Edizione 25 settembre 2017

Page 1

p e r i o d i c o d e l m o n d o a g r i c o lo d i c o l d i r e t t i a l e s s a n d r i a

Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 08 - 25/09/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

ma

ga

zin

e

10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 1

Prezzo €2,00

• speciale vendemmia 2017: che annata sarà? • ceta: il rinvio è una vittoria tutta coldiretti • speciale epaca: riconoscimento della pensione di inabilità • pac e psr: tutti gli ultimi aggiornamenti su misure e domande


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 2


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 3

colophon - sommario

|SU

QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

l

e

s

s

a

m A G A

n

d

r

i

n

a

z i n e

n°08 - Settembre 2017

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Bilancio di una pazza estate tra siccità, grandine e fauna selvatica

PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o Leandro Grazioli direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi

11

CETA

H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o Alessandro Albertelli, francesco bianchi, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza.

12

Rintracciabilità

fotoGrAfie

14

Le scadenze di ottobre

15

Schede tecniche

20

CreditAgri Italia

21

PSR e PAC

G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero

Chiuso in redazione il 25 Settembre 2017

Archivio Coldiretti, Christian boero

redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrAzione tribunALe di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGenziA

P u b b L i C i tA r i A

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

SELVATICA 05 FAUNA serve urgente il contenimento dei danni

s tA m PA serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

23

uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL

dell’ultimo decennio

19

30

SALUTE

RIFLESSIONI

dal pomodoro ai succhi l’etichetta va estesa ai derivati tutte le date da tenere in evidenza per non dimenticare nulla

- settore vitivinicolo; - settore frutticolo

nuove opportunità e servizi per le imprese e la cooperazione

gli ultimi aggiornamenti su novità, misure e domande

C.C.I.A.A. e Coldiretti disponibili nuove iniziative a favore dell’alternanza scuola-lavoro

24

Epaca

28

Campagna Amica

Coldiretti Alessandria

2017: 07 VENDEMMIA previsioni sulla più precoce

il rinvio è una vittoria tutta coldiretti

pensione di inabilità e malattia professionale. nuove normative. i versamenti volontari per il 2017 nuovo agrimercato ad acqui terme in piazza addolorata ogni giovedì

SUL PROSSIMO NUMERO

scheda informativa

“rieducazione dell’osso” tecniche mirate a prevenire e curare l’osteoporosi

la parola al consigliere ecclesiastico

“400 anni delle volontarie vincenziane”

arriva il villaggio coldiretti

#stocoicontadini n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

3


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 4

ATTUALITÀ|presidente provinciale etichettatura della pasta e del riso: importante ritornare sulla necessità di un carrello della spesa trasparente

Pasta e riso… mettiamo le cose “in chiaro” Decisione che risponde alle esigenze di oltre il 96% dei consumatori che chiedono un’etichetta chiara e leggibile sull’origine degli alimenti artiamo dal fatto: il 20 agosto il ministero delle politiche agricole ha emanato, di concerto con il ministero dello sviluppo economico il decreto sull’etichettatura obbligatoria del grano duro nella pasta. il decreto è finalizzato a salvaguardare la produzione agricola e introduce per le imprese precisi vincoli: le confezioni di pasta prodotte in italia dovranno avere in etichetta il paese di coltivazione del grano e il paese nel quale è stato macinato. se queste fasi avvengono nel territorio di più paesi si dovrà usare la dicitura “paesi ue e paesi non ue”. se coltivato per il 50% in un solo paese, ad esempio l’italia, l’etichetta potrà percepire il dato e diventare “Italia ed altri Paesi Ue e/non Ue”. il decreto con cui viene resa obbligatoria l’indicazione di origine sul grano con cui viene fatta la pasta prevede che l’etichetta delle confezioni di pasta secca prodotte in italia dovranno indicare il paese di coltivazione del grano e quello dove è stato macinato. il provvedimento che riguarda il riso, invece, prevede le indicazioni sul paese di coltivazione, quello di lavorazione e di confezionamento. le informazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente, in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili e indelebili. entrambi i provvedimenti lasciano alle aziende 180 giorni di tempo per l’adeguamento al nuovo sistema, una fase di passaggio per provvedere allo smaltimento delle etichette e delle confezioni già prodotte. una decisione che risponde alle esigenze di oltre il 96% dei consumatori che chiedono che venga scritta in etichetta in modo chiaro e leggibile l’origine degli alimenti.

P

4

una novità accolta positivamente da coldiretti mentre è diversa la posizione del presidente di aidepi, l’associazione dei pastai, secondo cui l’origine, da sola, non è sinonimo di qualità e non è detto che il grano nazionale sia quello migliore. due mondi, quello dei produttori e quello dell’industria sempre più distanti dove coldiretti ha le idee chiare. risultato: un passo storico che abbiamo deciso di compiere senza aspettare bruxelles, spronandola a dare piena attuazione al regolamento ue puntando così a dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di due filiere fondamentali per l’agroalimentare Made in Italy. l’unione europea ha dimostrato una lentezza inaccettabile su questo tema”, ancora di più perché “in un continente con le regole più ‘alte’ del mondo è inaccettabile che non si conosca il percorso di filiera di pasta e riso”. un plauso all’italia si è mossa prima dell’unione europea, che dal 2011 sta attendendo la piena applicazione al regolamento ue che disciplina le informazioni sugli alimenti per i consumatori. una svolta importantissima, che da tempo chiedevamo e che ora è diventa concreta: da mesi sosteniamo la necessità dell’etichettatura d’origine obbligatoria, una istanza che abbiamo portato con determinazione su tutti i tavoli locali e nazionali. non sarà forse risolutivo, ma sicuramente è un enorme passo avanti che, insieme

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

alla modernizzazione dei rapporti contrattuali e al rilancio della promozione del nostro riso può segnare una svolta innovativa per il settore risicolo e il rilancio delle nostre produzioni a livello nazionale e internazionale. un risultato che arriva dal contributo di tutte le forze politiche, economiche e sociali presenti sul territorio, fondamentali nella valorizzazione di filiere agricole corte e di qualità, che fanno della stagionalità e della distintività aspetti peculiari della produzione, non replicabili in forme allungate di filiera. la filiera corta è proprio espressione di un modello alternativo di agricoltura, che sa valorizzare la prossimità come ambito territoriale di azione entro cui è incoraggiata la realizzazione di progetti che considerano il cibo non soltanto come merce di scambio ma come occasione di affermazione identitaria e culturale. determinante per contenere e arginare il fenomeno sempre più dilagante dell’italian sounding e del falso Made in Italy che costa all’italia qualcosa come 60 miliardi di euro: in un momento difficile per l’economia dobbiamo continuare a batterci per portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e della rintracciabilità che da sempre vede coldiretti in prima linea.

Roberto Paravidino Presidente


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 5

speciale Fauna selvatica|ATTUALITÀ

La Provincia disPonibiLe ad e azioni mirate aLLa saLvaguardia deL territorio

Fauna selvatica: servono azioni efficaci e tempestive di contenimento dei danni Deve essere completamente rivista la tempistica dei pagamenti. Reddito e bilancio compromessi al 90%: situazione ormai insostenibile. Non si chiedono risarcimenti, “non vogliamo i danni” on c’è pace per gli agricoltori, sotto assedio da parte di cinghiali e caprioli che senza sosta imperversano in molte aree del territorio alessandrino arrecando danni e compromettendo al 100% redditi e bilanci delle aziende. una situazione resa ancora più complicata dall’eccezionale siccità di questa stagione che ha spinto gli ungulati, e la fauna selvatica in generale, a spostamenti superiori alla normalità, per cui interi branchi, soprattutto nel periodo notturno, si spostano, distruggendo completamente le coltivazioni. “non siamo per l’eradicamento ma per il contenimento. Questo è importante sottolinearlo ma è necessario intervenire tempestivamente, ormai il limite è stato superato. - ha affermato il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - durante la riunione che si è svolta ieri abbiamo apprezzato la disponibilità della provincia a trovare soluzioni per riportare un equilibrio sul territorio: come coldiretti abbiamo chiesto alle istituzioni azioni di contenimento tempestive ed efficaci. non chiediamo risarcimenti, non vogliamo danni. un impegno concreto al fine di risarcire le imprese rispettando i tempi previsti dalla Legge 157 e cioè entro 180 giorni dal momento della perizia tecnica”. ciò deve avvenire in tutti gli istituti faunistici partendo in primis dalle z.r.c. gestite dalla provincia che oggi risarcisce i danni mediamente oltre i 1000 giorni, agli atc che vedono un lasso di tempo inferiore ma, comun-

N

La situazione ormai è fuori controllo. “Necessario un intervento per far fronte all’emergenza”

que sempre con una media di 500 giorni e alcune aziende faunistiche dove i gestori sono sempre molto restii a corrispondere i danni. “una vera e propria calamità, di fronte alla quale gli agricoltori non hanno mezzi per difendersi: sono gravissimi i danni che gli attacchi degli ungulati arrecano alle coltivazioni e ai terreni, scavando buche e solchi come aratri, devastando tutto ciò che incontrano al loro passaggio. - ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria leandro grazioli - neppure le recinzioni elettriche resistono all’imperversare di questi animali. se il fenomeno non viene arginato in breve tempo, le imprese rischiano di compromettere non solo il raccolto di quest’anno, ma di subire ripercussioni gravissime nell’ambito delle filiere d’eccellenza del nostro territorio”. e’ assolutamente prioritario individuare azioni di contenimento adeguate alla gravità del problema.

la commissione politiche agricole della conferenza delle regioni, riunita ieri, ha chiesto al governo di intervenire di fronte all’emergenza fauna selvatica. per gli assessori regionali all’agricoltura la situazione è ormai fuori controllo e ingestibile con i mezzi ordinari a disposizione delle regioni. “ci siamo rivolti al governo”, spiega l’assessore regionale del piemonte giorgio ferrero, “perché la situazione si fa sempre più grave, con pesanti rischi non solo per le coltivazioni, ma per la stessa incolumità e sicurezza dei cittadini. e’ una necessità che è emersa in modo generalizzato sul territorio nazionale”. non è la prima volta che la commissione si è rivolta al governo. “non abbiamo strumenti sufficienti per affrontare il proliferare di numerose specie come il cinghiale, ma anche il capriolo, aggiunge Ferrero”. “e’ necessario che il governo si renda conto della eccezionalità del momento e lo affronti con un provvedimento urgente e straordinario che permetta di ricondurre il fenomeno entro limiti accettabili”.

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

5


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 6

ATTUALITÀ| speciale Fauna selvatica raccolti completamente compromessi, la disperazione degli agricoltori

Fauna selvatica: danni ingenti e mancato reddito, le aziende non riescono a sopravvivere La siccità ha reso ancora più complicata la situazione: subito piani straordinari di controllo per coordinare i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio come se fosse passato un tornado.vigneti distrutti e grappoli impossibili da vendemmiare. se sono fortunato riuscirò a recuperare il 15-20% della produzione rispetto a quanto fatto nel 2016. i numeri parlano chiaro: su una media di produzione di 700 quintali non so se riuscirò a “salvarne” 150, ovviamente queste sono le prime stime ma non credo che il risultato finale sarà molto diverso. i danni procurati da cinghiali e caprioli aumentano ogni giorno, siamo esasperati e fortemente preoccupati soprattutto perché non si vedono soluzioni”. parole di federico pesce, 29 anni, titolare d’azienda a silvano d’orba, dieci ettari in produzione ad indirizzo prevalentemente vitivinicolo, dolcetto e barbera in particolare. danni per migliaia di euro e raccolto completamente compromesso: una situazione quella di Federico pesce che può essere accomunata all’amarezza di tanti altri imprenditori: “Quest’inverno sarò costretto a vuotare la stalla per far fronte al mancato reddito, nella speranza che la banca accolga la mia richiesta di sospensione del mutuo per un anno. si tratta ormai di vere e proprie mandrie che non si limitano a distruggere il raccolto, sradicano anche i pali dei vigneti portandosi via oltre 3.000 metri di griglie elettrosaldate. siamo agricoltori da quattro generazioni ma una situazione del genere nessuno credo l’abbia mai vissuta”. una condizione difficile dove il perdurare della siccità ha fatto sì che cinghiali e caprioli fossero attratti ancora di più dai vigneti e dalle uve in maturazione: «gli agricoltori - ha affermato il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - non portano avanti le loro attività per riscuotere indennizzi, ma non vogliono subire danni che dipendono da una pianificazione faunistica che non rispetta gli equilibri tra uomo e natura. cinghiali, daini e caprioli costituiscono una minaccia per i raccolti ed ogni anno incidono pesantemente sui bilanci pubblici poiché, nonostante i ritardi con i quali i danni sono risarciti agli agricoltori, comunque si tratta di denaro che esce dalle casse dell'amministrazione provinciale e che grava quindi sulla collettività”. e c’è chi pensa addirittura di chiudere l’azienda come oscar Benzo di cremolino, cinque ettari prevalentemente a dolcetto e barbera, perché è impensabile “ricavare da un ettaro che in normale pro-

“È

6

nelle foto Federico pesce, giovane imprenditore vitivinicolo di silvano d’orba, mostra uno dei suoi vigneti gravemente compromesso dal passaggio della fauna selvatica.

duzione dava 70 quintali non arrivare nemmeno a dieci. sino alla scorso anno le recinzioni non risolvevano il problema ma aiutavano a contenere il danno, ora la situazione è diventata invivibile”. il problema potrebbe essere in realtà contenuto se venisse razionalizzata la gestione faunistica. occorre affrontare i problemi strutturali del settore. gli ambiti territoriali di caccia devono stabilire con esattezza la densità degli animali tollerabile nelle singole aree agricole, mentre la provincia deve autorizzare piani di contenimento che vadano oltre quelli di selezione. Questi ultimi, infatti, mirano a rafforzare le specie dal punto di vista genetico, ma permettono anche la proliferazione incontrollata dei soggetti più forti. infine è necessario che tutte le aziende che subiscono danni lo denuncino sempre e comunque. “la situazione si è fatta ancora più critica, per questo coldiretti sollecita un’adeguata e tempestiva presa di posizione affinchè il problema non venga sottovalutato. e’ necessario che la pubblica amministrazione metta in campo da subito una serie di soluzioni, - ha aggiunto il direttore provinciale coldiretti alessandria leandro grazioli - piani straordinari di controllo per garantire la selezione e il prelievo degli animali in soprannumero, all’accelerazione delle procedure di rimborso dei danni, coordinando in maniera più efficace i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio”. «l’invito è sempre quello di considerare con maggiore attenzione e disponibilità le ragioni

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

degli agricoltori la cui sostenibilità economica è il risultato della produzione agricola e delle attività di allevamento. - ha continuato paravidino - se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati dalla fauna selvatica, gli imprenditori, attraverso lavoro e impegno quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale che li contraddistingue, dalle altre attività economiche, in termini di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela ambientale e paesaggistica”.

