Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 03 - 27/03/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
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ORGANIZZAZIONE|ambiTi TeRRiToRiaLi CaCCia RINNOVATE LE CARICHE PRESIDENZIALI DEGLI AMBITI TERRITORIALI CACCIA
“Siano privilegiati gli interessi del mondo agricolo, venatorio e ambientalista” Importante mantenere al centro la figura dell’imprenditore multifunzionale riassetto degli aTC. Riguardo al primo argomento si sottolinea tra l’altro la necessità di intensificare gli abbattimenti delle specie animali dannose, in particolare dei cinghiali, sollecitando anche soluzioni per i problemi causati agli allevamenti da cani inselvatichiti e lupi. il tutto per non far ricadere sulle aziende agricole queste problematiche, che oltre a gravare sui loro bilanci, generano anche costi notevoli per la pubblica amministrazione. Con le nuove nomine Coldiretti auspica di valorizzare innanzitutto il ruolo multifunzionale dell’imprenditore agricolo e il territorio in cui opera.
I PRESIDENTI ELETTI
l cambio al vertice degli ambiti Territoriali Caccia della provincia di alessandria offre l’occasione per rilanciare un confronto su caccia, agricoltura e tutela dell’ambiente, tre attività che possono tra loro interagire positivamente per la gestione del territorio. La nomina degli nuovi presidenti è arrivata al termine di una serie di incontri che hanno fatto il punto sulle problematiche e le priorità da affrontare. “Siamo soddisfatti, - ha affermato il presidente provinciale roberto paravidino - ora possiamo ripensare alla presenza faunistica partendo dalla considerazione che insiste su un territorio dove si svolgono attività economiche che danno reddito e lavoro”. Per Coldiretti il controllo della fauna selvatica deve essere svolto in modo razionale e pragmatico: “noi agricoltori chiediamo, in sostanza, di fare il nostro mestiere liberati dalla calamità rappresentata da cinghiali, caprioli, daini e storni. - ha aggiunto paravidino - ecco perché come Coldiretti abbiamo chiesto che le Presidenze e Vicepresidenze fossero assunte da rappresentanti degli enti locali, soggetti il cui ruolo possa essere garante di posizioni super partes tali da favorire le necessarie e adeguate sintesi degli interessi del mondo agricolo, venatorio e ambientalista”. Le riunioni che hanno portato alla nomina dei vertici dei Comitati di gestione degli ambiti Territoriali Caccia (aTC) si sono svolte nella sede dell’assessorato provinciale alla Caccia in via galimberti ad alessandria. gli agricoltori segnalano continuamente, e da molto tempo, i danni subiti alle coltivazioni a causa della presenza incontrollata della fauna selvatica, che mette peraltro a rischio anche l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale: l’agricoltura non deve essere più sacrificata sull’altare di una gestione faunistica approssimativa e inefficace. L’equazione più cinghiali meno agricoltura continua a produrre risultati devastanti per il settore che, con l’avanzata della fauna selvatica, vede aumentare la moria di imprese e la scomparsa di realtà importanti per l’economia e il presidio del territorio. Da non sottovalutare anche il pericolo rappresentato dagli ungulati per i cittadini comuni, in quanto è sempre più facile trovarli in aree abitate o su strade trafficate. L’obiettivo principale è quello di esporre la posizione e le richieste del settore, riguardo ad alcune problematiche che da anni interessano molto da vicino gli imprenditori agricoli. Per risolvere l’annoso problema dei danni causati dalla fauna selvatica all’agricoltura, della gestione del territorio in rapporto con la funzione essenziale svolta dall’imprenditore agricolo per il suo equilibrio e appunto del
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AGRICOLTURA A. |n°03 • MARZO 2017
Michele Filippo Fontefrancesco ATC AL1-AL2 sindaco di Lu
Fabio Boveri ATC AL3-AL4 sindaco di Costa Vescovato
COMPONENTI DI COLDIRETTI NEI COMITATI DI GESTIONE ATC
Gianni Chiarlo ATC AL1
Carlo Pagella ATC AL2
Marco Moro ATC AL3
Andrea Branda ATC AL4
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QUESTO NUMERO
agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria
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n°03 - Marzo 2016
C.E.T.A., come il cavallo di Troia! ...sarà la nostra “linea del Piave” NON PASSA LO STRANIERO!
QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero
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SPECIALE VOUCHER
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Festa degli alberi a scuola
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CreditAgri Italia
E CRESCERE 15 06 INNOVARE PReSenTaTi i PRogeTTi inSeRiTi
Schede tecniche
Chiuso in redazione il 27 Marzo 2017
H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Giancarlo Bassi, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli
REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144
REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953
AGENZIA
P U B B L I C I TA R I A
Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it
neLLa miSuRa 16 DeL PSR
Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria
UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria
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08 Le noViTà ConTenuTe neLLa QUADERNI DEL PSR miSuRa 10.1.1 DeL PSR
Piantati nell’orto della “morbelli” un ciliegio un pesco ed un albicocco
garanzie finanziarie: opportunità e servizi per le imprese
Settore vitivinicolo e a seguire le schede dedicate alla frutticoltura
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“Coltiva la salute”
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#Agromafie 2017
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Settore fiscale
S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu
La PoSizione Di CoLDiReTTi: LaVoRo, RiSPeTTo e LegaLiTà
Viscosupplementazione dell’anca. approfonimento a cura della CDC
allarme criminalità: un business da 21,8 miliardi di euro CaF Coldiretti e i servizi alle persone. Si avvicina la scadenza del modello 730
twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria
31 RIFLESSIONI la parola al consigliere ecclesiastico “alle sorgenti del nostro cammino di fede”
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ATTUALITÀ|DiReTToRe PRoVinCiaLe
L’accordo Ceta danneggia salute
ed economia Coldiretti è in netta opposizione: “La difesa della nostra agricoltura, del ‘Fatto in Italia’, impone azioni patriottiche!” (sette!) gli anni di trattative in gran segreto, 30 i giorni bastati(!??!) all’europarlamento per sfogliare centinaia di migliaia di pagine (testo ed allegati) ed approvarlo con entusiasmi diffusi tra complicità ed interessi corporativi. La preoccupazione è tanta, tangibile. Tutto riassunto in una parola, difficile, come Comprehensive economic and Trade agreement e meglio conosciuta nel suo acronimo: CeTa. approvato il 16 febbraio 2017 dal Parlamento europeo, l’accordo di libero scambio tra Canada e unione europea ha ottenuto 408 voti a favore, 254 contro e 33 astenuti. non solo è stato approvato, ma sono state ignorate le oltre 3,5 milioni di firme per dire no al CeTa raccolte da petizioni di cittadini e associazioni perlopiù ambientaliste, come anche le dichiarazioni di contrarietà di 6mila municipi e 2.137 comunità. Coldiretti si è schierata subito contro ad una decisione che potrebbe portare ripercussioni dannose non solo a livello economico ma anche di immagine per il nostro Paese. non tutti forse conoscono le cifre che si celano dietro a questo accordo: offriamo un mercato da oltre 700 milioni di consumatori contro uno di appena 36 milioni. e, in più, abbattiamo le barriere della sicurezza alimentare. Per questo mi stupisco, lasciatemelo dire, che rappresentanti dei Consorzi di gloriose Dop, come il grana Padano, il Parmigiano Reggiano, festeggino l’intesa con il Canada, dimenticandosi che per quattro forme di formaggio che esporteranno in più dovranno chiudere gli occhi sul fatto che in quel Paese si continueranno a vendere liberamente formaggi simil-gorgonzola, asiago, Fontina, ma anche il famigerato Parmesan. oppure il prosciutto contrassegnato con il marchio “Parma” di una società canadese che ha registrato il marchio. non vedo uno scambio equilibrato. gli italiani devono sapere che con questo accordo potrebbe essere rimessa in discussione la decisione
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presa in europa sugli ogm e rischierebbero di aprirsi autostrade all’ingresso di carne agli ormoni, oggi vietata: tutto tornerebbe in gioco, di grano duro di bassa qualità trattato con glifosato che da noi è stato bandito, che diventerà pasta finta italiana, di prodotti con standard di sicurezza sanitaria lontani da quelli strettissimi di casa nostra, di carne suina che si trasformerà in salumi che nulla hanno a che vedere con il nostro Paese. il tutto sarà agevolato perché si eliminano quelle barriere non solo tariffarie che abbiamo voluto per impedire che sulle nostre tavole arrivino cose che fanno male alla salute. ma non solo, se poi un soggetto, ad esempio una grande industria alimentare canadese, che riterrà che queste barriere non
siano del tutto state rimosse, potrà chiamare in causa il Paese che si è reso responsabile di ciò chiedendo i danni. insomma, con questo accordo ci stiamo facendo male da soli. non lasceremo che l’ultima parola sia quella dei 28 europarlamentari europei italiani su 73 che hanno risposto sì assecondando, spero in modo non consapevole, gli interessi di qualche multinazionale. È un mega regalo alle grandi lobby industriali che nell’alimentare puntano all’omologazione e al livellamento verso il basso della qualità. nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la
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tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. Solo per fare un esempio i produttori canadesi potranno utilizzare il termine Parmesan, ma anche produrre e vendere gorgonzola, asiago e Fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità. ma soprattutto si crea una concorrenza sleale nei confronti del vero Made in Italy in cui perde l’agricoltura italiana che ha fondato sulla distintività e sulla qualità la propria capacità di competere. Quindi cosa potrebbe accadere? Ci sarà inevitabilmente un aumento delle importazioni di prodotti di bassa qualità. il costo della carne canadese ad esempio è della metà rispetto alla nostra grazie a modalità produttive discutibilissime. i produttori canadesi in sostanza potranno utilizzare la storpiatura delle nostre denominazioni e anche produrre. una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall’imitazione di bassa qualità, ora, il c.e.t.a. è un accordo misto, che necessita della ratifica di tutti gli stati membri per entrare in vigore. la ratifica presuppone una verifica del consenso sociale perchè il parlamento possa legiferare. Ci sentiamo “patrioti”, non “sovranisti”, e per questa battaglia servono vere azioni patriottiche!
leandro grazioli direttore
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SPECIALE RISO|ATTUALITÀ
Basta con il riso amaro per i produttori e i consumatori Sono passati quasi 70 anni dal celebre film “Riso amaro”, diretto da Giuseppe De Santis, e ritorna in forma diversa, ma non meno drammatica, una stagione amara per il mondo della risicoltura nvasione di riso dall’Oriente: dal più 489 per cento degli arrivi dal Vietnam al più 46% dalla Tahilandia. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat.“Questa situazione non è più ammissibile - evidenzia Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo - Il fatto che i dazi non vengano più pagati, perché l’Ue ha introdotto il sistema tariffario agevolato per i Paesi che operano in regime EBA, sta agevolando solo le multinazionali del commercio.A farne le spese, invece, sono le nostre imprese risicole che stanno subendo pesanti ricadute economiche”. “L’Italia è il primo produttore europeo di riso con un territorio di 237 mila ettari ed un ruolo ambientale insostituibile, oltre ad opportunità occupazionali. Il riso, oltretutto, - ricorda Roberto Paravidino presidente provinciale
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In provincia di Alessandria sono 1400 gli Ha coltivati a RISO Coldiretti Alessandria - è un alimento fondamentale nella dieta: ha, infatti, elevate proprietà nutritive, è ricco di potassio mentre ha basso contenuto di sodio e di grassi.A sostegno delle imprese del comparto, è urgente quindi che gli organi di competenza, quale l’Ente Risi, assumano una posizione chiara e si intervenga in tempi brevi per rendere obbligatoria una nor-
mativa sull’etichettatura d’origine. Il Piemonte detiene una superficie risicola di oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali”. Le industrie devono uscire una volta per tutte - sostiene il Direttore Provinciale di Alessandria Leandro Grazioli allo scoperto e dire in modo chiaro se vogliono o meno la trasparenza con l’etichettatura d’origine obbligatoria. Nel comparto esistono comportamenti da basso Medioevo. Basta con le speculazioni degli industriali che, oltre a pagare a poco prezzo il risone, obbligano le imprese a stoccare nei loro magazzini il prodotto generando forme di vincolo inconcepibili e non più accettabili. L’Ente Risi - conclude Rivarossa - oggi è così un ente che ha abbandonato il proprio ruolo di difesa delle produzioni di riso italiano per una sudditanza palese verso le lobby industriali”.
