Agricoltura Alessandrina

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 66° numero 4 - 4-16 APRILE 2019 Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Innovazione, formazione e territorio DAI PROGETTI DI FILIERA OPPORTUNITA’ DI CRESCITA PER LE AZIENDE Per valorizzare, promuovere e tutelare il Made in Italy

LA NOSTRA REPUTAZIONE, LA PAROLA AI PRESIDENTI DI ZONA

FAUNA SELVATICA IN AUMENTO, SITUAZIONE INSOSTENIBILE

BANDI ISMEA E INAIL, AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI


COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 66° numero 3 - 25 MARZO 2019 Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

Innovazione, formazione e territorio DAI PROGETTI DI FILIERA OPPORTUNITA’ DI CRESCITA PER LE AZIENDE Per valorizzare, promuovere e tutelare il Made in Italy

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LA NOSTRA REPUTAZIONE, LA PAROLA AI PRESIDENTI DI ZONA

COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Giancarlo Bassi, Luisa Bo, Daniela Colombini, Alberto Pansecchi, Don Ivo Piccinini, Valerio Scarrone, Emiliano Bracco, Emanuele Sconfienza FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953

Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO A UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria COLDIRETTI ALESSANDRIA

n.4 - Aprile 2019

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LA PAROLA AL TERRITORIO

RINNOVATO L’ACCORDO CON LA NOVI-ELAHDUFOUR

DAL PROGETTO ECONOMICO AL RUOLO DI FORZA SOCIALE

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SETTORE FISCALE:

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SCHEDE TECNICHE

LE SCADENZE DI MAGGIO

LA VITE, LA SFEMMINELLATURA

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FAUNA SELVATICA

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PATRONATO EPACA

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UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

BANDI ISMEA E INAIL, AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI

SETTORE CORILICOLO

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STAMPA ST.G.R

Coldiretti Alessandria

FAUNA SELVATICA IN AUMENTO, SITUAZIONE INSOSTENIBILE

EMERGENZA CINGHIALI, PIANO DI CONTENIMENTO

CAMBIO AL VERTICE PROVINCIALE DEL PATRONATO

AGRITURISMO E TARI

NUOVI RISVOLTI APPLICATIVI

VINO

CRISI BRACHETTO, SERVONO RISPOSTE E STRATEGIE

FATTORIE DIDATTICHE

CONSEGNATI I NUOVI ATTESTATI

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GESTIONE RIFIUTI AGRICOLI

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DONNE IMPRESA

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RINNOVATE LE CONVENZIONI PER LA RACCOLTA

LA SFIDA CON IL MERCATO E LA QUALITÀ DELLA VITA

MERCATINO


Editoriale | Il Direttore

IL NOSTRO PROGETTO DI AGRICOLTURA, MODELLO REPLICABILE IN TUTTA EUROPA

LA PAROLA AL TERRITORIO: È LA DISTITIVITÀ CHE RENDE SPECIALE IL NOSTRO PAESE ITALIA

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mpresa e territorio: un legame indissolubile per fare della qualità e della creatività il punto di forza per competere sui mercati. La gente, oggi più che mai, ha ben presente l’importanza dell’agricoltura e la politica ne ha preso atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. Il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra agricoltura trae quindi nutrimento dal quell’essere Forza del Paese, in un modello di sviluppo che la Coldiretti indica da tempo, dove la qualità della vita conta più del Pil. Valore oggi riconosciuto dall’opinione pubblica e dalle forze politiche che hanno condiviso l’idea di un’agricoltura fatta di piccole e medie imprese, quale elemento propulsivo e leva strategica dell’economia. Accorciare la filiera, valorizzare e promuovere nel nostro Paese e nel mondo l’ “Italia vera”: sono queste le battaglie che con determinazione portiamo avanti da oltre vent’anni, tematiche determinanti per lo sviluppo del Paese. Proprio per sottolineare tutto questo abbiamo pensato di dedicare all’interno della rivista un ampio spazio ai punti di forza e di debolezza di ogni Zona in cui abbiamo suddiviso la provincia di Alessandria. Parla il territorio e lo fa in modo sincero e determinato, lo fa mettendo nero su bianco le criticità ma anche le unicità che rendono speciale il nostro paese Italia. Un patrimonio fatto di imprese agricole che, proprio in virtù del carattere multifunzionale che hanno acquisito, possono dare un contributo significativo in termini di conservazione dell’assetto del suolo, produzione di biomasse, recupero della frazione organica dei rifiuti, razionalizzazione della gestione della risorsa acqua. Al centro ci sono l’innovazione e la crescita economica che rappresentano questioni di centrale importanza per l’agricoltura, che non possono prescindere da un’efficace

politica che promuova le infrastrutture, i servizi, l’innovazione tecnologica e il rispetto dell’ambiente. In questo clima elettorale Coldiretti continuerà a mettere in campo la sua autorevolezza per puntare sempre più sulla creatività e sui nuovi stili di vita e di consumo, per andare a conquistare nuove fette di opinione pubblica, nuovi cittadini consumatori e quindi nuove imprese che condividano e scommettano nelle “traiettorie positive di futuro”. Che tipo di politica e di politiche abbiamo bisogno per vincere la nostra sfida di rispondere sempre meglio ai bisogni vecchi e nuovi della gente? Cibo per tutti e cibo “vicino”, cibo al giusto prezzo, rispondente alla qualità attesa. Per tutto questo non chiediamo più politica, ma una miglior politica a livello nazionale, europeo e globale. In questi anni è definitivamente cambiato il nostro profilo politico: abbiamo gradualmente assunto un ruolo di rappresentanza di collegamento fra ‘imprese’ e ‘politica’, impresa e società. E oggi gli interessi delle imprese agricole italiane in misura sempre più accentuata coincidono con gli interessi dei consumatori. Scenari come quello di una Brexit senza un accordo devono essere assolutamente evitati per non compromettere interi comparti del settore agroalimentare italiano che oggi esportano nel Regno Unito prodotti per un valore di 3,4 miliardi di euro all’anno. Plauso, invece, al dato emerso a chiusura di Vinitaly 2019 con un aumento record del 38% di vignaioli della Generazione Zeta, cioè i ragazzi under 25 che hanno scelto il vino per realizzare il proprio sogno imprenditoriale e crearsi un futuro lavorativo, ma il trend dei giovani del vino non cambia

In questo clima elettorale Coldiretti continuerà a mettere in campo la sua autorevolezza per puntare sempre più sulla creatività e sui nuovi stili di vita e di consumo

Roberto Rampazzo se si considera anche la classe di età fino a 35 anni. Tutto questo a ribadire che abbiamo mantenuto e sviluppato, rinnovandola, una fortissima caratteristica identitaria e capacità di indirizzo che ha fatto di noi la Forza Amica del Paese. Perché veniamo dalla terra, un luogo che non consente menzogne.

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Editoriale | Il Presidente

NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CON L’ASSEGNAZIONE DEI TERRENI INCOLTI 4

UNA MAGGIORE TUTELA DEL TERRITORIO PASSA ANCHE DAL CONTRASTO ALL’ABBANDONO DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE E FORESTALI

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ono tanti gli argomenti sui quali vorrei soffermarmi, dai progetti di filiera alle incognite della nuova Pac, dalla piaga dell’italian sounding alle opportunità offerte dalle attività connesse al mondo dell’agricoltura grazie alla legge sulla multifunzionalità. Al momento, però, uno su tutti sta catturando la mia attenzione: il recupero e l’assegnazione dei terreni abbandonati, perché incentivare la presenza degli agricoltori sul territorio significa sostenere la competitività del Paese. Da qui a ribadire che la disponibilità di terra è un elemento determinante per le imprese agricole italiane, il passo è breve. E’ indicativo che, insieme alla burocrazia e all’accesso al credito, proprio la disponibilità dei terreni rappresenti il principale ostacolo alle aspirazioni dei tanti imprenditori, giovani e meno giovani, che vogliono lavorare in agricoltura. L’esigenza di una maggiore tutela del territorio passa, infatti, anche dal contrasto all’abbandono delle attività agricole e forestali specialmente nelle aree svantaggiate: a tale obiettivo possono contribuire sia le misure previste dal PSR, sia un’ampia azione coordinata di riordino fondiario che affronti il problema della parcellizzazione e che consenta agli imprenditori agricoli di disporre di superfici sufficienti e adeguate per sostenere la propria impresa. Oggi, grazie alla nuova legge, diventa concreto promuovere la razionalizzazione fondiaria dei terreni agricoli per contrastare la frammentazione e la polverizzazione fondiaria come conseguenza dell’abbandono del territorio, per garantire un migliore sfruttamento del potenziale agroforestale esistente e favorire l’occupazione e l’insediamento dei giovani agricoltori nelle aree rurali e preveni-

re il dissesto idrogeologico e valorizzare il territorio. Un affidamento che deve essere orientato verso le imprese agricole per evitare le speculazioni e sostenere la competitività del settore, togliendo così alla Pubblica amministrazione il compito improprio di coltivare la terra con il vantaggio di rispondere alla voglia di crescita delle imprese agricole. L’auspicio è quello che sempre più terreni incolti e silenti vengano assegnati per contrastare anche infestazioni parassitarie o fitopatie. L’Italia è leader in Europa per numero di imprese, soprattutto condotte da giovani, che hanno portato profonde innovazioni che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo e altro ancora. Multifunzionalità, tutela del territorio, diversificazione e valorizzazione del patrimonio rurale richiamano il ruolo dell’azienda agricola in un più generale processo di sviluppo locale. Sia sul fronte dei servizi di presidio sia su quello più generale dell’accesso ai mercati e della gestione aziendale dove la spinta verso la sostenibilità e il cambiamento delle abitudini di consumo portano verso un’economia che apre spazi significativi per i produttori più innovativi e nuove opportunità anche per i territori marginalizzati. Prodotti tipici agro-alimentari, immagine del territorio, ambiente, stili di vita, culture tradizionali, patrimonio storico e architettonico recuperano una nuova centralità diventando elemento di attrattiva turistica e baricentro della catena del valore definita come “economia del gusto”. Per raggiungere tutto questo è fondamentale venga data piena attuazione alle norme sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, dai salumi ai succhi di frutta, voluta dal Governo nella legge sulla semplificazione, per valorizzare la

Oggi, grazie alla nuova legge, diventa concreto promuovere la razionalizzazione fondiaria

Mauro Bianco produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli. Lo ha ribadito al Premier Giuseppe Conte il nostro presidente nazionale Ettore Prandini per porre l’Italia all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione e per far sì che vengano estese le stesse garanzie in tutta l’Unione Europea dove rischiano di entrare in vigore nell’aprile 2020 norme fortemente ingannevoli per i consumatori. Per questo sarà prioritario il nostro impegno sul fronte della realizzazione di accordi e contratti di filiera finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola nazionale, assieme alla parte più innovativa e illuminata dell’industria alimentare italiana riunita nella nuova realtà Filiera Italia.


Progetti

di filiera

RINNOVATO PER ALTRI CINQUE ANNI L’ACCORDO CON IL COLOSSO DOLCIARIO, CRESCE IL PROGETTO DI FILIERA

SCEGLIERE E GUSTARE LE “PRELIBATEZZE NOCCIOLATE” FIRMATE NOVI-ELAH-DUFOUR Sottoscritto tra il cavalier Repetto e i presidenti di Coldiretti Alessandria e Asti

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orreva l’anno 2010 quando venne firmato il primo accordo di filiera tra l’industria dolciaria Novi-Elah-Dufour e Coldiretti Alessandria. Il progetto è cresciuto, si è rafforzato e nel 2016, con il primo rinnovo triennale, ha varcato i confini uscendo dal territorio alessandrino e coinvolgendo anche i produttori astigiani e martedì 26 marzo è stato siglato per altri cinque anni, sino al 2023. “E’ stato rinnovato nello stabilimento Novi, sinonimo di territorialità, qualità e rintracciabilità delle produzioni rigorosamente a km.0. Poter contare su di un’azienda leader del settore come la Novi-Elah-Dufour riempie di orgoglio e

soprattutto non può che essere di buon auspicio per l’economia alessandrina e astigiana. La Novi, da ormai una decina d’anni, ritira direttamente e valorizza economicamente, nell’ambito di un accordo di filiera agro-industriale con Coldi-

retti, partite di nocciole di qualità provenienti esclusivamente dalle aree produttive piemontesi”. Parole espresse dal presidente provinciale Coldiretti Mauro Bianco accompagnato dal direttore Roberto Rampazzo, subito dopo la firma sul

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Progetti

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di filiera

contratto che garantisce continuità di collaborazione tra la Novi, Coldiretti Alessandria e Coldiretti Asti, presenti nella persona del presidente Marco Reggio e il direttore Antonio Ciotta. Ad accogliere la delegazione Coldiretti, il cavalier Flavio Repetto, patron del colosso Novi, che ha colto l’occasione per sottolineare come “un’industria del territorio ha una patria, la stessa cosa non si può certo dire delle multinazionali. Viviamo tutti un momento difficile, in grande trasformazione, però sono sicuro che se sapremo creare una solida alleanza tra gli agricoltori e le aziende che trasformano potremo affrontare e superare qualunque difficoltà perché saremo in grado di proporre e garantire ai consumatori eccellenze alimentari.” “L’accordo di programma tra la Novi, Elah Dufour e Coldiretti vuol dire finalizzare e concretizzare il sostegno allo sviluppo della corilicoltura provinciale, sinonimo di impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata alla valorizzazione delle produzioni locali. - ha aggiunto il presidente della Coldiretti di Alessandria Mauro Bianco - Non dobbiamo dimenticare che in provincia di Alessandria e di Asti sono presenti noccioleti della varietà Tonda Gentile Trilobata, in grado di fornire produzioni di alta qualità sia per il

pregio intrinseco della varietà coltivata sia per le specifiche attitudini climatiche della zona”. A fare da collante la Coooperativa Monferrato Frutta, che si occupa della ricerca, divulgazione, promozione e valorizzazione della nocciola prodotta sul territorio provinciale. “Monferrato Frutta effettua i necessari rilievi e indirizza i produttori verso corrette scelte tecniche e colturali monitorando il quadro globale della coltura. - ha continuato il presidente Mauro Bianco - La Novi-Elah-Dufour, da parte sua,

seleziona in Piemonte le nocciole di miglior qualità, quali ingredienti di pregio nelle proprie produzioni alimentari, ponendo particolare attenzione alla tracciabilità delle stesse e alla valorizzazione della loro identità territoriale”. Il valore attuale della nocciola si aggira fra i 300 e i 400 euro al quintale: in base all’accordo stipulato Coldiretti Alessandria e Coldiretti Asti forniranno alla Novi le nocciole in guscio del raccolto 2018, per una quantità di circa 10.000 quintali (dato che comprende le province di Alessandria e Asti), un dato destinato rapidamente a crescere, valutando la fioritura spettacolare e i presupposti di un ottimo raccolto per il 2019. Unica incognita riguarda la cimice asiatica che continua a proliferare e arrecare danni ingenti alla produzione, non solo corilicola. Parte importante dell’accordo, che sta a testimoniare la determinazione e la serietà di Novi e Coldiretti, è la conferma, nella valutazione del prodotto, di un prezzo minimo garantito, di eventuali maggiorazioni in caso di prezzi in ascesa e soprattutto di un premio qualità vincolato a comportamenti virtuosi nella coltivazione da parte delle aziende. Insomma, i motivi per scegliere e gustare le “prelibatezze nocciolate” firmate Novi sono sempre di più!


Progetti

di filiera

L’ACCORDO COLDIRETTI-NOVI IN SINTESI

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a quest’annata i produttori di nocciole di Coldiretti riceveranno dai 20 ai 30 euro in più al quintale rispetto al valore di mercato. In appendice all’accordo sottoscritto c’è che ogni produttore deve sottostare ad un rigido protocollo produttivo con le indicazioni e gli impegni tecnici per raggiungere una qualità adeguata. Il valore di riferimento, o prezzo base, viene sempre preso dal primo bollettino dell’annata diramato dalla Camera di Commercio di Cuneo orientativamente verso il 15 settembre dell’anno. Questo prezzo viene utilizzato per determinare un primo cospicuo acconto che in fase di saldo sarà poi rivalutato in base ad eventuali aumenti (sempre rilevati dai bollettini della CCIAA di Cuneo) registrati fino al termine della campagna, ovvero verso il 15 maggio dell’anno successivo. A questo occorre rilevare come gli aderenti al progetto Coldiretti-Novi debbano seguire il protocollo produttivo tendente all’ottenimento della massima qualità. I premi qualità vanno dai 5 euro al quintale qualora il valore di riferimento del singolo produttore fosse uguale o superiore ai 350 euro al quintale, ai 10 euro se il prezzo base risultasse inferiore ai 350 euro, fino ai 15 euro nel caso di un prezzo base inferiore ai 250 euro

APERTURA NUOVI BANDI MISURA 10 (MISURE AGRO CLIMATICHE AMBIENTALI) SCADENZA DOMANDE: 15 MAGGIO 2019 Operazione 10.1.4 ecocompatibili

Sistemi

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al quintale. Oltre questo, ogni produttore si vedrà poi riconoscere dalla Novi una somma di 15 euro per ogni quintale di nocciola conferito. In pratica, per i prossimi cinque anni, ogni corilicoltore di Coldiretti riceverà dalla Novi dai 20 ai 30 euro al quintale in più rispetto al valore di mercato.

CONFERIMENTI CAMPAGNA 2019: FILIERA NOCCIOLO COLDIRETTI-NOVI

colturali

• Azione 1: conversione di seminativi in foraggere permanenti; • Azione 2: Diversificazione colturale in aziende maidicole; • Azione 3: Inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi.

Operazione 10.1.6 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani Operazione 10.1.7 Gestione di elementi naturaliformi dell´agroecosistema

• Azione 1: Gestione di formazioni vegetali ed aree umide (impegni decennali); • Azione 2: Coltivazioni a perdere per la fauna selvatica (impegni quinquennali); • Azione 3: Gestione fasce inerbite ai margini dei campi (impegni quinquennali).

Operazione 10.1.8 Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono

Al fine di organizzare i ritiri, le tempistiche e la logistica, per quanto riguarda i conferimenti delle nocciole destinati al Gruppo dolciario Novi, ricordiamo che la scadenza è fissata come ogni anno al 31 maggio 2019. Entro tale data sarà necessario ratificare la propria iscrizione o gli eventuali recessi. Per tutti coloro invece intenzionati a proseguire nell’impegno non è richiesta alcuna comunicazione. Tale data è improrogabile. Per informazioni rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti.


La

parola al territorio

INCONTRI ZONALI E SINDACALI, LA PAROLA AI PRESIDENTI DI ZONA

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DIALOGARE CON IL TERRITORIO PER CONTINUARE A FAR CRESCERE LA NOSTRA REPUTAZIONE E IL PROGETTO ECONOMICO DI COLDIRETTI I progetti di filiera, l’emergenza fauna selvatica, la raccolta firme per #stopciboanonimo, il ruolo di forza sociale

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cendere sul territorio rappresenta sempre un momento di crescita importante, confrontarsi con gli associati per capire meglio e di più le esigenze dei territori, i punti di forza e di debolezza. A fare da comune denominatore lo slogan della campagna tesseramento 2019 #stocoicontadini per rafforzare la Nuova Coldiretti, le battaglie che ci vedono protagoni-

sti e il nostro impegno a tutela del Made in Italy e della società. Una Nuova Coldiretti che punta sulla velocità per una forte spinta alla competitività delle imprese, e per la centralità che si sta dando al tema dell’agroalimentare e dell’internazionalizzazione. Un impegno senza sconti perché si affermino sempre più le ragioni della difesa del reddito delle imprese agricole e dell’agricoltura italiana. Ma qual è il sentiment emerso e, soprattutto, per il futuro cosa ci si aspetta? Lo abbiamo chiesto al Presidente Provinciale Mauro Bianco e ai Presidenti di Zona per il ruolo fondamentale che rivestono, coadiuvati dai Segretari Zona, per capire quali sono le esigenze delle aziende e del territorio, in un’ottica di crescita e di imprese sempre più 4.0.

MAURO BIANCO Presidente Coldiretti Alessandria e Presidente Zona di Cerrina

“Il nostro fare, la capacità di stare fra consumatori e cittadini per garantire un futuro al sistema agroalimentare” Un ottimo bilancio. E’ stato un modo per crescere e far crescere il territorio. Dopo gli incontri zonali aver avuto la possibilità di rapportarmi nuovamente con le diverse aree della provincia è stato molto importante. Alcune problematiche sono trasversali e accomunano tutte le zone, altre sono più specifiche ma portano ad un unico obiettivo che è rappresentato dal nostro “fare”. In primo luogo il nostro Progetto economico che, aldilà della sua valenza strategica, in un momento congiunturale come questo è generatore di valore aggiunto, di ricchezza, di apertura e di occupazione. Un “fare” che è rappresentato dalla capacità di stare fra consumatori e cittadini per garantire un futuro al nostro sistema agroalimentare. Il nostro Paese può


La

parola al territorio

Cristina Bigogno Segretario Zona Casale Monferrato-Cerrina

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“No alla globalizzazione, sì alle produzioni che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse” ripartire solo muovendo dai luoghi, dalle produzioni, dagli uomini, che ne garantiscono l’irripetibilità e la non omologabilità. Il nostro ruolo di Forza Amica del Paese che sul territorio si traduce in progetti di filiera in diversi settori: dalle nocciole all’ortofrutta al vino, sino all’importante capitolo dedicato ai cereali. Per i prossimi mesi continueremo ad essere impegnati su diversi fronti, al fine di sviluppare un’iniziativa energica sulla cooperazione che dovrà diventare il motore per raggiungere gli obiettivi della qualità nelle produzioni, indispensabile per qualunque progetto di sviluppo che vedrà coinvolto il nostro territorio. Il tutto senza dimenticare l’aspetto giuridico e di equità fiscale, senza i quali non è possibile alcun progresso. Per quanto riguarda la Valcerrina, fauna selvatica a parte, è un vero paradiso per gli amanti della natura, del vino e della buona cucina. Per Coldiretti alessandrina rappresenta una zona di confine con la provincia astigiana ma proprio per questo importante e strategico, fatto di imprenditori determinati a far crescere le loro

aziende custodendo però tradizioni e valori legati a secoli di storia. Inoltre, e qui metto la giacca da presidente della Zona di Cerrina, ci tengo a sottolineare il nostro impegno quando si parla di terreni incolti per la difesa della campagna, delle zone altrimenti abbandonate, al mantenimento della biodiversità e degli equilibri idrogeologici in zone marginali e alla valorizzazione del paesaggio agricolo nel suo complesso, che costituisce una risorsa inestimabile per l’intero Piemonte.

