di assistenza 24/24 ore (alla consegna dei documenti di viaggio al responsabile verrà indicato il numero di telefono di emergenza a cui potrà rivolgersi); •Tasse per la circolazione del bus e vitto e alloggio autista. la qUota non comprende •Le mance, gli extra in genere, la cena dell’ultimo giorno, il costo degli ingressi dove necessario e tutto quanto non espressamente indicato ne la quota comprende; •il supplemento camera singola pari a €35 per persona per notte. organiZZaZione tecnica: europeando europa s.r.l. - acqui Terme per informazioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione pensionati di alessandria: tel.0131-235891

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A Borghetto in VAL BORBERA ATTUALITÀ| Le azienDe COLDiReTTi

Continua il nostro viaggio alla scoperta di “itinerari del territorio e del gUsto” per conoscere meglio le aziende e i protagonisti.

Quanti capi in stalla avete al momento? Un centinaio di capi di razza piemontese. non scendiamo mai al di sotto di questo parametro.

in foto: marco e ivo Bosio

L’azienda è stata creata da vostro padre ma all’inizio non c’erano i bovini… Sì è così, nostro padre da giovane faceva il panettiere ma ha sempre avuto una grande passione per il mondo agricolo e la stalla è stato il suo punto di arrivo. Da sempre crediamo nell'allevamento della razza piemontese e nelle caratteristiche ineguagliabili della sua carne. Continuiamo a scommettere sulla qualità dell'animale, allevato all'insegna dell'equilibrio fra la qualità dei cibi e i ritmi della natura. Quanti capi macellate a settimana? Un capo a settimana, solitamente il martedì. La nostra clientela è fatta del passaparola e naturalmente non si ferma alla Val Borbera, soprattutto le richieste arrivano da milano, genova e poi naturalmente novi e alessandria. Ma pensato di ampliare l’allevamento anche con vacche da latte? Per un periodo è stato così, ma dal 1993 abbiamo deciso di dedicarci solo all’allevamento da carne perché il prezzo del latte non è mai stato remunerativo. Capisco perfettamente la guerra degli allevatori per il giusto prezzo del latte, è una situazione molto delicata. Quando avete deciso di aprire lo spaccio carni? Una ventina di anni fa, in pieno allarme mucca pazza. abbiamo ritenuto fosse il momento per iniziare a coinvolgere il consumatore in un percorso di qualità: oggi possiamo dire che abbiamo visto giusto ed essere diventati Punto Campagna amica un valore aggiunto importante.

A Borghetto di Borbera l’azienda e lo spaccio carni dei fratelli Bosio VenDiTa DiReTTa DaL PRODUTTORe aL COnSUmaTORe: aTTenziOne aLLa QUaLiTà, L’aLLeVamenTO BOVinO DiVenTa VeRa e PROPRia CULTURa rocevia di gente, culture e vite, la Val Borbera è da sempre un luogo di incontro importante per coloro che vogliono conoscere meglio questo spaccato del territorio alessandrino che per molti aspetti già guarda alla confinante Liguria. Un paesaggio incantato dove la storia è sempre protagonista e dove, a seconda delle stagioni, i colori regalano forme e colori unici. Proprio come è successo quando siamo arrivati a Borghetto Borbera nell’azienda dei fratelli Bosio, ad accoglierci qualche fiocco di neve. marco e ivo ci stavano aspettando nel loro spaccio carni dove si completa il percorso di filiera direttamente dal produttore al consumatore: un percorso che si snoda in poche centinaia di metri perché dalle stalle al macello al negozio parlare di km.0 non è mai stato così facile. La sensazione che si respira è quella di grande attenzione alla qualità, grande rispetto nei confronti del consumatore e l’assoluta garanzia di traspa-

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renza di tutta la filiera: bovini di razza piemontese alimentati con prodotti naturali e macellati direttamente da loro. L’azienda Bosio è la storia di generazioni che ha visto nel corso degli anni cambiamenti importanti per stare al passo con i tempi e le richieste del mercato ma è anche la storia di una famiglia che ha scelto di portare avanti la scelta fatta dal padre, Pierino, 86 anni e un grande amore per l’agricoltura e la stalla che ha trasmesso con orgoglio ai figli. Tre fratelli, marco, ivo e grazia: sono loro il cuore pulsante dell’impresa. La sveglia suona alle 5 ogni mattina tutti i giorni dell’anno e i compiti vengono divisi, chi in stalla chi in negozio. Carne buona e genuina perché buone e genuine sono le tecniche di allevamento e di macellazione che da oltre un secolo Bosio adotta nel rispetto della buona tradizione piemontese, che vuol dire cultura del territorio e dell’alimentazione, amore per la buona tavola e la buona vita.

