Edizione 5 maggio 2017

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Coldiretti Alessandria - Anno 64° numero 04 - 05/05/2017 www.alessandria.coldiretti.it Poste ItaItaliane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Colophon - sommario

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QUESTO NUMERO

agricoltura periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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Z I N E

n°04 - Aprile 2016

Agricoltura di precisione

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Nuove opportunità PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria

per le imprese

D I R E T T O R E A M M I N I S T R AT I V O Leandro Grazioli DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi G R A F I C A , I M PA G I N A Z I O N E Christian Boero

“TRASPARENTE” 09 LATTE in vigore l’obbligo della

Chiuso in redazione il 5 Maggio 2017

traCCiabilità in etiChetta

H A N N O C O L L A B O R AT O A Q U E S T O N U M E R O Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Marino Ravera, Valerio Scarrone.

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#SOSRISOITALIANO

FOTOGRAFIE

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Vinitaly 2017

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Schede tecniche

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Registri dematerializzati

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“Monferrato Frutta”

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Fattorie Didattiche

Archivio Coldiretti, Christian Boero, Marco Cermelli

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REGISTRAZIONE TRIBUNALE di Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGENZIA

P U B B L I C I TA R I A

Via Pylos, 20 - 12038 Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279 Cell. 348 7616706 e-mail: info@reclamesavigliano.it

SPESI 1,3 MILIARDI 06 PSR: il livello di spesa risulta diverso in base al territorio

S TA M PA SERVIZI PER LA COMUNICAZIONE Via Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 www.trepuntozero.eu info@trepuntozero.eu Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria

Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

08 fare rete per simulare la APP TERRAINNOVA

dal mipaaf pronto il decreto per l’origine obbligatoria in etichetta

fatturato record per il comparto e opportunità per le imprese

settore corilicolo e a seguire le schede dedicate alla frutticoltura

dopo il pressing di Coldiretti confermata la proroga al 30 giugno

la Cooperativa cresce nei numeri e nel fatturato ad alessandria il corso di formazione per laboratori di educazione

tua idea di fare impresa

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria

31 RIFLESSIONI la parola al consigliere ecclesiastico “operai per la messe”

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ATTUALITÀ|presidente provinCiale P i ù va lo r e a l l e g a m e c o n i l t e r r i t o r i o. i c o n s o r z i h a n n o u n r u o lo d i P r i m o P i a n o P e r i l P r o g e t t o d i va lo r i z z a z i o n e d e l l’ o r i g i n e d e l m a d e i n i ta ly d a l c a m P o a l l a tav o l a

Filiera Harmony la scommessa vincente per la cerealicoltura Esempio pragmatico di come un’industria possa trovare sul territorio forme di collaborazione con i produttori locali e promuovere il prodotto in un’ottica di ampio raggio ualcuno potrà pensare... ma perché tornare a parlare ancora una volta della filiera harmony? la risposta è semplice ma non scontata: perché il futuro del mondo agricolo passa per gli accordi di filiera. in modo particolare se prendiamo in esame la situazione del comparto cerealicolo, dove harmony può fare la differenza non solo a livello di reddito ma anche di immagine per il nostro territorio. a fare la differenza è l’interesse di un colosso come saiwa-mondelez che ha trovato in Coldiretti, in Cadirlab, nel mulino nova e nel Consorzio agrario del piemonte orientale partner per intraprendere un cammino di crescita. un’esigenza dettata dai numeri, importanti, che si commentano da soli: esempio pragmatico di come un’industria, o meglio una multinazionale, possa trovare sul territorio forme di collaborazione con i produttori locali e promuovere il prodotto in un’ottica ampio raggio. l’accordo è in continua crescita: oggi sono 650 ettari sotto contratto per una stima di prodotto da conferire pari a circa 40.000 quintali, ma si parla di quantità quasi raddoppiate e una continua richiesta da parte della multinazionale. una progettualità che ha trovato negli imprenditori idee chiare e determinazione tanto da lavorare nell’ottica di numeri moltiplicati sia come ettari che numero di aziende. sicuramente il bilancio è positivo anche se per natura sono sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che possa portare valore aggiunto e integrazione al reddito per le aziende. mi piace ricordare che l’accordo prevede per gli agricoltori una maggiorazione del prezzo riconosciuto e la certezza del conferimento, per l’industria la sicurezza di “lavorare” un prodotto tracciato e di qua-

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lità metodi di coltivazione attenti alla sostenibilità. Come tutte le novità ha dovuto essere digerita con calma, ma a fronte di alcune perplessità iniziali non è stato affatto difficile trovare imprenditori decisi a buttarsi in questa nuova esperienza... anzi, sono stati poi proprio loro a coinvolgere amici e altri imprenditori affinchè il progetto potesse crescere e diventare quello che è oggi. alessandria se la gioca con bologna ad essere la “capitale” della cerealicoltura italiana, ecco perché non possiamo lasciarci sfuggire queste opportunità. più valore al Made in Italy e legame con il territorio. possiamo riassumere così dove i Consorzi hanno un ruolo di primo piano per il progetto di valorizzazione dell’origine del Made in Italy dal campo alla tavola. obiettivi che stiamo raggiungendo grazie ai contratti di filiera per contrastare un sistema agroindustriale tradizionale poco lungimirante che non ha colto il valore economico e strategico del legame con il territorio. il nostro obiettivo sarà arrivare ai 100.000 quintali. una parte strategica è rivestita dal Consorzio agrario, una struttura in continua evoluzione e trasformazione. una realtà economica importante: in cantiere abbiamo progettualità che porta ad un percorso di rinnovamento strutturale fortemente voluto da Cai, Consorzi agrari d’italia, in quanto i Consorzi sono visti proprio come nodo operativo fondamentale del progetto di Coldiretti, dove le agenzie sul territorio saranno sempre di più una grande piattaforma logistica infrastrutturale per il prodotto italiano ottimizzando l’approvvigionamento di mezzi tecnici, capaci di fornire servizi commerciali e finanziari sia a carattere creditizio che assicurativo. in un contesto storico ad alta criticità e difficile leggibilità i contratti di filiera

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assumono un ruolo fondamentale. Coldiretti si è posizionata per sostenere la qualità dei prodotti e la competitività dei territori e del Made in Italy, contribuendo a rendere l’agricoltura protagonista di un modello di sviluppo basato sulla innovazione e sul rapporto con il territorio”. un sistema agricolo così rinnovato deve essere accompagnato, necessariamente, dalla acquisizione di conoscenze e competenze originali, capace di trasferire i valori dell’agricoltura al prodotto, generare valore per le imprese, produrre vantaggi per il consumatore. l’impegno politico ed organizzativo di questa strategia si va definendo nella forma di una rinnovata “rappresentanza di interessi” che rende possibile alle imprese opportunità reddituali, concrete e misurabili. per approfondire tutto questo abbiamo pensato di organizzare, venerdì 26 maggio, in concomitanza con la visita tecnica delle prove sperimentali su frumento, un incontro tecnico divulgativo sulla filiera harmony, aperto a tutti gli interessati, già aderenti e non. l’obiettivo dell’incontro, che si terrà nella sede del Cadirlab, è di comunicare, insieme a Coldiretti e al Consorzio agrario, le prospettive di crescita del progetto in termini di aree e quantità, nonché l’importanza strategica per il nostro territorio.

Roberto Paravidino Presidente


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paC|ATTUALITÀ

la domanda Pac slitta a giugno anche quest’anno, a seguito delle difficoltà riscontrate nella predisposizione della domanda Unica 2017, dovute essenzialmente alla modifica dei programmi informatici ed al passaggio alla forma grafica, si sono fatte le dovute pressioni a bruxelles affinché la scadenza per la presentazione della paC e del psr slittassero al 15 di giugno. il differimento dal 15 maggio al 15 giugno dovrebbe essere confermato con la pubblicazione del regolamento Comunitario sulla gazzetta ufficiale del prossimo 13 maggio.

coldiretti Piemonte: sBurocratizzare al Piu’ Presto il sistema di Pagamento delle assicurazioni i sempre più frequenti eventi atmosferici eccezionali ed imprevedibili aprono la strada ad alcuni necessari ragionamenti sul ritardo dei pagamenti comunitari per la gestione dei rischi. “nel 2015 sono stati stanziati, in attuazione del programma di sviluppo rurale nazionale, 250 milioni per i contributi pubblici ma ad oggi alle aziende agricole ne sono arrivati appena il 24%, sottolinea delia revelli presidente di Coldiretti piemonte. le regole sul calcolo delle rese e sui prezzi sono sempre più penalizzanti per le assicurazioni delle imprese. “occorre sbloccare al più presto i pagamenti riferiti ancora al 2015 e pubblicare immediatamente il bando 2016 affinché le imprese possano presentare la domanda di contributo, evidenzia il delegato Confederale bruno rivarossa.

Piano iBr e maggiorazione Pac del Premio Pagamento accoPPiato vacche nutrici razza Piemontese il servizio economico di Coldiretti Cuneo ricorda che per poter beneficiare della maggiorazione del premio paC previsto per le vacche nutrici di razza piemontese iscritte a libro genealogico e di allevamenti aderenti al piano ibr/anaborapi, le aziende interessate devono formalizzare l’adesione allo stesso piano ibr/ anaborapi. per poterlo fare è sufficiente compilare un apposito modulo e trasmetterne sia una copia all’asl di competenza che all’anaborapi, entro la data di scadenza della domanda della paC. i costi a carico degli allevatori (che verranno pagati interamente all’asl), variano a seconda delle casistiche, come di seguito precisato: per gli allevamenti già in possesso di qualifica per ibr (ufficialmente indenne, indenne, negativo, negativo vaccinato) e allevamenti positivi nei quali non sono più presenti capi infetti non è previsto alcun costo per il prelievo ma solamente la spesa di 1 euro per ogni capo per l’esame di laboratorio; per gli allevamenti positivi o allevamenti senza qualifica è previsto il pagamento del prelievo (7.50 euro per il primo capo + 2.50 euro per i successivi) e il costo di 1 euro per ogni capo per l’esame di laboratorio. gli uffici zona Coldiretti rimangono a disposizione per maggiori informazioni.

aiuti eccezionali zootecnia, Prorogato al 15 maggio il termine Per la Presentazione delle domande nei giorni scorsi, con apposita comunicazione, agea ha prorogato la scadenza per la presentazione delle domande di aiuto al 15 maggio (il termine precedente era il 2 maggio). le domande sono riservate agli allevamenti di bovini da latte ubicati in zone di montagna, agli allevamenti di scrofe e agli allevamenti di ovini e caprini.terminata questa prima fase, per poter beneficiare dell’aiuto, le aziende dovranno presentare la successiva domanda integrativa entro il 21 luglio 2017. a questa seconda fase, ovviamente, potranno accedere solamente coloro che hanno presentato la prima domanda. gli uffici zona Coldiretti rimangono a disposizione per maggiori informazioni.