Regione Piemonte: delibera su delimitazione calamità naturale e piani di prelievo dei cinghiali la giunta regionale, nella riunione di martedì 29 agosto, su proposta dell’assessore giorgio ferrero, ha inoltrato richiesta al ministero delle politiche agricole della declaratoria dell’esistenza del carattere di eccezionalità delle gelate che hanno interessato molte zone del piemonte tra il 18 e il 21 aprile 2017, in quanto avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali e ha approvato i piani di prelievo ed i periodi per l’esercizio dell’attività venatoria alle specie migratorie da appostamento temporaneo, nonché i periodi di apertura della caccia al cinghiale nelle aziende faunistico-venatorie ed agri-turistico-venatorie per la stagione 2017-18.


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 7

vendemmia 2017 |ATTUALITÀ

L’abrogazione dei voucher ha Procurato aLLe aziende ProbLemi burocratici

Vendemmia 2017: è stata la più precoce dell’ultimo decennio con vini “interessanti” In provincia si evidenziano, per tutte le varietà, situazioni complesse ma anche eccellenze: nonostante il maltempo il primo bilancio è ottimo ltime battute per la vendemmia 2017 in provincia di alessandria e le previsioni evidenziano una produzione complessivamente in calo tra il 15 e il 20% rispetto allo scorso anno. una vendemmia che, per effetto del caldo e della siccità, si classifica come la più precoce dell’ultimo decennio registrando un notevole calo di produzione a causa del bizzarro andamento climatico. la gelata tardiva del maggio scorso ha influito in modo decisamente negativo sulla vegetazione ormai formata mentre l’inverno asciutto e mite ha portato ad un precoce germogliamento della vite: siccità persistente ed episodi localizzati di grandinate hanno fatto il resto. “volendo approfondire una valutazione delle uve che si andranno a raccogliere diventa difficile esprimere differenze per quanto riguarda varietà o vitigni, infatti, sarebbe più corretto parlare di tipologie di suoli e versanti” ha precisato il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino. si evidenziano per tutte le varietà situazioni qualitativamente importanti con eccellenze che sapranno sorprendere gli appassionati di vino: il 2017 probabilmente verrà ricordato come un’annata in cui la forbice tra vini ottimi e meno interessanti si amplierà mentre la ricerca delle peculiarità risulterà ancora più determinante. cambiamenti importanti si sono presentati in funzione dell’andamento di settembre ma, al momento, riscontri molto differenti si possono evidenziare nei differenti areali. lo stato fitosanitario è risultato complessivamente buono, il clima asciutto non ha favorito lo sviluppo di fitopatie e la gradazione zuccherina sarà in media più elevata. le stime della coldiretti dunque saranno progressivamente definite perché molto dipenderà dall’andamento climatico delle settimane precedenti la raccolta. se per effetto delle condizioni climatiche anomale quest’anno la vendemmia sarà tra le più scarse del dopoguerra, vola la domanda del vino italiano all’estero che per effetto di un aumento del 6,3% in valore fa registrare il record storico rispetto allo scorso anno quanto erano stati raggiunti su base annuale i 5,6 miliardi di euro. si mantiene comunque il primato produttivo mondiale davanti alla

U

Francia dove le prime stime per il 2017 danno una produzione in forte calo sul 2016, per un totale stimato attualmente tra i 3637 milioni di ettolitri a causa delle gelate tardive. “con la quasi totalità delle uve ancora da raccogliere, in un contesto di incertezza climatica, sarebbe bene evitare giudizi perentori e frettolosi, che danneggiano il lavoro di tanti viticoltori per garantire in questo momento la qualità del Made in Italy. - afferma il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - e’ stata un'annata climaticamente strana e anomala con punti negativi ma anche eccellenze. scarsa purtroppo la quantità, con percentuali di carenza anche notevolmente differenti da zona a zona rispetto ad un’annata media”. “sono annate come questa a mettere alla prova la capacità agronomica, l'esperienza e la visione consapevole del viticoltore. una cosa è certa, berremo vini molto diversi e sarà divertente e accattivante evidenziare la biodiversità del nostro territorio unita alle abilità e all’estro dei produttori. in ogni caso questa sarà un’annata che saprà farsi ricordare”, ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria leandro grazioli. se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (doc) e ai

73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (igt) riconosciuti in italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. dalla vendemmia in italia si attiva un motore economico che genera oltre 10,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone. la ricaduta occupazionale riguarda sia per le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio. secondo una ricerca di coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro. inoltre, non bisogna dimenticare che su una stagione già difficile per il caldo e la siccità vanno segnalate le difficoltà determinate in agricoltura dall’abrogazione dei voucher per gli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’inps che di fatto hanno impedito alle imprese agricole l’accesso agli strumenti che hanno sostituito i voucher, dalla vendemmia alle diverse campagne di raccolta.

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

7


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 8

ATTUALITÀ| vendemmia 2017 dopo dieci anni si tratta infatti della prima vendemmia senza voucher che sono nati proprio per agevolare le operazioni di raccolta delle uve nel 2008. “con il flop dei nuovi strumenti - continua paravidino - si rischia di perdere opportunità occupazionali e di compromettere l’intero percorso di emersione dal “lavoro nero” intrapreso dal 2008 ad oggi. in difficoltà è proprio o la vendemmia dove venivano impiegati più della metà dei voucher utilizzati in agricoltura. l’impiego dei voucher in agricoltura era stato praticamente stabile da cinque anni perché l’unico settore rimasto praticamente “inca-

tenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito”. a livello nazionale, in agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

Vino: rientro storico che punta alla qualità, trainato dai Doc con il +5% e dagli spumanti con il +6%. Il tricolore trionfa all’estero Il ritorno del vino sulle tavole degli italiani. L’Italia manterrà il primato produttivo davanti alla Francia on uno storico aumento per l’acquisto di vini doc, igt (+4%) e degli spumanti, ii vino torna sulle tavole degli italiani. dopo aver conquistato bar e ristoranti, si registra complessivamente un balzo del 3% anche tra le mura domestiche, con una profonda svolta verso la qualità come dimostra il fatto che a calare sono solo gli acquisti di vini comuni con il -4% (dati ismea). il calo si è arrestato dopo che negli ultimi 30 anni i consumi di vino si sono più che dimezzati, toccando il minimo storico dall’unità di italia con una stima di 33 litri a persona all’anno. considerando i consumi a livello mondiale, sono gli usa il paese che beve più vino, con 31,8 milioni di ettolitri sorseggiati nel 2016. a seguire, si trova la Francia (27 milioni di ettolitri), l’italia (22,5 milioni di ettolitri), la germania (20,2 milioni di ettolitri) e la cina con 17,3 milioni di ettolitri (dati oiv, l’organizzazione internazionale della vigna e del vino). oltre che sulle tavole tricolori, il vino italiano trionfa anche all’estero dove ha messo a segno un nuovo record storico delle esportazioni, con un aumento dell’8% rispetto allo scorso

C

8

anno quando avevano raggiunto su base annuale i 5,6 miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale (dati istat). a spingere la domanda oltre confine sono le vendite di spumante che con un balzo del 14% in molti casi sfidano ormai alla pari lo champagne. l’italia manterrà il primato produttivo mondiale davanti alla Francia dove le prime stime per il 2017 danno una produzione in

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

forte diminuzione sul 2016, per un totale stimato attualmente tra i 36-37 milioni di ettolitri a causa delle gelate tardive. e non va meglio neanche in spagna dove a ridurre la produzione è la siccità che sta mettendo a dura prova i viticoltori, dopo che alcune zone erano state colpite dalle gelate tardive e dove le ultime stime prevedono una produzione intorno ai 35 milioni di ettolitri.


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 9

vendemmia 2017 |ATTUALITÀ

burocrazia

Eliminazione della dichiarazione giacenze. Necessita attendere ancora un anno a possibile eliminazione della dichiarazione giacenze slitta al prossimo anno e di conseguenza tutti gli operatori che al 31 luglio detenevano rimanenze di prodotti vinicoli (fatti salvi i pochi casi di esenzione previsti), anche se utilizzano a pieno regime il registro telematico, . in piemonte per questa denuncia si utilizza il sistema siap. rileviamo che il nuovo registro dematerializzato ancora non porta i frutti della semplificazione annunciata. l’avvio rallentato e difficoltoso infatti induce ministero e repressione frodi alla prudenza, a correre dietro alle scadenze adeguando il sistema per svolgere lo stretto necessario e quindi a rimandare quelle implementazioni ulteriori che a gran voce stiamo chiedendo e che dovranno servire a eliminare o snellire alcuni adempimenti promessi con il Testo Unico, iniziando appunto dalla dichiarazione delle giacenze.

L Contenuti del contratto di filiera anno 2017 per la DOCG Moscato d’Asti le rese di uva per ettaro (massimi) ASTI DOCG E MOSCATO D’ASTI DOCG: - resa massima: 80 ql/ha - riserva vendemmiale: 10 ql/ha - “superi”- esubero di produzione: 30 ql/ha MOSCATO D’ASTI SOTTOZONE (Canelli, Santa Vittoria d’Alba, Strevi): - resa massima: 80 ql/ha - riserva vendemmiale: 10 ql/ha - “superi”- esubero di produzione - 18 ql/ha s.vittoria e 24 ql/ha per strevi e canelli. ASTI METODO CLASSICO - MOSCATO D’ASTI VENDEMMIA TARDIVA: come previsto dal disciplinare di produzione (80q). DESTINAZIONE DELLE UVE E DEI MOSTI ECCEDENTI LA RESA A D.O.C.G.: - mosto di uve parzialmente fermentato da uve aromatiche moscato (tale dicitura non è da intendersi quale destinazione finale delle uve ma esclusivamente come prodotto intermedio nelle elaborazioni di vini spumanti di qualità del tipo aromatico con o senza l’utilizzo dell’indicazione della varietà a Moscato). - ogni altra destinazione consentita dalla normativa di legge vigente in materia. PREZZI ORIENTATIVI INDICATI DAL CONSORZIO PER I CONTRATTI STIPULATI TRA LE PARTI: - uva d.o.c.g.: €/ql. 107,5; - mosto d.o.c.g.: €/ql. 157,35. DOC PIEMONTE MOSCATO - la resa da 115 q/ha è ridotta a 100 ql/ha per le uve provenienti da vigneti idonei (iscritti) alla docg asti in riferimento alla possibile scelta vendemmiale. (richiesta in corso). riserva vendemmiale - stante le giacenze di mosti atti a originare asti spumante, eventuali sblocchi saranno concessi sulla base delle evoluzioni positive del mercato e quindi dopo il riallineamento delle scorte a livelli fisiologici. per le partite destinate a moscato d’asti è invece prevedibile che lo sblocco possa avvenire - salvo imprevisti nel mese di febbraio 2018. i detentori dovranno versare una quota “compensativa” (per equità nell’acquisto delle uve) tranne coloro - imprenditori agricoli - che imbottigliano il moscato d’asti ottenuto esclusivamente dalle uve raccolte dai vigneti direttamente condotti. (Eventuali partite di uve dai medesimi imprenditori agricoli acquistate da terzi, anche se direttamente trasformate, non rientrano nell’esonero e pertanto restano assoggettate alla suddetta compensazione). ipotesi rendita (plv) vigneto con resa piena (120 Q): - in caso di riserva vendemmiale non svincolata: 10.000 euro - in caso di riserva vendemmiale svincolata: 10.725 euro

accordo brachetto

Doveroso mantenere l’accordo triennale sancito nel 2015 essuna modifica e rispettare l’accordo di filiera triennale, sottoscritto nel 2015, per il Brachetto d’Acqui DOCG e per il Piemonte Brachetto DOC. “come già abbiamo sostenuto durante i diversi incontri che si sono svolti in questi mesi, è opportuno mantenere l’accordo triennale fatto nel 2015 e valido per la vendemmia 2017 delle uve brachetto - ha sottolineato il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino applicare ora delle trattenute alle imprese significherebbe venir meno agli accordi presi e, oltretutto, non aiuterebbe il rilancio economico del comparto stesso”. “a settembre del 2015, quando l’accordo è stato sottoscritto, erano presenti tutti gli attori della filiera - ha aggiunto il direttore della coldiretti alessandrina leandro grazioli - dunque, non essendoci elementi nuovi, riteniamo di continuare su questo percorso al quale si era giunti grazie ad un lavoro che la nostra organizzazione aveva, appunto, portato avanti attraverso una forma di dialogo tra le parti. la necessità è quella di sostenere e dare nuovo impulso alla redditività delle imprese cosa che queste modifiche, comunque, non farebbero”.

N

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

9


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 10

ATTUALITÀ| vendemmia 2017

SICCITÀ

Arrivano anticipi Pac e deroghe al Greening seguito della siccità che ha colpito l’italia e in altri stati membri, la commissione europea ha deciso di varare alcune misure in ambito pac. la prima riguarda gli anticipi, con la possibilità per il nostro paese di erogare, a partire dal 16 ottobre 2017 e fino al 30 novembre 2017, somme per il 70% dei pagamenti diretti e per l’85% per le misure a superficie e le misure correlate agli animali dello sviluppo rurale. si tratta di percentuali superiori rispetto a quelle previste dalla norma che prevede il 50% per i pagamenti diretti e il 75% per lo sviluppo rurale. la seconda misura è relativa al greening, con la possibilità per il 2017 di derogare al divieto di pascolo e sfalcio per i terreni lasciati a riposo durante il periodo di ritiro e utilizzati per il rispetto della diversificazione e per l’ob-

A

ono state positivamente accolte le nostre sollecitazioni per esonerare dalla presentazione della dichiarazioni di giacenza i produttori vitivinicoli obbligati alla tenuta dei registri di cantina telematici. e’ quanto afferma la coldiretti nell’esprimere soddisfazione per l’addendum alla circolare 62281 del 31 luglio 2017 con la quale erano state fornite le istruzioni applicative per la compilazione e presentazione delle dichiarazioni di giacenza, emanato da agea d’intesa con il mipaaf e l’icqrf. si prevede chiaramente che - sottolinea la coldiretti - “la dichiarazione sul portale agea è da considerarsi assolta direttamente per le aziende vitivinicole che avranno effettuato la chiusura telematica del registro di cantina entro l’11 settembre 2017”. in coerenza con la battaglia per la semplificazione messa in campo nella definizione della legge 238 /2016 sul vino coldiretti continuerà a sollecitare il mipaaf affinché si acceleri l’iter di definizione di importanti decreti applicativi del testo unico senza perdere di vista le aspettative di effettiva semplificazione dei produttori. il prossimo obiettivo - conclude la coldiretti - è rappresentato dalle dichiarazioni di raccolta e produzione vino da presentarsi entro il 15 dicembre per le quali ci si attende analoghe disposizioni per semplificare o eliminare l’adempimento in presenza del registro di cantina telematico.