Immagino quindi anche cosa possiate dire dell’allarme lanciato qualche mese fa dall’Oms sulla carne rossa… Direi che non ci sono parole l’unica cosa che però possiamo dire è che abbiamo aumentato le vendite e le richieste di fornitura sono aumentate. i consumatori sono molto attenti e molto intelligenti. Sicuramente la crisi c’è ma come in ogni settore, non sono in quello zootecnico, noi la avvertiamo verso fine mese quando le persone aspettano lo stipendio o l’arrivo della pensione. Qual è l’obiettivo dell’azienda Bosio per il futuro? nonostante tutto noi siamo convinti che la carne sia uno dei più importanti alimenti della tavola. Per questo motivo noi puntiamo a far diventare sempre di più l’allevamento bovino una vera e propria cultura. Dal produttore al consumatore, un prodotto di eccellenza, sempre.


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A Fraconalto in VAL LEMME Le azienDe COLDiReTTi |ATTUALITÀ

in foto: andrea giaroli

cipale la mia passione per i bovini. mi avevano offerto un posto da dirigente, in un’altra regione, distante parecchi chilometri, e allora ho deciso di dare un taglio netto. La mia famiglia ha appoggiato questa mia decisione e così ho realizzato questa stalla dove trovano posto circa 40 capi esclusivamente di Razza Piemontese, tutti rigorosamente iscritti al Libro genealogico. inoltre ho avviato una modesta attività di vendita con “gruppi di acquisto” e “porta a porta” di carne bovina proveniente esclusivamente da animali allevati nella piccola stalla di proprietà. L'attività sta crescendo, con tanto coraggio e forse anche un po' di incoscienza: ora, grazie al nuovo Programma di Sviluppo Rurale cercherò di apportare alcune importanti migliorie. Quanti capi macella all’anno? Una ventina anche se la richiesta sta aumentando. Si sta creando una rete importante, i consumatori sono sempre alla ricerca della qualità e della rintracciabilità del prodotto. i miei animali sono alimentati senza mangimi industriali, solo con una miscela di cereali che realizzo personalmente. Anche a livello morfologico i suoi capi hanno un buon successo come testimonia il risultato ottenuto alla mostra nazionale di Cuneo che si svolge a novembre? ero l’unico allevatore della provincia di alessandria presente a questa rassegna così importante, volevo poter mettere i miei animali fianco a fianco con quelli dei più grandi allevatori delle province di Cuneo e Torino. La preparazione è stata molto impegnativa ma sono stato ripagato da una grande soddisfazione.

Allevatore di razza Piemontese con il progetto dell’agrihamburgeria anDRea giaROLi UniCO aLLeVaTORe DeLLa PROVinCia Di aLeSSanDRia PReSenTe aLLa RaSSegna DeDiCaTa aL SeTTORe Che Si SVOLge a CUneO li abitanti effettivi di Fraconalto, comune della Val Lemme, superano di poco i trecento ma, in questo periodo dell’anno, non si contano più di undici anime. il paesaggio è suggestivo, da cartolina, luogo ideale per escursioni lungo le zone boschive, danni da fauna selvatica a parte. e’ qui che ha deciso di realizzare il suo sogno di imprenditore agricolo andrea giaroli, che ha saputo superare le difficoltà che hanno le piccole aziende poste in territori svantaggiati, un esempio concreto di determinazione e caparbietà. nato a genova è tornato da solo a Fraconalto appena compiuta la maggiore età e da qui, da quella che era considerata la casa di campagna della famiglia, non se ne è più andato. innamorato di questi luoghi e della razza Piemontese ha lavorato sodo per arrivare ad avere la stalla che oggi ci presenta con orgoglio, 40 capi pregiati perché lui, ingegnere elettronico, ha le idee ben chiare: miglioramento genetico del patrimonio zootecnico, la raziona-

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lizzazione dei metodi di allevamento, un sistema di alimentazione sistematico ed uniforme, l’utilizzo del pascolo, misure volte all’ottenimento della migliore qualità delle produzioni, migliorare il rapporto tra produttore e consumatore improntato alla massima trasparenza e rintracciabilità e alla conoscenza diretta dei metodi di produzione. Andrea, da ingegnere a imprenditore agricolo, come è maturata questa scelta? Diciamo che un pò imprenditore agricolo lo sono sempre stato, la stalla l’ho sempre avuta anche se con un numero minore di capi, anche durante gli anni dell’Università prima di andare ad ascoltare le lezioni mi assicuravo che agli animali non mancasse nulla, fosse tutto a posto. Poi ha detto “basta al posto fisso”… a causa della crisi che ha travolto anche l'azienda in cui lavoravo con il solito strascico di delocalizzazioni, ho deciso di trasformare in attività prin-

