COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 67° numero 7 20 LUGLIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
Decreto Rilancio, taglio costo del lavoro e proroga imposte
Programma Sviluppo Rurale: Misure e Bandi, novità e scadenze
2020
Cereali e nocciole, primi bilanci su qualità e quantità
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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 67° numero 7 20 LUGLIO Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria
2020
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Decreto Rilancio, taglio costo del lavoro e proroga imposte
COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria
Programma Sviluppo Rurale: Misure e Bandi, novità e scadenze
Cereali e nocciole, primi bilanci su qualità e quantità
n.7 - Luglio 2020
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DECRETO RILANCIO
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REDDITI 2020
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FATTORIE SOCIALI
TAGLIO COSTO DEL LAVORO IN AGRICOLTURA
PROROGA DELLE IMPOSTE, LE NOVITÀ
WELFARE “VERDE” AL TEMPO DEL COVID
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PSR REGIONE PIEMONTE
GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl
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NUOVA PAC
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi,, Gianni Mario Stoppini, Emanuele Sconfienza.
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ASSEMBLEA DI BILANCIO
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SETTORE VITIVINICOLO
DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi
FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953
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STAMPA ST.G.R Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria
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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria
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COLDIRETTI ALESSANDRIA
MISURE E BANDI, LE SCADENZE
RINVIATA AL 2023, ECCO COSA CAMBIA
APPROVATO CONSUNTIVO E DI PREVISIONE
DALLA VENDEMMIA VERDE AL NUOVO OCM VINO
SETTORE CEREALICOLO
QUALITÀ SODDISFACENTE, SI PUNTA A NUOVI ACCORDI
DONNE IMPRESA
MUTUI A TASSO ZERO PER LE IMPRENDITRICI
SCUOLA DI PASTORIZIA
LA PRIMA IN ITALIA, NUOVA OPPORTUNITÀ PROFESSIONALE
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MONFERRATO FRUTTA
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FORMAZIONE
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MERCATINO
VALUTAZIONI SULL’ANNATA CORILICOLA
AL VIA I CORSI GRATUITI INIPA NORD-OVEST
Editoriale | Il Presidente
NON SOLO INCERTEZZE E PAURE, L’EMERGENZA HA RIDISEGNATO IL RUOLO CENTRALE DELL’AGRICOLTURA
WELFARE DI PROSSIMITÀ, LA VERA AGRICOLTURA SOCIALE FA BENE ALL’ITALIA E “CURA” LE FERITE DELLA PANDEMIA 4
P
untiamo sulla strada dell’integrazione, ad un nuovo modello di welfare, a mettere sempre di più al centro l’individuo. Per noi queste sono sempre state priorità ma l’emergenza coronavirus ci ha proiettati in una dimensione alla quale non eravamo preparati, dove le fasce più deboli della popolazione sono state costrette a guardare in faccia il demone della povertà. Passata la fase più acuta dell’emergenza è rimasta la crisi economica, la disperazione di chi non ha più potuto garantire alla propria famiglia un reddito adeguato. La solidarietà di Coldiretti a Caritas e cooperative sociali è arrivata concreta, a coprire emergenze importanti: ci siamo presi cura delle persone, lo abbiamo fatto ogni giorno garantendo cibo e riempiendo gli scaffali. Tutti avevamo paura ma ciò non ci ha fermato: al centro dell’agricoltura c’è questo, la determinazione affinchè a nessuno manchi il sostentamento, il pane quotidiano. E allora voglio approfittare di questo spazio per dire un grande grazie a nostri produttori di Campagna Amica per aver continuato ad essere vicini ai consumatori e aver contribuito a portare beni di prima necessità alle mense dei frati francescani e a coloro che ne avevano più bisogno. Portare frutta e verdura, alimenti freschi e genuini sulle tavole di chi non può permetterseli, non solo cibi inscatolati e a lunga conservazione ma un ventaglio di produzioni di stagione e di qualità in grado di garantire i giusti nutrienti anche a chi si trova in situazioni complicate, soprattutto se sono presenti minori. L’agricoltura è ritagliata sull’uomo, modello sociale che può dare una speranza al mondo intero: è con questo pensiero che usciamo rafforzati dal periodo più difficile, dal lockdown. Garantire inclusione sociale in agricoltura è più facile, soprattutto se
pensiamo alle persone anziane: il virus ha evidenziato criticità e ci ha messo di fronte a tanti limiti che prima non avevamo mai preso in considerazione ma ha anche consolidato la convinzione che innalzare i livelli di assistenza è possibile. La legge sulla Multifizionalità in agricoltura il prossimo anno spegnerà venti candeline, una rivoluzione che Coldiretti ha portato in un sistema rigido e datato: in questo lasso di tempo sono stati fatti passi da gigante ma sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere e gli ostacoli da superare. Primo fra tutti quello di rendere omogeneo il sistema delle leggi in tutta Italia. Un messaggio che è stato sottolineato nel primo rapporto Coldiretti dedicato a “La vera agricoltura sociale fa bene all’Italia” dal quale è emerso quanto le famiglie abbiano bisogni e problemi sempre più diversificati dove il nuovo welfare offerto dalle fattorie sociali può rappresentare una boccata di ossigeno anche per il sistema dei servizi pubblici, non ancora uscito dalla pressione della pandemia. Dobbiamo impegnarci a “integrare” e “recuperare”, al “confronto” e all’ “inclusione”: ci aspettano mesi importanti, avremo sempre sotto gli occhi la temuta curva che scandisce contagi, guariti e decessi ma saremo più forti e pronti ad affrontare nuove sfide. Perché è questo che il virus ci ha insegnato. In autunno ci aspettano tante novità, stiamo ripensando e riprogrammando in base alle nuove disposizioni i nostri appuntamenti, ma è tanta la voglia di tornare a dialogare con voi senza ricorrere a supporti multimediali, a scandire idee e pensieri guardandovi dritto negli occhi. Non importa se avremo ancora la mascherina, sarà comunque un passo in più sulla strada della normalità. Rimangono tante apprensioni, tra poche settimane inizieremo a parlare
La priorità è garantire cibo per tutti, grazie a chi è stato con noi per sostenere i meno fortunati
Mauro Bianco di “via alla vendemmia” e sappiamo bene quanto sia critica la situazione del settore vitivinicolo, l’80% di perdite fa male, brucia e non facilita il compito ma la natura non si ferma all’invenduto, va avanti a prescindere e ci chiama a fare altrettanto. La mia testa è piena di interrogativi ma poi ricordo, soprattutto a me stesso, che siamo agricoltori, abituati alle pazzie del clima e alle incognite del raccolto, mi guardo attorno e ringrazio. Questo, nonostante tutto, è il mestiere più bello del mondo!
Editoriale | Il Direttore
NON SOLO PROGETTI DI FILIERA, PREPARIAMOCI AD UN AUTUNNO RICCO DI NOVITÀ
OSCAR GREEN, PICCOLI BORGHI E STRAORDINARIE REALTÀ. IN EPOCA DI CORONAVIRUS LA CARTA DELL’INNOVAZIONE È DETERMINANTE
S
iamo coraggiosi perché abbiamo la storia e la forza. Una determinazione dettata dall’autenticità irrinunciabile del nostro Made in Italy, dal cibo inteso come valore, dal percorrere una strada sostenibile e di sviluppo che porta alla competitività sui mercati locali e globali, mettendo al centro i territori e la creatività delle imprese. Un’agricoltura che oggi rappresenta un dialogo diretto con la società attraverso la vendita diretta, fatta di risposte concrete e di scelte consapevoli, capace di generare nuova occupazione e arricchire la società. Un pensiero che si aggancia ad un altro per logica conseguenza: l’Oscar Green e la sua straordinaria funzione strategica per il territorio, quello fatto di piccoli borghi e straordinarie realtà. Un premio che dalla Valle d’Aosta alla Sicilia è in grado di unire sotto il comune denominatore dell’innovazione quella grande leva strategica che è costituita dalle aziende giovani di Coldiretti. Esempi virtuosi di chi ogni giorno guarda all’agricoltura come l’unico settore a cui essere in grado di poter dare qualcosa e dai cui poter attingere per crescere. Stiamo tornando agli incontri “in presenza” dopo settimane dove il web è stato l’unico veicolo di “contatto”, rimane la paura, quella sì, e ci spaventa la crisi finanziaria: la nostra arma per combatterla si chiama Made in Italy, ma anche rinnovamento e strategia e, soprattutto, tanta coerenza che diventano tenacia per affrontare un futuro che stiamo già vivendo. Un futuro che ogni giorno si traduce nella battaglia in difesa del prodotto italiano, dell’etichettatura trasparente, che si può trovare nei mercati di Campagna Amica, che porta al centro della scena il valore del paesaggio, la qualità dell’ambiente, la
sostenibilità, la coesione, la sicurezza sociale e alimentare. Protagonisti in questa missione sono i giovani e meno giovani che ogni giorno mettono tanto cuore nel proprio lavoro, con l’entusiasmo di chi ha la creatività nel proprio DNA. Ecco perché un premio come Oscar Green riveste un ruolo ancora più significativo e strategico in un contesto dove l’innovazione e la creatività rimangono le carte vincenti per affrontare il crack economico come conseguenza della pandemia. Nel dire grazie a tutti coloro che ogni giorno scelgono di fare acquisti nei mercati di Campagna Amica o di entrare nei nostri uffici per ricevere informazioni a livello tecnico e fiscale, voglio anche sottolineare la grande riconoscenza che ognuno di noi deve nei confronti di un mondo agricolo che garantisce produzioni d’eccellenza nonostante le pazzie del meteo, il numero fuori controllo di cinghiali e fauna selvatica e un business della criminalità che punta l’attenzione e si muove in modo subdolo e aberrante, arrivando ad uno sfregio del vero Made in Italy che parte dallo sfruttamento di antipatici stereotipi per fare marketing sulla pelle degli italiani alle maldestre rivisitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di storici processi produttivi ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino a piatti tricolore inventati di sana pianta. Mi ero promesso di scrivere un editoriale dove le parole emergenza e virus non ci sarebbero state, non ci sono riuscito, questo periodo storico è impossibile da vivere senza rimandi a questo nemico invisibile e terribile, per questo ora più che mai dobbiamo puntare sull’innovazione e sul futuro.
L’agricoltura, unico settore a cui essere in grado di poter dare qualcosa e dai cui poter attingere per crescere
Roberto Rampazzo Una cosa però devo confessarla, non pensavo mi sareste mancati così tanto, riunioni e manifestazioni, critiche e discussioni comprese. L’autunno porterà novità importanti per il territorio: non ci siamo mai fermati e abbiamo pensato ad una pianificazione in grado di incentivare e creare nuovi accordi di filiera, ci ritroveremo in sicurezza per far crescere idee e numeri e solleciteremo le risposte che ancora non sono arrivate dopo la manifestazione Bôgia Piemunt. Siamo coraggiosi perché abbiamo la storia e la forza. Non dimentichiamo mai la nostra storia e la nostra forza, ecco perché possiamo essere coraggiosi.
