COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 67° numero 5 20 MAGGIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
DECRETO RILANCIO CURA ITALIA E LIQUIDITÀ, SOSTEGNO ALLE IMPRESE
FAUNA SELVATICA: SITUAZIONE INSOSTENIBILE PER LA SALUTE E DANNI ALLE SEMINE
2020
FASE2 ATTIVITÀ LAVORATIVE, PROTOCOLLO AZIENDALE E LINEE GUIDA DA SEGUIRE
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2020
COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria
n.5 - Maggio 2020
DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, , Gianni Mario Stoppini. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA ST.G.R Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria
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DECRETO RILANCIO CURA ITALIA E LIQUIDITÀ, SOSTEGNO ALLE IMPRESE
FAUNA SELVATICA: SITUAZIONE INSOSTENIBILE PER LA SALUTE E DANNI ALLE SEMINE
FASE2 ATTIVITÀ LAVORATIVE, PROTOCOLLO AZIENDALE E LINEE GUIDA DA SEGUIRE
PROROGA POLITICA AGRICOLA
SALVARE LE AZIENDE E GARANTIRE CIBO IN EUROPA
FASE 2 EMERGENZA CORONAVIRUS
SOSTEGNO ALLA IMPRESE DAL DECRETO CURA ITALIA E LIQUIDITÀ
FAUNA SELVATICA,
CINGHIALI FUORI CONTROLLO, BENE CACCIA DI SELEZIONE
FATTORIE DIDATTICHE
LA SCUOLA IN CAMPAGNA COME AIUTO ALLE FAMIGLIE
SCHEDA TECNICA
NOCCIOLO, IL COMPATTAMENTO DEL TERRENO
AGRITURISMI
BENE VIA LIBERA DEL GOVERNO PER OSPITALITÀ DOPO LOCKDOWN
SETTORE VITIVINICOLO
PRIMI REGOLAMENTI CON MISURE STRAORDINARIE PER IL VINO
INIPA
CORSI DI FORMAZIONE A DISTANZA, ECCO COME ISCRIVERSI
SETTORE BIOLOGICO
IMPORTANTI NOVITÀ, SEMPLIFICATA L’ATTIVITÀ DELLE AZIENDE
TAGLI BOSCHIVI
BENE LE PROROGHE PER CONCLUDERE OPERAZIONI DI RACCOLTA
PATRONATO EPACA
GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI DEL DECRETO CURA ITALIA
MERCATINO
Editoriale | Il Presidente
AL MOMENTO DI ANDARE IN STAMPA LA SEMPLIFICAZIONE DEL VOUCHER AGRICOLO È SENZA SOLUZIONE
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FASE2, RIMETTERSI IN GIOCO PARTENDO DALL’AGRICOLTURA: AUMENTANO LE ISCRIZIONI SULLA PIATTAFORMA JOB IN COUNTRY
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inceramente pensavo che arrivati a questo punto del mese di maggio l’annosa vicenda del voucher agricolo fosse risolta e invece un bel niente. Si sta ancora parlando e cercando palliativi che sicuramente alleggeriscono, ma non risolvono il problema. E’ importante sottolineare che la regolarizzazione dei migranti e i corridoi verdi dai Paesi dell’Est decisa dal governo va bene ma non risolverà il problema della mancanza dei braccianti: sono e restano i voucher l’unico strumento agile utile in questo momento per evitare che il 40% del raccolto vada perduto, lasciato a marcire in campo. Non possiamo permettercelo, è qualcosa che va oltre l’emergenza Coronavirus, è un principio etico. Dall’inizio della pandemia accanto alle terribili cifre di morti e contagiati si sono sovrapposte altre cifre, quelle della tenuta economica del Paese messo duramente alla prova da due mesi di lockdown. Nessuno pensi che voglio paragonare la salute al denaro, prima di ogni cosa c’è il benessere dell’individuo, poi però è inevitabile che la mancanza di liquidità porti a situazioni drammatiche. I nostri trattori hanno continuato a macinare strada, campo dopo campo, nelle stalle si è lavorato senza sosta e la primavera ha iniziato a farsi avanti complice un clima particolarmente mite che ha addirittura anticipato fiori e frutti: noi abbiamo mantenuto la promessa garantendo il made in Italy sulle tavole degli italiani, allo stesso nodo auspichiamo che governatori e istituzioni mantengano la parola data e le promesse fatte. In tanti si stanno mettendo in gioco, lo tocchiamo con mano scorrendo i curricula caricati sulla piattaforma Job in Country: ogni giorno le fila si rimpolpano di figure che poco o nulla hanno a che fare con l’agricoltura ma
che dall’agricoltura vogliono ripartire. Per questo chiediamo azioni concrete per i settori maggiormente colpiti come il vitivinicolo o l’agriturismo ma è inevitabile che il discorso si allarghi e comprenda tutto il tessuto produttivo. E anche se il momento è difficile abbiamo sempre pensato agli altri, abbiamo donato e chiesto ai consumatori nei mercati di Campagna Amica di essere con noi nella partita della Spesa Sospesa e in altre forme di solidarietà calate sul tessuto locale. Ci siamo concentrati sugli ultimi e grazie alle nostre aziende e alla sensibilità di tanti cittadini continuiamo ogni giorno a portare alla mensa dei padri francescani frutta e verdura di stagione, ma anche carne, miele, formaggi e persino vino per permettere di donare a chi non può permetterselo un pasto realizzato con alimenti di qualità. Se una cosa ce l’ha insegnata questa pandemia è stata l’attenzione al vero Made in Italy, al fatto di quanto sia importante scegliere alimenti realizzati nel nostro Paese, interamente a filiera chiusa e, a questo proposito una buona notizia arriva dall’estensione dell’obbligo di etichette con l’indicazione dell’origine degli alimenti proposto dalla Commissione Europea nell’ambito della strategia “farm to fork” del Green New Deal: una vittoria per 1,1 milioni di cittadini europei che hanno firmato l’iniziativa dei cittadini europei “Eat original!” a cui la provincia di Alessandria ha contribuito raggiungendo il risultato di oltre 20.000 firme. E’ bene ricordare che l’etichetta con l’indicazione di origine degli alimenti risponde alle aspettative della stragrande maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare le attuali politiche comunitarie sull’origine del cibo per contrastare un fenome-
Per registrarsi alla nostra piattaforma Job in Country link https://lavoro.coldiretti.it/Pagine/default.aspx
“I contadini rifanno l’Italia”, noi già lo sapevamo ma l’emergenza Coronavirus lo ha dimostrato a tutti
Mauro Bianco no, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all’Italia costa oltre 100 miliardi di euro all’anno nel mondo. I mesi che ci aspettano saranno di lavoro intenso abbiamo tanti obiettivi da raggiungere, per incontrarci dovremo forse aspettare ancora un po’ ma nulla ci impedirà di continuare a coltivare il futuro ogni giorno come abbiamo sempre fatto anche nella fase più acuta dell’emergenza. Continueremo ancora a tenerci in contatto e a vederci tramite i supporti multimediali perché mai come in questo periodo è stato profetico lo slogan del nostro tesseramento 2020, “i contadini rifanno l’Italia”.
Editoriale | Il Direttore
IL COVID-19 HA CAMBIATO LE NOSTRE VITE MA HA RAFFORZATO IL VALORE DELL’AGROALIMENTARE
METRO DI DISTANZA, MASCHERINA E GUANTI: È LA NUOVA ERA MA NON DIMENTICHIAMO CHE IL FUTURO NASCE OGNI GIORNO NEI CAMPI
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a Fase2 è ormai entrata a pieno regime, si sta cercando a fatica di ritrovare normalità e abitudini ma, soprattutto, non perdere la fiducia in un futuro che non è mai stato tanto indecifrabile come oggi. La campagna non si è mai fermata, lo abbiamo detto e scritto ovunque fosse possibile far arrivare la nostra voce anche se le forniture quotidiane dei prodotti agroalimentari hanno parlato meglio e in modo più incisivo di noi in questa pandemia. Gli scaffali non si riempivano da soli e la merce non arrivava per magia nei negozi e supermercati: se era lì per tutti è stato grazie agli imprenditori agricoli che non hanno mai smesso di produrre, nemmeno un giorno, un’ora, ma hanno sempre assicurato che tutti avessero modo di trovare e acquistare il necessario. Nel frattempo però quelli che erano già “problemi importanti da risolvere” sono diventati “giganti problemi da risolvere”, uno su tutti mi riferisco alla fauna selvatica. Il periodo di lockdown ha portato a far circolare meno auto e meno persone portando come risultato una vera e propria invasione di cinghiali. Se la situazione sembrava già al limite in tempi pre-Covid adesso quel limite è stato superato con il risultato di perdite economiche imponenti e disperazione degli agricoltori che hanno visto le loro semine compromesse non una, ma due o anche tre volte. Abbiamo accolto con plauso la decisione delle Regione del via libera alla caccia di selezione ma restano tanti dubbi e soprattutto l’amarezza di chi non vuole lavorare per essere indennizzato ma per raccogliere il prodotto seminato. Sulla gestione della fauna selvatica servono equilibrio e buonsenso: dalla sicurezza stradale alle incursioni nei centri abitati è necessario mettere a punto un piano faunistico che
garantisca in primis la sicurezza ma anche la salvaguardia dei raccolti e del lavoro degli agricoltori. Non mi piace parlare di burocrazia, ho sempre pensato che già solo pronunciando la parola si andava a frapporre un ostacolo ad ogni regola c’è però un’eccezione e questa volta snellire il più possibile le pratiche per permettere alle aziende e al Sistema Italia di ripartire è fondamentale partendo dalla necessità di una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani a svolgere lavori nelle campagne. La misura maggiormente attesa dalle aziende è sicuramente quella che garantisce immediata liquidità con strumenti finanziari a tassi ridotti o azzerati per far fronte ai minori o mancati incassi e alle spese che le aziende stanno sostenendo per le attività colturali e per programmare il futuro. Quindi più liquidità, meno burocrazia e conseguente velocità nell’attuazione degli interventi. E lotta alla speculazione e a chi “sfrutta” il virus. E’ prioritario fermare le distorsioni sui prezzi dei beni di prima necessità per difendere la capacità delle famiglie di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori. E’ fondamentale garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori che devono poter continuare a produrre per difendere la sovranità alimentare del Paese in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali. Inaccettabile assistere a prezzi al ribasso per gli imprenditori mentre le quotazioni al dettaglio per gli alimentari continuano ad aumentare:
Il virus fa paura ma anche la fauna selvatica fuori controllo e chi sfrutta il momento per speculare
Roberto Rampazzo per questo Coldiretti ha aperto la casella di posta sos.speculatoricoranavirus@coldiretti.it per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario, se necessario. In questi giorni i mercati hanno riaperto, ci siamo riappropriati delle piazze che ci vedono protagonisti con i nostri prodotti a filiera corta, andando così ad affiancare l’offerta a quella del Mercato Coperto di Campagna Amica che ha rappresentato nei momenti più difficili un punto di riferimento importante e di aiuto alla popolazione, specialmente quella più anziana. Metro di distanza, mascherina, guanti e spray disinfettante: la nuova era è iniziata, ci stiamo abituando, ma i ritmi della campagna ci ricordano ogni giorno che il futuro nasce da lì.