Si parla molto di crisi del settore zootecnico, dal suo punto di vista cosa ci riserverà il futuro? La crisi del settore rispecchia la crisi del Paese, molte cose andrebbero riviste soprattutto a livello burocratico ma per il momento non voglio lamentarmi. il problema con cui confrontarsi rimane sempre e comunque la scarsa redditività delle aziende in generale. L’unica cosa che posso dire è che far degustare la carne non è facile, non è come per il formaggio o il salame, è necessario un’organizzazione diversa ed allora ho pensato che la cosa migliore per farsi conoscere potrebbe essere quella di realizzare un’agrihamburgeria di sola carne bovina piemontese, sono d’accordo anche i miei figli quindi chissà che non ci riesca... In perfetta sintonia con la progettualità di Coldiretti. Sono coltivatore diretto dal 2011 e quanto sta facendo l’Organizzazione per la tutela del made in italy credo sia fondamentale.

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ATTUALITÀ| TeRRanOSTRa/CamPagna amiCa

COLDIRETTI E TERRANOSTRA ha ORganizzaTO UnViaggiO in FRanCia

VIAGGIO STUDIO LANGUEDOC In Francia dal 22 al 25 febbraio are tesoro dell’esperienza altrui, confrontarsi mettendosi giornalmente in discussione e cogliere dal successo di altri lo stimolo per migliorarsi è una ricetta importante per rimanere al passo con i tempi e rinnovarsi continuamente. Proprio questa è la leva che ogni anno spinge Coldiretti e Terranostra ha organizzare un viaggio studio, il cui programma ha quest’anno la visita nella meravigliosa regione francese della Languedoc. La Linguadoca, territorio del sud della Francia, così chiamata in ragione della lingua parlata, l’occitano o lingua d’oc, è posta a cavallo tra la Provenza e la Camargue le cui principali città oltre a montpellier, sono nîmes, Perpignan, e la famosa Carcassonne, città medievale patrimonio dell’Unesco dal 1997. il viaggio studio percorre un territorio particolarmente vocato alla viticoltura, che sarà protagonista con la visita a grandi nomi del mondo del vino francese, uno fra tutti l’azienda Vitivinicola “mas de Daumas gassac”, bellissima realtà che ha una storia molto simile a tante del nostro monferrato. il titolare aimè guibert, ex fabbricatore di guanti, è divenuto un prestigioso viticultore nella regione Languedoc con il suo motto: “L’uniformità è nemica della qualità”... e scopriremo perchè! La visita continua tra le aziende Vitivinicole “Domaine Luc Lapeyre” e “Chateau L’hospitalet di narbonne, la ferme de Saint Julien De Briola con la produzione di formaggi vaccini, e nella splendida Limoux alla visita all’azienda vitivinicola “guinot”. il tour vuole essere anche un percorso turistico, in una regione che è meno rinomata rispetto ad altre francesi ma, che ha in Carcassonne e nel suo paesaggio naturalistico del Parco naturale Regionale de la narbonnaise, e nell’ospitalita agrituristica, grandi punti di forza, che i francesi hanno come sempre, saputo valorizzare. Quattro giornate con tappa a montpellier,

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nella foto Domaine mas de Daumas gassac, bottaia.

narbonne, Limoux e arles amata dai romani e da Van gogh, anch’essa Patrimonio mondiale dell’Umanità, per cercare ancora una volta, curiosando “a casa degli altri” come, anche noi, valorizzare un po’ di più la nostra provincia.

3° giorno: Trasferimento a Limoux e mattinata dedicata alla visita all’ az.Vitivinicola “Guinot”. nel pomeriggio proseguimento per la zona di Narbonne e visita all’azienda Vitivinicola “Chateau L’Hospitalet” (visita con degustazione inclusa). Visita alla zona di Leucate con il Parco Naturale Regionale de la Narbonnaise et Méditerranée. 4° giorno: Partenza per il viaggio di rientro, con sosta a Arles per la visita e il pranzo. Ripresa del viaggio in bus con comodo percorso autostradale e opportune soste in autogrill per la cena libera. arrivo previsto in serata. se interessati rivolgersi a Valerio scarrone 335-7536024 valerio.scarrone@coldiretti.it oppure a luisa bo 335-7535911 luisa.bo@coldiretti.it

nella foto Carcassonne.

