COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 4 20 APRILE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
La grande capacità di resilienza del settore agroalimentare, no al Nutriscore
Tutte le novità del Decreto Sostegni e contributo a fondo perduto
Iscrizioni aperte al concorso “Oscar Green 2021”, giovani che sfidano il Covid
2021
COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 4 20 APRILE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
La grande capacità di resilienza del settore agroalimentare, no al Nutriscore
COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Emanuele Sconfienza, Gian Carlo Bassi, Marzia Poletto, Davide Biglia. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria COLDIRETTI
Coldiretti Alessandria
ALESSANDRIA
Tutte le novità del Decreto Sostegni e contributo a fondo perduto
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2021
Iscrizioni aperte al concorso “Oscar Green 2021”, giovani che sfidano il Covid
n.4 - Aprile 2021
RECOVERY PLAN
IL GOVERNO SI SCHIERA CON COLDIRETTI, NO AL NUTRISCORE
SETTORE FISCALE
ECCO LE SCADENZE PER IL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE
DECRETO SOSTEGNI:
EMERGENZA COVID, CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
DATORI DI LAVORO
ESTENSIONE A GENNAIO 2021 DELL’ESONERO CONTRIBUTIVO
POLITICA AGRICOLA COMUNE
ECO-SCHEMI, COSA BOLLE IN PENTOLA?
FAUNA SELVATICA
SITUAZIONE VICINA AL COLLASSO, SUBITO AZIONI STRAORDINARIE
SCHEDA TECNICA
L’UTILIZZO DEL LEGNO DEL NOCCIOLO
IRRORATRICI
VERIFICA, TARATURA E CONTROLLI FUNZIONALI DELLE MACCHINE
OSCAR GREEN EDIZIONE 2021, “GIOVANI CHE SFIDANO IL COVID”
SMALTIMENTO RIFIUTI
RINNOVATI ACCORDI CON “MONDO SEVIZI” E “RAEE.MAN”
SOLIDARIETÀ
ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ DONAZIONE CIBO VERO MADE IN ITALY
PATRONATO EPACA
COVID-19, NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE
COLDIRETTI
PIANGE LA SCOMPARSA DI DON PAOLO BONETTI
MERCATINO
ta AGATA E ’ na
Auguri e tanta felicità a Roberta Riggi, collega dell’Ufficio Zona di Acqui Terme, a papà Manuel e alla piccola Diletta per l’arrivo della sorellina.
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Editoriale | Il Presidente
RECOVERY FOOD, AFFRONTARE LE DIFFICOLTÀ E TROVARE SOLUZIONI PER UNA CONCRETA RIPARTENZA
SOLIDARIETÀ E IMPEGNO CONTRO L’ETICHETTATURA A SEMAFORO: OGNI TERRITORIO È IMPEGNATO NELLA RIPRESA POST COVID 4
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entre tutto il Paese è concentrato sulla necessità delle riaperture per tornare alla normalità il prima possibile, ognuno di noi, in cuor suo, sa bene che per riavere la vita a cui eravamo abituati prima del Covid ci vorrà ancora molto tempo. Detto questo la priorità, oltre alla tutela della salute che ovviamente rimane al primo posto, riguarda le attività che maggiormente sono state penalizzate da questi continui lockdown: dall’accoglienza in agriturismo alla ristorazione, dal settore vitivinicolo all’attività delle fattorie didattiche, sino alla mancanza di stranieri su un territorio particolarmente apprezzato soprattutto da tedeschi, francesi e inglesi. Infatti, mentre tutti gli occhi sono puntati sui numeri della campagna di vaccinazione ci sono altri numeri che non devono essere sottovalutati o, ancora peggio, ignorati. Sono quelli delle nuove povertà: già nei mesi scorsi facevano paura ma ora è faticoso persino pronunciarli. Ecco perché Coldiretti ha deciso di promuovere una nuova grande operazione di solidarietà cercando di arrivare in più case possibili. Accontentare tutti non si può, ma sicuramente è fattibile aiutare un buon numero di persone, quelle magari dimenticate o semplicemente ignorate perché vittime delle nuove situazioni che il Covid ha “creato”, i nuovi poveri, coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone impiegate nel sommerso senza particolari sussidi, aiuti pubblici, lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche dove una famiglia su quattro ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situa-
zione economica rispetto all’anno precedente. Negli ultimi mesi abbiamo accelerato la nostra corsa alla solidarietà consegnando, a livello provinciale, oltre 70 quintali di cibo vero Made in Italy: a livello nazionale sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi. Abbiamo contattato sindaci, parroci e enti di beneficenza affinchè ci segnalassero le situazioni più complicate e abbiamo toccato con mano come il disagio viva accanto al nostro quotidiano, molte volte invisibile agli occhi ma quanto mai concreto. Siamo arrivati in tantissimi comuni della provincia, in ogni zona, consapevoli che non possiamo fermarci e dobbiamo continuare a portare la nostra forza sociale il più capillarmente possibile. Come d’altra parte siamo noi di Coldiretti: punto di riferimento e “forza di prossimità”. Nelle pagine del giornale troverete il foto-racconto di quella che è stata la consegna dei pacchi della solidarietà, solo un assaggio di un viaggio che ha portato su tanti volti un timido sorriso che ci ha scaldato il cuore. L’impegno verso i più deboli non ferma le nostre battaglie e aver avuto ben cinque ministri presenti all’Assemblea Nazionale che hanno dialogato con il Presidente Nazionale Ettore Prandini e con il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo ci ha permesso di tornare a quelle tematiche che devono essere risolte tempestivamente: prima fra tutte il nodo dell’etichetta a semaforo. Sapete bene che l’etichettatura è da sempre per noi la madre di tutte le battaglie ed arrivare ad avere un carrello della spesa completamente tracciato è il nostro obiettivo. Ormai manca poco, per la maggior parte delle produzioni abbiamo ottenuto etichette trasparenti, “solo” un ¼
La nostra forza sociale e di prossimità per contrastare i numeri delle nuove povertà
Mauro Bianco della spesa rimane ancora anonima e lavoriamo affinchè presto ci sia un’accelerazione. Il percorso è stato lungo e non privo di difficoltà e non possiamo permettere che l’introduzione di sistemi come il Nutriscore creino dannosa confusione nei consumatori, danni alla salute e alla dieta mediterranea. Un impegno che deve essere preso per tutti ma in modo particolare per le nuove generazioni, per quei 55mila giovani che hanno deciso di vivere l‘agricoltura da protagonisti, non come ripiego ma come scelta ben precisa, fatta di passione, determinazione e tante nuove idee. Un’agricoltura 4.0 dove laurea e specializzazioni vengono messe in pratica sul campo con risultati pazzeschi e un capitale innovativo ancorato saldamente alla terra, bene non delocalizzabile capace di conquistare sempre di più anche l’attenzione dei media. Ragazzi, l’Oscar Green è per voi, non fatevelo sfuggire!
Editoriale | Il Direttore
LO SHOCK TERMICO DI METÀ APRILE HA CAUSATO DANNI INGENTI, NON BASTA LO STATO DI CALAMITÀ
CLIMA PAZZO, DIBATTITO SCORIE NUCLEARI ED EMERGENZA FAUNA SELVATICA: IL COVID NON HA FERMATO TUTTO QUESTO
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nche in questo 2021, come accade ormai da qualche anno, la primavera è arrivata in anticipo con temperature già a fine febbraio decisamente sopra la media tanto da risvegliare natura e alveari. Sono gli sfasamenti stagionali a cui, nostro malgrado, ci stiamo abituando, quelli che hanno fatto scendere la colonnina di mercurio ben sotto lo zero a metà aprile. Il risultato? Facilmente immaginabile: gemme bruciate ed alte percentuali di perdite di raccolto un po’ ovunque in tutta la provincia. Ad avere sofferto maggiormente il nocciolo, gli ortaggi e i vigneti posizionati nelle parti più basse delle colline. Una situazione paradossale dove ai costi aggiuntivi per le irrigazioni di soccorso attuate a causa di una siccità prolungata e fuori stagione si è dovuto procedere con ulteriori spese per riscaldare le serre ed evitare di compromettere i raccolti. Non è difficile capire come tutto questo possa pesare sui conti delle imprese già messe a dura prova dall’emergenza Covid. La Regione Piemonte ha accolto la nostra richiesta di stato di calamità ma parlare di ristoro dei danni diventa sempre più avvilente: gli agricoltori lavorano per raccogliere il proprio prodotto non per essere indennizzati. E’ lo stesso discorso della fauna selvatica e di una situazione che ormai è ormai in allarme rosso: se non si interviene rivedendo le leggi e l’equilibrio ambientale presto verranno compromesse anche le zone di pregio naturalistico di cui è ricca la nostra provincia senza contare il pericolo delle diffusione del virus della peste suina africana che rappresenta un elevato rischio per il nostro patrimonio suinicolo e per l’intera filiera collegata. E’ urgente, dunque, un approccio integrato, un pacchetto di azioni che se da un lato deve agire sulla riduzione numerica, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordi-
narie di contenimento. Se i cinghiali rappresentano un pericolo e un’emergenza senza fine si intravvede, invece, uno spiraglio per un’altra vicenda dai contorni complicati ma che ora pare almeno in parte rientrata: mi riferisco ai siti individuati a diventare deposito di scorie radioattive sul suolo provinciale. Nella nuova mozione si parla di prevedere la localizzazione definitiva delle nuove aree mediante una procedura di dibattito pubblico che, per legge, è basata su un processo di coinvolgimento dei territori con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione condivisa con le comunità locali attraverso un processo incentrato sui principi dell’informazione, della trasparenza e del coinvolgimento. Dalla mozione emerge chiaramente che “dovranno essere escluse le aree nei siti definiti dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, ma anche le aree agricole di pregio e quelle su cui già grava una notevole pressione sul fronte dell’inquinamento ambientale”. Quindi, anche l’opzione Bosco Marengo, a pochi chilometri in linea d’aria dallo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, appare quanto meno discutibile”. Quindi, più vincoli e trasparenza per un territorio come quello della provincia di Alessandria dove erano state individuati ben sei aree fortemente idonee. Sappiamo che non si può ancora scrivere l’ultima parola su questa vicenda ma almeno per il momento le aziende agricole che si trovano nelle zone coinvolte possono sperare in uno “stop” su basi più concrete. Territori di pregio dove negli ultimi anni sono nate tante aziende agricole che sono diventate esempio di biodiversità e di sostenibilità e che, come tali, vanno tutelate e protette. I prodotti a filiera corta che si trovano nei mercati di Campagna Amica rappresentano proprio questo. A fine maggio saranno due anni che abbiamo inaugurato il Mercato Coperto di via Guasco ad Alessandria, al momento non possiamo dire se
Non si può parlare solo di indennizzi, gli agricoltori vogliono raccogliere il loro prodotto: tuteliamo la biodiversità
Roberto Rampazzo per quella data potremo organizzare un compleanno a tutti gli effetti, un momento di festa per la città, sicuramente però possiamo dire che non mancheranno iniziative portate avanti in totale sicurezza. E’ il nostro modo per dire grazie ai consumatori e a tutti coloro che sia affidano ai nostri produttori per portare in tavola l’eccellenza del Made in Italy e del Made in Alessandria. E, in tema di sicurezza, mi preme ribadire che come l’anno scorso anche per la consegna della dichiarazione dei redditi i nostri uffici vi aspettano e contano sul passaparola. Tutto si svolge seguendo le regole anti Covid, a partire dal fatto che la documentazione può essere lasciata direttamente in un apposito contenitore, solo in seguito sarete chiamati individualmente. Nessun contatto e nessun assembramento. Vi aspettiamo!