DOMENICO COSTANZO Presidente Zona di Casale Monferrato

Ho deciso di rimandare l’incontro in autunno per vedere se nei prossimi mesi questa crisi rallenta un po’. La situazione imprenditoriale che stiamo vivendo nel casalese credo sia simile a quella di molte altre città d’Italia, forti però di una convinzione, mai come oggi, l’agricoltura è in grado di condizionare la possibilità di crescita sia nei paesi ricchi che in quelli poveri, dove finalmente “i grandi” si stanno accorgendo dell’importanza delle campagne per garantire un’adeguata disponibilità alimentare, cibi sani e salvaguardia dell’ambiente. Ciò che più mi spaventa si chiama “globalizzazione” e la certezza è che ci salveremo solo grazie alle produzioni che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse. Quando si parla di zona di Casale il pensiero va subito ai cereali, al vino, alla risicoltura e ai problemi che stanno attraversando. Soprattutto il riso che deve fare i conti con quello proveniente da altri paesi, mettendo a dura prova il reddito delle aziende. Non è solo un problema etico e sociale, è qualcosa di molto più complesso.


La

parola al territorio

BRUNO ROFFREDO Presidente Zona di Acqui Terme

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“Far crescere il territorio è uno dei nostri compiti di imprenditori. La cooperazione arma vincente” Sono un ottimista di natura. Il mio motto è “guai a pensare al bicchiere mezzo vuoto”, i problemi ci sono ma trovare le soluzioni per far crescere il territorio è uno dei nostri compiti di imprenditori. E vivere e lavorare in un luogo patrimonio dell’Unesco rappresenta un valore aggiunto che non ha prezzo. Penso all’Enoturismo e alle potenzialità delle nostre aziende, non solo vino ma ovviamente, a tutte quelle attività che fanno grande il nostro Piemonte, non solo la provincia. Uno degli ostacoli è il rapporto con la burocrazia, vero male dell’Italia non solo nel nostro settore. E poi… la fauna selvatica. In questa zona dobbiamo fare i conti ogni giorno con i problemi legati ai danni procurati dagli ungulati che non solo devastano i campi ma addirittura bloccano anche tante nuove iniziative imprenditoriali. Se ne parla molto ma c’è poca concretezza, mettere d’accordo tutti capisco non sia facile ma ormai noi agricoltori siamo esasperati, siamo stanchi dei buoni propositi e delle promesse non mantenute. L’andamento dell’economia reale e la crisi finanziaria in cui versa il Paese hanno portato difficoltà nel

comparto agricolo italiano, con remunerazioni che sono risultate tendenzialmente in ribasso in modo sostanziale su alcuni settori, ma noi agricoltori siamo abituati alle sfide e anche a vincerle! Durante gli incontri è stata ribadita l’importanza di continuare a valorizzare il brand italiano, ma anche la necessità di trovare soluzioni per la crisi del Moscato e del Brachetto. La cooperazione come arma vincente, fare rete per essere più competitivi e attuare nuove strategie di mercato. Qualcosa si sta già muovendo, direi proprio che siamo sulla strada giusta.

ROBERTO PARAVIDINO Presidente Zona di Ovada

Andrea Branda Segretario Zona Acqui Terme Ovada

“Il falso Made in Italy e la delocalizzazione dei marchi storici un male assoluto che dobbiamo sconfiggere” Serve una nuova concertazione che si confronti su strategie di sviluppo

concrete, sui progetti di filiera, su come rendere disponibile il potenziale di innovazione che scaturisce dal valore distintivo del territorio, dell’origine e dei prodotti ad essi legati, ma anche dalla razionalizzazione e integrazione delle filiere agroalimentari, dalla produzione delle bioenergie. Le grandi riforme di questi anni hanno modificato l’azione sindacale trasformando lentamente tutte le politiche di mercato in politiche per il mercato ovvero utili ad aprire la strada ad esso. Il falso Made in Italy e la delocalizzazione dei marchi storici un male assoluto che dobbiamo sconfiggere. L’Ovadese è terra da vino, servono strategie promozionali mirate per promuovere il territorio e salvaguardare le produzioni, e non mi riferisco solo al Dolcetto. Concetti che viaggiano di pari passo con la nostra battaglia per l’etichettatura trasparente, tutelare il vero Made in Italy e promuovere e divulgare i progetti di filiera. Una scelta di sicurezza ma anche un elemento di competitività per il modello di sviluppo vincente per l’agroalimentare nazionale che deve legare il prodotto al territorio attraverso l’etichettatura che per l’Italia, che ha fatto la scelta di essere libera da Ogm, significa anche certificare l’assenza di contaminazioni da biotech.


La

parola al territorio

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MATTIA BELLINZONA Presidente Zona di Tortona

“I cambiamenti climatici implicano una seria riflessione nei confronti delle risorse idriche” Il territorio che rappresento è uno scrigno prezioso, i Colli Tortonesi e tutta la zona di Tortona è variegata e offre produzioni di pregio, un po’ come l’intera provincia alessandrina. Vino, cereali, allevamenti ma anche valorizzazione del territorio e richiamo turistico: sono molti gli interrogativi, la nuova Pac soprattutto, si stanno dicendo tante cose ma di certo al momento non c’è nulla. Per quanto riguarda il discorso sindacale, grande fiducia nel Progetto economico, quello che abbiamo costruito in vent’anni ha cambiato il settore e il rapporto dei consumatori con l’agricoltura, la partita che dobbiamo continuare a giocare senza esclusione di colpi è quella

della rintracciabilità delle produzioni. E la dobbiamo vincere ad ogni costo. Un esempio su tutti il recupero del grano antico San Pastore e della lungimiranza di un gruppo di imprenditori. Le preoccupazioni che ogni giorno il mondo agricolo deve affrontare sono molte ma la competitività e il ruolo giocato dai progetti di filiera potranno portare un grande valore aggiunto, capace di offrire nuovi scenari alle imprese e aprire nuove opportunità. I cambiamenti climatici implicano una seria riflessione nei confronti delle risorse idriche e l’utilizzo di sistemi di irrigazione a basso consumo di acqua cercando anche di indirizzare anche i futuri bandi del Psr in questo contesto. Sul contenimento della fauna selvatica non credo serva aggiungere nulla … siamo disperati ed esasperati.

MARCO PARODI Presidente Zona di Castelnuovo Scrivia

Luigi Semino Segretario Zona TortonaCastelnuovo Scrivia

“Pene più severe a chi falsifica il brand Made in Italy e stesse condizioni per gli agricoltori di tutta Europa” A conclusione degli incontri una considerazione è emersa su tutte: c’è sempre meno denaro a disposizione dei consumatori e, di conseguenza, sempre meno ne circola con conseguente flessione dei mercati. Potenziare i contratti di filiera: solo in questo modo ci potranno essere nuove possibilità di crescita per il territorio. Chiediamo a gran voce che ci siano le stesse condizione a livello europeo per chi lavora e produce in agricoltura e pene più severe per chi usa il in modo inappropriato il brand Made in Italy. Sono convinto che si potrà ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e


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parola al territorio

globali solo se si saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal loro patrimonio ambientale e culturale, e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono unico il nostro Made in Italy. Noi agricoltori siamo abituati ad avere l’incognita del cielo sulla testa pertanto su maltempo e siccità non possiamo fare molto mentre molto si può fare se si parla di contenimento della fauna selvatica grazie al nuovo piano di controllo del cinghiale dove, per la prima volta, possono partecipare il proprietario, o conduttore dei fondi, sui quali si attuano i medesimi piani purché in possesso della licenza per l’esercizio venatorio. Sulle tempistiche del pagamento dei danni preferisco non esprimermi, il totale non ancora erogato parla da solo.

CARLO PAGELLA Presidente Zona di Alessandria

Giovanni Rosso Segretario Zona Alessandria

“Dai cereali alle nocciole, cambia il paesaggio ma non la determinazione degli imprenditori” La situazione meteo non ci aiuta, è un’annata difficile, tra siccità e cambiamenti climatici improvvisi reagire è la parola d’ordine. Dobbiamo lavorare per educare ad un uso consapevole delle risorse idriche e fare squadra per fronteggiare l’emergenza fauna selvatica. Gli incontri sul territorio sono fondamentali per informare di quanto si sta facendo e gli sviluppi del Progetto economico di Coldiretti. Un progetto che si muove con e per le aziende per fronteggiare ciò che segnalano le imprese agricole, ossia una strutturale difficoltà a recuperare reddito

ed efficienza ed a proporre, quindi, innovazione ed investimenti. Le persone, i consumatori, oggi sono più informati ma anche più disorientati: cercano i prodotti sani, Made in Italy, e spesso chiedono dove poterli acquistare quando non trovano allestito un mercato di Campagna Amica nelle vicinanze. Avere l’opportunità di rimarcare quanto fatto da Coldiretti in materia di etichettatura e quanto si sta facendo in ambito europeo è determinate per una società più consapevole. La zona di Alessandria con Lu, ma anche altre parti della provincia, sono interessate da un cambio di paesaggio, ai cereali e ai vigneti si stanno aggiungendo sempre più ettari coltivati a nocciolo. Una grande scommessa che Coldiretti ha saputo cogliere più di dieci anni fa.

ANTONIO GEMMA Presidente di Zona di Novi Ligure


La Andrea Piccaluga Segretario Zona Novi Ligure

“Non vogliamo altri casi Pernigotti, plauso invece ad un’industria come la Novi-Elah-Dufour che crede nel territorio” Meno individualismo e più cooperazione, dobbiamo “allargare” la nostra mentalità: noi agricoltori facciamo fatica a ragionare in questo modo, i cambiamenti ci spaventano ma la soluzione oggi può solo essere questa. Non è mai facile trovare le parole giuste in un mondo dove di parole se ne spendono sempre troppe. Dove, e credo di interpretare il pensiero di molti, la politica ci ha nauseato e i salotti televisivi annoiati. Novi non è un territorio facile ma è anche in grado di dare molte soddisfazioni, e io, come molti colleghi imprenditori, possiamo testimoniarlo. Il nostro compito sarà, an-

parola al territorio

che per il futuro, custodire il Made in Italy, ed impedire la delocalizzazione all’estero dei grandi marchi. Non vogliamo altri “casi Pernigotti”, plauso invece ad un’industria virtuosa come la Novi-Elah-Dufour che ha fatto del territorio la propria bandiera. Credo che si possa ripartire dal termine “sociale” per continuare a costruire facendo crescere territorio e cittadini. E’ questo il nostro impegno con le scuole nella speranza che le esperienze didattiche, le “palestre di terra”, siano sempre di più.

