Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 7 - 17/07/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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“LO SFREGIO DEL MADE IN ITALY”:

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UN CRIMINE SUBDOLO E ABERRANTE Sono sempre preoccupanti i dati sulla povertà in Italia mentre nelle campagne aumentano i furti ai danni degli agricoltori. Servono più controlli… magari può aiutare “l’occhio” del drone on piove e questo è un problema. DobEDITORIALE biamo ricorrere a forniture straordinaPRESIDENTE PROVINCIALE rie di gasolio e quindi ad un’ulteriore spesa che va ad aggiungersi ad un elenco già lungo di costi da affrontare. leggendo quanto pubblicato dall’istat mi è balzato all’occhio però un dato che mi ha confortato leggermente: i poveri assoluti in italia sono in calo in numero e percentuale sul totale per la prima volta dal 2006 dopo che negli anni della crisi si è verificato un costante e progressivo aumento. Una positiva inversione di tendenza in una situazione che resta drammatica, dove si contano oltre 4 milioni di persone che sono state costrette a chiedere aiuti per mangiare con pacchi alimentari o mense. si tratta della punta dell’iceberg di una situazione di disagio con 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 quanti hanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri, ossia pensionati, disoccupati, famiglie con bambini, che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa. numeri che fanno rabbrividire se ci aggiungiamo un altro dato che arriva dal rapporto agea: in italia sono stati 428.587 i bambini con meno di 5 anni di età a dover far ricorso agli aiuti alimentari per poter semplicemente bere il latte o mangiare. Un malessere che porta anche ad un’impennata di ruberie nei campi dove sono sempre più numerosi gli agricoltori costretti a lanciare l’allarme a causa di frequenti e ripetuti furti di prodotti portati via dai campi con camion o prelevati dalle serre con conseguenti danni alle strutture. infatti, parrebbe proprio che l’aumento della domanda di frutta fresca per combattere l’afa africana abbia suscitato l’interesse di bande organizzate che cercano di fare affari sul lavoro degli agricoltori e sulle sofferenze degli italiani. Un fenomeno favorito dalla situazione di isolamento delle campagne dove nel tempo si sono ridotti i presidi pubblici a garanzia della sicurezza. per questo dove si sono verificati ripetuti episodi sono stati chiesti maggiori pattugliamenti nelle zone rurali con una più massiccia presenza delle forze dell’ordine nelle campagne. la criminalità nelle campagne è purtroppo un fenomeno in preoccupante espansione con la presenza di bande di malviventi che battono ormai sistematicamente le aree rurali e rubano ciò che trovano, dagli ortaggi alle piante, dal carburante agli attrezzi agricoli e trattori. ma il business della criminalità è anche molto altro, purtroppo. punta l’attenzione e si muove in modo più subdolo, ma decisamente più aberrante, arrivando allo sfregio del vero Made in Italy perpetrato da chi è consapevole di farlo, ai danni degli ignari consumatori. Dallo sfruttamento di antipatici stereotipi per fare marketing sulla pelle degli italiani alle maldestre rivisitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di storici processi produttivi ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino a piatti tricolore inventati di sana pianta.all’interno di questo numero troverete uno speciale, anzi due: il primo dedicato ai formaggi senza latte (e non voglio aggiungere nulla!) mentre l’altro riguarda la fauna selvatica, grave problema arrivato più volte sui tavoli della Regione piemonte. Questa volta sarà diverso? infine, vi invito a leggere l’approfondimento sui droni, grandi alleati dell’agricoltura in campo. innovazione e tecnologia vanno a braccetto ottenendo risultati importanti, nel rispetto dell’ambiente e delle colture. Buona lettura e appuntamento a settembre!

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Roberto Paravidino Presidente

|IN COPERTINA

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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QuESTo PERioDiCo È ASSoCiATo A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PeriodiCo ediTo dA impresa Verde Alessandria d i r e T T o r e A m m i n i s T r AT i V o simone moroni direTTore resPonsAbiLe ilaria Lombardi

n°7 - Luglio 2015

g r A f i C A , i m PA g i n A Z i o n e Christian boero

“Proteggere il vero il Made in Italy che ci rende fieri di essere italiani nel mondo”

H A n n o C o L L A b o r AT o A q U e s T o n U m e r o Alessandro Albertelli, Luisa bo, daniela Colombini, Alberto Pansecchi, don ivo Piccinini, marino ravera, emanuele sconfienza.

Successo di pubblico e critica per il primo cheese test ad Expo 2015, organizzato dalla Coldiretti nell’ambito della Giornata Nazionale del Vero Latte Italiano.

foTogrAfie Archivio Coldiretti, Christian boero

redAZione ed AmminisTrAZione Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

La festa che ha colorato di giallo l’Expo è stata l’occasione per parlare nuovamente dei fenomeni distorsivi che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il mercato dei prodotti lattiero-caseari.

regisTrAZione TribUnALe di Alessandria n.69 del 21.1.1953

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Ospite d’onore l’attrice Maria Grazia Cucinotta, fascino tutto Made in Italy apprezzato nel mondo.

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Chiuso in redazione il 17 Luglio 2015

Confederazione nazionale Coldiretti federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

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IN FATTORIA DIDATTICA

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A RONCAGLIA

ono state particolarmente contente le piccole alunne dell’associazione culturale “BUBU seTTeTe” di masio in gita all’azienda apistica pitarresi di Roncaglia. Vestite da api, (come si può vedere dalla foto), hanno trascorso una giornata particolarmente interessante in fattoria didattica a contatto con il mondo dell’apicoltura, scoprendo i segreti delle diverse varietà di miele.

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ATTUALITÀ|#noaifoRmaggisenzalaTTe

NO AI FORMAGGI SENZA LATTE Primi risultati dopo la mobilitazione Coldiretti:

prorogata al 29 settembre

diffida Commissione Ue su latte in polvere “oggi mandano in polvere il latte, domani il paese”, “Dai regolamenti comunitari alibi per industriali nemici del Made in Italy”: questi alcuni testi di denuncia degli striscioni degli allevatori coldiretti che in piazza montecitorio, alla presenza dei cittadini e dei parlamentari, hanno mostrato come avviene la produzione del vero formaggio italiano, sfidando l’imposizione di Bruxelles. “Dopo la mobilitazione promossa dalla coldiretti, la commissione europea ha concesso una proroga sulla richiesta all'italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di pro-

dotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale”, rende noto la coldiretti, informando che “con una nota inviata il 10 luglio dal segretariato generale della commissione europea alla rappresentanza permanente dell’italia presso l’unione europea è stata accordata una proroga, fino al 29 settembre 2015, del termine di risposta alla lettera di diffida sull’infrazione n.4170 con la quale in pratica si vuole imporre all’italia di produrre formaggi senza latte ottenuti con la polvere”. “si tratta di un segnale di attenzione importante che prende atto del grande consenso generale raccolto dalla nostra manifesta-

zione in italia, che ci auguriamo si traduca in decisioni definitive nell'ambito del negoziato che si apre ora con le autorità italiane”, afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo, sottolineando che “il pressing continua a sostegno del negoziato, con la petizione lanciata dalla coldiretti a sostegno della legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che ha garantito da oltre 40 anni il primato della produzione lattiero casearia italiana che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo, dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3% nel primo trimestre del 2015”.

IL MONITO

DI COLDIRETTI così si alloNtaNaNo i cittaDiNi e le imprese Dall’europa

UNA SCELTA INCOMPRENSIBILE al 11 aprile del 1974 con la legge n.138, l’italia ha deciso - sottolinea la coldiretti - di vietare l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare ai caseifici situati sul territorio nazionale. Questa misura - precisa la coldiretti - ha lo scopo di tener alta la qualità delle produzioni casearie italiane salvaguardando le aspettative dei consumatori per quanto concerne l’autenticità e la qualità dei prodotti italiani mediante la qualità delle materie prime. Una scelta che ha garantito fino ad ora il primato della produzione lattiero casearia italiana che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3% nel primo trimestre del 2015. la commissione Ue con l’avvio della procedura di infrazione ritiene invece che la legge italiana a tutela della qualità della produzioni rappresenti una restrizione alla “li-

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bera circolazione delle merci”, essendo la polvere di latte e il latte concentrato prodotti utilizzati in tutta europa. in altre parole - precisa la coldiretti - impone un adeguamento al ribasso con una diffida che, se accolta, comporterà uno scadimento della qualità dei formaggi e degli yogurt italiani che metterà a repentaglio la “reputazione” del Made in Italy, ma anche una maggior importazione di polvere di latte e latte concentrato che arriverà da tutto il mondo a costi bassissimi, con conseguenze pesanti sulla tenuta degli allevamenti italiani. si tratta in realtà - continua la coldiretti solo dell’ultima trovata delle burocrazie dell’Unione europea da dove sono sono arrivate incomprensibili decisioni sulla tavola che allontanano cittadini e imprese dall'europa, dal vino senza uva al cioccolato senza cacao fino alla carne annacquata, ma sul mercato c’è anche il vino zuccherato e quello in polvere mentre circa la metà della spesa è anonima. “nell’Unione che si disinteressa e temporeggia sull’emergenza immigrati si consentono invece trucchi e inganni nel momento di fare la spesa con l’appiattimento


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# noaifoRmaggisenzalaTTe|ATTUALITÀ

versi dal burro di cacao. Quasi la metà della spesa - continua la coldiretti - è anonima per colpa della contraddittoria normativa comunitaria che obbliga a indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata, per le uova, ma non per i formaggi, per il miele, ma non per il latte. il risultato è che - conclude la coldiretti - gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle.

ATTENZIONE ecco gli inganni sUgli scaffali peR i consUmaToRi

verso il basso della qualità alimentare, anche a danno di paesi come l’italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare”, ha affermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nel denunciare “le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni”. si spiega cosi - sottolinea la coldiretti - la richiesta dell’Unione europea di utilizzare la polvere di latte al posto del latte, nei formaggi, di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei paesi del nord europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. l’Unione europea consente anche per alcune categorie di carne la possibilità - continua la coldiretti - di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5%, ma per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa e potrebbero essere esclusi dagli obblighi di indicazione della quantità d’acqua, mentre in tutta europa circolano liberamente imitazioni low cost del parmigiano reggiano e del grana padano, cosiddetti “similgrana”, realizzate fuori dall’italia senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine. Una mozzarella su quattro in vendita in italia - precisa la coldiretti - è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta per effetto della normativa europea. sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”,“miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” previste dalla normativa comunitaria per far conoscere la provenienza delle olive ai consumatori. storica l’imposizione all’italia dell’Unione di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali di-

I DIKTAT DELL’EUROPA A TAVOLA SECONDO LA COLDIRETTI

senza latte in italia una mozzarella su quattro - Una mozzarella su quattro in vendita in italia è stata ottenuta con semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta per effetto della normativa europea. i formaggi dalla polvere - l’Unione europea - sostiene la coldiretti chiede all’italia di non vietare l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare ai caseifici situati sul territorio nazionale. il similgrana low cost senza indicazione di provenienza - nell’Unione europea è permessa la vendita imitazioni low cost importate dall’estero del parmigiano reggiano e del grana padano senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori. il vino allo zucchero - l’Unione europea consente ai paesi del nord europa di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero. lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del mediterraneo e in italia, che ha combattuto una battaglia per impedire un “trucco di cantina” e per affermare definitivamente la definizione di vino quale prodotto interamente ottenuto dall’uva. wine kit il vino dalla polvere - l’Unione europea - afferma la coldiretti permette la vendita di pseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit

che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette piu’ prestigiose con la semplice aggiunta di acqua. la microetichetta dell’olio - sulle bottiglie ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” per riconoscere gli oli importati. la carne annacquata - l’Unione europea consente per alcune categorie la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5%. ma per wurstel e mortadella tale indicazione puo’ essere addirittura elusa, anche se il contenuto di acqua supera tale percentuale, secondo la nuova normativa comunitaria definita con il Reg.1169/2011 dell’Unione. il cioccolato senza cacao - l’Unione europea ha imposto all’italia di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao. 2 prosciutti su 3 sono stranieri ma non si vede - piu’ di due prosciutti su tre consumati in italia sono ottenuti - conclude la coldiretti - da maiali stranieri, ma il consumatore non lo sa perché in etichetta non è obbligatorio indicare la provenienza. Una mancanza di trasparenza che in realtà riguarda quasi la metà della spesa, dai formaggi alla frutta conservata fino al latte. n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 5


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ATTUALITÀ|#noaifoRmaggisenzalaTTe

SCOPERTO DAI NAS l’ennesimo laBoRaToRio clanDesTino

Salute: BENE STOP A FALSI PROSCIUTTI ITALIANI, +180% FRODI

UE impoRTanTe segnale

COLDIRETTI, BENE SOSTEGNO HOGAN SU ETICHETTA TRASPARENTE

nella foto l’incontro tra il commissario Hogan e il presidente moncalvo.

positivo il sostegno assicurato dal commissario europeo all’agricoltura philip Hogan al lavoro che stiamo facendo per garantire una etichetta di origine trasparente ai prodotti alimentari Made in Italy”. e’ quanto ha affermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo in riferimento all’incontro a Roma con il commissario europeo all’agricoltura philip Hogan che ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa dell’italia promossa sulla base del regolamento comunitario n.1169 del 2011 entrato in vigore il 13 dicembre del 2014 che consente ai singoli stati membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole in merito alla rilevanza delle dicitura di origine ai fini di una scelta di acquisto informata e consapevole, come è avvenuto nella consultazione pubblica on line sull’etichettatura condotta dal ministero delle politiche agricole. Un segnale importante per tutelare le produzioni agroalimentari nazionali che - sottolinea moncalvo - apre prospettive positive anche nel settore lattiero caseario italiano dove dall’inizio della crisi hanno chiuso oltre diecimila stalle e ora scelte sbagliate rischiano di compromettere irrimediabilmente l’identità e la genuinità dei formaggi, diversi da quelli a denominazione di origine. l’impegno del commissario in questi primi mesi di attività a sostenere la promozione e a tutelare le denominazioni di origine con l’istituzione del registro internazionale rappresentano importanti passi in avanti come pure - sottolinea moncalvo - la volontà di accelerare il processo di semplificazione della politica agricola comune. ci auguriamo infine - conclude moncalvo - un concreto sostengo ai produttori italiani colpiti dall’embargo che la Russia ha appena deciso di prorogare per un ulteriore anno.

