Edizione 28 Ottobre 2016 Agricoltura Alessandrina

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Coldiretti Alessandria - Anno 63° numero 9 - 28/10/2016 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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M A G A

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n°9 - Ottobre

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Z I N E

“Ora iniziamo a seminare il grano”

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria

Chiuso in redazione il 28 Ottobre 2016

D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli

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NUOVE NOMINE

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Alessandro Albertelli, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera.

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Speciale EPACA

FOTOGRAFIE

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Scadenze novembre

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Schede tecniche

DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu

infortuni e malattie professionali. modelli red all’inps

imposte, adempimenti e soggetti obbligati

settore corilicolo settore frutticolo

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Consorzio Agrario

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Corilicoltura a Lu

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Cancellata l’Irpef

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Forum di Cernobbio

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Meccanizzazione

06 formazione e innovazione GIOVANI IMPRESA

nuova sede per il consorzio agrario del piemonte orientale

per agriYoung 2.0

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

incarichi e avvicendamenti in coldiretti

- PSR: NOVITÀ 08 PAC insediamento per i giovani al via gli anticipi

i noccioleti del monferrato: ricerca, innovazione e territorio

dal 2017 per 400mila aziende risparmio da 200 milioni di euro

dossier coldiretti: pubblicata la lista dei cibi pericolosi

listino prezzi dall’associazione provinciale trebbiatori e motoaratori alessandria

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ATTUALITÀ

RIFLESSIONI

scheda informativa

la parola al

sulla salute

consigliere ecclesiastico

speciale

“laringoscopia

“i poveri (di beni) senza

“giornata provinciale del

a fibre ottiche”

contratto?”

ringraziamento”

SUL PROSSIMO NUMERO sul prossimo numero di agricoltura alessandrina

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direttore provinciale |ATTUALITÀ

“Noi non facciamo ne’ GOGA e MIGOGA e ne’ GOGA e MAGOGA” Il nostro è il tempo del fare e ogni giorno lo concretizziamo con i progetti di filiera La grande forza d e L n o s t r o Pa e s e c o L P i t o aL cuore daL sisma, Più tuteLa deL suoLo

a nostra italia è unica e meravigliosa. nella sua diversità che caratterizza ogni borgo e piccolo paese, per i suoi colori, per i suoi gusti a tavola e per la musica dei suoi dialetti. in questi giorni di sofferenza, di immagini dolorose, di centri abitati che non esistono più, di bellezze strappate per sempre alle cartoline, non posso fare a meno di pensare che il nostro paese di stia ribellando. un modo per dire basta al cemento selvaggio e alla mano dell’uomo che mette il profitto prima della tutela del paesaggio. conosco personalmente quelle terre bellissime oggi martoriate dalle macerie. io, mantovano di nascita, ho trascorso anni di grande soddisfazione professionale tra i marchigiani dove ho potuto ammirare e toccare con mano la loro

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determinazione e capacità nel rendere la terra generosa anche nelle zone più difficili. Quando sono arrivato in piemonte ho dovuto iniziare da zero, era tutto pressoché sconosciuto, la provincia alessandrina in particolare. detti, proverbi e tradizioni... tutto da imparare! ed è stato proprio parlando con “alessandrini doc” che è saltato fuori un “non stiamo mica facendo goga e migoga”. ora, qualcuno mi dirà cosa c’entra tutto questo con il terremoto e con coldiretti? c’entra, eccome. intanto perchè, questo modo di dire mi è piaciuto tantissimo e poi perché noi di coldiretti non facciamo certo “baldoria”, com’è letteralmente la traduzione, ma dalle parole passiamo ai fatti e lo affermano i numeri del tour delle raegioni o i nostri progetti di filiera. detto da non confondere con quello dei vicini lombardi “goga e magoga” che invece significa “andare in malora”...quando si dice una vocale fa la differenza! Quella differenza che mette in campo ogni giorno coldiretti per garantire ai propri associati un programma finalizzato alla rigenerazione delle imprese agricole. al centro ci sono l’innovazione e la crescita economica che rappresentano questioni di centrale importanza per l’agricoltura, che non possono prescindere da un’efficace politica che promuova le infrastrutture, i servizi, l’innovazione tecnologica e il rispetto

dell’ambiente. coldiretti continuerà a mettere in campo la sua autorevolezza per puntare sempre più sulla creatività e sui nuovi stili di vita e di consumo, per andare a conquistare nuove fette di opinione pubblica, nuovi cittadini consumatori e quindi nuove imprese che condividano e scommettano nelle traiettorie positive di futuro. con il tour, a cui molti di voi hanno partecipato, aver incontrato e “ascoltato” in tutto il paese 100.000 nostre imprese, ministri, presidenti di tutte le regioni, partner e testimoni economici del mondo agroalimentare, incrociando opinione pubblica e mass media, coldiretti ha realizzato qualcosa di unico non solo in italia ma in tutta europa: questa è la miglior risposta di concretezza che ci vedrà impegnati sempre di più in questo “tempo del fare” non nella “goga e migoga” ma nel lavorare per la competitività delle imprese a difesa del vero Made in Italy.

leandro grazioli direttore

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|giovani impresa

serata Giovani impresa Coldiretti alla Canottieri tanaro

La progettualità “AgriYoung 2.0”: più innovazione e più formazione Idee e programmi aspettando la nuova edizione del concorso Oscar Green

nella foto i numerosi giovani intervenuti alla serata organizzata lo scorso 11 ottobre alla “canottieri tanaro” per lanciare la nuova progettualità che vedrà protagonista il movimento nei prossimi mesi. É stato condiviso e discusso un programma decisamente trasversale che va dal mondo “social” al nuovo psr.

iù innovazione e formazione. sono questi i punti strategici per un paese “giovane” e dinamico che vede nel mondo agricolo numeri in crescita per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile e che oggi invece registra “il ritorno al lavoro nei campi” come scelta di vita ma anche legato alle campagne di raccolta di frutta, verdura e la vendemmia, che riguarda studenti e giovani sotto i 40 anni. partendo da questa considerazione una sala gremita di giovani imprenditori under 30 ha animato ieri sera la canottieri tanaro di alessandria, un appuntamento organizzato per promuovere la nuova progettualità di Coldiretti Giovani Impresa Alessandria. «nostro principale obiettivo - ha affermato valentina binno delegata giovani impresa alessandria è quello di costruire momenti formativi e informativi: dall’uso dei social all’accesso al credito, dalla disponibilità dei terreni e alla riduzione della burocrazia passando per la tutela delle produzioni vero Made in Italy». un incontro volutamente chiamato ‘young’ per riassumere quello che sarà il comune denominatore degli eventi che coinvolgeranno gli agricoltori “generazione 2.0”. “abbiamo pensato ad un momento di aggregazione per proporre un importante percorso di formazione in grado di

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nella foto e nella pagina a fianco alcuni momenti della serata: valentina Binno, delegata provinciale giovani impresa ha illustrato le novità in vista della nuova edizione di oscar green 2017. il presidente paravidino ha ringraziato i giovani imprenditori per il loro apporto fondamentale all’organizzazione.

offrire opportunità di crescita e per fornire ai giovani imprenditori gli strumenti per arricchire la professionalità e per migliorare la percezione del ruolo di imprenditori e di rappresentanza nell’organizzazione per saper affrontare le nuove sfide del futuro. - ha continuato valentina binno delegata giovani impresa alessandria - mettere “in rete” idee, soluzioni di rinnovamento e progetti per creare l’immaginario ispiratore di nuova europa più innovativa, sostenibile e inclusiva”. durante la se-

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rata hanno portato la loro testimonianza i vincitori dell’oscar green regionale delle scorse edizioni: innovazione e futuro diventati esempi concreti per essere sempre più competitivi e garantire reddito alle proprie aziende. “il nostro paese non può guardare ai giovani come un grande problema da risolvere all’interno del sistema economico piuttosto ma come un’opportunità. - ha aggiunto il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - sono numerose le


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giovani impresa |ATTUALITÀ

Agricoltura Alessandrina

storie di giovani imprese agricole che hanno tracciato un nuovo e più sostenibile modello di sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversificazione, di attenzione alla società, di conciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale”. la nuova

progettualità vedrà coinvolti i ragazzi in “agriserate da oscar green” che avranno al centro l’innovazione e la promozione di nuove idee e di condivisione, offrendo l’opportunità di mostrare cosa i giovani imprenditori sono in grado di realizzare. in calendario anche un viaggio-studio nel centro italia

per conoscere meglio le “radici del grano bio”, un tassello importante del settore cerealicolo che sta suscitando molto interesse in provincia. grano e pasta ma non solo perché ci sarà spazio per conoscere e visitare importanti realtà imprenditoriali capaci di fare la differenza... insomma “da oscar!”

alvia una serie di inContri formativi dediCati ai Giovani

“Fare rete per sconfiggere la crisi” Nuove strategie aziendali per essere competitivi ivulgare una nuova cultura del "fare impresa" tramite un percorso di sviluppo ‘culturale’ per portare valore aggiunto delle imprese giovani. sarà questo il comune denominatore che accompagnerà le serate a tema dedicate alla formazione dei giovani imprenditori alessandrini: il primo appuntamento è il programma martedì 8 novembre alle ore 18 nella sala multimediale nella sede di corso crimea. argomento della serata sarà il mondo “2.0”, ossia l’universo dei social, delle opportunità e dei trabocchetti che si celano dietro la rete. Quindi, come usare al meglio il “virtuale” e le sue potenzialità, anche riferite all’e-commerce: da facebook ad instagram da twitter a snapchat. ad introdurre i lavori sarà il direttore di coldiretti alessandria leandro grazioli. docente di questa prima “lezione” sarà il dott. sergio vazzoler, esperto di comunicazione istituzionale, politica, ambientale e componente del comitato scientifico di fima, la federazione italiana dei media ambientali. “l’invito a partecipare al convegno è particolarmente mirato – ha affermato valentina Binno delegata provinciale giovani impresa – perché siamo ben consapevoli di aver ricevuto un’eredità importante, dai nostri genitori e da chi ha fatto e ci ha in-

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segnato a fare agricoltura prima di noi”. finalità di questo percorso è prendere consapevolezza della natura e del ruolo dell’impresa agricola multifunzionale all’interno degli scenari agricoli e dei contesti economici di riferimento territoriale e comprendere l’importanza dell’innovazione tecnologica a supporto dell’innovazione senza trascurare l’importanza di una trasparente comunicazione tesa a gettare le basi per orientarsi trovando opportunità e strumenti disponibili per lo sviluppo della propria azienda. un programma ambizioso che i giovani impresa hanno approvato con entusiasmo facendo gruppo e condividendo esperienze imprenditoriali realizzate in ambiti diversi durante la serata organizzata l’11 ottobre scorso alla canottieri tanaro. “oggi - prosegue il presidente provinciale coldiretti alessandria roberto paravidino - investire ed intraprendere in agricoltura significa produrre occupazione, difendere il territorio, investire nella salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza alimentare a tutela dei consumatori. sono tante le sfaccettature che fanno dell’impegno di coldiretti, una responsabilità a 360 gradi, a tutela del made in italy e della filiera agricola nazionale, fino all’offerta di servizi che, sempre di più, diven-

tano fondamentali anche nel sociale”. un metodo di lavoro che si basa su un continuo scambio tra “centro” e territorio per richiamare la “cultura del fare”, la dinamicità dell'impresa giovane e la territorialità, che si esprimono nella concertazione a livello locale, nell'azione dal basso e la progettualità, che permettono di tradurre in progetti concreti le idee giovani. la formazione, quindi, come leva strategica: giovani impresa come movimento impegnato nella costruzione di percorsi mirati alla crescita personale, imprenditoriale e organizzativa e all'acquisizione di ‘cultura di impresa’ e di ‘competenze innovative’. “i giovani imprenditori agricoli, nonostante la crisi, anzi, proprio in risposta alla crisi, stanno spingendo le loro imprese verso una più elevata capacità competitiva e una maggiore innovazione, puntando sulla valorizzazione del territorio, del made in italy e proponendosi come protagonisti per la realizzazione del progetto economico di coldiretti. – ha aggiunto la responsabile valentina Binno - l’impegno è quello di continuare ad arricchire il settore agricolo di intuito, idee, visioni, capitale umano e nuove tecnologie per renderlo sempre più competitivo sui mercati internazionali”.

