Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 5 - 20/05/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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agricoltura

|IN COPERTINA

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

NON C'È EXPO, NON C'È CIBO

e non c'è vita

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Z I N E

senza il duro lavoro

nelle campagne Tra invenzioni architettoniche e stravaganze di design sono i volti veri degli agricoltori di Campagna Amica il biglietto da visita del Padiglione Coldiretti. a politica che Coldiretti ha svolto EDITORIALE negli ultimi anni di valorizzazione della PRESIDENTE PROVINCIALE filiera, dalla produzione al consumatore, ponendo enorme attenzione alla rintracciabilità del prodotto mediante etichettatura con specifica di provenienza dello stesso, ci ha permesso di avere enorme gratificazione sia dagli accordi di filiera sia tramite quelli che siamo riusciti a chiudere con la grande distribuzione. Valorizzazione delle “cose giuste”: del prodotto, del produttore, del lavoratore e di tutti gli attori che permettono al consumatore finale di poter avere in tavola un prodotto genuino, a chilometri zero e soprattutto controllato. Questa la mossa vincente che ha permesso a Coldiretti di incrementare il numero di associati e vedere l’avvicinamento di grandi aziende. Coldiretti non è più da considerare quindi una associazione per piccole e medie aziende agricole, ma oggi gode di una pluralità di associati comprendenti anche gli “industriali” del primario. abbiamo fatto le nostre battaglie e alla fine i nostri sforzi ci hanno ripagato con risultati che in partenza erano impensabili: un esempio su tutti i mercati di Campagna amica che sono stati una sfida ed oggi rappresentano una realtà che si è trasformata in piacevole consuetudine. Un protagonismo che si sta concretizzando anche all’expo, nel padiglione Coldiretti che accoglie i visitatori all’inizio del Cardo. Come Coldiretti piemonte avremo una prima settimana tutta per noi, dal 25 al 2 maggio e come Coldiretti alessandria in particolare le giornate del 31 maggio e del 2 giugno. Uno stand che ci rende particolarmente orgogliosi come imprenditori in quanto sono i volti veri degli agricoltori di Campagna amica il biglietto da visita del padiglione della Coldiretti a expo 2015. Tra invenzioni architettoniche e stravaganze di design, l’agricoltura italiana che Coldiretti rappresenta propone una serie di maxi istantanee che tappezzano completamente le pareti esterne del nostro spazio sul lato opposto all’albero della vita. Rappresentano chi la terra la conosce davvero e la ama lavorandola ogni giorno con passione. pensiamo che questo sia il giusto riconoscimento al lavoro di 2,5 miliardi di produttori che nel mondo si impegnano quotidianamente per cercare di garantire cibo per tutti e tutelare la qualità e la sicurezza ambientale. non c’è expo, non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne. Le immagini degli agricoltori italiani raccolte lungo tutta la penisola testimoniano il giusto orgoglio di una professione che ha la responsabilità di nutrire il mondo. L’obiettivo è quello di raccontare il legame tra la società e i suoi agricoltori, soffermandosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: produttori di beni, custodi della bellezza della campagna italiana, innovatori, propulsori delle comunità locali, protagonisti dell’economia del Made in Italy che crea ricchezza e lavoro per tutti. Dentro il padiglione della Coldiretti i produttori sono dunque presenti in prima persona per costruire un contatto diretto, vivo e concreto con i visitatori. Siamo noi il vero motore dell’expo, ma manca un adeguato riconoscimento economico e sociale al lavoro nei campi: infatti, tra i paradossi che dovrà affrontare la grande manifestazione c’è il fatto che tra le oltre 800 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame molti sono agricoltori, a causa degli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento e la speculazione sul cibo.

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Roberto Paravidino Presidente

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Simone Moroni DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Andrea Piccaluga, Don Ivo Piccinini, Domenico Pesce, Marino Ravera.

n°5 - Maggio 2015

EXPO: “No Farmers no party”

FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

Chiuso in redazione il 20 Maggio 2015

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Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

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ATTUALITÀ|paDigLione CoLDiReTTi aD expo

“No farmers no party” APERTO IL PADIGLIONE COLDIRETTI na enorme scritta “no farmers no party” indica il padiglione della Coldiretti, all’inizio del Cardo sul lato opposto all’albero della vita di cui è promotrice, facilmente riconoscibile dai maxivolti di veri agricoltori che tappezzano completamente le pareti esterne. Una rappresentazione unica che vuole essere il giusto riconoscimento al lavoro di 2,5 miliardi di produttori che nel mondo si impegnano quotidianamente per cercare di garantire cibo per tutti e tutelare la qualità e la sicurezza ambientale. non c’è expo, non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne. Le immagini degli agricoltori italiani raccolte lungo tutta la penisola testimoniano il giusto orgoglio di una professione che ha la responsabilità di nutrire il mondo. Con le due fiorentine nel piatto c’è il volto di paolo giorgi 31 anni un giovane allevatore toscano che insieme al fratello conduce un’azienda con oltre 500 bovini di razza Limousine, alimentati con mangimi prodotti in azienda. Lancia invece le sue cipolle Luca Tomei un giovane trentino laureato in scienze forestali che nella sua azienda produce una vasta gamma di frutta e ortaggi che trasforma anche in succhi e confetture che offre agli affezionati clienti che lo incontrano puntualmente nei mercati di Campagna amica. Con una cassetta di fragole tra le mani c’ è la signora maria che con il marito giuseppe si mantengono in forma grazie alla loro attività producendo nelle province di Trapani, palermo e

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agrigento. Uno spaccato di verità che caratterizza la presenza della Coldiretti anche all’interno del padiglione dove i visitatori possono vivere l’esperienza di una full immersion nella campagna che coinvolge tutti i sensi: vista, olfatto, udito, tatto e gusto. L’obiettivo è quello di raccontare il legame tra la società italiana e i suoi agricoltori, soffermandosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: produttori di beni, custodi della bellezza della campagna italiana, innovatori, propulsori delle comunità locali, protagonisti dell’economia del Made in Italy che crea ricchezza e lavoro per tutti. Dentro il padiglione della Coldiretti i produttori sono dun-

que presenti in prima persona per costruire un contatto diretto, vivo e concreto con i visitatori in un ambiente segnato dagli odori, i colori, le luci, le asprezze e le armonie della campagna italiana. all’autentica ristorazione contadina, accompagnata da dimostrazioni e laboratori, è dedicato uno spazio nel roof garden del padiglione con il Farmers inn di Campagna amica, dove a rotazione regionale saranno presentati i piatti dell’autentica tradizione. Uno spazio che sarà anche ambientazione di incontri e molteplici iniziative che comporranno, assieme agli eventi di Coldiretti negli altri spazi di expo, un ricco palinsesto di eventi sui temi legati al-


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paDigLione CoLDiReTTi aD expo|ATTUALITÀ l’agroalimentare e all’alimentazione. Un’italia, quella che Coldiretti schiera a expo, fatta da oltre un milione e mezzo di agricoltori che ogni giorno producono il meglio del Made in Italy e che sono le radici, il tronco e i rami dell’albero della Vita, l’icona dell’esposizione universale, di cui Coldiretti ha voluto essere promotore.“gli agricoltori sono il motore dell’expo ma manca un adeguato riconoscimento economico e sociale al lavoro nei campi” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “tra i paradossi che dovrà affrontare l’expo c’è il fatto che tra le oltre 800 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame molti sono agricoltori, a causa degli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento e la speculazione sul cibo”.

EXPO EXPO: DA PATATA BLU AL POMODORO

ZEBRATO, LA SPESA CAMBIA

COLORE er la prima volta in italia potrà essere consumato a tavola il pesce palla grazie ad una speciale deroga accordata al giappone per l’esposizione o la degustazione esclusivamente all’expo che sta per essere concessa anche al coccodrillo per il quale si è mosso lo zimbawe mentre sono già

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nella foto il taglio del nastro il giorno dell’inaugurazione del padiglione Coldiretti ad expo. il presidente moncalvo, al centro, con il governatore della Lombardia Roberto maroni.

sbarcati a milano dalla Thailandia scorpioni ricoperti di cioccolato, larve giganti, termiti disidratate, vodka allo scorpione e cavallette mentre altri insetti dovrebbero arrivare da Vietnam e Birmania, dove sono abitualmente consumati. e’ quanto emerge dal primo studio sull’expo nel piatto della Coldiretti che, a Cagliari, in occasione della spedizione dopo anni di divieto del primo maialetto sardo, ha esposto alcune inquietanti curiosità provenienti da diverse parti del mondo, dal vino di serpente che si beve in Cina e in Vietnam, ottenuto mettendo in un infuso alcol e il corpo intero del rettile, che pare sia un ottimo ricostituente, fino ai cioccolatini di grilli e di larve presenti per la prima volta in italia grazie ad una deroga speciale per l’appuntamento di milano. all’expo sottolinea la Coldiretti - sarà sicuramente vietata la carne di cane e non potranno essere serviti neanche i datteri di mare, iscritti tra le specie protette, ma i piu’ coraggiosi potranno fare, solo all’interno dell’area espositiva, esperienze uniche con cibi fino ad ora vietati in italia. il trasporto è blindato con imballi piombati, aperti solo nei capannoni autorizzati sotto l’occhio di tecnici ministeriali e delle asl mentre il cibo che avanza dovrà essere distrutto e incenerito. il pesce palla, che è stato il primo cibo vietato ad essere autorizzato, è un piatto molto costoso che in giapponese si chiama fugu e che necessita di un'accurata e delicata preparazione

per eliminare il pericoloso veleno. Del pesce palla si mangia il preziosissimo filetto crudo, preparato come sashimi mentre le altre parti possono essere usate per la zuppa e la pinna si mangia abbrustolita sul carbone e poi immersa nel sakè caldo.anche per il coccodrillo la strada - secondo la Coldiretti - è spianata perché si tratta di un rettile comunemente consumato in molti continenti, dall’asia all’africa fino alle americhe. inoltre l’Unione europea non proibisce l’importazione di carni di rettile e il coccodrillo si commercializzata già in alcuni paesi europei, come il Belgio. gli insetti dovrebbero trovare posto all’expo nel Future Food District: il Supermercato del Futuro di expo, ma per il via libera al consumo c’è stato addirittura un importante endorsement della Fao che in un recente studio li classifica come il cibo del futuro perché stima che fanno parte delle diete tradizionali di almeno due miliardi di persone e che potrebbero quindi essere essenziali per combattere la fame. “Una corretta alimentazione non puo’ prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che anche se iperproteici sono però molto lontani dalla realtà culinaria nazionale”.

