Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 8 - 14/09/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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ATTUALITÀ| speciale pac 2014-2020

Auto da cambiare? Approfitta della convenzione

Coldiretti-Peugeot!

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Continua anche per tutto il 2015 la convenzione tra Coldiretti e la concessionaria Grandiauto srl di Alessandria

Per info Coldiretti-Impresa Verde Tel.0131-235891 Grandiauto Tel.0131-345931


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BELLEZZA E DISTINTIVITÀ DEL MADE IN ITALY: la concretezza di Palazzo Coldiretti ad Expo Siamo tornati al Brennero per continuare la nostra battaglia a difesa del vero Made in Italy. Siamo pronti per la Giornata dell’Agricoltura Italiana bbiamo aspettato qualche giorno in più EDITORIALE ad andare in stampa con il numero di DIRETTORE PROVINCIALE settembre poichè le notizie che vedono protagonista la nostra, la vostra, coldiretti sono tante e tutte meritevoli di assoluto primo piano. e’ stata un’estate durante la quale non ci siamo fermati, abbiamo continuato a pianificare strategie per offrire alle imprese sempre nuove opportunità per essere competitive sul mercato nazionale e non solo. la vetrina di expo ha richiesto alla nostra Organizzazione, a tutti i livelli, un grande sforzo, forse il più imponente di sempre, ma il ritorno che ne stiamo avendo è senza dubbio qualcosa che ripaga da ogni sacrificio. il padiglione coldiretti, o meglio il concreto e vivacissimo padiglione coldiretti, che ha accolto e sta accogliendo migliaia di visitatori, rappresenta una sfida vinta dove il nostro modello di agricoltura sostenibile è diventato qualcosa di unico, da esportare in europa e nel mondo. il cardo sul quale si affaccia palazzo coldiretti è in grado di trasformarsi quotidianamente in un palcoscenico dove portare all’attenzione di italiani e stranieri la bontà dei “nostri” prodotti e delle “nostre” battaglie. Un luogo dove il rapporto con il consumatore si è fatto intenso e profondo, dove le campagne per l’etichettatura trasparente o per dire no ai formaggi senza latte sono diventate le priorità di tutti. Ogni settimana cambiano colori e costumi regionali ma non cambia l’obiettivo: difendere il Made in Italy e sapere ciò che portiamo in tavola. in queste pagine troverete un approfondimento sulla presenza delle aziende della provincia alessandrina che nella settimana dedicata al piemonte hanno realizzato laboratori, degustazioni e agriaperitivi ma troverete anche, facendo un salto indietro di qualche settimana, uno speciale dedicato alla protesta per un aumento assurdo e ingiusto dal campo alla tavola della frutta. Tutto si può riassumere in una parola: speculazione. la sola parola che si può usare quando si parla di rincaro del 300%. e poi il Brennero. siamo tornati in frontiera per continuare la nostra lotta al falso Made in Italy per fermare i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più ledono il patrimonio enogastronomico italiano, oltre ad ingannare i consumatori. mentre andiamo in stampa stiamo preparando la giornata dell’agricoltura italiana promossa da coldiretti alla quale parteciperanno decine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni impegnati quotidianamente per realizzare l’obiettivo “nutrire il pianeta energia per la Vita” fissato dall’esposizione Universale. Una responsabilità testimoniata dalla presenza del presidente del consiglio matteo Renzi. ma di questo ne parleremo in modo ampio e approfondito sul prossimo numero del giornale. plauso, intanto, al via libera alla reintroduzione dell’obbligo di indicare nell’ etichetta dei prodotti alimentari lo stabilimento di produzione risponde alle aspettative dell’87% degli italiani che lo avevano chiesto con una consultazione pubblica ma è anche una misura a costo zero che sostiene l’occupazione e la competitività del Made in Italy. Un tassello importante in quel percorso di trasparenza che abbiamo fortemente sostenuto con la nostra mobilitazione al Brennero per arrivare al più presto anche all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti i prodotti agricoli ed alimentari che è peraltro la principale richiesta che viene dall’importante consultazione pubblica promossa dal ministro delle politiche agricole maurizio martina.

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simone moroni Direttore

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Simone Moroni DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti, Christian Boero

“L’impegno di Coldiretti in difesa del vero prodotto italiano” La lotta contro la speculazione e le agromafie. I “nostri Brennero” per tutelare la salute dei consumatori e continuare la battaglia per la rintracciabilità in etichetta.

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

n°8 - Settembre 2015

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

Chiuso in redazione il 14 Settembre 2015

S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

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DI

il 4 settembre è nato

FLAVIO

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UFFICI

Fiocco Azzurro

ZONA

ACQUI TERME - Via M. Ferraris, 52 Tel. 0144 322546 - Fax. 0144 55902 ALESSANDRIA - Corso Crimea, 69 Tel. 0131 261819 - Fax. 0131 325524 CASALE MONFERRATO - Via Cavalli d’Olivola, 6 Tel. 0142 452840 - Fax. 0142 72741 CASTELNUOVO SCRIVIA - Via Solferino, 53 Tel. 0131 823403 - Fax. 0131 823443 CERRINA - Via Nazionale, 36 Tel. 0142 943800 - Fax. 0142 946031 NOVI LIGURE - Via Mazzini, 50/c Tel. 0143 75440 - Fax. 0143 73881 OVADA - Via Cairoli, 42 Tel. 0143 86268 - Fax. 0143 833305 TORTONA - Via S. Marziano, 4 Tel. 0131 861965 - Fax. 0131 863903

Felicitazioni per il lieto evento ai neo genitori Roberto novelli, socio coldiretti di san giuliano nuovo, e a sonia casone.

Auguri vivissimi da parte di tutta la Coldiretti!

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ATTUALITÀ|speciale expO

#Fruitforlife: colazioni, agriapertivi, degustazioni e laboratori didattici Dopo il successo di giugno, Coldiretti Alessandria è tornata ad Expo per proporre le eccellenze del territorio. e eccellenze del territorio alessandrino sono tornate in primo piano ad expo. nell’ambito di Ripiemontiamo, che si è svolta a palazzo coldiretti (ingresso cardo sud - merlata), le aziende di coldiretti alessandria hanno vissuto una giornata da protagoniste il 3 settembre con un calendario decisamente accattivante. e’ stata la frutta, tutta rigorosamente made in piemonte, al centro della settimana: colazioni sane e energetiche tutte le mattine, agriaperitivi ogni pomeriggio, laboratori e degustazioni animeranno il cardo. e, a sottolineare il fil rouge che ha caratterizza la presenza di coldiretti piemonte per la sei giorni l’hashtag ideato ad hoc: #Fruitforlife. come promesso, coldiretti alessandria, dopo il successo ottenuto a giugno, è tornata ad expo anche con nuovi laboratori didattici. i visitatori hanno potuto assistere al laboratorio didattico “Dalla mela al suo succo”: in diretta michele castelli titolare dell’azienda “cascina

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goretta” di cereseto ha realizzato succhi di mela grazie al supporto di semplici attrezzature. in pochi minuti, senza perdere nessuna proprietà nutritiva, è stato possibile gustare un’ottima bevanda sana e naturale, senza aggiunta di zuccheri. Riflettori puntati anche per la presentazione della “mongiardina” formaggio tipico delle Valle Borbera che in questi giorni ha ottenuto la De.co, presentato per la prima volta con la sua nuova denominazione. inoltre, è stata anche l’occasione per mostrare al pubblico un progetto mirato al rilancio del territorio coniugando enogastronomia e arte: infatti, i prodotti del caseificio “Vallenostra scrl” indosseranno etichette “griffate” dai pittori locali della pinacoteca di Tortona dove è possibile ammirare la mostra permanente dal titolo “Divisionismo” ed in particolare la parte realizzata dall’artista carlo Fornara e tra i suoi lavori proprio il dipinto “Ultimi pascoli” per la mongiardina. la conferenza stampa è terminata con un agriaperitivo

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a base di risotto alla mongiardina. nel pomeriggio, grande successo di pubblico per il laboratorio “Tutto in campagna ha una seconda vita”: economia domestica contro lo spreco. Quello del riciclo è certamente un’arte, saper riutilizzare vecchie cose e dargli nuovo lustro è qualcosa che solo in pochi sanno fare. in casa siamo pieni di vecchi oggetti di cui non sappiamo che fare, e invece di buttarli e contribuire all’inquinamento dell’ambiente, sarebbe bene riciclarli e usarli per fare altro. avete delle vecchie lenzuola, magari rotte, sciupate o rovinate e l’unica alternativa più logica che vi balza nella testa è quella di disfarvene o di ridurle in semplici stracci per la pulizia della casa? no, non fatelo: ci sono molti modi di riciclare le vecchie lenzuola. Questo ha insegnato gabriella Trisoglio dell’agriturismo “la pomera” di Vignale monferrato. a chiudere la giornata, la premiazione regionale di Oscar green, premio di coldiretti giovani impresa dedicato all’innovazione in agricol-


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speciale expO|ATTUALITÀ

nelle foto la distribuzione delle mele made in piemonte sotto il gazebo di coldiretti nell’ambito di “Ripiemontiamo”. molti gli stranieri che hanno dimostrato di apprezzare i prodotti del nostro territorio regionale.

tura, in cui è stato inserito il Vi° memorial massimiliano De concilio. il tutto è stato allietato dalla street band piemontese BandaKadabra, dai suonatori del Ravi di Fubine e danzatori di giga della Valle Borbera. “Una nuova grande opportunità per le nostre aziende, una vetrina per presentare al pubblico, anche quello straniero che in questi giorni sta affollando l’esposizione universale, ciò che di unico e speciale ha da offrire il nostro territorio. - afferma Roberto paravidino presidente di coldiretti alessandria - con laboratori, degustazioni, aziende ed animazione musicale vivacizzeremo palazzo coldiretti, per renderlo ancor più piacevolmente attrattivo. Una bella opportunità poter presentare piatti e prodotti in una vetrina internazionale che diversamente non avremmo potuto raggiungere”. “con l’inizio di expo si è registrato un aumento della domanda di prodotti agroalimentari Made in Italy all’estero che va dal +19% in Usa al +36% in india fino al +57% in

cina, ma risultati estremamente positivi si hanno anche nello stagnante mercato dell’Unione europea con un incremento del 5%. - ha affermato il direttore di coldiretti alessandria simone moroni - con la nostra presenza vogliamo continuare a sostenere la produzione ed il lavoro di aziende che vogliono operare nella legalità ed in assoluta trasparenza, ma che hanno bisogno di essere tutelate da falsificazioni e truffe che ledono l’immagine dell’intero Made in Italy ed ingannano i consumatori non solo italiani. la tutela del patrimonio agroalimentare all’estero è una area prioritaria di intervento per le istituzioni a tutela dell’identità nazionale, ma anche per recuperare risorse economiche utili al paese e per tornare a crescere”.

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ATTUALITÀ|speciale expO

SETTIMANA piemOnTese

Stefania Grandinetti ed il suo staff in cucina ad EXPO

FOCUS gli appUnTamenTi RealizzaTi Da cOlDiReTTi alessanDRia

Ospiti a Palazzo Coldiretti le aziende alessandrine Hanno attirato l’attenzione dei visitatori dell’esposizione universale le attività promosse dagli imprenditori alessandrini e le esibizioni musicali dei gruppi ospiti della giornata.

Nella foto il presidente Terranostra piemonte e Terranostra alessandria.

tefania grandinetti presidente di Terranostra piemonte con il suo staff ha soddisfatto anche i palati più esigenti presentando le ricette tipiche del territorio piemontese durante il pranzo e la cena al Roof garden di palazzo coldiretti: peperoni in bagna cauda, ravioli del plin, carne in carpione e molto altro. la sei giorni del piemonte si è conclusa, alla presenza del presidente nazionale di coldiretti Roberto moncalvo, con il consueto dono al Banco alimentare di quanto non utilizzato nella settimana piemontese. RipiemonTiamo ha così dato l’opportunità alle aziende di poter calcare questa straordinaria ribalta internazionale, di far assaggiare le eccellenze enogastronomiche made in piemonte e di raccontare al pubblico italiano e straniero storia, cultura e tradizioni del territorio, insieme al modello di sviluppo della filiera agroalimentare in cui coldiretti crede.

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[1] i vertici coldiretti regionali e provinciali. [2] il laboratorio di economia domestica a cura dell’azienda “la pomera”. [3] Dalla mela al succo a cura di “cascina goretta”. [4] la street band “Bandakadabra”.

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nella foto esibizione del gruppo dei suonatori “del ravi” di Fubine che hanno accompagnato la giornata tutta alessandrina di expO.

nella foto danzatori e canterini “di giga” della Valborbera che hanno coinvolto i visitatori con le loro musiche folcloristiche.