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nella foto esempi di prosciutti allevati all’estero e venduti come italiani, ma la frode per i consumatori non si ferma qui. i nas hanno sequestrato anche attrezzature per la manipolazione del prodotto.

a scoperta di un laboratorio per falsificare il prosciutto straniero e farlo diventare magicamente italiano è la punta dell’iceberg di un fenomeno in crescita che ha portato nel 2014 ad un aumento del 180 del valore dei sequestri effettuati dai carabinieri dei nas nel settore delle carni, rispetto all’inizio della crisi. e’ quanto afferma la coldiretti nel commentare la chiusura di un laboratorio clandestino a Villaricca, nel napoletano dove prosciutti provenienti dalla polonia venivano disossati ed etichettati con marchi di aziende italiane, per poi essere venduti al dettaglio a prezzi inferiori a quelli di mercato. i militari dell'arma hanno rinvenuto e sequestrato tutte le attrezzature utilizzate per la manipolazione del prodotto importato dall’estero: frigoriferi; coltelli; fermagli; banchi; presse, nonche migliaia di etichette (anche quella del consorzio prosciutto di parma) pronte per essere applicate e tutto il materiale (reti e buste) necessario a riconfezionamento, ma le indagini - spiega la coldiretti - continuano per individuare la rete di negozi che vendevano il prodotto falsificato e poco sicuro. le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini particolarmente odiosi perché - sostiene la coldiretti - si fondano sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. oltre un certo limite - spiega la coldiretti - non è possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la sa-

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lute”. gli ottimi risultati dell'attività di contrasto messa in atto dalla magistratura e da tutte le forze dell’ordine impegnate confermano però la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire - continua coldiretti - dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata. il settore della carne - sostiene la coldiretti - è particolarmente vulnerabile con il valore dei sequestri effettuati dai nas che è stato pari a 143,7 milioni di euro nel 2014, il più alto tra tutti i diversi settori merceologici, anche per la mancanza di trasparenza negli scambi commerciali e nell’informazioni ai consumatori in etichetta. infatti - rileva la coldiretti - due prosciutti su tre venduti oggi in italia provengono da maiali allevati in olanda, Danimarca, francia, germania e spagna senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta dove non è ancora obbligatorio indicare l’origine. Una situazione che fa chiudere le stalle italiane per la concorrenza sleale di prodotti spacciati come nazionali senza averne le caratteristiche. in italia sono allevati - continua la coldiretti - piu’ di 8 milioni di maiali destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'Unione europea il riconoscimento di denominazione di origine (Dop/igp). il settore della produzione di salumi e carne di maiale in italia, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi. secondo un’analisi coldiretti su dati istat le famiglie italiane spendono all’anno circa 280 euro per l’acquisto dei salumi.


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# noaifoRmaggisenzalaTTe|ATTUALITÀ

UE: Italia AL REFERENDUM SUL FORMAGGIO SENZA

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LA MOBILITAZIONE

COLDIRETTI APRE IL BRACCIO DI FERRO CON BRUXELLES

nelle foto cittadini che firmano la petizione della coldiretti per garantire la tutela del Made in Italy lattiero-caseario durante la mobilitazione davanti a montecitorio.

e e di latt r e lv o p chilo di litri di Con un rre 10 u d o r p urt bile , 64 yog e l è possi l e r a 5 mozz latte, 1 on la mobilitazione a piazza montecitorio l’italia ha lanciato il “referendum” contro il “formaggio senza latte” che Bruxelles vuole imporre con la lettera di costituzione in mora appena inviata dal segretariato generale della commissione europea alla Rappresentanza permanente d’italia presso l’Unione europea sull’infrazione n.4170. lo ha annunciato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “si apre per i prossimi mesi un duro braccio di ferro”. la petizione lanciata dalla coldiretti chiede l’impegno del governo e del parlamento per garantire la norma vigente, che l’Unione europea vorrebbe modificare, sul divieto di detenzione e utilizzo della polvere di latte, al fine di tutelare i cittadini, garantendone la massima consapevolezza e di difendere la distintività e l’eccellenza del vero Made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’italia nel mondo. le prime risposte trasversali sono già arrivate davanti a montecitorio, nel corso della manifestazione che ha visto allevatori, casari e consumatori uniti in difesa della qualità del Made in Italy lattiero-casearia, contro le pressioni di quella parte di industria che vuole continuare ad importare prodotti da spacciare come Made in Italy. “con un chilo di polvere di latte, che costa sul mercato internazionale 2 euro - afferma Roberto paravidino presidente coldiretti alessandria - è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori”. il pressing esercitato dalla commissione europea sull’italia ha già stimolato - sottolinea la coldiretti - gli interessi degli speculatori con le importazioni di latte e crema in polvere che sono aumentate del 16 per cento nel primo trimestre 2015 rispetto allo scorso anno, secondo una analisi della coldiretti. e non è certo casuale che i 2/3 delle importazioni provengano da francia e germania, l’asse che

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nelle foto allevatori e casari al lavoro per fare il formaggio con il latte vero a piazza montecitorio. (sotto) un sacco di polvere di latte il cui impiego l’europa ci vorrebbe imporre.

detta la linea politica dell’Unione europea. “e’ in corso - sottolinea il direttore della coldiretti alessandrina simone moroni - un pericoloso braccio di ferro che potrebbe portare alla chiusura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, all’omologazione e all’appiattimento qualitativo della produzione nazionale dopo la lettera di diffida inviata all’italia dalla commissione europea, che è stata purtroppo sollecitata dall’associazione italiana delle industrie lattiero casearie (assolatte). si vuole porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale n.138 dell’11 aprile del 1974, che ha garantito per oltre 40 anni l’alta qualità della produzione casearia nazionale. il superamento di questa norma - continua moroni - provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy”. la polvere di latte è un prodotto “morto”, privo di proprietà organolettiche, che può arrivare da qualsiasi parte del mondo dove i maggiori produttori sono nuova zelanda e stati Uniti mentre in europa i leader sono francia e germania. la disidratazione consente di concentrare i costituenti del latte rendendoli conservabili a temperatura ambiente per oltre un anno e la tecnologia di produzione prevede che il latte, dopo essere stato corretto del suo contenuto di grassi,

venga trattato termicamente con una perdita di valore biologico delle proteine del latte che può essere anche rilevante. l’italia grazie alla tutela della legge nazionale ha conquistato un primato internazionale nella qualità e nella varietà della produzione di formaggi con ben 487 diversi tipi censiti a livello territoriale che lo scellerato comportamento delle lobby industriali rischia ora di far crollare. “Una azione - concludono paravidino e moroni - che apre alle porte alle frodi, danneggia i consumatori italiani con l’offerta di prodotti di basso standard qualitativo con pesanti effetti sul piano economico, occupazionale e ambientale in un momento in cui l’italia deve puntare sulle sue distintività per tornare a crescere”.

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ORGANIZZAZIONE|colDiReTTi Ha inconTRaTo il sanTo paDRe

papa

franceSco Lettera encicLica Laudato Sì SuLLa cura deLLa caSa comune

Coldiretti sull’Enciclica del Papa: “le distorsioni pesano sull’agricoltura” Necessario portare sul mercato il valore Della traspareNza e guardiamo all’agricoltura l’invito dell’enciclica è quello a rimettere le mani sulla considerazione del mercato nella sua dimensione globale caratterizzata da molteplici e concomitanti fattori distorsivi a partire dall’impatto sui prezzi dei sistemi monetari e finanziari, dalla possibilità di assicurare il diritto al cibo attraverso forme di agricoltura famigliare e attenta ai bisogni delle comunità locali, al contrasto delle pratiche di deforestazione, alla rimozione dagli scaffali del cibo a basso costo causa di obesità, fino al necessario investimento in iniziative culturali sul cibo e di educazione alimentare”. e’ quanto ha affermato il presidente della coldiretti roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’enciclica “laudato si” di papa francesco che invita a ricercare il benessere per tutti eliminando inefficienze e sprechi ed a ricercare buone pratiche, condannando la iniqua distribuzione delle risorse

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della terra. anche l’agricoltura - sostiene moncalvo - è responsabilizzata nel superare la crisi ecologica e nel difendere la relazione tra uomo e ambiente. non possiamo non citare i casi di sfruttamento industriale dei suoli per la produzione di biocarburanti che vengono sottratti alle comunità ai fini del sostentamento o la stessa coltivazione degli ogm che risulta un modello economico capace di produrre povertà e desertificazione attraverso forme di colonialismo del lavoro e privazione di libertà di scelta. non c’è dubbio - continua moncalvo - che l’enciclica di papa francesco contenga esortazioni impegnative per tutti riconoscendo la necessità di un quotidiano impegno individuale e nel mantenere vivo il dialogo alla ricerca del bene comune. la conversione ecologica che viene ampliamente motivata come imperativo riguarda, infatti, il radicale cambiamento dell’attuale modello di sviluppo in cui ciascuno come operatore o consumatore ha la sua parte. l’enciclica di papa francesco ci motiva e ci conforta nel nostro impegno per dare un adeguato riconoscimento economico e sociale del lavoro nei campi dove sottolinea moncalvo - pesano gli effetti di una

globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento, la speculazione sul cibo e sottopaga i prodotti della terra. con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno costruito una agricoltura di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo” aggiunge moncalvo nel sottolineare che “questo know how replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo della coldiretti per forze sociali ed economiche analoghe alla nostra in paesi assai meno fortunati. l’agricoltura italiana è diventata oggi la più green d’europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, a leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati come avviene in 23 paesi sui 28 dell’Unione europea.


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colDiReTTi Ha inconTRaTo il sanTo paDRe|ATTUALITÀ

COLDIRETTI PIEMONTE ha iNcoNtrato PAPA FRANCESCO iN piazzetta reale appuNtameNto coN il moNDo Del lavoro rande occasione per coldiretti piemonte che, domenica 21 giugno in piazzetta Reale, ha incontrato papa francesco. il suo primo appuntamento torinese della mattinata, infatti, l’ha visto dialogare con il mondo dei lavoratori: agricoltori, artigiani ed operai. la delegazione di coldiretti regionale non ha perso l’opportunità di essere presente con 200 coltivatori, accompagnati da Delia Revelli e antonio De concilio, presidente e direttore di coldiretti piemonte. Durante questo importante momento voluto dal papa è stato fabrizio galliati, presidente di coldiretti Torino, a rivolgere il saluto congiunto degli imprenditori agricoli, portando l’esperienza della sua famiglia florovivaista. presenti, inoltre, i presidenti, i direttori ed i dirigenti coldiretti di tutte le province del territorio piemontese. papa francesco, nel sottolineare la tradizione manifatturiera ed artigianale di Torino, ha lasciato agli imprenditori un messaggio di speranza, incoraggiandoli ad investire nella formazione dei giovani, cercando di invertire la tendenza che ha visto calare negli ultimi tempi il livello medio di istruzione e molti ragazzi abbandonare la scuola. infine, ha evidenziato come la capitale sabauda sia protagonista di una nuova stagione di sviluppo economico e sociale con la ricerca e l’innovazione. in questo scenario il settore agricolo riveste una posizione di rilievo, offrendo ai giovani possibilità di formazione e dando loro l’opportunità di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere idee innovative, facilitati anche dai servizi messi a disposizione da coldiretti. per la coldiretti di alessandria erano presenti renato Baldi, vice presidente della federazione, e graziella Boveri responsabile provinciale e regionale Donne impresa.

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nelle foto papa francesco raccolto in preghiera davanti alla tomba di Don Bosco. (sotto) il santo padre di fronte al mistero della santa sindone. Due appuntamenti importanti della visita in piemonte che hanno visto tantissimi fedeli prendere parte ai momenti di aggregazione che si sono svolti sul territorio regionale.

PAPA: LA MARCIA “Una TeRRa. Una famiglia Umana” peR la TeRRa conTRo le specUlazioni e distorsioni del sistema economico mondiale di cui sono vittima i migranti sono le stesse che colpiscono l’agricoltura con speculazioni di mercato e finanziarie che sfruttano la terra e sottopagano il lavoro nei campi in tutti i continenti. l’enciclica di papa francesco ci motiva e ci conforta nel nostro impegno per dare un adeguato riconoscimento economico e sociale del lavoro nei campi dove pesano gli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfruttamento e la speculazione sul cibo che sottopaga i prodotti della terra. Ringraziamo papa francesco per l’enciclica che invita a ricercare il benessere per tutti eliminando inefficienze e sprechi ed a ricercare buone pratiche, condannando la iniqua distribuzione delle risorse della terra. non possiamo non citare i casi di sfruttamento industriale dei suoli per la produzione di biocarburanti che vengono sottratti alle comunità ai fini del sostentamento o la stessa coltivazione degli ogm che risulta un modello economico capace di produrre povertà e desertificazione attraverso forme di colonialismo del lavoro e privazione di libertà di scelta. “con l’enciclica ci sentiamo confortati nel nostro impegno per promuovere un modello di sviluppo che - conclude moncalvo - garantisca un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti, in italia e nei paesi più poveri”.

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ORGANIZZAZIONE|inTeRVisTa al pResiDenTe nazionale

Estratto dal quotidiano di ispirazione cattolica aVVeniRe a firma di paolo viana

«Le filiere deboli preda delle mafie» L’intervista a

Roberto Moncalvo

«Noi collaboriamo con la Caritas per dare ospitalità ai lavortori e rispettiamo i contratti, ma la crisi favorisce la criminalità. La trasparenza è la via virtuosa»

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Il Presidente Coldiretti: “Più controlli grazie al registro delle imprese agricole” a caritas parla di allarme caporalato nei campi italiani. risulta anche alla coldiretti? il problema esiste e lo combattiamo da anni. anche per questo abbiamo promosso l’osservatorio sulla criminalità in agricoltura, con giancarlo caselli, alla guida del comitato scientifico - risponde Roberto moncalvo, presidente di coldiretti -. aggiungo che il lavoro che fa la caritas e anche altre associazioni con le quali collaboriamo è importante. per contrastare questi fenomeni bisogna evidenziarli, capirli ed agire con determinazione.

