11 minute read

BANDI REGIONE PIMONTE

OPERAZIONE 4.1.1 INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE. BANDO MIGLIORAMENTO 2021

E’ stato approvato il bando Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole – Operazione 4.1.1 del PSR (biennio 2021-2022). Le domande di sostegno possono essere presentate fino al 31 GENNAIO 2022. Nel merito si conferma in 28 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’intervento (la quota assegnata ai beneficiari operanti in area C2 e D è pari al 25%). Il bando non prevede la possibilità di presentare progetti integrati, mentre è stabilito possano essere realizzati investimenti collettivi per uso condiviso da parte di più aziende agricole (al verificarsi di tale casistica, il soggetto giuridico di riferimento deve essere stato costituito in data antecedente al 01 luglio 2021). Soggetti beneficiari: imprenditori agricoli professionali (anche in possesso della qualifica di agricoltori attivi), sia persone fisiche, che giuridiche, singoli o associati. Stabilito che ogni singola impresa non possa avere due o più domande di contributo in corso, riconducibili alle Operazioni 4.1.1 e/o 4.1.2, ovvero non ha la possibilità di presentare una nuova domanda di sostegno fino a quanto la precedente non si è conclusa (presentazione domanda di pagamento a saldo o rinuncia alla precedente istanza). Tipologia investimenti ammissibili a finanziamento: le domande di sostegno devono prevedere la realizzazione di interventi di sviluppo, che prevedano più investimenti tra loro coordinati e coerenti, finalizzati a produrre un miglioramento dell’attuale assetto aziendale misurabile e duraturo. Possono essere ammesse anche domande che prevedono il solo acquisto di macchine (entro i limiti fissati dal bando stesso). Il livello minimo di spesa ammissibile è fissato in € 25 mila (ridotto a € 15 mila per le zone montane). Confermata la possibilità di realizzare investimenti di importo superiore a quello ammesso a sostegno. Sono da intendersi ammissibili al sostegno, esclusivamente, le spese sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno. Il termine per la realizzazione degli interventi, è fissato in 15 mesi dalla data di formale ammissione (18 mesi per le aree di montagna). Prevista la possibilità di richiedere un anticipo, nella misura massima del 50% del contributo concesso (previa presentazione di fideiussione bancaria/assicurativa di pari importo). Parallelamente prevista la possibilità di ottenere, ad avanzamento lavori, un acconto (la somma tra anticipo ed acconto non può superare la soglia del 80% del contributo concesso). L’agevolazione consiste, come noto, in un contributo in conto capitale in misura pari al 40% del valore dell’investimento ritenuto ammissibile. Tale aliquota è incrementata del 10% se gli interventi sono realizzati in zona montana. Realizzazione degli interventi, viste le rigide tempistiche che occorre rispettare, previsto che entro i 30 giorni successivi al termine assegnato dall’Ufficio istruttore (in sede di ammissione a finanziamento della domanda di sostegno) per concludere il progetto di miglioramento, debba essere presentata la comunicazione di ultimazione/realizzazione degli in-

Advertisement

vestimenti (ovvero delle spese effettivamente sostenute – richiesta di saldo); in tal senso non è prevista la possibilità di applicazione di alcuna specifica proroga a tale termine. Al riguardo si ricorda che le fatture riguardanti le spese oggetto di rendicontazione devono contenere o il codice CUP o dicitura di annullamento equipollente (inserita dal fornitore), in cui è indicato anche il numero della domanda di sostegno. In sede di presentazione della domanda è richiesto che l’istanza sia completa di tutta la documentazione necessaria per consentire la definizione del processo di istruttoria. Prevista la possibilità di richiedere una sola proroga (oggettivamente motivata) al completamento degli interventi, per una durata non superiore a 3 mesi. Possibile, altresì, presentare una sola domanda di variante, almeno 90 giorni prima del termine entro il quale occorre completare gli interventi/investimenti ammessi a contributo. In riferimento ai criteri di selezione, si rileva come sia prevista l’adozione dei parametri e punteggi modificati sulla base di quanto preso in esame in sede di Comitato di Sorveglianza (modifiche approvate dalla Commissione europea con decisione del 06 ottobre 2021). Il punteggio minimo da raggiungere è stabilito in 10 punti. Per informazioni e approfondimenti gli uffici Coldiretti Alessandria sono a disposizione.

