"Agricoltura Alessandrina" ottobre 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 9 20 OTTOBRE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2021

RIVOLUZIONE GENTILE

Tutelare il Vigneto Italia, l’edizione 2021 di Vinitaly

Green Pass, le regole per le aziende e i lavoratori

Settore corilicolo, a causa del meteo un’annata da dimenticare


GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO 7 NOVEMBRE 2021

PROGRAMMA ore 10.45 ore 11.00 ore 11.30 ore 12.15 ore 13.00

raduno dei mezzi agricoli ricevimento autorità celebrazione della Santa Messa benedizione dei mezzi agricoli momento conviviale "Forno dell'Antica Ricetta"


COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 8 20 OTTOBRE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2021

RIVOLUZIONE GENTILE

Tutelare il Vigneto Italia, l’edizione 2021 di Vinitaly

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

COLDIRETTI ALESSANDRIA

Green Pass, le regole per le aziende e i lavoratori

Settore corilicolo, a causa del meteo un’annata da dimenticare

n.9 - Ottobre 2021

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MATERIE PRIME,

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PIANO SVILUPPO RURALE REGIONE PIEMONTE

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GREEN PASS OBBLIGATORIO ANCHE NEI CAMPI,

12 14 15 17 18 19 21 23 27 29 30

PREZZI ALLE STELLE PER COSTO PRODOTTI ALIMENTARI

NOVITÀ ED APERTURE BANDI

ECCO TUTTE LE REGOLE

SETTORE CORILICOLO ANNATA DA DIMENTICARE, PERSO L’80% DEL PRODOTTO

BIOGAS PUBBLICATO IL NUOVO BANDO PER OTTENERE GLI INCENTIVI

SCHEDA TECNICA SPECIALE AIUTI ZOOTECNIA, LE ISTRUZIONI DI AGEA

SETTORE RISICOLO BUONA LA QUALITÀ MA È ALLARME IMPORT LOW COST

RISCHIO IDROGEOLOGICO

MESSA IN SICUREZZA DEI CORSI D’ACQUA

GIOVANI IMPRESA

CONTINUA LA RACCOLTA FIRME PER “SALVARE IL SUOLO”

FATTORIE DIDATTICHE

NELLE SCUOLE ARRIVA “LA CAMPAGNA TRA I BANCHI”

SETTORE VITIVINICOLO

DAL “VINITALY SPECIAL EDITION” ALLE NUOVE SCADENZE

PATRONATO EPACA

ENTRO FINE ANNO “QUOTA 100”, I REQUISITI PER ACCEDERVI

CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

LA RIFLESSIONE “COMPAGNI DELLA CREAZIONE”

MERCATINO

SCADENZA FISCALE Hai tempo fino al 30 novembre 2021 per inviare il modello Redditi 2021 per dichiarare i redditi 2020, anche se la presentazione del modello 730 è scaduta al 30 settembre. Gli uffici Caf Coldiretti sono a disposizione.

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Editoriale | Il Presidente

La ripresa del settore dell’accoglienza passa anche per le proposte enoturistiche

IL MONFERRATO TRA LE METE PIÙ GETTONATE, IL PIEMONTE SALE SUL PODIO PER L’OFFERTA ENOGASTRONOMICA 4

L’

estate che ci siamo lasciati alle spalle, ormai già da un po’, ha portato una consapevolezza che i numeri hanno messo nero su bianco in questi giorni, anzi direi una buona notizia, e di questi tempi le buone notizie vanno assolutamente condivise, per usare un termine molto social. Nella nostra regione è stato registrato un boom di turisti, sia italiani che stranieri, quasi al livello 2019 con +54% di arrivi e +63% di pernottamenti rispetto al 2020 nei mesi di giugno e luglio e movimenti di agosto quasi pari ai livelli del 2019 con oltre 500.000 arrivi e circa 2milioni di pernottamenti. Ma, soprattutto, il Piemonte è stato premiato come regione italiana con le migliori recensioni online per l’offerta enogastronomica e le prenotazioni per quest’autunno e per la primavera 2022 fanno ben sperare grazie a un territorio ricco di luoghi di assoluta eccellenza nel panorama delle attrazioni culturali e paesaggistiche italiane. Già venduti oltre 60mila voucher vacanza per un totale di 360mila pernottamenti e, a breve, uscirà un bando da 6 milioni di euro per la qualificazione delle strutture ricettive, finalizzato soprattutto alla realizzazione di strutture e aree esterne per far fronte ai protocolli post-pandemici. Ulteriore buona notizia, il fatto che tra le principali destinazioni piemontesi, oggetto di preferenza degli italiani in vacanza in autunno, ci sia proprio, dopo Torino, il Monferrato. Uno scenario di piena ripresa, dove si colloca in modo significativo il sentiment più elevato nei confronti dell’offerta enogastronomica, che porta all’attenzione, alla cura del territorio, della biodiversità e, soprattutto, del delicato compito che hanno tutti i soggetti coinvolti, partendo proprio dagli agricoltori. L’impegno di questi ultimi anni viene riassunto attraverso termini come enoturismo e turismo sostenibile di cui le aziende di Terranostra e del circuito di Campagna

Amica ne sono testimoni preziosi. Un patrimonio conservato nel tempo grazie alle imprese agricole che assicurano un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle culture storiche, la tutela del territorio per contenere il dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. Ma si tratta, soprattutto, di una risorsa che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica. Oggi il viaggiatore e appassionato di wine trekking deve essere messo in condizioni di trascorrere una giornata in cammino attraverso i vigneti pianificando tappe in cantine e aziende agricole. Il sistema vitivinicolo, nonostante il difficile periodo del lockdown che ha messo a dura prova l’intero settore, ne esce con una visione complessiva nuova e propositiva ma, a preoccupare sono le nuove politiche europee come la proposta di mettere etichette allarmistiche. Con orgoglio abbiamo presentato il Vigneto Italia all’edizione speciale di Vinitaly a Verona, dove anche “i vitigni” della provincia di Alessandria si sono guadagnati un posto d’eccellenza catturando l’attenzione di turisti e buyers. Un’attenzione al territorio che rimanda dritto dritto anche a quello che è il messaggio della Giornata del Ringraziamento 2021, ossia la custodia di tutte le creature, degli animali e del territorio. E la fauna selvatica? E i cinghiali? Quello che serve è “un approccio di ecologia integrale” ossia riportare quell’equilibrio che è l’unica soluzione possibile e l’unica strada percorribile per il nostro ecosistema. Il nostro confronto, o meglio scontro, con le istituzioni su questa tematica è quotidiano. Non a caso l’ultima pagina di questo numero di “Agricoltura Alessandrina” richiama il tesseramento 2022. L’immagine e lo slogan ci ac-

I nostri agriturismi e il settore vitivinicolo hanno sfidato il Covid ma restano i problemi di sempre, fauna selvatica al primo posto

Mauro Bianco compagneranno nei prossimi mesi sarà, “l’Italia riparte dalle nostre campagne”, dopo il periodo buio della pandemia che ha però portato all’attenzione dell’opinione pubblica quanto sia strategico il valore del cibo e dell’agroalimentare. Nuove economie e nuova occupazione, più coesione sociale ed educazione alimentare al fine di ricreare e promuovere un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna. Quello che stiamo facendo portando la “campagna tra i banchi”, educando i consumatori di domani al rispetto del territorio, delle tradizioni e alla storia che ogni cibo racchiude.


Editoriale | Il Direttore

Il Green Pass ha cambiato la società e ha rafforzato la centralità dell’agricoltura

‘PENSARE GLOBALE E MANGIARE LOCALE’ NON È UNO SLOGAN MA LA FORMULA VINCENTE PER IL FUTURO

C

ertificato Verde, sette sillabe. Green Pass, due sillabe. In Italia, a differenza di molti altri Paesi europei, abbiamo preferito l’inglese per identificare lo strumento che, entrato nella quotidianità, scandisce o preclude le nostre azioni, a partire dall’entrata nei luoghi di lavoro. Come Coldiretti abbiamo da subito adottato tutte le misure di sicurezza per garantire la tutela della salute: negli uffici, nelle piazze e nei mercati coperti. Lo continuiamo a fare monitorando la situazione ma abbiamo anche deciso, grazie proprio a vaccinazioni, Green Pass e a numeri che ci fanno essere ottimisti, di inaugurare una nuova area che abbiamo chiamato food al Mercato Coperto di via Guasco. Abbiamo usato anche noi il termine inglese, nonostante il sottoscritto non abbia mai fatto mistero nel prediligere l’italiano ma, un po’ per immediatezza e un po’ perché è giusto mangiare locale ma pensare globale, la parola food riassumeva quello che era nostro obiettivo trasmettere: ossia racchiudere un intero mondo, fatto tradizione, cucina contadina, antispreco e moderna allo stesso tempo, dove i consumatori non sono clienti ma amici, anzi… direi dove si sentono in buone mani nel senso più letterale e legato alla terra che si possa immaginare. Quella terra che viene coltivata anche nelle situazioni più difficili, sfidando maltempo e cinghiali, insetti alieni e mancanza di manodopera. Dove, proprio l’entrata in vigore del Green Pass ha fatto temere il peggio per le agitazioni in frontiera messe in atto dagli autotrasportatori e nei campi ha stretto ancora di più possibilità di trovare lavoratori stagionali. E’ questo ciò che vogliamo portare all’attenzione del consumatore, farlo sentire parte di un progetto economico che vede al centro

la sostenibilità e la biodiversità di ogni territorio e che solo grazie alla sua sensibilità e alla sua attenzione verso chi coltiva e produce può fare davvero la differenza. Ed è questo il messaggio che arriva immediatamente a chi si accomoda nell’area food che abbiamo allestito in via Guasco ad Alessandria, attraverso cibi preparati al momento scegliendo tra le materie prime in vendita o semplicemente gustando agriaperitivi che sono un mix di sapori, tutti rigorosamente del territorio e a chilometro zero. Tutto torna e si collega. Infatti, proprio i mercati di Campagna Amica sono il luogo dove viene raccolto il maggior numero di firme contro i pannelli fotovoltaici a terra, una firma per sostenere l’energia pulita e rinnovabile che non vada a discapito del consumo di terreno fertile, a salvaguardia di un paesaggio reso fragile a causa di scelte dissennate che hanno portato la provincia alessandrina, come del resto il 91% dei comuni d’Italia, ad essere fortemente a rischio idrogeologico. Tra poche settimane festeggeremo la ricorrenza di San Martino, l’inizio di una nuova annata agraria ma anche l’occasione per fare un bilancio di quella appena trascorsa che ha registrato forti criticità per l’ortofrutta, il miele e le nocciole ma anche prezzi bassi nelle contrattazioni dei capi di bovini e suini. E dopo la pausa forzata del 2020 torna anche l’appuntamento con la Giornata del Ringraziamento, protagonista la zona di Novi Ligure, nella parrocchia della Collegiata, uno dei simboli cittadini, che farà da cornice ad una pausa tra riflessione e aggregazione, scandita dalla voglia di ritorno alla normalità ma ancora costretta a rispettare rigidi protocolli anti contagio. Come da tradizione, confermato il suggestivo momento dell’offertorio e della benedizione dei trattori e, a segui-

Dal “Grazie dei campi” alla nuova Area Food al Mercato Coperto alla raccolta firme salva suolo

Roberto Rampazzo re, per chi lo vorrà un momento conviviale. Mentre questo numero di “Agricoltura Alessandrina” sta per andare in stampa stiamo per scoprire chi dei nostri giovani si è aggiudicato l’ambito riconoscimento dell’Oscar Green regionale per aver fatto della sua azienda un esempio di innovazione e di sostenibilità: un momento sempre particolarmente suggestivo che sottolinea come, anche in piena pandemia, sia cresciuto solo il numero di giovani imprenditori agricoli. Green Pass, Oscar Green, svolta Green… il colore che amiamo di più e che ci contraddistingue è sempre il ‘giallo’ ma devo ammetterlo, ultimamente anche questo Green inizia ad avere un certo fascino!

