"Agricoltura Alessandrina" gennaio 2022

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 1 20 GENNAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Cambio al vertice, Roberto Bianco nuovo Direttore Coldiretti Alessandria

Tutte le novità in sintesi Legge di Bilancio 2022, approvate le Misure per il settore agricolo

2022

Ricetta veterinaria elettronica dei trattamenti, dal 28 gennaio scatta l’obbligo per le imprese


DISOCCUPAZIONE AGRICOLA 2022 IL 31 MARZO SCADE IL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER LA DOMANDA:

documento di riconoscimento p e r m e s s o d i s o g g i o r n o (per lavoratori extracomunitari) coordinate bancarie o postali contatto telefonico, mail, data di matrimonio, dati del coniuge PER INFORMAZIONI: PATRONATO EPACA ALESSANDRIA TEL. 0131 - 235891 epaca.al@coldiretti.it - www.epaca.it - seguici su Facebook


COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 69° numero 1 20 GENNAIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2022

n.1 - Gennaio 2022

Cambio al vertice, Roberto Bianco nuovo Direttore Coldiretti Alessandria

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Bianco DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

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COLDIRETTI ALESSANDRIA

Tutte le novità in sintesi Legge di Bilancio 2022, approvate le Misure per il settore agricolo

Ricetta veterinaria elettronica dei trattamenti, dal 28 gennaio scatta l’obbligo per le imprese

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APPROVATA LA MANOVRA

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CRISI IDRICHE

IL PACCHETTO DI MISURE PER IL SETTORE AGRICOLO

LINEE GUIDA PER IL NUOVO PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

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CAMBIO AL VERTICE

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RICETTA ELETTRONICA VETERINARIA

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BIRRIFICI ARTIGIANALI

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POLITICA AGRICOLA COMUNE

ROBERTO BIANCO NUOVO DIRETTORE PROVINCIALE

EMERGENZA PESTE SUINA AFRICANA SUBITO AZIONI STRAORDINARIE DI SICUREZZA

PORTALE DEL SOCIO

UN’APP PER CONTROLLARE TERRENI E CAMBIAMENTI CLIMATICI

DEI TRATTAMENTI SCATTA L’OBBLIGO PER ALLEVATORI

TAGLIO ACCISE PER SOSTENERE SVILUPPO DELLA FILIERA

COSÌ COLDIRETTI HA “SALVATO” IL PIANO STRATEGICO

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PREZZI ALLE STELLE

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LA RIFLESSIONE DEL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO

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SI IMPENNANO DA GRANO A MAIS, DA ENERGIA A MANGIMI

PIANO SVILUPPO RURALE

BANDI E NOVITÀ IN SCADENZA, COME ACCEDERE

PATRONATO EPACA

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA

“NON MIGLIORI, MA DIFFERENTI”

COLTIVA LA SALUTE

LA RIEDUCAZIONE RESPIRATORIA

MERCATINO

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Editoriale | Il Presidente

Preoccupazioni per il mancato contenimento della fauna selvatica: stanchi di promesse non mantenute

DAL COVID ALLA PESTE SUINA AFRICANA: IL NUOVO ANNO SI APRE CON UN DEJÀVU, PARLANDO DI “ZONA ROSSA” E RESTRIZIONI 4

I

nizio a temere il primo mese dell’anno. Perché? E’ sufficiente fare qualche riflessione: partiamo da gennaio 2020 quando cominciano a circolare in Cina le notizie di un nuovo virus, tale Covid -19, sembravano lontane poi, sono bastate poche settimane, e siamo entrati dritti dritti in un incubo non ancora terminato; a gennaio 2021 la provincia di Alessandria risulta la più idonea ad “ospitare” le scorie nucleari, come se già di inquinamento non ne avessimo abbastanza, incontri e riunioni per riuscire a decretare che tutto andava rivisto. Risultato? A tutt’oggi la discussione è ancora aperta. Gennaio 2022 il nuovo anno è stato accolto dal primo caso di Peste Suina Africana trovato in Italia, tra tutte le province il virus ha scelto proprio quella di Alessandria, con incertezze e sviluppi che stiamo affrontando giorno per giorno. Nessuna conseguenza sull’uomo ma telecamere, microfoni e riflettori restano accesi per capire meglio la natura e le conseguenze di un problema strettamente collegato al numero esagerato di cinghiali sul territorio: allarme e preoccupazione da parte dell’opinione pubblica che teme il salto da cinghiale a suino. Non è un caso, infatti, che il problema numero uno che continua a rimanere aperto, senza soluzione, sui tavoli istituzionali sia proprio quello legato al contenimento della fauna selvatica sul territorio. Problema affrontato e ribadito durante manifestazioni di piazza e momenti di confronto con gli addetti ai lavori: al centro la preoccupazione per le conseguenze sociali ed economiche del problema, dagli incidenti stradali alle devastazioni dei campi sino alle malattie. Una paura che si è concretizzata

gettando nella preoccupazione uno dei settori chiave dell’economia italiana. Ciò che conta ora è che arrivi la giusta e corretta informazione ad imprese e consumatori, soprattutto per ribadire a quest’ultimi che la carne degli allevamenti è sicura e controllata e che non deve essere penalizzata un’intera filiera produttiva. Non dimentichiamo che in questi due anni contrassegnati da una crisi drammatica e inedita il settore agroalimentare è quello che ha retto grazie a ciò che ci contraddistingue: forza imprenditoriale e capacità di innovare, sinergia con la ricerca e forza di competere. La qualità, insomma, si è coniugata con l’innovazione. Sono segnali che vanno incoraggiati, attraverso una buona e intelligente utilizzazione delle risorse comunitarie, a sostegno delle imprese e delle filiere produttive per creare valore aggiunto e tutelare anche il territori. Non solo le risorse finanziarie: dobbiamo concentrare le risorse umane, gli organismi amministrativi e le forze sociali. I dati legati agli acquisti in occasione delle festività natalizie hanno evidenziato quanto gli italiani non abbiamo mai rinunciato al buon cibo, alla buona tavola e a stappare un bottiglia di bollicine Made in Italy. Ne sono stati testimonianza i mercati degli agricoltori che hanno regalato opportunità di grande scelta al giusto prezzo in tutte le città italiane. E Alessandria non è stata da meno. Ricevere e regalare un prodotto dell’eccellenza Made in Italy da gustare tutti assieme è stato il filo rosso che ha scandito il periodo natalizio, un motivo di orgoglio per noi, soprattutto perché è stata la testimonianza che anche durante la crisi legata alla pandemia alla qualità non si rinuncia.

Tra le priorità del 2022 l’apertura di nuovi progetti di filiera per valorizzare il territorio e le sue tipicità

Mauro Bianco Conciliare l’interesse delle nostre imprese con quello dell’intera collettività: anche nel 2022 continueremo su questa strada scandita dal nostro “protagonismo sociale” che nasce come esigenza economica, al quale siamo giunti attraverso un percorso coerente che ci ha portato prima ad impegnarci per la rigenerazione dell’agricoltura verso la qualità e la sostenibilità ambientale e poi nel “patto con il consumatore” per stabilire una alleanza che non ha eguali in altri contesti. Ci apprestiamo ad affrontare un nuovo anno, con nuove sfide e nuovi obiettivi. Obiettivi e sfide che richiedono un sistema di assistenza e consulenza sempre più vicina alle aziende e sempre più attenta alle necessità di un sistema economico in continua evoluzione.


Editoriale | Il Direttore

LA PREOCCUPAZIONE PER L’EMERGENZA PESTE SUINA AFRICANA HA “ACCOMPAGNATO” I MIEI PRIMI GIORNI DI INSEDIAMENTO

OBIETTIVO PROMUOVERE UN’AGRICOLTURA DI ALTA QUALITÀ A PRESIDIO DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

U

n dialogo “aperto” dove approfondire gli argomenti di attualità agricola e tutto ciò che vede in prima linea l’Organizzazione. Da qui l’obiettivo di utilizzare questo spazio della rivista “Agricoltura Alessandrina” per instaurare da subito un vero e proprio scambio di opinioni, idee e proposte finalizzate a pianificare nuove progettualità a breve, medio e lungo termine. Il tutto con lo scopo primario di garantire risposte e redditività alle imprese. L’agricoltura sta vivendo un momento di rilancio molto importante sia per la grande attenzione del consumatore nei confronti del cibo, sia perché sono molti i giovani che scelgono di diventare imprenditori agricoli. Il Covid ha messo in evidenza il valore strategico del settore agroalimentare e l’importanza di sostenere l’economia territoriale ma non possiamo ignorare le problematicità che le aziende stanno attraversando, dettate soprattutto dai vincoli di una burocrazia opprimente. Sto imparando a conoscere il variegato territorio della provincia alessandrina, da Cuneo ad Alessandria e, anche se siamo sempre nel nostro bel Piemonte, l’agricoltura e la tipologia di produzioni e aziende sono diverse, uniche, anche rispetto alle mie precedenti esperienze in altre zone d’Italia. Sappiamo bene quanto il nostro presente e futuro sia legato ad un confronto costante con la base: per questo è necessario guardare al futuro con attenzione, soprattutto alle trasformazioni sociali, economiche ed ambientali che ci circondano, senza però mai perdere di vista le loro esigenze. E ciò lo faremo creando sinergie, ovvero col gioco di squadra, grazie al quale sono convinto che non tarderanno ad arrivare risultati importanti, non solo per Coldiretti, ma per l’economia e per il settore agricolo in generale.

Filiere simbolo di questo territorio, dal vino al riso passando attraverso la cerealicoltura, l’orticoltura, la frutticoltura, la zootecnia, tenendo come comune denominatore quella politica del fare che nel corso degli ultimi anni ci ha permesso di ottenere ottimi risultati. Il mio impegno sarà a trecentosessanta gradi, volto a promuovere un tipo di agricoltura che guardi al presidio del territorio e dell’ambiente, di alta qualità e ben presente in tutti gli ambiti: ciò porta dritto al ragionamento sulle filiere che devono condurre a replicare e far crescere gli accordi e i contratti tenendo conto delle caratteristiche del prodotto italiano ed del suo valore intrinseco. Determinante ribadire l’importanza del fare sinergia: un gioco di squadra fatto di persone disposte a dare seguito concreto alle idee. Non nego però che mi sarebbe piaciuto affrontare questa nuova esperienza in terra alessandrina senza l’emergenza Peste Suina Africana anche se ero perfettamente a conoscenza quanto il problema fauna selvatica fosse devastante anche in questa zona come in tutto il resto del Piemonte e del Paese. Dunque, saranno molte le sfide che ci vedranno impegnati su più fronti: particolare attenzione al ruolo dei giovani impegnati nella rivoluzione tecnologica nei campi, fautori di forme innovative di solidarietà con la spesa sospesa, di impegno sul recupero della biodiversità, di difesa dei suoli fertili, ma anche con la lotta allo spreco dei cuochi contadini senza dimenticare l’importante lavoro di educazione alimentare. Sono loro la testimonianza più concreta del nuovo modello di sviluppo sostenibile proposto dalla Coldiretti. Un profondo cambiamento è in atto e deve riguardare tanto le idee quanto gli uomini chiamati ad affermarle: le nostre aziende sono l’esempio di questa distintività, di questa forza

Garantire alle aziende servizi mirati incentivando il rapporto di stretta alleanza con i consumatori

Roberto Bianco che si traduce nella volontà di portare al consumatore un prodotto non omologato, in grado di raccontare una storia. Nella capacità di non farsi annientare da economie di mercato ingannevoli, di sopravvivere agli inaspettati cambiamenti climatici e ad una elefantiaca burocrazia. Ciò che vogliamo comunicare, e lo faremo organizzando eventi mirati sia per i consumatori che per le scuole, è che dietro ad ogni tipo di pane e di formaggio, c’è una fattoria-azienda che li ha prodotti, che evoca la terra, il territorio e le tradizioni, in altre parole le radici di ognuno di noi. Nel frattempo non posso che dire “grazie” in anticipo a tutti coloro che mi sosterranno in questa mia nuova, straordinaria avventura!

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Manovra

misure per settore agricolo

APPROVATA LA MANOVRA, ECCO IL PACCHETTO DI MISURE PER IL SETTORE AGRICOLO DAL SUPERBONUS 110% ALLA REVISIONE DEGLI SCAGLIONI E DELLE ALIQUOTE IRPEF 6

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a Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021), pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021, è un pacchetto di misure per il settore agricolo particolarmente rilevante quello che Coldiretti ha proposto e sostenuto sin dalla fase di confronto preparatoria della manovra, varata a fine anno dal Governo Draghi. Lo ha ricordato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che, tra le altre cose, è stata fatta salva la qualifica di imprenditore agricolo per coloro che a causa di calamità naturali, eventi epidemiologici, epizoozie o fitopatie non siano in grado di rispettare, temporaneamente, il criterio della prevalenza nell’utilizzo dei propri prodotti come disposto dall’articolo 2135 del codice civile. In considerazione dei gravi danni subiti dalle imprese agricole in conseguenza degli eventi climatici estremi, sempre più frequenti, molto importanti le risorse assegnate ad un fondo di mutualizzazione per ampliare il ventaglio di strumenti di gestione del rischio a disposizione delle imprese agricole (50 milioni nel 2022). Allo stesso modo per le assicurazioni agevolate stanziati 50 per il 2022 e 80 dal 2023. Tra gli interventi più

significativi di una manovra espansiva c’è pure la conferma dell’esenzione Irpef sui redditi agrari e dominicali nonché delle percentuali di compensazione Iva nel settore zootecnico (bovini e suini). Di rilievo la decontribuzione per giovani imprenditori agricoli under 40 neo insediati, il rifinanziamento del fondo filiere istituto con la legge di bilancio dello scorso anno (80 milioni per il 2022 e 50 per il 2023). Il fondo competitività ottiene 20 milioni per il 2022, il fondo grano duro 10 milioni sempre per il 2022. Al fine di favorire il distretti del cibo, introdotti con la legge di bilancio per il 2018, vengono stanziati 110 milioni. Assegnati, inoltre, 50 milioni per la misura “Ismea investe” e 10 milioni per gli interessi sulle garanzie concesse dall’Istituto. L’intervento “donne in campo” vede un impegno di risorse pari a 5 milioni nel 2022 e 15 nel 2023. Le risorse a sostegno del settore forestale (“strategia forestale”) sono pari a 30 milioni nel 2022 e nel 2023 e 40 nel 2024. Ulteriori risorse per il piano triennale per la pesca e per il fondo di solidarietà per la pesca ed inoltre, di grande importanza è la proroga per gli anni 2022, 2023 e 2024 del bonus verde. Misure finanziarie di sostegno sono state previste per la filiera delle carni derivanti da animali della specie pollo, tacchino, lepre, consigli domestici e altri animali vivi destinati all’alimentazione umana e uova di volatili in guscio (30 milioni), tra le filiere maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica, e per le imprese del comparto della birra, con la progressiva riduzione delle accise nel triennio, unitamente ad agevolazioni progressive per i birrifici con produzione annua fino a 60.000 ettolitri. Sono previsti, inoltre rifinanziamenti a favore delle “filiere minori” (apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio) e l’impiego di ulteriori risorse in diversi ambiti di interesse per il settore agricolo.


Manovra

misure per settore agricolo

ABOLIZIONE IRAP IMPRESE E PROFESSIONISTI A decorrere dal periodo d’imposta 2022 (o comunque in corso al 1° gennaio 2022), l’IRAP è abolita per le persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni.

CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI

DETASSAZIONE IRPEF PREVIDENZA AGRICOLA Anche per il periodo d’imposta 2022, i redditi dominicali e agrari non concorreranno alla formazione della base imponibile ai fini IRPEF dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola professionale. Tale beneficio ricorre anche se i predetti soggetti sono soci di società semplici.

QUALIFICA DI IMPRENDITORE AGRICOLO Gli imprenditori agricoli che, a causa di calamità naturali, di eventi epidemiologici, di epizoozie o fitopatie, dichiarati eccezionali, non siano in grado di rispettare il criterio della prevalenza di cui all’articolo 2135 del Codice Civile, mantengono ad ogni effetto di legge la propria qualifica ancorché, in attesa della ripresa produttiva della propria azienda e comunque per un periodo non superiore a tre anni dalla suddetta declaratoria, si approvvigionino di prodotti agricoli del comparto agronomico in cui operano prevalentemente da altri imprenditori agricoli.

REVISIONE SCAGLIONI E ALIQUOTE IRPEF Allo scopo di ridurre la pressione fiscale sui redditi delle persone fisiche, sono riorganizzati gli scaglioni reddituali e le aliquote di tassazione IRPEF, ora ridotte a quattro (23% per lo scaglione fino a € 15.000, 25% per lo scaglione fino a € 28.000, 35% per lo scaglione fino a € 50.000, e 43% da € 50.000,01 in poi). Rimodulate anche le detrazioni per tipologia di reddito posseduto e modificata la disciplina relativa al trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e alcuni assimilati (cosiddetto Bonus Renzi). Le Regioni e i Comuni dovranno a loro volta rivedere entità e scaglioni delle addizionali regionali e comunali IRPEF.

COMPENSAZIONE CESSIONI BOVINI E SUINI È estesa al periodo d’imposta 2022 per gli imprenditori agricoli in regime speciale IVA l’applicazione della percentuale di compensazione del 9,5% per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina.

Prorogato fino al 2025, e rimodulato, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, già previsto fino a tutto il 2022. Per i beni materiali Industria 4.0 acquisiti dal 2023 al 2025, il bonus sarà pari al 20% del costo, per investimenti fino a 2,5mln di euro; al 10%, oltre i 2,5 e fino a 10mln di euro; al 5%, oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili, fissato a 20 milioni di euro. Per i beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali Industria 4.0, la misura del credito, confermata al 20% per il 2023, calerà al 15% nel 2024 e, ancora, al 10% nel 2025.

ALCUNE NOVITÀ SUL SUPERBONUS 110% Fra le varie novità in tema di Superbonus 110%, la Legge di Bilancio prevede che: per gli interventi effettuati da persone fisiche su edifici unifamiliari o su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, situate all’interno di edifici plurifamiliari, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 a condizione che al 30 giugno siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo; per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento a interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, il beneficio spetta ancora nella misura del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, nella misura ridotta al 70% per le spese sostenute nel 2024 e in misura ulteriormente ridotta al

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Manovra

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misure per settore agricolo

65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. L’eventuale opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito a terzi del Superbonus 110% potrà essere esercitata in relazione alle spese sostenute fino a tutto l’anno 2025. Confermata la necessità di apposizione del visto di conformità sia nei casi di opzione per la cessione del credito e/o dello sconto in fattura, nonché nei casi di utilizzo in detrazione del Superbonus 110% in dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente (precompilata) o tramite il sostituto d’imposta che presti assistenza fiscale.

BONUS VERDE Sono prorogate al 31 dicembre 2024, le detrazioni IRPEF. Spese relative a interventi, innovativi o modificativi, di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Non sono agevolabili le manutenzioni ordinarie e i lavori in economia. Il bonus è stato prorogato fino al 2024 in misura del 36% delle spese sostenute, fino a un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo. Tale bonus può essere utilizzato soltanto in detrazione dall’imposta sui redditi e non può formare oggetto di cessione del relativo credito e/o di sconto in fattura.

PAGAMENTO CARTELLE ESATTORIALI Per le cartelle di pagamento notificate dall’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022, il termine di adempimento dell’obbligo risultante dal ruolo è di 180 giorni (anziché di 60 giorni) decorrenti dalla data di notifica al contribuente (il Decreto Legge fiscale n. 146/2021 aveva già introdotto analogo differimento di 180 giorni per l’adempimento dei ruoli recati da cartelle di pagamento notificate dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021).

MISURE CONTENIMENTO CARO BOLLETTE Allo scopo di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nelle fatture relative ai consumi dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022: gli oneri generali di sistema sono azzerati per le utenze elettriche domestiche e quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5kW, e ridotti per le restanti utenze elettriche; l’IVA sul gas naturale scende al 5%, per tutte le utenze, sia per usi civili sia per usi industriali; gli oneri di sistema per il gas naturale sono ridotti per tutte le utenze, domestiche e non; è potenziato il bonus per i clienti domestici in condizione economica svantaggiata e per quelli in gravi condizioni di salute. In caso di mancato pagamento delle bollette della luce e

del gas, emesse fra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, le società dovranno offrire al cliente un piano di rateizzazione di durata non superiore a 10 mesi, senza applicazione di interessi.

CREDITO D’IMPOSTA SISTEMI DI ACCUMULO È riconosciuto ai contribuenti ai fini IRPEF, nel limite massimo complessivo di 3mln di euro per l’anno 2022, un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto. Con apposito decreto ministeriale saranno definite le modalità attuative per l’accesso al beneficio.

PROROGA BONUS ACQUA POTABILE È prorogato al 2023 il credito d’imposta, il cosiddetto Bonus acqua potabile, originariamente introdotto dalla scorsa Legge di Bilancio 2021 per le spese sostenute negli anni 2021 e 2022. Il Bonus consiste in un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute (dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023), per acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica E290, nonché per il miglioramento qualitativo delle acque potabili. Il credito è riconosciuto in favore delle persone fisiche, nonché dei soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, e agli enti non commerciali, fino ad un massimo di 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare, relativamente alle persone fisiche non esercenti attività economica, e a un massimo di 5.000 euro per ciascun immobile destinato all’attività commerciale o istituzionale, relativamente agli altri soggetti. Si rammenta inoltre che i soggetti beneficiari del credito in esame devono comunicare telematicamente all’Agenzia, dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili, direttamente o tramite un intermediario abilitato, l’ammontare delle spese agevolabili sostenute nell’anno precedente.


Piano Tutela

delle acque

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLE CRISI IDRICHE

I

n applicazione al nuovo Piano di Tutela delle Acque, la Regione Piemonte ha emanato “linee di indirizzo per la gestione dinamica degli scenari di scarsità idrica” con lo scopo di fornire ad Enti e soggetti interessati indicazioni applicative comuni da applicare nel caso in cui, come sempre più spesso accade, si creino condizioni di carenza idrica di gravità più o meno elevata. Le linee di indirizzo deliberate dalla Regione Piemonte si prefiggono l’obiettivo, nell’ambito della Strategia di adattamento ai Cambiamenti Climatici, di fornire uno strumento di base in grado di adattarsi, in modo flessibile, alle variazioni, nel tempo e nello spazio, delle criticità che si possono manifestare. Il documento delinea e definisce diversi scenari di riferimento (situazione normale priva di criticità, scenario di severità idrica bassa, scenario di severità idrica media e scenario di severità idrica alta) e demanda all’Osservatorio Permanente sugli Usi dell’Acqua dell’Autorità di bacino del Fiume Po (che si avvale del supporto dell’ARPA) la valutazione nel tempo della situazione, con riferimento all’intero bacino o con dettaglio, quando necessario, a livello di provincia e di sottobacino. In proporzione ai diversi livelli di criticità vengono indicate specifiche misure utili al fine di anticipare l’aggravarsi della crisi ed indicati i soggetti che devono assumere i relativi provvedimenti (Autorità di bacino, Regione Piemonte, ARPA, Province, Consorzi gestori di comprensori irrigui, Sindaci, ecc.).

A fronte di uno scenario di severità idrica media o alta spetta alle Province valutare l’ammissibilità delle richieste di deroga al rispetto del Deflusso Ecologico. Con riferimento a queste ultime vengono inoltre indicate specifiche condizioni vincolanti: • la richiesta deve essere temporanea e contraddistinta da caratteri di eccezionalità e imprevedibilità ed è valutabile solo a partire da uno scenario di criticità media; • i soggetti beneficiari dei provvedimenti di deroga devono dimostrare di aver adottato tutti i possibili provvedimenti per gestire efficacemente le situazioni di criticità ed in specifico disporre di opere di presa in grado di modulare i prelievi e, ove richiesto, dei misuratori delle portate e dei volumi prelevati; • tutti gli utenti di una medesima asta devono essere dotati di un piano di riparto per la ridistribuzione della risorsa disponibile, attraverso un’idonea suddivisione della turnazione. Anche per questo provvedimento gli effetti reali e le ricadute che si avranno sul territorio sono nell’immediato difficili da valutare; se da un lato risulta condivisibile la scelta di predisporre strumenti di gestione delle crisi idriche in modo che gli stessi possano essere adottati con tempestività e attraverso percorsi certi e condivisi, parallelamente preoccupano gli effetti che potranno derivare dall’applicazione del Deflusso Ecologico e dal nuovo sistema di deroghe.

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Nuovo Direttore

CAMBIO AL VERTICE: COLDIRETTI ALESSANDRIA HA UN NUOVO DIRETTORE PROVINCIALE

ROBERTO BIANCO SUBENTRA A ROBERTO RAMPAZZO. “IL TERRITORIO COME FORZA E BASE DEL RINNOVAMENTO” 10

C

ambio al vertice e nuovo Direttore per Coldiretti Alessandria. Roberto Bianco, originario di Cuneo, è stato nominato alla guida della Federazione alessandrina, succedendo a Roberto Rampazzo. Da oltre 20 anni in Coldiretti, è stato Direttore del patronato Epaca/ Coldiretti dal 2002; primo incarico nella federazione di Arezzo per poi continuare, nel 2004 presso la sede emiliana di Reggio nell’Emilia. Dal 2008 ritorna in Piemonte assumendo l’incarico presso la Federazione di Cuneo ricoprendo inoltre, negli ultimi anni, il ruolo di Vice Direttore della Federazione cuneese. Il passaggio di consegne si è svolto alla presenza del Delegato Confederale Bruno Rivarossa e Giovanni Benedetti, Capo Area Organizzazione della Confederazione. Bruno Rivarossa nel presentare alla dirigenza di Coldiretti Alessandria la figura di Roberto Bianco ha sottolineato come “veniamo da anni di intuizioni geniali e straordinarie che ci vengono riconosciute dalla società” e ha ribadito come “questo avvicendamento di direzione risponda ad un rinnovamento nella continuità per far crescere il progetto economico di Coldiretti, offrendo alla base associata le risposte di cui ha bisogno e ai consumatori, con Campagna Amica, un punto di riferimento importante, continuando la battaglia per la rintracciabilità in etichetta e la difesa del vero Made in Italy”. Ad aprire i lavori il Presidente provinciale Mauro Bianco che ha ringraziato Roberto Rampazzo per il suo impegno in terra alessandrina: “Il mio è un ringraziamento per il percorso condiviso, per tutti i risultati che Coldiretti Alessandria ha raggiunto in questi anni di cambiamento e per la vicinanza che Roberto ha sempre dimostrato al territorio in un periodo tanto difficile come quello pandemico. Come

Consiglio di amministrazione siamo certi che, insieme a Roberto Bianco, stesso mio cognome ma nessun grado di parentela, continueremo a lavorare in modo proficuo per la crescita e la competitività del territorio”. “E’ stato un periodo intenso, che mi ha insegnato molte cose, ad amare una regione come il Piemonte, che per me rappresentava un territorio quasi sconosciuto - ha sottolineato nel suo discorso di ringraziamento Rampazzo -. Ho avuto modo di confrontarmi con i problemi maggiori del Basso Piemonte: spero di aver contribuito al cammino, alla crescita e a quella rigenerazione di cui tanto parliamo in modo propositivo abbandonando la logica del “si è sempre fatto così”. La collaborazione che ho trovato è stata fondamentale, sono grato ai dirigenti, alla struttura, e a quanti mi hanno aiutato, specialmente appena arrivato, a farmi sentire come a casa”. Roberto Bianco ha accolto ufficialmente la carica di direttore ribadendo quanto per lui sia fondamentale lavorare “in squadra”, per un unico progetto comune: costruire la Coldiretti del futuro mettendo sempre al centro la persona, il socio e la Sua azienda. “Alessandria rappresenta un nuovo percorso, un’agricoltura variegata per tipologia e caratteristiche, un territorio importante per il tessuto economico piemontese, giustamente considerato uno dei granai d’Italia, dalle indiscusse potenzialità - ha affermato il neo Direttore Roberto Bianco -. Dirigere una Federazione come questa è una vera e propria sfida, soprattutto in un momento congiunturale non facile ma spero di riuscire ad inserirmi appieno nel contesto dirigenziale e strutturale. Ovviamente mi serve l’aiuto e la collaborazione di tutti, della Dirigenza e della Struttura, affinché quella sinergia in cui credo, venga attuata ogni giorno e si pos-

L’emergenza Covid ha evidenziato quanto sia fondamentale sostenere l’economia di prossimità

sano così mettere in campo nuove idee e nuove strategie per essere sempre più all’altezza delle aspettative delle aziende alessandrine, in attuazione del grande progetto economico di Coldiretti, per tutelare le nostre imprese e le produzioni Made in Italy”. Una “nuova” Coldiretti, al fianco di imprese agricole moderne, che puntano alla propria crescita sugli elementi di distintività e legame territoriale. “L’emergenza Covid ha evidenziato come l’agricoltura sia centrale per il sistema Paese, pilastro dell’economia sia locale che nazionale - ha aggiunto il neo direttore Roberto Bianco -. Le nostre imprese hanno saputo affrontare le incertezze del mercato e imboccare la strada dell’innovazione, dell’origine, della trasparenza. Ringrazio per la fiducia che mi ha dato la Coldiretti. Mi attende un percorso nuovo nel quale mi auguro di poter portare un po’ del mio vissuto personale e del bagaglio professionale maturato in questi anni. Intendo proseguire di slancio il cammino già avviato, con l’aiuto e la collaborazione di tutti”.


Fauna

selvatica

UNA DELEGAZIONE È STATA RICEVUTA IN PREFETTURA AD ALESSANDRIA

PESTE SUINA AFRICANA: COLDIRETTI CHIEDE AL PREFETTO ZITO AZIONI STRAORDINARIE DI SICUREZZA SUL TERRITORIO

E’

importante la tempestiva adozione del provvedimento che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni. Servono risposte efficaci e non continuare a tergiversare su una problematica che è ormai fuori controllo. L’allarme del dilagare della Peste Suina Africana e l’insostenibilità delle devastazioni della fauna selvatica sul territorio, sono stati gli argomento al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo Ghilini tra il Prefetto di Alessandria Francesco Zito e i vertici di Coldiretti Alessandria. Un momento di confronto che ha anticipato la discussione al tavolo convocato dalla Regione Piemonte per fare il punto sull’emergenza Peste Suina Africana (PSA). Il provvedimento firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza prevede, infatti, il divieto di ogni attività venatoria salvo la caccia selettiva al cinghiale nella zona stabilita come infetta da Peste Suina Africana: nell’area circoscritta sono vietate la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain bike e le altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti. Nell’ordinanza emanata dal Ministero della Salute, art.1 comma 2 viene evidenziato come dai divieti siano però “escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali”. L’ordinanza in vigore per sei mesi si pone l’obiettivo di porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della Psa e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economico connessi

allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati. “Occorre la massima collaborazione delle istituzioni, per questo ringraziamo il Prefetto Francesco Zito per la disponibilità dimostrata e per l’attenzione con cui sta seguendo la vicenda - ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Siamo costretti ad affrontare questa emergenza perché è mancata l’azione di prevenzione e contenimento come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne e ribadiamo l’importanza di vigilare oltre che sul piano sanitario anche contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico ed occupazionale”. Una problematica la cui gravità sembra ancora non essere stata ben recepita da parte di tutti, nonostante i danni sempre più visibili nelle campagne, con scorribande di decine di esemplari sui terreni e la presenza dei cinghiali sulle strade urbane e sulle vie di comunicazione. Durante l’incontro, il Direttore provinciale Coldiretti Roberto Bianco ha puntualizzato quanto, mai come oggi, sia importante dare certezze alle imprese agricole e garantire il

Bene la tempestiva adozione del provvedimento salva stalle per continuare a lavorare in sicurezza futuro agli agricoltori con risposte strutturali ed efficaci, partendo dalla modifica della legislazione nazionale: “Abbiamo più volte evidenziato il rischio della diffusione della Peste Suina Africana attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette”. “Adesso serve subito un’azione sinergica su più fronti anche con la nomina di un commissario in grado di coordinare l’attività dei prefetti e delle forze dell’ordine chiamate ad intensificare gli interventi, per tutelare e difendere gli allevamenti e compensare gli eventuali danni economici alle imprese. E’ necessario, inoltre, avviare iniziative comuni a livello europeo perché è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplare portatori di peste”, ha concluso il Presidente Mauro Bianco.

Marco Moro dell’azienda “Da Pina” intervistato da RaiUno

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Fauna

selvatica

ATTIVARE SUBITO LE PROPOSTE CONCRETE INVIATE DA COLDIRETTI IN REGIONE PIEMONTE

ISTITUIRE UN TAVOLO PERMANENTE PER AFFRONTARE LA PROBLEMATICA 12

E

’ fondamentale istituire al più presto un tavolo permanente regionale per condividere le problematiche e le azioni necessarie da mettere in campo poiché i casi accertati di Peste Suina Africana rappresentano un forte pericolo per il comparto suinicolo e stanno generando una fase estremamente delicata in cui è necessario dare le giuste comunicazioni, in maniera puntuale ed immediata, alle imprese. E’ quanto sostiene Coldiretti Piemonte nell’inviare in Regione la richiesta formale vista l’emergenza in atto. Coldiretti continua intanto a lavorare a tutela della filiera suinicola piemontese e dei territori: prosegue il confronto con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, con l’Università di Torino e con il consorzio di ricerca Enetwild - finanziato dall›EFSA - che ha sviluppato un›app (iMammalia), già in uso con successo in Serbia ed oggi in Montenegro, con

cui si possono segnalare animali vivi e carcasse. “Ci sono, poi, alcune azioni che vanno attivate subito, in modo omogeneo in tutte le province, negli ATC e nei CA, per controllare una situazione che, come abbiamo più volte ribadito, è ormai al collasso con il proliferare incontrollato della fauna selvatica e i casi di Peste Suina accertati lo dimostrano - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Occorre il blocco della sperimentazione sulla caccia di selezione con l’uso dei cani in questo mese di gennaio, non solo inutile ma dannosa in quanto per prevenire l’avanzamento della Peste Suina Africana è fondamentale ridurre al minimo lo spostamento degli animali”. “E’ urgente potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne, anche nei parchi, mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande effica-

Situazione estremamente delicata, necessario dare giuste comunicazioni alle imprese cia - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Altrettanto importante è riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare, anche nelle aree parco, gabbie per la cattura degli animali. E’ infine indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti, così da tutelare la salute pubblica e creare le condizioni che garantiscano continuità agli allevamenti domestici presenti a livello territoriale, sanzionando pesantemente chi lo evadesse”. Sono queste le principali proposte che Coldiretti sottopone alla Regione non essendoci altro tempo da perdere.

ALLARGATA LA ZONA INFETTA: VIGILANZA SULLA MISURE DI BIOSICUREZZA Sono complessivamente 114 i comuni, 78 in Piemonte e 36 in Liguria, compresi dal Ministero della Salute nella “zona infetta” da Peste Suina Africana in riferimento alle indicazioni della Commissione Europea. I 78 Comuni piemontesi, tutti in provincia di Alessandria, sono: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto D’Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino,

Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant’Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D’Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D’Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone. Innalzata al massimo livello di allerta la vigilanza sulle misure di biosicurezza nel settore domestico, con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone. Serve la collaborazione di tutti gli operatori del settore per offrire la massima protezione alla filiera produttiva del comparto suinicolo.


Fauna

L

selvatica

PESTE SUINA AFRICANA: COS’E’

a peste suina africana (PSA) è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali. Non è trasmissibile agli esseri umani. La trasmissione indiretta si verifica attraverso attrezzature e indumenti contaminati oppure con la somministrazione ai maiali di scarti di cucina contaminati o lo smaltimento di rifiuti alimentari, specie se contenenti carni suine, in modo non corretto.

I

SINTOMI

sintomi principali negli animali colpiti sono: febbre, perdita di appetito, debolezza del treno posteriore con conseguente andatura incerta, difficoltà respiratorie e secrezione oculo-nasale, costipazione, aborti spontanei, emorragie interne ed emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Il virus circola associato ad alcuni tipi di cellule del sangue, causando la sintomatologia che conduce inevitabilmente al decesso dell’animale, spesso in tempi rapidissimi. Gli animali che superano la malattia possono restare portatori del virus per circa un anno, giocando dunque un ruolo fondamentale per la persistenza del virus nelle aree endemiche e per la sua trasmissione. Il virus è dotato di una buona resistenza in ambiente esterno e può rimanere vitale anche fino a cento giorni sopravvivendo all’interno dei salumi per alcuni mesi o resistendo alle alte temperature. Nel sangue prelevato è rilevabile fino a 18 mesi.

“Colpevole la mancanza di prevenzione”

S

iamo costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla moltiplicazione dei cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell’Italia dove si contano ormai più di 2,3 milioni di esemplari. Abbiamo più volte evidenziato il rischio della diffusione della Peste Suina Africana (Psa) attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. La Peste Suina Africana che può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. Servono ora interventi immeditati per

fermare il proliferare dei cinghiali e garantire la sicurezza degli allevamenti ma occorre anche monitorare attentamente la situazione per evitare strumentalizzazioni e speculazioni a danno del settore. Necessario avviare iniziative comuni a livello europeo perché è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplare portatori di peste.

Fabrizio Guglielmone dell’azienda “La Martina” intervistato da Mediaset

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Portale

del socio

PORTALE DEL SOCIO COLDIRETTI: CON L’APP PER CONTROLLARE I TERRENI SALGONO A 70MILA GLI ISCRITTI 14

C

on l’app satellitare Demetra per controllare i terreni e prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici salgono a 70mila gli agricoltori iscritti al Portale del Socio Coldiretti. Lo strumento consente di accedere a: mappe degli appezzamenti delle singole colture; previsioni meteo dettagliate sempre aggiornate; sistema di supporto alle decisioni con indici elaborati su singolo appezzamento; immagini satellitari con vari indici di vigoria per monitorare lo stato di ogni singola coltura. La App avvisa, inoltre, se le colture possono andare in stress idrico o se c’è un rischio gelata. Un aiuto importante in una situazione gli eventi estremi si sono moltiplicati, esponendo le aziende agricole al rischio di subire gravissimi danni alle colture. Demetra è comunque solo un esempio di come l’agricoltura 4.0 possa aiutare gli agricoltori a semplificare la gestione aziendale, eliminando le troppe carte, anche con l’aiuto degli strumenti innovativi. In tale ottica il Portale del Socio Coldiretti rappresenta un vero e proprio “cruscotto” aziendale con molteplici funzioni e possibilità. Vediamo quali.

Quaderno di campagna. Grazie alla perfetta integrazione con il fascicolo aziendale il Quaderno di Campagna digitale consente di gestire i cicli colturali, il magazzino degli agrofarmaci, i trattamenti, i diserbi, le fertilizzazioni (con controlli automatici e completi in tempo reale rispetto alle etichette e ai disciplinari) e tutte le lavorazioni, l’irrigazione, le macchine e molto altro. Ma il Quaderno di Campagna digitale rende più semplice anche la domanda Pac e riduce il rischio di sanzioni e tagli ai premi comunitari. Perfettamente adattabile alle esigenze aziendali mette a disposizione strumenti in grado di gestire la produzione bio, i piani di fertilizzazione, la cartografia, le etichette e tutto ciò che è legato, in generale, alla produzione e alla normativa vigente.

Fatturazione digitale. Digit Offre la gestione digitalizzata delle fatture e dell’intero ciclo attivo della contabilità d’impresa grazie a un programma avanzato che consente di monitorare prodotti, listini e clienti, direttamente collegato con le Imprese Verdi.

Servizio presenze L’applicazione permette di gestire le presenze e giustificare le eventuali assenze di ogni lavoratore presenze ma anche di conoscere il costo di un Operaio Agricolo a tempo Determinato (OTD) e calcolare l’importo della retribuzione lorda partendo dal netto e viceversa.

Fascicolo aziendale I soci, grazie alla collaborazione con Agea, possono monitorare lo stato di avanzamento delle domande Pac e Psr presentate, consultare tutti i dati relativi alla propria azienda così come conosciuti dalla Pubblica Amministrazione (piano colturale, portafoglio titoli, ecc.) e tenere traccia di tutti i pagamenti ricevuti, rendendo più semplici e sicuri i rapporti con gli enti che erogano i fondi comunitari.

Sportello pratiche Caa E’ uno sportello web dove comunicare direttamente con gli operatori del Caa Coldiretti per presentare o completare le pratiche, risolvere i problemi e sbrigare i vari adempimenti in tutta sicurezza senza doversi recare in ufficio, usando il telefonino o il tablet.

Archivio fatture E’ un archivio elettronico e gratuito consultabile dal pc dove gestire e avere sempre disponibili tutte le fatture elettroniche attive e passive della propria azienda. Il sistema consente la consultazione, la visualizzazione ed il download delle fatture attive e passive (con l’esportazione in excel) e una facile gestione delle scadenze dei pagamenti nonché degli incassi delle stesse fatture elettroniche. Oltre a ciò il Portale del Socio Coldiretti offre anche l’agenda on line gratuita e personalizzabile che avvisa delle scadenze d’impresa, le notizie in anteprima e le informazioni sui nuovi bandi del Psr, il meteo, convenzioni riservate ai soci e molto altro.

Come registrarsi al Portale del Socio Coldiretti Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito. Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.​


tecnica

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a cura di

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°67 15

La radice del nocciolo

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Scheda

 La centralità della radice  Per respirare serve ossigeno  Acqua si, ma con misura!  Star bene = Mantenersi sani Con frequenza ogni anno superiore, sono evidenziati casi di deperimento nei corileti che vengono indicati nel loro complesso con il termine di “moria del nocciolo”. Questa descrizione semplificativa sembra voler indicare qualcosa di cui non si riesce a trovare una causa. Infatti già da alcuni anni tutte le ricerche svolte non hanno portato ad alcun risultato solo perché non indirizzate nella giusta direzione. La causa di questi deperimenti, più o meno marcati, è invece di facile individuazione: non si tratta infatti, per la maggior parte dei casi, di una malattia ma di condizioni di vita particolarmente proibitive nelle quali sono costretti a svilupparsi gli apparati radicali. Le radici rappresentano la parte più importante della pianta e le condizioni di asfissia nelle quali spesso vivono costituiscono, sia in modo diretto che indirettamente, una chiara causa del fenomeno.

Attenzione all’eccesso di acqua Il nocciolo presenta radici poco profonde che necessitano per il loro sviluppo ottimale di un terreno tendenzialmente sciolto, profondo, fertile, strutturato e naturalmente drenante. Lo sgrondo naturale delle acque qualora non presente, impone la posa in opera di una rete di drenaggio poiché le radici non tollerano il terreno allagato o saturo, specialmente dall'inizio della primavera e fino all'autunno. Le radici destinate a garantire l’assorbimento dei nutrienti sono concentrate nei 20 cm superiori del terreno, estendendosi verso l'esterno fino ben oltre la proiezione della chioma. Al di sotto di questo livello, le radici destinate ad assorbire gli elementi nutrizionali diminuiscono rapidamente e al di sotto dei 90 cm non ci sono praticamente più radici. I noccioli hanno pochissime radici profonde di ancoraggio, anche se durante le stagioni secche, possono crescere a diversi metri di profondità per trovare umidità. Le radici presenti a livello di una falda freatica in avanzamento annegheranno e moriranno a causa della mancanza di ossigeno.


Scheda

tecnica

Il malessere delle radici A causa della loro specifica, peculiare sensibilità, indipendentemente dalla presenza di sistemi di drenaggio, il nocciolo trova spesso difficoltà a crescere vigoroso su suoli argillosi e limosi pesanti che, come loro caratteristica costitutiva, hanno proprio la capacità di trattenere l’acqua rallentandone il deflusso.

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In tali condizioni di vita , così come per molte altre colture, le piante sono soggette a una serie di problemi legati proprio al cattivo funzionamento degli apparati radicali. Si verificano così deperimenti riconducibili a marciumi radicali causati da agenti patogeni, o semplicemente "wet feet” tradotto come “piedi bagnati", "che è il termine che identifica il malessere che manifestano le specie vegetali intolleranti alle condizioni di crescita in ambiente umido. Questo problema si verifica quando i terreni si saturano di acqua che spinge fuori l'ossigeno disponibile per le radici.

Star bene per vivere a lungo

Le radici che crescono in terreno saturo e privo di ossigeno cresceranno lentamente e saranno rachitiche rispetto a quelle di altre piante che crescono in aree meglio drenate. La resa produttiva di queste piante sarà ridotta e saranno più suscettibili ai tutti i patogeni sia primari che secondari. Questo fenomeno si può osservare, per esempio, su piante che crescono nelle zone basse del frutteto, soprattutto nei frutteti dove i noccioli sono stati posti a dimora in terreni pesanti. Le piante possono sopravvivere per anni, ma con crescita stentata, rese ridotte e progressivo deperimento di branche e rami. L’esito finale è scontato e porterà alla morte della pianta.

Funghi e piante: una guerra che va avanti da sempre Oltre alla scarsa sopravvivenza fisiologica nei terreni umidi, i noccioli possono occasionalmente essere infettate da agenti patogeni terricoli come ad esempio i funghi del genere Phytophthora, comuni in ogni terreno. Il marciume radicale dovuto a Phytophthora è favorito dalle condizioni di umidità in terreni pesanti. I suoli impregnati d'acqua portano alla produzione di spore infettive da parte del fungo, già naturalmente presente nel terreno, che, nuotando attraverso i pori pieni d'acqua del suolo, riescono a entrare nelle radici di specie vegetali sensibili e nel caso specifico indebolite e incapaci di difendersi.

I sintomi

I sintomi della fitopatia includono fogliame poco sviluppato e più o meno clorotico, deperimento delle foglie e ridotto vigore della pianta. Le foglie possono cadere prematuramente e l’insieme di questi sintomi può essere confuso con quelli delle carenze nutrizionali; tutti però derivano dalla ridotta capacità delle radici di assorbire i nutrienti. I noccioli colpiti possono morire improvvisamente durante la stagione calda a causa dell'incapacità di assorbire l'acqua per sostituire le perdite dovute alla traspirazione. Le piante potranno manifestare scolorimenti a livello della chioma. Quando l'infezione è grave, la corteccia può diventare marrone-nera, inzuppata d'acqua e trasudare un fluido scuro in primavera . Anche le radici infette possono presentare colorazioni nerastre. Questa fisiopatia è molto difficile da affrontare una volta che la pianta ha iniziato la fase di regresso, quindi la migliore tattica di gestione è la prevenzione. Per esempio, quando si elimina un'area boschiva per impiantare un noccioleto, occorrerà rimuovere e distruggere tutta la vegetazione, i ceppi e le radici più grandi di 2,5 cm e lasciare il sito a maggese per almeno un anno.


Ricetta

elettronica

RICETTA VETERINARIA ELETTRONICA DEI TRATTAMENTI: SCATTA L’OBBLIGO DAL 28 GENNAIO

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al 28 gennaio 2022 non sarà più possibile utilizzare il registro dei trattamenti terapeutici in formato cartaceo, ma solo più con modalità elettronica. Per accedere alla registrazione elettronica gli allevatori dovranno richiedere il rilascio delle credenziali per entrare nel Sistema Informativo Veterinario del Ministero della Salute, operando da un computer. Potranno farlo il proprietario oppure il detentore o figure terze da loro delegate o anche il veterinario associato all’allevamento. Il link è https://www.ricettaveterinariaelettronica.it/richiesta-account.html. Si tratta dell’ultimo passaggio che porterà ad una completa digitalizzazione della filiera del medicinale impiegato negli animali, iniziata con l’obbligatorietà della RVE (Ricetta Veterinaria Elettronica) introdotta dal 16 aprile 2019, ai fini di un maggior efficientamento dei controlli ufficiali, sempre più mirati su situazioni di effettivo rischio. Per agevolare le informazioni Coldiretti Alessandria ha organizzato un incontro che ha visto la partecipazione del dott. Franco Piovano, Direttore Servizio Veterinario Asl Alessandria e del Dirigente Servizio Veterinario Asl Alessandria dott. Massimo Barberis. Da quando è stata introdotta la Ricetta Veterinaria Elettronica, ormai da più di due anni e mezzo, gli allevatori hanno avuto la possibilità di utilizzare, volontariamente, il registro elettronico dei trattamenti animali anziché quello cartaceo. Prima di avviare la procedura occorre che le aziende non autorizzate alla scorta, se dispongono di rimanenze, cioè di farmaci avanzati al termine di precedenti terapie, effettuino un “allineamento” di tali rimanenze, unico ed irreversibile, ovvero le mettano in carico sul registro informatico dei trattamenti. L’allineamento, può essere anche eseguito dal medico veterinario libero professionista già associato all’azienda zootecnica.

Importante. L’operazione di allineamento delle giacenze o rimanenze dei farmaci è irreversibile e può essere effettuata una sola volta, in caso di problemi è necessario contattare l’help desk; tutte le Prescrizioni Veterinarie e le Indicazioni Terapeutiche redatte e confermate in data antecedente l’operazione di allineamento, non saranno visibili per la registrazione dei trattamenti sui capi in essi indicati. Tali trattamenti saranno registrabili solo a fronte di una nuova Indicazione Terapeutica da parte del Veterinario

Si riassumono di seguito, brevemente, i diversi passaggi da effettuare per acquisire le credenziali e per la registrazione dei trattamenti. Ricordiamo che l’acquisizione delle credenziali può essere effettuata solo da PC, mentre la registrazione dei trattamenti sarà possibile effettuarla su diversi dispositivi PC, tablet o cellulare.

Acquisizione delle credenziali Accedere al sito www.ricettaveterinariaelettronica.it/ richiesta-account.html; scegliere il ruolo con cui si vuole operare (proprietario o detentore); inserire il proprio codice fiscale (il sistema controlla se l’utente è registrato in BDN); scegliere l’applicazione “Ricetta elettronica - Farmacosorveglianza”; inserire dati anagrafici, residenza e mail (non PEC); allegare documento di identità; inviare la richiesta di account; rispondere alla mail che sarà mandata per la conferma, cliccando sul link; la richiesta viene posta nello stato “da elaborare”, finché non riceve validazione dal Servizio veterinario dell’ASL, dopo di che passa allo stato di “confermata”; il sistema invia all’utente, una mail con le credenziali (username e password). Invece gli allevatori che già posseggono un account sul portale vetinfo.it, utilizzato per operare direttamente sull’anagrafe zootecnica, potranno abilitare quello stesso account anche all’applicativo “Ricetta elettronica-Farmacosorveglianza”. Seguendo la procedura completeranno la domanda e riceveranno una mail dal sistema, il giorno seguente, indicante che l’account è stato abilitato anche all’applicativo richiesto, senza la necessità di validazione da parte dell’ASL.

Registrazione dei trattamenti Accedere al sito: www.vetinfo.it, inserendo username e password; cliccare su “Ricetta elettronica-Farmacosorveglianza”; cliccare su “Menù” e dalla tendina che si apre cliccare su “Nuovo trattamento”; inserire il codice aziendale e cliccare su “ricerca”; selezionare il farmaco (già presente sul sistema a seguito della ricetta elettronica emessa dal veterinario); inserire le date di inizio e fine trattamento (assolutamente entro le rispettive 48 ore), poi cliccare su ”salva”. Gli Uffici Zona Coldiretti sono disponibili a fornire agli allevatori un eventuale supporto per la richiesta iniziale delle credenziali, attraverso cui gli allevatori potranno successivamente entrare e operare così nel registro elettronico dei trattamenti animali.

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Birrifici

SI PUNTA A FORME DISTRIBUTIVE COME I “BREWPUB” E I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA

BIRRA: CON PANDEMIA SETTORE IN CRISI, GRAZIE A TAGLIO ACCISE SI SOSTIENE SVILUPPO DELLA FILIERA 18

A

l via gli aiuti per i produttori di birre artigianali. Il Ministero dello Sviluppo economico, infatti, ha reso noto che dal 20 gennaio e fino al 18 febbraio 2022 si possono presentare le domande per la richiesta dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni bis. Grazie all’intervento delle Coldiretti, infatti con il DL Sostegni bis era stato stanziato un budget di 10 milioni a sostegno della birra artigianale come forma di ristoro per le perdite dovute all’emergenza Covid 19. L’agevolazione prevede un contri-

ritti di proprietà immateriale di altri. Il Mise fa anche sapere che le modalità di presentazione delle domande saranno fornite da un prossimo provvedimento.​ Nonostante il crollo annuo di oltre il 15% (con picchi negativi anche del 30%) nel 2020 rispetto allo stesso periodo pre pandemia Covid, il comparto è riuscito a generare un valore globale di oltre 8,1 miliardi di euro che ha contribuito alla ripresa del sistema economico italiano. Prima della pandemia il settore stava vivendo una vera e propria “primavera della birra” con la nascita e

buto a fondo perduto pari a 0,23 centesimi per ciascun litro di birra artigianale prodotta e presa in carico nel registro annuale di magazzino nel 2020 o nel registro della birra condizionata. I dati sono quelli presentati dai microbirrifici e dagli esercenti delle piccole birrerie nazionali all’Agenzia delle accise, dogane e monopoli. L’agevolazione è destinata ai produttori di birra non sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione. Questi i requisiti richiesti al birrificio: deve utilizzare impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio; deve essere economicamente e legalmente indipendente da un altro birrificio; non deve operare sotto licenza di utilizzo dei di-

lo sviluppo realtà artigianali e industriali, la proposta di nuovi prodotti e un crescente utilizzo di materie prime agricole 100% Made in Italy. Un trend positivo che deve poter riprendere grazie anche agli stimoli della riduzione delle accise con un ruolo fondamentale sugli investimenti per una filiera che, fra occupati diretti e indotto, offre lavoro a oltre 140mila persone. A spingere la ripresa è soprattutto la birra artigianale che conta circa 550.000.000 di litri prodotti ogni anno; di cui circa un terzo arriva da aziende agricole che trasformano direttamente i prodotti agricoli per fare birra. In provincia di Alessandria (*) nel 2021 coltivazione di orzo in flessio-

Domande dal 20 gennaio 2022, dal Mise le modalità di presentazione ne rispetto al 2020 dove si è passati dai 5.046 ai 3.397 ettari per una produzione pari a 186.410 quintali (277.530 nel 2020); da registrare anche un segno meno anche per quanto riguarda il luppolo dove, nel territorio del Nord Ovest, si è passati dai 18 ettari del 2020 ai 13 ettari nel 2021 per una produzione totale di 171 quintali (erano 255 nel 2020). Il consumo è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari, si stanno peraltro creando anche nuove figure professionali come il “sommelier delle birra” che conosce i fondamentali storici dei vari stili di birre ed è capace di interpretarne, tramite tecniche di osservazione e degustazione, i caratteri principali di stile, gusto, composizione, colore, corpo, sentori a naso e palato e individuarne gli eventuali difetti, oltre a suggerire gli abbinamenti ideali a tavola”. I giovani sono fra i più attivi nel settore con innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a chilometro zero al legame con le aziende agricole ma con produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Per sostenere la produzione tricolore di birra è stato promosso dalla Coldiretti il Consorzio Birra Italiana che garantisce l’origine delle materie prime, dal luppolo all’orzo e la lavorazione artigianale creando un rapporto più solido tra i produttori di birra ed i coltivatori di orzo, luppolo e altre materie prime complementari.


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DIALOGARE CON LE REGIONI PER GUIDARE LE SCELTE POLITICHE SULLE RISORSE RISPETTO ALLE SFIDE AMBIENTALI

POLITICA AGRICOLA COMUNE: COSÌ COLDIRETTI HA “SALVATO” IL PIANO STRATEGICO

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i era partiti da “un impianto disastroso”, ma grazie al lavoro di cesello svolto dalla Coldiretti a fianco del ministero delle Politiche agricole, sono stati limitati i danni. Non è la Pac “dei nostri sogni”, ha chiarito il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ma il Piano strategico nazionale è riuscito comunque a mettere a terra interventi positivi per gli agricoltori. La nuova Pac è stato uno dei temi al centro dell’assemblea della Coldiretti a cui ha partecipato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Il primo obiettivo centrato è stato la realizzazione della convergenza in tempi lunghi. Di fatto l’iter si completerà nel 2027/2033. La Coldiretti è riuscita a diluire in trent’anni il processo che, secondo l’iniziale programma, avrebbe dovuto portare all’annullamento dei titoli nel 2014/2020. Un altro risultato importante è quello della flessibilità che oggi consente piena autonomia agli Stati membri su come utilizzare le risorse. L’Italia ha una possibilità di scelta su tutte le misure che prima non era possibile. La Coldiretti si è battuta con forza perché la Pac rimanesse un presidio finanziario a sostegno dell’agricoltura mentre i Paesi del Nord premevano per una Politica agricola legata all’ambiente. Anche

questo un pericolo sventato. Non è la Pac che l’agricoltura sognava, dunque, ma è stato raggiunto il compromesso migliore che si poteva. Al centro del Piano strategico nazionale è stata posta la questione della gestione dei rischi. Si punta poi a dare più sostegni ai piccoli agricoltori che contribuiscono in maniera determinate alla plv agricola che raggiunge in alcune regioni una quota del 40%. Non si tratta degli “ultimi” ma di piccole imprese che sono comunque imprese. D’altra parte la sostenibilità non è realizzabile senza i piccoli agricoltori. Si tratta, infatti, di aziende innovative e dinamiche sul fronte della multifunzionalità. Per questo la proposta è di prevedere finanziamenti veloci per questa tipologia di produttori. La valenza ambientale poteva tramutarsi in una Caporetto, ma la Coldiretti ha difeso la Pac come strumento di tutela del reddito degli agricoltori e ha valorizzato la funzione di cura dell’ambiente esercitata dal settore agricolo. La linea sostenuta è che la transizione va accompagnata altrimenti le aziende chiudono. Sugli ecoschemi e i premi accoppiati si è puntato sulla semplificazione. Sui primi in particolare sono state chieste priorità per le filiere che hanno subito i maggiori tagli dalla nuova Pac e cioè zootecnia, riso e olivicoltura. Si partiva da 7 ecoschemi, la Coldiretti è riuscita ad arrivare a tre aree. Alla zootecnia sostenibile è stato destinato il 41% delle risorse degli ecoschemi. Per combattere la carne sintetica infatti la Coldiretti ritiene necessario valorizzare la zootecnia rendendola sempre più disponibile. Nell’area della biodiversità sono stati inseriti inerbimento (20% delle risorse), rotazione (20%) e impollinatori (5%). L’olivicoltura è stata compresa nelle misure paesaggistiche. Per quanto riguarda gli aiuti accop-

Risultato importante è la “flessibilità” che consente autonomia agli Stati su come utilizzare le risorse piati lo schema è simile al passato col 50% delle risorse per la zootecnia e un budget rafforzato per grano e riso. La Coldiretti accetta le sfide della sostenibilità, ma ritiene necessario disporre di risorse per le misure che consentano di compiere davvero il percorso. E’ stato un lavoro di fondamentale importanza perché siamo partiti da una impostazione drammatica con tagli dei titoli che arrivavano al 70%. Il presidente della Coldiretti ha dato atto al ministro Patuanelli di grande coraggio e intelligenza per aver modificato l’impostazione della Pac. Prandini ha anche apprezzato l’attenzione ai giovani con una quota del 2% nel primo pilatro e dell’1,2% nel secondo. Ora bisogna ragionare con le Regioni per guidare le scelte politiche sulle risorse rispetto alle sfide ambientali. Prandini ha ricordato che sulla zootecnia è massima “ la nostra attenzione per il benessere animale”. Per quanto riguarda il grano duro ha affermato che se “vogliamo sostituire l’import occorre valorizzare i dati in etichetta”. Sul biologico vanno create le condizioni per sostenere la conversione delle aziende. Con l’obiettivo fissato dalla Ue di raggiungere il 25% delle superfici agricole impegnate su coltivazioni bio”è paradossale che resti bloccata alla Camera la legge di riforma approvata al Senato”. La Coldiretti dunque è riuscita a governare il meccanismo politico piegandolo agli interessi del nostro Paese. L’azione della Coldiretti ha incassato “in diretta” l’apprezzamento del ministro Patuanelli che ha ricono-

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Pac

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sciuto come l’organizzazione ci sia sempre quando si tratta di difendere l’agricoltura e sostenere il Paese. E proprio all’assemblea Coldiretti, Patuanelli ha annunciato che sono stati firmati i decreti che prorogano l’obbligo di indicare la materia prima in etichetta per latte e formaggi, derivati del pomodoro, pasta e riso. Il ministro delle Politiche agricole ha anche sottolineato come la prima giornata dell’assemblea Coldiretti, lo scorso 15 dicembre, coincidesse con una data storica quella dell’entrata in vigore del provvedimento di contrasto alle pratiche commerciali sleali nell’agroalimentare, “uno strumento eccezionale per evitare che il produttore agricolo continui a essere l’anello debole della filiera”. Il ministro ha riaffermato l’impegno nella battaglia storica contro il Nutriscore e la Dieta universale. E sulla Pac, tema al centro della prima giornata assembleare, il ministro ha parlato di un buon compromesso, ma ha anche detto che è fallito un obiettivo a cui si puntava e cioè la semplificazione. Fondamentale l’impegno sulla gestione dei rischi (3% del prelievo sul primo pilastro), un segnale importante per la tutela del reddito degli agricoltori in una fase in cui il territorio è sconvolto da eventi calamitosi che mettono a repentaglio il reddito dei produttori. E ha indicato nel sistema di gestione del rischio degli Stati Uniti un

modello. Ha ricordato che a questa finalità è stato destinato dalla legge di Bilancio un budget di 650 milioni. E che comunque bisogna spingere gli agricoltori ad assicurarsi. Sul piano strategico nazionale ha confermato che è stato trovato un equilibrio nonostante le grandi difficoltà e che comunque il taglio del 50’% dei pagamenti basici rispetto alla programmazione precedente ha inciso sul percorso di convergenza. Per questo - ha detto- si deve ragionare non più per regioni, ma per filiere per trovare così strumenti di compensazione. Patuanelli ha anche rilevato che la velocità di transizione delle filiere non ha pari nel resto del mondo, è un percorso che va sostenuto, ma

non si deve sfociare nella cultura dell’abbandono. Questo è il pericolo. E a proposito di transizione ecologica e di taglio dei sussidi ritenuti dannosi all’ambiente Patuanelli ha sostenuto, riferendosi al gasolio agevolato, che è giusto tagliare solo laddove c’è un alternativa. Ma per le macchine agricole ora questa alternativa non esiste, per questo bisogna investire nella ricerca e spingere sui biocarburanti. La transizione va accompagnata con politiche corrette, ma che consentano a chi produce di continuare l’attività. Ha rilanciato sulle agroenergie, ma anche qui con un distinguo ”le aziende agricole non devono diventare agroenergetiche”.

Pratiche commerciali sleali: servono verifiche per evitare storture lungo la filiera. Segnalati casi da verificare nel settore lattiero-caseario Dalle fatture di dicembre Coldiretti sta apprendendo che, a livello regionale, alcuni caseifici stanno apponendo una dicitura che fa riferimento al fatto che il prezzo del latte, da loro riconosciuto, è maggiore rispetto ai costi di produzione. Questo per mettersi al riparo rispetto alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali circa la situazione che sta vivendo in questi giorni il comparto lattiero-caseario piemontese. Invitiamo i nostri associati a prestare molta attenzione e a verificare che sia veramente così poiché Coldiretti si è battuta per l’approvazione definitiva di questa direttiva proprio affinché non avvengano speculazioni lungo la filiera nei confronti degli allevatori. I nostri uffici sono a disposizione per ogni tipo di consulenza, anche legale, in merito e per dare l’assistenza necessaria agli imprenditori agricoli che intendono segnalare storture sulle pratiche commerciali sleali.


Lavoratori

stagionali

GLI EFFETTI DEL DECRETO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI SU VACCINAZIONE PER OVER 50

VACCINI: OBBLIGO NEI CAMPI PER 1 SU 3, FLESSIBILITÀ LAVORO PER GARANTIRE LE FORNITURE AGROALIMENTARI

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obbligo vaccinale per gli over 50 interessa più di un lavoratore su tre (34%) in agricoltura dove molto forte è la presenza di stranieri provenienti da Paesi dove vengono utilizzati sieri non riconosciuti in Italia con il rischio concreto della perdita dei raccolti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Inps sugli effetti del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che prevede l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e dunque del super green pass per i lavoratori in questa fascia d’età. Sono oltre 350mila i lavoratori agricoli con più di 50 anni sul totale di 1,046 milioni secondo l’analisi della Coldiretti su dati Inps dalla quale emerge peraltro che la categoria tra i 50 ed i 55 anni è la più numerosa.

“A livello nazionale - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - i lavoratori stranieri, che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, provengono da ben 155 Paesi diversi, fornendo il 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. In molti casi si tratta di Paesi in cui è stato autorizzato il vaccino russo Sputnik russo, ma non mancano gli stranieri immunizzati con il siero cinese Sinovac, che non sono riconosciuti in Italia ed in Europa”. Con la piena ripresa delle attività agricole è facile dunque prevedere l’accentuarsi della mancanza di lavoratori necessari nelle campagne per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di incertezza, accaparramenti e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo.

In provincia di Alessandria negli anni scorsi sono stati oltre 2.500 lavoratori con contratti stagionali, di questi il 90% impiegati nei vigneti, circa 500 le aziende che hanno usufruito dei voucher. “In questo contesto va segnalato che le difficoltà agli spostamenti dei lavoratori alle frontiere per effetto della pandemia, ha ridotto la presenza di lavoratori stranieri ed aumentato quella degli italiani che sono tornati a considerare il lavoro in agricoltura un’interessante opportunità - ha aggiunto il presidente Bianco -. Per favorire un cambio generazionale in un momento di crescente interesse per il lavoro in campagna a contatto con la natura è importante introdurre strumenti di flessibilità che consentano ai giovani italiani di fare un’esperienza in agricoltura dove accanto alle figure tradizionali come potatori di alberi da frutta, vigneto o ai trattoristi venga affiancata la sfida della rivoluzione digitale con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni”. Per cogliere questa opportunità e garantire l’adeguata copertura degli organici necessari a salvare i

Molti arrivano da Paesi dove utilizzano sieri non conosciuti in Italia, semplificare le assunzioni raccolti è urgente dunque adottare con strumenti concordati con i sindacati, che consentano anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi per questo Coldiretti chiede un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro. “La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, sia per chi vuole intraprendere che per chi vuole un lavoro al contatto con la natura” ha concluso il presidente Bianco nel sottolineare che “per cogliere questa opportunità servono norme per la semplificazione delle assunzioni.“

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Prezzi

materie prime

CRESCE LA PREOCCUPAZIONE, PIÙ DI METÀ DEL GRANO MONDIALE SARÀ ACCAPARRATO DALLA CINA

PREZZI: SI IMPENNANO COSTI DA GRANO A MAIS, DA ENERGIA A MANGIMI, DA FERTILIZZANTI A TRASPORTI 22

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a Cina entro la prima metà dell’annata agraria 2022 avrà accaparrato il 69% delle riserve mondiali di mais per l’alimentazione del bestiame ma anche il 60% del riso e il 51% di grano alla base dell’alimentazione umana nei diversi continenti, con conseguenti forti aumenti dei prezzi in tutto il pianeta e carestie. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dell’analisi di Nikkei Asia sui dati del dipartimento americano dell’agricoltura (USDA). Gli effetti sono confermati dalle quotazioni delle materie prime alimentari che hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da oltre dieci anni, trainati dai forti aumenti per oli vegetali, zucchero e cereali sulla base della analisi Coldiretti dell’Indice Fao a novembre 2021 che ha raggiunto il valore massimo dal giugno 2011 per effetto di un incremento del 27,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. “Un allarme per l’Europa che si estende, dunque, dal gas ai prodotti agricoli alimentari dove a tirare la volata sono i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 23,2% rispetto allo stesso mese dell’anno

precedente, mentre i lattiero caseari salgono del 19%, lo zucchero aumenta di oltre il 40% ed i grassi vegetali sono balzati addirittura del 51,4% rispetto all’anno scorso”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. “In provincia di Alessandria ricordiamo che sono circa 34.000 gli ettari di grano coltivati, frumento tenero in particolare, per una produzione media di 2,5 milioni di quintali mentre per il mais la superficie è pari a 18.689 ettari per una produzione in quintali pari a 2.336.125, la soia ricopre invece 3.500 ettari, su circa 20mila a livello regionale, impiegata soprattutto in ambito zootecnico - ha aggiunto il Presidente Bianco -. Nell’immediato occorre però garantire la sostenibilità finanziaria delle aziende e delle stalle affinché i prezzi riconosciuti ad agricoltori ed allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime anche alla base dell’alimentazione degli animali”. Il balzo dei beni energetici si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi, dai fertilizzanti al

Entro la prima metà dell’annata agraria 2022 gravi ripercussioni e crescita speculazioni gasolio, dagli imballaggi alle macchine agricole fino ai trasporti, non compensati da prezzi di vendita adeguati: molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali. L’aumento delle quotazioni conferma che l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro.

ATTENZIONE

PATENTINI IN SCADENZA PATENTINO TRATTORE

Sono in fase di attivazione i corsi per i patentini in scadenza entro il 31 marzo 2022 Controlla se anche il tuo scade e chiedi di essere iscritto ai corsi in fase di attivazione La durata è di 5 anni, sono in scadenza quelli riasciati a fine 2016 inizio 2017

PATENTINO FITOFARMACI

In riferimento al comunicato della Regione Piemonte del 31 dicembre 2021 "Emergenza Covid - scadenza certificati prodotti fitosanitari", sono state così adeguate le scadenze dei certificati di abilitazione: i certificati rilasciati dal 1° gennaio 2015 al 30 giugno 2016 sono prorogati fino al 29 giugno 2022; i certificati rilasciati dal 1°luglio 2016 al 31 dicembre 2016 hanno una proroga di 12 mesi. Alla data odierna i certificati rilasciati dal 1° gennaio 2017 non sono stati prorogati

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Piano Sviluppo Rurale

TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI

AGROINDUSTRIA: BANDO APERTO SINO AL 15 FEBBRAIO 2022

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ul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte è stato pubblicato il Bando relativo all’Operazione 4.2.1 (Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) del PSR 2014-2022 e che riguarda l’acquisto di immobili, realizzazione di opere edili, acquisto di macchinari, impianti, attrezzature. Le domande di sostegno possono essere presentate dal 16 dicembre 2021 e fino al 15 febbraio 2022 (ore 23.59). La dotazione finanziaria complessiva è pari a 21 milioni di euro. L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo in conto capitale e la percentuale di aiuto è pari al 40% della spesa ammissibile, entro l’importo massimo di € 2 milioni - spesa minima ammissibile: € 300.000. La percentuale di aiuto concessa alle PMI per investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli (fuori allegato I del TFUE) è pari al 10%. Possono partecipare le imprese agro-industriali iscritte al Registro Imprese, attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti di cui all’allegato I del TFUE, esclusi i prodotti della pesca. Parallelamente i soggetti che intendono presentare la domanda di sostegno devono: dimostrare che almeno il 66% della materia prima trasformata e/o commercializzata sia di provenienza extra-aziendale; dimostrare il possesso dei terreni e dei fabbricati interessati dall’investimento; presentare una condizione di reddittività economica (ovvero non in uno stato di difficoltà/fallimento, concordato preven-

tivo, liquidazione coatta amministrativa, liquidazione volontaria o altra procedura concorsuale) e per questo motivo alla domanda di sostegno andrà allegato il business plan predisposto utilizzando l’applicativo “Business Plan On Line” (BPOL-PSR) sviluppato da ISMEA nell’ambito della Rete Rurale Nazionale e accessibile sul portale www.sistemapiemonte.it (redditività economica non solo “ex ante” ma che andrà anche avvalorata “ex post” derivante dalla realizzazione degli investimenti);dimostrare la fattibilità dell’intervento sotto l’aspetto tecnico, logistico ed autorizzativo; rispettare gli standard previsti dalla legislazione in materia di sicurezza per i lavoratori, di ambiente, di igiene e benessere degli animali; presentare un fatturato derivante dalla lavorazione per conto terzi inferiore al 25% del fatturato complessivo. Gli investimenti ammissibili al sostegno sono i seguenti: • investimenti rivolti all’introduzione di nuovi prodotti, di nuovi processi, di tecnologie innovative, a rispondere a nuove opportunità di mercato, alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità dei prodotti, alla tutela ambientale, all’aumento di sicurezza negli ambienti di lavoro; • investimenti per il risparmio idrico e per il trattamento delle acque reflue; • investimenti per rendere più efficiente l’uso dell’energia (investimenti per il risparmio energetico) nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 13, lettera c) del regolamento delegato (UE) n. 807/2014 e in coerenza con l’Accordo di partenariato; • investimenti per l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari nelle industrie di trasformazione dei prodotti agricoli food e no food a fini di autoconsumo, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 13, lettera d) del regolamento delegato (UE) n. 807/2014. In coerenza con l’Accordo di partenariato, è esclusa dal sostegno la produzione di biocombustibili derivanti da produzione agricola

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Piano Sviluppo Rurale dedicata. Non sono ammissibili gli investimenti connessi alla produzione di energia da fonti rinnovabili realizzati da PMI che trasformano prodotti agricoli in prodotti non agricoli (fuori allegato I del TFUE).

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Possono rientrare nel finanziamento gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda di sostegno telematica e realizzati nel territorio della Regione Piemonte, mentre il termine massimo per l’ultimazione degli investimenti dei progetti è di 12 mesi a decorrere dalla data del provvedimento di approvazione della domanda di sostegno. Il beneficiario può richiedere, motivandola, una sola proroga per un periodo massimo di 6 mesi. Per quanto concerne le spese rendicontabili, sono da ritenersi ammissibili l’acquisto di immobili, la realizzazione di opere edili, l’acquisto di macchinari, di impianti ed attrezzature, di investimenti immateriali riguardanti la trasformazione, l’immagazzinamento e la commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali. Nel bando sono presenti, inoltre, specifici dettagli riferiti alle seguenti tipologie di investimenti: • per l’efficientamento energetico (non possono superare il 10% della spesa ammissibile); • per la produzione di energia da fonti rinnovabili (non possono superare il 10% della spesa ammissibile); • per il risparmio idrico (gli investimenti devono apportare un risparmio idrico pari almeno al 10% rispetto alla media dei consumi totali dei due anni precedenti la domanda di sostegno e non possono superare il 10% della spesa ammissibile); • per la tutela e il miglioramento dell’ambiente (non possono superare il 10% della spesa ammissibile).

Aperto il bando per la diversificazione aziendale: domande entro il 31 marzo 2022.

Con una dotazione finanziaria complessiva di quasi 5 milioni di euro, la Regione sostiene le aziende agricole piemontesi che intendono investire in attività complementari a quelle agricole, nello specifico nella realizzazione di agriturismo, fattorie didattiche e sociali, e trasformazione dei prodotti agricoli aziendali in prodotti alimentari quali ad esempio birra, gelati, pane e prodotti da forno. Il bando attivato sull’Operazione 6.4.1 “Creazione e sviluppo di attivita’ extra-agricole” del PSR 2014-2022 è rivolto alle aziende per la creazione e sviluppo di attività extra-agricole: si tratta di interventi di ristrutturazione di edifici e acquisto attrezzature per la realizzazione di agriturismo, di fattorie didattiche e di fattorie sociali, per attività di pet -terapy e l’inserimento socio lavorativo dei soggetti che appartengono alle fasce deboli. Il bando permette inoltre di richiedere contributi per la trasformazione dei prodotti agricoli aziendali in prodotti alimentari non inclusi dalla Unione Europea nell’elenco dei prodotti agricoli (Allegato 1 del Trattato UE).


Piano Sviluppo Rurale

GAL GIAROLO LEADER, RISORSE AGGIUNTIVE E INCONTRI SUL TERRITORIO

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l Gal Giarolo Leader, con parte delle risorse aggiuntive ricevute dalla Regione Piemonte per il periodo di transizione allungherà la Programmazione CLLD Leader fino a dicembre 2025. Prevista la ripubblicazione del Bando di Filiera PIF, con l’obiettivo di sostenere, oltre ai comparti “frutta” e “vino”, gli altri settori che compongono l’economia rurale del territorio, attraverso investimenti tecnologicamente avanzati e/o riconducibili ad un’innovazione nei processi aziendali. Data l’importanza che tale Bando rivestirà, con un budget pubblico complessivo pari a € 870.902,61 (suddiviso tra Operazione 4.1.1= € 670.902,61 e Operazione 4.2.1.= € 200.000,00) verranno calendarizzati alcuni incontri settimanali che il Gal organizzerà a partire dal prossimo 13 gennaio 2022, nella Sala Consigliare del

Comune di Stazzano, al secondo piano del Municipio, in piazza Risorgimento. Questi incontri, da terminarsi al più tardi entro il 17 marzo 2022, anticiperanno la pubblicazione del Bando, prevista entro maggio 2022, in modo da allargarne il più possibile la condivisione e la conoscenza, implementando il numero dei potenziali beneficiari e il numero delle Filiere che riguarderanno sei comparti agricoli che il Gal Giarolo ha finanziato nelle precedenti Programmazioni Leader, vale a dire vitivinicolo, frutticolo, lattiero-caseario, del Salame Nobile del Giarolo, della Carne all’Erba e del Miele. Data la situazione sanitaria, i partecipanti dovranno essere muniti di regolare Green Pass e comunicare la propria adesione agli incontri.

AGRICOLTURA BIO IN PIEMONTE: SVILUPPI PER IL 2022

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a Regione Piemonte nel 2022 intende aprire un bando per la presentazione di nuove domande ai sensi della misura 11 del PSR per sostenere le aziende nella conversione agli impegni dell’agricoltura biologica. Nei prossimi mesi verrà quindi programmata l’apertura di un bando per la presentazione di nuove domande (che avranno durata triennale) per favorire la conversione all’agricoltura biologica. Le aziende che vorranno presentare domanda devono

dimostrare l’effettiva partecipazione al regime biologico mediante la presentazione della notifica di inizio attività biologica; tale notifica dovrà tassativamente essere presentata entro e non oltre il 31/01/2022. Il settore biologico è considerato strategico dall’Unione Europea, nell’ambito della nuova programmazione della PAC: si prevede di trasferire una parte degli aiuti diretti (titoli) allo sviluppo rurale per sostenere la conversione al bio; tradotto in cifre, per l’Italia si tratta di circa un miliardo di euro in cinque anni.

IMBALLAGGI: C’È LA PROROGA PER L’ETICHETTATURA AMBIENTALE

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razie all’azione di Coldiretti è stata inserita nel Decreto Milleproroghe la proroga dell’entrata in vigore delle norme, che sarebbero dovute scattare dal 1° gennaio 2022, in tema di etichettatura ambientale degli imballaggi immessi sul territorio nazionale. L’articolo 11 del Decreto Milleproroghe porta al 30 giugno 2022 l’entrata in vigore dell’obbligo previsto dall’articolo 219 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, peraltro già oggetto di precedenti modifiche e proroghe. Inoltre, come da tempo sollecitato da Coldiretti, lo stesso Decreto prevede che, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, quindi entro la fine del mese di gennaio, il Ministro della Transizione Ecologica adotti, con Decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura in modo da fornire tutti i chiarimenti necessari per la corretta applicazione della norma. Parallelamente è in corso l’iter di conversione in legge del Decreto Milleproroghe. La disposizione in materia di etichettatura ambientale

prevede che tutti gli imballaggi - compresi quelli neutri o di piccole dimensioni - debbano essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori di imballaggi hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini dell’identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della Decisione n. 97/129/CE della Commissione.

Gli Uffici Zona di Coldiretti Alessandria sono a disposizione, previo appuntamento, per informazioni e apertura domande relativi ai Bandi Sviluppo Rurale. SCRIVI A: alessandria@coldiretti.it

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Settore Agrituristico

SERVONO NUOVE MISURE DI SOSTEGNO PER USCIRE DA UNA SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ

TURISMO: CONTRIBUTI NON BASTANO, NEL 2021 UN MILIONE DI ARRIVI IN MENO IN AGRITURISMO 26

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on la fine delle festività e l’avvio del nuovo anno è tempo di bilanci per il comparto turistico. Il 2021 si è chiuso con quasi un milione di arrivi in meno rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani. “Sicuramente i dati portano ad una evidente difficoltà per il comparto che ha visto dei momenti favorevoli durante il periodo della primavera-estate, ma che con il risalire dei contagi ha, nuovamente, subito una battuta d’arresto - ha evidenziato Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte e Alessandria -. L’agriturismo, comunque, svolge un ruolo centrale per la vacanza sul territorio provinciale perché contribuisce in modo determinante al tu-

rismo di prossimità”. “La spinta verso un turismo “sicuro” ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione. Inoltre, le strutture agrituristiche svolgono anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità”, ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma servono interventi concreti che consentano alle imprese di ripartire e di superare la crisi. “L’arrivo in questi giorni dei con-

Nuova battuta d’arresto per risalita dei contagi, servono aiuti concreti per superare la crisi tributi previsti dal decreto del Ministero del turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico-ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non è sufficiente a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

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a cura di

Gianni Mario Stoppini

Si può richiedere dal 1° gennaio 2022

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: LE NOVITA’ CHE COS’E’ L’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE Si tratta di una prestazione economica che sostituisce il Premio alla nascita (o Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (o Bonus bebè), gli Assegni al nucleo familiare ed Assegni familiari e le detrazioni d’imposta per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Per definire l’importo erogabile è necessario aver presentato un’ISEE valido e corretto tramite il CAF successivamente al 1° gennaio 2022; è comunque possibile anche presentare la domanda senza ISEE ma in questo caso si accederà solo all’importo minimo previsto per l’Assegno unico. Qualora si presentasse l’ISEE successivamente l’importo potrà essere ricalcolato in funzione dell’esito dell’indicatore. TEMPISTICHE Dal 1° gennaio 2022 è possibile presentare l’istanza per ottenere l’erogazione da parte dell’INPS dell’assegno unico universale anche se la decorrenza di tale prestazione è fissata nel periodo dal 1° marzo al 28 febbraio di ciascun anno. Per coloro che inviano la domanda di assegno unico e l’ISEE entro il 30 giugno verranno riconosciuti gli importi spettanti a decorrere dal mese di marzo. Qualora dovesse essere presentato successivamente, la decorrenza della prestazione sarà fissata dalla data della domanda. È obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite ISEE . PAGAMENTI INPS Per le domande presentate a gennaio e febbraio i pagamenti cominceranno ad essere erogati dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate successivamente il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022 i pagamenti avranno sempre decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo. SOGGETTI INTERESSATI L’Assegno spetta a tutti i nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni: • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, dal settimo mese di gravidanza; • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che: • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea; • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e

possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; • svolga il servizio civile universale; • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. Detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo. Continueranno ad essere invece presenti sui cedolini dei lavoratori dipendenti e pensionati le detrazioni per reddito e per carichi familiari di soggetti diversi dai figli fino a 21 anni. ESENTI DALLA DOMANDA Coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza riceveranno l’Assegno unico in automatico. CHI HA TITOLO A PRESENTARE LA DOMANDA Uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale. PAGAMENTO In via ordinaria su IBAN intestato al richiedente o bonifico domiciliato PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda si presenta tramite il patronato Epaca presso cui si troveranno anche le informazioni sulle modalità di presentazione dell’ISEE e sulla Gestione delle tempistiche delle istanze.

VARIAZIONI INPS PER COLTIVATORI E IMPRENDITORI AGRICOLI

I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali sono tenuti ai sensi della Legge n. 233/90, a comunicare all’INPS qualunque variazione aziendale concernente: iscrizioni e cancellazioni di unità attive; acquisti e vendite terreno; affitto e dismissione di terreno; cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto. Tali situazioni, possono incidere sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali. Si informa che tali variazioni vanno segnalate all’INPS entro 90 giorni dalla decorrenza delle stesse.

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Patronato Epaca

Si può richiederla nel caso di peggioramento delle condizioni di salute

RIVALUTAZIONE INDENNIZZI DA DANNI BIOLOGICI 28

A

l fine di garantire la corrispondenza tra il danno subito per infortunio e l‘indennizzo erogato dall’INAIL, considerato che, decorsi determinati periodi di tempo, le variazioni dello stato di inabilità permanente possono essere connesse all’evento, l’art. 13 del D. Lgs 38/2000 prevede che il lavoratore che abbia subito un infortunio sul lavoro, per il quale l’INAIL abbia riconosciuto un danno non indennizzato da 0% a 5% oppure una menomazione pari o superiore al 6% ed inferiore al 16% già indennizzata, in caso di peggioramento delle condizioni di salute, e quindi di aggravamento del danno subito, ha diritto a richiedere entro 10 anni dalla data dell’evento: il riconoscimento del danno permanente oppure l’adeguamento dell’indennizzo in capitale già concesso; la costituzione della rendita qualora la menomazione sia aggravata e raggiunga il grado minimo del 16%. Il procedimento può essere promosso unicamente dall’interessato (non avviene quindi su iniziativa dell’INAIL), tuttavia la valutazione circa l’opportunità e la sussistenza dei requisiti per richiedere un eventuale aggravamento è sempre di natura medica, e presuppone quindi una valutazione da parte del medico legale. I termini entro i quali può essere presentata la richiesta di aggravamento sono: entro i primi quattro anni, la prima revisione per aggravamento può essere richiesta non prima di un anno dalla data dell’infortunio, e non prima di 6 mesi dalla cessazione della temporanea; le successive revisioni possono essere richieste a distanza di almeno un anno dalla precedente; al settimo anno; al decimo anno (ter-

mine ultimo per la presentazione). Va altresì sempre tenuto che, in sede di richiesta di aggravamento, nel rispetto dei termini sopra indicati, è possibile richiedere una sola volta l’adeguamento del danno per il quale vi sia già stato indennizzato in capitale (dal 6% al 15%); le successive volte, quindi, si potrà richiedere un nuovo aggravamento del danno, solo ai fini della costituzione della rendita (la quale, come detto, presuppone una menomazione di grado almeno pari al 16%). Anche nel caso di riconoscimento della malattia professionale, se si evidenzia un peggioramento delle condizioni di salute, e quindi di aggravamento del danno subito, l’interessato a diritto a richiedere l’aggravamento entro 15 anni dalla costituzione della rendita. Con il DL n. 60/2021 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 marzo 2021, su proposta del Consiglio di Amministrazione dell’INAIL, con decorrenza 1° luglio 2020 è stata disposta la rivalutazione annuale degli importi del danno biologico nella misura dello 0,5%. La rivalutazione degli importi degli indennizzi del danno biologico, riguarda i ratei di rendita maturati e gli indennizzi in capitale liquidati dal 1° luglio 2020. In particolare, per i ratei di rendita maturati a decorrere dal 1° luglio 2020. Consigliamo pertanto ai lavoratori che abbiano subito un infortunio sul lavoro o abbiano ottenuto il riconoscimento della malattia professionale e che si riconoscano in alcune di queste situazioni, cioè ritengano di avere un peggioramento delle proprie condizioni fisiche derivanti dallo stesso infortunio o dalla malattia professionale, di rivolgersi al Patronato EPACA.

OPZIONE DONNA: QUANDO E A CHI CONVIENE La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il trattamento pensionistico anticipato, per l’anno 2022, nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un›anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un›età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome. Per opzione donna si applica la finestra mobile pari a 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti per le lavoratrici dipendenti, e 18 mesi per le lavoratrici autonome. La scelta del pensionamento con l’Opzione Donna non è sempre indolore perché la misura della pensione viene determinata con le regole del sistema contributivo e, pertanto, genera spesso un’importante

riduzione dell’assegno che resterà poi per tutta la vita. L’entità della riduzione non è predeterminata ma dipende da diversi fattori tra i cui l’età alla decorrenza della pensione (la riduzione è maggiore in corrispondenza di età di pensionamento più basse), la dinamica della carriera lavorativa, la tipologia di lavoro (dipendente o autonomo). La riduzione, in altri termini, è diversa per ciascuna lavoratrice a seconda della propria situazione. Al fine di effettuare la scelta più conveniente è fondamentale richiedere un’attenta consulenza al personale dell’EPACA che potrà, utilizzando le procedure di conteggio disponibili, consigliare al meglio gli interessati.


Consigliere Ecclesiastico

NON MIGLIORI, MA DIFFERENTI Ogni anno dal 18 gennaio al 25 (conversione di San Paolo) le Chiese pregano per l’unità e perché cessi lo scandalo delle divisioni tra tutti coloro che credono in Cristo. N e l corso dei secoli la Chiesa ha conosciuto scissioni, lacerazioni ed eresie delle quali portiamo ancora oggi le conseguenze. Gesù ha pregato perché “Essi (i suoi seguaci) siano una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Giovanni 17,21). L’avventura dei Cristiani è cominciata bene. Di loro i pagani dicevano: guardate come si vogliono bene. Poi la storia registra un altro racconto. Sia in Oriente prima che in Occidente poi, il tarlo della divisione, favorito dalla superbia e dalla presunzione soprattutto da parte di alcuni uomini di Chiesa ha portato nelle comunità cristiane sconcerto e lacerazione. Nella celebrazione dell’eucarestia la Chiesa invoca il dono dell’unità e della pace. Con questa preghiera la Chiesa ci

fa sentire la nostalgia dell’unità. Alla preghiera per l’unità dobbiamo aggiungere la coerenza e la credibilità. Per convincere dobbiamo essere convincenti. Se ci dividiamo come cristiani, anche per motivi religiosi, saremo forse credenti, ma non certamente credibili. Un cristiano non dirà mai: CON TE NON PARLO. Alla superbia e alla presunzione risponde con l’umiltà e il dialogo. I Cristiani non sono migliori degli altri, però sono differenti anche davanti alla morte. Non migliori ma differenti sì. Queste parole hanno il sapore del pane buono (Enzo Bianchi). Per chiudere vogliamo ricordare il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. La Sua fine è stata una fine degna della sua vita. Questa la differenza, dall’esperienza di scout, alla politica, alla malattia ha sempre gettato ponti, mai innalzato muri. I veri cristiani fanno così.

COLDIRETTI RICORDA IL PRESIDENTE SASSOLI

L

ibertà, dignità e solidarietà.

Questi i caratteri distintivi dell’Unione europea voluta da David Sassoli, Presidente del Parlamento UE scomparso lo scorso 11 gennaio.

Coldiretti ricorda il suo sorriso e la disponibilità che sempre ha dimostrato. Straordinario esempio di rispetto per i valori della sua Europa, uno spazio comunitario fatto di solidarietà, inclusione, diritti e libertà. Grazie Presidente!

I Dirigenti e la Struttura di Coldiretti di Alessandria, partecipano al dolore di Giuliano Cordone, presidente di Sezione di Mongiardino Ligure e Revisore effettivo provinciale di Federazione, per la scomparsa della cara MAMMA Sentite condoglianze

Don Ivo Piccinini

POLIZZE AGEVOLATE: CAMPAGNA 2022

P

ubblicate le istruzioni per presentare le manifestazioni di interesse per accedere ai contributi previsti dalla sottomisura 17.1 “Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante” previste dal Programma si sviluppo rurale nazionale 2014/2022 relativi alla campagna 2022. Sul sito del Mipaaf è stato pubblicato l’avviso pubblico sulla base del quale è possibile manifestare l’interesse ad accedere al beneficio, un passaggio obbligato per sottoscrivere le polizze e i certificati di polizza.

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Coltiva

la salute

COLTIVA LA TUA SALUTE 30

TEMA DEL MESE: LA RIEDUCAZIONE RESPIRATORIA

La Rieducazione Respiratoria è la terapia di supporto indicata in quasi tutte le patologie dell’apparato respiratorio, quali: bronchite cronica ostruttiva, asma bronchiale, enfisema polmonare, insufficienza respiratoria, bronchiectasia, fibrosi polmonare, cifoscoliosi, sclerosi laterale amiotrofica, apnea ostruttiva notturna. La Rieducazione Respiratoria è finalizzata ad aumentare l’autonomia della capacità funzionale respiratoria nel Paziente, favorendo il ripristino dei meccanismi fisiologici di pulizia delle vie respiratorie. La Rieducazione Respiratoria è rivolta a bambini, adolescenti, adulti e anziani e può essere indicata: - In fase pre-operatoria: per preparare Pazienti a rischio (soggetti anziani, fumatori, obesi, affetti da precedenti malattie respiratorie) a interventi chirurgici programmati in chirurgia toracica e chirurgia dell’addome - In fase post-operatoria: per interagire con le cure mediche, accelerando i processi di risoluzione delle affezioni respiratorie acute e limitando i danni delle patologie croniche. La Rieducazione Respiratoria prevede Esercizi di: ✓ Coordinazione respiratoria: per insegnare a respirare correttamente, sfruttando al meglio i movimenti, al fine di compiere il minor lavoro possibile ✓ Respirazione diaframmatica: per riallenare i muscoli respiratori, migliorandone la forza e la resistenza, al fine di aumentare il livello di ventilazione e la resistenza allo sforzo fisico ✓ Fisioterapia toracica: per rimuovere l’eccesso di secrezioni delle vie aeree, riducendo la resistenza al flusso aereo e il lavoro respiratorio e migliorando l’ossigenazione (aerosol terapia, drenaggio autogeno, drenaggio posturale) ✓ Ricondizionamento fisico: per aumentare il metabolismo della muscolatura scheletrica. Gestione Crisi Asma Bambini Nell’ambito dell’attività di Rieducazione Respiratoria, è attivo un percorso dedicato alla gestione delle crisi d’asma dei bambini da parte dei genitori, che vengono istruiti sulle modalità da mettere in atto per prevenire ed affrontare in modo corretto ed efficace il verificarsi di queste situazioni.

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Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it

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TESSERAMENTO2022


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