S

10

L’ESTATE 2017 SI CHIUDE CON IL 39% IN MENO DI PRECIPITAZIONI A LIVELLO NAZIONALE, OLTRE 2 MILIARDI DI DANNI molte le colture che hanno risentito della situazione climatica

Semplificazione con registro telematico. Coldiretti soddisfatta

bligo efa.tale provvedimento potrà essere applicato alle aziende ricadenti nei territori colpiti dalla siccità. durante il periodo di ritiro, infatti, la normativa prevede il divieto di produzione che comprende anche il divieto di sfalcio e pascolamento della superficie messa a riposo. le decisioni sopra riportate, prima di poter essere applicate a livello nazionale, dovranno essere pubblicate sulla gazzetta ufficiale dell’unione europea. i provvedimenti previsti hanno l’obiettivo di fornire supporto alle aziende agricole che, a causa delle condizioni climatiche avverse, hanno avuto difficoltà nello svolgimento delle normali attività agricole e subìto gravi perdite di produzione. gli uffici coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. consulta il sito http://www.terrainnova.it/ e scarica l’app terrainnova.

estate2017 verrà ricordata come bollente e siccitosa in cui la caduta del 39% in meno di precipitazioni rispetto alla media ha provocato oltre 2 miliardi di perdite alle coltivazioni e agli allevamenti e oltre 120mila ettari andati a fuoco, praticamente il triplo rispetto alla media dei 10 anni precedenti. il maltempo arrivato in questi giorni di settembre ha interrotto di colpo l’estate dei record con un mese di agosto che ha visto le precipitazioni dimezzate (-50%). problematiche riscontrate anche nelle fasi della vendemmia, compromessa da una situazione climatica anomala. una situazione fatta presente all’assessore regionale all’agricoltura giorgio Ferrero nelle scorse settimane che ha portato coldiretti a

L

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

chiedere un nuovo incontro in tempi brevi per analizzare la questione ed adottare le misure più idonee. “se la pioggia non si fa vedere per cento giorni il suolo diventa incapace di gestire il flusso idrico ed ora a preoccupare è l’arrivo del maltempo. le precipitazioni - sottolinea il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - per poter essere assorbite dal terreno e combattere la siccità devono ora cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. e la grandine è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno”.


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 11

ceta |ATTUALITÀ

già 112 amministrazioni comunaLi hanno aderito aLL’aPPeLLo di coLdiretti

CETA: il No al trattato è anche una questione etica, battaglia di civiltà a salvaguardia dei cittadini Il rinvio è il primo risultato di una rivolta popolare contro un’accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia: contrarie 14 regioni, 1973 comuni e 69 consorzi di tutela delle produzioni a denominazione ono già 112 i comuni della provincia di alessandria che hanno votato contro il ceta per bloccare l’entrata in vigore nel nostro paese del trattato e contrastare il processo di ratifica dell’accordo in italia adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolarne l’applicazione a tutela delle produzioni agricole italiane. durante la commissione consiliare sviluppo del territorio la giunta comunale alessandrina è tornata sull’argomento alla presenza dei vertici coldiretti e durante la riunione è stato posto l’accento sulla necessità di trattare con urgenza questo tema alla luce delle tempistiche del dibattito parlamentare a riguardo. “siamo soddisfatti e ringraziamo l’amministrazione del comune di alessandria, nelle persone del sindaco gianfranco cuttica di revigliasco e dell’assessore allo sviluppo economico riccardo molinari, per l’impegno dimostrato. - ha affermato il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - l’accordo di libero scambio con il canada, infatti, non solo legalizza la pirateria alimentare, accordando il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti più tipici, dal parmesan al prosciutto di parma, ma spalanca le porte all’invasione di grano duro trattato in preraccolta con il glifosato vietato in italia e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero”. “le preoccupazioni manifestate nascono da una forte mobilitazione pubblica e devono essere prese in seria considerazione. è necessario

S

continuare un dibattito trasparente sugli effetti dell’accordo ue-canada, un atto dovuto in per rispondere alle esigenze di verità e di coerenza. - ha continuato il direttore provinciale coldiretti alessandria leandro grazioli - e’ una questione che mi piace definire etica, dove i diritti dei cittadini e dei consumatori sono al primo posto, non sacrificati a quelle che possono essere definite priorità commerciali. e’ necessaria una valutazione ponderata e approfondita dell’argomento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra modelli produttivi diversi che grava sul trattato. nel ceta, infatti, manca il riferimento alla portata vincolante del principio di precauzione che, in europa,

impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse circa i possibili impatti sulla salute o sull’ambiente”. il ceta introduce un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi che finirebbe per pregiudicare in modo significativo la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale, conducendo ad un sistema di competizione sleale tra le grandi corporation canadesi e le piccole imprese agricole nostrane. potenzialmente, inoltre, potrebbe determinare l’ingresso nel mercato europeo di prodotti trattati con gli ogm ed altre sostanze vietate. il ceta non tutela la riconoscibilità dei prodotti facendo invadere l’europa con prodotti “italian sounding” perché non garantisce il riconoscimento delle eccellenze e delle provenienze geografiche italiane. sul fronte dell’export agroalimentare, infatti, all’italia vengono riconosciute appena 41 indicazioni geografiche a fronte di 291 dop e igp registrate, con la conseguente rinuncia delle restanti 250 con impatti gravissimi sul piano della perdita della qualità. ultimo punto, ma non meno importante, l’accordo conferisce ad organismi estranei agli ordinamenti giuridici nazionali il potere di influenzare direttamente le norme e le politiche nazionali. “il nostro no al ceta rimane fermo e deciso e ringraziamo i primi cittadini che hanno voluto e vorranno sostenere la battaglia di coldiretti”, ha concluso il presidente paravidino.

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

11


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 12

ATTUALITÀ| l’obbligo di origine in etichetta

Unione Europea: contraddittoria su etichette, Italia sia apripista. Per Coldiretti è la priorità In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato la trasparenza e rispondere alle domande che vengono dai consumatori europei ed internazionali i fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’unione europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi, per il miele ma non per il riso, per il pesce ma non per il grano nella pasta, l’italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale. e’ quanto afferma la coldiretti in riferimento alla giusta pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dei due decreti interministeriali per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine del riso e del grano per la pasta in etichetta, firmati dai ministri maurizio martina e carlo calenda, senza attendere il via libera ue. l’etichetta di origine obbligatoria - sottolinea la coldiretti - mette

D

fine all’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy e risponde alle esigenze di oltre il 96% degli italiani che chiedono venga scritta sull’etichetta in modo chiaro e leggibile l’origine degli alimenti secondo la consultazione on-line del ministero delle politiche agricole”. l’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in europa ma - continua la coldiretti - l’etichetta non indica la provenienza degli alimenti, dai salumi al concentrato di pomodoro ai

L’etichettatura d’origine va estesa su tutti i derivati, dal pomodoro ai succhi

importante lavoro per arrivare al più presto all’etichetta di origine sui tutti derivati del pomodoro va esteso a tutti i vegetali trasformati, dai succhi alle confettura come chiede l’84% degli italiani che hanno partecipato alla consultazione pubblica indetta dallo stesso ministero delle politiche agricole. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel commentare positivamente l’annuncio del ministro delle politiche agricole maurizio martina di voler estendere anche ai prodotti derivati dal pomodoro l’etichettatura obbligatoria dell’origine delle materie prime, come fatto con latte, pasta e riso. ad oggi - sottolinea la coldiretti - l’obbligo di etichettatura di origine è in vigore in italia solo per le passate ma non per pelati, polpe, sughi e soprattutto concentrati che l’italia ha importato dalla cina nel 2016 per un totale di 91 milioni di chili che riportato al fresco significa attorno il 20% della produzione nazionale. un fiume di pomodoro che - denuncia la coldiretti - viene poi spacciato nel mondo come italiano per la mancanza di un sistema di etichettatura di origine obbligatorio. ma il problema riguarda tutta l’ortofrutta trasformata, dai fagioli all’arancia che spesso arrivano da paesi lontani per essere lavorati in italia e diventare magicamente Made in Italy senza alcuna indicazione per il consumatore. di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’unione europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non

L

12

sughi pronti, dai succhi di frutta fino alla carne di coniglio. l’italia sotto il pressing della coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. a livello comunitario - continua la coldiretti - il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il paese di origine in cui il miele è stato raccolto. in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza per rispondere alle domande che vengono dai consumatori europei ed internazionali” ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che l’etichettatura di origine si è dimostrata un importante elemento di garanzia di fronte agli allarmi sanitari che si rincorrono nel tempo della globalizzazione dei mercati.

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI CIBI CON L’INDICAZIONE ORIGINE •Carne di pollo e derivati

CIBI SENZA INDICAZIONE D’ORIGINE •Salumi

•Carne bovina

•Carne di coniglio

•Frutta e verdura •Carne fresche trasformata •Uova

•Frutta e verdura trasformata

•Miele

•Derivati del pomodoro diversi da passata

•Passata di pomodoro

•Sughi pronti

•Pesce

•Pane

•Extravergine di oliva per quella trasformata in salumi, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve o le marmellate per il miele ma non per il riso, per il pesce ma non per il grano nella pasta, l’italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere - conclude coldiretti - di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale.

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

•Latte/Formaggi •Pasta in itinere •Riso in itinere Fonte Elaborazioni Coldiretti


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 13

pomodoro da industria |ATTUALITÀ

Con Pomì e De Rica nasce il gigante italiano del pomodoro Coldiretti soddisfatta: è la prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione in polpe e passate i ferma lo shopping straniero nell’agroalimentare italiano con ben 3 marchi storici su 4 che sono finiti all’estero con la perdita di autonomia e di competitività sui mercati internazionali in uno dei settori strategici del Made in Italy. e’ quanto afferma la coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la nascita del gigante italiano del pomodoro che ora, con i marchi pomì e de rica, è la prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione in polpe, passate e concentrati che permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto esclusivamente in italia di essere trasformato ed esportato in 60 paesi nel mondo. il marchio De Rica nasce nel 1963 ed è stato reso famoso dal carosello con lo spot che vedeva protagonisti la coppia il canarino titti e il gatto silvestre con lo slogan “No su De Rica non si può” che assume ora uno straordinario significato di appartenenza del marchio alla storia e alla cultura nazionale si inverte dunque la tendenza con il consorzio casalasco del pomodoro che, dopo pomì, acquista lo storico marchio de rica affinché resti in italia direttamente in mano al mondo agricolo cooperativo, con un forte legame col proprio territorio d’origine. il prodotto simbolo della dieta mediterranea è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani, ma anche quello più amato all’estero dove le esportazioni di pomodori conservati e preparati hanno superato 1,5 miliardi di euro nel 2016. “con questa operazione si realizza una svolta nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che vede direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “la svendita di marchi italiani all’estero ha spesso significato nell’agroalimentare lo svuotamento finanziario delle società acquisite, la delocalizzazione della produzione per chiusura di stabilimenti e gli acquisti delle materie prime all’estero con perdita di occupa-

S

zione”. “la nascita del gruppo leader in polpe, passati e sughi di pomodoro in italia con i marchi pomì e de rica in mano agli agricoltori è la riscossa della vera cooperazione espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame col proprio territorio d’origine - dichiara, invece, ue.coop l’unione europea delle cooperative -. una operazione che porta valore all’economia e al lavoro puntando sulla centralità dei soci e del territorio in cui operano, in una situazione in cui molti anche nella coo-

perazione sono tentati da scorciatoie speculative con il falso Made in Italy”. il consorzio casalasco del pomodoro, leader in italia nella coltivazione, produzione e trasformazione del pomodoro che ha acquistato il marchio de rica da generale conserve s.p.a. conta su 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura padana tra le province di cremona (dove ha sede a Rivarolo del Re), parma, piacenza e mantova con 3 stabilimenti.

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

13


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 14

ATTUALITÀ|scadenze ottobre

OTTOBRE

[pagina a cura di daniela colombini]

14

scadenza imposta

adempimenti

soggetti oBBligati

15/10/2017

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi iva

16/10/2017

iva

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di settembre 2017.

contribuenti iva mensili

16/10/2017

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

25/10/2017

irpef - 730

presentazione del 730 integrativo per ottenere un maggior credito o minor debito rispetto al 730 ordinario.

contribuenti che hanno presentato il 730/2017

25/10/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di settembre.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

25/10/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al terzo trimestre.

operatori intracomunitari con obbligo trimestrale.

31/10/2017

unico 2017

presentazione modello unico 2017

contribuenti che hanno compilato il modello unico e lo inviano telematicamente tramite il canale telematico.

31/10/2017

irap 2017

presentazione modello irap 2017.

contribuenti titolari di partita iva, obbligati a presnetare il modello irap.

31/10/2017

ritenute

presentazione modello 770/2017.

contribuenti che hanno operato ritenute nel corso dell’anno 2016.

