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PATRONATO EPACA
ATTIVITÀ DI CONSULENZA SVOLTA SENZA CHE LE PERSONE SI SPOSTINO DALLA PROPRIA ABITAZIONE PATRONATO EPACA, ANCHE SE A DISTANZA ANCORA PIÙ VICINI AD OGNI CITTADINO
Vista la situazione di allerta per la diffusione del Covid19 e il desiderio di contribuire agli sforzi che tutti i nostri concittadini stanno facendo per contribuire ad arginare questa epidemia il Patronato Epaca incrementa le modalità di usufruire dei servizi offerti a tutti i cittadini, con l’impegno di non lasciare mai nessuno da solo, sempre più vicino alle persone, garantendo presenza sul territorio. Il Patronato Epaca offre informazioni, consulenze e servizi in materia di risparmio previdenziale, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni sociali legate al reddito e facilitare l’accesso ai dati e ai servizi della Pubblica Amministrazione.
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“Ci facciamo ancora più prossimi fornendo i nostri recapiti telefonici e mail così che ogni richiesta di prestazioni, comprese le nuove misure
DECRETO CURA ITALIA EMERGENZA COVID-19 SOS FAMIGLIE
CONGEDI –PERMESSI - BONUS
CONGEDO DIPENDENTI PRIVATI E PUBBLICI
15 giorni complessivi fruibili, in modalità alternativa, da uno solo dei genitori per nucleo familiare, per periodi che decorrono dal 5 marzo al 3 aprile
CHI può fare domanda:
• Genitori con figli che hanno fino a 12 anni di età: indennità al 50 % della retribuzione; • Genitori con figli dai 12 ai 16 anni: possono assentarsi dal lavoro senza alcuna indennità. • Genitori di figli con handicap in situazione di gravità senza limiti di età indennità al 50 % della retribuzione • Genitori che hanno esaurito la fruizione massima dei congedi parentali: indennizzi previsti a seconda dell’età del figlio; Se esiste già congedo alla data del 5 marzo, questo viene convertito in congedo speciale indennizzato al 50%. COME fare domanda: per i lavoratori privati va presentata all’INPS tramite patronato; per i dipendenti pubblici va presentata alla propria Amministrazione .
CONGEDO LAVORATORI AUTONOMI
congedo speciale alle stesse condizioni dei lavoratori dipendenti, indennizzato al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera differente a seconda del lavoro svolto
CONGEDO LAVORATORI GESTIONE SEPARATA
congedo speciale alle stesse condizioni dei lavoratori dipendenti, indennizzato al 50% di 1/365 del reddito individuato come base di calcolo dell’indennità di maternità;
epaca.al@coldiretti.it 0131 235891
DECRETO CURA ITALIA EMERGENZA COVID-19 SOS FAMIGLIE
CONGEDI –PERMESSI - BONUS
PERMESSI EX LEGGE 104
A tutti i lavoratori che usufruiscono di tre giorni di permesso al mese per assistere un familiare affetto da handicap grave (Art 3 Comma 3), sono riconosciuti ulteriori 12 giorni di permesso da utilizzare tra marzo e aprile (18 giorni in tutto)
• Per chi ha già in corso una autorizzazione riconosciuta dal datore di lavoro NON OCCORRE PRESENTARE UNA NUOVA DOMANDA: può già fruire delle ulteriori 12 giornate e i datori di lavoro devono considerare validi i provvedimenti di autorizzazione già emessi; • Per chi non ha mai presentato richiesta di autorizzazione occorre presentare una istanza all’INPS (alla propria Amministrazione se si tratta di dipendenti pubblici).
BONUS PER SERVIZI DI BABY-SITTING (alternativo ai congedi)
Per i lavoratori del settore privato (dipendenti, iscritti alla GS, Autonomi iscritti o meno all’INPS) genitori di figli di età inferiore a 12 anni alla data del 5 marzo 2020 (genitori con figli maggiori di 12 anni solo se con gravi handicap) spetta un voucher dell’importo di 600 €
è cumulabile con:
• permessi 104 (anche quelli estesi dei 18 giorni); • il prolungamento del congedo parentale per figli con disabilità grave;
non è fruibile se:
• uno dei genitori è disoccupato; • è stato richiesto congedo Covid 19 • si può erogare solo mediante il LIBRETTO DI FAMIGLIA epaca.al@coldiretti.it
0131 235891
Forza sociale, garanzia di presenza sul territorio, interlocutore affidabile per la comunità
previste dal Decreto “Cura Italia”, o di consulenza possa essere svolta senza che il cittadino si sposti dalla propria abitazione - ha aggiunto il Responsabile del Patronato Epaca di Alessandria Gianni Mario Stoppini -. Un servizio sempre più a misura del socio agricoltore ma anche del cittadino comune, in grado di affiancare i servizi sociali per assistere al meglio le persone, su questioni come invalidità civile, indennità di accompagnamento riconoscimento di prestazioni legate all’handicap, così come servizi per disoccupazione e prestazioni legate alla maternità”.
“Ciò testimonia ancora una volta il ruolo di forza sociale a tutto campo di Coldiretti, che è sempre più a servizio non soltanto del mondo agricolo, che ovviamente è e resterà centrale, ma che si propone anche come interlocutore affidabile a tutta la comunità.- affermano il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - Garantendo assistenza e tutela per il conseguimento di benefici previdenziali, sociali, assistenziali, Naspi, invalidità, congedi parentali, indennità e molto altro”.