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Pac
e lavoro stranieri
L’EMERGENZA COVID19 HA DURAMENTE COLPITO IL SETTORE, SERVONO MISURE STRAORDINARIE 6
PROROGA POLITICA AGRICOLA PER SALVARE IMPRESE E GARANTIRE CIBO IN EUROPA
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a proroga delle regole attuali di Politica Agricola Comunitaria (Pac) per altri due anni è necessaria per garantire stabilità e certezza alle imprese agricole ma senza una robusta iniezione di liquidità è a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari per i cittadini in Europa e con essa uno degli obiettivi fondanti dell’Unione Europea fissato nei Trattati di Roma del 1957. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento alla posizione approvata dalla Commissione agricoltura dell’Europarlamento sul regolamento transitorio della politica agricola comune che propone di rinviare l’entrata in vigore della nuova Pac al 2023 ma anche un fondo anticrisi da oltre 400 milioni di euro in aggiunta alla normale dotazione finanziaria in favore dell’agricoltura colpita dall’emergenza Covid 19. “Oggi più che mai la politica agricola europea deve poter disporre di risorse sufficienti per sostenere i nostri agricoltori e non dipendere dall’estero per cibo e bevande - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - che sono diventanti un elemento strategico per la ripresa economica dell’UE. Per questo serve una proroga che consenta di dedicare il tempo necessario ad una riforma della PAC nel senso di una
politica economica, di investimenti, di innovazione, che garantisca la sostenibilità a lungo termine delle nostre aziende agricole che in questo momento di crisi necessitano di continuità e flessibilità nella concessione dei sostegni al primo pilastro ed allo sviluppo rurale. E’ indispensabile garantire alla nostra agricoltura le risorse necessarie, anche straordinarie, per continuare a rappresentare un motore di sviluppo che potrà contribuire a portare il nostro territorio fuori dalla crisi che l’ha colpito. Ora è fondamentale lavorare sulla proposta di modifica del QFP, il Quadro Finanziario Pluriennale, prevista ad inizio maggio per assicurare un adeguato finanziamento con prospettive di lungo periodo”.
LA REGOLARIZZAZIONE DEI LAVORATORI STRANIERI
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omplessa l’operazione di emersione o l’instaurazione ex-novo dei rapporti di lavoro che interessa agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona e lavoro domestico. La richiesta può essere presentata dai datori di lavoro o dai cittadini stranieri con per-
messo di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 non rinnovato che possono chiederne uno nuovo temporaneo alla questura della validità di 6 mesi. La domanda va presentata, anche per l’emersione dei rapporti di lavoro con lavoratori italiani o comunitari, dal 1° giugno al 15 luglio 2020 all’Inps o allo sportello unico secondo le modalità indicate da un decreto che dovrà essere definito dal ministro dell’Interno di concerto con Economia e Finanze, Lavoro e Politiche agricole entro dieci giorni dall’entrata in vigore del “Rilancio”. Il decreto deve anche fissare la durata del rapporto e le soglie minime della capacità reddituale del datore di lavoro richieste per l’assunzione o la regolarizzazione. Per presentare la domande il datore di lavoro deve pagare un contributo forfettario di 400 euro per lavoratore per gli oneri dell’adempimento. Inoltre è previsto, sempre su base forfettaria, un contributo per le somme dovute dal datore di lavoro per retribuzioni, tasse e previdenza che dovrà essere determinato da un successivo decreto del ministero del Lavoro di concerto con Economia, Interno e Politiche agricole (articolo 101 bis).
Fase 2 Coronavirus
SINTESI DEI PROVVEDIMENTI INTRODOTTI DAL GOVERNO. FOCUS SUL SETTORE AGRICOLTURA
“FASE 2” EMERGENZA CORONAVIRUS: SOSTEGNO ALLE IMPRESE DAL DECRETO CURA ITALIA E DECRETO LIQUIDITA’.
È
stato definitivamente convertito in legge il DL 18/2020 noto come Decreto Cura Italia. Tra le novità apportate in sede di conversione in legge figurano diverse disposizioni d’interesse per le aziende agricole. Dalle ultime disposizioni del Decreto Cura Italia al nuovo Decreto Liquidità, di seguito una sintesi dei provvedimenti introdotti dal Governo per sostenere le imprese nella “Fase 2” dell’emergenza da Coronavirus, con nuovi stanziamenti di risorse, proroghe e interventi a garanzia dei prestiti erogati.
ANTICIPO DELLA PAC 2020 Per l’anno 2020 è concessa un’anticipazione PAC nella misura del 70% del valore del portafoglio titoli 2019 agli agricoltori che conducono superfici agricole alla data del 15 giugno 2020 e che si impegnino a presentare una domanda unica entro i termini stabiliti dalla nor-
mativa per la campagna 2020. L’aiuto rientra fra le sovvenzioni dirette, gli anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali, previsti dal Quadro Temporaneo della Commissione europea sulle misure di sostegno all’economia, in occasione dell’emergenza da Coronavirus.
ALIMENTAZIONE DI IMPIANTI A BIOGAS In relazione allo stato di emergenza Covid-19 e al fine di garantire la più ampia operatività delle filiere agricole e agroindustriali, le Regioni e le Province autonome agevolano, mediante specifiche disposizioni temporanee, l’uso di latte, prodotti a base di latte, prodotti derivati dal latte, sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte negli impianti di digestione anaerobica del proprio territorio, in deroga, limitatamente al periodo di crisi, alle ordinarie
procedure di autorizzazione. Fatta salva l’autorizzazione dell’Autorità sanitaria competente, per la durata dell’emergenza sanitaria Covid-19, è altresì consentito alle imprese agricole l’utilizzo agronomico delle acque reflue addizionate con siero, scotta, latticello e acque di processo delle paste filate, nonché l’utilizzo di siero puro o in miscela con gli effluenti di allevamento su tutti i tipi di terreno.
PROROGA EFFICACIA DI CERTIFICATI, ABILITAZIONI E PERMESSI Tutti i certificati, gli attestati, i permessi, le concessioni, le autorizzazioni e i titoli abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 luglio 2020, conservano la loro validità per i successivi 90 giorni dalla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. La disposizione è applicabile ai certificati di abilitazione all’acquisto ed utilizzo di prodotti fitosanitari, ai certificati di abilitazione alla vendita e di abili-
tazione all’attività di consulente. Tali disposizioni sono applicabili anche ai soggetti il cui certificato di abilitazione (di cui agli artt. 8 e 9 del D.Lgs. 150/2012 sul “patentino fitofarmaci”) è scaduto prima del 31 gennaio 2020, a condizione che i corsi a cui risultino iscritti e i relativi esami finali non siano stati eseguiti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Cura Italia.
PRESTAZIONI PER IMPRESE AGRICOLE IN ZONE MONTANE Fino al termine dell’emergenza sanitaria, le disposizioni in materia di prestazioni a supporto delle imprese agricole, svolte da parenti e affini fino al sesto grado in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale senza corresponsione di compensi, salvo le
spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori, si applicano anche a soggetti che offrono aiuto e sostegno alle aziende agricole situate nelle zone montane. Tali soggetti non sono considerati lavoratori.
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Fase 2 Coronavirus
SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI STAGIONALI
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Per i lavoratori a tempo determinato e stagionali, limitatamente a lavorazioni generiche e semplici, non richiedenti specifici requisiti professionali, per le quali è prevista l’effettuazione della sorveglianza sanitaria, gli adempimenti si considerano assolti, su scelta del datore di lavoro o su iniziativa degli Enti bilaterali competenti, senza costi per i lavoratori, mediante visita
medica preventiva, da effettuare da parte del medico competente ovvero del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale. La visita medica ha validità annuale e consente al lavoratore idoneo di prestare la propria attività anche presso altre imprese agricole per lavorazioni che presentano i medesimi rischi, senza la necessità di ulteriori accertamenti medici.
PERMESSI DI SOGGIORNO PER LAVORO STAGIONALE E CASSA INTEGRAZIONE La validità dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale, in scadenza tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020, è prorogata al 31 dicembre 2020. In base all’art. 41 del DL 23/2020, il cosiddetto Decreto Liquidità, le disposizioni in tema di cassa integrazione ordinaria e fondo integrazione salariale nonché di cassa integrazione in
deroga, introdotte agli artt. 19 e 22 del Decreto Cura Italia, trovano applicazione anche con riferimento ai lavoratori rispettivamente assunti tra il 24 febbraio 2020 e il 17 marzo 2020.
ACCESSO AL CREDITO E GARANZIE PER LE IMPRESE AGRICOLE Il Decreto-Legge 23/2020, noto come Decreto Liquidità, all’art. 13 ha previsto, fino al 31 dicembre 2020,interventi di sostegno a garanzia di finanziamenti erogabili alle piccole e medie imprese, incluse quelle agricole. Con circolare 2/2020, ISMEA ha comunicato l’attivazione operativa di nuove linee di garanzia diretta ISMEA, gratuitamente concesse nei limiti degli aiuti autorizzati dalla Commissione europea ai sensi del Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno
dell’economia nell’attuale emergenza Covid-19. Di seguito una sintesi delle previsioni precisando che, ad esclusione della misura specificamente prevista da ISMEA per la linea di credito fino a 30.000 euro, le imprese agricole potranno accedere alle altre misure valendosi anche, a identiche condizioni di garanzia, dell’ulteriore canale di copertura del Fondo di garanzia per le PMI (novità prevista a seguito di conversione in legge del Decreto Cura Italia).
AIUTI DI STATO, QUADRO TEMPORANEO DELL’UE La Commissione europea ha adottato a fine marzo un “Quadro Temporaneo” per consentire agli Stati membri di avvalersi della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’epidemia di Covid-19. Lo scorso 14 aprile la Commissione ha approvato le misure adottate dall’Italia nell’ambito del Quadro Temporaneo. Fra le varie previsioni, in ambito agricolo gli Stati membri possono concedere prestiti a tasso zero 0 garanzie sui prestiti che coprono il 100% del rischio fino al valore nominale di 800.000 euro per impresa, ad eccezione di due
settori, quello di sola produzione agricola primaria e quello di pesca e acquacoltura, per i quali si applicano rispettivamente i limiti di 100.000 euro e 120.000 euro per impresa. Negli altri casi, le garanzie possono coprire fino al 90% del rischio prestiti. Gli Stati membri possono combinare tutte le misure di sostegno concesse nell’ambito del Quadro Temporaneo con le possibilità già previste di concessione aiuti de minimis alle imprese.
RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI In sede di conversione in legge del Decreto Cura Italia, è emersa un’ulteriore novità in merito ai finanziamenti concessi alle imprese agricole. Al fine di garantire la continuità aziendale di tali imprese, sono rinegoziabili i mutui e i finanziamenti stipulati per esigenze di conduzione o miglioramento delle strutture produttive, in
essere al 1° marzo 2020, anche perfezionati mediante rilascio di cambiali agrarie. La rinegoziazione deve prevedere condizioni migliorative sul piano di ammortamento e sul tasso di interesse, senza addebito di spese di istruttoria, altri oneri amministrativi e in esenzione da ogni imposta.
Fase 2 Coronavirus
FINANZIAMENTI FINO A 25.000 EURO A beneficio delle piccole e medie imprese non classificate “in sofferenza” e che autocertifichino danni subiti a causa dell’emergenza da Coronavirus, è stata prevista l’erogazione di finanziamenti garantiti al 100% per un importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiario, risultanti dall’ultimo bilancio o dall’ultima dichiarazione fiscale presentata (o autocertificati per i
soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019), e comunque non superiore a 25.000 euro. Identiche condizioni operano, come detto, in caso di accesso alla garanzia del Fondo di garanzia per le PMI. La durata massima del finanziamento è di 6 anni, di cui 2 anni di preammortamento obbligatorio con tasso d’interesse finale agevolato(stimato massimo nell’1,2%).
LINEA DI CREDITO ISMEA FINO A 30.000 EURO Il Consiglio di amministrazione ISMEA ha deliberato uno stanziamento di 30 milioni di euro per credito immediato a beneficio delle aziende agricole in difficoltà e, in particolare, di quelle colpite dalla crisi per elevata deperibilità del prodotto e chiusura dei normali canali commerciali. I fondi serviranno all’erogazione di mutui fino a 30.000 euro a tasso zero con durata di 5 anni, di cui i primi 2 di preammortamento. L’intervento, grazie all’uso della cambiale agraria, si distingue per
semplicità procedurale e tempistiche estremamente ridotte, che prevedono l’erogazione dell’aiuto al massimo entro una settimana dalla richiesta. Anche tale iniziativa si inserisce nel Quadro Temporaneo ed è soggetto ad autorizzazione della Commissione Europea, dopo la quale la domanda potrà essere presentata tramite portale ISMEA.