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Decreto
rilancio
Un risultato importante, approvata l’istituzione di un Fondo emergenziale
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DECRETO RILANCIO: AL VIA TAGLIO COSTO DEL LAVORO IN AGRICOLTURA Accolte le richieste di Coldiretti per il taglio del costo del lavoro nei settori più colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza Covid-19, con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Rilancio che destina 426 milioni all’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali, per i primi sei mesi 2020, dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, oltre che dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. “Un risultato importante - affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - al quale va aggiunta anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro dello strumento della cambiale agraria e la destinazione di 30 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate, oltre che dagli effetti del Covid-19, dagli attacchi della cimice asiatica che sul territorio piemontese ha fatto danni per 180 milioni di euro”. In provincia di Alessandria, tra i comparti più colpiti dall’emergen-
za sanitaria ci sono stati quello vitivinicolo, che ha avuto perdite fino all’80%, e quello agrituristico, che ha registrato anche punte del 100%. Per far fronte a questa situazione, già ad inizio aprile Coldiretti aveva presentato al Governo e a tutte le forze politiche un “Piano Marshall” per l’agricoltura italiana, che non si è mai fermata neppure durante i mesi di maggiore emergenza, quando, anzi, è emersa una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali. Piccola proprietà contadina: per Cd e Iap aliquota al 9% se si trasferisce il terreno prima di 5 anni Nel caso in cui il coltivatore diretto o lo Iap rinunci espressamente in atto alle agevolazioni in materia di piccola proprietà contadina, perché consapevole di non poter rispettare le condizioni previste dalla norma per non decadere dal beneficio, al trasferimento dei terreni agricoli si applica l’imposta di registro con aliquota pari al 9% in luogo dell’aliquota del 15%. L’Agenzia delle entrate con la risposta n. 7 del 24 giugno 2020 ha precisato che nel caso di trasferimento di terreni agricoli e relative pertinenze effettuato a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli profes-
Accolte le proposte di Coldiretti per salvare i settori più colpiti dall’emergenza Covid
sionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale, senza la richiesta delle “agevolazioni per la piccola proprietà contadina”, l’atto è soggetto all’imposta di registro nella misura del 9%, prevista per “gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di beni immobili in genere” dall’articolo 1, comma 1, della tariffa, parte prima, allegata al TUR. L’aliquota del 15% si applica solo per i trasferimenti di terreni agricoli effettuati da soggetti che non rivestono la qualifica di coltivatori diretti o Iap. Programmi di promozione semplici e multipli: domande entro il 27 agosto Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale europea gli inviti a presentare le proposte per i programmi di promozione semplici e multipli destinati al mercato interno e nei Paesi terzi nell’ambito del programma 2020 per la promozione dei prodotti agricoli. Le domande vanno inviate entro il prossimo 27 agosto. La dotazione finanziaria sia per i programmi di promozione semplici che multipli è di 5 milioni di euro.
Decreto
rilancio
REDDITI 2020: UFFICIALE LA PROROGA DELLE IMPOSTE. TUTTE LE NOVITÀ Dopo l’annuncio da parte del MEF con il Comunicato stampa 22.6.2020, n. 147, a seguito della pubblicazione del DPCM 27.6.2020 sulla G.U. 29.6.2020, n. 162 è ufficiale la proroga del termine di versamento delle imposte risultanti dal modello REDDITI 2020. Soggetti interessati dalla proroga La proroga riguarda coloro che contestualmente: • dichiarano ricavi / compensi non superiori a € 5.164.569; • esercitano un’attività d’impresa / lavoro autonomo per la quale è stato approvato il relativo ISA, a prescindere dall’applicazione o meno dello stesso. Al sussistere di tali condizioni la proroga opera anche nei confronti dei soggetti che per il 2019 adottano il regime dei minimi / forfetari. Di conseguenza, tutti i contribuenti di cui sopra tenuti ai versamenti entro il 30.6.2020 possono provvedere ad effettuare gli stessi: • se effettuata entro il 20.7.2020 senza alcuna maggiorazione; • dal 21.7 al 20.8.2020, con la maggiorazione dello 0,40%. Imposte risultanti dal modello Redditi 2020 La proroga riguarda, oltre al versamento del saldo 2019 e dell’acconto 2020 di IRPEF / IRES, anche quello relativo alle addizionali IRPEF regionale e comunale, alla cedolare secca, all’acconto del 20% per i redditi a tassazione separata nonché alle imposte IVIE / IVAFE (per le attività detenute all’estero). Va evidenziato che la proroga riguarda anche il versamento: - del diritto CCIAA 2020, considerato che lo stesso va effettuato entro il termine di versamento delle imposte sui redditi; - dell’imposta sostitutiva del 20% - 26% dovuta sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni (da dichiarare, rispettivamente, nella Sezione I e II del quadro RT del modello REDDITI 2020 PF). Al contrario, la proroga non interessa il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni (3° rata rivalutazione 1.1.2018; 2° rata rivalutazione 1.1.2019; unica soluzione / 1° rata rivalutazione 1.1.2020), in quanto il relativo termine è specificamente individuato dalla norma di riferimento. Infine, va considerato che in caso di scelta per il versamento rateale, posto che la rateazione deve concludersi entro il
mese di novembre, il numero massimo di rate è pari a 5. Imposte risultanti dal modello Irap 2020 La proroga in esame riguarda anche l’IRAP risultante dal modello IRAP 2020, “ove non sussistano le condizioni per l’applicazione dell’articolo 24 del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020”. Si consideri infatti che il citato art. 24 prevede l’esenzione dal versamento del saldo IRAP 2019 e della prima rata dell’acconto 2020 a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e/o di lavoro autonomo con ricavi / compensi non superiori a € 250 milioni nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del citato Decreto (in generale, 2019). LIMITE ALL’USO DEL DENARO CONTANTE Dal 1° luglio nuova soglia a 2.000 euro A decorrere dall’1.7.2020 scatta la riduzione da € 3.000 a € 2.000 della soglia per il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, lo stabilisce l’art. 18, D.L. n. 124/2019, c.d. “Collegato alla Finanziaria 2020” che introducendo il nuovo comma 3-bis all’art. 49, D.Lgs. n. 231/2007, ha previsto la riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante da € 3.000 a € 2.000 a decorrere dall’1.7.2020 fino al 31.12.2021. Dall’1.1.2022 il limite è ulteriormente ridotto a € 1.000. Il divieto di trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi interessa non solo le persone fisiche ma anche le persone giuridiche. La limitazione riguarda “complessivamente” il valore oggetto di trasferimento e si applica anche alle c.d. “operazioni frazionate”, ossia ai pagamenti inferiori al limite che appaiono artificiosamente frazionati. Il frazionamento in più importi inferiori al limite è ammesso nel caso in cui lo stesso sia previsto dalla prassi commerciale e/o da accordi contrattuali. I trasferimenti di importo pari / superiore a € 2.000, vanno effettuati tramite intermediari abilitati (Banche, Poste, ecc.). E’ possibile prelevare / versare in contante dal proprio c/c, poiché tale operazione non configura un trasferimento tra soggetti diversi. E’ importante prestare attenzione alle sanzioni che sono applicabili a tutte le persone coinvolte nell’operazione, quindi non solo al soggetto che effettua il trasferimento ma anche a chi riceve la somma in contanti. • Sanzione da 2000 € a 50.000 € • Sanzione da 10.000 € a 250.000 € per importi superiori a 250.000 €
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a cura di
Daniela Colombini - Decreto
rilancio
BONUS VACANZE Bonus da 150 a 500 euro per le famiglie con Isee inferiore a 40.000 euro 8
Nell’ambito del DL n. 34/2020, c.d. “Decreto Rilancio”, sono state introdotte specifiche misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19. Tra le misure adottate per sostenere il comparto turistico / alberghiero, è stata introdotta per il 2020, la cosiddetta “Tax credit vacanze”, fruibile dalle famiglie presso le strutture ricettive nazionali. L’art. 176 del DL 34/2020 riconosce, infatti, per le spese sostenute dall’1.7.2020 al 31.12.2020, un credito ai nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 40.000,00 euro per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale da imprese turistico-ricettive, agriturismi e B&B. L’agevolazione consiste in un credito fruibile esclusivamente nella misura dell’80 per cento sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20 per cento come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Nel caso di nuclei familiari composti da più di due persone la misura massima dell’agevolazione è di 500 euro. La misura massima dell’agevolazione è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Chi intende usufruirne deve presentare richiesta mediante l’applicazione per dispositivi mobili denominata IO, resa disponibile da PagoPA S.p.A., accessibile mediante l’identità SPID o mediante la Carta di identità elettronica (CIE). Dopo aver verificato che il richiedente ha presentato una Dichiarazione sostitutiva unica in corso di validità
(DSU per il calcolo dell’indicatore ISEE), l’Agenzia delle entrate conferma al richiedente il riconoscimento dell’agevolazione, comunicando un codice univoco ed un QR-code nonché l’importo massimo dell’agevolazione spettante al suo nucleo familiare, con separata indicazione dello sconto e della detrazione fruibile. Lo sconto fruibile è pari all’80 per cento del valore massimo dell’agevolazione attribuita oppure all’80 per cento del corrispettivo dovuto, se quest’ultimo è inferiore all’importo massimo dell’agevolazione attribuita. Il restante 20 per cento del valore massimo dell’agevolazione attribuita (o del corrispettivo dovuto, se inferiore) può essere detratto dall’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuta per l’anno d’imposta 2020, esclusivamente dal soggetto intestatario della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale. Lo sconto e la detrazione sono utilizzabili da un componente del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto richiedente, che deve risultare intestatario della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore (agriturismo/bed & breakfast). Al momento del pagamento dell’importo dovuto, il componente del nucleo familiare comunica al fornitore il codice univoco, o esibisce il QR-code. Per poter procedere all’applicazione dello sconto, il fornitore (agriturismo/ bed & breakfast) acquisisce il codice univoco (o il QR-code) e lo inserisce, unitamente al codice fiscale dell’intestatario della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale e all’importo del corrispettivo dovuto, in
Decreto un’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, accessibile mediante l’identità SPID, le credenziali Entratel/ Fisconline rilasciate dall’Agenzia stessa. Attraverso la stessa procedura web, il fornitore (agriturismo/ bed & breakfast) verifica lo stato di validità dell’agevolazione e l’importo massimo dello sconto applicabile. In caso di esito positivo della verifica conferma, a sistema, l’applicazione dello sconto. Da questo momento, l’operazione non può più essere annullata e l’agevolazione si intende interamente utilizzata e non può essere più fruita da alcun componente del nucleo familiare, anche per l’importo eventualmente residuo. A decorrere dal giorno lavorativo successivo alla conferma dell’applicazione dello sconto, il fornitore
rilancio
- Fattorie
sociali
(agriturismo/ bed & breakfast) recupera lo sconto effettuato mediante un credito d’imposta di pari importo fruibile esclusivamente in compensazione. A tal fine è stato istituito il codice tributo “6915 - BONUS VACANZE” da indicare nel modello F24 per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta. In alternativa all’utilizzo in compensazione, sempre a decorrere dal giorno successivo alla conferma dello sconto, il credito d’imposta può essere ceduto, anche parzialmente, a soggetti terzi anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari, attraverso la piattaforma disponibile in un’apposita sezione dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
NUOVO WELFARE “VERDE” AL TEMPO DEL COVID. FATTORIE SOCIALI: I SERVIZI PER FAMIGLIE E PERSONE IN DIFFICOLTÀ Per sostenere le famiglie in difficoltà, gli anziani, i bambini, i disabili e le fasce più disagiate della popolazione travolte dalla crisi generata dall’emergenza coronavirus scende in campo la prima rete nazionale delle fattorie sociali di Coldiretti per offrire nuovi servizi nelle campagne dove all’aria aperta è più facile il rispetto del distanziamento e minori sono i rischi di contagio. E’ quanto emerge dal primo rapporto di Coldiretti dedicato a “La vera agricoltura sociale fa bene all’Italia”. La maggior parte delle esperienze legate all’agricoltura sociale si concentrano al nord con il 52,4%: si spazia dall’agrinonno all’ortoterapia, dalla pet therapy ai progetti di inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati fino ai percorsi del Cibo Civile. Sono solo alcune delle opportunità offerte dal nuovo welfare “verde” al tempo del Coronavirus per affiancare il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione. Le fattorie impegnate nel sociale sono in grado di offrire un grande valore di servizi sanitari ed educativi grazie all’impegno degli agricoltori con azioni di aiuto e sostegno a diverse categorie della popolazione che, ancora più in questo momen-
to, hanno bisogno di un aiuto concreto anche per mangiare a causa delle crisi economica e sociale provocata dall’emergenza Coronavirus e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Questo nuovo welfare nasce dall’innesto dei percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale attraverso attività agricole tradizionali come la coltivazioni, l’allevamento, l’agriturismo, le fattorie didattiche e anche la vendita diretta. Oggi produrre in agricoltura non vuol dire soltanto portare il buon cibo sulle tavole degli italiani, ma rispondere a precise necessità della società
in ambiti diversi offrendo servizi di qualità a persone svantaggiate con percorsi di integrazione e formazione che spesso sfociano in contratti di lavoro che restituiscono dignità e traiettorie di futuro. Nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Per saperne di più https://campagnamica.it/la-nostra-rete/agricoltura-sociale/
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PSR - Misure
e
Bandi
PSR, 30 MILIONI RIMODULATI SU AGROAMBIENTE, BIOLOGICO, INDENNITA’ COMPENSATIVA E GIOVANI 10
Rimodulazione dei fondi PSR: oltre 30 milioni di euro complessivi vengono concentrati sulle misure per l’agroambiente, il biologico, l’indennità compensativa e i giovani agricoltori. I 30 milioni di euro sono così rimodulati sulle seguenti misure del PSR 2014-2020: - 1 mln euro di finanziamenti regionali integrativi viene inserito sull’operazione 6.1.1 “insediamento giovani agricoltori”, al fine di favorire l’accesso dei giovani all’attività agricola. - 22,3 mln euro a favore dell’operazione 10.1.1 “produzione integrata”: questo importo aggiungendosi ai 4 milioni di euro circa di economie già presenti sulla misura, consentirà l’apertura per l’annualità 2020, prolungando così di un ulteriore sesto anno il bando quinquennale aperto nel 2015. Verranno finanziate circa 5mila aziende per il 2020. - 8,3 mln euro complessivi, tra modifiche ed econo-
mie della misura, a favore dell’operazione 13.1 “indennità compensativa per l’agricoltura in zone montane”, al fine di contribuire all’apertura del bando 2020 per circa 7 mila aziende. - 1,16 mln euro a favore dell’operazione 11.1.1 “conversione agli impegni dell’agricoltura biologica” che permetterà anche in questo caso il prolungamento degli impegni al sesto anno al fine di garantire la possibilità a tutte le aziende che hanno aderito a tale operazione e vedono l’impegno terminato nel 2019 di proseguire ancora un anno, andando ad interessare complessivamente 680 aziende, attraverso l’adesione ai bandi. Il trasferimento di fondi permetterà di aprire anche il bando sull’operazione 11.2 relativa al mantenimento degli impegni dell’agricoltura biologica, completando così il quadro del sostegno offerto dalla misura 11 (sia per le aziende che proseguono gli impegni sia per quelle in conversione dal convenzionale al biologico).
MISURA 2 PSR: PROROGA E INTEGRAZIONE DEL BANDO “SERVIZI DI CONSULENZA” Alla luce dei nuovi fabbisogni emersi dall’emergenza COVID e al fine di favorire l’accesso delle aziende agricole alle consulenze rivolte alle tematiche della competitività, con Delibera in data 26/06 la Regione Piemonte ha introdotto due nuovi strumenti (in sintesi, maggiore flessibilità e possibilità di rimodulare gli interventi) che saranno dettagliati
nel bando con un provvedimento successivo. Con la stessa DGR è stato prolungato il termine di apertura delle domande al 30 settembre 2020. C’è, quindi, ancora tempo per la pre-adesione alla Misura 2 del PSR che incentiva la consulenza in tutte le sue forme per le aziende agricole, mediante personale tecnico spe-
cializzato. Coldiretti Alessandria ha personalizzato diversi “pacchetti” per i vari ambiti di consulenza previsti dal bando e rivolti alle singole aziende (condizionalità, consulenza agronomica, certificazioni, sicurezza sul lavoro, ecc.). Per maggiori informazioni rivolgersi agli Uffici tecnici Coldiretti delle varie Zone.
MIGLIORAMENTO AZIENDALE: NUOVO BANDO IN USCITA La Regione Piemonte sta elaborando un nuovo bando per sostenere il miglioramento aziendale con la finalità di sostenere le seguenti tipologie di investimenti: strutture ed attrezzature per lo stoccaggio, trasformazione, lavorazione, commercializzazione e vendita diretta prodotti; mezzi per consegna a domicilio in cui rientrano non solo gli autocarri specificatamente attrezzati con celle frigorifere o come negozi ambulanti, ma in generale i mezzi per il trasporto merci. La specificità dell’azione è legata alle problematiche evidenziatesi a seguito dell’emergenza Covid-19. La dotazione finanziaria dell’intervento dovrebbe attestarsi in 4.000.000 euro, derivanti da economie accer-
tate in precedenti bandi strutturali. In tale contesto, sono da ritenersi esclusi gli interventi finalizzati alla realizzazione di nuove costruzioni. È prevista, invece, l’ammissibilità di interventi di ristrutturazione/miglioramento di edifici esistenti. Viene prevista l’adozione dei criteri di selezione (punteggi) adottati in relazione al bando dell’Operazione 4.1.1 del 2019, con esclusione del punteggio riconducibile ai progetti integrati tra due azioni e/o i progetti collettivi. Il punteggio minimo da raggiungere per l’ammissibilità sarà di 8 punti.
PSR - Misure
e
Bandi
DE MINIMIS AGRICOLO PASSA DA 20.000 A 25.000 EURO Con Decreto del Ministero delle Politiche agricole del 19 maggio scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 22 giugno 2020, l’importo totale degli aiuti de minimis concedibili in un triennio ad una singola impresa agricola, ovvero operante nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, è stato portato a 25.000 euro. Tale limite, per effetto di quanto disposto da precedente Decreto ministeriale inerente l’applicazione del Regolamento UE 1408/2013, era fissato a 20.000 euro.
ANCHE IL PSR È CUMULABILE CON IL CREDITO DI IMPOSTA A seguito di specifico quesito posto da Coldiretti in merito alla possibilità di cumulare il credito d’imposta con gli investimenti che usufruiscono di un contributo ai sensi del PSR, l’Autorità di Gestione del PSR del Piemonte ha risposto che è da intendersi cumulabile con il sostegno riconducibile alle misure strutturali del PSR 2014-2020.
La cumulabilità è applicabile, per quanto concerne i medesimi costi, fino a concorrenza del valore della spesa sostenuta per l’acquisizione del bene strumentale (spesa ammissibile). Il principio di cumulabilità era già stato confermato dall’Autorità di Gestione del PSR della Regione Lombardia.
PROROGA DEI TERMINI PER I BANDI “REGIMI DI QUALITÀ” E “PROMOZIONE” Relativamente all’Operazione 3.1.1. “Partecipazione a regimi di qualità”, si comunica che con D.D. n. 408 del 23/06/2020 si: - ricorda che il termine di presentazione delle domande di saldo annualità 2019 è scaduto lo scorso 15 luglio;
- proroga il termine di presentazione delle domande di sostegno (bando 2020) annualità 2020 al 3 agosto 2020. Relativamente all’Operazione 3.2.1 “Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità”, il termine per
la presentazione delle domande di sostegno del bando B/2020, approvato con la Determinazione dirigenziale n. 175 del 07/04/2020, è stato prorogato al 28 agosto 2020.
APERTO IL BANDO 2020 DELL’OP. 8.1.1 “IMBOSCHIMENTO DI TERRENI AGRICOLI E NON AGRICOLI” - SCADENZA 30/09 Il Settore Foreste ha approvato, con D.D. n. 303 del 30/06/2020, il terzo bando dell’Operazione 8.1.1 del PSR 2014-2020 - “Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli”. Il bando finanzia le seguenti azioni: 1) arboricoltura da legno a ciclo breve con cloni di pioppo (escludendo la
pioppicoltura monoclonale); 2) arboricoltura con latifoglie a ciclo medio-lungo, anche lineare, composta di due sottoazioni: 2A) arboricoltura da legno per la produzione di legname di pregio; - 2B) arboricoltura con specie tartufigene;
3) bosco permanente. I beneficiari sono agricoltori e altri soggetti privati per l’azione 1, anche Enti pubblici per le azioni 2 e 3). Le domande devono essere presentate entro il 30 settembre 2020 tramite procedura informatica.
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Psr - Misure
e
Bandi
PROROGA AL 31 LUGLIO DEL BANDO PER DIFESA DEL BESTIAME
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Il bando n. 1/2020 per la corresponsione degli aiuti a favore degli allevatori di ovini, caprini, bovini, equini o altre specie di interesse zootecnico previsti dal programma regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da canidi sui pascoli piemontesi, di cui alla DGR n. 4-1317 del 05 maggio 2020, è stato prorogato al 31 luglio 2020.
NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO DELLE TASSE PER LA LICENZA DI PESCA E L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO VENATORIO A partire dal prossimo 1° luglio 2020 entra in vigore l’obbligo di eseguire i pagamenti a favore della pubblica amministrazione attraverso il circuito nazionale pagoPA. L’obbligo riguarda tutti i pagamenti, quindi anche quelli relativi alle tasse sulle concessioni regionali per la licenza di pesca e per l’abilitazione all’esercizio venatorio (tassa an-
nuale). A tal proposito sono state diramate due circolari, alle quali si rimanda per ulteriori approfondimenti. I servizi su Sistemapiemonte relativi alla concessione per la licenza di pesca e su Piemonte Pay per l’abilitazione all’esercizio venatorio sono in fase di predisposizione e saranno attivi nei prossimi giorni. Informazioni negli Uffici Coldiretti.
APRE BANDO INAIL ISI 2019-2020,
attenzione alle scadenze Domande dal 15 luglio al 24 settembre 2020 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 168 del 06 luglio 2020 è stato pubblicato l’Avviso pubblico ISI Agricoltura 2019-2020; si tratta del bando ISI 2019 che sarebbe dovuto partire il 15 aprile scorso ma che a causa dell’emergenza sanitaria è stato rinviato e ridimensionato; l’apertura riguarda solo l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro a supporto delle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e non concerne gli altri settori produttivi come previsto in precedenza.
Le imprese agricole devono essere iscritte nell’apposita sezione del Registro Imprese e presentare natura giuridica rientrante nell’ambito di una delle seguenti categorie: · impresa individuale; · società agricola; · società cooperativa. Sono ammissibili i progetti di acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole o forestali. Le linee di finanziamento previste sono 2:
· asse dedicato alla generalità delle imprese agricole a contributo in conto capitale riconosciuto nella misura massima del 40% del valore delle spese ritenute ammissibili (al netto dell’IVA); · asse dedicato ai giovani imprenditori agricoli à contributo in conto capitale riconosciuto nella misura massima del 50% del valore delle spese ritenute ammissibili (al netto dell’IVA). Il finanziamento massimo ottenibile è pari a € 60.000.
Pac
La nuova Pac rinviata al 2023, ecco cosa cambia La nuova Pac inizialmente prevista per il 2021 non arriverà prima del 2023, in seguito ad un accordo parziale raggiunto tra Parlamento e Consiglio sul regolamento transitorio (durante il trilogo del 30 giugno 2020). Gli agricoltori potranno mantenere l’assegnazione degli attuali titoli della Politica agricola per altre due domande negli anni civili 2021 e 2022. Il valore dei titoli potrà cambiare per effetto delle risorse che la Pac avrà in seguito all’accordo sul nuovo Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-2027 e in base alle decisioni sulla transizione che l’Italia adotterà, che avranno effetto già a partire dalle domande Pac 2020. Questo periodo di transizione di due anni, potrebbe facilitare una transizione agevole per i beneficiari verso un nuovo periodo di programmazione. Si parla ancora di accordo parziale perché una volta raggiunto l’accordo sul quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-2027, il Parlamento e il Consiglio si incontreranno nuovamente per finalizzare le norme transitorie della Politica agricola con le cifre degli importi Pac che saranno applicate a partire dall’anno di bilancio 2021. A seguire i principali elementi dell’accordo parziale: Durata - è estesa al 31 dicembre 2022. Sviluppo rurale - gli attuali Psr possono essere prorogati sino al 31 dicembre 2022. Le misure dei Psr nel periodo 2014-2020 e dei programmi prorogati, devono basarsi sulle norme e sugli strumenti attuali. Gestione del rischio – si prevede la possibilità per lo Stato membro di attivazione del sostegno in seguito alla riduzione del 20% del reddito o della produzione (e non il 30% come attualmente) per l’applicazione dello strumento di stabilizzazione del reddito e dei fondi di mu-
tualizzazione. Diritti di impianto vite - Gli Stati membri che hanno consentito ai produttori di presentare le loro richieste di conversione dei diritti di impianto fino al 31 dicembre 2020, non ancora utilizzati, possono essere autorizzati a decidere di prorogare il termine per la presentazione di tali richieste al 31 dicembre 2022. Estensione dei programmi operativi previsti dall’Ocm – I programmi operativi nel settore degli ortofrutticoli che non hanno raggiunto la durata massima di cinque anni possono essere prorogati solo fino al 31 dicembre 2022. I nuovi programmi operativi in questo settore saranno approvati per una durata massima di tre anni. I programmi nazionali elaborati per il periodo compreso tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2022 sono prorogati e si concludono il 31 dicembre 2022. I programmi nazionali esistenti per il settore apicolo elaborati per un periodo compreso tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2022 possono essere prorogati fino al 31 dicembre 2022. Settore dell’olio di oliva - I programmi operativi esistenti elaborati per il periodo che va dal 1° aprile 2018 al 31 marzo 2021 possono essere sostituiti da nuovi programmi che vanno dal 1° aprile 2021 al 31 dicembre 2022. Al fine di migliorare il funzionamento del mercato dell’olio d’oliva, gli Stati membri potranno introdurre norme di commercializzazione per regolare l’offerta. Riserva di crisi - La discussione sulla riserva di crisi, è materia di negoziati di bilancio 2021-27. Il Parlamento europeo ha rilasciato una dichiarazione con cui ritiene che questo punto debba essere trattato in modo complementare - nel regolamento transitorio - non appena i negoziati di bilancio saranno conclusi.
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Assemblea Bilancio
Nella sala multimediale di Corso Crimea si è svolta l’Assemblea annuale
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APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO E DI PREVISIONE Primo appuntamento “in presenza” della fase post emergenza si è svolta lo scorso 7 luglio l’Assemblea Annuale di Coldiretti Alessandria durante la quale è stato approvato il bilancio consuntivo 2019 e di previsione 2020.
L’approvazione del bilancio è un momento di sintesi di tutto il lavoro svolto durante l’esercizio economico dell’anno precedente, il previsionale rappresenta l’impegno degli amministratori per una gestione attenta e scrupolosa dell’esercizio economico seguente. Una Federazione provinciale attiva e competitiva: è questo ciò che è emerso dal rendiconto annuale dove la cartina tornasole è rappresentata dai risultati ottenuti sul piano dei servizi tecnici, fiscali e di patronato. “Nonostante il difficile momento congiunturale che il Paese sta vivendo, abbiamo tutti gli strumenti per dipingere una Coldiretti di Alessandria in crescita”. Con queste parole il presidente Mauro Bianco ha aperto i lavori e fatto il punto sulla situazione economica, sindacale ed organizzativa del settore agricolo. “Da un’analisi delle imprese nostre associate abbiamo notato un’im-
portante propensione alla multifunzionalità e all’integrazione al reddito grazie a virtuosi progetti di filiera e, a questo proposito, posso anticipare che nei prossimi mesi ci saranno importanti novità – ha continuato il presidente Bianco -. Ma anche sostegno ai giovani imprenditori e lotta alla cattiva burocrazia che sappiamo essere come un vero freno a mano per le imprese agricole che perdono più tempo tra le carte e i documenti che a svolgere il loro vero lavoro.” “Il consenso unanime ottenuto in Assemblea dai nostri dirigenti è un premio nei confronti della Federazione che ha lavorato con dedizione e competenza ed è anche un atto di trasparenza nei confronti di tutti gli associati che con il tesseramento dimostrano ogni anno attaccamento alla nostra Organizzazione. – ha sottolineato il Direttore di Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Nonostante il momento sia economicamente sfavorevole direi che possiamo guardare con serenità ad una sempre più incisiva e determinata azione sindacale a tutela degli associati Coldiretti. La nostra è una realtà agile, attenta alle esigenze dell’impresa e in grado di agire in tempi molto veloci, in modo da consentire all’imprenditore che si rivolge ai nostri uffici di poter operare con ogni garanzia”. Gli obiettivi per il futuro? “La pandemia ha creato un clima di incertezza ma non ci siamo mai fermati e quello che vogliamo è migliorare ancora di più il dialogo con le imprese agricole. Informare gli associati delle novità del settore e delle opportunità è doveroso senza perdere però il contatto umano che è fondamentale in un ambiente come il nostro basato ancora su molti valori umani”. Hanno aggiunto Bianco e Rampazzo. Importante la maggiore ed efficace
Continua il percorso di crescita grazie a virtuosi progetti di filiera
azione sulle problematiche legate alla eccessiva presenza di animali selvatici sul nostro territorio: ormai la pressione di cinghiali, cervi e caprioli è diventata insostenibile e non più sotto controllo. Senza dimenticare l’importanza dei nostri mercati di Campagna Amica e del Mercato Coperto in particolare che è stato un punto di riferimento per i consumatori durante la fase acuta dell’emergenza. “I mercati di Campagna Amica rappresentano nuove economie e nuova occupazione e, nel contempo, un formidabile strumento di coesione, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”, ha affermato il presidente Bianco nel sottolineare che “partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa rappresenti non solo la grande leva competitiva per le imprese ma anche la grande occasione di star meglio per la gente”. L’Assemblea si è conclusa con l’entrata ufficiale in Consiglio di Federazione di Orietta Alice, eletta presidente di Zona di Novi Ligure lo scorso febbraio.
nocciolo
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a cura di
AS lberto cheda P Nansecchi occiole
scheda nocciolo n°61 15
Spollonatura del nocciolo: ieri, oggi e domani
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Scheda
Problema prioritario Lavoro molto oneroso Un aiuto dalla chimica Una ricetta per ogni caso
Oltre all’habitus cespuglioso, una tipica e appariscente caratteristica del nocciolo è quella di essere una specie pollonifera. L’emissione dei polloni è una caratteristica genetica assai variabile tra le cultivar e tra le specie. Alcune di queste ultime come, ad es. il Corylus colurna invece, sono assolutamente non pollonifere. Se si esclude il loro utilizzo per sostituire le pertiche vecchie ed esaurite e per il rinnovo della chioma, la loro presenza nella coltura è assolutamente negativa e da evitare. La loro presenza influisce infatti negativamente sullo sviluppo e sulla funzionalità della chioma ed ostacola alcune operazioni colturali. Da sempre, quindi, si è ritenuta necessaria la spollonatura, ossia la loro eliminazione. La spollonatura, non è quindi solo uno dei problemi della corilicoltura ma sembrerebbe esserne il primo problema!
Spollonatura manuale La modalità più classica ed antica, purtroppo ancora in uso, per effettuarla è quella manuale. Viene effettuata con una zappetta tagliente, o più rapidamente con forbici da potatore, cercando di recidere i polloni il più rasente possibile alla loro inserzione. L’ operazione deve venir ripetuta almeno due volte all’anno per impedire che, nel frattempo, i polloni si sviluppino troppo e lignifichino. La spollonatura manuale è un’operazione lunga (almeno 60 ore/Ha) e assai gravosa per cui si è cercato di porvi rimedio introducendo altre modalità per effettuarla. La spollonatura manuale è spesso usata per il recupero dei polloni più o meno radicati che, ahimè, verranno senza difficoltà alcuna ed altrettanti scrupoli, utilizzati o venduti come materiale di propagazione.
Scheda Nocciole Spollonatura meccanica E’ di introduzione relativamente recente e si può effettuare con attrezzature spalleggiate. Viene utilizzato un normale decespugliatore nel quale la testina decespugliante è sostituita da una ruota dentata ben tagliente.
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L’operatore deve porre molta attenzione nel non danneggiare il fusto anche se molti di questi attrezzi dispongono di un apposito distanziatore che impedisce, o almeno limita, il contatto dell’organo tagliente con il fusto della pianta di nocciolo. Se l’impiego dei decespugliatori a ruota dentata può risultare efficace per i noccioleti allevati a vaso-cespugliato o a monocaule non altrettanto potrà dirsi quelli allevati a cespuglio. Infatti i polloni presenti all’interno del cespuglio tra le stanghe verranno risparmiati non potendovi entrare la ruota dentata.
Spollonatura chimica Ancor prima dell’applicazione della spollonatura meccanica, veniva applicata quella chimica che consisteva nell’ustionare i polloni con prodotti quali il solfato ammonico. In passato è stato anche proposto, l’impiego di prodotti causticanti come ad esempio l’idrossido di sodio. Più recentemente sono stati introdotti il carfentrazone-etile e il pyraflufen-etile, che sono risultati efficaci nel contenimento dei polloni e dei loro ricacci. In ogni modo per controllare i polloni sino al momento della raccolta si richiedono almeno 2 e talvolta 3 o più interventi. Da qualche anno sono disponibili in commercio degli erbicidi totali, ammessi in agricoltura biologica, a base di acido pelargonico che potrebbero essere impiegati come spollonanti, ma nessuno di essi è registrato per quest’impiego su nocciolo.
Spollonatura ormonale Pur richiedendo un’adeguata professionalità, è stato da tempo introdotto l’impiego di prodotti ormonali quali l’Acido alfanaftalenacetico (NAA). L’utilizzo di tale prodotto, su piante adulte, risulta prontamente efficace ed in grado di ridurre progressivamente l’emissione di polloni da parte della ceppaia.
Spollonatura termica
Il pirodiserbo, dopo una fase di entusiasmo iniziale non sembra in seguito aver incontrato il favore dei corilicoltori. Lo si effettua con bruciatori a propano che dirigono la fiamma contro la base della pianta distruggendone i polloni, con l’impiego di lance manuali o apparecchiature meccaniche portate. L’efficacia del metodo è tanto migliore quanto più i polloni sono erbacei. Se ben effettuato il pirodiserbo sembrerebbe non provocare danni al fusto delle piante e non presenta altre controindicazioni se non di pericolo di innescare incendi alla vegetazione spontanea ai bordi dei corileti. Questo pericolo è tanto più elevato quanto più siccitoso e caldo risulta l’andamento stagionale. Una possibile variante del metodo è stata l’utilizzo, invece della fiamma, di vapore ad alta temperatura e pressione, da poco in commercio e non ancora diffusa. Da poco è stata brevettata una tecnologia che prevede l’impiego di un’attrezzatura che genera un getto di schiuma ad alta temperatura con il quale colpire i polloni che verrebbero completamente devitalizzati. Bibliografia: Spollonatura, quale scegliere per un corileto produttivo - A. Roversi, A. Pansecchi - L’informatore agrario 15/2018
Settore Vitivinicolo
VINO: DEROGHE UE SU VENDEMMIA VERDE E MISURE DI SOSTEGNO DEL PSN Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea del 29 giugno del regolamento delegato Ue 884/2020 della Commissione sono entrate in vigore alcune deroghe temporanee per il settore vitivinicolo particolarmente colpito dalle perturbazioni del mercato per l’emergenza Covid 19. Si parte dalla vendemmia verde che può essere applicata per due anni o più sulla stessa particella. Slitta, su richiesta del beneficiario, la durata del sostegno per la costituzione di fondi di mutualizzazione relativi alle operazioni per le quali il sostegno è scaduto nel 2019. Per le misure di sostegno del PNS è consentito procedere a modifiche introdotte entro il 15 ottobre 2020 anche senza approvazione preventiva. A condizione che non sia superato l’importo totale del sostegno approvato per l’operazione. Il regolamento prevede poi che nel caso di modifica dell’operazione già approvata e comunicata all’autorità competente, il sostegno è
versato per le singoli azioni già realizzate nell’ambito di tale operazione, se le azioni sono state realizzate completamente e sottoposte ai controlli. Infine per le richieste di pagamento presentate entro il 15 ottobre 2020 gli Stati membri calcolano il sostegno da versare sulla base della superficie determinata tramite i controlli realizzati. Le misure sono state adottate tenendo conto delle difficoltà eccezionali nella pianificazione, gestione e attuazione delle operazioni che rientrano nei programmi di sostegno al settore vitivinicolo per effetto della pandemia che ha provocato anche problemi di liquidità. La chiusura di alcuni canali, in particolare la ristorazione, e la carenza di manodopera hanno messo in crisi le aziende vitivinicole. Per molti operatori non è stato possibile attuare nel 2020 tutte le operazioni richieste dai programmi di sostegno. Da qui dunque l’intervento di Bruxelles con un pacchetto di deroghe.
OCM VINO:
entro il 15 novembre le domande per i contributi della misura Investimenti E’ stato fissato al 15 novembre (salvo eventuali proroghe del Mipaaf) il termine per la presentazione delle domande di aiuto relative alla misura Investimenti dell’Ocm vino. Il 16 giugno l’Agea ha pubblicato le istruzioni applicative per la campagna 2020/2021. L’aiuto è concesso ai soggetti che, alla data di presentazione della domanda di aiuto, sono titolari di partita Iva, iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e hanno costituito nel Sian un “Fascicolo aziendale elettronico” aggiornato e valido. Sono ammesse micro, piccole e medie imprese. Il contributo è nella misura massima del 40% della spesa effettivamente sostenuta che sale al 50% nelle Regioni e Province “obiettivo convergenza”. Mentre si scende al 20% de l’investimento è realizzato da una impresa intermedia (meno di 750 dipendenti o con fatturato annuo non superiore a 200 milioni di euro). Nelle Regioni e Pa obiettivo convergenza la percentuale è del 25%. Per le grandi imprese (più di 750 dipendenti o fatturato superiore a 200 milioni) il contributo si ferma al 19% della spesa sostenuta. Per ottenere il beneficio le imprese devono operare in una delle seguenti attività: produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai
soci, anche ai fini della sua commercializzazione; elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione; produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti. Beneficiano dell’aiuto anche le organizzazioni interprofessionali e i Consorzi di tutela riconosciuti. Gli investimenti che possono accedere all’aiuto sono quelli materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole, in strutture e strumenti di commercializzazione del vino. La finalità è di migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento della domanda al mercato, aumento della competitività e miglioramento di risparmi energetici, efficienza globale e sostenibilità. Gli investimenti per i quali si accede al beneficio devono essere strettamente correlati con l’attività dell’azienda e vanno mantenuti in azienda per almeno 5 anni dal pagamento finale. Sulla base di quanto previsto dalle Regioni nella domanda va indicata la modalità per l’erogazione dell’aiuto. Per i progetti annuali richiesta di pagamento a collaudo, con impegno alla presentazione della domanda di
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Settore Vitivinicolo
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pagamento saldo, a conclusione del progetto, alla data del 31 agosto 20121. Per i progetti biennali richiesta di pagamento a collaudo, oppure richiesta di pagamento anticipato, previa presentazione di polizza fideiussoria, nei termini e nelle modalità indicate nei paragrafi successivi, e con impegno alla presentazione della domanda di pagamento saldo alla data del 15 luglio 2022, al netto dell’anticipo percepito. Per la campagna 2020/2021 si può presentare on line la richiesta di rinuncia all’aiuto dal 16 novembre 2020 e
non oltre 60 giorni prima della scadenza dei termini per presentare le domande di pagamento saldo dei progetti annuali e non oltre i 90 giorni per le domande di pagamento saldo dei progetti biennali. Quanto ai tempi per realizzare i progetti nel caso di investimenti annuali la scadenza è il 31 agosto 2021, per quelli biennali il 15 luglio 2022. Le Regioni e Province autonome possono anticipare tutte le scadenze. E’ dunque importante che le aziende contattino il Caa Coldiretti per i necessari supporti per espletare tutti gli adempimenti.
Etichettatura vino: atteso ancora il Decreto Tarda ad uscire il Decreto che dovrà definire meglio il quadro nazionale, specie in ordine alla protezione delle varietà, dopo che il Reg. 33/2019 ha modificato le precedenti disposizioni per alcuni dei nostri vitigni. Lo stesso Regolamento ha, inoltre, introdotto novità sulla presentazione ed etichettatura, ma preme evidenziare che in larga parte le nuove prescrizioni della Commissione UE sono meno stringenti delle originarie. Vi è inoltre la possibilità di smaltire fino ad esaurimento scorte i prodotti già immessi sul mercato o già etichettati. Le indicazioni che seguono sono valide nelle more del Decreto suddetto (che non dovrebbe stravolgere i contenuti), ma facendo sempre molta attenzione alle possibili norme più restrittive contenute nei disciplinari dei vini a DOC/G: • Altezza caratteri: regola unica, tutte le scritte devono figurare con caratteri di altezza minima di 1,2 mm. Sono abrogate le precedenti regole anche relativamente al titolo alcolometrico. • Posizione delle scritte obbligatorie: resta confermato che debbano essere leggibili nello stesso campo visivo, ma con meno vincoli sulla disposizione nello spazio dell’etichetta.
• Origine ingannevole: resta la possibilità per gli spumanti non DO/IG di considerare quale Paese d’origine (per esempio la scritta “prodotto in Italia”) quello della seconda fermentazione e non quello di raccolta delle uve. Coldiretti ha criticato aspramente questo imbroglio e continua la battaglia per l’origine vera, senza inganni. • Imbottigliatore: resta la definizione storica, è colui, persona fisica o giuridica, o un gruppo di persone che effettuano o fanno effettuare l’imbottigliamento. • Produttore/Imbottigliatore: prima il termine “produttore” era riservato ai soli vini spumanti, ora è riferito a chi produce o fa produrre anche per conto terzi il vino. Se nell’etichetta figura “prodotto da…” è necessario riportare anche l’imbottigliatore effettivo (es. prodotto da Tizio, imbottigliato da Caio). • Indirizzo: è possibile indicare solo l’indirizzo della cantina (anche se in affitto) dove avvengono le lavorazioni/imbottigliamento, omettendo la sede sociale. Attenzione, però, perché le norme sugli alimenti prescrivono invece l’indirizzo completo, qui non si fa cenno nel merito, ma conviene attenervisi.
Annata
cerealicola
Prime valutazioni in provincia ma l’andamento climatico ha penalizzato il settore
GRANO, RACCOLTA CON CALO DI PRODUZIONE AL 20% Anche in provincia di Alessandria la trebbiatura del grano registra un calo della produzione fino al 20%. Dato negativo che cresce per orzo, colza e pisello proteico dove il segno meno tocca punte anche del 40%. Da una prima valutazione tecnica dei pesi specifici dei cereali si configura una qualità del prodotto soddisfacente rimanendo in attesa delle valutazioni qualitative e quantitative che verranno effettuate successivamente. Un dato che, se paragonato a quello dell’annata 2019, dove si sono registrate produzioni aziendali superiori alla media, risulta ulteriormente negativo. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti alessandrina in riferimento alla raccolta del frumento su tutto il territorio provinciale. A colpire i campi pronti alla raccolta sono stati in particolare i cambiamenti climatici che hanno provocato prima uno slittamento delle semine a gennaio a causa delle piogge che hanno inzuppato i terreni rendendo impossibile il lavoro e poi la siccità e il caldo che stanno incidendo sulla quantità che scenderà sotto 6,7 miliardi di chili registrati a livello nazionale invece lo scorso anno. La provincia di Alessandria è particolarmente vocata alla produzione di frumento tenero con oltre 34 mila ettari di superficie e più di 2 milioni di quintali di produzione, ma non dobbiamo dimenticare che la ricerca di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 dopo con la perdita, a livello nazionale, di quasi mezzo milione di ettari coltivati con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente: una situazione aggravata dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero dove non sempre si rispettano le stesse regole di sicurezza alimenta-
re e ambientale in vigore nel nostro Paese. “Il frumento tenero è la prima coltura in provincia per superficie – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - e non dimentichiamo che a livello nazionale poi Alessandria e Bologna, con superfici sostanzialmente equivalenti, si spartiscono il primato di prima provincia italiana per superficie coltivata a frumento tenero. Si tratta di uno dei prodotti simbolo del Made in Piemonte per cui stiamo lavorando alla valorizzazione attraverso accordi di filiera che devono essere implementati nel breve periodo affinchè i prodotti da forno possano essere veramente prepararti con la farina del nostro territorio. Dialoghiamo con produttori, mulini e panificatori locali, perché siamo convinti che lavorando in sinergia con artigiani e agroindustria virtuosa che puntano alla qualità e all’etica di produzione si possa dare una risposta in termini economici al territorio, ma soprattutto ai tanti consumatori che vogliono consumare prodotti di filiera locale”. In questo contesto un segnale importante viene dal moltiplicarsi di marchi di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni: da La Molisana ad Agnesi, da Ghigi a De Sortis, da Jolly Sgambaro a Granoro, da Armando a Fabianelli, da Alce Nero a Rummo, da Antonio Amato a Voiello, da FAI – Firmato dagli agricoltori italiani fino a Barilla, che proprio quest’anno ha annunciato di rinnovare la sua pasta classica con grani 100% italiani. Ci sono quindi le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzione di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e assicurino la so-
Qualità soddisfacente, si punta a nuovi accordi di filiera con l’agroindustria virtuosa stenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti. Un impegno importante per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero in un momento in cui l’emergenza coronavirus ha evidenziato tutte le criticità del commercio internazionale. La ricerca di grano 100% Made in Italy si scontra però con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 dopo con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente. Una situazione aggravata dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero che nell’ultimo anno sfiorano i 7,5 miliardi di chili anche da aree del mondo che spesso non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore nel nostro Paese, come il Canada dove il grano duro per la pasta viene trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate sul territorio italiano dove invece la maturazione avviene grazie al sole.
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Ortofrutticolo
ORTOFRUTTA:
PIÙ FLESSIBILITÀ PER OP E AOP A CAUSA DELL’EMERGENZA COVID19 20
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea, il 29 giugno, ed è entrato immediatamente in vigore, il Regolamento delegato 2020/884 recante misure eccezionali a carattere temporaneo in deroga a talune disposizioni per affrontare la turbativa del mercato nel settore ortofrutticolo causata dalla pandemia di Covid-19. Il regolamento autorizza per il 2020 le organizzazioni di produttori (Op) e le associazioni di organizzazioni di produttori (Aop) del settore ortofrutticolo a superare alcuni limiti posti dal Regolamento delegato 2017/891. Il regolamento 884 era stato adottato mediante procedura d’urgenza a maggio, a causa dell’emergenza sanitaria che ha provocato gravi danni economici e finanziari che hanno reso impossibile alle organizzazioni di produttori e alle Aop ortofrutticole di pianificare e gestire i programmi operativi. Uno dei problemi riscontrati, secondo l’Ue, è che alcune organizzazioni e Aop non riuscirebbero a soddisfare il requisito relativo ai diritti di voto. Secondo le regole, la percentuale massima dei diritti di voto e delle quote o del capitale che una persona fisica o giuridica può detenere deve essere inferiore al 50% dei diritti di voto totali e inferiore al 50% delle quote o del capitale, nel 2020 Op e Aop si verrebbero a trovare in una condizione di irregolarità, per questo la deroga, ma gli Stati membri devono vigilare per evitare abusi di potere che ne vengano a minare la democraticità. Il regolamento prevede, sempre per effetto della pandemia, che se un pro-
dotto si deprezza di almeno il 35%, il valore della produzione commercializzata di tale prodotto venga considerata pari al 100 % del suo valore registrato nel precedente periodo di riferimento. Agli Stati membri è concesso di modificare la strategia nazionale dopo la trasmissione annuale del progetto di programma operativo. E ancora, non vale più l’obbligo di fissare nella strategia nazionale le percentuali massime del fondo di esercizio che possono essere spese per ogni singola misura. Le Op possono inoltre sospendere i programmi operativi. Non sono recuperati gli aiuti erogati per azioni ammissibili di un programma che è cessato a causa del Covid 19. Non sono neppure recuperati gli aiuti finanziari Ue erogati per impegni pluriennali che non possono essere realizzati nel 2020. Un’altra deroga riguarda la raccolta verde e la mancata raccolta che possono essere per quest’anno applicate allo stesso prodotto ella stessa superficie. Slitta al 30 giugno 2021 la scadenza della trasmissione alla Commissione della relazione sull’esercizio di valutazione. Gli Stati membri possono prorogare oltre i 4 mesi i termini per adottare le misure correttive. Non scatta lo stop del pagamento dell’aiuto alla Op che non rispetta i criteri del riconoscimento. Così come viene concesso un anno in più alle Op che non hanno potuto adottare misure correttive richieste e non scattano riduzioni dell’aiuto.
Rintracciabilità
Terminati i 90 giorni di “stand still” nessuna opposizione dall’Unione Europea
VIA LIBERA ETICHETTA SALVA SALUMI Via libera dell’Unione Europea all’etichetta Made in Italy su salami, mortadella, prosciutti e culatello per smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana come chiede il 93% dei cittadini che ritiene importante conoscere l’origine degli alimenti, secondo l’indagine on line del Ministero delle Politiche agricole. Ad annunciarlo è la Coldiretti, che ha fortemente sostenuto il provvedimento, dopo la scadenza del cosiddetto termine di “stand still”, il periodo di “quarantena” di 90 giorni dalla notifica entro il quale la Commissione avrebbe potuto fare opposizione allo schema di decreto nazionale interministeriale (Politiche Agricole, Sviluppo Economico e Salute) che introduce l’indicazione obbligatoria della provenienza per le carni suine trasformate. Una novità importante per garantire trasparenza nelle scelte ai 35 milioni di italiani che almeno qualche volta a settimana portano in tavola salumi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ma anche per sostenere i 5mila allevamenti nazionali di maiali messi in ginocchio dalla pandemia e dalla concorrenza sleale. La filiera suinicola alessandrina conta circa 35.000 capi per un centinaio di allevamenti, a livello piemontese conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale. Una situazione è divenuta insostenibile con le spese per l’alimentazione degli animali, dal mais alla soia, che hanno registrato rincari fino al 26% mettendo in difficoltà gli allevatori che non vedono ripagati neppure i costi di allevamento.
Gli allevatori del comparto che hanno perso già fino al 40% del valore dei capi stanno lavorando nettamente sotto i costi di produzione a cui si somma l’inspiegabile rallentamento dei ritiri da parte dei macelli. “Informare i consumatori dell’origine delle carni utilizzate per i salumi – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - è un atto dovuto a tutela di una produzione piemontese d’eccellenza. Due prosciutti su tre venduti in Italia sono infatti ottenuti da maiali stranieri senza alcuna evidenziazione in etichetta. Si stima, infatti, che tre prosciutti su quattro venduti in Italia siano in realtà ottenuti da carni straniere senza che questo sia stato fino ad ora esplicitato in etichetta”. Una situazione ancora più preoccupante se si pensa alle cosce provenienti in larga parte dai grandi mattatoi dei paesi del Nord, come ad esempio la struttura di Rheda-Wiedenbrück, nel distretto di Guetersloh, nel NordReno Westfalia, balzata all’attenzione delle cronache perché più di 1.550 lavoratori sono risultati positivi ai test per il Covid-19. “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy” ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo nel sottolineare che “l’Italia ha la responsabilità di svolgere un ruolo di apripista in Europa, anche sfruttando le opportunità offerte dalla storica apertura dell’Ue all’obbligo dell’origine con l’indicazione dello Stato membro con la nuova Strategia Farm to Fork nell’ambito del Gre-
3 prosciutti su 4 ottenuti da carni straniere, è crisi negli allevamenti della provincia
en New Deal”. Il decreto sui salumi, che dovrà essere presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale per essere operativo, prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali); “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali); “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali). Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile dunque solo quando la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”.
L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI Cibi con l’indicazione origine Cibi senza indicazione d’origine Salumi (*) Carne di coniglio Carne di pollo e derivati Carne trasformata Carne bovina Marmellate, succhi di frutta Frutta e verdura fresche Fagioli, lenticchie, piselli in scatola Uova Pane Miele Insalate in busta (IV° gamma) Extravergine di oliva Frutta e verdura essiccata Pesce Derivati del pomodoro e sughi pronti Latte/Formaggi Pasta Riso Tartufi e Funghi spontanei (*) in attesa della pubblicazione del decreto - Fonte: Elaborazioni Coldiretti
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Donne
impresa
Per favorire gli investimenti al femminile nel settore primario, 1 impresa su 3 è donna
DONNE IMPRESA, MUTUI A TASSO ZERO PER LE IMPRENDITRICI AGRICOLE 22
Semaforo verde dalla Conferenza Stato–Regioni al Bonus per l’imprenditoria femminile in agricoltura con un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare. Plauso di Coldiretti Donne Impresa all’approvazione della misura concreta per favorire gli investimenti al femminile nel settore primario, dove un’ impresa su tre è donna. “Il nostro plauso va al Ministro delle Politiche Agricole Bellanova che ha fortemente voluto questo strumento, utile al ricambio generazionale in agricoltura e ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. In Italia sono 215 mila le aziende agricole condotte da donne, una scelta professionale portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”, ha affermato Silvia Beccaria
responsabile Coldiretti Donne Impresa Alessandria. “Saranno proprio le donne a dare una spallata alla crisi, con le loro attività multifunzionali e la capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici”, ha continuato Silvia Beccaria. Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita con una grande attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle
attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo. “Questo fondo per le imprenditrici agricole rappresenta un segnale importante, visto che il ruolo delle donne nei campi è diventato sempre più rilevante, con imprese fortemente radicate nel territorio: una realtà fondamentale per l’agricoltura alessandrina, in grado di garantire un apporto decisivo anche in termini di fantasia e intuito. Le donne impegnate in agricoltura rappresentano un patrimonio importante grazie anche ad una capacità di innovazione che è stata in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla multifunzionalità per le imprese agricole in ambito economico, ambientale e sociale”, hanno concluso il Presidente e il Direttore Coldiretti Mauro Bianco e Roberto Rampazzo.
FATTORIE DIDATTICHE, ON LINE IL NUOVO PORTALE Anche le Fattorie Didattiche dalla provincia di Alessandria sono on line sul nuovo portale delle raggiungibile dalla home page del sito di donne impresa https://donneimpresa.coldiretti.it/ e al seguente indirizzo https://donneimpresa.coldiret ti.it / fattorie-didattiche/ La scelta di un portale dedicato è stata fatta per rispondere ad un’esigenza pratica e concreta
sul territorio e perché la Rete delle fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte possa rappresenta, in questo momento di emergenza, un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando al contempo sollievo a questo segmento della didattica in campagna cosi innovativo, patri-
monio dell’imprenditorialità agricola tutta al femminile. Per rendere più agevole la scelta di insegnanti e mamme del percorso agrididattico preferito è nato il primo portale nazionale delle fattorie didattiche di Coldiretti che aiuta, grazie ad una cartina di georeferenziazione, ad individuare la fattoria green più adatta ad ogni esigenza formativa. Le fattorie didattiche sono oltre 3.000 a livello nazionale, 205 in Piemonte e circa 60 in provincia di Alessandria accreditate dalla Regione.
Flavescenza
dorata
Flavescenza Dorata:
MONITORAGGI AL VIA GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ALESSANDRIA La Flavescenza dorata è ancora presente nelle aree viticole della nostra provincia. Provoca danni non solo alla produzione di uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. La Flavescenza dorata è una malattia da fitoplasmi (semplici organismi parassiti privi di parete cellulare); viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’ormai famoso Scaphoideus titanus, insetto cicadellide originario del continente Nord Americano che ha raggiunto l’Europa negli anni ’50. Dapprima in Francia e quindi in Italia, in Veneto, grazie alla presenza di questo minuscolo insetto la Flavescenza dorata ha fatto la sua comparsa. In Piemonte nell’estate del 1998 è stata accertata la sua presenza nel Tortonese e da quell’anno non è stato possibile eradicarla dai nostri vigneti ove ha provocato e continua a provocare danni consistenti. La trasmissione avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il micoplasma si insedia nelle ghiandole salivarie dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il
fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. Da sempre la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati. Per questo motivo in Italia dal 2000 è in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che annualmente viene aggiornato dal Settore Fitosanitario Regionale che ha recentemente confermato le modalità in vigore da alcuni anni, fissando in almeno due gli interventi a difesa della vite, uno contro le forme giovanili ed uno contro le forme adulte dell’insetto. Per ottemperare agli obblighi del decreto di lotta è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti. Il Comitato di Coordinamento per la Difesa fitosanitaria integrata delle colture della provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio di Alessandria da alcuni anni sta realizzando i monitoraggi dello Scaphoideus titanus. L’insetto vettore ha incominciato a fuoriuscire dalle uova svernanti tra la metà e la fine del mese di maggio. Compie 5 mute prima di diventare insetto adulto. La difesa parte proprio da questi giovani: il raggiungimento della 3^ età è un livello di sviluppo che comprende il maggior numero di stadi giovanili di maggiore sensibilità, per cui il primo intervento si deve effettuare in questa fase, nel rispetto della fine dell’epoca di fioritura della vite e degli insetti come le api e gli altri pronubi. I tecnici Coldiretti stanno effettuando le indispensabili verifiche visive delle forme giovanili. Quindi, effettuato dai viticoltori il primo, verranno posizionate nei vigneti-campio-
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ne trappole attrattive per la cattura degli adulti. Questi monitoraggi consentiranno la determinazione dell’epoca ideale per il secondo intervento di lotta obbligatoria, che normalmente si effettua tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. I monitoraggi del mese di agosto valuteranno l’impatto degli interventi sulle popolazioni dell’insetto; quelli nei mesi di settembre e ottobre serviranno per stabilire se sia necessario un terzo intervento. Infatti in alcune aree vitate piemontesi si sta assistendo a un progressivo aumento delle popolazioni del vettore anche a vendemmia conclusa. In provincia di Alessandria non si è mai reso necessario un terzo intervento di difesa: grazie ai monitoraggi e alla costante informazione effettuata con i bollettini che forniscono le più complete e corrette indicazioni per interventi a difesa della vite efficaci e nel massimo rispetto dell’ambiente, in base ai monitoraggi ed ai rilievi in vigneto, si è potuto conseguire anche un importante contenimento delle nuove infezioni. Anche nel 2020 i monitoraggi verranno compiuti fino alla fine del mese di ottobre, per valutare l’eventuale incremento delle popolazioni di Scaphoideus titanus che potrebbero esporre la vite a infezioni tardive estremamente pericolose specialmente in momenti in cui le operazioni colturali in vigneto si sono concluse. Con i monitoraggi non si abbassa la guardia.
Corso
di pastorizia
AL VIA LA PRIMA SCUOLA DI PASTORIZIA D’ITALIA
PARTIRÀ A SETTEMBRE NELLA GRANDA, ISCRIZIONI APERTE 24
Si diventa pastori con la passione e con l’esperienza… ma non solo. Sempre più servono competenze professionali di carattere generale e specialistico, perché essere pastori oggi significa sviluppare un progetto d’impresa in un contesto di straordinaria bellezza ma anche di particolare fragilità. Si tratta di gestire un patrimonio che occorre conservare e valorizzare, quello dei nostri pascoli di collina e montagna che, se abbandonati o mal gestiti, andranno perduti per sempre. Di qui nasce l’idea di una “Scuola di Pastorizia”, progetto che, almeno nella sua fase iniziale, ha voluto partire proprio dal settore che più di altri è in grado di valorizzare i pascoli oggi maggiormente esposti al rischio di abbandono: l’allevamento degli ovini e dei caprini, animali rustici ma generosi, in grado di fornire prodotti di grandissima qualità. Prima in Italia ma non in Europa, già presente in altri Paesi UE, la Scuola di Pastorizia si prefigge lo scopo di creare nuove opportunità professionali favorendo l’insediamento di giovani imprenditori, sostenere lo sviluppo socio-economico delle aree collinari e montane in un’ottica di sostenibilità ambientale, attraverso processi di diversificazione e valorizzazione dei prodotti. Dunque un’opportunità: • sia per coloro che non operano nel settore agricolo e non hanno una specifica formazione ed esperienza professionale in quest’ambito ma desiderano sviluppare un’attività d’impresa in questo settore; • sia per chi, pur già impegnato in attività di questo tipo o in possesso di un titolo di studio ad indirizzo agricolo, intendono acquisire competenze più specifiche sull’attività di allevamento
ovicaprino. Rivolgendosi ad un pubblico ampio e diversificato, la Scuola si articola in diversi moduli formativi che gli allievi potranno scegliere di frequentare singolarmente o in toto: 315 ore di lezione teoriche e pratiche, suddivise in tre moduli da 105 ore ciascuno, e 50 ore di stage in azienda per chi ha partecipato ad almeno uno dei primi due moduli. L’attività formativa, che vedrà coinvolti l’Università degli Studi di Torino e l’Istituto lattiero-caseario di Moretta, si concentrerà in 2-3 giorni a settimana con orario 9-17 e si svolgerà in Provincia di Cuneo.
Per informazioni contattare gli Uffici di Coldiretti Cuneo (tel. 0171 447240 - email segreteria.cn@coldiretti.it) o consultare la pagina dedicata all’indirizzo web https://piemonte.coldiretti.it/wp-content/uploads/2020/07/Locandina_Scuola-Pastorizia.pdf
Monferrato
frutta
Si è svolta lo scorso 7 luglio l’Assemblea della Cooperativa Monferrato Frutta
NOCCIOLE: NUMERI IN CRESCITA, BUONA QUALITÀ E QUANTITÀ “Se il 2019 è stato un anno nero per la corilicoltura con un calo di produzione pari al 40% a causa di condizioni climatiche avverse, cimice asiatica e cascola, le previsioni per l’annata 2020 si presentano decisamente incoraggianti per qualità e quantità tanto che per il prossimo anno il nostro obiettivo è arrivare ai 10.000 quintali di prodotto conferito”. Così il presidente della Cooperativa “Monferrato Frutta” Ing. Giovanni Brusasca durante l’incontro organizzato per l’approvazione del bilancio che si è svolto nella sede del Cap Nord Ovest ad Asti. “La Cooperativa Monferrato Frutta costituisce un importante valore aggiunto per portare sul mercato dalle colline del Monferrato, patrimonio dell’Unesco, l’eccellenza della nocciola tonda, gentile, trilobata – ha continuato Brusasca -. Nata nel 2016, la Cooperativa “Monferrato Frutta”, costituita tra imprenditori di Alessandria e di Asti, ha visto la sua realizzazione dopo un percorso di crescita e un lasso di tempo che è servito per far maturare sul territorio l’esperienza acquisita grazie alla collaborazione tra gli imprenditori corilicoli dell’Alessandrino e dell’Astigiano”. E oggi i numeri parlano chiaro e sono fortemente incoraggianti: 304 il numero dei soci per un totale di circa 6.000 quintali conferiti durante la campagna nocciole 2019 per un prezzo medio di € 442,53.
Occasione per tracciare un bilancio dell’annata 2019 e una previsione per il raccolto 2020 La Cooperativa “Monferrato Frutta” sorta nell’ambito di Coldiretti, prosegue l’intento di coordinare i produttori e stipulare accordi con diverse società, proponendosi di migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore. “Grazie ai contratti di filiera, in particolare quello con l’industria dolciaria Novi siamo in grado di offrire nuovi sbocchi economici ai nostri produttori, un progetto che guarda alla qualità e alla valorizzazione di un prodotto di eccellenza piemontese, oltre ad essere un esempio di trasparenza ed eticità - ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Oggi ci sono molti impianti nuovi che gradualmente stanno entrando in produzione, stiamo lavorando per garantire uno standard qualitativo sempre più elevato e ottenere l’immissione sul
mercato di un prodotto che possa essere assorbito con successo e fornire continuità reddituale ai produttori”. La strategia vincente è accorciare la filiera e affinare sempre più la qualità. “Si tratta di un importante tassello che va a consolidare il percorso di collaborazione con diverse le realtà locali, quelle industrie dell’agroalimentare virtuose che stanno aprendosi ad un concreto rapporto operativo che si faccia garante della scelta dei prodotti legati al territorio, con scelte aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. L’accordo con la Novi in particolare, ne esce rafforzato, un’occasione per guardare al futuro con più ottimismo e determinazione”. L’Assemblea di Bilancio è l’occasione per ribadire l’importanza strategica del settore corilicolo. In questo modo, grazie alla collaborazione con tecnici corilicoli di Coldiretti, viene rafforzato l’obiettivo di commercializzare prodotti delle imprese associate accorciando la filiera ed evitando passaggi commerciali e facendo crescere sul territorio il progetto del km.0 e “il lavoro di squadra continuerà ad essere fondamentale e a fare la differenza per la crescita economica delle aziende e del territorio”, ha concluso il presidente Brusasca.
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Inipa
INIPA NORD-OVEST: UN AUTUNNO…A TUTTO CORSO!
Definita la programmazione dell’attività formativa gratuita prevista dal PSR (Bando2/2018 – Operazione 1.1.1 azione 1) 26
Con l’arrivo dell’autunno riprenderà a pieno ritmo la programmazione dei corsi PSR previsti dal bando regionale 2/2018, purtroppo interrotti la scorsa primavera dall’emergenza Covid. Sono, infatti, in via di definizione le date di un gran numero di iniziative formative per le quali è possibile iscriversi contattando la Segreteria Provinciale Inipa Nord-Ovest, sede operativa di Alessandria, telefonando allo 0131.235891, interno 622, inviando una mail a alessandria@inipanordovest.it, oppure rivolgendosi alla propria sede di Zona della Coldiretti. Si ricorda che i corsi rientranti nella programmazione PSR sono totalmente gratuiti e verranno attivati unicamente al raggiungimento del numero minimo di allievi previsto dal bando regionale. Ai corsi potranno partecipare titolari o soci di aziende agricole, coadiuvanti regolarmente iscritti ai ruoli Inps e/o dipendenti a busta paga nel periodo di svolgimento del corso: condizione indispensabile è che l’azienda sia classificata con Codice Ateco 01 principale. Al momento dell’iscrizione sarà necessario allegare alla domanda copia di documento di identità e copia del tesserino sanitario; per i soci sarà richiesta anche la visura camerale, mentre per i dipendenti sarà indispensabile copia della busta paga. I corsi che verranno realizzati sono i seguenti: • “Ospitalità agrituristica: servizi al turista e house-keeping”, 8 ore, sede di Alessandria; • “Avviare, amministrare, gestire un agriturismo”, 32 ore, sede di Alessandria; • “Agriturismo per tutti: strumenti di accessibilità e sostenibilità”, 14 ore, sede di Cavatore;
• “La vendita diretta e la filiera corta”, 8 ore, sede di Alessandria; • “Vendita diretta: etichettatura, comunicazione e marketing della qualità di prodotti agricoli di nicchia”, 12 ore, sede di Alessandria; • “Coltivare grani antichi a tutela della biodiversità”, 8 ore, sede di Castelnuovo Scrivia; • “La coltivazione del nocciolo quale alternativa produttiva per la tutela della biodiversità”, 15 ore, sede di Silvano d’Orba; • “L’azienda biologica: cereali”, 20 ore, sede di Casale Monferrato; • “L’utilizzo di antichi cereali nella ristorazione agrituristica”, 18 ore, sede di Castelnuovo Scrivia • “Recupero di antichi processi produttivi della caseificazione”, 12 ore, sede di Mongiardino Ligure; • “Reintroduzione del mandorlo nelle aree collinari a salvaguardia e conservazione di biotopi autoctoni”, 12 ore, sede di Carentino; • “Colture orticole: sistemi di coltivazione per una migliore gestione del suolo, 12 ore, sede di Castelnuovo Scrivia; • “Gestione dei fertilizzanti e dei fitofarmaci nelle colture cerealicole”. 12 ore, sede di Casale Monferrato; • “Lotta integrata nel frutteto; gestione ecosostenibile del noccioleto”, 18 ore, sede di Terzo; • “Gestione dei biostimolanti per una più efficiente gestione dell’acqua”, 8 ore, sede di Alessandria; • “La fertirrigazione e i trattamenti fitosanitari nell’ottica del risparmio idrico”; 8 ore, sede di Alessandria; • “Nuovi sistemi di irrigazione per la riduzione del consumo idrico: cerealicoltura”, 8 ore, sede di Alessandria; • “Nuovi sistemi di irrigazione per la riduzione del consumo idrico: orticoltura”, 8 ore, sede di Castelnuovo Scrivia; • “Orticoltura idroponica”, 8 ore, sede di Alessandria; • “Razionalizzazione delle risorse e delle infrastrutture idriche”, 4 ore, sede di Novi Ligure; • “Nuove tecniche di diserbo”, 8 ore, sede di Alessandria, con visita al centro sperimentale di Vezzolano. Si ricorda che essendo limitati i posti previsti dal bando regionale si terrà conto della data presente sulla domanda di iscrizione. Inoltre, nel periodo autunno-invernale verranno attivati alcuni corsi di formazione, a catalogo, “Patentino Fitosanitario” e “Sicurezza lavoratori”, indispensabili per una corretta gestione delle attività aziendali.