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ| pac - psr

politiCa aGriCola Comunitaria

PAC

al via il pagamento degli Anticipi della Domanda Unica

Un provvedimento fortemente sollecitato da Coldiretti che rappresenta una boccata d’ossigeno per le aziende agricole ai primi giorni di novembre sono scattati i pagamenti degli anticipi della domanda unica di pagamento (dup) presentata dagli agricoltori per l’anno 2016. con il regolamento ue 2016/1617 la commissione ha, infatti, autorizzato gli stati membri a versare fino al 70% dei pagamenti diretti richiesti nel 2016. l’organismo pagatore agea ha così disposto l’erogazione dell’anticipo del 70% dei pagamenti diretti spettanti a ciascun agricoltore. un provvedimento fortemente sollecitato da coldiretti che rappresenta una boccata d’ossigeno per le aziende agricole soprattutto dopo il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli. in italia l’ammontare dei pagamenti diretti spettanti ad un agricoltore corrisponde alla somma del pagamento di base, del pagamento greening e al pagamento per i giovani agricoltori. anche i produttori che hanno aderito al regime dei piccoli agricoltori saranno destinatari del pa-

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PSR

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piati e gli importi/titoli derivanti dall’accesso alla riserva nazionale avanzata per il 2016. anche i produttori per i quali il controllo amministrativo ha riscontrato delle consistenti anomalie non potranno beneficiare di questa prima fase di pagamento. dal 1° dicembre, poi, non appena saranno effettuati i controlli per tutti i settori di pagamento, gli organismi pagatori potranno procedere con l’erogazione dei saldi.

nuove possibilità per l’insediamento dei giovani

a giunta regionale ha incrementato del 30 per cento le risorse disponibili su tre bandi del psr riguardanti le misure degli investimenti (4.1.1), dell’insediamento e degli investimenti dei giovani agricoltori (6.1.1 e 4.1.2), come sollecitato da coldiretti piemonte. con tali nuove risorse sarà possibile finanziare altre 600 domande. “l’assessore ferrero, tenendo presente quanto da noi richiesto, ha stanziato altri 33 milioni di euro di cui oltre la metà saranno dedicate alle imprese che insistono in aree montane - sottolinea delia revelli presidente di coldiretti piemonte - una risposta che i giovani e le nostre aziende attendevano con ansia, utile a dare nuova linfa all’imprenditoria del territorio piemontese”.“tali risorse vanno ad accrescere quanto era già stato stanziato per questi tre bandi - spiega Bruno rivarossa delegato confederale - serve ora che l’assessorato valuti attentamente di trovare formule che consentano al maggior numero di imprese di beneficiare di questo provvedimento, al fine di non limitare le aspettative a quelle imprese che erano precedentemente rimaste escluse”.

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gamento del 70% dell’importo spettante. ai fini del calcolo del pagamento di base verranno presi in considerazione tutti i titoli presenti nel portafoglio di ciascun produttore, compresi quelli oggetto di trasferimento ancora in attesa di validazione. in presenza di titoli avuti in affitto, il pagamento darà la precedenza all’utilizzo dei titoli ricevuti con tale forma di contratto. restano esclusi dal pagamento degli anticipi gli aiuti accop-

pac 2014-2020 1. un regolamento per semplificare la pac: dopo aver introdotto quattro provvedimenti semplificativi, la commissione europea ha presentato una proposta di regolamento che preveda diverse misure per semplificare l’attuale pac. Queste disposizioni rientrano nel pacchetto di revisione del Quadro finanziario pluriennale e che interessano tutti e quattro i regolamenti di base della pac: sviluppo rurale (reg.ue 1305/2013), pagamenti diretti (reg.ue 1307/2013), ocm (reg.ue 1308/2013) e regolamento orizzontale (reg.ue 1306/2013). le proposte contenute nel regolamento rientrano nel processo di co-decisione, con l’avvallo del consiglio e del parlamento europeo e potrebbero entrare in vigore entro l'inizio del 2018. in sintesi le proposte prevedono: -Strumenti per stabilizzare il reddito degli agricoltori: per quanto riguarda il regolamento sullo sviluppo rurale, le nuove proposte di modifica prevedendo l’introduzione di strumenti di stabilizzazione del reddito su misura per settore

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specifico. la proposta risponde alla necessità di creare strumenti adeguati per sostenere gli agricoltori in tempi di crisi del mercato (basti pensare alla crisi che ha investito in questi ultimi due anni i settori europei della zootecnia e dell’ortofrutta). -Accesso al credito: un’altra sostanziale proposta di modifica del regolamento sullo sviluppo rurale prevede l’introduzione di norme più semplici per l’accesso ai prestiti e ad altri strumenti finanziari.tali modifiche hanno lo scopo di migliorare l’uso degli strumenti finanziari nel settore agricolo e fornire un maggiore accesso al capitale per gli agricoltori, soprattutto per i giovani agricoltori per i quali l’accesso al credito rappresenta un problema reale. l’obiettivo generale è quello di garantire il più possibile l’uso mirato del denaro pubblico e aumentare la competitività del settore agricolo. -Pagamenti diretti: per quanto riguarda il regolamento sui pagamenti diretti, la commissione propone di consentire agli stati membri una maggiore discrezionalità nell’applicazione della definizione di “agricoltore attivo”. in questo modo ciascun paese potrà decidere se continuare o


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pac - psr |ATTUALITÀ meno ad applicare l’attuale definizione. se applicata, il sistema risulterà molto meno gravoso e saranno sostanzialmente facilitate le pratiche burocratiche sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali/regionali. 2. copa-cogeca critica le proposte commissione ue: il copa-cogeca anno inviato una lettera alla commissione europea contro le recenti proposte sulla semplificazione del greening che, secondo le organizzazioni agricole e cooperative europee, non raggiungeranno l'obiettivo che si erano prefissate, anzi, rischiano di introdurre ulteriori complicazioni. in particolare, secondo il copa-cogeca, é inaccettabile che

la commissione stia considerando il divieto di utilizzo dei pesticidi per le colture proteiche nelle aree di interesse ecologico (aie o efa). un altro problema é l’aumento da 6 a 9 mesi del periodo di messa a riposo dei terreni e l’aumento a 10 settimane per la durata minima comune delle colture intercalari e il manto vegetale (non previste dall’italia), ha continuato il copa-cogeca. secondo l’organizzazione, va poi chiarita la definizione dei prati permanenti ed é necessaria maggiore flessibilità nelle varietà presenti nelle miscele di sementi. inoltre, il frumento duro e il frumento tenero devono essere considerate due colture diverse nella diversificazione colturale.

FINANZIARIA Abolizione IRPEF confermata, arriva la decontribuzione giovani

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bolizione dell’irpef agricola, decontribuzione degli agricoltori under 40 e più tutela per il Made in Italy. sono i provvedimenti per il settore primario contenuti nella legge finanziaria approvata dal consiglio dei ministri, che portano complessivamente a 1., miliardi il taglio delle tasse per le imprese agricole, considerato lo stop a imu e irap in vigore dallo scorso anno. come anticipato dal premier matteo renzi e dal ministro maurizio martina alla giornta dell’olio promossa dalla coldiretti a firenze, per il triennio 2017-2019 viene dunque abolita la cosiddetta “irpef agricola”. i redditi dominicali e agricoli non concorreranno cioè alla base imponibile irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. un provvedimento che interessa circa quattrocentomila aziende agricole consente di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy. “l’agricoltura torna finalmente ad essere un settore strategico nelle politiche del paese a sostegno della ripresa economica ed occupazionale” commenta il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel commentare positivamente anche “l’impegno del presidente del consiglio a tutelare il grano italiano che si trova in un difficile momento di crisi”. e’, infatti, previsto anche il rifinanziamento del fondo mipaaf per il piano cerealicolo 20172019, che servirà a sostenere e stabilizzare gli investimenti per la filiera del grano. per gli agricoltori under 40 che aprono un’impresa la finanziaria dispone poi l’esonero dei contributi previdenziali al 100% per i primi tre anni e poi del 66% e 50% per il quarto e quinto anno. “un sostegno concreto alle circa 20mila

l’abolizione dell’irpef è strategica anche per tutelare le imprese giovani e per agevolare settori che stanno attraversando momenti di particolare difficoltà come il comparto del grano italiano. dal mipaaf previsto il rifinanziamento del piano cerealicolo 2017- 2019 mirato a sostenere e sensibilizzare proprio gli investimenti per la filiera del grano vero made in italy.

start up agricole promosse dai giovani che nasceranno da qui al 2020 grazie ai piani di sviluppo rurale dell’unione europa per il quale ringraziamo il governo ed in particolar modo il ministro delle politiche agricole maurizio martina - spiega maria letizia gardoni, leader dei giovani della coldiretti -. consci della delicatezza dei primi anni di vita delle nuove aziende agricole abbiamo da subito proposto al governo una misura che potesse aiutare a ridurre il carico fiscale. siamo oggi felici - conclude la

rappresentante dei giovani della coldiretti - di scoprire che una nostra intuizione è diventata realtà”.tra i provvedimenti, confermata anche la compensazione iva sulle carni bovine e suine per circa 20 milioni di euro. azzerati i costi della garanzia bancaria, concessa da ismea, a favore delle imprese agricole, grazie al piano industria 4.0 che prevede anche l’accesso delle imprese agricole, alimentari e contoterzisti ad ammortamento e superammortamento per gli investimenti in macchine innovative.

nella foto il ministro delle politiche agricole maurizio martina ha proposto al governo una misura che potesse aiutare le giovani aziende a ridurre il carico fiscale: oggi quell’obiettivo è diventato realtà. in questo modo l’agricoltura torna ad essere settore strategico delle politiche del paese a sostegno della ripresa economica ed occupazionale.

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ATTUALITÀ|psr giovani

20 mila nuovi insediamenti - aCCesso sino ai 41 anni non Compiuti

PSR

Giovani, presentate 14 mila domande nel 2016

ono quattordicimila le domande sinora presentate per accedere ai bandi per i giovani agricoltori dei psr regionali. l’analisi viene dalla coldiretti e conferma l’importante ruolo dei piani di sviluppo rurale per avvicinare i giovani al settore primario. a questi valori sono peraltro da aggiungere quelli potenziali delle regioni in cui il bando non è ancora stato aperto. sino al 2020 sono comunque attesi circa 20 mila nuovi insediamenti garantiti dalle opportunità fornite dai psr 2014-2020. in questi ultimi mesi quasi tutte le regioni italiane hanno aperto il bando, ultima in ordine di tempo la valle d’aosta che ha pubblicato proprio in questi giorni il provvedimento in materia. in termini di risorse finanziarie, le regioni hanno già stanziato, sino ad ora, circa la metà dell’intero budget disponibile sino al 2020. in molte di queste lo stato di avanzamento della spesa sembra ancor più avanzato, come ad esempio in sardegna (80% delle risorse utilizzate), calabria (76%) o lombardia (70%). complessivamente, le regioni hanno messo a disposizione,

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fino a questo momento, 390 milioni di euro specificatamente destinati all’intervento rispetto al totale previsto nei 7 anni per l’intervento di 823 milioni. visti i positivi risultati registrati, alcune regioni, come ad esempio la toscana e l’emilia roma-

gna, hanno infatti ritenuto opportuno aprire nuovamente il bando per la seconda volta nell’ambito della nuova programmazione 2014-2020. un novità rilevante introdotta di recente nei bandi è l’innalzamento dell’età per l’accesso all’intervento da 40 anni sino a 41 non compiuti. la possibilità di accedere congiuntamente ad altri interventi previsti nel psr, come ad esempio, la misura formazione, servizi di consulenza, investimenti aziendali e pei rende l’intervento per l’insediamento giovani ancor più interessante. i dati illustrati evidenziano il crescente interesse dei giovani verso il settore agricolo e mostrano l’importanza del sostegno fornito dalle politiche di sviluppo rurale (psr 2014-2020) per l’insediamento di nuovi giovani nel settore primario. per tale motivo la coldiretti è attiva a livello territoriale e nazionale al fine di sostenere i giovani interessati allo sviluppo della propria attività imprenditoriale con attività informative e di supporto per l’accesso a tutte le opportunità dei piani di sviluppo rurale. in molte regioni i bandi sono ancora attivi.