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Materie

prime

Quotazioni internazionali dei cereali cresciuti del 27,3% rispetto a settembre 2020

PREZZI: È RECORD PER IL COSTO DEI PRODOTTI ALIMENTARI. MATERIE PRIME ALLE STELLE 6

Record decennio da un’analisi Coldiretti su base Indice Fao. Grassi vegetali +60%

N

on solo aumenti per petrolio, gas e metalli, i prezzi delle materie prime alimentari hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da dieci anni trainati dalle quotazioni in forte aumento per oli vegetali, zucchero e cereali. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dell’Indice Fao che ha raggiunto a settembre 2021 il valore massimo dal 2011. Si tratta del risultato di un incremento medio del 32,8 per cento rispetto a settembre 2020 con l’indice Fao che ha raggiunto un valore di 130 punti. A tirare la volata sono i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 27,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre lo zucchero aumenta del 53,5% ed i grassi vegetali sono balzati addirittura del 60% rispetto all’anno scorso. “Con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione - ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco

-. La paura di non poter soddisfare i bisogni primari come il cibo ha convinto la stessa Unione Europea a lanciare una consultazione pubblica per raccogliere contributi dagli operatori, ma anche dalle autorità e dai cittadini per realizzare un piano finalizzato a conquistare l’autosufficienza alimentare”. L’emergenza Covid sta innescando un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime anche nel settore agricolo nazionale che ha già

sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities, dal grano al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività rispetto ai concorrenti stranieri. “Nell’immediato - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - occorre però garantire la sostenibilità finanziaria delle stalle affinché i prezzi riconosciuti alla stalle per latte e carne non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime alla base

SONO SCATTATI LO SCORSO 16 OTTOBRE I PAGAMENTI DEGLI ANTICIPI PAC Sono scattati lo scorso 16 ottobre i pagamenti degli anticipi Pac relativamente alle domande 2021. Ad erogare i fondi saranno come sempre l’Agea e gli organismi pagatori regionali competenti. Gli agricoltori italiani potranno ricevere fino al 70% dei pagamenti diretti, in particolare il regime di pagamento di base, il pagamento del regime dei piccoli agricoltori e il pagamento a favore delle pratiche agricole per il clima e l’ambiente (greening), e fino all’85% dei pagamenti per lo sviluppo rurale. Sono esclusi dall’anticipazione gli importi relativi al regime del pagamento per i giovani agricoltori di cui al capo titolo III, capo 5, del Reg. (UE) n. 1307/2013 e alle misure del sostegno accoppiato di cui al titolo IV del Reg. (UE) n. 1307/2013. Gli uffici del Caa Coldiretti sono a disposizione per ulteriori informazioni.


Materie

prime

una grave crisi”. L’aumento delle quotazioni conferma che l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro.

dell’alimentazione degli animali. Proprio per i ritardi infrastrutturali in Italia si trasferiscono solo marginalmente gli effetti positivi delle quotazioni sui mercati internazionali che invece impattano molto più pesantemente sul lato dei costi per le imprese soprattutto impegnate nell’allevamento che stanno affrontando

La digitalizzazione delle aree rurali, il recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari dai cereali all’allevamento, dalla quarta gamma fino all’olio di oliva sono alcuni esempi di questi piani strategici subito cantierabili, elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia nell’ambito del Recovery plan.

CONTRATTI DI FILIERA: IL MIPAAF AVVIA LA CONSULTAZIONE TECNICA E’ stato pubblicato il 24 settembre sul sito del Mipaaf l’avviso di consultazione tecnica per il nuovo bando dei contratti di filiera e di distretto rivolta alle imprese agricole, alle loro associazioni, ma anche alle amministrazioni pubbliche e agli enti coinvolti per l’attuazione dell’intervento. Le parti sono dunque invitate a intervenire nel dibattito per la costruzione del nuovo bando per i contratti di filiera e di distretto. L’obiettivo della consultazione è duplice:” informare il settore sullo stato dell’arte dei contratti di filiera nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Piano complementare) e raccogliere osservazioni e proposte dei portatori di interesse, che consentano la costruzione di dispositivi di attuazione efficaci”. Il format per aderire alla consultazione va presentato entro il 22 ottobre. Il Piano complementare al Pnrr individua sei missioni e tra queste la “ Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” include la 2.1 “Agricoltura sostenibile ed economia circolare” nell’ambito della quale sono inseriti i contratti di filiera. Inoltre, con il D.L. 59/2021 è stato approvato il Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza con un budget aggiuntivo. L’obiettivo è di rafforzare la “competitività sostenibile delle filiere agroalimentari, della pesca, forestali e florovivaistiche, indirizzando e favorendo una crescita economica che preservi e migliori le condizioni dello stato dell’ambiente”. Per accedere alle agevolazione le imprese devono aver sottoscritto un accordo di filiera, finalizzato alla realizzazione

di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppi nei diversi segmenti della filiera in un ambito territoriale multiregionale. Sono ammessi programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 e 50 milioni di euro per la realizzazione delle seguenti tipologie di interventi: investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria; per la trasformazione di prodotti agricoli e la commercializzazione di prodotti agricoli; concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli; partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità; misure promozionali a favore dei prodotti agricoli; progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

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Bandi PSR

a cura di

Giancarlo Bassi

UFFICIALE LA NOTIFICA DELLE PROPOSTE DI MODIFICA DEL PSR 2014-2020 8

L

a Regione Piemonte ha ufficialmente notificato alla Commissione europea in data 25 agosto 2021 la proposta di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, che di fatto rappresenta il nuovo testo, completo di adeguamenti alle misure e di riparto delle risorse finanziarie, che rimarrà in vigore per gli ultimi due anni di programmazione, salvo le eventuali osservazioni della Commissione in fase di approvazione. L’attuale periodo di programmazione 2014-2020 è stato infatti prorogato di due anni (2021-2022) in virtù di un Regolamento di transizione per garantire continuità agli interventi di sviluppo rurale, in attesa dell’av-

vio della nuova PAC, rinviato al 1 gennaio 2023. Nel mese di giugno il Ministero delle Politiche Agricole ha stabilito il riparto tra le Regioni italiane delle risorse finanziarie aggiuntive assegnate dall’Europa, destinando al Piemonte circa 379 milioni di euro di spesa pubblica per il periodo 2021-2022. Dopo la consultazione del Comitato di Sorveglianza - organismo che rappresenta il partenariato istituzionale, economico-sociale e ambientale - e l’approvazione con Deliberazione della Giunta regionale 1-3725 del 24 agosto, il testo del PSR con le modifiche sia testuali che finanziarie richieste, è stato quindi ufficialmente trasmesso. La Commissione ha ora tre mesi di tempo per l’approvazione formale definitiva, ma numerosi bandi sono già stati aperti o sono in apertura nelle prossime settimane (i cosiddetti bandi aperti “sotto condizione”): la Regione Piemonte ha infatti voluto garantire continuità nell’impegno a vantaggio dei beneficiari e rapidità di attuazione per rispettare le performance di spesa anche per i prossimi anni. Ora che il testo è stato ufficialmente notificato, è possibile procedere con le istruttorie delle domande e le ammissioni a finanziamento.

BANDI APERTI • Impegni agroambientali, con tutte le operazioni della misura 10. • Aperti anche il bando sulla misura 11, che sostiene l’adozione del metodo di produzione biologico, sia per la conversione al biologico (misura 11.1.1) sia per il mantenimento (misura 11.2.1), e le misure 12 e 13 che garantiscono indennità compensative per le aree forestali Natura 2000 e per le zone montane. • Sostegno all’adesione degli agricoltori ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari (misura 3.1.1): Dop, Igp, Stg, vini Doc e Docg, bevande spiritose, vini aromatizzati, sistemi di qualità nazionale per la zootecnia (SQNZ), produzione biologica, siste-

ma di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI), regimi facoltativi. • Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico, ovvero reti anti insetto, in particolare per contrastare la diffusione di Popillia japonica N. (mis 5.1.1) e prevenzione delle calamità atmosferiche con impianti di reti antigrandine (mis 5.1.2) • Pacchetto giovani (riprendere comunic precedente) con insediamento e investimenti dedicati • Investimenti: miglioramento del rendimento e della sostenibilità delle aziende agricole (mis 4.1.1)

BANDI IN APERTURA (in ordine cronologico tra settembre e fine anno) • Informazione e promozione dei sistemi di qualità (mis 3.2) • Diversificazione in attività extra-agricole (mis 6.4.1) che prevede il sostegno ad agriturismo, fattorie didattiche, e per la prima volta, accogliendo le richieste del comparto, interventi di trasformazione dei prodotti agricoli anche in prodotti finali classificati come non agricoli, tra cui la birra.

• Riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera (mis 4.1.3), investimenti cruciali per la gestione dei reflui zootecnici, a forte valenza ambientale • Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (agroindustria - mis 4.2.1) • Attività di formazione (misura 1) • Progetti di filiera corta e mercati locali (mis 16.4)


Bandi PSR

CONTRIBUTI PER LA SOSTITUZIONE DI STUFE E CALDAIE A BIOMASSA LEGNOSA

L

a Regione Piemonte ha aperto un bando a sportello con cui erogare contributi a sostegno della sostituzione di stufe e caldaie obsolete, alimentate a biomassa legnosa, di potenza inferiore a 35 kWt, con nuovi generatori di calore certificati e innovativi, sempre alimentati a biomassa legnosa ma dalle migliori prestazioni, sia ambientali che energetiche. Il bando ha una dotazione finanziaria di 8,9 milioni di euro, e resterà aperto sino al 1 settembre 2023 o fino ad esaurimento dei fondi. Il contributo ammonta ad euro 1.500 per l’acquisto di stufe e termocamini della classe 5 Stelle, euro 3.000 per l’acquisto di caldaie della classe 5 Stelle. Beneficiari del contributo sono i residenti in Piemonte, proprietari delle unità immobiliari

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nelle quali viene realizzato l’intervento di sostituzione. L’immobile deve essere destinato ad abitazione principale, e l’impianto deve avere già ottenuto il contributo previsto dal “Conto termico”.

APERTO IL BANDO “EVENTI” A SOSTEGNO DEI PRODUTTORI DI QUALITÀ

In arrivo dalla Regione Piemonte nuove risorse per aiutare a promuovere i prodotti piemontesi ai grandi eventi. Con una dotazione finanziaria complessiva

di 1,4 milioni di euro, il bando, attivato sulla misura 3.2.1 del Programma di sviluppo rurale, sostiene le associazioni e organizzazioni di produttori piemontesi per la promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità nelle fiere e manifestazioni internazionali e nazionali ritenute di rilevanza strategica. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 2 novembre 2021. Gli interventi per i quali si presenta la domanda di contributo devono essere realizzati a partire dalla data di apertura del bando e conclusi entro il 31/12/2022.

