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NUOVA PAC POST 2020

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PIANO MARSHALL

PIANO MARSHALL

Alle misure assunte dal Governo per sostenere le aziende nell’emergenza del Coronavirus si è aggiunto un pacchetto di interventi economici per le imprese del settore agricolo e agroalimentare dell’Ismea. Si parte dalla sospensione delle rate dei mutui che scadono quest’anno. La quota capitale delle rate sospese - fa sapere l’Istituto- potrà essere rimborsata nell’anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento. Inoltre la quota relativa agli interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l’intera restante parte del piano. Un’altra agevolazione è l’esclusione per il periodo 1° marzo-31 luglio 2020 dal computo della durata del preammortamento degli investimenti autorizzati.

Scatta poi in automatico e senza oneri aggiuntivi la garanzia Ismea su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali si richiede l’allungamento dei piani di ammortamento.

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Via anche alla semplificazione per la liquidazione alle imprese delle spese sostenute. Altre sospensioni dei termini per la realizzazione dei piani aziendali in scadenza tra il 1° marzo e il 31 luglio 2020 e per le “attività di non-performing. Due infine gli interventi in favore dei giovani. Il bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura viene rinviato dopo il 31 luglio, mentre slitta al 31 maggio il termine per presentare le manifestazioni di interesse per la vendita dei terreni in Banca delle terre.

IN GAZZETTA UFFICIALE LE NUOVE SCADENZE DELLE DOMANDE PAC

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 aprile il regolamento di esecuzione della Commissione europea con i nuovi termini per presentare la domanda unica, le domande di aiuto o di pagamento, per la comunicazione di modifiche alla domanda unica o a quella di pagamento, per le domande di assegnazione di diritti all’aiuto o di aumento del valore di diritti all’aiuto nell’ambito del regime di pagamento di base per l’anno 2020. Domanda unica, domande di aiuto o di pagamento vanno presentate entro il 15 giugno. Le modifiche alla domanda unica o alla domanda di pagamento vanno comunicate all’autorità competente entro il 30 giugno. E infine la data per la presentazione delle domande di assegnazione di diritti all’aiuto o di aumento del valore di diritti all’aiuto nell’ambito del regime di pagamento di base viene fissata entro il 15 giugno. La deroga si è resa necessaria, perchè, come spiega la Commissione Ue, per l’emergenza Covid 19 sono scattate forti restrizioni alla circolazione negli Stati membri e si sono verificate eccezionali difficoltà di carattere amministrativo. Una situazione che non consente quest’anno la presentazione delle domande nei termini fissati dal regolamento Ue

1. Sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza in tutta l’Unione europea per rafforzare la sicurezza alimentare. 2. Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione. 3. Migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore. 4. Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento ad essi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile. 5. Promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria. 6. Contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi. 7. Attirare i giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree rurali. 8. Promuovere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile. 9. Migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti sani, nutrienti e sostenibili, nonché il benessere degli animali.