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Recovery Food
Tutti uniti contro “l’etichetta a semaforo”
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IL RECOVERY PLAN PARTE DAL CIBO: IL GOVERNO SI SCHIERA CON COLDIRETTI
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l Governo fa quadrato con la Coldiretti sul Recovery food, la strategia che parte dal cibo per innescare la ripresa del Paese messo in ginocchio dalla pandemia. In occasione dell’assemblea dei presidenti della Coldiretti, alla quale ha partecipato anche il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, sono stati rilanciati dal presidente nazionale Ettore Prandini i progetti per mettere al centro del Recovery plan il settore agroalimentare che ha dimostrato in questo anno segnato dalla pandemia di avere capacità di resilienza superiori alle altre attività produttive. Per la ripartenza è necessario puntare sulle imprese agroalimentari che però hanno sofferto molto per la chiusura di ristorazione e agriturismi. Oltre 1,1 milioni di tonnellate di cibo e 220 milioni di bottiglie sono infatti rimasti invenduti. Ma la Coldiretti guarda avanti sulla base di una nuova idea di economia dopo anni in cui il sistema produttivo italiano è stato spinto alla delocalizzazione. “Nella Ue bisogna tornare a produrre. D’altra parte la pandemia ha lasciato come eredità molte lezioni. Tra queste la sovranità alimentare, non intesa ha spiegato il segretario generale Vincenzo Gesmundo - come scorciatoia autarchica, ma come ripensamento del perimetro per la sovranità nazionale. Per quanto riguarda l’agroalimentare dunque la difesa è da tutto ciò che appiattisce e soprattutto cancella la distintività del made in Italy. Come l’etichetta Nutriscore”. Sulla linea Coldiretti si sono schierati tutti i ministri presenti. Roberto Speranza, ministro della Salute, ha garantito il sostegno alla battaglia della Coldiretti contro il Nutriscore. Ha ricordato che il paese è in una fase de-
La grande capacità di resilienza del settore agroalimentare licata, ma con l’arrivo di un numero maggiore di vaccini e l’accelerazione significativa della campagna vaccinale si aprirà una stagione diversa. Il ministro della Salute ha sottolineato il ruolo strategico dell’agricoltura come leva del Paese che rientra nell’accezione ampia della nuova politica per la salute che deve rafforzare la capacità di prevenzione legata proprio a una corretta alimentazione. Speranza ha rimarcato il ruolo della Coldiretti “grande organizzazione” nelle battaglie finalizzate a progettare l’Italia del futuro. Per Roberto Cingolani Ministro della Transizione ecologica “nell’agrifood” siamo i primi della classe, ma il Recovery fund può diventare un acceleratore anche per i primi della classe, per aumentare, orgogliosamente, il gap con la concorrenza internazionale e migliorare la nostra leadership”. Ettore Prandini ha ribadito come l’agricoltura sia la prima della classe nella Ue per sostenibilità. C’è dunque molto interesse per gli investimenti nelle energie rinnovabili, dal biogas e biometano fino al fotovoltaico, anche per abbattere i costi energetici delle aziende italiane che oggi sono più elevati del 50% rispetto a quelli dei nostri competitor a cominciare dalla Francia. Nel quadro di un’agricoltura sempre più green e soste-
Recovery Food
nibile il presidente di Coldiretti ha evidenziato come il digestato sostituisca la chimica per una nuova fertilità dei suoli. Sul fronte della digitalizzazione la Coldiretti ha realizzato con Cai la prima grande piattaforma che rappresenta un’opportunità al servizio di piccole e grandi aziende che possono utilizzare strumenti per la lettura dei dati forniti dai satelliti per un uso razionale di acqua e fitosanitari. Bene per Stefano Patuanelli delle Politiche agricole, alimentari e forestali i sostegni a un settore che ha lavorato bene, ma che ha patito molto. Secondo il ministro la sovranità alimentare è un obiettivo e una sfida del Recovery Plan. Al settore devono essere destinate molte risorse che vanno indirizzate nel modo giusto per accrescere ancora di più la capacità di resilienza e coinvolgere i giovani. Anche il ministro delle Politiche agricole ha messo in collegamento salute e agroalimentare perché - ha detto - “la prevenzione è garantita dalla Dieta mediterranea non da bollini”. Patuanelli si è impegnato a dare battaglia a Bruxelles all’etichettatura a semaforo bollata come “un idiota meccanismo” volto a condizionare le abitudini alimentari in modo sbagliato. Il ministro si è detto perciò pronto anche a ribaltare i tavoli perché il Nutriscore “privilegia i cibi iper lavorati” e dunque pericolosi anche per l’ambiente. Che rischiano di diventare la chiave per aprire ai cibi sintetici. Ora grazie alla Coldiretti - ha detto Patuanelli - il dibattito si alza di livello e si aprono spiragli. Renato Brunetta della Pubblica amministrazione ha
parlato della battaglia ciclopica contro la burocrazia cattiva che impegna 100 giorni all’impresa e per una semplificazione a 360 gradi. Senza semplificazione - ha sottolineato - non può esserci digitalizzazione. Bene per Prandini la burocrazia buona che rafforzi il sistema dei controlli sulla falsificazione dei prodotti, mentre va bocciata la burocrazia che vuole fare cassa con le aziende che lavorano bene. Il presidente della Coldiretti ha anche chiesto di accelerare il tavolo di confronto con i sindacati sul tema della stagionalità per trovare una nuova formula che consenta di dare la possibilità immediata di assumere cittadini italiani: “abbiamo 200mila posti da offrire subito”. “Siamo bravi e i nostri prodotti di qualità sono ricercati in tutto il mondo” è quanto ha dichiarato Giancarlo Giorgetti Ministro dello Sviluppo economico che ha aggiunto di essere schierato dalla parte del consumatore che ha diritto a sapere cosa contiene il prodotto che acquista. Per questo ha spiegato che occorre costruire una strategia difensiva dal sistema dei semafori che tende a non valorizzare i nostri punti di forza. Il ministro ha anche annunciato una riorganizzazione delle filiere. Il modello - ha detto - è quello di Filiera Italia definita “un’operazione intelligente” (“rubo il copyright”). L’idea è di conquistare l’autosufficienza filiera per filiera dall’agroalimentare all’acciaio al moda-tessile. Si aprono comunque nuove opportunità e con la valorizzazione delle filiere l’export che è cresciuto nel 2020 dell’1,7%, ma a un tasso inferiore rispetto agli anni precedenti e comunque in controtendenza rispetto agli altri settori, può migliorare ancora. Secondo il piano Coldiretti servono infrastrutture connesse che partano dalla realizzazione di porti che consentano l’accesso delle cosiddette navi madri. Ma sono necessari anche la conoscenza dei mercati, l’etichettatura obbligatoria con l’indicazione dell’origine da rendere operativa nella Ue con un regolamento e soprattutto lo stop ai cibi sintetici. Oggi si parte dalla carne ma poi inevitabilmente si arriverà al latte e all’ortofrutta. Un attacco alla biodiversità e ai 5mila prodotti tradizionali che raccontano la storia dei nostri territori. Insomma regole certe per un libero mercato che garantisca la reciprocità: l’Italia non può competere con prodotti realizzati da paesi terzi con uso di prodotti fitosanitari cancerogeni.
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Recovery Food
L’approfindimento
ALLARME NUTRISCORE, FUORVIANTE E INGANNEVOLE 8
L’
etichettatura nutriscore francese, come quella a semaforo adottata in Gran Bretagna, influenzano il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari. Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle nostre tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera che tiene conto dell’insieme della dieta alimentare e non si focalizza sul singolo prodotto. La nostra regione conta 14 Dop, 9 Igp: una grande biodiversità da continuare a valorizzare per evitare una indistinta omologazione. Il rischio è, altrimenti, di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate. L’etichetta nutrizionale a colori peraltro boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denomi-
nazione di origine (Dop/Igp) che la stessa UE dovrebbe invece tutelare e valorizzare soprattutto nel tempo del Covid. In un momento difficile per l’economia, infatti, dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza contrastando le indicazioni fuorvianti ed estendendo l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy. L’Italia grazie ai primati nella qualità e nella sicurezza alimentare conquistati a livello europeo ha la responsabilità di svolgere un ruolo di leadership in nell’Unione.
Settore Fiscale |
a cura di
Daniela Colombini
CAMPAGNA FISCALE 2021 MODELLO REDDITI Ecco le scadenze previste per il pagamento delle imposte
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untuale come ogni anno, parte la “campagna fiscale 2021” per dichiarare i redditi 2020, e qui di seguito vengono illustrate le scadenze previste per il pagamento delle imposte e per la presentazione del modello Redditi Persone Fisiche.
