Agricoltura Alessandrina n°7 - Ed. 30 Luglio/Agosto 2018

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periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - spedizione in a.p. d.l. 353/03 (conv. l. 46/04) art.1 Comma 1, dCB - Alessandria

Prezzo €2,00 Coldiretti AlessAndriA

• voucher: recuperati 50mila posti di lavoro • pac post 2020: pagamenti diretti e sostegno al reddito • epaca: contributi obbligatori anno 2018 • creditagri: check-up finanziario per l’impresa

Anno 65° numero 07 - 30 lUGlio/AGosto 2018


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Economia E Politica agricola | campagna cerealicola SI È SVOLTA IN COLDIRETTI

a riunione operativa sulle prospettive di settore

Campagna cerealicola 2018-2019: concrete opportunità dai contratti di filiera. Nuove basi da cui partire per guardare al futuro Operatività che entra nel vivo delle fasi di realizzazione grazie alla collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord Ovest arlare di campagna cereali e prospettive di reddito per il 2018/2019 significa garantire ad una provincia cerealicola per eccellenza come quella di alessandria nuove basi da cui partire per guardare con fiducia al futuro. obiettivi perseguibili grazie ai progetti di filiera che si concretizzano sul territorio, che diventano le uniche traiettorie di futuro e di sviluppo possibili”. così Mauro Bianco, presidente di coldiretti alessandria nella duplice veste di presidente di cadelpo e consigliere di cap nord ovest, ha aperto il suo intervento durante l’incontro operativo organizzato per presentare la campagna cerealicola 2018 /2019 e la concretezza dei progetti di filiera che vedranno protagonista il territorio e gli imprenditori. operatività dei progetti di filiera che entrano nel vivo delle fasi di realizzazione grazie alla collaborazione con il consorzio agrario del Nord ovest, a coldiretti a livello provinciale e regionale e, naturalmente, alle aziende agricole. un consorzio che si è presentato con una progettualità strutturata, fortemente motivato a far crescere il territorio alessandrino puntando su importanti strategie innovative. all’incontro ha partecipato lo staff al completo: il presidente tonino gai e il reggente facente funzioni diego Bono, il referente per i progetti di filiera consigliere raffaele tortalla, il dirigente commerciale Luigi Bianchi, il responsabile area cereali paolo rosa e tutto lo staff tecnico. il territorio alessandrino, giustamente considerato uno dei granai d’italia, vanta un indotto “cerealicolo” di tutto rispetto che si aggira su diversi milioni di euro e che costituisce l’ossatura fondamentale dell’intera agricoltura provinciale: ecco perché, ha continuato il presidente Mauro Bianco, “è necessario ripartire dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza e, per quanto riguarda il frumento tenero in particolare, giungere ad affinare le tecniche colturali in funzione di caratteristiche specifiche e del prodotto finale richiesto”. un incontro importante e strategico che ha sottolineato l’entrata nella fase operativa della nuova realtà del cap nord ovest, risultato di un percorso di rinnovamento strutturale fortemente voluto da cai, con-

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sorzi agrari d’italia, in quanto i consorzi sono un nodo operativo fondamentale del progetto di coldiretti, dove le strutture sul territorio diventano una grande piattaforma logistica per il prodotto italiano ottimizzando l'approvvigionamento di mezzi tecnici, capaci di fornire servizi commerciali e finanziari sia a carattere creditizio che assicurativo. contratti di filiera che prevedono la messa a dimora di specifiche varietà, in modo da soddisfare anche le esigenze specifiche dei molini del territorio che a loro volta raccolgono le richieste sia di piccoli artigiani che di industrie che lavorano all’insegna della qualità e della filiera corta. a questo vanno aggiunte le certificazioni ogm free, garantite dal consorzio e dai produttori. in tutto questo il cap nord ovest è il garante dell’operazione e fornisce tutta la logistica. per fare questo l’acquisizione delle sementi e degli altri prodotti per la coltivazione viene effettuata dalle agenzie del consorzio, per garantire la piena tracciabilità della filiera. “la provincia alessandrina e l’intero territorio piemontese rappresentano storicamente un territorio in cui l’agricoltura è essenziale per l’economia. con questa progettualità le imprese agricole potranno contare su una serie di servizi aggiornati e implementati e un’assistenza tecnica costante tecnologicamente avanzata che potrà contribuire ad un potenziale rilancio complessivo del consorzio. - ha continuato il presidente coldiretti alessandria Mauro Bianco - i risultati raggiunti in piemonte sono il prodotto di un attento ed equilibrato lavoro di squadra. obiettivi che si stanno raggiungendo grazie proprio ai contratti di filiera per contrastare un sistema agroindustriale tradizionale che troppe volte non ha colto il valore economico e strategico del legame con il territorio”. in quale modo si può essere vincenti e fare la differenza? per prima facendo cre-

scere la “rete” e lavorando in squadra. “i contratti di filiera rappresentano una carta vincente importantissima apprezzata dai soci. - ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria Leandro grazioli - lavorare in questa direzione e continuare ad agire a supporto delle nostre imprese con accordi che puntino alla valorizzazione dei prodotti e alla loro distintività. una vera follia pensare, come qualcuno va dicendo in queste ore, a modelli produttivi basati sulla “competitività”. con questo appuntamento abbiamo voluto fare il punto sulle potenzialità dei contratti già attuati e discutere quali potranno essere le strade da percorrere per vincere le nuove sfide imposte dal mercato, sia nazionale che internazionale sottraendo sempre più dal “mucchio delle commodities” il nostro grano, distinguendolo, puntando sul made in italy”. a fare la differenza la realtà del consorzio agrario delle province del nord-ovest che può contare su 80 centri servizi per l’agricoltura dislocati su tutto il territorio piemontese e ligure, sul quale si sviluppa un fatturato consolidato di circa 150 milioni di euro; su di uno stabilimento industriale che produce circa 550 mila quintali di mangimi certificati ogm free e un altro stabilimento industriale che produce oltre 55 mila quintali di concimi organici ed organo-minerali; oltre 10 centri di essiccazione mais e più di 40 impianti silos e stoccaggio dei cereali per far fronte a quasi 1,5 milioni di quintali di cereali ritirati all’anno. per avere dati definitivi si dovrà attendere ancora qualche settimana, esattamente come per i prezzi ma, secondo la commissione europea, le stime della produzione di cereali nella campagna 2018-2019 si dovrebbe attestare su 299,3 milioni di tonnellate, con una riduzione del 2,5% rispetto all’annata 2017-2018. in particolare per il grano tenero è atteso un calo del 3% e del 5% per il frumento duro.


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sommario | in quEsto numEro n°7 - Luglio Agosto 2018

m A G A

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Contratti di Filiera

“Nuova progettualità per la crescita delle aziende”

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PeriodiCo edito dA impresa Verde Alessandria d i r e t t o r e A m m i n i s t r At i V o Leandro Grazioli direttore resPonsAbiLe ilaria Lombardi

Chiuso in redazione il 30 Luglio 2018

DIGNITÀ 06 DL bene il ritorno dei voucher

G r A f i C A , i m PA G i n A z i o n e Christian boero

in agricoltura

H A n n o C o L L A b o r At o A q u e s t o n u m e r o francesco bianchi, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, Valerio scarrone, emanuele sconfienza.

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Rintracciabilità

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La PAC post 2020

salute, 86% allarmi alimentari da cibi stranieri

fotoGrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

la proposta per i pagamenti diretti: garantire equo sostegno al reddito

redAzione ed AmministrAzione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

reGistrAzione tribunALe

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di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGenziA

pagati oltre 604 milioni per domanda unica, psr, vino e programmi operativi

P u b b L i C i tA r i A

Via Pylos, 20 - 12038 savigliano (Cn) tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

s tA m PA

AGEA

CAMPAGNA CEREALI 02 concrete opportunità

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dei contratti di filiera

serVizi Per LA ComuniCAzione Via michele Coppino, 154 - 10147 torino tel. 011-5537240 fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

Grano produzione nazionale in calo del 10% ma salva la qualità

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Scheda tecnica corilicoltura: i licheni e la loro azione

Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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CreditAgri Italia il check-up finanziario per l’impresa

uffiCi ProVinCiALi Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

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Patronato Epaca contributi obbligatori per l’anno 2018. inps contributi volontari

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

NAZIONALE 05 ASSISE dal presidente moncalvo dettagliata analisi di settore

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Ortofrutta con infiltrazioni malavitose prezzi fino a più 300%

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ANTICIPAZIONI

SALUTE

RIFLESSIONI

SUL PROSSIMO NUMERO

scheda informativa

la parola al consigliere ecclesiastico

“BioMicroscopia ocuLare ad uLtrasuoNi”

“perchè?”

VENDEMMMIA 2018 “previsioni e considerazioni sull’annata” ---------la parola agli esperti

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EditorialE | il presidente il nostro obiettivo combattere chi vuole “svendere” l’agricoltura italiana

Dal Cap Nord Ovest la dinamicità dei progetti di filiera, unica strada sostenibile allo sviluppo e alla competitività Un’agricoltura che deve essere forza sociale, capace di generare nuova occupazione, fatta di risposte concrete e di scelte consapevoli attraverso il dialogo diretto con i cittadini

i si prepara alla nuova campagna cerealicola. le prospettive, grazie ai progetti di filiera, lasciano intravvedere in modo concreto quelle che amiamo definire “uniche traiettorie di futuro”. su questo numero del giornale, infatti, viene approfondita la nuova progettualità attuata in sinergia con il cap nord ovest, la nuova piattaforma creata proprio per dare nuove garanzie e opportunità di reddito alle imprese. Quando parliamo di via italiana allo sviluppo intendiamo proprio questo, l’importanza di scorgere una strada sostenibile e di sviluppo alla competitività sui mercati locali e globali, ripartendo dai territori, in primo luogo dal patrimonio ambientale e culturale e dalla creatività delle piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio italia. un’agricoltura che deve rappresentare sempre di più un dialogo diretto con i cittadini attraverso la vendita diretta, fatta di risposte concrete e di scelte consapevoli, capace di generare nuova occupazione, capace di arricchire la società. un pensiero che si aggancia ad un altro per logica conseguenza: l’oscar green e la sua straordinaria funzione strategica per il territorio italiano. le premiazioni a livello piemontese si terranno ad inizio settembre ma ciò che è importante ribadire è il fatto che si tratta di un premio che dalla valle d’aosta alla sicilia è in grado di unire sotto il comune denominatore dell’innovazione quella grande leva strategica che è costituita dalle aziende giovani di coldiretti. esempi virtuosi di chi ogni giorno guarda all’agricoltura come l’unico settore a cui essere in grado di poter dare qualcosa e dai cui poter attingere per crescere. non ci spaventa la crisi finanziaria economica globale perchè abbiamo armi come il made

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in italy che ci permette di poterla affrontare ogni giorno: rinnovamento e strategia ma, soprattutto, tanta coerenza che diventano tenacia per affrontare un futuro che stiamo già vivendo. un futuro che ogni giorno si traduce nella battaglia in difesa del prodotto italiano e dell’etichettatura trasparente. da qui impossibile non fare una considerazione sul ceta e su quanto annunciato dal vicepremier e ministro dello sviluppo economico luigi di maio che, durante l’assemblea nazionale coldiretti, ha ribadito che il governo proporrà al parlamento di non ratificare l’accordo di libero scambio con il canada. il nostro obiettivo è questo, restare coesi e combattere chi vuole “svendere” l’agricoltura italiana e le sue ricchezze nei trattati internazionali a vantaggio dei propri interessi. per questo scorrendo le prime pagine, dedicate proprio all’assemblea nazionale che si è svolta nelle scorse settimane, sarà possibile avere un quadro ettagliato di quali sono le priorità e gli obiettivi da perseguire nei prossimi mesi. in ultimo, ma non ultimo, non posso non tornare su quanto già detto anche nei sumeri scorsi parlando di maltempo e di repentino cambiamento del clima capace di passare in poche ore dal sole infuocato a

nubifragi e grandinate: dobbiamo tornare a salvaguardare il suolo. una battaglia che coldiretti ha intrapreso tanto tempo fa e che continua a portare avanti tra l’indifferenza di molti, troppi! i cambiamenti del meteo si abbattono su un territorio meno ricco e più fragile: solo in piemonte, rispetto agli ultimi anni, si è verificato un leggero aumento dello 0,23% della superficie di suolo consumato pari a 400 ettari anche se, in confronto ad altre regioni del nord italia, il piemonte ha valori percentuali più bassi e questo è sicuramente un dato confortante. e’ fondamentale partire dal riconoscere l’importanza dell’attività agricola per tutelare la terra fertile disponibile con i metodi più adeguati. ricordiamo che terra coltivata significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini. una battaglia per la salvaguardia della superficie agricola che assume il carattere di una difesa a favore di un cambio di modello di sviluppo che recuperi i valori propri dell’italia. Quei valori che ci rendono unici al mondo: creatività, qualità e bellezza. infatti, il cibo che mangiamo, l'aria che respiriamo, il paesaggio di cui godiamo dipendono dalla terra. oggi, invece, i ritmi attuali di consumo del territorio e l’eccesso di urbanizzazione non solo rischiano di stravolgere il volto “italiano”, ma anche di modificare irreversibilmente le condizioni climatiche, ambientali e sociali del nostro paese. insomma, non mancano gli argomenti su cui riflettere. buona lettura e appuntamento a settembre!