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ATTUALITÀ|paDigLione CoLDiReTTi aD expo

pre nella top ten degli ultimi 210 anni ci sono precisa la Coldiretti - 2003, 2007, 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011, 2000 e 2008, sulla base dei dati isac Cnr. Secondo l’analisi della Coldiretti non solo il vino italiano è aumentato di un grado ma il surriscaldamento ha determinato un anticipo della vendemmia anche di un mese rispetto al tradizionale mese di settembre, smentendo quindi - sottolinea la Coldiretti - il proverbio “ad agosto riempi la cucina e a settembre la cantina”, ma anche quanto scritto in molti testi scolastici che andrebbero ora rivisti. il caldo ha cambiato anche la distribuzione sul territorio dei vigneti che tendono ad espandersi verso l’alto con la presenza della vite a quasi 1200 metri di altezza come nel comune di morgex e di La Salle, in provincia di aosta, dove dai vitigni più alti d’europa si producono le uve per il Blanc de morgex et

de La Salle Dop. Si è verificato nel tempo - continua la Coldiretti - anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato alle alpi. e’ infatti in provincia di Sondrio, oltre il 46esimo parallelo, l’ultima frontiera nord dell’olio d’oliva italiano. negli ultimi dieci anni spiega la Coldiretti - la coltivazione dell’ulivo sui costoni più soleggiati della montagna valtellinese è passata da zero a circa diecimila piante, su quasi 30 mila metri quadrati di terreno. nella pianura padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee. Una situazione che rileva la Coldiretti - ha avuto effetti straordinari in Sicilia dove andrea passanisi ha trasformato in opportunità il clima ormai torrido, coltivando i primi avocado Made in Italy, frutto tipicamente tropicale, a giarre ai piedi dell’etna. a palermo invece - spiega la Coldiretti - grazie al microclima e alla posizione soleggiata, Letizia marcenò, che ha sempre voluto puntare sulla diversificazione aziendale, riesce addirittura produrre le prime banane nostrane. gli effetti si estendono però anche ai prodotti tipici. il riscaldamento provoca infatti anche - precisa la Coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - continua la Coldiretti mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Una sfida che mette alla prova la capacità dell’agricoltura di trovare l’innovazione nella tradizione, cercando di ottenere il meglio dai mutamenti economici e climatici. L’expo - conclude la Coldiretti - serve anche raccontare la terra che cambia e come l’uomo cerca di adattarsi con i cambiamenti climatici che sono uno degli aspetti centrali della Carta di milano.

al puzzone di moena al marcetto teramano, ma ci sono anche il Bruss del piemonte e lo Strachitunt della Lombardia fino alla ricotta asquanta della puglia e il Blu di pecora dell’abruzzo nella top ten della “puzza che piace” che per la prima volta e stata messa in mostra all’expo nel padiglione Coldiretti,

ingresso sud, inizio del Cardo sul lato opposto all’albero della vita. nell’olimpo delle specialità Made in Italy più puzzolenti - sottolinea la Coldiretti - ci sono cibi fortemente rappresentativi della cultura, della tradizione e del territorio nazionale caratterizzati da un odore potente e pungente che ne esalta la distintività, ma che è anche il risultato

DA CAMBIO

CLIMA I PRIMI ESOTICI

ITALIANI DA BANANE AD AVOCADO Surriscaldamento sposta ulivi fino alle alpi e le viti sulle vette er il cambiamento climatico per la prima volta si è iniziato a produrre in italia frutta esotica, dalle banane all’avocado mentre negli ultimi trenta anni il vino italiano è aumentato di un grado ma si è verificato nel tempo anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l’ulivo che è arrivato sulle alpi. e’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che, con l’arrivo del caldo, ha messo in mostra dal vivo i nuovi “frutti” Made in Italy del cambiamento climatico ad expo nel padiglione della Coldiretti “No farmers no party” all’ingresso sud all’inizio del Cardo sul lato opposto all’albero della vita. Che l’italia abbia la febbre è confermato dalla tendenza al surriscaldamento con ben nove dei dieci anni più caldi della storia che sono successivi al 2000. Dopo il 2014 che è stato il piu’ bollente di sem-

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nelle foto (sopra) il clima cambia il Made in italy, ecco i primi esotici italiani, dalle banane agli avocado. (sotto) la top-ten della “puzza che piace” esposta nel padiglione Coldiretti.

DA PUZZONE A MARCETTO,

IN SCENA

TOP TEN

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CHE PIACE Anche Bruss del Piemonte, Strachitunt della Lombardia e ricotta Asquanta della Puglia 6

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paDigLione CoLDiReTTi aD expo|ATTUALITÀ di specifiche proprietà come l’aglio di Sulmona, la cipolla di Cannara, la colatura di alici della Campania o il pregiato tartufo. Con questa iniziativa, alla presenza del presidente nazionale Roberto moncalvo, la Coldiretti all’expo dà il via alle gallerie dei “prodotti alimentari perfetti” nella loro specificità, che a rotazione settimanale saranno protagonisti nel padiglione “No farmers no party” per far conoscere la grande diversità del vero Made in Italy alimentare che è stato salvato dall’omologazione grazie all’impegno degli agricoltori italiani. “il nostro paese - ricorda lo stesso moncalvo - è l’unico che puo’ vantare la leadership europea con 271 prodotti a denominazione di origine (Dop/igp), che può contare su 4.813 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, su 415 vini Doc/Docg, su quasi ventunmila agriturismi, sul maggior numero di produttori biologici nell’Unione e che garantisce livelli di sicurezza da record con un numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite di appena lo 0,2%”. a prevalere nella speciale lista della “puzza che piace” sono senza dubbio i formaggi, ma non mancano i prodotti vegetali e quelli a base di pesce come la colatura di alici che è ’ una salsa liquida di colore ambrato e dal forte odore penetrante che richiama un prodotto tipico dei Romani, che producevano una salsa molto simile chiamata “garum”. il marcetto teramano - riferisce la Coldiretti - è una crema di pecorino mentre non lascia dubbi sulle proprietà caratteristiche il puzzone di moena, prodotto soprattutto dalla vacche della Val di Fassa, la cui crosta rimane sempre unta e favorisce il riprodursi di una flora batterica, che gli conferisce il sapore inconfondibile e il colore rossiccio caratteristico. Se il blu di pecora abruzzese è uno straordinario pecorino erborinato da consumare con pane casereccio e noci, l’odore e il sapore che caratterizzano lo Strachítunt sono dovuti alla presenza di una microflora di batteri lattici, che producendo una notevole quantità di gas, favoriscono la formazione di sacche d’aria nel formaggio, le quali sono indispensabili per lo sviluppo di lieviti e muffe, responsabili del tipico sapore. il Bruss continua la Coldiretti - è una crema prodotta con pezzi di formaggio riciclato e ricotte inacidite messi a macerare in recipienti di terracotta, che un tempo venivano esposti al sole e a cui viene ag-

giunto latte ovino mentre la ricotta asquanta è di consistenza morbida, cremosa e spalmabile deve il suo nome al termine dialettale pugliese che significa “forte”, “scottante”, perchè molto piccante ed ha un odore pungente ed intenso di latte di pecora. importante è il legame tra l’odore dell’aglio quando viene tagliato o schiacciato con le proprietà perchè quando la sua struttura viene danneggiata si libera allicina, una molecola instabile che si trasforma velocemente in numerosi componenti, tutti a base di zolfo, regalando a chi la ingerisce il tipico odore pungente, ma anche una buona dose di antibatterici. Studi recenti - continua la Coldiretti - stanno evidenziando la presenza di ormoni legati alla sessualità, oltre ad avere potenti effetti medicamentosi: viene infatti consumato per la sua azione ipotensiva, positiva sulla circolazione cardiovascolare, antisettica, sull’apparato gastro-enterico.

LA TOP TEN DELLA PUZZA

Made in Italy

CHE PIACE • Puzzone di Moena • Marcetto teramano • Bruss del Piemonte • Strachitunt della Lombardia • Ricotta Asquanta della Puglia • Blu di pecora dell’Abruzzo • Colatura di alici della Campania • Tartufo • Aglio di Sulmona • Cipolla di Cannara Fonte: Elaborazioni Coldiretti

I PRIMI agRiCHeF no gLoBaL

ESPERIENZA DI AGRICOLTORE CON L’ABILITÀ IN CUCINA: CONNUBIO PERFETTO rrivano all’expo i primi agrichef che uniscono la propria esperienza di agricoltori, che conoscono profondamente il territorio ed i suoi prodotti, con l’abilità in cucina nella realizzazione delle ricette esclusive della tradizione contadina conservate da generazioni nelle campagne. “Cucina molecolare? no, grazie. La nouvelle cousine la lasciamo agli altri e al risotto al sentore di... o aromatizzato a... preferiamo “risi e bisi” ovvero la consistenza del vialone nano, i piselli appena sgranati e solo di stagione, le frittelle di fiori di sambuco e acacia o la polenta gialla di marano. Una scelta in sintonia con quanto accade nel padiglione della Coldiretti dove sono in scena le gallerie dei “prodotti alimentari perfetti”: una anticipazione di quello che i visitatori italiani e stranieri dell’expo potranno trovare fuori nelle campagne lungo tutta la penisola. per questo la Coldiretti ha attivato “Farmersforyou” la prima app per indicare ai visitatori italiani e stranieri dove dormire, mangiare o acquistare prodotti direttamente dagli agricoltori con oltre 10mila riferimenti. “Farmersforyou” dice dove trovare il vero cibo italiano garantito da Campagna amica, la più grande Rete europea di vendita diretta degli agricoltori italiani che offre i prodotti e le eccellenze in fattorie e mercati lungo tutta la penisola, ma anche gli agriturismi dove soggiornare e mangiare. L’App Coldiretti “Farmersforyou” è il nuovo servizio di Coldiretti per mettere in connessione gli imprenditori agricoli italiani con i nostri connazionali e con i cittadini di tutto il mondo che si recheranno in italia.

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Per info in tempo reale su EXPO: www.coldiretti.it (nella sezione EXPO)

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ORGANIZZAZIONE|aSSemBLea Di BiLanCio

L’ASSEMBLEA PROvINCIALE hA APPROfONDITO LE SCELTE POLITICO - STRATEgIChE:

UN MODELLO DI SvILUPPO SOSTENIBILE, SUL PIANO SOCIALE ED AMBIENTALE

COLDIRETTI: “approvato il bilancio consuntivo

e di previsione”

nelle foto alcuni momenti dell’assemblea di Coldiretti alessandria che ha visto una gremita sala multimediale. il presidente paravidino e il Direttore moroni hanno illustrato il bilancio consuntivo e di previsione. Durante la serata, al centro del dibattito, la crescita del progetto economico di Coldiretti.

Continua il percorso di crescita verso i soci e per la redditività delle imprese e la presenza di Coldiretti alla grande manifestazione Expo 2015 di Milano.

n bilancio tutto in positivo, in cui l’organizzazione trova un utile d’esercizio che ne conferma lo stato di salute e di costante affidabilità. Risultati che vengono commentati dal presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto paravidino come “il giusto riconoscimento per un lavoro sempre più attento nei confronti di una realtà cui tutti noi siamo legati da un fortissimo senso di appartenenza. Una crescita costante della professionalità e del servizio accompagnata all’ottimizzazione delle risorse”. L’assemblea provinciale Coldiretti 2015, composta da giunta, Consiglio e i presidenti di Sezione ha provveduto all'analisi dei bilanci economici. Sono stati approvati all'unanimità sia il consuntivo che il previsionale. e’ stato il direttore provinciale, Simone moroni, ad illustrare i dati, sia della Federazione provinciale che della società di servizi impresa Verde. Con soddisfazione, i partecipanti hanno anche assistito ad un sintetico consuntivo dell’attività sindacale svolta e della vita associativa dell’organizzazione nel 2014: un impegno sindacale della Federazione che si è snodata attraverso la positività degli incontri territoriali svolti nei mesi scorsi in tutto il territorio provinciale e poi negli incontri interregionali che hanno coinvolto le federazioni delle diverse regioni italiane, con decine di migliaia di soci coinvolti complessivamente tra milano, napoli e Firenze. Un impegno che ha visto la presenza in questi contesti di interlocutori importanti, rappresentanti dei governo, delle Regioni, di enti ed associazioni di tutela dei consumatori e della legalità, che ha contribuito a raccogliere alcuni importanti risultati, dalla positiva chiusura sugli aspetti nazionali della nuova paC, alla conferma della scelta italiana per produzioni di qualità ogm free e relative sanzioni per semine illecite, ad alcune misure di semplificazione della mole di adempimenti che toccano le imprese agricole, a nuove politiche di incentivazione delle imprese giovani, alla istituzione della

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commissione di inchiesta parlamentare sulla contraffazione e quindi in difesa del vero Made in Italy e comunque del verificarsi di una stagione dove chi riesce, come Coldiretti fa da anni, a presentare progetti concreti, articolati, con studi approfonditi sugli effetti di certe scelte piuttosto di altre, riesce anche a concretizzare tale lavoro a beneficio dei soci e del settore, nonostante le indubbie difficoltà di questa lunga crisi. “ora tocca a noi, sul nostro territorio, dare gambe ad idee e

progetti che hanno anche un nuovo contorno normativo e maggiori opportunità, - ha detto il presidente provinciale Roberto paravidino - per riuscire a portare più reddito ai nostri soci con una prospettiva che vada oltre la semplice difesa dell’esistente, ma che incroci quel mondo dinamico che esiste e che richiede risposte: se quelle risposte riusciremo a darle noi ne avremo beneficio e vantaggio, viceversa, nella continua attesa del maturare dei tempi, rischiamo che altri settori


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aSSemBLea Di BiLanCio|ATTUALITÀ

DOMANDA

PAC PROROGATA AL 15 GIUGNO 2015

ed altri territori si pongano tra noi e le opportunità dei mercati”. L’assemblea provinciale si è svolta il 29 aprile nella sala multimediale al quarto piano della sede provinciale Coldiretti alessandria, in corso Crimea 69: al centro dei lavori, dopo aver ascoltato da parte del presidente Roberto paravidino un bilancio dell’anno trascorso e un primo giro d’orizzonte sulle iniziative che la Coldiretti organizzerà nei prossimi mesi, la situazione sindacale, la riforma della pac e le progettualità che vedranno impegnato il settore primario nella difesa della tipicità e del Made in Italy. “il consenso unanime ottenuto in assemblea dai nostri dirigenti è un premio nei confronti della Federazione che ha lavorato con dedizione e competenza ed è anche un atto di trasparenza nei confronti di tutti gli associati che con il tesseramento dimostrano ogni anno attaccamento alla nostra organizzazione. - ha detto il direttore di Coldiretti alessandria Simone moroni - nonostante il momento sia economicamente sfavorevole direi che possiamo guardare con serenità ad una sempre più incisiva e determinata azione sindacale a tutela degli associati Coldiretti. La nostra è una realtà agile, attenta alle esigenze dell’impresa e in grado di agire in tempi molto veloci, in modo da consentire all’imprenditore che si rivolge ai nostri uffici di poter operare con ogni garanzia”. gli interventi dei presidenti territoriali

hanno toccato vari argomenti di stretta attualità agricola: dal contenimento dei danni procurati dalla fauna selvatica, alle difficoltà legate all’accesso al credito, dalla riforma della pac alla tutela del vero Made in Italy. Si è parlato anche della presenza di Coldiretti a expo milano 2015 che ha l’obiettivo di raccontare il legame tra l’economia e la società italiana e i suoi agricoltori, soffermandosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: di produttori di beni, di custodi della bellezza della campagna italiana, di innovatori di prodotto, di propulsori delle comunità locali. “Un racconto che, all’interno di un allestimento che illustra la bellezza del contesto e della ricchezza produttiva italiana, punta tutto su elementi esperienziali facendo entrare fisicamente il visitatore nel mondo vero dell’agricoltore, preferendo la chiave della relazione materiale. - ha aggiunto il presidente paravidino - nel padiglione della Coldiretti lungo il Cardo saranno presenti i nostri agricoltori per costruire un contatto diretto, vivo e concreto con i visitatori in un ambiente segnato dagli odori, i colori, le luci, le asprezze e le armonie della campagna italiana. Contemporaneamente metteremo in campo, anche in questo caso, un principio per noi basilare di democrazia economica, offrendo l’opportunità a una molteplicità di aziende di far conoscere i propri prodotti ed il lavoro necessario per ottenerli”.

La Conferenza Stato Regioni ha approvato il decreto del ministero delle politiche agricole di proroga della domanda pac al 15 giugno 2015. inoltre è stato pubblicato sulla g.U. dell’Ue del 12 maggio 2015 anche il regolamento di esecuzione 2015/747 della Commissione che prevede la proroga dell’ultimo giorno utile per la presentazione della domanda dal 15 maggio al 15 giugno per il solo 2015. La proroga riguarderà sia le domande di aiuto per i pagamenti diretti sia le domande di pagamento dello sviluppo rurale per le misure collegate alla superficie. La modifica approvata prevede che la data per le modifiche alla domanda unica o alla domanda di pagamento passi dal 31 maggio al 15 giugno, facendola coincidere con il termine ultimo di presentazione della domanda unica 2015 (15 giugno 2015). in sostanza è stata eliminata la possibilità di modifica delle domande senza l’applicazione della penalità nei 15 giorni successivi alla scadenza della domanda. Rimane invariata la possibilità di presentazione delle domande tardive con l’applicazione di penalità (1% per ogni giorno di ritardo) nei 25 giorni successivi l’ultimo giorno utile per la presentazione della domanda corrispondente. il decreto mipaaf, ora alla firma del ministro prevede che per l’anno 2015, i termini stabiliti dall’articolo 7, comma 1, e dall’articolo 12, comma 4, del decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 18 novembre 2014, sono posticipati al 15 giugno 2015. per l’anno 2015, le modifiche alla domanda unica, apportate ai sensi dell’articolo 15 del regolamento (Ue) n. 809/2014, sono comunicate per iscritto all’organismo pagatore competente entro il 15 giugno 2015. il termine stabilito dall’articolo 28, comma 3 del decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 18 novembre 2014, è posticipato al 15 ottobre 2015. per l’anno 2015, le autorità di gestione dei programmi di sviluppo rurale possono posticipare il termine per la presentazione delle domande relative alle misure a superficie e all’indennità compensativa fino al 15 giugno 2015. Sempre per l’anno 2015, il termine per l’aggiornamento del fascicolo aziendale è fissato al 15 giugno 2015

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ORGANIZZAZIONE|Donne impReSa

COLDIRETTI ALESSANDRIA HA FESTEGGIATO I

60

anni

DI DONNE

IMPRESA Sicurezza alimentare e attenzione all’ambiente: il “ritorno alla terra” è la risposta alla crisi a dimensione agricola è creatrice di cibo, ma anche di valori. Di solidarietà, di conoscenze e di umanità, ricchezze andate quasi perdute nei decenni di grande sviluppo industriale: la conduzione femminile delle aziende costituisce di per sé un importante veicolo per riscoprire e rilanciare questi valori. La presenza delle donne nell’agricoltura italiana ha dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore con una crescente attenzione al rispetto dell’ambiente e della sicurezza alimentare. Dopo quello del commercio, infatti, è proprio il settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore. D’altra parte i numeri delle quote rosa in agricoltura parlano chiaro e sintetizzano un dato significativo che porta ad affermare senza dubbi che il futuro del settore è solido e soprattutto è in rosa. Sono 218.446 le imprese agricole guidate da donne in italia dove ormai nelle campagne quasi una azienda su tre, il 29 per cento, è rosa a seguito del progressivo aumento della presenza femminile in termini percentuali sul totale. Se ne parlato il 6 maggio durante l’incontro che Donne impresa Coldiretti alessandria ha organizzato per celebrare il compleanno del movimento, o meglio i suoi primi 60 anni. Va a merito della Coldiretti l’impegno ante litteram per le donne, avendo creato il primo movimento femminile in agricoltura quando, a metà degli anni cinquanta, in una situazione che dava per scontato il valido e silenzioso apporto offerto nelle campagne dalla parte femminile della società, cominciò l’impegno delle donne coltivatrici. nel 1976 assunse il carattere di movimento di categoria autogestito dalle imprenditrici agricole, e diede inizio l’impegno sui temi professionali e sindacali, comprese alcune battaglie molto impegnative. Basti pensare a quella per la parità dei componenti dell’impresa, a quella per la tutela della maternità e a quella per la legge sull’imprenditoria femminile. “L’impegno delle donne della Coldiretti inizia nel 1953, quando ancora si chiamava movimento Femminile e cominciava ad intervenire su temi sociali come le pensioni, la scuola, le abitazioni e le infrastrutture del territorio rurale - ha affermato la responsabile

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nella foto la Responsabile Donne imresa alessandria graziella Boveri, al centro, tra il prefetto Romilda Tafuri (a sinistra) e il presidente Coldiretti piemonte Delia Revelli (a destra). provinciale Donne impresa graziella Boveri . Da allora ad oggi di strada ne è stata fatta molta e abbiamo raggiunto importanti risultati grazie soprattutto alla legge di orientamento che ha introdotto la multifunzionalità in agricoltura”. al convegno, che si è svolto nei locali del museo “c’era una volta” della gambarina, hanno preso parte il prefetto di alessandria romilda tafuri, il presidente regionale Coldiretti piemonte delia revelli, la vice presidente dell’as-

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Delia Revelli

Abbiamo imparato a guardare al di là del nostro orto, rivolgere lo sguardo alla società per essere forza sociale

sociazione Donne medico oria trifoglio, la nutrizionista giorgiana talpo, la presidente dell’antica Distilleria di Rosignano silvana coppo e la capo delegazione Fai alessandria ileana spriano. assunzioni in crescita e aziende nascenti, guidate da giovani e con tante

donne protagoniste. prospettive, confermate da tutti gli indici economici, sorprendentemente ottimistiche. È il «ritorno alla terra» a segnare la controtendenza in questi anni di crisi. ma non è un salto indietro nel passato, bensì l’approdo a una dimensione profondamente mutata rispetto solo a qualche decennio fa. “abbiamo imparato a guardare al di là del nostro orto, che per noi significa rivolgere lo sguardo alla società, per essere sempre di più forza sociale. - ha affermato il presidente di Coldiretti piemonte Delia Revelli - il settore agricolo italiano oggi ha un nuovo richiamo grazie a molteplici professionalità e a strategie imprenditoriali che vanno ben oltre la produzione agroalimentare. parola d’ordine, multifunzionalità. Basti pensare come, alle distese di campi coltivati di un tempo, oggi si affianchino agriturismi e altre forme di accoglienza, vendita diretta dei prodotti, produzione per il giardinaggio ed altro ancora. il carattere multifunzionale dell’agricoltura sta alla base dell’interesse e del successo di tante donne, per natura e background impegnate da sempre su tanti fronti, che sempre più spesso scelgono di dedicarsi a questo settore”. Una multifunzionalità che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne e genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare come la trasformazione dei prodotti, la nascita del settore dell’agribenessere, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali on line e tante altre innovazioni. perché questo comparto appare tanto «predisposto» alla conduzione delle donne? “i fattori sono molteplici, ma direi che ad incidere molto in senso favorevole è stato proprio lo sviluppo dell’agricoltura multifunzionale, con il diffondersi, in un ambito una volta piuttosto specializzato, di una forma di eclettismo che è in fondo molto affine alla natura femminile - ha continuato graziella Boveri -. L’agriturismo, la vendita diretta, la stessa trasformazione dei prodotti, a tutta la variegata offerta di accoglienza in generale, compreso l’agribenessere, e all’agricoltura sociale, un ambito di


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Donne impReSa |ORGANIZZAZIONE

nella foto suggestivo colpo d’occhio della sala convegni del “museo della gambarina” affollato di imprenditrici che si sono ritrovate in occasione dell’incontro organizzato da Coldiretti alessandria. cui ci stiamo occupando molto in questo periodo e che sta mostrando forme di interesse sempre maggiori”. L’obiettivo è, tra l’altro, quello di potenziare tutti quei segmenti che, nell’ambito dell’attività agricola, sono predisposti all’accoglienza di persone affette da handicap fisici o mentali, o anche solo all’assistenza giornaliera o allo svolgimento di attività terapeutiche come l’ippoterapia o l’orticoltural therapy. Senza dimenticare gli agricentri estivi e gli agricentri diurni per anziani, gli agriasili o l’agritata. “La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne. non ci sono differenze tra imprenditori e imprenditrici, esistono semplicemente imprenditori più o meno bravi” - ha sottolineato il presidente provinciale Coldiretti alessandria Roberto paravidino, al quale sono state affidate le conclusioni. al convegno, organizzato in collaborazione con l’associazione medea per contrastare la violenza sulle donne e l’associazione Donne medico, ha preso parte anche il direttore regionale Coldiretti piemonte antonio De Concilio. Bellezza, benessere e buonumore: questo è il particolare connubio che fa della donna in agricoltura una donna speciale, mediatrice di un patto che passa attraverso una continua alleanza tra cibo, cultura e cura del territorio. “passione ed autorevolezza - ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti alessandria Simone moroni - sono doti che ben si coniugano con il modo di vivere delle donne, diviso tra famiglia e lavoro, che rendono l’attività imprenditoriale un contesto particolarmente favorevole alla diffusione di interventi produttivi ed innovativi, che determinano quel valore aggiunto per lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile in agricoltura e dell’economia del nostro paese. il protagonismo delle donne nel creare, produrre, educare, si manifesta nella ricchezza delle relazioni. il loro impegno è rilevante specialmente nelle attività multifunzionali e nella valorizzazione di prodotti tipici nazionali. È quel talento femminile, che si rigenera ogni giorno dell’anno, al servizio della cittadinanza”.

nelle foto (a sinistra) il direttore Coldiretti piemonte antonio De Concilio, (a destra) il Direttore e il presidente Coldiretti alessandria Simone moroni e Roberto paravidino. (sotto) la Responsabile provinciale e Regionale Donne impresa Coldiretti graziella Boveri e alcune imprenditrici agricole.