Le imposte vanno versate entro il 30/06/2021 senza maggiorazione o entro il 30/07/2021 con la maggiorazione dello 0,40%. Infatti, il saldo che risulta dal modello Redditi Pf e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre. L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata riferita all’anno 2020, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è superiore a 51,65 euro. L’acconto per l’anno 2021 è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno 2020 e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo: • unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro; • due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo), la seconda - il restante 60% - entro il 30 novembre. Inoltre tutti i contribuenti possono versare in rate mensili, con applicazione degli interessi, le somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte, ad eccezione dell’acconto di novembre che deve essere versato in un’unica soluzione. Infatti, in ogni caso il pagamento rateale deve essere completato entro il mese di novembre. La rateazione non deve necessariamente riguardare tutti gli importi: ad esempio, è possibile rateizzare il primo acconto IRPEF e versare in un’unica soluzione il saldo, o viceversa. E come visto sopra, i contribuenti possono effettuare il pagamento della prima rata entro il 30 giu-
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gno 2021 oppure entro il 30 luglio 2021 maggiorando l’importo dovuto dello 0,40 per cento. Le rate successive vanno poi versate alla fine dei mesi successivi per i non titolari di Partita Iva ed entro il 16 dei messi successivi per i titolari di Partita Iva. L’invio telematico del modello dichiarativo all’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un intermediario abilitato, va effettuato entro il 30.11.2021 come previsto “a regime” dall’art. 2, comma 1, DPR n. 322/98 modificato ad opera dell’art. 4-bis, comma 2, lett. a), DL n. 34/2019, c.d. “Decreto Crescita”. Il termine di presentazione è “anticipato” al 30 giugno in caso di consegna del modello cartaceo presso un ufficio postale (possibile, come in passato) da parte dei contribuenti che: • pur possedendo redditi dichiarabili con il mod. 730, non possono presentare il mod. 730; • pur potendo presentare il mod. 730, devono dichiarare alcuni redditi / comunicare dati utilizzando i quadri RM, RT, RW del mod. REDDITI PF; • devono presentare la dichiarazione per conto di un soggetto deceduto. Gli uffici della Coldiretti sono aperti e pronti per ricevere tutta la documentazione utile alla compilazione delle dichiarazioni, non solo per il modello Redditi ma anche per il modello 730/2021.
Decreto Sostegni |
a cura di
Daniela Colombini
DECRETO SOSTEGNI: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE COLPITE DALL’EMERGENZA COVID Uffici Zona Coldiretti a disposizione per la verifica dei requisiti e compilazione delle domande 10
Art.1 Decreto Legge n. 41 del 22 marzo 2021 (c.d. “sostegni”) Il nuovo contributo a fondo perduto è una misura del governo Draghi inserita nel decreto Sostegni per sostenere alcune delle categorie di imprese e professionisti che sono stati più duramente colpiti dall’emergenza. Infatti, il contributo spetta ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica. Vediamo più in dettaglio i punti principali della nuova norma, riservando di fornire ulteriori e più dettagliate informazioni direttamente negli Uffici di Zona della Coldiretti che sono a disposizione delle aziende per la verifica dei requisiti e per la compilazione e trasmissione dell’istanza.
BENEFICIARI Il contributo può essere richiesto: - dai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato che, nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019) abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro. - enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.
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Decreto Sostegni Con specifico riferimento ai titolari di reddito agrario, occorre far riferimento, per il calcolo del contributo ad essi spettante, all’ammontare del volume d’affari 2019 in luogo dei ricavi e dei compensi.
IL CONTRIBUTO MINIMO E MASSIMO È garantito un contributo minimo, non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e non inferiore a 2.000 euro per le società. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro.
L’ESCLUSIONE DALLA TASSAZIONE vigore dal 23 marzo 2021; - che abbiano attivato la partita Iva successivamente all’entrata in vigore del Decreto quindi a partire dal 24 marzo 2021; - gli enti pubblici; - gli intermediari finanziari e le società di partecipazione. I requisiti per ottenere il Bonus I requisiti sono due: - aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiora 10 milioni di euro; - la riduzione del fatturato: l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 deve essere inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. Il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2019, se rispettano il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.
COME SI QUANTIFICA IL CONTRIBUTO L’ammontare del sostegno è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019: - 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro; - 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila; - 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione; - 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni; - 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni.
Il contributo, come già avvenuto per i precedenti sostegni, è escluso da tassazione per le imposte sui redditi e per l’Irap.
COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO Per accedere al contributo occorrerà compilare online un modulo da presentare a partire dal 30 marzo 2021 e non oltre il 28 maggio 2021 (60 giorni), via web. Il contribuente potrà avvalersi dell’intermediario Impresa Verde, che ha già delegato per il suo Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche, potrà delegare l’intermediario anche con apposita delega ad hoc o potrà inviare con proprie credenziali Spid l’istanza. accedendo alla sua propria area personale messa a disposizione dall’Agenzia Entrate. A differenza del precedente contributo del Decreto Rilancio, in questa occasione è possibile effettuare una scelta: il richiedente deve indicare alternativamente se l’importo totale del contributo a fondo perduto spettante debba essere erogato tramite accredito su conto corrente o se intende optare per il riconoscimento dell’intero contributo sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione mediante modello F24. Per ciascuna istanza il sistema dell’Agenzia effettuerà verifiche e rilascerà delle ricevute al soggetto che ha trasmesso l’istanza. In ipotesi di esito positivo, le Entrate comunicheranno l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (o il riconoscimento dello stesso come credito d’imposta se prescelto) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” (sezione “Contributo a fondo perduto - Consultazione esito”) accessibile al contribuente o al suo intermediario delegato. E’ importante precisare che la norma in questione non prevede un sistema di click day: tutte le domande di richiesta del contributo potranno essere trasmesse entro il 28 maggio e tutte verranno pagate in seguito ovviamente ai controlli di regolarità effettuati dall’Agenzia.
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Datori
di
Lavoro |
a cura di
Marzia Poletto
LE NOVITÀ PER I DATORI DI LAVORO Estensione a gennaio dell’esonero contributivo 12
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l 23 marzo è entrato in vigore il Decreto-Legge n. 41 (il cosiddetto Decreto Sostegni) recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, di salute e servizi territoriali connesse all’emergenza da Covid-19”. Di seguito le principali novità di carattere giuslavoristico per i datori di lavoro.
ESONERI CONTRIBUTIVI PER DATORI DI LAVORO L’esonero contributivo per i datori di lavoro (esclusa la quota lavoratore e la quota INAIL) già riconosciuto dal DL Ristori per i mesi di novembre e dicembre 2020, per tutte le aziende della filiera agricola, viene esteso a gennaio 2021.
CISOA E CASSA INTEGRAZIONE Per le integrazioni salariali (art. 8), per lavoratori operai e impiegati a tempo indeterminato in forza al 23 marzo 2021, per eventi riconducibili agli effetti economici del Covid-19, vengono riconosciuti 120 giorni di CISOA Covid per ogni soggetto, nel periodo tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021 come chiarito dal messaggio INPS 1297/2021. Queste giornate si aggiungono a quelle giornate assegnate dalla Legge di Stabilità. Le istanze vanno presentate entro il mese successivo a quello dell’evento. È inalterata la disciplina per la CISOA ordinaria (90 giornate annue per lavoratore per intemperie, stasi stagionali, calo delle commesse, ecc., da presentare entro 15 giorni dall’evento), che è aggiuntiva alla CISOA Covid-19. Per i lavoratori in forza al 23 marzo 2021 di cooperative di trasformazione di prodotti agricoli, per eventi riconducibili agli effetti economici del Covid-19, vengono riconosciute 13 settimane di Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO), nel periodo ricompreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2021. Per quanto concerne quella in Deroga (CIGD), per i lavoratori, operai agricoli a tempo determinato, in forza al 23 marzo 2021, vengono invece riconosciute 28 settimane, sempre nel periodo sopraindicato. Per entrambe le Casse, come chiarito dal messaggio INPS 1297/2021, queste settimane si aggiungono a quelle assegnate dalla Legge di Stabilità. Non si deve quindi alcun contributo addizionale INPS e le istanze vanno presentate entro il mese successivo a quello dell’evento.
DIVIETO DI LICENZIAMENTO Prorogato il divieto di licenziamento per motivi economici (sia individuali che collettivi) fino al 30 giugno 2021 per le aziende che accedono alla CIGO. Il divieto è prorogato al 31 ottobre 2021, per le aziende e che accedono alla CIGD e CISOA. Per le aziende agricole, la proroga opera sino al 31 ottobre 2021.
SOSTEGNO AI LAVORATORI FRAGILI Prorogata al 30 giugno 2021, la tutela per i lavoratori “fragili” se non possono essere adibiti a lavoro agile (smart working), per loro il periodo di assenza di servizio è equiparato a ricovero ospedaliero. È considerato lavoratore fragile chi è in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante condizioni di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o da svolgimento di relative terapie salvavita, inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità.
Esonero straordinario dei contributi Inps: un mese per presentare le domande Entro un mese dalla pubblicazione (il 12 aprile 2021) della circolare Inps n. 52 i datori di lavoro devono presentare l’istanza per accedere all’esonero dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. Si tratta delle misure adottate per favorire il rilancio delle imprese colpite dall’emergenza Covid 19. L’agevolazione interessa le imprese delle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, dell’allevamento, itticoltura, pesca e acquacoltura. L’esonero è riconosciuto per la contribuzione carico dei datori di lavoro relativamente al periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020. L’esonero straordinario è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento nei limiti previsti dalla normativa sugli aiuti di Stato. La misura si applica secondo i nuovi limiti fissati dalla comunicazione della Commissione europea del 28 gennaio 2021 che ha innalzato gli importi per le imprese agricole e della pesca.
Pac |
a cura di
Davide Biglia
ECO-SCHEMI DELLA PAC: COSA BOLLE IN PENTOLA?