Per informazioni, tutti i giorni, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00, saremo quindi disponibili e raggiungibili sia telefonicamente che tramite mail al seguente recapito: Ufficio Provinciale di Alessandria tel. 0131 235891 email epaca.al@coldiretti.it
TUTELE INAIL PER LAVORATORI DIPENDENTI E AUTONOMI ANCHE IN CASO DI INFORTUNIO SUL LAVORO PER INFEZIONE DA COVID-19
Durante lo svolgimento dell’attività lavorativa si può essere esposti ad una molteplicità di rischi. Analizziamo le tutele previste dall’INAIL sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, come coltivatori diretti, artigiani o commercianti, anche nel caso si contragga il Coronavirus in occasione di lavoro. Infortunio sul lavoro L’assicurazione obbligatoria INAIL copre ogni incidente avvenuto per “causa violenta in occasione di lavoro” da cui derivi la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni. La causa violenta è un fattore che opera dall’esterno nell’ambiente di lavoro, con azione intensa e concentrata nel tempo. Può essere provocata da sostanze tossiche, sforzi muscolari, microrganismi, virus o parassiti e da condizioni climatiche e microclimatiche. In sintesi, una causa violenta è ogni aggressione che dall’esterno danneggia l’integrità psico-fisica del lavoratore. L’occasione di lavoro è rappresentata dalle situazioni,
comprese quelle ambientali, nelle quali si svolge l’attività lavorativa e nelle quali è imminente il rischio per il lavoratore. Il D.Lgs. 151/2015, attuativo del Jobs Act, pone a carico dell’INAIL l’obbligo di trasmissione all’Autorità di pubblica sicurezza delle informazioni concernenti le denunce di infortunio, esonerando il datore di lavoro da tale adempimento. Tale obbligo rimane a carico del datore di lavoro e del titolare del nucleo coltivatore diretto, relativamente agli infortuni mortali o con prognosi superiore a 30 giorni. Per i coltivatori diretti e i datori di lavoro agricoli (anche per i lavoratori a tempo determinato) nulla è cambiato nei confronti dell’INAIL: è obbligatorio denunciare telematicamente gli infortuni all’Istituto entro 2 giorni dall’evento infortunistico. La corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’iter di indennizzo dell’indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso. Per l’inoltro della denuncia bisogna necessariamente usufruire dell’assistenza presso gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti: non è sufficiente il foglio del Pronto soccorso. Infezione da Covid-19 Il Decreto Cura Italia dispone, nei casi accertati di infezione da Coronavirus in occasione di lavoro, il riconoscimento delle prestazioni per infortunio con l’erogazione delle relative prestazioni a carico dell’INAIL. La norma prevede che il medico certificatore rediga il consueto certificato di infortunio e lo invii telematicamente all’Istituto che assicura la relativa tutela dell’infortunato. In tal caso, le prestazioni INAIL sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro. Ai fini amministrativi l’Istituto chiarisce che il dies a quo ai fini del computo della decorrenza della tutela INAIL, è costituto dalla data di attestazione positiva dell’avvenuto contagio tramite il test specifico di conferma da parte delle autorità sanitarie. Pertanto, alla luce delle disposizioni del Decreto Cura Italia, le tutele infortunistiche si considerano comunque estese in generale a tutti i lavoratori, ferma restando l’occasione di lavoro. Malattia professionale La malattia professionale è una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute nell’arco di più anni. Alcune tipologie di attività lavorative, come lavorazioni agricole, edili o industriali, si esplicitano nella ripetizione di movimenti e nell’esposizione ad agenti che, con il trascorrere del tempo, possono provocare una patologia. Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità per
manente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15% ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15%. È necessario distinguere tra malattie tabellate e non tabellate. Le malattie tabellate sono quelle elencate nelle tabelle (una per l’agricoltura e una per l’industria) allegate a provvedimenti legislativi in cui viene riportato, oltre al tipo di malattia e alla lavorazione, anche il periodo massimo di indennizzabilità da quando è cessata l’esposizione. Nelle tabelle sono inserite 85 malattie per l’industria e 24 per l’agricoltura. Le malattie non tabellate sono quelle non elencate nelle tabelle, per le quali è il lavoratore a dover “dimostrare” l’origine professionale. Per i lavoratori autonomi agricoli - titolari e coadiuvanti coltivatori diretti - e per i lavoratori subordinati a tempo determinato, la denuncia di malattia professionale dev’essere effettuata dal medico mediante l’invio del certificato medico che funge anche da denuncia. È importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato in nesso con l’attività lavorativa, il giusto indennizzo. A titolo esemplificativo si elencano nella tabella alcune patologie che potrebbero essere ricondotte a malattie professionali.
TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale può essere riconosciuta a chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza TENDINITE Le tendiniti della spalla, del gomito, del polso, della mano possono colpire chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza. ERNIA AL DISCO Può contrarre ernia discale lombare chi è impegnato in lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi, svolte in modo non occasionale, o in lavorazioni svolte con macchine. ASMA BRONCHIALE L’asma bronchiale può colpire chi è esposto a polveri di granaglie, pollini da coltivazioni di graminacee, spore fungine, acari, derivati dermici, deiezioni animali, ecc. MALATTIE CAUSATE DA RADIAZIONI SOLARI Cheratosi, epiteliomi cutanei delle sedi fotoesposte e altre malattie possono essere causate dall’esposizione professionale alle radiazioni solari. DERMATITE ALLERGICA Può derivare dalle sostanze usate nello svolgimento dell’attività lavorativa.