Edizione 30 giugno 2017 Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 06 - 30/06/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Z I N E

n°06 - Giugno 2017

#StopCETA

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Diciamo NO all’accordo di libero scambio tra Europa e Canada

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

FISCALE 08 SETTORE compensazioni f24

Chiuso in redazione il 30 Giugno 2017

e fabbricati rurali

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera.

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Datori di lavoro

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Vitellone IGP

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App TerraInnova

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Schede tecniche

SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

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Fotovoltaico

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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Ministero Beni Culturali

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Epaca

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Fattorie Didattiche

FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

assunzioni in apprendistato e ultime novità del settore il benvenuto a palazzo rospigliosi. più trasparenza di filiera

conquista tremila giovani, uno strumento rivolto alle aziende

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

- CANADA IL CETA 05 UE VA RIVISTO no alla pirateria alimentare

S TA M PA

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

VITIVINICOLO 07 SETTORE attenzione ai diritti acquistati - c’è il bando

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SALUTE

RIFLESSIONI

- settore corilicolo; - settore frutticolo

smaltimento dei moduli, ecco come fare

accordo con coldiretti, il 2018 anno del cibo italiano per raggiungere i 50 miliardi giovani agricoltori, parte l’esonero del pagamento contributivo consegnati gli attestati alle nuove aziende

SUL PROSSIMO NUMERO

scheda informativa

“cuore in forma” pochi e semplici esami per tenere sotto controllo il tuo cuore

la parola al consigliere ecclesiastico

“di più, c’è solo dio”

speciale mobilitazione

#stopceta

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ATTUALITÀ|presidente provinciale

#StopCETA non serve a chi produce ne a chi acquista. Basta regali alle multinazionali Mentre andiamo in stampa si sta preparando la mobilitazione in Piazza Montecitorio per smascherare il CETA n queste ore si sta definendo la mobilitazione per ribadire il nostro fermo “no” all’accordo ceta che uccide il frumento tenero e duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall’azzeramento strutturale i dazi per l’importazione dal canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in italia perché accusato di essere cancerogeno. contemporaneamente le “volgarizzazioni” legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding coesisteranno in canada con le denominazioni autentiche dei nostri prodotti. un sistema che investe anche il tema degli ogm con ripercussioni inevitabili sul “principio di precauzione” dove aggiungere altro diventa difficile… rimane solo il posto per tanta amarezza. si sta chiudendo un mese di giugno caratterizzato da forti preoccupazioni per un andamento stagionale anomalo che ha ripercussioni sulla produzione agricola. rimane comunque difficile stilare un primo bilancio di questo primo semestre dell’anno. l’incognita più grande rimane sempre quella di ottenere un’annata agraria dai risultati apprezzabili facendo i conti con un clima strano e soprattutto particolarmente imprevedibile. a preoccupare è il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che in italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per oltre 14 di miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio. nonostante un clima che non gioca a nostro favore l’occupazione in agricoltura cresce con il valore aggiunto più elevato d’europa grazie alla leadership conquistato nella qualità e nella sicurezza alimentare. inoltre la campagna italiana è diventata la più green d’europa con il maggior numero di cer-

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fotolia © ronnie chua

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tificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine dop/igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati. un percorso reso possibile dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana avvenuto grazie alla legge di orientamento fortemente sostenuta dalla coldiretti ed approvata esattamente 16 anni fa, si è verificata una vera rivoluzione dell’agricoltura italiana che ha allargato i confini dell’imprenditorialità aprendo a nuove opportunità occupazionali multifunzionali nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nelle attività sociali, nella trasformazione aziendale e nella vendita diretta, a difesa e promozione della biodiversità. in soli tre anni sono aumentate di sette volte le aziende agricole che producono energie rinnovabili e sono pratica-

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mente raddoppiate quelle che trasformano direttamente i loro prodotti svolgendo un’azione di recupero importante nei confronti di varietà che non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. protagonisti in questa missione sono giovani e meno giovani che ogni giorno mettono tanto cuore nel proprio lavoro, con l’entusiasmo di chi ha la creatività nel proprio dna. un mercato in continua evoluzione che richiede innovazione ma anche formazione, che trova nelle opportunità del nuovo programma di sviluppo rurale nuove occasioni di crescita.

Roberto Paravidino Presidente


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ceta|ATTUALITÀ

L’ItaLIa e La sua agrIcoLtura costItuIscono un bInomIo tanto rIcco quanto deLIcato

UE - Canada: il CETA legalizza la pirateria alimentare Un accordo che danneggia economia, salute ed immagine del Paese. Coldiretti in netta opposizione: “Il Made in Italy ci perde alla grande”. a preoccupazione è tanta, tangibile. tutto riassunto in una parola, difficile, come comprehensive economic and trade agreement e meglio conosciuta nel suo acronimo: ceta, l’accordo commerciale tra unione europea e canada, che il senato italiano dovrebbe sottoporre a ratifica. coldiretti si è schierata subito contro ad una decisione che potrebbe portare ripercussioni dannose non solo a livello economico ma anche di immagine per il nostro paese. gli accordi di libero scambio devono essere posti al servizio di obiettivi che tengano conto di compatibilità cruciali quali l’occupazione, i diritti umani, a coesione sociale e lo sviluppo sostenibile. ciò ha come premessa una logica di trasparenza e un principio di reciprocità fra i contraenti che copra tutte le clausole vincolanti. parole che rafforzano in modo incisivo i motivi di preoccupazione sugli impatti economici e sociali del ceta. l’accordo di libero scambio con il canada, infatti, non solo legalizza la pirateria alimentare, accordando il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti più tipici, dal parmesan al prosciutto di parma, ma spalanca le porte all’invasione di frumento trattato in preraccolta con il glifosato vietato in italia e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero. un impatto devastante sulla coltivazione di frumento in italia con il rischio desertificazione di intere aree del paese e una concorrenza sleale nei confronti degli allevatori italiani ma anche un rischio per i consumatori ed un precedente pericoloso nei negoziati internazionali. “e’ doveroso sapere che con questo accordo potrebbe essere rimessa in discussione la decisione presa in europa sugli ogm e rischierebbero di aprirsi autostrade all’ingresso di carne agli ormoni, oggi vietata. - precisa il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - tutto tornerebbe in gioco: il frumento di bassa qualità trattato con glifosato che da noi è stato bandito, che diventerà pasta finta italiana, di prodotti con standard di sicurezza sanitaria lontani da quelli strettissimi di casa nostra, di carne suina che si trasformerà in salumi che nulla hanno a che vedere con il nostro paese. il tutto sarà agevolato perché si eliminano quelle barriere non solo tariffarie che abbiamo voluto per impedire che sulle nostre tavole arrivino cose che fanno male alla salute”. e’ necessaria quindi una valutazione ponderata e approfondita dell’argomento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra modelli produttivi diversi che grava sul trattato. secondo il dossier della coldiretti delle 291 denomi-

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nazioni Made in Italy registrate ne risultano protette appena 41, peraltro con il via libera all’uso di libere traduzioni dei nomi dei prodotti tricolori (un esempio è il parmesan) e alla possibilità di usare le espressioni “tipo; stile o imitazione”. ma peserebbe anche l’impatto di circa 50.000 tonnellate di carne di manzo e 75.000 tonnellate di carni suine a dazio zero e l’azzeramento strutturale del dazio per il grano proprio mentre il governo canadese si è già mosso per sollevare questioni di compatibilità del trattato con il decreto di indicazione obbligatoria dell’origine della pasta che l’italia ha depositato a bruxelles. a rischio è lo stesso principio di precauzione, visto che la legislazione canadese ammette l’utilizzo di prodotti chimici vietati in europa. è un grande regalo alle grandi

lobby industriali che nell’alimentare puntano all’omologazione e al livellamento verso il basso della qualità. nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. solo per fare un esempio i produttori canadesi potranno utilizzare il termine parmesan, ma anche produrre e vendere gorgonzola, asiago e fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità. ma soprattutto si crea una concorrenza sleale nei confronti del vero Made in Italy in cui perde l’agricoltura italiana che ha fondato sulla distintività

e sulla qualità la propria capacità di competere. quindi cosa accadrà? ci sarà inevitabilmente un aumento delle importazioni di prodotti di bassa qualità. il costo della carne canadese ad esempio è della metà rispetto alla nostra grazie a modalità produttive discutibilissime. i produttori canadesi in sostanza potranno utilizzare la storpiatura delle nostre denominazioni e anche produrre. una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità. “il ceta mette a rischio uni degli asset storici della nostra patria. crediamo che si tratti di un rischio che non possiamo né dobbiamo correre. non oggi e non più”, ha concluso paravidino.

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ATTUALITÀ| ceta

Troppe criticità sul CETA, serve ampio dibattito prima della ratifica Rappresentanti del mondo sindacale, della società civile e delle realtà produttive hanno incontrano il presidente Pietro Grasso. Coldiretti Alessandria ha inviato una comunicazione a tutti i sindaci per informare le istituzioni locali sulle ripercussioni che potrebbe avere il trattato a tutti i livelli. umerose realtà della società civile, del mondo sindacale, produttivo e dell’ambientalismo hanno incontrato il presidente del senato, piero grasso, per esprimere le diffuse preoccupazioni sugli impatti economici e sociali del ceta (comprehensive economic and trade agreement), l’accordo commerciale tra unione europea e canada che il senato italiano dovrebbe sottoporre a ratifica il 22 giugno. all’incontro hanno partecipato il segretario generale della cgil susanna camusso, il presidente della coldiretti roberto moncalvo, la presidente di legambiente rossella muroni, il presidente di adusbef elio lannutti, il vice presidente di federconsumatori emilio viafora, il presidente del movimento consumatori alessandro mostaccio, la vice presidente di fairwatch monica di sisto e la responsabile agricoltura di greenpeace federica ferrario. è stata sottolineata la necessità di analizzare più a fondo i potenziali effetti del trattato sull’ordinamento democratico, l’uguaglianza di fronte alla legge, l’occupazione, il settore agricolo e agroalimentare, i diritti dei consumatori e dei lavoratori, il settore dei servizi, il principio di precauzione, la salute e l’ambiente. in particolare, si è evidenziata l’opportunità di attendere il pronunciamento della corte costituzionale francese, alle prese con un ricorso firmato da 106 parlamentari, sui possibili vizi di incostituzionalità dell’accordo, che potrebbe minare l’esercizio della sovranità nazionale, violare il principio di precauzione, l’indipendenza e l’imparzialità dei giudici e il principio di uguaglianza davanti alla legge. non solo, ma l’urgenza di un voto di ratifica tanto ravvicinato viene a cadere di fronte al

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fatto che in canada nulla verrà deciso fino al prossimo autunno. l’assemblea legislativa del quebec, infatti, ha terminato le sue sessioni deliberative e non tornerà a riunirsi prima di settembre. per questa ragione, rimane incompiuta l’approvazione della legge sull’implementazione provvisoria del ceta, che dunque non potrà entrare completamente in vigore per i prossimi tre mesi. l’incontro ha offerto l’occasione per consegnare al presidente grasso il documento “alla ricerca di un commercio libero e giusto (free and fair)”, firmato dalle organizzazioni presenti insieme a slow food, arci e acli terra, già inviato ai senatori impegnati nell'esame del disegno di legge di ratifica (ddl 2849) del ceta. al termine dell’incontro, il presidente ha dichiarato: «gli accordi commerciali possono avere - e hanno spesso avuto in passato - un impatto di grande rilievo sull’ambiente e sull'economia dei paesi coinvolti. un impatto che riguarda la vita quotidiana di tutti i cit-

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tadini. trovo quindi comprensibile l'appello ad un esame attento e scrupoloso delle norme all'attenzione delle aule parlamentari e sono sicuro che esso non resterà inascoltato». «il senato dovrebbe accogliere le raccomandazioni del presidente pietro grasso e rinviare il voto sul ceta - sostengono cgil, coldiretti, legambiente, adusbef, movimento consumatori, federconsumatori, fairwatch, greenpeace, slow food, arci, e acli terra le preoccupazioni manifestate oggi nascono da una forte mobilitazione pubblica e devono essere prese in seria considerazione. è necessario aprire un dibattito pubblico e trasparente sugli effetti dell’accordo ue-canada. le nostre analisi evidenziano una serie di criticità irrisolte in diversi settori coperti dal ceta e riteniamo che non si possa esprimere un voto di ratifica tanto importante in tempi così stretti, considerato anche che il canada dovrà attendere fino all’autunno».