PROGRAMMA 1° giorno: arrivo nel primo pomeriggio ad Aniane e visita all’azienda Vitivinicola “Mas de Daumas Gassac” (visita con degustazione inclusa). al termine della visita proseguimento del viaggio in bus alla volta di Montpellier. 2° giorno: Trasferimento in bus a Trausse-Minervois e visita all’azienda Vitivinicola “Domaine Luc Lapeyre”. Pranzo presso l’azienda. a seguire partenza in bus alla volta di Saint Julien de Briola e visita al Caseificio “La Ferme de Briola”. Proseguimento per Carcassonne e tempo a disposizione per la visita e cena libera. al termine trasferimento in bus a Narbonne.

nella foto Languedoc


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[pagine a cura di Luisa Bo]

TeRRanOSTRa/CamPagna amiCa |ATTUALITÀ

ROSSIGLIONE

CONTRIBUTI

CAMERALI 2016

PIZZORNI UNO STORICO CASATO

PER LE AzIENDE AGRICOLE

PRODUTTORE

BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI FIERISTICHE:

DI GRANDI vINI a sempre i Pizzorni furono pietre miliari della storia dell’antico borgo ligure di Rossiglione (ge), dove anche il nonno di Paolo, Sebastiano Pizzorni ebbe i suoi natali e dove lo stemma di famiglia inciso su marmo e riportante la data del 1646 si può ancora ammirare nella chiesa di Santa Caterina. Lo stesso stemma contraddistingue oggi i vini dell’azienda Paolo Pizzorni di Ricaldone, i cui vigneti, tutti altamente vocati, si estendono nello splendido scenario naturale delle colline del monferrato acquese. La azienda Paolo Pizzorni Vini è la naturale continuazione della tradizione di famiglia iniziata nel 1929 dal bisnonno Calein e Paolo, sostenuto dalla sua grande passione per la terra, aiutato dalla preziosa esperienza del padre, all'inizio del nuovo millennio diventa il più giovane viticoltore della provincia di alessandria, decidendo di proseguire con idee innovative l’attività degli avi. negli anni sviluppa insieme alla sorella Claudia il progetto di ampliare il commercio del vino imbottigliato anche nei paesi esteri, sottolineando la tipicità del territorio e la franchezza dei vini prodotti, naturalmente differenti come lo sono le annate, ma sempre ricchi in corpo, gusto, fragranza e con un temperamento unico. Paolo, convinto che un gran vino nasca in vigna, cura personalmente la coltivazione della vite con estrema meticolosità e nel rispetto della tradizione , si av-

si propone di contribuire al miglioramento della conoscenza dei mercati internazionali e nazionale da parte delle imprese della provincia di alessandria, al fine di promuovere una maggior penetrazione, diffusione ed esportazione dei prodotti e dei servizi in italia ed all’estero. Sono ammessi costi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche nazionali, regionali, internazionali che si svolgono in italia oppure all’estero, per queste ultime è previsto un massimale di 1800 euro. il contributo è del 50% del costo rendicontato. Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di €500 riferito alle spese ammissibili.

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BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI INERENTI LA FORMAZIONE CONTINUA DEL PERSONALE DELLE IMPRESE: vale della competenza di tecnici specializzati nel rigoroso rispetto delle disposizioni del programma agroambientale per la difesa integrata della vite. Per ottenere una migliore resa qualitativa delle uve esegue potature corte e provvede con cura al diradamento delle stesse eseguendo una o più vendemmia verdi secondo necessità. nel 2013 alla storica cantina di famiglia in cui aleggiano profumi antichi è stata affiancata una moderna cantina di produzione ed imbottigliamento, costruita con l’ausilio di materiali finalizzati al risparmio energetico e a basso impatto energetico.

az. agricola piZZorni paolo S.S. Reg. Rocche, 17 - 15010 Ricaldone (aL) -italia Tel. +39 0144-322378 - Fax +39 0144-56550 - www.vinipizzorni.it

La RiCeTTa DeL meSe ingredienti:

•1 kg di trippa mista (centopelli, rotondino, nido d’ape);

•3 fette di lardo; •Un piccolo sedano; •2 carote; •2 patate; •Salvia, prezzemolo, alloro, rosmarino; •1 bicchiere di vino bianco o marsala secco; •4 cucchiai di conserva di pomodoro; •Un cucchiaio di farina; •Brodo q.b.; •Parmigiano q.b.; •2 mestoli di fagioli borlotti cotti; •1/2 bicchiere d’olio di oliva extravergine.