Coldiretti Piemonte - lettera aperta: le riserie rispondano a tre semplici quesiti “Chiediamo alle quasi 50 riserie che operano in Piemonte, sia a livello industriale sia artigianale, di rispondere al mondo produttivo e a quello dei consumatori a queste 3 semplici domande: 1. Quanti sono i quintali di risone che acquistano dalle aziende agricole Piemontesi? 2. Quanti sono i quintali di risone che acquistano dall’estero? 3. Quali sono i paesi extraeuropei da cui acquistano? Queste domande, alle quali auspichiamo che gli imprenditori del settore di buona volontà, in un clima di trasparenza, vogliano rispondere, servono per poter distinguere le impostazioni produttive virtuose e per verificare, congiuntamente al mondo dei consumatori, se il prodotto finale ha effettivamente quella territorialità che, oltre a dare garanzie in termini di salubrità e caratteristiche organolettiche, rappresenta, per il comparto e per l’indotto, un elemento economico importante. Per poter uscire veramente da questo strano limbo, che oscura e penalizza il comparto, è necessario un forte segnale di disponibilità e trasparenza traducibile solo in accordi innovativi di filiera che coinvolgano i produttori del territorio e che portino soddisfazione economica a tutti gli attori della filiera stessa. Ovviamente, siamo a disposizione delle varie riserie per attivare formule di oggettiva collaborazione che possano tracciare, per i consumatori, il percorso a monte e a valle del prodotto riso. Solo in questo modo i trasformatori possono dimostrare la loro vera volontà di passare dalle parole ai fatti”, dicono Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa. Quest’ultimo aggiunge: “I nostri uffici sono a completa disposizione e pronti ad attivarsi per una costruzione concreta di percorsi di filiera”.
Intervenire al più presto per l’origine in etichetta del riso Made in Italy ai così tanto riso straniero è giunto in Italia come nel 2016: dall’aumento del 489% degli arrivi dal Vietnam al 46% dalla Tahilandia. E’ la situazione che emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat che evidenzia una vera invasione dall’Oriente. “Ormai i due terzi delle importazioni non pagano più dazi a causa dell’introduzione, da parte dell’Ue, del sistema tariffario agevolato per i Paesi che operano in regime EBA a dazio 0 - spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo - Questa situa-
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zione non è più ammissibile perché sta agevolando solo le multinazionali del commercio con pesanti ricadute economiche sui nostri imprenditori agricoli. La nostra Organizzazione si sta battendo per ottenere l’obbligo dell’origine in etichetta, nonostante la parte industriale su questa partita continui a non volerci sentire ed, in alcuni casi, abbia dimostrato la volontà di investire in Asia, pur di non dichiarare l’origine della materia prima sulle scatole di riso lavorato”. L’Italia è il primo produttore europeo di riso con un territorio di 237 mila ettari ed un ruolo ambientale insostituibile, oltre ad opportunità occupazionali. “Il Piemonte rappresenta la più importante realtà risicola con oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 mi-
lioni di quintali - sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte ed il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - Chiediamo, al fine di salvaguardare il comparto, che si assuma una posizione chiara e si intervenga in tempi brevi per rendere obbligatoria una normativa sull’etichettatura. Solleciteremo gli organi - hanno continuato Revelli e Rivarossa - che dovrebbero avere competenze in tale ambito a prendere finalmente una posizione netta sulle problematiche del comparto. Inoltre, in attesa dell’etichettatura obbligatoria, rinnoviamo alle industrie piemontesi dell’indotto, l’invito a generare filiere territoriali nell’interesse dell’economia piemontese e a salvaguardia della salute dei consumatori”.
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ATTUALITÀ|miSuRa 16 - nuoVo PSR 2014-2020 P r e s e n tat i i P r o g e t t i i n s e r i t i n e l l a M i s u r a 1 6 d e l n u o v o P s r 2 0 1 4 - 2 0 2 0
Innovare per crescere: il territorio e le frontiere del settore agroalimentare Cerealicoltura, biologico, corilicoltura e pioppicoltura: a fine mese la risposta dalla Regione La cooperazione per la diffusione dell’innovazione e lo sviluppo delle filiere locali. É questo il filo conduttore che contraddistingue le azioni collegate alla Misura 16 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e, nello specifico, la Misura 16.1.1 per la costituzione di Gruppi Operativi per il Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) e ne è parlato nella sede provinciale coldiretti alessandria quando, nella Sala multimediale, si sono ritrovati i principali attori che hanno stilato le proposte e le azioni per la diffusione dell’innovazione per il settore agroalimentare. Coldiretti, CadirLab, Consorzio Agrario del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Torino, Sata, Coopertiva Monferrato Frutta e Agrion assieme alle imprese del territorio hanno lavorato in stretta sinergia in questi mesi per richiedere finanziamento per la costituzione dei gruppi operativi del Pei presentando idee progettuali per lo sviluppo di innovazioni utili all’agricoltura e alla forestazione piemontese. Ciò che deciderà la regione piemonte verrà divulgato probabilmente solo a fine mese ma sin da ora, l’esclusività dei progetti e la conseguente ricaduta economica sul territorio trovano nelle parole “concretezza” e “reddito” punti chiave sui quali costruire un rinnovato programma a tutti i livelli. i settori macro sui quali si è focalizzata l’attenzione sono stati la cerealicoltura, il biologico, la corilicoltura, la pioppicoltura e l’orticoltura. obiettivo trovare soluzioni alle problematiche sino ad oggi riscontrate e puntare su innovazione per migliorare la competitività dei vari
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paolo rendina Cadir Lab
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nella foto alcuni momenti della conferenza stampa di presentazione che si è svolta martedì 7 marzo nella sala multimediale della Coldiretti alessandrina.
settori. in particolare, per quanto riguarda la filiera cerealicola, di straordinaria importanza per un territorio come quello alessandrino, la diversificazione non vuole dire solo migliorare l’esistente ma lavorare per sviluppare delle filiere dei cereali minori, o alternativi, come possono essere il farro, il grano
matteo Bosso amministratore Delegato Cadir Lab
AGRICOLTURA A. |n°03 • MARZO 2017
saraceno o la quinoa e valutare il beneficio agronomico ed economico. Per il settore biologico, particolarmente al centro dell’attenzione, il progetto presentato in Regione, punta alle prove di adattabilità delle varietà, concimazioni e conserve per garantire frumento biologico di qualità.
roberto capurro SaTa
cristiano carli agrion
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miSuRa 16 - nuoVo PSR 2014-2020 |ATTUALITÀ in un contesto economico dove il successo del comparto corilicolo è innegabile, l’impegno sarà quello di migliorare le tecniche agronomiche e di prima trasformazione per migliorare la pel abilità della nocciola e assicurare la domanda del mercato locale. Per, la pioppicoltura, da sempre una filiera che ha risentito del peso dettato dalle regole dell’industria, nel nuovo bando è stata inserita la proposta di migliorare il complesso organizzativo utilizzando sistemi informatici per la gestione dei lotti. infine, per quanto riguarda il
settore dell’orticoltura, poiché rappresenta una parte importante dell’economia provinciale la possibilità di un nuovo progetto di filiera è stato pensato come parte integrante del “custodire e garantire futuro in agricoltura”. “ora l’ultima parola spetta alla Regione Piemonte. - ha affermato roberto paravidino oggi nella duplice veste di presidente provinciale Coldiretti alessandria e del Consorzio agrario del Piemonte orientale - ovviamente noi siamo determinati a portare avanti sul territorio priorità in grado di garantire reddito alle
imprese e dare nuovi incentivi alle filiere locali migliorando sia quelle già esistenti che creandone di nuove. il nostro territorio ha nell’agricoltura un naturale sbocco economico che necessita di nuovo slancio e forme specifiche di gestione e finanziamento: la tendenza positiva che caratterizza il settore ha portato ad attuare questo importante lavoro di squadra per promuovere progetti di impresa che possano rientrare nelle focus area stabilite dalla Regione e avvalersi del supporto fornito dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020”.
n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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ATTUALITÀ| i QuaDeRni DeL PSR
[pagine a cura di giancarlo bassi]
Proseguono, con il numero di marzo, la serie di articoli denominati “I QUADERNI DEL PSR” in cui verranno affrontate principalmente tutte le tematiche relative alla Misura 10.1.1 del Piano Di Sviluppo Rurale. L’argomento affrontato in tale contesto sarà quello relativo al diserbo di post emergenza dei cereali autunno vernini (grano tenero, grano duro e orzo), tematica di forte attualità in un periodo dove, dopo l’effettuazione delle prime concimazioni azotate, le attenzione degli imprenditori sono rivolte verso gli interventi da effettuare per la lotta alle malerbe. La fase di monitoraggio delle infestanti dei cereali autunno vernini risulta strategicamente essenziale per la scelta dei prodotti da utilizzare; la competizione idrica e nutrizionale esercitata dalle malerbe limita le potenzialità produttive delle colture e la presenza di infestazioni incontrollate può costituire un ostacolo alle operazioni di raccolta, deprimendo il valore commerciale del prodotto. L’accertamento della flora infestante presente nei seminativi di grano e orzo rappresenta uno strumento indispensabile per razionalizzare gli interventi, a garanzia di un efficace controllo delle malerbe e del contenimento dei costi colturali.
Programma di diserbo di post emergenza dei cereali autunno vernini in considerazione dell’ampia disponibilità di soluzioni, il contenimento delle infestanti dei cereali autunno vernini viene, in genere, affidato ad un unico intervento di post emergenza, effettuato tra le fasi “inizio accestimento” e “botticella”. L’intervento primaverile risulta in genere soddisfacente, tuttavia, a causa di fenomeni di resistenza e talora per apEPOCA Pre semina Pre raccolta
Graminacee Dicotiledoni
Triallate Diflufenican
E’ ammesso 1 solo trattamento all’anno Impiegabile anche in miscela con altre s.a graminicide in post emergenza gg carenza: 84
Graminacee e Dicotiledoni
Clortoluron
Sullo stesso appezzamento impiegabile al massimo 1 volta ogni 5 anni. Verificare la selettività varietale.
Dicotiledoni (Gallium) e alcune Graminacee Accestimento Fine accestimento
Fine accestimento
Graminacee e alcune Dicotiledoni
Prosulfocarb
Propoxycarbazone-sodium + Iodosulfuron-metil-sodium + Amidosulfuron + Mefenpir-dietile
Non ammesso su orzo
Propoxycarbazone-sodium + Iodosulfuron-metil-sodium + Mefenpir-dietile
Non ammesso su orzo
Dicotiledoni Graminacee Lolium, Avena + Phalaris
Bifenox
Dicotiledoni e Graminacee
Iodosulfuron + Fenoxaprop-petile + Mefenpir-dietile (3)
Diclofop-metile
Mesosulfuron- metile + Iodosulfuron-metil-sodium + Mefenpir-dietile Dicotiledoni con Graminacee
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considerazione dello stato della coltura. Per esigenze di sintesi, le soluzioni riportate non rappresentano la totalità delle possibili scelte. La selezione si basa sulle sostanze attive previste dalle norme Tecniche di Produzione dell’anno 2017, sulle caratteristiche di fruibilità, praticità e flessibilità di impiego, unite a peculiarità di efficacia e selettività.