Mauro Bianco Presidente


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dazi | assEmblEa nazionalE

assemblea NaziONale: Dal presiDeNte mONCalvO uNa Dettagliata aNalisi

RISPETTIAMO LE REGOLE

DAZI: COLDIRETTI, FUORILEGGE 1 PRODOTTO IMPORTATO SU 5 108 MLN BAMBINI SFRUTTATI PER CIBO LOW COST SU TAVOLE ITALIANE

l di là delle dimensioni politiche del caso e della consueta scompostezza e rumorosità del presidente usa donald trump, è indubbio che le scelte del leader statunitense hanno almeno il merito di accendere un faro sulla natura, le conseguenze e le responsabilità di chi ha guidato finora il processo di globalizzazione sul nostro pianeta, del ruolo dei grandi conglomerati economici sovranazionali, degli stati e dell’unione europea. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo nella relazione all’assemblea nazionale. dal nostro osservatorio - sottolinea moncalvo - ci sembra di rilevare come all’idea di “libero commercio”, nel corso di questi anni, si sia sempre più dissociata l’idea di un commercio ‘equo’, che tenesse conto del rispetto di regole condivise sul piano ambientale, della tutela sociale dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini. arrivano purtroppo anche in italia i prodotti ottenuti dallo sfruttamento del lavoro dei 108 milioni di bambini nelle campagne censiti dalla fao, secondo la quale quasi la metà di tutto

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il lavoro minorile del mondo avviene in africa, seguita da vicino dall’asia, ma rilevante è anche in sudamerica, aree dalle quali - sottolinea il presidente della coldiretti - l’italia importa ingenti quantità di prodotti agricoli ed alimentari che arrivano sulle nostre tavole. Quasi un prodotto agroalimentare su cinque che arriva in italia dall’estero - denuncia moncalvo - non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori - a partire da quella sul caporalato - vigenti nel nostro paese, dal riso asiatico espropriato alle minoranze rohingya vittime di un vero genocidio, alle conserve di pomodoro cinesi prodotte con il lavoro dei detenuti, dall’ortofrutta sudamericana coltivata con il lavoro minorile a quella africana ottenuta con pesticidi vietati in europa da decenni fino ai fiori del kenya con lavoratori sottopagati e senza diritti. il commercio dunque è “libero” ma ahimè -precisa moncalvo - è ben lontano dall’essere “equo”, gravato fin dal momento della raccolta per arrivare a quello della trasformazione da processi di dumping sociale, economico e ambientale. sul piano politico - chiede moncalvo - l’unione europea deve acquisire un nuovo protagonismo per promuovere regole sul commercio globale che non tengano conto solo del fattore economico ma anche del rispetto dei diritti sul lavoro della tutela dell’ambiente e della salute, anche con l’annunciata riforma del Wto. dob-

biamo peraltro essere consapevoli che tutto ciò accade spesso grazie alla regia e alle norme sancite dagli accordi bilaterali o multilaterali di libero scambio. stiamo pensando ad esempio - denuncia moncalvo - al negoziato in corso con i paesi del mercosur che prevede l’arrivo di grandi quantitativi di carne bovina dai paesi sudamericani, paesi che non rispettano gli standard produttivi e di tracciabilità oggi vigenti in italia e nel vecchio continente come dimostra il più grande scandalo mondiale sulla carne avariata che meno di un anno fa ha coinvolto proprio i principali produttori brasiliani; senza considerare le condizioni favorevoli che sono state concesse al marocco per pomodoro da mensa, arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva, all’egitto per fragole, uva da tavola, finocchi e carciofi, oltre all’olio di oliva dalla tunisia dove non valgono certamente gli stessi standard produttivi, sociali ed ambientali vigenti in italia. serve quindi ripensare dalle radici non solo le regole, ma in primo luogo i principi fondativi del libero commercio perché è necessario - conclude moncalvo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore per chi produce e per chi consuma.

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assEmblEa nazionalE | export parmigiano/voucher UE: COLDIRETTI, -10% EXPORT PARMIGIANO IN CANADA CON ACCORDO CETA n netta controtendenza all’aumento fatto registrare sui mercati mondiali, le esportazioni di parmigiano reggiano e di grana padano in canada sono diminuite in valore dell’10% nel primo trimestre del 2018, quello successivo all’entrata in vigore in forma provvisoria il 21 settembre 2017 dell’accordo di libero scambio con l’unione europea (ceta) che avrebbe dovuto frenare le imitazioni e migliorare l’accesso al mercato. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo nella relazione all’assemblea nazionale. ad aumentare è stata solo la falsificazione dei formaggi italiani presenti su quel mercato, ha denunciato moncalvo nel sottolineare che nei primi tre mesi del 2018 sono stati prodotti in canada ben 3 milioni di chili di falso parmigiano reggiano (parmesan), 2,3 milioni di ricotta locale, 970mila chili di provolone taroccato senza dimenticare che ci sono addirittura 36,1 milioni di chili di mozzarella e ben 68mila chili di un non ben identificato formaggio friulano, che certamente non ha nulla a che vedere con la regione più a nord est d’italia. si tratta sottolinea moncalvo - di una prima, ma significativa analisi sulla mancata protezione dei marchi Made in Italy da parte dell’accordo di libero scambio siglato dall’unione europea con il canada entrato in vigore ma che l’esecutivo ha giustamente intenzione di chiedere al parlamento di non ratificare, come del resto previsto nel contratto di governo. una conferma - precisa moncalvo - di un accordo sbagliato e pericoloso per l’italia contro il quale si è sollevata una vera rivolta popolare che continua moncalvo - ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 15 regioni, 18 province 2500 comuni e 90 consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine. per l’italia l’opposizione è giustificata dal fatto che con il ceta per la prima volta nella storia l’ue legittima in un trattato internazionale - denuncia moncalvo - la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’asiago alla fontina dal gorgonzola ai prosciutti di parma e san daniele, ma può anche essere liberamente prodotto e commercializzato dal canada falso parmigiano

nEl PaEsE nordamEricano Prodotti 3 milioni di chili di ParmEsan nEl 2018

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reggiano con la traduzione di parmesan. la svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma - continua moncalvo - si è dimostrata essere soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri paesi, dal giappone al messico, dall’australia alla nuova zelanda fino ai paesi del sudamerica (mercorsur) che sono stati così autorizzati a chiedere lo stesso tipo di concessioni. secondo la coldiretti su un totale di 294 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela nel trattato e la situazione non è molto diversa per gli altri accordi conclusi o in itinere. il risultato è il falso made in itala agroalimentare ha raggiunto il valore di oltre 100 miliardi di euro - conclude moncalvo continuando a circolare liberamente nel mondo utilizzando impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e

ricette che si richiamano all’italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. il ceta - precisa la coldiretti - prevede l’azzeramento strutturale dei dazi per l’importazione dal canada del grano dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di pre-raccolta, vietato in italia. e pesa anche - continua la coldiretti - l’impatto di circa 50.000 tonnellate di carne di manzo e 75.000 tonnellate di carni suine a dazio zero da un paese dove si utilizzano ormoni della crescita vietati in italia. l’accordo - conclude la coldiretti - è entrato in vigore in tutta l’unione europea ma è fortemente osteggiato tanto che al momento si sono espressi a favore solo 11 paesi su 28 ossia danimarca, lettonia, estonia, lituania, malta, spagna, portogallo, croazia, repubblica ceca, austria e finlandia.

Dl DigNita’: ritOrNaNO i vOuCher

Recuperati 50mila posti di lavoro occasionale voucher ritornano, dopo la loro abrogazione nel 2017, a quasi dieci anni della loro prima introduzione in italia avvenuta nell’agosto 2008 con un decreto ministeriale che per la prima volta autorizzava la raccolta dell’uva attraverso voucher con l’obiettivo di ridurre burocrazia, portare alla luce il lavoro dei pensionati tutelandone i diritti e certamente riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. e’ quanto afferma la coldiretti in merito all’approvazione dell' emendamento sui voucher nel dl dignita’ che riapre le porte al loro utilizzo proprio a partire dall’ imminente vendemmia che resta l’attività agricola dove sono più utilizzati.

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con i voucher - sottolinea la coldiretti circa 50mila posti di lavoro occasionale possono essere riportati in trasparenza nelle attività stagionali in agricoltura. con il loro ritorno in agricoltura – precisa coldiretti – si riaffermano i principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori, anche perché nelle campagne i beneficiari erano e restano soltanto disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. e’ importante assicurare al settore uno strumento che semplifichi, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un


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embargo russo | assEmblEa nazionalE

le esportazioni del made in italy sono costate un miliardo dall’inizio dell’embargo russo

criterio di tempestiva e disponibilità all’impiego e dall’altra sia capace – continua coldiretti - di garantire forme di tutela dei lavoratori ed integrazione del reddito alle categorie più deboli in un momento in cui se ne sente particolare bisogno. la riforma dello scorso anno – precisa coldiretti – è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro per effetto di in primis di un eccesso di inutile burocrazia. nel corso degli anni successivi all’introduzione nel 2008 è stata allargata la possibilità di utilizzo alle altre attività non agricole ed a qualsiasi tipologia di prestatore ma – sottolinea la coldiretti – il settore è rimasto fedele all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati) a differenza degli altri comparti produttivi. non è un caso – precisa la coldiretti – che il numero di voucher impiegati in agricoltura sia praticamente rimasto stabile dal 2011 in avanti senza gli abusi che si sono verificati in altri comparti. in agricoltura sono stati venduti negli ultimi cinque anni prima dell’”abrogazione” poco più di 2 milioni di voucher all’anno, pari all’incirca a 350mila giornate/anno di lavoro. il valore complessivo delle integrazioni di reddito cui hanno potuto beneficiare pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati ammonta – conclude la coldiretti - a circa 22 milioni di euro all’anno mentre la regione dove sono stati più impiegati è il veneto con poco più di ¼ del totale agricolo. secondo un sondaggio coldiretti/ixè il 68% dei giovani italiani sarebbe disponibile a partecipare alla vendemmia o alla raccolta della frutta.

e esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno perso oltre un miliardo dall’inizio dell’embargo russo per una importante lista di prodotti agroalimentari e il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da ue, usa, canada, norvegia ed australia. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo alla vigilia dell’incontro tra il presidente degli stati uniti donald trump e il leader russo vladimir putin, nella relazione all’assemblea nazionale dove ha stilato un bilancio a quattro anni dall’entrata in vigore dell’embargo con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, più volte rinnovato, come ritorsione alle sanzioni europee. il risultato - sottolinea moncalvo -à è l’azzeramento della spedizione di prodotti agroalimentari Made in Italy in russia che per molto tempo è stata un mercato importante per l’italia. alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni - continua la coldiretti - si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. “si tratta di un costo insostenibile per l’italia e l’unione europea ed è importante che si riprenda la via del dialogo” conclude il presidente della coldiretti nel sottolineare che “ancora una volta il settore agroalimentare è stato merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e am-

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bientale”. nei supermercati russi si possono ora trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella “casa italia”, dall’insalata “buona italia” alla robiola unagrande, dalla mortadella milano al parmesan, dalla scamorza al mascarpone. a potenziare la produzione del falso made in italy non è stata però solo l’industria russa, ma - riferisce la coldiretti - anche molti paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la svizzera, la biolorussia, l’argentina o il brasile che hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel paese di putin. in russia - precisa la coldiretti - è possibile infatti trovare scamorza, mozzarella, provoletta, mascarpone e ricotta made in bielorussia, ma anche salame milano e gorgonzola di produzione svizzera e parmesan o reggianito di origine brasiliana o argentina. il rischio - continua la coldiretti - riguarda anche la ristorazione italiana in russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. in alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu. un blocco dunque dannoso per l’italia anche perché al divieto di accesso a questi prodotti - conclude la coldiretti - si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente, dalla moda alle automobili fino all’arredamento.

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assEmblEa nazionalE | migranti/brexit

MIGRANTI: COLDIRETTI, NEI CAMPI 345MILA STRANIERI REGOLARI n agricoltura trovano occupazione regolare 345mila stranieri provenienti da ben 157 paesi diversi che con 29.437.059 giornate rappresentano ben un quarto del totale del lavoro necessario nelle campagne italiane. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo nella relazione all’assemblea nazionale. sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso - aggiunge moncalvo - della raccolta delle fragole nel veronese, della preparazione delle barbatelle in friuli, delle mele in trentino, della frutta in emilia romagna, dell’uva in piemonte fino agli allevamenti da latte in lombardia dove a svolgere l’attività di bergamini sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia. solo con il lavoro re-

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golare - sottolinea moncalvo - i migranti trovano una collocazione nella società, evitano il rischio di cadere nelle mani della malavita, sfuggono alla povertà, partecipano alla crescita delle comunità oltre a pagare tasse e contributi. in questo senso - continua moncalvo - l’agricoltura svolge una funzione strategica per raggiungere l’obiettivo indicato dal santo padre di “accogliere tanti rifugiati quanti si può e quanti si può integrare, educare, dare lavoro” facendolo con “la virtù del governo, che è la prudenza”. i lavoratori stranieri - continua moncalvo - contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo su un territorio dove va assicurata la legalità per combattere inquietanti feno-

meni malavitosi che umiliano gli uomini e il proprio lavoro e gettano un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale. per combattere il caporalato serve una corresponsabilizzazione di tutta la filiera perché con i prodotti agricoli pagati dall’industria e dalla distribuzione commerciale pochi centesimi le imprese agricole oneste sono costrette a chiudere e a lasciare spazio all’illegalità, ha affermato moncalvo nel sottolineare che per spezzare la catena dello sfruttamento occorre affiancare le norme sul caporalato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate dall’apposita commissione presieduta da giancarlo caselli, presidente del comitato scientifico dell’osservatorio agromafie promosso dalla coldiretti (www.coldiretti.it).

ue: COlDiretti, agriCOltura NON paghi COstO breXit

A rischio taglio risorse per 800 mila aziende italiane pagare il conto della brexit non può essere l’agricoltura italiana dove i tagli per 2,7 miliardi di euro al budget della politica agricola comune (pac) colpiscono 800mila aziende agricole mettendo a rischio la loro capacità di affrontare sfide chiave per il paese e per la ue stessa, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo nella relazione all’assemblea nazionale. la proposta della commissione ue sul primo bilancio pluriennale dopo l’uscita della gran bretagna indebolisce l’agricoltura, l’unico settore realmente integrato dell’unione e ciò significa minare - sottolinea moncalvo - le fondamenta della stessa ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro. una scelta peraltro giustamente bocciata - continua moncalvo - dal parlamento europeo oltre che dagli stessi cittadini dell’unione che per il 90% sostengono la politica agricola a livello comunitario per il ruolo determinante per l’ambiente, il territorio e salute secondo la consultazione pubblica promossa dalla stessa commissione europea.al contrario occorre rafforzare il budget - spiega mon-

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calvo - per una pac che finanzi i beni pubblici europei di carattere territoriale e ambientale prodotti dall’agricoltura, recuperando con forza anche il suo antico ruolo di sostegno ai redditi e all’occupazione agricola per salvaguardare un settore strategico per la sicurezza e la sovranità alimentare e per contribuire alla crescita dell’intera economia europea attraverso la filiera produttiva che esso alimenta. serve - continua moncalvo - una più equa distribuzione delle risorse superando gli squilibri che hanno caratteriz-

zato il passato. un obiettivo che - precisa moncalvo - deve essere raggiunto con una convergenza esterna ed interna per rendere i pagamenti diretti coerenti con parametri come i costi di produzione, il lavoro ed il valore aggiunto. e’ infatti necessario rappresentare meglio la diversità socio-economica delle diverse agricolture europee, senza applicare insopportabili tagli lineari. solo così - conclude moncalvo - si potranno rafforzare gli elementi positivi in una proposta che presenta al proprio interno luci ed ombre.