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organizzazione |ATTUALITÀ

RIORGANIZZAZIONE SERVIZIO PAGHE Cambio di competenze in Coldiretti Alessandria diventato operativo il nuovo assetto organizzativo dell’ufficio paghe di coldiretti alessandria. per rispondere ad una esigenza di ottimizzazione di risorse e competenze sono stati rivisti e ufficializzati importanti mansioni. dal 1° luglio marzia poletto ha assunto l’incarico di “responsabile degli adempimenti amministrativi, previdenziali e fiscali dei rapporti di lavoro per i rapporti di lavoro interni e per i servizi resi alle imprese assistite per i loro rapporti di lavoro. laureata in giurisprudenza, marzia poletto è entrata in coldiretti nel 2011 dopo aver frequentato corsi di formazione e di approfondimenti relativi alla te-

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nuta buste paga aziendali. subentra ad agnese guazzotti chiamata a svolgere altro importante incarico nell’ambito di impresa verde. novità anche per quanto riguarda il servizio successioni affidato a giovanni visentin che dal 1° luglio è diventato referente provinciale. dicono roberto paravidino e leandro grazioli presidente e direttore di coldiretti alessandria: “auguriamo buon lavoro ai nostri collaboratori per i nuovi incarichi. una riorganizzazione orientata a far crescere il percorso e la progettualità della nuova coldiretti”.

marzia poletto nuova responsabile ufficio paghe per coldiretti alessandria.

vitivinicolo: attenzione ai diritti acquistati, contributi reimpianto solo fino al 2018 - aperto il bando onostante l’impegno di coldiretti per evitare l’applicazione di una illogica restrizione sui tempi ammessi per la finanziabilità della misura ocm ristrutturazione /riconversione vigneti, dopo lunga trattativa avviata dal nostro ministero, una lettera di risposta della commissione europea stabilisce che gli ex diritti di reimpianto, se derivanti da acquisto, seppur convertiti in autorizzazioni potranno dare accesso ai finanziamenti di ristrutturazione solo se inseriti in una domanda antecedente al 15-10-2018. l’unica apertura ottenuta rispetto alla rigida posizione dell’ue è che la domanda di aiuto per la ristrutturazione debba essere sì presentata entro il 15 ottobre 2018, come stabilito, ma con la possibilità di realizzare il vigneto nei tre anni successivi (consentendo un minimo di elasticità nel calendarizzare i lavori) e quindi mantenendo la validità dell’autorizza-

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zione fino al 15 ottobre 2021. il servizio vitivinicolo di coldiretti raccomanda ai viticoltori di inserire nella domanda 2017 - il bando è aperto in questi giorni - gli ex diritti in portafoglio se derivanti da acquisto o in subordine di programmarne l’inserimento nella tranche

del prossimo anno, onde non perdere il contributo. per presentare le domande della misura ocm ristrutturazione e riconversione vigneti e ricevere ulteriori informazioni, tutti gli interessati possono rivolgersi agli uffici zona coldiretti.

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ATTUALITÀ| settore fiscale

Comunicazioni Agenzia Entrate per redditi non dichiarati Tali informative verranno inviate tramite posta ordinaria o posta certificata on un comunicato stampa del 5 giugno l’agenzia delle entrate ha informato che invierà delle lettere ai cittadini che, in base ai dati in suo possesso, non hanno dichiarato redditi percepiti nel 2013. tali comunicazioni verranno inviate tramite posta ordinaria o pec. i riceventi tali lettere verranno informati che risultano somme non dichiarate, in tutto o in parte e potranno giustificare l’anomalia o presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso.

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in particolare le comunicazioni sono indirizzate a contribuenti persone fisiche e originate da anomalie relative a: • redditi dei fabbricati, derivanti dalla locazione di immobili, imponibili a tassazione ordinaria o soggetti a cedolare secca; • redditi di lavoro dipendente e assimilati, compresi gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex coniuge; • redditi prodotti in forma associata derivanti dalla partecipazione in società di persone o in associazioni;

Comunicazioni Agenzia Entrate per Studi di Settore

agenzia delle entrate con provvedimento del 6 giugno scorso ha comunicato che informerà delle anomalie riscontrate nel periodo 2013-2015 relative agli studi di settore. le informazioni saranno messe a disposizione nel cassetto fiscale degli interessati oppure verranno inviate comunicazioni tramite pec. i contribuenti che abbiano ricevuto una tale comunicazione potranno eventualmente correggere o giustificare le anomalie tramite l’apposito software gratuito “comunicazioni anomalie 2017”, disponibile nella sezione “studi di settore” del sito internet dell’agenzia delle entrate.

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• tra artisti e professionisti e redditi derivanti dalla partecipazione in società a responsabilità limitata in trasparenza; • redditi di capitale derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali; • redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e professionale; • alcuni tipi di redditi diversi e redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionale; • redditi d’impresa con riferimento alle rate annuali delle plusvalenze/sopravvenienze attive.

Compensazioni F24 l recente decreto legge n.50, tra le altre cose, ha introdotto l’obbligatorietà dell’utilizzo dei servizi telematici dell’agenzia delle entrate a carico del titolari di partita iva, nei casi in cui vi sia una compensazione con crediti. recentemente funzionari dell’agenzia delle entrate hanno annunciato che l’agenzia stessa pubblicherà un provvedimento dove espliciterà tutte le casistiche di esonero da tale obbligo. in particolare è già stato annunciato che sono esclusi dall’obbligo di presentazione con entratel/fisconline le

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deleghe f24 che compensano crediti derivanti dal bonus renzi di 80 euro o crediti derivanti dai rimborsi ai dipendenti per il modello 730. quindi in queste casistiche si potrà ancora utilizzare anche la presentazione con i canali telematici delle banche, ovvero home-banking. altro importante chiarimento in merito riguarda il fatto che i controlli su questo obbligo non riguarderanno i tributi che possono essere utilizzati sia dalle persone fisiche sia dai titolari di partita iva, ad esempio irpef, imu e tasi.

Maggiorazione Diritto Camerale

Fabbricati Rurali l ministero dello sviluppo economico con apposito decreto ha autorizzato l’aumento del 20% del diritto camerale per gli anni 2017-2018-2019. tale aumento vale per 79 camere di commercio, tra cui anche quella di cremona. il decreto non è ancora stato pubblicato in gazzetta ufficiale. le imprese che effettuano il pagamento del diritto annuale prima della pubblicazione ufficiale del decreto, senza considerare l’incremento, potranno eseguire il conguaglio entro il 30 novembre 2017, termine previsto per il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.

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agenzia delle entrate con comunicato stampa del 24 maggio 2017 rende noto che sta avviando una campagna di sensibilizzazione per permettere ai proprietari dei fabbricati rurali non ancora dichiarati al catasto edilizio urbano di regolarizzare la propria posizione. l’agenzia, pertanto, nelle prossime settimane provvederà a inviare, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari dei circa 800mila fabbricati rurali, o loro porzioni. al ricevimento dell’avviso gli interessati saranno informati in merito alla propria posizione potranno verificare se soggetti all’obbligo di dichiarazione. nel caso si aderisca agli avvisi dell’agenzia, presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale, si potrà beneficiare dell’isti-

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tuto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che, ad esempio, si riducono da un importo compreso tra €1.032 e €8.264 ad un importo di €172 (pari ad 1/6 del minimo). è necessario verificare la situazione dei fabbricati segnalati perché non in tutti i casi sarà necessario effettuare una variazione catastale, ma in questo caso sarà comunque doverosa una segnalazione dell’inesattezza dell’avviso ricevuto. nel caso l’agenzia accerti l’obbligo di dichiarazione e il contribuente non aderisca volontariamente scatteranno le sanzioni previste dalla legge e si procederà con la variazione d’ufficio con oneri a carico del soggetto inadempiente. si invitano gli interessati a rivolgersi agli uffici coldiretti per le verifiche del caso.


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datori di lavoro |ATTUALITÀ

INPS: assunzione in apprendistato, senza limiti di età, di lavoratori in disoccupazione

inps, con il messaggio n.2243/2017, anche alla luce dell’abrogazione delle norme in materia di mobilità disposta dalla legge n. 92/2012 a decorrere dal 1° gen-

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naio 2017, fornisce le indicazioni volte a favorire l’adozione dei necessari profili di omogeneità nell’applicazione del regime contributivo dell’istituto dell’assunzione in apprendistato

professionalizzante, senza limiti età, dei lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione ai sensi dell’art. 47, comma 4 del d.l.vo n. 81/2015.

INPS: la Repubblica di Croazia nell’Accordo sulla libera circolazione delle persone UE

inps, con la circolare n.95/2017, informa circa l’estensione, dal 1° gennaio 2017, alla repubblica di croazia dell’accordo sulla libera circolazione delle persone tra la co-

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munità europea, i suoi stati membri e la confederazione svizzera. ciò in seguito alla sua adesione all’unione europea.

INPS: controlli per il contrasto alla simulazione di rapporti di lavoro inps, con la circolare n.93/2017, avvia l’implementazione di nuove metodologie di controllo delle informazioni trasmesse attraverso le dichiarazioni contributive nonché di quelle disponibili nelle banche dati delle altre pubbliche amministrazioni basate sull’utilizzo di strumenti statistici predittivi

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preordinati a favorire l’individuazione di fenomeni a rischio di irregolarità. in particolare, l’attivazione di queste nuove metodologie segna il passaggio da un approccio di controllo e intervento “ex post” ad un approccio preordinato a limitare l’insorgere delle condizioni che possono determinare situazioni di irrego-

larità o frode attraverso la definizione di un assetto sistematico di analisi delle informazioni volto a intercettare l’insorgere di comportamenti a rischio prima che si determinino i relativi effetti economici. in questa prima le aziende agricole ed i lavoratori domestici saranno esclusi dai controlli.

cassazIone: gIustIfIcazIonI oraLI deL dIpendente

civile contratta da uno di essi. per i genitori separati o naturali, privi entrambi di una posizione tutelata, la successiva unione civile di uno dei due con altro soggetto garantisce il diritto all’anf per i figli dell’altra parte dell’unione civile. se il nucleo è formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una delle due parti nati dopo l’unione, l’assegno potrà essere erogato dall’istituto se il figlio è stato inserito all’interno dell’unione civile. ai fini della misura dell’anf, per la determinazione del reddito complessivo è assimilabile ai nuclei familiari coniugali la sola situazione dei conviventi di fatto (legge n.76/16), che abbiano stipulato il contratto di convivenza, qualora dal contenuto emerga con chiarezza l’entità dell’apporto economico di ciascuno alla vita in comune. info dai consulenti del lavoro.

InL: nuovI chIarImentI In materIa dI vIdeo sorvegLIanza

con sentenza n.11895/2017, la corte di cassazione ha affermato che nell’iter procedimentale previsto dall’art.7 della legge n.300/1970 ed entro il termine di cinque giorni, il datore di lavoro non può omettere di ascoltare il lavoratore in audizione orale qualora ciò venga richiesto, ed indipendentemente dalla esaustività delle giustificazioni già addotte in forma scritta.

LavoratorI occupatI aI seggI: Le regoLe per datorI e LavoratorI a tutti i lavoratori a tempo determinato ed indeterminato, impegnati a svolgere funzioni elettorali presso i seggi per le elezioni dei rappresentanti del parlamento nazionale o europeo, le amministrative comunali, provinciali e regionali e le consultazioni referendarie, la legge riconosce il diritto di assentarsi per il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio. i giorni di assenza sono, quindi, considerati a tutti gli effetti giorni lavorativi.

anf: come cambIa L’assegno dopo La cIrInnà nel caso di unione civile in cui solo una delle due parti sia lavoratore dipendente o titolare di prestazione previdenziale, devono essere riconosciute le prestazioni familiari per la parte dell’unione civile priva di posizione tutelata. se il nucleo è formato da persone dello stesso sesso con unione civile e ci sono figli di una delle due parti dell’unione nati precedentemente all’unione stessa, ai figli viene garantito in ogni caso il trattamento di famiglia su una delle due posizioni dei propri genitori, a nulla rilevando la successiva unione

conferenza stato regIonI: Le nuove “LInee guIda” suI tIrocInI extracurrIcuLarI la conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di trento e bolzano ha emanato l’accordo sulle nuove “linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento“. l’accordo prevede che le regioni e le province autonome recepiscano quanto previsto nelle linee guida entro il 25 novembre 2017. con riferimento ai tirocini extra-curriculari, le nuove linee guida introducono una novità per quanto riguarda i limiti quantitativi di tirocini attivabili da un’azienda. in particolare viene previsto che i datori di lavoro con più di 20 dipendenti possano superare il limite del 10% se assumono almeno il 20% dei tirocinanti dei due anni.

l’ispettorato nazionale del lavoro, con la nota n.4619/2017, ha dettato alcuni chiarimenti concernenti la video sorveglianza alla luce del nuovo articolo 4 della legge n.300/1970, come modificato dal decreto legislativo n.151/2015. questi i punti essenziali: • la procedura autorizzativa dell’ispettorato territoriale del lavoro è successiva al mancato accordo verificatosi in sede aziendale con gli organismi sindacali interni;

• l’autorizzazione rilasciata dall’itl può essere sostituita da un successivo accordo sindacale;

• le organizzazioni sindacali deputate al raggiun-

gimento dell’accordo sono la rsu o la rsa e le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale;

• le intese raggiunte ex art.8, comma 2, della

legge n.148/2011 in materia di video sorveglianza debbono trovare il proprio fondamento negli obiettivi indicati al comma 1. gli accordi, derogatori rispetto all’art.4, debbono garantire il rispetto della costituzione, delle norme comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia di lavoro;

• l’accordo viene ritenuto valido se raggiunto con la sola maggioranza della rsa (nota del ministero del lavoro n. 2975 del 5 dicembre 2015). resta ovviamente inteso che, in mancanza di rsa sindacali, sarà necessaria la preventiva autorizzazione della itl territoriale competente.

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ATTUALITÀ| igp vitellone La presentazIone uffIcIaLe avvenuta a paLazzo rospIgLIosI a roma

Benvenuto all’Igp dei vitelloni piemontesi della coscia Domanda di trasparenza che occorre estendere dagli scaffali dei supermercato

la capitale ha dato il benvenuto a roma con un caloroso abbraccio all’igp dei vitelloni piemontesi della coscia durante la presentazione, moderata da Jimmy ghione di striscia la notizia ed alla quale hanno preso parte oltre 500 allevatori dal piemonte, a palazzo rospigliosi a roma, con il presidente coldiretti roberto moncalvo.

era anche una delegazione di allevatori alessandrini a roma per dare il benvenuto nella capitale all’igp dei vitelloni piemontesi della coscia. la presentazione, moderata da Jimmy ghione di striscia si è svolta a palazzo rospigliosi a roma, alla presenza del presidente nazionale coldiretti roberto moncalvo. dopo l’ufficialità da parte dell’unione europea del riconoscimento di indicazione geografica protetta, arrivato a seguito di un iter burocratico partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di coldiretti, è stata l’occasione per conoscere ed apprezzare direttamente le caratteristiche della più importante razza bovina da carne made in piemonte, nota in tutto il mondo per la sua qualità di altissimo livello. una giornata che ha tracciato il percorso che ha portato ad ottenere questo importante risultato. a spiegare il lavoro svolto da coldiretti presso l’ue maurizio reale, responsabile nazionale di coldiretti a bruxelles e ad illustrare le analisi svolte per la sicurezza delle carni italiane maria caramelli, direttrice dell’istituto zooprofilattico del piemonte, liguria e valle d’aosta. l’agrichef di campagna amica stefania grandinetti, ha illustrato l’importanza nella tradizione gastronomica del piemonte della carne di razza piemontese, facendo scoprire i piatti tipici e i tagli più idonei per preparare le varie ricette, oltre a fornire i consigli per cucinare al meglio la grigliata in vista dell’estate. presenti la regione piemonte, rappresentata dall’assessore all’agricoltura giorgio ferrero e dal responsabile del settore promozione paolo

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cumino e tra le varie associazioni quella dei piemontesi a roma. l’igp va a valorizzare e a tutelare una razza storica, legata fortemente al nostro territorio, il cui allevamento è sempre più diffuso, arrivando a contare 276 mila capi nel 2016. un risultato frutto di un grande lavoro di squadra tra coldiretti e tutte le associazioni, quali il coalvi, l’anaborapi, l’arap piemonte e l’asprocarne, oltre agli uffici confederali e a quelli di bruxelles che hanno permesso un’accelerazione dell’iter burocratico. un riconoscimento che auspichiamo si possa concretizzare attraverso importanti progetti a beneficio delle imprese e del tessuto economico locale. un ri-

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sultato che garantisce al consumatore tracciabilità ed elevata qualità del prodotto per la sicurezza alimentare. “una domanda di trasparenza che occorre estendere dagli scaffali dei supermercato, dove vige l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per la carne bovina, alle tavole della diverse forme della ristorazione fuori casa dove ormai si concentra oltre 1/3 dei consumi alimentari”, ha affermato il presidente della coldiretti alessandrina roberto paravidino nel sottolineare che “viene dall’estero il 40% della carne bovina consumata senza il valore aggiunto di sicurezza e sostenibilità garantita dall’italianità”.


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igp vitellone |ATTUALITÀ

Vola il consumo di carne “Doc” con +52% razze storiche italiane ola il consumo della bistecca “doc” con un balzo del 52% nel numero di animali di razze storiche italiane allevati negli ultimi 15 anni sulla base delle iscrizioni al libro genealogico. e’ quanto emerge da una analisi della coldiretti illustrata in occasione dell’indagine su “il popolo dei no vegan” per la presentazione dell’igp dei “vitelloni piemontesi della coscia” dopo il via libera ufficiale da parte dell’unione europea al riconoscimento come indicazione geografica protetta. la domanda di qualità e di garanzia dell’origine ha portato ad un vero boom nell’allevamento delle razze storiche italiane da carne che, dopo aver rischiato l’estinzione, sono tornate a ripopolare le campagne dagli appennini alle alpi. la razza piemontese nel 2016 è la più diffusa e può contare su ben 276mila capi mentre sono oltre 51mila quelli di razza marchigiana, quasi 45mila di chianina, 12mila romagnola, 10mila maremmana e 32mila podolica per un totale di circa oltre 415mila animali allevati. un patrimonio consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l'adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne da parte degli allevatori attraverso le fattorie e i mercati di campagna amica. il risultato è una vera rivoluzione nell’offerta di carne in italia che si estende dalle macellerie ai supermercati, dallo street food alle

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nella foto plin, brasato e vitello tonnato sono solo alcuni esempi di ricette gastronomiche particolarmente apprezzate che si possono realizzare con la carne del vitellone piemontese. l’allevamento della piemontese vanta una presenza centeneria, la prima risale al 1886 in un allevamento in provincia di cuneo.

hamburgherie, fino all’arrivo della carta delle carni nei menu proposti dai ristoranti più prestigiosi. la conoscenza delle caratteristiche specifiche dei diversi tipi di carne è diventato un valore aggiunto che arricchisce l’offerta enogastronomica nella ristorazione e nelle case. una decisa svolta verso la qualità con il 45% degli italiani che privilegia quella proveniente da allevamenti italiani, il 29% sceglie carni locali e il 20% quella con marchio dop, igp o con altre certificazioni di origine secondo l’indagine coldiretti/ixe’ #noveganallariscossa. “una domanda di trasparenza che occorre estendere dagli scaffali dei supermercato, dove vige l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per la carne bovina, alle tavole della diverse forme della ristorazione fuori casa dove ormai si concentra oltre 1/3 dei consumi alimentari”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “viene dall’estero il 40% della carne bovina consumata senza il valore aggiunto di sicurezza e sostenibilità garantita dall’italianità”. le carni nazionali sono più sane, perché

magre, non trattate con ormoni (a differenza di quelle americane) e ottenute spesso nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali. con l’ultimo riconoscimento comunitario dei “vitelloni piemontesi della coscia” a indicazione geografica protetta (igp), viene tutelata la più importante per consistenza tra le razze storiche bovine da carne italiane con 6mila aziende impegnate nell’allevamento, sia tradizionale sia legato al pascolamento in alpeggio, garantendo, così, il presidio delle montagne e dei territori svantaggiati. l’allevamento della piemontese ha una presenza centenaria, rilevata per la prima volta nel 1886 nel comune di guarene, in provincia di cuneo, ed è caratterizzato da animali con uno straordinario sviluppo muscolare, particolarmente visibile sui quarti posteriori che condiziona positivamente le caratteristiche organolettiche della carne più apprezzate dai consumatori, il ridottissimo contenuto in lipidi, l’elevato contenuto in proteine, il colore dal rosato al rosso chiaro brillante.

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ATTUALITÀ| app terrainnova con L’app terraInnova gLI utentI possono monItorare L’andamento deI prezzI deI prodottI agrIcoLI

L’App TerraInnova “conquista”

tremila giovani

casella di posta elettronica di ausilio (supporto app @) al fine di supportare l’utente nell’utilizzo della stessa e per recepire considerazioni per sviluppi futuri. l’integrazione di tutti questi specifici servizi in un’unica app (realizzata con il contributo dell’Unione Europea), fanno di terrainnova uno strumento innovativo in grado di mettere a sistema varie funzioni di utilità per le aziende agricole e per tutti gli operatori agricoli in generale. scarica l’app terrainnova al seguente link: https://goo.gl/hn3i8t e simula la tua idea imprenditoriale attraverso la specifica sezione business plan dell’app terrainnova. visita il sito http://www.terrainnova.it/.

BENVENUTA NUOVA CONFEDERAZIONE AGROMECCANICI

Lo strumento è rivolto ai giovani che intendono avvicinarsi al settore agricolo, alle aziende agricole che già vi operano e a tutti gli altri operatori del mondo agricolo a vario titolo interessati. opo il lancio ufficiale dell’app terrainnova coldiretti sullo sviluppo rurale a fine marzo, si sono tenuti in tutta italia incontri specifici con i giovani agricoltori al fine di illustrare le funzionalità dell’app come strumento di avvicinamento al mondo agricolo. gli appuntamenti, che hanno interessato tutte le regioni, hanno coinvolto complessivamente 3 mila giovani coinvolti tramite la collaborazione con coldiretti giovani impresa. il tour iniziato piemonte lo scorso 4 maggio è stato chiuso il 6 giugno in lombardia. agli incontri hanno partecipato i giovani che già operano nel settore, ma anche i giovani che intendono avvicinarsi al mondo agricolo e gli studenti degli istituti agrari. nel corso degli eventi sono state presentate le funzionalità dell’app e le opportunità da questa offerte. inoltre, in base alla scelta delle singole regioni, sono state trattate altre tematiche utili all’avvio o alla gestione dell’impresa agricola tra le quali, in particolare, il primo insediamento dello sviluppo rurale e l’agricoltura di precisione. l’app, scaricabile su dispositivi mobili android e iosm intende informare le imprese sulle opportunità generate dalla politica agricola comune, con particolare riferimento allo sviluppo rurale. lo strumento è rivolto ai giovani che intendono avvicinarsi al settore agricolo, alle aziende agricole che già vi operano e a tutti gli altri operatori del mondo agricolo a vario titolo interessati. ma come funziona? al fine di “personalizzare” al massimo i contenuti e le funzionalità dell’app è prevista una semplice profilazione iniziale che consentirà di indirizzare all’utente solo le informazioni di proprio interesse. l’utente sarà avvisato in tempo reale, attraverso specifiche notifiche push, della pubblicazione di nuovi bandi della propria regione, con una breve sintesi sulle opportunità di finanziamento offerte. un meccanismo a “semaforo” consentirà

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inoltre di monitorare le scadenze dei bandi.tramite l’app terrainnova, inoltre, gli utenti potranno visualizzare e monitorare l’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli di proprio interesse, selezionati nelle proprie “informazioni di profilo”. notifiche specifiche avvertiranno l’utente nel caso di aggiornamento delle quotazioni di proprio interesse. i prezzi pubblicati sono rilevati sui mercati all’origine dalla rete di rilevazioni ismea e le quotazioni sono riferite al prezzo medio del prodotto declinato per varietà, caratteristiche e condizioni di vendita. le rilevazioni hanno cadenza settimanale e, dunque, i prezzi si riferiscono alla settimana in corso. e’ prevista, inoltre, una sezione specifica destinata ad un modello semplificato di business plan con cui l’utente potrà valutare, attraverso una “simulazione”, la validità della propria idea imprenditoriale. inserendo le informazioni relative allo stato attuale dell’azienda ed i dati dell’investimento che si intende effettuare, si potrà ottenere una prima valutazione di massima sull’idea progettuale. trattandosi di una simulazione, questa specifica sezione ha l’obiettivo di delineare alcune considerazioni iniziali, non esaustive e non vincolanti, che potranno essere oggetto di un successivo approfondimento specifico grazie all’ausilio delle strutture coldiretti. a tal fine, inoltre, è prevista una specifica sezione con la mappa dei centri coldiretti vicini all’azienda con la localizzazione degli uffici, gli orari di apertura e chiusura ed i riferimenti per entrare in contatto con le strutture. non mancheranno, inoltre, notizie in tempo reale ed un calendario eventi con gli appuntamenti in agenda riferiti al settore. le utilità dell’app terrainnova si completano con un meteo giornaliero localizzato e specifico sulla zona di profilazione dell’utente e una sezione con faq (le domande più abituali) specifiche. è prevista inoltre una

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on nascita della confederazione agromeccanici ed agricoltori italiani (cai) si conclude un importante processo di unificazione che aggiunge valore alla catena della qualità del Made in Italy agroalimentare. e’ quanto afferma la coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la nascita di cai, la confederazione che sotto un’unica sigla rappresenta l’intero sistema del contoterzismo agricolo, con alla guida gianni dalla bernardina. al neo presidente ed a tutto il consiglio direttivo vanno gli auguri di buon lavoro della coldiretti per il contributo che il settore offre, per dimensioni e ruolo, allo sviluppo della competitività in agricoltura. un impegno coerente con il percorso che coldiretti da tempo sta perseguendo per la certificazione dell’intera filiera produttiva, che vede gli agro meccanici protagonisti in quanto detentori di alti livelli di specializzazione e di tecnologia. e l’identificazione chiara dei soggetti e del ruolo che ad essi compete, trova ampia condivisione nel progetto della coldiretti, pronta ad un confronto costruttivo col nuovo vertice sin da subito, per concludere un percorso di collaborazione da tempo avviato per il bene dell’intero settore primario.

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voucher -siccità |ATTUALITÀ

Via al dopovoucher, ok al decreto sulle prestazioni occasionali iducia sull’emendamento alla “manovrina” che introduce novità sulla disciplina delle prestazioni occasionali, libretto famiglia e contratto di prestazione occasionale. il nuovo strumento sostituisce di fatto i voucher appena abrogati, rispondendo alle esigenze delle imprese e dei lavoratori del settore agricolo e riprendendo molte delle richieste e proposte avanzate dalla coldiretti. ma vediamo nel dettaglio come funziona il sistema che, mantenendo l’elevato livello di semplificazione burocratica del voucher, per le aziende agricole prevede una serie di agevolazioni rispetto agli altri settori. il limite economico annuo generale per l’utilizzo dello strumento della prestazione occasionale è stato fissato in 5mila euro/anno sia per il prestatore che per l’utilizzatore, fermo che il singolo prestatore rispetto al singolo utilizzatore non potrà ricevere più di 2.500 euro per anno civile (prima il limite era posto a 2.020 €/anno). per i prestatori che operano a favore delle aziende agricole il limite annuale sale però a 6.666 euro e resta l’aggancio al valore della retribuzione oraria stabilita dai contratti collettivi (e quindi non i 9 euro fissati dal decreto per tutti gli altri settori, cui vanno sommate aliquote varie) ma un valore orario generalmente più basso come in caso di campa-

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Caldo: giugno bollente con 2,2 gradi in più e -52% di pioggia iugno bollente in italia dove le temperature massime sono risultate superiori di 2,2 gradi la media di riferimento con un valore di 25,4 gradi mentre le precipitazioni sono risultate in calo del 52% provocando una crisi idrica di portata storica a livello nazionale. e’ quanto afferma la coldiretti sulla base dei dati ucea relativi alla prima decade del mese che evidenzia una situazione di criticità diffusa sul territorio nazionale. se al nord la temperatura massima è stata di 23,2 gradi (+2,7 rispetto alla media) e le precipitazioni in calo del 51,6%, nel centro italia - sottolinea la coldiretti - la colonna di mercurio massima è salita a 24,6 gradi con uno scarto di +2,6 mentre il deficit idrico è stato addirittura dell’85% e nel sud e isole si è registrato un massimo di 27 gradi con una anomalia di 1,8 gradi e la caduta del 64,6% di pioggia in meno. si aggrava dunque - precisa la coldiretti - una situazione già difficile con una primavera climatologica che è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi e la terza più

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gne di raccolta. come per gli altri settori sull’importo orario è dovuta la contribuzione (33%) e il premio assicurativo (3,5%). previsti anche limiti di tempo per la prestazione. non potrà essere superata la soglia di 280 ore/anno, pena la conversione del rapporto in rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato. per il settore agricolo tale limite va calcolato diversamente ovvero come rapporto tra i 2.500 euro per anno civile e il valore orario della retribuzione stabilito dal contratto (divenendo quindi variabile per provincie e mansioni differenti), con l’effetto che per prestazioni di bassa qualifica (raccolte) la soglia potrebbe risultare significativamente superiore al valore di 280. per le aziende agricole resta il requisito soggettivo (cioè possono essere utilizzati come prestatori pensionati, studenti e percettori di prestazioni integrative), che però viene allargato alla categoria dei disoccupati iscritti al portale nazionale delle politiche del lavoro. viene meno invece sia la distinzione tra imprese sopra e sotto i 7.000 euro/anno di fatturato ai fini iva che soprattutto la limitazione dell’utilizzo alle sole attività stagionali. per quanto riguarda la procedura questa verrà interamente gestita da un’apposita piattaforma dell’inps cui utilizzatori e prestatori devono risultare preventivamente iscritti, integrando nella stessa anche l’obbligo di invio, entro un’ora dall’inizio della prestazione, dei dati relativi alla stessa (prima assolto via mail nei confronti dell’Inl Ispettorato nazionale lavoro). quanto ai dati da trasmettere è previsto che sia indicato anche il valore del corrispettivo della prestazione in misura non inferiore a 36 euro per prestazioni entro le quattro ore giornaliere, per

il settore agricolo detto valore dovrà conformarsi alla retribuzione oraria prevista dalla contrattazione collettiva. sempre in agricoltura la durata della prestazione potrà andare a coprire, come già previsto per le comunicazioni all’inl, un arco temporale di tre giorni. i contratti di prestazione occasionale sono vietati per le imprese che abbiano in forza più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, nell’ambito dell’esecuzione di appalti, qualora il prestatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato con l’utilizzatore, e per le sole imprese agricole qualora il prestatore sia stato iscritto l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli (limitazione già presente per le imprese agricole con volume d’affari ai fini iva inferiore a 7.000 euro/anno).

asciutta con un deficit di quasi il 50% dopo che anche l’inverno si era classificato al terzo posto tra i più asciutti con il 48% di precipitazioni in meno, con valori di temperatura superiori di 0,49 gradi alla media di riferimento. il risultato è che l’italia è a secco e scoppia il rischio incendi come dimostra il fatto che sono state già 15 le richieste di intervento aereo alla protezione civile, il numero più elevato degli ultimi dieci anni per il periodo considerato. caldo e siccità sono un mix esplosivo che - sottolinea la coldiretti - si somma all’inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai con 12 miliardi di alberi più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. nel campi coltivati lungo tutta la penisola con il grande caldo gli agricoltori devono ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte per i grandi formaggi tipici dal grana padano al parmigiano reggiano fino alla mozzarella di bufala. le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato danni stimati dalla coldiretti in quasi un miliardo di euro: la situazione è drammatica a macchia di leopardo lungo tutta la penisola. gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere

l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare. di fronte alla tropicalizzazione del clima se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. occorrono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua.

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ATTUALITÀ|scadenze

LUGLIO

[pagina a cura di daniela colombini]

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scadenza imposta

adempimenti

soggetti obbligati

07/07/2017

irpef

presentazione modello 730/2017

contribuenti persone fisiche che presentano il modello 730

15/07/2017

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi iva

17/07/2017

iva

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di giugno 2017.

contribuenti iva mensili

17/07/2017

contributi inps

versamento prima rata 2017 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all’inps

17/07/2017

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

25/07/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di giugno.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

25/07/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al trimestre precedente.

operatori intracomunitari con obbligo trimestrale.

31/07/2017

ritenute

presentazione modello 770/2017.

contribuenti che hanno operato ritenute nel corso dell'anno 2016

31/07/2017

irpef/irap

versamento delle imposte a debito irpef e irap a saldo 2016 e 1° acconto per l’anno 2017

contribuenti tenuti alla presentazione del modello unico 2017

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[pagine a cura di alberto pansecchi]

• organismo delicato • radici: vero motore • colletto: area critica • azione dei licheni La coltivazione del Nocciolo si sta diffondendo in provincia di Alessandria, e in Italia, in ogni areale e nelle condizioni più disparate. Le esperienze sono limitate a poche aree, quasi esclusivamente collinari, e le differenti varietà solo raramente sono state testate al di fuori della zona di origine. La diffusione della coltura in aree non tradizionali e spesso non vocate, ha portato ad osservare comportamenti anomali e frequentemente nemmeno descritti in letteratura. Diventa quindi sempre più importante ragionare sul concetto di benessere della pianta che passa attraverso il soddisfacimento delle proprie esigenze ed è relativo alla sua reale capacità di resistere ed opporsi alle avversità nelle differenti situazioni.

nocciolo: pianta rustica? per rispondere a questa domanda occorre ragionare sul comportamento del nocciolo in natura: il nocciolo ha comportamento cespuglioso con emissione continua di nuovi polloni. il nocciolo rinnova costantemente gli astoni e gli astoni deperiscono rapidamente durante l’invecchiamento.

il benessere del nocciolo

corilicoltura N.47 |SCHEDA

ipotesi plausibile è che il nocciolo si sia perpetuato nel corso dei millenni evolvendo e specializzando, a causa della delicatezza del proprio legno, un comportamento di questo tipo. ci si trova quindi di fronte ad una pianta delicatissima che richiede elevate attenzioni ed ancor più elevate professionalità! n°06 • GIUGnO 2017| AGRICOLTURA A.

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SCHEDA|corilicoltura N.47

[pagine a cura di alberto pansecchi]

le esigenze della coltivazione

le esigenze che il nocciolo richiederebbe sono superiori rispetto a quelle che nella norma vengono dedicate normalmente ai fruttiferi o a colture il cui prodotto è destinato all’utilizzazione industriale. le reali esigenze della pianta si discostano infatti dalle pratiche che il corilicoltore pone ion atto nella normale coltivazione e che hanno come finalità: • la facilità di gestione (difesa, operatività); • la sostenibilità economica della gestione della pianta; • la durata dell’impianto; • il mantenimento nel tempo delle caratteristiche produttive e qualitative. per garantirsi il perpetuarsi nel tempo delle risposte qualitative attese, l’obiettivo di favorire il benessere del nocciolo deve partire già della messa a dimora delle piantine.

le radici del nocciolo

il benessere deve riguardare tutti gli organi della pianta a partire da quello in assoluto più importante: le radici, le cui esigenze riguardano l’acqua, l’aria circolante nel suolo, la disponibilità di spazio da esplorare, ma soprattutto la possibilità di potersi disporre e sviluppare negli orizzonti di suolo dove migliori sono le condizioni! per poter fornire queste condizioni predisponenti il benessere degli apparati radicali, e di conseguenza dell’intera pianta, occorre rendere accoglienti gli orizzonti di suolo impiegando le attrezzature più idonee per ogni specifica tipologia di terreno. in queste condizioni l’apparato radicale potrà diffondersi in modo equilibrato in tutte le direzioni, assorbire con facilità elementi nutrizionali e acqua, stabilire rapporti con altri importantissimi esseri viventi presenti nel terreno e nutrire il resto della pianta.

il colletto: una parte spesso trascurata

i danni al colletto sono i più frequenti e rappresentano l’inizio di un indebolimento che porterà la pianta, in tempi più o meno lunghi, alla morte. oltre a quelli procurati dalla fauna selvatica, i danni vengono spesso causati dall’uomo nell’ambito delle operazioni colturali svolte: •spollonatrici •decespugliatori •tastatori •zappe o altri attrezzi manuali

la parte aerea

la chioma è quella che riceve le maggiori attenzioni ma che dipende quasi completamente dal benessere delle prime due porzioni di pianta: radici e colletto. tra gli organismi probabilmente più coinvolti nei deperimenti della chioma del nocciolo, vi sono i licheni. sono organismi originati da una associazione tra funghi ed alghe in cui i due componenti traggono reciproco vantaggio. i primi forniscono acqua e sali minerali, ricevendone in cambio le sostanze organiche che l’alga produce grazie alla fotosintesi clorofilliana. con la loro attività i licheni, emettendo essudati e metaboliti, determinano la bioalterazione delle rocce e dei monumenti. nonostante sia ancora poco nota la loro azione e non sia ancora completamente nota la loro incidenza sulla corteccia delle piante superiori, essi provocano, certamente, almeno qualche problema, sia perché ostacolano gli scambi gassosi degli organi che rivestono, sia perché nella loro vegetazione possono trovare nascondiglio e protezione spore di malattie crittogamiche ed insetti dannosi.

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AGRICOLTURA A. |n°06 • GIUGnO 2017


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frutticoltura N.56 |SCHEDA

[pagine a cura di alessandro albertelli]

ciclo biologico • il tortricide compie due generazioni all’anno e sverna come larva al 2°-3° stadio di sviluppo, entro un ricovero sericeo sotto una foglia secca aderente ai rami o alla biforcazione di questi o all’ascella delle gemme e dei dardi o nelle anfrattuosità della corteccia, preferibilmente nella parte media e alta della pianta. • le larve riprendono l’attività all’apertura delle gemme per danneggiare foglie e mazzetti fiorali, raggiungendo la maturità alla fine di aprile o in maggio per poi incrisalidarsi fra le foglie danneggiate e dare gli adulti dopo 10-20 giorni. • il volo avviene da metà maggio a metà giugno e gli accoppiamenti avvengono già il giorno dopo lo sfarfallamento. • le ovodeposizioni avvengono con temperature crepuscolari tra i 15-32°c, talora anche a 10°c se in presenza di elevata umidità. ogni femmina ovidepone 400 o più uova in 4-16 ovoplacche di 3080 uova sulla pagina superiore delle foglie di melo e su quella inferiore del pero. • lo sviluppo embrionale avviene con temperature superiori ai 10°c e si conclude dopo 8-20 giorni. • le larve attaccano la pagina inferiore delle foglie protette entro un astuccio tubolare sericeo compiendo erosioni nel parenchima fogliare. in seguito dopo la quarta età, ripiegano il lembo delle foglie continuando nella loro attività e danneggiando gravemente i frutti. • raggiunta la maturità nella seconda metà di luglio si incrisalidano e alla fine di luglio o nella prima metà di agosto dopo 6-16 giorni fuoriescono i nuovi adulti. • lo sfarfallamento si protrae per tutto agosto e a volte anche in settembre. le larve di seconda generazione compiono limitati danni su foglie e frutti e con il sopraggiungere dei primi freddi si riparano per trascorrere l’inverno in diapausa.

capua

Adoxophyes reticulata (Adoxophyes orana) è una tortricide ricamatrice che vive preferibilmente a spese del melo e del pero, ma essendo polifaga attacca altre piante da frutto (susino, albicocco, ribes), svariate essenze forestali e anche piante erbacee. Il tortricide ha un’area di diffusione che comprende tutta l’Europa Centrale e settentrionale. E’ presente anche in Italia, nelle regioni più settentrionali e più in particolare nel Trentino Alto Adige e con isolati focolai anche in Emilia Romagna.

n°06 • GIUGnO 2017| AGRICOLTURA A.

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

SCHEDA|frutticoltura N.56

identificazione

• adulto con ali anteriori brunastre, tendenti al giallastro o al rossastro a seconda degli individui, attraversate trasversalmente da strette fasce. il disegno delle ali è più marcato nel maschio , mentre nelle femmine è meno evidente e talora confuso. dimensioni mm18-22 di apertura alare. • uova di colore giallo-verdastro deposte, in modo embricato, in ovoplacche. • larva con corpo di colore verde, capo di color miele. dimensioni 16-20 mm di lunghezza a maturità. • crisalide di color bruno.

parti attaccate e danni

• alla ripresa vegetativa le larve che hanno svernato danneggiano le foglie e i mazzetti fiorali ma i danni arrecati non sono in genere elevati. • le larve della generazione estiva, quella più dannosa, compiono erosioni sulla pagina inferiore delle foglie; protette da trame sericee, anche sui frutti compiono vaste e profonde erosioni, preferibilmente nei punti di contatto con altri organi. • le larve della generazione autunnale compiono, invece piccole erosioni rotondeggianti nei punti di contatto dei frutti con altri frutti o con foglie.

lotta le popolazioni larvali della capua vengono parassitizzate principalmente dall’imenottero eulofide colpoclypeus florus che sulla generazione estiva è talora presente con tassi con tassi di parassitizzazione pari al 60-70%. la lotta contro la capua segue le metodologie di lotta guidata ed integrata; si possono effettuare dei monitoraggi con le trappole sessuali poste in frutteto nella seconda decade di maggio. generalmente le soglie sono cumulative con gli altri tortricidi ricamatori. i trattamenti e le soglie di intervento sono gli stessi per pandemis che sono di 15 adulti catturati per trappola in due settimane. i principi attivi utilizzabili facendo riferimento alle norme tecniche dei principi attivi utlizzabili per il pandemis sono: clorantraliniprole (max 2 trattamenti), emamectina benzoato (max 2 trattamenti), clorpirifos-metile (max 1 trattamento), indoxacarb (max 4 trattamenti) tebufenozide* (max 2 trattamenti), metoxifenozide* (max 3 trattamenti), spinosad (max 3 trattamenti) *(al massimo 4 trattamenti totali se si usano entrambi). biografia: regione piemonte (2017) - norme tecniche di produzione integrata, 168. pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 538. pollini a.; ponti i.; laffi f.; (1988) - fitofagi delle piante de frutto,90. ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - fitopatologia ed entomologia agraria, 443.

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coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una

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delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su

tutto il territorio regionale: a torino, biella, cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

Tema del mese: CUORE IN FORMA! Pochi semplici esami per tenere sotto controllo il tuo CUORE Senza prenotazione

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via cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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ORGANIZZAZIONE|elateridi della patata

tecnIche InnovatIve a favore deLL’agrIcoLtura

Biofumigazione contro gli elateridi della patata, ecco i primi risultati l centro di ricerca sulla cerealicoltura e colture industriali crea cin, nell’ambito dello sviluppo di tecniche a favore dell’agricoltura sostenibile, ha avviato uno studio sull’applicazione della tecnica della biofumigazione, alla patata come alternativa ai trattamenti chimici nei confronti de gli insetti tellurici, tra cui gli elateridi. tale tecnica agronomica, classificata come non chimica secondo i risultati ottenuti da una prima fase di sperimentazione, sembra consentire di migliorare, nel tempo, la fertilità dei suoli grazie all’aumento della sostanza organica e creare le condizioni adatte allo sviluppo di specie utili e/o di microorganismi utili che per moltiplicarsi necessitano di materia organica in decomposizione. la difesa fitosanitaria della patata, in diversi areali di produzione nazionali, ha dovuto recentemente focalizzare una crescente attenzione sui danni provocati da avversità della rizosfera, quali elateridi (agriotes spp.), nematodi cisticoli (globodera spp.), rizottoniosi (rhizoctoniasolani) e dartrosi (colletotrichum coccodes).tra queste, il problema degli elateridi è particolarmente preoccupante, in quanto in grado di infliggere pesanti perdite economiche ai pataticoltori a causa del forte deprezzamento del valore merceologico dei tuberi soggetti ai danni derivanti dai fori causati dalle larve di questi coleotteri fitofagi. anche nei programmi di difesa integrata, si ha la necessità di individuare alternative ai prodotti chimici, come previsto dal piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (pan). tra le diverse tecniche non chimiche a base di prodotti di origine naturale nella difesa delle colture, la tecnica della biofumigazione prevede l’uso di piante e prodotti derivati da biomasse della famiglia delle brassicaceae, come sistema di coltura (cropping system) ammesso in biologico, ma applicato anche in agricoltura convenzionale. l’uso sinergico di piante e formulati ad azione biofumigante ha consentito, in molte realtà agricole nazionali e internazionali, dall’orticoltura alla frutticoltura, alla floricoltura, un significativo contenimento delle principali problematiche fitosanitarie attraverso un incremento della biodiversità e della competizione all’interno del sistema di coltura, determinato dallo sviluppo di specie utili e/o di quei microorganismi che per sopravvivere necessitano di materia organica in decomposizione. tale strategia tecnica supporta adeguatamente il concetto di sostenibilità nell’utilizzo delle risorse naturali, mediante approcci nei quali i prodotti finali di una fase di produzione possono diventare materia prima per ulteriori trasformazioni, in grado di consentire una reale alternativa ai prodotti convenzionali di sintesi e giungere a un’economia che preveda il concetto di economia circolare. la biofumigazione è stata già sperimentata nel 2002 sulla patata, ma solo più recentemente sono state svolte le prime prove sperimentali su elateridi. nel 2013 è stato osservato come la coltivazione in ciclo primave-

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rile-estivo (aprile-giugno) di piante ad azione biofumigante (brassica juncea cvisci99, eruca sativa cv nemat e raphanus sativus cv defender) su terreni infestati da nematodi cisticoli avesse consentito, dopo trinciatura e relativo interramento, una riduzione della popolazione di nematodi di circa il 50%, rispetto al controllo non trattato già al primo anno di applicazione. negli anni successivi la tecnica si è ulteriormente evoluta e se all’inizio dello studio erano disponibili esclusivamente piante da sovescio ad azione biofumigante o piante trappola (catch crops), oggi sono state definite, oltre a farine e/o pellet disoleati, anche emulsioni interamente a base vegetale, per una distribuzione in manichetta o minisprinkler. in questi ultimi anni, la tecnica della biofumigazione è stata infatti ulteriormente ottimizzata e ampliata fino a diventare un vero e proprio cropping system in grado di determinare, oltre all’effetto di contenimento biofumigante degli elateridi e altri parassiti tellurici, anche un chiaro effetto fertilizzante. la valutazione dei risultati ottenuti nel primo anno di prova , mettendo a confronto i trattamenti effettuati su tuberi con gestione convenzionale e quelli soggetti a gestione non chimica, evidenzia come la resa commerciale e il peso medio dei tuberi non abbia mostrato differenze sostanziali tra le due tipologie di trattamento. questo è sicuramente un risultato interessante, se consideriamo il contesto di agricoltura a ridotti input chimici in cui il valore di mercato del prodotto è più elevato. i dati relativi all’incidenza del danno da insetti fitofagi sui tuberi evidenziano la scarsa efficacia del trattamento chimico per il controllo di questo insetto per cui la percentuale di campioni che presentano danni ed erosioni è risultata superiore nei terreni trattati con prodotti chimici che non per i terreni trattati con alternative non chimico. si deve evidenziare che pur operando in condizioni di rotazioni continuative, il terreno sul quale è stata allestita la prova è risultato complessivamente caratterizzato da una limitata presenza di elateridi. i dati finali hanno

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confermato una limitata infestazione da elateridi esclusivamente della specie agriotes sordidus e l’eradicazione delle nottue e di coletteri scarabeidi. i buoni risultati ottenuti sono dovuti anche al fatto che il sistema di gestione non chimico ha previsto un intervento nella fase della rincalzatura, mentre nei trattamenti chimici questo non è stato possibile. una valutazione complessiva dei risultati suggerisce la necessità di ulteriori sperimentazioni anche su terreni a elevata infestazione, per valutare a livello aziendale la possibilità di applicazione delle tecniche non convenzionali qui proposte. un ulteriore risultato di interesse è legato all’osservazione che su terreni non trattati chimicamente la pianta della patata abbia mostrato uno sviluppo più lento nella fase iniziale di coltivazione, seguito però, da una migliore vegetazione della coltura, con piante migliori rispetto ai parcelloni dove erano stati applicati trattamenti chimici. ovviamente i risultati sopra illustrati necessitano di ulteriori fasi di sperimentazione in areali diversi ed in presenza di elevate infestazioni per avere certezza in merito a quanto si è evidenziato in questa prima fase di sperimentazione. la ricerca viene attualmente proseguita, quindi, al fine di poter avere dei dati definitivi. la tecnologia della biofumigazione, frutto della ricerca italiana, propone varie opzioni applicabili in sinergia tra le piante da sovescio, i pellet organici, derivati da semi disoleati di brassicacee e le emulsioni a base interamente vegetale e sono oggi applicate in molti paesi comunitari ed extracomunitari, sia in agricoltura biologica che convenzionale, con un evidente contributo alla fertilità e alla salubrità dei terreni agrari. è quindi ipotizzabile che, attraverso una corretta e sostenibile gestione pluriennale della tecnica, il sistema di difesa non chimico oggetto di questo studio possa essere in grado di determinare, anno dopo anno, suoli maggiormente resilienti e soppressivi nei confronti di alcuni parassiti tellurici e incrementare la fertilità di base destinata ad aumentare nel tempo, grazie all’arricchimento in sostanza organica.


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fotovoltaico|ORGANIZZAZIONE

Smaltimento dei moduli fotovoltaici, ecco come fare ochi sanno che i pannelli fotovoltaici a fine vita sono dei raee, dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e pertanto dovranno essere correttamente smaltiti. per questa ragione il gse - gestore dei servizi energetici trattiene sulle tariffe incentivanti delle quote - negli ultimi dieci anni di diritto all’incentivo - finalizzate ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei rifiuti provenienti dai pannelli fotovoltaici incentivati. la quota trattenuta confluisce in un deposito fruttifero gestito dal gse stesso. quindi, in caso di restituzione della quota, quest’ultima viene maggiorata degli interessi maturati annualmente secondo i tassi di mercato relativi al periodo di riferimento. inoltre il soggetto responsabile ha la possibilità di richiedere al gestore, a partire dal secondo anno in cui viene trattenuta la quota dalle tariffe incentivanti, la certificazione della quota di propria competenza contenuta nel deposito. tali disposizioni si applicano ai pannelli fotovoltaici degli impianti ricompresi nel cosiddetto periodo raee, ovvero che beneficiano dei meccanismi incentivanti del i°, ii° e iii° conto energia e ad alcune tipologie del iv° e v° conto energia. per i suddetti impianti incentivati il gse provvede a trattenere delle quote finalizzate ad assicurare la copertura dei costi di gestione dei rifiuti provenienti dai pannelli installati secondo le modalità previste dalle “istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati”. per gli impianti domestici (di potenza nominale inferiore a 10 kW) il gestore trattiene una quota pari a 12 €/pannello una tantum nel quindicesimo anno di incentivazione, mentre per gli impianti professionali (di potenza nominale superiore o uguale a 10 kW) il gse trattiene una quota pari a 10 €/pannello a partire dall’undice-

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simo anno di incentivazione e per dieci anni. mentre per gli impianti incentivati ricompresi nel cosiddetto periodo disciplinare non è previsto il trattenimento delle quote a garanzia ai sensi del d.lgs. 49/2014, perché è prevista l’adesione del produttore dei moduli fotovoltaici a un sistema collettivo/consorzio che garantisca la completa gestione a fine vita dei moduli fotovoltaici immessi sul mercato. rientrano in questa ultima casistica i pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati con il iv conto energia entrati in esercizio a partire dal 1 luglio 2012 (esclusi tutti gli impianti rientranti nel titolo iv - impianti a concentrazione); e gli impianti incentivati con il v° conto energia (eccetto gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione). solo nel caso di completa dismissione dell’impianto a fine vita i soggetti responsabili di raee professionali possono richiedere l’intervento del gse nella gestione dei rifiuti. e qualora si richieda

l’intervento per la dismissione dell’intero impianto prima del termine del periodo di incentivazione, è fatto salvo il potere del gestore di richiedere al soggetto responsabile le ulteriori quote necessarie per la gestione delle operazioni di smaltimento del raee fotovoltaico. diventa quindi fondamentale rispettare le tempistiche e le modalità operative di certificazione dell’avvenuto trattamento e smaltimento di un pannello fotovoltaico, che sono differenziate in funzione della tipologia di impianto (domestico o professionale). senza dimenticare che è sempre obbligatorio comunicare al gse l’intervento di sostituzione di moduli fotovoltaici, così come previsto dalle “procedure per gli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico”. recentemente il gestore ha aggiornato il manuale e la modulistica, che sono consultabili con gli approfondimenti del caso sul sito http://www.fattoriedelsole.org/.

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ORGANIZZAZIONE|superfood azIone che genererà conoscenza ed educazIone aL buon cIbo

nella foto dalla carota viola antiossidante alla patata turchesa per combattere l’invecchiamento, dal peperoncino di diamante afrodisiaco fino alla roveja di cascia dimagrante sono alcuni dei superfood della nonna censiti ed esposti dalla coldiretti all’incontro “vacanze tra cibo e cultura” con i ministri dei beni culturali e del turismo dario franceschini e delle politiche agricole maurizio martina.

Accordo Coldiretti-Ministero dei Beni Culturali, il 2018 anno del cibo italiano I turisti stranieri ambasciatori del Made in Italy nel mondo per raggiungere i 50 miliardi di euro romuovere il turismo agroalimentare, per favorire la conoscenza della storia delle produzioni agricole tipiche locali, sfruttando anche le potenzialità di diffusione della rete di vendita diretta dei prodotti agricoli ed agroalimentari basata sullo sviluppo capillare dei mercati di campagna amica. e’ l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente della coldiretti, roberto moncalvo, e dal ministero dei beni culturali e del turismo dario franceschini, il quale ha annunciato che il 2018 sarà l'anno del cibo italiano nel mondo. “un’azione che genererà conoscenza ed educazione al buon cibo, facendo dei turisti stranieri gli ambasciatori del made in italy a tavola italiano nel mondo - ha commentato il presidente della coldiretti roberto moncalvo - ma aiuterà anche l’export a raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di euro nel 2020”. l’intesa mira a sensibilizzare i cittadini e le imprese sulla necessità di valorizzare i caratteri culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, agricole ed agrituristiche, creative e dello spettacolo e delle filiere dei prodotti agricoli tradizionali e “tipici” nelle aree di riferimento. in tale ottica il protocollo prevede il coinvolgimento degli imprenditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con l’intento di promuovere una conoscenza storica delle testimonianze venute in luce e del territorio, individuando d’intesa con i responsabili dello scavo e la competente soprintendenza archeologica forme adeguate di valorizzazione dei

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rinvenimenti intervenuti. oltre a ciò, verrà portata avanti un’attività di monitoraggio e mappatura delle aree agricole di interesse culturale, paesaggistico, storico e archeologico. il protocollo coldiretti-mibact prevede anche l’utilizzo dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici del territorio nell’ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal ministero e dalle articolazioni territoriali. uno spazio viene dato anche alla realizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai turisti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimentari tipiche e storicamente radicate nella tradizione italiana. “l’italia

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e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’italia anche nell’offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’italia può oggi offrire con orgoglio sul palcoscenico mondiale anche grazie alle nuove tecnologie”. proprio per questo è importante valorizzare in forma integrata i circuiti culturali del paese con la firma dell’accordo tra coldiretti e il ministero dei beni culturali e del turismo.


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#no vegan alla riscossa |ORGANIZZAZIONE

L’IndIspensabILe contrIbuto proteIco #noveganaLLarIscossa

nelle foto imprenditori di coldiretti illustrano le caratteristiche e le peculiarità del “taglio giusto” quando si acquista carne. il consumo medio annuo in italia d carne è di 79 chilogrammi procapite. nel primo trimestre del 2017 i consumi di carne sono calati del 3,9% rispeto allo stesso periodo dell’anno precedente. un risultato dovuto in parte alle cosiddette fake news che lanciano diffidenza e perplessità tra i consumatori: in italia non esistono reali giustificazioni per non consumare carne.

Consumi, il 95% degli italiani nel popolo dei no-vegan apprezza la carne italiana l popolo dei no vegan può contare sul 95% degli italiani che mangia carne nonostante le fake news, gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie che hanno determinato purtroppo anche il moltiplicarsi di preoccupanti casi di malnutrizione tra i più piccoli. e’ quanto emerge da una analisi della coldiretti/ixe’ su “il popolo dei no vegan” che non rinuncia ad un alimento determinante per la salute che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, alla quale apporta l’indispensabile contributo proteico #noveganallariscossa. con il 18% degli italiani che ne porta in tavola meno di 100 grammi alla settimana, il 45% dai 100 ai 200 grammi e il 24% tra i 200 ed i 400 grammi, secondo l’indagine coldiretti/ixe’, a livello nazionale il consumo di carne risulta equilibrato e ben al di sotto del limite di 500 grammi alla settimana consigliato dall’ organizzazione mondiale della sanità (oms). non è quindi un caso che l’italia abbia conquistato nel 2017 il primo posto come paese più sano al mondo secondo la classifica bloomberg global health index che analizza le condizioni di salute di 163 nazioni. e’ il risultato della dieta mediterranea che, con pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ma anche pesce e carne nelle giuste quantità, ha consentito di conquistare primati di longevità nell’unione europea con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2. il consumo medio annuo in italia di carne (pollo, suino, bovino, ovino) è di 79 chilogrammi pro-capite, tra i più bassi in europa dove i danesi sono a 109,8 chilo-

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grammi, i portoghesi 101 chilogrammi, gli spagnoli 99,5 chilogrammi, i francesi e i tedeschi 85,8 e 86 chilogrammi. e la situazione non cambia se il confronto viene fatto a livello internazionale da cui emerge che il consumo apparente degli statunitensi è superiore a quello italiano addirittura del 60% e quello degli australiani del 54%. nel primo trimestre del 2017 i consumi di carne sono calati del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo un’analisi coldiretti su dati ismea, anche a causa delle fake news sulla carne che hanno certamente contribuito a creare un clima di diffidenza che però non trova reali giustificazioni nel nostro paese. non esiste peraltro nessuno studio che provi che mangiare carne anche in piccole quantità sia dannoso per la salute. al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi e

si sono verificati ripetuti casi di ricoveri di bambini per denutrizione a seguito di una dieta vegana. la carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo, che nessun altro alimento da solo è in grado di dare. “serve educazione e buon senso, ma soprattutto rispetto per tutti i diversi stili alimentari ai quali l’agricoltura italiana può offrire grandi opportunità di scelta grazie ai primati conquistati nella qualità e nella biodiversità”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel ricordare che “dietro ad una bistecca italiana c’è una garanzia di livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’europa”.

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ATTUALITÀ|epaca

[pagina a cura di marino ravera]

L’Inps fornIsce Le IstruzIonI suLL'esonero

Giovani agricoltori, parte l’esonero del pagamento contributivo ubblicata dall’inps la circolare con le istruzioni per richiedere di essere esonerati dal pagamento dei contributi previdenziali. beneficiari i coltivatori diretti e gli iap iscritti nel 2017 e quelli iscritti nel 2016 in zone montane o svantaggiate con la circolare 85 dell’11 maggio 2017 l’inps fornisce le istruzioni sull’esonero contributivo per i giovani agricoltori, annunciato a febbraio tra i provvedimenti previsti nella legge di bilancio del 2017. a beneficiare di questo provvedimento sono i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, che abbiano iniziato una nuova attività imprenditoriale agricola nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2017 e che non abbiano compiuto quaranta anni d’età alla data d’inizio della nuova attività imprenditoriale agricola. possono però essere ammessi al beneficio anche i giovani coltivatori diretti e gli iap sotto i quaranta anni che abbiano iniziato una nuova attività agricola nel periodo compreso tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016 in territori montani o in zone svantaggiate così come definite dal dpr 601/1973 e dalla legge 984/1977. potranno beneficiare dell’esonero anche i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali con iscrizione provvisoria, fatto salvo il successivo controllo del possesso dei requisiti. in ogni caso è fondamentale il concetto per “nuova realtà imprenditoriale”. viene infatti considerata come tale quella ulteriore e diversa rispetto ad altre eventualmente già esistenti, e l’inps prevede controlli specifici per verificarlo. l’esonero per-

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mette di non versare per intero il contributo relativo all’assicurazione generale obbligatoria, per la vecchiaia e per i superstiti per 36 mesi. l’esonero copre anche i contributi per maternità e i contributi inali, questi ultimi dovuti solo per i coltivatori diretti. passati i 36 mesi, l’esonero è ridotto del 66% del contributo per altri 12 mesi e poi del 50% per un ulteriore periodo di un anno. la domanda

di esonero deve essere inoltrata all’inps esclusivamente per via telematica tramite i moduli disponibili all’interno della pagina web cassetto previdenziale per autonomi agricoli. qui sarà possibile scaricare la modulistica relativa alla richiesta di esonero per i giovani agricoltori iscritti nel 2017 (cd/iap2017) e per quelli iscritti nel 2016 in zone montane e svantaggiate (zm 2016 e cd/iap zs).

Sorveglianza sanitaria e lavoratori agricoli

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icurezza sul lavoro in agricoltura - L’obbligo di nomina del medico competente è un adempimento del datore di lavoro.

l’obbligo di nomina del medico competente è un adempimento del datore di lavoro. la funzione di medico competente può essere svolta esclusivamente da medici specialisti, con specializzazione in medicina del lavoro o assimilate. l’obiettivo della visita medica mira in particolare alla formulazione di un giudizio di idoneità al lavoro specifico, che tenga conto di tutte le caratteristiche psicofisiche del lavoratore confrontate con il particolare contesto lavorativo. in agricoltura, per specifici lavori è prevista anche la sorveglianza sanitaria, ulteriore adempimento a carico del datore di lavoro, qualsiasi sia il numero di lavoratori dipendenti o assimilati, ovvero che questi siano assunti a tempo parziale o a tempo determinato. lo scopo principale è quello di prevenire qualunque forma morbosa provocata dal lavoro stesso, più che riconoscere, peraltro sempre tardivamente, l’insorgenza di eventuali malattie professionali. la maggior parte dei lavori agricoli si svolgono in contesti dove sono presenti rischi per la salute del lavoratore, consistenti principalmente in: - agenti chimici tossici, nocivi o cancerogeni;

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- agenti biologici; - rumore o vibrazioni. - movimentazione manuale dei carichi. se l’azienda agricola è più strutturata, altre figure presenti e diverse dall’operatore agricolo, ad esempio impiegati che prestano la propria attività negli uffici lavorando con il computer, per un’operatività superiore alle 20 ore settimanali, sono soggette ad un potenziale rischio da uso di videoterminali. la sorveglianza sanitaria è prevista anche per chi effettua i lavori notturni. la sorveglianza sanitaria comprende: a) accertamenti preventivi, intesi a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica; b) accertamenti periodici, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. gli accertamenti comprenderanno esami clinici e biologici nonché indagini diagnostiche, mirati al rischio e ritenuti necessari dal medico competente. un altro obiettivo della sorveglianza sanitaria è di individuare preventivamente nel lavoratore eventuali problemi fisici pregressi o addirittura estranei all’attività lavorativa, ciò può evitare al datore di lavoro responsabilità e nel caso di malattie professio-

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nali, eventuali rivalse da parte dell’inail. in seguito agli accertamenti sanitari il medico competente esprime per iscritto il giudizio di idoneità alla mansione, che può essere specificato in modi diversi. l’idoneità può, a seconda dei casi, essere anche parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni. l’inidoneità, a sua volta, può essere temporanea o permanente. il giudizio di idoneità alla mansione “condiziona” il datore di lavoro nel senso che è tenuto a mettere in atto le misure indicate dal medico competente. il medico competente deve infatti informare il datore di lavoro su eventuali alternative di mansione qualora abbia riscontrato totale inidoneità alla mansione di taluni lavoratori. il medico svolge un ruolo cruciale nella gestione delle problematiche di salute e sicurezza nelle aziende agricole, collabora con il datore di lavoro e con le altre figure della prevenzione. deve svolgere la sua attività rispettando i principi della medicina del lavoro e del codice etico della commissione internazionale di salute occupazionale (icoh). il medico competente non può essere un dipendente di strutture pubbliche assegnato ad uffici che svolgono attività di vigilanza (art. 39, comma 3 d.lgs. n.81/2008). la modulistica per la nomina del medico competente è definita espressamente lettera di incarico.


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epaca |ATTUALITÀ

checK LIst con sanzIonI inadempimento mancata nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria mancato rispetto dei divieti di legge all’effettuazione delle visite mediche per la sorveglianza sanitaria

articolo di sanzione

sanzione

art. 55 c. 2 lett. a), b), c)

arresto da 3 ad 6 mesi o ammenda da 2.500 euro a 6.000 euro.

art. 55 c. 5 lett. f)

ammenda da 2.000 euro a 6.600 euro.

DIRITTO ALLA MATERINITA’ PER LE LAVORATICI AUTONOME: CHIARIMENTO DELL’INPS con il messaggio n. 1947/2017, l’inps ha fornito importanti precisazioni in merito alla verifica dei requisiti necessari per il diritto alla maternità delle lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, artigiane e commercianti) che usufruiscono di esoneri contributivi totali o parziali in relazione a normative specifiche. l’inps interviene a seguito di diverse richieste di chiarimenti giunte all’istituto sull’argomento. nello specifico, è stato chiesto se il requisito, da verificare nel periodo precedente l’inizio della maternità, sussista quando vi sia la sola regolarità contributiva, ovvero sia necessario anche l’accreditamento di un numero sufficiente di mesi di contribuzione. e’ stato definitivamente chiarito che il requisito si ritiene soddisfatto quando risultino versati tutti i contributi previsti dalla legge, compreso il contributo di maternità, che rimane invariato rispetto al regime ordinario. in tale situazione, precisa dunque l’inps, la prestazione della maternità deve essere riconosciuta anche nell’ipotesi in cui il versamento contributivo sia insufficiente a coprire tutte le mensilità. invitiamo le lavoratrici autonome che si fossero viste negare il diritto all’indennità di maternità per questa motivazione a rivolgersi al più presto agli uffici del patronato epaca della coldiretti per la richiesta di riesame della pratica.

OLTRE 800 PENSIONATI ALLA XX GIORNATA REGIONALE Ad Oropa anche una delegazione alessandrina per un momento di celebrazione e riflessione ad ospitare la XX giornata regionale dei pensionati coldiretti è stata la federazione di vercelli/biella nella cornice del santuario di oropa alla presenza del presidente e del segretario nazionali di federpensionati coldiretti giorgio grenzi e danilo elia, del presidente regionale dell’associazione pensionati pier luigi cavallino, della presidente di coldiretti piemonte delia revelli, del delegato confederale bruno rivarossa e dei presidenti, direttori e dirigenti di tutte le federazioni provinciali piemontesi e della valle d’aosta. numerosa la delegazione pensionati coldiretti alessandria che ha preso parte all’evento con il suo presidente giovanni ottonello. diversi momenti si sono susseguiti nella giornata: dalla preghiera al ricordo di quelli che sono i principi e gli ideali di un’esistenza scandita dai ritmi della terra, dal pranzo al mercato di campagna amica con i prodotti tipici del territorio alle visite delle bellezze del luogo quali il museo dei tesori, il giardino botanico, le cappelle sacre e l’osservatorio meteo. nella basilica antica del santuario di

oropa, cuore spirituale del santuario, è stata concelebrata la santa messa dal vescovo di biella, mons. gabriele mana, con il rettore del santuario di oropa, don michele berchi, insieme a tutti i consiglieri ecclesiastici provinciali di coldiretti piemonte. “la festa regionale del pensionato rappresenta un’iniziativa importante ed un’occasione di riflessione in cui viene ricordato il prezioso e duro lavoro dei nostri pensionati che sono da esempio anche

per i nostri giovani imprenditori - sostengono delia revelli presidente di coldiretti piemonte e bruno rivarossa delegato confederale - la giornata ha avuto una valenza di rilievo anche per fare il punto sul ruolo sociale che la società riconosce in capo a coldiretti, d’altronde sono numerose le progettualità in questo ambito promosse anche dall’associazione pensionati coldiretti nell’ottica di garantire un nuovo welfare del territorio”.

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ATTUALITÀ|corso per rifugiati

partito il corso di formazione per operatore agricolo

in contesti agrituristici per gli ospiti del progetto sprar del comune di alessandria

a vocazione agricola e turistica della provincia di alessandria ha spinto gli enti gestori del progetto sprar del comune di alessandria (cambalache, coompany& e comunità san benedetto al porto) in collaborazione con coldiretti, terranostra e la società di “io volo”, ad orientare la formazione dei rifugiati politici accolti sul nostro territorio in un programma di inclusione sociale, verso un percorso formativo, a sostegno dell’inserimento in aziende agricole e agrituristiche. i 13 partecipanti provenienti dall’africa (gambia, ghana, senegal, nigeria) e dall’asia (afghanistan, pakistan, bangladesh) in una fascia di età compresa tra i 18-29 anni, acquisendo competenze specifiche nel settore della produzione agricola e della zootecnia, impareranno a conoscere e a coltivare gli ortaggi, prodotti tipici del nostro territorio e a gestire gli animali da allevamento. sono state previste all’interno del percorso didattico, lezioni frontali ed escursioni esperienziali in fattorie didattiche per approfondire gli aspetti più pratici dei temi trattati; le aziende coinvolte sono due. la prima visita si è svolta presso l’azienda di elisa gastaldi, elilu a castelnuovo scrivia, una piccola realtà dinamica ed innovativa, dove hanno potuto comprendere l’elevato valore della biodiversità e dell’importanza della trasformazione in azienda. la seconda tappa ha avuto luogo a castelnuovo bormida presso cascina gallareto di franco origlia, per imparare come è organizzata una grande azienda meccanizzata, dove comunque il lavoro manuale resta sempre molto incidente, soprattutto per la gestione dell’allevamento. l’obiettivo è quello di formare operatori in grado di rispondere alle varie esigenze del settore agrituristico, dalla cura degli animali alla gestione della produzione agricola. grazie ai fondi messi a disposizione dal progetto sprar del

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comune di alessandria, le aziende agrituristiche interessate potranno procedere all’attivazione di tirocini, dalla durata minima di 3 mesi, beneficiando di contributi economici fino ad un massimo di 1000 euro.

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ATTUALITÀ|educazione alla campagna amica consegnatI gLI attestatI deL corso dI formazIone deLLe fattorIe dIdattIche

Attuata la pedagogia dell’ “imparare facendo”: seminare, raccogliere, trasformare, manipolare entotto nuove fattorie didattiche sul territorio piemontese. la consegna ufficiale degli attestati si è svolta nella sede della coldiretti alessandrina. le sessanta fattorie didattiche della coldiretti della provincia di alessandria si stanno preparando ad accogliere i bambini per il nuovo anno scolastico. “e’ stato un orgoglio per coldiretti alessandria ospitare il corso per fattorie didattiche, un momento di crescita per imprese multifunzionali. si tratta di una pedagogia attiva dell’ “imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare o manipolare, che privilegia il contatto con la natura attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale”. parole del presidente della coldiretti alessandrina roberto paravidino che ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno consentito la realizzazione dei nuovi percorsi didattici per far conoscere il mondo dell’agricoltura. all’incontro è stato sottolineato come le fattorie didattiche siano “uno strumento di lavoro prezioso rivolto a chi si occupa di attività di formazione-informazione e di educazione dei bambini, ovvero genitori e insegnanti, ma anche di rintracciabilità dei prodotti agricoli. - ha aggiunto graziella boveri, responsabile regionale e provinciale donne impresa, referente fattorie didattiche - e’ questo, infatti, un modo per far riconoscere, apprezzare e amare come propria la campagna, con i suoi ritmi, l'alternanza delle stagioni e la fatica che il rapporto fra uomo e natura racchiude”. la presentazione delle nuove fattorie didattiche che hanno seguito il corso si è svolta nella sala multimediale di coldiretti alessandria ed è stata l’occasione anche per consegnare ufficialmente gli attestati. la collaborazione tra coldiretti e mondo della scuola rappresenta, da un ventennio, un importante punto di forza per divulgare quelli che sono i concetti fondamentali di un corretto e sano

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nelle foto il contributo della presidente terranostra - agriturismo di campagna amica a livello regionale e provinciale stefania grandinetti dell’azienda “le piagge” di ponzone. ha illustrato la sua esperienza nell’ambito della didattica e dell’ospitalità rivolta agli alunni delle scuole materne, elementari e medie che quasi quotidianamente visitano la sua azienda per “imparare facendo”.

stile di vita e di alimentazione. “l’obiettivo, grazie alla collaborazione di insegnanti e progetti didattici mirati, è trasmettere alle giovani generazioni il principio di mangiare in modo equilibrato vivendo nel rispetto dell’ambiente. - ha sottolineato maria chiara bellino vice direttore coldiretti piemonte - partendo dall’analisi delle diverse filiere agro alimentari, i bambini apprendono, grazie anche alle visite in fattoria, qual è l’origine dei prodotti che quotidianamente vengono consumati sulle nostre tavole”. “grazie ad iniziative formative come questa siamo in grado di offrire uno strumento di lavoro in più a chi già conosceva le nostre fattorie didattiche - ha continuato stefania grandinetti, presidente regionale e provinciale dell’associazione agrituristica terranostra/agriturismi di campagna amica - ma anche di riuscire a far avvicinare una nuovo “pubblico” al progetto nazionale di educazione alla campagna amica e rendere i

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bambini partecipi dei ritmi di vita dell’azienda agricola, del suo rapporto con l’ambiente e dell’impegno, che già da diversi anni, le imprese coldiretti stanno portando avanti per la tutela delle produzioni con cui giornalmente ci alimentiamo”. le fattorie didattiche della coldiretti alessandrina si distinguono l’una dall’altra per l’ubicazione territoriale, le tradizioni, gli usi e costumi, le pratiche agronomiche: perché solo seguendo passo passo la passione di ogni agricoltore per il proprio lavoro, per la terra, per gli animali allevati, è possibile avere un quadro completo dell’agricoltura in provincia. “la coldiretti è impegnata nel progetto "educazione alla campagna amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie - ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria leandro grazioli - la cui finalità è quella di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fon-


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educazione alla campagna amica |ATTUALITÀ

nelle foto alcuni momenti che hanno caratterizzato la mattinata: in alto a sinistra l’intervento di maria chiara bellino vice direttore coldiretti piemonte, i numerosi imprenditori intervenuti con in prima fila il direttore coldiretti alessandria leandro grazioli, l’intervista realizzata al presidente coldiretti alessandria roberto paravidino e la foto di gruppo dopo la consegna degli attestati.

damenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno”. il corso, di 60 ore, è stato suddiviso per esigenze burocratiche in quattro moduli distinti le lezioni si sono svolte principalmente nella sede provinciale coldiretti di alessandria ad eccezione delle giornate che hanno implicato le esercitazioni in azienda. “da sempre

coldiretti è impegnata in un continuo e costante aggiornamento della formazione dei propri associati per riuscire ad avere sul territorio imprese preparate e pronte ad affrontare il mercato. grazie all’inipa, l’istituto per la formazione in agricoltura della nostra organizzazione, è possibile continuare un percorso di aggiornamento e di qualificazione della base associata, in questo caso operatori di fat-

toria didattica” ha aggiunto patrizia vigilante di inipa piemonte. “meno tempo perso dalle imprese con la burocrazia, semplificare ciò che è utile in termini di miglioramento del processo produttivo e sotto il profilo della qualità e sicurezza, eliminare ciò che non serve a nulla, è ripetitivo ed, a volte, intollerabile” ha aggiunto anna gobello della regione piemonte.

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ATTUALITÀ|don ivo a colloquio con il consigliere ecclesiastico

DI PIU', C'E' SOLO DIO l 20 giugno è stata una giornata importante per la chiesa. la visita del papa alle tombe rispettivamente di don primo mazzolari e di don lorenzo milani hanno acceso il faro sulla vita di due sacerdoti scomodi e nello stesso tempo profeti. forse scomodi perchè profeti. uomini e sacerdoti con un passo superiore agli altri. che significato ha questo gesto di papa francesco? che il papa visiti il sepolcro di cristo come fece paolo vi nel suo viaggio a gerusalemme è normale. lo è un po' meno che visiti la tomba di due umili e semplici sacerdoti. papa francesco ci ha abituati a scelte sorprendenti. in questi anni di pontificato ha sempre affrontato con coraggio e determinazione ogni situazione, anche difficile. gesto naturale per un papa che ha fatto della misericordia il suo programma di vita. gesto riparatore verso due

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sacerdoti che mai hanno deviato sul piano teologico o morale. loro unico torto è stato quello di aver sofferto in silenzio per le censure ricevute in vita proprio da parte della chiesa. per chi ha scelto di servire gli ultimi (fai strada ai poveri, non farti strada con i poveri; don milani) e di accettare senza ribellione provvedimenti ingiusti (bacio la mano che mi chiude la bocca, don mazzolari) oggi è arrivato il momento della riabilitazione. presto inizieranno per loro i processi di beatificazione: per crucem, ad lucem (dalla croce alla luce). qualcuno vorrebbe dalla chiesa prima della beatificazione una scusa ufficiale. giovanni XXiii chiamò don mazzolari “trombone dello spirito santo”. papa francesco è andato a pregare sulla sua tomba. di più, c'è solo dio. mons. ivo piccinini

Fiori d’arancio

RUSSIA: la proroga dell’embargo è già costata 1 miliardo al vero Made in Italy

Enrica e Davide sposi

e’ già costato quasi un miliardo di euro al Made in Italy agroalimentare l’embargo deciso dalla russia come risposta alle sanzioni decise dall’occidente per la guerra in ucraina. e’ quanto afferma con preoccupazione la coldiretti in riferimento al decreto firmato dal presidente russo vladimir putin e pubblicato dal governo che proroga l'embargo su prodotti agricoli, lattiero-caseari, carne e altri alimenti fino al 31 dicembre 2018. l’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee, dalla russia per la prima volta con decreto n.778 del 7 agosto 2014 e poi sempre prorogato che ha chiuso completamente le frontiere del paese di putin ad una lista di prodotti, frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da ue, usa, canada, norvegia ed australia con successiva proroghe. un blocco che è costato caro all’agroalimentare nazionale anche perché al divieto di accesso a questi prodotti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente.alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni italiane in russia si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.

coldiretti alessandria augura tanta felicità ad enrica marchesotti operatore patronato epaca provinciale che si è unita in matrimonio con davide pestarino lo scorso 1° luglio. congratulazioni per aver coronato il vostro grande sogno.

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