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ATTUALITÀ| CeReaLi / RegiSTRo UniCo

CEREALI noViTà e STime

Campagna cerealicola, ecco le prime stime produttive ltre quattro milioni di tonnellate di grano duro, 2,9 di tenero, quasi 900 sia per l'orzo che per il mais. e’ il quadro che emerge dalle stime effettuate dall’istat sulla stagione cerealicola 2015, a circa un mese dall’inizio delle operazioni di raccolta. i numeri sono stati presentati nel corso di un incontro con Coldiretti svoltosi al ministero delle politiche agricole. Le superfici a grano duro crescono del 2,9%, per una superficie di quasi 1,3 milioni di ettari, mentre il tenero accusa un calo del 7,6 per cento, scendendo a quota 586mila ettari. Sulla base delle stime di resa, il raccolto di grano duro dovrebbe ammontare a 4,1 milioni di tonnellate, mentre quello tenero si attesterà sui 2,9 milioni di tonnellate. Considerati anche gli stock, la disponibilità totale è, rispettivamente, di 5,1 e 3,5 milioni di tonnellate. in salita anche l’orzo. Dalla campagna 2015 se ne attendono 877mila tonnellate, da una superficie coltivata che è salita a quota 233mila ettari (+3,6%). nel comparto mais c’è stata, invece, una riduzione negli investimenti produttivi, con 870mila ettari, il 7 per cento in meno rispetto alla campagna precedente. La soia, infine, dovrebbe vedere una produzione stimata di 1,1 milioni di tonnellate, per una superficie stimata di 233mila ettari, sulla cui entità precisa i pareri non sono però unanimi. Un’analisi più dettagliata sarà effettuata a fine luglio, con l’arrivo dei dati produttivi.

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REGISTRO UNICO ConTRoLLi iSpeTTiVi a CaRiCo DeLLe azienDe agRiCoLe

Semplificazione, via libera al Registro unico dei controlli ia libera al Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole, previsto da Campolibero nella Legge Competitività. La Conferenza Unificata ha, infatti, approvato il decreto predisposto dal ministero delle politiche agricole. L’obiettivo è far sì che l’attività ispettiva nei confronti delle imprese agricole da parte degli organi di vigilanza sia svolta in forma coordinata, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni di accertamenti. nel Registro Unico (Ruci) dovranno affluire i dati concernenti i controlli effettuati da parte degli organi di polizia, organi di vigilanza, organismi pagatori, nonché da organismi privati autorizzati allo svolgimento di controlli nei confronti delle imprese agricole. È stabilito che, prima di effettuare una nuova ispezione, la pubblica amministrazione debba verificare attraverso il Ruci gli esiti dei controlli precedenti al fine di evitare sovrapposizioni che possano intralciare l’esercizio dell’attività d’impresa. Coldiretti ha da sempre assegnato grande importanza alla problematica della semplificazione amministrativa da intendersi come un processo di razionalizzazione volto ad evitare una duplicazione nell’attribuzione di poteri pubblici che comporti la duplicazione e la sovrapposizione di adempimenti ed oneri burocratici per le imprese agricole. non a caso in più di un’occasione ha espresso la necessità di semplificare e coordinare il sistema dei controlli ispettivi e di assicurare, nel contempo, un comportamento omogeneo nei confronti delle imprese agricole. Tale esigenza assume particolare rilevanza considerato che ad oggi il sistema dei controlli a carico delle imprese agricole risulta caratterizzato da una pluralità di organi di vigilanza appartenenti a diverse amministrazioni, con competenze in alcuni casi analoghe e sovrapponibili, con la conseguenza che le aziende agricole sono di fatto sottoposte, con riferimento alle stesse materie, a più controlli da parte dei vari organi di vigilanza.

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impoSTe / agRomaFie |ATTUALITÀ

IMPOSTE COMUNALI imU e TaSi

[a cura di Daniela Colombini]

MAFIA: CON PIZZO SU vINI DOC

BUSINESS

AGROMAFIE

A 15,4 MLD

AVVISO AI SOCI Il modello F24 arriverà a casa

Scadenza 16 giugno 2015 a scadenza da rispettare per pagare le imposte comunali è martedì 16 giugno prossimo. Considerando che ogni Comune è libero di determinare le aliquote e le eventuali detrazioni, nonché gli immobili oggetto di imposizione, possiamo sostenere in via generale che l’imu colpisce le abitazioni principali di lusso, le seconde case e i terreni agricoli mentre la Tasi colpisce le abitazioni principali non di lusso e i fabbricati rurali strumentali. in ogni caso, il pagamento del 16 giugno rappresenta un acconto per l’anno d’imposta 2015 e viene calcolato sulla base delle aliquote comunali stabilite per l’anno precedente tenendo conto della situazione aggiornata degli immobili nell’anno 2015. per la pros-

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sima scadenza del 16 giugno, impresa Verde invierà a casa dei suoi clienti, nonché soci di Coldiretti, il modello F24 debitamente compilato in ogni sua parte, pronto per il pagamento da effettuarsi in Banca o in posta. a tutti coloro che invece effettuano normalmente il versamento telematico delle imposte tramite i nostri uffici, verrà inviata una lettera con l’importo delle imposte che saranno addebitate sul conto. per coloro che devono versare il diritto annuale della Camera di Commercio, la scadenza segue quelle delle imposte derivanti dal modello Unico che attualmente sono fissate al 16 giugno e al 16 luglio: salvo proroghe anche il diritto annuale sarà da noi conteggiato e addebitato nel modello F24 inviato a casa.

l business dell’agromafia ha raggiunto i 15,4 miliardi di euro nel 2014 attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole. proprio per contrastare questi fenomeni la Coldiretti ha promosso la Fondazione “osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” con il procuratore giancarlo Caselli alla guida il Comitato Scientifico della Fondazione. La criminalità sottolinea Coldiretti - controlla in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, dello zucchero, del vino, della farina, del pane clandestino, del burro e della frutta e della verdura. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente. non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma - continua la Coldiretti - compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.

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u o A L Monfer r t r on

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ATTUALITÀ| CoRiLiCoLTURa

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una sfida possibile

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senza difetti: IC De IL r DIC AtA ALLA Co

Ospite d’eccezione il cavalier Flavio Repetto: “La Novi non è in vendita: da noi solo nocciole Made in Monferrato e Made in Piemonte, il territorio è un valore inestimabile che va difeso” alle colline del monferrato, patrimonio dell’Unesco, l’eccellenza delle nocciole tonde, gentili, vincenti e... senza difetti. e’ possibile tutto questo? Tematiche che sono state al centro del convegno che si è svolto sabato 16 maggio nell’ambito dell’ottava sagra della nocciola che si è svolta a Lu monferrato. ospite d’eccezione il cavalier Flavio Repetto, patron del colosso novi, con il quale Coldiretti alessandria sta portando avanti dal 2010 un importante accordo di filiera. Una storia, quella del cavalier Repetto, classe 1931 e grinta da vendere, che nasce tra i vigneti, costituendo un’azienda per l’imbottigliamento dei vini dell’alto monferrato. È passato quindi alla ristorazione collettiva, all’imbottigliamento delle bevande gassate e alla distribuzione automatica di bevande in industrie e comunità. nel 1982 ha rilevato due aziende, la elah e la Dufour, in stato prefallimentare. È riuscito non solo a salvarle, ma anche a svilupparle, riassorbendo gran parte della manodopera. nel 1985 ha acquistato la novi Cioccolato, alla cui attività produttiva ha dato un notevole impulso, portando il marchio novi a grande notorietà nel mercato italiano e non solo. “in un momento in cui si tende a delocalizzare e molti grandi marchi lasciano l’italia ci tengo a precisare a chiare lettere che la novi non è in vendita, anzi. nel nostri stabilimento entrano solo nocciole del monferrato e del piemonte, insomma delle nostre colline. noi crediamo nelle potenzialità del territorio e dei suoi imprenditori - ha affermato il cavalier Repetto - incentiviamo quest’ultimi ad aumentare la superficie coltivata a corilicoltura affinchè il numero di nocciole conferite nel nostro stabilimento possa aumentare: a noi servono 30.000 quintali di nocciole all’anno. oggi arrivano da tutto il piemonte, sarebbe bello potessero arrivare dal solo monferrato”. negli ultimi anni in provincia di alessandria si è assistito ad un continuo aumento delle superfici interessate a noc-

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nella foto L’inaugurazione dell’ottava sagra della nocciola che si è svolta a Lu sabato 16 maggio. a tagliare il nastro, al centro, il Cavalier Flavio Repetto patron del colosso novi elah Dufour. il tema al centro del convegno la sfida di ottenere nocciole senza difetti. ciola: mediamente 200 ettari all’anno. Una ricetta di sicuro successo che ha visto in prima linea la Coperativa Corilu ottenere, non solo sul territorio provinciale e regionale, ampi consensi. ad aprire i lavori il sindaco di Lu, michele Fontefrancesco, che ha sottolienato come in un contesto economico non facile la corilicoltura sia ancora in grado di offrire soddisfazioni. L’impegno di Coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato da Carlo pagella, presidente della zona di alessandria, il quali si è soffermato sulla vitalità imprenditoriale della terra monferrina “ricca di iniziativa che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici interessate “a nocciola”. Un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti. “il territorio della provincia di alessandria è ricco di aziende trasformatrici che ricercano un prodotto di qualità e di provenienza locale. - ha aggiunto emiliano Bracco vice direttore della Coldiretti alessandrina - ecco perché è necessario ripartire dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza, dove l’azienda si possa sentire tutelata dalle speculazioni di mercato, alleata con tutti quei soggetti che credono in un’agricoltura fatta di qualità e trasparenza. accordi che premino in modo virtuoso chi

produce e chi consuma”. il convegno ha richiamato un numeroso pubblico, il quale ha potuto apprezzare sia l’esposizione delle macchine agricole per il settore corilicolo allestita in piazza gherzi, sia ascoltare le ultime novità tecniche. gli interventi di settore sono stati coordinati da alberto pansecchi che, agronomo di Coldiretti, ha fatto il punto sui “Difetti della nocciola” e le tecniche sino ad ora attuate per evitare il problema. interessanti sono stati i riferimenti alla sostenibilità economica ed ambientale dell’operazione. a seguire gli interventi di Tito Demaestri sull’analisi chimiche e merceologiche sulle nocciole del monferrato e del piemonte, di Luigi merlo dell’associazione Comuni del monferrato che ha delineato come la valorizzazione del territorio possa rappresentare la carta vincente per essere competitivi e di paolo Lambertini che ha approfondito il capitolo legato agli agrofarmaci e la loro distribuzione: un connubio necessario per un buon risultato. a conferma dell’importanza che il settore corilicolo riveste nella provincia alessandrina l’impegno della Camera di Commercio che sta portando avanti il progetto pluriennale per la valorizzazione della Tonda gentile come ha sottolineato giuseppe Concaro direttore del Cadir Lab che richiamato l’attenzione sulla manicalità dell’eccellenza, chiave di sicuro successo per la qualità e per avere un prodotto a “zerodifetti”.