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 15

viticoltura |SCHEDA

N.48

[pagine a cura di alberto pansecchi]

Il cordone speronato è una forma di potatura della vite che non rientra nella nostra tradizione di viticoltura locale. Pur avendo considerato nel passato più alternative al classico Guyot, ad esso si è sempre ritornati proprio perché costituisce un importante presupposto a produzioni non troppo elevate e di alta qualità. Consente infatti a chi lo adotta, di avere un minore numero di grappoli rispetto ad altre forme di potatura che, al contrario, portano un maggior carico totale di gemme produttive. Rispetto al Guyot tradizionale, che necessita di molti accorgimenti ed esperienza da parte del potatore, il cordone speronato richiede minori attenzioni e quindi tempi operativi più accelerati. La qualità, tuttavia, solo in parte dipende dalla forma di potatura, e deve essere sempre ricercata attraverso pratiche razionali nella gestione della vegetazione e della porzione legnosa.

la complessità delle scelte nella potatura guyot nella potatura guyot, occorre una maggiore professionalità da parte del potatore, in quanto è opportuno valutare le singole piante non solo per la produzione dell’anno, ma per il futuro stesso della vite. occorre con questo sistema, saper prevedere anche per le potature legnose che si renderanno necessarie negli anni a seguire. diventeranno, prima o poi necessari, consistenti tagli di ritorno di un ceppo che tenderà ad alzarsi. ciò accade più frequentemente quanto più le viti sono vigorose e coltivate in terreni fertili. ad ogni grossa ferita di potatura, la pianta perde di vigoria e rimangono nel ceppo, tracce consistenti dei tagli subiti rimarcati dagli abbondanti residui di legno secco derivanti dalie passate amputazioni.

guyot e cordone speronato

• ricerca della qualità • prevenzione malattie • adattabilità varietale • esigenza di professionalità

il “Mal dell’esca” in questi casi, si diffonde rapidamente e si incrementa la difformità all’interno del vigneto. al fine di ridurre le occasioni di dover procedere con grossi tagli di potatura, è stato adottato, su alcune varietà, il cordone speronato. n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

15


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 16

[pagine a cura di alberto pansecchi]

SCHEDA N.48|viticoltura

entrambi i sistemi di potatura, guyot e cordone speronato, hanno potenzialità produttive elevate sia in termini di qualità sia di quantità. differenti sono gli accorgimenti colturali che richiedono.

il sistema guyot

la potatura con il sistema guyot, richiede una elevata professionalità del viticoltore in quanto le riduzioni della vegetazione sono maggiori e così le conseguenti stimolazioni al grande sviluppo dei germogli che, a livello fisiologico, tendono a crescere rapidamente per sopperire a quanto non c’è più. consapevole di tutto ciò, il viticoltore dovrà effettuare scelte molto attente nel corso dell’intero ciclo colturale, al fine di mantenere il più costante possibile l’equilibrio fisiologico delle sue viti. da tutto ciò, emergono più frequenti situazioni di stress e di eterogeneità tra le piante. costante con questa forma di potatura è la notevole incidenza del mal dell’esca, malattia che trova proprio attraverso i grandi tagli di potatura le vie ideali d’ingresso all’interno dei ceppi.

il cordone speronato

il cordone speronato è un sistema la cui gestione è certamente più semplice, in quanto non necessita di tagli di ritorno sulla massa legnosa, ma solo di accorciamenti dei rami dell’annata. sporadicamente può divenire necessaria una riduzione per ricostituire la parte orizzontale oramai invecchiata e meno funzionale. con questo sistema, pertanto, si opera un’ottima prevenzione contro il “mal dell’esca” e questo può già spiegare le motivazioni per le quali alcuni produttori hanno trasformato alcuni loro vigneti. essendo costituito di speroni composti di 2-3 gemme, non può essere un sistema di potatura adottabile su varietà caratterizzate da gemme basali sterili o mediamente poco produttive.

pro e contro del cordone speronato

una caratteristica positiva che il cordone speronato induce, è la riduzione della grandezza dei grappoli, fattore che predispone ad una minore sensibilità ai marciumi. la massa di vegetazione è maggiore e più compatta e disordinata mentre l’equilibrio fisiologico tra chioma e radici viene vantaggiosamente conseguito con un po’ di anticipo. si assiste ad una maggior densità di vegetazione nella zona dei grappoli fattore che induce un microclima negativo. Questo è un aspetto deve essere gestito con una certa attenzione, in quanto non è semplice effettuare una razionale defogliazione: i grappoli originati dai getti posti sugli speroni risultano essere posti in posizioni un po’ più elevate rispetto a quelli del guyot a capo a frutto orizzontale. la potatura verde nella fascia dei grappoli risulta essere quindi come l’opera più difficoltosa di questo sistema e richiede un’esperienza che matura negli anni. in ultimo, è ancora da sottolineare che questo particolare sistema di allevamento non è indicato per i vigneti siti nei suoli poveri. è inoltre ancora sconsigliabile e talvolta non consentito per certi vitigni con gli internodi particolarmente lunghi o dove il carico produttivo deve essere rigorosamente definito. Biografia: martini in vigna - e. monticelli - n° 7/2014

16

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 17

oidio della Fragola |SCHEDA

[pagine a cura di alessandro albertelli]

•oidio della fragola, anche noto come “mal bianco”, è una malattia fungina che, a partire da poche sorgenti d’inoculo, si propaga rapidamente nella coltura grazie alla moltitudine di spore prodotte dal patogeno. I danni possono essere notevoli, in quanto la colorazione del frutto colpito può risultare alterata e la sua conservabilità ridotta con ingenti perdite economiche. Questa malattia è tipica dei paesi mediterranei e dei climi temperati asciutti, dove il fungo è favorito nella sua germinazione dall’assenza di acqua. La coltivazione della fragola sotto tunnel permette di proteggere in modo efficace i frutti dalla muffa grigia e da numerose altre malattie ma favorisce nel contempo l’insorgenza dell’oidio, poichè si va ad eliminare l’effetto inibente della pioggia. La lotta all’oidio è quindi diventata l’aspetto più importante da studiare nella difesa fitosanitaria della fragola sotto tunnel, comportando un grosso impegno per l’agricoltore. L’oidio della fragola è causato da Podosphaera aphanis (precedentemente noto come Sphaerotheca macularis forma ascosporica e Oidium fragaria forma conidica), un fungo ectoparassita obbligato e specializzato, che quindi necessita della pianta di fragola per sopravvivere.

diffusa in tutte la zone di coltivazione della fragola, sono osservabili su tutti gli organi verdi e in particolare sulle foglie. • le prime manifestazioni dell’attacco oidico si ritrovano solitamente sulla pagina inferiore della foglia sotto forma di una leggera efflorescenza biancastra superficiale, limitata a piccole areole. • con il passare del tempo tutta la superficie fogliare può venire invasa dal micelio fungino e contemporaneamente la lamina tende ad incurvare i bordi verso l’alto. • manifestazioni analoghe a quelle del lembo si ritrovano sugli stoloni, sui piccioli e sui fiori.

• i frutti, soprattutto quando sono ancora verdi, vengono ricoperti in parte o totalmente dalla tenue muffetta e di conseguenza si deformano o non giungono regolarmente a maturazione. • sulle varietà molto sensibili si può a volte osservare una sindrome particolare caratterizzata dalla comparsa sulla pagina superiore delle foglie di macchie rossastre irregolarmente distribuite ed in quella inferiore di minute aree necrotiche rosso rugginose. • i danni del “mal bianco” risultano particolarmente gravi sulle piante sia per il sensibile rallentamento nello sviluppo vegetativo sia per l’anticipato imbrunimento e disseccamento delle foglie con conseguenze negative nell’anno successivo.

oidio della Fragola

sintomatologia • i sintomi di questa malattia ormai largamente

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

17


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 18

SCHEDA|oidio della Fragola

[pagine a cura di alessandro albertelli]

Biologia ed epidemiologia

• agente del mal bianco della fragola è l’ascomicete Podosphaera aphanis (ex Sphaerotheca macularis), solitamente presente nella sua forma imperfetta di oidium fragarie. • l’attività vegetativa di questo fungo si esplica sulla superficie della pianta ospite sulla quale differenzia il proprio micelio, i conidiofori e i conidi disposti a catenelle di 5-8 elementi. • dal micelio fungino si dipartono anche gli austori che penetrano nei tessuti della pianta per sottrarre le sostanze nutritive. • la diffusione della malattia è affidata ai conidi, che trovano i periodi ottimali per dare avvio all’infezione in concomitanza coi mesi primaverili e soprattutto con quelli autunnali (settembre-novembre) durante la ripresa vegetativa successiva alla stasi estiva. • Le condizioni climatiche ottimali sono rappresentate da temperature intorno ai 20°c, umidità relativa elevata e scarse precipitazioni. • La conservazione invernale del patogeno può avvenire per mezzo del micelio quiescente presente sugli stoloni o sulle foglie disseccate oppure ad opera dei cleistoteci della forma sessuata, che si differenziano in autunno sui vari organi della pianta interessati dall’infezione.

difesa contro questa malattia la lotta deve essere effettuata con particolare cura negli impianti di propagazione al fine di abbassare sensibilmente la massa d’inoculo presente sulle piante. i principi attivi utilizzabili e il numero di trattamenti ammessi nella fragola in pieno campo in base alle norme tecniche di produzione integrata del 2017 sono: Ampelomyces quisqualis, Bicarbonato di potassio, Laminarina, Bupirimate, Zolfo bagnabile. Questi principi attivi non riportano restrizioni al numero di interventi nel disciplinare, tranne eventu.ali restrizioni in etichetta Boscalid + pyraclostrobin, azoxystrobin, azoxystrobin + difenoconazolo max 2 interventi /anno complessivamente. azoxystrobin + difenoconazolo, miclobutanil, penconazolo max 2 interventi /anno complessivamente. meptyldinocap max 2 intreventi /anno Bibliografia: siti internet:

18

http://www.rivistadiagraria.org/articoli/anno-2007/loidio-della-fragola/ regione piemonte (2017) - norme tecniche di produzione integrata, 265. ponti i.; laffi F.; (1988) - malattie crittogamiche delle piante da frutto,144.

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 19

coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una

D

delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su

tutto il territorio regionale: a torino, biella, cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

RIEDUCAZIONE DELL’OSSO la rieducazione dell’osso - bone school è una metodica che utilizza tecniche mirate a prevenire e curare l’osteoporosi, al fine di contrastare la diminuzione della massa ossea e le sue possibili conseguenze. Questa metodica è rivolta soprattutto alle donne, a partire dai primi anni della menopausa, periodo in cui si verifica una riduzione precoce e più marcata della massa ossea, ed è finalizzata a insegnare a usare correttamente il rachide, per evitare i problemi dovuti al disuso della struttura ossea, cioè alla carenza di movimento. il corso prevede una parte introduttiva che consiste in due aspetti fondamentali: • conoscere la colonna vertebrale, l’importanza delle ossa, le conseguenze dell’osteoporosi e le azioni semplici da adottare per prevenire la perdita di massa ossea (abitudine al movimento, corretta alimentazione e adeguato stile di vita). • imparare a fare un uso corretto della colonna vertebrale, facendo attenzione alle posizioni da assumere nelle normali attività quotidiane lavorative, domestiche e di svago. alla parte introduttiva, di carattere informativo sia teorico che pratico, segue un programma di rieducazione attiva, dove si mettono in pratica degli esercizi di mobilizzazione e di rinforzo muscolare finalizzati a stimolare le zone dello scheletro più soggette a calo di densità ossea. il miglioramento della postura e del tono muscolare contribuiscono a limitare la sintomatologia algica eventualmente presente. modalità di accesso l’accesso al servizio di rieducazione dell’osso - bone school può avvenire: • In Regime Privato • In Regime Convenzionato - Enti Privati. c.d.c. è convenzionato con i più importanti Fondi sanitari integrativi, casse mutue di assistenza, società di servizi sanitari, compagnie as-

sicurative, associazioni di categoria, etc.. i pazienti iscritti a uno di questi enti hanno la possibilità di sottoporsi a visite ed esami specialistici gratuitamente o con franchigia. modalità di prenotazione la prenotazione delle sedute di rieducazione dell’osso - bone school può essere effettuata: torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette lucento moncalieri rivoli venaria reale asti Biella cuneo novara novara verbania vercelli

•Recandosi personalmente presso la sede C.D.C. di Via Montecuccoli 5f a Torino •Chiamando i numeri telefonici 011-5119473 011-5632237 - 011-56322042 •Inviando una e-mail di richiesta all’indirizzo fkt@gruppocdc.it •Inviando un fax di richiesta al numero 011-5628019

via cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via Fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo Ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

19


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 20

ORGANIZZAZIONE|creditagriitalia

CreditAgri Italia: la consulenza finanziaria Nuove Opportunità e Servizi per le Imprese e la Cooperazione chi è creditagri italia: creditagri italia è un ente Finanziario di interesse pubblico intermediario Finanziario vigilato dalla banca d’italia, iscritto dal giugno 2016, all’albo unico intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo testo unico bancario, e si occupa in modo specialistico di assistenza e consulenza Finanziaria a tutte le imprese, con particolarità per agricoltura, agroindustria ed agroalimentare. creditagri italia grazie alle partnership con oltre 200 banche e 73 Filiali distribuite capillarmente nel territorio favorisce l’accesso al credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e soluzioni di mercato esclusive, oltre che un servizio di consulenza personalizzata creditizia-finanziaria, a sostegno di progetti di investimento e gestione ordinaria delle pmi e della cooperazione, oltre altri aggregati d’impresa, alle migliori condizioni di mercato; lo scenario ed i processi evolutivi: i recenti interventi normativi in tema di confidi hanno tracciato una linea di demarcazione molto forte tra i confidi minori di cui all’art.112 del tub, iscritti nello specifico elenco tenuto da un organismo gestore, ed i confidi vigilati, detti anche “maggiori” iscritti all’albo unico intermediari finanziari (art.106 del testo unico bancario), sottoposti come le banche, alla vigilanza di banca d’italia, come nel caso specifico di creditagri italia. i Confidi vigilati sono ad ogni effetto società Finanziarie abilitate principalmente alla concessione di finanziamenti a favore delle imprese, all'erogazione di Fideiussioni a favore dell'amministrazione finanziaria dello stato, delle regioni e degli enti pubblici (per smobilizzo crediti tributari e commerciali, e concessione anticipazioni contributive cicliche o straordinarie, come i contributi PSR/OCM Vino), ed infine per attività di consulenza Finanziaria specializzata e tagliata su misura “taylor made”, destinata ad ogni impresa in ragione delle necessità contingenti ed in prospettiva. è ormai consolidato che nelle attuali situazioni di mercato, caratterizzate da elevata dinamicità, da repentini cambiamenti strutturali, e da una continua variabilità dei consumi ed abitudini, la consulenza finanziaria costituisca per le aziende e per gli imprenditori un prezioso aiuto nella scelta degli investimenti, nel rapporto con le banche e con gli istituti di investimento, nell’analisi del portafoglio e nella gestione del patrimonio in generale, in cui la trasparenza e l’obiettività sono di fatto le basi per un servizio di qualità che trova concretezza di risultato sia nel breve che nel lungo periodo. in linea generale la Consulenza Finanziaria aziendale è di fatto una disciplina ancora giovane in italia, rispetto ad altri paesi del mondo, ed in particolare si è sviluppata negli ultimi anni per venire