Patronato
epaca
LAVORO: BENE FONDI INAIL PER SICUREZZA NEI CAMPI E’ importante incentivare l’innovazione per garantire un livello sempre più alto della sicurezza sul lavoro in agricoltura che nel primi cinque mesi del 2020 ha fatto registrare una riduzione record del 24,7% degli infortuni che per quelli mortali raggiunge un incoraggiante -27%, nonostante sia stato uno dei pochi settori rimasti operativi anche durante il lockdown. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per l’avviso pubblico Isi Agricoltura 2019-2020 pubblicato
dall’Inail che mette a disposizione 65 milioni di euro a fondo perduto per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese del settore agricolo. L’andamento registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni – sottolinea la Coldiretti – per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo – precisa la Coldiretti – è
necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Per questo sono importanti le risorse che INAIL mette a disposizione delle imprese agricole per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione.
INPS, COME FARE UN CONTRATTO A TEMPO A UN PERCETTORE DI REDDITO DI CITTADINANZA Istruzioni operative dell’Inps per l’impiego di percettori di reddito di cittadinanza in agricoltura. L’Istituto nel messaggio 2423 ricorda che il decreto Rilancio (n.34/2020, attualmente in conversione in Parlamento) per favorire la disponibilità di lavoratori da impiegare nei campi ha stabilito che coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza possono stipulare con i datori di lavoro agricoli un contratto che non può superare i 30 giorni, rinnovabile per altri 30. Il lavoratore non perde il beneficio del Reddito di cittadinanza che non subisce neppure decurtazioni. Il reddito percepito con il contratto agricolo deve rimanere però entro il tetto di 2.000 euro nel 2020. L’Inps spiega che chi incassa l’assegno di reddito di citta-
dinanza non è tenuto alla trasmissione del modello “RdC/ PdC – com Esteso” per la comunicazione dei redditi percepiti. La circolare precisa che, per esempio, un lavoratore che incassa un reddito dal contratto agricolo a termine di 800 euro nel periodo 1° giugno - 30 giugno 2020 non deve effettuare alcuna comunicazione. Lo stesso vale anche per un eventuale rinnovo nel mese di luglio per lo stesso importo. In caso di ulteriore rinnovo, invece - sottolinea la circolare -, il lavoratore interessato deve effettuare la comunicazione dei redditi presunti, in virtù del superamento del periodo massimo di durata del rapporto di lavoro previsto dalla legge.
INPS: FINO AL 31 AGOSTO SOSPESI I PIGNORAMENTI DELLE INDENNITÀ Naspi, Discoll, Disoccupazione agricola, anticipazione Naspi, Tfr del Fondo garanzia, integrazioni salariali, malattia e maternità rientrano tra le indennità per le quali scatta la sospensione dei pignoramenti dell’Agente della riscossione. Il messaggio Inps 2479, pubblicato il 17 giugno, spiega infatti che tra le misure urgenti di sostegno all’economia per fronteggiare l’emergenza Covid, il decreto legge 34/2020 ha previsto la sospensione nel periodo tra il 19 maggio e il 31 agosto 2020. L’Inps specifica che il beneficio della sospensione riguarda tutti i pignoramenti notificati all’Istituto entro il 31 agosto, anche quelli per i quali anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto stesso fosse intervenuta l’ordinanza
di assegnazione del giudice dell’esecuzione. Restano, invece, fermi gli accantonamenti effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto, e restano definitivamente acquisite e non sono rimborsate le somme accreditate, anteriormente alla stessa data, all’Agente della riscossione. Nel periodo di sospensione, e cioè fino al 31 agosto, le strutture territoriali non devono effettuare nuove trattenute o predisporre versamenti in favore dei creditori pignoratizi. Le attività slittano pertanto allo scadere del trimestre e nel caso di accantonamenti già effettuati dopo il 19 maggio 2020 questi devono essere restituiti tramite l’opzione “Restituzione Totale” presente in procedura Gestione Pagamenti a terzi.
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coltiva la salute
Consigliere Ecclesiastico
LA BONTA’ AL POTERE Ognuno può scegliere di fare della sua vita una testimonianza dei valori in cui crede. Questa è la scelta fatta dai santi. Di ieri e di oggi. Questa è la vera libertà. Sacerdoti santi. Laici santi. Artisti santi. La nostra diocesi in questi giorni ha dato l’ultimo saluto terreno a uno di questi santi sacerdoti: don Giovanni Merlano. Ricco di anni e di meriti, ha trascorso l’ultima parte della sua vita nel ministero del confessionale come canonico penitenziere della Cattedrale di Alessandria. Ispirava serenità e fiducia come è logico che sia per chi ha praticato e vissuto come virtù l'obbedienza ai suoi superiori, sempre. Ho avuto la fortuna di averlo come rettore nei miei anni di seminario. L’ho conosciuto come un padre che sapeva essere amorevole e autorevole nello stesso tempo. Tutti hanno beneficiato del suo ministero e le sue opere buone, come dice la Scrittura, lo seguiranno nel regno dei cieli. La santità non è esclusiva dei religiosi. Tutti gli stati di vita sono luoghi di prova e di testimonianza. Anche per gli artisti, quelli veri,
non quelli costruiti dal consumismo. Uno di questi è il maestro Ennio Morricone. Ci ha lasciato la sua musica straordinaria, immortale. Musica che tutti capiscono, apprezzano, gustano. Ci ha lasciato soprattutto una testimonianza di fede fino all’ultimo istante, insieme a una grande serenità e umiltà. E’ stato scritto che il segreto di un artigiano geniale come lui sono stati l’ispirazione etica e l’olio di gomito. Noi chiamiamo tutto questo semplicemente santità. Dopo mesi di “chiusura” nella quale abbiamo avuto tutti l’opportunità di riflettere sul valore della nostra esistenza, arriveranno giorni per fare tesoro di tanti buoni esempi oltre che di tante buone riflessioni. In questo mondo non è vero che va tutto male. Ognuno di noi è capace di tanto bene. Senza rumore, anche se di rumore ne fa più un albero che cade che una foresta che cresce.. Buone ferie!
Don Ivo Piccinini
Portale del socio: aperto lo sportello web per presentare le pratiche aziendali Uno sportello web dove comunicare direttamente con gli operatori del Caa Coldiretti per presentare o completare le pratiche, risolvere i problemi e sbrigare i vari adempimenti in tutta sicurezza senza doversi recare in ufficio, usando il telefonino o il tablet. E’ l’ultima novità lanciata sul Portale del Socio Coldiretti, a disposizione gratuitamente di tutte le aziende agricole associate. Per usufruire del servizio basta registrarsi su https:// socio.coldiretti.it e aprire l’applicazione CaaDoc. Una nuova opportunità al servizio delle imprese che permette l’invio delle pratiche al proprio ufficio Caa di riferimento, seguendo tutto l’iter assieme all’operatore. In questo modo si ha un dialogo diretto e riservato senza doversi muovere dall’azienda. Un vantaggio non da poco in tempi di emergenza sanitaria dove le necessarie misure di contenimento hanno limitato e contingentato gli accessi agli uffici. Il servizio CaaDoc consente di visualizzare tutte le pratiche della propria azienda, per anno, tipologie e stato di avanzamento, entrando nel dettaglio di ciascuna, ma anche presentarne di nuove, con la possibilità di scambiare messaggi in chat con l’operatore Coldiretti per risolvere tutte le eventuali difficoltà. Un’applicazione in più a disposizione dei soci che segue il lancio di Demetra, il servizio satellitare per controllare i terre-
ni e le colture. Demetra, basata sulle tecnologie Abaco, consente di leggere in ogni momento lo stato di salute delle proprie coltivazioni, con dati sulle previsioni meteo e le temperature, sulla fertilità dei terreni, sullo stress idrico e tanto altro, aiutando gli agricoltori ad ottimizzare le rese e la produttività e ad affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici. L’applicazione offre una scheda anagrafica completa dove gli utenti possono reperire in maniera puntuale tutte le informazioni di carattere agronomico che riguardano la propria azienda nei singoli appezzamenti: meteo utile per stimare l’andamento di temperature e precipita-
zioni; bilancio idrico che permette di stimare le variazioni della riserva idrica del suolo supportando l’agricoltore nel decidere quando e quanto irrigare; temperatura del terreno, molto utile per stimare (a 10cm di profondità) l’epoca idonea di semina delle principali varietà seminative; radiazione solare, utile a valutare gli eccessi o i deficit di radiazione solare per la coltura. Nelle sedi di Impresa Verde sarà possibile richiedere l’attivazione del servizio facendo abilitare la propria utenza sulla nuova applicazione messa a disposizione dal Portale del Socio Coldiretti. Registrarsi al Portale del Socio Coldiretti è facile e gratuito! Basta andare su internet e digitare l’indirizzo https://socio.coldiretti.it. Cliccando su “registrati” dovrai inserire il tuo numero di Socio Coldiretti che si trova sulla tessera (il numero di socio e non quello di tessera, ndr), la partita Iva o il codice fiscale e un indirizzo mail. Sulla tua posta elettronica riceverai subito una mail che ti permetterà di completare la registrazione e accedere ai servizi del portale.
Coldiretti Alessandria partecipa al grande dolore di Alessandra Bidone, responsabile tecnico Pac della Zona di Tortona per la scomparsa del caro PAPA’ sentite condoglianze
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