Secondo piatto

si propone di migliorare la qualificazione delle imprese della provincia di alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento professionale. Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue straniere); il contributo è del 50% del costo rendicontato con un massimo di €700 per i nuovi assunti; 50% del costo rendicontato con un massimo di €500 negli altri casi. Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di €150. Le domande dovranno essere presentate a corso concluso, allegando copia dell’attestato di partecipazione datato 2016. Le domande dovranno essere inoltrate alla CCiaa entro il 31/12/2016.

la bùseca

preparazione:

affettate finemente la cipolla e fatela rosolare nell’olio. aggiungete la trippa tagliata a listarelle, rosolate il tutto e sgrassate. Bagnate con il vino bianco e lasciate evaporare. Preparate un trito di salvia, rosmarino e alloro e unitelo. Legate con la salsa di pomodoro e la farina. Tagliate a piccole listarelle il sedano, le carote, le patate e aggiungeteli alla trippa. insaporite sul fuoco per dieci minuti circa e aggiungete il brodo. Cuocete a fuoco lento per un’ora e mezza. a cottura quasi ultimata unite i fagioli e il prezzemolo tritato. Spegnete a cottura ultimata e travasate in una pirofila. Prima di servire ricoprite la trippa con fettine di parmigiano e gratinate al forno. Da sapere: La cottura della trippa dipende dal modo in qui è stata lavorata al macello. Se la trippa è molto bianca, sappiate che è stata sostanzialmente precotta e “candeggiata”, è di più rapida cottura e meno gustosa. La trippa lavata, scottata ma non “candeggiata” si presenta di colore grigio, forse meno invitante, di più lunga cottura ma con un sapore più deciso.

la classe non è acqUa di Roberta Sisto 15049 - Vignale monferrato (aL) Tel.0142-925330 - cascinazullaro@cascinazullaro.com - www.cascinazullaro.com

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

29


16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:40 Pagina 30

[pagina a cura di marino Ravera]

ATTUALITÀ|ePaCa

NELLA LEGGE DI STABILITÀ

IMPORTO PENSIONI 2016

IN PENSIONE CON L’OPzIONE

NESSUN AUmENTO PER ADEGUAmENTO AL COSTO DELLA vITA

DONNA

a legge di stabilità 2016 ha posto (parziale) rimedio alla situazione di incertezza riguardante la possibilità di ottenere la pensione per le donne che intendano optare per il calcolo contributivo, oltre il 2015, sarà infatti possibile esercitare tale diritto fino al 2017 ma solo se i requisiti anagrafici e contributivi risulteranno perfezionati entro il 31/12/2015.

l decreto del 19 novembre 2015, emanato dal ministro dell’economia e delle Finanze, di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha fissato nella misura dello 0,2% l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per l’anno 2015, (in via previsionale era del 0,3%) e nella misura dello 0,0% l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via previsionale, per l’anno 2016. Fanno eccezione le indennità per gli invalidi civili la cui quota perequabile è stata aumentata del 2,12%. Di seguito i nuovi importi 2016 dei trattamenti minimi e delle indennità spettanti agli invalidi civili.

reqUisiti anagrafici Per lavoratrici autonome (coltivatrici dirette artigiane e commercianti): 58 anni e 3 mesi di età; Per lavoratrici dipendenti private e pubbliche : 57 anni e 3 mesi; reqUisiti contribUtiVi - Per lavoratrici autonome (coltivatrici dirette artigiane e commercianti): 35 anni di contributi; - Per lavoratrici dipendenti private: 35 anni di contributi; - Per lavoratrici pubbliche: 34 anni 11 mesi e 16 giorni. NB. I contributi per malattia e per disoccupazione non sono considerati validi per il perfezionamento dei requisiti contributivi. decorrenZa della pensione Per questa prestazione sono state mantenute le cosiddette finestre di uscita, per cui la pensione non potrà essere liquidata prima del 19° mese successivo al perfezionamento dei requisiti se la richiedente è lavoratrice autonoma e del 13° mese se si tratta di lavoratrice dipendente privata o pubblica. decUrtaZione della pensione Come riportato in premessa con il calcolo totalmente contributivo l’importo della pensione viene ridotto, la decurtazione può essere approssimativamente del 25-30% rispetto al calcolo con sistema misto. Occorre precisare che la riduzione potrebbe anche essere di entità diversa poiché risente dell'età, della retribuzione e dell’anzianità contributiva maturata al momento del pensionamento. trattamento minimo Se il calcolo della pensione risulta di importo inferiore al trattamento minimo, in presenza dei requisiti reddituali, la pensione è integrabile e quindi può essere corrisposta la cosiddetta “minima” (2016 €501,89 mensili), in tal le penalizzazioni del calcolo contributivo non producono effetti. proroga per anni sUccessiVi il governo si è riservato di prorogare ulteriormente “l’opzione donna” anche per coloro che perfezioneranno i requisiti contributivi e di età, oltre il 2015, ma solo se risulteranno ulteriori risorse, dallo specifico stanziamento previsto nella legge di stabilità. i serViZi epaca Ricordiamo a tutte le interessate che il nostro Patronato mette a disposizione gratuitamente la propria procedura di calcolo contributivo e misto, necessario per verificare la convenienza di inoltrare domanda all’ente previdenziale.