COLDIRETTI i nOsTRi pRODUTTORi

Nella foto massimo Barisone dell’azienda “la Bozzola” di morsasco

Nella foto paolo costanzo dell’azienda “cascina ardizzina” di casale monferrato

Nella foto alessandra Bianchi dell’azienda “magda pedrini” di gavi

Nella foto michele castelli dell’azienda “cascina goretta” di cereseto

Nella foto Roberto Odicini dell’azienda “la casanella” di lerma

Nella foto carlo Daniele Ricci dell’azienda “san leto” di costa Vescovato

Nella foto matteo moro dell’azienda “Da pina” di molo di Borbera

Nella foto la signora Bellero dell’azienda “la cá nova” di cella monte monferrato

Nella foto massimo Villa dell’azienda “casa costa” di murisengo

Nella foto andreina avanti dell’azienda “cascina Folletto” di Bettole di Tortona

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ORGANIZZAZIONE|speciale expO

Expo: la Valle Borbera presenta la De.Co della Mongiardina

IL formAggIo è prodotto dALLA CooperAtIvA vALLenoStrA dI mongIArdIno LIgure ubblico delle grandi occasioni per la presentazione della mongiardina, il formaggio tipico delle Valle Borbera prodotto dal caseificio “Vallenostra” che in questi giorni ha ottenuto la De.co, la denominazione di origine comunale. l’esposizione universale a milano è diventata così la vetrina perfetta per raccontare non solo la storia del latte, dei pascoli e della caseificazione di questo territorio comunale, ma anche di tutto il territorio della Valle Borbera, grazie ai profumi e ai sapori racchiusi in questo formaggio dal gusto molto delicato. l’iniziativa si è svolta nell’ambito di Ripiemontiamo, che ha visto le aziende coldiretti piemonte protagoniste ad expo dal 1° al 6 settembre. presenti, i vertici di coldiretti alessandria, il sindaco di mongiardino ligure Renato Freggiaro, accompagnato dai consiglieri comunali, enrico mignacco e arianna gogna e Roberto grattone della cooperativa Vallenostra. la storia fa risalire al 1857, nel primo nel dizionario di “genovese domestico”, il richiamo a questo “piccolo cacio venduto dagli pizzicagnoli” chiamato appunto mungiardinha in riferimento al luogo di produzione. semplici gli ingredienti: latte crudo ovino 100%, caglio naturale di vitello, sale. si presenta in forma cilindrica con un diametro che può variare dai 13 ai 15 centimetri. la pasta è morbida, di colore bianco con leggera occhiatura e la crosta è avorio leggermente fiorita. la nuova denominazione è stata anche l’occasione per mostrare al pubblico un

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progetto mirato al rilancio del territorio coniugando enogastronomia e arte: infatti, i prodotti del caseificio “Vallenostra scrl” indossano etichette “griffate” dai pittori locali della pinacoteca di Tortona dove è possibile ammirare la mostra permanente dal titolo “Divisionismo” ed in particolare la parte realizzata dall’artista elio Fornara e tra i suoi lavori proprio il dipinto “Ultimi pascoli” per la mongiardina. “abbinare la presentazione della nostra De.co per la mongiardina in un contesto come l’expo è il massimo livello a cui si poteva aspirare - ha affermato il sindaco di mongiardino ligure Renato Freggiaro - in questo modo possiamo concretamente tutelare e valorizzare una produzione tipica del nostro mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza ed altresì attraverso questi prodotti locali promuovere i territori dei nostri comuni”. “assieme al montebore, il formaggio più raro del mondo che ha lottato per non conoscere l’estinzione oggi proponiamo con orgoglio la mongiardina e la sua De.co - afferma Roberto grattone della cooperativa Vallenostra - un altro fiore all’occhiello per la Valle Borbera”. “la De.co - ha dichiarato il presidente provinciale coldiretti alessandria Roberto paravidino - è un ottimo strumento per valorizzare il nostro territorio, l’obiettivo principale è quello di salvaguardare e valorizzare le tecniche di lavorazione e produzione tradizionale e nello stesso tempo attuare una serie di iniziative volte alla crescita sia del flusso turistico che alla vendita e commercializzazione del prodotto stesso”. la presentazione della nuova De.co si è conclusa con un agriaperitivo a base di risotto alla mongiardina preparato dall’agrichef stefania grandinetti, presidente di Terranostra piemonte e alessandria.

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nelle foto primo piano per la mongiardina ed il suo territorio; il presidente provinciale coldiretti alessandria Roberto paravidino durante la conferenza stampa di presentazione della nuova De.co. con Roberto grattone della “cooperativa Vallenostra” e il sindaco di mongiardino ligure Renato Freggiaro. (sotto) l’assessore arianna gogna durante la degustazione di risotto alla mongiardina distribuito ai visitatori di expO in occasione del debutto della nuova De.co.


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emeRgenza FaUna selVaTica|ATTUALITÀ

neCeSSArIe nuove MISURE PER EVITARE ALTRE TRAGEDIE empre più a rischio la sicurezza stradale nelle aree rurali e periurbane con il proliferare di animali selvatici che rappresentano un grave rischio per l’agricoltura, ma anche per le persone. l’ultimo incidente accaduto nell’aquilano, in cui un trentanovenne è rimasto vittima dello schianto tra la sua auto ed un cinghiale, è l’ennesimo episodio che dimostra l’incontrollato aumento degli animali selvatici e, più specificatamente, dei cinghiali il cui numero quest’anno ha superato il milione. coldiretti ha denunciato più volte la necessità di porre rimedio a questa situazione di emergenza prima che accada una nuova tragedia e gli ungulati provochino il definitivo abbandono delle aree interne con ripercussioni sociali, ambientali ed economiche. a tal proposito, coldiretti piemonte, nel mese di luglio, ha consegnato all’assessore all’agricoltura giorgio Ferrero un documento elaborato da coldiretti a livello nazionale, sul quale si è avviato un proficuo confronto con legambiente per intraprendere un’analisi della pianificazione faunistico-venatoria sul territorio, al fine di affrontare in modo organico il problema della fauna selvatica, unitamente ad una proposta di legge regionale. coldiretti piemonte sottolinea la necessità che la Regione, alla ripresa dei lavori, dedichi nuovamente attenzione al disagio registrato dagli agricoltori piemontesi e sostenga anche le azioni nei confronti del governo nazionale e di Bruxelles. Urgono misure straordinarie e strutturali nell’interesse, in primis, dell’incolumità pubblica, ma anche per preservare i nostri territori e tutelare il lavoro degli agricoltori. la situazione è grave con gruppi di cinghiali guidati da animali fino di oltre 150 chili di peso che arrivano oramai fino dentro le case. la sicurezza nelle aree rurali e periurbane è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e

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VITTIMA CINGHIALE: CoLdIrettI RADDOPPIATI IN 10 ANNI IL 29 SETTEMBRE

FAUNA SELVATICA:

strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. “non è più solo una questione di risarcimenti dei danni ma è diventato precisa il presidente della coldiretti alessandrina Roberto paravidino - un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l'attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Un pericolo che riguarda anche gli amanti dei boschi per passeggiare o raccogliere funghi. negli ultimi dieci anni - aggiunge il direttore provinciale coldiretti alessandria simone moroni - gli animali selvatici si sono quasi decuplicati e l'aumento di cinghiali e altri ungulati ha messo in allarme non solo le imprese agricole, ma anche la società e l'ambiente”.

MANIFESTAZIONE NELLA CAPITALE

escalation dei danni, degli incidenti e delle aggressioni, che hanno causato purtroppo vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in italia che quest’anno ha probabilmente superato il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. siamo di fronte ad un problema di ordine pubblico in molte aree del paese che va affrontato con urgenza e decisione e per questo la coldiretti manifesterà il 29 settembre nella capitale per chiedere interventi definitivi. negli ultimi dieci anni - sottolinea la coldiretti - il numero dei cinghiali presenti in italia è praticamente raddoppiato poiché secondo l’ispra sul territorio nazionale sarebbero stati presenti non meno di 600.000 cinghiali nel 2005 per passare a 900.000 nel 2010 ed ora nel 2015 sono oltre il milione secondo le stime della coldiretti. la sicurezza nelle aree rurali e periurbane - denuncia la coldiretti - è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per

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le cose e le persone. gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro nell’ultimo anno, senza contare i casi in cui ci sono stati feriti e purtroppo anche vittime. non è ormai più solo una questione di risarcimenti ma è diventato - precisa la coldiretti - un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne ma anche nelle aree periferiche delle città. per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Di fronte ai pericoli e ai danni provocati da cinghiali ma anche da nutrie, corvi ed altri animali selvatici gli agricoltori della coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. e’ stato anche elaborato dalla coldiretti un documento di base per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo.

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ORGANIZZAZIONE| VenDemmia 2015

In provincia continua la raccolta delle uve, terminato il Dolcetto via al Grignolino

La vendemmia 2015? Ottimi presupposti per un’annata da ricordare

Grazie al favorevole andamento stagionale per il territorio alessandrino previsti incrementi di produzione attorno al 10% e condizioni climatiche hanno creato le condizioni per una vendemmia ottima dal punto di vista qualitativo con un produzione stimata in aumento dal 5 al 10% rispetto ai valori minimi dello scorso anno. in provincia di alessandria la situazione è ancor più rosea rispetto al quadro nazionale: l’uva nonostante il grande caldo non ha subito rallentamenti nel proprio sviluppo mentre i parassiti fungini sono stati contenuti con grande facilità. le uve si presentano quindi sane, ricche in zuccheri e, al momento, si può già affermare, di colore e non si stima che questa situazione possa venir particolarmente ribaltata da un improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche. e’ quanto afferma la coldiretti che nel tracciare un bilancio a quasi un mese dall’inizio della vendemmia in italia che attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da occupazione a 1,25 milioni di persone. ci sono le condizioni per una annata da ricordare nel

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settore del vino che ha fatto segnare un valore record nelle esportazioni con un incremento del 6 per cento in valore delle esportazioni, secondo le elaborazioni coldiretti su dati istat relative ai primi 5 mesi del 2015. “anche se molto dipenderà dal mese di settembre nel corso del quale si concentrano le operazioni di raccolta. - sottolinea il presidente coldiretti alessandria Roberto paravidino - le condizioni climatiche con il grande caldo hanno accelerato i processi e anticipato la raccolta che si classifica come la seconda più precoce dal dopoguerra, seconda solo a quella del 2003, l’anno di una storica siccità, quando iniziò il 2 agosto”. in italia la vendemmia è partita con le uve Pinot e Chardonnay in un percorso che sta proseguendo con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone. “in provincia di alessandria si stanno ultimando le vendemmie del Dolcetto mentre ha avuto avvio la raccolta del grignolino. - ha proseguito il direttore coldiretti alessandria simone moroni - si prevede per l’ultima decade del mese di settembre l’inizio anche della raccolta delle Barbere più precoci. auspichiamo in un clima settembrino ancora mite su tutto il nostro territorio alessandrino che detiene una superficie vitata di circa 11 mila ettari e, che nel 2014, ha registrato una produzione di oltre 1 milioni di quintali di uva da vino”. le stime della coldiretti dunque saranno progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane in cui si inizierà a raccogliere tutte le altre uve e dall’andamento climatico del settimane precedenti la raccolta. in ogni caso lo stato fitosanitario dei vigneti è in tutta italia molto buono con assenza di situazioni di criticità e la qualità attesa

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è ottima. se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40% ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (igt) riconosciuti in italia e il restante 30% a vini da tavola. “per la provincia di alessandria - ha aggiunto alberto pansecchi, tecnico vitivinicolo coldiretti alessandria sono previsti incrementi di produzione attorno al 10% in più rispetto alla produzione 2014 ma ancora al di sotto di quella che è la produzione di un’annata normale”.“l’andamento stagionale fin qui favorevole e i rilievi che si stanno facendo inducono all’ottimismo sulla qualità del prodotto di quest’anno. a favorire tale situazione anche un cambiamento del modus operandi in viticoltura - ha aggiunto paravidino - al diserbo chimico sta subentrando sempre più la lavorazione meccanica per il controllo delle infestanti e la lotta ai parassiti avviene attraverso l’utilizzo della lotta integrata che vede notevolmente diminuito l’uso dei fitofarmaci. al momento ci sono tutte le condizioni per un’annata da ricordare e per far sì che il vino made in piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, continui ad essere molto richiesto anche all’estero: il mercato statunitense, in particolare, assorbe oltre il 30% dell’export di vino piemontese e nel 2014 le esportazioni negli Usa hanno raggiunto i 200 milioni di euro. l’unica incognita è, ovviamente la grandine: è questa, infatti, in questo periodo, la più temuta delle avversità per i danni irreversibili che provoca ai grappoli, deprimendone irreversibilmente lo standard qualitativo.


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VenDemmia 2015 |ORGANIZZAZIONE

BRACHETTO a liVellO RegiOnale É sTaTa TROVaTa Una sOlUziOne peR il RilanciO Del cOmpaRTO

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dI fILIerA

triennale PER LE UVE

BRACHETTO Il fatturato per ettaro, rispetto al 2014, risulta essere in crescita. Un ottimo risultato: quest’anno non ci saranno trattenute ella giornata odierna è stato sottoscritto da coldiretti piemonte l’accordo di filiera per le vendemmie 2015-2016-2017 per il Brachetto d’acqui DOcg ed il piemonte Brachetto DOc. Dopo una estenuante trattativa e grazie alla ferrea posizione tenuta da coldiretti e la perseverante ed intelligente mediazione dell’assessore giorgio Ferrero si è giunti ad un accordo che, pur tra le molteplici difficoltà delle due denominazioni, rende, almeno in parte, giustizia alle aziende produttrici di uve Brachetto nell’esclusivo interesse delle quali, da sempre, coldiretti si è battuta. l’accordo prevede per il Brachetto d’acqui una resa di 36 q/ha e per il piemonte Brachetto di 43 q/ha con un incremento produttivo per entrambe le denominazioni del 20% rispetto alla vendemmia 2014. il prezzo delle uve è stato fissato a 1 €/Kg per il Bra-

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chetto d’acqui ed a 0,80 €/kg per il piemonte Brachetto. per entrambe le denominazioni è previsto il meccanismo del blocage/deblocage e, nel caso di un eventuale sblocco di una parte della riserva vendemmiale, questa sarà utilizzata il prossimo anno come resa base dalla quale partire. il grande successo di coldiretti si rispecchia nel prezzo ottenuto che risulta essere uguale a quello dello scorso anno, ma senza trattenute che lo scorso anno erano del 12%. “l’accordo raggiunto permette alle aziende di poter credere ancora nel comparto. il fatturato per ettaro, rispetto al 2014, risulta essere in crescita e ci auguriamo che nuovi soggetti possano entrare nel comparto per poter rilanciare una delle eccellenze del pie-

monte. il fatto che quest’anno non ci saranno trattenute ci rende particolarmente orgogliosi in quanto, fin dai primi incontri con la nostra base associativa, la richiesta più sentita è sempre stata quella di eliminarle”, afferma Roberto cabiale presidente di coldiretti asti e vicepresidente di coldiretti piemonte con delega al comparto vitivinicolo. conclude antonio De concilio, direttore di coldiretti piemonte “Finalmente dopo lunghe discussioni abbiamo raggiunto un accordo che permette al comparto del Brachetto di gettare basi per un possibile rilancio. l’accordo triennale permette al comparto di programmare una crescita costante e fornisce alle nostre aziende quella legittimità che, da anni, coldiretti persegue”.