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etichetta | Economia E Politica agricola

salutE: 86% ALLARMI DA CIBI STRANIERI, SERVE ETICHETTA Nel carrello della spesa è anonimo un prodotto su quattro on l’86% degli allarmi alimentari scattati in italia nel 2018 che dipende da prodotti stranieri occorre estendere al più presto l’obbligo di indicare l’etichetta di origine a tutti gli alimenti in commercio per evitare psicosi nei consumi e confinare più rapidamente l’emergenza. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti roberto Moncalvo nella relazione all’assemblea nazionale in riferimento all’ultima emergenza listeria con il ritiro di verdure surgelate a rischio in italia ed in tutta europa. nel primo semestre del 2018 in italia - ha riferito moncalvo - si sono verificate 222 emergenze alimentari secondo il sistema di allerta rapido comunitario (rasff) soprattutto per la presenza di microrganismi patogeni, micotossine, metalli pesanti, infestazione parassiti o corpi estranei su alimenti provenienti in quasi 9 casi su 10 dall’estero. nonostante i passi in avanti continua moncalvo - permangono purtroppo ancora ampie zone d’ombra e ogni giorno rischiano di finire nel piatto alimenti di bassa qualità e origine incerta che mettono a rischio la salute, come dimostrano gli scandali alimentari degli ultimi anni che si sono propagati rapidamente a livello planetario per la mancanza di trasparenza: dal latte per i bambini in polvere francese contaminato da salmonella alla carne di cavallo spacciata per vitello nei ragù, dai prosciutti ottenuti da maiali olandesi alimentati con mangimi alla diossina fino agli ultimi casi di listeria. una emergenza in tutta europa che ha provocato vittime e che sembra riguardare in italia alcune confezioni vendute a marchio findus che ha ricevuto la segnalazione da parte dell’azienda belga fornitrice greenyard per una

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possibile contaminazione che potrebbe essere dovuta a verdure e mais prodotti in uno stabilimento in ungheria. le maggiori preoccupazioni - precisa moncalvo - sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio con un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei consumi e spesso ha messo in difficoltà ingiustamente interi comparti economici, con la perdita di posti di lavoro. l’esperienza di questi anni - sostiene moncalvo - dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in indicare in etichetta l’origine dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti ma anche la necessità di togliere il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione pubblica delle aziende che importano i prodotti dall’estero per consentire interventi rapidi e mirati. nonostante i passi in avanti oggi ancora un prodotto su quattro nel carrello della spesa non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta. di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’unione europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca, ma non per quella trasformata in salumi, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi, le conserve di frutta o per gli ortaggi conservati, l’italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere - sostiene moncalvo - di fare da apripista nelle

politiche alimentari anche promuovendo una profonda revisione delle norme comunitarie. proprio per questo la coldiretti ha avviato una raccolta firme sulla petizione #stopcibofalso per chiedere che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola. un segnale positivo in questa direzione - conclude moncalvo - giunge dal commissario ue per la salute e la sicurezza alimentare,vytenis andriukaitis il quale ha dichiarato di ritenere maturi i tempi per affrontare la questione dell’etichettatura con l’indicazione dell’origine dei prodotti agricoli a livello europeo.

pateNtiNO: ObbligO per tutti! on il 31 dicembre 2018 termina la possibilità per gli addetti del settore agricolo di veder riconosciuta la propria esperienza nell’uso in sicurezza delle diverse macchine agricole acquisita entro il 31 dicembre 2017 per mezzo dell’ordinaria attività aziendale e accedere dunque a corsi di aggiornamento di sole 4 ore. da gennaio 2019, data che di fatto sancisce l’entrata in vigore della norma, si avvieranno i controlli e coloro che non avranno ottemperato all’obbligo formativo tramite l’aggiornamento dovranno partecipare a corsi con prova pratica della durata di almeno otto ore e quindi sostenendo costi più elevati. i corsi obbligatori non sostituiscono le patenti di guida necessarie per la circolazione stradale, ma si integrano di fatto ad esse trattando del corretto uso delle attrezzature dal punto di vista della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo tipo di formazione costituisce, anche per chi ha ormai una completa familiarità del mezzo, un’occasione importante di prevenzione dei rischi che nelle aziende agricole possono coinvolgere non solo gli operatori, ma anche gli altri soggetti che a vario titolo si possono trovare in questo ambiente.

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Economia E Politica agricola | accordo carabinieri/pac aCCOrDO tra CarabiNieri e COlDiretti

A tutela della filiera agroalimentare e dell’ambiente irmato un accordo fra l’arma dei carabinieri e la coldiretti per lottare contro contraffazione e frodi alimentari e promuovere la tracciabilità dei prodotti enogastronomici e di artigianato, le attività di ricerca in campo agricolo e l’educazione ambientale. Questa mattina, presso l’abbazia di vallombrosa a reggello in provincia di firenze, in occasione delle celebrazioni in onore del patrono dei forestali italiani san giovanni gualberto, il generale c.a. antonio ricciardi, comandante delle unità forestali ambientali e agroalimentari carabinieri e il presidente nazionale di coldiretti roberto Moncalvo hanno sottoscritto un protocollo d’intesa teso a rafforzare la cooperazione tra le due organizzazioni. l’obiettivo, nell’ambito delle specifiche competenze, è quello di tutelare la sicurezza dei consumatori e il patrimonio agroalimentare e ambientale nazionale. la collaborazione sarà incentrata su iniziative per la tracciabi-

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Nella foto il presidente della coldiretti roberto moncalvo che interviene a reggello in occasione della firma del protocollo d’intesa teso a rafforzare la cooperazione tra carabinieri e coldiretti.

lità dei prodotti enogastronomici e di artigianato e per la lotta alla contraffazione, sulla promozione di attività di ricerca e approfondimento per l’efficienza biologica delle coltivazioni e su iniziative di educazione e diffusione della cultura ambientale. prima della firma del protocollo, la giornata si è aperta con la solenne celebrazione eucaristica nella basilica di vallombrosa, presieduta dal padre abate generale della congrega-

zione vallombrosana, e con l’accensione della “lampada votiva forestale”, a cui hanno presenziato il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sergio costa e il comandante generale dell’arma dei carabinieri giovanni nistri. al termine della celebrazione sono state consegnate delle borse di studio da parte della fondazione san giovanni gualberto a bambini orfani dei forestali.

la paC pOst 2020

La proposta per i pagamenti diretti: garantire equo sotegno al reddito Va sottolineata la nuova formula che sostituisce quella dell’agricoltore attivo con la denominazione di “vero agricoltore” ome avvenuto in passato, anche per la prossima programmazione 20212027, la normativa sui pagamenti diretti prevede modifiche volte a garantirne l’efficacia e l’adeguamento alle nuove esigenze del settore. in base a quanto riportato nei “considerando” della proposta di regolamento, i pagamenti diretti avranno un ruolo essenziale nel garantire un equo sostegno al reddito degli agricoltori, in linea con l’obiettivo di promuovere un settore agricolo resiliente e smart. l’importanza dei pagamenti diretti era chiaramente emersa anche nella comunicazione della commissione pubblicata a novembre 2017, in quanto essi sono considerati lo strumento che dovrebbe consentire di colmare il divario tra il reddito degli agricoltori e quello di coloro che sono impegnati in altri settori. nel nuovo approccio rimane l’impostazione a “pacchetto”, cioè la previsione di diverse tipologie che nel loro insieme costituiscono l’importo totale dei pagamenti spettanti all’agricoltore. la proposta di regolamento classifica in modo inequivocabile i pagamenti in due categorie: • disaccoppiati: sostegno al reddito di base, sostegno complementare per i giovani agricoltori, sostegno complementare ridistributivo, eco-scheme; • accoppiati (sostegno accoppiato al reddito e pagamento specifico per il cotone). rispetto all’attuale programmazione, ci sono tre novità: • la soppressione del pagamento greening, i cui impegni (seppur modificati) sono inclusi nella condizionalità; • l’inserimento dello schema volontario

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per il clima e l’ambiente (eco-scheme), la cui adesione sarà volontaria per gli agricoltori; • la soppressione del pagamento per le aree con vincoli naturali. novità sono previste anche per la riduzione dei pagamenti e il capping: nella proposta è prevista l’applicazione all’intero importo dei pagamenti diretti superiori a 60.000 euro (nell’attuale programmazione si applica al solo pagamento di base e agli importi superiori a 150.000 euro), con fasce di riduzioni differenziate. anche per la prossima tornata è prevista la decurtazione dall’ammontare dei pagamenti diretti dei costi sostenuti dall’agricoltore legati al lavoro.va sottolineata la nuova formula che sostituisce quella dell’agricoltore attivo con la denominazione di “vero agricoltore” (genuine farmer, tradotto nella proposta come “agricoltore vero e proprio”), a

conferma dell’obiettivo di garantire che nessun sostegno al reddito sia concesso a coloro la cui attività agricola costituisce solo una parte insignificante delle loro attività economiche complessive o la cui attività principale non è agricola, pur non impedendo il sostegno ad agricoltori che svolgono altre attività. gli stati membri definiscono quali soggetti non sono considerati “veri agricoltori”, in base a criteri quali reddito, impiego di lavoro nell’azienda agricola, oggetto sociale, inclusione in registri nazionali. l’italia, inoltre, dovrà decidere se continuare ad applicare i titoli. Qualora si optasse per il mantenimento di tale sistema, si potrà proseguire con l’applicazione della convergenza che prevedrà l’applicazione di un tetto massimo all’aiuto e l’obbligo di garantire a tutti gli agricoltori un importo minimo dei titoli pari al 75% del valore unitario medio. anche nella prossima programmazione potrà essere applicata la soglia di perdita massima pari al 30%. tuttavia, contrariamente a quanto avviene oggi, il raggiungimento del valore minimo dei titoli pari al 75% del valore unitario medio sarà prioritario rispetto alla perdita massima del 30%. È bene precisare che si tratta delle proposte della commissione, sulle quali vi sarà un negoziato intenso e complesso che impegnerà i 27 stati membri dell’ue per almeno un anno e forse anche molto di più. Per ulteriori approfondimenti, scarica al seguente link https://goo.gl/2crf1p la pubblicazione “DOVE STA ANDANDO LA PAC. Le proposte legislative della Commissione per la Pac 2021-2027”.


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vino/registro/filiera bovini | Economia E Politica agricola

viNO: più aiuti agli iNvestimeNti, rimODulatO il buDget iù fondi agli investimenti e al restyling dei vigneti. e’ stata rimodulata la dotazione finanziaria del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. il decreto del mipaaf con i nuovi stanziamenti è stato pubblicato il 4 luglio. la nuova ripartizione accoglie la richiesta di alcune regioni che, sulla base delle domande di contributo ammissibili, hanno verificato la necessità di risorse aggiuntive per gli inve-

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stimenti e la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. inoltre sono state riallocati anche fondi per 4.894.163,68€ provenienti da economie di alcune regioni e province autonome. il budget di 336.997.000€ è stato così diviso: •promozione sui mercati esteri: 102.670.953,49 euro; •ristrutturazione e riconversione dei vigneti: 124.738.148,67;

registrO telematiCO Registro telematico, al via la registrazione diretta della planimetria delle cantine ncora un tassello nel processo di semplificazione del settore vitivinicolo con la dematerializzazione dei registri. nel registro telematico del vino ora è possibile la registrazione diretta delle planimetrie delle cantine o degli stabilimenti. in attuazione dell’articolo 9 comma 2 delle legge 238 del 2016 diventa operativa anche questa nuova funzionalità. la legge prevede infatti che i titolari di cantine e stabilimenti enologici di capacità superiore a 100 ettolitri, esentati dall’obbligo di presentare la planimetria dei locali all’agenzia delle dogane e monopoli, trasmettono all’ufficio territoriale la planimetria dei locali nella quale deve essere anche specificata l’ubicazione dei recipienti di capacità superiore ai 10 ettolitri. con l’attivazione della registrazione sarà così possibile assolvere all’obbligo di trasmettere all’ufficio territoriale icQrf la planimetria dei locali e delle relative pertinenze comprese

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anche le eventuali variazioni. e’ infine disponibile la nuova versione della guida operativa per accedere ai servizi on line del registro telematico. l’attivazione di queste nuove funzionalità è di ottimo auspicio perché vi sia una accelerazione anche sulle altre semplificazione più volte sollecitate dalla coldiretti e che riguardano l’interscambio dei dati con le strutture di controllo dei vini a do e ig, per eliminare o semplificare le comunicazione di dati e informazioni già presenti nel registro telematico e la revisione delle dichiarazioni vitivinicole per i produttori obbligati al registro telematico.