COMITATO DI SORVEGLIANZA CON COMMISSIONE UE E MINISTERO

Subito alcune novità sul nuovo Piano di Sviluppo Rurale i è riunito il comitato di sorveglianza del psr piemontese, nel quale si sono discussi i criteri per l'emanazione dei bandi a partire dal 2017. molti gli interventi fatti per esplicitare il lavoro svolto negli ultimi mesi. di estrema importanza la presentazione del nuovo cronoprogramma che evidenzia l'impegno di oltre il 50% delle risorse dell'intero piano entro il 2016. nel corso del comitato è stata anche richiesta la possibilità di anticipare consistenti risorse a favore delle misure agroambientali, in particolare sulla misura 10.1 lotta integrata e sulla misura 10.9 dei pascoli, per un importo complessivo di ulteriori 24,4 milioni di euro. nei giorni scorsi si erano svolti importanti incontri con alcune componenti del tavolo verde al fine di definire la fruizione delle risorse su alcuni bandi in essere. in particolare, vista la necessità di dare risposta al bando investimenti giovani, oltre alle risorse recentemente aggiunte che portano a 37 mil di euro la dotazione, si procederà a definire la percentuale di fondo perduto nella misura di 50% e 60% rispettivamente per pianura e montagna, senza ulteriore aggiunta del 10%. Questo consentirà a circa un centinaio di aziende nuove insediate di giovani, di accedere ad un piano di miglioramento collegato al premio di 35.000 e 45.000 a fondo perduto. inoltre, considerato che in fase di istruttoria sono

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frequenti i casi che dimostrano di non avere i requisiti dichiarati in domanda, sulla misura investimenti 4.1., qualora questi dati vengano confermati, si procederà al finanziamento di ulteriore punteggio su entrambe le gradua-

torie, pianura e montagna, aggiungendo così ulteriori 7,5 mil di euro a quanto già finanziato finora. saranno invece previsti, come da cronoprogramma, i bandi investimenti e insediamento giovani, per l’inizio del 2017.

PAC: A FINE NOVEMBRE IL PAGAMENTO DEGLI ANTICIPI DELLA DOMANDA UNICA 2016 in arrivo a fine novembre i pagamenti degli anticipi della domanda unica presentata dalle imprese agricole piemontesi per il 2016. con il regolamento ue n. 1617 del 2016 la commissione ha, infatti, autorizzato gli stati membri a versare fino al 70% dei pagamenti diretti richiesti nel 2016.arpea disporrà, così, l’erogazione dell’anticipo del 70 % dei pagamenti diretti che spettano a ciascun imprenditore. “un provvedimento fortemente sollecitato da coldiretti - afferma delia revelli presidente di coldiretti piemonte - che rappresenta una boccata d’ossigeno per le nostre imprese che risentono della crisi economica e del crollo dei prezzi alla produzione”. “la nostra pressione nei confronti di arpea - spiega bruno rivarossa delegato confederale - continua per ottenere la restante parte nel più breve tempo possibile, cercando pertanto di accelerare quelle forme di burocrazia inutile che separano le imprese da quanto a loro spettante”. l’ammontare dell’anticipo dei pagamenti diretti spettanti ad un imprenditore corrisponde alla somma del pagamento di base, del pagamento greening e al pagamento per i giovani agricoltori. restano esclusi dal pagamento degli anticipi gli aiuti accoppiati, gli importi derivanti dall’accesso alla riserva nazionale avanzata per il 2016 e i produttori per i quali il controllo amministrativo ha riscontrato delle consistenti anomalie. dal mese di dicembre in avanti, non appena saranno effettuati i controlli per tutti i settori di pagamento,arpea potrà precedere con l’erogazione dei saldi.

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nuovi incarichi|ATTUALITÀ

NUOVE NOMINE E AVVICENDAMENTI IN COLDIRETTI iovanni rosso è il nuovo segretario dell’ufficio zona coldiretti di alessandria al posto di cristina Bigogno. la nomina è arrivata a seguito di avvicendamenti che hanno visto protagonista la federazione provinciale. cristina bigogno, infatti, è stata chiamata ad assumere il nuovo incarico di segretario provinciale per le due importanti aree di casale monferrato e cerrina ricoprendo l’incarico al posto di davide biglia chiamato ad occupare l’importante ruolo in sede provinciale di responsabile caa. fresco di nomina, invece, andrea branda, diventato segretario zona di acqui terme al posto di giovanni rosso. nuove sfide anche per le figure professionali di gianni chiarlo che da casale monferrato viene chiamato in zona a cerrina per coadiuvare il segretario zona nel disbrigo delle pratiche caa e per manuel bonini che dalla zona di cerrina passa a casale monferrato di supporto al settore vitivinicolo. nuovo incarico per barbara testa, nominata responsabile caa per la zona di alessandria, e ricordiamo anche per giancarlo bassi che è a tutti gli effetti in forza al provinciale quale responsabile per il programma di sviluppo rurale. dicono roberto paravidino e leandrea branda nuovo incaandro grazioli presidente e diretrico come segretario di zona di tore di coldiretti alessandria “ci acqui terme. congratuliamo con i nostri collaboratori per i nuovi prestigiosi incarichi. per essere sempre più in linea con la propria progettualità, coldiretti alessandria ha pensato che fosse importante effettuare un rinnovamento in zone particolarmente strategiche del territorio provinciale. nell’ottica di garantire ai soci un servizio ancora più veloce e sempre più in sintonia con le esigenze di una manuel bonini nuovo incarico come tecnico vitivinicolo di burocrazia sempre più penalizcasale monferrato. zante per le aziende.

G giancarlo bassi nuovo incarico come responsabile del programma di sviluppo rurale.

davide biglia nuovo incarico come responsabile del caa provinciale.

gianni rosso nuovo incarico come segretario di zona di alessandria.

cristina bigogno nuovo incarico come segretario di zona di casale monferrato e cerrina.

gianni chiarlo nuovo incarico come supporto di zona di cerrina.

barbara testa nuovo incarico come responsabile caa della zona di alessandria.

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EPACA|novità previdenziali

Agricoltura Alessandrina

[pagine a cura di marino ravera]

MALATTIE PROFESSIONALI INDENIZZABILI

IL TUNNEL CARPALE

ra le malattie dell’apparato muscolo scheletrico occupa un posto di primo piano la sindrome del “tunnel carpale”. e’ una patologia che colpisce prevalentemente donne dai 30 ai 60 anni, ma anche gli uomini, e che può compromettere seriamente la manualità, è caratterizzata da formicolio ed addormentamento delle prime tre dita,con difficoltà nella presa di piccoli oggetti. tra gli ambiti dove l’incidenza della sindrome è più alta, quello agricolo occupa sicuramente uno dei primi posti, infatti operazioni come la potatura, nelle aziende viticole o frutticole, ma anche Qualunque altra attività con frequente impegno funzionale delle mani, nonchè l’uso non occasionale di attrezzature che provocano vibrazioni, possono esserne causa. da alcune osservazioni effettuate da parte di importanti strutture ospedaliere sui ricoveri effettuati per curare la sindrome del tunnel carpale è emerso che probabile origine professionale poteva essere attribuita a più dell’80% dei casi, tuttavia i soggetti che si erano attivati con la presentazione della denuncia di malattia professionale all’inail sono risultati essere pochissimi, piu’ o meno in misura pari al 3% dei casi. ciò dimostra che i lavoratori non sempre sono pienamente consapevoli dei propri diritti, e della tutela che si può ottenere in presenza di una patologia che, ha un’alta possibilità di essere riconosciuta come malattia professionale. come risaputo, la tutela delle malattie professionali è demandata all’inail, ma forse non tutti sanno che il pagamento della contribuzione previdenziale, in qualità di titolare di aziaenda o coadiuvante agricolo, consente, se la patologia è stata causata dal lavoro, di poter richiedere all’istituto, le prestazioni economiche spettanti che consistono in un indennizzo per danno biologico e/o per inabilità temporanea assoluta al lavoro. da quanto illustrato emerge chiaramente che in tutti i casi nei quali si manifesti la sindrome del tunnel carpale è opportuno consultare il patronato epaca, che potrà sottoporre a visita medica gratuita finalizzata alla richiesta di riconoscimento della patologia da parte dell’inail. Per ogni ulteriore informazione gli interessati possono rivolgersi al Patronato EPACA Coldiretti.

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Insieme alla sindrome del tunnel carpale della quale abbiamo parlato nell’articolo, ricordiamo anche altre patologie che possono essere di origine lavorativa e quindi riconoscibili come malattia professionale: muscolo-scheletriche causate da sollecitazioni bio meccaniche o da movimenti ripetuti e posture incongrue di arti superiori, ginocchio e colonna vertebrale; ipoacusie da rumore; malattie al sistema mano-braccio causate da vibrazioni meccaniche; ernie discali lombari causate da lavorazioni non occasionali effettuate con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero quali mietitrebbie e trattori; malattie da sovraccarico bio meccanico degli arti superiori, quali la tendinite della spalla, del gomito, del polso, e della mano.

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI Come richiedere l’aggravamento del danno o la revisione della rendita

Richiesta a seguito di aggravamento di indennizzo in capitale o di adeguamento dell’indennizzo già erogato. hi ha avuto il riconoscimento di danno biologico (a partire dall’ 1%), a causa di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, ne può richiedere all’inail la revisione. se in sede di visita medica viene aumentata la % del danno rispetto al precedente riconoscimento con un minimo del 6% e fino al 15%, l’accoglimento della domanda comporta l’adeguamento del capitale in precedenza corrisposto, nonché l’impossibilità di accogliere nuove richieste di adeguamento dell’indennizzo in capitale, in

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quanto la norma stabilisce che “la revisione dell’indennizzo in capitale, per aggravamento della menomazione può avvenire una sola volta”. in merito tuttavia occorre precisare che è possibile anche richiedere nuove revisioni oltre la prima, se le condizioni dell’infortunato si siano aggravate al punto da ritenere che la % del danno possa essere aumentata in misura pari o superiore al 16%, nel qual caso spetta all’infortunato una rendita mensile. a seguito di accoglimento della richiesta di costituzione della rendita, si costituisce la rendita il cui importo è decurtato di quello dell’eventuale indennizzo in capitale già corrisposto. Le condizioni per fare domanda di revisione per aggravamento la domanda di aggravamento può essere fatta: 1) per un danno non indennizzato (cioè con danno riconosciuto fino al 5%); 2) per un danno indennizzato in capitale (dal 6 al 15%); 3) per un danno superiore al 15% che ha dato origine ad una rendita mensile. nel caso 1 è possibile inoltrare domanda di revisione per aggravamento, normalmente finalizzata ad un indennizzo in capitale, una sola volta, purchè sia trascorso almeno un anno dalla data dell’infortunio; nel caso 2 è possibile inoltrare domanda di revisione per aggravamento, che se è finalizzata ad ottenere un adeguamento dell’ indennizzo in capitale (cioè con riconoscimento di danno inferiore al 16%), si può fare una sola volta, purchè sia trascorso almeno un anno dalla data dell’infortunio, se invece è finalizzata alla costituzione di una rendita mensile (danno superiore al 15%) si può inoltrare anche con ulteriore istanza di revisione, successiva alla prima; nel caso 3 l’istanza di revisione finalizzata ad un aumento della rendita si può inoltrare se è trascorso un anno dalla data dell’infortunio e almeno sei mesi dalla data di costituzione della rendita, in questa casistica possono essere richieste più revisioni, alla scadenza del 2° 3° 4° 7° e 10° anno dalla data di costituzione della rendita. Come fare domanda di revisione per aggravamento occorre una certificazione medica con indicazione della nuova percentuale di danno attualmente valutato dal medico. la certificazione viene rilasciata gratuitamente dal consulente medico del patronato epaca coldiretti previa visita medica. istanza di revisione per aggravamento e certificazione medica vengono poi trasmesse telematicamente dal patronato epaca alla competente sede inail, che convocherà l’interessato per la visita. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi al personale del Patronato Epaca, presso tutti gli uffici della Coldiretti.


