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MILLEPROROGHE: BOCCATA D’OSSIGENO PER CAMPI E STALLE, ECCO LE MISURE
Una importante boccata di ossigeno per le aziende agricole italiane colpite dall’esplosione dei costi dell’energia e dagli effetti dei cambiamenti climatici fra maltempo e siccità. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i contenuti del disegno di legge di conversione del decreto legge “Milleproroghe” (decreto legge n. 198 del 2022) votati dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del per le spese sostenute per l’acquisto di carburate agricolo riferito al terzo trimestre 2022 ed è stata confermata per il 2023 la riduzione delle accise per i piccoli birrifici indipendenti con produzione annua fino a 60.000 ettolitri (vedi articolo a lato)
In favore delle imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di maggio 2022 è stato esteso a sessanta giorni, dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria di eccezionalità, il termine per presentare le domande di intervento alle autorità regionali competenti. E’ stato poi prorogato a novembre 2023 il termine per la realizzazione degli investimenti innovativi in beni materiali che danno diritto al credito di imposta 4.0 nella misura del 40% come per il 2022.
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Per snellire la burocrazia è stata estesa al 30 giugno 2023 la validità dei certificati di abilitazione all’acquisto e all’impiego, alla vendita e all’attività di consulenza in materia di prodotti fitosanitari, nonché degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici. Permessa anche per tutto il 2023 la procedura, prevista per l’emergenza Covid-19, che consente alle amministrazioni competenti di anticipare l’80% dei contributi in favore delle imprese agricole rinviando al saldo l’esecuzione degli adempimenti di verifica.
Senato e che è andato in aula lo scorso 14 febbraio. Diversi gli emendamenti approvati di interesse per il settore agricolo sostenuti da Coldiretti. Nello specifico è stata decisa la proroga a giugno 2023 del termine per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta
Di rilievo infine anche la proroga per il triennio 20232025 della maggiorazione del 20 per cento delle spese per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali ai fini dell’aumento della quota di ammortamento deducibile. Tale norma si applica quindi alle imprese agricole che determinano il reddito secondo le modalità ordinarie.
MILLEPROROGHE: IL TAGLIO DELL’ACCISE SALVA LA BIRRA MADE IN ITALY
La norma prevede proprio per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri che lo sconto sulle accise per il 2023 resti al 50 per cento; per chi produce sino a 30mila ettolitri sarà pari al 30 per cento mentre, per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriva al 20 per cento. Si prevede inoltre una riduzione d’accisa, a 2,97 euro per ettolitro e per grado Plato per il 2023. In mancanza di questo provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti l’accisa base sarebbe ritornata a 2,99 euro per ettolitro e la riduzione per i piccoli birrifici artigianali si sarebbe ridotto o azzerata rispetto al 2022.
Il taglio delle accise aiuta la ripresa del comparto italiano della birra, mettendo in sicurezza lo sviluppo della filiera e l’aumento di produzione di materia prima in Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’annunciare l’approvazione dell’importante emendamento al decreto Milleproroghe al Senato per il sostegno a un comparto brassicolo nazionale che negli ultimi dieci anni ha visto triplicare i birrifici artigianali fino a raggiungere nel 2022 la quota record di 1085 attività spesso realizzate da giovani imprenditori. Una crescita che ha fatto salire la domanda di materie prime 100% Made in Italy con il luppolo che da zero ha raggiunto oggi un milione di metri quadrati coltivati lungo la penisola ai quali si aggiungono i 300 milioni destinati all’orzo per la produzione di malto.
Legge Di Bilancio 2023
La disposizione approvata rappresenta un tassello fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento di una filiera della birra 100% Made in Italy. Il successo della birra italiana è infatti minacciato dall’esplosione dei costi che colpisce tutta la filiera con un balzo negli ultimi due anni che va dal +200% dell’energia al +45% per gli imballaggi al +50% per le bottiglie, mentre le lattine hanno segnato +10%, i tappi +22%, i fusti di plastica +23%, mentre i cambiamenti climatici nel 2022 hanno tagliato di 1/3 il raccolto dell’orzo per il malto.
Il settore della birra in Italia vale complessivamente 9,5 miliardi di euro in Italia con l’intera filiera dal campo alla tavola che genera circa 140mila posti di lavoro a livello nazionale.