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ATTUALITÀ| piano di sviluppo rurale - varie i l l i v e l lo d i s P e s a r i s u lta d i f f e r e n z i at o a s e c o n d a d e i t e r r i t o r i

Psr: spesi sinora 1,3 miliardi, è il 6% delle risorse La fase di attuazione delle politiche di Sviluppo Rurale è nel pieno della sua operatività 2014-2020 più di un anno dalla chiusura dell’approvazione di tutti i programmi di sviluppo rurale dell’italia, il report sullo stato di avanzamento della spesa pubblica dei psr 20142020 pubblicato dal mipaaf mostra che, da inizio programmazione ad oggi, sono stati spesi complessivamente 1.306 milioni di euro di cui 642,7 milioni di euro di quota feasr (aggiornamento al 31 dicembre 2016). in termini percentuali la quota totale di spesa rispetto alle risorse disponibili è pari al 6.26%, mentre considerando anche la quota di prefinanziamento (3% di ciascun psr) e la riserva di efficacia, la percentuale di spesa totale a livello nazionale è pari al 9.74%. ricordiamo che l’italia ha chiuso l’iter di approvazione dei suoi 23 programmi previsti per il periodo 2014-2020, il 24 novembre 2015, con l’ok definitivo della Commissione al psr delle regioni puglia e della regione sicilia. la fase di attuazione delle politiche di sviluppo rurale è ora, dunque, nel pieno della sua operatività con la pubblicazione da parte delle regioni dei bandi a valere sulla programmazione 20142020. il livello di spesa risulta differenziato a livello territoriale. tuttavia dall’analisi del livello di spesa delle singole misure emergono difficoltà per alcuni interventi per i quali si regi-

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gli uffici Coldiretti sono a disposizione di tutti gli associati per informare sulle ultime novità relative all’apertura di bandi e sulla programmazione per i prossimi anni.

strano limitati valori di spesa. tra queste, ad esempio: misura 3 “regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari” (1.49% di spesa pubblica sul totale); misura 9 “Costituzione organizzazioni di produttori e loro associazioni” (0% di spesa pubblica); misura 12 “indennità natura 200 e acque” (0.78%): misura 15 “servizi silvo-ambientali e climatici e salvaguardia delle foreste” (1.26%), misura 20 “assistenza

tecnica” (0.82%). a questi interventi si aggiunge la misura sulla gestione del rischio (misura 17) gestita a livello nazionale nell’ambito del programma di sviluppo rurale nazionale (psrn) che manifesta difficoltà a partire con una percentuale di spesa pari allo 0%. gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni informazione del caso e per fornire assistenza nell’ambito delle opportunità previste.

DANNI ALLUVIONALI IN AGRICOLTURA: ENTRO IL 20 MAGGIO LA RICHIESTA DI RIMBORSO l ministero dell’agricoltura ha riconosciuto l’eccezionalità delle piogge alluvionali cadute sul piemonte tra il 21 e il 26 novembre 2016, con un decreto pubblicato lo scorso 5 aprile sulla gazzetta ufficiale. entro il 20 maggio 2017 deve essere presentata la richiesta di rimborso dei danni alle strutture e infrastrutture agricole. la regione piemonte, all’indomani dell’alluvione, aveva aperto tempestivamente l’istruttoria che aveva permesso di delimitare le zone colpite e i danni arrecati alle aziende agricole e alle infrastrutture. il totale dei danni rilevati è pari a €47.155.800 per l’intero territorio piemontese, ripartiti in €16.340.800 riguardanti le infrastrutture interaziendali (infrastrutture irrigue e strade interpoderali) ed in € 30.815.000 per le strutture aziendali. in particolare l’ammontare dei danni ripartiti per province è il seguente: € 8.963.200 per la Città metropolitana di torino (di cui € 2.298.200 per le infrastrutture ed € 6.665.000 per le strutture), € 22.695.500 per la provincia di Cuneo (di cui € 12.670.500 per le infrastrutture ed € 10.025.000 per le strutture), € 4.413.000 per la provincia di asti (di cui € 683.000 per le infrastrutture ed € 3.730.000 per le strutture), € 10.697.000 per la provincia di Alessandria (di cui € 602.000 per le infra-

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strutture ed € 10.095.000 per le strutture) ed € 387.100 per la provincia di vercelli (di cui € 87.100 per le infrastrutture ed € 300.000 per le strutture). “il riconoscimento dell’eccezionalità delle piogge da parte del ministero e l’avvio della fase dei rimborsi è una notizia molto importante per le aziende colpite dall’alluvione di novembre. ora aspettiamo le domande di risarcimento e che ci vengano assegnate le risorse per i rimborsi. il decreto è anche il segno della correttezza del lavoro svolto da decine di funzionari regionali nei numerosi sopralluoghi per delimitare le aree colpite e definire l’entità dei danni”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura giorgio ferrero. la domande di aiuto dovranno essere presentate secondo le seguenti indicazioni: - danni a strutture aziendali: le domande devono essere predisposte e trasmesse, a cura dei Centri di assistenza in agricoltura autorizzati (C.a.a.). le stesse domande, in versione cartacea e corredate della prescritta documentazione, dovranno essere consegnate direttamente al Comune delimitato in cui ricadono le strutture danneggiate; - danni a strade interpoderali: le domande devono essere predisposte sulla base di appositi modelli da richiedere direttamente

agli uffici del Comune delimitato in cui ricadono le strade interpoderali danneggiate e consegnate al medesimo Comune. - danni alle infrastrutture irrigue e di bonifica:

le domande devono essere predisposte e trasmesse, a cura dei Consorzi/enti gestori delle infrastrutture, esclusivamente in forma telematica mediante lo specifico applicativo “avversità atmosferiche” presente su sistemapiemonte.it. Tutte le domande dovranno essere presentate e protocollate entro e non oltre sabato 20 maggio 2017. Per ulteriori informazioni, contattare gli Uffici Zona Coldiretti.

Ultima ora sergio chiamparino, presidente della regione piemonte, nella veste di Commissario delegato per il superamento dell’emergenza, su pressing di coldiretti si è fatto portavoce della richiesta di ridurre la soglia del 30% di danno sulla plv delle aziende colpite e di una proroga per la presentazione delle domande.


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piano di sviluppo rurale - varie |ATTUALITÀ

a P e rt u r a B a n d o i n d e n n i t À c o m P e n s at i va stato approvato il bando 2017 relativo all’operazione 13.1.1 – indennità compensativa. l’indennità a favore degli imprenditori agricoli operanti nelle zone montane, è riconosciuta su base annuale in riferimento all’intero territorio della regione piemonte classificato montano. i soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda di sostegno, devono rispettare le seguenti condizioni: essere agricoltore in attività. operare in zona montana (non è richiesta, in tal senso, la residenza in zona montana, né che il centro aziendale sia ubicato in tale area) nell’anno di presentazione della domanda. Condurre (in quanto in proprietà o per effetto di contratti di affitto o comodato) superfici agricole ricadenti in zone del piemonte classificate montane. raggiungere un importo del premio annuo di almeno €200,00. la dotazione finanziaria del bando 2017 è pari a € 12 milioni. il termine di presentazione delle domande di sostegno scade il 15 maggio 2017.

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AIUTI ECCEZIONALI

PIANO IBR

E MAGGIORAZIONE PAC

DEL PREMIO PAGAMENTO ACCOPPIATO VACCHE NUTRICI RAZZA PIEMONTESE

n relazione alla maggiorazione dei premi accoppiati paC zootecnia, prevista per le vacche nutrici di razza piemontese iscritte al libro genealogico in caso di adesione al piano di risanamento ibr/anaborapi, ricordiamo a tutti gli allevatori interessati che è necessario compilare un apposito modulo, di cui va inviata copia all’asl di competenza e all’anaborapi. l’adesione deve essere trasmessa entro il 15 maggio (data di scadenza della Domanda Unica della PAC). i costi a carico degli allevatori variano a seconda delle casistiche: allevamenti in già in possesso di qualifica per ibr (ufficialmente indenne, indenne, negativo, negativo vaccinato) e allevamenti positivi nei quali non sono più presenti capi infetti: nessun costo per il prelievo - costo di 1 euro per ogni capo per l’esame di laboratorio; allevamenti positivi o allevamenti senza qualifica: pagamento del prelievo (7.50 per il primo capo + 2.50 per i successivi) e costo di 1 euro per ogni capo per l’esame di laboratorio. per ulteriori informazioni, contattare gli uffici zona Coldiretti.

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ZOOTECNIA

al via la misura a sostegno a suini, ovicaprini e allevamenti di bovini da latte in zone montane l servizio economico di Coldiretti alessandria ricorda che sono stati emanati il decreto 1° marzo n. 940 del ministero delle politiche agricole e la circolare agea prot. n. 19393 del 3 marzo 2017, che definiscono le modalità di ripartizione delle risorse da destinare quali aiuti eccezionali alla zootecnia. l’iniziativa rientra nell’ambito della seconda misura varata lo scorso anno dall’unione europea, per 350 milioni di euro complessivi, a sostegno dei settori zootecnici. la prima misura, che aveva visto un budget di 150 milioni a livello europeo, aveva riguardato la riduzione temporanea (3 mesi) della produzione di latte vaccino, attraverso l’adesione ad un piano volontario. Con questa seconda misura, invece, all’italia è stata assegnata una dotazione di 20,9 milioni euro di fondi comunitari, raddoppiata da ulteriori fondi nazionali per un totale di 41,9 milioni, così ripartiti: - 28,4 milioni d euro sono destinati alle aziende ubicate su tutto il territorio nazionale; - 13,5 milioni sono destinati delle aziende ubicate nelle aree colpite dal sisma del 2016/2017. in particolare i 28,4 milioni di euro sono stati a loro volta suddivisi: - 14 milioni di euro per gli allevamenti di bovini da latte ubi-

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cati in zone di montagna; - 8,4 milioni di euro per gli allevamenti di scrofe; - 6 milioni di euro per gli allevamenti di ovini e caprini. per beneficiare di tali aiuti occorre conformarsi ai requisiti previsti dalla normativa regolamentare ue e nazionale in materia di identificazione. e registrazione dei capi bovini, ovini e caprini e suini. gli uffici zona Coldiretti rimangono a disposizione per maggiori informazioni.

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ATTUALITÀ| app terrainnova - varie a s s e m B l e a e l e t t i va c o a lv i : i c o n s i g l i e r i e l e t t i i è svolta giovedì 6 aprile, a Carrù l’assemblea dei soci Coalvi che prevedeva anche il rinnovo cariche per il periodo 2017-2020. l’assemblea è stata molto partecipata con oltre un centinaio di allevatori. i consiglieri eletti sono: michele anselmo (bibiana); lorenzo boffa (Cossano belbo); battista fissore (bra); Carlo gabetti (dogliani); andrea giaroli (Fraconalto); guido groppo (sommariva bosco); francesco merlatti (rocca de baldi); tiziana merlo (rivarolo Canavese); guido mina (murello); albino pistone (Cavallermaggiore); ivano Quaglia (busca); marco Quaranta (buttigliera d’asti); marco rosso (busca); nicolò ruata (saluzzo); graziano scaglia (rivoli); roberto delsoglio (fossano);valerio panero (Cuneo). nel primo Cda verrà eletto il presidente.

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APERTO IL BANDO “PROGETTO INTEGRATO” PER I GIOVANI IMPRENDITORI

Con l’App TerraInnova una sezione per simulare la tua idea imprenditoriale ttraverso l’app terrainnova gli utenti potranno simulare la fattibilità economica della propria imprenditoriale, in considerazione delle opportunità offerte dai programmi di sviluppo rurale (psr) della propria regione. l’applicazione prevede, infatti, una sezione specifica destinata ad un modello semplificato di business plan (bp). a partire da informazioni quantitative, qualitative e finanziarie fornite dall’utente, relative sia alla realtà aziendale attuale che al progetto di investimento prospettato, lo strumento verifica che l’imprenditore agricolo rispetti i principali requisiti di ammissibilità ai bandi regionali e calcola alcuni parametri economici per fornire una valutazione di massima sulla sostenibilità dell’idea imprenditoriale. Questa specifica sezione dell’applicazione è costruita in modo tale da tenere in considerazione le varie specificità regionali, in termini di condizioni di accesso al finanziamento e percentuali di cofinanziamento previste dai singoli psr, consentendo una fruibilità personalizzata in base alla provenienza dell’utente. trattandosi di una simulazione, lo strumento di business plan delinea alcune considerazioni iniziali, non esaustive e non vincolanti, che potranno essere oggetto di un approfondimento specifico attraverso il successivo ausilio delle strutture Coldiretti/Creditagri dislocate su tutto il territorio nazionale. l’esito della compilazione del bp è, infatti, un giudizio di facile ed immediata comprensione da parte dell’utente, che potrà approfondirlo inviando la richiesta di essere ricontatto dalla struttura Coldiretti/Creditagri di zona. a tal fine, l’applicazione prevede una funzionalità che consente all’utente di ricevere una sintesi via email della propria idea imprenditoriale e trasferirla, insieme al pro-

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on determina dirigenziale n.300 del 06/04/2017 è stato approvato il bando 2017 denominato progetto integrato (pacchetto giovani), che prevede l’apertura congiunta delle operazioni 6.1.1 (insediamento giovani) e 4.1.2 (miglioramento aziende giovani). il termine di presentazione delle domande di contributo decorre dal 06/04/2017 fino al 06/07/2017. la modalità di adesione prevede la presentazione di un’unica domanda di sostegno. la dotazione finanziaria è pari a complessivi € 17 milioni, così suddivisi: - operazione 4.1.2: € 9 milioni; - operazione 6.1.1: € 8 milioni. la graduatoria risulterà unica, la copertura finanziaria delle domande ritenute ammissibili verrà riconosciuta fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie assegnate al bando stesso, in riferimento all’operazione che per prima esaurirà le risorse; le eventuali economie che si dovessero generare a fronte del processo di istruttoria, verranno reimpiegate per effettuare uno scorrimento della graduatoria.

