Edizione 24 Febbraio 2017 Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 02 - 24/02/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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colophon - Sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Z I N E

n°02 - Febbraio 2016 “Siamo l’innovazione che fa crescere il Paese”

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria

Orgogliosi di esserci

D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

LUPO 08 PIANO per tutelare gli allevatori,

Chiuso in redazione il 24 Febbraio 2017

le mandrie,vitelli e greggi

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Giancarlo Bassi, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone.

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FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

Incontri zonali 2017

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Protagonista Lu Monf.to

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“Palestra di terra”

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I quaderni del PSR

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Francesco Bianchi

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Oscar Green 2017

Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

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06 importanti novità per il

PAC: NUOVE SFIDE UE regime dei pagamenti diretti

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

AGRICOLI 07 PRODOTTI pubblicati due bandi per la loro promozione

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ATTUALITÀ

RIFLESSIONI

scheda informativa sUlla salUte “il mese del colesterolo BUono o cattivo?”

la parola al consigliere ecclesiastico “di statistica si mUore”

Sistema di rintracciabilità dei rifiuti. restano in vita i vecchi adempimenti

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REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE

REGISTRAZIONE TRIBUNALE

Nuova proroga SISTRI

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casale chiude la serie dei sette incontri.al via gli incontri sindacali

visita della scuola “luparia” alle colline vocate alla corilicoltura e visita al colosso dolciario novi la scuola ciampini con il prof. zailo in visita alla reltà economica della camera di commercio norme generali avvicendamenti colturali e concimazioni nuovo referente creditagri italia - ente Finanziario di interesse pubblico partite le iscrizioni. obiettivo: valorizzare le giovani realtà imprenditoriali

Pierluigi Cavallino nuovo presidente dell’associazione regionale pensionati

fiocco rosa

Benvenuta

olivia

E’ nata figlia di Gianenrico Gemma, compomente del Comitato Giovani Impresa Coldiretti Alessandria. Felicitazioni vivissime al neo papà e alla moglie Sara da tutta la Federazione.

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ATTUALITÀ|preSidente provinciale

Orgogliosi di esserci!

Sempre! Il Progetto è un’opportunità per le imprese, per il sistema agricolo, per il Paese dove tocca i bisogni della gente. mu, irpef, irap, decontribuzione per i giovani under 40 e rintracciabilità. hanno nomi importanti le battaglie vinte da coldiretti. il nostro obiettivo: dare opportunità di nuovo reddito alle imprese. lo diciamo da tempo, e abbiamo concretizzato questo concetto attraverso accordi di filiera in grado di far crescere non solo individualmente le aziende ma anche tutto il territorio. la filiera corilicola legata all’industria dolciaria novi-elah-dufour e quella cerealicola con la Saiwa per la produzione del grano buono “harmony” costituiscono due fiori all’occhiello per tutto il sistema economico provinciale. e noi di coldiretti siamo ben felici di portare all’interno di queste progettualità chiunque lo voglia, senza “se” e senza “ma”. per noi il tempo del fare vuol dire essere efficaci ed efficienti. Forti di tutto questo siamo scesi sul territorio prima con gli incontri zonali poi con gli incontri sindacali, un modo per tornare a ribadire che “coldiretti c’è! orgogliosi di esserci!” coldiretti sempre al nostro fianco nel quotidiano degli uffici, nei recapiti comunali, nelle battaglie per custodire, valorizzare e far crescere il territorio. coldiretti c’è attraverso i propri dirigenti e funzionari, per dare peso e sostanza nei tavoli istituzionali, per portare reddito e garanzie alle imprese. il nostro progetto economico valorizza le identità locali come “leve competitive del paese” per generare sviluppo economico, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. un nuovo protagonismo sociale che la gente ci riconosce positivamente: oggi abbiamo un obiettivo e un traguardo nonostante la crisi e questo ha di fatto marcato una distanza rispetto alla rappresentanza tra-

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dizionale perché nel corso degli anni ci ha fatto aprire all’esterno. Questa strada non è comune alle altre forze di rappresentanza che, di fronte alla crisi, per difendersi, tendono a chiudersi nel corporativismo e nella finta unità. il progetto di coldiretti non rifiuta il dialogo e il confronto a prescindere purchè questo parta da idee chiare sulla strada che si vuole percorrere restando indisponibili ai compromessi al ribasso e a chi vuole solo far perdere tempo. e bisogna essere coscienti che coldiretti può fare comunque da sola e avere la forza di dimostrare l’ “egemonia culturale” che ha conquistato in questi anni. il “protagonismo sociale” di coldiretti nasce come esigenza economica attraverso il progetto di “filiera agricola tutta italiana” al quale siamo giunti attraverso un percorso coerente che ci ha portato prima ad impegnarci per la rigenerazione dell’agricoltura verso la qualità e la sostenibilità ambientale e poi nel “patto con il consumatore” per stabilire una alleanza che non ha eguali in altri contesti: conciliare l’interesse delle nostre imprese con quello dell’intera collettività. per questo il progetto economico è un’opportunità per le imprese, per il sistema agricolo, per il paese dove tocca i bisogni della gente. il progetto riposiziona nella società l’agricoltura il cui valore non è percepito più solo in termini di pil, ma anche in termini di qualità della vita, di socialità come dimostrano le presenze che affollano i nostri mercati degli agricoltori di campagna amica. il progetto della “filiera agricola tutta italiana”, partito come strumento economico, è diventato oggi strumento sociale e ci ha posizionato anche rispetto alla politica con la quale ci relazioniamo proprio per il contributo che offre alla realizzazione del progetto. il progetto è un’opportunità per le imprese,

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per il sistema agricolo, per il paese dove tocca i bisogni della gente: possiamo portare nella società la nostra idea di futuro e possiamo farlo perché ne abbiamo i mezzi e le capacità. Questo è ciò che abbiamo detto negli incontri sindacali appena conclusi, perché questo vuol dire essere forza amica del paese! abbiamo più volte parlato di orgoglio, coerenza e coraggio. tre parole che hanno fatto, fanno e faranno la differenza. ma noi non siamo ancora soddisfatti: l’agricoltura da anni è tra le priorità nelle agende di governi e addetti ai lavori, abbiamo ottenuto risultati importanti ma non abbastanza: le misure per i giovani, la fiscalità, l’aumento delle pensioni, gli aiuti al settore cerealicolo e tutto ciò che può fare la differenza a beneficio del’agroalimentare deve essere una priorità. non solo per noi di coldiretti, ma per l’italia se vuole continuare a crescere agli occhi dell’europa e del mondo. ecco perché incontrare tutti quanti voi è stata un’occasione importantissima per illustrare il nostro innovativo sistema di servizi alle imprese rispondente alle nuove esigenze del mondo agricolo, in un’ottica di sviluppo, crescita e investimento: il territorio è la nostra forza dove i progetti diventano realtà e dove gli associati sono i veri protagonisti delle azioni che coldiretti mette in campo. ecco perché siamo convinti che la sinergia delle azioni e il protagonismo della base associativa rappresentino la carta vincente per essere davvero la forza amica del paese”.

Roberto Paravidino Presidente


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danni provocati da alluvione|ATTUALITÀ

La Giunta Regionale invia al Ministero i dati sui danni all’agricoltura provocati dall’alluvione di novembre Dopo 1500 sopralluoghi dei tecnici nelle zone colpite, definiti danni per 47,156 milioni di euro a giunta regionale, su proposta dell’assessore giorgio Ferrero, ha approvato oggi una delibera che delimita le zone agricole danneggiate in piemonte dall’alluvione dello scorso novembre e quantifica i danni subiti dalle aziende agricole in 47,156 milioni di euro. l’entità diffusa delle piogge tra il 21 e il 26 novembre e l’esondazione di po, tanaro, bormida e dei corsi d’acqua secondari hanno prodotto danni eccezionali alle aree agricole, alle strutture aziendali e alle infrastrutture, con particolare riferimento ai canali irrigui, alle relative opere di presa e alle strade interpoderali di accesso ai fondi. come prescritto dalla legislazione nazionale, che non prevede per i danni agricoli la richiesta immediata di stato di calamità per le zone colpite, gli uffici regionali hanno compiuto circa 1500 sopralluoghi nelle zone colpite, sulla base delle denunce ricevute dai comuni. 186 sopralluoghi sono stati svolti nella città metropolitana di torino, 969 nella provincia di cuneo, 71 nella provincia di asti, 237 nella provincia di alessandria e 37 nella provincia di vercelli. i comuni inseriti nella delimitazione delle aree agricole danneggiate sono 222 (53 nel torinese, 100 nel cuneese, 21 nell’astigiano, 45 nell’alessandrino e 3 nel vercellese). dai sopralluoghi sono stati rilevati danni per 47,156 milioni di euro: 16,341 riguardano le infrastrutture irrigue e le strade interpoderali, 30,815 le strutture aziendali. in particolare, 8,963 milioni riguardano torino (2,298 per le infrastrutture, 6,665 per le strutture); 22,696 milioni riguardano la provincia di cuneo (12,671 per le infrastrutture, 10,025 per le strutture); 4,413 milioni l’astigiano (683 mila

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per le infrastrutture, 3,730 milioni per le strutture); 10,697 milioni per la provincia di alessandria (602 mila per le infrastrutture, 10,095 milioni per le strutture); 387 mila riguardano il vercellese (87 mila per le infrastrutture, 300 mila per le strutture). con questa delibera, la giunta regionale, oltre alla quantificazione dei danni, chiede al ministero delle politiche agricole la dichiarazione di eccezionalità dell’evento e l’inclusione dell’ammontare del danno nel calcolo ai fini del prelievo dal Fondo di solidarietà nazionale. una volta pubblicato sulla gazzetta ufficiale il decreto ministeriale di declaratoria e di individuazione dei territori danneggiati, le aziende agricole che hanno subito danni infrastrutturali o strutturali dovranno presentare domanda per il risarcimento entro 45 giorni. “Danni così pesanti”, ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, “sono il tributo che l’agricoltura ha pagato affinché l’alluvione non provocasse tragedie e vittime nei centri abitati. A differenza del passato, infatti la creazione di nuovi argini con casse di espansione che mitighino gli effetti delle acque sugli abitati ha permesso di limitare i danni alle città e alle persone. Gli agricoltori sperano che questo giusto sacrificio venga tenuto in considerazione dallo Stato nel momento dei risarcimenti. L’assessorato con le strutture decentrate (ex province) ha lavorato bene, i 1500 sopralluoghi compiuti dai nostri funzionari nelle aziende agricole, sulle strade interpoderali, sui canali irrigui ne sono la dimostrazione”.

Coldiretti Piemonte: bene interventi regionali per accelerare i risarcimenti alle imprese agricole alluvionate a giunta regionale ha approvato una delibera che delimita le zone agricole danneggiate in piemonte dall’alluvione dello scorso novembre e quantifica i danni subiti dalle aziende agricole in 47,156 milioni di euro. il maltempo ha, infatti, colpito un numero significativo di imprese agricole piemontesi, distribuite su un’area che comprende 222 comuni, le quali hanno subito gravi danni alle strutture ed ai terreni. “una delibera importante in quanto ora la regione è autorizzata a chiedere al ministero delle politiche agricole di riconoscere il carattere eccezionale delle forti piogge cadute tra il 21 ed il 26 novembre scorsi - sottolinea delia revelli presidente di coldiretti piemonte - auspichiamo che la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del decreto ministeriale, che individua i territori danneggiati, avvenga in tempi brevi così che le imprese colpite possano presentare la domanda di risarcimento”. “e’ opportuno, però, che ora la regione piemonte si faccia portavoce presso il ministero delle politiche agricole della riduzione del parametro del 30 per cento di danno sulla plv (produzione lorda vendibile) delle aziende colpite dall’alluvione al fine di dar loro la possibilità di accedere al fondo nazionale di solidarietà - afferma il delegato confederale Bruno rivarossa - inoltre, come già avevamo evidenziato, auspichiamo che il presidente della regione piemonte firmi l’atto per far sì che la velocizzazione delle procedure relative al ripristino dei terreni possa essere estesa anche alle aree a vincolo idrogeologico”.

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Domande di contributo alluvione 2014 a regione piemonte con d.d. n. 277 del 1 febbraio 2017, pubblicata sul supplemento n.2 al bur n. 6 del 9 febbraio 2017 ha approvato le modalità tecniche per la gestione delle domande di contributo per le attività economiche e produttive colpite dagli eventi di cui all’oggetto. pertanto dal 09 febbraio 2017 decorrono i 40 giorni di tempo per la presentazione al comune della domanda di contributo. tale domanda può essere presentata esclusivamente da parte di quelle attività economiche e produttive che avevano a suo tempo inoltrato al comune di tortona la scheda c di ricognizione dei danni, secondo la seguente modalità:

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1. trasmissione via pec (da indirizzo pec), entro e non oltre il 20 marzo 2017, della documentazione richiesta dalla d.d. regionale n. 277 del 1 febbraio 2017 all’indirizzo comune.tortona@pec.it indicando nell’oggetto la seguente dicitura: Alluvione 2014 - Richiesta di contributo attività economiche e produttive - (nome della ditta); 2. contestualmente dovrà essere depositata, in busta chiusa riportante in oggetto la dicitura di cui sopra, anche una copia cartacea della medesima documentazione presso il Settore territorio e ambiente - ufficio protocollo, sito al secondo piano del palazzo

comunale, in corso alessandria 62 - tortona. Si precisa che è obbligatorio presentare anche una perizia asseverata da un professionista iscritto all'ordine e che i costi di tale perizia sono a carico delle ditte. Si allega, per presa visione, copia dell'allegato alla d.d. contenente le modalità di accesso ai contributi e la relativa modulistica. Si informa inoltre che il Comune è stato incaricato della sola ricezione delle domande di contributo la cui istruttoria è in capo alla Regione Piemonte. Pertanto ogni eventuale chiarimento sulla compilazione della modulistica dovrà essere richiesto all'Organismo Istruttore regionale.