OBIETTIVI DELLA PAC

La formulazione della nuova PAC è ancora in evoluzione, ma sono già state presentate delle proposte di Regolamento che indicano a grandi linee quali sono gli orientamenti della Commissione e del Parlamento europeo. Il quadro legislativo per la PAC 2021-2027 si basa su tre Regolamenti: • Regolamento del Piano strategico sulla PAC; • Regolamento che modifica l’Organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli; • Regolamento orizzontale sulla PAC. Le proposte avanzate dalla Commissione sono basate su 9 obiettivi specifici che riflettono l’importanza economica, sociale e ambientale della PAC. La promozione delle conoscenze, dell’innovazione e della digitalizzazione nel settore agricolo e nelle aree rurali costituisce, invece, un obiettivo trasversale. I pagamenti diretti disaccoppiati dovrebbero afferire alle seguenti tipologie: sostegno al reddito di base per la sostenibilità; sostegno ridistributivo complementare; sostegno complementare per i giovani agricoltori; regimi per il clima e l’ambiente; sostegno accoppiato al reddito. Rispetto all’attuale programmazione, si prospetta la soppressione del pagamento greening, i cui importi sarebbero inglobati nel pagamento di base ed i cui impegni sarebbero in parte inclusi nella condizionalità, cioè diventerebbero prerequisito necessario e non remunerato per ottenere il contributo; inoltre potrebbero essere inseriti dei regimi volontari di pagamento per pratiche utili al clima e all’ambiente. Le ipotesi sul pagamento base per la PAC post 2020 prevedono tre modalità di erogazione: • pagamento annuale uniforme per ettaro ammissibile, legato alla superficie, senza titoli. In tal caso, i titoli attuali scadrebbero il 31 dicembre 2021 e verrebbero eliminati; • pagamento annuale per ettaro ammissibile differenziato per territorio, ma uniforme per gli agricoltori dello stesso territorio, senza titoli. Anche in questo caso, i titoli attuali al 31 dicembre 2021 verrebbero eliminati; • pagamento annuale sulla base di titoli all’aiuto. Questa ipotesi prevede che i titoli attuali vengano ricalcolati nel 2022. La nuova PAC 2021-2027 lascia ad ogni Stato membro la facoltà di decidere quale modalità di pagamento adottare e quindi di mantenere il regime dei titoli all’aiuto oppure passare al pagamento annuale uniforme per ettaro ammissibile senza titoli. La soppressione dei titoli implicherebbe un pagamento uniforme ad ettaro ammissibile senza la necessità di possedere i titoli, sarebbe quindi un profondo cambiamento del sistema utilizzato nelle ultime due riforme PAC. Il livello del pagamento si otterrebbe dividendo la dotazione finanziaria annuale dell’Italia per la sua superficie agricola ammissibile. A tali pagamenti occorrerebbe poi aggiungere tutti gli altri pagamenti previsti (pagamento ridistributivo, regime per il clima e l’ambiente, pagamento giovani agricoltori, pagamento accoppiato). Nel caso lo Stato membro volesse continuare ad utilizzare il sistema dei titoli all’aiuto, la proposta di Regolamento impone un processo di ricalcolo dei titoli storici, i cui meccanismi sono ancora da definire nel dettaglio ma che dovrebbero essere simili a quelli utilizzati nel 2015. Al nuovo valore unitario dei titoli all’aiuto verrebbero applicati due criteri per ridurre i titoli di valore elevato: un tetto ai titoli ed una convergenza per avvicinare il valore dei titoli al nuovo valore medio nazionale. L’applicazione della convergenza si dovrebbe attuare dal 2022 al 2026. L’obiettivo finale del nuovo modello di sostegno della PAC è di uniformare o avvicinare i valori dei pagamenti diretti ad ettaro. La scelta sulla modalità d’erogazione dei pagamenti (con o senza titoli) spetta agli Stati membri, in fase di adozione delle scelte nazionali che dovrebbero compiersi nel 2021.

ANTICIPAZIONI SULLA PAC CHE VERRA’

NUOVA SABATINI

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato sul proprio sito recentemente un chiarimento circa la moratoria dei finanziamenti e delle operazioni di leasing finanziario concessi dalla Nuova Sabatini. Tale chiarimento fa seguito alle misure di sostegno previste dal decreto legge “Cura Italia” (D.L.17 marzo 2020 n. 18), in vigore dal 17 marzo u.s. e attualmente in fase di conversione al Parlamento, che ha previsto una moratoria generale fino al 30 settembre 2020 del pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima di detta data, per i mutui e per gli altri finanziamenti rateali anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie. In considerazione del carattere generale e straordinario della norma, la predetta sospensione del pagamento delle rate o dei canoni di leasing è applicata anche ai finanziamenti e operazioni di leasing finanziario concessi ai sensi dello strumento agevolativo “Beni strumentali - Nuova Sabatini”, anche in deroga al limite massimo di durata del finanziamento (5 anni). Si precisa, inoltre, che il piano di erogazione alle imprese delle quote di contributo non subisce alcuna modificazione. Sospensione pagamento rate e canoni leasing per emergenza COVID-19:

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