CABELLA LIGURE iL noCCioLo RiSoRSa DeLLaVaL BoRBeRa

l nocciolo può davvero essere una nuova risorsa per la Val Borbera: è il dato, importante, emerso dal convegno organizzato a Cabella Ligure dalla Comunità montana Terre del giarolo, con il supporto della Coldiretti di alessandria e novi Ligure. L’argomento è stato approfondito dall’agronomo di Coldiretti alberto pansecchi che ha messo in luce come valorizzare i terreni e creare lavoro, “impiantando

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anche in sedimenti non eccessivamente grandi, questa coltura, che in prospettiva garantisce il recupero dell’investimento e una nuova impronta di identità alla valle intera”. Le conclusioni, poi, sono state della presidentessa della pro Loco, Caterina Fasolini, che ha dato appuntamento a nuove occasioni di dibattito per approfondire la tematica e “approfittare” dell’estate per i primi impianti.


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[a cura di alberto pansecchi] ViTiCoLTURa n.38 |SCHEDA

L’economia globale e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione per il trasporto delle merci, espone le coltivazioni locali al rischio di colonizzazione da parte di nuovi parassiti e patogeni. Come già accaduto in passato, la nuova avversità che affligge la vite è un piccolo insetto, quasi invisibile, originario del Sud-Est asiatico. Questo insetto, classificato col nome di Drosophila suzukii ha raggiunto dapprima l’America nel 2008 e successivamente, l’Europa (Italia, Francia, Spagna, Russia e Svizzera). In Italia è stato segnalato la prima volta nel 2009 in Trentino Alto-Adige. In pochi anni di diffusione, il parassita ha provocato e sta tuttora causando enormi danni alle produzioni frutticole. Il moscerino dei piccoli frutti, così è conosciuta in Italia la Drosophila, è infatti un parassita polifago, che attacca tutte le specie frutticole.

il ciclo biologico della drosophila

gli insetti adulti hanno una lunghezza di 2-3 mm, hanno occhi rossi e un colore del corpo giallo marroncino. Le femmine assomigliano alle Drosofile locali (i moscerini dell’aceto) e i maschi sono facilmente riconoscibili, perché hanno una macchia scura sulle ali.

DROSIPhILA SUZUkII

• polifaga • Rapida diffusione • ingenti danni • Difficile controllo

mentre la maggior parte delle Drosofile infestano solo frutta troppo matura già caduta a terra, le femmine della Drosophila suzukii possono lesionare con il loro robusto ovopositore la buccia dei frutti in maturazione e deporre le proprie uova. in media sono deposte 2-3 uova. Una femmina può deporre complessivamente circa 400 uova. già dopo un giorno sgusciano le larve ed iniziano a nutrirsi all’interno dei frutti. L’impupamento può verificarsi nel frutto o nel terreno e una generazione si completa entro 1 o 2 settimane. Con condizioni climatiche favorevoli la Drosophila può compiere oltre 10 generazioni all’anno. Lo svernamento avviene come adulto in luoghi protetti. n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 15


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SCHEDA|ViTiCoLTURa n.38 [a cura di alberto pansecchi]

piante ospiti, propagazione e diffusione

La Drosophila suzukii ha un’ampia cerchia di piante ospiti, che si potrebbe ancora estendere a causa della sua rapida capacitá di adattamento in ogni condizione. infesta i frutti con buccia sottile di piante coltivate e spontanee. Su grandi distanze la propagazione avviene attraverso la frutta infestata. anche solo pochi esemplari sono sufficienti, entro pochissimo tempo e con condizioni climatiche favorevoli a determinare rapidi incrementi di popolazione. Regioni frutticole confinanti possono quindi facilmente venir colonizzate.

danni provocati

esternamente sui frutti sono riconoscibili punture e chiazze infossate. Successivamente si hanno marcescenze fungine o batteriche. può portare a perdite di produzione fino all’80% o addirittura dell’intero raccolto. estremamente a rischio è la viticoltura di qualità in quanto privilegia raccolte tardive che, inevitabilmente, espongono maggiormente i grappoli all’azione di quest’insetto, magari combinata a quella di altre avversità. Un altro pericolo consiste nel trasporto di un’elevata popolazione microbica. evidente è la relazione con l’insorgenza di marciume acido sull’uva. Questa avversità è dovuta¡ all’azione di batteri acetici e lieviti sugli acini, in presenza di danni fisici che compromettano l’integrità della bacca. La Drosophila in questo caso fungerebbe sia da strumento del danno meccanico che da veicolo dell’infezione microbica.

prevenzione e lotta

ad oggi non esiste un’unica soluzione per la lotta a questo insetto; è quindi necessario adottare strategie di lotta integrata volte a prevenire l’infestazione e a minimizzare il danno. Tra le varie strategie non si può finora prescindere da un uso ragionato ed accorto degli insetticidi registrati, in combinazione ad esempio con pratiche sanitarie ed agronomiche, uso delle reti anti insetto, cattura massale.a causa della particolare biologia dell’insetto che depone le uova su frutti maturi prossimi alla raccolta la lotta chimica è particolarmente difficile. Una qualche efficacia hanno mostrato molecole nelle classi dei piretroidi, esteri fosforici e spinosine. in ogni caso trattamenti con i prodotti consentiti devono essere legati al ritrovamento degli adulti in trappole di monitoraggio. Le pratiche sanitarie e agronomiche sono fondamentali perché fungono da prevenzione all’invasione dell’insetto.ad esempio lo sfoltimento della vegetazione e un inerbimento mantenuto basso hanno effetti multipli: diminuiscono l’ombreggiamento e l’umidità all’interno dell’appezzamento rendendo quindi l’ambiente meno adatto alla sopravvivenza degli adulti, permettono una migliore copertura degli eventuali trattamenti insetticidi e consentono una raccolta più completa ed una più semplice distruzione dei residui, operazione quest’ultima molto importante. per il monitoraggio ed il controllo può funzionare una miscela chiamata Droskidrink, composta dal 75% di aceto di mela, 25% di vino rosso e zucchero di canna integrale (4gr per i 200ml di liquido necessari per una trappola) innescata in trappole rosse. per la cattura massale le trappole vengono disposte ogni 2 metri lungo il perimetro del vigneto all’inizio dei voli dell’insetto. Sembra essere importante abbattere il più possibile la popolazione svernante. i primi adulti che si muovono sono infatti indeboliti e vanno in cerca di fonti alimentari per potersi riprodurre. in questa fase ed in assenza di frutti maturi le trappole non risentono della competizione con i substrati naturali e sono molto più attrattive. Bibliografia:

il moscerino dei piccoli frutti - Regione emilia Romagna, Direzione gen. agricoltura, Serv. Fitosanitario il moscerino dei piccoli frutti - provincia autonoma di Bolzano, Servizio Fitosanitario provinciale materiale da WeB: Drosophila suzukii, una nuova minaccia? Slowine, Slow Food materiale da WeB: Drosophila suzukii, moscerino devastante - gianfranco anfora - gruppo di ricerca “Chimica ecologica” - Centro Ricerche e innovazione Fond. e.mach, San michele all’adige, 2014

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SpeCiaLe oRTo |SCHEDA

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SCHEDA|SpeCiaLe oRTo

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SpeCiaLe oRTo |SCHEDA

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SCHEDA|speciale orto

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FRUTTiCoLTURa n.46 |SCHEDA

Oidio su frutto Oidio su foglia L’oidio del melo rappresenta una delle malattie fungine più gravi del melo e colpisce in modo particolare i giovani germogli ma anche le foglie, i fiori ed i frutticini lasciandovi evidenti e caratteristiche tracce del danno.

agente patogeno e ciclo biologico

• L’agente fungino responsabile della malattia che può interessare sia pur raramente anche

il pero e il cotogno è la podosphaera leucotricha che completa il suo ciclo biologico nella forma agamica di Oidium farinosum.

• l’oidio è un fungo epifita: il micelio rimane all’esterno, sulla superficie degli organi attaccati e invia dentro alle cellule vegetali gli austori i quali hanno la funzione di parassitizzare i tessuti colpiti. • La conservazione della malattia nei mesi invernali avviene prevalentemente ad opera del micelio dentro le gemme. più raramente il fungo può svernare come corpo fruttifero sessuato chiamato cleistotecio che si forma sui tessuti colpiti, è di forma sferoidale e contiene all’interno 1 asco con 6-8 ascospore.

OIDIO DEL MELO

[a cura di alessandro albertelli]

Le prime infezioni primaverili dette infezioni primarie avvengono ad opera del micelio svernante nella fase di schiusura delle gemme con temperature superiori ai 10°C.

• Queste infezioni primarie originano una serie di infezioni conidiche dette infezioni secon-

darie che si sviluppano nel periodo primaverile-estivo e sono provocate dai conidi di Oidium farinosum prodotti abbondantemente dai conidiofori che si differenziano dal micelio biancastro che ricopre gli organi ammalati.

• La diffusione del fungo varia nei diversi ambienti ed è strettamente correlata all’andamento

climatico. Le temperature al di sotto di 8-10 °C e al di sopra di 32-33 °C normalmente bloccano le infezioni. Sono pertanto, da considerarsi pericolose temperature da 10 a 30 °C.

• L’umidità atmosferica favorisce le infezioni, mentre le piogge sono di ostacolo all’oidio in quanto i conidi in mezzo liquido perdono la loro germinabilità.

• Fra i fattori predisponenti l’infezione oidica sono le forti concimazioni azotate e la presenza di organi vegetali in forte attività vegetativa e rapido accrescimento. n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 21


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SCHEDA| FRUTTiCoLTURa n.46 [a cura di alessandro albertelli]

sintomi Sintomi sui germogli L’oidio determina sui germogli sintomi evidenti e gravi. L’accrescimento appare stentato, con le foglioline deformi e atrofiche, L’asse del germoglio arresta il proprio sviluppo e si presenta contorto, deforme e si ricopre di una leggera polverina biancastra. in seguito si assiste alla clorosi e necrosi del germoglio.

Sintomi sulle foglie Sulle foglie si manifestano inizialmente aree della lamina fogliare leggermente deformate con presenza di macchie clorotiche appena percettibili. Le macchie, su cui compare una patina biancastra si estendono su tutta la foglia che si ricoprirà interamente della muffetta biancastra. in caso di grave infezione si può avere anche una notevole filloptosi.

Sintomi sui fiori i fiori sono colpiti più raramente dall’oidio, tuttavia se colpiti manifestano deformazioni ed abortiscono, si ricoprono di muffetta biancastra ed alla fine cadono.

Sintomi sui frutti i frutti sono colpiti raramente dall’oidio. il frutticino colpito manifesta un accrescimento, una colorazione ed una maturazione irregolari. inoltre manifestano una caratteristica rugginosità della buccia che si presenta più o meno intensa a seconda del grado dell’attacco e dello stadio fenologico infettato.

lotta La lotta si basa fondamentalmente su interventi di tipo agronomico e chimico. gli interventi agronomici hanno lo scopo di ridurre il potenziale di inoculo dell’oidio e consistono in: • potature invernali di risanamento: si eliminano rametti che presentano gemme infette (riconoscibili perché più piccole, di colore più scuro e con punta più pronunciata); • eliminazione in primavera dei germogli infetti. La lotta chimica antioidica è in stretta relazione con la lotta antiticchiolatura sia per il periodo comune delle infezioni che per la possibilità di usare principi attivi che hanno duplice azione (antiticchiolatura e antioidica). gli interventi chimici, in caso di gravi infezioni primaverili o in caso di cultivar particolarmente sensibili ed in zone epidemiche iniziano già in fase di mazzetti affioranti-prefioritura. i trattamenti antioidici proseguono fino a circa metà estate quando il rischio di infezioni è notevolmente ridotto sia per le condizioni ambientali avverse al fungo che per la maggior resistenza delle piante stesse. La lotta chimica (facendo riferimento alle norme di lotta integrata 2015) si basa sui seguenti principi attivi. zolfo (1) Difenoconazolo (2) miclobutanil (2) penconazolo (2) Tebuconazolo (2) (7) Tetraconazolo (2) Ciproconazolo (2) Bupirimate (3) Trifloxistrobin (4) Boscalid + pyraclostrobin (4) Quinoxifen (5) Cyflufenamide (6). Bibliografia:

(1) Dotato di azione collaterale contro la ticchiolatura. (2) Con i fungicidi I.B.E. non si possono effettuare più di 4 interventi nel corso dell’annata indipendentemente dall’avversità. (3) Fitotossico su cultivar “Imperatore”. (4) Le strobilurine non sono utilizzabili più di 3 volte all’anno indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 3 trattamenti all’anno. (6) Al massimo 2 interventi all'anno. (7) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità.