•vendemmia verde: 807.985,56; •assicurazione del raccolto: 20.000.000; •investimenti: 70.779.912.16; •distillazione dei sottoprodotti: 18.000.000. il decreto riporta anche la ripartizione del budget di 268.397.900 tra le regioni e le province autonome di trento e bolzano.

Filiera bOviNi italiaNi

Avviati i conferimenti dei capi al primo luglio sono stati avviati i conferimenti dei capi nell’ambito del progetto di filiera “firmato” dai soci di coldiretti, inalca, bonifiche ferraresi e filiera bovini italia che prevede lo sviluppo di allevamenti di carne con capi 100% Made in Italy. l’obiettivo è valorizzare l’origine della produzione bovina da carne nelle aree del meridione, attraverso un rilancio dei vitelli da ristallo (Razza Limousine e Charolaise) nati nel territorio nazionale da destinare successivamente alla fase di ingrasso. il progetto intende sostenere gli allevatori attraverso delle premialità rispetto alle quotazioni di mercato ed un prezzo minimo garantito (pari ai costi di produzione) nel caso di riduzione delle quotazioni di mercato. in particolare, gli agricoltori riceveranno delle premialità di prezzo rispetto alle quotazioni di mercato in grado di valorizzare i parametri qualitativi delle produzioni (no ogm e ad utilizzo controllato di

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antibiotici) e saranno tutelati dal mercato anche attraverso un prezzo minimo garantito dal contratto. in questo modo si garantisce ai consumatori un prodotto sano, sicuro e di qualità, si sostiene un’attività che può offrire nuove opportunità di lavoro nelle aree interne e del mezzogiorno e si offre un contributo al sistema paese con la riduzione delle importazioni (il tasso di autoapprovvigionamento è del 55%) e il mantenimento del territorio. in 5 anni si stima una produzione di 125 mila bovini che coinvolgeranno 4.200 allevatori. il punto di forza del nuovo contratto è il coinvolgimento di tutte le fasi produttive, dall’allevamento alla macellazione, lavorazione e confezionamento fino alla commercializzazione, realizzando così una vera filiera. inoltre in questo modo si valorizzano sia le aree agricole marginali del sud vocate all’allevamento estensivo della linea vacca-vitello, sia le regioni del nord adatte alle successive fasi di ingrasso.

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Economia agricola | bovini/carburante/prezzi allarme abigeatO

SPARITI CENTOCINQUANTA MILA ANIMALI DALLE STALLE a scomparsa nel nulla di circa 150.000 animali durante l’anno evidenzia un preoccupante ritorno dell’abigeato, ovvero la sottrazione di bestiame alle aziende agricole, un reato che era molto diffuso nel passato ed è presente nel diritto penale italiano come aggravante del furto. e’ quanto afferma la coldiretti in riferimento alla presentazione del rapporto zoomafia 2018, crimini e animali che evidenzia la presenza di una vera e propria “cupola del bestiame” con la penetrazione della criminalità organizzata nel mondo degli allevamenti, della macellazione

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e della distribuzione della carne. non si tratta soltanto di “ladri di polli” quanto di veri criminali che organizzano raid organizzati capaci di mettere in ginocchio un’azienda.ad essere colpiti sono mucche, cavalli, maiali, ma anche pecore e agnelli con gli animali rubati che alimentano il fenomeno della macellazione clandestina particolarmente pericoloso anche per la salute dei cittadini perché privo delle necessarie garanzie sanitarie che devono necessariamente accompagnare il bestiame. la criminalità organizzata che opera nelle campagne conta sulle condizioni di isolamento

degli operatori e di mancanza di presidi di polizia immediatamente raggiungibili ed attivabili. si tratta dunque di lavorare per il superamento della situazione di solitudine invertendo la tendenza allo smantellamento dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio, ma anche incentivando il ruolo delle associazioni di rappresentanza attraverso il confronto e la concertazione con la pubblica amministrazione, perché la mancanza di dialogo costituisce un indubbio fattore critico nell’azione di repressione della criminalità.

allevameNti Da CarNe cresce la redditività n ripresa la redditività degli allevamenti nel 2017 rispetto all’anno precedente. dopo l’aumento dei consumi di carne un altro dato positivo sul fronte della zootecnia. lo evidenzia il report sui vitelloni realizzato dall’osservatorio economico della zootecnia di ismea. i margini restano ancora esigui ma per le aziende con oltre 550 capi che ingrassano limousine e charolais nel 2017 si registrano incrementi dei margini di redditività. in recupero anche le stalle di dimensioni inferiori. a incidere sul migliore bilancio aziendale è il costo dell’alimentazione che nei trimestri centrali del 2017 ha segnato una flessione per il rallentamento delle quotazioni dei cereali e degli alimenti proteici. nei primi tre mesi dell’anno dal costo di

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CarburaNte

macchine agricole, slitta la fattura elettronica

e vendite di benzina e gasolio destinati ad essere utilizzati per veicoli agricoli di varia tipologia (trattori agricoli e forestali e macchine agricole) sono escluse dalle disposizioni che anticipano la fattura elettronica al 1° luglio. lo precisa l’agenzia delle

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prezzi

entrate che fornisce chiarimenti su alcuni quesiti legati alla fattura elettronica per i carburanti. per quanto riguarda la deducibilità del costo d’acquisto e la detraibilità della relativa iva, valgono le disposizioni di ordine generale dettate per tutti i carburanti,

quindi, l’obbligo di procedere al pagamento utilizzando gli strumenti individuati con il provvedimento dell’agenzia del 4 aprile 2018. da gennaio 2019 tutti (anche i privati) saranno nel sistema efattura.

in rialzo le Quotazioni di grano tenero e riso

Dalle rilevazioni Ismea dell’ultima settimana emerge un trend rialzista per il riso, il frumento tenero e i suini da macello. In flessione invece il latte spot e le carni. carni bovine - a cremona in aumento i prezzi dei baliotti da ristallo, incrocio i qualità a 3,90 euro kg peso vivo. a milano i listini delle manze (razze da carne) hanno segnato una flessione dell’1,5% rispetto alla settimana precedente, giù anche le vacche.trend ribassista anche a montichiari dove le vacche frisona pezzata nera di i qualità hanno perso il 6,4%, mentre ancora più accentuato (8,1%) il calo per la seconda qualità. avicoli - ferme le quotazioni degli avicoli. in flessione le uova con riduzioni a verona dallo 0,8% per le xl a - 1,2% per le small. suini - ad arezzo i prezzi dei suini da ma-

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2,12 euro a capo al giorno si è scesi nel trimestre successivo a 2,05 euro. nell’ultimo trimestre si registra un nuovo incremento che si aggiunge all’aumento del prezzo del ristallo. ma complessivamente sono stati determinanti sul fronte dei ricavi i buoni risultati messi a segno negli ultimi 4 mesi che

hanno inciso sul trend complessivo del settore. considerando, ad esempio, le aziende grandi con charolais, i costi medi annuali di allevamento si sono attestati nel 2017 su 2,52 euro/kg (peso vivo) in flessione rispetto al 2016 (2,57 euro/kg peso), mentre crescono mediamente i ricavi da 2,41 euro/kg del 2016 a 2,53 euro nel 2017. dal secondo trimestre si è verificata una ripresa dei prezzi: nell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare, l’utile lordo in stalla ha toccato quota 2,37 euro/kg con un margine di profitto positivo. stessa situazione per i vitelloni limousine: il report ismea indica un miglioramento nella seconda metà dell’anno anche se le potenzialità di questa razza potrebbero determinare risultati ancora migliori.

cello sono cresciuti dell’1,3% per la taglia da 115/130kg e dell’1,4% per quelli da 180/185kg. cun - la riunione del 12 luglio ha rilevato quotazioni stabili per i lattonzoli da 7kg e i magroni da 65kg, 80 e 100kg, in calo le altre categorie. in rialzo i listini dei suini da macello, stabili i tagli di carne suina fresca, grasso e strutti. Latte - lo spot è stato quotato il 9 luglio scorso a lodi tra 38,66 e 40,21 euro per 100 litri con una riduzione sulla settimana precedente dell’1,29%. sempre il 9 luglio a verona lo spot ha perso sulla settimana precedente l’1,92% (38,66-40,21 euro per 100 litri). cereali - Quotazioni in aumento a milano per il frumento tenero (+1,1%) a quota

189,50 euro/ton, per il frumento tenerograni di forza (+0,7% a 214 euro/ton), e per il frumento tenero extracomunitario (+1,1%). in flessione dello 0,5% il mais e del 2,6% l’avena estera. anche a bologna l’andamento è analogo: +2,8% il frumento tenero, +2% il grano tenero di forza, +2,7% il grano tenero varietà speciali. su dell’1,8% l’orzo. in flessione invece il frumento tenero extracomunitario (-1,9%) e il mais estero ue (1,1%). a novara incrementi dell’1,5% per il riso arborio e volano. Quotazioni in salita anche a mortara per riso arborio e volano (+1,5%), per il carnaroli (+3,3%) e per il selenio (+1,8%). semi oleosi - a bologna perdite del’1,4% per la soia, mentre ad alessandria e cuneo cresce dello 0,8% la colza.


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ogm illegali/agea | Economia E Politica agricola

Distrutte piaNte Ogm illegali biotech rimasto solo in 2 paesi ono rimasti solo due paesi a coltivare organismi geneticamente modificati in europa dove si registra anche un ulteriore calo della superficie seminata del 4%. e’ quanto rende noto la coldiretti nel fare un bilancio della coltivazione ogm in europa sulla base dell’ultimo rapporto isaaa, in occasione della tempestiva decisione del corpo forestale regionale del friuli venezia giulia che è opportunamente intervenuto per abbattere le piante di mais ogm seminato illegalmente a vivaro (pordenone) e colloredo di monte albano (udine), su disposizione del ministero delle politiche agricole. un atto importante per ripristinare la legalità nei confronti di un reato ambientale poiché l’italia è tra la maggioranza dei paesi membri dell’unione che ha scelto di vietare la semina di ogm sulla base della direttiva

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ue approvata nel 2015. la superficie europea coltivata a transgenico in europa - sottolinea la coldiretti - risulta pari ad appena 131.535 ettari rispetto ai 136.363 dell’anno precedente. nel 2017 infatti le colture ogm sopravvivono nell’unione europea solo in spagna (124.227) e portogallo (7.308) dove tuttavia si registra una riduzione delle semine del mais mon810, l’unico coltivato.

anche repubblica ceca e slovacchia hanno infatti abbandonato la coltivazione e si sono aggiunte alla lunga lista di paesi «ogm free» dell’unione europea. le scelte degli agricoltori europei sono la dimostrazione concreta della mancanza di convenienza nella coltivazione ogm nonostante le proprietà miracolistiche propagandate dalle multinazionali che ne detengono i diritti. Quasi 8 italiani su 10 (76%) peraltro si oppongono oggi al biotech nei campi, secondo una indagine coldiretti/ixe’. “per l’italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy” ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo.

agea pagati oltre 604 milioni per domanda unica, psr,vino e programmi operativi agea ha autorizzato, nel periodo 23 maggio-9 luglio 2018, decreti di pagamento per 604.714.261 euro in favore di 435mila beneficiari per contributi relativi a domanda unica, sviluppo rurale, vino e programmi operativi. nel dettaglio per la domanda unica, a conclusione dei pagamenti di saldo della campagna 2017, sono stati 355mila i beneficiari di 349,13 milioni di euro (compresi i sostegni accoppiati superfici e zootecnia); sempre per la domanda unica, relativamente al completamento delle attività di riesame sulle annualità 2015 e 2016, oltre 10mila i beneficiari di 6.311.700 euro per il 2015 e 18mila per 12.122.419 euro relativi al 2016. per i programmi regionali di sviluppo rurale - misure strutturali, per le regioni che hanno agea come organismo pagatore, 1.362 sono stati i beneficiari per un totale di 76,06 milioni di euro, di cui 69,81 milioni riferiti a impegni assunti nella programmazione 2014-2020; per i pro-

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grammi regionali di sviluppo rurale - misure a superficie e animali, per le regioni che hanno come organismo pagatore agea, 19mila sono i destinatari di 76,71 milioni di euro, di cui 51,22 milioni relativi a impegni assunti nella programmazione 2014-2020 (5,53 milioni per il 2015; 15,42 milioni per il 2016 e 30,27 milioni per il 2017). gli altri pagamenti riguardano: il programma nazionale di sviluppo rurale - assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante (oltre

28mila beneficiari per 38,11 milioni di euro); la ristrutturazione vigneti (1.404 beneficiari per 28,67 milioni); gli investimenti vino (4 beneficiari per 0,18 milioni); i programmi operativi in favore di 59 beneficiari per 17,41 milioni. per la programmazione 2014/2020 il totale dei pagamenti - dal 2015 a oggi - eseguiti da agea in favore degli agricoltori italiani ammonta a complessivi 8.638.067.259 euro per il feaga e a complessivi 3.186.178.363 euro per il feasr.