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RIAPERTO IL BANDO

“Azioni di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno annualità 2017” a regione piemonte, con la determina dirigenziale n. 288 del 03.04.2017 ha riaperto il termine di presentazione delle domande di preiscrizione fino al 13.04.2017 ore 23.59.59, secondo le prescrizioni del bando b “azioni di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno annualità 2017” e ha prorogato fino al 28.04.2017 ore 23.59.59 il termine di presentazione delle domande di sostegno. i termini sono perentori. per ulteriori informazioni, contattare gli uffici zona Coldiretti.

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prio numero di telefono, agli uffici Coldiretti/Creditari, da cui ricevere assistenza. per rendere agevole ed immediata l’individuazione, da parte dell’utente, del centro Coldiretti più vicino, nell’applicazione è presente, peraltro, la specifica sezione “vicino a me”, che fornisce la mappa dei Centri Coldiretti prossimi all’azienda, con informazioni sulla puntuale localizzazione degli uffici, orari di apertura e chiusura e i riferimenti per entrare in contatto con le strutture. per usufruire di queste ed altre funzioni scarica l’app terrainnova al seguente link: https://goo.gl/hn3i8t. visita anche il sito http://www.terrainnova.it/ per saperne di più.


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latte |ATTUALITÀ

Latte e formaggi, in vigore l’obbligo dell’origine in etichetta al 19 aprile è in vigore l'obbligo dell'etichetta d'origine per latte, formaggi, yogurt e altri derivati, prevista dal decreto firmato dai ministri delle politiche agricole maurizio martina e dello sviluppo economico carlo calenda e pubblicato nella gazzetta ufficiale n.15 del 19 gennaio 2017. il provvedimento è scaturito dalla guerra del latte scatenata lo scorso anno dalla Coldiretti contro le speculazioni insostenibili sui prezzi alla stalla e sta portando ad un sostanziale aumento dei compensi riconosciuti agli allevatori senza oneri per i consumatori. due confezioni di latte a lunga conservazione su tre sono già in regola, mentre la situazione è più variegata per yogurt e formaggi anche perché il provvedimento prevede che sarà possibile, per un periodo non superiore a 180 giorni, smaltire le scorte con il sistema di etichettatura precedente anche per tenere conto della stagionatura. “Con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, senza che questo sia stato obbligatorio fino ad ora riportarlo in etichetta”, ha affermato il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un importante segnale di cambiamento anche a livello comunitario dove occorre proseguire nella

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l’impegno per la trasparenza. si conclude così positivamente una lunga battaglia della Coldiretti che risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del ministero delle politiche agricole, in più di 9 casi su 10, considerano molto importante che l’etichetta riporti il paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione”. il provvedimento riguarda l'indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale e prevede l'utilizzo in etichetta delle seguenti diciture: a) “paese di mungitura”: nome del paese nel quale è stato munto il latte; b) “paese di confezionamento e trasformazione”: nome del paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato. Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta con l’utilizzo della seguente dicitura:“origine del latte”: nome del paese. se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più paesi membri dell’unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di paesi ue” per

l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in paesi ue” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di più paesi situati al di fuori dell'unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: «latte di paesi non ue» per l’operazione di mungitura, «latte condizionato o trasformato in paesi non ue» per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. per le violazioni si applicano le sanzioni di cui all’art.4, comma 10, della legge 3/2/2011, n.4. gli 1,7 milioni di mucche da latte presenti in italia ma anche pecore e capre possono così finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, burro, formaggi e yogurt che è garantita da livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione. l’obbligo di indicare l’origine in etichetta salva dall’omologazione l’identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza bovine allevate a livello nazionale.

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ATTUALITÀ| #sosrisoitaliano imPortanti risultati doPo la moBilitazione coldiretti organizzata davanti al ministero

#Sosrisoitaliano: quando la forza delle idee porta alla rintracciabilità in etichetta Dal Mipaaf pronto il decreto per l’origine obbligatoria e il rinnovo della clausola di salvaguardia

nella foto un momento della mobilitazione organizzata da Coldiretti davanti al ministero delle politiche agricole per chiedere al governo l’indicazione di origine in etichetta per il riso. numerosa la delegazione alessandrina che ha preso parte all’evento per tutelare il reddito delle aziende risicole della provincia.

na numerosa delegazione di Coldiretti alessandria ha preso parte a roma a quella che può essere definita una giornata storica, che ha portato ad una svolta per la tutela del Made in Italy. infatti, con l’ok all’indicazione di origine obbligatoria per il riso si pone finalmente fine all’inganno del falso Made in Italy con un pacco su quattro venduto in italia che contiene prodotto straniero all’insaputa dei consumatori. un risultato che ha inserito nell’accordo tra il ministro martina e il ministro dello sviluppo economico carlo calenda lo schema di decreto per la sperimentazione dell’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per il riso e il rinnovo della richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia. il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso devono essere indicati il paese di coltivazione del riso e quello di trasformazione. le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili. “siamo molto soddisfatti - ha commentato il presidente provinciale Coldiretti alessandria roberto paravidino - l’esito della mobilitazione “SosRisoItaliano” è il risultato della forza delle idee che diventano progettualità concreta. il ministro delle politiche agricole, maurizio martina, non solo ha accolto le nostre richieste ma ha assicurato che l’italia chiederà a bruxelles l’attivazione della clausola di salvaguardia per bloccare le importazioni di riso dai paesi che godono del sistema tariffario a dazio zero nonostante utilizzino in maniera intensiva pesti-

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cidi vietati da anni nella ue e sfruttino il lavoro minorile, come denunciato dai produttori della Coldiretti”. al via anche un piano straordinario per la promozione e l’informazione sul riso italiano, necessaria per rimediare all’immobilismo dell’ente risi. misure necessari per difendere un settore in cui l'italia è primo produttore europeo, grazie alla coltivazione su un territorio di 234.300 ettari, per una produzione di 1,58 milioni di tonnellate (49 % dell'intera produzione ue) realizzata grazie a 4.300 aziende risicole e circa 100 industrie risiere per un volume di affari di circa 1 miliardo. oggi un pacco di riso su quattro e straniero ma il consumatore non lo può sapere e non è in grado di fare scelte di acquisto consapevoli per la mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza gli agricoltori

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devono vendere oggi ben tre chili di risone per pagarsi un semplice caffè a causa di speculazioni e inganni che colpiscono le risaie nazionali e danneggiano i consumatori. “Con le importazioni di prodotto straniero spacciato per italiano che nel 2016 hanno raggiunto il record storico, l’introduzione dell’obbligo dell’etichetta, fortemente sostenuta da Coldiretti, va finalmente a tutelare una realtà da primato per qualità, tipicità e sostenibilità e, con essa, il lavoro di oltre diecimila famiglie tra dipendenti e imprenditori impegnati nell’intera filiera”, ha affermato il direttore Coldiretti alessandria leandro grazioli - poiché si tratta di un importante segnale di cambiamento anche a livello comunitario dove occorre ora proseguire nella battaglia per la trasparenza". il

nella foto il presidente nazionale roberto moncalvo durante la dimostrazione di cottura del riso rigorosamente made in italy che è stato poi distribuito ai consumatori, alla stampa e alle istituzioni.


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#sosrisoitaliano|ATTUALITÀ prossimo passo - conclude la Coldiretti - è l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine del latte e derivati che scatterà dal prossimo 19 aprile e poi quella del grano impiegato nella pasta come previsto nello schema di decreto che introduce l'indicazione obbligatoria dell'origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai ministri delle politiche agricole maurizio martina e dello sviluppo economico carlo calenda e già inviato alla Commissione europea. per sostenere e promuovere la filiera risicola il mipaaf si impegna allo stanziamento di 2 milioni di euro per campagne di comunicazione dedicate da sviluppare in coordinamento con l’ente risi. l’obiettivo è quello di contribuire ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche del prodotto e a un rilancio dei consumi di riso, valorizzando il lavoro dei produttori agricoli.

nella foto una vittoria tutta Coldiretti. il ministro martina mostra la bozza di decreto che verrà inviata all’unione europea testimonianza del suo impegno per la richiesta di etichettatura trasparente.

il Piano "salva riso" nel dettaglio 1 ETICHETTATURA D’ORIGINE OBBLIGATORIA PER IL RISO - PRONTO DECRETO grazie all’accordo tra il ministro martina e il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda è pronto uno schema di decreto per la sperimentazione dell’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta per il riso. il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso devono essere indicati il paese di coltivazione del riso e quello di trasformazione. le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili. 2 RINNOVO RICHIESTA ATTIVAZIONE DELLA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA alla luce dell’andamento dei prezzi del riso e dell’aumento delle importazioni a dazio zero dai paesi pma il mipaaf è pronto ad integrare il dossier già aperto con la Commissione per rinnovare la richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia prevista dal regolamento ue n. 978/2012. dal monitoraggio del comparto, infatti, si evidenziano almeno due nuovi elementi oggettivi, che determinano ulteriori effetti negativi, aggravando la situazione di difficoltà. nello specifico, si tratta del costante trend negativo registrato sulle principali piazze nazionale ed anche europee delle quotazioni del risone. inoltre, c’è un oggettivo incremento degli stock, sia a livello ue (546.000 ton. +24% dal 2014/15) sia a livello nazionale (260.111 ton. +45% dal 2015/16): variabili queste ultime che determinano un’azione sinergica negativa, deprimendo ulteriormente il mercato. Questi dati verranno integrati in tempi rapidi al dossier per il rinnovo della richiesta di attivazione della clausola. 3 LETTERA AL COMMISSARIO UE HOGAN E AI MINISTRI DEI PAESI PRODUTTORI per sostenere l’attivazione della clausola di salvaguardia e per contribuire alla riforma del regolamento 978/2012 il ministro maurizio martina ha disposto l’invio di comunicazioni al Commissario ue phil hogan e ai paesi produttori. nella lettera al Commissario il ministro evidenzia, come già fatto in occasione della riunione bilaterale con lo stesso hogan a verona, la necessità di attivare la clausola e di dare risposte concrete ai risicoltori europei e italiani in particolare. in particolare si sottolinea la necessità di una revisione del regolamento 978/2012 in modo da prevedere meccanismi più forti di tutela dei redditi dei produttori. nelle more si chiede l’attivazione di contingenti quantitativi alle importazioni di riso a dazio zero dai pma. il ministro, per costruire un asse politico forte a sostegno della richiesta dell’attivazione della clausola, ha inviato una richiesta formale di sostegno a tutti i paesi produttori: portogallo, spagna, francia, grecia, romania, bulgaria. nella comunicazione si fa riferimento alle richieste del “primo forum del riso europeo”, tenutosi a milano il 20 febbraio 2017, dove tutti i rappresentanti dei paesi hanno sostenuto l’iniziativa dell’italia a difesa del settore e si sono impegnati, con uno sforzo comune, a rafforzare l’azione propositiva degli operatori della filiera dell’unione. 4 SPERIMENTAZIONE POLIZZA RICAVI PER IL SETTORE RISICOLO il ministero si impegna ad estendere la sperimentazione della polizza ricavi, avviata per il settore del grano, anche alla filiera risicola. attraverso questo strumento, un produttore agricolo di riso potrà sottoscrivere la polizza ricavo, pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del ministero. nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito. 5 PROMOZIONE - STANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO PER IL SETTORE DEL RISO per sostenere e promuovere la filiera risicola il mipaaf si impegna allo stanziamento di 2 milioni di euro per campagne di comunicazione dedicate da sviluppare in coordinamento con l’ente risi. l’obiettivo è quello di contribuire ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche del prodotto e a un rilancio dei consumi di riso, valorizzando il lavoro dei produttori agricoli.

in foto parte dell’esposizione allestita davanti al ministero delle politiche agricole in occasione della manifestazione.

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ATTUALITÀ| vinitaly tre aziende coldiretti alessandria entrate nella selezione dei migliori 100 vini

Foto il presidente nazionale di Coldiretti roberto moncalvo accanto alla “prima top ten dei vini italiani che hanno avuto il maggior incremento di vendite esposta allo stand Coldiretti al Vinitaly di verona”.

Vinitaly 2017, fatturato record per il comparto e opportunità per le imprese Sono tutte della zona di Casale Monferrato: assegnata anche la “Gran medaglia di Cangrande” artiamo dai numeri. il fatturato del vino e degli spumanti in italia cresce del 3% e raggiunge nel 2016 il valore record di oltre 10,1 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che hanno raggiunto il massimo di sempre a 5,6 miliardi (+4%) mentre sono risultate in leggera crescita anche le vendite sul mercato nazionale pari a circa a 4,5 miliardi, per effetto anche dell’aumento nella grande distri-

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buzione organizzata (+1%). “il vino italiano è cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo dove oggi una bottiglia esportata su cinque è Made in Italy”, ha dichiarato il presidente di Coldiretti alessandria, roberto paravidino, nel denunciare che “a frenare le imprese più dei dazi è la burocrazia e occorre quindi ora concretiz-

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zare il risultato di semplificazione ottenuto con l’approvazione del testo unico “taglia burocrazia”, che è il frutto di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del made in italy a tavola”. un esempio di dinamicità e innovazione come quello dimostrato dalle aziende Coldiretti della provincia di alessandria entrate nella selezione dei migliori 100 vini, tutte della zona del Casalese:


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vinitaly |ATTUALITÀ grignolino del monferrato Casalese docg 2016 “Vi.ca. ra srl” Rosignano Monferrato punteggio 91 grignolino del monf.to Casalese doc “arbian” 2015 “angelini paolo” società agricola ssa Ozzano Monferrato punteggio 90 grignolino del monferrato Casalese doc “grignò” 2015 “beccaria davide” Ozzano Monferrato punteggio 90 nella foto davide beccaria.

inoltre all’azienda “beccaria davide” di ozzano è stata assegnata la “gran medaglia di cangrande - benemeriti della vitivinicoltura per il piemonte”. “il settore del vino dimostra più di altri che l’agricoltura è in grado di offrire opportunità di lavoro sia a chi vuole investire con progetti in-

nella foto l’azienda beccaria al completo mentre riceve dall’assessore all’agricoltura della regione piemonte giorgio ferrero l’ambito rionoscimento.

novativi sia a chi vuole fare una esperienza in campagna a contatto con la natura anche solo per integrare il proprio reddito”, ha continuato paravidino nel denunciare che “la prima vendemmia senza voucher rischia di far perdere 25mila posti di lavoro tra le vigne per giovani e pensionati e occorre trovare pertanto presto una valida soluzione alternativa nell’interesse delle imprese e dei cittadini”. importante la proroga del registro telematico del vino al 30 giugno salva dalle sanzioni circa seimila cantina che ora hanno più tempo per adeguarsi. ad oggi infatti sono 17mila gli operatori che si sono registrati su un totale di 23mila attesi. il decreto attuale, in scadenza al 30 aprile ed ora prorogato, serve per accompagnare al meglio i produttori verso il nuovo registro dematerializzato che consentirà un netto taglio della brurocrazia. in tema di dematerializzazione dei registri Coldiretti sottolinea la condivisione del progetto e l’importanza di completare il percorso di semplificazione avviato, mediante la messa a regime dei servizi connessi che consentiranno di eliminare le comunicazioni verso la pubblica amministrazione e le strutture di controllo.

nel 2016 rispetto all’anno precedente le vendite hanno avuto un incremento in valore del 6% negli usa che si confermano il primo cliente, seguiti dalla germania dove la crescita è del 2% e dal regno unito dove l’export aumenta del 2%. a preoccupare per il 2017 sono dunque le misure neoprotezionistiche del presidente degli stati uniti donald trump per favorire la produzione locale che dopo una crescita tumultuosa ha raggiunto una produzione di 22,5 milioni di ettolitri collocandosi al quarto posto dopo italia, francia e spagna. ma gli usa hanno conquistato nel 2016 il primato mondiale nei consumi di vino con 30,1 milioni di ettolitri con l’italia che è il primo fornitore e realizza ben un quarto (24%) del fatturato all’estero proprio sul mercato americano. l’italia, con una produzione di vino di 48,7 milioni di ettolitri, ha conquistato nel 2016 il primato mondiale davanti ai cugini francesi dal punto di vista quantitativo mentre da quello qualitativo va segnalato che quasi una bottiglia prodotta su tre (32%) è a denominazione di origine, tanto che l’italia ha guadagnato il primato in europa per numero di vini con indicazione geografica (73 docg, 332 doc e 118 igt).

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ATTUALITÀ|sCadenze e fondo di garanzia

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[pagine a cura di daniela Colombini]

scadenza imposta

adempimenti

soggetti obbligati

15/05/2017

iVa

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un ddt o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi iva

16/05/2017

iVa

liquidazione e versamento dell’iva a debito del mese di aprile 2017

contribuenti iva mensili

16/05/2017

iVa

liquidazione e versamento dell’iva a debito del primo trimestre 2017

contribuenti iva trimestrali

16/05/2017

ritenUte

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute.

25/05/2017

iVa intrastat

invio telematico telematico elenchi intrastat riepilogativi delle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intracomunitari relativi al mese di aprile.

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE AGRICOLE: ATTESI I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI ugli ultimi numeri del giornale, avevamo diffuso una notizia giunta dalla regione riguardo ad un fondo di garanzia per le imprese agricole. precisiamo che l’intesa sottoscritta a verona nei giorni scorsi costituisce il primo

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passaggio formale, a cui devono fare seguito i provvedimenti di carattere attuativo. il fondo di garanzia è finalizzato a supportare le imprese agricole, che intendendo realizzare un investimento potenzialmente ammissibile ai sensi della misura 4 - sottomisura 4.1 - operazioni 4.1.1 e 4.1.2, hanno la necessità di accedere al credito bancario. la garanzia rilasciata dalla regione attraverso tale fondo, interverrà nella misura del 50% a supporto dell’azienda agricola e nei confronti dell’istituto bancario finanziatore. per poter accedere alla garanzia non è previsto che l’azienda presenti una domanda di sostegno, ma potrà rivolgersi direttamente ad una banca “convenzionata” ed ottenere la garanzia, qualora presenti le caratteristiche per poter accedere al psr sia in termini soggettivi, che di carattere oggettivo. per quanto concerne il piemonte la dotazione del fondo dovrebbe essere di complessivi 10 milioni di euro. la

gestione del fondo di garanzia è ora stata assegnata al fondo europeo per gli investimenti, che dovrà attivare la procedura per la selezione delle banche, con le quali dovrà essere sottoscritta specifica convenzione e alle quali sarà demandata la selezione dei beneficiari. vi terremo costantemente aggiornati sui passaggi attuativi del fondo.


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[pagine a cura di alberto pansecchi]

• fitofagi secondari • asportazione di linfa • formazione fumaggini • Controllo biologico Per ogni coltura vi sono delle avversità principali e delle avversità cosiddette di “secondo piano”. Normalmente le massime attenzioni di corilicoltori e tecnici, vengono destinate a quelle più frequentemente presenti e che spesso sono in grado di causare i problemi più evidenti. Minor attenzione viene dedicata, a torto o a ragione, a quei nemici di cui si è meno in grado di controllare l’azione e dei quali è più difficile valutarne l’effetto negativo. Ancora meno propensi a prendersene cura, si è quando questi “nemici” trascorrono solo una breve parte del loro ciclo sul nocciolo e, ben presto, se ne allontanano autonomamente. Il caso degli afidi del nocciolo sta in questa categoria e a fronte della loro presenza, anche abbondante, difficile è decidere se intervenire.

due le specie le specie di afidi che attaccano il nocciolo sono principalmente due: il Corylobium avellanae (l’afidone verde del nocciolo) e il myzocallis coryli (l’afide giallo del nocciolo). entrambe le specie sono diffuse in tutti i continenti e su diverse piante ospiti appartenenti soprattutto al genere Corylus.

gli afidi del noCCiolo

noCCiolo N.46 |SCHEDA

l’afide giallo del nocciolo è quello che appare prima nei noccioleti alessandrini, normalmente a partire dal mese di marzo, mentre per quanto riguarda l’afidone verde, occorre spesso attendere fino al mese di maggio per poterlo osservare. l’afide giallo si posiziona principalmente sulla pagina inferiore delle foglie e, con l’avanzare della stagione e l’aumento delle temperature, tende a diminuire per poi riapparire sporadicamente in settembre con le proprie forme alate. l’afidone verde è più facilmente osservabile sui giovani germogli, principalmente sui rami fruttiferi e compie diverse generazioni all’anno. n°04 • APRILE 2017| AGRICOLTURA A.

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SCHEDA|noCCiolo N.46

[pagine a cura di alberto pansecchi]

antagonisti naturali

le popolazioni degli afidi, nell’areale alessandrino, raramente creano particolari danni o rendono necessari interventi specifici. sono stati infatti identificati predatori quali l’adalia bipunctata e la Coccinella decempunctata, parassitoidi quali tryoxis pallidus e antagonisti entomopatogeni quali entomophthora placoniana.

danni

la modalità di attacco delle due specie di afidi è pressoché la stessa tramite punture, sottrazione di linfa ed emissione di melata sulla quale si sviluppano rapidamente fumaggini. in caso di forte infestazione e elevate temperature a causa dell’abbondante melata, si possono avere ustioni (effetto lente della melata trasparente) e asfissia per ostruzione degli stomi. le osservazioni effettuate in oregon rivelano come, sulle varietà locali, una forte infestazione possa causare una riduzione del calibro delle nocciole. sempre secondo gli stessi studi americani il danno finale potrebbe anche raggiungere la soglia dell’8-10%.

difesa

la difesa contro questi afidi raramente è effettivamente necessaria ed è attuata soprattutto da coloro che vendono le nocciole direttamente in guscio al consumatore finale. non è tanto infatti il danno diretto degli afidi che preoccupa, ma le fumaggini nerastre che si sviluppano sulle nocciole imbrattate dalla loro melata. in casi di attacchi particolari si sono impiegati prodotti appartenenti alla famiglia dei piretroidi (se ancora presenti al momento del tratamento, l’intervento contro le cimici è in grado di abbatterne le popolazioni). non si sono invece dimostrati sufficientemente efficaci gli interventi con prodotti sistemici appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi. in oregon la difesa viene svolta con strategie di lotta biologica attraverso il “lancio” del parassitoide tryoxis pallidus. biografia: le noisetier - Ctifil - 2004 Fotografie: Claudio sonnati - agrion • dal web http://www.influentialpoints.com • http://www.entomart.be

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coltivate, in particolare tutte le piante da frutto, vite, quasi tutti gli ortaggi, leguminose, cereali (mais, frumento) ma anche numerose piante ornamentali.

halyomorpha halys (heteroptera, pentatomidae), è stata rilevata per la prima volta, in italia, in provincia di modena, a settembre 2012, grazie ad una raccolta di insetti a scopo didattico e nel 2014 un’ indagine ha dimostrato la sua presenza nelle regioni emilia romagna, lombardia, piemonte, friuli e veneto, ma il rischio è che si espanda anche in altre regioni. per questo motivo è fondamentale essere tempestivi nell'individuazione dei nuovi focolai d'infestazione.

la cimice asiatica è un organismo esotico nuovo che, in ambiente italiano, non ha limitatori naturali. le popolazioni tendono, quindi, a crescere in modo esponenziale, non trovando ostacoli. dal 2013, per affrontare i problemi emergenti causati da h. halys in emilia romagna, sono stati istituiti progetti coordinati dall'università di modena-reggio emilia, dai Consorzi fitosanitari di modena e di reggio emilia e dal servizio fitosanitario dell’emilia romagna. da queste indagini e dalle osservazioni di tecnici e agricoltori, a partire dal 2014, la potenzialità distruttiva dell’insetto è emersa con grande evidenza. numerose sono state le segnalazioni di danni consistenti riportati presso aziende frutticole soprattutto nella provincia di modena.

nativa dell’asia orientale, questa cimice è nella lista d’allerta dell’ european and mediterranean plant protection organization (eppo), data l’estrema polifagia e l’elevatissimo potenziale invasivo come agente di danno di moltissime piante da frutto, ortive ed ornamentali. Questa cimice si nutre, infatti, di una vasta gamma di vegetali comprendente piante spontanee e

secondo i dati diffusi dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea), nel solo 2016, anche a causa del clima particolarmente mite, il comparto ortofrutticolo nazionale delle principali regioni del nord italia, a causa di halyomorpha halys, ha registrato gravi perdite, in particolare per quanto riguarda la coltivazione di mele, pere e pesche, che vanno oltre il 40% tra l’al-

lotta alla CimiCe asiatiCa,

il ministero della salute ha autorizzato in via definitiva l’uso del thiacloprid, già autorizzato su pero e ciliego, anche su melo, pesco e nettarine per combattere halyomorpha halis, la cimice asiatica che sta devastando i frutteti italiani. la presenza della halyomorpha halys sta diventando una vera e propria emergenza fitosanitaria, anche in conseguenza dei cambiamenti climatici come evidenzia un recente studio, in particolare, per pero, melo e pesco.

ok all’uso del thiaCloprid su melo e pesCo

CimiCe asiatiCa |SCHEDA

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SCHEDA|CimiCe asiatiCa

tro in areali fortemente vocati a tali produzioni. i danni causati da tale insetto determinando una notevole percentuale di frutti deformi (in alcuni casi superiore al 50%) con conseguente deprezzamento o non commerciabilità. i monitoraggi condotti sulla presenza dell’insetto sui frutti ha permesso di evidenziare come la percentuale di frutti con danni attribuibili all’attività trofica di eterotteri sia più elevata nei bordi del frutteto, rilevando un danno medio del 59,6% sul bordo e del 26,4% al centro del campo. i danni provocati dalle punture della cimice sono stati evidenti e in alcuni casi, per alcune varietà di pero (William, santa maria), hanno superato il 50% della produzione senza risparmiare, d’altronde, le varietà più tardive (abate fetel), sulle pere le punture dell’insetto compiute sui frutti in accrescimento determinano la comparsa di piccole infossature, con corrispondente suberificazione e imbrunimento dei tessuti sottostanti, paragonabili alle manifestazioni di litiasi provocate dalle punture di miridi e dalla litiasi infettiva causata da virus.per quanto concerne il pesco, le punture compiute sui frutti delle cultivar di pesche e di nettarine, nella fase del frutto noce, causano lesioni che portano alla comparsa di cicatrici con ampie infossature e forti malformazioni, come accade per quelli punti da nezara viridula. sui frutti delle cultivar di nettarine che si trovano in una più avanzata fase dello sviluppo causano malformazioni e depigmentazioni. molto gravi sono, anche, i danni riscontrati alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno sui frutti del melo in via di maturazione o prossimi alla raccolta, quando l’insetto ha raggiunto la massima densità. i frutti di melo punti nella fase del frutto noce o durante la fase di rapido accrescimento presentano, alla raccolta, infossature in corrispondenza delle punture. sui frutti già sviluppati causano deformazioni e alterazioni di colore, mentre in corrispondenza delle punture i tessuti sottostanti appaiono bruni e suberificati, molto simili a quelli causati dalla butteratura amara e da alternaria alternata. sulle mele, in corrispondenza delle punture più fresche,

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si notano piccole incrostazioni di colore bianco derivanti dalla solidificazione dei succhi vegetali e del secreto salivare fuoriusciti dalle lesioni compiute dagli stiletti boccali dell’insetto. gli attacchi hanno interessato anche il kaki sebbene, in questo caso, per il momento, si registrino danni di minore gravità, ma potrebbero interessare, a breve, anche alcune colture ortive, peperone e pomodoro in primis. i danni prodotti da halyomorpha halys hanno un impatto economico molto negativo su comparti in cui il nostro paese ha un ruolo di primo piano anche per quanto concerne l’export. per quanto riguarda il controllo di halyomorpha halys, nonostante diversi istituti ed enti di ricerca di ricerca si siano già attivati per cercare una soluzione a tale emergenza, con sperimentazioni di laboratorio e di campo, i risultati arriveranno solo nel medio-lungo periodo. risulta, però, chiaro, dalla letteratura scientifica come gli interventi insetticidi mantengano un’importanza centrale nella lotta alla h. halys. gli studi finora condotti sono stati effettuati sulla base di sperimentazioni condotte in ambiente controllato e in pieno campo. si è verificata l’efficacia dei principali insetticidi disponibili, valutando alcune strategie di difesa. dalle prime indagini emerge come la gestione della problematica non sia affatto semplice. nei confronti degli adulti di h.halys molti prodotti hanno una attività insufficiente e all'interno degli stessi gruppi chimici, le risposte sono comunque molto diverse. Contro le forme giovanili i riscontri sono migliori. alcuni insetticidi già registrati per altre colture sono in grado di ottenere la mortalità di oltre il 90% delle cimici, ma non sono registrati per tale parassita. in ogni caso, le sperimentazioni condotte evidenziano che si rende necessario integrare le strategie ed avere a disposizione più mezzi di difesa sia di sintesi chimica che di lotta biologica, altrimenti è, di fatto, impossibile contenere efficacemente l’insetto.


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Coltiva la salute |ATTUALITÀ

in collaborazione con www.gruppocdc.it

COLTIVA

LA TUA

SALUTE a oltre dieci anni, l’accordo tra coldiretti-epaca e c.d.c. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.d.C. rappresenta una

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delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su

tutto il territorio regionale: a torino, biella, Cuneo, novara,vercelli e verbania. grazie a tale collaborazione, i soci coldiretti-epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la tessera associativa Coldiretti / epaca, oppure tramite il ssn presentando la richiesta del medico curante. inoltre presso gli uffici provinciali o zonali Coldiretti-epaca possono prenotare visite mediche specialistiche e prestazioni diagnostiche presso tutti i centri C.d.C. e con assoluto rispetto della privacy, il socio, tramite il pin ricevuto in accettazione, può richiedere la stampa del proprio referto online. periodicamente, tramite questa rubrica, vi informeremo su temi di interesse generale legati alla prevenzione ed alla cura di patologie tipiche del mondo agricolo.

Tema del mese: LA RIEDUCAZIONE RESPIRATORIA

la rieducazione respiratoria è la terapia di supporto indicata in quasi tutte le patologie dell'apparato respiratorio, quali: bronchite cronica ostruttiva, asma bronchiale, enfisema polmonare, insufficienza respiratoria, bronchiectasia, fibrosi polmonare, cifoscoliosi, sclerosi laterale amiotrofica, apnea ostruttiva notturna. la rieducazione respiratoria è finalizzata ad aumentare l’autonomia della capacità funzionale respiratoria nel paziente, favorendo il ripristino dei meccanismi fisiologici di pulizia delle vie respiratorie. la rieducazione respiratoria è rivolta a bambini, adolescenti, adulti e anziani e può essere indicata: in fase pre-operatoria: per preparare pazienti a rischio (soggetti anziani, fumatori, obesi, affetti da precedenti malattie respiratorie) a interventi chirurgici programmati in chirurgia toracica e chirurgia dell’addome in fase post-operatoria: per interagire con le cure mediche, accelerando i processi di risoluzione delle affezioni respiratorie acute e limitando i danni delle patologie croniche. la rieducazione respiratoria prevede esercizi di: Coordinazione respiratoria: per insegnare a respirare correttamente, sfruttando al meglio i movimenti, al fine di compiere il minor lavoro possibile

respirazione diaframmatica: per riallenare i muscoli respiratori, migliorandone la forza e la resistenza, al fine di aumentare il livello di ventilazione e la resistenza allo sforzo fisico fisioterapia toracica: per rimuovere l'eccesso di secrezioni delle vie aeree, riducendo la resistenza al flusso aereo e il lavoro respiratorio e migliorando l'ossigenazione (aerosol terapia, drenaggio autogeno, drenaggio posturale)

torino centro torino centro torino centro torino mirafiori torino san donato torino san paolo torino santa rita torino Vallette lucento moncalieri rivoli Venaria reale asti biella cuneo novara novara Verbania Vercelli

•ricondizionamento fisico: per aumentare il me-

tabolismo della muscolatura scheletrica. gestione crisi asma bambini nell'ambito dell'attività di rieducazione respiratoria, è attivo un percorso dedicato alla gestione delle crisi d'asma dei bambini da parte dei genitori, che vengono istruiti sulle modalità da mettere in atto per prevenire ed affrontare in modo corretto ed efficace il verificarsi di queste situazioni.

via Cernaia, 20 via antonio fabro 12/b via raimondo montecuccoli 5f via don grazioli 11/a via livorno38/d via villarbasse 27/a piazza santa rita 8 Corso toscana 139/1 via martiri della libertà 11 via fratelli piol 63 via iv novembre 16 Corso galileo ferraris 4/a via antonio bertodano 11 piazza duccio galimberti 4 via san francesco d’assisi 20 corso giuseppe garibaldi 21 via sergio bocci 11 via san Cristoforo 10

10122 torino 10122 torino 10122 torino 10137 torino 10144 torino 10138 torino 10136 torino 10151 torino 10024 moncalieri 10098 rivoli 10078 venaria reale 14100 asti 13900 biella 12100 Cuneo 28100 novara 28100 novara 28925 verbania 13100 vercelli

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ORGANIZZAZIONE|settore vitiviniColo assemBlea generale del consorzio colline del monferrato casalese

Portate a termine le elezioni del CDA e del Presidente Mercoledì 26 maggio l’Assemblea generale del Consorzio Colline del Monferrato Casalese i è svolta mercoledì 26 maggio l’assemblea generale del Consorzio Colline del monferrato Casalese, oltre ad un intervento del sindaco di Casale prof. palazzetti e dell’assessore di Cosmo, hanno portato i loro saluti e augurio di buon lavoro i rappresentanti delle op agricole che hanno collaborato e dopo un intervento di carattere storico sulla viticoltura e sul grignolino di Carlo dott. beltrame, si sono svolte le elezioni del Cda e del presidente. sono stati nominati nel Cda del Consorzio per il triennio 2017 /2021:

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Francesca accornero - az agr. accornero vignale monferrato - Consigliere Franco angelini - az.agr paolo angelini ss ozzano monferrato - direzione PR paolo angelino - az.agr viniCea di Caire e angelinio - ottiglio - Consigliere mirko carzino - Cantina Colli di Crea scrl serralunga di Crea - resp. Segreteria e Tesoriere giacomo dott. cattaneo - Castello di gabbiano - gabbiano monferrato - Consigliere claudio coppo - Cantina san giorgio scrl san giorgio monferrato - Vice Presidente beatrice gaudio - gaudio bricco mondalino - vignale monferrato - Consigliere

costantina sbarato - az. sbarato - Cantavenna di gabbiano - Consigliere domenico ravizza - az.viCara - treville - Presidente Quale sindaco revisore dei Conti è stata nominata la prof.Carla rondano. Contrariamente a quanto programmato, non è stato possibile approvare il marchio Consortile in quanto le bozze e altri fattori connessi non hanno permesso di presentare un pannel di proposte adeguato, per cui il presente odg è stato procrastinato a una prossima riunione di assemblea. sono invece state affrontate le modifiche dei disciplinari di produzione dop di: - Gabbiano, - Rubino di Cantavenna, - Grignolino del Monferrato Casalese per il gabbiano si sono introdotte poche ma sostanziali aggiornamenti di alcune caratteri della dop oltre a prolungare la durata di maturazione della tipologia riserva. per il rubino di Cantavenna, oltre ad adeguamenti tecnici è stata inserita la tipologia superiore con un minimo di maturazione in legno. per il grignolino del monferrato Casalese, sono stati variati le rese per ettaro e la resa in vino, oltre ad una revisione di alcuni para-

meri analitici; inoltre è stata inserita la tipologia riserva (che da tempo viene menzionata come storico) con un adeguato periodo di maturazione in legno e la tipologia spumante che sarà prodotta esclusivamente con il metodo classico di spumantizzazione in bottiglia. È stato dato accenno a eventuali collaborazioni organizzative con Consorzi dei Colli tortonesi e dell’ovadese, con i quali affrontare adeguatamente e in economia di scala le pratiche di burocrazia, il controllo e la promozione. e, come dice l’amico valter massa (produttore di timorasso) “creare il triangolo magico di piccole perle vitivinicole del sud-est piemonte”. il Cda del Consorzio, si premurerà di inoltrare la pratica di riconoscimento al ministero e di avviare l’iter di decreto per le modifiche dei disciplinari; inoltre di stilare una adeguata scaletta di programma di promozione alle doC del territorio. “siamo fiduciosi nella buona riuscita di questo Consorzio, che, con la collaborazione di tutti i soci, le aziende vitivinicole del territorio ed il Cda, che definisco agile, giovane e giovanile con assolute ambizioni di risultati porterà certamente all’ottenimento di grandi obiettivi” ha affermato il presidente domenico ravizza.

Registri dematerializzati: conferma proroga periodo accompagnamento a proroga del registro telematico del vino al 30 giugno salva dalle sanzioni circa seimila cantina che ora hanno più tempo per adeguarsi. e’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’accoglimento delle richieste della principale organizzazione agricola europea da parte del ministro per le politiche agricole maurizio martina che ha annunciato al vinitaly che è pronto a firmare un decreto con il quale verrà prorogato al 30 giugno il periodo di accompagnamento per il registro telematico del vino. ad oggi infatti sono 17mila gli operatori che si sono registrati su un totale di 23mila attesi. il decreto attuale, in scadenza al 30 aprile ed ora prorogato, serve per accompagnare al meglio i produttori verso il nuovo registro dematerializzato che consentirà un netto taglio della brurocrazia. in tema di dematerializzazione dei registri Coldiretti sottolinea la condivisione del progetto e l’importanza di completare il percorso di semplificazione avviato, mediante la messa a regime dei servizi connessi che consentiranno di eliminare le comunicazioni verso la pubblica amministrazione e le strutture di controllo. l’allungamento del

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periodo di accompagnamento dovrà essere impiegato dall’amministrazione per far partire in stretta connessione con il registro telematico la possibilità per i produttori di predisporre direttamente on-line il documento di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli, denominato mvv, eliminare le comunicazioni o

automatizzare l'interscambio con le strutture di controllo dei vini a do/ig, di rivedere le dichiarazioni vitivinicole, di dialogare on-line con lo stesso iCQrf o altre amministrazioni per quanto riguarda dichiarazioni preventive di lavorazione e adempimenti connessi con le planimetrie di cantina.


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monferrato frutta|ORGANIZZAZIONE

i dati della cooPerativa sono in crescita grazie all’accordo con il gruPPo novi

Monferrato Frutta: numeri importanti, a fare la differenza è sempre la qualità Si è svolta l’Assemblea di bilancio con i soci conferitori del territorio astigiano. “Stiamo lavorando per garantire uno standard qualitativo elevato e reddito alle aziende” onferrato Frutta viene costituita ufficialmente nel febbraio 2016 dopo un percorso di crescita e di confronto sul territorio durato diversi mesi. oggi la Cooperativa può contare su numeri sempre più solidi e in crescita, sicuramente in controtendenza rispetto all’andamento generale di mercato. in particolare, ne esce rafforzato l’accordo con l’industria dolciaria novi, un’occasione per guardare al futuro con più ottimismo e determinazione. e proprio al gruppo novi avviene il conferimento di 7.253 quintali di nocciole in guscio per un prezzo medio al quintale riconosciuto di 410 euro. “alla data odierna sono stati fatturati e pagati ai 152 soci di “monferrato Frutta” i conferimenti effettuati nei mesi scorsi corrispondenti a circa 7.253 quintali per un valore pari a 2.965.852,70 euro. - ha affermato con orgoglio dino bertolè presidente della Cooperativa - in questo modo si consolida un percorso che ha creato uno stretto rapporto di collaborazione che sta aprendosi ad un concreto rapporto operativo facendosi garante della scelta dei prodotti legati al territorio, con predilezioni per prodotti aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela”. obiettivo della Cooperativa è quello di commercializzare prodotti delle imprese associate accorciando la filiera ed evitando alcuni passaggi commerciali, facendo crescere sul territorio il progetto del “km.0”, un progetto che Coldiretti promuove da ormai diversi anni per favorire il consumo di prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti prima di giungere sulle tavole. “monferrato frutta - sottolinea roberto paravidino, presidente Coldiretti alessandria

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nella foto i rappresentanti della cooperativa monferrato frutta con il presidente dino bertolè (il secondo da destra). una realtà che sta crescendo e diventando sempre più importante in ambito economico.

- fornisce al progetto di filiera corilicolo di Coldiretti alessandria con il gruppo novi un nuovo braccio operativo per dare valore aggiunto alla filiera. la strategia vincente è accorciare la filiera e affinare sempre più la qualità. Considerando che oggi ci sono molti impianti nuovi che gradualmente andranno in produzione, stiamo quindi lavorando per garantire uno standard qualitativo elevato e ottenere l’immissione sul mercato di un prodotto che possa essere assorbito con successo e fornire continuità reddituale ai produttori”. oggi la Cooperativa sta viaggiando a pieno regime e, a tutti gli effetti, costituisce un valore aggiunto per portare sul mercato dalle colline del monferrato, patrimonio dell’unesco, l’eccellenza della nocciola “tonda, gentile”. sorta

nella foto alberto pansecchi, responsabile corilicolo Coldiretti alessandria illustra i dati in crescita del settore dedicato alla coltura delle nocciole.

nell’ambito di Coldiretti, la cooperativa “monferrato Frutta”, aderente a ue.Coop, prosegue l’intento di coordinare e di migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore. “i risultati ottenuti sino ad oggi sono più che incoraggianti e confermano che questa è la giusta direzione per far crescere la competitività e redditività delle aziende”, ha concluso paravidino.

nella foto uno scorcio della platea formato dai rappresentanti del Consiglio della Cooperativa monferrato frutta.

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ORGANIZZAZIONE|paC non deve essere trascurato il tema del ricamBio generazionale

Futuro della Pac, i risultati arriveranno dopo la fase della consultazione pubblica Coldiretti ha elaborato una base di partenza e di discussione per rivedere parte dell’attuale Pac o scorso 2 febbraio la Commissione europea ha avviato la Consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comuna (pac). la chiusura della Consultazione è stata il 2 maggio 2017 e consentirà agli agricoltori, ai cittadini, alle organizzazioni e alle altre parti interessate di esprimersi sul futuro della politica agricola comune. sulla base dei contributi forniti alla consultazione, la Commissione europea procederà ad effettuare una valutazione di impatto e una successiva comunicazione, che orienteranno le future proposte di riforma della pac e che saranno predisposte da parte della Commissione stessa. già al momento dell’apertura della consultazione, Coldiretti ha elaborato una base di partenza e di discussione sull’attuale pac per approfondire alcuni temi e rivedere alcuni strumenti che nel tempo si sono rilevati poco efficienti e/o di difficile applicazione. da tale bisogno nasce la Pubblicazione “Dove sta andando la Pac. Mercato, Semplificazione, Sviluppo rurale e Brexit”, scaricabile dal sito http://www.terrainnova.it/. la riforma della politica agricola Comune deve rispondere alle nuove sfide che deve affrontare l’unione europea con misure che sappiano valo-

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rizzare la distintività territoriale delle produzioni premiare, premiare l’occupazione nelle campagne ed escludere insostenibili rendite. nella futura pac, quindi, occorre rafforzare tutte le misure che escludono la “rendita” dai benefici pac, premiando prioritariamente chi vive di agricoltura. in secondo luogo, è necessario puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo del lavoro generato dal settore: sono 44 milioni le persone occupate nell’agroalimentare europeo di cui 22 milioni in agricoltura, tra imprenditori e dipendenti. in terzo luogo, è necessario fare propria l’esperienza italiana di “distintività” - di cui tracciatura dell’origine ed etichettatura sono i principali strumenti - per alzare gli standards qualitativi delle produzioni europee. il tutto, ovviamente, riaffermando i principi di “semplicità” e “sburocratizzazione” con particolare riferimento alla componente “greening” e alle difficoltà di verifica degli obblighi previsti rispetto alla portata degli effetti ambientali prodotti. e’ necessario che la pac preveda nei confronti del doppio rischio legato all’andamento dei mercati e del clima, strumenti di intervento “preventivi” che agiscano come fattori “calmieranti” prima che i pro-

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duttori subiscano elevate perdite di reddito. la crisi del latte ha insegnato molto e le misure introdotte a livello nazionale nel collegato agricolo per consentire alle rappresentanze agricole di denunciare le inadempienze da parte industriale e di rappresentare le imprese nella stipula di accordi quadro, andrebbero estese a livello ue in senso orizzontale. in buona sostanza, le turbolenze e le distorsioni di mercato non si superano lasciando al mercato stesso la potestà di riequilibrio, né affidandosi ad automatismi di carattere assistenziale, ma secondo la Coldiretti ridando “legittimazione” ai soggetti che fanno il mercato, cioè i produttori. inoltre, non va trascurato il tema del ricambio generazionale: alle misure per il primo insediamento previste dai piani di sviluppo rurale, vanno affiancate misure di accompagnamento delle giovani imprese, con precise garanzie di accesso al credito ma anche strumenti di agevolazioni fiscali sul lavoro. Consulta il sito http://www.terrainnova.it/. È possibile partecipare alla consultazione pubblica sulla pac accedendo al seguente link: https://goo.gl/vUDCWn


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[pagina a cura di marino ravera]

malattie proFessionali in agricoltUra

Consulenza medica gratuita all’EPACA el corso degli ultimi anni specifiche disposizioni di legge e diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno consentito di ampliare la tabella delle malattie professionali riconoscibili dall’inail anche in ambito agricolo. negli ultimi mesi grazie ad una qualificata consulenza medico-legale il patronato epaca della coldiretti ha presentato numerose istanze finalizzate al riconoscimento delle malattie professionali più frequenti in agricoltura e sono stati riconosciuti numerosi indennizzi da parte dell’istituto assicuratore. evidenziamo di seguito tali malattie professionali, piuttosto frequenti in agricoltura ma anche in altri ambiti lavorativi, per le quali è possibile effettuare richiesta all’inail di indennizzo; invitiamo tutti coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio a rivolgersi tempestivamente all’ufficio zona Coldiretti più vicino per la valutazione del caso attraverso una qualificata consulenza medica gratuita. tUnnel carpale la sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati o sono stati impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono o hanno svolto l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici. può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. diminUzione della capacita’ UditiVa i lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo

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esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi. può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. tendiniti sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono o hanno svolto lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame. può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. patologie del ginoccHio le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al patronato epaca della Coldiretti dove personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso.

Agricoltura Alessandrina

valore al valore |ORGANIZZAZIONE

POSSIBILITA’ DI RICHIEDERE GLI ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE SULLE PENSIONI DI REVERSIBILITA’ na delle prestazioni previdenziali che spesso non viene richiesta da coloro che possono averne diritto è certamente l’assegno al nucleo familiare sulle pensioni di reversibilità. Infatti, l’assegno per il nucleo familiare, per legge, può essere pagato anche quando il nucleo sia composto da una sola persona che sia titolare di pensione ai superstiti (in qualità di orfano o in condizione vedovile), a condizione che il richiedente sia minorenne o maggiorenne inabile. le condizioni più importanti, pertanto, sono essenzialmente due: essere titolare di una pensione di reversibilità di categoria so (è necessario cioè che il coniuge deceduto abbia svolto un minimo di periodi di lavoro dipendente) ed aver avuto riconosciuta una situazione di inabilità. rientrano, quindi, nel diritto tutti coloro cui sia stata riconosciuta, anche successivamente al momento in cui è sorta la pensione di reversibilità, una invalidità civile totale ovvero l’indennità di accompagnamento. per il pagamento dell'assegno al nucleo familiare da parte dell’inps, è necessario che il reddito familiare non superi determinati limiti stabiliti ogni anno dalla legge. il reddito è costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nu-

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cleo familiare. il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione dell’assegno, è quello prodotto nell’anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno ed ha valore fino al 30 giugno dell’anno successivo. ad esempio, per il periodo 1° luglio 2016 - 30 giugno 2017, si deve considerare il reddito prodotto nel 2015. ai fini del diritto all'assegno, si considera la somma di tutti i redditi complessivi assoggettabili all’irpef e dei redditi di qualsiasi natura, compresi - se superiori a € 1.032,91 - quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte. L’importo dell’assegno al nucleo familiare può variare, a seconda del reddito, da 19,59 a

52,91 euro al mese. Qualora vi siano soggetti che non hanno mai inoltrato tale richiesta, è bene ricordare che l’assegno al nucleo familiare può essere richiesto retroattivamente entro il limite prescrizionale di 5 anni. Coloro che sono interessati a presentare la domanda o vogliono avere informazioni più chiare in merito, possono rivolgersi agli uffici più vicini del patronato epaca dove troverà personale altamente qualificato in grado di fornire tutta l’assistenza necessaria. e’ anche importantissimo ricordare che tutta la consulenza effettuata dall’epaca è totalmente gratUita come previsto dalla legge n. 152/2001 che regolamenta l’attività dei patronati.

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ATTUALITÀ|agriColtura 4.0 organizzata da coldiretti Piemonte: asPetti teorici e Prove in camPo

Agricoltura 4.0: nuove opportunità per i giovani imprenditori agricoli Formazione sull’agricoltura di precisione con droni in volo e alle sue possibili applicazioni

“In

futuro tutta l’agricoltura sarà di precisione, ovvero “site specific”: un’agricoltura che grazie alle migliori tecnologie garantisce un notevole risparmio sui costi dell’attività e anche un minor impatto sull’ambiente. e i droni sono l’ago della bilancia, visto che ogni singolo appezzamento potrà essere studiato e controllato in tempo reale”. Così roberto paravidino, presidente Coldiretti alessandria, ha commentato la giornata dedicata all’agricoltura 4.0. un momento formativo al quale ha preso una numerosa delegazione alessandrina che ha visto la partecipazione degli studenti dell’istituto agrario “luparia” di san martino di rosignano, che ieri hanno preso parte alla giornata di formazione sull’agricoltura di precisione, con prove in campo attraverso l’utilizzo

del drone ed aspetti teorici, organizzata da giovani impresa con Coldiretti piemonte, nell’azienda vanzetti holstein a Candiolo, in provincia di torino. “agricoltura 4.0 vuole essere un primo momento formativo, a cui hanno partecipato i giovani provenienti da tutte le province del piemonte ed anche alcune scuole che hanno aderito - spiega valentina binno delegata regionale e provinciale giovani impresa - e’ una tematica, infatti, che merita di essere approfondita essendo di rilevante importanza per l’agricoltura del futuro e che sta suscitando notevole interesse. l’agricoltura di oggi sa interpretare le nuove tecnologie, è in grado di affrontare le sfide della sostenibilità e continua ad offrire sempre nuove opportunità. e’ l’agricoltura moderna - prosegue binno - inscritta nel modello di sviluppo proposto

nella foto molti gli studenti degli istituti agrari che sono stati coinvolti nella giornata di formazione organizzata per far conoscere le peculiarità dell’agricoltura di precisione e l’utilizzo dei droni.

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dalla nostra organizzazione che, soprattutto i giovani, hanno saputo far proprio grazie anche ad una rivisitazione in chiave digitale”. oltre alla dimostrazione in campo dell’utilizzo del drone e delle sue applicazioni, i giovani presenti hanno potuto approfondire alcuni aspetti grazie all’intervento del professor amedeo reyneri, docente di agronomia e Coltivazioni erbacee presso il dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’università di torino che ha illustrato le applicazioni agronomiche delle tecniche impiegate nell’ agricoltura di precisione. e’ stata anche l’occasione per la presentazione, a cura del responsabile delle politiche economiche di Coldiretti stefano leporati, della app terrainnova, nuova applicazione creata da Coldiretti, rivolta ai giovani che intendono avvicinarsi al settore agri-


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agriColtura 4.0 |ATTUALITÀ

nelle foto alcuni momenti della giornata: l’intervento della delagata regionale giovani impresa valentina binno, l’intervento del professor amedeo reyneri, la visita in azienda e l’utilizzo dei droni direttamente con prova in campo.

colo, alle imprese che già vi operano e a tutti gli altri imprenditori interessati, e nata per supportare le attività attraverso una serie di specifici servizi integrati online e a portata di smartphone. infine, è stata fornita, dal vice direttore di Coldiretti piemonte enrico rinaldi, una panoramica sulla misura 6.1.1 del psr che riguarda proprio l’insediamento dei giovani agricoltori. “gli strumenti forniti dal psr potranno dare un nuovo impulso alle attività imprenditoriali nascenti favorendo, appunto, il primo insediamento - commenta delia revelli presidente di Coldiretti piemonte nel suo discorso di saluto conclusivo sempre più giovani scelgono l’agricoltura: nel 2016, a livello nazionale, sono aumentati del 12 % i ragazzi under 35 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura ed anche a livello regionale le aziende con il titolare o il legale rappresentante under 40 quest’anno sono aumentate di oltre il 20%. grazie alle tecnologie - prosegue - possiamo giocare un ruolo di primo piano: il digitale infatti può far crescere e valorizzare l’agricoltura che è alla base dei prodotti conosciuti poi in

tutto il mondo come eccellenze made in italy.abbiamo bisogno proprio dei giovani, quindi, per affrontare le sfide dell’agricoltura 4.0”. “l’agricoltura di precisione non può prescindere dal tener conto delle caratteristiche del nostro tessuto imprenditoriale, della grande varietà dei nostri territori e del fatto che dobbiamo difendere il più grande patrimonio di biodiversità del mondo - sottolinea il delegato Confederale bruno rivarossa - se abbiamo questi presupposti certamente possono esserci delle prospettive interessanti in termini di miglioramento del lavoro delle nostre imprese agricole, della trasparenza e

della tracciabilità delle informazioni verso il consumatore. obiettivi che da sempre Coldiretti pone nel progetto dell'agricoltura italiana e che trovano, quindi, nell'agricoltura di precisione un alleato”.“Questi momenti formativi sono importanti per far crescere l’agricoltura giovane, del futuro, dove l’innovazione è alla base della progettualità. - ha commentato il direttore provinciale Coldiretti leandro grazioli - i droni, in particolare, sono diventati punti di riferimento e strumenti indispensabili per essere competitivi e fornire vantaggi indispensabili, dall’ effettuare il trattamento senza entrare in campo”.

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ATTUALITÀ|fattorie didattiChe - orto didattiCo

ad alessandria il corso di Formazione per Fattorie didatticHe

LAbOrATOrI dI EdUCAZIONE

dOvE è pOssIbILE CONOsCErE,spErImENTArE, AgIrE E prOmUOvErE periodo: Il corso ha preso Il vIa lo scorso 26 aprIle e termInerà mercoledì 31 maggIo stato attivato in alessandria, dopo diversi anni di attesa, un corso di formazione per ottenere l’accreditamento ed il conseguente inserimento nell’albo delle fattorie didattiche della regione piemonte. il corso, come sempre, ha una durata complessiva di 60 ore ma è suddiviso, per esigenze burocratiche in quattro moduli distinti: un’organizzazione che ha permesso di ottenere il finanziamento da parte della regione piemonte e sarà possibile pertanto, per 30 aziende agricole, parteciparvi gratuitamente. “la collaborazione tra Coldiretti e mondo della scuola rappresenta, da oltre un decennio, un importante punto di forza per divulgare quelli che sono i concetti fondamentali di un corretto e sano stile di vita e di alimentazione. - afferma il presidente provinciale Coldiretti alessandria roberto paravidino - l’obiettivo, grazie alla collaborazione di insegnanti e progetti didattici mirati, è trasmettere alle giovani generazioni il principio di mangiare in modo equilibrato vivendo nel rispetto dell’ambiente”. il calendario indica nel complesso le giornate di formazione

È

nella foto numerosa la partecipazione delle aziende provenienti da tutta la regione piemonte per prendere parte alle lezioni formative per diventare fattoria didattica riconosciuta a livello regionale.

che avranno luogo principalmente nella sede provinciale Coldiretti di alessandria, salone del iv piano, ad eccezione delle giornate che implicano le esercitazioni con la docente stefania pendezza, che si svolgeranno in fattorie didatti-

che già operative sul territorio provinciale. il corso è partito lo scorso 26 aprile e terminerà il 31 maggio. le lezioni avranno luogo tutto il giorno a partire dalle 8.30 sino alle 17.30, secondo il seguente calendario:

15 - maggio

Agricoltura biologica

Cappelletti Franco ICEA

15 - maggio

Relazione interpersonale e pedagogia

Boano / Pasquali

17 - maggio

Laboratori / gioco per i piccoli

Pendezza Stefania

22 - maggio

Aspetti igienico sanitari

Roveta M./Nervi G. ASL

22 - maggio

Aspetti fiscali

Colombini Daniela

24 - maggio

Educazione alimentare (adulti)

Pendezza Stefania

29 - maggio

Marketing e promozione

Prando Marco

31 - maggio

Sicurezza in azienda

Bo Luisa

31 - maggio

Projet work

Pendezza Stefania

gli alUnni della “morbelli” al mercato di campagna amica

un “mercato di campagna amica” tutto speciale. infatti in piazza della libertà accanto agli imprenditori di Coldiretti sono tornati i “piccoli agricoltori” della scuola elementare morbelli per vendere i prodotti dell’orto didattico.