ROBERTO RAMPAZZO Direttore Coldiretti Alessandria

“Progetto economico di Coldiretti è l’unico in grado di offrire traiettorie di futuro per le aziende” La parola ai dirigenti. Questi incontri sono stati fatti per un confronto territoriale con gli imprenditori e sono

stati loro i protagonisti. Ritengo l’informazione sul territorio il tassello fondamentale per continuare a costruire e crescere: Coldiretti sa bene quanto il territorio costituisca la base da cui partire per ottenere risultati importanti. Sono “alessandrino” da quasi un anno, devo dire che ho scoperto potenzialità, idee e tanta determinazione negli imprenditori, sicuramente non è tutto facile ma in agricoltura siamo abituati alle sfide. Lavoriamo al fianco delle istituzioni affinchè il mondo agricolo continui ad avere il ruolo strategico che gli spetta: lo facciamo per i giovani imprenditori che con orgoglio vediamo crescere e lo abbiamo fatto perché il Progetto economico di Coldiretti è l’unico in grado di offrire traiettorie di futuro per le aziende. Nei prossimi mesi continueremo ad essere impegnati nella raccolta firme di #stopciboanonimo su tutto il territorio provinciale per vincere quella che è la madre di tutte le battaglie: la rintracciabilità in etichetta su tutti i prodotti. Saremo ancora più determinati nella consapevolezza che la nostra forza sociale ci porta ad un compito particolarmente delicato e importante che è quello di continuare, ma in maniera ancora più incisiva e lontana da ogni speculazione, a porre al centro del nostro agire la persona, la famiglia e la società.

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Scadenze Maggio |

scadenza

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imposta

a cura di

Daniela Colombini

adempimenti

soggetti obbligati

15/05/2019

IVA

Emissione fattura differita per la cessione di beni spediti o consegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da un DDT Soggetti passivi IVA o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione

16/05/2019

IVA

Liquidazione e versamento dell’iva a debito Contribuenti IVA mensili del mese di aprile 2019

16/05/2019

IVA

Liquidazione e versamento dell’iva a debito Contribuenti IVA trimestrali del primo trimestre 2019

16/05/2019

Versamento delle ritenute alla fonte sui Contribuenti che redditi di lavoro dipendente, assimilati, corrispondono redditi RITENUTE lavoro autonomo e provvigioni corrisposti soggetti a ritenute nel mese precedente

Invio telematico elenchi INTRASTAT IVA riepilogativi delle cessioni e/o prestazioni Operatori intracomunitari 27/05/2019 INTRASTAT di servizi intracomunitari relativi al mese di con obbligo mensile aprile

31/05/2019

IVA

Comunicazione dati delle liquidazioni Contribuenti IVA mensili e periodiche iva del 1° trimestre 2019 trimestrali


vite

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a cura di

Alberto Pansecchi

scheda vite n°54 15

La sfemminellatura

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Scheda

 Comportamento naturale  Essenziale gestirle  Ricerca di un equilibrio L’attività del viticoltore attraversa, ogni anno, con cadenze e ritmi ripetuti, differenti fasi lavorative e sfide via via più complesse. I compiti che egli è tenuto a ricoprire, nelle diverse circostanze, sono tra loro estremamente variabili ma tutti, indistintamente, finalizzati a raggiungere l’obiettivo di ottenere uve sane, buone e ricche di tutti quei componenti che faranno di un vino una vera eccellenza. Anche se molto diverse e apparentemente slegate, solo la sapiente operatività, in ognuna di queste attività, consentirà al viticoltore di raggiungere i risultati desiderati. La “gestione del verde” rappresenta, in questa lunga serie di azioni che il viticoltore è tenuto a svolgere, uno dei compiti professionali più impegnativi e che maggiormente possono influenzare il risultato finale. La qualità e la tempistica della sfemminellatura, svolta nei modi più disparati nei differenti areali, rappresentano una discriminante essenziale.

Il ruolo delle femminelle Tutte le piante arboree, ogni anno, tendono ad aumentare la propria dimensione. In condizioni spontanee lo sviluppo vegetativo di una vite adulta è notevole. Molte sono le gemme ibernanti che si risvegliano alla fine dell'inverno e le femminelle che da esse si sviluppano, rimangono contenute a pochi nodi; nonostante ciò, grazie al loro sviluppo, il numero complessivo delle foglie triplica. Le femminelle derivano da particolari gemme che si formano nel corso dell'accrescimento del nuovo germoglio. Immediatamente dopo essersi formate, esse iniziano a svilupparsi. Con lo sviluppo dei nuovi germogli, compaiono all'ascella delle giovani foglie gli abbozzi delle femminelle. La crescita più o meno rapida e abbondante è da considerarsi come un adattamento alle condizioni ambientali della nuova stagione, nel tentativo di espandersi e colonizzare nuovi spazi. Ogni singolo apice tende alla luce e si dispone sempre in modo da non competere direttamente con gli altri ombreggiandosi reciprocamente.


Scheda

vite

Le femminelle nel vigneto

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In un vigneto coltivato, ogni anno, le viti vengono severamente potate. Si mantiene però immutata in esse, la propensione a crescere velocemente e nella misura determinata dal proprio genotipo, dalla spinta indotta dal portainnesto e dalla fertilità del suolo. Tutto ciò è ulteriormente influenzato dall’esiguo numero di gemme che vengono lasciate dal viticoltore con la potatura invernale.

Una crescita disordinata ed esplosiva

Dopo una prima fase in cui il germogliamento procede lentamente e cominciano a differenziarsi le “gemme pronte” dalle quali si origineranno le femminelle, i germogli incrementano progressivamente la loro lunghezza e lo sviluppo delle femminelle stesse tende a superare quello dei germogli principali. Rapidamente e disordinatamente, la chioma si infittisce e tende a ombreggiarsi in quanto gli spazi nel filare non sono più adeguati ad essa. Nella vite coltivata, senza interrompere la crescita, la vegetazione si ammassa, si sovrappone su più strati determinando la creazione di condizioni microclimatiche favorevoli all'insediamento di pericolose malattie fungine.

Contenere la massa vegetativa AI fine di evitare il negativo e pericoloso disordine vegetativo, occorrerà contenere la massa vegetativa negli spazi, predisposti, del vigneto e, nello stesso tempo, distribuirla in modo ordinato sulla spalliera. Sarà importante consentire alla pianta di espandersi per una certa misura regolando la vegetazione con frequenti e leggeri interventi di potatura verde: cimatura, sfemminellatura e sfogliatura. Le tre operazioni, opportunamente elencate in quest’ordine, si succedono nella stagione e sono conseguenti tra loro . La prima operazione, la più importante sarà il palizzamento, cioè la sistemazione verticale e parallela dei germogli primari che ben presto giungeranno all'ultimo filo oltrepassandolo.

Sfemminellature differenti nelle diverse fasi di sviluppo Una volta effettuata la prima cimatura, in una fase molto anticipata della stagione, la crescita delle femminelle si orienterà ordinatamente verso l'esterno del filare, con vigoria scalare a seconda della posizione del nodo dal quale si sviluppano. A questo punto la sfemminellatura meccanica potrà essere di grande efficacia. Le femminelle che si svilupperanno nella direzione dell’interfila, potranno essere troncate, consentendo un certo ispessimento della chioma. Fino alla prima decade di luglio, il taglio laterale può essere parallelo al filare selezionando, in questo modo, le prime foglie di ogni femminella per tutta l'altezza del filare; successivamente, ci si potrà distanziare dalla parte alta della spalliera privilegiando una maggior densità della chioma in questa zona. Le tecniche da utilizzare per la sfemminellatura e la cimatura dovranno quindi, necessariamente, essere diverse se si opera in primavera, quando si è nel massimo rigoglio vegetativo o in estate con la vegetazione ormai pressoché ferma.

Bibliografia: Martini in vigna - E. Monticelli, 2013


Fauna

selvatica

DOPO LE RIUNIONI CONVOCATE DA PROVINCIA E COMUNE DI ALESSANDRIA

EMERGENZA CINGHIALI: ATTUARE SUBITO LE NORMATIVE DI GESTIONE PER CONTENERE I SELVATICI Gli ungulati sono arrivati nei centri abitati, grave pericolo per la sicurezza

L’

escalation dei danni e degli incidenti procurata dall’incontrollata proliferazione degli animali selvatici è stata al centro dei lavori della Commissione Consiliare Sviluppo del Territorio convocata in Comune ad Alessandria e successivamente in Provincia: incontri che sono stati l’occasione per rilanciare un confronto su caccia, agricoltura e tutela dell’ambiente. Cinghiali alle porte della città e cresce il rischio per la sicurezza delle persone e conseguenze devastanti per le colture: “Purtroppo il nostro territorio non è immune e i danni procurati da cinghiali e fauna selvatica in generale sono all’ordine del giorno, per questo, è fondamentale che si renda operativo ciò che la Giunta regionale ha approvato recentemente, un provvedimento che

dà il via alle norme per attivare interventi riguardanti la prevenzione ed il controllo dei cinghiali. – hanno affermato il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale per questo non devono più esserci impedimenti ad intervenire in modo concreto, senza intralci amministrativi”. Gli agricoltori segnalano continuamente, e da molto tempo, i danni subiti a causa della presenza incontrollata della fauna selvatica, che mette peraltro a rischio anche l’incolumità pubblica: “Noi agricoltori chiediamo, in sostanza, di fare il nostro mestiere liberati dalla calamità rappresentata da cinghiali, caprioli, daini e storni. – ha aggiunto il Presidente Bianco - L’agricoltura non deve essere più sacrificata sull’altare di una gestione faunistica approssimativa e inefficace. L’equazione più ungulati meno agricoltura continua a produrre risultati devastanti per il settore che, con l’avanzata della fauna selvatica, vede aumentare la

moria di imprese e la scomparsa di realtà importanti per l’economia e il presidio del territorio”. E’ fondamentale individuare nuove modalità di gestione delle procedure che un’impresa agricola è tenuta ad adottare per ottenere il riconoscimento e risarcimento dei danni subiti; anche in questo caso è essenziale una semplificazione. “Basta a lentezze ed inefficienze – ha aggiunto il Direttore Rampazzo – a pagare tutto questo, anche in termini di redditività, sono i nostri imprenditori che continuano col loro lavoro a presidiare territori altrimenti disabitati convivendo con gli attacchi dei selvatici, sempre più all’ordine del giorno. L’obiettivo principale è quello di esporre la posizione e le richieste del settore, riguardo ad alcune tematiche che da anni interessano molto da vicino gli imprenditori agricoli. Il tutto per non far ricadere sulle aziende agricole queste problematiche, che oltre a gravare sui loro bilanci, generano anche costi notevoli per la pubblica amministrazione”.

L’8 APRILE E’ STATA APERTA LA CACCIA DI SELEZIONE AL CINGHIALE ANTICIPATA LA DATA DI INIZIO PER LIMITARE I DANNI CAUSATI ALLE COLTURE

L

a Giunta regionale ha deliberato oggi, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, la data di inizio della caccia di selezione al cinghiale per l’8 aprile 2019 e la data di termine al 15 marzo 2020, valide su tutto il territorio regionale. Al fine del contenimento dei danni causati dai cinghiali alle colture in Piemonte, per la prima volta viene anticipato l’avvio della caccia di selezione e novità importante viene mantenuta l’apertura della caccia fino alla primavera 2020, senza interruzioni. Precedentemente la caccia di selezione ai cinghiali si interrompeva nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, periodo in cui aumentava la proliferazione della specie e di conseguenza aumentavano i danni. Viene dunque approvato dalla Giunta il primo elenco

dei piani di prelievo selettivo della specie, per la stagione venatoria 2019/2010, presentati dagli istituti di gestione della caccia (ATC e CA, Aziende faunistico venatorie e Aziende agrituristico venatorie): ad oggi risultano essere in totale 4418 i capi richiesti per l’abbattimento. Altra novità introdotta è il prelievo prioritario, nelle aree critiche di presenza del cinghiale, di femmine e piccoli della specie. Per questo punto gli istituti di gestione della caccia dovranno integrare i piani entro il 30 aprile 2019. Per l’assessore regionale all’Agricoltura, la Regione Piemonte recepisce così le direttive espresse da ISPRA e offre un utile strumento agli agricoltori piemontesi che subiscono ingenti danni causati dai cinghiali sui terreni coltivati.