TRATTAMENTI MINIMI, ASSEGNI VITALIZI, PENSIONI E ASSEGNI SOCIALI

L

30 AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016

I

decorrenza trattamenti

minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi

1° gennaio 2016

importi annUi

501,89

assegni vitalizi pensioni sociali

assegni sociali

286,09

448,07

6.524,57

3.719,27

369,26

4.800,38

5.824,91

LE PENSIONI E INDENNITÁ DEGLI INVALIDI CIVILI DAL 1.1.2016 tipo

importo mensile spettante

aSSegnO menSiLe inV. CiV. PaRziaLi

279,47

Di aCCOmPagnamenTO inV.CiV.TOT.

512,34

Di aCCOmPagnamenTO CieChi aSSOLUTi

899,38

Di COmUniCaziOne SORDOmUTi

254,39

CieChi PaRziaLi (FinO a 1/20°)

206,59

DISOCCUPAZIONE AGRICOLA anCORa inVigORe

DENUNCIA DI INFORTUNIO

Possono presentare domanda lavoratori dipendenti agricoli entro il 31 marzo 2016

I COLTIVATORI DIRETTI

Le aziende che nel 2015 hanno assunto mano d’opera agricola ed i singoli lavoratori, entro il 31 marzo 2016 possono presentare domanda di disoccupazione agricola, (non è stata sostituita dalle nuove prestazioni aspi e miniaspi).alla disoccupazione agricola possono accedere tutti coloro che sono iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli per l’anno diriferimento della domanda 2015, sono assicurati da almeno un biennio contro la disoccupazione, hanno almeno 102 giornate lavorate nel biennio (2014-2015). gli operai agricoli che rientrano in questa categoria sono invitati a presentarsi agli uffici epaca - Coldiretti per presentare la domanda entro il termine utile.

OBBLIGHI PER É obbligatorio denunciare gli infortuni all’inaiL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La corretta denuncia d’infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’iter di indennizzo della indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivano dallo stesso. La Legge Finanziaria 2007 ha pesantemente aumentato le sanzioni per chi non ottempera a questo obbligo. Per l’inoltro della denuncia bisogna usufruire dell’assistenza agli uffici dell’epaca di Coldiretti (non basta il foglio del Pronto Soccorso). garantiamo una qualificata consulenza medico-legale in materia di infortuni sul lavoro, malattie professionali, prestazioni di invalidità civile e invalidità inPS. i patronati possono usufruire della consulenza medica all’ufficio Proviniciale epaca.


16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:40 Pagina 31

COnSigLieRe eCCLeSiaSTiCO |ORGANIZZAZIONE

A COLLOQUIO CON IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

LA GUERRA DA VINCERE n questi ultimi anni le pensioni povere sono diventate ancora più povere per i continui aumenti di tasse e bollette senza il pur minimo adeguamento al costo della vita. all’inizio di un nuovo anno ci auguriamo che cresca la volontà e l’impegno per una maggiore giustizia verso coloro che fanno più fatica. Ci auguriamo che crescano le voci profetiche pronte a denunciare ingiustizie, corruzione e insensibilità per queste situazioni di grande disagio. É vero che adam Smith ricorda che quando la Provvidenza divise la terra tra pochi padroni, non ha dimenticato coloro che sembravano essere lasciati fuori dalla ripartizione. Per quanto consiste la vera felicità, i poveri non sono inferiori a coloro che sembrano stare al di sopra di essi. Questo, però, non giustifica l’indifferenza di fronte alla povertà. Per fortuna la felicità non sta nell’accumulare beni (vale anche per la Chiesa!) e non è una benedizione (come sostenevano i calvinisti). La parabola di Lazzaro e del ricco epulone (notate: Lazzaro ha un nome, non così il ricco) è molto chiara al riguardo. Come

I

chiaro è il discorso della montagna, le Beatitudini. L’augurio è che la religione, il Vangelo, tornino a incidere anche nella vita sociale. Che finisca presto questo tempo fatto di tanti cattivi esempi e di troppo pochi buoni insegnamenti. il coraggio, la tenacia e l’esempio di papa Francesco sono una provvidenza per tutti. Una vignetta recita: che mondo! non c’è più religione. eccetto il momento di farsi la guerra. La religione è per l’uomo, per il suo bene, per la pace e la giusta distribuzione dei beni. Per chi crede, la guerra da fare e da vincere è quella contro l’indifferenza, l’ingiustizia, la povertà.

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:40 Pagina 32

ATTUALITÀ|gRUPPO CDC

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regio-

D

nale: a Torino, Biella, Cuneo, novara, Vercelli e Verbania. grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera associativa Coldiretti/ epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite

TEMA DEL MESE:

PATOLOGIE DELL’ ARTICOLAZIONE

TEMPORO MANDIBOLARE le caUse più comuni dei disturbi all’aTm sono: •Digrignamento o serramento dei denti (bruxismo); •Traumi sull’articolazione, come fratture del condilo e della mandibola; •Colpo di frusta; •Disturbi infiammatori, come artrosi o artrite; •Occlusione sbagliata della bocca; •Situazioni fisiche e mentali molto stressanti; •Scoliosi.

SEDI

articolazione temporo-mandibolare è una delle articolazioni più complesse del corpo umano, che collega la mandibola al cranio e permette di parlare, masticare, deglutire e compiere movimenti mimici. I disordini temporomandibolari sono una problematica nota, di natura prevalentemente funzionale, con una documentata epidemiologia. Para-funzioni come bruxismo e serramento dentale sono le cause più frequenti e spesso il risultato di abitudini errate. i sintomi più diffusi dei disturbi all’aTm sono: •affaticamento durante la masticazione, lo sbadiglio o semplicemente l’apertura della bocca; •Dolore all’articolazione, sia a riposo sia durante l’utilizzo (ad esempio mangiando o parlando); •Rumori causati dall’articolazione quando si apre o si chiude la bocca: click, scrosci, rumori a sabbia; •Limitazione e/o rigidità nell’apertura della bocca fino al blocco vero e proprio; •Dolore sordo al viso con tensione dei muscoli mimici e dei muscoli masticatori; •mal di testa, inteso come cefalee tensive e muscolo-tensive; •Sensazione di rigidità al viso; •Tensione che parte dal collo fino al capo con difficoltà di movimento; •Dolore all’orecchio che può irradiarsi al viso; •acufeni (fischi alle orecchie); •ipoacusie; •Vertigini.

32 AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016

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mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo. le patologie che possono beneficiare del trattamento sono: •malattie reumatiche; •mioartropatie sistema masticatorio; •Disturbi della coordinazione dell’apparato masticatorio; •Riabilitazione postchirugica e post-traumatica; •ipertonia della muscolatura masticatoria, cintura scapolare, cervicale; •Limitazione del movimento per il dolore; •Postura errata della colonna vertebrale e della testa; •Patologia neurologica; •alterazioni congenite e acquisite di accrescimento; •Cefalea; •Cervicogenica, prevenzione di eventuali recidive. le cure ed i trattamenti per i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare sono: in molti casi il dolore, il mal di testa e gli altri sintomi associati ai disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare possono rapidamente migliorare se trattati precocemente. La fisioterapia ricerca l’equilibrio tra mandibola e capo attraverso la rieducazione muscolare e articolare. e’ importante la collaborazione fra odontoiatra e fisioterapista, al fine di ripristinare la fisiologica relazione cranio mandibolare.

via Cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via Raimondo montecuccoli 5f via Don grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso Toscana 139/1 via martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via iV novembre 16 Corso galileo Ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza Duccio galimberti 4 via San Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via Sergio Bocci 11 via San Cristoforo 10

10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 asti 13900 Biella 12100 Cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 Verbania 13100 Vercelli


16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:40 Pagina 33

[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

SCADENZA

15

IMPOSTA

ADEMPIMENTI

soggetti passivi di iVa.

IVA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del mese di gennaio 2016

contribuenti iVa mensili.