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Economia agricola | voucher vOuCher DigitalizzaziONe

Pubblicato elenco delle imprese assegnatarie con importi per azienda l ministero dello sviluppo economico ha pubblicato l’elenco delle imprese assegnatarie delle agevolazioni con l’indicazione del relativo importo del voucher digitalizzazione assegnato. visto il numero elevato di domande presentate, nel mese di marzo u.s. è stato disposto un aumento della dotazione finanziaria pari a +242.5 milioni di euro, passando da 100 milioni euro previsti a 342.5 milioni €. l’importo del voucher in diversi casi raggiunge la soglia massima di 10 mila euro di contributo. a riguardo si ricorda infatti che la misura prevede per le micro, piccole e medie imprese un contributo, concesso attraverso un voucher, volto a sostenere investimenti di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico con un ammontare del contributo pari al 50% dell’importo richiesto e, comunque, non superiore a 10 mila euro. il termine per completare gli investimenti da parte delle aziende agricole è il 14 set-

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ueCOOp

tembre 2018, data dalle quale potranno essere presentate le domande di erogazione del voucher a seguito del pagamento a saldo di tutte le spese. tali domande di erogazione potranno essere presentate esclusivamente attraverso procedura informatica, disponibile su sito del

mise dal 14 settembre 2018. a tal fine, le imprese dovranno completare, attraverso la predetta procedura informatica, la richiesta di erogazione ed inviarla al mise unitamente alla seguente documentazione: ‐ titoli di spesa recanti le specifiche diciture previste; ‐ estratti del conto corrente utilizzato per i pagamenti; ‐ liberatorie sottoscritte dai fornitori dei beni e servizi acquisiti; ‐ resoconto sulla realizzazione del progetto. il termine finale per la presentazione delle richieste di erogazione, pena la decadenza delle imprese, è del 13 dicembre 2018. gli elenchi con i relativi importi per le imprese, suddivisi su base regionale, sono consultabili al seguente link: https://goo.gl/cqheiQ. scarica l’app terrainnova per trovare la sede coldiretti più vicina a te e per essere sempre aggiornato sulle opportunità previste dai psr della tua regione: https://goo.gl/hN3i8t

bene voucher con regole e diritti

ene la reintroduzione dei voucher che garantiscono flessibilità al lavoro nel rispetto di regole e diritti. e’ quanto afferma l’unione europea delle cooperative uecoop in relazione alla reintroduzione dei ticket orari per studenti disoccupati e pensionati per l’agricoltura e il turismo che arrivano oggi in discussione alla camera dopo il passaggio in commissione lavoro e finanze la settimana scorsa. si tratta di uno strumento che il mondo cooperativo ha usato in misura residuale ma che ha permesso e permetterà di aiutare alcune categorie sociali a integrare il reddito

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con occupazioni temporanee - sottolinea uecoop - garantendo le dovute tutele assi-

curative ai lavoratori. per sostenere la ripresa economica è necessario - rileva uecoop - mettere a frutto tutte le occasioni occupazionali anche quelle per impieghi di pochi giorni. le oltre 80mila cooperative italiane sono un formidabile serbatoio di lavoro per l’economia italiana - afferma uecoop - con più 1,27 milioni di occupati per la stragrande maggioranza con contratti di lavoro subordinato, mentre i voucher conclude uecoop - nel rispetto dei diritti dei lavoratori, garantiscono la flessibilità utile a rispondere alle diverse esigenze produttive e di servizio.

aCCOrDO ue usa

+31% IMPORT SOIA USA IN ITALIA NEL 2018 e importazioni di soia statunitense sono aumentate del 31% nel primo quadrimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 43 milioni di euro. e’ quanto emerge da una analisi della coldiretti sulla base dei dati istat dopo la tregua raggiunta con l’incontro tra il presidente della commissione europea Jean-claude Juncker e il presidente americano donald trump per scongiurare la guerra dei dazi tra storici alleati. al centro dell’accordo – sottolinea la coldiretti - l’impegno europeo ad importare più soia dai produttori usa duramente colpiti dalle ritorsioni cinesi scattate dopo le prime misure adottate dagli stati uniti nei confronti del gigante orientale. l’impe-

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gno di trump a favore dei propri agricoltori è confermato – riferisce la coldiretti dall’annuncio da parte dell'amministrazione statunitense di un piano di 12 miliardi di dollari per aiutare gli agricoltori statunitensi più colpiti dalla guerra commerciale in corso che prevede tra l’altro aiuti diretti agli agricoltori in settori chiave come soia, mais, cotone, lattiero-caseario e carne suina, l'acquisto del surplus degli agricoltori di alcuni settori come quello ortofrutticolo, del riso, della carne bovina, e del latte e lo sviluppo di nuovi mercati per l'export dei prodotti agricoli statunitensi. la soia – sottolinea la coldiretti – è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo, largamente usato per l’alimentazione degli animali da

allevamento, con gli stati uniti che si contendono con il brasile il primato globale nei raccolti seguiti, sul podio, dall’argentina per un totale dell’80% dei raccolti mondiali mentre la per sostenere l’aumento del consumo di carne con i propri allevamenti la cina è il principale acquirente mondiale della soia seguito dall’unione europea. l’accordo tra usa e ue – conclude la coldiretti - riguarda direttamente l’italia che – spiega la coldiretti - è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata ma che e comunque deficitaria e deve importare dall'estero. per questo - conclude la coldiretti - vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’ accordo siglato tra unione europea e usa.


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filiera vitivinicola | attualità’

tra stOria e iNNOvaziONe, giaN luigi gagliONe preseNta la sua azieNDa

Tradizione che parte da inizio secolo quella della coltivazione del vigneto, quando la terra da conquistare era l’America Dalla terra di Runcus Aldonis (Ricaldone) si snoda la filiera vitivinicola che arriva al consumatore anche grazie alla Bottega Italiana di Acqui Terme un esempio virtuoso di filiera vitivinicola quella legata all’azienda di gian Luigi gaglione a ricaldone, dove il percorso dal vigneto alla bottiglia è seguito in prima persona dal titolare, arrivando sino alla rivendita nella bottega italiana di via marconi ad acqui terme. tutto nasce e si sviluppa nell’antica cascina s.rocco, parte integrante dell’azienda agricola di gian luigi gaglione, creata dal padre Michele, che ha imparato l’arte della coltivazione del vigneto e della vinificazione dal nonno materno Michele imperiale, nella cantina dove ancora oggi si vinificano ed affinano i vini rossi. la vinificazione delle uve viene eseguita con molta cura nei locali in via san sebastiano ex ditta imperiale, con tecniche antiche ma di particolare pregio. l’imbottigliamento e l’immagazzinamento hanno invece come sede la cascina s.rocco, nell’omonima via, dove sono stati realizzati i locali necessari per poter effettuare correttamente un procedimento così importante, al fine di ottenere la migliore conservazione ed evoluzione in bottiglia dei vini. vini che venivano esportati in america già nei primi del novecento quando la famiglia imperiale esportava il prodotto in america, sino alla crisi del ‘29 e al proibizionismo, cosa fatta anche dal cav. filippo lavagnino la cui corte della tenuta agricola oggi è la sede dell’azienda. il vigneto si estende nel comune di ricaldone per una superficie di poco superiore ai 30 ettari, così suddivisi all'albo vigneti: - 1/3 a Moscato d’Asti - 1/3 a brachetto d’Acqui - 2/9 a Barbera d’Asti o Monferrato - 1/10 a Dolcetto d'Acqui - la restante parte a Piemonte Chardonnay e Cortese dell’Alto Monferrato. la conduzione del vigneto è effettuato nel rispetto della natura: potatura a secco a basso numero di gemme, nessuna forzatura, il tutto sotto la guida di esperti consulenti agronomi. le uve sono selezionate

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in azienda e la cantina, dotata delle più moderne tecnologie, si avvale di esperti consulenti “Wine-makers”. i vini del territorio sono il risultato di un giusto mix tra terreni particolarmente vocati e la laboriosità della nostra gente. il territorio del comune è attraversato da piccole e dolci vallate che tagliano le valli più ampie da est verso ovest. dalla sommità di queste si intravede in lontananza la pianura padana che fa da termo-condizionatore, limitando molto l’escursioni termiche, favorendo così una precoce ed interessante maturazione delle uve. particolarmente favorevole questo clima per le uve aromatiche moscato e brachetto dalle quali si ottengono mosti e poi vini dai profumi intensi, con sentori di frutta matura (pesca, albicocca) e floreali (rosa, garofano). ma l’innovazione e la competitività passano anche attraverso la creazione di punti di incontro tra produttore e consumatore e la realizzazione della bottega italiana ha voluto essere proprio questo, nuovi percorsi di vendita diretta che danno maggior vantaggio ai produttori e ai consumatori, ma che rappresentano anche un’occasione di occupazione e di sviluppo e una risposta ai problemi della

contraffazione del made in italy e dell’eccessiva lunghezza e inefficienza delle filiere. i risultati sono più che buoni ma speriamo possano migliorare diventando, sempre più, una piacevole abitudine: un momento sia per fare la spesa, sia un’occasione di socializzazione per conoscere meglio il prodotto-vino. un punto vendita diretto che i consumatori hanno imparato ad apprezzare perché per prima cosa è importante “vedere” il vino come un formidabile strumento di sfida per la conquista di mercati nella società della comunicazione di massa, in tempo reale dove le distanze si riducono, il mercato si globalizza e la competizione già esistente in tutti i settori vede l’agricoltura tra le principali protagoniste di questo confronto. le strategie devono essere efficaci: gli strumenti della comunicazione, della rappresentatività, della qualità globale, del fare gruppo, del marketing territoriale risultano molto più efficaci se orchestrati in una logica di “sistema di filiera” e non affidati ad iniziative estemporanee. e’ necessario imparare a comunicare il valore della qualità intesa come legame forte dei prodotti e dei produttori con i luoghi di origine e di produzione della provincia alessandrina”. partendo da ciò, è stata una conseguenza logica pensare ad un progetto in grado di coinvolgere tutti gli operatori di settore nel quale emergesse chiaramente la volontà da parte degli imprenditori di migliorare i processi produttivi e di incrementare le potenzialità relative al connubio territorio/prodotto. Quindi il produttore è chiamato a essere lungimirante rispetto ai cambiamenti del mercato, cioè accorgersi con qualche anno di anticipo verso quale direzione esso sta andando: prioritario farsi un proprio stile produttivo che lo contraddistingua e un modo di interpretare la sua terra e le sue vigne. ogni vigneto è in grado di dare vini completamente diversi e questa è una forza non un limite. investire in termini di ricerca, energie produttive ed economiche su tutto ciò che rende speciale, originale, inconfondibile la propria produzione. al primo posto però assicurare la massima trasparenza, valore importantissimo e non negoziabile.

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Economia agricola | produzione grano/onu graNO stime COlDiretti

PRODUZIONE NAZIONALE IN CALO DEL 10% MA QUALITÀ SALVA roduzione in calo ma qualità salva grazie a un buon contenuto proteico. e’ la prima fotografia della trebbiatura 2018 con le operazioni di raccolta del grano che vanno ormai verso la conclusione su tutto il territorio nazionale. secondo una stima di coldiretti e consorzi agrari d’italia si registra una diminuzione generale di circa il 10% rispetto allo scorso anno, con punte del 20% al sud. un calo addebitabile soprattutto al maltempo, con piogge insistenti nelle fasi di preraccolta (ma anche durante la trebbiatura stessa) e vere e proprie bombe d'acqua che hanno causato problemi soprattutto per il grano duro, anche se il contenuto proteico è stato di buon livello. meno marcate le ripercussioni sul grano tenero che si è difeso meglio. se nel meridione il maltempo ha fatto sentire maggiormente i propri effetti, al nord la situazione sembra migliore dal punto di vista quantitativo, anche se il raccolto sarà comunque inferiore alle attese. alle problematiche causate dal meteo si aggiunge il rischio concreto che si creino dinamiche di mercato speculative per ridurre in maniera ingiustificata il prezzo pagato agli agricoltori. una situazione che conferma l’importanza del lavoro che in questi anni coldiretti e consorzi agrari d’italia hanno portato avanti con lo strumento dei contratti di filiera che permettono di difen-

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dere i produttori dalle dinamiche negative del mercato, assicurando un compenso minimo che tiene conto dei costi di produzione e fissa una serie di premialità per valorizzare al meglio il grano Made in Italy. in tale direzione va anche l’accordo siglato da coldiretti, fdai e consorzi agrariche con il gruppo casillo che prevede la fornitura di 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione. ma a tutelare i produttori concorre anche il lavoro di screening varietale fatto dalla sis la società italiana sementi che ha orientato in tale senso i propri investimenti, consapevole del fatto che solo un forte impegno nella ricerca, nella sperimentazione e nel conseguente trasferi-

mento delle innovazioni al mondo agricolo può apportare benefici e sicurezza all'intera filiera. il tutto sostenuto dal profondo cambiamento a livello culturale che la battaglia del grano portata avanti da coldiretti ha prodotto all’interno della filiera e nelle abitudini di consumo, sfatando il mito che non si potesse fare la pasta con il grano italiano. lo dimostra il rapido proliferare di esperienze che vantano l’utilizzo del 100% di frumento duro tricolore create da “big” del settore, da barilla a di vella, da zara a garofalo, con l’arrivo sugli scaffali di linee come ghigi, de sortis, Jolly sgambaro, granoro, armando, felicetti, alce nero, rummo, fdai - firmato dagli agricoltori italiani fino a voiello che fa capo al citato gruppo barilla.