FINANZIAMENTI SUPERIORI A 25.000 EURO Per le PMI non classificate “in sofferenza” e autocertificanti danni subiti a causa dell’emergenza da Covid-19, sono previste coperture a garanzia anche per finanziamenti d’importo superiore al precedente caso, purché il finanziamento non ecceda, alternativamente, il 25% del fatturato totale 2019 o il doppio della spesa salariale annua del 2019 o il fabbisogno, autocertificato, per costi di capitale d’esercizio e d’investimento nei 18 mesi successivi. In tali circostanze, la garanzia diret-
ta è gratuita, automatica e opera al 90%, estendibile al 100% in riassicurazione dell’importo garantito dai Confidi (purché le garanzie da questi ultimi rilasciate non superino la percentuale massima di copertura del 90%). Il finanziamento potrà avere durata massima di 6 anni, comprensivi del periodo di preammortamento, ed è concesso con istruttoria semplificata attinente al profilo economico-finanziario con esclusione di valutazione dell’andamento degli ultimi mesi.
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Fase 2 Coronavirus
DECRETO LIQUIDITA’ Il Decreto Liquidità (DL 23/2020) ha introdotto ulteriori misure in ambito fiscale, principalmente consistenti nella proroga di alcuni versamenti.
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PROROGA VERSAMENTI DI APRILE E MAGGIO 2020 Il Decreto Liquidità all’art. 18 prevede la sospensione dei versamenti di aprile e maggio 2020, a condizione che ci sia stato un calo del fatturato o dei corrispettivi, variabile in base all’entità dei ricavi o compensi conseguiti nel periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del Decreto, ossia il 2019. Per tutte le imprese e gli esercenti arti e professioni con ricavi o compensi inferiori a 50 milioni di euro nel 2019, che registrino un calo del fatturato o dei corrispettivi almeno pari al 33% nel marzo 2020 rispetto al marzo 2019, i versamenti relativi alle ritenute alla fonte IRPEF e alle trattenute delle addizionali regionali e comunali su redditi da lavoro dipendente e assimilati, nonché all’IVA, ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dovuti nel mese di aprile 2020, sono stati prorogati al 30 giugno 2020 (in unica soluzione o fino a 5 rate mensili di pari importo a partire da giugno, senza sanzioni e interessi). Per le medesime tipologie di versamento, dovute nel mese di maggio 2020, identica proroga spetta se il calo del fatturato o dei corrispettivi non sia inferiore al 33% nell’aprile 2020 rispetto all’aprile 2019.Per tutte le imprese e gli esercenti arti e professioni con ricavi o compensi superiori a 50 milioni di euro nel 2019, la predetta proroga è prevista nel caso in cui il calo del fatturato o dei corrispettivi sia almeno pari al 50% per i mesi di marzo e aprile 2020 rispetto agli analoghi mesi del 2019. La proroga dei versamenti al 30 giugno 2020 (in unica rata o in 5 mensili
di pari importo) spetta in ogni caso per i soggetti che abbiano iniziato l’attività dal 1° aprile 2019. Per alcune categorie di attività già considerate dal Decreto Cura Italia - fra le quali attività turistico-recettive, inclusi gli agriturismi, trasporto merci e passeggeri, ristorazione asili nido, ricevitorie lotto, musei e biblioteche, aziende termali, quelle di ONLUS, ODV, ASD, SSD, Fed. sportive nazionali, Enti di promozione sportiva, ecc. - restano ferme le sospensioni di ritenute IRPEF, contributi previdenziali/assistenziali e premi assicurativi, previste al 30 aprile, con ripresa di versamento al 31 maggio 2020, in unica rata o in 5 rate mensili di pari importo a partire da maggio, senza sanzioni e interessi, qualora le imprese interessate non soddisfino le condizioni di “calo fatturato” precedentemente esposte In sostanza, per i precitati versamenti, dovuti nel mese di aprile 2020, le imprese operanti nei settori specifici appena indicati, che si trovino in condizioni di calo fatturato di almeno il 33% (o il 50%) nel mese di marzo 2020 rispetto al 2019, avrebbero diritto alla proroga in base alla nuova previsione del Decreto Liquidità. Se non registrassero tale calo di fatturato, esse avrebbero diritto alla proroga dei versamenti relativi ad aprile 2020, secondo le condizioni di cui alla precedente previsione del Decreto Cura Italia. Per i versamenti relativi al mese di maggio 2020 è invece necessario, ai fini della proroga, integrare il requisito di calo fatturato.
SOSPENSIONE RITENUTE D’ACCONTO SU COMPENSI L’art. 19 del DL 23/2020 stabilisce che per i contribuenti con ammontare di ricavi o compensi non superiore a 400.000 euro nel 2019, le somme percepite dal 17 marzo al 31 maggio 2020 per attività di lavoro autonomo, rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e procacciamento d’affari, non sono assoggettate a ritenuta d’acconto del sostituto d’imposta, a condizione che nel mese precedente i
contribuenti non abbiano sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato. Occorre il rilascio al sostituto d’imposta di una dichiarazione da riportare in causale fattura che attesti la ricorrenza delle condizioni di questa norma. Le ritenute non effettuate dal sostituto sono versate dal contribuente al 31 luglio 2020 in unica soluzione o fino a 5 rate mensili di pari importo a partire da luglio, senza sanzioni e interessi.
PROROGA CERTIFICATI DURF Secondo quanto disposto dall’art.23 del Decreto Liquidità, la validità dei Documenti Unici di Regolarità Fiscale (DURF), emessi entro il 29 febbraio 2020, è con-
servata fino al 30 giugno 2020.
Fase 2 Coronavirus
ASSISTENZA FISCALE A DISTANZA In base a quanto previsto dall’art.25 del Decreto Liquidità, fino alla cessazione dello stato di emergenza Covid-19 i titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilati possono inviare telematicamente ai CAF copia per immagine della delega per accesso alla dichiarazione precompilata e copia della documentazione necessaria, con riferimento al periodo d’imposta 2019, unitamente alla copia del documento d’identità. Ove necessario (ad esempio, se non si dispone di stampante o scanner), in alternativa alla sottoscrizione della delega, può essere inviata telematicamente al CAF una copia
per immagine di apposita autorizzazione in forma libera e sottoscritta, anche tramite mail o applicativi di messaggistica. Le predette modalità sono consentite anche per la presentazione telematica di dichiarazioni, modelli, domande di accesso o fruizione di prestazioni all’INPS, ad esempio la dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE, il modello RED e la richiesta di reddito di cittadinanza. Alla cessazione della situazione emergenziale, resta fermo l’obbligo di regolarizzazione mediante consegna dell’originale firmato della delega e della documentazione.
VERSAMENTO ACCONTI IRPEF, IRES, IRAP In base all’art. 20 del Decreto Liquidità, non si applicano sanzioni e interessi in caso di omesso o insufficiente versamento di acconti per IRPEF, IRES, IRAP dovuti in relazione al periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2019, se l’importo versato non è inferiore all’80% di quello che risulterebbe dovuto a titolo di acconto sulla
base della dichiarazione relativa al periodo d’imposta in corso. La previsione si applica anche alle imposte sostitutive dei redditi e dell’IRAP, nonché alla cedolare secca sulle locazioni e all’IVIE e all’IVAFE.
CREDITO D’IMPOSTA PER SANIFICAZIONE All’art. 30, il Decreto Liquidità stabilisce che il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, già previsto dall’art. 64 del Decreto Cura Italia per il periodo d’imposta 2020 nella misura del 50% delle predette spese fino ad un mas-
simo di 20.000 euro, è esteso all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza a protezione dei lavoratori. Con apposito Decreto Interministeriale saranno stabiliti criteri e modalità di attuazione del credito.
DECRETO FILIERE: AIUTI ALLE IMPRESE Sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 5 maggio è stato pubblicato il DECRETO 3 aprile 2020 Istituzione del Fondo per la competitività delle filiere, all’interno della quale sono stati previsti numerosi interventi relativi al comparto agricolo e che utilizza i fondi inseriti nella Legge di bilancio 2020 di 29,5 milioni di euro complessivi, e che sono stati ripartiti su alcuni interventi strategici e anche emergenziali, quali: alle imprese agricole produttrici di mais, legumi viene esteso il modello dei contratti di filiera, applicato già
per il grano duro. In sostanza viene concesso un contributo pari a 100 euro per ettaro e nel limite di 50 ettari, coltivati nell’ambito di contratti di filiera della durata di almeno 3 anni. Entro il 20 giugno, 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, Agea provvederà ad emanare le istruzioni operative per la successiva presentazione delle domande. I contributi sono concessi in regime de minimis.
VERSAMENTO SEMPLIFICATO DEL BOLLO SU E-FATTURE Allo scopo di ridurre gli adempimenti dei contribuenti, il Decreto Liquidità ha previsto all’art. 26 una semplificazione per i versamenti dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche. Se il bollo sulle e-fatture relative al primo trimestre 2020 è inferiore a 250 euro, ma superiore a 250 euro nel primo e secondo trimestre 2020,
il versamento può essere effettuato entro la scadenza del versamento previsto per il secondo trimestre, cioè entro il 20 luglio 2020. Se il bollo sulle e-fatture relative ai primi due trimestri 2020 è inferiore a 250 euro, il versamento può essere effettuato entro la scadenza del versamento per il terzo trimestre, cioè entro il 20 ottobre 2020.
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Fauna
selvatica
STABILITO DALLA GIUNTA REGIONALE PER IL PERIODO DAL 16 MAGGIO AL 15 MARZO 2021
FAUNA SELVATICA: BENE CACCIA SELEZIONE PER FERMARE INCREMENTO DEI DANNI
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Necessario che tutti gli Atc e i Ca presentino le relative proposte di piano di prelievo
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orna ad essere consentita la caccia di selezione al cinghiale. E’ quanto ha stabilito la Giunta regionale per il periodo che va dal 16 maggio 2020 al 15 marzo 2021. Una misura assolutamente necessaria dopo che in questo periodo di emergenza sanitaria, con i territori ancor meno presidiati e lo stop alla caccia di selezione, cinghiali e fauna selvatica hanno proliferato nelle campagne arrivando indisturbati fino addirittura alle porte dei centri abitati e sulle strade principali mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, di chi trasportava generi alimentari e dei soccorsi medici. “L’eccessiva presenza degli animali selvatici rappresenta una vera e propria emergenza che incide sulla sicurezza delle persone oltre che
sull’economia e sul lavoro”, denuncia il Presidente della Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel sot-
tolineare che “serve affrontare in maniera efficace il fenomeno e dare finalmente risposte rispetto a una situazione divenuta ormai drammatica tanto nelle campagne quanto nelle città”. “Oltre all’incolumità delle persone, in gioco ci sono i raccolti delle campagne che, ancor più in questa fase, rappresentano una fonte di approvvigionamento alimentare importante insieme al frutto del lavoro dei nostri imprenditori che, nonostante le difficoltà, non si sono mai fermati e hanno continuato a produrre cibo. - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - Non dimentichiamo che in provincia di Alessandria ogni anno si registrano più di 100 incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, circa 1.200 a livello piemontese, 7.000 negli ultimi sei anni sul territorio regionale”. “Auspichiamo ora che gli Atc e i Ca, che non l’hanno ancora fatto, presentino le relative proposte di piano di prelievo selettivo al fine di contenere su tutto il territorio la conta dei danni”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.