20

incontro alle esigenze sempre più complesse delle imprese, in un periodo di difficoltà economica che le spinge a trovare sempre nuove opportunità di investimento e curare particolarmente i rapporti con gli istituti di credito e i finanziatori, con particolare riferimento alla ricerca di risorse economiche utili per far crescere la loro realtà aziendale ed affrontare con serenità ed obiettività le nuove esigenze che impone il mercato. Quello che stiamo vivendo è un periodo di crisi economica e sociale che coinvolge tutti, dalla piccola alla grande azienda ed a fronte di tale situazione, risulta indispensabile attuare piani organizzativi che permettano preventivamente la verifica e la valutazione del proprio “asset aziendale”, con intervento consulenziale esterno, per ricercare il corretto equilibrio e riparo da alcuni rischi. oggi il mercato finanziario pone le imprese di fronte a scelte importanti a fronte delle quali deve necessariamente corrispondere la possibilità di disporre di mezzi e strumenti per gestire tali opportunità, che se non vengono affrontate nel modo migliore, possono trasformarsi in difficoltà e problemi. il servizio di consulenza Finanziaria opera in maniera “esterna ed indipendente” rispetto l’azienda, capace di affrontare le risorse economiche, curare i rapporti con le banche, fornire consigli su investimenti maggiormente sicuri e conoscere le possibilità di finanziamento, mantenere saldi i rapporti con i finanziatori, gestire le disponibilità economiche ed aumentare i guadagni. la consulenza Finanziaria si estende soprattutto in ambito bancario, prestiti e finanziamenti di medio/lungo termine (chirografari e mutui), polizze assicurative ed altri strumenti al fine di ottenere finanziamenti ed ottimizzare la propria attività. nuovi servizi ed opportunità: creditagri italia da tempo opera nel mercato in ambito dei servizi di consulenza all’impresa, attraverso un proprio “ramo consulting”, sia in virtù dei requisiti normativi nella veste di intermediario

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

Finanziario, e sia per tramite di propria rete di gestori, veri professionisti, distribuiti capillarmente in tutto il territorio nazionale che da sempre opera a fianco ed in accompagnamento delle imprese della filiera agroalimentare sia per l’accesso al credito e sia in accompagnamento e ricerca delle migliori soluzioni finanziarie personalizzate. in tale ambito l’operatività consulenziale di creditagri si concretizza nell’analisi dello stato di fatto dell’impresa, dei bilanci economici, del patrimonio, delle risorse disponibili, delle intenzioni dell’impresa e dei programmi di sviluppo, delle eventuali criticità interne, del mercato di riferimento, e degli obiettivi dell'azienda (investimenti da pianificare, oppure situazioni da consolidare), valutando infine la disponibilità economico-finanziaria propria e la ricerca di fonti esterne maggiormente convenienti ed idonee alla situazione. a tale impostazione seguirà dopo opportuna valutazione, la formulazione all’impresa delle soluzioni tecniche ed economico-finanziarie più idonee e possibili da attuare, in ragione anche della volontà e disponibilità della stessa, per raggiungere degli obiettivi prefissati. tale servizio è sempre a carattere individuale e personalizzato, può comprendere azione per singola necessità limitata nel tempo (carattere spot), oppure carattere continuativo, articolato nel tempo, con analisi periodica dei risultati raggiunti (carattere continuativo). a titolo esemplificativo, si citano alcune tipologie di servizio: 1) check-up e valutazione posizione Finanziaria con gli istituti credito e situazione crediti commerciali, debiti vs Fornitori e magazzino prodotti 2) analisi corretto assetto linee di finanziamento, predisposizione dossier documentale, ricerca migliori prodotti finanziari, assistenza con banche partner 3) predisposizione dossier documentale per accedere al finanziamento 4) revisioni mutui/finanziamenti in essere e ricerca del miglior tasso e condizioni 5) supporto in via continuativa e per periodi determinati nella gestione delle aree amministrazione Finanza e controllo in qualità di manager temporanei 6) assistenza processo acquisizione di altre imprese o vendita di partecipazioni, individuando il corretto partner industriale, commerciale o finanziario. informazioni ed attivazione del servizio: contattare il resp.le creditagri (Francesco Bianchi) tel.0105601148 o cell.335-7199133, email: francesco.bianchi@creditagri.com informazioni ed assistenza sito internet: www.creditagri.com oppure info@creditagri.com


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 21

attualità |ORGANIZZAZIONE

movimentazioni animaLi

Dal 2 settembre scattato l’obbligo del Modello IV informatizzato

icordiamo che è scaduta la proroga che ha consentito di utilizzare il modello iv cartaceo nelle movimentazioni degli animali e sempre dal 2 settembre è entrato in vigore l’obbligo del modello iv informatizzato (Dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali), a norma del decreto ministeriale 28 giugno 2016. la proroga di quasi due anni è stata ottenuta grazie all’azione di coldiretti, che ha permesso un passaggio più graduale al nuovo sistema. L’obbligo di utilizzo del Modello IV informatizzato mediante il rilascio dalla BDN riguarderà tutte le specie animali (bovini, bufalini, suini, ovi-caprini, equidi, avicoli, ecc.) ad eccezione di quelle di cui non esiste ancora un’anagrafe informatizzata (conigli, chiocciole, ungulati selvatici allevati ad eccezione dei cinghiali), né per quelle specie per le quali la funzionalità informatica per la compilazione del modello iv è ancora in fase di predisposizione (animali d’acquacoltura). per le specie escluse si potrà continuare ad utilizzare il cartaceo. in questo ultimo periodo, gli allevatori si sono adoperati per adeguarsi progressivamente alla procedura informatizzata. al momento, su richiesta di coldiretti, non sono previste sanzioni, ma è necessario avvalersi quanto prima del nuovo sistema, al fine di andare a regime nel più breve tempo possibile. nei prossimi mesi, il ministero della salute dovrebbe mettere a disposizione una specifica app per smartphone per agevolare la procedura di rilascio del modello iv. per maggiori informazioni, contattare gli uffici zona coldiretti.

R

PSR: in attesa della graduatoria ufficiale Risultano finanziabili tutte le domande presentate per alcune operazioni della misura “Agroambiente” er quanto riguarda il bando 2017 di alcune operazioni della misura 10 (misura agro ambiente del PSR 2014-2020) ed in particolare le seguenti: 10.1.4 sistemi colturali eco-compatibili; 10.1.6 difesa del bestiame dalla predazione di canidi sui pascoli collinari e montani; 10.1.7 gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema; 10.1.8 allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono. in base ad una elaborazione della regione piemonte che indica il numero delle richieste di contributo trasmesse, tutte le domande pervenute risulterebbero potenzialmente finanziabili. le domande presentate sono state 445 per un contributo complessivo richiesto pari a €1.290.872,69. le graduatorie non sono ancora state approvate, ma dovrebbero essere ufficializzate entro la seconda metà di settembre.

P

PSR: graduatoria provvisoria per la misura “partecipazione a regimi di qualità” Tutte le domande risultano finanziabili a regione piemonte ha approvato la graduatoria provvisoria delle domande di aiuto presentate ai sensi dell’operazione 3.1.1 (Partecipazione a Regimi di Qualità) del psr 2014-2020. in totale, sono state presentate 1.230 domande di contributo ed in base ai criteri di punteggio del bando tutte risultano ammissibili e finanziabili.

L

PSR: approvata graduatoria delle domande di contributo “Info e promozione prodotti agricoli di qualità”

a regione piemonte ha approvato la graduatoria delle domande di contributo presentate in riferimento al bando 2017 dell’operazione 3.2.1 - bando b - informazione e promozione di prodotti agricoli e alimentari di qualità svolta da associazioni di produttori nel mercato ue. i soggetti beneficiari sono 21, per un contributo ammesso complessivo pari a € 3,826 milioni.

L

Apicoltura: risorse per 205.000 euro con i bandi per l’annualità 2017-2018 a regione piemonte ha approvato i bandi per la concessione dei contributi per l’anno 2017-2018, previsti dal regolamento (ue) n.1308/2013 e riguardanti le misure inserite nel programma regionale triennale 20162019 relativo al settore apicoltura. gli apicoltori potranno accedere allo specifico bando per l’erogazione di un contributo per investimenti in attrezzature e attrezzature per il nomadismo con un contributo del 50%. Punti salienti del bando: risorse: 205.000 euro; scadenza per la presentazione delle domande di sostegno: 15 gennaio 2018 (ore 23.59); beneficiari: apicoltori singoli o associati (che conducono almeno 52 alveari, regolarmente registrati presso la BDA nazionale nella denuncia annuale dell’anno 2016). intensità del contributo: 50% di contributo per attrezzature; 50% di contributo per attrezzature per il nomadismo. spesa minima investimenti: 2.400 euro; spesa massima ammessa: 10.000 euro. l’apposita modulistica per presentare le domande di contributo è a disposizione sul portale del sian (www.sian.it). per maggiori informazioni, contattare gli uffici zona coldiretti.

L

Suini: obblighi per l’impiego dell’inseminazione artificiale in ambito aziendale a regione piemonte ha predisposto la nuova modulistica per gli allevatori che intendono praticare la fecondazione artificiale suina in ambito aziendale. nella nota inviata nei giorni scorsi a coldiretti - a breve un’analoga comunicazione giungerà anche agli allevatori - oltre a ribadire la normativa di riferimento in materia (legge n.30/1991 e decreto ministero politiche agricole del 403/2000), viene dettagliato l’iter da seguire per poter avere l’autorizzazione. occorre presentare domanda alla regione piemonte - assessorato agricoltura, tramite l’apposito modulo, scaricabile dal portale sistema piemonte. la procedura consente di compilare e trasmettere in via telematica il documento, il quale andrà stampato e firmato dall’allevatore ed inviato al servizio veterinario competente. alla richiesta cartacea, l’allevatore dovrà allegare la seguente documentazione: planimetria in scala 1:100 dei locali adibiti al prelievo, alla preparazione e alla conservazione del materiale seminale, fresco o refrigerato; relazione tecnica dell’attività svolta; copia di un documento di identità; copia dell’attestato di abilitazione come operatore pratico; marca da bollo da euro 16. per ulteriori delucidazioni, contattare gli uffici zona coldiretti.

L

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

21


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 22

ORGANIZZAZIONE|psr varie

Semplificata la comunicazione ed il versamento all’autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico del contributo di funzionamento annuale soggetti operanti nei settori dell’energia elettrica, che hanno installato uno o più impianti a fonte rinnovabile per una potenza complessiva superiore a 100 kWp, entro il 15 settembre sono tenuti al versamento del contributo di funzionamento. l’aliquota del contributo annuale agli oneri di funzionamento è pari allo 0,33 per mille dei ricavi relativi all’anno 2016 tuttavia, il versamento del contributo non è dovuto per somme uguali o inferiori a 100,00 euro. da quest’anno, inoltre, i soggetti obbligati a fare il versamento sono altresì obbligati a comunicare all’aeegsi, entro il 30 settembre, i dati relativi alla contribuzione (i piccoli operatori elettrici che non superano la franchigia dei 100,00 euro di contributo annuo non hanno infatti più l’obbligo di fare la comunicazione telematica).

Aggiornamento della rata di acconto (luglio 2017-giugno 2018) degli impianti fotovoltaici da parte del GSE

I

partire dalle competenze di luglio 2017, il gse aggiornerà il valore della rata di acconto dell’incentivo erogato sulla produzione di energia degli impianti fotovoltaici incentivati con “conto energia”. l’adeguamento, per il periodo da luglio 2017 a giugno 2018, sarà effettuato: a) sulla base delle ore di produzione del singolo impianto relative al 2016, o in alternativa, al 2015 a seconda della disponibilità e validità dei dati di misura inviati al gse dai gestori di rete. b) nel caso in cui tali misure non siano disponibili, il gse determinerà la rata di acconto sulla base delle ore equivalenti di produzione regionali.

A

Gelate primaverili: si attende il riconoscimento di eccezionalità del Ministero a giunta regionale relativamente alle gelate primaverili verificatesi tra il 18 ed il 21 aprile 2017, ha chiesto al ministero per le politiche agricole, ai fini dell’applicazione degli interventi per favorire la ripresa dell’attività produttiva, la declaratoria dell’esistenza del carattere di eccezionalità e la delimitazione dei territori danneggiati. occorre attendere la decisione del mipaaF - che sarà pubblicata sulla gazzetta ufficiale - di riconoscimento del carattere di eccezionalità dell’evento verificatosi e dell’individuazione delle aree interessate; a partire dalla data di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, potranno essere presentate le domande di aiuto agli uffici della regione, entro il termine perentorio di 45 giorni. ricordiamo che è stata estesa alle imprese agricole, che hanno subito danni a causa delle gelate primaverili 2017, la possibilità di accedere agli interventi compensativi previsti dal d.lgs. n. 102/2004, anche in riferimento alle produzioni assicurabili, per le quali non è stata sottoscritta alcuna polizza assicurativa agevolata a copertura dei rischi.

L

Semine autunnali: le regole da rispettare per le rotazioni P.S.R. ed EFA (P.A.C.) er le semine autunnali, in dettaglio le regole da rispettare in merito alla rotazione p.s.r. e all’ eFa (p.a.c.). per le aziende che aderiscono alla misura 10.1.1 del p.s.r. vige l’obbligo dell’adozione di un avvicendamento quinquennale che comprenda almeno tre colture e preveda al massimo un ristoppio per coltura: es. mais - maisFagiolo - Frumento - mais. i cereali autunno vernini (grano, orzo, triticale, segale ecc...) sono considerati come una stessa coltura, gli erbai sono considerati colture annuali e le colture erbacee poliennali tecnicamente non avvicendabili non sono soggette ai vincoli rotazionali. per tutte le aziende che richiedono la pac e che sono obbligate ad adottare le eFa (aziende che hanno più di 15 ettari coltivati a seminativi -39,5 giornate piemontesi) ricordiamo che dal 2018, esclusivamente sulle superfici eFa, non sarà più possibile utilizzare prodotti fitosanitari compresi i diserbi; sarà possibile attuare erbai misti di azotofissatrici ed altre specie a patto che la predominanza sia delle colture azotofissatrici; se tale superficie viene destinata a riposo, deve essere assente qualsiasi produzione agricola. il periodo in cui è assente la produzione agricola non deve essere inferiore agli 8 mesi nell’anno di domanda.