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possiamo parlare dunque di emergenza caporalato? oggi per un chilo di arance prodotto nella piana di Rosarno vengono pagati meno di 7 centesimi, del tutto insufficienti a coprire i costi di produzione e di raccolta. Questa situazione alimenta una intollerabile catena dello sfruttamento che colpisce lavoratori, agricoltori e i trasformatori attenti al rispetto delle regole. É intollerabile che per l’aranciata venduta sugli scaffali dei supermercati a 1,3 euro a bottiglia, agli agricoltori arrivino solo 3 centesimi per le arance contenute. Va combattuto senza tregua il becero sfruttamento che colpisce la componentepiù debole dei lavoratori agricoli come gli immigrati, ma anche le imprese agricole che subiscono la pressione e la concorrenza sleale di un contesto gravemente degradato. solo in calabria? no, anche al nord, dove si produce la frutta estiva, analogamente sottopagata all’origine, possono verificarsi queste situazioni. ad esempio noi collaboriamo con la caritas proprio a saluzzo, una delle località che rientrano nel programma presidio. le nostre imprese collaborano nell’ospitare i lavoratori che raccolgono l’ortofrutta, siamo in prima linea, operativamente, in questa battaglia.

quali sono i punti vulnerabili del mondo agricolo? con la trasparenza e la legalità i può interrompere un circolo vizioso che sottopaga il lavoro e il suo prodotto, come dimostrano i tanti esempi virtuosi presenti nelle campagne italiane dove lavorano regolarmente oltre 322mila immigrati extracomunitari provenienti da 169 diverse nazioni che contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire il successo del Made in Italy alimentare nel mondo. per questo su un territorio che può offrire grandi opportunità di crescita e lavoro va garantita la legalità per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il loro lavoro e gettano un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, al servizio del bene comune. le leggi aiutano ad affrontare questo problema? le leggi ci sono, sono chiare, così come i controlli. con i sindacati e il mipaaf, abbiamo creato un registro delle imprese agricole che vengono messe in evidenza in relazione al rispetto scrupoloso dei contratti. gli strumenti per governare il mercato ci sono, ma le distorsioni non dipendono solo dai singoli, esistono cioè delle ragioni economiche, delle distorsioni nelle filiere e nei prezzi che facilitano le devianze criminali. noi siamo portatori di un modello di sviluppo a servizio del bene comune, anche sul fronte della legalità: un modello che offre la possibilità di trasformare i rischi territoriali di emerginazione e sfruttamento malavitoso degli immigrati in opportunità imprenditoriali di integrazione e di inclusione sociale.


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agRomafie |ORGANIZZAZIONE

EXPO il cRimine alimenTaRe faTTURa 15,4 miliaRDi, cResce l’esTeRo

PER CONTRASTARE

il crimiNe

alimentare rafforzare

LA SICUREZZA ALIMENTARE Gli interessi delle agromafie dalla Spagna al Regno Unito, dalla Germania all’Albania l crimine alimentare fattura 15,4 miliardi ed investe ambiti complessi e articolati con gli interessi che sono rivolti, anche all’estero, nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull’origine e sulla tracciabilità, della macellazione e della panificazione clandestine, dello sfruttamento animale e del doping nelle corse dei cavalli, e lucra anche sul ciclo dei rifiuti, non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l’ambiente e la salute. e’ quanto ha affermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo al meeting internazionale "contrastare il crimine alimentare, rafforzare la sicurezza alimentare” “Fighting food crime - enforcing food safety” all’auditorium del padiglione italia expo milano 2015. non solo la criminalità si appropria di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne

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derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma - sottolinea moncalvo - compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy secondo il rapporto agromafie coldiretti/eurispes. l’italia - precisa moncalvo - puo’ contare sul sistema di controlli piu’ avanzato al mondo anche grazie all’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura che come coldiretti abbiamo voluto accompagnare con la promozione dell’ “osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” con giancarlo caselli alla guida del comitato scientifico della fondazione per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. i tentacoli della criminalità organizzata italiana sono peraltro usciti dalla realtà locale e nazionale per infiltrarsi nell’economia e nella so-

cietà di numerosi paesi europei, secondo il recente rapporto Transcrime. i settori dell’agricoltura e della pesca sono nel mirino di cosa nostra e della camorra in spagna dove non manca l’interesse della stessa camorra e quello della ndrangheta nel comparto della ristorazione. Tra i centri maggiormente toccati - riferisce la coldiretti - ci sono la capitale madrid,Vigo e l’andalusia. nel Regno Unito, la camorra ha puntato sui bar e sui ristoranti e la scozzese aberdeen è considerata un polo particolarmente sensibile. in germania la ndrangheta guarda con crescente interesse alle strutture legate alla gastronomia, con preferenza per le città di geldern, oberhausen e Duisburg. la criminalità organizzata, infine, non dimentica l’est europeo. anche per la vicinanza geografica, l’albania rappresenta un buon mercato per la sacra corona Unita per quanto riguarda bar e ristoranti, mentre opera con illeciti profitti la camorra in Romania in attività legate all’agricoltura e alla pesca soprattutto nella zona di Vaslui ai confini con la moldova e in prossimità del mar nero. “il crimine alimentare si combatte con la trasparenza soprattutto in un settore come quello agroalimentare dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, con circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in italia ed esportati con il marchio Made in Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole”, afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo. in un momento difficile per l’economia “dobbiamo portare sul mercato - conclude il presidente della coldiretti - il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero”.

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ATTUALITÀ| pRoVe in campo Dei “DRoni”

DRONI le pRoVe sono sTaTe RealizzaTe Dal consoRzio agRaRio Del piemonTe oRienTale nella foto (a sinistra) tecnici in campo durante la prova effettuata a santhià nell’azienda agricola “la mandria” associata a coldiretti situata a poche centinaia di metri dal casello sull’autostrada a4.

DRONI iN campo per preveNire

nella foto (sotto) un primo piano del drone della ditta “VenetoDrone”.

IL MAIS

Dal rischio piraliDe l’utilizzo Dei DroNi

in agricoltura

NoN avrà limiti n ovetto di cellulosa per sconfiggere la piralide, che cade dal cielo direttamente sul campo di mais. con precisione millimetrica, grazie all’utilizzo di droni telecomandati che partono dal lato del campo e, volando, liberano il principio attivo direttamente sul “punto di caduta” che potrà essere predeterminato grazie alle coordinate gps. i droni, cioè i mini-aerei robot inventati per scopi militari, ma che ora stanno dilagando in tutti i settori, si candidano a dare una mano anche a chi lavora nei campi. in futuro tutta l’agricoltura sarà di precisione, ovvero “site specific”: un’agricoltura che grazie alle migliori tecnologie garantisce un notevole risparmio sui costi dell’attività e anche un minor impatto sull’ambiente. e i droni sono l’ago della bilancia, visto che ogni singolo appezzamento potrà essere studiato e controllato in tempo reale e venire trattato di conseguenza con la sensoristica in HD imbarcata dai sapr - sistemi aerei a pilotaggio remoto, nome tecnico dei droni. fino a ieri si sarebbe trattato tutto il campo, oggi invece si limita l’azione solo dove serve, visto che la trattrice è in grado di ricevere con tecnologia gps la mappa della rilevazione appena effettuata dal drone. I vantaggi? Tantissimi: dalla possibilità di effettuare il trattamento senza entrare in campo (ed evitando così ogni abbattimento di piante) alla conseguente fattibilità dello stesso con qualsiasi condizione del terreno, senza aspettare che esso “asciughi” a seguito di piogge. le prove in campo sono state realizzata dal consorzio agrario del piemonte orientale a santhià e a castelnuovo scrivia con i mezzi e i tecnici di VenetoDrone. a

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santhià si è svolta sui terreni dell’azienda agricola “la mandria”, associata a coldiretti, sita a poche centinaia di metri dal casello sull’autostrada a4, a castelnuovo scrivia le prove in campo con trattamento tricogamma per agricoltura di precisione sono state realizzate nelle aziende di cristiano Rossi a Terruggia e di marco parodi a sale. sul posto sono intervenuti numerosi tecnici oltre al direttore commerciale del consorzio agrario luigi Bianchi e ai capi area domenico giorcelli (Vercelli, Biella, novara,Vco) e fabio pestarino (alessandria). i costi per ettaro trattato sono equivalenti a quelli per i metodi tradizionali: il drone è in grado di trattare 5 ettari in 5 minuti. «per pilotarlo occorre però avere un patentino - commenta giorcelli - per questo il consorzio agrario metterà a disposizione delle imprese interessate la possibilità di affittare il mezzo del trattamento, proprio grazie a un accordo con VenetoDrone». Il vantaggio di ricorrere al drone? Roberto paravidino, presidente provinciale del consorzio agrario del piemonte orientale non ha dubbi: “con il drone non si verificano perdite da calpestamento nei campi, mentre i sistemi tradizionali prevedono l’impiego di piretroidi e di macchine come i cosiddetti “trampoli”, che fisicamente entrano nelle colture del mais provocando calpestamenti e perdite di prodotto, oltre che escludere, ovviamente, il ricorso all’uso di sostanze chimiche”. le dimensione del drone, quadricottero, sono di un metro per un metro e, per legge, deve essere teleguidato da un pilota diplomato enac. il velivolo viaggia a una velocità di crociera circa 2030 chilometri orari e rappresenta rispetto al trat-

nella foto le prove in campo che sono continuate mercoledì 15 luglio nella zona di castelnuovo scrivia, poi nelle aziende di cristiano Rossi a Terruggia e di marco parodi a sale.

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tamento della piralide col trampolo, un salto in avanti paragonabile al passaggio dall’aratura coi buoi alle trattrici. il drone è definito “tecnologia autentica”, perché non dà emissioni di co2. È, infatti, alimentato a batteria, ricaricabile, con una durata in grado di coprire 5 ettari. in campo il drone per il contrasto biologico alla piralide opererà passaggi aerei ogni 10 metri circa, muovendosi a spirale greca. la sperimentazione ha consentito di superare i problemi iniziali per la lotta biologica che erano, principalmente, i costi superiori rispetto al trattamento chimico e la distribuzione manuale, che era improponibile su vasta scala.“fino ad oggi i droni sono stati usati soltanto dai giapponesi in agricoltura, ma per interventi di monitoraggio delle colture. - aggiunge il direttore della consorzio del piemonte orientale giorgio collina - l’utilizzo dei droni in agricoltura non avrà limiti. sono validi per ogni di tipo di coltura e per tutte le aziende agricole. senza dimenticare per la salvaguardia dei beni culturali e del territorio ma si parlerà dell’utilizzo dei droni anche per i rilievi fotogrammetrici nel settore del dissesto idrogeologico, per la conservazione dei beni culturali e nelle applicazioni forestali”. coldiretti ha chiesto, ha aggiunto il direttore della federazione alessandrina simone moroni, di valutare la possibilità di incentivare e supportare tale tecnica, altamente innovativa, anche nell’ambito del piano di sviluppo Rurale 2014-2020 ritenendo che il progetto si potrebbe sostenere, finanziariamente, con una delle misure agroambientali o con quella relativa all’innovazione tecnologica. infatti, la lotta alla piralide consente di prevenire la formazione di micotossine, aspetto di estrema rilevanza per i produttori di mais.


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gioRnaTa Regionale Dei pensionaTi |ATTUALITÀ

ALESSANDRIA Ha pReso paRTe all’eVenTo con Una nUmeRosa Delegazione

400 PENSIONATI alla Xviii GiorNata

reGioNale

colDiretti a toriNo

nche tanti pensionati alessandrini hanno preso parte alla XViii giornata Regionale dei pensionati coldiretti, che si è svolta giovedì 25 giugno al complesso Valdocco, scelto anche come emblema della ricorrenza del bicentenario della nascita di Don Bosco. nella basilica di maria ausiliatrice è stata celebrata la santa messa, officiata dal Vescovo della Diocesi di Torino mons. cesare nosiglia, alla quale sono seguiti i saluti dell’assessore

a

fare il punto sul ruolo sociale che la società riconosce in capo a coldiretti. molte sono le progettualità in ambito sociale promosse anche dall’associazione pensionati coldiretti nell’ottica di forza sociale e di un nuovo welfare del territorio, con iniziative rivolte alle fasce più deboli quali anziani, bambini e soggetti svantaggiati”, ha sostenuto Delia Revelli presidente di coldiretti piemonte.“in piemonte uèn forte segnale è stato dato con l’apertura, a Torino e a cuneo, del cen-

Da tutte le province del Piemonte al complesso

Valdocco nella ricorrenza del bicentenario della nascita di Don Bosco nelleall’agricoltura foto alcuni momenti giornata regionaletro deiservizi pensionati si è svolta lo scorso 25 giugno regionale giorgiodella ferrero, di Daallache persona, in collaborazione con a Valdocco. presente l’arcivescovo di Torino monsignor cesare nosiglia.

Dall’Omelia dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, alla S. Messa per i soci della Coldiretti Regionale ...siate, dunque, forti e coraggiosi nelle prove, saldi nella fede e aperti a riconoscere comunque i segni di Dio, che, non mancando mai nella nostra vita di ogni giorno, ci danno la speranza certa del nostro futuro. molto dipende, è vero, dalla nostra buona volontà e dall’unione tra voi, coltivatori, ma senza Dio tutto resterebbe arido e infruttuoso. noi seminiamo, ma lui fa crescere. noi lavoriamo, ma è lui che fa fruttificare i nostri sforzi. noi raccogliamo i frutti della terra, ma è Dio che li moltiplica per il nostro vero bene...Ringrazio la vostra associazione della coldiretti, che da decenni svolge un compito fondamentale per la promozione, la difesa e la salvaguardia del lavoro dei campi e dei diritti di ogni uomo e famiglia che svolgono nei vari ambiti e realtà del mondo agricolo il proprio lavoro. la coldiretti ha sempre curato la formazione umana e religiosa dei soci e l’impegno ad affrontare i nuovi complessi problemi che il mondo rurale comporta nella nostra società in rapido e tumultuoso cambiamento.

nilo elia segretario di federpensionati coldiretti nazionale e dei presidenti, direttori e dirigenti coldiretti delle varie province del piemonte. “grande partecipazione da tutte le province della nostra regione per questo appuntamento annuale di aggregazione e valutazione della progettualità di coldiretti che è sempre molto atteso e sentito da tutti i soci - ha affermato Bruno porta presidente dell’associazione pensionati di coldiretti piemonte - Un momento celebrativo per esprimere il nostro grazie a tutti i pensionati che continuano ad essere un punto di riferimento importante per la famiglia, per coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole. molto spesso, infatti, contribuiscono attivamente a portare avanti le aziende, in sinergia con i giovani, nell’ottica di un reale ricambio generazionale”. “l’appuntamento annuale è un momento di condivisione sempre molto seguito e atteso - ha commentato giovanni ottonello, presidente dell’associazione pensionati coldiretti alessandria - per dire il nostro grazie a tutti i pensionati che continuano ad essere un importante punto di riferimento, non solo per la famiglia, ma anche per coldiretti e per il buon funzionamento delle imprese agricole”. “la giornata ha avuto una valenza di rilievo anche per

epaca, impresa Verde e caf coldiretti che mette a disposizione l’esperienza e la professionalità di una grande organizzazione al servizio di pensionati, famiglie, lavoratori e studenti - ha commentato antonio De concilio direttore di coldiretti piemonte - Un altro passo avanti per consentire alle persone anziane di vivere a casa propria, sul territorio, è stato fatto siglando l’accordo con c.D.c., una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera associativa coldiretti/epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.D.c. e con assoluto rispetto della privacy”. “Da qui - ha aggiunto simone moroni, direttore coldiretti alessandria - il nostro impegno sindacale che cresce quotidianamente per difendere un patrimonio agricolo che ci rende orgogliosi della nostra terra, in una giornata che è importante anche per analizzare il ruolo sociale fondamentale che la società riconosce in capo a coldiretti”.