I
piani strategici della Pac metteranno in pratica gli schemi ecologici, meglio noti come eco-schemi, nuovo strumento strategico per affrontare gli obiettivi del Green Deal, in particolare quelli relativi alla strategia Farm to Fork e alla strategia per la biodiversità per il 2030, e per raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali specifici della Pac. Gli eco-schemi saranno stabiliti a livello nazionale, in accordo con la Commissione Europea. In Italia è in corso il dibattito pubblico sugli eco-schemi. I servizi tecnici del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) e della Rete Rurale Nazionale (Rrn) si interrogano su due possibili applicazioni degli eco-schemi nel piano strategico della Pac. In una prima possibile applicazione, l’eco-schema potrebbe richiedere solo un “impegno a livello di ingresso” finalizzato al raggiungimento di uno o più obiettivi ambientali specifici: le colture di copertura potrebbero rappresentare una soluzione in tal senso, aprendo la strada a pratiche più avanzate - come l’agricoltura conservativa - supportate dai pagamenti agro-climatico-ambientali (Aca). In una seconda ipotesi, l’eco-schema potrebbe aspirare direttamente a sostenere pratiche più “mature e ambiziose” a livello nazionale, come l’agricoltura integrata, lasciando spazio ai pagamenti Aca per supportare pratiche più specifiche a livello regionale. Nei prossimi mesi Mipaaf, Rrn, Regioni ed i loro servizi tecnici potrebbero decidere di istituire specifici gruppi di lavoro in modo da condividere le decisioni per gli eco-schemi in Italia, anche sulla base dell’elenco di potenziali pratiche recentemente fornito dalla Commissione Europea. Il 19 aprile si avvierà il confronto per la definizione del Piano Strategico nazionale (Psn) della futura Pac mediante l’insediamento del Tavolo Nazionale di Partenariato. Con questo primo incontro, i rappresentanti del mondo produttivo, istituzione e della società civile si preparano ad intraprendere un percorso condiviso per contribuire alla predisposizione della strategia nazionale per la nuova Pac.
Coldiretti accoglie positivamente la necessità di andare oltre il greening, la cui applicazione è stata estremamente onerosa per gli agricoltori. Traendo insegnamento dal recente passato, gli eco-schemi dovranno quindi essere adeguatamente progettati e gestiti a livello nazionale. Gli agricoltori sono già protagonisti della svolte verde, ma devono essere accompagnati da regole chiare e da procedure burocratiche “snelle”. Gli eco-schemi offrono maggiore autonomia e flessibilità ai singoli piani nazionali europei per definire il contenuto effettivo delle azioni ambientali e climatiche sostenute nell’ambito del primo pilastro, lasciando agli agricoltori la facoltà di aderire o meno alle misure individuate. Inoltre, Coldiretti ha ribadito, in diverse occasioni, che a prescindere dalla dotazione che verrà stabilita per gli eco-schemi, questi saranno vincenti ed efficaci se di facile applicazione per gli agricoltori e se saranno adeguati alle realtà locali in modo da produrre un reale beneficio ambientale. Qualunque sia la decisione, l’applicazione volontaria di regimi ecologici deve essere incoraggiata coprendo i costi aggiuntivi e la perdita di guadagni o anche incentivando direttamente gli agricoltori che adottano le pratiche agricole previste. In ogni caso, poiché gli eco-schemi devono produrre risultati ambientali misurabili in linea con gli obiettivi ambientali e climatici nazionali, queste pratiche dovrebbero essere facili da monitorare e applicare, in modo da evitare oneri amministrativi per gli agricoltori. Di conseguenza, lo schema ecologico deve includere un elenco flessibile di opzioni che gli agricoltori possono (individualmente o collettivamente) scegliere in base alle reali esigenze ambientali e alle strategie a livello di azienda agricola e/o territoriale. Il successo, o meno, degli eco-schemi dipenderà dalla semplicità burocratica, amministrativa ed operativa della misura. Inoltre, essendo gli agricoltori liberi di aderire o meno ai regimi ecologici, individuati nei piani strategici nazionali della Pac, saranno proprio loro a decretarne l’eventuale successo.
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Cinghiali / Lupi
PIANO DI SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DEL 2021 PUBBLICATO DAL MINISTERO DELLA SALUTE
CINGHIALI: SITUAZIONE VICINA AL COLLASSO, SUBITO AZIONI CONCRETE E STRAORDINARIE 14
“U
na situazione di saturazione con il numero di esemplari in continua crescita che sta diventando insostenibile per le nostre imprese e per la sicurezza dei cittadini e che sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vaste aree territoriali della provincia alessandrina, anche in zone ad elevato pregio naturalistico. Ridurre la popolazione dei cinghiali è la priorità rispetto anche alla diffusione del virus Psa che rappresenta un elevato rischio per il nostro patrimonio suinicolo e per l’intera filiera collegata”. Così il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo sul rispetto alle priorità del Piano di sorveglianza e prevenzione del 2021, pubblicato dal Ministero della Salute, per la PSA, che si basa sul controllo passivo dei cinghiali, sulla sorveglianza degli allevamenti di suini, sulla verifica dei livelli di applicazione delle misure di biosicurezza e sulla campagna di formazione ed informazione degli stakeholders. I cinghiali sono oltre 2 milioni di esemplari in Italia che rappresentano, oltretutto, il pericolo numero uno per l’introduzione del virus della Peste suina Africana. “Si riaccende, quindi, il faro su una
problematica mai risolta: quella del controllo della presenza dei cinghiali sul nostro territorio, anche in termini di equilibrio e funzionalità degli ecosistemi naturali, oltre che causa di ingenti danni all’agricoltura che non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito arrecata agli imprenditori va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile – continuano Bianco e Rampazzo -. E’ urgente, dunque, un approccio integrato, un pacchetto di azioni che se da un lato deve agire sulla riduzione sia numerica, che spaziale, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordinarie di contenimento. E’ opportuno, infine, regolamentare le modalità di utilizzo del fondo regionale destinato alla prevenzione ed al risarcimento dei danni provocati alla produzione agricola, al fine di rendere l’iter più snello, così da assicurare in tempi rapidi l’accertamento del danno e l’erogazione delle somme disponibili”. Oltre otto italiani su dieci pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il
Problema mai risolto, aumenta rischio diffusione Peste Suina Africana, compromette equilibrio ambientale numero. Il 69 per cento degli italiani ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58 per cento che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75 per cento degli intervistati che si sono formati un’opinione. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (pari al 62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (e cioè il 48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona “infestata” dai cinghiali.
Gli italiani e i cinghiali devono essere abbattuti serio problema ambientale sono troppo numerosi fanno paura sono una minaccia dove presenti, non prenderei casa
80% 75% 69% 62% 58% 48%
Fonte: Coldiretti/Ixè
SERVE UN NUOVO PIANO LUPO CON MISURE PIÙ EFFICACI ANCHE PER GLI IBRIDI
LUPI: NUMERI FUORI CONTROLLO, RISCHIO PER SICUREZZA ED EQUILIBRIO ECOLOGICO
S
erve urgentemente, quindi, un nuovo Piano Lupo basato su un modello di gestione innovativo per questo è necessario proseguire con il lavoro avviato dal vicepresidente regionale, Fabio Carosso, in sede della Conferenza Stato-Regioni, in sintonia con quanto stanno già facendo i Paesi confinanti, come la Francia. Inoltre, è urgente emanare una chiara normativa rispetto alla gestione e definizione degli ibridi che provocano
ingenti danni essendo, oltretutto, molto più numerosi dei lupi, e che, però, vanno affrontati con specifiche ed adeguate misure. Ricordiamo che è in gioco, non soltanto la sicurezza del bestiame ed il lavoro agricolo, ma anche la tutela dell’incolumità di chi vive le nostre montagne e le nostre colline, con il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota tanto che i lupi sono ormai arrivati alle porte delle città.
tecnica
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a cura di
Alberto Pansecchi
scheda nocciolo n°64
L’utilizzo del legno del Nocciolo
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Scheda
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Tutto trova un nuovo utilizzo Usi agricoli e civili Buon potere calorico Ottimo il suo carbone
La nostra società, da ormai diversi decenni improntata su un consumo irrazionale di ogni tipo di risorsa disponibile, si trova a fare i conti con la riduzione della disponibilità delle risorse stesse e la necessità di trovare una collocazione a tutti gli scarti di ciò che ha esaurito la propria funzione. Di fronte ad una simile realtà, si fa sempre più strada il concetto che ribadisce che nulla è un rifiuto ma tutto può tornare ad essere materia prima. Questa teoria, apparentemente moderna, non fa altro che riportare quello che è il comportamento normale del mondo agricolo: ogni cosa, anche quella più banale e umile, può diventare utile e addirittura preziosa. Tra i sottoprodotti della coltivazione del Nocciolo, merita riguardo particolare quella del legno, che, soprattutto nel passato, si impiegava in molteplici usi sia agrari che civili.
Il legno Gli astoni del Nocciolo, quando la pianta viene allevata a cespuglio, non durano più di quindici anni non riuscendo quindi a raggiungere un diametro elevato. Secondo gli studi dendrologici pubblicati sulla Pomona siciliana, eseguiti dal professor Giuseppe Inzenga, si riporta come, mediamente in dieci anni, il diametro di un astone di Nocciolo superi appena i 7 centimetri. È quindi ovvio che gli stessi non possano trovare utilizzo per le grandi costruzioni. Il legno del Nocciolo è bianco, leggero, ma nel tempo stesso dispone di una flessibilità rilevante e di una fibra molto tenace, per cui da secoli si presta alla costruzione di sedie e di altre suppellettili domestiche non meno importanti. Il legno del Nocciolo presenta una maggiore durata se si evita di scortecciarlo. In nord-Italia e in Francia le ceppaie del Nocciolo, che presentano diametri maggiori alla media e belle venature del legno, venivano adoperate per i lavori d’intarsio e di tornitura. Gli astoni più piccoli, venivano destinati alla costruzione di manici e sostegni degli utensili domestici.
Scheda
tecnica
Nocciolo: legna da ardere? Il peso specifico dei legno del Nocciolo varia notevolmente a seconda dell’età: quando i fusti raggiungono i 10 centimetri di diametro, quindi dal dodicesimo anno in poi, un metro cubo di legno verde, di Nocciolo pesa circa 1080 Kg ma una volta essiccato il suo peso scende a meno di 650 Kg.
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Il Nocciolo contiene circa il 40% del suo peso in acqua che paragonato al legno del Faggio, che ne contiene circa il 6%, giustifica il suo sostanziale inutilizzo come legna da ardere. In realtà il legno del Nocciolo brucia lentamente e senza grandi fiamme; ma la brace che si forma, in compenso, dura moltissimo e riscalda tanto quanto il legno di Betulla. Il potere calorico del legno di Nocciolo, è comunque discreto e paragonandola a quella di altre essenze, si collocherebbe tra l’Acero e il Platano. Il carbone del Nocciolo veniva adoperato in passato non solamente come combustibile, ma anche per la fabbricazione delle matite e talvolta delle polveri da sparo.