AGRICOLTURA DI MONTAGNA, STANZIATI 17 MILIONI PER INDENNITÀ COMPENSATIVE Con l’apertura dello specifico bando, alla campagna 2021 dell’indennità compensativa (Op. 13.1.1 del PSR 2014-2020), con la quale la Regione Piemonte si propone di risarcire annualmente, in tutto o in parte, gli agricoltori che operano in montagna, per i costi aggiuntivi e il mancato guadagno dovuti ai vincoli e alle difficoltà a cui è soggetta la produzione agricola nelle Terre alte. Le risorse economiche per il finanziamento delle domande di sostegno, inizialmente insufficienti per far fronte all’intera richiesta di aiuto pervenuta (6.027 in tutto le domande presentate) sono state incrementate dalla Giunta, utilizzando i fondi provenienti dalla recente assegnazione effettuata dall’UE agli Stati membri per il PSR 2014-20, esteso al biennio 2021-22. La cifra ora disponibile, circa 17 milioni di euro, consentirà pertanto di corrispondere l’indennità compensativa senza riduzioni né tagli dei contributi spettanti a tutte le domande, il cui iter istruttorio si chiuda con esito positivo nei prossimi mesi. La campagna 2021 proseguirà ora con l’erogazione di

una prima tranche - in forma di anticipo - dei contributi alle aziende agricole aderenti all’operazione e con l’avvio delle istruttorie e delle verifiche tecnico-amministrative sulle domande di sostegno da parte degli uffici regionali competenti.


Bandi PSR

PARTE IL BANDO “ISMEA INVESTE”, DAL 15 NOVEMBRE AL VIA LE DOMANDE 10

E’

stato pubblicato il 30 settembre 2021 il bando “Ismea Investe”, lo strumento dedicato alle società di capitali attive nel settore agroalimentare. Sono previsti interventi di importo compreso tra 2 e 20 milioni di euro, per sostenere progetti di sviluppo nei settori della produzione primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari. Per quanto riguarda le iniziative nei settori della distribuzione e logistica gli investimenti non possono essere inferiori a 4 milioni di euro. La dotazione finanziaria destinata a finanziare i progetti è pari a 60 milioni di euro. Il servizio si rivolge a società di capitali, anche in forma cooperativa, finanziariamente sane: • che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli; • che operano nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole; • partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica. L’Ismea interviene come socio di minoranza di società di capitali, anche di nuova costituzione, sottoscrivendo, sulla base dell’intervento proposto e della forma giuridica della società target, aumenti di capitale e/o prestiti obbligazionari e/o strumenti finanziari partecipativi. E’ previsto il diritto dell’Istituto di designare un proprio rappresentante nell’organo amministrativo.

Bando Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole E’ stato approvato il bando Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole – Operazione 4.1.1 del PSR (biennio 20212022). Le domande di sostegno possono essere presentate a decorrere da domani, 15 ottobre, e fino al 31 gennaio 2022. Nel merito si conferma in 28 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’intervento (la quota assegnata ai beneficiari operanti in area C2 e D è pari al 25%). Il bando non prevede la possibilità di presentare progetti integrati, mentre è stabilito possano essere realizzati investimenti collettivi per uso condiviso da parte di più aziende agricole. Tipologia investimenti ammissibili a finanziamento: le domande di sostegno devono prevedere la realizzazione di interventi di sviluppo, che prevedano più investimenti tra loro coordinati e coerenti, finalizzati a produrre un miglioramento dell’attuale assetto aziendale misurabile e duraturo. Possono essere ammesse anche domande che prevedono il solo acquisto di macchine (entro i limiti fissati dal bando stesso). Il livello minimo di spesa ammissibile è fissato in € 25 mila (ridotto a € 15 mila per le zone montane). Il punteggio minimo da raggiungere è stabilito in 10 punti. Per informazioni e approfondimenti gli uffici Coldiretti Alessandria sono a disposizione.


Green

pass

DAL 15 OTTOBRE SCATTA IL GREEN PASS ANCHE NEI CAMPI, ECCO LE REGOLE DA RISPETTARE

D

al 15 ottobre scatta anche nei campi l’obbligo del Green pass, il certificato verde che ogni lavoratore deve esibire, a prescindere dal fatto che l’attività sia al chiuso o all’aperto. Vediamo dunque quali sono gli adempimenti da rispettare. Chi deve esibire il Green pass in agricoltura

Sono soggetti al controllo tutti i lavoratori dipendenti dell’azienda quale che sia il rapporto di lavoro inclusi i collaboratori (coordinati e continuativi/occasionali), i tirocinanti, i distaccati, i somministrati, i volontari, i soci lavoratori, il Legale rappresentante/Amministratore, i coadiuvanti familiari ed i lavoratori della ditta appaltatrice. Anche eventuali professionisti che dovessero accedere ai luoghi di lavoro per motivi inerenti alla professione (commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, etc.) devono essere assoggettati a controllo. Atti e documenti che il datore di lavoro è tenuto a predisporre • Informativa ai lavoratori per comunicare l’avvio dei controlli dal 15 ottobre 2021 e le modalità con le quali verranno eseguiti. Al fine di organizzare l’attività lavorativa nella comunicazione il datore di lavoro potrà anche richiedere con un preavviso ai lavoratori privi di Green pass una comunicazione preventiva all’azienda che il lavoratore è obbligato a riscontrare; • Lettera di nomina del soggetto delegato al controllo del Green pass, con l’informativa sulle modalità di controllo; • In caso di lavoratore privo di un Green pass, formale attestazione sottoscritta dal verificatore e lavoratore attestante data e ora e motivo dell’allontanamento. Copia della comunicazione dovrà essere inviata al servizio gestione del personale per le ritenute del caso; • Lettera di contestazione disciplinare in caso di accesso di un lavoratore all’interno dei locali aziendali senza il prescritto Green pass Chi è esentato dal Green pass Fatti salvi i casi previsti dalla legge (ad esempio i clienti dei servizi di ristorazione che accedono all’interno di una struttura ricettiva come un agriturismo) i clienti e gli utenti dei servizi erogati dall’azienda non sono soggetti a controllo.

Sono inoltre esentati dal possesso del green pass i soggetti esentati per motivi di salute dalla vaccinazione ma devono esibire un’idonea certificazione medica (cartacea fino al 30 novembre 2021) resa da: medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi sanitari regionali o dai Medici di medicina generale o Pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale. Come si deve controllare il Green pass La verifica verrà eseguita utilizzando l’applicazione App VerificaC19 da scaricare sul telefono smartphone. Qualora l’identità dell’interessato non sia nota al verificatore questi potrà richiedere l’esibizione di un documento di identità per accertare la corrispondenza dei dati anagrafici del green pass con quelli del documento esibito Attenzione: in nessun caso potranno essere acquisiti e trattati i dati del soggetto controllato, nessuna copia del green pass o del documento di identità potrà essere pretesa. Quando e dove effettuare il controllo del Green pass I controlli vanno di regola eseguiti giornalmente all’atto dell’accesso in azienda dei soggetti da controllare. Possono anche essere eseguiti durante la giornata lavorativa ed anche a campione (non inferiore al 30% dei soggetti da controllare a rotazione) ma in questo secondo caso deve essere preventivamente formalizzata la modalità di campionamento. Allontanamento dal posto di lavoro e sanzioni per chi non ha il Green pass Il lavoratore che non è in possesso, all’atto del controllo, della certificazione verde (oppure è scaduta o comunque non valida) non potrà essere ammesso al lavoro e verrà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. Nel caso al lavoratore deve essere formalizzata per iscritto l’indicazione delle ripercussioni normative, contrattuali ed economiche del mancato possesso del Green pass, invitandolo a rientrare in azienda solo in possesso di un Green pass in corso di validità. Per informazioni uffici Coldiretti a disposizione.

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Settore

corilicolo

A Gabiano, in Valcerrina, si è svolta la 19^ edizione della Tonda Gentile Trilobata

NOCCIOLE, ANNATA DA DIMENTICARE: A CAUSA DEL “CLIMA PAZZO” PERSO SINO ALL’80% DI PRODOTTO 12

Inaccettabile che non ci sia ancora un prezzo di riferimento, l’eccellenza va tutelata

U

n calo di produzione che va dal -50 in collina al -80% in pianura per la Nocciola Piemonte coltivata in provincia di Alessandria, con una produzione di 5 quintali ad ettaro, media regionale, e nei punti meno vocati la cifra scende addirittura a zero, cioè “assenza totale di prodotto”. Normalmente la resa si attesterebbe intorno ai 20-25 quintali ad ettaro. E, come se non bastasse, è inaccettabile che non ci sia ancora un prezzo, che non si sappia a quale cifra vendere il prodotto. E’ un quadro da ‘annata nera della corilicoltura’ quello emerso durante l’incontro che si è svolto nell’ambito della 19^ edizione della Fiera Mercato della Nocciola Piemonte in programma ogni terzo sabato di settembre in Località Piagera di Gabiano, in Valcerrina.

“Per le nostre nocciole questa è un’annata difficile, da dimenticare, ma il fatto che non ci sia ancora un prezzo di riferimento rende la situazione drammatica - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco durante il suo intervento al convegno “Annata corilicola, cosa dobbiamo aspettarci?” -. Colpa degli sfasamenti climatici, la gelata dell’aprile scorso è stata devastante. Anno 2021 a parte, è innegabile che in Monferrato, la coltivazione del nocciolo sia una realtà capace di garantire opportunità di impiego e reddito migliorando l’ambiente e il paesaggio, protagonista di accordi di filiera con

un’agroindustria virtuosa come la Novi-Elah-Dufour. La Tonda Gentile ha caratteristiche uniche nel suo genere, è la migliore nocciola al mondo e, forti di questo dobbiamo promuovere e valorizzare sempre di più il nostro prodotto e il nostro territorio. La qualità: questa è l’arma vincente per essere competitivi. La produzione di nocciole in Piemonte viene svolta secondo i migliori standard, in netta contrapposizione alla nocciola coltivata all’estero, spesso risultato di condizioni lavorative di sfruttamento, e garantisce un importante livello di occupazione stagionale, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori, una differenza importante e netta da quanto avviene in altri Paesi extraeuropei, come la Turchia”. Ad aprire il lavori è stato il sindaco di Gabiano, Avv. Domenico Priora,


Settore

corilicolo

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al tavolo dei relatori, il presidente della Cooperativa “Monferrato Frutta”, Ing. Giovanni Brusasca e il Responsabile Corilicolo Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchi che ha fatto il punto sull’annata dal punto di vista tecnico. “Così non si sta in piedi - ha sottolineato Pansecchi - eravamo preparati ad una diminuzione perché dopo un anno di “carica” come è stato il 2020, e quindi di alti livelli produttivi, sarebbe seguita un’annata meno generosa ma non pensavamo così avara di soddisfazioni. In questo 2021 abbiamo rilevato anche una presenza eccesiva di cimiciato, a causa dell’assenza di pioggia. La soluzione è rappresentata dalle nuove sperimentazioni per garantire strategie produttive sempre più adatte al territorio e in grado di aumentare qualitativamente e quantitativamente le partite di nocciole”. Qualche suggerimento? “Aiutare sempre le piante con diversi interventi di concimazione fogliare e dosare meglio tempi e intensità delle potature prestando attenzione alle parti più importante della pianta, quella che non si vedono: le radici”, ha aggiunto Pansecchi. Per il 2022 quindi, cosa aspettarci? “Resta sempre l’incognita legata al meteo ma, probabilmente, il 2022 sarà un anno di carica e dobbiamo lavorare per riportare la produzione della Tonda Gentile Trilobata ai 2025 quintali ad ettaro. E non dimentichiamo mai con chi abbiamo a

che fare, perché il Nocciolo è la più esigente delle piante da frutto!”, ha concluso Pansecchi.