Regolarizzazione delle violazioni formali - Articolo 1, commi da 166 a 173, L. 197/2022
La norma concede la possibilità di regolarizzare le violazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022, che non rilevano per la determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap e sul pagamento di tali tributi. Tendenzialmente sono quelle violazioni per le quali il legislatore ha previsto sanzioni amministrative pecuniarie entro limiti minimi e massimi o in misura fissa, non essendoci un omesso, tardivo o errato versamento di un tributo sul quale riproporzionare la sanzione e che sono suscettibili di ostacolare l’attività di controllo, anche potenzialmente (in quanto, in caso contrario, si dovrebbe parlare di violazioni meramente formali, non punibili).
L’Agenzia delle entrate, richiama alcuni esempi di violazioni definibili, tra le quali rientrano, per citarne alcune, l’omessa o irregolare presentazione delle liquidazioni periodiche Iva (con imposta versata regolarmente), l’omessa, irregolare o incompleta presentazione degli elenchi Intrastat, l’omessa o tardiva comunicazione dei dati al sistema tessera sanitaria, l’omessa comunicazione della proroga o della risoluzione del contratto di locazione soggetto a cedolare secca, l’irregolare applicazione delle disposizioni concernenti l’inversione contabile, in assenza di frode. Sono sanabili le violazioni già contestate, purché l’atto non sia già divenuto definitivo al 1°gennaio 2023. La definizione si perfeziona con il pagamento di € 200 per ciascun periodo di imposta in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024; entro il termine della seconda rata devono essere rimosse le irregolarità.
La suddetta procedura non si applica agli atti emessi nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) e per l’emersione di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio è stato pubblicato il decreto del Masaf con le modalità operative del Fondo per lo sviluppo della produzione biologica. Lo scorso anno la legge 23 sull’agricoltura biologica, che con tanta fatica è stata approvata dal Parlamento nel marzo 2022, all’articolo 9 ha sostituito il vecchio fondo per la ricerca del 1999 con il nuovo “Fondo per lo sviluppo della produzione biologica”.
Nel nuovo inquadramento restano confermate le previsioni di entrata, pari al 2% del fatturato realizzato dalla vendita di alcuni prodotti fitosanitari, e purtroppo resta anche confermata la possibilità di decurtare tale fondo, destinando solo parte delle risorse all’agricoltura biologica. Il fondo infatti dovrà essere utilizzato per sostenere le iniziative che saranno previste dal «Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici» ed in particolare:
• promuovere i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia;
• promuovere lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico;
• favorire la conversione al metodo biologico delle imprese agricole, agroalimentari e dell’acquacoltura convenzionali;
• sostenere la costituzione di forme associative e contrattuali per rafforzare l’organizzazione della filiera dei prodotti biologici;
• incentivare il consumo dei prodotti biologici attraverso iniziative di informazione, formazione ed educazione, anche ambientale e alimentare;
• monitorare l’andamento del settore al fine di elaborare e diffondere le informazioni rilevanti per la produzione biologica;
• sostenere e promuovere i distretti biologici di cui all’art. 13 della legge 9 marzo 2022, n. 23;
• favorire l’insediamento di nuove aziende nelle aree rurali montane;
• migliorare il sistema di controllo e di certificazione a garanzia della qualità dei prodotti biologici attraverso la semplificazione della normativa, l’utilizzo di strumenti informatici e la predisposizione di interventi di formazione;
• stimolare le istituzioni e gli enti pubblici affinché utilizzino i metodi della produzione biologica nella gestione del verde pubblico e prevedano il consumo di prodotti biologici nelle mense pubbliche e in quelle private in regime di convenzione;
• incentivare e sostenere la ricerca e l’innovazione in materia di produzione biologica;
• promuovere progetti di tracciabilità dei prodotti biologici provenienti dai distretti biologici di cui all’art. 13 della legge 9 marzo 2022, n. 23; valorizzare le produzioni tipiche italiane biologiche;
• promuovere la sostenibilità ambientale con la definizione di azioni per l’incremento e il mantenimento della fertilità naturale del terreno e l’uso di metodi di conservazione, confezionamento e distribuzione rispettosi dell’ambiente;
• aumentare la disponibilità delle sementi per le aziende e migliorarne l’aspetto quantitativo e qualitativo con riferimento a varietà adatte all’agricoltura biologica e biodinamica;
• promuovere il miglioramento genetico partecipativo, con la collaborazione di agricoltori, tecnici e ricercatori, per selezionare piante che rispondano ai bisogni degli agricoltori, adattandosi ai diversi contesti ambientali e climatici e ai diversi sistemi colturali;
• sostenere la ricerca tecnologica e applicata nel settore della produzione biologica.
Digitalizzazione, energia e innovazione per affrontare nuove sfide e cambiamenti climatici
AGRICOLTURA 4.0: DA DEMETRA AI ROBOT, LE NUOVE
Tecnologie Per Tutti Gli Agricoltori
Estendere la loro applicazione alle piccole aziende non solo alle grandi realtà produttive per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.
Droni, sensori e robotica sono già realtà. La strada che le imprese agricole devono percorrere la Coldiretti l’ha segnata con chiarezza: digitalizzazione, energia, innovazione.
Dai sensori antisiccità per salvare campi assetati alle trappole hi-tech per mettere al sicuro i raccolti dai parassiti, dalle nuove tecnologie di evoluzione assistita per arrivare ai sistemi integrati con satelliti e computer per risparmiare fino al 20% di acqua: strumenti e misure per la realizzazione di bacini d’accumulo per affrontare l’emergenza idrica.
“Acqua e tecnologia, dunque, per aumentare la produttività e portare le filiere verso l’autosufficienza per offrire così garanzie ai cittadini soprattutto in situazioni di rischio come quelle che si sono verificate inaspettate in questi ultimi anni, come la pandemia e la guerra. L’irrigazione, infatti, può fare la differenza consentendo di triplicare le rese in campo - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Con i cambiamenti climatici che incidono sempre più su precipitazioni e temperature diven - ta strategica la gestione delle risorse idriche sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo antispreco con sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app sugli smartphone”.
La maggior parte degli strumenti per la svolta tecnologica riguardano la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, con ricadute importanti anche per l’agricoltura eroica o delle aree interne.
A livello nazionale, sono quasi un milione attualmente gli ettari serviti dall’agricoltura di precisione ed è possibile triplicare nei prossimi due anni puntando a quota 3 milioni di ettari. In altri Paesi queste tecnologie sono consolidate, ma riguardano le grandi realtà produttive, la scommessa della Coldiretti è di estendere la loro applicazione anche alle piccole aziende.
Un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato
“Negli ultimi due anni la digitalizzazione è quadruplicata: si è spinto molto su meccanizzazione e semine, mentre resta indietro l’irrigazione. La sfida dunque è fare di più con meno - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Siamo convinti della centralità dei processi di innovazione e digitalizzazione per affrontare le grandi sfide, un forte impegno della Coldiretti sul fronte dell’hi tech grazie agli investimenti 4.0. Per anni sembrava che la chimica fosse la soluzione di tutti i problemi. Ora che non è più così, occorre gestire una complessità di elementi peraltro variabili, dalla terra all’acqua e all’aria. Il know how e le conoscenze ci sono ma bisogna calarle in un mondo dinamico e Demetra si presenta come un ecosistema in grado di accompagnare le aziende a trovare soluzione nei processi complessi in tutti i territori. Un sistema articolato che comprende una piattaforma, tecnologie avanzate e i Consorzi agrari con un esercito di 100 tecnici che entrano nelle aziende per dare supporto e servizi digitali”.
L’obiettivo è di non stressare i terreni per massimizzare le colture ma conoscerli per allineare gli interventi alla terra. In pratica sapere quale coltivazione si adatta a quel preciso terreno. Con l’obiettivo di perseguire l’efficienza economica e ambientale, ma senza scelte dogmatiche.
La ricerca agraria mette anche a disposizione nuove tecnologie di miglioramento genetico che permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, raggruppate sotto la denominazione Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Tecniche che non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta, valorizzando i primati green dell’agricoltura italiana in termini di tipicità, sostenibilità e biodiversità.
Demetra è lo strumento consente di accedere a mappe degli appezzamenti delle singole colture, previsioni meteo dettagliate sempre aggiornate, sistema di supporto alle decisioni con indici elaborati su singolo appezzamento, immagini satellitari con vari indici di vigoria per monitorare lo stato di ogni singola coltura.
La app avvisa, inoltre, se le colture possono andare in stress idrico o se c’è rischio gelata: un aiuto importante in una situazione dove gli eventi estremi si sono moltiplicati, esponendo le aziende agricole al rischio di subire gravissimi danni alle colture.