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ATTUALITÀ|expO FRUTTa 2015

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speciale ORTOFRUTTa |ATTUALITÀ

n questa estate che ci stiamo lasciando alle spalle è stato sicuramente il moltiplicarsi dei prezzi dal campo alla tavola a far aumentare ancora di più la temperatura e a svuotare il portafoglio. Dal campo alla tavola i prezzi della frutta si sono moltiplicati sino al 500%, dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, per le quali l’agricoltore si è visto corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40 euro, dai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo, all’uva da tavola che si trova in vendita a 2,50 euro rispetto agli 80 centesimi dati a chi la coltiva, che non riesce più a coprire neppure i costi di produzione. “Una vera speculazione che sottopaga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione”, afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nel sottolineare che “nella forbice dei

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prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti per tutti i cittadini”. a rischio ci sono il territorio nazionale reso unico dalla presenza dei frutteti, la salute dei cittadini ed un importante indotto economico ed occupazionale. sono oltre 345.883 le unità lavorative impegnate ogni anno nel settore, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano nell’industria della trasformazione, secondo una analisi della coldiretti. le attività di raccolta che si concentrano nel periodo estivo rappresentano, peraltro, anche una preziosa opportunità di lavoro per duecentomila giovani italiani. in questo modo rischia di sparire il frutteto italiano che si è ridotto di un terzo (-33%) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti, che rischiano di far perdere all’italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea. la superficie coltivata a frutta in ita-

lia che è passata, infatti, da 426mila ettari a 286mila, un crollo netto del 33% in 15 anni, secondo le elaborazioni coldiretti sui dati istat sulle coltivazioni legnose agrarie pubblicati nel 2015. a determinare la scomparsa delle piante da frutto è stato il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione. il taglio maggiore ha interessato i limoni, con la superficie dimezzata (-50%), seguiti dalle pere (-41%), pesche e nettarine (-39%), arance (-31%), mele (-27%), clementine e mandarini (-18%). complessivamente la superficie italiana investita ad ortofrutta supera appena un milione di ettari, l’8% della superficie agricola utilizzata (sau) a livello nazionale e produce il 26 per cento della produzione agricola italiana (plV). la produzione ortofrutticola italiana oscilla mediamente attorno ai 23 milioni di tonnellate, di cui il 46 per cento in volume di ortaggi in piena aria il 29 per cento di frutta, il 12 per cento di agrumi, il 7 per cento di ortaggi in serra, il 6 per cento di patate, lo 0,5% di legu-

nella foto (a sinistra) il presidente nazionale coldiretti Roberto moncalvo con la delegata nazionale giovani impresa, maria letizia gardoni. nelle foto alcune immagini della giornata dedicata alla frutta Made in Italy che si è svolta ad expO, sul cardo di fronte a palazzo coldiretti. Obiettivo, far conoscere il nostro territorio nazionale reso unico dalla presenza dei frutteti.

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ATTUALITÀ| speciale ORTOFRUTTa

minose. il disboscamento delle campagne italiane è il risultato di una vera invasione di frutta straniera con le importazioni che negli ultimi 15 anni sono aumentate del 37 per cento ed hanno quasi raggiunto i 2,1 miliardi di chili ma anche di un progressiva riduzione dei consumi da parte delle famiglie. “Un trend drammatico che ha effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori”, ha affermato il presidente della coldiretti alessandrina Roberto paravidino nel sottolineare che “occorre intervenire per promuovere i consumi sul mercato interno e per sostenere le esportazioni, che in quantità sono rimaste pressoché le stesse di quindici anni fa. ci sono infatti segnali positivi di ripresa dell’economia che sottolinea paravidino - non vanno sottovalutati, come l’inversione di tendenza nei consumi di frutta in italia che non si registrava dall’inizio della crisi, mentre opportunità possono venire anche dall’estero per il tasso di cambio favore-

vole”. a preoccupare è il blocco delle esportazioni dei prodotti ortofrutticoli dell’Ue verso la Russia a causa dell’embargo deciso da putin, in vigore dal 7 agosto 2014 e recentemente prorogato al 6 agosto 2016, che porta a perdite dirette e indirette al settore ortofrutticolo nazionale. perdite dirette per mancate esportazioni e indirette a causa di un appesantimento generale del mercato comunitario che - sostiene moncalvo - deve essere compensato da misure adeguate da parte dell’Unione europea. “serve - ha aggiunto il direttore della coldiretti alessandrina simone moroni - anche rimuovere gli ostacoli strutturali che determinano uno svantaggio competitivo per le nostre imprese, con regole armonizzate sulle importazioni dall’estero dove spesso vengono utilizzati prodotti chimici vietati in italia, controlli qualitativi più stringenti anche sulla reale provenienza della frutta in vendita, senza dimenticare i costi aggiuntivi dovuti dall’arretratezza del sistema di trasporti, come il recente caso dell’autostrada siciliana ha drammaticamente evidenziato”. nelle foto altre immagini che testimoniano il successo riscosso dalla manifestazione che ha ottenuto il pieno appoggio da parte dei consumatori in visita ad expO. in molti hanno apprezzato le peculiarità della frutta di stagione distribuita da coldiretti per l’occasione. nelle foto (a sinitra) il momento del discorso del presidente moncalvo con il supporto di tanti giovani impresa che hanno vivacizzato la giornata. nella foto (in basso a sinitra) primo piano per il segretario generale confederale Vincenzo gesmundo.

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speciale ORTOFRUTTa|ATTUALITÀ

i è svolta al ministero una riunione in preparazione della prossima sessione del comitato del codex alimentarius per la frutta e gli ortaggi freschi, in programma in messico, nel mese di ottobre. le norme all’ordine del giorno erano quelle relative alle melanzane, all’aglio, al kiwi ed alle patate, per le quali si sono analizzati i documenti in discussione, verificando che non ci fossero proposte negative per le produzioni nazionali. le norme di commercializzazione dell’ortofrutta sono declinate a tre livelli: il livello delle norme del codex alimentarius è praticamente mondiale, le norme Unece riguardano l’europa, gli Usa, canada, israele e alcuni stati asiatici, le norme Ue sono invece relative ai 28 stati membri dell’unione. coldiretti ritiene che le norme di commercializzazione siano uno strumento importante e distintivo per la produzione nazionale ed un elemento di trasparenza nei confronti dei consumatori. e’ per questo motivo che vanno presidiati tutti e tre i tavoli, per evitare che vengano definite norme

S NORME dI CommerCIALIzzAzIone

ORTOFRUTTA,

Servono pIù ControLLI AL DETTAGLIO

o regole che possano danneggiare la produzione italiana. e’ però evidente come, a fronte di questo complesso di norme, non siano sufficienti i controlli che vengono effettuati sul rispetto di quanto previsto in termini di etichettatura di origine e di classificazione dei prodotti, soprattutto al dettaglio, dove spesso viene vanificato quanto fatto a monte.

nelle foto altre immagini della giornata dedicata alla frutta Made in Italy. nella foto (in alto a destra) il presidente Regionale coldiretti piemonte Delia Revelli, (sotto) il capo area sicurezza alimentare e produttiva confederale Rolando manfredini. (in basso) altri scatti della manifestazione.

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ATTUALITÀ| giOVani impResa

OSCAR GREEN cOnsegnaTi gli OscaR RegiOnali a palazzO cOlDiReTTi aD expO

MENZIONE SPECIALE A LuCA CAnevAro GIOVANE IMPRENDITORE

DI AVOLASCA er chi ha intrapreso la strada del coltivatore diretto questo premio rappresenta un incentivo a superare le difficoltà e a credere nell’innovazione. grazie alla coldiretti per questa opportunità, un riconoscimento che condivido con mio padre sandro titolare dell’azienda, mia madre e mio fratello stefano”. sono state queste le prime parole dette da luca canevaro, giovane imprenditore di avolasca, nel Tortonese, dopo aver ricevuto la menzione speciale nell’ambito dell’edizione 2015 di Oscar green “per aver saputo cogliere le esigenze di mercato ed aver inserito nuovi prodotti che rappresentano la genuinità del Made in Italy anche all’estero”. la premiazione è avvenuta ad expo, nella terrazza di palazzo coldiretti, di fronte ad una numerosa platea composta da giovani imprenditori che hanno deciso di essere quella leva strategica per il paese che può fare la differenza, un punto di svolta da cui partire per raccontare un’italia diversa, la fabbrica dove nascono le idee, dove è possibile trasformare in fatti concreti ciò che sino a ieri si pensava solo come ad un’opportunità di sviluppo per il settore. l’azienda di luca canevaro è situata sulle colline del Tortonese ed è composta da circa 60 ettari a seminativo e circa 6 ettari di vigneto: “Da sempre ci occupiamo di produzione,vinificazione e vendita dei nostri vini. Dai primi anni 2000 quando a causa della flavescenza dorata l’utilizzo di pesticidi è aumentato,abbiamo deciso di convertire completamente l’azienda in agricoltura

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Nella foto luca canevaro (a sinistra) mentre riceve il premio da danilo merlo delegato provinciale giovani impresa coldiretti asti. biologica. - ha affermato luca - negli ultimi anni, per venire incontro alle nuove richieste del mercato abbiamo deciso di investire sulle erbe officinali quali psillio,senape,lino,finocchio, abbiamo acquistato un vaglio, ossia un pulitore compatto, che ci permette di vendere i semi già selezionati e quindi già pronti per la trasformazione successiva. Questo mercato rivolto in particolar modo verso l'estero è in continua crescita, tanto che ora è diventato uno dei canali di maggior reddito della nostra azienda”. l’agricoltura ha bisogno di questo: entusiasmo e idee che contribuiscano ad esportare sempre di più il nostro modello di agricoltura in europa e nel mondo. “la nuova agricoltura diventa sempre di più una realtà integrata che va dalla produzione delle materie prime, alla trasformazione delle stesse, al contatto diretto con i consumatori finali. soprattutto grazie all’utilizzo di strumenti nuovi di comunicazione e coinvolgimento, in primo luogo i social network. - ha aggiunto il presidente provinciale Roberto paravidino - a interpretare questa nuova agricoltura sono, ovviamente, i nuovi contadini che riescono a proiettare nel futuro, con strumenti nuovi, le tradizioni dell’agricoltura italiana, sempre orgogliosa delle proprie origini e territorialità. Da questa unione nascono tutte le nuove sperimentazioni. Ragazzi che sono diventati imprenditori agricoli per passione e quindi per una scelta personale: hanno capito che possono realizzarsi nel settore agroalimentare italiano, fare investimenti sulla propria vita, crearsi

una famiglia e continuare a vivere in italia, facendo il lavoro da loro voluto”. l’agricoltura italiana ha ancora molto da insegnare: ne sono l’esempio proprio gli agricoltori ad expo che, concretamente, tutti i giorni con i loro prodotti e il loro lavoro dimostrano il grande impegno di coldiretti per la valorizzazione del cibo e la promozione delle eccellenze locali e regionali. “coldiretti alessandria ha partecipato con una numerosa delegazione all’evento regionale che ha rappresentato un momento molto importante di crescita e di confronto in attesa dell’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. - ha aggiunto a fine serata simone moroni direttore della coldiretti alessandrina le nostre imprese ci sono e fanno squadra. in un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar green premiamo la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. e’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”. in attesa di conoscere i nomi dei sei vincitori nazionali, uno per categoria, si stanno svolgendo in tutto il paese le premiazioni di coloro che hanno superato lo step regionale conquistando il primo premio nella categoria segnalata.


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speciale BRenneRO|ATTUALITÀ

Anche Coldiretti Alessandria al Brennero per dire NO al falso Made in Italy

Made in Italy

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Sotto accusa l’Europa: chiude le frontiere ai profughi e le apre ai traffici alimentari

“Siamo tornati al Brennero per tutelare le vere produzioni italiane”

obiettivo: fermare alla frontiera i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più ledono il patrimonio enogastronomico italiano, oltre ad ingannare i consumatori. per questo coldiretti ha presidiato il valico del Brennero con migliaia di agricoltori provenienti dalle diverse regioni per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione europea che favoriscono le speculazioni, provocano l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. autobotti, camion frigo, container sono stati verificati senza tregua per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate utilizzate, al posto del vero latte, per produrre i formaggi. “continuiamo la nostra battaglia a difesa del Made in Italy: non è ammissibile che l’europa chiuda le frontiere

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ai profughi e le apra ai traffici alimentari che danneggiano pesantemente i nostri agricoltori ed i consumatori. Queste contraffazioni ed usurpazioni, unitamente ai tentativi di inganno come l’utilizzo della polvere di latte per la produzione dei nostri formaggi, mettono seriamente a rischio il settore agricolo”, ha affer-

mato Roberto paravidino presidente di coldiretti alessandria. al Brennero, ancora più determinati, contro l’imitazione dei prodotti italiani all’estero, piaga notevole, come dimostrano i dati dell’italian sounding che vale 60 miliardi”, ha sottolineato simone moroni direttore di coldiretti alessandria.

CRISI: OccORRe FeRmaRe la specUlaziOne sUi pRODOTTi

Coldiretti, chiuse 60 stalle e fattorie al giorno a questo ritmo tra 33 anni l’agricoltura italiana scomparirà

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all’inizio della crisi sono state chiuse in italia oltre 172000 stalle e fattorie ad un ritmo di oltre 60 al giorno, con effetti drammatici sull’economia, sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale. Occorre fermare chi fa affari sulle spalle degli agricoltori e dei

consumatori con le speculazioni sui prodotti favorite - sottolinea la coldiretti dalla mancanza di trasparenza sulla reale origine e sulle caratteristiche degli alimenti, che stanno provocando l’abbandono delle campagne, sulla base dei dati Unioncamere relativi ai primi sei mesi del

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ATTUALITÀ|speciale BRenneRO

2015 rispetto all’inizio della crisi nel 2007. sono oggi meno di 750mila le aziende agricole sopravvissute in italia ma se l’abbandono continuerà a questo ritmo in 33 anni - calcola la coldiretti - non ci sarà piu’ agricoltura lungo la penisola, con conseguenze devastanti sull’economia e sull’occupazione e sull’immagine del Made in Italy nel mondo ma anche sulla sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini. Bisogna cambiare verso anche in agricoltura dove la chiusura di un’azienda significa spiega la coldiretti - maggiori rischi sulla qualità degli alimenti che si portano a tavola e minor presidio del territorio, lasciato all’incuria e alla cementificazione. sono questi - ricorda coldiretti - i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l’agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori per colpa di una filiera inefficiente. “Rischiamo di perdere un patrimonio del nostro paese sul quale costruire una ripresa economica sostenibile e duratura che faccia bene all’economia all’ambiente e alla salute” afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nel denunciare che “l’invasione di materie prime estere spinge prima alla svendita agli stranieri dei nostri marchi piu’ prestigiosi e poi alla delocalizzazione delle attività produttive”. Oggi anche a causa della concorrenza sleale che fa chiudere le aziende agricole l’italia - sottolinea la coldiretti - è già costretta ad importare il 40% del latte e carne, il 50% del grano tenero destinato al pane, il 40% del grano duro destinato alla pasta, il 20 del mais e l’80 della soia. ma l’invasione riguarda anche prodotti dove l’italia è praticamente autosufficiente dall’olio di oliva con l’italia che si classifica come il principale importatore mondiale per realizzare miscele di bassa qualità da “spacciare” come Made in Italy fino all’ortofrutta, dove il frutteto italiano che si è ridotto di un terzo (-33%) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti. senza dimenticare il settore delle carni, a partire da quelle bovine, spesso preda di traffici illeciti con l’importazione di animali privi dei necessari documenti e marchi auricolari, soprattutto dall’est europeo. a rischio per l’italia è - conclude la coldiretti - il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea per il crollo dei compensi pagati agli agricoltori che non riescono piu’ a coprire neanche i costi di produzione mentre al dettaglio i prezzi aumentano.

nella foto il presidente coldiretti moncalvo durante il sequestro di cagliate.

Latte: da frontiere 3,5 milioni di litri

al giorno diventano italiani alle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori. “Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta, denunciano gli allevatori della coldiretti che hanno scoperto numerosi carichi di prodotti lattiero caseari pronti per essere nazionalizzati. in italia le poco più di 35.000 stalle sopravvissute hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente: per ogni milione di quintale di latte importato in più denuncia la coldiretti - scompaiono 17mila mucche e 1200 occupati in agricoltura. e la situazione sta precipitando nel 2015 con il prezzo riconosciuto agli allevatori che - denuncia la coldiretti - non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura gli allevamenti. l’impatto negativo è però anche sulla sicurezza alimentare. nell’ultimo anno - denuncia la coldiretti - hanno addirittura superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall’estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte pari al 10 per cento dell’intera produzione italiana. si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’est europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità. la situazione rischia di aggravarsi con la richiesta della commissione europea all’italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari

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previsto storicamente dalla legge nazionale. Una lettera di diffida, sollecitata dall’associazione italiana delle industrie lattiero casearie (assolatte), alla quale l’italia dovrà rispondere entro il 29 settembre per evitare il rischio di una procedura di infrazione e il via libera ai formaggi senza latte ottenuti con la polvere. gli industriali che premono in europa per fare il formaggio senza latte sono peraltro - denuncia coldiretti - gli stessi che sottopagano il latte italiano e fanno chiudere le stalle, mentre il Made in Italy alimentare nel settore lattiero caseario è dominato da una multinazionale straniera che impone unilateralmente agli allevatori le proprie condizioni, beffa le istituzioni nazionali, minaccia la qualità della produzione italiana e inganna i consumatori italiani, considerato che il latte nel nostro paese ha i prezzi al consumo più alti in europa. il tutto con il paradosso - rileva la coldiretti - che gli italiani pagano un prezzo molto elevato per i formaggi e il latte fresco mentre agli allevatori si riduce la remunerazione senza tener conto della qualità del latte


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speciale BRenneRO |ATTUALITÀ italiano. lo dimostra il fatto che il prezzo del latte fresco moltiplica piu’ di quattro volte dalla stalla allo scaffale con un ricarico del 329%, che è esploso nell’ultimo anno per il taglio del 20% nel compenso riconosciuto agli allevatori, mentre il prezzo al consumo tende addirittura ad aumentare. il risultato è che precisa la coldiretti - oggi il latte agli allevatori italiani viene pagato meno di venti anni fa. Occorre allora intervenire - sostiene la coldiretti - per ripristinare le regole di trasparenza sul mercato di fronte ad un vero e proprio attentato alla sovranità nazionale che non sarebbe certo tollerato in altri paesi dell’Unione europea come la Francia. la coldiretti intende attivare le opportune azioni legali a tutela degli interessi degli allevatori per assicurare l’attuazione della legge 91 del luglio 2015. Tale legge in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte da riconoscere agli allevatori debba commisurarsi ai costi medi di produzione.

nella foto i controlli effettuati dai nas su pancette provenienti dall’austria.

nella foto il presidente moncalvo a Bruxelles con i giovani imprenditori agricoli di coldiretti.

nella foto il segretario generale Vincenzo gesmundo durante un’operazione per smascherare il falso Made in Italy.

Blitz con polvere di latte a Bruxelles acchi di polvere di latte, cagliate, imitazioni di prodotti italiani tipici sono consegnati dai giovani agricoltori della coldiretti a Bruxelles all’ambasciatore stefano sannino della Rappresentanza permanente d'italia presso l’Unione europea a Rue du marteau, dove è intervenuto il presidente della coldiretti Roberto moncalvo insieme al ministro delle politiche agricole maurizio martina in occasione del vertice straordinario dei ministri europei dell’agricoltura per protestare contro i traffici di una europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze. il messaggio dei giovani della coldiretti per le autorità comunitarie e chiaro: stop alle politiche europee che favoriscono gli inganni a tavola e snaturano le caratteristiche e la qualità dei prodotti alimentari. Una provocazione che si è svolta contestualmente all’invasione del valico del Brennero da parte di migliaia di agricoltori della coldiretti provenienti dalle diverse Regioni per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione europea che favoriscono le speculazioni provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili

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sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. il 29 settembre - sottolinea la coldiretti - scadrà “l’ultimatum” fissato dalla commissione europea sulla richiesta all’italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale. la lettera di “diffida” della commissione europea sull’infrazione n.4170 - precisa la coldiretti vuole imporre all’italia di produrre “formaggi senza latte” ottenuti con la polvere con il rischio di far sparire 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni. si tratta in realtà - continua la coldiretti - solo dell’ultima trovata delle burocrazie dell’Unione europea da dove sono arrivate incomprensibili decisioni sulla tavola che allontanano cittadini e imprese dall’europa, dal vino senza uva alla carne annacquata mentre circa la metà della spesa è anonima. “nell’Unione che si disinteressa e temporeggia sull’emergenza immigrati si consentono invece trucchi e inganni nel momento di fare la spesa

con l’appiattimento verso il basso della qualità alimentare, anche a danno di paesi come l’italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare”, ha affermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nel denunciare “le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni come la carne e il latte mentre ancora troppo debole è l’iniziativa comunitaria nei confronti del falso Made in Italy nel mondo. a differenza di quanto sta accadendo con le persone, per le merci il principio della libera circolazione è diventato per l’europa un dogma da applicare senza limiti nonostante - continua moncalvo le situazioni di dumping economico e sociale ed i rischi per la sicurezza alimentare. Qualche cosa sta cambiando e la richiesta di trasparenza, tracciabilità ed etichettatura di origine per la quale si batte da anni la coldiretti - conclude moncalvo - è diventata un patrimonio comune come dimostrano la proposta alla commissione Ue formulata dai ministri agricoli di italia, Francia, spagna e portogallo ma anche le richieste avanzate da molti altri paesi dell’Unione.

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ATTUALITÀ|SPECIALE BrEnnErO

SEQUESTRATE: UnO DEI tAntI ESEMPI DI PrODOttI trOVAtI SUI CAMIOn ChE trAnSItAVAnO AL BrEnnErO

Smascherata la mozzarella fresca made in Polonia asilico, pomodoro e mozzarella, ingredienti perfetti per formare il colori della bandiera italiana sulla confezione e poi la scritta inequivocabile:“Mozzarella fresca”. Difficile non pensare all’Italia con questa busta di mozzarella proveniente dalla Polonia. La mozzarella, prodotta in uno stabilimento polacco da una ditta di Bolzano, è destinata ad una ditta di Firenze e riporta - informa Coldiretti - la scritta “mozzarella fresca”, nonostante solo per arrivare a destinazione debba fare un viaggio di migliaia di chilometri. Quello della mozzarella è uno dei tanti esempi di prodotti trovati sui camion che transitavano al Brennero provenienti dall’estero e destinati in Italia, pronti a diventare

italiani, come nel caso di lattuga che dall’Olanda è destinata a Battipaglia, importante distretto ricorda Coldiretti - delle verdure italiane di quarta gamma e di insalata fresca. Al Brennero il presidio Coldiretti ha anche individuato surgelati, tra cui 20 mila chilogrammi di fagiolini surgelati sfusi, in contenitori da 800 chilogrammi, pronti a finire nei minestroni italiani, ma anche latte austriaco diretto a La Spezia, cagliate tedesche dirette in Puglia, pancette fresche, con marchio non identificabile, destinate ad un’industria di salumi di Verona, e porri e altre verdure provenienti addirittura dalla Svezia e destinate ad una cooperativa in provincia di Bergamo.

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Nella foto un momento della mobilitazione che si è svolta al valico di frontiera.

Scomparsi 600mila maiali, prosciutti addio (-13%) alle stalle italiane sono scomparsi seicentomila maiali dall’inizio della crisi, “sfrattati” dalle importazioni di carne di bassa qualità dall’estero per realizzare falsi salumi italiani con il concreto rischio di estinzione per i prelibati prodotti della norcineria nazionale, dal culatello di Zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma, la cui produzione è calata del 13% dall’inizio della crisi nel 2008. L’importazione di cosce estere - sottolinea la Coldiretti - da destinare a prosciutto crudo o cotto o speck è balzata dell’8,5% nel 2014 rispetto all’anno precedente con gli arrivi che giungono per il 31% dalla Germania, per il 19,4% dall’Olanda, per il 16,3% dalla Danimarca e il 9,4% dalla Spagna. Ma nell’ultimo anno 2014 - aggiunge la Coldiretti - è aumentato del 26,5 per cento anche l’import di maialini che provengono soprattutto da Danimarca e Olanda. La chiusura forzata degli allevamenti è stata causata dall’impossibilità di coprire i costi di produzione per i bassi prezzi provocati dalle importazioni dall’estero di carne di bassa qualità, allo scopo di ottenere prosciutti da “spacciare” come Made in Italy grazie alla mancanza dell’obbligo di indicare in modo chiaro in etichetta la provenienza. In Italia due prosciutti su tre oggi provengono così dall’estero senza che

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questo venga evidenziato chiaramente in etichetta. Un inganno - denuncia la Coldiretti - per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare carne di altissima qualità. In Italia nel 2014 sono state importate 62,3 milioni di cosce di maiali dall’estero destinate ad essere stagionate o cotte per essere servite come prosciutto o speck italiano, a fronte di una produzione nazionale di 23 milioni. É una situazione spiega la Coldiretti - che rischia di compromettere per sempre la potenzialità produttiva nazionale con una destrutturazione degli allevamenti difficilmente recuperabile che mette a rischio l’essenza stessa di molti tesori agroalimentari del Made in Italy, per i quali si registra nonostante la crisi un aumento della domanda interna ed estera. Gli allevatori della Coldiretti mettono sotto accusa anche gli insostenibili squilibri nella distribuzione del valore dalla stalla alla tavola: per ogni 100 euro spesi dai cittadini in salumi ben 46 euro restano in tasca alla distribuzione commerciale, 24,5 al trasformatore industriale, 11,5 al macellatore e solo 18 euro all’allevatore. In altre parole - spiega la Coldiretti - mentre in media all’allevatore i maiali sono pagati circa 1,4 euro al chilo il consumatore spende oltre 23 euro al chilo per il

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Nella foto forze dell’ordine impegnate nel sequestro di carne di bassa qualità destinata a diventare “falsi salumi italiani”. prosciutto Dop. Una forbice troppo larga che danneggia cittadini e allevatori italiani costretti a chiudere le stalle. In Italia sono allevati - conclude la Coldiretti - meno di 8,7 milioni di maiali (erano 9,3 milioni nel 2008) destinati per il 70 per cento alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di denominazione di origine (Dop/Igp). Il settore della produzione di salumi e carne di maiale, dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi. A rischio è conclude la Coldiretti - il futuro di uno dei settori di punta della produzione agroalimentare nazionale dove trovano occupazione 105 mila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione, ora in pericolo.


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[a cura di alberto pansecchi]

cORilicOlTURa n.39 |SCHEDA

Parlando di concimazione del nocciolo o di qualsiasi altro fruttifero, si è sempre fatta molta confusione tra fertilizzazione e nutrizione. Quando infatti si parla di fertilizzazione si intende il miglioramento della fertilità agronomica del terreno mediante l’aggiunta di sostanze in grado di migliorare le capacità di un suolo di nutrire le piante e di renderlo più abitabile e adatto allo sviluppo delle radici. La nutrizione riguarda invece ciò che direttamente “nutre” le piante: in questo caso si parla di macroelementi, Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), cioè delle sostanze minerali maggiormente presenti nella dieta di una pianta e, via via, in ordine di quantità utilizzate ma non di importanza, di meso e microelementi. Una razionale concimazione deve, contemporaneamente, tenere ben presenti gli obiettivi di fertilizzazione del terreno e nutrizione delle piante.

Fertilizzazione e nutrizione: fattori sempre legati

le piante, a differenza di ciò che avviene nel mondo animale, sono organismi in grado di creare la sostanza organica partendo da elementi minerali. attraverso la fotosintesi, prelevando carbonio dall’anidride carbonica contenuta nell’atmosfera e idrogeno e Ossigeno dall’acqua presente nel terreno, costruiscono i propri tessuti e originano, attraverso la catena alimentare, il ciclo della vita. molti altri sono però gli elementi di cui una pianta necessita per il proprio accrescimento e questi devono essere stappati al terreno che quindi assume, oltre alla funzione di ospitare le piante, anche quella di nutrirle.

LA ConCImAzIone AutunnALe

• Fertilizzare il terreno • nutrire i noccioli • D’autunno è meglio • nocciolo e erba: colture consociate

non è quindi possibile separare, nei ragionamenti che un agricoltore svolge e nei conseguenti, successivi programmi di concimazione, questi due fattori, in quanto imprescindibilmente tra loro legati. n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A. 21


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SCHEDA| cORilicOlTURa n.39

migliorare il terreno

poter disporre di un terreno nel quale le radici possano svilupparsi senza particolari vincoli sia in orizzontale che in profondità, trovando opportuni ancoraggi ed equilibrati elementi nutrizionali, costituisce presupposto per quei risultati in termini di vegetazione, ma anche in termini di produttività che ogni agricoltore spera di raggiungere. componenti estremamente importanti che fanno parte integrante dell’orizzonte di suolo interessato dalle radici, sono l’acqua e l’aria. i rapporti con l’acqua, l’alternanza di periodi siccitosi con altri di eccesso, la durata di questi ultimi e le conseguenti fasi di asfissia, condizionano fortemente la fisiologia delle piante. anche i terreni troppo compatti nei quali l’ossigeno non riesce a circolare agevolmente e nei quali si accumulano anidride carbonica e gas frutto dell’attività respiratoria di radici e microrganismi, difficilmente potranno favorire un rigoglioso sviluppo delle piante. sfavorire l’avvento di queste fattori di stress è compito della fertilizzazione nella quale l’apporto di sostanza organica costituisce un elemento unico e insostituibile. l’inerbimento permanente con la propria maggior resistenza al compattamento causato dal passaggio di mezzi meccanici pesanti e con i continui sfalci e il deposito di sostanza organica sulla superficie, costituisce in quest’ambito un piccolo aiuto.

Una dieta per ogni specie

il nocciolo, nonostante sia una specie rustica, e quindi capace di sopravvivere anche in condizioni non ottimali, necessita, per produrre, di raggiungere dei buoni gradienti vegetativi e di mantenerli nel tempo. elemento fondamentale nella dieta del nocciolo, forse ancor più importante rispetto ad altri fruttiferi è l’azoto di cui la pianta necessità , rallentando ma non bloccando mai nel corso dell’anno la propria attività, in misura abbondante. il rapporto ottimale tra i tre macroelementi nella dieta del nocciolo è n:6, p:1 K:4.

nutrizione dei noccioleti in piena produzione il momento preferenziale di intervento rimane in assoluto quello di inizio autunno nel quale la pianta assorbe con più efficacia i nutritivi somministrati per poi traslocarli agli organi di riserva e alle radici. sarà soprattutto grazie a queste energie immagazzinate che il germogliamento della successiva primavera avverrà con maggiore o minore uniformità e vigoria. sia per evitare che l’azoto somministrato possa rapidamente percolare nella falda sottostante, sia per favorire la mobilizzazione di elementi già presenti nel terreno, è consigliabile utilizzare concimi organo-minerali. Una coltura associata al noccioleto, della quale spesso ci si dimentica, è il cotico erboso sottostante che, costituendo un’importante parte integrata nel complesso produttivo, deve riceve adeguate cure anche a livello nutrizionale.

i noccioleti nella fase di allevamento

limitate sono le necessità dei giovani impianti. per un risparmio di concimi è opportuno localizzare le eventuali somministrazioni nei pressi della piantina dove sono concentrati gli apparati radicali. anche in questo caso il periodo ottimale è quello che anticipa la caduta autunnale della foglie e prevede una somministrazione quasi esclusiva di azoto. sempre prima della caduta foglie possono essere utili alcune somministrazioni di concimi fogliari a base di alghe e microelementi.

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spRechi alimenTaRi |ATTUALITÀ

UN PROBLEMA UNIVERSALE cOnTRO lO spRecO Di ciBO, DiRiTTO UmanO FOnDamenTale

GLI SPRECHI ALIMENTARI SI ComBAttono DAL CAMPO

ALLA TAVOLA ell’ambito dell’audizione per discutere di tre proposte di legge presentate dagli On. gadda, mongiello e Faenzi sulla limitazione degli sprechi alimentari, coldiretti ha ribadito la centralità del tema ricordando che il primo passo da compiere è quello di invertire la rotta, abbandonando un modello di sviluppo industrializzato, che incentiva la delocalizzazione attraverso lo sfruttamento di risorse naturali ed energetiche ben oltre le necessità. in pieno svolgimento di expo 2015 - che ha aperto le porte ad un confronto di dimensioni universali sulla individuazione delle migliori strategie da attuare per nutrire il pianeta e assicurare nuova energia per la vita il tema della riduzione degli sprechi alimentari gioca un ruolo sostanziale nella programmazione di un futuro che ci siamo impegnati a ridisegnare nella carta di milano, a garanzia del diritto umano fondamentale al cibo, secondo condizioni di accesso eque per tutti. proteggere l’ambiente, i paesaggi e la biodiversità sono obiettivi possibili, a patto che si individui nello spreco alimentare un limite invalicabile al raggiungimento degli stessi e si riconosca come fondamentale il contributo di tutte le forze politiche, economiche e sociali presenti sul territorio nella valorizzazione di filiere agricole corte e di qualità, che fanno della stagionalità e della distintività aspetti peculiari della produzione, non replicabili in forme allungate di filiera. la filiera corta è proprio espressione di un modello alternativo di agricoltura, che sa valorizzare la prossimità come ambito territoriale di azione entro cui è incoraggiata la realizzazione di progetti che considerano il cibo non soltanto come merce di scambio ma come occasione di

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STAGIONE NUOVA orto nuovo

estate sta finendo, ma il nostro orto richiede già alcune attenzioni per essere produttivo anche nella stagione piovosa e fredda che si profila all’orizzonte. peperoni, melanzane e pomodori, specie se piantati tardivamente, continueranno a produrre frutti fino ad ottobre inoltrato (dipende anche dall’andamento climatico). per questo nelle pulizie che dovremo fare possiamo evitare di “estirpare”

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Nella foto alcuni esempi di piatti realizzati con la “cucina degli avanzi”. Ricette ottime e salutari che si possono portare in tavola ogni giorno utilizzando anche un pizzico di fantasia. affermazione identitaria e culturale. Un intervento normativo diretto sugli sprechi rappresenta, allora, una risposta concreta alla sfida lanciata con la carta di milano, già da alcuni anni all’attenzione di operatori nazionali, di istituzioni europee ed organizzazioni internazionali, che forniscono dati drammatici sugli sfruttamenti insensati delle risorse naturali e sui divari ingiustificati, ancora troppo evidenti, tra nord e sud del mondo. si apprezza, in particolare, la proposta di legge degli On. gadda, Fiorio ed altri, perché prevede la possibilità di estendere la categoria dei soggetti legittimati alla distribuzione di prodotti alimentari per fini di solidarietà sociale. in questo ambito, sarebbe opportuno un riferimento anche ai farmers’ markets quali centri di distribuzione di prodotti agricoli ed ortofrutticoli, che possono garantire la disponibilità di alimenti rimasti invenduti alle persone che versano in uno stato di indigenza. Tra le misure incentivanti, sarebbe anche auspicabile un riferimento al ruolo dei comuni nella prevenzione dello spreco e nella incentivazione al consumo e alla commercializzazione di prodotti agroalimentari sostenibili e provenienti da filiera corta, con l’ulteriore previsione specifica, nei bandi di gara per gli appalti pubblici di servizi o forniture di prodotti alimentari destinati alla ristorazione collettiva, di titoli preferenziali per le imprese che utilizzano tali prodotti agroalimentari in quantità superiori ai criteri minimi

ambientali. la proposta di legge dell’On. mongiello, invece, si segnala per aver previsto un coinvolgimento diretto del servizio pubblico generale radiotelevisivo per sensibilizzare il pubblico ad adottare comportamenti e misure volti a ridurre lo spreco alimentare. la riduzione degli sprechi, infatti, passa anche attraverso l’educazione e la promozione di stili di vita adeguati. infine, la proposta di legge dell’On. Faenzi presenta, rispetto alle precedenti, un approccio sanzionatorio in relazione alle attività di riduzione degli sprechi alimentari, che non si ritiene di poter condividere. Tuttavia, appare interessante la previsione che i prodotti alimentari ritirati dalla vendita e inidonei al consumo umano dal punto di vista igienico-sanitario possano essere ceduti ai consorzi agrari costituiti in società cooperative per essere trasformati in compostaggio in ambito rurale al fine di garantire la fertilità organica del suolo e valorizzare residui di natura organica quali scarti provenienti dalle colture agricole biologiche e deiezioni zootecniche. le proposte di legge presentate offrono, dunque, lo spunto per interventi concreti e coldiretti ha rinnovato, nel corso dell’audizione, la propria disponibilità ad un approfondimento ulteriore sul tema, che possa portare all’adozione di un testo condiviso e idoneo a premiare un modello di sviluppo che sappia ridurre gli sprechi dal campo fino alla tavola.

queste piante ancora così generose, progettando per quegli spazi la piantumazione tardo autunnale per ottenere prodotti alla fine dell’inverno. in tutti i vasi o spazi di terreno dove insistevano legumi, insalate, basilico invece dobbiamo attivarci per le nuove piantumazioni. prima di tutto è necessario ripulire l’orto dai residui delle passate coltivazioni. prima delle piogge e quindi dell’indurimento del terreno, si deve provvedere ad una energica vangatura con la quale inseriamo nel terreno anche il concime (il letame è perfetto). per chi possiede un orto in terrazzo, questo è il momento di cambiare la terra o di rigenerarla con del compost maturo. in un vaso di medie dimensioni quattro manciate di compost sono sufficienti. per l’orto in giardino, una volta concimato e vangato, il terreno deve essere rastrellato sagomando a schiena d’asino il profilo della proda (la striscia di terra) per evitare ristagni.

prima di trapiantare o seminare è bene disegnare un progetto su carta con la disposizione delle nuove piante tenendo bene in conto alcuni fattori. cavoli. non devono essere coltivati nello stesso spazio per due anni consecutivi. in generale, traggono benefici dalla consociazione con insalate, spinaci, timo, menta e rosmarino, mentre non convivono bene con patate, aglio e cipolla. le diverse varietà di cavolo dovrebbero essere coltivate in spazi differenti. in generale tutte le piante trovano giovamento dall’essere coltivate dove nella stagione estiva insistevano le leguminose (grandi fissatori d’azoto atmosferico). semine e trapianti. È il momento di seminare catalogna, cipolla bianca da raccogliere nella prossima primavera, finocchi, lattughe da taglio, spinaci, ravanello. Oltre ai cavoli, si possono trapiantare indivia e scarola, lattuga cappuccio e romana, porro e radicchi.