La corteccia
La corteccia del Nocciuolo contiene il 2,7% di tannino e grazie a questa sua prerogativa si utilizzava un tempo per la chiarifica dei vini. La corteccia estratta dalle radici di Nocciolo veniva utilizzata in farmacopea e considerata efficace come febbrifugo. Infine la corteccia, trattata con procedimenti speciali, si usava nella tintura delle stoffe e delle pelli; questa proprietà colorante è da addebitare al contenuto in “concino”, presente nella misura del 3 %.
I polloni I polloni da poco lignificati dei Noccioli, essendo lunghi, dritti e flessibili, venivano impiegati per la fabbricazione di stuoie e di grosse ceste con i manici. I polloni più sviluppati e rigidi servivano a far bastoni, manici di fruste e di scope e perfino cerchi per botti. Anche i “pungoli” coi quali si gestivano i buoi al lavoro nei campi, venivano per lo più prodotti con un ramo di Nocciolo. I polloni molto sviluppati e raddrizzati al fuoco, venivano impiegati per la bacchiatura di mandorle e olive. I rami grossi, scorticati e tagliati delle dimensioni volute, venivano utilizzati per la costruzione di sedie che risultavano leggere e nel tempo stesso solide. Nell’ambito delle popolazioni di Noccioli vi sono varietà più confacenti alla costruzione di pali, bastoni e scuotitori (bacchi) come ad esempio la “Jannusa”; la stessa varietà veniva impiantata espressamente per questi utilizzi in quanto i suoi frutti risultavano estremamente scadenti.
Bandi Psr |
a cura di
Giancarlo Bassi
IN ARRIVO I BANDI SULLE MISURE AGROAMBIENTALI E BIOLOGICO DEL PSR PIEMONTE
L
a Regione Piemonte ha approvato la delibera che permette l’attivazione per l’anno 2021 dei bandi relativi alle misure 10.1 e 11 del Programma di sviluppo rurale del Piemonte, rispettivamente per interventi agroambientali e agricoltura biologica. Nello specifico il provvedimento prevede: - la proroga di un anno per i beneficiari dei bandi per i pagamenti agro-climatico-ambientali (operazioni misura 10); - la richiesta alla Commissione europea di un nuovo bando di durata triennale sulla produzione integrata
(misura 10.1.1) riservata ai giovani agricoltori che non hanno ancora aderito a questa operazione; - l’attivazione di nuovi bandi di durata triennale sulla misura 11, agricoltura biologica Si specifica che l’attivazione dei bandi resta collegata all’approvazione da parte della Commissione europea della modifica al Psr 2014-2020 che la Regione Piemonte ha inoltrato per il biennio 2021-2022, e all’assegnazione delle risorse finanziarie al Piemonte sulla base del riparto dei fondi europei Feasr alle Regioni da parte del governo.
REVOCA DELLO STATO DI MASSIMA PERICOLOSITA’ DEGLI INCENDI BOSCHIVI
L
a Regione Piemonte revoca dal 15 aprile 2021 lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi. La decisione è stata assunta sulla base delle condizioni meteorologiche attuali e previste dal Centro funzionale di Arpa Piemonte. Si raccomanda sempre e comunque ai cittadini la massi-
ma attenzione e responsabilità nel non compiere azioni che possano innescare incendi e favorirne la propagazione. In caso di avvistamento di un incendio boschivo si ricorda di chiamare sempre il 112, fornendo informazioni il più possibile precise per contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente.
INDENNITÀ COMPENSATIVA: SCADENZA BANDO 2021
A
llo stato attuale la dotazione finanziaria del Bando 2021 si attesta in 550.000 euro; tale dotazione è previsto possa essere integrata con successivo atto deliberativo, in seguito all’assegnazione alla Regione Piemonte delle risorse per gli anni 2021 e 2022 del PSR 2014-2020, sulla base del riparto in corso di predisposizione a livello nazionale, nonché all’approvazione delle modifiche al PSR 2014-2020 da parte della Commissione europea. Nel caso in cui l’ammontare dei premi complessivamente richiesti dovesse risultare superiore alle risorse finanziarie stanziate, potrà essere adottato, da parte della Giunta regionale, un provvedimento volto a incrementare la dotazione finanziaria e/o applicata una riduzione percentuale proporzionale dei premi. Il termine ultimo di scadenza per la presentazione delle istanze di sostegno/pagamento è attualmente fissato al 17 maggio 2021 ore 23:59, per le domande di modifica all’istanza iniziale, il termine di presentazione attuale è il 31 maggio 2021.
L’operazione si attua sul territorio classificato come montano della Regione Piemonte, con lo scopo di incentivare l’uso continuativo delle superfici agricole, la cura dello spazio naturale, il mantenimento e la promozione dei sistemi di produzione agricola sostenibili, così da contrastare l’abbandono di tali aree. L’indennità è concessa agli imprenditori agricoli che soddisfano i seguenti requisiti: • essere agricoltore in attività; • operare in una zona montana della Regione Piemonte nell’anno di presentazione della domanda; • condurre superfici agricole ricadenti in tali aree derivanti dal possesso di un titolo di proprietà e/o di affitto o comodato. • raggiungere un importo del premio annuo erogabile di almeno 500,00 euro. Il contributo consiste in un premio annuo per ettaro di superficie agricola aziendale, ricadente in zona montana.
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Irroratrici |
a cura di
Giancarlo Bassi
I DUE LIVELLI DELLE VERIFICHE DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI PER FITOSANITARI
IRRORATRICI: TARATURE E CONTROLLI FUNZIONALI 18
C
on l’adozione del PAN (Piano di Azione Nazionale, DL 150/2012 e DM 22/01/2014), è diventata obbligatoria la verifica funzionale di tutte le macchine irroratrici. La verifica delle irroratrici è divisa tra due livelli:
Il controllo funzionale è obbligatorio per tutte le macchine aziendali distributrici di prodotti fitosanitari (dichiarate a fascicolo) e per tutte le aziende agricole (sia per aziende aderenti al PSR che non aderenti al PSR, sia aderenti o meno alla PAC).
• Controllo funzionale
Si precisa inoltre che tutte le macchine nuove non vengono dotate di controllo funzionale, quindi è obbligatorio farlo entro 5 anni dalla data di acquisto.
• Taratura o regolazione strumentale
Le macchine irroratrici sono state suddivise in 3 macrogruppi:
Controllo funzionale Per controllo funzionale come dice il nome stesso si intende la “verifica o controllo della funzionalità della macchina”, effettuata da centri e tecnici abilitati dalla Regione Piemonte, senza eseguire il passaggio della stessa al banco prova orizzontale o verticale. Si tratta pressoché di un controllo della macchina per verificare la presenza e la funzionalità di tutte le “parti obbligatorie” come specificato nel Decreto Legislativo 22 gennaio 2014 e nel Decreto Legislativo 150/2012.
• Gruppo A, che racchiude la maggior parte delle tipologie di macchine quali atomizzatori, barre superiori ai 3 metri, lance, cannoni, ecc. • Gruppo B, ovvero macchine abbinate a seminatrici, barre sotto i 3 metri, fogger ecc. • Gruppo C, le spalleggiate con o senza motore ma prive di ventilatore.
CONTROLLI FUNZIONALI Tipologia/gruppo attrezzatura Gruppo A Gruppo B non fogger Gruppo B fogger
Attrezzature nuove (A o B)
Utilizzatore Utilizzatore professionale Contoterzi
Scadenza controllo funzionale Fino al 31/12/20 Dal 01/01/2021 5 anni 3 anni 2 anni
2 anni
Utilizzatore professionale 6 anni 6 anni Contoterzi 4 anni 4 anni Utilizzatore professionale 3 anni 3 anni Contoterzi 3 anni 3 anni Tempistica per effettuare 1 controllo (da data di acquisto) Utilizzatore professionale 5 anni 5 anni Contoterzi 2 anni 2 anni
Dal 1° gennaio sono variate le tempistiche per l’esecuzione del controllo funzionale
Irroratrici
Taratura Rispetto al controllo funzionale la regolazione strumentale (taratura) prevede il passaggio sul banco verticale o orizzontale (sempre effettuato da centri e tecnici abilitati dalla Regione Piemonte), offrendo così un dato più accurato e più utile all’azienda in quanto non solo si evince la regolarità della macchina ma soprattutto la corretta funzionalità della stessa, permettendo inoltre la regolazione sulla base delle principali tipologie di colture aziendali. Questo comporta un vantaggio economico per l’azienda ed un “vantaggio ambientale”. A differenza del controllo funzionale obbligatorio e “eseguibile” su tutte le tipologie di macchine (escluse gruppo C), la taratura (regolazione volontaria) è fattibile solo per Atomizzatori e Barre (sopra i 3 metri di lunghezza). Ci sono due tipi di Regolazione strumentale o taratura: • una periodica obbligatoria per tutti che viene fatta dall’azienda in autocontrollo e va inserita nel quaderno di campagna; • una volontaria obbligatoria unicamente ed esclusivamente per le misure del PSR M 10.1.1 e M 11.1 e non prevista dal PAN come obbligo o per certificazioni volontarie quali ad esempio l’SQNPI ed il GlobalGap. Le aziende aderenti al PSR 10.1.1 ed 11.1 in caso di ricorso a contoterzisti devono richiedere obbligatoriamente la taratura delle macchine del contoterzista. Nelle tabelle sono riportate anche le differenti scadenze per le macchine utilizzate dai contoterzisti, in quanto
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anch’esse devono essere sempre sottoposte alla verifica ed al controllo, con tempistiche differenti, essendo macchine molto utilizzate. Si ricorda infine di richiedere sempre al contoterzista la presenza del controllo o della taratura (secondo i casi) in corso di validità e che eventuali certificazioni ENAMA, non variano le date di scadenza e non sono valide per i controlli. La situazione emergenziale Italiana dovuta al Covid-19 ha prolungato la durata dei controlli funzionali e delle tarature in scadenza nel 2020 fino a 90 giorni dalla cessazione dello Stato di Emergenza (attualmente fissato ad aprile 2021) e la stessa cosa per quelle in scadenza nel 2021. Nonostante questa “proroga”, rimane comunque possibile e fortemente consigliato effettuare comunque il controllo o la verifica nei centri abilitati dalla Regione Piemonte.