Fauna
selvatica
CINGHIALI, FAUNA SELVATICA E PICCIONI METTONO RISCHIO I RACCOLTI E LA SICUREZZA
SELVATICI FUORI CONTROLLO, PERICOLO PER LA SALUTE, DANNI INCALCOLABILI ALLE SEMINE
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rmai non si contano più le incursioni quotidiane che i cinghiali mettono a segno sul territorio provinciale: mancanza di manodopera stagionale, campi deserti e fauna selvatica libera di scorrazzare. Semine, foraggi, frutta, ortaggi, vigneti e una vera e propria minaccia per gli animali della fattoria: nelle campagne ci sono più selvatici che lavoratori agricoli, una situazione drammatica e Coldiretti Alessandria torna a lanciare l’allarme sulla necessità di difendere le forniture alimentari del Paese ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini. “La loro proliferazione senza freni sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali e di aree ad elevato pregio naturalistico. - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - Questo, oltretutto, sarebbe stato il periodo giusto, con la vegetazione ancora ridotta, per gli abbattimenti. Gli incidenti stradali sono diminuiti nel periodo di lockdown solo perché con le disposizioni che abbiamo dovuto seguire è circolata meno gente, ora però il
rischio torna ad essere alto. Sono necessarie, quindi, misure straordinarie da mettere in campo urgentemente”. A preoccupare sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Un pericolo denunciato recentemente dalla stessa virologa Ilaria Capua che ha parlato del rischio effetto domino se oltre al coronavirus la peste suina passasse in Italia dagli animali selvatici a quelli allevati. E, in periodo di semine, gli attacchi sono frequenti anche da parte di piccioni e altri volatili. “Arrecano danni incalcolabili che vanno ad aggiungersi a quelli dei cinghiali. Il loro numero è in preoccupante crescita creando non solo problemi alle colture ma grande apprensione per le pericolose malattie che possono portare dal punto di vista sanitario come psittacosi, salmonellosi e pasteurellosi. - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - Inoltre, non dimentichiamo che il piccione è oggi ritenuto un “animale protetto” in quanto appartenente alla “fauna domestica” mentre la legge risar-
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foto Coldiretti Asti
cisce soltanto i danni provocati da fauna selvatica. Il mondo agricolo quindi, oltre ad essere costretto a subire danni sia dal punto di vista della salute che della salvaguardia ambientale, deve anche fare i conti con il mancato reddito dovuto alla compromissione del raccolto”.
DANNI DA SELVATICI: VANNO COMUNQUE SEGNALATI In questo periodo emergenziale, avendo riscontrato difficoltà in relazione alla fase di accertamento dei danni provocati dalla fauna selvatica, Coldiretti si è fatta portavoce in Regione chiedendo chiarimenti ed un intervento utile al fine di rendere continuativa l’attività di rilevazione dei danni finalizzata alla corresponsione dei relativi indennizzi. Qui di seguito le principali indicazioni ricevute. • L’attuale situazione è da intendersi equiparabile ad una condizione di “causa di forza maggiore” e, come tale, l’attività di accertamento, qualora non se ne riscontri l’urgenza, può essere posticipata (alla prima data utile al termine del periodo emergenziale). • È opportuno che le imprese agricole interessate, ovvero danneggiate, acquisiscano idonea documentazione (quale materiale fotografico o ripre-
se video) al fine di poter dimostrare l’entità del danno subito. • Gli ATC/CA in seguito al ricevimento della segnalazione, che dovrà comunque sempre essere fatta da parte degli interessati, dovranno prendere immediato contatto telefonico con l’impresa agricola segnalante, al fine di approfondire la situazione e stabilire se l’attività di accertamento è da considerarsi indifferibile ed urgente o se può essere procrastinata. • Qualora sia riscontrata un’effettiva condizione di necessità ed urgenza, il sopralluogo potrà essere effettuato nel rispetto delle attuali disposizioni volte a contenere il diffondersi del contagio. • L’attività di segnalazione dei danni da fauna selvatica, con le relative richieste di risarcimento danni possono pertanto proseguire.
Fattorie
didattiche
UTILIZZARE LE FATTORIE DIDATTICHE PER LEZIONI NELLA NATURA, IN PROVINCIA SONO OLTRE 60
LA SCUOLA IN CAMPAGNA COME AIUTO ALLE FAMIGLIE CHE TORNANO AL LAVORO 14
Pedagogia dell’imparare facendo per le nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale
“L
e fattorie didattiche possono salvare il lavoro di mamme e papà accogliendo i bambini in sicurezza con attività educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, il luogo ideale in cui accogliere piccoli gruppi tenendo conto delle norme di sicurezza, distanza e igiene previste per la Fase 2 dopo la chiusura forzata delle scuole. Imparare in fattoria vuol dire toccare con mano quelle che sono le varie realtà produttive e quindi l’origine dei prodotti alimentari”. Così il Presidente provinciale Mauro Bianco sulla proposta di Coldiretti attuata al Governo e alle Regioni con una lettera indirizzata ai Ministri dell’Istruzione, delle Politiche Agricole e Pari Opportunità e Famiglia, oltre che agli Assessori competenti. Una partecipazione che attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria, e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno alle famiglie, ai genitori, alle scuole e ai bambini durante la “Fase 2” dell’emergenza
sanitaria e nei prossimi mesi estivi. Le fattorie didattiche sono aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Si tratta di una pedagogia attiva dell’ “imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette (seminare, raccogliere, trasformare, manipolare) a contatto con la natura attraverso l’incontro con animali e piante nelle stalle, negli orti e in cucina. L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con il cibo che si porta in tavola ogni giorno. “Le circa sessanta fattorie didattiche della Coldiretti della provincia di Alessandria sono a disposizione con la loro esperienza in ambito educativo per offrire sostegno alle famiglie e ai genitori rientrati nei luoghi di lavoro - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. In un periodo di svolta come quello che stiamo vivendo, si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura
non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”. Ricorda di mettere un like! In attesa di far tornare i bambini in totale sicurezza nelle fattorie didattiche Coldiretti Piemonte sta realizzando in collaborazione con le federazioni provinciali una serie di lezioni on line in modo da dare continuità al progetto di Educazione alla Campagna Amica anche in tempo di Covid-19. Consultate le pagine Facebook e Instagram di Coldiretti Piemonte e Coldiretti Alessandria…aspettiamo un vostro like! Tutte le fattorie didattiche accreditate sono invitate a realizzare filmati. Per info contattare la segreteria provinciale Donne Impresa (tel. 0131 235891 /int.623)
DONNE IMPRESA proroga premio all’innovazione Copa Cogeca Il COPA (Comitato Europeo delle Organizzazioni professionali Agricole) invita le imprenditrici a partecipare alla sesta edizione del Premio Europeo all’innovazione per le agricoltrici. Comunichiamo che il termine per inviare le candidature è stato prorogato al 15 ottobre. Le candidature già inviate rimangono valide ma sarà possibile modificarle entro tale data. Altre informazioni al link https://womenfarmersaward.eu/
Radici: alla base del benessere Fisiopatia o patologia Tutto ha inizio all’impianto Equilibri instabili
nocciola
scheda nocciolo n°60 15
Il compattamento del terreno
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Scheda
In aree sempre più vaste, e via via con maggiore frequenza, vengono segnalati improvvisi deperimenti delle singole piante. Questo termine, assai generico, riporta a situazioni simili, da tempo descritte nell’area del viterbese e note come "moria del nocciolo". Questo termine, questa descrizione sembrano indicare qualcosa di cui non si riesce a trovare la causa. Da alcuni anni tutte le ricerche svolte per porre rimedio a questo fenomeno non hanno portato ad alcun risultato esclusivamente perché non indirizzate verso il giusto verso. La causa di questo fenomeno è invece di facile individuazione: non si tratta di una malattia, ma la conseguenza dei lavori di impianto fatti male, di continui passaggi con mezzi pesanti su suoli spesso zuppi d’acqua. Insomma, un completo disinteresse verso la struttura del terreno e verso il benessere dell’apparato più importante di ogni pianta: quello radicale.
Il terreno deve “accogliere” le radici L’esigenza di decompattare il suolo emerge ogni giorno di più, soprattutto in impianti più vecchi, sulla base di alcune banali osservazioni che riguardano il blocco della crescita degli alberi nonostante potature, irrigazioni e fertilizzazioni, la scarsa infiltrazione d'acqua con l’aumento dell’erosione superficiale sui pendii collinari e il ristagno dell’acqua in terreni sempre più battuti. L'esame dei profili colturali dimostra come, molto spesso, i casi di compattamento si verifichino prioritariamente in terreni che non sono stati oggetto di una buona e profonda preparazione iniziale, tanto più se forti e tendenzialmente argillosi. Si assiste quindi ad un progressivo assestamento e ad una compressione del suolo a varie profondità partendo dai 1520 centimetri e fino a orizzonti decisamente più profondi. Indipendentemente comunque dalla preparazione di preimpianto, è più frequente osservare il compattamento superficiale sulle porzioni di suolo regolarmente diserbate.
Scheda
nocciola
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a cura di
Alberto Pansecchi
L’importanza di uno scasso fatto bene L'impianto va eseguito con la massima scrupolosità perché condiziona tutta la vita produttiva della piantagione ed i conseguenti redditi. Risparmiare sui costi non ha senso, se si considera che la vita del noccioleto può superare ampiamente il mezzo secolo.
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La scarsa produzione di molti noccioleti ed alcune malattie, come l'asfissia radicale (moria), il marciume radicale, il mal dello stacco, il seccume, la necrosi batterica, il cancro batterico, ecc. sono l'inevitabile conseguenza di lavori d'impianto male eseguiti, e conseguenti carenze nutrizionali.
Acqua sì, ...ma la giusta quantità L’acqua è un elemento indispensabile per la vita, ma va regimentata perché l'eccesso provoca la morte. Gli agricoltori debbono tenere a mente che i terreni asciutti d'inverno sono freschi d'estate, mentre i terreni che trattengono l'acqua d'inverno in estate sono secchi, e di conseguenza soffrono la siccità. Una profonda e accurata lavorazione di pre-impianto è fondamentale perché il terreno lavorato favorisce l'assorbimento delle acque piovane, fa percolare in profondità l'eventuale eccesso, trattiene l'umidità necessaria agli apparati radicali, crea un materasso di terreno soffice dove le radici possono svilupparsi velocemente alla ricerca degli elementi nutrizionali. Come conseguenza di uno sviluppo radicale accelerato, si riscontra un altrettanto rapido sviluppo dell'apparato aereo (branche e rami), anticipando l'entrata in produzione.
Un compromesso tra esigenze opposte La moderna corilicoltura, che prevede la raccolta a terra delle nocciole, comporta l’adozione della pratica della non lavorazione del suolo e della creazione di inerbimenti permanenti idonei a favorire l'uso delle moderne macchine raccattatrici. Se questo metodo di raccolta ha reso possibile una fortissima riduzione dei costi di produzione, nello stesso momento provoca un maggior compattamento del terreno, non più lavorato, le cui conseguenze raramente vengono percepite e valutate. Certamente si ha un aumento dello scorrimento delle acque piovane in superficie e considerando che, da alcuni anni, si stanno verificando periodi di forte piovosità alternati a lunghi periodi siccitosi, i terreni compattati immagazzinano meno acqua con conseguente riduzione dell'attività vegetativa nel momento della formazione dei frutti. Maggiore è il compattamento del terreno e maggiore è il fenomeno della capillarità che, richiamando acqua dagli orizzonti più profondi del terreno, provoca una maggiore evaporazione ed una ulteriore riduzione della disponibilità idrica nel terreno. Solo un apparato radicale forte e “in salute” è in grado di assorbire in modo sufficiente gli elementi nutrizionali. È noto come il vigore delle piante di nocciolo sia legato alla profondità e alla continuità dell'orizzonte sfruttabile dalle radici. Il compattamento degli orizzonti esplorati dagli apparati radicali inibisce la possibilità di una nutrizione equilibrata delle piante e contrasta l’omogenea distribuzione nel terreno della soluzione circolante contenente i nutrienti. In un terreno compatto, le radici più piccole, fondamentali per l'assorbimento dei nutrienti, tendono a portarsi in superficie alla ricerca di “cibo” e ossigeno, diventando così maggiormente esposte a soffrire di carenze idriche nei periodi estivi.