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ATTUALITÀ|gRUppO cDc

in collaborazione con

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.D.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. c.D.c. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regio-

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nale: a Torino, Biella, cuneo, novara, Vercelli e Verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera associativa coldiretti/ epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali coldiretti-epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri c.D.c. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

TEMA DEL MESE: IL CONTROLLO DELLA VISTA

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prestaZioni ocUlisticHe c.d.c. - VisiTe OcUlisTiche - VisiTe OcUlisTiche peDiaTRiche

- OcT - TOmOgRaFia a cOeRenza OTTica - campO VisiVO cOmpUTeRizzaTO - pachimeTRia cORneale - TOpOgRaFia cORneale - cURVa TOnOmeTRica DiURna

indagine microBiologica ocUlare il laboratorio analisi c.D.c. testa antibiotici usualmente reperibili sul mercato e utilizzati per la terapia. www.gruppocdc.it

SEDI

a vista è un bene prezioso e delicato e come tale va trattato. per salvaguardare al meglio la vista, si consiglia di effettuare un controllo periodico per verificare ed escludere l’insorgere delle più comuni affezioni oculari o patologie. per la diagnosi delle malattie retiniche è di grande importanza la Tomografia a coerenza Ottica Basale, comunemente chiamata con l’acronimo OcT, una recente tecnica di imaging non invasiva che grazie ad una Tc luminosa effettua un'analisi delle strutture retiniche mediante sezioni ad alta risoluzione della retina. la Topografia corneale è un esame volto a valutare la salute della cornea, che consente di studiarne forma e caratteristiche ottiche e che è di fondamentale importanza per una corretta valutazione della messa a fuoco dell’occhio. la pachimetria corneale è invece un’ecografia oculare che misura lo spessore della cornea, esame indispensabile per la programmazione di interventi di chirurgia refrattiva corneale. presso c.D.c. sono attivi inoltre, l’ambulatorio per il glaucoma e l’ambulatorio della Retina, specifici per la diagnosi e la cura di queste due aree dell’oftalmologia.

- ValUTaziOne ORTOTTica - eseRcizi ORTOTTici RiaBiliTaTiVi

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torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino Vallette lucento moncalieri rivoli Venaria reale asti Biella cuneo novara novara Verbania Vercelli

via cernaia, 20 via antonio Fabro 12/b via Raimondo montecuccoli 5f via Don grazioli 11/a via livorno38/d via Villarbasse 27/a piazza santa Rita 8 corso Toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via Fratelli piol 63 via iV novembre 16 corso galileo Ferraris 4/a via antonio Bertodano 11 piazza Duccio galimberti 4 via san Francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio Bocci 11 via san cristoforo 10

10122 Torino 10122 Torino 10122 Torino 10137 Torino 10144 Torino 10138 Torino 10136 Torino 10151 Torino 10024 moncalieri 10098 Rivoli 10078 Venaria Reale 14100 asti 13900 Biella 12100 cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 Verbania 13100 Vercelli


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cORilicOlTURa e mOnFeRRaTO |ATTUALITÀ

A GABIANO annaTa Di gRanDe QUaliTÀ e Resa peR la cOlTiVaziOne cORilicOla

nella foto il momento del taglio del nastro da parte dell’On. cristina Bargero. Dal convegno confermato il buon andamento della stagione.

Piagera: 13a edizione Fiera della Nocciola a 13a edizione della Fiera provinciale della nocciola piemonte, svoltasi sabato 5 settembre alla piagera di gabiano, ha confermato il buon andamento della coltivazione corilicola del monferrato casalese ed in Valcerrina in particolare, con un’elevata qualità del prodotto, confermata dagli esperti che hanno premiato i produttori presenti. il 1° premio a Fulvio motta di gabiano con un punteggio di 51,2, 2° Ornella Beccioi (51) e 3° paola gaviati (49,6) anche loro titolari di aziende di gabiano. l’inaugurazione è avvenuta quando già i 28 espositori giunti da tutta la zona e da lu avevano sistemato 45 sacchi e 15 grandi contenitori per complessivi 80 quintali di sane e bellissime nocciole. il sindaco di gabiano Domenico priora ha quindi dato il via all’andamento della corrente annata ricordando tra l’altro che l’idea del rilancio agricolo con la corilicoltura si sta dimostrando vincente. l’Onorevole cristina Bargero ha insistito sulla riconversione agricola che deve continuare a rinnovarsi. l’ex sindaco mario Tribocco, forte sostenitore della vocazione agricola del basso monferrato e promotore con paolo Filippi della prima Fiera provinciale della nocciola, ha osservato che il costante aumento della disoccupazione giovanile può trovare rimedio con la nascita dell’agricoltore-imprenditore il cui prodotto raggiunga direttamente il consumatore. il convegno è proseguito con gli interventi del responsabile corilicolo di coldiretti alessandria alberto pansecchi e di Ferdinando Tersoglio presidente della cooperativa corilu.

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EXPOINCITTÀ alla galleRia meRaVigli a milanO in pRimO pianO eccellenze cOlDiReTTi

nella foto un momento della presentazione dell’iniziativa. a portare il saluto per coldiretti il presidente della zona di cerrina mauro Bianco.

Il Monferrato in vetrina ell’ambito del programma expOinciTTÀ, i geometri italiani hanno portato le eccellenze del monferrato all’expo. Dal 4 al 13 settembre 2015 la galleria meravigli di milano ha ospitato il “padiglione monferrato”, luogo di degustazioni e convegni, eventi che hanno fatto conoscere al mondo i beni gastronomici di questo territorio del piemonte meridionale.il ciclo di incontri è stato voluto dal comune di casale monferrato, in partnership con l’associazione geomonferrato, con il collegio dei geometri e geometri laureati di casale monferrato e circondario, con il patrocinio di coldiretti. il padiglione monferrato ha permesso di scoprire una parte di questo patrimonio dal Barbesino, al tartufo bianco, dal riso ai krumiri, dalla muletta al bue grasso - e di conoscere gli infernot, gli “scrigni del vino” del monferrato casalese, cantine scavate nei secoli nella pietra utilizzata poi per costruire abitazioni contadine, veri capolavori di ingegneria rurale. 47 strutture censite tra il 2005 e il 2014 da un gruppo di giovani geometri guidati dagli insegnanti dell’istituto caT leardi di casale monferrato, inserite nel patrimonio UnescO anche grazie al progetto esteso di riqualificazione delle abitazioni rurali ad essi collegate, realizzate dai professionisti del collegio dei geometri e geometri laureati della cittadina monferrina. se non avete avuto modo di recarvi al padiglione monferrato non vi resta che visitare i suoi splendidi territori e guardare le suggestive immagini della galleria fotografica. Ricordate però che è tempo di vendemmia, il periodo migliore per poter godere della bellezza delle cantine, dell'incanto delle vigne e, se vi organizzate per tempo, potrete anche tagliare l’uva che dà vita a un vino, quello monferrino, tra i migliori al mondo.

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ATTUALITÀ| VOUcheR e assUnziOni

DATORI DI LAVORO

VOUCHER:

È reato assumere stranieri irregolari,

L’InpS SpIegA

Il datore di lavoro è tenuto a verificare il possesso del permesso di soggiorno in capo al lavoratore straniero indipendentemente da quanto affermato da quest’ultimo

LA NUOVA

PROCEDURA

stante anche l’intensificarsi dei controlli ispettivi, vi ricordiamo che, occupare alle proprie dipendenze un lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno costituisce reato ai sensi del Testo unico sull’immigrazione e condizione dello straniero, a prescindere dalla durata delle prestazioni lavorative effettuate o dalla stabilità del rapporto di lavoro. il datore di lavoro è tenuto a verificare il possesso del permesso di soggiorno in capo al lavoratore straniero indipendentemente da quanto affermato da quest’ultimo.

l’inps è intervenuta con la circolare n.149 del 12 agosto 2015 sul lavoro accessorio a seguito delle novità normative, fornendo le prime indicazioni dopo che il decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81 art. 48; 49; 50 sulla “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n.183”, consente il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attività lavorative in tutti i settori produttivi, garantendo, nel contempo, la piena tracciabilità dei buoni lavoro acquistati.

Tale norma introduce importanti novità: limite massimo del compenso che il prestatore può percepire;

• di remunerazione •conpossibilità i voucher dei soggetti percettori di prestazioni integrative del salario e/o di prestazioni a sostegno del reddito;

• • acquisto esclusivamente telematica dei voucher da parte di committenti

obbligo di comunicazione preventiva in capo al committente;

imprenditori o professionisti. per qualsiasi chiarimento o approfondimento sull’argomento vi invitiamo, stante anche le specificità previste per il settore agricoltura, a contattare gli uffici coldiretti.

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EXTRAUE, prorogAtI AL

31 DICEMBRE 2015 i termini per le richieste del nulla osta

FLUSSI 2014

con circolare congiunta del ministero dell'interno e del ministero del lavoro e delle politiche sociali n.4454 del 7 agosto 2015 è stata disposta la proroga del termine per le istanze relative alla programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello stato per l'anno 2014" di cui al D.p.c.m. 11 dicembre 2014. come indicato nel provvedimento congiunto, tale termine, già fissato con nota delle citate amministrazioni del 22.12.2014, viene ora prorogato fino alle ore 24 del 31 dicembre 2015. la quota complessiva di 17.850 ingressi di cittadini stranieri non comunitari per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, fissata dal D.p.c.m 11 dicembre 2014, risulta essere stata utilizzata dagli sportelli unici per l'immigrazione (sUi) delle prefetture in misura fortemente ridotta (circa il 21,8 % del totale).


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DaTORi Di laVORO |ATTUALITÀ

INPS: AttIvItà ISpettIvA SUL LAVORO FITTIZIO, COMPENSAZIONI INDEBITE,

conguagli e agevolazioni

CONTRIBUTIVE

inps, con la circolare 7/08/2015 n.147, ha fornito le nuove linee guida che i propri ispettori dovranno osservare durante l’attività di accertamento 2015 che sarà diretta a contrastare anche il c.d. lavoro fittizio. il fenomeno consiste nell’apposita creazione o nell’utilizzo di matricole già attive, su cui far confluire flussi Uniemens contenenti nominativi di falsi lavoratori al solo fine di costituire posizioni assicurative per percepire indebitamente talune prestazioni previdenziali. per contrastare il fenomeno in parola sono stati individuati specifici “indici di rischio” in grado di riconoscere le peculiari anomalie presenti all’interno di tali denunce. sulla base di tali indici di rischiosità preliminare,saranno introdotte nuove forme di controllo dei flussi Uniemens in ingresso che, oltre a verificarne la correttezza formale, verificheranno la “congruità” sostanziale dei flussi, intercettando quelli a rischio prima del pagamento indebito della prestazione. inoltre, sarà accuratamente monitorata la vita lavorativa di quei lavoratori per i quali è già stato operato un annullamento del rapporto di lavoro. È stata, in pratica, realizzata una “black list” di soggetti che già in passato si sono resi protagonisti di rapporti di lavoro fittizi. la “storia contributiva” di questi soggetti sarà seguita e monitorata nelle denunce mensili (Uniemens) o trimestrali (Dmag) e, nei casi ritenuti a rischio, sarà generato in automatico un alert sul flusso trasmesso che farà scattare l’immediato controllo “sostanziale” a cura del funzionario territorialmente competente. la “black list” sarà costante-

L

mente aggiornata alla luce di tutti gli ulteriori annullamenti effettuati. altri controlli riguarderanno aziende che hanno sede legale in una determinata provincia, mentre le sedi operative si trovano in province appartenenti ad altre regioni. in questi casi può verificarsi che le domande di prestazioni a sostegno del Reddito vengono presentate presso una sede inps diversa (quella in cui hanno la residenza i lavoratori interessati), rispetto a quella dove risulta essere svolta l’attività lavorativa. Questo disallineamento, creato ad arte, rende problematico ogni controllo alla sede che eroga le prestazioni per competenza territoriale. l’attività di controllo avrà ad oggetto anche le compensazioni indebite tra soggetti diversi. il fenomeno consiste nel pagamento della contribuzione inps mediante l’utilizzo di presunti crediti di altri soggetti. Questi ultimi subiscono un danno (in caso di esistenza del credito); in caso contrario il danno è subito dall’erario. nella nuova ottica i controlli muoveranno, oltre che sui pagamenti già effettuati, anche in via preventiva con l’obiettivo di “rifiutare” tali forme illecite di pagamento ed evidenziare immediatamente l’irregolarità dell’azienda, anche ai fini del DURc. non mancheranno controlli delle agevolazioni contributive. Tramite la piattaforma

TUTOR è in corso uno specifico controllo relativamente alle agevolazioni già percepite dalle aziende e previste dalla legge 407/90 per le assunzioni di “inoccupati/disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale”.Tale attività di controllo sarà estesa a tutte le altre forme di agevolazioni e di riduzione della contribuzione. i controlli saranno indirizzati alla verifica della presenza di tutti i requisiti (aziendali, requisiti dei lavoratori e limite temporale) previsti per il godimento dei benefici già percepiti ed al recupero di quelli non spettanti. in prospettiva, tramite l’incrocio di banche dati interne ed esterne all’istituto, l’attività di controllo avrà come obiettivo il blocco immediato dei flussi contributivi che presentino forme di riduzione della contribuzione non spettante o anomala. infine oggetto di verifica saranno i conguagli. più precisamente in aggiunta ai controlli ordinari ex-post finalizzati alla verifica della effettiva spettanza degli importi conguagliati a titolo di anF, malaTTia e maTeRniTÀ e al recupero delle somme indebitamente conguagliate, l’attività proseguirà secondo due nuove direttive: l’identificazione delle truffe riguardanti prestazioni pagate direttamente al lavoratore e comunque conguagliate dall’azienda e, nel caso degli anF, conguagliate per più persone dello stesso nucleo familiare; il controllo puntuale e automatizzato di tutte le denunce Uniemens al fine di verificarne la congruità e la deviazione dagli standard, definiti incrociando settore di attività, dimensione aziendale, collocazione geografica e retribuzioni erogate. in tal modo tutte le denunce “anomale” saranno oggetto di verifica immediata da parte dei funzionari sul territorio, prima che le somme vengano effettivamente conguagliate. Un’ulteriore tipologia di controllo riguarderà gli importi versati dalle aziende a titolo di accantonamento mensile del TFR e gli importi dalle stesse conguagliati sull’Uniemens. la fattispecie fraudolenta si concretizza essenzialmente nei casi in cui l’azienda conguagli un’anticipazione di TFR in mancanza di richiesta da parte del lavoratore interessato. Tale conguaglio decrementa la quota a disposizione del lavoratore che, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, si vedrà corrispondere un importo a titolo di TFR inferiore al dovuto.