CONTROLLI FUNZIONALI Tipologia/gruppo attrezzatura Gruppo A (macchine tarabili)
Utilizzatore Utilizzatore professionale Contoterzi
Dal 1° gennaio sono variate le tempistiche per l’esecuzione della taratura
Scheda Taratura volontaria Fino al 31/12/20 Dal 01/01/2021 5 anni 3 anni 2 anni
2 anni
Concorso Oscar Green
SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI TRAMITE IL SITO HTTPS://GIOVANIMPRESA.COLDIRETTI.IT
EDIZIONE 2021 OSCAR GREEN, “GIOVANI CHE SFIDANO IL COVID” 20
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catta la corsa all’Oscar per i giovani che hanno scelto di impegnarsi in agricoltura, con un aumento del 14% rispetto a cinque anni fa, in controtendenza rispetto all’andamento generale, con la crisi provocata dal Covid. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base di dati Unioncamere, in occasione del via all’Oscar Green 2021, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro per rilanciare l’economia dei propri territori danneggiati dall’emergenza sanitaria. Il rinnovato fascino della campagna per i giovani si riflette nella convinzione comune che in tempi di pandemia l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche grazie alle grandi possibilità di innovazione che il settore offre sul piano produttivo, ambientale e della sicurezza alimentare. Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 15 maggio 2021 direttamente sul sito https://giovanimpresa.coldiretti.it/ nella sezione Oscar Green in una delle sei categorie di concorso. Giunto alla sua quindicesima edizione, dal 2006 ad oggi il premio promosso da Coldiretti ha visto decine di migliaia di imprese giovani presentare i propri progetti. Due le novità che caratterizzano l’edizione 2021: il format è stato modificato per rendere più agevole gli inserimenti e le descrizioni delle categorie sono state aggiornate per restare al passo con le caratteristiche delle nostre aziende, sempre più innovative e dinamiche. La descrizione del progetto deve essere quanto più chiara e precisa per aiutare i giurati a valutare con maggiore accuratezza e consapevolezza le aziende in gara. Essendo questa un’edizione “particolare”, come tutto il periodo che stiamo vivendo, Oscar Green vuole rappresentare un importante volano per il “rilancio” delle attività dei giovani imprenditori, purtroppo costretti a far fronte a tanti mesi di
C’è tempo sino al 15 maggio, non sono ammesse domande in forma cartacea incertezze e difficoltà. REGOLAMENTO PARTECIPANTI Possono partecipare al concorso “Oscar Green” gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati che: • operino sul territorio nazionale; • abbiano sviluppato all’interno del proprio percorso imprenditoriale, un’idea innovativa, che si rispecchi in una delle categorie sotto riportate; • per la categoria “Fare rete” le iscrizioni sono aperte anche a società non-agricole che dimostrano un legame lavorativo con aziende agricole; • abbiano tra i 18 e i 40 anni compiuti (solo per la categoria “Noi per il Sociale” non esistono limiti di età). Può partecipare anche chi abbia già preso parte alle scorse edizioni di Oscar Green, con la tassativa esclusione delle imprese agricole vincitrici delle ultime due edizioni. Non sono ammessi al concorso i membri del Comitato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa nonché i dirigenti regionali e nazionali di Coldiretti, E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto che rispecchi una sola delle categorie sotto riportate. SEGRETERIA ORGANIZZATIVA L’organizzazione del concorso è a carico della Segreteria Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, in collaborazione con le Segreterie provinciali e regionali. ENTE ORGANIZZATORE Il concorso è promosso da Coldiretti Giovani Impresa.
CATEGORIE I percorsi imprenditoriali ammessi al concorso devono rispecchiarsi in una delle categorie sotto elencate. Ogni candidato può partecipare ad una sola categoria di concorso tra quelle di seguito esposte, a pena di esclusione. In caso di dubbio su quale categoria scegliere, la Segreteria provinciale Giovani Impresa è a disposizione per una consulenza. 1) CAMPAGNA AMICA Promozione e valorizzazione dei prodotti Made in Italy. 2) CREATIVITÀ L’idea è il motore di questa categoria che vuole premiare la creatività dell’impresa. 3) FARE RETE Aziende capaci di creare reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera. 4) IMPRESA DIGITALE Imprese che coniugano tradizione e innovazione e nuove tecnologie. 5) NOI PER IL SOCIALE Progetti volti a rispondere a bisogni della persona e della collettività. 6) SOSTENIBILITÀ E TRANSIZIONE ECOLOGICA Progetti che promuovono un modello di sviluppo sostenibile. Non è ammesso l’invio delle domande in forma cartacea. TEMPISTICA Le domande di partecipazione potranno essere inviate fino al 15 maggio 2021, il sistema verrà tassativamente chiuso entro la mezzanotte.
Vitivinicolo |
a cura di
Valerio Scarrone
VIGNETI: RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE
R
estando in tema di proroghe, sempre come sopra, in relazione al perdurare della situazione emergenziale, e a seguito delle limitazioni imposte dal Governo, Coldiretti ha ottenuto che i richiedenti con domanda di sostegno con pagamento d’anticipo, che hanno ricevuto la comunicazione di ammissibilità e fi-
nanziabilità, in data 31 marzo 2021, possano presentare la garanzia fideiussoria (in originale), unitamente alla comunicazione di inizio lavori, all’Ufficio territorialmente competente all’istruttoria del Settore “Attuazione Programmi relativi alle produzioni vegetali e animali” della Regione Piemonte entro il 3 maggio 2021.
BREXIT E VINO: CONTINUA IL REGIME DI PARZIALE ACCORDO
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acendo seguito ai precedenti numeri (inizio gennaio) nei quali ci siamo occupati della problematica in modo approfondito e dopo che si erano annunciate “ombre” qualche giorno fa in merito all’accordo Brexit e alle procedure e adempimenti per l’interscambio di vino tra Ue, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, il Governo britannico ha comunicato un importante e positivo aggiornamento in merito alle importazioni di vino dall’Unione
europea in Gran Bretagna. È dunque prorogata l’entrata in vigore del MODELLO VI-1 per le importazioni di vino dall›Unione Europea in Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) che slitta al 1° Gennaio 2022. Regole in vigore e gli aggiornamenti sono consultabili sulla pagina dedicata del governo inglese al seguente link: https://www.gov.uk/guidance/importing-and-exporting-wine
BREXIT “L’EXPORT NEL REGNO UNITO PER LE IMPRESE VITIVINICOLE”
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li effetti dell’uscita del Regno Unito dal mercato unico e dall’unione doganale europea non si sono fatti attendere. I primi mesi del 2021 segnano, infatti, un quadro costellato da non poche difficoltà ed incertezze tanto che i ministeri e le agenzie competenti sono intervenuti con chiarimenti specifici e strumenti di supporto all’export . Tra i principali nodi: la complessità delle procedure doganali; il disallineamento dei relativi sistemi informatici alla frontiera e l’incertezza sulla documentazione da presentare, aggravata dal concreto pericolo di certificazioni aggiuntive . Elementi che rendono meno agevole il cammino oltremanica del vino italiano gravando sui relativi costi e tempi.
Fino al 30 settembre 2022 non vi sarà nessuna modifica tuttavia, successivamente, bisognerà cambiare l’etichetta ed indicare nome e indirizzo dell’importatore o imbottigliatore che opera nel Regno Unito. Per l’importazione di vino europeo è richiesto inoltre un certificato specifico, mentre, persistono incertezze sull’introduzione di un ulteriore documento la cui attivazione è stata posticipata momentaneamente ad inizio 2022. Da questa data, inoltre, per i prodotti biologici sarà richiesto un certificato di ispezione . Scarica il focus dedicato all’indirizzo web – Fonte Centro Studi Divulga http://newsletter.bluarancio.com/nl/ res/3/campaigns/321/files/focus_brexit_finale.pdf
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Smaltimento
rifiuti
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a cura di
GianCarlo Bassi
RINNOVATI GLI ACCORDI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA CON LE DITTE MONDO SERVIZI SRL. E RAEE.MAN SRL PER L’ANNATA AGRARIA 2021
NUOVE CONVENZIONI PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI AGRICOLI 22
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i seguito le tariffe per l’annata agraria 2021 stipulate con le società che si occupano della gestione di rifiuti: tracciabilità, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi conferiti dalle aziende agricole alessandrine. Viste le proposte delle due società, con le quali è intercorsa un’ampia contrattazione, occorre che ciascuna azienda, in base alla scelta della Ditta a cui conferire i propri rifiuti, sottoscriva la convenzione. Ecco le proposte:
A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le aziende agricole con volume di affari relativo all’anno precedente superiore agli 8.000 euro: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) fino ad un massimo di 200 kg, oppure - fino a un massimo di 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + kg 50 di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 145,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 20,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a _ 8000: - Raccolta trasporto e smaltimento di
rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 100 kg (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure - fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro). Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): _ 100,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari relativo all’anno precedente inferiore a _ 8000: - Raccolta trasporto e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi nel limite di 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di barattoli e 1 sacchetto da 60 litri (tipo immondizia) di sacchetti contaminati. Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. Fornitura a cura di RAEE.MAN Srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo (passaggio con furgone): _ 75,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno essere aggiunti: - oltre i 3 metri cubi, fino a 10 metri cubi (passaggio con motrice):
_205.00 + IVA, per quantità comprese fino a 100 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a un massimo di 80 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 20 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) - oltre 10 metri cubi, da 11 metri cubi fino a 25 metri cubi (passaggio con trasporto da 25 metri cubi): _ 260.00 + IVA per quantità comprese fino a 200 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) oppure fino a 150 kg di rifiuti non pericolosi (con l’esclusione di filtri e stracci non pericolosi che verranno tariffati dopo l’analisi di caratterizzazione del rifiuto) + 50 kg di rifiuti pericolosi (con l‘esclusione di Fitofarmaci scaduti che verranno tariffati a condizioni da stabilire al momento del ritiro) - Passaggi supplementari su chiamata verranno tariffati ai costi previsti ai punti A) e B) - I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti quelli indicati ai punti A) e B) verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione.
A) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume di affari superiore agli 8.000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 3 mc e comunque non oltre Kg 200 oppure - 150 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 50 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci + filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati. · Sono escluse le confezioni piene di
Smaltimento fitofarmaci e i rifiuti a rischio infettivo(*) · Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo carico per cui è omologato). · Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5_/cdu. · Raccolta trasporto e smaltimento gratuito di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. · Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi. · Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir)contestualmente al ritiro. - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 3 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 150,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 25,00 + IVA B) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari inferiore a 8000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi fino ad un massimo di 2 mc e comunque non oltre Kg 100 Oppure - 80 Kg di rifiuti non pericolosi + kg 20 di rifiuti speciali pericolosi (cont. vuoti fitofarmaci +filtri olio /gasolio + contenitori vuoti medicinali uso veterinario) o pneumatici usati. - Sono escluse le confezioni piene di fitofarmaci e i rifiuti a rischio infettivo(*)
- Il cassonetto omologato per lo stoccaggio dei vuoti medicinali non dovrà superare il peso di 15 kg (massimo carico per cui è omologato). - Primo cassonetto gratuito dal secondo 4,5 _/cdu. - Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di oli minerali esausti e batterie al piombo, senza limiti quantitativi. - Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegna dei contenitori ex fitofarmaci e altre tipologie di rifiuti speciali non pericolosi. - Fornitura a cura di Mondo Servizi srl del Formulario di identificazione Rifiuti (Fir) contestualmente al ritiro. - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - fino a 2 metri cubi al massimo (passaggio con furgone): _ 95,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA C) Abbonamento annuale trasporto e smaltimento rifiuti per le Aziende Agricole con volume d’affari inferiore a 8000 Euro annuali: - Trasporto come microraccolta e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi fino ad un massimo di 10 Kg tra contenitori vuoti fitofarmaci e filtri olio /gasolio- no eccedenze - Canone annuo base per microraccolta e smaltimento: - Canone annuo : _ 85,00 + IVA - Gestione procedure amministrative/tracciabilità: Canone annuo: _ 10,00 + IVA Per microraccolte superiori a 3 metri cubi, al canone annuo dovranno essere aggiunti:
rifiuti
Superiore ai 3 mc raccolta con motrice + 200,00 _ Oppure raccolta con motrice / rimorchio + 250,00 _ I quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti verranno tariffato come da tabella presente sul modello della convenzione. Ricordiamo gli obblighi per la Gestione e trasporto dei rifiuti pericolosi da parte di tutte le aziende agricole (nel caso in cui non fossero interessate alla stipula delle Convenzioni di cui sopra): · I contenitori vuoti che contengano ancora residui di prodotti fitosanitari e i prodotti fitosanitari non più utilizzabili sono classificati rifiuti pericolosi. · Tali contenitori vanno conferiti a trasportatori iscritti all’Albo Gestori Ambientali. · E’ ammesso il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, nella quantità massima di 30 kg o 30 litri al giorno con mezzi autorizzati, da parte del produttore iniziale: il produttore deve iscriversi all’Albo Gestori Ambientali (mediante una procedura “semplificata”, cioè senza garanzie finanziarie e previo il pagamento di un diritto di iscrizione annuale). Questa iscrizione semplificata è ammessa solo nel caso in cui le operazioni di trasporto costituiscano parte integrante ed accessoria dell’organizzazione dell’impresa da cui tali rifiuti sono prodotti). · Per ogni trasporto il produttore deve compilare il Formulario Identificativo di Trasporto (FIR). · Il FIR non deve essere compilato per la movimentazione dei rifiuti all’interno delle aree private aziendali in quanto non è considerata “trasporto”.
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Solidarietà
ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ 35 QUINTALI DI CIBO 100% VERO MADE IN ITALY
GRANDE OPERAZIONE DI SOLIDARIETÀ “A SOSTEGNO DI CHI HA PIÙ BISOGNO” 24
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ono stati moltissimi i Comuni della provincia di Alessandria che hanno ricevuto i pacchi della solidarietà di Coldiretti da destinare alle famiglie in difficoltà a causa del Covid. Una grande operazione che ha portato in provincia oltre 35 quintali di prodotti 100% Made in Italy: pasta, riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, zucchero, olio extra vergine di oliva e molto altro. Ogni famiglia è stata destinataria di un pacco di oltre 50 chili. Oltre 40mila chili a livello regionale di prodotti agroalimentari per un’operazione che in ambito nazionale ha portato aiuto ad oltre ventimila famiglie povere piegate dall’emergenza Covid
che hanno potuto mettere in tavola i migliori prodotti agroalimentari Made in Italy grazie all’importante operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano. L’iniziativa è stata promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese ha visto la spedizione del primo carico di aiuti alimentari dal cortile di Palazzo Chigi “A sostegno di chi ha più bisogno” alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi. “Abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche - sottolineano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Si è conclusa nei giorni scorsi l’operazione di consegna su tutto il territorio provinciale dei pacchi contenenti il meglio delle produzioni italiane. Le famiglie sono state individuate con il supporto dei Comuni, delle parrocchie, dei frati francescani e delle associazioni che si occupano di disagio sociale. Un’operazione che ha voluto essere un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid. Le nostre imprese, nonostante le difficoltà, non hanno smesso di produrre cibo, garantendo così l’approvvigionamento alimentare ai cittadini. Ora, il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani. Su questa scia, si inserisce anche la Spesa Sospesa nei merca-
Solidarietà ti di Campagna Amica, alla quale aderiscono volontariamente i cittadini e che ha permesso di aiutare concretamente chi sta vivendo momenti di incertezza economica”. L’iniziativa è stata resa possibile dalla partecipazione di: Conad, Bonifiche Ferraresi, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, De Rica, Pomì, Casillo Group, Mutti, Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea. In provincia di Alessandria dal mese di dicembre 2020 ad oggi sono stati distribuiti oltre 70 quintali di cibo 100% vero Made in Italy a famiglie bisognose ed enti di beneficenza.
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Patronato Epaca |
a cura di
Gianni Mario Stoppini
LAVORO AGILE, CONGEDI E BONUS BABY SITTING PER I LAVORATORI CON FIGLI MINORI
COVID-19: NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE 26
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l Decreto-Legge n. 30 è entrato in vigore il 13 marzo 2021 ed ha introdotto nuovi interventi di sostegno per i lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena. Analizziamo di seguito le principali novità.
PRESTAZIONE LAVORO IN MODALITÀ AGILE Si premette che il genitore di figlio convivente minore di anni 16, lavoratore dipendente, alternativamente all’altro genitore, può svolgere la prestazione di lavoro in “modalità agile” (smartworking) per un perio-
ne della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.
CONGEDI PARENTALI COVID RETRIBUTI Nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, il genitore lavoratore dipendente di figlio convivente minore di anni 14, alternativamente all’altro genitore, può astenersi dal lavoro per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata della sospensione dell’attività didat-
Il nuovo congedo parentale Covid inoltre è riconosciuto anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura. Per i periodi di astensione fruiti ai sensi del comma 2, è riconosciuta in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50% della retribuzione stessa. Tali periodi sono coperti da contribuzione figurativa, pertanto sono validi per il diritto e per la misura della pensione.
ASTENSIONE LAVORO NON RETRIBUITA In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, uno dei genitori, alternativamente all’altro, ha diritto ad una aspettativa non retribuita, cioè può astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
BONUS PER BABY-SITTING
do corrispondente in tutto o in parte alla durata di questi tre possibili eventi: • sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio; • infezione da SARS Covid-19 del figlio; • quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzio-
tica in presenza del figlio, alla durata dell’infezione da SARS Covid-19 del figlio, nonché alla durata della quarantena del figlio. Il nuovo congedo parentale Covid riguarda pertanto i periodi che vanno dal 13 marzo al 30 giugno 2021, con la possibilità, a domanda dell’interessato, di retroagire anche dal 1° gennaio 2021.
I lavoratori iscritti alla Gestione separata, i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori socio-sanitari e i lavorato-
Patronato Epaca ri autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari possono scegliere - per i figli conviventi minori di anni 14 - la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali, da utilizzare per prestazioni effettuate, per i casi di:
• sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio; • infezione da SARS Covid-19 del figlio; • quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.
Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia ed è erogato, in alternativa, direttamente al richiedente, per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socioeducativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
ASSICURAZIONE INAIL: INFORTUNI SUL LAVORO Termini e modalità di denuncia per non perdere gli indennizzi
L’
assicurazione obbligatoria INAIL copre, oltre che le malattie professionali, ogni incidente avvenuto per “causa violenta in occasione di lavoro” dal quale derivi la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni. Si ricorda che per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli (anche per i lavoratori a tempo determinato) è obbligatorio denunciare gli infortuni all’INAIL entro 2 giorni dall’evento infortunistico. Per ottenere il pagamento dei giorni di astensione dal lavoro (indennità temporanea) e l’indennizzo della quota in capitale e/o rendita (postumi), la denuncia di infortunio deve essere presentata nei
termini di Legge. Per l’inoltro della denuncia bisogna necessariamente usufruire dell’assistenza presso gli uffici del Patronato EPACA (attenzione, non basta il foglio del Pronto soccorso). Con la denuncia di infortunio c’è anche la possibilità di ottenere l’indennizzo del danno biologico, è necessario denunciare gli eventi entro i termini per non perdere gli indennizzi erogabili dall’INAIL. Il Patronato EPACA garantisce una qualificata consulenza medico-legale in materia di infortuni sul lavoro, malattie professionali, prestazioni di invalidità civile e invalidità INPS. l Patrocinati possono usufruire della consulenza medica all’Ufficio Provinciale EPACA. Per fissare l’appunta-
mento rivolgersi agli Uffici Zona. Al fine di effettuare le scelte più conveniente è fondamentale richiedere un’attenta consulenza al personale del Patronato EPACA di Coldiretti che potrà consigliare al meglio gli interessati.