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ATTUALITÀ|pSr- politica agricola comunitaria

BANDO 2017 PSR INERENTE L’OPERAZIONE 6.1.1 - INSEDIAMENTO GIOVANI

Verrà premiato chi crede nell’innovazione aziendale

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la nuova domanda di insediamento può usufruire di un punteggio di priorità di tre punti, a condizione che la stessa preveda i medesimi interventi previsti nella prcedente richiesta (domanda di sostegno operazione 6.1.1 - bando 2016). la dotazione del bando è pari a complessivi euro 4milioni. periodo di presentazione della domanda di sostegno: dal 24 febbrio 2017 al 31 maggio 2017 (ore 23,59). produziona standard: il bando precisa che potranno essere ammesse anche domande di giovani che si insediano in aziende di dimensione massima fino a 250 mila euro di produziona Standard, subordinatamente all’approvazione da parte della commissione europea della propo-

sta di modifica 2016 del pSr presentata dalla regione piemonte. premio insediamento: - € 35.000 se insediamento di un solo giovane (con maggiorazione di euro 10.000 se l’insediamento avviene in zona montana); - € 30.000 (per ciascun insediato) per inserimento congiunto di due giovani (con maggiorazione di €7 mila per giovane se l’insediamento avviene in zona montana); - € 25.000 (per ciascun insediato) per insediamento congiunto di più di due giovani, fino ad un massimo di 5 (con maggiorazione di € 5mila per giovane se l’insediamento avviene in zona montana). Il punteggio minimo da raggiungere per beneficiare del premio è pari a 10 punti.

nuove sfide che deve affrontare l’unione europea

Pac, partita la corsa alla nuova Riforma Dall’anno di domanda 2017 ci saranno importanti novità per il regime dei pagamenti diretti della Pac, che riguarderanno principalmente il sostegno accoppiato e il greening. Vediamo quali sono. a riforma della politica agricola comune deve rispondere alle nuove sfide che deve affrontare l’unione europea con misure che sappiano valorizzare la distintività territoriale delle produzioni, premiare l’’occupazione nelle campagne ed escludere insostenibili rendite. lo sostiene la coldiretti in riferimento alla consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune (pac) lanciata dal commissario phil hogan per raccogliere contributi per la definizione delle future priorità della pac dopo il 2020 che riguardano ben 44 milioni di persone occupate nell’agroalimentare europeo di cui 22 milioni in agricoltura, tra imprenditori e dipendenti. nella futura pac occorre rafforzare tutte le misure che escludono la “rendita” dai benefici pac, premiando chi vive di agricoltura. in secondo luogo, è necessario puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo del lavoro e del valore aggiunto generato dal settore. in terzo luogo, è necessario fare propria l’esperienza italiana di “distintività” di cui tracciatura dell’origine ed etichettatura sono i principali strumenti - per alzare gli standards qualitativi delle produzioni europee. il tutto, ovviamente, nella riaffermazione di principi di “semplicità” e “sburocratizzazione”

Agricoltura Alessandrina

ei giorni scorsi la regione piemonte ha emanato il bando 2017, inerente l’operazione 6.1.1 - insediamento giovani. possono presentare domanda di sostegno: - giovani, neo insediati (acquisizione di partita iva avvenuta non oltre 12 mesi prima della presentazione della domanda di premio), che intendono richiedere esclusivamente il sostegno riconducibile all’operazione in oggetto (e che non intendono presentare domanda di sostegno anche sull’operazione 4.1.2); - giovani che hanno presentato domanda di sostegno a valere, in termini di progetto integrato, sul precedente bando dell’operazione 6.1.1 e dell’operazione 4.1.2, rispetto alla quale la domanda di insediamento è risultata ammissibile, ma non finanziabile.al verificarsi di tale casistica

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con particolare riferimento alla componente “greening” e alle difficoltà di verifica degli obblighi previsti rispetto alla portata degli effetti ambientali prodotti. e’ necessario che la pac preveda nei confronti del doppio rischio legato all’andamento dei mercati e del clima, strumenti di intervento “preventivi” che agiscano come fattori “calmieranti” prima che i produttori subiscano elevate perdite di reddito. la crisi del latte ha insegnato molto e le misure introdotte a livello nazionale nel collegato agricolo per consentire alle rappresentanze agricole di denunciare le inadempienze da parte industriale e di rappresentare le imprese nella stipula di accordi quadro, andrebbero estese a livello ue in senso orizzontale. in buona sostanza, le turbolenze e le distorsioni di mercato non si superano lasciando al mercato stesso la potestà di riequilibrio, né affidandosi ad automatismi di ca-

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rattere assistenziale, ma secondo la coldiretti ridando “legittimazione” ai soggetti che fanno il mercato, cioè i produttori. inoltre, non va trascurato il tema del ricambio generazionale: alle misure per il primo insediamento previste dai piani di sviluppo rurale, vanno affiancate misure di accompagnamento delle giovani imprese, con precise garanzie di accesso al credito ma anche strumenti di agevolazioni fiscali sul lavoro. all’apertura della consultazione, coldiretti ha già elaborato una base di partenza e di discussione sull’attuale pac per approfondire alcuni temi e rivedere alcuni strumenti che nel tempo si sono rilevati poco efficienti e/o di difficile applicazione. da tale bisogno nasce la pubblicazione “Dove sta andando la Pac. Mercato, Semplificazione, Sviluppo rurale e Brexit”. La pubblicazione è scaricabile dal sito http://www.terrainnova.it/.


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promozione prodotti agricoli |ATTUALITÀ

PUBBLICATI I DUE BANDI 2017

Promozione dei prodotti agricoli, al via i due bandi per 128,5 milioni ono stati pubblicati i due bandi 2017 sui programmi “semplici” e “multipli” relativi alle azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli. dopo il successo della tornata 2016 che ha visto la presentazione di oltre 300 proposte e 66 finanziate, il budget è stato aumentato e ammonta complessivamente a 128,5 milioni di euro, di cui 85,5 per i programmi semplici e 43 per i programmi multipli. la scadenza per la presentazione delle domande per entrambi i programmi è fissata per il 20 aprile 2017 alle ore 17. le azioni di informazione e di promozione possono riguardare attività di pubbliche relazioni, campagne di informazione, nonché la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza nazionale, europea o internazionale. Si tratta di azioni destinate a: mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricola dell’unione, in particolare sul piano della sicurezza degli alimenti, della tracciabilità, dell’autenticità, dell’etichettatura, degli aspetti nutrizionali e sanitari, del benessere degli animali, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, come pure delle caratteristiche intrinseche dei prodotti agricoli e alimentari, specialmente in termini della loro qualità, sapore, diversità e tradizioni; rafforzare la consapevolezza dell’autenticità delle denominazioni d’origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite dell’unione. la durata dei programmi di informazione e di promozione va da un periodo minimo di un anno fino al massimo a tre anni. possono partecipare le organizzazioni professionali o interprofessionali a livello ue o nazionale; qualsiasi associazione costituita principalmente da produttori o trasformatori che trattano lo stesso prodotto (purché rappresentative di un nome protetto); le organizzazioni

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di produttori o associazioni di organizzazioni di produttori, che rappresentano almeno il 50% del prodotto; gli organismi del settore agroalimentare le cui attività consistano nel promuovere i prodotti agricoli e nel fornire informazioni sugli stessi (legalmente stabiliti nello Stato membro in questione da almeno due anni). per i programmi semplici le proposte possono essere presentate da una o più organizzazioni proponenti provenienti dallo stesso Stato membro mentre per i programmi multipli le proposte devono essere presentate da almeno due organizzazioni provenienti da almeno due Stati membri oppure da una o più organizzazioni dell'unione. nel caso dei programmi semplici il cofinanziamento varia dal 70% sul mercato interno all’80% nei paesi terzi, mentre per i programmi multipli si attesta all’80% fuori e dentro l’ue. in caso di crisi di mercato, si può arrivare fino all’85% dei costi ammissibili. le priorità per il 2017 sono state stabilite dal programma di lavoro pubblicato a ottobre 2016. per i programmi Semplici sul mercato interno si punta da un lato ad aumentare la consape-

volezza e il riconoscimento dei regimi di qualità ue e dall’altro a mettere in luce le specificità dei metodi di produzione dell’unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei. per i paesi terzi le priorità sono raggruppate geograficamente: cina (inclusi hong Kong e macao), giappone, corea del Sud, taiwan, Sud est asiatico e india; Stati uniti, canada, messico; africa, medio oriente, iran e turchia; altre aree geografiche. Si aggiungono poi un’azione specifica per il settore lattiero caseario e della carne suina in qualsiasi paese, nonché programmi di informazione/promozione dei prodotti bovini in qualsiasi paese terzo. per quanto riguarda i programmi multipli sul mercato interno si punta ad aumentare la consapevolezza relativamente all’agricoltura sostenibile dell’unione e al ruolo del settore agro-alimentare nell’azione per il clima e l’ambiente. infine, per i paesi ue e terzi si privilegiano l’informazione sui regimi europei di qualità e la messa in luce delle specificità dei metodi di produzione dell’unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei.

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ATTUALITÀ| Settore vitivinicolo e analiSi terreni

COLDIRETTI AL SERVIZIO DEGLI ASSOCIATI

Tenuta registri di cantina dematerializzati I soggetti obbligati alla tenuta del registro sono le persone fisiche e giuridiche e le associazioni di tali persone che, per l’esercizio della loro attività professionale o a fini commerciali, detengono un prodotto vitivinicolo. per informazioni sul servizio rivolgersi negli uffici coldiretti Ufficio provinciale: responsabile collaboratore referenti vitivinicoli in Zona

valerio scarrone - cell.335-7536024 e-mail: valerio.scarrone@coldiretti.it andrea casetta - tel.0131.235891 e-mail: andrea.casetta@coldiretti.it acqui terme luca ponassi - tel.0144-322546 e-mail: luca.ponassi@coldiretti.it alessandria massimo tasinato - tel.0131-261819 e-mail: massimo.tasinato@coldiretti.it casale manuel bonini - tel.0142-452840 e-mail: manuele.bonini@coldiretti.it cerrina gianni chiarlo - tel.0142-943800 e-mail: gianni.chiarlo@coldiretti.it novi-ovada valeria pollarolo - cell.335-7535830 e-mail: valeria.pollarolo@coldiretti.it acqui-ovada luca ponassi - tel.0144-322546 e-mail: luca.ponassi@coldiretti.it tortona alessandra bidone - tel.0131-861965 e-mail: alessandra.bidone@coldiretti.it

PSR anno 2014-2020 Misura 10.1.1 analisi dei terreni e norme tecniche della misura 10.1.1 prevedono che le aziende aderenti devono obbligatoriamente effettuare un’analisi fisico-chimica del terreno per ogni ordinamento colturale presente in azienda. il bando della misura prevede, altresì, che, entro dodici mesi dell’adesione alla domanda e durante il successivo periodo di impegno, il beneficiario dovrà disporre di una o più analisi del terreno in corso di validità, secondo i criteri stabiliti dalle norme tecniche. Se in azienda è già presente una o più analisi del terreno, con validità non superiore ai cinque anni, sarà possibile effettuare una verifica della compatibilità dei parametri con il Servizio tecnico a disposizione degli uffici coldiretti. a questo proposito, come opportunità, coldiretti alessandria ha provveduto a stipulare una convenzione con il laboratorio cadirlab che da sempre è preciso e puntuale riferimento anche nelle analisi dei terreni sul territorio provinciale.

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Per pianificare in maniera ottimale l’attività di monitoraggio delle aziende relative a tali adempimenti gli imprenditori sono invitati a recarsi negli uffici Coldiretti.

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Agricoltura Alessandrina

SiStri|ATTUALITÀ

proroghe per il sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti

Nuova proroga per il Sistri, restano in vita i vecchi adempimenti

ncora proroghe per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. l’ulteriore slittamento dei termini è stato disposto con l’articolo 12 del decreto legge cosiddetto “milleproroghe” (decreto legge 30 dicembre 2016, n.244) che proroga fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario del sistema e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2017, il cosiddetto “doppio regime”, vale a dire l’obbligo di rispettare le previsioni in materia di registro di carico e scarico, formulario di trasporto ed invio della comunicazione annuale al catasto dei rifiuti (mud), come disciplinati dalle norme antecedenti alle modifiche apportate al codice ambientale. la medesima disposizione prevede, fino alla stessa data, la non applicazione delle sanzioni relative al Sistri, ad eccezione di quelle riferite alla omessa iscrizione ed all’omesso versamento del contributo, per le quali resta confermata la decorrenza del 1° aprile 2015 e la riduzione del 50%, fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario del sistema e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2017. il decreto recentemente approvato, da ultimo, proroga anche il termine finale di efficacia del contratto con l’attuale concessionario (Selex service management s.p.a.) che, quindi, nelle more del subentro del nuovo concessionario, assicurerà il mantenimento dell’attuale sistema. in questo quadro, non si registrano modifiche per le imprese agricole e della pesca, che non sono, comunque, obbligate all’iscrizione al Sistri a condizione che dimostrino di aver stipulato un contratto di servizio con il gestore di una piattaforma di conferimento, sulla base di una convenzione quadro stipulata da coldiretti con il gestore medesimo, o di un accordo di programma definito con gli enti locali. al riguardo, si ricorda che il decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare n.126, del 24 aprile 2014 esonera completamente dall’obbligo di adesione, a prescindere dal numero dei dipendenti dell’impresa, le imprese agricole e le imprese della pesca e dell’ac-

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quacoltura iscritte nell'albo speciale delle imprese agricole che conferiscano i propri rifiuti nell'ambito di un circuito organizzato di raccolta, definito, nel codice ambientale, come sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato sulla base di un accordo di programma stipulato tra la pubblica amministrazione ed associazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o loro articolazioni territoriali, oppure sulla base di una convenzione-quadro sti-

pulata tra le medesime associazioni ed i responsabili della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, dalla quale risulti la destinazione definitiva dei rifiuti. all’accordo di programma o alla convenzione-quadro deve seguire la stipula di un contratto di servizio tra il singolo produttore ed il gestore della piattaforma di conferimento, o dell’impresa di trasporto dei rifiuti, in attuazione del predetto accordo o della predetta convenzione.