Particolare degli organi discissori in un attrezzo atto al decompattamento del terreno
Bibliografia: Manuale della tecnica di coltivazione del nocciolo - Sebastiano Brighi, 2001 Le noisetier - INRA, 2004
Agriturismi
DOPO LE SOLLECITAZIONI DI COLDIRETTI
FASE2, AGRITURISMI, BENE VIA LIBERA DEL GOVERNO PER OSPITALITÀ DOPO LOCKDOWN Fondamentale il chiarimento sulla strutture ricettive che possono dare ospitalità
“I
n risposta alle sollecitazioni della Coldiretti, sul sito del Governo, è stata pubblicata la FAQ che chiarisce che, non solo gli alberghi, ma tutte le strutture ricettive e quindi anche gli agriturismi possono ospitare le persone che sono autorizzate a muoversi nel periodo di emergenza epidemiologica”. E’ quanto rende noto Coldiretti Alessandria nel sottolineare l’importanza del chiarimento sulla strutture ricettive che possono dare ospitalità. “Si tratta di una precisazione importante per i nostri agriturismi di Campagna Amica che in Piemonte offrono ospitalità con ampi spazi
all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus. Ci sono, infatti, tutte le condizioni per ripartire in sicurezza: la riapertura è necessaria per il comparto che ha già subito la chiusura forzata nel periodo pasquale e durante i ponti del 25 aprile e del 1° maggio”, commenta Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte e Terranostra Alessandria. “L’agriturismo è tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza, tanto che si sono registrate perdite fino al 100%, e Coldiretti con Terranostra è impegnata nel realizzare un piano, con
risorse economiche di sostegno e misure straordinarie di intervento a partire dal DL Rilancio - affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire offrendo quel contatto unico con la natura che proprio la clientela richiede, vero valore aggiunto di queste strutture”. L’agriturismo, infatti, svolge un ruolo centrale per i momenti di relax perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne garantendo rispetto delle distanze sociali e nessun pericolo di sovraffollamento.
MA SIA GARANTITA LA POSSIBILITÀ DI PERNOTTAMENTO ANCHE IN AGRITURISMO
AGRITURISMO: BENE IL BONUS PIEMONTE
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ell’ambito del Piano di sostegno all’economia “Riparti Piemonte”, la Regione ha previsto un bonus a fondo perduto per sostenere la ripartenza delle attività chiuse per contenere la pandemia, di cui potranno beneficiare anche gli agriturismi. Si tratta di un aiuto per un comparto, come quello agrituristico, che ha subìto forti perdite, con punte del 100%, anche se alcuni dei nostri agriturismi Campagna Amica non sono rimasti fermi, attivandosi per preparare e consegnare a domicilio i pasti nel rispetto delle disposizioni vigenti. Durante la cosiddetta “Fase 2” le strutture agrituristi-
che, dotate di ampi spazi all’aperto, sono quelle che riescono a garantire più facilmente il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Per questo Coldiretti ha chiesto alla Regione di considerare l’agriturismo al pari degli alberghi e di altre tipologie di strutture ricettive per consentire il pernottamento di coloro che possono muoversi, per comprovate esigenze, nell’ambito della Regione. Infine, proprio a fronte delle grosse perdite subìte dal comparto agrituristico, è necessario prevedere la sospensione di specifiche tasse, come la TARI.
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Settore
vitivinicolo
DALLE DEROGHE ALLA VENDEMMIA VERDE
SETTORE VITIVINICOLO: PRIMI REGOLAMENTI CON MISURE STRAORDINARIE PER IL VINO
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F
inalmente pubblicati i Regolamenti UE che prevedono il differimento di un anno delle autorizzazioni in scadenza e l’attivazione delle misure di mercato, indispensabili in questo periodo di emergenza, con criteri di flessibilità e straordinarietà che Coldiretti ha costantemente sollecitato a Roma e Bruxelles. La Regione si tenga pronta a recepire immediatamente le importanti novità e le deroghe - sostiene Coldiretti - a considerarle e introdurle nella politica di gestione dei finanziamenti, degli adempimenti e delle scadenze del settore vitivinicolo ad essa delegate. Le prime risposte positive alle sollecitazioni Coldiretti di questi ultimi mesi arrivano con tre Regolamenti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della UE il 4 maggio. Insieme tracciano un quadro straordinario per fronteggiare l’emergenza Covid-19 attraverso alcune importanti misure e con un approccio di flessibilità normativa, proprio come si richiedeva. Nonostante contengano le disposizioni volute, tutte le nostre richieste non sono ancora state ac-
colte e Coldiretti continua perciò l’attività di pressing nei confronti del Mipaaf, del Parlamento Ue e della Commissione perché siano recepite attraverso un nuovo regolamento e adottate con Decreto. Le disposizioni straordinarie introdotte dai nuovi Regolamenti a seguito dell’emergenza Covid-19 stabiliscono per i vari capitoli e misure le seguenti azioni e deroghe (Regolamento delegato n. 592/2020 - Regolamenti di esecuzione n. 600/2020 e n. 601/2020): • Deroghe e indicazioni generali: maggiore flessibilità nell’attuazione di alcune misure di sostegno, a partire dalla vendemmia verde selettiva, proposta da Coldiretti, per dare modo agli Stati membri e di conseguenza anche alle Regioni, di adattare rapidamente i rispettivi programmi nazionali di sostegno. In questo modo anche gli Stati membri e di conseguenza le Regioni, che intendono inserire nuove misure nel rispettivo programma, come Coldiretti sta richiedendo in Piemonte, avranno la possibilità di farlo immediatamente al momento dell’entrata in
vigore, vale a dire già oggi visto che i Regolamenti sono pubblicati il 4 maggio nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrano in vigore il giorno stesso. • Aumento dei sostegni: è ammesso l’incremento del 10% del contributo fino al 15 ottobre 2020 a favore delle note misure dei programmi OCM annuali (promozione, ristrutturazione e riconversione, investimenti, vendemmia verde, assicurazione). • Distillazione e stoccaggio: in via straordinaria e temporanea (fino al 15 ottobre 2020) è concessa la possibilità di finanziare la distillazione e l’ammasso di vino in caso di crisi, nel quadro dei programmi nazionali (quindi con fondi UE). L’autorizzazione temporanea alla distillazione è rivolta esclusivamente alla produzione di disinfettanti e farmaci, e a fini energetici. • Vendemmia verde: è stata modificata la definizione, ma stiamo verificando che la nuova formulazione risponda effettivamente alla nostra richiesta di consentire non solo l’azzeramento della resa del singolo appezzamento o
Settore dell’azienda, ma anche la riduzione selettiva poiché dalla lettura dei testi sembrerebbe consentita la distruzione parziale aziendale, ma resterebbe la totalità di eliminazione per unità vitata. Viene posticipata, per l’anno 2020, la scadenza (ora al 10 giugno) per la presentazione delle domande, fino al 30 giugno, nonché il termine per l’esecuzione delle operazioni di eliminazione dei grappoli (da eseguire dopo il 30 giugno). Infine gli Stati membri non avranno più l’obbligo di dimostrare e di notificare preventivamente, entro il 10 giugno, la presenza di una situazione di mercato che possa giustificare l’applicazione della suddetta misura per riequilibrare il mercato in quella campagna. • Validità delle autorizzazioni: estensione della validità delle autorizzazioni di nuovo impianto e reimpianto in scadenza nel 2020 e la proroga del termine per l’estirpazione in caso di reimpianto anticipato dei vigneti. Abbiamo finalmente conferma, al fine di evitare la perdita dell’autorizzazione di impianto e reimpianto, che la validità delle autorizzazioni scadute o in scadenza entro l’anno 2020 è estesa di 12 mesi per consentire ai viticoltori di piantare le viti in condizioni favorevoli nella primavera del 2021. Altro aspetto di notevole interesse è che i viti-
coltori titolari di autorizzazioni per nuovo impianto (che scadono nel 2020) potranno rinunciarvi senza incorrere nella sanzione amministrativa, a condizione che entro il 31 dicembre 2020 comunichino alle autorità competenti che non intendono avvalersi della loro autorizzazione e che non desiderano beneficiare della estensione della validità precedentemente descritta. La dove gli Stati membri hanno concesso autorizzazioni per il reimpianto anticipato e l’estirpazione dovrebbe aver luogo entro il 2020 al più tardi, gli Stati membri possono prorogare il termine per l’estirpazione di un massimo di 12 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento in caso di impossibilità di estirpazione e, in questo caso, su richiesta debitamente giustificata dal viticoltore. Se i viticoltori sono autorizzati a ritardare l’estirpazione di un vigneto che è stato oggetto di un reimpianto anticipato, sia il vecchio vigneto da estirpare che il vigneto appena piantato non sono ammissibili al sostegno della vendemmia verde. • Promozione: tra le altre modifiche già apportate segnaliamo inoltre che in tema di promozione il regolamento di esecuzione (UE) 2020/133 del 31 gennaio 2020 aveva già introdotto, su richiesta Coldiretti, la flessibilità necessaria per consentire modifiche ai
vitivinicolo
programmi nazionali di sostegno ogni qualvolta necessario e consentire agli operatori di adattare i propri programmi di promozione. Su questa misura siamo in attesa di uno specifico provvedimento operativo da parte del Mipaaf. È necessario mettere a disposizione degli Stati Membri strumenti di gestione del mercato (distillazione, stoccaggio privato, vendemmia verde, promozione, ecc.) in modo rapido, flessibile e reattivo alla situazione di emergenza, per un periodo di tre anni e con un budget europeo aggiuntivo per tutte le suddette misure. Consentire ove necessario ulteriori finanziamenti da parte degli Stati membri e la flessibilità nelle dotazioni del bilancio nazionale del PNS per trasferire eventuali fondi inutilizzati agli anni successivi o impiegare in anticipo i fondi degli esercizi successivi. Inoltre far si che le attività di promozione finanziate dalla misura omonima siano effettuabili anche sul mercato interno e Ue. Superare i vincoli attualmente presenti nella normativa delle Accise che impediscono le vendite dirette a distanza all’interno della UE.
LE NUOVE SCADENZE PER L’OCM VINO INVESTIMENTI
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efinite le nuove scadenze per le domande di investimento nel settore vitivinicolo nell’ambito dell’Ocm che applicano le proroghe e deroghe previste dal Dm del 31 marzo per l’emergenza Coronavirus. La circolare Agea indica i nuovi termini per i progetti biennali ammessi al finanziamento relativi al 2018-2019 e per quelli biennali e annuali del 2019-2020. Secondo il nuovo decreto è possibile variare il progetto annuale 2019-2020 in biennale e si può ottenere l’anticipo, mentre il progetto biennale 20192020 può essere trasformato in triennale e infine il biennale 2018-2019 può diventare triennale e anche in questo caso è concesso l’anticipo a condizione che non sia stato già percepito il contributo anticipato. Modifiche anche per i tempi di realizzazione del progetto che per quanto riguarda quello annuale
2019-2020 trasformato in biennale sono fissati al 15 /7/2021, per il biennale 2019-2020 diventato triennale il 15-7-2022,mentre la scadenza per il biennale 2018-2029 in triennale è il 31-8-2021. Sono dunque previste modifiche per i tempi di realizzazione, per la ripartizione delle spese, per le azioni di rimodulazione della localizzazione. Tutte le varianti, in deroga a quanto prevede il regolamento, possono essere trasmesse anche non in via telematica. La circolare stabilisce anche i nuovi termini per le domande: entro il 31 -8-2020 vanno presentate quelle relative agli anticipi, al saldo annuale 2020 e al saldo biennale 2019. A questo punto è necessario che gli agricoltori si rechino presso gli uffici della Coldiretti per la necessaria assistenza nella messa a punto delle pratiche.