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Necrologie
La Coldiretti piange Don Paolo Bonetti 28
Don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti ci ha lasciato improvvisamente. Si è spento a Gorizia, una notizia che ha sconvolto la Confederazione, i territori e quanti hanno avuto modo di conoscere un sacerdote di grande umanità e di raffinata intelligenza. Don Paolo ricopriva dal 1986 il ruolo di consigliere ecclesiastico provinciale della Coldiretti Gorizia, mentre dal 1999 aveva assunto quello regionale del Friuli Venezia Giulia. Nel novembre del 2012 era arrivata la nomina consigliere ecclesiastico nazionale, disposta dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana. “La forza, la capacità di impegno, l’assunzione di responsabilità di Coldiretti vengono da lontano - riportava un passo del suo discorso di insediamento -. Partendo dalla sua storia possiamo aprirci a un realismo fiducioso, frutto del suo patrimonio etico e spirituale, bussola per muoverci sui nuovi scenari senza disperdere gli orizzonti valoriali”. “La Coldiretti perde un grande grandissimo uomo e Dirigente che rimarrà per sempre nel nostro cuore” ha affermato il segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo mentre il Presidente Ettore Prandini lo ha ricordato come “esempio di vita che nei momenti più difficili ha sempre trovato le parole e i gesti giusti per
spronarci ad andare avanti”. Don Paolo riposa a Gradisca di Isonzo, nella tomba di famiglia. Nella foto: la Santa Messa officiata da Don Paolo Bonetti al “Villaggio Coldiretti” di Torino. Era il 17 giugno 2018.
Coldiretti ricorda l’amico Paolo Filippi Coldiretti Alessandria si unisce a quanti hanno ricordato commossi l’impegno per il territorio di Paolo Filippi, assessore all’agricoltura nella giunta Palenzona e successivamente eletto per due mandati consecutivi, nel 2004 e nel 2009, Presidente della Provincia di Alessandria, stroncato da un infarto a soli 58 anni il giorno di Pasqua. Una stretta collaborazione con Coldiretti, dalle iniziative di piazza alle tavole rotonde, con l’obiettivo di far crescere la competitività della provincia alessandrina dal punto
La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria partecipa al dolore delle famiglie D’Agostin e Massobrio per la scomparsa a soli 56 anni del caro BRUNO
di vista economico e sociale, alle battaglie condivise nella lotta alla fauna selvatica e al contrasto del dissesto idrogeologico, sempre in prima linea nella difesa dei prodotti tipici del territorio e del made in Italy. Grazie Paolo, per aver condiviso e partecipato a tante iniziative messe in campo da Coldiretti e per il supporto dato alla nostra Organizzazione anche come imprenditore nel settore della ristorazione, alla Canottieri Tanaro le nostre bandiere sono state accolte con sorrisi e disponibilità.
La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria, in particolare la Zona di Tortona, si unisce al dolore della collega Alessandra Bidone per la scomparsa della cara MAMMA
La Federazione Provinciale di Coldiretti Alessandria, esprime sentite condoglianze a Valerio Scarrone, responsabile vitivinicolo provinciale, per la scomparsa del caro PAPA’
Consigliere Ecclesiastico
ATTI DEGLI APOSTOLI 4,32-35 “…La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’ anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, mentre loro tutto era comune”. Questa lunga crisi sanitaria e le relative chiusure ha limitato molto la nostra attività e ci ha messo nelle condizioni per riflettere e pensare. Pensare a quanto è successo nelle comunità cristiane della Chiesa del tempo degli apostoli e confrontarle con quelle di oggi, mette semplicemente i brividi. Nessuno era nel bisogno, allora. Oggi il disagio sociale e le povertà morali e materiali stanno dilagando. Ci siamo mai chiesti cosa succederebbe se tutti i volontari delle varie associazioni decidessero tutti insieme di fermarsi?
A proposito, come sempre succede nelle calamità e nelle emergenze nazionali Coldiretti è sempre in prima linea nella condivisione e nell’aiuto e chi è particolarmente colpito e fragile. Oggi in Italia i poveri dichiarati sono 5milioni. Grazie a Coldiretti per la sensibilità sempre dimostrata in tutte le emergenze nazionali, grazie a quanti in questa pandemia sono disponibili e sostengono con risorse finanziarie e con generi alimentari tutti i centri che preparano cibo per chi ha fame, grazie ai volontari che regalano il loro tempo col sorriso e generosità e … grazie a tutti noi, se riusciremo, usciti dalla pandemia a pensare, progettare e lavorare per una società che non lasci indietro nessuno e ciascuno diventi custode del proprio fratello. Don Ivo Piccinini
CONTOTERZISMO: NASCE IL PRIMO ALBO DEGLI OPERATORI AGROMECCANICI
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l via un albo che promuove la professionalità degli operatori agromeccanici, la loro adesione a regole deontologiche chiare e che sia da supporto alle imprese agricole che si avvalgono del loro lavoro. Per iniziativa della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani e di Coldiretti nasce uno strumento che va incontro alle esigenze di informazione e trasparenza del mercato dei servizi dei cosiddetti “contoterzisti agricoli”. “Non è più possibile procrastinare l’inquadramento dell’imprenditore agromeccanico in ambito agricolo”: con queste parole il presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani Gianni Dalla Bernardina presenta il tavolo che individuerà i criteri e le regole per definire quella che rappresenta una delle attività cardine dell’agricoltura Italiana. “In attesa che
il legislatore attribuisca alla categoria la veste giuridica che riteniamo le spetti – prosegue Dalla Bernardina creiamo un Albo che favorisce l’avvento dell’agricoltura di precisione, la digitalizzazione, l’innovazione e di cogliere le opportunità previste dell’agricoltura 4.0. Con noi in questo percorso ci sarà Coldiretti, con la quale stiamo creando l’Albo che poggerà su di un codice etico ed uno tecnico, pubblico e di facile consultazione che soddisfi le esigenze dell’agricoltura, intesa come progresso del comparto tutto”. “Serve trasparenza nello svolgimento di una attività diventata centrale per lo sviluppo e l’innovazione nelle campagne italiane” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “l’importanza della collaborazione avviata per contribuire allo sviluppo di una agricoltura sempre più tracciabile e sostenibile”.
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Mercatino
MERCATINO APRILE 2021 30
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tubo; torchio Zambelli diametro 80. Per cessata attività, tutto in ottimo stato. Cell. 0143 49026 • Girello a due giranti Galfrè, seminatrice mais 2 file Gaspardo, sgranatrice mais a 2 buche, pompa irrigazione Caprari motore trifase 3 cavalli, irrigatore a schiaffetto Senior. Tel. 348 5205398 • Erpice a dischi mt. 2 a _500; macchina palizzatrice per vigna modello Maggiorotti a _ 2.500; terreno agricolo a Sala Monferrato/Ottiglio di metri 18.950 di cui mt. 13.100 seminativo e mt. 5850 a bosco. Cell. 348 5224533 (ore pasti) • Azienda agricola, caseggiati più terreni (12 ettari) sita in Cantalupo Ligure frazione Besante, comoda su strada, clientela, varie possibilità, attrezzature agricole. Trattativa riservata. Tel. 334 2314920 - 0383 890213 - 0143 90313 • Giocattoli di latta anni ’50, torchio per stampa incisioni artistiche. Cell. 339 2323902 • Pompa a zaino elettrica 12 litri _50; robot pulisci pavimenti _100; stufa economica a legna con forno _300. Tel. 333 5093011 • Semi di lupino. Cell. 338 9610585 • Terreno di 4.000 mq. sito tra Alessandria e Tortona appena dopo il cavalcavia. Trattativa privata. Cell. 349 8129850 - 351 5574636 • Tavolo a libro e credenza con vetrina, legno massello. Ottimo prezzo. Cell. 346 7575575 • Zona Acqui Terme struttura composta da: stalla coperta capienza 100 capi bovini e sala mungitura; parte esterna composta da 6 ettari terreno per seminativi; casa adiacente di recente costruzione, moderna e funzionale. Trattativa privata. Cell. 348 7329042 • Carrozzina/scooter elettrica modello “Kometa” per anziani e/o disabili acquistata a giugno 2013 e praticamente nuova (max 15/20 ricariche di batteria effettuate). Tel. 0131 887530 (ore pasti) • Aratro Borgatti bivomere e monovomere e spandiconcime a due ventole. Cell. 333 5884291 • Falciatrice rotante Morra modello MK3200 come nuova; n°2 taglialegna a nastro diametro volani cm. 60 e 70 funzionanti con motore trifase. Cell. 331 7387892
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Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it
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Salute
COLTIVA LA TUA SALUTE TEMA DEL MESE: MICOSI o DERMATITE? Diagnosi delle infezioni della pelle
COSA SONO? Le Micosi sono infezioni della cute e degli annessi provocati da microrganismi chiamati funghi o miceti che fanno parte della flora microbica dell’uomo, dell’animale, del terreno. In particolare, sono frequenti le infezioni da dermatofiti, un gruppo di funghi responsabili di quelle lesioni che interessano gli strati superficiali ricchi di cheratina come la cute, le unghie e i peli. FATTORI DI RISCHIO L’incidenza di tali infezioni ha subito un costante incremento negli ultimi anni e si stima che interessi il 2025% della popolazione globale. Questo progressivo aumento è dovuto a diversi fattori: - cambiamenti climatici - utilizzo assiduo di impianti sportivi (palestre, piscine) - utilizzo di vestiario occlusivo - crescente diffusione di animali da compagnia - aumento delle malattie metaboliche e vascolari correlate al progressivo invecchiamento della popolazione - terapie immunosoppressive - utilizzo non sempre oculato di farmaci antibatterici GLI ESAMI Il Test Micologico è un esame strumentale che consiste in un prelievo totalmente indolore di un campione biologico della zona sospetta, finalizzato a chiarire la natura delle infezioni, differenziarle da altre patologie e impostare una terapia mirata. Il Test Micologico si compone di due fasi: • Esame Micologico Diretto Analisi al microscopio del materiale prelevato per evidenziare la presenza dei miceti. • Esame Micologico Colturale Identificazione dell’agente infettante mediante semina del materiale prelevato su un opportuno terreno di coltura che consenta la crescita degli eventuali miceti.
Per info www.gruppocdc.it Numero Verde per prenotazioni 800 237380 Alessandria Corso Cento Cannoni, 8 - Casale Monferrato Viale Ottavio Marchino 28/d
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