ONu tassa assurda colpisce un prodotto alimentare italiano su tre annuncio dell’onu di voler tassare olio d’oliva, parmigiano reggiano, grana, prosciutto e persino il vino, equiparandoli a cibi dannosi per la salute e scoraggiandone il consumo, colpisce oltre un prodotto agroalimentare Made in Italy esportato su tre, con effetti gravissimi sull’economia del paese ma anche sulla salute dei cittadini. e’ quanto stima la coldiretti nel denunciare l’atteggiamento schizofrenico dell’organizzazione delle nazioni unite che da una parte riconosce il valore della dieta mediterranea come la migliore, tanto da essere stata dichiarata patrimonio dell’umanità, ma dall’altra pensa di colpire gran parte degli alimenti che ne fanno parte. sulla scorta dei sistemi di etichetta a semaforo adottati in gran bretagna e francia, l’onu, nella terza riunione sulle malattie non trasmissibili il 27 settembre, si prepara a penalizzare i prodotti che contengono zuccheri, grassi e sale, equiparandoli di fatto alle sigarette con l’inserimento di immagini choc sulle confezioni per scoraggiarne il consumo, mentre darebbe il via libera a tutti i prodotti

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dietetici e poveri di zuccheri delle multinazionali, come ad esempio le bibite gassate ricche di aspartame. una posizione priva di solide basi scientifiche che va contro gli stessi principi della dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito agli italiani di conquistare valori record nella longevità a livello mondiale, con una speranza di vita di 82,8 anni (85 per le donne e 80,6 per gli uo-

mini). in questo modo si mette in pericolo non solo la salute dei cittadini italiani ed europei, ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’unione europea. in gioco per l’italia c’è la leadership in europa nelle produzioni di qualità con 293 riconoscimenti di prodotti a denominazione (dop/igp). “alle nazioni unite sotto il pressing di poche multinazionali si cerca di affermare un modello alimentare fuorviante, discriminatorio e incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle nostre tavole, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta” accusa il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel denunciare che “le distorsioni provocate dal sistema di informazione visiva, adottato con formule diverse in gran bretagna e francia, è solo il punto di partenza dell’iniziativa dell’onu che sta addirittura teorizzando appositi sistemi di tassazione per colpire i prodotti della dieta mediterranea, garanzia di benessere e longevità”.


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nocciolo| schEda n.51

È ormai un decennio che molte piante nei boschi, nei fondovalle più umidi e spesso anche nei coltivi e nei noccioleti, si rivestono completamente di organismi di colore giallo vivo. La loro diffusione è rapida sia geograficamente che per quanto riguarda le parti delle piante interessate, coinvolgendo indifferentemente i fusti, le branche principali e le ramificazioni più fini. L’autore di questa rapida variazione “cromatica” nei noccioleti coltivati è un lichene particolarmente invasivo: la Xanthoria parietina. L’agricoltore attento, colui che vede il nocciolo come una pianta da frutto bisognosa delle massime attenzioni, osservando i comportamenti dei noccioli ricoperti da questo organismo, si chiede, con sempre maggiore apprensione, se i licheni non costituiscano una nuova pericolosa avversità.

un po’ di storia il termine “lichen” fu utilizzato per la prima volta circa 2300 anni fa dallo studioso greco teofrasto per illustrare il risultato dell’azione di alcuni strani organismi che colonizzavano la corteccia degli alberi. fu linneo, padre della botanica moderna, che, descrivendone un piccolo numero, li inserì in un unico genere sistematicamente vicino a quello delle alghe. solo nel 1867, il botanico svizzero schwendener, capì che i licheni non erano piante come tutte le altre ma erano formati da alghe e da funghi parassiti. nell’ultimo periodo molti ricercatori hanno approfondito lo studio sui licheni e sulle sostanze da essi prodotte: sembra infatti possano esercitare importanti effetti per la cura di numerose malattie come ad esempio l’encefalopatia spongiforme (morbo della mucca pazza). È una notizia recente che un’equipe di scienziati del Winship cancer institute della emory university di atlanta (usa), abbia accertato che il pigmento arancione contenuto in alcuni licheni, ha la capacità di rallentare la crescita dei tumori polmonari e uccidere le cellule leucemiche umane.

i licheni e la loro azione

• simbiosi tra funghi e alghe • indicatori di ambienti sani • organismi pionieri • possibile comportamento parassitario

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schEda n.51 | nocciolo

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cosa sono i licheni i licheni sono costituiti dalla collaborazione simbiontica tra due differenti esseri viventi: un’alga e un fungo. la reciproca assistenza che questi due organismi si porgono è ovviamente differente: il fungo compie una funzione di sostegno attaccandosi ai supporti (rocce e cortecce) e assimilando da essi, sali minerali e acqua, utili per se e per l’alga che, attraverso la fotosintesi, di cui i funghi sono incapaci, elabora e successivamente condivide sostanze organiche fondamentali alla vita di entrambi. i licheni in natura sono presenti in numerose specie, molte delle quali riccamente colorate. essi rivestono alberi e rocce, colorandole così vivacemente.

come agiscono i licheni i licheni sono di notevole importanza ecologica grazie alla loro azione di creazione di suolo partendo da superfici rocciose. attraverso la respirazione producono co2, che è trasformata, all’interno del tallo (il corpo del fungo), in acido carbonico. con il loro metabolismo rilasciano acidi organici in grado di complessare ed estrarre elementi minerali presenti nel substrato della roccia. Queste sostanze causano un cambiamento nella composizione dello strato superficiale immediatamente al di sotto di essi, estraendone i principali elementi (al, mg, mn, zn, ca, k, fe) e accumulandoli al proprio interno. possono inoltre determinare danni fisici in seguito alla penetrazione profonda delle ife fungine nel substrato roccioso (fino a 15 mm).

esiste un’azione diretta sulle piante? tutte le ricerche che negli ultimi anni hanno visto coinvolti i licheni, riguardano esclusivamente i danni, notevoli e riconosciuti, che essi causano su patrimonio artistico, monumenti e palazzi. un ulteriore filone, molto approfondito, è rappresentato dalla loro sensibilità ai fattori di inquinamento e alla conseguente caratteristica di indicatori della sanità dell’aria. la loro presenza viene messa infatti in relazione alla qualità dell’ambiente e all’assenza nell’aria di pericolose sostanze inquinanti. i licheni infatti, sono caratterizzati dalla mancanza di cuticola, quello strato ceroso di protezione esterna degli organi dei vegetali. per questa ragione, a differenza delle piante, essi assorbono quasi passivamente e senza selezione. nessuna ricerca, nelle ultime decadi, è invece stata svolta concernente la loro azione negativa sulle piante sulle quali si sviluppano. eppure i corilicoltori osservano, ormai da alcuni anni come la loro anomale presenza su piante forti e in piena vigoria, ne induca un rapido deperimento. È di buon senso immaginare che organismi in grado di degradare le rocce, possano avere un’influenza anche su tessuti vegetali vivi. diversi sono infatti gli acidi organici prodotti ed emessi dai licheni (ac. usnico,ac.ossalico, etc.).

Le ricette del passato per leggere trattati scientifici che si occupino degli eventuali danni causati dall’azione dei licheni sui noccioli, occorre tornare indietro di molti anni. due soli sono i trattati nei quali se ne fa riferimento: “il nocciolo - alessandro trotter (1951)” e addirittura la “rivista di patologia vegetale - luigi montemartini (1939). in questi lavori si ipotizza un danno diretto provocato dai licheni. Qui di seguito si riporta testualmente la parte dedicata ai licheni dal trotter: “I Licheni invece sono frequenti e ben più dannosi sia da soli che associati ai Muschi: specie nei fondovalle o nei noccioleti di zone elevate e nebbiose. (omissis). Anche in Sicilia, se ne è lamentata la presenza. Da ricordare come più diffuso e dannoso: Xantoria parietina (Phiscia) parietina Körb. (Omissis). Qualora non sia possibile eliminarli migliorando I’aerazione delle piante, mediante adatta potatura, o diradandole, si potrà ricorrere per le grosse pertiche a mezzi meccanici, ma preferibilmente ad irrorazioni invernali, giovevoli anche per tutta la ramaglia. Lasciando la poltiglia bordolese densa (a 35% di solfato di rame), o le soluzioni di solfato ferroso (1,5%) come più costose, si potrà usare vantaggiosamente una miscela costituita da 5% di cenere comune e 5% di calce viva in 100 litri di acqua. Successivamente potrà anche bastare qualche soluzione preventiva di semplice latte di calce al 3-5%.”

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coltiva la salute | bEnEssErE

www.gruppocdc.it

COLTIVA LA TUA SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a torino, biella, cuneo, novara, vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-

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epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato

esibendo la tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

Biomicroscopia Oculare a Ultrasuoni - UBM un esame che, tramite una tecnica ultrasonica ... consente di visualizzare e misurare il segmento anteriore dell'occhio. a biomicroscopia a ultrasuoni - ubm è un esame diagnostico non invasivo ed eseguibile ambulatorialmente, che utilizza una tecnica ultrasonica ad alta risoluzione e che generalmente si effettua su strutture del segmento anteriore che non possono essere visualizzate in altro modo. la biomicroscopia a ultrasuoni - ubm è un’indagine particolarmente indicata e utile:

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•in caso di cornee opache, soprattutto

prima di una cheratoplastica perforante, quando lo stato del segmento anteriore non è noto; •nel glaucoma (ad angolo stretto), in quanto consente la scansione dell'angolo camerulare; •nei soggetti sottoposti a chirurgia filtrante, in quanto consente la verifica del corretto posizionamento delle valvole e della pervietà delle bozze; •nella determinazione della posizione delle anse di una lente intraoculare (iol); •nelle misurazioni preoperatorie in caso di impianto di lenti fachiche per la miopia; •nella visualizzazione e misurazione dell’estensione dei tumori dell’iride e del corpo ciliare, usando i calibri dello strumento; •nella verifica delle alterazioni della porzione anteriore della sclera; •nello studio dei traumi oculari (dialisi iridee).

la sonda ubm plus®, anch’essa collegabile al pc tramite presa usb, lavora a una frequenza di 48 mhz, con una risoluzione fino a 20 micron, consentendo la visualizzazione completa del segmento anteriore dell’occhio, con la possibilità di effettuare in modo preciso le misurazioni del sulcus to sulcus, dell’anglo irido-corneale e della profondità della camera anteriore, e quindi completando le funzioni dell’ecografo b-scan.

torino centro torino centro torino centro torino Mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette Lucento Moncalieri rivoli venaria reale asti Biella cuneo Novara Novara verbania vercelli

via cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 corso galileo ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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crEditagri | consulenza finanziaria

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“Il CHECK-UP finanziario per l’impresa” La Consulenza Finanziaria di CreditAgri al Servizio delle PMI ell’ambito dei prodotti finanziari ad elevato “valore aggiunto”, forniti dal ramo consulting di creditagri destinati a soddisfare fabbisogni ed esigenze per la corretta gestione finanziaria delle imprese, riveste un ruolo determinante il servizio di “check-up aziendale” che si articola in ambito economico, finanziario e patrimoniale. trattasi propriamente di un’analisi aziendale globale (check-up) molto dettagliata, approfondita, ricca di informazioni indispensabili per la gestione imprenditoriale, finalizzata a qualificare e quantificare il profilo economico, patrimoniale e finanziario dell’impresa, nonché il posizionamento del “merito creditizio” e del “rating interno”. il check-up viene elaborato dal team consulting di creditagri attraverso l’uso di una piattaforma di analisi web system che, secondo le buone usanze “best practice” adottate dal sistema bancario, rielabora, integra e misura i dati di natura patrimoniale, economico-finanziaria con business information societarie, dati su esponenti aziendali, elementi andamentali creditizi, dati di centrale rischi, informazioni di credit bureau crif, estrazione ed elaborazione di indici e quozienti valutativi. al termine del processo di analisi (di fatto un vero e proprio “set screening”), creditagri elabora un dossier descrittivo e numerico capace di offrire all’impresa una “due diligence” con le evidenze delle criticità e dei correttivi adottabili sul piano economico-finanziario, unitamente ad una analisi di merito creditizio accompagnata da un piano di rimodulazione o integrazione di prodotti e strumenti di credito, finalizzati ad una corretta e meno onerosa gestione finanziaria. il dossier finanziario finale viene rilasciato all’impresa richiedente, costituisce di fatto la “reale fotografia finanziaria” dello stato in cui verte le gestione patrimoniale ed economicofinanziaria dell’impresa, fornendo tutti gli elementi ed indici specifici per la correzione, il miglioramento e la pianificazione guidata del programma di gestione e sviluppo aziendale, coadiuvando le scelte dell’imprenditore e nel contempo limita e/o azzera potenziali rischi derivanti da scelte spesso aventi solo natura soggettiva. il vantaggio complessivo per l’impresa è sicuramente un accesso facilitato al credito bancario e verso migliori forme di garanzia, una