DISERBO DEL FRUMENTO TENERO E DEL FRUMENTO DURO E DELL'ORZO (1) INFESTANTI SOSTANZA ATTIVA (% su f.c) DOSE E LIMITAZIONE D'USO Graminacee Glifosate (30,4) (2) dose massima di 3 l/ha e Dicotiledoni Utilizzare la dose massima ammessa in presenza di graminacee già accestite e/o dicotiledoni sviluppate
Pre emergenza e Post em precoce (2-4 fg vere inizio accestimento)
Accestimento Inizio levata
proccio agronomico non rigoroso, l’esito non appare sempre risolutivo. nello schema allegato, si riportano i principali programmi di diserbo di post emergenza, raggruppati in base alla flora infestante presente. al fine di scongiurare fenomeni di fitotossicità si consiglia inoltre, di rispettare i dosaggi in etichetta, modulando medesimi anche in
AGRICOLTURA A. |n°03 • MARZO 2017
Pyroxsulam + Florasulam + Cloquintocet-metile Clodinafop + Pyroxsulam+ Cloquintocet-metile Clodinafop + Pinoxaden + Florasulam
(3) Impiegare con lo specifico coadiuvante a base di Alchiltere solfato (25,5%) Non ammesso su orzo
Non ammesso su orzo
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i QuaDeRni DeL PSR |ATTUALITÀ Dicotiledoni
Accestimento levata
Prevalenza Graminacee
Accestimento levata
Prevalenza Graminacee
Accestimento levata
Prevalenza Graminacee
Fine accestimento Fine levata
Florasulam Piraflufen etile + Bifenox Metsulfuron-metile
Graminacee: Avena, Alopecurus, Poa, Apera, Lolium e Phalaris
Fenoxaprop-p-etile
Graminacee: Avena, Alopecurus, Poa, Apera, Lolium e Phalaris Prevalenza di Graminacee: Alopecurus e Avena Prevalenza di Dicotiledoni Matricaria, Viola, Galeopsis senza Galium
Diclofop - metile + Fenoxaprop-p-etile
Non ammesso su orzo
Fenoxaprop-p-etile + Tribenuron-metile o Triasulfuron
Verificare sulle etichette la registrazione su orzo
Prevalenza di Graminacee: Alopecurus e Avena Prevalenza di Dicotiledoni Matricaria, Viola, Galeopsis con Galium
Fenoxaprop-p-etile + Fluroxipir + Tribenuron-metile o Triasulfuron
Verificare sulle etichette la registrazione su orzo
Graminacee: Lolium, Avena, Alopecurus
Pinoxaden + Cloquintocet
Graminacee: Avena, Lolium, Alopecurus e Poa trivialis
Clodinafop + Cloquintocet
Dicotiledoni Composite, Crucifere, Ombrellifere, Leguminose, Viola, Galeopsis In assenza di Galium
Tribenuron-metile Triasulfuron Metsulfuron-metile Tifensulfuron-metile
Dicotiledoni
Tritosulfuron + Dicamba
Indispensabile l’uso di bagnante
Dicotiledoni Composite, Ombrellifere, Leguminose, Viola, Galeopsis e poco Galium
Clopiralid+MCPA+Fluroxipir
La s.a. MCPA è ammessa esclusivamente nella miscela e non può essere utilizzata da sola gg carenza:70
Dicotiledoni: Prevalenza di Galium, Stellaria, Veronica Dicotiledoni: Prevalenza di Veronica
Florasulam + Fluroxipir
Bromoxinil
Sullo stesso appezzamento impiegabile al massimo 1 volta ogni 5 anni.
Dicotiledoni
Tritosulfuron + Dicamba
gg carenza: 20
Dicotiledoni Prevalenza di Galium
Fluroxipir Amidosulfuron
Può essere impiegato anche in miscela con altre s.a. ammesse nel disciplinare per completare lo spettro d’azione.
Non ammesso su orzo Indispensabile l’uso di bagnante
Indispensabile l’uso di bagnante
Tribenuron-metile + MCPP-P
(1) ORZO: IN CONDIZIONI NORMALI LA COLTURA NON NECESSITA DI ALCUN INTERVENTO DI DISERBO in generale la coltura esercita un buon controllo delle malerbe per caratteristiche legate al portamento, per la rapidità di levata e per alcuni secreti radicali che inibiscono la crescita delle malerbe. (2) ammesso anche sulle stoppie contro le infestanti perennanti. Per informazioni, assistenza tecnica rivolgersi agli uffici Coldiretti di competenza e di riferimento della zona n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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ATTUALITÀ| PSR/abRogazione VouCheR
Voucher: abrogazione nei campi favorisce sommerso
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Opportunità di integrazione nel rispetto della legalità
Psr 2014-2020 dalla commissione europea:
accolte le proposte di modifica della Regione Piemonte
a Commissione europea, in riferimento alle proposte di modifica al PSR 20142020 della Regione Piemonte avanzate dal Comitato di Sorveglianza nell’autunno scorso, ha approvato le seguenti e principali variazioni. Per gli investimenti nelle aziende agricole, è stato introdotto un importo massimo in termini di contributo erogabile a ciascuna impresa agricola ed è stato stabilito che l’importo massimo di sostegno è pari a 5 volte la Produzione Standard dell’azienda medesima, con un massimo di €130 mila euro in pianura e collina e 150 mila euro in montagna. Viene introdotto un fondo di garanzia finalizzato a sostenere la realizzazione degli investimenti nelle aziende agricole supportando l’accesso al credito da parte delle stesse. In riferimento ai consorzi irrigui gestori di comprensori irrigui ed ai gestori dei canali irrigui del demanio regionale, sono state approvate le modifiche inerenti gli interventi agevolabili, escludendo la manutenzione ordinaria e prevedendo specifici parametri in termini di capacità dei bacini di accumulo. Per gli interventi di miglioramento infrastrutturale e fondiario, ove i beneficiari sono le forme associative o consortili legalmente riconosciute, sono state definite 2 azioni potenzialmente finanziabili; 1) ripristino di strade ed acquedotti rurali al servizio di una pluralità di aziende; 2) interventi infrastrutturali e di miglioramento a servizio di progetti di ricomposizione fondiaria.
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abrogazione dei voucher favorisce il sommerso in agricoltura dove i buoni lavoro sono nati e non si sono verificati gli abusi degli altri settori anche perché nelle campagne i beneficiari possono essere soltanto pensionati e giovani studenti, tra l'altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. e’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la fissazione da parte del Consiglio dei ministri della data del referendum sulle disposizioni relative al lavoro accessorio, che si svolgerà domenica 28 maggio 2017. Su 75 milioni di voucher usati nei primi sei mesi del 2016 appena 765mila (1,09%) sono stati impiegati nelle campagne dove - sottolinea la Coldiretti - sono stati introdotti inizialmente per la vendemmia nel 2008. Da allora - spiega la Coldiretti - il sistema dei voucher ha con-
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sentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola - per il suo basso livello di burocrazia - con quelli di pensionati, studenti e disoccupati - per le opportunità di integrazione al reddito nel rispetto della legalità. uno strumento - conclude la Coldiretti - anche in grado di avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e di mantenere attivi molti anziani pensionati.
Voucher: addio lavoro nei campi per 50mila studenti Ma non solo, anche pensionati e cassa-integrati on la cancellazione dei voucher perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari. e’ quanto afferma la Coldiretti che, nel commentare la cancellazione totale dei buoni lavoro, sottolinea il rischio di favorire il sommerso in agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno circa 2 milioni di voucher, più o meno gli stessi di 5 anni fa, per un totale di 350mila giornate di lavoro
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che - sottolinea la Coldiretti - hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori dove sono aumentati esponenzialmente. I buoni lavoro sono stati introdotti inizialmente proprio in agricoltura per la vendemmia nel 2008 e da allora - conclude la Coldiretti hanno consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con quelli di pensionati, studenti e disoccupati.
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VouCheR/bRaCheTTo|ATTUALITÀ
Brachetto d’acqui doCg e Piemonte Brachetto doC
E’ importante
mantenere l’accordo di filiera triennale sottoscritto nel 2015
Voucher: STOP a vendita, fase transitoria è farsa
Applicare delle trattenute alle imprese non aiuterebbe il rilancio economico del comparto
Venduti circa 2 milioni di buoni per un totale di 350 mila giornate
essuna modifica e rispettare l’accordo di filiera triennale, sottoscritto nel 2015, per il brachetto d’acqui DoCg e per il Piemonte brachetto DoC. “Come già abbiamo sostenuto durante i diversi incontri che si sono svolti in questi mesi, è opportuno mantenere l’accordo triennale fatto nel 2015 e valido per la vendemmia 2017 delle uve brachetto - ha sottolineato il Presidente Coldiretti alessandria Roberto Paravidino - applicare ora delle trattenute alle imprese significherebbe venir meno agli accordi presi e, oltretutto, non aiuterebbe il rilancio economico del comparto stesso”.“a settembre del 2015, quando l’accordo è stato sottoscritto, erano presenti tutti gli attori della filiera - ha aggiunto il Direttore della Coldiretti alessandrina Leandro grazioli - Dunque, non essendoci elementi nuovi, riteniamo di continuare su questo percorso al quale si era giunti grazie ad un lavoro che la nostra organizzazione aveva, appunto, portato avanti attraverso una forma di dialogo tra le parti. La necessità è quella di sostenere e dare nuovo impulso alla redditività delle imprese cosa che queste modifiche, comunque, non farebbero”.
on la sospensione improvvisa della vendita dei voucher nelle tabaccherie l’annunciata fase transitoria per consentire l’utilizzo dei voucher fino al 31 dicembre si traduce in una farsa che danneggia imprese e lavoratori. e’ quanto afferma la Coldiretti nel denunciare l’avvenuto blocco delle vendite dei buoni lavoro nelle tabaccherie dopo la decisione del consiglio dei ministri di cancellare i voucher anche in agricoltura dove erano stati per la prima volta introdotti nel 2008 nella vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro. uno zelo burocratico che - sottolinea la Coldiretti - ha impedito dal fine settimana l’acquisto dei voucher da utilizzare nel periodo transitorio che viene di fatto vanificato. Si tratta di un vero colpo di mano perchè - sostiene la Coldiretti - oltre all’utilizzo occorre consentirne l’acquisto, in attesa che venga individuato necessariamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell’agricoltura come avviene in tutti Paesi dell’unione europea. Con l’arrivo della buona stagione ed i lavori di preparazione dei terreni
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e raccolta di ortaggi frutta e vino si mettono a rischio le produzioni agricole e si perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il reddito per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura - continua la Coldiretti - ne sono stati gli unici possibili beneficiari. L’agricoltura nell’attività condizionata dagli andamenti climatici sempre piu’ imprevedibili ed ha bisogno - sottolinea la Coldiretti - di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche. a differenza degli altri settori l’utilizzo dei voucher in agricoltura è rimasto pressochè stabile negli ultimi anni con circa 2 milioni di buoni venduti per un totale di 350mila giornate di lavoro che sottolinea la Coldiretti - hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne. Si perde uno strumento che - conclude la Coldiretti- ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta.
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ATTUALITÀ| FeSTa nazionaLe DegLi aLbeRi iniziativa alla PriMaria “MorBelli” organizzata da MiPaaF e Fondazione CaMPagna aMiCa
nella foto alcuni momenti della “Festa nazionale degli alberi nelle scuole” alla primaria “a. morbelli” di alessandria e il decalogo “10 motivi per piantare un albero” presentato da Coldiretti.