Giuseppe Manfredi

Pubblico numeroso e grande interesse sia per lo spazio dedicato alle novità della meccanizzazione sia per la premiazione del concorso qualità “Il gusto della nocciola”. La produzione corilicola alessandrina conta 864 aziende su una base di 3.225 ettari, per, tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale. A livello regionale coinvolge 2.000 aziende con 23mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali.

Fabio Meda

“Auspicando che il prezzo possa valorizzare una qualità ovunque riconosciuta, il continuo miglioramento delle tecniche colturali che i corilicoltori alessandrini stanno ponendo in campo costituisce da solo una garanzia per ottenere risultati soddisfacenti soprattutto dal punto di vista qualitativo,” ha aggiunto Bianco. E il convegno si è chiuso con una provocazione: mandorle dolci. Potrebbero in futuro affiancare sul territorio alessandrino la Tonda Gentile?

Davide Pescarmona

Concorso premio qualità “Il gusto della nocciola 2021” 1°) Fabio MEDA - Lu e Cuccaro Monferrato (AL) 2°) Giuseppe MANFREDI - Lu e Cuccaro Monferrato (AL) 3°) Davide PESCARMONA - Colcavagno (AT)


Biogas

PUBBLICATO IL NUOVO BANDO GSE PER GLI INCENTIVI AL BIOGAS AGRICOLO 14

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l Gestore dei servizi energetici (Gse) ha pubblicato il terzo Bando relativo al Registro per gli impianti a Biogas agricoli, previsto dalla Legge di bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), accogliendo le novità previste sulla provenienza delle biomasse. Il rinnovo anche per il 2021 degli incentivi per i nuovi impianti a Biogas agricoli è stato un grande risultato ottenuto dalla Coldiretti che si somma alle migliorie ottenute con il decreto Semplificazioni di luglio. Un intervento atteso dalle imprese agricole impegnate in un difficile processo di innovazione per lo sviluppo sostenibile. Grazie all’impegno di Coldiretti il “milleproroghe” ha infatti rinnovato anche per il 2021 gli incentivi, previsti dalla vecchia Legge di bilancio 2019, secondo le modalità e le tariffe del D.M. 23/06/2016, per nuovi impianti a biogas con potenza elettrica non superiore a 300 kW, facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola e/o di allevamento, e aventi determinate caratteristiche. Inoltre per il combinato disposto delle modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni di luglio (D.L. 77/2021) sarà possibile alimentare gli impianti con reflui e materie derivanti prevalentemente dalle aziende re-

alizzatrici, nel rispetto del principio di connessione ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile. Una importantissima risoluzione che conferma i principi di sviluppo di una economia circolare nel settore agricolo, garantendo alle imprese agricole la possibilità di alimentare gli impianti di biogas anche con i conferimenti degli effluenti zootecnici e di sottoprodotti, nel rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi della prevalenza. Il nuovo bando ha un contingente di spesa annua pari a 25 milioni di euro per gli impianti che risultano in graduatoria a Registro (pari a 500 milioni in 20 anni, che si sommano alle due precedenti analoghe misure di sostegno del 2019 e del 2020). Parallelamente, è valida anche l’opportunità per i piccoli impianti di potenza inferiore ai 100kW che, completati tutti i lavori nei termini previsti dal D.M. 23/06/2016, chiedono di accedere direttamente al meccanismo di incentivazione. Per partecipare al bando le imprese agricole hanno tempo sino al 23 novembre. Le richieste di iscrizione al Registro dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, entro e non oltre il termine di chiusura, mediante il Portale informatico Fer-E.

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Scheda

tecnica

AIUTI ALLE FILIERE ZOOTECNICHE: ECCO LE ISTRUZIONI DI AGEA

L’

Agea ha pubblicato le istruzioni operative per l’accesso ai contributi del Fondo per lo sviluppo e il sostegno alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura (istituito con la legge di Bilancio, n.178 del 30 dicembre 2020) relativamente anche all’integrazione delle domande del 2020 per la filiera suinicola, cunicola, dei vitelli carni bovine di età inferiore a 8 mesi, ovi caprina e caprina. Le domande vanno presentate dal 18 al 29 ottobre 2021. Lo stanziamento è di 32,5 milioni di cui 16 milioni per filiera suinicola (3,2 milioni per le nuove domande, 12,8 milioni per quelle del 2020); 2 milioni per la filiera cunicola (0,4 per le nuove domande e 1,6 milioni per quelle presentate lo scorso anno); 6,5 milioni per la filiera delle carni di vitello (1,3 domande 2021 e 5,2 milioni del 2020); 7,7 milioni per gli ovi caprini(1,3 milioni nuove richieste e 6,2 milioni per l’anno precedente); 0,3 milioni per la filiera caprina (0,06 milioni alle nuove domande e 0,24 alle vecchie). Possono presentare le domande per accedere all’aiuto le imprese che non hanno richiesto contributi nel 2020. Per i suini l’aiuto è fino a 18 euro per ogni scrofa nata, allevata dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, per le carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi un aiuto fino a 110 euro per ogni vitello nato, allevato e macellato in Italia tra i 1° marzo e il 30 giugno 2020. Per gli ovi caprini il sostegno è di 3 euro per ogni pecora o capra allevata da 1° maggio al 30 giugno 2020, per i caprini l’aiuto è fino a 6 euro per ciascun capretto nato, allevato e macellato dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 e infine per i conigli è riconosciuto fino a 1 euro a capo macellato dal 1° aprile al 30 giugno 2020. Per quanto riguarda l’integrazione delle domande 2020 per scrofe, carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi, ovi caprini e caprini gli importi sono gli stessi previsti per chi non ha presentato domanda nel 2020.

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Agea ha fornito le istruzioni anche per quanto riguarda gli aiuti alla filiera delle carni bovine 12/24 mesi che conta su uno stanziamento di 33 milioni per i capi macellati nel periodo marzo-settembre 2020. L’aiuto concesso è fino a 60 euro per ciascun capo che deve essere stato allevato dal richiedente per non meno di 6 mesi prima della macellazione. Stesso contributo fino a 60 auro per l’integrazione. Agea fa sapere che i termini per la presentazione delle domande saranno resi noti successivamente. Pubblicato anche il vademecum per le carni bovine di vitelli di età inferiore a 8 mesi allevati per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione e per la filiera allevamento di vacche da latte. Lo stanziamento è di 2,5 milioni per le carni bovine di bovini di età inferiore a 8 mesi allevati per non meno di 4 mesi e macellati tra il 1° marzo e il 30 giugno 2020, mentre 26 milioni sono destinati alla filiera delle vacche da latte di età maggiore a 24 mesi e che abbiano partorito nella campagna 2020. Anche in questo capo le scadenze per inoltrare le richieste saranno comunicate con successive istruzioni operative.

“FONDO PER LO SVILUPPO E IL SOSTEGNO DELLE FILIERE AGRICOLE”: COSA DICE IL DECRETO Per la filiera zootecnica riassumiamo come sono ripartiti i fondi: A. filiera suinicola (scrofe): 16 milioni di euro; B. filiera cunicola: 2 milioni di euro; C. filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli nati allevati e macellati in Italia): 6,5 milioni di euro; D. filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli allevati in Italia per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione): 2,5 milioni di euro; E. filiera delle carni bovine di età compresa tra 12 e 24 mesi (vitelloni): 33 milioni di euro; F. filiera ovicaprina: 7,7 milioni di euro; G. filiera caprina: 0,3 milioni di euro; H. filiera di allevamento di vacche da latte: 26 milioni di euro.


Scheda

tecnica

PAGAMENTI AUTOMATICI SENZA NUOVE DOMANDE 16

I

l Decreto prevede un pagamento automatico, senza nuove domande, alle imprese che abbiano già fatto domanda sul “Fondo filiere zootecniche 2020”, quindi, per gli aiuti destinati ad allevatori di scrofe (lettera A), conigli (lettera B), vitelli inferiori a 8 mesi nati allevati e macellati in Italia (lettera C), ovicaprini (lettera F) e caprini (lettera G), al netto delle risorse destinate per le nuove domande, sarà AGEA a determinare il nuovo aiuto dividendo le risorse disponibili per il numero di richiedenti e i capi per i quali sia stata già presentata domanda. Le risorse destinate alle filiere dei vitelli di età inferiore agli 8 mesi (lettere C e D) non sono cumulabili tra di loro e i richiedenti potranno presentare la richiesta di aiuto solo per una sola scegliendo tra le due misure. Il Decreto prevede, per ognuno dei settori già oggetto di aiuto con il DM 23 luglio 2020 (Fondo filiere zootecniche 2020), una riserva del 20% del budget assegnato a ogni singolo intervento in caso di NUOVE domande che potranno riguardare: • le imprese agricole di allevamento dei suini è concesso un aiuto fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di conigli è concesso un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di bovini è concesso un aiuto fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1°marzo al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di ovicaprini è concesso un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020; • le imprese agricole di allevamento di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1°gennaio al 30 giugno 2020. Per questi settori già oggetto di aiuto lo scorso anno le NUOVE DOMANDE riguarderanno: • domande di imprese che NON hanno partecipato alla misura aperta con Decreto del 23 luglio 2020, relativo al primo “Fondo filiere zootecniche 2020”; • domande di imprese che avevano già presentato domanda sul primo Fondo filiere zootecniche e aggiungono con questa misura nuovi capi non denunciati con la precedente misura (ipotesi fortemente sconsigliata). Rispetto al primo “Fondo filiere zootecniche 2020” ci sono alcuni settori oggetto di aiuto per i quali sarà necessario presentare domanda di aiuto e si tratta di:

• vacche da latte con le risorse ripartite rispetto al numero dei capi da latte allevati nella campagna 2020, risultanti dalla BDN alla data del 31 dicembre 2020; • vitelli allevati almeno 4 mesi in Italia, con aiuto fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020. Discorso a parte per i vitelloni, le cui domande di aiuto (fino a 60 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° giugno al 31 luglio 2020 di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevato dal richiedente per un periodo non inferiore a 6 mesi prima della macellazione) si sono chiuse ieri 16 settembre e che hanno una dotazione di circa 14 milioni di euro. Il decreto, infatti, stabilisce che le nuove risorse (33 milioni di euro) si aggiungeranno alle domande in corso, prevedendo l’allungamento del periodo di riferimento, che cambia da giugno-luglio 2020 a marzo-settembre 2020. In caso, stabilisce il Decreto, dovessero residuare risorse, le stesse saranno ripartite sempre in automatico sulle domande già presentate. Restano validi i controlli già effettuati per le domande pregresse e resta fermo il limite di 225.000 euro massimo di aiuto previsto dalla Norma europea “Quadro temporaneo Covid-19” (in precedenza era di 100.000 euro).


Settore

risicolo

RISO: PRIMO BILANCIO BUONA LA QUALITÀ MA PRODUZIONE AL -10% PER AVVERSITÀ CLIMATICHE. E’ SOS PER IMPORT LOW COST

P

rimo bilancio della raccolta del riso anche in provincia di Alessandria con un calo ad oggi stimato della produzione pari a circa il 10% a causa soprattutto delle anomalie climatiche che hanno colpito le risaie, con bombe d’acqua e grandinate che si sono alternate a siccità e gran caldo, anche se la qualità è salva. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata in occasione dell’inizio della campagna risicola, con il via alle prime trebbiature su tutto il territorio. Una campagna che parte in ritardo di 10-15 giorni per le basse temperature primaverili che hanno rallentato la crescita della coltura. A pesare sulla produzione 2021 è stato poi l’andamento climatico avverso con le violente precipitazioni che hanno devastato il raccolto in molte aree, mentre in altre è mancata la disponibilità di acqua nelle fasi inziali di sommersione che ha determinato ritardi più o meno accentuati sul ciclo colturale del risone. Nonostante le difficoltà causate dal clima l’Italia si conferma primo produttore europeo di riso, con 226.800 ettari coltivati quest’anno e 4 mila aziende agricole che raccolgono 1,50 milioni di tonnellate di risone all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione Ue e con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo. La provincia di Alessandria ha una produzione risicola pari a circa 7.900 ettari, per una produzione di 568.338 quintali, concentrati nella zona del Casalese. Un tassello che va ad inserirsi nei numeri importanti che fanno del Piemonte la prima regione in Europa per produzione: 8 milioni di quintali, 1900 aziende per un totale di 117 mila ettari. Dalle risaie Made in Italy nascono opportunità di lavoro per oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera, senza dimenticare lo straordinario impatto sul paesaggio, sull’ambiente e sulla biodiversità con 200 varietà, iscritte nel registro nazionale, dal vero Carnaroli, con elevati contenuto di amido e consistenza, spesso chiamato “re dei risi”, all’Arborio dai chicchi grandi e perlati che aumentano di volume durante la cottura fino al Vialone Nano, il primo riso ad avere in Europa il riconoscimento come Indicazione Geografica Protetta, passando per il Roma e il Baldo che hanno fatto la storia della risicoltura italiana. “A preoccupare è però il fatto che il 18 gennaio 2022 scadrà la clausola di salvaguardia, la misura della Commissione Europea che ha eliminato la facilitazione del dazio zero sull’import di riso indica dalla Cambogia e dal Myanmar - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Per anni i due paesi asiatici hanno beneficiato delle agevolazioni per esportare in Italia e in Europa nell’ambito del regime EBA, tutto tranne le armi. Il risultato è stato una vera e propria invasione di prodotto asiatico che ha messo in ginocchio

i produttori nazionali.” Facilitazioni che, peraltro, sono state sospese solo per la varietà di riso indica, mentre per la japonica hanno continuato a rimanere attive, nonostante le violenze verificatesi nel Myanmar in seguito al golpe militare. “Serve dunque un impegno da parte della Ue per rinnovare la clausola di salvaguardia e se ciò non fosse possibile in tempi brevi, la Commissione dovrebbe attivare, entro il 18 gennaio 2022, il meccanismo necessario per includere il riso nell’elenco dei prodotti riassoggettati a dazio a seguito della revoca temporanea delle concessioni EBA alla Cambogia (Regolamento (UE) n. 2020/550) a causa di violazioni dei diritti umani in quel paese. Su quest’ultimo aspetto, si ricorda che gli uffici della Commissione avevano precisato che la non inclusione del riso nel provvedimento era prevista in quanto la clausola di salvaguardia era già stata adottata per il riso di origine cambogiana”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo. Inoltre il riso deve essere considerato un prodotto “sensibile” nell’ambito dei negoziati internazionali per gli accordi di libero scambio, evitando nuove concessioni all’import e rendendo obbligatoria a livello europeo in etichetta l’indicazione del Paese di origine in modo da indirizzare gli investimenti dei fondi comunitari per la promozione solo verso il riso coltivato nell’Unione. Per la sicurezza dei consumatori è poi necessario eliminare le soglie di tolleranza per le sostanze vietate all’interno dell’Ue con il divieto all’importazione di prodotti agricoli contenenti sostanze attive non approvate nell’Ue con reciprocità nelle regole sull’uso degli agrofarmaci tra i produttori Ue e tra questi e quelli dei paesi terzi. “E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della dignità dei lavoratori” hanno concluso Bianco e Rampazzo nel sottolineare “che dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore”.

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Sicurezza

del territorio

Positivo l’avvio da parte della Regione Piemonte della pulizia degli alvei

AMBIENTE: INVESTIRE NELLA MANUTENZIONE DEI FIUMI PER SALVAGUARDARE IL TERRITORIO 18

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ulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti sul territorio regionale: circa 1 milione di metri cubi di materiale è pronto per essere asportato dai corsi d’acqua. In particolare, saranno asportati 530 mila metri cubi di materiale dai fiumi di pertinenza della Regione Piemonte, per un introito di 135 mila euro, e 450 mila metri cubi di pertinenza di AIPo, per un introito di 380 mila euro. In particolare, 33 interventi per l’asportazione di 252 mila metri cubi di materiale riguardano 21 comuni l’Alessandrino (Castellazzo Bormida, Pietra Marazzi, Casal Cermelli, Albera Ligure, Gavi, Cantalupo Ligure, Vignole Borbera, Fabbrica Curone, Gremiasco, Volpedo, Monleale, Pozzol Groppo, Montemarzino, San Sebastiano Curone, Francavilla Bisio, Ovada, Basaluzzo, Serravalle Scrivia, Mongiardino Ligure, Rocchetta Ligure, Sezzadio). “Finalmente sono ripartite le manutenzioni dei fiumi e dei torrenti, interventi assolutamente necessari su cui bisogna investire – ha affermato il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - ulteriormente per mettere in sicurezza il nostro territorio. Oltretutto, con la corretta valorizzazione del materiale

recuperato, si possono ottimizzare i costi di tale operazione di pulizia. Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici che si verificano sempre più spesso con eventi estremi, slittamento delle stagioni e alternanza tra siccità e gelate”. Purtroppo ormai, ogni volta che piove, si deve fare i conti con un terreno reso più fragile negli anni a causa dell’abbandono delle aree interne e dei mutamenti stagionali per cui, ora più che mai, è necessario investire in manutenzione e infrastrutture, ovvero investire per il futuro. “Una corretta gestione delle risorse idrogeologiche, oltre al semplice uso irriguo, apre anche una serie di opportunità che vanno dalla produzione di energia pulita, alla creazione di bacini adibiti ad attività turistiche e sportive, oltre ad essere fondamentale per prevenire alluvioni e salvaguardare i nostri territori”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo. Bene, quindi, la richiesta firmata dal Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, dello stato di emergenza per il territorio alessandrino colpito dal maltempo del 3 e 4 ottobre scorso. “Bene la richiesta firmata dal Go-

Interessati 21 comuni della provincia di Alessandria per oltre 250mila metri cubi di materiale vernatore del Piemonte, Alberto Cirio, dello stato di emergenza per il territorio alessandrino colpito dal maltempo del 3 e 4 ottobre. Passata la fase più critica resta la conta dei danni, soprattutto nelle zone dell’Ovadese, Acquese e Novese. Non si può gestire solo la cultura dell’emergenza ma serve un piano ‘salva suolo’ che vada nella direzione della tutela delle zone più fragili, partendo proprio dalla messa in sicurezza e pulizia dei corsi d’acqua. Le tempeste di autunno fanno salire il conto dei danni, in un 2021 segnato fino ad ora a +31% eventi estremi tra nubifragi, grandinate, tempeste di vento che hanno colpito le città e le campagne. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.


Giovani

impresa

In piena pandemia è cresciuto solo il numero di giovani agricoltori

IN ITALIA NEL 2020, ANNO DEL COVID, NATE OGNI GIORNO 17 NUOVE IMPRESE UNDER 35 19

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n piena pandemia è cresciuto solo il numero di giovani imprenditori agricoli, con un incremento dell’8 per cento negli ultimi cinque anni, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia. Questo emerge dall’analisi della Coldiretti nazionale, sulla base del Rapporto del Centro studi Divulga, in riferimento alla denuncia dell’Ufficio studi della Cgia Mestre, Associazione artigiani e piccole imprese, sul forte calo delle partite Iva in Italia, provocato dall’emergenza Covid-19. Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, il settore agricolo è diventato il punto di riferimento

“CONTINUA LA RACCOLTA FIRME SALVA SUOLO“

Dove firmare?

• Sul sito www.giovanimpresa. coldiretti.it • Negli uffici Zonali e Provinciali Coldiretti Alessandria Per info Segreteria Provinciale Giovani Impresa tel. 0131 235891 (int. 623)

importante per le nuove generazioni. Nel 2020 ogni giorno sono nate in media 17 nuove imprese agricole condotte da under 35. Una svolta green che ha portato al lavoro nelle campagne italiane 55mila imprese giovani che ha rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini e strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio fino alla produzione di energie rinnovabili. Nonostante crisi e pandemia in Italia si registra un incremento del +4 per cento degli occupati dipendenti in agricoltura, con 11mila nuovi posti di lavoro per giovani in agricoltura negli ultimi 10 anni. Un risultato in controtendenza se si guarda al dato nazionale relativo al lavoro dei giovani, dove calano gli altri settori tra cui: ristorazione (-14%); arte e intrattenimento (-5,5%); manifattura (-4,2%); commercio al dettaglio e ingrosso (-3,7%). “La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo – ha affermato il Delegato Giovani Impresa Coldiretti Alessandria Fabio Bruno - . Occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale

di una parte importante della nostra generazione che, mai come adesso, vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono. Oggi la burocrazia sottrae fino a cento giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi dei Psr, Programmi di sviluppo rurale dell’Unione Europea». Inevitabile il riferimento al cibo sintetico che rischia di trasformarsi in un business . La concentrazione nelle mani di pochi metterebbe in difficoltà gli agricoltori. Dal Presidente Nazionale Ettore Prandini il plauso per la grande apertura mentale dei giovani con la spiccata capacità di aprirsi al mondo e confrontarsi. Ma soprattutto di continuare a investire. Ha però messo al centro, infatti, un altro tema quello della redditualità che “non deve essere sottovalutato perché senza un giusto reddito è difficile far fronte agli investimenti”. Al primo posto, dunque, per il presidente di Coldiretti va messo il giusto riconoscimento del lavoro. Ha apprezzato la mobilitazione dei giovani Coldiretti contro il consumo del suolo a partire dalla battaglia ai pannelli fotovoltaici a terra, “perché il futuro agricolo è connesso alla disponibilità di superfici lavorabili, mentre la speculazione edilizia non solo ha portato al consumo di suolo ma ha anche creato difficoltà allo stesso mercato dell’edilizia”.