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n°04 • APRILE 2017| AGRICOLTURA A.

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ATTUALITÀ|donne impresa

Conclusi gli appuntamenti del programma “Marzo Donna 2017” organizzati dalla Consulta Pari Opportunità e dal Comune di Alessandria

dONNE ImprEsA: UNA “CAmmINATA IN rOsA” pEr dIrE NO ALLA vIOLENZA alessandria sport, solidarietà e sana alimentazione: un invito accolto con entusiasmo dalla città

a “marcia in rosa” ha chiuso gli appuntamenti dedicati al “marzo donna 2017” proposti dalla Consulta pari opportunità e dall’assessorato alle politiche di genere del comune città di alessandria. Complice una bella giornata di sole l’affluenza è stata ottima, per un’iniziativa partita dalle donne che ha saputo coinvolgere tutti. “donne impresa coldiretti non poteva mancare a questo appuntamento in grado di unire solidarietà e coralità non solo al femminile. un momento di crescita che ha voluto essere un segnale tangibile e concreto di come si possa fare rete. - ha affermato graziella boveri responsabile regionale e provinciale donne impresa - tutti gli iscritti hanno ricevuto una maglietta, ovviamente rosa, realizzata appositamente per l’occasione e riportante i loghi dei soggetti promotori”. un ottimo colpo d’occhio che ha animato e colorato le vie della città, una proposta condivisa con uisp-Comitato territoriale di alessandria, coldiretti alessandria - donne impresa, decathlon, paglieri e Coop novacoop e che ha avuto come obiettivo quello di rendere protagonisti donne e uomini per una manifestazione in cui sport e sensibilità solidale si coniughino in un clima di festa e di coralità. l’incasso della manifestazione (grazie a un’offerta di 5 euro per ciascun iscritto) è stata raccolta direttamente da uisp e destinata, oltre che per la copertura assicurativa dei partecipanti, a favore dell’ostello femminile della Caritas diocesana di alessandria per l’acquisto di generi di prima necessità, alimentari o di igiene personale o per garantire la prestazione aggiuntiva di personale dedicato alla custodia e alla assistenza delle donne stesse. durante il percorso della “marcia in rosa-Camminiamo insieme” sono state realizzate tappe “in rosa” per ricordare figure femminili importanti del territorio come madre teresa michel, l’omaggio alle borsaline e a virginia marini: il tutto allietato dalle note della bandarotta Fraudolenta. al termine della camminata per tutti l’invito al momento conviviale organizzato all’interno del cortile del palazzo Comunale offerto da coldiretti e Coop. tutti sono ritornati a casa con le mele, simbolo della sana alimentazione, offerte dalla “cooperativa Fresche terre di scrivia”, accompagnate dal materiale informativo distribuito da me.dea, il centro provinciale contro la violenza

L

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nella foto tante le donne, ma anche gli uomini, che hanno preso parte alla seconda edizione della “Camminata in rosa” organizzata dal Comune di alessandria con il supporto anche di Coldiretti alessandria.

nelle foto a tutti i partecipanti è stata data una maglietta, ovviamente rosa, da indossare per dire “no alla violenza sulle donne” ma anche per ribadire l’importanza delle figure femminili presenti sul territorio alessandrino.

alle donne. “Coldiretti sostiene queste manifestazioni perché sono in linea con la filosofia che ci contraddistingue da sempre. sport, sana alimentazione e solidarietà vanno di pari passo, - ha affermato il presidente Coldiretti alessandria roberto paravidino - i consumatori ricercano oggi uno stile di vita sano e, oltre allo sport, è fondamentale una corretta alimentazione che parte

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dal riconoscimento dei prodotti del territorio che Campagna amica promuove garantendone la qualità. iniziative come queste rappresentano, quindi, un contributo importante per divulgare un corretto stile di vita. ecco perché Coldiretti, impegnata nel difendere la sana alimentazione e la salute del consumatore, ha accolto con entusiasmo la proposta di essere partner di questa iniziativa”.


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don ivo - milleproroghe |EPACA

a ColloQuio Con il Consigliere eCClesiastiCo ggi fa notizia l’ordinazione da parte del vescovo di un nuovo sacerdote. passano anni, specie nelle diocesi piccole, senza ordinazioni. Con i seminari desolatamente vuoti non può essere altrimenti. Crisi di natalità e crisi di vocazioni. i sociologi e responsabili pensano che la crisi possa essere risolta con la “ristrutturazione” e l’accorpamento delle parrocchie. la cura spirituale della persona, però, può essere affidata solo ad un pastore d’anime. É cambiato il terreno, è cambiato l’humus, è cambiato l’ambiente per la crescita di nuove vocazioni. don armando matteo ha pubblicato i risultati di due ricerche: una sugli adolescenti e l’altra sulle quarantenni nei confronti della chiesa. Questi i titoli che non hanno bisogno di spiegazioni: 1. la prima generazione incredula 2. la fuga delle quarantenni avvenire 4 maggio 2017: il papa ordina 10 nuovi

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OPERAI PER LA MESSE

sacerdoti. in altri tempi c’erano numeri ben diversi. gesù ha chiesto di pregare il padrone della messe perchè mandi operai per la mietitura. operai e pastori che sanno ascoltare la sua voce, e hanno addosso l’odore delle pecore. la chiesa, ospedale da campo, prega ogni giorno per le vocazioni e per i suoi pastori e invita tutti a pregare in modo particolare per questo nella terza domenica di pasqua, la domenica del buon pastore. forse non ci piace sentirci chiamare gregge, ma avere accanto chi ci guida e ci accompagna per una vita buona in Cristo non diminuisce la nostra libertà, ma fa crescere la nostra fede. ai confratelli sacerdoti dico: abbiamo un pastore bello che ci invita ad ascoltare la sua voce, un pastore che ci vuole portare alla vita. siate così, fratelli preti, diventate così, fratelli vescovi. buoni e bei pastori. poco importa che poi siate fragili, a volte burberi. siate però innamorati, per farci innamorare

di Cristo (p. Curtaz). preghiera e testimonianza, questa la ricetta. Con i social si riempiono le sale e gli stadi, non i seminari. mons. ivo piccinini

MILLEPROROGHE, DAL 1° MAGGIO SONO SOSPESE LE QUALIFICHE PER I SISTEMI SEU E SESEEU autorità per l’energia, in applicazione del decreto milleproroghe, ha stabilito che a partire dal 1° gennaio 2017 non sarà più necessario presentare richiesta di qualifica per i sistemi semplici di produzione e Consumo (sspC), in quanto non comporta più il riconoscimento di benefici tariffari sull’energia autoconsumata. Conseguentemente dal 1° maggio 2017 il gse-gestore dei servizi energetici ha sospeso le funzionalità del portale informatico per l’invio delle richieste di qualifica dei sistemi seu e seseeu o di comunicazioni di avvenuta modifica dei sistemi per i quali era già stata presentata una richiesta di qualifica. di fatti, il milleproroghe oltre che rinviare al 2018 la riforma delle tariffe elettriche per i clienti non domestici, ha anche stravolto la disciplina esistente in materia di pagamento degli oneri sull’energia autoconsumata. e già dal 2017, la parte variabile degli oneri di sistema si pagherà solo sull’energia prelevata dalla rete con un’aliquota della tariffa elettrica pari a

0,015 centesimi di euro per ogni kilowattora prelevato. inoltre, anche in relazione ai periodi antecedenti al 1° gennaio 2017, le componenti tariffarie che avrebbero dovuto essere applicate all’energia elettrica autoconsumata ma non prelevata dalla rete pubblica non saranno più esigibili, indifferentemente se il sistema sia stato qualificato o meno. la delibera prevede inoltre che, nel caso di richieste di qualifica presentate nel corso del 2017, il richiedente possa rinunciare all’istanza entro il 31 maggio 2017 tramite una specifica richiesta da inoltrare al gse. il gse provvederà comunque a completare, attraverso il portale, l’attività istruttoria relativa alle richieste di qualifica pervenute fino al 31 dicembre 2016; nonché alle richieste di qualifica presentate nel corso del 2017 per le quali il richiedente non abbia manifestato espressa rinuncia. mentre i sistemi che accedono al regime di scambio sul posto continueranno a essere automaticamente identificati dal gse come ssp-a o ssp-b. infine

per individuare eventuali clienti finali “nascosti” alla rete pubblica, il gse dovrà definire una procedura per identificare tutti gli altri sistemi semplici di produzione e Consumo (asspC) in esercizio alla data del 30 aprile 2017, per i quali non è stata presentata richiesta di qualifica ovvero per i quali verrà presentata la rinuncia. gli approfondimenti sono consultabili sul sito http://www.fattoriedelsole.org/.

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lutti |ATTUALITÀ

LUTTI ✟ 15/01/1949 - 22/04/2017 ✟

Porgiamo a Gabriella Lucchelli, collega dell’ufficio fiscale Zona di Tortona le più sentite condoglianze, per la perdita del caro

PAPà Socio di Frazione Pontenizza

Il grave lutto ci trova sensibilmente vicini a Piergiorgio Berruti Presidente di sezione di Bistagno, per la perdita della cara

MAMMA Coldiretti Alessandria, Dirigenza e Struttura, prendono parte al grande dolore di Ferdinando Trisoglio, Presidente della Cooperativa Corilu, per la perdita della cara moglie

ANTONIETTA ELEfANTE Siamo vicini a Carla e Simone, Francesco e Carlotta con le nipotine Agnese, Alice e Camilla. Sentite condoglienze

Socia di Bistagno

Dirigenza e Struttura della Coldiretti di Alessandria sono vicini ai familiari della cara

CARLA bONA

✟ 14/06/1934 - 02/03/2017 ✟

in particolare al fratello Giancarlo. Figura importante per la Federazione alessandrina nelle fila del movimento dedicato all’imprenditoria femminile. Sentite condoglianze

Porgiamo alla famiglia Priore, le nostre sentite condoglianze per la perdita della cara

PIERINA Socia di Pietra Marazzi frazione Pavone

olio: coldiretti, straniero 2 bottiglie su 3, bene dogane/Unaprol

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on piu’ di due bottiglie su tre riempite in italia che contengono olio di oliva straniero l’ausilio delle nuove tecnologie rivoluzionarie come il Qr-code (glifitaly) sulle etichette del prodotto è fondamentale per combattere i rischi di frodi e assicurare la possibilità di fare una scelta di acquisto consapevole ai consumatori italiani”. e’ quanto afferma il presidente della Coldiretti roberto moncalvo nel commentare a tuttofood l’arrivo della certificazione dell’agenzia delle dogane e dei monopoli sulle bottiglie di olio extra vergine di oliva garantite

dal marchio di tracciabilità 100% italiano di unaprol. l’italia è secondo produttore mondiale di olio di oliva con un patrimonio di 250 milioni di ulivi ed è l’unico paese con 533 varietà di olive e 43 oli tutelati dall’unione europea. si tratta di una risorsa ambientale, economica ed occupazionale del paesi in una situazione in cui in una sola generazione- conclude la Coldiretti - sono praticamente raddoppiati i consumi mondiali di olio di oliva con un balzo del 73% negli ultimi 25 anni che ha cambiato la dieta dei cittadini in molti paesi.

Esprimiamo con grande dolore il nostro cordoglio alle famiglie Biorcio e Bo, per la perdita della cara mamma

ELSA fERRARI Siamo vicini al figlio Claudio, alla moglie Luisa e al nipote Filippo

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