P

situazioni pregresse del 2015 - 2016 vanno saldate, condizione che non è più ammissiBile

Premi assicurativi: sbloccare subito i pagamenti La priorità deve essere ora quella di facilitare la strada alle imprese, superando le problematiche tecnico-burocratiche ermane la situazione di criticità per quanto riguarda i premi assicurativi 2015, riconducibili alla misura 17 del programma nazione di sviluppo rurale. oltretutto, vista l’annata 2017, caratterizzata dalla ricorrenza di tutti i fenomeni atmosferici dannosi per l’agricoltura, dal gelo alla siccità, una corretta azione di gestione dei rischi avrà un’importanza strategica. “non possiamo aspettare oltre: le situazioni pregresse relative al 2015 e 2016 vanno saldate, questa condizione non è più ammissibile. - sottolinea roberto paravi-

P

22

dino, presidente coldiretti alessandria - vanno sbloccati al più presto i pagamenti ed erogati i contributi alle imprese agricole che, nello svolgere la loro attività, stanno affrontando un momento di tensione finanziaria. per questo chiediamo anche l’intervento della regione affinché agisca nei confronti del ministero che, al momento, non sta dando segnali di apertura sulle situazioni pregresse e di concreta programmazione per il futuro. la priorità deve essere ora quella di facilitare la strada alle nostre

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

imprese, superando le problematiche tecnicoburocratiche che rendono difficile la preparazione della documentazione necessaria a presentare le domande per i contributi. Finora - proseguono - sono stati spesi meno della metà dei fondi del 2015 e nulla degli stanziamenti 2016 e 2017: il rischio è di dover restituire all’unione europea le risorse economiche disponibili. “Questo sarebbe davvero inconcepibile e rappresenterebbe un ulteriore grave danno per le imprese. parallelamente, occorre semplificare - conclude leandro grazioli, direttore coldiretti alessandria - le procedure ed individuare, rispetto al prossimo piano assicurativo, le modalità di intervento più consone così da poter, effettivamente, salvaguardare il reddito delle imprese di fronte ai danni causati dalle sempre più frequenti avversità climatiche”.


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 23

alternanza |ATTUALITÀ

aLternanza

Disponibili nuove iniziative della Camera di Commercio di Alessandria a favore della alternanza scuola – lavoro

a camera di commercio di alessandria, alla luce dell'istituzione del registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro di cui alla legge n. 107/2015, art. 1, comma 41, e considerate le nuove competenze che la legge di riforma del sistema camerale (decreto legislativo 219 del 25 novembre 2016) ha attribuito agli enti camerali in materia di orientamento al lavoro e alle professioni e di facilitazione dell'incontro domanda-offerta di formazione e lavoro, intende promuovere l’iscrizione delle imprese nel registro in parola e incentivare l’inserimento di giovani studenti in percorsi di alternanza scuola lavoro. vuole quindi assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale. per contribuire a sviluppare questo importante strumento che intende avvicinare il mondo del lavoro a quello della scuola, la giunta dell’ente camerale ha approvato un bando per la concessione di contributi alle imprese della nostra provincia che ospitino percorsi di alternanza scuola - lavoro. la dotazione finanziaria messa a disposizione dall’ente camerale per il suddetto bando è pari ad euro 72.000,00. possono presentare domanda per ottenere i

L

contributi previsti dal presente bando le micro, piccole e medie imprese (mpmi), così come definite dalla normativa comunitaria, le quali possono richiedere euro 400,00 per ogni studente ospitato presso l’impresa più ulteriori euro 200,00 nel caso di studente diversamente abile certificato ai sensi della legge 104/92 con un massimo di complessivi euro 2.000,00 ad impresa. unica condizione è quella di voler ospitare studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (cFp), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/cFp e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di alessandria. i percorsi dovranno essere realizzati a partire dal 01/06/2017 e fino al 31/12/2017. tutti i dettagli sono presenti sul sito internet della camera di commercio di alessandria: www.al.camcom.gov.it. la camera di commercio ha inteso anche rivolgere uno sguardo di attenzione al mondo delle scuole ed ha deliberato l’adesione ad una iniziativa di unioncamere nazionale, con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli istituti scolastici italiani di secondo grado.

il decreto firmato dal ministro dello sviluppo economico, carlo calenda, lo scorso 8 agosto, e pubblicato in “gazzetta ufficiale” il 19 settembre, ha avviato una fase importante per il futuro delle camere di commercio italiane. viene ridisegnata la mappa dei territori, con solo 60 camere al posto delle 105 di pochi anni fa, e viene anche ridefinito il quadro delle competenze. l’impegno per la diffusione dell’innovazione e del digitale presso le pmi, l’azione di avvicinamento tra domanda e offerta di lavoro in particolare in favore dei giovani, l’alternanza scuola-lavoro, il sostegno alle politiche turistiche e di promozione dei beni e dei sistemi culturali, sono alcune delle nuove funzioni che il governo ha affidato alle camere. la c.c.i.a.a. di alessandria sarà sede legale del nuovo ente”.

nella foto il commissario roberto livraghi

La Camera di Commercio di AstiAlessandria è in dirittura d’arrivo

DATORI LAVORO AGRICOLO F24 VERSAMENTI DMAG i ricorda che a decorrere dal 1° trimestre 2017 sono disponibili nel cassetto previdenziale aziende agricole le lettere contenenti i dati per la compilazione F24 utili al pagamento dei contributi dovuti per gli operai agricoli. per la scadenza dei versamento dei contributi del 1° trimestre 2017 (16 settembre 2017) le imprese agricole con dipendenti quindi non riceveranno dall’inps con modalità cartacea il modello F24 ma dovranno utilizzare le funzionalità del cassetto previdenziale aziende agricole.

S

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

23


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 24

ATTUALITÀ|epaca

[pagine a cura di marino ravera]

Pensione di inabiLità

Pensione di inabilità e malattia professionale. Nuove normative a legge di bilancio 2017 ha introdotto una norma speciale che prevede il riconoscimento della pensione di inabilità con particolari requisiti sanitari ed amministrativi nei confronti dei lavoratori dipendenti ed autonomi che siano affetti dalle seguenti patologie riconosciute di origine professionale: • mesotelioma pleurico • mesotelioma pericardico • mesotelioma peritoneale • mesotelioma tunica vaginale del testicolo • carcinoma polmonare • asbestosi

L

il diritto alla pensione di inabilità si consegue in presenza di almeno 5 anni di contribuzione complessivamente versata in deroga alle normali condizioni di concessione della pensione di inabilità. la pensione di inabilità non sarà cumulabile con gli altri benefici pensionistici previsti dalla normativa vigente in materia di amianto e con la rendita vitalizia liquidata dall’inail per lo stesso evento. la pensione di inabilità, come di consueto, è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, sia dipendente sia autonoma. l’erogazione di tale prestazione è però legata ad uno specifico monitoraggio del numero delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’ac-

cesso al beneficio, in relazione a limiti annuali di spesa. e’ prevista, infatti, una particolare procedura di monitoraggio con un termine specifico (determinato annualmente) per la presentazione delle domande. per il 2017 chi è interessato deve presentare la domanda all'inps entro il 16 settembre 2017, mentre a partire dal 2018 la domanda dovrà essere presentata entro il 31 marzo di ogni anno. l’inps avverte che sono state istituite due nuove

tipologie di domande finalizzate rispettivamente al riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio ed a richiedere il trattamento, cioè la domanda di pensione di inabilità ai sensi dell’articolo 1, comma 250, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. invitiamo tutti coloro che fossero interessati a tale istanza a presentarsi tempestivamente presso gli uffici del patronato epaca della coldiretti che provvederanno ad inoltrare la domanda telematica.

si Può andare in Pensione con 41 anni di contributi. iL beneficio è riservato a chi ha iniziato a Lavorare Prima di aver comPiuto 19 anni

Pensione quota 41: lavoratori precoci Quota 41 è un beneficio rivolto a chi è entrato nel mondo del lavoro da giovanissimo. può infatti ottenere questo tipo di pensione anticipata chi ha iniziato a lavorare prima del compimento dei 19 anni,“con almeno un annodi contribuzione per periodi di lavoro effettivo svolti prima del compimento del 19° anno di età”. attenzione! “41” si riferisce al numero di anni di contributi che il lavoratore deve aver versato per poter richiedere il beneficio, requisito diminuito, in alcuni casi specifici casi, di un anno e di dieci mesi per gli uomini e di dieci mei per le donne.

le categorie cui viene tesa una mano sono le stesse cui si rivolge l’ape sociale: i disoccupati per licenziamento, per dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che non stiano percependo indennità da almeno tre mesi; lavoratori ai quali è riconosciuta una invalidità civile, superiore o uguale al 74% o che assistono al momento della richiesta e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado affetti di disabilità; e infine i lavoratori dipendenti addetti (da almeno sei anni e in via continuativa ) a “lavori faticosi e pesanti”. attenzione! il termine per la presentazione

delle domande per ottenere Quota 41 è scaduto il 15 luglio ma, come per l’ape sociale, le domande presentate successivamente “potranno essere prese in considerazione dall’istituto nell’anno di riferimento” purchè pervenute entro e non oltre il 30 novembre e solo se ci saranno risorse residue rispetto alla prima tornata di richieste. chi matura i requisiti successivamente all’anno 2017, deve presentare domanda di certificazione entro il 1° marzo di ciascun anno. Gli uffici del patronato Epaca di Coldiretti sono a disposizione per la consulenza in merito alla presentazione di tali istanze.

CONTRIBUTI DIPENDENTI AGRICOLI, NUOVA OPERATIVITA’ INPS l’inps informa che a partire dal 1° trimestre 2017, in scadenza il prossimo 16 settembre, non trasmetterà più ai datori di lavoro la lettera contenente i dati utili per il pagamento dei contributi dei dipendenti agricoli. tali comunicazioni sono disponibili nel cassetto previdenziale aziende agricole cui ogni datore di lavoro può accedere previa richiesta del pin di accesso direttamente on-line tramite il portale inps. ricordiamo che coldiretti può acquisire

24

tale comunicazione dal cassetto previdenziale per le aziende di cui abbia delega e gli uffici di zona sono a disposizione per reperire questa comunicazione previa richiesta (tenendo presente che i tempi di riscontro potrebbero non essere immediati dal momento che, ad oggi, il portale inps non consente di operare cumulativamente su una pluralità di aziende). anche senza la lettera inps, nei termini del 16 settembre, alle aziende con delega paghe a favore

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

di coldiretti per addebito F24 verrà effettuato l’addebito dei contributi; mentre alle aziende che provvedono con pagamento diretto verrà trasmesso nei giorni antecedenti il mod. F24. le scadenze dei contributi las per l’anno 2017 sono le seguenti: 1°trim. 2017 - scadenza 18/09/2017; 2°trim. 2017 - scadenza 18/12/2017; 3°trim. 2017 - scadenza 16/03/2018; 4°trim. 2017 - scadenza 18/06/2018.


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 25

epaca |ATTUALITÀ

AGGRAVAMENTO CONSEGUENTE AD INFORTUNIO SUL LAVORO O LA MALATTIA PROFESSIONALE al fine di garantire la corrispondenza tra il danno subito per infortunio e l’indennizzo erogato dall’inail, considerato che, decorsi determinati periodi di tempo, le variazioni dello stato di inabilità permanente possono essere connesse all’evento, l’art.13 del d.lgs 38/2000 prevede che il lavoratore che abbia subito infortunio sul lavoro, per il quale l’inail abbia riconosciuto: un danno non indennizzato da 0% a 5% una menomazione pari o superiore al 6% ed inferiore al 16% già indennizzata in capitale in caso di peggioramento delle condizioni di salute, e quindi di aggravamento del danno subito, ha diritto a richiedere entro 10 anni dalla dell’evento: 1) il riconoscimento del danno permanente oppure l’adeguamento dell’indennizzo in capitale già concesso; 2) la costituzione della rendita, qualora la menomazione sia aggravata e raggiunto il grado minimo del 16%.

il procedimento può essere promosso unicamente dall’interessato (non avviene quindi su iniziativa dell’Inail), tuttavia la valutazione circa l’opportunità e la sussistenza dei requisiti per chiedere un eventuale aggravamento è sempre di natura medica, e presuppone quindi una valutazione da parte del medico legale. i termini entro i quali può essere presentata la richiesta di aggravamento sono: • entro i primi quattro anni, la prima revisione per aggravamento può essere richiesta non prima di un anno dalla data di infortunio, e non prima di 6 mesi dalla cessazione della temporanea; le successive revisioni possono essere richieste a distanza di almeno un anno dalla precedente; • al settimo anno; • al decimo anno (l’ultima). va altresì sempre tenuto conto che, in sede di richiesta di aggravamento, nel rispetto dei termini sopra indicati, è possibile richiedere una sola volta l’adeguamento del danno per il quale

vi sia già stato indennizzato in capitale (dal 6% al 15%); le successive volte, quindi, si potrà richiedere un nuovo aggravamento del danno, solo ai fini della costituzione della rendita (la quale, come detto, presuppone una menomazione di grado almeno pari al 16%). consigliamo pertanto ai lavoratori che abbiano subito un infortunio sul lavoro o abbiano ottenuto il riconoscimento della malattia professionale e che si riconoscano in alcune di queste situazioni, cioè ritengano di avere un peggioramento delle proprie condizioni fisiche derivanti dallo stesso infortunio o dalla malattia professionale, di rivolgersi al patronato epaca. il medico convenzionato con il patronato epaca valuterà l’opportunità di presentare le istanze di aggravamento ed ottenere l’eventuale riconoscimento dell’indennizzo. Le norme riguardano i coltivatori diretti, i mezzadri, i coloni e gli imprenditori agricoli professionali.