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Fauna

selvatica

PIANO DI CONTENIMENTO

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G

razie al pressing di Coldiretti, culminato con l’approvazione della delibera regionale sul contenimento dei cinghiali, è finalmente arrivato il via libera al nuovo Piano di controllo della fauna selvatica che prevede la possibilità per gli agricoltori proprietari e conduttori dei fondi di intervenire direttamente nell’azione di contenimento dei cinghiali. Controllo mediante ABBATTIMENTO:

Il proprietario o il conduttore deve avere i seguenti requisiti: 1) Essere in possesso di licenza di caccia; 2) Essere abilitato alla selezione della specie cinghiale (corsi organizzati dagli ATC) 3) Essere muniti della prova di tiro presso i vari poligoni (la prova di tiro ha validità di 30 mesi); 4) Il controllo potrà essere effettuato solo con arma da fuoco a “canna rigata”- carabina. Quando il proprietario o conduttore ha ottenuto tutti i sopracitati requisiti deve chiedere l’autorizzazione alla Provincia di Alessandria ad effettuare il controllo. Tecniche ammesse per i controlli da parte dei proprietari o conduttori: - Abbattimento da appostamento a terra; - Abbattimento da appostamento con automezzo o sopraelevato(altana),con uso di carabina dotata di ottica di puntamento e l’eventuale ausilio di fonti luminose o visori notturni; - Abbattimento alla cerca da automezzo anche con l’utilizzo di fonti luminose o visori notturni e tiro con carabina dotata di ottica di puntamento.

Controllo mediante attività di CATTURA: 1) Acquistare la gabbia da ditte abilitate , o farla costruire da artigiano abilitato. 2) La gabbia deve essere portata in Provincia per autorizzazione e rilascio di targa identificativa. 3) Il proprietario o conduttore deve svolgere un corso in Provincia della durata di 4 ore per essere abilitato alla gestione della medesima. 4) Se il proprietario o conduttore è figura abilitata al “controllo mediante abbattimento” la sistema sul suo fondo, la gestisce ed è autorizzato ad abbattere il cinghiale catturato. 5) Se il proprietario o conduttore non è figura abilitata al “controllo mediante abbattimento”, la sistema e deve avvalersi di una figura detta “tutor” per poter abbattere il cinghiale catturato. 6) In questo caso il proprietario o conduttore dovrà comunicare preventivamente alla Provincia il nominativo del tutor che potrà essere un agricoltore o conduttore abilitato al controllo mediante abbattimento.


CDC –

coltiva la salute

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COLTIVA LA TUA SALUTE TEMA DEL MESE:

LA PSORIASI: conoscerla e curarla La Psoriasi è una malattia infiammatoria ad andamento cronico-recidivante con possibile interessamento sia cutaneo che articolare. Esistono varie forme cliniche di psoriasi, distinte per morfologia ed andamento: la psoriasi a grandi placche, la psoriasi guttata, la psoriasi inversa, la psoriasi pustolosa e la psoriasi eritrodermica; diverso anche il coinvolgimento solo delle unghie o del capillizio. Grazie a recenti studi, la Psoriasi non è più intesa come patologia ad esclusivo interessamento cutaneo, ma è considerata una malattia sistemica per l’ampio ventaglio di patologie alle quali può essere associata, come ad esempio le malattie infiammatorie croniche intestinali, le patologie oculari, le malattie metaboliche, i disturbi psicologici ed in particolare un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, con incremento dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolare quali obesità, diabete, sindrome metabolica, iperlipidemia. Fattore molto importante è la frequente associazione di un interessamento articolare, che si presenta più spesso nei pazienti affetti da psoriasi cutanea da più di 10 anni. E’ quindi molto importante proporre al paziente terapie valide ed appropriate per il grado di malattia e per le eventuali patologie associate, che consentano di migliorarne la qualità di vita. Il paziente deve essere seguito durante l’intero percorso, dalla diagnosi alle eventuali terapie, sia con farmaci topici per i casi più lievi e circoscritti, che con farmaci sistemici, riservati alle forme particolarmente estese. La terapia topica, ovvero l’utilizzo di principi attivi farmacologici applicabili direttamente sulla cute, rappresenta senza dubbio il principale cardine della cura della psoriasi, sempre valido nonostante l’avvento di nuovi farmaci. La terapia sistemica tradizionale si avvale di farmaci in uso da anni (metotrexare, ciclosporina e retinoidi), riservati ai casi più complessi e con peggiore qualità di vita. La risposta clinica il più delle volte è ottima, ma tali farmaci non sono immuni da effetti collaterali, e per questo motivo il paziente è costantemente monitorato con controlli ravvicinati.

w w w. g r u p p o c d c . i t


Patronato Epaca

IMPORTANTE VERIFICARE LE POSIZIONI ASSICURATIVE AI FINI PENSIONISTICI

PENSIONI QUOTA 100, TUTTE LE INFORMAZIONI AL PATRONATO EPACA

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L’

Inps ha comunicato che in tutta Italia le domande per la pensione anticipata Quota 100 presentate nel mese di febbraio sono state 70.910. Per quanto riguarda la distribuzione delle domande per genere, quelle presentate dalle donne sono state 10.069 e quelle presentate dagli uomini 51.841. In Piemonte le domande totali sono state 4.069. La pensione anticipata Quota 100 è stata introdotta, in via sperimentale, per il periodo compreso tra il 2019 e il 2021. Possono conseguire il diritto alla pensione Quota 100 gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme esclusive gestite dall’Inps (dipendenti pubblici), alle forme sostitutive gestite dall’Inps (Fondo volo, ex Fondo autoferrotranvieri, ecc.) e alla gestione separata. Tali soggetti devono perfezionare i seguenti requisiti: età anagrafica non inferiore a 62 anni, anzianità contributiva non inferiore a 38 anni. Si precisa che al requisito anagrafico non si applicano gli incrementi alla speranza di vita e che, ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato. Come già precisato, la norma introduce una disciplina diversificata in materia di conseguimento del diritto alla decorrenza del trattamento

pensionistico e a seconda del datore di lavoro, pubblico o privato, ovvero della gestione previdenziale a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico. Il criterio della natura giuridica del datore di lavoro è prevalente – ai fini dell’applicazione della finestra pensionistica di 3 oppure 6 mesi dalla maturazione dei requisiti pensioni-

stici – rispetto ad ogni altro criterio. L’accesso alla pensione anticipata con Quota 100 si può ottenere anche cumulando i periodi assicurativi non coincidenti presenti in due o più gestioni tra quelle indicate dalla norma e amministrate dall’Inps. La pensione Quota 100 è incumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui. Considerate le novità introdotte dalla normativa previdenziale, si invitano gli interessati che possono rientrare nelle suddette casistiche a presentarsi negli uffici del Patronato Epaca per verificare le posizioni assicurative ai fini pensionistici.

E’ OBBLIGATORIO COMUNICARE ALL’INPS OGNI VARIAZIONE AZIENDALE VARIAZIONI INPS PER COLTIVATORI DIRETTI E IAP

I • • • •

coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP) sono tenuti a comunicare all’INPS qualunque variazione aziendale concernente: iscrizioni e cancellazioni di unità attive; acquisti e vendite di terreno; affitto e dismissione di terreno; cambiamento sostanziale di colture o tipologie di allevamento in atto.

Infatti, tali situazioni possono incidere sull’importo dei contributi da versare negli anni successivi e, qualora non venissero effettuate, potrebbero comportare l’imposizione di sanzioni amministrative ed interessi legali. A tal proposito, la legge 233/1990 ha previsto il termine, successivamente confermato dal D.P.R. 476/2001, di 90 giorni dall’inizio dell’attività agricola autonoma per richiedere l’iscrizione. Anche nell’ipotesi di richieste di cancellazione del nucleo di uno o più soggetti nonché nell’ipotesi di variazioni di terreni influenti sulla posizione previdenziale, la normativa vigente richiede di rispettare lo stesso termine di 90 giorni. Gli Uffici del Patronato Epaca di Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza i merito alla presentazione di tali istanze.


Patronato Epaca

CAMBIO AL VERTICE PROVINCIALE DEL PATRONATO EPACA

GRAZIE MARINO RAVERA, BENVENUTO GIANNI MARIO STOPPINI

Marino Ravera

I

l Patronato EPACA della Federazione Coldiretti di Alessandria ha un nuovo Responsabile Provinciale nella persona di Gianni Mario Stoppini. E’ chiamato a sostituire Marino Ravera che ha raggiunto il traguardo della pensione e a cui va il ringraziamento da parte di tutti i vertici

provinciali di Coldiretti per il lavoro svolto. Nei suoi anni trascorsi in Coldiretti Marino Ravera ha dimostrato le sue capacità di animazione sindacale di attaccamento e disponibilità a tutela degli associati, anche come segretario del’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti Alessandria. Determinato e con le idee chiare Gianni Mario Stoppini, da oltre vent’anni direttore del Patronato Epaca di Pavia, ha sottolineato come “l’obiettivo sia raggiungere traguardi sempre più prestigiosi nell’interesse di tutta la società. Ringrazio per la fiducia che cercherò di ricambiare con la stessa passione ed entusiasmo che mi hanno sempre accompagnato in questi anni in Coldiretti. Il compito affidatomi è di grande responsabilità,di questo ne sono pienamente cosciente, però ritengo che con l’apporto di tutta la struttura si possa iniziare a pensare ad un Patronato più attento ai cambiamenti che la materia previden-

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Gianni Mario Stoppini. ziale e assistenziale sta subendo. Un Patronato moderno deve rivolgere la propria attenzione a tutte le categorie della nostra società e non solamente a coloro che gravitano all’interno di Coldiretti, in sintonia con quanto deciso dalle assemblee nazionali Epaca dove sono state dettate le linee guida per i prossimi anni”.

IL CALDO HA ANTICIPATO LA MATURAZIONE DEI RACCOLTI, SENZA MANODOPERA STRANIERA RISCHIEREBBERO DI RIMANERE NEI CAMPI

LAVORO STAGIONALE: DECRETO FLUSSI, OCCORRE FARE PRESTO, VIA LIBERA PER 18MILA MIGRANTI A livello regionale e provinciale si auspica vengano confermati i numeri del 2018

D

opo i solleciti di Coldiretti si aprono le porte per 18 mila lavoratori stagionali extracomunitari sulla base del Decreto Flussi 2019 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che prevede la presentazione fino al 31 dicembre 2019 delle domande telematiche di

ingresso attraverso il sistema attivo sul sito del Ministero dell’Interno. “Dal click day, fissato per mercoledì 24 aprile – sottolinea il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è possibile presentare le domande di ingresso on line per i lavoratori stagionali extracomunitari che troveranno occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo, è il settore con maggiori opportunità occupazionali, in particolare nelle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche

negli allevamenti”. La quota riguarda lavoratori subordinati stagionali di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. A livello piemontese lo scorso anno sono stati impiegati oltre 1600 lavoratori stranieri stagionali provenienti soprattutto dall’Albania.


TARI |

a cura di

Luisa Bo

AGRITURISMO E TARI

NUOVI RISVOLTI APPLICATIVI

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D

opo tanti anni di battaglie, non solo a livello locale, finalmente grazie alla Sentenza del Consiglio di Stato, del 19 febbraio 2019 n. 1162 è stata posta l’attenzione su un’importante incongruenza circa l’applicazione della TARI (introdotta con la legge di stabilità nel il 2014), chiarendo in merito al pagamento che l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera. Tante sono le motivazioni che sono da sempre state messe in luce, la principale tra le quali è legata alla tipologia dell’attività agrituristica che rientra nell’attività agricola, alla quale è connessa, mentre quella alberghiera nell’attività commerciale, pertanto non è corretto assimilare le due attività. Il Comune, nel rispetto del principio di “chi inquina paga”, può commisurare la tariffa in base alla quantità e alla qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte, nonché al costo del servizio sui rifiuti, sulla base di tutto questo si può pertanto meglio chiarire che: 1) le attività agrituristiche sono svolte in connessione alla attività agricola che rimane principale e prevalente, infatti In base all’art.

1 (Finalità) della l. n. 96 del 2006, circa la condizione imprenditoriale, l’attività agrituristica è considerata specificazione dell’attività agricola e non attività assimilabile a quella alberghiera, dalla quale lo dividono finalità e regime. 2) un agriturismo a differenza di un albergo è dalla legge finalizzato all’obiettivo precipuo, di interesse generale, del recupero di un patrimonio edilizio rurale che in sé comporta oneri aggiuntivi e particolari. La Legge n. 96 del 2006 (art. 3, comma 3; v. anche art. 9, comma 3-bis, lett. e), classifica i suoi manufatti ancora come «abitazioni rurali», considerato che sono nati non come aziendalmente funzionali all’attività alberghiera, e sono di taglio e superficie naturalmente eccedentari rispetto alle necessità; 3) in vista del proporzionato, ragionevole e adeguato uso della discrezionalità tecnica dalla legge riconosciuto ai Comuni (l’art. unico, commi 659 e 660, l. 27 dicembre 2013, n. 147), se questa deve essere riconosciuta ex lege per i «fabbricati rurali ad uso abitativo», conseguentemente deve esserlo anche per quelli agrituristici che produrrebbero rifiuti di qualità non remota rispetto ai primi. 4) un agriturismo non ha in fatto le

caratteristiche aziendali di un albergo, usualmente opera nell’anno per un tempo e un volume ridotto rispetto a un esercizio alberghiero, in ragione del fatto che la stessa attività per l’agricoltore non è l’attività principale, ma viene esercitata principalmente nel fine settimana ed in ogni caso per un numero di coperti vincolato alla normativa. Rimane da sottolineare ancora il fatto che l’agriturismo è un’azienda agricola che producendo direttamente tende a riciclare il materiale in uso (es.cassette della frutta reimpiegate più volte), recupera gli scarti prodotti (es. materiale organico, foglie… come alimentazione agli animali di bassa corte)…. La parificazione tariffaria tra alberghi e agriturismi dunque sarebbe affetta da eccesso di potere per trattamento eguale di situazioni ineguali e violazione dei principi di proporzionalità, ragionevolezza e adeguatezza. È necessaria una classificazione autonoma da parte dei comuni, (con apposite sottocategorie), e alla luce dell’art. 3 della Costituzione, realisticamente proporzionata alla connotazione specifica dell’attività e all’effettiva capacità di produzione, per quantità e qualità.


Brachetto

e

Bando Inail

COLDIRETTI HA ORGANIZZATO UN INCONTRO IN COMUNE AD ACQUI TERME

CRISI BRACHETTO: I PRODUTTORI CHIEDONO RISPOSTE E STRATEGIE PROMOZIONALI Serve un cambiamento all’interno del Consorzio di tutela per ridare fiducia al settore

H

a il segno meno l’anno 2018 per il Brachetto d’Acqui Docg: si sono vendute, infatti, 460.000 bottiglie in meno. Alla luce di questo scenario, il Consorzio di Tutela del Brachetto d’Acqui Docg non può più rimanere in silenzio. Per sottolineare la necessità di un cambiamento all’interno del Consorzio di tutela che sia in grado di ridare fiducia e slancio al settore Coldiretti ha organizzato, a Palazzo Robellini ad Acqui Terme, un incontro che ha visto la partecipazione dei produttori di Brachetto, il responsabile area economica di Coldiretti Piemonte Franco Ramello, i presidenti e direttori di Coldiretti Alessandria e Asti nelle persone di Mauro Bianco e Roberto Rampazzo, Marco Reggio (che ha delega regionale al settore vitivinicolo),

Antonio Ciotta, e il Presidente di Zona di Acqui Terme Bruno Roffredo. “In Piemonte si coltivano circa 1000 ettari di Brachetto - spiega Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti con delega regionale al settore vitivinicolo -. Il Consorzio non può far finta di nulla: è necessario si attivi concretamente per ridare fiducia e slancio al comparto”. Tra i compiti del Consorzio, effettivamente, ci sono proprio la valorizzazione e la promozione, come si evince dal suo stesso sito web: «azioni di promozione mirate alla crescita della visibilità di un marchio simbolo del Made in Italy» “Ci chiediamo quali strategie, quindi, abbia messo in atto il Consorzio fino ad ora per evitare questa crisi - hanno evidenziato il presidente e il direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - se non richiedere ancora una volta ai viticoltori stessi di finanziare un piano promozionale cosa, appunto, che si è permesso di fare già in passato. E’ insostenibile: servono un progetto concreto e dei programmi ben chiari per valorizza-

re questa Docg anche oltre i confini nazionali e per supportare quelle aziende che, oltretutto, hanno investito risorse, in questi anni, in modo autonomo al fine di cercare nuovi sbocchi e promozionare un prodotto di elevata qualità che identifica un territorio ricco di storia. Solo una visione d’insieme lungimirante può portare ad un’immediata inversione di tendenza, necessaria per far sì che nell’anno in corso non si ripeta il trend negativo dello scorso”. “Serve un progetto di rilancio e gestione dei fondi che dia nuovo impulso alla redditività delle imprese, per trovare soluzioni ad una situazione insostenibile che richiede un’immediata inversione di tendenza. - ha aggiunto il presidente di Zona Bruno Roffredo - L’Acquese è una terra ricca e generosa, lo sono soprattutto i suoi vigneti, poter pensare ad una programmazione sulle rese è condizione primaria per uscire dalla crisi, soprattutto evitando di incappare in speculazioni che andrebbero a compromettere definitivamente il reddito di molte aziende».

USCITA BANDO INAIL Con l’Avviso pubblico Isi l’Inail ha messo a disposizione 369,7 milioni di euro suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari. All’agricoltura (Asse 5) sono destinati 35 milioni di euro, di cui 5 dedicati ai giovani agricoltori. Il finanziamento è in conto capitale nella misura del 40% per la generalità delle imprese agricole e del 50% per i giovani agricoltori. Il calcolo del finanziamento è effettuato sull’importo delle spese ritenute ammissibili, comunque non superiore a 60.000 euro e non inferiore a 1.000 euro. Inoltre, i finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Sono ammissibili a finanziamento le spese di acquisto o di noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o

forestali e/o di macchine agricole o forestali e le spese tecniche, consistenti unicamente in quelle per la redazione della perizia asseverata. I soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese o all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018 nonché della qualifica di imprenditore agricolo di cui all’articolo 2135 del codice civile e titolari di partita IVA in campo agricolo, qualificate come impresa individuale.

Le domande dovranno essere presentate entro il 30 maggio 2019. Informazioni negli uffici Coldiretti.

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Fattorie

didattiche

CONSEGNATI GLI ATTESTATI DEL CORSO DI FORMAZIONE DELLE FATTORIE DIDATTICHE

EDUCAZIONE ALLA CAMPAGNA AMICA: OLTRE LA SCUOLA, SI PUNTA AL TURISMO ESPERIENZIALE

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Nuovi percorsi per conoscere il mondo dell’agricoltura, orgoglio per Coldiretti

V

enti nuove fattorie didattiche sul territorio piemontese. La consegna ufficiale degli attestati si è svolta questa mattina nella sede della Coldiretti alessandrina. Le circa sessanta fattorie didattiche della Coldiretti della provincia di Alessandria sono pronte ad accogliere i bambini, pensando già all’offerta formativa per il nuovo anno scolastico. “E’ stato un orgoglio per Coldiretti Alessandria ospitare il corso per Fattorie Didattiche, un momento di crescita per imprese multifunzionali. Si tratta di una pedagogia attiva dell’ “imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare o manipolare, che privilegia il contatto con la natura attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale”. Parole del presidente della Coldiretti alessandrina Mauro Bianco che ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno consentito la realizzazione dei nuovi percorsi didattici per far conoscere il mondo dell’agricoltura. All’incontro è stato sottolineato come le fattorie didattiche siano “uno strumento di lavoro prezioso rivolto a chi si occupa di attività di formazione-informazione e di educazione dei bambini, ovvero genitori e insegnanti, ma anche di rintracciabilità dei prodotti agricoli. - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - E’ questo, infatti, un modo per far riconoscere, apprezzare e amare come propria la campagna, con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la fatica che il rapporto

fra uomo e natura racchiude”. La collaborazione tra Coldiretti e mondo della scuola rappresenta, da un ventennio, un importante punto di forza per divulgare quelli che sono i concetti fondamentali di un corretto e sano stile di vita e di alimentazione. “L’obiettivo, grazie alla collaborazione di insegnanti e progetti didattici mirati, è trasmettere alle giovani generazioni il principio di mangiare in modo equilibrato vivendo nel rispetto dell’ambiente. - ha sottolineato Maria Chiara Bellino vice direttore Coldiretti Piemonte e referente regionale Fattorie Didattiche - L’Enoturismo, il Turismo Esperienziale, l’Agricoltura Sociale, le Vacanze Verdi, i Campus Estivi… sono nuove forme di attività connessa all’azienda agricola, praticate oggi, attraverso l’abilitazione di operatore di Fattoria didattica. La fattoria didattica, è un luogo di pedagogia attiva, con una proposta formativa che si ispira ad una visione pratica dell’apprendimento, basato sull’osservazione e la scoperta, grazie a strutture adeguate e ad operatori specificatamente formati, grazie ai quali il visitatore ha la possibilità di mettersi in rapporto con l’agricoltura nelle sue molteplici sfaccettature”. Le fattorie Didattiche della Coldiretti alessandrina si distinguono l’una dall’altra per l’ubicazione territoriale, le tradizioni, gli usi e costumi, le pratiche agronomiche: perché solo seguendo passo passo la passione di ogni agricoltore per il proprio lavoro,

per la terra, per gli animali allevati, è possibile avere un quadro completo dell’agricoltura in provincia. “La Coldiretti è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie - ha continuato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - la cui finalità è quella di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno”. Il corso, di 64 ore, è stato suddiviso in quattro moduli distinti: “Da sempre Coldiretti è impegnata in un continuo e costante aggiornamento della formazione dei propri associati per riuscire ad avere sul territorio imprese preparate e pronte ad affrontare il mercato. Grazie all’Inipa Nord Ovest, l’Istituto per la formazione in agricoltura della nostra Organizzazione, è possibile continuare un percorso di aggiornamento e di qualificazione della base associata, in questo caso operatori di fattoria didattica”, ha concluso il direttore Rampazzo. L’incontro, moderato dalla referente provinciale fattorie didattiche Luisa Bo, ha visto la partecipazione del direttore di Alexala Rita Brugnone e di Anna Gobello della Regione Piemonte.


Campagna Amica - Vinitaly 2019

LA RICERCA DELL’ORO | a cura di Luisa Bo

UN’ESPERIENZA UNICA A CASCINA MERLANETTA

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na grandissima passione per la storia del suo paese, del dialetto più autentico, del fiume Orba, delle tradizioni legate insaldabilmente alla ricerca dell’oro, che da sempre ha caratterizzato questo territorio, sono trasmesse con particolare trasporto da Daniele, titolare dell’azienda agricola Cascina Merlanetta, in un’esperienza unica da vivere nella neo Fattoria Didattica. L’esperienza è davvero unica e particolare e, giornalisti ed autorità hanno potuto viverla il 30 marzo scorso in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Museo del Barlafiss, meticolosamente allestito nel granaio dell’azienda dalla famiglia Cermelli, un vero e proprio percorso nella storia della ricerca

dell’oro, ricco di pezzi unici, un gioiello della nostra provincia. Daniele, sin da bambino ha “vissuto” come tanti a Casalcermelli la “pesca dell’oro” alternando questa attività alla cura dei campi, come da sempre facevano i contadini locali, nella Riserva Naturale del Po e dell’Orba e a Cascina Merlanetta, proprio nel cuore di una incontaminata area golenale ha ricreato, attraverso un sistema di vasche d’acqua, la situazione didattica naturale per consentire ai visitatori di cimentarsi nella caccia alla pagliuzza di dimensioni tra i 2 e i 3 mm. La sabbia viene fatta setacciare con il “cupun” un grosso piatto di legno che viene agitato con maestria nell’acqua con movimento rotatorio, fino a quando

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al fondo di esso resta soltanto polvere d’oro. La ricerca dell’oro come vera e propria attività esperienziale continua nel torrente per chi ha voglia di arrotolarsi i pantaloni e armarsi di tanta pazienza e certamente i ragazzi sono i più entusiasti, anche perché proprio in quell’ansa formata dal fiume in prossimità dell’azienda, le sabbie aurifere sono particolarmente ricche e non si torna mai a casa a mani vuote.

VINITALY 2019, IL FATTURATO DEL VINO SALE A 11 MILIARDI Dal Vigneto Italia nascono opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, per un fatturato che è salito nel 2018 alla quota record di 11 miliardi, grazie alla crescita in valore di export (+3%) e consumi (+4%). Le aziende alessandrine presenti a “Vinitaly 2019” Accornero Giulio e figli; Angelini Paolo; Bergaglio Cinzia; Bonzano Stefano; Botto PierLuigi; Boveri Luigi Michele; Cascina “I Carpini”; Castello d’Uviglie; La Giustiniana; Cantina Iuli;“La Caplana” di Guido Natalino; “La Chiara S.s. Agricola”; “La Smilla” - Guido Matteo S.n.c.; Magda Pedrini; Az. Agr. Mandirola; Mazzarello Guido; “Le Terre” di Stefano Massone; Paolo Pizzorni vini; Picollo Ernesto; Poggio vini; Ricci Carlo Daniele; Tenuta “San Lorenzo”; “La Zerba”.


Mondo Servizi

GESTIONE RIFIUTI AGRICOLI: ADEMPIMENTI, OBBLIGO DI LEGGE

RINNOVATE LE CONVENZIONI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI SPECIALI NON ASSIMILATI DI PROVENIENZA AGRICOLA 26

I

rifiuti sono classificati secondo l’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e secondo le caratteristiche di pericolosità, in pericolosi e non pericolosi. I rifiuti provenienti dall’attività agricola sono definiti come RIFIUTI SPECIALI. E’ opportuno anche ricordare che: 1) la corretta gestione dei rifiuti è un obbligo per tutte le aziende (agricole e non); 2) le sanzioni per la gestione dei rifiuti speciali (come quelli prodotti durante l’attività agricola, al pari di ogni altra attività economica) non conforme alle normative sono molto pesanti, sia sotto il profilo pecuniario che penale; 3) possono anche prevedere riduzioni dei premi PAC o PSR. Per agevolare il lavoro delle imprese Coldiretti Alessandria ha rinnovato l’accordo per la gestione dei rifiuti in provincia di Alessandria con le ditte “Mondo Servizi s.r.l.” e “Raee.man S.r.l.” che rappresentano punti di riferimento sul territorio, nel rispetto dell’ambiente. Di seguito le condizioni economiche (Iva esclusa) salvo modifiche normative per “Mondo Servizi S.r.l.”

Canone Annuo/Passaggio Gestione procedure amministrative e tracciabilità

Quantità conferite

Volume d’affari superiore a _ 8.000 A) 124,00 _

Volume d’affari inferiore a _ 8.000 B) 80,00_

30,00 _

15,00 _

Fino a 200 kg di rifiuti non pericolosi OPPURE Fino a 150 kg. non pericolosi + 50 kg.di rifiuti pericolosi (vuoti fitofarmaci, sacchi contaminati rame + filtri olio/gasolio + contenitori uso veterinario. Questi ultimi stoccati in cassonetti da 60 lt. omologati per il peso max di 15Kg./cdu) o PFU. Sono esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa.

Fino a 100 kg. di rifiuti non pericolosi OPPURE Fino a 80 kg. non pericolosi e 20 kg. di rifiuti pericolosi (vuoti fitofarmaci, sacchi contaminati rame + filtri olio/gasolio + contenitori uso veterinario. Questi ultimi stoccati in cassonetti da 60 lt. omologati per il peso max di 15Kg./cdu) o PFU. Sono esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa.

Di seguito le condizioni economiche (Iva esclusa) salvo modifiche normative per “Raee.man S.r.l.”

Smaltimento e riciclo rifiuti speciali Via Luigia Stramesi, 1 -15045 Sale (AL) - Tel. 0131 846149 - Mail: info@raeeman. it P.Iva 02236550063 - Codice Univoco: SUBM70N - Info Company

Canone Annuo/Passaggio Gestione procedure amministrative e tracciabilità

Quantità conferite

Volume d’affari SUPERIORE a _ 8.000 A) 109,00 _ 10,00 _ Fino a 200 kg di rifiuti non pericolosi OPPURE Fino a 150 kg. non pericolosi + 50 kg.di rifiuti pericolosi (vuoti fitofarmaci, sacchi contaminati rame + filtri olio/gasolio + contenitori uso veterinario. Questi ultimi stoccati in cassonetti da 60 lt. omologati per il peso max di 15Kg./cdu) o PFU. Sono esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa.

Volume d’affari INFERIORE a _ 8.000 B) 75,00_ 10,00 _ Fino a 100 kg. di rifiuti non pericolosi OPPURE Fino a 80 kg. non pericolosi e 20 kg. di rifiuti pericolosi (vuoti fitofarmaci, sacchi contaminati rame + filtri olio/gasolio + contenitori uso veterinario. Questi ultimi stoccati in cassonetti da 60 lt. omologati per il peso max di 15Kg./cdu) o PFU. Sono esclusi fitofarmaci scaduti e rifiuti zootecnici pagati a tariffa.


Mondo Servizi

L’IMPRENDITORIA FEMMINILE HA RIVOLUZIONATO IL LAVORO IN AGRICOLTURA CON L’INNOVAZIONE

SAPER CONIUGARE LA SFIDA CON IL MERCATO, IL RISPETTO DELL’AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA VITA

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Se ne è parlato durante il convegno che ha visto la proiezione del docufilm “Rice to Love”

“S

apere che Alessandria è prima in Piemonte per numero di imprese condotte da donne e, soprattutto, che a crescere siano quelle in agricoltura è motivo di soddisfazione per ribadire come il protagonismo femminile abbia rivoluzionato l’attività agricola”. Così Silvia Beccaria, responsabile Coldiretti Donne Impresa Alessandria, ha colto l’occasione dei dati divulgati dalla Camera di Commercio di Alessandria riferiti al 2018 relativi alle imprese “in rosa” del territorio: sono 9.984 e di queste 2.277 nel settore dell’agricoltura, di cui 95 quelle condotte da under 35 e 74 con titolari straniere. “Nell’attività imprenditoriale agricola

le donne hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità” ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Se ne è parlato durante il convegno organizzato da Donne Impresa Alessandria nell’ambito degli appuntamenti del Marzo Donna in collaborazione con l’assessorato e Consulta Pari Opportunità di Alessandria. Un momento di confronto che si è svolto proprio in Camera di Commercio, in sala Castellani, per puntare l’attenzione sulla condizione femminile in agricoltura partendo da un

film-documento “Rice to Love” girato dal regista Stefano Rogliatti sulla condizione delle donne in Birmania, teatro di un genocidio portato avanti nel nome della “guerra del riso”. “Le imprese femminili alessandrine aggiunge il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - operano soprattutto nei comparti del vino, del riso, della frutta e dei trasformati e le imprenditrici, si occupano in particolare, anche grazie alla conoscenza di più lingue straniere, dell’ambito commerciale e di promozione dei prodotti. Le imprese rosa sono un tassello fondamentale della nostra agricoltura, hanno una duratura tenuta economica che garantisce solidità anche al patrimonio dell’enogastronomia della provincia alessandrina”.

INIPA NORD-OVEST

E’ OPERATIVO IL NUOVO SITO DELL’ENTE DI FORMAZIONE PROMOSSO DA COLDIRETTI PIEMONTE PER LE REGIONI PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA

C

ostituito nel 1982, l’Istituto per la Formazione Professionale Agricola opera no-profit, con l’obiettivo di sostenere e incentivare la crescita del sistema agroalimentare, in tutti gli ambiti della società. La sua finalità è quella di promuovere e realizzare iniziative di interesse collettivo e di rilievo sociale, con lo scopo di contribuire allo sviluppo e al miglioramento della formazione professionale, alla tutela del lavoro, all’assistenza e promozione delle iniziative imprenditoriali, alla progettazione ed erogazione di percorsi formativi, allo sviluppo di adeguate competenze delle risorse umane operanti nel comparto agricolo, agroalimentare, forestale, ambientale e dei servizi. Tale attività si prefigge di qualificare il tessuto territoriale attraverso un modello di impresa moderna, competitiva, aperta all’innovazione e multifunzionale, guardando non solo all’interesse delle aziende agricole ma, anche a

quello dei cittadini e consumatori, con particolare riferimento alla qualità del cibo, alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale ed all’inclusione sociale volta al mantenimento del presidio umano nelle aree svantaggiate. Il modello formativo proposto è basato sul principio dell’integrazione tra impresa, territorio, persone ed apprendimento, attraverso un’offerta formativa basata sul principio della “formazione continua e permanente”, così da promuovere la costituzione di sistemi di rete territoriali. Accedendo a www.inipanordovest.it, è possibile informarsi sulla programmazione dei corsi, il periodo di attivazione inoltre gli approfondimenti aiutano l’utente nella scelta del corso, accedendo alla sezione ISCRIVITI è possibile inoltrare direttamente la propria adesione al corso. Per informazioni è possibile contattare la segreteria INIPA al numero 0131/235891 int 622 o all’indirizzo mail alessandria@inipanordovest.it


CreditagriItalia

CreditAgri Italia per le GIOVANI IMPRESE “Bando ISMEA 2019 - Agevolazioni per l’insediamento Giovani in Agricoltura” 28

Come già avvenuto negli anni precedenti, è prevista per questo periodo (fine mese di Marzo, inizio di Aprile), l’apertura del Bando per il Primo insediamento di ISMEA, destinato a favorire l’insediamento di giovani in imprese agricole competitive, attraverso l’acquisto agevolato di fondi agricoli, con patto di riservato dominio. Trattasi di bando a sportello con graduatorie determinate per ordine cronologico di presentazione, che prevede l’erogazione di un finanziamento a tasso fisso della durata variabile da 15 a 30 anni, rate semestrali, finalizzato all’acquisto di terreni destinato ai giovani (persone fisiche o società agricole) che intendono insediarsi per la prima volta in agricoltura, aventi età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 non compiuti. Tra i principali motivi di esclusione risultano i soggetti che al momento della presentazione della domanda si sono già insediati, e per quelle aziende in cui terreni non siano in grado di assicurare la redditività dell’iniziativa nonché la sostenibilità finanziaria della stessa. Il finanziamento erogato da ISMEA copre l’intervento di acquisto con atto di vendita di importo minimo pari ad euro 250 mila e massimo 2 milioni di euro, mentre il contributo destinato alle giovani Imprese è pari ad euro 70.000,00 in riduzione del conto interessi. Quest’ultimo viene erogato in due tranche, articolato nella misura del 60% all’inizio dell’ammortamento dell’intervento, mentre per il restante 40% dopo l’attuazione del piano aziendale verificato con esito positivo da ISMEA. Il tasso applicato corrisponde al tasso base europeo vigente al momento dell’assunzione della determinazione, aumentato di 220 punti base ed abbattuto del contributo in

conto interessi nella misura massima attualizzata di euro 70.000. Per tali giovani imprese di prossimo insediamento e per i successivi interventi di esercizio e conduzione della nuova Impresa, Creditagri Italia può intervenire nell’assistenza e consulenza nella gestione della richiesta, in sinergia con i colleghi di Coldiretti/Impresa Verde, disponendo di ampia gamma di servizi finanziari e creditizi, in grado di accompagnare l’impostazione e la pianificazione imprenditoriale, dando forma e concretezza all’idea e progetto dell’impresa. In tale ambito la rete di consulenti Creditagri Italia distribuita nel territorio fornisce supporto informativo e di assistenza specie per i Servizi del “Ramo Consulting” (Consulenza continuativa dedicata all’Impresa) e Servizi di garanzia, destinati alle Imprese Agricole, Cooperazione ed altri Settori produttivi. Riguardo al bando ISMEA il prodotto finanziario più indicato è la consulenza alle Imprese, sia ordinaria che agevolata, a carattere consulenza individuale per l’accompagnamento e l’assistenza per l’accesso al credito, indispensabile alla programmazione del piano finanziario, articolata nel medio lungo periodo ed analizzata a seconda dei fabbisogni e necessità dell’impresa. Infatti l’aspetto economico-finanziario certamente più importante in questa fase iniziale, che poi influisce nell’intero percorso di crescita aziendale, risiede nell’assistenza e successiva stesura di Business Plan, quale strumento di stima fedele degli impegni di pagamento delle rate del finanziamento, collegato all’intera gestione aziendale (produzione, vendita, analisi bilanci), fattori che devono essere puntualmente analizzati e supportati da adeguata assistenza finan-

ziaria. Considerata l’importanza dell’investimento fondiario praticato dalla giovane impresa, sia in termini temporali che di importo, è infatti prioritario fornire adeguata assistenza nell’impostazione finanziaria del proprio piano aziendale, conseguente al progetto di sviluppo e di investimento, che nel corso del tempo l’imprenditore andrà a realizzare, alla luce degli onerosi impegni presi con ISMEA per l’acquisto del terreno. La ricerca e la valutazione degli elementi di cui al Business Plan, rientra nell’attività finanziaria specializzata riconosciuta a CreditAgri Italia, quale ruolo strategico nel panorama economico-finanziario dei servizi dedicati alle imprese. La professionale attività finanziaria e conseguente “Valore Aggiunto” apportato da CreditAgri Italia alle Imprese, si concretizza nel valutare e sostenere anche successivi “Progetti di sviluppo e miglioramento aziendale”, collegati all’investimento fondiario (acquisto mezzi ed attrezzature, impianti produttivi, strutture edilizie agricole), ricercando il corretto equilibrio finanziario, la consapevole ed adeguata finanza, in ragione della capacità produttiva e reddituale, indispensabile per affrontare con responsabilità e consapevolezza le nuove sfide di mercato interno ed internazionale. A Chi rivolgersi: Per assistenza, accesso al credito e predisposizione Piani Finanziari: referente Creditagri Francesco Bianchi, Tel. 010.5601148 oppure mobile 335 7199133, email francesco.bianchi@creditagri.com Sito internet: www.creditagri.com oppure info@creditagri.com


Consigliere Ecclesiastico

ESSERE GENERATIVI Da 10 anni è in atto all’Aquila la ricostruzione dopo il terremoto del 2009. Tutti gli intervistati di questi giorni sull’argomento sottolineano che se la ricostruzione materiale è in atto, quella morale deve ancora cominciare. Doveva essere la prima ricostruzione. Perchè non è ancora cominciata? Un termine di moda oggi è: decrescita felice. Si sta meglio quando si ferma la crescita. Per Leonardo Becchetti, professore di economia sociale, la decrescita non è mai felice, ma sempre infelice. Benessere materiale e spirituale devono supportarsi reciprocamente. Puoi vivere da ricco, con tanti soldi senza che ti manchi niente, ma se passi il tempo sul sofà, sei povero in tutti i sensi. Se invece sei dedito al volontariato, se sei generativo, crei relazioni, susciti energie, metti in atto operatività, anche senza grandi mezzi materiali, sei felice e ricco. Essere generativi è tutto questo e tutti lo possono essere. Ogni giorno ci rendiamo conto che la crisi di cui soffre la

nostra società è prima di tutto morale. Siamo diventati tutti più sfiduciati, più aggressivi, più pigri, più cattivi... Ognuno è chiamato ad essere generativo dando il meglio di sé nelle relazioni, nell’autostima, nella valorizzazione di tutto il bene di cui è portatore. Riusciamo a chiederci: se sono sempre lo stesso e non cambio mai, se continuo a coltivare gelosamente i miei difetti e le mie debolezze, come posso cambiare la società o la comunità in cui vivo? Attenzione però: dobbiamo imparare a non temere se qualcuno ci odia quando facciamo qualcosa di buono. Se temiamo questo, non faremo mai nulla. Essere generativi significa credere nel bene e fare il bene senza se e senza ma, ricordando che il bene è più esigente del male. La Pasqua, che auguro buona e santa, è la festa della vita. Per tutti. Don Ivo Piccinini

PREMIO MARENGO DOC

E’ POSSIBILE ISCRIVERSI SINO AL 4 MAGGIO 2019 La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Alessandria, tramite la propria Azienda Speciale ASPERIA organizza il 45° Concorso Enologico della provincia di Alessandria denominato “PREMIO MARENGO DOC”. REQUISITI DI PARTECIPAZIONE E VINI AMMESSI Potranno partecipare al Concorso i vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) e quelli a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), i cui disciplinari prevedono tra le zone di produzione il territorio della provincia di Alessandria.

Saranno ammesse alla competizione le aziende vinicole aventi sede legale o operativa nella suddetta provincia o terreni vitati in provincia di Alessandria. I campioni di vino dovranno riferirsi a partite che siano nella diretta disponibilità dei concorrenti al momento della presentazione della domanda e di entità commerciale non inferiore ai seguenti quantitativi: • vini passiti o di vendemmia tardiva: hl. 2 • vini delle altre categorie: hl. 7 La struttura della partita di vino deve essere costituita da bottiglie aventi una capacità non superiore a due litri e non inferiore a 0,375 litri. La modulistica è disponibile sul sito www.asperia.it

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negozio ed un locale deposito situato nel comune di Felizzano (locali vendibili singolarmente). Cell.3393296814 • trattore fiat 180.90DT anno 1986 con cambio powershift. Aratro blu pentavomero Rabet. Cell.3393296814 (chiedere di Roberto) • seminatrice Damper 2,5mt. Due motoseghe, un rimorchio a 4 ruote. Mulino uso privato. Tel.0131-926343

INSERZIONI AFFITTO

• Terreno e abitazione in comune di Molare. Cell. 333.8598881 • Appartamento arredato composto da 4 camere. Cucina, bagno, box, giardino. Cell.348-7815463

INSERZIONI CERCO

• Apicoltore di Casalborgone cerca postazioni(coltivazioni di almeno 1 ettaro) per miele di girasole, colza, coriandolo, cipolla (da seme), di carota (da seme), menta, grano saraceno. 6-12 arnie solo per il periodo di fioritura in cambio di affitto ed impollinazione. Cell. 392.5699694 e-mail: panderson@inwind.it • Cisterna omologata usata per gasolio con capacità tra i 900 e i 1500 litri. Cell. 328.4770108 • lavoro come agricoltore preferibilmente nella zona di Alessandria. Esperienza nel settore zootecnico e come contoterzista. Cell. 329.7442826. • spaccalegna verticale (non elettrico) a prezzo modico e funzionante. Cell.340-2928824 • lavoro come custode/i esperto trattorista (coppia marito e moglie disposti a trasferirsi). Cell.340-2928824 • caricaballette omas o guima mulino elettrico min.15Kw silos per cereali. Chiedere di Angelo. Cell.338-1211002 o mandare una email a: angeloplatini62@gmail.com • attrezzature agricole trattori, imballatrici, frese, mulini e altro (per consegne all’estero). Trattative riservate. Cell.329-0303041 • rimorchio dunper anche non omologato. Trattore 60/70 cv. Cell.331-7286486 • cascina 3 soci in cerca di cascina abitabile: 3 stanze, servizi, stalla, fienile e almeno 1 Ha di terreno a uso pascolo, e se già ci fossero pochi capi almeno nella fase iniziale in comodato d’uso, con possibilità di una rata modica a riscatto, zona Monf.to, Val Cerrina, casalese, astigiano o entroterra ligure. Per info: Cláudio Giuglard al 347-2506568, qualsiasi orario, o Mauro Romano 338-6002296, ore pasti, Stefano Dattrino a questa mail: gatinho18816@gmail.com


COLDIRETTI ALESSANDRIA

Comune di Lu e Cuccaro Monferrato

12ª Sagra della Nocciola

APPROFONDIMENTO TECNICO AGRONOMICO

Sala Cinematografo Lu Monferrato

sabato 18 MAGGIO 2019 ore 10,00 IL NOCCIOLO, L’UOMO E LA SOSTENIBILITÀ DELL’ECOSISTEMA “Coltivare oggi per continuare a produrre domani” CONSEGNA PREMIO QUALITÀ NOVI ELAH DUFOUR

PROGRAMMA Apertura lavori PAOLO PONTA

Commissario del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato

ROBERTO RAMPAZZO

Direttore Provinciale Coldiretti Alessandria

Approfondimento tecnico ALBERTO PANSECCHI – Agronomo Coldiretti “Il nocciolo nella crescita di una sostenibilità ambientale” GIUSEPPE CONCARO – SATA srl “Considerazioni conclusive in una visione internazionale” FERDINANDO TRISOGLIO – CORILU “Collaborare per crescere” Conclusioni MAURO BIANCO – Presidente Coldiretti Alessandria

Manifestazione patrocinata dal Comune di Lu e Cuccaro Monferrato Per il pranzo, si prega di prenotarsi direttamente al Ristorante Orazio, piazza Gherzi 5, Comune di Lu e Cuccaro Monferrato alle ore 12.30 Per info e prenotazioni 0131-741138



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