BANDO ISI

acquisto e noleggio macchine agricole accolta la richiesta di coldiretti: scadenza al 28/04/2017 l’inail, su richiesta di coldiretti, ha prorogato i termini di scadenza del bando iSi agricoltura 2016 (acquisto e/o noleggio di macchine agricole). la scadenza del 20 gennaio è stata infatti prorogata al 28 aprile 2017. lo stanziamento complessivo ammonta a 45 milioni di euro, 5 dei quali riservati ai giovani agricoltori. il bando iSi stabilisce la possibilità di erogare contributi a fondo perduto pari al 40% dell’investimento (50% per gli imprenditori giovani agricoltori), a favore delle imprese agricole che acquistano trattori o macchine agricole, caratterizzati da soluzioni innovative per l’abbatti-

mento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole. vista l’importanza del provvedimento (da segnalare che si tratta del primo intervento non soggetto all’applicazione dei limiti di cui al Regolamento (UE) n. 1408-2013 sugli aiuti «de minimis» al settore agricolo), coldiretti alessandria invita tutti i Soci a valutare questa opportunità presso i propri uffici zona, che sono a disposizione delle imprese agricole per le valutazioni del caso e per la predisposizione delle domande.

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ATTUALITÀ| Quaderni pSr

Agricoltura Alessandrina

[pagine a cura di giancarlo bassi]

I QUADERNI DEL PSR

Norme generali avvicendamenti colturali e concimazioni artono, con il numero di febbraio, una serie di articoli denominati “i QUaderni del psr” in cui verranno affrontate principalmente tutte le tematiche relative alla misura 10.1.1 del piano di Sviluppo rurale, partendo dalle norme generali per poi arrivare a tutto cio’ che riguarda le norme tecniche, in particolare gli avvicendamenti colturali, le concimazioni, i trattamenti erbicidi, insetticidi e fungicidi. proprio come il “quaderno” di uno studente, queste semplici schede devono rappresentare per le aziende agricole, un importante strumento di informazione per l’applicazione dei disciplinari di produzione di tutte le colture, fornendo impostazioni, regole, consigli per una corretta applicazione delle norme tecniche. l’esperienza delle aziende agricole, combinata con semplici informazioni di carattere agronomico, possono essere l’arma vincente per lo sviluppo economico e produttivo delle nostre realtà agricole, alla ricerca di continui miglioramenti e progressi delle proprie attività.

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avvicendamento coltUrale: rappresenta uno dei principali aspetti agronomici obbligatori della misura 10.1.1. le rotazioni colturali sono uno strumento importante per il contenimento dei patogeni, per il miglioramento delle caratteristiche fisiche del terreno, per la semplificazione e la miglior efficacia dei mezzi di lotta contro le infestanti e gli insetti. la regola dell’ “Avvicendamento Colturale” prevede: “l’adozione di un avvicendamento quinquennale (partendo dall’anno 2015) che comprenda almeno tre colture e preveda al massimo un ristoppio per ogni coltura. tuttavia in quelle situazioni nelle quali il criterio generale di rotazione risulti incompatibile con gli assetti colturali e/o organizzativi aziendali (casi da a ad e), è consentito ricorrere ad un modello di successione che nel quinquennio preveda due colture e consenta al massimo un ristoppio per coltura. e’ inoltre possibile avere due ristoppi della stessa coltura a condizione che la coltura inserita tra i due ristoppi sia di famiglia botanica diversa. la coltura inserita tra i due ristoppi può essere sostituita con un anno di riposo del terreno”. le situazioni in oggetto sono le seguenti: caso a: aree individuate come collinari o montane; caso B: orticole a indirizzo intensivo, come individuate dalla norme tecniche di coltura; caso c: aree a seminativi, inferiori ai 5 ettari, presenti in aziende viticole o frutticole dove la superficie a seminativi non supera il doppio di quella viticola o frutticola; caso d: aree con forti limitazioni dovute a natura del suolo, vincoli imposti da enti territoriali (consorzi irrigui, ecc.): cosidette “valbe”

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caso e: in presenza di colture erbacee di durata pluriennale. attenZione: eventuali prescrizioni relative alla successione colturale sono riportate nelle singole schede di coltura: aglio: la coltura va inserita in una rotazione almeno triennale, ossia ritorna sullo stesso appezzamento dopo la successione di almeno due colture annuali. in alternativa è possibile effettuare due cicli successivi rispettando un intervento senza aglio di almeno 4 anni. cipolla: la coltura va inserita in una rotazione almeno triennale, quindi ritorna sullo stesso

appezzamento dopo due anni di altre colture. patata: la coltura va inserita in una rotazione almeno triennale, quindi ritorna sullo stesso appezzamento dopo due anni di altre colture. la patata non può essere preceduta da altre solanacee. pomodoro pieno campo: non è consentito il ristoppio, o in alternativa, dopo due cicli di tale coltura, si deve rispettare un intervallo minimo di tre anni senza pomodoro. nell’avvicendamento il pomodoro non deve seguire altre colture solanacee.

esempi di rotazione ANNi

stANDARD

CASI A-B-C-D-E CASI A-B-C-D-E

ANNO 1

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

ANNO 2

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

ANNO 3

PISELLO PROTEICO

MAIS DA GRANELLA

PISELLO PROTEICO (riposo)

ANNO 4

MAIS DA GRANELLA

MAIS DA GRANELLA

FRUMENTO TENERO

ANNO 5

MAIS DA GRANELLA

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

esempi di rotazione (casi particolari) ANNi

con ciPOllA con POMODORO con POMODORO ristoppio

ANNO 1

CIPOLLA

POMODORO

POMODORO

ANNO 2

PATATA

FRUMENTO TENERO

POMODORO

ANNO 3

FRUMENTO TENERO

MAIS DA GRANELLA

FRUMENTO TENERO

ANNO 4

CIPOLLA

POMODORO

MAIS DA GRANELLA

ANNO 5

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

FRUMENTO TENERO

importantissimo

(FRUMENTO TENERO, FRUMENTO DURO, ORZO, AVENA, SEGALE, TRITICALE, FARRO, ecc.) sono considerate colture analoghe ai fini della successione colturale.

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Quaderni pSr e patentino trattori|ATTUALITÀ la fertiliZZaZione: La Misura 10.1.1 incoraggia l’agricoltore ad un impiego razionale dei mezzi chimici e ove possibile la loro integrazione con tecniche a minor impatto ambientale. per ciò che riguarda la fertilizzazione è indispensabile definire il quantitativo dei macroelementi da distribuire ogni anno sulla base di un piano di concimazione che tenga in considerazione le asportazioni del terreno, stimate con un’analisi del terreno che deve essere effettuata obbligatoriamente dall’azienda e deve avere validità non superiore ai 5 anni. le analisi del terreno diventano quindi uno strumento assolutamente necessario per la redazione del piano di concimazione, cioè il calcolo delle dosi massime di azoto (n), fosforo (p) e potassio (K). la regione ha definito due possibili sistemi per redigere i piani di concimazione e cioè: •il sistema a dosi standard; •il sistema del Bilancio semplificato. il sistema a dosi standard: la dose standard va intesa come la dose di macroelemento da prendere come riferimento in condizione ritenute ordinarie di resa produttiva, di

fertilità del suolo e di condizioni climatiche. La dose azotata può essere aumentata o ridotta in base al tenore del suolo di sostanza organica (parametro individuabile dall’analisi del terreno), alla resa produttiva media documentabile dell’ultimo triennio ed al dilavamento causato dalle precipitazioni; analogamente per ciò che riguarda il Fosforo e Potassio gli incrementi e le riduzioni sono definibile in base alla dotazione del suolo ed alle rese produttive medie. Il sistema del Bilancio Semplificato: con questo sistema gli apporti azotati, fosfatici e potassici non devono superare gli asporti; comunque per l’Azoto i disciplinari prevedono valori massimi di apporto calcolati in base alle produzioni medie regionali. Se l’azienda è comunque in grado di dimostrare con adeguata documentazione (fatture di vendita relative all’ultimo triennio) di aver ottenuto produzioni superiori a quelle delle tabelle regionali e di conseguenza di dover apportare quantitativi di azoto superiori, è possibile superare i limiti definiti utilizzando i criteri contenuti nel Regolamento Regionale relativo alla Direttiva Nitrati.

Non sono ammesse apporti azotati superiori ai 100 Kg/Ha in un’unica soluzione, ricorrendo ad interventi frazionati che favoriscono la maggior efficienza del fertilizzante. L’utilizzo di effluenti organici di natura zootecnica (compost e digestato), utilizzati come concimazione di fondo, impone di valutare come elemento determinante l’azoto, la cui efficienza non è totale ma varia tra il 30 e il 70% in base alla tipologia di effluente e all’epoca di utilizzo. La concimazione e la tipologia del fertilizzante impiegato, nonché la loro epoca di distribuzione, svolgono un ruolo cruciale per soddisfare i parametri tecnologiciqualitativi richiesti dal mercato; è quindi fondamentale redigere un piano di concimazione corretto, spesso determinante per il raggiungimento dei livelli qualitative e quantitative richiesti.

Per informazioni, assistenza tecnica rivolgersi agli uffici Coldiretti di competenza e di riferimento della zona

PATENTINO TRATTORI - APPROVAZIONE DECRETO MILLEPROROGHE e nt a rt po im

la camera dei deputati lo scorso 23 febbraio ha approvato in via definitiva, il disegno di legge, già approvato dal Senato, del decreto legge 30 dicembre 2016, n.244 recante proroga e definizione di termini (cosìddetto decreto milleproroghe). ne consegue che, in applicazione dell’art.3, comma 2 - bis, è stata differita al 31-12-2017 l’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso dei trattori agricoli o forestali (attualmente scaduto al 31-12-2015). parallelamente è stato posticipato al 31-12-2018 (ovvero entro 12 mesi dal 31-12-2017) il termine per l’effettuazione dei corsi di aggiornamento di cui al punto 9.4 dell’accordo del 22 febbraio 2012. in precedenza, come noto, tale abilitazione avrebbe dovuto essere acquisita entro il 13-03-2017.

Al via i pagamenti dei contributi sulle assicurazioni agricole agevolate

Ortofrutta, attenzione al rispetto delle norme di commercializzazione

ntro la fine del mese di febbraio si procederà ad effettuare i primi pagamenti dei contributi sulle assicurazioni agricole agevolate nell’ambito del programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020 (psrn). l’annuncio viene dal ministero delle politiche agricole in merito alla campagna assicurativa 2015 che ha portato alla sottoscrizione di oltre 153mila polizze agricole agevolate. le domande di pagamento già presentate ad agea ad oggi ammontano a quasi 25.000 per un importo concedibile di circa 32,6 milioni di euro. a fronte delle polizze sottoscritte, sono stati presentati dalle aziende beneficiarie circa 120.000 piani assicurativi individuali (pai). per quanto riguarda la campagna assicurativa 2016, il relativo bando sarà pubblicato entro fine febbraio, mentre per i primi giorni di marzo 2017 è previsto il rilascio dei piani assicurativi individuali (pai) propedeutici alla stipula delle polizze 2017. Superata questa fase di avvio del nuovo sistema, verranno sviluppate ulteriori semplificazioni finalizzate a snellire gli adempimenti burocratici a carico degli agricoltori e delle amministrazioni. l’obiettivo è quello di consentire alle aziende agricole di utilizzare tutte le opportunità introdotte con la riforma della politica agricola comune varata nel 2015 garantendo l’accesso agli strumenti di gestione del rischio da parte delle aziende agricole per utilizzare.

e aziende ortofrutticole devono essere iscritte alla banca dati nazionale operatori ortofrutticoli (bdnoo), a meno che non facciano esclusivamente vendita diretta al consumatore finale o conferiscano tutto a cooperativa o op (organizzazione dei produttori ortofrutticoli) o centro di condizionamento o all’industria per la trasformazione o abbiano un volume di vendite inferiore ai 60.000 euro (iva esclusa). chi fosse iscritto e non avesse più i requisiti per l’iscrizione o avesse variato alcuni dati aziendali (ragione sociale, sede, cessazione, etc.) deve comunicarlo entro 60 giorni agli organismi preposti, pena il rischio di sanzioni pecuniarie. Sulle etichette e sui documenti di accompagnamento (fatture o documenti di trasporto), deve essere riportato il numero di iscrizione alla banca dati nazionale o, nel caso, la dicitura “esonerato ai sensi del dm 03/08/2011 n°5462, art.5, comma 2” per i soggetti che non hanno l’obbligo di iscrizione alla citata banca dati. i dati in questione, numero di iscrizione o dicitura di esonero, non sono necessari in caso di vendita diretta al consumatore finale. le norme di commercializzazione dell’ortofrutta, oltre agli adempimenti descritti, prevedono l’obbligo di riportare in etichetta i dati relativi all’ origine, alla categoria, alla varietà, in alcuni casi, per 10 prodotti ortofrutticoli (agrumi, mele, pere, pesche e nettarine, actinidia, fragole, pomodori, lattuga e indivia riccia e scarola, peperoni dolci, uva da tavola) e l’origine per tutti gli altri.

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ATTUALITÀ| creditagriitalia

Uno strumento moderno ed adeguato alle nuove esigenze delle Imprese agricole Agro-alimentari italiane e delle Cooperative chi è creditagri italia

creditagri italia è un ente Finanziario di interesse pubblico - intermediario Finanziario vigilato dalla banca d’italia che si occupa in modo specialistico di assistenza e consulenza tecnico - finanziaria in agricoltura e a favore del mondo della cooperazione. lo scopo è quello di favorire l’accesso al credito ordinario e agevolato e incentivare lo sviluppo con prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e di consulenza personalizzata in ambito finanziario e creditizio, con prodotti esclusivi a condizioni di mercato riservate ai nostri associati, per sostenere i progetti di investimento e la gestione ordinaria delle imprese pmi e della cooperazione, ed altri aggregati di impresa.

come opera creditagri italia Svolge attività di formazione ed informazione in ambito finanziario e ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali; concorda con le imprese le azioni per una migliore gestione finanziaria; pianifica, insieme all’imprenditore, il reperimento ed il miglior utilizzo delle fonti finanziarie; definisce e stipula accordi quadro con le banche finalizzati ad attivare un ampio sistema di partenariato con prodotti dedicati ed in esclusiva; Fornisce alle banche informazioni certe e certificabili relative alla situazione economica e patrimoniale dell’impresa agricola valorizzandone le caratteristiche; condivide con le banche una corretta chiave di lettura delle imprese agricole attraverso un modello di valutazione del credito condiviso; veicola l’utilizzo di fondi pubblici di garanzia (iSmea/SgFa/Fcg - mcc).