FeRRaRi m.; maRCon e., menTa a. (1992) - Fitopatologia ed entomologia agraria, 420-421-422. ponTi iVan;LaFFi F. (1988) - malattie crittogamiche delle piante da frutto, 69. Regione piemonTe (2015) - norme tecniche di produzione integrata, 35.

22 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015 a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria


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ConDiFeSa |ATTUALITÀ

CONDIFESA ConTRo Le aVVeRSiTà aTmoSFeRiCHe CoL ConTRiBUTo ComUniTaRio DeL 65%

PROROgATO

al 31 MAGGIO IL TERMINE PER ASSICURARE

uva, frutta e cereali l presidente del Condifesa mariano pastore comunica che il ministero delle politiche agricole ha prorogato al 31 maggio 2015 il termine per assicurare uva, frutta e cereali a ciclo autunno-primaverile (frumento, orzo, ecc.) rispetto alla data iniziale del 20 aprile. per le colture a ciclo primaverile (mais, girasole, soia, sorgo, ecc.) il termine resta confermato nel 31 maggio mentre c’è tempo fino al 15 luglio 2015 per le colture a ciclo estivo, di secondo raccolto e trapiantate (riso, pomodoro, orticole, ecc.). in base al piano assicurativo agricolo nazionale 2015 sono agevolate dal contributo comunitario le seguenti tipologie di polizza: tipo a) - Multirischio - alluvione, siccità, gelo/brina, grandine, pioggia, neve, vento, colpo di solo/vento caldo, sbalzo termico - contributo max 65% del premio con minimo garantito del 58,5%;

I

tipo b) - Catastrofale+grandine (alluvione, siccità, gelo/brina) + almeno 1 tra grandine, pioggia, neve e vento forte - contributo max 65% minimo garantito 58,5%; tipo c) - Pluririschio - minimo 3 avversità scelte tra grandine, pioggia, neve, vento + eventualmente 1 o entrambe le avversità accessorie (colpo di solo/vento caldo, sbalzo termico) - contributo max 65% minimo garantito 48,75%. e’ possibile aggiungere gelo/brina ma in tal caso non è garantita la contribuzione minima; tipo d) - Catastrofale (alluvione, siccità, gelo/brina) - contributo max 65% minimo garantito 58,5%. Quest’anno gli assicurati si stanno orientando prevalentemente sulla polizza di tipo c) contro grandine, vento forte, eccesso di pioggia. i costi ad ettaro al netto del contributo comunitario, comprese le spese consortili, a titolo esemplificativo, sono i

seguenti: • vigneto di 1 ettaro di moscato d’asti ad alice Bel Colle, 100 quintali d’uva per un valore di euro 10.450,00, con una spesa minima di euro 234,00; • un ettaro di pomodoro da industria ad alessandria, 900 quintali per un valore di euro 7.938,00, con una spesa minima di euro 264,00 • un ettaro di frumento tenero a Tortona, 60 quintali per un valore di euro 1.413,00, con una spesa minima di euro 26,00. allo stesso costo è possibile avere una polizza grandine, vento, incendio senza contributo pubblico. Un ettaro di mais a Castelnuovo Scrivia, 120 quintali per un valore di euro 2.280,00, con una spesa minima di euro 51,00. Per avere ulteriori informazioni e preventivi personalizzati contattare il Condifesa 0131-52086.

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ATTUALITÀ|ConSigLieRe eCCLeSiaSTiCo A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

Ho sognato… ell’anno dei bicentenari, dei centenari e dell’expo 2015 ho sognato che nella strada aperta da don Bosco una generazione nuova di educatori accompagnava i giovani che si affacciano alla vita; ho sognato, ho sognato nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale - l’inutile strage - una conversione in massa alla pace; ho sognato nell’anno dell’expo dedicato al cibo di vedere i nostri banchi alimentari per sfamare gli indigenti più riforniti del solito. al risveglio dal sogno mi sono reso conto che l’interesse ai giovani lo dimostrano soprattutto i mercanti, mi sono reso conto che dopo cento anni l’inutile strage ha dato forza al mercato delle armi e non di percorsi di pace. Chissà se sei mesi di expo basteranno a porre al centro dell’attenzione dei grandi della terra il problema del cibo per tutti. La Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo del Concilio vaticano ii ci insegna che la terra ci è stata data in dono, che il cibo è il risultato dell’impegno e del lavoro umano, ma la sua produzione e la sua distribuzione non possono essere ridotte a mera questione tecnica e men che meno a fatto commerciale. Lavorare per produrre cibo per tutti è una questione di giustizia e ognuno di noi è chiamato a constatare le ingiustizie e le situazioni di grave iniquità che affamano milioni di persone nell’indifferenza diffusa. a me sembra giusto che parte dell’incasso dell’expo si trasformi in cibo per chi ha fame. don ivo

N

Auto da cambiare? Approfitta della convenzione

Coldiretti-Peugeot! Continua anche per tutto il 2015 la convenzione tra Coldiretti e la concessionaria Grandiauto srl di Alessandria

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pRemio maRengo DoC |ATTUALITÀ

ALESSANDRIA “pRemio maRengo DoC”, oRganizzaTo DaLLa CameRa Di CommeRCio

qUESTI I vINI vINCITORI DEL

41°CONCORSO

ENOLOGICO DELLA PROvINCIA

DI ALESSANDRIA abato 9 maggio si sono conclusi i lavori delle Commissioni di degustazione della 41esima edizione del Concorso enologico provinciale “Premio Marengo DOC”, organizzato dalla Camera di Commercio con il supporto operativo della propria azienda Speciale asperia. Sono ben 91 i prodotti che i campioni che hanno raggiunto il punteggio di 85/100, e che quindi sono stati insigniti del diploma “premio marengo DoC”. “Trenta vini e un assoluto: l’ovada, a dire che il grande vino della provincia di alessandria è questo rosso figlio del Dolcetto, che mostra opulenza, equilibrio e gran sostanza” - questo il commento di paolo massobrio, giornalista e uomo della comunicazione, che ha fatto parte della Commissione della Critica. “per i bianchi è stato ancora il gavi a tenere banco, anche qui con un vino di notevole sostanza, capace persino di evoluzioni interessanti negli anni. interessanti le valutazioni dei critici per l’albarossa e anche per l’interpretazione dell’alta Langa. Fra le numerose interpretazioni di Barbera, comprese quelle del monferrato rosso, buona soddisfazione, ma campioni ancora assai dissimili fra loro.” a queste prime dichiarazioni ha fatto eco il presidente della Camera di commercio, gian paolo Coscia:“L’edizione dei 41 anni ha dimostrato ancora una volta la vitalità del nostro concorso e l’importanza che esso può avere per promuovere l’intero comparto vitivinicolo provinciale. Tra i marengo d’oro e le Selezioni Speciali compare tutto il “gotha” dei nostri

S

produttori (ma ci sono anche alcune novità), mentre il campo dei vini doc premiati con il diploma a 85/100 rappresenta fedelmente un panorama produttivo che ben poche realtà provinciali possono vantare, fatto di alta qualità, varietà di denominazioni, estrema capacità di rispondere alle richieste dei vari segmenti di mercato. ora tocca alla Camera di Commercio e alla sua azienda speciale asperia - conclude Coscia - fare da supporto al grande lavoro che le aziende hanno compiuto in vigna e in cantina. Lo scorso anno, grazie ai suggerimenti venuti dal tavolo dei produttori abbiamo imboccato una strada di valorizzazione a sostegno della commercializzazione di questi vini che molti hanno giudicato efficace. per il 2015 intendiamo perseverare e, nonostante il calo delle risorse, rendere il nostro intervento ancora più rilevante.alcune iniziative di grande impatto e novità le stiamo definendo in questi giorni, a cominciare dal luogo in cui avverrà la consueta cerimonia di premiazione. Desidero infine ringraziare l’Onav e tutti i componenti delle Commissioni di degustazione che danno spessore e serietà al nostro concorso”. Queste le statistiche su cui si è chiusa l’edizione 2015 del Concorso: i campioni di vino presentati da ben 84 aziende sono stati complessivamente 273, dei quali 14 per la categoria aromatici, 74 per la categoria bianchi, 176 per la categoria rossi e 9 per la categoria spumanti. Tutti i campioni, sottoposti ad una doppia anonimizzazione, sono stati degustati da 20 commissioni che hanno lavorato dal 5 al 7 maggio,

mentre la Commissione Finale composta da enologi, sommelier ed esperti del settore ha operato il 9 maggio. L’edizione numero 41 ha visto confermate le distinzioni introdotte nella precedente edizione della competizione, con la quale in particolare sono state istituite tre nuove tipologie di distinzioni: il premio “Marengo DOC Giovani”, il premio “Marengo DOC Donna” ed il premio “Marengo DOC Critica”. Di seguito sono sintetizzate le modalità di attribuzione dei premi previste dal regolamento del Concorso: • premio marengo doc: assegnato ai vini che hanno raggiunto il punteggio di almeno 85/100; • premio selezione speciale: assegnato ai 30 vini che hanno ottenuto il punteggio più elevato non inferiore comunque a 88/100; • premio marengo d’oro: assegnato dalla Commissione Finale che ha individuato, tra i vini che si sono aggiudicati la “Selezione Speciale”, il migliore per ciascuna delle categorie bianchi, rossi, spumanti e aromatici; • premio marengo doc donna: destinato al vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un’ impresa a prevalente partecipazione femminile; • premio marengo doc giovani: (sia uomini che donne) destinato al vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un imprenditore nato a partire dal 1975.

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ATTUALITÀ| agRimeRCaTo a noVi LigURe

NOVI LIGURE inaUgURaTo aLL’inizio DiVia Roma aRRiVanDo Da piazza xx SeTTemBRe

È ARRIvATO IL NUOvO

Farmer’s

Market DI CAMPAgNA AMICA CON PRODOTTI A kM.0 nella foto una panoramica del nuovo mercato contadino che si svolge ogni mercoledì mattina a novi Ligure all’inizio di via Roma. Un progetto sostenuto dall’amministrazione comunale.

Promosso da Coldiretti e dall’Amministrazione della Città di Novi Ligure. Avrà cadenza settimanale con un’attenzione particolare per le tipicità locali na giornata praticamente estiva ha accompagnato il brindisi che ha ufficializzato la nascita di un nuovo Farmer’s Market di Campagna Amica che è stato allestito dai produttori Coldiretti e ci sarà ogni mercoledì mattina a novi Ligure. Situato in una posizione strategica per il commercio, all’inizio di via Roma arrivando da piazza xx Settembre, vicino ad un ampio e comodo parcheggio, è avviato in fase sperimentale sino alla fine di dicembre. a tagliare il nastro il sindaco di novi Ligure, Rocchino muliere, accompagnato da dirigenti e produttori Coldiretti. «Un ottimo colpo d’occhio, sono soddisfatto. Si tratta di una iniziativa importante per il territorio novese che spero venga apprezzata dai cittadini di novi - ha affermato il Sindaco di novi Ligure, Rocchino muliere - soprattutto nell’ottica di migliorare l’offerta del centro storico cittadino. L’obiettivo è quello di avvicinare produttore e consumatore, con un’attenzione particolare per le tipicità locali e una vocazione al risparmio finale del consumatore». Un nuovo mercato contadino che vuole essere un punto di incontro tra produttori e consumatori ma anche un tassello economico importante per vivacizzare l’economia e il tessuto commerciale del territori con l’obiettivo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza. Decisamente varia l’offerta legata alla frutta e

U

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nella foto (sopra) i novesi hanno dimostrato di saper apprezzare le bancarelle dei produttori di Campagna amica. (sotto) il sindaco di novi Ligure Rocchino muliere al taglio del nastro.

alla verdura, ma con un ruolo da protagonisti anche i salumi, il miele, i dolci, le nocciole, il vino e i formaggi: queste le produzioni a chilometri zero che i consumatori possono trovare dai produttori agricoli in filiera corta. “il progetto chilometro zero, promosso da Coldiretti è ormai entrato a far parte della cultura e dell’esperienza collettiva, rappresentando una strategia comunicativa, produttiva e commerciale che richiama e ripropone il legame inscindibile tra i prodotti e il territorio che costituiscono la base dell’agricoltura italiana. - af-

ferma il direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni - Un’alternativa al modello dello scambio di massa dei centri commerciali, che risulta caratterizzato dalla presenza di alimenti omogenei ed anonimi dal punto di vista degli aspetti legati alle tradizioni culturali, alla stagionalità e alla disponibilità di componenti originali nella produzione e nei processi di produzione”. il nuovo Farmer’s Market di campagna Amica avrà cadenza settimanale, ogni mercoledì mattina, e vedrà alternarsi una decina di produttori associati a Coldiretti.


