Edizione 27 luglio 2017 - Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 07 - 27/07/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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ORGANIZZAZIONE|SiCCità - gRanDine maltempo con grandine e vento a macchia di leopardo in tutta la provincia

Danni ingenti: temporali e grandine mettono a rischio le imprese e le produzioni I tecnici Coldiretti stanno monitorando il territorio per una prima mappatura: a farne le spese soprattutto i vigneti dove in alcune aree il 70% della produzione è compromessa rachetto, moscato ma anche Barbera e Dolcetto: addio alla vendemmia in molte zone dell’acquese, alice Bel Colle, Ricaldone, moirano in particolare. La grandine, con chicchi grandi come noci, si è abbattuta forte e violenta andando a compromettere il 60-70% di ciò che era rimasto dopo l’ondata di gelo dei mesi scorsi. L’acquese ma anche l’alessandrino e il novese le zone più colpite: orticole, pomodoro da industria, cece e mais, seminativi e noccioleti sono stati gravemente danneggiati dal violento nubifragio e dalla grandine arrivata su una agricoltura stremata dalla siccità in una pazza estate segnata dal rincorrersi di eventi estremi che hanno fatto salire a ben oltre 2 miliardi il conto dei danni nelle campagne italiane. i tecnici di coldiretti sono al lavoro per effettuare un monitoraggio nelle zone più colpite dall’ondata di maltempo che ha interessato a macchia di leopardo tutta la provincia alessandrina dove la devastante grandinata di lunedì 24 luglio ha causato danni ingenti non solo alle colture ma anche a strutture e auto. “La grandine afferma il presidente provinciale Coldiretti alessandria roberto paravidino - è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno. Le precipitazioni peraltro non hanno scalfito lo stato di grave siccità dei campi perché l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti”. inutile dire che questa nuova batosta va ad aggiungere nuovi problemi ai molti che deve già affrontare il settore primario in questo periodo. Ora, agli imprenditori agricoli, non rimane che sperare nella sollecitudine degli enti preposti a garantire un indennizzo che possa porre rimedio ai danni causati dal maltempo. “Siamo di fronte quest’ anno al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente ma anche incendi, con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia e il lavoro. - aggiunge il direttore Coldiretti alessandria leandro grazioli - Lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali impongono una nuova sfida non solo per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio ma anche per i consumatori, nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa”.

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in foto telecamere “puntate” sui danni procurati dalla siccità in provincia di alessandria. Sotto la grandine caduta in diverse zone non ha risparmiato i vigneti e i pomodori da industria.

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COLOPhOn - SOmmaRiO

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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n°07 - Luglio/ Agosto 2017

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Grano Pasta e Riso

PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria

Origine in etichetta

d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o Leandro Grazioli direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero

05 #STOPCETA SaLviamO iL nOStRO gRanO

Chiuso in redazione il 27 luglio 2017

DiCiamO “nO” aLL’aCCORDO

H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o francesco bianchi, daniela Colombini, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza.

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PAC

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Greening

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Voucher

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Datori di lavoro e salariati

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Piano di Sviluppo Rurale

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INIPA

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CreditAgri Italia

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Oscar Green 2017

fotoGrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrAzione tribunALe

Consultazione pubblica, 9 cittadini su 10 sono a favore Pubblicato il regolamento sul divieto di trattamenti sulle efa Le nuove regole mettono a rischio i raccolti?

di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGenziA

P u b b L i C i tA r i A

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

04 L’EDITORIALE finaLmente SmaSCheRatO “l’inganno di paSta e riSo”

s tA m PA serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

laUrea

Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

cHiUsUra estiVa coldiretti alessandria comUnica cHe gli UFFici rimarranno cHiUsi per la paUsa estiVa

da lUnedì 14 agosto a Venerdì 18 agosto

Complimenti vivissimi da parte della Coldiretti alla neo dottoressa Giulia Barisone che lo scorso 22 giugno ha discusso la tesi “Fare didattica in fattoria” ottenendo una votazione di 110/110. Auguri per un brillante futuro!

Fiocco rosa

Benvenuta

Speciale - La nuova disciplina del lavoro occasionale in agricoltura

Le novità e i nuovi bandi per il miglioramento e sostenibilità aziendale

Patentino trattori: ripartono i corsi di aggiornamento

attestazioni di capacità finanziaria. nuove opportunità e servizi per le imprese Premiato Riccardo Olearo della tenuta Castello di Razzano

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Frumento tenero il “Pane grosso di tortona” da progetto a realtà

Fiocco azzUrro

aUrora

E’ nata figlia di Davide Biglia, Responsabile CAA provinciale. Felicitazioni vivissime al neo papà e alla neo mamma Silvia da tutta la Federazione.

Benvenuto

riccardo

E’ nato figlio di Valeria Pollarolo collega dell’Ufficio Zona di Novi Ligure. Auguri vivissimi alla neo mamma e al no papà da Coldiretti Alessandria.

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ATTUALITÀ|DiRettORe PROvinCiaLe

Smascherare l’inganno del falso Made in Italy? Solo con l’etichettatura trasparente Un passo determinante nella direzione della trasparenza dell’informazione purtroppo però 1/3 della spesa degli italiani resta anonima n un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. finalmente sarà possibile smascherare l’inganno di un pacco di pasta su tre prodotto con grano straniero senza indicazione come pure per un pacco di riso su quattro dopo il boom delle importazioni da paesi asiatici come il vietnam che ha aumentato le proprio esportazioni di riso in italia del 346% nel 2016. L’assenza dell’indicazione chiara dell’origine non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionale e con esse il lavoro e l’economia del vero Made in Italy. Con la firma dei due decreti interministeriali per introdurre l’obbligo di indicazione dell'origine del riso e del grano per la pasta in etichetta è stato fatto un passo determinante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui però 1/3 della spesa degli italiani resta anonima. Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione europea che obbliga ad indicare l’etichetta per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per il miele ma non per il riso, per il pesce ma non per il grano nella pasta, per la frutta fresca ma non per i succhi, l’italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie” anche con un profonda revisione delle norme sul codice doganale nel settore agroalimentare, che pretendono paradossalmente di chiamare addirittura farina italiana quella ottenuta dal grano straniero macinato in italia. L’assenza dell’indicazione chiara dell’origine non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionale e con esse il lavoro e l’economia del vero Made in Italy: non bisogna dimenticare che due prosciutti su tre

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sono venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza indicazione in etichetta, come pure 1 pacco di riso su 4 ma anche i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro le cui importazioni dalla Cina sono aumentate del 43% nel 2016 ed hanno raggiunto circa 100 milioni di chili, pari a circa il 20% della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in europa ma l’etichetta non indica la provenienza degli alimenti, dai salumi al concentrato di pomodoro ai sughi pronti, dai succhi di frutta fino alla carne di coniglio. Con l’etichettatura di origine obbligatoria anche per la pasta e per il riso si realizza un passo determinante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui però 1/3 della spesa degli italiani resta anonima. L’italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 19 aprile 2017 l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati dopo che il 7 giugno 2005 era entrato già in vigore per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.

a livello comunitario il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d'obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. Si auspica ora che possa concludersi al più presto l’iter comunitario per pasta e riso per combattere la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani che stanno provocando una crisi senza precedenti nel settore cerealicolo.

leandro grazioli direttore

l’eticHetta di origine sUlla spesa degli italiani cibi con l’indicazione origine

e quelli senza

Carne di pollo e derivati Carne bovina frutta e verdura fresche Uova miele Passata di pomodoro Pesce extravergine di oliva Latte/formaggi Pasta in itinere Riso in itinere

Salumi Carne di coniglio Carne trasformata frutta e verdura trasformata Derivati del pomodoro diversi da passata Sughi pronti Pane

Fonte elaborazioni Coldiretti

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Ceta|ATTUALITÀ

coldiretti alessandria in piazza montecitorio con migliaia di agricoltori

I Consorzi di Tutela intervengano per dire No all’accordo con il Canada

#StopCETA

Salviamo il nostro GRANO Gli agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza contro il trattato di libero Ceta tra Ue e Canada che legalizza l’agropirateria e favorisce l’invasione di prodotti alimentari canadesi trattati con sostanze vietate in Italia ncora una volta il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale e della sicurezza” parole dette dal presidente nazionale Coldiretti roberto moncalvo e ribadite dal presidente Coldiretti alessandria roberto paravidino a capo, con il direttore leandro grazioli, della numerosa delegazione della provincia di alessandria che ha preso parte in Piazza montecitorio alla mobilitazione organizzata per ribadire il nO al Ceta. Una manifestazione per fermare il trattato di libero scambio con il Canada, che per la prima volta nella storia dell’Unione accorda, a livello internazionale, il via libera alle imitazioni dei nostri prodotti più tipici e spalanca le porte all’invasione di grano duro e tenero e ad ingenti quantitativi di carne a dazio zero. L’iniziativa ha visto con Coldiretti altre organizzazioni, quali cgil, arci, adusbef, movimento consumatori, legambiente, greenpeace, slow Food international, Federconsumatori, acli terra e Fair Watch, che chiedono fermamente di procedere senza

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fretta ad una discussione approfondita in Parlamento, prima di assumere una decisione di ratifica che porterebbe ad un'indiscriminata liberalizzazione e deregolamentazione degli scambi con una vera e propria svendita del Made in Italy. hanno già espresso il loro sostegno, con delibera approvata in giunta, oltre 200 comuni piemontesi e l’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero presente alla manifestazione a Roma. “e’ necessaria una valutazione ponderata e approfondita dell’argomento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra modelli produttivi diversi che grava sul trattato - ha aggiunto paravidino - nel Ceta manca il riferimento alla portata vincolante del principio di precauzione che, in europa, impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse circa i possibili impatti sulla salute o sull’ambiente”. nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione fermando una escalation che mette a rischio la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e la libertà di scelta dei consumatori. “Qui, al contrario, per la prima volta

nella storia l’Unione europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali. L’accordo - precisa il direttore Coldiretti alessandria leandro grazioli prevede, cosa inammissibile, l’applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie tra le parti, consentendo di ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto e, quindi, di evitare nuovi controlli nel paese in cui verrà venduto, dimostrandone l’equivalenza con quelli commercializzati dalla controparte”. La presunzione canadese di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori e si rischia di avere un effetto valanga sui mercati internazionali dove invece l’italia e l’Unione europea hanno il dovere di difendere i prodotti che sono l’espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove, realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione e sotto un rigido sistema di controllo.

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ATTUALITÀ| Ceta La nOStRa POSiziOne SUL Ceta. iL PaRLamentO nOn tRaDiSCa iL veRO maDe in itaLy

Che cos’è il CETA? CETA Trattato di Libero Scambio tra Canada e Unione Europea COLDIRETTI dice NO alla ratifica per permettere la ripresa di un dibattito che abbia come presupposto la VERITA' e per salvare la ricchezza del nostro Paese

Per fare un po’ di chiarezza... il Ceta è un accordo economico e commerciale fra Ue e Canada. Dopo sette anni di negoziati in gran segreto, in solo un paio di mesi il Parlamento europeo il 15 febbraio scorso lo ha approvato. Ora si è avviata la fase di ratifica da parte di tutti i Parlamenti nazionali. L’italia, con una corsa frenetica, è il primo Paese che sta provvedendo alla ratifica mentre in francia, Spagna, austria, Belgio, Paesi Bassi, germania e nello stesso canada sono stati presentati ricorsi per la verifica di conformità costituzionale. tale considerazione risulta aggravata dal previsto meccanismo di applicazione provvisoria che consente all’accordo di produrre i propri effetti a prescindere dalla ratifica degli stati.

Cosa succederebbe alle nostre aziende? Con l’eliminazione dei dazi si creerebbe un uniforme piano di scambio ed una comune piattaforma di competizione transatlantica, tra cui le imprese agricole europee e nordamericane, quest’ultime si vedrebbero avvantaggiate dalle enormi dimensione industriale e dalla mancanza di corrispondenza o di proporzione tra le due parti. non da ultimo per le nostre aziende il ceta diventa un vero e proprio cavallo di troia in quanto tra Canada, Stati Uniti e messico vige un accordo di scambio commerciale (nafta) che consentirebbe l’accesso, tramite il Canada anche delle produzioni degli Stati prima citati. Con il Ceta, quindi, una multinazionale potrebbe aprire una filiale in Canada ed entrare nel mercato europeo.

Al nostro oro giallo? Con l’azzeramento strutturale dei dazi all’importazione si spalancherebbero le porte alla invasione di grano canadese e si assisterebbe ad un crollo dei prezzi favorito dall’azzeramento strutturale dei dazi. Per capirci: per il grano tenero di media e bassa qualità canadese, l’attuale contingente che è di 39.000 tonnellate a dazio ridotto passerebbe a 100.000 tonnellate a dazio zero. l’italia è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con ben 4,9 milioni di tonnellate su circa 1,3 milioni di ettari. nonostante questo sono ben 2,3 milioni le tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero in un anno (dal Canada 1,2 milioni di tonnellate) senza che questo venga reso noto ai consumatori in etichetta. in questo contesto il decreto sulla origine del grano, tanto voluto da Coldiretti, notificato dall’italia a Bruxelles è stato contestato proprio dalle rappresentanze di Stati uniti e canata nell’ambito del comitato WtO.

Al nostro patrimonio zootecnico? Si rischierebbe l’arrivo di ingenti quantitativi di carne a dazio zero ma soprattutto non sarebbe più garantito il divieto di importazione di carne agli ormoni. Quest’ultimi ammessi in Canada e vietati nella Comunità europea. Ci vedremmo invasi da carne bovina e suina (a proposito ...la carne di maiale canadese costa meno della metà di quella europea...) che si trasformerebbe in salumi e fettine di carne che nulla hanno a che vedere con il nostro Paese e con i nostri allevatori tutto tornerebbe in gioco... insieme al grano duro di bassa qualità trattato con glifosato in pre raccolta che diventerebbe pasta finta italiana, di prodotti con standard di sicurezza sanitaria lontani da quelli strettissimi di casa nostra. il tutto sarebbe agevolato perché si eliminerebbero quelle barriere non solo tariffarie che abbiamo voluto per impedire che sulle nostre tavole arrivino cose che fanno male alla salute.

E la “beffa” del vino? Per il vino discorso a parte. infatti la materia dei vini e delle bevande alcoliche risulta esclusa dal Ceta dato che si limita a richiamare i precedenti accordi. in Canada resterebbero salvaguardati, infatti, sia i requisiti di imbottigliamento che il sistema di distribuzione del vino canadese che fa capo ad una serie di monopoli gestiti dai governi provinciali. e nessun limite è previsto nell’accordo neppure sulla produzione dei wine kit, le scatole per fare il vino con polveri e sciroppi, di cui il paese nordamericano è il massimo produttore mondiale, con un danno incalcolabile di immagine per le nostre Doc più famose.

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Ceta |ATTUALITÀ

Per le nostre produzioni “tipiche”? Delle 291 denominazioni Made in Italy registrate ne risulterebbero protette appena 41, peraltro con il via libera all’uso di libere traduzioni dei nomi dei prodotti tricolori e alla possibilità di usare le espressioni “tipo; stile o imitazione”. in Piemonte su 22 denominazioni il Ceta ne salverebbe solo 4.

E la nostra salute? Si eliminerebbero gran parte delle “barriere non doganali”: le norme, i regolamenti di conformità, gli standard e simili che qualificano le caratteristiche dei prodotti. molti di essi sono stati istituiti per proteggere la salute e l’ambiente. nel trattato si parla di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie. L’accordo comporterebbe l’annullamento di tutte quelle barriere che nel tempo sono state volute per evitare che sulle tavole arrivassero prodotti meno controllati rispetto a quelli italiani. in Canada sono usate 99 sostanze attive vietate dall’Ue; gran parte di queste sono molecole risalenti agli anni 70 vietate nell’Ue da circa 20 anni.tra queste ci sono l’acefato, il Carbaryl, l’acido solforico per i quali è stata riscontrata una elevata tossicità. alcune sostanze come il glifosato ed i neocotinoidi non sono soggette in Canada ad alcuna limitazione. si rimetterebbe in discussione la decisione presa in europa sugli ogm.

Il principio di precauzione? Parliamo del principio che consente di stabilire come controllare i rischi che derivano dall’impiego di prodotti o tecnologie nuove prima che ci siano le prove scientifiche che questi prodotti siano assolutamente sicuri per la salute. manca nel Ceta il riferimento alla straordinaria portata di questo principio che in europa impone una condotta cautelativa nelle decisioni che riguardano questioni scientificamente controverse circa i possibili impatti sulla salute o sull’ambiente. il Canada, d’altra parte, seppure formalmente rispetti il principio di precauzione, non lo ritiene vincolante sul piano commerciale.

Intaccherà la sovranità dei singoli Stati? verrebbe introdotto un sistema di risoluzione delle controversie sugli investimenti che permetterebbe alle imprese di citare in giudizio gli stati e l’Unione europea dinnanzi ad una corte arbitrale.Così non ci sarebbe più garanzia per lo Stato di essere rappresnetato e di evere un giudice a conoscenza della propria normativa nazionale, si introdurrebbe un sistema che potrebbe portare governi ed imprese a sindacare direttamente, in ambito arbitrale, qualsiasi misura che leda la libera concorrenza intaccando a tutti gli effetti la sovranità dei singoli Stati. Per esempio: una grande industria alimentare canadese, che ritenesse che queste barriere non fossero del tutto state rimosse, potrebbe chiamare in causa il Paese che si è reso responsabile di ciò, chiedendo i danni.

NON SVENDIAMO IL “MADE IN ITALY”

NO ALLA RATIFICA: CHIEDIAMO IL DIBATTITO IN NOME DELLA VERITÀ

La nostra presa di posizione e le conseguenti azioni a sostegno nascono per chiedere di approfondire la questione in parlamento prima di assumere una decisione di ratifica che “porterebbe ad un’indiscriminata liberalizzazione e deregolamentazione degli scambi con una vera e propria svendita del Made in Italy”.

Ci siamo impegnati, con una coalizione di altri portatori di interesse, in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il governo ed i parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria.

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ATTUALITÀ| Ceta

Una battaglia di civiltà per il futuro dell’Italia

nelle foto un momento della manifestazione #StopCeta che ha visto la presenza di una numerosa delegazione alessandrina in Piazza montecitorio con i sindaci del territorio riuniti e il Presidente Paravidino.

a distanza con cui misuriamo la nostra azione nei confronti della demagogia della parte minoritaria della rappresentanza agricola è frutto di un attento esame di quanto comporterebbe la mancata ratifica dell’accordo Ceta. Certo è più facile distruggere che costruire sottraendosi a responsabilità di approfondimenti seri e di azioni anche difficili. Sostenere che il Ceta possa determinare condizioni di maggiore tutela per le produzioni di qualità significa introdurre una ferita non rimarginabile al nostro sistema di agricoltura distintiva e di prossimità, mentendo agli imprenditori agricoli sulle possibilità di sviluppo e di investimento sui mercati internazionali. Che dire, infatti, del contrasto del fenomeno dell’Italian sounding destinato ad essere immolato sul fronte dell’accettazione di nomi volgarizzati o di traduzione di nomi correnti all’estero a partire dal Parmesan. Certo, le nostre ragioni non restano ina-

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Il caso del glifosato Salviamo il nostro grano da un rilevante numero di sostanze attive vietate in Ue

scoltate: siamo stati subito capaci di organizzare un ampio consenso civile e politico (da CGIL a AcliTerra; da Legambiente e Greenpeace a Slow Food, da Federconsumatori ed Adusbef al Movimento Consumatori e tanti altri ancora) per discutere della necessaria reciprocità delle regole dello scambio; ma vogliamo che i nostri sforzi atterrino finalmente in basso e trovino ascolto in termini di concretezza e realtà da parte degli agricoltori anche affiliati alle altre organizzazioni, con iniziative capillari a livello delle singole zone, chiamando a sostegno i Consorzi di tutela delle Dop e delle igp a rischio degli atti di pirateria internazionale. il senso è quello di un ulteriore grande sfida, non la più facile, ma che dobbiamo affrontare con la consueta convinzione di costruire un futuro nuovo per l’intero Paese. iL PReSiDente roberto paravidino

ULTIMA ORA

Rinviata la discussione sul trattato di libero scambio tra Canada e UE É rimandata a settembre. Soddisfazione da parte di Coldiretti, la mobilitazione contro l’accordo continua glifosato e neonicotinoidi in canada non sono soggetti ad alcuna limitazione: in particolare, per accelerare la maturazione e aumentare il livello proteico, in Canada ne viene fatto uso intensivo nella fase di preraccolta del grano. Ciò è vietato in italia. tra le sostanze attive usate ci sono l’acefato, il carbaryl, il carbendanzim, il Fenbutatin oxide, il paraquat e l’acido solforico per i quali, oltre all’elevata tossicità riscontrata, sono comprovati o comunque non sono esclusi gli effetti neurotossici, cancerogeni, effetti sulla mutagenesi, sulla riproduzione e, più in generale, sugli ecosistemi.

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lla fine ad avere la meglio è stata la società civile che si è mobilitata a sostegno della campagna Stop ttiP italia: il Senato non voterà la ratifica del Ceta, tutto rimandato. Migliaia di persone contro l’accordo Ue-Canada. La campagna, insieme a Coldiretti, è sostenuta da oltre 200 associazioni e 50 comitati in tutta italia, CGIL, Greenpeace, Legambiente, Arci, Movimento Consumatori, Slow Food, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch. Sono state migliaia le persone che in questi mesi hanno contestato chi nel mondo della politica si è schierato a favore all’accordo Ue-Canada. al punto che è stato riconosciuto che non ci sono le condizioni per forzare il voto. la campagna ha scosso la politica. ai politici sono state recapitate e-mail, lettere

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aperte, comunicati stampa e telefonate: un numero infinito di messaggi che li ha costretti a riflettere. e infatti molti parlamentari hanno potuto capire più a fondo gli impatti che il Ceta potrebbe avere sull’agricoltura e l’agroalimentare Made in Italy, sui diritti del lavoro e sull’ambiente, senza contare il potenziale colpo a democrazia e concorrenza che deriverebbe dall’instaurazione di un nuovo tribunale sovranazionale cucito su misura per gli investitori esteri. Ricordiamo tra gli effetti più preoccupanti dell’adozione del trattato, il via libera all’importazione di prodotti derivati da animali trattati con ormoni della crescita, l’equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie di europa e Canada, l’importazioni di prodotti come il grano canadese trattati con il glifosato.


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PaC - agea |ATTUALITÀ

politica agricola comunitaria

Consultazione pubblica, Pac promossa da 9 cittadini su 10 a Commissione europea ha presentato i risultati della Consultazione pubblica sulla modernizzazione e la semplificazione della Pac, avviata il 2 febbraio 2017 e chiusa il 2 maggio scorso. nel periodo di consultazione sono stati inviati oltre 322.000 contributi provenienti da un gruppo variegato di portatori di interesse: agricoltori, cittadini, organizzazioni e altre parti interessate. in base all’analisi dei risultati, la Commissione afferma che i cittadini europei ritengono che la Pac debba continuare ad essere gestita a livello europeo e che i suoi obiettivi principali debbano essere l’aiuto agli agricoltori e la tutela dell’ambiente. il 90% dei partecipanti afferma che la gestione della politica agricola a livello europeo garantisce un reale valore aggiunto, poiché assicura condizioni di parità nel mercato unico e una risposta più efficace dell'agricoltura alle sfide condivise, quali la tutela dell'ambiente (85%) e la lotta al cambiamento climatico (73%). Sono state citate spesso anche la necessità di mantenere la coesione economica, sociale e territoriale nell'Ue (86%) e l'esigenza di un quadro comune di condivisione delle migliori pratiche (91%). Obiettivi chiari. i risultati della consultazione indicano inoltre chiaramente quali obiettivi dovrebbe conseguire la politica agricola comune. garantire un equo tenore di vita per gli agricoltori è un'esigenza fondamentale: la maggioranza dei partecipanti (88%) riconosce infatti che i redditi del settore agricolo sono inferiori alla media dell'Ue e che gli agricoltori ricevono solo una piccola quota del prezzo finale al consumo dei prodotti alimentari (97%). il sostegno diretto al reddito degli agricoltori è ritenuto il metodo migliore per raggiungere questo obiettivo

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Agea, via a pagamenti per 200 mln a oltre 300mila aziende Gli uffici Coldiretti a disposizione per domande e chiarimenti

ia libera da agea al pagamento di oltre 200 milioni di euro a favore di 300mila agricoltori beneficiari della Domanda Unica, lo Sviluppo Rurale e la ristrutturazione dei vigneti. i pagamenti sono suddivisi in: 174 milioni di euro in favore di 298.671 mila beneficiari per la domanda unica (saldo campagna 2016); 20 milioni di euro in favore di 3.212 beneficiari per lo sviluppo rurale; 7,7 milioni di euro in favore di 346 beneficiari della ristrutturazione vigneti. Sono inoltre in corso di autorizzazione due ulteriori decreti di pagamento per lo sviluppo rurale per un importo di oltre 41,4 milioni di euro. il primo è relativo alle misure a investimento e alle misure a superficie e riguarda 10,8 milioni di euro in favore di 835 beneficiari. il secondo decreto di istruttoria automatizzata, relativo alle sole misure a superficie, prevede un importo complessivo di oltre 30 milioni di euro in favore di oltre 4.500 beneficiari. gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Consulta anche il sito http://www.terrainnova.it/.