Festa degli alberi per dare il benvenuto alla primavera rispettando il paesaggio Un albero da frutto su tre è a rischio estinzione: fondamentale sensibilizzare al rispetto delle tradizioni n ciliegio, un albicocco e un pesco. Sono stati piantati questa mattina nell’orto didattico della scuola “angelo morbelli” di alessandria per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi nei cicli naturali ed educarli a una più profonda conoscenza delle colture locali. il benvenuto alla primavera è stato celebrato con la “festa degli alberi nelle scuole” istituita con Decreto ministeriale delle Politiche agricole e della Pubblica istruzione e da Fondazione Campagna amica della Coldiretti. gli alunni della materna e delle elementari sono stati gli attori protagonisti nella piantumazione degli alberi ‘guidati’ dalla maestra cristina ferrarino con l’assessore comunale alle Politiche educative maria teresa gotta e ai vertici di coldiretti alessandria. un’iniziativa per dare ai ragazzi l’occasione di imparare a conoscere colture che da secoli sono intimamente legate alle tradizioni del paesaggio e della cucina mediterranea. e da questa giornata arriva un dato che fa riflettere perché è rischio di estinzione per una pianta da frutto su tre (-33%). “negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e frutti minori si rischia di far perdere all’italia il primato europeo
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nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea. - ha affermato la responsabile regionale Donne impresa graziella Boveri - in italia nel secolo scorso esistevano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi sono meno di 2.000, di cui 1.500 a rischio di estinzione nonostante il lavoro del numero crescente di agricoltori impegnati nella riscoperta dei frutti dimenticati del passato. a determinare la scomparsa delle piante da frutto è stato il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi
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di produzione”. La superficie coltivata a frutta in italia è passata da 426mila ettari a 286mila, con un crollo netto del 33% in 15 anni. “una giornata importante, esempio di didattica perfetta per far avvicinare e far conoscere ai bambini l’importanza delle tradizioni e del consumare frutta e verdura. - ha aggiunto stefania grandinetti presidente regionale Terranostra agriturismi di Campagna amica - il disboscamento delle campagne italiane è il risultato di una vera invasione di frutta straniera con le importazioni che negli ultimi 15 anni
nella foto l’assessore maria Teresa gotta insieme a graziella boveri Responsabile di Donne impresa Coldiretti, Stefania grandinetti presidente regionale Terranostra agriturismi di Campagna amica e Leandro grazioli Direttore Proviciale Coldiretti prendono visione del lavoro sapiente dei bambini della scuola morbelli nell’orto della scuola.
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FeSTa nazionaLe DegLi aLbeRi |ATTUALITÀ sono aumentate del 42% ed hanno quasi raggiunto i 2,15 miliardi di chili”. Dopo anni di progressiva diminuzione nei consumi si registra una positiva svolta salutista sulle tavole degli italiani con gli acquisti delle famiglie italiane che nel 2016 sono aumentati del 2,1% rispetto all’anno precedente. Sul podio della frutta più richiesta salgono nell’ordine le mele, le arance e le banane che, per essere una produzione totalmente di importazione, ricoprono ben il 10% dei consumi totali di frutta. “gli studenti della “morbelli” hanno iniziato il percorso didattico con Coldiretti nell’autunno di quattro anni fa, plauso a insegnanti e genitori. - ha continuato il direttore di Coldiretti alessandria leandro grazioli - L’orto didattico è un piccolo gioiello dove si possono trovare dal rosmarino, alle insalate, dai carciofi al sale speziato e molto altro ancora solo per fare qualche esempio. L’idea è nata e si è concretizzata grazie al progetto di “educazione alla Campagna amica” che Coldiretti alessandria
nella foto intervista a graziella boveri, Responsabile di Donne impresa Coldiretti.
nella foto intervista a Stefania grandinetti, Presidente Regionale Terranostra.
sta portando avanti da diverso tempo nelle scuole della provincia per far avvicinare, diret-
tamente in campo, i bambini alla natura e all’ambiente”.
IL DECALOGO DEGLI ALBERI 1) Gli alberi producono l’ossigeno respirato da tutti gli esseri viventi. La chioma di un piccolo albero di 25 mq di superficie fogliare produce la quantità di ossigeno di cui un uomo ha bisogno ogni giorno. 2) Gli alberi disposti in filari intorno alle case, lungo le autostrade o in altri luoghi polverosi, con le loro foglie intercettano il pulviscolo e altre sostanze dannose come l’anidride solforosa e il biossido di azoto. 3) Le chiome degli alberi proteggono dai forti venti e dai rumori. 4) il respiro e l’ombra degli alberi abbassano la temperatura nella calura estiva e in inverno trattengono un pò di tepore. Con ogni tempo meteorologico migliorano il microclima.
5) Le radici degli alberi consolidano le montagne e le scarpate, trattengono le sponde dei fiumi e dei ruscelli dalla erosione dell’acqua e prevengono dissesti idrogeologi. 6) Le foglie che cadono stagionalmente arricchiscono il terreno di nuove sostanze (humus). 7) Le forme e i colori di foglie, fiori e cortecce ravvivano e rallegrano gli spazi urbani. 8) Ogni presenza vegetale è testimone del tempo e della vita sulla terra, segnala i cambiamenti delle stagioni, influenza positivamente il clima. gli alberi determinano e misurano la salute del nostro pianeta. 9) Gli alberi sono fondamentali per il ciclo dell’acqua piovana. 10) Gli alberi offrono gratuitamente ad ogni latitudine, riparo, alimenti e diverse materie prime necessarie agli esseri umani e agli animali.
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ATTUALITÀ|CReDiTagRiiTaLia
CreditAgri Italia: le GARANZIE FINANZIARIE Nuove Opportunità e Servizi per le Imprese e la Cooperazione chi è creditagri italia
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Creditagri italia è un ente Finanziario di interesse Pubblico intermediario Finanziario Vigilato dalla banca d’italia, iscritto dal giugno 2016, all’albo unico degli intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo Testo unico bancario, e si occupa in modo specialistico di assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura, agroindustria ed agroalimentare.
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Creditagri italia favorisce l’accesso al credito ordinario e agevolato e incentiva lo sviluppo con prodotti dedicati ed un servizio di consulenza personalizzata creditizia-finanziaria, con prodotti esclusivi a condizioni di mercato riservate, a sostegno di progetti di investimento e gestione ordinaria delle Pmi e Cooperazione, oltre altri aggregati d’impresa. lo scenario ed i processi evolutivi
interventi normativi in tema di Con•fidii recenti hanno tracciato una linea di demarcazione molto forte tra i Confidi minori di cui all'art. 112 del Tub, iscritti nello specifico elenco tenuto da un organismo gestore, ed i Confidi Vigilati, detti anche “maggiori” iscritti all'albo unico degli intermediari finanziari (art.106 del Testo unico bancario), sottoposti, come le banche, alla vigilanza di bankitalia, come ne caso specifico di Creditagri italia.
•i Confidi vigilati sono ad ogni effetto società finanziarie abilitate non solo alla concessione di finanziamenti a favore delle imprese socie e/o clienti (non associate), ma anche all'esercizio di attività di erogazione di Fideiussioni a favore dell'amministrazione finanziaria dello Stato, delle Regioni e degli enti Pubblici, al fine dello smobilizzo di crediti tributari e commerciali, e
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concessione anticipazioni contributive cicliche o straordinarie (vedasi interventi contributivi PSR).
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Di particolare interesse per il futuro dei Confidi vigilati, appare l'esercizio di attività di rilascio di garanzie finanziarie destinate alla copertura dei rischi rilasciabili a favore di una pubblica amministrazione a fronte di specifiche obbligazioni assunte da una impresa che si impegni a svolgere attività di pubblico servizio (per esempio gli interventi di Project Financing). nuovi servizi ed opportunità Creditagri italia ha recentemente attivato una serie di servizi innovativi di particolare interesse come ad esempio l'erogazione di garanzie verso Stato e Regioni, così come contemplato nell’art.13 delle Legge 28.07.2016 n.154 modificativa dell’art.1 della Legge 10.06.1982 n.348.
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a titolo esemplificativo i servizi di recente at•tivazione sono così riassumibili: 1) Rilascio Fideiussione a Garanzia verso la Pubblica Amministrazione per la partecipazione di una Impresa a pubblici appalti; 2) Rilascio Fideiussione a Garanzia verso Stato e Regioni per l'ottenimento delle anticipazioni contributive previste da bandi pubblici;
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3) Rilascio Fideiussione a Garanzia verso gli Enti gestori dei PSR territoriali a fronte delle obbligazioni assumibili da una Impresa Beneficiaria di qualsiasi intervento rientrante nelle misure dei Piani di Sviluppo Rurale (Primi Insediamenti, Investimenti Strutturali) e OCM Vini; 4) Rilascio Fideiussione a Garanzia richiesta all’interno delle disposizioni contenute e previste ai sensi del Codice degli Appalti Pubblici; 5) Rilascio Fideiussione a Garanzia richiesta a garanzia di adempimenti contrattuali commerciali tra Imprese e Pubblica Amministrazione. PER INFORMAZIONI ED ATTIVARE UN FINANZIAMENTO contattare il Responsabile francesco Bianchi Creditagri Italia s.c.p.a. Local Advisor Genova, Savona, Imperia, La Spezia ed Alessandria - Regione Piemonte e Liguria - Via XX Settembre, 21/5 16121 Genova tel ufficio: 0105601148 cell: +39 335-7199133 •email: francesco.bianchi@creditagri.com
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[pagine a cura di alberto Pansecchi]
• Portamento sarmentoso • assenza di gerarchia • Legatura primaverile • germogli posti in verticale Quando si parla di qualità dell’uva, ci si addentra in un percorso virtuoso e stimolante in cui ogni operatore è pronto a calare sul tavolo della discussione le proprie “verità” e ognuno ostenta competenze e sicurezze. Si tratta in realtà di un argomento ancora parzialmente inesplorato e nebuloso che non prevede l’adozione di ricette magiche o intrugli miracolosi, ma deve, in ogni differente situazione, correlarsi alla fisiologia della vite e ai comportamenti dei viticoltori che ne influenzano le espressioni. È sempre comunque importante definire che l’argomento su cui ragionare, non è mai la qualità assoluta dell’uva ma quella relativa, cioè l’espressione delle caratteristiche del prodotto che più si avvicinano a quelle considerate ottimali. Per approcciarsi in modo corretto alle pratiche necessarie per perseguire l’obiettivo della massima qualità relativa dell’uva, occorre quindi partire proprio da osservazioni riguardanti il comportamento delle viti in natura e a come possiamo noi influire positivamente sul suo comportamento.
la vite in natura La vite allo stato spontaneo, tende, con il suo modo di crescere sarmentoso, a svilupparsi in tutte le direzioni, non impegnandosi troppo a rinforzare la propria struttura di sostegno, come avviene per le altre arboree, ma aggrappandosi ad altre piante e a sovrastarle grazie alla sua elevata capacità di sviluppo.
