Edizione 31 maggio 2017

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 05 - 31/05/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste ItaItaliane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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coloPhon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Z I N E

n°05 - Maggio 2017

Il Grano Buono

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

rilancia la

cerealicoltura alessandrina

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

MARENGO DOC 09 PREMIO le Perle dell’enologia

Chiuso in redazione il 31 Maggio 2017

alessandrina

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Giancarlo Bassi, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone.

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Filiera Harmony

FOTOGRAFIE

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Assemblea provinciale

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Corilicoltura

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Settore fiscale

SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

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Grani antichi

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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Fattorie Didattiche

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CreditAgriItalia

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Presidente CEI

Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

Progetto in crescita per la cerealicoltura del territorio approvato il bilancio consuntivo e di previsione

la sagra della nocciola a lu. i 20 anni dell’azienda “la nocciola”

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

PAC 2017 05 DOMANDA ultimi aggiornamenti sulle nuove scadenze

S TA M PA

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

07 RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE vigneti 2017

compensazioni modello F24. Fabbricati rurali: avvisi bonari

la pasta realizzata con il senatore cappelli, la più richiesta

ad alessandria concluso il corso di formazione per laboratori di educazione campagna anticipi Pac. soluzioni finanziarie per le imprese gualtiero Bassetti a capo della conferenza episcopale italiana

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RIFLESSIONI

ASSOCIAZIONE PENSIONATI

SALUTE

la parola al consigliere ecclesiastico

gita ad oropa organizzata dalla coldiretti regionale

“taormina”

tutte le informazioni per prendere parte all’evento

scheda informativa

“epitelio del gatto l’allergia per un pelo cosa c’è da sapere”

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ATTUALITÀ|direttore Provinciale

Italia-Canada: l’accordo CETA danneggia l’agricoltura e la sicurezza alimentare, un regalo a lobby industriali Continua l’impegno di Coldiretti a difesa delle produzioni locali. Inaccettabile assecondare le multinazionali n sette anni saranno abbattuti il 92% dei dazi concentrando in canada un hub di libero scambio. un regalo alle lobby industriali che nell’alimentare puntano all’omologazione e al livellamento verso il basso della qualità. e’ questo lo scenario che si prospetta dopo il via libera dell’ue al ceta, l’intesa sul commercio fra europa e canada. “l’accordo ceta è un regalo alle grandi lobby industriali dell’alimentare che colpisce il vero made in italy e favorisce la delocalizzazione, con riflessi pesantissimi sul tema della trasparenza e delle ricadute sanitarie e ambientali”. torno sull’accordo ceta facendo mie le parole dette dal presidente nazionale coldiretti roberto moncalvo in riferimento all’incontro tra premier Paolo gentiloni e il Primo ministro canadese Justin trudeau sul comprehensive economic and trade agreement (ceta), firmato tra l'unione europea e il canada nell'ottobre 2016. nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. il ceta uccide il grano duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall’azzeramento strutturale i dazi per l’importazione dal canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in italia perché accusato di essere cancerogeno. oltre la metà del grano importato dall’italia arriva proprio dal canada dove le lobby in vista dell’accordo ceta sono già al lavoro contro l’introduzione in italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per la pasta previsto per decreto e trasmesso all’unione europea, trovando purtroppo terreno fertile anche in italia. contemporaneamente le “volgarizzazioni” legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding coesisteranno in canada con le denominazioni autentiche dei nostri prodotti. solo per fare un esempio si potranno utilizzare il termine Parmesan, ma anche produrre e vendere gorgonzola, asiago e Fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso di-

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sciplinare di produzione dall'imitazione di bassa qualità. va infine richiamato che il sistema di cooperazione regolatoria potrebbe portare governi e imprese a sindacare direttamente in ambito arbitrale qualsiasi misura che leda la “libera concorrenza. un sistema, quest’ultimo, che investe anche il tema degli ogm con ripercussioni inevitabili sul “principio di precauzione”. a farne le spese sarà la qualità eccellente delle nostre produzioni Made in Italy ed in Piemonte. Per questo,

nei trattati va riservata all’agroalimentare una specificità che preservi la distintività dei prodotti e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. in Piemonte i comparti che potranno essere maggiormente colpiti sono

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quello vitivinicolo, quello dei bovini da carne e dei prodotti lattiero-caseari. infine, non dimentichiamo che verranno meno tutte quelle barriere, non solo tariffarie, che abbiamo voluto al fine di evitare che sulle nostre tavole arrivino prodotti meno controllati rispetto a quelli italiani. con questo accordo a rimetterci siamo sicuramente noi poiché il mercato europeo rappresenta oltre 700 milioni di consumatori contro quello canadese che ne conta appena 35 milioni. inoltre, questo in canada potrebbe riaprire anche di più le porte all’utilizzo degli ogm, all’uso di ormoni per la produzione di carne e al grano duro di scarsa qualità trattato con il glifosato bandito in italia. ma quali sono gli effetti dell’accordo su denominazioni italiane in sintesi? il canada continuerà a produrre e vendere sul proprio mercato Parmesan, gorgonzola, asiago, Fontina ma dovrà aggiungere l’indicazione made in canada, potrà iniziare a produrre e vendere prodotti non presenti prima come ad esempio lo “squacquerone di romagna” ma dovrà aggiungere il termine style o imitazione. infine, potrà entrare sul mercato canadese il prosciutto di Parma dop (fino ad ora precluso) in coesistenza però con il Prosciutto di Parma canadese. visto come stanno le cose una è certa, la nostra organizzazione continuerà ad impegnarsi per far sì che l’ultima parola non sia quella degli europarlamentari che hanno votato a favore di tale accordo o si sono astenuti in forma pilatesca, assecondando soltanto gli interessi delle multinazionali.

leandro grazioli direttore


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Pac|ATTUALITÀ

D o m a n D a Pa c 2 0 1 7 opo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’ue è ufficiale la proroga al 15 giugno della scadenza per la presentazione della domanda Pac per il 2017. lo slittamento riguarda la domanda unica per i Pagamenti diretti (compresa la domanda di accesso alla riserva nazionale per il 2017 e il termine ultimo per il deposito dei contrati di fornitura del pomodoro da industria) e la presentazione delle domande dello sviluppo rurale relative alle misure a superficie e alle misure connesse agli animali. Per le misure dello sviluppo rurale, è bene precisare che la proroga dovrà essere recepita dalle regioni con proprio provvedimento. lo slittamento della domanda riguarderà anche l’aiuto “de minimis” ai produttori di grano duro in attuazione del dm n.11000/2016 il cui termine di presentazione è legato alla data di scadenza della domanda unica. ma vediamo nel dettaglio tutte le altre novità, secondo quanto co-

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municato da agea. Per le domande di modifica ai sensi dell’art. 15 del reg. (ue) n.809/2014 (senza penalità) c’è la proroga dal 31 maggio al 15 giugno 2017. la comunicazione per cause di forza maggiore e circostanze eccezionali va inoltrata entro i 15 giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui sia possibile procedervi e, comunque, non oltre l’11 giu-

gno 2018. la comunicazione per cessione aziende va fatta non oltre l’11 giugno 2018. la presentazione tardiva della domanda unica iniziale, cioè successivamente al 15 giugno (con penalità) può essere fatta fino al 10 luglio 2017. Per la presentazione tardiva (successiva al 15 giugno 2017) delle domande di modifica ai sensi dell’art. 15 del reg. (ue) n. 809/2014 (con penalità) il termine è il 10 luglio 2017. Per quanto riguarda infine il trasferimento titoli campagna 2017, ferma restando la necessità della detenzione delle superfici da parte dell’agricoltore al 15 maggio 2017, gli atti possono essere sottoscritti e registrati fino alla data ultima di presentazione della domanda unica 2017, anche tardiva a norma dell’art. 13 del reg. (ue) n.640/2014, tenendo presente che, in ogni caso, la presentazione della domanda di trasferimento deve essere effettuata entro il termine improrogabile del 10 luglio 2017.

consultazione pubblica pac, italia sul podio delle partecipazioni i è conclusa lo scorso 2 maggio la consultazione Pubblica sulla Pac avviata il 2 febbraio 2017 dalla commissione europea. in base ai primi dati forniti, l’italia ha partecipato in modo molto attivo piazzandosi al terzo posto in termini di partecipazione con il 12% dei questionari inviati, pari 38.425 invii. i contributi ricevuti dalla commissione sono stati 322.912: la maggior partecipazione è riconducibile a privati cittadini, mentre sono state circa 10.000 le organizzazioni che hanno risposto alla consultazione. di queste, il 77% appartiene al settore agricolo, seguite dalla classe “altro” (5%) e da quelle facenti capo al settore “protezione dell’ambiente” (4%). nelle prossime settimane la commissione analizzerà nel dettaglio i contributi ricevuti. l’esito della consultazione sarà comunicato nel corso di una conferenza

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programmata per il 7 luglio 2017 alla quale saranno presenti molti portatori d’interesse. una sintesi dei risultati della consultazione sarà poi pubblicata online. la commissione renderà noti sul suo sito web anche i contributi la cui pubblicazione è stata autorizzata dal partecipante.

l’esito della consultazione, insieme ad altre attività di consultazione (es.gruppi di dialogo civile, seminari con esperti) entrerà nel processo di valutazione dell’impatto e sarà preso in considerazione nella prossima comunicazione “modernizzare e semplificare la Pac”.

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gli uffici coldiretti sono a disposizione per ulteriori approfondimenti. consulta anche il sito http://www.terrainnova.it/.

Gli ultimi aggiornamenti sulle nuove scadenze

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ATTUALITÀ| Pac - Psr É e n t r at o i n v i g o r e a Pa rt i r e D a l l a D o m a n D a 2 0 1 7

Pac, pubblicato il decreto del sostegno accoppiato Il Mipaaf lo ha stabilito attraverso una circolare dove sono state definite le modalità di attuazione stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto che modifica il sostegno accoppiato a partire dalla domanda 2017. le modifiche riguardano la soia il cartamo e l’olio d’oliva.vediamo, nel dettaglio, in che modo. • soia: la percentuale di pagamento oltre i primi 5 ettari è calcolata in proporzione al valore dell’importo unitario e non alla superficie. tale modifica non comporta cambiamenti per l’agricoltore; • cartamo: eliminazione di tale coltura tra le proteoleaginose ammissibili al sostegno per le aziende del centro italia (toscana, umbria, marche e lazio); • olio d’oliva: è necessario essere in regola con i registri di carico e scarico dell’olio per l’ottenimento del premio.

il ministero delle Politiche agricole, attraverso una circolare, ha definito le modalità di attuazione della norma sull’utilizzo dei registri di carico e scarico dell’olio. la circolare precisa che qualora l’agricoltore non sia obbligato alla tenuta del registro, la cessione di olive per la produzione di olio è dimostrata dalla registrazione nel carico del registro telematico tenuto dal frantoio o dal commerciante di olive. il requisito della registrazione deve essere soddisfatto nell’anno solare di presentazione della domanda unica (1 gennaio 31 dicembre). la modifica proposta per il settore dell’olio di oliva ha l’obiettivo di legare il premio accoppiato alla dimostrazione dell’effettiva produzione, pur rimanendo un sostegno ad ettaro e senza la definizione di quantitativi minimi di produzione richiesta.