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agRimeRCaTo a CaSaLe monFeRRaTo |ATTUALITÀ

CASALE MONFERRATO inaUgURaTo L’agRimeRCaTo in piazza San FRanCeSCo

NUOvI

APPUNTAMENTI con Campagna Amica:

il territorio scommette e vince

sulla qualità L’appuntamento andrà ad affiancare quello tradizionale del giovedì mattina in piazza Castello. Un importante obiettivo raggiunto. naugurazione ufficiale alla presenza delle autorità cittadine per il nuovo agrimercato di Campagna amica che è stato allestito e ci sarà ogni quindici giorni in piazza San Francesco a Casale monferrato. in questo modo il casalese si arricchisce di un nuovo mercato dei contadini che va così ad affiancarsi al tradizionale appuntamento del giovedì in piazza Castello. “i consumatori hanno più volte sollecitato un appuntamento che andasse ad affiancare quello tradizionale in piazza Castello dove poter trovare prodotti di stagione, freschi e legati al territorio: questo nuovo mercato sarà la risposta alla richiesta di qualità al giusto prezzo. - ha sottolineato il direttore della Coldiretti alessandrina Simone moroni - Un ottimo

I

nella foto brindisi per inaugurare il nuovo agrimercato che si svogerà con cadenza quindicinale in piazza San Francesco a Casale monferrato. affiancherà quello del giovedì in piazza Castello.

obiettivo raggiunto che ci riempie di orgoglio perché si tratta della concretizzazione di un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e a cui teniamo molto”. Decisamente varia l’offerta legata alla frutta e alla verdura, ma non mancheranno anche salumi, miele, dolci alle nocciole, vino, formaggi e fiori: queste le produzioni a chilometri zero che i consumatori potranno trovare dai produttori agricoli in filiera corta. Un’alternativa al modello dello scambio di massa dei centri commerciali, che risulta caratterizzato dalla presenza di alimenti omogenei ed anonimi dal punto di vista degli aspetti legati alle tradizioni culturali, alla stagionalità e alla disponibilità di

componenti originali nella produzione e nei processi di produzione. “i prodotti che si possono acquistare sono - ha affermato il presidente di Coldiretti alessandria Roberto paravidino - la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, i succhi di frutta, torte e biscotti. il giudizio positivo è confermato dal fatto che nei mercati degli agricoltori di Campagna amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo”.

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ATTUALITÀ|TeRRanoSTRa/Campagna amiCa

ALESSANDRIA iL DURo LaVoRo Dei piCCoLi Ragazzi neL "meRCaTino DeLL'oRTo"

L’ORTO

DIDATTICO

della scuola

Morbelli ARRIvA AL MERCATO PROPRIO... COME vERI CONTADINI!!

continuata anche quest’anno la collaborazione con la Scuola morbelli di alessandria attraverso l’impegno in classe e soprattutto nell’orto della scuola con le fattorie didattiche di Coldiretti. i bambini sin dall’autunno hanno piantato con giorgio Daffunchio dell’azienda agricola Daffunchio di Viguzzolo un albicocco, un melo ed un ciliegio ed hanno imparato a conoscere i segreti e l’importanza della potatura degli alberi da frutto. nella cornice, poi, degli splendidi fiori del pesco si è instaurata una intensa collaborazione con Fabrizio e paola dell’azienda agricola Della Valle di mirabello, i quali continuano a seguire i piccoli ortolani in modo assiduo fornendo consigli, materiali,

É

28 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

aiuto pratico nella progettazione e nella realizzazione dell’orto. gli incontri con paola e Fabrizio sono stati molteplici e grazie a loro l’orto della Scuola morbelli è completamente trasformato e rinnovato, predisposto in modo da essere portato avanti negli anni. Sono state delimitate aree apposite dedicate alle coltivazioni delle diverse stagioni, studiate non solo in modo funzionale ma anche gradevole e divertente. Tutto l’orto è stato contornato da coppi antichi, alcuni dei quali decorati per indicare, con titoli simpatici, le varie zone tematiche: orto delle primizie, giardino delle perenni, scacchiera delle aromatiche, spalliera dei giganti, spalliera dei piccoli frutti, orto d’autunno e orto d’inverno. il duro lavoro dei piccoli ragazzi e l’impegno didattico di paola e Fabrizio, della referente didattica prof.ssa Ferrarino e di tutte le maestre coinvolte sarà vetrina per tutti nel “mercatino dell’orto” che si terrà venerdì 22 maggio dalle ore 16,30 nel giardino della scuola morbelli, ma anche in piazza della Libertà”, nel mercato degli agricoltori di Campagna amica di venerdi 29 maggio, “...proprio come i veri contadini!”


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[pagine a cura di Luisa Bo]

TeRRanoSTRa/Campagna amiCa|ATTUALITÀ

ERBE SPONTANEE paTRimonio DaLLe oRigini anTiCHe

“giaLLo Come iL mieLe”

UN PROGETTO TRASVERSALE CHE COINVOLGE LA COLDIRETTI E IL MONDO DELLA

SARà PRESENTATA

IL 31 MAggIO

all’EXPO

SCUOLA

di Milano LA gUIDA

“Mangiare sano con le Erbe” DI ANNA MARIA

“L

RIvERA ocaccia al finocchietto selvatico, Sformato di bardana con salsina di pomodoro, Torta di farinaccio e zucca, minestra di malva e carciofi, Risotto ai petali di rosa, involtini di farfaro con carne di agnellone Sambucano, insalata di punte tenere di erbe e fiori, Torta ai fiori di maggio... - un menù da gourmet, da ristorante a cinque stelle, questo è quanto anna maria Rivera ha preparato insieme con gli allievi, nella lezione del 25 maggio in una delle tante che vede protagonista l’agriturismo Lo Casale di arquata Scrivia dopo aver passo passo raccolto erbe, fiori e foglioline fino a quel giorno, calpestate magari, con noncuranza. L’enorme patrimonio di erbe spontanee selvatiche il cui uso in cucina è sicuramente molto antico, stava quasi scomparendo dai consumi quotidiani, e dopo anni di esperienza maturata come erborista,anna maria Rivera, con grande passione ha raccolto vecchie o antiche ricette della zona, che l’hanno accompagnata in tanti corsi, per dimostrare che, quello che un tempo era ne-

f

cessità, oggi può rivivere offrendo moltissimo: sapori buoni, tutti da riscoprire, un rapporto più sostenibile con l’ambiente e il piacere di stare a contatto con la natura. Queste piante si raccoglievano in un momento della primavera in cui le scorte di cibo dell’inverno stavano finendo e le verdure dell’orto non erano ancora in produzione. Quale miglior insegnamento trarre dalla natura che usare piante che crescono spontaneamente nel momento in cui temperatura e umidità sono ideali? e tutto questo sapere è stato preziosamente recuperato in “mangiare sano con le erbe” una guida alla raccolta ed alla cucina, in cui le erbe spontanee selvatiche sono trasformate in ben 174 ricette della tradizione. L’autrice anna maria Rivera sarà presente all’expo di milano il 31 maggio nel padiglione Coldiretti con uno show coking per presentare il libro e far apprezzare il valore delle piante spontanee alimentari che possono occupare interamente i menu di primavera a seconda del preciso momento della stagione.

lo casale di Rivera anna mariaStr. per pratolungo 59, 15061 - arquata Scrivia (aL) Tel.0143-635654 - e-mail: locasale-anna@libero.it

La RiCeTTa DeL meSe

a vita è il fiore per il quale l’amore è il miele” con la citazione di (Victor Hugo) è stato battezzato il progetto didattico “Dolce come il miele”, coordinato da maria Vittoria delpiano dell’associazione Culturale “amici ed ex allievi del Liceo Scientifico galileo galilei di alessandria”, e carlo arzani preside in carica del Liceo Scientifico, che ha coinvolto la Coldiretti, nel corso del corrente anno scolastico. Un percorso di educazione ambientale, che i piccoli realizzano attraverso l’approccio con l’alveare e il mondo delle api nel suo complesso, entrando nel vivo dei ruoli di ciascun componente dell’arnia, come microcosmo da esplorare. Le scuole inserite in questo percorso didattico sono il Liceo Scientifico “g.galilei” di alessandria, istituto istruzione Superiore Ciampini - Boccardo di novi, i.C.” Bovio - Cavour” di alessandria con la Scuola d’infanzia “gobettiBovio”, il plesso di Scuola primaria “Bovio”. La Scuola Secondaria di primo grado dell’istituto “Cavour” ha visto coinvolti i ragazzi nella realizzazione di un progetto sui vari utilizzi del miele nella tradizione popolare del territorio alessandrino e sulle composizioni dei mieli guidati da giuseppe e giulia dell’apicoltura pitarresi di Casale oltre che dalla prof.ssa andreucci Flora docente di scienze e coordinatrice de “L’e-book giallo come il miele” che sarà presentato il 31 maggio all’expo di milano presso il padiglione Coldiretti. Un percorso trasversale, che trova la sua forza nella collaborazione tra le scuole all’intorno della fattoria didattica, vero cuore del sapere del mondo agricolo.

Primo

raVioli di Borragine

preparazione: Lavate la borragine per la sfoglia, tagliatela a striscioline e fatela cuocere con un poca per la sfoglia: acqua e il sale verde per 10 minuti circa, fatela freddare e tritatela finemente. Sulla spia• 150g di farina “00”; 50g di semola di natoia fate la fontana con le farine e le uova, unite anche la borragine ed impastate grano duro; 2 uova; 20g di borragine. bene, coprite con un telo e fate riposare circa 30 minuti. per il ripieno cuocete la borper il ripieno: ragine con un filo d’olio e un pizzico di sale verde, per 10 minuti. in una ciotola mettete • 70g di borragine; la ricotta, la borragine (fatta raffreddare e tritata), il parmigiano e regolate di sale, amal• Sale; gamate bene. Stendete la pasta, sistemate dei ciuffetti di ripieno e coprite con altra • Olio; pasta, tagliate con uno stampino con la forma che più preferite. per la salsa, in una pa• 120g di ricotta; • 10g di parmigiano. della grande da contenere i ravioli, fate fondere il burro, unite le noci tritate e lasciate andare per 7-8 minuti, nel frattempo cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, verper condire: • 10g di burro; sateli nella padella, insieme a poca acqua di cottura e fate mantecare un paio di minuti, • 20g di noci. servite subito. Se volete potete unire anche una spolverata di parmigiano grattugiato.

ingredienti per 2 persone:

la Brenta di Simona Canepa, Madona della Villa 15071 - Carpeneto (AL) Tel.0143-876028

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 29


20 Maggio 2015_Agricoltura Alessandrina 20/05/15 18:25 Pagina 30

[pagina a cura di marino Ravera]