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novità previdenziali|EPACA

AVVISO IMPORTANTE A TUTTI I TITOLARI DI AZIENDA AGRICOLA ISCRITTI NEGLI ELENCHI PREVIDENZIALI on l’istituzione del cassetto previdenziale dei lavoratori autonomi agricoli, l’inps ha messo a disposizione nel proprio sito, la possibilità di consultazione delle posizioni assicurative da parte delle organizzazioni professionali a ciò appositamente delegate dal titolare di azienda agricola. si tratta di un importante strumento informatico che consente di verificare la regolarità contributiva, dieffettuare la ristampa dei modelli f24 relativa ai contributi dovuti (che come noto non vengono più inviati a domicilio), la verifica nucleo familiare iscritto negli elenchi, l’inoltro delle domande di agevolazioni e variazioni contributive ecc.

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Per poter accedere alla procedura INPS occorre ottenere e trasmettere all’istituto apposita delega di consultazione, valida anche per il futuro. Per tale importante adempimento ed ogni ulteriore chiarimento in merito, invitiamo tutti i titolari, di azienda, in occasione dell’accesso ai nostri uffici, a recarsi presso l’ufficio dell’EPACA muniti di documento d’identità.

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PRESENTAzIONE DEI MODELLI RED ALL’INPS GLI AVVISI NON ARRIVANO A CASA

La mancata presentazione del modello comporterà la revoca del beneficio

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noto, per molti pensionati sussiste obbligo di comunicare all’inps, ogni anno i redditi prodotti nell’anno precedente, tuttavia è opportuno mettere al corrente gli interessati che è già iniziata la campagna di raccolta dei modelli reddituali per i soggetti obbligati, ma anche, che non è stato, e non sarà inviato a domicilio alcun avviso da parte dell’istituto. non tutti i pensionati sono tenuti alla presentazione del modello, poiché dipende dalla tipologia di pensione, dall’importo mensile percepito e dal fatto che sulla stessa siano corrisposte prestazioni aggiuntive o meno (integrazione al minimo, maggiorazione sociale, assegni familiari, quattordicesima ecc. ecc.). in generale si può affermare che molte, tra le pensioni più basse sono soggette alla verifica reddituale e quindi occorre da parte dei titolari compilare e presentare il modello red. tale adempimento tuttavia non è dovuto se i redditi rilevanti (che possono essere anche riferiti a più familiari sono stati dichiarati nel modello fiscale (730 o unico). come si può dedurre non è semplice stabilire se vi è obbligo o meno di presentazione del red, quindi è opportuno precisare che, per sapere se si è tenuti alla presentazione del modello red sono disponibili due opzioni, la prima prevede di essere in possesso di pin, rilasciato dall’inps che consente di verificare sul sito inps, accedendo al proprio fascicolo personale la presenza della richiesta red,

la seconda consiste nel presentarsi presso il caf coldiretti e chiedere di effettuare tale verifica, ricordando comunque che sicuramente saranno tenuti alla presentazione del modello tutti i pensionati che già lo scorso anno si erano avvalsi del caf coldiretti per la compilazione ed invio telematico del red all’inps, a questi ultimi in particolare rivolgiamo il nostro invito a presentarsi quanto prima possibile presso i nostri uffici per adempiere a tale obbligo. E’ opportuno sottolineare che la mancata presentazione del modello RED per gli obbligati, comporta la revoca del beneficio economico e richiesta di restituzione delle quote di pensione già corrisposte per gli anni oggetto della verifica reddituale. per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi al caf coldiretti e al patronato epaca.

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ATTUALITÀ|scadenze novemBre

NOVEMRE

[a cura di daniela colombini]

scadenza

imposta

adempimenti

soggetti obbligati

15/11/2016

iva

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l'operazione.

soggetti passivi iva.

16/11/2016

iva

liquidazione e versamento dell'iva a debito del mese di ottobre 2016

contribuenti iva mensili.

16/11/2016

iva

liquidazione e versamento dell'iva a debito del terzo trimestre 2016.

contribuenti iva trimestrali.

16/11/2016

ritenute

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

16/11/2016

contributi inps

versamento terza rata 2016 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all'inps.

25/11/2016

iva intrastat

invio telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di ottobre.

contribuenti che hanno presentato unico 2016 e irap 2016.

30/11/2016

irpef irap

versamento del secondo o unico acconto per l'anno 2016.

contribuenti che hanno presentato unico 2016 e irap 2016.

andamento di merCato

pomodoro da industria

Settore cerealicolo previsioni di produzione

la produzione industriale in Italia si attesta a 5,1 milioni di tonnellate

er il frumento tenero le stime indicano una produzione mondiale in aumento del 1,4% rispetto all’annata precedente, per un totale di 744,8 milioni di tonnellate. flessioni produttive sono previste solo per unione europea, cina e ucraina. gli stock mondiali iniziali sono indicati in crescita del 11,6% (per 240,89 milioni di t.) e gli stock finali in aumento del 3,4% (per un totale di 249,07 milioni di t.). stimati in crescita del 3,8% i consumi totali per 736,68 milioni di tonnellate, mentre aumentano del 9,1% gli utilizzi per l’alimentazione animale (148,04 milioni di t.). per il mais si prevede un incremento della produzione mondiale del 7%, per un totale di 1.026,6 milioni di tonnellate. l'aumento interessa quasi tutti i paesi maggiori produttori (fanno eccezione Cina e Messico). in crescita dello 0,5% gli stock mondiali iniziali, pari a 209,25 milioni di tonnellate, mentre i consumi dovrebbero registrare un incremento del 6,1% per un totale di 1.016,4 milioni di tonnellate. in crescita del 4% gli utilizzi per l’alimentazione animale (per 622,66 milioni di tonnellate). in aumento anche la previsione degli stock finali, stimati in 219,46 milioni di tonnellate (+4,9%). per l’orzo si prevede una

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flessione della produzione mondiale del 2,7% rispetto all'annata 2015/2016 per un totale di 144,7 milioni di tonnellate ed un calo dei consumi dello 0,5% per complessive 146,747 milioni di tonnellate. gli stock mondiali finali, stimati in 23,368 milioni di t., sono in calo del 7,9% rispetto alla precedente campagna. per la soia si stima una produzione mondiale in aumento del 5,6% per 330,4 milioni di tonnellate. gli stock mondiali iniziali sono previsti in calo del 7,1% (per 72,9 milioni di t.) mentre i consumi mondiali dovrebbero aumentare del 3,9% (per un totale di 328,67 milioni di tonnellate). per gli stock mondiali finali è prevista una flessione dell'1% (72,17 milioni di tonnellate). • Produzione cerealicola in Italia: la produzione di mais in italia, che è stato fino a 3 anni fa il principale produttore europeo, è in calo, passando da 10 mln di tonnellate a 7,5. la produzione di grano raggiunge i 3,5 mln di t. per il tenero e i 4 milioni di tonnellate per il duro. una produzione sostanzialmente stabile, condizionata più che altro dall’andamento dei prezzi con una forte attenzione, ad esempio, verso il grano bio, che è ancora poco, tanto che il prezzo in alcune borse è triplicato.

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a campagna 2016 del pomodoro da industria è ormai finita, con un calo produttivo a livello nazionale stimato tra il 5 e il 6%: dai 5,4 milioni di tonnellate di materia prima lavorata nel 2015, quest'anno si dovrebbe scendere a circa 5,1 milioni. con uno scarto maggiore però tra le aree vocate del nord, dove sono attesi 2,8 milioni di tonnellate, e quelle del sud, che a causa di condizioni meteo sfavorevoli, in particolare a settembre, si fermerà a 2,3 milioni. i dati non sono ancora definitivi, ma al nord, a parte alcune zone nel mantovano, si registra una qualità della materia prima molto buona, favorita da un mese di settembre climaticamente simile ad agosto. e questo ha anche consentito di ottenere un buon prodotto trasformato. una premessa favorevole anche all'export di prodotti made in italy, visto che in spagna, principale concorrente europeo, quest'anno la produzione di pomodoro diminuirà a 2,9 mi-

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lioni di tonnellate (fonte Wptc), con un calo di oltre il 4%. mentre tra i competitor extra-ue, la california (primo produttore mondiale con 11,3 milioni) perderà il 13%, la cina (5 milioni) il 10,7%; e poi la turchia crollerà a 2,1 milioni (-22,2%) l’iran a 1,1 milioni (-14,8%). a livello mondiale la produzione calerà del 10%, sotto i 38 milioni di tonnellate, e si stima che per il consumo mancheranno oltre due milioni di tonnellate di prodotti finiti. ma in italia quest’anno restano aperte due questioni, legate a prezzi e qualità. i redditi al nord sono poco soddisfacenti, perché a fronte di una base di 86,20 euro a tonnellata fissata con l'accordo quadro, il prezzo medio spuntato dagli agricoltori con le penalità si aggira intorno a 68 euro. in prospettiva lavorare su una contrattazione che eviti di arrivare, come quest’anno, a firmare gli accordi a giugno. il settore vale oltre 3 miliardi di euro, di cui oltre il 60% realizzati nei mercati esteri.


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ogni anno, avvicinandosi il periodo degli impianti, corre l’obbligo di parlare e, ovviamente, di insistere sull’esigenza della qualità dei piantini di nocciolo che si andranno a mettere a dimora. un noccioleto può vivere almeno una trentina d’anni, spesso anche decisamente di più e, un errore commesso al momento dell’impianto, ripercuoterà i suoi effetti negativi per tutta la durata dell’impianto. inutile ricordare, gli agricoltori lo sanno bene, che l’utilizzo della natura non può essere miope o superficiale, ma deve comportare scelte oculate e responsabili di rispetto dell’ambiente che ospita tutti gli organismi. diventa quindi basilare tenere conto dalla qualità intrinseche delle essenze vegetali che si portano a coltivazione; solo in questo modo, il

[pagine a cura di alberto pansecchi]

rispetto delle selezioni operate dalla natura in migliaia di anni e la ricerca dei massimi livelli di pregio dei prodotti agricoli, trovano il proprio punto di continuità ed armonia. a questo riguardo si ricorda la presenza frequente sul mercato vivaistico (anche se spesso in buona fede) di cloni scarsamente produttivi, di materiale virosato, colpito da nematodi o infettato da batteriosi. tutto ciò è verificabile molto di frequente in questi anni quando, a causa delle ottime rese dei noccioleti, si assiste ad una vera e propria corsa agli impianti. a seguire vi è quindi un’esagerata richiesta di piantini cui il vivaismo serio e di qualità non era certamente preparato. la pronta risposta a queste mutate esigenze di

BarBatelle nocciolo

corilicoltura |SCHEDA

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[pagine a cura di alberto pansecchi]

mercato, si è avuta da bande di vivaisti improvvisati o di commercianti di piantini che offrivano ed offrono materiale di dubbia origine a prezzi assai concorrenziali. ma da dove viene tale materiale? saputo della grande richiesta di piantini molte persone, anche se ignare dei principali aspetti della propagazione delle piante, hanno iniziato ad asportate i polloni nei noccioleti propri o altrui (di cui quindi minime sono le conoscenze), per poi rivenderli dopo averli tenuti (quando va bene) un anno in barbatellaio. Questo materiale viene offerto al mercato di alba, fossano, cuneo a prezzi stracciati e quasi sempre in nero; purtroppo per i corilicoltori, anche il mercato locale vede spesso l’offerta, da parte di “vivaisti clandestini” che si spacciano per “onesti vivaisti”, di barbatelle di nocciolo di dubbia provenienza! garanzie genetiche e fitosanitarie a parte, la guardia di finanza non ne è al corrente? come si può facilmente immaginare, tale materiale sfugge ai controlli del servizio fitosanitario della regione piemonte e, di conseguenza, alla verifica del genotipo e delle basilari garanzie fitosanitarie, da parte di istituti di ricerca universitari e non. addio dunque alla certificazione fitosanitaria e genetica quanto mai utile, necessaria e obbligatoria per il materiale di propagazione destinato ai nuovi impianti. ovviamente tali controlli, non potranno interessare i piantini della “selezione macedone” ossia polloni rastrellati, non importa né come né dove, per conto di vivaisti di pochi scrupoli, da operai macedoni (sicuramente di buona volontà e di nessuna competenza ma certamente consapevoli di commettere una truffa!). considerando che un corileto durerà non meno di una trentina d’anni, sarebbe forse il caso di tener assolutamente conto della qualità dei “piantini“ e ribadire che una esigenza assoluta è rappresentata dalla certificazione genetica e sanitaria delle barbatelle al fine garantirsi la rispondenza del materiale vegetale che si andrà a porre a dimora.

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SCHEDA|corilicoltura

non occorre un particolare sforzo di fantasia per immaginare che la gran massa di piantini immessa sul mercato e spesso venduta “in nero” non possa, quasi mai, possedere le necessarie garanzie genetiche e sanitarie. certificazioni a parte, da numerosi rilievi biometrici ed agronomici condotti dalla università di piacenza in più di un vivaio piemontese, è possibile affermare che i piantini di qualità dovrebbero avere: •un diametro al colletto non inferiore a 10 mm.; •un’altezza di almeno 100 cm.; •un’abbondante massa radicale; •esseri dritti e senza biforcazioni al colletto; •non presentare “galle” da nematodi od altri difetti visibili; •essere omogenei come vigore, in una stessa partita. •A parità di tutte le altre condizioni, tuttavia, il discriminante maggiore nella scelta del materiale di propagazione dovrebbe essere la ricchezza dell’apparato radicale.


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premessa

in piemonte il pero interessa una superficie complessiva di circa 1300 ettari. il panorama varietale è piuttosto semplificato. William rappresenta circa il 40% del totale. la produzione è a duplice attitudine sia per il mercato fresco sia per l’industria. abate è attorno al 40% del totale, mentre conference il 10%. il restante 10% è composto da decana, kaiser, e dalle due cultivar del germoplasma piemontese madernassa e martin sec che occupano una tradizionale nicchia di mercato. specie esigente in merito all’adattabilità pedo - climatica, si esprime al meglio nei terreni di elevata fertilità. richiede un’attenta scelta dei portainnesti in funzione del grado di affinità al cotogno. l’entrata in produzione è lenta ma un pereto ben progettato è molto longevo e permette nel medio - lungo periodo ammortamenti sostenibili. negli ultimi anni si è riscontrata una significativa presenza del “ colpo di fuoco batterico” (erwinia amilovora) che potrebbe ipotecarne la diffusione. da anni sono in sperimentazione presso il centro ricerche cultivar caratterizzate da elevata tolleranza a questa grave fitopatia. occorre una una valutazione in pieno campo per verificarne la competitività nei confronti delle cultivar storiche diffuse da molto tempo grazie alle elevate caratteristiche qualitative e alla buona attitudine al post - raccolta. di seguito una breve descrizione delle cultivar più interessanti in osservazione.

[pagine a cura di alessandro albertelli]

pero: cultivar di maggior interesse

frutticoltura N.51 |SCHEDA

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[pagine a cura di alessandro albertelli]

SCHEDA|frutticoltura N.51

cultivar tradizionali William (epoca maturazione intermedia circa 10 agosto) cultivar di antiche origini, è forse la varietà più famosa nel mondo tra le selezioni di pero. le sue qualità sono tuttora ottime, le migliori per l’epoca in cui matura. presenta albero con vigoria elevata e produttività elevata e costante. l’affinità su cotogno è in genere scarsa o molto scarsa soprattutto con materiale risanato. il frutto ha pezzatura media o medio-grossa, cidoniforme o talora piriforme. Buccia liscia, con colore di fondo giallo, talvolta leggermente arrossata al sole, con presenza di piccole punteggiature scure e lieve rugginosità al peduncolo. la polpa è biancastra, fondente, succosa, di ottimo sapore, con caratteristico aroma di moscato, dolce e con gradevole acidità. la resistenza all’ammezzimento è elevata. abate fetel (epoca maturazione medio-tardiva circa 6 settembre) vecchia cultivar francese a maturazione autunno-invernale (raccolta prima decade di Settembre) con albero di vigore medio-scarso e fruttificazione prevalente sulle lamburde, mediocre affinità con il cotogno. ha una buona precocità di messa a frutto e, se opportunamente potata, fruttifica regolarmente. frutto di grossa pezzatura (200g) con l’inconfondibile forma allungata. ha la buccia sottile, verde-giallo con zone rugginose. la polpa è di colore bianco, soda, fondente, molto succosa, zuccherina ed aromatica. per favorire una buona e prolungata conservazione si raccoglie entro la prima decade di settembre. conference (epoca maturazione medio-tardiva circa 10 settembre) cultivar inglese di sicure e provate qualità sia agronomiche che organolettiche dei frutti. albero di vigore medio-scarso, di precoce messa a frutto ed elevata produzione. l’affinità con i vari tipi di cotogno è buona. frutto talora di forma irregolare (a causa della partenocarpia o di insufficiente impollinazione) è di media o grossa pezzatura, presenta buccia verde, con lenticelle evidenti e rugginose. la polpa è bianco-crema fondente, di sapore dolce e aromatico. la serbevolezza in atmosfera controllata, si mantiene per diversi mesi. nel frutto maturo però la polpa collassa facilmente. decana del comizio (epoca maturazione medio-tardiva circa 15 settembre) vecchia cultivar francese a maturazione autunno-invernale con albero vigoroso di lenta ed incostante fruttificazione. si consiglia per questo l’innesto su cotogni di scarsa vigoria almeno nei terreni migliori dove diventa così possibile un’elevata densità di piantagione (3-4000 alberi/ha). i frutti di grossa pezzatura, sono molto apprezzati sia per la forma sia per l’elevata qualità della polpa. É però alquanto sensibile alle manipolazioni ed alle ammaccature, per cui va raccolta con delicatezza. Kaiser (epoca maturazione tardiva seconda metà di settembre) vecchia cultivar a maturazione autunno - invernale con albero molto vigoroso, di buona e costante produzione, fruttifica prevalentemente su lamburde. la scarsa affinità col cotogno consiglia l’impiego dell’intermedio o l’innesto su franchi clonali (che riducono però la caratteristica bronzatura). anche l’autoradicazione degli alberi micropropagati schiarisce la buccia dei frutti. frutto grosso, con buccia di color ruggine, polpa di media consistenza, zuccherina e aromatica, molto fine. si conserva bene nel breve periodo.va soggetta a varie alterazioni post-raccolta. si raccoglie nella seconda decade di settembre.

nuove cultivar consigliate carmen (epoca maturazione precoce seconda- terza decade di luglio) cultivar già avviata da qualche anno alla sperimentazione estesa è caratterizzata da produttività elevata e costante. ha frutti di bell'aspetto e molto attraenti per la sovraccolorazione rosso brillante dell'epidermide (colore che si accentua durante la conservazione) estesa sul 20-30% della superficie su fondo giallo-verde, con lenticelle grandi e ben evidenti, sono di grossa pezzatura e calebassiforme (simili per forma a Kaiser). la polpa è medio-fine, succosa, aromatica e di buone caratteristiche gustative. i frutti presentano un'elevata serbevolezza, sono poco o nulla soggetti all'ammezzimento. l'epoca di fioritura è medio-tardiva e gli impollinatori consigliati sono: William, conference, tosca e norma. hW623 (epoca di maturazione 20 giorni dopo la Williams) cultivar tollerante a erwinia amilovora, con frutti di grossa pezzatura che presentano un caratteristico “solco” che li divide in due “guance”. la colorazione è attraente con fondo verde con fondo verde chiaro ed esteso sovraccolore rosso. la polpa è croccante e succosa. il sapore è ottimo, molto dolce e aromatico. e’ stata avviata lo scorso anno la sperimentazione estesa. biografia: agrion (2016) - frutticoltura sostenibile in piemonte. linee tecniche 2016, 26-27 siti internet - http://plantgest.imagelinenetwork.com/varieta.cfm

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Agricoltura Alessandrina

inaugurazione consorzio|ATTUALITÀ

Consorzio aGrario del piemonte orientale

nuovi locali per la sede alessandrina: più capillarità sul territorio e spazi di mercato

nella foto un momento ufficiale dell’inaugurazione della nuova sede del consorzio agrario del piemonte orientale in via casale, frazione san michele. da sinistra il presidente del consorzio roberto paravidino, il sindaco e presidente della provincia prof. maria rita rossa, il direttore del consorzio giorgio collina e il consigliere ecclesiastico provinciale mons. ivo piccinini.

Rinnovamento e ammodernamento le parole fondamentali per contribuire all'incremento ed al miglioramento della produzione agricola

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alle parole ai fatti”: così il presidente del consorzio agrario del piemonte orientale roberto paravidino, unitamente al direttore giorgio collina, ha voluto riassumere il percorso intrapreso in questi ultimi mesi in un’ottica di miglioramento e competitività.“Questa inaugurazione rappresenta un obiettivo raggiunto nel nostro percorso di crescita ha continuato paravidino - un nuovo punto di partenza per offrire risposte concrete alle esigenze non solo del mondo agricolo: infatti, con tuttogiardino e con la rinnovata sede del fata assicurazioni la gamma dell’offerta si è ampliata al servizio di tutti”. parole importanti per un territorio a forte vocazione agricola che da sempre ha avuto nel consorzio agrario un punto di riferimento importante e che oggi più che mai rappresenta la piattaforma di rilancio economico di un settore determinante come quello cerealicolo. a tagliare il nastro il sindaco della città di alessandria, maria rita rossa, che ha sottolineato come “in un momento economicamente non facile inaugurare una realtà economica come questa è motivo di orgoglio per l’intero territorio”. per i nuovi locali è stata scelta una location strategica, sulla strada che da alessandria porta alla frazione di san michele con ampio parcheggio e un’ampia scelta per il mondo dell’agricoltura e del giardinaggio a prezzi competitivi. “mi fa piacere essere qui oggi perché questa struttura assume un significato diverso e ancora più simbolico dopo quanto è stato fatto e si sta facendo per la battaglia del grano” ha aggiunto don ivo piccinini che ha impartito la benedizione dei

locali. nuovi locali che rappresentano una tappa fondamentale nel cammino di crescita volto a migliorare l’azienda, in un’ottica di servizio alle imprese agricole non solamente nella fornitura dei mezzi tecnici, ma andando a stipulare accordi di filiera nei vari settori per garantire la valorizzazione delle produzioni delle imprese agricole piemontesi. in questo modo cresce e si completa un progetto che mette al centro gli associati e le professionalità comuni ai vari consorzi per offrire funzioni specialistiche e superare l’attuale momento congiunturale non favorevole. per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati stiamo potenziando la nostra presenza sul territorio, per questo sarà fondamentale un ulteriore salto di qualità e la piena condivisione della progettualità che vede al centro una politica commerciale di filiera che è stata rinnovata per fornire agli agricoltori, soci e non soci, prodotti e servizi all’avanguardia, con un’attenzione particolare alla ricerca di mercato ed una capillarità di filiali che offrono una chiara testimonianza della vitalità del mondo agricolo provinciale, un mondo che fa della laboriosità, dell’impegno e della concretezza la pro-

pria bandiera. rinnovamento e ammodernamento nei servizi sono le due parole fondamentali, sempre con un obiettivo ben chiaro: contribuire all'incremento ed al miglioramento della produzione agricola, nonché alla predisposizione e alla gestione dei servizi utili all’agricoltura ed alle iniziative di carattere sociale e culturale nell'interesse degli imprenditori. i risultati raggiunti sono stati il prodotto di un attento ed equilibrato lavoro di squadra, ne è assolutamente convinto il direttore collina che ribadito come “i consorzi abbiano un ruolo di primo piano per il progetto di valorizzazione dell’origine del Made in Italy dal campo alla tavola. obiettivi che stiamo raggiungendo grazie ai contratti di filiera: infatti, la gestione diretta del prodotto dopo il raccolto diventa fondamentale per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta”. “il nostro auspicio? - ha concluso il presidente paravidino - semplice, che la sede rinnovata possa continuare ad essere una “casa” per tutti gli operatori agricoli, per favorirne l’aggregazione, per facilitarne i compiti, per garantirne lo sviluppo”.