Educazione

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Campagna Amica

Organizzata a Fubine da Amag Ambiente si è svolta la Prima Giornata della Sostenibilità

SOSTENIBILITÀ: AMBIENTE, TERRITORIO, AGRICOLTURA. I BAMBINI PROTAGONISTI DELLA ‘RIVOLUZIONE VERDE’ 20

Partner dell’iniziativa Coldiretti Alessandria: centinaia di alunni hanno indossato i cappellini gialli

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ostenibilità ambientale è la parola d’ordine per promuovere un modello di sviluppo dove ambiente, territorio e agricoltura lavorano e producono per rispondere al meglio ai principi di economia circolare riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano il paesaggio e la natura. La parola sostenibilità rischia però di diventare uno slogan se non si traduce in precisi impegni. Come spiegare tutto questo ai bambini? E’ stato possibile grazie ai giochi e ai laboratori organizzati per imparare a rispettare l’ambiente che hanno scandito la prima “Giornata della Sostenibilità”, promossa da Amag Ambiente in collaborazione con i Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi che ha visto tra i partner anche Coldiretti Alessandria. Tutto organizzato nel pieno rispetto delle normative anti Covid e con Green Pass obbligatorio. L’iniziativa si è svolta nel territorio di Fubine che per l’occasione si è trasformato in una grande aula all’aria aperta dove centinaia di alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle medie hanno popolato strade, piazze e spazi verdi, dando vita ad un grande laboratorio didat-

tico. “Siamo stati orgogliosi di far parte della squadra che ha sostenuto e organizzato questo progetto che rappresenta il primo vero e concreto evento post Covid, dopo tante lezioni in dad. Oggi, - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - vedere centinaia di bambini, anzi direi di cappellini gialli, a contatto con la natura e cimentarsi in giochi e momenti di animazione, musica e teatro è stato importante e anche costruttivo grazie al primo ‘Green Game del Piemonte’, il quiz show sulla sensibilizzazione al rispetto del cibo e sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo. La responsabilità verso le nuove generazioni è il motore di ogni iniziativa che ha genesi in Coldiretti. Nulla viene pensato e condiviso senza un occhio di riguardo verso coloro che riceveranno in dono questo mondo. Nulla di diverso rispetto a ciò che si è sempre vissuto nelle campagne, ma oggi con una consapevolezza in più, quella legata al nuovo concetto di sostenibilità”. Nello spazio istituzionale e didattico di Coldiretti Alessandria, grazie alla partecipazione dell’azienda apistica “Miele di Ozzano” di Giuseppe Mortara è stato possibile far conoscere ad alunni e insegnanti il ciclo del miele e la vita delle api e

poter vedere da vicino, ovviamene in sicurezza, apiario e ape regina. “Grazie ad Amag per averci dato la possibilità di prendere parte ad un’iniziativa così importante per il territorio, che vede al centro le nuove generazioni, una progettualità che ha una rilevante valenza educativa, non solo ambientale ma anche culturale, di conoscenza e recupero dei principi della tradizione e della sana alimentazione - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. L’ambiente non manca di metterci continuamente di fronte alle nostre responsabilità in qualità di punto di riferimento nella società. Gli eventi a cui assistiamo sottolineano la fragilità dell’uomo di fronte alle reazioni impreviste e imprevedibili della natura. Questo non ci lascia indifferenti. La condizione di crescente precarietà di una fetta troppo grande di popolazione ci spinge a reagire. Ma che fare a tal proposito? Le aziende agricole, produttrici di beni primari, sono l’emblema per antonomasia di tale lotta e Coldiretti vi partecipa occupando un posto per nulla secondario. Ma è la lotta allo spreco la vera sfida. Coldiretti l’ha abbracciata senza riserve, consapevole del valore soprattutto etico di tale scelta. Stiamo dando sempre più forza alla cultura del chilometro zero e alle iniziative rivolte ai più piccoli per apprezzare quello che viene dalla terra, senza che nulla ne venga scartato”. La “rivoluzione verde” è iniziata e già si pensa alla prossima edizione!


Educazione

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Campagna Amica

La pubblicazione di Coldiretti Piemonte sarà distribuita nelle scuole della provincia

ARRIVA “LA CAMPAGNA TRA I BANCHI”, UN VIAGGIO AVVENTUROSO CON I SUPEREROI DELLA NOSTRA TAVOLA

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scuola di biodiversità, sana alimentazione e cultura del cibo buono e giusto a contatto con la natura e i suoi ritmi: l’anno scolastico appena iniziato si apre con una grande opportunità

che Coldiretti, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, offre ai bambini e ai ragazzi di tutte le scuole d’Italia. Il progetto di “Educazione alla Campagna Amica” proposto da Coldiretti è stato promosso. Il Ministero ha, infatti, inviato una nota agli Uffici Scolastici Territoriali per agevolare la programmazione dell’offerta formativa degli istituti. “Educazione alla Campagna Amica”, spiega la circolare del Mini-

stero, è un progetto che persegue l’obiettivo di formare cittadini e consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione, della biodiversità e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della Dieta mediterranea. Un obiettivo che passa attraverso la “ricostruzione” del legame che unisce l’agricoltura al rispetto per l’ambiente e per le risorse naturali senza prescindere dal rispetto verso le persone, secondo principi di tutela e promozione dei diritti fondamentali alla salute, alla sicurezza alimentare, all’uguaglianza e a un lavoro dignitoso. L’iniziativa è destinata alle scuole di ogni ordine e grado. Il progetto di Coldiretti affronta i temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente, della legalità attraverso la chiave del cibo e del modello di agricoltura sostenibile che contraddistinguono in modo distintivo l’Italia e il Made in Italy agroalimentare. “Da anni Coldiretti Alessandria porta la campagna nelle scuole della provincia e nelle circa sessanta fattorie didattiche con l’Educazione alla Campagna Amica, dove le imprenditrici e gli imprenditori svolgono un ruolo essenziale nel comunicare e far conoscere alle nuove generazioni il valore del cibo e il legame tra l’agricoltura e la salvaguardia dell’ambiente, delle risorse naturali e del paesaggio”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Attraverso laboratori esperienziali, lezioni teoriche e visite nelle Fattorie Didattiche e nei Mercati di Campagna Amica, gli agricoltori della Coldiretti raccontano come si produce il cibo e “svelano” i segreti di una sana

Il ruolo fondamentale delle Fattorie Didattiche per insegnare il corretto stile di vita alimentazione e di un corretto stile di vita. In questo modo si promuovono modelli positivi di comportamento e di esercizio di cittadinanza attiva, sviluppando un’etica della responsabilità. “Con questo progetto - ha aggiunto la Responsabile regionale e provinciale Donne Impresa Coldiretti Silvia Beccaria - vogliamo declinare nel modo più concreto il concetto di sostenibilità, al centro dell’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile: partendo dal modello di agricoltura che Coldiretti promuove, vogliamo mostrare lo stretto legame tra il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali e il rispetto verso le persone: la tutela e promozione di diritti fondamentali quali quello alla salute, alla sicurezza alimentare, all’uguaglianza e a un lavoro dignitoso”. Si tratta di obiettivi che Coldiretti promuove ogni giorno attraverso le sue strutture territoriali e le imprese agricole già impegnate nelle attività di fattorie didattiche. “La proposta formativa si presenta con un format completo in termini di contenuti, supporto ai docenti, strumenti didattici, attività esperienziali a supporto dell’apprendimento; un

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Educazione

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programma trasversale e flessibile, rivolto a tutti i gradi di istruzione, che tiene conto delle diverse esigenze e aspettative dei singoli livelli nel linguaggio e nella declinazione dei contenuti e del materiale a supporto. La formazione in aula è integrata da strumenti complementari come le visite didattiche nelle fattorie, nei mercati di Campagna Amica e nelle imprese agricole di eccellenza. L’obiettivo è di dare un concreto segnale di ripartenza post pandemia anche dell’aspetto didattico attraverso modalità nuove e percorsi interdisciplinari sempre con l’idea di valorizzare il patrimonio e la biodiversità del territorio”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo. Quest’anno con uno strumento in più, a disposizione per alunni e insegnanti, la pubblicazione “La Campagna tra i banchi”, un progetto per educare i più piccoli a consumare frutta e verdura di stagione e scoprire la rete di Campagna Amica. “Da un’idea di Coldiretti Piemonte in collaborazione con Corriamo a Tavola è nata “La Campagna tra i banchi”, una guida che, mese per mese da settembre a giugno, vuol far conoscere frutta e verdura del territorio attraverso un viaggio alla scoperta di curiosità, proprietà nutrizionali, ricette, quiz e nozioni storiche. Dal peperone alla zucca, dalle nocciole alle patate, dalle mele agli asparagi e molto altro: i più piccoli potranno imparare a scuola, in famiglia e nelle fattorie didattiche

Campagna Amica di Coldiretti cosa significa mangiare cibo di stagione e dove trovarlo attraverso la rete di Campagna Amica”, ha concluso Silvia Beccaria. Un materiale pensato in particolare per gli studenti delle scuole primarie sulla scia del progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti con cui è già stato possibile coinvolgere negli ultimi venti anni, a livello nazionale,

circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Una raccolta di schede immediate, divertenti, ricche di contenuti e accattivanti dal punto di vista grafico. La pubblicazione sarà divulgata nelle scuola della provincia.


Settore

vitivinicolo

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a cura di

Valerio Scarrone

La nuova stagione del vino italiano è caratterizzata dal legame con il territorio

VINITALY SPECIAL EDITION: RECORD STORICO FATTURATO VINO A 12 MILIARDI

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avanzare della campagna di vaccinazione anti Covid con la riapertura di tutte le attività di ristorazione in tutto il mondo proietta il fatturato del vino Made in Italy a livelli record con un valore di oltre 12 miliardi nel 2021 superando anche i risultati del periodo pre Covid. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat presentata in occasione del primo Vinitaly Special Edition che si è svolto a Verona dal 17 al 19 ottobre. A trainare il fatturato del vino è anche il balzo delle esportazioni con gli acquisti di bottiglie Made in Italy in tutto il mondo che sono cresciute del +15% sfondando per la prima volta quota 7,2 miliardi di euro ma ad aumentare sono anche gli acquisti familiari con un incremento del 9,7% nei primi nove mesi del 2021 nella Grande distribuzione, secondo l’analisi Coldiretti su dati Iri - Infoscan. Se sul mercato interno a tirare la volata sono le bollicine che registrano una crescita rilevante del 27,1%, mentre a spingere il record all’estero sono soprattutto gli Stati Uniti che fanno registrare un aumento del 19% delle esportazioni confermandosi come il primo mercato di riferimento. Aumentano addirittura del 67% le vendite in Cina ma a trainare le bottiglie italiane oltre confi-

ne nel 2021 sono anche i consumatori europei. In Francia, nel regno dello Champagne, le etichette Made in Italy fanno registrare un +17%, in Russia addirittura +39%, mentre la Germania cresce del +5% ma su valori che ne fanno il primo mercato del vino tricolore nel Vecchio Continente. Note meno positive arrivano dalla Gran Bretagna dove le vendite di bottiglie Made in Italy sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit, anche se si posiziona al secondo posto tra i clienti europei più appassionati, in particolare del Prosecco. Vengono così ampiamente recuperate le perdite del terribile anno Covid offrendo un importante contributo all’economia e all’occupazione dell’intero Paese, considerato che il settore offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone dalla vigna alla tavola. Nonostante le difficoltà del clima l’Italia resta leader mondiale della produzione di vino davanti a Francia e Spagna, i due principali competitor a livello internazionale, con una produzione che quest’anno, seppur in calo del 10% sfiorerà i 44,5 milioni di ettolitri, secondo le previsioni della Commissione Europea. Le bottiglie Made in Italy sono destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indica-

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zione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola. Il consumo pro capite in Italia si attesta sui 33 litri all’anno con una sempre maggiore attenzione alla qualità, alla storia del vino, ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri anche alla scoperta di cantine e aziende. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino italiano è l’attenzione verso il legame con il territorio, la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing, anche attraverso l’utilizzo dei social, e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. Le aziende agricole dei giovani possiedono peraltro una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Il vino è il prodotto italiano più esportato all’estero e rappresenta un elemento di traino per l’intero sistema Paese,si tratta del risultato di un percorso fatto dalle aziende verso la qualità e la sostenibilità delle produzioni. A preoccupare sono le nuove politiche europee come la proposta di mettere etichette allarmistiche sulle bottiglie per scoraggiare il consumo e lo stop anche ai sostegni alla promozione.