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ATTUALITÀ| Regime piccOli agRicOlTORi

I VANTAGGI esOneRO Dagli OBBlighi Del gReening e Dagli OBBlighi Della cOnDiziOnaliTÀ

REGIME DEI PICCOLI

AGRICOLTORI, AdeSIone entro IL

15 OTTOBRE Semplificazione: tutte le novità per i Pagamenti Diretti Gli uffici CAA di Coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento.

on il Dm 6513 del 18 novembre 2014 l’italia ha deciso di applicare il Regime per i piccoli agricoltori come semplificazione dei pagamenti diretti. Tale Regime consente di ricevere un pagamento unico ed alternativo al pagamento di base, al greening, al pagamento per i giovani e al pagamento accoppiato. il Regolamento 1307/2013 ha previsto diverse possibilità di calcolo del sostegno. l’italia ha deciso di concedere un pagamento pari all’importo dei pagamenti diretti nel 2015. ciò vuol dire che l’agricoltore, successivamente all’adesione al Regime, riceverà un pagamento pari all’importo spettante nel 2015 e derivante dalla somma del pagamento di base, del greening, del pagamento per i giovani (qualora ne avesse diritto) e del pagamento accoppiato. l’importo massimo del pagamento per i piccoli è pari a 1.250 euro, mentre l’importo minimo corrisponde alla soglia minima di accesso ai pagamenti diretti pari a 250 euro, per il 2015 e 2016, e pari a 300 euro dal 2017. l’adesione al regime dei piccoli è facoltativa e deve essere effettuata entro il 15 ottobre 2015; tale scelta, però, non è “irreversibile” e l’agricoltore può decidere di uscire dal regime in modo definitivo. i vantaggi derivanti dall’adesione al regime dei piccoli agricoltori consistono nell’esonero dagli obblighi del greening e dagli obblighi della condizionalità. per tutta la durata della partecipazione al regime, i beneficiari devono: mantenere almeno un numero di ettari ammissibili corrispondente al numero di titoli in proprietà o in affitto nel 2015; essere destinatario del pagamento per un ammontare non inferiore a euro 250 per gli anni 2015 e 2016 e euro 300 a partire dal 2017. i titoli assegnati nel 2015

C

28 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

all’agricoltore che partecipa al regime dei piccoli sono considerati attivati e utilizzati per tutta la durata della partecipazione a tale regime. Tali titoli, in caso di uscita dal regime, sono soggetti al meccanismo di convergenza. inoltre, i titoli detenuti dagli agricoltori che partecipano al regime non sono trasferibili, tranne in caso di successione effettiva o anticipata. in tal caso, gli agricoltori che ricevono i titoli da un agricoltore che ha partecipato al regime dei piccoli sono ammessi a partecipare a tale regime se soddisfano i requisiti per beneficiare del pagamento di base e se ereditano tutti i titoli. si possono verificare due situazioni distinte: l’agricoltore che riceve i titoli e l’agricoltore che “cede” i titoli hanno entrambi aderito al regime dei piccoli, oppure l’agricoltore che riceve i titoli (e ne possiede di propri) non ha aderito al regime dei piccoli, mentre chi cede i titoli è un piccolo agricoltore. nel primo caso, l’erede può scegliere se mantenere il proprio regime di piccolo agricoltore o subentrare in quello ricevuto tramite successione, oppure, in alternativa, può decidere di uscire dal regime dei piccoli e aderire al regime di pagamento di base; la mancata scelta equivale a richiesta di ritiro dal regime dei piccoli. nel secondo caso, la richiesta di attivazione dei titoli di cui l’erede è già in possesso si considera come una richiesta di ritiro dal regime per i piccoli agricoltori ricevuto per successione. secondo quanto stabilito dal Dm 6513 del 18 novembre 2014 (art. 28, comma 2) gli Organismi pagatori hanno l’obbligo di comunicare agli agricoltori la stima dell’importo del pagamento in tempo utile prima della data del 15 ottobre 2015, corrispondente alla data limite per l’adesione al regime. si tratta comunque di un importo

provvisorio in quanto l’importo definitivo potrà essere fissato solo successivamente alla determinazione del valore definitivo dei titoli e degli importi unitari per il sostegno accoppiato facoltativo. inoltre, ai sensi dell’articolo 18 del Dm 26 febbraio 2015 n. 1420, gli agricoltori che hanno aderito al regime per i piccoli agricoltori e che non richiedono altri aiuti possono detenere un fascicolo aziendale aggiornato in forma semplificata, il cui contenuto informativo e documentale obbligatorio è limitato alle informazioni sulla composizione strutturale. a partire dal 2016 la domanda deve contenere: tutte le informazioni necessarie per stabilire la conformità al regime; una dichiarazione con la quale il beneficiario attesta di aver preso atto delle condizioni particolari relative al regime per i piccoli agricoltori. Oppure deve contenere la richiesta di ritiro dal regime dei piccoli. negli anni successivi l’adesione, l’agricoltore può decidere di uscire dal regime in modo irreversibile.Tali soggetti non hanno più diritto a partecipare al regime, anche in caso di successione effettiva o anticipata. anche gli agricoltori che sono divenuti beneficiari del sostegno concesso nell’ambito della misura “sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, prevista nello sviluppo rurale, escono dal regime e perdono il diritto di adesione. anche la presentazione di una domanda unica dal 2016 con richiesta di pagamento di uno qualsiasi degli aiuti previsti dal regime dei pagamenti diretti (pagamento di base, giovani o accoppiato), compresa la richiesta di attribuzione di titoli dalla riserva, corrisponde ad una richiesta di ritiro dal regime dei piccoli. gli uffici caa di coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.


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mense scOlasTiche |ATTUALITÀ

ANALISI COLDIRETTI /IXÉ TUTTi D’accORDO,ai BamBini seRVOnO ciBi più sani anche a scUOla

Consumi: É record +20% per il biologico

SCUOLA:

Nel 2015, spesa a 2,5 miliardi

COLDIRETTI,

aumentano del 20% gli acquisti di prodotti biologici in italia nel 2015 con un fatturato annuale superiore a 2,5 miliardi di euro, il record di sempre e sei volte superiore ai valori degli anni 2000. il biologico - afferma la coldiretti - rappresenta ormai il 2,5% dei consumi alimentari degli italiani e a sostenerne le vendite oltre al dettaglio tradizionale è anche il boom delle vendite dirette dei produttori agricoli come la rete delle fattorie e dei mercati degli agricoltori di campagna amica che contano su circa diecimila punti vendita.

no A CIBI etnICI In menSA dA

1 Italiano su 4 Le fattorie didattiche sono pronte ad ospitare i piccoli consumatori nell’ambito del progetto Educazione alla Campagna Amica

uasi un italiano su quattro (23%) è contrario alla distribuzione di cibi etnici nelle mense scolastiche anche se una maggioranza del 43% è invece favorevole mentre il 29% è indifferente al problema o non risponde. e’ quanto emerge da una analisi coldiretti/ixe’ all’inizio dell’anno scolastico. Quello della mensa - sottolinea la coldiretti - è uno degli aspetti della vita scolastica più sentiti da nonni e genitori con oltre la metà degli studenti fino a 13 anni iscritti alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado che pranza a scuola o tutti i giorni o nei giorni in cui è previsto. Tra i contrari, la paura che i bambini non gradiscano il cibo spaventa il 35% mentre il 61 ritiene che la cucina italiana sia la migliore del mondo. al contrario continua la coldiretti - tra i favorevoli ai cibi etnici l’86% sottolinea l’importanza di avvicinarsi e conoscere nuove culture. in ogni caso - afferma la coldiretti - il 52% degli italiani considera il costo delle mense scolastiche adeguato

Q

mentre per il 25% è eccessivo. la situazione è meno netta sul piano della valutazione della qualità che per il 23% è positiva, per il 42% appena sufficiente e per il 20% negativa, mentre il 14% non risponde. Una netta maggioranza dell’83% - continua la coldiretti - ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi piu’ sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 13% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Una criticità emerge infatti sul piano dell’impegno della scuola alla qualità alimentare che il 35% di genitori e nonni giudica insufficiente. Una preoccupazione fondata sul fatto che lo stesso sistema di sorveglianza Okkio alla salute, promosso dal ministero della salute “i bambini in sovrappeso sono infatti il 20,9% mentre quelli obesi sono il 9,8% sulla base di un campione di eta compresa 8-9 anni nelle scuole primarie. si tratta del risultato di cattive abitudini con l’8% dei bambini che salta la prima colazione e il 31% che la fa non adeguata, ma anche con il 41% che

assume abitualmente bevande zuccherate e gassate mentre solo il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. anche per questo oltre un milione di bambini avrà l’opportunità durante il nuovo anno scolastico di andare a lezione nelle aziende agricole in campagna dove si sono molteplicate le fattorie didattiche in tutte le regioni. l’obiettivo è far conoscere e promuovere nelle scuole la nuova esperienza della vita in campagna grazie all’esperienza di agricoltori adeguatamente formati attraverso la conoscenza delle produzioni tipiche, del rapporto tra prodotto e territorio e del rapporto tra alimentazione e salute. Un obiettivo che rientra nel progetto “educazione alla campagna amica” della coldiretti per formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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EPACA|nOViTÀ pReViDenziali

[pagina a cura di marino Ravera]

BENEFICI

>PATRONATO

Un appROFOnDimenTO sUlla “QUaTTORDicesima Di pensiOne” DOpO l’aRTicOlO appaRsO sUl nUmeRO scORsO Di agRicOlTURa alessanDRina

Contributi figurativi e a supplemento per un beneficio economico Coloro che, in possesso dei requisiti richiesti, continuano a non ricevere tale beneficio si rivolgano al Patronato Epaca

articolo 5 della legge 3 agosto 2007, n.127 prevede la corresponsione di una mensilità aggiuntiva cosiddetta “quattordicesima” in presenza di determinate condizioni di età, di contribuzione e di reddito a favore dei titolari di uno dei trattamenti pensionistici a carico dell’inps o di altri enti. età e limiti di reddito come già sottolineato, i pensionati beneficiari della “quattordicesima” debbono avere un’età pari o superiore ai 64 anni (per l’anno 2015 sono interessati i soggetti nati prima del 1 gennaio 1952) e non possedere un reddito individuale relativo al corrente anno pari a euro 9.788,86. i redditi da considerare sono quelli di qualsiasi natura, compresi anche i redditi esenti da imposte. non devono, viceversa, essere calcolati nel reddito: trattamenti di famiglia comunque denominati; indennità di accompagnamento; reddito della casa di abitazione; tratt. di fine rapporto comunque denominati; competenze arretrate sottoposte a tassazione separata; pensioni di guerra; indennità per i ciechi parziali e indennità di comunicazione per i sordi perlinguali; indennizzo per danni da trasfusioni, emoderivati e vaccinazioni obbligatorie; sussidi economici che comuni ed altri enti erogano agli anziani per situazioni contingenti e senza caratteristiche di continuità; somma di 154,94€ di importo aggiuntivo ex legge 388/2000.

L

• • • • • • • • • •

anzianità contributiva il beneficio spettante non è di importo fisso ma è collegato, oltre che al reddito, alla gestione di appartenenza della pensione (dipendente, autonomo) e all’anzianità contributiva complessiva, cioè alle settimane di versamento che può far valere l’interessato (si veda tabella allegata). anni di contriBUZione lavoratori dipendenti

lavoratori autonomi

<15 anni

<18 anni

>15 anni <25 anni

>18 anni <28 anni

>25 anni

>28 anni

limite di reddito

€ 9.786,86

poiché sono utili, a tale fine, sia i contributi figurativi che quelli a supplemento, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione degli interessati su questi due elementi, in quanto un corretto accredito potrà attribuire un beneficio economico sia per la “quattordicesima” ed indipendentemente da essa all’importo in pagamento. i contributi figurativi i periodi di assenza dal lavoro o privi di attività possono essere coperti mediante l’accredito di contributi figurativi, che non comportano mai alcun onere per il soggetto interessato. alcuni ac-

somma aggiuntiva

limite di reddito massimo

€ 336,00

€ 10.122,86

€ 420,00

€ 10.206,86

€ 504,00

€ 10.290,86

crediti avvengono d’ufficio, cioè senza necessità di domanda, mentre altri richiedono una esplicita istanza all’inps. Tra questi ultimi rientrano: servizio militare; malattia ed infortunio; maternità.