Pac, 39 milioni di euro in arrivo per gli agricoltori Saranno restituiti dalla Disciplina Finanziaria, il rimborso in favore delle Domande Uniche 2017 aranno restituiti agli agricoltori italiani i 39 milioni di euro derivanti dalla disciplina finanziaria. la riduzione applicata alle aziende con un importo dei pagamenti diretti superiore a 2.000 euro ha permesso di costituire una riserva per crisi da utilizzare nel corso dell’esercizio finanziario 2016 (dal 16/10/2015 al 15/10/2016). al termine dell’esercizio finanziario 2016 le risorse non utilizzate vengono restituite agli stati membri e possono essere utilizzate nel corso del 2017 per compensare le riduzioni della disciplina finanziaria da applicare ai beneficiari della domanda unica 2016 ed a quelli della domanda unica relativa ad anni precedenti (2013, 2014 e 2015) pagati tardivamente nel corso del medesimo esercizio finanziario. gli importi disponibili per ogni

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stato membro sono definiti con apposito regolamento della commissione. l’importo fissato da restituire agli agricoltori italiani ammonta, come detto, a 39 milioni di euro. tale importo deve essere redistribuito entro il 15 ottobre 2017 in maniera proporzionale a tutti i beneficiari che soddisfano i sotto riportati requisiti: hanno presentato domanda per accedere agli aiuti diretti nel 2016 e sono soggetti alla disciplina finanziaria in quanto percepiscono un importo per la domanda 2016 e nell’intero esercizio finanziario 2017, superiore a 2000 euro senza considerare le riduzioni derivanti dai controlli di condizionalità e/o hanno presentato domanda (per gli anni 2013, 2014 o 2015) per accedere agli aiuti diretti pagata tardivamente nel corso dell’esercizio finanziario

2017 e sono soggetti alla disciplina finanziaria in quanto percepiscono un importo per la domanda, nell’intero esercizio finanziario 2017, superiore a 2000 euro senza considerare le riduzioni derivanti dai controlli di condizionalità. conseguentemente, il rimborso della disciplina finanziaria deve essere effettuato in favore di tutte le domande uniche pagate nel corso dell’intero esercizio finanziario 2017 (dal 16/10/2016 al 15/10/2017) che sono soggette a disciplina finanziaria, sia che siano relative all’anno di domanda 2016, sia che si tratti di pagamenti tardivi di domande relative alle annualità 2013, 2014 e 2015. gli uffici coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. consulta anche il sito http://www.terrainnova.it/

Psr: spesi sinora 1,7 miliardi, ecco i livelli per regione d un anno e mezzo dall’approvazione di tutti i Programmi di sviluppo rurale del nostro Paese, l’ultimo report sullo stato di avanzamento della spesa pubblica dei Psr 2014-2020 pubblicato dal ministero delle politiche agricole mostra che, da inizio programmazione ad oggi, sono stati spesi complessivamente 1.694 milioni di euro di cui 828,4 milioni di euro di quota Feasr (aggiornamento al 31 marzo 2017). in termini percentuali la quota totale di spesa rispetto alle risorse disponibili è pari al 8,11%, mentre, considerando anche la quota di prefinanziamento (3% di ciascun Psr) e la riserva di efficacia, la percentuale di spesa totale a livello nazionale è pari all’11,63%. ricordiamo che l’italia ha chiuso l’iter di approvazione dei suoi 23 programmi previsti per il periodo 2014-2020, il 24 novembre 2015, con l’ok definitivo della commissione al

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Psr delle regioni Puglia e della regione sicilia. la fase di attuazione delle politiche di sviluppo rurale è ora, dunque, nel pieno della sua operatività con la pubblicazione da parte delle regioni dei bandi a valere sulla programmazione 2014-2020. il livello di spesa risulta differenziato a livello territoriale. dall’analisi dello stato di avanzamento della spesa per singola regione emerge il seguente stato di attuazione per le singole regioni: abruzzo 4.92%; Basilicata 6.47%; calabria 10.18%; campania 5.06%; emilia-romagna 8.96%; Friuli-venezia giulia 0.92%; lazio 6.86%; liguria 2.64%; lombardia 9 %; marche 6.28%; molise 4.08%; Piemonte 5.50%; Puglia 5.59%; sardegna 13.44%; sicilia 8.24%;toscana 8.19%; trento 12.74%; umbria 14.80%; valle d'aosta 3.12% e veneto 19.52%. gli uffici coldiretti sono a disposizione per ogni informazione del caso e per fornire assi-

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stenza nell’ambito delle opportunità previste. scarica l’app terrainnova al seguente link: https://goo.gl/hn3i8t e visita il sito http://www.terrainnova.it/.


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viticoltura |ATTUALITÀ

[pagine a cura di valerio scarrone]

Ristrutturazione e riconversione vigneti 2017 riaperto il bando si potranno fare sia domande di sostegno a saldo, sia con pagamento di anticipo nche quest’anno si è riaperto il bando per ristrutturazione vigneti. le tipologie di interventi e i contributi previsti sono identici agli anni scorsi, ma per quanto riguarda le procedure vi sono importantissime novità. si potranno fare sia domande di sostegno a saldo, con pagamento del contributo a fine lavori sia domande con pagamento di anticipo (con fideiussione). in quest’ultimo caso, verrà erogato un anticipo dell’80% del contributo richiesto e si dovrà accedere ad una fideiussione pari al 110% del contributo erogato. le richieste di collaudo delle ristrutturazioni con anticipo dovranno essere presentate in momenti ben precisi, ovvero fra il 20 marzo e il 20 giugno del 2018, 2019, 2020. a questo scopo alla presentazione della domanda si dovrà presentare un crono programma delle opere da realizzare, indicando in quale annata si intende presentare il collaudo. a seguito del collaudo verrà elargita la restante parte del contributo. nel caso di domande con contributo a saldo il collaudo dovrà essere presentato fra 20/03/2018 e il 20/06/2018. nel caso di estirpo e reimpianto vigneto, i lavori di estirpazione potranno essere effettuati solo dopo il 30 settembre, per permettere i controlli sui vigneti oggetto di domanda. se dalla verifica i vigneti risultano difformi da quanto riportato in domanda, per varietà, sesto d’impianto e forma di allevamento, gli stessi saranno esclusi dal finanziamento. le eventuali varianti (diversa collocazione del vigneto, varietà, sesto, forma di allevamento e cronoprogramma) dovranno essere preventivamente comunicate e approvate. i pagamenti delle opere dovranno avvenire solo tramite bonifico bancario, ri.ba. o carta di credito, tramite i conti aziendali presenti su fascicolo aziendale. non sono ammessi i subentri, ad eccezione nel caso di decesso del beneficiario. nel caso che la superficie realizzata sia inferiore a quella richiesta, sino ad un massimo del 20% verrà ridotto il con-

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tributo a saldo in proporzione. nel caso si superi questa soglia scatteranno delle sanzioni pari al doppio del contributo riferito alla superficie non realizzata, sino al totale recupero del contributo e l’esclusione da uno a tre anni da altre domande di contributo per ristrutturazione. nel caso inverso, cioè con impianto maggiore della superficie richiesta a contributo, nell’eventualità che non vi siano autorizzazioni sufficienti a coprire la superficie in esubero, il contributo viene recuperato l’intro contributo e potranno essere comminate sanzioni per il vigneto abusivo da 6.000 a 20.000€ per ettaro oltre all’estirpazione della superficie abusiva. la scadenza della domanda è il 30 giugno 2017. gli uffici zona coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento e per la compilazione delle domande di contributo.

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ATTUALITÀ| viticoltura - varie slitta al 30 giugno la scaDenza. la violazione è DiffiDabile

Proroga periodo di accompagnamento del registro telematico Tutte le informazioni per essere in regola con la nuova normativa per la regolarizzazione on decreto n. 461 del 28 aprile 2017 è stato prorogato al 30 giugno il periodo di “accompagnamento” per la tenuta del registro telematico. si ricorda che l’obbligo per gli operatori di tenere il registro telematico decorre dal 1° gennaio 2017, è consentito agli operatori, fino al 30 giugno 2017, giustificare in via documentale le operazioni che, in sede di controllo, non risultassero registrate nel registro telematico. Fino al 30 giugno 2017, per gli operatori che abbiano abilitato lo stabilimento al registro telematico1, l’omessa/irregolare annotazione delle operazioni sul medesimo regi-

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stro non configura violazione delle norme vigenti se tali operazioni sono giustificate in via documentale. Per gli operatori che, invece, non abbiano ancora abilitato lo stabilimento al registro telematico e presso il medesimo stabilimento siano state effettuate operazioni per le quali sono decorsi i tempi di registrazione, si configura la violazione dell’obbligo previsto dalla norma anche in presenza di documentazione giustificativa. la violazione è diffidabile a norma dell’art. 1, comma 3, del dl n. 91/2014, in quanto sanabile mediante una mera operazione di regolarizzazione.

Documenti di accompagnamento per prodotti vitivinicoli na delle forme di vendita del vino più comuni sul nostro territorio è quella in azienda nei recipienti del cliente (damigiane, fustini, ecc), la cosiddetta vendita diretta. da ricordare che il riempimento dei contenitori dei clienti non viene considerato un imbottigliamento, ma viene paragonato ad una vendita sfusa. il dm 2 luglio 2013, che introduceva il documento di accompagnamento prodotti vitivinicoli mvv, consente che si possano utilizzare come documento vitivinicolo un mvv cartaceo non convalidato o un documento di cui al dd 14 aprile 1999 (ddt, fattura, etc.) per il trasporto sul territorio nazionale di prodotti confezionati nonché di vini non confezionati contenuti in

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recipienti di volume fino a 60 litri (ad esempio nei contenitori forniti dal consumatore) e trasportati con mezzi propri del destinatario e che siano stati ceduti direttamente al consumatore finale per l’esclusivo uso proprio e dei suoi familiari, purché nel limite di cessioni singole non superiori a 3 ettolitri. il documento di accompagnamento deve riportare la dicitura “destinato esclusivamente al consumo familiare del destinatario”. in sintesi per le vendite sfuse in azienda direttamente al consumatore privato, si potrà utilizzare il ddt, solo per un trasporto massimo di 300 litri per acquirente. oltre tale limite si dovrà utilizzare un mvv con la convalida in comune o tramite Pec.

In campagna raccolta a rischio senza alternative ai voucher on l’inizio della piena attività estiva per frutta e ortaggi è sos nelle campagne dove senza alternativa ai voucher sono a rischio i raccolti, ma si perdono anche opportunità di lavoro per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale. e’ la coldiretti a lanciare l’allarme nel sottolineare la necessità di individuare una valida alternativa che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. l’impiego dei voucher in agricoltura è praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. in agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

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i trasporti di vino sfuso effettuati dal consumatore privato che non eccedano i 30 litri, non necessitano di documento di accompagnamento, come pure i trasporti di vino in recipienti imbottigliati in recipienti di volume nominale inferiore ai 5 litri, regolarmente etichettati e munito di dispositivo di chiusura a perdere (capsula o similare riportante il codice icqrf dell’azienda) sino ad un massimo complessivo di 100 litri. ovviamente la deroga riguarda solo il documento di trasporto, ma non l’obbligo di emissione della ricevuta fiscale o dell’annotazione dell’incasso sui corrispettivi e lo scarico del prodotto dal registro vitivinicolo telematico.

arrivano i premi per gli impianti a biomassa che riducono le emissioni delle partecipazioni stato finalmente pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 110 del 13 maggio il decreto sulla “disciplina delle condizioni di accesso all'incremento dell'incentivazione prevista dal decreto 6 luglio 2012 per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati a biomasse e biogas”. il provvedimento stabilisce le modalità per attuare le verifiche che assegnano il premio di 30 euro/mWh sulla tariffa incentivante base agli impianti di produzione elettrica da biomasse che utilizzano prodotti di origine biologica e sottoprodotti di origine biologica e che rispettano determinati limiti di emissione. al premio possono accedere anche gli impianti di gassificazione con motori a combustione interna purché autorizzati all’alimentazione esclusiva con biomasse di tipo a) e/o di tipo b). Pertanto, nel caso di impianti di potenza termica inferiore ai 15 mW, deve essere adottato un sistema di monitoraggio delle emissioni in continuo (sme), se previsto in autorizzazione, o un sistema di analisi delle emissioni (sae) in grado di rilevarle. e i dati devono essere opportunamente archiviati e trasmessi alle agenzie regionali o provinciali per la protezione dell’ambiente competenti. inoltre il gestore dell’impianto

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deve tenere un apposito registro e il riepilogo delle azioni di manutenzione. il decreto prevede anche dei costi fissi per le verifiche iniziali di idoneità del sistema e di verifica dei dati di monitoraggio che saranno a carico dell’operatore, a cu si aggiungono i costi variabili per i campionamenti e le analisi. soltanto l’accertamento del rispetto dei valori limite di emissione attraverso la verifica della correttezza e completezza dei dati ricevuti costerà 2.160 euro ogni anno. Quando i valori non sono rispettati non si ottiene il premio tariffario, perché le agenzie provvedono a dare tempestiva comunicazione al gse, che sospende l’erogazione. gli approfondimenti sono consultabili sul sito http://www.fattoriedelsole.org