Demetra è comunque solo un esempio di come l’agricoltura 4.0 possa aiutare gli agricoltori a semplificare la gestione aziendale, eliminando le troppe carte: in tale ottica il Portale del Socio Coldiretti rappresenta un vero e proprio “cruscotto” aziendale con molteplici funzioni e possibilità. Con l’App satellitare Demetra è come per avere una finestra aperta sulla propria azienda ed essere così in grado di controllare tutto ciò che succede in campo direttamente dal telefonino.
“Si tratta di una grande sfida per far tornare gli agricoltori protagonisti della ricerca senza che i risultati finiscano nelle mani di poche multinazionali proprietarie dei brevetti” ha concluso il Presidente Mauro Bianco nel sottolineare la necessità di “difendere e valorizzare il patrimonio di biodiversità e distintività delle nostre campagne, garantendo nuove possibilità di crescita e sviluppo al settore agroalimentare”.
Come registrarsi al Portale del Socio Coldiretti
Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.
Bene apertura Misura “Generazione Terra” per chi sceglie il futuro in campagna
LAVORO: FONDI ISMEA PER GIOVANI IN AGRICOLTURA.
MAGGIORI CRITICITÀ: ACCESSO ALLA TERRA E CREDITO
Sono già oltre 55mila le imprese agricole condotte a fine 2022 da under 35 che hanno scelto di investire il proprio futuro in campagna dove portano innovazione, sostenibilità, competitività ed efficienza.
E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria nel commentare positivamente la nuova misura Ismea “Generazione Terra” che finanzia fino al 100% per un massimo di 1,5 milioni di euro il prezzo di acquisto dei terreni da parte di giovani già insediati o che intendono insediarsi in agricoltura.
La Misura è stata aperta, mercoledì 1° febbraio: l’accesso ad essa avviene secondo una procedura a sportello, con prenotazione della disponibilità fino a esaurimento della dotazione finanziaria riservata, di cui verrà data indicazione nella sezione del sito dedicata al portale. Il portale sarà attivo nei giorni feriali dalle 9 alle ore 18.
Investire sui giovani significa investire sul futuro e sulla sovranità alimentare del Paese in una situazione in cui il 49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% ha una laurea secondo una recente indagine. Le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari.
“L’accesso alla terra e quello al credito sono le maggiori criticità per i giovani che vogliono aprire un’azienda agricoltura per questo le misure come Generazione Terra dell’Ismea sono il miglior investimento per il futuro della nostra agricoltura, per la salvaguardia della biodiversità e la tutela del territorio”, ha affermato il Delegato provinciale
Giovani Impresa Fabio Bruno.
Il 12% delle imprese giovani nei campi svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l’agricoltura sociale.
Il budget è di 60 milioni di cui 25 per il Centro-Nord, 25 per il Sud e le Isole e 10 per i giovani startupper con titolo. Possono accedere all’intervento dell’Ismea imprenditori di età inferiore a 41 anni che vogliono: ampliare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno, confinante o funzionalmente utile con la superficie già facente parte dell’azienda agricola condotta in proprietà, affitto o comodato, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; consolidare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente, con una forma contrattuale quale il comodato o l’affitto, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda.
“E’ fondamentale sostenere il fenomeno del ritorno alla terra e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel sottolineare la necessità di “superare le tensioni internazionali, ristabilire
Le
Per la salvaguardia di biodiversità e tutela del territorio. Portale attivo nei giorni feriali dalle 9 alle 18
la pace e investire su un settore strategico per far ripartire l’Italia e l’Europa grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità”.
L’iniziativa si rivolge anche a giovani startupper con esperienza (età non superiore a 41 anni non compiuti) che intendono avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura e giovani startupper con titolo (età non superiore a 35 anni non compiuti) che intendono avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura. Generazione terra finanzia l’acquisto di terreni agricoli per un importo massimo di 1.500.000 euro che scendono a 500mila nel caso startupper con titolo. La durata del finanziamento è fino a 30 anni con un massimo di due di preammortamento.
“Con la crisi provocata da emergenza sanitaria e conflitto in Ucraina, il settore agricolo è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, tanto che al lavoro nelle campagne italiane c’è un esercito di 55mila imprese giovani che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali. Occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco