"Agricoltura Alessandrina" gennaio 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 1 20 GENNAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Legge di Bilancio 2021, le agevolazioni per il settore agricolo

Nuova Pac 2021-2022: approvato il regolamento transitorio

Patronato Epaca, ecco come andare in pensione nel 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 1 20 GENNAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Legge di Bilancio 2021, le agevolazioni per il settore agricolo

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

COLDIRETTI ALESSANDRIA

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Nuova Pac 2021-2022: approvato il regolamento transitorio

Patronato Epaca, ecco come andare in pensione nel 2021

n.1 - Gennaio 2021

LEGGE DI BILANCIO AGEVOLAZIONI FISCALI, UN MILIARDO PER L’AGRICOLTURA

CREDITO D’IMPOSTA

NOVITÀ PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI

CENSIMENTO AGRICOLTURA AL VIA CON PRIMA VOLTA NEI CAA

SITI NUCLEARI

PRIORITÀ TUTELARE VOCAZIONE AGRICOLA DEL TERRITORIO

PAC 2021-2022

APPROVATO IL REGOLAMENTO TRANSITORIO

SETTORE BIOLOGICO

TUTELIAMO IL BIOLOGICO MADE IN ITALY

DECRETO MILLEPROROGHE LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI

SOLIDARIETÀ

DA CAMPAGNA AMICA AIUTO CONCRETO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

PATRONATO EPACA

SPECIALE “ANNO 2021, QUANDO ANDARE IN PENSIONE?”

FEDERPENSIONATI

EMERGENZA COVID E L’INCONTRO CON IL PROFESSOR GALLI

PATRONATO EPACA

NOVITÀ IN CAMPO PREVIDENZIALE SU LEGGE DI BILANCIO

COLTIVA LA SALUTE

DISTURBI SCHELETRICI ED ELETTROMIOGRAFIA

CONSIGLIERE ECCLESIASTICO LA RIFLESSIONE “FRATELLI TUTTI”

MERCATINO


Editoriale | Il Presidente

DIFENDIAMO LA SOVRANITÀ ALIMENTARE PER GARANTIRE LA SICUREZZA AMBIENTALE DEL PAESE

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IL 2021 ANNO DELLA RIPARTENZA: CRESCE IL RUOLO STRATEGICO DELL’AGROALIMENTARE E IL VALORE DEL MADE IN ITALY GRAZIE AD UN’AGRICOLTURA SEMPRE PIÙ GREEN

A

bbiamo più volte parlato di coraggio, orgoglio e coerenza. Tre parole che hanno fatto, fanno e faranno la differenza. In un Paese che sta lottando, quello che ci può salvare è il “noi” e non l’ “io”: tutti assieme, per superare questa prova e intravedere il “ritorno alla normalità” grazie anche ad una campagna vaccinale che sta seguendo ritmi serrati. Come ha detto Papa Francesco, “l’uva si raccoglie in autunno, questo è il momento di pace e non crisi, bisogna seminare il bene comune». Emergenza Covid in atto e terza ondata alle porte, dicono i virologi, molte incertezze per gli imprenditori, settore ristorazione in crisi profonda e, al momento di andare in stampa, come se tutto questo non bastasse, è in atto una crisi di governo. Di tutto abbiamo bisogno, ma certamente non di questo. Cadono così nel vuoto le raccomandazioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che non più tardi del 31 dicembre a reti unificate nel discorso di fine anno chiedeva per il bene del Paese di superare gli individualismi e più responsabilità alla politica. In un panorama dai contorni non propri definiti è la parola buonsenso quella che deve racchiudere ogni gesto e ogni pensiero. In questi mesi la campagna non si è mai fermata e il ruolo strategico dell’agroalimentare ha assunto nuove responsabilità nei confronti di un Paese che spera e invoca nelle misure contenute nel Recovery Plan aiuti concreti e immediati. Sono tante le speranze riposte in questo 2021, gli obiettivi quelli di sempre ma rafforzati dalla situazione contingente: sostenibilità, biodiversità, difesa del Made in Italy e opportunità di nuovo reddito e garanzie alle imprese. Concretizziamo tutto questo attraverso accordi di filiera con “industrie virtuose”, in grado di far crescere non solo individualmente le aziende ma tutto il territorio: da

quella corilicola legata all’industria dolciaria Novi-Elah-Dufour a quella cerealicola del Gran Piemonte, due fiori all’occhiello del sistema economico provinciale, progettualità alle quali nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altre. Ecco perché abbiamo subito detto NO all’insediamento di siti utilizzati come depositi per smaltimento scorie nucleari sul territorio alessandrino. Abbiamo già pagato un prezzo altissimo in termini di salute e di sottrazione di suolo fertile e non vogliamo che la storia si ripeta e che terreni fertili e vocati a colture di pregio finiscano così. Sarà forse una battaglia lunga ma saremo irremovibili. Non dimentichiamo che il nostro progetto economico valorizza le identità locali come “leve competitive” per generare sviluppo economico, ma anche qualità della vita dando dignità e titolarità sociale alle imprese agricole. Un “protagonismo sociale” che la gente ci riconosce positivamente, che ci ha portato prima ad impegnarci per la rigenerazione dell’agricoltura verso la qualità e la sostenibilità ambientale e poi nel “patto con il consumatore” per stabilire un’alleanza che non ha eguali in altri contesti: conciliare l’interesse delle nostre imprese con quello dell’intera collettività, riposizionando l’agricoltura nella società il cui valore non è percepito più solo in termini di Pil, ma in termini di qualità della vita e di socialità come dimostrano le presenze nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove abbiamo messo al primo posto la sicurezza per fare la spesa nel pieno rispetto dei protocolli anti contagio. L’agricoltura da anni è tra le priorità nelle agende di governi e addetti ai lavori, abbiamo ottenuto risultati importanti ma non abbastanza: le misure per i giovani, la fiscalità, l’aumento delle pensioni, gli aiuti ai settori e tutto ciò che può fare la differenza a beneficio dell’agroalimentare deve essere una priorità.

In un panorama dai contorni non proprio definiti il buonsenso deve racchiudere ogni gesto e ogni pensiero

Mauro Bianco Abbiamo alle porte un nuovo Programma di Sviluppo Rurale, non dobbiamo perdere questa opportunità, dobbiamo ragionare in termini di efficacia e di concretezza, per far in modo che possa essere il più snello possibile, garanzia di risultato per le imprese agricole. Non per Coldiretti, ma per l’Italia per continuare a crescere agli occhi dell’Europa e del mondo. E a chi mi chiede se siamo preoccupati per un nuovo cambio ai vertici del Ministero delle Politiche Agricole rispondo che ormai ci siamo abituati, …effettivamente ho perso il conto degli inquilini del Dicastero di via XX Settembre che si sono alternati in questi anni!


Editoriale | Il Direttore

RIPARTIAMO DALLA SOLIDARIETÀ E DALL’IMPEGNO DEDICATO A COMBATTERE LE NUOVE EMERGENZE

IN PRIMA LINEA NELLA STESURA DEL NUOVO PSR E GRANDE ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO PER UNA RIPARTENZA SOSTENIBILE CHE TUTELI L’ECONOMIA LOCALE

N

ella “normalità”, il mese di gennaio ha da sempre segnato il calendario degli incontri zonali. Momenti importanti per un confronto diretto e aperto con i soci, soprattutto dal punto di vista sindacale per mettere al corrente gli imprenditori delle novità nel settore fiscale, economico o previdenziale senza dimenticare PAC e PSR. Il Covid ha stravolto anche questo, o meglio, ha cambiato il nostro modo di dialogare con la base, mettendo in pratica un maggior utilizzo delle tecnologie e sfruttando i canali del web per incontri e comunicazioni. La verità? Non mi piace! L’ho già detto, lo so, il mondo tra poco viaggerà a 6G e sono consapevole dell’importanza di questi strumenti e di quanti problemi siano in grado di risolvere… per questo non voglio essere frainteso, voglio solo essere sincero, mi mancano le riunioni in presenza, le pacche sulle spalle e, perché no, anche agli accesi confronti. Anche il Natale è stato diverso in casa Coldiretti, divisioni e lontananze che però non ci hanno impedito di organizzare la più grande opera di solidarietà mai realizzata: da Nord a Sud tutta l’Italia unita da un unico filo che ha portato aiuti concreti sulla tavola di tante famiglie, pacchi donati direttamente da noi alle persone meno fortunate, alimenti freschi, 100% vero Made in Italy, di qualità, per strappare un sorriso anche a chi sta attraversando momenti difficili. Probabilmente non siamo riusciti ad accontentare tutti, potevamo fare ancora di più, ma una cosa è certa: il nostro impegno nella lotta alle nuove povertà continua. Ci eravamo attivati già durante il primo lockdown con la spesa sospesa e gli aiuti ai ristori francescani e alla Caritas ma con i mesi di dicembre e gennaio, scanditi dalle nuove chiusure, abbiamo moltiplicato all’infinito le nostre forze per arrivare a toccare il cuore di tanti, soprattutto di coloro che il

Covid ha scaraventato nell’abisso della povertà senza nemmeno se ne potessero rendere conto. Padri e madri, uomini e donne che, pur restando in silenzio, gridano la loro disperazione attraverso gli occhi. Basta guardarli per avere la certezza che questi aiuti non si fermeranno al momento contingente, perché il numero dei nuovi poveri pesa come un macigno in questo Paese che troppe volte si rifiuta di vedere e ascoltare. Un primo grazie, grande e sincero, è per i consumatori che ancora una volta hanno capito e rinnovato la loro fiducia accompagnandoci nelle nostre azioni di solidarietà, in tanti hanno contribuito alla Spesa Sospesa al Mercato Coperto di Campagna Amica e nelle piazze che ospitano i nostri gazebo gialli; l’altro grazie, ugualmente grande e importante, è per voi, carissimi imprenditori che credete nel progetto dell’Organizzazione e lo rendete ogni giorno più forte e radicato sul territorio. Non solo avete contribuito in prima persona ma avete anche agito sul passaparola, fondamentale per ogni iniziativa. Quella che emerge è una provincia generosa, capace di ascoltare e di aiutare in silenzio. Mi piace pensare al 2021 come anno della ripartenza, e così sarà. Saremo in prima linea nella stesura del nuovo Psr e ancora più vicini al consumatore, non mancheranno le novità al Mercato Coperto di Campagna Amica e grande impegno sul fronte dell’agricoltura sociale dove l’obiettivo sarà quello di consolidare le varie progettualità, utili ad intravedere nuove traiettorie di futuro per i giovani e di potenziare ulteriormente i centri servizi alla persona quale momento di collegamento con i cittadini in un’ottica di servizio, complementare e in alcuni casi sostitutivo delle carenze del pubblico. Credo sia superfluo aggiungere

Forte impegno sindacale al fianco delle imprese che devono affrontare le sfide imposte dalla pandemia

Roberto Rampazzo che, come sempre, la nostra attenzione è proiettata a nuovi investimenti, tesi a dare alle imprese le risposte che aspettano. Un anno che si apre con il Censimento dell’Agricoltura, per la prima volta attivato in collaborazione con i CAA, e alcuni importanti appuntamenti che sono basilari per il futuro, in primis far funzionare nel modo corretto il nuovo Programma di Sviluppo Rurale. Per questo siamo molto attenti alla stesura di un PSR che sia a portata di mano per le nostre imprese, che ci siano misure finanziate con una prassi burocratica snella e leggera e soprattutto rivolta a chi si dedica veramente al mantenimento del territorio facendo agricoltura.

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Legge

di

Bilancio

AGEVOLAZIONI FISCALI, FILIERE E GIOVANI NEL PACCHETTO AGRICOLO DELLA LEGGE DI BILANCIO 2021 6

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onferma delle agevolazioni fiscali, filiere, previdenza e giovani sono tra i punti qualificanti del pacchetto agricolo della Legge di Bilancio 2021 che vale oltre un miliardo di euro. E’ stato istituito il Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura a cui sono stati destinati 150 milioni di euro per il 2021. Intervento anche per il settore suinicolo con uno stanziamento di 10 milioni di euro che va ad incrementare il

Fondo per la suinicoltura istituito nel 2019 ampliando le finalità dell’intervento anche per il miglioramento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione e trasformazione della carne. E’ istituito il Fondo per la tutela delle filiere delle api, della birra, della canapa e della frutta in guscio a cui sono destinati10 milioni di euro per il 2021. Via libera allo stoccaggio privato di vini Doc, Docg e Igt che potrà contare su un Fondo con un finanziamento di 10 milioni di euro per il 2021. Con un budget di 3 milioni di euro per il periodo 2021/2023 si mettono in campo iniziative per la valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche, delle produzioni agroalimentari e industriali italiane, della dieta mediterranea e del contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Alle infrastrutture e reti irrigue sono assegnati 630 milioni di euro nell’arco dei prossimi 7 anni. Viene rafforzato con 40 milioni di euro nel 2021 il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone con fragilità sociali e alimentari. Sul piano fiscale viene confermata anche per il 2021 l’esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli profes-


Legge sionali che comporta un risparmio per le imprese agricole pari a 82 milioni di euro. Prorogate anche le percentuali di compensazione Iva per le cessioni di animali vivi, bovini e suini. Iva al 10 % per le cessioni di piatti pronti e pasti cotti. Concesso un credito di imposta per le reti di imprese agricole e agroalimentari aderenti alle “Strade del Vino”. Agevolazioni per il pagamento dell’imposta di registro minima per i terreni agricoli: nel 2021 con 1,5 milioni di euro scatta, infatti, l’esenzione dell’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli del valore fino a 5 mila euro in favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Confermato per il 2021 il bonus verde che prevede una detrazione d’imposta lorda del 36% per una spesa massima di 5mila euro per la “sistemazione a verde” delle abitazioni private. Per quanto riguarda la previdenza confermato l’esonero contributivo per 24 mesi a favore dei giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli che si iscrivono alla gestione previdenziale agricola nel 2021. La misura conta su 55 milioni di euro. Rifinanziata la misura “Donne in campo”: 15 milioni di euro per la concessione di mutui a tasso zero nel limite di 300mila euro, della durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento per iniziative volte allo sviluppo e al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici. Stanziati 15 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per la realizzazione di infrastrutture informatiche per il commercio elettronico. Iniziative per 3 milioni di euro finalizzate alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. Nuove risorse per il Fondo di solidarietà nazionale: 60 milioni di euro nel periodo 2021/2023 sono assegnati per interventi assicurativi, al fine di dare continuità agli interventi pubblici sulla spesa assicurativa agricola,

di

Bilancio

mentre per gli indennizzi delle aziende danneggiate da avversità atmosferiche e fitosanitarie sono stanziati 70 milioni di euro nel 2021. Nutrito anche il pacchetto per la pesca. Nuove risorse per 7 milioni di euro per il 2021 per il Programma finalizzato all’adozione di azioni per lo sviluppo del settore della pesca e dell’acquacoltura, nel campo della formazione, informazione e qualificazione professionale. Al Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura sono destinati 14 milioni di euro nel triennio 2021-2023 Prorogati i termini per il rilascio di concessioni di beni demaniali. Soldi anche per misure di sostegno al reddito nel 2021: 31 milioni di euro per il 2021 per il trattamento di sostegno al reddito, riconosciuto per una durata massima di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021, per i lavoratori della pesca che hanno subito una sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, o una riduzione del reddito, a causa del Covid-19; 19 milioni di euro per l’indennità, pari a 30 euro giornaliere, per ciascun lavoratore dipendente da impresa adibita alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, in caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio. E infine via alla proroga della concessione della Cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA) per un massimo di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021. Tra gli impegni un budget di 20 milioni di euro per l’anno 2021 per la restituzione delle risorse anticipate dalle Regioni per interventi di concorso pubblico nel pagamento degli interessi sul credito di soccorso alle imprese agricole danneggiate da calamità e da avversità atmosferiche eccezionali. E rafforzamento delle attività del Mipaaf con interventi anche per l’Agea.

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Credito d’Imposta |

a cura di

Daniela Colombini

NUOVO CREDITO DI IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI 8

L

a Legge di Bilancio per l’anno 2021 legge 178/2020 all’art.1 commi da 1051 a 1063 ha nuovamente previsto il riconoscimento di crediti di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi. Gli investimenti possono riguardare beni materiali e immateriali “generici”, beni materiali “Industria 4.0” di cui alla Tabella A e beni immateriali di cui alla Tabella B, Legge n. 232/2016 (Finanziaria 2017). Sono esclusi dal beneficio gli investimenti in: • veicoli di cui all’art. 164, comma 1, TUIR; • beni materiali strumentali per i quali il DM 31.12.88 prevede un coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%; • fabbricati e costruzioni. IMPORTO INVESTIMENTO FINO A _ 2.500.000 DA _ 2.500.000 A _ 10.000.000 DA _ 10.000.000 A _ 20.000.000

Il credito spetta nelle seguenti misure: beni materiali nuovi industria 4.0 di cui alla tabella A della finanziaria 2017 il credito spetta in misura differente a seconda del costo e del periodo nel quale verrà effettuato l’investimento, nel seguente modo:

INVESTIMENTO DAL 16/11/2020 INVESTIMENTO DAL 01/01/22 - AL 31/12/2021 AL 31/12/2022 50% 40% 30% 20% 10% 10%

Beni immateriali nuovi industria 4.0 di cui alla tabella B della finanziaria 2017, il nuovo credito di imposta spetta nella misura del 20% del costo entro il limite di _ 1.000.000 e l’investimento deve avvenire dal

16/11/2020 al 31/12/2022. Per i beni materiali ed immateriali nuovi non previsti dalle tabelle A e B della finanziaria 2017, il nuovo credito di imposta spetta nelle seguenti misure:

INVESTIMENTO 16.11.2020 - 31.12.2021 10%

INVESTIMENTO 1.1.2022 - 31.12.2022

15% per strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di forme di lavoro agile.

6%

Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione con il mod. F24, in 3 quote annuali di pari importo a decorrere: • dall’anno in cui è intervenuta l’interconnessione per gli investimenti nei beni previsti dalle tabelle A e B • dall’anno di entrata in funzione per i beni diversi da quelli previsti nelle tabelle A e B Inoltre il credito di imposta ha le seguenti caratteristiche: • non è tassato ai fini IRPEF / IRES / IRAP; • non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi / componenti negativi ex artt. 61 e 109, comma 5, TUIR; • è cumulabile con altre agevolazioni aventi ad oggetto gli stessi costi, a condizione che il cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito ai fini IRPEF / IRES e della base imponibile IRAP, non comporti il superamento del costo sostenuto. Per il credito di imposta per gli investimenti in beni ma-

teriali ed immateriali industria 4.0 di cui alle tabelle A e B della finanziaria 2017, sono richiesti i seguenti adempimenti: • un’apposita comunicazione al MISE, al quale è demandata l’individuazione delle modalità e dei termini di invio della stessa; • la predisposizione di una perizia asseverata / attestato da cui risulti che i beni possiedono le caratteristiche tecniche previste e la relativa interconnessione al sistema aziendale; • per i beni di costo unitario pari o inferiore a _ 300.000, la perizia può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante. Relativamente a tutte le tipologie di investimenti il soggetto beneficiario è tenuto a conservare, a pena di revoca dell’agevolazione, la documentazione attestante l’effettivo sostenimento del costo e la corretta determinazione dell’importo agevolabile. Le fatture relative all’acquisto dei beno oggetto di agevolazione devono riportare l’espresso riferimento alle disposizioni normative in esame.


Censimento Agricoltura

COMPILAZIONE QUESTIONARIO ISTAT TRAMITE COLDIRETTI, ATTIVATI GLI UFFICI SU TUTTO IL TERRITORIO

CENSIMENTO AGRICOLTURA: AL VIA CON PRIMA VOLTA NEI CENTRI DI ASSISTENZA AGRICOLA

“I

l settimo censimento generale dell’agricoltura servirà a capire come sta cambiando il settore agricolo anche in considerazione dell’emergenza Covid e al suo impatto sull’economia italiana raccogliendo i dati indispensabili alle future politiche di sviluppo di un comparto strategico per gli approvvigionamenti alle famiglie, per l’export e per la sovranità alimentare del Paese. Gli uffici CAA Coldiretti Alessandria, dislocati su tutto il territorio provinciale, sono pronti per raccogliere i dati”. E’ quanto affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo con riferimento al censimento che coinvolgerà dal 7 gennaio al 30 giugno 2021 le imprese agricole che, per la prima volta, potranno rivolgersi ai CAA (Centri di Assistenza Agricola) della Coldiretti per assistenza e supporto nella compilazione dei questionari Istat in formato esclusivamente digitale. Coldiretti garantirà in tutta Italia, attraverso i CAA, la compilazione del questionario ISTAT per quello che sarà l’ultimo Censimento dell’agricoltura con cadenza decennale. Successivamente, infatti, l’attività censuaria diventerà permanente, avrà cadenza annuale e si baserà sull’integrazione di dati amministrativi e indagini campionarie. Gli obiettivi principali del Censimento sono: • fornire un quadro informativo statistico sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale; • fornire dati comparabili tra gli Stati membri, informazioni indispensabili al monitoraggio delle politiche agricole e di sviluppo rurale della Comunità europea.

Le informazioni ottenute riguarderanno il numero delle aziende, il titolo di possesso dei terreni e la loro utilizzazione, la consistenza degli allevamenti, la manodopera impiegata e le attività svolte parallelamente all’attività di produzione agricola, che configurano l’azienda come soggetto, non solo produttore di beni ma, anche erogatore di servizi. “Attività di assistenza che si traduce in attività di affiancamento delle imprese che la legge assegna al CAA in un’ottica di semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e di supporto per gli adempimenti burocratici - aggiungono Bianco e Rampazzo -. Grazie ad una profonda conoscenza della realtà agricola, il CAA Coldiretti Alessandria potrà contribuire a livello provinciale, svolgendo le circa 3.100 interviste affidateci dall’Istat, a realizzare la fedele fotografia del nostro patrimonio agroalimentare. A livello regionale le interviste sono circa 30.000”. I dati richiesti serviranno per conoscere le caratteristiche generali delle aziende agricole italiane, l’utilizzo dei terreni, la consistenza degli allevamenti, la forza lavoro utilizzata

Solo in formato digitale: sino al 30 giugno 2021 i CAA a disposizione per la compilazione ed eventuali attività connesse. La rilevazione è prevista dal Regolamento (UE) 2018/1091 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 relativo alle statistiche integrate sulle aziende agricole e Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1874 della Commissione del 29 novembre 2018 sui dati da presentare per l’anno 2020 a norma del Regolamento (UE) 2018/1091 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018. Il censimento dovrà concludersi entro il 30 giugno 2021 e tenuto conto delle restrizioni dovute alla pandemia, tempi e modalità delle rilevazioni dovranno essere previamente concordati dagli imprenditori con gli operatori dei CAA. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alle sedi dei CAA Coldiretti distribuite su tutto il territorio alessandrino.

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Siti

nucleari

/ Bonus Verde

Reazione a seguito della pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee

NUCLEARE: TUTELARE VOCAZIONE AGRICOLA DEL TERRITORIO. DEVE ESSERE LA PRIORITÀ 10

Diversi i siti “verde smeraldo” in provincia di Alessandria, gli unici tra i 67 complessivi a votazione piena

“L

a scelta deve tutelare la vocazione del territorio in una provincia come quella di Alessandria a forte vocazione cerealicola, corilicola, vitivinicola e orticola. Un’agricoltura green, variegata, che punta sempre più a progetti di filiera volti a valorizzare i prodotti locali, al biologico, alla difesa e tutela della biodiversità e sostenibilità. Le necessarie garanzie di sicurezza vanno anche accompagnate ad una forte attenzione al consumo di suolo evitando nuovi insediamenti con il riutilizzo e la bonifica di aree industriali dismesse. Un allarme arrivato negli ultimi 25 anni, solo per la nostra provincia, a qualcosa come meno 26.450 ettari: oltre il 28% della superficie agricola utilizzabile”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti di Alessandria Mauro Bianco nel sottolineare l’importanza di un processo trasparente per la necessaria messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, in riferimento alla pubblicazione della Carta nazionale delle 67 aree poten-

zialmente idonee (Cnapi) che vede tra i siti “verde smeraldo” diverse aree della provincia alessandrina. Nell’ordine: Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento; Fubine-Quargnento; Alessandria-Oviglio; Bosco Marengo-Frugarolo; Bosco Marengo-Novi Ligure. L’area fra Alessandria-Castelletto-Quargnento e l’area Bosco Marengo-Novi sono le uniche di tutte le 67 aree individuate ad avere conseguito votazione piena. Tecnicamente ottima ma con una votazione “verde chiaro” sono Castelnuovo Bormida e Sezzadio. Insomma, ancora un’Italia divisa a colori, ma diversi da quelli a cui siamo abituati: verde smeraldo (punteggio più alto), verde pisello (buono), celeste (isole) e giallo (zone possibili ma meno adeguate). “L’allarme globale provocato dal Coronavirus - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che vanno difese e valorizzate per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e creare nuovi posti di lavoro. Tutto questo va tenuto ben presente pensando all’Alessandrino e agli spazi ritenuti decisamente validi per il deposito dei rifiuti radioattivi”.

FLOROVIVAISMO: BONUS VERDE PROROGATO ANCHE PER IL 2021

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on l’approvazione della Legge di Bilancio 2021 è stato prorogato anche per quest’anno il cosiddetto “Bonus verde”, ovvero la detraibilità fiscale delle spese sostenute per la realizzazione di opere a verde. Il bonus verde permette la detrazione ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di:

• “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immo-

biliari ad uso abitativo e sulle parti comuni esterne condominiali. Tra le spese sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi ivi indicati. Con la proroga il bonus verde è applicabile anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 e produrrà i suoi effetti nelle dichiarazione dei redditi che verranno presentate nel 2022 e negli anni seguenti. È quindi fondamentale che i pagamenti per le spese sostenute dal 1° gennaio siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, in modo da consentire al committente di poter richiedere la detrazione prevista, ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo. Il bonus verde era stato introdotto per la prima volta nel 2018, poi successivamente prorogato nel 2019 e nel 2020.


Filiera

suinicola

BLOCCO DELLE ESPORTAZIONI, PRETESTO CONTAGIO, GRAVA SU COMPARTO SUINICOLO PROVINCIALE

COVID: GRAVE LO STOP DELLA CINA A CARNE SUINA, ACCUSE PARADOSSALI E INFONDATE

“E’

grave il blocco delle esportazioni di carne suina italiana attuato dalla Cina con il pretesto dei rischi per il contagio da Covid a pochi giorni dalla firma dell’accordo su-

gli investimenti tra Cina e Unione Europea giustificato dall’obiettivo di favorire un maggiore accesso al mercato secondo lo stesso presidente cinese Xi Jinping”. E’ quanto commentano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo in riferimento all’allarme lanciato dopo che le autorità cinesi

lo scorso 3 gennaio, hanno fatto rilievi in dogana su due container di carne congelata e cartonata perché ritenuta rischiosa per la diffusione del Covid. Le autorità cinesi minacciano ora di

impedire di esportare la carne di suino italiana nel gigante asiatico e di distruggere tutta la merce congelata arrivata in container presso il porto di Yantian e ora bloccata presso la dogana interna di Dong Guan. I container sono stati venduti a Cofco, la più importante società cinese di importazione di carne a partecipazione statale (6 miliardi di

Danno per l’agroalimentare: pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti fatturato). “Si tratta di un’accusa paradossale e palesemente infondata che viene da un Paese sul quale pesa peraltro l’ombra dell’omertà sulla pandemia e che, però, rischia di colpire il comparto suinicolo anche a livello territoriale - continuano Bianco e Rampazzo -. La filiera suinicola provinciale conta 400 stalle, con oltre 30.000 capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale. Un grave danno per il nostro agroalimentare che ha investito sulle prospettive di crescita delle esportazioni sul mercato asiatico. Per questo è urgente che intervengano le autorità nazionali e comunitarie per fermare una pretestuosa guerra commerciale dagli esiti preoccupanti”.

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Filiere Zootecniche

BANDO RIDUZIONE DELLE EMISSIONI: DOMANDE ENTRO 15 FEBBRAIO fessionali (IAP), sia singoli che associati.

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Ogni singolo beneficiario può presentare una sola domanda. Rientrano nell’ambito delle spese ammissibili, le seguenti tipologie di costi: • Investimenti finalizzati a ridurre l’emissione ammoniacale dalle strutture di allevamento e di stoccaggio degli effluenti zootecnici e dei digestati; • Investimenti volti a ridurre l’emissione ammoniacale durante la distribuzione in campo degli effluenti zootecnici e dei digestati.

È

stato approvato il bando 5/2020 dell’Operazione 4.1.3 (Riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera) del PSR 2014-2020, per il quale le domande di sostegno potranno essere presentate dal 30 novembre 2020 al 15 febbraio 2021. L’intervento è finalizzato a promuovere la realizzazione, da parte delle imprese agricole, di investimenti per l’ottimizzazione delle strutture di allevamento degli animali e di stoccaggio degli effluenti zootecnici e digestati, nonché l’acquisto di attrezzature, impianti e macchinari per la gestione dei medesimi. Soggetti beneficiari sono gli imprenditori agricoli pro-

Sono gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, l’acquisto di materiale di consumo, l’acquisto di macchine ed attrezzature usate, gli investimenti già oggetto di sostegno con le Operazioni 4.1.1 e 4.1.2 del PSR.Il sostegno è costituito da un contributo in c/capitale, nella misura pari al 40% della spesa ammissibile, percentuale incrementata del 10% in caso di: investimenti collettivi per uso comune, investimenti effettuati da giovani agricoltori, investimenti attuati in zona montana; i limiti di spesa sono compresi tra un minimo di 10.000 euro ed un massimo di 50.000 euro. La dotazione finanziaria dell’intervento si attesta in 4.373.533,59 euro.

PRIMI PAGAMENTI PER LE FILIERE ZOOTECNICHE IN CRISI

N

ei primi giorni del 2021 AGEA ha iniziato ad effettuare i primi pagamenti degli anticipi, pari all’80% dell’importo erogabile, degli aiuti richiesti dagli allevatori delle filiere zootecniche in crisi. Le domande erano state presentate entro lo scorso 16 novembre dalle imprese agricole di allevamento di ovicaprini, vitelli, suini e conigli, nati, allevati e macellati in Italia. Nello specifico si tratta degli aiuti destinati: • agli allevamenti di suini per ogni suino macellato nel periodo dal 1°maggio al 30 giugno 2020 e per ogni scrofa allevata dal 1°gennaio al 30 giugno 2020; • agli allevamenti cunicoli per ogni coniglio macellato nel periodo dal 1°aprile al 30 giugno 2020; • agli allevamenti di caprini per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1°gennaio al 30 giugno 2020; • agli allevamento di ovicaprini per ogni pecora e/o

capra allevata nel periodo dal 1°maggio al 30 giugno 2020; • agli allevamenti di vitelli da carne per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1°marzo al 30 giugno 2020. Coldiretti ha sollecitato il Ministero delle Politiche Agricole e AGEA affinché si proceda con i pagamenti e si preveda che entro gennaio vengano effettuati i pagamenti degli anticipi.


PAC

PAC 2021 E 2022: APPROVATO IL REGOLAMENTO TRANSITORIO 13

I

l 16 dicembre il Parlamento europeo ha formalmente approvato il regolamento transitorio che proroga le attuali norme della Pac fino al 31 dicembre 2022 e conferma la concessione di 8,07 miliardi di euro a livello Ue, tramite lo strumento di ripresa Ngeu, di risorse finanziarie addizionali a favore dello sviluppo rurale. Le risorse addizionali per lo sviluppo rurale saranno disponibili per gli impegni di bilancio per gli anni 2021 e 2022, per essere utilizzate a favore dello sviluppo economico e sociale nelle zone rurali, la transizione all’agricoltura digitale come l’agricoltura di precisione, migliorare l’accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione (Ict) di alta qualità nelle zone rurali e a rafforzare i mercati locali. L’approvazione segue l’intesa raggiunta il 10 dicembre 2020 tra i Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea sul bilancio pluriennale dell’Ue (Qfp 2021-27) e sul pacchetto Next Generation Ee. L’accordo tra i Leader dell’Ue è stata possibile grazie al compromesso raggiunto dalla presidenza tedesca del Consiglio con Ungheria e Polonia, che hanno ritirato il veto posto all’approvazione dei testi legislativi sul Qfp 2021-2027 e Ngeu in seguito a un’intesa sull’applicazione del meccanismo della condizionalità di bilancio che lega l’erogazione dei fondi Ue al rispetto dello stato di diritto. Per l’Italia le risorse a disposizione della Pac ammontano a 38,6 miliardi di euro a prezzi correnti (di cui: 37,7 miliardi di euro del Qfp e 910,6 milioni di euro del Ngeu). Di quest’ultime risorse addizionali, 269,4 milioni saranno allocate al 2021 e 641,2 milioni per il 2022. Complessivamente le risorse Pac 2021-27 a livello Ue ammontano a 386,6 miliardi di euro a prezzi correnti (di cui: 378,5 miliardi di euro del Qfp e 8,07 miliardi di euro del Ngeu).

possano continuare a utilizzare, anche negli anni 2020, 2021 e 2022, il meccanismo di convergenza interna che l’attuale regolamento 1307/2013 aveva previsto fino al 2019. Pertanto, la convergenza per il 2020 potrà essere applicata retroattivamente e il processo di convergenza potrà proseguire per gli anni 2021 e 2022.

Pagamenti diretti Pac Gli agricoltori potranno mantenere l’assegnazione degli attuali titoli della Pac anche per gli anni 2021 e 2022. Il regolamento transitorio dispone che gli Stati membri

Sviluppo rurale - Proroga dei Psr attuali Gli attuali Psr possono essere prorogati sino al 31 dicembre 2022 e le misure da essi previste si baseranno sulle norme e sugli strumenti attuali.

Ocm unica Per quanto riguarda l’Ocm unica (Reg. 1308/2013), il regolamento transitorio autorizza la proroga di tutti i regimi di sostegno (olio di oliva, ortofrutta, vitivinicolo, apicoltura) fino all’entrata in vigore della nuova Pac. Ortofrutticolo - i programmi operativi che non hanno raggiunto la durata massima di cinque anni possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022. È opportuno approvare nuovi programmi operativi nel settore degli ortofrutticoli solo per una durata massima di tre anni. Settore vitivinicolo – i regimi di aiuto sono prolungati fino al 16 ottobre 2023. Gli Stati membri che hanno consentito ai produttori di presentare richieste di conversione dei diritti di impianto fino al 31 dicembre 2020, non ancora utilizzati, possono essere autorizzati a prorogare il termine per la presentazione di tali richieste al 31 dicembre 2022. L’ultima data per la validità di tali autorizzazioni convertite dovrebbe essere adattata di conseguenza e dovrebbe pertanto concludersi al più tardi entro il 31 dicembre 2025. Apicoltura – i programmi nazionali elaborati per un periodo compreso tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2022 possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022.


PAC

SARA’ FONDAMENTALE L’ANCORAGGIO ALLA STRATEGIA EUROPEA

L’EVOLUZIONE DELLE PAC TRA IL GREEN DEAL E L’EMERGENZA COVID 14

L

a definizione del bilancio a lungo termine dell’Unione europea – il cosiddetto Quadro finanziario pluriennale (Qfp) – e, al suo interno, la rivisitazione della Politica agricola comune (Pac), è sempre frutto di un processo negoziale lungo e tormentato, che vede impegnati gli attori istituzionali europei protagonisti dell’iter decisionale: la Commissione, il Parlamento, il Consiglio. Il Qfp 2021-27 e la relativa Pac corrispondente allo stesso periodo di programmazione non hanno rappresentato una eccezione a questa regola; anzi, una serie di circostanze hanno reso il percorso ancora più lento e accidentato: - la Brexit considerando che il Regno Unito rappresentava pur sempre un contributore netto al bilancio; - le elezioni europee del 2018 che hanno comunque rafforzato la componente euroscettica; - l’insediamento di una nuova Commissione, avvenuta a fine 2019, con il periodo di stasi istituzionale che ne è derivato; - la pandemia del Covid-19, che ha reso necessario il ripensamento della struttura, delle dimensioni e delle stesse competenze del Qfp, per renderlo coerente alla gestione di misure eccezionali – in particolare il programma di ripresa economica Next Generation Eu – volte a fronteggiare la crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria; - infine, il veto che Ungheria e Polonia hanno posto nell’ultima fase del processo di approvazione del Qfp, motivato dalla condizionalità imposta dall’Ue sul fronte dei diritti civili, che è stato ritirato in seguito a un lungo negoziato, sbloccato in extremis

da un accordo di compromesso promosso dalla presidenza tedesca. L’accumularsi di tali ritardi ha portato alla decisione di far slittare di due anni – al 1° gennaio 2023 – l’entrata in vigore della “nuova” Pac, da precisare in alcuni dettagli ma già ampiamente delineata dalle proposte della Commissione e dalle posizioni del Consiglio e del Parlamento europeo. Il fatto tuttavia che per i prossimi due anni avremo a che fare con l’attuale Pac prorogata e gestita da un regolamento transitorio, rappresenta una buona notizia, perché concede tempo e modo a un Paese come l’Italia – la cui governance in campo agricolo è tradizionalmente lenta a metabolizzare il cambiamento – di prepararsi a gestire le importanti novità previste dalla futura Pac. Tra queste novità, le principali sono due: 1. la svolta verde delle politiche Ue, alla quale la nuova presidenza di Ursula von der Leyen ha dato un impulso senza precedenti, trasformandolo – con il Green deal – in un vero e proprio manifesto programmatico della nuova Commissione europea; 2. il New delivery model, che sposta l’enfasi dal rispetto delle norme e delle procedure alla misurazione dei risultati ottenuti, da programmare nei piani strategici nazionali che vengono richiesti agli Stati membri per gestire la nuova Pac. Entrambe queste novità rappresentano per l’Italia delle sfide difficili, nei cui confronti sarebbe sbagliato reagire, come spesso fatto in passato, con un approccio difensivo e che, dunque, vanno interpretate come opportunità più che come minacce. Il Green deal in campo agricolo va preso sul serio, con la necessità di

Serve semplificazione burocratica e maggiore capacità di spesa trasformare il greening da giustificazione cosmetica del mantenimento di un vecchio sussidio in un approccio contrattuale del tutto nuovo, approdando ad un nuovo sistema di incentivi ben disegnati e ben integrati nell’eco-schema previsto dalla nuova Pac. L’elaborazione del piano strategico nazionale della Pac sarà il terreno su cui si misurerà la capacità dello Stato e delle Regioni di costruire un impianto di programmazione e un modello di gestione capace di combinare una visione generale di sviluppo sostenibile del settore con i bisogni e le specifiche caratterizzazioni dei diversi territori che compongono il ricco mosaico del sistema agricolo nazionale. In questo lavoro sarà fondamentale, più che in passato, l’ancoraggio alla strategia europea che anima il quadro finanziario per il post-2020. Se, infatti, fino a ieri i regolamenti sulla Pac rappresentavano una dettagliata traduzione degli obiettivi strategici dell’Unione in prescrizioni e regole operative, oggi nell’approccio che ci consegna la proposta della Commissione il dettaglio lascia spazio alla capacità dei singoli Stati membri di individuare le soluzioni migliori e i riferimenti essenziali che diventano gli obiettivi da perseguire a livello nazionale.


tecnica

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a cura di

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°63 15

L’innesto del nocciolo su Colurna

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Scheda

 Resistenza all’innovazione  Esigenza colturale  70 anni di sperimentazioni  Facilità d’innesto Anche se nei paesi dell’Europa orientale l’innesto delle varietà locali di nocciolo su Colurna è una pratica usuale e ormai sperimentata da più di 50 anni, in Italia questa tecnica suscita interesse solamente da poco tempo. In realtà interessanti sperimentazioni svolte nell’avellinese attorno al 1950 testimoniano come già allora questo tipo di propagazione delle varietà produttive suscitasse molto interesse e garantisse risultati eccellenti e di soddisfazione. Purtroppo la diffidenza verso le novità che spesso è insita nel modo di pensare del mondo agricolo e la comodità ed economicità di propagare il nocciolo attraverso l’utilizzo di polloni radicati, ha condannato l’intero settore corilicolo a perseverare in onerose tecniche colturali (es. gestione dei polloni) che oggi non sono più economicamente giustificabili.

Un’utile pianta ornamentale

Percorrendo e osservando con la dovuta curiosità i viali, i parchi oppure le aree boschive dell’Europa orientale, ci si rende conto dell’esistenza diffusa e spontanea di alberi che non sono presenti nel nostro areale piemontese ed italiano. Si tratta di Corylus colurna, un albero molto longevo che raggiunge anche i 15-20 metri di altezza e presenta un bel portamento piramidale ed espanso. In Italia è conosciuto come Nocciolo di Costantinopoli e, come suggerisce il nome, ha probabile origine in un’area compresa tra la Turchia e l’Asia minore. Nei paesi in cui la pianta nasce spontanea, esistono esemplari secolari che costituiscono un importantissimo bacino per la selezione di piante madri e per la raccolta dei semi. I semenzali che da essi si sviluppano sono caratterizzati da un accrescimento buono e omogeneo e certamente compatibili con numerose varietà di nocciolo largamente coltivate nel mondo come la Tonda Gentile delle Langhe, la Tonda di Giffoni, la Tonda Romana, etc..


Scheda

tecnica

Raccolta e preparazione dei semi Nei paesi dell’Europa orientale, dove il C. colurna viene tradizionalmente impiegato come portainnesto della specie più pregiata, il Corylus avellana, i frutti vengono raccolti in agosto e immediatamente estratti dalle cupole. Il momento ottimale per la raccolta dei semi si ha non appena le cupole iniziano ad acquisire una colorazione marrone. Una volta selezionati, i semi vengono lasciati all’aperto, stratificati nella sabbia oppure, già alla fine del mese di ottobre, seminati in campo o in vivaio. In marzo avviene la loro germinazione con l’emissione della radichetta mentre la parte aerea emerge tra aprile e maggio.

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La cura di semenzali e marze Dopo la germinazione, a maggior ragione se questa avviene direttamente in campo, i semenzali saranno sottoposti a pericoli ben più grandi rispetto a quanto avverrebbe nelle condizione controllate di un vivaio. È quindi fondamentale ricorrere ad alcuni interventi agronomici che permettano un loro sviluppo equilibrato e ininterrotto. Intervengono quindi in aiuto tutte quelle operazioni colturali come sarchiatura, diserbo, trattamenti antiparassitari, irrigazione e concimazione che vengono normalmente previste dalla tecnica vivaistica. Le marze verranno prelevate da piante madri allevate a ceppaia che non dovranno aver subito eccessive concimazioni né irrigazioni. Unica cura colturale indispensabile riguarderà la difesa contro batteriosi, oidio, acari e afidi. Da ogni pianta madre si possono ottenere dalle 30 alle 40 marze di buona qualità, con circa otto gemme utilizzabili ciascuna. Le marze verranno prelevate nei momenti di minore attività vegetativa della pianta e conservate in celle frigorifere in condizioni di elevata umidità relativa e con temperature attorno a 1-2 °C.

La tecnica dell’innesto La tecnica dell’innesto, utilizzando un portainnesto come il Nocciolo di Costantinopoli deve tenere conto delle particolari caratteristiche della corteccia, spessa e sugherosa, che rende inappropriato l’innesto a gemma. Per questo abbinamento ottimi risultati vengono garantiti con la tecnica del “doppio spacco inglese”. Il nocciolo si innesta in campo oppure in vaso, entro l’inizio del mese di marzo e non è necessaria alcuna forzatura come avviene invece per la vite. E’ importante effettuare l’innesto a un'altezza compresa tra i 70 e gli 80 cm. evitando punti di innesto troppo vicini al colletto per evitare il rischio di affrancamento. E’ consigliabile impiegare marze di due gemme e dello stesso calibro del portainnesto. Il punto di innesto dovrà essere poi rinforzato e protetto con un apposito nastro elastico in PVC e le sezioni apicali della marza sigillate con mastici medicati per innesti. È importante per la riuscita dell’innesto e per garantire un adeguato sviluppo dei germogli sviluppatisi dalle gemme della marza, l’eliminazione dei ricacci laterali del portinnesto . Un innestatore esperto riesce a innestare oltre mille piantine al giorno, con una percentuale di attecchimento superiore all'80%. Un’altra importante operazione consiste nell’eliminazione tempestiva dei germogli doppi sulla marza, al fine di mantenerne uno solo che potrà svilupparsi in assenza di concorrenza.

Le ultime fasi

Una volta assicurato l’attecchimento e prima che abbia inizio l’ingrossamento estivo del callo di ferita, il nastro in PVC che avvolge il punto d'innesto dovrà essere asportato con il fine di indurire i tessuti e per favorire una buona cicatrizzazione. Nel corso dell’annata a partire dal momento dell'innesto e fino all'autunno i noccioli innestati potranno raggiungere anche 1,5-2 metri di altezza, costituendo nel frattempo un’abbondante massa radicale. A questo punto le piante saranno pronte per essere cavate, classificate e poste a dimora.


Biologico

ASSOCIAZIONE IMPRESE BIO E BIODINAMICHE DI COLDIRETTI IN CAMPO PER TUTELARE IL BIOLOGICO MADE IN ITALY

R

ilanciare le iniziative di Coldiretti sull’agricoltura biologica e favorire la creazione di reti tra le imprese biologiche e biodinamiche italiane: è questo l’obiettivo che ha portato alla riorganizzazione dell’Associazione delle imprese biologiche e biodinamiche della Coldiretti. L’approvazione del nuovo statuto dell’Associazione consentirà un’ampia partecipazione delle aziende agri-

portazioni di prodotto biologico da paesi extra Ue a scapito del nostro biologico italiano, che infatti trova grande difficoltà di entrare in alcuni mercati. Un problema questo sia per i produttori che per i consumatori che si trovano costretti, spesso a loro insaputa, ad acquistare un biologico di origine incerta, che non presenta le medesime garanzie di qualità del nostro biologico italiano.

cole biologiche in modo da poter rappresentare in maniera ancora più incisiva le istanze di Coldiretti anche in un settore come quello del biologico, che sempre di più sta trovando spazio nelle strategie di sviluppo del nostro agroalimentare. L’Italia è il primo paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico che, secondo i dati presentati da Coldiretti relativi al 2019, sono saliti a 80.643 gli operatori coinvolti (+2%) mentre le superfici coltivate a biologico sfiorano i 2 milioni di ettari (+2%). L’incidenza della superficie biologica lungo lo Stivale ha raggiunto nel 2019 il 15,8% della Superficie agricola utilizzata (Sau) e questo ci posiziona di gran lunga al di sopra della media Ue (nel 2018 all’8%) e di quella dei principali Paesi produttori come Spagna (10,1%), Germania (9,07%) e Francia (8,06%). E nell’ambito della bioagricoltura spiccano i numeri di crescita della biodinamica con 4.500 aziende che applicano tecniche biodinamiche, secondo i dati del Bioreport Mipaaf 2018. Sono ambiziosi anche gli obiettivi che si pone l’Unione Europea con il target presentato nella strategia Farm to Fork di arrivare al 25% di superficie in Europa dedicata al biologico. Uno scenario positivo di sviluppo per il settore, ma non mancano i problemi su cui la nuova organizzazione per il biologico di Coldiretti dovrà confrontarsi: primo tra tutti il necessario rilancio del Made in Italy Bio. La crescita dei consumi registrati in questi anni, ed il massiccio impegno anche della Grande Distribuzione nel mercato del biologico, sta infatti premiando le im-

Sul punto sono diversi gli ambiti di intervento sui quali l’Associazione è già impegnata: interventi normativi sia per la valorizzazione del biologico made in Italy (attraverso ad esempio l’adozione del marchio del biologico italiano) che per il miglioramento dei controlli nei paesi terzi e presso le dogane per il biologico di importazione. Ma anche in termini di organizzazione della filiera nazionale l’impegno sarà consistente nel definire specifici accordi di filiera per il bio italiano, anche con la GDO, e la valorizzazione di distretti locali legati all’adozione del metodo del biologico in specifici territori. Altro tema su cui l’Associazione sarà fortemente impegnata con iniziative concrete sarà quello della semplificazione amministrativa: sono sempre di più infatti le imprese che si trovano costrette ad abbandonare la certificazione del bio perché sommerse da adempimenti burocratici spesso totalmente inutili e inefficaci. Sul punto diverse proposte di modifica della normativa sono già state predisposte, anche attraverso il ricorso a nuovi sistemi di tracciabilità a garanzie delle produzioni che, per il biologico, potrebbero fornire soluzioni assolutamente innovative. Nasce quindi una nuova organizzazione di settore, integrata nel sistema della Coldiretti, che farà sentire con forza la voce delle imprese agricole nella filiera del biologico, in un confronto con i mercati e con le istituzioni, per segnare il ruolo centrale che il mondo della produzione deve avere in tutte le dinamiche di produzione e consumo del cibo.

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Attualità

RISTORAZIONE A DOMICILIO E ASPORTO Nuove norme in materia di Iva per le aziende agrituristiche 18

C

ome noto per il settore agrituristico l’emergenza covid ha visto le aziende coinvolte nella consegna di pasti a domicilio e asporto di piatti pronti. Sempre nel corso dell’anno 2020 abbiamo ribadito la posizione dell’Agenzia delle Entrate che, in materia di Iva ha sempre configurato l’operazione di cessione pasti preparati e pronti al consumo come una “cessione di beni” e non una prestazione di servizi quale invece è la somministrazione dei pasti in azienda con la conseguenza che, alle cessioni in parola, dovessero applicarsi le aliquote IVA proprie dei singoli prodotti ceduti e non l’aliquota Iva del 10%. Recentemente però proprio con la legge di bilancio per l’anno 2021, legge 30 dicembre 2020, n. 178, al comma 40 in vigore dal 1° gennaio scorso, viene previsto che “La nozione di preparazioni alimentari di cui al numero 80) della tabella A, parte III, allegata al decreto del

Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, (alle quali si applica l’aliquota iva del 10) deve essere interpretata nel senso che in essa rientrano anche le cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto”. Conseguentemente per le cessioni dei prodotti indicati in precedenza, effettuate a partire dal 1° gennaio 2021, dovrà essere applicata l’aliquota IVA ridotta del 10 per cento, in luogo delle singole aliquote dei beni che compongono il pasto e che spesso portano l’iva al 22%. Per le operazioni effettuate prima dell’entrata in vigore della legge di bilancio, quindi nell’anno 2020, al momento, non bisogna effettuare alcuna rettifica in attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

BREXIT: LINEE GUIDA PER ESPORTARE VINO NEL REGNO UNITO

L’

uscita del Regno Unito dall’UE comporta che a partire dal 1° gennaio 2021 la vendita del vino, precedentemente configurata come cessione intracomunitaria, divenga fiscalmente inquadrata come operazione di esportazione al pari degli Stati extraeuropei con l’obbligo di Dichiarazione doganale (mod. DAU). Ancora si stanno tentando accordi tra Autorità inglesi e UE onde evitare ulteriori adempimenti e certificati, che invece occorrono per l’esportazione negli altri Paesi extra UE, quali i certificati di analisi e il certificato di produ-

zione denominato VI-1. In attesa di migliori accordi, sin d’ora le relazioni di scambio con l’UE hanno tuttavia portato a concedere un regime transitorio secondo il quale il suddetto certificato VI-1 e le analisi non sono richieste almeno fino al 30 giugno 2021. VI-1 è un documento compilato su un formulario conforme al modello indicato dai Regolamenti UE, firmato da un funzionario di un Organismo ufficiale o da un funzionario di un laboratorio riconosciuto. Per informazioni gli Uffici Coldiretti sono a disposizione


Decreto Milleproroghe |

a cura di

Daniela Colombini

LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI

I

l DL n. 183/2020 c.d. “Decreto Milleproroghe” ha fissato all’1.2.2021 il termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate / Dogane deve emanare il Provvedimento contenente le disposizioni per l’avvio della “lotteria degli scontrini”. Il suo avvio, previsto per il 1° gennaio 2021, è stato pertanto prorogato a data da destinarsi. In attesa di conoscere ciò vediamo quindi come funziona la lotteria. Le persone fisiche maggiorenni residenti nel territorio dello Stato, che effettueranno acquisti di beni o servizi, fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione, presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi, potranno partecipare all’estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale. La partecipazione all’estrazione sarà consentita anche con riferimento agli acquisti di beni o servizi, effettuati fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione, documentati con fattura, a condizione che i dati di quest’ultima siano trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate. La partecipazione alla lotteria sarà comunque limitata ai soli acquisti effettuati attraverso strumenti che consentano il pagamento elettronico. Per partecipare all’estrazione sarà necessario che i beneficiari, al momento dell’acquisto, comunichino il proprio codice lotteria all’esercente e che quest’ultimo trasmetta all’Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione, secondo specifiche modalità. A riguardo è opportuno sapere quanto segue. Codice lotteria Dal 1° dicembre u.s. nel sito https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale è attivata la sezione “Partecipa ora” nella quale digitando il codice fiscale è possibile generare il codice lotteria indispensabile per partecipare alla lotteria degli scontrini. Una volta ottenuto il codice lotteria, questo potrà essere stampato ovvero salvato sul proprio dispositivo mobile per poi esibirlo all’esercente al momento dell’acquisto. Premi Il cliente potrà partecipare alla lotteria per gli acquisti di beni o servizi effettuati fuori dall’esercizio di attività di impresa, arte o professione, presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi e che sono dotati di strumenti che consentano il pagamento elettronico. Non saranno validi ai fini della lotteria gli acquisti effettuati online o nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione. Non parteciperanno alla lotteria, inoltre, gli acquisti per i quali il consumatore richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale a fini di detrazione o deduzione fiscale. Esercenti che vendono beni e/o servizi L’esercente prima di emettere lo scontrino elettronico registrerà il codice lotteria che il cliente gli fornirà e

sarà tenuto a trasmettere i dati relativi ai corrispettivi telematici entro la fine della giornata di emissione o, in caso di impedimenti tecnici, comunque non oltre 12 giorni dall’emissione. Se l’esercente tarderà a trasmettere gli scontrini, si parteciperà alle prime estrazioni effettuate dopo l’inoltro degli scontrini; per le estrazioni si prenderà difatti a riferimento il giorno in cui lo scontrino verrà acquisito alla banca dati della lotteria e non la data di emissione dello scontrino. Le imprese agricole che effettuano vendita diretta sono interessate dalla disposizioni riguardanti la lotteria dello scontrino. Di conseguenza, al pari degli esercenti, dovranno su richiesta del cliente inserire il codice lotteria nel registratore telematico. Sul punto, è opportuno precisare che il decreto MEF 10 maggio 2019 ha confermato le esenzioni previste dall’articolo 2 del d.P.R. n. 696/96 in tema di obbligo di certificazione dei corrispettivi. Ai sensi della lettera c), del richiamato articolo 2, del d.P.R. n. 696/96, sono escluse dall’obbligo di certificazione dei corrispettivi le cessioni di prodotti agricoli effettuate dai produttori agricoli cui si applica il regime dell’articolo 34, del d.P.R. n. 633/72 per le cessioni di prodotti agricoli di propria produzione appartenenti alla Tabella A allegata al medesimo decreto. Per tali soggetti, ancorché esonerati, è comunque possibile emettere il documento commerciale ed aderire, in qualità di esercenti, alla lotteria degli scontrini. È quindi opportuno che le imprese interessate predispongano tutto quanto necessario per consentire ai propri clienti di partecipare alla citata lotteria. All’uopo è necessario che vengano contattati i tecnici delle imprese installatrici dei registratori telematici per predisporre adeguatamente gli stessi ed ottenere l’assistenza necessaria. Per ulteriori informazioni si può consultare il seguente sito: https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale. Sanzioni Si precisa infine che non sono previste specifiche sanzioni per l’esercente che si rifiuta di registrare e trasmettere il codice lotteria del cliente. Tuttavia, secondo quanto previsto dalla lettera c) dell’articolo 20 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, il cliente può comunicare tale circostanza, cioè il rifiuto dell’esercente, accedendo a una sezione dedicata nel portale della lotteria. Tale segnalazione confluirà nelle informazioni a disposizioni dell’Agenzia delle entrate e del Corpo della guardia di finanza per l’analisi del rischio di evasione. Per quanto riguarda l’adeguamento del registratore telematico, non sono previste sanzioni specifiche, ma l’adeguamento è, comunque, obbligatorio. Pertanto, anche in assenza di specifiche sanzioni, l’adeguamento tecnico deve essere eseguito.

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Carrello

della spesa

NEL 2020 ALIMENTARI HANNO REGISTRATO +1,3% MA CROLLA REMUNERAZIONE PER AGRICOLTORI

COVID: È CRISI NEI CAMPI, SPECULAZIONI AL RIBASSO, PREZZI CRESCONO SOLO NEL CARRELLO

Il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non può essere scaricato sulle imprese

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n controtendenza alla deflazione generale i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello fanno registrare il maggiore incremento fra tutti i settori con +1,3% nell’ultimo anno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sull’andamento dell’inflazione nel 2020 con gli effetti dell’impatto della pandemia da Covid. Gli aumenti nel carrello non si trasferiscono nei campi e nelle stalle dove è speculazione al ribasso con il taglio ai compensi pagati agli agricoltori e agli allevatori per molti prodotti, dalla carne al latte alle orticole. “Siamo di fronte al paradosso: mentre i prezzi della spesa al dettaglio aumentano, quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori crollano - afferma il Presidente Coldiretti

Alessandria Mauro Bianco -. In un momento difficile per l’economia e l’occupazione occorre intervenire con decisione per impedire le pratiche sleali che sottopagano gli agricoltori e gli allevatori. Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettono il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti per lavorare nell’interesse della filiera e del paese in un momento di grandi difficoltà per l’intero sistema”. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenu-

to dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano. “Il problema delle pratiche sleali riguarda l’intero settore agroalimentare ed è necessario un serio intervento normativo del Parlamento ad integrazione della Direttiva UE 2019/633. Il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non può essere scaricato sulle imprese agricole che rappresentano l’ultimo anello della catena e sono già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo. Salvare la produzione agricola è una necessità per continuare a garantire l’approvvigionamento alimentare assicurato fino ad oggi, nonostante le difficoltà legate alla pandemia.


Consorzio

Un marchio di CAP NORD OVEST

PER L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE DEL FUTURO

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l CAP NORD OVEST, a partire dalla prossima campagna commerciale, è lieto di rendere disponibile agli agricoltori una nuova linea di prodotti, totalmente innovativa e senza paragoni nel panorama dei mezzi tecnici disponibili in Piemonte e Liguria. CAP NORD OVEST è in grado di

linea AgroBiotic sono stati messi a punto dal gruppo tecnico del CAP NORD OVEST in collaborazione con la Società Sfera, una realtà completamente italiana, la cui attività principale è la Ricerca e Sviluppo di prodotti innovativi per la nutrizione vegetale e animale. Questa nuova linea di prodotti è frutto di

gliore assimilazione dei nutrienti permette quindi un incremento produttivo, proteico e un aumento qualitativo del raccolto. CAP Raid: per Vite, Frutta e Orticole. Il prodotto contiene sostanze nutritive specificatamente studiate per favorire lo sviluppo di microorganismi molto attivi contro diverse tipologie di insetti e patogeni, quali Tripidi, Elateridi, Aleurodidi, Dorifora e Diabrotica. CAP Shield: da usare su Vite, Frutta e Orticole. Apporta sostanze che stimolano la produzione di sostanze che rendono meno appetibili la coltura agli insetti parassiti, oltre a favorire lo sviluppo di microorganismi utili normalmente presenti nell’ambiente quali Cicadelle, Psille e Afidi.

proporre 4 nuovi prodotti che, senza l’ausilio di sostanze chimiche, sono in grado di nutrire la pianta, migliorare la rizosfera e rendere l’ecosistema agricolo più sano, inserendosi perfettamente un una logica di strategia integrata.

anni di sperimentazione effettuata sia in Italia sia all’estero, sull’utilizzo dei microorganismi utili in agricoltura.

L’obiettivo del CAP NORD OVEST è contribuire all’innovazione e al miglioramento della produzione agricola, conciliando gli interessi aziendali con la salvaguardia dell’ambiente. Questo approccio, completamente innovativo, va nella direzione della sostenibilità in agricoltura, permette di sposare in toto i principi dell’economia circolare e, soprattutto, fornisce all’agricoltore i mezzi per aumentare le rese e la qualità, aumentando il reddito derivante dall’attività agricola.

CAP Rice: Specificatamente studiato per il riso e per le caratteristiche agroambientali della risaia. Rende la coltura più sana e produttiva. Svolge un importante funzione di promozione dello sviluppo della pianta, migliorandone la capacità di assorbire gli elementi nutritivi sin dalle prime fasi, in particolare di azoto e fosforo.

I primi prodotti disponibili della

I prodotti che saranno disponibili sono:

CAP Fix: Da usare su Mais, Cereali e Orticole: permette alla pianta di assimilare maggiori quantità di Azoto atmosferico e di Fosforo sbloccandolo dal suolo. Una mi-

I Tecnici e i responsabili delle Agenzie del CAP NORD OVEST sono a disposizione di tutti gli agricoltori per rispondere a qualsiasi richiesta allo scopo di poter utilizzare con profitto i prodotti della linea AgroBiotic. I servizi di consulenza tecnica, offerti gratuitamente ai nostri soci e clienti, garantiscono una copertura completa dell’intero ciclo produttivo delle colture. Per ogni richiesta di informazioni contattate la più vicina agenzia del Consorzio Agrario. Per l’elenco completo, scansiona il codice QR o visita il sito www.capnordovest.it

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Solidarietà

CONCLUSA FELICEMENTE L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO DI ACQUI TEME IN COLLABORAZIONE CON COLDIRETTI

“IL NATALE CHE NON SAI…” E BABBO NATALE HA PORTATO ANCHE UN POSTO DI LAVORO

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Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’articolo che la Diocesi di Acqui ci ha fatto pervenire grazie alla collaborazione con Coldiretti-Campagna Amica, nata dalla comunione di intenti del Presidente Provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e del Vicario Generale Mons. Paolo Parodi e concretizzata grazie al fattivo intervento del Direttore Roberto Rampazzo e del Presidente della Zona di Ovada Roberto Paravidino per Coldiretti e di Monica Cavino per la Diocesi di Acqui Terme. Quello del 2020 è stato sicuramente un Natale particolare, vissuto in una situazione di emergenza sanitaria che ha generato uno stato di distanziamento e di chiusure che hanno creato scenari particolari. Per questo motivo è stato deciso di mettersi in ascolto, di chiedere a bambini e ragazzi di esprimere i propri sentimenti, le proprie idee, il personale modo di sentire il Natale attraverso disegni, brevi scritti o altre forme creative. Tutti i lavori pervenuti sono stati postati sulla

pagina Facebook della Diocesi di Acqui per condividere e diffondere il Natale interpretato dai più giovani: i più piccoli sono stati catechisti. Sono emerse espressioni di gioia, voglia di stare insieme, ma anche preoccupazione per la situazione di emergenza. In particolare, ha colpito molto la letterina scritta da una bimba che chiedeva un lavoro per il papà e che, grazie al passaparola dei social, ha visto il suo desiderio esaudito: il papà ha trovato lavoro.. Dunque, possiamo con soddisfazione affermare che l’iniziativa ha coinvolto tanti, piccoli e grandi, offrendo l’occasione alla Diocesi di vivere il Natale distanti ma non uniti, facendoci sentire meno soli e con la volontà di fare qualcosa di buono. Tutto questo non è sfuggito a Coldiretti che con Campagna Amica si è proposta di offrire la propria collaborazione e, grazie al suo intervento, ha preparato una simpatica e preziosa sorpresa che verrà recapitata ad ogni autore che ha contribuito all’iniziativa. In totale gli elaborati sono stati circa 170 e sono arrivati da Ca-

Il proprio Natale raccontato in 170 elaborati: sul prossimo numero le foto dell’iniziativa rivolta ai bambini e ai giovani nelli, Ovada, Cassinelle, Moasca, Carpeneto, Cremolino, Sezzadio, Altare, Rossiglione e Acqui Terme, dal Gruppo “Le impronte” del quinto anno di catechismo, dalla parrocchia San Tommaso, comunità “Cristo Vera Vite” di Canelli; dal “Gruppo Giovani” di Nizza Monferrato e dal Gruppo “Marilù” di Incisa Scapaccino. Hanno partecipato le scuole infanzia “Moiso” di Acqui Terme, primaria “TobeTogether” di Acqui Terme, primaria “Giuliani” di Canelli, primaria “Rossignoli” Nizza Monferrato. Da fuori Diocesi sono arrivati dall’Oratorio “Sant’Antonio Abate” di Mele dieci elaborati. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato, è stato un Natale diverso, un Natale che non sai…

CONSEGNATA DA COLDIRETTI E CONFARTIGIANATO AI VESCOVI DELLA PROVINCIA

IN DONO ALLE DIOCESI DEL TERRITORIO LA STATUINA CHE RENDE OMAGGIO AL MONDO SANITARIO

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l personaggio dell’anno del Presepe 2020 è stato l’operatore sanitario a simboleggiare l’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura nella lotta al Covid-19. Per questo Coldiretti e Confartigianato, hanno affidato all’abilità di un artigiano

esperto nell’arte presepiale la raffigurazione in statuina dell’immagine di chi oggi costituisce un punto di riferimento per la salute di tutti e un perno per le nostre speranze. “Per questo, in segno di rico-

noscenza, abbiamo voluto rendere omaggio a chi continua a prendersi cura ogni giorno di tutti noi”, hanno affermato il Direttore e il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo che, assieme al Presidente di Confartigianato Imprese Alessandria Adelio Ferrari hanno consegnato la nuova statuina del presepe a Sua Eccellenza Mons. Guido Gallese, vescovo di Alessandria.


Solidarietà

DAI PACCHI CONTENENTI PRODOTTI VERO MADE IN ITALY ALLA PASTA GRANO ITALIANO 100% A MARCHIO “STAGIONI D’ITALIA”

SOLIDARIETÀ, DA CAMPAGNA AMICA UN AIUTO CONCRETO ALLE FAMIGLIE IN GRAVE DIFFICOLTÀ

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ai come quest’anno la parola che ha caratterizzato le festività natalizie è stata solidarietà. Rispettando le misure di sicurezza anticovid, sono stati oltre 100 gli scatoloni di prodotti agroalimentari contenenti vino e olio, pasta

e confetture, salumi e formaggi consegnati direttamente ai meno fortunati per più di 3.000 chili di prodotti di alta qualità distribuiti su tutto il territorio della provincia di Alessandria. Un dono importante per le famiglie bisognose nell’ambito del “Natale di solidarietà di Coldiretti” promosso in collaborazione con Campagna Amica destinata ai nuclei familiari che vivono in condizioni di particolare povertà, individuati anche con il supporto dei Comuni. Un gesto di solidarietà, alla presenza del presidente e del direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo e del consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti Mons. Ivo Piccinini, che ha voluto essere un aiuto concreto a chi vive un momento economico difficile. La consegna delle “strenne” non è l’unico gesto fatto da Coldiretti per chi vive un momento di incertezza:

infatti, sono stati donati oltre 1.400 chili di pasta Senatore Cappelli 100% italiana a marchio Stagioni d’Italia indirizzati ad altre famiglie di bisognosi mentre nei mercati di Campagna Amica è continuata senza sosta la “Spesa Sospesa del contadino” coinvolgendo i clienti per donare cibo e bevande alle famiglie meno abbienti sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

“Si tratta della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del Coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche, ma il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale”, hanno concluso Bianco e Rampazzo. La povertà Covid è in aumento in Ita-

In provincia le famiglie più bisognose individuate assieme ai Comuni: una crisi senza precedenti. Aiuti indirizzati a Caritas, parrocchie, ristoro francescano ed enti solidali

lia, con oltre 4 milioni di poveri, ed anche nell’alessandrino è riscontrabile sia dall’incremento dagli aiuti erogati dalla Caritas sia dai ristori dei padri francescani che nel 2020 hanno registrato un +50% del numero di famiglie che si rivolgono ai numerosi centri di aiuto e ascolto sul territorio.

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Patronato Epaca

ANNO 2021 - QUANDO ANDARE IN PENSIONE? Affidarsi a chi lavora con professionalità 24

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seguito dell’approvazione della legge di bilancio 2021 sono state prorogate alcune norme in ordine alla possibilità di accesso alla pensione. Si tratta ovviamente di un argomento sempre “caldo”, che attira l’attenzione di tutti e che porta, però, spesso le persone ad affidarsi a soggetti poco professionali e con una scarsissima preparazione, tanto da creare notevoli ritardi e problemi nella valutazione del proprio diritto a pensione. Per questo motivo, è importante che chi vuole avere idee chiare sul proprio futuro pensionistico si rivolga a personale qualificato e professionalmente preparato a fornire un’adeguata consulenza in materia previdenziale. Le attuali normative previdenziali, come detto, prevedono numerose possibilità di accesso: oltre alle tradizionali pensioni anticipate e di vecchiaia, troviamo le pensioni in totalizzazione, quelle in cumulo, le pensioni con computo nella Gestione separata, il rinnovo dell’opzione donna per il 2021, la conferma fino al 31/12/2021 della quota 100, le pensioni per i lavoratori precoci, la conferma dell’anticipo pensionistico (APE sociale), le pensioni per i lavori usuranti e via dicendo.

Inoltre è stata introdotta la nona salvaguardia alla Legge Fornero che consente, a determinate condizioni, di accedere alla pensione con le regole vigenti fino al 31/12/2011. Questa particolarità presuppone una richiesta di accesso da inoltrare obbligatoriamente entro il 2 marzo 2021 pena la perdita del diritto. Per questo motivo il Patronato Epaca della Coldiretti ha sviluppato numerosi percorsi di formazione ad ampio raggio per tutti i propri operatori al fine di poter garantire consulenze adeguate in materia, valutazioni previsionali coerenti con l’attuale sistema di calcolo delle pensioni, preparazioni ottimali per l’inoltro delle pratiche nei tempi e con le modalità previste da specifici accordi con gli Enti previdenziali in modo tale da garantire tempi certi di liquidazione degli assegni pensionistici. Per valutare la propria situazione previdenziale è importante affidarsi a persone preparate e qualificate!!! Invitiamo quindi coloro che sono interessati, al momento e per il futuro, a richiedere un appuntamento (fisico oppure online) con qualsiasi ufficio zonale o provinciale Epaca - Coldiretti al fine di ottenere la miglior gamma di servizi di consulenza.


67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

Pensione di vecchiaia

67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

Dipendenti Privati 67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

Dipendenti Pubblici

DONNE

67 anni di età e minimo 20 anni di contributi (salvo deroghe)

Autonomi

erano prossimi a lasciare il lavoro e godersi un meritato riposo. C’è stata l’introduzione di Quota 100 che ha consentito un accesso anticipato ad una non particolarmente estesa platea di persone ma anche questo beneficio ha un carattere spe-

Pensione anticipata (solo contributivo)

Quota 100

41 anni di contributi + 3 mesi di finestra

41 anni di contributi + 3 mesi di finestra

35 anni di contributi e 58 di età + 12 mesi di finestra

41 anni di contributi + 3 mesi di finestra

35 anni di contributi e 58 di età + 12 mesi di finestra

35 anni di contributi e 59 di età + 18 mesi di finestra

41 anni di contributi + 3 mesi di finestra

Attenzione: requisiti da maturare entro il 31/12/2020

Nate entro il 1962 o entro il 1961

64 anni di età

64 anni di età

64 anni di età

64 anni di età

64 anni di età

64 anni di età

A condizione che ci siano almeno 20 anni di contributi effettivi e un importo dell’assegno pari ad almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale

Primo contributo utile dopo il 31/12/95 oppure computo in gestione separata Nati nel 1957

Prestazione ammessa 62 anni di età e 62 anni di età e 62 anni di età e 62 anni di età e 62 anni di età e 62 anni di età e anche se la finestra por- Nati entro il 38 di contributi + 38 di contributi + 38 di contributi + 38 di contributi + 38 di contributi + 38 di contributi + ta ad una decorrenza nel 1959 3 mesi di finestra 6 mesi di finestra 3 mesi di finestra 3 mesi di finestra 6 mesi di finestra 3 mesi di finestra 2022

41 anni di contributi + 3 mesi di finestra

Età anagrafica non rilevante

Nati nel 1954

ANNO NASCITA DI RIFERIMENTO

Devono aver svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° Età anagrafica anno di età e trovarsi non rilevante in alcuni specifici profili meritevoli di una particolare tutela

NOTE

rimentale e non strutturale e, a meno di ulteriori proroghe, scade il 31 dicembre 2021. Vediamo, quindi, come si può andare in pensione nel 2021

a cura di

Opzione donna

41 anni di contriLavoratori Prebuti + 3 mesi di coci finestra

42 anni e 10 mesi 42 anni e 10 mesi 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi Pensione antidi contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 cipata mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra

Dipendenti Pubblici

Dipendenti Privati

TIPOLOGIA DI PENSIONE DECORRENZA 2021 Autonomi

slatore che si sono succeduti nel tempo - per ultimo la legge Fornero entrata in vigore il 1° gennaio del 2012 - hanno determinato un continuo e progressivo allontanamento del traguardo della pensione creando forte disagio e indignazione a coloro che

UOMINI

Sapere quando si maturano i requisiti che permettono di accedere alla pensione è diventato, soprattutto in questi ultimi anni, un tema di grande interesse ed attenzione da parte delle persone. I continui interventi da parte del legi-

COME ANDARE IN PENSIONE NEL 2021

Patronato Epaca | Gianni Mario Stoppini

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62 anni di età, iscrizione per almeno 5 anni nel gestione commercianti presso Inps

Almeno 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi

Almeno 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi

Almeno 61 anni e 7 mesi di età e Lavori usuranti almeno 35 anni di contributi

Indennizzo per fine attività commerciale (Non è una pensione)

63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati

63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati

63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati

Requisiti: cessazione attività commerciale riconsegna licenza cancellazione dalla CCIAA. Mensile 515 _ fino alla vecchiaia

Almeno 61 anni e 7 mesi di età e Quota 97,6 (vedi nota) almeno 35 anni di contributi

Almeno 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi Almeno 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi

57 anni di età, iscrizione per almeno 5 anni nel gestione commercianti presso Inps

63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati 63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati

66 anni di età e 7 mesi

63 anni di età e almeno 30 anni (disoccupati, invalidi e caregivers) o 36 anni (lavori gravosi) di contributi versati

66 anni di età e 7 mesi

Nati nel 1959 se uomini; nate nel 1964 se donne.

Nati nel 1960

Nati entro il 1955 - 1954

Nati nel 1958

Nati entro il 1954

Condizioni reddituali di effettivo bisogno

Ape sociale

Nati nel 1950

A condizione che ci siano almeno 5 anni di contributi effettivi solo dopo il 31/12/1995, ad eccezione del caso del computo (in cui peraltro servono comunque almeno 15 anni)

Età anagrafica non rilevante

66 anni di età e 7 mesi

67 anni di età

71 anni di età

Primo contributo utile dopo il 31/12/95 oppure computo in gestione separata Nati nel 1954

A condizione che ci siano almeno 20 anni di contributi effettivi e un importo dell’assegno pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale

42 anni e 10 mesi 42 anni e 10 mesi 42 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi 41 anni e 10 mesi di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 di contributi + 3 mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra mesi di finestra

66 anni di età e 7 mesi

67 anni di età

71 anni di età

67 anni di età

ANNO NASCITA DI RIFERIMENTO

NOTE

Pensione anticipata per lavori gravosi

66 anni di età e 7 mesi

67 anni di età

71 anni di età

67 anni di età

Autonomi

66 anni di età e 7 mesi

67 anni di età

71 anni di età

67 anni di età

Dipendenti Pubblici

Pensione di vecchiaia per lavori gravosi

67 anni di età

71 anni di età

Pensione di vecchiaia (solo 71 anni di età contributivo)

67 anni di età

Dipendenti Privati

67 anni di età

67 anni di età

Pensione di vecchiaia (solo 67 anni di età contributivo)

Autonomi

DONNE

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Assegno sociale

Dipendenti Pubblici

UOMINI

Dipendenti Privati

TIPOLOGIA DI PENSIONE DECORRENZA 2021

Patronato Epaca


Federpensionati

IL PROF. MASSIMO GALLI DELL’ “ISTITUTO SACCO” DI MILANO AI PENSIONATI COLDIRETTI DEL PIEMONTE

“IL RISPETTO DELLE REGOLE E LA PREVENZIONE CI CONSENTONO DI USCIRE DALLA PANDEMIA”

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l professor Massimo Galli, ordinario di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche ‘L.Sacco’ dell’Università degli Studi di Milano, è stato ospite del consiglio regionale di Federpensionati Piemonte che si è tenuto in videoconferenza e a cui hanno preso parte il presidente ed il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi e Danilo Elia e della Responsabile del coordinamento Donne Impresa Coldiretti Piemonte, guidato dalla alessandrina Silvia Beccaria. Una presenza prestigiosa, che ha permesso di fare luce sullo sviluppo in corso della pandemia da Covid-19 e sugli scenari ad essa collegati che ci attendono nelle prossime settimane. Con il suo autorevole e circostanziato interventi il prof. Galli ha messo in luce le criticità del momento, gli errori che sono stati commessi credendo che l’infezione ci avesse dato tregua nei mesi estivi ma soprattutto che ci ha messo in guardia e ci ha richiamato alla responsabilità dei comportamenti per i mesi futuri. I coltivatori diretti hanno un grande vantaggio rispetto ad altre tipologie di lavoratori - ha detto il prof. Galli - in quanto lavorano all’aperto in spazi ampi dove le distanze di sicurezza vengono rispettate ma proprio per questo non devono vanificare questo vantaggio seguendo comportamenti non corretti. Molto importante ha proseguito il prof. Galli è il dialogo con i giovani e la responsabilizzazione in modo che anch’essi rispettino le regole di prevenzione a cominciare dall’utilizzo delle mascherine e imparino che se anche apparentemente sono meno esposti alle conseguenze tragiche del virus, hanno la responsabilità di non creare situazioni di pericolo soprattutto verso persone anziane che convivono nello stesso nucleo familiare. “Un vero onore per noi avere ospite il professor Galli spiega Pier Luigi Cavallino presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Piemonte -. E’ stata un’occasione, infatti, per approfondire, anche attraverso i dati concreti che ha citato, il momento che stiamo vivendo e per indagare quali possono essere le prospettive future in vista del vaccino che rappresenta, al momento, una speranza per una vera ripartenza, anche dal punto di vista economico. L’invito ad usare il buon senso è stato chiaro, proprio in vista delle prossime festività, così come quello di continuare ad utilizzare tutti i dispositivi di protezione poiché il virus ci sta ancora colpendo fortemente in questa seconda ondata. Il lavoro agricolo ci consente di vivere in spazi aperti, dove effettivamente i contagi sono ridotti al minimo, come evidenziano i dati, tanto che, appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrate dall’ Inail in Italia, riguarda l’agri-

coltura, ma non possiamo abbassare la guardia”. “Momenti come questi sono di forte stimolo e confronto per i nostri movimenti - commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza Covid, il cibo ha dimostrato tutto il suo valore strategico per il Paese. E’ corretto, quindi, che ai nostri imprenditori vengano dati gli strumenti per comprendere al meglio la situazione dal punto di vista medico; i nostri imprenditori non si sono mai fermati per assicurarci il meglio delle produzioni agricole piemontesi, nonostante tutte le difficoltà che la pandemia ha creato, fin dal primo lockdown. Questo è stato ricordato anche dal professor Galli che ha messo in evidenza l’importanza, ancora una volta, del settore agricolo per l’intero Sistema Paese”. I tagli alla sanità soprattutto nelle aree rurali - ha detto il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco hanno messo in pericolo la stabilità sociale e delle aree e questo errore deve essere corretto dalla politica attraverso il ripristino di un efficiente sistema di assistenza medica nelle aree rurali e di montagna “Non ci siamo mai fermati, abbiamo continuato a lavorare nonostante le restrizioni attuate nel pieno rispetto delle regole anti Covid. Confidiamo - ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - che la vaccinazione della popolazione possa garantire in tempi rapidi l’uscita dalla pandemia e la ripresa a pieno ritmo delle iniziative sindacali e degli incontri sul territorio con gli associati”. “Purtroppo - ha affermato il Presidente della Associazione Pensionati di Alessandria Bruno Tacchino - la pandemia ha bloccato l’attività della Associazione in un momento dove la situazione degli anziani avevano molto da dire soprattutto sul piano della assistenza medica e dell’invecchiamento attivo della popolazione, temi questi che erano stati affrontati a livello nazionale con progetti a livello europeo”.

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Coltiva

la

Salute

COLTIVA LA TUA SALUTE 28

TEMA DEL MESE:

I DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI E L’ELETTROMIOGRAFIA Da oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. I disturbi muscoloscheletrici (DMS) coprono un’ampia gamma di disturbi della salute. Il gruppo principale è costituito da dolori alla schiena e lesioni dorsali, e dai disturbi degli arti superiori e inferiori. Sovente sono disturbi legati all’attività lavorativa. I DMS rappresentano un problema in modo particolare per i lavoratori del settore agricolo, forestale e ittico che corrono il rischio maggiore di accusare disturbi degli arti superiori per la tipologia all’attività lavorativa La valutazione diagnostica di tali disturbi può essere effettuata tramite l’EMG (elettromiografia) che valuta la presenza di alterazioni dei nervi e dei muscoli che possono essere di interesse sia ortopedico, che neurologico, che internistico. L’elettromiografia è un esame indispensabile per diagnosticare alcune patologie molto frequenti, quali la sindrome del tunnel carpale, o le patologie del rachide (lombo-sciatalgie da ernia discale, canale stretto lombare), per consentire allo Specialista, in associazione agli esami neuroradiologici (RM o TC), di consigliare un trattamento chirurgico o conservativo fisioterapico. Sostanzialmente l’elettromiografia consiste nella stimolazione elettrica dei nervi ed eventualmente nell’infissione di un piccolo ago nei muscoli per valutare l’entità della contrazione.

w w w. g r u p p o c d c . i t


Consigliere Ecclesiastico

FRATELLI TUTTI Nell’ultima enciclica “Fratelli tutti” il papa afferma di essersi ispirato per il titolo a San Francesco. Da veri fratelli ci si vuol bene e si cerca l’uno il bene dell’altro. In questo tempo di pandemia tanti sono i gesti di solidarietà. Tanti i volontari impegnati ad alleviare i disagi e i problemi della gente. L’anziano è considerato sempre e da tutti come fratello? Non sembra proprio. Sotto la bandiera dell’efficienza e della sostenibilità economica si tagliano servizi essenziali: orari contingentati nei pubblici uffici, prenotazioni varie via mail, chiusura selvaggia di uffici postali, etc. Accedere a banche, comuni, ambulatori è diventato più facile per chi sa “navigare” su internet e non ha segreti col computer, ma per l’anziano è diventata una via crucis. L’anziano oggi, oltre al badante, dovrebbe avere a sua disposizione anche un... segretario. Chi è chiamato ad organizzare la nostra vita, quanta cura ha per i costi e i bilanci e quanta per il bene della persona? Il covid ci costringe a casa, ma un conto è vivere da solo in una casa di 150 mq. oppure vivere in una di 45 mq. con

tre figli. Se siamo tutti uguali, non tutti abbiamo le stesse possibilità. Qualcuno, dopo l’uscita della Gran Bretagna dalla comunità europea, ha pensato ai disagi dei camionisti che trasportano derrate alimentari costretti a soste di giorni alla frontiera di nuovo attivata, a mangiare un panino, a subire il freddo dell’inverno per soste che durano giorni? La politica quanto ha pensato al vero bene della persona? Qualche dubbio sorge. La nostra vita è resa ogni giorno più difficile. Quando è stata introdotta nelle scuole la DAD (didattica a distanza) è stata salutata come una conquista, oggi sono gli stessi studenti a chiedere il ritorno alla didattica in presenza. Ritorniamo ad una politica che si interessi davvero al bene della persona, di tutte le persone, perchè sono “fratelli tutti”, anche se non tutti sono trattati da fratelli. Ritorniamo a leggere o rileggere l’enciclica di papa Francesco, sarà per tutti una provocazione per essere e vivere da fratelli. Don Ivo Piccinini

INPS, ENTRO IL 16 MARZO 2021 IL RECUPERO DEI VERSAMENTI SOSPESI

L’

Inps con la circolare 145 del 14 dicembre annuncia le prossime istruzioni relative alle singole gestioni per quanto riguarda la sospensione dei versamenti contributivi. L’Istituto ricorda che nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 30 novembre 2020 è stato pubblicato il decreto-legge 30 novembre 2020, n. 157, che ha introdotto, tra le ulteriori misure per contrastare l’impatto economico dell’emergenza Covid 19, la sospensione dei termini relativi ai versamenti dei contributi previ-

denziali e assistenziali in scadenza a dicembre 2020. Intanto l’Inps ha precisato che per quanto riguarda il recupero dei versamenti sospesi questo potrà avvenire entro il 16 marzo 2021 in un’unica soluzione, senza applicazione di sanzioni e interessi, o attraverso la rateizzazione fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo con il versamento della prima rata il 16 marzo 2021.

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