iL PaLizzamenTo Dei geRmogLi
ViTe N.46 |SCHEDA
accade così che in natura, vegetino contemporaneamente un grandissimo numero di germogli che, quando non raggiungono un sostegno a cui aggrapparsi con i viticci, reclinano l’apice e proseguono il loro sviluppo più lentamente in direzione orizzontale. i germogli che invece saranno riusciti ad aggrapparsi ed a mantenere la loro posizione verticale, cresceranno più rapidamente e con maggior vigore. n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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SCHEDA|ViTe N.46
[pagine a cura di alberto Pansecchi]
l’importanza della legatura primaverile
La vite risente molto dell’orientamento di crescita dei suoi apici vegetativi e ciò li seleziona. nel vigneto le piante sono costrette a svilupparsi entro spazi limitati. Sesti d’impianto stretti lasciano, per ogni vite, superfici disponibili di poco superiori a 2 m2. Con la potatura guyot e la tipica forma di allevamento della viticoltura di collina, le piante ricostruiscono ogni anno la loro chioma tramite un numero molto limitato di germogli principali che si originano da un unico ramo dell’anno precedente (capo a frutto). La nuova vegetazione dovrà essere immediatamente educata a crescere verso l’alto fornendo ad ogni germoglio il necessario sostegno e ancoraggio. Le viti di elevata vigoria, indirizzano rapidamente la loro energia verso le poche gemme lasciate dalla potatura e non risentono apparentemente del diverso orientamento dei singoli germogli. La conseguenza è una sconveniente vegetazione intricata e poco ordinata. Sulle viti invece deboli, vecchie o sofferenti, poste in suoli aridi, la posizione dei germogli può condizionarne il vigore. Quando si effettua la prima sistemazione dei germogli, che hanno ormai iniziato ad allungarsi rapidamente, è bene costringerli in posizione eretta tramite un sostegno posto nella parte bassa del germoglio stesso: non si permetterà quindi al germoglio di assumere posizioni non corrette.
effetti di un corretto palizzamento
una corretta legatura dei germogli consente loro di svilupparsi ordinatamente e fa sì che la vegetazione ed i grappoli siano disposti uniformemente per fasce di altezze. Tutti i successivi interventi di potatura verde, anche se meccanici, verranno così favoriti e potranno essere molto precisi e selettivi sulla vegetazione. i grappoli potranno così essere facilmente e progressivamente scoperti, in modo da aumentare la loro resistenza alle scottature del sole estivo e scongiurare la formazione di zone, all’interno del filare, favorevoli a funghi e parassiti.
epoche e tecniche di legatura
La legatura dei germogli dovrà essere effettuata prima che essi possano acquisire orientamenti di crescita differenti da quello verticale per cui non sarebbe poi più possibile una loro corretta sistemazione. Le tecniche di legatura possono essere differenti. L’intervento manuale nel quale viene opportunamente collocato ogni singolo germoglio è, ancora oggi, la migliore soluzione tecnica. Spesso, per esigenze di disponibilità di mano d’opera, e di tempi di esecuzione, si provvede a tendere cordini doppi sulla lunghezza del filare con lo scopo di sorreggere la vegetazione neoformata. esistono, e sono ormai ben diffusi, sistemi di molle collocate sui pali intermedi che permettono di avvicinare, nel momento opportuno, una o più coppie di fili di ferro. È ancora di uso comune inoltre, l’impiego della spoletta con il filo di canapa che forse può costituire un compromesso tra la velocità dell’operazione e l’attenzione per ogni singolo germoglio. L’utilizzo invece di palizzatrici meccaniche portate dalle trattrici, soddisfa esclusivamante esigenze legate ai tempi e ai costi dell’operazione, ma non favorise certamente la ricerca della massima qualità relativa delle uve.
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Biografia: martini in vigna, edoardo monticelli - 2016
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[pagine a cura di alessandro albertelli]
La muffa grigia della fragola (o botrite) rappresenta la più comune avversità della fragola provocando spesso danni di particolare gravità , con perdite di produzione superiori al 50 - 60% del raccolto. Si tratta di un patogeno classico della fragola, che mantiene una posizione di massima pericolosità per la presenza diffusa dell’inoculo nei territori di coltivazione. Tutte le parti vegetative della pianta (foglie, fiori, peduncoli e corona) sono suscettibili alle infezioni del fungo, tuttavia è sui frutti che si hanno le manifestazioni più frequenti ed economicamente più dannose.
sintomatologia • Le manifestazioni più frequenti si registrano a carico dei frutti ma non sfuggono alla malattia neppure le foglie, i peduncoli, i fiori e la corona. Quest’ultima va soggetta a processi di marcescenza e di disseccamento, specie negli impianti estivi su materiale frigoconservato non perfettamente integro. • gli attacchi al fiore possono interessare sia gli organi sessuali ed i petali sia il calice ed il ricettacolo. • nei vari organi infetti il patogeno può provocare rapidi disseccamenti oppure conservarsi in forma quiescente in attesa di esplicare la sua attività patogenetica sui frutti in maturazione.
muFFa gRigia DeLLa FRagoLa
FRuTTiCoLTuRa N.55 |SCHEDA
• Le infruttescenze colpite da botrite mostrano dapprima un leggero imbrunimento che via via si estende a tutta la superficie la quale assume una tonalità grigiastra e si ricopre di un abbondante strato di muffa, rendendo il frutto non più commerciabilizzabile. n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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[pagine a cura di alessandro albertelli]
SCHEDA|FRuTTiCoLTuRa N.55
Biologia ed epidemiologia
• i germi del deuteromicete botrytis cinerea sono presenti un pò ovunque e pertanto la malattia può presentarsi ogni qualvolta si costituiscono condizioni climatiche favorevoli (valori di temperatura intorno ai 15-25 °C, umidità relativa superiore al 90% e prolungata bagnatura della pianta). • La sensibilità dei vari organi vegetali varia in relazione alla cultivar ed alla fase fenologica; molto recettivi sono ad esempio i frutti dopo l’invaiatura ed i fiori negli stadi di bottoni verdi e bottoni aperti. • La maggior parte delle infezioni che si manifestano sui frutti trova origine dall’inoculo sviluppatosi precedentemente a carico degli organi fiorali. Su questi il fungo può conservarsi in forma latente per evolversi successivamente, in presenza di condizioni climatiche favorevoli, durante la crescita e la maturazione dei frutti. gli organi fiorali sono, infatti, più predisposti alla penetrazione ed alla moltiplicazione del patogeno ed i processi infettivi sono facilitati dalla presenza di tessuti necrotizzati. i fiori costituiscono inoltre, per la loro conformazione, un ricettacolo in cui l’acqua delle piogge o la condensa dell’umidità atmosferica si concentrano mantenendo un elevato numero di ore di bagnatura. Questa condizione, unitamente a temperature ottimali di 20°C, è il principale fattore predisponente l’infezione. • L’insediamento del fungo nei tessuti della pianta ospite si verifica prevalentemente attraverso soluzioni di continuità anche se in certi casi il micelio fungino può superare attivamente la cuticola integra. • molto frequentemente la diffusione della malattia avviene per contatto fra organi infetti con latri sani. La conservazione del micete da un anno all’altro può avvenire sia in forma miceliare che in quella scleroziale.
difesa
Le misure di difesa indirette consistono nell’accurato arieggiamento delle serre e dei tunnel onde evitare che l’umidità ambientale si mantenga su valori elevati per lungo tempo, nel ricorso alla pacciamatura per impedire il contatto dei frutti con il terreno, nella tempestiva raccolta e distruzione dei frutti malati, nell’oculato ricorso all’irrigazione, evitando soprattutto che l’acqua ristagni nel terreno. Per quanto riguarda la difesa con prodotti chimici facendo riferimento alle norme Tecniche di Difesa integrata 2017 riguardanti la misura 10.1 se l'andamento climatico è asciutto durante la fioritura si consiglia un unico intervento in preraccolta; in condizioni di elevata piovosità e umidità si consiglia di invece di eseguire un primo intervento ad inizio fioritura ed un secondo in pre-raccolta. gli interventi ammissibili in pieno campo sono: Pyraclostrobin +bosacalid max 2 interventi /anno, Pyrimetanil, Ciprodinil + Fludioxinil, mepani pyrym, max 2 interventi in alternativa tra loro, iprodione 1 intervento/anno in alternativa ai precedenti, Fenpirazamina 2 interventi/anno, Fenexamide.
Biografia: PonTi iVan;LaFFi F. (1988) - malattie crittogamiche delle piante da frutto, 138. Regione PiemonTe (2017) - norme tecniche di Produzione integrata, 265. siti internet: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/avversita/frutticole/file-eimmagini/fragola/la-difesa-della-fragola-contro-gli-attacchi-dei-patogeni
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SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una
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delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su
tutto il territorio regionale: a Torino, biella, Cuneo, novara,Vercelli e Verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa Coldiretti / epaca, oppure tramite il SSn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.
TEMA DEL MESE VISCOSUPPLEMENTAZIONE DELL’
ANCA La Viscosupplementazione è una pratica medica che punta a migliorare i livelli di acido ialuronico nell’articolazione, sfruttando le proprietà di tale molecola: lubrificante, protettiva e nutritiva nei confronti della cartilagine, antinfiammatoria. La Viscosupplementazione delle articolazioni come ginocchio e spalla è una efficace terapia che l’ortopedico esegue fin dagli anni 80, l’infiltrazione dell’anca è una terapia più recente che grazie agli acidi ialuronici di ultima generazione, più concentrati e contenenti molecole di dimensioni maggiori, permette di raggiungere l’obiettivo del miglioramento della sintomatologia con sole 2/3 somministrazioni. lo scopo della Viscosupplementazione è quello di sfruttare le proprietà dell’acido ialuronico alleviando la sintomatologia dolorosa e rallentando il processo di degenerazione artrosica, allontanando quindi il momento dell’intervento chirurgico. l’indicaZione alla terapia infiltrativa con acido ialuronico, in associazione eventualmente con altre tipologie di trattamento medico e/o fisico, si ha nelle situazioni di artrosi dell’anca dolorosa ma non grave, con una discreta/buona articolarità e funzionalità residua. Possono trarre giovamento da questa metodica soprattutto i pazienti a cui non è consentito/consigliato l’utilizzo di farmaci antinfiammatori. non possono
eseguire la Viscosupplementazione i pazienti in terapia anticoagulante, quelli con un grado avanzato di artrosi, affetti da connettivopatie e/o terapia con corticosteroidi e riportanti allergia alle uova, alla carne di pollo e ai crostacei. la tecnica infiltrativa dell’anca è più complessa di quella delle altre articolazioni, in quanto la sua struttura anatomica rende difficile e sconsigliata l’infiltrazione endoarticolare senza l’ausilio di una guida ecografica. L’ecografia non richiede l’uso di mezzi di contrasto ed inoltre può essere ripetuta senza problemi poiché non c’è carico di radiazioni per l’operatore e per il paziente. il controllo diretto della posizione intra-articolare dell’ago e del farmaco garantisce torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino Vallette lucento moncalieri rivoli Venaria reale asti Biella cuneo novara novara Verbania Vercelli
la sicurezza del trattamento. L’infiltrazione ecoguidata viene eseguita ambulatorialmente ed è normalmente ben tollerata dai pazienti; l’unica precauzione generalmente consigliata dopo l’esecuzione è il riposo da sforzi eccessivi per le successive 24 ore.
via Cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via Raimondo montecuccoli 5f via Don grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso Toscana 139/1 via martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via iV novembre 16 Corso galileo Ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza Duccio galimberti 4 via San Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via Sergio bocci 11 via San Cristoforo 10
10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 asti 13900 biella 12100 Cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 Verbania 13100 Vercelli
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ORGANIZZAZIONE|agRomaFie
Allarme criminalità: Coldiretti/Eurispes, +30% business agromafie, 21,8 miliardi È quanto emerge dal quinto rapporto Agromafie 2017 nel quale si evidenzia un aumento preoccupante di reati collegati all’agroalimentare l volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia è salito a 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nell’ultimo anno. e’ quanto è emerso alla presentazione del quinto Rapporto #agromafie2017 elaborato da Coldiretti, eurispes e osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare nel quale si evidenzia che tale stima rimane, con tutta probabilità, ancora largamente approssimativa per difetto, perché restano inevitabilmente fuori i proventi derivanti da operazioni condotte “estero su estero” dalle organizzazioni criminali, gli investimenti effettuati in diverse parti del mondo, le attività speculative poste in essere attraverso la creazione di fondi di investimento operanti nelle diverse piazze finanziarie, il trasferimento formalmente legale di fondi attraverso i money transfer in collaborazione con fiduciarie anonime e la cosiddetta banca di “tramitazione”, che veicola il denaro verso la sua destinazione finale. La filiera del cibo, della sua produzione, trasporto, distribuzione e vendita, ha tutte le caratteristiche necessarie per attirare l’interesse di organizzazioni che via via abbandonano l’abito “militare” per vestire il “doppiopetto” e il “colletto bianco”, come si diceva un tempo, riuscendo così a scoprire e meglio gestire i vantaggi della globalizzazione, delle nuove tecnologie, dell’economia e della finanza 3.0. Sul fronte della filiera agroalimentare - spiega la Coldiretti -, le mafie, dopo aver ceduto in appalto ai manovali l’onere di organizzare e gestire il caporalato e altre numerose forme di sfruttamento, condizionano il mercato stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati, l’esportazione del nostro vero o falso Made in Italy, la creazione all’estero di centrali di produzione dell’italian sounding e la creazione ex novo di reti di smercio al minuto. nel 2016 si è registrata un’impennata di fenomeni criminali che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo nostrano dove quasi quotidianamente ci sono furti di trattori, falciatrici e altri mezzi agricoli, gasolio, rame, prodotti (dai limoni alle nocciole, dall’olio al vino) e animali con un ritorno prepotente dell’abigeato. non si tratta più soltanto di “ladri di polli” quanto di veri criminali
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nella foto la “tavola delle cosche” con i prodotti frutto dei business specifici dei diversi clan mafiosi, camorristici e ‘ndranghetisti allestita dalla Coldiretti in occasione della presentazione del 5° Rapporto #agromafie 2017 sui crimini agroalimentari in italia.
nella foto il focus dedicato al “caporalato nel piatto”, con l’esposizione degli alimenti più a rischio presenti sugli scaffali, allestito dalla Coldiretti in occasione della presentazione del 5° Rapporto #agromafie2017 sulla criminalità nell’agricoltura.
che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole, con furti di interi carichi di olio o frutta, depositi di vino o altri prodotti come file di alveari, intere mandrie o trattori caricati su rimorchi di grandi dimensioni. a questi reati contro l’agricoltura, secondo il Rapporto Coldiretti, eurispes e osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, si affiancano racket, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione nelle campagne mentre nelle città, silenziosamente, i tradizionali fruttivendoli e i nostri fiorai sono quasi completamente scomparsi, sostituiti i primi da egiziani e i secondi da indiani e pakistani che, pur sapendo proferire a stento poche frasi compiute in italiano, controllano ormai gran parte delle rivendite attive sul ter-
ritorio. Si direbbe un vero miracolo all’italiana, affiancato però dal dubbio che tanta efficacia organizzativa possa anche essere, spesso, il prodotto di una recente vocazione mafiosa per il marketing. i poteri criminali si “annidano” nel percorso che frutta e verdura devono compiere per raggiungere le tavole degli italiani, e che vede uno snodo essenziale in alcuni grandi mercati di scambio per arrivare alla grande distribuzione. Tra tutti i settori “agromafiosi” - continua la Coldiretti -, quello della ristorazione è forse il comparto più tradizionale e immediatamente percepito come tipico del fenomeno. in alcuni casi sono le stesse mafie a possedere addirittura franchising e dunque catene di ristoranti in varie città d’italia e anche all’estero, forti dei capitali assicurati dai traffici illeciti collaterali.
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miLLePRoRoghe/CaRTeLLe eSaTToRiaLi|ORGANIZZAZIONE
rottAMAzIone cArtelle esAttorIAlI
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i avvicina la scadenza nella quale i contribuenti titolari di partita iVa devono versare il saldo iVa annuale, ovvero il prossimo 16 marzo. nel caso non si intenda versare il saldo alla scadenza prevista è possibile rateizzare il versamento a partire dal 16 marzo fino al 16 novembre. in questo caso le rate scadono il 16 di ogni mese e sono maggiorate
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agenzia delle entrate l’8 marzo ha pubblicato una Circolare con chiarimenti in merito alla sanatoria delle cartelle esattoriali. Come già comunicato è stato chiarito che è possibile definire tutti i carichi affidati nel 2016 per i quali alla data del 31 dicembre 2016 non è stata notificata la cartella di pagamento al debitore. a tal fine equitalia ha provveduto ad i debitori mediante comunicazione inviata per posta ordinaria. È stato chiarito che le cartelle riferite a sole sanzioni amministrativo-tributarie possono rientrare nella rottamazione. inoltre la circolare ha chiarito che possono essere definite anche le cartelle dove è presente un contenzioso, in questo caso il debitore con la presentazione della dichiarazione di adesione alla sanatoria si impegna a rinunciare ai giudizi relativi ai carichi che intende definire. Come già precedentemente noto, se dopo aver iniziato la sanatoria, il contribuente non paga integralmente o paga in ritardo le somme da versare, la definizione non va a buon fine. Si chiarisce che in questo caso, gli eventuali versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza. inoltre, la circolare chiarisce che è possibile rateizzare il debito residuo solo se è stata pagata tempestivamente e integralmente la prima rata. intanto il vice ministro Casero, ha annunciato che il governo esprimerà parere favorevole sulla proroga del termine di adesione al 21 aprile 2017.
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dello 0,33% mensile a titolo di interesse. altra possibilità concessa al contribuente è il pagamento in un’unica soluzione entro la scadenza per i versamenti delle imposte sui redditi con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi. infine vi è la possibilità di iniziare la rateizzazione a partire dalla data di pagamento delle somme dovute in base al modello Redditi, maggiorando dapprima l’importo da versare con lo 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi al 16 marzo e quindi aumentando dello 0,33% mensile l’importo di ogni rata successiva alla prima.
le noVItà fIscAlI
decreto
MIlleProroghe
l 28 febbraio è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il D.L. n.244 del 30/12/2016 cosiddetto “Decreto milleproroghe”. il Decreto introduce diverse novità anche per quel che riguarda il punto di vista fiscale.
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ed alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in altro Stato membro dell’unione europea, precedentemente abolito. • dichiarazioni dei redditi una modifica relativa alle Dichiarazioni dei Redditi riguarda l’abolizione dell’obbligo di indicare gli estremi di registrazione del contratto di locazione dei contratti di affitto a canone concordato. Per le società di capitali viene prorogato al 16 ottobre l’invio delle dichiarazioni ai fini ires e irap per poter agevolare gli adempimenti degli obblighi di dichiarazione nel primo anno di applicazione delle modifiche al codice civile in materia di approvazione dei bilanci.
• comunicazioni “Nuovo Spesometro” Per la nuova comunicazione dei dati delle fatture emesse e registrate (cosiddetto nuovo spesometro), recentemente introdotta dal DL.193/ 2016, per il primo anno di applicazione, ovvero il 2017, avrà cadenza semestrale anziché trimestrale, come originariamente previsto. Le nuove scadenze di invio saranno: 18 settembre 2017 per il primo semestre 2017 e 28 febbraio 2018 per il secondo semestre 2017. Dal 2018 la comunicazione sarà trimestrale, mentre rimane •altri adempimenti trimestrale già dal 2017 la comunicazione delle Viene abrogato l’obbligo di presentazione della liquidazioni iva. comunicazione con la quale venivano comunicati i beni dati in godimento ai soci. altra pro• intrastat roga riguarda lo slittamento fino al 31/12/2017 altra modifica del DL 193/2016 riguarda il ri- della detrazione del 50% dell’iva sull’acquisto pristino dell’obbligo della comunicazione dei di case nuove direttamente dal costruttore con dati relativi agli acquisti intracomunitari di beni classe energetica a e b. n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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ORGANIZZAZIONE|Donne imPReSa organizzato da donne iMPresa nel Calendario degli aPPuntaMenti Marzo donna
Leggere le etichette per una “spesa svelata” grazie alla rintracciabilità Metà carrello della spesa resta anonimo, inaccettabile per la tutela del consumatore osa differenzia un prodotto light da uno vegano? Quando si parla di integrale cosa si intende, e qual è la differenza tra grassi saturi e insaturi? Sono solo alcuni degli argomenti che hanno caratterizzato il convegno dal titolo “la spesa svelata” organizzato da coldiretti alessandria e donne impresa sulla rintracciabilità delle produzioni e sul saper interpretare in modo corretto le etichette. un argomento di attualità che vede in prima linea Coldiretti da sempre, da quando si è capito che la rintracciabilità era un battaglia che più di ogni altra doveva interpretare un Paese come l’italia che ha fatto, e fa, del suo “modello alimentare” uno dei punti di forza della sua presenza e visibilità inter-
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nazionale. inserito nel calendario degli appuntamenti del marzo Donna 2017 promossi all’amministrazione Comunale di alessandria, assessorato politiche di genere e pari opportunità, l’appuntamento ha ribadito come un terzo della spesa sia ancora anonima e come le etichette molte volte siano ingannevoli nei confronti di un consumatore che si trova spesso disorientato o, peggio, ingannato. “un risultato che porta ad un’amara considerazione perchè dalla lotta alla contraffazione e alla falsificazione dei prodotti alimentari italiani di qualità potrebbero nascere trecentomila nuovi posti di lavoro. - ha ribadito graziella Boveri responsabile Donne impresa regionale e provinciale - non dimenti-
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chiamo che è partito proprio da Donne impresa il progetto “Coltiviamo la salute” dove la battaglia per la trasparenza di ciò che arriva sulle nostre tavole è da sempre al centro di ogni iniziativa”. e partendo dalla storica battaglia per la rintracciabilità del latte è stato daniele giaccone dell’ara Piemonte a sottolineare “la necessità di una maggiore informazione e divulgazione dei principi base che caratterizzano l’etichetta, iniziando dai grassi presenti negli alimenti”. a come leggere in modo dettagliato il valore nutrizionale e a fare il calcolo delle calorie ci ha pensato il biologo nutrizionista gianmaria alborino che ha illustrato con esempi concreti le differenze “in etichetta” tra prodotti senza lattosio, senza glutine o light. una
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Donne imPReSa |ORGANIZZAZIONE fetta di prosciutto, una mozzarella, una goccia di olio nascondono formidabili scontri di interesse. Richiami al tricolore, strategie di marketing, politiche di prezzo. etichette mute o scritte in modo poco chiaro. e, in mezzo a tutto questo i consumatori, con sempre meno soldi in tasca e sempre più disorientati. L’etichettatura d’origine dei prodotti agroalimentari rappresenta un obiettivo per far conoscere al consumatore la vera provenienza della materia prima. una cifra che potrebbe migliorare considerevolmente poiché due prodotti alimentari di tipo italiano su tre in vendita sul mercato internazionale sono il risultato dell’agropirateria internazionale che sul falso Made in Italy fattura 60 miliardi di euro nel mondo. “a questa realtà - continua il direttore della Coldiretti alessandrina leandro grazioli - se ne aggiunge però una ancora più insidiosa: quella dell’italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima dai paesi più svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che successivamente vende come italiani senza lasciare traccia, attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e incrina il vero Made in Italy. Per non parlare dei danni immensi al sistema economico procurati dall’agromafia dove il volume d'affari complessivo annuale è salito a 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nell’ultimo anno”. La rintracciabilità permette di offrire al consumatore garanzie di sicurezza alimentare e qualità del prodotto. “i requisiti fondamentali che un prodotto deve avere sono due: la sicurezza alimentare e le notizie sulla sua origine. - ha aggiunto ernesto pasquale dell’adiconsum - noi siamo dalla parte del cittadino, il nostro obiettivo non è solo quello di trovare soluzioni ma cercare di mettere in guardia i consumatori da truffe e inganni”. Se poi i prodotti acquistati sono a chilometro zero ancora meglio perché rappresentano un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita ai mercati contadini che in italia che sono diventati non solo luogo di consumo ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.
nella foto la sala convegni del Centro galimberti che ha ospitato l’incontro organizzato da Coldiretti Donne impresa alessandria e graziella boveri responsabile Donne impresa. molto accattivanti gli interventi di Daniele giaccone dell’ara Piemonte e del biologo nutrizionista gianmaria alborino.
l’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. Due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza indicazione in etichetta, come pure i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379% nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili, secondo la Coldiretti. L’italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo made in italy mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di
origine per la passata di pomodoro. a livello comunitario il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d'obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. il prossimo passo è l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine del grano impiegato nella pasta come previsto nello schema di decreto che introduce l'indicazione obbligatoria dell'origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai ministri delle Politiche agricole maurizio martina e dello Sviluppo economico Carlo Calenda e già inviato alla Commissione europea.