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a tavoli tecnici con le banche par•tnerpresenzia ad interesse nazionale quali: intesaSanpaolo, unicredit group, mpS, le banche del gruppo credit agricole, gruppo banco popolare, bnl, ubi, alba leasing e con oltre 240 banche locali. Quali i prodotti finanziaria di creditagri italia per le imprese agricole creditagri italia mette a disposizione per le imprese agricole ampia gamma di prodotti per tutte le necessità aziendali per la conduzione e investimenti per il miglioramento e l’efficienza aziendale. inoltre fornisce supporto finanziario a fronte delle esigenze imprese agroalimentari, consorzi agrari, cooperative, Settore pesca e acquacoltura, con tassi e condizioni in convenzione con le banche in linea con le migliori condizioni di mercato alcuni esempi: •conti correnti dedicati •anticipo contributi (pac e pSr) •Finanziamenti per la conduzione •consolidamento passività pregresse •acquisto di capi di allevamento ed attrezzature agricole •Finanziamenti per impianti vigneto e frutteto •prestiti per eventi straordinari legati a calamità •mutui agrari •mutui legati ai piani di Sviluppo rurale (pSr) •Finanziamenti per la multifunzionalità •Finanziamenti per agroenergia (fotovoltaico, biogas, rinnovabili, ecc.) in relazione al piano di sviluppo rurale,

come è noto, nella regione toscana, sono in via di apertura i bandi relativi al piano di Sviluppo rurale e più precisamente per le misure: 4.1 - 6.4 investimento; 2 assistenza tecnica; 10 agroambiente; 11 agricoltura bio, pacchetto giovani; 16.2 innovazione/progetti pilota, e per i PIF (Piani Integrati di Filiera). creditagri italia s.c.p.a. si occupa di verificare insieme all’imprenditore ed al proprio tecnico la finanziabilità e l’impostazione del finanziamento bancario oggetto del piano di sviluppo rurale.

Creditagri Coldiretti

cosa rappresenta creditagri italia

•opera in attività di rappresentanza del mondo agricolo in ambito finanziario; rappresentanza nei rapporti con la pubblica •amministrazione, le banche, le assicurazioni; promuove e partecipa ad organismi interset•toriali di studio e rappresentanza a livello nazionale ed europeo; programma ed organizza convegni, seminari e giornate di studio ed altre attività di aggiornamento professionale su tematiche finanziarie e creditizie ed in particolare sulle novità normative specifiche; presenzia nei tavoli tecnici in abi, iSmea, Fondo di garanzia - mcc, assoconfidi (Associazione dei Confidi), aecm (organismo europeo di rappresentanza) e osservatorio banche-imprese;

Impresa agricola

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Banca

1) Verifica Piano Aziendale oggetto del PSR 2) Impostazione della proposta migliore per finanziare investimenti 3) Valutazione bancabilità azienda 4) Ricerca Istituto bancario e assistenza 5) Verifica condizioni economiche offerte

A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI ED ATTIVARE UN FINANZIAMENTO Per qualsiasi informazione ed approfondimento, ed attivazione finanziamento, contattare il Responsabile francesco Bianchi Creditagri Italia s.c.p.a. Local Advisor Genova, Savona, Imperia, La Spezia ed Alessandria - Regione Piemonte e Liguria - Via XX Settembre, 21/5 16121 Genova tel ufficio: 0105601148 cell: +39 335-7199133 •email: francesco.bianchi@creditagri.com

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Agricoltura Alessandrina

grano San paStore |ATTUALITÀ

la fondazione nel progetto si occuperà della fornitura del seme

Progetto per la creazione di una nuova e innovativa filiera di produzione cerealicola

opo la presentazione avvenuta lo scorso dicembre cresce il progetto “pa.n.e. - panem nostrum everyday nutrire terdona”, che vede coinvolti in prima linea sul territorio di tortona impresa verde alessandria srl, l’azienda agricola “elilu - scuola di multifunzionalità agricola familiare”, l’Università del piemonte orientale, il comune di tortona e la fondazione morando Bolognini per la creazione di una nuova e innovativa filiera di produzione cerealicola. il progetto, coordinato dalla prof.ssa antonella capriello docente di economia e gestione delle imprese presso il dipartimento di studi per l’economia e l’impresa di novara, prevede la produzione in un pane realizzato da grano San pastore, coltivato in una fase iniziale da 13 piccoli agricoltori custodi (e quando sarà disponibile la semenza in quantità sufficiente, anche da aziende medio grandi), conservato con tecnologie moderne, molito a pietra da una new co tra questi soggetti e panificato dai panificatori del territorio. un grano fortemente legato alle tradizioni della terra tortonese: il frumento tenero San pastore è stato costituito nel 1929 e per circa 35 anni è stata la cultivar più diffusa in italia. un’iniziativa che rientra a pieno titolo nella cosiddetta “terza missione delle università”, cioè quell’insieme di attività portate avanti dall’università che, contribuiscono allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società e fanno da ponte con l’industria, la società civile e il territorio. «la città di tortona è soddisfatta dei risultati ottenuti - ha sottolineato il vicesindaco marcella graziano - poiché territorialmente è da sempre al centro di un’area vocata alla coltivazione dei cereali. in un momento di grande crisi economica l’amministrazione comunale è orgogliosa di far parte e veder crescere un progetto che sostiene e valorizza questa vocazione, che realizza un forte collegamento con la realtà agricola con l’obiettivo della qualità e salubrità degli alimenti. la formazione di un gruppo di ricerca e di innovazione su un tema così rilevante è una grande occasione di sviluppo territoriale». “iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità non solo per il territorio ma per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero Made in Italy. - ha sottolineato il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli Questo è veramente un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. il comparto cerealicolo sta vivendo un momento non facile, l’annata che ci lasciamo alle spalle è da ricordare come una delle peggiori non per qualità ma per il prezzo, l’andamento

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nella foto il comunicato stampa e l’elenco delle aziende che aderiscono al progetto “Pa.N.E. Panem Nostrum Everyday Nutrire Terdona”.

congiunturale sfavorevole ha penalizzato fortemente il settore agricolo. l’81% dei consumatori italiani ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole, progetti di valorizzazione a filiera corta rappresentano una risposta in attesa di risposte concrete in arrivo da bruxelles». «Siamo lieti di far parte di questo gruppo operativo e di condividere con i partner e i colleghi di coldiretti le competenze acquisite. Siamo certi che il gruppo operativo possa raggiungere importanti obiettivi, costruendo un modello innovativo di rapporti tra la città e campagna circostante. la Scuola di multifunzionalità agricola Familiare - ha dichiarato elisa gastaldi di “elilu” - si sviluppa all’interno di un’azienda agricola piccola, soprattutto rispetto alla dimensione standard dell’area, ma incredibilmente innovativa sotto vari aspetti della multifunzionalità, uno dei quali è sicuramente legato alla produzione, conservazione e trasforma-

zione di grani antichi”. «il frumento tenero San pastore - per luigi degano, direttore generale della Fondazione morando bolognini - è stato costituito nel 1929 e per circa 35 anni è stata la cultivar più diffusa in italia. È mantenuta in purezza, secondo il metodo genealogico per fila spiga, dalla Fondazione morando bolognini, che ne produce il seme ufficialmente certificato. la Fondazione nell’ambito del progetto si occuperà della fornitura del seme, prima tappa della filiera produttiva, e del supporto per gli aspetti agronomici. desidero ringraziare i partner del progetto per il coinvolgimento in questa importante iniziativa a favore dello sviluppo del territorio e del mantenimento delle sue tradizioni». una giornata formativa che si è aperta con le relazioni di fabio introzzi della Fondazione morando bolognini e di pietro castellani agronomo e coltivatore di grani antichi di volterra riservato alle aziende aderenti al progetto.

nome azienda

città

azienda agricola Bo Bartolomeo

Solero

azienda agricola Bovone mirko

tortona

azienda agricola geom. Bovone paolo

mandrogne

azienda agricola canevaro sandro

avolaSca

azienda agricola casc. motta di massimo prandi Sale azienda agricola cipri roberto

alluvioni cambiò

azienda agricola davico nicola

montemarzino

azienda agricola dg di daffunchio giorgio

viguzzolo

azienda agricola “elilu” di gastaldi elisa

caStelnuovo Scrivia

azienda agricola garbelli alberto

Sale

soc. agr. poggio di tognon m. poggio c. e c. s.s. carbonara Scrivia azienda agricola remotti oreste

monleale

azienda agricola sciutto mario

viguzzolo

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ATTUALITÀ|paleStra di terra

in camera di commercio per i ragazzi del “ciampini-boccardo”

Con Coldiretti continua l’esperienza del progetto formativo “Palestra di terra” I ragazzi coordinati dal professor Maurizio Zailo toccano con mano la dinamica economica della Camera di Commercio na mattinata in camera di commercio per conoscere la dinamica del borsino quotazioni merci e per capire quale dinamica contraddistingua i prezzi di mercato. Si è svolta lunedì 6 febbraio, quando i ragazzi del corso di “agraria, agroalimentare e agroindustria” dell’istituto “ciampini-boccardo” di novi ligure sono stati ospitati nella camera di commercio di alessandria e guidati in una visita nei locali dell’ente camerale. il programma rientra nel progetto “palestra di terra”, il laboratorio didattico messo a disposizione dai fratelli antonio e giovanni gemma a fresonara che ha garantito agli studenti della scuola novese la disponibilità di ben 4 mila metri quadrati di terreno agricolo per far avvicinare direttamente in campo alla natura e all’ambiente: una progettualità che ha trovato in coldiretti tutta la concretezza necessaria per ottenere i risultati che oggi sono visibili sotto gli occhi di tutti. gli studenti hanno piantato nocciole, varietà tonda gentile trilobata, un vigneto con cinque varietà diverse di uva da tavola, sorgo, mais e orzo di varie qualità. a coordinare il tutto maurizio Zailo, professore di agraria, che con la coldiretti e i “fratelli gemma”, ha attivato questa preziosa collaborazione per rendere l’istituto “ciampini” una concreta opportunità di studio del territorio alessandrino. “valorizzare il nostro territorio e formare donne e uomini consapevoli di ciò che signi-

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da sinistra docente di agraria dott. maurizio zailo e l’imprenditore antonio gemma.

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dopo aver assistito alla commissione tecnica gli alunni hanno fatto una visita guidata del palazzo sede dell’ente camerale di via vochieri, antica sede del Seminario vescovile, con una storia millenaria, sapientemente illustrata dal Segretario generale roberto livraghi, (foto) che li ha condotti nelle più importanti sale del palazzo.

foto di gruppo degli studenti di agraria che hanno assistito alla seduta della commissione tecnica preposta alla rilevazione settimanale dei prezzi all’ingrosso dei prodotti agricoli.

fica portare in tavola alimenti di qualità. coldiretti, è da sempre in prima linea ogni qual volta si parli di educazione alimentare e dieta mediterranea per ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. - ha affermato il presidente della coldiretti alessandrina roberto paravidino - i nostri imprenditori sono orgogliosi di mettere a disposizione la loro preparazione per recuperare i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale. doveroso il grazie per la disponibilità dimostrata ai vertici della camera di commercio”. l’azienda f.lli gemma l’azienda, a carattere prevalentemente cerealicolo ha la sede legale a basaluzzo e quella operativa a Fresonara: negli ultimi anni si è

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distinta anche per la coltivazione dei pomodori. l’impresa agricola F.lli gemma è un esempio di multifunzionalità, fortemente impegnata nella salvaguardia e nella tutela del territorio della biodiversità, di conservazione unita alla riscoperta ed alla valorizzazione delle tradizioni oltre alle azioni di educazione ambientale. la ricerca della qualità e dell’impegno profuso per raggiungere sempre nuovi importanti traguardi è testimoniato anche da una meccanizzazione all’avanguardia che ha permesso in questi anni ad antonio e giovanni di ottenere risultati importanti: tutta la produzione viene conferita al consorzio agrario del piemonte orientale. imprenditori attenti e molto vicini a coldiretti, antonio e giovanni, grazie alla loro esperienza sono sempre stati e continuano ad essere un punto di riferimento per molti imprenditori agricoli della zona.


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nocciolo N.45 |SCHEDA

[pagine a cura di alberto pansecchi]

In un momento storico nel quale la nocciola, intesa come prodotto agricolo destinato al consumo fresco e alla trasformazione, attraversa un momento di grande successo e i nuovi piantamenti si moltiplicano, emerge e si fa pressante, l’esigenza di produrre frutti sempre migliori. Le esigenze da soddisfare sono molteplici e non riguardano solo le caratteristiche gustative e organolettiche ma interessano ancor più la destinazione industriale del prodotto, con particolari attenzioni alla forma. In una regione come il Piemonte, nel quale è pressoché presente un’unica varietà, la Tonda Gentile Trilobata, universalmente considerata la migliore per qualità, la ricerca di varianti positive da apportare alla cultivar è certamente più complicato tanto che parallelamente si interviene sulla qualità del lavoro dell’uomo.

varietà, selezioni e incroci la prima opera di selezione, antecedente all’utilizzo industriale della nocciola, venne svolta in funzione del gusto e del profumo. Quando poi l’industria cominciò ad interessarsene considerandola dapprima come un surrogato del cacao, e solo più tardi come elemento insostituibile nella fabbricazione del cioccolato, si cominciarono a ricercare le caratteristiche più apprezzate per la trasformazione.

la nocciola ideale

• Forma sferica • calibri uniformi • conservabilità • pelabilità • assenza di difetti

Sotto l’aspetto varietale il nocciolo è una specie particolare e curiosa differenziandosi da molte altre piante da frutto. nel panorama varietale, sono infatti presenti molti biotipi, spesso di origine sconosciuta, che via via sono stati selezionati in funzione del loro migliore adattamento alle condizioni del luogo di coltivazione. non esistono invece, se non in rari casi, varietà ottenute da incroci programmati dall’uomo e frutto di miglioramento genetico. n°02 • FEBBRAIO 2017| AGRICOLTURA A.

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[pagine a cura di alberto pansecchi]

SCHEDA|nocciolo N.45

produttività

la varietà coltivata in piemonte, la tonda gentile trilobata, conosciuta e rinomata nel mondo per la qualità intrinseca dei suoi frutti, non viene allo stesso modo apprezzata per sua produttività. tra annate più produttive e meno produttive, non si supera, per questa varietà la media dei 15 quintali per ettaro. Si intende comunque, per varietà produttiva, quella che dà una produzione media annua di 20 q.li/ha e una produzione unitaria che si avvicina ai 5 Kg/pianta.

forma e dimensioni

una delle caratteristiche di maggiore importanza in una nocciola, che ha nell’industria dolciaria la propria destinazione finale, è la forma: i frutti devono essere il più possibile rotondi in quanto meglio si prestano ad una lavorazione meccanica con minor probabilità di venir rotti durante la sgusciatura. Quando invece si parla di dimensioni delle nocciole, si intendono le dimensioni della mandorla interna. l’industria dolciaria utilizza i vari calibri per i differenti utilizzi: normalmente, quando si aggiungono nocciole intere, i calibri sono uguali o maggiori del calibro 13 (diametri superiori a 12,10 mm.), mentre i calibri minori o i “fuori calibro” (superiori a 15,10 mm), vengono destinati alla produzione di pasta, farina o granella.

resa alla sgusciatura

È il rapporto esistente tra il peso di una determinata quantità di nocciole in guscio, dopo la selezionatura, e il peso dei frutti utilizzabili una volta sgusciati e separati dai gusci. una buona resa alla sgusciatura deve superare il 45% di seme utilizzabile. dal calcolo della resa vengono esclusi i difetti più importanti quali il “cimiciato”, ossia la nocciola che è stata alterata dall’attività trofica delle cimici, l’avariato, cioè la nocciola che è marcita a causa di una raccolte non tempestiva o una conservazione in ambienti poco idonei e con elevata umidità, e il cosiddetto “grinzo”, nocciole non completamente formate per motivi spesso legati alla fisiologia della pianta.

la qualità della mandorla le caratteristiche qualitative del seme dipendono dalla composizione chimica della nocciola che ne determina il sapore, l’aroma, etc., quell’insieme cioè di fattori che rendono pregiato il frutto di una determinata varietà. alcuni dei fattori che determinano la maggiore qualità di una varietà di nocciole rispetto ad un’altra non sono immediatamente evidenti ma emergono durante la conservazione del frutto o la sua lavorazione. la resistenza all’irrancidimento è, ad esempio, una proprietà presente in misura variabile nelle differenti cultivar e dipende dal sempre diverso contenuto in acidi grassi. anche la pelabilità, ossia la capacità di rilasciare facilmente e totalmente il perisperma, la pellicola bruna che riveste la mandorla, a seguito della tostatura, risulta essere una caratteristica ricercata e apprezzata da pasticceri e industria. la varietà piemontese, la tonda gentile trilobata, oltre ad eccellere per la finezza del gusto e del profumo, pela con facilità e resiste in misura soddisfacente all’irrancidimento.

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

La maculatura batterica del pesco è originata da un batterio il Xanthomonas arboricola pv pruni classificato come patogeno da quarantena. Colpisce tutte le specie del genere Prunus in particolare pesco, albicocco e susino. Questo batterio termofilo colpisce il pesco in estate ed è in grado di determinare significative perdite di prodotto. I sintomi si manifestano in campo dal mese di giugno e, se persistono condizioni predisponenti progrediscono sino alla raccolta.

sintomatologia - sintomi sulle foglie: • Sulle drupacee sensibili la batteriosi si manifesta, a livello fogliare, con la comparsa, preferenzialmente lungo le nervature, di maculature angolari inizialmente idropiche che successivamente assumono colore rossastro o brunastro e infine necrotizzano, staccandosi dal tessuto sano circostante e lasciando perforazioni che danno alla foglia l’aspetto tipico dell’ “impallinatura”. Si può avere precoce defogliazione della pianta (filloptosi). sintomi sui rami • Sui rami il batterio può formare cancri corticali che si presentano di forma ellittica ed, inizialmente, di aspetto oleoso e colore verde oliva; successivamente, invecchiando, la superficie dei cancri imbrunisce e vi compaiono profonde fessurazioni. i tessuti immediatamente sottocorticali si presentano di colore rosso mattone, mentre quelli più profondi non sono interessati dalle alterazioni. in piemonte manifestazioni di questo tipo sui rami sono comunemente riscontrabili su susino, ma non su pesco. sintomi sui frutti • Sui frutti colpiti si osservano maculature rotondeggianti, brune, leggermente depresse, inizialmente contornate da un alone edematoso, successivamente asciutte con screpolature interne tali da determinare vere e proprie ulcere.talvolta, stante la precoce defogliazione, le piante colpite possono risultare indebolite al punto da produrre frutti di pezzatura ridotta.

maculatura batterica del peSco

Frutticoltura N.54 |SCHEDA

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

SCHEDA|Frutticoltura N.54

le sintomatologie causate dal batterio possono, con una certa facilità, essere confuse con quelle indotte da altri patogeni, in particolare dal micete Coryneum beijerenkii, tuttavia ad un occhio esperto non dovrebbero sfuggire le differenze, di forma e distribuzione, delle alterazioni indotte dai due microrganismi: infatti, nel caso del fungo, le maculature fogliari sono rotondeggianti e localizzate a caso sulla superficie fogliare, le maculature dei frutti sono prive dell’alone edematoso e spesso incrostate di gomma ed i cancri rameali si presentano inizialmente di colore rossastro.

ciclo della malattia il patogeno entra nei tessuti in autunno, attraverso le cicatrici fogliari, soprattutto quelle del tratto terminale del ramo. in inverno sopravvive in tali cicatrici, nei cancri rameali, nelle foglie cadute nel terreno. in primavera con temperature superiori a 12°c, inizia a moltiplicarsi attivamente colonizzando foglie, rami e gemme.temperature ottimali sono quelle quelle comprese tra i 24 e i 28 °c. mesi maggiormente idonei: maggio, giugno e Settembre. il batterio può anche essere veicolato attraverso gli attrezzi di potatura e innesto.

fattori predisponenti • temperature medie-alte (14-19 °c) con elevata umidità relativa tra fine primavera-inizio estate. • possibilità di diffusione sia attraverso l’azione del vento sia l’azione inconsapevole dell’uomo: potature e passaggi con le macchine in particolare con l’atomizzatore. • sensibilità varietale: in generale le pesche a buccia tomentosa (gruppo lady) sono più sensibili, ma nelle annate più predisponenti anche le nettarine possono essere colpite. • localizzazione del pescheto in zone particolarmente umide. • eccessive concimazioni azotate ed eccessive irrigazioni, soprattutto nei terreni leggeri e ben areati, portainnesti vigorosi (gF677).

strategia di difesa preventiva • applicazione di prodotti rameici dopo la raccolta, in autunno e alla ripresa vegetativa con condizioni climatiche predisponenti. • Se perdurano condizioni di pioggia e umidità in estate potrà essere necessario un ulteriore ciclo d’interventi con formulati a basso contenuto di rame e di comprovata selettività. • e’ altresì utile come strategia di lotta preventiva usare materiale di propagazione sano, concimazioni equilibrate, distruzione dei frutti, delle foglie e dei rami malati caduti sul terreno, impiego dell’irrigazione a goccia e disinfezione degli attrezzi di potatura. Si ricorda che contro questo batterio non esistono prodotti curativi.

Biografia: Scortichini m. (1995) – malattie batteriche delle colture agrarie, 292. agrion (2016) - Frutticoltura sostenibile in piemonte. linee tecniche 2016, 92. Siti internet: http://www.regione.piemonte.it/archivio/agri/quaderni/agri/comunicazione/quaderni/num67/dwd/25.pdf

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coltiva la Salute |ATTUALITÀ

In CollAborAzIonE Con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a torino, biella, cuneo, novara, vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la

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tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto

rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

•colesterolo totale •colesterolo hdl •colesterolo ldl •trigliceridi

in caso di valori alterati consUlta il tUo medico di famiglia

IL MESE DEL COLESTEROLO

BUONO O CATTIVO? per mantenersi in buona salute ed evitare problemi cardiologici è fondamentale tenere sotto controllo la quantità dei lipidi circolanti nel sangue ed in particolare: colesterolo totale il valore ideale è al di sotto di 200 mg/dl colesterolo hdl le proteine hdl sono coinvolte nella rimozione dell’eccesso di colesterolo dalle arterie. e’ accettabile un valore compreso tra i 50 e i 59 mg/dl, è ottimo un valore superiore ai 60 mg/dl colesterolo ldl un aumento nel plasma delle lipoproteine ldl si associa ad un elevato rischio di malattia arteriosclerotica. il valore deve essere sempre al di sotto dei 160 mg/dl controlla il tUo colesterolo con il checK-Up proposto presso tUtte le sedi c.d.c.

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette lucento moncalieri rivoli venaria reale asti Biella cuneo novara novara verbania vercelli

via cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza Santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via Fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo Ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via San Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via Sergio bocci 11 via San cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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ORGANIZZAZIONE|incontri zonali OTTIMO BILANCIO delle riunioni organizzate da coldiretti aleSSandria Sul territorio

Aggiornamenti tecnici, Pac, Psr e Legge di Bilancio 2017 Casale Monferrato chiude la serie dei sette incontri formativi-informativi programmati a sfondo tecnico

acqui terme auditorium S.guido - piazza duomo

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ttimo bilancio per gli incontri zonali che si sono conclusi martedì 14 febbraio scorso a casale monferrato nella Sala del parco del po, dopo aver “toccato” tutte le macro aree della provincia. al centro dell’attenzione le novità contenute nella legge di bilancio 2017 che vedranno coinvolte anche le imprese agricole alessandrine. la coldiretti è scesa sul territorio e ha incontrato gli imprenditori agricoli con i quali ha approfondito le principali tematiche di attualità agricola. il presidente e il direttore della coldiretti di alessandria, roberto paravidino e leandro grazioli, con i responsabili dei vari servizi dell’organizzazione, hanno incontrato gli associati per fare chiarezza su diversi argomenti, un importante coinvolgimento diretto della base associata in un indispensabile approfondimento delle normative e l’illustrazione della posizione sindacale assunta dalla coldiretti nel contesto nazionale in merito alle problematiche più urgenti da risolvere che vedono protagonista il settore primario. le varie relazioni sono state tenute dai responsabili di settore che hanno risposto a domande e illustrato i “percorsi burocratici” da seguire per non commettere errori che possano pregiudicare eventuali richieste di finanziamento. ogni riunione si è conclusa lasciando ampio spazio al coinvolgimento da parte del pubblico per eventuali domande e discussioni. “la categoria che noi rappresentiamo ha un ruolo preponderante nella realtà produttiva del nostro territorio - ha affermato il presidente roberto paravidino - la tutela e lo sviluppo del settore agro-alimentare, oltre a rappresentare un volano di sviluppo economico costituiscono l’elemento base della qualità della vita in quanto strettamente collegato alla salute e al benessere dell’individuo. per questo, gli incontri zonali rappresentano un momento molto importante di confronto e di crescita, testimonianza di un’agricoltura dinamica”.“per la coldiretti, gli incontri zonali rappresentano un momento molto impor-

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castelnuovo Sala pessini in piazza vittorio veneto

casale Sala parco del po,viale lungo po gramsci

tortona Sala convegni Fondazione cassa di risparmio di tortona via puricelli

novi Sala europa comune di pasturana

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cerrina ristorante lanterna blu - mombello monf.to via gaminella


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incontri zonali e Sindacali |ORGANIZZAZIONE tante - ha continuato il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli - testimonianza di una “filiera tutta agricola e tutta italiana”, impegnata nel portare avanti battaglie fondamentali per disegnare un’ agricoltura sempre più competitiva. per gli agricoltori abbiamo organizzato questi percorsi informativi e formativi perché siano consapevoli dei maggiori oneri a carico delle aziende, ma anche delle nuove opportunità che non mancano. Questi incontri, aperti a tutti gli imprenditori, sono stati l primo tassello di importanti momenti di assistenza e consulenza che verranno messi in campo nel 2017”. gli incontri sono stati l’occasione anche per presentare il nuovo responsabile di creditagritalia per la provincia di alessandria, francesco Bianchi, che si occupa

alessandria sede coldiretti salone multimediale corso crimea 69, 4°piano

per coldiretti di privacy e accesso al credito dal 1987. la chiusura lavori è stata affidata ai responsabili di cadirlab che hanno illu-

strato i servizi offerti per le aziende, risultato di una importante sinergia messa in campo con coldiretti.

INCONTRI SINDACALI: traSmettere in modo concreto la “Forza amica del paeSe”

Dai progetti di filiera valore al territorio per essere “Forza amica del Paese” Il via da Castelnuovo Scrivia e Tortona poi Alessandria, Casale, Cerrina, Acqui, Ovada e Novi

on sarà solo l’occasione per tornare sul territorio e trasmettere in modo efficace e concreto il nostro essere “Forza amica del paese”. Sarà prima di tutto un’importante opportunità di crescita per ribadire che questo è il tempo del fare, tutti assieme, con un unico obiettivo: lo sviluppo delle imprese, difendendo il valore della territorialità, bene non omologabile. riunioni che avranno uno scopo ben preciso: far capire, divulgare e apprezzare il progetto economico di coldiretti”. parole espresse dal presidente provinciale roberto paravidino nel presentare gli incontri sindacali 2017 organizzati da coldiretti alessandria che hanno preso il via coinvolgendo le zone di castelnuovo Scrivia e tortona. dopo essere scesi sul territorio, zona per zona, ed aver incontrato la base illustrando quelle che sono le ultime novità tecniche e ricordando importanti scadenze, senza dimenticare l’importante capitolo legato alla politica agricola comunitaria e la nuova legge di bilancio 2017, sarà il mo-

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in foto un momento dell’incontro che si è svolto nella sala del parco del po a casale monferrato.

mento di approfondire un discorso di filiera, “tutta agricola e tutta italiana”. progetti pensati e realizzati per valorizzare le identità locali come “leve competitive del paese” per generare sviluppo economico, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. durante gli incontri, ai quali parteciperanno i presidenti di sezione, saranno proprio il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino e il direttore leandro grazioli a soffermarsi sull’importanza di non abbassare la guarda sull’importanza dell’etichettatura trasparente: “identificare il Made in Italy è il primo passo per poterlo valorizzare e difenderlo in un mercato globale dove distintività e legame con il territorio sono leve competitive determinanti. ecco perché è importante promuovere la filiera “agricola” perché protagonisti sono gli agricoltori dal campo alla tavola, “italiana” perché realizzata con prodotti che provengono esclusivamente dai campi e dagli allevamenti italiani e firmata

dagli agricoltori che ci mettono la faccia”. Sarà fatto il punto sulle problematiche legate alla fauna selvatica e al risarcimento danni, la messa in sicurezza di campagne e città dopo episodi di esondazione dei fiumi e i tagli alla burocrazia. Sarà l’occasione per approfondire le opportunità offerte nei confronti dei contratti di filiera che con grande determinazione coldiretti sta portando avanti per garantire un nuovo reddito alle imprese. Questi incontri serviranno a fare chiarezza e trovare nuovi slanci per un territorio che ha grandi potenzialità ma che a volte rimangono, purtroppo, inespresse. un’opportunità che porterebbe a rafforzare ulteriormente lo sviluppo economico e sociale della provincia alessandrina, in particolare quello cerealicolo e corilicolo: settori che stanno consolidando la loro leadership, riconosciuta grazie agli accordi stretti con industrie del calibro della novi-elah-dufour e della saiwa. opportunità che possono concretamente potenziare il valore del vero Made in Italy a livello nazionale e non solo.

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ORGANIZZAZIONE|giornata Formativa corilicola

giornata formativa con gli alunni del “luparia” di rosignano

Le nocciole delle “nostre colline” senza segreti: dal campo alla tavola, è vero made in Italy Protagoniste le colline di Lu poi visita al colosso dolciario Novi-ElahDufour, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Banco BPM igliaia di caramelle e cioccolatini prodotti ogni minuto realizzati rigorosamente Made in Italy tanto da costituire una dei fiori all’occhiello dell’industria dolciaria nel mondo. controlli rigorosi e materie prime selezionate rappresentano per la novi-elah-dufour la base da cui partire per offrire ai consumatori ogni giorno la vera eccellenza italiana. le nocciole delle “nostre colline” vengono lavorate con grande attenzione per garantire anche ai palati più esigenti un prodotto che non teme la concorrenza. risultati importanti che si sono rafforzati in questi anni grazie al progetto di filiera messo in atto con coldiretti e al quale il cavalier flavio repetto, patron del colosso novi, ha creduto sin da subito intravvedendo potenzialità e unicità senza paragoni. con una potenzialità in più, la possibilità di trasmettere alle nuove generazioni un messaggio importante: terra e industria se lavorano in sinergia su di un territorio lo rendono unico e la crisi diventa battibile. e’ stato questo il filo rosso che ha scandito la giornata organizzata da coldiretti alessandria per far conoscere ai ragazzi dell’istituto agrario “luparia” di San martino di rosignano gli aspetti della corilicoltura e le potenzialità del settore. una giornata didattico-formativa che si è svolta in due momenti, al mattino nei noccioleti luesi e al pomeriggio con la visita guidata alla novi-elah-dufour che ha avuto nella fondazione cassa di risparmio di alessandria e nell’istituto di credito Banco Bpm due partner importanti. il paesaggio di lu, dove le coline un tempo prevalentemente vitate oggi hanno lasciato il posto ai noccioleti, ha fatto da sfondo a momenti pratici e teorici durante i quali alunni e professori hanno potuto toccare con mano tutte le fasi che contraddistinguono la produzione: dal campo alle lavorazioni in cooperativa sino alla trasformazione. la cooperativa è la corilu, un numero di soci in crescita e progetti per il futuro, che ha nel suo presidente ferdinando trisoglio l’anima e la mente della progettualità. “e’ stato un modo decisamente concreto di presentare a quelli che saranno i consumatori di domani quanto coldiretti sta facendo per portare redditività alle aziende e dare nuovi vantaggi. - ha affermato il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - poter contare su di

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in foto alberto pansecchi responsabile corilico coldiretti relaziona con gli alunni della scuola. i vigneti del paesaggio luese hanno lasciato nel corso delgi ultimi anni spazio ai noccioleti offrendo nuove prospettive.

in foto alcuni momenti di confronto con la scuola ospite dell’iniziativa con gli esperti del settore. in piedi a destra il dott. riccardo Satragno del banco bpm che ha patrocinato l’iniziativa durante l’incontro con i ragazzi. sotto uno scatto della visita nello stabilimento nel reparto di stoccaggio alla cooperativa corilu.

un’azienda leader del settore come la novielah-dufour riempie di orgoglio e soprattutto non può che continuare ad essere di buon auspicio per l’economia alessandrina”. un accordo di programma tra la coldiretti e

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la novi - elah-dufour vuol dire finalizzare il sostegno allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di nuovo impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata allo valorizzazione delle pro-


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giornata Formativa corilicola |ATTUALITÀ duzioni locali. “come azienda abbiamo potuto constatare l’elevata professionalità e la cura adottate nella gestione dei noccioleti stessi, spesso apportando miglioramenti di anno in anno attraverso il lavoro sperimentale di tecnici e ricercatori. - ha sottolineato il cavalier repetto - pensiamo pertanto che l’impianto di nuovi corileti e l’avvicinamento di nuovi agricoltori che vengono da attività diverse, possano essere motivo di crescita anche e soprattutto qualitativa per la corilicoltura piemontese, che oggi più che mai ha bisogno di innovazione e di elevata professionalità, per essere in grado di distinguersi nel panorama internazionale”. la tonda gentile trilobata è stata così “ammirata” durante le varie fasi di lavorazione del cioccolato ed è stato particolarmente interessante e “gustoso” scoprire come nascono le famose tavolette e le praline. “oggi il paesaggio parla da solo: molti campi hanno lasciato spazio a distese di noccioleti e i vigneti si sono via via concentrati solo nelle aree più vocate. - ha aggiunto alberto pansecchi responsabile corilico coldiretti - alla base di tutto questo la determinazione di coldiretti che ha seguito e creduto nelle potenzialità di questa coltura che accomuna: modernità, meccanizzazione e collaborazione. la novi-elah-dufour, da parte sua, seleziona in loco le nocciole di miglior qualità, quali ingredienti di pregio nelle proprie produzioni alimentari, ponendo particolare attenzione alla tracciabilità delle stesse e alla valorizzazione della loro identità territoriale”. in particolare l’interesse dei ragazzi è stato rivolto alla forma di conduzione delle piante allevate a palmetta che, nella realtà dei fatti, non sono presenti in nessun altra zona corilicola italiana o straniera. alberto pansecchi ha spiegato e approfondito la metodologia operativa necessaria per ottenere tale forma innovativa di allevamento mentre ferdinando trisoglio ha evidenziato come “la sperimentazione e la giusta meccanizzazione siano il futuro per rimanere all’avanguardia, un percorso

in foto il presidente roberto paravidino con uno dei responsabili qualità del colosso dolciario novi durante la visita effettuata in occasione della giornata didattico-formativa organizzata dalla coldiretti di alessandria che ha visto protagonisti gli studenti dell’istituto “luparia” di San martino di rosignano. sotto il momento clou del pomeriggio, l’incontro dei ragazzi con il cavalier Flavio repetto, patron della novi.

iniziato oltre quindici anni fa grazie al supporto tecnico coldiretti e proseguito con gli interventi diretti di novi elah-dufour a supporto della ricerca. “coldiretti sa quanto possano essere importanti per il futuro queste produzioni per l’economia agricola e per l’ambiente, ecco perchè ha scelto di tutelarle e di

“combattere” la concorrenza non firmata Made in Italy. - ha aggiunto il direttore della coldiretti alessandrina leandro grazioli - e non ci sono dubbi: la nocciola è ormai una protagonista importante dell’economia agricola del territorio alessandrino, con ottime prospettive di sviluppo futuro”.

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Agricoltura Alessandrina

molte le novità

NUOVI CHIARIMENTI DALL’AGENZIA ENTRATE PER GLI AGRICOLTORI IN REGIME DI ESONERO IVA

Agricoltura Alessandrina

SETTORE FISCALE|novità

fabbricati rurali

Fabbricati rurali da accatastare: in arrivo le lettere dell’agenzia delle ENTRATE

l legislatore, con il decreto legge n. 201/2011, aveva previsto l’obbligo, per i titolari di proprietà o altri diritti reali su fabbricati rurali che risultavano censiti al catasto terreni, di dichiararli al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012. l’agenzia delle entrate ha riscontrato la presenza di fabbricati rurali per i quali tale obbligo non è stato rispettato e risultano ancora censiti nel catasto terreni: essendo ormai scaduto il termine previsto, la stessa amministrazione finanziaria ha stabilito, per gli inadempienti, la possibilità di regolarizzare la posizione, presentando una dichiarazione di aggiornamento e di usufruire dell’istituto del ravvedimento operoso. a tale scopo l’agenzia ha reso disponibile sul proprio sito l’elenco dei fabbricati rurali che risultano ancora censiti al catasto terreni e provvederà ad inviare una specifica comunicazione ai soggetti interessati al fine di consentire la regolarizzazione; la suddetta comunicazione è prevista per la fine del mese di marzo. di conseguenza, i soggetti interessati, dopo aver consultato l’elenco e aver ricevuto la comunicazione, possono: 1. segnalare all’agenzia delle entrate l’eventuale presenza di anomalie riscontrate nel caso in cui non si concordi con il contenuto della comunicazione ricevuta; 2. regolarizzare la propria posizione e provvedere autonomamente all’iscrizione del fabbricato nel catasto edilizio urbano. in questo secondo caso, il proprietario, avvalendosi di un tecnico abilitato, dovrà presentare all’agenzia del territorio l’atto di aggiornamento cartografico e la dichiarazione di aggiornamento del catasto Fabbricati (docfa). va sottolineato che, in caso di regolarizzazione spontanea, è possibile beneficiare di una riduzione delle sanzioni; queste ultime infatti hanno un importo compreso da un minimo di euro 1.032 a un massimo di euro 8.264 ma con la regolarizzazione spontanea si pagherebbe la sanzione di euro 172, ovvero un sesto del minimo. mentre in caso di mancata regolarizzazione, l’agenzia delle entrate procederà all’accertamento e all’applicazione delle sanzioni, più onerose, previste dalla legge.

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i produttori agricoli che nell'anno solare precedente hanno realizzato un volume d'affari non superiore a 7.000 euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli e ittici compresi nella parte 1 della tabella a allegata al decreto n. 633 del 1972, la legge iva riserva un regime di esonero dagli adempimenti iva. Sappiamo, per aver fatto già un ripasso delle norme nello scorso numero del nostro giornale, che una disposizione di qualche anno fa aveva introdotto (a partire dal 2014) l’obbligo anche per gli agricoltori in regime di esonero di inviare entro il 20 aprile, un elenco dei clienti e dei fornitori dell’azienda agricola all’agenzia delle entrate con modalità telematiche. e quindi anche nell’anno 2017 dovranno essere inviati, con scadenza 20 aprile 2017, i dati delle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto per ciascun cliente e fornitore relativi alle fatture ed autofatture ricevute nel 2016. la stessa comunicazione relativa all’anno 2016, dal 2017 diventa una comunicazione con cadenze più ravvicinate: non più solo una volta all’anno per le fatture dell’anno precedente ma con cadenze semestrali, con invio telematico due volte all’anno. a tal proposito però, importanti novità, a partire dal 2017, sono state fornite con una recente circolare dell’agenzia delle entrate, la n. 1 del 7 febbraio 2017. innanzitutto la circolare ha confermato e chiarito che saranno comunque esonerati dall’obbligo di comunicazione i produttori agricoli di cui all’articolo 34, comma 6, del d.p.r. n. 633/1972, «situati nelle zone montane di cui all’articolo 9 del decreto del presidente

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della repubblica 29 settembre 1973, n.601». ma un’altra importante novità, non contenuta nemmeno nella legge, ma enunciata nella circolare stabilisce che sono tenuti a comunicare unicamente i dati relativi alle operazioni “attive” mediante l’invio dei dati delle autofatture emesse dai cessionari, copia delle quali, sempre a norma dell’articolo 34, deve essere consegnata agli stessi produttori agricoli. pertanto, in sintesi, a partire dall’anno 2017, per la categoria degli agricoltori esonerati dagli adempimenti contabili, rimane in vigore l’obbligo della comunicazione telematica del cosiddetto “spesometro” soltanto per i produttori agricoli operanti in zone diverse da quelle montane e con una modalità, quella di inviare solo le autofatture, che effettivamente è compatibile con il regime semplificato a loro applicabile e che prevede solo l'obbligo di numerare e conservare le fatture d'acquisto, le bollette doganali d'importazione e le fatture di vendita emesse per conto dell'agricoltore esonerato dal cessionario o dal committente (cosiddette autofatture). Si ricorda infine, per completezza, che queste aziende hanno comunque la possibilità di optare per il regime ordinario iva, nel qual caso, ovviamente, si applicherebbero gli ordinari obblighi di comunicazione dei dati fattura. gli uffici della coldiretti, in ogni zona, sono disponibili per i necessari approfondimenti sul tema di cui si è trattato in questa sede e soprattutto per raccogliere la documentazione, fatture e autofatture ricevute nell’anno 2016, per effettuare gli adempimenti necessari all’invio dell’elenco annuale di prossima scadenza.

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novità |SETTORE FISCALE

MARZO

Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i seguenti fabbricati: • manufatti superficie coperta inferiore a 8mq.; • serre adibite alla coltivazione e alla protezione delle piante sul suolo naturale; • vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni; • manufatti isolati privi di copertura; tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e

[pagine a cura di daniela colombini]

simili, di altezza utile inferiore a 1,80 m. e di volumetria inferiore a 150 mc; • manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo; • fabbricati in corso di costruzione o di definizione; • fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti). L’elenco dei fabbricati rurali che devono essere an-

cora dichiarati è disponibile sul sito dell’agenzia entrate, indicando la provincia, il comune e gli identificativi catastali (foglio, sezione, mappale). Per qualunque ulteriore approfondimento sul tema, gli uffici della Coldiretti sono a disposizione per dare spiegazioni sul tema qui trattato, posto che poi la pratica di accatastamento andrà eseguita con l’ausilio di un professionista incaricato per lo svolgimento delle pratiche catastali.

scadenZa imposta

adempimenti

soggetti oBBligati

07/03/2017

ritenUte

presentazione all'agenzia entrate certificazione unica 2017 (cu2017) con riepilogo compensi erogati a dipendenti e professionisti nell'anno 2016

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute (lavoro dipendente e lavoro autonomo).