V (66% dei partecipanti). L’altra finalità principale della Pac dovrebbe essere quella di garantire che gli agricoltori siano incoraggiati a fare la loro parte nella lotta al cambiamento climatico e nella tutela dell'ambiente, proteggendo la biodiversità, riducendo il degrado del suolo e garantendo un uso più sostenibile di pesticidi e fertilizzanti. Sia i cittadini che gli agricoltori hanno chiaramente espresso l’esigenza di avere una Pac più semplice e meno burocratica per poter far fronte alle sfide con maggiore efficacia. i risultati della consultazione contribuiranno alla riflessione che la Commissione sta portando avanti sul futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura.alla valutazione d'impatto delle eventuali proposte strategiche future farà seguito una comunicazione sulla modernizzazione e la semplificazione della Politica agricola comune.

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ATTUALITÀ| gReening pac, le modifiche introdotte dal 2018 come proposta di semplificazione

Le novità sul Greening: pubblicato il regolamento per il divieto di trattamenti sulle Efa Per saperne di più ed essere aggiornati in tempo reale collegarsi all’app TerraInnova stato pubblicato sulla gazzetta Ufficiale dell’Ue il regolamento di semplificazione del greening che prevede in particolare il divieto di trattamenti su alcune superfici destinate ad efa (aree di interesse ecologico). La pubblicazione arriva successivamente al voto favorevole del Parlamento europeo alla proposta della Commissione, avvenuto lo scorso 14 giugno. tuttavia, il regolamento nasce come proposta di semplificazione e, oltre al divieto di trattamenti su alcune superfici da destinare ad efa (terreni lasciati a riposo, azotofissatrici e fasce produttive lungo i bordi forestali), prevede anche altre modifiche del greening e non solo. vediamo quali sono le principali modifiche introdotte.

È

greening Considerando la diversificazione, il regolamento introduce la possibilità per gli Stati membri di fissare periodi di diversificazione diversi a livello regionale o sub-regionale per tenere conto di eventuali diversità di condizioni climatiche nel territorio dei singoli Stati membri (attualmente in Italia il periodo di diversificazione è unico e va dal 1° aprile al 9 giugno di ogni anno). inoltre, sempre all’interno della diversificazione, su parcelle caratterizzate da una piccola superficie e da una notevole varietà di colture è prevista la possibilità di dichiararle come singole colture, con l’obiettivo di semplificare la fase di compilazione della domanda. Oltre alla diversificazione, le modifiche introdotte per il greening riguardano principalmente le aree di interesse ecologico, comunemente indicate efa. Per i terreni lasciati a riposo, il regolamento stabilisce la necessità di indicare un periodo

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minimo di ritiro di tali superfici dalla produzione. tale periodo non può essere inferiore a 6 mesi (nella proposta iniziale tale limite era pari a 9 mesi, troppo alto considerando il normale svolgimento delle attività agricole). in italia il periodo minimo è fissato pari ad 8 mesi. inoltre, le modifiche prevedono il raggruppamento in un’unica fattispecie delle siepi, delle fasce alberate e degli alberi in filari al fine di semplificarne la dichiarazione. anche per i gruppi di alberi e per i boschetti è previsto il raggruppamento in un’unica fattispecie denominata “boschetti nel campo”. Per evitare che le dimensioni massime degli elementi caratteristici del paesaggio siano un fattore limitante al loro utilizzo ai fini efa nonostante rappresentino un vantaggio ambientale per la biodiversità, il regolamento consente di dichiarare i suddetti elementi fino alla superficie massima prevista, anche qualora questi superino tale dimensione. Per le fasce tampone e per i bordi dei campi diversi da quelli protetti da condizionalità è stato uniformato e fissato a 20 metri il limite massimo da poter considerare. inoltre, lungo i corsi d’acqua anche la vegetazione ripariale è considerata ai fini del calcolo delle efa. gli elementi caratteristici del paesaggio, le fasce tampone e i bordi dei campi sono considerati efa adiacenti (e quindi considerabili per l’adempimento dell’obbligo) anche qualora queste siano adiacenti ad un’area direttamente adiacente ad un seminativo. Per quanto riguarda le fasce di ettari ammissibili lungo i bordi forestali, gli Stati membri possono decidere di consentire o meno la produzione. Qualora lo Stato membro preveda la produzione, potranno essere considerate ai fini efa fino ad una larghezza massima pari a 10

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metri, da aumentare a 20 qualora lo Stato membro preveda l’assenza di produzione. Relativamente alle colture azotofissatrici, in base a quanto stabilito dal regolamento di modifica, potranno essere considerate ai fini efa anche le superfici in cui la coltura azotofissatrice non risulta in purezza, a condizione che sia assicurata la sua predominanza nei miscugli. gioVani Per le persone giuridiche, affinché possa essere concesso il sostegno accoppiato, il regolamento di modifica chiarisce che il giovane agricoltore deve rispettare il limite di 40 anni di età nell’anno in cui la persona giuridica su cui esercita il controllo presenta per la prima volta domanda per il pagamento di base. sostegno accoppiato il sostegno accoppiato può essere erogato dividendo il massimale per il limite massimo di ettari/capi stabilito dallo Stato membro, oppure per il numero di ettari/capi ammissibili al finanziamento. in base a quanto stabilito dal regolamento di modifica, tale importo unitario può essere calcolato anche come valore compreso in un intervallo compreso tra i suddetti due valori se il numero di unità ammissibili è inferiore al limite quantitativo. Le modifiche previste dal regolamento si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2018. gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. visita il sito: http://www.terrainnova.it/ Scarica: appterrainnova


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vOUCheR - SiCURezza SUL LavORO |ATTUALITÀ

Lavoro, nuove regole Inps mettono a rischio i raccolti

SICUREZZA SUL LAVORO

rischio le raccolte estive di frutta e verdura e soprattutto la vendemmia per gli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’inps che di fatto impediscono alle imprese agricole l’accesso agli strumenti che hanno sostituito i voucher. e’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento ai contenuti della circolare dell’inps che detta le istruzioni operative per le nuove prestazioni occasionali. a rischio sono opportunità di lavoro per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. L’inps non consente alle imprese agricole di poter utilizzare la comunicazione preventiva per un arco temporale di tre giorni, prerogativa che la legge attribuisce al settore agricolo proprio in ragione delle sue specificità. non è ammissibile che ancora una volta sia proprio il settore agricolo ad essere l’unico penalizzato da una burocrazia che prevarica le disposizioni legislative, di fatto bloccandone l’applicazione. La Coldiretti chiede al Presidente dell’inps tito Boeri di superare immediatamente questo blocco per consentire l’utilizzo delle nuove prestazioni occasionali nel settore in cui sono nate e che anche nel passato non hanno dato luogo agli abusi che si sono verificati altrove.

albero cardanico è tra le principali cause di infortunio sul lavoro nel comparto agricolo, questo, insieme alle prese di potenza, rappresentano i dispositivi più pericolosi in assoluto. generalmente, la dinamica degli incidenti consiste nell’impigliamento e nel trascinamento da parte dell’organo in rotazione. Dal punto di vista normativo, i riferimenti tecnici sono costituiti dalla Uni en 12965: 2004. L’albero cardanico rientra anche tra le categorie di macchine elencate nell’allegato iv della Direttiva 2006/42/Ce, ritenute a priori potenzialmente pericolose, per cui la marcatura Ce delle macchine nuove segue un iter particolare, che coinvolge la figura dell’ente notificato. Le norme prevedono che l’attrezzatura sia completa di protezioni antinfortunistiche; si tratta di diversi componenti, molti dei quali prodotti in plastica ad alta resistenza e relativamente insensibile alle escursioni termiche. inoltre sono prese in considerazione altre parti, quali: • le cuffie, costituite da imbuti di base e fasce di estremità; • le ghiere di collegamento, per consentire la rotazione dell’albero rispetto alla protezione; • i tubi telescopici; • le catenelle di ritegno, atte ad impedire il parziale trascinamento in rotazione

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Attenzione all’albero cardanico

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della protezione rispetto all’albero cardanico, ad esempio in presenza di scarsa lubrificazione; • i pittogrammi applicati alle protezioni, il cui significato deve essere illustrato nel manuale d’uso e manutenzione. Per garantire l’univoca identificabilità, tutte le attrezzature devono essere corredate da una targhetta di identificazione, riportante i dati del costruttore, il modello e le caratteristiche principali della macchina. e’ fondamentale conoscere e mettere in pratica quanto disposto nel manuale di Uso e manutenzione della macchina: in particolare, per eseguire qualunque intervento (manutenzione, riparazione, regolazione, ecc.). L’utilizzatore deve provvedere a garantire il mantenimento della funzionalità della trasmissione cardanica, le operazioni di manutenzione e ripristino vanno eseguite nel rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore nel manuale di istruzioni. avvicinarsi all’albero cardanico risulta oltremodo pericoloso se si indossano indumenti non idonei: un utile accorgimento è usare abiti da lavoro aderenti, privi di parti svolazzanti, come lacci, cravatte, sciarpe, spesso causa scatenante nelle dinamiche di infortuni.

Arriva il kit Coldiretti per non perdere i FONDI COMUNITARI orresti avere un quadro più chiaro delle opportunità previste per la tua azienda agricola nell’ambito delle Politiche di sviluppo rurale? ecco il Kit che fa per te! Per illustrare le possibilità di finanziamento fornite dalla Pac, ed in particolare dal secondo Pilastro sullo Sviluppo rurale, è stato infatti predisposto un Kit di supporto, formato dall’app terrainnova Coldiretti sullo Sviluppo rurale e dalla pubblicazione “La Politica di Sviluppo rurale 2014-2020 in italia”. La pubblicazione prevede un approfondimento sul Secondo Pilastro della Pac e spiega gli aspetti pratici di come la politica di sviluppo rurale sia stata applicata in italia attraverso i singoli documenti programmatici regionali (Psr 20142020). il documento nasce con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento di supporto alle aziende agricole per sintetizzare le principali misure di interesse e la diversa applicazione a livello regionale e di province autonome. gli utenti potranno così integrare le potenzialità fornite dall’app terrainnova, tramite la quale è possibile, tra l’altro, essere aggiornati sui bandi della propria regione e valutarne lo

V

stato di attuazione attraverso un meccanismo a semaforo.tramite specifiche tabelle di sintesi è possibile avere un primo approccio ai principali interventi di interesse per le aziende agricole, tra cui in particolare, la misura investimenti (Sottomisura 4.1 - “investimenti nelle imprese agricole”); giovani agricoltori (Sottomisura 6.1 - “aiuto all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori”) e Diversificazione (Sottomisura 6.4 - “Sostegno ad investimenti nella creazione e sviluppo di attività extra-agricole”). nel documento sono approfonditi, inoltre, ulteriori elementi di interesse per lo sviluppo rurale con riferimento anche al Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRn) ed alcuni ulteriori elementi innovativi della nuova programmazione 2014-2020, come il Partenariato europeo per l’innovazione ed i rispettivi gruppi operativi (Pei e gO) e la gestione del rischio. e’ possibile scaricare la pubblicazione al seguente link: http://www.terrainnova.it/

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ATTUALITÀ| LavORO OCCaSiOnaLe speciale salariati

La nuova disciplina del lavoro occasionale in agricoltura Ora si attendono le indicazioni operative da parte dell’INpS ei giorni scorsi il Parlamento ha definitivamente approvato la legge che introduce la disciplina delle prestazioni occasionali e il cosiddetto “Libretto famiglia”. Come richiesto anche da Coldiretti, questa disciplina viene introdotta per sopperire al vuoto normativo conseguente all’abolizione dei voucher voluta dal governo

N

limiti di Utilizzo

il limite economico annuale è così suddiviso: • per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro; • per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro; • per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro. Per il settore agricolo, inoltre, è ammesso il lavoro

piattaForma inps

Per l’accesso alle prestazioni occasionali gli utilizzatori e i prestatori sono tenuti a registrarsi su un’apposita piattaforma informatica gestita dall’inps che supporta le operazioni di erogazione e di accreditamento dei compensi e di valorizzazione della posizione contributiva dei prestatori attraverso un sistema di pagamenti elettronici. ai fini dell’attivazione del contratto di prestazione occasionale, ciascun utilizzatore versa, attraverso la piattaforma informatica inps, le somme utilizzabili per pagare le prestazioni, tenendo in conto che l’1% degli importi versati è destinato al finanziamento degli oneri gestionali inps.

per evitare il referendum voluto dalla CgiL. Di seguito una sintesi della nuova disciplina tenendo in considerazione che per la piena operatività è necessario che l’inPS metta a disposizione l’apposita piattaforma informatica. La legge definisce il “contratto di prestazione occasionale” come il contratto mediante il quale un utilizzatore acquisisce con modaoccasionale limitatamente a:

• titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità; • giovani con meno di 25 anni di età (se regolar-

lità semplificate prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità, entro i limiti e le modalità stabilite dalla legge. innanzitutto, la norma divide gli utilizzatori in famiglie (mediante il Libretto famiglia) ed imprese (sono escluse le imprese con oltre cinque dipendenti a tempo indeterminato). Di seguito ci riferiamo solo alle imprese.

compensi

l’importante è che le suddette persone non siano state iscritte l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.

i compensi percepiti dal prestatore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sul suo stato di disoccupato e sono imputabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. La misura minima oraria del compenso è pari a 9 euro, fatto salvo che per il settore agricolo per il quale trovano applicazione le tabelle retributive stabilite dalla contrattazione collettiva agricola. Sono a carico dell’utilizzatore la contribuzione alla gestione separata inps nella misura del 33% del compenso) e il premio assicurativo inail (nella misura del 3,5% del compenso).

attiVazione del rapporto occasionale

chiarazione attraverso comunicazione SmS o posta elettronica.

mente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università); • persone disoccupate, percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (Rei) ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Operativamente, almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, l’utilizzatore è tenuto a trasmettere, attraverso la piattaforma inps (ovvero il contact center Inps) una dichiarazione contenente tra l’altro le seguenti informazioni: • dati anagrafici e identificativi del prestatore; • luogo di svolgimento della prestazione; • oggetto della prestazione; • durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a tre giorni; • il compenso pattuito per la prestazione; • il prestatore riceve contestuale notifica della di-

Nel caso in cui la prestazione non abbia luogo, l’utilizzatore è tenuto a comunicare, attraverso la piattaforma Inps, a revoca della dichiarazione trasmessa all’Inps entro i tre giorni successivi al giorno programmato di svolgimento della prestazione. In mancanza della revoca, l’Inps provvede al pagamento delle prestazioni ed all’accredito dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Il compenso viene accreditato dall’Inps entro il 15 del mese successivo sul conto corrente bancario del prestatore oppure attraverso bonifico bancario domiciliato pagabile presso gli uffici postali.

sanzioni in caso di violazione dell’obbligo di comunicazione sulla piattaforma inps si applica la sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro, non diffidabile (per cui la sanzione pecuniaria è pari a euro 1.000 per ogni violazione).

Sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro a sicurezza sul lavoro rappresenta sicuramente per i datori di lavoro un corollario necessario nell’organizzazione aziendale.anche a causa del fatto che il settore agricolo è caratteriz-

zato da un fenomeno infortunistico ancora molto elevato, è molto forte l’attenzione degli Organi di controllo (Spresal in particolare) sul settore agricolo. visto che il sistema sanzionatorio in materia di lavoro

è stato oggetto di modifiche anche recentemente (con il c.d. Job act), si ritiene utile di seguito indicare le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro circa la violazione di alcuni dei principali obblighi.

Vdr (arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2740 a 7014,40; art.55 comma1);

rspp corso base e aggiornamento (arresto da tre

corso laVoratori dipendenti formazione generale e forma-

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sorVeglianza sanitaria man-

cata nomina del medico competente (arresto da sue a 4 mesi o ammenda da 1644 a 6576 euro art. 55 comma 5 lett. d). mancato invio dei lavoratori alla visita medica periodica e mancata richiesta a medico competente dell’osservanza degli obblighi previsti a suo carico (ammenda da 2000 a 4000 euro; art.55 comma 6 - bis); la sanzione viene raddoppiata qualora riguardi più di 5 lavoratori ovvero triplicata qualora la violazione riguardi più di dieci lavoratori;

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a sei mesi o con l’ammenda da 2740 a 7014,40; art. 55 comma 5 lett. d);

pronto soccorso corso base e aggiornamento (ar-

resto da due a quattro mesi o ammenda da 822 a 4384 euro; art.55 comma 5 lett. a);

preVenzione incendi corso base

e corso integrativo (arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1315,20 a 5699, 20 art.55 comma 5 lett. c);

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zione specifica, arresto da due a 4 mesi o ammenda da 1200 a 5200 euro; la sanzione viene raddoppiata qualora riguardi più di 5 lavoratori ovvero triplicata qualora la violazione riguardi più di dieci lavoratori (art.55 comma 6 - bis);

corso per le attrezzatUre

(arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2740 a 7014, 40; art.87 comma 2 lett. c).


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nUOvi BanDi PSR |ATTUALITÀ

APERTO IL BANDO SUL MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO GLOBALE E DELLA SOSTENIBILITA’ DELLE IMPRESE AGRICOLE stato aperto il bando 2017 relativo all’Operazione 4.1.1 “miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole” del PSR 2014-2020. L’operazione ha l’obiettivo di migliorare il rendimento globale delle aziende agricole sostenendo l’acquisizione, la costruzione, la ristrutturazione, l’ampliamento e la modernizzazione dei fabbricati e dei relativi impianti, nonché la dotazione di attrezzature, macchinari e l'impianto di coltivazioni

È

PSR 2016 Coldiretti ha chiesto lo scorrimento delle graduatorie per l’operazione "Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori” n relazione all’Operazione 4.1.2 - bando 2016 "miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori", coldiretti ha affrontato con l’assessore regionale all’agricoltura giorgio Ferrero la questione relativa allo scorrimento della graduatoria, in quanto si sono generate delle economie nelle risorse assegnate al bando molto cospicue. Un importo rilevante che permetterebbe ad un maggior numero di imprese, di accedere alla misura, sia per la graduatoria relativa alle aree di pianura sia per quella che riguarda le aree collinari. Sarà impegno di Coldiretti informare le imprese di questa importante possibilità, non appena verrà ufficialmente formalizzata dalla Regione Piemonte.

legnose agrarie. gli investimenti devono essere riferiti alle attività di produzione agricola o alle attività connesse di trasformazione (intesa come lavorazioni che consentono di variare le caratteristiche del prodotto) e/o, vendita diretta. il sostegno dell’operazione 4.1.1 può essere concesso per la realizzazione di investimenti collettivi per uso condiviso da parte di più aziende agricole. Possono beneficiare degli aiuti gli imprenditori agricoli che risultino agricoltori attivi in base ai dati

del fascicolo aziendale (in possesso di partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e di iscrizione al Registro Imprese), il sostegno previsto si articola in un contributo in c/capitale pari al 40% del costo dell’investimento ammissibile, l’aliquota può essere incrementata di 10 punti percentuali per gli investimenti realizzati in zona di montagna. il bando ha una dotazione finanziaria di 22 milioni di euro. la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 23 ottobre 2017.

AIUTI ECCEZIONALI ZOOTECNIA PER SUINI, OVI-CAPRINI, BOVINI DA LATTE IN ZONA MONTANA, PROROGATO AL 31 AGOSTO L’INVIO DELLA DOMANDA DI PAGAMENTO

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erminata a metà maggio la prima fase di adesione, per poter beneficiare dell’aiuto, le aziende dovranno presentare la successiva domanda integrativa entro il 31 agosto 2017. La scadenza, fissata inizialmente al 21 luglio, è stata prorogata di oltre un mese, come previsto da agea nella circo-

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lare n. 59336 del 18 luglio 2017. Si ricorda che a questa seconda fase possono accedere esclusivamente gli allevamenti di bovini da latte ubicati in zone di montagna, di scrofe e di ovi-caprini che hanno presentato la prima domanda. al momento non è ancora attivo l’apposito applicativo su Sian.

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ATTUALITÀ|PatentinO tRattORi

PATENTINO TRATTORI

RIPARTONO I CORSI DI AGGIORNAMENTO pRE-ADESIONI pRESSO GLI UFFICI DI ZONA ra novembre 2016 e marzo 2017 inipa piemonte - sede operativa di alessandria ha portato a termine circa un centinaio di corsi di aggiornamento per addetti alla conduzione di trattori agricoli a ruote e a cingoli come stabilito dall’accordo Stato - Regioni del 2012 che ha istituito una specifica abilitazione per gli utilizzatori dei mezzi meccanici, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti, come richiesto da quanto sancito dal testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. il Decreto milleproroghe del 1° marzo 2017, grazie all’intervento di Coldiretti ha prorogato la data di entrata in vigore della normativa al 31 dicembre 2017, rendendo possibile anche a tutti coloro che ancora non abbiano adempiuto a questo impegno formativo di farlo rientrando nella categoria di coloro per i quali il successivo corso di aggiornamento potrà essere svolto entro il 31 dicembre 2022. Quindi, tutti coloro che hanno già conseguito l’attestato di partecipazione al corso e coloro che lo otterranno entro il prossimo 31 dicembre saranno chiamati ad un aggiornamento solo entro il 31 dicembre 2022 e non prima. vale la pena, dunque, ricordare chi abbia l’obbligo di ottenere il “Patentino trattori”. Partendo dal presupposto che non si tratta della normale patente di guida che definisce la conoscenza delle norme della circolazione stradale ma che l’attestato certifica la conoscenza di comportamenti corretti nella conduzione in sicurezza dei mezzi meccanici nel luogo di lavoro, si specifica che tale patentino è obbligatorio per chi utilizzi i trattori agricoli e forestali gommati e cingolati e rientri tra i titolari di

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partita iva in agricoltura, anche in regime di esonero, oltre ai familiari che regolarmente guidino trattori nello svolgimento dell’attività aziendale. importanza fondamentale riveste la possibilità di dimostrare, attraverso un’autocertificazione, un’esperienza pregressa nell’utilizzo di tali mezzi di almeno due anni negli ultimi dieci: ciò permette di prendere parte a un normale corso di aggiornamento di quattro ore da tenersi esclusivamente in aula, mentre chi non sia in grado di dimostrare tale esperienza pregressa sarà chiamato a frequentare un corso di formazione tecnico-pratica completa con conseguente prova di verifica finale atta ad attestare l’abilitazione.tutti coloro che siano in grado quindi di certificare un’esperienza pregressa biennale al 31 dicembre 2017, sono invitati a voler procedere alla pre-iscrizione ai corsi che inipa pone in calendario per il prossimo autunno - inverno, compilando

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presso il proprio ufficio di zona il modulo a tal fine predisposto, a cui andrà allegata la citata autocertificazione. Ciò permetterà di conseguire in tempo utile il Patentino. Chi invece, alla data del 31 dicembre 2017, non sia in grado di poter certificare l’esperienza pregressa biennale, potrà conseguire l’abilitazione seguendo il corso di formazione completo entro il 31 dicembre 2019 (ovvero entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’accordo). Dal successivo 1° gennaio 2018 tutti coloro che vorranno intraprendere l’attività, con conseguente uso di trattori agricoli, sarà obbligato a conseguirne l’abilitazione in maniera preventiva all’utilizzo. Per informazioni sui corsi e sui costi di partecipazione rivolgersi presso gli uffici di zona oppure direttamente presso la segreteria di iniPa Piemonte allo 0131-235891 (int.668)


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industria della chimica verde si avvale tra le altre di composti oleaginosi di origine naturale che oltre ad un ridotto impatto ambientale significativo godono di un regime di esenzione rispetto all’obbligo della registrazione: tra questi, ad esempio, i grassi vegetali ed animali, gli oli e le cere vegetali, gli acidi grassi da C6 a C24 ed i rispettivi sali di potassio, sodio, calcio, magnesio e glicerolo. nell’ottica di uno sviluppo di una filiera da bioraffineria in grado di rispondere alla domanda nazionale di bio-prodotti per molteplici usi, il Centro ricerche per la cerealicoltura e le colture industriali (CRea Ci) ha illustrato, nell’ambito di una giornata di studio tenutasi ad ancona, i risultati della scheda axBB del progetto Suscace (Supporto Scientifico alla Conversione agricola verso le Colture energetiche) relativo all’uso di oleaginose minori come materie prime per l’industria della chimica verde che oggi è operativa in diversi settori dalla cosmetica alla nutraceutica, dai mezzi tecnici per l’agricoltura alla bioedilizia fino ad arrivare alla produzione di bioenergie. Le colture oggetto di studio sono state Camelina sativa, Cartamus tinctorius, Crambe abyssinica e Linum usitatissimus.tali colture sono idonee alle condizioni pedoclimatiche dell’area centro settentrionale i cui co-prodotti dell’olio (essenzialmente le farine residue di disoleazione stanno trovando negli ultimi anni applicazioni innovative in diversi settori industriali. alcune di queste applicazioni sono già in fase di sviluppo presso aziende toscane e nazionali. Sul piano operativo, infatti, la Regione toscana, al fine di dare applicazione concreta ai risultati del progetto Suscace ha finanziato il progetto COBRaf (Coprodotti da Bioraffinerie) per lo sviluppo tecnologico di una piattaforma articolata in due o tre im-

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pianti territoriali adatti a trasformare le diverse materie prime delle quattro colture - olio, panello residuo, paglie e in alcuni casi foglie e fiori - per destinarle in via prioritaria ai seguenti settori industriali: nutraceutica, cosmesi, mangimistica, adesivi, materiali da bioedilizia. L’interesse è legato alla possibilità di creare una piattaforma logistica regionale in grado di coordinare l’offerta di biomassa semilavorata delle colture in esame (e di eventuali altri residui agricoli, es. paglia di cereali), articolata in una o più bioraffinerie territoriali di seconda o terza generazione. i bioprodotti, cioè prodotti di origine vegetale (Bio‐based) per usi non alimentari o per la nutraceutica rappresentano una nuova opportunità di sviluppo dei cibi salutistici per le aziende agricole e per le aziende industriali più in generale. in rapporto a prodotti analoghi di origine petrolchimica o minerale, i bio-prodotti risultano, in genere, a ridotta tossicità per l’ambiente e gli operatori, biodegradabili e con un bilancio di emissioni gas serra, in coerenza con le crescenti richieste di mercato e con gli indirizzi europei sulla bioeconomia, sull’economia circolare e sulla priorità al contrasto ai cambiamenti climatici (Cop 21). alcuni di questi bioprodotti possono essere basati sia sui prodotti principali che secondari, derivati da specie vegetali di interesse agricolo, oleaginose in particolare, che possono rappresentare colture remunerative da inserire come colture da rinnovo in avvicendamento con i cereali, offrendo quindi nuove opportunità al settore dei seminativi che sta attraversando una forte crisi di competitività. il successo del loro inserimento, tuttavia, sia in termini ambientali che di reddito e di innovazione, è legato a due condizioni: la

le nUoVe Frontiere della cHimica Verde e L’USO DeLLe OLeaginOSe minORi

OLeaginOSe |SCHEDA

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SCHEDA|OLeaginOSe

prima, è la capacità di valorizzazione integrale della biomassa olio, panello residuo, paglie e in alcuni casi foglie e fiori - in ottica di una bioraffineria integrale, in modo da garantire la più elevata redditività ai produttori primari; la seconda, un approccio integrato che consenta di valutare diverse alternative colturali, possibilità di introdurre fasi di prima lavorazione già a livello agricolo, accordi di filiera in grado di dare sbocchi certi agli agricoltori, coordinamento della logistica a livello territoriale. Le ricadute della soluzione proposta sono in piena sintonia con gli obiettivi del “Partenariato europeo per l’innovazione - Pei”, ai sensi dell’art. 55 del Reg. (Ue) n.1305/2013, poiché promuove l’uso efficiente delle risorse, lavora per sistemi di produzione agroecologici e migliora i metodi di tutela dell’ambiente e l’adattamento ai cambiamenti climatici, creando uno stretto collegamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese il progetto Suscace ha effettuato una valutazione agronomica e produttiva delle 4 colture minori, da olio, sopra citate, in due ambienti del nord e del centro italia (pianura padana e pisana), in tre stagioni consecutive di coltivazione (2012-2013, 20132014 e 2014-2015). La valutazione ha riguardato il contenuto quanti-qualitativo in olio e proteine, nonché la composizione in acidi grassi; sono stati analizzati, inoltre, i bilanci ambientali e la caratterizzazione chimica dei prodotti e dei co-prodotti. i prodotti che derivano dalle colture oleaginose sopra citate sono essenzialmente l’olio, le farine disoleate ed iresidui colturali comprese le radici. Con riferimento alle filiere di camelina, lino, cartamo e crambe, si può ottenere un olio che può essere impiegato come carburante per gli aerei, biodiesel per auto, olio vegetale puro (PvO), biolubrificante, biopolimeri e bioplastiche, olio per alimentazione dell’uomo e degli animali fino a diverse applicazioni nel settore cosmetico. Sempre tramite estrazione, si possono ottenere panelli disoleati per uso mangimistico oppure prodotti fertilizzanti o ancora prodotti nutraceutici, idrolizzati proteici ecc. i residui colturali tramite interramento possono ritornare al suolo per il loro effetto di sequestro della CO2 (effetto carbon sink) oppure a loro volta possono essere purificate molecole bioattive quali polifenoli tocoferoli e tannini oltre la produzione di energia da syngas e da biogas. Le colture oggetto del progetto hanno il doppio vantaggio di essere impiegabili sia come colture di avvicendamento nelle rotazioni cerealicole sia essere oggetto d’interesse da parte dell’industria per impieghi differenziati. Rispetto alla colza, pur con potenzialità produttive minori le oleaginose minori sono più rustiche ed hanno un uso non solo alimentare, ma anche da bioraffineria che permettono un importante valore aggiunto alla filiera. L’olio estratto dalla Camelina sativa può rappresentare una fonte utile per ottenere prodotti antibatterici a base di molecole bioattive presenti nelle farine ed è attualmente impiegato per la produzione di un noto marchio di cosmetici. L’olio di lino ha usi molto differenti. da quello alimentare all’impiego come prodotto fitosanitario, dall’uso cosmetico a quello nutraceutico come integratore, senza dimenticare le prospettive nel settore della bioedilizia e nella produzione di automobili. i bilanci ambientali delle coltivazioni pur con le note variabilità nell’annata e delle condizioni di coltivazioni hanno

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mostrato ridotti rilasci di CO2 La coltivazione rappresenta la prima fase della filiera, generalmente quella a maggior impatto ambientale soprattutto in presenza di lavorazioni pesanti del terreno e apporti azotati superiori ai 40-60 kg ha-1, di una catena di processi da definire in relazione ai prodotti reali ottenibili. tuttavia la offerta italiana di queste materie prime al momento praticamente non esiste, mentre numerose industrie sono interessate ad oli nazionali in un’ottica di bioraffineria sul territorio che valorizza sul mercato le biomasse locali. inoltre una filiera italiana benificerebbe del la disponibilità negli anni dei prodotti agricoli anche per poterne gestire la qualità delle filiere stesse. Oltre alla vendita di biomasse, il vantaggio, per l’agricoltore, è costituito dal fatto che il ricorso a tali colture da rinnovo interrompe la monosuccessione del grano con un prodotto che non dà rese equiparabili al girasole, ma che dovrebbe essere quotato maggiormente dal mercato essendo impiegato in settori ad elevato reddito. La sfida, quindi, secondo Coldiretti, è avere per il settore della chimica verde, prodotti biobased che abbiano una connotazione territoriale e che non siano importati, stimolando la crescita di una filiera equilibrata. Le bioraffinerie, però, dovrebbero essere di piccole dimensioni, collegate a territorio ed avere il minor impatto ambientale possibile.


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a Presidenza maltese e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo preliminare sulla revisione dell’attuale normativa Ue in materia di produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici. il testo, una volta perfezionato, per assicurare, in particolare, la necessaria coerenza e correttezza giuridica sarà trasmesso alla presidenza della Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Coldiretti esprime sull’accordo una valutazione decisamente negativa in quanto la proposta iniziale della Commissione Ue, finalizzata, giustamente, ad elevare gli standard di qualità delle norme di produzione degli alimenti biologici è stata completamente stravolta a vantaggio degli interessi di gran parte dei paesi europei che, da nord a sud, mirano a proporre ai consumatori cibi che di biologico hanno ben poco. non solo non c’è stato verso, infatti, di poter eliminare le numerose deroghe riguardanti sia le sementi biologiche che la zootecnia, ma addirittura si consente anche, per compiacere alcuni paesi del nord europa, l’impiego dei così detti letti demarcati in serra che sono di fatto un modo per coltivare fuori suolo venendo meno ad uno principi fondamentali dell’agricoltura biologica. L’italia è rimasta isolata nel tentativo, del tutto vano, di opporsi ad un sostanziale “tradimento” di quelli che dovrebbero essere i principi fondamentali dell’agricoltura biologica svenduti in nome di quella che, ormai, appare come un’abile operazione di marketing a danno dei consumatori in quanto le disposizioni di questa proposta di regolamento, appena approvata, sono ben lungi dal garantire un prodotto sostenibile ed a basso impatto ambientale che si differenzi in modo netto dagli alimenti convenzionali. L’unica alternativa è che il consumatore si orienti verso prodotti biologici italiani ottenuti con una normativa nazionale più restrittiva rispetto a quella comunitaria. i punti principali della riforma sono sinteticamente illustrati di seguito. Con riferimento alle aziende miste, in deroga al principio generale proposto dalla Commissione europea, volto a vietare le aziende agricole miste, ossia quelle che producono sia i prodotti

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convenzionali che quelli biologici, il testo finale consente a tali aziende di continuare ad esistere se possono essere effettivamente separate le due attività in unità di produzione chiaramente distinte. Per evitare le contaminazioni e le potenziali frodi nelle aziende agricole miste, gli agricoltori e gli altri operatori devono garantire la separazione degli input necessari alla produzione biologica e convenzionale e dei prodotti finali. inoltre, il testo dell’accordo prevede che le aziende agricole miste devono coinvolgere diverse varietà vegetali e specie animali separazione efficace della produzione biologica da quella convenzionale, dovranno essere definiti dalla Commissione mediante atti delegati. inoltre, è prevista una certificazione di gruppo per i piccoli agricoltori renderebbe la loro vita più facile e per fare in modo che l’agricoltura biologica sia per loro più agevole. in merito alla contaminazione dei prodotti biologici da sostanze non autorizzate, il Parlamento ed il Consiglio hanno respinto la proposta della Commissione europea volta a definire, in questo stadio, soglie più severe per la presenza di sostanze non autorizzate nei prodotti biologici rispetto ai prodotti convenzionali. Sono state invece introdotte delle misure precauzionali che devono essere adottate per evitare la contaminazione di sostanze non autorizzate in tutta la filiera del biologico. Le soglie Ue di contaminazione con sostanze non autorizzate per i prodotti biologici rimangono uguali a quelle applicate ai prodotti convenzionali. gli Stati membri che attualmente applicano limiti nazionali più vincolanti per le sostanze non autorizzate nei prodotti biologici (come l’italia), possono continuare a farlo a condizione che tali norme nazionali non vietino, limitino o ostacolino nel loro territorio l'immissione in commercio di prodotti biologici prodotti da altri Stati membri nel rispetto delle norme generali della produzione biologica dell’Ue. Quindi, ad es. in italia, possono essere commercializzati prodotti importati come biologici anche se sono contaminati con prodotti fitosanitari non ammessi per il