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ATTUALITÀ|settore corilicolo SETTORE

Giunto anChe un Gruppo di CoriliColtori provenienti dalla serbia

Sotto i riflettori i noccioleti del Monferrato: ricerca, innovazione e territorio CORILICOLO

“CReSCe e SI RaffORza COn OttIMI RISuLtatI IL pROGettO dI fILIeRa COn La nOvI”

nella foto la delegazione cilena con i rappresentanti della corilu, ospiti del territorio luese dove hanno potuto apprezzare, conoscere e imparare nuove tecniche rivolte al settore corilicolo per essere sempre più all’avanguardia e competitivi nella produzione di nocciole di qualità. le novità sono state illustrate dal responsabile corilicolo provinciale coldiretti di alessandria alberto pansecchi e dal presidente della corilu ferdinando trisoglio.

a “tonda gentile trilobata” delle colline monferrato sempre più internazionale. proprio così, le nocciole monferrine suscitano grande interesse da parte di ricercatori e di corilicoltori che trovano nei corileti della provincia di alessandria, e nei campi sperimentali di lu in particolare, spunti interessanti e innovativi dove impostare le coltivazioni del futuro. e così, dopo le visite di delegazioni tedesche, americane e cilene, nei giorni scorsi ne è arrivata una serba. “la presenza e l’attenzione di ricercatori provenienti da altre nazioni, che prendono a modello il nostro territorio ci inorgoglisce, testimonianza di come il nostro mondo agricolo, se spinto con proposte valide, sappia guardare al proprio futuro con coraggio e con la voglia di provare strade nuove. - ha affermato il presidente della coldiretti alessandrina roberto paravidino - la nocciola rappresenta, infatti, una sfida vinta da coldiretti e dimostra come la filiera corta possa diventare una delle opportunità di crescita e di valorizzazione del territorio. un esempio, lo ricordiamo sempre con piacere, è l’accordo di filiera tra la coldiretti e la novi-elah-dufour che si sta rafforzando di anno in anno, ottenendo ottimi risultati”. a visitare questa volta i noccioleti del

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monferrato saranno ricercatori universitari, vivaisti, tecnici e corilicoltori di novisad interessati alla coltivazione del nocciolo e alla trasformazione del prodotto. Questa visita è seguita a quella, avvenuta circa un mese fa, dei ricercatori cileni giunti a lu con la finalità di approfondire le più moderne tecniche di coltivazione del nocciolo e dell’utilizzo del prodotto. “gli ospiti hanno subito manifestato particolare interesse alla pregiata cultivar locale, la tonda gentile trilobata, - ha sottolineato il responsabile corilicolo coldiretti alessandria alberto pansecchi - alle forme di allevamento, alla gestione del suolo e alla biologia fiorale sottoponendomi ad un intenso fuoco incrociato di domande tecniche e di problemi derivanti dalla loro attività di corilicoltori”. in particolare l’interesse degli ospiti è stato rivolto alla forma di conduzione delle piante allevate a palmetta che, nella realtà dei fatti, non sono presenti in nessun altra zona corilicola italiana o straniera. alberto pansecchi ha spiegato e approfondito la metodologia operativa necessaria per ottenere tale forma innovativa di allevamento mentre ferdinando trisoglio, presidente corilù, ha evidenziato come “la sperimenta-

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zione sia il futuro per rimanere all’avanguardia, un percorso iniziato oltre quindici anni fa grazie al supporto tecnico coldiretti e proseguito con gli interventi diretti di novi elah-dufour a supporto della ricerca. l’intervento della novi non si è però limitato a un sostegno esterno ma si è concretizzato con la concessione di attrezzature per la selezionatura, l’essiccazione e lo stoccaggio delle nocciole destinate poi alla loro produzione dolciaria”. ai ricercatori serbi che sono stati ospitati dalla corilù sono state illustrate le ultime prove sperimentali di difesa dei noccioleti dai parassiti animali, da malattie fungine e da batteriosi. sono state inoltre presentate nuove “ricette” di nutrizione fogliare dei noccioleti e, assolutamente innovativo, le nuove tecniche per incrementare la porosità del terreno e garantire alle piante un miglior sviluppo radicale. É stata, a tal proposito, testata in settimana un’attrezzatura prototipo destinata alla riduzione del compattamento del suolo, presupposto nei corileti ad un incremento della produttività. e parlando di riflettori è sicuramente motivo di orgoglio il fatto di vedere, in onda sulle tv nazionali, il nuovo spot della novi che ha per protagoniste le nocciole e le colline del monferrato.


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vino/latte |ORGANIZZAZIONE

dalviGneto alla bottiGlia Continuano ad essere neCessarie oltre 70 pratiChe

testo unico sul vino in senato, occorre fare presto ccorre una veloce approvazione del testo unico sul vino che va a tagliare del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. ad affermarlo è la coldiretti in occasione dell’audizione al senato sul provvedimento, con l’auspicio che l’aula possa giungere presto ad un via libera definitivo con la conferma delle semplificazioni introdotte dopo il passaggio alla camera, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari. dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa ricorda coldiretti - rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti. il testo unico è il risultato di una lunga mobilitazione di coldiretti e porterà alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di

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certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a igt e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero. la burocrazia - conclude la

coldiretti - è considerata dai vitivinicoltori il principale ostacolo al loro lavoro che nel 2015 ha consentito di realizzare un fatturato record di 9,7 miliardi soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi e risulta in ulteriore aumento del 3% nel primo semestre del 2016.

il provvedimento riGuarda l’indiCazione di oriGine anChe se usato Come inGrediente

ue, storico via libera all’etichetta d’origine su latte e formaggi torico via libera della unione europea alla richiesta italiana di indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari. sono, infatti, scaduti senza obiezioni i tre mesi dalla notifica previsti dal regolamento 1169/2011 quale termine per rispondere agli stati membri che ritengono necessario adottare una nuova normativa in materia di informazioni sugli alimenti. e’ quanto afferma la coldiretti che al forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di cernobbio ha presentato in anteprima le confezioni di latte, burro e mozzarella con le nuove etichette per aiutare i consumatori a scegliere. il provvedimento fortemente sostenuto dalla coldiretti era stato annunciato dal premier matteo renzi e dal ministro delle politiche agricole maurizio martina in occasione della giornata nazionale del latte italiano a milano, organizzata proprio dalla maggiore organizzazione degli imprenditori agricoli in europa. un risultato salutato dal mercato con il prezzo del latte italiano alla stalla “spot”, venduto cioè al di fuori dei normali contratti di fornitura, che è salito del 71% passando dai 24,74 della fine di aprile ai 42,3 centesimi al litro della fine settembre, in soli 5 mesi e mezzo, secondo l’analisi della coldiretti. ci sono ora tutte le condizioni per alzare il prezzo pagato agli allevatori e chiede l’immediata apertura del confronto con l’industria lattiero casearia italiana per tenere conto della nuova situazione di mercato. il provvedimento riguarda - sottolinea la coldiretti - l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari che dovrà essere indicata in etichetta con: a) “paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte”;

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b) “paese di condizionamento: nome della nazione nella quale il latte è stato condizionato” c) “paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato”; Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte: nome del paese”. se invece le operazioni indicate avvengono nei territori di più paesi membri dell’unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti

diciture: “miscela di latte di paesi ue” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in paesi ue” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in paesi ue” per l’operazione di trasformazione. infine se le operazioni avvengono nel territorio di più paesi situati al di fuori dell’unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di paesi non ue” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in paesi non ue” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in paesi non ue” per l’operazione di trasformazione. “con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un importante segnale di cambiamento a livello comunitario sotto la spinta dell’alleanza con la francia che ha adottato un analogo provvedimento”. le 1,7 milioni di mucche da latte presenti in italia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione.

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ORGANIZZAZIONE|attualità

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impresaverde alessandria offre la modalità di Gestione avanzata

le cartelle esattoriali notificate a mezzo pec icordiamo che gli uffici di impresa verde alessandria offrono la gestione avanzata della pec, con il servizio di monitoraggio giornaliero e di avviso all’interessato qualora vi siano nuove comunicazioni. la pec (posta elettronica certificata) è divenuta obbligo di legge dal 2011 per le società e dal 2013 per le ditte individuali. Questa casella di posta elettronica sta sostituendo sempre più la ormai vecchia raccomandata cartacea, della quale ha la stessa validità legale ma con l’enorme potenzialità dell’immediatezza della trasmissione e notifica. a causa dei tagli ai fondi sempre maggiori che la pubblica amministrazione sta subendo, questo mezzo di notifica di atti è sempre più utilizzato. in particolare è necessario sapere che il dlgs 159/2015 ha disposto che la comunicazione da parte degli uffici preposti alla notifica delle cartelle esattoriali (es. equitalia) avvenga tramite pec, attingendo l’indirizzo dal registro nazionale inipec dove ogni impresa ha depositato l’indirizzo pec ufficiale. Qualora questo indirizzo non risulti essere valido, la notifica

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avverrà presso la camera di commercio locale che notificherà all’interessato, tramite raccomandata cartacea, la notizia di avvenuto deposito dell’atto amministrativo. e’ altresì importante che, con la pec, è considerata avvenuta notifica dell’atto il fatto che la casella abbia ricevuto il messaggio, anche se questo non viene letto dall’interessato. da qui scaturisce l’enorme importanza di tenere monitorata giornalmente la propria casella

pec. a tale proposito ricordiamo che gli uffici di impresa verde alessandria hanno istituito, sin dall’avvio dell’obbligo di apertura casella pec, la modalità di gestione avanzata offrendo il servizio di monitoraggio giornaliero e di avviso all’interessato qualora vi siano nuove comunicazioni. ai nostri uffici potete inoltre rivolgervi nel caso abbiate smarrito/dimenticato la password di accesso, richiedendone il reset.

autunno senza CastaGne: Crolla raCColto, É lottaal Cinipide

TAGLI DEL RACCOLTO FINO AL 90% PER CLIMA E PARASSITA CINESE rolla il raccolto di castagne nel 2016 per la strage che si è verificata in campania, la prima regione produttrice, dove si prevede un taglio fino al 90% ma cali sono segnalati in tutto il meridione mentre una leggera ripresa dei raccolti si stima al nord, pero' con alcune zone critiche a causa della siccità. e’ quanto da una indagine della coldiretti in occasione dell’avvio della raccolta, con una situazione disomogenea che fotografa una preoccupante inversione di tendenza. il crollo si verifica in fatto - sottolinea la coldiretti - dopo la leggera ripresa dello scorso anno rispetto al 2014 che aveva fatto segnare il minimo storico dall’unità di italia, per effetto degli attacchi del cinipide, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato nei boschi italiani una vera strage. mentre al nord la lotta al cinipide sta producendo risultati soddisfacenti al centrosud all’andamento climatico non ottimale si è aggiunta la recrudescenza dei danni del cinipide, arrivato in queste aree più recentemente e non ancora debellato. l’attività di lotta al cinipide attraverso i lanci del suo nemico naturale, il parassitoide torymus sinensis, ha dato risultati positivi nei castagneti delle regioni del nord, dove il cinipide è presente da anni e più precocemente è partita la lotta, mentre al centro ed al sud il cinipide è comparso successivamente e l’azione di contrasto al parassita è ancora in pieno svolgimento. rimane pertanto ancora difficile la situazione di quello - ricorda la coldiretti - che giovanni pascoli chiamava "l'italico albero del pane", simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. il raccolto di castagne

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Made in Italy, con una qualità comunque ottima, rimarrà quest’anno - stima la coldiretti - inferiore ai 20 milioni di chili dello scorso anno, ben al di sotto delle medie storiche. Basti dire che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era il triplo rispetto a quella attuale. il castagno - rileva coldiretti - riveste peraltro un ruolo importante in molte aree collinari e montane del nostro paese, non solo per la produzione di frutti e legno, ma anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell’assetto ambientale e idrogeologico. la bellezza dei boschi, con castagni spesso centenari - aggiunge coldiretti -, rende fruibili tali luoghi anche per scopi turistici e di svago con l’habitat che risulta fondamentale per la selvaggina, per la produzione del caratteristico miele e per la raccolta dei funghi e dei piccoli frutti.anche per questo restano molto popolari le feste e le sagre

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dedicate a castagne e marroni in tutta la penisola. con la frenata della produzione nel centro-sud, resta il rischio - continua la coldiretti - di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla spagna, dal portogallo, dall’ albania. nel corso del 2015, nonostante la parziale ripresa della produzione nazionale, l’italia ha importato oltre 32 milioni di chilogrammi di castagne (ne importavamo 6 milioni di chilogrammi nel 2010), spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. da qui la richiesta di coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. non sono noti invece i dati relativi alle importazioni di farina di castagne, perché non esiste un codice doganale specifico, ma solo un codice relativo alla farina ottenuta da frutti di diverse tipologie. serve pertanto l’introduzione di un codice doganale specifico per la farina di castagne, in modo da poterne monitorare i flussi e l’obbligo di etichettatura di origine per i derivati a base di castagne. un modo per tutelare l’alta qualità della produzione Made in Italy che - precisa la coldiretti - conta ben quindici prodotti a denominazione di origine legati al castagno che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili.