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maggiore credibilità e visibilità delle proprie potenzialità, una fiduciosa capacità e propensione ad attuare programmi di sviluppo ed apertura anche verso nuovi mercati ed opportunità commerciali, una presentazione della gestione finanziaria più reale, oggettiva ed imparziale, attraverso lo studio personalizzato che evidenzia le situazioni positive (punti di forza) e criticità (punti di debolezza), che spesso sfuggono a letture superficiali e poco attente ai cambiamenti gestionali. al contrario, lo stesso strumento permette di evidenziare anche le criticità e le debolezze finanziarie insite alla gestione aziendale, ed i conseguenti potenziali pericoli che potrebbero derivare dalla poca attenzione ed assenza di rapidità nell’intervento correttivo. tale servizio dai risvolti gestionali e di controllo delle performances fondamentali per l’impresa, viene quotidianamente proposto e realizzato

dalla rete di consulenti professionisti di creditagri presenti capillarmente in tutto il territorio nazionale, altamente qualificati in grado di fornire adeguate risposte ad ogni necessità, specie nell’assistenza ed erogazione di servizi del “ramo consulting” (consulenza continuativa dedicata all’impresa). creditagri italia attraverso la contrattazione con gli istituti bancari, società di leasing e di factoring, mette a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese dell’intera filiera agricola, ai consorzi agrari, alle cooperative ed al settore della pesca ed acquacoltura. in termini più generali, creditagri italia quale ente intermediario finanziario, unico nel suo genere, costituisce il più articolato ente di garanzia fidi italiano operante in agricoltura ed iscritto all’albo unico degli intermediari finanziari vigilati dalla banca d’italia, fornisce il completo ed indispensabile supporto di assistenza e consulenza alle imprese, dispone di ampia gamma di servizi finanziari e creditizi, capaci di accompagnare nel tempo la crescita imprenditoriale, dando forma e concretezza all’idea ed al progetto imprenditoriale”. contattare il resp.le creditagri Francesco Bianchi tel.0105601148 o cell.335-7199133, email: francesco.bianchi@creditagri.com info ed assistenza sito internet www.creditagri.com oppure info@creditagri.com


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Patronato EPaca | ultime notizie

per COltivatOri Diretti, COlONi, mezzaDri e impreNDitOri agriCOli prOFessiONali

CONTRIBUTI OBBLIGATORI DOVUTI PER L’ANNO 2018 inps ha reso noto l’importo dei contributi obbligatori dovuti per l’anno 2018 dai coltivatori diretti, coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali che, come risaputo, si basano sulla classificazione delle

l’

aziende nelle 4 fasce di reddito convenzionale. ogni azienda è inclusa annualmente nella fascia di reddito convenzionale corrispondente al reddito agrario dei terreni condotti e/o a quello determinato dall’allevamento degli animali. il

reddito medio convenzionale giornaliero, per l’anno 2018, è pari a €57.60. nella sottostante tabella sono riportate le aliquote da applicare al suddetto reddito convenzionale per l’anno 2018 alle diverse tipologie dei aziende.

Aliquota di finanziamento - Anno 2018 Zona normale ANNO 2018

Zona svantaggiata

maggiore di 21 anni

minore di 21 anni

maggiore di 21 anni

minore di 21 anni

24,0%

24,0%

24,0%

24,0%

Riduzione contributiva per pensionati ultra 65enni si ricorda che il contributo previdenziale dovuto dai lavoratori autonomi agricoli ultra65enni, già pensionati presso le gestioni dell’inps (per i quali la pensione è liquidata in tutto o in parte con il sistema retributivo), può essere, a richiesta, applicato nella misura della metà. la riduzione contributiva non è applicabile ai lavoratori autonomi già pensionati delle gestioni ex ipost, ex inpdap ed ex enpals che abbiano compiuto l’età di 65 anni.

Esonero contributivo per i neo imprenditori agricoli l’incentivo ha come destinatari i coltivatori diretti (cd) e gli imprenditori agricoli professionali (iap), con età inferiore a quaranta anni che effettuino l’iscrizione nella previdenza agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018. tale esonero, come quello applicato alle nuove iscrizioni avvenute nel 2017 (legge n.232/2016) non è cumulabile con latri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. l’esonero dal versamento dei contributi previsti per l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, per coloro che saranno ammessi al beneficio, è quantificato nella misura di seguito indicata: •esonero del 100% per i primi 36 mesi di attività; • esonero del 66% per gli ulteriori 12 mesi; • esonero del 50% per gli ulteriori 12 mesi. ricordiamo che l’esonero ha ad oggetto la quota per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (ivs) e il contributo addizionale di cui al comma 1, dell’art. 17, della legge 3 giugno 1975, n.160, cui è tenuto lo iap ed il cd per l’intero nucleo. sono esclusi pertanto dall’agevolazione: • il contributo di maternità dovuto per ciascuna unità attiva iscritta nella Gestione speciale dei coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali; • il contributo INAIL, dovuto dai soli Coltivatori Diretti; si precisa che

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nell’ipotesi in cui il coltivatore diretto operi in zona montana o svantaggiata, tale contributo verrà calcolato e riscosso per intero come si evince dall’art.1, comma 117, della legge 27 dicembre 2017 n.205, che stabilisce che l’esonero in argomento “non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente”.

Contribuzione INAIL il contributo dovuto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dai coltivatori diretti, mezzadri e coloni per l’anno 2018 resta fissato nella misura capitaria annua di: •768,50 euro (per le zone normali) •532,18 euro (per i territori montani e le zone svantaggiate).

iNps

si informano i soci che anche quest’anno l’inps non invierà a domicilio i modelli f24 precompilati per il pagamento dei contributi previdenziali. gli estremi per il pagamento mediante modelli f24 saranno disponibili nel cassetto previdenziale per gli autonomi agricoli. al fine di agevolare i soci nelle operazioni di pagamento dei modelli f24, coloro che non hanno rilasciato mandato al “servizio telematico”, possono rivolgersi agli uffici coldiretti che provvederanno alla elaborazione degli stessi.

Termini di scadenza il primo termine di scadenza è stato il 16 luglio, i prossimi saranno 17 settembre, 16 novembre e 19 gennaio 2019. e’ possibile effettuare il pagamento in qualsiasi istituto di credito o ufficio postale. il patronato epaca è a disposizione per l’assistenza e ulteriori informazioni.

ecco le aliQuote per i contributi volontari

ono state pubblicate dall’inps le istruzioni per il versamento dei contributi volontari relativi al 2018 delle categorie di lavoratori agricoli. per i lavoratori agricoli dipendenti autorizzati entro il 30 dicembre 1995 e dal 31 dicembre 1995 l’aliquota è pari al 28,90%. coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali versano i contributi volontari secondo quattro classi di reddito settimanale: per la prima fino a 227 euro il contributo totale è di 56,53 euro, oltre 227,10 e fino a 302,80 il contributo è di 65,60 euro, oltre 302,80 e fino a 378,50 euro è di 83,78 euro, oltre 378,50 euro è di 101,94. per gli

s

Modalità di pagamento

operai a tempo determinato e indeterminato il contributo integrativo volontario, che può essere richiesto fino a 270 giornate annue, è pari al contributo obbligatorio applicato nell’anno in cui si effettuano i versamenti volontari. per i piccoli coloni e compartecipanti familiari il decreto direttoriale del 10 maggio scorso del ministero del lavoro ha determinato le retribuzioni medie giornaliere valide per il 2018. solo per queste categorie di lavoratori restano validi i salari medi convenzionali determinati annualmente per ciascuna provincia e le aliquote contributive sono quelle degli operai a tempo determinato.


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ultime notizie/viaggio - soggiorno| PEnsionati

iNail

esonero ticket

on tutti sanno che le prestazioni sanitarie necessarie per la cura degli infortuni e le malattie professionali sono esenti dal pagamento del ticket. pertanto l’assistito che ha subito un infortunio sul lavoro è esente solo per le prestazioni riferite direttamente alle conseguenze dell’infortunio. l’esenzione è riportata per il periodo di durata dell’infortunio ed è valida anche se le prestazioni saranno effettuate successivamente a tale pe-

n

riodo purchè richieste in fase di apertura della temporanea inabilità lavorativa. ma anche successivamente, dopo la stabilizzazione dei postumi, sono esenti le prestazioni connesse alle infermità riconosciute. i titolari di rendita inail (oppure danno biologico liquidato in capitale) con grado di inabilità in misura inferiore ai 2/3, quindi fino al 66%, hanno diritto ad esenzione ticket per le prestazioni sanitarie connesse all’infermità riconosciuta. i titolari di rendita

inail con grado di inabilità superiore ai 2/3, quindi dal 67% in su hanno diritto all’esenzione dal ticket per tutte le prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio. operatività - gli interessati possono presentare le richieste di certificazioni all’inail tramite il patronato epaca, successivamente l’esenzione si ottiene presentando alla propria unità sanitaria la certificazione inail relativa alle proprie infermità e alla percentuale di inabilità.

CONtiNuaNO le aDesiONi associazione provinciale pensionati coldiretti

Soggiorno – Tour dal 18 al 22 ottobre 2018 NAPOLI – SORRENTO – CAPRI E LA COSTIERA AMALFITANA il programma prevede: giorNo 1: viaggio verso NapoLi ritrovo dei partecipanti presso le località della provincia di alessandria che saranno definite e partenza in bus g.t. alla volta di napoli. opportune soste in autogrill per la prima colazione libera e il pranzo libero. incontro con la ns. guida e partenza per un giro panoramico della città con sosta a mergellina per la famosa foto della cartolina di napoli. dopo trasferimento in penisola sorrentina c/o l’hotel villa fernanda 3* sup. situato a massa lubrense località sant’agata, welcome drink, sistemazione nelle camere, cena e pernottamento. giorNo 2: escursioNe a capri dopo la prima colazione, trasferimento con minibus privato al porto di sorrento, incontro con la ns. guida e partenza in aliscafo per capri. all’arrivo si raggiunge, con dei minibus la famosa ed elegante “piazzetta” di capri e visita al centro con i giardini di augusto. proseguimento in minibus per anacapri e visita alla villa san michele. pranzo in ristorante.tempo libero per un po’ di shopping. ritorno al porto e rientro in aliscafo a sorrento. rientro in hotel. cena e pernottamento. giorNo 3: NapoLi e poMpei dopo la prima colazione partenza per napoli e visita guidata del centro storico: piazza municipio, galleria vittorio emanuele, palazzo reale, teatro san carlo, piazza plebiscito. dopo proseguimento della visita nella zona spaccanapoli con la cappella san severo, il duomo, napoli sotterranea (tutto esterno biglietti ingresso non inclusi). pranzo in ristorante. nel pomeriggio trasferimento a pompei per la visita guidata degli scavi di pompei famosi in tutto il mondo. rientro in hotel e a seguire trasferimento in pizzeria per cena con menu speciale a base di pizza. cena e pernottamento. giorNo 4: costiera aMaLFitaNa dopo la prima colazione in hotel, partenza per l’escursione della costiera amalfitana. arrivo a positano per ammirare il bellissimo panorama, proseguimento per amalfi, visita del centro storico dominato dal duomo dedicato a sant’an-

drea e per il pranzo in ristorante. nel pomeriggio visita di ravello con villa rufolo. rientro in hotel, cena e pernottamento. giorNo 5: caserta-rieNtro dopo la prima colazione in hotel, partenza per caserta e visita guidata alla famosa reggia e dei suoi meravigliosi giardini. pranzo in ristorante a base di prodotti tipici locali rientro previsto in tarda serata. La Quota di partecipaZioNe con un minimo di 30 partecipanti è fissata in: € 680,00 con un minimo di 35 partecipanti è fissata in: € 655,00 con un minimo di 40 partecipanti è fissata in: € 635,00 supplemento singola

€. 100,00

iNcLude: bus g.t per l’itinerario indicato e bus locale max 40 posti per l’escursione in costiera amalfitana. trattamento di mezza pensione in hotel 3 stelle sup a massa lubrense. servizio di guida locale per: visita di napoli panoramica, intera giornata di escursione a capri, mezza giornata di visita di napoli + mezza giornata di pompei, intera giornata di escursione in costiera amalfitana, mezza giornata di visita a caserta; pranzo a base di pesce in ristorante a capri pranzo in ristorante a napoli

pranzo in ristorante ad amalfi pranzo in ristorante a caserta bevande incluse ai pasti ¼ di vino e ½ acqua servizio di assistenza 24/24 ore (alla consegna dei documenti di viaggio, ai responsabili verrà indicato il numero di telefono cellulare di emergenza a cui potrà rivolgersi anche fuori dal regolare orario di ufficio). assicurazione di viaggio medico non-stop e bagaglio. polizza sostitutiva, stipulata in forma privata, del “fondo nazionale di garanzia” di cui all’art. 51 del codice del turismo, ormai soppresso. i.v.a., tasse per la circolazione del bus nelle varie città e parcheggi. La Quota NoN coMpreNde: il costo degli ingressi dove necessario (salvo diversa indicazione), le mance, gli extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”. le eventuali tasse di soggiorno nelle città (da pagare in loco) €. 3,00 per persona al giorno all’atto della prenotazione occorre il versamento di un acconto pari ad euro 340,00 entro il 15 settembre 2018, che sarà restituito interamente qualora il viaggio non venga realizzato per mancanza del numero minimo di partecipanti. Per ulteriori informazioni occorre rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti della provincia di Alessandria o al Segretario dell’Associazione Coldiretti Pensionati, Marino Ravera presso la Coldiretti di Alessandria, tel. 0131 235891.