Settore

vitivinicolo

OCM VINO: ENTRO IL 15 NOVEMBRE DOMANDE PER AIUTI MISURA INVESTIMENTI 24

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ntro il 15 novembre 2021 vanno presentate le domande per accedere all’aiuto comunitario per il sostegno previsto per la misura Investimenti nell’ambito dei programmi nazionali di sostegno al settore vitivinicolo (Ocm unica Regolamento Ue 1308/2013 Pns vitivinicolo-Misura Investimenti). Le istruzioni dell’Agea pubblicate il 12 luglio si riferiscono alla campagna 2021/2022. Il contributo erogabile non può superare il 40% della spesa effettivamente sostenuta che nelle Regioni obiettivo convergenza può raggiungere il 50%. I limiti massimi sono ridotti al 20% delle spese sostenute qualora l’investimento sia realizzato da una impresa intermedia, con meno di 750 dipendenti o fatturato annuo non superiore a 200 milioni. Per le grandi imprese (più di 750 occupati e fatturato oltre 200 milioni) il contributo massimo è pari al 19% della spesa sostenuta. Possono ottenere il contributo le aziende in regola con almeno una delle seguenti attività: 1. a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; 2. b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

3. c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti; 4. d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Possono beneficiare dell’aiuto anche le organizzazioni interprofessionali, compresi i Consorzi di tutela riconosciuti. L’aiuto è concesso per gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole, strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Il sostegno - spiegano le istruzioni Agea - è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento della domanda al mercato, ad aumentare la competitività oltre al miglioramento in termini di risparmi energetici, efficienza globale e trattamenti sostenibili. Gli investimenti devono essere mantenuti in Azienda per un periodo minimo di cinque anni dal pagamento finale. E’ dunque necessario rivolgersi agli uffici della Coldiretti per ottenere maggiori informazioni e assistenza per la messa a punto delle domanda di aiuto.

RESE E DESTINAZIONI DELLE UVE ECCEDENTI PROVENIENTI DA VENDEMMIA 2021

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a Regione, in osservanza alla Legge 238/16 può, in base alle richieste dei Consorzi interessati può emettere provvedimenti che stabiliscono la gestione delle rivendicazioni in termini quantitativi differenti dai disciplinari delle DOC/G. Di seguito i contenuti delle Determinazioni Dirigenziali che fissano rivendicazioni ammissibili per le Denominazioni in oggetto, nonché le destinazioni delle uve eccedenti, provenienti dalla vendemmia 2021. DOCG ASTI La DD fissa le seguenti rese ad ettaro e le quote destinate a riserva vendemmiale delle uve e del vino classificabile come DOCG Asti per questa vendemmia: • Asti o Asti Spumante 10 t/ha (equivalenti a 75 hl/ha), più 1,5 t/ha di riserva vendemmiale (equivalenti a 11,25 hl/ha); • Asti o Asti Spumante Metodo classico (metodo tradizionale) 10 t/ha (equivalenti a 75 hl/ha), più 1,5 t/ha di riserva vendemmiale (equivalenti a 11,25 hl/ha);

• Moscato d’Asti 10 t/ha (equivalenti a 75 hl/ha), più 1,5 t/ha di riserva vendemmiale (equivalenti a 11,25 hl/ ha); Per le altre tipologie resta confermata la resa prevista dal disciplinare di produzione. È consentito inoltre che le uve Moscato bianco ed i mosti eccedenti la resa fissata per la DOCG Asti, possano essere destinati, senza priorità predeterminate, alle produzioni di seguito elencate: mosto di uve parzialmente fermentato da uve aromatiche Moscato (da intendersi esclusivamente come prodotto intermedio nell’elaborazione di vini spumanti di qualità del tipo aromatico con o senza l’utilizzo dell’indicazione della varietà a Moscato); • ogni altra destinazione consentita dalla normativa vigente in materia. PIEMONTE BRACHETTO Sia per il Piemonte Brachetto DOC Spumante, sia per il Piemonte Brachetto DOC Tappo raso sono fissate le medesime rese ad ettaro: 65 q.la/ha (equivalenti a


Settore 45,50 hl/ha) più 25 q.li/ha (equivalenti a 17,50 hl/ha) di stoccato. È stabilita l’attivazione della misura dello stoccaggio per il prodotto (uve, mosto e vini) proveniente dalle superfici atte a DOC Piemonte Brachetto. La misura dello stoccaggio dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2022, salvo proroghe richieste dal Consorzio di Tutela. Il quantitativo di prodotto da sottoporre a stoccaggio obbligatorio è quello proveniente dalle uve eccedenti i 65 q.li/ha distinto secondo le due tipologie rivendicate, cioè: Piemonte Brachetto DOC, Tipologia Spumante (25 q.li/ha) e Piemonte Brachetto DOC Tipologia tappo raso (25 q.li/ha). Prima della conclusione del periodo di validità della misura stoccaggio, il Consorzio di Tutela può presentare richiesta di svincolo parziale o totale del prodotto sottoposto a stoccaggio ai fini di una sua designazione a Piemonte Brachetto DOC tipologia Spumante o tipologia Tappo raso o alla riclassificazione ai fini di una sua designazione a: mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato rosso o bianco, mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato aromatico rosso o bianco e, infine vino, allegando alla stessa adeguata relazione tecnico economica che evidenzi la necessità di adottare la predetta decisione. I quantitativi di prodotto oggetto di stoccaggio obbligatorio atti a

vitivinicolo

Piemonte Brachetto DOC tipologia Spumante e Piemonte Brachetto DOC tipologia Tappo raso, possono essere in qualsiasi momento svincolati dalla misura dello stoccaggio a seguito di riclassificazione effettuata dal detentore del prodotto, a: mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato rosso o bianco, mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato aromatico rosso o bianco, vino. Le uve Brachetto e i mosti eccedenti la resa definita come sopra possono essere destinati, senza priorità predeterminate, alle produzioni di seguito elencate: succhi d’uva, mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato rosso o bianco, mosto o mosto muto o mosto parzialmente fermentato aromatico rosso o bianco, vino, distillati. GAVI La Determina stabilisce la resa ad ettaro di uve e il quantitativo destinato a riserva vendemmiale per la vendemmia 2021 in: • Gavi o Cortese di Gavi tranquillo, frizzante, spumante: 9,5 t/ha), più 1,9 t/ha di riserva vendemmiale; • Gavi o Cortese di Gavi tranquillo, frizzante, spumante che utilizzano la menzione vigna: 8,5 t/ha, più 1,7 t/ha di riserva vendemmiale; • Gavi o Cortese di Gavi Riserva e Riserva Spumante metodo classico: 6,5 t/ha, più 1,3 t/ha di riserva vendemmiale.

ASSEGNATE LE AUTORIZZAZIONI PER I NUOVI VIGNETI

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a Regione Piemonte con apposito atto ha reso noto reso atto l’elenco delle autorizzazioni di nuovo impianto 2021 sulla base delle liste elaborate e ricevute dal MIPAAF. I nuovi vigneti potranno essere realizzati entro tre anni dalla pubblicazione della Delibera, vale a dire entro il 29 settembre 2024. Si ricorda che per 30 giorni(dal 30 settembre) sarà possibile effettuare la rinuncia sul sistema nazionale (SIAN)

nel caso di assegnazioni di superficie inferiore al 50% di quella richiesta in domanda. Tali autorizzazioni non sono trasferibili fatte salve le eccezioni quali successione a causa della morte del produttore, successione anticipata e fusione o scissione di azienda. Il mancato utilizzo entro il periodo di validità comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste all’articolo 69 della Legge 12 dicembre 2016, n. 238.

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Coltiva

la salute

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TEMA DEL MESE: MICOSI o DERMATITE? Diagnosi delle infezioni della pelle

COSA SONO? Le Micosi sono infezioni della cute e degli annessi provocati da microrganismi chiamati funghi o miceti che fanno parte della flora microbica dell’uomo, dell’animale, del terreno. In particolare, sono frequenti le infezioni da dermatofiti, un gruppo di funghi responsabili di quelle lesioni che interessano gli strati superficiali ricchi di cheratina come la cute, le unghie e i peli. FATTORI DI RISCHIO L’incidenza di tali infezioni ha subito un costante incremento negli ultimi anni e si stima che interessi il 20-25% della popolazione globale. Questo progressivo aumento è dovuto a diversi fattori: - cambiamenti climatici - utilizzo assiduo di impianti sportivi (palestre, piscine) - utilizzo di vestiario occlusivo - crescente diffusione di animali da compagnia - aumento delle malattie metaboliche e vascolari correlate al progressivo invecchiamento della popolazione - terapie immunosoppressive - utilizzo non sempre oculato di farmaci antibatterici GLI ESAMI Il Test Micologico è un esame strumentale che consiste in un prelievo totalmente indolore di un campione biologico della zona sospetta, finalizzato a chiarire la natura delle infezioni, differenziarle da altre patologie e impostare una terapia mirata. Il Test Micologico si compone di due fasi: • Esame Micologico Diretto Analisi al microscopio del materiale prelevato per evidenziare la presenza dei miceti. • Esame Micologico Colturale Identificazione dell’agente infettante mediante semina del materiale prelevato su un opportuno terreno di coltura che consenta la crescita degli eventuali miceti.

Per info www.gruppocdc.it - Numero Verde per prenotazioni 800 237380 Alessandria Corso Cento Cannoni, 8 - Casale Monferrato Viale Ottavio Marchino 28/d


Patronato Epaca -

a cura di

Gianni Mario Stoppini

La misura, introdotta nel 2019, scadrà a fine anno e non sarà rinnovata

QUOTA 100: +341 MILA PENSIONAMENTI, ECCO COME ACCEDERVI

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ono 341.128 in totale le domande di pensione con quota 100 accolte su 433.202 pervenute (di cui 35.238 in lavorazione, le restanti respinte), in base agli ultimi dati disponibili diffusi dall’Inps il 13 settembre, con una spesa pari a 11,6 miliardi di euro. Stiamo parlando del tanto attuale e noto provvedimento sulle pensioni basato sul meccanismo per cui per raggiungere il diritto a pensione, la somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva, deve raggiungere il valore 100. La misura, introdotta nel 2019, scadrà a fine anno e non sarà rinnovata. Il 31 dicembre 2021 scadrà anche il termine entro il quale i dipendenti sia pubblici che privati, i lavoratori autonomi, inclusi gli iscritti alla gestione separata, potranno maturare i requisiti per accedervi. Infatti, in base alle norme attualmente vigenti, la domanda di pen-

sione con quota 100 potrà essere presentata anche dopo il 2021 a condizione che l’interessato abbia comunque i requisiti richiesti al 31.12.2021. Ecco quali sono questi requisiti e come fare domanda. COME ACCEDERE A QUOTA 100 Per richiedere la pensione con Quota 100 servono almeno 62 anni di età e almeno 38 anni di contributi. Per raggiungere i 38 anni è valida la contribuzione accreditata a qualsiasi titolo (obbligatoria, volontaria, da riscatto, figurativa) fermo restando il possesso di almeno 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di disoccupazione e malattia. Raggiunti i requisiti, la decorrenza della pensione non è immediata ma occorre attendere l’apertura della cosiddetta finestra di uscita. L’attesa per i lavoratori privati, sia dipendenti sia autonomi, è pari a 3 mesi, per i lavoratori pubblici è pari a 6 mesi.

DIVIETO DI CUMULO La pensione con Quota 100 non è cumulabile con i redditi che derivano da qualsiasi attività lavorativa svolta anche all’estero, sino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. E’ ammesso solo il cumulo con i redditi da lavoro autonomo occasionale entro un massimo di 5 mila euro lordi l’anno. La domanda si presenta con i consueti canali telematici dell’Inps e attraverso i Patronati, L’Inps, inoltre, fa sapere che I lavoratori dipendenti che hanno scelto Quota 100 sono 273.519, di cui 166.282 del settore privato e 107.237 del settore pubblico, mentre i lavoratori autonomi sono 67.609. Il 69,3% dei beneficiari sono uomini, il 30,7% donne. L’importo lordo medio annuo è di 25.663 euro.