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ATTUALITÀ|irpef agricola

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ad un mese dall’annunCio del Governo al mandela forum di firenze

Dal 2017 cancellata l'Irpef agricola: per 400mila aziende, risparmio da 200 milioni

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ono circa quattrocentomila gli agricoltori italiani che beneficeranno della cancellazione dell’irpef agricola che riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola. È quanto emerge da una analisi della coldiretti sugli effetti dell’annuncio del premier matteo renzi davanti a diecimila agricoltori dell’organizzazione a firenze sul fatto che “nel quadro economico del def, a cui è seguita la legge stabilità lo scorso 15 ottobre, è prevista a partire dal 2017 la cancellazione della parte di irpef agricola che le aziende pagano. un provvedimento - ha precisato - che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto imu e irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. in questi ultimi anni in italia all’agricoltura ha precisato il premier - non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. e’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo”. l’eliminazione dell’irpef sui redditi dei terreni per le attività agricole porterà un risparmio stimato in oltre 200 milioni di euro

di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016”.

fatto seguito la legge stabilità dello scorso 15 ottobre, il governo ha previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di irpef agricola che le aziende pagano. un provvedimento - ha detto renzi - che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto imu e irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. in questi ultimi anni in italia all’agricoltura - ha precisato

il premier - non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. e’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo”. una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che - conclude moncalvo - restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016.

FISCO MONCALVO: “STOP A IRPEF RICONOSCE FORZA AGRICOLTURA”

a cancellazione dell’irpef agricola riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale. e’ quanto afferma roberto moncalvo presidente della coldiretti che ha organizzato l’incontro con diecimila agricoltori associati nel corso del quale il premier matteo renzi ha annunciato che “nel quadro economico del def, a cui ha

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totali per le imprese agricole. “in questo modo si riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale ha sottolineato il presidente della coldiretti, roberto moncalvo -. una netta inversione

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irpef agricola - zootecnia |ATTUALITÀ

la riflessione - il punto sui benefiCi del taGlio della tassa aGriCola

importanti risorse economiche per il territorio a cancellazione dell’irpef agricola nella manovra finanziaria non rappresenta solo il riconoscimento al ruolo strategico dell’agricoltura a sostegno della ripresa economica ed occupazionale del paese, ma significa veder riconosciuti gli effetti positivi sul piano ambientale, paesaggistico e culturale, un grande obiettivo che tutti i cittadini possono apprezzare che prevede anche la decontribuzione per le nuove imprese condotte da giovani e si aggiunge alle esenzioni dal pagamento su irap e imu. e’ una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane. Questo provvedimento evidenzia quanto si sta verificando in italia rispetto a tutela del vero Made in Italy: l’agricoltura

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sta tornando, infatti, ad avere un ruolo centrale per il nostro paese e le imprese agricole italiane, nonostante le difficoltà, sono cresciute, in termini di valore aggiunto, il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016. sono circa quattrocentomila gli agricoltori italiani che beneficeranno della cancellazione dell’irpef agricola contenuta nella manovra che consente di recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy. coldiretti ha sollecitato fortemente questo provvedimento che consentirà alle nostre imprese agricole di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore par-

ticolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy. nonostante il momento economico non facile, oggi le nostre aziende hanno saputo raggiungere traguardi d’eccellenza di tutto rispetto, contribuendo alla crescita dell’occupazione e all’offerta dei prodotti del Made in Italy. da dove partire per una nuova progettualità? sicuramente dalla tutela del grano italiano, che si trova in un difficile momento di crisi e dal sostegno all’insediamento dei giovani che sempre più numerosi popolano le campagne. Questa noi la chiamiamo innovazione! leandro grazioli direttore Provinciale Coldiretti alessandria

dal ministero delle politiChe aGriCole il deCreto si rivolGe a tre settori

piano di aiuti per la zootecnia ma le risorse sono troppo esigue seguito dell’applicazione delle misure europee di aiuto agli allevatori (aiuto eccezionale ai produttori di latte e agli agricoltori di altri settori zootecnici), si sta definendo con il ministero delle politiche agricole un decreto attuativo che comprenda i tre diversi settori: latte bovino, latte ovino e suinicoltura. considerata anche l’esiguità dell’importo complessivo (21 milioni messi a disposizione dall’unione europea e altri 10 milioni dal Ministero stesso, per un totale di 31 milioni di euro) si sta profilando un aiuto agli allevatori di bovine da latte (per le zone montane) e per gli allevatori di ovini e suini. in particolare 14 milioni di euro saranno destinati alle aziende delle zone montane con un contributo per circa 500 mila capi.

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per gli allevamenti delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto l’aiuto è raddoppiato. dieci milioni di euro saranno destinati per la suinicoltura, focalizzando l’azione sul miglioramento

del benessere animale e sui piccoli allevamenti. in particolare, si prevede un aiuto alle scrofe per aumentare il periodo di lattazione da 3 a 4 settimane. per le aziende con meno di 1.000 scrofe è previsto un incremento del 25% del premio. sette milioni di euro anche per gli allevatori di latte ovino che stanno affrontando una situazione di difficoltà dovuta al ribasso del prezzo del latte. i dettagli tecnici ed operativi delle misure verranno definiti entro novembre e nel primo trimestre del 2017 le aziende potranno accedere agli aiuti previsti. fermo restando che l’iniziativa rappresenta comunque un segnale di attenzione per il settore zootecnico, resta il problema di una dotazione finanziaria troppo esigua che non può rispondere alle aspettative degli allevatori italiani.

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Agricoltura Alessandrina

ATTUALITÀ|ciBi pericolosi

presentato al forum internazionale dell’alimentazione

Dossier Coldiretti: Crescono le importazioni di cibi pericolosi, ecco la “lista nera” Una classifica che deve far riflettere ogni qual volta si va a fare la spesa. Importente la rintracciabilità

alle nocciole turche alle arachidi dalla cina inquinate da aflatossine cancerogene fino alle spezie dall’india, come il peperoncino contaminato da pesticidi oltre i limiti o con problemi da infezioni microbiologiche, salgono sul podio dell’elenco dei prodotti alimentari più a rischio per la salute che vede al decimo posto il pesce vietnamita, per la presenza di pericolosi livelli di metalli pesanti. e’ quanto emerge dal dossier coldiretti su “la classifica dei cibi più pericolosi” presentato al forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di cernobbio ed elaborato sulla base del rapporto del ministero della salute sui sistema di allerta europeo, che registra gli allarmi per rischi alimentari verificati a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, contaminanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nel 2015. se le nocciole e l’altra frutta secca dalla turchia contaminate da aflatossine cancerogene sono quelle che hanno fatto scattare il maggior numero di allerta comunitari, a seguire da vicino ci sono le arachidi dalla cina per lo stesso tipo di pericolo mentre il peperoncino e le altre spezie dall’india, per la presenza di contaminazioni microbiologiche e di residui chimici in eccesso, sono al terzo posto. una classifica che dovrebbe far riflettere i quasi 35 milioni di italiani, di cui 9,7 milioni regolarmente, che abbinano ingredienti italiani con prodotti provenienti da altri paesi, come ad esempio la curcuma originaria dell’india o le bacche di goji, i fagioli azuchi e lo zenzero che sono in gran parte di provenienza cinese. per numero di allarmi fatti scattare nel 2015 al quarto posto della classifica si trova il pesce proveniente dalla spagna - spiega la coldiretti - che ha fatto registrare soprattutto contenuti fuori norma di metalli pesanti per tonno e pesce spada, mentre preoccupante è la situazione della frutta e verdura proveniente dalla turchia con fichi secchi fuori norma per la presenza di aflatossine e i peperoni per i pesticidi. al sesto posto la frutta secca proveniente dall’india con l’allarme salmonella scattato nei semi di sesamo, mentre irregolarità per le aflatossine sono state trovate nei pistacchi dall’iran. nella frutta e verdura proveniente dall’egitto, che gode di un regime agevolato per l’esportazione in italia, è stata segnalata la presenza irregolare di pesticidi in prodotti come le olive e le fragole, ma hanno creato problemi anche i pistacchi provenienti dagli usa per le aflatossine cancerogene e il pesce dal vietnam con un eccessivo contenuto di metalli pesanti, che chiude la lista dei dieci cibi più pericolosi. fuori dalla classifica vanno però anche segnalati i casi delle

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nella foto i primi tre classificati. la lista dei cibi più pericolosi è composta da quindici voci ed è necessario correre ai ripari per liberare le aziende italiane dalla concorrenza sleale delle produzioni straniere realizzate in condizioni di dumping sociale e ambientale con rischi concreti per i cittadini.

erbe e delle spezie come paprika e peperoncino cinesi con pesticidi, i formaggi francesi con contaminazioni microbiologiche, i prodotti alimentari con vendita non autorizzati da parte degli stati uniti e il pollame con contaminazioni microbiologiche proveniente dalla polonia mentre, irregolarità sui contenuti di pesticidi hanno generato allarmi per la frutta e verdura dalla cina, come broccoli e funghi. “non c’è più tempo da perdere e occorre rendere final-

mente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri”, ha sottolineato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “bisogna liberare le imprese italiane dalla concorrenza sleale delle produzioni straniere realizzate in condizioni di dumping sociale, ambientale con rischi concreti per la sicurezza alimentare dei cittadini”.

ecco classifica dei cibi piu’ pericolosi

motivazione

1) frutta secca proveniente dalla turchia (nocciole)

aflatossine oltre i limiti

2) frutta secca proveniente dalla cina (arachidi)

aflatossine oltre i limiti

3) erbe officinali e spezie dall’india (peperoncino)

microbiologici/pesticidi oltre i limiti

4) pesce proveniente dalla spagna (tonno/pesce spada) metalli pesanti in eccesso 5) frutta e verdura dalla turchia (fichi secchi/peperoni) aflatossine e pesticidi oltre i limiti 6) frutta secca proveniente dall’india (semi di sesamo) contaminazione salmonella 7) frutta secca proveniente dall’iran (pistacchi)

aflatossine oltre i limiti

8) frutta e verdura da egitto (olive e fragole)

pesticidi oltre i limiti

9) frutta secca proveniente dagli stati uniti (pistacchi) aflatossine oltre i limiti 10) pesce proveniente dal vietnam (pangasio)

metalli pesanti in eccesso

11) erbe e spezie dalla cina (paprika/peperoncino)

microbiologici/pesticidi oltre i limiti

12) latte proveniente dalla francia (formaggi)

contaminazioni microbiologiche

13) novel food proveniente dagli stati uniti

sostanze non autorizzate

14) pollame proveniente dalla polonia

contaminazioni microbiologiche

15) frutta e verdura dalla cina (broccoli/funghi)

pesticidi oltre i limiti

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fonte: elaborazioni coldiretti su dati ministero della salute