coldiretti boccia l’accordo di riForma Ue DeLLa LegiSLaziOne BiO

BOCCiatO aCCORDO Ue |SCHEDA

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SCHEDA|BOCCiatO aCCORDO Ue

biologico nel nostro Paese.altro aspetto disciplinato riguarda le colture fuori suolo. il principio fondamentale della produzione biologica è basato sulla coltivazione e la produzione di piante che deve avvenire nel suolo, e per “suolo” significa che il terreno superiore è a contatto con il sottosuolo, in modo che le radici possano crescere nel sottosuolo. Pertanto, la produzione idroponica, vale a dire le piante in crescita in solvente ad acqua, dovrebbe essere per principio vietata. tuttavia, i negoziatori del Parlamento, del Consiglio e della Commissione hanno convenuto una deroga, al principio fondamentale dell’agricoltura biologica, per gli agricoltori che producono con colture coltivate in letti demarcati in serra, che saranno autorizzati per l’utilizzo di tale pratica per un periodo di 10 anni sulle superfici che sono state certificate come biologiche prima del 28 giugno 2017 in finlandia, Svezia e Danimarca. L’aumento di queste superfici non sarà consentita e la deroga dovrà terminare nel 2030. inoltre, la Commissione dovrebbe riferire al Parlamento e al Consiglio nel 2025 sull’uso dei letti demarcati nell'agricoltura biologica. nel frattempo la Commissione valuterà la compatibilità di questa pratica con i principi della produzione biologica e, alla luce dell’esito di tale analisi, potrà presentare una proposta legislativa. Per quanto concerne le sementi biologiche, le deroghe che consentono l’utilizzo di sementi convenzionali nella produzione biologica potranno essere utilizzate sino al 2035, ma la data di scadenza potrebbe essere anticipata o posticipata, a seconda della maggiore disponibilità di sementi prodotte con metodo biologico. Per affrontare l’attuale indisponibilità dei semi ottenuti da produzione biologica, è stata introdotto un sistema per dare maggiore trasparenza all’attuale situazione del mercato facendo più luce sull’offerta e sulla domanda esistenti, allo scopo di incoraggiare i produttori di sementi a investire maggiormente nello sviluppo di varietà biologiche.tale maggiore trasparenza dovrebbe portare ad eliminare le attuali deroghe (da sempre in vigore) che consentono l’utilizzo di semi non biologici nella produzione biologica. il nuovo sistema prevede, in ciascuno Stato membro, l’istituzione di un database informatico sui materiali biologici di riproduzione vegetale e di sistemi nazionali che potrebbero collegare gli agricoltori biologici con gli operatori che sono in grado di fornire quantità sufficienti in un tempo ragionevole. Se i dati raccolti dimostrano che la qualità e la quantità di materiali di riproduzione biologica non sono ancora sufficienti, le autorità competenti potrebbero continuare a consentire agli agricoltori di utilizzare semi non biologici per la produzione di prodotti agricoli e alimentari etichettati biologici. Per quanto concerne i controlli, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno respinto la proposta della Commissione europea, rivolta a migliorare i controlli dei prodotti biologici per aumentare la fiducia dei consumatori, trasferendo tutte le disposizioni relative ai controllo nel regolamento sui controlli ufficiali per gli alimenti e i mangimi. e’ stato tuttavia approvato l’approccio della Commissione europea rivolto ad adeguare la natura e la frequenza dei controlli al rischio di verificarsi e la gravità della mancata osservanza delle norme Ue in materia di produzione biologica. Sulla base delle nuove norme del regime, in generale, è previsto almeno un controllo fisico annuale sullo stato di conformità alle norme Ue che gli agricoltori, gli allevatori, i trasformatori, gli operatori economici e gli importatori, dovrebbero sottostare. Solo se gli operatori presentano un profilo a basso rischio e se non sono stati riscontrati errori nel corso degli ultimi tre anni, la frequenza dei con-

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trolli fisici in loco potrà essere ridotta a un anno. inoltre, i controlli non saranno limitati ai prodotti finali, come suggerito dalla Commissione, ma saranno effettuati in tutta la filiera di produzione biologica per garantire la tracciabilità di ciascun prodotto biologico in tutte le fasi della sua produzione, preparazione e distribuzione e per dare ai consumatori garanzie che i prodotti biologici acquistati siano veramente biologici. i controlli sono anche importanti per migliorare la fiducia dei consumatori nei prodotti importati nell’Ue e inoltre dovrebbero rendere più equa la concorrenza dei prodotti Ue rispetto ai prodotti importati. L’accordo prevede l’adozione del “sistema di conformità” che diventerà la norma per quanto riguarda il riconoscimento degli organismi di controllo privati nei paesi terzi. tali organismi dovranno quindi conformarsi alle norme di produzione e di controllo dell’Ue al momento di stabilire se un prodotto da esportare verso il mercato dell'Ue è biologico o meno. tuttavia, le norme previste in materia di “equivalenza” richiedono che i paesi non appartenenti all'Ue rispettino standard analoghi a quelli applicati nell’Ue, ma non saranno gli stessi per un periodo di cinque anni, entro il quale dovranno adeguarsi. Quindi, solo dopo un periodo transitorio di cinque anni, cioè dal 2025, tutti i prodotti importati dovrebbero rispettare gli standard europei. Ciò potrebbe causare ad un aumento incontrollato delle importazioni nel periodo transitorio. tuttavia, per evitare problemi di approvvigionamento sul mercato dell’Unione europea, la Commissione potrà autorizzare l’importazione di prodotti dai Paesi terzi e dalle regioni ultra periferiche dell’Ue, che non sono più conformi alle norme per la produzione biologica Ue. L’autorizzazione potrà essere rilasciata per un periodo rinnovabile di due anni e potrebbe essere giustificata da differenze nell'equilibrio ecologico della produzione vegetale o animale o da condizioni climatiche specifiche. Ciò consentirebbe l’etichettatura come biologico del prodotto finale importato senza il rispetto delle norme Ue. inoltre, metodi di produzione equivalenti nei paesi terzi potrebbero essere riconosciuti in base a accordi commerciali specifici. in seguito alla revisione tecnica e giuridica e tecnica del testo finale relativo all’accordo raggiunto e all’approvazione formale da parte del Consiglio, il nuovo atto legislativo sarà sottoposto al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e al Consiglio per l’adozione definitiva. il nuovo regolamento si applicherà a decorrere dal 1º luglio 2020.


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SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una

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tutto il territorio regionale: a torino, Biella, Cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa Coldiretti / epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

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ORGANIZZAZIONE|CReDitagRiitaLia

CreditAgri Italia: attestazioni di capacità finanziaria Nuove Opportunità e Servizi per le Imprese chi è creditagri italia: creditagri italia è un ente finanziario di interesse Pubblico intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’italia, iscritto dal giugno 2016, all’albo Unico intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo testo Unico Bancario, e si occupa in modo specialistico di assistenza e Consulenza finanziaria a tutte le imprese, con particolarità per agricoltura, agroindustria ed agroalimentare. creditagri italia grazie alle partnership con oltre 200 Banche e 73 filiali distribuite capillarmente nel territorio favorisce l’accesso al Credito ordinario e agevolato con prodotti dedicati e soluzioni di mercato esclusive, oltre che un servizio di consulenza personalizzata creditizia-finanziaria, a sostegno di progetti di investimento e gestione ordinaria delle Pmi e della Cooperazione, oltre altri aggregati d’impresa, alle migliori condizioni di mercato; lo scenario ed i processi evolutivi: i recenti interventi normativi in tema di Confidi hanno tracciato una linea di demarcazione molto forte tra i Confidi minori di cui all’art.112 del tUB, iscritti nello specifico elenco tenuto da un Organismo gestore, ed i Confidi vigilati, detti anche “maggiori” iscritti all’albo Unico intermediari finanziari (art.106 del testo Unico Bancario), sottoposti come le banche, alla vigilanza di Banca d’italia, come nel caso specifico di Creditagri italia. creditagri italia in quanto Società finanziaria è abilitata sia alla concessione di finanziamenti a favore delle imprese Socie e/o Clienti, e sia al rilascio di “attestazioni di capacità Finanziaria” a carattere ciclico richieste dal mercato relativamente ai Servizi di Certificazione alle imprese e

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Privati. Le “attestazioni di capacità Finanziaria” sono di fatto Certificazioni rilasciate da un soggetto qualificato professionalmente quale azienda di credito o intermediario finanziario vigilato ex art.106 tUB, come Creditagri italia, in virtù delle quali viene documentato il possesso, da parte di un determinato soggetto, di determinati mezzi economico/patrimoniali. L’attestazione di Capacità finanziaria non è una garanzia (reale o personale) ma si sostanzia in una “Dichiarazione autorevole” alla quale il Sistema normativo attribuisce una determinata conseguenza e particolari effetti giuridici. L’ordinamento legislativo prevede che per l’esercizio di determinate tipologie di attività venga preventivamente dimostrata la “Capacità finanziaria dell’impresa al suo esercizio”, e quindi la necessità di effettuare una selezione e certificazione a monte dei Soggetti che intendono esercitare determinate attività. nuovi servizi ed opportunità: creditagri italia a tal proposito ha attivato una serie di servizi innovativi di particolare interesse come il rilascio di “attestazioni di Capacità finanziaria”, che a titolo esemplificativo sono così riassumibili: 1) rilascio attestazioni Capacità Finanziaria apertura autoscuole (art.2, comma 2, D.m. 317/95); 2) rilascio attestazioni Capacità Finanziaria apertura Studi di Consulenza automobilistica (art.4, D.m. 09/11/1992); 3) rilascio attestazioni Capacità Finanziaria apertura Centri di revisione auto e Moto (art.80, comma 9 Codice della Strada e art.239, commi 1 e 2 del Reg. di esecuzione);

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4) rilascio attestazioni Capacità Finanziaria iscrizione all’albo degli autotrasportatori Conto terzi (art.7, D.D. 291 del 25/11/2011); 5) rilascio attestazioni Capacità Finanziaria esercizio attività di trasporto persone e su strada (noleggio autobus con conducente ex art.5 D.m.448/1991); 6) rilascio attestazione Capacità Finanziaria per appalti Forniture o Servizi. Le imprese (ditte individuali e società) che intendono partecipare ad appalti pubblici di servizi o forniture sono tenute a dimostrare il possesso della capacità finanziaria che il bando andrà a specificare secondo i principi fissati dall’art. 41 del D. Lgs 163/2006 (Codice degli appalti); 7) rilascio attestazione per ingresso exracomunitari. Lo straniero che intenda fare ingresso in territorio nazionale deve disporre di mezzi finanziari per garantire il proprio sostentamento nel soggiorno previsto ed il ritorno nel proprio paese al termine dello stesso. La disponibilità dei mezzi finanziari di sostentamento è considerato dunque uno dei presupposti indispensabili per l’ingresso nello Spazio Schengen (Codice dei visti). informazioni ed attivazione del servizio: contattare il Resp.le Creditagri (Francesco Bianchi) tel.0105601148 o cell.335-7199133, email: francesco.bianchi@creditagri.com informazioni ed assistenza Sito internet: www.creditagri.com oppure info@creditagri.com


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attUaLità |ORGANIZZAZIONE

Con Creditagri Italia possibile richiedere l’anticipo della Pac 2017

Resta in vigore il calendario venatorio. Il Tar ha respinto la sospensiva chiesta da Federcaccia l calendario venatorio 2017, approvato dalla giunta regionale lo scorso aprile, resta in vigore. il tar del Piemonte ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata da federcaccia e da enalcaccia perché “appare legittima”, si legge nell’ordinanza, sia la limitazione del carniere giornaliero e stagionale di alcune specie, sia l’articolazione del calendario per altre specie.“Con il rigetto della sospensiva il tar considera motivate le nostre scelte nel calendario venatorio e respinge le richieste delle due associazioni dei cacciatori ricorrenti. Lo consideriamo un importante riconoscimento della legittimità delle nostre decisioni”, commenta l’assessore giorgio ferrero.

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WELFARE: Coldiretti, Tulio Marcelli nuovo Presidente dell’EPACA ulio marcelli è il nuovo Presidente nazionale dell’epaca, il patronato della Coldiretti per i servizi alla persona che da più di 60 anni, garantisce informazioni, consulenze e servizi in materia di previdenza e assistenza, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni sociali legate al reddito. epaca è il primo Patronato in italia del lavoro autonomo e per l’assistenza inail, una realtà - spiega la Coldiretti - che conta 627 uffici sul territorio e più di duemila tra operatori e consulenti. tulio marcelli è nato nel 1972, è sposato e ha quattro figli. Laureato in giurisprudenza, è titolare dell’azienda agrituristica, il «Relais La torre» in località Chiassa Superiore e, oltre ad essere presidente della federazione Regionale della toscana e ai vertici dell’organizzazione provinciale di arezzo, è membro della giunta nazionale di Coldinella foto tulio marcelli, nuovo Presidente retti. “Sono onorato di aver ricevuto questo nazionale dell’epaca. incarico che accetto con la consapevolezza della necessità di offrire ai cittadini servizi di qualità” ha affermato il neopresidente nel sottolineare l’importanza dell’impegno “di fronte alle grandi sfide e cambiamenti che attendono l’epaca nei prossimi anni”.

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reditagri italia, attraverso il Sistema Servizi Coldiretti, mette a disposizione delle imprese agricole che hanno presentato la Domanda Unica 2017, lo strumento dell’anticipo Pac per soddisfare le esigenze di credito a breve. attraverso la sottoscrizione di specifici accordi con istituti di credito di primaria importanza a livello territoriale le aziende beneficiarie del contributo Pac, a fronte della presentazione della Domanda Unica, hanno la possibilità ottenere in modo semplice ed immediato l’anticipazione annuale o pluriennale del premio senza dover attendere l’erogazione da parte dell’Organismo pagatore. Per maggiori dettagli sulle opportunità offerte, contattare la segreteria provinciale di Creditagri italia al numero 0131-235891.