• • •

in presenza di uno o più di questi eventi verificatosi nel corso della vita assicurativa, occorre procedere alla richiesta di accredito della contribuzione figurativa all’inps.

il supplemento Qualora il pensionato possa far valere, dopo la decorrenza della pensione, altra contribuzione per attività lavorativa, dipendente od autonoma oppure contribuzione figurativa, potrà presentare domanda all’inps per la valorizzazione dei predetti contributi. sia per quanto riguarda la contribuzione figurativa, che per quella a supplemento, il patronato epaca della coldiretti è a disposizione per assistere le persone interessate all’accredito dei contributi ed alla presentazione della relativa domanda di ricostituzione o supplemento della pensione. pagamento di luglio 2015 l’inps ha confermato che la “quattordicesima” è stata attribuita in via generalizzata sulla mensilità di luglio 2015, ai soggetti che siano risultati in possesso dei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2015, abbiano un’età maggiore o uguale a 64 anni. a coloro che perfezionano l’età richiesta dal 1 agosto 2015 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre 2014. importante ai pensionati ai quali, pur rispettando tutti i requisiti, il beneficio non è stato corrisposto a livello centrale dall’inps per assenza delle informazioni reddituali, la prestazione sarà attribuita su richiesta dell’interessato. l’inps, per alcune casistiche, sta inviado anche una lettera sollecitando i pensionati a presentare la relativa richiesta corredata dalla dichiarazione reddituale relativa all’anno 2014. Qualora vi siano pensionati che, pur rientrando nei limiti di reddito, non ricevano tale beneficio, sono invitati a presentarsi negli uffici di zona del patronato epaca per la predisposizione dell’istanza.

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scaDenze - cOnsiglieRe ecclesiasTicO |ORGANIZZAZIONE [scadenze a cura di Daniela colombini]

SCADENZA

IMPOSTA

ADEMPIMENTI

SOGGETTI OBBLIGATI

emissione attura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa.

15 OTTOBRE

IVA

16 OTTOBRE

IVA

liquidazione e versamento dell’iVa a debito del mese di settembre 2015.

contribuenti iVa mensili.

16 OTTOBRE

CONTRIBUTI

Versamento contributi inps (1° trimestre 2015) dei datori di lavoro agricolo.

datori di lavoro agricolo.

16 OTTOBRE

RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

26 OTTOBRE

IVA

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di settembre.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al terzo trimestre.

operatori intracomunitari con obbligo trimestrale.

26 OTTOBRE

INPS

INTRASTAT

IVA INTRASTAT

a colloqUio con il consigliere ecclesiastico

Famiglia, sì graZie

stato celebrato da poco un sinodo straordinario sulla famiglia e ne è stato convocato uno straordinario per il prossimo mese di ottobre. papa Francesco sta preparando questo evento con un lungo ciclo di catechesi sul tema, nelle udienze del mercoledì. l’estate, ormai alle spalle, è stata particolarmente infuocata non solo per le temperature mai raggiunte in passato, ma per le roventi polemiche a tutti i livelli, per le proposte di legge che dovrebbero regolare tutte le forme di unione e convivenze alternative alle famiglie tradizionali. Qui, vogliamo parlare delle famiglie costituite da un uomo, una donna e dai figli di questo uomo e di questa donna che scelgono di realizzare - con tutti i limiti umani - un di-

è

segno divino. Una famiglia normale che non ha mai il diritto di essere all’onore della cronaca. seguiamo, per questo, quanto ci dice il papa. la famiglia vive la responsabilità di cOmUnicaRe la FeDe, sia al suo interno che all’esterno. il quarto comandamento ci chiede di onorare il padre e la madre. mentre gesù ha detto quelle parole che tutti conosciamo: chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me (matteo10,37). gesù non vuole cancellare il quarto comandamento, che è il primo grande comandamento verso le persone. gesù non può chiederci di essere insensibili a questi legami familiari dopo aver compiuto il miracolo per gli sposi di cana, dopo aver restituito figli e figlie alla vita familiare. gesù

vuole affermare il primato della fede in Dio e il paragone più significativo sono gli affetti familiari.la fede riempie questi affetti di un senso più grande per accogliere come fratelli e sorelle anche coloro che sono ai margini di ogni legame. i cristiani sono invitati a mettere i legami familiari nell’alleanza col signore che li protegge e li svincola dall’egoismo, li custodisce dal degrado. Tutto questo è una Benedizione per i popoli e riporta la speranza sulla terra. Quando un uomo e una dona si sacrificano per un figlio d’altri e non solo per il proprio, ci spiegano cose dell’amore più di molti scienziati e psicologi. Ridare protagonismo alla famiglia che ascolta la parola di Dio, è come diventare vino buono alle nozze di cana. solo l’alleanza della famiglia con Dio può contrastare la DeseRTiFicaziOne comunitaria delle nostre città. don ivo

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•cerco socio/a con meno di 40 anni, per acquisto azienda agricola (tramite ISMEA) in tutta italia. cell.3402128064 •cerco trattori e attrezzature agricole di vario genere per esportazione estero. cell.329-0303041 •Bcs mietilega (Giancarlo). cell.348-5490977 •laVoro di qualsiasi genere in tutti i settori.Via della Biblioteca 3, Casale M.to Cell.348-5723839 •laVoro come addetto alle pulizie, taglia erba, aiuto barista, baby sitter, trasporto anziani (per le visite mediche e per eventuali spese ecc.) trasporto anziani, codista agli sportelli. massima serietà. cell.348-7362106 (orari diurni e serali). fausto.ameglio@libero.it •aUto FUrgoni e FUoristrada disponibili ad acquistare. se interessato a vendere manda una email a: autofuse2014@libero.it specificando l’anno e il prezzo. il ritiro del mezzo avviene con pagamento in contanti e passaggio immediato sul posto. •laVori agricoli per conto terzi, (pressatura a paglia e altri lavori di conduzione agricola).Tel.331-2131128 •laVoro come idraulico, installatore, saldatore disponibile anche per piccole manutenzioni/riparazioni. cell.348-2644110


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aTTUaliTÀ |ORGANIZZAZIONE

AGRICOLTURA SOCIALE Un nUOVO mODellO Di WelFaRe OppORTUniTa’ peR RiFUgiaTi, DeTenUTi e DisaBili TUTela Delll’amBienTe e DiFesa Della salUTe

NON SOLO HOBBY l’anDamenTO climaTicO Di Fine esTaTe nOn ne ha FaVORiTO la nasciTa

Il 2015? Una stagione “NO” per gli appassionati di funghi

gricoltura sociale vuole dire parlare di produzioni e di economia, vuole dire non solo offrire dei servizi in campo sociale, ma offrire sul territorio prodotti che hanno un valore aggiunto notevole. Un valore aggiunto di cui coldiretti é consapevole e per cui valuta positivamente l’approvazione e l’avvio della legge sull’agricoltura sociale”, con queste parole il direttore di coldiretti alessandria simone moroni ha commentato il via definitivo alla legge sull’agricoltura sociale. sono svariate e diversificate le esperienze di agricoltura sociale: dall’inserimento lavorativo di soggetti con dipendenze, all’agricoltura terapeutica, l’ippoterapia, agli agriasilo e agli orti per anziani volti a migliorare la qualità della vita e la socialità. “nasce un nuovo modello di Welfare che vede l’agricoltura protagonista con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona”. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo nell’esprimere apprezzamento per il via definitivo alla legge sull'agricoltura sociale dove sono impegnate già oggi oltre mille imprese agricole e cooperative, attorno alla quale gravitano migliaia di rifugiati, detenuti, disabili, tossicodipendenti. lungo tutta la penisola, nelle aree rurali come in quelle periurbane - sottolinea la coldiretti - stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga e alcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippoterapia ecc.), con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori a rischio, disoccupati di lunga durata, ecc.) e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità (agriasilo, orti per gli anziani, ecc.). Questa diversificazione - precisa la coldiretti - si palesa con l’innesto di pratiche di agricoltura sociale nelle diverse tipologie di coltivazioni, di allevamenti e di attività di servizio: agriturismo, ristorazione, punti vendita aziendali, fattorie didattiche. con la nuova legge si definisce una cornice comune, da valorizzare e promuovere anche nei nuovi psR che accompagneranno lo sviluppo delle aree rurali fino al 2020. “l’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale”, ha affermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo. “Una svolta epocale - conclude moncalvo - con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

“A

arrivo del maltempo è forse l’ultima chance per far gioire gli appassionati di funghi che attendono la pioggia come manna dal cielo dopo una stagione iniziata male con scarse raccolte a causa della siccità che ha segnato l’estate 2015. e’ quanto afferma la coldiretti nel sottolineare che l’andamento climatico dell’estate con meno pioggia e temperature medie più elevate non ha favorito fino ad ora la nascita dei preziosi miceli. nella prima decade di agosto - sottolinea la coldiretti - sono cadute il 62,1% in meno di precipitazioni, ma rispetto alla media sono stati avari di pioggia anche i mesi di luglio (-56%), giugno (-5%), di maggio (-29%) e aprile (-43%), secondo le elaborazioni su dati Ucea. le poche precipitazioni che si sono verificate sono state rapide e violente mentre - sottolinea la coldiretti - la nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. e l’italia dispone di oltre 10 milioni di ettari di bosco che - riferisce la coldiretti - coprono un terzo dell'italia e possano porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati. l’attività di ricerca - conclude la coldiretti - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.

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MALTEMPO: Finisce la TeRza esTaTe piU’ calDa Da 2 secOli

per le imprese Coldiretti

Un’esperienza di successo

Arrivo dell’Autunno segnato da forte abbassamento delle temperature autunno inizia con una ondata di maltempo accompagnata da un forte abbassamento delle temperature in italia dove l’estate climatologica si classifica al terzo posto e sale sul podio delle piu’ calde dal 1800 con una temperatura media superiore di 2,3 gradi centigradi rispetto al periodo di riferimento 1971-2000. e’ quanto afferma la coldiretti in occasione dell’inizio ufficiale dell’autunno 2015, sulla base dei dati isac cnr. si conferma - sottolinea la coldiretti - la tendenza ai cambiamenti climatici anche in italia dove l’estate piu’ calda si è verificata nel 2003 con al secondo il 2012 ma è significativo il fatto che le dieci temperature estive piu’ alte si concentrano negli anni successivi al 2000. Un andamento in linea con quanto sta avvenendo a livello mondiale dove l’estate 2015 si è classificata addirittura come la piu’ calda di sempre con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,85 gradi la media del ventesimo secolo secondo elaborazioni coldiretti su dati del noaa. national Oceanic and atmospheric administration, che rileva le temperature dal 1880. “Un segnale molto chiaro in vista del vertice Onu previsto a parigi sul clima a dicembre dal quale si attendono impegni significativi ed urgenti”, afferma il presidente della coldiretti Roberto moncalvo.

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A. 33


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ORGANIZZAZIONE|aTTUaliTÀ-lUTTi

CLIMA: sUlle alpi e’ aRRiVaTO l’UliVO, la sUpeRFicie Dei ghiacciai si È RiDOTTa Del 40% in 50 anni

A rischio le produzioni tipiche che rispecchiano l’ambiente geografico er effetto dei cambiamenti climatici la coltivazione dell’ulivo in italia è arrivata a ridosso delle alpi dove la presenza della vite è a quasi 1200 metri di altezza come nel comune di morgex e di la salle, in provincia di aosta, dove dai vitigni più alti d’europa si producono le uve per il Blanc de morgex et de la salle Dop. e’ quanto afferma la coldiretti nel commentare i dati del rapporto del Wwf italia secondo il quale la superficie dei ghiacciai sulle alpi si è ridotta del 40% in poco più di 50 anni, passando dai 519 km quadrati del 1962 agli attuali 368 km. negli ultimi

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Lutti

dieci anni - spiega la coldiretti - la coltivazione dell’ulivo sui costoni più soleggiati della montagna valtellinese è passata da zero a circa diecimila piante, su quasi 30 mila metri quadrati di terreno. la nuova frontiera alpina dell’olio, oltre il 46esimo parallelo, è monitorata dai tecnici della coldiretti, che sempre più spesso si sentono chiedere dagli agricoltori di inserire nel proprio fascicolo aziendale i terreni a uliveto. gli effetti si estendono però anche ai prodotti tipici. il riscaldamento provoca infatti anche - precisa la coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali

per la stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - continua la coldiretti mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Una sfida che mette alla prova la capacità dell’agricoltura di trovare l’innovazione nella tradizione, cercando di ottenere il meglio dai mutamenti economici e climatici.

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti, che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟24/12/1949 - 03/08/2015✟

✟ 10/08/1939 - 09/09/2015 ✟

✟24/09/1953 - 05/08/2015✟

Coldiretti Alessandria prende parte al dolore di Giuseppe Mangiarotti, per la perdita della cara mamma

vENERANDA fAbbRIS Socia di Sezzadio

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti di Alessandria alla famiglia Maranzana, in particolare alla moglie Rosa e ai figli, per la perdita del caro

SELvIO Socio di Ovada La Dirigenza e la Struttura della Coldiretti di Alessandria, prendono parte all’immenso dolore della moglie Patrizia e della figlia Beatrice, per la scomparsa del caro DOTT.

PIER gIACOMO bETTA

Figura indimenticabile per il suo impegno con la LILT, Lega per la Lotta contro i Tumori, da sempre a fianco di Coldiretti nelle iniziative realizzate sul territorio provinciale.

34 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

✟ 21/10/1927 - Settembre 2015 ✟

Coldiretti Alessandria è vicina alla famiglia Mignone, per la scomparsa del caro

gIUSEPPE Socio di Casalbagliano Località San Pietro

La Federazione Coldiretti di Alessandria, si unisce al dolore della famiglia Mazza, in particolare del figlio Giovanni, per la scomparsa del caro

SANTE MAzzA

imprenditore agricolo di Valenza. Sentite condoglianze.


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