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lEggi E Fisco | scadenze

Settembre

Agosto

scadeNZario FiscaLe Mese di agosto - setteMBre

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scadeNZa

iMposta

adeMpiMeNti

soggetti oBBLigati

20/08/2018

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva

20/08/2018

iva

Liquidazione dell'iva a debito del mese di luglio 2018

contribuenti iva mensili

20/08/2018

iva

Liquidazione e versamento dell’iva a debito del 2° trimestre 2018

contribuenti trimestrali

20/08/2018

irpeF/irap

versamento delle imposte a debito irpef e irap a saldo 2017 e primo acconto per l'anno 2018

contribuenti tenuti alla presentazione del modello unico 2018, titolari di reddito d'impresa

20/08/2018

riteNute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

27/08/2018

iva iNtrastat

invio telematico telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di luglio

operatori intracomunitari con obbligo mensile

15/09/2018

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione

soggetti passivi iva

17/09/2018

iva

Liquidazione dell'iva a debito del mese di agosto 2018

contribuenti iva mensili

17/09/2018

iva

comunicazione dati delle liquidazioni periodiche iva del 2° trimestre 2018

contribuenti iva mensili e trimestrali

17/09/2018

coNtriButi iNps

versamento seconda rata 2018 dei contributi inps dei lavoratori autonomi

cd/iap iscritti all’iNps

17/09/2018

riteNute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

25/09/2018

iva iNtrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di agosto.

operatori intracomunitari con obbligo mensile

30/09/2018 (spostato al 1° ottobre)

iva

comunicazione dati delle fatture emesse e ricevute del 1° semestre 2018

contribuenti iva mensili e trimestrali


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festa del grano san pastore | EvEnti

seconda Festa nazionale del grano san Pastore e del Pane grosso di tortona

“Coltivare la terra e gettare il seme, atti d’amore e di fiducia” Un grano ritrovato dopo oltre sessant’anni: la benedizione da parte del Vescovo della Diocesi di Tortona Monsignor Vittorio Viola. Molte le istituzioni presenti alla cerimonia l maltempo non ha impedito sabato scorso che si celebrasse la “seconda festa del ringraziamento del grano san pastore e del pane grosso di tortona” dove, per l’occasione, in piazza gavino lugano è stato allestito un agrimercato straordinario di campagna amica che ha visto la partecipazione dei produttori di campagna amica, del consorzio nazionale produttori san pastore e i panificatori del grosso di tortona, tutti insieme, per festeggiare il primo compleanno del pane grosso di tortona. nei gazebo è stato possibile acquistare il pane grosso di tortona mentre in duomo s.e.r. Mons. vittorio viola, vescovo di tortona, durante la messa ha impartito la benedizione su questo “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”: un momento di riflessione e di festa che si è trasformato in qualcosa di più, nella soddisfazione di aver creduto in un progetto e poterne toccare, a distanza di un anno, con mano i risultati. il pane grosso di tortona è realizzato attraverso il recupero del frumento tenero san pastore, il grano più diffuso in italia e “ritrovato” dopo oltre sessant’anni, attraverso la panificazione con lievitazioni naturali, diventato una piacevole abitudine per i consumatori che possono trovare il pane non solo negli agrimercati di campagna amica ma anche in tante panetterie che hanno aderito al progetto. “iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero made in italy. - ha sottolineato il presidente di coldiretti alessandria Mauro Bianco - si tratta di un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. la formazione di un gruppo di ricerca e di innovazione su un tema così rilevante rappresenta una grande occasione di sviluppo”. «un grazie

i

Foto di gruppo per panificatori e custodi del san pastore.

alla città di tortona che ha supportato da subito questa progettualità. - ha sottolineato il direttore coldiretti alessandria Leandro grazioli - territorialmente da sempre al centro di un’area vocata alla coltivazione dei cereali oggi si dice soddisfatta di quanto concretizzato in questi mesi. come coldiretti siamo orgogliosi di far parte e veder crescere un progetto che sostiene e valorizza questa vocazione, che realizza un forte collegamento con la realtà agricola con l’obiettivo della qualità e salubrità degli alimenti”. ricordiamo che il pane grosso di tortona è un pane 100% san pastore con lieviti madre anch’essi di san pastore. il nome deriva dalla moneta che il comune di tortona fu autorizzato a coniare niente di meno che da federico ii, tale e tanta era l’importanza della città come granaio dell’impero. il grosso di tortona è un pane di circa un chilo di forma rotonda con impresso un taglio a simboleggiare la stella a otto punte che porta a convergenza sia la stella impressa sulla moneta sia quella dello stemma

vescovile della diocesi di tortona. “come consorzio siamo particolarmente soddisfatti, non si tratta solo di aver raggiunto un obiettivo ma la certezza di aver visto giusto, è il risultato di un gioco di squadra determinate per proseguire su questa strada. il raccolto ha già dato importanti soddisfazioni, siamo tornati a fare agricoltura come un tempo riscoprendo la vera essenza del nostro lavoro, custodire la terra per produrre alimenti sani: da qui il desiderio di continuare a far crescere il consorzio nazionale principalmente legato a questa varietà”: parole di cristina poggio, presidente del consorzio Nazionale produttori san pastore dette a conclusione dell’incontro. all’iniziativa hanno preso parte rappresentanti dell’università del piemonte orientale, della fondazione morando bolognini, il sen. massimo berutti, l'ass. regionale all'agricoltura giorgio ferrero, il sindaco di tortona gianluca bardone e il sindaco di novi ligure rocchino muliere. l’appuntamento, naturalmente, è al prossimo anno!

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orto | peronospera

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La peronospera, una minaccia per l’orto Umidità e pioggia possono favorire la comparsa di micosi. Se le foglie delle piante ingialliscono o si macchiano di colori via via più scuri è un segnale di sofferenza n questo periodo estivo l’italia è spezzata in due: il meridione con il caldo torrido e le regioni del centro nord afflitte da temporali e un clima caldo (non troppo) umido. in quest’ultimo caso, cari ortisti, il vostro orto potrà essere oggetto delle cattive attenzioni di un fungo: la peronospera o peronospora (phytophthora infestans). oltre alle viti, la peronospera colpisce diverse piante da frutto e ortaggi, tra le quali la cipolla, la bietola e, in particolare, le solanacee: le patate, le melanzane e i pomodori. se os-

i

servate le foglie delle vostre piante ingiallirsi, macchiarsi di colori via via più scuri dovreste iniziarvi a preoccupare. sul frutto del pomodoro le chiazze appaiono concentriche. come sempre prevenire è meglio che curare: un buon consiglio è sempre quello di lavorare bene il terreno, evitando i ristagni idrici. in caso di pioggia è necessaria una profonda vangatura. se le piogge sono forti e frequenti, è possibile montare un piccolo tunnel per fare in modo che le piantine non ricevano troppa acqua. se

è troppo tardi e le piante manifestano i primi sintomi dovrete rimuovere le parti danneggiate e malate: togliete dunque le foglie colpite o gli interi rami. sarà bene anche disinfettare gli strumenti di lavoro. la prevenzione può essere effettuata anche con la somministrazione di poltiglia bordolese in media, 30 grammi di prodotto ogni 10 litri d’acqua. cospargetela a sera e dopo ogni pioggia.tra la somministrazione della poltiglia bordolese e il consumo dei frutti dovranno passare circa 20 giorni.

Orto, la lotta ai funghi secondo tradizione I segreti per la preparazione della poltiglia bordolese, il più antico degli anticrittogamici utilizzato anche nelle colture biologiche

ra i parassiti, i funghi meritano una menzione speciale per la loro capacità di distruggere interi raccolti. alternariosi, antracnosi, peronospora, septoriosi, ticchiolatura sono solo alcune delle malattie che la

t

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pianta può maturare senza che l’ortolano se ne accorga in tempi utili per intervenire. sono chiamate malattie crittogamiche, ossia micosi delle piante. per combatterle con un metodo utilizzato anche nel biologico, dobbiamo rifarci alle tradizioni contadine. per preparare il composto è necessario mescolare due soluzioni acquose: la prima consiste in 9 litri di acqua per 1 etto di solfato di rame, mentre la seconda è formata da 1 litro di acqua in cui sciogliere 70-80 gr di calce idrata. una volta ottenute le due soluzioni, si possono unire in questo miscuglio di colore azzurro che dovrà essere spruzzato, tramite vaporizzatore, in modo uniforme sulle piante da trattare. guanti e mascherine sono consi-

gliabili. l’azione acida del solfato di rame agirà sui funghi mentre la calce idrata conferirà maggiore durata al trattamento. più aumenta l’acidità, ossia la concentrazione di solfato di rame, più avremo effetto immediato ma meno duraturo nel tempo. al contrario, aumentando la concentrazione di calce idrata l’effetto fungicida sarà meno potente, ma più duraturo. naturalmente il trattamento andrà effettuato in giorni senza pioggia. per questo, prima della stagione autunnale, sarà il caso di provvedere ad un’azione preventiva. munitevi quindi di recipienti graduati, e correte in un qualunque garden per acquistare gli ingredienti.


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ortofrutta | Economia agricola

MaFia

CON MONOPOLIO PREZZI ORTOFRUTTA FINO A +300% I punti più sensibili per le infiltrazioni malavitose - rileva la Coldiretti - sono costituiti dai servizi di trasporto su gomma dell’ortofrutta da e per i mercati; dalle imprese dell’indotto ortofrutta è sottopagata agli agricoltori su valori che non coprono neanche i costi di produzione, ma i prezzi moltiplicano fino al 300 per cento dal campo alla tavola anche per effetto del controllo monopolistico dei mercati operato dalla malavita in certe realtà territoriali. e quanto afferma la coldiretti nel commentare l’operazione condotta dalla polizia di stato di siracusa per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, furti in abitazioni ed aziende agricole, ma anche con l'accusa di aver monopolizzato e condizionato l'intero mercato ortofrutticolo della zona. il business delle agromafie - precisa la coldiretti genera un volume di affari di 21,8 miliardi nel 2017 con un aumento del 30% secondo il rapporto coldiretti/eurispes e osservatorio agromafie. i punti più sensibili per le infiltrazioni malavitose - rileva la coldiretti - sono costituiti dai servizi di trasporto su gomma dell’ortofrutta da e per i mercati; dalle imprese dell’indotto (estorsioni indirette quali ad esempio l’imposizione di cassette per imballaggio); dalla falsificazione delle tracce di provenienza dell’ortofrutta (come la falsificazione di etichettature: così, prodotti del nord-africa vengono spacciati per italiani); dal livello anomalo di lievitazione dei prezzi per effetto di intermediazioni svolte dai commissionari mediante forme miste di produzione, stoccaggio e commercializzazione. mettendo le mani sul comparto alimentare le mafie hanno infatti la possibilità di affermare il proprio controllo sul territorio. potendo contare costantemente su una larghissima e immediata disponibilità di capitale e sulla possibilità di condizionare parte degli organi preposti alle autorizzazioni ed ai controlli, si muovono con maggiore facilità rispetto all’imprenditoria legale.

l’

per raggiungere l’obiettivo i clan ricorrono a tutte le tipologie di reato tradizionali: usura, racket estorsivo e abusivismo edilizio, ma anche a furti di attrezzature e mezzi agricoli, abigeato, macellazioni clandestine o danneggiamento delle colture con il taglio di intere piantagioni. con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi

economica, arrivano a rilevare direttamente. non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma conclude coldiretti - compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio made in italy.

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le inserzioni | annunci Economici

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•tuBi iN Ferro zincati 300 mt. per irrigazione

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organizzazionE | don ivo a colloQuio con il consigliere ecclesiastico gosto è tempo di ferie.anche il vangelo riconosce il diritto al riposo. perchè non tutti possono farle quando tutti hanno diritto di farle? perchè si fanno le ferie per riposarsi e si torna più stanchi di quando si è partiti? perchè chi rimane a casa deve sobbarcarsi anche i compiti degli assenti? perchè per chi vive di carità si organizza il pranzo di ferragosto e si chiudono per ferie i centri di assistenza? perchè staccare se bisogna faticare per riattaccare? perchè dopo le ferie l’ambiente è più degradato di prima? perchè una parrocchia non turistica durante le ferie potrebbe tranquillamente chiudere perchè perde “clienti” servizi e

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PERCHÈ?

tutti i collaboratori? Questi i pensieri che mi accompagnano in questa pazza estate. e un angioletto mi suggerisce: 1. di non sprecare mai il tempo liberato dalle consuete occupazioni 2. di pensare a quanto cresce la nostra libertà quando non si timbra e non si deve guardare l’orologio 3. di dire ai parrocchiani di collaborare più intensamente col parroco nell'animazione della messa domenicale facendo la parte anche degli assenti e non tirarsi indietro dicendo: “tanto non c’è nessuno!”. in una domenica con la chiesa piena di bambini la catechista mi chiese scusa perchè facevano rumore. le risposi che mi dispiaceva di più il silenzio e i banchi vuoti piuttosto che il rumore dei bambini.

4. di non dimenticare che la nostra relazione col signore non va mai in vacanza. perchè ferie e vacanze vengono gestite così male? la risposta è semplice: per la nostra incoerenza. dalla quale purtroppo non riusciamo a prendere le distanze. buone vacanze a chi le fa e soprattutto e a chi...non può farle. Mons. ivo piccinini

turismO coldiretti, 40% spesa stranieri e’ per la tavola irca il 40% della spesa degli stranieri in vacanza in italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. e’ quanto emerge da una analisi della coldiretti in riferimento allo studio di confturismo confcommercio, sulla base dei dati isnart unioncamere. l’alimentare è la principale voce del budget

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delle vacanze che per gli stranieri risulta praticamente il doppio di quella destinata all’alloggio. l’offerta enogastronomica rappresenta ormai una primaria motivazione di viaggio in italia con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell’italia il paese della buona cucina, il 16% dei monumenti a pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro secondo una ricerca

ipsos per enit. e il 59% dei turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato in patria, una tendenza - precisa coldiretti - che riguarda il 25,9% dei visitatori francesi, il 22,5% di quelli tedeschi e il 16,9% di quelli del regno unito secondo una ricerca bit/bocconi. una tendenza che assegna all’italia la leadership nel turismo enogastronomico conquistata grazie a quasi 60mila aziende agricole biologiche.


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