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marengo doc |ATTUALITÀ

Premio marengo Doc - eDizione 2017

QUESTE LE PERLE DELL’ENOLOGIA ALESSANDRINA I vini vincitori del 43° Concorso enologico della provincia di Alessandria venerdì 26 maggio si sono conclusi i lavori delle commissioni di degustazione della 43esima edizione del concorso enologico provinciale “premio marengo doc”, organizzato dalla camera di commercio di alessandria con il supporto operativo della propria azienda speciale asperia. si sono aggiudicati l’onorificenza più ambita, Premio marengo d’oro 2017, i seguenti vini: - marengo d’oro per la categoria vini spumanti cuvée aurora rosé dell’impresa banfi srl cantine in strevi - alta langa spumante Brut rosato (2013); - marengo d’oro per la categoria vini bianchi brezza d’estate dell’impresa cascina i carpini - colli tortonesi timorasso (2012); - marengo d’oro per la categoria vini rossi giorgio tenaglia dell’impresa tenuta la tenaglia - Barbera d’asti (2011); - marengo d’oro per la categoria vini aromatici, eliodoro dell’impresa bagnario az. agr. di ivaldi giampaolo andrea - strevi Passito (2008). ad essi si aggiungono: -Premio Marengo DOC Giovani Barbera d’asti 2016 - la classica - dell’impresa olivero daniele di cassine; -Premio Marengo DOC Biologico dolcetto di ovada 2015 - mayno zero - dell’impresa ca’ del bric di montalto Bormida. -Premio Marengo DOC Donna Barbera d’asti 2011 - giorgio tenaglia - dell’impresa tenuta la tenaglia di serralunga di crea. Questi grandi vini fanno parte delle 30 eccellenze delle doc alessandrine, e cioè di quei prodotti che, avendo ottenuto almeno 88 punti, si possono fregiare del riconoscimento della selezione speciale. inoltre sono ben 104 i vini che hanno raggiunto il punteggio di 85/100 e che pertanto sono stati insigniti del diploma “Premio marengo doc”. l’edizione 2017 ha visto confermate le distinzioni

introdotte negli ultimi anni, con l’aggiunta di una nuova tipologia di premio: “marengo doc Biologico”. di seguito sono sintetizzate le modalità di attribuzione dei premi previste dal regolamento del concorso (secondo il metodo di analisi sensoriale dell’ “Union Internationale des Oenologues”, federazione che raggruppa e rappresenta a livello mondiale le Associazioni nazionali professionali dei tecnici del settore vitivinicolo): • Premio marengo doc: assegnato ai vini che hanno raggiunto il punteggio di almeno 85/100; • Premio selezione speciale: assegnato ai 30 vini che hanno ottenuto il punteggio più elevato non inferiore comunque a 88/100; • Premio marengo d’oro: assegnato dalla commissione Finale che ha individuato, tra i vini che si sono aggiudicati la “selezione speciale”, il migliore per ciascuna delle categorie bianchi, rossi, spumanti e aromatici; • Premio marengo doc giovani: per il vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un imprenditore nato a partire dal 1977; • Premio marengo doc donna: per il vino che ha ottenuto il miglior punteggio presentato da un’impresa a prevalente partecipazione femminile; • Premio marengo doc Biologico: per il vino biologico (in possesso di idonea certificazione rilasciata da Ente certificatore qualificato) che ha ottenuto il miglior punteggio, con un minimo di 85/10.

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ATTUALITÀ| Filiera harmony incontro tecnico-Divulgativo organizzato nella seDe Di caDirlab

Filiera Harmony: un progetto in crescita per la cerealicoltura e il territorio alessandrino Numeri in crescita e ottima risposta da parte di imprenditori e industria per il “grano buono”

nelle foto alcuni momenti della giornata di “prove in campo” dedicate alla cerealicoltura alessandrina. dalle valutazioni agrotecniche su diverse tipologie di grano al convegno organizzato per fare il punto sulla filiera harmony fortemente voluta da coldiretti che vede tra i partner protagonisti il colosso saiWa - mondelez.

atto del grano buono, obiettivo: saldare sempre di più il legame del prodotto con il territorio. e’ stato un incontro tecnicodivulgativo per fare il punto sullo stato dell’arte della filiera del grano buono harmony. si è svolto lo scorso 26 maggio nella sede di cadirlab a Quargnento.all’iniziativa hanno preso parte gli attori protagonisti del progetto di filiera: coldiretti, consorzio agrario del piemonte orientale, cadirlab, molino nova di Felizzano e oro saiwa (mondelez). una sfida ambiziosa e concreta che ha l’obiettivo di saldare sempre di più il legame del prodotto con il territorio in grado di trasferire le esigenze del trasformatore su tutta la filiera, dall’agricoltore al consumatore finale, rendendoli visibili e riconoscibili. “harmony, il patto del grano buono”, si basa su quattro pilastri fondamentali: collaborazione, agricoltura sostenibile, biodiversità e tracciabilità. - afferma il presidente coldiretti alessandria roberto paravidino - sono queste le basi sulle quali poggia il progetto di filiera europeo, sostenuto anche in italia dalla coldiretti alessandria con gli altri partner. la nuova campagna presenta numeri importanti: incrementata superficie e prodotto da conferire pari a circa 40.000 quintali, un numero però destinato a salire in fretta e a trovare sempre più consensi tra gli imprenditori. strategico il ruolo del consorzio agrario del Piemonte orientale, centro di riferimento per lo stoccaggio e le filiere sul territorio, che da tempo attua una politica commerciale per fornire agli agricoltori, soci e non soci, soluzioni, prodotti e servizi vantaggiosi con un’attenzione particolare agli sbocchi di mercato. un grande obiettivo raggiunto e grande opportunità per la cerealicoltura della provincia: sono questi gli aspetti rilevanti dell’accordo che trova nel consorzio agrario la

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risposta ad un concetto di sviluppo integrato del territorio e delle sue risorse che mettono al centro la persona, prima ancora dell’azienda. i contratti di filiera diventano così la carta vincente per una gestione diretta del prodotto dopo il raccolto, per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta. la grande novità indicata con la “rigenerazione” dell’agricoltura italiana, si è imposta anche attraverso la crescita di una cultura “imprenditoriale” che trova nel molino nova una

realtà di primo piano nazionale dove vengono lavorati ogni giorno circa 400 tonnellate di grano. harmony è un progetto di respiro europeo in continuo sviluppo che risponde in pieno alle esigenze del consumatore. il “Patto del grano buono”, si basa su principi quali la collaborazione con gli agricoltori, l’agricoltura sostenibile, la biodiversità e la tracciabilità dei prodotti attraverso tutta la filiera. un passo in avanti per offrire nuove prospettive di mercato, nonché una partnership importante che evidenzia ancor di più il ruolo della provincia di alessandria quale riferimento nazionale in ambito cerealicolo.

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nella foto l’intervento di lorenza cipollina responsabile relazioni esterne della saiWa


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assemBlea Provinciale |ATTUALITÀ

l’assemblea Provinciale si è svolta nei locali Della feDerazione alessanDrina

Coldiretti: “Approvato all’unanimità il bilancio consuntivo e di previsione” Forza sociale riconosciuta, crescita costante della professionalità e del servizio accompagnata all’ottimizzazione delle risorse, fondamentale la battaglia per la rintracciabilità delle produzioni n bilancio aggregato positivo, in cui l’organizzazione trova un utile d’esercizio che ne conferma lo stato di salute e di costante affidabilità. risultati che sono stati commentati dal presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino come “il giusto riconoscimento per un lavoro sempre più attento nei confronti di una realtà cui tutti noi siamo legati da un fortissimo senso di appartenenza. una crescita costante della professionalità e del servizio accompagnata all’ottimizzazione delle risorse”. l’assemblea provinciale coldiretti 2017, composta da giunta, consiglio e i Presidenti di sezione ha provveduto all’analisi dei bilanci economici. sono stati approvati all’unanimità sia il consuntivo che il previsionale. e’ stato il direttore provinciale, leandro grazioli, ad illustrare i dati, sia della Federazione provinciale che della società di servizi impresa verde. con soddisfazione, i partecipanti hanno anche assistito ad un sintetico consuntivo dell’attività sindacale svolta e della vita associativa dell’organizzazione: un impegno sindacale della Federazione che si è snodata attraverso la positività degli incontri territoriali svolti nei mesi scorsi in tutto il territorio provinciale. l’assemblea provinciale si è svolta il 31 maggio nella sala multimediale al quarto piano della sede provinciale coldiretti alessandria, in corso crimea 69: dopo aver ascoltato da parte del presidente roberto paravidino un bilancio dell’anno trascorso e un primo giro d’orizzonte sulle iniziative che la coldiretti organizzerà nei prossimi mesi è stato fatto il punto sulla situazione sindacale, e le progettualità che vedranno impegnato il settore primario nella difesa della tipicità e del Made in Italy. al centro dei lavori la sfida portata avanti con successo da coldiretti legata alla trasparenza e alla rintracciabilità delle produzioni per la filiera di qualità 100% italiana per contrastare una crisi della produzione agricola dovuta alla presenza crescente di prodotti importati. “coldiretti è una forza sociale riconosciuta, il consenso unanime ottenuto in assemblea dai nostri dirigenti è un premio nei confronti della Federazione che ha lavorato con dedizione e competenza ed è anche un atto di trasparenza nei confronti di tutti gli associati che con il tesseramento dimostrano ogni anno attaccamento alla nostra organizzazione. - ha detto il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli - nonostante il momento sia economicamente sfavorevole direi che possiamo guardare con serenità ad una sempre più incisiva e determinata azione sindacale a tutela degli associati coldiretti. la nostra è una realtà agile, attenta alle esigenze dell’impresa e in grado di agire in tempi molto veloci, in modo da consentire all’imprenditore che si rivolge ai nostri uffici

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nella foto la lettura da parte del direttore coldiretti alessandria leandro grazioli del verbale relativo all’ultima assemblea. il Presidente Provinciale roberto Paravidino (a sinistra) approfondisce la posizione sindacale della federazione alessandrina e comunica gli avvenimenti organizzati dalla confederazione.

di poter operare con ogni garanzia”. “ora tocca a noi, sul nostro territorio, dare gambe ad idee e progetti che hanno anche un nuovo contorno normativo e maggiori opportunità, - ha detto il presidente provinciale roberto paravidino - per riuscire a portare più reddito ai nostri soci con una prospettiva che vada oltre la semplice difesa dell’esistente, ma che incroci quel mondo dinamico che esiste e che richiede risposte: se quelle risposte riusciremo a darle noi ne avremo beneficio e vantaggio, viceversa, nella continua attesa del maturare dei tempi, rischiamo che altri settori ed altri territori si pongano tra noi e le opportunità dei mercati”. “coldiretti ha compiuto un’azione sindacale attenta ed instancabile a livello nazionale che ha prodotto risultati importanti e tangibili”, ha concluso paravidino.

nelle foto la sala multimediale al quarto piano di coldiretti alessandria gremita di dirigenti che hanno votato all’unanimità il bilancio consuntivo e di previsione.

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ATTUALITÀ| corilicoltura ottimo bilancio Per l’eDizione 2017 Della sagra Della nocciola che si è svolta a lu

in foto il tradizionale momento del taglio del nastro, in primo piano il cav. Flavio repetto con il sindaco di lu michele Filippo Fontefrancesco. con loro i vertici coldiretti alessandria e l’assessore regionale all’agricoltura giorgio Ferrero.

Un prodotto di qualità è il risultato di un gioco di squadra: ricetta per una coltura d’eccellenza Ospite d’eccezione il patron della Novi, il cavalier Flavio Repetto: dall’accordo di filiera con il Gruppo Novi alla costituzione della Cooperativa Monferrato Frutta i parla tanto di riforme per migliorare il Paese e rendere più competitiva la nostra economia ma credo, che prima di cambiare l’italia sia necessario cambiare gli uomini”. Parole del cavalier flavio repetto, patron del colosso dolciario novi-elah-dufour pronunciate durante il convegno organizzato da coldiretti nell’ambito della decina sagra della nocciola che si è svolta a lu.“ho sempre pensato che solo il lavoro possa creare sviluppo e ricchezza da condividere. credo anche che non vi sia altra strada da seguire, compresa quella della finanza creativa, che possa creare il bene comune”, ha aggiunto il cavalier repetto. la sagra della nocciola di lu ricopre un posto di primaria importanza nel calendario degli appuntamenti in grado di richiamare un numeroso pubblico, il quale ha potuto apprezzare sia l’esposizione delle macchine agricole per il settore corilicolo allestita in piazza gherzi, sia ascoltare le ultime novità tecniche. l’impegno di coldiretti nel sostenere la corilicoltura è stato sottolineato da roberto paravidino, presidente coldirettti alessandria, il quale si è soffermato sulla vitalità imprenditoriale della terra monferrina “ricca di iniziativa che vede premiato questo suo coraggio grazie ad un continuo aumento delle superfici interessate “a nocciola”. un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti”. una vetrina per il monferrato dove, ogni anno, vengono analizzate e presentate le novità tecniche di rilievo che riguardano il settore corilicolo: dai trattamenti alla meccanizzazione, dall’innova-

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nella foto una panoramica della sala del vecchio cinema di lu gremita di imprenditori corilicoli, autorità ma anche tanti consumatori incuriositi dagli ottimi risultati ottenuti dal settore in provincia.

zione in campo ai progetti per un prodotto trasformato in sintonia con le richieste del mercato. un’innovazione che si traduce in “buon prodotto”, “sperimentazione” e “tutela del territorio”: la giusta ricetta per offrire garanzie di prezzo e di collocazione del prodotto. ad aprire i lavori il sindaco di lu, michele fontefrancesco, che ha sottolineato come la valorizzazione del territorio rappresenti la carta vincente per essere competitivi e affrontare le sfide future. il convegno, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero, ha puntato l’attenzione su

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“Il benessere del nocciolo dalle radici alla chioma”. l’intervento tecnico è stato coordinato da alberto pansecchi agronomo e responsabile corilicolo di coldiretti, il quale ha fatto il punto sul “walfare” del nocciolo, sulla sostenibilità economica ed ambientale dell’operazione. “il nocciolo è una pianta delicatissima che richiede professionalità elevate a partire dal vero motore costituito dalle radici. oggi, quando si parla di benessere del nocciolo ci si riferisce alla cura puntuale ed accorta di tutti i tessuti che ne compongono l’organismo. - ha affermato pansecchi - a livello provinciale oltre 3000 gli et-


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corilicoltura |ATTUALITÀ tari coltivati e prospettive in crescita per il settore. a fare la differenza un approccio scevro dai vincoli e dai limiti imposti dalla tradizione: infatti, è sufficiente soffermarsi sugli sviluppi della coltivazione tramite sempre nuove soluzioni e meccanizzazioni innovative”. in prima linea la cooperativa corilu che sta ottenendo sia sul territorio provinciale che regionale, ampi consensi e la determinazione di coldiretti che ha seguito e creduto nelle potenzialità di questa coltura che accomuna modernità, meccanizzazione e collaborazione. un territorio che manda segnali di estrema vitalità, di voglia di crescere, di saper guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di riuscire a realizzare sempre nuovi progetti. un esempio concreto l’accordo di filiera con il gruppo novi - elah - dufour e la costituzione della cooperativa monferrato frutta che rappresenta l’anello di congiunzione per “migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore” come ha ribadito il presidente di monferrato Frutta dino bertolè per la nuova progettualità, che coinvolge anche il territorio astigiano. un conferimento pari a 7.253 quintali solo nell’anno 2016 per un valore pari 2.965.852,70 euro. numeri che hanno portato ad istituire il premio qualità novi-elah-dufour al quale hanno potuto partecipato tutti coloro che hanno prodotto più di 30 quintali di nocciole durante lo scorso anno: 3° classificato ornella beccio di gabiano (resa 49,60); 2° classificato mauro rondano di camino (resa 50,60) e 1° classificato fulvio

il progetto di filiera con la novi offre grandi risultati e aspettative per offrire nuove opportunità di reddito alle aziende. sotto: il presidente Paravidino durante il suo intervento al convegno.

motta di gabiano (resa 51,60). “la qualità della tonda gentile è assoluta, le sue caratteristiche ne fanno un prodotto di pregio apprezzato e ricercato, il nostro impegno deve essere quello di offrire l’eccellenza assoluta, dobbiamo continuare a lavorare e

fare squadra in questa direzione per portare la terra monferrina ad essere conosciuta sempre di più, esattamente ciò che sta accadendo grazie all’accordo che abbiamo con novi” ha aggiunto giuseppe concaro di cadirlab.

“La Nocciola” Da 20 anni esempio di multifunzionalità a nocciola” di roberto Brusa ha compiuto i suoi primi 20 anni e il compleanno è stata l’occasione per organizzare un momento di festa che si è svolta sabato 27 maggio in piazza a moncestino. la storia di roberto Brusa e della sua famiglia è la storia di una passione lunga una vita per la corilicoltura, dal campo alla tavola, che si è concretizzata 20 anni fa quando, in frazione seminenga di moncestino, in valcerrina, tra boschi, nocciole e vigne è nata l’azienda agricola “la nocciola”. “nel 1997 è nata l'idea di coltivare nocciole e, dopo qualche anno, visto che la coltura si dimostrava redditizia, si è pensato di estendere gli impianti ad alcuni lotti di terreno rimasti incolti. ha affermato roberto Brusa - così iniziava l'avventura, con due obiettivi ben chiari: ottenere un prodotto di qualità e rivalutare terreni ormai gerbidi. l'azienda dispone di terreni pianeggianti e collinari e continua ed espandersi: attualmente sono circa 35 gli ettari a noccioleto. il prodotto principe è senza dubbio la nocciola Piemonte i.g.P.” Plauso alle aziende come “la nocciola”, esempio di multifunzionalità e orgoglio per coldiretti” ha aggiunto il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto Paravidino.

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nelle foto roberto Brusa titolare de “la nocciola” con sede a moncestino in valcerrina. la sfida della corilicoltura vinta nel nome della qualità e dell’innovazione. sotto: i preparativi per la festa in piazza.

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ATTUALITÀ|scadenze

GIUGNO

[pagina a cura di daniela colombini]

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scadenza imposta

adempimenti

soggetti obbligati

15/06/2017

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva

16/06/2017

iva

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di maggio 2017

contribuenti iva mensili

16/06/2017

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

16/06/2017

imu tasi

invio telematico acconto imu e tasi anno 2017 (con esclusione dell'abitazione principale).

contribuenti proprietari di immobili.

16/06/2017

contributi inps

versamento quarta rata 2016 dei contributi inps per i lavoratori dipendenti.

datori di lavoro agricolo

26/06/2017

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di maggio.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

30/06/2017

irpef irap

versamento delle imposte a debito irPeF e iraP a saldo 2016 e primo acconto per l'anno 2017 oltre che addizionali comunali e regionali e cedolare secca - prima scadenza.

contribuenti tenuti alla presentazione del modello unico e irap 2017

30/06/2017

camera versamento annuale alla camera di commercio di commercio - prima scadenza.

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titolari di partita iva iscritti alla camera di commercio.


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[pagine a cura di alberto Pansecchi]

• alterazione del ciclo • eliminazione della gerarchia • allungamento periodo vegetativo • sensibilità ai parassiti La moderna viticoltura, come già in passato la viticoltura tradizionale, hanno via via assunto connotazioni e regole molto lontane rispetto a quelli che sono i naturali comportamenti delle viti spontanee. Questo adattamento dei metodi di coltivazione alle esigenze produttive moderne ha portato, oltre che a rendere possibile e razionale la coltivazione per l’uomo, ad incrementare le quantità prodotte e comunque a migliore la qualità dell’uva. Da diverse centinaia di grappoli formati da pochi piccoli acini, per lo più acerbi e poveri in zuccheri e sostanze aromatiche, si è passati a concentrare le caratteristiche nobili elaborate dalle singole viti, in pochi grappoli composti di molte bacche. Conoscere il comportamento in natura delle viti ci aiuta a comprenderne i comportamenti e di perseguire i nostri obiettivi qualitativi e quantitativi.

vite spontanea tra le differenze, molte per il vero, la più evidente, dalle quali conseguono poi le altre, vi è il consistente contenimento indotto alla massa vegetativa con la forma di allevamento e con la potatura invernale. la vite oltre ad essere una pianta molto robusta e vigorosa ha una enorme capacità di sviluppo: compete infatti con le specie arboree presenti (anche se di dimensioni estremamente superiori) e le sovrasta usando la loro chioma per salire e appoggiarvi sopra la propria. È molto evidente nelle arboree, una gerarchia tra le ramificazioni per cui ci è facile distinguere progressivamente ramificazioni di età via via maggiore. nella vite pur essendovi una gerarchia tra le ramificazioni dell’anno e le precedenti, essa non è così ben evidente e l’accrescimento diametrale delle formazioni legnose è molto limitato, la chioma molto espansa e vi è ricchezza di gemme ibernanti.

vite sPontanea - vite coltivata

viticoltura N.47 |SCHEDA

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SCHEDA|viticoltura N.47

[pagine a cura di alberto Pansecchi]

ciclo vegetativo molto breve

molto interessante è considerare la grande differenza tra la durata del periodo vegetativo della vite spontanea rispetto a quello della vite coltivata. su una massa così consistente, lo sviluppo di germogli e foglie, avviene in tempi rapidi e ogni singolo germoglio si accresce per un numero limitato di meritalli nell’arco di due-tre settimane. analizzando poi la morfologia del germoglio, è evidente che il suo sviluppo non avviene solo in lunghezza, ma nella formazione di ogni singola foglie collocata ad ogni nodo: man mano che il germoglio si sviluppa anche le foglie rapidamente si evolvono e troviamo foglie adulte anche in prossimità dell’apice.

tessuti meno sensibili ai parassiti

la vegetazione tenera, in fase di sviluppo, è particolarmente esposta all’azione di molti parassiti, in quanto la sua composizione chimica costituisce per essi un buon substrato alimentare. tanto più brevemente, quindi, la pianta conseguirà la pienezza della chioma e le superfici fotosintetizzanti diventeranno adulte, tanto meno suscettibile risulteranno nei confronti di determinati parassiti. a seguito del rapido allungamento della vegetazione la formazione dei germogli secondari dalle gemme pronte sarà ridotta.

effetti della coltivazione

la vite nel vigneto, soprattutto quella allevata secondo il sistema guyot, ha comportamenti notevolmente differenti. causa principale di questa alterazione del naturale comportamento fisiologico è la costrizione imposta con le pratiche di allevamento e di potatura. ogni anno le viti sono “alleggerite” della quasi totalità della chioma già lignificata. non vi è pertanto più una gerarchia nelle differenti formazioni degli anni passati che avrebbero determinato nella pianta, un volume appropriato di massa legnosa. Questo enorme squilibrio provocato dalle pratiche colturali, fa sì che, dalle poche gemme ibernanti rimaste, si sviluppino germogli di grandissimo vigore il cui sviluppo, ad eccezione di una prima fase più lenta, è molto rapido.tuttavia, per il conseguimento dell’intera chioma, sarà necessario, rispetto alle viti in natura, un periodo assai più lungo che potrà durare da due a tre mesi, in funzione del vitigno e dell’andamento stagionale. ne consegue una massa vegetativa caratterizzata per lungo tempo da un’elevata percentuale germogli e foglie in fase di sviluppo.

conseguenze sulla produzione

il forte stimolo, indotto dalle pratiche colturali all’attività vegetativa, fa si che in primavera anche l’apparato radicale si riattivi precocemente per una prima fase di sviluppo intenso che, una volta superata, riprenderà solo molto più avanti nella stagione quando inizieranno a riaccumularsi nuove riserve. la vegetazione nel frattempo formatasi sarà, oltre che ingente, anche difforme per età e grado di completamento e definirà un microambiente nella chioma molto irregolare e favorevole ai parassiti. Questi ultimi, agevolati per il ricco nutrimento disponibile, costituiranno con ogni probabilità minacce di infezioni e infestazioni ben più pericolose. il ritardo fenologico conseguente al prolungato periodo in cui la vite deve ricostituire la grande massa legnosa asportata con la potatura, comporta la riduzione del tempo disponibile per la lignificazione e la maturazione dei grappoli. ne conseguirà una maggiore influenza da parte del clima dell’annata, che potrà essere più o meno favorevole alle piante e, quindi, ai viticoltori.

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biografia: martini in vigna - e. monticelli, 2016 viticoltura di qualità - m.Fregoni “L’Informatore Agrario” 1998


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riso biologico, autorizzato lo zolfo per la lotta al brusone il ministero della salute ha approvato l’uso d’emergenza dello zolfo (nome del formulato commerciale thiopron) per la difesa del riso biologico contro il Brusone. i trattamenti possono essere effettuati per 120 giorni dall’8 maggio al 4 settembre 2017. studi sperimentali hanno, infatti, dimostrato l’efficacia della sostanza attiva zolfo formulata secondo un’esclusiva tecnologia, attualmente autorizzato su altre colture contro un diverso patogeno. in diverse verifiche sperimentali, effettuate nel 2014 e nel 2015, lo zolfo ha dimostrato di poter contribuire efficacemente anche al controllo del Brusone da Pyricularia. in agricoltura biologica, lo zolfo che rientra fra i formulati elencati sul sito sian relativo ai prodotti “bio”, può essere impiegato con successo da solo, in combinazione con altre misure atte a ridurre la pressione del patogeno quali una adeguata scelta varietale, una appropriata fertilizzazione, ecc... nelle strategie di difesa integrata esso può invece essere associato / alternato in maniera egregia con gli altri fungicidi autorizzati, potenziandone l’azione e svolgendo anche una funzione preventiva nei confronti dei sempre possibili fenomeni di resistenza (ri-

cordiamo che lo zolfo è un principio attivo ad azione multisito). i dati a supporto di una registrazione definitiva dello zolfo per la difesa dal Brusone da Pyricularia sono disponibili, ma purtroppo le procedure amministrative legate alla ritardata valutazione dell’allegato iii del regolamento da parte delle autorità competenti, hanno impedito fino ad ora la presentazione degli stessi, di qui, la necessità di ricorrere all’uso d’emergenza. inoltre, lo zolfo è considerato dalle autorità ue una sostanza estremamente sicura tanto da non prevedere neppure specifiche limitazioni quali la definizione di un lmr. infatti, il reg. 396/2005 prevede una lista positiva di sostanze per le quali, causa la loro comprovata innocuità, non è necessario fissare un limite massimo di residui sulle derrate. tale lista, definita allegato iv, è stata aggiornata per la prima volta nel 2008 e, attualmente, conta 53 sostanze tra le quali lo zolfo. le dosi del prodotto sono di 4-8 l./ha per 300-500 litri d'acqua/ha. sono previste 2 - 3 applicazioni nella fase compresa tra la formazione del panicolo (Bcch30) e lo sviluppo delle cariossidi (BBch77) in funzione del ciclo epidemiologico del patogeno. il prodotto può essere usato da solo o in miscela con altri fungicidi.

aggiornamento notizie tecniche

nozioni tecniche |SCHEDA

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SCHEDA|nozioni tecniche

Kiwi, arriva la tolleranza per i frutti doppi? a livello internazionale è sempre più sentito il problema dello spreco alimentare e, secondo alcuni osservatori, le norme di commercializzazione, alle volte, possono favorirlo. in particolare, parlando del kiwi, si sta diffondendo l’idea che i frutti doppi possano trovare una loro collocazione sul mercato ed alcuni mercati (per es. in germania) si stanno già muovendo in tal senso, facendo leva sull’opinione pubblica. attualmente la norma ue e quella unece prevedono che i frutti doppi/multipli siano esclusi dal mercato, ammettendoli esclusivamente nella tolleranza massima del 10% della categoria ii. le ipotesi che potrebbero essere prese in considerazione sono: concedere una tolleranza specifica, aggiuntiva rispetto all’attuale, per i frutti doppi/multipli (oppure per i soli frutti doppi escludendo i multipli) nell’ambito della categoria ii°, definendo una percentuale limite; non considerare come difetto nella categoria ii° la presenza di frutti doppi/multipli (ampia flessibilità); mantenere lo status quo. il ministero sta verificando quale possa essere la soluzione migliore per il sistema produttivo nazionale. nel caso si dovesse ritenere che la norma attuale sia quella migliore, sarà necessario motivare tecnicamente la posizione.

fitofarmaci con le vecchie etichette dpd, ecco come regolarsi il ministero della salute, accogliendo una richiesta di coldiretti, ha emanato una nota di chiarimento in merito all’entrata in vigore a partire dal 1° giugno 2017 del nuovo sistema di etichettatura dei fitofarmaci (clP). si tratta di disposizioni relative alle eventuali giacenze di prodotti fitosanitari immessi sul mercato prima del 1° giugno 2015 ed ancora in commercio al 31 maggio 2017.coldiretti ha chiesto infatti come devono regolarsi gli agricoltori che hanno in possesso prodotti fitosanitari con la vecchia etichettatura (dPd). Per quanto riguarda i produttori di fitofarmaci il regolamento 1272/2008 ha previsto un sistema di deroga che cessa appunto il 1° giugno, per cui finora è stata consentita la commercializzazione di prodotti etichettati secondo la precedente normativa (direttiva 1999/45/ce). i distributori comprese i rivenditori al dettaglio sono tenuti ad assicurare che i prodotti posti in vendita siano adeguatamente etichettati ed imballati ai sensi del regolamento clP. l’agricoltore utilizzatore professionale di prodotti fitosanitari è considerato utilizzatore finale e non è sottoposto agli obblighi di classificazione ed etichettatura, ma deve disporre delle informazioni aggiornate per l’uso in sicurezza del prodotto tramite l’etichetta autorizzata e la scheda di sicurezza. nel caso in cui l’agricoltore sia anche datore di lavoro ed imprenditore a tutela dei lavoratori agricoli da lui dipendenti ed ai fini di una valutazione dei rischi legati al trasporto, stoccaggio, e smaltimento delle confezioni ed alla gestione degli eventuali reflui di prodotto, egli è tenuto a munirsi dell’etichetta e della scheda di sicurezza aggiornate secondo quanto previsto dalle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. inoltre, l’acquirente utilizzatore professionale è tenuto a dotarsi della scheda di sicurezza aggiornata quale strumento di informazione integrativo all’etichetta per un uso appropriato del prodotto, dal trasporto allo smaltimento, nonché al fine di attuare correttamente le procedure in caso di emergenza fatte salve le misure previste nell’etichetta del prodotto ai fini della mitigazione del rischio conseguente all’esposizione dell’uomo re dell’ambiente in corso di manipolazione ed utilizzo. i produttori di fitofarmaci responsabili della classificazione ed etichettatura dei prodotti immessi in commercio, sono tenuti ad assicurare che i prodotti fitosanitari siano dotato dell’imballaggio e dell’etichettatura conformi ai requisiti clP e devono collabora con i soggetti della filiera, distributori ed agricoltori per il rispetto delle norme sopra indicate e con particolare riguardo alle informazioni aggiornate su etichette e schede di sicurezza. Per quanto concerne i distributori e rivenditori che detengono presso i punti vendita e depositi di fitofarmaci non imballati ed etichettati secondo il sistema clP, dal 1° giugno 2017 non potranno più venderli o metterli a disposizione di terzi neanche a titolo gratuito Pertanto, il distributore o rivenditore di prodotti non conformi al sistema clP può, previo accordo, restituire al produttore del fitofarmaco i produttori con etichette redatte secondo la precedente direttiva o con imballaggi difformi da quelli previsti dal regolamento clP ai fini della rietichettatura ed eventuale reimballaggio. inoltre, sono tenuti a smaltire i prodotti fitosanitari non conformi secondo le modalità consentite dalla norma vigente in materia. Per quanto riguarda gli utilizzatori di fitofarmaci, dal 1° giugno 2017, fermo restando il divieto di acquisto di prodotti fitosanitari con etichette non adeguate all’attuale sistema di classificazione, l’agricoltore utilizzatore professionale potrà impiegare le confezioni acquisite in data antecedente e giacenti presso il proprio magazzino etichettate ed imballate in conformità alla direttiva dPd, purché risultino prodotto in datata antecedente al 31 maggio 2015 (verifica esperibile attraverso il lotto di produzione9) ed egli sia in possesso della nuova scheda di sicurezza redatta conformemente al regolamento ur n. 2015/830 ed avente riferimenti di pittogrammi , avvertenze, nomi chimici, indicazioni di pericolo, consigli di prudenza disposizioni speciali, informazioni tossicologiche, chimico fisiche ed ecologiche unicamente conformi al clP. nel caso di controllo da parte delle autorità competenti è sufficiente da parte dell’agricoltore la dimostrazione dell’acquisto delle proprio giacenza prima del 31 maggio 2017, tramite esibizione documentale delle fatture di acquisto o di ulteriore documentazione comprovante tale situazione e la disponibilità di etichetta e scheda di sicurezza aggiornate.

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coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una

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delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su

tutto il territorio regionale: a torino, Biella, cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il Pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

Tema del mese: l’allergia per un pelo… Forse non tutti sanno che… verifica l’allergia agli acari della polvere di casa e all’epitelio del gatto

un allergene molto comune nelle polveri di casa è l’epitelio del gatto presente anche nelle case di chi gatti non ne ha…

effettua i test proposti da c.d.c. alla tariffa di €41 dermatophagoides pteronyssinus - acari dermatophagoides farinae - acari epitelio di gatto

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino vallette lucento moncalieri rivoli venaria reale asti biella cuneo novara novara verbania vercelli

via cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via Fratelli Piol 63 via iv novembre 16 corso galileo Ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio Bocci 11 via san cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 Biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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ORGANIZZAZIONE|F24 - FaBBricati rurali

contrastare le comPensazioni tributarie

Compensazioni dei crediti nel modello F24 Come cambiano le regole per i titolari di partita Iva on il decreto legge 50 entrato in vigore il 24 aprile scorso, l’agenzia entrate ha emanato alcune nuove misure per contrastare le indebite compensazioni tributarie. in particolare, per le norme che regolano l’utilizzo del modello di pagamento, nuove e più stringenti regole si applicano per le modalità di presentazione del modello F24 oggetto di com-

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pensazione per i titolari di partita Iva. in sostanza, per questi contribuenti viene introdotto un obbligo generalizzato di utilizzo dei canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per le compensazioni dei crediti in F24. infatti, il dl 50 ha modificato l’articolo 37, comma 49-bis, del d.l. n. 223 del 2006, prevedendo, per i soggetti titolari di partita IVA, l’obbligo di utilizzare i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia qualora essi intendano compensare, per qualsiasi importo, crediti iva (annuali o relativi a periodi inferiori), ovvero crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, all’imposta regionale sulle attività produttive e dei crediti d’imposta da indicare nel quadro ru della dichiarazione dei redditi. Poiché il d.l. n. 50 del 2017 non reca alcuna indicazione temporale sulla sua efficacia, si osserva che l’unico riferimento in merito è quello contenuto nell’articolo 67 del provvedimento stesso, secondo il quale «il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella gazzetta ufficiale», ossia il 24 aprile 2017. in considerazione però dei tempi tecnici necessari per l’adeguamento delle procedure informatiche, il controllo in merito all’utilizzo obbligatorio dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate in presenza di F24 presentati da titolari di partita iva che intendono effettuare la compensazione di crediti, inizierà solo a partire dal 1° giugno p.v.: questo è quanto chiarito dalla stessa agenzia con una recente risoluzione. le novità normative introdotte, visto il continuo accavallarsi di cambiamenti su questo tema, necessitano di un riepilogo delle regole generali sull’utilizzo dei modelli F24 a seconda delle casistiche specifiche con la precisazione che, ad oggi, si è in attesa di chiarimenti ulteriori