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CORSI DI FORMAZIONE A DISTANZA Regione Piemonte Nota 12255 - A1409B del 14/04/2020
INIPA NORDOVEST
Sono in fase di attivazione corsi in Web-conference I corsi organizzati con le modalità della videoconferenza sincrona sono stati equiparati a tutti gli effetti alla formazione in presenza e quindi idonei a soddisfare anche gli adempimenti formativi in materia di salute e sicurezza del lavoro. La modalità di collegamento a distanza in videoconferenza non si applica ai moduli formativi che prevedono addestramento pratico (ad es.: la parte pratica dei corsi per addetti al primo soccorso o antincendio)."
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I corsi in fase di attivazione sono:
Aggiornamento patentino fitofarmaci (12 ore) Formazione RSPP ricoperto dal datore di lavoro (32 ore) Aggiornamento RSPP (10 ore) Lavoratori formazione generale e specifica (12 ore) Aggiornamento formazione specifica (6 ore)
Nel caso avessi esigenze formative su altri argomenti, faccelo sapere, se sarete in molti…..attiveremo corsi in base alle vostre necessità
Per motivi organizzativi Vi invitiamo a segnalare le vostre esigenze agli uffici Zona Coldiretti o alla segreteria INIPA
(0131.235891 int.4),
alessandria@inipanordovest.it Informazioni e iscrizioni su www.inipanordovest.it
Riapertura Mercati Campagna Amica
NON SI MAI FERMATO INVECE IL MERCATO COPERTO DI VIA GUASCO AD ALESSANDRIA
FASE2, RIAPRONO I MERCATI DEGLI AGRICOLTORI DI CAMPAGNA AMICA
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opo quasi due mesi di chiusura i mercati di Campagna Amica sono tornati protagonisti nelle piazze di Alessandria e provincia, nel pieno rispetto dei protocolli anti-contagio. I nullaosta emessi dai Comuni permettono la riapertura dei mercati settimanali degli agricoltori con una scrupolosa attenzione a tutte le precauzioni dettate dall’emergenza coronavirus (ingresso contingentato, obbligo di mascherine e distanziamento sociale). I primi a partire, sono stati quelli di Casale Monferrato in piazza castello ogni giovedì mattina, di Valenza in viale Oliva il mercoledì e Tortona il martedì in piazza Gavino Lugano. Dall’11 maggio anche sul territorio comunale di Alessandria: lunedì mattina in corso Crimea, martedì mattina in piazza santo Stefano e il venerdì mattina in piazza del Duomo: sarà possibile trovare frutta e verdura di stagione, uova, miele, formaggi e molto altro di alta qualità, legati al territorio. “La campagna non si è mai fermata – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – e anche nelle settimane di lock-
Un inizio di ritorno alla normalità nell’assoluto rispetto dei protocolli anti-contagio
down i nostri imprenditori hanno mantenuto un filo diretto con i consumatori attraverso le consegne a domicilio. La riapertura dei mercati a km zero rappresenta un inizio di ritorno alla normalità, nell’assoluto rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie previste dalla normativa in vigore per garantire la sicurezza sia degli operatori che dei consumatori: chiediamo quindi a tutti il rispetto delle norme relative al divieto di assembramenti ed al mantenimento della distanza minima di un metro tra le persone, l’uso della mascherina, dei guanti monouso e di atte-
nersi alle istruzioni che regolamentano l’accesso. Una riapertura molto attesa dai consumatori abituati a fare acquisti di prodotti di stagione e di qualità legati al territorio ma che rappresenta anche una boccata di ossigeno per tanti produttori agricoli che praticano la vendita diretta”. Non si mai fermato invece il Mercato Coperto di Campagna Amica di via Guasco che ha rappresentato anche nella fase più critica dell’emergenza un punto di riferimento per tantissimi alessandrini. “Vogliamo esprimere il nostro grazie ai consumatori e ai produttori ma anche all’Amministrazione Comunale che ci ha sempre sostenuto – hanno continuato Bianco e Rampazzo – Il Mercato Coperto è aperto dal martedì al sabato dalle 8 alle 13 e continua anche il servizio della spesa a domicilio in città e sobborghi senza alcun costo supplementare”.
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SETTORE BIOLOGICO
SEMPLIFICATA L’ATTIVITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE BIOLOGICHE
AGRICOLTURA BIO: IMPORTANTI NOVITÀ
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o scorso 9 aprile il Ministero delle Politiche agricole ha finalmente specificato e modificato in modo sostanziale il Decreto ministeriale 6793/2018, come a lungo chiesto da Coldiretti. Nel 2018 il Decreto 6793 aveva sostituito integralmente il Decreto 18354, pietra miliare per le aziende biologiche, introducendo grandi modifiche, in particolare quella riguardante le rotazioni, che eliminava la possibilità del sovescio all’interno delle rotazioni. Ora le regole sono state modificate per la parte vegetale, per quella animale e per l’etichettatura. Parte vegetale Viene inserita la possibilità di considerare come rotazione il sovescio e il maggese (ovvero il terreno lasciato a riposo, non coltivato, per almeno 6 mesi) sia come regola principale che per le deroghe. Pertanto, la norma della rotazione bio classica diventa: “una coltura può succedere a se stessa, sulla stessa superficie, dopo due cicli di colture diverse di cui almeno una leguminosa, sovescio o maggese”. Ovviamente valgono le deroghe come quella per le colture autunno- ver-
nine oppure per i cicli veloci o il pomodoro in serra: anche in questi casi viene introdotta la possibilità del sovescio e del maggese come sopra descritta. La coltura da sovescio viene definita ed identificata come principale (ovvero la coltura indicata sul fascicolo aziendale) quando prevede la coltivazione di una leguminosa, in purezza o in miscuglio, che permane sul terreno fino ad inizio fioritura, epoca del sovescio della stessa, garantendo però un tempo di 90 giorni tra la semina del sovescio e la semina della coltura principale successiva. Parte animale È introdotta la possibilità dell’adozione di vitamine A, D ed E presenti nell’alimentazione animale dei ruminanti ottenute con processi di sintesi ma identiche a quelle derivanti da prodotti agricoli. Viene, però, precisato che la necessità
del ricorso a tali vitamine deve obbligatoriamente essere scritta nel piano di gestione dell’unità dell’allevamento biologico, supportato da un’attestazione del veterinario aziendale. Etichettatura Viene specificato che, sui prodotti alimentari preconfezionati da agricoltura bio, debba essere riportato soltanto il codice identificativo rilasciato dall’Organismo di Controllo all’operatore che ha effettuato la produzione o la preparazione più recente e non il nome o la ragione sociale dell’operatore sopra citato. Con le nuove precisazioni e modifiche introdotte, è semplificata l’attività di molte aziende agricole e viene data importanza alle buone pratiche agronomiche adottate dalle aziende biologiche della provincia alessandrina. Per maggiori informazioni si può fare riferimento agli Uffici Zona di Coldiretti.
PAC 2020: PREMIO ACCOPPIATO VACCHE NUTRICI PIEMONTESI
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er poter beneficiare, con la domanda PAC 2020, della maggiorazione prevista al premio vacche nutrici, gli allevatori di bovini di razza Piemontese devono proseguire l’impegno del Piano IBR che prevede, entro l’anno, il test su tutti i capi da riproduzione di questa razza di età superiore ai 12 mesi. In caso di allevamenti multi razza, per i capi da riproduzione non di razza Piemontese il prelievo è effettuato solamente su quelli di età superiori a 24 mesi, come prevede il Piano regionale. L’adesione al Piano non va rinnovata ogni anno in quanto l’allevatore, al momento della sottoscrizione, si è impegnato ad aderire contestualmente al Piano regionale IBR e a quello Anaborapi, quest’ultimo della durata di 6 anni. Gli allevamenti che hanno aderito nel 2017 (primo anno di attività del Piano) e che, pertanto, nel 2020 sono giunti alla quarta annualità, per
poter beneficiare del premio non devono superare il 10% rispetto alla sieroprevalenza del secondo anno (2018), mentre per gli allevamenti sieronegativi nel terzo anno (2019) è tollerata una sieropositività non superiore al 5%. I costi a carico degli allevatori, pagati interamente all’ASL, variano a seconda delle casistiche. In questi mesi, a causa dell’emergenza Covid-19, i controlli ufficiali per le profilassi di Stato (brucellosi, tubercolosi e leucosi bovina enzootica) sono stati prorogati, da disposizioni ministeriali, di 60 giorni. Tale prolungamento potrebbe portare ad un rallentamento, rispetto agli scorsi anni, anche dell’attività prevista del Piano IBR. L’importante, ai fini del riconoscimento del pagamento accoppiato della PAC, è che tale Piano sia completato nel corso del 2020 e che l’allevamento rispetti gli obiettivi previsti dal piano stesso.
Taglio
dei boschi
VIA LIBERA IMPORTANTE PER CONSENTIRE ALLE IMPRESE DEL SETTORE DI CONCLUDERE LE OPERAZIONI DI RACCOLTA
BENE LE PROROGHE SUL TAGLIO NEI BOSCHI CEDUI E FAGGETE
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opo lo stop forzato imposto dall’emergenza sanitaria, sono ripartite lo scorso 14 aprile le attività forestali. Un via libero importante, arrivato dopo le sollecitazioni di Coldiretti, per consentire alle imprese del settore di concludere le operazioni di raccolta della legna e prima lavorazione del legno. La sospensione di tali attività rischiava, infatti, di generare una ricaduta negativa in termini produttivi ed economici non solo nell’immediato, ma anche in vista della prossima stagione termica. Senza contare che il lavoro di pulizia nei boschi è determinante per il presidio dell’assetto idrogeologico e per la salvaguardia di un patrimonio naturale con una grande valenza turistica ed ambientale. Inoltre, accogliendo in parte la richiesta di Coldiretti, la Regione ha posticipato la data di chiusura dei tagli nei boschi oltre i 1.000 metri di altitudine fissata al 15 giugno, anziché al 31 maggio. Parallelamente è stata concessa una proroga generalizzata di un anno su tutto il territorio regionale per le autorizzazioni con progetto d’in-
tervento di cui all’art. 6 del Regolamento forestale in scadenza nel periodo marzo 2020 - dicembre 2020. Nel rispetto dei periodi sopra indicati e in relazione agli interventi che interessano le categorie forestali dei castagneti e dei robinieti ricadenti nei siti della Rete Natura 2000 (SIC, ZSC e ZPS), il provvedimento regionale dispone che è sempre fatta salva la possibilità di richiedere al soggetto gestore la deroga ai periodi di sospensione degli interventi selvicolturali in siti di interesse comunitario (SIC) e zone speciali di conservazione (ZSC). Con un recente provvedimento la Regione Piemonte ha esteso anche alla categoria forestale delle faggete una serie di proroghe e deroghe.
In specifico la determina dirigenziale del Settore foreste della Regione ha posticipato, su tutto il territorio regionale, le date di chiusura dei tagli nelle faggete alle seguenti date: · tra i 600 e i 1.000 metri s.l.m. termine epoche intervento 15 maggio · oltre i 1.000 metri s.l.m. termine epoche intervento 15 giugno Su indicazione del competente Settore Biodiversità è stata altresì concessa la “deroga”, nel rispetto dei periodi sopra definiti, al così detto “silenzio selvicolturale” come segue: · nei SIC (Siti di interesse Comunitario) e nelle ZSC (Zone Speciali di Conservazione) della Rete Natura 2000 è sempre fatta salva la possibilità di chiedere al Soggetto gestore la deroga ai periodi di sospensione degli interventi selvicolturali; · all’interno delle ZPS (Zone di Protezione Speciale) eventuali interventi anticipatamente sospesi per effetto delle disposizioni nazionali finalizzate al contenimento della pandemia provocata dal virus COVID 19, possono essere contemplati, su assenso del Soggetto gestore, nel rispetto delle condizioni da valutare a livello sito specifico.