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

INTRASTAT

invio telematico elenchi inTRaSTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di gennaio.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

IVA

presentazione Comunicazione annuale dati iva relativa all'anno 2015

soggetti passivi di iVa.

FEBBRAIO

16 FEBBRAIO 16 FEBBRAIO

RITENUTE

25 FEBBRAIO

IVA

29 FEBBRAIO

SCaDenze FiSCaLi |ORGANIZZAZIONE

SOGGETTI OBBLIGATI

n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:41 Pagina 34

ORGANIZZAZIONE|aTTUaLiTà-LUTTi

Marchi di qualità europei: ecco la guida che spiega come riconoscerli Realizzata con il contributo dell’Unione Europea, la pubblicazione vi aiuterà a districarvi tra Dop e Igp e gli altri marchi di cui spesso non si conosce il significato.

districarsi tra i marchi di qualità europei? Può essere complicato ma necessario imparare a riconoscerli e a capirne il significato. Cominciamo a capire cosa sono questi

Lutti

marchi. a questo ci aiuta la guida realizzata da Campagna amica con il contributo dell'Unione europea che ci dice che i marchi di qualità europei sono certificazioni di prodotto riconosciute agli alimenti dall’Unione europea, e vengono rilasciate da enti di certificazione individuati dal ministero delle Politiche agricole. ma qual è l’importanza di questi marchi? e’ grande, perchè garantiscono al consumatore la provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga secondo modalità legate a una tipicità territoriale nel rispetto del disciplinare che regola il marchio di qualità. L’Unione europea, all’inizio degli anni ‘90, ha adottato alcune norme giuridiche per rafforzare e garantire due pilastri della politica di qualità europea: il primo sui prodotti tipici (indicazioni geografiche e lavorazioni tradizionali) e il secondo sui prodotti biologici. ma cosa significa quando leggiamo “indicazione geografica”? Si intende una denominazione che designa un prodotto agricolo o alimentare le cui caratteristiche o la cui reputazione possono essere attribuite all’area geografica da cui proviene. L’indicazione geografica comprende le “Denominazioni di Origine Protette” (DOP) e le “indicazioni geografiche Protette” (igP). La differenza sostanziale tra le due sta nel fatto che nella DOP tutte le fasi della produzione

hanno luogo nell’area geografica designata (che determina le caratteristiche del prodotto), mentre nella igP è sufficiente che almeno una fase della produzione avvenga nell’area geografica designata (che ne determina una particolare qualità, reputazione o altra caratteristica). L’appellativo “Protetta” dell’indicazione geografica significa che la registrazione tutela in tutta l’Ue i diritti di proprietà intellettuale e conferisce a chi produce, commercializza o vende il prodotto originale il diritto di utilizzare la denominazione registrata. Quest’ultima non può essere quindi utilizzata per prodotti simili, anche se è accompagnata da espressioni quali “genere”, “tipo”,“ alla maniera”, ecc., o se la denominazione è evocata o tradotta 5 in un’altra lingua (esempio “Parmesan”, evocativo della denominazione protetta “Parmigiano Reggiano Dop”). DOP e igP non sono le uniche denominazioni con cui ci confrontiamo quotidianamente. Spesso, tra gli altri, ci imbattiamo anche con la “Specialità Tradizionale garantita” (STg), che è invece un riconoscimento che identifica un prodotto agroalimentare che possiede qualità specifiche che derivano solamente dalle materie prime impiegate, oppure dalle tecniche di produzione o di trasformazione, quindi senza un necessario riferimento geografico.

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen. ✟ 08/05/1935 - 23/12/2015 ✟ ✟25/09/1928 - 23/12/2015✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria, prendono parte al dolore della famiglia Lanzone, per la scomparsa del caro

CARLO Socio di Bosco Marengo Sentite condoglianze

La Coldiretti di Alessandria prende parte al dolore della famiglia Caprino, per la scomparsa del caro

GIOvANNI

Socio di Casale Monferrato Titolare dell’azienda vincitrice del premio S.Evasio

✟ 1974 - 2016 ✟ La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria sono vicine alla famiglia Lugano, per l’improvvisa scomparsa del caro

ALESSANDRO Socio di Volpedo. Sentite condoglianze

34 AGRICOLTURA A. |n°01 • GEnnAIO 2016


16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:41 Pagina 35

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n°01 • GEnnAIO 2016| AGRICOLTURA A.

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16 GENNAIO 2016_Agricoltura Alessandrina 25/01/16 16:41 Pagina 36


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