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CAF Coldiretti SRL SERVIZI FISCALI ra i Centri di assistenza fiscale che nel corso degli anni si sono confermati come strumento sempre più idoneo ad assicurare il corretto adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, il Caf Coldiretti rappresenta una realtà importante in considerazione della quantità delle dichiarazioni elaborate e della qualità dei servizi offerti. il Caf Coldiretti, in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa, opera sul territorio avvalendosi della società di servizi impresa Verde alessandria Srl, che, grazie alla capillare presenza sul territorio provinciale raggiunge i contribuenti in buona parte dei nostri Comuni, offrendo loro un servizio puntuale e garantendo assistenza qualificata nell’intero arco dell’anno, potendosi rivolgere inoltre a tutti coloro che intendono avvalersi dell’assistenza fiscale nella presentazione della dichiarazione dei redditi, dipendenti di qualunque azienda e pensionati di qualunque ente. L’attività tipica dei Caf dipendenti è rappresentata dalla elaborazione dei modelli 730, i quali consentono ai lavoratori dipendenti, ai collaboratori coordinati e continuativi e ai pensionati, di assolvere gli obblighi fiscali in modo semplificato. La dichiarazione modello 730, come noto, offre ai contribuenti diversi vantaggi, quali l’immediato rimborso dei crediti d’imposta o diversamente il pagamento delle imposte che scaturiscono dalla dichiarazione, direttamente in busta paga o sulla rata di pensione, la copertura assicurativa per eventuali errori e il rilascio del visto di conformità a garanzia della corrispondenza tra i dati esposti nella dichiarazione dei redditi e la documentazione esibita. Per coloro che invece non fossero interessati all’elaborazione del modello 730 ma fossero comunque obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, il Caf è a dispo-
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sizione anche per la compilazione del modello Unico, mentre per tutti i contribuenti proprietari di immobili, seconde case e terreni, ci occupiamo degli adempimenti richiesti dai Comuni: elaborazione dei modelli per il versamento dell’imU e della tasi e predisposizione dell’eventuale dichiarazione. oltre alla elaborazione delle dichiarazioni fiscali il Caf Coldiretti, avendo stipulato specifiche convenzioni con gli enti previdenziali (inPS, inPDaP e enPaLS) offre gratuitamente l’elaborazione dei modelli red per i pensionati che usufruiscono di prestazioni previdenziali e assistenziali aggiuntive, al fine di verificare il diritto alla percezione e l’elaborazione delle dichiarazioni isee che consentono, in base alle condizioni economiche del richiedente e del nucleo familiare, di usufruire di determinate prestazioni sociali, quali l’assegno di maternità, mense scolastiche, tasse universitarie, ecc. ed agevolazioni sui servizi sociali di pubblica utilità. Vi aspettiamo dunque per offrire i nostri servizi e la no-
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Agricoltura Alessandrina
SETTORE FISCALE|CaF
[pagine a cura di Daniela Colombini]
stra competenza in materia fiscale e non solo, presso le seguenti unità locali di impresa Verde alessandria: alessandria Corso Crimea, 69 tel. 0131-250700 acQUi terme Via maggiorino Ferraris, 52 tel. 0144-322546 casale monferrato Via Cavalli d’olivola, 6 tel. 0142-452840 castelnUoVo scriVia Via Solferino, 53 tel. 0131-823403 cerrina Via nazionale, 36 tel. 0142-943800 noVi ligUre Via mazzini 50/C tel. 0143-75440 oVada Via Cairoli 42 tel. 0143-86268 tortona Via San marziano, 4 tel. 0131-861965
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APRILE
SCaDenze |SETTORE FISCALE
scadenZa imposta
adempimenti
soggetti oBBligati
10/04/2017
iVa
presentazione spesometro 2017 con riepilogo fatture attive e passive dell'anno 2016.
contribuenti in contabilità iva mensile
15/04/2017
iVa
emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.
soggetti passivi iVa
18/04/2017
iVa
liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di marzo 2017
contribuenti iVa mensili
18/04/2017
ritenUte
Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente precedente.
contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.
20/04/2017
iVa
presentazione spesometro 2017 con riepilogo fatture attive e passive dell'anno 2016.
contribuenti in contabilità iva trimestrale e soggetti in regime di esonero
26/04/2017
iVa intrastat
invio telematico elenchi inTRaSTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di marzo e relativi al trimestre precedente.
operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale
Pomodoro da industria, firmato l’accordo quadro ma manca ancora il prezzo base stato siglato a Parma il nuovo accordo quadro sul pomodoro per il nord italia che agricoltori e industria di trasformazione. L’intesa ha stabilito un leggero calo delle quantità contrattate, con pesanti penalità per chi supera il tetto, e un capitolato ad hoc per il prodotto biologico, mentre è stata rinviata ad oggi la definizione
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di un prezzo di riferimento per il 2017 (nel 2016 era stato di 85,20 euro/tonnellata). Dopo un lungo braccio di ferro nella trattativa che aveva portato a una nuova fumata nera, i rappresentanti dei produttori - apo Conerpo, ainpo, asipo e apol in prima fila - e delle imprese conserviere (aiipa e Confapi) hanno raggiunto infatti una prima intesa sulla programmazione, fissando una fascia di neutralità produttiva di 2,4-2,5 milioni di tonnellate (nel 2016 era di 2,35-2,55 milioni). Le quantità di pomodoro contrattato saranno invece pari a 1,7 milioni di tonnellate: poco meno dell’anno scorso, ma con l’incognita circa l’operatività di 2 grosse aziende in crisi - Copador e Ferrara Food - che da sole valgono quasi 400mila tonnellate. oltre la soglia di 1,7 milioni, per ogni tonnellata in più prodotta le organizzazioni di produttori (oP)
pagheranno comunque una penalità di 20 euro. un disincentivo concordato tra le parti proprio per evitare surplus che potrebbero provocare il crollo dei prezzi. un accordo quadro senza un prezzo di riferimento che è atteso per oggi dopo la riunione, di ieri, degli organi sociali delle quattro principali op. La base di partenza (prezzo reale applicato nel 2016) è di 82,95 euro a tonnellata (inferiore rispetto al prezzo di riferimento 2016 di 85,20 per l’applicazione della tabella qualitativa). Confermato anche l’aumento delle semine a biologico, che per ora al nord interessano 1.800 ettari, per una produzione di 90mila tonnellate. non a caso il pomodoro bio, che l’anno scorso è stato pagato intorno a 130 euro e da quest’anno verrà disciplinato con regole più stringenti con l'accordo quadro ed un capitolato a parte.
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ATTUALITÀ|TeRRanoSTRa/CamPagna amiCa
AgrIcoMPleAnno A cAscInA gAllAreto
la parola d’ordine è: mi Posso sPoRcaRe!
ome erano belli i compleanni in cascina quando eravamo bambini! magari c’era la torta della nonna e non i pasticcini con la panna, magari non c’erano le patatine ma le frittelle di mele, magari non c’erano le bibite gassate ma succhi di frutta e un pò di moscato dolce per i più grandi... C'erano però tanti cuginetti e amichetti con i quali fare insieme innumerevoli giochi, i giochi poi di tutti i giorni, senza l’organizzatore di eventi, il clown o il truccabimbi. È vero però anche che i bambini ed i ragazzi di oggi i nostri giochi “antichi” non li conoscono più, tendono ad isolarsi, maneggiano tablet e telefonini anche quando sono in compagnia e, le mamme, non sanno mai cosa inventarsi per organizzare una
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festa che possa far divertire tutti. i tuffi nel fieno, il bagno nel grano, le capriole nei prati o più semplicemente la corsa nei sacchi e nascondino sono la ricetta per gli agricompleanno di Cascina gallareto, un modo semplice e vincente per far divertire e “sfogare” soprattutto le energie dei ragazzini, educando alla vita dei campi. marilena la padrona di casa è anche la regista di indimenticabili feste per i più piccoli, nell’azienda agricola che conduce con il marito Franco, situata a pochi chilometri dalla splendida cittadina di acqui terme, con un allevamento di bovini piemontesi, la coltivazione dei cereali ed erba per la fienagione. L’amore e la passione con cui marilena e Franco fanno nascere e allevano i vitellini, è stata il motore per
arrivare all’attività didattica, (Cascina Gallareto è infatti dal 2013 fattoria didattica della Regione Piemonte) e far scoprire attraverso percorsi didattici: alla scoperta della mucca e degli animali da cortile; alla scoperta dei cereali e dal chicco alla farina; magia della natura; l’orto tutto un mondo da scoprire il mondo agricolo nel suo complesso. ...e quindi quale luogo è più indicato per i bambini per festeggiare in libertà? anche perché a Cascina gallareto la parola d’ordine è: mi posso sporcare!
Denominazione azienda: CASCINA GALLARETO Titolare: ORIGLIA FRANCO Comune: CASTELNUOVO BORMIDA Indirizzo: Casc. Gallareto, 66/A Tel-Fax: 0144-714982 - Cell: 333/2391180 e-mail: marilena.dondo@gmail.com Responsabile Fattoria Didattica: DONDO MARILENA
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TeRRanoSTRa/CamPagna amiCa |ATTUALITÀ
erBe sPontAnee IMPArIAMo A conoscerle!
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piante selvatiche dalle origini ad oggi
uso delle piante selvatiche risale all’origine della specie, e la nostra moderna alimentazione le ha quasi del tutto escluse. Prima che l’avvento dell'agricoltura riducesse la nostra dieta a poche specie addomesticate, si mangiavano centinaia di specie vegetali, e le capacità conoscitive erano molto specializzate. Purtroppo per una serie di motivi negli ultimi decenni, la cultura delle erbe è regredita sempre più e molte erbe che erano protagoniste di piatti prelibati non sono più conosciute dalla maggior parte della gente. Lo scopo del corso è quindi quello di riscoprire queste erbe spontanee offerte dalla nostra terra trasformandole in prelibatezze facendo acquisire ai partecipanti gli strumenti idonei per il riconoscimento delle specie botaniche alimentari e attraverso la valorizzazione nella ristorazione agrituristica preservarne la conservazione a tutela della biodiversità: il corso gratuito si svolgerà il 10 aprile e 8 maggio ad arquata scrivia, presso l’agriturismo lo casale, guidati da anna maria RiVeRa (erborista e autrice di Mangiare sano con le erbe), tra prati, incolti e boschi, i diversi habitat nei quali ritrovare innumerevoli specie spontanee per riportare sui banchi della vendita diretta dei mercati di Campagna amica e sulle tavole degli agriturismi di Terranostra la varietà che la natura ci offre, ma per farlo dobbiamo però imparare a conoscerla.