EPACA|noViTà pReViDenziaLi

PER LE DOmANDE RIVOLgERSI AL PAT R O N AT O E PA C A

NUOvA

INDENNITà DI DISOCCUPAZIONE

DAL 1 MAGGIO Il decreto legislativo n.22 del 4 marzo 2015 ha introdotto nuove “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. naspi Viene introdotta la naSpi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), che sostituisce l’aSpi (Assicurazione Sociale per l’Impiego) e la mini aSpi, istituite dalla cd. legge Fornero n.92/2012, le quali avevano sostituito l'indennità di disoccupazione ordinaria e a requisiti ridotti. La naSpi, come i precedenti istituti, ha la funzione di fornire un sostegno al reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e non si applica, come l’aspi e la mini aspi, né agli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato, per i quali continua a trovare applicazione la disciplina dell’indennità di disoccupazione agricola, né ai dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni.

requisiti La naSpi è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti: 1) siano in stato di disoccupazione; 2) possano far valere, nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione; 3) possano far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l'inizio del periodo di disoccupazione. La naSpi viene riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

misura La indennità è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni nei casi in cui la retribu-

30 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

zione mensile sia pari o inferiore nel 2015 all’importo di 1.195 euro, la naSpi è pari al 75% della retribuzione mensile. Qualora invece la retribuzione mensile sia superiore a tale importo, l’indennità è pari al 75% del predetto, incrementato di una somma pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo. La naSpi non può in ogni caso superare, nel 2015, l’importo mensile massimo di 1.300 euro, rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice iSTaT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.

durata La naSpi viene corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione.

domanda e decorrenza della prestazione La naSpi viene corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione. compatiBilità della naspi con lo sVolgimento di laVoro suBordinato il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la naSpi instauri un rapporto di lavoro subordinato il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale decade dalla prestazione, salvo il caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a sei mesi. in tale caso la prestazione è sospesa d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro. Se invece il rapporto di lavoro instaurato durante la percezione della naSpi comporta un reddito annuale inferiore al reddito minimo escluso da imposizione, il lavoratore conserva il diritto ad una prestazione ridotta, a condizione che comunichi all’inpS entro 30 giorni dall’inizio dell’attività il reddito annuo previsto.

compatiBilità della naspi con lo sVolgimento di attiVità laVoratiVa autonoma o d'impresa indiViduale il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la naSpi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, deve comunque informare l’inpS entro un mese dall'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne. La naSpi è ridotta di un importo pari all’80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data in cui termina il periodo di godimento dell'indennità o, se antecedente, la fine dell’anno. incentiVo all'autoimprenditorialità Consiste nella liquidazione anticipata dell’indennità: il lavoratore che ha diritto alla corresponsione della aSpi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all’avvio di un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del soci. L’erogazione anticipata in un’unica soluzione della naSpi non dà diritto alla contribuzione figurativa, né all’assegno per il nucleo familiare. per richiedere la liquidazione in un’unica soluzione della naSpi si deve presentare all’inpS, a pena di decadenza, domanda di anticipazione in via telematica entro trenta giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma asdi Viene introdotto - in via sperimentale dal 1o maggio 2015 - l’assegno di disoccupazione per i lavoratori che si trovino in particolare stato di bisogno dopo la fruizione della nuova indennità di disoccupazione naSpi (art.16). La durata dell’assegno, che sarà pari al 75% dell’ultima indennità naSpi percepita (comunque in misura non superiore all’ammontare dell’assegno sociale), è di 6 mesi e verrà erogato fino ad esaurimento dei 300 milioni del fondo specificamente costituito. nel primo anno di applicazione gli interventi sono prioritariamente riservati ai lavoratori appartenenti a nuclei familiari con minorenni e, quindi, ai lavoratori in età prossima al pensionamento.


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gioVani impReSa / aTTUaLiTà |ORGANIZZAZIONE dis-coll. analogamente in via sperimentale per il solo anno 2015 viene riconosciuta una indennità di disoccupazione mensile ai collaboratori coordinati e continuativi rimasti privi di occupazione. infine viene disciplinato il cd. contratto di ricollocazione, una particolare forma di assistenza intensiva alla ricerca di lavoro da parte dei servizi per il collocamento pubblici o privati, finanziata dalle regioni.

GIOVANI IMPRESA FieRa aD aRQUaTa Lo SCoRSo 1°maggio

INFORTUNI: DURANTE I GIORNI DI INFORTUNIO

NON È POSSIBILE

SVOLGERE

ALCUNA ATTIVITÀ • Durante i giorni coperti da infortunio, non è possibile svolgere alcuna attività lavorativa in azienda. nel caso, infatti, di un nuovo infortunio occorso nei giorni in cui bisognava astenersi dal lavoro, il coltivatore diretto è soggetto a possibili sanzioni da parte dell’inaiL oltre che alla perdita del risarcimento dei giorni di indennità inerente il primo infortunio. L’inaiL, infatti, risarcisce l’infortunato con un’indennità giornaliera prevista appunto per astensione temporanea “assoluta” dal lavoro, come previsti dal certificato medico. per ogni chiarimento gli uffici epaca sono a disposizione per informazioni e chiarimenti.

AI COLTIVATORI:

ra le 450 bancarelle presenti alla fiera del 1° maggio che si svolge ogni anno ad arquata Scrivia, ha destato curiosità ed interesse il gazebo istituzionale, organizzato da giovani impresa alessandria, che ha divulgato materiale informativo. L’iniziativa rientra nella progettualità di far conoscere le attività del movimento con l’obiettivo di rendere le imprese agricole più competitive e garantire un nuovo protagonismo dell’agricoltura nello sviluppo dell’economia del paese.

OBBLIgO

CARRELLO SPESA: a maggio Si Riempie DiVeRDURe e FRUTTa

INFORTUNI DI DENUNCIA

AGLI ORGANI DI

PUBBLICA SICUREZZA • in caso di infortunio sul lavoro che comporti un’inabilità al lavoro superiore ai tre giorni, i lavoratori autonomi e/o datori di lavoro, devono fare denuncia entro due giorni, pena la perdita dell’indennità giornaliera erogata dall’inaiL. entro il termine di 2 giorni, la denuncia deve essere presentata anche all’autorità di pubblica sicurezza del Comune in cui è avvenuto l’infortunio. per autorità di pubblica sicurezza si intendono la questura o, in alternativa, i commissari di polizia o Carabinieri.

f

l carrello della spesa di maggio si riempie di verdure e di frutta vivace sia nel gusto che nei colori. Tra i numerosi ortaggi che questa stagione offre, fanno la loro comparsa ravanelli, piselli e patate novelle, mentre continuiamo a trovare asparagi, fave, bietole, finocchi, cetrioli e spinaci. Siamo nel pieno della stagione dei piselli freschi, legumi dalle mille proprietà: non solo diuretici e rimineralizzanti, ma anche ricchi di fibre, proteine, potassio, calcio, ferro e vitamina C. in cucina sono ottimi per preparare saporiti condimenti per primi e secondo piatti. arrivano anche le patate novelle, dalla buccia liscia e sottile, particolarmente ricche di selenio e vitamina C. molte delle sostanze nutritive della patata sono contenute nella buccia, per questo motivo meglio cucinarle al forno o al vapore e consumarle per intero. È pure importante tenerle in un luogo fresco e asciutto, per meglio conservare il loro alto contenuto di acqua e potassio. È il momento di comprare o andare in cerca di asparagi, quasi alla fine della loro stagione.

I

n°5 • MAGGIO 2015|AGRICOLTURA A. 31


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ATTUALITÀ|inSeRzioni meRCaTino

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[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

SCADENZA

SCaDenze |ATTUALITÀ

IMPOSTA

ADEMPIMENTI

IVA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

IVA

Liquidazione e versamento dell’IVA a debito del mese di maggio 2015.

Contribuenti IVA mensili

2015

IMU/TASI

Versamento delle imposte a debito IMu e TASI in acconto per l'anno 2015

Contribuenti proprietari di immobili

16 Giugno

RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

Contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

Coltivatori diretti proprietari di terreni che hanno versato l’IMu per l’anno 2014

15 Giugno

2015 16 Giugno

2015 16 Giugno

2015

SOGGETTI OBBLIGATI

25 Giugno

IVA

2015

INTRASTAT

Invio telematico elenchi INTRASTAT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di maggio

IMU

Presentazione dichiarazione Imu ai Comuni per le variazioni di pagamento intervenute nell'anno 2014

30 Giugno

2015

Soggetti passivi IVA

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20 Maggio 2015_Agricoltura Alessandrina 20/05/15 18:26 Pagina 34

ATTUALITÀ|noViTà-LUTTi

Lutti

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟1963 - 2015✟

Ciao Roberta Roberta Zemide

, se ne andata a soli 52 anni, per lungo tempo ha raccontato per “Il Piccolo” le storie di Valenza, e non solo, con grande professionalità e attenzione. Sempre scrupolosa e attenta è stata una giornalista limpida nelle sue descrizioni e nei suoi racconti. Roberta era sempre disponibile e amabile con tutti i colleghi, sempre con un sorriso pronto. Ha dimostrato enorme professionalità e grande attaccamento al suo lavoro. Fino a che ha potuto, con profondo coraggio, ha continuato a fare ciò che amava, dimostrando, con la sua consueta delicatezza, una forza straordinaria. Per tutti gli amici è un dolore aver perso un’amica che amava la natura da cui aveva carpito i due aspetti fondamentali coltivati sempre in tutto l’arco della sua vita: la delicatezza e la forza. Roberta ha vissuto con generosità e, anche dopo la morte avvenuta in seguito a una grave malattia, ha voluto dimostrarlo, scegliendo di donare le cornee. Mancherà a tutti coloro che l'hanno conosciuta a cominciare dal papà, dal fratello Massimo e dalla cognata Antonella. A Davide Zemide, storico dirigente di Coldiretti Alessandria della Zona di Casale Monferrato e da sempre in prima linea durante le battaglie sindacali dell’Organizzazione, e al fratello Massimo il nostro abbraccio più grande. La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria, prendono parte all’immenso dolore di Davide Zemide per la scomparsa della cara figlia

RObERTA zEMIDE Sentite condoglianze

✟ Coldiretti Alessandria esprime sentite condoglianze a Innocenzo e Paola Gasti, per la perdita della cara mamma

PIERINA MARANzANA Ved. gasti Socia di Castellazzo Bormida

✟ Coldiretti Alessandria prende parte al dolore di Roberto Gamarino, Presidente di Sezione di Murisengo per la perdita della cara

MAMMA Socia di Murisengo

✟27/02/1994 - 01/05/2015✟

✟ 18/11/1939 - 27/01/2015 ✟

✟ 1929 - 2015 ✟

Coldiretti si unisce al dolore della famiglia Prandi, per la scomparsa della cara

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Gavazza, per la perdita della cara

TERESA

fRANCA

Socia di Casale Monferrato

Socia di Bosco Marengo

✟ 06/02/1920 - 30/01/2015 ✟

✟ 20/02/1924 - 30/01/2015 ✟ Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Bonzano, per la perdita del caro

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Garrone, per la perdita della cara

RINA Socia di Conzano

✟ 01/01/1924 - 07/02/2015 ✟

✟ 13/11/1926 - 31/03/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Scolaro, per la perdita del caro

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Nosengo, per la scomparsa della cara

AgOSTINO

LILIANA

Socio di Borgo San Martino

Titolare di azienda a Conzano

✟ 29/05/1945 - 24/04/2015 ✟ Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Caprioglio, per la perdita del caro

ERNANI

Socio ed ex sindaco di Rosignano Monf.to. Funzionario caccia e pesca Provincia di Alessandria

La Coldiretti di Alessandria partecipa al grande dolore di Pierguido e Carmen per l’improvvisa e tragica scomparsa della figlia

AURORA DEgIORgIS di San Salvatore Un abbraccio alla sorella Alice

34 AGRICOLTURA A.|n°5 • MAGGIO 2015

TESEO Titolare di azienda a San Giorgio Monferrato

✟ 12/12/1923 - 23/04/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Aceto, per la perdita della cara

CLOTILDE Socia di Occimiano


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iL pReSiDenTe (giovanni ottonello)


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