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Agricoltura Alessandrina

ciBi pericolosi |ATTUALITÀ

un vero paradosso: l’allarme lanCiato da Coldireti a Cernobbio

Via libera a prosciutto gonfiato. Più acqua e chimica con addio alla scadenza rriva il prosciutto gonfiato che contiene più acqua e anche aromi chimici, sinora vietati, a danno dei consumatori e degli allevatori italiani. a lanciare l’allarme è stata la coldiretti al forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di cernobbio nel denunciare l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto salumi” che recepisce norme comunitarie concernenti la disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti di salumeria, con la mostra “le mani dell’europa nel piatto”. vengono aumentati di un punto percentuale i tassi di umidità relativi al prosciutto cotto, a quello cotto scelto e a quello cotto di alta qualità, il che significa - denuncia la coldiretti - che il contenuto di acqua consentito sarà pagato dagli acquirenti come se fosse carne. l’incremento del tasso di umidità previsto per le tre categorie di prosciutto andrà - precisa la coldiretti - a minare la qualità del prodotto stesso a discapito del maiale italiano, le cui carni hanno caratteristiche qualitative superiori a quelle dei maiali importati dai paesi del nord, penalizzando i nostri allevatori. il decreto cancella poi il divieto di utilizzo di aromi chimici, aprendo così la strada alla possibilità di correggere gusto e sapore dei salumi fatti con materia prima scadente e di dubbia origine. viene infatti sostituita la distinzione tra aromi artificiali e naturali identici con un riferimento generale al regolamento ue 1334/2008, relativo agli aromi e alle sostanze aromatizzanti. ad essere abolita - sottolinea la coldiretti - è anche la “scadenza”, il cosiddetto termine minimo di conservazione che era fissato al massimo entro 60 giorni dalla data di confezionamento del prosciutto cotto e che ora sarà invece deciso direttamente dal produttore. paradossalmente viene mantenuta, invece, la possibilità di

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nella foto niente a che vedere con i prosciutti gonfiati e contraffatti, una “gustosa” carrellata di tipicità suinicole vero made in italy allestite lo scorso anno ad eXpo che hanno saputo attirare l’attenzione e i consensi di migliaia di visitatori italiani e stranieri.

utilizzare le cosce di maiale congelate per produrre il prosciutto crudo stagionato per il quale viene però ridotta a 40 giorni la fase minima di riposo (55 giorni per le cosce superiori agli 11 chili). si tratta di norme per favorire le importazioni dall’estero di maiali più leggeri di quelli italiani in una situazione in cui - ricorda coldiretti - due prosciutti su tre venduti oggi in italia provengono da maiali allevati in olanda, danimarca, francia, germania e spagna senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare l’origine. altra novità del provvedimento è l’inserimento nel decreto del culatello, sino ad oggi assente, ma anche qui si apre a una “industrializzazione” del prodotto (uso di involucri artificiali al posto del tradizionale budello naturale, ecc.) che rischia - continua la

coldiretti - di abbassarne la qualità. “occorre salvaguardare la tradizione artigianale della nostra salumeria che ha conquistato i mercati internazionali nel rispetto della tradizione e della qualità”, ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “va fermata una deriva comunitaria che punta all’omologazione verso il basso della qualità, troppo spesso con la complicità di una parte dell’industria anche nazionale”. in italia sono allevati - conclude la coldiretti - meno di 8,7 milioni di maiali, destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'unione europea il riconoscimento di denominazione di origine (dop/igp). il settore della produzione di salumi e carne di maiale in italia, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi.

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ATTUALITÀ|informativa salute

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldirettiepaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.d.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a torino, Biella, cuneo, novara, vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associa-

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tiva coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.d.c. e con assoluto rispetto della

privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

di ostruzione e l’eventuale occlusione dell’ostio tubarico, e porre l’indicazione chirurgica di adenoidectomia.

•tosse secca, senso di corpo estraneo faringeo: per valutare lo spazio retroricoideo e interaritenoideo ed escludere una flogosi da reflusso gastro-esofageo.

TEMA DEL MESE

LARINGOSCOPIA A FIBRE OTTICHE la laringoscopia a fibre ottiche o fibroscopia è indicata nei seguenti casi: • ostruzione respiratoria nasale: per valutare la presenza di una deviazione del setto nasale e caratterizzarla (deviazione della cartilagine quadrangolare, deviazione del setto osseo o condro-vomeriana), per valutare la presenza di ipertrofia dei turbinati inferiori (rinite allergica, rinite vasomotoria) e dei turbinati medi (conca bullosa), per valutare la presenza di sinusopatia (acuta o cronica - poliposi naso-sinusale). •Rinorrea sierosa o muco-purulenta, dolore al volto o sovra-orbitario o frontale: per escludere un quadro di sinusopatia. •Rinorrea striata di sangue: per escludere un processo neoplastico naso-sinusale. •otiti medie recidivanti, ipoacusia trasmissiva, timpanogramma di tipo b, difficoltà alla compensazione: per valutare la pervietà della tuba d’eustachio e del rinofaringe (il carcinoma del rinofaringe può provocare ipoacusia trasmissiva). •ostruzione respiratoria nasale, otiti catarrali recidivanti o russamento notturno nei bambini: per valutare la presenza di adenoidi nel cavo rinofaringeo, determinarne il grado

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•Russamento notturno con apnee negli adulti: per valutare la pervietà nasale e coanale, per effettuare il test di muller (indicativo per il grado di apnea e la localizzazione dell’eventuale collabimento mucoso), per caratterizzare l’eventuale ipertrofia della base lingua e la ptosi del palato molle, per valutare la pervietà dello spazio respiratorio. •Disfagia: per escludere la presenza di un processo infettivo o tumorale (benigno o maligno) che può interessare l’orofaringe, la laringe o l’ipofaringe, ostacolando il passaggio di alimenti solidi o liquidi, per valutare la motilità faringo-laringea e la coordinazione della deglutizione. •Disfonia: per valutare la conformazione e la motilità del piano glottico e sovraglottico, escludendo patologie infettive, tumorali benigne o maligne, per valutare lo spazio retroricoideo e interaritenoideo, escludendo una flogosi da reflusso gastro-esofageo. •Dispnea: per escludere la presenza di un processo infettivo o tumorale (benigno o maligno) della laringe che riduce lo spazio respiratorio

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•Emoftoe: per escludere punti di sanguinamento del distretto faringo-laringeo. la Laringoscopia a Fibre ottiche o fibroscopia è un esame che non presenta controindicazioni in quanto è indolore, non richiede necessariamente l’anestesia locale (che al bisogno può essere fatta mediante spray o cotonoidi imbevuti e posizionati nelle fosse nasali) e dura pochi minuti, e che quindi può essere effettuato ambulatorialmente nei bambini a partire dai 3 anni. lo strumento utilizzato è il fibroscopio flessibile, a fibre ottiche del diametro di circa 3,4 mm con l’estremità distale mobile (angolo rotazione 125°) che introdotto nel vestibolo nasale consente la visione delle caratteristiche anatomo-patologiche dei distretti rino-faringo-laringei, producendo immagini ad alta risoluzione. in conclusione, la laringoscopia a fibre ottiche consente uno studio scrupoloso del distretto rino-faringo-laringeo in breve tempo, a basso costo e senza provocare rischi o dolore al paziente, e rappresenta l’esame indispensabile all’otorinolaringoiatra per una diagnosi accurata e una terapia mirata.


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lutti|ATTUALITÀ

LUTTI Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟1934 - Luglio 2016 ✟

✟09/04/1920 - 17/10/2016 ✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della moglie Giuseppina Castellari, e del figlio Carlo Bonabello per la scomparsa del caro

La Federazione alessandrina esprime sentite condoglienze alle famiglie Greco e Rossi, per la scomparsa della cara

LUIgI bONAbELLO

Ved. ROSSI Socia di Lobbi Sentite condoglianze ai figli Franca e Giampaolo

Socio di Boscomarengo Sentite condoglianze

gRECO ADA MARIA

✟14/02/1930 - 30/06/2016 ✟

✟21/11/1933 - 24/09/2016 ✟

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti di Alessandria ai figli Angela e Roberto, con Sonia e il nipote Flavio, al fratello Giovanni, per la perdita della cara

La Dirigenza e la Struttura Coldiretti, in particolare della zona di Cerrina, esprimono sentite condoglianze al figlio Mario e a tutta la famiglia Mussone, per la scomparsa del caro

MARIA NOVELLI

CAV Uff. PIERINO MUSSONE

Ved. NOVELLI Socia di San Giuliano Nuovo

Socio Coldiretti e Presidente di Sezione di Cantavenna

✟07/06/1923 - 18/10/2016 ✟ La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Massobrio, ai figli Giuseppe e Gianni, della Cascina San Pietro di Masio, per la scomparsa della cara

✟28/02/1927 - 03/11/2016 ✟ Sentite condoglienze da parte di Coldiretti Alessandria alla famiglia Grassano, per la scomparsa del caro

La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglai Vallino, per la perdita della cara

CELESTINA CERUTTI

LUIgI gRASSANO

MARISA VALLINO

Socio di Mandrogne

VED. MASSObRIO

✟12/11/1928 - 04/11/2016 ✟

Ci stringiamo al dolore di Gianfranco Ferraris, sindaco di Castellazzo Bormida, per la scomparsa della cara mamma

STEfANIA MOCCAgATTA Socia di Castellazzo Bormida

✟ La Coldiretti tutta si unisce al dolore della famiglia Borsalino, in particolare a Giuseppe, per la scomparsa del caro

NONNO

Socio di Solero

✟09/02/1938 - 17/10/2016 ✟

Socia di Gamalero

RICORDO La Coldiretti Alessandria ricorda a qualche settimana dalla scomparsa l’amico Pierino Barbarino coeditore del “Piccolo” Presidente della Soged. Ci uniamo nella preghiera di quanti lo hanno conosciuto e stimato.

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ATTUALITÀ|mons. ivo piccinini a colloQuio con il consigliere ecclesiastico

I POVERI (di beni) SENZA CONTRATTO liver hart e Bengt holmstrom hanno ricevuto il premio nobel per la teoria dei contratti! sul dizionario le voci “contratto” e “patto” sono associate a quella di “accordo”. l’accordo è sinonimo di concordia, consonanze di voleri, di sentimenti, di idee comuni e amichevoli. se tutti gli uomini andassero d’accordo non ci sarebbero più conflitti, ma solo pace e serenità sulla terra. dato che questo mondo ideale non esiste, è necessario “patteggiare” e “contrattare”. nel “contratto” prevale la legge del più forte (= la forza contrattuale). la cultura del contratto non ha vinto solo il premio nobel, ma è anche la vincitrice del nostro tempo, soppiantando il patto e l’accordo come strumenti per la vita sociale. finanza e mercati hanno imposto le loro leggi e le loro... “trappole contrattuali”. tutti i rapporti umani nella politica, nella scuola, in ogni organizzazione sono dominati dalla teoria economica dei contratti. la scelta di premiare col nobel gli

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studiosi sopra citati non ha trovato tanti consensi soprattutto nei social. in uno leggo: “io il premio nobel per l’economia lo avrei assegnato a tutte le mamme che

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riescono ancora nel 2016 a far quadrare i loro bilanci familiari tra tasse e balzelli di tutti i generi. tra le mamme rientrano le casalinghe che senza premi nobel e titoli accademici sono produttrici di un reddito virtuale di €7.000,00 al mese”. non c’è solo l'incentivo economico (se lo paghi bene puoi ottenere da un essere umano ciò che vuoi) ma anche altre motivazioni. noi non siamo come ci descrive una certa teoria economica. noi siamo esseri anche spirituali. possiamo agire e operare secondo un'etica, una morale, una vocazione e non solo per motivazioni economiche secondo parametri matematici. fortunatamente siamo qualcosa di più che numeri o materia grigia. motivare le scelte con qualcosa di più rispetto agli interessi materiali è sempre più difficile. per i “motivatori” la strada è tutta in salita. e non hanno nessuna speranza di ottenere un nobel di riserva. don ivo


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