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Taglio
dei boschi
TAGLI BOSCHIVI: LE NORME VIGENTI
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iportiamo di seguito una serie di schemi riassuntivi delle principali prescrizioni da seguire per i tagli nei boschi governati a ceduo, ad alto fusto, nei boschi misti e nei boschi ricadenti nelle aree protette. Per quanto concerne gli interventi da effettuare nelle aree protette come siti di interesse comunitario (SIC) o zone di protezione speciale (ZPS) oppure aree facenti parte della Rete Natura 2000, occorre seguire tutte le prescrizioni previste per le aree “normali” con ulteriori prescrizioni restrittive.
Inoltre, prima di eseguire gli interventi è necessario verificare con l’Ente gestore dell’area l’esistenza di ulteriori e più specifiche norme di gestione cui attenersi. Al fine di gestire le pratiche amministrative relative alla gestione dei boschi, la Regione ha attivato alcuni sportelli forestali, presso i propri uffici decentrati sul territorio, ove chiunque deve operare in bosco può acquisire informazioni e presentare le pratiche necessarie per il taglio come la comunicazione semplice o la domanda di autorizzazione.
SANZIONI: VARIANO IN BASE ALLA GRAVITA’ La Legge regionale 4/2009 prevede un sistema sanzionatorio articolato in base alla gravità delle infrazioni commesse. Le sanzioni sono le seguenti: a. da 50 a 500 euro per l’esecuzione di interventi selvicolturali senza che sia stata presentata la prescritta comunicazione; b. da un decimo all’intero valore delle piante tagliate, con un minimo di 100 euro, per l’esecuzione di interventi selvicolturali senza la prescritta autorizzazione; c. da una a quattro volte il valore delle piante tagliate o del danno causato per chi, nel corso dell’esecuzione di interventi selvicolturali, tagli o danneggi piante o arrechi altri danni, in violazione alle disposizioni del Regolamento forestale, o in difformità alla pianificazione, alla comunicazione o al progetto approvato o alle prescrizioni imposte dall’Ente competente; d. nel caso di violazione dei divieti previsti dall’art. 20 (taglio raso), l’importo della sanzione prevista al punto c) è raddoppiato; e. da 200 a 1.200 euro ogni 1.000 m² o loro frazione per chi, nel corso di altri interventi, provochi lo sradicamento, il taglio o il danneggiamento di piante in difformità da quanto previsto dal Regolamento forestale; f. da 5 a 50 euro ogni 100 m² con un minimo di 100 euro, per la mancata sistemazione dei residui di lavorazione nelle tagliate e per il mancato o ritardato sgombero dei prodotti del taglio, in modo difforme alle disposizioni del Regolamento forestale; g. da 5 a 50 euro a metro lineare per l’apertura di vie di esbosco in modo difforme dalle disposizioni del Rego-
lamento forestale; h. da 500 a 1.500 euro per le installazioni di gru a cavo e filia sbalzo o per la loro mancata rimozione, in modo difforme alle disposizioni del Regolamento forestale; i. da 300 a 3.000 euro per l’uso illecito del martello forestale; j. da 350 a 1.500 euro ogni 1.000 m² o loro frazione, nel caso di trasformazione del suolo forestale in altra destinazione d’uso senza le prescritte autorizzazioni o in difformità dalle stesse. La medesima sanzione si applica per la mancata esecuzione degli interventi compensativi o per il mancato pagamento del relativo corrispettivo monetario; k. da 5 a 50 euro ogni 10 m² o frazione di superficie forestale per danni arrecati al terreno, alla rinnovazione o al sottobosco in violazione al Regolamento forestale; l. da 5 a 20 euro per ciascuna ceppaia radicata nel bosco ceduo e nella componente a ceduo del governo misto danneggiata durante l’esecuzione dell’intervento; m. da 5.000 a 100.000 euro per l’abbattimento o il danneggiamento degli alberi monumentali. Per le violazioni connesse all’attività vivaistica forestale, si applicano le sanzioni previste dall’art. 16 del D.Lgs. 386/2003. Per le violazioni alle norme dei Regolamenti diverse da quelle indicate nei punti recedenti si applica la sanzione amministrativa da 50 a 500 euro. Per le imprese iscritte all’Albo delle imprese forestali del Piemonte, alle sanzioni di cui ai punti c), e), g) e k), si applica la sanzione accessoria della sospensione dall’Albo per un periodo da 6 a 18 mesi.
Tutte le sanzioni sono raddoppiate nel caso in cui le violazioni siano commesse all’interno dei siti della Rete Natura 2000 e nelle aree protette. Il pagamento della sanzione di cui ai punti b) e l) non esonera il trasgressore dall’obbligo di richiedere le autorizzazioni in sanatoria e di provvedere alla compensazione, ove prevista. Se le autorizzazioni non possono essere rilasciate e l’intervento sanato, il trasgressore è tenuto al ripristino ambientale dei luoghi che restano a tutti gli effetti classificati come bosco. A tal fine la Regione ordina il ripristino indicandone modalità e termini. Se il trasgressore non ottempera, la Regione, previa diffida, dispone l’esecuzione degli interventi con onere a carico del trasgressore. La Giunta regionale aggiorna la misura delle sanzioni amministrative ogni cinque anni, in misura pari alla variazione media annuale nazionale, verificatasi nei cinque anni precedenti, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Tale aggiornamento è effettuato entro 60 giorni dalla pubblicazione del suddetto indice sulla Gazzetta ufficiale. Per l’accertamento delle violazioni e l’applicazione delle sanzioni previste, si applicano le norme di cui al capo I della Legge 689/1981 (Modifiche al sistema penale).
Patronato Epaca
NOVITÀ PER CONGEDI, PERMESSI RETRIBUITI E DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE
GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI DEL DECRETO RILANCIO
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racciamo di seguito una sintesi degli interventi assistenziali previsti dal Decreto Rilancio ricordando che gli Uffici del Patronato EPACA di Coldiretti Alessandria sono a disposizione per l’inoltro di tutte le istanze. Durante il periodo di emergenza sanitaria, l’assistenza è garantita via telefono o email (tel. 0131 235891 epaca.al@coldiretti.i). CONGEDI COVID-19 I genitori lavoratori , ivi compresi i genitori affidatari, possono fruire di 30 giorni, consecutivi o frazionati, di congedo parentale al 50% per figli con meno di 12 anni nel periodo compreso tra il 5 marzo 2020 ed il 31 luglio 2020. I periodi sono coperti da contribuzione figurativa. Restano ferme le condizioni per cui l’altro genitore non deve essere percettore di sostegno al reddito, reddito di cittadinanza o disoccupato o inoccupato. Possibilità di fruire, con divieto di licenziamento e obbligo di conservazione del posto di lavoro, di aspettativa non retribuita fino alla conclusione del periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, per i genitori di figli con meno di 16 anni a condizione che l’altro genitore non sia percettore di sostegno al reddito, reddito di cittadinanza o disoccupato o inoccupato. BONUS BABY SITTING
Viene incrementato a 1.200 euro per il periodo dal 5 marzo 2020 al 31 luglio 2020 in alternativa al congedo COVID ed alle medesime condizioni dello stesso. In alternativa, la famiglia può richiedere l’erogazione diretta in tutto o in parte di tale bonus per la comprovata iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. La fruizione del bonus per servizi integrativi per l’infanzia è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido. PERMESSI L. 104/92 Possibilità di fruire di 12 giorni di permessi ex lege n. 104/92 per i mesi di maggio e giugno 2020. Le giornate in più possono essere “spalmate” sui due mesi a discrezione del richiedente e sono supplementari alle ordinarie 3 giornate previste per ciascun mese. Il diritto sussiste e può essere esercitato sia dai disabili che da chi fornisce assistenza ai disabili ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104/92. ASSEGNO DI INVALIDITÀ E BONUS Le indennità COVID (bonus 600€)per i lavoratori autonomi, parasubordinati, liberi professionisti, stagionali, lavoratori dello spettacolo ed agricoli giornalieri sono compatibili con la
percezione dell’assegno di invalidità INPS. Eventuali reiezioni da parte dell’INPS saranno probabilmente oggetto di riesame d’ufficio, ma è comunque possibile presentare fin da subito istanza di riesame alla sede INPS competente territorialmente. INDENNIZZI COVID APRILE E MAGGIO Gli indennizzi previsti per lavoratori autonomi, parasubordinati, stagionali, lavoratori dello spettacolo ed agricoli giornalieri proseguono anche per i mesi di aprile e maggio con i seguenti criteri. ARTIGIANI, COMMERCIANTI E COLTIVATORI DIRETTI ISCRITTI ALL’INPS - 600 euro per aprile se hanno già percepito i 600 euro di marzo (erogazione in automatico) LAVORATORI STAGIONALI DEL TURISMO E DEGLI STABILIMENTI TERMALI - 600 euro per aprile se hanno già percepito i 600 euro di marzo (erogazione in automatico); La medesima indennità è riconosciuta , a domanda, ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, ne’ di rapporto di lavoro dipendente, né di
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Patronato Epaca
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NASPI, alla data del 19 maggio 2020 - 1.000 euro per maggio, per tutti i soggetti di cui sopra, se hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, ne’ di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data del 19 maggio 2020 LAVORATORI AGRICOLI STAGIONALI - 500 euro per aprile se hanno già percepito i 600 euro di marzo (erogazione in automatico) LAVORATORI DELLO SPETTACOLO - 600 euro per aprile e maggio se hanno già percepito i 600 euro di marzo (erogazione in automatico). La medesima indennità è riconosciuta , a domanda, ai lavoratori dello spettacolo con almeno 7 giornate accreditate nel 2019 per un importo lordo non superiore a 35.000 euro di red-
dito. Sono esclusi da tale indennità i titolari di pensione o di un reddito da lavoro dipendente alla data del 19 maggio 2020. Il prossimo 3 giugno 2020 decade il diritto a richiedere l’indennizzo per il mese di marzo 2020. INDENNIZZI COVID PER I LAVORATORI DOMESTICI I lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro in essere al 23 febbraio 2020 per un numero di ore settimanali complessive pari almeno a 10, hanno diritto a richiedere all’INPS un’indennità per aprile e maggio 2020 pari a 500 euro mensili. L’indennità non è riconosciuta ai lavoratori conviventi con il proprio datore di lavoro, a coloro che hanno usufruito di altri indennizzi COVID ovvero che usufruiscono del REM. L’indennità è inoltre incompatibile con la percezione di pensioni (ad eccezione dell’assegno di invalidità); poiché
non si fa riferimento a pensioni dirette o indirette è presumibile che siano da considerare entrambe. Vi è inoltre incompatibilità con reddito di cittadinanza, REI e prestazioni di sostegno al reddito, oltre che con reddito da lavoro dipendente in essere diversi da lavoro domestico. La domanda deve essere all’INPS per il tramite dei Patronati . PROMOZIONE DEL LAVORO AGRICOLO Tutti i percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di NASPI e DISCOLL nonchè di reddito di cittadinanza possono stipulare contratti di lavoro agricolo a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2000 euro lordi per l’anno 2020.
TERMINI E REQUISITI PER BENEFICIARE DELL’ANTICIPO PENSIONISTICO
APE SOCIALE: AVANTI CON LE DOMANDE
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a Legge di Bilancio 2020 ha riconfermato l’APE sociale, posticipandone il periodo di sperimentazione fino al 31 dicembre 2020. L’APE è un anticipo della pensione a carico dello Stato, erogato dall’INPS a favore di specifiche categorie di lavoratori, che permette di andare in pensione a 63 anni. Coloro che possono beneficiare dell’APE sociale devono rispettare i requisiti per una delle seguenti categorie: • disoccupati che hanno cessato integralmente, al momento della domanda, di ricevere le prestazioni per gli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi. Il requisito contribu-
tivo è di almeno 30 anni; • soggetti con invalidità civile pari o superiore al 74% con almeno 30 anni di contributi; • persone che assistono parenti di primo grado con disabilità grave con almeno 30 anni di contributi; • lavoratori occupati in attività gravose con almeno 36 anni di contributi, che dimostrino di aver svolto un’attività gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7 o per almeno 7 anni negli ultimi 10. Pertanto, dal 1° gennaio 2020, possono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio dell’APE sociale: sia i soggetti che, nel corso dell’an-
no 2020, maturano tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge sull’accesso all’APE sociale, sia tutti coloro che hanno perfezionato i requisiti negli anni precedenti, sempre che ne siano ancora in possesso, e che non hanno provveduto ad avanzare la relativa domanda. Per non perdere ratei di trattamento, i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio in argomento siano già in possesso di tutti i requisiti e le condizioni previste, devono presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale. Gli Uffici EPACA di Coldiretti Alessandria sono a disposizione.