15/03/2017

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva

16/03/2017

iva

liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di febbraio 2017

contribuenti iva mensili

16/03/2017

ritenUte

16/03/2017

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente. contriBUti versamento terza rata 2016 dei contributi inps inps per i lavoratori dipendenti.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute datori di lavoro agricolo

25/03/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intraStat riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di febbraio

operatori intracomunitari con obbligo mensile (solo cessioni e prestazioni effettuate nella Comunità Europea)

31/03/2017

ritenUte

consegna cU2017 ai percipienti da parte dei sostituti d'imposta.

datori di lavoro che corrispondono redditi soggetti a ritenute (lavoro dipendente) e contribuenti che corrispondono somme soggette a ritenute di lavoro autonomo.

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ATTUALITÀ|terranoStra/campagna amica COLDIRETTI PIEMONTE: LA DISTINTIVITA’ DEGLI AGRITURISMI DI CAMPAGNA AMICA istintività è la parola d’ordine. la distintività degli agriturismi di campagna amica. Questo il tema principale sul quale si è incentrata l’assemblea ordinaria di terranostra piemonte, tenutasi presso il circolo della Stampa di torino, alla presenza dei neo presidente e direttore nazionali, diego scaramuzza e toni de amicis. “il variegato e ricco territorio piemontese, in termini paesaggistici, culturali ed enogastronomici, ci offre grandi opportunità - ha spiegato stefania grandinetti presidente degli agriturismi di campagna amica del piemonte aprendo i lavori dell’assemblea - che dobbiamo cogliere per incrementare la nostra rete, facendo leva sugli elementi che ci rendono distintivi. il marchio campagna amica con il nostro impegno e lavoro costanti sarà anche sinonimo di ospitalità rurale secondo quei canoni che la società, evolvendosi, sta sempre più cercando: la sostenibilità, la sobrietà, la qualità e l’eticità”. i dati sul turismo piemontese parlano di numeri in crescita: le presenze nel 2015 sono state di oltre 13 milioni facendo registrare un più 4,75% rispetto al 2014 e nella sola città di torino si sono registrate più di 3 milioni di presenze, dato in aumento del 13% rispetto all’anno precedente. “Sicuramente lo scenario regionale è incoraggiante - ha proseguito grandinetti - per cui

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nella foto un momento della conferenza stampa che si è svolta al circolo della Stampa a torino. É stata l’occasione per presentare il presidente nazionale degli agriturismi di campagna amica,

diego scaramuzza (il terzo da sinistra). accanto stefania grandinetti presidente regionale agriturismi di campagna amica. abbiamo la possibilità concreta e tangibile di accelerare un percorso virtuoso, sul quale già ci siamo incamminati, utilizzando proprio la leva distintiva del marchio campagna amica, conosciuto ormai da milioni di persone”. “la progettualità è sempre più quella di professionalizzare il settore - ha affermato diego scaramuzza presidente nazionale degli agriturismi di campagna amica - per cui attiveremo varie attività di consulenza e, grazie anche ai corsi per Agrichef, all’interno degli agriturismi ci sa-

ranno figure adeguatamente formate”. “Si tratta di un marchio che può agevolare le sinergie sul territorio e al quale già i consumatori attribuiscono valore - ha concluso salutando l’assemblea delia revelli presidente di coldiretti piemonte - a livello regionale, abbiamo fortemente seguito e portato a termine l’iter per l’approvazione della legge sugli agriturismi, avvenuta definitivamente lo scorso anno, che sostiene davvero il made in piemonte, garanzia di eccellenza e salubrità”.

LA CONVENZIONE SIAE-TERRANOSTRA RINNOVATA ANCHE PER IL 2017 a musica suonata o la musica in filodiffusione, l’uso di apparecchi sonori ma anche di apparecchi da divertimento tipo jukebox e videojukebox, trattenimenti musicali con e senza ballo, scuole di danza, karaoke, attività di fitness implicano l’iscrizione alla Siae. la legge sul diritto d’autore si fonda su alcuni principi basilari, il più importante dei quali riguarda il fatto che le opere creative degli associati sono tutelate dalla Società italiana degli autori e degli editori per qualunque utilizzo pubblico, pertanto chi utilizza per propri scopi opere create ed ideate da altri deve chiedere il consenso per l’uso. le aziende associate a terranostra si identificano solitamente con l’abi-

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tuale residenza degli operatori e che gli apparecchi videosonori e strumenti musicali ivi installati vengono posti a disposizione del pubblico per la loro fruizione solo nei momenti in cui l’azienda svolge attività ricettiva agrituristica. i compensi dovuti per le utilizzazioni pubbliche di opere musicali si calcolano secondo procedure e sulla base di tabelle di riferimento che tengono conto di tutte le possibili utilizzazioni. Uffici territoriale siae alessandria: via donatello 28, tel.0131-252366 (escl.lun/sab. ore 10-13); acqui terme:

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c.so italia 18, tel.0144-55221 (mart.merc.ven. ore 9,30-12,30); Borgo s.martino: via roma 2, tel.0142-453481 (mar-ven ore 9-12,30); novi ligure: vic. bertamino (via marconi), tel.0143-2333 (mar-ven. ore 9-12,30). Le aziende agrituristiche aderenti a Terranostra, per usufruire del trattamento tariffario previsto dall’accordo dovranno presentare all’ufficio periferico SIAE competente per territorio, all’atto della stipula o del rinnovo dell’abbonamento, con la Tessera 2017 Terranostra.


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terranoStra/campagna amica |ATTUALITÀ

[pagine a cura di luisa bo]

AGRITURISMO la ca’ nova

LA CÀ NOVA E IL SUO TESORO

SOTTERRANEO a cà nova, affonda le sue radici in un terreno fertile, in cui si coltiva la vite dalla notte dei tempi, in monferrato, terra di re e marchesi, un territorio caratterizzato da distese di dolci colline, suggestivi vigneti e paesini in “tufo”. e proprio nel cuore della “pietra da cantone”, a cellamonte si trova la cà nova, una cantina che da inizio ‘900 è di proprietà della famiglia bellero. la denominazione della cantina, risalente alla fine del Xvii secolo, deriva dalla “canova”, nome dell’ antico cascinale della famiglia materna di marco, sito in rosignano e già appartenente ai conti gazzone a cui si rifà lo stemma dell’azienda: tre torri d’argento sormontate da un tetto dorato su cui poggiano frontalmente due gazze. la Famiglia bellero a ca nova custodisce un tesoro sotterraneo, uno dei nove infernot patrimonio dell’uneSco. Si tratta di piccoli vani ipogei interamente scavati nella pietra da cantoni, (arenaria marnosacalcarea presente nel territorio intorno a casale monferrato). Queste particolari cantine venivano pensate per la conservazione del vino e degli alimenti grazie alla capacità di mantenere una temperatura costante nel corso delle stagioni, come fosse un frigorifero naturale. il locale, privo di luce dal-

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l’esterno e di ventilazione gode di un clima fresco e umidità costante, utile a conservare i vini dell’azienda (Barbera d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Monferrato Freisa, Monferrato Casalese Cortese, Piemonte Bonarda, Monferrato Rosso), prodotti nei vigneti dell’antico casale canova in rosignano monferrato, una zona considerata una delle migliori per la coltivazione delle viti. da qualche anno la ca nova è una cantina agrituristica dove con le volte a padiglione, accanto al caminetto, è possibile degustare un grignolino da 14,5° come aperitivo e un barbera chinato (da urlo!!!) con il dolce. marco ha combattuto moltissimo per realizzare il suo sogno che, ora, porta in giro per il mondo con il suo lavoro e con le fiere di settore come la Smak a lillestrøm in norvegia, che

l’ha visto protagonista dal 7 al 10 febbraio scorso... e quando sui social trovi tutte le 5 stelle accese e commenti come “locale da tenere nella lista dei ristoranti in cui tornare”...non puoi non fare i complimenti a elsa, la mamma del titolare, per la sua accoglienza tipicamente monferrina. radici di famiglia e tradizione sono a cà nova gemellate con dinamicità e innovazione, quella che marco ha appena attivato con il nuovo sito e-commerce: www.lacanovawines.com dove è possibile trovare tutti i vini al prezzo di cantina e anche il “madrigal”, il barbera chinato di cui tutti “vanno matti”.

Ca' Nova di Bellero Marco Via Cei 18/B 15034 Cellamonte (AL) cell.333-9544699 www.marcobellero.com - info@marcobellero.com

la ricetta del meSe Dessert Ingredienti:

• 2 mele; • 125 gr. farina; • 1 bicchiere di latte, • 1 cucchiaio di zucchero, • 1 uovo, • ½ bustina di lievito; • succo di limone; • olio per friggere, • zucchero a velo, • cannella

frittelle di mele

preparazione:

le frittelle di mele sono fatte con ingredienti semplici e buoni. vengono preparate in monferrato a carnevale e anche a San giuseppe accanto alle classiche bugie. Sbattete in una terrina l’uovo con il latte, lo zucchero e il pizzico di sale. aggiungete la farina setacciata con il lievito, amalgamate il tutto e lasciate riposare la pastella per 30 minuti. Sbucciate le mele e privatele del torsolo servendovi dell’apposito attrezzo. tagliatele quindi a fette di circa un cm, mettetele in una ciotola e irroratele con il succo di limone. passate le mele nella pastella e friggetele in abbondante olio caldo finchè non saranno dorate da ambo i lati. una volta cotte, adagiate le frittelle su carta assorbente in modo da eliminare l’olio in eccesso. Spolverizzate le frittelle ancora calde di zucchero a velo e di cannella e servite. ca' nova di bellero marco via cei 18/b 15034 cellamonte (al)

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|oScar green 2017

premio coldiretti giovani impresa arrivato alla Xi edizione

Oscar Green, scattate le iscrizioni all’edizione 2017

ono aperte le iscrizioni all’oscar green, il premio promosso da coldiretti giovani impresa che quest’anno è arrivato alla Xi edizione. l’obiettivo è valorizzare le giovani realtà imprenditoriali italiane del settore agricolo e alimentare che sono state capaci di emergere tra le altre grazie a un modello di impresa innovativo e sostenibile. le domande vanno presentate entro il 31 marzo prossimo. l’edizione 2017 è rivolta al rinnovamento e alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare Made in Italy e del lavoro dei giovani agricoltori italiani. agricoltura italiana come punto di forza nazionale, su cui puntare per la ripresa del paese, facendo rete e sostenendo l’economia locale, per affrontare e superare insieme le difficoltà economiche. Sarà prestata particolare attenzione alla capacità di utilizzare l’innovazione per dare lustro alle tradizioni e ai prodotti locali, così come il ruolo dell’imprenditore per la tutela e l’arricchimento del territorio, e degli enti che sostengono il loro lavoro. cibo, agricoltura e innovazione, ma non solo. il mondo agroalimentare ha molte sfaccettature e diramazioni, che vanno a toccare e legarsi a molti altri settori, dal design al turismo. nel segno del cambiamento, si rinnovano anche le categorie degli oscar green.vediamole:

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impresa 2.terra: si rivolge a progetti che valorizzano nuovi percorsi tecnologici e di comunicazione. premierà le giovani aziende agroalimentari che hanno creato una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività, originalità e grande abilità progettuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana, coniugando tradizione e innovazione.

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rismo, del design e di ricerca accademica. nel caso di start up non agricole, è necessario dimostrare il legame di rete con aziende agricole. la domanda di iscrizione dovrà essere sempre presentata insieme al titolare dell’impresa agricola con cui il progetto viene realizzato.

campagna amica: la parola chiave per rendere questi progetti vincenti è capacità di valorizzare i prodotti Made in Italy attraverso il rapporto tra impresa e consumatori. Saranno presi in considerazione le ripercussioni positive sullo sviluppo e la promozione del territorio, così come la trasparenza per agevolare scelte di consumo consapevoli. We green: sono tutte quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e risparmiando i materiali attraverso processi innovativi a tutela dell’ambiente. fare rete: prende in considerazione modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. Si tratta di progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologica così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del tu-

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agri-You: rientrano in questa categoria i progetti che sposano il concetto di agricoltura sociale, ovvero volti a rispondere a bisogni della persona e della collettività grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e sociale. crea: nuova categoria che premia progetti che si distinguono per creatività e innovazione sia di prodotto che di metodo. “Oscar Green non è solo un concorso ma il racconto di un settore che in questi anni ha saputo reinterpretarsi affidandosi anche alla capacità innovativa di una nuova generazione di imprenditori agricoli” - dichiara maria letizia gardoni, delegata nazionale di coldiretti giovani impresa - da oltre dieci anni mettiamo in luce le persone e le storie che stanno facendo dell’agroalimentare italiano una traiettoria di successo, un baule di sogni che diventano progetti, una possibilità di futuro. per ogni territorio, per ogni fascia di età, per ogni estrazione sociale. dal nord al Sud del paese”. le iscrizioni andranno presentate entro il 31 marzo prossimo, attraverso il sito internet http://www.oscargreen.it/, o presso gli uffici della coldiretti sul territorio.


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Agricoltura Alessandrina

valore al valore|EPACA

LEGGE DI BILANCIO 2017 CUMULO DEI PERIODI CONTRIBUTIVI PIÙ FACILE ANDARE IN PENSIONE ANTICIPATA

[pagina a cura di marino ravera]

razione del diritto ad un’unica pensione. il cumulo dei periodi assicurativi non comporta il versamento di alcun onere, né il trasferimento di contributi da una gestione all’altra. ogni gestione che interviene nel cumulo determina, per la parte di competenza, la quota in rapporto ai propri periodi di iscrizione, secondo le regole di calcolo previste. hanno titolo a cumulare tutti i soggetti con contribuzione versata in due o più delle seguenti gestioni previdenziali: assicurazione generale obbligatoria (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi: commercianti, artigiani, coltivatori diretti) gestioni sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria gestioni esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria gestione separata inpS iscritti alle casse professionali.