TUTTO SUI VERSAMENTI VOLONTARI PER IL 2017 gli uffici epaca di coldiretti sono a disposizione per le informazioni in merito il lavoratore, se dipendente o autonomo (coltivatore diretto, artigiano, commerciante, ecc.) cessata l’attività lavorativa può proseguire con la contribuzione mediante il versamento dei “contributi volontari”. la richiesta per ottenere l’autorizzazione al versamento della contribuzione volontaria deve essere inoltrata telematica all’inps. ricordiamo che presentare l’istanza non obbliga l’interessato a versare la contribuzione. l’autorizzazione ai versamenti volontari continua ad essere una “importante cautela” per il comparto agricolo. per quanto riguarda i coltivatori diretti, i mezzadri, i coloni e gli imprenditori agricoli professionali, i classi di reddito

contributi volontari sono calcolati su quattro classi di reddito medio stabilite ogni anno con apposito decreto ministeriale. di seguoito, gli importi dei contributi volontari dovuti per il 2017 dai coloni diretti, mezzadri, coloni e iap: i contributi volontari sono calcolati su quattro classi di reddito medio stabilite ogni anno con apposito decreto ministeriale: a) ai sensi dell’art.10, comma 2 delle l.233/90, l’importo dei contributi settimanali non può essere inferiore a: € 55,95 settimanali se autorizzati entro il 31-12-1995 € 66,25 settimanali se autorizzati dopo il 31-12-1995 contriButo settimale dovuto

1° fino a € 224,64

€ 55,01 (a)

2° oltre € 224,64 fino a € 299,52

€ 63,84 (a)

3° oltre € 299,52 fino a € 374,40

€ 81,51

4° oltre € 374,40

€ 99,18

COLDIRETTI PIEMONTE – INPS: AGEVOLARE E SNELLIRE L’OPERATIVITA’ DEGLI IMPRENDITORI nei giorni scorsi coldiretti piemonte ha incontrato i vertici dell’inps regionale per dialogare su alcune questioni legate al settore dell’agricoltura. dai voucher alla decontribuzione degli imprenditori agricoli con età inferiore ai 40 anni fino al sistema delle verifiche ispettive: tanti gli argomenti affrontati con l’obiettivo di agevolare e snellire l’operatività delle imprese. “un tavolo di confronto che abbiamo richiesto e che ha spaziato su varie tematiche. la questione dei voucher, in particolare, ha toccato direttamente numerose nostre imprese che, dopo quasi 10 anni, hanno dovuto farne a meno, soprattutto per la vendemmia e le varie

campagne di raccolta - spiegano delia revelli presidente di coldiretti piemonte e bruno rivarossa delegato confederale -.abbiamo, infatti, segnalato le difficoltà derivate dai ritardi nello sviluppo della procedura informatica dell’inps che sta effettivamente impedendo alle imprese di accedere agli strumenti che avrebbero dovuto sostituire i voucher, istituiti proprio per agevolare la raccolta delle uve nel 2008. il rischio è ora di perdere opportunità occupazionali e di favorire il sommerso”. l’agricoltura, a livello nazionale, è il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate, con un incremento record del 3,7% che è il triplo di

quello fatto registrare nei servizi (+1,2%) e il 54% in più di quello dell’industria (+2,4%). “vista la dinamicità del settore, abbiamo sottolineato durante l’incontro la necessità di prevedere misure per sostenere ed implementare il sistema imprenditoriale piemontese, con particolare riguardo anche ai giovani che sempre più frequentemente decidono di intraprendere l’attività agricola o di portare avanti quella di famiglia - concludono revelli e rivarossa - abbiamo fatto presente, infine, la nostra massima disponibilità a collaborare attraverso i nostri uffici competenti, dislocati in modo capillare in tutta la regione”.

n°08 • SETTEMBRE 2017| AGRICOLTURA A.

25


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 26

ATTUALITÀ|delegazione nocciole - cosman

occasione importante per formalizzare l’accordo di ricerca

Delegazione cilena in visita alla “Corilù” na delegazione dell’inia (Instituto Nacional de Investigaciones Agronomicas) di temuco chile, di ritorno dal congresso internazionale sul nocciolo tenutosi in turchia, è rimasta a lu monferrato per tre giorni ed ha potuto visitare e studiare le strutture della corilu iniziando dagli impianti di nocciolo. il ricercatore-capo dr. miguel ellena, la moglie dott.ssa patricia, ricercatrice specializzata in tecniche vivaistiche e il dr. abel gonzales, tecnico post-raccolta,sono stati ricevuti dal presidente della cooperativa sig. dino trisoglio, dall’agronomo dr. alberto pansecchi (responsabile corilicolo della Coldiretti) e dal prof. alessandro roversi. gli ospiti hanno mostrato interesse per la forma di allevamento delle piante di nocciolo, una palmetta irregolare che risulta essere l’unico esempio in italia e forse nel mondo.tale forma assicura produzioni uguali e spesso superiori a quelle delle piante allevate a cespuglio e risulta particolarmente indicata per l’applicazione della potatura meccanizzata. di estremo interesse per gli ospiti è risultata la piantagione (la prima in italia!) di tg innestata su una specie di nocciolo (corylus colurna ) che non emette polloni. l’impiego di piante innestate evita i costosi interventi di spollonatura ed induce vigore vegetativo in una cultivar relativa-

U

mente debole come quella piemontese, inoltre l’innesto ha evitato qualsiasi conseguenza della grave assenza di piogge di quest’estate; le piante del campo sperimentale di oltre 1 ettaro sono infatti apparse particolarmente vigorose con un fogliame di un color verde intenso. l’incontro con la delegazione cilena è stata anche e soprattutto l’occasione per formalizzare un importante accordo bilaterale di ricerca e sperimentazioni congiunta sul nocciolo. si tratta di allestire campi sperimentali paralleli di nocciolo in chile e in italia, proprio a lu monferrato, con materiale genetico particolare (varietà, selezioni e cloni) prelevato in entrambi i paesi. lo scopo sarà quello di valutare il comportamento

vegetativo e produttivo del materiale italiano in chile e di quello cileno qui da noi. si potrà avere a disposizione una ricca biodiversità in vista di programmi di miglioramento genetico. lo scopo di tali programmi sarà quello di ottenere varietà più produttive, miglior qualità merceologica delle produzioni, assenza di polloni, resistenza ai parassiti e precocità di entrata in produzione. i partner saranno l’inia e l’università di temuco per il chile, la cooperativa corilù per l’italia assistita dal dr. pansecchi ed il prof. roversi. Instituto Nacional de Investigaciones Agronomicas

CONSORZIO SMALTIMENTO RIFIUTI DI ORIGINE ANIMALE (CONDIFESA CO.SM.AN.) convocazione assemBlee ai sensi degli artt. 7÷10 dello statuto sono convocate le seguenti assemblee: a) le assemblee parziali dei consorziati con i seguenti punti all’ordine del giorno: 1) discussione materie oggetto dell'assemblea generale straordinaria; 2) nomina dei delegati partecipanti all'assemblea generale straordinaria. ai sensi dell’art.10 dello statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. la delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato. le assemblee parziali avranno luogo: 1. lunedì 16 ottobre 2017, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 15.00, san michele frazione di alessandria (al) (uscita autostrada alessandria ovest), presso la sala della parrocchia per i consorziati delle province di al, at, Bi, no, vB, vc; 2. martedì 17 ottobre 2017, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 15.00, a carmagnola (to), presso la sala comunale “monviso”, cascina vigna,via san Francesco di sales n.188, per i consorziati della provincia di torino; 3. mercoledì 18 ottobre 2017, (alle ore 14.00 in prima convocazione) ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 15.00, a Fossano (cn), presso il salone “brut e bon”, area Foro boario, per i consorziati della provincia di cuneo. b) l’assemblea generale straordinaria dei delegati eletti nelle assemblee parziali con il seguente punto all’ordine del giorno: 1. approvazione modifiche degli art. 1, 4, 5 del vigente statuto consortile nonché previsione del Fondo per le iniziative mutualistiche e relativa disciplina; 2. delibere inerenti e conseguenti. l’assemblea generale straordinaria è convocata in prima convocazione per il giorno giovedì 19 ottobre 2017 alle ore 9.00 presso la sede del consorzio ed occorrendo in seconda convocazione venerdi’ 20 ottobre 2017, alle ore 10.00, presso la sede del consorzio in corso stati uniti, 21 - palazzo della regione - torino. per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del consorzio, tel. 011/432.60.84, fax 011/432.60.85, e-mail info@cosmanpiemonte.it, pec cosman@pec.cosmanpiemonte.it

26

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 27


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 28

ATTUALITÀ|Qualità e sicurezza

Pubblicato da Coldiretti un manuale di buone pratiche

Perché qualità e sicurezza alimentare sono così importanti nell’Unione Europea? Con Inipa-Coldiretti Education è possibile scoprire in che modo le regole comunitarie proteggono e promuovono i modelli agricoli di eccellenza: da oggi si può fare anche dallo smartphone a politica dell’ue in materia di mercato agroalimentare ha integrato il concetto di multifunzionalità con quelli di qualità e sicurezza alimentare e si è concentrata su prodotti locali e tipici sin dal 1991. l'obiettivo della politica di sicurezza alimentare dell’unione europea è stato quello di tutelare la salute e gli interessi dei consumatori, garantendo il buon funzionamento del mercato unico. la commissione europea ritiene che gli imprenditori agricoli devono essere sempre più preparati ad affrontare alcune sfide strategiche: la domanda dei consumatori e la competizione globale. coldiretti ha pubblicato un manuale di buone pratiche, validato dal ministero della salute italiano, con i seguenti obiettivi: • supportare gli agricoltori nel conoscere ed implementare le procedure di sicurezza alimentare previste dalla normativa sull’igiene; • perseguire una uniformità a livello nazionale degli auto-controlli e delle procedure di controllo; • soddisfare l’aspetto della trasparenza, particolarmente rilevante per i consumatori.

L

a fronte dell’affermarsi dei farmers market e della vendita di prodotti in azienda la coldiretti ha inoltre predisposto un manuale sulla corretta prassi igienica nei punti di vendita diretta disponibile su richiesta. Quali sono gli standard europei di sicurezza alimentare? per definizione, un “alimento sicuro” si ha quando esso non costituisce un pericolo per la salute del consumatore. a tal proposito, nel 2002 fu creata l’efsa (european Food safety authority), l’organizzazione chiave per la valutazione del rischio sulla sicurezza di alimenti per umani ed animali. per raggiungere questo obiettivo, l'unione europea assicura che gli standard di controllo siano rigorosamente rispettati per quanto riguarda l’igiene degli alimenti, la salute e il benessere degli animali, la salute delle piante, la prevenzione del rischio di contaminazione da sostanze esterne. ha inoltre stabilito importanti norme in materia di etichettatura in linea con l'approccio “dalla fattoria alla tavola”, garantendo così un elevato livello di sicurezza in tutte le fasi, dalla produzione e distribuzione. infatti, a partire dal 13 dicembre 2014, le imprese sono tenute a rispettare il reg. ue n. 1169 del 2011 sull’informazione alimentare.

28

le politiche europee per la qualità alimentare la qualità è un’opportunità unica per i produttori agroalimentari. per questo, la politica dell'ue in materia di qualità si è concentrata nel corso degli anni sulla certificazione di prodotti tipici con diversi regolamenti, di cui da ultimo il reg. ue n. 1151 del 2012. la normativa della ue fornisce protezione a livello europeo per le denominazioni dei prodotti agricoli e alimentari che hanno uno stretto legame con la loro regione geografica di produzione.tali prodotti devono essere realizzati in un determinato territorio e secondo una determinata specifica di produzione (disciplinare). se nel giugno 2008, erano state registrate come dop o igp 779 denominazioni (446 dop e 333 igp), oggi possiamo contare a livello comunitario ben 626 dop, 720 igp, 56 stg, per un totale 1.402 denominazioni registrate (dati luglio 2017). ma gli imprenditori agricoli sanno bene che per svincolarsi da una competizione fondata solo sul prezzo, devono basarsi sulla reputazione di alta qualità e saperla comunicare. la rilevanza dei prodotti dop e igp in italia in italia abbiamo oggi ben 291 prodotti dop, igp e stg e ben 523 vini docg, doc e igt. il sistema delle indicazioni geografiche dell'ue favorisce il sistema produttivo e l’economia del territorio; tutela l'ambiente, perché il legame indissolubile con il territorio di origine esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità; sostiene la coesione sociale dell'intera comunità, dando maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti. infatti, i prodotti a denominazione d’origine o a indicazione geografica sono trasformati e preparati in una determinata area

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017

geografica, con un know-how riconosciuto, le cui qualità e proprietà sono esclusivamente o significativamente determinati dal loro ambiente naturale e antropico. tutte le domande per conseguire la dop o l’igp devono includere un disciplinare contenente almeno una descrizione del prodotto, un metodo di produzione e la zona geografica in cui viene prodotto. inoltre, i richiedenti devono fornire la prova che qualche la qualità, la reputazione o l’origine del prodotto sono legate alla zona di produzione. sono prodotti quindi strettamente legati alla zona geografica e alle propria tradizione. una volta che una denominazione è registrata, ogni produttore che opera nel rispetto del disciplinare di produzione ed è controllato da un organismo di controllo o da autorità nazionali può utilizzare la denominazione. ricordiamoci però che la registrazione di una denominazione non garantisce di per sé un aumento delle quote di mercato, nazionale o estero. le nostre “quote di mercato” possono crescere solo se presenti altri fattori, come un approccio individuale e collettivo attivo da parte dei produttori, un uso combinato di un marchio commerciale, politiche di marketing per aumentare l’interesse dei consumatori e per creare mercati di nicchia. approfitta del progetto e-learning FARM INC per migliorare le strategia di marketing della tua azienda. grazie a inipa-coldiretti education puoi farlo direttamente dal tuo smartphone... per informazioni sui corsi e sui costi di partecipazione rivolgersi presso gli uffici di zona oppure direttamente presso la segreteria di inipa piemonte allo 0131-235891 (int.668)


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 29

mercato acQui terme - Fiera gabiano |ATTUALITÀ

inaugurato in piazza addolorata ad acQui terme

Nuovo mercato di Campagna Amica: acquisti dal produttore al consumatore, la qualità è a “km.0” Promosso da Coldiretti e dall’Amministrazione di Acqui Terme importante vetrina per le tipicità locali iamo soddisfatti, il nuovo agrimercato di acqui terme rappresenta un importante obiettivo raggiunto, un nuovo mercato degli agricoltori di campagna amica per offrire ai consumatori una importante scelta di prodotti, di qualità a tutela del vero Made in Italy. una crescita dal sapore a km.0, dove i produttori hanno portato il messaggio di una campagna viva, pulita, vicina alla gente, piena di cose buone... insomma di una campagna amica a tutti gli effetti”. con queste parole i vertici coldiretti alessandria, e in particolare gianluigi gaglione presidente dell’associazione provinciale agrimercato di campagna amica, hanno commentato l’inaugurazione del nuovo mercato che si terrà ogni giovedì mattina in piazza addolorata ad acqui terme. un plauso all’amministrazione comunale acquese, al sindaco lorenzo lucchini e all’assessore maurizio giannetto, al comandante della polizia municipale paola cimmino e alle numerose autorità civili e militari che hanno voluto condividere questo momento di crescita del territorio. molti coloro che sono stati conquistati dai prodotti di qualità e di stagione, no ogm e venduti direttamente dai produttori: un mercato che vuole essere uno strumento innovativo e che rientra nel più ampio panorama delle iniziative avviate da

“S

in foto l’agrimercato di campagna amica in piazza addolorata ad acqui terme. molti i consumatori che hanno apprezzato il nuovo appuntamento settimanale, tutti i giovedì, con la qualità made in italy.

coldiretti alessandria con lo scopo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza. “piacciono i mercati degli agricoltori, straordinari ed efficaci strumenti che racchiudono la filosofia della nostra organizzazione e di quanto coldiretti sta facendo per promuovere il vero Made in Italy”, ha affermato il

direttore coldiretti alessandria leandro grazioli. “il giudizio non può che essere positivo ha affermato l’assessore maurizio giannetto in rappresentanza del primo cittadino - ho conosciuto e degustato le specialità dei produttori di campagna amica e devo dire che ne sono rimasto piacevolmente conquistato. sono convinto che questo connubio, coldiretti e acqui terme, sarà in grado regalare soddisfazioni ad entrambi, una sfida che il nostro territorio ha colto come una grande opportunità”.