VARIAZIONI INPS PER COLTIVATORI DIRETTI E IAP I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali sono tenuti, ai sensi della Legge 233/1990, a comunicare all’INPS qualunque variazione aziendale concernente: · iscrizioni e cancellazioni di unità attive; · acquisti e vendite di terreno; · affitto e dismissione di terreno; · cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto.
Infatti, tali situazioni possono incidere sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali. Tali variazioni vanno segnalate all’INPS entro 90 giorni dalla loro decorrenza. Gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti Alessandria sono a disposizione per l’assistenza in merito alla presentazione delle istanze.
Patronato Epaca
È PROLUNGATA LA VALIDITÀ DEI CERTIFICATI DI ESENZIONE PER REDDITO
ESENZIONI TICKET: PROROGHE E NOVITÀ
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a Regione Piemonte ha prorogato al 31 marzo 2021 la validità delle esenzioni del ticket sanitario vincolate al reddito. Nello specifico, le esenzioni che beneficeranno della proroga sono quelle contraddistinte dai codici: • E01, per i cittadini di età inferiore ai 6 anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98; • E03, per i titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico; • E04, per i titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ra-
gione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico. Inoltre, sono stati prorogati al 30 giugno 2020 gli attestati di esenzione con codice E02, per i soggetti disoccupati, iscritti al Centro per l’Impiego, non in cerca di un primo lavoro, e i familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. È stato, infine, introdotto il nuovo codice di esenzione E10, per i cittadini di età inferiore o uguale a 18 anni e superiore o uguale a 55 anni appartenenti ad un nucleo famigliare rilevante a fini fiscali: • sino a 3 componenti con reddito annuo complessivo non superiore a 44.000 euro; • di 4 componenti con reddito an-
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nuo complessivo non superiore a 49.000 euro; • di almeno 5 componenti con reddito annuo complessivo non superiore a 54.000 euro.
PERDITA REQUISITI REDDITUALI In caso di perdita dei requisiti reddituali, l’assistito deve darne tempestiva comunicazione all’ASL per la cessazione del diritto all’esenzione e, pertanto, non può più utilizzare il relativo certificato. Eventuali abusi di utilizzo del certificato di esenzione, in carenza dei requisiti prescritti dalla legge, determinano responsabilità amministrative e penali, di cui all’art. 75 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i.
LOTTA AL CORONAVIRUS, L’IMPEGNO DEL CUPLA, COMITATO UNITARIO PENSIONATI LAVORO AUTONOMO
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l Coordinamento nazionale del Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo (CUPLA) ringrazia le migliaia di medici, infermieri ed operatori sanitari per il loro impegno quotidiano nella lotta al Coronavirus. Ognuna delle otto associazioni di agricoltori, artigiani e commercianti a cui fa riferimento il CUPLA in diverse forme e modalità sta sostenendo questo grande sforzo collettivo, per esempio attraverso donazioni ad ospedali, enti di volontariato e Protezione civile, ma soprattutto veicolando e divulgando verso i propri associati pensionati la corretta informazione su come contrastare la malattia. “Il mondo che ci si prospetta dopo il Coronavirus sarà completamente diverso e tutti quanti, cittadini, corpi intermedi ed istituzioni, dovremmo essere pronti a sostenere e rafforzare quei servizi pubblici come il Sistema sanitario nazionale che nonostante gli sforzi degli operatori ha dimostrato la sua vulnerabilità nel contenere e sconfiggere un nemico così temibile
come la più grande pandemia globale dai tempi dell’influenza spagnola del 1918-1919 - come si può leggere nella nota divulgata dal Coordinatore Nazionale Giorgio Grenzi -. In realtà alcuni sistemi di protezione della popolazione più anziana non hanno funzionato in modo tempestivo come dimostrano le gravi perdite di vite umane in alcuni territori in particolare; bisognerà investire di più e meglio nelle reti di assistenza agli anziani rispetto a quanto fatto fino ad ora traendo profitto da questa terribile esperienza. Ci riferiamo in particolare a quanto sta accadendo nelle case di riposo per anziani che sono diventate luoghi di contagio ad alto rischio. Forse era necessario non farsi cogliere di sorpresa perché era già evidente che la fascia più debole interessata dal contagio era proprio quella degli anziani, costruendo reti di protezione intorno a questi luoghi che sono subito venuti alla ribalta delle cronache in modo drammatico”.
Coltiva
la salute
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regole anti
Covid
“PROTOCOLLO AZIENDALE ANTI CONTAGIO COVID-19” 28
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ndispensabile per la prosecuzione delle attività lavorative in condizioni che assicurino adeguati livelli di protezione
trasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto in data 14 marzo 2020.
Anche per le aziende agricole datoriali e non, viene segnalata l’importanza della realizzazione del “Protocollo aziendale anti contagio Covid-19”; a seguito del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14/03/2020 reso valido per tutti i settori con il DPCM 11/03/2020 e successivi.
Tali misure dovranno essere necessariamente integrate nel processo di Valutazione dei Rischi tenendo conto delle diverse peculiarità specifiche aziendali, del rischio Biologico, con la preventiva consultazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dei tecnici di sicurezza, del Medico Competente e del Rappresentante dei lavoratori, ove presente, al fine di assolvere i corretti adempimenti e di mettere in atto adeguate ed efficaci misure di prevenzione protezione.
L’adozione di un protocollo di sicurezza anti-contagio è indispensabile per la prosecuzione delle attività lavorative in condizioni che assicurino adeguati livelli di protezione, in base a quanto stabilito dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il con-
Indicazioni da adottare: • PROTOCOLLO ANTICONTAGIO COVID19, • ALLEGATI PROTOCOLLO ANTICONTAGIO COVID19 • Costituzione comitato anti-contagio • VERBALE INFORMAZIONE PROTOCOLLO Da compilare e far firmare individualmente per ogni lavoratore a dimostrazione e presa di responsabilità di condivisione e rispetto del Protocollo Successivamente all’adozione del Protocollo anti-contagio, si dovrà AGGIORNARE Il documento di valutazione del rischio, anche mediante il riferimento alla realizzazione e messa in atto dello Standard protocollo tenendo conto degli interventi di prevenzione e tutela, delineati nello stesso. Per le stesse ragioni andranno aggiornati, la dove presenti, anche i DUVRI, sulla base delle misure previste con gli appaltatori. Infine, una precisazione dovuta: le aziende che non assumono mano d’opera (ditte individuali, ss, imprese famigliari) non hanno l’obbligo di redigere il DVR ma in base all’art.21 del TU D.Lgs.81/08 e smi, hanno comunque l’obbligo di rispettare la conformità, le procedure, e l’uso dei DPI. In questo caso le misure del protocollo devono comunque essere necessariamente adottate da tali aziende. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per informazioni o stesura della documentazione necessaria.
Consigliere Ecclesiastico
LA VERITA’ TUTTA INTERA Questo lungo periodo di 70 giorni chiusi in casa per combattere il contagio del virus ci ha messo a disposizione dal mattino alla sera dibattiti televisivi sull’epidemia e la nostra salute, sull’epidemia e l’economia, sull’epidemia e il nostro equilibrio psichico, sull’epidemia e la gestione sanitaria da parte dello stato e delle regioni. Ognuno su questi temi è libero di pensarla come crede! Ce ne siamo accorti in queste serate televisive di ordinaria follia. Rispettiamo le opinioni di tutti, anche delle più affermate psicoterapeute, ma non riusciamo a capire come si possa dire che la fede religiosa del terrorista che teorizza l’uccisione dell’infedele vale quanto quella di chi 2000 anni fa ci ha insegnato a perdonare i nemici, anzi ad amarli.
Abbiamo sentito anche questo. Che sia uno dei tanti “guasti” del virus? Confesso di aver spento la tv con tanta confusione in testa. Sono tornato ad aprire il Vangelo sul discorso dell’ultima cena di questo Maestro: “non vi lascerò orfani. Vi manderò lo Spirito che vi insegnerà ogni cosa. Vi insegnerà la verità”. Verità su di noi, verità sugli altri. Da soli brancoliamo nel buio, finiamo per vendere solo fumo, spacciandolo per verità. Gesù, che ci conosce meglio di tutti ha pensato bene di farci accompagnare da questo impareggiabile avvocato. Nella libertà, purtroppo o per fortuna. Don Ivo Piccinini
MIGLIORAMENTO AGROECOSISTEMA: APERTI NUOVI BANDI PSR
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a Regione ha aperto i bandi 2020 per le Operazioni del PSR riguardanti “inerbimenti multifunzionali ai bordi dei seminativi” (Operazione 10.1.4) e “gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema” (Operazione 10.1.7). L’Operazione 10.1.4 persegue l’obiettivo di diffondere le pratiche agricole idonee ad incrementare il sequestro di carbonio e sostenere il ripristino, il mantenimento e il miglioramento della biodiversità naturale. La dotazione finanziaria assegnata per tale Operazione è pari a 300.000 euro. Possono partecipare al bando tutte le imprese agricole, la durata degli impegni è quinquennale (con possibilità di proroga) a decorrere dall’11 novembre 2019. L’importo annuale del sostegno è di 1.250 euro/ha, ridotto a 210 euro/ha per le superfici utilizzate come EFA o soggette al vincolo di condizionalità (fasce tampone inerbite). L’Operazione 10.1.7 si suddivide in 3 azioni diverse: • Azione 1 – Gestione di formazioni vegetali ed aree umide: la durata degli impegni è decennale a decorrere dall’11 novembre 2019; il premio annuale è pari a 1.000 euro/ha, ridotto a 80 euro/ha per le fasce di rispetto inerbite utilizzate come elementi di interesse ecologico (EFA); • Azione 2 – Coltivazioni a perdere per la fauna selvatica: la durata degli impegni è quinquennale a decorrere dall’11 novembre 2019; il premio annuale è pari a 1.000 euro/ha, ridotto a 250 euro /ha per le colture a perdere utilizzate come EFA; • Azione 3 – Gestione di fasce inerbite ai margini dei campi: la durata degli impegni è quinquennale a decorrere dall’11 novembre 2019; il premio annuale è pari a 1.000 euro/ha, ridotto a 80 euro/ha se utilizzate come EFA. La dotazione finanziaria dell’Operazione 10.1.7 è
pari a 1.800.000 euro. Possono partecipare imprese agricole, Associazioni di agricoltori, Consorzi irrigui, Associazioni miste di agricoltori e altri gestori del territorio, altri gestori del territorio o gruppi di altri gestori del territorio (Enti pubblici, Fondazioni, Onlus). Le domande di sostegno potranno essere presentate fino al 15 giugno 2020
PROMEMORIA 1° GIUGNO (essendo il 31 maggio domenica) COMUNICAZIONE DELLE LIQUIDAZIONI PERIODICHE - IVA 1° TRIMESTRE 2020 (*) Entro tale termine i soggetti passivi IVA devono, inviare, esclusivamente in via telematica, all’Amministrazione finanziaria, i dati relativi alle operazioni attive e passive effettuate nel 1° trimestre 2020.Sono esonerati i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche. 15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A norma dell’art. 21 del D.P.R. 633/72 dev’essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita dev’essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio. NOTE (*) Il Decreto Cura Italia aveva già previsto la possibilità di differimento al 30 giugno 2020 degli adempimenti diversi dai versamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio.
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MERCATINO 30
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