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da parte dell’Agenzia soprattutto per i produttori agricoli, titolari di partita iva, esonerati dagli obblighi iva ex all’art.34 comma 6 del dPr 633/1972 che, sulla base di una vecchia circolare, non erano assoggettati all’obbligo del versamento telematico. f24 con compensazione di crediti e saldo a zero I modelli F24 con totale compensazione e saldo a zero continuano per tutti, sia titolari di partita iva che per i privati, persone fisiche non titolari di partita iva, a dover essere presentati utilizzando i canali telematici Fisconline o Entratel dell’Agenzia Entrate. f24 con compensazione di crediti e saldo positivo Per i modelli F24 contenenti crediti utilizzati in compensazione, con saldo finale maggiore di zero, a seguito dell’introduzione delle nuove norme, è ora necessario distinguere tra privati e titolari di partita iva. Per questi ultimi infatti possono essere utilizzati esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate, mentre solo per le persone fisiche, i cosiddetti privati, è ancora possibile avvalersi dei servizi di internet banking messi a disposizione dal canale bancario. f24 senza alcuna compensazione anche in questo caso occorre distinguere tra titolari di partita iva e non. i contribuenti non titolari di partita iva possono presentare il modello F24 per qualunque importo, senza utilizzo di crediti in compensazione, in forma cartacea presso gli sportelli degli intermediari della riscossione convenzionati con l’agenzia (Banche, Poste italiane e agenti della riscossione), mentre tutti i titolari di partita iva hanno l’obbligo di presentare il modello f24 esclusivamente con modalità telematiche (ma in questo caso, vista l’assenza di compensazioni possono utilizzare un canale di home banking). canali telematici si ricorda che i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate sono Fisconline e entratel. Fisconline può essere utilizzato direttamente dal contribuente che deve richiedere il pin agli uffici stessi dell’agenzia e consente la compilazione e l’invio del modello senza la necessità di avvalersi di un intermediario. diversamente, entratel è riservato agli incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (ad esempio: caF, società di servizi dei caf), che intendono eseguire i versamenti on line delle somme dovute dai propri clienti con addebito diretto sui conti correnti bancari o postali di questi ultimi, previa acquisizione della specifica modulistica e soprattutto di specifica autorizzazione. la società di servizi impresa verde alessandria srl è a disposizione con i suoi operatori su tutto il territorio della Provincia per fornire sulla materia qui trattata gli opportuni chiarimenti e il più utile supporto per i versamenti delle imposte che i contribuenti saranno chiamati ad eseguire nei prossimi mesi.

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obbligo Di accatastamento

Fabbricati rurali non ancora dichiarati al catasto

edilizio urbano In arrivo gli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate

[pagina a cura di daniela colombini]

agenzia delle entrate, con un comunicato stampa del 24 maggio scorso ha reso noto che i proprietari che non hanno ancora adempiuto all’obbligo di accatastamento dei fabbricati rurali al catasto edilizio urbano, possono ancora regolarizzare la propria posizione. l’obbligo in esame era stato previsto da una norma del 2011, in base alla quale i proprietari di fabbricati rurali che risultavano ancora iscritti al catasto terreni avevano l’obbligo di dichiararli entro il 30 novembre 2012 nel catasto edilizio urbano. Per promuovere oggi la regolarizzazione spontanea delle singole posizioni, nelle prossime settimane l’agenzia delle entrate invierà, tramite il servizio postale, avvisi bonari ai proprietari dei fabbricati rurali, o loro porzioni, censiti ancora al catasto terreni. l’avviso bonario consentirà a ciascun soggetto di conoscere la propria posizione e di verificare quali immobili sono soggetti all’obbligo di dichiarazione. i proprietari che aderiscono agli avvisi dell’agenzia, presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale, potranno beneficiare dell’istituto del ravvedimento operoso, con un notevole risparmio sulle sanzioni che si riducono da un importo compreso tra € 1.032 e € 8.264 ad un importo di € 172 (pari ad 1/6 del minimo). Per qualunque ulteriore approfondimento sul tema, gli uffici della coldiretti sono a disposizione per dare informazioni e controllare le particelle di fabbricati rurali iscritte ancora al catasto terreni; le pratiche di accatastamento, l’atto di aggiornamento cartografico e la dichiarazione di aggiornamento del catasto Fabbricati (docfa) dovranno essere presentate con l’ausilio di un professionista abilitato per lo svolgimento delle pratiche catastali.

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valoritalia|ORGANIZZAZIONE

fertilizzazione, lavorazione Del terreno, controllo infestanti, Difesa Dei vegetali

Sistema di produzione integrata o agricoltura integrata agricoltura integrata è un sistema produttivo a basso impatto ambientale, collocabile a metà tra regime convenzionale e biologico, volto a ridurre al minimo l’impatto produttivo sull’ambiente o sulla salute dei consumatori. esso postula lo sfruttamento delle risorse naturali nella misura in cui sono in grado di surrogare adeguatamente le pratiche dell’agricoltura convenzionale, da usare solo allorché necessarie, evitando comunque quelle ad elevato impatto. i principali ambiti di applicazione dell’agricoltura integrata sono: fertilizzazione, lavorazioni del terreno, controllo delle infestanti e difesa dei vegetali. la fertilizzazione è condotta sfruttando nei limiti del possibile il ciclo della sostanza organica, secondo i criteri conservativi della fertilità chimica, che è ammessa per mantenere alti i livelli di fertilità e di produttività delle colture, e comunque prevenendo i fenomeni di dilavamento. le lavorazioni del terreno devono essere condotte con l’obiettivo di prevenire la degradazione della struttura del terreno e l’erosione. il controllo delle infestanti va eseguito sfruttando tecniche che limitano il ricorso al diserbo chimico, che deve comunque essere a basso impatto, è orientato verso una riduzione dei trattamenti. la difesa dei vegetali si basa esclusivamente sulla lotta integrata, ossia sull’impiego razionale di mezzi di difesa biologici, chimici, biotecnici, agronomici, sfruttando nei limiti del possibile la lotta biologica. l’uso dei fitofarmaci è improntato all’abbattimento del quantitativo di prodotti chimici liberati nell’ambiente.

- Stipula contratto di certificazione con l’ODC prescelto; - Visita ispettiva in azienda o aziende; - Rilascio del certificato di conformità; - Visite di sorveglianza annuali.

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sistema di Qualita’ nazionale produzione integrata la l.04 del 3 febbraio 2011 nel definire la produzione integrata, istituisce il relativo sistema di qualità nazionale di produzione integrata (sQnpi), volto a certificare le produzioni agricole ed agroindustriali conformi. l’adesione al sistema è possibile in forma

singola o associata, ed è consentita anche ad aziende di trasformazione, condizionamento e distribuzione. la verifica della conformità è svolta da appositi organismi di controllo accreditati dal mipaaf, sulla base dei piani di controllo regionali, coerenti con le linee guida nazionali. i conseguenti controlli sono volti ad accertare la conformità dei processi e del prodotto e si riferiscono ad appositi disciplinari regionali, elaborati sulla base di linee guida nazionali. la legge ha istituito un apposito ‘marchio snQpi’, che identifica i prodotti agricoli ed agroindustriali la cui produzione è certificata nell’ambito del snQPi, in quanto conforme alla norma tecnica sulla Produzione integrata. il marchio può essere utilizzato anche in abbinamento con marchi privati o collettivi. iter di certificazione e controlli gli operatori che intendono aderire al sQnPi devono seguire l’iter di certificazione di seguito riassunto: - Richiesta e successiva formulazione dell’offerta da parte dell’Organismo di Controllo (ODC); - Domanda di certificazione e contestuale scelta dell’ODC; - Inserimento dell’azienda nel sistema di Rete Rurale produzione integrata;

in seguito all’adesione al sQnPi vengono pianificate le visite ispettive da parte dell’odc prescelto. le aziende devono prevedere un autocontrollo che consiste tra l’altro nella tenuta corretta dei registri di campagna, nella predisposizione di analisi del terreno, di un piano di fertilizzazione e di irrigazione, nella corretta tenuta delle fatture di acquisto e negli obblighi di tracciabilità. utilizzo e vantaggi il sQnPi permette alle aziende agricole in forma singola o in forma associata di accedere alle misure di finanziamento pubblico quali la mis.10.1 o mis.3.1 dei Psr. Più nello specifico la misura 3 contribuisce a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità, nella consapevolezza che il plusvalore imprenditoriale e territoriale generato dalla partecipazione ai regimi di qualità comporta vincoli e costi aggiuntivi. tra i regimi di qualità ammissibili, indicati dal reg. ue 1305/2013, si ricordano i Prodotti do/ig/stg, l’agricoltura biologica e i vini do/ig. la misura 10, prevista dall’art. 28 del reg. (ue) 1305/2013, sostiene l’adozione di tecniche produttive compatibili con la tutela delle risorse naturali e del paesaggio, atte a mitigare i cambiamenti climatici o a favorire l’adattamento ad essi. nell’ambito della misura le singole regioni attivano due distinte sottomisure: la 10.1 “impegni agro-climatico-ambientali” e la 10.2 “conservazione, uso e sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura”. l'articolo è redatto in collaborazione con il centro studi valoritalia Per maggiori informazioni: Luca Bosco luca.bosco@valoritalia.it; 335-7502058 Alessandro Barbieri alessandro.barbieri@valoritalia.it; 347-4444006

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ORGANIZZAZIONE|grani antichi un’analisi Presentata Da colDiretti insieme alla società italiana sementi

nella foto “tornano in tavola pane, pasta e pizza con lo storico grano senatore cappelli che ha raggiunto una produzione di 2,5 milioni di chili nel 2017, praticamente raddoppiata rispetto all’anno precedente in controtendenza rispetto alle semine di grano duro diminuite in italia nello stesso anno dell’8%”.

Boom grani antichi per la pasta, Senatore Cappelli il più seminato Tornano i prodotti realizzati con i grani antichi dalla tradizione italiana, il consenso dei consumatori on un balzo record di 250 volte in 20 anni tornano in tavola pasta, pane e anche pizze prodotte con gli antichi grani della tradizione italiana. e’ quanto emerge dall’analisi della coldiretti presentata insieme alla sis, la società italiana sementi, che al compimento dei 70 anni, ha vinto il bando del crea, centro per la ricerca della cerealicoltura di Foggia, ottenendo per 15 anni l’esclusiva della riproduzione e certificazione del grano duro “senatore” cappelli dalla semina fino alla tavola. con 1.000 ettari certificati coltivati nel 2016 il “senatore” cappelli è stato il grano duro antico più seminato in italia con la produzione che ha raggiunto 2,5 milioni di chili nel 2017, praticamente raddoppiata rispetto all’anno precedente in controtendenza rispetto alle semine di grano duro diminuito in italia dell’8% secondo le stime di coldiretti su dati crea. È stato proprio l’impegno della sis, la più grande società sementiera italiana, nell’attività di riproduzione e certificazione che nell’ultimo anno ha fatto scattare in alto la coltivazione e produzione dell’antico grano duro. ll senatore cappelli ha più di 100 anni. È stato, infatti, selezionato nel 1915 dall’agronomo nazareno strambelli che lo ha così chiamato in onore del senatore del regno, raffaele cappelli, che aveva messo a disposizione dello strampelli i terreni della propria masseria sul tavoliere delle Puglie. dopo essere arrivato a coprire più della metà della coltivazione di grano in italia dove ha rivoluzionato la produzione di pane e pasta, negli anni 60 ha iniziato a scomparire tanto che venti anni fa nel 1996 la produzione era scesa a meno di 10mila chili. a riportare oggi sul mercato la storica varietà di grano duro sono state le grandi qualità nutrizionali, grazie anche al contenuto di glutine più