INCONTRO DEDICATO ALLE QUALITÀ ORGANOLETTICHE DELLA TONDA GENTILE DEL PIEMONTE

“Tutto il buono della nocciola” ha conquistato i consumatori ttimo bilancio per il quindicesimo compleanno della Fiera mercato della nocciola piemonte che ogni anno si svolge con rinnovato interesse da parte di esperti del settore e di pubblico alla piagera di gabiano, in val cerrina, in collaborazione con coldiretti alessandria. molte le novità che hanno contraddistinto questa edizione 2017, prima fra tutte quella di essere articolata in due giornate: un fine settimana all’insegna della valorizzazione delle qualità organolettiche, per gusto, sapore, aroma e persistenza della nocciola tonda gentile del piemonte. per tutta la durata della fiera sono state esposte macchine agricole specifiche per la coltivazione, la raccolta e la lavorazione delle nocciole. il programma ha visto l’apertura della fiera con il deposito dei campioni di nocciole da parte dei produttori monferrini, il prelievo delle nocciole per il premio qualità, il saluto delle autorità con intervento del parlamentare europeo onorevole alberto cirio, e la relazione tecnica del responsabile corilicolo di coldiretti alessandria alberto pansecchi. al pomeriggio si è svolta la premiazione del concorso qualità “Tutto il gusto della nocciola” e le prove in campo delle macchine operatrici per la coltivazione della nocciola. domenica, protagonista campagna amica con “Tutto il buono della nocciola” accompagnata dalle

O

in foto in prima fila il presidente roberto paravidino che, durante il suo intervento a gabiano, ha sottolineato l’importanza dell’accordo di filiera con l’industria dolciaria novi.

musiche popolari piemontesi con degustazione di dolci a base di nocciole abbinati ai vini tipici del territorio gabianese. “la fiera di gabiano rappresenta un momento molto importante per la corilicoltura, un settore che continua a mandare segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la determinazione a realizzare nuovi progetti. - ha affermato il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - il convegno è stato l’occasione per puntare l’attenzione sulla difesa del Made in Italy e sull’importanza di consolidare sempre di più i contratti di filiera per tutelare il nostro patrimonio agroalimentare da passaggi di proprietà

che spesso significano solo delocalizzazione della produzione, chiusura di stabilimenti e perdita di occupazione”. concorso premio qualità il gusto della nocciola “premio nocciole marchisio” 2017 - 1a edizione • i° classificato roberto brusa - Moncestino • 2° classificato daniela iberti - Lu Monferrato • 3° classificato giuseppe manfredi - Lu Monferrato

n°08 • SETTEMBRE 2017 | AGRICOLTURA A.

29


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 30

ATTUALITÀ|don ivo a colloQuio con il consigliere ecclesiastico

400 anni delle volontarie vincenziane an vincenzo de’ paoli nel dicembre del 1617, a chatillon, quando gli altri si domandavano, di fronte ai tanti poveri il perchè di questa situazione, fondò la confraternita delle dame di carità per dare una sua risposta concreta. il 29 novembre del 1633 vincenzo con luisa de marillac riunì le prime “Figlie della carità” per vivere l’ideale della carità in una comunità fraterna. nessuna forma di carità cristiana per loro fu estranea: ospedali, orfanatrofi, scuole, carceri e in qualsiasi luogo ci fosse un bisogno loro erano presenti. san vincenzo ebbe il carisma della carità, il più alto direbbe san paolo. non inventò la carità ma le diede grande esposizione in seno alla chiesa e al mondo. scoprì invece valorizzandolo il ruolo delle donne nell’alleviare la sofferenza e la povertà. le

S

donne della carità, presenti in alessandria dal 1926 fino al 2004 con sede storica casa sappa. oggi si chiamano volontarie vincenziane. chi dona ai poveri presta a dio. Quanti si fidano a “prestare”? non sempre possiamo prestare materialmente, ma tutti possiamo “regalare” un pò del nostro tempo e della nostra attenzione. Questo fanno le volontarie vincenziane da quattro secoli. Ad multos annos, allora! l’associazione gruppi di volontariato vincenziano di alessandria ricordano i 400 anni del carisma vincenziano nella celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. guido gallese mercoledì 27 settembre alle ore 18 in cattedrale. seguirà un momento di convivialità. la cittadinanza è invitata. mons. ivo piccinini

AMBIENTE: COLDIRETTI, SALVATE IN ITALIA 1/3 PIANTE E ANIMALI UE

40mila agricoltori impegnati nel recupero di specie in via di estinzione. Anche la FAO impegnata nella difesa

italia ha conquistato il record europeo della biodiversità con 55.600 specie animali pari al 30% di quelle europee e 7.636 specie vegetali che sono state salvate dall’estinzione. una vera arca di noe’ con le più rare e curiose razze di mucche, maiali, cavalli, asini, capre, pecore, conigli, oche e polli salvate dal rischio di estinzione da allevatori italiani, nell’ambito della più grande “stalla” mai aperta al pubblico in città in italia. “un risultato ottenuto grazie alla sapiente opera di circa 40mila agricoltori custodi che dopo secoli di abbandono negli ultimi anni si sono profondamente impegnati nel recupero di piante e animali in via di estinzione”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “il risultato è che l’italia è l’unico paese

L

al mondo con 291 specialità dop/igp oltre ¼ del totale comunitario, ma è anche leader in europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm e la carne agli ormoni a tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare”. sul territorio nazionale precisa moncalvo - ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. la difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico ma - sottolinea la coldiretti - è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy. investire sulla distintività - continua la coldiretti - è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato

globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. la tendenza all’omologazione delle coltivazioni spinta dai moderni sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti per rendere uniformi varietà e produzioni ha determinato - denuncia la coldiretti - una concentrazione delle specie coltivate che mette a rischio sia il potere contrattuale dei produttori agricoli, sia la sovranità alimentare dei vari paesi e dei loro cittadini. non a caso la Fao - conclude la coldiretti - ha lanciato l’allarme per la crescente uniformità delle colture mondiali che ha portato nell’ultimo secolo ad una perdita del 75% della biodiversità vegetale e ha stimato il rischio da qui al 2050 della perdita di un terzo delle specie oggi rimaste.

LUTTI ✟

✟13/08/1952 - 19/08/2017✟

Coldiretti Alessandria, dirigenza e struttura, esprimono sentite condoglianze a Stefania Grandinetti, Presidente Regionale e Provinciale di Terranostra, per la perdita della cara

Sentite e sincere condoglianze da Coldiretti alla famiglia Boccaccini - Chiapponi, per la scomparsa del caro

Sentite condoglianze alla famigia Verna, in particolare ai figli Simone e Luca, per la scomparsa della cara

gUIDO bOCCACCINI

PIERA TORTONESE

MAMMA

Socio di Pontecurone, marito della “nostra” cara Graziella Chiapponi

Vivrà sempre nelle nostre preghiere

Socia di San Giuliano Nuovo

✟26/07/1934 - 31/08/2017✟

✟11/07/1928 - 07/07/2017✟

✟06/07/1923 - 05/09/2017✟

Porgiamo sentite condoglianze alla famiglia Stefanucci, in particolare al figlio Renato, per la scomparsa del caro

Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio alle famiglie Nano - Borgo, in particolare al figlio Bartolomeo, per la scomparsa della cara

In questo momento di dolore porgiamo a Gabriella Sacco le nostre più sentite condoglianze per la perdita della cara mamma

CATERINA bORgO

LIDIA DEMIChELIS

Socia di Quattordio

Socio di Boscomarengo

ONDINO STEfANUCCI Socio di Pietra Marazzi

Coldiretti Alessandria si unisce al dolore per la perdita di ALDO gOggI (detto fULMINE), ultimo partigiano di Castelnuovo Scrivia che fondò la prima cooperativa agricola in paese. Se ne è andato a 91 anni, una vita passata nella cascina Guanina di strada vecchia Ova, con una gioventù segnata dal trauma della guerra. Goggi ha passato tutta la sua vita nel mondo rurale. Coldiretti Alessandria lo ricorda con il suo nome di battaglia, “Fulmine”, esempio di attaccamento alla realtà imprenditoriale agricola.

30

AGRICOLTURA A. |n°08 • SETTEMBRE 2017


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 31

mercatino |ATTUALITÀ

•pierin l’imBianchin esegue lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature, intonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature varie e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772

inserzioni

Vendo

•2 carrucole a corda tel.0143-417580 •trivomero variabile er.mo in ottime condizioni. tel. 339-1468060 •attrezzature vendesi per cessata attività: filtro vino a cartoni, pompa vino manzini inox, bigoncia autoscaricanti nr 2, pigiadiraspatrice inox con pompa incorporata, castello per trattore.tel.0142-928117 (telefonare ore pasti) •erBa medica da seme pisello e favino tutto certificato bio. cell.331-7286486 •seminatrice da grano incorporata con roter, mt 2,50. cell.327-1193321 •gomme per trattori usate in buono stato di svariate misure e trattori in ottimo stato da 70 a 150 hp. cell.333-2895435 •trattore om 750 special dt. cell.335-7535843 •trattrice agricola fabbrica e tipo mc international 423 cv 48 (anno di immatricolazione 1971). tel.0143-58116 o cell.339-3780549 •agricoltore vende uve dolcetto d’alba per fare ottimo vino. zona vocata. anche piccole partite. cell.335-5653602 •ripuntatore cinque ancore con disco abbinato marca gherardi in sagoma per la circolazione. cell.335-8065449

•legatrice Kms rinKlin rinklin palizzel con staffa aggancio, joystic, cinghie (nuovo modello) usate una stagione, pistone idraulico per spostamenti in pendenza, pinzatrice e carrellino di servizio. trattativa privata. cell.320-4111978 - tel.0142-933192 •trattore rimorchio ed aratro 5560 4 ruote motrici cabinato (aria calda e fredda). 1570 ore di lavoro dimostrabili. zona gabiano. tel.0142-945437 oppure 340-3990447 - 347-5400781 •cancelli in ferro buone condizioni da verniciare. tel.349-4378449 •trattore fiat 680dtm con cabina riscaldata in buono stato. tel.0131-275782 (ore pasti) •terreni Boschivi (o anche solo per piante miste da abbattere). 2.500 mq. comodo allacciamento luce acqua, vicino strada vari usi in zona valcerrina. bella vista sulle colline del monferrato. cell.349-4378449 •azienda agricola con agriturismo sita in zona di arquata (collinare panoramica). da ettari 7,5 circa, 400 mq abitabili con mansarda. attività dell’azienda: allevamento ovini, animali da cortile e ortofrutteto. trattative riservate. cell.388-0413947 •alfaromeo147 1.6 t.spark; benzina, (immatricolata nel 2004), 19.000 km, unicoproprietario, €5.000 trattabili. cell.339-4543351 •attrezzature falciatrice. aprisolco dondi e maletti. aprifosso frontale con fresa da 500. pompa caprari. trincia tarup e nobili. erpice dischi. Fresa interceppi. ruspa posteriore ml 2. carrello trasporto trattore risaia graziano omologato. motore perkins 120cv e mercedes cv 170 completi. trattore ebro 6100cv. trattore international 844s 75cv. mietitrebbia clas 86 grano, mais e soia cabinata ore 3800. botte per liquidi litri 2000. 2 trattori d’epoca. pressa ballotti piccoli international d 435. rullo piano. cell.340-6686066

inserzioni

Affitto

•76mQ ristrutturati con certificazioni a norma composti da: ingresso, cucina abitabile, sala, 2 camere da letto, bagno, ripostiglio, balcone, cantina. riscaldamento semiautonomo, terzo piano senza ascensore. (spese cond. esercizio 2014-15 documentate). richiesta €380 con cedolare secca.tel.0131-249595 (ore pasti) •terreno (vocato a pascolo) zona valcurone. cell.370-3269860 o 0131-953218 •alta collina ovadese trilocale arredato, riscaldamento autonomo, posto auto, ampio spazio verde a €180 al mese. cell.331-4452007

inserzioni

Cerco

•attrezzature agricole (anche trattori). cell.329-0303041 •vigneti in piemonte anche in cattive condizioni. cell.328-4784062 •rimorchio agricolo omologato per trasporto di cingolato. cell.349-1402352 •alloggio o casa indipendente riscaldamento autonomo con garage. zona casale monferrato. cell.348-88630873 - tel.0131-700228 piccola azienda agricola a 10 Km da casale monferrato, cerca coppia automunita per lavoro part-time in (vigneto, noccioleto e giardino). aiuto domestico. offresi alloggio di 4 locali indipendente in loco e adeguato compenso. cell.335-6855332 •seminatrice grano mt.3 no distributori alveoli. cell.333-4186445 •lavoro in agricoltura disposto a trasferirsi (zona Alessandria). cell.328-0310389 •2 mungitori con esperienza.azienda attiva (con mucche da latte) zona di alessandria. cell.328-0310389

n°08 • SETTEMBRE 2017 | AGRICOLTURA A.

31


10 SETTEMBRE 2017_Agricoltura Alessandrina 02/10/17 09:32 Pagina 32


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.