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ATTUALITÀ| cReDiTagRi

CREDITAGRI nUoVe nomine peR offRiRe ancoRa più compeTiTiViTà alle impRese in agRicolTURa

BANCHE: Sabino Cassese è il Presidente CreditAgri Italia Nuovi servizi eD opportuNità alle azieNDe aGroalimeNtari: leva strateGica per il maDe iN italy l giudice emerito della corte costituzionale professor sabino cassese è il nuovo presidente di creditagri italia, la “finanziaria degli agricoltori italiani” promossa dalla coldiretti che offre servizi creditizi e tecnico finanziari a beneficio di oltre un milione di imprese agricole, agroalimentari, cooperative e società agroindustriali. il professore sabino cassese è stato chiamato a guidare il più articolato ente finanziario di garanzia mutualistica italiano operante in agricoltura e iscritto nell’elenco speciale ex art.107 del Testo Unico Bancario. Una finanziaria di interesse pubblico sottoposta al controllo e vigilanza da parte della Banca d’italia, presente e operativa in tutte le regioni attraverso 74 filiali e oltre 18000 imprese azioniste. l’elezione è avvenuta nell’ambito del consiglio di amministrazione che si è tenuto nel padiglione italia all’interno del complesso dell’expo proprio a rappresentare l’impegno da sempre profuso da creditagri italia nell’offrire servizi e opportunità alle imprese che operano nell’agroalimentare che

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nella foto il neo presidente di creditagri italia e giudice emerito della corte costituzionale sabino cassese (a destra) con il direttore generale Roberto grassa.

rappresenta una leva competitiva e di sviluppo formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo e tornare così a crescere investendo nelle proprie risorse che sono i territori, l’identità, la cultura e il cibo, coniugando l’innovazione alla tradizione. “Ho accettato la proposta di assumere la presidenza di creditagri per l’apprezzamento per le realizzazioni e per il programma di attività di coldiretti al servizio dell’agricoltura italiana”, afferma il presidente sabino cassese al momento dell’elezione nell’esprimere “una valutazione positiva del disegno organizzativo e operativo di creditagri che attraverso l’accorpamento di 40 confidi locali e la loro gestione unitaria è sia un alleato importante del sistema agricolo italiano, sia un essenziale supporto del sistema creditizio nazionale”. il nostro principale impegno - dichiara il direttore generale Roberto grassa - è quello di contribuire a favorire l’accesso al credito destinato prevalentemente a sostenere processi di investimento a medio-lungo termine, orien-

tando le imprese alla razionalizzazione e miglior utilizzo della finanza d’impresa”. il giudice emerito della corte costituzionale sabino cassese si è laureato nel 1956, a pisa, dove è stato allievo del collegio giuridico della scuola normale superiore, è dottore “honoris causa” nelle Università di aix-enprovence, di cordoba (argentina), di paris ii, di castilla-la-mancha, di atene, di macerata e dell’istituto Universitario europeo di firenze. Ha insegnato nelle Università di Urbino, napoli, Roma, new York, parigi e nantes. e’ stato membro del consiglio di amministrazione dell’istat; presidente della commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici. Ha fatto parte anche dei consigli di amministrazione di autostrade spa e di lottomatica, nonché del consiglio generale delle assicurazioni generali ed è stato presidente di immobiliare italia, di cassa di Risparmio di Roma factoring e del Banco di sicilia. e’ stato ministro per la funzione pubblica del 50° governo della Repubblica italiana, presieduto da carlo azeglio ciampi.


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[a cura di alberto pansecchi]

ViTicolTURa n.39 |SCHEDA

La coltivazione della vite secondo modelli che poco hanno a che fare con il comportamento spontaneo della pianta in natura, la predispongono a nuovi tipi di avversità e problemi. Il viticoltore, da parte sua, persegue obiettivi produttivi assolutamente rigidi nei quali la differenza viene fatta dal raggiungere o meno livelli qualitativi di assoluta eccellenza dei grappoli raccolti. Molto spesso il comportamento naturale delle viti e le esigenze dei viticoltori, divergono e creano il presupposto di fenomeni difficilmente osservabili su viti sviluppatesi spontaneamente. Ecco così che, ogni anno, in corrispondenza dei mesi più caldi e in conseguenza di precise operazioni colturali, si assiste a un’improvvisa comparsa di scottature a carico delle parti di grappolo più esposte. Queste vengono spesso confuse con la forma larvata della peronospora.

luce e temperatura

nel nostro clima, in periodi particolarmente caldi, il sole può determinare sugli organi erbacei della vite alterazioni tali da provocare la morte o il disseccamento dei tessuti. Questi effetti sono legati all’elevata temperatura, all’irraggiamento diretto della radiazione solare sui tessuti che, in relazione alla resistenza degli stessi, raggiunge differenti soglie.

Gli effetti Del sole

• scottature su grappoli • programmare le sfogliature • gestire l’inerbimento

per la comprensione delle cause e dei modi con cui possono verificarsi le alterazioni a livello dei grappoli e delle foglie, le variabili che paiono essenziali sono due: la temperatura estiva, propria dell’andamento stagionale e la sensibilità dei tessuti all’irraggiamento diretto. al fine della comparsa dei primi segni di sofferenza, questi due fattori interagiscono tra loro. n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 15


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SCHEDA|ViTicolTURa n.39

[a cura di alberto pansecchi]

viti spontanee, viti coltivate

la vite allo stato spontaneo, cresce in modo progressivo e, passo dopo passo, si definisce una precisa disposizione della vegetazione e dei differenti organi. lo spazio disponibile viene opportunamente sfruttato ed è raro che accada che, improvvisamente, un organo già formato, si trovi in una condizione di esposizione al sole differente e quindi sia soggetto ad un irraggiamento diverso. nel caso della vite coltivata, invece, la disposizione della chioma non segue le stesse regole. l’allevamento in filare fa sì che i germogli crescano con abbondante vigoria e che costituiscano una massa molto fitta concentrata in un breve spazio. le pratiche di coltivazione poi, contemplano il progressivo suo sfoltimento, effettuato con cimature, sfemminellature e sfogliature. con più probabilità accade quindi che tessuti sviluppatisi al riparo dell’irraggiamento diretto, si trovino improvvisamente sotto l’azione diretta e continua del sole.

le operazioni colturali in vigna

sfoltire la vegetazione costituisce, nella ricerca costante di elevati livelli di qualità, una pratica importante, volta, tra le altre cose, alla prevenzione delle malattie crittogamiche, evitando la formazione di microclimi, ad esse favorevoli in prossimità dei grappoli. si impongono quindi particolari attenzioni nell’effettuare la potatura verde: pur nell’esigenza di sfoltire progressivamente la chioma, è necessario tendere ad assecondare il più possibile i modelli di sviluppo che vi sarebbero allo stato spontaneo. gli interventi non devono così essere svolti casualmente solo con il fine di una riduzione quantitativa della massa. essi devono avere anche un’azione selettiva, in modo che siano eliminati con regolarità i nuovi getti eccezionalmente vigorosi e che i germogli primari con i grappoli siano costantemente nelle stesse condizioni d’insolazione. così facendo, i tessuti hanno modo di crescere progressivamente con il decorrere della stagione e dell’aumento dell’azione del sole in piena estate.ancor prima delle operazioni di potatura verde, acquisiscono così importanza basilare le opere di corretto palizzamento dei germogli, affinché si trovino, già fin dall’inizio, nella condizione migliore. così operando tutte le restanti operazioni risulteranno facilitate e più efficaci.

prevenire gli effetti negativi

i vigneti meglio esposti, e in particolare quelli che arrestano prima la crescita dei germogli, sono gli ambienti più soggetti al fenomeno delle scottature dovute al sole e dove è possibile giungere anche alla perdita del raccolto. con maggiore attenzione, in questi luoghi, devono essere seguite le operazioni di accomodamento e di selezione progressiva della vegetazione nel corso della stagione. per quanto concerne i grappoli, la loro disposizione regolare nella parte bassa della spalliera, rappresenta un primo importante elemento favorevole. la sfogliatura, poi, non dovrebbe essere di entità eccessiva, e foglie rade nella zona dei frutti rappresentano un valido aiuto. nei vigneti in cui si operi la pulizia o il diradamento dei frutti, è bene attendere il superamento dei giorni più caldi prima di procedere all’eliminazione delle parti danneggiate dei grappoli che rappresentato un riparo per i tessuti sottostanti. Un ulteriore accorgimento, infine, non tuttavia adottabile in tutti i vigneti, consiste nel mantenere una buona copertura di erba: il tappeto erboso, ben rasato, possiede una certa azione indiretta sul controllo dell’innalzamento di temperatura in quel particolare sito. Bibliografia: martini in vigna - 2012

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speciale faUna selVaTica|SCHEDA

SETTORE aMBIEnTE

COLDIRETTI

BLITZ In TuTTa ITaLIa 100 MLn DannI Da SELVaTICI Richiesta di interventi urgenti a favore delle imprese agricole prima proposta da approfondire e che rappresenta l’avvio di un comune percorso di lavoro per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo. le tipologie di danni alle colture agrarie e agli allevamenti sono ormai di pro-

porzione così rilevante - conclude la coldiretti - da rendere insufficiente l’accantonamento delle risorse finanziarie regionali, così che occorre rivedere le modalità di distribuzione delle risorse nazionali e regionali al fine di garantire i fondi necessari per coprire i danni stimati.

MOBILITAZIONE faUna selVaTica, É Un pRoBlemaTica sociale

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on blitz lungo tutta la penisola gli agricoltori della coldiretti venerdì 10 luglio hanno lasciato le campagne per lanciare un sos alle istituzioni sui danni provocati dagli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale stimato in quasi 100 milioni di euro nel 2014 senza contare i casi in cui è stata messa in pericolo la vita delle persone.“Una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali” ha affermato il presidente nazionale della coldiretti Roberto moncalvo in riferimento al confronti a livello territoriale con tutte le istituzioni regionali, con la richiesta di “interventi urgenti per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole in equilibrio con la natura”. a rischio - precisa moncalvo - non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo. non mancano peraltro preoccupazioni sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati. il confronto con le amministrazioni regionali, ha l’obiettivo di discutere l’utilità dei provvedimenti di prevenzione e controllo e gli effetti dei danni provocati dalla fauna selvatica all’agricoltura che - sostiene la coldiretti - coinvolgono le imprese agricole in tutte le Regioni, sia pure con profili diversi in relazione alle diverse condizioni territoriali. Di fronte al moltiplicarsi dei danni provocati da nutrie, corvi, cinghiali ed altri animali gli agricoltori della coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. e’ stato anche elaborato un documento di base, sul quale si è avviato un proficuo confronto con legambiente, che costituisce una

nella foto tavolo dei dirigenti coldiretti al completo nei locali della sala giunta regionale.

l

intera dirigenza di coldiretti piemonte, guidata dal presidente Delia Revelli e dal direttore antonio De concilio, unitamente a rappresentanze provenienti dai territori più colpiti da questa vera piaga, ha incontrato l’assessore all’agricoltura giorgio ferrero, in rappresentanza anche del presidente sergio chiamparino, presso la sala giunta della Regione piemonte. presente anche il comandante del corpo forestale dello stato paolo salsotto. Durante l’incontro è stato consegnato il documento, elaborato da coldiretti a livello nazionale, sul quale si è avviato un proficuo confronto con legambiente per intraprendere

un’analisi della pianificazione faunistico-venatoria sul territorio, al fine di affrontare in modo organico il problema della fauna selvatica, unitamente ad una proposta di legge regionale. ormai nelle campagne piemontesi è vera e propria emergenza e le condizioni di vita sono rese sempre più difficili dai danni provocati dagli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, attaccano gli animali allevati, causano incidenti stradali, oltre a rappresentare un rischio per la vita dei cittadini. “i nostri agricoltori stanno subendo con maggior frequenza gravi danni alle proprie infrastrutture, agli animali ed alle loro colture che incidono pesantemente sui risultati n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 17


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SCHEDA|speciale faUna selVaTica

18 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

nelle foto delegazione coldiretti piemonte davanti a palazzo lascaris, sede della giunta regionale dove si sono discusse strategie e prese di posizione in merito alla fauna selvatica.

inDennizzi Dei Danni pRoDoTTi Dai selVaTici

l’assessore ferrero

economici delle attività - ha affermato Delia Revelli presidente di coldiretti piemonte - e’ fondamentale, quindi, pensare a prevenire tali fenomeni, prima ancora di risarcire i danni. Questa situazione è insostenibile perché sta provocando, oltretutto, l’abbandono delle aree rurali con ripercussioni ambientali e sociali.Vista l’importanza dell’argomento, abbiamo chiesto che la Regione sostenga le azioni di intervento col governo nazionale ed anche a Bruxelles”. l’assessore giorgio ferrero ha sottolineato come sia fondamentale per il governo Regionale poter contare sul contributo di forze sociali come coldiretti, che riescono a coniugare la rivendicazione con proposte serie per la soluzione delle problematiche. egli, ha anche colto l’occasione per illustrare in modo analitico le erogazioni d’indennizzi alle aziende, che dovrebbero essere avviate nei prossimi giorni per un valore complessivo di circa 2 milioni e 700 mila euro per gli anni 2013 e precedenti. per quanto riguarda il 2014, ha spiegato che è già stato predisposto dalla Regione l’atto per la liquidazione dei fondi a disposizione, ammontanti a circa 1 milione e 700 mila euro. infine, si è aperto un approfondito dibattito in cui sono stati analizzati i problemi provocati dai vari tipi di animali selvatici: dai lupi ai cinghiali, dai caprioli alle nutrie, eliminate dalle specie cacciabili, per le quali la Regione ha approntato una delibera, al vaglio dell’ispra, che fa chiarezza sui metodi di intervento volti ad eliminare i danni che provocano con sempre maggior frequenza.“l’attuale disagio registrato dagli agricoltori piemontesi richiede misure sia straordinarie che strutturali nell’interesse non solo dell’agricoltura, ma anche della incolumità pubblica - ha spiegato antonio De concilio direttore di coldiretti piemonte - la Regione ha assicurato la liquidazione dei risarcimenti, ma chiediamo lo snellimento delle procedure per rendere tempestivamente fruibili gli indennizzi. per questo mettiamo a disposizione i centri autorizzati di assistenza agricola (caa) con i quali le amministrazioni competenti possono stipulare convenzioni, al fine di disciplinare e semplificare le modalità di gestione del procedimento”. coldiretti piemonte ha assicurato che non farà mancare il proprio contributo alla edificazione di percorsi più articolati, tesi a riordinare e razionalizzare l’intero sistema, evitando anche inutili e pericolose tensioni sociali.

ne ha parlato al ministro martina assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero, nel corso di un incontro a Roma con il ministro martina, ha sollecitato un intervento per chiarire i problemi sorti sugli indennizzi da danni prodotti dai selvatici, dopo che l’Unione europea ha ipotizzato che i rimborsi debbano rientrare nella quota degli aiuti di stato alle aziende agricole. “e’ un elemento che introduce confusione in una questione già delicata come quella dei rimborsi dei danni dei selvatici”, spiega ferrero, “la speranza è che il ministro possa intervenire per ottenere un chiarimento che permetta alle Regioni di pagare i danni. il piemonte, per quanto riguarda il 2014, ha a disposizione 711 mila euro pronti per essere pagati e bloccati dall’interpretazione della direttiva l’Ue. nel frattempo arpea ha distribuito ad atc e ca un milione di euro per i fini istituzionali. Rimangono ancora da completare i pagamenti degli arretrati 2012-2013, per iquali non abbiamo trovato al nostro insediamento neanche la copertura di bilancio. siamo riusciti dopo una lunga trattativa, a inserirli negli elenchi del Dl 35 per un totale di 2,7 milioni di euro, ora alla firma presso il ministero”. il tema degli indennizzi dei danni dei selvatici verrà affrontato lunedì 20 luglio in una riunione con le associazioni agricole convocata dall’assessore. “l’esigenza è emersa in un incontro avvenuto lunedì scorso presso l’assessorato tra rappresentanti dell’arci-caccia,

l

nelle foto l’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero.

delle associazioni agricole e di quelle ambientaliste, per discutere sui miglioramenti del calendario venatorio regionale”, aggiunge ferrero. “nell’incontro del 20 luglio sono state esaminate le possibili soluzioni sul contrasto alle specie dannose, cinghiali e caprioli in primis. la possibilità introdotta dalla giunta regionale della caccia di selezione al cinghiale è stata raccolta e regolamentata solo da 9 dei 38 tra atc e ca piemontesi. occorre trovare una soluzione perché l’adesione a questa opportunità sia più estesa, sapendo che anche le province possono autonomamente realizzare, ogni volta che serve, azioni di contenimento di cinghiali e caprioli”.


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speciale faUna selVaTica |SCHEDA

l’assessoRe inconTRa Una Delegazione colDiReTTi sUi Danni Dei selVaTici

E M E R G E N Z A FAUNA SELVATICA, SERVE CONCRETEZZA!

ale la tensione sul territorio. i danni da fauna selvatica aumentano e costituiscono per l’agricoltura una vera e propria emergenza.il documento consegnato nella sala giunta della Regione, elaborato da coldiretti e legambiente a livello nazionale, contiene le linee guida per poter affrontare in modo organico il problema della fauna selvatica ed una proposta di legge regionale. la nostra Regione si sta già adoperando per affrontare anche in sede legislativa l’argomento e ha predisposto la liquidazione dei risarcimenti per significativi importi, ma è necessario che sostenga anche le azioni nei confronti del governo nazionale e di Bruxelles, per rendere efficaci non solo i meccanismi di risarcimento, ma anche quelli di prevenzione, evitando che s’inneschino pericolosi conflitti sociali. Una situazione che la coldiretti ha già più volte denunciato e fatto propria cercando di portare davanti alle istituzioni la voce della propria base, esasperata per i continui problemi provocati da ungulati e animali selvatici in generale. ora bisogna potenziare gli sforzi per fronteggiare una situazione sempre più insostenibile per le aziende, che continua a provocare grande preoccupazione negli imprenditori agricoli, oltre che danni ingenti ai bilanci aziendali. solo con una sempre più decisa opera di prevenzione sarà possibile limitare al minimo i danni e di conseguenza gli esborsi per i risarcimenti che pesano sui bilanci della pubblica amministrazione per gli indennizzi. Una cosa è certa, le colture continuano ad essere in pericolo: la situazione si è fatta critica, ecco perché coldiretti ha sollecitato adeguate e tempestive prese di posizione. intervenire immediatamente, per difendere l’economia delle imprese agricole, per salvare i bilanci delle imprese agricole, da tempo ormai a rischio. concretezza rimane la parola d’ordine, questo abbiamo chiesto in Regione e all’assessore ferrero.

s

nelle foto al tavolo da sinistra l’assessore regionale giorgio ferrero, il presidente coldiretti piemonte Delia Revelli e il direttore regionale coldiretti antonio De concilio.

“l’impegno e’ massimo”

per il pagamento dei danni e nei piani di contenimento

assessore regionale giorgio ferrero ha incontrato, nella sede della Regione in piazza castello, una numerosa delegazione della coldiretti piemonte, guidata dalla presidente regionale delia revelli e dal direttore antonio de concilio, presente anche il comandante del corpo forestale paolo salsotto al centro dell’incontro, il tema dei danni dei selvatici alle colture. i rappresentanti della coldiretti hanno illustrato la loro preoccupazione sul tema, dai tempi lunghi degli indennizzi alle insufficienti misure di contenimento dei selvatici dannosi - cinghiali e caprioli in primis - avanzando alcune proposte che coinvolgono sia il livello nazionale che quello regionale. “e’ un confronto utile”, ha commentato l’assessore ferrero, che ha voluto ricordare l’impegno della Regione nell’indennizzo dei danni. sul 2014 arpea sta distribuendo ad atc e ca un milione di euro per fini istituzionali, “che in caso di gestione virtuosa degli enti possono contribuire a eventuali anticipi degli indennizzi sui danni”. sempre sul 2014 sono già disponibili 711 mila euro, bloccati nel pagamento dalla diatriba con l’Ue sul de minimis, che la Regione conta di sbloccare al più presto. Resta poi ampio il capitolo sui danni arretrati - fino al 2013 - che risultavano al nostro insediamento a forte rischio di mancata erogazione: “siamo riusciti, dopo una lunga trattativa con il ministero

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dell’economia e delle finanze, a introdurli in un elenco del Dl 35 per un totale di spesa di 2,7 milioni di euro”, ha spiegato ferrero. “Rappresentano un grande sforzo di questa amministrazione per sanare una situazione arretrata che altrimenti sarebbe rimasta senza risposte. le procedure per arrivare ai pagamenti sono ormai avviate”. particolarmente critica la vicenda del contenimento dei selvatici dannosi: “la possibilità introdotta ad aprile dalla giunta della caccia di selezione al cinghiale è indubbiamente una possibilità per contenere i danni, ma è stata raccolta e regolamentata solo da 9 dei 38 tra atc e ca piemontesi. e’ necessario un maggior coinvolgimento degli atc, che non sempre appaiono sensibili a queste problematiche”, ha aggiunto ferrero, che ha annunciato un piano di riforma degli ambiti di caccia, con una forte riduzione del numero e una nuova governance degli enti. attraverso il coordinamento delle province è poi possibile realizzare ogni volta che serve specifici piani di contenimento dei selvatici che causano danni, anche con interventi notturni con faro e carabina, maggiormente efficaci rispetto alle battute diurne con i cani. l’assessore ferrero ha poi informato che il 20 luglio sono state convocate le organizzazioni professionali agricole per uno specifico confronto sul tema dei danni e del contenimento dei selvatici.

Simone Moroni Direttore Provinciale Coldiretti Alessandria

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INSERTO|

in collaborazione con

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regio-

D

nale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/ Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante. Inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-Epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.D.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il PIN ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. Periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

TEMA DI QUESTO NUMERO: PREVENZIONE TUMORI DELLA PELLE on l’improvviso arrivo dell’estate aumentano notevolmente le ore trascorse sotto il sole, senza che la pelle abbia avuto il tempo di abituarsi gradualmente. Poiché i raggi solari rappresentano i principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere del melanoma e di altri tumori della cute, è importante cautelarsi e soprattutto capire se la comparsa di nuovi nei o i loro cambiamenti morfologici rappresentano un potenziale pericolo. Ispezionare i nei prima e dopo l’estate, controllando poi se sono intervenuti cambiamenti sospetti, può essere un'ottima prevenzione. Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12 a Torino inoltre, si può effettuare la Visita Dermatologica e l’Esame di Epiluminescanza per verificare se esponendosi ai raggi solari si corre questo rischio. L’Epiluminescenza, anche chiamata Dermatoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva utile per la verifica di lesioni melanocitarie sospette o per il monitoraggio di nevi in soggetti con fattori di rischio nei confronti del melanoma (tumore maligno a insorgenza cutanea). L’apparecchiatura utilizzata è il Fotofinder Dermoscope, sistema leader mondiale per la microscopia in epiluminescenza digitale e la mappatura dei nevi, che fornisce immagini che consentono di individuare caratteristiche del nevo non visibili a occhio nudo durante la visita clinica e che possono essere archiviate e confrontate nel tempo con quelle dei controlli successivi. L’esame si esegue appoggiando il dermatoscopio digitale sulla cute e visualizzando la lesione sospetta sullo schermo del computer che, essendo munito di un particolare software di gestione dei dati, consente di creare

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SEDI

una cartella personalizzata nella quale si raccolgono i dati anamnestici e una mappa delle lesioni neviche atipiche. Di ogni nevo viene memorizzata l’immagine clinica e dermatoscopica, che sarà facilmente confrontabile con altre immagini della stessa lesione racTorino Centro Torino Centro Torino Centro Torino Mirafiori Torino San Donato Torino San Paolo Torino Santa Rita Torino Vallette Lucento Moncalieri Rivoli Venaria Reale Asti Biella Cuneo Novara Novara Verbania Vercelli

colte nei controlli successivi, così da valutare ogni minima modificazione. L’Epiluminescenza è un esame semplice, rapido e indolore di fondamentale importanza sia per prevenire i tumori cutanei che per evitare un intervento chirurgico.

via Cernaia, 20 via Antonio Fabro 12/b via Raimondo Montecuccoli 5f via Don Grazioli 11/a via Livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza Santa Rita 8 Corso Toscana 139/1 via Martiri della Libertà 11 via Fratelli Piol 63 via IV Novembre 16 Corso Galileo Ferraris 4/a via Antonio Bertodano 11 piazza Duccio Galimberti 4 via San Francesco d’Assisi 20 corso Giuseppe Garibaldi 21 via Sergio Bocci 11 via San Cristoforo 10

10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 Moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 Asti 13900 Biella 12100 Cuneo 28100 Novara 28100 Novara 28925 Verbania 13100 Vercelli


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fRUTTicolTURa n.48 |SCHEDA

[calocoris]

i miridi sono insetti di piccole dimensioni (6-8 mm di lunghezza) di colore bruno - nerastro (Calocoris fulvumaculatus) o giallo - verdastro (Calocoris norvegicus) a seconda della specie. il corpo ha una caratteristica forma ovale con lunghe zampe e antenne filiformi e molto pronuciate. il danno si evidenzia sui frutti e sui germogli; esso è determinato dalle punture trofiche, specialmente delle neanidi. i miridi sono dei rincoti eterotteri alquanto polifagi: pesco, pero, agrumi e olivo sono le specie più danneggiate. sul pesco i danni sono dovuti a calocoris norvegicus al quale si associano gli altri Calocoris, i Lygus e l’Adelphocoris lineolatus.

ciclo biologico

• i calocoris svernano con uova infisse nel fusto di piante erbacee, nelle fessure dei pali di sostegno e nel legno deteriorato delle vecchie ferite da taglio. • nel meridione le neanidi nascono dalla fine di feb-

braio al mese di aprile, mentre nelle regioni settentrionali nascono alla fine di marzo o in aprile e attraverso due stadi neanidali e tre ninfali si trasformano in adulti.

miriDi Dei fruttiferi

[a cura di alessandro albertelli]

• i calocoris compiono di norma una sola genera-

zione all’anno; Calocoris norvegicus può compierne due con comparsa degli adulti alla fine di maggio e in giugno, quindi alla fine di agosto o in settembre.

• Adelphocoris lineolatus compie due generazioni all’anno e sverna con uova deposte negli steli delle piante erbacee, mentre i Lygus svernano con adulti riparati fra i resti della vegetazione del suolo e svolgono due generazioni all’anno.

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SCHEDA| fRUTTicolTURa n.48 [a cura di alessandro albertelli]

identificazione 1

•Calocoris norvegicus: adulto di forma ovale-

allungata, fondamentalmente verde-giallastro coperto da fini stole nere. Dimensioni mm6-7 di lunghezza nel maschio e 7,5-8 nella femmina.

•Calocoris fulvumaculatus: adulto di colore

bruno-nero o bruno rossastro con corpo ornato di peli brillanti mescolati ad altri neri. capo nero con due tacche gialle. Dimensioni mm5,8-6,5 di lunghezza nel maschio e mm 6,2-7 nella femmina.

3

1

•Lygus pratensis: adulto di colore variabile dal verde al rossiccio, più chiaro e più grigiastro nella femmina. Dimensioni mm 6,1-7,3 nel maschio e mm5,8-6,7 nella femmina.

4

•Adelphocoris lineolatus: adulto di colore grigio verdastro o giallastro pallido. antenne molto lunghe. Dimensioni 8,3-9,5 mm di lunghezza nel maschio e 7,6-8,3 per la femmina.

3

4

danni

su pesco le punture di nutrizione compiute dalla forme gio•vanili sulle peschine del diametro di 1-1,5 centimetri provocano lesioni con fuoriuscita di gomma e di conseguenza i frutti crescono deformi e con profonde cicatrici.

i frutti specialmente se colpiti ad uno stadio fenologico precoce, si deformano arrestando il loro sviluppo nei punti corrispondenti alle punture; nella polpa si formano dei caratteristici gruppi di cellule morte di consistenza pietrosa (specialmente nelle pere) che danno origine ad una sintomatologia detta “litiasi”. Questa sintomatologia non deve essere confusa con quella infettiva di origine virale o con quella da boro carenza. in estate i miridi possono pungere i frutti prossimi alla ma•turazione provocando la comparsa di piccole macchie brune con rammollimento dei tessuti.

sulle Drupacee la punture dei miridi provocano sempre una deformazione del frutto accompagnata da emissioni di gomma e spaccatura del frutto, specialmente se l’attacco avviene nei primi stadi di sviluppo del frutto stesso.

i miridi possono attaccare direttamente anche i giovani germogli; le punture provocano, in questo caso, un arresto dello sviluppo oppure una deformazione che, specialmente nelle giovani piante in allevamento, può provocare la perdita di parte del cimale, con grave danno alla forma di allevamento. Le infestazioni dei miridi sui fruttiferi sono legate a particolari condizioni ambientali e colturali e sono favorite dalla coltivazione di piante suscettibili (patata, fagiolo, fava ecc) negli interfilari dei fruttiferi. Inoltre con l’eliminazione nel frutteto delle infestanti tramite il diserbo, la lavorazione del terreno e lo sfalcio dei fossi, i miridi si spostano alla ricercadi nuovi ospiti e si rendono così dannosi ai fruttiferi.

difesa le infestazioni possono essere ostacolate evitandola coltivazione di piante erbacee negli interfilari dei giovani frutteti, sfalciare le erbe infestanti nel frutteto e quelle presenti nei fossi contigui non oltre la fine di marzo. in luglio e agosto evitare sfalci delle erbe nelle interfile e nei fossi. Riguardo la lotta chimica i principi atti ammessi nell’ambito delle norme Tecniche di produzione integrata del p.s.R sono: etofenprox (al massimo 1 trattamento all’anno contro la specifica avversità). Bibliografia:

feRRaRi m.; maRcon e., menTa a. (1992) - fitopatologia ed entomologia agraria,463-464. pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 118-119-124 Regione piemonTe (2013) - norme tecniche di produzione integrata, 58. pollini a., ponTi i.; laffi f.; (1988) - fitofagi delle piante da frutto,8.

22 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015 a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria


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ATTUALITÀ|faRmeR maRKeT

ALESSANDRIA inaUgURaTo nellaVia più coloRaTa Della ciTTà il nUoVo faRmeR maRKeT nella foto una panoramica dei gazebo di campagna amica che ogni settimana vengono allestiti in via Dossena per offrire ai consumatori i prodotti di qualità e di stagione.

coN campaGNa amica arriva il

chilometro zero DEL PONTE

CITTADELLA Al via dal 23 giugno in via Dossena, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Alessandria, un nuovo punto di incontro tra produttori e consumatori nel centro storico n nuovo punto di incontro tra produttori e consumatori. Dove? ad alessandria in via Dossena, la via più colorata della città che ospita un nuovo mercato di campagna amica. il terzo per la città di alessandria, dopo corso crimea ogni lunedì e piazza della libertà ogni venerdì, da martedì 23 giugno un nuovo farmers market dei produttori coldiretti è collocato in fondo a via Dossena, logisticamente posizionato con lo sguardo verso il ponte meier. Una iniziativa che intende promuovere i prodotti locali, ma anche favorire lo sviluppo rurale delle aziende agricole, valorizzare le risorse alimentari e la crescita del tessuto commerciale della città. Decisamente varia l’offerta legata alla frutta e alla verdura, ma non mancano anche salumi, miele, dolci alle nocciole, vino, formaggi e fiori: queste le produzioni a chilometri zero che i consumatori possono trovare dai produttori agricoli in filiera corta. il “farmer market del ponte cittadella” è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico del comune di alessandria, marica Barrera, e dei vertici della coldiretti alessandrina: il Direttore simone moroni, accompagnato dal Vicedirettore emiliano Bracco, il presidente coldiretti della zona di alessandria, carlo pagella, e il presidente dell’associazione campagna amica - agrimercato di alessandria, gianluigi gaglione. anche il sindaco di alessandria, maria Rita Rossa, non ha voluto infine mancare all’appuntamento inaugurale e, soffermandosi tra i 15 banchetti presenti per l’occasione, ha salutato i produttori e i cittadini che hanno preso parte all’evento. «l’importanza di questa iniziativa - ha affermato l’assessore comunale allo sviluppo economico della città di alessandria, marica Barrera - risiede nel contestualizzare in questo ambito un mercato che ha già dato importanti risultati altrove. campagna amica sarà in via Dossena tutti i martedì e sarà un altro punto di riferimento per i cittadini, per coloro che sanno bene che in questo momento di crisi possono

nella foto il presidente provinicale degli agrimercati gianluigi gaglione, il vicedirettore emiliano Bracco, l’assessore alle politiche economiche marica Barrera, il presidente di zona di alessandria carlo pagella e il direttore simone moroni durante l’incontro con la stampa.

u

24 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

nella foto il sindaco di alessandria, maria Rita Rossa, apprezza i prodotti a “Km.0”.

trovare dei prodotti di alta qualità che possono acquistare direttamente dal produttore. crediamo con convinzione nell’opportunità di favorire sempre di più l’interlocuzione tra amministrazione comunale, cittadinanza e associazioni di rappresentanza delle realtà produttive e commerciali locali anche per condividere soluzioni che inevitabilmente correlano i temi del sostegno del commercio, la viabilità e i lavori pubblici. il “colpo d’occhio” di questa giornata è sicuramente bello e attrattivo in questa via Dossena che, con il “farmer market del ponte cittadella” ci richiama il momento particolare di un “cantiere” (quello legato alla prossima apertura del ponte della Cittadella) che, una volta concluso, valorizzerà ulteriormente le potenzialità sociali, economiche e attrattive di questa importante area della nostra città». «in questo modo - ha sottolineato carlo pa-

gella, presidente coldiretti della zona di alessandria - la coldiretti alessandrina prosegue nella sua azione di promozione della filiera corta per sostenere la valorizzazione, promozione e sviluppo dei mercati dei produttori agricoli nel rapporto diretto con i consumatori». secondo il presidente dell’associazione campagna amica - agrimercato di alessandria, gian luigi gaglione «si tratta di una iniziativa straordinaria nel centro storico della città. Questa iniziativa ricade in un momento particolare di difficoltà nei consumi, nel potere di acquisto della società e questo è anche un segnale delle imprese che dalle campagne vengono in città offrendo prodotti sicuri, di qualità, freschi e di stagione: questo è peraltro il senso e la mission di campagna amica, la filiera d’eccellenza, unica in tutta italia, dei produttori agricoli e per la totale garanzia di genuinità dei prodotti offerti ai consumatori». «Una location strategica pensata per migliorare la vita sociale ed economica della città che contribuirà a riqualificare un’area urbana importante, nodo significativo per il commercio alessandrino - ha concluso il Direttore della coldiretti alessandrina simone moroni - abbiamo pensato a questa parte della città in sinergia con l’amministrazione comunale della città di alessandria, perché riteniamo ci possano essere ottime possibilità per dare nuovo impulso alla vita sociale di questa parte di alessandria e per offrire ai consumatori la possibilità di trovare prodotti sani e di stagione».


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BoTTega iTaliana |ATTUALITÀ

FUBINE il pRimo lUglio inaUgURaTa la BoTTega monfeRRina Del ciRcUiTo campagna amica

coN la botteGa italiaNa Gusto

TRADIZIONE E RISPETTO DELL’AMBIENTE…

A FILIERA CORTA a provincia di alessandria si arricchisce di una nuova Bottega italiana. Dopo acqui Terme, è stata la volta di fubine: nel punto vendita si possono trovare i prodotti degli agricoltori aderenti al circuito di campagna amica promosso da coldiretti, per valorizzare le eccellenze del patrimonio agroalimentare italiano. la Bottega si affianca agli agrimercati e ai punti di campagna amica che contribuiscono a rivalutare il valore e la dignità dell’agricoltura italiana, evidenziando il suo ruolo chiave nella tutela dell’ambiente e del territorio e nella promozione di una cultura del benessere che privilegia la sicurezza alimentare e il consumo consapevole di prodotti stagionali, di qualità, a chilometro zero, accessibili al giusto prezzo perché proposti direttamente, in virtù della filiera corta, dal produttore al consumatore. la differenza sta nella gestione, che non è direttamente agricola: può essere sia un negozio di natura commerciale, sia un’isola all’interno di un negozio commerciale o della distribuzione organizzata. si possono vendere i prodotti agricoli e italiani a marchio campagna amica e i prodotti firmati dagli agricoltori italiani a marchio fai. la Bottega italiana di fubine, realizzata in collaborazione con la confesercenti di alessandria, si trova in corso Roma 1: ieri, ad accogliere gli ospiti, eugenio ferraris, titolare dell’attività. la

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nella foto eugenio ferraris all’interno della Bottega italiana: all’interno si possono trovare le eccellenze del patrimonio agroalimentare della provincia a marchio fai, firmato agricoltori italiani. Bottega di fubine nasce con l’obiettivo di valorizzare le produzioni locali che non si possono trovare nelle catene della grande distribuzione. e proprio da una di queste arriva l’esperienza di eugenio, per anni direttore di supermercato, che conoscendo a fondo le dinamiche della gDo ha voluto lasciarsi tutto alle spalle e riprendere dall’importanza del rapporto umano.“Ho subito deciso di credere nel progetto coldiretti aderendo con entusiasmo alla rete Bottega italiana, la clientela potrà trovare prodotti agricoli certificati campagna amica, dai vini alla pasta, dall’olio alle farine fino ai formaggi e alle conserve, oltre ad alle prelibatezze gastronomiche. - ha affermato con entusiasmo eugenio ferraris - si punterà sui prodotti locali, sulle tipicità del territorio, sui prodotti che sono diventati la punta di diamante dell’agricoltura locale. seguendo le regole della somministrazione non assistita in Bottega sarà anche possibile degustare qualche tipicità e scambiare quattro chiacchiere, proprio come una volta”. il locale si trova in una posizione strategica, nelle colline monferrine, alle porte di quello che da poco è diventato patrimonio dell’Umanità, con i suoi borghi in tufo, i suoi infernot e i suoi vini. nella Bottega italiana trovano spazio frutta e verdure biologiche, legumi e cereali, salumi, formaggi e vini provenienti dalle aziende agricole, uova fresche, pane e prodotti da forno.

alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il direttore e il presidente della coldiretti di alessandria, simone moroni e Roberto paravidino: “campagna amica è sinonimo di qualità, sicurezza alimentare e convenienza. in questo modo coldiretti rilancia il patto di ferro coi consumatori sostenendo, come nel caso della Bottega italiana di fubine, la nascita dei nuovi punti di vendita che vanno ad arricchire la già vasta offerta garantita dalla capillarità dei mercati”. “Una bella soddisfazione assistere, insieme agli amici di coldiretti, all’inaugurazione di questo punto vendita che corrisponde esattamente al modello economico e sociale che persegue confesercenti per lo sviluppo dei nostri paesi. - dichiara manuela Ulandi Vicepresidente provinciale confesercenti - con la bottega dei prodotti sani e genuini del nostro territorio, che garantiscono il consumatore, che creano occupazione e mantengono qui le ricchezze prodotte, si realizza nei fatti un esempio di imprenditoria che dimostra come sia possibile restituire alle persone un negozio dove qualità e garanzia di genuinità si coniugano. Da sempre promuoviamo e sosteniamo imprenditori come il signor eugenio, che sono un esempio da seguire contro l’omologazione della grande distribuzione, che porta le ricchezze lontano dalle nostre città e ci fa perdere i veri sapori della nostra tradizione.”

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ATTUALITÀ| foRmazione inipa

Europa Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

INIPA PIEMONTE É BOOM DI ISCRITTI AI CORSI DI FORMAZIONE I più gettonati quelli dedicati alla sicurezza sul lavoro, Haccp e patentini ono numeri importanti quelli che inipa ha messo insieme nel primo semestre 2015: dei 38 corsi approvati sul bando del psR 2014, l’istituto per la formazione in agricoltura di coldiretti ne ha già realizzati ben 30, raccogliendo la partecipazione di un migliaio di allievi. la parte del leone (con quasi metà degli iscritti) l’hanno fatta i corsi dedicati alla sicurezza sul lavoro (formazione o aggiornamento per i Responsabili del servizio di prevenzione e protezione; formazione primo soccorso; formazione antincendio; lavoro negli ambienti confinati) ma anche altre tipologie di interventi hanno ottenuto ottime risposte (Haccp, patentini fitofarmaci, coltivazione del nocciolo). (vedi grafico n.1) oltre la metà dei corsi si sono tenuti nel periodo dei mesi di febbraio e di marzo (vedi grafico n.3), periodo in cui i lavori ancora non richiedono assidua presenza “in campo”, lasciando spazio anche a queste forme di approfondimento delle principali tematiche che ricoprono un’importanza fondamentale, in diversi casi, soprattutto dal punto di vista normativo e legislativo, come nel caso specifico della sicurezza. altro dato importante (che emerge concretamente dalla visione dei grafici n.2 e n.4) è quello che riguarda la tipologia di partecipanti. se da un lato non sorprende che la parte preponderante dei partecipanti sia composta dai titolari di ditta individuale, rappresentano comunque un dato importante i numeri relativi ai coadiuvanti, ai rappresentanti legali di società e ai dipendenti, mentre ottiene conferma dai numeri un fatto che, storicamente, ha sempre rappresentato una caratteristica fondamentale del settore primario: lo zoccolo duro su cui le aziende agricole si costituiscono e operano è rappresentato da donne (partecipanti in una percentuale vicina al 30 per cento, comunque in crescita rispetto al passato). sempre presenti già nelle grandi famiglie agricole costituite su base patriarcale, l’agricoltura “al femminile” si sta impadronendo di spazi sempre maggiori a livello di responsabilità aziendale e i numeri di inipa ne sono un’ulteriore conferma. a partire da ottobre, con il rallentamento dei lavori agricoli, inipa riprenderà a pieno regime la proposizione dei corsi ancora in programma, andando a completare un percorso formativo di grande spessore, destinato a dare concretezza ancora maggiore a numeri che confermano una presenza fondamentale al fianco del mondo agricolo.

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BanDi-nocciole-mTB |ATTUALITÀ

coNtributi

per le azieNDe

DANNEGGIATE DALLE CALAMITÀ ATMOSFERICHE a camera di commercio di alessandria ha approvato un bando per l’assegnazione di contributi a favore delle imprese alluvionate colpite dalle calamità atmosferiche avvenute nel periodo ottobre-novembre 2014 in alcune zone della provincia. il bando è valido dal 1° maggio 2015 al 31 luglio 2015 ed è finanziato per € 100.000. l’intervento consiste nella concessione di contributi a fondo perduto alle imprese che abbiano effettuato acquisto di beni per il ripristino delle condizioni di operatività pregressa rispetto agli eventi calamitosi e dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: a) avere la sede legale e/o in uno dei comuni in provincia di alessandria colpiti dalle avversità natuali nel periodo ottobre-novembre 2014; b) essere iscritte come attive al Registro imprese della cciaa di alessandria; c) essere in regolacon il pagamento del diritto annuale camerale; d) aver presentato nei termini e secondo le modalità previste, la segnalazione del danno al comune di competenza; e) aver subito danni, a seguito delle calamità, riferiti alle tipologie di beni ammissibili ai contributi per un importo superiore a € 1.000,00. i costi ammissibili. Verranno considerati ammissibili esclusivamente le spese relative all’acquisto di beni di nuova fabbricazione: macchinari, apparecchiature e attrezzature varie, mobili e arredi, attrezzature e macchine per ufficio, impianti di allarme, di ripresa e di comunicazione. sono ammissibili i costi effettuati a far data dal 13 ottobre 2014 sino alla data di chiusura del bando. info in coldiretti alessandria oppure sul sito www.al.camcom.it sezione finanziamenti.

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ACCORDO QUADRO feRReRo Regione piemonTe e ismea

FILIERA DEL NOCCIOLO ‘

CCIAA BanDo peR le impRese

iniziativa congiunta Regione piemonteindustria ferrero - ismea per la presentazione di un piano per la corilicoltura piemontese può rappresentare una chance importante per il nostro territorio. anche gli strumenti finanziari messi a disposizione da ismea possono costituire un ulteriore volano per l’efficacia di questa progettualità - ha commentato la presidente di coldiretti piemonte Delia Revelli il protocollo presentato richiama giustamente punti nevralgici per il settore, quali quello vivaistico, le fitopatie, i mancati redditi per i primi anni di impianto, la consulenza aziendale. per i futuri sviluppi, a cui assicureremo il nostro apporto anche per una corretta realizzazione, ci conforta la sottoscrizione della più grande azienda dolciaria a livello mondiale e dello stesso presidente chiamparino”. il piemonte con una produzione di 170 mila ql di nocciole prodotte rappresenta il 13 % della produzione nazionale e si colloca al terzo posto tra le regioni italiane. la superficie del 2014

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investita a noccioleto in piemonte è di 16.636 ettari di cui circa 10.000 in piena produzione. Dati in costante crescita che dimostrano il forte interesse per il settore corilicolo e sempre il maggior peso della corilicoltura piemontese nel panorama nazionale. in questi ultimi anni, interessi economici convergenti tra la parte produttiva e quella agroindustriale, sostenuti anche da coldiretti hanno favorito la diffusione della coltura su molte aree piemontesi collinari e di pianura. nel solo 2014 sono stati messi a dimora oltre 1500 ha di nuovi noccioleti che ovviamente entreranno in produzione tra 5 anni.Tutti questi dati in costante aumento sono sicuramente postivi. É necessario però fare parallelamente una profonda riflessione circa una attenta programmazione del comparto, per mantenere il più possibile in equilibrio la domanda e l’offerta del prodotto al fine di garantire anche minore volatilità nel tempo alle condizioni economiche di fornitura per le imprese agricole e per l’industria.

BORBERISSIMA 2015 con campagna amica alla gaRa Di mTB issando il successo dello scorso anno, Alberto Riva (C.S.Paladonbosco) si aggiudica la Borberissima 2015 con il tempo di 1:16:03. Secondo posto per Fabio Meirana (Bikers Team Livellato) con il tempo di 1:22:44 e terzo posto per Damiano Chiesa (Pedale Godiaschese) con il tempo di 1:24:24. Tra gli sponsor della manifestazione anche quest’anno Campagna Amica. Un’occasione importante per i produttori Coldiretti, per far conoscere le eccellenze dell’enogastronomia del territorio legata alle particolarità del percorso che ha contraddistinto questa “gran fondo cicloturistica” di mountain bike. “Un modo per sottolineare l’importanza del binomio sport e sana alimentazione - hanno affermato il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni - Sosteniamo queste iniziative perché sono in linea con la filosofia che ci contraddistingue da sempre”. Con ben 211 atleti al via, l’edizione 2015 della Borberissima si conferma un appuntamento molto amato dai bikers di tutti i livelli. Arrivederci al 2016!

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ATTUALITÀ|TeRRanosTRa/campagna amica

LEGGE SULL’AGRITURISMO: nUoVe Disposizioni

TUTTI IN APP

Nuove

DisposizioNi IN MATERIA DI

tutti Gli aGriturismi di Terranostra IN UNA APP

AGRITURISMO

Dal 1 luGlio alcuNe

Novità

n attesa dell’emanazione del regolamento attuativo il primo luglio, come cita l’art.20 è entrata in vigore una tra le innovazioni più significative della nuova legge sull’agriturismo, la l.R. 2/2015 “nuove disposizioni in materia di agriturismo” che riguarda i criteri e i limiti dell’offerta gastronomica futura dell’agriturismo piemontese. l’azienda agricola che fa attività di ristorazione, da sempre deve garantire l’approvvigionamento di prodotto aziendale, nel passato in misura prevalente, seppur con accorgimenti normativi che però non rendevano chiare le percentuali di apporto di prodotto aziendale, oggi, invece, specificatamente definito dalla norma nella misura almeno del 25% del costo totale. il legislatore, che però non ha ancora chiarito in merito, evidenzia nella legge anche l’importanza dell’approvvigionamento del prodotto aziendale mancante, in ambito locale, da reperirsi almeno per il 60% da aziende agricole direttamente e, differentemente quindi dal passato, in cui la triangolazione era senza dubbio un problema. la collaborazione locale tra le aziende del territorio sarà, o al-

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al trekking all’equitazione, dal tiro con l’arco ai percorsi naturalisti, dai corsi di cucina al wellness tutte le attività e i servizi offerti dalle aziende agrituristiche di campagna amica dal primo di maggio sono state inrerite in una nuova app. l’app “Farmersforyou”, è un nuovo servizio di coldiretti in lingua italiana ed inglese che permette di scegliere dove poter soggiornare, ma anche i mercati di campagna amica, le fattorie con il punto campagna amica e le Botteghe. l’app, scaricabile sia su apple store sia su google play, prevede amche il servizio “around me” che, geolocalizzando l’utente, permette di visualizzare in un raggio di 30km tutto ciò che è presente nelle vicinanze. l’obiettivo è quello di raccontare il legame tra la società italiana ed i suoi agricoltori i quali, oltre ad essere produttori di beni, sono custodi della bellezza della campagna italiana e veri protagonisti del Made in italy. l’elenco delle aziende agricole di Terranostra con recensioni, servizi offerti e galleria fotografica è consultabile al sito www.terranostra.it

meno dovrà diventare un elemento essenziale della ristorazione agrituristica in cui, chiaramente evidenziato dalla norma, dovrà essere esaltata nel menù la rintracciabilità del prodotto, valore aggiunto già oggi delle aziende agrituristiche di campagna amica, ma che a suon di sanzioni dovrà essere applicato da tutti gli agriturismi come prevede l’art.17 della nuova norma. ecco che allora l’importanza della concentrazione e reperibilità del prodotto sono ancora un elemento essenziale di cui gli operatori agrituristici hanno necessità e in questo l’associazione agrimercato di campagna amica può dare un forte contributo. nell’alessandrino gli appuntamenti mercatali sono molteplici e ben distribuiti su tutto il territorio, insieme ai punti aziendali e alle Botteghe un modo sicuramente semplificato per acquistare dalla verdura alla carne tutto quanto non eventualmente disponibile in azienda.


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[pagine a cura di luisa Bo]

TeRRanosTRa/campagna amica|ATTUALITÀ

AGRINONNO nUoVa foRmUla peR laVacanza

PONTI: Una gRanDe fesTa

l’orto

Dei NoNNi UN MODO

NUOVO

festa

per aNDare

Dell’estate

iN vacaNza

1°MEMORIAL

Cav. Giuseppe

hanno chiamato l’orto dei nonni, ma forse con la declinazione, seppur impropria, di agrinnonno, è più chiara l’impostazione aziendale che armando e lidia hanno voluto dare alla loro nuova “vita”. Un’azienda agricola a cavatore, di proprietà da tanti anni, gestita da lontano, quando la famiglia motta, da industriali milanesi, trascorreva a cavatore le vacanze ed i fine settimana è diventata oggi, a tutti gli effetti un agriturismo, ma anche e soprattutto una azienda agricola sociale che come chiaramente espresso dalla norma appena approvata in senato, si va a declinare pienamente tra le attività previste nel nuovo quadro legislativo, volte a rilanciare il valore dei territori e un nuovo welfare rurale. È da nonni che le prospettive cambiano e le esigenze metropolitane possono diventare un progetto imprenditoriale. ospitare i nonni autosufficienti ma, con un grande bisogno di famiglia, è il focus multifunzionale dell’agriturismo, nella sostanza poco differente dagli altri, dove però i nonni sono gli ospiti più graditi, tutto l’anno e, magari in estate, anche con i nipoti. lasciare i bambini ai nonni nel periodo estivo non è una fortuna che tutti possono permettersi ma con l’aiuto del-

ADORNO

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l’agrinonno questo è possibile, per far vivere un centro estivo ai più piccoli in compagnia dei loro nonni e degli altri piccoli ospiti. Un progetto nato da una delle tante esigenze che si vivono in città e che da milanesi armando e lidia hanno colto in prima persona, perché durante il periodo estivo, i nonni “abbandonati” in città sono sempre di più e, poter pensare di far soggiornare anche loro, lontano dall’afa e dalle zanzare può essere un modo per partire in vacanza tranquilli... per poi scoprire tornando che il frigo si può riempire di prodotti freschissimi raccolti direttamente nell’orto che i nonni possono coltivare direttamente.

l'orto dei nonni lidia oggioni - Via Valle ferri 5,15010 cavatore (al) Tel.144-323165 - lidiaoggioni@alice.it

la RiceTTa Del mese ingredienti: •200gr. di tonno Ventresca di Tonno sott’olio; •100gr. di fagiolini bolliti; •2 patate bollite; •1 peperone rosso arrostito senza pelle; •1 mazzetto di insalata verde; •12 olive taggiasche; •2 uova sode; •6 filetti di acciuga sott’olio; •1 mazzetto di basilico e rucola; •lavata e a pezzetti; •2 cucchiai di olio extravergine d’oliva; •aceto, sale, pane casereccio tostato.

iuseppe adorno, è ricordato come uno tra i più grandi presidenti provinciali di coldiretti alessandria, allevatore, viticoltore e sempre al passo con i tempi. Ha lasciato in mano ai nipoti un’azienda agricola multifunzionale esemplare, in cui è stato parte attiva sino agli ultimi respiri, e a un anno dalla morte la sua famiglia non poteva non ricordarlo meglio, che con una grande festa all’agriturismo, il 1^ memorial cav. giuseppe adorno. Una festa dell’estate l’11 luglio, che è anche una grande inaugurazione della porzione più turistica dell’azienda con il suo campo da calcio e la piscina, dedicata esclusivamente agli ospiti, anche più piccoli delle attività didattiche. Una festa che permette di vivere nel periodo più intenso e vivo dell’attività agricola, momenti esperienziali importanti come la fienagione, la mungitura, la preparazione del formaggio. Una giornata da trascorrere in montagna a ponti, circa 200 metri slm e 30 ha di cereali, vigneti, boschi, pascoli di bovini piemontesi e capre camosciate i principali “collaboratori” in azienda per la produzione di carne, latte e formaggi. Un giornata che ha inizio con la cottura allo spiedo del vitello e che si chiude con il torneo di calcio a cinque, una festa in cui il figlio adriano e tutta la sua bella famiglia aprono l’agriturismo a chi vuole trascorrere una giornata agreste a “metro zero”.

Piatto unico

il condigione o condiggiun

specialità “liguri” lungo la via del sale: il condigione o condiggiun (in dialetto significa condire) è una specialità di origine ligure. si tratta di una insalatona mista che ricorda la francese niçoise, che viene anche preparata a garbagna e nei paesi della Via del sale. in questa preparazione si preferisce utilizzare anziché il tonno, la Ventresca di Tonno, più gustosa e pregiata. preparazione: Bollire i fagiolini e le patate in acqua salata. in un’altra pentola preparare le uova sode. non appena le patate saranno cotte, lasciarle raffreddare e successivamente tagliarle a cubetti. mettere in una il peperone arrostito tagliato a fettine, le patate, i fagiolini, l’insalata e le foglie basilico. condire il tutto con olio extra vergine di oliva, poco aceto e sale.aggiungete la ventresca di tonno, i filetti di acciughe, le olive taggiasche denocciolate e le uova sode tagliate a fette. mescolate bene e accompagnate il condigion con delle fette di pane casereccio.

casa castellini di fabio semino fr. casa castellini 2 - 15050 garbagna (al) Tel.0131-877878 - www.casacastellini.it - info@casacastellini.it

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EPACA|noViTà pReViDenziali

[pagina a cura di marino Ravera]

A LugLIO

paGameNto Della

QuattorDicesima DuemilaQuiNDici on la mensilità di luglio è stata pagata dall’inps anche la quattordicesima mensilità 2015. Riteniamo utile ricordare quali sono le tre condizioni stabilite dalla legge per averne diritto; la prima è costituita dall’età (aver compiuto 64 anni), la seconda dal reddito, la terza dal numero dei contributi versati a suo tempo per la pensione. la quattordicesima non sempre viene pagata in egual misura ad ogni pensionato poiché la legge ha stabilito che se la pensione deriva da lavoro dipendente il pagamento sarà effettuato nelle misure seguenti: • 336 euro se i contributi versati per la pen sione non superano 15 anni; • 420 euro se i contributi superano i 15 anni ma non i 25; • 504 euro se i contributi risultano superiori a 25 anni.

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per chi è invece in pensione con i contributi da lavoratore autonomo le condizioni sono leggermente diverse, spettano infatti i seguenti importi: • 336 euro se i contributi versati per la pen sione non superano 18 anni; • 420 euro se i contributi superano i 18 anni ma non i 28; • 504 euro se i contributi risultano superiori a 28 anni. come detto sopra occorre anche verificare i redditi dei soggetti in possesso dei requisiti, poiché

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l’importo aggiuntivo potrebbe non spettare oppure spettare solo parzialmente se i redditi superano un certo limite, che la legge ha stabilito essere pari a euro 9.786,85 + l’importo spettante in base ai contributi versati, ad esempio nel caso dei 15 anni di versamenti il limite da non superare sarà pari a 10.122,85 euro, la differenza tra tale importo e il reddito posseduto, costituirà la somma dovuta al pensionato (entro il limite dell’importo massimo spettante). i redditi sono personali e non familiari. Dobbiamo inoltre richiamare l’attenzione sulle seguenti particolarità: i redditi di riferimento sono quelli dell’anno 2015, ciò significa che l’inps ha pagato l’importo aggiuntivo senza conoscere l’effettivo ammontare dei redditi e quindi con riserva di verificarne, il prossimo anno 2016 l’entità e, se del caso, richiedere la restituzione (anche parziale) delle somme ora percepite, se il limite di reddito risulterà superato. attenzione può verificarsi che non tutte le quattordicesime siano state calcolate nell’esatta misura spettante in base ai contributi versati, infatti mentre è poco probabile che chi percepisce 504 euro possa essere oggetto di conteggi errati, è invece al contrario possibile

che per le fasce intermedie (336 o 420 euro) non tutti i contributi siano stati regolarmente conteggiati ai fini pensionistici. in tali casi il controllo non solo è possibile, ma semplice e rapido, con un estratto contributivo, dove si possono rilevare il numero dei contributi accreditati per la pensione, invitiamo perciò gli interessati a presentarsi presso gli uffici epaca coldiretti, dove immediatamente (grazie al collegamento telematico epaca inps) potranno ottenere e verificare la propria situazione contributiva e se del caso fare una apposita istanza di ricostituzione della pensione, finalizzata al ri calcolo della 14° mensilità. quattordicesima non corrisposta abbiamo avuto segnalazioni del mancato pagamento della quattordicesima 2015 a pensionati che ne hanno sempre avuto diritto, quindi senza motivazioni che giustifichino tale comportamento da parte dell’inps. invitiamo tutti coloro che si trovano in tale situazione a rivolgersi agli uffici epaca per le opportune verifiche ed eventuale inoltro dell’’istanza di pagamento all’istituto.


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consiglieRe ecclesiasTico |ORGANIZZAZIONE

Ben arrivato luca Congratulazioni a Valentina Binno Delegata Regionale e Provinciale Giovani Impresa per l’arrivo del piccolo Luca. Auguri da parte di tutta la Coldiretti per il lieto evento a papà Marco Bosco e alle piccole Alice e Matilde.

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

nulla come prima n una omelia durante l’amministrazione del sacramento della cresima il nostro vescovo di alessandria disse: se tutti quelli che ho cresimato in questi tre anni, tutti i loro genitori, i loro padrini frequentassero la messa domenicale, le nostre chiese (che sono tante!) non sarebbero in grado di contenerli tutti. ad una osservazione superficiale la chiesa può apparire una vera e propria “corazzata”. essa è organizzata in tutto il mondo, in diocesi e parrocchie, ha scuole, seminari, università, associazioni, ordini religiosi maschili e femminili, azione cattolica, stampa e tutti i media più moderni e poi... tutti i cristiani battezzati che non sono mai in chiesa e quelli che in chiesa ci sono sempre. se essere dei presenti è un segno di fedeltà, la sola presenza non basta. per essere in linea col Vangelo, serve la presenza e la credibilità, in una parola la santità. e per arrivarci, ognuno di noi è chiamato ad un incontroconversione con il cristo salvatore. come fece l’apostolo san Tommaso che non si limitò a riconoscere la persona di gesù, ma ne affermò la divinità con quella dichiarazione che cambiò la sua vita: signore mio e Dio mio. per chi fa questa esperienza nulla sarà più come prima. don ivo

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ATTUALITÀ|inconTRo Donne impResa

CONVEGNO A TORINO pResenTi molTe impRenDiTRici Della colDiReTTi alessanDRina

coltiviamo

la salute L’AGRICOLTURA IN ROSA SPOSA LA PREVENZIONE IN 3D a sala del circolo dei lettori di Torino si è tinta di rosa per il convegno dal titolo “coltiviamo la salute” organizzato dal movimento Donne impresa di coldiretti piemonte e c.D.c., in collaborazione con epaca ed il centro servizi alla persona. presenti in sala le socie di Donne impresa delle diverse province piemontesi, guidate dalla responsabile regionale graziella Boveri. numeroso il gruppo Donne impresa della coldiretti di alessandria. “Da oltre dieci anni, c.D.c. ha stipulato un accordo con coldiretti-epaca che permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola. l’evento di oggi vuole quindi sancire ancora una volta questo rapporto di collaborazione e fornire, tramite le relazioni dei nostri medici specializzati, le informazioni utili per la tutela della salute”, ha commentato luigi Bocchiotti amministratore unico c.D.c.“la presenza delle Donne nell’agricoltura italiana ha dato un forte impulso all’innovazione e alle attività legate alla multifunzionalità, caratterizzando il settore con una crescente attenzione all’alimentazione sana ed al rispetto dell’ambiente attraverso, in particolare, al progetto educazione alla campagna amica. proprio dalle nostre aziende deriva il cibo controllato e sicuro, utile alla prevenzione ed a una corretta nutrizione” ha esordito delia revelli presidente di coldiretti piemonte nell’aprire i lavori. il convegno ha toccato temi di grande attualità ed interesse per il mondo fem-

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nelle foto (in alto) al centro Delia Revelli presidente Regionale coldiretti piemonte e alla sua sinistra graziella Boveri Responsabile Regionale Donne impresa durante il convegno dedicato alla prevenzione “in rosa”. sotto: l’affollata sala del circolo dei lettori.

minile: dalla prevenzione del cancro mammario, grazie ad apparecchi all’avanguardia per lo screening, alle emergenze pediatriche domestiche che riguardano le imprenditrici che rivestono anche il ruolo di mamme, nonne e, più specificatamente, le agriTate che fanno dell’assistenza ai bambini una professione. “Donne impresa è da sempre impegnata, attraverso attività di sensibilizzazione sul territorio, nella promozione di comportamenti legati alla sana alimentazione ed al consumo consapevole. il convegno ha dimostrato l’importante ruolo dell’agricoltura da cui, appunto proviene il cibo. il cibo sano e a km0 che le aziende in rosa pro-

muovono al fine di contribuire alla prevenzione di dannose patologie, come i tumori” ha spiegato graziella Boveri responsabile regionale Donne impresa. Questo convegno si inserisce in un più ampio percorso di coldiretti, come forza sociale, che spazia dall’agricoltura ai servizi d’innovazione sui territori. in piemonte un forte segnale è stato dato anche con l’apertura, prima a cuneo e poi a Torino, del centro servizi alla persona, in collaborazione con epaca, impresa Verde e caf coldiretti che mette a disposizione l’esperienza e la professionalità di una grande organizzazione al servizio di donne, famiglie, lavoratori e studenti.


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[scadenze a cura di Daniela colombini]

SCADENZA

scaDenze |ATTUALITÀ

IMPOSTA

ADEMPIMENTI

20 AGOSTO

IVA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

20 AGOSTO

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del mese di luglio 2015.

contribuenti iVa mensili

20

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del 2° trimestre 2015.

contribuenti iVa trimestrali

20 AGOSTO

IRPEF/IRAP

versamento delle imposte a debito iRpef e iRap a saldo 2014 e primo acconto per l’anno 2015.

contribuenti tenuti alla presentazione del modello Unico 2015, soggetti agli studi di settore

20 AGOSTO

RITENUTE

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

25 AGOSTO

IVA INTRASTAT

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di luglio.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

15 SETTEMBRE

IVA

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa

16 SETTEMBRE

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del mese di agosto 2015.

contribuenti iVa mensili

CONTRIBUTI

versamento seconda rata 2015 dei contributi inps dei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all’inps

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di agosto.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

presentazione modello Unico 2015.

contribuenti che hanno compilato il modello Unico e lo inviano telematicamente tramite il canale telematico.

presentazione modello iRap 2015.

contribuenti titolari di partita iva, obbligati a presnetare il modello iRap.

presentazione modello iVa 2015.

contribuenti titolari di partita iva, obbligati a presentare la dichiarazione iva in forma unificata con l’Unico o in forma autonoma.

AGOSTO

16 SETTEMBRE

INPS

16 SETTEMBRE

RITENUTE

25 SETTEMBRE

IVA INTRASTAT

30 SETTEMBRE

UNICO 2015

30 SETTEMBRE

IRAP 2015

30 SETTEMBRE

IVA 2015

SOGGETTI OBBLIGATI soggetti passivi di iVa

n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 33


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ORGANIZZAZIONE|aTTUaliTà-lUTTi

INFLAZIONE: colDiReTTi, sale peR +10,1% pRezziVegeTali e +6,6% olio

Alimentari crescono cinque volte di piu’ del valore medio ll’uscita dalla deflazione ha contribuito il balzo del 10,1% dei prezzi dei vegetali freschi rispetto allo scorso anno che insieme all’aumento delle quotazioni dell’olio di oliva del 6,6% e della frutta del 3,2% fa aumentare il carrello della spesa. e’ quanto emerge da una analisi della coldiretti al commento dei dati sull’andamento dell’inflazione in italia a giugno che evidenziano un aumento dell’uno per cento dei prezzi per i prodotti alimentari, cinque volte superiore a quello medio dell’inflazione. sull’andamento pesano da una parte fattori stagionali come il grande caldo che incentiva gli acquisti

a

Lutti

di vegetali ed il crollo della produzione nazionale di olio di oliva al minimo storico ma anche elementi strutturali poiché dopo sei anni consecutivi di riduzione, i consumi alimentari - precisa la coldiretti - sono tornati ad aumentare nel 2015. Un cambiamento che - continua la coldiretti - deve trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi sono ancora al di sotto dei costi di produzione. la spesa alimentare conclude la coldiretti - è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi.

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟1923 - luglio 2015✟

✟ 05/01/1934 - 04/05/2015 ✟

✟1938 - 2015✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore della famiglia Pisano, per la perdita del caro

gAETANO Socio di San Giorgio Monferrato

✟ 27/12/1924 - 17/06/2015 ✟

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti di Alessandria alla famiglia Trisoglio, per la perdita della cara

LAURETTA Socia di Borgo San Martino La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria, prendono parte all’immenso dolore di Stefania Mandrino, a lungo vice direttrice della Federazione alessandrina, per la scomparsa della cara mamma

CAROLINA bOvONE vED. MANDRINO (Nina) Socia di Frugarolo Sentite condoglianze

34 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

✟ 1921 - 2015 ✟

Coldiretti Alessandria è vicina alla famiglia Borsalino per la scomparsa della cara nonna

ADELINA vIgILANTE Socia di Predosa Sentite condoglianze

La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria, si uniscono al dolore dei figli Gianfranco, Marco, Monica e Laura, della moglie Margherita e dei fratelli Paolo, Giorgio, Francesco e Giacinto, per la scomparsa del caro

MATTEO vALINOTTO

imprenditore agricolo di Quargnento e socio storico di Coldiretti


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si pRega Di scRiVeRe in sTampaTello

meRcaTino annUnci|ATTUALITÀ

•pierin l’imBianchin piemunteis esegue lavori di tinteggiatura per interni ed esterni, velature, intonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature varie e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772 • tracciamenti di noccioleti, vigneti, frutteti e altro con strumenti GPs. Tel.334-3226038

inserzioni

Vendo

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inserzioni

Affitto

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inserzioni

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Cerco

•cerco trattori e attrezzature agricole di vario genere per esportazione estero. cell.329-0303041 •Bcs mietilega (Giancarlo). cell.348-5490977 •lavoro di qualsiasi genere in tutti i settori.Via della Biblioteca 3, Casale M.to Cell.348-5723839 •lavoro come addetto alle pulizie, taglia erba, aiuto barista, baby sitter, trasporto anziani (per le visite mediche e per eventuali spese ecc.) trasporto anziani, codista agli sportelli. massima serietà. cell.348-7362106 (orari diurni e serali). fausto.ameglio@libero.it •auto furgoni e fuoristrada disponibili ad acquistare. se interessato a vendere manda una email a: autofuse2014@libero.it specificando l’anno e il prezzo. il ritiro del mezzo avviene con pagamento in contanti e passaggio immediato sul posto. •lavori agricoli per conto terzi, (pressatura a paglia e altri lavori di conduzione agricola).Tel.331-2131128 •lavoro come idraulico, installatore, saldatore disponibile anche per piccole manutenzioni/riparazioni. cell.348-2644110 •carrello per trasporto mietitrebbia anche non omologato. cell.340-1472850

n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 35


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