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basso rispetto ad altri grani duri, pur mantenendo una quota proteica alta rispetto ai grani concorrenti. anche i contenuti di zuccheri risultano più bassi rispetto ad altre varietà, mentre risulta invece importante la presenza di oligoelementi quali magnesio, potassio, calcio e zinco, di vitamine del gruppo B e vitamina e. oltre alle grandi qualità organolettiche, il “senatore” cappelli si contraddistingue anche per le sue qualità agronomiche. infatti, in un periodo di cambiamenti climatici e di mutate esigenze ambientali tornano utili le caratteristiche di questo grano che ben si adatta a terreni siccitosi per la sua bassa necessità di acqua, che aiuta a salvaguardare le risorse idriche sempre più scarse, che resiste bene alle malattie facendone un grano ideale per la coltivazione biologica. luce, sole e poca acqua sono ingredienti ideali del “senatore cappelli” che oggi torna ad essere apprezzato per la buona adattabilità anche in condizioni agronomiche meno favorevoli che lo rendono adatto ad un sistema di coltivazione a basso o nullo impiego di mezzi tecnici, dai concimi, ai fitofarmaci e ai diserbanti, con grande vantaggio per l’ambiente. l’ottima qualità della granella consente di ricavare farine e semole ideali per prodotti tipici a base di cereali, dalla pasta al pane, dai dolci a tutti i prodotti della panificazione. “nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni della sis, abbiamo voluto il ritorno del “senatore” cappelli - ha detto il presidente di sis e vicepresidente nazionale di coldiretti, mauro tonello - perché riteniamo importante la salvaguardia dei semi antichi non certo per una questione di archeologia genetica, ma perché la qualità di questo grano trova ancora oggi il consenso dei consumatori che invece rifiutano produzioni che derivano da semi

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di organismi geneticamente modificati che rischiano di fare perdere la grande ricchezza della biodiversità con gravi perdite del patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy”. “la società italiana sementi - ha detto il direttore generale di sis, mario conti - da settanta anni seleziona semi che hanno fatto la storia del Made in Itay dalle varietà di grano “Bologna” alla varietà di riso “volano”, fino a sementi di erba medica come la “garisenda” perché ritiene fondamentale salvaguardare un patrimonio genetico il più ampio possibile per affrontare le sfide future. Per questo ci siamo assunti l’onere e l’onore di certificare la produzione di grano duro “senatore” cappelli che con le sue caratteristiche genetiche si sta rivelando adatto alle nuove esigenze di coltivazione con elevati standard organolettici che rispondono alla domanda di buona e sana alimentazione”.


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grani antichi |ORGANIZZAZIONE

a livello Provinciale l progetto “pa.n.e. - panem nostrum everyday nutrire terdona” vede coinvolti in prima linea sul territorio di tortona impresa verde alessandria srl, l’azienda agricola “elilu - scuola di multifunzionalità agricola familiare”, l’università del piemonte orientale, il comune di tortona e la fondazione morando bolognini per la crescita di una nuova e innovativa filiera di produzione cerealicola. il progetto, coordinato dalla prof.ssa antonella capriello docente di economia e gestione delle imprese presso il dipartimento di studi per l’economia e l’impresa di novara, prevede la produzione in un pane realizzato da grano san Pastore, coltivato in una fase iniziale da 13 piccoli agricoltori custodi (e quando sarà disponibile la semenza in quantità sufficiente, anche da aziende medio grandi), conservato con tecnologie moderne, molito a pietra da una new co tra questi soggetti e panificato dai panificatori del territorio. un grano fortemente legato alle tradizioni della terra tortonese: il frumento tenero san Pastore è stato costituito nel 1929 e per circa 35 anni è stata la cultivar più diffusa in italia. un’iniziativa che rientra a pieno titolo nella cosiddetta “terza missione delle università”, cioè quell’insieme di attività portate avanti dall’università che, contribuiscono allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società e fanno da ponte con l’industria, la società civile e il territorio.

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salviamo le Piante rare del made in italy dal rischio di estinzione

Consumi: Coldiretti, in 40mila salvano Made in Italy da estinzione S algono a 40mila gli agricoltori che nelle proprie aziende nel 2016 hanno salvato semi antichi e le piante rare del made in italy dal rischio di estinzione. e’ quanto emerge dall’analisi della coldiretti/ixe’ presentata insieme alla sis, la società italiana sementi sul ritorno delle antiche sementi della tradizione italiana che dopo aver rischiato di sparire dalla tavole sono stati riscoperti per le caratteristiche specifiche di resistenza e per le proprietà distintive, a salvaguardia di un patrimonio alimentare, culturale ed ambientale storico del Paese. la tendenza all’omologazione delle coltivazioni spinta dai moderni sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti per rendere uniformi varietà e produzioni ha determinato - denuncia la coldiretti - una concentrazione delle specie coltivate che mettano a rischio sia il potere contrattuale dei produttori agricoli, sia la sovranità alimentare dei vari Paesi e dei loro cittadini. non a caso la Fao ha lanciato l’allarme per la crescente uniformità delle colture mondiali che ha portato nell’ultimo secolo ad una perdita del 75 per cento della biodiversità vegetale ed ha stimato il rischio dal qui al 2050 della perdita di un terzo delle specie oggi rimaste. un pericolo aumentato dopo un

biennio di concentrazioni di grandi gruppi multinazionali che quest’anno ha portato il 60 per cento mercato delle sementi nelle mani di tre multinazionali, con la chemchina che ha acquisito la syngenta e le fusioni tra Bayer e monsanto e tra dupont e dow chemical. la concentrazione dei semi nelle mani di pochi - commentano coldiretti e sis - determina il pericolo di indirizzare la produzione esclusivamente verso tipi di coltivazioni più diffuse proprio in un momento in cui i cambiamenti climatici e il conseguente insorgere di nuove fitopatologie richiedono interventi per tutelare adeguatamente il lavoro dei produttori che hanno puntato sulla qualità e sulla biodiversità. a questa situazione, sis, la maggiore società sementiera italiana, risponde con la prima produzione certificata del grano duro “senatore” cappelli ma anche con la riscoperta di semi di riso, come il “lido”, che dopo essere quasi scomparso agli inizi degli anni ’90, torna in produzione perché sta conquistando il palato dei giapponesi, e l’erba medica “garisenda”, storica varietà ottenuta con un attento lavoro di selezione dei semi delle piante migliori di una varietà romagnola, capace di resistere in terreni siccitosi e in aree marginali e di fornire fieno e farina disidratata per una

alimentazione animale priva di ogm. l’attività della sis, sia nel recupero di antiche varietà, sia nell’attività di ricerca di nuove sementi, è tesa a recuperare il legame tra seme e territorio cogliendone gli aspetti peculiari per valorizzare ogni varietà nello specifico dei suoli, del clima, dell’acqua delle aree dove verranno coltivate, la sua attività di ricerca si svolge in terreni che vanno dalle alpi alla sicilia, con la moltiplicazione dei semi che viene fatta su una superficie di 14 mila ettari.

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ATTUALITÀ|ePaca

[pagina a cura di marino ravera]

la legge Di bilancio ha rivisto il Perimetro Di aPPlicazione Del cumulo

Cumulo dei Periodi assicurativi La norma citata consente al lavoratore la possibilità di cumulare i periodi assicurativi a legge di bilancio per il 2017 ha rivisto in senso estensivo, a partire dal 1° gennaio 2017, il perimetro di applicazione del cumulo dei periodi assicurativi già introdotto precedentemente. il cumulo è un meccanismo particolare, in aggiunta alla ricongiunzione e alla totalizzazione, per valorizzare la contribuzione mista, ovvero quella contribuzione accreditata in più casse della previdenza obbligatoria frutto di carriere lavorative discontinue. la norma citata consente al lavoratore la possibilità di cumulare i periodi assicurativi accreditati presso differenti gestioni, senza oneri a suo carico, per il riconoscimento di un’unica pensione da liquidarsi secondo le regole di calcolo previste da ciascun fondo e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento. destinatari dal 1° gennaio 2017, il cumulo contributivo è esercitabile dai lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti e mezzadri) e dagli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima (ex Inpdap, ex Enpals, Fondo Volo, Elettrici,Telefonici ecc.) nonché anche dagli iscritti alle casse professionali (es. cassa Forense, cassa dei dottori commercialisti ecc.). il cumulo deve interessare tutti e per intero i periodi contributivi non coincidenti accreditati presso le diverse gestioni assicurative menzionate, purchè gli assicurati non risultino già titolari di un trattamento pensionistico diretto in una delle gestioni interessate dal cumulo stesso (comprese le casse professionali). dal 1° gennaio 2017, per effetto di una modifica contenuta nella legge di bilancio 2017, il cumulo è ammesso anche qualora gli interessati abbiano perfezionato i requisiti per il diritto a un trattamento pensionistico autonomo in una delle casse interessate. i trattamenti erogati tramite il cumulo dal 1° gennaio 2017 attraverso il cumulo dei periodi assicurativi è possibile conseguire sia la pensione di vecchiaia che la pensione anticipata al perfezionamento dei requisiti previsti dalla legge Fornero. il cumulo consente, inoltre, la liquidazione della pensione di inabilità e di una pensione indiretta, mentre non prevede la possibilità di conseguire l’assegno ordinario di invalidità.

L

cumulo dei periodi assicurativi Pensione di vecchiaia Prestazioni conseguiBili

Pensione di anziantà Pensione di inabilità Pensione indiretta

sistema di calcolo

condizioni

ciascuna gestione per la parte di propria competenza, determina il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento nessuna pensione diretta liquidata a carico delle gestioni interessate nel cumulo ago (FPld - gestione speciali dei lavori autonomi) Fondi sostitutivi dell’ago (es. ex elettrici, ex telefonici, ex enpals Fondo volo, inpgi, ecc.)

gestioni interessate

Fondi esclusivi dell’ago (cassa stato, cassa stato, cps, cpi, cpug, cpdel, Fs, Poste) gestione separata inPs Fondo clero casse libero Professionali

il sistema di calcolo l’importo della pensione è determinato dalla somma dei pro-quota, tante quante saranno le gestioni interessate: ciascuna determinerà il trattamento in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni. ciò significa che, a differenza della totalizzazione, la pensione verrà liquidata con il sistema retributivo ove applicabile, fermo restando, in ogni caso, che, per i periodi successivi al 1° gennaio 2012,

dovrà essere utilizzato solo il sistema contributivo. ATTENZIONE Per la determinazione di calcolo occorre avere riguardo all’anzianità contributiva complessivamente maturata nelle diverse gestioni assicurative. la domanda. l’avvio alla pensione in regime di cumulo è attivato a domanda dell’interessato (o dei suoi superstiti) presso l’ente previdenziale dove risulta accreditata l’ultima contribuzione. il Patronato epaca di coldiretti è a disposizione per la consulenza e la presentazione della istanza di cumulo.

Premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di minore l’art.1, comma 353 della legge di Bilancio per il 2017 prevede che: “a decorrere dal 1° gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800€. il premio, che non concorre alla formazione del reddito complessivo di cui all’art.8 del testo unico delle imposte sui redditi, è corrisposto dall’inPs in unica soluzione su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione”. il beneficio è concesso in un’unica soluzione. l’inPs attiverà successivamente le procedure per la presentazione delle domande. se la domanda del premio è presentata in relazione al parto, la madre dovrà autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino. dovrà inoltre essere allegata la sentenza di adozione o affidamento preadottivo nei casi previsti. uffici ePaca a disposizione per chiarimenti.

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Per informazioni rivolgersi agli uffici zona Di colDiretti


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ATTUALITÀ|Fattorie didattiche

concluso a ponzone il corso regionale per fattorie didattiche

L’agricoLtura è vita: percorsi formativi per insegnare La sana e corretta aLimentazione

stefania grandinetti: “I bambInI partecIpI deI rItmI dI vIta dell’azIenda agrIcola” i è concluso a Ponzone, all’agriturismo ”le Piagge”, il corso di formazione per ottenere l'accreditamento ed il conseguente inserimento nell'albo delle Fattorie didattiche della regione Piemonte. il corso, di 60 ore, è stato suddiviso per esigenze burocratiche in quattro moduli distinti: un’organizzazione che ha permesso di ottenere il finanziamento da parte della regione Piemonte rendendo possibile pertanto, per trenta aziende agricole, la partecipazione gratuita. “la collaborazione tra coldiretti e mondo della scuola rappresenta, da oltre un decennio, un importante punto di forza per divulgare quelli che sono i concetti fondamentali di un corretto e sano stile di vita e di alimentazione. afferma il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto Paravidino - l’obiettivo, grazie alla collaborazione di insegnanti e progetti didattici mirati, è trasmettere alle giovani generazioni il principio di mangiare in modo equilibrato vivendo nel rispetto dell’ambiente”. le lezioni si sono svolte principalmente nella sede provinciale coldiretti di alessandria ad eccezione delle giornate che hanno implicato le esercitazioni con la docente stefania Pendezza, che si sono svolte in fattorie didattiche già operative sul territorio provinciale. “Partendo dall’analisi delle diverse filiere agro alimentari, i bambini apprendono, grazie proprio alle visite in fattoria, qual è l’origine dei prodotti che quotidianamente vengono consumati sulle nostre tavole”, ha aggiunto il direttore coldiretti alessandria leandro grazioli. al primo posto l’attività di formazione-informazione di chi si occupa dell’educazione dei

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nella foto percorso didattico in azienda: dalle parole ai fatti per vivere la campagna.

nella foto la lezione tenuta dal direttore coldiretti alessandria leandro grazioli.

bambini, ovvero genitori e insegnanti, senza però mai trascurare la rintracciabilità dei prodotti agricoli. “e’ questo, infatti, un modo per far riconoscere e amare come propria la campagna, con i suoi ritmi, l'alternanza delle stagioni e la fatica che il rapporto fra uomo e natura racchiude. - ha aggiunto pil presidente Paravidino - dietro ad ogni tipo di pane e di formaggio, dietro ad ogni frutto e ortaggio, c'è una fattoria-azienda che li ha prodotti, che evoca la terra, il territorio e le tradizioni, in altre parole le radici di ognuno di noi. in questo ambito le fattorie permettono, attraverso vari itinerari didattici, di utilizzare i sensi - dalla vista all’udito, all'olfatto, al tatto, al gusto come veicoli per incontrare e fare propri saperi e sapori antichi e nuovi. il messaggio che

si vuole trasmettere sia tramite la formazione scolastica sia nelle fattorie didattiche, è che l'agricoltura è vita, economia, ambiente e cultura”. “grazie alle fattorie didattiche - ha continuato stefania grandinetti, presidente regionale e provinciale dell’associazione agrituristica terranostra agriturismi di campagna amica, titolare de “le Piagge” - è possibile far avvicinare un numero sempre maggiore di persone al progetto nazionale di educazione alla campagna amica e rendere i bambini partecipi dei ritmi di vita dell’azienda agricola, del suo rapporto con l’ambiente e dell’impegno, che già da diversi anni, le imprese coldiretti stanno portando avanti per la tutela delle produzioni con cui giornalmente ci alimentiamo”.

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ATTUALITÀ|creditagriitalia

CAMPAGNA ANTICIPI PAC 2017 Soluzioni finanziarie per le Imprese Agricole creditagri italia, attraverso il sistema servizi coldiretti, mette a disposizione delle imprese agricole che hanno presentato la domanda unica 2017 lo strumento dell’anticipo Pac per soddisfare, almeno in parte, le esigenze di credito a breve. in questo modo, le imprese che hanno presentato domanda in regime di aiuto unico, potranno beneficiare dell’anticipazione annuale, biennale, o triennale del premio senza dover attendere l’erogazione da parte dell’organismo Pagatore. creditagri italia, con la sottoscrizione di appositi accordi con alcune banche partner, ha definito un modello operativo in grado di favorire l’erogazione delle anticipazioni a beneficio delle imprese agricole. i produttori interessati, relativamente alle componenti “pagamenti di base” e “greening”, potranno richiedere un finanziamento dell’80%, nel caso di anticipo annuale, ovvero del 70% nel caso di anticipo biennale e del 60% per l’anticipo triennale; il tutto a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da sportello diretto. il modello in essere, ormai collaudato da diversi anni, presenta indubbi vantaggi per le imprese agricole. gli accordi stipulati da creditagri, infatti, prevedono: • applicazione all’intero territorio nazionale, comprese le regioni dove operano gli organismi Pagatori regionali; • la possibilità, con alcune banche, di richiedere anticipi pluriennali, • una maggiore % di anticipazione • condizioni economiche e di prodotto particolarmente favorevoli sia per l’eroga-

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zione del finanziamento, che per l’apertura di c/c; • possibilità di richiedere anticipazione almeno fino a settembre; • la semplificazione per l’imprenditore nel rapporto con la banca (l’allestimento dei documenti è curato dal CAA e da Creditagri, che si occupa di trasferirlo direttamente alle banche); • il rilascio di garanzia a favore della banca per facilitare e aumentare il tasso di accoglimento delle richieste da parte delle banche partner. Per venire incontro alle esigenze di liquidità, ancora molto sentite da parte delle imprese agricole, e rendere ancora più semplice l’ac-

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cesso all’anticipazione, creditagri italia ha previsto per la campagna 2017 ulteriori benefici: • tempi di delibera più rapidi; • possibilità per le imprese che richiederanno un’anticipazione di importo pari o inferiore a €.10.000, di non effettuare il versamento della quota di ammissione a socio. Per maggiori dettagli sulle opportunità, puoi rivolgerti allo sportello CAA Coldiretti dove hai presentato la Domanda Unica Pac ovvero direttamente all’ufficio di CreditAgri Italia più vicino a te (l’elenco degli uffici è consultabile dal sito www.creditagri.com, nella sezione “Le Nostre Sedi”).


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creditagriitalia - varie |ATTUALITÀ

ProFilo di creditagri italia s.c.P.a. É un intermediario Finanziario vigilato dalla Banca d’italia costituito per offrire assistenza e consulenza tecnico - finanziaria nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e della cooperazione. si occupa in modo specialistico di credito agrario e Finanza d’impresa a vantaggio delle imprese del settore. e’ presente in tutte le regioni d’italia con 73 filiali e oltre 20.000 imprese associate. creditagri italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà. creditagri italia attraverso la contrattazione con gli istituti Bancari, società di leasing e di factoring, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai consorzi agrari, alle cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura e di tutte le filiere. creditagri italia costituisce il più articolato ente di garanzia fidi italiano operante in agricoltura. e’ iscritto nell’albo unico degli intermediari Finanziari previsto dall’art. 106 del testo unico Bancario al nr. 19556.0.

ProFilo del caa coldiretti s.r.l il centro di assistenza agricola coldiretti (c.a.a. coldiretti) è una società di capitali costituita dalla coldiretti autorizzata a svolgere servizi diretti alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale. il caa coldiretti è una struttura specializzata che offre alle aziende agricole servizi orientati alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi, assistenza nel rapporto con la Pubblica amministrazione, consulenza per la gestione e lo sviluppo delle attività agricole e si occupa anche di diffondere la conoscenza sulle opportunità di finanziamento alle imprese. il caa coldiretti garantisce servizi alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale attraverso unità locali nelle quali opera personale specializzato, aggiornato sulla normativa da applicare, sulle procedure da utilizzare ed in grado di rispondere a tutte le esigenze delle imprese. attraverso un accordo di collaborazione, il caa coldiretti svolge attività di coordinamento dei caa coldiretti regionali (costituiti in alcune regioni) che partecipano alla rete di società del sistema servizi coldiretti. e’ convenzionato con gli organismi Pagatori e le regioni per l’acquisizione, la conservazione, la custodia e l’aggiornamento del fascicolo aziendale, cartaceo ed elettronico, e per l’accettazione e la registrazione a sistema delle domande di aiuto, nonché delle dichiarazioni presentate dai produttori agricoli.

Pomodoro da industria, serve accordo salva-imPrese a meno di due mesi dalla raccolta ancora nessun accordo è stato stipulato per i pelati e gli altri tipi di pomodoro da industria al centro-sud dove l’incertezza mette a rischio il futuro di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy. e’ la coldiretti a lanciare l’allarme nel sottolineare la necessità di garantire al più presto una remunerazione adeguata alle coltivazioni. non è infatti possibile accettare quotazioni sottocosto che rischiano di compromettere l’equilibrio finanziario delle aziende agricole che hanno fatto gli investimenti. le conserve di pomodoro non hanno generato solo un valore di oltre 1,5 miliardi di esportazioni nel 2016 ma sono anche il condimento maggiormente acquistato dagli italiani. nel settore del pomodoro da industria sono impegnati in italia oltre 8mila imprenditori agricoli che coltivano su circa 72.000 ettari, 120 industrie di trasformazione in cui trovano lavoro ben 10mila persone, con un valore della produzione superiore ai 3,3 miliardi di euro. un patrimonio che va salvaguardato garantendo il rispetto dei tempi di contrattazione per una consentire una adeguata pianificazione e una giusta remunerazione del prodotto agli agricoltori italiani.

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ATTUALITÀ|don ivo a colloQuio con il consigliere ecclesiastico

TAORMINA l di là di tutti i comunicati ufficiali non sembra che il g7 (incontro tra i leader dei 7 paesi industrializzati del mondo) di taormina sia andato granchè bene. il nostro premier si è sforzato di parlare dei punti di convergenza sulle maggiori questioni, ma la distanza tra i capi di governo è tanta. sull’ambiente, per esempio, e il clima: è palese a tutti che ci sia stato un “cattivo clima”. sull’immigrazione le distanze sono ancora più marcate: sì alla tutela dei deboli, ma “diritto sovrano” a fissare limiti e a sorvegliare i confini. ogni stato cerca di accollarsi meno pesi possibili all’insegna del non fare tu quello che puoi far fare agli altri. altrochè l’equazione: immigrati uguale risorsa, come abbiamo sentito da tante fonti. se è una risorsa, perchè nessuno corre per accaparrarsela? Perchè l’italia viene lasciata sola? acco-

A

glienza vuol dire solo aprire le porte? Quale futuro di lavoro, di integrazione, possiamo effettivamente offrire? caritas italiana ha lanciato un forte appello ai leader del g7 perchè diano risposte di speranza per uno sviluppo sostenibile a un mondo in bilico tra rabbia e paura. oggi l’italia (tra i paesi industrializzati è quella che ha più problemi, fatti di emergenza per il lavoro e la disoccupazione, crisi sociale e povertà), a motivo dei suoi confini e delle sue coste si trova a sopportare su questo fronte i pesi più gravi. i grandi pensino ai piccoli, come chiede il presidente dei vescovi italiani card. Bassetti, altrimenti taormina rimane solo una bella meta turistica blindata per una settimana. mons. ivo piccinini

bassetti nuovo presidente della cei, la vicinanza dei coltivatori italiani a conferenza episcopale italiana ha il suo nuovo Presidente, il cardinale gualtiero Bassetti, nominato da Papa Francesco, su proposta della maggioranza dei vescovi italiani riuniti in assemblea a roma, a guidare per cinque anni la più numerosa delle assemblee dei vescovi della chiesa cattolica. il presidente della coldiretti, roberto moncalvo, il segretario generale, vincenzo gesmundo, e il consigliere eccle-

L

siastico nazionale, don Paolo Bonetti, hanno inviato al successore del cardinale Bagnasco un telegramma di auguri per il suo nuovo servizio, assicurando vicinanza e collaborazione, in continuità con la storia e la tradizione della più grande associazione di rappresentanza degli agricoltori e allevatori italiani associati, che nella dottrina sociale della chiesa fin dal suo momento fondativo ha trovato ispirazione e visione.

LUTTI ✟

Porgiamo a Gabriella Lucchelli, collega dell’ufficio fiscale Zona di Tortona le più sentite condoglianze, per la perdita del caro

Il grave lutto ci trova sensibilmente vicini a Piergiorgio Berruti Presidente di sezione di Bistagno, per la perdita della cara

PAPà

Socia di Bistagno

MAMMA

Socio di Frazione Pontenizza ✟

Porgiamo ad Andrea Maggioncalda, dell’azienda agricola “L’Ape Regina” di S.Sebastiano Curone, le nostre sentite condoglianze per la perdita del caro

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti tutta a Franco Maranzana, per la perdita del caro

SUOCERO

Socio di Predosa

PAPà

Socio di Tortona

✟ 15/01/1949 - 22/04/2017 ✟

Coldiretti Alessandria, Dirigenza e Struttura, prendono parte al grande dolore di Ferdinando Trisoglio, Presidente della Cooperativa Corilu, per la perdita della cara moglie

ANTONIETTA ELEfANTE Siamo vicini a Carla e Simone, Francesco e Carlotta con le nipotine Agnese, Alice e Camilla. Sentite condoglienze

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