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Agrit. Lo Casale Arquata Scrivia Anna Rivera - Locasale-anna@libero.it cell.388 0413947 - tel.0143-635654
[pagine a cura di Luisa bo]
AL VIA UN NUOVO CoRSo Di auToConTRoLLo
4 APRILE: LA SICUREZZA ALIMENTARE neLLa TRaSFoRmazione Dei PRoDoTTi azienDaLi Di oRigine animaLe
il corso si rivolge a tutti coloro che non avessero mai fatto corsi haccp oppure che sono tenuti ad aggiornare il manuale di autocontrollo. L’obiettivo è quello di far acquisire conoscenze relative al processo produttivo ed alla valutazione dei rischi al fine di adottare adeguate procedure di controllo e gestione dei pericoli. il corso avrà come docente la D.ssa Del Treppo responsabile qualità di eataly europa, il Dr.Roveta Dirigente medico igiene e Sanità Pubblica dell’aSL di acqui e il Dr.nervi Dirigente del Servizio Veterinario area b dell’aSL di alessandria. il corso organizzato da iniPa è gratuito, si svolgerà ad alessandria in Coldiretti il 20 aprile, 4 e 11 maggio. gli interessati possono rivolgersi a iniPa emanuele.sconfienza@coldiretti.it
La RiCeTTa DeL meSe
palline di roBiola, erBe aromatiche e fiori
Ingredienti e dosi:
Foglie tenere di erba amara, melissa, timo e finocchietto selvatico tritate finemente. 1 manciata per tipo di petali di fiori colorati (di tarassaco, polmonaria, rosmarino, rucola, acetosa, alliaria...) e palline di polline. 1 robiola di Roccaverano di media stagionatura. Sale, pepe e olio extravergine di oliva.
preparazione:
Staccare delicatamente i petali dei fiori tenendo separati i colori in diverse ciotole. impastare la robiola con le erbe aromatiche tritate a coltello, sale, pepe macinato al momento, aggiungendo olio poco alla volta, per ottenere una pasta omogenea, ma soda. Formare con le mani delle palline e rotolarle nei petali dei fiori e nel polline che rimarranno attaccati decorando le palline. adagiare su un letto di foglie che avrete preparato nel piatto di portata.
Agrit. Lo Casale Arquata Scrivia Anna Rivera - Locasale-anna@libero.it - cell.388 0413947 - tel.0143-635654
n°03 • MARZO 2017| AGRICOLTURA A.
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ATTUALITÀ|gRani anTiChi/CoRSo CeLiaChia
grAnI AntIchI gIornAtA dI forMAzIone martedì 11 aprile: con il Prof. castellani
sistono molte specie di grani antichi, diversi per zone climatiche, altitudine e tipologia di terreno, grani che sono rimasti originali, senza subire interventi di selezione nel tempo da parte dell’uomo, senza subire modificazioni genetiche, a basso contenuto di glutine. il cambiamento dei metodi agronomici degli ultimi 70 anni ha dato inizio, infatti, alla selezione genetica del frumento che ha portato ai grani moderni, caratterizzati da alte produttività, per rispondere alle esigenze crescenti dell’industria alimentare. La necessità di impastare più rapidamente, ha portato i grani moderni ad avere una forza del glutine molto più alta di quella iniziale, circa un terzo in più di quella dei grani antichi, inducendo una certa sensibilità al glutine (non celiachia) e celiachia. molti consumatori oggi decidono autonomamente di limitare o eliminare il glutine dalla loro tavola e si stanno orientando verso prodotti della panificazione ottenuti da questi grani, ma noi agricoltori di oggi li sappiamo coltivare? Le esigenze agronomiche sono diverse, l’attitudine alle fitopatie e la fisiologia stessa della pianta del frumento di varietà antiche sono diverse, per tutte queste ragioni iniPa ha organizzato una giornata di formazione, gratuita il prossimo 11 aprile 2017, guidata dal Prof. Pietro Castellani presso l’azienda Agricola ELILU’, Cascina Impero strada Piccagallo a Castelnuovo Scrivia. La giornata permetterà di affrontare teoricamente la metodologia di coltivazione e osservare in campo, lo stadio di coltivazione di alcune varietà di cereali antichi coltivati in azienda.
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AGRICOLTURA A. |n°03 • MARZO 2017
CORSO DI FORMAZIONE SULLA CELIACHIA n accordo con l’aSL di alessandria le aziende agrituristiche di Terranostra sono invitate a partecipare gRaTuiTamenTe al corso sulla CeLiaChia, organizzato per il mondo della ristorazione. La celiachia ha creato in questi anni un target sempre più importante di clienti, a fronte di un’offerta, sul nostro territorio, limitata e impreparata ad affrontare le esigenze di questa importante malattia. il corso consiste in due pomeriggi presso l’aSL di alessandria ed è abilitante circa la somministrazione di pasti per celiaci. il corso avrà luogo nella sede dell’aSL di alessandria in Via Venezia 6 dalle ore 14.30 alle 18.30 il 28 marzo e il 4 aprile p.v.ù il corso è anche aperto a tutti coloro che fanno street food, bed and breakfast. e sono interessati alla certificazione aiC. Le aziende interessate devono inoltrare il modulo allegato entro il 23/03/2017. Sono ormai diversi anni che il corso non si svolgeva nella nostra provincia pertanto, invito le aziende interessate a non perdere l’occasione! Per le aziende interessate in quanto produttori evidenzio invece, con la presente, la possibilità di un corso a inizio anno prossimo ma, con segnalazione di interesse contestuale alla presente email a codesta segreteria. per iscrizioni: luisa Bo cell.335-7535911
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VaLoRe aL VaLoRe|EPACA
[pagina a cura di marino Ravera]
VariaZioni inps
PER COLTIVATORI DIRETTI ED IMPRENDITORI AGRICOLI coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che sono iscritti nelle relative gestioni previdenziali, sono tenuti, ai sensi di quanto stabilito dalla legge n. 233/90, a comunicare all’inPS qualunque variazione aziendale concernente: •iscrizioni e cancellazioni di unità attive; •acquisti e vendite terreno; •affitto e dismissione di terreno; •cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto. Tali situazioni, infatti, possono incidere notevolmente sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali. Com’è noto, a decorrere dal 1° luglio 1990, tutti coloro che sono iscritti nella gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri, coloni ed imprenditori agricoli sono stati anche inquadrati in una specifica fascia di reddito agrario (dalla 1a alla 4a) sulla base della quale vengono calcolati i contributi da versare annualmente dal punto di vista aziendale e la pensione che verrà erogata al raggiungimento dei requisiti previsti dalle normative in materia di anzianità e vecchiaia. Tali variazioni devono essere tempestivamente segnalate all’inPS entro 90 giorni dal loro verificarsi. Di conseguenza invitiamo tutti coloro le cui situazioni si sono modificate entro il 31-12-2016 a presentarsi quanto prima presso gli uffici di zona e recapito Coldiretti, dove gli operatori del Patronato epaca provvederanno a trasmettere tali variazioni entro il prossimo 31 marzo 2017.
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CONTRIBUTI DOVUTI PER L’ANNO 2017 AI LAVORATORI DOMESTICI
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inps ha reso noti gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2017 a favore dei lavoratori domestici, non ci sono stati aumenti rispetto all’anno 2016 poiché l’istat ha comunicato che la variazione dei prezzi al consumo è pari al -0,1%.
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Si ricorda che per i rapporti di lavoro a tempo determinato, si applica un contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari al 1,40% della retribuzione convenzionale. Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostitu-
zione di lavoratori assenti. nelle sottostanti tabelle riportiamo le contribuzioni rapportate alla retribuzione dei lavoratori domestici e alle ore lavorate inerenti l’anno 2017 (dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017).
laVoratori italiani e stranieri senza contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012)
retriBUZione oraria
importo contriBUto orario
EFFEttIvA
COnvEnzIOnALE
COMPREnSIvO qUOtA CUAF
SEnzA qUOtA CUAF(1)
fino a €7,88
€6,97
€1,39 (0,35) (2)
€1,40 (0,35) (2)
oltre €7,88
€7,88
€1,57 (0,40) (2)
€1,58 (0,40) (2)
fino a €9,59
€9,59
€1,91 (0,48) (2)
€1,93 (0,48) (2)
€5,07
€1,01 (0,25) (2)
€1,02 (0,25) (2)
oltre €9,59 orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali
laVoratori italiani e stranieri
comprensivo contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012) da applicare ai rapporti di lavoro a tempo determinato retriBUZione oraria
importo contriBUto orario
EFFEttIvA
COnvEnzIOnALE
COMPREnSIvO qUOtA CUAF
SEnzA qUOtA CUAF(1)
fino a €7,88
€6,97
€1,49 (0,35) (2)
€1,50 (0,35) (2)
oltre €7,88
€7,88
€1,68 (0,40) (2)
€1,69 (0,40) (2)
fino a €9,59
€9,59
€2,05 (0,48) (2)
€2,06 (0,48) (2)
€5,07
€1,08 (0,25) (2)
€1,09 (0,25) (2)
oltre €9,59 orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali
1) il contributo CuaF (Cassa unica assegni Familiari) non è solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (art.1 del DPR 31 dicembre 1971, n.1403). 2) La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per chiarimenti. n°03 • MARZO 2017 | AGRICOLTURA A.
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ConSigLieRe eCCLeSiaSTiCo |ATTUALITÀ
a CoLLoQuio Con iL ConSigLieRe eCCLeSiaSTiCo
Alle sorgenti del nostro cammino di fede ualche anno fa abbiamo lasciato sulla balaustra della nostra chiesa un’agenda dove ognuno era invitato a scrivere la data del proprio battesimo. Sorpresa! Quasi nessuno ricorda la data del battesimo. e’ chiaro che non basta essere scritti nel libro dei battezzati per essere cristiani. il nostro nome accanto a quello di papà, mamma, padrino e madrina, di per sé non garantisce proprio nulla. eppure ripensare sovente al proprio battesimo aiuta a riscoprire le radici della fede. La prossima veglia pasquale, madre di tutte le veglie, ci dà l'occasione, nella liturgia battesimale, di fare una riflessione sul battesimo insieme ai fratelli di
priamo il cammino di Dio verso la nostra casa. Verso il luogo dove la nostra fede sostiene quella degli altri e viceversa, perchè siamo in famiglia, nei giorni della prova e nei giorni della gioia. Di fronte a tanto male, ci viene spontaneo dire: Signore, fai qualcosa. La risposta c'è. ha fatto, e rifatto noi. il battesimo ci ha messo in questa felice condizione e ce lo ricorda. Siamo sulla buona strada. Spiritualmente tutti uniti nella veglia pasquale per un alleluja comunitario e gioioso.
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buona Pasqua! fede delle nostre comunità. nel battesimo, con gesù, scopriamo il nuovo volto di Dio. Sco-
mons. ivo piccinini
LUTTI ✟
Coldiretti Alessandria, Dirigenza e Struttura, prendono parte al grande dolore di Laura Cadei, collega della Zona di Acqui Terme, per la perdita del caro papà
MARIO CADEI Sentite condoglianze
✟ 27/10/1930 - 09/02/2017 ✟ Il grave lutto ci trova sensibilmente vicini, alla famiglia Trevisanutto, in particolare al figlio Mario, Presidente di sezione di Balzola, per la scomparsa del caro papà
LINO
✟ 02/01/1936 - 24/02/2017 ✟ Porgiamo alla famiglia Bordone, in questo difficile momento, le nostre sentite condoglianze, per la perdita del caro
LILIO
Socio e Presidente del Consorzio Irriguo Castello di Balzola
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Porgiamo alle famiglie Cattaneo e Mandrini, in questo triste momento, le nostre sentite condoglianze al figlio Giuseppe, per la perdita della cara mamma
Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio, alle famiglie Praglia e Bovone, al figlio Pietro, per la perdita della cara
IDA
Socia di Lobbi
CATERINA
Socia di Alessandria
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