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ORGANIZZAZIONE|OSCaR gReen 2017 consegnati al parco del valentino a torino gli oscar green regionali

Premiato Riccardo Olearo della Tenuta Castello di Razzano, categoria “fare rete” L’azienda, esempio di multifunzionalità si trova in Valcerrina, si occupa di vitivinicoltura e ospitalità

nella foto Riccardo Olearo, Oscar green Regionale 2017 tra il Direttore Coldiretti alessandria Leandro grazioli e il Presidente Provinciale Roberto Paravidino al Borgo medievale durante la serata della premiazione.

ono la quarta generazione di un’azienda che è cresciuta puntando sempre all’innovazione e sulla capacità di fare squadra. Sono arrivati risultati importanti e oggi puntiamo ad essere sempre più multifunzionali per garantire un’offerta turistica completa, dove le potenzialità del territorio possano esprimersi al meglio. il monferrato è una terra generosa dove si coniugano sapori e tradizione in un’ottica di accoglienza e di bellezza: non ho mai pensato di fare altro se non specializzarmi in qualcosa che potesse essere legato a far crescere la realtà dove sono nato e cresciuto”. Parole di riccardo olearo della tenuta castello di razzano che, tra commozione e orgoglio, ha ritirato lo scorso 13 luglio, per la categoria “fare rete”, il premio come finalista regionale per Oscar green 2017, il concorso che premia le aziende che si distinguono sul territorio per innovazione e competitività. La premiazione

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si è svolta al Borgo medievale del Parco del valentino a torino, che ha visto come presentatori “i tre Jolie”, vincitori del format italia’s got talent. Situata in uno degli angoli più suggestivi del monferrato la tenuta castello di razzano si trova ad alfiano natta, in valcerrina, è composta dall’omonima azienda vitivinicola e dal Relais. La tenuta è di circa 100 ettari di terreno di cui 40 coltivati a vigneti e 5 ad oliveti. La produzione vinicola, circa 200.000 bottiglie annue, è in gran parte dedicata al vitigno autoctono Barbera, nelle versioni Barbera d’asti Docg e Barbera del monferrato Docg. Da alcuni anni, seppur in quantità limitata, viene prodotto un ottimo olio d’oliva del monferrato mentre le cantine storiche trovano sede nei sotterranei del Castello che sorge su un sito di origine romana. “Coldiretti alessandria ha partecipato con una numerosa delegazione all’evento regionale che ha rappresentato un momento molto importante di crescita

nella foto il numeroso pubblico presente alla serata dedicata alle aziende più innovative alla cui guida ci sono imprenditori under 40. La premiazione è avvenuta al Borgo medievale del Parco del valentino.

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e di confronto in attesa dell’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. - ha aggiunto, a fine serata, roberto paravidino presidente della Coldiretti alessandrina - Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. in un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. e’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”. Oscar green rappresenta quell’italia bella e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti perchè nelle nostre imprese agricole c'è la forza giovane del Paese. Un oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita o di rilancio, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. “Le aziende premiate oggi sono esempi di tenacia e caparbietà, solo così è possibile dar vita ai propri sogni - ha aggiunto la Delegata Regionale e Provinciale giovani impresa Valentina binno - ovviamente però, con al proprio fianco, una grande forza sociale ed economica come Coldiretti”. Cibo, agricoltura e innovazione, ma non solo. il mondo agroalimentare ha molte sfaccettature e diramazioni, che vanno a toccare e legarsi a molti altri settori, dal design al turismo.“i giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare, che coinvolge donne e uomini e che per le sue caratteristiche rende l’italia, unica, competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee” ha aggiunto il direttore provinciale Coldiretti alessandria leandro grazioli.

nella foto Riccardo Olearo ritira la targa per l’Oscar green 2017 regionale.


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gRanO San PaStORe |ORGANIZZAZIONE

prima festa del ringraziamento del frumento tenero san pastore a tortona

IL PANE BENEDETTO: “fare agricoltura” per custodire la terra e produrre alimenti sani uando il vescovo di tortona, mons.Vittorio Viola, ha benedetto il pane realizzato con il grano antico San Pastore, il momento di riflessione e di festa si è trasformato in qualcosa di più, nella soddisfazione di aver creduto in un progetto e poterne toccare con mano i risultati. il primo raccolto e, oggi, il profumo del pane appena sfornato, per celebrare e ricevere la benedizione su questo frutto della terra e del lavoro dell’uomo. “Come Consorzio siamo particolarmente soddisfatti, non si tratta solo di aver raggiunto un obiettivo ma la certezza di aver visto giusto, è il risultato di un gioco di squadra determinate per proseguire su questa strada. il primo raccolto ha già dato importanti soddisfazioni, siamo tornati a fare agricoltura come un tempo riscoprendo la vera essenza del nostro lavoro, custodire la terra per produrre alimenti sani: da qui è nato il desiderio di creare un consorzio nazionale principalmente legato a questa varietà”: parole di cristina poggio, presidente del Consorzio nazionale produttori San pastore dette al termine dell’iniziativa che ha visto in piazza gavino Lugano l’allestimento di mercato straordinario di Campagna amica, organizzato per l’occasione. Una vetrina d’eccezione per far conoscere e dare il benvenuto a quello che è stato battezzato pane grosso di tortona, realizzato attraverso il recupero del frumento tenero San Pastore, il grano più diffuso in italia e “ritrovato” dopo oltre sessant’anni, attraverso la panificazione con lievitazioni naturali. il pane grosso di tortona è un pane 100% San Pastore con lieviti madre anch’essi di San Pastore. il nome deriva dalla moneta che il comune di tortona fu autorizzato a coniare da federico ii, tale e tanta era l’importanza della città come granaio dell’impero. il grosso di tortona è un pane di circa un chilo di forma rotonda con im-

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presso un taglio a simboleggiare la stella a otto punte che porta a convergenza sia la stella impressa sulla moneta sia quella dello stemma vescovile della Diocesi di tortona. La prima festa del Ringraziamento del grano San Pastore e del Pane grosso di tortona si è svolta ieri e ha visto la partecipazione del Consorzio tutela vini Colli tortonesi, Consorzio salame nobile del giarolo, Strada del vino e dei sapori dei colli tortonesi, Consorzio pesca di volpedo, Consorzio della ciliegia di garbagna, condotta Slow food del tortonese (con i presìdi: Bella di Garbagna, Montèbore, Salame delle valli tortonesi, Fragola profumata di Tortona, Razza varzese-ottonese-tortonese) e per la prima volta il Consorzio nazionale Produttori San Pastore e i panificatori del grosso di tortona tutti insieme per dare il benvenuto al Pane grosso di tortona. “iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità non solo per il territorio ma per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero Made in Italy. - ha sottolineato il presidente di Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - Questo è veramente un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. il comparto cerealicolo sta vivendo un momento non facile, l’annata che ci lasciamo

alle spalle è da ricordare come una delle peggiori non per qualità ma per il prezzo, l’andamento congiunturale sfavorevole ha penalizzato fortemente il settore agricolo. Per non parlare dei danno procurati dalla siccità che sta facendo registrare rese inferiori del 30% a causa della ridotta disponibilità idrica. non dobbiamo dimenticare che l’81% dei consumatori italiani ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole, progetti di valorizzazione a filiera corta rappresentano una risposta in attesa di azioni concrete in arrivo da Bruxelles». «La Città di tortona è soddisfatta dei risultati ottenuti - ha sottolineato il Direttore Coldiretti alessandria leandro grazioli - poiché territorialmente è da sempre al centro di un’area vocata alla coltivazione dei cereali. in un momento di grande crisi economica come Coldiretti siamo orgogliosi di far parte e veder crescere un progetto che sostiene e valorizza questa vocazione, che realizza un forte collegamento con la realtà agricola con l’obiettivo della qualità e salubrità degli alimenti. La formazione di un gruppo di ricerca e di innovazione su un tema così rilevante è una grande occasione di sviluppo territoriale».

ecco doVe tUtti i sabati si potrà troVare il “grosso”: irene calamante - cUore di pane bio, via Casellina 7, Cabella Ligure (aL) Fraiburger giacomo - il Forno di mondonio, Castelnuovo Don Bosco (at) simona bernaudo - l’amico Forno srl, via einaudi 1, tortona (aL) paola corti e silvio Fasulo - la panetteria, via giulia, tortona (aL) manuel lugano - paniFicio della barca, via tortona 27, montemarzino (aL) Faraboni giuseppe e rita gennaro - sapori di pane, San Sebastiano Curone (aL) paniFicio tomoVa, via Silla, tortona (aL) med’s, C.so Roma, tortona (aL) paniFicio palUdo tiziana, via guala, tortona (aL) agriturismo mangià ad campagna, Castelnuovo Scrivia (aL) agriturismo rà mansena, alluvioni Cambiò (aL) agriturismo Vallenostra mongiardino Ligure (aL) gas tortona - cUore di pane bio (aL) mercato di campagna amica tortona (aL) mercato di campagna amica voghera (Pv) n°07 • luglio/agosto 2017| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|ePaCa - aSPROCaRne

IL SUPPLEMENTO DI PENSIONE il pensionato che, dopo la liquidazione della pensione, continua a lavorare e, conseguentemente, a versare i relativi contributi, può chiedere all’inPS che la pensione venga ricalcolata con l’aggiunta dei nuovi contributi, attraverso la liquidazione di un supplemento di pensione.

QUando

il supplemento si può chiedere a condizione che: siano trascorsi almeno cinque anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento.

oppUre

Siano trascorsi due anni dalla decorrenza della pensione o del precedente supplemento, purchè l’interessato abbia superato l’età prevista per la pensione di vecchiaia. Quest’ultima possibilità è concessa una sola volta.

contribUti Versati in diVerse gestioni

nel caso in cui l’interessato sia già titolare di pensione come lavoratore dipendente e possa far valere anche contributi versati nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cioè coltivatori diretti, artigiani, commercianti), può chiedere il supplemento di pensione solo dopo aver compiuto l’età pensionabile per vecchiaia nelle gestioni speciali (requisiti modificati dalla Riforma Monti) e sempreché siano trascorsi almeno due anni o cinque come precisato in precedenza.

pensioni ai sUperstiti

i contributi versati dopo la decorrenza della pensione o del precedente supplemento e non richiesti in aggiunta da defunto, vengono automaticamente inseriti nell’importo della pensione ai superstiti, cioè senza necessità di presentare ulteriori domande oltre a quella di reversibilità.

decorrenza

il supplemento decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della relativa domanda, pertanto è utile controllare attraverso l’assistenza del patronato epaca l’esistenza del relativo requisito, ciò per non perdere dei ratei di pensione maggiorati del relativo supplemento.

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Bonus asilo nido 2017: importi, a chi spetta e come presentare domanda il bonus asilo nido 2017 è la nuova agevolazione per le famiglie, pensata per sostenere le spese necessarie all’iscrizione dei propri figli al nido che, insieme al bonus mamme domani 2017, estende le agevolazioni già presenti e prorogate per il sostegno alle famiglie. Per richiedere il Bonus asilo nido 2017 sarà fondamentale presentare domanda inPS e potranno accedere al bonus fiscale tutte le famiglie con figli nati a partire dal 1 gennaio 2016. Ricordiamo fin da subito che non è necessario rispettare specifici requisiti di reddito e che quindi potranno richiedere l’importo di 1.000 euro per pagare l’iscrizione all’asilo nido tutte le famiglie con figli. La domanda di bonus nido 2017 potrà essere inoltrata in modalità telematica all’inps a partire dal 17 luglio 2017. Le modalità di presentazione delle domande inps sono le seguenti: Web - servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin dispo-

sitivo, credenziali SPiD o CnS attraverso il portale dell’istituto; contact center integrato - numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante); patronato epaca attraverso i servizi offerti. Se si intende richiedere il bonus bebè 2017 per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.

• •

L’allevatore chivassese Franco Martini eletto presidente di Asprocarne Piemonte l’associazione conta 600 allevatori che in stalla hanno 130mila capi bovini da carne È franco martini, allevatore di Chivasso, il nuovo presidente di asprocarne per il triennio 2017-2019. e’ stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione.asprocarne Piemonte associa 600 allevatori che, in tutto, in stalla hanno 130mila capi bovini da carne. Ogni anno con il disciplinare di produzione vengono etichettati 25mila capi. franco martini ha un solido passato in Coldiretti. a fine anni novanta era componente del consiglio nazionale di Coldiretti e nel comitato nazionale dei giovani. nella federazione di torino è stato consigliere provinciale e vice presidente. Franco martini

AGRICOLTURA A. |n°07 • luglio/agosto 2017

in asprocarne è stato eletto consigliere nel 2005 e, sinora, ha

ricoperto per due mandati l’incarico di vicepresidente. e’ residente a Chivasso, in frazione

Betlemme, dove conduce, insieme alla famiglia un’azienda multifunzionale a indirizzo cerealicolo, foraggero e zootecnico alla quale, da alcuni anni, ha affiancato un’importante attività di gestione delle aree verdi e giardini che ha aperto nuove opportunità per l’azienda agricola pur mantenendo centrale il ruolo dell’allevamento. L’azienda martini alleva vitelloni da ingrasso da quattro generazioni. il consiglio di amministrazione di asprocarne Piemonte ha eletto quattro vicepresidenti che avranno il compito di coadiuvare il presidente franco martini nello sviluppo delle varie aree di attività.


