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SETTORE VITIVINICOLO

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SETTORE FISCALE

SETTORE FISCALE

COLDIRETTI ALESSANDRIA COMMENTA I DATI DELLE VENDITE IN PROVINCIA, È ALLARME CORONAVIRUS, IL SETTORE VITIVINICOLO A RISCHIO CRACK. APRILE, PREVISIONI -70%

In provincia di Alessandria i dati e le previsioni non lasciano nulla all’immaginazione. La criticità che sta vivendo il comparto vitivinicolo è palpabile.

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“La situazione è difficile in tutta Italia e non ha risparmiato il territorio alessandrino, senza differenze da zona a zona. - ha affermato il responsabile vitivinicolo Coldiretti Alessandria Valerio Scarrone - Il coronavirus sta avendo un impatto particolarmente devastante sul settore: gennaio era partito con segno positivo, a causa della scarsa produzione del 2019 molti imbottigliatori, per non rischiare di trovarsi senza prodotto, avevano iniziato prima del solito gli acquisti. Poi, da febbraio, l’inesorabile discesa delle vendite che ha toccato un -33,24% sui tre mesi con una punta di 62,13 su marzo ma che arriverà ad un oltre -70% ad aprile. Fortissima contrazione anche a causa del blocco del mercato estero, unico debole segnale positivo arriva dagli imbottigliatori che stano lavorando per rifornire la GDO”. Per far fronte alle gravi difficoltà generate dall’emergenza coronavirus Coldiretti ha elaborato un piano salva vigneti con la campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni finanziando un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. “Le risorse dovranno arrivare anche dall’Unione Europea con misura OCM promozione che dovrà consentire alle cantine di utilizzare i fondi anche per attività di informazione e promozione sul mercato interno e Europeo. Bisogna semplificare e rendere più flessibile la gestione di tutte le misure del Programma Nazionale di Sostegno finanziato con i fondi di settore Ue OCM vino con i primi passi importanti già stati previsti nel recente decreto Ministero delle Politiche Agricole del 31 marzo che tuttavia ancora non bastano”, ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

La difficile situazione a livello italiano non ha risparmiato il territorio alessandrino. #iobevoitaliano e piano “salva vigneti” per trovare tempestive soluzioni

A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuto in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione in un settore in cui le spedizioni fuori dal confine nazionale hanno raggiunto nel 2019 i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale.

“Senza vendite - precisa il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - le aziende non riescono a far fronte ai pagamenti e

a finanziare il ciclo produttivo che, dalla campagna alla cantina, non si può fermare. Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili ma non bastano ed è indispensabile mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una percentuale del fatturato dell’anno precedente, da erogare attraverso una semplice richiesta alle banche. Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale al quale va aggiunta anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di risarcimento del danno”.

Infine, occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia. Nel piano salva vigneti elaborato da Coldiretti, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive. Il piano prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali. Indagine effettuata su campione rappresentativo di 150 aziende tra vendita e vinificatrici (dati riferiti in hl) in diverse zone della provincia di Alessandria, confrontando gennaio, febbraio e marzo 2019 con gli stessi mesi 2020. 2019 Gennaio Febbraio Marzo Totale 1.780,74 3.224,74 4.007,96 9.013,44 2020 Gennaio Febbraio Marzo Totale 2.310,56 2.188,76 1.517,91 6.017,23 29,75% -32,12% -62,13% -33,24% Fonte Coldiretti Alessandria

PRIMO PACCHETTO DI INTERVENTI “SALVA-VINO”, MA NON BASTA A SOSTENERE IL SETTORE

Prime misure di pronto intervento per il settore del vino, uno dei più colpiti dall’emergenza Covid 19.