Comunicazioni reddituali necessarie per non perdere i benefici

PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: ATTENZIONE AI LIMITI DI REDDITO

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ome è noto, le prestazioni assistenziali di invalidità civile e l’assegno sociale sono prestazioni collegate al reddito e vengono corrisposte nel caso in cui il soggetto beneficiario dimostri di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla Legge. In particolare, per la concessione di alcune prestazioni economiche, la Legge non solo stabilisce un limite reddituale, ma impone anche ai soggetti beneficiari di comunicare all’INPS la propria situazione reddituale, qualora non siano tenuti a presentare la Dichiarazione dei Redditi all’Amministrazione finan-

ziaria ovvero non la comunichino integralmente. Ciò avviene, nello specifico, per le seguenti prestazioni: • pensione di inabilità; • assegno mensile di assistenza; • pensione ai ciechi civili; • pensione ai sordi; • assegno sociale. Da una serie di accertamenti effettuati dall’INPS sono state individuate numerose posizioni di soggetti che non hanno provveduto a nessuno dei due adempimenti richiamati. L’INPS ha quindi provveduto a inviare agli interessati un primo sollecito, con il quale è stato chiesto

di provvedere alle comunicazioni reddituali previste dalla Legge. All’esito di tale prima comunicazione, l’Istituto ha individuato, per l’anno 2017, 68.586 posizioni riferite a soggetti che non hanno presentato né la Dichiarazione dei Redditi (annualità reddituale 2018), né la Dichiarazione di Responsabilità reddituale. Relativamente ai soggetti che sono rimasti inerti rispetto agli adempimenti richiamati e al sollecito ricevuto, l’Istituto procederà alle lavorazioni necessarie alla sospensione e alla successiva revoca delle prestazioni economiche già in essere.

MODALITÀ COMUNICAZIONE DEI DATI REDDITUALI Come indicato, tutte le comunicazioni di preavviso di sospensione e di successiva revoca avverranno tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

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Patronato Epaca

Indennizzi e prestazioni per i danni subiti alla salute causati dal lavoro

MALATTIE PROFESSIONALI: LE TUTELE DELL’INAIL SI DIVIDONO IN DUE CATEGORIE, TABELLATE E NON TABELLATE 28

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a malattia professionale, definita anche tecnopatia, è una patologia che il lavoratore contrae nello svolgere la propria attività lavorativa ed è dovuta ad alcuni fattori presenti nell’ambiente nel quale presta la propria attività professionale. Si differenzia dall’infortunio sul lavoro perché questo accade in maniera rapida ed immediata, mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo a causa dell’esposizione ad uno o più fattori di rischio. La malattia professionale ha dunque origine da una causa diluita, dovuta all’esposizione nel tempo a dei fattori di rischio presenti nell’ambiente e nei luoghi in cui il lavoratore presta servizio. Nuova differenza con l’infortunio sul lavoro è quindi che ci deve essere un rapporto diretto (detto rapporto eziologico o nesso causale) tra malattia e lavoro; la malattia può infine essere causata dal lavoro stesso o dall’ambiente un cui si svolge (o da entrambi). Le malattie professionali si dividono in due categorie: tabellate e non tabellate, in base all’inserimento o meno della patologia in determinate tabelle, stabilite dalla Legge e progressivamente aggiornate fino all’intervento effettuato con il DM 9 aprile 2008. Se la malattia che il lavoratore ha contratto rientra nel sistema tabellare, non è tenuto a dimostrare l’origine professionale della malattia, ma deve semplicemente far presente di aver svolto un lavoro collegato a quella specifica malattia per ottenere le prestazioni INAIL. È importante ricordare che la denuncia va però fatta entro un determinato periodo dalla cessazione dell’attività rischiosa, questo periodo è detto “periodo massimo di indennizzabilità”. Il lavoratore può però contrarre anche delle patologie che non si riscontrano nelle tabelle (malattie non tabellate). Sarà suo compito il dover dimostrare che la patologia è scaturita da fattori di rischio presenti sul luogo di lavoro.

L’indennizzo che l’INAIL prevede per le malattie professionali è di carattere economico, sanitario e riabilitativo. INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA ASSOLUTA L’indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta viene corrisposta a seguito di un infortunio o di una malattia professionale che abbiano causato un danno che impedisca temporaneamente lo svolgimento dell’attività lavorativa. Si tratta dunque di una prestazione economica che ha valore di indennizzo per mancata retribuzione. L’INAIL eroga la prestazione solo se l’evento invalidante viene riconosciuto come professionale e se la lesione subita dal lavoratore ha effettivamente determinato l’impossibilità completa a svolgere il lavoro. La misura dell’ indennità è pari al 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno, e al 75% dal 91° giorno fino alla completa guarigione. INDENNIZZO PER DANNO BIOLOGICO Quando un individuo subisce una menomazione nel fisico o nella psiche, si verifica il danno biologico, che deve essere risarcito poiché l’integrità fisica è un bene garantito dalla Costituzione. Le prestazioni per il risarcimento sono determinate in misura indipendente dalla capacità di produzione del reddito del danneggiato. Il danno biologico, che è chiamato anche danno alla salute, concerne il danno fisico o psichico, che arrivi a compromettere le normali attività del danneggiato ed è risarcibile. Per averne diritto è necessario aver fatto una causa lavorativa per infortunio o malattia professionale e avere un grado di menomazione dell’integrità psicofisica tra il 6% e il 100%. Qualora il grado di inabilità permanente è inferiore al 16% l’indennizzo

è una tantum, per le menomazioni di grado pari o superiore al 16% viene erogata una rendita mensile permanente. L’indennizzo è calcolato in base alle menomazioni, catalogate in un’apposita tabella, per cui sono previsti questi criteri: • indipendenza dal reddito; • crescita in base alla gravità della menomazione; • variabilità in funzione dell’età (decresce con il crescere dell’età) e del sesso (si considera la maggiore longevità femminile); • uguaglianza per tutti i settori (industria ed agricoltura). PRESTAZIONI INTEGRATIVE E ASSISTENZIALI Tra le prestazioni integrative ed assistenziali è previsto, per esempio, l’assegno di incollocabilità. Si tratta di una prestazione assistenziale che consiste in un assegno mensile erogato dall’INAIL a favore di quei lavoratori, mutilati o invalidi sul lavoro, per cui non è possibile beneficiare dell’assunzione obbligatoria. Per ulteriori informazioni potete contattare gli uffici EPACA di Coldiretti. AVVISO AI SOCI In questi giorni stanno arrivando via posta ordinaria lettere spedite da diverse Società aventi per oggetto il “Credito d’Imposta con riferimento alla Legge di Bilancio 2019/2020e alla Circolare n. 9 del 23 luglio 2021, Agevolazioni 4.0 rispetto della normativa di sicurezza e regolarità contributiva”. Nello specifico viene evidenziata l’attività di sorveglianza messa in atto già nell’ultimo quadrimestre dell’anno in corso e sottolineata la necessità di farsi trovare preparati per non incappare in multe. Le lettere si chiudono sempre con elenco di nomi e contatti a cui rivolgersi . Coldiretti invita i propri associati a non fare nulla ma a contattare gli Uffici Zona sul territorio.


Consigliere Ecclesiastico

COMPAGNI DELLA CREAZIONE La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per la 71^ giornata nazionale del ringraziamento del prossimo 7 novembre ha scelto questo tema: “Gli animali, compagni della creazione”. Il messaggio è ispirato dalla Sacra Scrittura. Da essa si evidenzia la meraviglia per l’opera di Dio e per il dono degli animali. Il rapporto tra il pastore e le sue pecore è scelto da Gesù per dirci che Lui e il Buon Pastore. Nel libro della Genesi la creazione degli animali viene posta nel 6° giorno, come nella creazione dell’uomo. All’uomo viene affidato il dominio sugli animali, non per disporre di essi a proprio piacimento ma per pascerli e guidarli con premura. Gesù ci invita ad avere fiducia nella Provvidenza, che non fa mancare il cibo agli uccelli del cielo e ai pesci del mare. Gli animali ci liberano dalla nostra solitudine. Gesù sta con le fiere, a significare la riconciliazione con esse. Suggestivi i racconti che riguardano Sant’Antonio Abate e San Francesco e la loro prossimità con gli

animali. La civiltà urbana ha portato da una parte ad un’attenzione per gli animali da compagnia, talvolta superiore a quella per gli esseri umani, dall’altra un rapporto puramente strumentale e predatorio. Quando scorro facebook ho l’impressione che gatti e cani che vivono in appartamento ricevono cure e attenzioni inimmaginabili verso le persone. Quando penso a certi allevamenti intensivi, alla corrida, alla predazione fatta in modo orrendo della bile degli orsi, penso a due umanità che non hanno nulla in comune. Entrambi i comportamenti sono inaccettabili. L’atteggiamento predatorio nei confronti degli animali si riversa anche verso le persone. Nell’Enciclica “Laudato sii” si fa notare come il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone (LS. 92). Se talvolta gli animali sono un problema per l’uomo, è quest’ultimo il vero problema per gli animali?

La Federazione Provinciale Coldiretti partecipa al dolore della famiglia Sisto per scomparsa del caro Angelo Presidente di Sezione di Mirabello e Occimiano. Sentite condoglianze

Don Ivo Piccinini

Dirigenti e Struttura di Coldiretti Alessandria partecipano al dolore di Maria Giovanna La Cava, collega dell’Ufficio Zona di Tortona, per la perdita della cara MAMMA Le più sincere e sentite condoglianze

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Mercatino

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Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it


Scuola

di

Pastorizia

SCUOLA DI PASTORIZIA: APERTE LE ISCRIZIONI AL TERZO MODULO

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on l’ormai prossima conclusione degli stage aziendali e del secondo modulo della Scuola di Pastorizia è giunto il momento della programmazione della terza ed ultima fase di questa iniziativa voluta da Coldiretti e dal Comune di Paroldo, realizzata con il supporto dell’Ente di formazione INIPA Nord-Ovest ed il contributo della Fondazione CRC. Il percorso formativo si propone sia a chi ha già esperienza nel settore dell’allevamento ovicaprino sia a chi per la prima volta si accosta a questo settore. Il terzo modulo, della durata di 105 ore suddivise tra lezioni teoriche (64 ore) e pratiche (41 ore), è stato strutturato in modo tale da rendere possibile l’iscrizione

sia da parte di chi già ha frequentato una delle fasi precedenti, sia di chi per la prima volta intende aderire a questa iniziativa. Le lezioni si svolgeranno con una frequenza di due giorni alla settimana e con orario 9:00 – 13:00 e 14:00 – 17:00 e verteranno sui seguenti argomenti: • la lavorazione del latte o della carne (verrà offerta la possibilità agli allievi di scegliere una delle due filiere);

• elementi amministrativi e gestionali dell’azienda di allevamento ovicaprino (previdenza, contratti agrari, fiscalità, ecc.); • valorizzazione, commercializzazione e marketing dei prodotti della pastorizia; • lo sviluppo di un’impresa agricola (PAC, PSR, strumenti di ISMEA, accesso al credito, fascicolo aziendale e gestione del rischio d’impresa); • la produzione della lana. Il terso e ultimo modulo, prenderà il via tra l’autunno 2021 e la primavera 2022. Per informazioni è possibile rivolgersi al seguente numero telefonico 0171 447240 o inviando una richiesta alla mail: federica. scaperrotta@coldiretti.it

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TESSERAMENTO2022


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