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il cumulo può essere utilizzato per ottenere la pensione di vecchiaia, di inabilità, indiretta ai superstiti o la pensione anticipata (quest’ultima solo dal 2017). il diritto alla pensione viene determinato sulla base dei requisiti previsti dalle gestioni che concorrono al cumulo. a legge di bilancio 2017 ha introdotto un’importante novità nel panorama previdenziale italiano che prevede la possibilità di cumulare i periodi assicurativi con contribuzione versata in più gestioni previdenziali per la matu-

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Il cumulo è previsto anche quando siano stati già raggiunti i requisiti per il diritto a pensione in una delle gestioni per le quali è previsto il cumulo. ricongiUnZioni in corso di pagamento - Si

può chiedere il cumulo anche nel caso si stia già pagando la ricongiunzione e si può chiedere la restituzione di quanto già versato. Questo è possibile solo qualora non sia stato pagato integralmente l’importo e non sia stata liquidata una pensione considerando i periodi oggetto di ricongiunzione. Quindi: non è consentito rinunciare alla ricongiunzione per ottenere la restituzione di quanto versato e accedere al pensionamento in cumulo se l’onere è stato pagato integralmente non è oggetto di rinuncia la ricongiunzione che abbia già consentito la liquidazione di una pensione.

• •

l’eventuale restituzione delle rate pagate decorre dal dodicesimo mese dalla data di richiesta di rimborso, in quattro rate annuali, non maggiorate di interessi. rinUncia alla domanda di totaliZZaZione possono accedere alla pensione in regime di cumulo anche coloro che, prima del 1° gennaio 2017, abbiano presentato domanda di totalizzazione a condizione che rinuncino alla domanda stessa e che il procedimento di liquidazione della pensione in totalizzazione non sia ancora concluso.tutti i soggetti interessati debbono rivolgersi quanto prima agli uffici del patronato epaca della coldiretti al fine di poter calcolare la data esatta del possibile pensionamento ed avere una proiezione dell’importo pensionistico che verrà loro liquidato.

COLDIRETTI PIEMONTE

Pierluigi Cavallino è il nuovo Presidente dell’Associazione Regionale Pensionati ierluigi cavallino è stato eletto alla guida dell’associazione regionale pensionati di coldiretti piemonte al termine dell’assemblea ordinaria elettiva svoltasi questa mattina presso lo Starhotels majestic a torino, alla presenza del presidente e del segretario nazionali di Federpensionati giorgio grenzi e danilo elia, oltre alla presidente di coldiretti piemonte delia revelli, del delegato confederale bruno rivarossa. cavallino, già presidente dell’associazione pensionati di coldiretti torino e agricoltore di poirino dove in frazione Favari conduce insieme alla figlia marina un’azienda a indirizzo cerealicolo e orticolo, con allevamento di bovini di razza piemontese, succede all’astigiano Bruno porta. “innanzitutto voglio ringraziare bruno porta per l’importante percorso che ha svolto con passione e dedizione dal 2002 nell’associazione - ha esordito pierluigi cavallino nel suo indirizzo di saluto, appena eletto - e’ mia intenzione continuare sulla via della sinergia e della partecipazione con l’organizzazione. ho a cuore diversi temi sui quali iniziare ad impegnarci, in particolare quello della sanità per evitare che i cospicui tagli in ambito pubblico possano far venire meno determinati servizi vitali per la sopravvivenza del tessuto sociale nelle aree rurali e quello dell’assistenza agli anziani al fine di portare avanti ed implementare alcuni progetti già iniziati sui nostri territori e farli diventare sempre più capillari. inoltre - ha proseguito cavallino - saremo parte attiva con la coldiretti regionale su specifiche tematiche sindacali,

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care all’intera organizzazione. lavoreremo per favorire effettivamente un ricambio generazionale nelle aziende agricole, collaborando con giovani impresa, a cui siamo chiamati a trasmettere l’esperienza che abbiamo accumulato nel tempo”. l’assemblea è stata anche l’occasione per presentare la carta vantaggi a favore degli agricoltori over 65, dando loro la possibilità di avere sconti in diversi ambiti: dalla spesa all’abbigliamento, dall’assistenza legale alla cura del corpo, dalle prestazioni mediche alle attività turistiche e ristorative. presente per la prima volta in piemonte, il presidente nazionale giorgio grenzi che nel suo discorso ha tracciato una panoramica delle progettualità su cui Ferpensionati sta lavorando, partendo proprio dalla carta vantaggi. “la carta

vantaggi, che sarà distribuita presso gli uffici zona capillarmente diffusi in tutte le province del piemonte, vale anche come riconoscimento per l’attività svolta in tanti anni a favore dell’associazione - ha spiegato giorgio grenzi presidente nazionale di Federpensionati - non solo carta vantaggi, ma la propositività per nuove progettualità di welfare e per nuove politiche in ambito sanitario, oltre alla sinergia con i movimenti dei giovani e delle donne. Queste, insieme alla volontà di continuare ad affiancare i percorsi dell’organizzazione, sono le linee guida sulle quali il movimento, detto anche Senior coldiretti per sempre, si sta indirizzando”. la presidente di coldiretti piemonte delia revelli, portando il suo saluto all’assemblea ha sottolineato:“auguro buon lavoro al neo presidente, ricordando che il progetto di coldiretti si basa proprio anche sull’importante contributo che l’associazione pensionati dà e darà nel tempo. per noi i pensionati, infatti, sono una risorsa fondamentale, capaci di essere tutt’ora un punto di riferimento importante per l’organizzazione, per la famiglia e per il buon funzionamento delle imprese agricole”. “i pensionati rappresentano il forte anello di congiunzione tra la tradizione ed il futuro e mantengono un ruolo importante nel trasmettere il loro sapere - ha concluso il delegato confederale Bruno rivarossa - Sulla scia della nuova coldiretti, stiamo mettendo in atto una serie di servizi e consulenze per venire incontro alle esigenze dell’associazione in maniera sempre più efficace sul nostro territorio”.

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|piano lupo

piano lupo via libera del “tavolo tecnico”

Piano Lupo per tutelare gli allevatori Si è messo in evidenza quanto siano importanti risorse finanziarie complementari per sostenere interventi di prevenzione in grado di limitare eventuali azioni di predazione su bestiame domestico e ridurre la conflittualità tra presenza dei lupi e le attività legate alla pastorizia ia libera del “tavolo tecnico” della conferenza Stato - regioni al piano lupo. l’approvazione del documento è arrivata in occasione del vertice tra la coldiretti e il ministro dell’ambiente gianluca galletti convocato proprio per discutere del grave problema degli attacchi degli animali selvatici alle attività agricole. oltre ai danni diretti per la perdita di capi gli allevatori subiscono infatti anche quelli indotti, come la diminuzione di latte prodotto dal bestiame impaurito in seguito alle incursioni con la conseguente difficoltà a mantenere gli sbocchi commerciali e la presenza sul mercato. il piano prevede 22 misure per favorire la convivenza fra lupi ed attività agricole. Si va dai recinti elettrificati a procedure più rapide per i rimborsi agli allevatori nonché la lotta agli incroci tra cani e lupi. ma il documento apre anche alla possibilità, in presenza di un piano regionale approvato dal ministero dell’ambiente, di abbattere un numero di animali fino al 5% della popolazione complessiva in italia. il via libera definitivo dovrebbe arrivare in occasione della conferenza Stato - regioni in programma il prossimo 2 febbraio. nel corso dell’incontro con il ministro, il presidente della

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coldiretti, roberto moncalvo, ha chiesto l’immediato avvio del piano, una volta definitivamente approvato, con la necessità di individuare chiaramente le figure con le responsabilità attuative.allo stesso tempo si è messo in evidenza come siano importanti risorse finanziarie complementari per sostenere interventi di prevenzione in grado di limitare eventuali azioni di predazione su bestiame domestico e ridurre la conflittualità tra presenza dei lupi e le attività legate alla pastorizia. per i risarcimenti, è necessario poi superare il regime di de minimis che impone un limite massimo di erogazioni per ciascuna azienda di 15.000 euro in tre anni. infine, occorre promuovere misure di sostegno agli investimenti delle imprese zootecniche che sono costrette a modificare l’organizzazione del proprio ciclo produttivo per limitare il rischio di attacchi al bestiame; la misura dovrà essere accompagnata da un sostegno al reddito per compensare la perdita di produzione nel periodo necessario ad attivare i nuovi investimenti strutturali.

PIANO LUPO: È NECESSARIO SALVARE LE PECORE ora occorre salvare le mandrie con i vitelli ed i greggi di pecore che stanno subendo una vera e propria strage nell’indifferenza generale, provocando lo spopolamento delle montagne dove hanno chiuso almeno 1/3 delle aziende agricole negli ultimi 10 anni. e’ quanto afferma la coldiretti in riferimento al piano lupo presentato dal ministro dell’ambiente gianluca galletti che dopo aver ricevuto la validazione di ben 70 scienziati e il via libero tecnico all’unanimità della conferenza Stato regioni è stato rinviato all’unanimità dai presidenti delle regioni

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su richiesta del presidente della conferenza delle regioni Stefano bonaccini. dalle regioni sottolinea la coldiretti - ci attendiamo ora la stessa responsabilità nella difesa degli allevamenti e dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. non si possono lasciar morire pecore e vitelli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le montagne ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane. Senza i pascoli - sostiene la coldiretti - le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città. ci aspettiamo che le energie positive che si sono mobilitate in questa occasione si traducano adesso - precisa la coldiretti - in impegno concreto per tutelare un bene comune con un sostegno pubblico a sistemi di difesa appropriati e un rapido ed adeguato rimborso dei danni, senza se e senza ma. e ai cittadini offriamo la possibilità di partecipare concretamente con il sostegno al progetto “ami i lupi, adotta un pastore” finanziando la campagna coldiretti di crowdfunding sul sito www.woopfood.com per dare un aiuto con una formula nuova e diversa a chi porta avanti l’allevamento e la pastorizia vivendo e lavorando tutti i giorni in montagna e nelle zone collinari trovandosi, quindi, a dover convivere con la presenza sempre più massiccia del lupo. Solo in toscana - conclude la coldiretti - nell’arco di due anni sono 750 le aziende agricole in cui migliaia di pecore, bovini o cavalli sono morti a seguito dell’aggressione di lupi o ibridi. mentre in piemonte gli animali predati accertati superano le cinquecento unità in un anno.


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conSigliere eccleSiaStico |ATTUALITÀ

a colloQuio con il conSigliere eccleSiaStico

DI STATISTICA SI MUORE a morte di un uomo è una tragedia. la morte di un milione di uomini è una statistica. eccone una: quattro milioni e mezzo di persone in povertà assoluta, impegnate ogni giorno a sopravvivere più che a vivere. esse fanno tanto discutere chi deve decidere qualcosa per loro. o chi deve promettere per esigenze elettorali, senza mantenere nulla. in questo silenzio assordante (parole di un assessore ai servizi sociali di una piccola città di provincia) cadono nel nulla le proposte di un “reddito minimo per tutti”, di un “lavoro di cittadinanza”, di un “sussidio garantito a tutti i poveri”.tutte proposte sacrosante e ragionevoli, intelligenti e urgenti, ma rimandate non si sa a quando. i poveri sono numeri, fanno statistica e le risorse per loro non ci sono: sono già impegnate per altri bilanci, essi

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però hanno fame oggi. a chi ha sarà dato, ma a chi non ha viene tolta anche la speranza di avere qualcosa. michele si è ucciso perchè non è riuscito a trovare lavoro (dalla cronaca). incontrando un povero o un disoccupato, mettetevi in ascolto, potreste sentirvi dire: sono stufo di rispondere o di non poter rispondere

alle attese degli altri, mentre nessuno risponde alla mia unica attesa. la chiesa sta con i poveri. “dall’opzione preferenziale per i poveri” alla chiesa samaritana, improntata alla rivoluzione della tenerezza. dieci anni fa (22 gennaio 2007) l’abbè pierre partiva per le “grandi vacanze”, come egli chiamava la morte. É stato l’apostolo dei “senzatetto”, fondatore della comunità emmaus nel 1949. già deputato all'assemblea nazionale francese, aprì un “ostello”, una casa aperta a tutti per costruire un’altra società più umana. il messaggio di uomini come l’abbè pierre - non si possiede se non ciò che si è capaci di donare - riuscirà a sgretolare la statistica (dei poveri) e aprire il cuore? mons. don ivo

LUTTI L’addio del mondo agricolo all’ex dirigente di Coldiretti Alessandria

Coldiretti Alessandria, in particolare il Coordinamento Donne Impresa, esprimono sentite condoglianze a Luciana Rei, per la perdita del caro marito

LUIgI RAvAzzOTTO Socio di Sala Monferrato

✟ 7/01/1923 - 31gennaio 2017 ✟

Il grave lutto ci trova sensibilmente vicini, alla famiglia Ercole, per la scomparsa del caro

gIACOMO Socio di Quattordio

✟ 1923 - Dicembre 2016 ✟

Porgiamo alla famiglia Boccalatte, in questo difficile momento, le nostre sentite condoglianze, per la perdita del caro Il mondo agricolo e tutta la Dirigenza di Coldiretti piange la scomparsa di

ERMENEgILDO gRAPPIOLO

di anni 96 Dirigente, svolse tutta la carriera professionale alla Coldiretti, a partire dal 1958, dove ricoprì le cariche di vicedirettore oltre che direttore del Patronato EPACA. Inoltre, fu consigliere provinciale per una decina d’anni dal 1970 e all’inizio degli anni Ottanta, quando si candidò alle Regionali. Nel 1991 la Coldiretti volle insignirlo di una medaglia d’oro come riconoscimento professionale. Originario di Spigno, ha mantenuto un profondo attaccamento all’Acquese. Un uomo che aveva un rapporto diretto molto umano con gli associati. Era un amico per tutti. A lui va il riconoscimento da parte di tutto il mondo agricolo per lo straordinario impegno profuso professionale e sociale. Sentite condoglianze vanno alla moglie Giuseppina e ai due figli Paola e Roberto. Ti preghiamo, Signore, affinchè la sua anima possa riposare in pace. Amen

AMILCARE Socio di Cuccaro

✟ 27/12/1926 Treviso - 18/01/2017 ✟

Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio, alla famiglia Dalla Betta, per la perdita del caro

LUIgI

Socio di Oviglio

✟ 1936 - 16 Gennaio 2017 ✟

Porgiamo alla famiglia Busti, in questo triste momento, le nostre sentite condoglianze, per la perdita della cara

NATALINA vED. bORgO Socia di Bergamasco

n°02 • FEBBRAIO 2017 | AGRICOLTURA A.

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00 FEBBRAIO 2017_Agricoltura Alessandrina 27/02/17 12:48 Pagina 32


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