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De@teRRa - SPLit Payment |ATTUALITÀ

opportUnità di crescita per gioVani imprenditrici agricole

Via al Bando di concorso per il Premio De@Terra stato pubblicato sul sito di ismea il Bando per la selezione nazionale “premio De@terra”, giunto alla sua Xvi edizione. La partecipazione al Bando consentirà l’individuazione di 6 imprenditrici agricole operanti sul territorio nazionale che si siano distinte per la propria iniziativa imprenditoriale. Possono presentare la propria candidatura le imprenditrici agricole in possesso della qualifica di coltivatrice diretta o imprenditrice agricola professionale (iaP) che svolgono attività di impresa sul territorio italiano. nel caso in cui l’attività agricola venga esercitata in forma societaria, possono presentare la propria candidatura le imprenditrici agricole che possiedono,

È

oltre ai requisiti di cui sopra, la rappresentanza legale della società. La domanda di partecipazione (corredata del documento e del curriculum professionale della candidata) deve essere compilata in ogni sua parte, debitamente firmata dalla candidata e presentata tramite posta elettronica certificata all’indirizzo ismea2@pec.ismea.it entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 8 settembre 2017. alle prime 6 classificate nella graduatoria finale è attribuito, quale premio, la partecipazione ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell’Unione europea, creando i presupposti per lo sviluppo e il consolidamento di effettive opportunità di crescita imprenditoriale.

split payment

Tutte le società devono aggiornare il regime fiscale al 1° luglio il gse-gestore dei Servizi energetici Spa ha attivato le nuove funzionalità per lo split payment, ma per renderlo operativo impone l’obbligo a tutte le società (nonché agli enti pubblici, enti non commerciali e altri istituti) di dichiarare l’assoggettamento al regime fiscale dello split payment. il mancato adempimento impedisce infatti l’utilizzo del Portale applicativo del gSe e pertanto la possibilità di emettere le fatture (RiD, tO, ec.). La norma che regolamenta lo split payment è il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, che ha esteso il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’iva (c.d. Split Payment) anche alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti della Pubblica amministrazione. Quindi i soggetti interessati dalla norma sono solamente:

D

• pubbliche amministrazioni; • enti e Società appartenenti alla pubblica amministrazione; • Società controllate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri ed enti territoriali; • Società quotate inserite nell’indice azionario della Borsa italiana FtSe MiB.

mentre sono escluse, dall'applicazione del suddetto Split Payment, le operazioni soggette al regime di inversione contabile - Reverse Charge, tra cui si ricordano le operazioni aventi ad oggetto energia elettrica e certificati energetici.

in base a tale meccanismo, i soggetti interessati dall’art.17-ter DPR 633/72 sono tenuti al pagamento delle fatture ricevute per la sola quota imponibile mentre dovranno versare l’iva direttamente all’erario. in pratica, si assiste ad una “scissione” tra il cedente/prestatore (gse), soggetto che secondo le regole ordinarie è il debitore d’imposta, e il cessionario/committente a cui viene attribuito l’onere di versare l’imposta. maggiori informazioni sono consultabili sul sito http://www.fattoriedelsole.org/.

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ATTUALITÀ|SCaDenze agOStO/SettemBRe

SETTEMBRE

AGOSTO

[pagina a cura di Daniela Colombini]

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scadenza imposta

adempimenti

soggetti obbligati

21/08/2017

iVa

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva

21/08/2017

iVa

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di luglio 2017

contribuenti iva mensili

21/08/2017

iVa

liquidazione e versamento dell’iva a debito del 2° trimestre 2017

contribuenti iva trimestrali

21/08/2017

irpeF/irap

Versamento delle imposte a debito iRPef e iRaP a saldo 2016 e primo acconto per l’anno 2017

contribuenti tenuti alla presentazione del modello Unico 2017, titolari di reddito d’impresa

21/08/2017

ritenUte

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

25/08/2017

iVa intrastat

invio telematico elenchi intRaStat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di luglio.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

scadenza imposta

adempimenti

soggetti obbligati

15/09/2017

iVa

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva

18/09/2017

iVa

liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di agosto 2017

contribuenti iva mensili

18/09/2017

iVa

comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 2° trimestre 2017

contribuenti iva mensili e trimestrali

18/09/2017

iVa

comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 1° semestre 2017

contribuenti iva mensili e trimestrali

18/09/2017

contribUti inps

Versamento seconda rata 2017 dei contributi inps dei lavoratori autonomi

cd/iap iscritti all'inPS

18/09/2017

ritenUte

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

25/09/2017

iVa intrastat

invio telematico elenchi intRaStat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di agosto.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

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meRCatinO - annUnCi |ATTUALITÀ

•pierin l’imbiancHin esegue lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature, intonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature varie e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772

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n°07 • luglio/agosto 2017| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|fLaveSCenza

FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE LOTTA OBBLIGATORIA (decreto ministeriale del 31/05/2000 “misure per la lotta obbligatoria contro la flavescenza dorata della vite”) La flavescenza dorata della vite si previene solo se: 1) si elimina la vegetazione con sintomi della malattia o si capitozzano le piante, senza attendere la vendemmia; 2) in inverno si estirpano le ceppaie comprese le radici; 3) si elimina l’insetto che la trasmette. trattaMenti inSettiCidi oBBligatori anno 2017 contro l’insetto Scaphoideus titanus, vettore della malattia trattare nelle date che saranno indicate dall’assistenza tecnica o dai comuni. attenZione!! e’ inUtile trattare priMa CHe l’inSetto diVenti inFettiVo. salVagUardia degli insetti pronUbi (Legge regionale 3/8/98, n.20) •divieto trattamenti insetticidi in fioritura. •sfalcio e appassimento/asportazione

della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. •evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento). accorgimenti •controllare il pH della soluzione in modo che sia inferiore a 7. •impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione; trattare tutti i filari da entrambi i lati. •cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni. •evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi.

salVagUardia delle api e degli insetti pronUbi il primo trattamento insetticida è il più strategico per il contenimento del vettore. il ciclo biologico di Scaphoideus titanus, va dunque monitorato attentamente a livello locale: in base ad esso, in aree più fredde si può posticipare il trattamento rispetto al periodo di riferimento indicato dal Settore fitosanitario Regionale, mentre in aree più calde può essere necessario anticiparlo, avendo comunque sempre cura che la fioritura sia terminata e che ci si trovi ad allegagione avvenuta. Le date dei trattamenti insetticidi contro Scaphoideus titanus possono variare di anno in anno a seconda del decorso stagionale e del ciclo biologico dell’insetto vettore; il primo trattamento si colloca generalmente nel periodo 15-20 giugno ma deve comunque essere effettuato soltanto al termine della fioritura della vite ad allegagione avvenuta. ai sensi dell’art.17 della L.R. n.20 del 03/08/1998, al fine di salvaguardare l’azione pronuba delle api, sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari (insetticidi, erbicidi e fungicidi) tossici per le api durante il periodo di fioritura della vite. i trattamenti sono vietati anche se sono presenti secrezioni nettarifere extrafiorali; in presenza di eventuali fioriture spontanee nella vegetazione sottostante le viti, occorre eliminare la vegetazione stessa tramite sfalcio e appassimento o asportazione. il trattamento deve inoltre essere effettuato in assenza di vento per evitare fenomeni di deriva. Devono essere evitati i trattamenti in presenza di melata nei mesi di luglio, agosto e settembre. L’inosservanza di tali norme può essere causa di gravi danni all’apicoltura e all’ambiente. Salvaguardia degli insetti pronubi (legge regionale 3/8/98, n°20) no trattamenti insetticidi in fioritura. eliminazione delle fioriture spontanee prima del trattamento non trattare in presenza di vento

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AGRICOLTURA A. |n°07 • luglio/agosto 2017

aziende in prodUzione integrata (aziende che aderiscono alle Misure Agroambientali pSR 2014-2020) bUproFezin (da utilizzare solo negli stadi giovanili) etoFenproX acetamiprid tHiametHoXam clorpiriFos etile (da non utilizzare oltre il 30 luglio) clorpiriFos metile piretroidi (1 solo trattamento all’anno, da utilizzare solo in prossimità della vendemmia, pre o post vendemmia).


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ATTUALITÀ|DOn ivO a COLLOQUiO COn iL COnSigLieRe eCCLeSiaStiCO

AMARCORD altro giorno un amico mi ha scritto: ricordo i miei nonni e i miei genitori per il loro esempio e per la loro laboriosità. a loro si possono applicare le parole del motto di San Benedetto: “ora et labora”. Una vita di lavoro e di preghiera. mai il lavoro era di ostacolo alla preghiera o una scusa per giustificarsi. Lo scritto prosegue: io non riuscirò mai ad essere come loro. Spero tanto che mi preparino un posto accanto a loro. Ritornando da una celebrazione per l’ultimo saluto terreno ad una anziana signora, una dei suoi quattro figli mi ha confidato: chissà se noi riusciremo ad essere degni di una mamma che si è fatta portare a messa fino all’ultimo dei suoi giorni e ha chiuso gli occhi a questo mondo dopo una vita esemplare e aver ricevuto COSCientemente tutti gli ultimi sacramenti. Storie di ordinaria santità anche nel XXi° secolo. Sono i tanti alberi di un bosco che cresce senza far rumore, a differenza di

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quell’unico albero che cadendo fa rumore e riempie le pagine dei giornali. Ognuno di noi si guardi attorno.troverà tanti alberi, un bosco intero che cresce senza far rumore. aiuta a vincere il pessimismo, la paura e la sfiducia. Se in queste ferie il nostro ritmo di vita rallenta, dedichiamoci alla lettura della vita dei santi. Di Sant’agostino, per esempio, di San francesco, di San Benedetto, ma anche di Santa maria goretti, di Chiara Badano, e perché no, più vicini a noi di Don Primo mazzolari, di Don Lorenzo milani, preti scomodi ma santi, e scoprirà la trama meravigliosa che Dio ha tracciato per la vita di ognuno di loro. Perchè Lui non va mai in vacanza, ha un progetto per tutti, è originale e magari la nostra vacanza ci aiuterà a scoprire il nostro. Buone ferie! mons. ivo piccinini

INCENDI: COSTANO AL PAESE 10MILA EURO A ETTARO Un terzo dell’intera superficie nazionale è oggi a rischio incendio, a causa dell’incuria e dell’abbandono che favoriscono l’estendersi del fuoco e l’azione dei piromani, con un costo per la collettività di ben 10mila euro ad ettaro.a lanciare l’allarme è la Coldiretti dopo i nuovi roghi che hanno colpito il Sud e il centro con migliaia di ettari di pascoli, boschi, vigneti e uliveti andati in fumo. Un fenomeno - accusa Coldiretti - favorito dall’inarrestabile avanzata della foresta che, senza alcun controllo, si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai 10,9 milioni di ettari con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Ci vorranno almeno 15 anni per - ricorda la Coldiretti - ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Di fronte alla devastante ondata di incendi Coldiretti ha promosso l’alleanza tra gli agriturismi a marchio Campagna amica e federforeste con l’avvio di una task force per il monitoraggio, prevenzione e valorizzazione dei boschi.

LUTTI

Il grave lutto ci trova sensibilmente vicini a Luca Varosio per la perdita del caro papà

Sentite condoglianze alla famigia Meda per la scomparsa del caro

“La mancanza è la più forte presenza che si possa sentire”

Coldiretti Alessandria è vicina ai familiari del caro

PAOLO bISIO

gUIDO (Dino)

LUIgI

Socio di Cassinelle

Socio di Lu

Porgiamo a Roberto Cipri dell’agriturismo “Ra Mansena” sentite condoglianze per la scomparsa della cara nonna

Coldiretti Alessandria è particolarmente vicina alla famiglia Ferraris per la perdita del caro

ANgELICA vACCARI

LUIgI REMO

Socia di Alluvioni Cambiò

Socio di Fubine

Porgiamo alla famiglia Conte le più sentite condoglianze per la perdita della cara

Socio di Bosco Marengo Sentite condoglianze

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AGRICOLTURA A. |n°07 • luglio/agosto 2017

MARIA LUCIA Socia di Cassine


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