APERTO BANDO PER GLI INDENNIZZI DEI CAPI PREDATI DAI LUPI E GRANDI CARNIVORI

BANDO DA 1,5 MILIONI PER IMPIANTI DI PREVENZIONE DALLE GELATE

E’ aperto il bando in favore degli allevatori attivi sul territorio piemontese per l’indennizzo dei capi predati tra il 1 luglio ed il 30 novembre 2021; per poter presentare domanda gli allevatori devono aver messo in atto almeno un sistema di difesa secondo una delle tipologie descritte dalla Delibera regionale n. 19-3033 del 26 marzo 2021. E’ riconosciuto inoltre l’indennizzo dei danni indiretti nel seguente modo: a) l’80% delle spese veterinarie e farmaceutiche sostenute e documentate per gli animali feriti; b) il 50% delle spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento dei capi per gli allevatori che non sono iscritti presso Consorzi di difesa che abbiano stipulato polizze assicurative per lo smaltimento di capi morti a seguito di predazione; c) un indennizzo forfettario per il risarcimento delle perdite di produzione secondo quanto previsto dall’art. 4 della DGR n. 19-3033 del 26 marzo 2021. Le richieste di indennizzo dovranno essere presentate entro il 03/12/2021.

La Regione Piemonte sostiene gli agricoltori per la realizzazione e l’acquisto di impianti di protezione dalle gelate, con una dotazione finanziaria complessiva di 1,5 milioni di euro assegnati sul bando 2021 della misura 5.1.2 del Programma di sviluppo rurale.

Il bando permette di richiedere contributi per l’acquisto e messa in opera di ventilatori e bruciatori con funzione antibrina. Ogni beneficiario può presentate più domande di aiuto, una per ogni intervento riferito ad una specifica coltivazione, e può ricevere un sostegno pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile per ciascun impianto. A seguito delle gelate anomale che hanno colpito l’agricoltura piemontese nella primavera 2021, causando danni in particolare a vigneti e frutteti, è opportuno che le aziende piemontesi si dotino di sistemi di prevenzione come in questo caso gli impianti antigelo affinché in futuro possano difendere le colture. Impianti che vanno ad aggiungersi alle reti antigrandine, considerando che a causa del cambiamento climatico questi fenomeni atmosferici si presenteranno con maggiore frequenza.

Tutte le info al link www.bandi.regione.piemonte.it

SulSul prossimoprossimo numeronumero didi "Agricoltura "Agricoltura Alessandrina "Alessandrina " reportreport ANNATAANNATA AGRARIAAGRARIA 20212021

Al Birrificio Agricolo “Luvertin” di Terzo d’Acqui l’Oscar Green categoria “Fare Rete”

ACQUA, MALTO D’ORZO, LUPPOLO E LIEVITO: UN’INFINITA POSSIBILITÀ DI COMBINAZIONI

Menzione speciale per la categoria “Fare Rete” a Marco e Davide Botto, titolari del Birrificio Agricolo “Luvertin ”, a Terzo d’Acqui, che hanno ricevuto il premio durante la cerimonia di consegna degli “Oscar Green” interregionali. “Giovani che sfidano il Covid” il titolo dell’edizione 2021 che premia proprio l’innovazione e la tenacia delle imprese in un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria. Coldiretti Alessandria ha partecipato all’iniziativa che si è svolta, nel rispetto delle regole anti Covid, al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, con una rappresentanza del Comitato Provinciale Giovani Impresa, un momento molto importante di crescita e di confronto durante il quale, i fratelli Botto hanno sottolineato come “siamo innanzitutto agricoltori, fieri di affermare che dalle nostre terre prendono vita le nostre birre”. Questa è l’azienda agricola “Luvertin”, dodici ettari di vigneto dove vengono coltivati principalmente Barbera e Moscato, un’altra decina dedicata alla coltivazione dei pioppi e un paio ospitano il prezioso orzo distico. Marco e Davide Botto credono fortemente nel legame tra uomo e terra, nel pieno rispetto dei suoi cicli naturali, il loro progetto è di sviluppare in maniera sempre maggiore l’auto produzione di materie prime da poter utilizzare come caposaldo nelle ricette che propongono selezionando i migliori ingredienti e li trattandoli con la massima cura per raggiungere un risultato unico. La ricerca e la sperimentazione sono alla base del processo creativo, pochi gusti semplici ma ben definiti. Per realizzare le loro birre si sono affidati ad una delle aziende leader nel settore alimentare con impianti di produzione che ad oggi si caratterizzano per una sala cottura da 10HL, con possibilità di doppia cotta, un CIP di lavaggio, quattro fermentatori refrigerati da 20HL ed un dissolutore. Una cella calda per la rifermentazione ed una cella frigo per lo stoccaggio, completano lo stabilimento produttivo. “L’idea di avviare un birrificio artigianale è nata una decina di anni fa e da allora ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a farci le ossa: nel 2019, dopo lunghe riflessioni sul come e dove, decidiamo che è arrivato il momento giusto e così, in primavera, seminiamo l’orzo, installiamo l’impianto di produzione e diamo vita a Luvertin. Sedici mesi dopo, la prima cotta, il momento tanto sognato che