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato alcuni slittamenti di scadenze per dare una boccata di ossigeno a produttori e cantine. Ma si tratta solo di alcune prime misure che rispondono alle richieste della Coldiretti. L’organizzazione agricole rivendica però interventi di più ampia portata per sostenere il settore vitivinicolo che è stato pesantemente colpito dal blocco del canale Horeca che rappresenta lo sbocco del 40% delle vendite in volume e del 60% in valore e dal rallentamento delle esportazioni. Prioritario per la Coldiretti è poi garantire liquidità alle imprese con finanziamenti coperti da mutui a lungo termine e a tasso zero con garanzie pubbliche. Una cura forte per aiutare il settore in questa fase di emergenza e prepararlo alla ripresa. Per ora il decreto del ministero delle Politiche agricole, approvato dalle Regioni, prevede lo slittamento al 15 luglio delle domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti relative alla campagna 2020/2021 e il rinvio al 15 gennaio 2021 della definizione della graduatoria di ammissibilità delle domande. E’ prevista una maggiore flessibilità per le imprese che non hanno realizzato l’intervento sull’intera superficie per aiuti richiesti per le campagne 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020. Per la campagna 2019/2020 le Regioni consentono di modificare la durata del progetti della misura investimenti da annuale a biennale e da biennale a triennale. E sono anche concesse modifiche, comprese quelle strategiche, agli interventi. È stata confermata anche la proroga della data di scadenza fino al 30 maggio per la presentazione delle domande per autorizzazioni di nuovi impianti vitati. Il pacchetto però non basta. E la Coldiretti ha messo a punto un piano con una gamma più ampia di interventi finalizzati a tamponare l’emergenza e mantenere in equilibrio il mercato, contribuendo a ridurre le giacenze e la produzione della prossima vendemmia. Tre in particolare le azioni proposte: distillazione, vendemmia verde e riduzione delle rese, tutte finalizzate a contenere le giacenze che al 31 luglio 2019 risultavano già elevati, pari a 48 milioni di ettolitri. Con la distillazione volontaria si punta a liberare il mercato da circa 3 milioni di ettolitri di vini generici. Il produttore dovrebbe incassare 3 euro per grado ettolitro comprensivo dell’aiuto(1,5 euro) e del prezzo pagato dalle distillerie. Con la vendemmia verde invece si dovrebbero eliminare 3 milioni di ettolitri di vini a denominazione, quelli di maggior valore assorbiti dal canale Horeca. L’intervento dovrebbe interessare 30mila ettari. Il piano salva vigneti allarga anche la lista dei sostegni finanziati dall’Ocm. Si parte dalla richiesta di sblocco di tutti i pagamenti già rendicontati. Quindi si propone la proroga di un anno delle scadenze 2020 per gli investimenti e la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. E ancora, cancellazione delle penalità per chi ha ottenuto l’approvazione dei progetti di ristrutturazione e riconversione, investimenti e promozione, ma non ha

raggiunto il tetto minimo dell’80% delle attività rendicontate. La Coldiretti ritiene poi indispensabile rendere più flessibile la gestione delle misure, consentendo, per esempio, per quanto riguarda la promozione lo spostamento del budget tra le diverse misure e tra un paese e l’altro. Gli aiuti dovrebbero essere concessi anche per operazioni sul mercato nazionale ed europeo. In pista anche la richiesta di aumentare l’importo del contributo oggi fissato al 50% delle spese sostenute. Sempre sul fronte della promozione si dovrebbe prevedere lo slittamento al 30 aprile 2021 del termine entro il quale effettuare gli interventi appena contrattualizzati. Richiesto anche più tempo per presentare le domande della campagna 2021. E in ogni caso si avverte l’esigenza di una maggiore elasticità per tutte le misure Ocm. Per la vendemmia verde sarebbe anche necessario un rifinanziamento del PNS che oggi vede un budget di soli 5 milioni di euro. La misura dovrebbe dare priorità nell’assegnazione degli aiuti ai vini Docg, Doc e Igt e a favore dei produttori che vinificano e imbottigliano vino con uve prodotte prevalentemente nelle loro aziende. Sempre in tema di vendemmia verde ma sul fronte di Bruxelles è necessario portare a casa una modifica del principio comunitario al fine di consentire di finanziare non solo l’azzeramento delle produzione ma anche una riduzione selettiva di tipo quali-quantitativo come il diradamento. Per le autorizzazioni è necessario avere un prolungamento della durata (oggi 3 anni) al fine di consentire maggiore flessibilità alle aziende che devono realizzare impianti e reimpianti. Necessario di conseguenza prorogare la scadenza oltre il 31 dicembre 2020 per la conversione dei vecchi diritti in autorizzazioni. Anche per quanto riguarda l’allungamento dei termini sono inserite le domande per nuovi impianti (al 30 maggio), la conversione dei diritti di autorizzazione in portafoglio al reimpianto e la validità delle autorizzazioni per nuovi impianti e reimpianti.

OCM VINO

INVESTIMENTI: VARIANTE DA ANNUALE A BIENNALE

È pubblicata la disposizione regionale che consente di richiedere la variante della domanda da annuale a biennale. Essa può riguardare la durata del progetto: una domanda di aiuto annuale potrà diventare biennale ma non viceversa. Per le aziende non ancora finanziate, invece, occorrerà attendere l’eventuale scorrimento della graduatoria, sempre che vengano assegnate ulteriori risorse e segua istruttoria Regione - SIAN. Il passaggio da annuale a biennale, una volta ottenuta l’approvazione, comporta l’obbligo di presentare la trasmissione della domanda di pagamento dell’anticipo e stampare la fideiussione (di importo pari al 110% dell’anticipo da erogare) tramite il servizio “Gestione garanzie” disponibile su SIAN. Il richiedente, con CUAA e numero della domanda di pagamento anticipo deve recarsi presso un Ente garante di sua scelta per la stipula della polizza. La domanda di pagamento e la fideiussione andranno consegnate alla Regione Piemonte. Con la durata di 2 anni si potrebbe perdere il 20% di saldo (se le risorse non coprissero le richieste) in quanto si migra su altro esercizio finanziario. Rivolgetevi agli Uffici Coldiretti.

NUOVE SCADENZE ADEMPIMENTI RISTRUTTURAZIONE VIGNETI:

AGEA ha diramato il 15 aprile una nota che proroga al 12 giugno il ter mine di scadenza per la presentazione delle fidejussioni riferite alle domande della campagna 2019/2020 che sarebbero scadute quello stesso giorno. In osservanza alle ultime cir colari AGEA, riepiloghiamo la cronologia degli adempimenti in materia ristrutturazione - riconversione vigneti delle diverse campagne in corso.

Campagna 2017/2018 - Fine la vori e richiesta collaudo delle domande con anticipo (fidejus sione): scadenza 20 giugno 2020, ma con possibilità da parte del singolo beneficiario di richiedere entro il 17 maggio 2020, tramite variante del cronoprogramma, il differimento fino al 20 giugno 2021.

Campagna 2018/2019 - Fine lavori e richiesta collaudo delle domande con anticipo (fidejus sione): scadenza 20 giugno 2020, ma possibilità di richiedere una variante del crono programma entro il 17 maggio 2020. Si ricor da che in Piemonte il differimento tramite variante da presentarsi entro il 20 aprile 2020 è già auto rizzato come da determina n.138- 2020. • Campagna 2019/2020: 1. Presentazione garanzie fideius sorie: proroga generalizzata al 12 giugno 2020; 2. Fine lavori e richiesta collaudo delle domande con anticipo (fi dejussione): la scadenza dipende dal cronoprogramma aziendale, ossia 20 giugno 2021 oppure 20 giugno 2022. Coloro che avesse ro indicato originariamente come fine lavori il 2021 potranno, se ne cessario, estendere di un anno il tempo utile presentando entro il 17 maggio 2020 una variante del cronoprogramma; 3. Fine lavori e richiesta collau do delle domande “a collaudo” senza fidejussione: scadenza 20 giugno 2020, ma differibile al 20 giugno 2021 presentando varian te da contributo collaudo a anticipo entro l’8 maggio 2020. Dopo che le varianti saranno approvate dalla Regione, entro il 17 maggio 2020 dovrà modificarsi il crono programma sul sistema e presentare la fidejussione bancaria entro il 12 giugno 2020; 4. Si ricorda che anche per le do mande approvate, ma non finanziate e che potrebbero essere prossimamente ricomprese per il contributo, grazie a scorrimenti di graduatoria, possono presentarsi varianti al cronoprogramma.

Attenzione: il differimento della data di scadenza per la conclusione dei la vori e il collaudo è sempre vincolata anche alla validità dell’autorizzazione all’impianto o reimpianto e pertanto occorre controllare la validità tem porale delle suddette autorizzazioni. (Coldiretti ha richiesto l’estensione di un annodi validità delle autoriz zazioni in scadenza. La conferma del differimento è probabile, ma ancora non c’è). Per tutte le campagne – variazioni minori – le variazioni di sola ubica zione dell’impianto ( non dei tempi di esecuzione visti sopra ) possono sempre effettuarsi purché prima dei 60 gg dalla scadenza prevista dei termini di fine lavori. Considerando le suddette deroghe i beneficiari valutino bene i tempi ne cessari a concludere i lavori necessari (che per l’emergenza potrebbero su bire ritardi), ma anche la produzione entro le scadenze originarie delle documentazioni che necessitano a corredo della domanda di fine lavori/ collaudo, mettendo in conto i possi bili intoppi e ritardi nel reperirle. In caso di dubbio il consiglio è presen tare le richieste di proroga/ variazione crono programma per avere più tempo a disposizione. Rivolgetevi telefonicamente agli Uffi ci Coldiretti per ogni necessità.

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