“A marzo 2020 la prima cotta e il lockdown, ma il Covid non ci ha fermato, ora siamo più forti”

doveva essere magico si è scontrato con una pandemia mondiale che ha distrutto tutti i nostri piani. Abbiamo però cercato di sfruttare tutto il 2020 e buona parte del 2021 per farci le ossa, capire dove e in cosa potevamo migliorare”, affermano oggi orgogliosi Marco e Davide che vi aspettano per farvi assaggiare birre e tipicità a filiera corta! Sei birre, sei nomi (Revolution Summer, Money Charles, Down/Under, Ac(h)ab Lullaby, Hank) e sei grafiche accattivanti che regalano, sin da primo sorso, un’esperienza unica e assolutamente da ripetere. “Arriviamo da mesi difficili sotto tutti i punti di vista, ma queste aziende sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti quotidianamente e con la straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione – ha commentato Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria –. In un contesto economico come quello attuale è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole.” “I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare e Oscar Green rappresenta la forza giovane del Paese, quell’Italia determinata e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti - ha aggiunto il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Un Oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. Anche in tempo di Covid”. “Abbiamo voluto portare un messaggio positivo all’evento di premiazione che ha dimostrano, ancora una volta, come l’agricoltura non si sia mai fermata, nonostante le difficoltà della pandemia - ha evidenziato Fabio Bruno Delegato provinciale Giovani Impresa -. Si tratta di una vetrina molto importante, con Oscar Green Coldiretti offre, infatti, una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il nostro patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricoltura e innovazione è diventato sempre più frequente: l’esempio l’abbiamo avuto proprio dalle aziende che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità”. In piena pandemia è cresciuto solo il numero di giovani imprenditori agricoli con un incremento dell’8% negli ultimi cinque anni, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia. “Dati che dimostrano come la nostra agricoltura sia un settore che sa dare concrete prospettive di futuro – hanno concluso Bianco e Rampazzo -. L’agricoltura alessandrina ha bisogno dell’innovazione e di nuova linfa che proprio i giovani sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. Per sostenere, però, i progetti imprenditoriali dei nostri giovani è urgente abbattere la burocrazia e l’inefficienza che frenano l’avvio di nuove attività, oltre a mettere a disposizione tutte le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale dell’Unione Europea”

Vendite on line: quello che si deve sapere per essere a norma di legge E-COMMERCE: COSA PREVEDE LA NORMATIVA ITALIANA

26 L’e-commerce è un fenomeno che interessa sempre più le aziende agricole, le quali svolgono attività di vendita di prodotti tramite Internet. L’e-commerce può essere di diversi tipi, tra i quali: • commercio elettronico business-to-business (B2B): tra imprese o professionisti, ad esempio è il caso dei rapporti tra imprese e fornitori; • commercio elettronico business-to-consumer (B2C): tra imprese e consumatori. Oltre alla disciplina dei contratti in generale contenuta nel Codice Civile, l’e-commerce è normato dal Decreto Legislativo 70/2003 (Decreto che ha dato attuazione alla Direttiva europea sul commercio elettronico). Nel commercio elettronico business-to-consumer occorre inoltre prestare particolare attenzione alla disciplina del Codice del Consumo.

Informazioni generali obbligatorie Il prestatore, in aggiunta agli obblighi informativi previsti per specifici beni e servizi, deve rendere facilmente accessibili, in modo diretto e permanente, ai destinatari, del servizio le seguenti informazioni: • il nome, la denominazione o la ragione sociale; • il domicilio o la sede legale; • gli estremi che permettono di contattare rapidamente il prestatore e di comunicare direttamente ed efficacemente con lo stesso, compreso l’indirizzo di posta elettronica; • il numero di iscrizione al repertorio delle attività economiche, REA, o al registro

delle imprese; • gli elementi di individuazione, nonché gli estremi della competente autorità di vigilanza qualora un’attività sia soggetta a concessione, licenza od autorizzazione; • il numero della partita IVA o altro numero di identificazione considerato equivalente nello Stato membro, qualora il prestatore eserciti un’attività soggetta ad imposta; • l’indicazione, in modo chiaro ed inequivocabile, dei prezzi e delle tariffe dei diversi servizi forniti, evidenziando se comprendono le imposte, i costi di consegna ed altri elementi aggiuntivi da specificare; • l’indicazione delle attività consentite al consumatore e al destinatario del servizio e gli estremi del contratto qualora un’attività sia soggetta ad autorizzazione o l’oggetto della prestazione sia fornito sulla base di un contratto di licenza d’uso. Le informazioni elencate vanno inoltre costantemente aggiornate.

This article is from: